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Inter sull’altalena per colpa dei problemi fisici di Lukaku

Dopo aver perso il campionato con tanti rimpianti, questa doveva essere la stagione del riscatto per l’Inter di Simone Inzaghi, che invece continua a procedere tra luci ed ombre. Le luci sono l’approdo agli ottavi di Champions, eliminando il Barcellona e la vittoria in Supercoppa contro il Milan, mentre le ombre sono il rendimento deficitario in campionato. Dopo una partenza stentata, i nerazzurri sembravano sulla strada del rilancio, soprattutto grazie al successo con il Napoli, ma il pareggio di Monza e la sconfitta interna con l’Em poli, hanno compromesso quasi definiti vamente le chance di scudetto. Il motivo

TROPPI ALTI E BASSI

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L’approdo agli ottavi di Champions e la vittoria in Supercoppa sono i lampi di una stagione nel complesso sottotono principale del rendimento altalenante della squadra è il mancato apporto di Lukaku, quasi mai disponibile per problema fisici. Sul ritorno del belga e sull’arrivo di Correa (uno dei fedelissimi del tecnico) Inzaghi aveva puntato molto in fase offensiva e deve ringraziare il veterano Dzeko e i lampi di Martinez, che spesso hanno risolto i problemi di manovra dei nerazzurri. Se aggiungiamo il probabile addio di Skriniar, il quadro della crisi interista è chiaro. Ora il

A San Siro ho visto piangere Luisito Suarez, ho visto uscire dal campo Zenga a testa china e Violini portato in trionfo. Allo Zini, invece, non ho mai visto vincere la Cremonese contro l’Inter. Ed è una lacuna che prima di morire mi piacerebbe colmare.

Campionato di serie A 199192, la Cremonese allenata da Giagnoni gioca a San Siro il 10 maggio 1992. In casa all’andata la partita era stata sospesa per nebbia il 5 gennaio e nel recupero del 29 gennaio i nerazzurri vinsero per 1-0 al 92’ con un colpo di testa di Klinsmann lasciato solo in mezzo all’area. A Milano nella gara di ritorno i grigiorossi soffrono per un tempo, ma poi si scatenano nella ripresa. Al 18’ Dezotti infila Zenga di testa con il classico tuffo quasi da terra su assist dalla destra di Giandebiaggi e allo scadere l’attaccante argentino viene falciato in area dal portiere nerazzurro e segna il rigore decretato da Collina di Bologna. Due a zero

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