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Le Miss regionali 2017 Miss Trans Friuli Venezia Giulia 2017
Categoria SudAmerica
Rebecca Valentina
Miss Trans Piemonte 2017
Categoria Italia
Categoria Italia
Jennyfer De Santis
Cinzia Paris
Categoria SudAmerica
Kettelen Nunez
Miss Trans Abruzzo 2017
Categoria Italia
Selene Gherardi
Categoria SudAmerica
Camila Oliveira
a r n s T I s s t i alia M SudAmerica
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Ottobre 2017
@New IDEAL (Mi)
Regina Satariano Dir. Artistica: Adriano Ferro Presenta:
Iscrizioni Miss 337-253346
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Prenotazioni Locale: 333-4816780
Indice Intervista a Carlos fondatore di Evolution by Transmania Night Pag. 4 Speciale Miss Abruzzo 2017 Pag. 7 Le coppie famose - Wallis Simpson ed Edoardo VIII Pag. 10 Intervista a Fusco JohnDoe Pag. 15 L’incredibile storia di Trystan Reese e Biff Chaplow Pag. 18 Le Vacanze trasgressive e di tendenza Pag. 20 Secondo video della Mistress Yleana La Micia Pag. 22 La donna del Cancro Pag. 23 Intervista al Maestro Shibari Davide La Greca Pag. 26 Le coppie Famose - Bonnie & Clyde Pag. 30 Intervista agli organizzatori del Regina Nera Pag. 33 Al di là del muro primo sportello di ascolto per i detenuti LGBTQI Pag. 36 La donna Gemelli Pag. 37 L’ascesa delle modelle Trans Pag. 42 Essere transgender “a fumetti” Pag. 44 Il primo gondoliere transgender Pag. 46 La donna del Toro Pag. 48 Le coppie famose - Evita Duarte e Juan Peron Pag. 51 Intervista ad Ivete Pessoa de Araujo Pag. 54 Assistenza e salute delle persone TRANS Pag. 56 Intervista alla mistress Yleana LaMicia Pag. 57 Il Primo bambino senza identià Pag. 60 La donna dell’Ariete Pag. 62 Terapya: la cura che da tanta dipendenza Pag. 65 Le coppie famose - Joe di Maggio e Marilyn Monroe Pag. 66 Intervista ad Adriano Ferro - Art Director Pag. 69 Liguria Pride con Regina Satariano Pag. 72 Intervista alla Mistress RubberStar Pag. 74
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Intervista a Carlos Fondatore di “Evolution Transmania Night” Abbiamo intervistato Carlos, storico personaggio che da quasi 50 anni anima le notti romane lavorando per i principali locali notturni alternativi, nonchè fondatore della famosissima “Evolution by Transmania Night”, mitica serata trasgressiva ospitata tutte le domeniche presso la discoteca “L’Alibi” Ciao Carlos, parlaci un po’ di te ... Ho 69 anni e da quasi 47 lavoro nel mondo della notte. La mia attività principale è il servizio di sicurezza, ho iniziato come buttafuori poi piano piano ho fondato una mia società di security, ora chiusa per motivi personali. Inoltre, sono il fondatore della serata “Evolution by Transmania Night”, serata di animazione iniziata nel 1993 al Qube e ora ospitata dalla discoteca “L’Alibi” al Testaccio, quartiere romano noto per i suoi locali notturni. Come è nata la tua passione per il mondo della notte? La notte mi ha sempre affascinato pechè incontri persone che non vedi di giorno e, non ho mai capito bene il perchè, la cosa curiosa è che le persone di notte si comportano diversamente. Inizialmente lavoravo come buttafuori solo a qualche serata, poi piano piano l’ho fatto diventare un lavoro effettivo a tempo pieno. Mi reputo fortunato perchè sono pagato per fare un lavoro che mi piace. Dicevi che hai fondato “Evolution by Transmania Night”. Di che cosa si occupa? La serata è ospitata tutte le domeniche sere, ormai da 11 anni, alla discoteca L’Alibi, storico locale alternativo di Roma, frequentato per la maggior parte da gay e trans. La prerogativa di questa serata sono gli spettacoli in cui si esibiscono le trans in esibizioni diverse: Dal canto in playback, al live, al ballo...esibizioni di diverso tipo, playback, live, ballerine. Lo spettacolo vero e proprio però, oltre a quello sul palco che comunque è veramente strabiliante, è vedere il locale pieno di tutte le persone che appartengono al movimento lgbt, dalle trans ai gay, ma anche avventori etero di ampie vedute, che si divertono ed animano la festa. Per la mia esperienza, ho imparato molto da questi personaggi considerati “particolari”: sono ricchi di umanità, prodighi d’amicizia e sono i migliori clienti: pagano il biglietto e si divertono senza mai dar vita a situazioni spiacevoli. L’Alibi ospiterà il concorso Miss Trans Lazio, ce ne vuoi parlare? Certamente. Il concorso è organizzato da Gisela Gaucha (già organizzatrice del “Miss Barbie Transex”). Io collaborerò con lei nell’organizzazione e presterò il marchio della “Evolution”. Ho deciso di collaborare perchè conosco Gisela, ha iniziato con me con gli spettacoli, sempre meravigliosi. La ritengo una professionista a 360 gradi, sarà un piacere lavorare con lei. In palio, per la vincitrice del concorso ci sono premi molto appetibili e soprattutto, una grande visibilità per tutte le concorrenti che parteciperanno, la miglior pubblicità per loro. 5
Qual’è la migliore caratteristica di un concorso secondo te? La trasparenza. Bisogna vincere per merito e non per “conoscenze”. Tengo molto a precisare che nei concorsi in cui collaboro o organizzo, faccio in modo che in giuria siano sempre presenti uno o due personaggi “del settore” (come stilisti e truccatori) ma anche altri invece che non centrano nulla con il mondo notturno, per non fare favoritismi. E’ importante giudicare obiettivamente in base alle sensazioni che riceveranno dalle esibizioni. Mischiare professionisti del settore e profani, al di fuori del mondo della notte è essenziale, perchè questi votano a seconda della sensazione che il personaggio sul palco gli da, in modo obiettivo. Quali obiettivi vuoi raggiungere da qui a qualche anno? Continuare così, salute permettendo continuo a lavorare, organizzare concorsi e serate mi piace. Collaborare con i professionisti mi da soddisfazione perchè, davvero, quando salgono sul palco ci mettono l’anima. Chi sogni come cliente numero uno? Un cliente rispettoso e desideroso di divertirsi senza dar problemi. Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, qualche aneddoto particolare? Ce ne sono un sacco. La prima volta che sono entrato in un locale è stata una “battglia”, perchè mi trovai nel bel mezzo di una rissa e aiutai il proprietario del locale a sedarla. Da li si è visto che ero portato per fare il buttafuori. Lavorare e vivere il mondo della notte è strano, si incontrano veramente personaggi di tutti i tipi, nel tempo sono arrivato a fare delle considerazioni del tipo: “ma sono io strano o sono le persone che incontro ad esserlo?”. Quando incontri gente fuori dalle righe quasi tutte le notti, ti rendi conto che a volte l’anormalità diventa la normalità. Ed io ho visto di tutto di più. Dimmi una tua “massima”. Una mia frase storica quando a volte mi capita davanti qualche personaggio “bullo” è: “sai quale è la differenza tra me e te? Non l’età, ma che tu sei stronzo naturale, e a me invece mi pagano per esserlo, quindi datti una regolata, perchè io piu faccio così piu mi pagano” (ride di gusto).
Per maggiori informazioni: Evolution https://www.facebook.com/evolution.transmania.night/ L’Alibi Club Rome https://www.facebook.com/pg/Alibi-Club-Rome-208306606076/ about/?ref=page_internal
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Miss Trans Abruzzo 2017 Piazza Sant’Alfonso - Francavilla al Mare (CH)
Dal nostro inviato speciale, Francavilla al Mare (Ch), sabato 26 luglio 2017 In piazza San’Alfonso, si è tenuta 11°edizione di Miss Trans Abruzzo, presentata da GIO SENSATION e BIAGIO CIPOLLETTA, con l’organizzazione generale a cura di Vittorio Massaro. La manifestazione ha avuto il patrocinio del Comune di Francavilla al Mare e della Provincia di Chieti, oltre ad un consistente numero di sponsor privati, tra cui il marchio “PICCOLE TRASGRESSIONI”. Il concorso , aderente al circuito di Miss Trans Regionale, porta le vincitrici alla finalissima di Miss Trans Italia e SudAmerica, con la consueta formula, che prevede il primo premio assegnato ad una concorrente italiana ed un primo premio ad una concorrente sud americana. La manifestazione ha avuto luogo in piazza Sant’Alfonso, che si trova a poche decine di metri dalla spiaggia, in un contesto dove gli edifici che sorgono sul quadrilatero dello spazio, con i loro balconi, creavano lo scenario dei palchi teatrali affacciati sulla platea. Dalla pavimentazione della piazza, un intelligente sistema di nebulizzazione dell’acqua, rendeva la serata dolcemente mite, anche con l’ausilio di una brezza marina, che a tratti si sommava alla minaccia di un temporale, che però non interveniva sulla manifestazione. I tempi programmati per l’inizio della sfilata slittavano per motivi tecnici di una buona mezzora, durante la quale intervenivano con sapiente maestria Regina Satariano e Cathy La Torre, che illustravano, ad un foltissimo pubblico, i vari significati della manifestazione. Il concorso ha registrato un tripudio di spettatori presenti, almeno 500 persone di ogni età, tra cui tanti bambini. Un vero assalto ha subito il punto di distribuzione degli zainetti, contenenti magliette, penne luminose ed accendini, che “PICCOLE TRASGRESSIONI” avevano allestito a lato del palco, divenendo una festa nella festa, il ricevere i graditissimi doni. La serata si è snodata tra una serie di ospiti e la sfilata delle undici concorrenti, a cui il comico Biagio Cipolletta non ha mancato di fornire battute e risate, ricompensate dal pubblico con il consenso di tanti applausi. C’è stato un momento di autentica commozione, quando con il lancio di palloncini bianchi sono state ricordate le vittime di frane e terremoto. Le concorrenti hanno dato luogo a tre momenti di sfilata, in cui sono comparse con abbigliamento casual, abito da sera e costume da bagno. Ad ogni presentazione, la giuria, formata anche da amministratori comunali, ha espresso un proprio voto tramite il tabellone elettronico, consentendo l’immediata e trasparente valutazione. CAMILLA OLIVEIRA, di origine brasilina, ha stravinto il titolo di “Miss Trans Abruzzo SudAmerica”, mentre il tiitolo di “Miss Trans Abruzzo 2017” è andato all’italiana SELENA GHERARDI. C’è stata gloria per tutte, perché tante sono le fasce ed i riconoscimenti piovuti sulle Miss. La serata si è conclusa poco dopo la mezzanotte, con un pubblico veramente soddisfatto e gli organizzatori compiaciuti per la riuscitissima manifestazione, attraverso la quale si impone il modello dello spazio aperto, in piazza, rispetto a quello che vuole gli eventi di questo tipo confinati nelle discoteche o in club riservati. Questo è potuto avvenire grazie ad una amministrazione comunale, che ha saputo cogliere l’opportunità proposta dagli organizzatori e che deve essere (almeno nel periodo estivo)un esempio da seguire. 8
Pillola di Moda! Top Bianco Guess Non può mancare nell’armadio di ogni donna attenta alla moda che si rispetti, uno dei capi più di tendenza dell’estate: il top a spalle scoperte in pizzo tipo Brigitte Bardot. Questo capo dona a tutte le donne una aura romantica e molto femminile, specie se scelto nel pregiato materiale del pizzo e di colore bianco. Nelle foto qui sotto, un modello proposto dalla casa di moda Guess. Guess fu fondata nel 1981 dai fratelli Marciano in California. I suoi vestiti, grazie alle linee sensuali, sono particolarmente apprezzati dal pubblico femminile. La collezione si completa anche di una linea di accessori (borse, orologi), occhiali e bigiotteria. Pur non essendo un marchio di lusso, presenta diversi prodotti di alta qualità, come le borse e le giacche in pelle, ma si possono trovare anche accessori e vestiti a prezzo più contenuto e comunque sexy e di moda. Hanno posato per le sue campagne pubblicitarie attrici o top model di fama mondiale come Claudia Schiffer, Drew Barrymore e Adriana Lima. Una curiosità: Il punto di domanda (“?”) nel logo della casa di moda richiama il significato in inglese della parola “guess”, che letteralmente significa “indovina?”
Per acquistare: www.guess.eu/it/catalog/view/donna/abbigliamento/tops/w72h78w8gm0/?country=it&CMP=KNC-GES-Feed_IT-Google_IT&LGWCODE=13476626;91549;5523&CMP=KNC-GES-Shopping_guess_IT-Google_IT&gclid=CjwKCAjwqcHLBRAqEiwA-j4AyN8U0OCQfi5QkKUF7o2umZ2-9mkc1iCDY8IFw3WZH5eW_B9V3MW1WBoCIG0QAvD_BwE&gclsrc=aw.ds
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Wallis Simpson ed Edoardo VIII Le coppie Famose
Wallis Simpson, era nata Bessie Wallis Warfield, a Blue Ridge Summit in Pennsylvania (Usa), il 19 giugno 1896, da una ricca e prestigiosa famiglia borghese di origine inglese, ma rimase orfana del padre ad appena cinque mesi. Fu sposata con Earl Winfield Spencer Jr., ufficiale dell’aviazione della marina statunitense, ed Ernest Aldrich Simpson, direttore di una importante azienda di trasporti marittimi, con il cui cognome divenne famosa presso il pubblico internazionale. Edoardo VIII, nome completo Edward Albert Cristian George Andrew Patrick David Windsor, era nato a Richmond upon Thames , il 23 giugno 1894, fu re del Regno Unito di Gran Bretagna dal 20 gennaio all’11 dicembre 1936. Dopo l’abdicazione assunse il titolo di Duca di Windsor. Wallis ed Edward formarono una coppia astrologica GEMELLI/CANCRO. La vita di Wallis, prima del suo incontro con Edoardo, è confinata nell’opaco “si dice”, perché di molte affermazioni mancano le prove storiche, ma, come si sostiene, tanti, troppi indizi formano una prova. Wallis avrebbe appreso l’arte della seduzione in Cina, dove si era regata per l’ufficio militare del primo marito. Le abitudini sessuali spinte dell’uomo, la avrebbero trascinata, in sua compagnia, nei bordelli di Hong Kong, Canton e Shangai, dove imparò l’arte del “fang chung”, una pratica erotica basata sulle teorie taoiste di trattenimento del seme e sesso senza orgasmo. In Cina, si dice, che Wallis abbia avuto una intensa ma breve relazione con Galeazzo Ciano, genero di Mussolini, ed a seguito di questa, rimasta in cinta, concluse la gravidanza con un aborto che la rese sterile per il resto della vita. Edoardo aveva due grandi passioni: l’ambiente militare e le donne sposate che, come Freud ci insegna erano viste quali sostitute della madre. Edoardo era un uomo di classe e maestro di stile, inventore di capi d’abbigliamento divenuti simboli di eleganza e distinzione, ma dietro la sua eccentricità ed esuberanza mascherava una forte timidezza. Wallis capì profondamente la personalità di Edoardo, e con la sua seducente “Virilità”, associata ad un indiscutibile fascino androgino, fece breccia nel suo cuore. I due si conobbero a Londra il 10 gennaio 1931, a presentarli fu Thelma Morgan, amante del principe, che all’epoca , quasi quarantenne, era considerato uno scapolo impenitente ed il “partito migliore d’Europa”.
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Edoardo, sull’incontro, dichiarò: “Nel momento in cui mi presentarono Wallis, la mia vita cambiò perché incontrai la felicità”. La sua vita cambiò veramente nel giro di pochi mesi, perché la loro relazione venne osteggiata da tutti; la Simpson era considerata una arrampicatrice sociale e divenne la donna più odiata del regno, ma niente di tutto ciò parve toccarli e tirarono dritto. La relazione tra Wallis ed Edoardo si trascinò per qualche tempo nella promiscuità di quella che lui aveva con Thelma, poi nel gennaio 1934, Wallis la scalzò definitivamente, divenendo l’unica amante ufficiale del principe. Pare che, Edoardo disinvolto in società, fosse emotivo ed impacciato nei rapporti sessuali, nei quali aveva grosse difficoltà; Wallis grazie alle tecniche amatorie orientali gli avrebbe permesso di superare tutto questo, conquistandolo definitivamente. Edoardo presentò Wallis a corte, nell’ira del padre, re Giorgio V, e la costernazione della madre, ma lui non ascoltò le reprimende paterne e continuò a coprire l’amata di denaro e gioielli. Quando il 20 gennaio 1936 morì re Giorgio V, Edoardo divenuto re annunciò di volere sposare Wallis. Nel frattempo la corte aveva inventato di tutto per fermare la relazione (in tempi moderni basta ricordare la morte di Lady Diana): rapporti della polizia che attribuivano amanti di ogni tipo alla donna, tra cui l’ambasciatore tedesco a Londra, Joachim von Ribbentrop, futuro ministro degli esteri del Reich. Questo costò alla Simpson addirittura il sospetto di essere una spia. Edoardo cercò di salvare il trono e l’amore proponendo il matrimonio morganatico, ovvero, Wallis sarebbe diventata sua moglie senza essere regina, ma il Primo Ministro Stanley Baldwin, a cui spettava la decisione, fu contrario. Il re si trovò di fronte ad una scelta ineludibile: o l’amore, o la corona. Il 10 dicembre 1936 abdicò a favore del fratello ed il 3 giugno 1937 sposò Wallis nel castello di Condè, sulla Loira in Francia; nessun membro della famiglia reale partecipò alle nozze. Dopo il matrimonio la coppia si stabilì in Francia ed Edoardo tornò in Inghilterra solo per i funerali del fratello ed in pochissime altre circostanze con la moglie, la quale da sola vi fece ritorno solo per le esequie di Edoardo nel 1972. Nell’ottobre 1937, contro il parere del Governo Britannico, la coppia fece un viaggio di 12 giorni in Germania ed incontrò Hitler: sulle simpatie filonaziste di Wallis non c’era alcun dubbio, mentre Edoardo considerava il nazismo un baluardo contro il comunismo. 12
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Edoardo fu destinato al comando di un reparto in Francia, ma a seguito delle sospette attività antibritanniche della moglie, che il controspionaggio motivava con il rancore di una donna verso un popolo che non l’aveva voluta come regina, nell’agosto 1940 fu nominato governatore delle Bahamas e di fatto esiliato. Terminata la guerra, la coppia tornò a Parigi, dove divennero icone di stile. Edoardo era considerato l’uomo più elegante del XX secolo; Wallis, angolosa, asciutta ma di classe, era adorata da tutti i grandi sarti e, nel dopoguerra fu una delle donne più fotografate al mondo. I Duchi di Windsor, questo era il loro titolo, vennero più volte ricevuti alla Casa Bianca dai Presidenti Nixon e Reagan; l’alta società ed il “bel mondo” si contendeva la loro elegante presenza. Edoardo morì di cancro nel 1972 e Wallis, sola e malata ormai novantenne, morirà 14 anni più tardi, nel 1986; così finiva la coppia formata dal “duca dell’eleganze” e dalla “bella brutta”. Wallis diceva di sé: “So che non sono una bella donna, non ho nulla che mi renda tale. Così, l’unica cosa che posso fare è vestirmi meglio di tutte le altre”, ed ancora:”Non si è mai troppo ricchi o troppo magri”. Un grande mistero avvolge ancora la sua figura: ma era veramente una donna? Secondo alcuni era affetta da una malformazione congenita ed il suo sesso incerto; anzi forse più maschile che femminile. Edoardo, a detta di molti, era un omosessuale represso ed amante della sottomissione, inoltre, amava i rapporti a tre, come quello che ebbero con Jimmy Donahue, omosessuale dichiarato ed erede del ricchissimo impero Woolworth, che definì la duchessa, a letto, come “un vecchio marinaio” . Certamente Wallis ed Edoardo vennero uniti dai loro gusti sessuali particolari e da uno stile di vita dove l’eleganza, il lusso e la ricchezza erano dominanti. Resta il fatto che, secondo Shakespeare, Riccardo III sarebbe stato disposto a cedere il proprio regno in cambio di un cavallo per fuggire dopo una battaglia persa, mentre Edoardo VIII vi rinunciò per un grande amore.
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Intervista a Fusco JohnDoe Buon 16° Compleanno Fetish Night!
Venerdì 28 luglio torna la Fetish Night presso la Villa Il Tempio a Saludecio (Rimini). Un’immensa villa immersa nelle colline riminesi tutta da scoprire, fornita di una lussuriosa SPA, dungeons (sale attrezzate per giocare) attrezzatissimi, parco per pony play (gioco di ruolo erotico in cui uno dei partecipanti assume il ruolo del cavallo/pony e l’altro del padrone), piscina esterna, stanze private daranno il benvenuto a tutti i partecipanti. Abbiamo fatto due chiacchiere con Fusco JohnDoe, uno degli organizzatori. Ciao John, parlaci un po’ di te e di come hai iniziato a lavorare per la Fetish Night. Credo di poter iniziare dal momento in cui “John” è nato. Anno 2012, era un venerdì notte e stavo scendendo per la prima volta le inconfondibili scale del Tref Point, prima ed indimenticabile sede della Fetish Night. Da allora l’ho frequentata praticamente ogni mese conoscendo sempre più persone e facendo amicizia con tutti, anche con lo staff della festa che era sorprendentemente accogliente e caloroso. Fin dalla prima volta mi sono sempre sentito come fossi a casa e quando c’era bisogno ho sempre dato una mano. Quasi 3 anni fa mi venne chiesto di entrare a far parte dello staff e ne fui così onorato che accettai senza nemmeno pensarci. Collaborare con Ruvido e Rossana per organizzare la Fetish Night è per me un piacere, un’esperienza unica e molto importante. Da dove nasce l’idea della serata e quali saranno le sue caratteristiche principali? L’idea è nata prima di tutto dalla mente di Ruvido, riuscendo a concretizzarla 8 anni fa insieme ad altre persone motivate quanto lui. Prima di tutto ci interessa fornire un ambiente sano e accogliente, in cui chiunque possa sentirsi a suo agio perché rispetto, libertà e privacy sono per noi fondamentali. Abbiamo tante diverse strutture e zone attrezzate per ogni evenienza e pratica. Senza dimenticarsi che ora ci sono anche due piani di privé, la SPA e nella stagione estiva tutto il parco esterno con piscina. Questo mese stiamo anche organizzando un camping nel parco della villa. Finita la serata si può restare a godersi una bella giornata anche tutto sabato con musica, piadina e qualsiasi cosa si voglia fare! A che tipo di pubblico si rivolge? A qualunque adulto abbia voglia di scoprirsi o che già conosca bene se stesso, insomma chiunque sia anche semplicemente curioso. E’ una serata per potersi rilassare e lasciarsi andare, essere se stessi nel pieno reciproco rispetto, chiunque desideri questo è il benvenuto! Come mai è stata scelta La Villa Il Tempio come location? Con la Villa Il Tempio è stato una sorta di amore a prima vista. È immersa fra le colline riminesi regala bellissimi cieli stellati e per chi fa tardi albe indimenticabili. E’ immensa, piena di stanze e il giardino con la piscina regalano una bellissima atmosfera esterna. Ci è sembrata la location più ovvia in cui provare a trasferire la nostra festa.
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Che aspettative avete? Quella di luglio sarà la sedicesima edizione della Fetish Night che facciamo alla Villa, le mie aspettative sono state ampiamente superate da tempo e sono molto contento di averne conferma grazie alle risposte di gradimento che ricevo ogni volta. Questo non fa altro che spronarmi a cercare di fare sempre di meglio. Quali obiettivi vuoi raggiungere da qui a qualche anno? Con la Fetish Night spero di poter contribuire alla sua continuazione il più a lungo possibile. Per me la FN ha fatto veramente tanto e spero che possa fare altrettanto per tante altre persone. Insomma, si punta a far del proprio meglio o anche di più se necessario. Nella sfera personale sto puntando ad una promozione a lavoro e nel tempo libero mi dedico a far “l’artigiano”: prima o poi mi piacerebbe portare qualche mio strumento alla festa in modo che chiunque possa usarlo! Chi sogni come cliente numero uno? Chiunque esca dalla nostra festa con un sorriso o un’espressione serena sul viso. Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, ualche aneddoto particolare? Credo che qualsiasi cosa possa dire non sarebbe pubblicabile (ride). E’ stato un piacere.
ARABIAN WHIP LONG
Consigliati per te!
MASCHERA IN PELLE CON BORCHIE HEAVY SPIKED
BALL GAG IN SILICONE
CRACK WHIP HARTSHAPED WITH DECORATED ON ONE SIDE
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E’ nato Leo, figlio di un papà trans e del compagno gay L’incredibile storia di Trystan Reese e Biff Chaplow
Vi ricordate del film “Junior” con Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito, dove il primo rimaneva “incinto” a causa di un fantascientifico esperimento di fecondazione artificiale? Una cosa per certi versi simile è successa negli Stati Uniti pochi giorni fa, quando Trystan Reese, transessuale biologicamente donna, ha portato a termine la gravidanza dopo aver interrotto la terapia ormonale e di testosterone. Non è certo la prima volta che un trans partorisce un bambino (se volete leggere l’articolo a riguardo, cliccate qui), ma questa in particolare ha creato molto scalpore. Trystan Reese e Biff Chaplow (il compagno gay) sono una splendida coppia che vive a Portland, una delle città più “liberali” e che tutela meglio i diritti delle persone della comunità lgbtqi. I due, già genitori di due figli adottivi (nipoti biologici di uno dei due, a loro affidati per sfuggire ad una situazione famigliare fatta di abusi), desideravano però un figlio frutto del loro amore e quindi hanno deciso di far portar avanti una gravidanza da Trystan, ancora donna. Per fare ciò, Trystan ha interrotto la sua terapia ormonale maschile, che portava avanti da ben 13 anni, senza mai rimuovere però l’apparato riproduttivo. La prima gravidanza però purtroppo si era interrotta con un aborto e la coppia, temendo di non poter avere un figlio biologico si era rivolta ad un ginecologo esperto spiegandogli la loro particolare situazione, per farsi meglio assistere in tutto il percorso e il secondo tentativo va a buon fine. Il particolare che ha fatto notizia è che Trystan, quando è rimasto incinta, non ha perso i suoi tratti maschili. Ha quindi partorito avendo in tutto e per tutto l’estetica di un uomo barbuto e con la voce baritona. Come ha raccontato lui stesso in un’intervista alcune settimane fa: “Ho fatto la terapia per così tanto tempo che la maggior parte degli effetti fisici non sono scomparsi. La mia voce non è cambiata e la mia barba non è caduta. Ho ancora i tratti maschili, ma sono riuscito a rimanere comunque incinta”. Alla domanda su come si conciliasse l’aver portato avanti una gravidanza con l’identità di genere da uomo ha così risposto: “Molti uomini transgender che conosco hanno partorito dei bambini. Sono alcune delle mie persone preferite e che considero i miei modelli. Sono persone buone, gentili, care e amorevoli che hanno attraversato questo processo. Ma è complicato”. Il compagno Biff invece ha spiegato:”Il mio compagno mi aveva avvertito che se avessimo raccontato la nostra storia le cose sarebbero potute diventare pericolose per noi. Ma non ci avevo veramente creduto fin quando non lo sono diventate davvero. Per fortuna la comunità trans e quella Lgbt ci sono stati molto vicini, è stata una bella sopresa”. Non resta che fare loro le migliori congratualazioni visto che sono riusciti a coronorare e realizzare il loro sogno d’amore e di dar vita ad un’altra esistenza. La coppia ha anche una pagina fb, dove potete seguire i loro aggiornamenti: https://www.facebook.com/biffandi/ 19
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Le vacanze trasgressive e di tendenza dell’estate 2017 Inizia da questa settimana una nuova mini rubrica che vi terrà compagnia tutta estate dedicata ai luoghi di vacanza più in voga del momento: chi fa parte del mondo LGBTQI non deve assolutamente perderli! Senza spostarsi fuori dai confini europei, sono davvero molti i posti che offrono opportunità di svago a chi vuole vivere una vacanza un po’ diversa e liberarsi totalmente dei vestiti per qualche giorno, condividendo spiagge da sogno e notti calienti con altri amanti del genere. In questa prima parte, ci focalizziamo dunque sulle migliori spiagge FKK (in tedesco “Frei Körper Kultur” ovvero cultura del corpo libero) della Francia e della Croazia. Iniziamo dalla Francia: sicuramente una delle spiagge gay più eleganti e tranquille si trova a Saint-Laurent d’Èze, tra Nizza e Montecarlo, dove vi accoglierà una doppia caletta che s’affaccia sul cristallino mare della Costa Azzurra. Più a sud, oltre Montpellier, si trova il famoso complesso naturista di Cap D’Agde che ha anche una spiaggia separata (non ufficiale) per gli scambi di coppia. Spostandosi in Corsica, merita senz’altro una visita Algajola, vicino a Calvi, sulla Ile Rousse. Ma è in Croazia che i sogni diventano realtà: è infatti diventata molto popolare tra i gay e i trans di tutto il mondo perchè è una vera e propria “mecca” per tutti gli amanti del nudismo, dove questa pratica è ben tollerata ed ufficiosamente accettata. In Istria, a Umago c’è un campeggio per naturisti con spiaggia annessa, il Kanegra. A Porat c’è il centro naturista Ulika. A Porec si trova il Solaris Naturist centro naturista, l’Hotel Fortuna con la sua spiaggia privata, Zelena Laguna e la spiaggia per nudisti di Sv. Nikola. A Rovigno ci sono ben 6 spiagge dove il nudismo è permesso: Vestar, Villas Rubin, Crveni Otok, Sv. Katarina, Park e Kolone. La spiaggia del campeggio Monsena vicino a Rovinj è conosciuta come una delle spiagge gay più popolari dell’Europa ed è frequentata con successo anche da scambisti. Un’altra famosa spiaggia per nudisti è quella di Moscenicka Draga che si trova a Opatija. Vero e proprio paradiso per nudisti è poi l’’isola di Krk, nel golfo del Quarnaro, dove si trovano le spiagge di Njvice, Omisalj, Malinska, Baska e Stara Baska e che è ha una ricca vita notturna che attira gay, trans e non solo da ogni parte del mondo. Makarska poi, oltre ad essere la riviera croata del divertimento è anche la capitale del naturismo: Sv. Petar, Nugal, Baska Voda, Tucepi, Brela, Nimfa e Dole sono le spiagge per naturisti più ricercate 21
Secondo video della Mistress Ylena LaMicia La Mistress esegue un “BOX TIE”
Secondo appuntamento con la rubrica video “L’Angolo delle Corde di Micia”. Questa settimana Micia ci mostra come eseguire una perfetta “Box Tie”, ovvero un esempio di legatura al petto.
Link per vedere il filmato https://www.youtube.com/watch?v=peBYUDEJxcM
Pillola di Moda! Sandalia Estrelas Cristais Volete far morire d’invidia tutte le vostre amiche? Allora, non lasciatevi scappare i meravigliosi sandali con plateau (rialzo) di Egidio Alves, stilista amatissimo da tutte le celebrità! Il modello più in voga in questa rovente estate 2017 è il Sandalo ESTRELAS CRISTAIS in pelle, con deliziose decorazioni a stella marina. Disponibile in diversi colori, è perfetto da sfoggiare nelle località di mare più di tendenza. Egídio Alves è uno stilista di scarpe di lusso da donna portoghese. Il suo marchio è sinonimo di grande qualità perchè presta particolare attenzione alla selezione dei materiali con cui vengono realizzate le calzature, che seguono le tendenze del momento ma con l’attenzione di abbinare stile e “comfort”. Nel 2008 ha vinto il 1° premio al “Concorso VeroCuoio” alla fiera mondiale Lineapelle a Bologna.
Per acquistare: https://www.egidioalves.com/pt/ 22
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La Donna del Cancro 22 Giugno - 22 Luglio
Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ?
Sotto quale segno dello Zodiaco la donna del Cancro può scegliere il suo uomo? Ecco le risposte: ARIETE Sono molto, troppo diversi tra di loro. La donna del Cancro desidera un uomo che apprezzi la sua sensibilità e l’amore per la casa. L’uomo dell’Ariete non ha molta comprensione per le sfumature dell’anima ed ama i luoghi aperti. Entrambi ambiscono al dominio della casa; la donna perché lo sente il suo regno, l’uomo perché lo intende come un proprio diritto. Le liti saranno continue, anche perché l’Ariete prende tutto frontalmente, mentre il Cancro andrebbe aggirato. Giudizio sull’unione: assolutamente Negativo. TORO Il punto di scontro è l’eccessiva considerazione che entrambi hanno del denaro. La donna del Cancro è capace di fare economie, ma non sopporta l’avarizia ed un compagno che si intromette nelle attività della casa. Il Toro ha la tendenza ad intervenire in ogni affare della compagna ed è uso fare frequentemente i conti della spesa, togliendo autonomia al Cancro. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. GEMELLI La donna del Cancro e l’uomo dei Gemelli possono essere grandi amiconi, ma è sconsigliabile la formazione di una coppia amorosa. Il Gemelli ha troppi interessi e di conseguenza dedica poco tempo alla famiglia, che lei ama come un luogo sacro. Il Gemello è mobile e curioso anche verso l’altro sesso, pertanto il Cancro patirebbe continue ed enormi gelosie. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CANCRO Due persone enormemente sensibili, con le stesse debolezze e le medesime carenze si incontrano in questa coppia. Entrambi amano la casa nella quale potrebbero contendersi una posizione di privilegio. Nelle coppie giovani c’è il pericolo della idealizzazione e della creazione di un amore fatto di cose impossibili. Se sapranno superare questo ostacolo ed è possibile nelle coppie mature, non cadranno in un rapporto che lascia la bocca amara ad entrambi. Giudizio sull’unione: POSITIVO con riserva. LEONE Il leone è egoista, egocentrico e pretende l’adulazione. La donna del Cancro cercherà di essere come lui la vuole, ma nel tempo il sacrificio risulterà insopportabile, perché la schiettezza del Leone la colpirà con parole che a lei suoneranno umilianti. La donna del Cancro lascerà l’iniziale sottomissione e comincerà a diventare una compagna difficile. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. VERGINE In partenza ci saranno delle difficoltà. La donna del Cancro dovrà superare il disagio di una certa freddezza e della mancata espressività dei sentimenti. Il tempo sanerà questo aspetto, perché il Cancro apprezzerà lo spirito pratico, il senso del dovere e la lealtà della Vergine. L’uomo della Vergine si attaccherà ad una compagna che gli sa dare calore e grazia; che gli renderà la vita meno arida grazie anche a tanta fantasia. 24
BILANCIA La donna del Cancro apprezza la cortesia e la dolcezza della bilancia, ma non le perdona lo spirito farfallone con il quale guarda sempre altre donne. La donna del Cancro è gelosa e vuole essere l’unica, sia nel cuore del suo uomo, sia nella direzione della casa. Questo sarà difficile con lui che si vuole intromettere in ogni cosa. Inoltre, la distrazione affettiva della Bilancia sarà fonte di dolore per il Cancro, perché lei vuole il suo affetto per sè, mentre lui lo riversa su se stesso. Giudizio sull’unione: NEGATIVO.
SCORPIONE L’incontro produce amore. Le loro sensibilità consentiranno di capirsi con estrema facilità. La forza dello Scorpione dominerà la fragilità del Cancro, che si lascerà trascinare nella felicità di dimenticare le proprie fragilità. Sarà la forza dell’amore a consentire alla donna Cancro di perdonare certe durezze all’uomo Scorpione. Per lui accantonerà pure le sue gelosie morbose. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO. SAGITTARIO L’uomo di questo segno ha un bisogno enorme di libertà, che non trova comprensione nella donna Cancro, legata a casa e famiglia. Lui viene infastidito da una compagna che non condivide i suoi interessi, che non adora viaggiare e che giudica troppo sedentaria e conformista. I contrasti sono inevitabili. Tra i due ci può essere una buona amicizia su base intellettuale, ma non amore. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CAPRICORNO Hanno molte cose in comune, dall’amore per la casa alla terra e complessivamente per la proprietà. Amano le serate domestiche ed intime, lontano dalla mondanità. L’uomo del Capricorno che nasconde nel suo profondo un enorme bisogno di affetto, trova nella donna Cancro una fonte appagante per lui. Il punto debole del rapporto può essere dato dalla tendenza agli sbalzi d’umore,ma come dice il proverbio: “l’amore non è bello se non è litigarello”. Giudizio sull’unione: POSITIVO. ACQUARIO L’Acquario è affascinato dal Cancro. La donna del Cancro con la sua femminilità turba l’uomo di questo segno, che solitamente freddo e distaccato, con lei trova la passione. L’unione tra i due è consigliabile, perché la mutevolezza dell’Acquario trova punti fermi e di riferimento in un legame che lo tiene stretto alla realtà senza pesargli mai. I viaggi dell’Acquario vedranno sempre dei ritorni in cui troverà una compagna fedele ad attenderlo. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO. PESCI I due hanno molte cose in comune, ma purtroppo anche la tristezza. La loro unione conterrà sempre spiritualità e poesia, ma velata di malinconia. Per superare ciò occorre che si circondino di amici. Se si lasceranno cogliere dalla solitudine, la fondamentale tristezza dei loro caratteri potrebbero “avvelenare” la relazione. Giudizio sull’unione: POSITIVO con riserva. 25
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Intervista a Davide “MaestroBD” La Greca “Lo shibari è un percorso che va fatto con la testa prima ancora che con il corpo”
Statistiche recenti hanno dimostrato che gli amanti del bondage in Italia sono oltre 4 milioni. Dai semplici curiosi amanti della trasgressione agli effettivi praticanti, è una tendenza sempre più in espansione. Abbiamo deciso d’intervistare Davide “MaestroBD” La Greca, tra i più rinomati bondager italiani, richiestissimo anche all’estero e farci raccontare direttamente da lui di più su questo mondo e anche sulla sua vita, strettamente ad esso connessa. Chi è per te il Master, tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? Il Master è appunto un ruolo, non una persona, è un vestito che indossi quando ti relazioni con un’altra persona che indossa quello dello schiavo o del sottomesso. Mi identifico in un dominante, ovvero una persona a cui affidarsi per farsi condurre in un mondo di esperienze, senza necessariamente costruire un rapporto codificato cosi rigido come quello dominante/sottomissione tra Master e Slave. Forse per questo mi sono avvicinato tanto alle corde, perchè nel bondage e nello shibari, pur creandosi un rapporto di dominazione tra chi lega e chi di fa legare non è cosi rigido e codificato, ma permette di calarsi profondamente dentro le proprie emozioni e viverle con minore rigidità. Non per questo disdegno le relazioni D/s più classiche, spesso ho rapporti di questo tipo, amo sopratutto l’aspetto didattico, d’introduzione all’interno di questa esperienza. Come mai hai scelto di chiamarti MaestroBD? MaestroBD come nick nacque proprio per questo motivo, per la mia propensione ad un SM didattico, d’insegnamento e addestramento. Quando lo vesto è un ruolo che prendo molto sul serio, sopratutto perchè chi mi si affida si appoggia completamente a me in questo percorso. Quando hai iniziato ad interessarti al bondage? Per caso, mi sono trovato a legare una ragazza con cui avevo una relazione affettiva su suo desiderio, ma senza avere reali fantasie del genere. Quando le corde hanno iniziato a farmi sentire sensazioni mi sono appassionato. Ho imparato da solo, quindi copiando dalle foto, dai video, inventando soluzioni, ma cercando da subito di costruire emozioni in chi mi si affidava. Quando mi proposero di insegnare bondage e shibari presi la palla al balzo e divenne passione vera, nell’insegnare si impara tanto, e cosi è stato. Dal 2004 ad oggi insegnare Shibari è stata la mia principale passione, cosi come praticarlo sia in privato che sul palco. Quando hai sentito la “vocazione” per questo ruolo? Probabilmente subito, ho sempre avuto un ruolo di guida, di insegnante in tante cose nella vita, cosi le corde hanno espresso molto bene questa indole. Quella di ricevere la fiducia e costruire belle emozioni nelle persone. Anche con l’uso di metodi “forti”, quindi emozionali. Ho sempre fatto sport in cui il dolore era una componente presente, arti marziali, football americano e body building, cosi ho sempre apprezzato l’uso di strumenti diversi nei rapporti umani: non solo la dolcezza, l’ascolto e la cura, ma anche il sadismo, la forza e la disciplina. 27
Quindi non hai avuto un “maestro”che ti ha introdotto in questo percorso? Con sommo dispiacere no, ho iniziato da solo, per prova ed errore, usando riviste e video per adulti come riferimenti, o i fumetti americani di Stantoon ed Eneg. Il primo che ho chiamato Maestro, e forse l’ultimo che chiamerò cosi, è stato il Sensei Yukimura Haruki, con cui ho studiato per due anni andando a trovarlo a Tokyo e seguen do le sue parole ancora studio e vado avanti. Il Maestro è venuto a mancare l’anno scorso, lasciando un vuoto incolmabile per me, ma donandomi l’onore di essere riconosciuto come Istruttore Certificato della sua scuola e il percorso nello stile di Kinbaku Dolce detto Aibunawa che ancora percorro seguendo le sue parole. Non ho mai dato a nessun’altro ne prima ne dopo il titolo di Maestro, ma ho studiato corde con altri insegnanti da cui ho sempre imparato tanto e che ringrazio sempre del tempo che mi hanno dedicato. Tuttora dedico allo studio da solo o con persone competenti più tempo possibile compatibilmente con le mie attività e gli alti costi. Molto affascinante. Parlaci meglio di questa disciplina. Lo shibari è una disciplina, una pratica attraverso cui due persone scambiano emozioni in un rapporto di dominazione, uno cede il controllo all’altro che si prende cura di lui.Questo scambio è molto potente perchè nell’affidarsi si smette di vivere la tensione del quotidiano concentrandosi sull’immediato. Sul qui e ora delle sensazioni fisiche e mentali. Le corde sono estensione delle mani, un abbraccio continuo che diventa emozione e forza. La pratica ha una componente sensuale, poichè coinvolge tutti e 5 i sensi nelle emozioni, in forma anche forte con strumenti come la deprivazione sensoriale, il dolore fisico e la costrizione. Ma in un ambiente sicuro, perchè vissuto dentro un rapporto basato sulla cultura del consenso informato, della reciprocità. Chi viene legato può interrompere l’esperienza con una semplice parola che lo rende immediatamente libero. Cosa ti piace di più in ciò che fai? La fiducia delle persone, il sentire che vengono da me, mi chiedono di sperimentare, si lasciano andare dentro le mie corde e nelle mie mani. Un dono enorme vedere quanto quello che fai ha valore per loro, spesso cambiando un poco la loro percezione della vita e delle emozioni. Quando qualcuno a distanza anche di anni mi ringrazia per quello che gli ho donato, o gli ho insegnato, per me da senso a quello che faccio. Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche? Il dovermi confrontare con le necessità della vita quotidiana per seguire questa passione e la carriera artistica ovviamente, e poi alcune reazioni poco urbane di chi critica questa pratica per sentito dire, senza effettivamente informarsi e comprendere. Cosa credi che amino, le persone, nel sentirsi “costrette” dalle corde? La libertà di essere se stesse. Di essere fragili, di vivere emozioni, di riconoscere la propria sessualità. L’occasione di lasciarsi andare dentro le proprie fantasie senza doversi controllare, le corde e il rigger (maestro legatore) lo fanno per loro. Affidarsi è la parola chiave. Poi il corpo vive percezioni fisiche non comuni, in una società che abborre il contatto fisico è liberatorio viverlo in maniera forte e senza preconcetti.
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Le persone che vogliono lavorare con te o vederti all’opera dove ti possono trovare? Tengo un calendario aggiornato sul mio sito www.maestrobd.it, oltre ad essere presente su tutti i social network come facebook o instagram. Cercando Davide La Greca o MaestroBD escono le mie pagine, i video su youtube e i tanti modi per contattarmi. Sono un animale digitale, quindi è facile scrivermi un messaggio e ricevere risposta a stretto giro di click. Chi è curioso invece di assistere alle tue esibizioni dove può cercarti? Per chi vuole vedermi fisicamente sono presente nelle tre scuole di shibari che gestisco a Pavia, Roma e Bologna, e in tantissimi eventi fetish e bdsm, dal Decadence al La Regina Nera, passando per le tante occasioni come festival giapponesi o eventi sulla sessualità. Per chi vuole provare le corde o offrirsi come modella o modello per foto, video o spettacoli sono sempre alla ricerca di nuovi collaboratori, basta scrivermi a maestrobd@maestrobd.it Credi che continuerai per sempre in questo tuo percorso o un giorno smetterai? Smetterò quando non riceverò più emozioni da quello che faccio, o se mai il fisico non mi permettesse di garantire la massima sicurezza di chi mi si affida. In quest’ultimo caso forse continuerei ad insegnare fino all’ultimo giorno, come il mio Sensei, che ha fatto l’ultima lezione due giorni prima del suo ricovero. Faccio corde da più di metà della mia vita, credo sia difficile che io smetta Dammi un tuo pensiero libero, a conclusione di questa intervista, su ciò che non ti è stato chiesto, ma avresti voluto dire. Credo di essere molto aperto, quindi di aver espresso tutto, quindi ne approfitto per dire la cosa più importante. Il Bondage e lo shibari sono pratiche pericolose, con un rischio alto sopratutto per chi si fa legare. Quindi non improvvisatevi, l’offerta formativa ormai è vasta e presente in tutte le grandi città, oltre a libri e video.Trovate chi vi piace e prendete lezioni, seguite qualcuno o frequentate i tanti eventi di corde che si organizzano. Meglio un dubbio in più che un errata certezza che vi conduce all’errore. Lo shibari è emozione, un percorso verso la scoperta di se attraverso l’uso sapiente di dolore e piacere. Un percorso che va fatto con la testa prima ancora che con il corpo. BIO: Davide “Maestro BD” La Greca ha viaggiato negli ultimi due anni in Giappone, per approfondire le tecniche dello Shibari sotto la guida del Sensei Yukimura Haruki, diventando prima allievo e poi istruttore qualificato della scuola Yukimura Ryuu. È stato poi il primo italiano ad esibirsi sul palco principale della Boundcon di Monaco (2011), della fiera internazionale del Bondage di Hohenems (Austria 2014), sul palco della RopeFest a San Pietroburgo (2012) e del Onawa Asobi di Tokyo (2016), ma la sua principale occupazione resta l’insegnamento. Ha fondato gli Shibari Dojo di Roma e Pavia, le scuole di bondage dove insegna su base settimanale e mensile e da 5 anni è il direttore artistico del festival sulla sessualita Xplore Roma, versione italiana del tedesco Xplore Berlin. Per maggiori informazioni e curiosità, visitate il sito personale di MaestroBd: http://maestrobd.it/ Per approfondire il tema, potete acquistare i suoi libri fotografici a tema corde, manuali pratici sulla tecnica e una raccolta di racconti: http://maestrobd.it/wp/libri/
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Bonnie & Clyde Le coppie Famose Bonnie Parker nasce il 1° di ottobre 1910 a Rowena, in Texas; era una ragazza minuta e molto graziosa. Fu una studentessa piena di volontà e capace soprattutto nelle materie letterarie. Spesso veniva invitata a tenere discorsi introduttivi in occasione di manifestazioni. L’apparenza angelica nascondeva un carattere forte e deciso che otteneva tutto ciò che voleva. A soli 16 anni abbandonò il liceo per sposare Roy Torton, un ladruncolo, che poi lasciò nel 1929; evidentemente i criminali avevano un grande fascino su di lei, perché subito dopo si mise con Clyde. Clyde Champion Barrow nasce il 24 marzo 1909 a Telico, sobborgo di Ellis Country, in Texas. Fin da bambino mostrò un carattere irrequieto e già a 17 anni ebbe i primi problemi con la giustizia per furto di automobili e tacchini. I due costituirono una coppia BILANCIA/ARIETE, che divenne il simbolo della ribellione alla miseria durante la “Grande Depressione” americana negli anni ’30. Si conobbero occasionalmente il 5 gennaio 1930 a Dallas, in casa della moglie del fratello di Bonnie e sorella di un amico di Clyde; fu un colpo di fulmine, perché immediatamente fecero coppia fissa. Quando si misero insieme, Clyde era già ricercato dalla polizia e venne arrestato proprio a casa di Bonnie. Il giudice gli inflisse 7 condanne per 7 reati diversi, ma per la giovane età la condanna fu mite: 2 anni di carcere, anziché 14. Bonnie ruppe con la legalità l’8 marzo 1930, quando introdusse in carcere una pistola che diede a Clyde. Tre giorni dopo, grazie alla pistola, Clyde evase dal carcere, ma dopo appena una settimana venne nuovamente arrestato; questa volta il giudice non usò alcuna attenuante e gli inflisse gli originali 14 anni di pena, da scontare nel durissimo carcere di Eastham Farm. Dopo due anni Clyde ebbe la sospensione della pena, ma uscì dal campo di correzione ai lavori forzati, duramente provato: in quel luogo aveva subito ogni tipo di violenze e si era trasformato in assassino, uccidendo a sprangate un gigantesco detenuto che lo aveva lungamente violentato. Clyde uscì con un enorme desiderio di vendetta verso il penitenziario di Eastham Farm ed insieme ad altri, che avevano lo stesso obiettivo, costituirono una banda che iniziò a compiere rapine a banche e negozi, per finanziare l’impresa di assalire la prigione. Quando furono pronti per l’assalto, con il quale avrebbero liberato alcuni detenuti, si procurarono due grosse automobili e cercarono di rapinare un negozio di armi. All’impresa si unì Bonnie, ma le cose non andarono per il verso giusto e nacque una sparatoria con inseguimento; Clyde e Fultus (un amico che si era unito a loro) furono arrestati, mentre Clyde riuscì a fuggire. I giudici furono particolarmente comprensivi verso una ragazza all’apparenza così dolce ed innocente, così Bonnie trascorse in carcere solo tre mesi, dove compose un piccolo poema dal titolo “La Ballata di Sal”, che divenne molto famoso dopo la sua morte. Il 30 aprile 1932, Clyde partecipò ad una rapina dove ci scappò il morto e da quel momento venne ricercato con una imputazione che avrebbe consentito alla polizia di sparargli a vista. 31
Uscita di prigione, Bonnie si unì alla banda che Clyde aveva formato con altri, ma senza partecipare ai colpi che mettevano in atto. Durante uno di questi scontri venne ucciso un agente di polizia, il primo di nove pubblici ufficiali caduti sotto i colpi della banda “Barrow”; questo rese la caccia a Clyde ancora più serrata, ma Bonnie non rinunciò a rimanere unita al suo amato. La banda “Barrow” si sciolse e Bonnie e Clyde cominciarono a compiere rapine da soli, con un metodo molto semplice: i colpi avvenivano a ridosso del confine di uno Stato e fuggivano in quello accanto, dove non potevano essere inseguiti dalla polizia locale, perché il reato non era federale. In questo contesto, Clyde raggiunse la fama di conducente di automobili irraggiungibile. Nel marzo del 1933, il fratello di Clyde, Ivan “Buck” Barrow usci dal carcere e si unì con la moglie alla coppia. Vennero individuati dalla polizia, ma riuscirono a fuggire, lasciando però documenti che consentirono una incriminazione federale perseguibile su tutto il territorio degli Stati Uniti. Fu un incidente d’auto, che creò una ferita alla gamba di Bonnie, a ridurre la mobilità del gruppo, a cui si era aggiunto un quinto complice. Dopo essere sfuggiti ad un primo tentativo di cattura, la banda venne sgominata il 29 luglio del 1933, ma anche questa volta Bonnie e Clyde riuscirono a fuggire. Ora, erano veramente solo loro due ed insieme continuarono a colpire mettendo a segno diverse rapine. Nel gennaio del 1934, organizzarono l’impresa più ardita, e la vendetta verso la prigione di Eastham Farm, liberando cinque detenuti, ma questo fu il gesto che segnò la loro fine. Il colonnello Lee Simmons, direttore generale del sistema carcerario texano, deciso a riscattare l’onore dello Stato del Texas dall’umiliazione subita, assoldò Frank Hamer, ex capitano dei Texas Rangers, con la sola istruzione di chiudere definitivamente la partita con Bonnie e Clyde. La coppia fu individuata, grazie al tradimento di uno di coloro che avevano liberato da Eastham Farm. La mattina del 23 maggio 1934 la Ford V8 sulla quale viaggiavano Bonnie e Clyde trovò sulla strada, nello Stato della Luisiana, la squadre di Hamer (4 del Texas e 2 locali), che intimò loro di fermarsi ed arrendersi. Quando i due tentarono di reagire furono crivellati di colpi; ne vennero sparati 130. Clyde fu il primo a morire, colpito alla testa, e Bonnie non venne risparmiata; tutto accadde in pochi minuti. Il Coroner contò 17 colpi sul corpo di Clyde e 26 su quello di Bonnie. Ci furono molte polemiche sulla modalità di quella che, più che un tentativo di arresto, parve una esecuzione, dalla quale Bonnie poteva essere esclusa. Il loro destino era ormai scritto da tempo e loro stessi parevano esserne consapevoli: durante una rapina presero in ostaggio un certo H.D. Darby e quando egli dichiarò di essere un imbalsamatore, Bonnie disse: “Io lo so che prima o poi ci uccideranno, e potresti essere proprio tu ad imbalsamarci” . Il suo presagio fu profetico, perché si avverrò: fu proprio Darby ad occuparsi del riconoscimento dei cadaveri, collaborando in seguito alla loro imbalsamazione. La natura del loro rapporto presenta un lato oscuro e secondo alcuni storici fu un amore solo platonico. Bonnie era fortemente attratta dall’irresistibile carisma di Clyde, giovane ribelle, e lui era affascinato da una ragazza tanto fiera e colta, tutto questo però non sarebbe mai sfociato in una vera passione erotica. Anzi, Clyde in realtà era omosessuale, una tendenza che sarebbe stata provocata dalle ripetute violenze subite i carcere. L’opinione su questa tesi non ha prove, ma trova sostenitori in due storici e scrittori accreditati, mentre uno dei componenti della banda “Barrow”, a suo tempo, la smentì seccamente. 32
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Gli organizzatori del Regina Nera si raccontano Un caleidoscopio di emozioni estreme
Abbiamo rivolto qualche domanda a Luca Bassi, uno degli organizzatori del Regina Nera, uno dei Play Party BDSM (evento sociale a cui partecipano e giocano attivamente avventori uniti dalla passione per il bdsm) più conosciuti ed importanti d’Italia. Luca, che parla a nome di tutto lo staff, ci spiega in cosa consiste l’evento. Ciao Luca, quando ha preso il via la serata? Nell’aprile del 2012 a Bondeno di Ferrara. Da dove nasce l’idea e quali sono le sue caratteristiche principali? La Regina Nera nasce dal desiderio di promuovere la cultura BDSM/Fetish e conoscere nuove amici e appassionati oltre che a voler offrire situazioni specificatamente dedicate. Ad ogni serata sono presenti strutture elaboratissime per il gioco e la condivisione di passioni, create dagli artigiani Taixo e Kraian Von Switch. Chi sono gli organizzatori? Tra gli organizzatori ci sono dominatori e dominatrici, sub (sottomessi) e switch (persone che ricoprono entrambi i ruoli), per cui ognuno offre ed apporta alla serata un contributo variegato, fatto di esperienza, avventure passate e desideri futuri. Un vero e proprio caleidoscopio! Cosa vi spinge ad affrontare e sostenere questa impresa? Una grande passione, la voglia di conoscere e riconoscersi in una corrente d’azione tutt’altro che occasionale, il desiderio, nel nostro piccolo, di poter offrire una situazione all’interno del nostro panorama che sia nuova, interessante, di pregio a tutti coloro che desiderano vivere le i loro desideri insieme ad altri. A che tipo di pubblico si rivolge la serata? Il pubblico varia in adulti dai 20 ai 65 anni. E’ un evento all’interno del quale ciascuno può dar vita alle proprie fantasie, conoscere nuovi amici e approfondire la propria conoscenza attraverso il dialogo ed il confronto con altre persone affini. Che sorprese ci sono in serbo per la prossima stagione? Sono moltissime ma se ve le sveliamo non saranno piu sorprese. Non vi resta che seguirci. Quali obiettivi volete raggiungere da qui a qualche anno? Senza ombra di dubbio ci siamo tolti molte soddisfazioni: Regina Nera è una delle feste BDSM più frequentate sul territorio italiano e vede partacipanti che arrivano da ogni parte della penisola. Per il futuro, miriamo a diventare un serata rivolta ad un pubblico anche estero e curare l’ambiente sempre di.più per offrire una situazione ancora più appetibile, diventando così ancora di più un punto di riferimento per il bdsm in Italia.
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Chi sogni come cliente numero uno? Non un personaggio in particolare a dire il vero. Al Regina Nera siamo tutti sullo stesso livello, sia gli organizzatori che i clienti. Lo staff si mette a disposizione dei neofiti senza giudicare o altro. Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, qualche aneddoto particolare? Anche qui rispondo a nome di tutto il gruppo organizzativo perchè ha coinvolto tutti. Al Bondcoum di Monaco, uno dei più importanti festival bdsm al mondo, la festa che si è svolta la sera ci ha lasciati a bocca aperta. C’erano tremila persone vestite il latex e leather (pelle) e il colpo d’occhio lasciava davvero senza fiato, bellissimo. Peccato che a nostro parere le aree dedicate al gioco e le strutture lasciavano un po’ a desiderare, in Italia siamo decisamente più avanti in questo. Sarebbe bello se i vari eventi sparsi in giro per l’Europa iniziassero a collaborare: una fresca unità porterebbe di certo alla realizzazione di feste ancora più eccezionali.
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“Al di là del muro”
a Napoli è nato il primo sportello di ascolto per i detenuti LGBTQI
Prenderà avvio quest’autunno “Al di là del muro”, uno sportello per le persone gay e transgender che si trovano all’interno della Casa Circondariale di Napoli. La lodevole iniziativa, frutto dell’intesa tra l’Associazione Arcigay di Napoli, il carcere di Poggioreale e dal Centro Sinapsi dell’Università Degli Studi di Napoli Federico II, ha come obiettivo il sostegno delle persone gay, trans e bisex, sia durante il periodo di detenzione che nella fase successiva di reinserimento nella società tramite la rete territoriale costruita dall’Associazione Arcigay, che da anni tutela i diritti LGBT in Italia, lotta contro l’omofobia e promuove i diritti degli omosessuali. Il progetto “Al di là del muro” promuoverà una cultura del rispetto delle differenze, incrementerà le conoscenze e le informazioni sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e formerà anche il personale su tematiche come l’orientamento sessuale.
Una Trans a San Remo?
La nota attrice si autocandida come valletta
L’attrice Vittoria Schisano, nata uomo 32 anni fa come Giuseppe a Pomigliano d’Arco (Napoli) è apparsa recentemente in televisione da Barbara D’Urso a “Domenica Live” esprimendo la sua voglia di partecipare come valletta al prossimo festival di Sanremo accanto a Carlo Conti. Sarebbe una scelta coraggiosa per l’azienda RAI, affidare un ruolo così di rilievo ad una trans, ma sicuramente al passo coi tempi odierni. Oltretutto, Vittoria non è certo nuova nel calcare i set televisivi. Ancora con il nome di Giuseppe, dopo aver recitato per alcuni anni a teatro, ha recitato nel 2005 nel film per la tv “Mio figlio”, al fianco del famoso attore Lando Buzzanca. Nel 2009 ha inoltre vinto il premio come miglior attore esordiente (sezione fiction e serie tv) e nel 2010 ha ricevuto il premio in Campidoglio come attore rivelazione dell’anno. Nel 2011 ha poi deciso di dichiararsi pubblicamente transessuale e di aver intrapreso il percorso del cambio di sesso, cambiando anche il nome in Vittoria. Un’ulteriore soddisfazione l’ha ricevuta poi nel febbraio scorso, quando è stata scelta come prima transgender per la copertina di Playboy Italia, il mensile che da sempre celebra la bellezza femminile e dove sono state immortalate le donne più belle al mondo. Che sia giunto il momento che si spalanchino per lei anche le porte di futura “stella” della conduzione? Da valletta a conduttrice...il passo potrebbe essere breve. 36
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La donna dei Gemelli 21 Maggio - 21 Giugno
Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ?
Sotto quale segno dello zodiaco la donna dei GEMELLI può scegliere il suo uomo? Ecco le risposte:
ARIETE La donna dei Gemelli non può prescindere dalla propria libertà. Ama la propria autonomia; è pragmatica e vuole essere padrona delle proprie decisioni. L’uomo dell’Ariete ha una mentalità da padrone, la sola libertà che rispetta è la sua ed inoltre vuole sempre avere ragione, perché “il capo” è lui. L’unione è difficilissima, il massimo che la coppia può ottenere è una amicizia amorosa su base intellettuale e culturale. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. TORO Un rapporto durevole tra i due può arrivare solo in età matura, quando l’uomo Toro cerca una compagna che non sia troppo mutevole e curiosa, come la donna Gemelli. Questo perché la grande facilità di parola della Gemelli, unita ad una notevole disinvoltura, gli procurano insicurezza ed un senso di inferiorità. D’altra parte, una Gemelli ancora giovanissima si annoierebbe mortalmente con il Toro, per lei troppo lento e serioso. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. GEMELLI Posseggono un eccezionale spirito di adattamento sapendosi adattare a tutte le circostanze, ma i litigi sarebbero continui. Entrambi amano parlare e molto meno ascoltare, quindi si toglierebbero la parola l’un l’altro, senza recedere dall’intervenire. La reciproca ironia finirebbe per essere letale, creando instabilità ed alla lunga disinteresse. Due Gemelli di intelligenza superiore potrebbero dar luogo ad una collaborazione straordinaria, ma niente di più. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. CANCRO Il Cancro è dominato dalle emozioni, introverso e sempre legato alla madre ed alla infanzia. L’insufficiente senso della maternità della donna Gemelli lo ferirebbe con la sua disattenzione. Il Cancro vedrebbe con molta sofferenza questa donna comunicativa, vivace e civetta, sempre circondata da ammiratori in cerca dei suoi favori. L’amore che porta ad una unione è difficile, mentre l’amicizia è trionfante sotto il comune interesse di arte e musica. Giudizio sull’unione: moderatamente NEGATIVO. VERGINE Vergine e Gemelli sono due nature assolutamente diverse. L’uomo Vergine è meticoloso, ha il piacere dei particolari e valuta lungamente pro e contro di ogni cosa. La donna Gemelli fa tutto velocemente, con leggerezza; questo ferisce la sensibilità della Vergine, il quale cerca con costanza di renderla più attenta. La missione è però impossibile e dopo tenaci tentativi finisce per abbandonarla, non senza prima averle reso la vita difficile. Unione possibile solo in età avanzata. Giudizio: NEGATIVO.
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BILANCIA I due segni hanno gli stessi gusti, quindi ameranno le cose che fanno insieme: la casa, gli amici comuni, le manifestazioni culturali dove il bello primeggia. Il loro destino percorre una identica strada e si ameranno fin dal primo incontro, come Narciso della propria immagine riflessa in uno specchio d’acqua. L’uomo della Bilancia è il compagno perfetto per la donna Gemelli, perché è sempre cortesemente sollecito e non le rinfaccia l’incostanza. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO. SCORPIONE La donna dei Gemelli ha un forte spirito di adattamento e grandi capacità di simulazione, quindi sa ostentare una apparente sottomissione , che però esalta nell’uomo Scorpione i peggiori istinti di dominazione. La Gemelli diventa accanto a lui un’ombra senza volontà rendendola succube di un uomo deciso e passionale. Se la donna è masochista l’amore dura, rovesciando i parametri della gioia in quelli del dolore. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. SAGITTARIO Il sagittario ha molti punti in comune con la Gemelli. Entrambi amano il movimento e detestano la monotonia; quindi la loro vita sarà certamente interessante. Viaggeranno insieme, anche se con modi diversi: la Gemelli per muoversi, il Sagittario per guardare, ma con grande accordo sulle mete. Essi godono del prestigio sociale e la loro casa sarà aperta agli amici, con una cerchia di presenze importanti. La finzione sarà un elemento del rapporto, ma creduta come vera. Giudizio sull’unione: POSITIVO. CAPRICORNO Mancano punti di contatto tra i due. Il Capricorno è introverso e scontento; la Gemella estroversa ed allegra; un uomo pesante e taciturno non fa per lei. Solo gli affari li possono unire, perché entrambi hanno un forte senso affaristico e commerciale. Insieme possono realizzare grandi guadagni ma non certamente l’amore. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. ACQUARIO L’Acquario affascina la Gemelli con la leggerezza di spirito, con la gentilezza e per il gusto di tutto ciò che è innovativo. Hanno in comune l’essere distratti e questo non li disturba, anzi li unisce. Loro si capiscono a fondo ed al volo. La loro unione avrà nel costante cambiamento un motivo dominante: nuovo arredo, nuova casa, nuovi amici, nel perenne divenire di novità. Non saranno genitori educativi ma amicali ed figli verranno lasciati molto liberi. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO. PESCI Tra loro l’amore può nascere attraverso la parola. Entrambi amano parlare ed hanno una molteplicità di interessi. L’unione determinerà una caduta di iniziativa da parte della donna Gemelli, frenata e contagiata dall’inerzia dell’uomo Pesci. La sensibilità di lui soffrirà a causa dello spirito caustico di lei; lui troppo sensibile, lei molto superficiale; lui per lo “slow food”, lei per il “fast food”: immagine che va estesa a 360 gradi. Il rapporto può essere esclusivamente intellettuale. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. 39
Sono aperte le Iscrizioni Con la straordinaria partecipazioene di Regina Satariano “Organizzatrice di Miss Trans Italia�
Organizzatrice:
Susy Calvagna 329 8815372 40
Pillola di Moda! Mini Borsa Broadway in Pelle GUCCI Il must have dell’estate 2017 per quanto riguarda gli accessori di lusso è sicuramente la favolosa Mini Borsa Broadway in Pelle GUCCI. Spesso associata alla nobiltà europea e ricorrente su arazzi e stemmi di famiglia, l’ape riaffiorata dagli archivi Gucci degli anni Settanta fa parte dei codici storici della Maison. Nella nuova collezione di borse Broadway, presentata per la Pre-Fall 2017, l’insetto si ritrova in un prezioso dettaglio in metallo arricchito da borchie effetto perla, smalto blu e cristalli rossi. Perle d’ispirazione rinascimentale decorano la parte frontale della pochette in pelle nera, dotata di tracolla rimovibile con motivo Sylvie Web. La borsa da sfoggiare per brillare come vere stelle in ogni occasioni!
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Gigi Hadid per Vogue Eyewear Gigi Hadid, top model e icona di stile, ha firmato una sua collezione esclusiva di occhiali da sole e da vista, disegnata per Vogue Eyewear. La linea di occhiali è caratterizzata da affascinanti linee rétro-chic e particolari essenziali, il tutto nello spirito vibrante degli anni ‘90. Non fateveli sfuggire!
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L’ascesa delle modelle Trans.
Il mondo della moda celebra la bellezza TRANSgender.
Il mondo della moda è in costante evoluzione ed alla costante ricerca di volti che possano innovare la concezione di fascino e di bellezza proposta al pubblico. Se le passerelle degli anni 90 sono state dominate da iconiche top models dalla bellezza sfolgorante, ma classica, come Cindy Crawford, Naomi Campbell e Claudia Schiffer, gli ultimi anni si sono invece orientati sempre di più alla ricerca di volti di forte impatto scenico e più versatili, al di fuori dei canoni estetici tradizionali. E’ per questo che le modelle trans sono sempre più amate dai marchi più prestigiosi della moda (Louis Vuitton, Gucci, Marc Jacobs per citarne alcuni): si sente sempre meno la necessità di fare distinizione tra “uomo” e “donna” e sicuramente le modelle trans sanno calcare con la massima disinvoltura sia le passarelle maschili che femminili, grazie alla loro “fluidità” di genere. Vediamo allora insieme quali sono le modelle più famose e richieste attualmente. Iniziamo con una vera e propria leggenda: Roberta Close (foto in copertina), brasiliana, è a tutt’oggi la più famosa transessuale d’America Latina (ha cambiato sesso nel 1989) ed è stata per anni la star del carnevale di Rio. Arrivò all’apice del successo nel 1984 quando Playboy “osò” metterla in copertina. L’evento fece uno scalpore incredibile, perchè per la prima volta nella storia del giornale, l’attrazione principale non era una bella donna, ma un “uomo”. Oggi Roberta, dopo aver avuta una sfolgorante carriera nel mondo della moda, è richiestissima nei programmi televisivi. Lea T è decisamente la più nota e storica delle modelle transgender, amica e musa di Riccardo Tisci, designer di Givenchy. E’ stata anche la prima trans a partecipare alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2016. Altra transgender amatissima e molto contesa è sicuramente Andreja Pejic (in copertina), bosniaca, eterea e dai tratti androgini, è stata “scoperta” a 17 anni mentre lavorava da Mac Donald e ora sfila per tutti gli stilisti più importanti, fino ad aggiudicarsi anche la copertina sulla rivista Marie Claire Spain. Si prosegue con la brasiliana Valentina Sampaio copertina di marzo di Vogue France. Poi Hari Nef , scoperta dalla Img, una delle agenzie di modelle più prestigiose al mondo, che è apparsa sulla rivista Frische e sfila abitualmente per Gucci. Altro brillante volto dell’agenzia Elite Models New York è Carmen Carrera, star anche dei reality tv americani ed artista di burlesque. Valentijn de Hingh invece ha sfilato per Maison Margiela ed ha documentato il suo processo di cambiamento, trasmesso dalla tv olandese nel 2007 e durato ben 9 anni, grazie alla documentarsta Hetty Niesch. Per quanto riguarda i modelli invece, la Nike ha arruolato per uno spot pubblicitario lo scorso anno Chris Mosier, sportivo trans nato donna ma entrato nel 2015 a far parte della squadra maschile americana di duathlon, ora testimone pubblicitario anche per il marchio Unlimited Courage. La crescente richiesta e il sempre maggior successo delle modelle trans ha poi portato, negli ultimi anni, alla creazione di agenzie specializzate che si occupano solo di loro: due anni fa è nata a New York a opera di Peche Di (fotografa trans) la Trans Models NY, seguita dall’apertura in Inghilterra della Transgender Model UK. Altre agenzie sono poi nate a Parigi ed in India, fino alla neonata “Trans Models Milano”, dove sta cercando di aprirla definitivamente la fotografa milanese Sharlot “CapDaSha”. 43
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L’essere transgender “a fumetti” Julia Kaye, la disegnatrice trans che spiega con umorismo le battaglie quotidiane di chi cambia sesso
Il percorso che porta una persona a decidere di cambiare sesso è sempre complesso e sofferto. Lo sa bene l’illustratrice Julia Kaye, nata uomo in America 29 anni come Julian. Stanca di vivere in un corpo che non la rappresentava ed in cui non si riconosceva, nel 2016 Julia ha deciso d’intraprendere la strada del cambio di sesso: ormai i “pantaloni” le stavano stretti ed era giunto il momento di essere davvero se stessa. Essendo bravissima con la matita (Julia lavora anche per la Disney) ha quindi deciso di illustrare e pubblicare sul suo Instagram una serie di vignette rappresentati il suo ultimo anno di “trasformazione” con tutti i sentimenti che l’hanno caratterizzato: spesso contrastanti, incerti ma sempre buffi ed anche teneri. I suoi fumetti sono crudi e commoventi, divertenti e riflessivi; come ha spiegato lei stessa: “ho iniziato ad illustrare quello che mi succedeva nel primissimo periodo di cambiamento, non conoscevo nessuna trans con cui confrontarmi, mi sentivo molto isolata. Disegnare è stata una sorta di terapia per me, un modo per riflettere e far capire in modo immediato anche alla mia famiglia ed agli amici come mi sentivo nella vita di tutti i giorni, cosa stava succedendo al mio corpo e alla mia mente”. Conclude “E’ stato meraviglioso vedere quanto supporto ho ricevuto ed è incredibile quante trans mi abbiano contattato ringraziandomi, dicendo che i miei disegni le facevano divertire e sentire meno sole nelle difficoltà”. Se siete curiosi, potete seguire Julia sul suo profilo Instagram upandoutcomic www.instagram.com/upandoutcomic/
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Il primo gondoliere transgender Alex Hai “Non chiamatemi Lei, sono un Lui” Un lungo comunicato stampa è l’esternazione della propria identità sessuale (coming out) di Alex Hai, nato femmina con il nome di Alexandra 50 anni fa in Germania ad Amburgo e diventato ufficialmente uomo dopo un’operazione eseguita qualche mese fa in California. Ripercorriamo insieme la sua storia. Alex è arrivato 29 anni nella meravigliosa città lagunare di Venezia e rimane subito folgorato dalle gondole. Decide quindi di diventare gondoliere, ma si trova davanti un mondo molto chiuso e maschilista, rigido. Alex infatti non aveva ancora cambiato sesso e risultava essere ancora, sia anagraficamente che esteticamente, donna. Si sa, il mestiere del gondoliere è un’arte antica e privilegiata, tradizionalista, dove non c’è spazio per le femmine. Alex però non si arrende, la sua vocazione è troppo forte, quindi studia il lavoro con dedizione per anni, superando le prove, ma gli viene negata la licenza. E’ il 1996: un duro colpo per Alex che decide dunque di prendere un avvocato e nel 2007, dopo una lunga battaglia, vince la causa mossa dal Comune di Venezia che voleva impedirgli di svolgere il lavoro in quanto “donna”. Sentenza poi confermata nel 2015 dalla Corte di Cassazione di Roma che gli permetteva di esercitare regolarmente, a patto però di tagliarsi i capelli, non sfoggiare orpelli femminili e con il limite di poter lavorare solo per i clienti di una nota catena di alberghi. Nel 2017, 10 anni dopo, un nuovo stravolgimento. Alex decide di “rivelarsi” e si sottopone all’operazione per cambiare sesso, diventando uomo. Finalmente può raccontare il suo difficile e combattuto percorso: “Prima del cambio di sesso i gondolieri non mi accettavano in quanto biologicamente donna ed era una grande ingiustizia perchè sono sempre stato per l’assoluta parità di diritti per ambo i sessi. Personalmente, a 3 anni sapevo già di essere un uomo intrappolato in un corpo sbagliato. Solo poco tempo fa, grazie ai guadagni di gondoliere sono riuscito a mettere da parte la somma necessaria per diventare uomo a tutti gli effetti. Sono fiero del mio percorso e mi auguro di non subire più ostruzionismi sul lavoro. In ogni modo sono un guerriero, continuerò sempre per la mia strada”.
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La Donna del Toro 21 aprile – 20 maggio
Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato Sotto quale segno dello zodiaco la donna del Toro può scegliere il suo uomo ? Ecco le risposte: ARIETE La donna del Toro romantica e passionale è attratta dalla virilità ma anche dalla prepotenza dell’Ariete. La loro unione ricorda quella tra Marte e Venere; è una felicità che può durare a lungo, ma condizionata dai rapporti sociali e dalle frequentazioni. L’Ariete geloso non sopporta l’adulazione che si crea attorno alla donna del Toro e lei non sopporta il gallismo, anche innocente, dell’Ariete. Giudizio sull’unione: POSITIVO ma con riserva. TORO Sono una coppia perfetta che assomiglia come due gocce d’acqua. Identica sensibilità, stessi gusti. Potrebbe essere un amore noioso, per altri, ma non per loro. Nella loro casa regna l’armonia di una vita comoda e serena. L’unico pericolo che li può aggredire è la gelosia; se dovesse arrivare sarà una tempesta incontrollabile, che non terrà conto neppure dei figli. La loro unione va suggerita in età non più giovanissima, quando il tempo ovatta la passione della gelosia. Giudizio sull’unione: POSITIVO. GEMELLI La donna del Toro prende tutto molto sul serio e quando incontra l’uomo Gemelli, versatile, intellettuale ma un po’ superficiale, è sempre un momento importante. Se la donna è molto giovane assimilerà la sua struttura ottimistica della vita; Se la donna ha superato la trentina, l’unione diventerà più complicata, perché lei non è più “una carta assorbente” ed è bene che l’incontro resti un’amicizia amorosa. Inoltre l’infedeltà e l’infantilismo del Gemelli per lei è insopportabile. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CANCRO Le loro nature rendono trainante l’uomo Cancro e lui, di natura pigra, trascinerebbe lei nella pigrizia fino all’abulia. Il Cancro ha sempre problemi pratici ed anche economici; questa precarietà è la meno adatta per il Toro. La felicità dell’unione non può essere esclusa se la coppia non ha problemi per la quotidianità, ma è pensabile che non ci siano ? L’unione sul piano intellettuale può essere felicissima, ma limita ed esclude le passioni vere. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. LEONE L’uomo Leone è egoista ed egocentrico: il mondo gira solo attorno a lui. Il Leone ama avere sempre ragione, ma anche il Toro è caparbiamente così. Questa coppia è in continua polemica. Solo quando il Leone ha una intelligenza superiore e la donna del Toro è eccezionalmente femminile, può avvenire “il miracolo di una unione felice. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO.
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VERGINE La donna del Toro, con la sua gentilezza e femminilità, colora il grigiore della vita dell’uomo della Vergine, arida e piena di lavoro. Lei viene presa da quest’uomo solido e rassicurante che costruisce una concreta posizione economica. La loro unione è come una società i cui soci riescono ad aumentare la loro fortuna e felicità, con il trascorre degli anni. Se la chiave dell’unione viene vista sotto questo profilo, il giudizio è certamente POSITIVO. BILANCIA Inizialmente tra i due ci può essere una eccezionale attrazione fisica fondata sul “bello”, ma l’effimero è sempre breve e nasceranno discussioni di ogni tipo. La donna del Toro comincerà a percepire una sensazione di imbarazzo verso l’uomo, che pare sapere tutto di tutto, anche se così non è. Il disagio del Toro si trasformerà , a torto, in un micidiale senso di inadeguatezza che porrà fine alla coppia. L’unione ha vita nel breve termine, ma sul lungo periodo il giudizio è NEGATIVO. SCORPIONE La donna del Toro è facilmente preda del dispotismo dello Scorpione, che si sente attratto dalla sua dolcezza e femminilità. Col trascorrere del Tempo l’uomo viene esaltato dalla pazienza e dalla sottomissione della donna, fino a costruire un rapporto opprimente per lei. Poi, lo Scorpione si annoia o finisce per esaurire il piacere della forza di oppressione verso la donna del Toro; questo lo porta ad abbandonarla e cercare altre vittime. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. SAGITTARIO Il Sagittario affascina la donna del Toro con l’uso dell’intelletto, lei ne ammira l’intelligenza ed assimila le qualità dell’uomo. I due saranno una coppia esemplare, dove la donna Toro metterà l’intuito e l’uomo Sagittario l’intelletto. Il solo pericolo sarà negli eccessi dei piaceri fisici e nell’arrivismo sociale. La praticità della donna può infastidire l’uomo, uso ad un idealismo di facciata, ma sarà lei a ricordargli la sostenibilità delle spese. Giudizio sull’unione: POSITIVO. CAPRICORNO La donna del Toro ispira amore immediato e profondo all’uomo Capricorno. Questo avviene in circostanze in cui il Capricorno esce dal suo mondo e si apre a situazioni nuove. La donna del Toro si sentirà felice della propria impresa, di una conquista così difficile, ma alla lunga ii pessimismo del Capricorno sgretolerà ogni felicità. Così la donna del Toro si sentirà soffocare da avarizia, tristezza e noia e non le resterà che fuggire; sarà sempre lei a troncare. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. ACQUARIO L’Acquario è troppo sognatore e proiettato al futuro per una donna concreta e pratica, ancorata al presente. La sola intesa affettiva sarà quella spirituale o di lavoro. Un buon collante è certamente la musica, che entrambi amano e la collaborazione artistica è quella con maggiori prospettive. Lei è passionale, lui cinico: non c’è spazio per l’amore vero. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. PESCI L’uomo dei Pesci e la donna del Toro hanno dei ritmi di vita totalmente diversi. Amano cose diverse, ambienti e modelli di vita troppo distanti. E’ una unione che non può resistere. L’istinto materno della donna Toro, a volte, si attiva per soccorrere l’apparente debolezza dell’uomo Pesci e questo apre qualche possibilità di durata, ma è troppo poco e molto raro. Giudizio sull’unione: assolutamente Negativo. 50
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Maria Evita Duarte e Juan Domingo Peròn Le coppie Famose Maria Evita Duarte de Peròn, nata Eva Maria Ibargueren, a Los Toldos, il 7 maggio 1919, era figlia illegittima di un piccolo proprietario terriero e di una cuoca basca. Juan Domingo Peròn, nato a Lobos l’8 ottobre 1895, apparteneva ad una buona famiglia borghese. I due costituiranno una coppia astrologica TORO/BILANCIA. Eva aveva lasciato la famiglia giovanissima per diventare attrice, in un paese bigotto dove essere figlia illegittima era un marchio di disprezzo e dove la donna aveva un ruolo subalterno al maschio. Peròn era l’autentico argentino anche nell’aspetto, con i tratti del meticcio, che indicavano l’origine indigena della madre, discendente da una tribù della Patagonia, e con quelli del padre europeo. Juan aveva fatto l’accademia militare e la carriera di ufficiale in un paese divorato dalla corruzione, con milioni di lavoratori sfruttati ed indifesi. In questo quadro, Peròn si diede alla politica, ma è impossibile comprendere la sua ascesa senza guardare alla donna che gli stava accanto. Evita e Peròn si incontrarono casualmente nel gennaio del 1944, in occasione di una raccolta di fondi per le vittime del terremoto. Lui era già l’uomo politico più importante dell’Argentina, mentre lei solo un’attrice di secondo piano. Peròn aveva 49 anni ed era rimasto vedovo; Evita aveva 25 anni, era in cerca di successo, dopo avere conosciuto da piccola la fame e l’emarginazione legata alla sua origine. Evita aveva una inesauribile ambizione e voglia di rivincita, aveva cercato di sfondare nel mondo dello spettacolo, ma Hollywood era un sogno irrealizzato. Il loro fu un incontro tra due personalità a cui mancava il compagno giusto; si attrassero subito perché, benché diverse, erano complementari l’una per l’altra. Peròn era scettico ed opportunista, capace di conquistare la fiducia della gente, ma egoista e senza scrupoli; Evita era ottimista, schietta, si dava totalmente a chi la amava, ma senza pietà per chi la tradiva. Peròn le diede incarichi politici nel sociale, che incanalarono la sua inesauribile energia e desiderio di riscatto; lei dimostrò straordinarie capacità organizzative e portò avanti le tematiche femminili, come il diritto al voto per le donne. Il loro rapporto durò dieci anni e produsse risultati simili ad un laboratorio sociale, dove i lavoratori, gli industriali, le forze armate e la Chiesa furono chiamati a lavorare insieme per il bene dell’Argentina. 52
La loro unione fu un rapporto totalizzante, che univa l’amore pubblico per il paese ad una profonda complicità, ma però non fu mai una vera passione. Evita diceva di sé: “Senza nessuno sforzo, come se fossi nata per questo, io mi sento la madre dei poveri, lotto gomito a gomito con gli operai e mi considero la sorella maggiore di tutte le donne che hanno fiducia in me. Aveva solo 33 anni quando, il 26 luglio del 1952, morì per un tumore all’utero che le produsse una dolorosissima fine. Al suo funerale parteciparono 2 milioni di persone, perché il suo rapporto con la gente fu emozionale e mistico. La carriera politica di Peròn continuò anche se al suo fianco non c’era più Evita, ma bastò il suo ricordo a sostenerlo, perché il popolo argentino non l’ha mai dimenticata. Il testamento di Evita è una vera dichiarazione al suo uomo ed all’Argentina: “Le mie ultime parole sono le stesse del principio: voglio vivere eternamente con Peròn e con il mio popolo. Dio mi perdonerà se preferisco restare con loro, perché anche Lui è tra gli umili; in ogni descamisados ho sempre visto Dio che mi chiedeva un po’ d’amore e non gliel’ho mai negato”. Quando Evita morì, Peròn decise di fare imbalsamare il corpo, prima di esporre la salma al pubblico. Dopo il colpo di Stato contro Peròn del 1955, la mummia di Evita venne fatta sparire ma non fu distrutta, perché venne conservata da un alto ufficiale, che sviluppò per essa un morboso rapporto, conservandola nella propria abitazione per ammirarne la bellezza. Quando il nuovo dittatore seppe della cosa, ordinò che il corpo di Evita fosse seppellito all’estero e per confondere la cosa vennero realizzate varie copie della mummia. Il vero corpo di Evita fu tumulato sotto falso nome a Milano ed in seguito in Spagna, dove Peròn era in esilio. Nel 1974 la salma ritornò in Argentina dove riposa nel cimitero della Recoleta, A Buenos Aires. Juan Domingo Peròn si spense l’1 luglio 1974, ad Olivos; anche il suo corpo ebbe macabre traversie e, nel 1987, la vedova si vide recapitare la richiesta di un consistente riscatto in cambio della sciabola e delle mani amputate dell’ex presidente. I due avevano generato amori enormi ed odi profondi, seguendoli anche dopo la morte. Evita fu considerata dai suoi seguaci una Santa e dai detrattori una Prostituta; entrambe le definizioni furono esagerate, perché lei fu una donna fedele al suo uomo, che amò autenticamente, ed ai suoi ideali, in cui credete con limpida sincerità. Certamente meno esclusivo fu l’amore di Peròn, che trovò sempre spazio per altre donne, con tre matrimoni (uno prima ed uno dopo di quello con Evita) ed innumerevoli relazioni, specie con donne molto più giovani di lui.
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Intervista alla stilista
Ivete Pessoa de Araujo direttamente dal Brasile Moda Mare 2017
Tempo d’estate...tempo di spiagge assolate, acque cristalline e naturalmente voglia di sfoggiare i costumi da bagno più sexy ed in voga del momento. Se non sapete quali scegliere, ma avete l’assoluta certezza di volere indossare quelli che faranno morire d’invidia le vostre vicine di ombrellone, allora Ivete Pessoa fa al caso vostro. Famosa stilista brasiliana, tra le più conosciute ed apprezzate nel mondo della moda per le trans, ha realizzato per la primavera-estate 2017 una collezione fantastica. Ciao Ivete, ci presenti la tua nuova collezione di costumi? Volentieri. La nuova collezione è molto sensuale e presenta come grande novità le mutandine con le stringhe laterali in silicone, in modo che queste non si vedano, quando si indossa, per esempio, un abito trasparente. Ho realizzato anche una linea di costumi interi stile body, molto colorati e sgambati davanti che lasciano la schiena molto nuda. Ho pensato a questo design per dare più femminilità alle ragazze ed esaltare al massimo il loro corpo. 54
Qual’è il “must have”, l’indumento da avere assolutamente, per essere alla moda questa estate? Tutti dovrebbero indossare la mutandina Asa Delta, che fa risaltare tantissimo l’abbronzatura e la silhouette. Dove trovi l’ispirazione? L’ispirazione sono le mie bellissime clienti. Dove si possono comprare i tuoi stupendi costumi? Li potete acquistare direttamente sulla mia pagina facebook, troverete tutte le linee nei diversi album. Dove si possono comprare i tuoi stupendi costumi? Li potete acquistare direttamente sulla mia pagina facebook, troverete tutte le linee nei diversi album. Oltre ai costumi realizzi anche altre linee di vestiti? Si, abiti da sera sexy e per andare a ballare, body, intimo e vestiti lunghi da giorno “da sirena”, fascianti, che esaltano al massimo la bellezza di chi li indossa. C’è un personaggio famoso che ti piacerebbe vestire? Per me le persone più importanti al mondo sono le mie clienti, loro sono la mia ispirazione quotidiana e i miei personaggi famosi, non mi serve nessun altro. Parlaci dei tuoi progetti futuri. Sicuramente intendo dare una continuità a tutto ciò che faccio, cercando di migliorare ogni volta di più e di proporre creazioni sempre più accattivanti per rendere soddisfatte le mie muse ispiratrici.
La collezione completa di costumi di Ivete Pessoa la potete trovare presso il sexy shop “I Trasgressivi”. http://www.itrasgressivi.it
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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ ASSISTENZA E SALUTE DELLE PERSONE TRANS
L’Istituto Superiore di Sanità, noto anche come ISS, è un ente di diritto pubblico che, in qualità di organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale in Italia, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza documentazione e formazione in materia di salute pubblica. L’Istituto è posto sotto la vigilanza del Ministero della salute e venne fondato nel 1934. L’ISS ha una struttura suddivisa in vari dipartimenti: Ambiente e connessa prevenzione primaria; Biologia cellulare e neuroscienze; Ematologia, oncologia e medicina molecolare; Farmaco; Malattie infettive; Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare; Tecnologie e salute. Tra i propri ricercatori vanta cinque Premi Nobel: Daniel Bovet, Ernst Boris Chain, Enrico Fermi, Rita Levi-Montalcini, Emilio Segrè. Con la recente approvazione del nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento dell’ISS, è stato istituito il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere, diretto dal Prof. Walter Malorni, che ha la missione di “condurre, promuovere e coordinare la ricerca di base, preclinica e clinico-epidemiologica, mirata alla validazione di pratiche diagnostiche e terapeutiche innovative, nell’ambito della medicina di genere”. In questo ambito si propone di contribuire a combattere le disuguaglianze nell’assistenza sanitaria, con un’ottica centrata sui differenti bisogni della popolazione dovuti a differenze di sesso e di genere. Il direttore del Centro di riferimento per la Medicina di Genere ha convocato un incontro, in cui verrà presentato il Centro e si discuterà con i convenuti le principali criticità riguardanti l’assistenza primaria ed i problemi di mantenimento della salute delle persone trans. Questa riunione potrebbe rappresentare l’occasione per un confronto e per fare un punto sullo stato dell’arte delle problematiche sanitarie riguardanti una fascia di popolazione che attualmente si trova marginalizzata nelle politiche sanitarie, dando il via ad una collaborazione costruttiva nell’ottica di un miglioramento della salute delle persone trans in tutti i loro aspetti. Sarà presente Regina Satariano, Responsabile per il Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini (Lucca). 56
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Intervista alla Mistress
YLEANA LAMICIA
Chi è per te una Mistress? Per me una mistress è una donna che durante la sessione e il rapporto mistress\sottomesso detiene la responsabilità e il controllo su ciò che accade e ha la piena conoscenza delle varie pratiche che andrà ad attuare. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? Si, mi ritrovo molto in questa definizione, il mio essere mistress mi porta ad essere molto responsabile verso chi mi si affida, mi da fiducia e mi riconosce in tale modo. L’ essere o meno mistress o padrona sono due condizioni che per esistere hanno necessità di uno scambio, bisogna essere riconosciuto dall’altra
Ti senti solo Mistress o anche altro? Mi sento mistress, dominante e anche sadomasochista. Sono modi di essere che possono convivere ma non necessariamente sono sempre presenti contemporaneamente. Quando hai sentito la “vocazione” per questo ruolo? Ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo all’incirca 12 anni fa iniziando ad esplorare alcune pratiche e situazioni, andandole a conoscere sia dalla parte dominante che sottomessa. Sono una persona molto curiosa e mi è sempre interessato capire il perchè e il come delle varie dinamiche che s’innescano in questi rapporti. Ho provato varie pratiche sulla mia pelle avendo un lato masochista, oltre che sadico, abbastanza forte. Cosa ti piace di più in ciò che fai? Non c’è una cosa che preferisco su tutte, prediligo le pratiche più fisiche rispetto a quelle che vanno direttamente a giocare con la psiche. Amo le corde, lo shibari (antica forma artistica di legatura giapponese), il contatto e il trasporto che si va a creare, l’ intimità, la dolcezza e nello stesso tempo la rudezza che possono far scaturire. L’ abbandono e la cura. Le fruste, corte, lunghe, singole o multiple sono un’altra pratica che amo molto. La frusta diventa un prolungamento del tuo braccio con cui puoi accarezzare dolcemente o far male fino a tagliare. In cosa sei specializzata? In genere mi piacciono un po’ tutte le pratiche che possono avere anche un risvolto artistico, a partire, come dicevo, prima dal bondage shibari per poi passare ad altre pratiche come il wax play (giochi con la cera), il fire play (giochi col fuoco) e il needle play (giochi coi nodi), in particolare i corsetti. Ogni pratica ovviamente viene effettuata al meglio della sicurezza.
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Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche? Ogni persona provoca emozioni e situazioni di gioco differenti, quindi non c’è una cosa che non mi piaccia, diciamo che tutto varia in funzione di chi ho davanti. Perchè ci sono persone che hanno “il bisogno della Mistress?” E’ un bisogno reciproco, si cerca chi può completarti, darti piacere e realizzare le tue fantasie al meglio. Credi che andrai avanti in questo ruolo all’infinito o un giorno smetterai? Penso che andrò avanti finchè troverò qualcuno che stimoli le mie fantasie, desideri, sadismo e piacere. Hai avuto una “maestra” che ti ha introdotto in questo percorso? Non ho avuto una maestra, la maggior parte delle pratiche le ho imparate su me stessa, vivendole in prima persona. L’ essere curiosa è stato di molto aiuto, ho sempre chiesto il perchè e il come una pratica andasse fatta in un modo e non in un altro, senza aver paura di passare per ignorante. Meglio una domanda in più che rischiare di fare poi male a chi mi si affida. Ci sono molti blog e forum che hanno materiale interessante e ben documentato da cui poter attingere ma le persone che l’han vissuto prima sono la mia fonte primaria.
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Il primo bambino senza identità di genere su un documento ufficiale!
La Columbia Britannica, provincia canadese occidentale, è la prima istituzione pubblica a rilasciare un documento ufficiale senza il segno identificativo per un bambino. Searyl Atli Doty, nato a novembre 2016, è probabilmente il primo caso di neonato senza documenti ufficiali che ne indichino il genere maschile o femminile, per espressa richiesta del suo genitore transgender. Kori Doty, il genitore che ha partorito il bimbo, si definisce persona non binaria (ovvero, non si identifica ne in un maschio ne in una femmina) e da quando è nato il figlio sta combattendo affinchè, oltre che sulla tessera sanitaria, dove compare una “U” (che signifca undetermined, non determinato), non venga assegnato il sesso nemmeno sul documento di nascita, visto che i funzionari hanno invece deciso di scriverlo. Kori ha espresso così la sua scelta: “L’identità
di genere del bambino si sviluppa nel tempo, non quando un medico esamina i suoi genitali subito dopo la nascita. Non voglio che lo Stato intervenga nel determinare qualcosa che ogni persona dovrebbe poter decidere da sé una volta sviluppata la possibilità di farlo”.
Inoltre, sembra che anche altre due province canadesi, Ontario e Alberta, stiano valutado l’idea di seguire l’esempio della Columbia Britannica.
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LA DONNA DELL’ARIETE 21 Marzo - 20 Aprile
Quale è l’uomo astrologicamente giusto o sbagliato ? Iniziamo la rubrica “astrologia, amore e sesso di coppia”, partendo dal primo segno dello zodiaco e proseguiremo nell’ordine naturale del dispiegamento degli astri nel cielo; nella prossima uscita presenteremo la donna del Toro e così via fino a concludere con il dodicesimo segno dei Pesci. Sotto quale segno dello zodiaco la donna dell’Ariete può scegliere il suo uomo ? Ecco le risposte: ARIETE E’ impossibile che due persone si possano dominare reciprocamente. Fatalmente, l’una vincerà l’altra. Prima che ciò accada ci saranno battaglie ed enormi energie verranno sprecate. Se le controversie non distruggeranno il rapporto e la donna ha l’intelligenza di dominare con maniere morbide, l’unione tra due personalità sarà allora felice. La donna dell’Ariete sarà la saggia consigliera e la fedele amica del suo uomo. Giudizio sull’unione: POSITIVO ma con RISERVA TORO Nei primi contatti l’uomo del Toro infastidisce la donna dell’Ariete per la lentezza delle sue reazioni e per la sua caparbietà. Il tempo potrebbe sanare questo aspetto o portarlo all’esplosione della rottura, perché la donna dell’Ariete ha ben poca pazienza. La donna dell’Ariete è attratta da questo tipo di uomo, affettuoso e dolce, le cui caratteristiche fisiche dalle spalle larghe e dalla bella voce sono assai importanti. Inoltre, lui è un marito fedele che le da sicurezza anche economicamente. Giudizio sull’unione: POSITIVO . GEMELLI L’uomo dei Gemelli è intellettualmente vivace ed un gran parlatore. La donna dell’Ariete mal sopporta chi non le lascia spazio e non le consente il protagonismo. Questo fa nascere rivalità e toglie felicità ad entrambi. La tendenza all’infedeltà del Gemello uccide la sensibilità dell’Ariete, che pretende una assoluta esclusiva. I due possono essere buoni amici ma giammai una coppia. Giudizio sull’unione: NEGATIVO. CANCRO L’uomo del Cancro è un introverso che vede nella donna l’aspetto materno. Paragonerà la donna che incontra alla propria madre, della quale conserva un ricordo tenerissimo. Lui ha tutte le caratteristiche del bambino viziato; è estremamente suscettibile e se si sente offeso si chiude in un mutismo ostinato. Per la donna dell’Ariete impaziente e sbrigativa non è certo il compagno ideale, a meno che non si senta più madre che compagna. Giudizio sull’unione: assolutamente NEGATIVO. LEONE L’uomo del Leone è il compagno più indicato per la donna dell’Ariete. E’ un uomo dotato di “savoir faire”, ci sa fare, sempre cortese, pronto al complimento e generoso anche nei regali. Con lui si sentirà pienamente realizzata; si divertirà, perché è un uomo allegro e brillante. L’uomo del Leone, come la donna Ariete, detesta la meschinità e questo li unisce molto. Giudizio sull’unione: incondizionatamente POSITIVO. 63
VERGINE E’ veramente difficile che si possano amare ed anche improbabile che nasca qualcosa di lieve come un flirt. Lui è metodico, pignolo, riflessivo e comparativo; lei è tutto un impulso ed incurante dei particolari, perché vede le cose solo a grandi linee. Nel lavoro possono essere ottimi collaboratori perché complementari, l’uno mette zelo, l’altra fantasia, ma questa non è una storia d’amore. Giudizio sull’unione: totalmente NEGATIVO. BILANCIA Le loro diversità attraggono entrambi. La donna dell’Ariete è affascinata dalla cortesia, dalla socievolezza e dalla dolcezza della Bilancia; l’uomo della Bilancia viene preso dal fascino magnetico di lei. L’Ariete è spesso stanca e nervosa, allora la calma e la serenità di lui sono balsamiche per i suoi nervi. Entrambi amano le cose belle e nella vita sociale formano una coppia molto ammirata ed invidiata. Giudizio sull’unione: assolutamente POSITIVO SCORPIONE Tra Ariete e Scorpione può nascere solo amore passionale e sesso sfrenato: o tutto o niente. L’irresistibile attrazione fisica iniziale li porterà in una storia esaltante e frenetica fino al delirio, poi la donna dell’Ariete si stancherà della gelosia dello Scorpione possessivo. Lo Scorpione è generoso ed affettuoso ma non tollera intrusioni in ciò che sente come la sua persona: diventa cattivo, insofferente e crudele. La donna dell’ Ariete non lo sopporta. Giudizio sull’unione: NEGATIVO, perché pericoloso, ma se ami godere e soffrire … SAGITTARIO Unione ottimale. L’uomo del Sagittario ha un temperamento variabile, ma piacevole, sempre pieno di novità ed allegro. Con lui la vita non è monotona: ama viaggiare ed ha il gusto del rischio. E’ un compagno ideale per la donna dell’Ariete che adora le emozioni e per la quale i sapori della vita debbono essere vari e forti. E’ opportuno che la loro unione avvenga quando la donna Sagittario non è più giovanissima; meglio oltre i 30 anni. Giudizio sull’unione: POSITIVO. CAPRICORNO Due personalità in opposizione: l’uomo del Capricorno è introverso, silenzioso, casalingo, pensa sempre al lavoro, alla sua carriera e sovente si preoccupa della propria salute. Difficilmente dedica molti pensieri alla moglie o alla donna amata. Quando una donna Ariete si innamora di un Capricorno si deve adattare ad assecondarlo per arrivare socialmente in alto. La donna dell’Ariete deve essere quindi ambiziosa per legarsi ad un uomo che le darà successo ma non l’amore. Giudizio sull’unione: moderatamente NEGATIVO. ACQUARIO L’uomo dell’Acquario è un sognatore; la donna dell’Ariete è realista e non tollera i suoi sogni. L’Acquario ha sovente disinteresse affettivo ed è privo di passionalità. Tra loro ci può essere un’amicizia amorosa , ma il vero amore sarà di breve durata o inesistente. La donna dell’Ariete sarà costantemente irritata dall’eccentricità dell’Acquario e lui si sentirà ferito da questa logica. In questo dissidio solo la donna potrà sanare la situazione con rinunce. Giudizio sull’unione: decisamente NEGATIVO. PESCI Il romanticismo della donna Ariete si esalta con l’uomo Pesci ed esplode quando si incontrano, ma deve essere un incontro veramente particolare. Il Pesce è dolcissimo, sentimentale e tormentato e da l’impressione di fragilità. Il tempo però fa emergere tutte le diversità, che diventano troppo scoperte, ed entrambi se le rinfacciano: l’uomo accusa la donna di insensibilità; la donna accusa l’uomo di debolezza ed ipocrisia. Giudizio sull’unione: decisamente NEGATIVO. 64
Terapya: la cura che da tanta dipendenza La serata da non perdere venerdì sera a Milano
Venerdì 7 luglio, a partire dalle ore 22.30, si svolgerà presso il Sadika Club di Milano “Terapya: la cura che da tanta dipendenza”. Sarà una serata all’insegna del fetish e bdsm alla portata di tutti, coppie, singoli, etero, mistress e slave e dove l’abbigliamento a tema non sarà obbligatorio. Questo in particolare, sarà un evento speciale per gli appassionati che vogliono conoscersi e giocare e per i curiosi che vogliono dare un’occhiata a questo mondo sconosciuto, senza sentirsi fuori posto ed obbligati a partecipare. Nella serata Terapya ci saranno diverse aree tematiche: - Stage Room (stanza principale): dedicata a convivio, shibari, foot fetish. Esposizioni artistiche. - Dungeon (“prigione”): dedicata al bdsm classico. Fruste, torture e classici giochi bdsm, in un luogo adeguatamente attrezzato, - Pista da ballo: dedicato al trampling (pratica che consiste nel farsi calpestare) ed all’adorazione dei piedi. - Area fumatori - Lounge Bar (area bere/relax) - Aree speciali: durante la serata possono essere adibiti posti speciali (toilet room, strapon, private, etc), concordati preventivamente con la direzione artistica. - Toilet Room (un’area particolarmente attrezzata per prepararsi e definire le proprie necessità) A disposizione di tutte le donne sarà presente per tutta la serata, in una zona riservata, il toilet slave. Per ulteriori informazioni su prezzi e modalità di partecipazione contattare: SADIKA FETISH CLUB Via Rogoredo 113, Milano info@sadika.org - www.sadika.org
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Marilyn Monroe e Joe DiMaggio Le coppie Famose
Norma Jeane Mortenson Baker Monroe, che diverrà nota come Marilyn Monroe, nasce l’1 giugno 1926 a Los Angeles, in una modestissima famiglia con molti problemi, che la porteranno a vivere in casa famiglia. Joseph Paul DiMaggio, conosciuto come Joe DiMaggio, nasce il 25 novembre 1914 a Martinez un villaggio di pescatori della California, da genitori immigrati da isola delle Femmine nel Palermitano, dunque di origini italiane.
I due formarono una coppia GEMELLI/SAGITTARIO. La figura di Marilyn è arcinota mentre quella di Joe DiMaggio lo è molto meno, anche se al momento del loro incontro la notorietà pendeva decisamente verso Joe, che era considerato uno dei campioni assoluti del baseball, lo sport statunitense più seguito dal pubblico. Su Marilyn vogliamo fare solo alcuni richiami per inquadrare la sua personalità oltre il mito cinematografico costruito ad arte dalle grandi case produttrici che la ebbero a contratto. Marilyn venne scoperta nel 1945 dal fotografo David Conover, che fece un servizio sulle ragazze dello stabilimento Radio Plane, dove lei lavorava come operaia e vedendo le fotografie dell’epoca ci si può rendere conto come in fondo “la bomba sexy” era in realtà una diciannovenne carina, di 166 centimetri di altezza. Ci sono due frasi di Marilyn che fanno capire chi fosse come donna e come attrice : “La donna è la rovina dell’uomo, ma resta il fatto che l’uomo senza la donna è rovinato”, ed ancora, “Hollywood è il luogo dove ti danno 1.000 dollari per un bacio e 50 cent per la tua anima”. Joe DiMaggio è un uomo timido nonostante la celebrità, nel 1951 lascia definitivamente il baseball ed è famoso, stimato, ha molto denaro ed una vita felice, ma vedendo un servizio fotografico su Marylin, che mostra tutta la sua carica sexy, è fulminato da lei. Riesce ad incontrarla, grazie ad un amico comune, nel 1952; l’appuntamento è in un ristorante italiano di Hollywood, dove lei arriva (come sua abitudine) con un’ora di ritardo. La serata è serena e tranquilla e Marilyn, che pensava di trovarsi di fronte ad un tipo rude e poco fine, incontra invece una persona garbata ed elegante. Di lui, poi ricorderà: “Sembrava un uomo d’affari, ci sedemmo vicini ma quasi non ci scambiammo una parola. Mi sentivo attratta, ma non ne capivo il motivo. Mi colpirono i suoi occhi acuti ed attenti”. Da questo incontro Joe uscì perdutamente innamorato; Marilyn incuriosita ed attratta, ma niente di più. Un campione sportivo ed una attrice sono quanto di meglio possa desiderare la cronaca rosa, che ci ricama sopra ogni particolare. In quel periodo Marylin viene ricoverata ed operata di appendicite e Joe la va a trovare spesso. L’amicizia diventa la storia più appassionante d’America; lei la donna sognata da ogni uomo, lui l’eroe sportivo americano. L’attrice, come lei ha più volte detto, non è mai appartenuta a nessuno, se non al pubblico ed un rapporto così intenso la terrorizza e la preoccupa, perché ha capito che Joe è possessivo e geloso. 67
La passionalità di DiMaggio la soffoca e lei reagisce con un colpo di testa: convince l’amico giornalista e scrittore Robert F. Slatzer a sposarla, dopo una fuga in Messico, dove il 4 ottobre 1952 a Tijuana viene celebrato il matrimonio. La casa cinematografica che gestisce l’immagine della diva non gradisce il colpo di testa e la ragione del business prevale sopra tutto, così dopo alcuni giorni il matrimonio viene annullato. DiMaggio è più che mai innamorato e perdona ogni cosa: a Natale si trova a casa di Marilyn e le regala un albero tutto addobbato. Pare che la resa a Joe si avvenuta qui e Marilyn decide di sposarlo. L’attrice è all’apice della popolarità, con il film “Gli uomini preferiscono le bionde”, a cui seguirà “Come sposare un milionario” e “La magnifica preda”. Eppure, Marylin si sente fragile e bisognosa di un uomo che la faccia sentire amata e protetta: il 14 gennaio 1954 diventa ufficialmente la moglie di DiMaggio. La coppia va in luna di miele in Giappone e nel corso della conferenza stampa di benvenuto i giornalisti ignorano il campione, concentrandosi esclusivamente sull’attrice: ora, lei è certamente più famosa di lui. Anche qui non mancano i colpi di scena di Marilyn, che lascia il marito a Tokio e su richiesta del comando militare statunitense si reca in Corea, dove gli USA erano da anni impegnati in guerra, per una tournèe tra le truppe. Il successo è strabiliante quando lei canta davanti a 13mila militari i suoi pezzi più famosi: “Bye Bye Baby” e “Diamonds are a girl’s best friend” (I diamanti sono i migliori amici della donna). Joe è insofferente verso la carriera e lo stile di vita di Marilyn, che lo porta a continue e furiose liti di gelosia, non certamente infondate anche per la comparsa sulla scena di John Kennedy, di cui rimane memorabile, il 19 maggio 1962, il compleanno nel quale al Madison Square di New York lei cantò “Happy Birthday, Mr. President”. Nel 1955 arriva il divorzio (i due rimarranno buoni amici), ma già nel 1956 Marilyn sposerà il celebre commediografo Arthur Miller. Dopo il divorzio da Arthur Miller, Joe che non ha mai smesso di amare Marilyn, le chiederà di sposarlo per una seconda volta. La riunione non è possibile, perché lei è molto depressa ed ha cominciato a bere ed a fare uso di droghe (barbiturici), tant’è che viene ricoverata in un ospedale psichiatrico. Joe ancora una volta non la lascia sola e si adopera per trovare ogni soluzione possibile. Marilyn sembra riprendersi e ricomincia a girare un film, ma improvvisamente viene trovato il suo corpo a Brentwood; era 5 agosto del 1962 e la versione ufficiale parla di suicidio, ma l’ipotesi non convince ed i dubbi non verranno mai fugati: sopra la vicenda l’ombra dei fratelli Kennedy, il presidente degli Stati Uniti ed il potente ministro della giustizia, di cui era stata l’amante. L’amore di Joe è l’unica cosa certa e si occupa del funerale. Bacia tre volte il volto di Merilyn e dice tre volte “I love you” (Ti amo), prima di chiudere la bara. Per vent’anni farà recapitare sulla sua tomba, tre volte alla settimana, un mazzo di rose rosse. Joe DiMaggio si spegnerà ad Hollywood l’8 marzo del 1999, prima di spirare disse: “Finalmente ti raggiungo Marilyn”; le era sopravvissuto 37 anni. Joe era stato l’unico uomo a volere bene davvero; Marilyn lo aveva capito, ma era troppo inquieta e fragile: la felicità non le bastava. 68
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Intervista ad Adriano Ferro “Bisogna sempre credere nei propri sogni” Quando si parla di locali d’eccellenza della scena LGBTQI in Italia ed in Europa non si può che pensare subito allo storico “Nuova Idea International” di Corsico, Milano. Trasferitosi nella nuova sede di Via Alcide de Gasperi, negli ultimi 9 anni il locale si è ulteriormente imposto nella scena, con risultati decisamente brillanti, grazie alla vulcanica gestione dell’art-director Adriano Ferro. Gli abbiamo rivolto alcune domande per conoscere meglio lui e le sue attività. Ciao Adriano, ti va di parlarci del locale che gestisci, Nuova Idea? Certamente. Innanzi tutto, un po’ di storia. Il Nuova Idea è stato il primo locale gay che permetteva l’ingresso alle trans (per una questione di transfobia anni fa non erano ammesse nei club). Nuova Idea è stato quindi il primo a dar visibilità al mondo gay e trans con risultati eclatanti. Ai tempi, circa 23 anni fa, quando arrivai a Milano, lo frequentavo come cliente. Ogni sabato attirava una clientela di circa 1000/1500 persone e riuniva trans, gay, lesbiche e persone interessate al genere. Aveva due sale, una disco-dance ed una di liscio con orchestra: in quest’ultima la particolarità era che, per la prima volta, si potevano vedere coppie gay di una certa età ballare insieme, cosa che fino ad allora era impensabile da vedere altrove. Ha una sua storia molto radicata nel territorio lombardo, quindi. Assolutamente si. Ha una sua cultura ed una storia molto forte. Il locale era molto famoso anche oltre i confini europei ed ha ospitato nomi d’eccellenza come Boy George, Patty Pravo, Loredana Bertè, Gina Lollobrigida e tantissimi famosi attori americani. Nuova Idea precursore dei tempi. Dopo Nuova Idea, tutti gli altri locali notturni gestiti da omosessuali si sono resi conto che l’ostruzionismo verso il mondo trans non aveva senso d’esistere, bisognava fare fronte comune contro i pregiudizi ed aprir loro le porte. Come allora, per il suo “folklore” e la sua “colorita” clientela, Nuova Idea continua a “spopolare” anche oggi sotto la mia direzione. A che tipo di pubblico si rivolge? E’ un locale aperto a tutti: gay, lesbiche, trans, etero, tutti sono benvenuti, senza discriminazioni. Quando hai iniziato a muovere i primi passi nell’ambiente della vita notturna e dello show business? Ho iniziato ormai 15 anni fa come go-go dancer e cubista, ma avendo sempre avuto spirito organizzativo, curiosità ed intraprendenza imprenditoriale ho ben presto capito che quei ruoli mi andavano stretti (anche se adesso continuo ad esibirmi ogni tanto, visto che sono richiesto, per divertimento). Anni fa, sono stato il primo a dare vita al primo gruppo di spogliarellisti professionisti, gli “Erotic Dreams”, ragazzi molto prestanti e fisicati dichiaratamente gay che si esibivano con coerografia e costumi realizzati da me. Erano richiesti anche in tantissimi locali con clientela etero di tutta Italia e molto apprezzati. Questa avventura è durata 2 anni, poi, all’incirca una decina di anni fa ho conosciuto Rosario Zanoni, proprietario della Nuova Idea, e mi ha offerto la direzione artistica. 70
Ho dunque creato il mio gruppo di animazione e spettacolo “New Passion” formato da drag queen, ballerine, cubisti, artisti circensi, con cui animiamo le serate, sempre con risultati molto apprezzabili. Curi personalmente la creazione dei costumi per le esibizioni, dicevi. Si, in questo modo do’ sfogo alla mia creatività ed inventiva, mi piace molto realizzarli. Quali obiettivi vuoi raggiungere da qui a qualche anno? Mi prospetto intanto di continuare così, ma, come si dice, mai accontenarsi. Vorrei fare sempre di più, realizzare spettacoli sempre più coinvolgenti e favolosi. Per fare questo al meglio, però, serve un budget adeguato, perchè investire sul palco, sulla musica, gli artisti ed i costumi è fondamentale. Mi piacerebbe molto avere un mio locale, ma purtroppo economicamente non ho ancora le fonti. Sono però sicuro che sarebbe un grande successo, perchè fino ad oggi tutte le idee che ho avuto hanno avuto riscontri decisamente positivi. Chi sogni come cliente numero uno nei tuoi locali? Sarei molto orgoglioso ed onorato se alla Nuova Idea o in un locale da me gestito, aperto a tutto il mondo LGBTQI , venisse come ospite Ru Paul, perchè ha fatto la storia delle drag queen in Italia e nel mondo. Tutte le drag si ispirano a lei, è una vera icona. Mi piacerebbe ospitare anche Amanda Lear, l’ho conosciuta professionalmente una sera ma non c’è stato tempo di approfondire meglio la conoscenza. Inoltre, il mio sogno più grande è avere come ospite Madonna. Mai dire mai, sognare è sempre sinomimo di aspettativa e speranza, quindi io voglio crederci, perchè i sogni vanno sempre coltivati, con la speranza che sboccino nella realtà: sono la benzina che fa andare avanti. Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, qualche aneddoto particolare? Pensandoci bene in 15 anni di vita notturna sono successe un sacco di cose: aerei persi, costumi che prima andavano bene e poi non più....veramente tante avventure e disavventure. Una esperienza tragicomica è successa qualche anno fa, quando dovevamo raggiungere una località in Austria per esibirci. Abbiamo sbagliato strada e ci siamo smarriti nella Foresta Nera, in mezzo alla bufera di neve e con i telefonini che non prendevano perchè non c’era campo. Stavamo anche per finire la benzina ed eravamo mezzi disperati, ma poi per fortuna dopo ore, grazie al navigatore siamo riusciti a ritrovare la strada e insomma...tutto bene ciò che finisce bene!
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LIGURIA PRIDE con Regina Satariano
L’orgoglio e la gioia LGBT è scesa in strada a Genova per la tutela ed i diritti della propria comunità. Un corteo multicolore è partito da via San Benedetto ed ha percorso le strade della città, dove il grigio degli edifici ha assunto le note arcobaleno di coloro che sfilavano. Non poteva mancare Regina Satariano che insieme alla madrina e testimone d’eccezione, Alba Parietti, hanno sfilato su uno dei carri. Alba Parietti ha particolarmente tenuto a testimoniare di “Che genere di Pride” fosse l’avvenimento, che appunto portava quel titolo. Tra i tanti famosi, anche l’ex sindaco di Genova, Marco Doria, ed il vice console statunitense, Rami Shakra. La manifestazione è sfilata come un lungo corteo colorato, come una sorta di drago dell’amore, in modo pacifico e pieno di musica. I vari organizzatori vedevano presenti il coordinamento ligure di Rainbow con Agedo, Amnesty, la Comunità di San Benedetto, Genova Gay e Pangender Gay. Hanno partecipato la Cgil, l’Anpi e l’ Uar, con anche un trenino delle Famiglie Arcobaleno. La partenza ha visto almeno tremila presenze, che sono aumentate lungo il percorso. Laura Guidetti del coordinamento ligure del Pride ha detto: “Credo che anche le polemiche sulle dichiarazioni del neo-sindaco Marco Bucci, a proposito del patrocinio negato alla prossima edizione, abbiano portato più gente. Quindi (un sarcastico ringraziamento) grazie Bucci, stai girando le spalle a tutti i giovani che sono qui”. La festa è continuata e qualcuno cantava un pezzo della canzone di Adriano Celentano che dice: “Prego,…Grazie,…Scusi,…Tornerò !”.
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Intervista alla Mistress Rubberstar
Latex e Dominazione: la passione è tutto
Abbiamo rivolto alcune domande a Stella, in arte Rubberstar, intrigante fetish model e artista di fama internazionale, chiedendole di raccontarci come è nata la sua passione per il mondo del latex e curiosando un po’ sui vari aspetti che ruotano attorno all’affascinante mondo della dominazione e sottomissione. Chi è per te la Mistress?
Mistress è una vera e propria dominatrice in grado di appropriarsi della mente e del corpo del proprio schiavo, di colui che si vuole sottomettere. Solitamente si è dominanti per indole e, difficilmente, si può trasformare in Mistress chi caratterialmente è di indole sottomessa. Tu ti identifichi a pieno in questo ruolo? Si, io mi identifico appieno nel ruolo di Mistress. Sin da piccola ho avuto un carattere ribelle e dominante. Ti senti solo Mistress o anche altro? Oltre ad essere una Mistress sono anche una interprete di mille situazioni ormai di fama internazionale, mi esibisco nei più importanti locali d’Europa, anche all’estero sono molto conosciuta ed apprezzata. Preciso che anche all’interno dei miei show ho sempre un ruolo dominante. Quando hai sentito la vocazione per questo ruolo? Ho iniziato ad entrare in questo mondo e a capire quale era il mio ruolo iniziando 12 anni fa la collaborazione col Decadence, evento fetish-goth della scena bolognese, di cui sono la performer ufficiale. Parallelamente, ho avuto un quadro completo frequentando vari party BDSM e fetish estremi sia in Italia che all’estero. Quando hai sentito la vocazione per questo ruolo? Ho iniziato ad entrare in questo mondo e a capire quale era il mio ruolo iniziando 12 anni fa la collaborazione col Decadence, evento fetish-goth della scena bolognese, di cui sono la performer ufficiale. Parallelamente, ho avuto un quadro completo frequentando vari party BDSM e fetish estremi sia in Italia che all’estero. Cosa ti piace di più in ciò che fai? Negli anni ho potuto scegliere di fare ciò che mi piaceva e mi sono specializzata in giochi latex. Ho allestito nella mia città, Ravenna, una vera e propria Rubber House con giochi sia vacuum che inflatable (sacchi per immobilizzazione anche gonfiabili, maschere di ogni genere, vacuum bed, abbigliamento per femminilizzazione con anche diverse maschere con sembianza umana in latex). Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche? Nelle mie pratiche non ci sono giochi che mi piacciono meno...evito di fare ciò che non mi piace. Amo mettere passione nel “gioco” 75
Perchè ci sono persone che hanno “il bisogno della Mistress?” Ci sono persone a cui piace essere dominati da una padrona, persino umiliati e derisi. Spesso sono persone che nella quotidianità investono ruoli di comando e di prestigio e nella loro fantasia erotica amano essere sottomessi da una bella Mistress autoritaria. C’è chi ha nel suo immaginario l’idea della Mistress come di una dominatrice completamente in latex con tacchi estremi; chi ama giochi di ruolo: il sentirsi baby punito dalla mamma, scolaro punito dalla maestra, ammalato e curato dalla sua dottoressa ecc... Credi che andrai avanti in questo ruolo all’infinito o un giorno smetterai? Domanda difficile: posso dire che il mio carattere dominante mi accompagnerà tutta la vita. Hai avuto una “maestra” che ti ha introdotto in questo percorso? Ho avuto le prime esperienze nel mondo fetish e BDSM più di 10 anni fa. Circa nel 2004 con un’ amica (Federica Celebrity) abbiamo creato il gruppo di animazione “Bizarre Group” e, grazie alla collaborazione con la Beate Uhse (casa produttrice di articoli erotici) e con altre situazioni, ho cominciato a conoscere ed apprezzare questo mondo. La mia curiosità ha poi fatto il resto. Ho iniziato a frequentare party BDSM girando l’Italia e l’Europa. Sin dalle mie prime esperienze ho amato la sensazione che il latex riusciva a darmi. I primi guanti in latex che ho indossato non riuscivo più a toglierli da quanto mi piaceva il contatto. Con il passare del tempo, questa mia passione è diventata “smisurata”! Ora ho armadi pieni d’abbigliamento di ogni genere in latex e uno studio fornito di giochi rubber compreso abbigliamento per schiavi e per sissi man (uomini che amano indossare divise da cameriere e servirti). Dammi un tuo pensiero libeor, a conclusione di questa intervista, su ciò che non ti è stato chiesto, ma avresti voluto dire. Mi sembra che le vostre domande siano state esaurienti, cito comunque il mio sito internet www.rubberstar.com che vi invito a visitare.
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