Il Piccole Magazine Settembre 2018

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All’interno: - Le interviste - Il piacere attraverso la storia - Astrologia, Amore e Sesso - Notizie di Cronaca

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Indice Le Interviste Deo di Deotattoo, “dò forma ai desideri” Pag. 6 Intervista a Ileana Capurro, Presidente ATN Pag. 8 Sara Finizia, Miss Trans Europa 2018 Pag. 11 Mariana Ferraz “viva l’ottimismo!” Pag. 13 Lady Sabrina “vi piegherò alla mia volontà” Pag. 15 Speciale Miss: Nicoletta das Neves Pag. 17 Speciale Miss: Natasha Souza Pag. 20 Alberto La Carlotte, Master Queen Italia 2018 Pag. 22 Drag Nikita Magno, la voce della rivoluzione Pag. 25 Speciale Miss: Kassia da Silva Pag. 28 Un’anima di cristallo: Regina Satariano Pag. 30 Sebille Garcia organizza Master Queen Italia Pag. 34 Eva Lux “vivi e lascia vivere Pag. 36 Veronika Havenna, ospite speciale al T-GIRL Pag. 39 Cindy, trasgressione argentina Pag. 41 Mell “cerco la felicità nelle piccole cose!” Pag. 43 Brenda Magnom, 2° Miss Trans Toscana 2018 Pag. 45 Rayla Rios, Miss Trans Toscana 2018 Pag. 47 Nicolly Mascarenhas, Miss Trans Web Abruzzo

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Chrystal Medeiros, Miss Trans Abruzzo

sez Sudamerica Pag. 51 Pamela Viana Miss Trans Abruzzo 2018 Pag. 53

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Indice

Il piacere attraverso la storia Il prezzo della negazione al Re Pag. 56 L’infelice cornuto Pag. 59 Un silenzio che vale oro Pag. 62 Il marito dell’amante Pag. 65

Astrologia, Amore e sesso In In In In

quale quale quale quale

segno segno segno segno

l’uomo l’uomo l’uomo l’uomo

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LEONE... Pag. 69 CANCRO... Pag. 72 GEMELLI... Pag. 75 TORO... Pag. 78

Cronaca Angelo Sanzio ospite a Miss Trans Europa 2018 Pag. 84 Una raccolta fondi per un’amica che ci ha lasciato Pag. 85 Alla Sapienza arriva il doppio libretto per le trans Pag. 86 Il discorso LGBT di Hanne Hathaway Pag. 87 Cuba: il Presidente è favorevole alle nozze gay Pag. 88 Miss Trans Europa 2018: si parlerà di adozioni Pag. 89 “Il seme della bellezza” al Miss Trans Europa Pag. 90 NY: si al “Gender X” sul certificato di nascita Pag. 91 Gay Center: la casa delle persone LGBTQIA Pag. 92 Registrato il simbolo del “Partito Gay” Pag. 93 Canada: il burattino trans insegna il gender ai bimbi Pag. 94 Casa negata perchè trans: risarcimento Pag. 95 Ruth Rose è diventata trans a 81 anni Pag. 96 India, essere gay non è più reato Pag. 97 FtoM: Francesco Cicconetti lancia raccolta fondi per trans Pag. 98 3


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Deo, di DeoTattoo “dò forma ai desideri”

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Intervista a Deo, di DeoTattoo “dò forma ai desideri”

sentito una sorta di solidarietà? Ancora oggi, nel 2018, c’è chi discrimina chi ha la pelle tatuata. È l essere umano purtroppo che non fa altro che giudicare e discriminare il prossimo o le cose. Il tatuaggio è una personalizzazione del nostro essere sul nostro corpo, diventa parte di noi e della nostra personalità. Le aziende dovrebbero capire che non devono escludere chi è tatuato. Ad essere impresentabili sono altre cose, non i tatuaggi. E stesso discorso vale per le persone trans: valgono le capacità, il resto non conta.

Miss Trans Europa 2018, quest’anno, ha avuto tra gli sponsor anche DeoTattoo, rinomato studio di tatuaggi e piercing a Casoria, in provincia di Napoli. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con il titolare, Deo, tatuatore e piercer. Ciao Deo, allora, raccontaci qualcosa di più sul tuo affascinante lavoro. Ciao a tutti voi. Ho deciso d’intraprendere questo mestiere circa nove anni fa, quando la mia precedente attività nel settore gastronomico stava fallendo: allora ho deciso di trasformare la mia passione per i tattoo in lavoro. Realizzo tatuaggi di ogni genere, ma amo in particolare i tatuaggi realistici Black and White.

Deo, quali sono i tatuaggi più richiesti? Purtroppo la cultura del tatuaggio si è trasformata in moda. La stragrande maggioranza dei tatuaggi che mi si chiede di realizzare sono copiati (ma li personalizzo) o dettati dalla moda. Il lavoro del tatuatore è quindi, purtroppo, diventato meno ricco di personalizzazione e di creatività.

Come ti sei avvicinato alla cultura del tatuaggio? Sono sempre stato appassionato di tatuaggi (il primo l’ho fatto a 15 anni) poi è cresciuto in me il desiderio di approfondire questa arte proprio mentre avevo l’ altra attività. La mia fonte di ispirazione è sempre stato il grande artista Massimiliano Fenix, che purtroppo non c’è più e che mi ha incoraggiato e ha creduto in me, aiutandomi ad acquistare fiducia nelle mie capacità, dandomi l’input per dare il via alla mia nuova avventura.

Ci sono tatuaggi che proprio ti rifiuti di fare? I gusti sono personali e soggettivi per cui non mi rifiuto di fare alcun tipo di tatuaggio, ma mi rifiuto di tatuare parti del corpo su cui so che col passare del tempo il tatuaggio potrà poi perdere la sua “bellezza”.

Pensi vi siano ancora molti pregiudizi sui tatuaggi? Si, purtroppo ce ne sono e spesso anche da parte dei giovani.

Chi sono i tuoi tatuatori preferiti? Non ho preferenze particolari relativamente ai colleghi tatuatori. Ognuno si distingue e si caratterizza per il suo spirito artistico, ognuno ha il proprio modo di tatuare, il proprio stile; ed ogni diversità porta in sè fascino e bellezza (come in tutte le cose al mondo). Realizzare tatuaggi per me è dare forma ai desideri di chi si affida alle mie mani per incidere sulla pelle qualcosa che resterà lì a vita a segnare per sempre un momento, un’ idea e una sensazione.

A proposito di pregiudizi, quest’anno avete sponsorizzato il concorso di Miss Trans Europa 2018, e avete portato fortuna alla vincitrice, casualità tatuatissima pure lei! Sostengo questo evento e combatterò e parteciperò affinché le cose migliorino per tutte le persone transessuali, che meritano di vedere riconosciuti i nostri stessi diritti. Miss Trans Europa è un ottimo palco dal quale far sentire la propria voce. Una volta chi si tatuava veniva discriminato, stessa cosa accade ancora oggi alle persone transessuali...hai 7


Intervista a Ileana Capurro 8

Presidente ATN


Intervista a Ileana Capurro Presidente ATN

Napoli è una città molto all’avanguardia per quanto riguarda le tematiche LGBTQIA. Oltre ad essere stata la prima città ad avere un registro per le unioni “civili” quando ancora non erano legge, dal 2007 ospita una delle associazioni più importanti d’Italia per quanto riguarda le lotte a favore dei diritti delle persone trans, l’ATN (Associazione Transessuale Napoli). Presidente della stessa è l’avvocatessa Ileana Capurro, che abbiamo raggiunto telefonicamente per un’intervista.

attraverso i social network. Spesso transessualità è associata alla parola “prostituzione”. Cosa si può fare per debellare questo stereotipo tutto italiano? La prostituzione è una grave colpa di uno stato sociale assente. La bassa scolarizzazione e l’impossibilità di trovare lavoro spingono le persone trans a prostituirsi per sopravvivere. Bisognerebbe immaginare degli incentivi per favorire l’assunzione delle persone trans.

Buongiorno Dott.ssa Capurro, ATN è una realtà molto importante che da ascolto e offre sostegno alle persone transessuali. Le va di parlarci di come è nata la vostra associazione e le sue attività? ATN è un punto di riferimento della comunità trans a Napoli e in Italia. Garantisce servizi con operatrici pari, di tutela contro le discriminazioni e lavora in rete con altre associazioni per progetti sociali e culturali.

Lei parteciperà come Presidente di Giuria al concorso di bellezza Miss Trans Europa. Pensa che questi eventi possano essere una buona vetrina per mostrare un lato diverso delle trans, che non fa “paura”? ATN è da sempre vicina a Miss Trans Europa perché è una manifestazione che accanto alla bellezza, accende i riflettori sulle battaglie della comunità trans. Auguro che sempre più persone si avvicinino al concorso per scoprire la “grande bellezza” dell’animo delle persone trans.

Cos’è la transfobia e come si può affrontarla? La transfobia è frutto di cattiva informazione e soprattutto di una cultura maschilista che rinnega il “diverso”. Bisognerebbe far conosce l’umanità delle persone trans aldilà degli stigmi. Dovrebbe essere favorita una maggiore integrazione ad ogni livello sociale e culturale.

Un commento “a caldo” sul concorso? Impressioni? L’evento di Miss Trans Europa quest’anno è cresciuto moltissimo. Gli studi di Cinecittà World hanno fatto degna cornice ad un concorso sempre più maturo. Anche le partecipanti si sono distinte non solo per la bellezza ma anche per la consapevolezza di voler superare i pregiudizi legati alla transessualita’. Direi un meritato successo di Stefania Zambrano.

In che modo l’Italia provvede a livello giuridico nella tutela dei diritti delle persone transessuali? In Italia manca ancora una legge che preveda il reato di discriminazione omo-transfobica che è ferma al Senato dal 2013.

Al concorso si è parlato di adozioni-trans, Lei che cosa ne pensa? A mio avviso non esiste nessuna preclusione normativa alla adozione da parte di una coppia in cui uno dei partner sia trans. La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha definitivamente riconosciuto con pari dignità, accanto alla genitorialità biologica anche la genitorialita’ sociale. Come ad esempio accade per le coppie sterili in ipotesi di inseminazione ete-

E quali sono le difficoltà della legge italiana a proposito della tutela dei loro diritti? Purtroppo gli strumenti giuridici a tutela dei diritti LGBTQ sono scarsi e soprattutto inefficaci. In alcuni casi sono troppo distanti dalle nuove forme di violenza 9


rologa. Analoga tutela quindi potrebbe essere estesa al genitore trans che come ogni persona che ne possiede i requisiti, deve avere il diritto di adottare. Grazie dott.ssa Ileana Capurro, vuole aggiungere qualcosa? Il mio auspicio è che si sviluppi un maggiore spirito di comunità tra le persone trans perché solo con la solidarietà si vincono le battaglie sociali e politiche.

Mi fido di te: Un nuovo inizio #1 di Francesca Preziosi

*** ATN ha attivo anche uno Sportello d’Ascolto, insieme a Dedalus, che si rivolge principalmente a persone transessuali e transgender e offre: informazioni sulla transizione medico-legale, accompagnamenti sanitari, orientamento ai servizi territoriali, mediazione culturale, consulenza legale in materia di riattribuzione del sesso e/o del nome, discriminazioni legate all’identità di genere, diritto di famiglia, redazione contratti di convivenza anche con patrocinio a spese dello Stato, consulenza psicologica e couseling per genitori/partner/amici di persone transessuali, iniziative culturali e sociali di sensibilizzazione sulla tematica trans, e uno spazio di socializzazione, e a chi lo volesse lezioni gratuite di grammatica.

Il libro parla di Sam, un ragazzo di ventidue anni che non ha ancora deciso cosa fare della sua vita. Ha trascorso gli ultimi quattro anni della sua vita tra un lavoro e un altro, senza mai riuscire a prendere una vera direzione, lasciando che le sue mancate scelte prendessero il sopravvento. Adam invece ha trent’anni e sta cercando di ricucire i pezzi della sua vita, andata in frantumi la notte in cui un camion ha travolto lui e il suo migliore amico. È dura per lui ricominciare: l’incidente gli ha lasciato cicatrici profonde segnandolo nel corpo e nel cuore. L’incontro inaspettato con Sam darà un ulteriore svolta al destino di entrambi. Riusciranno a fidarsi l’uno dell’altro e camminare verso un nuovo inizio, insieme?

Lo Sportello ATN Dedalus si trova al II° piano di v. Marchese Giuseppe Palmieri 43. E’ aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 14 alle 17. Per fissare un appuntamento tel. 333 7740209 - 081 0122973.

Lasciati travolgere da questa storia appassionata e sfogliando le pagine del libro. Per comprare il libro clicca qui.

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Sara Finizio

Miss Trans Europa 2018

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Sara Finizio Miss Trans Europa 2018 E il tuo bellissimo abito da gala chi lo ha realizzato? Pensa, l’abito l’ho visto in una vetrina il sabato mattina prima della finale, mi ha colpito perchè era particolare, mi piacciono le cose “luccicose” che brillano, amo molto questo stile (sorride). E nei giorni precedenti l’avevo anche visto indosso anche a una ex concorrente del Grande Fratello su Canale 5.

Le luci si sono appena spente sul concorso Miss Trans Europa, la popolare kermesse ideata da Stefania Zambrano che si è svolta con successo negli studi di Cinecittà World e presentata con maestria da Sofia La Papessa e Ciro Muoio. Il pubblico e la giuria non hanno avuto dubbi su chi votare come reginetta: una straordinaria bellezza e un carattere deciso hanno fatto conquistare a Sara Finizio il titolo di Miss Trans Europa 2018. Sara è nata 34 anni fa sotto il segno dell’ariete a Napoli, abita a Casandrino, un paese vicino ed è appassionata di pallavolo: l’abbiamo intervista per voi.

Ti ha portato fortuna! Sara, cosa ne pensi dei concorsi di bellezza trans, vista la tua esperienza? Penso che partecipare a questi concorsi sia un’ottima vetrina per farci conoscere, parlare dei nostri diritti e far capire alla gente che esistiamo anche noi.

Congratulazioni per la vittoria Sara, sei emozionata? Sono felice di aver vinto ma non me lo aspettavo, anche se ho sempre partecipato ogni anno, non mi sono mai soffermata sul fatto di poter vincere, ho sempre giocato senza impegno e quest’anno ce l’ho fatta!

Miss Trans Europa è stato dedicato quest’anno alle dadozioni trans, quale è la tua posizione a riguardo? Sono molto d’accordo sul poter adottare perchè, a prescindere dal sesso che si ha, coppia gay, etero o trans, l’importante è dare tanto amore al bambino e avere la possibilità di mantenerlo economicamente.

Non era la tua “prima volta” ad un concorso, allora? No, ho vinto Miss Trans Campania 2010 e, in passato, mi sono classificata nei primi posti a Miss Trans Italia. Nel 2014 ho vinto Miss Trans Universo e anche Miss Barbie Transex...insomma, si può dire che sono una veterena dei concorsi! (ride)

C’è qualcuno che vorresti ringraziare? Vorrei ringraziare l’organizzatrice Stefania Zambrano che mi ha spinto a partecipare, e anche Mary Sommella e Ciro Muoio che mi sono stati di grande aiuto e sempre vicini.

Come l’hai trovata come esperienza? Come sempre è stata un’esperienza bellissima, tante emozioni nello stare con altre ragazze e nel conoscere posti nuovi.

Progetti per il futuro? Continuerò a fare quello che già faccio, ovvero lavorare nei locali come ragazza immagine e fare la parrucchiera. Poi, mi auguro di crescere artisticamente, migliorando sempre. L’importante è fare sempre quello che si desidera!

Ho visto che sei tatuatissima, da dove nasce questo tuo amore per i tatuaggi, hanno un significato particolare? A dire il vero è nata quest’anno, nel mese di marzo: tatuarmi è una cosa che ho sempre pensato di fare e tutti i miei tatuaggi raccontano un po’ di me, il mio vissuto.

Grazie a Sara Finizio e ancora congratulazioni per la vittoria! 12


Mariana Ferraz “viva l’ottimismo!”

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Mariana Ferraz “viva l’ottimismo!” Bellissima, dolce, simpatica e intraprendente. Tutto questo e molto di più è la bellissima escort trans brasiliana Mariana Ferraz, che attualmente vive a Torino. Mariana è una diavoletta tentatrice capace di regalare momenti indimenticabili di relax, conosciamola meglio!

e curiosi, mi dedico totalmente a chi è con me e questo naturalmente è molto apprezzato. Che tipo di persone sono di solito le persone che ti contattano? Penso che serietà, educazione e igiene nel mio lavoro sono importanti. Sono una trans di alto livello e gradirei la stessa cosa dei miei clienti. A tutti chiedo sempre attenzione e accortezza usando il preservativo perché la salute è una sola!

Ciao Mariana. Raccontaci un po’ chi sei. Ciao a tutti. Vengo dal Brasile, dalla bellissima città di San Paolo e faccio la escort. Mi descriverei come una ragazza dal carettere serio e dolce. Non mi piace dare fregature a nessuno.

Mariana Ferraz, come ti vedi da qui a qualche anno? Ho in progetto di sposarmi e di essere felice.

Nel tuo lavoro capita spesso? Beh, a volte può capitare! E so che le persone sono stanchi dei soliti discorsi ma io sono esattamente come mi vedete in foto...vi sfido a stamparle e venire a conoscermi di persona, sono al 100% chi dico di essere: una donna elegante e raffinata, esclusiva di pochi (ride).

E noi ti auguriamo di cuore di raggiungere i tuoi obiettivi. Vuoi aggiungere qualcosa? Viva l’ottimismo! Cerco di vedere il bicchiere sempre mezzo pieno invece che mezzo vuoto e nonostante gli ostacoli che si presentano nella vita mi faccio forza e cerco di stare sempre bene con me stessa, aiutando il prossimo.

Si vede che hai classe e tieni molto alla tua immagine. Curo molto la forma fisica, faccio crossfit, una disciplina che adoro e che forgia un fisico pazzesco. E mi piace anche fare shopping e viaggiare.

Grazie Mariana Ferraz e a presto!

Qual’è il più bel viaggio che hai fatto e quello che ti piacerebbe fare? Il più bello è stato in Germania, mentre vorrei tanto visitare Dubai! Una città decisamente opulenta. Chissà che non ti capiti di doverci andare anche per lavoro. Chissà. Nel mondo delle escort sono entrata per mia scelta qualche anno fa e mi piace, l’aspetto economico da molta soddisfazione (sorride). Senza false modestie, quale è il tuo punto forte secondo te? Vediamo...ne ho diversi: la classe, l’eleganza e la pulizia. Poi, quando sono in compagnia mi piace essere tranquilla. Non accetto perditempo 14


Lady Sabrina

“vi piegherò alla mia volontà!” 15


Lady Sabrina “vi piegherò alla mia volontà!” A Bergamo vive una Padrona molto autoritaria, che ama educare e piegare al suo volere gli schiavi più temerari. Se siete intrigati dall’idea di farvi annullare fisicamente e psicologicamente, Lady Sabrina, mistress trans brasiliana d’incredibile bellezza, fa al caso vostro!

che magari manca dall’infanzia. Molti vengono anche solo per essere umiliati. In ogni incontro, la cosa importante è che ci sia sempre rispetto, complicità ed essere sicuri dei propri ruoli. Lei ha qualche pratica preferita? Mi piace usare lo strap-on. Sono abile anche nel roleplay (giochi di ruolo), nel travestitismo e tanto altro ancora...

Buongiorno Lady Sabrina. Una breve presentazione per i nostri lettori? Buongiorno a voi. Vengo da Rio De Janeiro, Brasile. Adoro acquistare capi in pelle e mi ritengo una persona estroversa, fantasiosa e qualche volta... buona al limite. Ovviamente non con i miei fedeli schiavi (sorride).

Insomma, sicuramente chi La cerca non restarà deluso. Assolutamente no. Il mio lavoro lo prendo molto seriamente, ad oggi non mi immagino a poter fare altro. Vi aspetto.

Non usa mezzi termini. Mi piace fustigare e frustare chi se lo merita, sono una Mistress esigente. Del resto, questo ruolo può essere ricoperto solo da una persona decisa, intelligente e fantasiosa.

Grazie Lady Sabrina per il tempo che ci ha dedicato, a presto!

Fantasiosa, perchè? Perchè deve essere un personaggio in grado di realizzare tutte le fantasie nascoste dei propri sottomessi. Il BDSM non è un mondo facile, ma io sono piuttosto brava. Si sente che è un ruolo che Le calza a pennello. Cosa La intriga di più? Conoscere e approfondire le capacità delle menti umane. Quando questo non succede, perchè magari un sottomesso si ribella e non accetta il suo ruolo, allora tutto diventa spiacevole. Perchè ci sono persone che hanno “bisogno della Mistress?” Per mancanza di un altro tipo di affetto, 16


Speciale Miss: Miss Trans Toscana 2015

Nicoletta das Neves 17


Speciale Miss:

Nicoletta das Neves “Miss Trans Toscana 2015”

Le luci dei riflettori si accendono, l’adrenalina sale, un’ultima controllata al make up e al vestito...ed è il momento di salire in passerella, sorridere e dare il meglio di se. Questa è la vita di ogni aspirante Miss: settimane, a volte mesi di dura preparazione per risplendere in momenti in cui il tempo sembra cristallizzarsi, un eterno attimo dove metti in gioco tutto, per vincere la sospirata corona ed essere eletta Miss, la più bella tra le belle. Il momento dell’incoronazione è magico, spesso accompagnato da incredulità e sicuramente, da tanta gioia. Un ricordo felice che resterà impresso nella memoria per sempre, dolce testimone di una grande gratificazione personale. Proprio per far rivivere quei magici ricordi, abbiamo deciso d’intervistare alcune ex Miss del passato, facendoci raccontare da loro come hanno vissuto quei momenti; perchè essere Miss è per sempre. Iniziamo dalle passate vincitrici del concorso di Miss Trans Toscana: oggi conosciamo meglio la dolcissima Nicoletta das Neves, Miss Trans Toscana 2015. Buongiorno Nicoletta, una breve presentazione per i nostri lettori. Buongiorno a voi. Io sono Nicoletta Higino das Neves, ma conosciuta anche come Xuxinha di Pisa. Lavoro nel mondo dello spettacolo e con quello d’intrattenimento per i bambini: sono insegnante di ballo. Ho vinto il concorso Bocca d’Oro nel 2015 e nello stesso anno il titolo di Miss Trans Toscana a Chianciano Terme.

Che passioni hai nella vita? Anzitutto adoro la diva brasiliana XUXA Meneghel, una bravissima attrice e conduttrice televisiva! Poi, mi piacciono gli animali, viaggiare, i cartoni animati, le spiagge, il cinema e il circo, che da quando era bambina mi incantava e piaceva da morire. Da lì è nata la mia passione per il mondo dell’intrattenimento. In Brasile facevo l’insegnante di ballo presso la scuola di ballo Educandário Tânia Bezerra. Come ti sei sentita a tornare sul palco di Miss Trans Toscana, che ti ha vista vincitrice nel 2015? E’ stata una grande emozione ritrovare una grande amica: Giselly Grigoletto da tanto tempo mi sostiene, nel mio potenziale e soprattutto nei miei sogni. Ricalcare la passerella è stata un’emozione indimenticabile. Che ricordi hai del giorno della sua vittoria? Davvero belli. Ricordo anche quando nel 2015 sono arrivata terza al concorso di Miss Trans Italia e Sudamerica, organizzato dalla signora Regina Satariano. Ho provato tantissima soddisfazione soprattutto perchè non credevo di farcela; invece, così ho potuto dimostrare quanto ero capace di portare il titolo, sono arrivata comunque sul podio e mi sono sentita fiera di me stessa. Che requisiti deve avere per te una vera Miss? Per me una vera miss deve essere soprattutto simpatica ed educata e per quanto riguarda la bellezza, deve prendersi cura della del fisico. Poi, deve essere in grado di rispettare chiunque e principalmente deve essere umile.

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Che cosa ne pensi dei concorsi di Miss Trans, sono una buona vetrina per farsi pubblicità e dare risalto al mondo transgender? Si, fanno vedere al mondo che anche noi trans siamo capaci di dimostrare il nostro lato umano e che siamo ricche di interiorità. Possediamo il dono più bello del mondo che è l’amore e i concorsi sono anche utili perchè facendoci conoscere, le persone poi ci rispettano e spesso i pregiudizi cadono.

Abito Lungo Nero Deep-V Dual Slit Jersey Maxi Dress - Leg Avenue

Nicoletta, che consigli daresti alle aspiranti Miss? A loro dico: credete in voi stesse, andate avanti nella vostra strada e credete nei sogni e nei desideri. Non lasciate mai che qualcuno vi impedisca di fare qualcosa perchè siete capaci di tutto!

Ecco un abito per far risplendere la vera Diva che è in voi! Questo abito lungo nero è elegante e sexy e mette in evidenza le curve sensuali del corpo, in modo raffinato, audace ma mai volgare. Lo scollo a V fa intravvedere il seno e gli spacchi profondi le meravigliose gambe. Da avere assolutamente per essere perfette in ogni serata di gala e importante. Ogni donna poi lo sa, non basta un look perfetto, bisogna curare i dettagli e fare in modo che le persone si ricordino di voi.

In ultimo, che progetti ha per il futuro? Allora per quanto riguarda il futuro vorrei continuare a fare sempre le cose in cui credo. Vorrei anche aprire un negozio di abbigliamento di vestiti da sera, gli abiti belli mi piacciono molto! (sorride). Grazie Nicoletta das Neves e alla prossima!

Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.

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Speciale Miss: Miss Trans Toscana 2017

Natasha Souza 20


Speciale Miss:

Natasha Souza

“Miss Trans Toscana 2017” Le luci dei riflettori si accendono, l’adrenalina sale, un’ultima controllata al make up e al vestito...ed è il momento di salire in passerella, sorridere e dare il meglio di se. Questa è la vita di ogni aspirante Miss: momenti in cui il tempo sembra cristallizzarsi e in eterno attimo e dove metti in gioco tutto, per arrivare a vincere la sospirata corona ed essere eletta Miss, la più bella tra le belle. Il momento dell’incoronazine è magico, spesso accompagnato da incredulità e sicuro, da tanta gioia. Un ricordo felice che resterà impresso nella memoria per sempre, dolce testimone di una grande gratificazione personale. Proprio per far rivivere quei magici ricordi, abbiamo deciso di intervistare alcune ex Miss del passato, facendoci raccontare da loro come hanno vissuto quei momenti; perchè essere Miss è per sempre. Oggi incontriamo la bellissima brasiliana Natasha Souza, vincitrice del titolo di Miss Trans Toscana nel 2017.

emozionante. Mi dicevi che i concorsi trans sono occasione per dare visibilità al mondo trans? Si, anche se penso che noi trans, specialmente qui in Italia, dobbiamo ancora combattere per vedere i nostri diritti riconosciuti in pieno. Si stanno facendo passi avanti, ma la strada è ancora lunga. Che consigli darebbe alle aspiranti Miss? Quello di divertirsi alla grande: comunque vada e qualsiasi sia il risultato finale, sarà vissuto in modo molto piacevole. Grazie Natasha Souza. Qualcosa da aggiungere? Vi ringrazio per la chiacchierata, che mi ha fatto rivivere magici ricordi e mi auguro di vivere in pace con la mia famiglia e soprattutto di continuare ad avere tanta salute. Un abbraccio a tutti!

Buongiorno Natasha, come hai passato questo ultimo da anno da Miss Toscana? E’ stata una grande esperienza che mi ha portato tanto riconoscimento. Ringrazio tanto l’organizzatrice, Giselly Grigoleto, per aver organizzato questo concorso, molto importante per mettere in buona luce la realtà transgender. Come ti sei sentita a tornare su quel palco? Tornare sul palco che mi ha incoronata un anno fa è stato molto bello. Conservo un bellissimo ricordo della serata della mia vittoria e sono stata felice di passare la mia esperienza ad un’altra Miss. Ricalcare la passserella è stato 21


Alberto La Carlotte è Master Queen Italia 2018

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Alberto La Carlotte è Master Queen Italia 2018 Si sono da poco spente le luci sul bellissimo palco del Nautilus Club di Milano, che ha ospitato la finalissima del concorso “Drag per una notte: Master Queen Italia 2018”, un’ottima vetrina per far conoscere al pubblico la figura della drag. L’evento, presentato da Sebille Garcia e Peperita, si è svolto con grande successo di pubblico e ha incoronato vincitore il veneto Alberto La Carlotte, in arte La Charlotte.

drine e colleghe che ti osservano mentre ti esibisci, drag conosciute in tutta Italia con un’esperienza alle spalle che le porta ad essere molto critiche e ad avere il diritto di farlo, non è stata una passeggiata. La tensione era tanta, non mento nel dire che c’era e si percepiva e forse si è anche vista durante le esibizioni, però c’era anche tanta voglia di far vedere quello che avevo “dentro” in quel momento.

Complimenti per la vittoria a Master Queen Italia. Come ti senti? Per la vittoria ho ancora tante emozioni, faccio ancora fatica a realizzare di aver vinto, soprattutto nel confronto della concorrenza che c’era, perchè tutte hanno dato il meglio. Rimarrà un’esperienza che mi porterò avanti tutta la vita.

E sei stato ripagato, perchè ogni tua esibizione ha un impatto emotivo notevole. Quanto studio c’è dietro? Quando uno guarda i miei spettacoli io voglio suscitare EMOZIONE. Punto su quello, non sono una drag che fa cabaret o piroette o virtuosismi, che da quella sferzata d’energia. Alla fine, i due show più la sfilata che ho portato, erano incentrati principalmente per creare un’emozione interna che poteva essere gioia, rabbia o potenza, e che poteva crearsi guardando l’abito e l’esibizione. Il personaggio che ho portato in scena doveva rappresentare questo.

La concorrenza era agguerrita? Decisamente! Ognuna ha saputo tirare fuori grinta, tenacia e tutte le armi che poteva usare contro le altre. Io sicuramente ho dato del filo da torcere perchè mi sentivo “pronto”. Ho lavorato per mesi per realizzare quello che poi ho poi portato in scena.

Dunque, essere drag queen è una forma d’arte e per te è sapere suscitare emozioni. Si. Il bello dell’arte di far la drag è proprio questo, è portare arte su un palco, un luogo in cui spesso non si è abituati a vedere spettacoli teatrali o esibizioni di un certo livello scenico. Nel caso di questo concorso, sicuramente tante altre colleghe hanno lavorato su questo e hanno cercato di tirare fuori quello che poteva essere una cosa non vista e non banale. Tutte cercano di essere originali e tante ci sono riuscite, ognuna ha messo il suo. Poi, la vittoria è stata questione di punteggio ma io fino all’ultimo mi davo per perdente (sorride).

E’ vero che realizzi tu i tuoi abiti, me lo avevi detto quando avevi vinto la selezione per il nord-est. Si: gli abiti della sfilata mi hanno impegnato tanto, tanto tempo per realizzarli, dai piccoli dettagli all’effetto complessivo finale: c’è stato davvero tanto lavoro. Come ti eri preparato per questa finalissima? L’esibizione che avevo portato alla selezione regionale l’ho modificata leggermente per migliorarla e “pulirla” nei difetti che potevano esserci stati prima. Esibirmi comunque con un ottimo risultato non è stato semplice. Sai, vedere tante concorrenti, ma23


Una sorpresa allora forse ancora più grande l’avere vinto. Non mi aspettavo niente e forse questo mi rende ancora più emozionato nel portar a casa la corona. Anzi, vorrei ringraziare George d’Glamour e Sebille Garcia che hanno deciso di lasciare la corona alla vincitrice dell’anno quindi io me la porterò a casa e la terrò ben stretta (ride). Ringrazio anche la mia madrina, Shantey Miller, perchè senza di lei, i suoi insegnamenti e il suo spronarmi a non demordere sui miei obiettivi mi ha aiutato a raggiungere la vittoria. Non dimentico poi il mio ragazzo, sempre presente, che mi ha sostenuto per tutto lo show, anche nei cambi e nelle esibizioni. Avere una famiglia e un compagno che mi stanno sempre dietro è avere una marcia in più.

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Se ci fosse in Italia RuPaul’s Drag Race parteciperesti? Eh...se lo facessero in Italia sicuramente sarebbe uno stimolo ulteriore e una sfida e non mi tirerei indietro nel partecipare. Oddio, chissà...magari neanche mi selezionerebbero, chi lo sa! (ride). Sicuramente sarebbe un’esperienza irripetibile.

Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.

Hai nuovi progetti in mente adesso che hai vinto questo titolo? Nuovi progetti ne ho molti, dalle serate che ho vinto grazie agli sponsor del concorso, ad altri che ho in testa perchè il bello del fare la drag è la contiunua ricerca di cose nuove, originali e mai scontate, quindi sono felice e posso dire che sono Master Queen Italia 2018. Un bacio a tutti e grazie di cuore! Grazie Alberto La Carlotte e ancora congratulazioni! 24


Drag Nikita Magno la voce della rivoluzione!

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Drag Nikita Magno la voce della rivoluzione! Michele Magno ha 39 anni e viene dalla Puglia ma da vent’anni vive a Perugia, sua terra d’adozione. Oggi, scopriamo chi si nasconde dietro l’affascinante Nikita, personaggio da lui creato e regina incontrastata delle notti perugine e non solo.

presente negli eventi della notte perugina, anche in quelli etero. Mi definisco una baluarda del rispetto verso le differenze e soprattutto amo molto il rispetto verso tutti e tutte, cosa che ho imparato in Omphalos e che voglio continuare a far rispettare.

Buongiorno Michele, raccontaci chi sei. Buongiorno a voi. Di giorno sono Michele, creo vetrine e mi occupo dell’immagine di alcuni negozi, mentre di notte, ormai da vent’anni sono Drag Nikita.

A proposito dell’Associazine Omphalos LGBTI, di che cosa si occupa? E’ un’associazione, fondata nel 1992, che opera per promuovere e garantire i umani e civili attraverso la rimozione delle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, per permettere ad ogni persona di potersi realizzare liberamente.

Chi è Nikita? E’ una performer, vocalist, travestito...non so neanche io chi sono (sorride)! Sono solo Nikita Magno, un personaggio amato da tutti e soprattutto in continua evoluzione. Sono un personaggio della notte e ancora oggi lavoro molto in Umbria ma anche nei locali di tutta Italia che mi chiamano a presentare serate, visti i miei legami con i concorsi drag e non solo. Inoltre, 10 anni fa ho dato vita con degli amici alla serata Be Queer, che ancora esiste.

A te è mai capitato di subire i pregiudizi della gente? I pregiudizi si continuano ancora ad avere, nonostante le diverse battaglie di omofobia e transfobia che il movimento ed io stessa continuiamo a fare. E’ incredibile, soprattutto pensando al fatto che essere omo e transfobici in molte Regioni è contro la legge, da quest’anno anche in Umbria, grazie anche a Omphalos. Io ho subito vari insulti ma ho sempre lottato contro questa grande forma di ignoranza e non conoscenza. Si, perchè l’omo e la transfobia sono proprio una malattia di ignornaza; conoscere noi e conoscere la nostra vita e arte, l’incontro con le persone diverse ti fa cambiare. Noi siamo differenti e questo ci rende unici.

Com’è nata la passione per lo spettacolo e come hai conosciuto il mondo delle Drag Queen? La mia carriera artistica nel movimento drag nasce nel 2007 a Miss Drag Queen Puglia, presentato allora da La Wanda Gastrica e ideato da Regina Miami, una drag queen molto amata in Italia e che in quel momento gestiva il concorso nazionale. Io ho partecipato per gioco per la regione Puglia, ho vinto e ho avuto accesso alla manifestazione nazionale. Dal 2008 mi è stato dato il mandato per l’Umbria dove sono madrina e organizzatrice di concorsi.

Il confronto con il “diverso”fa sempre un po’ paura. Però i personaggi di drag queen continuano ad essere molto apprezzati da ogni genere di pubblico. Nikita, per te, chi è una Drag Queen? È veramente una parola che può avere tante definizioni. Per me è un amante del trasformismo, un’artista che gioca sull’evoluzione di un personaggio personale, una forma di rivoluzione. Essere drag è essere se stessi in un corpo proprio e con in viso una maschera col trucco del personaggio che hai studiato e che ti identifica in quella forma artistica. Soprattutto, per me è essere voce di una rivoluzione.

Come vivi il contrasto tra la vita di tutti giorni in cui sei un ragazzo come tutti gli altri e la notte, quando ti travesti? Di giorno vive Michele, un ragazzo semplice amante del suo lavoro di creatore di immagine e di notte vive Nikita, camaleontica drag e regina ella notte, perchè sempre 26


Qual è lo studio che si nasconde dietro a questa passione? Tu quanto ci metti a prepararti? Io, che lo faccio da tantissimi anni, tra trucco e make up ci metto un’ora, ma ogni drag ha uno studio, un tempo e un make up proprio e personale. C’è un’idea e un’evoluzione dietro ogni personaggio perchè come tutti gli artisti ci evolviamo, trasformiamo e miglioriamo.

ogni anno mi da tanto, soprattutto il pubblico che è variopinto e composto anche da tanti turisti, famiglie di tutta Italia e quindi è bellissimo a fine concorso ricevere tantissimi complimenti da gente comune che non è abituata ai nostri spettacoli. Anche il rapporto con le trans è meraviglioso perchè sono donne fantastiche e devo ringraziare Giselly che conferma ogni anno la mia presenza: è un evento che mi fa crescere e mi da la possibilità di farmi conoscere dalla gente comune.

Che genere di spettacoli proponi al tuo pubblico? Lavorando in discoteca, piazze e feste private il mio spettacolo varia a seconda di chi mi chiama. Posso essere divertente, anche se il mio stile è elegante. A molti piace la mia ironia “part-time”, perchè comunque tengo molto al rispetto. Un caso ne è la Puglia, dove là il mio personaggio è molto ironico perchè anni fa ho girato dei video molto divertenti in in dialetto pugliese che mi hanno resa molto famosa e amata anche dal pubblico etero-friendly. Di base, propongo un personaggio sempre camaleontico, anche se la mia grande caratteristica è la presentazione di eventi e sorprattutto la cultura del rispetto.

Nikita, hai qualche consiglio per chi vuole affacciarsi al mondo drag per la prima volta? Quello di avere tanta umilità e guardare e osservare chi è piu avanti a noi e a loro. Questo è un lavoro di crescita e di sperimentarsi sempre di più. E’ importantissimo identificarsi nel proprio personaggio, il copia-incolla non funziona perchè ognuno di noi come artista è unico. Bene, come ultima domanda vorrei sapere che progetti hai per il futuro. Come Michele vorrei crescere nel mio lavoro quotidiano. Come Nikita Magno, ho tanta voglia di portar avanti i progetti già esistenti e mi piacerebbe anche lavorare in radio e fare un programma divertente, di cultura del movimento drag o Lgbtqia italiano, magari affiancata da un personaggio piu forte. Sai, a volte mi ritengo un po’ timida e non sicura, è una mia piccola parura ma mi piacerebbe far questo. Soprattutto, non voglio chiudere mai le porte alle nuove esperienze.

C’è un artista da cui prendi ispirazione? Non prendo ispirazioni. Potrei osservare e prendere i meglio da qualche collega ma non mi sono mai ispirata a nessuna. Nikita è tutta farina del mio sacco e soprattutto è cresciuta in una Associazione dove ha imparato tanto.

Grazie Nikita Magno per questa bella intervista e in bocca al lupo per tutto!

Quanto è importante per te il contatto col pubblico? Il pubblico è importante, è la mia ispirazione di come comportarmi, perchè è osservando la gente che capisci se puoi essere più goliardica o restare sul filo della serietà. Il pubblico è tutto per noi artisti, sono i nostri occhi e le nostre emozioni: guardandolo capisci e interagisci. Da poco hai condotto con successo il concorso di Miss Trans Toscana. Come è stata come esperienza? Miss Trans Toscana è un’esperienza che 27


Speciale Miss: Miss Trans Toscana 2014

Kassia Da Silva

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Speciale Miss:

Kassia Da Silva

“Miss Trans Toscana 2014” Proseguono le interviste alle Miss vincitrici delle scorse edizioni del concorso di bellezza di Miss Trans Toscana. Oggi abbiamo chiacchierato con Kassia Da Silva, splendida vincitrice del titolo nel 2014. Brasiliana di Teresina, Pauì, adora fare shopping e viaggiare.

Italia! Come è la vita di una Miss? Ci racconti una tua giornata tipo? Ma guarda che le mie giornate sono tranquille (ride)! Lavoro, esco a fare un giro con le amiche a fare shopping e ogni tanto aperitivo, ho una vita così, normale! Naturalmente curo moltissimo il mio aspetto fisico.

Buongiorno Kassia, hai vinto il concorso di Miss Trans Toscana nel 2014, che ricordi hai di quella esperienza? Allora, il primo concorso che ho vinto é stato il Miss trans Umbria nel 2012! Comunque ho dei bellissimi ricordi, è come se fosse oggi (sorride). Per quanto riguarda Miss trans Toscana, é stata una serata bellissima e non mi aspettavo di vincere, ho vissuto dei momenti davvero unici.

Un tuo consiglio a tutte le ragazze che vogliono partecipare ai concorsi? Allora, il consiglio che do a tutte le ragazze che hanno il sogno di participare ai concorsi è questo: andate avanti con il vostro sogno e non mollate mai, se non vincete la prima volta, continuate ad insistere, non bisogna mai lasciare indietro i nostri sogni e neanche permettere che qualcuno cerchi di distruggerli!

Come ti sei sentita a ricalcare il palco di Miss Trans Toscana? E’ stata un’emozione molto intensa, sfilare in passerella è sempre fantastico: tutte le persone ti ammirano... fa sentire davvero speciali.

Grazie Kassia Da Silva, vuoi aggiungere qualcosa? Voglio ringraziare Cinzia Lemos per il bellissimo abito e il costume che ha realizzato per me a Miss Trans Estate 2018. Poi ringrazio Nikolly Mascarenhas, Iran Santos, Karina Leal e Carla Paris per l’appoggio che mi hanno dato! Un bacio a tutti!

Poche settimane fa sei stata eletta anche Miss Trans Estate 2018. Vista la tua esperienza ai concorsi, quali sono le qualità che deve avere una Miss per ambire al titolo? Dunque, deve essere simpatica, elegante, di classe e soprattutto umile. E poi conta anche avere un bell’abito, un bel trucco ed avere sempre un sincero sorriso in faccia! Una Miss deve essere curata fisicamente ed esteticamente. Il mondo dei concorsi ti ha portato visibilità? Sono esperienze che consiglieresti per chi vuole farsi conoscere? Sì, la vittoria al primo concorso mi ha portato tanta visibilità e tante conoscenze, ora sono molto conosciuta in

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Un’anima di cristallo

Intervista esclusiva a Regina Satariano

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Un’anima di cristallo Intervista esclusiva a Regina Satariano Buongiorno Regina, dopo aver letto la tua dichiarazione, voglio farti i complimenti, perché sei stata onesta e leale, e in questo mondo di ipocrisia l’onestà e la lealtà sono una virtù e una qualità insostituibili. Quindi vorrei entrare più direttamente nella dinamica della tua anima per capire come una donna, che appariva ai miei occhi di una forza straordinaria, sia inciampata in questa tremenda solitudine. Guarda, ti posso dire che, partiamo da lontano, ho avuto una storia di vent’anni molto importante, che credevo fosse la storia della mia vita, ma che poi è finita cinque anni fa per motivi miei personali, ma anche per orgoglio e per eccessiva volontà di dimostrarmi più forte di fronte a certe situazioni. Ho accantonato per quasi due anni questi ricordi e ho cercato d’ingoiare tutto e non parlarne, diciamo che non ho affrontato la cosa in modo adeguato, come doveva essere. Insomma, vent’anni non sono un giorno. Ho fatto un locale con questo mio compagno, ma soprattutto pensavo che le cose fossero per sempre, anche se per sempre non c’è nulla, se non solo la morte. Allora, io in quel caso ho probabilmente cominciato a non pensare, per non dover rimuginare e rimpiangere questa situazione. Ho cominciato ad avvicinarmi in un qualche modo a queste medicine. Allora praticamente sono tornata per questi due anni a nascondere a me stessa il disagio che c’era, e non dico la vergogna, perchè non si parla di vergogna, ma sai, quando tutti quanti ti chiedono “cos’è successo? come mai?” etc, io cercavo, per tergiversare, di allontanarmi da questa cosa ed ecco, questo è stato uno dei motivi, in primo luogo, che mi hanno portata ad avvicinarmi a una terapia, che io uso dire “del dimenticare”, perché dormendo e non affrontando le cose ho cercato in una qualche maniera di non affrontare questo mio problema. Soprattutto avevo perso l’autostima; nel senso che anche con i clienti mi sentivo a disagio. Sono stata spronata da un’amica, anzi una vera amica, che sta a Palermo, che mi ha detto “vieni qua perchè io voglio che tu

venga a trovarmi”. Con lei sono andata a Palermo, città dove ci sono bravi corteggiatori e li anche uno scarrafone diventa una star, e da allora ho cominciato a riprendere un po’ di autostima, in me però allo stesso tempo non avevo affrontato quello che era successo. Poi mi sono trovata con questioni legali, dopo vent’anni e con un bar-tabacchi-ristorante insieme al mio compagno ho deciso di lasciarglielo; non avrei dovuto farlo perché i soldi li avevo messi io, ma al di la di questo non sono pentita, però sono caduta in una depressione che cercavo di non mostrare agli altri, poichè avevo problemi più importanti. Avevo tanta gente che si appoggiava a me e non volevo dare a loro il senso della mia fragilità. Questo è un errore perché quelle persone che ho aiutato erano anche in grado di darmi, a loro volta, un aiuto e non le ho messe nelle condizioni di farlo. Ecco, diciamo che al Consultorio ad esempio, le mie psicologhe si sono rese conto del mio disagio e mi hanno permesso di affrontarlo. Però la depressione era qualcosa che mi veniva quando poi ero da sola, perché alla fine il dottore mi ha detto che uno dei problemi che hanno soprattutto gli adulti è la solitudine. Crescendo si è meno giovani e se non hai una storia, perché è finita, perdi fiducia in tante cose e allora ti racchiudi in una triste situazione che è la solitudine.

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Allora Regina io vorrei focalizzare un aspetto: diciamo quello più naturale perchè la psiche umana si difende nell’oblio, cioè cercando di dimenticare ed accantonare. Tu hai cercato di aiutarti in questo modo, con l’uso di un farmaco che però non è stato in grado di enucleare ed emarginare questi ricordi. Hai una personalità fortissima; sei un capo, sei una leader, sei una persona carismatica e quindi sei incorsa in quello che è il peccato d’orgoglio. Dopo questa prima esperienza rinasce una nuova Regina, una Regina che è consapevole di essere anche Donna, anche umana, anche fragile.


Quindi sarà una Regina migliore quella che troveremo davanti a noi nei prossimi giorni, nei prossimi mesi e forse anche più vera. Ci sono persone che apprezzano la fragilità, perché essere a tutti i costi quella che ha sempre la risposta pronta ed è sempre forte non sempre paga. A volte bisogna mostrare il vero aspetto perché in fondo, siamo esseri umani. Certo, ho avuto anche alcune tragedie che non volevo condividere con altri, che riguardavano la mia famiglia. Mi sono ritrovata, a perdere otto famigliari, miei fratelli e sorelle ed anche i miei genitori, perché noi siamo una famiglia numerosa di dieci persone; 8 figli e 2 genitori che però sono stati tutti coinvolti in quel brutto male che è il cancro. Abitavamo a Cornigliano e oggi qualcuno farebbe anche causa ad un’azienda. In quegli anni noi abitavamo proprio a 200 metri da questa fabbrica e nell’arco di due anni ho perso i miei famigliari. Ora sono rimaste due sorelle e sono le uniche persone che amo, che mi sono state vicine. Però, trovarsi in questi lutti mi ha avvicinata quei farmaci, allora era il Tavor, poi è diventato Lexotan e infine il Minias. Anche perché, purtroppo va detto, che le mie sorelle si sono appoggiate a me. Probabilmente mi vedevano più forte di loro anche perché il mio percorso di transizione aveva dato questo messaggio. Però purtroppo per farti capire, a luglio è morto mio fratello, ad agosto un altro fratello, a settembre è morto mio papà, a gennaio una mia sorella, a marzo mio fratello; tutte queste cose sono accadute in poco tempo e io non ne ho mai parlato perché era una sofferenza mia. L’unica persona con cui ho condiviso questo dolore era Marcella di Folco, che quando mia sorella e mia madre stavano male, mi è stata vicina e sapeva cosa mi stava accadendo. Avevo questa spada di Damocle sulla testa che non mi faceva dormire, perciò mi sono affidata a quello che allora era solitamente il Tavor, poi ho proseguito con altri farmaci. Devo dire che una delle due mie sorelle rimaste ha avuto un tumore al seno dal quale fortunatamente è guarita, però questa cosa mi ha portata a dover dimostrare un aspetto ancor più forte di me. Quando il mio secondo fratello è morto, bisognava stare dietro ai suoi bambini, una figlia di 14 anni e un bimbo di 8 e mi ha fatto giurare in punto di morte che mi sarei occupata di loro, perché secondo il suo punto di vista ero quella che probabilmente

dimostrava più capacità di reagire. Questo mi ha portato ad avere una responsabilità in più che poi chiaramente per una persona che come me fa tante cose, significava un qualcosa a cui non potevi dire di no, un’altra grande responsabilità da assumersi. Ti dico solo che il giorno dopo che è morto, mi sono trovata ad assistere indirettamente questi miei nipoti, che sono la mia vita insieme a tutti gli altri che mi sono stati vicini. Questo fa capire che dovevo far fronte a cose più grandi di quelle che io in quel momento e in quel contesto potevo affrontare. In quel periodo portavo avanti la mia battaglia per il cambio anagrafico e altre battaglie per il mio diritto di vivere una vita migliore. Vivevo le battaglie per costruire il Consultorio e dietro c’era questo disastro e questo disagio, che non poteva non essere affrontato e mi portava al desiderio di chiudere gli occhi e riposare. Non potevo stare a pensare a tutte quelle cose perché erano troppe. Allora Regina, questa testa che è sempre stata un po’ girata verso il passato adesso tu la giri in avanti verso il futuro. Qual’è il progetto immediato? Una vacanza? A cosa stai pensando? In realtà penso già al concorso Miss Trans Italia e SudAmerica. Va bene, pensi al Miss Trans, ma ciò non toglie che tu possa programmare una vacanza, un periodo di stacco… Quando esco da qua sicuramente una settimana la dedicherò a me, andrò a trovare le mie sorelle a Genova, insomma ovviamente prenderò qualche giorno, anche perché il Consultorio mi è stato veramente vicino e penso anche ai ragazzi, che sono tantissimi. Un bel viaggio non ce l’hai in programma? Magari un po’ mistico, sai che io ho il pallino dell’India... Guarda mi farebbe piacere però i viaggi da sola mi spaventano.

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Se ti spaventano, trovi un’amica o un amico con cui andare... Sai, adesso quando esco da qui sicuramente avrò bisogno di stare un po’ con la mia famiglia, che ho anche trascurato per tanto tempo. Quando andavo a Natale, arrivavo la mattina e tornavo indietro la sera perché magari il giorno dopo lavoravo o avevo bisogno di andare a trovare altre persone, che non stavano bene e che volevano condividere certe feste solo con me.


Per questo sento anche il bisogno di stare un po’ con loro anche se si tratta di qualche giorno. Gli impegni sono tanti: a ottobre ho il convegno dell’ONIG che è l’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere di cui io sono vice presidente, per cui dovrò fare una relazione in merito a ciò che è stato fatto e poi ho tanti altri impegni. Sicuramente appena esco da qui mi concederò una settimana da dedicare a me ed è inevitabile, poi seguirò i consigli che mi daranno i medici prima di dimettermi.

sultorio perché possa essere di aiuto agli altri. Lui è il responsabile della ricerca dell’Università di Verona e mi ha presa nel programma. Sono anche stata fortunata perché la lista d’attesa è molto lunga ma sta facendo una ricerca proprio su questo: come mai tante persone transessuali si rivolgono a questo farmaco? Evidentemente c’è qualcosa che lega la solitudine o la depressione ad un quid che ci porta ad arrivare anche a questo. Io sono un nome noto e qualcosa ha voluto portarmi a questa ricerca ed a creare un legame e una collaborazione, che poi faremo con la struttura ospedaliera, perché questa situazione mi ha fatta riflettere e capire che questo non è solo il mio caso. Parlando poi con tanta gente che mi ha scritto, addirittura c’è chi dice anche come si è trovata nella stessa situazione, ma ti ripeto che anche nel mio post racconto, è stata una ragazza transessuale che mi ha indicato questo ospedale in cui era venuta anche lei. Ciò mi ha fatto capire che nella nostra situazione c’è anche chi poi probabilmente arriva a questo, è una necessità e allora dobbiamo capire e riflettere sul problema.

Comunque il grande insegnamento che esce da questa vicenda è che devi pensare a te, hai sempre pensato agli altri e ti sei trascurata. C’è un momento in cui bisogna fermarsi, guardarsi allo specchio e dire “è il momento di pensare a me” e non è che io questa cosa l’ho trascurata ma l’ho accantonata, perché non avevo preso la situazione a due mani, l’avevo solo rimandata utilizzando questi farmaci. Quando ho sentito il bisogno di venire qui a Verona a fare l’incontro con il dottor Fabio Lugoboni, il direttore di questo reparto, è stato proprio lui a farmi capire quali erano le controindicazioni che stavo vivendo perché mi sono accorta che spesso mi è capitato di dimenticarmi quello che stavo dicendo; mi sono trovata più volte a parlare e ad un certo punto non sapevo più quello che volevo dire. Stress, stanchezza, affaticamento? Si, questo era anche legato ai farmaci, così come sono certa che dopo un abuso di questo farmaco le conseguenze possono essere anche ictus, infarti...si muore insomma, c’è scritto proprio anche nel bugiardino: è specificato che l’abuso ha conseguenze anche sulla guida, soprattutto nelle dosi che prendevo. Potevo essere un pericolo non solo per me ma anche per gli altri e questa sarebbe stata una cosa che non avrei mai perdonata a me stessa. Il dottor Fabio, grazie alla sua ricerca, ha capito che spesso molte persone transessuali si sono rivolte a questo sonnifero ed alla struttura. Allora mi fa pensare che è nella nostra condizione di transessuali una causa occulta a questo malessere. Voglio portare la vicenda anche al Con-

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Io Regina ti ringrazio per questa bellissima conversazione in cui hai asportato dalla tua anima cose che tenevi celate e avevi bisogno di manifestare. E’ inutile dirti che ti siamo vicini e ti vogliamo tutti bene, è quasi gioco forza volerti bene perché tu hai vissuto per gli altri, però ora ti devi fermare e vivere per te stessa! Sai una cosa che mi ha fatto veramente piacere? Io generalmente non leggo mai i commenti sui post di Facebook, però ieri era inevitabile perché ovviamente si parlava di una mia esperienza diretta e non politica, come di solito. La cosa che mi ha sbalordita, ti dico la verità, con un po’ di orgoglio, mi ha fatta felice ricevere tantissimi commenti, non solo da persone e associazioni che hanno lavorato con me, ma anche da persone comuni che mi seguono e non hanno niente a che vedere con il mondo LGBT. Questo è stato il regalo più bello che potessi ricevere da questa esperienza di disagio che sto vivendo in questi giorni.razio per questa bellissima


Sebille Garcia “vi aspetto alla finale di Master Queen Italia!�

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Sebille Garcia ”vi aspetto alla finale di Master Queen Italia!” Fervono i preparativi al Nautilus Club di Milano, dove sabato 15 settembre si svolgerà la 7° edizione di “Master Queen Italia – Drag per una notte” il concorso per drag emergenti o che hanno al massimo 4 anni di carriera, e che vedrà sfidarsi tutte le drag queen che hanno vinto le selezioni regionali nei mesi scorsi. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’organizzatrice e presentatrice, l’eclettica Sebille Garcia.

D’Glamour. Inoltre, ci sono altri numerosi premi messi in palio da Kryolan Make Up, marca di trucchi di altissimo livello che noi drag queen amiamo particolarmente. Altri regali saranno offerti dal Centro Estetico Caleido e ovviamente facciamo un grande ringraziamento al Nautilus Club di Milano che ci ospita, a Piccole Trasgressioni, Piccole Magazine e Piccole Magazine Tv che seguirà la diretta streaming dell’evento.

Buongiorno Sebille, allora, ci siamo quasi alla finale di Master Queen! Buongiorno a voi! Si, siamo tutti emozionati e in ansia per questo mega evento. Sabato sera, alle 20.00, ci sarà un’apertura speciale con un grande apericena a buffet, con musica in accompagnamento e le interviste alle partecipanti, curate da Piccole Magazine Tv.

Insomma, si annuncia una serata davvero imperdibile. L’evento è quasi sold out e siamo felicissimi! Ovviamente, dopo il concorso ci sarà la disco night per chi vorrà fermarsi e ballare tutta la notte. Io mi aspetto che questo evento possa portare a Milano una ventata di freschezza visto che a contendersi questo titolo saranno artiste provenienti da tante regioni d’Italia e Milano stessa potrà vedere la diversità delle artiste presenti nel nostro Paese, con le loro differenti caratteristiche e modi di esprimersi. Vi aspettiamo numerosi!

Quest’anno sarai affiancata nella conduzione, mi dicevi? Si, il concorso vero e proprio inizierà alle ore 22.30 e a condurre saremmo io e Peperita, che mi sta dando una grossa mano. In gara ci saranno le 10 concorrenti che hanno vinto il titolo regionale, accompagnate dalle loro madrine o padrini, che sono gli organizzatori delle selezioni regionali.

Grazie Sebille Garcia. Vi ricordiamo che Master Queen Italia sarà possibile vederlo anche in diretta streaming su Piccole Magazine Tv.

E per quanto riguarda gli ospiti? Ci sarà la performance di Sandra Show, quella di Miss Twiggy e ovviamente la vincitrice dell’anno precedente: Master Queen Italia 2017, Jennifer Karden. Come sempre, abbiamo una giuria tecnica d’eccezione composta dai nostri sponsor e “capitanata” quest’anno da una delle artiste lombarde più conosciute in assoluto, la bravissima drag Patty Visconti, una cabarettista divina con 40 anni di carriera alle spalle. Parliamo un attimo dei premi, che fanno sempre “gola”, oltre alla grande visibilità che il concorso ovviamente regala a tutte le partecipanti. La corona e l’omaggio per la vincitrice saranno offerti dal favoloso George 35


Eva Lux “vivi e lascia vivere”

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Eva Lux “vivi e lascia vivere” Lunghi capelli setosi neri, pelle di alabastro e fisico curatissimo: Eva Lux, nota mistress trans brasiliana, attualmente in Toscana, esercita un fascino irresistibile e si è raccontata in esclusiva al Piccole Magazine con raffinatezza, eleganza e simpatia.

negozio specializzato in abiti in latex. Per prima cosa, ho notato che il profumo del latex mi dava una sensazione strana. Poi, quando me li sono provati, mi sono sentita molto sensuale; la sensazione era talmente bella al punto di aver voglia di far eccitare anche altri. Subito sono uscita dalla cabina a fare la birichina: visto che c’era una coppia lì, ho chiesto a loro se mi stava bene quello abito in latex perchè ero in dubbio (per dire la verità non avevo dubbi, volevo solo giocae un po’) e ho capito che mi stava bene dalla faccia che ha fatto il ragazzo (ride al ricordo). Da quel giorno amo il latex e l’amore per il bdsm c’è da sempre, è proprio nella mia natura dominante!

Buongiorno Eva, grazie del tempo che ci dedica. Buongiorno a voi. Come tutti sano mi chiamo Eva Lux, sono una ragazza trans, nata in Brasile, di preciso a Natal (RN) sotto il segno dello scorpione. Come lavoro, faccio la Dominatrix. A volte lavoro anche come fotografa ma le mie capacità vanno oltre la dominazione e la fotografia, per esempio a Londra ho lavorato anche come designer di abiti, sarta e make-up artist.

Eva, Lei è una bellissima trans, super femminile. Le va di raccontarci come è stato il Suo percorso di transizione? Questa è una domanda che mi fanno tante ragazze transgender. Direi che la natura mi ha fatto uno scherzo, perchè fin da piccola ero molto delicata. Non ho mai fatto trattamenti ormonali perchè a me piace essere attiva ogni giorno e con gli ormoni non è possibile. Quindi, ho deciso di non fare uso di ormoni femminili: mi sono rifatta il seno, ho lasciato crescere i capelli e cambiato il mio modo di vestire, tutto qui.

Dunque Le piace avere a che fare con tutto ciò che Arte e creatività. Si. La mia passione più grande è senza dubbio la fotografia: mi da libertà e mi permette di viaggiare dove voglio e come voglio. Creare, creare e ancora creare è proprio il punto più forte dell’arte e con la fotografia mi sento libera. Che tipo di foto Le piace scattare? Principalmente foto fashion, di moda ma anche della natura. Chi è curioso, può vederle sul mio Instagram. Dalle foto personali invece, da vera Mistress, ha un abbigliamento molto curato, spesso in latex, materiale molto usato nel mondo fetish e Bdsm. Quando è nato il Suo interesse per questo ambiente? Si, certamente, essere sexy fa parte di me: amo indossare i vestiti in latex, ne ho tantissimi! (sorride). La mia passionè è nata a Londra, quando per la prima volta sono andata in un

Quali sono, a parere Suo, le caratteristiche per essere una vera Mistress? Posso rispondere per quanto riguarda me: i miei punti forti sono essere me stessa senza copiare altre persone, avere la mia opinione formata in tutto, essere corretta e sincera. Anche il mio aspetto fisico aiuta tanto (sorride). 37


Il Suo è un lavoro molto delicato, in cui non ci si dovrebbe mai improvvisare. Io penso che nella vita tutto ha un limite e questo serve anche nel rapporto tra Mistres e schiavo. Porre un limite garantisce la mia sicurezza e anche quella dello slave, che nella sessione si dedica al mio piacere. Ci sono tante pratiche in cui bisogna fare molta attenzione per evitare cose gravi. Purtroppo, oggi sono molte le persone che usano la parola Mistress con irresponsabilità, al punto di creare poi diversi incidenti, a volte anche fatali.

Kit Premium BDSM - Tease & Please Vi piace avere il controllo totale o preferite essere legati? Vi piace prendere l’iniziativa o preferite essere comandati? Lasciatevi sorprendere dalle versatili carte-missione e da tutti gli accessori necessari del kit premium: Frustino, Ball gag, Paddle, Benda per occhi, Collare, Piumino da solletico, Manette per polsi e caviglie, Hogtie, Corda bondage e cinghia, 24 cartemissione in dieci lingue, una moneta e regole del gioco.

Senza dubbio il BDSM deve essere praticato da persone serie che hanno attenzioni e sanno cosa fanno. La cosa che ama di più del suo essere Mistress qual è? E’ che mi da la libertà di essere me stessa: dominante e sexy. Amo sottomettere gli uomini, usarli e umiliarli. Amo travestirli, averne diversi ai miei piedi in ginocchi che mi adorano! Potrei scrivere un libro, parlando delle mie esperienze con gli schiavi: in me cercano la mistress Eva Lux, perchè sono il top. Il resto lo decido io. Parliamo un attimo di sentimenti. Come deve fare un uomo per conquistarLa? A me piacciono gli uomini intelligenti e ricchi di cultura, li trovo molto affascinanti.

Potete acquistarlo nel Sexy Shop Boutique “I Trasgressivi”.

E non deve essere per niente facile accedere al Suo cuore. Eva Lux, un Suo ultimo pensiero per i nostri lettori? Penso sempre che se tutti avessimo più amor proprio e rispetto per gli altri, dalla religione, alla razza a ogni diversità e modo di vivere la sessualità, tutto sarebbe più bello e facile. Vivi e lascia vivere! 38


Veronika Havenna “vi aspetto al T-GIRL Amsterdam!”

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Veronika Havenna “vi aspetto al T-GIRL Amsterdam!”

Sabato 13 ottobre prossimo si svogerà al Club Akhnaton di Amsterdam il THE CLINIC &T-GIRL PARTY AMSTERDAM T-Girl Party, la più grande festa Sadomaso e Fetish in Europa, dedicata alle persone transessuali e semplici curiosi del genere. Special guest della serata, la bellissima sexystar trans Veronika Havenna, da cui ci siamo fatti svelare qualche dettaglio in più.

Drag, artisti internazionali del mondo del porno di T-Girl. Io mi vestirò in latex, con stivali altissimi.

Ciao Veronika, allora, dicci qualcosa di più di questa festa! La prima edizione del T-GIRL Party di Amsterdam è stata nel 2009. Quest’anno, sarà in collaborazione con il Clinic Party, altra festa kinky e fetish per eccellenza. Saranno presenti tutti i personaggi del mondo dell’hard, che diventeranno protagonisti della serata. E’ una bellissima e unica occasione che riunisce tutte le persone trans appassionate di bdsm. Ci saranno Mistress da ogni parte d’Europa e del mondo e tanti spettacoli..

Sarà una bella occasione anche per i tuoi fans di vederti di persona. Si, potranno ammirarmi negli spettacoli che farò e poi ovviamente sarò in giro per la festa. (sorride) Già che ci sono, voglio dire a tutti loro che in ottobre farò il “tour” in Olanda, quindi, amici olandesi e non, vi aspetto! Un’ultima domanda: visto che hai appena partecipato da ospite al concorso di Miss Trans Abruzzo e che sei considerata una icona di stile e bellezza, che consigli hai dare a chi vuole diventare Miss? Per prima cosa dico loro che devono essere spontanee e naturali e sapere trasmettere chi sono realmente agli altri. Una vera Miss deve essere sicura di se stessa e naturale. Questo evento mi piace sempre molto perchè non è solo una festa rivolta alle trans, ma è anche pensata per il pubblico “normale”, che si aspetta di vedere glamour e sfilate spettacolari. Quindi, bisogna dare il meglio!

Tu sei stata invitata come ospite speciale, giusto? Si! Io sono già stata ospite loro nella serata di aprile, e sarò protagonista in quella del 13 ottobre. Un’occasione speciale, perchè festeggerò li anche i miei 10 anni in Europa (sorride). Farò diverse performances bdsm, di cui una sicuramente con uno schiavo, che lasceranno tutti senza fiato! Dicevi che è l’unica festa transessuale rivolta a chi ama il bdsm. Si, chi ha questo feticismo non se la deve perdere per nulla al mondo! Sarà una notte selvaggia da ricordare: ci sarà intrattenimento con sexy

Grazie Veronika Havenna. Ci vediamo ad Amsterdam! 40


Cindy “trasgressione argentina!”

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Cindy

“trasgressione argentina!” Capelli biondi e sguardo intenso, elegante e raffinata, Cindy è una nota escort argentina, attualmente a Milano, con una passione per il Bdsm, che rende di Lei anche una Mistress particolare. Scopriamo insieme come si conciliano assieme questi suoi due interessanti aspetti.

Nella Sua esperienza, chi la cerca come Padrona, perchè lo fa? Chi cerca una Padrona lo fa perché secondo me, ha un carattere debole dovuto a genitori molto severi o molto esigenti. Solitamente, sono persone che in passato hanno subito la condotta troppo protettiva da parte materna.

Buongiorno Cindy, ci racconti un po’ di Lei. Salve sono Cindy trans, abito a Milano da un po’ di anni e sono d’origine Argentina, di Buenos Aires. Come passioni, mi piace andare al cinema e a teatro. Mi considero una persona molto disinibita.

Cindy, Lei che limiti impone ai suoi schiavi? Credo sia fondamentale che sia Mistress che schiavo abbiano il controllo, ognuno nel suo ruolo. Progetti per il futuro? Mi piacerebbe aprire un negozio che vende tutti gli attrezzi per il sesso, non un semplice sexy shop, bensì un negozio “attivo”, con personale e modelli che dimostrano sul posto i prodotti.

In che senso? Mi piace raccontare le mi esperienze vissute nel sesso fin da quando ero piccola. Oltre che Mistress, sono anche una escort: adoro il sesso e per questo motivo in passato ho fatto diversi film hard, perché sono anche esibizionista. Comunque, amo fare la Mistress, una Dominatrice di uomini che faccio strisciare tutti ai miei piedi.

Grazie Cindy e a presto!

E per quanto riguarda il suo lavoro di escort? Come concilia questi differenti aspetti del suo essere? Si fondono. Mi piace fare sentire chi mi cerca come se fosse il mio ragazzo, non mi piace far capire che è un “cliente”. Mi piace baciare, coccolare e fare l’amore. Non mi piace il sesso se è troppo esagerato, infatti, come Mistress, non arrivo mai a fare cose violente, solo soft. Mi piace usare molto i vibratori (ammicca maliziosa). 42


Mell “cerco la felicità nelle piccole cose”

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Mell

“cerco la felicità nelle piccole cose” Mell è una bellissima trans brasiliana elegante, gentile ed educata. Lunghi capelli castani, pelle ambrata e morbida e curve mozzafiato, è appassionata di viaggi e le piace essere curata in ogni dettaglio. L’abbiamo incontrata per voi.

Hai dimostrato di avere un carattere sicuro di te. Ho un carattere molto forte, sono sicura di quello che voglio e di dove voglio arrivare, però sempre rispettando le persone.

Ciao Mell, ti va di raccontarci un po’ di te? Ciao a tutti, mi chiamo Mell, vengo da Brasile della città Belo Horizonte, sono del segno zodiacale dell’Ariete e mi piace molto viaggiare.

E nel mondo delle escort come sei approdata? Ho cominiciato a fare la escort a Milano, con l’aiuto di una amica che già faceva questo lavoro e che mi ha aiutato. Svelaci qualcosa di più della tua professione, siamo curiosi. Vediamo, sono in contatto con tante persone che mi cercano per star bene, vivere e creare le fantasie e in più godere di bei momenti insieme. Mi piace avere a che fare con persone decise e serie e sono disponibile anche per per coppie, per hotel, cene e viaggi. Una cosa che mi piace molto è conoscere persone nuove di ogni città e imparare sempre tante cose. Un difetto invece è che ogni tanto, trovo alcuni che non si prendono cura di se stessi.

Quali sono i viaggi più belli che hai fatto? Ho girato in tantissimi Paesi in Europa. Adesso mi sono innamorata di Capri: voglio tornare in questa bellissima isola perchè ha un mare stupend e cibo meraviglioso. Ho trovato bellissima anche la Grecia, Parigi è da sogno ed è una città in cui mi sento a casa. Con tutti i miei amici sono stata a Barcellona però ho ancora molto da scoprire: Praga, Budapest, Germania, Austria e tanti altri posti...ho tanto da vedere e imparare, non vedo l’ora!

Una qualità che piace di te, sul lavoro? Quando sono in compagnia mi piace stare tranquilla e dedicarmi completamente a chi è con me. Ah, dimenticavo...sono anche una padrona autoritaria e attrezzata per giochi particolari. (sorride maliziosa)

Uno di questi viaggi ti ha portata in Italia qualche anno fa e da allora non te ne sei più andata. La prima volta sono venuta in Italia in vacanza 6 anni fa, mi sono innamorata di questo Paese per il cibo meraviglioso e le persone. Dopo un anno mi sono decisa a vivere qui, prima facevo avanti e indietro dal Brasile mentre ora festetggio a settembre i miei due anni fissa qua (sorride).

Hai un sogno nel cassetto da realizzare? Il mio sogno è comprare una bella casa, fare ancora tanti viaggi e essere vicina a tutte le persone a cui voglio bene.

Mell, tu sei una bellissima trans. Ti va di raccontarci il tuo percorso? Certo. Il mio percorso di transizione è iniziato quando avevo 18 anni. Ho iniziato a prendere gli ormoni e a 21 anni ho fatto il mio primo intervento estetico. Da quel momento in poi mi sono sentita molto completa e felice. Non è stato facile farsi accettare dalla famiglia, per di più in un Paese che ha tanti pregiudizi; però sono riuscita a essere contenta con me stessa.

Grazie Mell, sei stata gentilissima. Hai un ultimo messaggio per chi ci legge? La vita è troppo breve e dobbiamo cercare la felicità nelle semplici cose, provare di star bene e fare del bene, così quando ci svegliamo possiamo vedere i colori anche se fuori il giorno è grigio. Ringraziamo ogni mattina che ci svegliamo per il gran dono che è la vita, perchè è bella! 44


Brenda Magnom 2° a Miss Trans Toscana 2018 45


Brenda Magnom 2° a Miss Trans Toscana 2018

Oggi conosciamo meglio la seconda classificata al concorso di Miss Trans Toscana 2018, la bellissima Brenda Magnom, dal Brasile. Lo storico concorso di bellezza trans, organizzato con maestria da Giselly Grigoletto, si è svolto con successo il 1 settembre nella suggestiva città di Chianciano Terme.

i sensi, sia di carattere che di aspetto fisico, ovviamente.

Buongiorno e congratulazioni per l’ottimo piazzamento a Miss Trans Toscana. Ti va di presentarti ai nostri lettori? Buongiorno a voi! Io sono Brenda, originaria del Brasile. Sono contenta di essermi aggiudicata la fascia del secondo posto, è stata una notte veramente meravigliosa. Nella vita ho diversi hobby, mi piace la musica pop-dance, amo cantare e ballare la samba.

Che progetti e sogni hai per il futuro? Per il mio futuro spero di essere felice, sempre! Un abbraccio a tutti voi e grazie ancora per questa bella opportunità!

Brenda, hai un fisico davvero perfetto. Svelaci il tuo segreto! Mi piace ballare e andare in palestra e questo mi aiuta abbastanza a tenermi in forma (sorride).

Grazie ancora Brenda Magnom e alla prossima! *** L’intero reportage con foto e video della serata potete vederlo sul sito Piccole Magazine Tv.

Sei quindi tornata a casa soddisfatta di essere stata scelta tra le rappresentati della bellezza trans. Senza dubbio, sono molto orgogliosa, è la prima volta che mi aggiudico il podio. Cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza? Ai concorsi mi piace partecipare perchè adoro divertirmi insieme alle mie amiche e colleghe, si crea sempre una bella atmosfera! L’abito da sera con cui hai sfilato era davvero sensazionale. Grazie! L’ha realizzato una mia amica stilista, la bravissima Cinzia Lemos. Qual è la cosa che ti piace di più dei concorsi? Mi piace molto il momento della sfilata in costume da bagno. Secondo te, che caratteristiche deve avere una vera Miss? Vediamo...secondo me una vera Miss deve essere elegante e bella, in tutti 46


Miss Trans Toscana 2018

Rayla Rios

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Rayla Rios

Miss Trans Toscana 2018 Doti che hai innegabilmente dimostrato. Grazie! (sorride). Per me una vera Miss deve essere bella, con un portamento elegante, un bel fisico e un grande cuore.

Un folto pubblico entusiasta ha assistito al festoso evento di Miss Trans Toscana 2018, organizzato con successo da Giselly Grigoletto il 1 settembre a Le Fonti di Chianciano Terme e sponsorizzato da Piccole Trasgressioni. La corona di reginetta se l’è aggiudicata la favolosa brasiliana Rayla Rios; sorriso smagliante, un fisico dalle forme sensualissime e tanta allegria.

Pensi che parteciperai anche ad altri concorsi? Ma certo che si, mi piace questo mondo, così lussuoso! Nei miei prossimi progetti e sogni da realizzare c’è sicuramente quello di partecipare ad altri eventi simili e...provare a vincere ancora! (ride) Un bacio a tutti voi!

Buongiorno e congratulazioni per la vittoria. I nostri lettori sono curiosi di conoscere la nuova Miss! Ciao a tutti. Mi chiamo Rayla Rios e vengo dal Brasile, da Porto Alegre e ho 28 anni. Nel tempo libero mi piace passeggiare dappertutto perchè adoro scoprire il mondo, sono una ragazza curiosa.

Grazie Rayla Rios e ancora complimenti per la vittoria! *** L’intero reportage della serata con foto e video lo trovate su Piccole Magazine Tv

Ti aspettavi di vincere il titolo di Miss Trans Toscana? No, non me lo aspettavo ed è stato un grande onore per me. Era solo il secondo concorso a cui partecipavo. La mia famiglia e tutti i miei amici sono stati molto contenti per me, ho ricevuto tante dimostrazioni d’affetto e sono felice! Avevi un abito da sera bellissimo, l’hai fatto tu o qualche stilista? E’ della bravissima stilista Regina Havaci, che ringrazio tanto. Cosa ha conquistato la giuria di te? Sicuramente hanno colpito la mia eleganza e la mia bellezza. Ma anche le altre concorrenti erano splendide, è stata una bella gara.

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Nicolly Mascarenhas Miss Trans Web Abruzzo492018


Nicolly Mascarenhas

“Miss Trans Web Abruzzo 2018” Conosciamo meglio oggi Nicolly Mascarenhas, la stupenda vincitrice della fascia Web a Miss Trans Abruzzo 2018, il concorso di bellezza organizzato con successo da Giò Sensation. Mulatta, lunghi capelli ondulati e viso da bambolina, Nicolly è nata in Brasile a Fortaleza Ceará sotto il segno del sagittario e vive a Torre del Lago Puccini, in Toscana.

e uscire con gli amici. Dimenticavo, adoro tutto quanto ruota intorno al mondo della moda e del make up! Il mondo dei concorsi comunque ti piace e hai avuto belle soddisfazioni. Si, la cosa che mi piace di più è che a volte si creano delle belle amicizie. Apprezzo anche l’ansia di salire sul palco, mi da una carica incredibile. Una cosa che non mi piace, invece, è quando vedo altre Miss che litigano tra loro per delle cavolate.

Ciao Nicolly, sei stata eletta Miss Trans Web Abruzzo 2018. Te lo aspettavi? Ciao a tutti dalla vostra Nicky! Sono stata molto felice di essere stata la più votata dalle persone su internet! Grazie, non me lo aspettavo!

Eh, lì sarà il nervosismo da gara, capita. Hai qualche progetto per il futuro? Si, diventare ricchissima e vivere ogni giorno della mia vita come se fosse l’ultimo, cosa che consiglio di fare a tutti! Un bacio dalla vostra Nicky!

Non è il primo concorso a cui partecipi, giusto? Non è il primo concorso a cui partecipo, lo scorso anno sono stata anche tra le concorrenti di Miss Trans Europa e un po’ so come funziona questo mondo. Secondo te, cosa influenza e colpisce maggiormente la giuria di un concorso? Boh! (ride) Non capisco troppo queste giurie dei concorsi di bellezza. Qualcuno magari vota la bellezza del viso, qualcuno la sfilata, altri si concentrano sul fisico. Addirittura, ci sono delle persone, a volte, che non si attengono neanche a questi criteri. Tutto qua! Il tuo fantastico sorriso ha però sicuramente conquistato le persone a casa. Tu ti senti una Miss solo sul palcoscenico o anche nel tuo privato? Solo sul palco, nella vita di tutti i giorni sono una ragazza tranquilla. Amo fare lunghe passeggiate in mezzo alla natura 50


Chrystal Medeiros Miss Trans Abruzzo 2018 sezione SudAmerica

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Chrystal Medeiros

“Miss Trans Abruzzo 2018 sez. SudAmerica” Lunghi capelli biondi, fisico mozzafiatto e sorriso smagliante: Chrystal Medeiros, originaria di Natal in Brasile, è la vincitrice per la sezione Sudamerica del concorso di bellezza Miss Trans Abruzzo 2018.

delle persone nuove e per evadere un po’ dalla mia routine lavorativa...i concorsi mi servono come “sfogo”, diciamo. Ma li vivo sempre come un gioco, un divertimento.

Buongiorno Chrystal, congratulazioni per la vittoria. Sei contenta, te lo aspettavi? La verità è che non me lo aspettavo. Inizialmente non pensavo di partecipare, ho deciso il giorno prima della gara.

Che progetti hai per il futuro? Adesso mi voglio preparare per il concorso più importante, cioè Miss Trans Italia, che si svolgerà prossimamente. Questa vittoria mi ha reso molto contenta e ho avuto la conferma che se voglio posso andare molto avanti!

E che cosa ti ha convinto a partecipare? Ho deciso di mettermi in gioco perché vivo a Pescara e ho pensato che sarebbe stato un piacere poter rappresentare la Regione in cui vivo, l’Abruzzo.

Come Miss Abruzzo 2018, che messaggio ti piacerebbe dare alle persone? Il messaggio che voglio lasciare come Miss è “Volere è potere”! Se hai un sogno, continua a credere che arriverà il momento in cui lo realizzerai, tutto è possibile. Infine, grazie a tutti voi di Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine perchè sponsorizzate questi eventi, per noi del mondo LGBTQIA sono molto importanti e ci date modo di far crescere la nostra visibilità...un bacione grande!!

Anche se non ti eri preparata in modo particolare, hai vinto il primo posto! Si, infatti! (ride). Ho vissuto tutto come un gioco, in quel momento. Merito forse anche del tuo fisico davvero perfetto. Cosa fai per tenerti così in forma? Io sono “malata” per avere il corpo perfetto! (sorride) Anche se lo so che nessuno in realtà lo ha, sono molta attenta a quello che mangio, vado in palestra tutti i giorni, non fumo e bevo alcolici solo ogni tanto!

Grazie Chrystal Medeiros e a presto!

Miss Trans Abruzzo era il primo concorso a cui partecipavi o ne hai fatti altri? Ho partecipato anche ad altri concorsi, però questo è stato il primo che ho vinto. Quale è la cosa che ti è piaciuta di più? A me piace partecipare per conoscere

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Miss Trans Abruzzo 2018

Pamela Viana

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Pamela Viana

“Miss Trans Abruzzo 2018” concorso? La giuria guarda tutto; in questo caso la femminilità e il non essere volgari. Poi ovviamente anche il vestito, il fisico e come sei curata. Ti senti una Miss solo sul palcoscenico o anche nella quotidianità della vita? Io sono nata una Miss e questo concorso mi ha fatto ricredere in me, ho capito di avere tutte le qualità proprie di una vera Miss.

Si sono da poco spenti i riflettori su un’altra edizione di successo di Miss Trans Abruzzo, organizzato da Giò Sensation e che si è svolto venerdì 24 agosto presso il Teatro del Mare a Francavilla al Mare (Ch). Un pubblico entusiasta ed una competente e responsabile giuria hanno decretato come vincitrice per l’Italia la bellissima bionda Pamela Viana. Congratulazioni per la vittoria Pamela. Raccontaci un po’ chi sei. Grazie a tutti voi. Mi chiamo Pamela Viana, sono napoletana ma mi sono trasferita a Terni in Umbria. Il mio hobby è la danza moderna, che ho studiato per 10 anni.

Che progetti hai per il futuro? Eh, sono tanti...però uno in particolare è quello di diventare un’affermata show girl. E noi te loauguriamo di cuore, Pamela Viana. Grazie! Colgo l’occasione per ringraziare anche Giò Sensation di avermi fatto partecipare a questo concorso, tutto lo staff e la città di Francavilla Al Mare. Ringrazio tutto il pubblico che mi ha sostenuta e che ha creduto in me e lo sponsor Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine di avermi dato questa opportunità.

Effettivamente si vede che hai un bel fisico tonico. Qualità che ti ha aiutato a vincere Miss Trans Abruzzo 2018. Te lo aspettavi? Vincere Miss Trans Abruzzo è stata una grandissima emozione, non me lo aspettavo. E’ iniziato veramente tutto per gioco, volevo divertirmi e far capire alle persone chi siamo noi trans: questa serata è importante perchè ci da molta visibilità! Ti eri preparata in modo particolare? Mi sono preparata organizzandomi con il trucco: Nino Gianserra mi ha curata nei minimi particolari. L’acconciatura l’ho affidata invece al mitico parrucchiere Franco Di Pasquale, una persona squisitissima. E per quanto riguarda l’abito, davvero bellissimo? Il vestito da sera è stato creato dalla famosa Valeria Marini. Anche lei ha indossato quel modello di abito. Secondo te, cosa influenza e colpisce maggiormente la giuria di un 54


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IL PREZZO DELLA NEGAZIONE AL RE 56


IL PREZZO DELLA NEGAZIONE AL RE Il piacere attraverso la storia

Se qualche marito era felice quando il re decideva di andare a letto con sua moglie e qualche altro sopportava in silenzio, pochi ebbero il coraggio di opporsi a questo desiderio del sovrano. Una delle prime testimonianze di una simile sfida avvenne durante il regno di Giovanni Senza Terra (1167-1216), quando l’aristocratico Eustace de Vesci, venne preso in odio dal re “per aver messo nel letto reale una popolana invece della propria moglie”. Infatti, accadde che re Giovanni passò la notte con quella che credeva una virtuosa nobildonna, avvolta nel buio di un letto feudale a baldacchino, salvo poi, alle prime luci dell’alba scoprire che si trattava di una volgare serva, che sostituiva la sua padrona. Nel 1520, re Francesco I di Francia si recò nella camera da letto di una dama, ma vi trovò il marito con la spada sguainata con l’intenzione di difendere l’onore della moglie, a costo di ucciderla. Il sovrano infuriato gli disse chiaramente che se avesse fatto del male alla donna avrebbe dato ordine che fosse decapitato, poi cacciò il marito e si infilò nel letto con la moglie di lui.

Enrico IV di Francia dovette lottare contro la ferma resistenza di due mariti testardi e temerari. Infatti, quando Gabrielle d’Estrées gli diede un figlio , Enrico temette che il vecchio marito dell’amante, Nicolas d’Amerval, potesse rivendicarne la paternità e sottrarlo alla madre. Enrico decise dunque di insistere perché l’amante ottenesse l’annullamento del matrimonio. Una delle poche motivazioni in base alle quali la Chiesa cattolica concedeva l’annullamento era l’impotenza del marito, quindi d’Amerval si trovò in una posizione davvero poco invidiabile. Ammettere di essere impotente, spiacevole persino ai nostri giorni, nel XVI° secolo era considerato una vergogna, una disgrazia quasi peggiore della morte. D’altra parte, contrariare il re poteva mettere a rischio i propri beni e magari la vita: se avesse voluto eliminare il rivale, Enrico non avrebbe avuto difficoltà a farlo assassinare. Così, d’Amerval dichiarò la propria impotenza, ma non senza affermare che la dichiarazione era falsa e gli era stata estorta: in effetti, d’Amervil aveva avuto almeno 14 figli con altre donne. Naturalmente, sulla base della dichiarazione e sulla testimonianza dei 57


servi, il divorzio fu concesso. Dopo la morte di Gabrielle, nel 1599, ed il successivo infelice matrimonio con Maria de’ Medici, Enrico ebbe difficoltà di gran lunga maggiori con un marito cornuto quando, nel 1609, si innamorò della bella Charlotte de Montmorency: lui aveva 54 anni, lei appena 14. All’epoca, Charlotte era fidanzata con un giovane e prestante cavaliere, ma il re fece rompere il fidanzamento e le ordinò di sposare l’innocuo principe di Condé, debole ed omosessuale. Sfortunatamente per Enrico, l’insignificante sposo si rivelò meno docile del previsto. Ferito nell’orgoglio, il principe di Condé si sentiva coperto di vergogna per la sua condizione. Così un mese dopo le nozze chiese al sovrano il permesso di lasciare la corte e di ritirarsi insieme alla moglie nelle sue tenute in campagna, ma la risposta del re fu un irrevocabilmente secco “no”. Infuriato, Condé affrontò il re e non esitò a definirlo un tiranno ed Enrico minacciò di annullare il vitalizio del principe se avesse lasciato a corte senza il suo permesso; ma il principe non si lasciò intimorire, prese la moglie e se ne andò. Enrico, allora, si travestì da cacciatore, con tanto di benda su un occhio, e si recò nei pressi della tenuta di Condé nella speranza di potere almeno intravedere l’amata. Charlotte non lo apprezzò; infatti, quando passeggiando in giardino, scorse il re travestito da cacciatore, si mise ad urlare terrorizzata, finché Enrico non corse via. Il principe di Condé, temendo un rapimento, decise di portare Charlotte fuori dalla Francia, così fuggirono nei Paesi Bassi; il re profondamente innamorato cadde in una profonda disperazione. Nel frattempo, Filippo III di Spagna, cercando occasioni di attrito con la

Francia, assicurò al principe di Condé il suo appoggio contro il libidinoso sovrano. Anche il papa cercò di fare da paciere e la politica europea aveva le acque mosse, con venti di guerra, per l’infatuazione del re di Francia nei confronti di una quindicenne e dalla testarda determinazione del marito di lei nel rifiutarsi di concederla al proprio sovrano. Con il passare del tempo, il desiderio di Enrico di riavere Charlotte divenne un’ossessione, tanto che si temeva per la sua salute fisica e psichica. Dopo parecchi mesi, la situazione sembrò sbloccarsi quando il padre di Charlotte citò in giudizio il principe di Condé, affinché divorziasse dalla figlia. Condé accettò e Charlotte si apprestò a tornare in Francia per diventare l’amante ufficiale del re. Forse il principe era stanco di lottare contro il proprio re e forse Charlotte preferiva la scintillante vita di corte ad un monotono esilio. Tuttavia i nemici di Enrico non avevano alcuna intenzione di permettere che la preziosa Charlotte tornasse in patria e le negarono il permesso di rientrare in Francia. Al che, Enrico non esitò a dichiarare guerra e radunò un esercito per andare a riprendere il suo amore, ma era destino che non vedesse mai più la sua Charlotte. Il 14 maggio 1610, mentre Enrico era in carrozza insieme ai suoi cavalieri, venne pugnalato a morte dal folle Ravaillac e morì pochi minuti dopo. A Charlotte non rimase che tornarsene dal marito con la coda tra le gambe ed umiliarsi di fronte alla vedova di Enrico, la regina Maria, che in qualità di reggente era la persona più potente di tutta la Francia. 58


L’INFELICE CORNUTO 59


L’INFELICE CORNUTO Il piacere attraverso la storia

Non tutti i mariti sono felici di essere cornuti, anche se l’amante della moglie è il re. Nel 1716, Marie-Madeleine de Parebère, la nuova amante di Filippo di Orléans, reggente di Francia, aveva un marito innamorato e geloso, così non riusciva ad indossare gli splendidi gioielli che le venivano regalati dall’amante. L’astuta Madame ebbe un’idea: disse al marito di avere saputo di alcuni amici che, trovandosi in difficoltà, erano costretti a vendere preziosi gioielli ad un prezzo bassissimo. Il marito le diede il denaro per acquistarli e quando poi lei li esibì in pubblico disse che erano un regalo del consorte, il quale si pavoneggiò fiero dell’affare e della fedeltà della moglie, mentre il mondo rideva di lui. Madame de Pompadour, nata Jeanne Poisson, aveva sposato un ricco borghese, Le Normand d’Etioles, il quale non le faceva mancare nulla, ma fin dall’infanzia l’unica ambizione che lei aveva era di diventare l’amante del re. Probabilmente, Jeanne aveva sposato quel borghese per avere una posizione elevata e considerandola un trampolino di lancio per incontrare il re, aveva respinto numerosi ammiratori, rifiutando ogni rapporto che fosse andato oltre l’amicizia.

Inoltre, in ogni occasione affermava che avrebbe potuto tradire il marito solo per il re; questo faceva ridere tutti, anche il marito, che non immaginava cosa si nascondeva dietro alla battuta. Infatti, i d’Etoiles erano sposati da soli quattro anni quando Jeanne realizzò il desiderio di incontrare e conquistare il re, divenendone l’amante. Quando il marito lo seppe svenne, poi minacciò di suicidarsi, infine decise di affrontare il re andando a Versailles a riprendersi la moglie. Nel frattempo, Madame d’Etoiles sfruttava la violenta reazione del marito per premere sul re affinché la nominasse ufficialmente maitresse-en-titre, ovvero la sua favorita. Re Luigi, sconvolto dalla gelosia del marito e dalle lacrime di Jeanne, accondiscese a tutte le richieste della donna. Monsieur d’Etoiles venne mandato in Provenza per un viaggio di lavoro, nella speranza che cambiare aria gli alleviasse il dolore. Poi, nel 1747, per premiare la sua forzata acquiescenza, il re gli assegnò l’incarico di esattore generale delle imposte, che gli valse l’enorme introito di 400.000 franchi l’anno, che attualizzati ammonterebbero ad almeno 40 milioni di euro l’anno. Rasserenato da tale cifra, si fece a sua volta un’amante, una cantante dell’Opera, Mademoiselle Raime, e visse con 60


lei una sorta di relazione matrimoniale con dei figli. Alcuni anni dopo, nel 1756, Madame de Pompadour avrebbe desiderato diventare dama di compagnia della regina, ma poiché in questo ruolo avrebbe dovuto fare la comunione tutti i giorni e ciò non era possibile, perché separata dal marito, aveva bisogno di riconciliarsi con lui; va detto, che Madame di Pompadour da anni non aveva più rapporti sessuali con il re, ma manteneva una relazione come amica e consigliere politico. Fu allora, che il suo confessore le suggerì di scrivere una lettera al marito, chiedendogli di ritornare, seppur solo formalmente, insieme a lui. Il marito, a sua volta le scrisse, parlando di onore, umiliazioni e tristi ricordi, rifiutando così di tornare a vivere insieme a lei. Tirando un enorme sospiro di sollievo, la Pompadour mostrò la risposta del marito ad un prete compiacente, il quale la assolse da ogni peccato e le diede la comunione, consentendole di diventare dama di compagnia della regina. Quando Madame de Pompadour morì all’età di 42 anni, il marito sposò Mademoiselle Raime e legittimò i figli avuti da lei e vissero insieme fino alla fine dei loro giorni. Alcuni mariti, che inizialmente avevano provato ira e sdegno di fronte alla necessità di cedere la moglie al re, si rassegnarono poi in fretta, facendo di necessità virtù, proficua. Augusto il Forte, elettore di Sassonia dal 1694, ebbe questo tipo di fortuna con i mariti di molte delle sue amanti e benché sposato era solito visitare le corti d’Europa da solo, dove trovava schiere di nobildonne desiderose di andare a letto con lui, uomo prestante e vigoroso. A Vienna, alla corte di Giuseppe I, Augusto si innamorò di Madame d’Esterle, la cui resistenza fu vinta dal dono di un paio di orecchini del valore di 40.000 fiorini. Madame d’Esterle dimenticò ogni precauzione e sedusse Augusto nella propria camera da letto, dove li sorprese il marito, che fu messo in fuga dalla

spada dell’amante. Fuori di sé, Monsieur d’Esterle si precipitò dall’imperatore per avere giustizia e raccontò agli amici l’accaduto, ma venne consolato rammentandogli che nei miti e nella tradizione antica non vi era disonore nel prestare la moglie al re. Lui obbiettò che Augusto il Forte non era il suo re, al che risposero dandogli il consiglio di entrare al suo servizio, così lo sarebbe stato. Il marito cornuto si sentì sollevato e scrisse immediatamente all’elettore di Sassonia chiedendogli di essere assunto; stupito dell’inattesa richiesta, Augusto chiese a Madame d’Esterle che cosa ne pensasse. Madame inorridì all’idea di avere il marito al seguito dell’amante, dove poteva creare problemi; allora suggerì di assegnargli un generoso vitalizio, a patto che avesse rinunciato ad ogni diritto coniugale ed avesse dato il suo nome ai bastardi nati dalla relazione. IL cornuto accettò e rispettò rigorosamente i termini del contratto. Un altro marito che accettò di prestare la moglie ad un sovrano fu Edward Langtry, la cui moglie Lillie nel 1877 divenne la prima amante ufficiale del principe di Galles. Quando il rapporto tra Lillie ed il principe di Galles finì, la donna divenne l’amante del principe tedesco Louis Buttemberg, di cui rimase incinta ed ebbe una bambina. Lillie, ormai separata dal marito, per altro sull’orlo della bancarotta, iniziò una carriera da attrice negli Stati Uniti, dove ebbe un clamoroso successo ed accumulò ricchezza. Avendo perso la moglie a favore di un principe inglese e poi di uno tedesco, ed infine di una brillante carriera, Edward precipitò nel tunnel della depressione e dell’alcolismo. Lillie, anche se divorziata, non lo abbandonò economicamente e continuò ad inviargli denaro quattro volte l’anno, fino a quando il poveretto morì. 61


UN SILENZIO CHE VALE ORO 62


UN SILENZIO CHE VALE ORO Il piacere attraverso la storia

Il marito della contessa Virginia di Castiglione, amante di Napoleone III, nel 1855 definì perfettamente il ruolo del marito cornificato dal re quando disse: “Sono un marito modello; non vedo e non sento mai nulla”. In effetti, molti mariti furono lieti di mettere a disposizione la moglie per il bene della patria. La principessa di Soubise, attorno al 1670, ebbe una breve relazione con Luigi XIV e ci riuscì proprio grazie all’aiuto del marito, che fu deriso dai cortigiani, ma il duca di Saint-Simon scrisse: “Mai una famiglia nobiliare ammassò un patrimonio tanto colossale in così breve tempo”. Appare evidente quale fosse il motivo per cui tanti aristocratici spingevano le proprie mogli tra le braccia del re: il prezzo del peccato era ben retribuito ed elevato. Re Giorgio IV amoreggiava con l’amante Lady Conyngham, alla presenza del compiacente marito della donna ed aveva l’abitudine di fiutare tabacco dal suo prosperoso seno. Mentre avvenivano queste pubbliche manifestazioni, spesso Lord Conyngham sedeva sereno accanto alla felice coppietta, pregustando l’aumento dei possedimenti familiari. Infatti, il re lo nominò lord ciambellano della real casa, nomina che fu in seguito annullata dal primo ministro, che la ritenne moralmente inaccettabile. Al contrario, la sorte del conte polacco Anastasio Walewski, che spinse la moglie Maria tra le braccia di Napoleone Bonaparte, non

fu altrettanto felice. Il ricco conte aveva sposato Maria Laczynska quando lei aveva 16 anni e lui 68; fu un ottimo affare per la famiglia della sposa, la cui ricchezza aveva subito un tracollo a causa della guerra. La Polonia non era più uno stato sovrano ed era stata divisa tra Prussia, Austria e Russia. Maria appassiva con il vecchio marito, a cui era grata perché aveva pagato tutti i debiti della sua famiglia, anche se il conte era noioso e geloso nei suoi confronti. Ciononostante, l’ambizioso marito portava Maria a feste e balli, dove la sua bellezza, pelle bianchissima con capelli biondi ed occhi blu, attirava l’attenzione di schiere di ammiratori. Nel dicembre 1806, Napoleone e l’esercito francese entrarono in Varsavia e furono accolti con gioia dai polacchi, convinti che Napoleone li avrebbe liberati dall’occupazione straniera. Nel gennaio 1807, Napoleone diede un ballo in onore della nobiltà polacca ed il conte Anastasio Walewski venne invitato insieme alla sua giovane e bella moglie. Maria era estremamente nervosa all’idea di incontrare il liberatore del suo paese, che era per lei un eroe idolatrato, e chiese al marito il permesso di rimanere a casa. Il conte Walewski le ordinò di partecipare con l’abito più scollato ed i gioielli di famiglia. Infatti, il conte, pur essendo terribilmente geloso, voleva esibirla all’imperatore. Indossando un abito attillato e provocante, 63


Maria venne presentata a Napoleone, che la guardò attentamente, ma passò oltre, anche se subito dopo chiese un fatale “Chi è ?“. Napoleone era rimasto folgorato dalla bellezza di Maria; tutti se ne erano accorti tranne lei. In occasione di un altro ballo, Napoleone volle sempre ballare con lei; improvvisamente l’ingenua Maria si ritrovò al centro dell’attenzione, mentre i nobili non parlavano che di lei. Maria si sentiva frastornata ed intimidita da tanto interesse, mentre, al contrario il vanitoso marito ne aveva tratto motivo per pavoneggiarsi. Il giorno seguente, il maresciallo Duroc fece visita a Maria per consegnarle un mazzo di fiori ed una lettera dell’imperatore, nella quale esprimeva ammirazione ed il desiderio di incontrarla, sollecitando una risposta: stupita, Maria disse a Duroc che non ci sarebbe stata . La sera stessa Napoleone inviò un altro mazzo di fiori con una ulteriore lettera, nella quale la supplicava di un incontro e di una risposta; ancora una volta, Maria non volle rispondere. Poco dopo arrivò una terza missiva in cui Napoleone metteva il proprio cuore ai suoi piedi ed astutamente aggiungeva: “… tutti i vostri desideri saranno esauditi. Il vostro paese mi sarà tanto più caro se avrete pietà del mio povero cuore”. L’ultima frase costituiva un abile stratagemma, dal momento che parlava alla patriottica Maria in un linguaggio cui prestava volentieri ascolto. A Varsavia tutti sapevano dell’innamoramento di Napoleone verso Maria e per lei non ci fu più pace: molti uomini politici bussarono alla sua porta; le dame della aristocrazia presentarono congratulazioni e consigli non richiesti; il fratello maggiore, Benedict, che da dieci anni prestava servizio nell’esercito francese, riteneva che Maria avesse il dovere di andare a letto con l’imperatore, per il bene della patria. Il conte Walewski, sentendosi onorato che Napoleone voleva fare l’amore con la moglie, la spinse a recarsi a palazzo e ad accontentarlo. Insomma, sembrava che tutti volessero che Maria andasse a letto con l’imperatore, tranne lei. Non smettevano di rimproverarla se Napoleone, respinto, avesse fatto torto alla

Polonia. Dunque, una tremante Maria, spinta in carrozza dall’insistente marito, si recò da Napoleone, La prima notte l’imperatore si limitò a conversare; la seconda notte, come ella stessa scrisse, diventò “la riluttante vittima della sua passione”; una frase che farebbe pensare ad uno stupro. Poi però venne la tenerezza ed a poco a poco l’imperatore risvegliò in lei una sessualità che non aveva mai sperimentato con il vecchio e malandato consorte. Il conte aveva messo in moto una vicenda amorosa che non poté più fermare. Maria si innamorò di Napoleone, poi la sua gratitudine nei confronti del marito era svanita nel momento in cui l’aveva spinta tra le braccia di un altro: si separarono e divorziarono. Per tre anni, Maria seguì l’imperatore in tutta l’Europa, ma quando rimase incinta, Napoleone che era convinto di essere sterile, comprese di avere la possibilità di generare un erede. Divorziò dall’ormai sterile moglie Giuseppina, abbandonò la disperata Maria e sposò la diciottenne principessa austriaca, Maria Luisa d’Asburgo-Lorena. Il sacrificio di Maria per il bene del suo paese fallì esattamente come la sua storia d’amore. Infatti, persino nel momento in cui Napoleone le prometteva di far rivivere la nazione polacca, aveva aperto trattative con la Russia perché il regno Polacco non fosse più ricostituito. Doppiamente tradita da Napoleone, Maria non esitò a fargli visita mentre era in esilio all’isola d’Elba, portando con sé il loro figlioletto, che ormai aveva compiuto 5 anni, e tutti i suoi gioielli per alleviare le sue difficoltà economiche. Arrivò pronta a restargli accanto, ma Napoleone, temendo che lo scandalo potesse impedire alla moglie, l’ex imperatrice Maria Luisa, di raggiungerlo con il principino, la invitò a ripartire. Maria e l’Europa intera sapevano che, a Vienna, l’ex imperatrice aveva una relazione con un funzionario di corte e non avrebbe mai raggiunto Napoleone, esiliato in una piccola isola. Tuttavia, non volendo dare una delusione all’amato, Maria non gli disse nulla e se ne andò. Non si sarebbero mai più rivisti. 64


IL MARITO DELL’AMANTE 65


IL MARITO DELL’AMANTE Il piacere attraverso la storia

Benjamin Franklin, inventore e patriota americano, la cui effige compare sulle banconote da 100 dollari, diceva: “Non si possono cogliere rose senza rischiare di pungersi, né avere una bella moglie senza rischiare le corna”. In molti casi, il tradizionale triangolo amoroso, re, regina, amante, era di fatto un quadrilatero, dal momento che molte amanti reali erano sposate. Il matrimonio poteva essere avvenuto prima dell’inizio della relazione o addirittura nel pieno dell’avventura amorosa, talvolta su richiesta dello stesso sovrano. Infatti, si riteneva che il matrimonio apportasse rispettabilità all’amante del re e che la tacita approvazione del marito legittimasse una relazione illecita. Inoltre, una donna nubile incinta era oggetto di condanna da parte dell’opinione pubblica. Ciononostante, alcuni re, tra cui Luigi XIV, erano tormentati dall’idea del duplice adulterio e dunque, dal punto di vista del peccato, avrebbero preferito amanti nubili, in modo da dimezzare l’entità della colpa. Pertanto, Luigi XIV era lieto che Mademoiselle de la Vallière, cui rimase legato per sette anni e da cui ebbe quattro figli, fosse nubile. Quando poi s’innamorò della sposata Athénais de Montespan, che di figli glene

diede ben sette, temette fortemente per la salvezza della propria anima, tanto che, dopo la morte della regina, sposò una anziana zitella, l’illibata Madame de Maintenon, per godere del sesso senza colpe. Come il bisnonno, Luigi XV, che non sembrava preoccupato di tradire la propria moglie, si sentiva in colpa perché andava a letto con la moglie di un altro, Madame de Pompadour. Per altro, Luigi non si fece scrupolo di far sposare la sua ultima amante, la stupenda prostituta Jeanne Becu, con un nobile in miseria, per elevarne la posizione sociale. L’uomo ricevette, dopo il matrimonio, una borsa piena di monete d’oro, una pensione a vita ed un cavallo per togliersi di mezzo; dopo di che Jeanne, neo contessa e rispettabile perché sposata, poté essere presentata a corte, anche se non mancarono celati sorrisi di scherno. Comunque quel matrimonio fasullo avrebbe creato molti problemi ai due amanti reali. Nel 1773, quattro anni dopo, l’anziano ed ormai vedovo Luigi prese in seria considerazione di sposare la sua favorita, come aveva fatto suo bisnonno Luigi XIV con Madame de Maintenon. Da parte sua, Jeanne Becu ora Madame du Barry era comprensibilmente entusiasta: dopo avere subito continue umiliazioni a corte, sarebbe diventata regina di Francia. 66


Poi però ci si ricordò che da qualche parte del regno aveva un marito, impegnato ad ubriacarsi e a spassarsela, il quale fece sapere al re che sarebbe ricomparso con grande scandalo, se non fosse stato adeguatamente rimborsato. Gli vennero prontamente versate parecchie migliaia di franchi e fu insignito dell’Ordine di San Luigi, un onore riservato a chi poteva vantare meriti eccezionali, anche se, in quel caso, a essere eccezionale non era il merito, ma il ricatto. Se nel X° secolo a.c., come ci narra la Bibbia, re Davide si era liberato di Uria, inopportuno marito di Betsabea, mandandolo a combattere e morire in prima linea, nel XVII° secolo i re adottavano soluzioni meno crudeli: esiliavano lo scomodo marito in paesi lontani con la scusa di affidargli importanti incarichi diplomatici. Come accadde a Roger Palmer, marito di Lady Barbara Castlemaine, amante di Carlo II. Infatti, Roger veniva inviato nelle diverse corti europee per ordine del re e veniva richiamato in patria soltanto quando Barbara stava per partorire un bastardo reale. In quel caso ci si aspettava che si prendesse cura della moglie fin dopo il parto, come se il nascituro fosse figlio suo. Due secoli dopo Nicholas von Kiss, il brillante ma inetto marito di Katharina Schratt, l’amante di Francesco Giuseppe d’Austria, fu invitato dall’imperatore ad entrare nel corpo diplomatico, una richiesta che accettò malvolentieri, perché in realtà era un ordine. Quando Nicholas si annoiava in una sede, Katharina chiedeva all’imperatore di trasferirlo in un’altra. In ogni caso, periodicamente von Kiss andava a far visita alla moglie a Vienna per riempirsi le tasche di monete d’oro, prima di tornare nuovamente all’estero. E’ il caso di dire che il denaro, per un verso, fa tacere l’amore, per l’altro, lo esalta.

Gender: ascesa e dittatura della teoria che non esiste di Carlo di Pietro Cosa c’è di vero sulla cosiddetta “teoria del gender ”? Che cosa dicono i “ gender studies”? Nel nostro libro ci opponiamo al “pensiero gender ”, con prove documentali. Siamo due “visionari”? Siamo come Don Chisciotte della Mancia? Combattiamo forse contro i mulini a vento? A queste ed a tante altre domande, spesso sollecitate da alcuni gruppi di pressione, siamo tenuti a rispondere, quantomeno per educazione. Il saggio, minuzioso nella ricerca ed onesto nelle intenzioni, esalta (nei giusti limiti) il valore della persona e si contrappone al pensiero dominante estorto dalle solite élite a danno della società civile. La questione sviscerata nel libro, quella del gender, è quanto mai attualissima e viene risolta con lucida oggettività, superando, con grande carità, i limiti delle passioni e del sentimentalismo. Per acquistare il libro clicca qui.

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Astrologia, Amore e Sesso

In quale segno l’uomo LEONE può trovare la donna giusta ? 69


In quale segno l’uomo Leone può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso

ARIETE L’uomo del Leone è sempre divertito ed attirato dalla donna dell’Ariete. Con il tempo il Leone sarà deluso dalla mancanza di devozione dell’Ariete e con lei non funziona il gioco crudele che lui vuole condurre. La donna scopre i suoi trucchi e tutto può finire rapidamente. Se i due hanno un livello spirituale elevato può invece nascere un amore profondo e duraturo.

Leone. La comune tendenza al bluff li porta a raccontarsi reciprocamente una serie di frottole e questo indica come l’unione tra i due abbia basi fragili. Infatti non resiste a lungo ed il Leone può cercare altrove maggiore considerazione ed autentica passionalità. CANCRO La donna del Cancro è influenzabile e romantica e cade immediatamente preda del Leone. Con questa donna il Leone ha gioco facile: lui rappresenta l’uomo dei suoi sogni. Il risveglio può essere duro, ma può anche non avvenire, perché il Leone sa gestire molto bene la sua immagine. Dunque, sarà un compagno ed un amante perfetto davanti a questa donna che gli crederà in eterno.

TORO Il Leone ammira incondizionatamente la femminilità e la bellezza della donna Toro. La testardaggine di questa donna indispone il Leone al quale piace dominare. Il rapporto potrebbe essere dominato da litigi e contrasti, ma potrebbe essere molto vitale. Le discussioni sono benefiche per il Leone e vivificano l’inerzia del Toro. Unione tempestosa ma passionale.

LEONE I due dello stesso segno sono uniti dall’ambizione e dall’orgoglio di riuscire. Insieme faranno certamente carriera. Tale unione, o funziona subito, o si rompe, perché ognuno vuole sembrare ed essere superiore

GEMELLI Il modo di fare inquieto e nevrotico della Gemelli innervosisce e stanca il 70


all’altro. Se si incontrano due Leoni avidi e senza scrupoli potrebbero diventare due avventurieri eccezzionali: sempre fuori dalle norme che regolano la società borghese.

za. Nasce una unione dal sapore culturale, dove il Sagittario insegna al Leone. Sul piano passionale la definizione non è completa. La donna Sagittario ha troppi interessi ed il Leone si sente trascurato e poco apprezzato. In comune hanno una simpatica allegria.

VERGINE L’uomo del Leone difficilmente viene attratto dalla donna della Vergine. A lui piacciono le donne estremamente femminili, che aumentino lo slancio che ha per il femminino. La Vergine lo smorza e per lui diventa troppo faticoso conquistarla. L’unione tra i due non è sconsigliabile sul lato pratico, ma lui deve rinunciare alla passione per ottenere risultati concreti.

CAPRICORNO Sono uniti dall’ambizione di arrivare e dal perfezionismo. Possono formare una coppia in apparenza affiatata, che cercherà di vivere con il meglio e per il meglio. Lo spirito di economia della donna Capricorno frenerà la tendenza alle spese del Leone. In realtà sono divisi da un abisso di incomprensione e lui facilmente depressivo, si intristisce accanto a lei.

BILANCIA Tra i due segni c’è una forte attrazione fisica. Le straordinarie capacità della Bilancia lega il Leone a lungo e sono frequenti le unioni tra questi due segni. Lei ha lo sfarzo che seduce il Leone. Può accadere che l’unione si rompa proprio quando sembra collaudata, a causa dell’egoismo reciproco, che l’usura del tempo può portare alla luce.

ACQUARIO Questa donna intellettualmente difficile sconcerta il Leone, che mette le cose affettive tutte sul piano fisico. Lei gli sfugge e lui tenterà con tutti i mezzi di conquistarla e se ciò gli riesce, rimarrà una unione contrastata. Lei è poco interessata ai suoi problemi, troppo evanescente ed astratta, perciò lui si sente ferito nell’orgoglio ed abbandona presto questa donna così complicata.

SCORPIONE L’incontro tra i due è un incendio di passione con armonia sul piano fisico e sessuale. Il masochismo della donna Scorpione si accorda con la crudeltà del Leone. Sarà una coppia che si farà continue scenate di gelosia ma che si amerà follemente. Saranno due soggetti che si muoveranno sempre fuori dalla banale realtà quotidiana.

PESCI Certamente sarà la donna dei Pesci a soffrire in questa storia d’amore. Il Leone è incapace di rispondere alla dedizioni della donna Pesci ed all’ammirazione di lei con altrettanto entusiasmo. Questa donna lo stanca facilmente con la sua tendenza a drammatizzare e con i suoi strani complessi. Nel loro rapporto lui sarà sempre il carnefice, mai la vittima.

SAGITTARIO L’uomo del Leone apprezza in questa donna le sue qualità culturali e per le cose in cui lui non ha pazien71


Astrologia, Amore e Sesso

In quale segno l’uomo CANCRO può trovare la donna giusta ? 72


In quale segno l’uomo Cancro può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso

ARIETE Il Cancro permaloso non sopporta gli scatti e le crude verità della donna Ariete. In un loro rapporto l’uomo si chiuderà in un indisponente silenzio e la donna andrà alla ricerca di un compagno più vivo e divertente. L’irritabilità e l’incomprensione sono troppo pronunciate tra i due. Inoltre, un eccesso di materialismo è un difetto che crea ulteriori insormontabili problematiche.

si innamorano, fatto raro per l’incompatibilità fisica che esiste tra i due segni, può realizzarsi una unione serena e di lunga durata. CANCRO I due hanno la stessa emotività e suscettibilità; hanno la stessa paura di prendere decisioni; lo stesso egoismo e molte volte la stessa incomunicabilità. Superata l’iniziale reciproca diffidenza, può scatenarsi un amore morboso. Questo amore difficilmente può durare a lungo, perché le gelosie silenziose sono in questo caso reciproche e nessuno dei due si fida totalmente dell’altro.

TORO Tra loro l’attrazione fisica è immediata, ma con una repentina delusione. La bellezza della donna Toro affascina il Cancro, ma basta un niente per capire quanto poco si stimolano a vicenda. La noia e l’inerzia provocano estremo disagio. Solo se i due hanno una età avanzata l’unione può funzionare; non sarà mai un rapporto vivace, ma potrebbe contenere molta tenerezza.

LEONE La donna del Leone domina immediatamente il Cancro. Sicura della sua potenza, con la crudeltà che fa parte del suo temperamento, lo tiranneggia pensando di avere trovato uno schiavo, ma si sbaglia. Il Cancro possiede delle fortissime autodifese e non tollera che si violenti quanto vi è di più intimo nella sua personalità: tra i due sarà guerra.

GEMELLI La donna dei Gemelli innervosisce il Cancro, il quale aspira a vivere in pace ed armonia con se stesso. In comune hanno l’adattabilità alle circostanze, forte caratteristica della Gemelli. Se i due 73


VERGINE La donna Vergine non attira immediatamente il Cancro, perché per lui non è abbastanza femminile e dolce. In un secondo tempo può risvegliare in quest’uomo un certo interesse. Lei è riservata, seria e bene organizzata, quindi molto utile al Cancro sempre confusionario. Ottima l’unione tra i due perché la donna Vergine riesce ad accumulare ciò che il Cancro tende a disperdere.

rapporto è basato tutto su uno scambio di idee. La donna Sagittario, estrosa e vivace, toglie al Cancro malinconia ed indolenza. Lo sprona ad agire ed a dare il meglio di sé. In questa unione il Cancro ha tutto da guadagnare. CAPRICORNO I due hanno in comune molti difetti. L’avversione allo spreco, l’amore per le comodità, la pigrizia e la tendenza ad essere pignolo. Si possono scontrare subito, ma possono anche sommare tali difetti, diventando una coppia insopportabile e noiosa. In una unione riusciranno certamente ad accumulare denaro, ma saranno costantemente in un clima di abulia ed inerzia.

BILANCIA L’incontro avrà sempre un inizio romantico; si capiranno a causa dei reciproci interessi artistici. Tutti e due hanno l’indiscutibile talento di appropriarsi delle idee altrui e forse saranno uniti dalla certezza di essere due geni incompresi. L’unione può anche essere felice sul piano intellettuale o di una affettuosa amicizia fatta di comprensione e condivisione.

ACQUARIO La donna dell’Acquario possiede molta fantasia, anche se di tipo diverso da quella del Cancro. Hanno in comune l’idealismo dovuto ad un distacco della realtà. La simpatia che nasce verrà messa in difficoltà dalla vita pratica. Il pessimismo del Cancro può avvilire questa donna e lui sarà geloso della sua indipendenza. Unione consigliabile solo tra due tipi intellettualmente elevati.

SCORPIONE Il Cancro complessato nelle questioni dell’amore fisico incontra nella Scorpione una donna che riesce a dargli delle sensazioni . Questa donna ha una sensualità violenta e trascina il Cancro in una relazione intensa. Con lei, il Cancro perde tante inibizioni e si sente un maschio appagato. L’unione costruita su base passionale può durare a lungo, ma sarà sempre sull’orlo della rottura.

PESCI I due vanno decisamente d’accordo. La donna Pesci ha quella sensibilità e quello spirito materno che il Cancro cerca sempre in una donna. Insieme difficilmente diventano ricchi. Possono rimanere isolati a causa di una malinconia congenita ed alla tendenza di drammatizzare tutto; di vivere sempre con la paura di catastrofi che possono abbattersi sul loro capo.

SAGITTARIO Questi due segni si possono unire in una proficua amicizia. Il loro interesse per i problemi della psiche umana è autentico ed il filo conduttore del loro 74


Astrologia, Amore e Sesso

In quale segno l’uomo GEMELLI può trovare la donna giusta ? 75


In quale segno l’uomo Gemelli può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso

ARIETE L’uomo dei Gemelli ama la conversazione; la donna dell’Ariete vuole dominare intellettualmente ed anche chi le sta vicino, con il risultalo che il Gemelli si stanca subito, anche perché non si sente valorizzato. Tra i due ci può essere una ottima amicizia e una proficua collaborazione pratica, perché entrambi afferrano rapidamente i concetti.

disattenzioni e distrazioni logorano l’entusiasmo iniziale, anche se intellettualmente si comprendono. Ognuno dei due è convinto della sua superiorità a scapito della reciprocità. CANCRO L’uomo dei Gemelli si annoia con la donna del Cancro, mentre lei rimane attratta dal suo modo sicuro e disinvolto. Lui non è affascinato dalle sue lamentele e dal suo modo tragico; quindi nasce un amore non corrisposto. La donna Cancro coltiverà il suo ricordo anche dopo essere stata abbandonata da lui in maniera piuttosto antipatica.

TORO La donna del Toro non dà ascolto a questo seduttore verbale, anche perché lo percepisce inconcludente. La gelosia di lei è continuamente alimentata da lui ed in caso di unione sarà la donna del Toro ad imporre la condotta del Gemelli. La durata dell’unione è precaria e dipende quasi esclusivamente dall’adattabilità del Gemelli, che solitamente è assai notevole.

LEONE Il Gemelli che ama tutto ciò che non è convenzionale, rimane affascinato dalla donna del Leone. Può diventare un suo schiavo e vivere nella sua ombra. E’ l’unica donna che riesce a fare del Gemelli una vittima fino a quando riesce a sottometterlo. Poi, lui la abbandonerà e difficilmente lei si riavrà dalla sorpresa, anche perché non riuscirà a capirne la ragione.

GEMELLI Due Gemelli insieme hanno la possibilità di essere molto felici o di avere una vita troppo movimentata. Il pericolo sta nella dispersione di interessi ed energie. Le reciproche 76


VERGINE Il Gemelli si adatta ad ogni tipo di donna tale è la sua capacità nel riuscire ad essere gradito. Se incontra una donna della Vergine si plasmerà sui suoi gusti. Fatalmente la Vergine si accorge di questo e la storia finirà con il rancore del Gemelli scoperto nei suoi limiti. Certo è che la Vergine ha poca fantasia ed il Gemelli un giocoso; non sono fatti l’una per l’altro.

ciò che da loro fastidio, nell’umore mutevole, nell’infedeltà e nell’essere bugiardi. Nell’unione frequenteranno amici importanti, faranno lunghi viaggi e saranno felici in ogni stagione della loro vita. CAPRICORNO La donna del Capricorno riesce sempre a conquistare l’uomo che desidera, la sua tenacia non ha limiti. Se le piace un Gemelli lo conquisterà, ma la sua sarà una triste vittoria perché lui non resisterà accanto a lei. La sua mancanza di fantasia e comprensione creano disagio al Gemelli. In caso di unione, il Gemelli sarà al guinzaglio di una donna che lo ritiene un oggetto.

BILANCIA Due narcisi che s’incontrano amano il riflesso di se stesi nell’altro. La donna della Bilancia apprezza nell’uomo dei Gemelli la sua cortesia, la sua assenza di volgarità ed il suo spirito brillante. Ottima riuscita una unione tra i due. Avranno una buona posizione sociale e tanti amici; la loro vita sarà spensierata, gaia, ottimistica.

ACQUARIO I due sono in perfetta armonia e la donna insegnerà all’uomo a vivere all’avanguardia. Sarà una vita piena di colpi di scena e di trasformazioni. Lei riesce ad elevarlo sempre più e portarlo in un mondo che ha sempre sognato. Il Gemello che incontra ed ama una donna dell’Acquario può dirsi fortunato: non poteva capitargli di meglio.

SCORPIONE La natura sfuggente del Gemelli e la sua smania di flirtare svegliano nella donna Scorpione i peggiori istinti di gelosia. Come succede sempre a quest’uomo ci sarà all’inizio una buona passione e sarà dominato da questa donna, che pretende tutto da lui., poi col tempo si stancherà e fuggirà. In caso di unione inventerà ogni scusa per essere sempre lontano.

PESCI La donna dei Pesci ha bisogno di appoggio per vincere le sue paure ed il Gemelli all’inizio le infonde coraggio. Una certa ingenuità di questa donna reagisce con ammirazione all’abilità verbale di lui. Si suggestionano reciprocamente arrivando all’unione, ma la vita pratica farà crollare il loro idillio. Lui non soddisferà i bisogni di lei e lei cadrà nell’inerzia.

SAGITTARIO La donna del Sagittario è allegra e brillante, insieme formeranno una coppia affiatata. Si assomigliano anche nei difetti: nel non approfondire 77


Astrologia, Amore e Sesso

In quale segno l’uomo TORO può trovare la donna giusta ? 78


In quale segno l’uomo Toro può trovare la donna giusta ? Astrologia, amore e sesso

ARIETE L’uomo del Toro è geloso e la donna dell’Ariete è una incendiaria e le piace giocare con il fuoco. La forte attrazione fisica iniziale può trasformarsi in violente discussioni e litigi che annientano il Toro. Questo lo porterà a fuggire perché non sopporta le delusioni. L’unione può durare solo se avviene in età non più giovane, perché a quel punto il Toro trae beneficio dalla vitalità di lei.

della donna troverò nel Toro la pratica concretezza per realizzarsi. L’uomo di questo segno guarisce i nervi sempre fragili della Gemelli e le infonde coraggio. L’unione tra questi due segni dovrebbe formare una coppia ben riuscita. CANCRO I due danno luogo ad una unione informe. L’uomo s’impigrisce e la donna perde la sua vitalità. La donna del Cancro, troppo problematica, toglie serenità al Toro. In una unione ci potrebbero essere dissapori sul piano economico: il Toro è economo; la Donna Cancro spendacciona. La coppia potrebbe naufragare sul piano dell’incomprensione materiale, lasciandosi con tanti rimpianti.

TORO La voluttà della donna del suo stesso segno lo porta all’innamoramento immediato. La vita in comune esalterà i piaceri sensuali, compresa la buona tavola, ed il gusto alla pigrizia ed al possesso verrà coltivato contemporaneamente. La gelosia potrebbe stroncare una unione che appariva incrollabile, perché entrambi gelosi si amareggiano reciprocamente la vita.

LEONE Il Toro può innamorasi follemente dalla donna Leone, se attratto dal suo fisico notevole, perché l’esteta che c’è in lui la vede come donna ideale. Con il tempo può rimanere ferito dalla crudeltà e dall’egoismo di lei; deluso ed amareggiato si staccherà lentamente, ma definitivamente, perché non riesce a perdo-

GEMELLI La donna dei Gemelli riesce a dominare intellettualmente il Toro e la posizione di lei sarà quella di dominio. L’effervescenza inconcludente 79


nare le offese al suo amor proprio.

Sarà una coppia un po’ snob, ma socialmente affermata. Lui sarà spinto a guadagnare di più perché lei è una donna che non bada a spese. Se tale ritmo di vita non porta il Toro ad un infarto, vivranno a lungo felici e contenti, come nelle fiabe.

VERGINE I due possono contare su una lunga e felice unione. L’amore non nasce subito, perché lei è poco appariscente, ma appena lui la conosce meglio si innamora. Il riserbo, l’educazione, il pudore ed il gusto per l’economia sono le cose che il Toro ama di lei. Insieme formano una coppia solida e ben organizzata, capace di accumulare con parsimonia e perseveranza, ma senza passionalità.

CAPRICORNO La donna del Capricorno fa sul toro una impressione incisiva e ne nasce un amore impegnato. Nell’unione, lei entusiasmerà lui con la sua economia ed il suo spirito organizzativo. L’ipocrisia naturale nella donna del Capricorno allontanerà il Toro, che non avrà più fiducia in lei. In comune avranno il gusto di accumulare e di avere, ma non saranno mai una coppia allegra.

BILANCIA La donna della Bilancia suppone di avere trovato nel Toro una docile vittima. L’uomo è semplicemente intimidito da una donna troppo brillante, che sembra non avere bisogno di lui. Difficilmente una simile combinazione supera il flirt iniziale, ma se l’abilità della Bilancia riesce a creare una unione nascerà una situazione nella quale l’infelice Toro sarà l’incompreso.

ACQUARIO Il Toro è incapace di seguire i capricci della donna Acquario. Lei si annoia accanto ad un uomo che parla poco e che non segue i suoi voli di fantasia. Ci può essere una iniziale attrazione fisica e sarà la donna a prendere l’iniziativa, ma sarà anche la prima a staccarsi all’improvviso. Le unioni tra i due sono difficili e di breve durata, può esistere solo un rapporto amoroso non impegnato.

SCORPIONE Seducente e passionale la donna dello Scorpione farà innamorare il Toro, il quale, molto più ingenuo, accetterà il suo essere difficile e le sue bugie senza ribellarsi. Questo trasformerà la sua personalità, che può diventare pericolosamente debole. Il Toro sarà un uomo infelice, ma sempre più innamorato, mentre la donna Scorpione sarà felice, perché avrà tutta intera la sua vittima.

PESCI La bellezza della donna Pesci attrae il Toro, ma dopo una prima curiosità emergono i loro interessi troppo divergenti. I bisogni di lei per la mondanità e la vita notturna configgono con le aspirazioni di lui. L’assoluta mancanza di senso economico, che lei dimostra, lo avvilisce e, se non è proprio innamoratissimo, abbandona ogni tentativo di conquista.

SAGITTARIO I loro gusti sono molto simili ed insieme fanno fortuna. La donna del Sagittario dà una grande spinta all’inerzia del Toro e lo velocizza. 80


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Angelo Sanzio ospite a Miss Trans Europa 2018

La sesta edizione di Miss Trans Europa si è svolta il 22 e 23 settembre negli studi di Cinecittà World a Roma. L’evento, è stato l’ennesimo successo per l’ideatrice e organizzatrice Stefania Zambrano, attrice napoletana e attivista per i diritti LGBT. Il concorso ha avuto un ottimo riscontro sui media e sui social e quest’anno ha voluto dedicare ampio spazio al delicato tema delle adozioni. E quale luogo migliore, in effetti, per far sentire la propria voce se non il palco del prestigioso evento, che quest’anno ha annoverato tra gli ospiti speciali in giuria un volto noto a tutto il grande pubblico? Stiamo parlando di Angelo Sanzio, noto come il “Ken” italiano, e già concorrente del Grande Fratello, che si è distinto per simpatia, garbo e glamour e che è stato applauditissimo da tutti i presenti. Sensibile anche lui alle adozioni LGBT, ha detto: “purtroppo viviamo in un Paese che nell’ultimo ventennio ha vissuto nell’ignoranza più

totale. Queste tematiche particolari, per affrontarle e capirle al meglio, necessitano di un grande cuore”. E ha proseguito: “spero che l’argomento adozioni si possa evolvere nel più breve tempo possibile, perchè quando una cosa è fatta nel nome dell’amore per me è sempre una benedizione”. Stefania Zambrano ha poi rimarcato: “i trans sono una realtà, noi non ci vogliamo più nascondere, ci vogliamo prendere i nostri diritti e Miss Trans Europa parla proprio di adozioni arcobaleno e etero perchè vuole che l’Italia si metta in pari con il resto dell’Europa. L’importante, è poter dare amore e mantenere economicamente i figli, non importa che orientamento sessuale abbia la coppia che ne fa richiesta”. Angelo Sanzio ha infine concluso affermando come il tema delle adozioni LGBTQIA sia “una relatà che deve essere assolutamente vista e, dal momento che esiste, va accettata”. 84


Una raccolta fondi per un’amica che ci ha lasciato

La settimana scorsa è stato rinvenuto sulla spiaggia di Ostia Lido di Roma il cadavere dell’amica Raffaella Rotokalco, così era conosciuta dagli amici e nel mondo dello spettacolo. Raffaela da anni si trovava in Italia, dove ha vissuto i primi tempi del soggiorno in modo felice, per poi trovarsi lentamente a scivolare in situazioni che ne hanno minato la stabilità psicologica. Così, dopo un periodo trascorso in una casa protetta, ha finito per abbandonare ogni rapporto con una vita normale e tranquilla, lasciandosi trasportare in una situazione che l’ha portata ad una profonda depressione. Probabilmente, a questo stato è arrivata anche a seguito di diverse vicende familiari che hanno visto la morte della madre e la sorella colpita da pesanti cure per affrontare un tumore. Una sfortunata vicenda sentimentale ha poi ulteriormente contribuito a minarne la stabilità. La sommatoria di queste condizioni sono state la causa che probabilmente l’hanno portata in uno stato di semi incoscienza sulla spiaggia dalla quale

poi ha raggiunto le acque del mare. Raffaella Rotokalco è stata simbolo di bellezza nera negli anni 90; periodo in cui è stata Miss San Paolo Trans 97, nota per avere uno dei corpi più belli del Brasile. Sarà ricordata nella storia dei concorsi per il miglior abito di Miss World Trans 97, vinto indossando un abito confezionato dalla grande stilista Josie Marie. Raffaella soleva dire: “sono come la Fenice e risorgerò dalle mie ceneri”, ed in questi ultimi tempi pareva realizzare questa affermazione. Le amiche, per consentire un ricongiungimento alla famiglia, stanno operando una raccolta di fondi al fine di potere cremare le ceneri e riportarle in Brasile. Chi volesse aderire a questa iniziativa può versare anche un modesto contributo, perchè tanti pochi fanno un molto, sulla poste pay intestata a: RDRMLL79C52Z602C n. 4023 6009 6314 1827 85


Alla Sapienza arriva il doppio libretto per gli studenti trans

Finalmente durante l’appello d’esame, gli studenti trans dell’Università La Sapienza di Roma, potranno essere chiamati con il nome che si sono scelti. Il doppio libretto, o carriera Alias, infatti, permette loro di essere identificati con il genere corrispondente al loro aspetto, anche senza aver intrapreso necessariamente il percorso di transizione. Il doppio libretto è stato approvato pochi giorni fa dal senato accademico e a proporre la sua istituzione sono stati il sindacato studentesco Link e Prisma, collettivo Lgbtqia, perchè molti studenti avevano difficoltà in sede d’iscrizione o d’esame, quando venivano registrati e chiamati con un nome con cui non si identificavano.

ente competente, ma questa intanto è una prima importante vittoria che tutela le persone trans”. Grande soddisfazione viene anche dal portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo e da Richard Bourelly di Azione Trans: “il libretto è rivolto alle persone trans che hanno già cambiato il loro aspetto, e consente loro di essere identificate con il nuovo nome durante l’appello o gli esami, evitando quelle situazioni di umiliazione che portano le persone trans ad abbandonare gli studi. Era intollerabile che, ad esempio, in un’aula con centinaia di studenti e durante l’appello o un esame uno studente che tutti pensano che sia uomo veniva chiamato con il nome di donna o viceversa”. E proseguono: “ora chiediamo al Rettore che sia realmente operativo al più presto, come previsto dalla delibera di oggi, per consentire di usufruirne sin da subito agli studenti trans della Sapienza ed in particolare per le nuove matricole.”

Mattia Scandolo,senatore accademico all’interno del sindacato Link Sapienza ha così dichiarato: “abbiamo lottato tanto e alla fine abbiamo ottenuto l’introduzione della carriera Alias per persone trans. Il regolamento approvato prevede la possibilità che chiunque, senza l’obbligatorietà di intraprendere il percorso di transizione, possa usufruire del servizio”. Da Prisma invece aggiungono: “è stata introdotta la necessità di una certificazione da parte dello studente o della studentessa, rilasciata da un generico

La carriera alias è già in vigore in altre università europee e 32 italiane, da Torino a Pisa, da Siena a Bari, passando anche per Tor Vergata. 86


Anne Hathaway: “distruggeremo i falsi miti sul mondo LGBT”

La famosa attrice premio Oscar Anne Hathaway, nel corso del gala della Human Rights Campaign, che l’ha vista premiata con il National Equality Award, ha dimostrato ancora una volta tutta la propria vicinanza alla comunità arcobaleno, facendo un potente discorso per i diritti LGBT, invitando la società ad intraprendere la strada della vera uguaglianza per tutti. Il discorso è stato dedicato dalla diva a Ella, una bimba transessuale di 10 anni, che le aveva scritto una lettera per ringraziarla per il suo sostegno ai diritti LGBTQIA. Riportiamo di seguito alcuni stralci delle sue toccanti parole. “Ella, dolcezza, voglio dirti qualcosa di assolutamente chiaro, non ci vuole coraggio per amarti. Quel mito che vuole che tutte le razze orbitino intorno al bianco e che le persone transgender non siano la normalità. Questo mito è sbagliato. Ma questo mito è troppo reale per troppi. È antico, quindi è affidabile. È un’abitudine, quindi si presume che sia il modo in cui vanno le cose. È ereditato, quindi viene visto come immutabile. Le sue conseguenze sono pericolose perché dà la priorità a un certo tipo di amore. Un certo tipo di corpo. Un certo tipo di colore della pelle. Che non ci sia valore in tutto ciò che riteniamo diverso da noi.

È un mito che ci accompagna dalla nascita. Ed è un mito che mantiene il denaro e il potere nelle mani di pochi, invece di essere investito nella vita dei liberi. Apprezzo moltissimo questa comunità, perché è qui che ho imparato a rifiutare questo mito. Apprezzo questa comunità perché insieme non stiamo solo mettendo in discussione questo mito, lo distruggeremo. La vera uguaglianza non dà priorità all’orientamento sessuale, non mette alcun genere o razza al centro. Neanche cancella le nostre identità. Ciò che fa è centralizzare l’amore. E quando l’amore è completamente centralizzato, ogni porta si apre per tutti”. *** La Human Rights Campaign è la più grande associazione lesbica, gay, bisessuale e transessuale (LGBT) d’America, con più di 750.000 soci e sostenitori. L’associazione “immagina un’America in cui lesbiche, gay, bisessuali e transessuali sono garantite la parità e abbracciato come membri a pieno titolo della famiglia americana a casa, al lavoro e in ogni comunità”. La HRC si compone di due distinte organizzazioni non-profit e un comitato di azione politica: la Fondazione HRC si concentra sulla ricerca, advocacy e all’istruzione, la Human Rights Campaign, si concentra sulle attività di lobbying. 87


Cuba: il Presidente è favorevole alle nozze gay

A Cuba, l’omosessualità è legale dal 1979, ma il livello di omofobia è ancora oggi altissimo in tutto l’Arcipelago. Recentemente però, il presidente Miguel Díaz-Canel si è detto favorevole al matrimonio egualitario, cioè tra persone dello stesso sesso. In un’intervista rilasciata a TeleSUR, il neo-presidente cubano ha infatti detto: “ritengo che il fatto di riconoscere il matrimonio tra le persone, senza limitazioni, risponda al problema di eliminare qualsiasi tipo di discriminazione nella società”. Il capo di Stato ha dichiarato che problemi valutati in precedenza sotto altra angoltura e considerati tabuali, vengono ora trattati con un approccio diverso: la riforma costituzionale è necessaria, anche perchè la vigente Carta costituzionale risale al 1976 e designa le nozze come “unione volontaria tra un uomo e una donna”. La nuova costituzione invece, la cui riforma sarà oggetto di referendum vincolante il 24 febbraio 2019, dovrebbe aprire al matrimonio egualitario e sarà ridefinta come “unione volontaria e consensuale tra due persone senza distinzione di

sesso”, come citato nell’articolo 68 del nuovo testo, già approvato il 22 luglio scorso dall’Assemblea nazionale del Potere popolare. Homero Acosta, segretario di Stato, ha invece così dichiarato a Reuters: “un matrimonio tra due persone dello stesso sesso rafforzerebbe i principi del nostro progetto di uguaglianza e giustizia”. La nuova costituzione, va detto, non legalizzerebbe automaticamente le nozze tra persone dello stesso sesso nel Paese, ma spianerebbe la strada ad eventuali leggi future. I Paesi vicini a Cuba come Argentina, Brasile e Uruguay, hanno già legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

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Miss Trans Europa 2018: si parlerà di adozioni.

Si avvicina l’evento più atteso dell’anno: il concorso di bellezza Miss Trans Europa, organizzato ed ideato dall’attrice e attivista lgbtqia Stefania Zambrano, con la sponsorizzazione di Piccole Trasgressioni e ATN, accenderà i riflettori sabato 22 e domenica 23 settembre nei prestigiosi studi televisivi di Cinecittà World, a Roma. La popolare kermesse, giunta quest’anno alla sesta edizione, non è solo una bella occasione per celebrare la bellezza transgender ma diventa anche un importante palco per parlare di temi sociali. Dunque, si parlerà di un argomento molto delicato, le adozioni per le coppie che appartengono alla comunità arcobaleno. Intervistata a riguardo, Stefania Zambrano ha detto: “a un bambino serve solo tanto amore, indipendentemente dal fatto che provonga da un uomo, una donna, una lebica, un gay o una persona transgender”. E prosegue: “gli orfanatrofi sono pieni di bambini che crescono soli e senza affetto, per non parlare dei tanti poveri piccoli che muoiono di fame o perchè mancano loro le cure basilari come gli antibiotici. Chiunque abbia i mezzi e l’amore da dare dovrebbe avere il diritto di adottare. Questo discorso vale non solo per la comunità Lgbtqia: se amore c’è, amore deve essere dato, in modo incondizionato, anche ai bambini abbaondonati o fortemente disagiati”.

Invece, a proposito della situazione normativa sulle adozioni si esprime invece così: “l’Italia ha fatto passi avanti nel riconoscimento dei diritti delle persone Lgbtqia, basta pensare al riconoscimento legale delle unioni civili, ma c’è ancora tanto da fare. Il nostro Paese fa parte della Comunità Europea, dove le adozioni alle coppie arcobaleno sono consentite in ben 14 Paesi: noi siamo sempre indietro rispetto alle altre Nazioni. Da noi, ogni caso viene valutato volta per volta dalla Magistratura, che decide navigando in un limbo normativo”. Infine, conclude: “non do colpa al Vaticano se transessuali, gay e anche persone single eterosessuali non possono adottare, perchè è uno Stato a parte. Però voglio dare la colpa allo Stato Italiano, perchè si arroga il diritto di decidere delle nostre vite. Lottiamo insieme affinche TUTTI possano adottare”. Insomma, il dibattito è aperto, appuntamento al Miss Trans Europa!

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“Il seme della bellezza” a Miss Trans Europa

Nella serata finale del concorso di Miss Trans Europa, che si svolgerà il 23 settembre nei prestigiosi studi di Cinecittà World a Roma, sarà proiettato in anteprima assoluta il docufilm “Il seme della bellezza” per la produzione di Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine Tv.

curiosa e loro mi vedono come punto di riferimento in quanto organizzatrice. Si sono confidate e abbiamo parlato della loro esperienza di vita”. Il trailer del docufilm è stato proiettato alla Villa La Colombaia a Forio d’Ischia il 15 settembre nell’ambito della rassegna cinematografica omaggio a Luchino Visconti e ha già ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico presente.

E’ un emozionante reportage che raccoglie le testimonianze di tante persone appartenenti alla comunità Lgbtqi, e che racconta una realtà ancora un po’ nascosta. Stefania Zambrano, ideatrice del documentario girato in diverse città italiane, ha detto: “il mio lavoro non è fare giornalismo, ma mi sono interessata alle storie delle ragazze protagoniste del documentario, perchè sono 90


New York, SI al “Gender X” sul certificato di nascita

Le comunità LGBTQIA esultano per la decisione presa al City Council di New York che permette di mettere la scritta Gender X sul certificato di nascita di chi è nato nella Grande Mela e non si riconosce né nel genere maschile né in quello femminile. Gli adulti che lo desiderano potranno cambiare così il proprio certificato di nascita senza che ci sia bisogno di una certificazione medica e anche i genitori potranno scegliere di far apporre la scritta X per designare i propri figli neonati. Per Carrie Davis, l’avvocato transgender che ha portato avanti la battaglia per il “Gender X”: “si tratta di una svolta eccezionale, che arriva in tempi di pericolo e di incertezza sul fronte dei diritti dei transgender americani a livello nazionale”, facendo chiaro riferimento alle politiche dell’amministrazione Trump. Lo speaker del City Council Corey Johnson, dei democratici, ha invece così dichiarato: “oggi è una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell’inclusività e

dell’uguaglianza” – e ha proseguito - “i newyorkesi non avranno più bisogno della documentazione di un dottore per cambiare il proprio genere sul certificato di nascita e non saranno più trattati come se la loro identità fosse una questione medica”. Il sindaco Bill de Blasio firmerà la legge che entrerà in vigore dal primo gennaio 2019 e nel frattempo ricordiamo che alcuni Stati come la California, l’Oregon e il Montana già permettono di cambiare il genere sul proprio certificato di nascita senza un’autorizzazione medica, ma non prevedono il segno “X” invece di “Maschio” o “Femmina”.

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GAY CENTER: la casa delle persone LGBTQIA

Il Gay Center è la casa di tutte le persone lesbiche, gay, bisex e trans. Ogni singolo oppure organizzazione può trovare nel Gay Center un luogo accogliente che promuove servizi, iniziative e cultura per il benessere e i diritti di omosessuali e transessuali, perché persone e gruppi raggiungano il loro pieno potenziale. Il Gay Center si trova nel cuore di Roma, in via Zabaglia 14 ed è tra i principali centri italiani per i servizi rivolti alla comunità LGBT, accogliendo le esperienze delle realtà fondatrici: Arcigay Roma, ArciLesbica Roma, NPS, Azione Trans. Ogni settimana centinaia di persone visitano il Gay Center e decine di gruppi si incontrano e dialogano. Una delle funzioni primarie del Gay Center è quella di fornire uno spazio accessibile di iniziativa per le organizzazioni LGBT, molte delle quali altrimenti non avrebbero alcun posto dove andare. La collaborazione, infatti, è un´occasione di crescita. Per questo puoi contare anche sul supporto delle associazioni partner di Gay Center a Latina e Guidonia, i due comuni più popolati del Lazio dopo Roma. Gay Center infatti collabora e supporta SeiComeSei e Diritti Civili Guidonia. Presidente del Centro è Angela Infante,

Counselor della Direzione Sanitaria di un noto Policlinico romano, presso le Malattie Infettive svolge il suo lavoro con le persone con diagnosi di sieropositività. Svolge attività formativa all’interno della struttura ospedaliera e all’esterno, con un progetto formativo nelle scuole superiori e in alcuni atenei, sempre in tema di HIV e MST. Per il Gay Center è responsabile della formazione e dello sportello di Counseling HIV. Portavoce è invece Fabrizio Marrazzo, ingegnere, ha lavorato per molti anni per una importante multinazionale, occupandosi di consulenze strategiche per imprese, enti e istituzioni. Dal 2003 al 2011 è stato presidente di Arcigay Roma, dando inizio a una fase di profondo rilancio dell´associazione nella Capitale e contribuendo alla creazione d’importanti servizi come Gay Help Line 800 713 713. Il Gay Center si trova a Roma in Via Nicola Zabaglia, 14. Fermata Metro B Piramide SEGRETERIA dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 20.00 TEL: 06.64501102 FAX: 06.64501103 info@gaycenter.it 92


Registrato il simbolo del “Partito Gay”

Il ‘Partito gay’ prepara la sua discesa in politica. Il simbolo è stato depositato lo scorso 30 agosto presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo economico da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e attivista Lgbt, nonché ex presidente dell’Arcigay di Roma. Le soluzioni grafiche depositate da Marrazzo sono due: ‘Partito gay’ e ‘Lista gay’ e in entrambi i loghi ci sono i colori dell’arcobaleno con la scritta ‘Europa, Italia’ all’esterno del cerchio. L’idea di fondare un partito gay è venuta in mente a Marrazzo dopo aver valutato i risultati di un sondaggio commissionato da Gay Center alla Euromedia Research di Alessandra Ghisleri e presentati in conferenza stampa alla Camera lo scorso 23 gennaio. Stando alla rilevazione, il Partito Gay potrebbe arrivare a prendere il 6,2% dei voti degli italiani, mentre il 27,3% degli elettori vedrebbe comunque con interesse la nascita di un movimento di questo tipo. Addirittura, pare che tra i giovani under 25 potrebbe superare il 14%. I dati emersi dal sondaggio sono interessanti: i temi delle battaglie storiche Lgbtqia sono trasversali nel panorama politico italiano e il partito più gay frien-

dly è risultato Fratelli d’Italia, visto che il 67,7% degli elettori della forza politica guidato da Giorgia Meloni avrebbe espresso opinioni positive e di vicinanza a gay, lesbiche e transessuali. Sempre secondo il sondaggio Euromedia, all’interno di una coalizione una lista gay potrebbe arrivare fino al 4% assieme al M5S. Con il Pd toccherebbe quota 3%, con Leu il 2,1% e con il centrodestra l’1,9%, mentre arriverebbe all’1,6% se si presentasse fuori da ogni coalizione. Marrazzo ha così spiegato: “per ora si tratta ancora di un’idea embrionale. Ma siamo disposti a scendere in campo qualora la politica si dimostrasse sorda alle nostre richieste. Con questa iniziativa vogliamo soprattutto dimostrare che promuovere temi come i diritti delle persone omosessuali non fa perdere voti”. E ancora: “ci aspettiamo risposte da questo governo. Abbiamo incontrato il sottosegretario M5S alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora, che ha preso una serie di impegni per la tutela (da un punto di vista istituzionale ma anche eventualmente legislativo) delle vittime di discriminazione, che spesso si ritrovano da sole nel momento in cui denunciano”. 93


Canada: il burattino trans insegna il gender ai bimbi

Un burattino “transgender” per insegnare agli alunni delle scuole canadesi a “esplorare” il loro genere, magari attraverso il travestimento e altre pratiche, per dire che il genere non è dettato dalla biologia e che il corpo è irrilevante per quello che sei realmente e può essere cambiato. Questo è il progetto voluto dalla Fondazione Jasmin Roy Sophie Desmarais di Montreal. Ma come si articola esattamente? Nelle scuole, vengono proiettati una serie di video-lezioni gratuite, in cui protagonista è un burattino rappresentato in età scolare, per facilitare l’identificazione dei bambini, che in origine si chiamava Julia. Julia però è alle prese col suo genere e sente nel suo cuore di essere un ragazzo e vuole essere chiamata Julien. Questi video, insieme ad opuscoli educativi, dovrebbero fornire gli “strumenti necessari” ai bambini e i loro genitori disorientati su questi delicati temi e hanno l’obiettivo di promuovere nelle scuole canadesi l’introduzione dell’identità di genere nei

bambini “durante la prima infanzia” in modo che “comprendano e accettino la diversità di genere, l’identità di genere e l’espressione di genere”. Jasmin Roy, della Fondazione, ha affermato: “il pubblico previsto è molto mirato. Abbiamo bisogno di sviluppare abilità emotive e sociali per educatori, genitori e bambini che stanno attorno a quei bambini che esplorano il loro genere o espressione” e ha proseguito: “se hai un figlio puoi mostrare loro i video e dire: ‘è così che ti senti? Di che cosa hai bisogno? come posso aiutarti?’”. Il Canada non è nuovo ad iniziative volte ad introdurre l’ideologia gender per i piccoli, in accordo con il premier, Justin Trudeau. Oltre ai video con protagonista il burattino, c’è già stata la “Drag Queen Reading Hour”, dove alcune drag queen hanno letto libri di favole pro-Lgbt a bambini nelle biblioteche di tutto il Paese e anche l’inclusione della fluidità di genere nell’educazione sessuale (in particolare nei curriculum Sogi) in diverse province canadesi. 94


Casa negata perchè trans: risarcita con 10.000 euro

La diversità è un valore, ma ancora accdono episodi deprecabili, frutto di pregiudizi e ignoranza. Ad Andrea Martinelli è successo di vedersi negata la casa perchè trans: questo è l’ennesimo caso di discriminazione in base all’orientamento sessuale accaduto in Italia, ma stavolta con una lieto fine. Ma vediamo meglio i fatti: a Trento, circa un anno fa, ad Andrea Martinelli, titolare di una start-up, è stato negato un appartamento in una nuova residenza della città a causa delle sue sembianze femminili, per altro evidenti e dichiarate nella sua carta d’identità, perfettamente in regola, consegnata all’agenzia immobiliare e dopo aver pagato la caparra e firmato il preliminare. Naturalmente, la transgender ha dato battaglia e ha fatto finire la vicenda in Tribunale, ed oggi, ha ottenuto 10.000 euro di risarcimento: un giusto riconoscimento dei propri diritti. Inoltre, gli atti sarebbero passati alla Procura per falsa testimonianza da parte di due testimoni della difesa. L’interessata ha così spiegato: “noi persone transgender siamo notoriamente discriminate sul lavoro e quando dobbiamo cercare un’abitazione, soprattutto in Paesi come l’Italia. Il pregiudizio è forte, ma è intollerabile che anche

le società commerciali lo facciano proprio. Spero che questa condanna sia un segnale e possa incoraggiare altre persone in situazioni simili a fare sentire la loro voce”. L’avvocato trentino Alexander Schuster, che ha difeso la trans, si è invece così espresso: “il Giudice ha accertato una discriminazione vietata dalla normativa in materia di divieto di discriminare nell’accesso a beni e servizi (la locazione) per motivi di sesso e genere”. A questa conclusione si è giunti ricostruendo con dovizia la nozione d’identità di genere nell’ordinamento e attualizzando la giurisprudenza di Lussemburgo alla luce della Costituzione repubblicana: “sono tutelate non solo le persone che hanno realizzato un’operazione chirurgica, ma tutte le persone transgender, a prescindere dall’intenzione di subire operazioni o meno”. E ha concluso: “è una sentenza storica, la prima in assoluto che riguarda la discriminazione verso le persone transgender e una delle rarissime in materia di bene e servizi per motivi di genere. Spero che dia speranza alle migliaia di persone discriminate, che in decenni non hanno mai trovato il coraggio di reagire”. Giustizia è stata fatta e auspichiamo che episodi simili non si debbano più ripetere. 95


Ruth Rose è diventata trans a 81 anni!

Ruth Rose è una donna di 85 anni che vive in Inghilterra. La sua storia sarebbe uguale a quella di tanti anziani suoi connazionali, se non fosse per un particolare: dopo una vita nella quale, formalmente, è sempre stata un uomo, superati gli 80 anni Ruth Rose ha deciso di fare il grande passo sottoponendosi a un’operazione per il cambio di sesso. Quindi, nel 2014, a 81 anni, Ruth ha realizzato il grande sogno della sua vita: completare “fisicamente” il suo processo di trasformazione da uomo a donna, risultando così la persona trans più anziana in Gran Bretagna - e forse al mondo - a sottoporsi a questo tipo di intervento. Nata con sesso maschile nel 1933, Ruth raccont che già a 9 anni si era resa conto che si sentiva imprigionata nel suo corpo di uomo: “ero ancora un bambino, io e la mia famiglia eravamo sfollati di guerra quando ho avvertito l’esigenza di comportarmi e vestirmi come una donna”. A quei tempi era un qualcosa di difficile da spiegare, ha raccontato alla tv inglese BBC: “speravo che quest’istinto andasse via, non è

mai successo e ho sempre desiderato diventare femmina”. Ruth Rose ora confida di essere finalmente in pace con se stessa: “mi piace essere un esempio per chi vuole fare come me. Chi opta per la transizione sessuale non è un mostro e può avere un ruolo nella società come chiunque altro”. E conclude: “non mi aspettavo di poterlo fare. Ma quando mi hanno prospettato questa possibilità, ho deciso di cogliere quest’occasione al volo”. La sua storia ci insegna che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni di felicità: brava Ruth!

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India, essere gay non è più un reato

L’agenzia di stampa Ani ha dato notizia che l’omosessualità non è più reato in India. Con una decisione storica, la Corte Suprema indiana ha depenalizzato l’omosessualità, cancellando la sezione 377 del Codice penale indiano che da 157 anni puniva come “offese contro natura” questi comportamenti, dove finora essere gay poteva costare fino a 10 anni di prigione. La sentenza è arrivata dopo anni di battaglia: un’analoga decisione era infatti già stata presa dalla Alta Corte di Delhi nel 2009, ma era stata poi cancellata nel 2013 dalla stessa Corte Suprema, per poi tornare in agenda nel 2017. Il collegio, composto da cinque giudici, era presieduto da Dipak Misra, che illustrando il verdetto ha detto: “criminalizzare l’omosessualità è irrazionale e indifendibile”. Un portavoce dell’UE ha dichiarato che “l’Europa prende atto della decisione della Corte Suprema dell’India. L’Unione europea è fortemente impegnata per l’uguaglianza e la dignità di tutti gli esseri umani indipendentemente dal loro orientamento sessuale e identità di genere. Questo è sancito dai trattati

dell’Ue, dalla Convenzione europea sui diritti umani e dal diritto internazionale”. Ovviamente, gli attivisti per i diritti civili, le associazioni Lgbtqia e tutta la comunità internazionale sono in festa. Non esistono dati ufficiali, ma in base a una stima fatta dal governo indiano nel 2012 gli omosessuali nel Paese sono più di due milioni e mezzo. In Asia l’omosessualità continua a essere un reato in Bangladesh, Myanmar, Indonesia e Malesia. In alcuni Paesi l’omosessualità è punibile con la pena di morte: Arabia Saudita, Pakistan, Afghanistan, Emirati Arabi, Somalia, Sudan, Iran, Nigeria, Mauritania e Yemen

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FtoM: Francesco Cicconetti lancia una raccolta fondi per cambiare sesso

Francesco Cicconetti, all’anagrafe ancora Francesca, è un 21enne di Rimini che non si sente più femmina da tempo e da un anno ha intapreso il percorso fisico e psicologico per diventare maschio. Si sa che questo percorso è piuttosto costoso (servono circa 9.000 euro) e per questo il trans ha lanciato una raccolta fondi attraverso i social per potersi pagare la mastectomia e avviare la transizione completa. Francesco è iscritto all’università di Bologna alla facoltà di Lingue aziendali e ha una ragazza a Berlino con cui sta assieme da circa 2 anni. Intervistato dal Corriere di Romagna, ha affermato che la vicinanza della fidanzata gli sta rendendo meno difficile a livello psicologico la decisione che ha preso e a proposito della raccolta fondi ha così spiegato: “in Italia lo Stato ti permetterebbe, mettendoti in lista, di ricevere il beneficio economico ma c’è un percorso da seguire. Devi essere da almeno un anno in terapia ormonale, poi andare con un avvocato dal giudice a chiedere di essere operato su organi sani. Dalla sentenza poi ci si mette in lista e prima o poi verrai contattato. Minimo ci vogliono due anni”. Un po’ troppo tempo, anche se Francesco vive la sua condizione in maniera serana: la sua famiglia l’ha sempre

supportato “la vicinanza è molto importante. Il percorso ti porta a essere tranquillo. Sei talmente tanto seguito che non puoi arrivare ad avere dei traumi”. Prima di maturare la decisione di operarsi e cambiare sesso, Francesco si reputava lesbica, ma era una definizione che gli stava molto stretta perchè “mi consideravo una donna attratta dalle donne ma è tutta un’altra cosa”. Se volete aiutarlo a sentirsi una persona completa, anche pochi euro possono fare la differenza: “Il tuo aiuto potrebbe cambiare la mia vita, permettendomi di essere chi ho sempre sentito di essere”. Per donazioni www.gofundme.com/ qrje8c.

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