All’interno: - Le interviste - Il piacere attraverso la storia - Astrologia, Amore e Sesso - Notizie di Cronaca
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Indice Le Interviste Padrona Francesca Elite Pag. 33 Intervista a Sharon Jolie Pag. 35 Intervista a Kaya Mignonne Pag. 38 A tu per tu con Mamy O’Hara Pag. 41 Vip Isabella Brasiliana si racconta... Pag. 44 Intervista alla Drag Queen Calypso Pag. 47 A tu per tu con Keylla Marques Pag. 49 Satine Saty - Miss Drag Queen Triveneto 2018 Pag. 51 Intervista a Kettlen Nunes Pag. 54 Keyla Marques si racconta... Pag. 57 Intervista a Sarah Avolio Pag. 59 Lolita Barbie Miss Trans Italia SudAmerica 2012 Pag. 63 Sharlotte Kawask Miss Barbie Europa Tx 2018 Pag. 65 Peccatrici Produzione “L’hard amatoriale per tutti” Pag. 67 Intervista alla stilista Morgana Horrara Pag. 70 La stilista Flavia Galvao si racconta... Pag. 72 Intervista a Nadia Grey Pag. 74 Mery Ferrari si racconta... Pag. 77 La stilista Mary De France si racconta
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Intervista a Simona Sventura
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A tu per tu con Hilda Brazil
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Elisabetta Grimaldi si racconta...
Pag. 87
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Indice Il piacere attraverso la storia Le rivali in amore Pag. 90 Brutte ma con qualità Pag. 93 Bella senza anima Pag. 96 Le amant peggiori Pag. 99
Astrologia, Amore e sesso Come conquistare l’uomo dello SCORPIONE Come conquistare l’uomo della BILANCIA Come conquistare l’uomo della VERGINE Come conquistare l’uomo del LEONE
Pag. 103 Pag. 106 Pag. 109 Pag. 112
Cronaca Scopri il servizio di Geolocalizzazione Pag. 116 Ex detenute trans portano in scena il teatro nel carcere di Baldenich Pag. 118 Qual’è la differenza tra cisgender e transgender? Pag. 119 Un incontro di buon auspicio per la comunità LGBTQIA Pag. 120 Il popolo della Famiglia contro il film “Chiamatemi Hellen” Pag. 121 Bulgaria, si al matrimonio egualitario! Pag. 122 L’università statale di Milano riconosce l’identità alias Pag. 123 La favola a lieto fine di Alessia Cinquegrana Pag. 124 Nata Femmena - Il documentario Pag. 125 La trans Kimberlly Kelli è in attesa di giustizia Pag. 127 Brasilia, incontro per discutere della tortura Pag. 128 Polemica per il ruolo di Scarlett Johansson Pag. 129 Bologna: la prima casa per migranti trans Pag. 130 La trans Angela Ponce è la nuova Miss Spagna Universo Pag. 131 Mondo: le leggi più strane sul sesso 3
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Intervista a:
Padrona Francesca Elite 33
Padrona Francesca Elite serve più rispetto
tirsi sottomessi. Amano essere dominati mentalmente: come dicevo prima, non è così semplice ma io sono molto brava in quello che faccio.
Padrona Francesca Elite è una mistress trans autoritaria per schiavi convinti del proprio ruolo. Bellissima italo-brasiliana tatuata dai capelli biondi e pelle bianchissima, ama dominare la mente e il corpo altrui.
Ha qualche attrezzo che Le piace usare particolarmente? Uso qualsiasi tipo di attrezzo: fruste, manette...l’unica cosa che non tollero è quando mi chiedono di usare degli aghi, sono pratiche che non tollero.
Buongiorno Padrona Francesca, si presenti ai nostri lettori. Buongiorno a voi. Sono una Padrona italo-brasiliana, vengo da Forteleza a nord del Brasile. Ritengo di essere molto potente, spregiudicata e senza tabù.
Come si vede da qui a qualche anno? Nel futuro smetterò con questa professione: sarebbe bello andare a vivere vicino ai miei familiari.
Una vera Mistress per Lei come deve essere? Non deve avere nessuna caratteristica particolare, se non quella di essere davvero convinta di quello che fa. Non è un ruolo alla portata di tutte.
Grazie Padrona Francesca Elite per il Suo tempo. Grazie a voi. Per concludere vorrei aggiungere una cosa a cui tengo molto: mi piacerebbe che nel mondo delle trans ci fosse più rispetto e unione.
La Sua è una vocazione? Ho sempre avuto una indole autoritaria ma la vocazione a ricoprire in tutto e per tutto questo ruolo mi è venuta anni fa, con un mio cliente. E questo lavoro Le piace? Il mondo del bdsm è decisamente particolare e per lavorare al meglio serve molta pazienza e io ne ho: è importante empatizzare con chi ti cerca, capire cosa vogliono. L’unica cosa che mi da fastidio è stare sempre chiusa in casa. Cosa cercano, secondo lei, gli schiavi, in una Mistress? Cercano una persona che li comandi fisicamente (io sono molto attiva) e sen-
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Intervista a:
Sharon Jolie
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Sharon Jolie
Una drag queen elegante e solare più perchè hai fatto un gesto davvero romantico, chiedendo al tuo fidanzato di sposarti... Diciamo che non avevo scelto a caso quella canzone, tantomeno la meravigliosa Mina. Durante i miei show amo divertirmi, divertire, emozionarmi ed emozionare. Credo siano le basi per costruire uno spettacolo. Diciamo che questa volta ho voluto fare una cosa MOLTO personale perché semplicemente era ciò che sentivo di fare. Sapevo non sarebbe stato facile e molto probabilmente ci sarebbe stato da ridire, ma mi sentivo di fare questo passo e perché non sfruttare una serata, un palco e un momento migliore di quello offertomi? Quindi, in realtà non ho molto da dire al riguardo perché credo di aver già detto molto quella sul palco! (ride)
Venerdì 13 luglio si è svolto il concorso Miss Drag Queen – Triveneto 2018, al Padova Pride Village. Abbiamo intervistato per voi la deliziosa drag queen Sharon Jolie, di Padova, che ha emozionato tutto il pubblico presente con una performance indimenticabile. Buongiorno Sharon, presentati ai nostri lettori. Buongiorno, sono Sharon Jolie e ho 22 anni. Oltre a lavorare nel mondo della notte, come primo lavoro faccio il parrucchiere. Comunque, torniamo a parlare di Sharon (sorride): mi descrivo come un personaggio semplice, elegante, essenziale e solare. Come è nata la tua passione per il mondo delle drag queen? E’ nata circa sette anni fa, quando ho iniziato a frequentare i primi locali gay e a lavorare come parrucchiere assieme ad un ragazzo che pure lui faceva la drag queen. Da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più a questo mondo. Oltre al mondo drag, a che cosa ti interessi? Uno degli interessi principali che ho nella vita è viaggiare, anche se per ora ho girato quasi tutta l’Italia, mi piacerebbe iniziare ad espandere la mia conoscenza anche all’estero. Credo che viaggiare sia una forma di apertura mentale incredibile! Spesso anche per il mio personaggio stesso. La tua esibizione a Miss Drag Queen Triveneto, con la canzone di Mina, è stata molto emozionante. Ancora di 36
Miss Drag Queen Triveneto era il primo concorso a cui partecipavi? No, non è stato il primo concorso a cui ho partecipato. Ho partecipato anche al Beauty Queen dove mi sono aggiudicata il primo posto nel Triveneto e terzo posto e miglior corpo d’Italia al nazionale. I tuoi costumi di scena li realizzi tu o sono opera di stilisti? I miei costumi di scena una volta erano spesso realizzati da stilisti, perché per quanto mi piacesse cucire non avevo mai imparato. Poi, da quando sto col mio compagno - pure lui fa la drag queen e sa cucire - ho imparato a fare qualcosina: molto spesso lo aiuto a prepararmi i costumi e quindi ultimamente sono realizzati da noi.
In queste calde serate estive, in cui ci si sente più liberi, è bello svelare un po’ di più anche il corpo che, complice gli effetti benefici delle ferie e del sole, appare più tonico e seducente del solito. Per la sera, è perfetto da indossare il Mini abito nero super aderente e sexy, con vertiginosa scollatura e fianchi nudi per essere sempre al top. L’allacciatura è al collo per far risaltare il decoltè. Il tessuto elasticizzato avvolgerà il vostro corpo in un abbraccio sensuale. se magari intendete andare in discoteca, abbinateci il Boa Con Piume Rosa Seductive Feather Boa di Ouch; potete indossarlo a una festa per completare il tuo abbigliamento, oppure indossare solo il Boa con i Guanti In Raso Fucsia Medi – Music Legs e sorprendere il vostro amante con un outfit decisamente… minimalista!
Dove ti esibisci di solito? Solitamente non ho mai avuto serate fisse, ho sempre lavorato un po’ dove chiamavano, anche se ora mi piacerebbe stabilizzarmi in qualche locale. Che progetti hai per il futuro? Sogni nel cassetto purtroppo o per fortuna ne ho tantissimi! E spero di riuscire davvero a realizzarne molti di quelli che ho! Sono molto tenace e testarda, quindi credo ce la farò! Come progetto posso agganciare appunto lo stabilizzarmi in qualche locale e realizzare la mia esibizione di miss drag queen triveneto e cioè sposarmi, e poi continuare questo percorso bellissimo! Cosa che ti auguriamo di cuore. A presto, Sharon Jolie!
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Intervista a:
Kaya Mignonne
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Kaya Mignonne
Miss Drag Queen Emilia-Romagna 2018 E hai convinto tutti. Il personaggio di Kaya come e quando è nato? Io nasco, seppur in maniera amatoriale, dal teatro, e la prima volta che Kaya è comparsa su di un palcoscenico recitava Lisistrata nell’omonima commedia di Aristofane. Penso che sia il teatro che mi ha insegnato l’importanza di stare su un palcoscenico, il significato di mandare da lì un messaggio (sociale ma non sempre) e questo è quello che cerco di fare. Parlare di donne, femminicidio, di malati psichiatrici, di migranti.
Una serata entusiasmante di altissimo livello, quella che si è svolta al locale Billions di Bologna e che ha incoronato Miss Drag Queen Emilia-Romagna la meravigliosa Kaya Mignonne. L’abbiamo intervistata per voi. Ciao Kaya, raccontaci un po’ di te! Ciao, io sono Kaya Mignonne, sono di Bologna (nata e cresciuta, abbastanza verace quindi) e nella vita di tutti i giorni sono un professore senza cattedra e qualche volta (di sera) una drag queen.
Tematiche attuali e complesse, che porti in scena con il tuo stile inconfondibile. Dove ti esibisci di solito? Ormai, oltre che in giro con il Queen Sisters Show della Padrona Simona Sventura, è da 4 anni che lavoro per la serata Stargayte del Cassero. Loro sono stati i primi a darmi un lavoro e a loro più di tutti sono legata. Solitamente le mie sperimentazioni, i pezzi più elaborati e densi li faccio lì. E sebbene il Cassero sia, quando ci lavoro io, una discoteca, gli staff che mi hanno lanciato (Lorenzo e Lucio) mi supportano in questo. E mi ritengo molto fortunata ad avere chi crede in me, lasciandomi completamente carta bianca.
Congratulazioni per la tua vittoria a Miss Drag Queen Emilia – Romagna. Te lo aspettavi? C’è stato un momento, prima dell’incoronazione, in cui avevo capito che sarei stata io a vincerlo, ma non me lo aspettavo né lo speravo. Certo, sarebbe poco credibile e molto ingenuo dire che si decide di partecipare ad una gara giusto per partecipare senza l’intenzione di vincere. E infatti così non è stato. Però sarei stata felice qualsiasi nome fosse stato fatto quella sera. Il mio interesse principale è esibirmi e portare sul palco quello che produco. Poi cosa ne sarà di me, “poco me ne cale!” Ti eri preparata in modo particolare? Al concorso mi sono preparata abbastanza blandamente. È tutto partito dalla voglia di provarci, avendo l’estate a disposizione, senza tante aspettative. Poi, sono iniziate a succedere delle cose in Italia (la nave Aquarius, Salvini e l’Europa) che mi hanno fatto scattare la molla, mi hanno dato la ragione definitiva per portare il pezzo. E sostanzialmente questi sono gli spettacoli che mi piace fare.
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Dove trovi l’ispirazione per le tue esibizioni? La mia ispirazione non cade molto lontano dalla mia altra occupazione. La letteratura tutta, la cronaca, il teatro sono i più grandi bacini da cui attingo a mani aperte. Hai un’artista famosa preferita? Se dovessi parlare da fan, ti direi subito Madonna. Fin da ragazzino, come un po’ tutti gli omosessuali figli degli anni ‘80, l’ho subito amata. Uscendo dal panorama musicale, invece mi piacciono molto le comiche ed imitatrici italiane e non. Prima fra tutte la Marchesini.
Desiderate un abito sexy e appariscente? Perchè non osare un bel vestito in latex? E’ un materiale che negli ultimi due anni sta spopolando anche nel mondo dell’alta moda e tutte le celebrità più ammirate lo indossano per le serate più importanti. Il sexy shop Boutique “I Trasgressivi” vi propongono questo bellissimo mini dress in lattice Viola di LateX, che terrà incollati gli occhi di tutti sul vostro corpo. Per indossarlo con facilità, aiutatevi con il Lubrificante Per Abiti In Gomma E Latex Cult 100 Ml di Pjur, studiato per indossare abiti in latex. La sua formula rivoluzionaria rende la gomma ed il lattice morbidi ed elastici e prolunga la durata degli indumenti e la pelle del corpo non subirà pertanto alcun tipo di stress mentre si indossano questi tipi di indumenti.
I tuoi costumi di scena sono davvero bellissimi. Li crei tu o hai uno stilista? Per i costumi devo ringraziare una donna stupenda, collaboratrice ma ormai posso dire amica: Monica Conti. Lei riesce a leggere fra le sconclusionate parole dei miei progetti e dare sempre fisicamente forma a quello che io ho nella mente. Kaya Mignonne, infine, che progetti hai per il futuro? I miei prossimi progetti...come prima cosa mi sto concentrando su Torre del Lago, per la nazionale di Miss Drag Queen Italia. Poi, mi piacerebbe riportare il teatro nella mia vita ed anche, in una maniera un po’ bovaristica in quanto non so cantare, incidere un album di remix dei canti della prima guerra mondiale per il centenario della vittoria! (ride). 40
Intervista a
Mamy O’Hara 41
Mamy O’Hara
Drag queen per scelta professionale mo weekend dove ho partecipato come Drag ufficiale al “Mediterranean Pride of Naples” con il village Acqua Same. Spesso lavoro anche fuori Napoli con l’organizzazione “Circo Nero Italia” dove impersonifico la grande ed unica inimitabile Moira Orfei. Inoltre, mi esibisco per feste private, come cerimonie, matrimoni e compleanni con il mio Drag Show, quasi sempre ispirandomi alla veracità napoletana della grande Angela Luce.
Mamy O’ Hara è una giovane e simpaticissima Drag Queen napoletana, di raro talento, recentemente apparsa nel programma televisivo “Nata Femmena” di Rai3. Conosciamola meglio. Buongiorno, siamo tutti curiosi di conoscerti! Buongiorno a voi. Io nella vita sono Alessandro, un ragazzo di 27 anni piastrellista assieme al mio papà, colui che mi aiuta a indossare vestiti nei miei show. Spero vivamente che tutti i ragazzi che vivono la mia stessa “condizione” di vite da omosessuale possano trovare due angeli come i miei genitori.
La popolare attrice e cantanta italiana, una vera icona. Le tue esibizioni invece come nascono? L’ispirazione viene sempre da se, cioè improvvisamente mi capita, anche quando sono a lavoro, di ascoltare qualche musica in radio che mi colpisce e in mente già mi immagino come vorrei creare la performance, che poi va sempre studiata e delineata nei minimi particolari per far si che il prodotto finale sia spettacolare.
Come e quando è nata la drag Mamy O’Hara? Mamy O’Hara nasce quattro anni fa a “Master Queen Campania - Drag per una notte 2015” , dove ho vinto il primo posto alle selezioni regionali e il terzo a quello nazionale. Da lì in poi dovevo decidere se continuare a far crescere questo progetto o meno! Vabbè, la decisone credo si sia capita (ride). Il nome è stato scelto assieme a mia madre, che mi ha aiutato anche a decidere il cognome.
Recentemente il grande pubblico ti ha vista nel programma televisivo “Nata femmena”, un documentario che indaga la trasformazione del “femminiello” napoletano e racconta come oggi la città affronta il tema della tolleranza nei confronti della comunità LGBTQIA. Si. E’ stato e sarà forse il più grande progetto a cui ho collaborato, grazie a chi ha voluto fortemente la mia presenza, ovvero Elisabetta Rassicci e il suo compagno Pasquale. E’ un progetto dove ho mostrato chi è realmente Mamy e le differenze tra Transgender e Drag Queen.
Indossi sempre costumi meravigliosi. Li crei tu o hai uno stilista di fiducia? Tutti i miei vestiti sono realizzati accuratamente dal mio grande amore, la mia mamma! Lei mi cura in tutto. Ti va di parlarci degli spettacoli che fai? Principalmente lavoro per le serate by Night nell’ambiente partenopeo; giusto due giorni fa si è concluso un bellissi-
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Ti piacerebbe fare televisione, in futuro? Spero in futuro in un format televisivo come il “Ru Paul Drag Race” americano o come “American’s next Drag Queen”. So che l’Italia e gli italiani non sono ancora pronti per questo tipo di mestiere, che “lanciano” un personaggio come il il mio in tv, ma ho fede alla mia nazione. (sorride)
Un abbigliamento provocante e raffinato al contempo, ideale per una cena di coppia o per distinguervi per classe ed eleganza ad una festa affollata: qualsiasi sia l’occasione, il mini abito nero di Leg Avenue, fa sempre la sua figura. E’ realizzato in tessuto elasticizzato con spalle e collo in pizzo raffinato, ed il particolare e sensuale scollo mette in risalto la forma del seno.
Mamy, hai un’artista famosa preferita? La maggior fonte d’ispirazione per me è la grande regina del ballo della salsa, Celia Cruz che ha dato tanto nella sua carriera ma viene ricordata solo dopo la sua morte. Che progetti hai per il futuro, sogni nel cassetto da realizzare? I miei progetti futuri sono molti ma piano piano li realizzerò uno ad uno. Ora mi sto dedicando ad aprire un’associazione culturale nel mio quartiere per far conoscere il teatro ai ragazzi più disagiati. Facendo teatro amatoriale da quasi otto anni mi sono reso conto che la mia generazione non ha abbastanza infarinatura al riguardo; ovviamente, cerco di far camminare contemporaneamente il mio progetto, cioè Mamy O’Hara assieme al teatro...magari un giorno ne uscirà una felice unione! (sorride) Grazie Mamy O’Hara e in bocca al lupo per la tua carriera e i tuoi obiettivi!
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Vip Isabella Brasiliana Si racconta...
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Vip Isabella Brasiliana vivo la vita con il sorriso!
Oggi facciamo la conoscenza di Vip Isabella Brasiliana, animatrice ed escort trans di lusso e grande classe, femminile e con un fascino particolare. Italo-brasiliana (la bisnonna è di Firenze), con un tocco di sangue spagnolo da parte di mamma, si è rivelata anche una ragazza davvero dolce e allegra.
benissimo, le persone mi hanno accettato e vado d’accordo con tutti, sia nella mia vita da escort sia in quella privata. Come è iniziato il tuo lavoro di escort di lusso? Grazie ad un amico che già lo faceva e sono andata con lui la prima volta (ride). Arrivammo in queta villa lussuosissima, dove mi trattarono meravigliosamente bene. Mi immersi in una vasca Jacuzzi sorseggiando Champagne e il padrone di casa mi disse “fai quello che vuoi tu”....io mi godetti appieno la serata e da lì ho deciso che era il lavoro che volevo fare (sorride).
Ciao Isabella, ti va di raccontarci chi sei? Ciao a tutti, io sono Isabella e vengo dalla metropoli di San Paolo, in Brasile. Sono una ragazza abbastanza tranquilla e sorridente: in qualsiasi circostanza, anche di difficoltà e paura, resto sempre calma. Penso che nessuno ha il diritto di toglierti il sorriso, il modo di essere e di vivere.
E’ un mondo scintillante e dorato ma di certo non adatto a tutte. Non è un lavoro ne facile ne difficile: dipende da chi ti trovi davanti e da che cosa succede. Diciamo che, pur essendo innegabilmente un mondo dorato, a volte ci sono persone che ti trattano male e non ti rispettano. Sono persone che pensano che magari noi escort siamo ignoranti e senza famiglia e ci discriminano per il lavoro che facciamo. Non sopporto chi giudica, perchè ognuno sa della sua vita quello che vuole fare.
Questo tuo modo di affrontare la vita sempre con il sorriso, ti ha aiutata anche nella tua transizione? Sicuramente. Ma è un percorso che ho vissuto benissimo, grazie alla mia meravigliosa famiglia. Non ne vorrei proprio un’altra: mamma e papà hanno una mentalità molto aperta e amorevole e non solo mi hanno accettata, ma anche aiutata quando ho iniziato a prendere gli ormoni a 13 anni. Ricordo che mia madre mi chiese solo se era quello che volevo davvero, e alla mia risposta affermativa, ha deciso di sostenermi in tutto.
Giustissimo. La cosa più bella del tuo lavoro qual è per te? (ride) La cosa piu bella è trovare un figo da paura che ti tratta da principessa, che magari ti fa anche un bel regalino, e ti fa i complimenti per la tua bellezza e il tuo essere una ragazza per bene! I complimenti sono la parte magnifica, perchè sono un riconoscimento al tuo valore. Io poi tengo a sottolineare che faccio sempre le analisi, tengo tantissimo alla salute.
Sei stata fortunata. Dal Brasile all’Italia...come mai questa scelta? Conoscevo già amiche che lavoravano qui e me ne parlavano tutto sommato bene e allora ho deciso di venire a vedere di persona come si viveva qui. Da sei anni abito a Roma, una città che mi ha preso il cuore. Si, posso proprio dire che in Italia mi trovo 45
Isabella, tu giri parecchio anche negli ambienti “vip”...qualche indiscrezione? (sorride) Sono molto riservata a riguardo. Però posso dire che ho conosciuto tanti personaggi importanti qui a Roma: da quelli televisivi, a politici, ai calciatori. Sono spesso invitata alle poltrone d’onore allo stadio Olimpico e tutti i vip che ho conosciuto sono persone deliziose, che mi hanno fatto un sacco di complimenti per la mia bellezza e raffinatezza.
Ecco a voi un’eccitante tutina ad effetto lucido, in tessuto elasticizzato che aderisce al corpo, segue le tue curve, con i giochi di trasparenza sul davanti, e che farà impazzire il tuo partner. Il sexy shop Boutique “I Trasgressivi” vi presentano oggi la tutina Wetlook, un’originale e seducente tuta intera con zip posteriore che ne consente la veloce apertura e dalla facile vestibilità. Indossandola, sarete le protagoniste indiscusse della festa. Naturalmente, le tute intere, o catsuit, sono popolarissime negli ambienti fetish e bdsm, specialmente tra gli appassionati di bondage. In questi casi, si tratta solitamente di materiali ultraderenti e lucenti, più comunemente in latex.
Vai allo Stadio Olimpico, sei una tifosa? Si, tifo Roma!!! Anche se adesso che Ronaldo è arrivato alla Juve....(ride). Ma no, il mio cuore resta fedele alla Roma! Che altri interessi hai? Sono appassionata di “beauty” e make up e infatti tra pochi anni mi piacerebbe aprire qui a Roma il mio studio di make up artist. Amo gli animali; ho una cagnolina volpina che si chiama Giselle e ogni tanto faccio palestra....ma per lo più sono graziata da una buona genetica! (ride) Isabella, tu non sei solo escort però, giusto? Esatto: lavoro anche come animatrice al locale Art Cafè a Villa Borghese, dove mi vesto da poliziotta e giro per la discoteca a “fare casino”. (sorride). Sai, inizialmente le persone sono attratte da me per la bellezza, ma poi quando scoprono che sono anche bella interiormente e ho altre qualità allora restano piacevolemente sorpresi, perchè inaspettato. Hai qualche sogno da realizzare? Tra qualche anno mi fermerò con questo lavoro, perchè sono una Signora e preferirò dedicarmi anche ad altre cose. Ho tanti sogni, il più importante è prendere la cittadinanza italiana, essere in regola e fare parte di questa bella Nazione che mi ha accolto a braccia aperte. Grazie Vip Isabella Brasiliana e a presto!! 46
Intervista alla Drag Queen
Calypso
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Drag Queen Calypso il pubblico è sovrano! Vi presentiamo oggi l’eclettica Calypso, di Bologna, una delle più famose Drag Queen del Nord Italia, che si è aggiudicata il secondo posto al concorso di Miss Drag Queen Emilia-Romagna 2018. Calypso, oltre a esibirsi in spettacolari performace, è anche make up artist e creatrice di abiti e gioielli: conosciamola meglio. Buongiorno Calypso, raccontaci chi sei. Buongiorno a voi. Calypso in realtà è un personaggio ideato da me, cioè Gianluca, che di giorno fa il truccatore per una nota marca di cosmetici molto grande in Italia! Sono una persona che all’apparenza sembra un po’ fra le sue e che “se la tira”, ma in realtà sono molto più semplice di quanto uno si aspetta. Come è nato il personaggio di Calypso? Calypso è nata ben 11 anni fa grazie a Franco, ovvero “Asi@ drag queen”, che ha visto in me del talento. Grazie alla sua spinta sui primi palchi, ho capito che Calypso, con la giusta energia, costanza e impegno, potevadiventare un personaggio di grande immagine nel panorama delle drag Queen dell Emilia-Romagna!
drag queen molto più brave di me, mettendoci comunque del mio! (ride). Lavoro principalmente nel gruppo di Asi@ drag queen, una delle organizzatrici più importanti di spettacolo drag queen in Emilia. Lei ha tanti contatti e in base allo spettacolo da proporre, sa bene chi inserire come personaggio drag! Ho lavorato in ristoranti, pizzerie, feste di palese, teatri, discoteche ecc. Qual è il tuo artista preferito? Il mio artista preferito?? Beh...Beyoncé, perchè penso sia un artista di estrema eccellenza, che mira alla perfezione! Un po’ come il concetto che ha Calypso nella creazione di ciò che fa! (sorride) Calypso, infine, hai qualche sogno nel cassetto da realizzare? Come progetto vorrei crescere sempre più! Soddisfare le esigenze del pubblico è il mio obbiettivo principale perché il pubblico rimane comunque sovrano! Grazie e a presto!!
Hai frequentato magari qualche scuola preparatoria al mondo dello spettacolo? Non ho fatto nessun corso per entrare nel mondo dello spettacolo, ma tutto da solo! Io creo quasi tutti gli abiti che indosso, tutti i costumi, i gioielli, ecc... tutto in modo autonomo, studiando e informandomi bene sui social! Parlaci un po’ delle tue esibizioni. Dove trovi l’isprazione e dove ti esibisci di solito? Beh le mie ispirazioni le trovo osservando
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A tu per tu con
Keylla Marques
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Keylla Marques
ognuna è unica nel suo genere! Con che attore o regista ti piacerebbe girare un film? Rocco Siffredi, lui è bravissimo!
Alta, fisico da sballo e con un viso bellissimo: vi presentiamo la famosa pornostar Keylla Marques, trans brasiliana. Keylla è una ragazza molto elegante e raffinta e oggi ci ha parlato del suo lavoro nel mondo dell’hard e non solo.
Keylla, oltre ad essere una pornostar affermata, sei anche una Mistress. Si, sono una persona decisamente dominante, mi piace usare manette, fruste e fare i “giochi di ruolo”, adoro il latex. Cerco sempre di accontentare gli schiavi che mi cercano...ma l’ultima parola l’ho sempre io, ovviamente! (ride)
Ciao Keylla, sei una pornostar molto famosa. Quando hai iniziato a fare film? Ciao a tutti voi, ho iniziato a fare film hard 5 anni fa, ad oggi ne ho girati 31. La settimana scorsa è uscito il mio ultimo lavoro, per la Andrea Nobili Production.
Che cosa piace di te alle persone che ti cercano? Penso adorino il fatto che sono una persona molto precisa e puntuale e che ama la discrezione. Sia quando giro film che quando mi calo nel ruolo di Mistress, cerco di usare il tempo a disposizione al meglio.
Che caratteristiche deve avere per te una brava sexystar? (ci pensa un attimo). Fare questa professione è senza dubbio particolare. Penso che ogni attrice abbia le sue qualità, ognuna si differenzia dalle altre per qualcosa, ognuna è unica nel suo genere.
Pensi che un giorno smetterai di fare l’attrice hard? No, mi piace quello che faccio.
Cosa fai per tenerti in forma? (ride) Non faccio niente, è buona genetica!
Grazie Keylla Marques e a presto!
Cosa ami di più del tuo lavoro? Mi piace fare tutto del mio lavoro! La vita è bella e a me piace sperimentare cose nuove e fare di tutto un po’...sono un vulcano di energia! Se dovessi trovare dei lati negativi in quello che faccio non me ne viene in mente neanche uno...a me va bene tutto. Ti è mai capitato di legarti emotivamente a colleghi con cui hai girato film? Si...ma preferisco mantenere riservatezza su questa cosa.
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Satine Saty
Miss Drag Queen Triveneto 2018 51
Satine Saty
Miss Drag Queen Triveneto 2018 ta di me stessa e di chi mi è stato accanto. La vittoria e l’incoronazione da parte di La Wanda Gastrica, organizzatrice nazionale del concorso, é stata del tutto inaspettata, lo ammetto, mi sono confrontata con quattro concorrenti davvero valide.
Si è svolto venerdì 13 luglio, presso il Padova Pride Village il concorso Miss Drag Queen - Triveneto 2018, organizzato e presentato da Giorgio Pitteri. Si è aggiudicata la corona Salvatore Mangiafico in arte Satine Saty Drag Queen, semplicemente favolosa!
Ti eri preparata in modo specifico? Per il concorso mi sono preparata scrupolosamente per mesi e mesi e sono contenta e orgogliosa di come é andato.
Buongiorno, raccontaci un po’ di te. Buongiorno, sono Salvatore Mangiafico, in arte Satine Saty, vengo da Trieste dove lavoro come cuoco e come hobby, passione a cui tengo molto, sono una Drag Queen.
Era il primo evento simile a cui partecipavi? No, negli ultimi anni ho partecipato a diversi concorsi, tutti di differente livello tra loro, ma era la prima volta che partecipavo con una forte voglia di mostrarmi in un modo nuovo e più competitivo. Quest’anno secondo me è stata davvero un’edizione del Miss Drag Queen Triveneto ricca di artiste di alto livello. L’organizzazione di Kelly Minogue e La Ciana ha permesso a tutte noi di portare nella cornice del Padova Pride Village spettacoli davvero super, diversi ed unici come coloro che li hanno portati in scena.
Quando e perchè è nata il personaggio di Satine Saty? Il mio personaggio è nato per gioco insieme ad amici una sera alla Jotassaasina, nota serata LGBTQ triestina condotta e organizzata da Antonio Parisi. Il mondo Drag mi ha subito colpito ed incuriosito e col tempo ho voluto farne parte in modo sempre più attivo. Hai sempre avuto la passione per il mondo dello spettacolo? Il mondo dello spettacolo, dei teatri, dei musical e delle serate in discoteca mi è sempre piaciuto molto, ma riuscire a farne parte è qualcosa di davvero stupendo. Oltre al mondo Drag mi piace andare al cinema, al teatro, ascoltare musica di ogni genere, ballare ed andare a ballare con gli amici.
Cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza? Confesso che la cosa che mi è piaciuta di più è stata la tranquillità, l’amicizia e la spensieratezza di scherzare nei camerini con le colleghe, anche se eravamo tutte agitate e un fascio di nervi...
Hai vinto il concorso di Miss Drag Queen Triveneto, complimenti. Sei emozionata? Vi ringrazio per i complimenti, troppo gentili. Sono ancora un po’ stordita dall’elezione, ancora tanto emozionata ma molto conten-
Progetti per il futuro? Mi piacerebbe riuscire a farmi conoscere meglio, raggiungendo realtà anche fuori da quella triestina, e riuscire così a fare 52
contemparaneamente ciò che é il mio lavoro principale e ciò che é il mio hobby più amato, la mia passione: l’essere una Drag Queen. C’è qualche persona che vorresti ringraziare particolarmente? Ringrazio tutte le persone che mi seguono per il loro supporto e anche per le utili critiche e i preziosi consigli che ho ricevuto nel corso della mia crescita artistica. Non c’é una persona in particolare, ma un insieme di eventi e persone che ho incontrato in questi anni, rivelatisi importanti e spero di incontrarne tante altre con cui confrontarmi e così portare a casa un bel bagaglio di esperienza.
Volete un Mini Dress del materiale più richiesto del momento? Non perdetevi e vestitevi di seduzione con il bellissimo vestitino in Latex BLK GP, realizzato in gomma naturale e tessuto a maglia elastica. E’ comodo da indossare grazie alla grande estensibilità del latex e vi regalerà un look sofisticato e difficile da dimenticare! Il lattice o latex è un’emulsione chimica che ad oggi viene utilizzata in molti settori dell’industria ed è sempre in crescita, conquistando il campo della medicina, della moda e tanti altri. Grazie alle diverse lavorazioni e a diverse combinazioni con altri materiali, è diventato il materiale più “in” nel campo della moda, utilizzato non solo nel mondo BDSM ma anche dagli stilisti di alta moda, realizzando vestitini, top, gonne e leggins.
Non essere timida, facci quache nome! Ringrazio i miei due costumisti Jan eneskey e Daniele Bortolato. Le mie ballerine e coreografe Noemi Gaggi e Giulia Gaiola. Mentre come gioielliere merita un ringraziamento sincero Aster Lab che é riuscito a realizzare in poco tempo le creazioni che avevo originariamente pianificato con Jorge D’Glamour che purtroppo non è riuscito per problemi di tempo ad accontentarmi, ma che é stato fondamentale con i sui preziosissimi consigli su cosa abbinare o cosa mettere. Ma sopratutto e sempre, ci tengo a ringraziare il nostro pubblico, il pubblico di tutte noi Drag Queen, che ci segue, ama e viene a supportare durante serate e concorsi, dimostrando sempre un vero e vivo affetto verso di noi e la nostra arte. Grazie Satine Saty e alla prossima!
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Intervista a
Kettlen Nunes
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Kettlen Nunes
3° classificata a Miss Barbie Europa TX 2018 Il tuo vestito rosa con fiore era davvero bello. Grazie! L’ho creato io con le mie mani! Penso di essere stata l’unica al concorso ad aver realizzato interamente il vestito di gala.
Oggi abbiamo incontrato la bellissima brasiliana Kettlen Nunes, 3° classificata al concorso di Miss Barbie Europa TX 2018. Complimenti per il podio a Miss Barbie Europa TX. Sei soddisfatta? Sono soddisfatta, anche se mi sono piazzata al terzo posto non importa: come dice un detto “è vittoria lo stesso” e per me è come aver vinto il primo posto. Ho ricevuto i complimenti delle ragazze, ne sono fiera e vado avanti! Che hobby hai nella vita? Mi piace ascoltare musica, andare al correre al parco, meditare e pensare alla vita: sono le cose più importanti per me. Ti è piaciuta l’esperienza al concorso Miss Barbie Europa TX? Si, è stata un’esperienza bellissima, e sono sicura che più avanti otterrò anche di più (sorride). Il mondo dei concorsi mi affascina: in passato ho vinto Miss Trans Piemonte, poi sono arrivata seconda a Miss Trans Italia e SudAmerica lo scorso anno. Oggi, questa ulteriore soddisfazione.
Sei stata bravissima. Prossimi progetti? I miei progetti? Imparare di più, ascoltare sempre i consigli delle mie care amiche e preparami sempre al meglio fisicamente e mentalmente per i concorsi. Nel frattempo, aspetto di partecipare a Miss Trans Europa, che si svolgerà a settembre a Cinecittà World, a Roma. E’ un concorso bellissimo, che attendo sempre con emzione. Kettlen, hai un sogno che vorresti realizzare? (gli occhi le brillano e sorride) Si, partecipare un giorno a Miss International Queen in Thailandia, il concorso di bellezza trans più famoso al mondo. Spero un giorno di arrivare lì, e farò del mio meglio rappresentare al meglio il Brasile e l’Italia: farò di tutto per vincere.
Una vera Miss che caratteristiche deve avere? Per me deve aver davvero un bel fisico, femminilità, un bel sorriso ed essere un po’ pazzarella sul palco. Una cosa che tengo molto a dire è che è importante che la giuria sia sempre onesta e sincera, così tutte le ragazze sono spronate a partecipare ai concorsi e a dare del loro meglio, perchè sanno che viene votata davvero la più meritevole, non l’”amica di”.
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Te lo auguriamo di cuore Kettlen Nunes. Un caro saluto! Un caro saluto e baci a voi che mi leggete, alla redazione di Piccole Magazine, alle ragazze che partecipano ai concorsi e a Gisela Gaucha, che ha organizzato questo concorso. Questi eventi sono vetrine importanti perchè noi trans possiamo mostrare un altro nostro modo di essere, i talenti, possiamo sfilare e dimostrare che siamo diverse dagli stereotipi che la gente pensa. Vorrei lanciare anche un messaggio a tutte le ragazze trans che magari vorrebbero partecipare ma non osano per timidezza: iscrivetevi; sono esperienze formative e divertenti e più persone partecipano meglio è, gli eventi saranno sempre più grandiosi e belli.
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Ecco a voi un abito incredibilmente sexy! E-Z Street è realizzato con parti in rete, elasticizzato e morbido sui fianchi quasi totalmente aperti con intaglio particolare. E’ perfetto per incontri romantici o come indumento intimo eccitante e sensuale, una lingerie sexy da non lasciarsi scappare se si vuole essere le più notate! L’abitino non vi sembra abbastanza? Completatelo con il boa in piume rosa di Ouch e con i bellissimi guanti in raso fucsia medi di Music Legs. Trovate tutto nel sexy shop Boutique “I Trasgressivi“.
Keylla Marques Miss Web a Miss Barbie Europa Tx 2018 57
Keylla Marques Miss Web a Miss Barbie Europa Tx 2018 me per sfilare al Miss Barbie Europa TX. E’ stato realizzato dalla bravissima stilista brasiliana Nicolly Shiva d’Anderson, che colgo occasione per ringraziare ancora una volta pubblicamente per il fantastico lavoro...purtroppo però non è bastato per vincere. Sei stata la più votata dal pubblico via whatsapp, vuol dire che sei entrata nel cuore di chi ti ha vista. Keylla, che progetti hai per il futuro? Io di solito non progetto nulla, preferisco vivere la vita giorno dopo giorno!
Abbiamo incontrato la stupenda Keylla Marques, vincitrice del premio Miss Web al concorso di Miss Barbie Europa Tx 2018. La miss è originaria di Fortaleza, in Brasile e attualmente risiede a Parma ed è una ragazza molto raffinata, elegante e simpatica. Ciao Keylla, complimenti per esserti aggiudicata il titolo di Miss Web. Sei contenta? Si, sono molto contenta. Naturalmente, speravo di aggiudicarmi anche il primo posto perchè mi ero preparata molto bene per il concorso di Miss Barbie Europa TX...ma mi sento vincitrice anche senza aver vinto quella fascia (sorride).
Salutaci con un tuo pensiero libero su quello che vuoi! Grazie a tutti coloro che hanno organizzato il concorso, permettendo a noi Miss di metterci in luce e a chi mi ha votata. Per me è stata una bella esperienza, al di là di come è andato il risultato. Un bacione!
Che hobby hai nella vita? Adoro fare shopping e curare la mia bellezza, mi piace presentarmi sempre al meglio, in ogni occasione. Ti è piaciuta l’esperienza al concorso? Come ti sei trovata con le altre Miss? Si, è stata una bellissima esperienza e mi sono trovata molto bene con tutte, lo rifarei cento volte!
Grazie Keylla Marques e a presto!
Che caratteristiche deve avere per te una vera Miss? Oltre la bellezza, è importante essere se stesse e vivere la moda in modo divertente! Avevi un vestito dorato davvero scenografico, l’hai creato tu o è di uno stilista? Quel vestito è stato creato apposta per 58
Sarah Avolio
“mi sento una Moana Pozzi in tempi moderni� 59
Sarah Avolio
“mi sento una Moana Pozzi in tempi moderni” Descrivere Sarah Avolio non è facile. Bellissima ex transgender, oggi donna, di Napoli, ora a Milano, è una ex parrucchiera e da anni è lanciata nel mondo dello spettacolo dove lavora come modella, attrice, ballerina di striptease e performer di spettacoli fetish ed erotici. Sicuramente, è un’artista poliedrica, una persona di spiccata sensibilità e grande cultura. Una Donna con la “D” maiuscola: conosciamola meglio. Ciao Sarah, raccontaci un po’ di te... Mi chiamo Sarah Avolio, ho 36 anni e sono un’attrice, showgirl, modella glamour. Ho fatto lavori presso stilisti e servizi fotografici e lavoro nell’ambiente dell’eros fetish&glamour. Sono di origine napoletana, nata sotto il segno del cancro. Fai davvero un sacco di cose! Rispecchio le caratteristiche del mio segno zodiacale: ho un carattere molto variabile ma ritengo di essere anche molto simpatica, socievole ed estroversa. Nello stesso tempo sono una maschera di timidezza. Mi piace affrontare nuove situazioni lavorative e soprattutto mettermi in gioco. Ho fatto anche delle comparse su set cinematografici e tv ed ho sfilato per vari stilisti emergenti e grandi nomi della moda. Nella vita privata, invece, che interessi hai? Amo molto gli animali, sono un’attivista del movimento LGBTQIA, mi piace vivermi la mia famiglia, fare shopping agli outlet e passare del tempo con le amiche. Amo poco la mondanità ma mi piace molto viaggiare. Sono un appassionata di fitness e, soprattutto, dedico il mio tempo libero ai miei due chihuahua che sono parte della mia vita, la mia salvezza. Si sente che li ami molto. Si. Sono un maschio e una femmina, il maschio è stato quello più desiderato, an-
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che se ora ne sto pagando le cosneguenze perchè è quello più capriccioso (ride). La femmina invece mi è stata regalata ed è quella più affezionata a me. Per me sono tutto, con loro ho imparato ad avere più responsabilità e rinunce ma credo mi abbiano fatto crescere molto di più di quanto faccia la vita stessa. Sarah, tu sei una famosa sexy star. Ti va di parlarci degli spettacoli che fai? Come dicevo, mi occupo di spettacoli fetish erotici e anche di striptease: lavoro im molti locali italiani dell’ambiente dell’eros, club privè e fiere erotiche, sempre con passione e entusiasmo. Sotto i riflettori sono a mio agio ma mi sento molto più me stessa a riflettori spenti. Ho notato però che molte ragazze si sentono accettate e considerate maggiormente quando i riflettori sono accesi. Hai fatto qualche studio specifico prima di entrare nel mondo dello spettacolo? Sì, ho fatto la scuola professionale per fotografia e Arte design a Napoli, più vari corsi di recitazione e portamento. L’ispirazione per le tue esibizioni dove la trovi? Soprattutto nel mio carattere e nella mia fantasia, sono anche molto appassionata nel visionare video, riviste di moda e il web per trarre spunti e poi creare qualcosa di mio personalizzato. C’è qualche artista che ammiri particolarmente? Non una in particolare, ma più artisti mi hanno dato input e ispirazioni. Molti hanno personaggi famosi e comuni come icone; io sono stata un’ammiratrice della nota pornostar Moana Pozzi, che trovo mi rispecchi in diversi punti della sua vita.
Parliamo un momento del tuo percorso di transizione se ti va. Non è stata facile, per nessuno credo lo sia. Io vengo da Napoli ed essere accettata dai miei genitori, con una mentalità del sud, è stato davvero difficile. Dicevano che ero “malata di mente” e che facevo le cose contro la religione e controcorrente: in un batter d’occhio, da essere la perla della famiglia, primogenita con un’ottima educazione, sono stata catapultata nel “quadro nero”. Per un po’ mi sono sentita persa e questo mi ha portata a fare svariati errori, anche una volta uscita di casa.
Moana era un personaggio controverso, un delicato fiore che era riuscito ad emergere in un ambiente che non fa sconti a nessuno. In che cosa senti di somigliarle? Mi sento simile a lei nella vita, è un personaggio su cui mi sono informata, avendo la fortuna di lavorare nell’ambiente dell’hard, ho parlato con chi la conosceva realmente. Ho lavorato con Schicchi agli ultimi Mi-Sex in cui ha presenziato e me ne ha parlato divinamente. Moana Pozzi ha fatto non solo porno, ma anche politica, cinema, pubblicità ed io mi sento orgogliosa di essere una sua collega, una sua “quasi imitazione” in tempi moderni (sorride).
Come è andata esattamente? Sono andata via che avevo 17-18 anni, i litigi in casa erano pesanti, specie quelli con mio padre, che a modo suo mi voleva proteggere ma non faceva che allontanarmi, perchè viveva tutto in una visione diversa dalla mia. Iniziai a fare la terapia ormonale, recuperavo i farmaci al mercato nero ma ebbi problemi di salute, perchè comunque erano medicinali con effetti collaterali. In quel periodo vivevo a Roma e decisi di affidarmi ai medici specialisti del SAIFIP dell’ospedale San Camillo, bravissimi.
Tu hai mai subito discriminazioni per il lavoro che fai? Conosco diverse pornostar famose ed ho capito che certi lavori, se ce la si sente di farli, si devono fare senza rimorsi, a testa alta e con il petto bello pieno, per aprire bene le spalle. La gente è sempre molto brava a condannare e criticare, ma per lo più non è neanche in grado di combattere per se stessa. La comunità Lgbtqia è coesa, invece.
Purtroppo anni fa non c’erano tutte le informazioni che ci sono oggi sui Centri a cui rivolgersi. Esatto, io non avevo un mio portatile e andavo negli internet point per fare ricerche sulla mia condizione. Per fortuna oggi i centri riconosciuti ci sono in quasi tutte le città ed è più facile essere seguite da medici specialisti e conoscere persone che hanno già vissuto la transizione.
A questo proposito, recentemente si sono svolti in tutta Italia i Pride, che cosa ne pensi? Penso che l’Italia, politicamente, stia crollando e che sono tutti bravi a lamentarsi, ma quando si tratta di manifestare, la gente dov’è? E’ la stessa gente che si lamenta dei Pride, dicendo che sono affollati di esibizionisti. Ma queste persone non sanno minimamente cosa significa manifestare per i propri diritti. I Pride si stanno divulgando in tutta Italia, ma proprio per far capire che siamo ovunque come persone: non abbiamo bisogno di nasconderci, non serve a nulla. Chi si deve nascondere sono altri: chi stupra, chi maltratta i bambini e gli animali, chi fa del male agli altri.
Dopo il periodo a Roma, sei andata a Milano, giusto? Si, mi sono trasferita in questa splendida città, dove ho cambiato vita e risiedo tutt’ora, grazie alla mia determinazione e alle rinunce che ho fatto. Sono 8 anni che ho fatto l’operazione di cambio 61
sesso e sono orgogliosa di quello che ho ottenuto. Non nascondo di aver fatto, per un periodo, anche “la vita” ma ora non la farei più. Ma non me ne vergogno e mi è servito ai tempi per potermi comprare quel paio di scarpe in più, o certe spese mediche costose.
mi guardano. Io cerco di essere poco appariscente ma sono comunque alta e ho un fisico che si nota, e vedo il desiderio negli occhi altrui: quindi, un po’ ci gioco un po’ con questa ambiguità di desiderio da parte degli uomini (sorride).
Ti sei riavvicinata alla tua famiglia, nel tempo? Si, anche se farlo nelle mie nuove vesti da donna è stato traumatico. Papà, ancora oggi fa un po’ fatica ma sembra che tutti vivano più sereni la cosa, accettano il mio lavoro e papà spera sempre che io possa integrarmi maggiormente nella società, che è anche la mia speranza.
Parlando di uomini, l’amore come va? Io mi sono innamorata fin troppo! Porto con orgoglio le cicatrici di ogni relazione che ho avuto. Con orgolio, perche so amare e le cicatrici esistono e fanno si che la donna che sono oggi esista anche grazie a quei rapporti. In ogni relazione ci ho creduto e mi ha fatto crescere, anche se poi è finita male. Sono cresciuta come persona e come donna. Per me donna non vuol dire “rifarsi le tette”, per me significa pensare, e certe volte soffrire, da donna.
Tu come vivi la tua notorietà, ti senti “famosa”? Famosa io? Ma no, preferisco essere “miss anonima” (ride). Credo che la popolarità oggi non porta da nessuna parte: nemmeno a uno stare bene economico. Molti lavori li ho rifiutati proprio perchè ci sono troppi compressi, che non accetto. Io scelgo di lavorare se chi mi contatta vuole la mia immagine e perchè sono brava nel mio mesteriere, altro non mi interessa. Altrimenti avrei continuato a fare il lavoro di cui ho parlato prima ed io rispetto chi lo fa: conosco DONNE che per mandare avanti famiglie e far studiare i figli lo fanno e hanno tutta la mia stima.
Hai qualche sogno da realizzare? Di sogni ne ho realizzati già abbastanza. Naturalmente, ce ne sarebbero altri da concretizzare ma se li racconto..non è più un sogno (sorride). Te la senti di fare un bilancio della tua vita ad oggi? Sei serena? Sono serena. Faccio del mio meglio per cercare di aver di più per vivere dignitosamente e per fare del bene alle persone a cui tengo, in primis le mie nipotine. Mi piace aiutare chi è in difficoltà: dalle amiche, ai mendicanti, ai canili. Vedere gli altri felici, grazie al mio piccolo contributo, mi rende felice, forse perchè cerco di fare quello che avrei voluto facessero con me, sarebbe bastato ben poco, e invece non è successo.
Sarah, nella tua esperienza professionale avrai assistito o vissuto diversi episodi curiosi. Durante i miei spettacoli e set di lavoro non è mai capitato nulla di bizzarro: è più nel mio quotidiano, in luoghi comuni in cui vado, come il supermercato per esempio, che a volte capita di vivere situazioni nuove e ambigue, in senso buono. In realtà, mi scandalizza a volte, ma ci rido sopra con tanto di “scompiscio”, quando vado al supermercato e vedo le persone tutte “fighettine” che
Grazie Sarah Avolio e in bocca al lupo per la tua carriera e per tutto! A presto! 62
Miss Trans Italia sez. SudAmerica 2012
Lolita Barbie
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Lolita Barbie
Miss Trans Italia sez. SudAmerica 2012 senso buono, che si crea durante il concorso. L’adrenalina è galvanizzante e tutto è finalizzato a dare il meglio, fino alla vittoria della migliore.
Proseguono le interviste del Piccole Magazine alle Miss che negli anni scorsi si sono aggiudicati la fascia di reginetta al concorso di Miss Trans Italia e SudAmerica, che per l’edizione 2018 si svolgerà a Viareggio, in provincia di Lucca. Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con la favolosa brasiliana Lolita Barbie, che si è aggiudicata il titolo per la sezione SudAmerica nel 2012.
Cosa ti piace di meno quando partecipi ad un concorso? L’invidia. Che consigli daresti alle aspiranti prossime Miss? Alle prossime concorrenti che parteciperanno a Miss Trans Italia e SudAmerica dico che è importante che siano eleganti, simpatiche e raffinate. E soprattutto belle, quindi, prendetevi cura di voi stesse in tutto e per tutto! E che vinca la migliore!
Ciao Lolita, qualche anno fa sei stata eletta Miss Trans Italia per la sezione SudAmerica, che ricordi hai di quella esperienza? Ricordi bellissimi: partecipare e vincere quel concorso mi ha fatto diventare più forte: sono entrata che ero un gattino e ne sono uscita da leonessa. Come deve essere una vera Miss secondo te? Senza dubbio elegante e con un bel portamento, perchè, come si dice: “la classe non è acqua”. Cosa fai per tenerti in forma? Semplice: non mangio cibo spazzatura! Cosa influenza e colpisce maggiormente la giuria di un concorso? Al di là della bellezza, sicuramente la classe e la simpatia dimostrata. Cosa ti piace di più quando partecipi ad un concorso? Sono una persona a cui piacciono le sfide: quindi amo le piccole dispute, la “guerra”, ovviamente parlando in 64
Sharllote Kawask
vincitrice di Miss Barbie Europa TX 2018 65
Sharllote Kawask
vincitrice di Miss Barbie Europa TX 2018 La splendida Sharllote Kawask si è aggiudicata il titolo di Miss Barbie Europa Tx 2018, il concorso che si è svolto il 7 e 8 luglio scorso nella bellissima cornice dell’isola di Ponza e alla discoteca Alibi a Roma. L’evento, è stato organizzato magistralmente da Gisela Gaucha e presentato con brio e dalla bravissima Maruska Starr. La Miss Sharllote, è brasiliana di Aracaju-Sergipe, nella vita fa la make up artist e abita a Frosinone.
liana Regina Ravache: crea abiti meravigliosi da 18 anni e mi sono affidata a lei con fiducia. Che cosa ti piace fare nel tempo libero? Oltre a tenermi in forma e curare la mia bellezza, mi piace tantissimo viaggiare, la prossima città in che vorrei visitare è New York, sarebbe proprio un sogno che si realizza...e vorrei visitare anche Tenerife! Poi, mi piace ascoltare musica italiana, i miei artisti preferiti sono Laura Pausini, Eros Ramazzotti e il tenore Andrea Bocelli.
Congratulazioni per la tua vittoria a Miss Barbie Europa TX. Te lo aspettavi? Grazie. Posso dire la verità? Si, me lo aspettavo perchè ero la più preparata! Ringrazio Dio per avermi dato l’opportunità di conquistare questo titolo. Mi da la carica per preparami al meglio anche per i prossimi concorsi a cui parteciperò, dove avrò occasione di mostrare ancora una volta la mia bellezza.
Un’ ultima domanda: la tua vita sentimentale come va? Benissimo! Il mio progetto futuro è quello di sposare il mio fidanzato Marco, spero che succeda presto! Grazie Sharllote Kawask e a presto!
Era da molte settimane che ti stavi preparando? Da molto di più! Ho fatto un intervento grossissimo di femminizzazione e anche il vestito di gala con cui ho sfilato era pronto da un anno. Comunque, la bellezza è negli occhi di chi guarda, questo è il mio motto! Che caratteristiche deve avere una Miss per essere considerata tale? A mio parere, deve possedere un’eleganza innata e naturale ed essere simpatica. L’abito con cui hai sfilato era davvero d’impatto. Chi l’ha realizzato? L’ha creato la bravissima stilista brasi66
Peccatrici Produzioni: l’hard amatoriale per tutti!
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Peccatrici Produzioni: l’hard amatoriale per tutti!
Come vengono reclutati gli attori dei vostri film? Le pornostars già attive vengono in genere contattate da noi. Per trovare nuovi volti, invece, spargiamo la voce e tramite il passaparola di qualche fotografo o di qualche gestore di privé. Grazie anche a loro riusciamo a trovare sempre qualche esibizionista che vuole provare quest’esperienza (sorride).
Negli ultimi anni, la presenza di siti internet con contenuti hard gratuiti o quasi (Youporn e Pornhub su tutti) ha fatto declinare velocemente la vendita dei dvd a luci rosse e l’industria del porno patinato è entrata in crisi. Stessa cosa non si può dire delle produzioni di film hard amatoriali, che negli ultimi anni hanno visto, anche in Italia, una crescita vertigionosa, surclassando le produzioni tradizionali Per capire meglio alcune dinamiche di questo settore in espansione, abbiamo intervistato Michelle, titolare, insieme al suo socio e compagno Max, della Peccatrici Produzioni, casa di produzione di hard amatoriale che ha sede nella godereccia regione della Toscana.
E per quanto riguarda gli attori maschi? Per gli attori maschi abbiamo la nostra email ufficiale, dove chi si vuol cimentare in una prestazione può contattarci allegando qualche foto. Non garantiamo la risposta a tutti ma solo a chi dimostra di essere veramente motivato a entrare in questo mondo.
Buongiorno Michelle. Peccatrici Produzioni dove e quando è stata fondata? Buongiorno a voi. Peccatrici Produzioni nasce a luglio 2015 nel cuore della Toscana; in questa zona vivono i suoi fondatori, ovvero io e il mio socio Max.
A che target di pubblico si rivolge principalmente Peccatrici Produzioni? Ovviamente, data la natura dei nostri prodotti, il nostro pubblico è rigorosamente “over18” e under...non c’è un’età precisa, si può seguire il porno anche a 99 anni e oltre! (sorride)
Da dove è nata l’idea di fondare una casa di produzione hard tutta vostra? Io e il mio socio Max ci siamo conosciuti a inizio 2015 sul set di un film di un’altra produzione amatoriale. Lui, essendo disoccupato e avendo del talento, aveva già pensato di creare una produzione tutta sua, per unire al divertimento anche un guadagno. Pure io ero disoccupata, quindi mi sono detta immediatamente disponibile a offrirgli la mia collaborazione. Inoltre, il mio compagno, lavorando nel settore musicale e fotografico aveva già gran parte dell’attrezzatura e sapeva fare le riprese; così ha insegnato pure a me e siamo partiti: il compito mio è quello di fare le riprese e montare video, trailers e organizzare i set fotografici; il mio socio invece è l’attore di punta di tutta la produzione.
In che cosa vi differenziate rispetto alle altre produzioni porno amatoriali? Qual è il vostro punto di forza? Il nostro punto di forza sono le scene in esterno; abbiamo cominciato girando così anche per differenziarci dalle altre produzioni e poi, anche se abbiamo girato scene standard, ne abbiamo fatto il nostro punto di forza. Inoltre, non facciamo scene “gang” (di gruppo): i nostri girati sono sempre composti da uomo e donna; in casi sporadici abbiamo fatto con 2 donne e un uomo o con 2 uomini o una donna o anche due coppie, ma non più di questo. Come mai questa scelta inusuale? Perché io, come regista, amo dar risalto ai particolari e ai primi piani hard, che con una scena troppo affollata si perderebbero. 68
Secondo Lei, a che cosa è dovuto il grande successo del porno amatariole negli utlimi anni? Secondo me oggi le persone si sono stancate del porno patinato e della pornostar inarrivabile. Oggi, con l’avvento di internet, le chat e i siti di incontri, il sesso è a portata di click, e non solo in un film ma in una potenziale realtà. Perciò, anche nei film, il pubblico ricerca prevalentemente la vicina della porta accanto, la classica massaia appesantita dall’età e dalle gravidanze, che quando il marito esce ne approfitta per divertirsi con l’idraulico o il tenico. Per questo motivo oggi non è importante come una volta l’spetto fisico per fare porno: lo possono fare veramente tutti, basta solo aver voglia di divertirsi e non aver paura a mettersi in mostra, ovviamente.
Siete amanti dei massaggi sensuali? “I Trasgressivi” hanno ciò che fa al caso vostro. Disponibili online nella fornitissima categoria “Benessere“, vi presentiamo la meravigliosa candela Plaisirs Secrets, che si trasforma in olio da massaggio caldo. La sua particolarità è una composizione naturale, un gusto goloso ideale per i baci sulla pelle. Come funziona? Accendete la candela, attendete 5 minuti, estinguete la fiamma, versate la cera sciolta nel palmo della mano e iniziate il massaggio: il partner andrà letteralmente in estasi! Continuate il vostro momento realx regalando alla vostra Lei il Profumo Afrodisiaco Taboo Frivole con Feromoni di Ruf, basato su una fragranza di fiori dove governa il sandalo e lo ylang ylang, per un’attrazione irresistibile. E per finire in bellezza, concludete l’incontro con Body Painting Dark Chocolate Poeme – Bijoux Indiscrets, trasformando il corpo del partner in una tela su cui scrivere dolci parole d’amore. Divertitevi con tutti e cinque sensi!
E’ mai successo che qualche attore che ha girato con voi abbia poi intrapreso la carriera “ufficiale” di pornostar? Finora con noi non è successo ma non escludiamo che possa avvenire in futuro. Infine, chi vuole vedere e/o partecipare alle vostre produzioni come vi può contattare? Può farlo alla nostra email ufficiale peccatriciproduzioni@gmail.com allegando foto preferibilmente in intimo, e spiegando la motivazione. Per motivi logistici accettiamo solo persone domiciliate in toscana o regioni limitrofe. Grazie a Michelle di Peccatrici Produzioni per il tempo che ci ha dedicato e buon lavoro!
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Intervista alla stilista
Morgana Horrara 70
Intervista alla stilista
Morgana Horrara C’è qualche personaggio del mondo dello spettacolo a cui ti ispiri? Certo: ammiro tantissimo le cantanti Madonna e Cher: sono due icone della musica mondiale, che sfoggiano sempre abiti stupendi e scenografici, perfetti in ogni dettaglio. Il mio sogno sarebbe creare per loro un abito che porta il mio nome.
Proseguono le interviste del Piccole Magazine alle stiliste di moda più conosciute nell’ambito dei concorsi di Miss e dello spettacolo. Oggi vi presentiamo Morgana Horrara, brasiliana residente da anni a Roma. Buongiorno Morgana, dove è nata la tua passione di creare vestiti? Buongiorno a voi. Sono sempre stata attratta dal mondo della moda e dai vestiti glamour. Ho iniziato a lavorare con le drag queen e anche come decoratrice alle feste e, da tre anni, ho iniziato a realizzare abiti.
Morgana, cosa ti piacerebbe fare in futuro? Mi piacerebbe aprire un atelier di moda, un posto raffinato ed elegante da dove tutte le clienti escono poi ancora più belle e contente.
Hai frequentato dei corsi specifici? Si, ho frequentato corsi di sartoria qui a Roma.
Grazie Morgana Horrara. Ultima domanda, dove si possono acquistare le tue creazioni? Contattatemi sulla mia pagina facebook: Morgam Romana Romana: insieme, realizzeremo l’abito che desiderate! Pace e amore a tutti!
A che genere di clientela ti rivolgi? Mi rivolgo a tutte le persone che vogliono sentirsi al centro della scena e bellissime: vesto drag queens, transessuali e donne, tutte con soddisfazione. Spesso i miei abiti sono richiesti anche dalle Miss per sfilare ai concorsi più importanti in Italia e all’estero. Si sa che gli abiti indossati ai concorsi sono importantissimi. Si, perchè fanno risaltare le Miss al meglio e catturano l’attenzione del pubblico e della giuria. Per questo le Miss investono molto sugli abiti di scena, sanno che possono aggiungere quel tocco in più decisivo per la vittoria. 71
Intervista alla stilista
Flavia Galvao
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Intervista alla stilista
Flavia Galvao A questo proposito, le tue clienti chi sono? Principalmente le transessuali ma anche le donne! I miei abiti vestono bene chiunque, esaltano la femminilità di chi li indossa. Vesto tantissimo le Miss per i concorsi. Per esempio, lo scorso week end, un mio abito da gran sera è stato indossato dalla bellissima Miss Chrystal Medeiros al concorso di Miss Barbie Europa Tx 2018.
Vi presentiamo la stilista brasiliana Flavia Galvao: originaria di Juiz de Fora, attualmente risiede nella splendida città di Pisa, in Toscana e crea abiti scenografici e di classe. L’ultima sua creazione si è potuta ammirare al concorso di Miss Barbie Europa Tx 2018, svoltosi nella splendida cornice dell’isola di Ponza lo scorso week end. Buongiorno Flavia, raccontaci di te. Ciao a tutti, sono Flavia Galvao, una sarta emergente che cerca sempre di fare il meglio. Sono brasiliana di nascita ma abito in Italia da diversi anni ed ho la doppia cittadinanza. Questo grazie al mio bisnonno, beato sia, che era della Campania, vicino Salerno.
Un personaggio famoso che ti piacerebbe vestire? Vladimir Luxuria, senza dubbio! Dove si possono acquistare le tue creazioni? Potete contattarmi al 380 3849510 e spiegarmi cosa desiderate: io realizzerò l’abito dei vostri sogni!
Flavia, da dove è nata l’idea di creare vestiti? L’idea è arrivata quando ho iniziato ad avere problemi con la mia sarta, che non mi soddisfaceva più. Ho sempre pensato così: se voglio una cosa fatta bene, la faccio da me! E così è cominiciata la mia camminata verso la bellezza femminile!
Infine, che progetti hai per il futuro? Mi piacerebbe aprire un mio Atelier di moda, nel quale produrre i miei abiti ed accogliere le clienti. Spero di realizzare presto questo sogno!
Sei autodidatta o hai frequentato dei corsi specifici? Ho frequentato un corso base di moda, per imparare i fondamentali, ovviamente. Ma, a parte quello, è tutto dentro la mia testa, ho un talento naturale. Mi piace vedere il risultato e capire subito dove devo migliorare; per fortuna imparo in fretta.
Grazie Flavia Galvao, ti auguriamo di riuscire a realizzare questo tuo progetto presto!
C’è qualche stilista di alta moda da cui prendi ispirazione? Si, il grandissimo stilista francese Thierry Mugler, un autentico visionario. Le sue creazioni sono per donne conquistatrici, dive eccentriche e glamour e io voglio altrettanto per le mie clienti. 73
Nadia Grey
Una bellissima guerriera 74
Nadia Grey
una bellissima guerriera Nadia Grey è una combattente. Affascinante, sensuale e dotata di grande carisma e cultura, è una persona forte che ha sempre avuto ben chiaro cosa voleva dalla vita e come ottenerlo. Originaria di Potenza, è una escort trans molto famosa e richiesta: l’abbiamo intervistata per voi.
rano gli sportelli di ascolto per chi aveva difficoltà e voleva fare “coming out” e chiedere una mano o confrontarsi con chi aveva già fatto questo percorso. Tutto quello che volevo io era non chiudermi in un corpo maschile che sentivo non rispecchiarmi; avevo la necessità di vestirmi da donna. Però, abitando in una città del sud,inizialmente mi travestitvo e truccavo fuori casa, per non farmi vedere dai miei genitori.
Buongiorno Nadia, i nostri lettori sono curiosi di conoscerti meglio. Buongiorno a voi. Sono una transessuale non operata, ma grazie alla leggere Cirinnà e alla Cassazione ho avuto la possibilità di poter cambiare il mio nome anagrafico sui documenti. In arte, mi chiamo Nadia Grey e faccio la escort da diversi anni.
Non deve essere stato facile. Immaginate la mentalità ristretta del sud...la gente andava a riferire ai miei genitori quello che facevo; ai tempi le persone proprio non capivano. Poi, nel tempo, ho capito che sia i familiari che la gente vanno “educati” a capire quella che per loro è “diversità”.
Nel tempo libero invece cosa ti piace fare? Fin da piccola, la mia passione sono i fiori, le piante e gli animali: a casa ho 4 cani (sorride). Sei mesi fa invece ho scoperto di amare il teatro. Ho conosciuto una compagnia teatrale di Salerno, “Scena Teatro”, e sono diventata assistente alla produzione.
Ragionamento a cui sei arrivata con l’esperienza. Si, io appena maggiorenne sono andata via di casa, dovevo volare via e farmi la mia vita, crescere in tutto, sia psicologicamente sia fisicamente. Ho dovuto maturare l’esperienza di occuparmi di me stessa, fare la “formichina” e mettere da parte qualcosa con i risparmi, pur facendo “la vita”.
Interessante! Ti diletti anche nella recitazione? Si. A novembe debutterò con loro, con lo spettacolo intitolato “Femmine Stracciate”, che racconta la vita di noi transessuali dal punto di vista un po’ inedito delle trans “anziane”. Si racconta la vita di chi non lavora più sulla strada e sogna sempre di viaggiare o si perde nei ricordi di quando era giovane e faceva la vita da star. E’ un’opera intensa ed è stato emozionante interpretare un ruolo così.
E qui possiamo parlare del tuo lavoro di escort. Ho iniziato a fare questo lavoro per necessità economica, dovevo mantenermi e pagare anche le cure per la mia trasformazione, che sono piuttosto costose. Quando ho iniziato a fare le cure ormonali, ricordo che il mio corpo è cambiato, si è addolcito, diventando femminile. Quando ha smesso di crescere la barba è stato un grande traguardo per me, così come l’operazione al seno.
A proposito di questo, ti va di condividere con noi come hai vissuto il tuo percorso di transizione? Certo. Sapete, qualche anno fa non c’e-
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Nadia, un pregio e un difetto del tuo lavoro? Un pregio è che mi ha fatto star bene dal punto di vista economico, i desideri e gli sfizi me li sono tolta tutti: essere bella, curata, avere una bella casa, una bella macchina. Il difetto è che a volte è un po’ stancante mentalmente.
e determinata. Si, sono una vera guerriera, nella vita ho sempre dato coraggio agli altri, senza abbattermi mai, neanche nelle difficoltà più gravi. Quando voglio una risposta, mi guardo allo specchio e mi consiglio da sola, gli obiettivi che mi sono prefissata li ho raggiunti tutti.
In che senso? A volte mi sento molto psicoterapeuta (ride). Le persone mi raccontano le loro insicurezze e le incertezze nel rapporto di coppia o matrimoniale. Una cosa che ho notato, è che tanti mariti si lamentano che appena sposate, le mogli ono diverse, poi, nel tempo, si allontanano spesso a causa dei figli, che assorbono tutto il tempo. In quei momenti, faccio un po’ da crocerossina, ma fa parte anche questo del mio lavoro (sorride).
Non hai neanche un sogno nel cassetto che vorresti realizzare? Vorrei cambiare vita, prima o poi. Magari trovare una persona che mi dice di smettere di fare questo lavoro: ecco, allora potrei credere di nuovo nell’amore. Per intanto, tengo molto alle amicizie, ho scoperto di avere degli amici veri, mi riferisco anche a quelli della compagnia teatrale di Salerno, che non mi giudicano e che mi accettano per quello che sono e che faccio e ne sono felice. Da qui a qualche anno, come ti vedi? Mi piacerebbe invecchiare nella mia città o in un paesino vicino. Adoro i paesini della Basilicata: vorrei essere una nonnina che porta dei grandi cappelli, con tutte le persone che si ricordano di me e che narrano di come, una volta, facessi la escort, e di come sono ancora bella e simpatica, sempre con un sorriso da donare alle persone.
E la tua vita sentimentale come va? Io non ho una vita sentimentale stabile, ho sempre avuto rapporti molto passionali ma senza sentimento. Ho amato solo una volta nella vita ed ho sofferto moltissimo; avevo 19 anni ed era il mio primo amore, che ho rivisto un paio di anni fa. Siamo curiosi, cosa hai provato? Finalmente sono riuscita a dirgli la verità: gli ho detto che è stato l’unico uomo che io abbia mai amato e di ritenersi fortunato per questo. Lui è arrossito e mi ha ringraziata per le belle parole, ma ormai abbiamo due vite completamente diverse. La cosa bella, che ho capito crescendo, è che lui, ai tempi, ha amato la Nadia che era dentro di me e che ancora non era sbocciata: amava il ragazzino gay che ero, perchè la Nadia di oggi, allora esteticamente non esisteva. Quando mi disse d’amarmi da lì per me cambiarono molte cose. Sono maturata grazie a lui e ho capito che la vita non deve essere per forza sregolata.
Grazie Nadia Grey, ti auguriamo il meglio per tutto. A presto!
E’ una cosa davvero molto bella. Si vede che sei una persona sensibile 76
Mery Ferrari Art director di Miss Trans Italia e SudAmerica
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Intervista a Mery Ferrari
art director di Miss Trans Italia e SudAmerica Parliamo un attimo dei premi in palio. Ci sarà un premio in denaro per le prime tre classificate. Per la prima volta, verrà premiato anche il miglior abito e lo stilista che lo ha realizzato. Verrà anche assegnata la fascia di Miss Trans Web e altri. Poi, le miss di questa edizione saranno ospiti in Calabria ad una sfilata di bellezza per promuovere il pride che ci sarà in primavera.
L’edizione 2018 di Miss Trans Italia e Sudamerica, organizzata da Regina Satariano e che si svolgerà sabato 8 settembre al Maki Maki a Viareggio, quest’anno si annuncia rivoluzionato. A parlarcene è la direttrice artistica Mery Ferrari, già organizzatrice di Miss Trans Marche. Buongiorno Mery Ferrari, quest’anno sei la direttrice artistica di Miss Trans Italia e Sudamerica. Che novità apporterai al concorso? Buongiorno! Premetto che tengo tantissimo a questo concorso e la grande novità di questa 26° edizione è il cambiamento del format. Le miss concorrenti italiane che parteciperanno sfileranno con una fascia con i colori dell’Italia e le concorrenti sudamericane sfileranno invece con la fascia con i colori del Brasile. Inoltre, ho pensato di far affiancare nella presentazione a Regina, una miss del passato italiana e una brasiliana.
Sono davvero moltissime le novità che state mettendo a punto! Si e io sono molto felice di essere l’art-director, quest’anno mi sembrava l’anno giusto per partecipare, vista l’evoluzione che vede Miss Trans Italia e Sudamerica con questo nuovo format, modernizzato per essere ancora più credibile agli occhi di tutti, miss in primis. Le miss devono tornare a credere in questo bel sogno. Mery Ferrari, hai altri progetti per il futuro? Ora sono focalizzata su Miss Trans Italia e SudAmerica e la prima settimana di settembre mi trasferirò a Viareggio per definire tutte le cose al meglio e regalare a tutti questa innovazione. Inoltre, la regione Calabria mi ha chaimato per organizzare il Pride e voglio realizzarlo come quello a cui avevo partecipato in Liguria con Regina e Alba Parietti: elegante, raffinato e sobrio. Diciamo che si stanno già muovendo molte cose ma io giro sempre con i piedi di piombo.
Venerdì 7 ci sarà dunque una specie di antemprima della finale nazionale? Si, venerdì le ragazze iscritte faranno una passarella lungo la Versilia, da Viareggio a Forte dei Marmi a Cà Maiore, vestite in pantaloncini e top. Il tutto sotto forma di reality, ripreso dalle telecamere di Piccole Magazine Tv. Sempre il 7, ci sarà una cena con gli ospiti d’onore e 10 miss del passato, la créme delle edizioni precedenti. Le miss 2018 in gara le vedrete solo sabato 8. Della finalissima di sabato 8 ci puoi già svelare qualcosa? Il vero spettacolo lo daranno le Miss in gara: per ognuna di loro ho ideato una determinata cosa per metterle in luce e anche valorizzare l’abito che indosseranno. Posso garantire che ci saranno momenti che lasceranno senza fiato il pubblico. Miss Trans Italia e Sudamerica è eleganza, classe e glamour.
Grazie Mery Ferrari. Lasciaci con un tuo pensiero libero. Sono una persona sincera, schietta, diretta e caparbia; preferisco dire una brutta verità che una bella bugia. Per questo concorso ci sto mettendo il cuore, quindi, con Regina e tutte le Miss, vi aspettiamo l’8 settembre a Viareggio, non mancate! 78
Mary De France A tu per tu con la stilista di abiti glamour 79
Mary De France, stilista di abiti glamour
Abbiamo incontrato Mary De France, stilista di moda brasiliana che realizza spettacolari abiti che sfilano nei più importanti concorsi di Miss e a teatro e ci siamo fatti raccontare da lei qualcosa di più del suo lavoro.
sexy ed elegante. Poi mi ispiro anche alle modelle di haute couture (alta moda). A che genere di clientela ti rivolgi? I tuoi abiti stupendi sfilano in diversi concorsi di Miss... Le mie clienti principali sono le Drag Queen e gli attori degli spettacoli teatrali. Mi piace diversificare il più possibile. Ma amo le sfide e infatti i miei vestiti si possono ammirare anche in diversi concorsi importanti italiani. L’ultimo abito che ho realizzato sarà indossato dalla favolosa organizzatrice Gisela Gaucha, a Miss Barbie Europa Tx 2018.
Buongiorno Mary,presentati ai nostri lettori. Buongiorno. Ho 32 anni e sono brasiliana di Manaus (Amazzonia) e abito in Italia dal 2003. Da sempre ho avuto la passione di creare vestiti., pensa che li ho fatti anche per alcune Barbie quando ero piccola! (ride) Da dove è nata l’idea di creare vestiti? Ho una vita sociale piuttosto intensa e partecipando a tante feste non ero mai soddisfatta dei vestiti che compravo. Ho sempre desiderato indossare qualcosa che evidenziasse e valorizzasse la mia figura al meglio. Quindi, ho iniziato a realizzare da sola gli abiti e da quel momento, alcune amiche, vedendo i vestiti e i corpetti che creavo, mi chiesero di farne anche per loro. In questo modo, grazie ai vestiti che ho fatto per loro, ho avuto visiblità e anche un poco di pubblicità!
Dove si possono acquistare le tue creazioni? Si possono acquistare nel mio atelier a Viterbo, ho un piccolo laboratorio a casa dove realizzo i capi su misura; sono tutti pezzi unici e ricevo previo appuntamento. Vi aspetto!
Sei autodidatta o hai frequentato dei corsi specifici? Sono totalmente autodidatta, ho imparato con una mia cara amica quando ero in Brasile e guardando canali e siti web di moda. Non è stato facile ma provando, sbagliando e imparando dagli errori, sono arrivata a creare vestiti in modo preciso e corretto. Con molto successo! Mary, hai qualche personaggio del mondo dello spettacolo a cui ti ispiri? Si, la showgirl Valeria Marini, che ha curve sinuose ed è allo stesso tempo 80
Simona Sventura
Una drag alla conquista della TV! 81
Simona Sventura
una drag alla conquista della TV! Da allora è stata tutta un’ascesa. Nel 2006 hai fondato anche una tua compagnia di spettacolo, la “Queen Sisters Show”, ce ne vuoi parlare? E’ stata fondata subito dopo la nascita di Simona. Inizialmente il gruppo era costituito da 3 elementi (Simona Sventura, Drag Rovina e Lulù Marlene) e nel corso degli anni si è allargato a 9 drag e vanta collaborazioni con le più prestigiose Drag Queen Italiane. Le drag della mia compagnia spesso vengono scoperte attraverso i concorsi che organizzo, come ad esempio Drag Factor, Miss Drag Queen Emilia-Romagna e Beauty Queen. Ognuna di loro è diversa dall’altra, c’è la drag classica, quella che fa immagine, comedy...tanti tipi...ma per ora fermiamoci qui (ride di gusto).
Miss Drag Queen Emilia Romagna 2018 sta per tornare! Giovedì 5 luglio si svolgeranno le selezioni regionali di Miss Drag Queen Italia 2018, alla Sala Billions a Bologna. La serata è organizzata e presentata dalla spumeggiante ed eclettica drag queen Simona Sventura, originaria dalla Puglia ma bolognese d’adozione. L’abbiamo incontrata per voi. Ciao Simona, raccontaci un po’ di te. Come è nato il tuo personaggio? Ciao a tutti voi! Simona nasce quasi 15 anni fa ed è una drag queen che io definisco “multitasking”, dalle mille sfacettature, perchè è organizzatrice d’eventi, presentatrice, stilista, performer, ex ballerina, cantante...(ride) Da dove è nata la tua passione per il mondo del caberet e dello spettacolo? Fin da quando ero bambino/a sono sempre stata appassionata di ballo (nasco come ballerino di latino-mericano o comunque di balli di coppia) e c’è sempre stata in me l’indole all’esibirmi. Insomma, da ballerino a stilista di moda, a gioielliere (Simona crea fantastici bijoux con gli strass che vende in tutto il mondo), diventare drag queen il passo è stato breve!
Dove vi esibite, principalmente? Beh, ci ospitano nei locali e nei teatri più prestigiosi d’Italia (Teatro Ciak Milano, Teatrino degli Illusi Bologna, Discoteca Prince, RistoDisco Frozen, Priscilla Cafè, Cocoricò, Art Musical Theatre). Ci occupiamo anche di feste in piazza, sagre, tutte situazioni con un grande afflusso di pubblico. Ora parliamo del tuo lavoro di organizzatrice di concorsi. Quando hai sentito il desiderio di organizzare il primo? Essendo nata e portata per organizzare spettacoli, serate ed eventi ho sempre avuto questo desiderio. Quando ho scoperto che esisteva Miss Drag Queen Italia ho ambito subito a seguirne le selezioni per l’Emilia-Romagna. Nei primi anni non ero io la referente, poi, creando piu popolarità intorno al mio nome, mi hanno contattata ed eccomi qui.
Ricordi il giorno del tuo debutto? Certo. Quando mi sono trasferita a Bologna ho iniziato a frequentare locali che proponevano spettacoli drag e mi sono subito innamorata di questa Arte. In seguito ad una scommessa con amici, ho debuttato durante un concorso per drag emergenti all’ex “Capital Town”, famoso e frequentatissimo ristorante discoteca in centro a Bologna. 82
Giovedì 5 luglio ci sarà Miss Drag Queen Emilia Romagna. Come si svolgerà la serata? Quest’anno il concorso è arrivato alla decima edizione e parteciperanno ben 8 Drag Queen. Le concorrenti si sfideranno a colpi di “outifit” ovvero, faranno una sfilata a tema libero che rappresenterà il loro personaggio. La giuria voterà sia il vestito che la spigliatezza della drag, che verrà anche intervistata. La seconda parte della gara consisterà invece nell’esibizione a tema libero, dove potranno avvalersi della collaborazione di ballerini, comparse e scenografia. La somma del voto ottenuta nelle due gare decreterà la vincitrice, che parteciperà alla finalissima nazionale a Torre del Lago.
alla moda perchè il publico non si deve mai stancare. Recentemente, sono stata contattata anche per un’altra cosa in tv ma non posso svelare ancora nulla (sorride). Spero nel futuro di riuscire sempre più a entrare nel piccolo schermo: inutile nasconderlo, in Italia è importante perchè dona visibilità e fa conoscere al pubblico quella che è la nostra Arte. Non sei mai ferma un attimo ed hai già realizzato tantissimo. Hai però qualche sogno nel cassetto che vorresti realizzare? Il mio sogno è riuscire a partecipare, realizzare o collaborare a un programma televisivo per le Drag Queen, visto che Ru Paul, in America, da oltre 10 anni propone con enorme successo il suo show televisivo Drag Race. Ecco, mi piacerebbe che in Italia ci fosse una cosa simile, perchè le drag italiane sono altrettanto brave e servirebbe questa visibilità anche a noi.
Simona, secondo te, quali caratteristiche deve avere una brava organizzatrice di concorsi? Deve sapere organizzare una serata fluida e scorrevole, mettere a prorprio agio tutte le partecipanti, scegliere una buona giuria e rendere allettante il concorso, mettendo in palio bei premi per chi si mette in gioco. Io organizzo concorsi perchè mi piace tantissimo e perchè voglio che alla fine sia eletta la migliore.
Grazie Simona Sventura. Lasciaci, se ti va, con un tuo pensiero libero... Vi lascio con la canzone che ho scritto “Love without make up” (Amore senza trucco) che parla dell’amore libero, un amore che non ha colore oppure ce li ha tutti, rispecchiando la comunità Lgbtqia. E’ giusto che ognuno si ami senza distinzione. Per il resto, vi aspetto giovedì 5 a Bologna per scoprire insieme chi sarà la nuova reginetta di Drag Queen Emilia-Romagna!
Il tuo personaggio è ormai diventato piuttosto noto anche in televisione. Ho avuto diverse esperienze televisive. Nel 2011 sono approdata in prima serata su RAI Uno, nello show/varietà con Fabrizio Frizzi e Max Giusti, “Attenti a quei 2” e nel 2016 sono stata ospite da Simona Ventura su Canale 5 a “Selfie”. Ho fatto anche altre comparsate e ricordo queste esperienze tutte belle e intense.
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Che progetti hai per il futuro? Io non ho mai progetti ben definiti, cerco sempre di rivoluzionare il mio personaggio, di tenerlo aggiornato e
Per ulteriori informazioni e curiosità su Simona Sventura e i suoi spettacoli, visitate il sito web! 83
Hilda Brazil
84 “ama il tuo lavoro e avrai successo!”
Hilda Brazil
“ama il tuo lavoro e avrai successo!” Facciamo un salto indietro nel tempo. La tua passione per il mondo dell’hard come è nata? Grazie ad un produttore italiano. Lavoravo a Rio de Janeiro ed ero appena maggiorenne ma per gli standard di bellezza sudamericani ero troppo magra, avevo poco seno e gli ormoni ancora non avevano fatto il pieno effetto. Lui per mi diede fiducia e mi fece girare un film tutta la sera: si trattava di un porno in cui io ero la sposa del mafioso italiano e lui aveva un debito da pagare ma siccome non aveva più soldi , mi dava “in pagamento” (sorride al ricordo). Per quel film, ai tempi, mi pagarano davvero bene e mi piacque tantissimo girare.
Hilda Brazil è una star dell’hard cono-
sciuta a livello internazionale. Brasiliana, occhi da gatto e fisico da perderci la testa, la sensualissima trans si racconta oggi per voi lettori di Piccole Magazine. Ciao Hilda, ti va di presentarti ai nostri lettori? Ciao a tutti, il mio nome d’arte è Hilda Brazil e ho 28 anni. Sono brasiliana, originaria di Natal, una delle più belle città del nord est del Paese, famosa per le sue spiagge meravigliose, il tempo bello ed il clima caldo tutto l’anno! E’ un vero paradiso dove rilassarsi! Da qualche anno abiti in Italia a Milano: nel tempo libero cosa ti piace fare? Amo andare al cinema oppure rimanare a casa a guardare serie tv su Netflix. Sono amante delle serie soprannaturali come “The Originals”, Vampire Diaries”, “Bates Motel”. Mi piacciono perchè mischiano horror, romanticismo e dramma.
Avevi capito che era la tua strada. Si. Succesivamente ho fatto un secondo film per Joe Silveira (Buttman) e da lì è iniziata la mia carriera: tutti i produttori di porno hanno cominciato a chiamarmi per avermi nei loro film.
Sei una pornostar famosa in tutto il mondo. Quale è il segreto del tuo successo? Penso che, non solo per fare la pornostar, ma per qualsiasi altro lavoro che si fa, sia importante farlo se ti piace. In questo modo lo farai bene e facendolo bene, si avrà successo sicuramente. Tu però qualche tempo fa avevi preso una pausa. Come mai? Si, avevo smesso perchè mi ero innamorata e a lui non piaceva il mio lavoro. Ma poi, una volta finita la storia, sono tornata a farlo perchè a me il mio lavoro piace. In realtà, potrei fermarmi quando vorrei, ho aperto un centro di bellezza... ma voglio continuare perchè ho passione per ciò che faccio. 85
La cosa che ti piace di più del tuo lavoro qual è? Viaggiare e conoscere nuovi Paesi, culture e lingue. Io ne parlo 5: inglese, che ho imparato da piccola, spagnolo, italiano, francese e ovviamente la mia lingua madre, il portoghese.
tre: inizialmente pure lei sembrava d’accordo ma quando lui ha iniziato a farmi sesso orale si è ingelosita e ha iniziato a sgridarlo e prenderlo a schiaffi. Lui mi ha chiesto scusa e io mi sono rivestita e andata via. Non sapevo se ridere o aver un po’ pena della cosa ma è stato curioso, forse lei aveva partecipato solo per accontentarlo, oppure voleva vedere fin dove si spingeva lui, chissà. Ricordo che mi dissero che per loro era la prima esperienza a tre con un una trans...ed io, ancora oggi sono curiosa e mi chiedo cosa è successo dopo tra di loro!
Hilda, un lato negativo invece c’è? Beh, a volte, lavorando con il pubblico, trovi delle persone che non ti vanno molto a genio, questione di energie che non collimano. Ma poi bisogna sapere trovare una soluzione che accontenti entrambe le parti.
Hilda, un lato negativo invece c’è? Beh, a volte, lavorando con il pubblico, trovi delle persone che non ti vanno molto a genio, questione di energie che non collimano. Ma poi bisogna sapere trovare una soluzione che accontenti entrambe le parti.
Ora una domanda un po’ piccante. La tua posizione preferita? Da passiva preferisco io sdraiata e il ragazzo sopra, stile “papà e mamma” come si dice in Brasile (così posso guardare il viso e il corpo della persona con cui lo sto facendo). Se invece sono attiva mi piace essere dominante e prenderlo a pecora, poi lui sopra di me a cavalcare. C’è un attore particolare con cui ti piacerebbe girare un film? (ride) Ho già fatto quasi con tutti! Manca solo il famoso italiano Rocco Siffredi! Per concludere: nel tuo mestiere ne avrai viste di cotte e di crude...c’è qualche episodio un po’ curioso che vorresti raccontarci? Ce ne sono tanti! (ride forte). In questo lavoro capitano sempre cose curiose o singolari, quasi tutti i giorni...ma se devo scegliere vi racconto questa, successa fuori dal set. Mi aveva cercata una coppia molto giovane che voleva fare una cosa a 86
Elisabetta Grimaldi “seguite la vostra felicità!”
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Elisabetta Grimaldi “seguite la vostra felicità!”
percorso di transizione, ho subito un po’ di “mobbing” sul lavoro, mi facevano pesare la mia condizione di transessuale e allora ho cambiato.
Lunghi capelli castani, fisico perfetto e curatissimo, dolce e simpatica: vi presentiamo Elisabetta Grimaldi, affascinante trans colombiana, la compagnia ideale per uomini di classe e di buon gusto.
E’ stato difficile il tuo percorso di transizione? Beh, diciamo che l’ho intrapreso senza il sostegno di nessuno. Ho fatto le visite endocrinologhe da sola e la mia famiglia l’ha saputo solo più avanti del mio cambiamento. Ma mi accettano, per fortuna!
Ciao Elisabetta, raccontaci chi sei. Ciao a voi. Vengo dal Sud America, precisamente dalla Colombia e sono del segno della bilancia. Sono in Italia da 10 anni e vivo a Milano ma mi sposto frequentemente in giro per la Penisola. Che cosa ti piace fare nel tempo libero? Amo leggere, specialmente i romanzi di narrativa, faccio sport e soprattutto, mi piace viaggiare. Sono stata a Cuba, in Francia, in Spagna, Portogallo, Olanda, Repubblica Ceca...ma è il mio ultimo viaggio in Thailandia, ad essere stato una vera scoperta.
Tu sei un’accompagnatrice, ci parli un po’ del tuo lavoro? Certo. Principalmente mi chiamano come “compagnia” appunto per viaggi, cene o incontri di lavoro. Grazie alla mia bella presenza e alla mia educazione e cultura sono piuttosto richiesta. E’ una professione impegnativa, bisogna essere un po’ psicologhe perchè spesso chi ti contatta cerca una sorta di amica con cui sfogarsi e parlare.
Come mai? Per il modo in cui vive la gente e per il rispetto che porta per le persone transex, senza pregiudizi o farsi problemi, ognuno per la sua strada. Hanno una mentalità molto aperta, cosa che purtroppo non posso dire altrettanto dell’Italia: qui si vive bene ma le persone non fanno le cose per paura del giudizio degli altri, in tanti vogliono apparire per qullo che non sono. In Thailandia invece ognuno vive la sua vita normalmente.
Hai persone fidelizzate? Si. Principalmente mi contattano uomini e con alcuni di loro ho instaurato un’amicizia affettusa, nel corso del tempo. Hai un sogno nel cassetto da realizzare? (sospira) Mi piacerebbe tanto condurre un programma in televisione per bambini, che sia allo stesso tempo istruttivo e creativo. Ma so che è molto difficile da realizzare.
Non manchi di schiettezza! (ride) Si, io sono una persona diretta, sneza peli sulla lingua, non m piace prendere in giro nessuno. Poi è una caratteristica che ad alcuni piace e ad altri no.
Noi ti auguriamo di riuscirci! Grazie Elisabetta Grimaldi, a presto! Grazie. Vorrei aggiungere solo un’ultima cosa, per tutte le ragazze che iniziano il percorso di transizione: “non guardatevi mai alle spalle, andate avanti senza curarvi dei pregiudizi e seguite sempre la vostra felicità!”.
Tu come mai hai deciso di venire a vivere in Italia? Perchè ho origini sarde ed ero venuta qui per studiare. Ho lavorato anche come truccatrice ma poi, quando ho iniziato il mio 88
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LE RIVALI IN AMORE 90
LE RIVALI IN AMORE Il piacere attraverso la storia
perché le era sufficiente guardarsi attorno per vedere che a corte erano presenti le amanti di suo padre, degli zii e dei fratelli. Eppure, immancabilmente, la sposa reale sperava che suo marito sarebbe stato diverso, un’eccezione, che suo marito avrebbe soddisfatto le sue esigenze erotiche soltanto nel letto matrimoniale, senza mai frequentare l’alcova di altre donne; quasi sempre le sue aspettative venivano deluse. Al momento del matrimonio la principessa veniva allontanata dal proprio paese e trasferita in una nazione straniera, spesso a lei del tutto ignota. Veniva trasportata nel nuovo paese dove probabilmente non avrebbe più rivisto genitori, sorelle, fratelli o amici. Sarebbe stata condotta in una corte dove a malapena comprendeva la lingua, con usanze e abitudini a lei completamente estranee. Inizialmente, la promessa sposa, la nuova regina, era al centro della vita di corte, ma poi le cose rapidamente rientravano nella precedente routine ed i cortigiani riprendevano a dedicare attenzione ed a complottare attorno all’affascinante amante del re, piuttosto che all’insignificante e noiosa regina straniera.
Caterina De’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico, regina di Francia, nota anche come “la regina madre” per avere generato tre figli che furono re di Francia, su certi argomenti la sapeva veramente lunga ed un giorno disse: “Non è mai accaduto che una donna innamorata del marito provasse simpatia nei confronti della sua puttana”. In questo pensiero è contenuto un concetto che esprime l’essenza della rivalità, tanto più forte tra una regina e l’amante del re, perché non è semplice antagonismo d’amore, ma la contrapposizione di un potere, di cui il letto è il trono. Nel 1726, nel dare consigli alla figlia Guglielmina in vista di un possibile matrimonio con il principe Federico Guglielmo di Inghilterra, la regina Sofia Dorotea di Prussia le faceva notare come il giovane avesse un buon carattere ed un animo gentile, ma fosse un donnaiolo. “Se avrai abbastanza buon senso da tollerare le sue amanti, potrai ottenere da lui tutto ciò che vorrai” , aggiunse poi Sofia Dorotea, come estremo consiglio. Una principessa, educata fin dalla nascita per diventare regina, si rendeva perfettamente conto di quanto fosse probabile che il futuro marito si facesse un’amante, anche 91
La vita era decisamente più facile per le regine disposte ad accettare docilmente le amanti del sovrano. Vi furono regine come Maria di Francia, moglie di Carlo VII, che accettarono di buon grado, fingendosi liete di essere subalterne all’amante, che in questo caso era Agnès Sorel. La povera regina, invero bruttina, riceveva un trattamento inferiore a quello della splendida amante, a cui erano riservati abiti e gioielli di gran lunga più costosi. Inoltre, dopo la morte di quattro dei suoi 14 figli, la regina Maria portava solo abiti neri, mentre Agnès era l’arbitro della moda di corte. La Sorel scandalizzava la corte con l’uso di abiti tanto scollati da permettere a seni e capezzoli di essere scoperti. Così, mentre Agnès brillava nelle feste di corte, Maria senza lamentarsi si prendeva cura della casa ed assolveva ai propri doveri religiosi e si occupava dei figli. La regina ubbidiente, devota e moglie sottomessa, ripeteva: “Il re è il mio signore, è lui che ha autorità su ogni mia azione, io invece non ho alcun potere”. Questo sarebbe stato il credo per quasi tutte le regine dei secoli futuri !
Pur nella sua prestigiosa posizione, la regina era succube del marito, come qualsiasi altra donna del tempo. Soltanto il re decideva se sua moglie avrebbe goduto di spaziosi appartamenti al centro del palazzo reale o di stanze piccole e fredde in un’ala distante e periferica. Era il re che decideva se le sue dame di compagnia dovevano essere giovani e radiose, o vecchie e rugose; che stabiliva se dovesse condurre un’esistenza fastosa o vivere modestamente; che le ordinava di partecipare alla vita di corte con le sue feste ed i suoi balli, con i ricevimenti in giardino e le rappresentazioni teatrali, o di restarsene confinata nelle sue stanze. Naturalmente, i cortigiani scimmiottavano il comportamento del re: se trattava la consorte con rispetto, facevano altrettanto, ma se la ignorava o addirittura la offendeva, anch’essi le mancavano di rispetto. Per avere un ruolo importante a corte, la regina aveva bisogno del costante sostegno del marito; un sostegno che tuttavia era spesso condizionato e dipendeva dal rapporto con cui la regina trattava le sue favorite. Luigi XIV verso il 1670 affermò: “E’ più facile arrivare alla pace in Europa che tra due donne”. Si dice che nel 1176 la regina Eleonora di Aquitania abbia ucciso la bella amante del marito, Enrico II di Inghilterra, per l’odio che nutriva dei suoi confronti, non soltanto perché Rosamund de Clifford andava a letto con il re, ma soprattutto in quanto sua rivale nella vita di corte. E’ certo che la regina Eleonora, a causa dei continui adulteri, ordì un complotto contro il marito per deporlo, ma il colpo di stato fallì e la regina trascorse gli ultimi 16 anni del regno di Enrico in prigione. 92
BRUTTE MA CON QUALITA’ 93
BRUTTE MA CON QUALITA’! Il piacere attraverso la storia
prannominata “pertica”, mentre la corpulenta Madame Kielmansegge veniva chiamata “Elephant and Castle”. La Kielmansegge aveva due fieri occhi neri, grandi e roteanti, sotto due sopracciglia alte e arcuate; guance enormi che teneva imbellettate ed un collo grasso che traboccava rendendosi indistinguibile dalla parte sottostante del corpo, la cui pelle era interamente ricoperta di macchie. Un nobile dell’epoca descriveva entrambe le amanti come “ due significativi esemplari del cattivo gusto e dello stomaco di struzzo di Sua Maestà”. A proposito di Madame Kielmansegge, lo stesso nobile, aggiungeva: “Lo standard del gusto di Sua Maestà, testimoniato dalle due amanti, fa sì che tutte le dame che aspirano ai suoi favori, e che hanno un’età confacente, si gonfino, come le rane della favola, per rivaleggiare con la stazza e la dignità del bue. Alcune ci riescono, altre scoppiano”. Carlo II di Inghilterra una volta disse che a suo fratello, il futuro re Giacomo II, le amanti erano assegnate dal confessore come penitenza, forse perché in una epoca
Nel 1714 Giorgio I di Hannover lasciò la Germania per reclamare il trono inglese e portò con sé, come amanti, due delle più brutte donne che i suoi sudditi avessero mai visto. Una era alta e scheletrica, si chiamava Ermengarda Melusina contessa di Schulenberg, aveva perso i capelli a causa del vaiolo e portava brutte parrucche con vestiti goffi. La sua sciatteria era annullata dal garbo e dalla lealtà, ma non disponeva di una conversazione brillante. Certamente re Giorgio era considerato un uomo noioso, ma Ermengarda era ancora più noiosa e dunque non lo trovava tale, formando una coppia ben affiatata. L’altra era piccola e grassa, si chiamava Sofia Carlotta Kielmansegge. Era derisa per il suo ampio giro-vita, ma era brillante , aveva una forte personalità e un’ottima cultura, inoltre, particolare di non poco conto, le piaceva fare l’amore. Poiché sua madre era stata l’amante del padre di Giorgio I, c’era chi sosteneva che re Giorgio andava a letto con la sorellastra. La legnosa contessa Schulenberg era so94
talmente che se ne avvertiva il fetore dalla parte opposta della stanza ed aggiungeva: Ha i seni più grandi che io abbia mai visto; erano proprio questi enormi seni la delizia del delfino”. Si racconta che il delfino amasse battere il tempo con le dita sui seni di Emile, come se si fosse trattato di timpani. La paciosa ed allegra Emile offriva una piacevole atmosfera familiare al suo regale amante, che aveva alle spalle due infelici matrimoni, con due principesse straniere. Inoltre, Emile non pativa della nota avarizia dell’amante e senza lamentarsi riusciva a vivere con compensi di poco superiore a quelli di una serva. Luigi sposò segretamente Emile, la donna più brutta tra quante frequentavano la corte e fino alla morte la amò per i suoi seni, anche se sarebbe veramente riduttivo pensare che avesse solamente questa qualità. Tuttavia, il sovrano più noto per aver scelto amanti decisamente brutte, fu Filippo duca di Orleans, che divenne reggente di Francia nel 1715. Filippo senza curarsi della presenza a corte delle donne più belle del mondo, per divertirsi a letto si sceglieva sempre le più brutte. Sua madre scandalizzata, in merito ai suoi gusti sulle donne, diceva: “In questo non è affatto difficile; purché siano allegre, impertinenti e amino mangiare e bere, non si cura del loro aspetto”. Per nulla solita usare mezzi termini, una volta disse al figlio che si serviva delle sue amanti come del vaso da notte e lo rimproverò a gran voce per la loro bruttezza. Questi rispose che “di notte tutti i gatti sono grigi”; forse fu questa risposta a dare le parole ad un’aria di una celebre operetta. Una cosa è certa: in fatto di sesso i gusti sono indiscutibili !
in cui si andava pazzi per seni abbondanti, fianchi robusti, e braccia tonde, a Giacomo piacevano donne magrissime. La sua amante, Arabella Churchill era una donna alta, pallida e tutta pelle e ossa. I cortigiani ridacchiarono del suo aspetto fino a quando cadde da cavallo di fronte a tutti mettendo in mostra un paio di splendide gambe. Uno dei presenti, colpito da tanta bellezza, si chiese come fosse possibile che gambe così perfette potessero appartenere al viso di una simile donna. Pur essendo costretta dalla moda del tempo a nascondere quanto aveva di più bello, Arabella metteva spesso in mostra un’intelligenza ed una vivacità che, per dieci anni, la legarono a Giacomo II, a cui diede quattro figli. L’amante successiva di questo sovrano, la sedicenne Catherine Sedley, era altrettanto magra e pallida e, per giunta, miope e strabica. Questa ragazza esuberante ed intelligente, era stupita che il re si fosse innamorato di lei e diceva: “Non può averlo fatto a causa della mia bellezza, perché bella non sono, e neppure per la mia intelligenza, perché re Giacomo non ne ha abbastanza da rendersi conto che io ne possiedo un pizzico”. Luigi, delfino ed erede di Luigi XIV, ebbe un’amante terribilmente brutta e se la tenne per molti anni, fino alla morte; era sgraziata, con un collo taurino, labbra spesse e un gran nasone. Si chiamava Emile de Choin e si diceva che avesse il portamento di un barile; in una corte che contava dame belle ed intelligenti, sembrava una scimmia e di una scimmia era considerata avesse il cervello. La cognata del re scriveva che i denti marci di Mademoiselle de Choin puzzavano 95
BELLE SENZA ANIMA 96
BELLE SENZA ANIMA Il piacere attraverso la storia
erotica. Nei primi anni del 1700, Augusto il Forte, elettore di Sassonia e re di Polonia, che pare ebbe 300 figli illegittimi, si innamorò appena la vide di una tale Mademoiselle Dieskau, per i suoi capelli biondo platino, dagli enormi occhi blu e con “un collo di stupefacente bianchezza”. Il biografo del re scrisse di lei:”era, se si esclude la mente, la creatura più perfetta mai creata da madre natura”, tuttavia, “per quanto bella fosse, non poteva essere definita altrimenti che come un blocco di neve. In lei non c’era alcuna vivacità, non sapeva rispondere che con un sì o con un no. Il re, che era rimasto affascinato dall’incredibile bellezza della sua persona, le rivolse la parola … ma rimase allibito nell’accorgersi che in lei c’era così poca vita”. Poiché il desiderio del suo corpo gli fece dimenticare le esigenze della mente e della personalità, Augusto la volle possedere fisicamente e pagò una fortissima somma alla madre per la verginità della ragazza. Una volta soddisfatte le pulsioni fisiche, si stancò della fanciulla, che evidentemente anche nella sessualità doveva essere inanimata, e si mise alla ricerca di una donna
Nel 1680, Luigi XIV era stato affascinato da un nuovo viso, quello di Mademoiselle de Fontanges; tutta la corte era rimasta abbagliata di fronte a tanta bellezza. Un ambasciatore, presente a corte, la definì “una straordinaria bellezza bionda, come da molti anni a Versailles non se ne vedeva l’eguale. Un fisico, un portamento, uno splendore tali da sbalordire e affascinare persino la corte più elegante e sofisticata”. Però, non appena si affievolì l’ondata di entusiasmo nei confronti della bellezza di Mademoiselle de Fontanges, a corte non si parlò più d’altro che della sua stupefacente stupidità; nel momento stesso in cui la ragazza apriva bocca, le tenere fantasie e la libidine suscitate dal suo aspetto svanivano immediatamente. Una nobildonna, Madame de Caylus scriveva: “In verità, il re era attratto soltanto dal suo viso. E provava un profondo imbarazzo all’udire il suo stupido chiacchiericcio … Alla bellezza ci si abitua, ma non alla stupidità”. Un cortigiano sosteneva che la nuova amante del re era “bella come un angelo e stupida come una cesta” e ben presto Luigi si stancò della sua stupida cesta, perché, come in questo caso, la stupidità non era
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femminile ma trasformavano le morbide curve dei seni in una fortezza impenetrabile. Al contrario, la contessa di Castiglione lasciava che i suoi seni oscillassero liberamente e Viel Castel faceva notare come quei seni “sembrassero gettare una sfida a tutte le donne”. Virginia poteva vantare uno splendido seno, ma era assolutamente priva di cervello e se le amanti reali di successo pensavano costantemente ai loro uomini, lei pensava solo a se stessa. Infatti, non a caso, la maggior parte della sua conversazione ruotava attorno alla sua bellezza: era una sorta di Narcisismo delirante quello da cui era affetta. Napoleone III confidò a sua cugina Mathilde che “la contessa è molto bella ma mi annoia a morte”. A lungo andare, la bellezza di Virginia non poteva compensare il suo freddo egocentrismo ed il vuoto interiore di cui era vittima. Il suo ruolo di amante durò solo un anno e su questo ebbe amaramente a riflettere:”Ho appena iniziato la mia vita e il mio ruolo è già finito”.
più intelligente e viva. La più enfatica e noiosa bellezza senza cervello fu la diciannovenne Virginia di Castiglione, che nel 1856 venne inviata a Parigi dal conte Camillo Benso di Cavour, all’epoca primo ministro di Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, per sedurre Napoleone III, imperatore dei francesi, e convincerlo ad allearsi con il piccolo regno italiano contro l’impero austro-ungarico. La ragazza portò a termine la missione con fulminea rapidità, anche perché era noto come Napoleone fosse rapido e sbrigativo nei rapporti sessuali. Virginia era completamente priva di modestia ed era solita definirsi la donna più bella del mondo, poi successivamente ritenne opportuno specificare di essere “la più bella del secolo”. Su tale affermazione molti erano pienamente d’accordo; la principessa di Metternich descriveva il volto di Virginia come “un delizioso ovale, con occhi di un verde vellutato, sormontati da sopracciglia così perfette che avrebbero potuto essere state tracciate dal pennello di un miniaturista, un piccolo naso … ostinato, eppure assolutamente regolare, denti bianchi come perle”. Viel Castel, frequentatore abituale della corte francese, nel suo diario scriveva che la contessa di Castiglione “portava con insolenza il peso della propria bellezza e la metteva in mostra con sfrontatezza”. Come molti altri cortigiani, Castel guardava deliziato le dimensioni “veramente notevoli” del suo seno e confessava di essersi sforzato di penetrare con lo sguardo sotto la stoffa leggera che lo ricopriva per distinguerne meglio la forma. Virginia non portava né bustino né guepiere , che nell’Ottocento erano considerati gli indumenti più indispensabili alla seduzione 98
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LE AMANTI PEGGIORI Il piacere attraverso la storia
La maggior parte delle amanti reali mostravano al re un viso sempre allegro, ma non mancarono alcune eccezioni. Le due peggiori furono Athénais de Montespan, amante di Luigi XIV di Francia attorno il 1660, e Lady Barbara Castlemaine, amante di suo cugino Carlo II di Inghilterra attorno il 1670; entrambe erano astute, colleriche, vendicative e avide. Athénais era la più bella donna di tutta la corte; aveva folti capelli fulvi, grandi occhi azzurri con lunghe ciglia, un naso diritto, bei denti e le labbra da cherubino, tanto apprezzate all’epoca. Aveva un collo lungo e perfettamente modellato, il seno abbondante e le spalle bianche, che ben si adattavano agli abiti profondamente scollati di moda verso il 1660. Il suo fascino maggiore era dato dalla grazia, dall’arguzia, dal modo in cui sapeva fare battute spiritose; aveva indubbiamente una capacità indiscutibile di ruolo. La Montespan mantenne intatto il proprio splendore fino ai quarant’anni, in una epoca dove la donna dopo i trent’anni era matura, ma con notevoli sforzi ed una cura maniacale del corpo. La sua forma fisica era messa in pericolo
quotidianamente dai banchetti a cui era costretta a partecipare e dalla scarsa attività motoria che le donne della sua classe facevano. Per contrastare la tendenza ad ingrassare, più volte alla settimana la Montespan si sottoponeva a massaggi di due ore, con unguenti e pozioni; inoltre, periodicamente soggiornava in qualche centro termale, dove digiunava fino a quando tornava in forma. Athénais era famosa per le sue scenate; quando i cortigiani la sentivano strillare stavano alla larga da lei per evitare di essere coinvolti. Un giorno, il re mentre saliva in carrozza con la regina e l’amante fu colpito dal forte profumo della Montespan ed arrabbiato le fece notare di averle ripetutamente chiesto di non profumarsi tanto, perché l’odore lo faceva stare male. Seccamente, la favorita gli rispose di essere costretta a profumarsi perché lui non si faceva mai il bagno e puzzava; ne seguì un aspro litigio tra il re e l’amante, mentre la succube regina li ascoltava in silenzio. Incredibilmente, la posizione di favorita dei Madame durò 13 anni; evidentemente il re si divertiva a litigare con la sua bisbetica 100
amante, che talvolta dimostrava la disponibilità tipica delle amanti reali, come quando, incinta di cinque mesi, nell’inverno del 1678, lo accompagnò in una ispezione alle frontiere, senza mai lamentarsi dei disagi. Era questo comportamento a tenere legato Luigi, tra una scenata e l’altra. Carlo II tenne la bella virago, Lady Barbara Castlemaine, per quasi 12 anni. Barbara aveva capelli castani con riflessi ramati, un bel corpo, una pelle di porcellana, un viso ovale e luminosi occhi leggermente a mandorla sotto nere sopracciglia arcuate. Aveva qualcosa di delicato nel suo naso classico e nelle piccole labbra imbronciate, che ironicamente le davano un’aria indifesa, ma non era assolutamente così! Lady Castlemaine tormentò e minacciò il re fino a costringerlo a soddisfare una serie infinita di richieste di denaro, di titoli e di onori per sé e per i figli, e talvolta, per i propri amici. Nel 1666, il grande incendio che devastò Londra bruciò la cattedrale di San Paolo e le tombe che vi erano; tra i resti fumanti, venne trovato intatto, completamente rigido ed incartapecorito, il corpo mummificato di un vescovo vissuto trecento anni prima. Il corpo venne esposto per devozione a coloro che visitavano le rovine. Lady Castlemaine vide il corpo e ordinò al custode di lasciarla sola, ma al suo ritorno il custode scoprì che il pene del cadavere era stato strappato via e sospettò che la nobildonna avesse compiuto la mutilazione con la bocca. Pare, che la sfrenata e perversa dama avesse una predilezione per l’oralità. Due secoli dopo queste due scorbutiche amanti, in Baviera comparve Lola Montez, che aveva le peggiori caratteristiche di
entrambe: avida come Lady Castlemaine ed arrogante come Athénais de Montespan. Re Ludwig I di Baviera strisciò letteralmente ai piedi di questa donna bruna, impetuosa e forse isterica, tutta fuoco e fiamme. Il re, non più giovane, con problemi fisici, accanto ad una moglie a lungo ammalata e sofferente, aveva avuto amanti belle ma noiose, che dovevano essergli apparse insignificanti. Quindi, Lola fece breccia nel cuore di Ludwig con la sua personalità; aveva occhi azzurri scintillanti e narici dilatate; pestava i piedi con violenza e minacciava di farsi del male quando le cose non andavano esattamente come voleva lei. Lola portava sempre con sé, accuratamente nascosti, coltelli e pistole; più di una volta ebbe guai con la legge per aver frustato degli aristocratici che, a suo dire, riteneva le avessero mancato di rispetto. Ludwig era completamente succube di questa donna e la avrebbe probabilmente tenuta per anni, se i suoi sudditi non l’avessero cacciata dalla Baviera, dopo che era stata la sua amante per soli 16 mesi; è il caso di dire che il sovrano venne salvato dalla rivoluzione. Tuttavia, queste tre bisbetiche erano l’eccezione più che la regola, dal momento che la maggior parte dei sovrani volevano tranquillità ed allegria, esattamente come Luigi XV. Infatti, quando la solitamente compiacente Madame du Barry cominciò a fargli scenate di gelosia, avendo saputo della sua intenzione di sposare una principessa straniera, il re smise di farle visita e tornò da lei solo quando la bella Jeanne riprese a comportarsi con la consueta calma ed allegria. 101
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Astrologia, Amore e Sesso
Come conquistare l’uomo dello SCORPIONE 103
Come conquistare l’uomo dello SCORPIONE Astrologia, amore e sesso
parte del suo quadro affettivo. Sarà bene che la gelosia si dimostri infondata perché diversamente diventa pericoloso. A lui piace giocare con la gelosia e soffrire pene immaginarie, ma il suo amor proprio non vi perdonerebbe mai una offesa. Durante le discussioni voleranno minacce di omicidio o suicidio: la morte lo attrae. Capiterà di accompagnarlo al cimitero per visitare le tombe dei suoi cari, ma per lui quello non è un luogo macabro; è semplicemente la nostra ultima dimora. Non dovete considerare ciò una stranezza, ma una espressione della sua capacità di non pensare solo in superficie, ma di vedere la vita qual è nella sua vera essenza. Lo Scorpione non è un frivolo e se desiderate interessarlo dovete farvi prendere sul serio. La sua considerazione va solo verso ciò che è vero ed ha un istinto formidabile per scoprire la verità; quindi state attente a non nascondervi dietro le sovrastrutture femminili. Con lui non serve fingere, la sua percezione
Lo Scorpione è l’uomo più virile dello zodiaco: è appassionato e geloso, ma è anche impegnativo; è possessivo e vuole l’amore assoluto. E’ difficile incontrare uno Scorpione libero, che non sia già impegnato ad amare qualcuno, perché il suo istinto amoroso comincia presto e le relazioni durano a lungo. Lo si può incontrare durante un “intervallo” tra un amore e l’altro o se è appena uscito da un disastro amoroso. Lo Scorpione è uno degli ultimi esemplari di uomo che dedica tempo e denaro alla donna amata. Con lui bisogna impostare le cose in modo giusto fin dall’inizio, perché possiede uno straordinario senso critico e se si parte male è subito fine. Alcune cose di lui vi sorprenderanno, come le scenate di gelosia, che potrebbe fare anche se in realtà non avete fatto nulla per giustificarle. Si farà perdonare subito dopo, con un regalo ed affettuosità, ma vi accorgerete come lo Scorpione ha bisogno della gelosia per caricarsi; i pianti e le parole tragiche fanno 104
vi passa attraverso l’anima e vi giudica. Detesta le donne che bamboleggiano e raccontano bugie; se siete costretta a celare una realtà dovrete essere abilissima a non farvi scoprire. E’ un entusiasta e se vi ama vorrà vivere con voi; non è un calcolatore, ma un impulsivo che prende rapidamente le proprie decisioni. I primi tempi con lui non saranno facili, perché pretenderà una dedizione assoluta e vuole vivere in un clima di passionalità esaltante, che difficilmente si concilia con il ritmo di una vita quotidiana. Se riuscirete a creare questo clima, troverete un compagno fedele ed eternamente preoccupato del vostro benessere. Con il passare degli anni il suo fervore perderà di intensità, ma la sua carica di passionalità non si perderà: sarà più dosata e la vostra vita più calma. Tutto dipenderà dall’impostazione che avete saputo dare fin dall’inizio: se non siete riuscita a dargli quel calore che attendeva dalla donna della sua vita, starà molto fuori casa e si butterà nelle battaglie d’amore. Combattere è la sua vita; non ha paura di niente e di nessuno; se gli indicherete un corteggiatore che vi infastidisce, sarà felice di allontanarlo. Niente lo entusiasma più di un litigio per amore, perciò evitate di incitarlo: non ha limiti. Accanto a lui vi sentirete sempre difesa ed i momenti di emergenza gli consentono di dare il meglio. Lo spirito di lotta lo trasferisce anche nel lavoro e questo gli consente di arrivare lontano. Lo Scorpione ha delle qualità che superano ampiamente i difetti, che poi non sono altro che gli eccessi di un animo generoso e troppo passionale.
GENDER (R)EVOLUTION di Monica Romano
Vogliamo presentarvi un titolo molto importante da aggiungere alla vostra collezione di Libri Gender: Gender (r) evolution di Monica Romano. Scopriamo meglio di cosa parla questo libro: «Le battaglie delle persone transgender hanno portata universale e possono migliorare la vita di tutti, perché le rigide aspettative di genere del nostro sistema culturale opprimono ogni essere umano, senza distinzioni.» Dalla rivolta di Stonewall all’uccisione dell’attivista trans Hande Kader, passando per le battaglie del movimento LGBT italiano, Monica Romano racconta in prima persona la storia di quel lungo percorso di affermazione delle libertà individuali che ha visto protagonisti il movimento e la comunità transgender italiana e internazionale. La sua esperienza di attivista e militante si intreccia a quella di alcuni fra i più noti e principali esponenti del movimento.
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Astrologia, Amore e Sesso
Come conquistare l’uomo della BILANCIA 106
Come conquistare l’uomo della BILANCIA Astrologia, amore e sesso
L’uomo della Bilancia non può vivere solo, perché per sviluppare la propria personalità ha bisogno di proiettarsi su un’altra persona. La donna per lui è una compagna necessaria, quindi non è difficile conquistarlo, ma bisogna tenere conto di alcuni accorgimenti. Il primo è apparire sempre eleganti, composte, equilibrate, perché la Bilancia detesta la volgarità. Forse è eccessivamente esteta e può apparire superficiale, ma al contrario è attentissimo ad ogni particolare, seppur limitatamente alle forme e se il risultato non corrisponde alle sue aspettative si renderà invisibile. L’uomo della Bilancia è sempre estremamente discreto e per questo appare educato anche se non ha ricevuto una istruzione perfetta; se percepisce un ambiente ostile si annulla. Il secondo accorgimento è divertirlo sempre, perché non essendo molto vitale ha bisogno di essere costantemente stimolato;
non è difficile e basta creare una atmosfera serena. Odia i nevrotici, detesta il chiasso ed i luoghi affollati; è un uomo sentimentale e romantico, ma anche indeciso, quindi dovete essere voi a scegliere la destinazione degli svaghi. Ricordatevi che il suo senso estetico è molto sviluppato, per ciò evitate di metterlo in contatto con situazioni o persone male ordinate, questo lo metterebbe in un umore cattivo. Non siate mai semplici nelle scelte, se fate le difficili lo incanterete dimostrando “conoscenza”. Lui vuole essere preso sempre sul serio e la sua modestia è solo apparente, perché ama il potere. Ama la mondanità, essendo un individuo molto socievole, dove primeggia con discrezione. E’ geloso, ma la sua non è gelosia passionale, bensì competitiva perché non accetta che qualcuno di scarso valore, a suo giudizio, possa riuscire meglio di lui. 107
E’ comprensivo; occorre però tenere conto del suo narcisismo e che nulla lo ferisce maggiormente di una offesa alla sua vanità. Se si mette in testa di conquistarvi sarà difficile resistergli: saprà essere carino, premuroso e divertente come nessun altro saprebbe essere ed in sua compagnia vi sentirete la donna più bella del mondo, dicendovi cose e facendovi complimenti mai uditi. Purtroppo, si stanca facilmente e può avere delle assenze di cui non comprendete la ragione, ma sicuramente qualcosa in voi lo avrà disturbato. E’ una altalena che può durare all’infinito e voi potreste patirne le pene. La sua vanità ha bisogno di essere sempre stimolata ed il suo senso estetico difficilmente resiste di fronte alla bellezza femminile, quindi dovrete sopportare continue, anche se non troppo importanti, infedeltà; comunque agirà con stile e formalmente non vi umilierà. Dovrete, con intelligenza e tatto , portarlo al punto di optare solo per voi. Questo può accadere se riuscirete a rendervi indispensabile ed a fargli credere che è l’unico uomo interessante dell’universo. Se avete una bella casa, invitatelo spesso ed offrite dei pranzi veramente raffinati. Sa apprezzare le cose confortevoli di alta qualità ed è l’uomo ideale per chi ha delle ambizioni mondane e per chi vuole un compagno gentile, anche se non troppo passionale. Se siete una donna debole che ha costantemente bisogno dell’appoggio di un uomo, che non è capace di prendere delle decisioni da sola, allora state lontano dall’uomo della Bilancia: la vostra unione sarebbe un vero disastro.
PAPA’, MAMMA E GENDER di Mchela Marzano
Il libro “Papà, mamma e gender” tratta le discriminazioni e la violenza contro le donne e le persone omosessuali e transessuali che sono oggi, almeno a parole, unanimemente condannati in Italia. Una frattura profonda divide invece il Paese quando si discute dei mezzi per combattere questi mali. Al centro del durissimo dibattito c’è la cosiddetta “teoria del gender” e tutte le persone che ne fanno parte. Da un lato, i sostenitori sentono tutta l’ingiustizia di una società in cui una persona può ancora essere considerata inferiore a causa del proprio diverso orientamento sessuale, del proprio sesso, della propria identità di genere. Dall’altro, gli oppositori vedono nella teoria una pericolosa deriva morale, il tentativo di scardinare i valori fondamentali del vivere umano.
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Astrologia, Amore e Sesso
Come conquistare l’uomo della VERGINE 109
Come conquistare l’uomo della VERGINE Astrologia, amore e sesso
L’uomo della Vergine non è un passionale e neppure un sentimentale. Lui non soffre la solitudine, anzi si trova benissimo da solo e l’insofferenza che gli procura la costante presenza di un’altra persona gli riesce qualche volta intollerabile. L’uomo della Vergine ha delle abitudini alle quali si affeziona e la presenza di una donna potrebbe dare luogo a fastidiosi ritmi diversi; lui detesta cambiare, perciò questo segno rappresenta al meglio lo scapolo o il “single”. Il segno della Vergine ha due punti deboli: la passione per le amicizie intellettuali ed una influenzabilità che lo rende vulnerabile. Primo consiglio; dimostratevi brillanti ed intelligenti, tenendo una buona conversazione. Elogiate i suoi talenti, ma senza esagerare, perché lui si ritiene un genio, ma il suo senso critico è molto sviluppato, quindi capisce se siete autenticamente sincere.
Potete affievolire la sua diffidenza trattandolo male ogni tanto, così si convincerà che siete spontanee e non volete nulla da lui; ditegli sempre che desiderate solo ascoltarlo e che tutto quello che avete imparato nella vita ve lo ha insegnato lui. lui adora insegnare agli altri; è sempre convinto che tutti hanno qualcosa da imparare; lui escluso naturalmente, perché lui sa tutto o quasi. Difendete con decisione la vostra virtù e lui ve ne sarà grato; la virtù gli incute rispetto e non apprezza le donne facili, perché ritiene che ”il troppo facile è facile per tutti”. Non siate frivole nel linguaggio, ma intellettuali e ponderate. Non tentate di portarlo in luoghi troppo chic; lui anche se appartiene alla “vita alta”, ha in odio qualsiasi forma di mondanità e la sua critica prende di mira soprattutto certi aspetti snob della nostra esistenza. E’ molto economo; è un collezionista 110
di denaro; gli piace investire, ma non spendere quanto ha guadagnato; è un uomo che riesce a guadagnare molto. Rimpiangerà a lungo il denaro speso per delle serate con amici e vi riempirà di rabbia per regali di poco conto, pur avendo la possibilità di doni preziosi. Dovete avere pazienza, perché quando sarete sua moglie, o la sua compagna, scatterà un altro tipo di ragionamento: vi mancheranno forse i soldi per andare dall’estetista, ma sarete coperta di diamanti, perché i gioielli sono un investimento ed aumentano il capitale familiare. Se avrete la disgrazia di rimanere vedova, vi troverete con un capitale enorme da amministrare e sarà di una entità di cui non avevate nemmeno la più pallida idea. L’uomo della Vergine è fondamentalmente buono, anche se brontola sempre su tutto. Vi conviene mettere le cose in chiaro subito; ricordatevi che è un uomo molto influenzabile ed ha gusto per la sofferenza, dunque, rispondetegli male e duramente, non lasciandovi sopraffare dalle sue critiche continue. Se riuscite ad impressionarlo con i vostri scatti d’ira state tranquilla, non perderà mai il vizio di brontolare, ma lo farà in sordina. Per conquistarlo c’è un solo sistema: assomigliargli. E’ un tipo d’uomo che ha bisogno di una donna che sia come lui: intellettuale, un po’ fredda affettivamente, con il gusto per il dettaglio e per il lavoro; per le cose serie insomma. Se vi sentite così, affrontatelo, vincerete subito ed avrete davanti una vita tranquilla a due; un avvenire assicurato con un compagno che ha tutte le qualità per accumulare beni.
The Danish Girl di David Ebershoff
Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. “The Danish Girl” di David Ebershoff, un romanzo sui lati oscuri e misteriosi dell’amore e della sensualità. Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. Proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d’opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare.
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Astrologia, Amore e Sesso
Come conquistare l’uomo del LEONE 112
Come conquistare l’uomo del LEONE Astrologia, amore e sesso
L’apparenza inganna, perché conquistare un uomo del Leone sembra difficile, invece non lo è. Il suo aspetto intimidisce e si da un certo tono per cui appare inavvicinabile, mentre il Leone ama essere avvicinato, ma non fa quasi mai il primo passo. Lui ha un alto concetto della propria dignità e del proprio prestigio, perciò vuole essere incoraggiato e certo di interessare. Fategli un sorriso o un complimento, è vanitoso, ed allora scatterà rapidamente la sua corte pesante. Il Leone non ha il gusto delle sfumature ed è intraprendente perché si crede irresistibile, ed allora dovrete cercare di sottrarvi per verificare se il suo è bene autentico o interesse da collezionista. Lui è generoso ed ha una bontà innata, per cui non abbandona mai completamente le precedenti fiamme, perché ritiene che una donna che ha amato un uomo come lui, non merita l’oblio; per questo ha una vita sentimentale plurima e complicata.
Certo, per una donna non è piacevole scoprire nel proprio uomo questa spiccata tendenza alla poligamia; ha vitalità ed entusiasmo, ma alla fine la situazione è faticosa anche per lui. Molti Leoni sembrano soffrire di una congenita e costante insoddisfazione affettiva; quindi, quando vi innamorate di un Leone studiatelo bene prima che sia troppo tardi. Se decidete che diventi il vostro uomo, sapete ciò che vi attende: avrete tutto, ma gli dovrete perdonare le infedeltà. Se sentite che non siete in grado di accettare questo, lasciate perdere tutto. Il Leone resiste a lungo solo accanto ad una donna che per qualche ragione misterioso lo interessi veramente. Fisicamente dovrete essere perfette; adora le donne curate e ben vestite ed inoltre ama essere ammirato per la donna che ha a fianco. E’ un buon compagno da ogni punto di vista; ama i figli e non abbandonerà mai, nonostante le infedeltà, la famiglia solida113
mente costituita. Non opprime la compagna a cui da piena autonomia, anche perché impegnato a farsi strada nella vita: la sua non è democrazia ideologica ma pratica; ognuno ha un ruolo. Il Leone è ambizioso e vuole arrivare; cerca di emergere anche nei lavori più umili. E’ l’uomo ideale per donne che hanno ambizioni mondane e non amano stare in casa. Quando conoscete un Leone, ed avete capito che è l’uomo per voi, dimostratevi subito donna di mondo e datevi un tono alto: lui non apprezza la modestia. Al bisogno, sappiate bluffare raccontando qualche bugia che serva ad impreziosire la vostra vita passata. Ricordatevi che il Leone è un uomo che ha fascino e se vuole piacere diventa irresistibile. Per un certo tempo vi farà sentire “l’unica al mondo”, ma solo per un po’, dopo di che comincerà a rilassarsi e spinto dalla vanità comincerà a parlarvi delle altre e vi accorgerete con dolore che non siete l’unica nel suo cuore; la discrezione non è una sua virtù. Se questo vi condurrà ad abbandonarlo, sarà lui a cercarvi perché nulla lo lusinga più che il pensiero di una vostra sofferenza. Attenzione a non ripagarlo con la stessa moneta: non raccontategli mai che siete interessata ad un altro; non cercate neppure di provocare gelosie, sarebbe controproducente. Se vede un altro uomo nelle vostre attenzioni scatta il disprezzo: chi ha amato lui non può abbandonarsi all’amore di nessuno. In fondo, il re della foresta è lui e dal suo punto di vista non ha tutti i torti.
Justine ovvero le disgrazie della virtù di François de Sade Justine e Juliette, figlie adolescenti di un ricco banchiere parigino, educate in collegio, si trovano improvvisamente sole, in seguito alla rovina finanziaria della famiglia e alla morte dei genitori. Justine, fedele ai principi morali dell’educazione ricevuta, dovrà affrontare un terribile viaggio nell’inferno della Francia dell’ancien régime, tra giudici corrotti e frati libertini, aristocratici viziosi e borghesi delinquenti. Vittima di violenze e umiliazioni inaudite, la sventurata è destinata a una fine agghiacciante, mentre la sorella si è conquistata, attraverso l’accettazione del vizio, un’esistenza libera, ricca e serena. Saggio introduttivo di Gianni Nicoletti.
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Ex detenute trans portano in scena il teatro nel carcere di Baldenich
della Casa circondariale di Belluno l’opera «Borsellino atto finale», portando sul palco anche alcuni detenuti dell’istituto di Baldenich: un’attività che la compagnia teatrale Jabar ha già portato avanti a Locri, Reggio Calabria e Viterbo. Il progetto sperimentale, il primo in Italia, è finanziato dal Csv Belluno ed è sostenuto dal dipartimento Politiche sociali di Aics nazionale, per promuovere la cultura della legalità e della corresponsabilità, per impedire la ghettizzazione e la discriminazione.
Un progetto ambizioso e bello, quello creato da Antonio Turco, attore, autore e funzionario pedagogico dell’amministrazione penitenziaria di Rebibbia (Roma) e l’associazione bellunese Jabar, che da anni si prodiga a favore delle persone recluse ed ex recluse del carcere di Belluno (frazione di Baldenich). Di che cosa si tratta esattamente? Nella sezione transessuale del carcere cittadino verranno portato in scena, entro dicembre, le storie di sette detenute. L’idea è nata da un laboratorio di scrittura creativa e autonarrazione per imparare ad aprirsi e raccontarsi, senza svelarsi troppo. La messa in scena, che prende spunto da episodi di vita reali, sarà un atto liberatorio che porterà una ventata di arte e di novità nel carcere di Baldenich. Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle detenute presenti e la collaborazione con il carcere di Rebibbia, una delle stutture penitenziare in Italia in cui è presente il corso di scrittura e recitazione, farà si che si crei una sorta di ponte tra i due percorsi teatrali, finalizzato a scambiare, in futuro, anche le persone dei rispettivi carceri. L’idea finale del percorso è quella di portare all’interno 118
Qual è la differenza tra cisgender e transgender?
Riportiamo e pubbichiamo da gay.it il bell’articolo che fa chiarezza tra persona cisgender e transgender. Quando si parla di identità di genere e sessualità, è importante conoscere le definizioni esatte di cisgender e transgender. Questi due termini difatti sono molto diversi tra loro, poiché l’uno è l’opposto dell’altro. Ma oltre a questo, sono due “etichette” con le quali una persona si può definire. Il termine cisessuale è entrato nell’uso comune dagli Anni ’90, e da pochi mesi viene inserito anche come opzione nelle app d’incontri, per permettere agli utenti di definirsi. Vediamo prima di tutto cosa significano questi due termini. Con cisgender si indica una persona che si riconosce nel sesso con il quale è nato, ovvero la sua sessualità coincide con la sua identità di genere. Quindi, se una persona è nata con gli attributi maschili e si riconosce come maschio, è un uomo cisgender. Una persona nata con le caratteristiche femminili sarà una donna cisgender solo se anche la sua iden-
tità di genere sarà femminile. La definizione aggiornata dal Dizionario Inglese di Oxford definisce un/una cisessuale come una persona a proprio agio con il suo sesso. Spesso i più “ignoranti” nei riguardi del mondo LGBTQ+ dicono “Ma allora siamo tutti cisgender“. Assolutamente no, perché non tutti si riconoscono nel sesso che hanno dalla nascita. Una persona transgender infatti non si riconosce nel proprio sesso. Una ragazza trans, ad esempio, si sente un maschio anche se esteriormente si identifica come femmina. Vice versa, un ragazzo trans si sente una donna ma ha le caratteristiche sessuali e fisiche di un maschio. Una persona transgender, per appartenere al sesso che desidera, può avviare il processo di transizione, e attraverso delle operazioni chirurgiche e una terapia ormonale, potrà diventare a tutti gli effetti uomo o donna. Non è detto che tutte le persone trans debbano ricorrere a questa pratica, poiché è una scelta personale. 119
Un incontro di buon auspicio per la comunità Lgbtqia
Martedì 24 luglio, Regina Satariano, responsabile del Consultorio Transgendere di Torre del Lago Puccini, ha partecipato, insieme ai rappresentanti di altre Associazioni Lgbtqia, ad un importante incontro al Ministero delle Pari Opportunità a Roma, invitata dal Sottosgretario Vincenzo Spadafora. La riunione è stata indetta nell’ambito delle attività di ascolto e scambio di idee che il Sottosegretario ha deciso di avviare con le Associazioni fin dall’inizio del suo mandato, per conoscersi e ipotizzare un percorso condiviso sui temi di comune interesse. Regina Satariano ha così dichiarato, in anteprima a Piccole Magazine: “incontrare il Sottosegretario Spadafora è stato costruttivo, perchè ha voluto conoscere tutte le Associazioni del territorio che quotidianamente si impegnano affinchè vengano riconosciuti pari diritti alle persone appartenenti alla comunità Arcobaleno”. E ha poi proseguito: “in particolare, noi del ACT insieme alle Associazioni più importanti che si occupano a tutto ton-
do della comunità transessuale, ovvero MIT, ATN e Libellula, inconterremo in separata sede il Sottosegretario, per avanzargli proposte specifiche. Questo incontro preliminare è stato comunque di buon auspicio per il futuro”. Tra le proposte che il Consultorio Transgenere vuole sottoporre nell’imminente futuro al Segretario Spadafora, c’è anche quella di richiedere una casa-alloggio per le persone trans in difficoltà, localizzata possibilmente in Toscana, per permettere loro di vivere serenamente in una casa dove poter essere sostenute psicologicamente e protette.
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Il Popolo della Famiglia contro il film lgbt “Chiamatemi Helen”
Domenica sera, su Rai 2, è andato in onda il film tv tedesco “Chiamatemi Helen”, diretto da Gregor Schnitzler. Un film a tematica LGBTQIA che ha scatenato un mare di polemiche da parte del Popolo della Famiglia, partito di Mario Adinolfi, scagliatosi contro la Rai per la sua messa in onda, perchè “non adatta alla prima serata per gli argomenti controversi e delicati trattati”. Questa la trama ufficiale: Tobias Wilke (Heino Ferch) non riesce a credere ai propri occhi quando arriva all’aeroporto per prendere suo figlio diciassettenne Finn (Jannik Schümann), di ritono dagli Stati Uniti. Sceso dall’aereo, il padre scopre che il ragazzo indossa vesiti da donna e si fa chiamare Helen, gli rivela che si è sempre sentita una ragazza e che ha usato il suo anno all’estero a San Francisco per prepararsi a superare il test richiesto dalla legge a chiunque voglio sottoporsi all’operazione di cambio sesso, una volta diventata maggiorenne. Per il padre di Helen, noto chef, è davvero difficile accettare una situazione che non riesce a comprendere. Le reazioni da parte degli amici, conoscenti e compagni di scuola di Helen sono invece delle più svariate e vanno dallo scherno alla solidarietà. Ma Helen trova quasi sempre le parole giuste – e la giusta dose di umorismo – per contrastare l’ignoranza e la derisione di cui è vittima. Insomma, niente di sconvolgente, si tratta
anzi di un film che tratta con delicatezza tematiche molto attuali e ormai vissute con tranquillità dalle generazioni più giovani e “fluide”, che hanno una mentalità decisamente più aperta rispetto al passato. Ovviamente, di parere diverso è il partito Popolo della Famiglia, il cui coordinatore nazionale Nicola di Matteo ha detto: “chiediamo alla commissione di vigilanza Rai-Tv che queste tematiche complesse e con scene, a livello emotivo così cruenti, non siano mai più mandate in onda in prima serata, soprattutto da una televisione statale pagata in egual misura da ogni cittadino italiano”. Bisognerebbe far notare a Di Matteo che il canone è appunto pagato da TUTTI i cittadini italiani, transgender compresi. Non ancora soddisfatti, quelli del PDF hanno definito la programmazione Rai un’azione “ideologizzante, atta a normalizzare, pubblicizzare ed esaltare situazioni complesse e problematiche quali la transazione da un sesso all’altro di adolescenti in piena crisi identitaria, portando lo spettatore, spesso anche minorenne (visto l’orario in cui è stato trasmesso il film), alla convinzione che l’evirazione sia l’unica soluzione per il pieno raggiungimento della felicità e che le persone che lo assecondano siano buone, tutte le altre no”. Vedremo nei prossimi giorni la RAI se risponderà a tono a queste discutibili accuse. 121
Bulgaria, si al matrimonio egualitario!
loro il benvenuto, sottolineando come la loro presenza aiuterà l’intero paese ad una maggiore apertura nei confronti delle persone LGBTQIA. Cristina, dopo la sentenza, ha dichiarato: “sono felice di poter celebrare non solo il mio diritto di vivere in Bulgaria, ma anche il diritto per ogni coppia dello stesso sesso di esercitare il proprio diritto alla mobilità all’interno dell’UE”. La Presidente della Youth LGBT Organization Deystvie, Veneta Limberova, ha invece così affermato: “è una buona notizia per il movimento LGBTI che lotta per il riconoscimento legale in Bulgaria. Questa decisione è di fondamentale importanza per noi, in quanto comunità, perché dà speranza a tutte le coppie dello stesso sesso, indipendentemente dalla loro cittadinanza, che le loro famiglie saranno riconosciute in Bulgaria”.
Una sentenza storica quella espressa da un tribunale bulgaro che si pronunciato a favore di una coppia di donne, che si sono sposate in Francia nel 2016 e che hanno deciso di vivere in Bulgaria da donne sposate e alle quali, inizialmente, il Ministro dell’Interno bulgaro aveva negato loro il visto. Nel 2017 a Cristina Palma, australiana, era infatti stato negato un visto di mobilità familiare, anche se sposata con una cittadina dell’Unione Europea, Mariama Diallo, francese. Il Ministero sostenne che non poteva concedere il visto a Cristina perché la Costituzione bulgara non consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Una scusa mal riuscita, perchè la Bulgaria è un paese dell’UE, la quale ha stabilito come ogni cittadino abbia diritto alla mobilità familiare all’interno dei Paesi che ne fanno parte. E, cosa importante, questa regola si applica anche se il coniuge non è un cittadino dell’Unione europea. Le due donne hanno quindi deciso di trascinare in Tribunale il Ministero, e la Corte amministrativa della città di Sofia che ha dato loro ragione. Oggi, Cristina e Mariama vivono in un villaggio chiamato Palamartza, a circa 300 km a est di Sofia e il sindaco della città Georgi Georgiev ha personalmente dato 122
L’Università Statale di Milano riconosce l’identità alias
se necessario, una targhetta identificativa sulla porta dell’ufficio in cui presta servizio che indichi il nome di elezione. Per tutti coloro che intervengono nel procedimento, il Regolamento prevede naturalmente l’obbligo alla riservatezza nel trattamento dei dati sensibili. Che cos’è la “carriera alias”? È l’assegnazione di un’identità provvisoria, transitoria e non consolidabile che rilascia al richiedente un nuovo tesserino di riconoscimento con il cognome e il nome scelto dalla matricola universitaria. È una modifica della carriera reale e rappresenta l’anticipazione dei provvedimenti che si renderanno necessari al termine del procedimento di transazione di genere.
Martedì 10 luglio, il Senato Accademico dell’Università Statale di Milano ha approvato il Regolamento per l’attivazione di un’identità alias per persone in transizione di genere. Il Regolamento riguarda studenti, personale tecnico e amministrativo, ricercatori, docenti e assegnisti, con l’obiettivo di promuovere il riconoscimento dei diritti della persona in transizione di genere ed eliminare situazioni di disagio e forme di discriminazioni legate al sesso, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Dal prossimo anno accademico in Statale verrà attivata una procedura amministrativa che prevede la possibilità di acquisire “un’identità alias”, che significherà utilizzare un nome differente da quello risultante dall’anagrafica dell’Ateneo, in attesa che il percorso della rettificazione di attribuzione anagrafica di sesso porti al rilascio di una documentazione definitiva. La richiesta verrà presentata dagli interessati al CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni), che avvierà una pratica per ottenere un badge indicante cognome, nome alias e matricola universitaria, un account alias e, 123
La favola a lieto fine della trans Alessia Cinquegrana
La bellissima transessuale Alessia Cinquegrana, modella e insegnante di ballo latino americano, già eletta Miss Trans Italia nel 2014, sta vivendo davvero una favola rosa. Ripercorriamo in breve la sua storia: nata come Giovanni, fin da piccola sentiva che quel corpo da bambino maschio non le apparteneva e a 18 anni ha iniziato la sua trasformazione per diventere donna. Senza arrivare mai al cambio di sesso completo però: come dichiarato in un’intervista a La Repubblica: “sapete perché mi sono fermata? Non ce la facevo più. Dopo l’operazione alle corde vocali sembrava che non potessi più parlare. Ho avuto paura. Troppo dolore. Ma io sono una donna anche così. Del resto ormai lo riconoscono anche i giudici: per poter rettificare il proprio sesso non occorre l’operazione”. Crescendo, si è innamorata del suo migliore amico Michele Picone, con il quale è convolata a nozze nell’aprile dello scorso anno, diventando di fatto la prima ragazza trans italiana a sposarsi. Il matrimonio è stato celebrato con rito civile ad Aversa, appena le è stato riconosciuto lo stato di donna. Una cerimonia che ha fatto parecchio discutere perchè è stata celebrata
senza il cambiamento di sesso di Alessia e alla quale non presenziarono i genitori dello sposo e neanche il padre della Cinquegrana, che non accettava il cambiamento fisico della figlia. Ora, poco più di un anno dopo dal matrimonio, una svolta inaspettata: Alessia Cinquegrana ha riabbracciato il padre Enzo, con il quale non aveva contatti da ben 12 anni. Il commovente incontro è stato organizzato dagli zii di Alessia, in occasione della festa a sorpresa per i 48 anni del papà ed è terminato con un lungo abbraccio tra i due. Il padre, visibilmente emozionato, ha detto alla figlia “si semp ‘a vita mia” (sei sempre la mia vita). I rapporti tra i due sembra siano tornati dunque sereni e la coppia di sposi può guardare al futuro con rinnovata serenità: Alessia e Michele infatti hanno espresso il desiderio di diventare genitori adottivi: “Voglio un figlio, una bambina” – ha dichiarato Alessia. Se ciò si realizzasse, sarebbe il coronamento di una bella storia che parla solo d’amore, e questa, dopotutto, è l’unica cosa che conta. 124
“Nata femmena”
“nobile” tradizione. In verità, le storie narrate urtano fortemente con una certa tradizione ed identificazione della struttura del femminiello. Alessia Cinquegrana è femmina davanti alla legge e quel che più conta nel proprio sentire; per di più, vorrebbe essere mamma adottando una bambina. Alessandro Saggiomo non ha alcuna intenzione di diventare una trans, perché si sente maschio. Dunque, i personaggi di riferimento sono estranei al concetto di femminiello, di cui non possono essere eredi o surrogati. Inoltre, questi personaggi ripudiano il ruolo di trans assumendo contorni definitivi e non certamente di transazione. La prima ha già modificato tutto quello che voleva modificare; il secondo non vuole modificare nulla, perché in fondo la sua è una recita. Ora viene da chiedersi, se gli autori abbiano sbagliato tutto, o di proposito abbiano introdotto dei paragoni improponibili, per stimolare una provocazione verso una icona della cultura partenopea.
Il documentario di Pasquale Formicola ed Elisabetta Rasicci, che indaga sulla trasformazione del “femminiello” napoletano, dal titolo “Nata femmena”, andrà in onda in prima tv su Rai3 giovedì 19 luglio alle ore 00:10, per il ciclo “il cinema del reale”. Il filmato traccia la propria indagine attraverso due personaggi: la prima storia è quella di Alessia Cinquegrana, nata come Giovanni, 29 anni, prima sposa trans in Italia; la seconda è la storia di Alessandro Saggiomo, 25 anni, attore e drag queen, noto con il nome di Mamy O’Hara, attivista del mondo LGTB napoletano . L’indagine porta ad evidenziare la spaccatura della cultura napoletana sul nuovo modello, che attraverso l’immagine trans tenterebbe di sostituire il concetto di femminiello. Il tentativo pare non riuscire perché emerge un rifiuto alla globalizzazione di una figura tipicamente napoletana. Il Femminiello è Napoli, il trans è il mundialismo emergente, che non ha radici nella città, in cui gli apporti esterni vengono recepiti come un imbarbarimento di una 125
Per capire questo passaggio e tentare di dare una risposta, occorre soffermarsi sulla figura che il femminiello ha nel comune sentimento napoletano. Il “femmenèlla” o “femminéllo”, o ancora “femminiélle”, è una figura tipica della cultura tradizionale popolare napoletana ed il termine a cui fa capo è usato per riferirsi ad un maschio omosessuale con espressività marcatamente femminile. Il “femminiello” si sentiva una donna imprigionata in un corpo maschile e perciò cercava di liberarla, vestendo in modo ancor più colorato e vistoso di qualunque donna. Si muoveva e parlava, non come avrebbe fatto una donna, ma ne esagerava i toni acuti e le movenze, realizzando un archetipo riconoscibile; la teatralità era una sua caratteristica. Il “femminiello” era anatomicamente un maschio, spesso efebico. Si travestiva da donna e adottava un comportamento sopra le righe, mimando la donna che avrebbe voluto essere, ma non lo faceva su di un palco, bensì nella quotidianità Il “femminiello” era più simile ad una drag queen che ad un travestito, ma lontano da un omosessuale dai modi effemminati e discreti. Il “femminiello” si travestiva come il “travestito” o la “drag queen” ma non occasionalmente, contrariamente a loro, non smetteva mai, non si rivestiva mai da uomo. Il travestito, che non sempre è gay, e la drag queen, raramente gay, sono assai diversi dal “femminiello” che continuava la sua recita confondendola con la realtà di tutti i giorni. Dunque, acquisite queste nozioni, è possibile e piacevole l’incontro con il documentario “Nata femmina”, di cui abbiamo elementi oggettivi per un nostro giudizio.
Oggi il sexy shop Boutique “I Trasgressivi” vi presenta un sex toy amatissimo da tutte le donne: le palline vaginali L1A, ideali per massaggiare le pareti vaginali della linea di sex toys OVO. Dotate di una struttura elastica in puro, morbido e setoso silicone, le palline vaginali sono intercambiabili, infatti nella confezione sono comprese due tipi di coppie di palline: una coppia da 18g trasparenti e grandi e una coppia da 25g cromate e più piccole. Usate per gli esercizi di Kegel possono rinforzare le pareti vaginali cosi da migliorare i vostri orgasmi. Come funzionano? Semplice: grazie ai movimenti della sfera di metallo all’interno delle morbide palline, otterrete una vibrazione intensa e appassionante che aumenterà la stimolazione intima. Il comodo gancetto esterno vi farà gestire in autonomia la penetrazione, diffondendo, ad ogni contatto, un godimento sempre maggiore.
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La trans Kimberlly Kelly è in attesa di giustizia
Una decisione della Corte Suprema in Brasile, consente la variazione del nome nel registro civile, che può essere fatta senza la necessità di un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso. Questo però non è stato possibile per la transessuale Kimberlly Kelly, che ha denunciato che le è stato impedito di cambiare nome nell’ufficio notarile di Goiatuba. Il notaio a cui si era rivolta Kimberlly, si è giustificato dicendo che non era a conoscenza della regola e quindi non poteva emettere nuovi documenti con il nome corretto al femminile. Ma ripercorriamo insieme la storia di Kimberlly Kelly Santos. 26 anni, era nato uomo e si chiamava Maurício Sérgio Gabriel Santos e all’età di 14 anni ha intrapreso il suo percorso per diventare donna. “Sin da quando ero bambino, sentivo di non essere un ragazzo. Non mi sentivo un uomo, non potevo adattarmi alle cose del mondo maschile, come giocattoli e vestiti. Mi sono sempre visto dal lato femminile “ ha detto. A marzo di quest’anno, Kimberlly ha deciso quindi di rinominare i documenti d’identità ed ha cercato l’aiuto di un avvocato, ma non ha potuto apportare il cambiamento fino ad ora. “Il notaio, la prima volta ha sostenuto di non conoscere la legge della Corte
Suprema” - ha detto l’avvocato di Kimberlly, Kenia Tavares - “questo ha reso molto difficile per lei effettuare il cambio, anche perchè sul cambio nome hanno applicato una tassa economica più alta del normale e anche se Kimberlly avrebbe pagato, hanno detto che non volevano farlo”. Kimberlly si è sentita discriminata dalla situazione. “Ho riscontrato della transfobia nei miei riguardi, anche se hanno cercato di mascherare questo pregiudizio con la mancanza di informazioni”. Il presidente dell’Ordine degli Avvocati del Brasile a Goiatuba, Filemon Santana, ritiene che il ritardo stia accadendo anche per la mancanza di informazioni sulla decisione dell’STF. In ogni modo, è fuori discussione che i notai si rifiutino di fare questo cambiamento: “Tutti i tribunali statali della giustizia dovranno disciplinarlo ed istruire i notai a operare come da legge stabilita. Se la resistenza avviene a causa di discriminazione, dovranno rispondere di questo”. Finchè questa spiacevole situazione non viene risolta, Kimberlly attende il nuovo documento, con il nome e il sesso cambiati. “Mi aspetto di ottenere il mio documento con il mio vero nome al più presto e finalmente potrò gridare ai sette venti che sono una una nuova persona, una nuova donna, registrata”, ha concluso. 127
A Brasilia, un incontro per discutere della Tortura
torture; donne incarcerate; servizi sulla tortura nei principali media; salute mentale; cure per le persone vittime di tortura e supporto psicologico per i loro familiari. All’importante incontro era presente anche la nostra inviata speciale per Piccole Magazine, la Commendadora ed attivista per i diritti LGBTQIA Safira Bengell,
La tortura è ancora una pratica ricorrente in Brasile, essendo perpetrata dagli agenti di Stato e nei luoghi di privazione della libertà, come le carceri, le stazioni di polizia, gli istituti di ricovero per anziani. Purtroppo viene usata anche nei centri di accoglienza per i bambini e adolescenti, nelle comunità terapeutiche e verso le persone che appartengono alla comunità LGBTQIA. Per dire no alla tortura e cercare soluzioni per debellarla, si è svolto recentemente a Brasilia, capitale federale del Brasile, il III Incontro Nazionale per combattere la tortura, con tavoli e incontri finalizzati a rafforzare la in rete le prestazioni attraverso il Sistema Nazionale di Prevenzione e Lotta contro la tortura. I relatori presenti all’incontro erano Ana Janaina Alves Sousa del SECRIA DF, Renato de Vitto del CNJ, Soraia Mendes dell’UNB, Acacio Pereira dell’ANCED e Deborah Duprat del PFDC ed hanno discusso di quanto sia vulnerabile la gioventù alla tortura; sicurezza pubblica il sistema di detenzione; guerra alla droga; negazione dei diritti di base come un vettore di 128
Polemica per Scarlett Johansson, che interpreterà il ruolo di un boss trans
Non è la prima volta che l’attrice Scarlett Johansson viene criticata per una parte in un film che avrebbe potuto esser affidata a un membro di una minoranza: il suo ultimo ruolo nel film “Rub and Tug” ha davvero fatto arrabbiare la comunità trans. Le proteste nascono dal fatto che Johansson, in questo film, basato su una storia vera, interpreta un boss gangster di Pittsburgh che cambia sesso. Infatti, Dante Tex Gill, donna alla nascita (Jean), è stato un boss del crimine degli anni Sessanta e che ha vissuto l’ultima parte della sua vita come uomo. Gill, descritto dal film come una “donna che voleva essere conosciuta come uomo”, gestiva una rete di locali per massaggi collegati alla prostituzione ed è morto nel 2003. Jamie Clayton, attice del serial tv Sense8 e del film Neon Demon, ha protestato dicendo che gli attori trans non hanno provini se non per ruoli di personaggi
transessuali e anche l’attrice Trace Lysett, nota per il suo lavoro nella serie Transparent, si è sfogata su Twitter sulla stessa linea. “Non sarei così adirata se mi fossi trovata in competizione con Jennifer Lawrence o Scarlett Johansson per un ruolo ‘cis’ - ha scritto, citando il termine cisgender riferito a chi si trova a proprio agio nel genere in cui è nato. “Sappiamo che non è successo. Voi potete continuare a interpretare noi, ma perché noi non voi?”. E sempre Trace ha accusato il sistema del cinema: “non solo ci rubate la nostra storia, ma vi date pacche sulle spalle e vincete trofei scimmiottando quello che abbiamo vissuto”. Scarlett Johansson ha peggiorato poi un po’ la sua posizione quando un suo portavoce ha risposto alle polemiche riportando: “ditegli che possono parlare con Jeffrey Tambor, Jared Leto e Felicity Huffman”, ovvero altre star di Hollywood che hanno interpretato parti di trans. 129
A Bologna la prima casa per migranti trans.
Nicole De Leo, Presidente del MIT (Movimento Identità Transessuale) di Bologna ha annunciato che a breve, in città, verrà aperta una casa per accogliere i migranti rifugiati transessuali. Unica in Europa, è frutto dell’impegno delle associazioni LGBTQIA e sarà collacata all’interno del sistema di accoglienza SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). La Presidente del Mit ha affermato: “Abbiamo già cinque persone che verranno accolte e che attualmente si trovano in altri centri, ma naturlamente non diremo esattamente dove si trova l’abitazione. E’ comunque a Bologna”. I dettagli verranno illustrati nei prossimi giorni.
assiste nel percorso 980 utenti che arrivano da ogni città d’Italia. E’ stata la prima associazione in Europa ad aprire un consultorio in accordo con il servizio sanitario locale e la Regione, composto da psicoterapeuti ed endocrinologi e in regola con gli standard internazionali.
Il MIT da oltre vent’anni si batte per difendere i diritti delle persone transessuali e transgender e ad oggi
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La trans Angela Ponce è la nuova Miss Spagna Universo
ha sempre combattuto per se stessa, per i suoi diritti e per la sua felicità: all’età di 11 anni ha iniziato a esplorare la sua identità di genere e ha completato la sua transizione nell’aprile 2014. “Ho partecipato a Miss Universo con la consapevolezza e l’impegno di portare avanti un messaggio di inclusione, rispetto, tolleranza, amore per se stessi, amore per gli altri”. Intervistata dalla ABC e dall’agenzia di stampa spagnola LaSexta, subito dopo la sua vittoria ha dichiarato: “credo di essere una delle più preparate per rappresentare il mio paese e per dare una lezione al mondo. Il mio obiettivo è essere portavoce di un messaggio d’inclusione, rispetto e diversità non solo per la comunità LGBTQIA, ma anche per il mondo intero”. “La società non è educata alla diversità, io non sono una persona strana o bizzarra, ho solo una storia diversa: sono una donna che è cresciuta in modo differente rispetto alle altre donne, ma che è realmente una donna” - ha infine concluso la nuova Miss, che siamo sicuri, farà ancora molto parlare di se in futuro.
Non era mai accaduto prima nella storia del concorso: Angela Ponce, bellissima modella di 26 anni, nei giorni scorsi ha vinto il titolo di Miss Universo Spagna 2018 e parteciperà al concorso di Miss Universo. Ma come mai tutto questo scalpore? Semplice: Angela è una transessuale ed è la prima volta che una trans si aggiudica il titolo di Miss Universo. In realtà, le concorrenti transgender sono state autorizzate a competere per il popolare concorso nel 2012, quando la canadese Jenna Talackova vinse il titolo di Miss Vancouver, ottenendo automaticamente il diritto a partecipare a Miss Canada. Ma, quando si venne a scoprire il suo precedente cambio di sesso, venne squalificata. La Talackova allora iniziò la sua battaglia contro il Concorso e alla fine tornò a parteciparvi, vincendo il premio Miss Sympathy. Tornando alla vincitrice di Miss Spagna Universo 2018, Lola Ponce è originaria di Siviglia, è alta 1.77 per 58 kg ed è bionda, con occhi chiari e fisico da urlo. Rappresenterà agguerrita la Spagna alla prossima edizione di Miss Universo. Ponce 131
Gruppo Trans* Bologna, uno spazio sicuro dove potersi esprimere
Gli incontri di Socializzazione del Gruppo T* rappresentano un luogo di scambio, di conoscenza di sé e dell’Altro, uno spazio libero in cui ricevere supporto e mentoring da parte di altre ragazze e ragazzi in transizione, per acquisire maggiore consapevolezza di sé e della realtà T, condividendo le proprie problematiche e ascoltando il racconto dei vissuti altrui. Attraverso l’accoglienza nel gruppo, si da vita al processo dell’esplorazione delle identità, delle differenze, con discussioni aperte attorno a temi specifici per ogni appuntamento. Gruppo Trans* Bologna è un’occasione per TUTTI per smettere di soprassedere o ignorare i problemi che esistono e che attanagliano la comunità T*. “Perché per noi fare la rivoluzione è vivere ogni giorno.” Gruppo Trans* Bologna non è un associazione, non riceve alcun tipo di finanziamento pubblico, ma si regge sull’energia, sulla passione e l’impegno de* tant* volontari* che ne condividono l’intento. Sede: AUTOSPAZIO, Viale Carlo Pepoli, 62 – Bologna. Per partecipare agli incontri o per metterti in contatto scrivi a: gruppotransbologna@gmail.com
A Bologna è nato un collettivo di persone trans* che lottano contro l’invisibilizzazione e la trans-negatività con la loro Visibilità ed Orgoglio. La missione è dare supporto alle persone trans* epromuovere una cultura del rispetto delle differenze, rivendicando spazi e diritti della loro comunità. Il collettivo è Gruppo Trans* Bologna vuole uscire dalle tastiere virtuali dei social network e scendere in campo, in carne ed ossa, dando vita a riflessioni e progetti, rivendicando il diritto alla propria autodeterminazione, per migliorare la qualità di vita della popolazione trans* nella vita di tutti i giorni. Gruppo Trans* Bologna propone uno spazio sicuro in città dove potersi esprimere, sperimentare se stess* nell’arcobaleno dei generi e dei non generi, scegliendo di essere visibili. Garantisce accoglienza, supporto e mentoring da parte di ragazze e ragazzi in transizione già da svariati anni e aiuta a socializzare e confrontarsi per concepire soluzioni e strategie da porre in atto alle molteplici problematiche purtroppo ancora legate alla condizione trans* e al percorso di transizione. 132
Cynthia Nixon: “mio figlio è trans”
Dal set della fortunata serie tv anni 90 “Sex and the City” alla poltrona di Governatore dello Stato di New York. Cynthia Nixon, celebre attrice nota al grande pubblico per il ruolo di Miranda nel telefilm cult, e ora al cinema con il film “A quiet passion”, basato sulla vita della poetessa Emily Dickinson, si è infatti candidata per succedere all’attuale Governatore Andrew Cuomo. Se venisse eletta, sarebbe la prima nella storia dello stato di New York a ricoprire questa carica e la cosa farebbe ancora più scalpore perchè Cynthia è anche bisex. L’attrice, è stata sposata con il fotografo Danny Mozes, da cui ha avuto due figli, Samantha, 21 anni e Charles, 15 anni. Dall’ex marito ha poi divorziato, per convolare a nuove nozze nel 2012 con l’attivista lgbtqia Christine Marinoni, da cui ha avuto un altro figlio, Max. Inoltre, nei giorni scorsi, in occasione del Trans Day of Action, un evento annuale organizzato a New York per promuovere la sensibilizzazione sul tema dei transgender,
Cynthia ha rivelato sul social Instagram che la figlia maggiore, Samantha, è transessuale e si fa chiamare Samuel. La diva ha pubblicato una foto che la ritrae con il neo diplomato figlio e ha scritto: “sono così orgogliosa di mio figlio Samuel Joseph Mozes (noi lo chiamiamo Seph) che si è diplomato al college questo mese. Saluto lui e tutti gli altri che rendono grande questa giornata #TransDayofAction”. L’attrice ha scelto una giornata speciale per fare questa rivelazione, la stessa in cui migliaia di adolescenti in ogni parte del mondo hanno manifestato, non solo sui social, le proprie difficoltà nel raccontare in famiglia la propria delicata e complicata situazione. Cynthia Nixon, che è diventata una attivista per i diritti della comunità LGBTQIA dal momento del suo “outing”, si è dimostrata una mamma orgogliosa dei suoi figli, pronta a sostenerli in qualsiasi scelta essi facciano e in prima linea per difenderne i diritti. 133
Mondo: le leggi più strane sul sesso
Condividiamo il divertente articolo del sito Pourfemme.it sulle leggi più strane in giro per il mondo che riguardano il sesso. Leggere per credere! Le leggi più strane sul sesso in giro per il mondo, norme a tutt’oggi in vigore che hanno a dir poco dell’assurdo. Non serve andare in capo al mondo o curiosare nella “legislazione” di qualche remota tribù, basta volgere l’attenzione oltreocèano per accorgersi che il mondo è ancora primitivo. Dal divieto di pronunciare parole spinte davanti a una signora perbene all’illegalità dei sex toys, dal reato di adulterio alla proibizione delle effusioni in pubblico, ecco la nostra classifica delle leggi più balorde e puritane.
no il sesso fuori dal matrimonio e puniscono chiunque si macchi di fornicazione con un’ammenda di 30 dollari e 3 mesi di prigione. Spogliarsi davanti all’immagine di un uomo. Oxford, patria di studiosi e ricercatori, vanta una norma che vieta alle donne di denudarsi davanti a foto o dipinti raffiguranti uomini. Cultura e apertura mentale non sempre corrono sugli stessi binari. Tradire. Se a Hong Kong è legittimo farsi giustizia da sé con le dovute differenze di genere (l’uomo può uccidere la fedifraga ricorrendo a qualunque mezzo, la donna solo a mani nude), in Massachusetts la legge punisce gli adulteri con 3 anni di carcere. Meno severi Georgia e Virginia che classificano il tradimento tra i reati minori.
Pronunciare parole spinte. In America, una frase indecorosa in presenza di una signora perbene in Michigan può costare molto cara, la legge in vigore punisce tassativamente la maleducazione.
Fare un’orgia con madre e figlia. In Bolivia, per la precisione a Santa Cruz, la normativa giudica illegale fare sesso, in contemporanea, con la partner e sua figlia. Ma a turno “se po’ fa’”!
Fare l’amore fuori dal matrimonio. Sempre in America, gli Stati di Georgia, Virginia e Massachusetts non concepisco134
Utilizzare sex toys. In America, nel moderno stato dell’Alabama è stata promulgata una legge che vieta la commercializzazione di qualunque dispositivo concepito appositamente per “stimolare gli organi genitali umani”, in parole povere i sex toys, a proposito dei quali ci sarebbero parecchi miti da sfatare. La legge in questione ha ottenuto approvazione per l’esattezza nel 1998, ovvero una quindicina di anni fa. E poi osiamo definirci civilizzati!
Nell’incontro con l’altro sesso, l’olfatto gioca un ruolo importantissimo: ci si sceglie con il naso nel giro di pochi secondi, in modo del tutto inconscio, in base a quella miscela di feromoni e odore personale che ha ciascuno di noi. Aggiungete la ciligina sulla torta: al sexy shop Boutique “I Trasgressivi“, trovate il nuovissimo “Taboo frivole” una fragranza per lei, un sensuale profumo arricchito di feromoni, un bouquet di fiori dove governa la sensualità del sandalo e del ylangylang. Poche gocce sulla vostra pelle di questi aromi afrodisiaci, renderanno il vostro corpo desiderabile come non avete mai pensato possibile. Taboo Frivole è un profumo soave con note di muschi e fiori, fresia, bergamotto e patchouly, richiestissimo per i momenti di passione.
Scambiarsi effusioni in pubblico. Il Michigan detiene il primato del puritanesimo condannando, tra le altre cose, le effusioni in pubblico di qualunque natura. Baci, carezze, abbracci sono considerati delitti a tutti gli effetti, meglio andarci cauti. Praticare sesso anale e orale. Le legislazioni degli Stati di Alabama, Florida, Idaho, Kansas, Michigan, Mississippi, North Carolina, Oklahoma, Sud Carolina, Texas e Utah evidentemente faticano a mettersi al passo con i tempi. In tutti questi paesi vigono vergognosi divieti contro il sesso anale e il sesso orale, di cui varrebbe la pena sapere di più, nonostante la Corte Suprema si sia pronunciata a favore di tali pratiche.
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Starbucks paga gli interventi cosmetici al personale trans
Il colosso del caffè globalizzato Starbucks ha annunciato pochi giorni fa una decisione senza precedenti: l’assicurazione sanitaria, che dal 2012 già paga ai dipendenti transgender le spese per il cambio di sesso, includerà anche gli interventi estetici, quali il rifacimento del seno, la femminilizzazione del viso e il trapianto dei capelli. Gli impiegati trans che ne faranno richiesta, potranno quindi farsi pagare interventi che fino ad oggi erano considerati solo di natura cosmetica e che quindi dovevano essere a carico personale. Nessuna azienda aveva mai incluso nei propri piani le operazioni “cosmetiche”, che a detta della comunità transessuale sono importantissime perché aiutano a sentirsi più normali, in quanto aiutano ad identificarsi esteriormente nel genere cui sentono di appartenere. Ron Crawford, vice presidente Starbucks, in un comunicato stampa ha dichiarato: “abbiamo valutato qusta scelta non solo spinti dal desiderio dell’azienda di fornire una copertura sanitaria veramente inclusiva, ma perché confrontandoci con le associazioni che tutelano i diritti delle persone trans è
emerso come questi benefici permetterebbero loro di essere veramente chi sono”. L’iniziativa di Starbucks, pionieristica e di forte responsabilità sociale, è stata valutata positivamente anche dalla World Professional Association For Transgender Health (WPATH). Jamison Green, l’ex presidente del WPATH che ha collaborato con Starbucks a questa iniziativa, ha affermato che la catena del caffè è la prima azienda al mondo a seguire gli standard di cura raccomandati in una politica di prestazioni mediche. Per aiutare i lavoratori a trovare i medici che saranno meglio in grado di soddisfare le loro esigenze specifiche, Starbucks impiega personale informato sul processo di transizione di genere. Una curiosità, i dipendenti di Starbucks che possono usufrire delle spese pagate per il cambio di sesso, nel 2012, primo anno in cui era possibile farlo, non ne avevano fatto richiesta. Nel 2009 però sono stati 49 e c’è stato un sensibile aumento nell’ultimo anno, con ben 750 richieste di riassegnazione di genere. 136
Storia dei sex toys!
Negli anni, l’industria che produce giocattoli erotici è fiorita, anche grazie all’apertura dei sexy shop, predisposti anche per la vendita online che consigliano alla propria clientela centinaia di prodotti diversi tra cui scegliere: strapon, vibratori...c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oggi sappiamo che esplorare e giocare con la propria sessualità è importante e che i sex toys possono portare dei benefici sia alle singole persone sia alla sessualità di una coppia. Forse vi stupirebbe sapere che anche nel remoto passato, esattamente a partire dalla Preistoria, uomini e donne già si divertivano con i sex toys! Questo a dimostrazione del fatto che la ricerca del piacere sessuale occupa una parte importante della vita fin dalla notte dei tempi. Ma che sex toys usavano i nostri antenati? Le civiltà antiche ci hanno lasciato tantissimi reperti di piacere interessanti: dai tappi di bronzo al fallo di pietra, sono moltissimi gli oggetti che usavano i nostri avi per procurarsi piacere, dimostrando grande inventiva! Il primo sex toy di cui si hanno notizie è
stato ritrovato in Germania e risale nientedimeno che a 32.000 anni fa! Si tratta di quello che potremmo definire oggi un “dildo” non vibrante: è stato ricavato da una roccia sedimentaria e misura 20 cm in lunghezza. Un altro curioso sex toy è stato invece rinvenuto in Francia ed è stato chiamato “il doppio fallo”...vi lasciamo immaginare il suo utilizzo! Ora facciamo un bel salto nel tempo e parliamo dell’Antico Egitto: siamo nel 54 a.C. alla corte della bellissima regina Cleopatra, considerata una grande “amatrice” cui non mancavano di certo uomini disposti a soddisfarla. Nonostante questa sua “fama”, una diceria narra che fosse talmente insaziabile da aver inventato il primo vibratore della storia, per non sentire mai la mancanza dell’altro sesso. Un giorno infatti, Cleopatra scoprì che, riempiendo un tubo di zucca (o scatoletta di papiro) con delle api, gli insetti, ritrovandosi in uno spazio stretto, diventavano frenetici, causando la “vibrazione” del tubo... un vero e proprio dildo vibrante! Una leggenda divertente, mai confermata per certo. 137
nel 1869 dall’americano George H. Taylor. Si tratta del primo vibratore a vapore progettato per curare l’isteria femminile, malattia da cui le donne sarebbero potute guarire solo raggiungendo l’orgasmo. Ma quando furono finalmente inventati e commercializzati i tanto desiderati vibratori? Fu alla fine del XIX secolo, grazie all’invenzione della pila, e furono subito un successo. Joseph M Granville nel 1880 creò il primo vibratore elettrico a batteria, seguito nel 1902 dal modello perfezionato di vibratore elettrico di Hamilton Bach. Il ‘900 segna una vera svolta sessuale: negli anni Venti e Trenta si diffusero i primi film porno e nel 1968 John Tavel brevettò il primo vibratore senza fili, lungo 19 cm e spesso 4. Nel 1970 cominciano a venire pubblicizzati i sex toys anche in televisione e sui giornali. Il più celebre è la Magic Wand, prodotto dalla Hitachi come massaggiatore per i muscoli e presto diventato simbolo del sesso hi-tech. Sempre negli anni Settanta, GI Duncan fu spinto dal suo handicap a inventare il primo dildo in silicone, con il solo scopo di soddisfare la sua partner. Nel 1998, quindi in tempi decisamente più recenti, è nato il celebre vibratore Rabbit, il cui design a due estremità, che stimolano simultaneamente vagina e clitoride, lo ha reso il sex toy più acquistato della storia. Oggi siamo nell’epoca d’oro dei sex toys e dei sexy shop: il numero delle vendite è andato sempre più crescendo, segno che la ricerca della soddisfazione sessuale è irrinunciabile. Inoltre, utilizzare regolarmente i sex toys, oltre a rendere più eccitante il sesso, fa bene alla salute e migliora l’umore. Allora, non aspettate oltre, correte nel vostro migliore sexy shop di fiducia o acquistate anche online il vostro sex toy prediletto: vi attendono lunghi giorni di piacere!
Nnel 500 d.C., in Cina e Giappone, tra i sex toys più famosi esistevano già le palline della Geisha (le attuali “love egg” o palline vaginali, da inserire all’interno della vagina per rinforzare i muscoli e intensificare l’orgasmo). Queste palline vaginali fanno felici anche al giorno d’oggi milioni di donne e sono uno dei sex toys più venduti. Spopolava anche il predecessore dell’anello per il pene, ben noto per la sua abilità di prolungare il piacere. Ora andiamo nell’antica Grecia, dove le donne s’intrattenevano con l’olisbos (in greco olisbein significa “infilarsi, scivolare dentro”) un fallo in cuoio artificiale di circa 15 centimetri. Ne esistevano diversi tipi, ma il meno costoso era l’olisbokollix, un dildo-grissino in pasta di pane: fai da te e su misura. E come lubrificante cosa usavano? Ai tempi era anche diffusa l’usanza di usare l’olio di oliva: autoerotismo a parte, questi sex toys offrivano anche libero sfogo al voyeurismo maschile. Andando avanti nel tempo, arrivano gli anni bui del Medioevo: i sex toys spariscono per via della repressione sessuale ad opera della morale cristiana che puniva severamente chi si masturbava o faceva sesso prima del matrimonio e non a fini riproduttivi. Poi, finalmente, arriva l’epoca del Rinascimento, e ritorna in voga l’olisbos, con il nuovo nome di “dildo”. Gli anni di fine 700 prendono una svolta particolare e decisamente più trasgressiva: nel 1791 il Marchese De Sade pubblica “Justine o le disavventure della virtù”, il primo libro sul BDSM che sia mai stato scritto. Nel romanzo vengono descritti frustini, anelli per capezzoli ed altri strumenti di sottomissione, un vero “cult” per gli estimatori del genere bondage. Tra i sex toys inventati per utilizzo “medico” e curativo, figura il “manipulator”, creato 138
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