il Piccole Magazine Giugno 2017

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Indice Miss Trans Europa Pag. 4 Flirt Disco - Porto Cervo Pag. 8 Miss Drag Queen Italia selezione Triveneto Pag. 10 Intervista a Carlo Valentine Pag. 12 Le Nuove Rubriche del Magazine Pag. 14 Il Caso di Luca Pag. 16 Il Terzo Genere Pag. 18 “Dimensione Transgender” Pag. 20 Intervista a Barbara Kendall Pag. 22 Cambio Anagrafico “Più diritti meno traumi” Pag. 25 Miss Trans Friuli Venezia Giulia Pag. 26 Miss Trans Piemonte Pag. 28 Fetish Night Pag. 30 Le coppie Famose Pag. 31

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Trionfa Fabiana Alves Nelle serate del 24 e 25 giugno si è svolto, negli studi televisivi di Italia Mia a Caserta, la V° edizione di MISS TRANS EUROPA, patrocinata dalle associazioni ATN ARCI Gay, ARCI Lesbiche e con la collaborazione di Luigi Papacciuoli. La kermesse, presentata da Sofia Mekied ed ideata dalla leader del movimento lgbt nonchè nota attrice Stefania Zambrano, ha visto sfidarsi a colpi di portamento, ironia ed eleganza ben 11 concorrenti. Dopo due esplosive serate, il primo posto in classifica se lo è aggiudicato la nota cubista e modella Fabiana Alves mentre il secondo posto è andato alla splendida Cleo Machado. Terzo gradino del podio, infine, per Maria Alice Ferrari. Due premi speciali sono stati assegnati all’attrice e modella Patrizia Iulio, che ha vinto anche il premio di “Miss Critica” e “Miss Web Trans”.

Prima Classificata

Fabiana Alves

Seconda Classificata

Cleo Machado Premio Special Miss Critica - Miss Trans Web

Patrizia Iulio

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Pina Turco e Stefania Zambrano

Luciana De Falco

La giuria del concorso era presieduta dall’attrice Pina Turco, protagonista del film di Stefano Incerti, La Parrucchiera e composta dalla madrina Lucianna De Falco, attrice, da Francesco Borragine, attore, dal giornalista Antonio D’Addio, direttore di Sciuè, vicedirettore de Lo Strillo e collaboratore di varie testate nazionali, Marzia Mauriello, antropologa, Andrea Catullo, imprenditore e Sabrina Cappiello. L’evento è stato inoltre non solo un’occasione per ammirare le splendide trans sfilare (nella prima hanno dominato come regine il palco vestite in abiti casual e in costume da bagno, mentre nella seconda in eleganti e sontuosi abiti da sera) ma anche un’opportunità molto importante e sentita per parlare dei diritti negati alla comunità lgbt e di quanti soprusi essa subisce quotidianamente. Eccezionale ospite canora Carmen Lady Bird, che ha intrattenuto tutti i presenti con le sue suberbe interpretazioni.

Organizzatrice Miss Trans Campania Annalisa Improta

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Ospite canora Carmen Lady Bird


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Nuova apertura estiva: FLIRT DISCO La tua estate esplosiva in Costa Smeralda!

Venerdì 1 luglio sarà inaugurata a Porto Cervo la nuovissima serata del FLIRT, nei giardini del SopraVento Club. Una boccata d’aria fresca nel panorama della vita notturna in Costa Smeralda e che si pone l’obiettivo di diventare fulcro della scena friendly. Abbiamo intervistato Peter, uno dei tre organizzatori, per farci spiegare da lui il nuovo progetto. Ciao Peter, parlaci un po’ dell’apertura di questo nuovo locale. FLIRT è la versione “estiva” della famosa serata dell’AlphaBeat di Cagliari, curata da me e dal mio compagno Tomas. Sarà aperto ogni venerdì e sabto di luglio e poi, in agosto, tutte le sere. Vi terremo compagnia tutta estate! Da dove nasce l’idea di questa nuova apertura? L’idea è nata da me, da Tomas e da Jany, che ha anche lui un’esperienza ventennale nel mondo delle discoteche, ed inoltre è un abile scenografo ed esperto di pubbliche relazioni. Vogliamo proporre una serata alternativa e diversa da quelle già presenti nella zona, dove per accedere devi sottostare a rigide regole di dresscode. Da noi la clientela sarà libera di essere se stessa e di presentarsi anche in ciabatte e bermuda, ovviamente con decoro, e troverà una situazione assolutamente friendly. Come mai è stata scelta Portocervo come location? E’ sempre stato un mio pallino realizzare una serata in una delle mete estive più ambite e d’élite del mondo. Richiama un pubblico internazionale ed è conosciuta ovunque. Quali saranno le caratteristiche principali che contraddistingueranno il vostro locale? Il FLIRT è nato e studiato per un pubblico esigente. Ogni serata sarà impostata con animazioni e spettacoli a tema, ogni volta diversi. Si esibiranno i più famosi performers, dragqueen e ospiti da tutta Italia (dal Mukkassassina al Padova Gay Village). Ogni notte sarà decisamente fuori dagli schemi e piena di creatività, colore e sorprese. A che tipo di pubblico si rivolge? Il nostro locale è aperto a tutti, è LGBT e chiunque abbia voglia di divertirsi nel rispetto reciproco è benvenuto. Cosa ti aspetti da questo nuovo locale? Appena si è sparsa la voce della nuova apertura abbiamo ricevuto tanto supporto, sia dai promoter del settore che dagli amici. Essendo presenti da tanti anni nel mondo delle discoteche della Sardegna si può dire che abbiamo uno “zoccolo duro” di affezionati. Mi fa piacere vedere tutto questo sostegno, evidentemente la gente è entusiasta dell’apertura di un locale di questo tipo, è la prima volta in assoluto che in zona viene proposta una serata così. Quali obiettivi vuoi raggiungere da qui a qualche anno? Se la serata funziona sicuramente c’è l’intenzione di portarla avanti. Chi sogni come cliente numero uno? La Costa Smeralda è già un luogo che richiama molti vip: Simona Ventura, Flavio Briatore, Laura Pausini, Robbie Williams…è facile incontrarli e sono tutte persone super simpatiche e alla mano. In questo momento, non mi viene in mente nessuno di particolare che già non frequenti questi posti… però mai dire mai, attendo l’effetto sorpresa! Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, qualche aneddoto particolare? Posso raccontare come è nata la mia passione per questo mondo: erano gli anni ’80, avevo dodici anni, mia madre aveva una impresa di pulizie e un giorno che doveva andare a controllare dei lavori in una discoteca mi portò con se. Rimasi subito affascinato da quel locale pieno di luci, dal palco, dagli allestimenti sfavillanti. Amore a prima vista, infatti da allora, malgrado la giovanissima età iniziai a frequentare assiduamente i locali notturni, fino a quando, a 22 anni, presi in gestione la mia prima discoteca, il Mocambo.…il resto poi è storia! 9


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Callisto si aggiudica la corona di

Miss Drag Queen Italia Selezione Triveneto 2017 Giovedì 22 giugno si è svolto con grande successo e partecipazione di pubblico, il concorso “Miss Drag Queen Triveneto”, presso il Padova Gay Village. La kermesse, presentata da Kelly H. Minogue e condotta da La Ciana e Demetra Devii con la partecipazione di LaWanda Gastrica, Miss Pingy e Soy Deveero, ha visto trionfare la splendida Callisto, che si è esibita cantando ispiratissima una canzone di P!nk. Seconda classificata Victoria Ebril; complessivamente le concorrenti erano sette. La serata è poi proseguita con la musica di Matty P Dj dal Red di Bologna. Storia in pillole delle Drag Queen Alzi la mano chi non ha mai assistito, o ha avuto la curiosità di farlo, ad uno spettacolo di drag queen e lasciarsi incantare dalle mille pailettes scintillanti dei costumi, dall’ironia e dall’esuberaza travolgente che contraddistinguono i loro shows. Chi pensa però che le drag esistano solo da tempi recenti, si deve ricredere. Infatti, il desiderio di vestirsi come un rappresentante del sesso opposto è da sempre presente in tutta la storia umana e nelle sue diverse culture. in In passato, infatti, usava che gli uomini si vestissero da donna e viceversa per le feste del ringraziamento per il raccolto, come liberazione delle tensioni sessuali dopo un anno di duro lavoro. Anche nella Grecia antica troviamo molti esempi di travestimento rituale. Il primo travestito ufficiale della storia fu il Cavaliere Charles-Genevieve d’Eon de Beaumont che visse nel settecento e diventò famoso quando, presentandosi vestito da donna, si ritagliò il posto di nuova favorita del re Lugi XV, scalzando, almeno per un pò di tempo, la potentissima Madame de Pompadour. Quando poi il sovrano scoprì la sua vera identità gli diede il ruolo di diplomatico di fiducia, che svolse sia in vesti femminili che maschili. Dalle sontuose corti dei sovrani, passiamo ai teatri e ai locali dell’inizio del secolo scorso, anni venti e trenta, quando le drag queen già si esibivano in spettacoli all’avanguardia e vaudeville. Tra le più celebri ricordiamo Barbette, acrobata e trapezista texana e Rita Gilmore, tra le fondatrici della Jewel Box Revue, una delle prime compagnie itineranti negli Stati Uniti. La tradizione del travestirsi continua poi ai giorni nostri con il Carnevale, dove il mascherarsi interpretando l’altro sesso è ormai consuetudine, un’occasione “ufficializzata” per infrangere tabù e regole di costume. Chi è la Drag Queen? La Drag adora indossare i panni della diva favorita estremizzandone i caratteri specifici e cantando solitamente in playback. Di solito imita le icone del mondo pop (Madonna, Lady Gaga, Britney Spears, per fare qualche esempio), fa cabaret o interpreta un suo personaggio costruito sulla base del suo alter ego femminile. Per questo, lo show è caratterizzato, oltre che dalla verve simpatica e ironica della sua protagonista, da una forte teatrilità, in quanto esaspera l’atteggiamento tipico femminile, mettendo in evidenza i tratti pià vistosi, appropriandosene poi al momento dell’”impersonificazione” modellandoli su un corpo maschile. 11


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“Abbandonate ogni pudore voi che entrate!”: questo potrebbe essere lo slogan caratterizzante della serata extra-date del Decadence, che si svolgerà questo sabato nella suggestiva cornice del Castello di Valbona, in provincia di Padova. Un evento imperdibile che unisce sotto lo stesso progetto sottoculture alternative e musicali differenti e dove tutto è permesso, se avviene tra persone consenzienti. Una notte da vivere tutta d’un fiato, senza pregiudizi, dove ognuno sarà libero di esprimere se stesso al 100%, sotto il fil-rouge della trasgressione e della perdita d’inibizioni. Decadence è un vero e proprio fenomeno di costume, una delle più importanti feste estreme del pianeta. Abbiamo rivolto qualche domanda a Carlo Valentine, suo fondatore, per farci spiegare la sua visione. Cosa ti ha spinto a fondare Decadence? Organizzavo rave, amavo il goth, l’industrial e diverse sottoculture estreme. Ho unito sotto lo stesso tetto queste correnti estetiche e generi alternativi ed è stato un successo. Da sempre open mind, piace molto per la libertà e l’agio che provano le persone che vi partecipano. Il tipo di pubblico è cambiato negli anni? A chi si rivolge particolarmente oggi? Decadence è casa, amicizia e passione. E’ passato dall’essere un evento a divenire un’istituzione e un vero e proprio movimento unico. Nel 2014 è diventato un film, “Pan Play Decadence”. E’ in continua evoluzione, quindi alcuni personaggi e frequentanti in 12 anni sono cambiati, ma per molti Decadence è per sempre, perchè è impressionante il numero di persone che ogni mese decide di tatuarsi Decadence sulla propria pelle. Posso dire che si rivolge e che coinvolge un pubblico trasversale, per età, genere ed estrazione sociale. Da noi tutti sono benvenuti, trans, trav, etero, gay, l’importante è divertirsi assieme nel rispetto reciproco. Si può dire che celebra la “bellezza della diversità”? Si, è estrema espressione di eleganza e diversità. E tengo molto a sottolineare che da sempre è operativo in campagne di comunicazione e attività che riguardano il sociale, come ad esempio le raccolte fondi e la diffusione di messaggi socialmente utili attraverso gli eventi. Queste azioni sono il sintomo di una sensibilità che rispecchia i valori di chi partecipa alle nostre serate e sono il frutto di un dialogo continuo con le istituzioni, che spesso patrocinano i progetti. Fetish e bdsm sono diventati una realtà sempre più presente all’interno di Decadence. E’ sicuramente una vetrina molto importante per il mondo fetish / bdsm. E’ utile a chi non conosceva questo ambiente e vuole avvicinarsi e praticare o a chi ama semplicemente lo stile di vestiaro (borchie, pelle, latex). Alle serate partecipano i maggiori professionisti ed artisti del settore, rendendo il dungeon del Decadence un punto di ritrovo ed ispirazione per molti. Decadence non ha una location fissa, è un evento itinerante ospitato anche all’estero in prestigiosi club, come in Inghilterra e Germania. In Italia invece le serate speciali si ssvolgono spesso in ville storiche, teatri, castelli. Svelaci cosa c’è in programma per la serata di sabato... Decadence è ramingo per definizione. Da Bologna a Londra, dal nord al sud, non si ferma mai e attraversa le location più suggestive ed importanti. A Berlino è stato un successo ed avrà una continuità perchè è stato accolto nel grandioso Arena/Glasshaus. Valbona poi è ormai una tradizione! Nello specifico, nella serata di sabato, oltre ai dj set dark wave, post punk ed electro, si terrà il concerto live dei Lilies on Mars. Grande spazio sarà poi occupato dal dungeon attrezzato per bdsm, shibari shows, equipments e latex toys, curato dal Master Kraian Von Switch. La nota performer Rubberstar si esibirà poi in un particolare latex fetish show. Molto curata sarà anche l’area Femdom&Female, con play and workship sessions a cura delle Mistress Lady Godiva, Cloe e Rheja Domme. Infine, nell’accogliente stanza del camino ci sarà la couple room, con una rigorosissima selezione a cura di Federika Celebrity e Andrea J’Adore. Tengo a ricordare a tutti che il dresscode per accedere alla serata è tassativo: trav, drag, goth, punk, latex, uniform, fetish, neo-romantic, dandy, real80, burlesque, raver....insomma, scatenate la vostra fantasia! Parlaci dei tuoi prossimi progetti, come ti proietti da qui a qualche anno? Decadence ci sarà anche nei prossimi anni. Si evolve, si espande e si rigenera giorno dopo giorno tramite una rete di persone che si riconoscono nella filosofia che sta alla sua base e la diffondono. Io con esso. 13


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il Piccole presenta due nuove Rubriche! Le Coppie Famose e Astrologia, amore e sesso!

Un Magazine, che cresce nel numero di lettori e nella qualità del proprio prodotto culturale, si deve continuamente confrontare con il bisogno e la curiosità di nuove proposte. Così abbiamo deciso di offrire ai nostri lettori due nuove rubriche. Esse sono apparentemente distanti tra loro, come storia ed astrologia, ma hanno in comune elementi quali la passione, i tradimenti, le conquiste, i matrimoni, gli scandali e la rivalità. Nasce così una rubrica dedicata alle grandi coppie della storia, con le unioni che hanno influenzato la nostra epoca, ma non solo, perché è l’intera storia dell’umanità ad essere chiamata in campo per l’amore tra un uomo ed una donna. Elena di Troia e Paride, Antonio e Cleopatra e perché no, anche Adamo ed Eva saranno protagonisti delle nostre storie. Ci saranno coppie notissime ed altre meno, ma con questo le loro storie non saranno meno interessanti. Giuseppe Garibaldi ed Anita; Vittorio Emanuele II e la Bela Rosin; la Contessa di Castiglione e Napoleone III; saranno protagonisti di affascinanti storie d’amore. Ed ancora, Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse; Bonnie Parker e Clyde Barrow; Maria Callas e Aristotele Onassis; ci racconteranno i loro segreti.Juan Peròn ed Evita; Benito Mussolini e Claretta Petacci;

Adolf Hitler ed Eva Braun; Edoardo VIII e Wallis Simpson; ci mostreranno il grande potere dell’amore nella politica. Reza Pahalavi e Farah Diba; Ranieri di Monaco e Grace Kelly; Palmiro Togliatti e Nilde Iotti; Federico Fellini e Giulietta Masina; Marilin Monroe e Joe di Maggio; ci porteranno su storie più recenti ma spesso dimenticate. Le pubblicazioni non seguiranno una precisa cronologia, ma saranno volutamente slegate dalla rigidità del tempo, per offrire un migliore Patos alle emozioni che offriranno e donare piacevoli sorprese ai lettori, anche perché l’elenco sopra riportato non è certamente esaustivo di tutti i nostri protagonisti. La rubrica dedicata all’Astrologia, amore e sesso, tratterà le affinità di coppia: sotto quale segno l’appartenente ad un segno dello zodiaco può scegliere il suo uomo o la sua donna. Verranno indicate affinità e repulsioni e modalità per raggiungere l’obbiettivo prescelto, senza dimenticare che l’astrologia non è un’arte divinatoria, ovvero che ci dice cosa accadrà, ma una scienza che studiando i comportamenti umani e le inclinazioni, ci suggerirà percorsi da intraprendere. L’essere umano ha libero arbitrio, nulla è già scritto; le inclinazioni e le predisposizioni esistono, esse non ci impongono alcuna scelta e sta a noi capire quale sia quella giusta.

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CAMBIO ANAGRAFICA: Il caso di LUCA di piccoletrasgressioni In Italia ci sono veramente poche cose che contano e pesano sulle decisioni, ma una in particolare sembra conservare una potenza inarrestabile: L’OPINIONE PUBBLICA. L’opinione pubblica trae ovviamente origine dalla comunicazione, che fatta in modo puntuale ed incisivo ottiene risultati anche insperati, in termini di velocità. Così, il caso di Luca, nato in un corpo di donna con il nome di Serena, ha avuto un lieto fine grazie all’interessamento del Consultorio Transgenere presieduto da Regina Satariano. Nella sede del Consultorio a Torre del Lago (Lucca) è arrivata l’inviata di STRISCIA LA NOTIZIA, che attivando una serie di interviste e denunce ha tolto il coperchio ad una pentola che conteneva la storia di Luca. Luca si era operato e sottoposto alle migliori cure ormonali per essere uomo, ma raggiunto questo traguardo ha incontrato difficoltà insormontabili all’anagrafe, che non gli concedeva il cambio di genere. A Luca non è restato che rivolgersi al Tribunale di Pistoia, il quale però ha dato una interpretazione restrittiva alla sua richiesta. L’inviata di STRISCIA LA NOTIZIA ha incontrato i Giudici del Tribunale, rappresentando i disagi e l’ingiustizia subita da Luca. Il Presidente del Tribunale ha dato una nuova e più ampia interpretazione al caso, che dopo sei mesi è sfociata nel cambio di genere, con il rilascio di carta di identità e codice fiscale, dove finalmente Luca non era più Serena. Come in altre circostanze, la parte del leone è stata fatta dall’avvocato Cathy la Torre, che ha sapientemente sistemato la parte giuridica della vicenda.Uno dei problemi fondamentali dellaGiustizia italiana, dice l’avvocato La Torre, è che “tribunale che vai, usanza che trovi”, perché troppo potere discrezionale è posto nelle mani dei singoli giudici”, a cui è devoluta l’interpretazione delle norme.Interviene anche Regina Satariano a sottolineare che la “Corte Costituzionale si deve pronunciare sulle linee guida del cambio di genere”, per evitare che anche i dirigenti dell’anagrafe si avvitino in interpretazioni, a volte, restrittive e punitive.Una storia a lieto fine, ma non dimentichiamo che per ogni “… e vissero felici e contenti” ci sono centinaia di casi dove le sofferenze sembrano non avere mai fine.

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U.S.A: Lo stato dell’Oregon è il primo ad introdurre il riconoscimento del terzo genere sui documenti d’identità.

Cosa succede quando un cittadino, stanco di essere inquadrato per forza nel genere sessuale di nascita, decide di ribellarsi e procedere legalmente per vedersi riconosciuto il diritto a non essere definito ne uomo ne donna? Succede quello che solo fino a pochissimi mesi fa era impensabile, ovvero che l’azione intrapresa si concluda con un pieno successo. Facciamo un passo indietro: nel 2013, Jamie Shupe, allora 49enne ex sergente dell’esercito, sposato con una figlia, sentendosi intrappolato in un corpo non voluto, e con il pieno sostegno della moglie, ha intrapreso una terapia ormonale per diventare donna. A terapia iniziata però si è reso conto che comunque anche definirsi donna non lo avrebbe rappresentato al 100% e quindi ha rinunciato al cambio di sesso. Si poneva allora il problema di come definirsi giuridicamente ed occorreva una terza opzione. Ha così presentato ricorso ad un giudice che lo ha esonerato dalla tradizionale classificazione binaria (uomo/donna) definendolo e riconoscendolo legalmente come “non binario”. A partire dal mese di luglio dunque, in Oregon, i residenti interessati potranno selezionare come genere sessuale, oltre alle lettere “M” e “F” anche la lettera “X” da apporre sia sulla carta d’identità sia sulla patente di guida. Inoltre sarà possibile cambiare i documenti senza bisogno del riconoscimento di un medico. Una decisione storica che evidenzia la sempre maggior accettazione da parte della popolazione riguardo le persone che non si identificano nei generi tradizionali ma soprattutto una vittoria molto importante nell’ambito della tutela dei diritti civili LGBTQI, che si spera aiuterà tutti gli appartenenti al movimento a subire sempre meno discriminazioni. Facciamo chiarezza Chi riguarda il diritto? - Genderqueer / Non Binario: persone che possono identificarsi con entrambi i generi, con nessuno dei due o con una combinazione di entrambi. - Transgender: persone la cui identità di genere è diversa da quella biologica - Intersex: persone la cui anatomia riproduttiva o sessuale è ambigua, non immediatamente riconoscibile come maschile o femminile. O che hanno un corpo femminile, ma un corredo genetico maschile.

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FermaImmagine — WORKSHOP FOTOGRAFICO “Ogni giorno il gioco ricomincia, il gioco non ha fine” di piccoletrasgressioni

“DIMENSIONE TRANSGENDER” DAL 27.05 — 08.07 / 16.09 — 28.10 2017 FermaImmagine, un’associazione culturale composta da fotografi e psicologi, promuove un workshop fotografico, a titolo gratuito, destinato a persone transgender. il workshop, oltre a fornire le conoscenze tecniche di base, vuole attivare nei partecipanti il desiderio di utilizzare le immagini fotografiche come se fossero le pagine di un diario dove poter affidare e fissare i propri pensieri ed emozioni. Gli incontri avverranno una volta a settimana di sabato dalle 10,00 alle 12,00, alternando uscite fotografiche ad incontri in aula dove verranno viste insieme e commentate le foto realizzate. Il workshop inizierà sabato 27 maggio fino alla metà di luglio e da metà settembre fino metà dicembre. L’attrezzatura fotografica richiesta prevede l’utilizzo di fotocamere digitali o di smartphone . Alla fine del workshop, i partecipanti riceveranno un attestato e le immagini realizzate prenderanno luce attraverso una mostra fotografica. presso CESV via Liberiana, 17 — Roma Per informazione e iscrizione cell. 3318380140 cell. 3486978294 info@libellula2001.it

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Intervista a Barbara Kendall La trans guida turistica e storica autodidatta di piccoletrasgressioni

“Quando hai sentito che non ti identificavi nel corpo che avevi?” — Dai 10 anni “Quindi eri bambina… (Bambino )” — Si, giocavo con le bambole e mi piacevano i maschietti. Mi sentivo in un corpo che non era mio ovviamente. “Questa consapevolezza ti ha dato dolore o altro?” - Mi ha dato dolore perché pensavo che questo corpo non fosse mio ma di qualcun’altro; soprattutto il fatto di provare una situazione così speciale quando vedevo un ragazzo e soprattutto si è bambini, quindi, non si capisce se non c’è qualcuno che te lo dice, come mai tutta questa eccitazione? Come mai tutta questa cosa? Poi in età matura, ho capito! “Quando hai deciso che era il momento di cambiare corpo?” — Ho deciso già all’età di 10 11 anni , poi in età matura dai 18 in poi… “Quindi avevi già un’idea completa di come avresti voluto essere?” - Si, come vorrei essere! Come vorrei essere oggi come oggi! Però dico no a tutte queste chirurgie estetiche. “Hai avuto un’immagine di riferimento per il corpo che avresti voluto avere?” - No! Nessuna immagine di riferimento. Sono naturale e basta. Però non denigro chi ha fatto questa scelta, questo percorso di essere operate chirurgicamente e di cambiare aspetto. Denigro soltanto chi ne fa un abuso e poi alla fine da che sei bella non lo sei più. “Cosa ti ha procurato il maggior dolore anche fisico nel percorso di transizione?” — Dolore fisico, diciamo, anche il non essere accettata dalla società odierna, questo ha prodotto per lo più il mio dolore. Oggi come oggi siamo nel 2017, è tutto cambiato ma la gente è sempre dietro al carretto, gente ferma nel medioevo. Questo è il mio dolore, non per altro. “Hai avuto un’amica che prendendoti per mano ti ha magari accompagnato in questo percorso?” — No! No! Sono stata sola, ho tante amiche ma nessuna mi ha presa per mano. “Quindi hai una personalità molto forte. Rifaresti tutto quanto di quello che hai fatto o c’è qualcosa che non rifaresti?” — Rifarei tutto quello che ho fatto! Magari qualcosa anche in più! “Qual è il momento più bello che hai passato?” — Un bel momento che ricordo essere accettata dalla mia famiglia, da tutta la mia famiglia compresa mia nipote che ha 15 anni, questo è un bel momento.v 23


“Che lavoro fai al momento?” — Io faccio la guida quando posso, amministro un condominio a Catania e la escort quando capita. “Bene Barbara altre cose da chiederti non ne abbiamo, se non sottolineare il tuo discorso di guida turistica! Tu fai la guida turistica per singoli, tour operator, accogli dei gruppi, in che modo svolgi questo lavoro?” — Io faccio la guida turistica dal 1984 per un’agenzia turistica di Lentini, grazie alla mia passione per i beni culturali studiati da autodidatta, opero da Messina fino a Portopalo di Capo Passero. Quando arrivano turisti vengo contattata e io vado. Devo dire che sono molto molto apprezzata per le mie conoscenze. “Qual’ è la tua opera culturale preferita, che consiglieresti ad un turista?” — La basilica cistercense del Murgo 1219–1225 che Federico di Svevia fece costruire dalla manovalanza locale che rimase incompiuta in quanto ci furono delle invasioni di altri popoli e si pensò di fortificare la Sicilia, ilI° feudo concesso nel 1409 dalla regina Maria di Sicilia d’Aragona a Blasco Scammacca del Murgo d’Arbiato d’Agnone. È un complesso monumentale importante composto da tre navate tre absidi quadrate di cui quella centrale rifinita nel 1707 dalla famiglia Scammacca. Si trova in contrada Agnone Bagni vicino al mare, precisamente al’ex porto di Agnone Bagni. Inizialmente territorio di Lentini e poi concessa al territorio di Augusta. “Bene! Bene! Noi ti ringraziamo e aspettiamo magari di incontrarti per l’occasione.” - Io spero di raggiungervi presto magari in occasione del Miss Trans Emilia Romagna, ed incontrare tutti voi.

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CAMBIO ANAGRAFICO: PIÙ DIRITTI MENO TRAUMI di piccoletrasgressioni Giovedì 22 giugno dalle ore 11 presso la Limonaia di Villa Strozzi (in via Pisana 77) L’Associazione Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini (LU), nell’ambito del Pride Park (www.pridepark. it) promosso da Azione Gay e Lesbica, promuove a Firenze una giornata per mettere all’attenzione della società civile la possibilità per le persone transessuali di modificare i propri documenti, adeguandoli all’identità di genere percepita, senza bisogno di effettuare l’intervento di riassegnazione chirurgica di sesso, possibilità data dalla sentenza della Corte di Cassazione del 2015. L’Associazione Consultorio Transgenere, insieme al MIT e ad altre realtà associative, sta promuovendo in tutto il paese questa opportunità. Sarà possibile per chi lo desidera istruire la pratica del cambio di genere senza intervento presso i tribunali di competenza grazie all’equipe dell’Associazione Consultorio Transgenere e agli avvocati Cathy La Torre e Cristina Polimeno che saranno a vostra disposizione. Documenti necessari: Documento di identità, codice fiscale e certificazione di Disforia di Genere (per chi ne è in possesso). Per info e prenotazioni: Consultorio Transgenere Torre del Lago Puccini (LU) telefono 0584350469 mail segreteria@consultoriotransgenere.it

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Miss Trans Friuli Venezia Giulia Edizione 2017 26


Classificata

Classificata

Categoria Italia

Categoria Sud America

Jennyfer De Santis

Rebec­ca Valenti­na

Classificata

Classificata

Categoria Sud America

Categoria Sud America

Gisel Sol

Maria Alice

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Classificata

Classificata

Categoria Italia

Categoria Sud America

Cinzia Paris

Ket­te­len Nunez

Classificata

Classificata

Categoria Sud America

Categoria Sud America

Christal Medeiros

Veronika Haven­na

Premio Speciale - Miss Web

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Fetish Night a Rimini

L’evento imperdibile del week end

Il week end è alle porte, segnatevi in agenda questo appuntamento esplosivo da non mancare assolutamente. Venerdì 30 giugno alla Villa Il Tempio di Saludecio, in provincia di Rimini, con la Fetish Night, dove si daranno appuntamento tutti gli appassionati di bdsm. La serata sarà caratterizzata da un’atmosfera che consentirà ai partecipanti di “giocare” in totale sicurezza e anche chi si è immerso da poco in questo particolare mondo si troverà a proprio agio, esattamente come chi lo naviga da molto più tempo. All’interno dei locali, ci saranno a disposizione ogni tipo di struttura e spazio per soddisfare le fantasie di tutti, in assoluta riservatezza e garanzia per la privacy. Ovviamente sarà obbligatorio un dresscode (abbiglimento pertinente) che rispetti lo spirito della serata: latex, pelle, PVC, fetish, body art, uniform, medical, drag, bondage, burlesque, pony play, S&M, heavy leather. Bandito l’abbigliamento casual, jeans e scarpe da ginnastica. Chi vuole pernottare troverà comfort e prezzi agevolati presso CORTE DECIA B&B a soli 2 km dalla Fetish Night - Via Vallicella 230 - 47835 Saludecio RN Tel. 328 3124454 http://www.cortedecia.com Tel. 338 887 5090 - info.fetishnight@gmail.com Fetish Night c/o Villa Il tempio Via Pulzona, 1991 - 47835 Saludecio (RN) www.fetishnight.eu

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Garibaldi e Anita Le coppie famose

Iniziamo la pubblicazione della rubrica “Le grandi coppie” con Giuseppe Garibaldi ed Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, nota a tutti come Anita, brasiliana di nascita, come omaggio alle tante lettrici brasiliane che seguono il nostro Magazine. Anche sull’italianità di Garibaldi ci sarebbe qualcosa da dire perché nacque a Nizza, ora città francese, ed all’epoca territorio del regno di Sardegna , che la cedette alla Francia definitivamente nel 1860, dopo alterni periodi storici in cui la città fu di volta in volta nel territorio dell’uno o dell’altro. Scrivere di Garibaldi, uscendo dai miti voluti su di lui, non è facile, perché una iconografia ufficiale lo vuole come eroe assoluto dei due mondi, mentre un’altra storiografia ne descrive anche parti meno nobili. Sicuramente Garibaldi ebbe aspetti contraddittori, che diedero luogo a comportamenti non sempre coerenti, ma fu proprio questo che giocò a suo favore, lasciando la possibilità di interpretarlo a piacimento. In questo contesto descriviamo il suo rapporto di coppia più famoso, perché in realtà egli fece coppia con tantissime donne, di ogni dove e di ogni ceto. Giuseppe Garibaldi nacque a Nizza il 4 luglio 1807 e Anita nacque a Morrinnhos il 30 agosto 1821, una frazione di Laguna, da genitori di origine portoghese, che dalle isole Azzorre erano emigrati in Brasile. Diedero luogo ad una coppia CANCRO/VERGINE, dove la passione e la gelosia di lei furono una costante nei dieci anni che li videro uniti. Anita veniva da un primo matrimonio; a 14 anni era andata sposa ad un ciabattino, mentre Garibaldi era uno scapolo ed un amatore impenitente. Tra i due fu amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Nelle sue memorie Garibaldi la descrive come “una donna alta, con il volto ovale, i grandi occhi neri ed i seni prosperosi”, attributo che in lui destava molta attrazione e le maggiorate saranno un lieto motivo nelle sue scelte. Anita, oltre ad essere anche possessiva, era molto superstiziosa e si affidava spesso a responsi di maghe ed indovini, ricevette un responso che ammoniva predicendo: “un giorno avrebbe incontrato un uomo di pelo rosso e sarebbe finita male”. Questo non le impedì di innamorarsi perdutamente di lui e farlo proprio. Dopo avere combattuto per l’indipendenza della repubblica del Rio Grande do Sol dall’impero del Brasile, in ruoli che andavano dall’ammiraglio al guerrigliero, dal corsaro al razziatore, Garibaldi fu congedato e compensato, per i suoi tre anni al servizio della rivoluzione, con 900 capi di bestiame. Anita e Giuseppe si ritirarono a Montevideo, dove i due strutturarono la famiglia, coronando il sogno di lei. Il 26 marzo 1842, Anita di 21 anni e Giuseppe di 35 anni si sposarono nella chiesa di San Bernardino e qui emerge la spregiudicatezza di Garibaldi, che per poterlo fare dichiarò che il primo marito di lei era morto, mentre era sano e vegeto.

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A Montevideo la vita scorreva tranquilla e serena, con pieno appagamento di Anita, a cui bastava che Garibaldi non si immischiasse in altre guerre. La loro vita non era però agiata e Garibaldi sbarcava il lunario facendo l’insegnante e con qualche piccola rappresentanza, ma non bastava ed allora Anita si procurò un lavoro da sarta, che mandò su tutte le furie Giuseppe. Questo fece scrivere ad Anita che “caddero le sue belle teorie francesi sull’uguaglianza tra uomo e donna, di cui parla volentieri”; insomma, l’eroe predicava bene ma razzolava male. Anita e Giuseppe ebbero quattro figli, ma si parla di altri figli fuori dal matrimonio, tant’è che l’appellativo di Garibaldi come “padre della patria”, viene usato da taluni in modo sarcastico. Il quieto vivere a Montevideo cessò quando scoppiò la guerra tra Uruguay ed Argentina e Garibaldi accettò il comando di una piccola flotta al servizio dell’Uruguay. Garibaldi combatteva nel suo stile da guerrigliero; colpiva e si ritirava; a volte vinceva, a volte perdeva. Anita, che mal sopportava questa situazione, tirò un sospiro di sollievo quando venne offerto a Garibaldi il comando di tutte le forze della difesa: almeno avrebbe avuto uno stipendio sicuro. L’Argentina era troppo più forte dell’Uruguay e quando Garibaldi nel 1847 capì che la guerra era persa decise il rientro in Italia. In Italia ed in Europa la situazione non era affatto tranquilla e quando scoppiò la guerra tra Piemontesi ed Austriaci, Garibaldi non esitò a fare la sua parte. Anche questa guerra prese una brutta piega per la parte con la quale si era schierato Garibaldi, ma lui non si scoraggiò davanti alle vittorie degli austriaci e raggiunse la località di Arona, si fece consegnare del denaro, sequestrò due battelli e si mise a combattere come piaceva a lui: sull’acqua colpendo a sorpresa. La guerra era però persa e dovette fuggire in Svizzera. Dopo qualche tempo la coppia si ricongiunse, ma il sogno di Anita di avere una famiglia normale, che non era confacente a Giuseppe, svanì definitivamente. L’insurrezione del 1849 di Roma contro il papa richiamò Garibaldi alle armi, questa volta Anita, decisa a non mollarlo, lo seguì nell’impresa, che si concluse tragicamente con la sconfitta. Fu durante la ritirata, braccati dagli Austriaci, che Anita trovò la morte, per febbre malarica o forse meningite, a Mandrioli di Ravenna, il 4 agosto del 1849: non aveva ancora compiuto 28 anni. Garibaldi le sopravivrà di 33 anni e si spegnerà a Caprera il 2 giugno del 1882, a 75 anni, dopo avere raccolto glorie e soddisfazioni ma anche ulteriori delusioni. Ora si impone la domanda su quale tipo di amore univa Anita e Giuseppe? Garibaldi era affascinante, idealista, bizzarro, volubile; certamente amante, ma non marito. Era quasi sempre assente, squattrinato, in cerca dell’avventura, come fuga dalle responsabilità. La distanza era il collante del loro amore e questo ad Anita bastava.

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Il loro rapporto durò perché intervallato da lunghe assenze e se anche lei avrebbe voluto Giuseppe più casalingo, in fondo si era lasciata sedurre perché non lo era. La stessa opposizione di desideri valeva anche per Garibaldi, che in Anita trovava la donna gelosa e possessiva, rispondente al suo stereotipo più intimo e lontano da quello apparente. In comune avevano che erano due ribelli ed inoltre lei era una guerriera, una amazzone, senza timore per ogni pericolo, compreso quello della battaglia, dove in più occasioni si mostrò a proprio agio. Come in una tragedia greca, Anita parve cercare la morte tra le braccia del suo uomo e ci riuscì. Spirò tra le braccia di Garibaldi e le sue ultime parole furono: “Josè i bambini”. Quando il medico disse “è morta”, Garibaldi scoppiò a piangere e rimase accanto al corpo per più di un’ora. Fece seppellire il cadavere solo quando gli austriaci stavano per raggiungerlo, poi riprese la fuga. Totalmente priva di veridicità la notizia secondo la quale Garibaldi avrebbe strangolato. Anita morente, per evitarle ulteriori sofferenze, perché smentita dal patologo forense che eseguì l’autopsia quando venne disseppellito il corpo. Sicuramente si può affermare che Anita fu fedele a Giuseppe fino alla morte, mentre la stessa affermazione non può essere ripetuta nei confronti di Giuseppe per Anita.

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