Il Piccole Magazine Luglio 2019

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All’interno: - Le interviste - Il piacere attraverso la storia - Astrologia, Amore e Sesso - Notizie di Cronaca

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Indice

I prossimi eventi World Le nostre promozioni

Le Interviste Nanà Saturno, vincitrice di Miss Drag Queen Triveneto 2019 Miss Trans Europa 2019: un’edizione da record! Felisia Bulgari, 3° classificata a Miss Trans Europa 2019 Ana Di Capri TX: ‘i bambini sono la nostra speranza!’ Camilla Ferreira Borges, Miss World Trans 1999-2000 Ly Jonaitis, Miss Trans International Guatemala 2018 Victoria Caram, direttrice di Miss Trans Star International

Pag. 28 Pag. 31 Pag. 33 Pag. 36 Pag. 39 Pag. 43 Pag. 45

Intervista a Mistress Angelica Venezia Pag. 47 Michelle Prado: ‘amatevi, sempre!’ Pag. 49 Mauro Braga, il nuovo volto del cinema hard! Pag. 51 Loredana Belthè: ‘dite sempre quello che pensate!’ Intervista alla stilista AngelaModArt Alessia Cinquegrana, Miss Trans Europa 2019 Deo di DeoTattoo: ‘la passione per i tatuaggi non ha età!’ Intervista a Sara Finizio

Pag. 53 Pag. 55 Pag. 57 Pag. 61 Pag. 64

A quattr’occhi con Lina Quintero Pag. 67 Desiree Blance, vincitrice di Pride Stars 2019 Pag. 69 Cha Chy Boom Boom, drag che ha animato il Napoli Pride Pag. 72 Jill Tonik, una Drag Queen poliedrica! Pag. 76 Sharon De Blanch, un ritorno in grande stile! Pag. 79

Il sesso nelle religioni

IL FALLO NELLA BIBBIA Pag. 82 GLI EGIZI ED IL FALLO Pag. 85 LE DIMENSIONI CONTANO Pag. 89 ANIMALI SACRI Pag. 92 2


Indice

Astrologia, Amore e sesso PSICOLOGIA ARIETE Pag. 93 La Donna dei PESCI: famiglia e salute Pag. 96 La Donna dell’ACQUARIO: famiglia e salute Pag. 99 La Donna del CAPRICORNO: famiglia e salute Pag. 102 La Donna del SAGITTARIO: famiglia e salute Pag. 105

Cronaca La Geo del Mese Pag. 109 IL MARTEDI’ DEL PECCATO Pag. 118 IL TRONO DI ARMANDO Pag. 119 Emilia Romagna: passa la legge anti omo-transfobia Pag. 120 NETO LUCON Pag. 121 Scontri al Pride in Polonia Pag. 122 Assassinata Yelena Grigoriyeva Pag. 123 Primo uomo sulla Luna Pag. 124 Ricky Martin e gli scontri a Porto Rico Pag. 125 Licenziato da Ikea per transfobia Pag. 126 Scontri LGBT in Polonia Pag. 127 Libretto LGBT all’università di Potenza Pag. 128 Milano Convention 2020 Pag. 129 Referto Gay in ospedale: scandalo Pag. 131 Miss Trans Europa 2019 Pag. 133 Anna Lopez al MTE 2019 Pag. 134 Felisia Bulgari al MTE 2019 Pag. 135 Miss Trans Italia è RINVIATO Pag. 136 Comunicato stampa MTE 2019 Pag. 137 Miss Drag Queen Emilia Romagna 2019 Pag. 138 Il Pride ad Instanbul Pag. 139 MtoF: Aaron Philip Pag. 140 3


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Chi sarĂ la nuova ombrellina di Michael? Ti aspettiamo Domenica 25 Agosto

Circuito del Mugello 6


Ilona Staller Cicciolina vi aspetta Saabto 07 Settembre al Rifugio degli Artisti!

Sabato 7 settembre vi aspetta una serata davvero speciale! Ilona Staller “Cicciolina” sarà infatti ospite del Rifugio degli Artisti di Dosso, fondato da Armando Checchi detto “Il Pittore”. Questo luogo straordinario si trova vicino Ferrara ed è un locale-museo (suddiviso in Paradiso-Purgatorio e Inferno) dove la banalità è bandita e la sorpresa la fa da padrona di casa.

perché ovunque si celano sorprese. Dopo la cena, il divertimento proseguirà al pub Paradiso, un posto che toglie il fiato proprio come davanti alle meraviglie del PARADISO e dove ogni pezzo di mobilio ha un perché, un come ed un quando. In questo luogo magico, Ilona Staller “Cicciolina” firmerà cartoline autografate e poserà con i suoi fans per delle belle foto ricordo.

A partire dalle ore 20.30 al Ristorante Inferno, potrete cenare con Ilona Staller “Cicciolina”, bearvi della sua meravigliosa e sensuale presenza e gustare le specialità tipiche del ristorante d’alta cucina, dove il peccato di gola è il minimo che si possa fare,

Continuate a seguirci per restare aggiornati su tutte le novità di questo evento e per ripercorrere insieme a noi quanto Ilona Staller “Cicciolina” sia una figura di spicco per le conquiste della libertà sessuale e sociale in Italia. 7


NanĂ Saturno vincitrice di Miss Drag Queen Triveneto 2019

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Nanà Saturno

vincitrice di Miss Drag Queen Triveneto 2019 Nanà Saturno, eclettica drag queen che vi avevamo già presentato, ha vinto il titolo regionale di Miss Drag Queen Triveneto 2019, il concorso organizzato da Giorgio Pitteri, Giuliano Pesce e Callisto Suarez. Ora, concorrerà per il titolo nazionale il 1 e 2 agosto al Mamamia di Torre del Lago…riuscirà a prendere il posto di Chanel Monyque e ottenere l’ambita corona?

Il pubblico ti ha eletta a furor di popolo, hai stupito tutti con delle esibizioni pazzesche! Pazzesca! Il mio intento era proprio quello di stupire, noi siamo un po’ gli unicorni del popolo, dobbiamo portare dei messaggi importanti ma siamo fatti di brillantina, dobbiamo essere soprattutto allegre. Il tempo di fare spettacoli impegnativi ce n’é, come ad esempio a Natale!

Ciao Nanà, congratulazioni per la vittoria a Miss Drag Queen Triveneto 2019! Sono contentissima, sono emozionatissima! Se partecipi ad una gara, comunque vuoi vincere, e non ci credo ancora che la vincitrice sono io. La vincita mi ha dato tanta carica e soprattutto tanta fiducia in me stessa. Devo assolutamente ringraziare il mio pubblico!

Hai qualche ringraziamento da fare? Tantissimi, perché è stato un lavoro di gruppo e di grande amicizia! Ringrazio tantissimo i miei costumisti che vi ho già presentato prima. Per quanto riguarda le coreografie, ringrazio tanto i miei ragazzi, i miei porcellini: Lorenzo Berghella, Devid Checchin, Paolo Andidero. Delle musiche si è occupato Andrea De Luca. Poi arriva il cuore, l’idea nasce essenzialmente da due persone: la mia nipotina Sharon che mi tiene sempre aggiornata (mi ha fatto conoscere Elettra Lamborghini) e il mio amico Simone. Poi arriva il creatore della mitica mortadella: il maestro scenografo Martino Zingarelli e ovviamente ringrazio il mio amatissimo pubblico.

Ti eri preparata in modo particolare per questo evento? Chi ti ha curato gli outfit? L’outfit è stato un lavoro di tante persone, di grandi maestri, ma anche con i consigli di amici, colleghe e, non ci crederete, ma anche i miei nipotini hanno contribuito! I grandi maestri sono Silvano Priotti, Vanni Fornasiero e la nostra nuova new entry Leo Merlo.

Ora inizi a preparati per la finale nazionale di Miss Drag Queen Italia a Torre del Lago? Ho cominciato il giorno dopo, carichissima! Ormai è quasi tutto pronto, devo solo assemblare il tutto, dare l’ultima ritoccatina! Spero tanto di vincere, per la passione, l’impegno e la gioia di tutti questi anni, mia e di tutte le altre persone che mi stanno accanto. Baci stellari!

Come hai trovato le altre colleghe? Hanno gioito poi con te o sono “volati tacchi”? Allora, io ho trovato delle colleghe preparate e non preparate. Non sono volati tacchi, ma hanno gioito il giusto, mi aspettavo un pochino di più ma capisco, non importa! Comunque, ho ritrovato l’affetto e i complimenti di tante altre colleghe… (sorride)

Grazie Nanà Saturno e in bocca al lupo! 9


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Miss Trans Europa 2019 un’edizione da record!

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Miss Trans Europa 2019 un’edizione da record!

tersi in gioco con abiti meravigliosi e di fare conoscenze nuove e viversi il momento. Non c’è stato casino, sono state tutte soddisfatte. La vittoria di Alessia è meritata perché ha regalato tante emozioni alla giuria, al pubblico e a tutte noi che eravamo dietro al palco.

Da poco si è concluso Miss Trans Europa 2019, il concorso di bellezza organizzato dall’attrice Stefania Zambrano, sponsorizzato da Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine. Sono davvero tanti i bei momenti che hanno caratterizzato forse la più bella edizione mai realizzata, e il pubblico caloroso ha premiato tutte le Miss in gara in un simbolico abbraccio dove hanno vinto il rispetto, l’unione e il divertimento. La nostra intervista all’organizzatrice.

Miss Trans Europa è, come da tradizione, un palco importante per parlare di tematiche sociali forti. L’anno scorso le adozioni, mentre quest’anno hai tenuto un discorso molto toccante su altri temi. Si, l’evento si è aperto parlando dell’importanza di usare precauzioni per il sesso sicuro. Oggi non se ne parla abbastanza ma le mamma e i papà devono insegnare ai propri figli ad usare i preservativi, perché ogni anno aumenta sempre di più la sieropositività. Prevenire è meglio che curare, si sa. Inoltre, abbiamo toccato anche l’argomento del bullismo, visto che è tornata di nuovo tutta questa cattiveria nei confronti di noi trans, purtroppo ci sono tanti leoni da tastiera che usano anche i social per bullizzare e sono “giochi” che poi vanno sempre a finire male. Infine, abbiamo parlato della Chiesa e del Ministro Salvini, che fomenta odio verso la nostra comunità ed è razzista.

Buongiorno Stefania, ti va di fare un bilancio di questa edizione? Come sappiamo, sono 10 anni che Miss Trans Europa ha vita e posso dire che quest’anno è stato il più bel concorso che ho organizzato, quello più coinvolgente e quello più discusso e seguito. Ho cercato di curarlo in tutti i minimi dettagli. E’ stato un vero spettacolo regalare tante emozioni nuove anche alle ragazze. I media non si sono persi un passo dell’evento e prometto che l’anno prossimo sarà ancora più bello. Anzi, se troverò altri sponsor toglierò anche l’iscrizione perché ci sono tante ragazze che non possono permettersi di partecipare ma io non voglio togliere loro il desiderio di salire su questo palco, che è il sogno di tutte. Sarebbe un bellissimo gesto. Ti sento emozionata. Questo è stato il primo anno che mi sono veramente emozionata perché anche dopo la chiusura dell’evento ho visto tutte le Miss col sorriso e ciò mi ha resa molto felice e fiera. Se tutto questo esiste è perché tutte insieme combattiamo per i nostri diritti che ci spettano ma ci vengono negati. Ricordiamoci sempre: una noce nel sacco non fa rumore ma tutte insieme possiamo fare un boato!

Dopo tante fatiche…ti riposi, vai in ferie? Adesso per questo mese cerco di rilassarmi poi, subito dopo il 20 di Agosto, sarò pronta a preparare un reality televisivo. Se tutto va bene lo vorrei fare per Dicembre oppure Gennaio…ma non vi svelo altro, vi aggiornerò a tempo debito! (sorride) Restiamo curiosi. Per concludere, hai dei ringraziamenti da fare? Si che devo ringraziare! In primis al mio uomo che mi segue da 10 anni, Ciro Muoio, l’unico a non avermi mai abbandonata. Poi Luigi Papacciuoli, che mi segue anche lui da 4 anni e Sofia, la presentatrice storica dei miei eventi.

Le concorrenti in gara erano davvero agguerrite e alla fine ha trionfato Alessia Cinquegrana, una delle prime trans del Paese a sposarsi legalmente. Sei soddisfatta di questa scelta? Tutte le Miss avevano voglia di met12


Vorrei ringraziare la giuria: Antonio d’Addio, giornalista, che ha curato anche la stampa in tutta Italia, Ileana Capurro, Maurizia Mauriello e tutti gli altri. Il ringraziamento va a tutte le ragazze che si sono messe in gioco e come non dire grazie a Antonio, Margherita e il “piccolo” Christopher… lo staff di Piccole Magazine e Piccole Trasgressioni è sempre a disposizione! Vi adoro tutti e posso dire che siete una mia seconda famiglia.

unicamente amato, per il forte dolore ebbe delle emorragie e quindi la sua identità di donna fu scoperta. Io, Stefania Zambrano, organizzatrice di vari concorsi e attrice cinematografica sento di avere l’obbligo morale di denunciare che oggi veramente siamo messi male. Abbiamo un governo la cui ala di estrema destra ha un nome: SALVINI, che vuole privarci delle libertà fondamentali sancite nella Costituzione italiana all’articolo 3.

Ora lascio un bacione a tutti, sono un po’ stanca e cerco di rilassarmi che presto si inizia a lavorare per dare altre emozioni. Ci vediamo l’anno prossimo con Miss Trans Europa, l’evento più bello e discusso dell’anno, come dice la gente e si legge su tutti i giornali: baci dalla Zambrano!

Tutti siamo uguali davanti alla legge e davanti a Dio. Quindi, noi popolo LGBT* dobbiamo essere uniti e mi rivolgo alle associazioni LGBT* europee dicendo: combattiamo questo governo di estrema destra! Abbiamo pagato un prezzo troppo alto in questi anni e non POSSIAMO tornare indietro, non DOBBIAMO tornare indietro adesso! Amiche Trans, amici gay, amiche lesbiche e fratelli etero godetevi lo spettacolo!

Grazie Stefania Zambrano per essere stata con noi e per i nostri lettori, riportiamo di seguito il testo integrale del discorso che Stefania ha fatto al concorso.

Oggi il pericolo è grave: sono messe a rischio le vere libertà democratiche. Il clima politico che oggi viviamo fomenta cattiverie nelle nuove generazioni e sia sui giornali che in televisione assistiamo ad atti di violenza di giovani nei confronti di altri giovani. Cosa ancora più grave, atti di violenza di giovani nei confronti di anziani! Il bullismo va condannato in tutte le sue forme.

Se due uomini e se due donne si amano vuol dire che c’è amore e allora perché devono essere giudicati a priori? L’amore è libero nelle sue forme, a qualsiasi sesso esso appartenga. Proprio il Papa ha tenuto a precisare che tutti siamo liberi e uguali davanti a Dio ed è proprio lui, che mettendosi contro il clero ha ricevuto reazioni negative. È notizia di oggi che Cardinali americani sono stati arrestati per pedofilia. E’ anche noto da sempre che nella Chiesa esistono ed esisteranno sempre rapporti omosessuali nascosti. Questa mia uscita sul Papa vuole essere una provocazione ovviamente, perché proprio la Chiesa cattolica ha nascosto per secoli un Papa donna chiamato Paolina.

Non solo bullismo, anche la salute è fonte di preoccupazione. L’allarme viene dalla Organizzazione Mondiale della Sanità che ci informa che ogni nascono 10.000 casi nuovi di sieropositività. Penso sia dovere morale di tutte le organizzazioni LGBT* italiane, Europee e mondiali e delle organizzatrici dei tanti concorsi di bellezza, in quanto figure pubbliche, informare i giovani che qualunque forma di sesso facciano, eterosessuale o omosessuale che sia, venga fatto usando sempre precauzioni! L’uso del preservativo è fondamentale e salva la vita!

Nel nuovo e vecchio testamento non è mai riportata la figura di questo unico papa “Donna” e la leggenda narra che questa donna francescana non sia stata mai riconosciuta Donna. Soltanto quando fu ucciso in battaglia l’uomo che aveva realmente e

Rivivete tutte le emozioni del concorso qui! 13


Felisia Bulgari

3° classificata a Miss Trans Europa 2019 14


Felisia Bulgari

3° classificata a Miss Trans Europa 2019 za al concorso. Innanzitutto mi sto riprendendo e sto mettendo a fuoco solo ora del mio podio e del mio terzo posto. Devo dire che sono molto contenta e orgogliosa di aver portato a casa il terzo posto e soprattutto di aver portato in Puglia il podio poiché non me l’aspettavo assolutamente di ottenere un piazzamento simile. L’esperienza è stata bellissima poiché è stato il primo concorso a cui ho partecipato e mi sono trovata veramente benissimo. La signora Stefania Zambrano mi ha fatta sentire a casa facendomi sempre sentire parte della famiglia.

Felisia Bulgari è una favolosa ragazza transessuale di Bari che si è aggiudicata il terzo gradino del podio e la fascia di Miss Trans Ragazza Immagine 2019 al concorso di Miss Trans Europa 2019. Ve la avevamo presentata in una precedente intervista: a 15 anni ha iniziato a travestirsi fino a diventare una drag queen di fama nazionale e “voice” molto richiesta nei club pugliesi e non solo. Un lungo percorso artistico e anche di trasformazione del corpo; come ci ricorda lei stessa: “sono passata da pesare 200 kg a 75 perdendo 125 kg, acquisendo un’accettazione sempre più convinta di chi volevo essere: una ragazza transessuale. FELISIA esiste da sempre e adesso più che mai, dopo tanta fatica sacrifici, sono ciò che sono”.

Hai anche vinto la fascia ambita di Miss Trans Ragazza Immagine, soddisfatta? Assolutamente sì poiché sono 17 anni che lavoro e mi esibisco su tutti i palcoscenici italiani e sapere di arrivare a 31 anni su un palcoscenico dove ci sono tantissime bellissime ragazze, riuscire a portare a casa la fascia di Miss Trans Ragazze Immagine mi fa capire che tutti i sacrifici fatti per diventare quella che sono sono stati premiati. Anche da chi mi ha visto soltanto per 4 ore in due giorni.

Ciao Felisia, congratulazioni per l’ottimo piazzamento. Sappiamo che non è stato facile per te arrivare a questo traguardo. Ciao a tutti. In primis devo ringraziare la mia meravigliosa famiglia, che mi ha sempre sostenuta fin dall’inizio del mio percorso. Diventare ciò che sono oggi non è stato facile: ho iniziato con il mio lavoro di truccatrice ad affrontare le diverse spese di radicamento della chirurgia e della trasformazione. Sono passati tanti anni e ho dovuto lottare anche con l’ignoranza della gente che non accettava la mia scelta, ma niente e nessuno ha fermato il mio percorso.

La concorrenza era agguerrita ma ti sei fatta valere. Ci sono colleghe con cui hai legato di più? Sono contenta di aver fatto la conoscenza di tutto ciò che c’è dietro al concorso, dall’organizzazione alle presentatrici, ai fotografi, al Service ma soprattutto le ragazze. Tutte fantastiche e tutte con un cuore grande, pronte a mettersi in gioco e ad aiutarsi l’una con l’altra. Ci sono state alcune concorrenti a cui mi sono legata tanto, tra cui Sarah Avolio, una donna dolcissima, alla bellissima Federica Abbate, determinata con un gran cuore, alla

Grazie alla tua determinazione sei diventata anche attivista LGBT*, giusto? Si, sono un attivista nel mondo gay pugliese e italiano, partecipo ai Pride e alle manifestazioni perché è importante lottare per i nostri diritti. Il mio sogno continua e sopratutto prende sempre più forma. Il tuo sogno si è in parte realizzato con la tua ottima esperien15


splendida Luciana Palumbo, genuina, fresca e soprattutto umile. Ma tutte sono state meravigliose.

personale venuta direttamente da Roma a Napoli Valentina La Mura. Lei mi ha supportato e sopportato in tutto! Ringrazio la signora Zambrano e tutta la sua splendida famiglia e staff per avermi accolto come una piccola figlia, la presentatrice Sofia La Papessa che mi ha fatto sentire una regina con la sua splendida presentazione e col suo cuore immenso mi ha trattato come una sorella. Ringrazio la mia splendida famiglia: mia madre, i miei nonni per avermi sostenuta in questa scelta e soprattutto tutti i miei amici e amiche baresi e le organizzazioni “Adoro” e “Makumba” per avermi sostenuta a livello mediatico, esponendomi il loro orgoglio ed entusiasmo per la mia partecipazione alla finale. Infine, grazie a tutto il pubblico presente che mi ha sostenuta con gli applausi e soprattutto alle mie amiche venute da Pescara per supportarmi, in particolare Pamela Viana!

Indossavi un vestito meraviglioso, chi è lo stilista che lo ha

realizzato? La mia scelta degli abiti per il Miss Trans Europa è stata una scelta artistica, poiché volevo dimostrare che anche se non faccio più la drag queen porto in scena uno spettacolo. Il cambio di abito ha fatto sì che la giuria e il pubblico pur non conoscendomi, abbiano esultato con un boato di applausi e di urla! Il primo era un abito a sirena color crema tempestato di pietre paillettes e una coda di piume; il secondo era un abito della collezione Baci Stellari firmato Valeria Marini e acquistato in un negozio a Napoli che si chiama Nobildonna e che ha reso unico il mio defilè in passerella, accentuando i pregi del mio corpo.

Felisia BulgariIl palco si è infiammato anche con dibattiti accesi, specialmente nella prima serata. Quale è la tua posizione a riguardo? Per quanto riguarda il dibattito che c’è stato la sera della prima selezione tra la signora Anna Brancati e Guendalina Rodriguez mi sono sentita molto toccata poiché penso che non sia giusto nei confronti di tutte le ragazze della comunità transessuale far passare un messaggio sbagliato. Ognuno è libero di fare quello che vuole nella vita ma parlare in maniera così superficiale e dare per scontato che una persona siccome è una trans debba per forza prostituirsi non è bello. Il mio parere è che l’importante è portare rispetto, in primis per se stesse e poi per tutti quelli che ci sono intorno.

Bene Felisia Bulgari, dopo tanto impegno, ora a che cosa ti dedicherai? Diciamo che il mio progetto futuro sarebbe quello di fondare un’organizzazione e uno sportello dedicato alle trans qui al Sud, per tutelare e dare voce a chi che si sta affacciando nel mondo trans e non sanno come fare. Spero che la presidentessa di ATN Napoli, Ileana Capurro, mi sia accanto per poter dare voce alle nuove ragazze che si stanno affacciando in questo mondo a livello lavorativo. Presto sarò a Bologna dalla mia amica Sofia Mehiel, ospite in alcuni eventi e il 3 agosto sarò ospite e giurata di eccezione al concorso Miss Donna Speciale organizzato da Giò Sensation e Pamela Viana. Spero in ultimo di aver reso orgogliose tutte le persone che credono in me e di continuare a combattere per i miei diritti e per quelli come me perché la vita è una e va vissuta al meglio. Un bacio dalla vostra Felisia Bulgari, terza classificata a Miss Trans Europa 2019!

Hai dei ringraziamenti da fare? I ringraziamenti non avrebbero fine poiché in questo mio percorso ho avuto l’appoggio di tantissime persone amiche: la mia migliore amica Nicolle, la mia amica artista Nikita Magno, la mia amica e assistente 16


Ana Di Capri TX ‘i bambini sono la nostra speranza!’

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Ana Di Capri TX

‘i bambini sono la nostra speranza!’ Per passare momenti unici e indimenticabili Ana Di Capri TX è la compagnia ideale. E’ una trans escort brasiliana di classe, molto dolce e raffinata, disponibile anche per week end. Non solo, è molto sensibile alla tragica situazione d’inquinamento che sta vivendo il nostro mondo e animalista convinta. Conosciamola meglio insieme!

biate e così sto ancora facendo la escort! (sorride) Un pregio e un difetto del tuo lavoro? Fare l’escort mi permette di realizzare alcune cose. Il difetto è che può esserci il pericolo di avere a che fare con dei possibili psicopatici. Anche se la maggior parte delle persone cerca solo svago, quindi tutto sommato è tranquillo.

Ciao Ana Di Capri, siamo curiosi di conoscerti, raccontaci di te! Ciao a tutti, sono una italo-brasiliana proveniente da Goias Goiania, del segno della vergine. Nella vita faccio la escort e come hobby adoro passeggiare nella natura.

Qual’è la richiesta che ti fanno più spesso? Non c’è una specifica cosa…ogni uomo è diverso. Però, ecco, non accetto coppie!

Come ti descriveresti di carattere? Dominante, solare, sarcastica. Ma sono anche molto ironica ed ho un bel caratterino unito a un pizzico di dolcezza (ride).

Hai un sogno nel cassetto da realizzare? Vivere in campagna non so se in Brasile o in Italia. Però vorrei una casa in campagna con tanti cani e animali, e ovvio… dopo vorrei smettere di lavorare e fare un giro per l’Europa, l’America e il SudAmerica. Ecco si, vorrei proprio vivere in questa fattoria perfetta con tanti animali (sorride).

Come mai hai deciso di venire in Italia, da quanto sei qui? Sono in Italia da 11 anni per il sogno di avere una vita migliore rispetto al mio Paese. E sei contenta? Molto, l’Italia mi ha accolto a braccia aperte. Poi è un Paese con tantissimi posti belli da visitare: ricordo un bel viaggio che ho fatto anni fa in Sicilia, a Trapani, è stato un momento molto carino e la situazione era davvero perfetta.

Grazie Ana Di Capri TX per averci svelato qualcosa di più di te. Hai un ultimo pensiero per noi? Certo. Il mondo sta morendo, gli uomini stanno distruggendo la natura e il valore di essere se stessi. E’ ora di fare qualcosa perché i bambini crescano sereni e forti per lottare con la voglia di cambiare il mondo. Loro sono la nostra speranza, sono quelli che spero distruggeranno i preconcetti, il razzismo e che faranno si che il mondo torni ad essere ripulito da tutta questa spazzatura. Bisogna educarli fin da piccoli nelle scuole. Queste cose faranno la grande differenza. Un bacio a tutti dalla vostra Ana di Capri TX!

Un luogo che ti piacerebbe visitare? Vorrei andare alle Maldive! Come mai hai deciso di diventare una escort? Per caso. Ero piccola, e a causa della mia transessualità mi era davvero difficile trovare un lavoro “tradizionale” diciamo. Anche oggi le cose non sono cam18


Camilla Ferreira Borges Miss World Trans 1999-2000

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Camilla Ferreira Borges Miss World Trans 1999-2000

La nostra inviata dal Brasile Safira Bengell ha intervistato la meravigliosa transgender brasiliana Camilla Ferreira Borges, vincitrice di diversi concorsi di bellezza nazionali e internazionali e attuale star delle compagnia teatrali “Cabaré Das Divas” e “Les Girls Forever”.

sono stata incoronata l’ultima Miss del millennio, Miss World Trans 1999/2000. E poi cosa è successo? Essere consacrata “Miss” mi ha aperto le porte per importanti lavori in Europa: ho lavorato come “immagine” nelle più popolari discoteche di lusso a Rimini e Riccione in Italia, e in Brasile ho anche partecipato al più grande concorso regionale di Goiano, Miss Goiás Transex, in cui sono stata anche incoronata Miss Goiana…è vero, ho 2 titoli! (sorride)

Ciao Camilla, rompiamo subito il ghiaccio e parliamo del tuo percorso di transizione. Quando è iniziato tutto? Tutto è iniziato a metà degli anni ’80, quando avevo esattamente 13 anni. Mi sentivo già super femminile. Ricordo che a quel tempo era tutto diverso. I bambini di 13 anni non avevano così tante informazioni sulla sessualità come oggi. Naturalmente, mi informai e cominciai a prendere gli ormoni per minimizzarmi il più possibile in breve tempo, dal momento che desideravo essere completamente una donna transessuale.

Hai messo a frutto i tuoi studi accademici quindi. Si, ho messo in pratica la mia formazione accademica, ho fatto un provino in un teatro locale, visto che provengo da Goiânia capitale e sono passata. Da allora, mi sono esibita nella teatri scenici dello stato e in tutto il Brasile, esercitando la mia professione di attrice. A metà del 2005 ho ricevuto l’invito dal direttore di un dei teatri più famosi della capitale Goiana, Eduardo De Souza, che era il mio insegnante quando ancora studiavo e abbiamo lavorato insieme per diversi anni. Grazie a lui mi sono esibita sui palcoscenici più importanti e sai, fino a quel momento ero la “pioniera” delle attrici trans, la prima a lavorare in quel settore nella mia regione. Infine, ho siglato un contratto con la famosa CIA. Teatral Goiana, Cabaré Das Divas, dove sto lavorando attualmente.

Quale è stata la reazione della tua famiglia? All’inizio, mio padre, solo lui, essendo militare, ha limitato il nostro rapporto. D’altra parte, mia madre e il resto della mia famiglia mi hanno sempre sostenuta e sono stati al mio fianco: a 17 anni, ero già completamente “trasformata”. Quando hai sentito parlare per la prima volta dei concorsi di bellezza? Ho ricevuto un invito per andare in Italia, poiché all’età di 18 anni stavo già completando la mia “Università di Arti dello Spettacolo dell’UFG”. Beh, sono andata in Europa e ho incontrato le bellezze trans del tempo. Così ho iniziato anche ad interessarmi al mondo dello spettacolo.

Sei stata scelta per essere una delle stelle del musical “Les Girls Forever“, grazie al tuo background nelle arti dello spettacolo e per la personalità molto disciplinata e umile. Come ti senti a ricevere così tanti riconoscimenti? Il successo è stato così tanto, modestamente, che è arrivato alle orecchie di Safira Bengell, oggi Commendadora, che mi ha invitata a un provino nel suo Cia teatrale “Les Girls Forever” e sono stata scelta! Da allora, mi è stata data la posizione ufficiale di “vedete da Cia” e il riconoscimento dei media e del pubblico

Parlaci un po’ del tuo percorso in questo mondo. Anni dopo ho ricevuto un invito molto speciale da Safira Bengell, che a quel tempo dirigeva il più grande concorso di bellezza di tutti i tempi, il Miss Word Transex e Miss Universo Transex, famosi a livello internazionale. Ho accettato l’invito e, ironia del destino, ho vinto e 20


sono stati istantanei. Ovviamente sento onorata di tanto affetto e di avere al contempo così tante responsabilità.

comecei a interessar pelo mundo do espetáculo, no qual anos depois, recebi um convite muito especial de Safira Bengell, que na época, dirigia o Maior e melhor concurso de beleza de todos os tempos,o mais renomado internacionalmente ,o miss Word transex e o miss universe transex,….aceitei o convite e por ironia do destino, ganhei, fui coroada a última Miss do milênio, miss Word trans 1999/2000,me consagrado assim, “Camilla miss”,Onde me abriram portas e janelas pra trababalh importante na Europa ( trabalhei como “imagem” nas mais badaladas e luxuosas discotecas de Rimini e Riccione na Itália).

Grazie Camilla Ferreira Borges, per concludere, cosa vorresti dire agli artisti che vogliono percorrere le vie del teatro? Posso dire quello che è valso per me: io ho avuto la sensazione esatta che ero sul sentiero giusto da percorrere. Dunque, se anche voi ne siete convinti, continuate a seguirlo, perché il sentiero dell’Arte è un sentiero sovrano! ***

Chegando ao Brasil, também participei do maior concurso Regional goiano,o Miss Goiás transex, no qual, também fui coroada a miss goiana( isso mesmo, tenho 2 títulos),dae coloquei minha formação acadêmica em prática, fiz uma locução ( texte) a um teatro local( pois sou de Goiânia capital)e passei….desde então, atuo no cenário cênico no estado e por todo Brasil, exercendo minha profissão de Atiz por formação, nos meados de 2005,recebi um convite do diretor de um dos mais renomados teatro da capital Goiana “teatro madre esperança garrido”,Eduardo de souza, que era meu professor na época dos estudos,…trababalhamos juntos por vários anos,onde tive a felicidade de me constatar no meio cênico (visto que até então, era a pioneira atriz trans a atuar no mercado em minha região)fechei contrato com a famosa CIA.

Tudo começou nos meados dos anos 80,onde tinha exactamente 13 anos de idade,já me sentia super afeminada, (lembrando que naquele tempo, era tudo diferente, (crianças com 13 anos ,não tinham informações sexuais como aos tempos de hoje, ou seja,não era uma questão sexual)…A partir dae claro, me informei e comecei a tomar hormônios para me “de minimizar o mais possível é em breve tempo, pois almejava em ser uma mulher trans por completo.

Teatral Goiana, Cabaré das divas, onde trabalho atualmente….o sucesso foi tanto ( modesta a parte) que chegou aos ouvidos (Hoje,comendadora) Safira Bengell, onde me fez um convite a um teste em sua Cia “teatral Les girls Forever“, e passei… desde Entao, fui contemplada ao cargo oficinal de “vedete da Cia”, e claro,o reconhecimento da mídia e do público foram instantâneos, é obviamente me fez sentir honrada com tamanho carinho e ao mesmo tempo tamanha responsabilidade…enfim….tive a exata sensação, que trilhei e continuo no caminho certo…o caminho da Arte, Que é um caminho Soberano!

No início, meu Pai, (somente ele,sendo militar) ficou restrito nossa relação, por outro lado,minha Mãe e o restante da família, sempre me apoiaram e estiveram ao meu lado, Aos 17 anos, já completamente “transformada “,”hormônicamente”falando,recebi um convite a ir para Itália, uma vez que aos meus 18 anos,já concluía minha “faculdade acadêmica de Artes cênicas pela UFG”, pois bem…fui a Europa, claro,conheci as belezas trans da época, e também 21


Ly Jonaitis Reyes Tuche

Miss Trans International Guatemala 2018

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Ly Jonaitis Reyes Tuche Miss Trans International Guatemala 2018

Può partecipare una ragazza che è legalmente residente lì ma non è guatemalteca? Si, è importante avere il documento perché, ad esempio, ci sono molte trans che passano tanto tempo in Guatemala e lo Stato fornisce loro un secondo documento che vale come seconda cittadinanza.

Abbiamo fatto una bella chiacchierata con la splendida Ly Jonaitis Reyes Tuche, reginetta 2018 del concorso Miss Trans International Guatemala e direttrice dell’edizione 2019, rinnovata nel format. Ly, è un piacere incontrarti, raccontaci di te. Piacere mio. Inizio a presentarmi, io sono Ly Jonaitis Reyes Tuche, una donna trans che vive in Guatemala. Ho la doppia cittadinanza nicaraguense – Guatemalteca essendo nata in Nicaragua, ma cresciuta qui in Guatemala. E’ passato giusto un anno da quando ho partecipato a Miss Trans International Guatemala 2018, vincendolo. E’ stata una bella esperienza e portare il titolo mi riempie di grande orgoglio. Per questa edizione, stiamo realizzando molte cose, non solo come concorso di bellezza, ma come una piattaforma per la visibilità delle persone transgender in Guatemala.

Parlando della gara, qual è lo spirito di Miss Trans International Guatemala? Cosa significa questo concorso per te? Sorrido quando me lo chiedi. Più che un concorso di bellezza, siamo una piattaforma di visibilità, e più che essere visibili, è importante stringere legami tra noi, perché purtroppo, nel mondo delle ragazze transessuali c’è molta rivalità. Con questo concorso cerco di far sì che si stringano amicizie con le ragazze che vengono da ogni parte del Guatemala. E’ gratificante per me sapere che partecipano da tutto il Paese, vuol dire che abbiamo raggiunto una notorietà importante in poco tempo! (sorride). Siamo riusciti a mettere in contatto braccia, mani, cuori e siamo sicuri che continueremo a crescere!

Tu hai già gareggiato in questo concorso dicevi. Come hai vissuto tutto? Il concorso ha la sua storia, l’evento viene fatto penso da 4 anni prima, ma non era seguito da questa organizzazione. Ci sono molte persone che lavorano con me, un team formato da fotografi, videomaker, etc che ci sostengono in quanto ho partecipato in Messico. Prima era “solo” un concorso di bellezza; da quest’anno è invece diventato una piattaforma social, un evento a cui tante ragazze transgender e transessuali vogliono partecipare. Questa novità le incoraggia a partecipare.

Come si dice: “l’unione fa la forza” e congratulazioni per l’impegno che ci stai mettendo, Ly. Dicevi che non è la prima edizione, ma è la prima volta che guidi in via ufficiale questo nuovo format internazionale. Beh, quest’anno, abbiamo deciso che le ragazze vincitrici del 1, 2 e 3 ° posto, prenderanno diversi titoli. La vincitrice quello di Miss Trans International Guatemala, la seconda quello di Principessa Miss Trans International Guatemala. Inoltre, le miss riceveranno una preparazione adeguata per rappresentare il Guatemala a livello internazionale. Come per tutte le altre competizioni, comprese quelle cisgender per le donne, dobbiamo prepararci e lasciare un’immagine impeccabile. Quindi, lavoreremo insieme a designer internazionali e voi di Piccole Magazine, che ringraziamo molto.

Quali requisiti deve avere una trans per partecipare al concorso Miss Trans International Guatemala? Guarda, la più importante è di essere una donna transgender, sia in fase di transizione o se si vuole, finita. Ci sono molte ragazze che stanno iniziando un trattamento ormonale, che stanno cominciando ad avere i capelli lunghi, stanno iniziando con la transizione, insomma. Inoltre, bisogna essere guatemalteche, avere un’età compresa tra i 18 e i 30 anni ed avere il documento vecchio per dimostrare la nazionalità.

Grazie a voi per averci ospitato in questo importante evento. Piccole Magazine cerca di dar voce, e come dici tu, sensibilizzare la comunità transgender in tutto il mondo. Questo è sempre stata la nostra più 23


grande sfida e se ci permettete di essere lì, significa che ci stiamo riuscendo. Una curiosità: come avviene la preparazione delle Miss? Quanto tempo ci vuole che la preparazione per la serata finale? Partiamo dal 6 giugno. Abbiamo fatto le registrazioni per i media nazionali, invitiamo altri media qui in Guatemala, e mi riempie di grande orgoglio sapere che stiamo aprendo le porte. Le ragazze si stanno preparando su come superare la paura da palcoscenico, parlare di fronte a una telecamera, ecc. Cerchiamo di prepararle dall’inizio fino al giorno in cui possono entrare nella rosa delle tre finaliste. Io sono il volto dell’organizzazione ma ci sono molte persone dietro che lavorano con le concorrenti e le preparano in tutte le cose fondamentali.

e ora è difficile fare tutto perché siamo molto vicini al concorso e sono un po’ stressata! (ride). Ci sono così tante cose da fare, nella vita personale e di lavoro… il tempo vola! Quali sono le tue aspettative come regina attuale? Che pensieri hai per l’ultima notte in cui porterai la corona? Sono un po’ triste ma allo stesso tempo felice perché continuerò a vedere le ragazze. Lavoreremo sodo perché sono le prime regine nazionali e sono responsabili della scelta delle prossime Miss di ciascuna delle loro regioni del paese. Continueremo a lavorare con le prime tre finaliste e spero che tutto vada bene, non è facile essere anche l’organizzatore e nello stesso tempo chi deve consegnare la corona quella notte. Ma sono preparata per questo, ho il sostegno di molte persone e spero che tutto risulti chiaro, come si dice in Guatemala.

E’ una preparazione piuttosto intensa. E dimmi, la giuria con che criteri sceglie nella notte di Gala, le tre finaliste che rappresenteranno il paese a livello internazionale? La giuria è composta da persone internazionali, ci sono due giurie dal Nicaragua, c’è l’attuale Miss Trans International Colombia, oltre a due persone esperte di concorsi di bellezza qui in Guatemala. Come organizzazione siamo alla ricerca di volti nuovi, in questo format ho voluto cercare ragazze totalmente nuove, ad esempio, quelle che erano nascoste in ogni parte del paese, perché, come succede, tutto è concentrato nella parte centrale. Quest’anno solo due partecipano, ma risiedono in comuni diversi e le altre concorrenti, che sono 9, provengono da nord al Pacifico!

Perfetto, vedrai che tutte le energie positive e l’impegno che metti alle cose renderà il concorso speciale. Ultimo dettaglio per concludere questa intervista, le Miss che vincono in quali altre competizioni internazionali andranno? Ce ne sono tre: la prima finalista andrà in Colombia o in Belgio, stiamo ancora aspettando di conoscere la location, vorrei andare al Miss Trans International, al Miss Trans Star International e ad un’altra gara che sarà definita, quindi proveremo ad averle tutte ben preparate per dare il meglio. Seguiteci sulla pagina Facebook Miss Trans International Guatemala, vi daremo tutte le informazioni!

Insomma, bellezze provenienti da tutto il Guatemala! Il nostro obiettivo era cercare quei volti freschi e quelli che possono vincere…beh, che sarà deciso dalla giuria! Al di là del fisico, devono dimostrare la loro intelligenza, ognuna ha la sua carriera professionale e vivono la loro vita come qualsiasi donna normale. Si dedicano al lavoro e allo studio e vedrete, è vero che vincerà solo una, ma per me sono tutte Regine!

Grazie Ly Jonaitis Reyes Tuche per essere stata con noi, a presto! Grazie a voi per il supporto che ci date, un abbraccio!

*** Feliz Tarde desde el Piccole Magazine hoy Viernes 28 de Junio, cuando son las 18,30 horas de la tarde, siendo en Guatemala las 10,30 de la mañana, una diferencia horaria, pero como siempre Piccole Magazine rompiendo las barreras del tiempo y la geografía para llevar a ustedes un nuevo concurso a nivel internacional dirigido de la mano de la chica trans que es actualmente la reina del año 2018, Ly Jonaitis Reyes Tuche, Miss

Sì, è sempre un compito arduo il momento della scelta, ma è per questo che ci deve essere una giuria imparziale. Parlami un po’ di cosa fai oltre al concorso. Lavoro come modella e make up artist 24


Trans International Guatemala 2018 y actualmente dirige también el concurso Miss Trans International Guatemala 2019, Ly es un placer conocerte y abrirte nuestras puertas para conocerte y saber un poco mas de ti, como te encuentras, queremos saber muchísimo. Ly JonaitisBueno, comencemos por presentarme, soy Ly Jonaitis Reyes Tuche, soy una mujer trans que radica en Guatemala, con doble nacionalidad Nicaragüense – Guatemalteca, nací en Nicaragua pero crecí acá en Guatemala, hace 1 ano estoy acá en Guatemala, y justo se cumple 1 año de haber concursado en Miss Trans International Guatemala 2018, ha sido una bonita experiencia, y en este momento el contar con la franquicia de Guatemala me llena de mucho orgullo porque estamos logrando muchas cosas, y no solo como concurso de belleza sino como una plataforma para la visibilidad trans acá en Guatemala.

ya conocidos a nivel mundial dentro de lo que son las siglas LGBTQI que están definidas y que en estos concursos es interesante catalogar de buena manera lo que significa la ideología propria del concurso. Ahora, que requisitos debe tener una chica trans para participar en el concurso de Miss Trans International Guatemala? Mira, el mas importante es ser una mujer transgénero, sea en proceso de transición o si se quiere, algo concluido, me refiero con esto a que hay muchas en que están iniciando tratamiento de hormonas, están empezando a dejarse crecer el cabello, están iniciando con la transición, entonces ellas también tienen la oportunidad de concursar y trabajar con nosotros, entonces ser una mujer trans es uno de lo requisitos mas importantes, ademas, ser guatemalteca, tener entre 18 y 30 años y contar con su documento de edad que demuestre que es guatemalteca.

Es interesante saber que un concurso a nivel internacional se realice, y de tu mano que tienes ya la maravillosa experiencia de haber concursado, Que nos puedes contar exactamente del certamen Miss Trans International Guatemala? Digamos desde el año pasado, como fue la primera edición, como te sentiste? El concurso tiene su historia, el certamen se realiza creo que desde hace 4 años antes, pero nunca se le había dado de alguna manera esta organización que se esta dando, hay muchas personas trabajando conmigo, un equipo de mucha gente que nos apoya, fotógrafos, grabaciones de video, que nos han apoyado desde que participé en México, donde fuimos chicas de Latinoamérica, entonces es primera vez que se hace de esta manera, porque antes era solo un concurso mas, no era visto como una plataforma, sino como algo en lo que ahora muchas chicas quieren participar, porque es un concurso para chicas transgénero, o transexual, como se le conoce acá en Guatemala. Entonces esto no solo les llama la atención sino que les alienta a participar, porque estamos acostumbradas a que antes, por lo menos yo, que he concursado en distintos certámenes donde el titulo es Miss Gay, no Miss Trans, por lo que este será el primer Miss Trans acá en Guatemala y eso me llena de mucho orgullo,

Miss Ly JonaitisPuede ser ademas de guatemalteca, una chica que viva allá, que este residenciada legalmente pero que no sea de rigen guatemalteco? Si, exacto a eso me refiero, que tenga su documento, por ejemplo porque hay muchas chicas transgénero que tiene mucho tiempo aquí y el estado les da un documento que es como tener una segunda nacionalidad, tal como me sucedió a mi en Nicaragua, entonces al contar con ese documento, ya pueden participar en el concurso Miss Trans International. Ahora, hablando del certamen como tal, cual es el espíritu proprio de Miss Trans International Guatemala? Que significa para tí este concurso? Sonrío cuando me preguntas eso porque es algo que me llena mucho. Mas que un concurso de belleza, como le digo a las chicas, somos una plataforma de visibilidad, y mas que ser visibles, hacer lazos entre nosotras, porque lamentablemente, dentro del mundo de las chicas trans, como mujeres trans, existe mucha rivalidad, por lo que yo trato de hacer con este concurso es enlazar amistades y tener lazos con muchísimas chicas a nivel de toda Guatemala, porque ademas, contamos en estos momentos con muchas chicas de diferentes partes de Guatemala, y eso es muy grato para mi de alguna manera, porque tenemos un alcance no solo en un pedacito de Guatemala, sino

De hecho le da totalmente una diversidad a lo que es los géneros, 25


llegar a la noche final? Comenzamos desde Junio para ser exactos el día 06, hemos hecho grabaciones para medios de comunicación nacionales, tenemos invitación a otros medios de comunicación acá en Guatemala, y es primera vez que se ve como concurso de belleza, y me llena de mucho orgullo saber que estamos abriendo puertas. Las chicas se están preparando tanto en clases de pasarela, como vencer el miedo escénico, hablar frente a una cámara, etc, en eso es lo que tratamos de prepararlas desde el primer momento hasta el día en que se logre tener a las tres finalistas, que sera luego con esas que tendremos que trabajar para darles una preparación con mucha gente detrás, porque, aunque yo soy la cara de la organización, hay mucha gente detrás, y así sera la preparación, trabajando con nosotros, trabajándolas en pasarela, oratoria, etiqueta, fotografiá y todas esas cosas muy importantes para estar un concurso internacional.

que hemos llegado tan lejos en tan poco tiempo y Wao! Hemos enlazado brazos, manos, corazones, con estas chicas que de seguros vamos a seguir creciendo y uniendo muchas chicas trans mas. Si, como dicen, en la unión esta la fuerza, y por supuesto cuando existe ese empeño, todo se logra, felicitaciones por ese empeño que pones en el concurso Ly. Ahora hablando un poco sobre el tema de la participación del concurso, tocaste un tema bastante interesante, no es la primera edición, pero es la primera vez que se le da esa forma oficial a nivel nacional e internacional, porque como has dicho, la chica que gana, participa luego en un concurso internacional? Hablanos un poco como es el proceso de la participación en el concurso y luego que ganan de allí, hacia donde van a participar? Bueno, este año, hemos decidido que las chicas a elegir serán 1, 2 y 3er lugar, ejemplo, la reina ocupa el titulo de Miss Trans International Guatemala, la Virreina Miss Trans International Guatemala y la Princesa Miss Trans International Guatemala, entonces la chica que gane, se le va a estar dando la preparación adecuada para que nos represente internacionalmente, porque hay que destacar que para poder ir a un concurso internacional, uno debe prepararse , tal como se hace en todos los demás concursos como los de las mujeres cisgénero, entonces en este caso como mujeres trans, debemos prepararnos para dejar una imagen impecable como una mujer mas preparada dentro de los concursos de belleza, por esto, vamos a trabajar con las ras chicas, con diseñadores internacional, trabajando de mano con ustedes Piccole Magazine, a quienes les agradecemos mucho,

Te entiendo, es una preparación bastante grande, y justamente detrás de ti que eres el rostro principal del concurso, sabemos que cada quien hace su parte y pone su granito de arena hasta llegar a formar el proyecto que se evidencia en la gala final. Ahora, que criterios maneja el jurado para elegir en esa noche de la gala final a esas tres chicas que van a representar al país a nivel internacional? Bueno, el jurado esta conformado por personas internacionales, viene dos jurados de Nicaragua, viene una chicas trans que es la actual Miss Trans International Colombia, ademas de dos personas que conocen mucho de certámenes de belleza acá en Guatemala. Personalmente, como organización, estamos buscando rostros frescos, en esta plataforma deseaba buscar chicas totalmente nuevas, digamos, aquellas que estaban como escondidas en cada parte del país, porque como sucede, todo se concentra en la parte central del país, pero en este caso solo participan dos pero residen en municipios diferentes y las demás chicas, que son 9, vienen son de cada parte del país, del norte, del pacifico, es como muy grande el alcance.

Miss Ly JonaitisGracias mas bien a ustedes por darnos cabida en este importante evento. Siempre el Piccole Magazine busca elevar y dar voz, y como dices tu, sensibilizar a la comunidad transgénero no solo a nivel de cada país, sino a nivel mundial, esto siempre ha sido nuestro mas grande reto, y por supuesto que ustedes nos permitan estar allí, significa que también lo estamos logrando. Ahora que hablas de la preparación, como es esa preparación de las chicas, el tiempo que invierten, si hacen clases de pasarela, de etiqueta, mas o menos cuanto tiempo tarda esa preparación para

Es una variedad total de la geografía guatemalteca. Si, es lo que hemos logrado, buscarlas, fue nuestro objetivo buscar esos rostros frescos, y las que puedan ganar, bien, eso lo decidirá el jurado, tomando la 26


parte física, mental porque deben ser chicas preparadas, inteligentes, cada una tiene su carrera profesional, viven su vida como cualquier mujer normal, se dedican a sus trabajos y a estudiar, porque todas son preparadas y eso se vera en la noche final, como se dice, no que solo gane la mejor, sino que al final tiene que ganar una, por mi, seria genial que todas fueran reinas.

como se dice en Guatemala. Perfecto, se nota que tienes muchos deseos que todas las cosas salgan bien, y eso también cuenta, todas las energías positivas, el empeño que les ponemos a las cosas, hace de verdad algo diferente. Bien Ly, ya para finalizar esta entrevista, donde estamos dando a conocer el Miss Trans International Guatemala de este año, dirigido por ti, una hermosísima chica trans, hecho del porque eres la actual reina. Queremos saber un ultimo detalle, las chicas que ganan, hacia que otros concursos internacionales van a participar? Son tres, la primera finalista, va a Colombia o Bélgica, aun estamos a la espera de saber la locación, iría al Miss Trans International, al Miss Trans Star International y otro concurso que esta por definirse, entonces vamos a procurar que tengan fuerte preparación para hacer lo mejor.

Miss Ly JonaitisSi, siempre es una labor ardua al momento de elegir, porque ya quisiera uno como jurado, elegirlas a todas pero siempre debe ser una, como lo establecen las reglas, como se hace en cada concurso y así debe ser. Tocando siempre el tema del concurso, en esta organización dirigida por ti, además de las chicas dedicarse al reinado, que otros tipos de labor realizan las ganadoras y el equipo que les acompaña? En este momento realizamos actividades con un itinerario con las chicas. Como organización tenemos un estudio fotográfico, fuera de eso, yo trabajo como modelo, ademas de ser cosmetóloga, es una tarea muy grande estar en todo porque estamos ya cerca del concurso y esto causa incluso cierto estrés debido a que son tantas actividades que hacer, esto ademas d la vida personal, de la vida como organizadora, debo estar en muchas cosas que abarcan todo el tiempo de un día.

Excelente, porque estos concursos donde van a estar son concursos que se hacen a nivel mundial, donde se reúnen las mejores chicas y eso significa que le da una aspecto brillante al concurso Miss Trans International Guatemala, de calidad yes un excelente detalle para que las chicas de Guatemala sepan ya que tienen las puertas abiertas para participar en el certamen. Que sean muchos años, que puedan concursar, y las esperamos siempre con los brazos abiertos, a cualquiera de ellas, pueden contar con nosotros, nos pueden buscar en la pagina oficial de Facebook Miss Trans International Guatemala, les daremos toda la información.

Muchísima actividad, eso es muy bueno, porque te perite crecer en cada momento y te permite estar presente en todo momento. Has dicho que se acerca el concurso, que tienen ya todo bien planificado y centrado. Cuéntanos, cuales son las expectativas tuyas como reina actual? Como te gustaría entregar la corona? Cual es el pensamiento que tienes en mente para esa noche final del Miss Trans International Guatemala? Me da un poco de tristeza pero me da felicidad, porque voy a seguir viendo a las chicas, vamos a trabajar duro porque son las primeras reinas nacionales, y que sean las encargadas de elegir a las próximas chicas de cada una de sus regiones del país, seguiremos trabajando con ellas, con las tres primeras finalistas, espero que todo salga bien, no es fácil ser también la organizadora y la chica que debe entregar la corona esa noche, pero estoy preparada para eso y cuento con el apoyo de mucha gente que esta detrás de mi, apoyándome de alguna manera y espero que todo salga nítido,

Bien Ly, ha sido para nosotros un placer hablado contigo, haberte conocido y haber estrechado la mano simbólicamente a través de esta video entrevista que nos has concedido, como siempre Piccole Magazine, en Europa, donde estamos instalados, pero alcanzando otros países de América, Europa misma y así englobar todas las voces en una sola voz, como hemos dicho, en la unión esta la fuerza, y eso es justo lo que deseamos. Nuestras partes siguen abiertas siempre para ustedes desde hoy y para siempre. Le damos las gracias como organización a ustedes, de corazón, el hecho de que nos apoyen desde muy lejos, es muy grato, y les repito, muchísimas gracias a todos ustedes por darnos la oportunidad de trabajar con ustedes. 27


Victoria Caram

direttrice di Miss Trans Star International

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Victoria Caram

direttrice di Miss Trans Star International Abbiamo avuto il piacere di intervistare Victoria Caram, direttrice ufficiale del più ambito concorso di bellezza in Europa e nel mondo per ragazze trans: Miss Trans Star International. Il concorso ha un vero boom globale, specialmente in America Latina e in particolare in Argentina. Victoria Caram è anche la direttrice di Miss Trans Star Argentina, attivista per i diritti umani della comunità transgender e ricopre cariche in diverse associazioni per i diritti LGBTQ*.

ne, il diritto ad avere una casa”. E’ questa la ragione per cui celebriamo l’orgoglio gay. Il tuo è un bel messaggio di uguaglianza ed equità, dopotutto, tutti noi siamo essere umani e dobbiamo godere degli stessi diritti nella società. Esatto, ma non in tutti i paesi accade. Ad esempio, in Italia c’è una legge che riconosce l’identità di genere e permette l’unione civile, ma non è abbastanza. Io vorrei dire ai miei fratelli e sorelle italiani di non accontentarsi perché l’istituzione del matrimonio vero e proprio non è la stessa cosa. Se uno dei due coniugi muore, l’altro può percepire la sua pensione ma questo non è riconosciuto dall’unione civile. Sia chiaro, non è che vogliamo sposarci per forza in chiesa o nella Basilica di San Pietro, vorrei solo uguali diritti per tutti.

Buon pomeriggio Victoria e benvenuta a Piccole Magazine. Buon pomeriggio Italia, a tutti gli amici Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine TV. Vi seguo sempre con interesse e quest’anno ho il piacere di avervi come sponsor di Miss Trans Star Argentina e sono davvero molto orgogliosa di come state dedicandoci spazio nella società italiana, che è, per così dire… conservatrice. Ne sono lieta perché è tempo che si inizi a vedere il positivo di noi trans, che ci sia posto per noi e che le persone ci vedano come persone normali, adatte a qualsiasi professione, come tutti. Hai assolutamente ragione, per noi è un onore e siamo sempre contenti quando possiamo lanciare messaggi di uguaglianza. Ce ne è bisogno in Europa e nel mondo intero, specialmente ora che si è appena concluso il mese del Pride. Vorrei dire che si sono celebrati i 50 anni dalle proteste a Stonewall a New York de è importante dire che non festeggiamo 50 anni che possiamo indossare piume e uscire. No, celebriamo la rivoluzione sessuale nel mondo e si dovrebbe notare che queste rivolte, senza le trans non sarebbero state possibili. Furono Marsha P., John e Silvia Riviera che decisero di dire basta con l’oppressione. Era stata la polizia a volerci reprimere, allora, e se oggi possiamo goderci liberi i nostri club è importante che la gente sappia che è lì che è iniziato tutto, che sappia quale sia l’origine del Pride, che racchiude tutta la comunità LGBTQ*.

Un aspetto che condividiamo con te è il diritto di formare una famiglia, adottare o avere figli. Insieme abbiamo un grande potere e dobbiamo continuare a lottare per i cambiamenti sociali. Esattamente, quello che vogliamo è un trattamento equo. in Argentina, dove abbiamo siglato la legge per il matrimonio egualitario, alcune persone temevano che noi vogliamo adottare per rendere i bambini gay, ridicolo! Vorrei ricordare che tutti noi della comunità LGBT proveniamo da famiglie eterosessuali, quindi non è affatto detto che per forza un bambino subisce l’influenza della famiglia di origine per quanto riguarda l’orientamento sessuale. Mi spiego meglio: se mio figlio un giorno sarà gay, avrà tutto il diritto di esserlo ma ciò che in primis io voglio insegnarli è educarlo nella fede, perché io sono credente e sono cresciuta nei suoi valori. Ringrazio i miei genitori che mi hanno garantito l’accesso alle migliori istituzioni private in Argentina, mi sono laureata all’Università Cattolica. Ho gli stessi valori che professa la società, anzi, forse molti di più, perché anche se non sono vicino alla istituzione della chiesa cattolica, vivo secondo i suoi insegnamenti.

E’ una comunità diversificata e ampia. Sì. Le persone a volte chiedono perché gli eterosessuali non escono per fare una marcia di orgoglio e io rispondo: “è perché nessuno di loro è perseguitato per essere eterosessuale, nessuno viene ucciso, a nessuno è negato un lavoro, la salute, l’istruzio-

La stessa Chiesa che però ha una visione molto tradizionale. Non mi considero ipocrita: non posso far parte di una chiesa che mi crede “la figlia del diavolo”, solo perché sono transgender. Ma questa è una questione molto controversa. Penso a quel gruppo di vescovi che

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dell’emancipazione della comunità trans. Torniamo a parlare del concorso Miss Trans Star Argentina. Nonostante il blackout dell’energia elettrica, è stata effettivamente una serata condotta in modo eccellente e le concorrenti parteciperanno al Miss Trans Star International. C’è stato un problema di linea con Tel Aviv e tutta l’Argentina è rimasta senza luce. E’ stata una notte piena di emozione come una nascita.

ha detto ai genitori di non sostenere i figli transessuali. Quindi l’aborto è peccato ma lasciare morire solo un figlio, perché diverso, va bene? Non voglio far parte di un’Istituzione come questa. Come dici tu, è un discorso controverso. Sicuramente è un diritto di tutti gli esseri umani la libertà di pensiero, di religione e di espressione, che non va intesa solo come comunicazione ma come espressione autentica di se stessi. Riguardo il discorso di prima: gli Stati garantiscono tutti i mezzi di prevenzione e protezione per la gravidanza. Se lo Stato ti offre preservativi, pillole, perché rimanere incinta? Entra in gioco l’irresponsabilità: ma non abortite, fatelo e poi datelo in adozione, senza dimenticare che ogni persona possiede il proprio corpo, ogni donna ne è padrona.

Ma tutto è andato incredibilmente bene, a dimostrazione che l’evento ha avuto un’organizzazione impeccabile e per noi è stato un piacere trasmetterlo. Parlaci un po’ di Miss Trans Star International, raccontaci un po’ dello spirito della competizione, delle ragazze che partecipano. Miss Trans Star International è un concorso di bellezza come tutti gli altri, ma cosa lo rende così diverso e così particolare? E’ che vengono scelte come concorrenti non solo le più belle transessuali nel mondo, ma quelle che si distinguono per il lavoro sociale e attivismo politico. Siamo consapevoli che la nostra comunità vede continuamente violati i propri diritti e quindi abbiamo creato un evento in cui tutto il mondo possa ascoltarci. Nella scorsa edizione hanno partecipato 27 paesi di tutti i continenti, ad oggi, anche se non abbiamo ancora aperto le iscrizioni, abbiamo registrato 30 paesi interessati e vi svelo un’anteprima esclusiva: Per la prima volta dopo il Sud Africa, quest’anno abbiamo a battesimo il Vietnam, con l’incredibile bellezza del sud-est asiatico, poi c’è l’America centrale e i Caraibi. Non basta: per la prima volta si unisce al nostro franchising da New York, MISS TRANS STAR LATINA.

Vero, tuttavia, molte teorie sono state stabilite a riguardo, sia legalmente che socialmente e religiosamente, ma hai centrato il punto: hai diritto sul tuo corpo! Lo Stato ci dà tutti gli strumenti necessari e l’educazione. Comunque, sono problemi che meritano un’analisi molto più profonda. Victoria Caram, parlando di diritti umani, durante la tua carriera, hai lavorato con diverse organizzazioni, ti va di parlarcene? Ho iniziato molti anni fa con la Fondazione Chrysalis, con cui ho lavorato sul cambio del nome legale per le persone trans. Nel 2012 si rivolse a noi una delle prime persone in Argentina per cambiare nome e sesso sui documenti. Poi, insieme ad altre organizzazioni ho partecipato all’elaborazione del decreto di legge e sono stata relatrice al Senato quando la nostra prima legge sull’identità di genere è stata approvata nel 2013. Oggi questa legge è stata presa come esempio in tutti i paesi del mondo, inclusa l’Olanda dove vivo adesso. Sono orgogliosa quando entro in un posto e mi riconoscono come una delle persone che ha lavorato su quella legge argentina che ha dato la spinta a far uscire allo scoperto tante donne transgender nel mondo. Ho lavorato anche in Cile con un’altra fondazione di mutua assistenza per i lavoratori del transgender e cisgender. Oggi anche il Cile ha una legge di identità di genere, ecco, quello è stato il mio piccolo contributo per la comunità.

E’ un bello scoop! Daremo la possibilità a partecipare a tutte le ragazze Latine che si trovano negli States. Ho già ricevuto tantissimi messaggi di Latinas interessate. Il problema con l’America è che chi vive lì, se va all’estero per partecipare al concorso in rappresentanza poi ha difficoltà a ritornare. Già è difficile entrare per lavorarci…per questo stiamo studiando come rendere legale che possano competere al concorso. La ragazza che vincerà a New York sarà la rappresentante della nostra Miss Trans Star Latina.

Diciamo che è stato un punto di partenza di quella che è stata poi un’esplosione a livello legale e sociale

Grazie per aver condiviso con noi queste informazioni, speriamo di vederti 30


anche a Barcellona. Vorrei ringraziare l’entourage di Miss Trans Universo Italia perché sono stati i primi ad accettare e aprire la strada al concorso che abbiamo oggi. Abbiamo sempre avuto qualche loro giurato al nostro concorso, perché sono i pionieri ed è un piacere. Mando un bacio a tutti loro e tutte le competizioni si svolge in Italia, madre dei concorsi di bellezza trans. Per tutte le ragazze che desiderano partecipare, abbiamo appena aperto le iscrizioni. I requisiti per partecipare a Miss Trans Star International che si terrà la prima settimana di dicembre a Barcellona, Spagna: Età tra i 18 e i 35 anni, cittadino del paese rappresentate, nate o naturalizzate in quel paese, altezza minima 1,75 cm e sveglie di testa, perché non vogliamo vedere solo la bellezza fisica. Miss Trans Star International ha due serate di gala: nella prima si elegge “Miss Beyond The Crown”, che ci deve colpire con il racconto della sua storia e delle lotte che ha fatto per superare le difficoltà e serve come esempio per le future generazioni. Poi sabato viene eletta la più bella, intelligente e carismatica.

cotizado a nivel Europa y el mundo para las chicas trans como lo es Miss Trans Star International, que tiene de verdad un auge a nivel mundial, sobre todo en Latinoamérica, y muy especialmente en Argentina donde Victoria es también la Directora del Miss Trans Star Argentina, y quien ademas representa una figura bastante importante dentro del mundo legal, dentro del mundo de los Derechos Humanos de la comunidad transgénero, y por supuesto que ha desempeñado diferentes cargos en diferentes asociaciones, teniendo así un trayecto de vida bastante interesante. Hoy en esta entrevista que les traemos a ustedes, il Piccole Magazine te da la bienvenida, desde donde tenemos las puertas abiertas para tí, siempre que desees expresar tu voz. Victoria CaramBuon Pomeriggio Italia, A todos los amigos de Piccole Trasgressioni y Piccole Magazine TV, los sigo muy de cerca y desde este año que tengo el agrado de contar con ustedes como Sponsor del Miss Trans Star Argentina y la verdad me enorgullece mucho que un medio como ustedes estén dándole cabida a mi colectivo en la sociedad de Italia, que es tan conservadora, por así decirlo, y ya era hora de que comience a ver lo positivo de nosotros, sacarnos un poco de ese lugar que la sociedad nos ha dado, de comenzarnos a mostrar como personas normales, que podemos desempeñar cualquier tipo de profesión, de espacio, como cualquier otra persona.

Grazie Victoria Caram per essere stata con noi, è stato un piacere aprirti le nostre porte. Grazie a voi, vi porto nel cuore e le porte del Miss Trans Star International sono sempre aperte, non vedo l’ora di scambiare idee e progetti con voi, baci da Amsterdam.

Tienes absoluta razón, es todo un honor, y nos agrada siempre que hacemos una entrevista, el saber que ademas de dedicarse a la parte profesional, incluye ese mensaje de igualdad que tanto necesita Europa y el mundo entero, justamente en estos días que estamos en los días del Pride, y que se hace bastante interesante el tema.

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Quiero justamente intervenir aquí. Estamos celebrando 50 anos de lo que fueron las protestas en Stonewall en New York, no es que estamos celebrando los 50 años de decir me visto de plumas y salgo a la calle, No, estamos celebrando la revuelta que se armo en Stonewall que dio comienzo a la revolución sexual en el mundo, y hay que destacar que no hubiese sido posible esas revueltas sin el poder trans, fueron Marsha P. John y Silvia Riviera entre otras chicas trans, las que decidieron decir Basta!, Basta a la Opresión, basta a la policía en este caso, que reprimía en cualquier club que hoy podemos disfrutar, fue allí que dio comienzo todo, es importante que la gente sepa porque marchamos y cual es el origen

Feliz Tarde a todos nuestros espectadores del Piccole Magazine, como siempre expandiéndonos a cada parte del mundo, en este momento tan especial del día de hoy, trayendo para ustedes una espectacular entrevista con una interesantísima chica trans, ella se llama Victoria Caram, ya bastante conocida por todos ustedes, y quien es la Directora oficial del concurso de belleza mas 31


del Pride u Orgullo gay, Transexual, Bisexual ,Lesbianas, Gay, Todos.

pierde la conexión hasta el minuto 09,05), como te seguía diciendo, después de aprobar la ley de identidad de genero, fue la misma sociedad la que salio a reclamar que esa misma ley sea derogada, porque piensan que porque existe una ley de identidad de genero, como paso también con el matrimonio, la gente va a salir corriendo a querer ser transexual, y no es así, lo que estamos queriendo es, como lo has dicho, el acceso a la igualdad, a le equidad, es decir que recibamos un trato equitativo, entonces lo mismo con la ley del matrimonio, que no porque existe esta ley todos vamos a salir corriendo a ser gay y quererse casar con personas del mismo sexo. Cuando yo estuve militando, aunque milito por los derechos humanos desde que tengo razón, pero en Argentina, cuando sellamos el trato de la Ley del matrimonio igualitario, la gente también hacía un rechazo, diciendo que vamos a adoptar porque deseamos adoptar para hacer a los niños gays. Yo quiero recordarles a todos que todos provenimos de hogares heterosexuales, no venimos de adre homosexuales, entonces si venimos de un hogar heteronormativo, porqué un hijo nuestro va a ser homosexual? Si quiere ser, esta en todo su derecho, pero no lo que yo le inculcaría a mi hijo, yo le inculcaría crecer, educarse en la fe primero, porque soy muy creyente, y de fe, y con esos mismos valores con los que me criaron a mi, porque gracias a mis padres tuve acceso a las mejores instituciones privadas de Argentina, he podido estar en instituciones universitarias, y fue en una universidad católica donde me gradué, entonces tengo esos mismos valores dentro de la sociedad, y quizás muchos mas valores que el promedio de la sociedad, porque si bien no estoy cerca de la institución de la iglesia católica, pero vivo de acuerdo a enseñanzas, porque no me considero hipócrita conmigo y no puedo ser parte de una iglesia que me considera, como me lo han dicho, hija del demonio, solo por le hecho de ser transgénero, pero eso es un tema tan controversial, como el mismo tema de la iglesia, como ese grupo de obispos que se unió para decirles a los padres que no apoyen ningún tipo de hijo transexual, entonces cual es la hipocresía de decir no al aborto, no a las dos vidas, pero si tu hijo es transexual, que se muera! Yo no quiero ser parte de una institución así.

Una comunidad sexo diversa, amplia. Si, la gente a veces pregunta siempre porque no salen los heterosexuales a hacer una marcha del orgullo de ser heterosexual? Pero les voy a contestar, es porque a nadie lo persiguen por ser heterosexual, a nadie lo matan por ser heterosexual, a nadie no le dan trabajo por ser heterosexual, a nadie le niegan la salud ni la educación ni el acceso a una vivienda, esto es lo que deseaba decirles, ya que me diste la oportunidad, para contarles lo mas hermoso que tenemos, el porque celebramos el orgullo gay. Genial, de verdad que es excelente porque es esa la base del mensaje, la igualdad, la equidad, todos ante todo somo seres humanos, y por supuesto en la parte legal, que ya también conoces muy bien, tenemos los mismos derechos ante la sociedad. Victoria CaramExactamente, pero no en todos los países, por ejemplo, en Italia no hay una ley de identidad de genero, y el matrimonio igualitario todavía no esta en Italia, como en tantos países de Italia, porque Italia no es el único, ha podido acceder a la unión civil pero les digo a mis hermanos y hermanas italianas que no se dejen conformar con eso, porque no es lo mismo, la institución del matrimonio es tan importante que da acceso, por ejemplo a que cuando de los cónyugues muere, el adquiere una pensión, y la unión civil no lo reconoce, lo han asociado pero es importante el matrimonio, No es que querramos casarnos en la iglesia, entrar a la basílica de san pedro y que me casen. Queremos es igualdad de derechos. Sobre todo Victoria un aspecto que compartimos contigo desde este punto, el derecho a formar una familia, a tener una familia, a adoptar o tener hijos, a demostrar esa capacidad que todas las demás personas que creen o han tenido esa forma conservadora, de como mantener una sociedad, hacerles saber ellos que todos somos, por supuesto que todos capaces, participes, y tenemos un poder único increíble también, e incluso podemos desarrollar un sentimiento si se quiere muchísimo mas genuino desde el punto de vista en como hemos vivido nuestra trayectoria con todos nuestros cambios sociales,

Victoria CaramEs un punto de vista si se quiere bastante controversial, quizás incongruente, porque es también un derecho de todos los seres humanos, la libertad de pensamiento de religión y de expresión, y la de expresión no es solamente en la parte ver-

Exactamente, y con el tema de las leyes de identidades de genero, en muchos países, como ejemplo, Uruguay, (al minuto 8,54 se 32


bal o saber como hablar, como comunicarnos sino en expresar lo que somos y como somos, es un tema bastante controversial, sin embargo, es interesante porque justo estamos en una semana donde se tocan estos temas, y viniendo de una defensora de los derechos humanos como tu, con una trayectoria reconocida a nivel mundial, es un mensaje digno de escuchar y ser mentalizado por todas las personas

primera Ley de identidad de Género a nivel mundial, que hoy día ha sido tomada como ejemplo en todos los países del mundo, inclusivo aquí en Holanda donde vivo, así que para mi es un orgullo cuando entro en un lugar y me nombran, y hacen referencia a esa ley argentina que fue el empuje de empoderamiento a las mujeres transexuales en el mundo. Luego trabaje en Chile con otra fundación, de asistencia reciproca a las mujeres trabajadoras sexuales transexuales y cisgénero de Chile, donde me enorgullece porque el trabajo de campo, y hoy en día tienen su ley de identidad de genero, el país esta por aceptar la adopción, y eso ha sido mi pequeño granito de arena para la comunidad.

Para que no se me tome de contexto, yo también estoy a favor de las dos vidas, pero no estoy en contra del aborto, porque los estados garantizan todos los medios de prevención, protección para que el embarazo no suceda en primer termino. Si el estado te da condones, píldoras, porque voy a quedar embarazada? Entonces la mujer queda así por irresponsabilidad, entonces el bebe ya esta dentro, yo le aconsejo tenerlo y luego darlo en adopción , sin obviar que cada persona es dueña de su propio cuerpo, es una persona de derecho, y bajo esa máxima del derecho, tengo que decirle a esa mujer que ella es dueña de su cuerpo.

victoria CaramDigamos que ha sido un punto de partida de lo que ha sido una explosión a nivel legal, jurídico, social del empoderamiento de la comunidad trans. Ahora hablando sobre este tema de Argentina, la hermosa y amada tierra de Argentina, en estos días estuvimos siguiendo el concurso del Miss Trans Star Argentina, que a pesar de que sucedió el blackout de la energía eléctrica, fue realizado efectivamente, excelente y fue efectuado de manera excelente, de donde salieron chicas bellísimas que van a participar ahora en el 2019 en Miss Trans Star International.

Es correcto, sin embargo, se han establecido bastantes teorías al respecto tanto jurídicamente como social y religiosa pero los pensamientos llegan a un punto que hemos tocado, Tu tienes derecho sobre tu cuerpo! En la parte de salud sexual reproductiva, en la educación, porque así como has dicho que el estado nos da todas las herramientas necesarias, también nos da esa educación y aveces trascendemos esa educación y manera de vida y se llega a ese punto. Sin embargo, son temas que ameritan un análisis muchísimo mas profundo. Victoria, hablando sobre los derechos humanos, durante tu trayectoria, has trabajado con organizaciones, has fundado alguna organización que diriges?

Tenia todo planeado para estar allí, pero hubo un problema con la aerolínea con la que viajaba desde TelAviv, ya que fui invitada a los festejos del GayPride de TelAviv y se fue la luz, eso dejo toda Argentina sin luz, estábamos por salir con ustedes, fue una noche de nervios, como un parto, me imagino que puede ser así. Sin embargo, todo fue realizado de manera increíble, fue realizado, y eso indica que tienen una organización increíble, que ustedes son del tamaño del compromiso que se presenta y eso para nosotros fue un placer transmitir todo el evento con las chicas, esperando traerles la entrevista con esas dentro de pronto, y bien, seguir siempre de cerca las próximas ediciones del concurso. Iéndonos un poquito mas allá de Argentina, pero hablando siempre de los concursos, el Miss Trans Star International, háblanos un poco sobre el espíritu proprio del concurso, de las chicas que vienen a participar..

Yo inicie hace muchos años con la fundación Crisálida, pueden googlear, yo fui unas las primeras, en realidad fui la primera, fuimos un grupo de chica que empezó conmigo pero necesitábamos mas para sentar jurisprudencia en el tema de nuestros nombre resgistrales, y de seguro encuentran mi nombre, cuando yo estuve en el 2012, una de las primeras personas en Argentina que pidió cambio de nombre y sexo, y obviamente, los jueces ni abrieron el expediente y me rechazaron, pero junto a otras chicas conseguimos hacer jurisprudencia hasta que a una le cambian el DNI, así junto a diversas organizaciones argentinas, participé en la elaboración y estuve de oradora en el Senado cuando se aprobó en el 2013 nuestra

El Miss Trans Star International es un concurso de belleza como cualquier otro, pero que es lo que lo hace tan distinto y tan particular? Es que nosotras también elegimos no solo a la transexual mas bella del mundo 33


sino a aquella transexual que también se destaca por su trabajo social y su activismo político, porque somos conscientes que somos un colectivo muy vulnerado en sus derechos y hemos creado una plataforma para que el mundo pueda escuchar y ver cual es la problemática trans. En la ultima edición contamos con 27 países de todos los continentes, y les cuento, no hemos abierto aun las inscripciones que iniciaran esta semana pero tenemos registrados ya 30 países de todos los continentes, y, LES DOY LA PRIMICIA A USTEDES: POR PRIMERA VEZ CONTAMOS CON PAÍSES COMO SUDAFRICA, los cuales han adquirido nuestra franquicia una activista del país sudafricano, una bellísima persona, TAMBIÉN ESTE AÑO CONTAMOS CON EL BAUTISMO DE VIETNAM, por primera vez con las bellezas increíbles que hay en el Sudeste Asiático, luego HAY PAÍSES CENTROAMERICANOS Y DEL CARIBE que se suman este año también. Y ESTO NO LO VAN A PODER CREER, PRO PRIMERA VEZ SE SUMA A NUESTRA FRANQUICIA DESDE NE YORK, MISS TRANS STAR LATINAMERICA, que quedara ya habilitada para participar y le dará a todas esas chicas latinas que están en Estados Unidos la oportunidad, Yo tengo en mis redes sociales con 40 mil personas y recibí muchos mensajes de las latinas que están en Estados Unidos, y hay una activista que vive en New York quien me pregunto como podían hacer esas chicas latinas que deseaban representar, por los motivos de lo difícil que es entrar a los Estados Unidos, trabajar y que no pueden volver a sus países por esta elección local, y así estudiamos la forma de habilitarlas legalmente para concursar, idee este plan estratégico, para darles la oportunidad y empoderar a las chicas trans de los piases subdesarrollados que puedan acceder a nuestra franquicia, entonces esta chica que logre ganar en New York va a ser la representante de nuestra Miss Trans Star Latinamerica, (se detiene al minuto 26,07) así que un beso a todas mis chicas de New York.

Antes de que termine la nota, un beso enorme a toda comitiva organizadora de Miss Trans Universo Italia, ellas fueron las primeras en aceptarnos y abrirnos el paso para que podamos tener el semejante concurso que tenemos hoy en día, siempre contamos con alguien de la organización del Miss Trans Universo en Italia, como jurado en nuestro concurso porque son las pioneras y es un placer tenerlas siempre, así que les mando un beso a todos ellos y de todos los concursos que realizan en Italia, que es la madre de los concursos de belleza trans. Y así, todos los concursos latinoamericanos y este concurso Miss Trans Star International que desde hace tiempo ha deja do a la comunidad trans con las ganas de participar, de seguir la redes sociales donde hay mucha interacción con los seguidores y esto indica lo mejor. A las chicas que deseen participar, esta semana vamos a abrir las inscripciones, estos son los requisitos para participar en el Miss Trans Star International que se realizara la primera semana de Diciembre en Barcelona, España: Debes ser mayor de 18 años hasta los 35, ciudadana del país que representas, nacida o naturalizada en ese país, 1,75 mts mínimo, y estar capacitada de mente, porque no solo vemos la belleza física. El Miss Trans Star International cuenta con dos galas, una que es la Corona del Miss Beyond the Crown que se elige el día antes y no por eso es mas importante, a la candidata que por su historia y lucha de superación sirve de ejemplo para próximas generaciones. Luego el día sábado elegimos la mas bella, guapa, inteligente, y la mas carismática. Sinceramente ya sabemos también porque fuiste tu una de esas dignas representantes, hemos visto tus fotografías increíbles, geniales, eso deja en claro la calidad del evento y la magnificencia del evento. Para el Piccole Magazine desde acá en Italia donde estamos te enviamos un calurosos saludo de verano, esperando siempre seguirte, así como tus concursos, Piccole Magazine te deja las puertas abiertas para que sigas empoderando a la comunidad trans.

Victoria CaramExcelente, de verdad que es un primicia, gracias sinceramente por compartir esas noticias con nosotros, estamos muy agradecidos y honrados por supuesto de tener de primera mano y sobre todo de ti esa espectacular noticia. Para finalizar esta espectacular entrevista contigo, que provoca no dejar de hablar, esperamos vernos en Barcelona, en el Miss Trans Star International, donde esperamos de primera mano estar frente a frente, conocerte, y dando esa súper visibilidad a la comunidad de latinoamérica, donde hemos estado conectados.

Para mi es un orgullo estar acá hoy con ustedes, las puertas de mi corazón siempre abiertas para ustedes, la gente Piccole, para lo que necesiten, las puertas del Miss Trans Star International están abiertas también y no veo la hora de intercambiar ideas y proyectos con ustedes, porque hacen falta aliados como ustedes, besos desde Amsterdam. 34


Mistress Angelica Venezia

l’insospettabile Padrona della porta accanto

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Mistress Angelica Venezia l’insospettabile Padrona della porta accanto

di parecchio interessanti. Visto che si sta parlando di come diventare Mistress, per Lei che caratteristiche deve avere? Ognuna è “vera” a modo suo! Diciamo così, per convenzione con questo termine s’intende la donna dominante che possiede degli schiavi. Non ci sono dei canoni prestabiliti per definire vera o non vera una figura. Ognuno dovrebbe essere libero di Buongiorno Mistress Angelica, i esprimere se stesso. nostri lettori sono curiosi di cono- Possiamo dire che una “vera” o meglio scerla meglio. “affidabile” Mistress dovrebbe innanziBuongiorno a voi. Sono Mistress Antutto essere una persona che conosce gelica Venezia, ho 30 anni e sono di bene se stessa. Venezia. Di giorno sono l’insospettabile ragazza E che altro? della porta accanto: sempre sorriden- Dovrebbe essere rispettosa della te, acqua e sapone, un lavoro qualsipersona prima del ruolo, dei suoi limiti asi. e degli accordi presi consensualmenDi notte mi trasformo: mi occupo di te, dovrebbe naturalmente essere intrattenimento e spettacolo lavorancompetente rispetto alle pratiche ed do ad eventi di diversa tipologia ma alla gestione di eventuali situazioni di mi sono specializzata in quelli fetish e difficoltà o incidenti, avere dimestiBdsm poiché naturalmente mi diletto chezza con le tipologie di rapporti che come Disciplinarian e Domina. si possono instaurare ed essere dotata di buon senso. Quando ha iniziato ad interessarsi Condizione necessaria a mio avviso al mondo d/s? per relazionarsi con il pubblico è l’emQuando avevo 20 anni ho iniziato a patia. fare i primi esperimenti con il mio fidanzato, da allora in avanti non ho mai smesso di studiare, lavorare su me stessa e sperimentare. A prima vista sembro davvero una creatura angelica ed innocua. Invece poi…”: parola di Mistress Angelica Venezia, bella ed apprezzatissima Padrona veneta che in un corpo minuto e aggraziato nasconde una volontà d’acciaio e una buona dose di sadismo! In questa intervista, ci svela qualcosa in più di lei e del suo affascinante mondo.

La Sua è un’indole? Mistress si nasce o si diventa? Dominanti si nasce, Mistress si diventa, a mio avviso. O almeno, nel mio caso, l’indole è innata. Da che ho ricordi sono sempre stata sicura, decisa, “stronza” o comunque le manifestazioni del mio carattere forte sono state molto palesi. Ma Mistress ci sono diventa nel tempo, dopo lo studio delle pratiche e dopo tante esperienze ed avventure con persone diverse… Sulle avventure torneremo dopo perché sono sicura ne avrà avute 36


É molto attiva anche alle serate, cosa fa esattamente? Come dicevo lavoro da sempre nel mondo della notte, non solo come performer ma anche come organizzatrice ed in questi ultimi 3 anni mi sono dedicata molto al pubblico kinky. Il Veneto è sempre stato molto attivo rispetto alle serate goth e dark. Di pari passo si è sviluppata anche una bella rete di micro situazioni dedicate al BDSM supportate da una comunità attiva e numerosa. Abbiamo molto da offrire in termini di eventi e non solo play party ma anche workshop, seminari, ritrovi. Inoltre, sono una delle Mistress di riferimento nell’area FemDom al Decadence, l’evento goth underground forse più famoso al mondo, è un vero piacere collaborare assieme.

che amo si incentrano tutte sulla sfera dell’impact play e del dolore. Adoro lo spanking e la verberazione in ogni sua forma. Esistono limiti nel rapporto tra Mistress e schiavo? Se si, quali? Non esistono dei limiti prestabiliti. Ognuno vive la sua situazione a seconda di se stesso, del rapporto che si sviluppa e della persona con cui si relaziona. L’importante è usare il buon senso e rispettare la legge. Che altri interessi ha? Oltre al Bdsm, sono un’amante della musica, della lettura e dell’arte. Faccio sport, vado a teatro che preferisco al cinema, mi piace viaggiare e naturalmente amo la buona cucina. Progetti per il futuro, sogni nel cassetto? Moltissimi. Ho molte idee per eventi e serate. Il mio sogno nel cassetto è di riuscire ad abbandonare il mio lavoro vanilla per dedicarmi interamente al lavoro della notte e diventare mamma.

Lei ha molti schiavi? Come si crea il contatto? No, io ne ho pochi, sono sempre gli stessi da lungo tempo e ci tengo molto affinché rimangano pochi (sorride). Mi contattano attraverso gli annunci che ho messo sul web o attraverso il mio sito ma anche presentandosi direttamente di persona alle serate. Che tipo di rapporto predilige instaurare con loro? Ho rapporti D/S privi di contatti intimi con i pochi schiavi di cui si parlava sopra, per il resto mi rapporto in termini di “playpartner”. Parlando di avventure, la richiesta più strana mai ricevuta è….? Schiacciare con i tacchi insetti o piccoli animali. La richiesta riguarda la pratica del crushing. Mi sono naturalmente rifiutata ed indignata. Che cosa Le piace di più del Suo essere Mistress? C’é qualche pratica che ama particolarmente infliggere? Mistress Angelica Venezia, l’insospettabile Padrona della porta accantoMi piace il fatto che le mie fattezze ed i miei modi ingannano. A prima vista sembro davvero una creatura angelica ed innocua. Invece poi le pratiche 37

Grazie Mistress Angelica Venezia per averci dedicato il Suo tempo, vuole aggiungere qualcosa? Essendo appena concluso il mese del Pride, penso che sia importante ricordare che non è solo una manifestazione per i diritti degli omosessuali, ma è per la tutela dei diritti di noi tutti. Se non scendiamo in piazza per difendere coloro che al momento sono privati dei loro diritti, quando intaccheranno i nostri ci ritroveremo da soli.


Michelle Prado ‘amatevi, sempre!’

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Michelle Prado ‘amatevi, sempre!’

Mi tengo in forma facendo attenzione a quello che mangio, semplice!

Vi presentiamo una delle escort transex più belle al mondo: Michelle Prado, direttamente dal Brasile e ora a Como. Lunghi capelli biondi, fisico da urlo e viso da vera Barbie, si descrive come una ragazza dal carattere tosto. Conosciamo meglio insieme questa simpatica bomba sexy!

Come hai affrontato il tuo percorso di transizione? E’ stato difficile? Sai, dico sempre che il mio periodo di transizione è esistito da sempre perché sono NATA trans, e non “diventata” trans. La mia famiglia sapeva già prima di me che ero una futura e bellissima transgender e per fortuna loro mi hanno sempre accettata e sostenuta in tutte le scelte. Amen! (sorride)

Ciao Michelle, è un piacere incontrarti finalmente! Raccontaci di te! Ciao a tutti! Io sono Michelle Prado “Internazionale”, sono felice di parlarvi un po’ di me perché posso farmi conoscere per quella che sono. Et voilà…sono una brasiliana transex con un carattere che dice tutto quello che pensa! Ho una personalità un tantino forte (sorride) ma amo molto anche le coccole, che mi fanno venire i brividi di piacere.

Siamo felici per te, avere la famiglia vicino è importante. E nel mondo delle escort come sei entrata? Per scherzo! Volevo fare soldi velocemente per aprire il mio negozio di parrucchiera ma…alla fine sono rimasta a fare la escort e non mi pento di nulla, mi piace come attività!

Insomma, hai un carattere forte e determinato ma anche un po’…fragile, in senso buono? Si, ho imparato che nella vita ognuno ha la Michelle che si merita! (ride) Ma di solito sono una brava amica, amo la vita, so star bene con me stessa e cerco sempre di trovare il meglio nelle altre persone. Per il resto…lascio dire a voi che cosa vi trasmetto!

Un pregio e un difetto del tuo lavoro? Questo tipo di vita ti dà la possibilità di vivere con un certo “glamour” ma assorbe tante energie e esclude dalla società. Alla fine è difficile integrarsi facendo questa professione.

Cosa cercano secondo te le persone da una escort? Le persone cercano tante cose da una Sicuramente che sei un bel peperiescort: compagnia, appagare fantasie no! avere qualcuno che li ascolta (Ride) e ricordate che posso essere dolce nascoste, e faccia un po’ da psicologa, tanto altro. ma anche un po’ salata! Dipende dalla necessità di ognuno. Tu sei brasiliana, come mai la scelta di venire a vivere in Italia? Sono venuta in Europa con il sogno di costruirmi una vita migliore. Ormai è così, all’estero pensiamo tutte di stare meglio, ed effettivamente, sotto certi aspetti, è così!

Qual’è la richiesta che ti fanno più spesso? Beh…è avere soddisfazione, ovvio! (Ride)

Hai un sogno nel cassetto da realizzare? Il mio sogno è quello di poter smettere a breve e poter aprire un’attività tutta Michelle, nel tempo libero che cosa mia che mi dia ancora più soddisfazione ti piace fare? e che mi possa integrare e far interagire Cucinare, ricevere amici, stare in famiglia con la società. Insomma, vivere di più! e godermi la casa. Ho l’animo casalingo! Te lo auguriamo di cuore Michelle Del resto sappiamo che sei sempre Prado, vuoi aggiungere qualcosa? in viaggio tra Italia, Europa e BraCerto: Amate sempre, soprattutto voi sile. Dove trovi il tempo per tenerti stessi! Un bacio! così in forma? Svelaci il tuo segreto! 39


Mauro Braga

il nuovo volto del cinema hard! 40


Mauro Braga

il nuovo volto del cinema hard! Recentemente sei stato ospite nella villa di Rocco Siffredi a Budapest, per uno stage. Come è stato l’incontro con il Maestro? E’ stato magico, emozionante. Lui è veramente una persona squisita, fantastica, umile soprattutto. Non mi sembrava di parlare con la star mondiale del porno ma con un vicino di casa, è di una semplicità e umiltà incredibile. E’ sempre disponibile a dare consigli, capire dove vuoi arrivare, se quello che vuoi fare è adatto a te, se devi migliorare. Lui e sua moglie sono gentilissimi, ho conosciuto anche suo figlio, sono una famiglia splendida.

Mauro Braga, 26enne della provincia di Mantova è la nuova promessa del porno etero italiano. Vivaci occhi azzurri, voce calda e fisico prestante, è stato ospite nella villa di Rocco Siffredi a Budapest, dove ha appreso i segreti per diventare un attore hard e ha grandi progetti per il futuro. Quali? Scopritelo insieme a noi!

Ciao Mauro, è un piacere incontrarti, raccontaci di te. Ciao a tutti. Sono nato 26 anni fa nella campagna della provincia di Mantova, ho l’animo un po’ “contadino” (sorride). Prima lavoravo come operaio ma ora mi dedico completamente al lavoro di porno attore. Nella vita, non ho hobby veri e propri…ma ho una grande passione per la musica di Vasco Rossi, che amo follemente!

Cosa ti ha insegnato? Mi ha insegnato soprattutto l’umiltà che è indispensabile in questo lavoro, insieme alla passione. Poi tante cose tecniche: come essere a favore della camera, come continuare una scena…da questo punto Come sei entrato nel mondo di vista è stato molto impegnativo. dell’hard, come mai questa Ma più che altro mi ha formato scelta? Fin da quando avevo 11 anni ricor- molto psicologicamente, è stato un grande! do che vivevo a “porno&Vasco”; questo mondo mi affascinava tanChe caratteristiche deve avere tissimo. In realtà avevo un po’ di insicurezza, pensavo se ero adatto per te un bravo attore hard? o meno…poi finita la relazione che Devi avere grande passione. Chi avevo, ho deciso d’inseguire il mio pensa di andare sul set porno per farsi sogno! Ho iniziato leggendo gli an- una “scopata” sbaglia completamente. nunci online dei casting delle varie Non devi neanche guardare se l’attrice ti piace o meno, tu devi andare a far case di produzione e ho fatto un provino alla CentoxCento Produzio- quello che devi fare e farlo come ti ni: sono loro che mi hanno lanciato dicono. Serve un grande rispetto per l’attrice, perché non sono missili da in questo mondo e li ringrazio. monta, sono professioniste che vanno rispettate e bisogna cercare di trovare l’intesa, in modo da portar a casa il miglior risultato possibile. Ah, e come dice Rocco, serve anche ironia che non guasta mai, bisogna essere alla mano!

La tua famiglia e i tuoi amici cosa ne pensano del tuo nuovo lavoro? La mia famiglia ha reagito bene, all’inizio han detto loro perché avevo mollato un lavoro sicuro per inseguire un’incertezza…ora invece ci scherziamo su, è tutto tranquillo. Per gli amici…diventi un po’ il personaggio della compagnia!

Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Amo proprio l’atto, il sesso. Il sesso è la mia vita, e penso che farlo sia 41


un’arte. Fin dall’antichità è sempre stato il centro dell’uomo. Io sono cresciuto con questa indole, con questa voglia, mi sono sempre fatto fantasie che so, sulla panettiera, sulla commessa…(ride) Quanti film hai girato fino adesso? All’attivo ho 5 film con la CentoxCento e a breve inizio una produzione in Germania. Sono entusiasta di iniziare a girare a livelli più professionali rispetto agli amatoriali, anche se non sono improvvisati e anche in quelli c’è della tecnica nella realizzazione.

!E dimmi…quale è la tua posizione preferita? Guarda, ti dico…il mondo del sesso mi piace a 360 gradi quindi sceglierne una…dai, ti dico la pecora o il missionario…non faccio troppe acrobazie… però spingo! (ride) Un’attrice con cui ti piacerebbe girare? Mi piace tantissimo Malena e spero tutta la vita di poter girare con lei, è una persona splendida! Progetti per il futuro?

Sicuramente l’Academy di Rocco Siffredi e poi sogno di sbarcare Entriamo nel piccante…come è nelle grandi produzioni americane, andata la prima volta sul set? dando il massimo e dimostrando E’ stata dura perché non sapevo quello che sono capace di dare, come muovermi, non sapevo le sempre con umiltà. Intanto, sono posizioni da assumere in modo da felicissimo di girare per Siffredi, essere sempre a favore di camera. perché è il mio mito fin da piccolo Non sapevo neanche “ascoltare” e sono cresciuto guardando tutti i bene l’attrice essendo la mia prima suoi film! esperienza! Però, come si dice “l’ho Qualcosa di mi dice che riuportata a casa” e piano piano con un po’ di pazienza l’ho finita. Poi è scirai a realizzare i tuoi sogni. un abituarsi e un crescere costan- Vuoi aggiungere qualcosa? Si, io vado molto d’accordo con le te. donne e le ascolto moltissimo. Una Ti è mai capitato di legarti cosa che ho notato, è che tante emotivamente a colleghi con si lamentano del fatto che l’uomo cui hai girato? non le sa fare più godere, probaAssolutamente no. Per me è solo bilmente perché guardano troppi lavoro e la vita privata è a parte, porno. Invece, bisogna scindere la sono fiscale nel non mescolare le vita reale dal porno, che è fondadue cose. C’è il Mauro attore/permentalmente finzione. sonaggio e il Mauro che ha la sua Il consiglio che vorrei dare è quevita, i suoi amici e le sue frequen- sto: uomini, nella vita reale ascoltazioni (sorride) tate le vostre donne quando le portate a letto, fatele sentire vostre, Mi racconti un episodio curioso uniche, quella notte lei deve penche ti è capitato girando un film? sare solo a voi. Dedicatevi a loro, Ho un aneddoto divertente: la prima sentite dove provano piacere…siate volta che ho fatto una doppia anale! meno Rocco Siffredi e più voi stessi E’ una scena molto faticosa, non è che e metteteci del vostro quando lo si sente tanto e serve una concentra- fate…e soprattutto…rispettatele zione pazzesca. L’attrice ad un certo sempre! punto dice “stasera faccio a meno del Bifidus Actiregularis!” e niente…sono scoppiato a ridere fortissimo e abbiamo dovuto interrompere la scena (ride al ricordo).

Uno splendido pensiero che, da donna, mi sento di condividere in pieno! Grazie Mauro Braga per essere stato con noi e in bocca al lupo per il tuo futuro! 42


Loredana Belthè

‘dite sempre quello che pensate!’

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Loredana Belthè ‘dite sempre quello che pensate!’

“Nel bene o nel male sono IO! Una Drag Queen che crede in quello che fa e si diverte moltissimo!“: la presentazione che fa di se stessa Loredana Belthè non poteva essere più azzeccata: conosciamo meglio insieme questa eclettica drag queen di Torino.

perché non voglio essere la brutta copia di nessuno. Sarò sempre la brutta versione di me stesso (ride). Chi è Loredana Belthè? Sono abbastanza versatile. Adoro curare la mia immagine a livelli quasi maniacali. Qualcuno dirà che la drag queen non è immagine ma sono cavolate! La prima cosa che arriva al pubblico quando ti vede è la tua immagine, il tuo make up, la parrucca che indossi, il vestito. Le persone sono attirate e colpite da questo. Ma è ovvio che oltre a essere una bella bambolina deve saper fare qualcosa, altrimenti è solo un uomo travestito da Barbie ormonata (sorride).

Loredana BelthèBuongiorno Loredana, conosciamoci un po’! Ciao a tutti, sono Loredana Belthè o meglio Alberto. Nella vita di tutti i giorni sono una persona pseudo normale che svolge mansioni di segreteria e contabilità in un’azienda del torinese. Vivo a Rivoli con mio marito e con i nostri due bouledogue francesi Morgana e Nachos. Ah, vero…c’è pure Arturo, il nostro gatto.

Una curiosità, il tuo nome d’arte dove l’hai pescato? Quando dovevo decidere il mio nome avevo una bottiglietta di the in mano e stava suonando una canzone della Bertè alla radio…ecco è nato da lì!

Come è nata la passione per il mondo delle Drag Queen? La passione è nata un po’ per curiosità e un po’ per sfizio. Nella vita di quasi tutti c’è il pensiero di vestirsi almeno per una volta nella vita da donna, se a questo aggiungi che nel 2008/2009 a Torino era pieno di locali dove venivano valorizzate le drag queen, comprendi che c’era tanta voglia di provare a mettersi su quei tacchi e dimostrare che potevi esserlo anche tu.

Per restare sempre sulla cresta dell’onda e non annoiare un personaggio drag deve anche evolversi. Tu hai avuto un percorso di successo. Il mio personaggio si è evoluto negli anni: inizialmente non trovava nessuna collocazione ma, con molta gavetta e con i giusti consigli ho iniziato a coltivare bene il mio orticello e grazie alla fiducia di alcuni ex organizzatori di concorsi, ho aiutato alcune delle drag più talentuose di Torino a nascere e instradarle nel loro percorso artistico. Oggi insieme alla CRICCA DELLE DRAG QUEEN portiamo allegria e spettacolo un po’ ovunque e di questo sono molto contento.

E chi è una drag queen, per te? Secondo me un personaggio delle favole, una specie di super eroe. So che non è la classica risposta ma per come la vedo io è una persona che ha grandi capacità e che riesce nelle vesti di una super woman a recitare, ballare, cantare, intrattenere etc. Forse è per questo che ritengo che come figura sia un super eroe, perché ad oggi ho visto pochissime drag queen complete e queste sono davvero eccezionali!

Che genere di spettacoli fate? Essendo un eterno amante della Disney amo portare tutto ciò che ha a che fare con le favole, principesse, streghe ecc. Ogni tanto però mi diletto in pezzi un po’ più emotional nel quale mi immedesimo a tal punto che finisco io stesso per piangere durante l’esibizione. In qualche occasio-

C’è un artista da cui prendi ispirazione? No, in realtà sono molto vanesio e non amo le critiche. Cerco di non ispirarmi a qualcuno nello specifico 44


sona che sei. Personalmente, adoro entrambi i miei lati anche se devo dire che in estate e specialmente con questo caldo, Loredana la lascerei volentieri nell’armadio.

ne mi capita di portare pezzi comici perché alla fine una risata è quella che ci salva sempre la vita. Sei una veterana dei concorsi drag. Come ricordi quelle esperienze? In realtà non ho vinto molti concorsi, ho sicuramente partecipato a molti di questi perché li ritengo essenziali per una formazione completa del personaggio. Quello che però porterò sempre nel cuore è il Drag Factor Italia, selezione del 2014 dove alla semifinale nazionale, al Gay Village, circondato da centinaia di persone vidi il mio nome sul tabellone che mi dava quindi l’accesso alla finalissima del giorno dopo. Un’esperienza indimenticabile.

Ti è mai capitato di subire i pregiudizi della gente? Qualche pregiudizio si, ma credo di essere stato abbastanza fortunato rispetto ad alcune colleghe italiane e straniere che hanno subito anche delle violenze fisiche. Purtroppo, il pregiudizio nasce dall’ignoranza perché come in tutte le cose si ha paura di ciò che non si conosce. Pian piano, grazie anche al super lavoro che sta facendo Ru Paul in America, stiamo facendo conoscere al mondo le drag queen che sono finalmente arrivate anche in prima serata in TV senza esser trattate come fenomeni da baraccone.

Quest’anno hai capitanato il Team Belthè a Drag Factor Piemonte. Come è andata? E’ stato il mio primo concorso da caposquadra. Io ho sempre condotto concorsi perché ho una bella parlantina e riesco a gestire molto bene quelle che sono le varie tempistiche. Quest’anno ho voluto sperimentare un lato di me che non credevo di avere. Ho avuto la fortuna di avere nel mio team 3 drag queen che avevano voglia di fare e di metterci l’anima e ringrazio di cuore Princess Queen, Vaiolet e Jakys.

Che consiglio daresti a chi vuole affacciarsi per la prima volta in questo mondo? Il consiglio che mi sento di dare è quello di crederci fino alla fine…se la passione è vera e c’è del talento la drag queen che c’è in te uscirà fuori. Al contrario, se vuoi solo sfogare ricordati che Carnevale e Halloween sono gli eventi più azzeccati (sorride). Dove ti vedremo prossimamente? Ci vedremo alla Semifinale e alla Finale Nazionale del Drag Factor a Roma il 26 e 27 luglio. Vi aspetto numerosi!

Sei stata contenta della vincitrice? O hai una tua preferita, anche tra le finaliste che andranno a Roma? Sono molto contento nel complesso. Per quello che sono i miei gusti avrei visto forse delle finaliste alternative ma il personaggio di Cristy Mc Bacon è pronto per affrontare un palco di quella portata e sono sicura che ci darà grandi soddisfazioni.

Hai un sogno nel cassetto? Si ne anche più di uno ma li ho realizzati entrambi. Sposarmi dopo 10 anni di fidanzamento e comprare casa insieme.

Ora una domanda un po’ scomoda. Trovi ci sia contrasto tra la tua vita di tutti i giorni come Alberto e quella di notte? Non vivo alcun contrasto. Sono in pace con il mio lato maschile e con quella pazza di Loredana Belthè. L’importante è saper dove finisce il personaggio e dove riprende la per-

Grazie Loredana Belthè per questa bella intervista, vuoi aggiungere qualcosa? Siate sempre onesti e sinceri con voi stessi e con gli altri. A volte anche senza filtri…non abbiate mai timore di non dire quello che pensate. A presto e un abbraccio a tutti! 45


Intervista alla stilista AngelaModArt 46


Intervista alla stilista AngelaModArt

togliere agli altri stilisti più famosi, Gianni Versace per me rimane il top. Chissà cosa avrebbe continuato a creare se non fosse stato ucciso.

Conosciamo oggi Angela ModArt, una designer di moda poliedrica, che si diverte a creare con maestria abiti con un unico denominatore in comune: far sentire splendida la persona che li indossa. Dagli abiti di scena delle drag queen, ad abiti quotidiani a sfavillanti abiti da sera, la cura che mette Angela ModArt nelle rifiniture è impeccabile.

Tre aggettivi per descrivere lo stile delle tue collezioni. Fantasioso, originale, passionale. A che tipo di pubblico sono rivolte le tue creazioni? A tutti decisamente, è questo il bello del mio lavoro…poter spaziare e poter vestire fisicità e attitudini diverse.

Buongiorno Angela, raccontaci di te. Buongiorno a voi! Mi chiamo Angela Vero, Angela ModArt per lavoro. Sono pugliese e sono orgogliosa della mia terra per il clima e soprattutto per il mare che è davvero meraviglioso. Il mio lavoro come designer di moda è la mia grande passione e adoro spaziare dall’abito su misura sartoriale per cerimonia, alla creazione di abiti per sfilate di moda. Per non farmi mancare nulla realizzo anche costumi da scena per le drag queen, che adoro! Ho anche avuto il grande piacere di lavorare come sarta per attrici famose che hanno girato film in Puglia.

C’è qualche personaggio famoso che ti piacerebbe vestire? Mi piacerebbe tanto vestire Jennifer Lopez, è molto brava e ha un fisico da urlo. Recentemente hai vestito Desiree Blance che ha trionfato a Pride Stars con un abito stupendo. Come avviene il processo creativo? Sono molto contenta che abbia vinto indossando una mia creazione! (sorride). Dopo aver deciso il colore, modello e tessuto desiderato, si procede con il disegno tecnico che servirà a tagliare il tessuto. Si cuciono i vari pezzi dando forma al tessuto e si passa alla fase di correzioni su eventuali difetti. Infine, la rifinitura del capo.

Interessante, chi per esempio? Vanessa Incontrada quando ha girato il film “Non c’è campo” e Ambra Angiolini nel film “La scelta”, girato con Raoul Bova e Michele Placido. Per Vanessa ho creato una camicetta blu!

Che progetti hai per il futuro? Sogni nel cassetto? Attualmente lavoro prevalentemente da sola perché voglio seguire personalmente i processi lavorativi, sono infatti molto esigente. Mi piacerebbe però riuscire a mettere su una squadra con persone valide con cui collaborare.

Quando è nata la tua passione per la moda? Domanda interessante…credo che questa mia passione sia nata con me (sorride). Quando avevo otto anni cucivo i vestiti alle mie bambole e a tredici ho iniziato a cucire quelli per me!

Grazie Angela ModArt, è stato un piacere saperne di più su di te e sul tuo lavoro. Vuoi aggiungere qualcosa? Credo fortemente che l’amore e il rispetto colorano la vita! Grazie mille per aver pensato a me, potete contattarmi sulla mia pagina Facebook o venire a trovarmi nel mio atelier a Giovinazzo, a pochi km da Bari.

Che cosa ti affascina di questo mondo? Dare forma al tessuto e cercare di realizzare un sogno. Il tuo stilista preferito in assoluto? Facile: Gianni Versace forever! Per quanto mi riguarda e senza nulla 47


Alessia Cinquegrana Miss Trans Europa 2019 48


Alessia Cinquegrana Miss Trans Europa 2019

lia, non hai affrontato certo un percorso facile per realizzare il tuo sogno. Esatto, chi conosce la mia storia di vita, sa bene la dura battaglia che ho affrontato anche per incoronare il mio SI, quel si che ha preso il titolo da prima sposa trans d’Italia. Oggi mi sento pronta per diventare mamma a tutti gli effetti, per donare amore, tanto amore a qualche piccola bimba che soffre senza un futuro ben chiaro. Le mie parole per lei sono: “mamma è qui ad aspettarti e stringerti per dedicarti tutto ciò che fin oggi una vera mamma non ti ha saputo donare”.

Si sono appena spente le luci sul palco di Miss Trans Europa 2019, il popolare concorso di bellezza ideato da Stefania Zambrano che ha eletto, ieri sera a Napoli, la più bella transgender d’Europa, la bellissima Alessia Cinquegrana. Due giorni di intense emozioni, risate, lacrime e glamour che vi raccontiamo attraverso le parole della nuova Reginetta. Buongiorno Alessia, congratulazioni per la vittoria a Miss Trans Europa, te lo aspettavi? Com’è stata come esperienza? Ciao a tutti voi! Ognuno di noi ha partecipato per cercare di arrivare al podio ma non credevo di vincere, infatti sono arrivata all’evento molto ansiosa. Mi tremavano le gambe e poi all’urlo della Zambrano del mio nome sono scoppiata a piangere di gioia! E’ stata un’esperienza bellissima, d’altronde come ogni volta che ho partecipato.

E’ molto toccante e ti auguriamo di riuscire a realizzare anche questo tuo sogno. Che progetti hai per il futuro? Sicuramente costruirmi ancora di più accanto a mio marito Michele Picone; cercare di diventare una grande stilista nel settore sposa cerimonia e comunione…e dopo, avere quella figlia fra le nostre braccia che tanto desidero e tanto sto aspettando.

Se dovessi presentarti a chi non ti conosce, cosa racconteresti di te? Che sono una ragazza con un cuore d’oro pieno di sentimenti (sorride).

Tornando al concorso, che consigli daresti alle ragazze che vogliono partecipare in futuro? Alle ragazze direi: la passerella è un mix di emozione e ti fa dimenticare chi eravamo ieri e ti fa sentire una vera donna, quello che ognuno di noi vuole essere. Alle future Miss dico anche di non arrendersi mai perché al di là della corona, noi, nel momento che ci mostriamo sul palco davanti a occhi di centinaia di persone abbiamo già vinto. Vinciamo perché esterniamo tutto ciò che avremmo sempre voluto essere: per questo “evviva i concorsi di bellezza” e auguro tanto successo a coloro che li organizzano.

Hai vinto sbaragliando una concorrenza agguerrita, ti eri preparata in modo particolare? Ho avuto una piccola crisi un po’ prima del mio matrimonio e avevo deciso di partecipare al concorso per distrarmi. Al giorno stabilito ho partecipato con mio marito sempre al mio fianco; litighiamo spesso, ma finiamo sempre per fare pace! (sorride) Indossavi un abito di gala stupendo, chi è lo stilista che lo ha realizzato? L’abito che indossavo è stato ideato e creato con la mia fantasia assieme al mio staff di sarte del mio Atelier. E’ da più di un anno che mi sono dedicata al settore sposa, cerimonia e comunione, per far si che tutta la mia innata fantasia possa arrivare al cuore di tante. Ed ho aperto un bellissimo atelier ad Aversa in viale Europa, chiamato “Alessiacouture”.

Vorresti ringraziare qualcuno? Oggi posso dire a Stefania Zambrano che sono stata sempre fiera del concorso Miss Trans Europa. Avrei già gioito negli anni precedenti ma come ho detto il giorno della mia vittoria, nella vita non si smette mai di sognare, ed oggi sono ancora più matura per portare questo titolo e affrontare con lei e tutta l’associazione ATN di Napoli, le battaglie per i nostri diritti per far capire che noi esistiamo e non ci fermeremo mai.

Allora invitiamo tutte le future spose o chi ha bisogno di abiti da cerimonia di visitarlo. Alessia, ora ti aspetta un anno da Reginetta e portavoce per i diritti Lgbt* e della comunità trans in Italia e nel mondo. Cosa pensi possa essere ancora fatto per la comunità arcobaleno? Si, mi aspetta un anno da reginetta perché la corona ti fa sentire una regina! (ride). Ma io, come ho detto a Stefania Zambrano, sono qua per far capire che non sono solo una Miss per un giorno, ma una Miss che porta un messaggio ben chiaro e ben preciso: quello di combattere ancora di più per i nostri diritti. Tu sei stata la prima sposa trans d’Ita-

Grazie Alessia Cinquegrana, vuoi aggiungere qualcosa in conclusione? Amiamoci di più, dobbiamo essere più sorelle e fratelli tra noi, e incarniamoci tutti nella fede un po’ di più. Solo la fede può distruggere tutto il male che ci perseguita. Vi saluto con una lacrima agli occhi dicendo…non smettete mai di sognare perché tutto può diventare realtà! Un bacio da Miss Trans Europa 2019 dalla vostra Alessia Cinquegrana. 49


Deo di DeoTattoo ‘la passione per i tatuaggi non ha età!’

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Deo di DeoTattoo

‘la passione per i tatuaggi non ha età!’ Lo studio DEOTATTOO di Casoria, in provincia di Napoli, ha avuto, nelle scorse settimane, una cliente particolare: Nonna Maria, arzilla signora di 80 anni che ha voluto tatuarsi sul corpo le iniziali dei nipoti e quelle del marito, a dimostrazione che l’arte del tatuaggio non conosce età ed è adatta proprio a tutti, se si ha il giusto spirito. Abbiamo intervistato Deo, titolare dello studio, e ci siamo fatti raccontare da lui come è andata.

Ciao Deo, è un piacere risentirti. Allora, come hai passato gli ultimi mesi? Ciao! E’ un piacere per me essere intervistato nuovamente da voi. Gli ultimi mesi sono stati belli e pieni di soddisfazioni. Un po’ stressanti avendo adesso anche un piercing shop, ma è un lavoro che amo svolgere, di conseguenza non c è nessun aspetto che può affliggermi! So che recentemente è venuta a trovarti in studio una cliente un po’ atipica! Si, la mitica Nonna Maria! Una donna solare, con una carica di energia pazzesca! Una donna con alle spalle una vita di sacrificio e non sempre rosea. Sono tante le cose che ammiro da lei, e ci sono svariati motivi per cui tutti noi dovremmo prendere esempio. Lei è proprio la nonna che tutti vorrebbero, una donna che ho preso particolarmente a cuore. Ti saresti mai aspettato una cliente di quella età? E’ decisamente uscita dagli schemi soliti, ed è un bene, non trovi? L’anno scorso ho tatuato un signore di 75 anni e credevo che non ci sarebbero stati rivali. Quindi, averla avuta come cliente, mi ha stupito e credo non solamente io! E’ decisamente uscita dagli schemi soliti, in positivo, perché ha dimostrato che non c’è età per ottenere qualcosa di fortemente desiderato. Sopratutto per il significato del suo tatuaggio! Si è tatuata le iniziali dei nipoti e del marito.

a lavorare per tanto tempo ancora su di un braccio di una donna con una pelle un po’ segnata dall’età? E sopratutto sapendo di procurarle comunque un po’ di fastidio fisico? Ma ogni sua richiesta io la soddisferò, quindi sarete aggiornati sul suo secondo appuntamento (sorride). Assolutamente, Nonna Maria è piena di sorprese. Ma dimmi, quali sono le richieste di tatuaggi più particolari che ti sono mai state fatte? Ricordi qualche cliente un po’ strano? Scusa? Mi hai chiesto se ricordo qualche cliente strano? Tutti i miei clienti sono strani, perché sanno appunto che sono strano anche io! (ride) Mi esasperano, spesso ci litigo appunto perché cerco di consigliare la scelta più idonea e loro non ascoltano…. ma credimi, li amo tutti, io vivo di loro! Si instaura sempre un rapporto confidenziale particolarmente vivace, così le ore che trascorrono con me non pesano ne a me e ne a loro. Con molti di essi , è nata anche una bella amicizia. Mi regalano enormi soddisfazioni. Li adoro, non aggiungo altro. Anche quest’anno sponsorizzi Miss Trans Europa, hai mai tatuato qualcuna delle concorrenti? La vincitrice 2018, Sara, è tatuatissima! Come non posso sostenere l’evento di Stefania Zambrano? È un concorso bello e simpatico, intelligente, di attualità, di politica. Mi è capitato di tatuare alcune vecchie concorrenti, ma non ancora Sara, che comunque passa spesso a trovarmi per i suoi cambi di gioielli piercing.

Bene Deo, grazie per aver condiviso con noi le tue ultime avventure, vuoi aggiungere qualcosa? Boom! FATE DELLA VOSTRA VITA CIÒ E’ commovente. Se permetti, vorrei dire in esclusiva una CHE VOLETE. FREGATEVENE DEL PAREcosa che nessuno sa ancora! La settimana RE DELLE PERSONE perché nessuno è in scorsa ho ricevuto una sua telefonata, grado di giudicare il prossimo! Abbiamo nella quale mi diceva che non è rimasta NONNA MARIA, di cui sicuramente tante contenta del lavoro che le ho eseguito in persone penseranno che sia fuori di testa! quanto lo trova molto semplice! (ride). Prendete esempio da lei: non è mai tropQuindi, presto ritornerà da me per arricchire il tatuaggio già fatto! Effettivamente po tardi, per nulla… SIATE SUPERIORI A ha ragione, non è un tatuaggio bello cor- QUESTO MONDO IGNORANTE E SUPERFICIALE! E se vi va seguitemi su Instraposo! È un tatuaggio semplice, basic! gram, ogni giorno troverete tantissime Ma ditemi voi: emotivamente, e pro- novità, promozioni, foto dei lavori eseguiti fessionalmente…come potevo stare e soprattutto tante storie divertenti! 51


Sara Finizio

‘la corona di Miss Trans Europa mi ha portato fortuna!’

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Sara Finizio

‘la corona di Miss Trans Europa mi ha portato fortuna!’ Tra pochi giorni, a Napoli, si svolgerà alla Mostra d’Oltremare il concorso Miss Trans Europa 2019, organizzato da Stefania Zambrano, dove verrà eletta la nuova Miss, colei che per un anno intero, porterà con orgoglio il titolo di più bella d’Europa e si farà portavoce dell’orgoglio LGBT*. In attesa di conoscere chi sarà la nuova reginetta, abbiamo raggiunto telefonicamente la bellissima napoletana Sara Finizio, Miss Trans Europa in carica.

Hai detto che reciterai anche nel prossimo film di De Sica… Si, nel film di De Sica, in cui recita anche Tognazzi, ho una piccola parte dove interpreto Chanel, una tabaccaia napoletana…mi si addice perché è una parte molto ironica e divertente! Che progetti per il futuro? I miei progetti futuri sono di continuare su questa bella strada e mi auguro di crescere sempre artisticamente ancora di più come quest’anno. Punto in alto!

Ciao Sara, tra pochi giorni cederai lo scettro alla tua “erede”. Come speri sarà chi ti succederà? Un po’ mi dispiace cedere il titolo ma così deve andare. Un po’ perché quest’anno ho fatto molto per la nostra società transgender. Poi, io non lo “spero”: sono CONVINTA che sicuramente la nuova Miss sarà anche lei tanto un gamba da saper valorizzare adeguatamente i nostri diritti. Resta il fatto che cedere la corona sarà emozionante.

Che consigli daresti alla futura Miss eletta per portare al meglio la corona? Alla prossima Miss auguro anche a lei tanta fortuna come l’ho avuta io. Un consiglio che le posso dare è quello di rimanere sempre umile e non dimenticarsi mai chi siamo e per che cosa combattiamo! Grazie Sara Finizio, ci vediamo a Miss Trans Europa 2019, che ricordiamo ai lettori sarà trasmesso in diretta streaming su Il Piccole Magazine Tv. Continuate a seguirci!

Un bilancio di questo tuo anno da Miss Trans Europa? È stato un anno veramente indimenticabile! Ho fatto tante cose: sono apparsa sulla televisione Nazionale nel programma di Paolo Bonolis “Ciao Darwin”, ho un film in uscita a novembre con Christian De Sica… insomma, devo dire che questa Corona mi ha portato tanta fortuna! (sorride) Sara Finizio: ‘la corona di Miss Trans Europa mi ha portato fortuna!’ A “Ciao Darwin” come è andata? Benissimo! Ho avuto ampio spazio ed è stata una bella esperienza, se volete rivedere la puntata, è quella del 24 maggio “Umani vs. Mutanti”. Tutto lo staff è stato meraviglioso e anche le persone che mi hanno sostenuta! 53


Lina Quintero

‘essere trans è la cosa migliore che potesse capitarmi!’

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Lina Quintero

‘essere trans è la cosa migliore che potesse capitarmi!’ Lina Quintero è una stupenda bambola argentina, bella e focosa, appena arrivata in Italia a Reggio Calabria. Lunghi capelli scuri e fisico da urlo, in questa intervista si racconta con sensibilità e simpatia: conosciamola meglio!

Bene, ora che sei diventata escort, cosa ti piace di più? Quello che mi piace di più è indossare lingerie sexy, truccarmi, essere sensuale. Amo quando lego con un uomo e entriamo subito in sintonia, così passiamo momenti pieni di lussuria e soddisfazione.

Ciao Lina, è un piacere averti qui a Piccole Magazine. Raccontaci di te. Ciao amore mio! (sorride). Mi presento a tutti: mi chiamo Lina Quintero e mi definisco una ragazza allegra, gentile, responsabile, molto calma, animalista al 100%!

Molto interessante. E come ti fai trovare per l’incontro? Ben truccata, ben pettinata, con una lingerie sexy, con i miei tacchi…e aspetto…(sorrido) Da 1 a 10, quanto ti piace essere un’escort? Da 1 al 10? Direi un 10. Mi piace l’erotismo, dare piacere, curiosità morbosa, io sono una ragazza calda e amo il sesso, e anzi, vorrei girare proprio un film porno!

Brava Lina, è una bellissima cosa amare gli animali e difenderli. Sappiamo che sei argentina, da quanto sei in Italia? Sono in Italia da 4 mesi e mi piace davvero tanto, è un paese molto cosmopolita, molto bello, adoro l’architettura coloniale.

È bello che ti piaccia al massimo e che tu faccia quello che ti piace. Il tuo sogno più grande? L’obiettivo più importante che ho è di far sentire la mia famiglia al 100% orgogliosa di me. E mi piacerebbe avere un compagno stabile, che non giudichi mai per niente, che mi sostenga sempre nei momenti più difficili. Ovvio, anche io lo sosterrei nei suoi momenti bui, è giusto condividere molti momenti, buoni o brutti che siano. Non mi precludo neanche il desiderio di formare una famiglia.

Tu sei una bellissima trans, ti va di condividere cosa ti ha portato a diventarlo? Hai avuto il sostegno della tua famiglia? La mia transizione è stata qualcosa di molto bello, benedetta da una famiglia che mi ha supportato al 100% e che mi ha aiutato in tutto ciò di cui avevo bisogno. Comunque, fin da piccola ho sempre dimostrato di essere diverso, lo sono sempre stato, non è stato un duro colpo per la mia famiglia. Nel mio paese sono sempre stato bravo, la verità è che anche adesso sono una ragazza molto calma, normale e tranquilla, non ho avuto molti problemi. Mi reputo una persona benedetta da Dio, per avermi dato la famiglia che ho, senza di loro non so cosa sarebbe da me.

Visto che hai parlato un po’ del tuo passato e del tuo presente, come vorresti essere ricordata in futuro? In futuro, vorrei che i miei amici, la mia famiglia e molte persone possano conoscermi e ricordarmi come una ragazza che ha fatto tutto ciò che voleva nella vita e che, nonostante gli ostacoli, ha sempre raggiunto i suoi obiettivi.

Il percorso di transizione è complicato. Si ma lo vivo con gioia perché mi dà ogni giorno questa felicità che ho. Essere una ragazza transessuale è la cosa migliore che potesse capitarmi (sorride).

Bene Lina Quintero, un ultimo messaggio per incuriosire i nostri lettori a cercarti? Questa è una parte molto importan55


definir, y que le puedes decir a todas aquellas personas que desean conocerte? Hola mis amores, mi nombre es Lina Quintero, y me defino como una chica alegre, amable, responsable, muy tranquila, 100% animalista, me encantan los animale…

te, devi essere molto brava, io non potrò mai frequentare qualcuno se sono di cattivo umore, se sono depressa o in un momento che non mi fa svolgere al meglio la professione. Ogni volta che qualcuno arriva, devo essere al top, sempre disponibile e saper soddisfare al 100%. E vuoi la verità?

Ya que sabemos que vienes del extranjero, desde cuando estas en Italia, que es lo que mas te gusta de Italia? Llevo 4 meses en Italia, y la verdad me encanta mucho, es un país muy cosmopolitan, muy lindo, me encanta mucho la arquitectura colonial…

Certo! Mi cercano molto e mi cercano sempre di nuovo. Questo mi fa piacere perché mi fa sentire sicura e mi fa capire che sto andando molto bene. Grazie Lina, è stato un piacere incontrarti e conoscerti anche sotto i tuoi aspetti intimi. Come sempre Piccole Magazine sostiene tutte le iniziative e ogni voce che vuole essere ascoltata dalla comunità LGBTQ*. Ciao e a presto! Grazie a voi! Ciao!

Que bueno que te guste Italia, es bellísima, por supuesto, es un mundo bellísimo, la vida es bella, deseamos saber, como has sido para tí tu proceso de transformacion para ser una chica trans? Has tenido el apoyo de tu familia? Cuéntanos un poco sobre eso... Mi transición como chica trans fué algo muy lindo, bendecida con una familia que me apoyó al 100%, me ayudó en todo lo que necesitaba. Mi proceso de chica trans fué algo muy normal, yo desde siempre demostré que fuí diferente, siempre lo fui, no fué un golpe duro para mi familia, mi familia me ha apoyado 100% en todo lo que he querido hacer en la vida. En mi país me fué siempre bien, la verdad como soy una chica muy calmada, muy normal y muy tranquila no he tenido muchos inconvenientes. En la búsqueda de mi identidad, conté 100% con mi familia, soy una chica bendecida por Dios, por haberme dado la familia que me dió, sin ellos la verdad no sé que sería de mí, es un proceso complicado pero es algo muy bonito, porque me da cada día esta felicidad que tengo. Ser una chica trans es lo mejor que me ha podido pasar.

*** Saludos de nuevo desde il piccole magazine, en este momento traemos para ustedes una interesantíma entrevista con una espectacular y bellísima chica trans escort. Ella se llama Lina Quintero, quien nos va a contar un poco de su vida, para todos ustedes como siempre nuestra bienvenida al Piccole Magazine, esperamos disfruten de esta entrevista.

Bien, ahora que te desempeñas como escort, qué es lo que mas te gusta de esta profesión, de esta faceta de tu vida Lina? Lo que mas me gusta de ser una chica escort es usar sexy lingerie, maquillaje, ser sexy, sensual. Me encanta cuando lega un cliente y

Lina, bienvenida, que nos puedes decir de tí, como te puedes 56


cómo haces, qué haces tú para lograr que aquellas personas que te buscan tengan ese deseo de volver a verte, a buscarte, y porsupuesto, estar a tu lado? Y cómo hago para que mis cliente se sientan bien y me busquen de nuevo? Esa es una parte muy importante en este trabajo, hay que estar con muy buena actitud, nunca voy a atender a alguien si estoy de mal genio, si estoy deprimida o bajo cualquier otro factor que interrumpa la labor. Cada vez que llega alguien tengo que estar en mi mejor momento, siempre disponibile para que queden 100% satisfecho, y la verdad? Me buscan mucho, siempre me vuelven a buscar, y eso me gusta, me hace sentir segura de que lo estoy haciendo muy bien.

hacemos una conexión inmediata, y pasamos un momento lleno de lujuria, de satisfacción, todo completo, eso es lo que más me gusta de este trabajo. Muy interesante, ahora, siendo escort, cuando te llega el momento de tener un encuentro con una persona que te ha buscado, cómo es tu preparación para recibirlo? Mi proceso para esperar un cliente es estar maquillada, bien peinada, con una sexy lingerie, usando mis tacones, así los espero… Definitivamente genial, ahora, del 1 al 10, Cuánto te gusta la profesión de escort? Del 1 al 10? Definitivamente diría que un 10. Me encanta ser escort, me fascina el erotismo, todo me gusta, me gusta dar placer, morbo, soy una chica muy caliente, me encanta muchísimo el sexo, y quisiera tener mi propia película porno.

Bien, esto ha sido todo por los momentos, de parte de Lina Quintero, una bellisima chica trans que se encuentra presente en Italia, muy disponible, siempre en la mejor forma para quien desee buscarla y quien desee por supuesto de estar a su lado. Ha sido un placer conocerla, y saber de ella y sus aspectos íntimos. Como siempre nosotros Piccole Magazine apoyando toda iniciativa, toda voz que quiera ser escuchada de la comunidad LGBTQi y desee hacerse sentir en el medio. Ciao!

Wao. Es bueno que te guste al máximo, y eso es lo bueno, hacer lo que nos gusta, ahora, cuál es el sueño mas grande que tiene Lina Quintero para realizar? La meta mas importante que tengo es hacer que mi familia se sienta 100% orgullosa de mí. Y si me encantaría tener una pareja estable, que nunca me vaya a juzgar por nada, que esté siempre apoyandome en los momentos más difíciles, y bovio, yo apoyarlo en sus momentos mas difíciles, y que compartamos muchos buenos momentos, que sean muchos mas los buenos que los malos, y una familia, podría ser, no esoty cerrada a tener una familia. Y ya que nos hablado un poco de tu pasado y de tu presente, como quisieras ser recordad en un futuro cercano? A futuro deseo que me recuerden mis amigos, mis familiare, y muchas personas que me puedan llegar a conocer, como una chica que hizo en la vida todo lo que quiso, y que por mas obstáculos que tuvo, siempre logró sus metas. Y bien Lina, ya para finalizar, 57


Desiree Blance

vincitrice di Pride Stars 2019

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Desiree Blance vincitrice di Pride Stars 2019

nome è Angela e su Facebook la trovate come Angela Modart Vero.

L’ultimo Vicenza Pride ha ospitato il nuovo drag talent “Pride Stars”, che ha visto trionfare la giovanissima drag queen pugliese Desiree Blance. Conosciamola meglio in questa intervista.

Che cosa significa per te essere una drag queen? Vuol dire essere un artista…ovvero colui che si trasforma in un genere femminile Buongiorno Desiree Blance e congratulazioni per esserti aggiudicata ma non donna. E’ importante puntualizil titolo di PRIDE STARS 2019. Rac- zarlo perché tanti pensano che la drag sia un trav ma assolutamente no! E’ il contaci di te! Ciao a tutti, mi chiamo Michele Montere- lato estroso di una donna, è il “ridicolizale, ho da poco compiuto 21 anni, vivo in zare” in modo scherzoso alcuni aspetti Puglia, specificamente ad Andria e sono femminili. un animatore turistico e ballerino. I miei La vera drag entra in scena nel momento in cui esegue il suo spettacolo ed esce hobby sono la danza e il musical, che nel momento in cui lo termina. Ecco studio presso la Musical Art Academy a quella è Desiree: esce quando deve e Foggia. dopo ritorna in valigia. Ci tengo molto a specificarlo perché tante volte le persone Chi è Desiree Blance? fanno confusione. Desiree è un personaggio molto semplice ma d’impatto: ha carattere,e non Hai artisti particolari a cui ti ispiri o ha paura di nulla…anzi, alle volte ha un che ti piacciono? carattere determinato. Me ne piacciono molti, in particolare Sei alle prime esperienze, quando è Sasha, una drag queen americana. nato il tuo amore per questo mondo? Ho iniziato ad interessarmi moooolto tempo fa guardando “Priscilla la Regina dei Deserti”: costumi fantastici, trucchi impeccabili….poi ho scoperto RuPaul Drag’s Race ed è stato colpo di fulmine! Per il Pride di Vincenza ti eri preparata in modo particolare? Ti aspettavi di vincere? Carica per la finale di Mas Palomas? Non ho avuto modo di prepararmi perché studiando in Accademia dedicavo tutto il mio tempo ad essa avendo un saggio da completare. A Pride Stars ho portato un pezzo che avevo presentato anche in in altro concorso ma l’ho modificato leggermente. Non pensavo alla vittoria perché ho vissuto tutto come un gioco e anche quando mi hanno eletta vincitrice pensavo mi stessero prendendo in giro (ride). Per la Hai mai subito discriminazioni per il finale sono molto carica ma non posso lavoro che fai? svelarvi nulla! Discriminazioni no perché è un mio modo di fare arte: la mia famiglia lo sa ma non Chi crea di solito i tuoi abiti? vengo supportato purtroppo. Mentre Sono creati da una costumista e sarta i miei amici si, mi supportano ma non specializzata in abiti drag queen…il suo 59


tutti. Un pregio e un difetto di questo mondo? Il bello di essere una drag quen è essere magnifica, suscitare il “wow” in chi ti guarda. Il difetto è che molte volte non si mette in opera per aiutare le altre… magari per paura di essere messa da parte, chissà.

Maschera GP Venetian Eye Mask BDSM - Guilty Pleasure

Quali sono le doti per emergere e farsi ben volere dal suo pubblico? Essere se stessi e non montarsi la testa perché accade molto spesso che drag inesperte come me non sappiano ascoltarsi e ascoltare la gente. Ecco,questo a me fa molta rabbia perché ricordiamoci che alla fine siamo umani!

Una bellissima maschera veneziana in pvc nero, per avvolgere il tuo viso in un alone di mistero e sedurre solo con lo sguardo. Lasciati tentare dalla maschera bdsm GP Venetian Eye Mask di Guilty Pleasure, ideale per feste a tema e per vivere magici momenti durante i giorni di Carnevale. Perfetto da indossare mentre passeggiate proprio per le calli di Venezia, la città misteriosa per antonomasia.

Oltre alla finalissima a Mas Palomas, che progetti hai per il futuro? Sogni nel cassetto? Vorrei far conoscere Desiree un po’ a tutti e ho un sogno ambizioso: partecipare a RuPaul Drag’s Race! Che cosa si può fare oggi, per combattere la omo e la transfobia nel mondo? Bisogna affrontare le sfide della vita con amore e far capire che i gay, così come le trans, le lesbiche o i bisex non sono altro che esseri umani come tutti, liberi di amarsi. Basta non attaccare per primi o sfociare in atteggiamenti che possano urtare…purtroppo il demente di turno ci sarà sempre e il mondo esiste anche per loro.

Scoprite tutti i prodotti nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.

Grazie Desiree Blance per questa intervista. Vuoi aggiungere qualcosa? Il mio pensiero va a coloro che si stanno adoperando ad aiutarmi per rendere Desiree una drag impeccabile anche se alle prime armi. Grazie quindi ad Angela Lisena, una voce narrante impeccabile che mi ha portato a vincere e alla mia madrina Madame Cabaret. E grazie a Piccole Magazine per avermi dato visibilità, spero di mandare avanti il genere italiano e rendervi fieri! Un abbraccio a tutti! 60


Celeste New

‘mi amo per quella che sono’

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Celeste New

‘mi amo per quella che sono’ Si, perché tutti abbiamo o siamo stati attaccati. Però trovo scandaloso farlo solo perché sono trans.

Nella splendida città marittima di Livorno, vi aspetta Celeste New, una bellissima trans escort colombiana senza limiti, con un fisico da urlo. Lunghi capelli neri e pelle liscia come seta, è una vera musa ispiratrice. In questa intervista a cuore aperto, ci racconta la sua storia.

Però il lato buono della cosa è che tutti quando ti vedono non possono fare a meno di dire WOW! (Ride) ovvio, si, tutti mi fanno complimenti. Un mio punto forte sono i capelli, naturali, e la gente li guarda stupita perché richiamano attenzione…ma non sono così vanitosa, dai!

Ciao Celeste, è un piacere conoscerti, vogliamo saperne un po’ di più su di te e inizierei subito chiedendoti come hai vissuto il tuo essere trans. Sei bellissima, com’è avvenuto il tuo processo di trasformazione? Ciao a tutti voi! Beh, è stato un po’ difficile all’inizio, ovvio, come sempre, ma a poco a poco, tutto è andato bene. Ormai sono 6 anni che sono così. (sorride)

Tu dove trovi la tua serenità interiore? Penso ai miei genitori che mi amano sempre. Il resto non mi interessa, cerco di essere buona per loro, di consigliarli e fare in modo che mi accettino ogni giorno di più. Come lavoro ora fai la escort e sei molto richiesta vista la tua bellezza. Ti va di parlarcene? Non mi lamento, mi piace, cerco sempre di vedere tutto nel migliore dei modi, non presto attenzione ai commenti sbagliati di altre persone. Ormai sono in Italia da 8 mesi e la mia autostima è aumentata molto, mi sento più sicura di me stessa.

La tua famiglia ti è stata vicina? All’inizio è stato difficile per i miei genitori, ma ho insegnato loro che devono accettarlo. Benissimo. Dimmi, le persone che hai incontrato durante la tua vita come transessuale che cosa ti hanno insegnato? Come ti sei forgiata il carattere? Grazie a Dio ho contato sull’aiuto di diverse ragazze trans che mi hanno insegnato molto sulla tolleranza. Mi hanno aiutata a tollerare la discriminazione e ad accettare e amare me stessa per come sono. Perché anche se sono una ragazza trans, posso ottenere molte cose.

Intervista a Celeste New: ‘mi amo per quella che sono’Approfondiamo un po’: un episodio particolare che ti è successo? Bello o brutto? Indifferente. Una volta, un uomo molto ubriaco ha iniziato a buttare tutto sul pavimento quando gli ho detto che non avevo più tempo. Invece, una cosa bella è che ci sono ragazzi che mi aiutano molto, soprattutto economicamente! (sorride)

A proposito di tolleranza, sono del pensiero che tutti gli esseri umani debbano avere gli stessi diritti e le stesse libertà, tu che ne pensi? Certo. Però ho notato che se ti “aggiusti” esteticamente, la gente non ti discrimina poi così tanto.

Ti è mai capitato di legarti a qualcuna delle persone che incontri? (arrossisce) Si, anche se viaggio sempre da una città all’altra…amo Genova, è una città che mi affascina,

E lì immagino che debba entrare in gioco la tua, di tolleranza! 62


per dire. Celeste New, come è un incontro tipo con te? Io sono giocosa e divertente anche se a volte arrivano uomini insopportabili, pieni di ego. A me piace presentarmi sempre carina e curata come nelle foto.

VIBRATORE DESIGN - POPSICLE 15,5 CM RICARICABILE AZZURRO E ARANCIO - NMC

Qual è la differenza tra essere una escort di alto livello ed essere una principiante? E’ solo tutto più difficile da imparare se sei alle prime armi, ma una volta fatto, hai afferrato il gioco! (sorride)

Siamo sicuri che il vibratore design che ti abbiamo presentato ieri ti ha colpito! Oggi, te ne presentiamo un altro della stessa gamma, nuova e moderna: il Vibratore Design Popsicle di NMC, nei colori azzurro e arancio! Appaga ogni tua fantasia con questo colorato e divertente vibratore realizzato in silicone medicale di qualità. I suoi punti forti sono che è completamente impermeabile e ricaricabile e che ha 10 diverse modalità di vibrazione. Queste ultime sono ultra potenti e selezionabili con un click sull’unico pulsante.

Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2019? Diventare ancora più bella e raggiungere alcuni obiettivi nel mio Paese, in Colombia. Ma adesso non è ancora tempo di tornare, sono qui da poco. Ho una curiosità: come sei come amica? Sono una buona amica, fino a quando non succede qualcosa. Sai, a volte molti ti sono amici per interesse, pochi lo sono realmente e quindi devi selezionare un po’ e capire col tempo di chi ti puoi fidare. Ho pochi amici ma va bene così. Come ragazza trans, qual è il tuo messaggio per le ragazze che vengono in Italia, che iniziano il loro viaggio e che sognano di essere come te? Belle, eleganti, sorridenti e con un atteggiamento positivo nei confronti della vita? In realtà arrivare qui non è facile ma devi avere pazienza per abituarti, per imparare la lingua. All’inizio impazzisci un po’ però se impari a morderti la lingua in certe occasioni, poi va tutto bene. Ecco, serve pazienza.

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Grazie Celeste per essere stata con noi, hai un ultimo messaggio per la comunità LGBTQ* in Italia, in Europa e anche in Colombia? Continuate a vivere come meglio credete e siate orgogliosi di chi siete! Un abbraccio e a presto, la vostra Celeste New. 63


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Anna Brancati

attrice e ospite del Miss Trans Europa 2019! Gli occhi verdi di Anna Brancati, uno dei volti di Gomorra 2, la serie tv italiana più amata al mondo, sono a dir poco ipnotici. E se è facile elogiare la bellezza stupefacente di questa attrice di Manfredonia, più interessante ancora è il ritratto complessivo che emerge di lei in questa intervista: attrice, speaker, doppiatrice, conduttrice e presentatrice. E’ madre di Carlo Eduardo (16 anni) e Rosa Maria (15 anni) ed è conosciuta per essere leader a Napoli della campagna di sensibilizzazione contro le armi nucleari. Insomma, Anna Brancati è una Donna con la D maiuscola. Una Donna che lotta e che nonostante la notorietà raggiunta è rimasta umile, fedele a se stessa e ai suoi valori. L’abbiamo intervistata per voi e vi ricordiamo che sarà ospite d’onore al concorso di Miss Trans Europa 2019, che si svolgerà nella splendida città partenopea il prossimo week end.

quello come Attrice Esordiente in Puglia. Sono anche stata ospite d’onore al prestigiosissimo ISCHIA GLOBAL FESTIVAL assieme ai più grandi volti del Cinema Internazionale come Antonio Banderas, Armand Assante, Aroon Diaz. Come è nato il tutto? Quando il fenomeno Gomorra esplose, a fare i provini eravamo in migliaia e alcuni con esperienze decennali soprattutto in teatro. Io no, ma mi presentai. Si trattava di interpretare un dialogo tra me e mia sorella. Tutto bene finché non dovetti far finta di fumare una sigaretta. Non riuscii a simulare un bel niente e l’accesi per davvero. Scomparve la tensione e ad Adele e Max, i miei primi casting directors, piacqui subito molto. Fui chiamata per altri due call-back e alla fine mi fu assegnata la parte della signora Rodriguez, proprietaria di una boutique affianco alle due protagoniste femminili della serie: Cristina Donadio e Cristiana Dell’Anna. Non l’avrei mai immaginato. L’esperienza sul set della serie televisiva più vista al mondo è stata unica.

Buongiorno Anna, è un piacere. Iniziamo questa intervista in modo un po’ insolito: senza rifletterci troppo, tre aggettivi per descriverti? Istintiva, frettolosa, maldestra. Ho molti difetti, i pregi li vedono solo gli altri (ride).

Sei molto passionale e vulcanica nelle interpretazioni: al festival di Napoli New Generation sei stata la rivelazione del cinema italiano perché richiami i canoni estetici delle dive degli anni ‘50 e ti sei fatta notare per la verve con cui hai intervistato Mogol che non si lascia intervistare facilmente da chiunque. Beh, lui è un’istituzione. E’ molto semplice come persona perciò è stato un piacere. Il panico nelle cose importanti mi passa quando penso che come esseri umani siamo tutti uguali (sorride).

Sei un’attrice famosa, da Gomorra 2 è stata un’ascesa continua. Avevi mai sognato di calcare i set? Per me fare l’attrice era fuori da ogni programma. Non avevo mai neanche fatto una recita scolastica. Non avevo mai studiato recitazione e non sapevo neanche cosa significasse un casting. Ho iniziato a studiare dopo “Gomorra” e subito dopo sono stata chiamata per il Cinema nel film “La parrucchiera” per la regia di Stefano Incerti in un ruolo che mi ha fatto vincere il “Premio Malafemmena” e

Non solo cinema però, sei anche molto richiesta come testimo65


nial a concorsi e attiva in prima linea per importanti campagne sociali. Sono sempre stata impegnata nel sociale invece e nel 2011, all’interno dell’Istituto Buddista, ho scoperto una Campagna internazionale contro le armi nucleari. La mia riflessione sul mondo nacque contestualmente alla mia conversione al buddismo. Mi interrogavo su come fosse possibile che al mondo esistessero più di 16mila bombe nucleari, di cui più di 70 in Italia. Letteralmente una minaccia per il diritto di esistere dell’umanità. Credo che l’impulso distruttivo che esiste in ognuno di noi debba essere guidato dalla consapevolezza di coltivare l’autocontrollo, la capacità di governare i nostri impulsi e i nostri desideri nel rispetto degli altri e di noi stessi.

Campania e testimonial della lotta contra la violenza sulle donne. Ne sono fiera, ho inaugurato sette centri anti-violenza in un anno. Inoltre la LILT mi ha consegnata una targa per il mio impegno nella lotta contro i tumori. Tornando al mondo dello spettacolo, sarai ospite a Miss Trans Europa, voluta fortemente da Stefania Zambrano, con cui ha recitato anche nel film “La Parrucchiera”. Penso che questo concorso di bellezza non debba essere finalizzato a farsi una risata, come spesso accade per le strade quando si vede un “femminello”. Le trans non sono clown o zimbelli e mi aspetto da loro molta classe e femminilità, senza ostentazioni, perché riguardo a bellezza già sono avvantaggiate: basti pensare ai loro bacini stretti, alla loro altezza, all’assenza di cellulite. Se si mostrassero più semplici e sobrie batterebbero sicuramente le donne 2 a 0! (sorride)

E ti sei messa a capo di un’associazione culturale per l’abolizione delle armi nucleari. Un’associazione piena di persone eccezionali spinte dallo stesso entusiasmo in un movimento pacifista. Ovunque abbiamo portato la mozione per l’abolizione delle armi nucleari c’è stato consenso unanime da parte di movimenti ambientalisti, dei Sindaci, degli Assessori e delle Associazioni. Attraverso la musica e l’arte riuscimmo a coinvolgere quasi tutte le Municipalità e più di cento artisti nazionali e di fama internazionale. Concludemmo con un mega concerto gratuito. Il tuo impegno nel sociale da che cosa nasce? Dal fatto che ho capito che la lotta contro i propri limiti è la lotta più dura e personale che si possa fare nella vita. Bisogna essere disarmati noi per disarmare gli altri. Dialogare fa crescere prima noi stessi e poi, FORSE, chi ascolta.

Eventi come Miss Trans Europa sono voluti, oltre per dar visibilità alla bellezza delle concorrenti, anche per lanciare importanti

Sei stata anche ospite d’onore e madrina di “La bella d’Italia”, concorso nazionale per Miss 66


messaggi di uguaglianza e pari diritti. Come reputi l’attuale situazione per le persone LGBT* in Italia? Se pensiamo alla Tanzania o alla Tunisia dove è “caccia ai gay” perché l’omosessualità è ancora un reato, diciamo che in Italia oggi stiamo meglio ma sicuramente non se ne parla ancora abbastanza nei media, così come per altri reati quali la violenza sulle donne o il femminicidio. Eppure, ogni anno centinaia di persone subiscono abusi a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere e gli episodi di omotransfobia nel nostro paese rimangono numerosi. Tra le vittime ci sono anche donne e bambini, a scuola come in casa e come al lavoro. Non è passato molto dal famoso 17 maggio 1990, giorno in cui l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Idem per la transessualità, depennata da dalla liste di malattie mentali solo un anno fa. Solo trent’anni eppure la storia dell’omosessualità in Italia risale al secolo a.C. E che diamine!

così si può trasformare il veleno in medicina. Cosa si può fare oggi per combattere l’omo e la transfobia? Innanzitutto eliminare la parola omo e trans. Siamo PER-SO-NE! Stop! Di chi ci si innamora fa parte della sfera personale e ognuno fa quello che lo rende felice nel rispetto degli altri. Secondo me dovrebbero essere più presenti delle iniziative nelle scuole perché saper vivere non si apprende con la matematica. Che progetti hai per il futuro? Sogni nel cassetto? Tre: recitare a teatro, vedere i miei figli felici e poter vivere a Napoli. Un augurio per le partecipanti? Vi auguro di essere donne, nè femmine, nè femminielli. Donne! Ne sono rimaste poche. E beh, sì. Quelle che si sanno sacrificare, quelle che pazientano, quelle che sono devote al loro compagno e quelle che tolgono sempre l’occasione per fare discussione. Quelle che sono di una parola perché la parola di una persona crea la sua reputazione. Nient’altro. Credete a me, per essere donne dovete evitare di prendere i lati più negativi delle femmine.

Spesso queste ragazze, ma anche tante persone etero, hanno un passato fatto di discriminazioni e bullismo. Tu ha mai assistito ad episodi simili o ne ha mai vissuti in prima persona? Nell’ultimo numero di Effe magazine, free press di Napoli e provincia, mi hanno dedicato un’intervista di nove pagine sul bullismo che io stessa ho vissuto. Ho avuto l’acne da ragazzina e perciò spesso mi vergognavo ad uscire di giorno con la luce del sole. Niente a confronto con chi fa il bullo contro gli omosessuali ma sempre di imbecillì si tratta. Se non sei uguale ai canoni di bellezza che ci hanno imposto per tutta la vita, sei uno sfigato. Per fortuna, mentre ero bullizzata dedicavo tutto il mio tempo allo studio e all’ascolto della musica. Bisogna sempre prendere il lato positivo di ogni cosa, solo

Grazie Anna Brancati per questa bella intervista, ci vediamo a Miss Trans Europa e in bocca al lupo per tutto! Spero di vedere delle donne bellissime in passerella ma in tutta la loro naturalezza perché il lato femminile si ha dentro, non fuori. A presto e un abbraccio a tutti i lettori de Il Piccole Magazine! *** Il concorso di Miss Trans Europa 2019 si svolgerà alla Mostra d’Oltremare a Napoli il prossimo week end e sarà trasmesso in diretta streaming da Il Piccole Magazine Tv. 67


Atomika drag queen

‘dove c’è amore, c’è famiglia!’ 68


Atomika drag queen ‘dove c’è amore, c’è famiglia!’

Come valuti la situazione italiana a proposito dei diritti per le persone LGBT*? Abbiamo fatto tantissimi sforzi e dopo anni di lotte e sacrifici siamo riusciti ad ottenere almeno per il momento l’unione civile, il “matrimonio”. Ma non vorrei limitarmi a questo perché quando c’è amore, c’è famiglia e dove c’è famiglia c’è casa! Con queste parole penso che avrete capito cosa intendo. Sono per le adozioni e spero davvero tanto in questo. Siamo tutti uguali e tutti abbiamo gli stessi diritti per cui non vedo differenze, infatti mi batto molto in questo per raggiungere dei risultati!

Sabato 22 Giugno l’appuntamento TOP del Sud Italia è stato la sesta edizione del Mediterranean Pride of Naples (MPoN). L’onda arcobaleno ha invaso le strade della città e tra i vari carri che hanno sfilato c’è stato quello del Dejavù, ideato da Francesco De Stefano. Oggi è il turno di Atomika di farsi conoscere, una meravigliosa drag queen che ha animato la sfilata con le colleghe Divinity e Cha Chy Boom Boom. Ciao Atomika, raccontaci di te! Ciao ai cari lettori, sono Nicola Rapicano, in arte Atomika, ho 25 anni e sono una drag queen di Napoli. Oltre a lavorare come drag sono uno hairstylist. Il mio personaggio nasce per le mie forti passioni di make up e moda ed è molto all’avanguardia: non trascura mai i dettagli, ama essere eccentrica ed esuberante.

Grazie Atomika per aver condiviso con noi il tuo pensiero! Grazie a voi e grazie a tutte le persone che sono venute a manifestare a Napoli insieme a noi. E’ importante restare tutti uniti contro l’omofobia, che purtroppo esiste ancora. Un abbraccio dalla vostra Atomika!

Il 22 Giugno sei stata sul carro del Dejavù. Si il 22 Giugno ho partecipato al Gay Pride qui a Napoli con il carro DEJAVU. Ho inaugurato la stagione invernale con le mie colleghe Cha Chy Boom Boom e Divinity quasi un anno fa e ad oggi collaboriamo ancora insieme. Cosa significa per te il Gay Pride? Oggi è ancora importante partecipare? Bisogna sempre lottare per raggiungere grandi obiettivi e traguardi quindi inevitabilmente c’è bisogno di manifestare per i propri diritti tutt’oggi. Hai partecipato anche ad altri Gay Pride? Si, io personalmente ho già partecipato ad altri, ma quest’anno non sono riuscito ad organizzarmi per altri fuori dalla Campania, purtroppo!

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Cha Chy Boom Boom

drag che ha animato il Napoli Pride

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Cha Chy Boom Boom drag che ha animato il Napoli Pride

Sabato 22 Giugno si è svolta la Mediterranean Pride of Naples, la parata per la rivendicazione dei diritti civili della comunità LGBTQ* che si colloca nella rete dell’Onda Pride nazionale del mese di Giugno, con cui si rievocano i leggendari moti di Stonewall del 1969 che diedero il via al movimento. Oggi vi presentiamo Cha Chy Boom Boom, una delle favolose drag queen che hanno animato il carro del DejaVù.

importante sempre partecipare per dare grido a ciò che ci spetta in maniera normalissima, come per tutti gli esseri umani. Hai partecipato anche ad altri Gay Pride? Si si, quest’anno mi sono limitata a quello di Napoli, ma gli scorsi anni ne ho girati diversi. Come valuti la situazione italiana a proposito dei diritti per le persone LGBT*? E’ vero che noi in Italia stiamo un po’ arretrati rispetto all’estero per i diritti Lgbt* però è anche vero che rispetto gli anni 80/90 passi in avanti ne sono stati fatti, con la speranza che si andrà sempre in meglio, ovvio!

Ciao Cha Chy Boom Boom, raccontaci di te! Ciao a tutti, mi chiamo Edmondo Giannatiempo e in arte sono Cha Chy Boom Boom! Lavoro come parrucchiere e visagista ormai da un bel po’ e attualmente abito nella provincia di Napoli.

Grazie Cha Chy Boom Boom, vuoi aggiungere qualcosa in conclusione? Spero che un giorno ricaveremo qualcosa di positivo per tutta la comunità arcobaleno e che non esista più discriminazione e sopratutto omofobia. Ho la speranza che un giorno verremo accettati come persone ed esseri umani con un cuore, a prescindere del nostro orientamento sessuale.

Come è nato il tuo personaggio? Poco tempo fa a dire il vero! (sorride). All’improvviso, davanti ad un caffè con la mia collega Divinity, proprio lei mi propose di partecipare ad un concorso che si faceva a breve, cioè Drag Factor. E mi sono classificata prima in tutta la Campania! Beh, congratulazioni. Che rapporto hai con Atomika e Divinity? Ci lega il fatto che principalmente siamo amici (sorride). Il 22 Giugno hai sfilato al Pride, come è andata? Benissimo, come sempre la gente ha risposto numerosissima, è stata un’emozione incredibile sfilare e poter manifestare con orgoglio e gioia per i nostri diritti. La giornata è poi terminata in disco nel parco giochi Edenlandia! Cosa significa per te il Gay Pride? Oggi è ancora importante partecipare? Per me è la manifestazione in cui rivendichiamo i nostri diritti in maniera civile. Comunque sia, per me è 71


Dominatrix Medusa

un’unica Regina, un unico Impero 72


Dominatrix Medusa un’unica Regina, un unico Impero

Domina indiscussa, austera e bellissima: vi presentiamo Dominatrix Medusa, top mistress trans brasiliana ora a Bergamo, dagli occhi da gatta e fisico mozzafiato. E’ perfetta per far vivere momenti di pura trasgressione e perversione e l’abbiamo intervistata per voi, lasciatevi conquistare.

modella e lavoro anche nel settore della gastronomia, ma questo in Brasile, non qui in Italia. Il mio hobby è viaggiare, conosco già buona parte dell’Europa, sono innamorata del Giappone, ci sono già stata due volte ed è stato il viaggio dei miei sogni perché, quando mi sono sposata in Brasile siamo andati in luna di miele in Giappone a Tokyo. Dopo sono andata in Thailandia e sono stati i viaggi più d’impatto, per me!

Buongiorno Dominatrix Medusa, è un piacere, siamo curiosi di conoscerla meglio. Buongiorno a voi, vengo dal Sud del Brasile, ho 25 anni, lavoro nel settore della moda oltre che come Mistress e sono venuta in Italia grazie ad una amica che mi ha invitata qua per le ferie. Ala fine mi è piaciuto e mi sono interessata a lavorare come Dominatrice professionale che è una cosa che già mi piaceva molto, lo faccio fin da ragazzina.

Arrivare invece qui in Italia com’è stato? Vede alcuna differenze tra essere una Mistress all’estero in confronto a qui? Si, c’é una differenza molto grande. Il BDSM in sè nell’Europa é un qualcosa che ha molta più ricerca in confronto al Brasile, perciò quando sono venuta qui avevo già in mente ciò che avrei fatto come lavoro. Penso che ci siano poche trans dominatrici che fanno questo lavoro in modo professionale e che conosco davvero ciò che stanno facendo. Siccome già mi interessavo di questo in Brasile, ho approfittato per fare questo anche qui in Italia, io faccio Shibari, faccio Fisting, Inversione, Ball Busting…non ho alcuna pietà dei miei sottomessi, perché faccio una cosa che mi da piacere, non solo per i soldi, ma perché mi fa piacere.

Come è entrata in contatto con questo mondo? Ho conosciuto un ragazzo tramite una chat in Brasile, lui mi ha chiesto di fargli vedere i piedi e da lì in poi mi sono immersa in questo mondo. Quindi ha iniziato con il foot fetish in Brasile? Si. Del BDSM cosa Le piace di più, cosa La emoziona? Mi piace vedere lo schiavo maltrattato ma che sente piacere allo stesso tempo. Tra le pratiche che più mi piacciono ci sono il Fisting e il Ball Busting, cioè i calci alle palle ecc… (ride)

E’ proprio di carattere essere dominante. Sono una persona con un personalità estremamente forte e finisco per avere il dominio anche nel quotidiano, ma nonostante questo tengo divise le mie diverse personalità, Luccy da Medusa, e Medusa da Amanda. Sono variabile anche dividendole e ho comunque sempre il controllo delle situazione.

Oltre il BDSM, c’è qualcos’altro che Le piacerebbe raccontarci sul suo quotidiano? Ha altri hobby? Allora, Medusa è un personaggio, ma un personaggio che fa parte della mia persona.Mi piace leggere molto sulla moda, poiché sono anche una

Luccy é una delle Sue personalità? Si si possiamo parlare anche di lei. 73


Ok, Luccy quando viene fuori? Com’è lei? Più dolce oppure anche lei ha il suo lato dominatore? Luccy è una ragazza bellissima, magra, alta, con gli occhi verdi, molto elegante, di buon gusto, molto educata… ma nonostante lei sia dolce, ha anche lei un po’ della dominazione. Fa parte della mia persona, comunque riesco ad equilibrare il mio essere dominante con tutte queste persone che vivono in me.

persona molto pulita. Chiaro. Una curiosità, come coniuga la vita personale e quella professionale? Ci riesco si, anche se lavoro 24 su 24. Se ho un appuntamento per uscire a pranzare o cenare, oppure una colazione con gli amici o anche un viaggio, non li disdico mai all’ultimo. Ho un’agenda e ho bisogno di essere avvisata un’ora prima, perché in base a ciò che viene richiesto devo cambiare la mia alimentazione, cosa bevo o ingerisco.

Qual’è stata la richiesta più strana mai sentita? Guarda, c’è stata una richiesta diversa, non strana o bizzarra, come lo Scat e il Pissing ma proprio diversa, ed é stato dormire! Dormire mentre lui si masturbava guardandomi per una mezz’ora… ecco questa è stata una cosa diversa, molto diversa. E’ un Fetish che non è comune, non viene richiesto molto nel lavoro in web cam o personalmente.

Progetti futuri? Ho il sogno di fare un viaggio per vedere l’aurora boreale che credo sia bellissima e non ho ancora avuto questa opportunità. In generale, mi vedo come una donna indipendente come sono già ma ancora di più, ricca, di successo e felice, più felice ancora (sorride). Una Regina Dominatrice con il mio impero.

Pensa di restare qui in Italia? Chi lo sa. Io spero di mettere da parte abbastanza soldi per condurre una vita agiata. Vorrei avere un Dungeon per il BDSM e FETISH, non solo per me ma anche per le altre Mistress e magari lavorare insieme. Voglio avere un play completo con il sotterraneo, con gli elettro stimolatori per chi piace la scossa. Vedi, io sono estremamente aperta e vorrei anche una qualificazione in questo.

Ha già un Suo Dungeon qui in Italia, come si sta organizzando? In Brasile lo avevo perché vivevo in un appartamento dove avevo una stanza esclusiva per questo tipo di lavoro. Mentre qui in Italia, siccome sto girando molto non ho un posto fisso per ricevere i miei slave. Nonostante questo ho le attrezzature basiche che sono le fruste, corde, candele, aghi, dildo…tutto il necessario per soddisfare i miei schiavi.

Un pregio e un difetto del Suo lavoro? Un pregio è che sono innamorata del Latex che è un mio fetish! Il difetto sarebbe la mancanza di pulizia dei sottomessi che mi cercano, perché io offro un lavoro di qualità, con molta pulizia e educazione. Non ricevo qualsiasi persona semplicemente facendo una cosa o l’altra, no. Questo lato del mio lavoro finisce per essere un po’ negativa perché sono una

Un Suo libero pensiero per concludere questa intervista? Fai quello che vuoi e sii felice, non pensare a ciò che gli altri diranno o penseranno di te o come ti giudicano, la vita é una sola e dovresti viverla come se fosse il tuo ultimo giorno. Non lasciare a domani ciò che puoi fare oggi. E’ stato un piacere immenso conoscerLa Dominatrix Medusa, grazie ancora. 74


Sharon De Blanch

un ritorno in grande stile!

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Sharon De Blanch un ritorno in grande stile!

C’è una città in particolare che ti piacerebbe vedere? Mi attira Pescara e vorrei scendere al sud per il mare, ci sono posti meravigliosi!

Abbiamo avuto modo più volte d’intervistare la bellissima escort trans e anche mistress Sharon De Blanch, fiorentina d’adozione. E’ una donna affascinante e vulcanica che avete sempre dimostrato di apprezzare molto e dunque, l’abbiamo incontrata per farci raccontare da lei le ultime novità.

Mi fa molto piacere sentirti così piena di energia positiva Sharon. Oggi mi sento di nuovo sicura di me, so quello che voglio e quello che non voglio. Finalmente mi sento di nuovo la vera Sharon De Blanch, mi sono riaccesa dalle ceneri, sono tornata! Più passionale, forte e viva! (ride)

Ciao Sharon, è un piacere come sempre, come hai passato gli ultimi mesi? Ciao a tutti! Molto bene, sono andata in palestra, sono dimagrita un po’ grazie al fatto che ho ripreso ad allenarmi seriamente e mi sento super in forma, cosa ne dici? (sorride)

Insomma, sei come la fenice che risorge dalle sue ceneri. Si, oggi ho dato vita un’altra volta a Sharon, ero come “addormentata” ma oggi vivo solo per me, comando io! E rientro sulle scene in grande stile, state pronti!

Stai veramente bene, hai un fisico perfetto! Grazie! (fa una piroetta per mostrarsi in tutto il suo splendore) Ora mi sento meglio anche con me stessa. Sei stata anche in ferie? Sembri così rilassata! No, le ferie lunghe di solito le passo in Brasile, però ho fatto diversi giri ai centri termali a Firenze, Siena e anche in Umbria. Adoro rilassarmi nei centri benessere e uno dei miei posti preferiti sono le Terme Francescane, perfette per fare massaggi e anche fare un po’ di…ritiro spirituale e riposarsi. Mi sento tranquilla e pronta a tornare in pista, più bella e in forma che mai!

Ne sono sicura. Ho una curiosità: quale è il regalo più bello che ti hanno mai fatto? I fiori, me ne regalano tantissimi. Pensa che un giorno un mio corteggiatore mi ha mandato una fioricoltura intera a casa! Questo mi ha colpito in modo particolare. Adoro le rose rosse, simbolo di passione, mi ci rispecchio. E altri oggetti più costosi? (ride) Non sono materialista, sono una ragazza semplice. Mi colpisce di più un gesto piccolo piuttosto che uno eclatante perché poi mi sento “comprata”. Io guardo la persona, come si comporta e cosa pensa. Non sono attaccata ai soldi.

Hai voglia di tornare in tour? Ci sto pensando diciamo. Ho passato un periodo un po’ difficile ma non sono una persona che si abbatte: per questo ho deciso di ripartire da ME e me soltanto e dedicarmi a tutto ciò che mi fa star bene, in primis la cura di me stessa. Tornando al tour, ho parecchia voglia di girare nuove città, vivere nuove avventure e conoscere nuove persone. Vorrei andare in città diverse dal solito, visitare posti insoliti in cui non sono mai stata.

Bene Sharon De Blanch, questo è molto bello da sentire, grazie per questa intervista e a presto! Grazie a voi! Guardarmi allo specchio ed essere felice è la cosa più bella potesse succedermi adesso, un abbraccio a tutti e …vi aspetto! La vostra Sharon. 76


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I FALLI NASCOSTI NELLA BIBBIA 78


I FALLI NASCOSTI NELLA BIBBIA Il sesso nelle religioni

E’ assolutamente fuori dubbio che la Bibbia contenga molte tracce di culti fallici, sebbene i non iniziati possono trovare molta difficoltà nello scoprirle. La Bibbia, ovvero la parte di essa chiamata Antico Testamento, è il risultato di revisioni operate da una successione di curatori e traduttori in epoche diverse. Nessuno sa chi abbia compiuto quelle modifiche e chi abbia scritto le versioni originali. Per dirla in parole semplici la Bibbia, contrariamente a quanto si crede, ha origini sconosciute. Infatti non si sa chi la scrisse, quando la scrisse, in che lingua fu scritta! La versione dalla quale attingiamo è l’ebraico, che è particolarmente difficile da tradurre. Proprio per questo i traduttori hanno levigato molte difficoltà, talvolta nell’interesse della decenza. Anche nel presente cosiddetto “originale” si può rintracciare la mano degli ultimi curatori. Questi hanno tentato di nascondere l’ovvio significato fallico di certe parole. Quanta storia si trovi veramente nella Bibbia è pressoché impossibile da determinare, sebbene non vi siano ragioni per dubitare che molti passaggi nei libri storici possano essere

derivati da avvenimenti veramente verificatisi. Nelle altre parti è spesso difficile separare l’allegorico dal reale, se qualcosa di reale vi si trova. La critica moderna ha avuto un effetto devastatore sulla composizione di molti libri della Bibbia. Essa ha altresì separato e distinto le idee diverse che venivano espresse in un unico concetto. Non si deve dimenticare che molti dei nomi di persona nella Bibbia sono “artificiali”, ovvero finalizzati ad esprimere un concetto anziché indicare una persona vera e propria. Ognuno di essi, come regola, appare una sola volta nell’Antico Testamento. Infatti vi è un solo Mosè, o Abramo, o Davide, o Salomone, o Lot, o Noè. Comprendere questi nomi significa un poco capire come fu composta la Bibbia. Quale sia stata in effetti l’origine della razza ebraica, è difficile da stabilire. Sono pochi gli studiosi moderni disposti a concedere che la storia biblica di Abramo, Isacco e Giacobbe sia vera. Comunque, a prescindere dalle origini degli ebrei, risulta in modo ovvio dalle severe leggi e dalle pene che si trovano nel Pentateuco che essi erano colpevoli non solo di “peccati” ordinari, ma di ogni genere di vizi sessuali. 79


Essi erano sempre intenti a venerare strani dei, e fu solo attraverso la minaccia delle più severe punizioni che essi alla fine si riconciliarono con Iahvè. Gran parte delle loro leggi si occupa indubbiamente del sesso e delle malattie sessuali, enfaticamente sottolineando le terribili conseguenze “fino alla terza o quarta generazione”, se le leggi non fossero state rigorosamente rispettate. E’ un luogo comune della moderna interpretazione biblica che sebbene queste leggi siano considerate come date da Mosè perché le impose al suo popolo nel deserto, esse ora sono state riconosciute come aggiunte posteriori. Molte di esse erano addirittura ignote ai re di Giuda e di Israele, i due stati nei quali si erano divisi gli ebrei. In verità, tutto quello che si può ricavare come storia genuina dall’Antico Testamento, pare indicare un desiderio costante, da parte degli israeliti e dei giudei di venerare “strani dei” in “luoghi elevati”. Questo ha richiesto grandi ricerche, da parte degli studiosi, per scoprire che cosa significano queste parole. Gli dei dell’antico Israele erano certamente molti. Il popolo sembra avesse una eccessiva propensione per quelli legati indiscutibilmente ai culti fallici; si prenda ad esempio Baal-Peor. Baal o Bet in ebraico significa “legislatore, sovrano” ( Baal era certamente venerato da molti popoli antichi ed appartiene al novero degli dei del mito solare). Peor significa una “ampia bocca spalancata”, esso significa “l’orificio dell’imene vaginale”. Baal-Peor può quindi significare “il signore dell’apertura”, ed il dio più tardi fu identificato con, oppure divenne, il dio Priapo. Il culto di questa divinità fallica fu severamente proibito da Iahvè. L’uccisione di 24.000 apostati e trasgressori dalla vera religione di Israele fu una salutare, anche se terribile, lezione.

La storia dell’adorazione del vitello d’oro è pure un esempio dell’ira di Iahvè, dove 3.000 degli adoratori “nudi” furono passati a fil di spada dai figli della tribù di Levi, quella dei sacerdoti. Dato che l’attenzione viene posta sul termine “nudi” è chiaro che l’adorazione del vitello era sicuramente fallica ed aveva dei connotati fortemente sessuali. Baal-Peor era il principio della generazione per eccellenza. Alle feste celebrate in onore del dio le vergini ero use concedersi: quello era il “primo momento”, l’iniziazione. Inoltre le donne tessevano tende per il boschetto “nelle case dei prostituti sacri, che erano nel tempio di Iahvè”. La parola tradotta con “boschetto” nella nostra Versione Autorizzata della Bibbia, nella versione ebraica è “ascera” e significa, letteralmente, “palo sacro” (eretto in onore di una divinità). La parola “ascera” ed “Astoret” (Astarte, la dea fenicia) sono identiche e designano l’organo sessuale della generazione in genere, sia femminile sia maschile. Le immagini di “ascera” si possono vedere ancora oggi sopra gli stipiti delle porte in molte chiese. Questo perché, le tende erano con ogni probabilità usate per precludere parre del tempio alla vista del pubblico, per ragioni del tutto ovvie. A dispetto delle temute epidemie definite di “peste”, ma che in realtà erano spesso infezioni sessuali , le lamentazioni dei profeti Geremia, Ezechiele, Osea ed altri, provano quanto fosse difficile far perdere agli ebrei l’abitudine dei culti fallici. Persino il saggio Salomone peccò in questo senso. Il popolo insisteva perché fossero elevati pali sacri ed immagini, ossia simboli, in luoghi elevati. Le immagini erano quasi certamente falli maschili ed i “pali sacri” falli femminili; è difficile farsi una opinione diversa! 80


GLI EGIZI ED IL FALLO 81


GLI EGIZI ED IL FALLO Il sesso nelle religioni

dice di culto, che sarà presente in altre religioni, come l’induismo (Brama, Shiva, Visnu) o il cristianesimo (Padre, Figlio, Spirito Santo, che feconderà Maria Vergine). La Trinità era simboleggiata dal trifoglio o da una qualsiasi foglia simile al trifoglio d’Irlanda. Il vedere negli organi sessuali maschili un’altra possibile soluzione del problema richiede assai poca immaginazione. Il viaggiatore francese Vivant Denon, nella storia del suo viaggio in Egitto riporta l’incisione di un fallo accuratamente imbalsamato, trovato nella vagina di una mummia femminile. Ma quel fallo era troppo grande per essere di un uomo ed era con ogni probabilità quello di un toro sacro. Molti vasi greci trovati nelle tombe, mostrano altresì o rappresentazioni del fallo o scene di rapporti sessuali. La ragione precisa per cui si associava un fallo alla morte è ignota. Tuttavia, tale associazione poteva essere dovuta al desiderio di assicurare la fecondità nel mondo di là o prefigurare lo strumento per la metempsicosi (trasmigrazione dell’anima in altro corpo). Piccole rappresentazioni di falli, di

La questione dell’origine vera e propria del culto fallico è assai difficile da risolvere. Alcuni studiosi ritengono che esso in origine fosse stato introdotto dagli assiri e dai fenici, e non dagli egiziani. Può darsi che le cose stiano in questi termini, ma in Egitto si è trovato, o si trova, il maggior numero di monumenti dedicati a questo culto. Il fallo era in queste terre tenuto nel massimo onore, come si può vedere, ad esempio, da una delle descrizioni di processioni falliche data da Erodoto. Egli nota che invece di onorare soltanto la figura di un grande fallo, gli egiziani attaccavano l’organo a piccoli corpi, in modo tale che potesse essere mosso da una corda. Il gran giorno cadeva il 25 marzo (nel periodo pasquale), allorché una processione in onore di Osiride andava in parata attraverso la città. Plutarco ci dice che a questa immagine del grande dio solare erano fissati ben tre falli. Certamente, questo dei tre falli, è un problema interessante, ma ancora ricco solo di ipotesi. La Trinità compare nella sua ra82


La figura di Bacco o di Osiride si trova in molti monumenti, dotata di un enorme fallo in mano, con cui feconda la terra. Maggiormente si arretra nel tempo, più frequentemente si trova il fallo rappresentato da solo e non annesso ad altri corpi. Solo successivamente, si trovano due o tre falli uniti assieme; di seguito arriva il fallo attaccato ad una figura umana; e poi, finalmente, attaccato a una figura di dio solare come Osiride, con il motivo della fecondità indicato sopra. Il culto fallico persisté in Egitto fino al quarto secolo, quando il cristianesimo divenne più o meno la religione dominante. Il vescovo Teofilo ebbe dall’imperatore Teodosio il permesso di distruggere gli idoli egiziani e seguito da un’orda di monaci fanatici ne distrusse quanti poté: demolì templi e fondò monasteri al loro posto, mettendo a morte sacerdoti dell’antico culto pagano. Egli rase al suolo il famoso tempio di Serapide, il tempio dedicato all’unione di Osiride-Apis, e nel fare questo provocò la costernazione dell’intero popolo circostanze. La cultura e l’arte patirono un danno incalcolabile ed irrimediabile, anche perché molte opere letterarie e papiri vennero dati alle fiamme, che non risparmiarono neppure i contenuti dell’antichissima biblioteca di Alessandria. Le distruzioni poste in atto dal vescovo Teofilo infersero un colpo mortale al culto fallico, che si affievolì progressivamente, trovando riparo nella più assoluta segretezza. Tuttavia, da un punto di vista storico, tale culto sopravvive ancora, ma molto celato.

porcellana di colori diversi, furono trovate in gran numero in Egitto, ed erano certamente portate come amuleti. Inoltre, varie figure di croci si trovano dovunque, nei monumenti egiziani e nelle tombe, e sono considerate da molti studiosi come simbolo o del fallo o del coito. La croce con l’anello o con l’ovale, la crux ansata, è generalmente posta tra le mani degli dei egiziani. Coloro che rifiutano l’interpretazione fallica ritengono che essa conferisca l’immortalità agli esseri umani dopo la morte. Nelle tombe egiziane la crux ansata si trova a fianco a fianco con il fallo. La questione della loro connessione è tuttora oggetto di una vivace controversia. La croce era un segno sacro, molto tempo prima che la si considerasse lo strumento della morte di Cristo. La croce infatti faceva parte di quella religione primitiva di cui esistono tracce prima dei tempi storici, presso ogni popolo. Comunque, la croce, sia essa fallica o no, è semplicemente uno dei simboli del mito solare, la religione universale dell’umanità: una religione alla quale i moderni devoti del “bagno di sole” sembrano stranamente voler ritornare. La croce viene a essere anche una rappresentante simbolica del fallo, essendo parte del mito solare; infatti il sole era considerato il grande simbolo della fertilità sulla terra alla pari con la rappresentazione degli organi sessuali dell’uomo. Ci sono studiosi che insistono sul fatto che la croce a forma di T “serviva come emblema di creazione e di generazione prima che la Chiesa la adottasse come segno di salvezza”. 83


LE DIMENSIONI CONTANO 84


LE DIMENSIONI CONTANO Il piacere attraverso la storia

Pertanto, tanti dei loro dei erano contemporaneamente dei solari e dei fallici. Osiride perse i suoi organi della generazione recisi dal fratello; Atys fu castrato o si castrò da sé; Adone fu ferito nelle sue parti sessuali da un cinghiale; Saturno recise gli organi sessuali del padre Urano; Bacco o Dioniso era una divinità fallica oltre che dio del vino; Brahma, Siva e Visnù furono tutti castrati o si castrarono da sé. Persino Odino dovette soggiacere allo stesso fatto, provando quanto fosse strettamente connessa questa questione della fertilità umana con quella del sole: la spiegazione o allegoria è in questi casi connessa con la perdita dei poteri creatori del sole durante l’inverno. Il toro Apis e l’ariete a Men-

I sacerdoti dell’antico Egitto attribuivano una enorme importanza agli organi sessuali del dio-toro Apis e del dio-ariete adorato a Mendes, che rappresentavano i poteri fecondatori del sole. Il toro o il caprone venivano tenuti in considerazione per le dimensioni dei loro organi sessuali; tanto questi erano maggiori, tanto l’animale aveva valore. Furono costruite riproduzioni in legno o pietra del pene stesso denominato lingam. In un periodo di molto posteriore esso fu unito ad una figura umana, ma in modo non proporzionato, apparendo il pene più grande del corpo a cui apparteneva. In quell’epoca, non soltanto gli egiziani, ma anche altri popoli, adoravano l’organo sessuale maschile, considerato lo strumento principale della generazione. 85


Da qui, nacque una delle più antiche feste flagellatorie di cui si abbia ricordo: essa si celebrava il 23 febbraio, ed i giovani, la maggior parte completamente nudi, formavano una processione che attraversava la città, frustandosi a vicenda, donne e uomini, e tutti godevano pienamente del rito.

des erano adorati con riti che oggi sarebbero considerati osceni. Erodoto racconta che una donna di Mendes si sarebbe unita pubblicamente ad un caprone; il fatto venne giudicato straordinario e Plutarco sottolinea che la colpa non poteva essere comunque fatta ricadere sul caprone. Da un papiro giudiziario emerge che il caprone di Mendes venisse utilizzato per una sorta di “giudizio di dio”: vale a dire, le giovani donne che erano state accusate di delitti contro natura, venivano esposte agli assalti dell’ariete sacro, che rivelava, con il suo ardore , o col suo sdegno, se l’imputata era veramente colpevole o se era stata accusata ingiustamente. Questo culto di animali divini era così diffuso che può essere riscontrato in Grecia, a Roma ed in India; il caprone in India veniva appunto chiamato Mendes. Ovidio ci dice che quando Giunone fu invocata affinché rendesse feconde le donne sabine, l’oracolo dal bosco sacro dell’Esquilino sentenziò:”Fate che le donne d’Italia siano rese gravide da un caprone”, ma la cosa non piacque ai romani, per cui proposero alle donne sterili che consentissero a farsi battere con stuoie di pelle di caprone.

A prescindere dal carattere fallico del rito flagellatorio utilizzato per aumentare la fecondità delle donne, conviene ricordare che in effetti tale cerimonia non era del tutto inadeguata allo scopo; è il caso di ricordare che l’uso della flagellazione a scopo di eccitazione erotica, sia negli uomini sia nelle donne, è antichissima, anche se raggiunse il suo vertice , con la consacrazione letteraria del marchese de Sade, nel 1700. Tutto ciò che va sotto il nome di “magia nera”, oggi associata ed ancor praticata come stregoneria, altro non era che il rito osceno di Mendes. La figura del Maligno è quasi sempre quella di un caprone, e le descrizioni, tramandate dai cronisti medioevali, paiono indicare mutamenti di scarso rilievo nei riti magici, rispetto alle descrizioni che leggiamo negli antichi scrittori classici. 86


ANIMALI SACRI 87


ANIMALI SACRI Il piacere attraverso la storia

Apis era venerato a Eliopoli e Onuphis o Bacis, una incarnazione taurina di Ra, era adorato a Hermantis; persino tra i greci troviamo il toro Cadmo e gli induisti hanno il toro Nandi. E’ interessante ricordare che gli ebrei, nell’esodo nel deserto, si fabbricarono un vitello d’oro, mentre una delle più celebri immagini di Mitra lo mostra nell’atto di offrire un toro come sacrificio; altrettanto universalmente la vacca era venerata ed è venerata in India, come sacra.Giove mutò Io in vacca e pure Ifianassa fu trasformata in una vacca per la gelosia delle sorelle.

Gli antichi Egizi veneravano un toro chiamato Apis, come simbolo della fecondità. Esso rappresentava sia Iside sia Osiride, tanto che l’anima di quest’ultimo risiedeva nel toro. Apis era in realtà un segno dello zodiaco, il segno del Toro, in cui il sole, oltre 5000 anni fa, appariva la momento dell’equinozio di primavera. La primavera, allorché la natura rinasce dalla morte invernale, era attesa dall’umanità con maggior gioia di oggi e l’uomo primitivo celebrava molti riti festosi in onore del sole vitale.

I sacerdoti si incaricavano, allora come oggi, di dirigere i festeggiamenti; esse fecero del toro vivo un oggetto di venerazione come se fosse un dio.

Successivamente, quando il sole all’equinozio di primavera entrò nel segno dell’Ariete, 88


il principio della fertilità o fonte prima. L’influenza di questi dei animali era così forte che troviamo parti di essi aggiunte a Giove e a Bacco, oltre che a Pan.

fu l’ariete o il caprone, ad essere deificato; e si trova nella Bibbia il caprone associato al sacrificio di Isacco. Da qui derivano le espressioni come “Agnello di Dio” connesse con la divinità. Prima dell’inizio dell’era cristiana la posizione del sole all’equinozio di primavera si spostò nella costellazione dei Pesci, e questa potrebbe essere una spiegazione della stretta correlazione dei pesci con Gesù in diversi punti dei quattro Vangeli. Il caprone era considerato un simbolo del dio Pan e anche in Egitto veniva adorato come Mendes. Pan è sempre rappresentato con le cosce di capra e la sua attività preferita era dare la caccia alle ninfe; esso era considerato un dio della fertilità e della sessualità in tutto il mondo antico. In molti templi vi era un ariete o un toro sacro mantenuto con grande solennità. Il culto di Priapo, il cui nome proviene da Apis, deriva dagli organi genitali di questi due animali.

Giove è spesso raffigurato con corna di ariete, mentre Bacco, oltre che con corna è rappresentato, come Pan, con le cosce dell’animale. Mosè fu raffigurato da Michelangelo con le corna ed inoltre vi è una somiglianza tra le storie di Mosè e di Bacco senza dimenticare che la parola “corna” ha, ancor oggi, un significato fallico. Le corna erano considerate simboli della forza attiva del sole ed in molte raffigurazioni la cornucopia ha sempre rappresentato l’abbondanza. Un corno di ariete viene ancora suonato, con l’accompagnamento di speciali preghiere, nelle sinagoghe il primo giorno dell’anno ebraico; e alcuni giorni dopo si celebra la festa dei Tabernacoli, che celebra il raccolto, in occasione della quale vengono particolarmente onorati i frutti della terra e degli alberi.

Apis significa alto, elevato, potente, mentre “pri” significa principio, sorgente di vita; Priapo, quindi, può essere tradotto come 89


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Astrologia, Amore e Sesso

ARIETE: Simbolismo, Psicologia, Dialettica, Destino 91


ARIETE: Simbolismo, Psicologia, Dialettica, Destino Astrologia, amore e sesso

Simbolismo: L’Ariete simbolizza il fuoco originale che si manifesta all’inizio della primavera. Lo sprigionarsi delle forze brute della vita, l’erompere dei germogli, la comparsa della nuova vegetazione, l’estro degli animali … Il ritmo in questo segno è come un balzo in avanti, un’accelerazione: inizio, rinnovamento, propulsione, impulso, getto, scoppio, esplosione… E’ il soffio del fuoco di Prometeo, creatore e distruttore al tempo stesso, cieco e generoso, caotico e sublime, capace di espandersi ovunque. E’ la carica irruente, folgorante, indomabile del fulmine. La violenza del fuoco animale indifferenziato. E ancora la spinta anarchica, divorante, di vigorosi istinti primitivi; la liberazione di forze nuove, irregolari e disadattate, dalle promesse generose, tese verso la meta. L’essenza di questa natura è quella di Marte: innanzitutto, esprime la lotta per la vita allo stadio della selezione naturale, laddove la legge del più forte è sovrana. Ma insieme al grido aggressivo di guerra, agli impulsi collerici ed agli appetiti di Marte appare anche l’esaltazione solare che è simbolizzata dalla vittoria del giorno sulla notte, dal calore e

dalla luce. Con la segnatura Marte-Sole, l’Ariete è il segno più maschile, ciò che ben corrisponde all’animale-tipo (ariete), il quale è un iper-maschio.

Psicologia: Il fattore dominante, nella struttura psicologica del tipo Ariete, è la primarietà dalla quale deriva l’impegno dell’essere nell’immediato presente. A ciò è legato anche un particolare comportamento: reazioni forti, brevi ed immediate, impulsività, mobilità e fugacità delle impressioni. Inoltre ha una predilezione per i cambiamenti e per le novità; instabilità, indisciplina, precipitazione, infatuazione, colpi di testa. Spontaneità, improvvisazione, fervore, esaltazione, passione, stravaganza, stati parossistici e legge del “tutto o niente” fan92


no parte del segno. Bisogna aggiungere che questo Primario, in accordo con l’immagine dell’animale, la cui forza è concentrata in avanti, nella massa cranica, è proiettato verso l’avvenire e lo affronta con una certa forza d’urto (da qui l’analogia dell’Ariete con la testa): vive di progetti, si lancia nelle avventure, semina ma lascia sovente che siano gli altri a raccogliere. La Primarietà si associa all’Attività ed all’Emotività; il complesso dà luogo ad un temperamento collerico assai puro ed è sovente un iper-emotivo. L’Attività è il coefficiente più variabile; l’intelligenza è del tipo intuitivo (introverso od estroverso).

che, se l’individuo normalmente tende all’estroversione, talune influenze esteriori possono spingerlo all’introversione.

Destino: Predisposizione all’avventura, agli incidenti, alle lotte, ai combattimenti, alle rivalità, ai processi, alle spese eccessive, ai colpi di fulmine, alle passioni divoranti, tendenza ad una vita agitata, instabile, palpitante, febbrile, piena di eccessi e di disordini; propizia all’affermazione di una personalità che può tracciare nuove vie, svolgere un ruolo di guida, di trascinatore, di antesignano, d’innovatore, di precursore, di capo.

Dialettica: Nell’Ariete non vi sono due tipi dialettici diversi poiché l’essere di questo segno è fatto tutto di un pezzo: è semplice, franco, diretto, puro ed integrale, sia verso se stesso che verso altri. Tutt’al più si può segnalare 93


Astrologia, Amore e Sesso

La Donna PESCI: famiglia e salute 94


La Donna Pesci: famiglia e salute Astrologia, amore e sesso

La donna del segno dei Pesci è senz’altro un’ottima compagna, sempre gentile: anche quando ha i suoi momenti di depressione e piange, non mancherà di dire una parola carino al compagno. Sempre premurosa per il benessere fisico del compagno, possiede soprattutto una pazienza molto gradevole. Questa verrà apprezzata dall’uomo nei periodi di emergenza, quando è ammalato a letto ed ha bisogno di una donna rasserenante. Il compagno, o marito, ed i figli della donna dei Pesci sono sempre curati alla perfezione. Anche quando non sono ammalati essa fa loro seguire la dieta più adatta; fa che siano sempre vestiti in maniera giusta, secondo le stagioni. Nella casa tutto è funzionale e ben organizzato. Eppure è una donna piuttosto pigra, le piace stare a letto la mattina, le sue cose personali non le tiene molto ordinate, ma possiede il dono di sapere organizzare e dirigere gli altri. Se non ha personale dipendente però fa tutto benissimo e velocemente, anche da sola. Verso i figli è molto indulgente, forse troppo, ma una donna che non riesce ad essere severe con nessuno, neanche con se stessa , come fa ad inculcare la disciplina ai figli, per i

quali ha una vera adorazione? Sta molto a casa, si sente protetta dentro le sue mura, nella sua atmosfera. La sua casa è sempre piacevole, è sempre una casa “vissuta”. Il marito, o il compagno, si lamenta perché spende troppo, ma spende troppo per gli altri, mai per se stessa. Facilmente ha dei parenti che hanno bisogno di essere aiutati ed ai quali è incapace di rifiutare il suo aiuto. Ha sempre della gente che abitualmente bussa alla sua porta e che lei soccorre con abbondanti elemosine. Del resto, ci vuole denaro per fare felici gli altri. Provate a farle un regalino: piena di gratitudine ed entusiasmo vi invierà subito un dono molto più importante del vostro. La conclusione è che un uomo che ha sposato una donna dei Pesci sarà sempre un uomo coccolato, curato e felice.

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Il problema della salute non è dei più facili. La donna dei Pesci infatti non sta mai veramente bene. Ha una grande facilità a prendersi tutte le malattie infettive che circolano: appena c’è una epidemia d’influenza è la prima a mettersi a letto. Le malattie la lasciano prostrata a lungo ed hanno anche un effetto deprimente sul suo sistema nervoso. Perciò è buona regola fare sempre qualche cura ricostituente, anche nei periodi di buona salute.

nel modo di camminare. Con gli anni insorgono problemi dovuti ad eccessiva alimentazione. Le intossicazioni da alcool, fumo, droghe e medicinali costituiscono un altro pericolo più che potenziale della loro patologia generale. La donna del segno è tra le più femminili dello zodiaco: difficilmente se ne trova qualcuna frigida e se ciò avviene è senz’altro dovuto a qualche problema fisico. Tende ad ingrassare eccessivamente e a dedicare molte energie ai piaceri della carne.

Consigliabile la vita all’aria aperta e soprattutto l’esercizio di qualche sport che rinforza i suoi muscoli e le dà tono. I piedi sono senz’altro il punto più debole dei Pesci e che spesso sono costretti a portare scarpe ortopediche; sovente si distinguono dagli altri anche

PESCI FAMOSE Liz Taylor, Liza Minnelli, Ornella Muti, Sandra Milo, Claretta Petacci, Jean Harlow, Sharon Stone, Emma Bonino, Anna Magnani, Giulietta Masina, Michele Morgan, Bigas Luna, Shirley MacLaine. 96


Astrologia, Amore e Sesso

La Donna ACQUARIO: famiglia e salute 97


La Donna Acquario: famiglia e salute Astrologia, amore e sesso

La donna di questo segno non ha mai fretta di sposarsi o di chiudersi in una relazione. Ama molto la propria libertà e sin da ragazza cerca di imparare un mestiere che la renda indipendente. Si sceglie con molta cura il proprio marito o compagno e se trova l’uomo giusto è la moglie ideale. Ha un grande spirito di adattamento e riesce a sopportare senza lamentarsi anche una situazione economica disagevole, nonostante il suo amore per la libertà. E’ una grande lavoratrice di casa, tenendo tutto in ordine e ben organizzato.

associata ai suoi modi gentili ed ai tanti interessi, che la rendono indubbiamente un personaggio attrattivo. E’ una donna che sa benissimo che nella vita non esiste soltanto l’amore ed è quindi facile che si sposi per ragionamento, cioè che sposi o si unisca ad una persona che ha i suoi gusti, il suo modo di pensare, una buona educazione, senza amarla eccessivamente, prediligendo l’affinità. Per una donna come lei, che non ha eccessive esigenze e slanci passionali, sono le unioni migliori. Questo suo distacco dagli affetti, che in lei non rappresenta uno stato permanente ma uno stato d’animo, la prende saltuariamente di tanto in tanto. Questo viene percepito particolarmente dai figli, se sono dei bambini molto sensibili. Comunque, c’è nella donna dell’Acquario un certo infantilismo che la avvicina molto ai figli, i quali hanno l’impressione di giocare con una loro coetanea. Eccentrica anche nel vestire, questa donna può indurre in facili equivoci chi la frequenta. Le vengono attribuiti valori umani eccezionalmente apprezzabili: altruista, generosa, fraterna, pacifica, aperta, emancipata, disinibita, ma che spesso celano un egoismo assoluto. Infatti, la libertà è intesa come pratica di indipendenza da ogni vincolo con altri.

La casa della donna Acquario diventa spesso un punto di ritrovo, dove gli amici vengono volentieri. Qui si respira sempre un’aria un po’ bohémienne e rivoluzionaria, 98


La donna dell’Acquario non ha il tempo per pensare alla propria salute. E’ una donna fondamentalmente sana, per fortuna, anche se il suo aspetto delicato e fragile non lo lascia supporre. Per costituzione corre il pericolo di esaurimenti nervosi ed il suo modo di vivere troppo rapido e convulso aumenta la sua naturale tendenza agli esaurimenti, alle nevrosi.

Pertanto sul piano pratico sono da valutare, sotto il profilo preventivo, slogature e fratture all’altezza delle caviglie, disturbi circolatori e motori. La costituzione fisica dell’Acquaria è generalmente gracile, ma con lineamenti bellissimi. Molti nativi del segno devono ricorrere nel corso della vita a terapie elettriche; altri, spiccatamente egoisti, soffrono di disturbi dell’udito: si tratta quasi sempre della somatizzazione del loro senso di chiusura all’esterno, dell’essere sordi al richiamo degli altri.

Basta che si sappia organizzare per evitare questi inconvenienti e prendere tempo imparando dagli orientali; lo yoga è un ottimo esercizio per gli Acquari. Da un punto di vista patologico l’Acquario è collegato alle caviglie, polpacci e parti ad essi collegate; inoltre, il segno ha dominio sulla circolazione del sangue e sulla trasmissione dei dati dalla periferia al cervello (impulsi nervosi).

ACQUARI FAMOSE Kim Novak, Dalila Di Lazzaro, Farrah Fawcett, Carolina di Monaco, Vanessa Redgrave, Mia Farrow, Virginia Woolf, Camilla Cederna, Angela Davis, Oriella Dorella, Betty Friedan, Florinda Bolcan, Claudia Mori, Valentina Vezzali. 99


Astrologia, Amore e Sesso

La Donna CAPRICORNO: famiglia e salute 100


La Donna Capricorno: famiglia e salute Astrologia, amore e sesso

Un uomo che desidera una moglie o una compagna gattina, affettuosa, deve evitare di sposare una donna del Capricorno; chi invece vuole una compagna buona amica, ottima padrona di casa, che riceve con stile e lo aiuta a fare carriera, trova in lei la compagna ideale. Aiutare il compagno è una specialità di questo tipo di donna: se appartiene ad un ceto alto farà del suo uomo una persona importante; se è una donna semplice lo aiuterà nel lavoro e con un senso straordinario di economia riuscirà ben presto a consolidarne la posizione. Al marito o compagno conviene lasciarle molta libertà; in casa deve comandare lei, deve fare lei i conti e vuole essere trattata con dignità. Guai a mancarle di rispetto, non lo dimentica e se si guasta il rapporto è difficile riprenderlo come prima; è una donna che non perdona l’infedeltà del compagno: se lo scopre infedele, si vendica subito e lo ripaga con la stessa moneta. E’ sorprendente constatare quante donne del Capricorno si separino dal marito ed alla base della separazione c’è sempre l’infedeltà di lui. La sua abituale tolleranza e la sua comprensione non sono sufficienti per perdonare a lui questa mancanza. I figli le vogliono molto bene, la sua serietà, la sua intelligenza hanno presa su di loro e lei li educa liberamente; non è una

madre morbosamente attaccata ai figli e concede loro una indipendenza della famiglia, forse perché anche a lei piace avere una vita che non sia solo quella di casa. E’ felice quando ha un lavoro che le permette di contribuire alle spese di famiglia, perché ha una grande considerazione per il denaro. Le capita, quando è molto giovane, di sposare un uomo perché è ricco ed importante, così il suo costante senso di insicurezza trova appagato il bisogno di un appoggio.

Invecchiando e comprendendo i veri valori della vita non lo farebbe più, ma il senso di insicurezza le rimane sempre, anche se ben camuffato, ed il compagno deve darle soprattutto protezione ed affetto. L’ambizione è senz’altro il perno intorno a cui gira tutta la psicologia di questa donna; essa è spinta da una forte base 101


complessuale che cerca nel prestigio sociale la giusta compensazione a tutti i suoi motivi di frustrazione.

di altro genere. La Capricorno è sempre un po’ malata, consulta molti medici, possiede un arsenale di medicine, eppure appartiene ad uno dei segni più longevi dello zodiaco. Con gli anni migliora, come tutto di lei, ma tende a soffrire di reumatismi, di artrite e le ginocchia sono il suo punto debole. La tendenza che ha a deprimersi per la più piccola contrarietà le sconsiglia di fare una vita troppo chiusa: dovrebbe stare molto all’aria aperta e frequentare gente giovane e spensierata che l’aiuti a superare la sua crisi.

E’ un essere lento che accarezza un disegno a lunga scadenza, che sa attendere e costruirsi il proprio futuro pietra su pietra. Il suo rapporto con il potere è caratterizzato dal massimo quoziente di libido che lei è disposta a riversare sull’obiettivo, che diventa una parete da scalare con mani e piedi, sudando e patendo. Spesso, la statura fisica di questa donna è modesta, contribuendo ad alimentare vari complessi. Questa donna aspira alla lode del prossimo, al riconoscimento della propria virtù, ma si può stare certi che se non ci fossero altri ad osservala, non si comporterebbe così. Il Capricorno è frugale per natura e non soffre molto a rinunciare ai piaceri sensuali o

CAPRICORNI FAMOSE Marlene Dietrich, Ava Gardner, Joan Baez, Paola Borboni, Diane Keaton, Liliana Cavani, Monica Guerritore, Faye Dunaway, Katia Ricciarelli, Carla Bruni, Edwice Fenech, Iva Zanicchi. 102


Astrologia, Amore e Sesso

La Donna SAGITTARIO: famiglia e salute 103


La Donna Sagittaio: famiglia e salute Astrologia, amore e sesso

Questa donna è una ottima compagna e moglie. E’ una valida consigliera del compagno, un’educatrice severa e giusta per i figli. E’ sempre allegra e simpatica purché il marito le lasci piena libertà. Lei rispetta la libertà degli altri, non farà mai scene di gelosia, detesta il sospetto ed avrà sempre fiducia nel proprio compagno; guai però se per caso scopre di essere tradita. Allora è capace di cambiare modi e carattere, perché non sopporta il tradimento e non ha la furbizia necessaria per nascondere la sua delusione, che è profonda. Per il compagno è meglio confessare un tradimento, perché lei è molto comprensiva e si intenerisce se si fa appello al suo buon cuore, ma non perdona assolutamente la bugia. Non le importa andarsene di casa, vivere da sola, lavorare; ama i cambiamenti e ad un matrimonio o una unione mal riuscita preferisce senz’altro la sua libertà. L’imprevisto, il provvisorio non la spaventano ed in una relazione di vita instabile, senza un uomo che la sostiene, conserva la sua dignità

ed il suo decoro. Non è una casalinga, sta molto fuori, perché ama la vita all’aria aperta, si dedica al giardino, alle piante e soprattutto agli animali; è difficile che una donna del Sagittario non possieda almeno un cane o un gatto.

I suoi bambini sono sempre molto educati e amano questa madre moderna che è veramente loro amica ed alla quale possono raccontare tutto. Se la donna di questo segno non fa una vita movimentata, con viaggi lunghi o brevi, che la liberano dal suo costante ed assillante bisogno 104


di spazio, corre il pericolo di imborghesirsi ed allora a cinquant’anni farà quello che a trenta detestava: seguirà quella routine mondana così lontana dal suo innato desiderio di libertà. La donna del Sagittario è tendenzialmente una femminista, emancipata, capace di sottrarsi fin da giovane all’influenza dei genitori. Spesso le sue convinzioni di fondo cambiano per adattarsi alle mode verso le quali sembra essere particolarmente attratta. E’ una donna che sembra sempre molto più giovane di quello che realmente è, sempre che stia attenta alla linea, suo punto debole a partire dai quarant’anni ed al fegato, suo grande nemico.

Sopporta male l’alcool ed i cibi ricchi di grassi; dovrebbe fare grande uso di frutta e verdura: la pera è il suo frutto preferito ed è quello più benefico al suo organismo. Le cosce e le gambe sono la parte più bella del suo corpo, ma se le capita un incidente si ferisce soprattutto alle cosce o si rompe il femore. Da un punto di vista patologico ha una costituzione assai robusta.

SAGITTARI FAMOSE Maria Callas, Christina Onassis, Liv Ullman, Edith Piaf, Jane Fonda, Laura Antonelli, Gigliola Cinquetti, Simona Marchini, Ilona Staller, Cristina di Svezia, Irene Grandi, Kim Basinger. 105


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Le inserzioniste più geolocalizzate del mese di Luglio 2019 E’ online la GEO DEL MESE DI LUGLIO dove troverete le inserzioniste di Piccole Trasgressioni più desiderate e cliccate in tutta Italia! Scoprite quindi con noi chi sono e fate diventare i vostri sogni realtà con le nostre meravigliose Transex (trav e trans), Escort (girls e transex), Girls, Mistress (Girl e Transex) e i nostri fantastici Boys! Ecco qui i fantastici protagonisti di questo mese bollente e le copertine per categoria!

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La copertina GEO TRANS è dedicata alla bellissima Francesca Charmant da MILANO. Un corpo mozzafiato, pelle morbida tutta da baciare‌non fartela scappare!

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Nella categoria GEO TRAV troviamo invece Ita Cabral XXL da BOLOGNA. Un bellissimo peperino dal Brasile in Italia, con tutta la sua carica di energia e dei messaggi molto importanti per tutti. Corri a conoscerla!

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Direttamente dai Caraibi vi presentiamo Raffaele da BARI, giovane e pronto ad esaudire ogni tuo desiderio, ecco il GEO BOY del mese!

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Passiamo ora alla GEO ESCORT piĂš cliccata di Luglio, la bellissima Nausica da FIRENZE. Una chioma mora e un corpo indimenticabile ti aspettano per illuminare la tua giornata!

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Per la categoria GEO TRANS ESCORT, vi presentiamo Monya da UDINE, una bellissima mulatta dai capelli ricci, ti aspetta per momenti unici!

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Per momenti unici e trasgressivi che difficilmente dimenticherai, il titolo di GEO GIRL del mese se lo aggiudica a merito la bellissima Barbara New da FORLI’, ti aspetta per giochi di qualità !

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Signora Laura da ROMA è la GEO MISTRESS di Luglio. Una vera padrona, severa, altera, sadica e affascinante, una vera esperta in diverse pratiche BDSM, provare per credere!

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L’autoritaria Dea Sallis da CAVI DI LAVAGNA si aggiudica quindi la GEO MISTRESS TRANS più cliccata di questo mese. Pronta a farti vivere emozioni forti e indimenticabili, esperta del fetish e sadomaso, realizzerà tutti i tuoi sogni più trasgressivi!

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IL TRONO DI ARMANDO

ARMANDO CHECCHI detto “Il Pittore”, il creatore del “Rifugio degli Artisti”, fu un’artista che trasformò la creazione grafica in realizzazioni monumentali. Egli stesso, passò dalla creazione di opere su tela, alla creazione di idee, che generarono imprese fuori dalla norma: uniche ed inimitabili. Parliamo di imprese, perché una di queste fu commissionare un’opera straordinaria come un “Trono Fallico”, costituito da un gigantesco fallo in marmo rosa di Carrara. Dopo “la pensata”, fu un’impresa trovare uno scultore disposto a realizzarlo. Fu un’impresa trovare un blocco unico di quel particolare tipo di marmo e fu un’impresa trovare il posto giusto in cui esporlo; ma come diceva Armando: “I quia fazil ‘ien bon tot ad feri” (ndr.: dal dialetto locale: “le cose facili sono capaci tutti di farle”) e non fanno per me.

del pensiero consisteva nel rendere possibile, ciò ! Nacque così, da un unico blocco marmoreo, un gigantesco fallo dell’altezza di cm.163, della larghezza di cm.60 e dalla profondità di cm.66; il peso della scultura è attorno ai 7 quintali. La circonferenza del glande (cappella) misura cm.73; la circonferenza dello scruto (palle) è di cm.194; l’asta del pene ( membro) misura cm.80. Le misure non sono casuali. Infatti avevano lo scopo di consentire un comodo alloggio ad Armando, che di un pene, senza aggiunte artificiose, aveva fatto un trono. Le palle costituivano la seduta, il membro lo schienale e la cappella la corona che pareva appoggiata sul suo capo. La prima collocazione del “Trono fallico” fu all’interno del Pub denominato “Paradiso” nel “Rifugio degli Artisti”. Poi, per renderlo più fruibile ai visitatori, dal momento che quel locale apriva solo a tarda sera, venne definitivamente sistemato sotto un’apposita capannina nell’ampio parco esterno. Qui divenne meta di coppie, che amavano fotografarsi singolarmente o

La sua mente eclettica pensò a questo progetto partendo dalla religiosità del culto fallico, dove il pene è il principio generatore della vita, unitamente al sole. Su questo trono avrebbero preso posto, in una paradossale contraddizione, figure regali e grigi personaggi: l’arte 116


insieme, sedute nel regale trono. Il fallo era una attrazione alla quale nessuno sfuggiva: un abbraccio al membro o un bacio sulla cappella ha avuto decine di migliaia di protagonisti e sul quale in molte hanno sospirato.

dove era stato seduto. La reazione dell’intervistatore, portò Armando ad un bonario sorriso con il quale concluse dicendo: “Il suo giornale mi sta sulle palle, quindi l’ho fatta sedere nel posto giusto!”; anche qui, finì in risate.

Il mito del fallo del “Pittore” cominciò ancor prima di arrivare a destinazione; infatti, quando Armando andò a ritirarlo, il furgone che lo trasportava a Dosso, sede del Rifugio, fu fermato dalla Guardia di Finanza che chiese cosa trasportasse. Armando, a cui non difettava la battuta sorniona, disse che nel furgone c’era “un cazzo”. I militari, lì per lì non la presero bene, perché si sentirono derisi, poi quando costatarono che effettivamente c’era “un cazzo”, come risultava dalla bolla di accompagnamento, tutto finì in amichevoli risate.

In conclusione, lo spirito sarcastico e dissacrante di Armando emergeva in ogni situazione e quel fallo ne era spesso testimone, fino a divenire la meta preferita di tante ragazze che una foto la volevano sedute proprio lì. A volte, a notte tarda e dopo una buona bevuta, Armando diceva che non esisteva un preservativo al mondo capace di contenere il suo cazzo; naturalmente i “nuovi” del Rifugio non capivano la battuta, ed allora venivano portati a vedere il “Trono”, davanti al quale la stupita meraviglia era la sola reazione, e dovevano annuire che effettivamente quel condom non esisteva. Ora, il “Trono di Armando”, o se preferite, la scultura fallica di marmo rosa di Carrara, si trova in esposizione presso la Boutique “I TRASGRESSIVI” in Cento, dove Antonino e Margherita si compiacciono di farla ammirare ad amici e clienti.

In un’altra occasione, un giornalista di un giornale molto bigotto chiese un’intervista ad Armando. “Il Pittore” sapeva che sicuramente la sua intervista avrebbe avuto lunghe censure, così quando arrivò l’intervistatore lo fece sedere sul “Trono fallico”, posto in un angolo poco illuminato del Pub. Terminata la contrastata intervista, Armando diede apertura ai faretti ed il giornalista alzandosi, si accorse stupito 117


“Nasci para ser mãe”, diz pastora trans Alexya Salvador que adotou menino especial e menina trans

Durante o culto da Igreja da Comunidade Metropolitana – (ICM), em São Paulo, a diaconisa Alexya Salvador, de 36 anos, fala sobre o amor de Jesus Cristo e da radical inclusão no acolhimento de todas as pessoas, em especial, da comunidade LGBT. Sentados e prestando atenção em cada palavra, estão o marido Roberto Salvador Junior, de 27, o filho Gabriel, de 11, e a filha Ana Maria, de 10. Ambos adotivos. A história não seria diferente de tantas outras em espaços evangélicos se não fossem por alguns detalhes: Alexya é uma mulher transgênera que realizou o sonho da maternidade e de constituir uma família. Há 8 anos ao lado de Roberto, um homem cis. O filho é um garotinho com necessidades especiais e a filha é uma criança transgênera. Após o culto, Alexya se despede carinhosamente dos fiéis e se prepara para a entrevista. Ana Maria corre sorridente de um canto para o outro, e Gabriel – um garoto tímido e muito afetuoso no abraço – recebe os olhares atentos do pai. Uma história de amor e de uma família que nenhum veículo paulistano noticiou, apesar de sempre focar cotidianamente em histórias de adoção de casais gays e lésbicas cisgêneros. “Sei que tem outras pessoas transgêneras querendo ser mãe ou pai. Ano passado, minha família e eu participamos do primeiro Congresso Internacional de famílias homoafetivas realizado pela ABRAFH – Associação Brasileiras de Famílias Homoafetivas, no Rio de Janeiro. Lá, questionei e levantei a seguinte questão: Onde estão as famílias Transafetivas?Embora eu não defenda rótulos, politicamente nesse

momento eu vou ter que defender esse rótulo e vou ter que levantar essa bandeira: A família transafetiva existe”. Quem vê Alexya toda desenvolta e com sorriso no rosto, nem imagina toda a peleja que ela já passou. Nascida na área rural de Mairiporã, ela foi criada como menino. Católica de berço, chegou a ir para o seminário e passou um longo período dentro do demônio do armário e de grandes desafios sociais. “Imagina se eu fosse padre?”, ri ela, que será a primeira reverenda transgênera da América Latina. VIVENDO COMO MENINO Foram necessários 31 anos até que Alexya finalmente revelasse que era uma mulher transgênera ao mundo. Não que ela não soubesse de sua transgeneridade. Sempre foi, sempre se sentiu diferente dos demais garotos e muito próxima das garotas cisgêneras, só não sabia o nome daquilo que sentia e o que era. TRANSGÊNERA* (é a palavra escolhida pela fonte). Certa vez, ao passar por Campinas para ir a um seminário, viu uma travesti trabalhando nas ruas. Aquela imagem a fez ter um misto de espanto, encanto e quase encaixe. “O que é? Travesti? Que incrível”, pensou ela. Mas o medo de Deus, da religião e do pai, foi algo que freou a sua saída do armário. Após completar filosofia, Alexya pensou que poderia se assumir trans, mas o preconceito trouxe barreiras. E ela acabou se assumindo gay. “Meu pai falou: ‘ser viado, tudo bem, mas se vestir uma saia eu te mato’. Então, para mim, ‘se ele me aceitou gay, tá bom”. Mas,

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apesar de ter uma vida afetiva mais confortável para os outros, nada estava bom internamente. CONHECENDO O AMOR Alexya e Roberto se conheceram no dia 1º de maio de 2009, na escada rolante do metrô Sé, São Paulo. Ao se olharem, Roberto veio perguntar as horas. Foi o suficiente para que eles iniciassem uma conversa e se conhecessem. Detalhe: Roberto conheceu Alexya antes da transição, quando ainda aparentava ser um homem. Os olhares, a conversa e a sintonia culminaram numa troca de contatos. E eles davam um jeito de se comunicar num período sem whatsapp. E logo começaram a namorar. Durante cinco meses, o namoro foi à distância: Roberto morando na cidade grande e Alexya no interior. Até que decidiram morar juntos no dia 12 de outubro de 2009. A transgeneridade era um segredo que a priori Alexya guardava a sete chaves. Após quase dois anos de casados, procuraram na internet se havia alguma igreja que celebrasse casamento gay. Foi que então encontraram a ICM – Igreja da Comunidade Metropolitana. Entraram em contato com o reverendo Cristiano Valério e foram fazer uma visita. “Ao chegar na ICM, vimos uma drag queen no altar da igreja, toda montada, animando a comunidade. Era a tia Valdirene.com. Então pensei: “aqui é o meu lugar”. De lá para cá, faz quase seis anos que somos membros da igreja. E, quando eu comecei a vir na igreja, e a entender melhor sobre transexualidade, falei: “opa, é isso que eu sou”. Dentro da igreja ela teve a oportunidade de se montar pela primeira vez para uma das festividades, em que outros fieis também participavam. A primeira vez que se olhou no espelho maquiada, unhas pintadas, calcinha, sutiã, ela teve certeza de sua identidade feminina. O marido acompanhava, mas achava que tudo não passava de uma brincadeira. E não desconfiava que a esposa fosse uma mulher transgênera. “AMOR, EU SOU TRANS” “Eu tinha dois medos: de perder o meu marido e de perder o meu pai. Eu já tinha conversado com a minha mãe: “Mãe, eu sinto que não sou gay”. Mas como a minha mãe também não tinha referência de nada, foi a igreja que me ajudou a me entender e também os textos da Letícia Lanz. Para eu criar coragem para contar para o Roberto, o reverendo me ajudou muito. Com as poucas pessoas que eu me abria, elas diziam que eu perderia o Roberto ou que eu deveria ter um relacionamento aberto”, lembra. A decisão de contar ocorreu na casa dos pais de Alexya, no dia 3 de outubro de 2012,. Ela foi direta: – Não dá mais! Acabou, Alexander morreu, a partir de hoje eu sou Alexya. Ou eu

me transiciono ou eu vou me matar. As palavras ecoaram como uma bomba na cabeça de Roberto, que entendeu o comportamento da pessoa que amava ao longo dos últimos três anos. Alexya havia entrado em depressão, tentou jogar o carro num rio, pediu afastamento da escola e, segundo ela, se via como um grande “borrão no espelho”. Roberto teve a reação que grande parte das pessoas não esperaria: “Se é isso que você quer, eu estou com você”. A família de Alexya também a apoiou. O pai ficou um pouco diferente durante a transição, mas não deixou de aceitá-la e amá-la incondicionalmente. “Ele ficou diferente comigo durante uma semana. Mas teve um dia em que eu estava pintando as unhas, ele entrou no quarto chorando e me pediu desculpas. Disse que não sabia lidar com isso, mas que ele me amava e que me aceitava. Hoje ele é meu defensor, meu amigo e me defende a qualquer preço”. DIZIAM “ELE É GAY E VAI TE TRAIR” Após ter revelado e ter uma primeira palavra de apoio, Alexya e Roberto enfrentaram algo que não esperavam: o preconceito de pessoas próximas e conhecidas. “Foi bem difícil. Muitas pessoas chegavam e falavam: “Ele vai te trair”, “imagina, ele é gay”, “você não tem mais a figura de homem que ele gosta, ele vai ficar com outra pessoa”. Isso tudo fez muito mal para mim. Isso me deixava triste, insegura e doente”. Roberto teve os seus momentos de questionamento – até então ele era um homem gay que se interessava por outros homens e agora está com uma mulher transgênera – mas que tentava no amor entender e acolher a amada. Ele dizia: “Onde vou colocar aquilo que sinto por você? Onde fica todo o amor que sinto por você?”. E eles decidiram continuar o romance e persistir no sentimento que os unia. O casamento está para completar oito anos é monogâmico e, de acordo com eles, sem brechas para traições. “Para você ter uma ideia, até a nossa relação sexual melhorou. É outra coisa. Os papeis permaneceram os mesmos, sempre, só que agora eu posso ser mais livre, mais solta. Aquela tristeza que eu tinha no olhar, aquela coisa amarga e azeda que eu estava ficando, mudou”, conta. Na cartilha da militância, o relacionamento entre um homem cis e uma mulher trans é definido atualmente numa perspectiva binária como heterossexual (caso ele fique apenas como mulheres trans ou cis) ou bissexual (se ele fica com mulheres transou cis ou com homens trans ou cis), afinal os GÊNEROS são diferentes. Ele é um homem e ela é uma mulher. Mas esse rótulo não contempla a vida particular de Alexya. É algo particular dela e de seu relacionamento.

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“As pessoas brigam muito comigo porque querem que eu diga que o meu relacionamento é heterossexual. Mas o meu relacionamento é o meu relacionamento, eu não quero título, não quero rótulo. Então hoje as pessoas querem que eu diga que meu marido é hétero. Não, ele continua sendo gay, eu continuo sendo eu, Alexya, e o meu relacionamento é o meu relacionamento. Quando eu olho para a minha casa, para os meus dois filhos, eu vejo que sou feliz. Não importa o rótulo que dão para o meu relacionamento. Isso não muda nada na minha vida. “MAS VOCÊ VAI QUERER ADOTAR O DOENTE?” Ter filhos era algo que o casal conversava desde o namoro. Roberto não pensava muito, mas dizia “quem sabe?”. Mas ao ver a relação próxima da família de Alexya e a vontade dela em ser mãe, o lado paterno dele despertou. O diálogo e a preparação duraram sete anos até que eles entrassem na fila de adoção. Durante uma visita no abrigo de Mairiporã, o casal avistou uma criança sozinha e isolada. Era Gabriel, um menino com necessidades especiais. O coração o acolheu imediatamente como filho. “É ele”. Mas uma funcionária questionou: “Nossa, tanta criança saudável, você vai escolher justo o que é doidinho? Vai escolher o doente?”. Alexya olhou para a funcionária e disse: “É esse mesmo que é meu filho. Estou vendo que ele está no canto e eu sei o que é estar no canto. Isso me motivou. A gente se encantou com o Gabriel e ele é o nosso tesouro”. O casal defende que não sentiu preconceito no processo de adoção, mas lidava com olhares desconfiados desde que se inscreveu no Cadastro Nacional de Adoção. A psicóloga admitiu que em 21 anos de profissão era a primeira vez que via uma mulher transgênera querer ser mãe e fez duas entrevistas para entender essa vontade. “Ela me prensou e dizia que eu era vanguarda”. O desafio valeu a pena. Alexya foi a primeira mulher transgênera que se tem notícia neste país, a ter direito de gozar da licençamaternidade e teve seu filho nos braços. Não demorou muito para que ele a chamasse de “mãe”. E a palavra veio durante uma viagem de carro. Gabriel disse: “mamãe” e fez Alexya parar o carro na hora. “Comecei a tremer, o coração a pular, transpirei e falei: ‘repete?’”. Ele falou novamente, e todos choraram. “Quando eu o levei para a escola, ele me apresentou para todo mundo: “é minha mãe, é minha mãe”. ` ANA, UMA GAROTINHA TRANS Durante uma entrevista na televisão, Alexya comentou que tinha vontade de adotar uma criança trans e dar a ela todo o apoio, amor e

aceitação que a maioria das pessoas trans não tem dentro de casa – e que ela também não teve. Inesperadamente, recebeu o telefonema de uma juíza de Jaboatão de Guararapes, em Pernambuco, dizendo que havia uma criança que eles não tinham certeza de ser uma menina transgênera. Ela tinha sido designada menino ao nascer, mas se identificava com o gênero feminino e menina. Foram três semanas conversando com a criança por telefone, whatsapp e Skype. Alexya não comentava nada sobre a transgeneridade, pois esperava da criança alguma fala. Até que ela disse: – Mainha, tenho uma coisa para te contar. Eu não sou um menino, eu sou uma menina. A senhora vai me amar mesmo assim? Quando Alexya foi visitar a filha em Pernambuco, encontrou uma garotinha de vestido e levemente maquiada. A diretora enfrentou todo mundo e disse que era preciso deixar a criança se expressar. Ao chegar, viu Ana Maria vindo em sua direção e gritando de braços abertos: “Mainha, mainha”. “O nosso encontro foi um momento lindo e toda vez que ela fala “mainha” para mim eu me derreto. Eu até falo: “Quando a mãe estiver dirigindo, não fala ‘mainha’. Porque até hoje isso mexe comigo”, declara. O PRECONCEITO Após a adoção dos filhos, Alexya afirma que sofreu preconceito de parte da militância. Para grande parte dos LGBTs, foi um estranhamento geral uma mulher transgênera desejar ser mãe um papel tão atribuído às mulheres cisgêneras. Mensagens preconceituosas eram disseminadas em seu perfil nas redes sociais. “Não teve ninguém que chegou e falou: ‘Nossa, que vitória para a nossa comunidade’. E olha que eu não quero ser vista como uma mulher cisgênera, eu quero ser vista como uma pessoa que ousou questionar e transgredir”, declarou. Além disso, a mídia abafou toda a história. Além dos jornais do nordeste, onde Ana Maria foi adotada, nenhuma mídia do sudeste onde Alexya mora se interessou pela sua história. “Eu não entendi. O gay adota e vai aparecer no Fantástico. A lésbica adota e é notícia. Eu não entendi porque a história da Ana não foi replicada, não virou nota de nada”, desabafou. Eu não quero holofotes, quero que as famílias saibam que crianças transgêneras existem e precisam ser acolhidas e amadas. MUDANDO TUDO Embora tenham planejado adotar as crianças, a vida do casal mudou completamente na prática. O tempo, a dinâmica e até o trabalho são outros. Alexya, que dava aula de português e inglês durante a manhã, tarde e noite, teve que optar por lecionar apenas a noite. O marido também é professor, leciona matemática e é

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intérprete de LIBRAS. “Pensa: eu tinha dois salários e de repente eu me via ganhando 600 reais com seis aulas. Falei: Roberto, a gente tirou o menino do abrigo e vou contratar uma babá para só ver ele a noite? Ou seja, eu vou sair de manhã e ele vai estar dormindo, vou chegar meia noite e ele vai estar dormindo. Eu vou ser a mãe que vê no fim de semana? Decidi dar um passo na fé”, contou. Ela continuou com as aulas a noite e recebeu uma máquina de costura da avó do marido. Como não levava jeito nenhum, começou a ver tutoriais de costura na internet. “Hoje eu sou costureira, bebê”. Faz vestidos, calças, roupas dos filhos e aventais para professores. “Ainda não cheguei a ganhar o que eu gostaria, mas consegui ter uma renda dentro de casa e estou pagando as máquinas industriais que comprei”. Hoje, a mãe coruja pode levar e buscar os filhos na escola, cuidar deles durante a tarde e dar todo o amor, educação e carinho que se comprometeu. CRIANDO UMA CRIANÇA TRANS Todo adulto ou adulta trans já foi criança e adolescente. Mas é raro encontrar na literatura algum livro que fala sobre crianças que não se identificam com o gênero que lhe foi atribuído no nascimento. Quando acontece de desconfiarem de algo, pensam na possibilidade de ser gay, lésbica, afeminado, masculinizada, nunca trans. “Eu não tive essa referência, eu sempre me achei um ET. Então a Ana Maria já vai crescer sabendo quem ela é, o lugar dela no mundo, que ela não é uma doente ou uma louca. Ela vai crescer sabendo que é uma menina linda, saudável, que encontrou uma família que quer que ela seja alguém na vida, mas com muito amor e com muita saúde. Disfórica não, com saúde”. A adoção e a relação de Alexya e Ana Maria foi libertadora para ambas. Certa vez, ao ir tomar banho, Ana Maria pediu: “Mainha, sai do banheiro”. Alexya saiu, mas a filha pediu: “Volta”. Ana tinha um histórico de vergonha com o genital – porque sempre dizem que para ser menina você precisa ter uma vagina – estava com vergonha de ser vista como era e ao mesmo tempo, com medo de ficar sozinha. Alexya respirou fundo e teve uma das atitudes mais transformadoras na vida da filha – e na sua. “Não precisa ter vergonha de nada. A mãe é igualzinha a você. Não existe problema com você ou comigo”. E abaixou a calcinha. Ana Maria chorou ao ver que a pessoa que ela mais amava no mundo, a mãe, era uma pessoa como ela – como se o peso do mundo tivesse saído de suas costas. Alexya chorou por ver que tirou todo o medo da rejeição que colocaram nela.

E SE COM O TEMPO ELA DISSER QUE NÃO É TRANS? “Eu vou celebrar isso também. Se em algum dia ela dizer “mãe, não é isso que eu sou”, eu não vou dizer “depois de tudo que eu fiz, você agora diz que não é.”. Não. Eu vou acompanhar ela nesse novo caminho. Eu crio a Ana sabendo que ela pode ir e que ela pode vir. E que vai ser cercada de amor, apoio, e nunca ódio, opressão e preconceito. Até eu mesma, eu não tenho esse direito? Então, eu crio os meus filhos com esse pensamento: “Você é livre, dona da sua razão”. Hoje, Ana Maria passa pelo Centro de Referência LGBT em Campinas, com a doutora Bárbara Dalcanale Menêses, que está orientando todo o tratamento. Logo ela vai passar pelo bloqueador de puberdade, para que aos 18 anos, se for vontade dela, que ela passe pela cirurgia. Dentro de casa, Alexya desconstrói os binarismos de gênero nas tarefas de casa e por meio de filmes e desenhos. Até Gabriel, que às vezes demonstra certo machismo ensinado pela sociedade, aprende a lição. “Ele diz: ‘menino não faz isso ou não pode gostar dessa cor’. E eu explico: ‘é claro que menino ajuda a lavar a louça, que vai lavar a cuequinha que sujou, que vai ser limpo e educado”. E Ana Maria, assim como o filho, são ensinado que a luta é pela igualdade. OUTRA FILHA TRANSGÊNERA A CAMINHO Depois de Gabriel e Ana Maria, o casal está grávido de outra menina transgênera. Alexya ainda não pode dar detalhes sobre a terceira adoção, mas já sabe da existência de outra criança transgênera em um abrigo. Já sabe do histórico de devolução da criança por se apresentar como menina, embora tenha sido designada menino ao nascer. Para a mãe, toda a peleja vale a pena. E a frase não poderia ser diferente: “é a experiência mais incrível que estou tendo. Nasci para ser mãe. Além de ter nascido para ser filha, esposa, pastora, vou ser a primeira reverenda trans da América Latina, eu nasci para ser mãe. É poder experimentar o melhor da vida, dar voz, ensinar, corrigir… Se Deus inventou algo melhor que ser mãe, ele guardou para ele. Quero encorajar todas as pessoas transgêneras que desejam ser pai ou mãe. É possível sim. A família transafetiva existe”. Dentre os momentos de grande emoção, Alexya aponta aqueles em que reza com os filhos, que os coloca para dormir ou quando acorda com eles em seus braços. “Eu choro só de olhar para eles dormindo. Penso: “são meus filhos, eu consegui”. Neto Lucon

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Si riaprono le porte del Martedì del Peccato!

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Emilia-Romagna, approvata la legge anti-omotransfobia

Dopo oltre 39 ore di discussione, è stata approvata in Emilia-Romagna la legge anti omotransfobia, contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Il provvedimento ha ottenuto il SI da PD, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Misto (33 voti a favore) e il NO da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (10 voti contrari). Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione EmiliaRomagna, Stefano Bonaccini, che ha dichiarato: “la dignità delle persone non si ferma con l’ostruzionismo. L’EmiliaRomagna fa un passo avanti importante sul terreno dei diritti, affermando il diritto alla piena autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere. Fissiamo un principio che mai deve essere messo in discussione, e cioè che ogni persona vale in quanto tale, per ciò che è”. La legge regionale contro l’omotransfobia contrasterà la violenza contro le persone della comunità LGBTQIA e andrà a sostenere anche economicamente le associazioni del settore, dando aiuto a chi ne diventa vittima. Non solo, prevede anche un percorso di sensibilizzazione e formazione culturale che coinvolgerà le scuole, gli alunni e gli insegnanti. Stefano Caliandro, del Pd, ha parlato di “percorso condiviso e aperto: un

disegno ambizioso, un primo importante passo, una scelta importante per tutto il centrosinistra. La lotta alle discriminazioni è una partita sempre aperta, c’è ancora molto da fare ed è nostro dovere garantire la libertà delle persone”.

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Non sono tutte rose e fiori: è stato infatti inserito un articolo sulla questione dell’utero in affitto, che non ha riscosso l’approvazione di tutti e in cui si legge: “la Regione non concede contributi ad associazioni che nello svolgimento delle proprie attività realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità”. Il dibattito sull’utero in affitto per le persone LGBT ha un percorso travagliato ed era in atto dal 2014: oltre ad avere contrari, ovviamente, i partiti di centrodestra, si era arenato in commissione Parità della Regione il 10 aprile scorso, a causa di un emendamento presentato dall’ala cattolica del Pd. Questo, di fatto, aveva spaccato il gruppo dei democratici e la maggioranza, facendo infuriare la comunità Lgbti. Infine, sull’articolo 12 si sono espresse, tra gli altri, Silvia Prodi (Misto) che ha parlato di “riferimento vessatorio” e Silvia Piccinini (M5s): “questo articolo è un bavaglio per le associazioni. C’era bisogno di questa legge, da qui indietro non si torna”.


L’unico sito giornalistico per le persone trans in Brasile sta per chiudere

Neto Lucon, 32 anni, è il giornalista che lavora da 15 anni per la popolazione trans e travestiti in Brasile. È responsabile dell’unico sito giornalistico per le transessuali NLUCON. com, con interviste esclusive, articoli, memorie dei personaggi e momenti chiave della storia oltre che la comunicazione sui progressi dei diritti della popolazione T in mezzo al conservatorismo. Laureato nella Puc-Campinas e specializzato in giornalismo letterario presso l’Accademia Brasiliana di Giornalismo Letterario, Neto ha sempre visto il giornalismo come un strumento importante per la trasformazione sociale e per combattere i pregiudizi. “Ho sempre desiderato usare la mia professione per dare luce, voce e tempo alle popolazioni discriminate ed emarginate, ampliare le narrazioni e porre fine ai pregiudizi”, afferma. Il giornalista racconta che il lavoro ha iniziato a essere pensato grazie all’amicizia che ha avuto con Claudia Wonder (1955-2010), importante attivista brasiliana dei travestiti, che ha lavorato come cantante, attrice e scrittrice. Neto aveva 14 anni, quando ancora si stava scoprendo e incontrò Claudia attraverso la rivista estinta GMagazine, rivista di cui era editorialista. Si scambiarono le e-mail, si incontrarono e fu stabilita un’amicizia. “Claudia mi ha aiutato molto a capirmi, a riflettere il giornalismo e ha finito per aprire le porte dentro la comunità trans. Abbiamo parlato di come il giornalismo trattava la popolazione trans in modo prevenuto e dispregiativo ma, sopratutto, di quanto fosse importante creare un sito Web in cui poter trattare con rispetto, mostrare altre storie, caratteristiche e combattere veramente i pregiudizi. Quando è morta è stato molto difficile e volevo riportare il sito nella sua memoria”, afferma.

Nel 2004, Neto era responsabile del sito ufficiale di Bianca Soares, la prima transex brasiliana a partecipare di un reality show. Nel 2006, ha scritto il libro report “Por um Lugar ao Sol”, dove raccontava le storie dei travestiti e trans che eludevano i pregiudizi ed entravano nel mercato del lavoro tradizionale. Nel 2009, ha lavorato presso la rivista Junior, rivolta alla comunità LGBT e per diversi siti brasiliani avvicinandosi sempre alla popolazione trans. PREGIUDIZIO Nei media egemonici, è stato responsabile di aver aperto la strada alle narrazioni delle persone trans che sono riuscite a eludere i pregiudizi e sono entrate nel mercato del lavoro formale, scrivendo una delle prime storie sugli uomini transgender brasiliani, a includere modelle transgender in set fotografici e facendo articoli speciali, rivolgendosi per la prima volta al “Dia Nacional da Visibilidade Trans” il 29 gennaio. “Nel tempo, la stessa stampa che voleva scrivessi sulla popolazione trans voleva che io rafforzassi il pregiudizio. Gli editori volevano che inserissi il loro nome anagrafico, mancando di rispetto al nome sociale, che usassi i pronomi maschili per parlare delle trans, volevano che trattassi una persona trans come se stessero passando per qualcuno che non erano”, dice. Neto racconta di aver rifiutato di scrivere testi con contenuto transfobico e ha persino cambiato le edizioni transfobiche degli editori nei suoi testi. Risultato: è stato licenziato da tre lavori. In realtà, afferma di avere ancora difficoltà ad entrare nuovamente nel mercato formale per tali episodi. “La cosa curiosa è che le persone che mi hanno licenziato in quel periodo, oggi

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fingono di essere sostenitori della causa e ne scrivono persino”, dice. La creazione del sito Web indipendente nel 2009 è stata la soluzione, sia come opzione gratuita per scrivere senza pregiudizi sia come alternativa per mostrare come farlo. CONTRIBUTI NLUCON ha già avuto 8 milioni di visualizzazioni in un mese, è diventato un riferimento per i giornalisti brasiliani e ha portato diversi articoli che riverberano a livello nazionale. È stato lui a dare visibilità, ad esempio, al caso che coinvolge Dandara dos Santos, una transex che è stata brutalmente assassinata a Ceará nel 2017. Il caso, che fino a quel momento era rimasto invisibile per diverse settimane, ebbe eco in tutto il mondo solo dopo l’articolo di NLUCON. Successivamente, gli assassini furono trovati, processati e arrestati e Dandara divenne il nome di un progetto di legge contro la transfobia nel Ceará. “Il Brasile è considerato il paese con più uccisioni di persone trans nel mondo, secondo Transgender Europa, quindi era impossibile non denunciare i casi. Ciò che faceva era sensibilizzare la società mostrando che la vittima non era soltanto un altro numero, ma una persona, con sogni, famiglia, amici e che voleva essere felice”. Un altro punto saliente sono state le denunce per gli esami di scuola superiore, in cui le studenti trans hanno affermato di non aver rispetto per il loro nome sociale e di essere ostacolate nell’andare nella toilette conforme il genere in cui si identificavano. L’articolo di prima mano nel 2013 ha avuto voce nella stampa nazionale e nell’anno successivo ENEM ha iniziato a rispettare il nome sociale e l’uso della toilette in base all’identità di genere. “Ovviamente non ero responsabile di questo cambiamento, ma è stata la spinta di cui avevano bisogno per risolvere il problema“. Neto affronta costantemente storie di travestiti, donne trans e uomini trans che sono riusciti a eludere i pregiudizi e ad entrare nel mercato del lavoro tradizionale. Queste sono persone transessuali che lavorano come direttore scolastici, medici, ingegneri, assistenti di volo, chef e persino ufficiali di polizia militare. Altri temi invece affrontano anche l’affetto, portando storie d’amore tra coppie trans-affettive, rispetto e accettazione delle famiglie, ma anche delle conquiste dei propri diritti. I concorsi di bellezza, che fanno parte della storia delle trans e travestiti, sono presenti. Il giornalista segue i più importanti e intervista diversi vincitrici, dando l’opportunità di mostrare altri talenti e narrazioni oltre

alla bellezza. Tra le brasiliane che hanno avuto successo su NLUCON ci sono Marcela Ohio, la prima brasiliana a vincere Miss International Queen, Aleikasandria Barros, che ha vinto Miss Trans Star 2015, Nathalie Oliveira, la prima trans a competere nella tradizionale Miss Rio de Janeiro, oltre le veterane Marcinha do Corinto, Patricia Araújo e Natasha Dumont. “Queste sono storie emozionanti che fanno parte della vita dei nostri lettori trans e non. Questi sono esempi, possibilità e narrazioni che mancano alla nostra società transfobica e cisnormativa di cui la popolazione trans ha bisogno per aumentare l’autostima e rafforzarsi ”, afferma Neto. “La storia più vista è quella di un uomo cis che parla dell’amore per la moglie transex. Poi arriva l’intervista che ho condotto con due signore che raccontavano sull’essere travestiti negli anni ’50, ’60 e di fronte alla dittatura. Infine, l’articolo in cui una trans adotta una bambina, anche lei trans, dopo che è stata respinta da diverse coppie cis“. Pertanto, è un lavoro che affronta fondamentalmente l’amore, il rispetto e la resistenza. Neto ha persino ricevuto quattro premi giornalistici dalla comunità trans: Prêmio Claudia Wonder, Thelma Lipp, Mundo T-Girl e Terça Trans. RESISTENZA Nonostante il riconoscimento del lavoro, nessun marchio ha ancora voluto sponsorizzare il lavoro di NLUCON. Molti dicono che il contenuto è molto buono, ma che non vogliono associarsi alla popolazione trans. Altri non rispondono. E ci sono quelli che, pur includendo le persone transgender nelle pubblicità, affermano di non sponsorizzare la pagina perché non è il pubblico da cui attingere. Neto e NLUCON sopravvivono attraverso le raccolte, come su Vaquinha, che aiutano a pagare le spese della pagina Web: internet, telefono, trasporto per le interviste, dominio, strumenti. Una nuova raccolta è in corso fino la fine del mese, ma finora non è arrivata nemmeno al 50%. Il sito è minacciato di chiusura. “Il valore della raccolta è per pagare le spese della pagina, non per il mio stesso lavoro. Non guadagno nemmeno 1 reale con la pagina. Al contrario, solo debiti. Quindi se questa raccolta non funziona, la pagina probabilmente non sarà in grado di continuare. E sarà un’altra vittoria per il conservatorismo e la transfobia“. Il giornalista afferma che la sfida più grande è che le persone comprendano che tutti i contenuti sono i risultati di un lavoro ed è importante riunirsi. “Una cosa che è stata chiara in queste elezioni è che il fascismo e il

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conservatorismo sono uniti. Ma la comunità LGBT è ancora sconnessa e poco unita. Ciò si riflette quando chiedo supporto per la pagina e la maggioranza ignora. È molto triste“.

teve com Claudia Wonder (1955-2010), importante ativista travesti brasileira, que trabalhava como cantora, atriz e escritora. Neto tinha 14 anos, período em que ainda se descobria, e conheceu Claudia por meio Raccolta fondi per aiutare il sito: da extinta revista GMagazine, que trazia https://www.vakinha.com.br/vaquinha/apoio- nudez de famosos brasileiros, em que ela era a-volta-do-nlucon colunista. Trocaram e-mails, se conheceram e foi estabelecida uma amizade. Segui Neto Lucon sui social: “Claudia me ajudou muito a me entender, https://nlucon.com/ refletir o jornalismo e acabou abrindo https://www.facebook.com/nlucon/ as portas dentro da comunidade trans. https://www.instagram.com/nlucon_oficial/ Falávamos como o jornalismo tratava a https://www.youtube.com/channel/ população trans de maneira preconceituosa UClwkF45WrIFq15TgbXMVofQ e pejorativa e de como era importante criarmos um site em que pudéssemos tratar com respeito, mostrar outras históricas, características e combater verdadeiramente o preconceito. Quando ela morreu, foi muito difícil e eu quis levar o site em memória dela”, declara. Em 2004, Neto foi responsável pelo site oficial da Bianca Soares, a primeira travesti brasileira a participar de um reality show. Em 2006, escreveu o livro-reportagem “Por um Lugar ao Sol”, que falava sobre histórias de travestis e mulheres transexuais que driblaram o preconceito e se inseriram no mercado formal de trabalho. Em 2009, trabalhou na revista Junior, voltada para a comunidade LGBT. Depois passou por diversos sites brasileiros e sempre abordou a população trans. PRECONCEITO *** Jornalista revela que único site jornalístico voltado a pessoas trans no Brasil está prestes a fechar Neto Lucon, 32 anos, é o jornalista que realiza há 15 um trabalho voltado a população trans e travesti no Brasil. Ela é responsável pelo único site jornalístico sobre e para as pessoas trans, o NLUCON.com, com entrevistas exclusivas, reportagens, resgate de personagens e momentos importantes da história e divulgação de avanços nos direitos da população T em meio ao conservadorismo. Formado pela Puc-Campinas e pósgraduado em Jornalismo Literário pela Academia Brasileira de Jornalismo Literário, Neto sempre viu o jornalismo como uma ferramenta importante de transformação social e de combate aos preconceitos. “Sempre quis usar minha profissão para dar luz, voz e vez para populações que são discriminadas e marginalizadas, ampliar as narrativas e acabar com o preconceito”, declara. O jornalista conta que o trabalho começou a ser pensado por meio da amizade que

Na mídia hegemônica, foi responsável por abordar com pioneirismo narrativas de pessoas trans que conseguiram driblar o preconceito e se inseriram no mercado formal de trabalho, a escrever uma das primeiras matérias sobre homens trans brasileiros, a incluir modelos trans em ensaios fotográficos e de fazer matérias especiais e abordar pela primeira vez o Dia Nacional da Visibilidade Trans, no dia 29 de janeiro. “Com o tempo, a mesma imprensa que queria que eu escrevesse sobre a população trans, queria que eu reforçasse preconceitos. Editores queriam que eu colocasse o nome de registro, desrespeitando o nome social, que usasse pronomes masculinos para falar sobre as mulheres trans e queria que eu tratasse uma pessoa trans como se fosse alguém se passando por quem não é”, declara. Neto conta se negou a ter textos com conteúdo transfóbico e que chegou a mudar as edições transfóbicas de editores em seus textos. Resultado: foi demitido de três empregos por transfobia. Aliás, ele diz que até hoje encontra dificuldades de se inserir no mercado formal novamente por tais episódios. “O curioso é que as pessoas que

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me mandaram embora naquele período hoje fingem que são apoiadoras da causa e até escrevem sobre”, diz. A criação do site independente em 2009 foi a solução, tanto para ser uma opção livre para escrever sem preconceitos quanto como a alternativa para mostrar como se deve fazer.

de mostrar outros talentos e narrativas além da beleza. Dentre as brasileiras que fizeram sucesso no NLUCON estão Marcela Ohio, primeira brasileira a vencer o Miss International Queen, Aleikasandria Barros, que venceu o Miss Trans Star 2015, Nathalie Oliveira, primeira mulher trans a competir no tradicional Miss Rio de Janeiro, além CONTRIBUIÇÕES das veteranas Marcinha do Corinto, Patricia Araújo e Natasha Dumont. O NLUCON já chegou a ter 8 milhões de “São histórias que emocionam e que fazem acessos em um mês, tornou-se referência parte da vida das nossas leitoras e leitores para jornalistas brasileiros e trouxe trans. São exemplos, possibilidades e diversas reportagens que repercutiram narrativas que nossa sociedade transfóbica e nacionalmente. Foi ele quem deu visibilidade, cisnormativa está carente, e que a população por exemplo, para o caso envolvendo trans precisa para aumentar a autoestima e Dandara dos Santos, travesti que foi se fortalecer”, declara Neto. brutalmente assassinada no Ceará em 2017. “A matéria de maior audiência é de um O caso, que até então estava invisibilizado homem cis falando sobre o seu amor para a há várias semanas, só repercutiu em todo o esposa travesti. Depois vem a entrevista que mundo após a reportagem do NLUCON. realizei com duas senhoras falando sobre Posteriormente os assassinos foram ser travesti nos anos 50, 60 e enfrentar a localizados, julgados, presos e Dandara ditadura. Por fim, a reportagem em que tornou-se nome de um projeto de lei contra uma mulher trans adota uma criança, que a transfobia no Ceará. também é trans, após ela ser rejeitada por “O Brasil é considerado o país que mais mata diversos casais cis”. pessoas trans no mundo, pela Transgender Enfim, um trabalho que basicamente Europe, então é impossível não noticiar os aborda o amor, o respeito e a resistência. casos. Porém, a intenção é de humanizar Neto chegou a receber quatro prêmios de a vítima, falar quem foi ela, o que fazia e, jornalismo dado pela comunidade trans: assim, sensibilizar a sociedade e mostrar que Prêmio Claudia Wonder, Thelma Lipp, Mundo não é apenas mais um número, mas uma T-Girl e Terça Trans. pessoa, com sonhos, família, amigos e que queria ser feliz”. RESISTÊNCIA Outra matéria de destaque foi referente as denúncias ao Exame do Ensino Médio, Apesar do reconhecimento pelo trabalho, em que estudantes trans alegavam ter o nenhuma marca quis até hoje patrocinar nome social desrespeitado e impedidos de o trabalho do NLUCON. Muitas dizem que irem ao banheiro de acordo com o gênero o conteúdo é muito bom, mas dizem que que se identificam. A reportagem dada não querem se associar à população trans. em primeira mão em 2013 repercutiu na Outras não respondem. E tem aquelas imprensa nacional e, no ano seguinte, o que, embora incluem pessoas trans na ENEM passou a respeitar o nome social e o propaganda, afirmam que não patrocinam uso do banheiro de acordo com a identidade a página porque não é o público alvo. de gênero. “Obviamente que não fui eu o Neto e o NLUCON sobrevivem por meio de responsável por essa mudança, mas foi o financiamento coletivo, também conhecido empurrão que precisava para que o assunto como vaquinha, que ajudam a pagar os viesse à tona”. gastos com a página – internet, celular, Neto também aborda constantemente transporte para as entrevistas, domínio, histórias de travestis, mulheres transexuais ferramenta. Uma nova vaquinha está no ar e homens trans que conseguiram driblar até o fim do mês, mas até o momento não o preconceito e se inserirem no mercado chega a 50%. Ou seja, o site está ameaçado formal de trabalho. São pessoas trans fechar. que trabalham como diretoras de escola, “O valor da Vaquinha é para pagar os gastos médicas, engenheiras, comissárias de bordo, com a página, não é para o meu trabalho chefes de cozinha e até policiais militares. em si. Eu não ganho 1 real com a página. Outros temas também abordam o afeto, Ao contrário, só dívidas. Então, caso essa trazendo histórias de amor entre casais vaquinha não dê certo, muito provavelmente transafetivos, de respeito e acolhimento a página vai acabar por não ter condições de familiar e de conquistas em direitos. continuar. E vai ser mais uma vitória para o Os concursos de beleza, que fazem parte conservadorismo e a transfobia”. da história das mulheres trans e travestis, O jornalista diz que o maior desafio é que as também estão presentes. O jornalista pessoas entendam que todo o conteúdo é acompanha os mais importantes e entrevista resultado de um trabalho e que é importante diversas ganhadoras, dando a oportunidade se unir. 127


“Uma coisa que ficou nítidas nessas eleições é que o fascismo e o conservadorismo estão unidos. Mas a comunidade LGBT ainda está desarticulada e pouco unida. Isso se reflete quando peço apoio para a página, em que a maioria ignora. É muito triste”.

importante activista travesti brasileña que trabajó como cantante, actriz y escritora. Neto tenía 14 años cuando todavía se estaba descubriendo y conoció a Claudia a través de la extinta revista GMagazine, que presentaba la desnudez de los famosos brasileños, una revista de la que era columnista. Patrocina a página: Intercambiaron correos electrónicos, se https://www.vakinha.com.br/vaquinha/apoio- encontraron y se estableció una amistad. a-volta-do-nlucon “Claudia me ayudó mucho para entenderme, para reflejar el periodismo y terminó Social: abriendo puertas en la comunidad trans. https://nlucon.com/ Hablamos sobre cómo el periodismo trató a https://www.facebook.com/nlucon/ la población trans de manera prejuiciosa y https://www.instagram.com/nlucon_oficial/ despectiva, pero sobre todo, lo importante https://www.youtube.com/channel/ que era crear un sitio web para tratar UClwkF45WrIFq15TgbXMVofQ con respeto, mostrar otras historias, características y realmente luchar contra los prejuicios. Cuando ella murió, fue muy difícil y quise que el sitio volviera a su memoria “, dice. En 2004, Neto fue responsable del sitio oficial de Bianca Soares, la primera transexual brasileña en participar en un reality show. En 2006, escribió el libro de informes “Por um Lugar ao Sol”, donde contó historias de travestis y personas trans que evitaron los prejuicios y entraron en el mercado laboral tradicional. En 2009, trabajó en la revista Junior, dirigida a la comunidad LGBT. Luego pasó por varios sitios brasileños acercándose a la población trans. PREJUICIOS En los medios hegemónicos, fue responsable de liderar el camino hacia las narraciones de las personas trans que lograron evadir los prejuicios e ingresar al mercado laboral formal, escribiendo una de las primeras historias sobre hombres transexuales Neto Lucon, 32 años, es el periodista que brasileños, para incluir modelos transgénero trabaja desde hace 15 años para la población en las sesiones de fotos. y haciendo artículos trans y travesti en brasil. Es el responsable especiales, abordando por primera vez en el del único sitio periodístico dirigido a las “Día Nacional de Visibilidad Trans” el 29 de transexuales NLUCON.com, con entrevistas Enero. exclusivas, artículos, memorias de personajes “Con el tiempo, la misma prensa que quería y momentos claves de la historia, además de escribir sobre la población trans quería que que la comunicación sobre los progresos de yo reforzara el prejuicio. Los editores querían los derechos de la población T en medio al que yo insertara su nombre, no respetando conservacionismo. el nombre social, que usaba los pronombres Graduado en Puc-Campinas y especializado masculinos para hablar sobre la trans, en periodismo literario en la Academia querían que tratara a una persona trans Brasileña de Periodismo Literario, Neto como si estuviera pasando por alguien que siempre ha visto al periodismo como no lo era “, dice. una herramienta importante para la Neto dice que se negó a escribir textos con transformación social y para combatir los contenido transfóbico e incluso cambió las prejuicios. “Siempre he querido usar mi ediciones transfóbicas de los editores en sus profesión para dar luz, voz y tiempo a las textos. Resultado: fue despedido de tres poblaciones discriminadas y marginadas, trabajos por transfobia. De hecho, afirma para ampliar las narrativas y poner fin a los que todavía tiene dificultades para ingresar prejuicios”, dice. al mercado formal nuevamente para tales El periodista dice que el trabajo comenzó episodios. “Lo curioso es que las personas a ser pensado gracias a la amistad que que me despidieron en ese momento tuvo con Claudia Wonder (1955-2010), una pretenden ser partidarios de la causa e *** El periodita que revela que el único sito periodístico para las personas trans en Brail está por cerrar.

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incluso escriben sobre eso”, dice. La creación del sitio web independiente en 2009 fue la solución, tanto como una opción gratuita para escribir sin sesgos como una alternativa para mostrar cómo hacerlo. CONTRIBUCIONES O NLUCON ya ha tenido 8 millones de visitas en un mes, se ha convertido en una referencia para los periodistas brasileños y ha traído varios artículos que repercuten a nivel nacional. Fue él quien dio visibilidad, por ejemplo, al caso de Dandara Dos Santos, una transexual que fue brutalmente asesinada en Ceará en 2017. El caso, que hasta entonces había permanecido invisible durante varias semanas, resonó en todo el mundo. Solo después del artículo de NLUCON. Posteriormente, los asesinos fueron encontrados, juzgados, arrestados y Dandara se convirtió en el nombre de un proyecto de ley contra la transfobia en Ceará. “Brasil es considerado el país con el mayor número de asesinatos de personas trans en el mundo declarado de la Europa transgénero, por lo que es imposible no informar de los casos, de lo que hice, y así aumentar la concientización de la sociedad, lo que demuestra que la víctima no fue simplemente otro número, sino Una persona, con sueños, familia, amigos y que quisiera ser feliz. “. Otro aspecto destacado fueron las quejas del examen de la escuela secundaria, en el que los estudiantes trans dijeron que no respetaban su nombre social y se les impidió ir al baño de acuerdo con la identificación de su género. El artículo de primera mano en 2013 tuvo voz en la prensa nacional y al año siguiente, ENEM comenzó a respetar el nombre social y el uso del inodoro basado en la identidad de género. “Obviamente no fui responsable de este cambio, pero fue el impulso que necesitaban para resolver el problema”. Neto enfrenta constantemente historias de travestis, mujeres trans y hombres trans que han logrado evadir los prejuicios y entrar en el mercado laboral tradicional. Estos son transexuales que trabajan como administradores escolares, médicos, ingenieros, auxiliares de vuelo, cocineros e incluso oficiales de la policía militar. Otros temas, por otro lado, también tratan con el afecto, trayendo historias de amor entre parejas trans-afectivas, respeto y aceptación de las familias, pero también con los logros de sus derechos. Concursos de belleza, que son parte de la historia de trans y travestis, están presentes. El periodista sigue los concursos de belleza más importantes y varias entrevistas, brindando la oportunidad de mostrar otros

talentos y narraciones, así como la belleza. Entre las brasileñas que han triunfado en NLUCON se encuentran Marcela Ohio, la primera brasileña en ganar la Miss Reina Internacional, Aleikasandria Barros, quien ganó la Miss Trans Star 2015, Nathalie Oliveira, la primera trans en competir en la tradicional Miss Rio de Janeiro. Además de los veteranos Marcinha do Corinto, Patricia Araújo y Natasha Dumont.“Estas son historias emocionantes que son parte de la vida de nuestros lectores trans y no lectores. “Estos son ejemplos, posibilidades y narraciones que faltan en nuestra sociedad transfóbica y cisnormal y que la población trans necesita aumentar la autoestima y fortalecerse”, dice Neto. “La historia más vista es la de un hombre cis que habla sobre su amor por su esposa transex. Luego viene la entrevista que realicé con dos damas que hablaron sobre disfrazarse en los años 50, 60 y frente a la dictadura. Finalmente, el artículo en el que una trans adopta a una niña, también a una transexual, fue rechazada por varias parejas cis. “ Por lo tanto, el trabajo que se dirige fundamentalmente al amor, el respeto y la resistencia. Neto incluso ha recibido cuatro premios periodísticos de la comunidad trans: Prêmio Claudia Wonder, Thelma Lipp, Mundo T-Girl y Terça Trans. RESISTENCIA A pesar del reconocimiento del trabajo, ninguna marca ha querido patrocinar el trabajo de NLUCON. Muchos dicen que el contenido es muy bueno, pero que no quieren unirse a la población trans. Otros no responden. Y hay quienes, aunque incluyen a personas transgénero en anuncios, afirman no patrocinar la página porque no es la audiencia a la que recurrir. Neto y NLUCON sobreviven a través de colecciones, también conocidas como Vaquinha, que ayudan a pagar la página web: Internet, teléfono, entrevistas, dominios, herramientas. Una nueva colección está en progreso hasta fin de mes, pero hasta el momento ni siquiera ha alcanzado el 50%. Es decir, el sitio está amenazado con el cierre. “El valor de la colección es pagar los gastos de la página, no para mi propio trabajo. Ni siquiera gano 1 real con la página. Por el contrario, solo deudas. Entonces, si esta colección no funciona, la página probablemente no podrá continuar. Y será otra victoria para el conservadurismo y la transfobia. “ El periodista afirma que el mayor desafío es que las personas entiendan que todo el contenido es el resultado de un trabajo y que es importante reunirse. “Una cosa que quedó clara en estas elecciones es que el fascismo

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y el conservadurismo están unidos. Pero la comunidad LGBT todavía está desconectada y unificada. Esto se refleja cuando pido soporte para la página y la mayoría lo ignora. Es muy triste “

GMagazine, which featured the nudity of famous Brazilians, a magazine of which he was a columnist. They exchanged emails, met and established a friendship. “Claudia helped me a lot to understand me, to reflect journalism and ended up opening doors in the trans community. We talked LINKS DE REFERENCIA VAKINHA: https://www.vakinha.com.br/vaquinha/apoio- about how journalism treated the trans population in a prejudiced and derogatory a-volta-do-nlucon way, but above all, how important it was to https://nlucon.com/ create a website to treat with respect, show https://www.facebook.com/nlucon/ other stories, characteristics and really fight https://www.instagram.com/nlucon_oficial/ against prejudices. When she died, it was https://www.youtube.com/channel/ very difficult and I wanted the site to return UClwkF45WrIFq15TgbXMVofQ to her memory, “he says. In 2004, Neto was responsible for the official site of Bianca Soares, the first Brazilian transsexual to participate in a reality show. In 2006, he wrote the report book “Por um Lugar ao Sol”, where he told stories of transvestites and transgender people who avoided prejudice and entered the traditional labor market. In 2009, he worked in the Junior magazine, aimed at the LGBT community. He then passed through several Brazilian sites approaching the trans population. PREJUDICES

*** The journalist who reveals that the only In the hegemonic media, he was responsible journalistic site for trans people in Brail for leading the way towards the narratives of trans people who managed to evade is almost to close. prejudices and enter the formal labor market, writing one of the first stories about Brazilian Neto Lucon, 32 years old, is the journalist transsexual men, to include transgender who has been working for 15 years for the models in photo shoots . and making special trans and transvestite population in Brazil. articles, addressing for the first time on the He is responsible for the only journalistic “National Day of Trans Visibility” on January site aimed at transsexuals NLUCON.com, 29. with exclusive interviews, articles, memoirs “Over time, the same press that wanted to of characters and key moments in history, write about the trans population wanted in addition to the communication about the me to reinforce the prejudice. The editors progress of the rights of the T population in wanted me to insert their name, not the middle of conservationism . respecting the social name, which used the Graduated in Puc-Campinas and specialized masculine pronouns to talk about the trans, in literary journalism at the Brazilian they wanted me to treat a trans person as Academy of Literary Journalism, Neto has if he were going through someone who was always seen journalism as an important not, “he says. tool for social transformation and to combat Neto says he refused to write texts with prejudice. “I have always wanted to use my transphobic content and even changed the profession to give light, voice and time to transphobic editions of the editors in his discriminated and marginalized populations, texts. Result: he was fired from three jobs to expand narratives and put an end to for transphobia. In fact, he says he still has prejudices,” he says. difficulties entering the formal market again The journalist says that the work began for such episodes. “The funny thing is that to be thought thanks to the friendship he the people who fired me at that time pretend had with Claudia Wonder (1955-2010), an to be supporters of the cause and even write important Brazilian transvestite activist who about it,” he says. worked as a singer, actress and writer. Neto The creation of the independent website in was 14 when he was still discovering and 2009 was the solution, both as a free option met Claudia through the extinct magazine to write without bias as an alternative to 130


show how to do it. CONTRIBUTIONS O NLUCON has already had 8 million visits in a month, has become a reference for Brazilian journalists and has brought several articles that have a national impact. It was he who gave visibility, for example, to the case of Dandara Dos Santos, a transsexual who was brutally murdered in Ceará in 2017. The case, which until then had remained invisible for several weeks, resonated throughout the world. Only after the NLUCON article. Subsequently, the murderers were found, tried, arrested and Dandara became the name of a bill against transphobia in Ceará. “Brazil is considered the country with the highest number of murders of trans people in the declared world of transgender Europe, so it is impossible not to report cases, what I did, and thus raise awareness of society, what which shows that the victim was not just another number, but a person, with dreams, family, friends and that he wanted to be happy. “ Another highlight was the high school exam complaints, in which trans students said they did not respect their social name and were prevented from going to the bathroom according to their gender identification. The first-hand article in 2013 had a voice in the national press and the following year, ENEM began to respect the social name and use of the toilet based on gender identity. “Obviously I was not responsible for this change, but it was the momentum they needed to solve the problem.” Net constantly faces stories of transvestites, trans women and trans men who have managed to avoid prejudices and enter the traditional labor market. These are transsexuals who work as school administrators, doctors, engineers, flight attendants, cooks and even military police officers. Other issues, on the other hand, also deal with affection, bringing love stories between trans-affective couples, respect and acceptance of families, but also with the achievements of their rights. Beauty contests and competitions, which are part of the history of trans and transvestites, are present. The journalist follows the most important beauty pageants and several interviews, providing the opportunity to showcase other talents and stories, as well as beauty. Among the Brazilians who have triumphed in NLUCON are Marcela Ohio, the first Brazilian to win the Miss Queen International, Aleikasandria Barros, who won the 2015 Miss Trans Star, Nathalie Oliveira,

the first trans to compete in the traditional Miss Rio de Janeiro. In addition to veterans Marcinha do Corinto, Patricia Araújo and Natasha Dumont. “These are exciting stories that are part of the lives of our trans and non-readers.” These are examples, possibilities and narratives that are missing in our transphobic and cisnormal society and that the trans population needs to increase self-esteem and strengthen, “says Neto “The most viewed story is that of a cis man who talks about his love for his transex wife. Then comes the interview I conducted with two ladies who talked about dressing up in the 50s, 60s and facing the dictatorship. Finally, the article in which a trans adopts a girl, also a transsexual, was rejected by several cis couples. “ Therefore, the work that is directed fundamentally to love, respect and resistance. Net has even received four journalistic awards from the trans community: Prêmio Claudia Wonder, Thelma Lipp, Mundo T-Girl and Terça Trans. RESISTANCE Despite the recognition of the work, no brand has wanted to sponsor the work of NLUCON. Many say the content is very good, but they don’t want to join the trans population. Others do not respond. And there are those who, although they include transgender people in ads, claim not to sponsor the page because it is not the audience to turn to. Neto and NLUCON survive through collections, also known as Vaquinha, that help pay for the website: Internet, telephone, interviews, domains, tools. A new collection is in progress until the end of the month, but so far it has not even reached 50%. That is, the site is threatened with closure. “The value of the collection is to pay the expenses of the page, not for my own work. I don’t even earn 1 real with the page. On the contrary, only debts. So, if this collection doesn’t work, the page probably won’t be able to continue And it will be another victory for conservatism and transphobia. “ The journalist says that the biggest challenge is that people understand that all content is the result of a job and that it is important to meet. “One thing that became clear in these elections is that fascism and conservatism are united. But the LGBT community is still disconnected and unified. This is reflected when I ask for support for the page and most ignore it. It’s very sad.” 131


Polonia: terrore e violenza contro il Pride di Bialystok

E’ scioccante ma purtroppo è il caso di dirlo: il Pride svoltosi a Bialystok il 20 Luglio è iniziato con un bacio e si è concluso nella violenza più sfrenata. I circa 800 manifestanti del Gay Pride che si erano riuniti pacificamente per sfilare alla “Marcia dell’Uguaglianza” per i loro diritti sono stati brutalmente attaccati da 4000 partecipanti della contromanifestazione. Nello specifico, squadre dell’ultradestra omofoba armate di mazze e catene hanno pestato a sangue i dimostranti. Il tutto sotto gli occhi impotenti della polizia, presa a sua volta di mira dagli ultrà polacchi. Non solo, ai manifestanti sono stati lanciati contro anche petardi, sacchi dell’immondizia e uova. I media del Paese aizzano da diverso tempo le persone contro gli appartenenti alla comunità LGBT*. Complici quindi i media e il partito sovranista al potere, vicino alla Lega, che ripete da mesi che il movimento Lgbt* “è una minaccia per la nazione e la famiglia“, la conclusione è stata questa. E’ un clima di violenza e intimidazione insostenibile e Amnesty Internationl ha condannato duramente questa

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nuova ondata di odio. Questa infatti rappresenta un grave affronto alla dignità e deve essere condannato dalle autorità. 25 neonazisti colpevoli delle violenze sono stati arrestati, ma non basta. Sebastian Maluszewski, docente alle scuole superiori e cofondatore del centro di ricerca dell’Università di Varsavia su storia e identità degli Lgbt* ha dichiarato a Repubblica: “la Chiesa cattolica locale tramite l’abate Tadeusz Wojda si era schierata da giorni contro il pacifico corteo Gay Pride. Hanno dichiarato ‘non possumus’, per chiarire che non poteva accettarlo. Hanno anche lanciato appelli per difendere in ogni modo valori cristiani e famiglie e bimbi che ‘alieni vogliono abusare’.” Attualmente il Governo polacco non si è espresso sui terribili fatti accaduti a Bialystok. Sottolineiamo che anzi, nei giorni scorsi, diversi politici si erano dichiarati orogliosamente “LGBT-FREE”, ovvero liberi dalla cultura Lgbt*. Ecco un concetto che, riporta sempre Repubblica: “evoca sinistramente il termine “Judenfrei” coniato da Goebbels nel Terzo Reich per Germania e paesi europei occupati”.


Assassinata Yelena Grigoriyeva, attivista LGBT

E’ di queste ultime ore una terribile notizia: Yelena Grigoriyeva, 41enne attivista di spicco per la difesa dei diritti LGBT* in Russia, è stata brutalmente assassinata a San Pietroburgo. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato vicino alla sua abitazione con segni di strangolamento almeno 8 pugnalate, questo è quanto riporta l’agenzia Fontanka.

bloccato dalle autorità che istigava ad aggredire le persone gay. Yelena era bisessuale e famosa per il suo impegno a favore dei prigionieri politici: in particolare si batteva contro i maltrattamenti subiti dai detenuti nelle carceri russe e per le campagne contro l’annessione della Crimea da parte della Russia, quindi è possibile che il suo omicidio non abbia unicamente un movente di odio di genere.

Yelena Girgoriyeva aveva recentemente ricevuto minacce di morte. In un post su Facebook, l’attivista Dinar Idrisov ha scritto che la sua amica “era stata vittima di violenza e e di minacce di morte e per questo aveva presentato diverse denunce alla polizia”.

A condannare fermamente il barbaro omicidio di Yelena Grigoriyeva è intervenuto il coordinamento del Tbilisi Pride, che ha scritto: “rappresentiamo l’indipendenza degli attivisti Lgbtq in Russia, che non si fermano davanti a una situazione pericolosa per la propria vita, reagiscono il sistema e lottano per l’uguaglianza e la libertà”.

Non solo, il suo nome compariva anche su un sito web da poco 133


Il lato sexy della Luna!

Apollo 11 fu la missione spaziale che portò i primi uomini sulla Luna: gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin. La storia venne fatta il 20 Luglio 1969 e per celebrare questa ricorrenza anche il sexy shop Boutique “I Trasgressivi” ha riservato per te fantastiche sorprese. Ma se gli astronauti rimasero sul suolo lunare circa due ore e un quarto fuori dalla navicella, noi siamo sicuri che grazie alle nostre proposte ti aspettano molte più ore di divertimento. Iniziamo con l’Ovulo Vibrante Wireless – Lilla Remote Control – Seven Creations, da usare da sola o in coppia. Divertiti a comandarlo (o farlo comandare) con il controllo remoto: ti offre sette funzioni di vibrazione (3 pulsanti, 3 vibranti, 1 crescente). Si attiva fino ad una distanza di circa 20 metri, ed è comodo da utilizzare anche fuori dalle mura domestiche, ad esempio al ristorante o al cinema. Goditi le vibrazioni a distanza e ricorda, è anche impermeabile! Dalla sonda lunare…a quella super hot! Clinic Sex – Intimate Douche Made Of Aluminium Complete With Hose – Rimba è progettato per rendere le docce noiose una cosa del passato perché ti offre una sonda inseribile

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Ricky Martin chiede le dimissioni del Gov. omofobo Ricardo Rosselló

Da cinque giorni le strade della capitale di Porto Rico, San Juan, sono in rivolta. Migliaia di manifestanti, tra cui tante celebrità, stanno manifestando contro il Governatore Ricardo Rosselló e chiedono le sue dimissioni dopo anni di frustrazione per gli scandali e la cattiva gestione del governo e dopo che diversi suoi funzionari sono stati arrestati per corruzioni da agenti federali statunitensi. Il primo giorno della manifestazione è stato il 13 luglio quando l’intolleranza del popolo quando quasi 900 pagine di messaggi profondamente omofobi e misogini tra Rosselló e la sua cerchia ristretta sono state ottenute e pubblicate dal Centro per il giornalismo investigativo di Porto Rico. I cittadini hanno chiesto così al Governatore di dimettersi ma lui ha rifiutato, così sono iniziate le proteste. Come dicevamo, tra i manifestanti ci sono anche diverse celebrità, tra cui il cantante Ricky Martin, Bad Bundy e l’attore Benicio del Toro. E proprio Ricky Martin ha tenuto un discorso davanti alla folla: “ha deriso i nostri cadaveri. Ha preso in giro le donne. Ha preso in giro la comunità Lgbt*. Ha deriso l’intera isola. Fai un atto

di vera generosità, valore e amore per Porto Rico: dai il tuo posto ad un’altra persona che abbia la giusta saggezza per guidare questo popolo”. Ricky Martin è molto sensibile alla causa LGBT*: ha dichiarato pubblicamente la sua omosessualità a marzo 2010 e a gennaio 2018 ha sposato il pittore e artista siriano Jwan Yosef. I due, ricorrendo alla pratica della gestazione per altri, nel 2019 hanno anche avuto una figlia, Lucia. Il corteo si è poi diretto verso la residenza ufficiale di Rosselló con cartelli e canti ma, secondo quanto è stato riferito dal Times, una volta giunti sul posto hanno trovato barricate create dalla polizia in tenuta antisommossa e colpiti con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Nello stesso tempo, il Governatore tiene duro e ha ribadito a CNN la sua intenzione a non dimettersi: “non ho commesso atti illegali o corrotti. Ho commesso atti inappropriati e ho espresso rammarico per questo”.

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Il Piccole Magazine continuerà a tenervi aggiornati sugli eventi, continuate a seguirci.


Polonia: IKEA ha licenziato un dipendente anti-LGBT

Una filiale di Cracovia del rivenditore di mobili per la casa IKEA si trova in questi giorni in una bufera. Sta affrontando infatti un’inchiesta ufficiale per aver licenziato un lavoratore che si è rifiutato di sostenere un evento aziendale proLGBT*. L’ex dipendente, Tomasz K., ha presentato una causa accusando IKEA di discriminazione religiosa. Il suo caso ha attirato l’attenzione della comunità cattolica, che è predominante nella devota Polonia. Tomasz K. ha spiegato di essere stato licenziato dopo che si è rifiutato di ritirare un commento critico che ha pubblicato sulla rete aziendale durante un evento LGBT*: “sono scosso. Sono stato assunto per vendere mobili ma sono cattolico. Questi non sono i miei valori“, ha detto.

degli altri dipendenti“. Ma che cosa avrebbe scritto effettivamente l’ormai exdipendente? In una dichiarazione, IKEA ha spiegato che “...ha effettivamente usato citazioni dall’Antico Testamento sulla morte e il sangue nel contesto di quale destino dovrebbero incontrare gli omosessuali. Molti nostri dipendenti si sono sentiti toccati in prima persona ed hanno contattato il nostro reparto risorse umane“. Tuttavia, Tomasz K., insieme al gruppo legale Ordo Iuris, che rappresenta i suoi interessi, nega che la sua affermazione contenesse alcuna minaccia o insulto. Sostiene inoltre che IKEA stia tentando di “censurare la Sacra Bibbia”, giustificando il licenziamento sulla base di una citazione da esso. Pochi giorni fa, il ministro della giustizia polacco Zbigniew Ziobro ha annunciato di aver ordinato di indagare sul caso. Ha descritto l’incidente come “inaccettabile” e “assolutamente scandaloso, se confermato“. Continuate a seguirci, vi terremo aggiornati!

Katarzyna Broniarek, responsabile delle comunicazioni aziendali presso Ikea Retail, ha motivato così il licenziamento: “la cultura aziendale di Ikea si basa sulla libertà di idee, tolleranza e rispetto per ogni dipendente. Proprio per questo dobbiamo reagire quando vediamo il rischio di violazione della dignità 136


Università di Potenza: doppio libretto per gli studenti transgender

Dopo gli atenei di Roma, Pisa, Palermo, Venezia e tanti altri in Italia, anche l’Università di Potenza adotta il doppio libretto per gli studenti transgender. A dare la notizia è la direttrice di Arcigay Basilicata, Morena Rapolla: “si tratta di un forte segnale verso una società ancora gravemente affetta da discriminazioni e pregiudizi, che generano una forte stigmatizzazione nei confronti di chi è portatore di una specificità-diversità. È del tutto impossibile un sano e pieno sviluppo della propria personalità se una persona deve continuamente affrontare discriminazioni e stigmatizzazione ogni qualvolta debba mostrare il proprio documento di identità“. E prosegue: “tutto questo non solo comporta forti disagi e una continua lesione della privacy dei soggetti in transizione, costantemente obbligati a esibire documenti d’identità non conformi al genere di elezione, ma di fatto viola il diritto alla piena e libera autodeterminazione del proprio corpo e del proprio intimo sentire“.

dell’appello, sicuri che la risposta sarà accompagnata da risatine, occhiolini, colpi di gomito. È questa la situazione tipo in cui si trova uno studente transgender” – spiega Arcigay Basilicata – “nel momento in cui il docente, libretto alla mano, chiama lo studente transgender con il nome scelto in conformità al genere sessuale percepito, diverso da quello indicato sul documento, provoca in chi è costretto a vivere questa situazione un profondo disagio”.

Ecco perché l’istituzione della carriera alias è fondamentale: permette di utilizzare all’interno dell’Università una documentazione rispettosa rispetto all’identità di genere prescelta e corrisponde al proprio aspetto, evitando discriminazioni e fastidi. Grande soddisfazione è stata espressa anche da Pia Adriana Ciminielli, tesoriera di Aricgay Basilicata: “si tratta di un pregevole passo in avanti. Una conquista per la tutela degli studenti e delle studentesse transessuali. Io in prima persona, da donna ed ex studentessa trans Per chi non è transessuale forse può dell’Unibas, posso dire che se all’inizio risultare difficile immaginare quanto sia del mio percorso di studi avessi potuto importante il doppio libretto: “immagiusufruire della carriera alias, sarebbe nate di dover frequentare un corso o stato tutto più semplice e agevole, sosostenere un esame e di temere, più che prattutto per la mia sfera emozionale e le domande del professore, il momento relazionale”. 137


Il Martedì del Peccato!

Preparati a vivere un’estate senza freni inibitori: fino al 3 Settembre, ogni martedì, il sexy shop Boutique “I Trasgressivi” ti invita ad aprire le porte a Il Martedì del Peccato. 24 ore in cui, solo online, troverai tantissimi prodotti scontati al 25%. 24 ore in cui potrai scegliere tra l’oggettistica più “extreme” del sito e realizzare le tue fantasie

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Alessandria: umiliato in ospedale perché gay

Una discriminazione da Medioevo: è quella che ha subito un uomo nei giorni scorsi, presentatosi al pronto soccorso dell’Ospedale di Alessandria per un fortissimo mal di testa. Visto che le prime cure non erano state sufficienti, si era deciso per un suo trasferimento nel reparto Malattie Infettive. Fin qui sembra una storia banale, almeno fino al momento delle dimissioni, quando il paziente ha riferito di aver riscontrato un atteggiamento strano e insolito da parte del medico curante. Per esempio, gli è stato fatto il test dell’HIV e gli è stato domandato se l’uomo che lo accompagnava era il suo fidanzato. Fino al referto choc che si legge nella lettera di dimissioni: “Nega allergie, fumatore, omosessuale, compagno stabile“. Da qui la reazione arrabbiata dell’uomo, che si è visto leso anche nella privacy e che ha dichiarato alla Stampa: “e se io non volevo che il mio medico curante sapesse che sono gay?”. Subito le associazioni Lgbtq* hanno richiesto un incontro con la direzione sanitaria che si è detta pronta, in caso, di proporre “un percorso di sensibilizzazione sui temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere che coinvolga tutto il personale medico- infermieristico”. Anche l’assessore comunale alle Pari Opportunità, Cinzia Lumiera si è espressa a favore del paziente discriminato: “Alessandria ha partecipato con calore e convinzione alla parata dell’orgoglio gay del 1° Giugno. Non si può associare la città a ciò che viene raccontato

sull’episodio in ospedale, cioè di un uomo ricoverato per un grave mal di testa e dimesso con la specifica nell’anamnesi che era omosessuale, con un compagno stabile”. Da parte sua, il segretario regionale del Pd, Paolo Furia, sottolinea come questo episodio sia “inaccettabile” e si rammarica del fatto che nel 2019, ancora si debba precisare che l’omosessualità non è una malattia: “inseriremmo mai in una lettera di dimissioni ‘eterosessuale con fidanzata’?“. La posizione della direzione dell’Ospedale di Alessandria quale è invece? “La Struttura di Malattie Infettive – si rammaricano – segue da anni centinaia di pazienti con vari orientamenti sessuali senza alcun pregiudizio e senza che con alcuno siano mai evidenziati problemi. Ci dispiace molto se in questo caso il paziente possa essersi sentito discriminato. Ma una anamnesi deve raccogliere tutte le informazioni personali e cliniche utili all’eventuale processo di cura. Sono dati sensibili che appartengono soltanto al rapporto strettamente personale fra medico e paziente e sono tutelati dalla riservatezza della cartella clinica. Nel caso specifico, l’informazione è stata concordata tra il medico e il paziente, il quale ha anche voluto che il redattore sottolineasse alcuni aspetti e ne omettesse altri”. Non resta che attendere l’incontro chiarificatore e sperare che si sia trattato solo di uno spiacevole malinteso, senza volontà realmente discriminatorie.

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Polonia: un Paese sempre più omo-transfobico

Tempi duri per la comunità LGBT* polacca. La Polonia è uno dei paesi più cattolici d’Europa, con circa l’86% della popolazione che si identifica come cattolico. Secondo Rainbow Europe, un’organizzazione legata alla “International Lesbian, Gay, Bisessual, Trans and Intersex Association”, si colloca 27mo su 28 stati dell’Unione Europea per quanto riguarda l’uguaglianza e la non discriminazione. Gli attacchi omofobi non sono considerati un crimine di odio per legge e nel 2016, il Parlamento ha respinto un disegno di legge che includeva genere, identità di genere, orientamento sessuale, disabilità ed età come potenziali motivi per un “crimine di odio“. Kucharczyk, dell’Istituto degli Affari Pubblici, ha sottolineato il rifiuto di riconoscere che le persone LGBT* abbiano bisogno di protezione e che rimane un gruppo sistematicamente escluso e vittima di crimini di odio quasi giornalieri. Polonia: un Paese sempre più omo-transfobicoIl partito nazionalista “Law&Justice” ha affermato che il progresso dei diritti delle omosessuali, trans, lesbiche, queer etc sono una pericolosa minaccia per le famiglie. Li sta trasformando in un problema elettorale, asserendo che è un problema che riguarda non solo la Polonia, ma l’intera Europa. Addirittura, una campagna pubblicitaria diffusa dagli esponenti di questo partito, in vista delle elezioni del Parlamento europeo di Maggio mostra un ombrello con il logo del partito che protegge una famiglia dall’ar-

cobaleno dell’orgoglio gay. Non solo, mentre ormai il matrimonio tra persone dello stesso sesso è un diritto in 27 Paesi, la Polonia rema in direzione opposta. Ha infatti rafforzato il controllo della Chiesa cattolica sull’educazione sessuale e scatenato l’aperta ostilità verso la lobby gay. La situazione per le minoranze sessuali in Polonia rimane triste. Secondo un rapporto compilato dall’Università di Varsavia lo scorso anno, oltre due terzi delle persone che si identificano come LGBT* hanno sofferto di violenza psicologica o fisica, mentre il 70% ha avuto pensieri suicidi. La popolazione LGBT* e liberale del Paese però non ci sta, e nelle ultime settimane, è scesa in piazza a manifestare per i propri diritti in almeno 20 città polacche, a partire dalla capitale Varsavia lo scorso 8 Giugno. Proprio il sindaco della città Rafal Trzaskowski ha detto: “il nostro obiettivo è educare e mantenere i nostri figli al sicuro, e credo che i polacchi non si lasceranno manipolare da questa campagna elettorale che sta risvegliando i demoni“. Decine di migliaia di persone hanno quindi marciato, ballato e cantato, sventolando bandiere colorate per celebrare la libertà di genere e l’orgoglio di esistere. Non sappiamo come si evolverà la situazione, ma auspichiamo che questo clima di crescente intimidazione contro la comunità LGBT* abbia presto fine.

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Milano: nel 2020 la più importante convention del turismo LGBT

Milano, si sa, è una delle città più friendly d’Italia. E’ stata la prima ad avere un quartiere LGBTQ* (Porta Venezia), ha un suo festival del cinema e sul territorio conta più di 25 associazioni a tema. La sua apertura verso la comunità arcobaleno non si ferma qui: nel Maggio del prossimo anno ospiterà la 37ma edizione della convention annuale di Iglta (International Gay & Lesbian Travel Association) all’interno del progetto Milano Loves You al Castello Sforzesco, con centinaia di tour operator, giornalisti e influencer provenienti dal tutto il mondo. Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato: “ospiteremo nel 2020 la convention mondiale del turismo LGBTI perché Milano è considerata gay friendly al pari di altre grandi città del mondo e non farà nessun passo indietro sul tema dei diritti civili, semmai saranno solo passi avanti”. E ha proseguito: “si è tornati a parlare di questo argomento e con convinzione, proprio in occasione della presentazione del Diversity Media Report, che ci illustra come la società civile stia cambiando proprio in riferimento a queste tematiche. Per questo, mi sento di

ribadire il nostro impegno e la nostra partecipazione all’affermazione di diritti che sono per noi, senza distinzione, diritti di tutti”. A favore della convention si è espresso anche il giornalista Alessandro Cecchi Paone”…è uno strumento per garantire integrazione e convivenza pacifica ma anche uno straordinario volano economico. La categoria LGBT+ viaggia, spende ed è trend-setter. A livello mondiale è un turismo da tre miliardi di dollari e sono in crescita costante i paesi gay-friendly. Un esempio della spinta economica e sociale del turismo LGBTQ+ è Tel Aviv, che è diventata una delle città più visitate al mondo ed è l’unica nel MedioOriente ad avere un gay Pride. L’Italia è tra i pochi paesi che non investe in questo tipo di turismo e quindi Milano come prossima città ad ospitare una convention Iglta è una cosa clamorosa perché da’ un segnale al resto del paese, lancia il messaggio che questo tipo di turismo va sostenuto“. Appuntamento dunque al 2020, Piccole Magazine continuerà a tenervi aggiornati su questo importante e bellissimo evento. 141


Felisia Bulgari sarà tra le concorrenti di Miss Trans Europa 2019

La bellissima Felisia Bulgari, famosa performer e vocalist che anima da anni le notti dei locali più trendy del Sud Italia e non solo sarà tra le concorrenti in gara a Miss Trans Europa il 12 e 13 luglio alla Mostra d’Oltremare a Napoli, il concorso che celebra la bellezza transgender, organizzato da Stefania Zambrano e presentato da Sofia Mehiel. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per qualche domanda “a caldo” prima del concorso.

miei amici e i miei fan ma soprattutto chi, ostacolandomi, mi ha dato la forza per guardare avanti e capire che la vita è una e va vissuta al meglio.

Ciao Felisia, cosa ti ha spinto a partecipare a Miss Trans Europa? Ho deciso di mettermi in gara in un concorso di bellezza anche per portare il valore aggiunto che noi transgender non siamo solo bellezza ma abbiamo un cuore e una testa come tutte le persone. Non siamo solo un corpo da usare ma anche ragazze trans da amare e soprattutto da rispettare.

Se dovessi vincere tu il titolo, cosa significherebbe per te? Se dovessi vincere il concorso di Miss Trans Europa 2019 condotto dalla signora Stefania Zambrano, a cui mando un grosso abbraccio e bacio per la correttezza che ha avuto nell’accogliermi, cercherò di portare alto il nome del mondo e movimento transessuale italiano. Vorrei fare capire a tutti che trans non è sinonimo di prostituzione ma bensì una persona con un cuore che ha anche dei valori. E vi assicuro che in Italia le transessuali che fortunatamente non devono ricorrere a prostituirsi sono molte e fanno lavori normali come il mio o come tanti altri. Tutte noi siamo favolose, non dimentichiamocelo mai!

Sono parole molto belle, che condividiamo appieno. Ringrazio ancora la mia famiglia, i

Vi ricordiamo che Miss Trans Europa sarà trasmesso in diretta streaming su Piccole Magazine Tv. 142


Miss Trans Europa 2019: le ultime novità!

Miss Trans Europa 2019 è alle porte e si preannuncia come un’edizione davvero esplosiva. Il 12 e 13 luglio, le concorrenti infiammeranno il palco della Mostra d’Oltremare di Napoli, sfidandosi per aggiudicarsi il titolo di più bella trans d’Europa. La kermesse, sponsorizzata da Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine TV, non sarà solo occasione per celebrare la bellezza transgender ma, come ogni anno, sarà un’importante vetrina per dar voce a una comunità troppo spesso discriminata ingiustamente. Miss Trans Europa ha sempre affrontato tematiche sociali di spessore: l’anno scorso si è parlato delle adozioni LGBT, quest’anno, l’organizzatrice Stefania Zambrano, ha deciso di parlare di un argomento forse ancora più delicato: la posizione della Chiesa riguardo la comunità arcobaleno. Stefania, Miss Trans Europa è da sempre un palco importante per parlare dei diritti della comunità LGBT, con un occhio di riguardo all’omofobia e transfobia. Quest’anno sappiamo che hai intenzione di parlare della Chiesa, cosa nello specifico? Grazie alla legge Cirinnà, oggi noi popolo Lgbt ‍siamo finalmente considerate persone. Ci sono stati riconosciuti diritti che per tanti anni ci sono stati negati, come le unioni civili e con l’augurio che la legge Cirinnà riguardi anche l’adozione in futuro. Per quanto riguarda il clero è storia nota che la Chiesa cristiana cattolica riconosca soltanto la famiglia tradizionale: cioè fondata tra uomo e donna. Tutti gli altri rapporti sono 143

considerati diversi e quindi negati a priori. Cosa ne pensi del fatto che condanna tipi di famiglie diverse da quelle tradizionali? Il mio pensiero è che gli arresti fatti in America ai danni di Cardinali ci fa capire che i tempi stanno finalmente cambiando: toccare cariche così alte prima era impensabile e si viveva con omertà certe situazioni oltraggiose. La mia speranza è che il clero abbandoni questa ipocrisia e si faccia una analisi di coscienza, siamo tutti umani, tutti uguali, tutti con lo stesso diritto di amare, essere amati e formare una famiglia. Tornando a parlare del concorso, ci puoi anticipare qualche altro ospite presente? Oltre a Tarantina Taran, madrina del concorso, ci sarà il cantante Ciro Muoio, Arianna Maravolo, Miss Campania 2018, l’opinionista Carmine Ruggiero, Sara Finizio, vincitrice dell’edizione 2018, Anna Brancati, attrice di Gomorra e agguerrita opinionista, il giornalista Antonio D’Addio, l’avvocato Ileana Capurro, presidente di Atn (Associazione Transessuale di Napoli), e Marzia Mauriello, docente di Antropologia Medica. E non solo…vi garantisco un effetto sorpresa molto grande, per ora top secret… non vi resta che venire al concorso! Vi aspetto! Vi ricordiamo che la kermesse sarà trasmessa in diretta streaming su Piccole Magazine Tv.


Anna Lopez è una delle concorrenti di Miss Trans Europa 2019!

La splendida Anna Lopez, organizzatrice di eventi e spettacoli a Milano, sarà tra le concorrenti in gara a Miss Trans Europa il 12 e 13 luglio alla Mostra d’Oltremare a Napoli, il concorso che celebra la bellezza transgender, organizzato da Stefania Zambrano e presentato da Sofia Mehiel. Una bella soddisfazione per Anna Lopez, che si è fatta notare grazie anche alla sua intervista su Piccole Magazine: “grazie al vostro articolo e grazie al Nautilus, mi hanno invitata a partecipare a Miss Trans Europa per far parte del gruppo delle partecipanti. Vi ringrazio di cuore per quello che avete fatto”.

Abate…ma siamo sicuri che anche le meno note avranno da giocare “carte pericolose”, degne di una vera Miss. A questo proposito, Anna Lopez ha voluto sottolineare che, secondo lei, la Miss vincente “dovrebbe essere la trans che rappresenta la femminilità più semplice perché essere donna non vuol dire accentuare certe caratteristiche, ma semplicemente esserlo”. Per concludere, ricordiamo che l’evento è anche un’importante vetrina per parlare di tematiche sociali importanti e soprattutto aiuta a dare visibilità a una comunità troppo spesso vista sotto cattiva luce senza motivo. Come ci ha detto Anna: “penso che tutti i concorsi servano semplicemente a far vedere che esistiamo, che siamo degli esseri umani belli e meno belli, persone che provano dei sentimenti. La gente giudica senza conoscerci e questi eventi fanno in modo che capiscano che non siamo extraterrestri, ma solo esseri umani che amano vivere”.

Abbiamo colto l’occasione per farle qualche domanda su come si sta preparando per il concorso e ci ha detto: “sinceramente mi sento un po’ tesa anche perché so che ci sono tante concorrenti molto belle”. In effetti, ad oggi, sono ben 23 le confermate che si sfideranno per conquistare il titolo di Reginetta e tra loro figurano anche ragazze piuttosto note sui social e nel mondo dello spettacolo: qualche nome? Alessandra Langella, attrice di Gomorra, Guendalina Rodriguez, starlette dei Reality tv, Sarah Avolio, nota attivista LGBT*, Federica

Non resta che dare appuntamento a tutti a Napoli il 12 e 13 Luglio e non dimenticate che il concorso sarà trasmesso anche in diretta streaming su Il Piccole Magazine Tv. 144


Comunicato Stampa annullamento Miss Trans Italia 2019

legata ai canoni di bellezza, al portamento e all’eleganza. La somma delle due valutazioni decreterà la vincitrice. Vogliamo evidenziare i disagi che le persone trans vivevano o vivono tutt’oggi. Molto è cambiato ed è anche giusto adeguarsi ai tempi e chiedere alle concorrenti come è cambiata la loro vita, facendosi raccontare il loro personale vissuto. Attraverso la loro esperienza diretta, infatti, si potrà capire in che direzione dovrà andare il movimento e gli obiettivi da raggiungere per la conquista dei diritti. Tutte le Miss che intendono collaborare dovranno rispettare il regolamento perché il concorso ha una sua valenza e non deve servire solo per promuovere se stesse. Appuntamento dunque al 2020, con uno spirito diverso che celebrerà sì la bellezza transgender ma tornerà anche ad esaltare i valori del rispetto per chi si è battuto prima di noi e dell’impegno sociale che tutte dovremmo avere per i nostri diritti”.

Il concorso di Miss Trans Italia e Sud America 2019, previsto per settembre 2019, è stato annullato e rimandato al 2020. Regina Satariano, ideatrice e organizzatrice dell’evento ha motivato così la decisione:

“I tempi stanno cambiando ed anche Miss Trans Italia e Sud America si adegua e prenderà quest’anno una pausa per partire nel 2020 con una nuova edizione Nazionale, che coinvolgerà le regioni del territorio italiano. La novità è che non si occuperà più solo di mettere in risalto la bellezza (come è giusto che sia visto che è un concorso che è legato alla bellezza) ma tornerà alle origini e si focalizzerà anche sulle conquiste sociali che sono state rese possibili grazie alle transgender che in prima persona hanno lottato contro la discriminazione e per aver pari diritti. Le serate saranno due: nella prima le concorrenti dovranno essere presenti a un dibattito per raccontare la loro esperienza ed i giurati avranno una prima possibilità di valutazione e potranno intervenire con domande. La seconda serata “ludica”, sarà

Importante: tutte le ragazze che si erano già iscritte per l’edizione 2019 saranno rimborsate. 145


Stefania Zambrano vi aspetta a Miss Trans Europa 2019

Riceviamo e pubblichiamo:

zione 2018, Anna Brancati, attrice di Gomorra e agguerrita opinionista, il Venerdì 12 e sabato 13 luglio alla giornalista Antonio D’Addio, l’avvocaMostra d’Oltremare è in programma to Ileana Capurro, presidente di Atn l’edizione 2019 di Miss Trans Europa, (Associazione Transessuale di Napoli), il concorso di bellezza e portamento e Marzia Mauriello, docente di Antroideato ed organizzato da Stefania pologia Medica. La madrina dell’intera Zambrano, da anni in prima linea kermesse sarà la mitica Tarantina, nella battaglia a favore dei diritti per l’ultimo ‘femminiello’ di Napoli, come gay, lesbiche, trans, queer e gender ama definirsi, il 12 ci sarà la bella non conforming, con la fattiva colmusica neomelodica di Stefania Lay laborazione di Luigi Papacciuoli e la e il 13 la comicità di Rosalia Porcaro. sponsorizzato da Piccole Trasgressioni Ospite d’onore Angelo Sanzio, il Ken e Piccole Magazine. italiano. Un modo per trascorrere due giorni in piena allegria e divertimento, ma “Sono contenta e soddisfatta di queanche un pretesto per discutere e sta mia creatura, che è anche un’ocriflettere sui diritti del mondo arcoba- casione per parlare dei nostri diritti, leno. dell’omofobia e transfobia, del bulliCirca 20 le concorrenti in gara, prosmo e delle cattiverie che sono ritorvenienti da tutta l’Italia e anche da nati nei nostri confronti. Quest’anno qualche Paese europeo, che, animate parleremo anche della Chiesa, dei sada uno spirito competitivo, si scontre- cerdoti e delle loro ipocrisie, auguro ranno a colpi di grazia, fascino, senuna vita serena per noi che abbiamo sualità, eleganza e ironia per aggiudi- già tanto sofferto!” – ha dichiarato carsi la corona e lo scettro della Trans Stefania Zambrano, da sempre attiva più bella d’Europa. a favore del mondo LGBT*, attrice cinematografica e teatrale, protagoniLa manifestazione sarà presentata sta del film La Parrucchiera di Stefano da una vulcanica, simpatica e briosa Incerti e di un documentario realizzaSofia La Papessa, che sarà coadiuva- to da Michele Santoro. ta dalla mediterranea Tilde Mendes, Molte protagoniste del concorso, in e vedrà come ospiti il cantante Ciro questi ultimi anni, hanno conquistato Muoio, Miss Campania 2018 Arianna un posto fisso nel mondo dello spetMaravolo, l’opinionista Carmine Rug- tacolo. giero, Sara Finizio, vincitrice dell’edi146


E’ stato difficile far diventare Miss Trans Europa un ‘marchio’ di qualità? L’idea di lanciare il marchio Miss Trans Europa si è rivelata vincente. Tante ragazze, sia le miss che le finaliste, hanno partecipato a fiction e sono state protagoniste di ospitate in tv.

La bambina con due papà di Mel Elliott

Nei giorni del concorso si chiuderanno in contemporanea le Universiadi a Napoli. Credi che il mondo dello sport sia aperto e sensibile alle problematiche del mondo LGBT*? E’ bello che la mia Napoli sia stata scelta per le Universiadi. Ti confesso che ho tanti amici gay che sono nel mondo dello sport e spesso si nascondono e chiedono alle ragazze trans di andare a cena insieme. Basta con le ipocrisie, guardiamo avanti, siamo nel 2019, dateci il diritto di vivere come vivono tutti. Ci sono donne che fingono ancora di avere il fidanzato come copertura e amano un’altra donna. Basta nascondersi, vivete quello che siete, tutte insieme siamo una forza e dobbiamo abbattere questo tabù e uscire tutte vincenti.

La bambina con due papà di Mel Elliott, in una simpatica edizione a colori, parla della piccola Pearl. La bambina infatti ha una nuova compagna di scuola che è super fantastica. Si chiama Matilda, corre velocissima, si arrampica sui rami più alti, sguazza nelle pozzanghere e soprattutto… ha due papà! Chissà come ci si diverte, a casa sua, pensa Pearl, che si immagina già cene a base di torte e caramelle e serate a saltare sul letto. Quando però va a trovare Matilda, Pearl si accorge che la vita dell’amica è esattamente come quella che fa lei: piena di regole e di raccomandazioni. Insomma, avere due papà è… noioso quanto avere una mamma e un papà! Un libro attuale per raccontare l’amore lgbt.

Quali sono gli obiettivi personali e quelli artistici che proverai a raggiungere nel prossimo futuro? Il mio sogno è quello di adottare un bambino. E’ una battaglia molto grande da affrontare ma io non mi fermo, spero solo che non mi facciano diventare troppo vecchia. Io è da tempo che cerco un amore pulito, un amore che mi riempia le giornate. Vorrei tornare a casa la sera e avere un figlio mio da crescere, nessuno mi potrà togliere il diritto di educare e amare un bimbo. Anche i single hanno il diritto di adottare un figlio.

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Vi ricordiamo che l’evento sarà trasmesso in diretta streaming da Piccole Magazine Tv. 147


Miss Trans Europa: tra le concorrenti Guendalina Rodriguez, famosa trans della tv

ho fatto bingo, mentre Andrea Dal Corso è stata una relazione di 2 notti e via. Con Gennaro Lillio c’era una frequentazione poi mi aveva scritto a metà marzo 2019 intimandomi che se fossi andata in qualche programma Tv non dovevo parlare di noi o sarebbe successa la qualunque!

La chiacchierata trans e stellina del gossip Guendalina Rodriguez, sarà una delle concorrenti del Miss Trans Europa organizzato da Stefania Zambrano il 12 e 13 luglio a Napoli. La Rodriguez, diventata famosa per aver partecipato al reality Sky “La Fazenda” e le sue love story con calciatori di serie A e vip (ultimo, pare, il concorrente del Grande Fratello 16, Gennaro Lillio, ex fidanzato di Lory Del Santo) sfilerà per aggiudicarsi il titolo di reginetta d’Europa, riuscirà nel suo intento? Le abbiamo telefonato per sapere come si sta preparando al concorso.

Pomeriggio5 ti ha dedicato ampio spazio, in effetti! Ringrazio Barbara D’Urso per avermi dedicato del tempo mandando in onda servizi su di me. Sono stata allo stesso tempo criticata e accusata di in cerca di popolarità ma io guardo al futuro e vado avanti a testa alta. Di certo le testate giornalistiche e la TV si accertano prima di mandare notizie in TV e fare click…

E’ un’estate di fuoco questa Guendalina, sei una delle protagoniste del gossip italiano: Mauro Icardi, Gennaro Lilio, Andrea Dal Corso…la lista delle tue conquiste è lunga. Eh si! (sorride). Con Mauro Icardi

Attuale situazione sentimen148


tale? Frequento il calciatore del Napoli che è…TOP SECRET! (sorride) Per ora, almeno! Scatenerai gossip anche al prossimo concorso di Miss Trans Europa, dove sarai concorrente? Sono onorata di far parte del concorso di Miss Trans Europa anche perché so che il lavoro e la passione che ci mette l’organizzatrice Stefania Zambrano che si batte da anni per far si che ci sia una voce e un grido per i nostri diritti LGBT* e a maggiore ragione per noi transessuali.

Straight Jacket di Matthew Todd E’ una chiamata rivoluzionaria per gli uomini gay, i loro amici e i famigliari. Lo scrittore si riferisce ai gay perchè secondo lui sono probabilmente il più ampio gruppo nella comunità LGBT. Memorie di parte, una polemica rivoluzionaria, e tutto sembra sotto una facciata lucente di questa cultura gay contemporanea. Chiede però se le persone gay sono felici come potrebbero essere – e se no, perché? Meticolosamente ricercato, coraggioso e affermativo, Straight Jacket offre preziosi consigli pratici su come superare una serie di problemi difficili. Riconosce inoltre che si tratta di un momento spartiacque, di un richiamo o meglio un risveglio per le comunità gay e le altre comunità LGBT. Sottolinea di riconoscere l’importanza di sostenere tutti i giovani e di aiutare le persone anziane a trasformare la propria esperienza e alla fine a ottenere la vita. Perchè loro vogliono davvero vivere.

Sarà una bella esperienza sicuro e vi invito tutti alla serata! Come ti stai preparando per il concorso? Sto cercando di ritornare alla mia linea dato che sono una mangiona (ride)…riguardo il vestito da gala…mistero, lo vedrete là!

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Che caratteristiche deve avere una vera Miss per vincere? Per me deve rappresentare in gran parte la bellezza delle transessualità, quella elegante e sobria. Il troppo stroppia. E’ giusto a parare mio che vinca una trans in fase di transizione. Grazie Guendalina, in bocca al lupo allora! Grazie a voi e un bacio a tutti i curiosi amici e amiche de Il Piccole Magazine! 149


Domenica 7 luglio torna Miss Drag Queen Emilia-Romagna!

Domenica 7 Luglio ritorna puntuale come ogni anno MISS DRAG QUEEN EMILIA-ROMAGNA, il concorso/spettacolo per eleggere la migliore drag queen della regione. Dove? A Bologna presso il Dynamo OFF in Via Dell’Indipendenza 71z, in una favolosa location all’aperto, a partire dalle ore 21.

Le concorrenti in gara saranno 15, un bel numero per un concorso regionale: “la novità di questa edizione è che tutte le concorrenti saranno accompagnate sul palco da un padrino o una madrina professionista” – conclude Simona Sventura. Non solo, durante la serata sarà presentata anche la nuova canzone di Sofia Mehiel: “Respect in Any Body” feat Sara 6. Inoltre, tra gli ospiti ci sarà anche la scrittrice transgender Charlotte Vergnani.

Miss Drag Queen Emilia-Romagna è il concorso più longevo d’Italia ed ha dato alla luce tanti professionisti sparsi per tutta la penisola. L’evento sarà presentato da Simona Sventura, una delle più affermate drag queen italiane: “il concorso eleggerà la Drag Queen più brava e fantasiosa della regione” – racconta Simona, e prosegue: – “è un evento che raccoglie sempre tanti talenti, non solo professionisti ma anche drag con meno esperienza alle spalle ma con tanta voglia di stupire il pubblico”.

Non resta che prenotare un posto a sedere per godersi lo spettacolo, l’ingresso è libero con prima consumazione obbligatoria oppure seguire la nostra diretta streaming cliccando qui! Per tutte le info contattate Giuseppe Simona Sventura. Info Tel 3381459580

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Pride di Istanbul: la polizia lancia lacrimogeni contro i manifestanti

Domenica scorsa, migliaia di persone si sono riunite pacificamente nelle due piazze principali della capitale turca per sfilare all’Istanbul LGBT* Pride. Nonostante la parata fosse stata proibita, per il quinto anno consecutivo, dal governatore della regione, si sono trovati lo stesso. Il Pride a Istanbul si svolge dal 2003, e l’ultimo che si è svolto senza cariche della polizia è stato nel 2014 con la partecipazione di 100mila persone. Purtroppo, quest’anno, tutti coloro che volevano sfilare per promuovere i diritti delle persone gay e transgender, sono stati dispersi dalla polizia. Questa è arrivata con i veicoli con cannoni ad acqua, lacrimogeni, proiettili di gomma e cani.

quest’anno, come ogni anno. Oggi, con onore e rispetto, mettiamo in ridicolo coloro che cercano di tracciare dei confini intorno a noi. Stiamo espandendo il nostro movimento e allargando i nostri confini”.

Nonostante l’omosessualità sia legale in Turchia da decenni, le organizzazioni umanitarie denunciano una discriminazione molto diffusa nei confronti della comunità arcobaleno. A dimostrazione di ciò, negli anni passati la polizia aveva caricato la folla di manifestanti, arrestando moltissimi esponenti del movimento LGBT* di Istanbul. Gli organizzatori del Pride hanno affermato che continueranno a battersi fino ad ottenere il riconoscimento dell’orientamento sessuale e dell’identità di genePrima di essere dispersi però, agli orgare nelle leggi turche. nizzatori del Pride è stato concesso di Il nuovo sindaco di Istanbul, Ekrem rilasciare una dichiarazione ai media, che Imamoglu ha detto ad un gruppo di riportiamo fedelmente. giornalisti internazionali che ogni gruppo “Queste manifestazioni sono diventate, dovrebbe essere libero di dimostrare findi anno in anno, sempre più difficili. ché le proteste non turbano la pace e si Dal momento che dobbiamo affrontare è detto disponibile a discutere dei motivi l’odio, abbiamo deciso di far sentire la del divieto con le autorità competenti. nostra voce per tenere al sicuro le perso- Da parte sua, Amnesty International ne LGBT+. aveva già sollecitato la Turchia a revoA differenza di queste provocazioni pacare il “divieto arbitrario” sul Pride, ma cifiche, i crimini di odio dello stato sono si era sentita rispondere dalle autorità diventati estremamente visibili per colpa che la comunità LGBTQ* è “socialmente della brutalità della polizia. Siamo qui discutibile”. 151


L’Islanda riconosce il terzo genere

L’Islanda ha appena approvato una delle leggi più progressiste sui diritti trans e intersex. Infatti, il parlamento islandese ha votato all’unanimità l’approvazione di una nuova importante legge sull’identità di genere, che espande i diritti delle persone transgender e riconosce legalmente le persone non binarie. Fortemente voluta dal Primo Ministro, la legge è stata approvata il 18 giugno all’unanimità dal Parlamento. Ci sono stati infatti 45 voti favorevoli, nessuno contrario e tre astensioni. In sostanza, questa legge dichiara che le persone transessuali in Islanda non dovranno più sottoporsi a un lungo e invasivo processo medico per cambiare il loro genere legalmente riconosciuto e accedere all’assistenza sanitaria specifica. Non solo: significa anche che le persone non binarie possono cambiare il loro genere legale nel registro nazionale usando la nuova terza opzione di genere, la “X”.

Tuttavia, le protezioni per i bambini intersex – che originariamente erano parte della proposta di legge e riguardavano il divieto di eseguire interventi chirurgici non necessari su bambini nati con tratti intersessuali – sono state abbandonate. Almeno per il momento: la nuova legge dice che un nuovo comitato speciale avrà 12 mesi per studiare una nuova legge specifica per questi bambini e per gli adulti. Owl Fisher, attivista trans e presidente di Trans Iceland che ha contribuito a scrivere la legislazione, ha dichiarato in un articolo per il Guardian che la nuova legge “ha il potenziale per rendere l’Islanda il leader mondiale sui diritti LGBTQ*“. “È un enorme balzo in avanti per le persone trans. Le persone intersessuali però vengono gettate sotto l’autobus, quindi è una vittoria agrodolce” – ha detto invece Alda Villiljós, fotografa e attivista LGBT*. 152


MtoF Aaron Philip: diversa è bello

La vicenda di questa ragazza nera, modella, disabile e transgender, è per noi un pretesto per analizzare un concetto, mai scontato, mai identico, mai ripetibile: quello della bellezza. E’ una storia impossibile, incredibile e per taluni incomprensibile, quella che ha portato sulle copertine una modella come Aaron Philip, 17 anni, ultima quella del prestigioso magazine “Paper“. Aaron vive nel Bronx ed è nata, oltre in un corpo maschile che non ha mai sentito suo, con una paralisi cerebrale che la costringe su una sedia a rotelle. Ma Aaron vuole diventare una modella e con le sue sole forze diventa protagonista delle campagne pubblicitarie di Asos e H&M. Messa sotto contratto dalla agenzia di moda Elite nel 2018, posa anche per le riviste “i-D” e “Teen Vogue”. Tutto parte dalla volontà di lei, ma anche se Aaron è caraibica, non possiamo che citare un antico proverbio giapponese: “la volontà è più forte del fuoco“. Il fuoco è più forte di ogni differenza perché trasforma tutto in cenere e le ceneri sono talmente asettiche da non mostrare più le forme originali: le contengono ma le celano.

Eppure la moda è forma, ma l’arte è sintesi di contenuti e forme, per questo un’autentica modella deve interpretare l’arte di chi si propone attraverso di lei. In Aaron Philip c’è la volontà del fuoco, ma anche il vento della geniale follia e si sa: nulla attiva il fuoco quanto un forte vento. Così, Aaron interpreta un concetto di bello che più che evidentemente non rispecchia la candida statua greca, freddamente millimetrica nel dosaggio delle sue forme. La storia è piena di bellezze non canoniche e con attributi che disattendono i parametri del bello.

L’uomo è per definizione biologica “un animale a simmetria bilaterale”, 153


quindi molti parametri di bellezza corrono sui binari della simmetria e del rispetto delle proporzioni, la più classica delle quali viene espressa da “p greco“, che non ha valenza esclusivamente geometrica, perché rappresenta l’armonia. Ricordare l’uomo vitruviano, il disegno a penna di Leonardo da Vinci con il quale si dimostra l’armonia del corpo umano, iscrivendolo in un cerchio, simbolo del cielo, e contemporaneamente in un quadrato, simbolo della terra, ci pare opportuno per esaltare il successo di Aaron Philip. In alcun modo lei sarebbe iscrivibile nel cerchio e nel quadrato, eppure è bella; lo è perché la geometria non è fatta di soli cerchi e quadrati, ma costituita da triangoli, rettangoli ed altre figure di ineludibile importanza.

fermano che nella rottura di questo schema vi è maggior bellezza. Si sa, il mondo della moda è spietato e solo recentemente si è aperto a nuovi canoni di bellezza. Come spiega Aaron: “l’industria della moda ha conosciuto un solo tipo di corpo e immagine commerciale per così tanto tempo, ma oggi siamo di fronte a una nuova era, un momento storico in cui nono solo ogni genere di corpo desidera essere mostrato ma sta chiedendo anche di essere celebrato oltre che visto, e veicolato, come desiderabile”. Vi è maggior piacere in una carezza o in una frustata? E questa domanda fa scivolare in un altro campo, che non è più quello della percezione estetica, ma quello della percezione sensoriale. Allora, ricordiamo l’adagio popolare che recita: “non è bello ciò che è bello; è bello ciò che piace“. Evidentemente, Aaron piace e piace tantissimo; piace per la sua volontà, che si legge anche nella sua fotogenia; piace per il suo coraggio di cui le sue immagini sono vivaci portatrici; piace perché sa essere diversa ed il diverso è bello! Aaron stessa lo disse: “Quando verrò scoperta da una agenzia sarà finita per voi! E con voi intendo il mondo! E’ arrivato il momento di dare spazio alla diversità, abituatevi”. Le noiosamente belle sono avvisate.

Le mitiche Amazzoni, avevano un solo seno, per meglio tirare con l’arco, ma erano desiderate da ogni uomo; ci furono favorite di re che avevano una gamba più corta dell’altra ed altre a cui mancavano più dita di una mano; ci furono donne che avevano occhi di colore diverso, facendo impazzire chiunque con il loro sguardo. Questi esempi paiono disattendere la teoria secondo la quale la bellezza si basa sulla simmetria, o forse con154


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