Il Piccole Magazine Giugno 2018

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Niente è cambiato... Io sono qui!

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Indice Le Interviste Il compleanno di Armando! Pag. 11 Mary Sommella Miss Trans Europa 2015 Pag. 13 Valentina Melo Miss Trans Italia SudAm. 2017 Pag. 15 A tu per tu con Giada Broda Pag. 17 Sirya Piccolo Miss Trans Europa 2013 Pag. 19 Alessia Bergamo Miss Trans Italia 2013 Pag. 21 Intervista a Francesca Miss Trans Italia 2000 Pag. 24 Camila Oliveira Miss Trans Barbie Europa Tx 2017 Pag. 27 Valeria Tribute si racconta! Pag. 29 Intervista a Luciana Speranza Pag. 31 Fabiana Alves Miss Trans Europa 2017 Pag. 33 Jaqueline Boing Boing per Miss Trans Europa 2018 Pag. 35 Camilla Melegari si racconta Pag. 37 Intervista a Valentina Vidal Pag. 39 Auguri Jaqueline! Pag. 42 A tu per tu con Sebille Garcia Pag. 45 Bambola Star si racconta Pag. 47 Domenica Pace presenta il suo ultimo libro Pag. 49 Intervista Nykol Class Pag. 53

A tu per tu con Camilla hot

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Renatinha “per chi ama sognare�

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Intervista a Stefania Zambrano organizzatrice del Miss Trans Europa 2018

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Indice Il piacere attraverso la storia Amanti diverse Pag. 64 Il sacrificio della seduzione Pag. 67 La bellezza non basta Pag. 70 Amanti Infedeli Pag. 73 Voracità sessuale Pag. 76

Astrologia, Amore e sesso Come conquistare l’uomo del CANCRO Come conquistare l’uomo dei GEMELLI Come conquistare l’uomo del TORO Come conquistare l’uomo dell’ARIETE

Pag. 80 Pag. 83 Pag. 86 Pag. 89

Cronaca Scopri il servizio di Geolocalizzazione Pag. 93 Prime nozze gay nella famiglia Reale Inglese Pag. 94 Comunicato stampa Miss Trans Italia & SudAm. Pag. 95 Grosseto attiva lo sportello di ascolto LGBTQIA Pag. 97 Novita da parte dell’OMS Pag. 98 Cosa significa la sigla LGBTQIA Pag. 99 Universitrans mappa gli atenei che tutelano student* trans Pag. 101 Dichiarazione dell’attore Rupert Everett Pag. 102 Le drag queen conquistano Netflix Pag. 103 Vincenzo Spadafora apre alle adozione per le coppie gay Pag. 104 Uno studio sui bisogni delle persone trans in italia Pag. 105 La corte di giustizia UE riconosce i matrimoni gay Pag. 107 L’onda pride in piazza contro il governo Lega-M5S Pag. 108 Milton Cunha premiato da Safira Bengell Pag. 110 Un incontro da non perdere all’università di Palermo Pag. 111 Essere transgender a Teheran Pag. 113 3


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Niente è cambiato... Io sono qui!

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“Il compleanno di ARMANDO” Se Armando Checchi detto il Pittore non avesse lasciato il proprio corpo il 27 dicembre scorso, il 7 luglio sarebbe stato il suo 65° compleanno. Infatti, Armando era nato il 7 luglio 1953, in quella terra bagnata dal fiume Reno, che è Dosso di S. Agostino, dove realizzò il suo “RIFUGIO DEGLI ARTISTI”. Armando nacque sotto il segno del Cancro, mentre la Luna transitava in quello del Toro, Mercurio era nel Leone, con Venere in Toro e Marte in Cancro, insieme ad Urano. La congiunzione del Sole con Marte gli aveva conferito grande energia fisica e mentale, virilità ed esuberanza sessuale, coraggio e temperamento deciso, volitivo, fattivo, tendente al comando. La congiunzione del Sole con Urano, gli aveva dato originalità, inventiva, genialità ed una tendenza ad accogliere con entusiasmo tutte le novità; prontezza di riflessi e rapidità nelle decisioni. La Luna in Toro lo aveva spinto verso un’ottica goditiva della vita in cui i piaceri sensuali occupano un posto di rilievo. Mercurio in Leone aveva indirizzato l’interesse culturale verso tutto quanto è grande, regale, maestoso,con larghezza di vedute e disattenzione per i piccoli problemi, per le meschinità.

Venere in Toro aveva trasformato i pochi autentici amori della sua vita in amori eterni, mentre agli altri (tantissimi) era riservata la gratificazione dei sensi nell’eccezione più fisiologica della cosa. Marte in Cancro legava l’energia agli stati d’animo e si potenziava nelle circostanze in cui Armando respirava un’atmosfera di sicurezza, amore, tenerezza; forse, per questo volle chiamare il locale che creò “RIFUGIO DEGLI ARTISTI”. A tutto questo gli astri avevano inclinato Armando ed a queste si attenne lasciandoci il messaggio della sua opera nel locale oggi condotto dalla giovane e bella figlia Chiara. Chiara si ispira alla continuità nella gestione di un museo, dove il cibo è un pretesto del corpo per nutrire l’anima. Tutto è come prima, come quando “c’era Lui”, ma il termine “c’era” per alcuni suona inesatto, perché c’è chi giura che Armando ci sia ancora. La sua presenza si percepisce in ogni angolo del RIFUGIO; certo tutto parla di Lui: foto, oggetti, opere d’arte, ma non si tratterebbe di una sola evocazione mentale, si andrebbe ben oltre. Quando cala la notte, il parco si riempie di ombre, che paiono danzare con le musiche che Armando amava facessero da cornice alla natura. Non c’è nulla che incuta paura, ma rispetto si. Il luogo è solenne e se una coppia passeggia nel parco tutto si carica di una misteriosa energia. E’ l’energia dell’eros, o il patos di thanatos, o forse la sua presenza a stimolare un abbraccio o un bacio; fatto sta, che qualcuno dice di avere visto Armando sorridergli mentre con una mano si accarezzava la lunga barba. Suggestione, illusione, emozione ? Forse, ma è pur sempre opera del “Pittore”. Sabato 7 Luglio alle ore 21:30, presso “Il Rifugio degli Artisti” in Purgatorium, Armando e Chiara ti aspettano per festeggiare il 65° compleanno del Pittore. Per info: 0532 848479 12


Mary Sommella Miss Trans Europa 2015 13


Mary Sommella

“Vorrei ci fosse più rispetto” Conosciamo meglio Mary Sommella, bellissima Miss napoletana, ma bolognese d’adozione. Mary vanta diverse esperienze teatrali e televisive ed è una “veterana” dei concorsi di bellezza trans, ai quali si è spesso classificata al primo posto.

pato a tutti i concorsi per dimostrare a me stessa che potevo farcela, ma sempre con spirito “giocoso”. Mi piace stare in passarella, adoro la moda, la scena e l’ambito dei concorsi in generale, anche il dietro le quinte.

Ciao Mary, descriviti ai nostri lettori. Ciao a tutti, ho 44 anni e sono napoletana d’origine ma vivo a Bologna da 18 anni. Sono del segno zodiacale dei pesci. Nel tempo libero amo fare shopping, in particolare di scarpe e curare la mia bellezza.

Che consigli daresti alle aspiranti concorrenti di Miss Trans Europa? Alle ragazze dico sempre che devono essere umili, disponibili ed essere se stesse...delle vere ragazze della porta accanto. Per me, la vera miss deve essere sempre perfetta, soprattutto nel modo di comportarsi: è importante far capire alle altre persone che essere trans non vuol dire essere “diverse”, siamo persone normali!

Sappiamo che hai avuto qualche esperienza recitativa. Ce ne vuoi parlare? Certamente. Ho recitato nell’opera teatrale “Anime Fragili” con Stefania Zambrano e ho fatto la comparsa nel film di Muccino “Che ne sarà di noi”, nelle scene ambientate al locale Giostrà di Bologna. Delle esperienze bellissime e formative.

Mary, hai qualche sogno nel cassetto da realizzare ancora? Mi piacerebbe fare di nuovo teatro o sfondare nel mondo della televisione, perchè no. Magari partecipare ad un reality show, come il Grande Fratello o l’Isola dei Famosi: lo farei per me stessa, per far vedere quanto valgo.

Hai qualche attrice che ti piace particolarmente, a cui ti ispiri magari? Sofia Loren e Anna Magnani, due grandi Dive del passato. Mi piacciono perchè quando recitano sono estremamente naturali e spontanee.

E noi te lo auguriamo di cuore. Per concludere, lasciaci con un tuo pensiero libero su ciò che preferisci. Vorrei che nel mondo ci fosse più rispetto, ma non solo verso noi transessuali, ma in generale. Purtroppo negli anni è venuta a mancare sempre più l’educazione e il rispetto verso tutti. Anni fa, i genitori ci facevano capire con i piccoli gesti che potevamo andare avanti nella vita...che non conta la ricchezza o fare gesti eclatanti. L’importante è la ricchezza interiore. Penso che serva più dialogo e capacità d’ascolto: il mondo diventerebbe senzaltro un posto migliore.

Tu vanti parecchia esperienza nell’ambito dei concorsi. (ride) Eh si!! Nel 2006 ho vinto Miss Trans Campania, nel 2008 mi sono classificata seconda a Miss Mondo Trans e nel 2009 ho vinto “La più bella del Reame”, concorso organizzato da Sofia LaPapessa.SOno arrivata prima anche nel 2014 partecipando a Miss Trans Italia Over e Miss Trans Lombardia. Nel 2007 sei stata eletta M iss Trans Italia e nel 2015 Miss Trans Europa. Due soddisfazioni grandissime. Ho parteci-

Grazie Mary Sommella, ci vediamo presto! 14


Intervista a

Valentina Melo

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Valentina Melo

Miss Trans Italia SudAmerica 2017 Valentina, vista la tua esperienza, che consigli daresti alle future Miss in gara? Dico loro di non smettere mai smettere di sognare e di avere una buona preparazione: il corpo deve essere in formissima per la sfilata in passerella. Soprattutto, non perdete mai di vista dove volete arrivare, mantenendo sempre un atteggiamento positivo. Come dice un motto che mi piace molto: “l’arroganza ti rende forte per un giorno: l’umiltà per sempre”.

Valentina Melo, eletta Miss Trans Italia sez. SudAmerica nel 2017, è una ragazza brasiliana bellissima e solare. Ancora pochi mesi e cederà lo scettro e la corona alla nuova vincitrice del concorso: le abbiamo chiesto un piccolo resoconto del suo ultimo anno da Miss. Ciao Valentina, allora, tra un po’ cederai la corona alla nuova Miss Trans Italia e SudAmerica. Un po’ di dispiace? Ciao a tutti. Allora, un po’ si che mi dispiace, però sono contenta di sapere di aver adempiuto bene ai miei compiti da Miss Trans Italia SudAmerica, in questi ultimi dodici mesi.

Cosa si può fare, ad oggi, per tutelare al meglio i diritti delle persone trans? Quello che penso e dico sempre è di non nascondersi e di cercare di fare valere i nostri diritti ogni giorno, come fanno gli altri cittadini.

Sono stati mesi che ti avranno vista sempre impegnata. Si. Ho girato parecchio come volto rappresentativo della bellezza trans nel mondo e ho fatto anche un meraviglioso viaggio in Thailandia, dove ho scoperto una nuova cultura e mi sono divertita moltissimo. Poi, mi sono anche sposata (ride)...è stato un anno ricco di novità!

Giustissimo. Un tuo ultimo pensiero a conclusione di questa intervista?

E’ importante seguire con determinazione ciò che si vuole fare nella vita: io ora mi sto dedicando allo studio della moda, che è la mia grande passione e spero di laurearmi presto.

Che ricordi hai del concorso di Miss Trans Italia e SudAmerica? I ricordi migliori. E’ stata una serata lunga, a partire dalla preparazione con parrucchiere e truccatore, poi la gara, dove la tensione era alta. Alla fine, essere incoronata è stato fantastico e ha ripagato di tutti i sacrifici. Hai intenzione di partecipare anche ad altri concorsi? Si, il mio sogno è quello di participare al “Miss International Queen” in Thailandia, il più grande concorso di bellezza transgender al mondo.

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Giada Broda

racconta la sua esperienza da Miss

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Giada Broda

Miss Trans Italia 2006 L’8 settembre, data in cui si svolgerà la 26° edizione del concorso nazionale di Miss Trans Italia e SudAmerica, si avvicina. Regina Satariano, l’organizzatrice, ci ha svelato il primo nome che parteciperà come ospite speciale all’evento: si tratta della bellissima Giada Broda, Miss Trans Italia 2006. Noi di Piccole Magazine le abbiamo telefonato per avere “a caldo” una sua dichiarazione. Se siete curiosi di leggere l’intervista completa che Giada ci aveva già rilasciato qualche mese fa, cliccate qui.

Desiderate un abito sexy ma al contempo elegante per una serata particolare? Con il mini abito Jacky, vi sentirete sexy e comode, grazie al tessuto che accompagna le curve del vostro corpo, con un sensuale gioco di trasparenze. Lo potete acquistare nel sexy shop Boutique “I Tragressivi“. Sotto, indossate la Sexy coulotte Empressia Obsessive, in morbido pizzo nero. Sarete irresistibili.

Ciao Giada, sappiamo che parteciperai come ospite speciale a Miss Trans Italia 2018. Sei emozionata a calcare di nuovo quel palco che ti ha già incoronata reginetta? Si certo, è una bella sensazione. Ogni volta che si calca quel palco si provano mille emozioni e mi vengono in mente i ricordi del 2006 quando ho vinto! Che consigli daresti alle aspiranti miss? A loro dico di essere molto serene e tranquille, più ci si propone semplici e naturali, più possibilità si hanno di arrivare al traguardo, secondo me. E’ importante non ostentare la bellezza ed essere sempre se stesse. Un tuo saluto a Regina Satariano? Beh che dire, per me Regina è stata una sorella maggiore: l’ho conosciuta molto prima di fare questo concorso, a cui io non volevo partecipare perchè sono molto timida, ma lei mi ha spronata a farlo ed è stato un successo. Lei per me è stata una vera e propria madrina, sia nel concorso che nella vita; un esempio da seguire e le dico che le voglio bene dal più profondo del cuore! Grazie Giada, ci vediamo presto! 18


Intervista alla vincitrice della 19 prima edizione di Miss Trans Europa

Sirya Piccolo


Sirya Piccolo

Miss Trans Europa 2013 A questo proposito, che ricordi hai di quella esperienza? La ricordo con tanto piacere ed emozioni vere, lo rifarei altre 1000 volte!

Conosciamo meglio la favolosa Sirya Piccolo, vincitrice della prima edizione del concorso Miss Trans Europa, che si svolgerà quest’anno il 22 e 23 settembre negli studi televisivi di Cinecittà World, a Roma, per l’organizzazione di Stefania Zambrano. Buongiorno Sirya, presentati ai nostri lettori! Salve, sono Sirya Piccolo e sono la prima Miss Trans Europa napoletana. Ormai sono entrata nella storia del concorso Miss Trans Europa e ogni anno vengo ricordata per questo: non sai quanto piacere mi fa! Che dire di me...sono nata sotto il segno del leone e non potevo avere segno zodiacale migliore di questo (ride). Scusate l’ironia, ma la cosa è alquanto veritiera per via di tutte le volte che ho dovuto combattere nella vita e che ancora combatterò. Il tuo essere transessuale ti ha causato difficoltà? Il mio essere forte nel superare gli ostacoli della vita non è tanto per il fatto di essere trans ma semplicemente perchè sono riuscita ad andare avanti da sola senza mia madre, che purtroppo ho perso quando avevo 7 anni ed era la persona a me più cara. E’ stata dura e lo è tutt’ora, ma si va avanti. Che passioni hai nella vita? Vediamo...oltre a mangiare e cucinare bene, mi piace prendermi cura del mio corpo, per piacermi e per piacere agli altri, aspetto che nel mio lavoro e non solo, conta molto. Avere una forte bellezza scenica mi ha poi portata a vincere il concorso di Miss Trans Europa.

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Che caratteristiche deve avere per te un’autentica Miss? Oltre ad essere bella e determinata, una vera Miss deve avere anche altri pregi, come il rispetto e l’educazione verso il prossimo. Quache consiglio per le prossime Miss in gara? Quella appunto di essere umili e rispettose. Una cosa che consiglio anche a quella fetta di pubblico che ancora oggi discrimina le persone transessuali, senza voler capire che al mondo siamo tutti diversi e che l’amore non ha sesso. Secondo te, si può far qualcosa oggi, per far ascoltare di più la voce delle persone trans? Mah, secondo me, niente di più di quello che abbiamo già fatto anche perchè ormai siamo alla pari, non abbiamo nulla in più e nulla in meno da chi si definisce persona “normale”. Sirya, hai qualche desiderio da realizzare? Vi svelo quello che oggi è il mio desiderio più grande in assoluto, sperando che Dio mi ascolti. Vorrei che colei che ha preso il posto di mia mamma, torni a star bene di salute. Un caloroso abbraccio e una preghiera da parte vostra per una ragazza che non chiede altro che l’aiuto del Signore. Ricordiamo che Miss Trans Europa sarà trasmessa in diretta streaming sul sito di Piccole Magazine Tv.


Intervista ad

Alessia Bergamo

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Alessia Bergamo Miss Trans Italia 2013 Sarebbe? Frequento le fiere del fumetto! Faccio cosplay sexy (n.b: costume-play: ovvero, vestirsi come un personaggio dei fumetti, impersonificandolo in tutto e per tutto). Frequento le più importanti d’Italia, come Lucca Comics e Milano. Recentemente, sono andata in Sicilia a trovare i miei genitori e ne ho approffitato per andare alla fiera Etna Comics a Catania.

Continuano le interviste alle vincitrici delle scorse edizioni di Miss Trans Italia. Oggi vi presentiamo la bellissima Alessia Bergamo, eletta Miss Trans Italia nel 2013. Alessia è una starlette dello spettacolo ed è una forza della natura: sexy e trasgressiva, è pronta a farsi notare in tutto il suo splendore. I suoi spettacoli sono molto richiesti ì nei migliori nightclub, discoteche ed altri locali. Ma facciamoci raccontare da lei qualcosa di più sula sua vita.

Ovviamente in cosplay! Certo! Mi hanno fatto foto su foto, ho sbalordito tutti con il mio vestitino succinto, sono stata la più fotografata! (ride forte). In Sicilia, non è uno spettacolo che si vede tutti i giorni.

Buongiorno Alessia, presentati a chi ancora non ti conosce. Ciao a tutti, ho 29 anni e sono siciliana ma bito a Bergamo da quando ho 17 anni. Che dire di me...sono la prima trans ad essersi spogliata integralmente in televisione, per la precisione alla trasmissione “Vizi Privati” con Maurizia Paradiso. Ho lavorato anche al Sexy Bar con Corrado Fumagalli.

Parliamo del concorso di Miss Trans Italia, che hai vinto nel 2013. Che ricordi hai di quella esperienza? Beh, sicuramente mi ha portato ancora più notorietà rispetto a quella che già avevo. Ricordo che quell’anno i giornali parlarono tantissimo della mia vittoria, perchè ero già un volto piuttosto noto, ma io non mi aspettavo di vincere! Avevo partecipato solo per mettere un bellissimo abito da sera, fare scena e farmi fare tantissime foto. Il concorso è comunque un’ottima vetrina per mettere in luce positivamente il mondo trans.

Immaginiamo che hai fatto molto scalpore! (ride) Si trattava di una trasmissione di spogliarelli...le ragazze restavano in mutandine e per me, in quanto trans, si pensò ad un nudo integrale...ovviamente coperto dalla mano! Ricordo che fu fatto per dare visiblilità alla presenza delle trans in tv. Una provocazione divertente! Oggi, che lavoro fai? Faccio spettacoli di burlesque e spogliarelli nei nightclub, nelle discoteche o in altri locali. Tutto con eleganza però, anche quando coinvolgo il pubblico, negli spettacoli più hard, non faccio mai porno, ma simulo. Inoltre, partecipo come sexy star alle fiere dell’eros.

Alla fine poi ti sei guadagnata la vittoria. Lo rifaresti? Assolutamente si! Sto aspettando il 2019 per poter partecipare di nuovo...non vedo l’ora di poter aver occasione di mettere abiti da sera stupendi, come richiesto in queste occasioni. L’anno in cui ho vinto, indossavo un vestito diverso da quello delle altre concorrenti, che erano quasi tutti tagliati “a sirena”. Io, sfilai con un enrome abito da principessa, che colpì la giuria.

E nella vita privata come sei? Sono una ragazza molto semplice, vivo una vita normalissima: esco con gli amici e ho una passione un po’ da “bambina”.

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Che caratteristiche deve avere per te una autentica Miss? Ovvio, non vince solo la più bella, serve un carattere umile e simpatico. Una vera Miss deve avere portamento e femminilità, poi non nego che anche l’abito di gala per la sfilata fa la sua parte: è un vestito per cui tutte le concorrenti solitamente spendono un sacco di soldi. Che consigli daresti oggi alle aspiranti Miss? Direi di scendere dal piedistallo ed essere il più naturale possibile: la spontaneità e l’umilità pagano sempre.

Ecco a voi un abito incredibilmente sexy! E-Z Street è realizzato con parti in rete, elasticizzato e morbido sui fianchi quasi totalmente aperti con intaglio particolare. E’ perfetto per incontri romantici o come indumento intimo eccitante e sensuale, una lingerie sexy da non lasciarsi scappare se si vuole essere le più notate! Abito sexy E Z Street Mini dress pink lipstick. L’abitino non vi sembra abbastanza? Completatelo con il boa in piume rosa di Ouch e con i bellissimi guanti in raso fucsia medi di Music Legs. Trovate tutto nel sexy shop Boutique “I Trasgressivi“.

Il concorso è una vetrina importante per mettere in luce la bellezza trans e lottare per i diritti della comunità LGBTQIA. Naturalmente si e questo grazie a Regina Satariano, l’organizzatrice. Io, a tutte le mie amiche consiglio di partecipare per dare visiblità al mondo trans, perchè siamo sempre messe un po’ in ombra. Secondo me invece, ogni partecipantepuò dare il suo contribiuto con la propria presenza, anche per far vedere che ci sono trans italiane belle che fanno lavori normalissimi, al di fuori del solito stereotipo che lega l’essere transessuale alla prostituzione. Alessia, voci di corridoio ci hanno sussurrato che forse presto ti rivedremo in tv... (ride). Eh si, ho un progetto che spero vada in porto presto! Ho girato una fiction televisiva poliziesca, nella quale recito la parte della fidanzata trans di un poliziotto. Dovrebbe andare in onda prossimamente e spero sia un trampolino di lancio per sfondare nel mondo della televisione! In bocca al lu po per tutto e grazie per il tempo che ci hai dedicato! *** Se volete restare aggiornati sulle attività di Alessia, seguitela sui suoi social: Instagram, Youtbube, la sua pagina Facebook e il suo sitooufficiale. 23


Francesca

Vincitrice del Miss Trans Italia 2000

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Intervista a Francesca “Miss Trans Italia 2000” Il concorso Miss Trans Italia e SudAmerica, organizzato da Regina Satariano, responsabile del Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini, in collaborazione con Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine Tv, è nel pieno dei preparativi. In attesa di conoscere chi saranno le due nuove Miss in carica per il 2018, che verranno elette il prossimo 8 settembre, abbiamo intervistato la bellissima Francesca, che ha vinto il titolo di Miss Trans Italia nel 2000.

Di Folco, l’ex Presidentessa del MIT di Bologna, una gran persona. E’ stata una serata allegra, spensierata e divertente. Cosa ti aveva spinto a partecipare? Sinceramente? Inizialmente non volevo concorrere perchè i concorsi di bellezza non mi avevano mai interessata. Ma una mia amica mi spinse a farlo perchè lei non poteva più farlo e voleva che io rappresentassi l’Emilia-Romagna. Non credevo poi di arrivare prima, assolutamente, è stata una vera sopresa!

Buongiorno Francesca, presentati ai nostri lettori! Buongiorno a voi. Ho 44 anni e sono nata a Cividale del Friuli sotto il segno del toro, ma da sempre vivo a Bologna. Nella vita faccio la parrucchiera in un Salone.

Che consigli daresti oggi alle aspiranti miss che partecipano al concorso? Il consiglio è quello di partecipare vivendo tutto come un gioco che garantisce notorietà, poi ovviamente dipende ognuna che aspirazioni ha nella vita.

Che passioni hai nella vita? Le mie passioni sono i viaggi, lo sport, la disco-music, i viaggi...l’estate! Sono appena stata a New York, una città che ho adorato. Mi è piaciuta anche l’India e la città di Miami. Ammiro la cantante Madonna, andare in discoteca e la vita notturna! Sei stata eletta Miss Trans Italia nel 2000. Che ricordi hai di quella esperienza? Ho ricordi positivi: sono stati due giorni fantastici, nei quali ho conosciuto altre ragazze trans come me. La serata è stata favolosa, ricordo che c’era il ciclista Mario Cipollini in giuria e anche Marcella 25


La mentalità nei confronti delle persone transessuali, in questi ultimi anni, secondo te è cambiata? Io sono stata fortunata perchè faccio il lavoro da parrucchiera da 20 anni e vivo come una qualsiasi donna etero: sono ben inserita nella società e chi mi conosce e frequenta mi tratta come una donna. Per altre trans, so che non è così semplice.

Identità transgender e benessere: Dai comportamenti a rischio alla resilienza di Mariana Caputo

Il problema del lavoro per le persone trans è ancora un duro scoglio da superare. Si, e nasce dal fatto dei documenti d’identità: chi non è operata nei documenti risulta ancora con il nome maschile e quindi quando si presenta ad un colloquio con l’aspetto femminile che non combacia con il nome, questo diventa un problema importante. Che cosa si può fare, ad oggi, per la tutela dei diritti delle persone trans? Sicuramente velocizzare le leggi che riconoscano l’identità di genere sui documenti, anche se non si è fatta l’operazione di cambio sesso. In generale, più se ne parla, meglio è: l’informazione prima di tutto. Voglio sottolineare però che come me, ci sono altre trans che conducono una vita normalissima e che hanno un lavoro che non è per forza quello della prostituta. Conosco infermiere, hostess...in Italia, per fortuna, si ha la possibilità d’integrarsi.

La formazione dell’identità di genere è un processo delicato durante la crescita di un bambino, soprattutto quando lo stesso segue uno sviluppo atipico dell’identità di genere che spesso non viene riconosciuto all’interno della società dicotomica occidentale che definisce solo due categorie di genere: quelle di maschile e femminile. Il non sentirsi riconosciuti all’interno della propria cultura di riferimento può costituire, così, un alto fattore di vulnerabilità per bambini e adolescenti con sviluppo atipico dell’identità di genere e può aumentare la probabilità che essi mettano in atto comportamenti a rischio. D’altra parte, però, la presenza di fattori protettivi, tra cui emerge l’importanza del supporto da parte della rete sociale, può contribuire a determinare una forma di resilienza e una sensazione di benessere e soddisfazione per la propria vita da parte delle persone con sviluppo atipico dell’identità di genere. Per acquistare il libro clicca qui.

Francesca, che progetti hai per il futuro? Sogni nel cassetto? Io vivo giorno per giorno, sogni particolari...mi piacerebbe visitare la Cina e il Giappone. 26


Camila Oliveira

Miss Barbie Europa Tx 2017

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Camila Oliveira “La bellezza non è tutto!”

tempo pieno al mio lavoro. Sono comunque molto soddisfatta di avere vinto i due titoli (sorride).

Abbiamo incontrato per voi la stupenda Miss brasiliana Camila Oliveira, originaria di San Paolo. Camila è reduce da un anno davvero fortunato: sono ben due i titoli che si è aggiudicata, quello di Miss Barbie Europa Tx 2017 e Miss Trans Abruzzo 2017. Ci siamo fatti raccontare da lei il suo ultimo anno da reginetta.

Camila, lavoro di ballerina a parte, hai qualche sogno che vorresti realizzare prossimamente? Certo! Mi piacerebbe aprire una sauna-spa nella mia città: un luogo di massimo comfort e di alta classe.

Ciao Camila, allora, come hai passato questo ultimo anno da Miss? Ciao a tutti. Ho passato un anno davvero fantastico, grazie ai titoli vinti. Ho partecipato ad un sacco di eventi e feste e ho conosciuto tante persone diverse, ognuna delle quali mi ha arricchito interiormente e che porterò sempre con me, nel cuore.

Infine, che consigli daresti alle ragazze che vogliono diventare Miss? Il consiglio che rivolgo sempre a tutte: “sii umile, perchè la bellezza non è tutto: un giorno finirà ma il tuo personaggio no, se saprai giocare bene tutte le tue carte”. E ricordate: lo sforzo è sano ed è indispensabile ma va mirato, perchè se non si ottengono risultati, non serve a nulla!

Nel 2017, hai vinto i concorsi di Miss Barbie Europa Tx e quello di Miss Trans Abruzzo. Che ricordi hai di quelle esperienze? Avere vinto questi due concorsi è stato molto gratificante, sentire l’affetto del pubblico che mi sosteneva è stato incredibile. Sono ricordi che custodirò sempre nella mia memoria, perchè sono stati momenti magici e unici. Adesso di cosa ti stai occupando? Al momento sono concentrata sul mio lavoro di ballerina, ho studiato per tanti anni la samba, uno stile musicale e di danza originario del Brasile e mi esibisco solitamente ad eventi o nei locali. Hai in mente di partecipare ad altri concorsi? No, al momento non ne ho intenzione. Come ho detto prima, mi sto dedicando a 28


Intervista a

Valeria Tribute

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Valeria Tribute

“E’ importante essere se stessi” Hai qualcuno che ti ha incoraggiato a partecipare e magari accompagnata? Mi hanno incoraggiato gli amici a partecipare ma sono venuta al concorso da sola.

Continuano le interviste del Piccole Magazine alle vincitrici del Concorso Miss Trav Company 2018. Oggi vi presentiamo Valeria Tribute, favolosa Miss veneta, che si è aggiudicata il terzo gradino del podio e vincitrice anche della fascia “Miss Simpatia”.

Quali sono le caratteristiche fondamentali per una Miss? Una vera miss dev’essere bella ovviamente, avere una buona dose di simpatia, saper camminare sui tacchi in modo fluido, saper sfilare. Tutto poi dipende dal tipo di concorso e dal titolo di fascia che le viene attribuita. Delle mie sono soddisfatta, credo mi descrivano appieno.

Ciao Valeria, raccontaci un po’ di te. Vengo dalla provincia di Venezia e al momento lavoro in un negozio. Ho avuto varie esperienze lavorative in passato e spero sempre di poter fare ancora qualcosa che mi realizzi di più, soprattutto sul profilo artistico.

C’è qualche personaggio dello spettacolo che prendi come esempio? Mi ispiro a Valeria Marini, che per me è l’esempio per antonomasia di seduzione e fascino.

Una vittoria sfiorata, complimenti per il terzo posto a Miss Trav Company. Una vittoria sfiorata ma felicissima delle tre fasce vinte, che non mi aspettavo. Quella che mi ha colpito di più e che non pensavo di conquistare è quella di Miss Simpatia (non sono mai eccessivamente esuberante, ma si è creato col gruppo un bel clima, anche se la competizione non è mancata). Mi sento grata a chi mi ha votato, a chi posso essere piaciuta e a chi mi ha aiutato gratuitamente, magari con un bel gesto, un sorriso, un abbraccio.

Pensi che parteciperai ad altri concorsi, ti è piaciuta come esperienza? Se capiterà l’occasione si, parteciperò ad altri concorsi. Sono esperienze che mi divertono e sono un modo per conoscere gente nuova con cui condividere delle passioni e dei modi di essere. Valeria, hai qualche sogno nel cassetto da realizzare? Per il futuro sogno ovviamente di essere felice dovunque io sia e chiunque io sia. Sogni nel cassetto molti, sceglierne uno su due piedi mi è difficile, sicuramente vivere in un posto caldo al mare non mi dispiacerebbe.

Ti sei preparata in modo particolare per la competizione? In realtà non mi sono preparata, sono autodidatta in tutto, sia nel trucco sia nella creazione dei vestiti, che spesso modifico in base ai miei gusti. Per il resto è stato un po’ tutto naturale, ho cercato di essere me stessa.

Grazie Valeria Tribute e in bocca al lupo per tutto! 30


A tu per tu con

Luciana Speranza 31


Luciana Speranza grinta ed eleganza!

Cosa ha colpito la giuria di te? Una vera Miss come dovrebbe essere, a tuo parere? Una vera Miss secondo me deve avere eleganza, portamento, senso di competizione e, cosa indispensabile, il sorriso.

Abbiamo fatto due chiacchiere con la bellissima Luciana Speranza, seconda classificata al Concorso Miss Trav Company 2018 e vincitrice della fascia “Miss Top Model”. Luciana si è rivelata una ragazza molto sensibile e con le idee chiare; conosciamola meglio.

Pensi che parteciperai ad altri concorsi, ti è piaciuta come esperienza? Si, finora ho partecipato a due concorsi: Miss Butterfly 2018 dove sono arrivata prima classificata e Miss Trav Company 2018, seconda classificata. Non escludo di partecipare ad altri in futuro (sorride).

Ciao Luciana, al concorso di Miss Trav Company hai ottenuto il secondo piazzamento e anche un premio speciale, congratulazioni! Grazie, sono emozionata per aver vinto il titolo di MISS TOP MODEL 2018 e contenta di aver conosciuto persone speciali e simpatiche.

Luciana, hai qualche sogno che vorresti realizzare? In futuro vorrei entrare a far parte nel mondo della moda come modella. Il mio sogno nel cassetto, che con sacrifici si avvererà, è quello d’iniziare e completare la transizione “male to female” e lasciare che la mia anima femminile possegga il corpo di una donna. E noi ti auguriamo di cuore di realizzare tutto ciò che desideri! A presto, Luciana Speranza!

Raccontaci un po’ di te! Ho 20 anni e sono originaria della Puglia, da Foggia, ma vivo a Milano da 3 anni, dove lavoro come manager di sala presso un ristorante. Nelle sere libere lavoro come cubista presso la discoteca Inferus Club. Come ti sei preparata al concorso? La sera prima del concorso non ho chiuso occhio per ultimare modifiche al vestito da me creato! Le ore passavano e l’evento si avvicinava, dunque mi sono fatta incoraggiare dalle mie amiche e da mia madre. La mia migliore amica/collega di lavoro Chanel è fantastica. Ci siamo incoraggiate e sostenute fino alla fine l’una con l’altra. Dicevi che hai creato da sola l’abito per l’evento, quindi hai una vena artistica e creativa forte. C’è un personaggio in particolare che t’ispira? Andy Warhol. Mi ispiro a lui perché è un artista che ama correre rischi. E’ fuori dagli schemi e alla ricerca delle critiche e di un arte di difficile comprensione. Essere un artista è difficile, ma niente e nessuno ti fermerà. 32


Fabiana Alves Vincitrice del Miss Trans Europa 2017

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Fabiana Alves Miss Trans Europa 2017 Ricordi ancora le emozioni del giorno della tua incoronazione? Si, mi ricordo e vivo tutt’oggi questa emozione! Ribadisco: vincere Miss Trans Europa è stata un’emozione molto grande, era il mio primo concorso trasmesso anche in televisione ed è stata un’esperienza unica! Io sono una ragazza che non si arrende mai in ciò che vuole e che sogna: per questo questa emozione la vivo ogni giorno della mia vita.

Mancano un paio di mesi, ma i preparativi per la prossima edizione del concorso Miss Trans Europa sono in pieno fermento. La kermesse, ideata e organizzata da Stefania Zambrano, attrice e icona Lgbtqi, si svolgerà nelle giornate del 22 e 23 settembre a Roma, negli esclusivi studi di Cinecittà World. Noi di Piccole Magazine abbiamo intervistato la bellissima Miss Trans Europa in carica, Fabiana Alves, chiedendole come ha passato l’ultimo anno da reginetta e qualche consiglio per le future Miss aspiranti al titolo. Ciao Fabiana, raccontaci un po’ come è stato questo tuo anno con la corona di Miss Trans Europa 2017. Ciao a tutti! Allora, è stato un anno molto difficile e impegnativo! Ma molto bello anche, perchè no. Non me lo sarei mai aspettata di vincere la corona di Miss Trans Europa 2017 e invece! E’ un titolo di grande impegno e che ti porta un intero anno in giro per eventi, feste, incontri impegnati. Oltre a rappresentare la bellezza trans nel mondo, si ha anche una responsabilità sociale. Il concorso non ha il solo scopo di celebrare la bellezza ma di dare “grinta” al mondo LGBTQI, giusto? Esatto. Stefania Zambrano l’ha creato con lo scopo di mettere sotto gli occhi di tutti l’esistenza di noi transessuali, per far capire alle persone che anche noi siamo umane, ricche di interiorità e capacità. Intendiamo lottare contro la discriminazione e i pregiudizi che affrontiamo quotidianamente, perchè non hanno senso di esistere.

Fabiana, tu sei una “veterana dei concorsi”... E’ vero! (ride) Ho vinto altri quattro concorsi di bellezza, oltre Miss Trans Europa: Miss Trans Estate 2009, Miss World Transex 2012, Miss Trans Italia sudamerica 2013 e Miss Barbie Europa TX 2015. Dall’alto della tua esperienza, che consigli daresti alle future concorrenti? Allora, il consiglio che posso dare a chi diventerà Miss dopo di me è di fare tutto con molto umiltà, dignità e intelligenza. Perché solo noi sappiamo quanto è difficile lottare per i nostri diritti. Detto questo, ne approfitto per fare un “in bocca al lupo” a tutte le concorrenti e che vinca la più completa! La bellezza è solo un “complimento”, da sola non basta. Fabiana, ti dispiace un po’ cedere la corona? No, non mi dispiace (sorride). Credo che un anno sia il tempo giusto perchè la vincitrice possa dare il meglio di sé e farsi conoscere. E’ giusto dare spazio e opportunità alle altre ragazze di realizzare questo sogno!

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Jaqueline Boing Boing per Miss Trans Europa 2018 35


Jaqueline Boing Boing a Miss Trans Europa 2018 L’edizione 2018 del concorso nazionale Miss Trans Europa, organizzato da Stefania Zambrano il 22 e 23 settembre prossimi, presso i prestigiosi studi di Cinecittà World, a Roma, si arricchisce di una nuova figura professionale. Stefania Zambrano ha infatti “reclutato”, come aiuto organizzatrice, Jaqueline Boing Boing, artista anch’essa figura di spicco nella comunità LGBTQI. Piccole Magazine e Piccole Magazine TV saranno presenti alla grande kermesse con video, interviste e reportage esclusivi, e l’abbiamo raggiunta telefonicamente.

fino a sapere chi sarà la prossima Miss, mi dà una carica incredibile, è quello che mi spinge a fare questo lavoro. Tu hai molta esperienza nell’organizzazione di concorsi. Eh si, ho ideato anche il famoso concorso Miss Trans Bellezza Nera International, in passato, dove ho dato il cuore. Diciamo che serve un po’ di pazienza perchè per i concorsi di bellezza trans è sempre complicato trovare un posto adatto e lo staff giusto. Insomma, non è un mestiere facile, serve molto impegno.

Ciao Jaqueline, sappiamo che stai dando una mano a Stefania nell’organizzazione di Miss Trans Europa. Ciao a tutti! Si, quest’anno, la mia grande amica Stefania, mi ha chiamato per aiutarla nell’organizzazione di questo importantissimo evento. Entrambe abitiamo a Napoli e abbiamo legato; per me è un grande onore aiutarla, perchè è una persona a cui voglio tanto bene e che stimo. Ho accettato con il cuore questo invito da parte sua.

Jaqueline, hai qualche consiglio da dare alle ragazze che partecipano ai concorsi? Il consiglio che rivolgo a tutte le aspiranti Miss è “mai desistere dai propri sogni, perchè un giorno possono diventare realtà”. Ricordate che è vero che il giorno del concorso solo una di voi porterà a casa la corona, ma non datevi per vinte: la volta dopo potreste essere voi le Reginette. Se avete il sogno di essere Miss, continuate a lottare per realizzarlo! Vi aspetto numerose a Miss Trans Europa! La vostra unica Jaqueline Boing Boing. Un bacio.

Di che cosa ti stai occupando esattamente? Insieme a Stefania, mi occupo di trovare gli sponsor per la manifestazione, curo i contatti con le ragazze che provengono da tutta Europa e seleziono gli ospiti che faranno gli spettacoli. In particolare quelli che vengono dal Brasile, immaginiamo! (ride) Si, anche quelli brasiliani, come me! Con Stefania sono sicura realizzeremo un grandissimo evento, come ogni anno del resto: Stefania non sbaglia un colpo. Cosa ami di più dei concorsi? Quello che mi piace di piu di un concorso è il risultato finale, aspettare di sapere chi vincerà, chi porterà la corona. Ogni volta sento l’adrenalina, l’emozione dell’attesa. Vivere dall’inizio ogni fase dei preparativi, 36


Intervista a

Camilla Melegari 37


Camilla Melegari

vincitrice di Miss Trav Company 2018 Abbiamo incontrato la stupenda Camilla Ale Melegari, vincitrice del concorso Miss Trav Company 2018, organizzato da Nausica Borghesini con la collaborazione di Sebille Garcia e Valentine Vidal. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming su Piccole Magazine Tv, dove potete trovare tutti i video della serata.

te tante persone che mi hanno consigliato e supportato ma il resto l’ho fatto come veniva. Essendo una persona spontanea, mi sono comportata nella maniera più semplice che poteva esserci. Mossa vincente. Secondo te, una vera Miss come deve essere? Secondo il mio parere una Miss deve assolutamente avere tre requisiti essenziali: umiltà, simpatia ed eleganza.

Ciao Camilla, raccontaci un po di te! Ciao a tutti i lettori! Che dire,vengo dalla Calde Terre Boliviane, da Santa Cruz della Sierra e sono sono una ragazza semplice, solare, piena di energia e vitalità, una combattente. Mi definisco un’avventuriera: amo le sfide e mi metto sempre in gioco.

Qual è la cosa che ti è piaciuta di piu del partecipare? La cosa che mi è piaciuta di più? Il potermi esprimere liberamente, ovviamente. Non c’è una cosa in particolare, certo, anche essere lì a dimostrare che non c’è diversità, non c’è pregiudizio, ma solo un’esperienza divertente!

Hai qualche passione particolare? I miei hobby sono semplici: vado in palestra, amo viaggiare, leggere, fare passeggiate e allenarmi duramente. Durante il giorno sono una persona normalissima, lavoro come dipendente in un Ente che si occupa del Terzo Settore (volontariato) e svolgo varie mansioni: amo il mio lavoro.

Cosa ha colpito la giuria di te? Il mio charme e il mio sorriso! Hai qualcuno che ti ha incoraggiato a partecipare e magari accompagnata? Si, sicuramente. Anzitutto l’organizzatrice Miss Nausica Ángel, una grande artista. Poi, la mia Amica Sandra Show che è stata un ottima spronatrice e soprattutto fonte di ispirazione. E non dimentico i miei insuperabili amici Nicolas e Army, con i quali vivo ogni giorno.

Una bella professione, che denota una tua grande sensibilità. Ora, parliamo del concorso che hai vinto: congratulazioni il primo posto a Miss Trav Company! Patecipare a Miss Trav Company è stata la cosa più emozionante che mi sia capitata! Sono ancora molto scossa! È un esperienza che ti apre molte strade: infatti la gente, grazie ai social, ti riconosce... ti saluta... ti chiede una foto... insomma, ti sembra di entrare in un mondo quasi surreale ma tremendamente bello. Consiglio a tutti di provare a fare queste esperienze e di mettersi in gioco!

Camilla, che progetti hai per il futuro? Sinceramente vorrei finire gli studi e realizzare molte cose ma non posso dirvi tutto, dovrete seguirmi (sorride). Per intanto, ringrazio tutto lo staff di Piccole Magazine per questa intervista, per i video e le foto che avete realizzato e la gentilezza. Un grosso bacio.

Come ti sei preparata al concorso? Non è che abbia avuto poi grandi idee, sicuramente ho preso atto che doveva essere una cosa speciale! Ho avuto sicuramen-

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Intervista a

Valentine Vidal

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Valentine Vidal un’artista eclettica!

Si sono appena spenti i riflettori sulla finalissima del concorso “Miss Trav Company 2018”, organizzato da Nausica Borghesini con Sebille Garcia e Michele Fusco, che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. Tra le ospiti speciali che si sono esibite in serata, abbiamo avuto il piacere d’intervistare la bellissima “Sexy Queen Performer” Valentine Vidal, co-organizzatrice dell’evento e artista eclettica.

il titolo di Miss Trav e da lì ho scoperto un mondo che mi ha affascinato. Nausica, la creatrice del sito, mi ha sempre spronato a fare tante cose, evidentemente aveva visto cose di me che non immaginavo nemmeno io. Alla fine, le persone che ti stanno vicino forse vedono aspetti di te stessa che tu non riesci a vedere. Avere vicino persone che ti incoraggiano ad esprimerti è molto bello. Si. E’ capitato così anche quando una mia cara amica mi spingeva ad uscire “en femme” (ovvero, vestita da donna) quando magari non me lo sarei neanche sognata. Diciamo che mi mancava “il coraggio di andare ...e di essere me stessa”. Gli spettacoli poi sono venuti man mano... e adesso mi diverto tantissimo! Mi piace il trasformismo, cambiare parrucca, cambiare personaggio è un po’ come interpretare una parte di te, diversa ogni volta. Ma ogni canzone che interpreto la devo “sentire” o come testo, o come musica, altrimenti non riesco.

Buongiorno Valentine, ti va di parlarci un po’ di te? Ciao a tutti, è un piacere essere qui. Mi chiamo Valentine, nella vita lavoro nel mondo della bellezza e organizzo feste e spettacoli in locali e club insieme alla community www.travcompany.com, cui curo il sito insieme alla sua fondatrice Nausica. Inoltre, organizzo, seguo e partecipo ad eventi con spettacoli insieme a tante altre artiste. Diciamo che mi piace dar spazio a questo mio lato artistico (sorride). Io vengo dalla Toscana, ma viaggio e mi sposto moltissimo per lavoro.

Al concorso Miss Trav Company 2018 ti sei esibita con una performance pazzesca, “Frasi a metà”. La tua passione per il mondo dello spettacolo quando è nata? Grazie per l’apprezzamento e sono contenta se nel mio piccolo posso far riflettere o suscitare emozioni. Il lato artistico credo sia innato, ho sempre amato la musica e ho sempre interpretato nella mia cameretta davanti a un pubblico immaginario canzoni che mi piacevano...fin da quando ero piccolo/a (sorride).

Come ti descriveresti di carattere? Beh, è difficile descriversi (ride) anche perchè sono abbastanza complicata. Però, ritengo di essere una persona schietta, sincera, di sicuro riservata riguardo le cose personali. Sono dinamica e curiosa e ho tanti interessi. Quali, per esempio? Mi piace fare sport e mi piace fare un bel niente a volte! (ride). Comunque, viaggiare e vedere posti nuovi mi piace moltissimo, inoltre adoro uscire e passare del tempo con i miei amici, andare al cinema etc.

C’è qualche artista famoso a cui ti ispiri? Naturalmente e si chiama Madonna. Lei ispira e ha ispirato tutta la mia vita. Poi, certamente, ci sono tantissime artiste che mi piacciono, sia internazionali che italiane: diciamo che devo emozionarmi quando ascolto o vedo un’artista...o quando sento una canzone.

Parliamo del tuo lavoro: gestisci, insieme a Nausica, il sito TravCompany. com, sei organizzatrice di eventi e fai spettacoli sempre molto apprezzati. Più che un lavoro è una passione! Sono entrata nella community di TravCompany quando nacque nel 2006. Nel 2007 ho vinto 40


Tu sei una trans, e, sul tuo sito ti definisci, “non donna” ma “femmina”. Vuoi spiegarci meglio il tuo pensiero a riguardo? Preciso che io non sono una trans, io mi definisco transgender: è un termine che credo mi si addica meglio. Non ho in programma nessun percorso preciso, nessuna transizione precisa se non quelle cose o cambiamenti che decido di fare io per me stessa. Comunque, posso dire in merito che odio le etichette! Perchè dobbiamo etichettarci? Siamo persone: io sono quella che vedi e a questo proposito vorrei citare una frase che mi è sempre piaciuta: “in realtà le persone, tutte le persone, si vestono per esprimere il loro genere, nella sfumatura che è loro propria, e tutte, ma proprio tutte le persone, hanno anche un’espressione della sessualità che sta dentro il loro genere”. In più vorrei citare una frase di un film di Almodovar: “perché una è più autentica quanto più assomiglia all’idea che ha di se stessa”.

Volete un Mini Dress del materiale più richiesto del momento? Non perdetevi e vestitevi di seduzione con il bellissimo vestitino in Latex BLK GP, realizzato in gomma naturale e tessuto a maglia elastica .E’ comodo da indossare grazie alla grande estensibilità del latex e vi regalerà un look sofisticato e difficile da dimenticare! Il lattice o latex è un’emulsione chimica che ad oggi viene utilizzata in molti settori dell’industria ed è sempre in crescita, conquistando il campo della medicina, della moda e tanti altri. Grazie alle diverse lavorazioni e a diverse combinazioni con altri materiali, è diventato il materiale più “in” nel campo della moda, utilizzato non solo nel mondo BDSM ma anche dagli stilisti di alta moda, realizzando vestitini, top, gonne e leggins.

Il bellissimo film “Tutto su mia madre” e condividiamo queste parole con il cuore. Valentine, prossimi progetti in arrivo? Le vacanze! (ride). Ma prima ci saranno sempre eventi e spettacoli come il concorso di Miss Culetto, un concorso fresco, divertente e sexy che si tiene in Toscana! Per restare aggiornati su tutto quello che faccio potete seguirmi sia sul mio sito personale, su Instagram o su Fb: basta cercare Valentine Vidal e ovviamente su TravCompany. Infine, come immagini la tua vita da qui a qualche anno? Hai qualche sogno nel cassetto da realizzare? Non riesco ad immaginare niente perchè mi piace vivere nel presente. Certo, mi piacerebbe trovare una persona con la quale stare bene, trovare l’incastro giusto senza dover rinunciare a fare le cose che mi piacciono di più. Il sogno nel cassetto è rimanere in equilibrio, rimanere in serenità e fare le cose che mi piacciono: credo che questo sia il successo più grande. 41


Intervista a

Jaqueline Boing Boing 42


Jaqueline Boing Boing: ”Sorridete sempre!”

Puoi farci qualche nome? Ci sarà Marcinha Lizandra e altri artisti che faranno dei grandiosi spettacoli notturni. Monique Lorann sarà l’intervistatrice ufficiale della serata; poi ci sarà Lisa Brunelli, Isabella Di Monaco, Talessa Top. La madrina sarà Carla Close e Amanda Mantovani la mia invitata speciale. Gli ospiti arriveranno da tutte le parti del Brasile, sanno che la mia festa è imperdibile e io ci tengo a festeggiarla con tutti loro.

Sabato 1 settembre la favolosa organizzatrice di concorsi Jaqueline Boing Boing, festeggerà il suo 35mo compleanno in Brasile. E, naturalmente, lo farà nel suo stile, con una festa grandiosa e ricca di ospiti, che siamo sicuri farà parlare tutti per parecchio tempo. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per farci svelare da lei qualche dettaglio in più. Ciao Jaqueline. Manca ancora qualche mese al tuo compleanno ma già fervono i preparativi. Puoi anticiparci qualcosa? Ciao a voi. Quest’anno celebrerò il mio compleanno nella mia città, Leopoldina Minas Gerais, in Brasile. Sono nata lì 35 anni fa, per l’esattezza il 27 agosto del 1983, ma la festa ho deciso di farla il 1 settembre. E’ una data più “giusta” in cui tutti possono partecipare e divertirsi.

Sai già che vestito indosserai? Ancora non lo so, ci sono diversi stilisti bravissimi brasiliani tra cui scegliere ma ancora non ho deciso. So solo che sarà bianco e oro, i colori dominanti della mia festa. Ah, mi presenterò probabilmente con dei go-go boys: il mio ritorno deve essere trionfale! (ride) Sei quasi in partenza per il Brasile, vero? Si, parto tra pochi giorni e ritornerò in Italia a settembre, dopo il mio compleanno. Ne approfitto per vedere la mia famiglia che mi manca tanto, in particolare i miei nonni a cui voglio dare un grande abbraccio. In questi mesi intendo godermi l’allegria e la felicità insieme ai miei famigliari.

Ogni anno organizzi feste meravigliose, spesso con un occhio di riguardo ai meno fortunati. (ride) E’ vero! Ho festeggiato in Italia, in Portogallo...dipende dal Paese dove mi trovo in quel periodo. L’anno scorso ho festeggiato in Italia, a Varcaturo, in Campania, con la collaborazione di Piccole Trasgressioni, e ho devoluto parte dell’incasso in beneficenza. E’ importante aiutare chi è meno fortuanto di noi.

Non c’è niente di più bello che tornare a casa. Tornare nel proprio Paese è bellissimo. Sia chiaro, io amo l’Italia, mi ha insegnato tanto e mi piace viverci, ma casa è casa e voglio dedicarmi a tutto quello che mi piace fare in Brasile.

Quest’anno invece che sorprese hai in serbo? Non voglio svelarmi troppo...posso solo dire che la festa di settembre sarà più “tecnologica” e ci saranno diverse belle sorprese e ospiti di rilievo.

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Jaqueline, che progetti hai per il futuro? Non ho ancora deciso. Io sono credente e penso che solo Geova, che è sempre nel mio cuore e nella mia mente, sa che cosa mi riserva il futuro. Per questo preferisco non fare troppi progetti, aspetto la volontà di Dio.

Oltre l’identità sessuale. Teorie queer e corpi transgender di Flavia Monceri

Lasciaci, per ora, con un tuo saluto ai lettori di Piccole Magazine. Intanto grazie per questa intervista. Vi lascio con questo pensiero: nella vita non dovete mai essere tristi, perchè la peggior tristezza del mondo è non sapere sorridere. Nel mondo ci sono tante difficoltà e problemi e tutti soffrono a modo loro, ma anche nella sofferenza bisogna imparare a sorridere. La vita è dura ma Dio ci da la forza di andare avanti. Questo è il mio messaggio per voi, con tutto il mio affetto. Un bacio dalla vostra Jaqueline Boing Boing.

Lo scopo del libro è fare chiarezza sulle definizioni ed ‘etichette’ attualmente disponibili per identificare le differenze di sesso, genere e sessualità, ricorrendo alla più recente letteratura internazionale sul tema. Oltre l’identità sessuale. Teorie queer e corpi transgender di Flavia Monceri Ma, più in generale, il suo intento è quello di decostruire le pretese di validitè delle dicotomie di sesso (maschio-femmina), genere (uomo-donna) e sessualità (eterosessualità-omosessualità) sulle quali ancora continua a fondarsi il ‘discorso’ sull’identità sessuale, tanto in ambito accademico quanto nell’opinione pubblica. Oltre agli aspetti teorici, vengono affrontati anche alcuni casi concreti, in particolare il rapporto fra ‘disabilità’ e sessualità e il sadomasochismo. Per acquistare il libro clicca qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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Intervista a

Sebille Garcia

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Sebille Garcia

presenta la finale nazionale di Master Queen Sebille Garcia, organizzatrice e presentatrice di “Master Queen Italia – Drag per una notte” ci parla del concorso, la cui finale nazionale si svolgerà a settembre al locale Nautilus Club di Milano.

una grande festa! Come sarà scelta la vincitrice? Ci sarà una giuria tecnica composta da art director, make up artist, stilista di alta moda, hair stylist e altri ospiti, ancora in fase di definizione.

Buongiorno Sebille, ci dai qualche informazione sul concorso? Master Queen Italia, che giunge quest’anno alla 7ma edizione, è un concorso per drag emergenti o drag che hanno al massimo 4 anni di carriera. Si sfidano tutte le drag queen che hanno vinto le selezioni regionali, per poi contendersi la gara nazionale che si svolgerà il 15 settembre al Nautilus Club Privè di Milano a partire dalle ore 21.

Che premi ci sono in palio per la vincitrice? Sicuramente chi si aggiudicherà il titolo nazionale, oltre a vincere la corona, parteciperà a tutti gli eventi Lgbtqi che vengono svolti in Italia, e poi ci saranno altri premi fantastici, tra cui un paio di orecchini meravigliosi offerti dal mio stilista e gioielliere di fiducia, George De Glamour.

Sebille, questo è il tuo primo anno a Master Queen Italia, giusto? Si. Da quest’anno ne sono madrina e organizzatrice nazionale e sono molto fiera. Mi ha fatto molto piacere che l’ex patron del concorso Gianni Usai e Lady Confusion mi abbiano ceduto il titolo di organizzatrice nazionale e madrina del concorso, perchè hanno dimostrato di aver fiducia in me.

Insomma, si preannuncia come un evento davvero imperdibile! Sarà TOP! Questo grazie anche alla sponsorizzazione di Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine, che collaborano alla sua ottima riuscita. Ricordo inoltre che chi non potrà partecipare di persona all’evento, potrà seguire la diretta streaming su Piccole Magazine Tv.

Le selezioni regionali sono ancora in corso? Si, a maggio si sono svolte le selezioni per il nord-est, dove ha trionfato La Charlotte. Il 17 giugno ci sarà la selezione lombarda a Milano al Pelledoca Liberty Village, con ospite in preserata Carmen Russo; io presenzierò in giuria. Venerdì scorso, invece, si è svolta la selezione per il Centro Italia (Lazio, Abruzzo e Umbria), organizzata dai famosissimi Gianfranco Pinna e Vittorio Emanuele Esposito del Muccassassina di Roma (una delle serate LGBTQI più conosciute in Italia) e presentata da Morgana e Maruska Star. Lì, sono stata ospite anche alla Gay Croisette, 46


Intervista a

Bambola Star

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Bambola Star

“Quando abbiamo l’amore, vinciamo sempre!” Recentemente, abbiamo avuto l’onore d’ospitare negli studi televisivi di Piccole Magazine Tv la favolosa Bambola Star, icona mondiale della comunità LGBQI e diva di internet. Bambola, come sempre, è stata deliziosa e stavolta ci ha fatto una bella sorpresa, arrivando in compagnia della sua bellissima cagnolina Wendy Star. Di seguito, ecco la divertente chiacchierata che ne è seguita e che potete vedere anche in video qui.

significato ha perchè ogni tanto sbagliano nella pronuncia. Bambola star è nata nel mio passato, nel mio lavoro nel mondo artistico Italiano. Ricordo che mi stavo preparando e nel camerino il direttore artistico dello spettacolo chiese: “chi è la ragazza trans?”. Le ragazze in camerino con me, risposero che ero io, lui mi viide e mi chiese “ma come ti chiami?”. Io avevo vergogna di dire il mio vero nome perchè ero arrivata da un posto molto lontano che è una tribù indigena. Allora, lui mi guardò e mi disse: “Bambola, da oggi in avanti tu sarai la nostra Bambola Star”...da li è diventato il mio nome artistico.

Ciao a tutti siamo qua con la nostra carissima e amata Bambola Star. Piccole magazine è presente a 360 gradi in tutto quello che riguarda il mondo LGBTQI, sia la parte dei concorsi, la parte sociale, gli eventi...e oggi intervistiamo Bambola Star: ciao! Ciao a tutti, sono qui, lo faccio con il cuore per tutto il mio Brasile. La diva del Brasile è qui soltanto per voi e per tutto il mondo che mi segue sui social.

Vuoi spiegare ai tuoi fans brasiliani il significato? Certo. Bambola vuol dire una “boneca”, perchè nell’epoca in cui facevo quel lavoro dicevano che somigliavo ad una bambolina: perciò è rimasto Bambola Star: una Bambola creata della cultura italiana.

Oggi non sei qua con noi da sola, ma hai con te questa compagnia deliziosa. Lei è Wendy Star, la regina Wendy Star, amata da tutti ed è venuta diretamente dalla sua casina agli studi di Piccole Magazine TV per fare questa sua apparizione meravigliosa per tutto il Brasile, dove ha un sacco di ammiratori. Lei è la mia cagnolina amata, io la amo e fa parte della mia vita, dove io vado, lei è sempre con me.

Perfetto, quindi tu sei Bambola e Wendy Star è la tua bambolina. Si, lei vive con me da 8 mesi e partecipa a tutta la mia vita. Io amo gli animali e per me le persone che amano gli animali sono luce, amore, allegria e passione. Siccome non ho avuto l’amore della mia famiglia, l’animale per me fa parte della mia vita. Prima ci hai menzionato di essere un’indigena. Raccontaci un po’ di questo tuo lato forte, perchè arrivare dall’Acre a qui in Italia c’è una strada molto lunga ed immagino che non sia stato facile. Certamente, lo spiego volentieri. Sono indigena, nata nel Rio Muru che è nell’Acre, sono cresciuta in un paesino

E’ deliziosa: la Bambola e la Bambolina! Esattamente, Wendy Star Bambolina! Bambola, spieghiamo a chi ci segue perchè hai scelto questo nome? Che significato ha per te? Certo, spiegherò a tutti i miei fans che

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sui social replicano. Ma so che una in particolare è molto importante per te, la Solange. Si, sono molto orgogliosa e felice, molto grata a tutte queste persone che apprezzano il mio tormentone. Ora vi parlo della Solange. Solange Almeida è una cantante brasiliana folk, una persona meravigliosa. Abbiamo un rapporto molto speciale e sono molto grata ad una persona meravigliosa come lei per avermi dato la credibilità nell’usare il mio tormentone. (si rivolge direttamente a lei) Mia carissima io ho solo da ringraziarti di cuore a te che con la tua umiltà e il tuo lato umano, hai utilizzato il mio tormentone e sei stata molto carina con me. Per questo ti dò questo bacio grandissimo nel tuo cuoricino e che Dio possa illuminarti e darti tanto successo,ancora di più di quello che hai già, bacio amore, ti adoro Solange!

piccolo che si chiama Taravaca, ma sono nata in mezzo alla floresta in una tribù che si chiama Cauxi. Purtroppo adesso nella foresta c’è una grave situazione di deforestazione, ma essa è il polmone del mondo, la mia terra. La mia natura, questa mia personalità forte con lo spirito di soppravivenza di un’indigena deriva da lì. Voglio dire a tutti i bambini indigeni che vivono per strada, come io ho vissuto: “non smettete di credere nei vostri sogni. Perchè quando noi abbiamo l’amore, vinciamo sempre”. Un messaggio molto bello. Amore, rispetto e umiltà. Desidero che tutti i bambini indigeni ma anche tutti i bambini nel Brasile lottino come io ho lottato senza perdere la speranza. Sono molto orgogliosa di essere una indigena, il mio carattere viene da questo. Si vede che hai una personalità molto forte e sicuramente è dovuto alle tue origini. Ma un’altra cosa che mi piacerebbe sapere...tutta questa fama che stai conquistando su Instagram, Facebook, cosa sta succedendo? Le persone seguono il tormentone che usi sempre per salutare nei tuoi video. Da dove è nato? Ah si ok, beh... il mio “Buongiorno Brasile, buon pomeriggio Italia” è nato dalla mia semplicità, causata da una mancanza di comunicazione materna. Un giorno mi sono svegliata molto triste, ero stanca, avevo fatto un lavoro a Milano e ho preso la mia cagnolina Wendy e sono andata a prendere un caffè in un dei bar dove vado solitamente. Dal niente mi è venuta voglia di dare il buongiorno al mio Brasile. Poi, per scherzo ho messo la mano sul viso e ho detto “Buon giorno Brasile, buon pomeriggio Italia, oggi sono così, con il viso acqua e sapone”.

Io però qua ho una lista con Daniele Albuquerque, una presentatrice della tv brasiliana; Thais Araujo, una attrice fantastica...ho una lista enorme di persone che ti seguono: dal cantore funk al Mc Talibã, Terezza Cristina e tante altre cantanti che ti hanno nel loro cuore. (si rivolge alle celebrità) Prima di tutto mi piacerebbe chiedervi scusa per aver utilizzato il vostro nome qui, ma lo sto facendo con le migliori intenzioni, grazie a tutti voi per utilizzare il mio tormentone. Io ho solo che da ringraziare tutti loro, perché per una trans come me è molto gratificante avere queste persone meravigliose che mi seguono. A tutti i media brasiliani un bacio nel vostro cuore. Ciao, miei carissimi. Ok, quindi ci vediamo la prossima volta con Bambola Star e la nostra bellissima Wendy Star. Un bacio speciale a tutto il mio Brasile e un bacio da parte di Wendy Star che ora andrà a dormire... Ciao!!!

E ora hai tante persone famose che ripetono questo tormentone, cantanti, musicisti, tutte persone che 49


Domenica Pace

Presenta il suo ultimo Libro 50


La scrittrice Domenica Pace presenta il suo ultimo libro A chi lo consiglieresti? Lo consiglio a tutte le persone che operano nel sociale perché potrebbe fare loro da guida. Traccia una linea che parla della dimensione del dare, senza trattenere nulla a se’.

Recentemente abbiamo avuto il piacere d’intervistare la scrittrice Domenica Pace, balzata agli onori della critica letteraria grazie al successo ottenuto con il suo ultimo libro, il saggio intitolato: “Le opere di beneficenza e le comunità”, edito dal Gruppo Albatros Il Filo di Roma. L’autrice, con talento e fedeltà storica, ha ripercorso la storia della beneficenza. Domenica è una ragazza semplice, nata in un piccolo paese della provincia di Taranto. Laureata in “Consulente per i servizi alle persone e alle imprese”, scrive per le webzine italiane di moda Fashionaut e Modapp. Da aggiungere, è ideatrice e presentatrice del concorso di bellezza nazionale “Miss Informissima” (di cui abbiamo già parlato qui) e anche del concorso “Una notte da vip 2018”.

Nella vita tu, in che cosa credi? Credo che la vita si trovi nell’aspettativa creata dalla necessità dei fatti e non delle parole. Questo vale per tutto...nell’ambito sentimentale e anche in quello professionale. Oltre a “Le opere di beneficenza e le comunità”, hai pubblicato altri quattro libri, c’è n’è uno a cui ti senti più vicino? Per una scrittrice i libri sono come i figli, non puoi amare uno più dell’altro, come una vera madre.

Ciao Domenica. Il libro ha messo d’accordo critica e pubblico, nonostante il tema non facile. Ti aspettavi un successo di questa portata? Non mi aspettavo un sucesso di questa portata e ancora oggi mi meraviglio. Di che cosa parla esattamente il saggio? Affronta in modo interdisciplinare il tema della beneficenza e solidarietà verso i bisognosi. Partendo da una ricostruzione storico-giuridica, ho voluto evidenziare come gran parte del lavoro di assistenza verso i poveri sia stato amministrato per secoli dalla Chiesa, o meglio dalle Opere Pie. Successivamente, in epoca moderna, in vari paesi lo Stato ha progressivamente legiferato al fine di regolare gli istituti di beneficenza, costruendo parallelamente una propria azione di Stato sociale. 51


Per te, qual è la cosa più bella della scrittura? La cosa più bella della scrittura per me è quando il personaggio inizia a prendere vita e forma e riesci ad evocare il mondo che vuoi. Esiste un lato “oscuro” dell’essere scrittrice? Il lato più oscuro purtroppo c’è ed è quando invii il tuo manoscritto a cinquanta case editrici ma lo leggono con notevole ritardo. In quel caso, serve forza e pazienza. Io la pazienza non l’ho mai avuta ma adesso per passione del mio mestiere cerco di trovarla o meglio ci provo...(fa una faccina ironica).

Le opere di beneficenza e la comunità di Domenica Pace Partendo da una ricostruzione storicogiuridica, lo scritto mostra come gran parte del lavoro di assistenza verso i poveri sia stato amministrato per secoli dalla Chiesa, o meglio dalle Opere Pie. Successivamente, in epoca moderna, in vari paesi lo Stato ha progressivamente legiferato al fine di regolare gli istituti di beneficenza, costruendo parallelamente una propria azione di Stato sociale. In Italia, a partire dai governi Crispí e Giolitti si è intervenuti nel settore avviando quel cambiamento di cultura civile, che se da una parte è servito a palesare un problema “reale”, dall’altra ha rischiato di disperdere il patrimonio di esperienze delle comunità religiose. Il discorso giuridico va avanti nel corso del ‘900 prima con le IPAB (Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza), fino ad arrivare alla legge del 2000, che ha riordinato il sistema.

Stai per compiere 31 anni, come vivi questo traguardo? E’una sensazione inebriante perché a questa età hai spalle forti per via di grandi esperienze. Ti senti più saggia ma hai la stessa energia di una ventenne. L’amore come va, invece? Della mia ultima storia d’amore credo che sia stata un bene viverla. Quando una storia finisce, non bisogna mai perdersi d’animoma la forza va trovata in se stessi per andare avanti. In più sono una donna che ha avuto sempre a che fare con giovani che sono al di fuori del mio contesto professionale, e non ho mai parlato di loro per riservatezza. Su questo preferisco chiudermi in silenzio stampa ma una cosa posso dirtela: “non ho rancori” anzi siamo in rapporti civili e di rispetto reciproco. Lui ha semplicemente prediletto la sua libertà e dopotutto era ancora troppo giovane. A me va benissimo così.

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Grazie Domenica, speriamo di poter leggere in futuro altre tue opere, in bocca al lupo per tutto!

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Nykol Class

Un concentrato di sensualitĂ

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Nykol Class

un concentrato di sensualità Tu sei una top trans escort molto apprezzata, infatti. Come sei entrata in questo mondo? Sai, ad un punto della mia vita ho dovuto decidere che fare. In Brasile studiavo all’università poi una mia amica che viveva qui in Italia mi ha invitata ad andarla a trovare e io mi sono detta “perchè no”. Mi sono subito innamorata di questo Paese, che mi accolto molto bene e che amo. Tornando al lavoro, ho iniziato per curiosità grazie alle mie amiche: inizialmente ero titubante e avevo delle paure, poi, ho capito che queste erano solo nella mia testa e mi è piaciuto da subito.

Conosciamo oggi la strepitosa Nykol Class, trans brasiliana dalle forme sinuose e curve mozzafiato. Dolcezza ed eleganza con lei non mancano mai: lasciatevi incantare dal suo fascino! Ciao Nykol, ti va di parlarci un po’ di te? Ciao a tutti. Sono Nykol Class e vengo da Fortaleza, una bellissima città a nord est del Brasile affacciata sull’Oceano Atlantico. Conta più di tre milioni di abitanti ed è molto caotica, ma appena si esce dai suoi confini ci sono bellissime spiagge incontaminate da scoprire...un sogno.

Non hai mai avuto momenti no? Non direi, non ho avuto problemi, le mie amiche mi hanno aiutata molto spiegandomi “come girava” questo mondo e, grazie anche alla mia educazione e al mio modo di fare rispettoso, mi trovo bene, per ora non voglio cambiare.

Che cosa ti piace fare nel tempo libero? Mi piace il cinema, viaggiare, il mare, stare in compagnia di persone allegre, a casa o in discoteca. In generale sono molto solare e adoro avere vicino persone simili a me. Poi a volte emerge lo “scorpione” che è in me e...

E’ tutto oro ciò che luccica? Beh, sicuramente il pregio di questo lavoro è che posso controllare il mio tempo e decidere quando iniziare e finire. Guadagno abbastanza bene nonostante la crisi, che ha colpito forte tutta l’Europa. Il difetto è che molti ragazzi che volevano qualcosa di serio con me, si sono allontanati quando hanno saputo che faccio la escort; ma io non mento ne mi nascondo. Unica cosa: magari in certe situazioni evito di dirlo subito, ma perchè voglio farmi conoscere per come sono, senza avere addosso il pregiudizio

E...? ...esce allo scoperto il mio lato passionale e geloso; so essere una buona amica ma non mi piacciono le bugie. Per questo a volte con gli amici, all’inizio, forse risulto un po’ antipatica (ride). Nel mi giro di amicizie ho poche amiche ma sono sempre le stesse da anni: ma le reputo amicizie vere e persone su cui contare. Nel lavoro invece sono educata e simpatica e mi piace rapportarmi solo con persone distinte.

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riguardo. Sono stata fortunata, ma devo dire che è comunque una situazione difficile, ho anche amiche trans come me che hanno perso la famiglia per un po’ di tempo...e magari poi l’hanno ritrovata più avanti nel tempo, perchè alla fine capiscono che la persona rimane sempre la stessa, cambia solo la sua estetica, non l’educazione e i valori che le sono stati impartiti.

del lavoro che svolgo. La maggior parte delle persone purtroppo fa domande stupide a riguardo e non ti accetta. Cosa cercano secondo te le persone da una escort? Secondo me cercano una compagnia, appagare una curiosità e un grande desiderio. Molti cercano una persona nuova da conoscere, per chiacchierare e vivere un bel momento. Alcuni, nel tempo, trovano anche in me un’amica. Il mondo è vario, gli uomini pure, non c’è un’unica risposta.

Nykol, hai un sogno nel cassetto da realizzare? Credo di avere realizzato quasi tutto, l’unica cosa che mi manca è la stabilità economica e ci sono molte città che vorrei visitare, quindi, vorrei continuare a viaggiare. Tra non molto mi piacerebbe anche aprire una attività e cambiare lavoro, ma ancora non ho deciso quale. Sicuramente non lascerò l’Italia.

C’è una richiesta che ti fanno più spesso? Forse è quella di essere una buona compagnia. Richieste strane sono capitate ma non le assecondo, faccio solo quello che mi sento.

Infine, lasciaci con un pensiero libero su quello che vuoi tu. Mi piacerebbe che l’Italia regolarizzasse totalmente questo lavoro come hanno fatto altri Paesi, come la Svizzera e l’Austria, per esempio. Infine vorrei ringraziare Piccole Magazine per la bella intervista. Un bacio a tutti!

Parliamo un momento del tuo percorso di transizione, come lo hai vissuto? E’ venuto pian piano, prima giocavo con la trasformazione come trav nei week end. Quando sono arrivata in Italia, è “nata” Nykol, perchè è qui che ho iniziato a prendere ormoni, mi sono fatta crescere i capelli e ho iniziato a vestirmi da donna 24 ore su 24. Non è stato difficile, era solo questione di tempo: ormai la famiglia e gli amici sapevano quello che volevo, e “trasformarmi” è stato bellissimo, una liberazione perchè era davvero quello che volevo. Dunque, le persone intorno a te hanno reagito bene. Si. La mia famiglia mi accolta molto bene, sono persone intelligenti che mi amano e non hanno avuto problemi a 55


A tu per tu con

Camilla Hot

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Camilla Hot

“Sono felice e realizzata!” Camilla Hot, giovanissima trans brasiliana ora a Pavia, è un’incantevole, travolgente bellezza della natura. Lunghi capelli castani, occhi profondi, viso dolcissimo e fisico sensuale, l’abbiamo intervistata per voi scoprendo che è anche molto gentile, simpatica e disponibile.

è stato accolto in modo naturale e tranquillo e ho vissuto tutto in modo positivo e sereno, per fortuna. E nel mondo delle escort, invece, come sei entrata? Avevo 18 anni ed è stata una libera scelta, perchè dipendevodai miei genitori. Ma quando ho iniziato a prendere ormoni, loro non potevano aiutarmi economicamente, quindi, per potermi pagare le spese mediche e tutto ciò che fa parte del percorso di transizione, ho deciso di fare la escort.

Ciao Camilla, è un piacere conoscerti. Raccontaci di te. Ciao a tutti, sono Camilla e vengo dalla meravigliosa Rio De Janeiro, in Brasile. Sono del segno zodiacale del capricorno, nata in gennaio...un vero peperino (ride).

E’ una scelta ponderata, insomma. Si. Come dicevo, grazie al mio lavoro posso aiutare la mia famiglia, per quanto possibile. Poi, è un lavoro che mi permette una vita agiata e che prendo molto seriamente: tendo ad essere super professionale, non approfondisco mai i rapporti al di fuori dell’orario lavorativo e mi piace rapportarmi solo con persone distinte e di buon gusto.

In che senso? Beh, ho un carattere molto difficile, ma sono buona di cuore, fin troppo. Tendo sempre a dare fiducia alle persone, anche se a volte poi capisco che era meglio non farlo! Nel tempo libero cosa ti piace fare? Hai un fisico perfetto! Grazie! Mi tengo in forma con lo sport: vado in bicicletta e in paletra. Mi piace molto vestirmi bene, navigare in internet e tenermi aggiornata su tutto ciò che succede nel mondo. Dimenticavo, adoro il programma tv “Uomini e Donne”, non ne perdo una puntata!

Che tipo di persone ti cerca di solito? Uomini per la maggior parte, donne zero e poche coppie. Tutti cercano di vivere momenti “proibiti” e “vietati”...per l’80% posso dire che si tratta di uomini sposati, in cerca di trasgressione.

Da Rio De Janeiro a Pavia...cosa ti ha portato in Italia? Sette anni fa sono venuta qui per lavorare. Non è che in Brasile non ci sia lavoro, ma è più difficile trovarlo e l’euro vale di più come moneta; così, riesco ad aiutare la mia famiglia, che è rimasta là.

Camilla, ti senti realizzata? Un bilancio fino ad oggi? Il mio sogno era comprare una casa e un’automobile alla mia famgilia in Brasile e ce l’ho fatta. Un altro, era quello di ottenere la cittadinanza italiana, concretizzato anch’esso. Direi che il bilancio è positivo: la mia volontà ora è andare un paio di volte all’anno a casa a Rio.

A proposito di famiglia: come ha reagito di fronte alla tua transessualità? Io vengo da una famiglia umile: pensa che siamo in 20! (ride). Diciamo che hanno sempre avuto pensieri più importanti, come mettere il pane in tavola ogni giorno, per esempio, che preoccuparsi delle questioni transgender; quindi, il fatto che io sia trans

Grazie Camilla, te lo auguriamo di cuore e a presto! Grazie a voi e pace e amore per tutti! 57


Intervista a

Renatinha

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Renatinha:

per chi ama sognare Abbiamo raggiunto telefonicamente Renatinha, favolosa modella trans brasiliana, dalla pelle leggermente abbronzata e fisico mozzafiato. Dolcissima, simpatica e senza limiti, è la compagnia ideale per chi desidera passare momenti indimenticabili.

gli orgasmi sono assicurati! Un’altra cosa è che sono sempre curatissima: profumo sempre di buono e pulito, vesto in modo provocante ma raffinato e indosso i tacchi altissimi: sono cose che fanno impazzire gli uomini! Ti piace il tuo lavoro? Si, mi piace conoscere sempre gente nuova, viaggiare e stare in compagnia di persone interessanti e distinti. Sono una ragazza a cui piace essere sorpresa e trattata con i guanti: finora non posso certo lamentarmi.

Ciao Renatinha! Parlaci di te. Ciao a tutti, mi chiamo Renata, sono brasiliana e vengo dalla città di Minas Gerais. Ho 24 anni e sono nata sotto il segno della vergine, da cui ho ereditato i tratti da perfezionista. Attualmente vivo tra San Paolo e l’Italia.

Tu hai vinto l’edizione 2016 del reality show brasiliano “Pânico Na Band” (una sorta di “The Bachelor”, famoso reality show americano). Il programma era molto divertente. A prima vista, sembrava un programma televisivo piuttosto “regolare”, simile a quel reality USA dove un uomo si trasferisce in una casa dei sogni con 10 donne, le conosce per diversi mesi e alla fine sceglie la sua preferita. La versione brasiliana era molto simile, ma con una “piccola” differenza...

Sembri una persona molto solare! Mi piace pensare di me di essere una ragazza che porta sempre il buon umore con sé, unito ad un senso di sensualità. Però, allo stesso tempo sono dolce e timida. Che cosa ti piace fare nel tuo tempo libero? Adoro la musica, che ascolto in ogni momento di relax tra un impegno e l’altro. Poi, mi piace andare al mare e comprare lingerie sexy...mi piace attirare gli sguardi su di me! (ride)

Quale? Solo una delle ragazze concorrenti era in realtà una donna biologica, e colui che ci contendavamo doveva indovinare chi era. E’ stato divertente aver vinto, una sorpresa, soprattutto per Gui Santana, che mi ha scelta! (ride). Non pensava affatto fossi transgender. Comunque, io vivo il mio essere trans in tutta tranquillità, perchè tutto dipende da come ti poni verso gli altri.

Dicevi che vivi tra il Brasile e l’Italia...cosa ti piace del nostro Paese? Per me l’Italia è sempre stato un Paese accattivante: mi piace il modo in cui la gente si veste, pieno di stile. Gli italiani sono molto educati e confesso che adoro anche la vostra cucina, che è la mia preferita! Una volta arrivata, ho trovato facilmente lavoro come escort di lusso. Senza false modestie, a cosa è dovuto il tuo successo? (Ride) Molti uomini mi hanno detto che sono stata la migliore a letto, per loro! Il mio segreto credo sia sapere equilibrare il tutto con un pizzico di fantasie fetish...

Che progetti hai per il futuro Renatinha? Continuerò a fare la escort, la modella e a calcare le scene del mondo dello spettacolo! 59


Intervista a

Stefania Zambrano 60


Stefania Zambrano

organizzatrice di Miss Trans Europa Infatti la tua esperienza nell’ambito dei concorsi è risaputa. Il primo concorso che ho organizzato è stato nel 2010 e si trattava di Re e Regina Gay Campania, che l’anno succesivo è diventato poi nazionale. In questo concorso, si mettevano in gioco ragazze gay e lesbiche, che ricordo ebbi molta difficoltà a trovare, perchè si nascondevano. Nel 2012 invece ho organizzato Miss Trans Italia Over: mi affascinava tantissimo sentire le storie di persone molto più grandi di me che raccontavano del loro drammatico passato: molte di loro erano frustrate perchè non potevano uscire di casa e subivano maltrattamenti a causa della loro transessualità. Si parlava anche della buon costume: ai tempi se uscivi vestita da donna, ti arrestavano e passavi in caserma 24 ore.

La bellissima Stefania Zambrano è una vera icona del mondo lgbtqi: da anni calca con successo le scene del mondo dello spettacolo: ex Miss Trans Lombardia, è attrice cinematografica e teatrale, nonchè organizzatrice del rinomato concorso Miss Trans Europa. Il concorso si svolgerà il 22 e 23 settembre a Roma nella prestigiosa location di Cinecittà World, con la collaborazione di Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine Tv: l’abbiamo incontrata per voi. Buongiorno Stefania. Innanzitutto, complimenti per la tua bella carriera. Grazie. Beh, io sono nata come attrice teatrale 4 anni fa, quando ho debuttato nella commedia napoletana “Anime Fragili”, da una mia idea. La storia raccontava di un ragazzino di 14/15 anni che confessava ai genitori il suo desiderio di iniziare il percorso per diventare trans. Il padre non accettava la cosa e lo buttava fuori di casa e da lì si intrecciavano una serie di situazioni che toccavano tematiche importanti come il transessualismo, appunto, e anche la tossicodipendenza.

Nel 2013 invece è iniziata l’avventura con Miss Trans Europa. Esatto, ed è stato il successo per me e per tutte le ragazze. Per la prima volte un concorso non si è svolto in un locale ma è stato fatto in televisione, il primo anno negli studi di Italia Mia, un’emittente locale. La vincitrice di allora è stata Syria Piccolo.

Il buon esordio ti ha aperto le porte del mondo del cinema. Si, nel 2017 ho vinto il premio della Critica “La Porta”, per la mia interpretazione nel film “La Parrucchiera” del regista Stefano Incerti: una grande soddisfazione. Sono stata anche scelta per un docu-film sulla mia storia, girato da Michele Santoro e trasmesso in prima serata nella trasmissione Robin Hood.

Una bella soddisfazione! Si, abbiamo ricevuto tantissime soddisfazioni e riconoscimenti, ha parlato di noi anche la Rai. Abbiamo spiegato che questo concorso è nato per dare voce alla battaglia per i diritti del mondo lgbtqi, non solo trans. L’edizione 2018 si svolgerà a Roma, giusto? Si, il 22 e 23 settembre prossimi il concorso si terrà nella prestigiosa Cinecittà World, che garantirà molta visibilità, soprattutto alle ragazze che parteciperanno. Il 22 ci sarà la sfilata in abito casual con i marchi dei nostri sponsor, e a tutte sarà

Sono già in fermento i preparativi per Miss Trans Europa 2018. Come ti stai preparando all’evento? E’ sempre un’emozione. Anche se organizzo concorsi da anni, ogni volta mi spendo affinchè tutto funzioni alla perfezione, ci metto molto entusiasmo e professionalità. 61


offerta una cena buffet al Ristorante Charleston. Il 23 ci sarà il gran finale con la sfilata in abito da sera e la premiazione. Ovviamente abbiamo in serbo tante sorprese e novità, ma ancora non possiamo svelarle! Tentiamo...proprio nulla? Va bene (ride). Posso anticipare che il 23 settembre, nella serata finale di Miss Trans Europa, uscirà in anteprima assoluta un docu-film molto importante, per la produzione di Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine Tv. E’ un reportage che raccoglie le testimonianze di tante persone appartenenti alla comunità Lgbtqi, e ci raccontano una realtà ancora un po’ nascosta. Il mio lavoro non è fare giornalismo, ma mi sono interessata alle loro storie perchè sono curiosa e le ragazze mi vedono come punto di riferimento in quanto organizzatrice. Si sono confidate e abbiamo parlato della loro esperienza di vita.

“Sconvolti. Viaggio nelle realtà transgender” di Chiara dalle Luche e Roberta Rosin Il libro si snoda attraverso un itinerario dove la Disforia di Genere appare attraverso il percorso di transizione di Andrea e Sara. Due vite, due transessuali che hanno deciso di andare fino in fondo. L’opera diventa strumento per riflettere su alcuni temi che trovano poco dibattito, discussione e comprensione. Desiderare il possibile, mettere insieme i pezzi dell’intero tra frammentazione e ricostruzione, riempire il vuoto, soffermarsi sulla teoria degli opposti, ondeggiare tra noto ed ignoto, sconvolgersi e acquietarsi, sognare l’altra faccia di sé, è possibile. Andare oltre la zona d’ombra attraverso informazioni utili sulla varianza di genere ed il transgenderismo sono inoltre presenti per un percorso di conoscenza alla luce del modello della Psicologia Funzionale e del protocollo ONIG (Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere).

Non vi resta che partecipare alla serata!

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AMANTI DIVERSE 64


Amanti Diverse Il piacere attraverso la storia

Dopo La morte della Pompadour, la nuova favorita di Luigi XV fu Madame du Barry, una prostituta parigina, portata al re, ignaro della sua professione, da un nobile di cui era cliente. Nulla avrebbe fatto presumere che avrebbe occupato quel ruolo, perché non era dotata dell’intelligenza di colei che l’aveva preceduta, ma poteva vantare una bellezza ancor maggiore. Era una delle donne più belle di una corte che vantava un gran numero di belle dame e la perfezione stessa della sua grazia la rendeva estremamente affascinante. I suoi capelli erano di un colore biondooro ed erano così abbondanti che quasi non sapeva come acconciarli; i suoi grandi occhi azzurri guardavano con seducente franchezza. Aveva un nasino diritto e una carnagione di incredibile purezza. La carnagione di Madame du Barry era una rarità in un’epoca in cui la pelle della maggior parte delle donne era segnata dal vaiolo; inoltre, sfoggiava una dentatura perfetta e bianchissima , mentre a molte giovani donne mancava qualche dente e talvolta addirittura tutti. La sua scrupolosa pulizia personale era del tutto insolita nella seconda metà del 1700; infatti, la maggior parte dei cortigiani copriva la sporcizia e la puzza che emanava dai loro corpi sudici con abbondanti dosi di profumo.

Le donne inserivano appositi attrezzi nelle loro elaborate acconciature per grattarsi il cuoio capelluto e alleviare il prurito causato dai pidocchi. Nel corpo di Madame di Barry non c’erano né sudiciume, né pidocchi, perché era solita farsi il bagno in profumata acqua di rose più volte la settimana. Jeanne du Barry aumentava la sua notevole bellezza con abiti mozzafiato, il cui costo di un solo capo, sarebbe stato sufficiente a mantenere un’intera famiglia per un anno. Nel 1773, in occasione del matrimonio del nipote del re, Madame du Barry si presentò con un abito intessuto d’oro; inoltre possedeva un corpetto incrostato con splendidi diamanti , che in valore attuale costerebbe milioni di dollari. A Luigi XV, oltre alla sua bellezza, Jeanne offriva la sua abilità sessuale e con la sua allegria allontanava i frequenti momenti di depressione: Per lui era tutto: una figlia deliziosa, una prostituta esperta, una madre affettuosa e come chi l’aveva preceduta era pronta a perdonare i cortigiani malevoli ed invidiosi. Madame du Barry assunse il compito di divertire il re e stuzzicava il palato del sovrano con ricette suggerite dalla madre, che era stata cuoca in nobili famiglie. Poi organizzava spettacoli con compagnie di teatranti, prestigiatori e clown a uso e consumo di Luigi. Gabrielle d’Estrées (1573-1599), sul finire 65


del 1500 ebbe l’ancor più difficile compito di rendere confortevole l’esistenza di Enrico IV sui campi di battaglia. All’inizi della loro relazione il re stava conducendo una guerra contro le forze ribelli in varie parti della Francia e Gabrielle, persino negli ultimi mesi di gravidanza, insisteva per stargli a fianco, vivendo in tende gelide e sporche. Lei, che amava Enrico riamata sinceramente, faceva in modo che dopo una giornata di duri scontri il re potesse godere di una buona cena e provvedeva personalmente a mantenergli gli abiti quanto più possibile puliti. Mentre Enrico era impegnato sul campo di battaglia, Gabrielle scriveva messaggi politici o diplomatici; la sera, poi, discutevano gli avvenimenti della giornata e il da farsi del giorno successivo; erano insomma una coppia completa in ogni manifestazione. Gabrielle aveva un bel corpo e un’andatura aggraziata; dotata di una pelle chiarissima, di capelli biondi e di grandi occhi azzurri, aveva fronte ampia, zigomi alti e un naso solo un tantino troppo lungo per essere perfetto. I nemici, che la odiavano perché si immischiava nelle questioni politiche, diventavano poetici quando si trattava di descrivere la sua bellezza. Gabrielle offrì sempre ad Enrico una profonda e coraggiosa lealtà politica; fu un’amante che restituì tutto quanto aveva ricevuto quando il suo uomo ne ebbe bisogno. Quando gli spagnoli attaccarono all’improvviso i francesi, Gabrielle si recò al Louvre, dove teneva le sue casseforti, prese 50mila pezzi d’oro e li diede tutti ad Enrico per sostenere le spese iniziali di arruolamento delle truppe e di acquisto dei rifornimenti, poi, fece il giro delle case degli aristocratici chiedendo loro di donare denaro e in quel modo raccolse altri 250mila scudi. Portò i suoi splendidi gioielli al più ricco banchiere di Parigi e li impegnò. Gabrielle fu sempre a fianco di Enrico, tant’è che in diverse occasioni rischiò la vita

e lui la dovette fare allontanare con la forza dalle zone di combattimento. Delle 56 amanti di cui siamo a conoscenza, Enrico fu fedele solo a Gabrielle, ed era tanto legato a questa coraggiosa e bella amante che giurò di sposarla e di incoronarla regina di Francia. Enrico ottenne l’annullamento del matrimonio dalla regina, ma Gabrielle a 26 anni morì per la conseguenza di un parto prima di diventare sua moglie. Il re proclamò il lutto nazionale e le fece solenni funerali come fosse stata realmente regina. Dal 16mo al 18mo secolo, le amanti vivevano a corte; dal 19mo secolo i re preferirono scendere nelle più confortevoli e discrete dimore delle loro favorite, che offrivano maggiore intimità. L’imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe (1830-1916), un uomo malinconico, trovava il buon umore in compagnia dell’amante Katharina Shratt, nella sua graziosa abitazione, lontano dalla fredda etichetta di corte. Katharina non era una bellissima donna, era cicciottella, ma la sua gioia di vivere, il suo calore e la sua bontà d’animo la facevano sembrare veramente bella. L’imperatore, in realtà, amava la sua bellissima moglie l’imperatrice Elisabetta detta “Sissi”; ma costei perennemente sull’orlo della pazzia non aveva alcun interesse per la vita coniugale e di corte, per cui era perennemente in viaggio per l’Europa. Fu lei a scegliere Katharina come amante dell’imperatore, per sentirsi meno in colpa, dal momento che si rendeva conto di trascurare troppo il marito. Fu Katharina a dare a Francesco quel calore che gli mancava ed a prendersi cura di lui. Lei fu l’amante delle piccole cose, che quando mancano creano grandi vuoti. Regalò a Francesco tanti oggetti per la vita quotidiana ed il regalo preferito dall’imperatore fu uno specchietto con su scritto in francese il ritratto di colui che amo”.

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IL SACRIFICIO DELLA SEDUZIONE

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Il sacrificio della seduzione Il piacere attraverso la storia

Ovviamente per una amante la frigidità, da cui Jeanne era afflitta, era un grave inconveniente, ma per compensare questa carenza, lei si dedicava completamente a Luigi. La Pompadour sapeva essere l’amante del re soprattutto fuori dal letto; sapeva compiacerlo non solamente in quello che aveva tra le gambe, ma in tutto il resto. Jeanne era una attenta psicologa ed una forte osservatrice, per cui conosceva l’atteggiamento da tenere in quel momento per compiacere il re; sapeva da ogni inflessione della sua voce leggere il suo stato d’animo. La noia era il male peggiore che potesse affliggere Luigi, ed allora, lei era pronta a richiamare la sua attenzione in mille modi. Jeanne sapeva recitare, suonare il clavicembalo; conosceva l’arte di parlare e di ascoltare. La Pompadour aveva una enorme cultura e tantissimi interessi, nei quali coinvolgeva il re. Questa donna amava costruire palazzi e chiedeva al sovrano consigli sulle linee architettoniche e sulle decorazioni; amava la botanica e le fattorie con allevamenti di animali; si interessava della tecnica del taglio delle gemme o del progetto di una

Jeanne-Antoinette d’Etioiles, marchesa di Pompadour, è il simbolo universale dell’amante reale. Per diciannove anni regnò su Luigi XV, che regnava sulla Francia. Aveva 24 anni , quando nel 1745, entrò nella corte di Versailles; apparteneva alla classe media e sopravvisse a numerosi complotti con cui alcuni nobili invidiosi cercarono di allontanarla dal re, ma solo la morte la allontanò da lui. Inizialmente sedusse Luigi con la bellezza ed il fascino, tanto che il conte Dufort de Cheverny scriveva:Non c’è uomo al mondo che, potendo, non vorrebbe averla come amante. Alta ma non troppo, corpo statuario, viso tondo con lineamenti regolari, splendida carnagione, belle braccia e belle mani, occhi non troppo grandi, ma i più luminosi e scintillanti che mai ebbi occasione di vedere. Tutto in lei era armonioso, anche i gesti. A corte eclissava completamente tutte le altre donne, anche quelle molto belle”. Appena il tempo cominciò a minare la sua splendida bellezza, ebbe l’intelligenza di spostare l’attenzione dell’occhio dal corpo alla eleganza degli abiti: una sera si presentò con un abito bordato di pizzi per un valore di 22.500 franchi, il costo di una tenuta. 68


manifattura di porcellane. Uno dei divertimenti preferiti di Luigi era ascoltare l’amante, la quale sapeva alternare argomenti di alto spessore con le più frivole sciocchezze. Infatti, tutta la corrispondenza che entrava o usciva dalla reggia era controllata dalla polizia e Madame de Pompadour si faceva consegnare le lettere più divertenti e piccanti, che leggeva al re con talento di attrice. Così, Luigi insieme a lei rideva delle intimità dei nobili di corte, di cui conosceva ogni dettaglio, tramite le missive che si scambiavano con le loro amanti. Madame fece costruire un minuscolo teatro dove recitava per il re ed i suoi occasionali ospiti. Tuttavia, la sua dote più grande era la capacità di ascoltare Luigi, che era noioso, triste e ripetitivo, con sempre i medesimi argomenti: la caccia, le malattie, la morte. Ovviamente, l’impegno incessante con cui la Pompadour cercava di divertire il re era una fonte di stress notevole, perché doveva essere sempre a sua disposizione e non si concesse mai di mostrare fatica, noia, indisposizione, frustrazione, collera o irritabilità. Era una donna con una volontà di ferro e questa sua volitività fu sostenuta anche a scapito della sua salute. Nel 1754, Jeanne perse l’unica figlia, che morì improvvisamente a soli dieci anni, e dopo pochi giorni le morì anche il padre. Pur distrutta dal dolore, seppe tenere la sua posizione accanto al re, come se nulla fosse accaduto, ma molti anni dopo la marchesa avrebbe detto ad alcuni amici: “Per me la felicità è morta con mia figlia”. Una volta, la marchesa che amava vera-

mente il re, scrisse ad un amico:”A parte la felicità di essere amata dalla persona che si ama, di certo la miglior situazione esistente al mondo, una vita solitaria e meno brillante sarebbe decisamente preferibile”. La sua dama di compagnia, Madame de Hausset, che ben comprendeva le fatiche dell’amante del re, un giorno le disse:”Madame, tutti vi invidiano, ma io vi compiango con tutto il cuore”. In Madame de Pompadour il re aveva una tenera amica sempre pronta ad accorrere a ogni suo cenno. Luigi aveva perso i genitori quando aveva soltanto tre anni e viveva separato dal resto del mondo come una sorta di semidio, pertanto era inevitabilmente un tipo solitario, ma nel suo appartamento nella reggia di Versailles, Jeanne gli offriva il calore di una casa accogliente e serena. Da lei riceveva quello che non gli avevano dato i genitori ed i fratelli, ma men che meno la moglie, con cui non aveva nulla in comune. L’amante, sacrificando notevolmente sé stessa, gli rendeva gradevole l’esistenza, perché riduceva la solitudine di cui solo un re può soffrire tra la gente, dove nessuno è un suo pari. Quando Madame de Pompadour morì prematuramente, di una morte indubbiamente favorita da diciannove stressanti anni, nei quali fu l’amante, ma non solo, di Luigi XV, egli ne fu distrutto. Luigi attese quattro anni prima di scegliersi, nel 1768, una nuova amante ufficiale, maitresse-en-titre; fu la prostituta parigina Madame du Barry, ma questa è un’altra storia.

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LA BELLEZZA NON BASTA

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La bellezza non basta Il piacere attraverso la storia

sessuale ricompensato con un costoso gioiello. A differenza delle prostitute e delle cameriere, le nobildonne potevano diventare “favorite”, con il titolo di maitresse-en-titre, qualora il re avesse deciso di conferire loro tanto onore, ma il più delle volte non lo faceva. Le doti, che facevano di una donna una autorevole candidata all’invidiabile ruolo di amante reale, dovevano essere diverse, ma il requisito della bellezza non era il più importante. La bellezza poteva essere una condizione necessaria per ottenere un primo approccio, ma poteva non essere la condizione sufficiente per mantenere la posizione. Quindi, ritenere che la bellezza sia il requisito principale di un’amante reale è decisamente un errore. Infatti, la donna che conta soltanto sul proprio aspetto fisico e non offre altro, non dura a lungo. La bellezza priva di intelligenza e di vivacità porta a qualche rapido incontro e nulla più. Al contrario, più di una donna priva di particolare bellezza fisica conquistò il cuore di un re.

Il noto poeta inglese Alexander Pope scrisse:”Non sono le labbra né gli occhi, ciò che definiamo bellezza, ma l’armonia di tutto l’insieme”. Questa enunciazione, frutto dell’esperienza e della osservazione è la guida per capire quali qualità deve avere una donna per essere una perfetta amante reale. Il solo talento sessuale non era sufficiente ad elevare una donna al rango di favorita di un sovrano, che nel proprio regno poteva avere tutte le donne che suscitavano il suo interesse, senza il bisogno di conferire loro il titolo di amante ufficiale ed i relativi emolumenti. I servitori del re, conoscendo i gusti del padrone, spesso gli portavano qualche prostituta di straordinaria bellezza e la donna era più che contenta di ricevere una moneta d’oro nel momento in cui veniva accompagnata alla porta. Le cameriere che facevano servizio a corte, talvolta suscitavano l’improvvisa libido del re e ben volentieri la soddisfacevano, dopo di che riprendevano il loro umile lavoro. Le dame di corte, invece, si intrattenevano piacevolmente con il re: solitamente si trattava di cene intime seguite da un rapporto 71


si rabbuiava, non faceva mai scenate di gelosia; dall’alto della sua importante posizione, sceglieva con cura le proprie battaglie e solo raramente tirava fuori gli artigli. In presenza del re, la sua amante non doveva mai lamentarsi, né apparire stanca, indisposta o triste; al contrario, doveva sempre portare una maschera di radioso buon umore con cui nascondere qualsiasi problema o malessere, Come ci narra il duca di Saint-Simon, nobiluomo alla corte di Luigi XIV :”Non c’era altra possibilità che fingere … e non dare alcun segno di disagio … Stare male era un crimine imperdonabile”. L’amante reale era una attrice, una teatrante, che impersonava un ruolo con regole ben precise, per cui fingeva e fingeva sempre, anche simulando un piacere che non provava, faceva l’amore senza averne alcuna voglia. Al contrario, è estremamente raro sapere di una regina che si sforzasse di compiacere il proprio re. Dunque l’amante si dava da fare con tanto ardore e la moglie, la regina, non muoveva un dito. Il motivo è nella struttura sociale delle cose, che incidono sulla psicologia dei soggetti. L’amante poteva essere allontanata in qualsiasi momento, a differenza della regina, che a palazzo era qualcosa di permanente, fino alla morte. La regina/moglie qualunque fosse stato il suo comportamento, fatta eccezione per casi di eclatante adulterio, avrebbe comunque mantenuto la propria posizione, mentre l’amante, invece, poteva perdere tutto da un momento all’altro. A ben guardare, ciò può accadere anche ai nostri giorni e non occorre che vi siano re o regine.

Ci riuscì con frequenti incontri grazie ai quali il sovrano poté apprezzarne la bellezza interiore, il carattere aperto, l’intelligenza vivace e l’arguzia, fino a pregustare la sua conversazione brillante. Gli stupidi, spesso ridacchiarono perché il re si era preso un’amante brutta, dimenticando che ci sono qualità che non si apprezzano con i soli occhi. L’amante reale si rendeva insostituibile, con o senza bellezza, con o senza talento sessuale, perché soddisfaceva i cinque sensi del re. Lei, era sempre pronta a conversare allegramente anche quando era stanca; a fare l’amore a qualsiasi ora, anche quando non stava bene; a soddisfare ogni suo capriccio; a servirgli i cibi preferiti; a condividere i suoi malesseri; a massaggiagli i piedi; ad arredare le sue case e ad allevare i suoi figli illegittimi, talvolta avuti con altre donne. Tutto questo, per giunta, doveva essere fatto con serenità e buon umore.

Furono pochissimi i regnanti che trovavano piacevole lasciarsi andare a passionali litigi con le proprie amanti, e dunque, la perfetta favorita non rivolgeva mai rimproveri, non 72


AMANTI INFEDELI

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Amanti infedeli! Il piacere attraverso la storia

I patriarchi biblici, i sultani ottomani, gli imperatori cinesi ed i sovrani europei gestivano solitamente relazioni sessuali con parecchie donne contemporaneamente. Anche se una sola donna era l’amante ufficiale, c’erano inevitabilmente altre amanti; alcune venivano lasciate rapidamente, altre invece, restavano saltuariamente nei reali desideri per molti anni: ti tanto in tanto, il sovrano le gradiva. Secondo una consolidata tradizione di doppia morale sessuale, mentre re e principi andavano tranquillamente a letto con altre donne, si dava per scontato che le loro amanti li aspettassero silenziosamente, ma non fu sempre così ! Mademoiselle de Choin, amante di Luigi delfino di Francia (1661-1711) che sarà re come Luigi XV, subì perenni “tradimenti”, perché il sovrano, pur amandola al punto di sposarla segretamente, dopo la morte della regina, aveva una incontenibile esuberanza sessuale. Infatti, il re andava a letto con le attrici che si esibivano sui palcoscenici di Parigi o con qualsiasi altra donna gli capitasse sottomano. Le cronache ci narrano di un simpatico episodio, che ci dice come per il futuro re “un buco vale l’altro”, di chi sia non importa. Una volta Luigi invitò una graziosa attrice a fargli visita; la ragazza arrivò in compagnia di un’amica, una donna più vecchia ed assolutamente meno attraente. Informato dell’arrivo dell’attrice, Luigi aprì

la porta che dava nell’anticamera, afferrò la donna che era più vicino, che casualmente era quella vecchia e brutta e l’attirò nella propria stanza. Quando un suo mezzano trovò l’attrice in attesa nell’anticamera, bussò alla porta gridando che aveva preso la donna sbagliata. Quando la porta si aprì, Luigi rispose “No, l’affare è fatto”, l’altra “Dovrà aspettare un’altra occasione”. In linea di massima le amanti reali non si sarebbero azzardate ad intrattenere relazioni amorose con altri uomini; tra coloro che osarono, alcune furono generosamente perdonate, altre severamente punite. Madame d’Esterle, amante di Augusto, re di Polonia ed elettore di Sassonia nel 1704, osò avere relazioni con parecchi gentiluomini di corte. Quando il re lo scoprì, le diede 24 ore per fare le valigie e lasciare il paese. Pietro il Grande (1672-1725) quando seppe che la sua amante, Anna Mons, era andata a letto con l’ambasciatore svedese, la fece arrestare insieme ad una trentina di suoi amici. Eppure, durante i 13 anni della loro relazione , Pietro aveva tranquillamente preso parte a orge sfrenate. Nell Gwynn dichiarava pubblicamente che la prostituzione era la sua professione, eppure divenuta l’amante di Carlo II si dimostrò incredibilmente fedele a lui, persino dopo la sua morte. 74


per guadagnarvi il pane”. Infatti, quando uno dei suoi giovani amanti le chiese 5000 sterline, lei accettò di prostituirsi ad un ultrasettantenne nobile che aveva espresso il desiderio di “entrare dove era entrato il re”. Chiese al vecchio e ricco aristocratico 10.000 sterline, per tenere anche una parte della somma per sé; lui accettò e pagò, ma all’incontro, in una stanza buia, mandò un’altra donna, che si diede e ritirò il denaro al posto suo. Lola Montez, amante di re Ludwig, fu di una infedeltà atroce, mentre lui, pur di fronte ai suoi eclatanti tradimenti, fu di una fedeltà incrollabile. Il re veniva costantemente informato dei tradimenti e delle relazioni di Lola, ma si rifiutava di credervi. Infatti, Lola spremeva il sovrano con richieste continue di denaro che accompagnava con promesse di eterna fedeltà. Lola faceva una vita così immorale che le due “dame di compagnia”, che viaggiavano con lei e avrebbero dovuto darle una certa qual aria di rispettabilità, fecero le valigie e se ne andarono. Si dice che, quando Ludwig fu deposto, la perdita del trono non lo rattristò quanto la consapevolezza che la sua amata Lolita era una bugiarda infedele. Francesco I si vendicò della propria amante infedele senza rendersene conto. Nel 1518, la sua amante ufficiale, Francoise de Foix , dame de Chateaubriand, lo tradiva con l’ammiraglio Bonnivet, che sentendo il re arrivare si infilò nel grande cammino della camera. Era estate ed il camino era pieno di profumati rami di pino dietro ai quali si nascose. Purtroppo però, il camino serviva anche da latrina, e prima di fare l’amore con Francoise, il re urinò su Bonnivet, nascosto dietro i rami di pino, inzuppandolo di piscia. Chissà, se almeno si sarà consolato vedendo i due fare l’amore ?

Avendo perso l’amante reale, la bella Nell era corteggiata da numerosi pretendenti, ma ad un ardente spasimante disse che non avrebbe fatto correre gli asini dove avevano corso i cavalli. Ironia della sorte, le amanti nobili, non furono fedeli a Carlo, quanto la prostituta. Barbara Palmer, che Carlo aveva nominato contessa di Castlemaine e duchessa di Cleveland, era notoriamente la meno fedele Nel 1667, Lady Castlemaine aveva una relazione con un noto libertino di corte e quando il re le fece inaspettatamente visita, questi dovette nascondersi sotto il letto. Poi, Barbara rimase incinta per la sesta volta ed il re sapeva con certezza che il bambino non era suo, pertanto non intendeva riconoscerlo. Lei si infuriò perché in quel modo la faceva sembrare una prostituta, ma Carlo fu irremovibile. Non passarono molti giorni ed il re cambiò idea, chiedendole scusa in ginocchio: potenza della donna, o, stupidità dell’uomo? Nel 1671, Carlo seppe che Barbara era a letto con il drammaturgo William Wycherley. Carlo andò a vedere di persona e sul pianerottolo incontrò William, che cercò di non farsi riconoscere avvolgendosi nel mantello. Il re non disse nulla e trovò Barbara nel letto; avendole chiesto di spiegargli che cosa ci facesse, la risposta fu:”Poiché è iniziata la quaresima, mi sono ritirata qui per fare le mie devozioni”. Il re ridendo rispose:”Certamente, allora era il confessore l’uomo che ho appena incontrato sulle scale”. Invecchiando, Lady Castemaine si sentiva sempre più attratta da giovani uomini muscolosi e nel suo letto non mancarono il cameriere ed un funambolo, artista di un circo. Lady Castlemaine, una vera ninfomane, era sempre in calore e quando Carlo la sorprese a letto con un altro gentiluomo, seccamente le disse:”Vi perdono perché lo fate 75


VORACITA’ SESSUALE 76


Voracità Sessuale Il piacere attraverso la storia

Katia era tale che, mentre lei stava per partorire il terzo figlio, si lamentava del fatto che per sei settimane non avrebbe potuto avere rapporti sessuali. Napoleone III (1808-1873), imperatore dei francesi, si era innamorato spinto dalla libido della bellissima nobildonna spagnola Eugenia de Montijo e poiché lei si rifiutava di avere rapporti prima del matrimonio, la sposò. Dopo il matrimonio si accorse che l’imperatrice era del tutto frigida, anche in ragione della rapidità con cui lui terminava i rapporti. La coppia era ciò che di peggio si potesse pensare: un uomo con una eiaculazione veloce ed una donna frigida. Napoleone III era però mosso da una forte libido e cercava continuamente rapporti con le dame di corte. Gli incontri duravano pochissimo perché l’imperatore non reggeva neppure i preliminari; una di queste dame riferì che “tutto accadde così rapidamente che furono vanificati persino i più rigidi prencipi”. Ludwig I di Baviera (1786-1868) e Lola Montez, di 34 anni più giovane, ebbero una relazione basata sul feticismo ed il re provava una ossessione per i piedi della ballerina spagnola dai capelli neri corvini. Ludwig le scrisse:”Mi sono messo i tuoi piedi in bocca, dove non avevo mai intro-

Luigi XIV di Francia spossava le sue amanti con una instancabile voracità sessuale. Era sempre desideroso di fare sesso ed inoltre era estremamente fertile, in fondo, poi i figli li facevano le donne ed a lui non restava che farli mantenere alle casse dello Stato. Louise de la Vallière, in sette anni, diede alla luce 4 figli e colei che prese il suo posto nel letto del re, Athénais de Montespan, in nove anni ebbe 7 figli. Madame de Maintenon, aveva già superato la menopausa quando sposò segretamente Luigi, tuttavia, si lamentava che il re a 75 anni voleva avere rapporti tutti i giorni e spesso più volte. Lo zar di Russia Alessandro II (1818-1881) e la sua amante Katia Dolguruky ebbero una appassionata relazione sessuale durata 15 anni. Katia era di trent’anni più giovane dello zar ed adorava fare continuamente l’amore, come testimoniano le lettere fra i due amanti. Nel 1876, lo zar ebbe problemi di salute e venne visitato dal medico di corte che, non avendo riscontrato alcuna patologia, dichiarò che il cinquantottenne sovrano soffriva di spossatezza dovuta a “eccesso di rapporti sessuali”. La diagnosi del medico non cambiò le abitudini di Alessandro e l’attaccamento con 77


dotto i piedi di nessuna; con chiunque altra sarebbe stato motivo di repulsione, ma con te è esattamente il contrario”. Ed ancora le scrisse:”Vorrei mettermi in bocca i tuoi piedi, subito, senza darti il tempo di lavarli al tuo ritorno da un viaggio”. Dalla corrispondenza si deduce che tra i due amanti ci fosse la prevalenza del sesso orale, mentre la penetrazione, a cui la donna si sottraeva sovente con varie scure, era ridotta ad episodi marginali. Durante i periodi di lontananza, dovuti all’esilio, i due si scambiavano oggetti ed indumenti per reciproche eccitazioni. Lola fece pervenire a Ludwig una lettera su cui aveva tracciato un piccolo cerchio, che doveva indicare la sua bocca, affinché lui potesse baciarla. Ludwig rispose:”il disegno che indica la tua bocca (e che non faccio che baciare), in un primo momento avevo creduto indicasse la tua vagina e il mio pene si era subito indurito. Lo stesso piacere che la tua bocca mi ha dato, me lo avrebbe dato la tua vagina. Li copro di baci entrambi”. Edoardo VII (1841-1910) di Inghilterra, quando non era ancora stato incoronato re, rimase folgorato da Lillie Langtry, che fece subito sua amante ufficiale, con la quale per tre anni ebbe una vita sessuale molto attiva ed una relazione che si protrasse per 13 anni. Lei era una voluttuosa bellezza dai capelli rossi, con lunghe gambe e che si muoveva piena di grazia. Lillie raccontò che un giorno il principe le disse:”Quello che ho speso per te sarebbe stato sufficiente a comprare una nave da battaglia”, ma lei prontamente gli rispose:”E quello che hai speso dentro di me sarebbe stato sufficiente a tenerla a galla”.

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Astrologia, Amore e Sesso

Come conquistare l’uomo del CANCRO 80


Come conquistare l’uomo del CANCRO Astrologia, amore e sesso

Se decidete di conquistare un uomo del

si scoprire geloso ed essendo un introverso

Cancro, preparatevi a soffrire, perché trove-

difende ogni sua emotività.

rete più spine che rose: lui ha mutevolezza

La gelosia per la donna che ama è quella

ed instabilità d’umore.

del bambino viziato per la madre.

Nel giro di mezza giornata può passare

Il Cancro adora la madre e nella donna

dall’amore all’odio, o meglio all’indifferenza:

cerca il rifugio materno.

l’odio è un sentimento troppo definito e

Si comporta con la donna che ama come il

razionale, mentre il Cancro si muove nella

figlio capriccioso; vuole essere coccolato,

sfera delle emozioni profonde, mai violente.

considerato ed esplode in crisi infantili,

E’ sensibilissimo e con nulla si può ferirlo

quando la donna-madre ha altri interessi o

profondamente.

si occupa di altre persone.

Con lui si deve calcolare ogni parola ed il

Eppure, lui non è fedele, ma le sue evasio-

suo silenzio è l’indicatore di un malessere.

ni, che sono piuttosto numerose, non sono

La sua gelosia è pure celata dal silenzio e

importanti, ma saziano la sua fantasia ed

da atteggiamenti assurdi, o addirittura dalla

appagano l’umore del momento.

sua scomparsa.

E’ un emotivo, che non resiste alle tenta-

Sarà inutile per voi cercare una risposta,

zioni del momento, ed appagata la fantasia

perché potrebbe essere bastata una vostra

tutto scorre.

semplice frase verso un vostro vecchio

La fantasia è una sua virtù e quando è

amico per generare la tragedia.

in vena vi farà partecipare al suo mondo

Il Cancro è gelosissimo e nella forma peg-

interiore.

giore, quella nascosta.

Se vi piace evadere dalla monotonia quoti-

Lui, sarebbe pronto a morire pur di non far-

diana, se avete in odio i conti della spesa, 81


la meccanizzazione, la cultura di massa, il materialismo, l’uomo del Cancro è l’uomo per voi. Il Cancro è sempre diverso dagli altri, intelligente ma chiuso in una vita personale che non limita nulla. Se avete il gusto della conversazione, troverete un vero godimento ad ascoltarlo; ha una cultura profonda che rivela senza

Oggi vi presentiamo uno dei sex toys più venduti e desiderati da “I Trasgressivi”: il Womanizer 2GO. Si tratta di uno stimolatore bianco che, con la sua piacevole superficie soft-touch, sembra un bel rossetto XXL. Un oggettino da tenere anche in borsetta, dal design innovativo e super fashion, per regalarvi ovunque vogliate intensi momenti di piacere in movimento. Il suo punto di forza speciale è che può essere utilizzato nel bagno o nella doccia, si spegne automaticamente dopo circa 30 minuti per evitare il surriscaldamento e può essere ricaricato con il cavo USB incluso. Lo trovate nella categoria “vibratori”. Perfetto da utilizzare con il gel stimolante per lei Clitorisex, che amplificherà le sensazioni travolgenti durante gli intensi momenti di passione. Infine, il Toy Cleaner We Vibe Clean sarà la scelta giusta per il benessere intimo e di chi desidera mantenere puliti e privi di batteri i propri sex toys: è realizzato con ingredienti biologici di prima qualità per garantire risultati igienici e freschi.

ostentazione ed in quello che dice avvertirete una grande carica umana. La carica umana è un’altra delle sue virtù: non può vedere la sofferenza ed ama gli animali. Detesta le donne che alzano la voce e quelle che provocano litigi. Se siete un tipo polemico e decisionista, se tutto deve essere chiaro e preciso, evitatelo. Con il Cancro si vive a mezza luce. Ama la natura ed è un maniaco dell’ordine. La mania dell’ordine è una reazione al caos emozionale interno. Sarà un compagno gentile, qualche volta assente o distratto ed abbastanza generoso; anche se un certo egoismo infantile lo spinge a non rinunciare alle cose che gli piacciono. Il Cancro può avere difficoltà a procurarsi tutto il denaro che gli serve; non lo guadagna facilmente. Se riuscirete a placare la sua costante insicurezza affettiva; se lo lasciate spaziare nel suo mondo interiore, avrete in lui un uomo sensibile ed affettuoso con il quale non farete mai una vita convenzionale.

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Astrologia, Amore e Sesso

Come conquistare l’uomo dei GEMELLI 83


Come conquistare l’uomo dei Gemelli Astrologia, amore e sesso

perché i suoi ideali cambiano sempre aspetto, essendo decisamente instabile. Si annoia facilmente, così la sua intelligenza e la sua rapidità di pensiero lo rendono insofferente a chi non riesce a seguirlo; quindi mostratevi intellettualmente alla sua altezza. Soprattutto non siate gelosa; a lui la donna gelosa dà noia, perché la gelosia è un sentimento che non capisce: gli sembra assurdo macerarsi nei dubbi e pretende la libertà di fare tranquillamente le tante cose che deve fare. La gelosia fa perdere tempo e per lui il tempo è prezioso: non ne ha mai abbastanza. C’è chi considera questo atteggiamento come aridità sentimentale, ma in fondo esso è semplicemente comodo, pratico e se vogliamo moderno. Se riuscirete a farvi sposare, cosa difficilissima, avrete in lui un marito o un compagno tollerante e simpatico, con il quale potrete discutere, come con un buon amico, di ogni cosa. Ricordatevi che ama la conversazione e parlare, pertanto, dovete avere la pazienza di ascoltarlo per interromperlo solo con osservazioni giuste ed al momento opportuno.

Conquistare un uomo del segno dei Gemelli definitivamente è quasi impossibile, mentre la conquista immediata o momentanea è semplice: basta essere spiritosa, un po’ intellettuale ed estroversa, con una punta di follia. Lui adora tutto quello che è strano ed anticonvenzionale, quindi basta inventare un avvenimento fuori dal comune perché lui si interessi a voi. La conquista parte attivando la sua curiosità, ma attenzione perché scopre subito le bugie; ha un cervello che è sempre attivo, perché dietro ad ogni cosa ricerca verità nascoste e dilata la realtà. E’ sempre in movimento, viaggia molto, sia fisicamente, sia mentalmente, così la sua giornata è sempre piena e se non lo è, la fa diventare affollata di avvenimenti. Difficilmente è puntuale; arriva in ritardo ed è perennemente di fretta o in affanno. I Gemelli difficilmente hanno un amore solo e riescono ad amare con lo stesso affetto, ma non passione, anche due o tre ragazze contemporaneamente. L’uomo dei Gemelli non è un passionale; l’amicizia amorosa lo attira di più di qualsiasi altra forma d’amore; è la mente e non il cuore la sua fonte di stimoli. Sogna la donna ideale, che non troverà mai 84


Suggeriamo di impostare, sin dall’inizio, il rapporto sull’amicizia, dimostrandovi di larghe vedute. Lui è distratto, quindi sarete voi a fare partire la conversazione, ma non insistete e lasciate a lui la parola; dategli lo spazio ed il tempo che si attende. Non date segni di insofferenza quando vi racconta la storia della sua vita, ben sapendo che i grandi amori di cui vi narra non sono mai stati tali. Gli piace l’indagine psicologica e spesso parlare del suo passato gli serve a capire se stesso. La parola d’ordine è tolleranza; dovrete averne molta, ma in compenso lui lo sarà verso di voi e più i vostri problemi saranno complicati, più aumenterà la sua comprensione. Se vi rifugiaste in lui con la storia più atroce, cercherebbe di aggiustare tutto senza meravigliarsi o indignarsi facendo tragedie. Inoltre, in seguito, non vi rimprovererà mai di avere commesso uno sbaglio, ma cercherà sempre di studiare benevolmente. e discutendone a lungo, il perché di quel vostro errore. Naturalmente anche voi dovete ascoltarlo senza dare segni di disturbo, quando parla della sua donna ideale e non vi riconoscete in essa, ma intravedete un’altra figura che ben conoscete, magari la compagna del suo migliore amico o una vostra amica. Se avete pazienza, dopo qualche tempo, quella attrazione cadrà certamente su di un’altra donna. Statelo a sentire, commentate in maniera intelligente, comprendendolo e non lo perderete mai. Allora, potete dirvi fortunata, perché avrete un compagno intelligente, divertente, gentile. Dovrete solo abituarvi alle sue distrazioni, alle sue curiosità, al suo passar fuori di casa tutta la giornata, ma la sera vi ritroverete insieme in una conversazione stimolante. Il gioco vale veramente la candela !

“L’arte di essere normale” di Lisa Williamson David Piper ha quattordici anni, ed è sempre stato un emarginato. I suoi genitori sono convinti che sia gay, a scuola è vittima dei bulli. I suoi due migliori amici sono gli unici a sapere la verità: David sente di essere una ragazza. Leo Denton viene da una realtà disagiata e, al suo primo giorno alla prestigiosa scuola di Eden Park, ha un solo obiettivo: passare inosservato. Ma ben presto cominciano a circolare voci sulla sua espulsione dalla scuola precedente. E il fatto che la bella e popolarissima Alicia si innamori di lui non aiuta a tenerlo lontano dai guai… Per acquistare il libro clicca qui!

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Astrologia, Amore e Sesso

Come conquistare l’uomo del TORO 86


Come conquistare l’uomo del TORO Astrologia, amore e sesso

A chi piace un uomo del segno del Toro ci sono poche ma fondamentali regole per conquistarlo. Il Toro non è un uomo complicato, anche se può apparire tale, ma semplicemente è lento ad ogni reazione e deve assimilare le cose prima di prendere una decisione. La prima regola è quindi di capire questa sua lentezza: non confonderla con mancanza di fiducia e non traumatizzarlo con pretese di immediatezza. Il Toro non sopporta le donne troppo “squillanti”, veloci e spiritose, perché ama la conversazione pacata e l’approfondimento degli argomenti. Lui ha bisogno di guardare le cose a fondo; non tenere conto di questa necessità può fare emergere un complesso di inferiorità che lo allontana e lo trasforma in un uomo muto, chiuso in sé stesso, che respingerà ogni seduzione. Al Toro piace la donna riservata; detesta quelle che usano un linguaggio spregiudicato e spinto; evitate di raccontare le vostre esperienze sentimentali.

Quest’uomo è gelosissimo e quello che avete avuto con altri gli è di disturbo. Anche voi dovete essere gelosa, perché ritiene che non vi sia amore senza gelosia, che ne è l’essenza, ed allora, se non lo siete non si sentirà amato. Lui è fedele, soprattutto nell’unione; la sua fedeltà può essere noiosa, ma è autentica. Se riuscite a conquistarlo al punto di diventare la sua compagna, dovete attendervi prima un lungo periodo di fidanzamento, perché lui prima di decidersi al grande passo vuole conoscervi a fondo. Quando la vostra coppia sarà definitiva, avrete in lui un compagno di assoluta affidabilità, che si dedicherà al vostro benessere ed ai vostri figli. Il Toro è essenzialmente pigro, ma poiché teme la povertà, si dedicherà con ogni forza a quel lavoro necessario a risolvere ogni preoccupazione. Può apparire un po’ troppo attaccato alla roba ed ai soldi; è terribilmente possessivo perché il suo ideale è una vita comoda e l’avvenire assicurato. 87


IL suo ben nascosto complesso d’inferiorità lo porta a temere l’avvenire e l’ignoto. Lui ha sempre i piedi ben piantati a terra, quindi non pensate che sia avaro se evita le spese lussuose o eccessive. Quindi, altra regola fondamentale per conquistarlo è dimostrare senso dell’economia; se siete una spendacciona non è l’uomo per voi. Se volete piacergli, dovete essere eleganti con intelligenza; ama la moda ma non le cose inutilmente costose; gli piacerete ben pettinata, ma sapendo che non avete dovuto spendere dalla parrucchiera, perché sapete fare tutto da sola. Se lo invitate a casa, cucinate direttamente voi, dimostrando quando sapete fare senza ricorre a cuoca o catering. Gli piace molto la campagna; non è portato per la vita notturna ed è un pessimo ballerino. E’ entusiasta per l’allevamento degli animali e certamente una fattoria è tra i suoi sogni. E’ preferibile che non siate una accanita fumatrice ed in sua compagnia è meglio ordinare un succo di frutta, anziché un whisky o un Martini. Tutto questo, a parte il costo, bere bevande forti non si concilia con il suo ideale femminile. Se lo saprete prendere, scoprirete il lui un fascino che sfugge ad un osservatore superficiale: scoprirete che, scomparsa la diffidenza iniziale, dimostra di essere allegro, affettuoso, sentimentale e molto paziente, dote che non guasta mai. Il Toro, appartiene agli uomini che sanno aspettare; la loro fedeltà è anche attesa.

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Astrologia, Amore e Sesso

Come conquistare l’uomo dell’ARIETE 89


Come conquistare l’uomo dell’ARIETE Astrologia, amore e sesso

e voi lo starete ad ascoltare; gli piace avere ragione, quindi è molto importante non contraddirlo. A lui piace combattere: più una cosa è difficile da conquistare, più si intestardisce a volerla avere; quindi rendetegli la vita difficile, ma fate in modo che non se ne accorga. Potete inventare un pretesto di salute; certamente vi telefonerà tutti i giorni per sapere come state e offrirà ogni tipo di aiuto e quando finalmente vi rivedrete, vi accorgerete che nei giorni di attesa ha accumulato una buona dose di entusiasmo e di carica sessuale. Se notate una diminuzione del suo interesse, e può capitare facilmente, avvolgetevi nel mistero e rendetevi preziosa: il mistero lo attira sempre, forse per reazione, perché fondamentalmente è un semplice. Attenzione però a non esagerare, perché, se gli piace la lotta, gli piace anche vincere in velocità; l’attesa lo snerva. Non è l’uomo che aspetta la donna per anni; la sua pazienza è come la corda di un violino, se si spezza non si aggiusta più. L’Ariete ama la donna bella e curata perché

Per conquistare un Ariete bisogna essere soprattutto sempre diverse. Non è certo una cosa facile, è piuttosto stancante, ma non c’è uomo che abbia più in odio la monotonia di un Ariete. Lui è monocorde, senza rendersene conto, perché in genere si sente spiritoso e divertente, ed a volte realmente lo è. Bisogna sopportare la sua tendenza a ripetersi, a trattare gli stessi argomenti che lo appassionano, ma a periodi. Gli può capitare all’improvviso di essere preso da certi spettacoli (es.: teatro, cinema, sport) ed allora andrà a tutti quegli avvenimenti e vi parlerà sempre di essi. Dopo un certo periodo di tempo non vi inviterà più, né vi parlerà, di quello che prima era insostituibile. Vi spiegherà, con argomenti convincenti, del suo nuovo interesse (es.: modellismo, scultura, archeologia) e non avrà parole altro che per questo. Poi, dopo un altro periodo di tempo, cambierà nuovamente interesse (es.: viaggi, politica, ballo) e così via. In fondo non è un tipo difficile, basta condividere i suoi entusiasmi; gli piace parlare 90


è un esibizionista e gode dell’ammirazione degli altri. Gli piace che la sua donna sia ammirata, ma è geloso ed in sua presenza bisogna tenere un atteggiamento irreprensibile. Vedere la sua donna, che in sua presenta, flirta con un altro, sarebbe un motivo sufficiente per una rottura definitiva. L’uomo dell’Ariete, apparentemente intransigente, è il primo a perdonare, purché non si sappia ed il suo prestigio non ne soffra. Quest’uomo ha sempre qualcosa da farsi perdonare, ma si comporterà sempre con la massima discrezione per non farvi scoprire una delle sue tante infedeltà. In realtà, le sue non sono infedeltà ma evasioni, perché ha bisogno di uscire dalla monotonia del ritmo quotidiano. Tenete conto di questo, lasciategli i suoi giorni di libertà e non fategli mai troppe domande: le detesta, ma state certe che, prima o poi, sarà lui a raccontarvi tutto. L’Ariete non tiene i segreti e gli piace raccontare quello che fa, ma anche quello che non fa e soprattutto quello che vorrebbe fare. Ricordatevi che non possiede il senso dell’umorismo; non sopporta le critiche e l’ironia verso la sua persona. Quando è depresso lasciatelo stare; ogni intervento non può che peggiorare la situazione. La tattica dell’attesa è quella che funziona meglio con lui; aspettando vincerete. Nel tempo l’Ariete diventa più contemplativo, meno focoso ed avventuroso. Se diventerete la sua compagna, non vi farà mancare nulla ed aiuterà generosamente tutta la vostra famiglia. Nella sua condizione economica ci saranno alti e bassi, ma lui avrà sempre la capacità di riprendersi, accanto a lui non farete mai una vita miserabile. Non seccatelo con le piccole contrarietà della vita quotidiana; risolvetele voi e presentategli il conto, che pagherà con gratitudine per avere risolto quei problemi.

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Prime nozze gay nella Famiglia Reale Inglese

Ormai alla Corte Reale Inglese i matrimoni “alternativi” sono di tendenza. In barba alla (fu) rigida etichetta, anni fa il Principe William sposava la borghese Kate Middleton mentre, il mese scorso, il fratello minore, il Principe Harry, è convolato a nozze con Meghan Markle, ragazza americana di origini miste, divorziata ed ex attrice. Oggi, l’ennesima novità, con buona pace per la Regina Elisabetta: Lord Ivar Mountbatten, suo cugino, ha infatti annunciato al giornale Daily Mail, il matrimonio con il suo compagno. Ma andiamo con ordine: Lord Ivar, figlio cadetto di David Michael Mountbatten e discendente diretto delle regina Vittoria, ha 55 anni ed è stato sposato per 16 anni, dal 1994 al 2011, con Penelope Thompson, da cui ha avuto tre figlie. Due anni fa, in una lunga intervista al Daily Mail, aveva raccontato la sua storia, facendo il primo “coming out” pubblico in casa Windsor, dichiarando la sua bisessualità. Adesso, sempre allo stesso giornale

britannico, Lord Mountbatten ha affidato un altro annuncio destinato a fare la storia: quello delle sue nozze con il compagno James Coyle, che si celebreranno a fine estate nella cappella privata della sua enorme tenuta a Devon. Ad accompagnarlo all’altare sarà la sua ex moglie, Penny, che ha così dichiarato: “è stata un’idea delle ragazze. Mi sento molto emozionata e commossa”. Le figlie della coppia erano state tra le prime ad accettare il coming out del padre con naturalezza. Lo stesso Lord Ivar, in una recente intervista a detto che quando ne aveva parlato la prima volta con Ella, la figlia maggiore, lei lo aveva guardato, rispondendogli: “oh, papi. Non c’è niente di strano, è così normale al giorno d’oggi”. Una bella lezione di progressismo e apertura mentale per tutti: noi siamo certi che questo primo matrimonio gay nella Royal Family, farà parlare i giornali di tutto il mondo per parecchie settimane!

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Comunicato Stampa: Miss Trans Italia e SudAmerica 2018

Dal 1992 Regina Satariano è ideatrice ed organizzatrice del concorso nazionale Miss Trans Italia e Miss Trans Italia Sudamerica, volto alla rivendicazione dei diritti negati delle persone transgender e naturalmente alla celebrazione della loro bellezza. Quest’anno, la popolare kermesse organizzata da Regina Satariano e Piccole Trasgressioni ritorna a Viareggio dopo 5 anni di assenza e si svolgerà sabato 8 settembre presso il Maki Maki di Viareggio in Viale Europa 15 (zona Darsena). Regina sostiene che questa esperienza, che ha portato l’evento di Miss fuori dal territorio torrelaghese, ad oggi ha permesso di mettersi a confronto con altre realtà come Roma, Napoli, Bologna e Milano, affrontando con le istituzioni del luogo dove la kermesse era ospitata le problematiche legate alla comunità T. L’evento è in gran parte ludico ma, come sostiene Regina, fa seguito a un confronto che possa costruire in senso positivo le relazioni tra Istituzioni e comunità T. Storia del Concorso Il Concorso Miss Trans Italia e SudAmerica è nato come reazione all’esclusione da Miss Italia di una transessuale donna a tutti gli effetti. Da allora, il concorso, da evento di provocazione è diventato un’occasione per dare attenzione al mondo transessuale ed alle sue problematiche, e per portare avanti un’importante battaglia contro gli stereotipi di genere e la discriminazione omotransfobica. I volti celebri che hanno partecipato alle

diverse edizioni sono numerosissimi: Roberto Bertolini, Romina Falconi, Alba Parietti, Platinette, Paolo Ruffini, Vladimir Luxuria, Mario Cipollini, Eva Robin’s, Ivan Cattaneo, Fabio Canino, Maurizia Paradiso, Omar B. L’edizione 2018 vedrà la partecipazione di numerosi artisti e icone del mondo LGBTQIA, che intratterranno il pubblico presente tra una sfilata e l’altra. Organizzatori Regina Satariano è una storica attivista per i diritti delle persone transgender. Dopo un lungo impegno nel MIT (Movimento Identità Transessuale) di Bologna, ha fondato nel 2008 a Torre del Lago il Consultorio Transgenere, che a distanza di 10 anni è diventato una struttura fondamentale per la comunità trans. I risultati del lavoro del Consultorio, finanziato dalla Regione Toscana, sono riconosciuti a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero delle Pari Opportunità. La struttura offre consulenza non solo alle persone che vogliono iniziare la transizione, ma anche ai loro familiari e partner, inevitabilmente coinvolti nel processo. Piccole Trasgressioni è un’azienda nata nel 2000 che ha il suo cuore pulsante nel sito www.piccoletrasgressioni.it e nel suo magazine www.ilpiccolemagazine.it e www.ilpiccolemagazine.tv. Il PiccoleMagazine.tv è il sito che propone le dirette streaming dei concorsi Miss e tanti altri eventi che ruotano attorno al mondo LGBTQIA e dove sarà possibile seguire in diretta streaming il concorso. 95


Le iniziative sociali e di supporto alla famiglia LGBTQIA e non solo, che Piccole quotidianamente porta avanti dai suoi siti, sono molteplici: dall’educazione sessuale alla promozione di eventi regionali e nazionali. Una piattaforma totale che ha esteso il suo campo d’azione diventando il punto di riferimento per un numero sempre crescente di persone.

Os rostos famosos que participaram das diferentes edições são numerosas: Roberto Bertolini, Romina Falconi, Alba Parietti, Platinette, Paolo Ruffini, Vladimir Luxuria, Mario Cipollini, Eva Robin, Ivan Cattaneo, Fabio Canino, Maurizia Paradiso, Omar B. A edição de 2018 contará com a participação de inúmeros artistas e ícones do mundo LGBTQIA, que irá entreter o público entre um show e outro. Organizadores Regina Satariano é uma ativista histórica pelos direitos dos transexuais. Depois de um longo compromisso no MIT (Movimento Identidade Transsexual) de Bolonha, ela fundou em 2008 a Torre del Lago o Consultório Transgênero, que após 10 anos se tornou uma estrutura fundamental para a comunidade trans. Os resultados dos trabalho feito no Consultório, financiado pela Região da Toscana, são reconhecidos nacionalmente pelo Instituto Superior da Sanidade e pelo Ministério da Igualdade de Oportunidades. A estrutura oferece orientação não apenas para pessoas que querem iniciar a transição, mas também para sua família e partner, envolvidos inevitavelmente no processo. Piccole Trasgressioni é uma empresa fundada em 2000 que tem seu coração pulsante no site www.piccoletrasgressioni. it e sua revista www.ilpiccolemagazine.it e www.ilpiccolemagazine.tv. PiccoleMagazine.tv é o site que oferece a transmissão ao vivo do Concurso Miss e muitos outros eventos que giram em torno do mundo LGBTQIA e onde você pode acompanhar a transmissão ao vivo do concurso. As iniciativas sociais e de apoio às famílias LGBTQIA e muito mais, que a Piccole realiza diariamente em seus sites, são múltiplos: da educação sexual à promoção de eventos regionais e nacionais. Uma plataforma total que ampliou seu campo de ação, tornando-se o ponto de referência para um número cada vez maior de pessoas.

Regina Satariano Titolare del marchio Miss Trans Italia ______________________________ Versão em Português Regina Satariano é, desde 1992, criadora e organizadora do concurso nacional Miss Trans Itália e Miss Trans Itália Sud América, com o objetivo de reivindicar os direitos negados a transgêneros e, é claro, celebrar sua beleza. Este ano, a festa popular organizada por Regina Satariano e Piccole Trasgressioni retorna para Viareggio após ausência de 5 anos e será realizada sábado, 8 de setembro, no Maki Maki locais de Viareggio, Viale Europa 15 (zona portuária). Regina afirma que esta experiência, que trouxe o evento de Miss além do território torrelaghese, até à data, foi possível obter uma comparação com outras realidades, como Roma, Nápoles, Bolonha e Milão, lidando com instituições locais onde o evento foi organizado os problemas relacionados à comunidade T. O evento é em grande parte lúdico, mas, como Regina argumenta, segue uma comparação que pode construir, em um sentido positivo, as relações entre as instituições e a comunidade T. História do Concurso O Concurso Miss Trans Itália e Sul-América nasceu como uma reação à exclusão do Miss Itália de uma transexual, mulher em todos os seus aspectos. Desde então, o concurso, que era provocador tornou-se uma oportunidade de dar atenção para o mundo transgêneros e seus problemas, e em exercer uma importante batalha contra os estereótipos de gênero e homofobia discriminação.

Regina Satariano proprietário da marca Miss Trans Italia 96


Grosseto attiva lo Sportello di ascolto LGBTQIA

DOVE: Lo Sportello ascolto LGBT+ è attivo presso gli uffici del Circolo Arci Khorakanè in via Ugo Bassi n 62.

A Grosseto è nato un nuovo spazio di accoglienza e sostegno per le persone LGBTQIA che affrontano momenti difficili della propria esistenza, in special modo per chi è stato vittima di violenza o ha ubito episodi di bullismo omofobico e discriminazione. Il servizio di ascolto assistenza ed accoglienza è esteso anche alle famiglie o ai partner degli utenti ed è garantito da un gruppo di volontarie e volontari di Arcigay Grosseto, a seguito di un corso di formazione specifico. L’obiettivo è di promuovere il benessere degli individui e la tutela dei diritti, offrendo supporto psicologico e sociale. Lo sportello fornisce inoltre informazioni sui servizi pubblici e/o di privato sociale e professionisti LGBT FRIENDLY presenti sul territorio, attivando, laddove possibile, un servizio di accompagnamento, compreso l’accompagnamento al test HIV.

ORARI: È possibile accedere direttamente al servizio presentandosi in sede negli orari di apertura, ogni terzo lunedì del mese dalle 18.00 alle 21.00. COSTI: Tutti i servizi del PAF e lo sportello Ascolto LGBT+ sono completamente GRATUITI CONTATTI: 392 717 7170 da lunedì al giovedì dalle 10 alle 19 (anche tramite whatsapp) INFO: grosseto@arcigay.it Pagina Facebook: www.facebook.com/arcigaygrosseto/

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Oms toglie la transessualità dalla lista delle malattie mentali

La transessualità non è più classificata dall’Oms come malattia mentale. “L’incongruenza di genere è stata rimossa dalla categoria dei disordini mentali dell’International Classification of Diseases per essere inserita in un nuovo capitolo delle ‘condizioni di salute sessuale”, ha spiegato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando che “è ormai chiaro che non si tratti di una malattia mentale e classificarla come tale può causare una enorme stigmatizzazione per le persone transgender”. Alla base della decisione c’è “l’aver capito che non si tratta di una condizione mentale e lasciare l’incongruenza di genere in quel capitolo avrebbe creato biasimo e condanna” per i transgender, ma “è stato inserito comunque in un altro capitolo” per “garantire l’accesso agli adeguati trattamenti sanitari”. Questo potrebbe “portare ad una migliore accettazione sociale degli individui” e, a cascata, “migliorare l’accesso alle

cure perché riduce la disapprovazione sociale”. L’OMS spiega che la decisione di lasciare la condizione di Trans in un capitolo dell’International Classification of Diseases (la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, il cui quinto capitolo è quello delle patologie mentali e del comportamento) nasce dall’esistenza di un notevole bisogno di importanti cure sanitarie che può essere soddisfatto se la transessualità rimane all’interno dell’Icd stesso. Il coordinatore del team che gestisce le problematiche di adolescenti e popolazioni a rischio, Lale Lay, ha spiegato che: “la transessualità è stata collocata in un capitolo di nuova creazione, per dare spazio a condizioni collegate alla salute sessuale e che non necessariamente hanno a che fare con altre situazioni codificate nell’Icd”. 98


Cosa significa la sigla LGBTQIA?

Spesso vi sarà successo di aver letto in giro la sigla LGBTQIA, e di non aver saputo darvi una esausitiva risposta rispetto al suo significato. Da oggi, più nessun dubbio a riguardo, perchè lo ha spiegato con chiarezza l’Associazione Culturale Mind (acronimo di Mettersi in Discussione) nata dall’idea di cinque giovani psicologi per promuovere la conoscenza del mondo psicologico, attraverso l’attività clinica e formativa, utilizzando diverse forme artistiche e creative. La terminologia utilizzata quando ci si riferisce alle questioni legate ai diritti omosessuali (nell’accezione più generica), è progredita variamente nel corso dei tempi, acquisendo sempre nuove sfumature e nuove “categorie”. Spesso si è sentito parlare di “Comunità LGBT”, una sigla che, nella nuova avanguardia, vuole una più ampia sigla più inclusiva: LGBTQIA. Ormai potremmo dire che ci sono probabilmente più identità nella comunità che colori dell’arcobaleno. Ogni lettera rappresenta, infatti, un’identità sessuale differente. Ma cosa significa di preciso? L Lesbica – Una donna che è attratta romanticamente, fisicamente o emotivamente da un’altra persona di sesso femminile. G Gay – Un uomo che è attratto romanti-

camente, fisicamente o emotivamente da un’altra persona di sesso maschile. B Bisessuale – Una persona che è attratta romanticamente, fisicamente o emotivamente sia da uomini che da donne. T Transgender – quando l’identità di genere o l’espressione di genere differisce dal sesso biologico/genetico. Persone che hanno iniziato un percorso di transizione (o non vogliono terminare completamente l’iter medico/legale) verso il sesso opposto rispetto a quello di nascita. Se tale percorso è dal maschile al femminile, l’individuo sarà MtF (male to female). In caso contrario, FtM (female to male). E’ importante tener conto anche di altre terminologie utilizzate attorno alla lettera T che risultano spesso confuse o poche chiare: Transessuale – così come il transgender, l’identità di genere o l’espressione di genere differisce dal sesso biologico/genetico ma, il transessuale, è colui che già ha compiuto tutto il processo di trasformazione sia medico/chirurgico che legale. Drag Queen – sono artiste, indossano costumi, trucchi, parrucche e accessori 99


molto appariscenti per intrattenere il loro pubblico. Travestito – una persona che prova piacere (non per forza strettamente sessuale) nell’indossare abiti tipici del sesso opposto. Q Queer – Un termine generico che abbraccia una varietà di preferenze sessuali, orientamenti e abitudini di coloro che non aderiscono alla maggioranza eterosessuale. In precedenza questo termine veniva utilizzato in modo dispregiativo, tuttavia, attualmente è stato recuperato e ridefinito all’interno della comunità LGBTQIA. Queer, si basa sull’idea che qualunque etichetta (lesbiche, gay, bisessuali, transgender ecc..) non è in grado di spiegare in modo esauriente l’identità di una persona. Un termine prima politico e poi culturale per coloro che non si riconoscono nelle categorizzazioni classiche sull’identità di genere, indipendentemente dai rapporti sentimentali instaurati. Oggi questa parola è utilizzata come sinonimo onnicomprensivo dell’intera comunità LGBTQIA. I Intersessuale – persona i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Un individuo intersessuale può presentare caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili. Le cause di tali caratteristiche possono essere varie, sia congenite che acquisite (come nel caso di alcuni disturbi ormonali). A Asessuale: persona che non sperimenta l’attrazione sessuale per gli altri e/o l’interesse o il desiderio sessuale. Alcuni propongono anche un secondo significato per la lettera A: Alleato – una persona che non si identifica come LGBTQIA, ma sostiene i diritti e la sicurezza di questa comunità.

Sesso mutante. I transgender si raccontano di Alessandra D’Agostino Storie di transizione. MTF e FTM: diciassette viaggi di sola andata. Diciassette storie vere. Diciassette interviste, ed alcuni ritratti fotografici, che aprono un varco verso una migliore comprensione del mondo transessuale italiano. Introduzione di Michele Marzulli.

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Universitrans mappa gli atenei che tutelano student* trans

alcuni probabilmente perché non ero un attore abbastanza bravo, altri perché ho fatto una schifosa audizione...Ma per tre o quattro grandi film, in cui avrei potuto lavorare e nei quali sia il regista sia gli altri attori mi avrebbero voluto, son stato bloccato e rifiutato solo per il fatto di essere gay”. Probabilmente, l’attore si riferisce a quando, nel 2004, gli era stato rifiutato il ruolo di James Bond perchè la sua immagine non collimava con quella di grande amatore di donne che è il personaggio della fortunata serie di film. Comunque, l’attore ha anche spiegato che, se da un lato questo atteggiamento omofobo gli causa rancore, dall’altro lo trova utile per migliorarsi ed essere sempre più creativo. In conclusione, si può dire per certo che, anche se siamo nel 2018, essere un attore apertamente gay ad Hollywood non è facile: la discriminazione è ancora forte e i grandi produttori sono ancora sordi e ciechi davanti al fatto che la recitazione e i personaggi dei film non hanno nulla a che vedere con il modo in cui un attore vive la sua vita personale.

Ad Hollywood, la strada verso l’uguaglianza e l’inclusione degli attori gay, è ancora lunga. Se è vero che negli ultimi anni sono aumentati i film che trattano tematiche LGBTQI e che anche nelle serie televisive sono aumentati i personaggi omosessuali, bisex, trans e queer, è anche vero che la maggior parte dei grandi produttori, preferisce non assegnare ruoli di grande rilievo agli attori gay dichiarati. Lo ha denunciato, non per la prima volta, il famoso attore 59enne Rupert Everett, protagonista, regista e sceneggiatore del film “The Happy Prince”, incentrato sugli ultimi giorni di vita di Oscar Wilde, il suo autore preferito. Everett, tra i primi attori ad avere fatto “coming out” anni fa, dopo avere interpretato “Il matrimonio del mio migliore amico” con Julia Roberts, in un’intervista alla Press Association ha detto: “la mia posizione in questo ambiente aggressivo ed eterosessuale mi ha fatto sentire molto vicino a Oscar Wilde, discriminato perchè non eterosessuale”. E ancora : “l’industria cinematografica purtroppo considera gli artisti omosessuali cittadini di serie B. Ci sono un sacco di ruoli che non ho avuto per molte ragioni diverse, 101


L’attore Rupert Everett: “Hollywood è omofoba”

Ad Hollywood, la strada verso l’uguaglianza e l’inclusione degli attori gay, è ancora lunga. Se è vero che negli ultimi anni sono aumentati i film che trattano tematiche LGBTQI e che anche nelle serie televisive sono aumentati i personaggi omosessuali, bisex, trans e queer, è anche vero che la maggior parte dei grandi produttori, preferisce non assegnare ruoli di grande rilievo agli attori gay dichiarati. Lo ha denunciato, non per la prima volta, il famoso attore 59enne Rupert Everett, protagonista, regista e sceneggiatore del film “The Happy Prince”, incentrato sugli ultimi giorni di vita di Oscar Wilde, il suo autore preferito. Everett, tra i primi attori ad avere fatto “coming out” anni fa, dopo avere interpretato “Il matrimonio del mio migliore amico” con Julia Roberts, in un’intervista alla Press Association ha detto: “la mia posizione in questo ambiente aggressivo ed eterosessuale mi ha fatto sentire molto vicino a

Oscar Wilde, discriminato perchè non eterosessuale”. E ancora : “l’industria cinematografica purtroppo considera gli artisti omosessuali cittadini di serie B. Ci sono un sacco di ruoli che non ho avuto per molte ragioni diverse, alcuni probabilmente perché non ero un attore abbastanza bravo, altri perché ho fatto una schifosa audizione...Ma per tre o quattro grandi film, in cui avrei potuto lavorare e nei quali sia il regista sia gli altri attori mi avrebbero voluto, son stato bloccato e rifiutato solo per il fatto di essere gay”. Probabilmente, l’attore si riferisce a quando, nel 2004, gli era stato rifiutato il ruolo di James Bond perchè la sua immagine non collimava con quella di grande amatore di donne che è il personaggio della fortunata serie di film. Comunque, l’attore ha anche spiegato che, se da un lato questo atteggiamento omofobo gli causa rancore, dall’altro lo trova utile per migliorarsi ed essere sempre più creativo.

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Le Drag Queen conquistano Netflix!

Super Drag della città, pronte a combattere le ombre e a salvare il mondo dai cattivi. Preparatevi, perchè le Super Drags stanno arrivando”. Super Drags è la seconda serie tv annunciata da Netflix che riguarda il mondo delle drag queen: poche settimane fa, infatti, la popolare piattaforma di streaming ha annunciato la realizzazione di AJ and The Queen, una nuova serie tv commedia composta da 10 episodi creata da Michael Patrick King e dalla famosa drag queen RuPaul Charles, che andrà in onda nel 2019. RuPaul indosserà gli abiti di Ruby Red, drag queen che viaggia attraverso l’America passando di locale in locale insieme all’improbabile compagno AJ, undicenne clandestino, tenace e schizzinoso rimasto da poco orfano. I due disadattati, viaggeranno per l’America diffondendo il proprio messaggio d’amore e accettazione, migliorando la vita delle persone che conosceranno di volta in volta. Per la gioia di tutti i suoi fans, in ogni puntata RuPaul si esibirà in un numero musicale. Non perdetevele!

Netflix, la piattaforma streaming più conosciuta ed usata in tutto il mondo, è da sempre sensibile alle tematiche LGBTQI. Dopo aver pubblicato la bellissima serie tv di fantascienza “Sense 8”, creata dalle sorelle trans Lana e Lilly Wachowski, e che ha per protagonisti, tra gli altri, vere transgender e omosessuali, a partire da questo autunno colorerà la sua offerta di glitter luccicanti, strizzando l’occhio al luccicante mondo delle drag queen. Dopo averne pubblicato recentemente il trailer di presentazione, questo autunno dovrebbe infatti andare in onda la serie tv animata brasiliana “Super Drags”, che racconta la storia di Patrick, Donny e Ramon, commessi in un grande magazzino di giorno e Super Drags di notte. La serie animata, creata da Anderson Mahanski, Fernando Mendonça and Paulo Lescaut e prodotta e animata da Combo Studio, dovrebbe essere composta da 5 episodi. Ecco la trama ufficiale della serie: “Durante il giorno, lavorano in un grande magazzino e cercando di gestire il loro capo molto fastidioso. Di notte, però, indossano i loro corsetti e si trasformano nelle più toste 103


Vincenzo Spadafora (M5S): si all’adozione per le coppie gay.

dei Beni Culturali nel 2006 e soprattutto è stato responsabile, nel 2016, delle relazioni istituzionali dell’attuale vicepremier Luigi Di Maio. Nel 2013, fece la gioia della comunità gay perchè, in quanto garante per l’infanzia e l’adolescenza, si disse favorevole all’adozione per le coppie dello stesso stesso, dichiarando: “E’ ormai giunto il momento che nel nostro Paese si apra un dibattito in tema di diritti civili e quindi anche un confronto sulle adozioni alle coppie omosessuali”. Ora che il governo è al completo, ed è orientato molto a destra riguardo le tematiche LGBTQI, si auspica che Spadafora, come nuovo sottosegretario di Stato della Repubblica Italiana con delega alle pari opportunità e ai giovani, sia in grado d’operare affinchè anche tutte le persone che fanno parte della grande famiglia arcobaleno abbiano le stesse opportunità di tutti, e che le sue parole passate, non rimangano solo un eco nel vento.

Ieri sera il Governo 5 Stelle/Lega ha annunciato finalmente i sei nuovi viceministri e i 39 sottosegretari. Tra le deleghe più attese, sicuramente quella come sottosegreario alle Pari Opportunità e Giovani, e si può dire che la comunità LGBTQI italiana può tirare un sospiro di sollievo, perchè è stata assegnata al deputato M5S Vincenzo Spadafora, 43 campano. Una carica attesa con ansia dai movimenti arcobaleno, dopo la criticata nomina a Ministro della Famiglia del leghista Lorenzo Fontana. Ma capiamo meglio chi è Spadafora. Al di là dei “rumors” che lo vogliono come fidanzato segreto del vicepremier Di Maio, (ma non c’è mai stato un coming out ufficiale da parte del diretto interessato su una sua presunta omosessualità), vanta un curriculum di tutto rispetto. Infatti, è stato garante per l’infanzia e l’adolescenza dal 2011 al 2016, ex presidente Unicef Italia dal 2008 al 2011, volto UDEUR finito nella segreteria dei Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio, prima di diventare capo segreteria al Ministero 104


Uno studio sui bisogni delle persone trans in Italia

Riportiamo da AdnKronos Salute

divulgazione e comunicazione), volte a garantire il mantenimento della salute e l’equita’ nell’accesso alle cure, nell’utilizzo dei servizi di cura e nella qualita’ (sicurezza) delle cure delle persone transgender”, sottolinea l’Iss. La dimensione della popolazione transgender in Italia, come nel resto del mondo, non e’ ben nota – ricordano gli esperti dell’Iss – Le stime, ad oggi, suggeriscono una prevalenza mondiale della popolazione transgender intorno allo 0.4-1.3%. “In Italia si stima che siano circa 400 mila – afferma Marina Pierdominici, ricercatrice del Centro di riferimento di Medicina di genere dell’Iss – Questi numeri, come in tutto il mondo, rappresentano un dato probabilmente sottostimato e la loro assoluta imprecisione e’ dovuta al fatto che non esiste uno strumento di valutazione standard per comprendere l’effettiva numerosita’ di questa popolazione. Siamo certi che la collaborazione con il mondo delle associazioni ci aiutera’ a misurarne meglio i bisogni sanitari in ambito medico e sanitario”.

In Italia si stima che le persone transgender siano circa 400 mila. L’Istituto superiore di sanita’ (Iss) lancia il primo studio sullo stato di salute di questa popolazione che non si sente rappresentata dai generi ‘maschile’ e ‘femminile’. Lo scopo dell’indagine e’ individuare gli specifici bisogni sanitari dei transgender, indirizzarli verso percorsi di assistenza adeguati, e cercare di definire meglio le dimensioni di questa fascia di popolazione. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Centro di riferimento di Medicina di genere dell’Istituto superiore di sanita’ e le associazioni transgender presenti sul territorio, e viene illustrato oggi all’Iss nel convegno ‘Identita’ di genere e salute’. Il tavolo di lavoro Iss-associazioni discutera’ le principali criticita’ nell’assistenza sanitaria riscontrabili sul territorio dalla popolazione transgender. “Dal tavolo dovranno emergere percio’ gli indirizzi per realizzare attivita’ condivise nell’ambito delle competenze dell’istituto (ricerca, 105


“Il nostro impegno a favore della tutela dello stato di salute delle persone transgender nasce nell’ambito del contrasto alle disuguaglianze sanitarie in linea con l’Oms, l’Uee l’Onu che hanno inserito tra gli obiettivi prioritari la promozione di azioni efficaci in questa direzione – afferma Walter Malorni, ricercatore del Centro di riferimento di Medicina di genere dell’Iss – Di certo e’ possibile registrare un costante aumento del numero delle persone che accede ai centri per la riassegnazione di genere, il che rende ancora piu’ urgente la necessita’ di valutarne i bisogni clinici e assistenziali”. Le persone transgender, pur condividendo molte delle esigenze sanitarie della popolazione generale possono avere peculiari necessita’ specialistiche in materia di assistenza sanitaria, come la terapia ormonale di adeguamento di genere o la chirurgia di adeguamento di genere, oltre alla necessita’ di essere inclusi in mirati programmi di screening atti ad evidenziare eventuali patologie correlate sia al sesso di origine sia alla terapia ormonale di adeguamento. “La tutela della salute e del benessere delle persone trans, essendo un diritto inalienabile, e’ strettamente legata alla possibilita’ di accesso ai servizi socio sanitari – afferma Porpora Marcasciano, presidente onoraria del Movimento identita’ trans – Essa si misura in base al livello di formazione e predisposizione dei servizi dedicati, al contrasto del pregiudizio nelle sue forme istituzionali perseguito attraverso campagne informative volte a raggiungere il sistema nella sua totalita’ fino ai medici di base. In questo senso la collaborazione tra l’Iss e l’associazionismo trans rappresenta lo strumento piu’ importante per la realizzazione di questo grande obiettivo”.

Il coraggio di essere una farfalla di Vladimir Luxuria «Sarai trans anche tu! Tutti transitiamo in questo mondo, siamo solo di passaggio. Si nasce, si muore, forse ci reincarniamo … chi lo sa. L’unica cosa certa è che non siamo immortali e quella cosa che chiamiamo vita non è altro che un transito racchiuso nel tempo d’un sogno». Da questa provocazione prende il “volo” la farfalla Luxuria, che in questo libro si posa su tante questioni spinose della nostra quotidianità svelandone i lati trasformistici, ondivaghi, transgenici, trasmutanti. Alzi la mano chi non ha mai cambiato opinione o il voto? …lavoro o città? …abitudini o idee? Lo si fa per opportunismo, per sopravvivenza, per autentica convinzione, ma sono ancora pochi quelli che hanno il coraggio di indossare il “proprio vestito”, infischiandosene dell’opinione dominante... Per acquistare il libro clicca qui.

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La Corte di Giustizia dell’Unione Europea riconosce i matrimoni gay

Coman, perché per la legislazione nazionale non poteva essere qualificato come «coniuge» di un cittadino Ue. Coman e Hamilton hanno proposto dinanzi ai giudici rumeni un ricorso diretto a far dichiarare l’esistenza di una discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, per quanto riguarda l’esercizio del diritto di libera circolazione nell’Unione. Alla fine, i giudici di Lussemburgo hanno stabilito che la nozione di “coniuge” comprende i coniugi dello stesso sesso e dunque, anche se gli Stati membri dell’Unione Europea sono liberi di autorizzare o meno il matrimonio tra persone dello stesso sesso, non possono rifiutare di concedere al coniuge omosessuale, che non è cittadino Ue, il diritto di soggiorno. In questo caso specifico, la Romania dovrà concedere al cittadino statunitense il diritto di soggiorno perché è sposato con un romeno. La notizia sicuramente fa la gioia degli sposi e di tutte le coppie gay europee, ma soprattutto ha un valore storico perchè, di fatto, riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso al pari di quello tra persone eterosessuali per tutti i paesi dell’Unione.

L’Agenzia di Stampa AGI ha riferito che, con una sentenza storica, martedì 5 giugno 2018, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha di fatto riconosciuto i matrimoni tra persone dello stesso sesso sulla base delle regole sulla libera circolazione delle persone nei paesi UE. Il trattato di Schengen, infatti, stabilisce che i cittadini dell’Unione Europea hanno il diritto di circolare liberamente negli stati che aderiscono e, con loro, anche i familiari. Questo vale anche se non sono cittadini di uno Stato membro dell’Ue. La Corte di Giustizia ha riconosciuto valido il matrimonio tra persone dello stesso sesso in tutta Europa riferendosi al caso di un cittadino romeno sposato con un americano: Il caso era stato sollevato dopo che la Romania aveva rifiutato a un cittadino americano sposato con un cittadino rumeno il diritto di soggiornare nel paese, per il fatto che non riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Le autorità rumene avevano respinto la richiesta di soggiorno oltre i tre mesi del signor Robert Clabourn Hamilton, cittadino americano sposato con il cittadino rumeno Relu Adrian 107


L’onda Pride in piazza contro il governo Lega-M5s

studenti, ex sessantottini. “La chiave del movimento LGBT è l’intersezionalità delle lotte. Le nostre battaglie si intersecano vanno a incrociarsi con quelle delle donne, dei migranti, di tutti quei soggetti a rischio e fanno cordone resistenza” spiega Sebastiano Secci, presidente del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. Gli slogan sono la misura esatta – millimetrica – della posizione dell’Onda Pride: mentre il Piemonte Pride sceglie un pugno chiuso arcobaleno accompagnato dallo slogan “Nessuno dorma” perché, spiega il Coordinamento Torino Pride, “non bisogna abbassare la guardia in tempi di crisi economica, sociale e culturale in cui rialza la testa un fascismo dai mille volti”. Bologna invoca la ricorrenza del quarantesimo anniversario della legge 194 con “Corpi r-esistenti” per ricordare che in Italia, spiegano, in 40 anni non si è ancora riusciti a garantire a tutte le donne il diritto all’interruzione di gravidanza. Più in giù nello stivale, Roma sceglie “Brigate Arcobaleno” con testimonial d’eccezione la partigiana Tina Costa, staffetta e fiancheggiatrice delle brigate Garibaldi ritratta

La parola chiave è “resistere”. All’interno del movimento LGBT italiano passa di bocca in bocca in queste ore dopo gli insulti del neo-ministro Lorenzo Fontana che ha definito le unioni tra persone dello stesso sesso “schifezze” prima, negato l’esistenza delle famiglie arcobaleno dopo.“I fatti sono semplici - spiega a L’Espresso Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno - c’è un Ministro della Famiglia e della Disabilità che dal nulla ci ha attaccato e continua farlo. Non ricordo un governo del genere, forse il primo uomo di Stato ad aver detto che gli omosessuali non esistono fu Mussolini. La nostra reazione è inevitabile: noi r-esistiamo”. I Pride diventano la prima prova di piazza su scala nazionale di opposizione al governo Cinquestelle-Lega. Dureranno fino all’11 agosto: 28 Pride, in 28 città. Un’onda che nel celebrare i moti di Stonewall, cioè la nascita del moderno movimento di liberazione gay, segna una mobilitazione collettiva che non coinvolge solo la comunità arcobaleno. Insieme a persone gay, lesbiche, trans, queer, intersessuali anche femministe, migranti, partigiani, 108


con in braccio la piccola Viola, figlia di una coppia di due mamme. “Esistiamo, non solo fisicamente, ma anche giuridicamente - racconta la Presidente di Famiglie Arcobaleno - lo dicono le sentenze: corte di cassazione, corte europea, trascrizione di certificati”. “Il M5s deve dimostrare in maniera ufficiale qual è la sua posizione. Ha assunto fino ad oggi posizioni assolutamente bipolari” dice riferendosi alle sindache Pentastellate: Chiara Appendino che a Torino ha riconosciuto i bambini nati dalle famiglie omogenitoriali e Virginia Raggi che a Roma resta attendista informando tramite Laura Baldassarre, assessore alla Persona, Scuola e Comunità di aver “aperto un’interlocuzione con il Ministero dell’Interno”. Porpora Marcasciano, presidente onoraria del Mit (movimento identità transessuale) ha attraversato tutti i passaggi storici del movimento omosessuale, dagli anni ’70 fino ad oggi: “Se il tempo nuovo si distrae - spiega a L’Espresso - non riesce a decifrare quello ci sta succedendo. Il vento sta cambiando. La comunità deve entrare in un’ottica di resistenza per difendere quanto si è conquistato”. Il Mit che offre “servizi dedicati alla persona, dipende direttamente o indirettamente da enti e istituzioni; bandi in cui il governo fa la sua parte in maniera positiva o negativa”. “Li difenderemo con i denti - annuncia Marcasciano - quello che ci preoccupa è la reazione becera del basso, di chi si sente legittimato ad atti di aggressione, violenza, emarginazione. Come è successo con Donald Trump in America. Il rischio è che gli anatemi lanciati dai vari Salvini, Fontana vengano raccolti da qualcuno. Non ricordo un governo così chiuso, retrivo e oscurantista nell’epoca moderna e postmoderna”.

L’aurora delle trans cattive. Storie, sguardi e vissuti della mia generazione transgender di Porpora Marcasciano P Abbracciando un periodo di circa quarant’anni e i suoi profondi cambiamenti socio-politici, Porpora traccia la propria genealogia trans aggiungendo tasselli essenziali alla ricostruzione storica di una cultura spesso relegata al margine. E lo fa da protagonista del percorso collettivo, ancora privo di una lettura condivisa, di chi si è posto consapevolmente nello spazio di confine tra i generi. Con una scrittura “visiva” in grado di rendere in immagini ciò che ha visto e vissuto, Porpora ci accompagna in un mondo popolato di leggendarie trans che hanno dato vita, forma, scena e sceneggiatura a un’esperienza per molti versi più vicina alla dimensione spettacolare o performativa che a quella della vita reale, da cui erano del resto assolutamente escluse. Per acquistare il libro clicca qui.

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Milton Cunha premiato da Safira Bengell

carnevale che viene dal Brasile”. Il premiato, Milton Cunha, visibilmente emozionato, ha invece sottolineato quanto lo Stato di Piauì meriti rispetto e quanto sia nel suo cuore: “Ricevendo questo premio che mi titola come cittadino, sento di star onorando la cultura del Brasile e di tutti coloro che lavorano per la divulgazione della sua cultura”.

L’attrice e attivista brasiliana Safira Bengell (dell’Associazione “Group Angels Human Rights Art and Culture”) e la deputata Flora Izabel hanno proposto all’Assemblea legislativa dello Stato di Piaui di concedere il titolo di cittadino Piauiense al Carnevale al dottor Milton Cunha, laureato in psicologia presso UFPA e costumista sartoriale dell’Università Estacio. La cerimonia solenne per la presentazione si è svolta nella mattinata di giovedì 24 maggio scorso, alla presenza dei deputati, del coordinatore del gruppo Angels, Safira Bengell, e del presidente dell’Associazione Piauiense per combattere la LGBTfobia, André Santos. Nel suo discorso, Flora Izabel ha detto che la premiazione è una forma di gratitudine e un riconoscimento per ciò che il carnevale ha fatto per Piauí “Oggi Piauí ha l’onore di dare questo riconoscimento al commentatore, scenografo e dottore Milton Cunha, nativo di Pará. Abbiamo l’opportunità di ringraziarlo per quello che ha fatto per Piauí e per quello che ha fatto per il nostro Stato, pubblicizzandolo a livello nazionale nel carnevale di Rio de Janeiro”. La Comendadora Safira Bengell si è invce così espressa: “È un onore per noi essere qui in questo giorno. Abbiamo unito il Brasile e la sua cultura, riconoscendo i valori di tutte le regioni per rafforzare sempre più il

Profilo di Milton Cunha Milton Reis da Cunha Júnior è nato a Belém il 19 marzo 1962, è un scenografo e commentatore del Carnevale brasiliano in diversi canali TV: Globo, TVE e Band. Commenta anche le sfilate delle scuole di samba e ha lavorato come scenografo per cantanti noti in numerosi concerti in tutto il mondo. È un post-dottore della School of Fine Arts di UFRJ, in “Carnival Narratives”; autore del libro Carnaval é Cultura, che è stato pubblicato nel dicembre 2014 da Editora Senac, São Paulo; regista, Scenografo e Costumista del Dudu Nobre Show; consigliere del Dipartimento di Stato per i Diritti della Diversità di Rio de Janeiro e vincitore della medaglia di contributo alla cultura Tiradentes di ALERJ-RJ. 110


Un incontro da non perdere all’Università di Palermo

mo, Fabrizio Micari, sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente il docu-film “Da idea sperimentale a esperienza consolidata: Consultorio Transgenere, 2008-2018, dieci anni insieme”, realizzato in collaborazione con Piccole Magazine e Piccole Magazine Tv. Chi desidera approfondire l’argomento, può trovare nel link sopra indicato la presentazione e il documento integrale. “Questo evento è molto importante e siamo orgogliosi di farne parte” – ha dichiarato Regina Satariano – “è un’iniziativa di rilievo voluta dall’Università di Palermo e il fatto che si svolga nella capitale siciliana, proclamata quest’anno capitale della cultura italiana 2018, è una cosa positiva, che da risonanza alle nostre voci”. A proposito del docufilm: “è una testimonianza viva che raccoglie le storie di tante persone che in questi 10 anni si sono avvalse dell’aiuto del Consultorio Transgenere. Naturalmente, visto che sarà presentato in ambito universatario, parleremo anche di ricerca, porteremo dati statistici e spiegheremo ciò che facciamo all’interno della nostra struttura. Ringrazio sentitamente l’Università degli Studi di Palermo per lo spazio dedicato e la sensibilità dimostrata”.

Venerdì 8 giugno, presso l’Università degli Studi di Palermo, a partire dalle ore 15.30, si terrà la presentazione del libro “Sconvolti – Viaggio nella realtà transgender”. All’incontro, saranno presenti le autrici Chiara Dalle Luche (psicoterapeuta funzionale e vice Presidente dell’Ass. Consultorio Transgenere di Torre del Lago), Roberta Rosin (psicoterapeuta funzionale e Docente Supervisore della Scuola di Psicoterapia Funzionale) e Regina Satariano (Presidente dell’Ass. Consultorio Transgenere di Torre del Lago). Il libro vuole aiutare ad attraversare la zona d’ombra della disforia di genere, per andare oltre. E lo fa raccontando il necessario viaggio verso la consapevolezza e spiegando, passo dopo passo, il percorso di transizione in tutte le sue molteplici dimensioni: psicologica, chirurgica, endocrinologica, legale, esplorando anche le implicazioni familiari, relazionali e sociali. Si tratta anche del primo libro in cui poter trovare tutte le informazioni utili sulla varianza di genere e il transgenderismo, per un percorso di conoscenza ispirato al modello della Psicologia Funzionale e del protocollo ONIG (Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere). Il pomeriggio, che vedrà presente anche il Rettore dell’Università degli Studi di Paler111


FtoM: il trans Niels Jansen vince Mr. Gay Danimarca 2018

La storia è stata scritta sabato 26 maggio sera al “Nightclub G*A*Y” di Copenaghen, nel cuore della vita notturna gay della città, quando la comunità danese LGBTQI ha celebrato la libertà e l’inclusione, incoronando il 44 enne trans FtoM attivista per i diritti umani, Niels Jansen, Mr. Gay Danimarca 2018. Il titolo assegnato segna una svolta importante per il Paese, in passato criticato perchè troppo arretrato nei confronti della comunità Lgbtqi. Già precedentemente, un’incoronazione simile era avvenuta per Mr. Gay Philadelphia, mentre un altro uomo trans FtoM aveva partecipato a Mr. Gay Irlanda; ma, di fatto, Niels Jansen è il primo uomo transgender al mondo incoronato come Mr. Gay. “Ci sono molti modi per essere un uomo e ci sono molti modi per essere un gay. E noi tutti siamo validi e degni di rispetto e amore” – ha commentato emozionato Niels dopo aver vinto, ed ha poi così proseguito: “questo titolo significa molto per me. Che proprio io, un uomo transgender, sia stato scelto per rappresentare il mio Paese in questa competizione che celebra gli uomini, è un grande onore.

Farò del mio meglio per rappresentarvi tutti”. Quando è stato annunciato il vincitore, il pubblico regalato a Niels una standing ovation durata diversi minuti. Niels Jansen, ha anche confessato che il suo processo di transizione FtoM è stato lungo e faticoso: “ho tendenze all’ansia e alla depressione e sapevo che questo concorso avrebbe messo a dura prova le mie energie. Ma ho scelto di rendermi vulnerabile e non ho ricevuto nulla se non il fondamentale supporto dei miei compagni concorrenti e degli organizzatori. Mi è stato detto da uno dei giudici che anche se mi considero vulnerabile, ho anche una forza incredibile. Mi ha molto commosso. Mi sono sentito visto, ascoltato e accettato ed è una sensazione meravigliosa”. Va ricordato che Niels è stato eletto dalla giuria anche “Mr. Congeniality” e che ha ottenuto il punteggio più alto in una prova di conoscenza sulla storia Lgbtqi. Inoltre, ha vinto il voto dei lettori della rivista “LGBT + OUT & About” e parteciperà di diritto al concorso Gay Europe in Polonia ad agosto. 112


Essere transgender a Teheran

Condividiamo il bellissimo articolo di Associated Press pubbicato da rainews.it che parla di come una fatwa (legge) promulgata trenta anni fa dallo stesso Ayatollah Khomeini proteggerebbe le trans, che però vivono ancora come reiette, in una società dove l’omosessualità è un reato che prevede la pena capitale.

ad abbandonare il liceo schiacciata dalla pressione dei suoi compagni di classe che volevano si vestisse da uomo. La sua stessa famiglia l’ha rifiutata: “Non vedo più i miei parenti”, dice “Forse sono il segno che, se i tuoi figli avranno un problema simile, puoi accettarlo.” “Che lo curi Iddio!” Eppure non avrebbe edovuto essere questo il destino di Nahal nella Repubblica Islamica. Apparentemente può essere sorprendente sapere che proprio l’Iran tra i paesi del Medio Oriente a guida islamica ha forse la mentalità più aperta nei confronti delle persone transgender. Trenta anni fa fu proprio Il fondatore della teocrazia sciita, l’ayatollah Ruhollah Khomeini, a emanare una fatwa che chiedeva rispetto per le persone transgender. La storia di come nacque, pochi anni dopo la rivoluzione del 1979, questa decisione del supremo leader religioso vide protagonista Maryam Khatoonpour Molkara, una transgender che riusci a farsi largo, in abiti maschili, tra le guardie per incontrare Khomeini a cui spiegò come sentiva che il suo vero sesso fosse diverso

La storia di Nahal, 19 anni di Teheran è emblematica delle contraddizioni drammatiche in cui si trovano a vivere le persone transgender in Iran, una teocrazia sciita in cui l’omosessualità è un reato che può costare la pena di morte mentre una fatwa emanata 30 anni fa dallo stesso Ayatollah Khomeini richiamava la rispetto per le persone transgender, aprendo la strada al sostegno pubblico per la chirurgia del cambiamento di sesso. A trent’anni di distanza tuttavia , tra tutti, proprio questo decreto religioso emanato dal fondatore stesso della Repubblica Sciita sembra essere lontano dall’essere accettato e praticato nella società. Nahal, incontrata da un reporter di Associated Press, racconta come sia stata costretta 113


zazione, ha dichiarato all’agenzia semi-ufficiale ISNA che circa 70 persone all’anno richiedono il prestito. Nonostante questo quadro normativo relativamente favorevole, anche nella capitale Teheran, politicamente più liberale del resto del Paese, gli iraniani rimangono molto conservatori riguardo alle questioni di genere. “Avere una vita sociale è difficile - tra abusi verbali e fisici e molestie”, racconta Nahal. “Una volta anche io sono stata attaccata e picchiata da un gruppo di persone.” Un’aggressione che ha ispirato Sanaz Bayan, un giovane regista, a realizzare “Blue Pink”, uno spettacolo teatrale che illumina gli angoli più bui della vita delle trans in Iran. “Più di 30 anni sono passati da quando l’Imam Khomeini ha emesso la fatwa ... Trenta anni sarebbero più che sufficienti per implementare e realizzare una regola,” dice Bayan all’AP, “Ma la nostra società non è capace di accettare le minoranze”. “In Iran non abbiamo omosessuali...” Secondo alcune stime degli 80 milioni di abitanti in Iran, circa 50.000 persone sono transgender, ovvero che la loro identità di genere non corrisponde al sesso o al sesso che è stato assegnato loro alla nascita. La relativa apertura mentale dimostrata nei loro confronti dal clero al potere non vuol dire infatti tolleranza rispetto alla diversità di genere. L’omosessualità è e rimane illegale. Gli omosessuali possono essere condannati a morte, le lesbiche possono subire la fustigazione dopo tre condanne e alla quarta essere giustiziate. Molti ricordano il celberrimo intervento dell’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad alla Columbia University di New York nel 2007 quando si vantò: “In Iran non abbiamo omosessuali come te nel vostro paese”. Nel 2010 un rapporto di Human Rights Watch denunciava gli abusi delle forze di sicurezza iraniane sulle persone sospettate di essere LGBT.

dal suo sesso fisico. Dopo aver consultato alcuni medici, Khomeini approvò la chirurgia di transizione di genere. L’attuale leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei a conferma della fatwa, diede in seguito a Molkara, morta nel 2012 a 62 anni, un velo nero per riconoscerla ufficialmente come donna. Ciononostante, la gente comune continua a molestarle e maltrattarle, e le famiglie spesso le evitano. La discriminazione sul posto di lavoro ha indotto poi alcune alla prostituzione e altre a uccidersi. “Le persone per strada, dice Nahal quando mi vedono dicono: ‘È un uomo o una donna? Che lo curi Iddio!’” Basta che sia etero Proprio la questione della cura è la chiave che chiarisce l’apparente contraddizione. Dal punto di vista dei chierici al potere, la chirurgia di cambiamento del sesso mira a curare una “malattia” e reintegrare una persona nel binario riconosciuto e rassicurante che conscepisce solo il sesso maschile e il sesso femminile, entrambi rigorosamente etero. Coloro che invece non si sottopongono all’intervento chirurgico per ottenere nuovi documenti possono essere arrestati dalla polizia poiché si vestono in modo da contraddire il genere riconosciuto dal governo. In base allo storico decreto religioso le persone transgender possono andare in tribunale e ricevere il permesso ufficiale per l’intervento chirurgico dopo aver passato esami medici dettagliati e un colloquio con uno psichiatra. Una volta accolta la domanda possono ricevere nuovi documenti di identità e aiuti finanziari per la chirurgia. Il governo iraniano concede prestiti alle persone transgender per un valore di circa 1200 dollari, una somma che copre solo parzialmente i costi dell’intervento che vanno dai 7mila ai 12mila dollari. A febbraio, l’Organizzazione per il Welfare di Stato in Iran ha reso noto che 3mila persone negli ultimi 15 anni hanno presentato domanda di sussidio per il cambio di sesso. Habibollah Maoudi Farid, vice direttore dell’organiz114


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