All’interno: - Le interviste - Il piacere attraverso la storia - Astrologia, Amore e Sesso - Notizie di Cronaca
1
Indice
Le Interviste Intervista a Spooky Doll Pag. 11 Sarah Avolio: Miss(ione) compiuta Pag. 13 Niffa Kadsha, la regina della trasgressione Pag. 17 A tu per tu con la Drag Revuelta Strass Pag. 19 Intervista a Amanda Pag. 22 Sharon de Blanch:”sono una persona molto zen!” Pag. 24 Intervista a Johany Wilker Pornostar Pag. 26 Speciale Nicole Vip Venturiny Pag. 28 A tu per tu con Max Extremis Pag. 31 Gold Queen:”dedico i miei successi a mia mamma!” Pag. 35 Congresso Internazionale ONIG
Pag. 38
Lady Maria Italia, sono in continua evoluzione Pag. 41 A tu per tu con Angelo Sanzio Pag. 44 Intervista a Drag Miranda Plaisir Pag. 46 Intervista a Alessia di Pesaro Pornostar Pag. 49 A tu per tu con Ninfa Sheila Pag. 51 MtoF:intervista a Monique Van Der Graaf Pag. 53 Intervista a Sofia “Lapapessa” Mehiel Pag. 58 A tu per tu con la Drag Gina Lellafrigida
Pag. 60
Stefania e il successo di Miss Trans Europa Pag. 64 Jasmine Sexy:”amo l’Europa!” Pag. 67 Aysha Poltergeist e la sua terapia Drag Pag. 69 L’amore del pubblico di Drag Peperita Pag. 72
Il piacere attraverso la storia
La congiura contro l’amante Pag. 76 Quattro Sorelle Pag. 79 Magia & Sesso Pag. 82 Il cuore del Re Pag. 85 2
Indice
Astrologia, Amore e sesso In In In In In
quale quale quale quale quale
segno segno segno segno segno
l’uomo l’uomo l’uomo l’uomo l’uomo
del CAPRICORNO... Pag. 89 del SAGITTARIO... Pag. 92 dello SCORPIONE... Pag. 95 della BILANCIA... Pag. 98 della VERGINE... Pag. 101
Cronaca La Geo del Mese Pag. 105 Presentazione docufilm “Il seme della bellezza” Pag. 107 Marco Carta e il coming out a Domenica Live Pag. 108 E’ nato il Tavolo di consultazione LGBT Pag. 109 A Milano lo spettacolo “Le donne baciano meglio” Pag. 110 Il successo del Convegno Internazionale ONIG Pag. 111 Emma Watson si schiera per i diritti delle trans Pag. 112 Butterfly: la serie tv su una bimba trans Pag. 113 Duncan James dei Blue e il suo coming out Pag. 114 Comunicato stampa: Miss Trans Italia rinviato Pag. 115 E’ arrivata Giulia, la bambola realistica in silicone Pag. 116 Virgin annuncia il “Pride Flight” Pag. 117 Svizzera: omo e transfobia sono reato Pag. 118 In ricordo di Matthew Shepard Pag. 119 Lettera di una ragazza trans Pag. 120 Junior Do Cavaco: “è Piccole” Pag. 121 L’identità sessuale è determinata dai geni? Pag. 122 Girl, il film Pag. 123 Leo Ortolani: esce il fumetto trans “Cinzia” Pag. 124 I prossimi eventi Le nostre promozioni
3
4
5
Segui la Diretta Streaming su: ilpiccolemagazine.tv
6
Segui la Diretta Streaming su: ilpiccolemagazine.tv
7
Segui la Diretta Streaming su: ilpiccolemagazine.tv
8
Segui la Diretta Streaming su: ilpiccolemagazine.tv
9
10
Spooky Doll
“la drag deve essere esempio per la comunità LGBT” 11
Spooky Doll “la drag deve essere esempio per la comunità LGBT” Le drag queen androgine stanno pian piano affermandosi sempre di più nel panorama del mondo drag italiano, grazie anche al concorso a loro dedicato “Androgynous”, ideato da Revuelta Strass e Matteo Picasso. Oggi, intervistiamo uno dei nuovi organizzatori, il camaleontico 27enne triestino Simone Bartalloni, in arte Spooky Doll, veronese d’adozione da un paio di anni. Simone è appassionato di musica, cinema fantasy e horror e teatro, in particolare di opera, operetta e balletti. Buongiorno Simone. Quando hai iniziato ad interessarti al mondo delle drag queen? È un mondo che ho, fin da ragazzino, ho sempre trovato estremamente affascinante, accattivante e variopinto. Man mano, mi sono avvicinato sempre di più, grazie anche alla conoscenza di ragazzi che già facevano le drag e che mi parlavano di questi personaggi variopinti, molto buffi, scherzosi ma anche impegnati nel sociale e vicini alle varie comunità Lgbt delle varie Regioni. E quando è nata Spooky Doll? Il personaggio della drag queen è nato nel 2012 ma all’epoca ero completamente diverso da quello che è il mio personaggio attuale, c’è stata un’evoluzione e, dopo uno studio su quello che sono i personaggi della cinematografia e letteratura ed espressionismo tedesco, un paio di anni fa è nata Spooky Doll. Spooky Doll si rifà quindi a personaggi oscuri, dark, alienati e che vivono in mondi distorti ed estremamente cupi. E’ una caratteristica non comune in una drag queen, di solito più colorata e “chiassosa”. Ma sai, in realtà, gli spettacoli che propongo al pubblico sono diversi, dipende da chi ho davanti. Magari nelle discoteche faccio per lo più spettacoli di playback e balleti su musiche house e commerciale, quindi show energici, carichi e allegri. Poi, a volte ho lavorato anche a compleanni di bambini e chiaramente per loro ho preparato spettacoli, buffi, colorati e divertenti. Se no faccio cabaret e monologhi: avendo un parterre molto vario di spettacolistica riesco a sfoddisfare diversi tipi di pubblico.
un personaggio che fa spettacolo, deve essere anche impegnata nel sociale, ergersi ad esempio e baluardo per tutta la comunità Lgbt e aiutare le persone che magari hanno difficoltà emotive o in famiglia. Insomma, dovrebbe essere un punto forte su cui la comunità può appoggiarsi. Torniamo a parlare del tuo personaggio Spooky Doll. I tuoi accessori e vestiti sono sempre molto particolari. Li realizzi tu? Alcuni li realizzo io, altri, se di fattura più elaborata, me li faccio realizzare, sotto mie direttive, da altri stilisti o sarti. Io disegno i bozzetti e poi li propongo. Hai qualche artista di riferimento a cui ti ispiri per i tuoi show? Non ho artisti di riferimento, io voglio essere un personaggio originale. E’ chiaro che le esibizioni di qualsiasi artista sono influenzate da un certo background culturale, come per me può essere l’espressionismo tedesco, ma un conto è essere ispirati da qualuno o qualcosa e quindi avere un punto di partenza, un conto è l’emulazione del personaggio di un altro artista. Dietro ogni mia performance c’è tanto lavoro, come penso per ogni drag queen: ognuna di noi vuole dire qualcosa in scena, non sono solo sgambettamenti sul palco frivoli e privi di senso. Ogni spettacolo ha un suo perchè.
Tu sei tra gli organizzatori di Androgynous, il concorso nazionale per Drag Queen che fanno parte del mondo androgino. La finale nazionale è vicina e si terrà sabato 10 novembre al Teatro Alberti di Brescia. Sicuramente la serata sarà molto, molto interessante. Tutte le concorrenti sono validissimi personaggi, ognuna con le proprie peculiarità e caratteristiche, quindi sarà una bella lotta per la corona! Purtroppo in Italia la figura della drag queen androgina ancora non è vista come artista al 100% , è un po’ tenuta in secondo piano e non sufficientemente considerata. Con questo concorso abbiamo voluto dare risalto particolare a questo mondo perchè è molto variopinto, affascinante e molto vario. Per dire, c’è molto di personale in una drag androgina e Una drag androgina cos’ha di diverso rispet- Spooky Doll è una proiezione esasperata di me to alle classiche drag? Simone “normale”. E’ un personaggio estremamente curioso, perchè mixa quelle che sono le caratteristche maschili e Prima di salutarci, ti chiedo se hai un desiquelle femminili, appunto l’androginia. Le drag an- derio che vorresti realizzare. drogine sono personaggi versatili, perchè possono Vorrei avere un mio locale dove lavorare, come portare in scena uno spettacolo della prima Mina, magari fa Madame Si Si all’Art Disco Club di Decome ad esempio “Renato, Renato”, fino a uno senzano. spettacolo su musiche death-metal e hard rock. Sarebbe un coronamento di tutto il lavoro che ho alle spalle e di quello che ci sarà in futuro: Prima accennavi all’impegno sociale delle l’obiettivo finale del mio percorso e delle colleghe drag. drag con cui collaboro è creare una realtà unita di Si perchè per me la drag queen, oltre ad essere 12personaggi con la stessa linea di pensiero.
Sarah Avolio Miss(ione) compiuta
13
Sarah Avolio Miss(ione) compiuta
Cosa ti ha spinta a partecipare al concorso quest’anno? Era da tanto tempo che non partecipavo a un concorso di questo genere, il motivo in più è stata la forte stima che provo verso Stefania Zambrano. Essendo oramai conosciuta da riviste del settore e dai social network, guardando i suoi contatti ho visto che quest’anno i giornali si sono accaniti sul suo discorso dell’adozione per noi della comunità LGBTQA: fa sempre piacere saper che c’è chi ci ascolta e ci fa piacere farci “sentire” a 360 gradi. Comunque, sono arrivata a Stefania Zambrano grazie a Loredana Rossi. Associazioni come la sua rendono ancora più forte e libero il concorso. Questa è l’Italia che vuole emergere, fare boom, che unita potrebbe avere molto di più. La stessa Italia che però, purtroppo, ci sotterra.
Oggi vi presentiamo la vincitrice del premio “Miss Critica” al concorso di Miss Trans Europa 2018: la bellissima Sarah Avolio. Già intervistata da noi qualche tempo fa, come sempre, è stato un piacere parlare con lei delle sue emozioni ed esperienze. Buongiorno Sarah e complimenti per esserti aggiudicata il premio Miss Critica. Come ti senti? Mi ritengo molto soddisfatta del risultato, anche se è stato inaspettato, veramente nemmeno mi aspettavo di rientrare nelle prime, poiché comunque la concorrenza era tant, tutte le concorrenti erano belle. Sono ancora emozionantissima: non credevo di arrivare come finalista insieme a Sara Finizio, è sempre bello partecipare a un concorso come questo. Miss Trans Europa è una bella vetrina. Si, lo è, visto gli obiettivi che mi sono fissata, con molti media presenti. Sono contenta ma anche tesa perché nei giorni che hanno preceduto la sfilata e il concorso, si sono presentati i soliti inconvenienti dell’ultimo minuto, che hanno fatto diventare la prova ancora più difficile per me moralmente, ma emozionanti. Lo scenario di Cinecittà World è stato fantastico, sublime, meraviglioso, la gente che ci ha visto e ci fermava per fare le foto con noi, acclamandoci, meraviglioso. Ricevere sorrisi gratuiti e solidarietà ci ha rallegrato.
In che senso? Parlo da attivista: io preferisco sempre dare un’occupazione alle trans che fanno delle scelte. Anche se veniamo buttate fuori di casa, possiamo emergere e vivere, non ci dobbiamo abbattere. Purtroppo, il mondo lgbt a tutto tondo è visto con paura, perchè sembra porti solo guai, malattie e trasgressione e noi, per quanto possiamo anche essere tutto questo, siamo in primis essere umani e non dobbiamo essere emarginate. L’unione fa la forza, l’unione fa rumore, l’unione fa significare che noi esistiamo e quindi, come esiste il resto del mondo, esistiamo anche noi. Avere un lavoro e stabilità è importante. Non trovare o peggio, perdere il lavoro perchè si è transessuali, come è capitato anche a me, non è bello per niente.
Le tue parole esprimono davvero entusiasmo! E’ stato un bel concorso, mi ha portato molte soddisfazioni, e me ne sto prendendo tante. Molte persone si stanno infuriando nel scoprire il mio passato, con grande ipocrisia. Da un lato mi stanno chiudendo porte in faccia, dall’altro ricevo apprezzamenti. Sono orgogogliosa di quello che sto facendo, mi sto muovendo ancora di più come attivista, sperando di alzare un grande polverone e aiutare le nuove leve di domani. Sono un po’ stufa di essere etichettata come la trans “mignotta”, faccio un lavoro di immagine e come tale è criticato, ma non sono mai scesa a nessun compromesso perchè non mi piace essere presa per quella che non sono.
Arrivare in finale, dicevi, è stato inaspettato perchè la concorrenza era agguerrita. Non eravamo tantissime ma comunque tutte di bella presenza, giovani ragazze di età differente rispetto a me e ognuna con una storia e una formazione alle spalle. Ognuna di noi aveva la propria eleganza, il proprio stile e naturalezza. Sorrisi, lacrime, tensioni, personalità, carattere, storie, estro voglia di vivere hanno dato voce a tutto ciò che ci è mancato e io sono diventata portavoce di tutte. Ho cercato di esprimere e mettere 14
in mostra i lati più forti del mio carattere e del mio aspetto, cercando il miglior compromesso possibile senza eccessi. Ho conosciuto persone stupende, con storie forti alle spalle. E io ho portato le mie “vanità” perchè fanno rumore e discussione, e in questo momento posso permettermi di rimettermi in gioco.
vale soprattutto per le trans. Sicuramente, il pubblico ancora non è del tutto pronto a un concorso a tutto tondo a livello nazionale, soprattutto in diretta tv o altre piattaforme, a differenza di altri Paesi dove i concorsi vengono trasmessi in TV nazionali e internazionali, come ad esempio Miss Queen in Thailandia prendi l’evento Miss T World in Thailandia. Comunque,come dicevo, la comunità trans è vista ancora dai più come un qualcosa fuori dalle regole della vita quotidiana, una trasgressione.
Il rapporto tra voi Miss in gara come è stato? Un po’ pepato o sereno? Noi ragazze nel dietro le quinte parlavamo, ci confrontavamo e aiutavamo l’una con l’altra; e pensare che nemmeno ci conoscevamo! Io sicuramente sarò passata per la più snob, l’ammetto, ma sol perché nella testa avevo altre cose che facevano “a botte”: vista la mia età avevo preoccupazioni diverse da una di 20 anni.
Sarah Avolio, c’è qualcuno che vorresti ringraziare? Vorrei ringraziare in primis l’organizzazione: Stefania Zambrano, Sofia Mehiel, Ciro Muoio, Mary Sommella, Patrizia Iulio, Lorena Arenas, Marcello Zanfagna, lo sponsor Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine Tv, i vari centri sociali delle comunità e la mia famiglia, che anche se non presente, mi è stata vicino moralmente.
Come parlavamo poco fa, Miss Trans Europa è stato dedicato quest’anno alle adozioni trans, quale è la tua posizione a riguardo? Io sono favorevole all’adozione alla comunità LGBTQA. Spero che si dia questa possibilità a tante persone che hanno il desiderio e la possibilità di diventare chi mamma e chi papà, senza stare a guardare se queste adozioni saranno composte da due figure femminili oppure due maschili. Un bambino ha bisogno di educazione, rispetto e tanto amore, queste sono le prime cose. Farlo crescere come un vero principe/ssa, fargli le coccole e impartirgli il rispetto verso il prossimo, aiutano a formare nel miglior modo una persona educata e corretta, con valori di vita. Sinceramente, la cosa primaria è dare la possibilità a noi trans di un’integrazione totale a tutto tondo soprattutto per quando riguarda un lavoro e le possibilità di emergere nelle vita sociale, per far si che possiamo crearci una vita nostra: studiare, avere una casa ,formare una famiglia...tutto quello che manca alla maggior parte di noi.
E’ bello che hai avuto il sostegno della tua famiglia. Si, ci siamo sentiti per telefono durante il concorso e davo gli aggiornamenti ai miei familiari, i miei amici e tutti quelli che hanno creduto in me e nelle mie capacità. Il loro sostegno mi ha fatto andare avanti e sono stata in grado di vivere questa esperienza con molto piacere: la mia vittoria era già questo. Quale è la cosa che ti è piaciuta di più del concorso? Ce ne sono state diverse: la location di Cinecittà World...un’emozione mai provata in nessun’altra manifestazione, l’atmosfera, l’adrenalina messa da Stefania Zambrano quando ha iniziato a chiamare le finaliste...che dire? Bello, bello non so descrivere questa emozione, la vorrei provare altre 1000 volte! Un’altra cosa che ho apprezzato tanto è stato il momento in cui l’organizzatrice ha passato la corona dalla Miss attuale alla nuova Miss: mi ha fatto salire l’adrenalina quando mi hanno incoronato su un palco maestoso come quello di Cinecittà World. Mica succede tutti giorni tutto questo, credetemi…qui in Italia (ride).
In generale, pensi che questi concorsi possano essere una buona vetrina per far conoscere al pubblico un lato vostro che non fa “paura”? Questo è un punto molto importante ma anche un punto difficile perché viviamo in uno Stato dove le comunità LGBTQA sono viste un po’ come un tabù e questo
15
Questo dimostra che ci sono ancora persone, come quelle da te menzionate, che credono in questi eventi e li creano, per regalare un sogno. Si e “speriamo” ce ne siano ancora tanti di questo alto target, grazie anche all’ospitalità della capitale, dove le persone ci hanno potuto osservare come delle vere Miss. E’ stata un’esperienza unica che mi ha portato capire di volere essere ancora più presente nei prossimi eventi, visto gli oneri che devo portare come portavoce di questo mondo difficile che è quello transgender MtF.
Mini Vibratore Rossetto Rose Lipstick Vibe - Blush Novelties
Infine, Sarah, lasciaci con un tuo commento sugli “adetti ai lavori”. Stefania, oltre essere organizzatrice, sembrava la mamma di tutte noi, cercava di metterci a nostro agio, non facendoci mancare nulla. Ciro è stato un’ottima spalla come presentatore, ho scoperto una splendida voce da cantante neomelodico che con il lancio del cd mi ha fatta sciogliere: mi rispecchia molto. Patrizia è un’eterna miss: sotto un’apparente presunzione è invece una bomba di umiltà, sempre a disposizione per tutte noi.La make up artisti Lorena, che ha “subito” i nostri scleri dietro le quinte, truccandoci una ad una. Infine Sofia: beh, che dire di lei. E’ una presentatrice fantastica, un’artista a tutto tondo, poi con lei sarei di parte, potrei dire troppo solo perché siamo amiche ma lei è “tanta” in tutto, senza mezze misure!
Tra i best-seller nel sexy shop Boutique “I Trasgressivi” ecco a voi un sex toy davvero divertente e sexy. Il mini vibratore Rossetto Lipstick Vibe Rose di Blush Novelties è multi funzione e super potente. Elegante e discreto, travestito da un rossetto, il suo tatto è morbido e vi regalerà momenti di vero piacere ovunque vi troviate. Aggiungete un gadget-vibratore elegante alla vostra borsa. Siamo infatti certi che diventerà presto il vostro nuovo accessorio preferito! La vibrazione ad una velocità è attivabile ruotando il rossetto ed è facile da usare e discreto, quindi perfetto per viaggiare.
Grazie Sarah Avolio per questa bella intervista e a presto!
16
Niffa Kadsha
la regina della trasgressione
17
Niffa Kadsha la regina della trasgressione Conosciamo meglio Niffa Kadsha, bellissima trans brasiliana ora a Viareggio, una vera musa ispiratrice che vi porterà in un piccolo angolo di paradiso dove tutto sarà possibile. Se lo desiderate sarà piccante con il peperoncino o dolce come il miele... Un minuto per trovarla e una vita per dimenticarla!
Niffa Kadsha, con che tipo di clienti hai a che fare di solito? Di solito mi cercano uomini, talvolta anche solo per parlare: cercano un po’ una “psicologa”, qualcuno che li ascolti senza giudicare, qualcuno che li faccia star bene e rilassati. Ho una regola, essere oneste, sempre, con tutti.
Buongiorno Niffa, raccontaci di te. Buongiorno a voi, io sono Niffa, vengo dal Brasile, Recife e attualmente vivo in Italia, vicino Viareggio. Sono del segno del cancro dal quale ho preso il carattere buono, penso di essere una bella persona. Adoro cucinare e fare shopping, amo acquistare lingerie mozzafiato e le scarpe col tacco.
Cosa ti piacerebbe fare in futuro? Voglio godermi ancora di più la vita che faccio qui e continuare a fare tutto ciò che voglio. Prima di salutarci, vorresti aggiungere qualcosa? Certo. Vorrei dare un consiglio a tutte le ragazze che stanno pensando di fare questo lavoro: entrate nel mondo delle escort solo se siete determinate e ricordate di essere sempre oneste, gentili con chi vi contatta e soprattutto...siate brave a letto! (ride di gusto)
Il piu bel viaggio che hai fatto? Sai, è stato quello che dal Brasile mi ha portato nella mia amata Viareggio, da allora non me ne sono più andata (sorride). Ora mi piacerebbe visitare la Puglia, in particolare Bari mi affascina come città.
Grazie Niffa Kadsha e a presto!
Chissà che non ci scappi presto un tour allora! Mi sembra di capire che in Italia ti trovi bene. Si, mi piace tantissimo stare qui, è un Paese che mi ha accolto molto bene, è molto diverso dal Brasile. Qui lavoro come escort, una mia libera scelta, faccio solo ciò che voglio, tengo a precisarlo.Gli uomini mi adorano! (ride) e io adoro essere coccolata da loro. Ti piace il tuo lavoro di escort? Decisamente mi piace molto, mi permette di conoscere sempre tante persone interessanti. E’ anche una professione che mi permette di mantenere un ottimo tenore di vita, non lo nego, per questo non ci trovo difetti (ride). 18
Drag Revuelta Strass
un fuoco d’artificio dritto al cuore
19
Drag Revuelta Strass un fuoco d’artificio dritto al cuore
Abbiamo incontrato il poliedrico Marco Spagna, meglio nota come Revuelta Strass, famosissima drag queen tra le organizzatrici del concorso nazionale ANDROGYNOUS, rivolto alle drag queen che fanno parte del mondo androgino. Revuelta Strass è appassionata di Raffaella Carrà, alla quale ha tributato anche un omaggio a teatro quando ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo, pratica pattinaggio artistico sul ghiaccio, ama viaggiare, la cucina, l’enogastronomia e le grandi Dive del passato. Conosciamola meglio.
delle “punte” che spaziano come repertorio dagli anni ‘20 e ‘30 fino alle grandi cantanti spagnole e sudamericane, tipo Estrella Ravalle. E non dimentichiamoci della grandissima Raffaella Carrà!
Buongiorno Marco, raccontaci chi sei. Chi sono? Sono una persona e sono un personaggio drag queen che fa parte dei riflettori e dei bagliori del palcoscenico, dei lustrini e delle pailettes. Il personaggio di Revuelta Strass è nato tra il ‘98 e il ‘99 a Madrid, in Spagna, un po’ per gioco e un po’ per caso. Ho iniziato a fare spettacolo per una quetione di curiosità, sotto l’ala protettiva della drag madre Estrella Del Mar. Era allora molto nota nelle scene nella movida madilena, ed, ahimè, oggi non è piu tra noi, pace all’anima sua.
Le Dive di quegli anni vestivano abiti stupendi. Quelli che indossi per i tuoi spettacoli, li realizzi tu o qualche stilista? Il mio personaggio è effettivamente sempre super ingioiellato e inghirlandato in grandiosi abiti da sera. Una parte li creo io e una parte sono realizzati da altri. Accessori e gioielli sono curati da miei fidati collaboratori che lavorano per me da ormai 10/15 anni. Per le parrucche, alcune le creo io, altre no.
Raffaella Carrà è amatissima in anche in Spagna, ora che mi ci fai pensare. Si, e peraltro è stata recentemente insignita proprio in Spagna dell’onoreficenza di Dama dell’Honor Civil, appunto pechè è molto adorata. Lei e i nomi citati prima, sono le mie grandi muse ispiratrici.
Essere una drag per te cosa significa? Significa essere un fuoco d’artificio scoppiettante che attrae l’occhio del pubblico e che porta in scena qualcosa di unico, che in quel momento deve far divagare il pensiero rispetto a quello che stanno vedendo le persone che assistono lo spettacolo.
Come è nata la tua passione per il mondo drag? Revuelta Strass all’inizio faceva parte di un duetto diventato poi trio, in cui c’erano la mora, la bionda e la rossa, una delle classiche figure del gruppo di spettacolo del cabaret derivante dagli anni ‘70 prima e poi degli anni ‘80 con i loro grandi lussi, le piume, i boa etc. Io sono sempre stata affascinato dalle grandi Dive del passato, glamour ed eleganti.
Torniamo un momento a parlare dei tuoi spettacoli: possiamo dire quasi che sei stata una precorritrice nel tuo genere. Il mio spettacolo non è mai volgare, può essere visto sia da adulti e da bambini e se voglio posso suscitare nel mio essere glam, elegante e “hollywoodiana” la statuarietà di un personaggio estreamente poliedrico e costruito su delle note che oggi sono quelle generali del mondo drag, ovvero essere ingioiellata e con un bel vestito. Ma, come hai detto tu, quando ho iniziato a portare in Italia questa parte, c’erano ben poche persone che avevano questi connotati. E quindi, sul lato artistico, io sono il bagliore di
Glamour ed eleganza sono effettive caratteristiche dei tuoi spettacoli. Io propongo al pubblico un genere di spettacolo molto variopinto, sicuramente glamour e reinventato sulle note e sulle corde del mio personaggio, ispirato ai grandi movimenti e alle grandi Dive hollywoodiane che hanno fatto la grande storia del cinema e che in quegli anni avevano grandi abiti. Oggi, alcune di queste Dive sono morte, altre sono ancora tra noi. In generale mi ispiro a personaggi come Cher, Jane Fonda, Patty La Belle e Diana Ross; ho 20
quella pietra che attira la gazza ladra. E sono altrettanto gazza ladra attirata dalle pietre! (ride)
occupasse del mondo androgino e quindi io, Matteo e Dafne abbiamo voluto creare qualcosa di unico che riguardasse solo il mondo dei performer e degli androgini. Questa “categoria” si stacca da quella classica drag, e abbiamo pensato fosse giusto avere qualcuno che valutasse e conferisse un premio a questo mondo un premio, perchè totalmente diverso e particolare.
Una drag androgina cos’ha di particolare rispetto a una classica? Ha un mondo, un universo e una distanza. Nel senso che appartiene totalmente ad una entità di natura performante, appartiene totalmente a un connotato che può rifarsi vagamente a uno spunto femminile tanto a qualcosa di assessuato. Non è solo questone di definizione sotto questo punto di vista, ma ovviamente la drag classica arriva molto più dal mondo del cabaret ed ha una derivazione storica del teatro “en travestie”. La drag androgina, invece, è scevra da quello che è il mondo drag “per antonomasia”: è un performer che porta in scena elementi particolari, “cruenti”.
Il concorso Androgynous come si struttura? E’ strutturato con finali regionali divise per macro area: nord, centro e sud, con dei finalisti che arrivano ad una finale nazionale, rappresentati dalle madrine di riferimento. I finalisti si sfidano a loro volta in battaglie, fino ad avere alla fine un’unica vincitrice, fasciata e incoronata Miss Androgynus 2018.
In che senso? Nel senso che può avere uno spunto sotto il punto di vista della socialità, quanto sotto quello dell’horror, un po’ più “splatter” (diciamolo con le pinze): è un’impressionista. Ha un’espressione di una creatività che non si rifà a dei canoni standard ma è definita in un ruolo di soggettività, quando è ben caratterizzata nel ruolo androgino.
Il futuro cosa ha in serbo per te? Che progetti hai? Credo che forse un ciclo potrebbe concludersi a breve oppure potrebbe andar avanti. Progetti ce ne sono molti, ma fuori dall’Italia per lo più, anche se comunque avrò collaborazioni anche qui. Per il resto, abbiamo ancora qualcosa di “insabbiato” e segreto che non psso ancora svelare! (sorride)
Revuelta Strass, quanto lavoro e studio c’è dietro una tua performarce? Ce ne è tanto, a partire dalla definizione e nell’accentuazione del testo, quando si crea un’enfasi che si vuole mettere intorno ad alcune parti e si da caratterizzazione e colore sotto il punto di vista vocale e tonale. L’espressività è importantissima ma non mi stancherò mai ripetere, è fondamentale che una drag queen sappia fare il playback in modo impeccabile, rispetto al testo della canzone su cui performa. Il look è la parte piu creativa dove si scatena la fantasia e può avere qualsiasi spunto o stimolo, da un tramonto, un colore, un fiore, un avvenimento della quotidianità.
Revuelta Strass, vuoi aggiungere qualcosa, a conclusione? Si. Quello di fare bene ciò che si fa. Perchè ciò che è fatto bene e con passione origina un sentimento e un’emotività che poi vengono trasmesse al pubblico, senza il quale noi non esisteremmo. Noi siamo personaggi, Revuelta stessa lo è; siamo entità fisiche ma virtuali che escono da armadi, bauli, scatole di gioielli etc e compaiono sotto i riflettori. Ma, ahimè, così come sono comparse, queste entità, in maniera altrettanto “effimera “ scompaiono, lasciando dei ricordi belli, incisivi e unici nella mente e negli occhi del pubblico. Una volta terminato lo spettacolo e la serata, è giusto che il personaggio scompaia e la persona invece continui a vivere in una vita fatta non di riflettori e pailettes, ma nella vita reale, perchè prima di tutto noi siamo persone, siamo uomini.
Tu sei tra le organizzatrici di Androgynous, il concorso nazionale per Drag Queen che fanno parte del mondo androgino. In che cosa si differenzia dagli altri concorsi drag? Prima non esisteva un concorso che si
Grazie Revuelta Strass per questa bella intervista e a presto!
21
Amanda
“vorrei un mondo con più 22amore e rispetto per tutti”
Amanda
“vorrei un mondo con più amore e rispetto per tutti” la tua transizione, è stato difficile? Questa è una domanda difficile; penso che tutte le persone trans dovrebbero essere attiviste per i diritti. Io ho fatto la mia transizione totale a 16 anni, un momento molto difficile e delicato, quasi più per i miei genitori che per me. Ricordo che quando ero bambino, sentivo di non essere uguale ai ragazzi. E’ stata una prova di sopravvivenza per perseguire la felicità.
Oggi vi presentiamo Heymilly Maynard, in arte Amanda, una bellissima transessuale di 24 anni originaria di Recife, in Brasile. Alta 1.87, segno zodiacale dei pesci, prima di venire a vivere in Italia e fare la escort, ha lavorato con un’Associazione per la difesa dei diritti umani, ama viaggiare e passare del tempo con gli amici. Buongiorno Amanda, come mai sei venuta via dal Brasile? Raccontaci... Buongiorno a voi. Dovete sapere che il Brasile, il mio Paese, è molto pericoloso per vivere per noi persone appartenenti alla comunità LGBT. Quest’anno sono stati ammazzati ben 109 transessuali. In Brasile, essere trans, significa andare incontro ad umiliazioni, percosse e anche morte.
Dicevi che per la tua famiglia è stato difficile? All’inizio, i miei genitori si vergognavano ed erano tristi: per loro sarebbe stato più facile accettare che io fossi omosessuale, non come me. Famiglia a parte, ho visto tante persone cattive, senza cuore e senza amore. Ma io ho sempre cercato di combattere con forza i preconcetti.
Quella che hai descritto è una situazione davvero terribile. Il Brasile è un paese conservatore e molto religioso, abbiamo pochi diritti garantiti dalla legge. Per questo motivo sono venuta in Italia: per vivere meglio. Sono arrivata qui il 24 novembre 2017 e devo dire che mi trovo molto bene. E’ un Paese molto diverso dal mio, mi piace tantissimo stare qui. Le persone sono educate, in generale, anche se a volte capita di trovare lo “stronzo” che ti tratta male (sorride).
Amanda, oggi, cosa si può fare per combattere la transfobia? Mostrare a tutti che noi transessuali siamo persone normali, bisognose di rispetto e di lavorare. Abbiamo carne e sangue esattamente come tutti gli etero! Sembri davvero una ragazza tranquilla e con un cuore grande, sognante, ma forte di pensiero. Cosa ti piacerebbe fare in futuro? Grazie (sorride). Beh, mi piacerebbe frequentare l’università, che abbia uno sbocco professionale magari nel servizio sociale. Poi, mi piacerebbe sposarmi e formare una famiglia.
In Brasile eri Presidente di un’associazione per i diritti LGBT, ce ne vuoi parlare? Certo, si chiama “Natrape” ed è un’associazione solo di persone transessuali, di cui sono stata anche Presidente, affiliata a “Rede Nacional de Pessoas Trans do Brasil”. Lo scopo di Natrape è combattere la transfobia e cercare di ottenere condizioni di vita migliori per tutte le persone trans e combattere ogni forma di discriminazione.
E noi te lo auguriamo di cuore. Vuoi aggiungere qualcosa? Si: vorrei vivere in un mondo con più amore e rispetto per tutti. Un bacio. Grazie Amanda e in bocca al lupo per tutto!
Il tuo essere attivista dipende dal tuo essere trans? Come hai vissuto 23
Sharon De Blanch “sono una persona molto Zen� 24
Sharon De Blanch “sono una persona molto Zen” Potremmo definire Sharon De Blanch una novella Brigitte Bardot: occhioni da cerbiatta, viso da bambola e dolcezza infinita: conosciamo meglio questa deliziosa escort brasiliana, ora a Firenze.
chi sono e di cosa posso fare e dove arrivare. Sharon De Blanch, qual è la cosa che ami di più del tuo lavoro? Parlare alle persone. Non succede con tutti, è raro, ma quando capita è molto bello. Mi piace che quando vengono da me abbiano calore e si sentano a loro agio, il rapporto umano conta molto per me. Questo mi fa star bene, il resto è secondario, voglio sempre far vedere chi sono io negli incontri.
Ciao Sharon, raccontaci un po’ chi sei. Vengo dal Brasile, da Rio de Janeiro e nella vita sono una escort. Dedico il mio tempo libero alla palestra, alla cura dell’aspetto fisico e alla mia estetica...senza trascurare la spiritualità, infatti faccio yoga da 7 anni.
Insomma, ti piace lasciare un ricordo più che positivo di te. E che tipo sono i tuoi clienti? Vediamo (ci pensa un po’ su). È un lavoro vario, c’è un po di tutto e si va a periodi, a volte mi cercano più ragazzi giovani, a volte maturi: la media di età direi che va dai 30 ai 50 anni.
Una bellissima disciplina. Tu come mai l’hai scelta? Sai,Yoga mi fa star tranquilla e mi tiene in contatto con me stessa. Io amo il silenzio e la meditazione. Ascolto la musica ma mai la tv e mi definirei una persona molto zen. Ho avuto una vita agitata e quindi stare in silenzio mi fa star bene.
Vai spesso in tour? No, ho girato tanto ma oggi mi sono fermata a Firenze come base, magari il prossimo anno torno in giro. Ricordo che in passato mi sono trovata benissimo nella città di Chiavari, davvero un bellissimo posto. Avevo un appartamento davanti al mare e tutti i pomeriggi mi sedevo su una panchina lungo la “passaggiata”, insieme al mio cane. Questo mi faceva stare bene, era la mia oasi di pace, momenti in cui staccavo da tutto e tutti e ritrovavo me stessa.
E come concili questa tua voglia di tranquillità con il lavoro di escort? E’ importante l’attitudine. Io mi trovo bene nel mio lavoro ma non mi sottometto a tutto: ho limiti e regole. Faccio solo quello che mi sento di fare, capisco cosa mi trasmette una persona in quel determinato momento...vivo le emozioni. Poi, ogni situazione è diversa, così come le cose trasmesse...ma se si crea la giusta situazione...(sorride).
Grazie Sharon, hai qualcosa da aggiungere? Un sogno che vorresti realizzare? Non c’è, sono soddisfatta e contenta della mia vita personale. Va bene tutto così. Un bacio a tutti.
Sei molto sicura di quello che vuoi. Si, non amo la volgarità, sono una persona serena. Per esempio, se qualcuno mi telefona esprimendosi subito in modo volgare, gli attacco il telefono in faccia (ride). Ho un carattere forte e deciso, sono fatta così. Sono molto sicura di me stessa, di
Grazie Sharon De Blanch per la tua gentilezza e a presto. 25
Intervista a
Jhoany Wilker Pornostar
26
Intervista a Jhoany Wilker Pornostar Abbiamo incontrato la stupenda brasiliana Jhoany Wilker, un angelo trans fuggito dal paradiso per farvi vivere emozioni uniche e contornate da passione e trasgressione, dove ogni desiderio diventerà realtà. Lunghi capelli biondi, fisico perfetto e decisamente simpatica, conosciamola meglio.
invece...non saprei, forse il sadomaso pensante, quello troppo violento. Ti è mai successo di stringere relazioni con i colleghi di set? Si, mi capita di legarmi a volte con i colleghi con cui giro film, con alcuni più di altri, è normale.
Ciao Jhoany, è un piacere conoscerti. Presentati ai nostri lettori. Ciao a tutti voi, vengo da San Paulo, ho 30 anni e sono una trans molto simpatica, divertente, allegra, solare e molto esperta nel lavoro che faccio: dai film porno all’accompagnatrice, sono affezionata a tutti i miei clienti, con loro faccio amicizia facilmente.
Una domanda un po’ piccante: la tua posizione preferita? Pecorina, sempre! E c’è un attore o un regista in particolare con cui ti piacerebbe girare? Forse con il grande Rocco Siffredi! (sorride)
Che cosa ti piace fare nel tuo tempo libero? Mi piace molto ballare la dance e il reggeaton, adoro la cantante Beyonce. Poi, mi piace andare in giro per i negozi insieme alle mie amiche: fare shopping mi rilassa moltissimo. Quando sono a casa mi piace cucinare ricette sempre diverse.
Jhoany, come ti vedi da qui a qualche anno, ti piacerebbe fare anche altro? Certo, questo lavoro è come un “fuoco”, prima o poi si consuma. Sicuro per altri 5 anni penso di proseguirlo, poi vorrei smettere; ho il grande sogno di essere proprietaria di un bar-locale, in cui lavorare tutta notte e vivere di questo.
Nella vita professionale invece sei una pornostar molto richiesta. Il tuo segreto? Beh sai, una brava pornostar deve essere, oltre che molto bella ed eccitante, sempre “carica” e fare tutto con piacere...è importante essere sempre belle eccitate (ride).
Ti auguriamo di realizzare questo tuo sogno allora! Hai altro da aggiungere? Si! Voglio essere libera e poter fare tutto quello che voglio nella vita! Un bacio a tutti. Grazie Jhoany Wilker Pornostar e a presto!
Quanti film hai girato fino adesso? Dove si possono vedere? Ho fatto talmente tanti film che ho perso il conto! (ride). Sicuramente ne ho girati più di 80, quasi tutti in Brasile, in Messico a Cancun e anche in Italia. Li potete trovare su ashemaletube o nella sezione video di Piccole Trasgressioni, basta scrivere il mio nome “Jhoany Wilker Pornostar” e si trovano diversi miei film. Cosa ti piace di più e cosa di meno, del tuo lavoro? Fare di tutto (ride)...l’orgasmo finale è il massimo. La cosa che mi piace di meno 27
Speciale Nicole Vip Venturiny
28
Speciale Nicole Vip Venturiny Conoscere Nicole Vip Venturiny è stata una rivelazione: è una bellissima transgender bionda, di rara sensibilità, estremamente intelligente e simpatica. Inizialmente, volevamo parlare con lei della sua vita professionale, ma l’intervista ha preso una piega inaspettata. Nicole ha infatti una storia di vita molto toccante: non ve la sveleremo tutta in questa intervista però, perchè ha in serbo progetti importanti e vuole mantenere, per ora, la riservatezza su alcuni aspetti. Oggi, potete leggere una prima parte del racconto della sua vita, dalla sua nascita fino ai 16 anni.
gnavo tre volte quello che guadagnava papà al mese. Piacevo molto alle persone perchè ero sempre dolce, educato e premuroso. Hai detto che fino ai 13 anni eri felice, poi cosa è successo? Purtroppo mia mamma è morta di parto, io sono la settima di 14 figli. Fino a che lei era in vita, mi proteggeva, accettandomi per come ero, con la mia disforia di genere. Quando è morta, dopo solo due mesi sono stata cacciata via di casa perchè mio padre non mi accettava. Mi dispiace molto. Deve essere stata durissima per te. Si, molto. Mio padre, che adesso è morto, non dimostrava mai il suo affetto. Ricordo che ogni stagione ci spostavamo di città in città a lavorare nelle piantagioni...era un lavoro molto usurante.
Ciao Nicole, innanzitutto, piacere di conoscerti. Ti va di presentarti ai nostri lettori? Ciao a tutti, piacere mio e grazie per questo spazio. Mi chiamo Nicole Vip Venturiny, vengo dal Brasile, dalla capitale Brasilia. Sono per metà di origini italiane in quanto i miei bisnonni sono emigrati dalla Sicilia in Brasile durante la prima guerra mondiale. Ho vissuto gran parte della mia infanzia nella regione di San Domingo Do Norda.
Sei stata cacciata di casa in una età molto delicata. Si, a 13 anni ero in pieno passaggio tra infanzia ed adolescenza e avevo bisogno del sostegno e della guida di una madre. Oltretutto, fin da piccolo, sapevo di non essere come gli altri bambini e nell’età dello sviluppo ho capito chi volevo essere davvero. E’ stato difficile andare avanti, ma ce l’ho fatta.
Che ricordi hai della tua infanzia? Non sapevo dell’esistenza di parenti da parte di mio padre. Pur venendo da una famiglia ricca, mio padre da giovane è andato via di casa e ci ha fatto crescere in estrema povertà. Lui non voleva contatti con la famiglia d’origine. Comunque, ho avuto un’infanzia felice, almeno fino ai 13 anni. Ero un bambino molto estroverso e benvoluto da tutti, facevo amicizia facilmente con chiunque, ho sempre saputo conquistare le persone. Già a 8 anni riuscivo a mantenermi da solo, consegnavo i giornali, pulivo le scarpe, vendevo i gelati in paese, guada-
Cosa hai fatto, una volta lasciata la tua famiglia? Sono andata a vivere da mia zia, contro la volontà degli altri miei zii. Tre mesi dopo era venuta a vivere con noi mia sorella, io ho continuato a studiare e nel frattempo accudivo mio fratellino di tre mesi e mio cugino di sette anni. Poi, un anno dopo, mia sorella si è sposata e ho iniziato a fare la donna delle pulizie. 29
E da allora hai iniziato a essere indipendente. Si, a 16 anni, lavorando per le famiglie benestanti, ho aperto il primo conto in banca, ed è iniziato il mio percorso di transizione. Ho iniziato a vestirmi come donna e sono diventata transessuale. Negli anni successivi, sono riuscita a diplomarmi come vetrinista e decoratrice d’interni e avevo aperto un negozio da parrucchiera e boutique d’abbigliamento, che però è durato solo un anno. Avevo deciso di “buttarmi” in politica ma non è andata bene, ho perso molti soldi. Così, qualche anno fa, ho deciso di venire in Italia per rifarmi una vita.
Manette a Braccialetto The Magnifique Collection - Bijoux Indiscrets Ecco un accessorio che conquisterà i vostri cuori! Le manette dalla forma a bracciale di Bijoux Indiscrets in metallo dorato sono un oggetto dalla forma molto fine ed elegante per giochi di soft BDSM. Ciascun bracciale è costituito da una cascata di finissime palline che formano tante file parallele. I bracciali avvolgono i polsi che sono trattenuti assieme tramite una delicata catena in tinta e sono molto leggeri. Il loro design unico li rende perfetti sia come gioiello, che come piccolo attrezzo per giochi erotici. Regalatele alla vostra partner e sorprendetela!
E dimmi, in Italia come ti trovi? Io adoro l’Italia, ho ritrovato le mie origini ed ora non me ne andrei via per nulla al mondo. Pensa che da quando sono qui non sono più tornata in Brasile e sono riuscita ad aiutare per anni anche la mia famiglia mandando soldi e ora vivono tutti bene. I primi tempi sono stati pesanti ma ora sono contenta. La prima parte dell’intervista a Nicole Vip Venturiny si conclude qui, agli anni dell’adolescenza. Prossimamente, pubblicheremo il racconto del resto della sua movimentata vita. Continuate a seguirci!
Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.
30
Max Extremis
“voglio far crescere l’Arte Drag in modo sano e pulito”
31
Max Extremis “voglio far crescere l’Arte Drag in modo sano e pulito” Abbiamo intervistato il poliedrico Massimo Cestaro, in arte Max Extremis, fotografo e conduttore nonchè organizzatore del concorso Ciao Drag Queen Piemonte. Nato sul Lago Maggiore a Verbania 37 anni fa, ci siamo fatti raccontare da lui delle sue passioni e dei suoi numerosi progetti futuri.
Io mi impegno con tutto me stesso per portare a livello di qualità tutto ciò che può piacere a un pubblico variegato, composto soprattutto da famiglie e anche bambini. Come fai a conciliare tutti i tuoi impegni? E’ un po’ difficile! (ride). Infatti, i miei amici a volte si lamentano che mi vedono poco perchè ho i giorni sempre pieni, ma nei ritagli di tempo cerco sempre di far sentire la mia presenza. Per tre anni ho anche lavorato in radio, conducendo un programma che parlava di mistero e paranormale, adoro tutto ciò che riguarda l’esoterismo, mia altra grande passione. Ma insomma, diciamo che è l’organizzazione la base di tutto, sono metodico e mi segno tutti gli appuntamenti, cercando di incastrare ogni cosa durante la giornata e di soddisfare tutti quanti.
Buongiorno Max, raccontaci chi sei.. Buongiorno a voi. Io sono Massimo Cestaro, in arte Max Extremis, vengo da torino ma sono nato sul Lago Maggiore a Verbania, quindi sul lato piemontese e a breve compirò 38 anni, il 9 novembre. Che passioni hai nella vita? L’hobby particolare che ho è proprio lo spettacolo, quindi fare tutto ciò che è artistico, dal mettere in scena spettacoli, creare concorsi, aiutare artisti nella loro performance e farli crescere facendoli esibire nei vari eventi che organizzo. Ho sempre amato anche la ginnastica artistica e per anni ho fatto ballo latino-americano e caraibico. Mi piace anche fare grandi passeggiate in montagna, adoro il mare e la fotografia e amo i miei due cagnolini più della mia vita, ne ho ben due!
L’ultimo evento che hai organizzato è Ciao Drag Queen Piemonte, ispirato al format Ciao Darwin di Paolo Bonolis. Sei contento di questa tua “creatura”? Il format che sto coadiuviando in sponsorizzazione e conduzione sta avendo un ottimo riscontro soprattutto dagli artisti. Sai, il primo anno è stato un po’ difficile: l’ideatrice, Princess Queen, ci aveva coinvolto in questo progetto ambizioso e articolato e all’inizio la gente, non conoscendolo, era un po’ diffidente, soprattutto gli artisti. Quest’anno che è diventato nazionale, c’è molto entusiasmo: non vedono l’ora di partecipare e collaborano tantissimo, le concorrenti sono molto motivate. Il pubblico devo dire che è soddisfatto, si diverte e si gode uno show di quasi due ore e mezza: non è proprio un concorso perchè parte dalla base di creare un gioco divertente in cui sono coinvolti poi ovviamente c’è anche la gara e si sa che un po’ di competizione mette adrenalina!
Quando hai iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo? E’ un mondo che mi ha sempre interessato perchè a 8 anni avevo creato nel condominio dove abitavo uno spettacolino con tutti gli altri bambini per raccogliere fondi per la lotta all’Aids. Quello è stato il mio primo approccio a livello di pubblico (sorride). Dal 2012 ho iniziato a collaborare con le drag queen nei locali, da lì mi hanno coinvolto nelle giurie dei concorsi e nella sponsorizzazione di alcuni eventi. Oltre che organizzatore di eventi sei anche fotografo e conduttore, ti impegni davvero molto. Credo che nella comunità LGBT serva una mano, una spinta e un aiuto per far emergere alcuni lati del nostro mondo. 32
La conduttrice è Gina Lellafrigida, bravissima e nota drag queen, come è nato il vostro sodalizio artistico? Lavoro con lei e Princess Queen, l’ideatrice del concorso. e devo dire che ci troviamo benissimo, abbiamo tutti e tre delle idee di show che sono differenti ma riusciamo sempre a trovare un compromesso che piaccia a tutti. Siamo soddisfatti, in particolare con Gina Lellafrigida durante questo percorso è poi sbocciato l’amore (sorride).
of Aosta, a St. Vincent dove si sfidano drag queen. La particolarità sta nel fatto che sono valutate dal pubblico, che decide le vincitrici basandosi sul fattore “emotivo”, una sorta di concorso alla rovescia dove non c’è bisogno di una tecnica ma di emozione. E’ una cosa un po’ diversa rispetto ai soliti concorsi perchè le drag capiscono esattamente in quel momento cosa può piacere al pubblico, una cosa molto utile per il loro percorso artistico. Poi, sto organizzando uno spettacolo di beneficenza drag per le vittime di Genova, anche questo sarà a tappe, gireremo qualche città per raccogliere più fondi possibili, come Torino, Milano etc e partirà da dicembre. Altro concorso nazionale importantissimo, è il Beauty Queen, che gestirò in Liguria nella fase regionale con Lady Tolemaide e dove si eleggeranno le drag più belle in vista della finale che si svolgerà in Emilia Romagna. A breve invece faremo la serata di Halloween a St. Vincent, dove creeremo una storia un po’ horror e misteriosa. Infine, io, Gina e Princess Queen siamo stati selezionati per gestire “TOP QUEEN International” un concorso creato da Gold Queen e Sissi Daiamond, dove le drag dovranno dimostrare di essere creative, realizzando da zero o arricchendo il materiale dei loro look per il concorso, un altro aspetto innovativo che aiuta a sviluppare capacità tecniche.
Congratulazioni! Da gennaio siamo fidanzati ufficialmente e stiamo continuando questa nostra storia d’amore molto felici e contenti anche perchè abbiamo questo contest insieme e quindi ci aiutiamo a vicenda anche su quello. Max, ci sono artisti o comunque personaggi noti a cui ti ispiri o che ti piacciono particolarmente? Non cerco ispirazione in giro, cerco sempre di sviluppare la mia fantasia, quello che mi dice la testa e l’immaginazione. Mi basta una parola e nella mia mente si crea un quadro e una prospettiva. Cerco sempre di essere “personale” e originale in quello che faccio. Anche il mio personaggio da conduttore, Max Extremis è eccessivo, rappresenta il mio lato un po’ piu provocante, veste col tacco, ed è interamente “mio”. A livello di show mi piacciono le attrici o cantente amerciane. Mi piace molto il loro approccio allo spettacolo, il riuscire a rendere visivo uno show su un palco con effetti grafici e scenografici. Ma in realtà qualsiasi format che guardo è per me una sorta di bellezza, che cerco di non copiare ma di rendere in qualcosa di mio e unico. Cosa bolle in pentola per il futuro? Ci sono diversi eventi: ho creato un concorso locale che si chiama Queen 33
Oltre che di eventi Drag Queen so che ti stai occupando anche d’altro. Si, del concorso per modelli e modelle Miss Diva e Mr Divo Italia, con Barbara Morris. E’ un concorso nazionale che riguarda la bellezza con canoni di estetica diversi rispetto al solito, e che riguarda l’approccio che hanno i modelli e le modelle rispetto alla moda e che prende spunto dai miti e divi del passato e moderni. Punta ad una certa fisionomia estetica ma con del carattere e della personalità in più.
Grazie Max Extremis, vuoi aggiungere qualcosa? Mi auguro che, soprattutto nel mondo delle drag queen, si impari ad essere più sinceri, onesti e capaci di accettare una critica o un pensiero relativo a quello che magari dal mio punto di vista può essere un’ingiustizia o una cosa non corretta o un po’ “raffazzonata”, non molto curata. Purtroppo, noto che con molti personaggi è difficile dialogare e far capire l’importanza di quello che fanno, l’immagine che hanno e il messaggio che trasmettono a chi le sta guardando. Per molti di loro basta mettere una parrucca e dei tacchi e partire “favolose” ma invece dietro ci deve essere uno studio sull’immagine, su quello che si vuole trasmettere, sul messaggio e sulle responsabilità che si ha sulla comunità delle proprie azioni. Io spesso mi scontro perchè voglio portar qualità e far capire la responsabilità e il dovere che abbiamo verso il pubblico quando creiamo questi spettacoli. Soprattutto, chi vince i “titoli” dovrebbe avere competenze che aiutano la comunità a far eventi e dar voce a questo tipo di arte ma purtroppo quasi nessuno lo sta facendo perchè tutti guardano al loro orticello e finchè va tutto bene non c’è collaborazione. Ci sono fazioni e schieramenti che si chiudono a riccio e impediscono di far quel salto che si potrebbe far con meno sforzo se ci si aiutasse a vicenda, ma tutti vogliono essere nel giusto e si crogiolano nella convizione di essere perfetti. Io invece tutti i giorni mi chiedo cosa posso dare, cosa posso fare e chi aiutare, mi sono sempre speso per chi mi ha chiesto un parere. Noi siamo disponiblissimi e pronti ma comunque sappiamo che sarà una bella lotta!
Insomma, hai giusto due cosine da fare! (ride) E non finisce qui: a fine ottobre ci sarà la prima selezione di Ciao Drag Queen in Campania, a novembre inizieranno quelle in Triveneto, Sicilia e Lombardia e poi ovviamente il 27 ottobre ci sarà la seconda puntata di Ciao Drag Piemonte chiamata “The Demon Juke Box”. Max, sogni da realizzare ancora chiusi nel cassetto, ne hai? Vorrei riuscire a portare su ampia scala l’arte drag di qualità o vari aspetti dell’essere drag queen. Purtroppo, l’influenza americana sta molto cambiando l’immagine delle drag italiane: tutto si sta indirizzando verso quella che è l’immagine alla “Ru Paul”, invece ci sono tanti aspetti e sfacettature particolari che meritano di continuare ad esistere ed essere valorizzate, come quelle che sono comiche, baraccone, cabaret, showgirl, le androgine. Vorrei portare a tutte le persone comuni questo aspetto, che non deve essere visto come una “deviazione” ma come Arte e farla crescere in modo sano e pulito.
Grazie Max Extremis per questa bella intervista e a presto! 34
Gold Queen
“dedico i miei successi a mia mamma!” 35
Gold Queen
“dedico i miei successi a mia mamma!” Manca davvero poco al tanto atteso Ciao DragQueen - selezione Campania! La prima serata si svolgerà Sabato 20 Ottobre dalle ore 22 presso il ristorante Capaco di Frattamaggiore. A presentarlo, insieme a Sissy Daimond, ci sarà la favolosa drag napoletana Gold Queen, che ha vinto anche il concorso “The Oscars of Drag Queen Puglia” e quest’anno dovrà cederne il titolo. L’abbiamo raggiunta telefonicamente per un’intervista.
esibizioni. Pensa, ho anche creato un monologo scritto da me a favore dell’uguaglianza e contro la discriminazione e il bullismo. Gold Queen rappresenta se stessa e i propri valori. Un’iniziativa davvero lodevole. Cosa si può fare per combattere l’omofobia e la paura del “diverso” oggi? Credo che l’omofobia è difficile da combattere perchè l’omosessualità è sempre esistita, esiste ed esisterà sempre. Purtroppo, c’è chi ci ama e c’è chi non ci accetta perchè hanno dei muri che noi non possiamo abbattere; ovvero: ci proviamo ma con tentativi invani. In Italia si spera in un’apertura maggiore, l’unica cosa che possiamo fare è non aver paura di dichiararci e accettare prima noi stessi, vivere la vita senza pensare di piacere agli altri e amare chi si vuole senza un se e senza un ma. Se ogni essere umano aprisse il cuore al prossimo il mondo sarebbe un posto migliore per tutti! La vita è una sola, quindi meglio viverla come meglio si crede perchè messuno ci restituisce la felicità persa!
Buongiorno, raccontaci un po’ di te, siamo curiosi! Sono Ivan Pasquariello, in arte Gold Queen e vengo da Napoli. Sono del segno Leone e come ogni leone sono un po’ vanitoso e amante della vita: sono uno stilista e amo fare tutto cio che è creativo. Quando è nato il personaggio di Gold Queen? Gold Queen è nata due anni fa, invogliato da alcune persone che già facevano le drag queen. All’inizio non amavo questo mondo e le giudicavo anche male, per via di quelle che, a parere mio, lo facevano con superficialità. Poi, andando in vacanza in Spagna a Torremolinos, vidi delle drag bravissime anche se non bellissime e magre, ma che portavano in scena il vero teatro e comicità con tale bravura che mi sono convinto. Così ho iniziato a fare delle serate, partendo dalla pizzeria di famiglia.
Che cosa significa essere una drag per te? Per me essere drag è Arte, teatro, emozione. Per me la drag è quella che, dopo che fa emozionare la gente che ti guarda, deve saper immedesimarsi in un pezzo e a proprio piacimento deve raccontartela e fartela rivivere! La drag queen non è bellezza esteriore ma bellezza interiore e bravura nel saper calcare un palco anche da sola, senza ballerini che ti fanno da contorno!
Quindi si può dire che il vero amore per questa Arte è scattata nel tempo? La passione e l’amore per questo mondo drag mi è scattato mel momento in cui mi sono esibita per la prima volta e li ho capito che quest’arte mi appartiene!
Sabato 20 si terrà la prima serata di Ciao Drag Queen Campania, di cui sei presentatrice insieme a Sissy Daimond, sei elettrizzata? Non ti nego che sono emozionata e ringrazio le madrine che hanno creato questo nuovo format, Gina Lellafrigida, Max cestaro Extremis e Princess Queen che hanno dato questa opportunità a me e Sissy! Sto portando avanti questo progetto come se fosse una mia creatura, so cosa vuol dire creare un concorso perche ne ho creato uno anche io (nb: Top Queen International) e so quanto amore c’è dietro a un progetto sul quale riponi tutte le speranze e aspettative!
Chi sono i tuoi artisti preferiti? Non ne ho uno in specifico, ma amo le grandi artiste come Withney Houston, Aretha Franklin, Mina, Christina Aguilera, Beyoncè. Diciamo che amo coloro che sanno fare spettacolo e fanno la storia della musica! Da piccolo amavo le Spice Girls (sorride). E c’è oggi qualche personaggio di riferimento a cui ti ispiri? Sinceramente non mi ispiro a nessuno, io porto in scena me stesso e cerco di trasmettere ciò che ho dentro e di lanciare sempre messaggi sociali nelle mie 36
Cosa dobbiamo aspettarci da questa prima, attesissima sfida? Come si svolgerà? Aspettatevi il delirio perchè noi napoletane siamo “pazze” e molto solari: come si dice a Napoli “tenimm o’ pepe”, abbiamo il pepe! (ride). Si sfideranno due squadre, una anni 80 e una anni 2000, per aggiudicarsi quanti più punti possibili. Auguro ad ognuna di loro un in bocca a lupo: sono le mie cucciole e le amo!
l’impegno che impiego nelle cose che faccio. E siamo certi che hai in serbo per il tuo pubblico tanti meravigliosi progetti. (ride) Beh, i miei progetti sono quelli di cercare di diventare un personaggio pubblico e far crescere il mio concorso Top Queen International che va in onda anche in tv in una rete locale campana, Italia Mia. Quest’anno diventa nazionale e spero che da li, come mi è capitato con “Ciao Drag Queen”, di poter un giorno collaborare in nuovi progetti per drag e non...qualcosa già bolle in pentola... ma shhhhh top secret , incrociamo le dita! (sorride)
Certamente sarà un successo. Ora, torniamo al tuo lavoro di performer drag queen, ti va di parlarci degli spettacoli che fai? Io mi definisco una drag “classic-modern”, riporto uno stile classico in chiave moderna con coreografie ed effetti speciali che danno quel pizzico di “wow” in più! Amo i pezzi da interpretare, amo emozionare e amo cercare di trasmettere ciò che ho dentro anche al pubblico! Per me la gratificazione più bella è quando, dopo che ti sei esibita, ci sono persone che si avvicinano, ti abbracciano e ti guardano negli occhi dicendo’” brava, si vede dagli occhi che sei una persona con valori, mi hai emozionato!”. Ecco, in quel momento sento di essere riuscita nel mio intento e non c’è nulla che possa eguagliare quel momento di stare al settimo cielo! La gente apprezza più le cose semplici e vere, non artefatte. La gente di Napoli ama i valori, il teatro ed io cerco di accontentarli con umiltà, il mio punto di forza!
Infine, vuoi aggiungere qualcosa, un tuo pensiero libero? Si, voglio porre un pensiero per tutte le drag, c’è molta rivalità, e chi vive l’essere drag come se esistesse solo questo per loro. Ricordate che dietro le parrucche e tacchi siamo umani, non siamo in un’arena, abbassate le sciabole e spade e siate più solidali perchè ognuna di noi ha qualcosa da insegnare a qualcun altro, dalla drag emergente a quella veterana che è rimasta standard. Apritevi a nuove collaborazioni e aiutate le nuove leve, non tagliate i passi perche la ruota gira e prima o poi usciremo di scena tutte diventando delle meteore! Baci dorati dalla vostra Gold Queen. Grazie a Gold Queen per questa bellissima intervista e a presto. Vi ricordiamo che “Ciao Drag Queen Campania” sarà trasmesso in diretta streaming da Piccole Magazine Tv.
E per questo che sei amatissima dal pubblico. Il mio segreto è essere me stessa: spontanea, a volte odiata. Però non nego che mi amano tutti perchè sono umile e altruista, pronta ad aiutare e consigliare tutti, sono la prima che a volte chiede consigli e il pubblico mi ama perchè dice che riesco ad arrivare al cuore emozionando. Per me me non c’è gioia più grande! Gold Queen, hai qualche sogno nel cassetto da realizzare ancora? Non ho sogni nel cassetto, dedico ogni mio successo a mia mamma che non ho più da quasi due anni: lei mi appoggiava in pieno, ero all inizio e lei era fiera di me, mi auguro che da lassù mi segua e che sia orgogliosa di me. Ogni mio successo lo dedico a lei perchè i successi, se non posso condividerli con lei non mi servono a granché, ma gratificano 37
38
Congresso Internazionale ONIG Tavola Rotonda sul “Contesto Famiglia”ed il secondo alla Tavola Rotonda sul “Contesto Assistenza Sanitaria”, puoi anticiparci qualcosa ? REGINA: “Riguardo il primo contesto, negli ultimi 3-4 anni, abbiamo visto che la famiglia sta comprendendo sempre di più i disagi che riguardano i figli, la cui età è sui 17-18 anni. Molti genitori ora si rivolgono a noi chiedendoci cosa fare e noi li aiutiamo in questo percorso di supporto ai figli transessuali. Ovviamente, bisogna aspettare i 18 anni per la parte ormonale, ma intanto noi li affianchiamo già con un sostegno psicologico, per non lasciarli allo sbando. Comunque, una famiglia che si avvicina al Consultorio già denota maturità, comprensione ed amore, e posso dire che questo è grazie anche all’ottimo lavoro svolto da MIT ed ONIG, che sono riusciti a sensibilizzare i genitori, che magari anni fa erano emarginati. Per dire, io al Consultorio ho 8 minorenni, che frequentano con il consenso dei genitori”.
Il 19 e 20 ottobre prossimo si terrà il Congresso Internazionale sul tema: “La popolazione transgender e gender nonconforming”, presso il Complesso dei SS. Marcellino e Festo dell’Università degli studi di Napoli Federico II. L’iniziativa è destinata a ricercatori ed operatori che lavorano nei differenti campi che riguardano la popolazione transgender e gender nonconforming, ma è aperta al più vasto pubblico degli interessati, mediante l’iscrizione gratuita ad apposito link. Il Congresso Internazionale è organizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG) in collaborazione con l’Osservatorio Universitario sulle Differenze, il Centro di Ateneo SInAPSi ed il Dipartimento di Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche dell’Università di Napoli Federico II, e vedrà la presenza di esperti dalla decennale esperienza sui temi trattati come Mariela Castro, Jack Drescher, Alain Giami, Thomas D. Steensma e Giancarlo Spizzirri. Al Congresso si affronteranno le ricerche più attuali sui differenti contesti dell’intervento rivolti alla popolazione transgender e gender nonconforming, adottando un’ottica integrata tra discipline differenti quali la psicologia clinica, la medicina, la sociologia e la giurisprudenza. L’iniziativa si avvale del patrocinio e col sostegno morale dell’Istituto Superiore di Sanità, del Comune di Napoli, della scuola di Medicina e Chirurgia, del collegio dei professori e dei ricercatori di Psicologia Clinica, dell’Ordine Psicologi della Campania e di altri rilevanti enti ed istituzioni. Abbiamo raggiunto telefonicamente la vicepresidente dell’organizzazione, Regina Satariano ed il Prof. Paolo Valerio, ordinario di Psicologia clinica presso l’Università Federico II di Napoli.
Invece, per quanto riguarda il contesto assistenza sanitaria, cosa puoi anticiparci ? REGINA: “Posso anticipare che abbiamo finalmente avuto il riconoscimento da parte dell’ISS (Istituto Sanitario Superiore) che gli ormoni fanno parte integrante del benessere del cittadino che ne chiede l’uso, in questo caso le persone transessuali, per cui per la prima volta è stato preso in carico con seria considerazione quello che poi è uno dei fattori più importanti per la fase iniziale di una persona trans (MtoF o FtoM). In particolare, noi abbiamo chiesto che venga fatta una formazione, da parte di Onig ed altri enti simili, sul transessualismo ai medici di base, perché parte tutto da lì: spesso il medico è la prima figura a cui ci si rivolge per “disturbi” e se il medico di base non è formato manda i ragazzini dallo psichiatra o dà consigli errati. Serve competenza a
Buongiorno, in relazione ai due interventi programmati, il primo riguarda un tuo intervento alla 39
Riguardo alla Tavola Rotonda sui “Progetti innovativi di ricerca intervento”, di cui sarà a capo, ci può dare le linee guida? Prof. PAOLO VALERIO: “ci sarà una Tavola Rotonda sui progetti innovativi di ricerca in apertura della seconda giornata dei lavori, in cui sarà Discussant Jiska Ristori. In quel momento vorremo dare spazio anche ai giovani. Ci confronteremo adottando un’ottica integrata tra discipline differenti quali la psicologia clinica, la sociologia, la medicina e la giurisprudenza. In conclusione, vorrei precisare che questa Tavola Rotonda sarò una sorta di “COMUNE CULTURALE”, dove gli autentici protagonisti, e non semplicemente gli esperti addetti ai lavori, si confronteranno”. Bene, grazie a Regina Satariano ed al Prof. Paolo Valerio per le loro preziose anticipazioni, che rendono la partecipazione al Congresso un autentico “piatto ghiotto” di cultura e libertà !
livello nazionale”.
Buonasera Professore, ci può dare una traccia sulla “Lectio Magistralis” che terrà in apertura del Congresso sulla popolazione trasgender e nonconforming ? Prof. PAOLO VALERIO: “questo tema sta crescendo in modo esponenziale ed è molto sentito da innumerevoli realtà non solo ospedaliere. Io affronterò più contesti rispetto a quello che è l’essere transgender, un termine, oggi, un pò “ombrello”. Farò una riflessione, insieme al pubblico, sui generi non conformi, sulle tipologie per me più “interessanti”, anche dal punto di vista patologicizzante, a partire dai tratti somatici che si vogliono rendere giusti rispetto al genere che si sente di appartenenza, tramite operazione chirurgica; una situazione drammatica per chi la vive”. 40
Lady Maria Italia
“sono in continua evoluzione” 41
Lady Maria Italia “sono in continua evoluzione” Conoscere Lady Maria Italia, Padrona italiana faentina, una bella donna fine ed elegante, è un’esperienza che apre la mente. In lei è racchiuso lo spirito romagnolo e la focosità salernitana, i due paesi che le hanno dato origine: è sensuale e creativa, la trasgressione della trasgressione stessa. Ama giocare solo con schiavi convinti del proprio ruolo per situazioni particolari senza limiti. Conosciamola meglio.
grembiule da cucina ma è vero che l’eleganza è alla base, ovviamente, in questo lavoro. Lady Maria Italia, Lei, la “vocazione” per questo ruolo quando l’ha sentita? Mistress lo sei dentro. La vocazione a livello professionale direi che è partita 6 anni fa, che ho lo studio sono 4, che ho cose particolari in testa da sempre, potrei dire da quando ho 3 anni, ovvero da quando ci si ricorda la memoria.
Ci racconti un po’ di Lei. Sono una Mistress, una Padrona italiana ed esercito con il mio studio attrezzato a Faenza, dotato di ampio giardino per dog slave. Sono faentina, con madre salernitana ma mio padre è romagnolo. Sono una mistress dichiarata, sia alla mia famiglia di origine e a quella che mi sono fatta negli anni, entrambe sanno del mio lavoro.
Ha avuto una formazione particolare magari all’estero o è autodidatta? No, sono autodidatta perchè come dico: “tu, schiavo, hai imparato da qualche parte a farlo?”: la risposta è no. Io, Mistress, non ho bisogno d’imparare da nessuna parte: se ce l’hai “dentro” entri in empatia con la persona che hai di fronte e di conseguenza riesci a capire cosa vuole. Ogni persona è differente: le pratiche possono essere le stesse per 10 persone, ma sono 10 persone diverse.
Una scelta coraggiosa, quella di esporsi pubblicamente con un lavoro che viene dai più giudicato male. Io giro a testa alta perchè secondo me il mio lavoro è un Arte, è un lavoro come un altro che non si differnzia da quello di un urologo, un medico o un sessuologo o qualsiasi genere di lavoro che ha a che fare con un’attività sociale. La mia professione mi piace tantissimo.
Cosa Le piace di più in ciò che fa? Mi creano adrenalina situazioni in esterno “on the road”. Mi piace molto la femminilizzazione (ho un vasto assortimento di abbigliamento in latex ed in pelle) e il fisting, pratiche dove porto l’uomo a tirare fuori un’altra parte di se, in cui si fa dominare dalla donna. Perchè, secondo me, quando nasciamo, e questa è scienza, non è una mia teoria, noi prima delle 12 settimane siamo entrambe le cose, quindi nell’arco della nostra vita possono emergere entrambe le personalità, quella maschile e quella femminile, sia l’uomo sia la donna.
Quali sono le caratteristiche fondamentali di una Mistress? Secondo me deve avere un’apertura mentale e accettare se stessa. Se non si accetta e fa tutto di nascosto, vergognandosi lei per prima di quello che fa, c’è qualcosa che non funziona. Mistress devi farlo con la testa: puoi farlo anche con i bigodini e il 42
Quindi, da questo potrebbe scaturire il bisogno della Mistress? Si, forse per questo ci sono persone che hanno bisogno della dominazione, ma anche qui ci possono essere mille motivi diversi: c’è chi durante il giorno magari fa un lavoro dove deve sempre comandare quindi, con l’umiliazione, entra di nuovo in equilibrio con se stesso. Non puoi sempre stare al comando perchè a un certo punto il cervello non ce la fa più e cerca la parte opposta, per rientrare in assetto con se stesso.
è più adolescente (sorride). A proposito dei suoi schiavi, l’età media di chi cerca questo tipo di esperienze, quale è? Ho anche ragazzi molto giovani (19/25 anni) ma è dai 40 anni in su che, senza dubbio, è l’età più esposta a certi bisogni di evadere e di “azzerrare” il cervello. In questo mondo, alcuni lo utilizzano come stacco mentale dalla realtà e dalla quotidianità, per ripartire in una routine che forse ammazza l’essere umano!
Esistono, per Lei, limiti nel rapporto con gli schiavi? Si può rimanere in un rapprto che può anche essere amichevole, lo schiavo può essere fondamentalmente innamorato della propria Padrona ma, finita la sessione, deve esserci un rapporto lucido: io ho la mia vita e tu la tua.
Ora, una domanda un po’ più “leggera”. Che attrezzi Le piace usare? Mi piace usare il tavolo di contenzione, il lettino ginecologico, la gabbia di segregazione, la croce, anche lo strapon. Sicuramente, mi piace interagire molto con le mie mani, le mie unghie, il mio corpo come struttura per impartire del dolore.
Mi sta dicendo che è un lavoro che richiede una certa cognizione di causa. Certo, per via del fatto che si ha a che fare con la sensibilità delle persone e le loro fantasie sessuali, perversioni e compulsività, come io stessa ho. Facendo il mio lavoro, ho io per prima fantasie non tradizionali ed estreme! E nel momento in cui ti accetti completamente, di conseguenza puoi essere una vera guida per altri in questo settore, dove si esplora la propria sessualità e dove nessuno deve vergognarsi di ciò che fa, perché siamo tutti adulti e quindi liberi di interagire fra noi come più ci piace!
Come si vede da qui a qualche anno? Io non mi vedo, cioè lascio fare, ma non agli eventi: mi lascio trasportare dalla mia corrente. Dicono, a livello psicologico, che quando tu vedi la tua vita, non stai vivendo perchè stai vedendo qualcosa di standardizzato. Quando non la vedi, sei nel tuo flusso energetico. Sicuramente, continuerò a fare questo, perchè mi piace, mi vedo in continua evoluzione. Lady Maria Italia, vuole aggiungere qualcosa a conclusione? Vorrei continuare ad evolvermi, questo è il mio obiettivo, sperando di avere sempre degli schiavi al mio cospetto che mi portino all’evoluzione perchè comunque è un dare e un avere.
C’è qualcosa pratica che esclude a priori, con gli schiavi? Nel mio mondo è esclusa la sessualità tradizionale, quindi sesso e rapporti orali con la Padrona: si va a giocare col cervello e si gioca liberamente ma non con penetrazione! Si tira fuori dell’altro, visto che nessuno
Grazie Lady Maria Italia per il tempo che ci ha dedicato e a presto. 43
Angelo Sanzio
“il cuore ha sempre ragione”
44
Angelo Sanzio “il cuore ha sempre ragione” Angelo Sanzio, amato concorrente del programma televisivo Grande Fratello 15, meglio noto al grande pubblico come il “Ken” italiano, è stato recentemente ospite al concorso di bellezza Miss Trans Europa, dove ha conquistato tutti con la sua simpatia e sensibilità. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per una piccola intervista.
chi viene accolto. La vocazione di ogni essere umano è amare ed essere amati e questa è la cosa più bella. Come si potrebbe combattere la omo e la transfobia? Credo che stiamo andando verso tempi migliori, le tematiche affrontate nel concorso le ascoltiamo tutti i giorni e le cose cambieranno quando si imparerà ad ascoltare con il cuore e quando ognuno vorrà uscire dal ghetto del proprio orgoglio.
Buongiorno Angelo e grazie per il tuo tempo. Sei stato ospite al concorso di bellezza Miss Trans Europa 2018, come ti sei trovato? Anzitutto grazie per questa intervista, mi fa piacere potermi raccontare al vostro giornale. Si, il concorso di bellezza Miss Trans Europa è stato una sorpresa che mi ha colpito moltissimo. Sono stato fortemente voluto dalle organizzatrici e dalla presentatrice, in me rivedono aspetti che rientrano in profonda armonia con il loro animo così puro e gentile.
A Miss Trans Europa sei stato applauditissimo, sei un personaggio molto amato dal pubblico. Pare sia stato il concorrente più amato del Grande Fratello 15, almeno così mi venne detto la sera della mia uscita dalla casa. Ho giocato coinvolgendo tutta la mia persona e non mi pento del mio percorso.
Cosa ne pensi delle Miss che hanno partecipato al concorso, avevi una preferita? Le ragazze erano tutte belle e talentuose, come abbiamo detto poco prima di incoronare la vincitrice, erano tutte vincitrici, non tanto del concorso ma della loro vita. È un percorso il loro che se non lo si vive non si capisce quanto sia importante. È un viaggio...il più bello della loro vita e per me è stata una gioia immensa godere della loro gioia e della loro forza fi vivere.
Dove ti potremo vedere prossimamente? Sicuramente ci rivedremo in tv ai salotti domenicali di Barbara D’urso. I sogni nel cassetto sono tanti, al momento mi sforzo il più possibile ad andare dove mi porta il cuore...che ha sempre ragione. Grazie Angelo Sanzio per le tue belle parole e speriamo di rivederti presto!
Il concorso è stato importante perchè ha affrontato anche il discorso dei diritti della comunità Lgbt italiana, tra cui quello delle adozioni. Esattamente, abbiamo toccato un tema importante che riguarda i diritti della comunità LGBT italiana, il nostro è un Paese che da troppi anni ormai ha deciso di vivere nell’ ignoranza, forze perché un paese ignorante è più facile da governare. Io sono favorevole alle adozioni perché quando un gesto così bello si fa in nome del Vero Amore é una benedizione per chi accoglie e per 45
Intervista a
Drag Miranda Plaisir
46
Intervista a Drag Miranda Plaisir Vi presentiamo oggi Simone Tiberio, in arte Miranda Plaisir, giovanissima drag queen abruzzese che ha partecipato recentemente alla finale di “Drag per una Notte – Master Queen Italia 2018” e con cui abbiamo avuto il piacere di chiacchierare amabilmente. Simone è pieno di talento e siamo certi che per lui si apriranno le strade del successo.
“da grande voglio essere come loro!”. Per molti anni, cause di forze maggiori hanno placato e celato questo desiderio. Con il mio trasferimento a Genova ho rielaborato tanti aspetti del mio essere e ho iniziato ad interessarmi in maniera più minuziosa a questo fantastico mondo delle Drag che è Arte pura. E così è nata Miranda Plaisir. Miranda Plaisir la identifico sempre come un “Personaggio” con la P maiuscola. Non perché sia migliore o più bella di altre Drag ma semplicemente perché è stata concepita in ambito teatrale. E’ nata in funzione di uno spettacolo di prosa e per questo ci tengo ad attribuirgli la nomina di “personaggio”, la “creatura” di cui parla Stanislavskji. Miranda è una giovane donna degli anni 30/40, come le sue Muse ispiratrici (Le sorelle Marinetti). Miranda ama cantare e recitare, ma soprattutto danzare. Il lato più “dionisiaco” di questa donna la spinge a trasformarsi, all’occorrenza, da “signorina dello swing” in “signora del burlesque”.
Buongiorno Simone, raccontaci chi sei. Buongiorno, mi chiamo Simone, ho 23 anni e sono abruzzese. Da circa due anni vivo a Genova, la città in cui lavoro, studio e mi dedico a svariati hobby. Lavoro come cuoco e amo tutto ciò che è Arte, Spettacolo e Cultura. Questo influisce, appunto, su quelli che poi sono le mie passioni: studio Danza classica, Teatrodanza e Recitazione. Ti va di parlarmi del tuo amore per la Danza? Cosa dire!? La Danza è il mio “respiro”, senza di essa morirei soffocato. Danzo da quando ho nove anni. E’ un’Arte che chiede tanto, spesso chiede troppo, ma in cambio restituisce grandi soddisfazioni. Non sopporto quando la Danza viene associata o circostritta ad uno stile, ad una tecnica, ad un personaggio famoso. Questi sono solo alcuni aspetti della Danza, anche una madre che culla il proprio bambino o una foglia al vento sono Danza.
Sappiamo che Master Queen Italia era il primo concorso nazionale a cui hai partecipato. Impressioni? Decisamente il primo concorso nazionale. E’ stata un’esperienza bellissima, condividere il palco e i preparativi dietro le quinte con tante altre concorrenti provenienti da ogni parte della Nazione, tutte così diverse ma con un’unica meta...è stato meraviglioso. Ho conosciuto in questa circostanza tante persone fantastiche umanamente e artisticamente. Io vivo sempre queste realtà con uno spirito molto lontano dalla competizione, ma cerco di vedere in questi momenti l’occasione per permettere a Miranda di vivere come “Personaggio”. Poi la vittoria è importante e piace a tutti ma non la trovo necessaria.
E la tua passione per il mondo delle drag queen come è nata? La mia passione per il mondo del travestimento nasce all’età di sedici anni, guardando in teatro uno spettacolo delle favolose “Sorelle Marinetti”. Finito lo spettacolo pensai: 47
Ogni concorrente era accompagnata da una “madrina”. La tua era Ladi Tolemaide, ti ha aiutato nei preparativi? Sinceramente sono state tante le persone a cui devo dire “grazie” ma appunto, in particolare la mia madrina Ladi Tolemaide. Con lei siamo riusciti a trovare un giusto equilibrio nei preparativi. Abbiamo unito la sua esperienza e i suoi consigli a quella che è la personalità di Miranda, che può essere migliorata ma non stravolta.
Anche per quanto riguarda i costumi, le fonti sono svariate. Negozi di abbigliamento vintage, negozi semplicissimi di abbigliamento, siti internet. Spesso però a realizzare i miei costumi è una carissima amica che è sarta di professione. Io decido modello, colore, tessuto e lei procede con ago e filo...spesso mi cimento anche io nella realizzazione di piccole manifatture. Che progetti hai per il futuro? Sono una persona che si pone sempre tanti obiettivi da raggiungere. Odio la mediocrità, ma allo stesso tempo non mi piace vivere nel passato o nel futuro, preferisco vivere il presente. Il mio futuro, bello o brutto che sia lo scopriremo insieme.
Che cosa significa fare la drag queen per te? Per me fare la Drag significa prima di tutto “testimonianza”. Miranda Plaisir nasce recitando ne “I monologhi della vagina” (famoso testo teatrale che tratta il tema della violenza sulle donne) e poi significa Arte, Arte e poi Arte. Miranda è l’unica che riesce anche in una sola performance a mettere in gioco tutte le caratteristiche e le capacità artistiche di Simone. Simone può essere attore, ballerino e performer in luoghi e tempi diversi; Miranda può essere tutto nello stesso momento.
In ultimo, vuoi aggiungere qualcosa? Penso che la vita debba essere dinamismo puro, fuggire e sconfiggere la mediocrità, ogni esperienza può renderci migliori o peggiori, questo non siamo noi a giuficarlo. L’importante è non essere mediocri. Grazie a Simone Tiberio in arte Miranda Plaisir e in bocca al lupo per tutto!
Hai mai subito discriminazioni per questa tua passione? Mai subita discriminazione. Dove trovi l’ispirazione per le tue esibizioni? Cerco di catturare più input e immagini possibili. Le fonti sono svariate: films, spettacoli, testi teatrali, personaggi del passato, libri... Spesso semplicemente attingo dalla quotidianità. Diciamo che tutto può essere una buona base, poi sta al personaggio stesso riadattarlo in base alle proprie esigenze. I tuoi costumi di scena sono davvero bellissimi. Li crei tu o hai uno stilista? Grazie per il complimento (sorride). 48
Intervista a
Alessia Di Pesaro Pornostar
49
Intervista a Alessia Di Pesaro Pornostar ti piacerebbe girare un film? Certamente mi piacerebbe fare altri film con il grande Roby Bianchi e con Alex Magni, sperando ovviamente un giorno di far parte di una bella azienda pornografica in cui potrei fare e dare di più. Per ora, potete vedere i miei film nella sezione video di Piccole Tragressioni o su Casting all’Italiana.
Alessia Di Pesaro è una biondissima e splendida sexy pornostar di Pescara: intrigante, affascinante e molto trasgressiva è la donna ideale per realizzare le fantasie più proibite. Non è solo bellissima, però, si è rivelata anche molto simpatica, conosciamola meglio. Ciao Alessia, presentati ai nostri lettori. Ciao a tutti. Sono Alessia, una ragazza un po’ birichina con tante passioni. Adoro la musica, mi piace ballare, mantenermi in forma e curare il mio corpo nei minimi dettagli. Sono metà olandese da parte di madre e metà italiana, quindi al 50%.
Ti va di raccontarmi un episodio curioso o singolare che ti è accaduto sul set? Un episodio veramente singolare è accaduto il giorno in cui dovevo girare il mio primo film “Frutta e Verdura, Ciccia e Goduria” con la CentoxCento. Stavamo girando il film e all’ improvviso un attore che mi stava “prendendo” si è spaventato alla vista di sangue. Non mi ero accorta che mi era venuto il ciclo durante il mio primo film. Menomale che Alex Magni con la sua bravura e esperienza ha risolto tutto (ride).
Un “misto” decisamente ben riuscito. Che caratteristiche deve avere per te una brava pornostar? La bravura sta sicuramente nel trasmettere emozioni alle persone che stanno dall’ altra parte della telecamera. E come ti sei avvicinata al mondo dell’hard? Sono entrata nel mondo dell’ hard cercando un azienda professionale che era alla ricerca di attrici porno tramite internet e cosi mi sono imbattuta sulla CentoxCento.
Grazie Alessia di Pesaro, c’è qualcosa che vorresti aggiungere? Si, il mio motto è “divertiti!”, quindi, divertitevi! (sorride).
Che è una nota azienda di produzioni porno semi-amatoriali italiana. Si. Vorrei ringraziare tutto il team della CentoXCento e soprattutto Alex Magni per le opportunità che mi hanno dato di lavorare con loro. Luca Ferrero per avermi dato la possibilità di lavorare con Roby Bianchi, un regista eccellente con tanti anni d’esperienza dietro le spalle. C’è qualche attore o regista con cui 50
Ninfa Sheila
“noi trans dobbiamo essere unite!�
51
Ninfa Sheila
“noi trans dobbiamo essere unite!” subire questa discriminazione. Il lavoro che fai adesso, ti piace? Mi piace quando i clienti mi fanno notare la mia bellezza e mi fanno complimenti. La cosa che non mi garba invece sono le persone maleducate e purtroppo ogni tanto le incontro.
Viene il tempo di fermarsi e di bagnarsi di poesia. Si raccolgono le stelle e la Luna e la notte si fa bella come non mai...queste dolci parole sono perfette per presentarvi Ninfa Sheila, bellissima escort trans argentina. Lasciatevi conquistare dalla sua fantasia e sensualità innata.
Le persone che ti cercano, come sono? Solitamente sono persone che chiedono di essere ascoltate. Molti vengono con noi escort perchè magari hanno problemi in famiglia, con la moglie, quindi prima di tutto vogliono essere ascoltati, io so farlo e liberarli da ogni stress. Richieste particolari non ne fanno, almeno, parlo per il mio caso.
Ciao Sheila, raccontaci di te. Ciao a tutti, vengo dall’Argentina, dalla città di Mar de La Plata e sono del segno della bilancia, da cui ho preso la dolcezza e la pazienza. Mi definirei una persona sincera, molto buona, a cui piace aiutare le altre persone che si trovano in difficoltà: ma non sono neanche stupida, quindi, chi me la fa, me la paga. Nella vita faccio l’escort e l’accompagnatrice.
Hai un sogno nel cassetto da realizzare? Si ed è quello di diventare “Miss International Queen”, solo che temo che a volte i concorsi possano avere già le loro “favorite”: però mai dire mai, magari un giorno mi convinco a partecipare!
Come mai hai deciso di venire in Italia? Sono venuta in Italia per amore; mi ero fidanzata con un ragazzo italiano e ho colto occasione per vivere qui (sorride). Che hobby hai nella vita? Adoro fare shopping per le vie del centro, soffermarmi sulle vetrine dei migliori stilisti italiani, acquistare soprattutto intimo e scarpe con i tacchi a spillo. Inoltre, adoro leggere, fare sport e ballare.
Faresti bene perchè la tua bellezza è davvero incredibile e potresti avere ottime chances di vittoria. Infine, vuoi aggiungere qualcosa? Si. Sono dell’idea che tra noi ragazze trans dobbiamo rispettarci, non ci devono essere sempre litigi perchè una si crede meglio dell’altra. Veniamo da Paesi diversi e siamo tutte qui in Italia, sarebbe bello aiutarci indipendentemente dai difetti: belle o brutte, siamo tutte uguali e siamo qui perchè vogliamo essere noi stesse e andare avanti. Dico questo perchè, nel mio caso, se vado in qualche locale dove ci sono altre transessuali, a volte si creano delle discussioni per via di gelosie se una è bella. L’unica cosa che invece chiedo è quella di essere tutte in pace tra di noi.
Che fai sport si vede, hai un fisico notevole. Grazie! (ride) Per mantenermi così in forma gioco a pallavolo, nei parchi pubblici dove mi ritrovo con altre ragazze del Sud-America. Poi faccio palestra, che mi rende tonica. Ninfa Sheila, parliamo un attimo del tuo lavoro: come sei entrata nel mondo delle escort? Prima facevo la commessa in un negozio di abbigliamento a Milano, ma poi, sai come funzionano queste cose qui in Italia...hanno visto la mia transizione e ho perso il lavoro. Quindi, ho dovuto iniziare a fare questa vita.
Grazie Ninfa Sheila per la tua gentilezza e alla prossima!
Mi dispiace che tu abbia dovuto
52
MtoF: intervista a Monique Van Der Graaf 53
MtoF: intervista a Monique Van Der Graaf Monique Van Der Graaf, camionista transessuale olandese, è stata invitata in giuria al concorso di Miss Trans Europa 2018, voluta fortemente dall’organizzatrice Stefania Zambrano e dalla presentatrice Sofia Lapapessa. Monique ha una storia molto particolare alle spalle, difficile, che ci ha davvero emozionato. Non sveliamo altro e vi invitiamo a leggere, di seguito, l’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva, perchè siamo convinti che conoscerla direttamente dalle sue parole vi toccherà il cuore.
“semaforo verde”. Poi mia moglie e io abbiamo deciso di divorziare. Hai mai sofferto discriminazioni? In Olanda non ho mai subito alcun tipo di discriminazione, forse perché sono onesto e aperto alle persone nel mio Paese e al lavoro. Lavoro come camionista dal 1994 e all’inizio, dopo essere essere uscito allo scoperto, alcuni colleghi di lavoro non capivano il mio coming out, che è stato nel 2013, e dunque io fino a quell’anno ho lavorato come uomo al camion.
Ciao Monique, è un piacere conoscerti. Raccontaci qualcosa di te. Ciao a tutti! Sono una donna in transizione presso l’UMCG (Ospedale di Groningen in Olanda), ho 53 anni e ho anche una azienda di allevamento di carpe Koi. Vivo a Drouwenermond, nella provincia di Drenthe Holland. Nei fine settimana mi dedico alla mia compagnia di Carpe Koi. I miei hobby sono la Formula 1, la MotoGP, andare in sauna e fare kickboxing. Sono single, non ho un compagno ma ho due figlie di 26 e 24 anni.
Sono sicura che non è stato semplice per te esprimere il tuo vero essere. Sapevo di essere diverso dagli altri da quando avevo 5 anni, ma non c’era internet per informarsi. Quindi, pensai che fosse sbagliato e che potevo anche non esserlo. Ma negli anni successivi la sensazione di essere una ragazza diventava sempre più grande. Mio padre era un marinaio ed era molto difficile per me dirglielo, onestamente. Ricordo che una volta, quando eravamo al pub, chiesi “Papà, che cosa diresti se ti dicessi che mi sento una ragazza?”. E lui mi rispose: “Ti metterei alla porta e ti direi di non tornare”. Quindi, ho allontanato i miei sentimenti ed è stato molto difficile. Sono diventato uno sportivo, mi sono dedicato al body building, al kickboxing, al calcio...tutto per far vedere a mio padre che ero un ragazzo. Mentre dentro mi sentivo una donna.
Dopo parleremo della tua famiglia. Ora, sono curiosa di saperne di più sul tuo lavoro di camionista, così inusuale per una donna. Come mai l’hai scelto? Il mio lavoro come camionista è a tempo pieno e ringrazio Combex Firma che accetta una donna alla guida dei camion! Come è nata questa mia passione? Da bambina, quando avevo circa 5 anni, il mio vicino di casa aveva un camion e ogni mattina salivo sul camion con lui, che mi portava fino alla fine della strada, poi tornavo a casa a piedi. Lavoravo anche nell’esercito come camionista e quindi, una volta finita la leva, ho continuato con questo lavoro. Ho guidato in molti paesi in Europa: Italia, Spagna, Danimarca, Regno Unito, Polonia, Francia, ecc.
Deve essere stato davvero difficile per te. Dopo, ti sei anche sposato, giusto? La tua famiglia come ha reagito? Il coming out con mia moglie e le mie figlie è stato duro. Era un mercoledì di giugno, le ore 17, ed eravamo a cena, normalmente seduti al tavolo, ma io ero così nervoso che dissi loro che dovevo uscire. Mia figlia mi guardò e chiese, guardandomi con i suoi grandi occhi: “Cos’è successo a papà?”. Mia moglie rispose “aspetta un attimo, papà torna presto in casa”. Tornai dentro e rimasi dietro la sedia di Suzanne, dicendole, con le lacrime agli occhi: “tu pensi che tuo padre sia un papà, ma tuo padre è una ragazza...”. Suzanne e Annemieke, le mie figlie e la mia
Ora, se sei d’accordo, parliamo del tuo transessualismo. Quando hai capito che eri “diversa”? Solo dopo che papà è scomparso ho osato dirlo a tutti. Sono stato sposato per 24 anni e quando ho deciso d’intraprendere il percorso assistito dal transgender team all’ospedale, finalmente ho sentito di avere 54
ex moglie si misero a piangere (si commuove al ricordo). Allora, presi tutte le ragazze tra le mie braccia e piansi insieme a loro. Dopo aver pianto, ci siamo ricomposti e Suzanne disse: “Papà sarai molto stanco”. Il coming out mi ha fatto perdere molti amici, ma non quelli migliori, che sono rimasti. Il mio migliore amico ha detto: “quando tutto il mondo ti cade intorno, io rimando con te”. Ed è rimasto, è ancora con me. (sorride) Gli altri amici olandesi dicono che ho fatto cadere “un mattone”. Mia madre pensava all’inizio che fosse stata la mia educazione. Ma le ho detto che avevo la sensazione di essere una ragazza sin da quando avevo cinque anni. Ora ho mia mamma, i miei tre amici e le mie bambine.
diritti delle persone LGBT. Bisogna continuare ad organizzare eventi come il Pride di Amsterdam e quelli in Italia perchè penso che non dobbiamo farci mettere in un angolo. Dobbiamo dimostrare che abbiamo una nostra umanità interiore, le persone non si devono soffermare solo sull’esteriorità. Il mondo appartiene a tutti, tutti siamo del mondo. Quindi, io dico: esci per quello che sei e fatti vedere: sii orgoglioso di chi sei e non nasconderlo”. Che belle parole. Infine, che cosa vorresti fare nei prossimi anni? Desidero continuare a essere in buona salute per i miei figli in futuro. Sono fortunata di sapere finalmente chi posso essere. Spero di poter venire molto in Italia: nel frattempo sto cercando lezioni d’italiano. Spero di incontrare persone così adorabili come quelle che ho incontrato durante il mio periodo nel mondo di Cinnecittà al Miss Trans Europa.
Recentemente sei stata ospite a Miss Trans Europa 2018. Come è stata come esperienza? L’esperienza di Miss Trans Europa è stata meravigliosa. Vorrei ringraziare Sofia Lapapessa. L’ho incontrata al Pride 2016 ad Amsterdam e da allora abbiamo tenuti i contatti. Quest’anno mi ha invitato a Roma, ho accettato ed ero molto emozionata: Sofia è bellissima. Giovedì sera, dopo cena, sono andato a Roma con Alessio, Carlo e Martine ed è stata davvero una bella serata, ero a Roma per la prima volta ed è così bella. I giorni dopo li ho vissuti come un sogno grazie ad Alessio e Carlo, che mi hanno fatto visitare il Vaticano ecc. Sabato sera siamo andati a Cinecittà World: lì, Sofia, mi ha fatto conoscere Stefania Zambrano, è una ragazza molto carina e mi ha chiesto se mi andava di fare la giurata sabato e domenica al concorso. Mi sono sentita molto onorata ed ho accettato. Voglio ringraziare dal profondo del cuore Stefania e Sofia e tutte le brave persone che ho incontrato. E’ stata un’esperienza bellissima, che non dimenticherò e spero di esserci di nuovo l’anno prossimo.
Grazie Monique Van Der Graaf per il tempo che ci hai dedicato. Ti facciamo un grande in bocca al lupo per tutto e speriamo di incontrati di nuovo presto!
Al concorso di Miss Trans Europa si è parlato di adozioni LGBT, che cosa ne pensi? Dobbiamo continuare a dedicarci ai 55
***
ked like a man at combex. I’m sure it wasn’t a simple choice for you to express your real-self. I know that i was different since i was 5 but than where there no internet oid. So i thought it was wrong and it may not. But the years after became the feeling that i was a girl become bigger and bigger. Because my daddy was a navyseal and it was very hard but honost i dared not to tell him. One time, when we were in the pub i ask: “Daddy?? What shall you saing when i said i’am a girl?”. He said “than i througt you to the door go and back”. Than i know ok i do not tell him. So, i get my feelings away, and it was very hard. I became sports suchas, body building, kickbocksing, football to let my daddy see that i was a boy.while i feel like a woman.
Hi Monique, nice to meet you! So, tell us about your self. Hi everyone! I’am a girl in transition at the UMCG (hospital groningen olanda) I’m 53 years old and i have also a own company in koikarpers. I live in Drouwenermond, thats a place in the provincie Drenthe Holland. In the weekends i have my own company koishop: my hobbys are formule1..motogp.. sauna..and kickbocksing. I am alone i had no partner but i have two girls of 26 and 24 years old. Later we’ll talk about your family. Now i’m curios about your job as a truck driverin, so unusual for a girl. Why did you choose it? My work as a truckdriverin is fulltime and thanks the Firma combex for the acceptation that i working as a woman at the truck. As a child, i believe at my 5, i had my neighbour a truck and i may every morning till the end off the street with him in the truck and afterthan i walked back home. I have at the army also a job as truckdriver. So, when i come out of the army i found a job as truckdriver. I drove many country in Europe: Italie, Spain, Danmark, Uk, Poland, France etc.
That was really an hard time for you. Then, you got married, right? My coming out used to be hard. At wednesday juni 2012 17.00 where goning to eat . Normally sitting we at the table but i where so nerveus that i said i must going outside. My daughter look at me and asked with her big eyes ..”What happened with daddy?”. Mama said “wait a minute, daddy comes soon inside the house”. When i come back inside i stay behind the seat from Suzanne. And says with tears in my eyes: “you think that daddy your daddy is, but your daddy is a girl...” Suzanne and Annemieke, my daughters, and my ex wife became crying. I take all the girls in my arms and where crying together. After crying and the news we settled down and Suzanne said: “Dad, what will you be very tired”. I’ve lost a lot of friends but my best friends stay. He said “when the hole world falling down around you i’ll stay” and he is still staing and is my big friend. The other friends, the what whete saing in olanda. They said i let my falling like a brick. My mother thoughts in beginning that it was my upbringing. But i told her that i had the feeling i am a girl at my 5th. Now are my friends my kids, mama and 3 friends.
Now, if you are agree, let’s talk about your transexualism. When did you understand about your “difference”? After daddy past away i dared to tell it everyone. I was married for 24 years and when i come at the hospital at the transgenderteam i became the green light. Than my wife and i decided too a divorced. Have you suffered some discriminations? In Olanda i have not any kind off discrimination, maybe because i am honestly and open to the people in my country and work. In the beginning, after coming out, some collegas dont understand it because my coming out was in 2013 and i worked at combex from 1994. Therefor, till 2013 i wor56
You recentely been guest at Miss Trans Europa 2018. How was this experience? The experience at Miss Trans Europa was wonderful. I’d like thank Sofia Lapapessa. I met her at the pride 2016in Amsterdam and since then we held contact. This year she invited me to come to Rome, i accepted it and i was very exited. Sofia is “bellisima”. Thursday evening, after dinner, i went to Rome with Alessio, Carlo and Martine and what was that a beautiful evening the 1st time in Rome and so beautiful. The days after the goning like a dream thanks to alessio and carlo. They let me see Vaticano etc etc . Saturday evening we went to Cinecittà World. There, Sofia let me met Stefania Zambrano and she was also a nice lovely girl and asked me if i felt liking judging on saturday and sunday. What a beautiful happening, i felt so honored. From the bottom of my heart i want to thank Stefania and Sofia and all the good people that i met. An experience that i never forget, so beautiful. I hope that i can be there again next year.
Collare Con Frange Nero Maze -Bijoux Indiscrets Ecco un accessorio femminile che non può mancare nel vostro guardaroba e che donerà al vostro look quel “quid” in più. Il Collare Con Frange Nero Maze di Bijoux Indiscrets. Si tratta di un oggetto di fine lavorazione che comprende anelli dorati che impreziosiscono li collare in similpelle. Le frange, se unite tra loro, possono diventare anche una giocosa frusta. Non importa come lo indossi, è perfetto sia per i party più esclusivi che per le feste nella vostra camera da letto.
Miss Trans Europa talked about adoption by LGBT people. What do you think about it? We must continue to dedicaded ourselves to the rights of the LGBT people. And activities such as in Holland Pride Amsterdan and in Italy the prides etc continue to organized because i think whe should not let us in a booth corner. But just show that it is not the outside but the inside. We are all people ..and the world belongs to everyone and everyone is from the world. So, come out for who you are and let you see that you are proud of who you are and do not hide it.
Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.
What a beutiful words. Finally, what would you like to do in the next few years? I wish to continue to be healthy for my kids n the future. I’m lucky to finally find out who i can be. I hope that i be able to come a lot in Italy: in the meantime i am looking for italien lessons. I hope to meet such lovely people that i met during my time in cinnecittà world at Miss Trans Europa. 57
Intervista a
Sofia “Lapapessa” Mehiel 58
Intervista a Sofia “Lapapessa” Mehiel La bellissima Sofia Lapapessa ha presentato con garbo e professionalità il concorso Miss Trans Europa 2018, nato da un’idea di Stefania Zambrano e che si è svolto con successo negli studi di Cinecittà World a Roma. Nota figura di spicco nel panorama LGBTQIA bolognese e italiano, l’abbiamo raggiunta telefonicamente.
internazionale, quest’anno Stefania ha voluto un ospite straniero, Monique Van Der Graaf, un personaggio molto conosciuto in Olanda. Poi abbiamo avuto ospite anche Angelo, il “Ken” del Grande Fratello. Per la prossima edizione valuteremo anche altri ospiti, di sicuro lo rifaremo a Cinecittà World, dove siamo state accolte benissimo e ci siamo sentite a casa.
Buongiorno Sofia, hai presentato con successo Miss Trans Europa 2018, come è andata? Sei contenta? Buongiorno a voi. Si, sono contenta di aver presentato ancora una volta un concorso che amo molto e che cresce sempre di più.
Il tema di questo concorso è stato le adozioni da parte di persone trans o LGBTQIA e non solo. Tu cosa ne pensi? Sono a favore, indipendentemente dall’essere trans, omo o etero: tutte le persone in grado di dare un futuro a un figlio dovrebbero avere la possibilità di adottare.
Cosa ti ha spinto a dire si alla presentazione anche quest’anno? Mi ha convinta il fatto che questo concorso mi piace molto perchè le ragazze si mettono in gioco. Sai, oggi molte non se la sentono di partecipare ai concorsi perchè temono la gara. Invece, io trovo che gareggiare e stare “sugli attenti” sia adrenalinico. Il concorso di Miss Trans Europa, ma non solo, è un’esperienza che invito tutte a fare perchè regala tante soddisfazioni.
Secondo te, che caratteristiche deve avere una vera Miss per essere definita tale? Per me, oltre ad essere graziosa ed avere le giuste proporzioni non deve eccedere nei “siliconi”, avere cultura e voglia di emergere. Sofia, ora tu di che cosa ti stai occupando? Continuo a lavorare nei locali e in diversi eventi. Ovviamente continua anche il mio attivismo nel mondo LGBTQ, ci tengo molto a far sentire la nostra voce! Per il futuro invece ho tanti progetti in cantiere, continuate a seguirmi e li scoprirete!
Che impressione ti hanno fatto le concorrenti di questa edizione? Le miss in gara quest’anno non erano tantissime ma nemmeno poche. Sono comunque soddisfatta perchè erano tutte molto belle e di qualità, nell’eleganza, nella raffinatezza dimostrata sul palco e tutto. Abbiamo avuto un buon risultato.
Grazie Sofia LaPapessa. Vuoi aggiungere qualcosa? Vorrei rendere il giusto merito a Piccole Magazine Tv per il lavoro svolto e a tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto e che hanno creduto in noi. Solo una cosa...una corona in più magari non sarebbe stata male, me la portata a casa volentieri! (ride).
Pensi che questi eventi siano una buona vetrina per far vedere al pubblico un lato diverso delle trans? Si e posso già anticiparti che il prossimo anno cresceremo ancora di più. Essendo un evento di respiro 59
Drag Gina Lellafrigida “amo far emozionare il pubblico!�
60
Drag Gina Lellafrigida “amo far emozionare il pubblico!”
Conosciamo meglio oggi la spumeggiante drag queen ligure Gina Lellafrigida, ideatrice e presentatrice del concorso “Ciao DragQueen”. Dietro il trucco e parrucco di Gina si cela Valerio, 38enne impiegato che si occupa di corsi di formazione con l’hobby per lo spettacolo, coltivato anche attraverso studi di comunicazione e media e che si è trasferito per studio e lavoro a Torino.
anni mi sono messo in gioco partecipando a diversi concorsi, sempre soddisfatto delle critiche ricevute anche quando non mi hanno portato al podio. Anche se, va detto, che un paio sono andati bene, dal momento che ho vinto il titolo di Drag per una Notte Italia nel 2013 e il titolo di Miss Drag Queen Emotion Italia 2018 (sorride). Che cosa significa essere una drag queen, per te? Per me Gina è l’occasione di tirare fuori una parte che, per motivi vari, Valerio contiene, soprattutto sul lavoro. Gina Lellafrigida è il suo lato più buffo, sfacciato e dinamico. In generale, vedo il ruolo della drag come quello di un personaggio che nelle sue effimere apparizioni ha il compito di emozionare, divertire e far riflettere il suo pubblico.
Buongiorno, quando hai iniziato ad interessarti al mondo dello spettacolo e delle drag in particolare? Già da piccolo, sotto spinta di mia madre, ho iniziato a calcare qualche palcoscenico studiando pianoforte e, nonostante sia sempre stato estremamente timido, l’attrazione per le luci del palco mi è sempre stata chiara. Nel tempo, ho studiato anche il mondo dei media e le tecniche di comunicazione radiofonica e televisiva tramite il mio percorso di studi universitari, affiancando anche qualche corso di regia e montaggio video, scelta che nasce da una forte passione per il cinema e il linguaggio audiovisivo.
E che tipo di pubblico va, al giorno d’oggi, a vedere uno spettacolo drag? Il pubblico delle drag al giorno d’oggi è molto sfaccettato. Io amo molto lavorare in ambienti misti, ristoranti, pub, karaoke, dove interagire anche con famiglie e persone di ogni orientamento ed età. Il pubblico Lgbt che popola le discoteche ha un approccio più complesso con la realtà drag: molti le tollerano a fatica, soprattutto quelle che non ricalcano un modello televisivo che va per la maggiore in questa fase (quelle che per battuta sono definite le “figlie di RuPaul”). Ogni tipologia di locale necessita di un diverso tipo di drag, e lo spazio ci sarebbe per tutti, se non che per alcuni “criticoni” ad esempio le “baraccone” (categoria in cui orgogliosamente mi inserisco) sono pezzi d’antiquariato che han fatto il loro tempo. Sicuramente stonano in un contesto disco, ma funzionano molto in ambito teatrale o cabarettistico.
Da questa tua passione è quindi nata “Gina Lellafrigida”. Si, è nata proprio per “colpa” di questa passione (sorride). Sono stato coinvolto nel 2008 nel progetto LesArtistes del circolo Maurice di Torino (uno dei primi e più importanti circoli culturali a tematica LGBTQI e non solo di zona). Se inizialmente mi occupavo solo di riprendere gli show e realizzare dei trailer, pian piano ho cominciato a curare anche l’ambito delle prove, coordinando le drag queen del gruppo e la regia degli spettacoli. Nel 2010, la defezione dal gruppo di alcuni membri mi ha portato a saltare dall’altra parte e mettermi in gioco come personaggio su uno dei progetti più ambiziosi e riusciti del gruppo: un musical drag di più di un’ora costruito sulla falsariga del capolavoro di Manzoni.
Tu sei anche presentrice del concorso Ciao DragQueen - Selezione Piemonte/Val d’Aosta/Liguria, che si è svolto il 29 settembre scorso. Il titolo non è forse ispirato a Ciao Darwin, il programma di Paolo Bonolis? Il titolo è ispirato proprio a Ciao Darwin e la cosa ha fatto sorridere non poco Paolo Bonolis e il suo staff, che ho avuto modo di conoscere un annetto fa.
Bello! Come si chiamava? “Le Promesse Spose”, in cui rivestivo i panni di Donna Rodriga. Il nome tradisce la passione per il cinema.. richiamando e parodiando il nome di Gina Lollobrigida. Negli 61
A chi è rivolto il concorso? E’ aperto a chiunque voglia mettersi in gioco nel creare e definire un personaggio drag. Con fierezza, posso dire di aver avuto in due edizioni uomini etero, gay, donne biologiche, trav che hanno appunto colto lo spirito: la drag non è chi sta sotto la maschera ma il personaggio sotto i riflettori. E funziona se è definito e studiato. In questo, le concorrenti saranno supportate in ogni puntata da due drag caposquadra, che saranno dei mentori e mostreranno varie sfaccettature dell’arte drag e valutate da drag presidenti di giuria di riconosciuto valore e competenza.
L’idea nasce dalla mia carissima collega e amica Princess Queen, che come me aveva voglia di mettere in piedi un concorso fondato sulla trasparenza e la correttezza delle valutazioni e che non guardasse solo a chi si può permettere abiti, gioielli e parrucche stratosferici ma a chi sa stare a 360° su un palco a intrattenere. Il sottotitolo della prima edizione “La regressione” sottolinea questo, il voler tornare alle origini, quando artisti come Emilio, Cipria o la Karl di Pigne, anche con poco e con trucchi non stratosferici riuscivano a catturare l’attenzione e le emozioni del pubblico. Nel progetto abbiamo coinvolto anche Max Cestaro, volto noto di molte giurie di concorsi drag e di varie produzioni televisive per supportarci nella ideazione del format e nella conduzione...e abbiamo scoperto di essere un trio ben assortito e che funziona.
Insomma, una sfida avvincente. Ma ora torniamo a te, chi sono i tuoi artisti preferiti? Da chi prendi ispirazione? Le mie ispirazioni nascono principalmente da cinema, tv e musical ma non sono esente dal cogliere spunti dalle colleghe. Ho avuto forti influenze da Barbie Bubu, che è stata una delle mie “zie” artistiche, di cui ammiro un sacco la capacità di creare spettacoli scenografici. Nel tempo ho colto anche spunti da La Wanda Gastrica e Peperita, che trovo bravissime nell’intrattenimento al microfono e nel gestire ogni intoppo in maniera professionale. Non posso non citare poi Devin Demon, che mi ha accolto nel suo staff e spronato a provare modalità di esibizione diverse dalla mia confort zone del comico trash... ma, in generale, sono convinta che ogni drag abbia da insegnare qualcosa alle altre.
Il pubblico “sovrano” come ha risposto? Il riscontro dato dal pubblico e dai partecipanti della prima edizione ci ha convinti ad ampliare il progetto al resto d’Italia, creando 7 selezioni che coprono ben 17 regioni e che si sfideranno in una finale nazionale che si terrà ad aprile a Torino. Nel frattempo, noi stiamo partendo con la seconda edizione che abbiamo intitolato “La Clonazione”, dal momento che porterà le concorrenti a sperimentare il mondo degli “impersonatori”. L’idea di base è quella di continuare apportando ogni anno qualche piccola novità proprio come nel format di Bonolis. I concorrenti erano 8 suddivisi in due squadre, ma “mescolate” tra loro, come mai? Si, una prima differenza rispetto alla scorsa edizione è che in ogni puntata le concorrenti sono “mescolate” tra loro, per dare maggiore dinamismo al gioco. Come forse si è intuito dal trailer che abbiamo realiz-
Quali sono i prossimi progetti di Gina Lellafrigida? Quest’anno, con le selezioni regionali di Ciao DragQueen da seguire e la finale Nazionale da organizzare, il tempo sarà un po’ tiranno, anche perché nel frattempo ho avuto anche il madrinato per la macro-area Nord (sempre assieme a Princess Queen e a Max Cestaro) anche di Top Queen International, concorso ideato da Gold Queen. Inoltre, sto ricominciando a fare serate in vari locali (ad Halloween sarò a Saint Vincent) e a essere coinvolto in diversi progetti (non posso svelare ancora nulla ma il 15 dicembre ci sarà una piccola sorpresa).
zato e dalla locandina, la prima sfida a cui abbiamo sottoposto le concorrenti è stata clonare le due conduttrici, ovvero me e Princess Queen (povero Max dovrà sopportare un esercito di cloni). Sa un po’ di autocelebrativo ma le drag, si sa, non sono mai modeste! (ride) 62
In ogni caso, sono da sempre parecchio social...per cui ogni progetto sarà pubblicizzato a dovere! In mezzo a tutti questi impegni, hai qualche sogno nel cassetto che vorresti realizzare? Sogni nel cassetto? Beh...per Gina i cassetti sono già strabordanti di abiti parrucche e rossetti (ride). L’ambizione è quella di continuare a divertirsi, anche perché nel momento in cui non fosse più così tacchi e parrucche saranno appesi al chiodo. Per Valerio, direi che salvo qualche naturale intoppo, la situazione è comunque positiva: un lavoro stabile c’è, l’amore è arrivato grazie a Ciao DragQueen e così anche tanti amici.
Body Painting commestibile vaniglia e cioccolato 100 ml – Shunga Per il piacere del gioco erotico, gli amanti che vogliono lasciare libero corso alla propria creatività. Possono affidarsi al Body Painting Commestibile Vaniglia e Cioccolato di Shunga! Si utilizza su tutto il corpo e sulle zone erogene. E’ un delizioso, profumato e afrodisiaco body painting commestibile per scrivere liriche sul corpo dell’altro partner. Perfetto per accendere la passione stimolando la pelle con il liquido per la scrittura ed il delicato pennino in dotazione. Traete ispirazione dal film I Racconti del Cuscino di Peter Greenaway e iniziate il gioco della seduzione! La boccetta in vetro che racchiude il body painting è molto elegante e lascia trasparire al suo interno il liquido che promette momenti di intensa passione.
Bene, noi siamo molto felici del tuo successo e in ultimo ti chiedo se vuoi aggiungere qualcosa. Mi limito a ringraziare tutti coloro che stanno dando vita a questo progetto; dai concorrenti agli sponsor ai vari collaboratori. Mettersi in gioco per dare visibilità al mondo drag e portare le persone a capire cosa c’è dietro a uno show non è mai semplice. Pertanto, grazie a tutti e grazie anche a Piccole Magazine TV che ci ha aiutato trasmettendo in streaming le puntate della selezione Piemonte/Valle d’Aosta/Liguria e che ci sosterrà anche in seguito! Grazie Gina Lellafrigida e a presto!
Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.
63
Stefania Zambrano
“Miss Trans Europa è stato un successo!” 64
Stefania Zambrano
“Miss Trans Europa è stato un successo!” Da alcuni giorni si è svolta con grande successo il concorso di bellezza Miss Trans Europa, ideato e organizzato dall’attrice e attivista Lgbt napoletana Stefania Zambrano e presentato da Sofia Lapapessa e Ciro Muoio. Abbiamo lasciato passare un breve lasso di tempo per far “riprendere fiato” a Stefania, dopo le fatiche organizzative degli ultimi mesi, e le abbiamo telefonato per chiederle le sue impressioni sulla kermesse.
suali che ancora oggi fanno fatica ad essere accettate nei normali posti di lavoro e questa impossibilità di lavorare porta molte di noi a prostituirsi. Inoltre, a gennaio dovrebbe uscire il diritto al reddito di cittadinanza per le persone che non lavorano e anche noi trans ne faremo parte. Sembra che Miss Trans Europa ti ha portato ad avere ancora più impegni! Si e ne sono contenta, ovviamente. Ho diverse ospitate in programma, dove intendo portare avanti la mia battaglia di quest’anno, cioè parlare del diritto alle adozioni per le famiglie arcobaleno e non solo. Vorrei ringraziare anche Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine, nelle persone di Margherita e Antonio, per avermi aiutato a realizzare il desiderio mio e delle ragazze in concorso. Poter sfilare nel luogo dove si è fatta la Storia del cinema è stato emozionante, davvero un grande onore. Con il mio concorso, sono riuscita a parlare da un palco così prestigioso dei diritti mancati della comunità LGBTQIA, questo sarà ricordato per sempre.
Buongiorno Stefania, si è conclusa con successo un’altra edizione di Miss Trans Europa. Sei soddisfatta? Si, abbiamo concluso anche la sesta edizione del Miss Trans Europa; ho trovato un po’ di difficoltà stavolta perchè non ho giocato in casa ma bensì a Roma negli splendidi studi di Cinecittà World. E’ stato molto impegnativo organizzare tutto a distanza, quindi, per l’anno prossimo, mi sposterò a Roma già due mesi prima per curare al meglio tutti i dettagli. Hai dei ringraziamenti da fare? Oggi posso dire grazie a tutti quelli chi mi hanno affiancato: Ciro Muoio, Sofia Lapapessa e Mary Sommella: ho avuto un bel confronto con i media e Miss Trans Europa è stata una buona vetrina per la nostra comunità. Sono passati pochi giorni dalla fine dell’evento e sto rispondendo ancora a tanti giornali, ho un altro appuntamento con la Rai dopo il mio intervento a Matrix su Canale 5 e c’è ancora da rispondere ad altre tv nazionali. A Matrix che temi hai affrontato? Si è parlato delle persone transes65
Cosa ne pensi della vincitrice, Sara Finizio? Riguardo alla vincitrice, ha vinto una bella transessuale, molto marcata nei lineamenti, tutta tatuata e che segue tanto la moda. La giuria di Miss Trans Europa ha visto in lei una ragazza forte, ferma e senza paura. Per rappresentarci ci vuole una Miss “che non la ferma nessuno” e sono sicura che lei saprà affrontare i media al meglio.
Profumo Simply Sexy Love Pheromone 100ml - Classic Erotica Un profumo afrodisiaco per risvegliare i sensi e farvi ricordare: lasciatevi avvolgere dal profumo di infuso di feromoni Sexy Love Pheromone. E’ una fragranza che si mescola con la chimica del corpo per creare un profumo unico e sexy. Un insieme di fragranze ricercate dalla Classic Erotica, profondamente studiate per chi vuole incarnare l’eccitazione ed il romanticismo. Sexy Love Pheromone è un elegante profumo femminile con note vellutate di gelsomini, sandalo e floreali mozzafiato. Unito ad un tocco di vaniglia, creano sul corpo e aggiungono alla vostra pelle una fragranza sexy di lunga durata.
Sara oltretutto è napoletana, come te. Si. Che dire, la bella Napoli ha accettato la sua vittoria e lei sta già facendo delle ospitate nei locali, è chiamata nei concorsi etero come presidente di giuria e la vogliono nelle boutique come immagine... insomma, per noi è già una piccola soddisfazione. In settimana poi sono stata contattata da Roma, dove hanno chiesto di lei e noi siamo pronte a spostarci, per portare la nostra voce ovunque. Stefania, cosa si può fare per combattere l’omo e la transfobia, oggi? Per abbattere i muri contro i transomofobici servono i media, che devono far capire che noi siamo una realtà, esistiamo da quando è nato l’uomo e siamo quelle persone che amano con il cuore ma non con la mente. Non dobbiamo nasconderci ma farci vedere a testa alta, siamo tutti uguali!
Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.
Prossimi progetti? Non mi fermo mai e inizierò presto a lavorare per la prossima edizione del Miss Trans Europa. Ci sono dei bei progetti per la Miss 2018 ma anche per tutte le altre. Un forte abbraccio a tutti. 66
Jasmine Sexy “amo l’Europa!”
67
Jasmine Sexy “amo l’Europa!”
Forme sinuose, curve mozzafiato e tanta eleganza: incontriamo oggi Jasmine Sexy, bellissima escort trans brasiliana di Salvador De Bahia, attualmente a Milano. Jasmine è dell’acquario e di questo affascinante segno zodiacale ha ereditato il carattere dolcemente lunatico.
Anche il mio percorso di transizione è stato facile e l’ho vissuto con tranquillità perchè ho avuto la fortuna di avere accanto dei bravi genitori che mi hanno sostenuta nelle mie scelte. Questo è molto bello, non tutte infatti hanno la fortuna di avere legami che supportano queste fasi delicate di vita. L’importante è farsi rispettare, sempre, sia nel privato che nella vita lavorativa. Per esempio, i miei clienti sono persone distinte e raffintate, ma non faccio distinzione tra operai, dottori...per me sono tutti uguali, basta che siano puliti e che rispettino il mio lavoro.
Ciao Jasmine, raccontaci di te. Ciao a tutti. Sono brasiliana e ho deciso di venire a vivere in Italia qualche anno fa, per migliorare un po’ la mia vita a livello economico. Il primo Paese in cui sono stata fuori dal mio Paese natio è la Svizzera Tedesca; sono in Europa da 13 anni ormai. Sei una viaggiatrice? Mi piace viaggiare, si (sorride). Sembrerà strano ma il viaggio più bello che ho fatto è stato nel mio Paese, in Brasile. Dell’Europa invece mi piacciono i suoi ambienti, così di classe e ricchi di storia, i popoli europei sono molto educati. Ah, mi piacciono anche i bar e i locali (ride).
Come ti vedi da qui a qualche anno? Beh, sicuramente un giorno smetterò di fare questo lavoro. Ho un sogno nel cassetto: non è quello di essere ricca ma di arrivare a 50 anni senza grossi pensieri. Grazie Jasmine Sexy e in bocca al lupo per tutto!
Oltre viaggiare, che altri hobby hai? Occupo il mio tempo libero in diversi modi: adoro fare lunghe passeggiate, mi piace tenermi in forma andando in palestra e quando mi voglio rilassare mi immergo nella lettura di libri, amo Giorgio Faletti e Fabio Volo. Come sei entrata nel mondo delle escort? Ti piace? Ho iniziato a fare questo lavoro quando avevo 18 anni e direi che si, mi piace. Ti sei mai sentita discriminata per il lavoro che fai? Non mi sono mai sentita discriminata. Lo reputo un lavoro come altri perchè mi fa mangiare e ho potuto aiutare anche delle persone che avevano bisogno. 68
Aysha Poltergeist
“essere una drag è la mia terapia”
69
Aysha Poltergeist
“essere una drag è la mia terapia” Continuano le interviste di Piccole Magazine alle drag queen più famose d’Italia. Oggi facciamo conoscenza della meravigliosa Aysha Poltergeist, apprezzatissima artista brasiliana che fa parte del gruppo Drag Queen Sisters Show, guidato da Simona Sventura e che ha partecipato recentemente al concorso Miss Drag Queen Emilia-Romagna.
una di luce e una più misteriosa: mi vedo così. E questi tuoi due lati ti portano sotto le luci dei riflettori. Come è nata la tua passione per questo mondo? Già da bambino mi piaceva ballare, andare a teatro e fare spettacoli...insomma, mi piaceva mettermi un po’ in mostra (sorride). Mi hanno sempre ispirato le donne forti del mondo della tv, del cinema e dei fumetti: da Xena, la Principessa Guerriera, a Tempesta degli X-Men, a Wonder Woman: loro mi fanno essere Aysha Poltergeist.
Ciao Aysha, raccontaci un po’ chi sei. Ciao a tutti, sono Aysha, una drag queen e vengo da Salvador De Bahia, in Brasile, quella che io chiamo “la città della musica”. Lì la gente canta sempre: per strada, sugli autobus... questo mio modo di essere è legata alle mie origini, probabilmente se non fossi una drag sarei un cantante! (ride)
Sei un po’ “nerd”? (ride forte) Diciamo che guardo un sacco di serie tv americane! Ahimè, non conosco tantissimo la cultura italianaGuardo un sacco di serie tv americane, non conosco tantissimo la cultura dello spettacolo italiana, infatti a volte, quando le altre drag parlano di artiste italiane del passato io resto un po’ così...e loro bonariamente mi riprendono! Però conosco Maria De Filippi, eh! Scherzo!
Da quanto tempo sei in Italia? Dal 2008. Ora vivo a Bologna, dove mi esibisco con i miei spettacoli da drag queen appunto, ma era un lavoro che già facevo in Brasile: lì ho vinto anche il concorso TOP DRAG e ci sono diverse persone che s’ispirano a me e mi conoscono, ho tanti fans. (sorride)
Questa tua passione per l’America la trasporti anche nei tuoi spettacoli di playback? Senza dubbio. Io ho uno stile più americano, direi contemporaneo anni 90, anche a livello musicale. Non sono una drag da cabaret, mi definirei più una “Pop-Drag”, che si rifà molto al mondo delle sfilate e delle super top degli anni 90, come Naomi Campbell, Cindy Crawford, Kate Moss. Faccio cover e ci tengo a dire che scelgo sempre io la musica da mixare, sono autodidatta e ho una predilezione per la musica house e black o gospel.
Come mai hai scelto il nome Aysha Poltergeist? Perchè rispecchia la mia personalità: sai, io amo molto i cartoni, i manga e le serie tv americane e la prima Power Rangers nera dell’omonima serie tv si chiamava Aysha. Questo mi ha ispirata. Poltergeist invece l’ho scelto perchè penso che tutte le persone hanno un lato di luce e uno di ombra: io ho una carica sia positiva che negativa,
70
Hai qualche artista famoso a cui ti ispiri? No, non mi piace legarmi troppo a un personaggio, io sono una drag-interprete, non mi piace copiare. Tutti i brani che scelgo e interpreto sono autobiografici, devono in qualche modo centrare con la vita che ho vissuto e rispecchiarmi, parlare di qualcosa che sento davvero. Nel senso, a me piace condividere i pensieri degli altri cantanti però devo “sentirli”, per trasmettere in pieno al pubblico quello che sto raccontando. Così è come raccontare la mia storia. Diciamo che le mie artiste preferite le ascolto a casa, per rilassarmi, non le porto sul palco.
eventi di vario tipo. Sono gratissima in particolare a Simona Sventura, se non ci fosse lei e il Drag Queen Sisters Show io non farei spettacoli: è la persona che mi ha lanciata e mi fa sempre lavorare. E quando non lavori cosa ti piace fare? Cucino, il mio piatto forte è la carne picana, un tipo di carne scottona brasiliana, se no vado fuori a mangiare cinese. Poi amo cucire, fare i mix da dj...mi rilasso insomma, odio vivere nell’ansia. So che hai dato il via anche a una web-radio. E’ un progetto sperimentale, POLTER MUSIC LIVE una web-radio per le trans che vivono qui in Italia. Il programma, che si chiama “Principesse Brasiliane” dura 15 minuti ed è in portoghese, vuole portare un po’ di positività, perchè siamo tutte lontane dalla famiglia, abbiamo i nostri problemi quotidiani da affrontare e allora io vorrei che questo programma aiutasse tutte a sentirsi meno sole per un po’. Mi piace giocare con la voce e proporre le canzoni da far ascoltare. Ecco, vorrei che il mio pensiero positivo aiutasse tutte a sentirsi più capite.
Essere una drag queen per te cosa significa? E’ esprimere il mio alter-ego, non mi piace chiamarlo “personaggio”. Essere una drag per me è una terapia perchè riesco a vedere quello che mi manca e di cui ho bisogno. Il palco mi da la possibilità di scaricare tutte le tensioni senza “soffrire”. Si sente che ami molto il tuo lavoro. Una curiosità, i tuoi costumi li realizzi tu? Si, ho una laurea in design di moda conseguita in Brasile. Se però ho delle difficoltà nella realizzazione dei vestiti allora chiedo alla mia “mama drag” (madrina) Naomy Baker. Lei ha più esperienza in sartoria per spettacoli e mi aiuta sempre volentieri (sorride).
Proprio una bella iniziativa. Per concludere, che progetti hai per il futuro? Ora sto lavorando con lo staff StarGayte dell’Hobby One di Bologna in via Mascarella. Poi...vorrei continuare a lavorare in discoteca, girare il più possibile l’Italia e conoscere altre realtà dentro il mondo dello spettacolo. Vorrei “salire di grado” (sorride): il futuro è imprevedibile!
Aysha, tu fai parte del famoso gruppo Drag Queen Sisters Show, ce ne vuoi parlare? Volentieri! Faccio sempre spettacoli con il gruppo di drag Simona Sventura. E’ un gruppo grande, molto variegato e ci esibiamo solitamente in ristoranti, club, compleanni,
Grazie Aysha Poltergeist e a presto! 71
Drag Peperita “viviamo grazie all’amore del nostro pubblico!” 72
Drag Peperita
“viviamo grazie all’amore del nostro pubblico!” sioni a caldo sulla serata finale? La serata di Master Queen è stata meravigliosa: lunga, stancante e frizzante; ringrazio di cuore l’organizzatrice Sebille Garcia per l’opportunità che mi ha dato.
Spumeggiante, simpaticissima e con le idee ben chiare: conosciamo oggi la favolosa drag queen barese Peperita, che ha recentemente presentato con successo, insieme a Sebille Garcia, il concorso di bellezza “Drag per una Notte – Master Queen Italia 2018”.
Una domanda un po’ scomoda, avevi una concorrente preferita oppure....? La vincitrice La Charlotte mi ha stregata ma anche Kat Von Tea e Ioiò Victoria... ma comunque tutte sono state divine!
Buongiorno Peperita, raccontaci chi sei. Ho 35 anni e lo rivendico con orgoglio e faccio, o almeno ci provo, la drag da 11 anni. Nella vita sono un ragazzo tranquillo, fidanzatissimo e prossimo al matrimonio. Lavoro e vivo a Milano ma sono barese, aggiungerei un barese d.o.c! (ride). Di giorno lavoro presso una multinazionale tedesca ed ho dei colleghi meravigliosi. Ho due nipoti che sono la mia vita ed una sorella “capa matta” che mi fa impazzire di amore per lei. I miei genitori sono speciali ed unici e mi sostengono tantissimo anche se vivono a 800 km di distanza.
Che doti deve avere una brava drag queen per te? Per me una drag deve saper stare al mondo. Deve sapersi comportare con ironia ed umiltà ma soprattutto deve sempre ricordare che siamo al servizio del pubblico e che viviamo grazie al loro amore. Per te che cosa significa fare la drag queen? Fare la drag per me è una vera e propria missione. Si, una missione di gioia: io amo vedere illuminarsi il volto del pubblico con una risata ed amo sentirmi dire “quando vengo ai tuoi show mi dimentico tutti i problemi e mi diverto di gusto”.
Si sente che sei molto legata alla tua famiglia, è bello che ti sostengano nella tua passione. A proposito, questa, come è nata? Un po’ per caso: facciamo un passo indietro di circa 20 anni a quando vidi per la prima volta una drag nana riempire di ironia un locale in cui si ballava in Puglia. Vi sto parlando di La Wanda Gastrica, che divenne da subito mio amico e subito dopo mio mentore e tutt’oggi é la mia madrina drag!
Hai mai subito discriminazioni per questa tua passione? Sarà che sono fortunato - a parte la mia ultima esperienza lavorativa su cui stendiamo un mantello di pailettes pietoso - non sono mai stata discriminata.
E il personaggio di Peperita come è nato? Peperita è nata una sera per scherzo ad un compleanno di un’amica ed appena preso il microfono tra le mani ho subito capito di che morte volevo morire! (ride)
Peperita, c’è qualche personaggio a cui ti ispiri per le tue esibizioni? Le mie esibizioni nascono dal cuore in base ad un sentimento che provo ascoltando una canzone. Grazie agli studi teatrali riesco ad interpretare canzoni profonde e non: ci studio almeno una settimana su per capire come farla al meglio, ma poi salgo sul palco e da
Hai presentato in modo davvero fantastico Master Queen. Impres73
“bravo” improvvisatore mi lascio trasportare dal momento. I costumi di scena li crei tu o hai uno stilista? I miei costumi provengono quasi tutti dalle sapienti mani del mio personal stylist, Piero Ragni Officine Creative di Roma, ma anche il quartiere di Chinatown mi aiuta (sorride). Ora ho anche provato le mani di Carlo Bruni, una nota drag milanese.
Candela per massaggi Vaniglia Massage Candle Vanilla - Plaisirs Secrets
Che progetti hai per il futuro? Ho un sogno nel cassetto: un one-drag show, cioè uno spettacolo di 1 ora tutto mio dove mi metto a nudo e trascino il mio pubblico nella mia vita...e fidatevi, ci sarebbe da ridere per ore ed ore!
Per vivere momenti di grande sensualità e benessere, ecco a voi la Candela per massaggi alla Vaniglia di Plaisirs Secrets. Questa candela si trasforma in olio di massaggio caldo e la sua peculiarità sensuale è una composizione naturale. Un gusto avido ideale per baci sulla pelle. Come si usa? Accendete la candela, aspettate 5 minuti, estendete la fiamma, versate la cera fusa nel palmo della mano e iniziate il massaggio. Come primo utilizzo, provate sulla pelle per prevenire qualsiasi tipo di allergia e sciacquate bene con acqua se si verificano irritazio-
Allora noi ti auguriamo di riuscire a realizzare presto questo tuo sogno. In ultimo, vuoi aggiungere qualcosa? Penso che la terra sia piatta ed a caval donato donato cadde...(ride), ma fondamentalmente penso che sia meravigliosa la mia doppia vita perchè a 35 anni posso affermare di essere felice e libero!
ni. Per acquistare clicca qui!
Grazie Peperita e a presto!
74
75
LA CONGIURA CONTRO L’AMANTE 76
LA CONGIURA CONTRO L’AMANTE Il piacere attraverso la storia
La maggior parte delle rivali, che speravano di sostituire l’amante ufficiale del re, erano dame alla ricerca di vantaggi economici personali. In alcuni casi, le aspiranti candidate erano spalleggiate da potenti coalizioni politiche che miravano a mettere nel letto del re una donna disposta ad avvantaggiarle. Un’amante che invece finì per essere sconfitta da una coalizione politica a lei avversa fu Anna Costantia von Brockdorf duchessa di Cosel. Nata il 17/10/1680 e maitresse-en-titre di Augusto il Forte, elettore di Sassonia e re di Polonia. Questa donna aveva una montagna di riccioli, incipriati e scintillanti occhi neri, e manteneva la propria posizione grazie ad una schiera di spie che la informavano di ogni mossa del re. La duchessa di Cosel non lasciava mai il sovrano, tranne quando questi diceva di doversi incontrare con i propri ministri per discutere importanti e segrete questioni di Stato. Si trattava di incontri che la rendevano estremamente nervosa, ed aveva ragione, perché normalmente erano scuse per andare a letto con altre donne. Era così attaccata al re che, pur essendo incinta agli ultimi mesi di gravidanza, insistette per seguirlo sul campo di battaglia mentre era in guerra contro gli svedesi. Quella volta però Augusto non volle
sentire ragioni e la rispedì a Dresda, ignorando i suoi lamenti. Naturalmente, in assenza della duchessa di Cosel, Augusto ebbe una relazione con la figlia di un mercante di vini di Varsavia e risaputa la cosa l’amante ufficiale minacciò di suicidarsi. Un’altra spiacevole scenata ebbe luogo quando la duchessa di Cosel intercettò, alla presenza del segretario di stato, Caspar Bose, una lettera nella quale Henrietta, figlia del mercante di vini di Varsavia, informava il re di avergli partorito una figlia. La duchessa di Cosel urlò in faccia ad Augusto che se avesse risposto alla lettera, o riconosciuto la bambina, avrebbe strangolato sia la madre sia la figlia. Il suo caratteraccio prendeva di mira non soltanto le rivali in amore, ma anche i cortigiani ed i funzionari pubblici, e, peggio ancora, si intrometteva nelle questioni politiche. Nel 1713 un gruppo di ministri, dopo avere sopportato per nove anni la tirannia della duchessa di Cosel, decise che era arrivato il momento di sostituirla con una amante meno invasiva. Dunque, non appena la duchessa di Cosel fu costretta a restare a Dresda perché nuovamente incinta, mentre il re doveva recarsi a Varsavia. I ministri sfruttarono l’occasione per cercargli un’altra amante ed optarono per la contessa Maria Magdalena von Denhoff. La dama presente alla corte polacca fu 77
giudicata abbastanza affascinante da piacere ad Augusto, ma non abbastanza intelligente da pretendere di immischiarsi nelle questioni di governo. Scelta la nuova amante, ai ministri restava solo da favorire l’incontro e fare in modo che i due finissero a letto insieme. Come prima cosa chiesero aiuto alla madre perché convincesse la figlia. Maria Magdalena non si fece scrupoli ed accettò di tradire il marito per diventare l’amante del re. I ministri sapevano che soltanto un atteggiamento vivace e frizzante era in grado di conquistare il re. Si trattava proprio della qualità di cui era priva Madame Denhoff che, con la sua aria seria e grave, faceva pensare al pudore di una vergine. Insomma l’esatto opposto di quanto Augusto cercava nelle sue amanti. I ministri comprendevano che si trattava di una scelta non pienamente rispondente ai gusti del sovrano, ma sapevano che alla corte di Varsavia non c’era un’altra dama più confacente. Ad Augusto piacque l’idea di conoscere la dama la cui bellezza era stata tanto esaltata dai suoi consiglieri, ma come prevedibile il primo incontro si rivelò una delusione. Maria Magdalena non colpì minimamente il cuore del re. Questi però aveva compreso che i suoi ministri volevano che si prendesse una nuova amante. Il sovrano disse ad uno dei ministri che se volevano che lasciasse Madame Cosel, dovevano trovare qualcosa di meglio di Madame Denhoff. Imperterriti, i ministri fecero incontrare così ripetutamente il re con Maria Magdalena. Questa si diede tanto da fare per convincerlo delle sue qualità segrete. Intanto, a Dresda le spie della duchessa di Cosel la informarono di quanto stava accadendo a Varsavia. Non appena ebbe partorito, l’energica e decisa amante prese una carrozza e si precipitò a Varsavia per fare i conti con l’infedele Augusto. I sostenitori di Madame Denhoff, sen-
tendo che la bellicosa amante stava per mandare all’aria i loro piani, decisero di impedire a tutti i costi che arrivasse a Varsavia. Consigliarono dunque a Maria Magdalena di improvvisare una sceneggiata quella sera stessa, fingendo di temere per la propria vita se la duchessa di Cosel fosse arrivata a Varsavia. Versando un fiume di lacrime, Madame Denhoff dissè ad Augusto che avrebbe lasciato la città piuttosto che incontrare la sua violenta e pericolosa rivale. A questo punto, il re diede ordine di impedire alla duchessa di Cosel di entrare in Varsavia. La duchessa di Cosel, fedele alla propria reputazione, quando fu raggiunta da un messaggero con l’ordine di tornare indietro, tirò fuori la pistola e minacciò di sparare al latore dell’ordine, qualora avesse osato impedirle di proseguire. Poi, però, si lasciò convincere a tornare a casa. Invece di sfidare il re, avrebbe cercato di riconquistarne l’amore non appena fosse rientrato a Dresda. I suoi avversari politici fecero in modo che la riconciliazione fosse impossibile ed il re si limitò a concedere all’ex amante di vivere lussuosamente, assegnandole il Palazzo di Pillnitz. La duchessa di Cosel non era però tipo da starsene tranquilla ed accettare gli esiti di una congiura. Dopo avere brigato ai danni di Augusto, falliti i tentativi di rioccupare il proprio ruolo di favorita, fuggì a Berlino, dove il re di Prussia l’arrestò e la rispedì in Sassonia. Augusto, comprendendo finalmente che non avrebbe mai smesso di creare problemi, nonostante chiedesse ripetutamente di essere perdonata, la chiuse nella residenza fortezza di Burg Stolpen dove rimase anche dopo la morte di lui, nel 1733. La duchessa di Cosel morì il 31 marzo del 1765, ad 85 anni,dopo 49 anni di confortevole prigionia. 78
QUATTRO SORELLE 79
QUATTRO SORELLE Il piacere attraverso la storia
Alcune amanti reali, abili nell’individuare e neutralizzare potenziali rivali, vennero soppiantate dalle loro stesse sorelle, spesso giovani donne che dalla campagna venivano invitate a godere dei piaceri della corte. Madame de Mailly, la prima amante di Luigi XV, ebbe la singolare disavventura di essere scalzata dalle sue tre sorelle. Nata Louise-Julie de Mailly-Nesle aveva sposto il cugino, conte di Mailly, ed era stata nominata dama di compagnia della regina. Madame de Mailly era una donna insignificante e dolce che, verso il 1730, per sette anni aiutò il giovane re a vincere la sua grande timidezza.
La sua intrigante sorella minore, Pauline-Félicité era altrettanto insignificante, ma non altrettanto generosa. Pauline-Félicité era verde di invidia perché la sorella era l’amante del re, mentre lei si annoiava in campagna, perciò chiedeva con insistenza di essere invitata a Versailles, per godere dei piaceri della vita di corte. Pauline mise a punto un piano con cui portare via l’amante reale alla sorella maggiore. Più alta, più vistosa, più intelligente della sorella maggiore, in breve tempo Pauline brillò nei ricevimenti offerti dal re alla ristretta cerchia degli amici. La sua abilità nell’intrigo, unita all’ingenuità di Madame de Mailly, le permise di avere successo e ben presto il re si innamorò di lei. Quando poi rimase incinta del re, il sovrano provvide a farla sposare con un nobile, Monsieur de Vintimille, che venne immediatamente inviato in provincia. Madame de Mailly, sebbene ancora la favorita ufficiale, non seppe far altro che assistere all’ascesa della sorella maledicendo il giorno in cui
Paradossalmente, agli occhi di Luigi una delle sue maggiori doti era proprio la mancanza di bellezza e di importanza, dal momento che le audaci avances delle numerosissime belle donne presenti a corte spaventavano l’introverso sovrano. Madame de Mailly aveva un viso lungo, un naso lungo ed una bocca grande; era alta, priva di grazia e di portamento divertente, allegra, di buon carattere, generosa e gentile. 80
l’aveva fatta chiamare a corte. Il re faceva visita a Madame de Vintimille ogni giorno, lasciando sola l’amante ufficiale. Inoltre, mentre a Pauline-Félicité venne assegnato un castello arredato, Louise-Julie era confinata a Versailles in due stanzette piccole e fredde.
minò duchessa di Chateauroux; solo allora, dopo essere stata pagata anticipatamente, lo accolse nel suo letto. L’astuta duchessa di Chateauroux portò a corte anche un’altra sorella, Madame de Lauragais. La quarta sorella era grassa ed allegra ed il re saltuariamente andava a letto con lei, mentre dettava legge la duchessa di Chateauroux. I dignitari di corte, divertiti per il fatto che Luigi sembrava affascinato dalle sorelle Mailly-Nesle, si chiedevano se quando un uomo sceglieva le proprie amanti sempre nella stessa famiglia si trattasse di incostanza o di fedeltà.
Pochi giorni dopo aver dato alla luce il figlio del re, Madame de Ventimille fu colta dalle convulsioni e morì. Luigi, sconvolto dal dolore, tornò a cercare conforto tra le braccia di Madame de Mailly, che per altri tre anni regnò incontrastata come maitresse-en-titre. Ingenua come sempre, acconsentì poi al desiderio di un’altra sorella di essere invitata a corte. Marie-Anne, vedova del marchese de la Tournelle, prese d’assalto il re e Versailles. Dotata di una vivace intelligenza, era la più bella delle sorelle Mailly-Nesle.
Il successo della duchessa di Chateauroux fu breve quanto spettacolare: dopo due soli anni, all’apice del successo, fu colta da una forte febbre e morì improvvisamente. Di lei rimase un fantasma che fu visto passeggiare nei saloni marmorei di Versailles, con numerose testimonianze, tra cui quella della regina, che ne attestarono la presenza.
Madame de la Tournelle usò ogni astuzia per portar via Luigi alla sorella e ben presto ci riuscì; tuttavia non aveva alcuna intenzione di permettere che Madame de Mailly si aggirasse tristemente per il palazzo, testardamente aggrappata al suo titolo di amante ufficiale, e per di più in gravi difficoltà economiche. Pertanto, prima di cedere al re, Madame de La Tournelle gli chiese di sbarazzarsi della noiosa sorella, Madame de Mailly, ed egli accondiscese.
La povera Madame de Mailly, bandita da corte e sostituita nel letto del re da tutte e tre le sorelle, portò il cilicio per il resto dei suoi giorni, consumando i gelidi gradini di marmo degli altari con ginocchia livide e sanguinanti. Dopo avere fatto l’amore con tutte e quattro le sorelle Mailly-Nesle, Luigi si ritrovò improvvisamente senza una amante ufficiale e si mise alla ricerca di una adeguata sostituzione, che naturalmente non tardò a trovare.
La sua seconda richiesta fu di essere creata duchessa, ed il re la no81
MAGIA & SESSO 82
MAGIA & SESSO Il piacere attraverso la storia
Athénais de Montespan fu colei che si spinse più oltre, tra tutte le amati reali, senza limiti o scrupoli, pur di conquistare e mantenere la sua posizione di favorita del re. Per anni la Montespan cercò inutilmente di prendere il posto di Louise de la Vallière e non riuscendo a destare le attenzioni del re, pur essendo incredibilmente bella, nel 1667 chiese aiuto ad una fattucchiera chiamata La Voisin, che viveva alla periferia di Parigi, in una tetra casupola. La Voisin celebrava riti magici, leggeva la mano, interpretava i Tarocchi, formulava oroscopi, parlava in strane lingue e faceva sedute spiritiche in cambio di compensi esorbitanti. Le prestazioni più innocue comprendevano la preparazione di unguenti per fare bella la pelle ed incantesimi per aumentare il volume dei seni o rassodare i glutei cadenti; quelle più sinistre prevedevano riti per indebolire o uccidere un nemico, di praticare aborti, di fornire veleno con cui eliminare mariti fastidiosi, di preparare pozioni magiche e di celebrare messe nere con il sangue di un bambino morto. Per anni fu famosa e ricercata da ricchi e potenti clienti dai quali otteneva compensi e favori. Madame de Montespan voleva che il re dimenticasse Louise e si innamorasse di lei. Louise de la Vallière era pudica e religiosa ed apparteneva ad una famiglia nobile ma oscura. Dopo cinque anni come amante del re, Louise si accorse che Luigi cominciava a dare segni di stanchezza ed incinta del quarto figlio, ormai verso la fine della gravidanza, invitò la sua amica, Athénais de
Montespan, a farle compagnia in occasione dei pasti consumati in privato con il re. Louise sapeva che la sua amica aveva una conversazione intelligente e brillante, dote di cui lei era totalmente sprovvista; ironicamente, pure la regina Maria Teresa era incinta e per gli stessi motivi, fece la medesima scelta: sia la regina, sia l’amante fecero un gravissimo errore. Infatti, Madame de Montespan sfruttò l’opportunità di sedere a tavola con il re per versare filtri d’amore nel suo vino o sui suoi cibi. Improvvisamente, Luigi si innamorò di Athénais che, senza il minimo rimorso nei confronti di Louise o della regina, si infilò nel suo letto. Per proteggere la nuova amante dalle azioni legali del gelosissimo marito, Luigi fece in modo che Louise ed Athénais dividessero lo stesso appartamento; pertanto si pensò che faceva sesso contemporaneamente con entrambe. Lentamente Athénais divenne la favorita dominante e Louise ridotta al ruolo si sua cameriera. Madame de Momtespan era insolente ed amava umiliare la Vallière in ogni maniera. Poi, nel 1674 Louise, stanca della situazione, si ritirò in convento. Madame de Montespan non poté, però, certo smettere di ricorrere ai suoi filtri amorosi: il re continuava a cercare nuove distrazioni ed il suo maggiordomo, Bontemps, introduceva nella camera di Luigi giovani donne disponibili, alcune delle quali spinte da madri e zie ambiziose. Nel 1675, Madame de Montespan, essendosi resa conto dell’interesse del re 83
nei confronti di parecchie giovani e belle damigelle d’onore della regina, brigò per farle allontanare e sostituire con dame più vecchie e più brutte. Verso il 1680, erano ormai dieci anni che la Montespan era l’amante ufficiale del re, ma ora era ingrassata e aveva perso il suo splendore, conservando invece un caratteraccio che spesso infastidiva Luigi, con scenate ed atteggiamenti di gelosia. Nel 1676, l’oggetto della sua gelosia fu la principessa di Soubise, alta, bella e rossa di capelli. La successiva rivale fu Madame de Ludres, che si dava grandi arie ed era molto altezzosa. Ci fu poi la giovanissima e bellissima Marie-Angèlique de Fontanges, che venne creata dal re duchessa con una rendita annuale di 40.000 scudi, pari attualmente ad un milione di euro. Colei che avrebbe definitivamente sostituito Madame de Montespan fu Madame Francoise Scarron, una casta e pia vedova, scelta come istitutrice dei figli del re dalla stessa Athénais perché ritenuta innocua, dal momento che non era una sfavillante bellezza, anzi ai più appariva bruttina. Quando Re Sole la vide per la prima volta inorridì vedendola vestita di nero, in contrasto con gli abiti colorati di corte, ma ben presto il re ebbe modo di apprezzare quella donna così intelligente. Luigi era affascinato dalla sua profonda devozione ed appagava il suo bisogno di religiosità. In segno di gratitudine il re le donò la tenuta di Maintenon e lei divenne Madame de Maintenon. Un giorno l’innamorato sovrano si rivolse a Madame de Maintenon offrendole di fare di lei la sua amante ufficiale e per la prima ed unica volta ricevette un rifiuto per motivi religiosi. Sebbene la sua religiosità fosse genuina, dietro al rifiuto c’era probabilmente un pizzico di astuzia, perché, si sa, “in amor vince chi fugge”, così l’irreprensibile condotta non fece che accrescere l’ardore del sovrano, che passava i momenti liberi a conversare con lei di politica, religione ed economia, cosa che non sapeva fare la pur brillante Madame de Montespan. L’affascinante Athénais si trovò dunque ad essere messa in disparte per l’infatuazione del re verso un insignificante corpo come quello di Madame de Maintenon, sedotto dal suo intelletto. Tra le due donne, un tempo amiche, ci
furono innumerevoli scenate, ma il re aveva ormai scelto. L’inizio della fine, per Madame de Montespan, avvenne nel 1679, quando la polizia iniziò una inchiesta per numerosi casi di avvelenamento; i sospetti erano indirizzati su alcune dame che dopo avere fatto visita alla Voisin erano diventate ricche vedove, per la prematura morte dei mariti. L’inchiesta si allargò come una ragnatela giungendo ad una grande signora di cui nessuno osò fare il nome, tanto che nel 1680 la Voisin venne arsa sul rogo come strega, ma fino all’ultimo negò categoricamente che la suddetta signora fosse stata sua cliente. Tuttavia, la figlia della Voisin ammise che la dama in questione era Athénais de Montespan, l’amante del re. La ragazza riferì che, ogni volta per cui qualcosa di nuovo la turbava, Madame de Montespan andava da sua madre per procurarsi il rimedio adatto e lei le dava le polveri che potevano essere usate sul re. Descrisse le messe nere che erano state fatte, con il sacrifici di neonati sgozzati e con l’invocazioni di demoni, per conquistarsi il favore del re. Nel giardino di La Voisin vennero trovati i resti di 2500 feti e bambini sacrificati nei riti. Luigi comprese finalmente perché per tredici anni si era svegliato con il mal di testa ogni mattina, dopo aver cenato con Athénais la sera precedente e provò un senso di schifo pensando alle rivoltanti pozioni ingurgitate nel corso degli anni, ma forse fu ancor più disgustato dal comportamento della donna che aveva amato, facendogli correre il rischio di diventare lo zimbello d’Europa vittima della magia. I testimoni che avevano fatto il nome dell’ex favorita del re furono fatti sparire e la Montespan rimase a corte solamente ad organizzare feste ed ad intrattenere ospiti. La rivelazione del ricorso alla magia nera di parte di Madame de Montespan spinse ulteriormente il re a cercare conforto presso la religiosa Madame de Maintenon, che gli consigliò di tornare al letto coniugale, cosa che fece, rendendo gli ultimi tre anni di vita della regina Maria Teresa i più felici della sua esistenza. Nel 1683, dopo la morte della regina, Luigi sposò segretamente Madame de Maintenon, che diversamente non sarebbe andata a letto con lui; la povera vedova, l’istitutrice pia, era ora la moglie del re. 84
IL CUORE DEL RE 85
IL MARITO DELL’AMANTE Il piacere attraverso la storia
Luigi XIV diceva sulle donne che “Assediano il cuore di un principe come se fosse una fortezza”. La regina aveva una posizione scolpita nel marmo, mentre l’amante del re aveva uno status fragile e precario; dunque, non appena si era conquistata il prestigioso titolo di maitresse-en-titre della favorita, non poteva vivere di rendita, fermandosi a godere dei propri vantaggi. Ogni donna nasceva con l’ambizione di diventare la favorita del re; erano centinaia, forse migliaia le donne che aspiravano di ottenere l’ambito ruolo di maitresse-en-titre, il che voleva dire scalzare quella in carica, che aveva appena scalzato la precedente. Conservare la posizione era solitamente più difficile e faticoso che conquistarla, anche perché essere l’amante reale voleva dire impegnarsi in una maratona il cui traguardo era in continuo movimento. Per difendere la propria posizione, la favorita non perdeva d’occhio neppure per un istante le belle dame che cercavano di attirare l’attenzione del re. Prostitute, cameriere e simili non avevano alcuna possibilità di diven-
tare maitresse-en-titre e dunque non costituivano una minaccia. Pertanto, sebbene quelle piccole infedeltà potessero ferire l’orgoglio della favorita, lei fingeva che fossero troppo insignificanti perché si degnasse di notarle. Alcune favorite arrivarono persino al punto di procurare al re donne di bassa estrazione sociale, per distrarlo dalla reale minaccia costituita da nobildonne affascinanti. Quando poi una sorridente aristocratica riusciva ad aprirsi la strada fino al re, l’accorta amante attivava le proprie contromisure, costituite da schiere di cortigiani di sua fiducia, ben pagati, pronti ad informare il re che la dama in questione aveva una malattia venerea, una famiglia avida o mancava totalmente di discrezione.
Questi mormorii di solito facevano crollare l’interesse del sovrano, che aveva ampia scelta. Infatti, la maggior parte del lavoro di individuazione ed annientamento delle potenziali rivali doveva essere condotto all’insaputa del re, anche perché l’amante non si poteva certo permettere di trasformarsi in una moglie gelo86
sa: il sovrano ne aveva già una di cui non poteva liberarsi, mentre un’amante gelosa poteva essere allontanata con un cenno del capo. Quando il sovrano dava l’impressione di guardarsi attorno alla ricerca di nuove distrazioni, si diceva che “c’era profumo di carne fresca” e si cercava di capire se l’oggetto del desiderio si sarebbe rivelato un flirt passeggero, o avrebbe sostituito l’amante in carica. In ogni caso, qualunque fosse stata la decisione del re , ci si schierava sempre con la parte vincente. Le amanti reali si muovevano abilmente in un ambiente colmo di intrighi, dove le questioni fondamentali, come la vita, la morte, l’amore, contavano ben poco in confronto al successo o al rischio di insuccesso a corte.
Disse ad un amico, che si era accorto della sua disperazione, che aveva perso il suo onore ed era una disgrazia che non riusciva a sopportare.. Poi, il mattino seguente, non appena vide che il pesce che aveva ordinato per il pranzo reale non era arrivato all’ora stabilita, si suicidò trafiggendosi con la spada. Il carro che trasportava il suo cadavere al cimitero incrociò quello che portava il pesce. Esattamente come prezioso satin e delicati pizzi nascondevano i corpi dei cortigiani infestati dalle pulci, in un’epoca dove non esisteva il concetto di pulizia del corpo, radiosi sorrisi e parole cortesi nascondevano armi, affilate come rasoi, che venivano costantemente impugnate sul campo di battaglia costituito dalla corte. Non a caso, le dame, elegantemente protette dall’ingannevole armatura della bellezza e del fascino, erano sempre pronte a vendicarsi spietatamente delle rivali e coloro che sostavano sorridenti nei saloni dorati avevano il cuore stretto nella morsa della paura. Per altro, c’erano almeno alcuni cortigiani che esprimevano con schiettezza la propria mancanza di sincerità. Uno di loro scriveva: E’ un ambiente in cui le gioie sono visibili ma false, e i dolori sono nascosti ma veri”, ed un visitatore faceva notare che: “Un sentimento genuino è così raro che, quando lascio Versailles, talvolta mi fermo lungo la strada per guardare un cane che rosicchia un osso”.
Per i cortigiani un piccolo cenno del sovrano costituiva un’esaltante vittoria, la sua mancanza di attenzione un’umiliante sconfitta, con parametri neppure immaginabili oggi giorno. La corte era un mondo a sé; un mondo in cui i valori erano distorti, in cui gioie e dolori avevano caratteristiche assolutamente incomprensibili alle generazioni successive. Nel 1671, Francois Vatel, primo ciambellano del principe di Condé, aveva ricevuto l’ordine di preparare un sontuoso banchetto in onore di Luigi XIV. Prima della visita reale, Vatel, che per dodici notti consecutive non aveva chiuso occhio, si accorse che gli mancavano due arrosti per un banchetto per centinaia di ospiti. 87
88
Astrologia, Amore e Sesso In quale segno l’uomo CAPRICORNO
può trovare la donna giusta ? 89
In quale segno l’uomo Capricorno può trovare la donna giusta? Astrologia, amore e sesso
ARIETE Il Capricorno con l’Ariete sarà tranquillo per quanto riguarda l’organizzazione della sua vita, ma lo sarà molto meno sul piano affettivo, perché la donna Ariete ha il potere di innervosirlo, come lui irrita lei. Lei è tanto aperta quanto lui è chiuso, e lei non riuscirà mai a scoprire quali segreti nasconde. E’ una unione che può andare avanti con incomprensioni, ma successi nella pratica.
il suo continuo parlare rende il Capricorno nevrastenico. E’ una unione decisamente negativa, come lo può essere un rapporto tra chi è superficiale e chi invece tanto introverso. CANCRO Il Capricorno avverte una immediata attrazione verso la donna del Cancro; questa ha profonde radici psicologiche: lui è sadico e lei masochista. Unione perfetta, uno sembra fatto per l’altro. Lei soffrirà; sarà un rapporto morboso e difficile da tenere in piedi, ma che può anche funzionare perché complementare.
TORO La donna Toro ha gli stessi gusti del Capricorno ed in più possiede femminilità che ha presa su di lui, sensuale ma preoccupato di dominare i suoi desideri. Stimolandolo lo aiuta a superare le sue inibizioni. La Toro è economa e non superficiale, è capace di non dare grandi sorprese ed essere sufficientemente malinconica per non destare preoccupazioni nel Capricorno.
LEONE E’ difficile che un uomo del Capricorno piaccia ad una donna Leone, a meno che lui non sia un uomo arrivato ed allora la donna, per ambizione, lo legherà a sé. Il Capricorno è ingenuo pur essendo diffidente, ma lei tanto abile sul piano della conquista. Tra loro tutto va avanti con un solo grande protagonista: una reciproca inestinguibile ambizione.
GEMELLI Il Capricorno respinge sempre quanto può turbare il suo equilibrio nervoso. La donna Gemelli è talmente vivace, talmente estroversa, che con 90
VERGINE Si somigliano come due gocce d’acqua. Hanno in comune il disprezzo per quanto è futile; sono entrambi ipocriti ed hanno lo stesso tipo di angoscia esistenziale. Possiedono in egual misura l’amore per l’ordine ed il lavoro. Costruiscono insieme, con faticoso lavoro giornaliero, una montagna sopra la quale si sentiranno al riparo da tutto e tutti.
namorandosi profondamente e per lei sarebbe un amore infelice. Se la Sagittaria non è più tanto giovane e molto saggia, può anche diventare un rapporto sereno, nel quale uno dà altra quanto gli manca. CAPRICORNO Sarà una coppia lugubre ma molto efficiente. La loro vita sarà una lenta ma continua ascesa ed arriveranno in cima alla montagna con tanta noia reciproca. La donna Capricorno è una ottima collaboratrice per l’uomo dello stesso segno, ma dal punto di vista affettivo c’è il deserto. Nessuno stimolo, nessuna allegria e tanta diffidenza. Meglio non iniziare questa triste storia.
BILANCIA L’uomo del Capricorno ama la discrezione e l’eleganza della Bilancia. Le unioni fra i due sono molto frequenti, anche se la donna Bilancia non sarà tanto felice, perché pretende attenzioni e spende denaro che lui non le dà. Il Capricorno dopo un po’ la troverà frivola, così diventa una storia che comincia bene ma finisce male, perché la Bilancia intristisce accanto a lui.
ACQUARIO Per l’uomo Capricorno è molto difficile trovare una donna che gli vada bene. La donna Acquario gli piace subito perché lo attira la sua aria di eterna adolescente, o quasi, quindi avrà verso di lei un atteggiamento di padre benevolo nei confronti di una figlia un po’ folle Mancheranno però i fondamentale di una storia d’amore fatta di passione e sessualità.
SCORPIONE Alla base c’è che entrambi prendono l’amore molto sul serio, ma la differenza è che la donna Scorpione è profondamente passionale, mentre l’uomo Capricorno no. Se si incontrano sul piano fisico, ma qui sta la difficoltà, può nascere un amore dalle radici profonde, che può durare una vita, con alti e bassi di tipo sadomasochistico, che fa bene ad entrambi perché li stimola.
PESCI La donna dei Pesci è una femmina apparentemente sprovveduta e nell’uomo del Capricorno emerge il sentimento di protezione. Lei vuole da lui consigli e lui adora darglieli; lei vede in lui il grande uomo che lui desidera essere e tutto sommato sarà un amore dai toni un po’ falsi. Data la reciproca mancanza di sincerità, potrebbe anche durare a lungo.
SAGITTARIO La donna Sagittario ha bisogno di un uomo che la aiuti a sognare e sperare in un mondo migliore. Il Capricorno taglia le ali ai sogni della donna Sagittario, anche in91
Astrologia, Amore e Sesso In quale segno l’uomo SAGITTARIO
può trovare la donna giusta ? 92
In quale segno l’uomo Sagittario può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso
ARIETE La donna Ariete piace al Sagittario perché è aperta, sportiva e sa essere amica, senza eccessive esigenze romantiche. L’unione tra i due ha una buona partenza e dipende dalla donna Ariete se ha duratura, perché lui ha delle continue assenze fisiche e mentali di cui lei può dispiacersi. La donna dell’Ariete l’uomo lo vuole tutto per sé, senza stacchi e discontinuità.
quest’uomo così multiforme. Sarà un rapportato vivacissimo impostato più sul piano intellettuale che passionale, perché sono due tiepidi. I due segni formano qualche volta coppie uniti da amori assolutamente platonici. CANCRO La donna del Cancro, affettivamente esigente e gelosa, terrorizza immediatamente il Sagittario. Lei rappresenta quello che lui teme: la donna che si sacrifica vedendo riconosciuti e ricompensati i propri sacrifici. Il Sagittario non vuole vittime, non vuole essere immolato sull’altare dell’amore e tra i due si creerebbe un rapporto assurdo senza un finale felice.
TORO Femminile e bella, la donna Toro piace subito al Sagittario. Con il trascorrere del tempo lei si dimostrerà troppo inerte ed anche tanto gelosa, così il Sagittario proverà quel tipo di stanchezza che lo assale sempre quando si annoia ed una donna sembra volergli portare via la sua essenza vitale, cioè la libertà.
LEONE Qui il Sagittario ha trovato una compagna degna di lui. Somigliandosi tanto possono nascere tra loro gli attriti che si creano tra due creature troppo simili, ma si tratterà sempre di incomprensioni affettuose. Il Sagittario capisce l’esigenza della
GEMELLI La donna dei Gemelli piace all’inquieto Sagittario perché lo segue e plasticamente si adegua alle sue idee, diventando l’ombra di 93
donna di essere rispettata e considerata e può avere nei suoi confronti una autentica venerazione. Unione assolutamente consigliabile.
la vita alla sua maniera e ci riuscirà con una compagna che segue le sue mire idealistiche senza ribellioni, che lascia a lui l’autonomia che anche lei desidera avere. Il Sagittario può raggiungere il suo equilibrio, sempre precario e difficile, con una donna dello stesso segno.
VERGINE Hanno in comune una cosa sola: l’enorme curiosità per tutto. Sul piano affettivo rimarrà sempre una carenza difficile da colmare, un vuoto dal quale l’uomo Sagittario fuggirà. Il trauma per la donna Vergine sarà insuperabile, perché tende a prendere tutto sempre sul serio ed il Sagittario, che sa essere un pericoloso conquistatore, si allieterà altrove.
CAPRICORNO Questa donna può andare bene per il Sagittario e se si tratta di mettere ordine nella sua vita e nelle sue finanze sempre scombinate, può essere per lui un aiuto. Difficilmente nascerà però un amore tra i due; l’affetto può svilupparsi magari dopo anni di amicizia e la donna del Capricorno ha la pazienza di aspettare.
BILANCIA L’unione tra i due sarà improntata sulla superficialità, sulla instabilità e sula leggerezza, ma un rapporto può essere felice anche se non profondissimo. La donna della Bilancia è una narcisista, ma pure il Sagittario lo è, perciò non potranno mai uscire della propria personalità, ma in questo donarsi reciprocamente benevolezza. Il rapporto tra i due può essere sereno e durare a lungo.
ACQUARIO I due formano una coppia simpatica che vive costantemente fuori dalla realtà. La donna Acquario incoraggia certe idee utopistiche del Sagittario. La situazione potrebbe precipitare sotto il profilo economico per la scarsa considerazione che entrambi hanno del denaro. Quindi, tra i due segni è meglio una unione romantica che un legame pratico e quotidiano.
SCORPIONE La donna dello Scorpione è troppo passionale e gelosa per piacere al Sagittario. L’unione può iniziare tempestosamente, ma non può durare a lungo. L’incompatibilità di fondo tra i due è troppo pronunciata e la gelosia della donna può logorare i nervi sensibili del Sagittario. Qualcosa non funzionerà mai completamente in questo rapporto, che risulta sconsigliabile.
PESCI La donna Pesci recita la parte dell’innamorata per incantare lo scanzonato Sagittario, al quale piace il tipo di donna che non lo secca con inutili smancerie. I due sono in opposizione completa e questo emergerà nei loro rapporti affettivi. Se la donna Pesci ammira incondizionatamente il Sagittario ed ha la pazienza necessaria, possono anche vivere felici insieme.
SAGITTARIO Il Sagittario incontrando se stesso in un’altra è reso felice. Lui ama vivere 94
Astrologia, Amore e Sesso
In quale segno l’uomo SCORPIONE può trovare la donna giusta ? 95
In quale segno l’uomo Scorpione può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso
ARIETE Al primo incontro i due si amano o si detestano, senza mezze misure. Lui si innamora del corpo di questa donna, poi subentra l’autentica passione, con accenti anche tragici e fatali. Può essere il grande amore per entrambi. La rottura, se avviene, parte dalla donna Ariete che mal sopporta le irrefrenabili e minuziose gelosie dell’uomo Scorpione.
subito. Lei all’inizio lo sopporterà, perché si adegua sempre all’uomo che si è scelta. Li divide una profonda incomprensione: lei è aperta a tutte le frivolezze ed ha interessi che lui non comprende. E’ una unione statisticamente rara e comunque di difficile durata. CANCRO E’ una donna che risponde a certi suoi abissali problemi ed a quella carica emotiva che lui cerca in amore. Lei si dovrà adeguare ad un rapporto più romantico di quanto forse desidera, ma lo farà volentieri, perché la donna Cancro sveglia in lui uno spirito di protezione e tenerezza. La possessività del Cancro e la gelosia dello Scorpione formeranno una coppia molto attaccata.
TORO L’uomo trova nella donna Toro una compagna sottomessa ma un po’ inerte. All’inizio può esserci un’attrazione fisica perché la donna è attraente, ma dopo lei lo stanca con la sua monotonia, la mancanza di combattività a lui tanto necessaria in una storia d’amore ed anche con la sua implacabile gelosia. Lui tanto geloso non sopporta la gelosia negli altri.
LEONE Sul piano passionale si accenderà un grande amore, ma di breve durata. Lui vuole dominare ed anche se lo attira la lotta che dovrà combattere con lei per la sua supremazia è
GEMELLI Questa donna è troppo intellettuale per lo Scorpione, che la brutalizzerà 96
troppo perspicace per non rimanere urtato dalle vanità di lei, dalla mania che ha di raccontare bugie inutili. Un amore di questo tipo potrebbe finire anche in maniera catastrofica.
questa donna indipendente e vitale. Non riuscendoci, comincerà una guerriglia che a lui piace, perché la Sagittaria non lo porta mai a snervanti e negative emozioni, ma al contrario, stimola il suo gusto per la lotta. Può essere una unione molto riuscita tra due avversari che si rispettano ed amano.
VERGINE Lo scorpione con lei si annoia mortalmente, perché la Vergine è troppo prosaica e legata alle piccole cose della vita quotidiana, mentre a lui piacciono le cose straordinarie e la gente non banale. Una unione potrebbe riuscire perché lei è fedele ed un’ottima organizzatrice, quindi potrebbe funzionare come una relazione basata sulla convenienza: triste, ma proficuo.
CAPRICORNO Questa donna è un tipo che va bene all’unione di convenienza che lo Scorpione dimostra di preferire. Lei lo organizza e lo porta avanti nella sua posizione sociale. Sul piano passionale potrebbe essere un disastro. Infatti, la donna Capricorno raffredda subito ogni slancio amoroso nello Scorpione, che cercherà fuori dalla coppia questo tipo di sensazione.
BILANCIA Lo Scorpione anche qui viene attirato dal fisico. Dopo nascerà una profonda gelosia in lui, Perché lei ama giocare con la sua femminilità, ama provocare gli uomini ed ama piacere. Una unione può riuscire se la Bilancia ha perso la sua iniziale e giovanile civetteria, ma allora forse non piacerà più allo Scorpione, che è soprattutto un uomo che bada al fisico.
ACQUARIO La donna Acquario è fantasiosa, divertente e carina; con questo attira lo Scorpione e nasce un amore, ma di breve durata, perché lui non trova quella passionalità che cerca sempre disperatamente. Lei è troppo interessata a mille cose, troppo inserita nel consorzio umano per sopportare a lungo un uomo che vorrebbe chiuderla in una torre d’avorio.
SCORPIONE Troppo simili, saranno sempre gelosi l’uno dell’altro e l’uomo non perdonerà alla donna di essere come lui preda di passioni travolgenti. A lui sembrerà di capirla ancor prima che apra bocca e con la sua innata diffidenza, che trova in lei uguale risposta, finiranno con lo scrutarsi ogni minuto e con il trovarsi insopportabili. Nessun difetto è peggiore dei nostri, visto negli altri.
PESCI Finalmente una donna che corrisponde alle sue emozionali profondità e che riesce a legarlo definitivamente ad un essere femminile. Si può trattare di un amore lungo e morboso, con dei momenti sublimi. Allo Scorpione mancherà il fattore lotta, ma in compenso troverà una vittima che lui adorerà, perché potrà maltrattarla a piacere.
SAGITTARIO Lui penserà di riuscire a modificare 97
Astrologia, Amore e Sesso
In quale segno l’uomo BILANCIA può trovare la donna giusta ? 98
In quale segno l’uomo Bilancia può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso
ARIETE L’uomo Bilancia fa colpo sulla donna Ariete, che è sensibile ai complimenti. Tra i due nasce immediatamente un flirt intenso, che difficilmente resiste nel tempo. La passionalità della donna Ariete non trova corrispondenza in una certa insufficienza affettiva della Bilancia, la quale non ha lo stesso fuoco ed inoltre soffre di improvvisi mutamenti d’umore.
lettuale. Sarà una coppia circondata da una incedibile quantità di amici, o meglio conoscenti. Il loro rapporto sarà più amichevole che passionale, entrambi prediligono la cerebralità. CANCRO L’uomo della Bilancia ha bisogno di stimoli costanti perché è soggetto a periodi di disinteresse. Per vivificarsi deve avere accanto a sé una persona vitale. La donna del Cancro tende ad essere spenta, o triste e desidera che l’interesse dell’uomo sia sempre intorno alla sua persona. Sono dunque una coppia da sconsigliare perché con esigenze incompatibili.
TORO Entrambi i segni amano le stesse cose, la vita comoda ed i divertimenti. Sono socievoli; la donna Toro essendo assai possessiva potrebbe ingelosirsi di un uomo che desidera sempre avere successo con le donne. Se si supera questo aspetto della gelosia e della possessività, questa potrebbe essere una delle poche unioni con un abbinamento veramente riuscito.
LEONE La donna del Leone è egocentrica. Il bisogno di autoaffermazione di lui viene frustrato da questa donna dai modi sicuri. Sul piano sociale tra i due potrebbe nascere una violenta rivalità, che dando luogo a litigi allontanano lui da lei. Se formano una coppia vivranno certamente al di sopra delle loro possibilità, perché non riusciranno a rinunciare al
GEMELLI Sono due segni che hanno un certo gusto per la vita contemplativa, ma che hanno in comune anche troppa inconcludenza. L’uomo Bilancia è più solido; la Gemelli più vaga ed intel99
costoso fascino dell’apparire.
della propria anima. Quindi tutto bene per un flirt, ma non indicato un lungo amore o una unione, che richiederebbe ad entrambi un deciso impegno ed un approfondimento a cui sono riluttanti.
VERGINE Sono due segni che sanno mantenere i segreti, quindi c’è una premessa positiva all’unione, durante la quale i misteri non faranno mai venire meno l’interesse e la curiosità. La discrezione regnerà sovrana. L’uomo Vergine può risentire della mancanza di fervore affettivo della Vergine, ma questo difetto sarà compensato da tanti altri vantaggi. Unione decisamente consigliabile.
CAPRICORNO La donna Capricorno quando è innamorata sa seguire il proprio uomo, anche se tale maniera di comportarsi è frutto di calcolata diplomazia. La Bilancia apprezza una persona devota senza troppe verifiche. La mancanza di passionalità potrebbe generare un’unione un po’ fredda, ma l’ottima organizzazione della donna riesce a rendere la cosa molto confortevole per la Bilancia.
BILANCIA L’uomo Bilancia si trova di fronte ad un proprio sosia, in un clima troppo sereno per essere autentico ed è facile che uno dei due si stanchi di vivere con un proprio clone. Questa unione può andare bene per la Bilancia inerte e narcisista che ama solo la propria immagine. I figli di questa coppia saranno certamente belli ma soffriranno in un ambiente privo di energia e forza.
ACQUARIO E’ una unione ideale, perché la donna dell’Acquario possiede quell’ariosità e quella personalità vaga e originale che affascina l’uomo Bilancia. Lui ha bisogno di stimoli particolari perché la donna che lo interessa non deve essere volgare e materialista; lei ha un alone romantico che attira la sua sensibilità. La coppia vivrà felice, lontano dalla realtà, che nessuno dei due ama affrontare.
SCORPIONE L’uomo Bilancia viene subito dominato dalla donna Scorpione, ma dietro all’apparente remissività cela una testardaggine egoistica che difende accanitamente. La cosa a cui la Bilancia tiene di più è vivere comodamente senza emozioni. La donna Scorpione vuole continue attenzioni e queste sollecitazioni turbano la Bilancia. L’unione non può essere quindi troppo felice
PESCI L’uomo della Bilancia è molto attirato da questa donna sempre femminile, ma lei vuole un compagno che si assuma delle responsabilità proteggendola. La Bilancia detesta ogni tipo di responsabilità e rifiuta decisamente il ruolo di padre-marito o padre-amante, pertanto abbandona al suo destino questo tipo di donna, che comunque ha mille inaspettate risorse.
SAGITTARIO Sono due che amano la vita brillante e che hanno la stessa sensibilità amorosa fatta di vanità. La loro vita in comune si svolgerà tutta in superficie, senza esplorare gli abissi 100
Astrologia, Amore e Sesso
In quale segno l’uomo VERGINE può trovare la donna giusta ? 101
In quale segno l’uomo Vergine può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso
ARIETE L’uomo vergine si trova attratto da questa donna tanto diversa da lui. Con le sue capacità organizzative riesce a dare ordine alla vita caotica di lei e ne frena l’impulsività. Lei dice tutto con franchezza; lui nasconde ogni cosa di se stesso, anche la parte migliore. Le liti nasceranno sulle verità che lui non dice; in lei nascono sospetti ed un Ariete che diffida perde l’amore.
vita non sarà tranquilla come l’uomo vorrebbe. Un flirt intellettuale che non duri troppo a lungo è l’unica possibilità d’intesa tra i due, nessun altro rapporto può essere felice. Lui è caustico, lei è frivola: troppa diversità. CANCRO L’uomo della Vergine percepisce fiducia verso la donna Cancro. Gli piace la sua dolcezza e l’amore per la famiglia. Ritrova in lei una madre; una madre che sente bisogno di protezione . Lei apprezza la sua stabilità, ma soffrirà a causa del suo estremo senso di economia. La donna Cancro si sentirà offesa dalla sua aridità sentimentimentale: un’unione per lei certamente infelice.
TORO Tra loro nasce comprensione perché si somigliano. La donna Toro è più frivola ed ingenua e l’uomo Vergine la condurrà a modificare i suoi gusti troppo sensuali; anche l’eccessivo piacere per la tavola verrà calmierato. Sono piccole divergenze che non turbano un’armonia quasi perfetta tra due persone che possono avere una piacevole vita in comune.
LEONE La donna Leone, che ha bisogno di esteriorizzare e di spendere, mette l’uomo Vergine a disagio. Lui difficilmente si innamora di questa donna, perché lei gli risveglia vari complessi d’inferiorità. Un uomo Vergine potrebbe amarla a distanza per anni, trasformandola in un desiderio
GEMELLI La pignoleria intelligente dell’uomo Vergine non sopporta il disordine intellettuale della Gemelli. I contrasti saranno all’ordine del giorno e la 102
proibito. Molto difficilmente l’uomo Vergine formerà una coppia con la donna Leone: è troppo impegnativa.
nità le fatiche della vita quotidiana. In una unione ci saranno difficoltà di adattamento perché la Sagittario ama la socialità ed il Vergine è schivo. Lei è sportiva, lui sedentario; lei non accetta i suoi continui lamenti. Una unione è assolutamente sconsigliabile
VERGINE I due vanno d’accordo con difficoltà. Uno vuole saperne più dell’altro. Discussioni per piccole questioni amareggeranno le loro giornate. La loro vita sarà malinconica per l’eccessiva avarizia finanziaria, affettiva e morale. Solo due Vergini che sono del tipo estroverso, o che possiedono molto spirito di adattamento, hanno la possibilità di essere felici insieme.
CAPRICORNO La donna del Capricorno è imprendibile ed imprevedibile. L’uomo della Vergine rimane sconcertato e deluso a causa di certi atteggiamenti di questa donna. Questo capita dopo un po’ di tempo e le delusioni sono di tipo morale. Sul piano materiale sono in accordo: entrambi lavorano per costruirsi un avvenire di cui temono le insidie.
BILANCIA La donna Bilancia piace inizialmente a tutti perché ha le qualità che fanno presa sull’uomo: gentilezza, educazione, bellezza e grazia. E’ l’unica donna che riesce a fare spendere la Vergine; questo accade se formano una coppia. Il periodo di corteggiamento può essere difficile, perché allora ognuno dovrà nascondere all’altro la propria spiccata tendenza all’egoismo.
ACQUARIO La fantasia e l’estro della donna Acquario stimolano l’uomo della Vergine, spento e privo di entusiasmi. Il compito sarà faticoso per la donna ed il rapporto può avere una impronta superficiale, forse perché non autentico o perché il peso cade tutto sulla donna. In genere tale unione non dura molto a lungo, a meno che non sfoci in un matrimonio.
SCORPIONE La donna dello Scorpione può vivificare la vita dell’uomo Vergine sempre troppo programmata. In un primo entusiasmo, lui si può innamorare di una donna che gli fa provare emozioni sconosciute, ma con il tempo la possessività di lei ed il suo ritmo di vita convulso lo disorienta. Lei riesce a turbare la stabilità alla quale lui tiene tanto. E’ decisamente una unione impossibile.
PESCI L’aspetto piacevole della donna Pesci sedurrà l’uomo della Vergine. Il primo richiamo tra i due sarà sul piano fisico, ma poi emergeranno le incomprensioni. L’uomo Vergine né disapproverà le fantasie, riderà del suo romanticismo e la ferirà con la sua mordente ironia. E’ difficile che la donna Pesci resista senza disintegrarsi moralmente ad u simile trattamento.
SAGITTARIO L’ottimismo della donna Sagittario dà all’uomo Vergine la carica necessaria per vivere con maggiore sere103
104
Scopri il servizio di Geolocalizzazione
E’ online la GEO DEL MESE DI OTTOBRE dove troverete le inserzioniste di Piccole Trasgressioni più desiderate e cliccate in tutta Italia! Scoprite quindi con noi chi sono e fate diventare i vostri sogni realtà con le nostre meravigliose Transex (trav e trans), Escort (girls e transex), Girls, Mistress (Girl e Transex) e i nostri fantastici Boys! Oltre a tutte le inserzioniste geolocalizzate mensilmente, vogliamo ricordare che le copertine sono dedicate appunto alle inserzioniste più seguite e cliccate, suddivise quindi per categoria.
sgressione e del piacere che vi farà perdere la testa e toccare il cielo con un dito.
Nella categoria GEO TRAV troviamo invece la favolosa NIKOLE TRANS XXL. Lunghi capelli biondi e fisico esplosivo, è amante dei giochi intimi e particolari.
Ecco qui i fantastici protagonisti di questo mese bollente! La copertina GEO TRANS è dedicata alla bellissima Niffa Kadsha, caliente brasiliana ora a Viareggio. Una vera regina della tra105
RUDY è un giovane brasiliano, bello e pieno di energia e segreti. Siete quindi pronti per incontrarlo? Lo trovate a Roma!
Lunghi capelli castani, fisico da sogno: il titolo di GEO GIRL del mese se lo aggiudica a merito la dolcissima LILY SEXY, di Savona.
Passiamo ora alla GEO ESCORT più cliccata di Ottobre, la bellissima ALESSIA DI PESARO PORNOSTAR di Pescara. Intrigante, affascinante, reale e trasgressiva per realizzare tutte le vostre fantasie più proibite.
Per la categoria GEO TRAV ESCORT, LOLLYTA , giovanissima pantera a Porto Sant’Elpidio, vi aspetta per trasgredire. E’ giovanissima e molto attraente, quindi non fatevela aspettare.
SIGNORA PATRIZIA si aggiudica il titolo di GEO MISTRESS di ottobre. E’ una donna mora di classe e charme, molto raffinata, da sempre esperta nella dominazione fisica e psicologica soft e cruenta. La trovate a Roma.
Una bellezza sfolgorante è invece dote di LADY LAURA CUBANA, a Milanoa la GEO MISTRESS TRAV più cliccata. Giovanissima Padrona transex di Cuba, vi aspetta in raffinata lingerie sexy e tacchi a spillo, per farvi passare momenti di sottomissione totale.
106
COMUNICATO STAMPA PRESENTAZIONE DOCU-FILM “IL SEME DELLA BELLEZZA”
Martedì 6 novembre, alle ore 17, al cinema Modernissimo di Napoli (via Cisterna dell’Olio 49/59), si terrà la conferenza stampa di presentazione del docu-film “Il seme della bellezza”. Ideato dalla nota attrice e attivista per i diritti Lgbt, Stefania Zambrano e sponsorizzato da Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine. A proposito del reportage, Stefania Zambrano ha dichiarato: “innanzitutto è importante precisare che per la prima volta un docu-film che narra di persone trans. E’ stato ideato e realizzato da una persona trans, con cui gli/le intervistati/e si sono sentiti/e completamente a loro agio per raccontarsi in totale sincerità. Le storie narrate sono alcuni esempi della realtà infinitamente multiforme dell’esperienza trans”. E ancora: “per la cultura maschilista e del cittadino medio tutte le persone transessuali sono uguali. Non si sottolinea mai la molteplicità delle differenze che esistono tra loro: invece, ogni persona trans o non trans dovrebbe essere valutata per il bagaglio di umanità che porta con sè e non attraverso un’etichetta”. Il film, dunque, cerca di aprire la strada ad un futuro più consapevole e di accettazione delle diversità. Ileana Capurro, Presidente dell’ATN Napoli, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: “il film vuole essere anche un modo per affermare, per tutte le transessuali che non hanno voce, che esistono ancora tante battaglie da fare per superare pregiudizi e discriminazioni. Ci sono state aperture
nella società ma è ancora troppo poco per portare un cambiamento tangibile nella vita delle persone transessuali in un paese culturalmente arretrato come l’Itali e soprattutto del Sud”. Il viaggio ha toccato le città di Bologna, Alba Adriatica, Napoli, Catania, Porto Palo di Capo Passero, Torre del Lago e Pisa. Christopher Nigrelli, facente parte della troupe che ha seguito Stefania Zambrano nei 2.500 km su e giù per l’Italia ha detto: “sono stati dieci giorni indimenticabili, un’esperienza di vita e formazione che mi ha segnato nel profondo. Ho conosciuto persone splendide, con un vissuto davvero importante e difficile alle spalle e contribuire a dare loro voce mi ha reso orgoglioso”. Alla presentazione de “Il seme della bellezza” interverranno Stefano Incerti, regista del film “La Parrucchiera”, Simona Marino, delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Loredana Rossi, ATN Napoli, e Paolo Cipolletta, regista del short film “La Gatta Mammona”. Numerosi gli ospiti speciali all’evento, tra cui Regina Satariano, Responsabile del Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini, Sara Finizio, Miss Trans Europa 2018, Fabiana Alves, Miss Trans Europa 2017, Madame Veruska, Gianni Di Marco, Esmeralda Cerasoli. Ufficio Stampa Stefania Zambrano
Contatti: Stefania Zambrano cell.
3338527925 107
Marco Carta e il coming out a Domenica Live
Un pomeriggio televisivo ricco di sorprese ed emozioni quello che ha animato gli studi televisivi di Canale 5. Infatti, dopo anni di rumors e smentite, finalmente il bel cantante 33enne sardo Marco Carta, ha fatto coming out. E ha scelto il palco della trasmissione Domenica Live condotto da Barbara D’Urso, per gettare la maschera. L’ex vincitore di amici e 9 anni dopo il trionfo Sanremese con la canzone ‘La Forza Mia’, Marco ha annunciato in diretta tv di essere felicemente fidanzato con un ragazzo e ha dichiarato: “sono molto emozionato, perché le cose belle spesso spaventano. Essere liberi è impagabile e dire le cose quando le vuoi dire tu, per me è priorità. Le mie omissioni, il mio silenzio, era da rispettare. Ma ora sono qui.Il mio nuovo singolo parla di due appuntamenti. Il primo, mancato, che non c’è mai stato con mio padre. Il secondo è il mio primo bacio che mi ha lasciato
senza respiro, che ho dato ad un ragazzo, che ho amato. Ecco, l’ho detto. Il coming out non va spinto, è un processo”. E ancora: “per me è una scelta di libertà, voglio liberare la mia anima e voglio liberare il mio corpo, la mia musica, il mio pugno, la mia scrittura, tener libera la mia musica. Mi faceva soffrire andare in giro e non poter tenere la mano della persona che amavo, non potergli dare un bacio, andare al cinema e tenerlo per mano. Cose che a 33 anni non ho ancora fatto. Ora potrò farle”. In studio era presente anche l’amata zia di Marco, che l’ha cresciuto dopo la morte dei genitori e che ha detto essere molto orgogliosa del nipote. Tra gli applausi del pubblico e l’entusiasmo della conduttrice, che si sfregava le mani per lo scoop, Marco Carta ha poi concluso: “in questo momento io sono felice, spero che il mondo fuori mi accolga con molta tranquillità e chi se ne frega di quel che dicono”. 108
E’ nato il tavolo di consultazione LGBT
Il 22 ottobre, il Sottosegretario alla presidenza con delega alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, ha firmato il decreto per il tavolo di consultazione permanente LGBT (ovvero attivo per tutto il Governo) e che sarà all’interno di Palazzo Chigi. A presiederlo, sarà lo stesso Spadafora, assieme a 48 associazioni provenienti da tutta Italia, che portano avanti le cause della promozione dei diritti e della tutela delle persone appartenenti alla comunità LGBT. Il Tavolo di consultazione avrà il compito iniziale di scambiare informazioni e dati sulla comunità, per proporre poi azioni che possano contrastare i dilaganti atti di discriminazione e violenza che si stanno verificando ultimamente verso le persone omosessuali e transessuali. Ogni seduta sarà convocata dal sottosegretario, e saranno presenti
i presidenti delle associazioni o loro delegati. Infine, si creeranno degli appositi gruppi che lavoreranno su delle tematiche specifiche riguardanti la comunità LGBT, a cui parteciperanno altre composizioni. Un tavolo nato dunque per contrastare l’odio per l’orientamento sessuale e l’identità di genere e che promuoverà anche la cultura delle differenze. Secondo il magazine Gay.it, si tratta di “un passo importante, compiuto in un governo che fin dalla sua nomina non ha perso occasione per attaccare le famiglie arcobaleno, adozioni e nozze gay”. Insieme a Vincenzo Spadafora, il tavolo vedrà presenti anche il capo del Dipartimento Pari Opportunità Alessandra Ponari, il dirigente coordinatore dell’UNAR Luigi Manconi e altri collaboratori degli uffici del Dipartimento. 109
A Milano lo spettacolo “Le donne baciano meglio”
Questa sera, a Milano, in occasione della settima edizione del festival LGBT Lecite/Visioni, va in scena “Le donne baciano meglio” presso il Teatro dei Filodrammatici. Si tratta di una stand-up comedy, un monologo dell’autrice Barbara Moselli, che ha fatto della sua esperienza e del suo coming-out un’occasione per raccontarsi. Barbara aveva infatti 33 quando ha scoperto di essere lesbica, dopo anni di vita eterosessuale, e si è trova ad aver a che fare con la sua vera natura. Da qui un percorso in compagnia di diversi personaggi, che la condurranno alla totale accettazione di sé. Il monologo affronta dunque con garbo e ironia la tematica dell’omosessualità femminile. L’attrice Barbara Moselli, a proposito, ha dichiarato: “il mio spettacolo è praticamente tutto autobiografico, con piccoli cambiamenti per teatralizzarlo. Racconta di come io abbia preso in mano la mia vita a 33 anni, accettando di essere lesbica, di amare le donne, e inizio un percorso entrando in un nuovo mondo che mi aspetto sia molto piacere semplice rispetto a quello eterosessuale. Peccato
che invece sia uguale, le dinamiche sono le stesse, solo che io a 33 anni mi ritrovano come una ragazzina di 15 che deve ancora capire bene come funziona”. Intervistata dal Secolo XIX, Moselli ha raccontato la sua storia a lieto fine, sul palco e fuori: “alla fine riesco a trovare la pace, il mio grande amore, che è poi la mia compagna attuale, a rilassarmi e a vivere semplicemente la mia vita”. E conclude: “ognuno la pensa come vuole, ma anche nel mio spettacolo lo dico, riferendomi a una relazione disastrosa: ma l’amore non dovrebbe essere semplice? Spero che dal mio spettacolo esca che siamo tutti uguali e che il tema dell’omosessualità non è da affrontare con timore o diffidenza: più è semplice per noi, più è semplice per gli altri. Quando ho fatto coming-out con i miei genitori, mio padre l’ha presa benissimo, mia madre un po’ meno. Ma io gliel’ho presentata in maniera facile, non come un problema, l’ho portata per mano nel mio mondo, e alla fine è andato tutto bene”. Appuntamento dunque questa sera in teatro a Milano, non mancate! 110
Il Convegno Internazionale ONIG è stato un successo
Il 19 e 20 ottobre si è svolto a Napoli il Convegno Internazionale sul tema: “La popolazione transgender e gender nonconforming”. L’iniziativa, rivolta a ricercatori ed operatori che lavorano nei differenti campi che riguardano la popolazione transgender e gender nonconforming, e a chiunque interessato, è stato un grandissimo successo. Nella due giorni di dibattiti, particolarmente sentito e applaudito (ben tre volte!) è stato l’intervento della vice epresidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG), Regina Satariano: un discorso fatto con il cuore e per questo particolarmente apprezzato. Raggiunta telefonicamente per un’impressione “a caldo” dopo il convegno, Regina Satariano si è detta molto felice di come è andato l’evento: “sono stati due giorni strapieni, ricchi di idee e progetti interessanti per il futuro. Ho parlato di quanto sia importante l’associazionismo e di quanto un’organizzazione come ONIG sia fondamentale per la comunità transgender, perchè psicologi e medici endocrinologi operano su altri piani e hanno cure diverse, ma credo sia importantissimo comprendere dal vivo, attraverso la testimonianza diretta di noi transessuali, quali siano le vere necessità su cui focalizzarsi”. Presente al convegno anche Mariela Castro, figlia di Raul Castro, il Presidente Cubano. “La sua presenza è stata molto significativa perchè ha fatto vedere
come Cuba sia all’avanguardia sulla tematica trans” – ha dichiarato Regina Satariano - “Cuba ha preso in carico i diritti transgender e il Governo sta operando affinchè venga legiferato che le persone trans possano vivere dignitosamente nel Paese, integrati nella società, con diritto a lavoro e accesso ai servizi sociali. Stanno lavorando su questo tema da molti anni, c’è un Osservatorio per studiare i ragazzi e le ragazze trans ed è la prima nazione che si è mossa, per certi versi, per salvaguardare la comunnità trans. Certo non è stato facile far comprendere a tutti il disagio di questa parte di comunità, ma i comitati del popolo hanno fatto si che la dinamica della situazione sia sostenuta dal popolo unanime”. L’intervento di Regina Satariano non è stato comunque esente da una “bacchettata” alla comunità transessuale italiana: “la nostra comunità “dorme” e non era presente al Convegno. Questo dispiace, perchè non comprendono quanto sia importante essere presenti in piazza e agli eventi che contano e lottare per i nostri diritti”. Infine, a proposito del futuro, il Direttivo ONIG ha deliberato che il prossimo Convegno si svolgerà a Bari, in collaborazione con l’Università ed altri Enti, perchè è necessario dare un segnale forte e far conoscere questa realtà anche nel meridione, considerando anche che ONIG ha all’attivo ben 20 anni di attività alle spalle. 111
Emma Watson è schierata per i diritti delle persone trans
Emma Watson, la famosa attrice 28enne britannica che ha interpretato Hermione Granger nella saga cinematografica di Harry Potter, si è schierata, tramite il social Twitter, al fianco delle persone transgender, chiedendo immediate modifiche al Gender Recognition Act britannico. Si tratta di una legge del 2004, la cui revisione di riforma ha preso il via qualche giorno fa e che è stata innovativa ai tempi, ma ora ha bisogno di modifiche. Ad oggi, infatti, le persone transgender inglesi sono costrette a dover sopportare un lungo e complesso processo per dimostrare la propria identità di genere, provando una diagnosi di disforia di genere e con almeno due anni vissuti all’interno del genere sessuale ‘scelto’. Emma Watson, da sempre paladina dei diritti della comunità LGBT, ha deciso di metterci la faccia, indossando una maglietta con sopra scritto ‘I diritti delle persone transgender sono diritti umani’. Emma ha poi taggato associazioni LGBT come Stonewall, Mermaids, All About Trans e Gender Intelligence. Se verrà riformato, il nuovo Gender
Recognition Act non richiederebbe alcuna diagnosi medica per accettare l’identità delle persone transgender, riconoscerebbe le identità non binarie e darebbe modo a tutte le persone trans il diritto di vivere il proprio e autentico “io” attraverso un processo decisamente più semplice e meno invasivo. La ragione per cui è così importante che Emma - una femminista – abbia preso una posizione pubblica a sostegno della riforma è che non tutti sono a favore di essa, ma i cambiamenti positivi metto in atto potrebbero salvare vite umane.
112
Butterfly: la serie tv su una bimba trans
A partire da dicembre, in Italia sarà trasmesso sul canale FOX “Butterfly”, una mini serie tv inglese il cui primo episodio, andato in onda in Gran Bretagna su Itv il 14 ottobre scorso, ha incollato al televisore ben 2 milioni e 800 mila telespettatori. Ma di cosa parla esattamente? Si tratta di un family drama, presentata in anteprima a FeST - Festival delle Serie Tv, a Milano, con la proiezione in anteprima di uno dei tre episodi che racconta la storia di Max/Maxine (l’attore Callum Booth-Ford), undicenne nata in un corpo di bambino e della sua famiglia, stravolta da questa disforia di genere. Vista la delicatezza dell’argomento presentato, lo sceneggiatore Tony Marchant, prima di firmare la serie, ha studiato il tema con ricerche e colloqui presso l’associazione Mermaids e la clinica di gender identity Tavistock. Marchant si è così espresso, con gli ideatori di FeST Marina Pierri e Giorgio Viaro: “sentivo una grande responsabilità, dovevo raccontare questa storia con precisione ed empatia. In passato avevo scritto di transgender in ‘Different for Girls’, ma qui non bastava la
sensibilità per il tema”. I produttori di Butterfly credono che questo drama potrà aiutare “a migliorare la comprensione della condizione transgender”, anche se non pensano possa aiutare per una diffusa accettazione della stessa condizione. Per le consulenze sulla serie, si sono rivolti all’associazione inglese Mermaids, che sostiene i transgender e la variazione di genere per i bambini. Ovviamente, non sono mancate le polemiche e diverse associazioni italiane sono già sul piede di guerra in vista della prossima messa in onda. In prima linea CitizenGo, il cui presidente Filippo Saverese ha dichiarato a Il Giornale: “lo scopo è confondere del tutto l’identità sessuale dei bambini che devono ancora svilupparsi pienamente e che sono spesso influenzati proprio dal mondo degli adulti, dalla televisione o dalle teorie in cui sono caduti i genitori”. Qualunque sia l’opinione in merito, sicuramente sarà una serie che farà riflettere e darà spunto a interessanti discussioni. 113
Duncan James dei Blue: “il coming out è la cosa migliore che abbia mai fatto”
Ricordate i “Blue” la famosissima boyband degli anni 2000, che spezzava cuori adolescenti e non solo, grazie alla bellezza dei suoi componenti e alle canzoni d’amore orecchiabili? Bene, è passato ormai qualche anno e il cantante, il bellissimo Duncan James, oltre ad essere diventato un famoso attore (è uno degli protagonisti della soap brittanica Hollyoaks) è anche diventato una drag queen, con il nome d’arte Priscilla La Regina del Deserto. Negli ultimi 2 anni, infatti, il tatuatissimo Duncan ha recitato con successo in teatro a Londra al Musical Priscilla. Recentemente poi, è tornato a far parlare la stampa inglese a proposito del suo coming out, diventato realtà anni fa. Il bel Duncan James ha infatti dichiarato: “ho passato anni a portarmi dietro questo segreto, volevo essere accettato. Mi sono portato a lungo questo peso sulle spalle: ero preoccupato per quello che prevedevo potessero pensare i fans, ero
preoccupato per la mia famiglia e i miei amici, ma stavo vivendo una bugia. Il coming out è stato la cosa migliore che abbia mai fatto. Pensavo che le persone avrebbero dette cose orribili, ma non è successo niente, ho ricevuto solo positività, amore e sostegno. E’ così importante sentirsi a posto con il proprio io, bisogna uscire allo scoperto e sentirsi orgogliosi. Io ono stato fortunato perchè ho avuto una meravigliosa risposta da parte di tutti, e questo mi ha reso felice”.
114
Comunicato stampa: Miss Trans Italia rinviato al 2019
L’edizione 2018 del popolare concorso dedicato alla bellezza transgender “Miss Trans Italia” è stata posticipata, causa motivi logistici. Regina Satariano, Presidente del Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini e organizzatrice del concorso nazionale, ha così dichiarato, in esclusiva per Piccole Magazine: “la manifestazione è stata rinviata a causa della difficoltà logistica che abbiamo riscontrato nel trovare alloggio alle 40 ragazze iscritte al concorso. E’ stata una stagione estiva molto piena rispetto agli anni precedenti, con il bel tempo che si è protratto fino a settembre inoltrato, rendendo tutti gli alberghi sold-out. Da qui, dunque, la decisione di rinviare la kermesse. Inoltre, si sono accavallati altri impegni che non ci hanno consentito di farlo nell’immediatezza della data prevista”. E ancora: “dopo un’attenta riflessione, organizzazione e sponsor hanno deciso di unire le energie e spostare l’evento direttamente a fine estate 2019, in modo da dare a tutte coloro che non
hanno potuto partecipare quest’anno di farlo il prossimo. Ci tengo a precisare che abbiamo comunque avvisato per tempo tutte le ragazze che si erano prenotate, così come i fans che avevano già fermato alberghi per il fine settimana, dando modo di disdire senza costi di addebito”. A proposito delle partecipanti in gara il prossimo anno, Regina Satariano conclude annunciando che ci sarà una gradita novità: “per l’edizione 2019, non ci saranno concorsi regionali. Daremo la possibilità alle organizzatrici regionali di portare le loro iscritte direttamente sul palco del nazionale e presentarle loro stesse direttamente. Questo garantirà ulteriore visibilità a tutte e renderà la manifestazione ancora più spettacolare. Infine, riguardo al luogo scelto per la prossima edizione, si sta già lavorando per avere una location degna, estiva e con nomi d’eccezione come ospiti”. Appuntamento dunque al 2019! 115
E’ arrivata Giulia, la bambola realistica in silicone!
Avete sempre desiderato possedere una bambola realistica a grandezza naturale? Oggi il vostro sogno è diventato realtà. Il sexy shop Boutique “I Trasgressivi” sono entusiasti di presentare in esclusiva al pubblico, la nuova, bellissima bambola in silicone realistica, l’ultima novità sul mercato dei sex toys, Giulia! E’ un oggetto lussuoso ed accattivante, con livelli di dettagli e qualità altissimi: la caratteristica che la rende unica e la differenzia dalle “vecchie” sex doll è che è riscaldata per simulare la temperatura coroporea e dotata di vibrazione. E’ infatti realizzata in elastomero termoplastico, un materiale resinoso incredibilmente simile alla pelle umana, che vi conquisterà subito al tatto. Giulia è una vera bomba sexy! E’ una real sexdoll creata apposta per appagare tutte le vostre fantasie, alta 1.58 e dotata di una quarta di seno, pelle candida, dolci occhi marroni e lunghi capelli biondi. Ha un aspetto incrediblmente realistico, un viso d’angelo e curve mozzafiato. I più esigenti del look saranno soddisfatti: è rifinita nei minimi particolari, ha una curatissima “french manicure” sia nelle mani sia nei piedi ed è possibile accessoriarla anche
con degli orecchini e gioielli vari, per un effetto ancora più realistico ed elegante. Inoltre, il suo corpo è morbido e flessibile, rendendola una bambola davvero molto maneggevole e leggera che vi darà la massima libertà di provare ciò che non avete mai osato prima, per un piacere senza limiti. Igienizzarla dopo l’uso è semplicissimo, è venduta insieme ad un apposito kit e basterà lavarla anche con acqua e detergente neutro. La stupenda Giulia è pronta per essere la vostra compagna, ovunque andrete e in omaggio riceverete il vestito, le scarpe e la collana per abbigliarla e poi... spogliarla. Non esistate, Giulia vi sta aspettando!
116
Virgin annuncia il “Pride Flight”, il primo volo LGBT
L’azienda Virgin è pronta ad aggiungere una sana dose di sfarzo al suo marchio di fabbrica, con il lancio del primo “Pride Flight” del Regno Unito che volerà tra Londra e New York City. Il volo sarà ospitato da Tituss Burgess - attore musicale di Broadway e star dello show Netflix “Unbreakable Kimmy Schmidt” - e ricco di ospiti speciali e spettacoli dal vivo, per renderlo memorabile. Equipaggiato interamente da piloti LGBT + e personale di bordo, il volo sarà una vera celebrazione della cultura queer a 38.000 piedi sopra l’Atlantico. L’intrattenimento a bordo sarà curato da ospiti speciali, tra cui DJ di bordo, Drag-Queen Bingo e Judy Garland in singalong. In collaborazione con NYC & Company e l’Alliance for Downtown New York, il volo è progettato per celebrare il World Pride 2019, che per la prima volta si terrà negli Stati Uniti a New York City nel giugno del 2019, per commemorare il 50 ° anniversario dell’insurrezione di Stonewall di New York, ampiamente considerato come un momento cruciale nella storia della LGBTQ. Il World Pride è organizzato a livello internazionale per celebrare l’orgoglio per quei paesi in cui l’attività omosessuale è ancora illegale o repressa. Tituss Burgess, ospite del Pride Flight, ha commentato: “In un momento in cui vediamo i diritti dei gruppi di minoranza minacciati, è più importante che mai alzarsi in piedi e far sentire le nostre voci”. E ancora: “la comunità LGBT ha fatto passi da gigante negli ultimi 50 anni, e sono così orgoglioso di collaborare con Virgin Holidays e Virgin Atlantic per celebrare questa occasione
in grande stile e celebrare le conquiste conquistate da coloro che ci hanno preceduto.” Mark Anderson, Global LGBT Lead di Virgin Group e Executive Vice President di Virgin Atlantic ha aggiunto: “non siamo il tipo di azienda che segna un’occasione come questa senza entusiasmo e faremo tutto il possibile per garantire il volo Pride viene consegnato con una grande porzione di stile Virgin”. E ha proseguito: “prendiamo sul serio i nostri impegni per la diversità e l’inclusione, ma potete stare tranquilli che ci divertiremo molto lungo la strada. Sarà un’esperienza unica, straordinaria, innovativa, che non vedo l’ora di portare i cieli il prossimo giugno”. Il Presidente e CEO di NYC & Company, Fred Dixon, ha commentato: “essendo New York una città fondata sulla diversità, inclusività e spirito accogliente, siamo estremamente lieti di ospitare il World Pride 2019”. Per chi è interessato, il volo partirà da Londra Heathrow venerdì 28 giugno 2019, volando direttamente all’aeroporto di Newark New York City con una flessibile data di ritorno offerta. I turisti possono acquistare un biglietto di sola andata da £ 480 chiamando il Virgin Atlantic allo 0344 209 7777, oppure concedersi un pacchetto completo di tre notti da £ 699 chiamando Virgin Holidays al numero 0344 557 3859. Virgin Holidays offre più di 100 opzioni di alloggio all’interno di New York City, anche se consiglia di soggiornare all’interno del quartiere Downtown per poter esplorare tutta New York facilmente attraverso il weekend del World Pride. 117
In Svizzera omofobia e transfobia sono diventate reato
Una decisione del Consiglio Nazionale svizzero, che ha adottato una revisione del codice penale, ha dichiarato, pochi giorni fa, REATO l’omo e la transfobia e la pena per chi lo attua potrebbe arrivare fino a tre anni di carcere. Secondo quanto prevede la nuova normativa, saranno vietate le discriminazioni basate sia sull’orientamento sessuale, sia sull’identità di genere, aggiungendole al reato di razzismo. La storica svolta è stata resa possibile grazie alla proposta dal consigliere socialista Mathias Reynard, che ha sottolineato il vuoto giuridico riguardo alle discriminazioni relative all’identità sessuale dell’individuo e che dopo la vittoria ha dichiarato “l’omofobia non è un’opinione. È un crimine, e questa vittoria manda un messaggio forte all’esterno.” La decisione è stata votata con 98 voti a favore e con 83 voti contrari (a ritenere non necessario l’aggiornamento giuridico, i rappresentanti dei partiti cattolici) e le infrazioni alla norma verranno perseguiti d’ufficio.
In parole povere: se qualcuno, attraverso le sue dichiarazioni, lederà la dignità umana delle persone LGBTQIA, subirà un processo penale così come avviene per chi attacca un cittadino per la sua identità nazionale o religiosa. Secondo quanto prevede l’iter della Confederazione, ora la decisione finale spetta al Consiglio degli Stati, per diventare operativa. In ogni modo, si prospettano finalmente tempi duri per chi crede davvero che l’omosessualità sia una malattia da curare e per chi ritiene legittimo diffamare una persona sulla base del suo orientamento sessuale o la sua identità sessuale.
118
In ricordo di Matthew Shepard
Riportiamo di seguito il bellissimo articolo pubblicato su Gay.it, in memoria di Matthew Shepard, un ragazzo americano che aveva solo 21 anni, quando venne rapinato, picchiato e torturato da due ragazzi coetanei. Il movente era chiaro: omofobia.
sell Arthur Henderson. Gli agenti, durante una perquisizione, trovarono la carta di credito e le scarpe di Matthew, oltre a un’arma con tracce del sangue del ragazzo. Nel processo, i legali dei due assassini cercarono di utilizzare la carta del panico gay, dettato da delle avances di Shepard nei loro confronti. Il panico gay è un’arma che solitamente usa la difesa, che prevede di attribuire agli accusati una temporanea infermità mentale e contemporaneamente colpevolizzare la vittima. Non ha mai funzionato. Nemmeno in questo caso. McKinney e Henderson vennero dichiarati colpevoli e la pena fu esemplare: 2 ergastoli per ognuno. Niente possibilità di uscita per buona condotta. La famiglia Shepard si oppose quando si iniziò a parlare di pena di morte. “Stiamo offrendo la sua vita in memoria di uno che non vive più” avevano affermato i genitori, Judy e Dennis. La storia di Matthew e il processo fecero presto il giro di tutto il Paese, scatenando le reazioni delle associazioni LGBT+ da una parte, e quelle contrarie alla pena per i due aggressori, dall’altra. In particolare, il pastore Fred Phelps, della Chiesa Battista, si puntò a sostenere i due ragazzi. Cartelli e slogan omofobi durante i funerali e davanti al tribunale, di una cattiveria fuori ogni limite. Il giudice, naturalmente, non prese in considerazione il gruppo e confermò la pena. Da parte della politica, il caso attirò anche l’attenzione dell’allora presidente Bill Clinton. L’inquilino della Casa Bianca tentò in quell’occasione (era il 1999) di estendere i reati per discriminazione sessuale in tutto lo Stato, ma i repubblicani riuscirono a bloccarlo. Ci riuscì 10 anni dopo Barack Obama nel 2009.
Matthew Shepard è nato il 1 dicembre 1976 a Casper, nel Wyoming. Il 7 ottobre 1998 conosce in un bar di Laramie due ragazzi, ai quali chiede un passaggio. Ma non avrebbe mai più rivisto la sua casa e i suoi familiari. Muore il 12 ottobre 1998 in un letto d’ospedale nel reparto di rianimazione, a causa delle ferite riportate dall’aggressione per opera dei due omofobi. Aveva 21 anni. A 20 anni dalla sua morte, il ricordo di Matthew Shepard è ancora vivo nella mente dei suoi genitori e di coloro che hanno seguito la storia. E’ vivo nella storia della cultura LGBT+ americana. Matthew aveva una grave ferita alla testa, riferirono i medici quando lo soccorsero, che andava dalla nuca fino all’orecchio destro. Un danno celebrale che impediva al corpo di regolare il battito, la respirazione e la temperatura corporea. Dozzine di lesioni erano poi sparse in tutto il corpo, in particolare sul collo, sul volto e alla testa. Il suo viso era totalmente ricoperto di sangue, ma questo non bastò. I due aggressori lo legarono a un palo, e lo lasciarono lì, ancora vivo. Dopo 18 ore, un ciclista lo notò per caso e chiamò i soccorsi. I medici non poterono far altro che ricoveralo in rianimazione, ma operarlo era fuori discussione. Non sarebbe servito. Alle 00:53 del 12 ottobre, il suo cuore smise di battere. Si trovava all’ospedale Poudre Valley a Fort Collins, in Colorado. La polizia, nel giro di poche settimane, arrestò i due responsabili: Aaron James McKinney e Rus119
“Io ragazza trans, con un lavoro a Cagliari oltre i preconcetti”
dizio. Oggi, con il petto gonfio d’orgoglio per non avere mai smesso di crederci posso finalmente raccontare di avere un lavoro. Ho infatti trovato chi, finalmente, ha guardato la mia persona, le mie capacità ed il mio curriculum. E null’altro. Riprenderò a fare quello che è sempre stato il mio tanto amato e desiderato lavoro ...la banconiera e lo farò nella mia città, in un locale che sta per inaugurare. Questa lettera è dunque anzitutto per ringraziare, dal più profondo del mio cuore, Stefania e cioè la persona che ha permesso tutto ciò. E poi per dimostrare che anche a Cagliari si può finalmente essere quello che più ci si sente. Anche la nostra città sta finalmente iniziando a cambiare. Grazie”.
Pubblichiamo oggi la lettera apparsa sul sito Unionesarda.it, di una ragazza transessuale che dopo anni di rifiuti e “porte in faccia” è riuscita a trovare un lavoro stabile da banconiera a Cagliari, grazie a un’imprenditrice capace di andare “oltre i pregiudizi e i preconcetti”. “Gentile redazione, scrivo per raccontarvi la mia storia, quella di una ragazza trans che finalmente, e grazie ad una giovane imprenditrice sarda che è andata oltre i pregiudizi ed i preconcetti, è riuscita a trovare a Cagliari un lavoro stabile dopo tanti anni di sacrifici e lavoretti senza soddisfazione personale né professionale. Anni di rifiuti e anni di no, in cui mi sono sentita inutile e rifiutata dalla società. Fino a due settimane fa stavo infatti programmando la mia partenza, che sarebbe servita a darmi un futuro migliore e “normale”. Perché essere se stessi, che tu sia trans, gay o qualsiasi altra cosa pareva che a Cagliari fosse “reato”... mi ero quasi convinta di vivere nella città del pregiu-
Nicole Porcu - Cagliari Una storia a lieto fine ed auspichiamo che il mondo del lavoro in Italia si apra sempre di più a tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. 120
E’ su youtube il video della nuova hit di Junior Do Cavaco!
E’ uscito oggi su YouTube, in esclusiva per Piccole Magazine e Piccole Magazine Tv, il video della nuova hit del noto cantante brasiliano Junior Do Cavaco “E’ Piccole” (di cui potete leggere l’intervista qui).
Il testo è un invito a visitare il sito di Piccole Trasgressioni, il principale portale italiano ed europeo di annunci incontri trans, trav, transex, girls, escort, mistress e boys, specialmente se la giornata si annuncia un po’ noiosa e volete aggiungere un po’ di pepe.
Le riprese del “tormentone” sono state realizzate a Cento, nel piazzale antistante il bellissimo Castello della Rocca e al Rifugio degli Artisti di Dosso, un luogo suggestivo e perfetto per accogliere le atmosfere giocosamente maliziose della canzone, dal ritmo sudamericano ed orecchiabile.
Non siete soddisfatti e volete rilassarvi? Piccole Trasgressioni fa al caso vostro… consigliato vivamente da Junior Do Cavaco! Guarda il video intero della canzone qui:
121
L‘identità sessuale è determinata dai geni?
Pubblichiamo da ANSA.it una notizia molto interessante che riguarda la transessualità. Una ricerca approfondita ha analizzato i geni collegati agli ormoni sessuali ed è emerso che l’’identità transessuale potrebbe essere determinata, almeno in parte, da fattori genetici. Questo è quanto emerge dallo studio più ampio mai condotto su uomini che si sentono donne. La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, è il risultato di un progetto internazionale di 15 anni per costituire la più ampia base di dati del Dna, relativi a 380 donne trans. I dati sono stati comparati con un gruppo di controllo di 344 uomini. Gli studiosi dell’Hudson Institute of Medical Research dell’università, hanno esaminato in particolare 12 geni collegati ai segnali degli ormoni sessuali. In quattro di essi hanno scoperto piccole ma significative differenze nelle donne trans rispetto
al gruppo di controllo. “E’ possibile - scrive il principale autore dello studio Vincent Harley, docente di anatomia e biologia evolutiva - che questi cambiamenti genetici possano alterare i livelli di ormoni sessuali che determinano l’identità di genere nel cervello in via di sviluppo”. “Sappiamo - aggiunge - che gli ormoni sessuali come gli androgeni e gli estrogeni hanno effetti potenti sul comportamento, ma ancora non sappiamo se hanno effetti sull’identità di genere. In ogni caso questi studi genetici ci indicano che ci sono dei geni coinvolti e probabilmente ce ne sono molti altri”. “E’ incoraggiante avere delle evidenze che dicono che le persone trans sono quello che sono, come abbiamo sempre saputo”, ha detto Sally Goldner, Ceo di Transgender Victoria, al Sydney Morning Herald. “Ma uno studio genetico non dovrebbe mai invalidare il senso di identità di una persona”. 122
“Girl”, il film
A maggio avevamo dato notizia di un film sull’identità di genere che aveva trionfato al Festival di Cannes, “Girl”. Da pochi giorni è finalmente arrivato nelle sale cinematografiche italiane. Diretto dal regista Lukhas Dont e interpretato dal bravissimo attore dalla bellezza androgina Victor Polster, “Girl” è ispirato a una storia vera, e racconta la storia di Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratellino si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara, in realtà, è nata ragazzo e vede il suo corpo cedere sotto la pressione di una duplice volontà: quella di vivere con il genere sessuale a cui sente di appartenere e quella di primeggiare nella danza. Il sito MyMovies ha definito “Girl”: “un film sull’impazienza della giovinezza, sulla sofferenza del corpo e sul percorso di un’anima per diventare se stessa. Nelle lunghe e straordinarie sequenze di danza, la protagonista prova con tenacia e altrettanto dolore a riprendere possesso del suo corpo, a
domarlo, a correggerlo, a piegarlo alla sua volontà. Un corpo a misura del suo desiderio. Un corpo che chiede spazio a quel padre presente e accogliente che impara con lei a lasciarla andare, che si aggrappa emozionato gli ultimi bagliori della sua infanzia”. La disciplina della danza classica e l’identità di genere diventano una miscela drammaticamente esplosiva, in questa pellicola da vedere sapendo che si uscirà dalla sala arricchito interiormente, perchè sarà stato testimone di una storia in grado di raccontare tematiche attuali e delicate con intelligenza.
123
Leo Ortolani racconta la trans Cinzia in una “graphic novel”
Il mondo dei fumetti italiano si tinge di “gender”. Infatti, alla prossima edizione di Lucca Comics and Games, il più emozionante appuntamento europeo nell’ambito dei fumetti, dell’animazione, dei giochi di ruolo e da tavolo, dei videogiochi e del fantasy, che si svolge ogni autunno nella bellissima città di Lucca, in Toscana, Leo Ortolani, famoso e dissacrante fumettista, presenterà la sua prima vera e propria graphic novel: “Cinzia”. Il volume, aperto da un’introduzione della scrittrice fantasy Licia Troisi, si incentra sulla storia segreta di un personaggio nato nella sua più celebre creazione, Rat-Man, la popolare Cinizia Otherside, la postina transgender innamorata dell’improbabile eroe. La storia presenterà una Cinzia però inedita, fra “amore, consapevolezza di sé, esposizione dell’ipocrisia dei perbenisti, pathos, comicità e musical”. Dunque, a un anno dalla fine delle pubblicazioni della serie, il libro invita i lettori a scoprire un personaggio iconico e illuminante. Ortolani, a riguardo, ha spieato che: “non sarà un vero ritorno nel mondo di Rat-Man, piuttosto una storia inedita di 230 tavole”. L’autore ha pubblicato sulla sua pagina Facebook alcuni passaggi della produzione della copertina e ha spiegato così come è nata l’idea: “L’idea della copertina del libro di Cinzia mi è venuta già
prima di Lucca del 2017. Poi si è trattato di lavorarci sopra con i potenti mezzi messi a disposizione dal pleistocene tecnologico in cui mi trovo a vivere, per scelta e per pigrizia. Una volta realizzate le bozze colore, passo tutto a mio fratello Larry, che poi produce la versione finale che stiamo mostrando proprio oggi, sulla pagina fb e sugli altri social di @baopublishing. Che posso dire, del libro? È Cinzia, ma è anche molto di più. Anche se Cinzia è molto di più, già di suo”. Non resta che aspettare l’uscita in fumetteria e libreria della graphic novel, edita da Bao Publishing, in arrivo giovedì 8 novembre.
124
125
126
127
128
129