il ponte Codroipo n.6 luglio-agosto 2016

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EDITORIALE

PERIODICO DEL FRIULI CENTRALE

Periodico - Anno XLIII - N. 6 luglio/agosto 2016

Direttore responsabile Renzo Calligaris Condirettore Marco Calligaris

Direzione - Redazione Via Leicht, 6 - 33033 CODROIPO Telefono 0432.905189 www.ilpontecodroipo.it PER INFORMAZIONI: info@ilpontecodroipo.it redazione@ilpontecodroipo.it marco.ilponte@libero.it segreteria@ilpontecodroipo.it La sede è aperta al pubblico tutti i giorni feriali escluso il sabato dalle ore 18,00 alle 19,00 Ogni mercoledì dalle ore 18,00 alle 19,00 è presente un rappresentante del comitato di redazione Editrice: soc. coop. editoriale “ll Ponte” a r.l. c.c. postale n.13237334 IBAN: IT 33 H 08330 63750 000000055033 Autorizz. del Tribunale di Udine N. 336 del 3-6-1974 Realizzazione grafica: ET PUBBLICITÁ Per la vostra pubblicità su questo periodico telefonare allo 0432.907752 - 339.5744086

Fusione bocciata, si cerca condivisione futura A Codroipo dopo la bocciatura decretata dal voto popolare per la fusione con Camino ci s’interroga su quale itinerario imboccare e quale strategia adottare per fornire delle risposte credibili alle istanze della comunità. In un clima di sostanziale incertezza le forze amministrative e politiche si stanno muovendo per affrontare in autunno le elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Come spesso accade dopo ogni bocciatura di referendum i problemi che si sarebbero dovuti risolvere rimangono intatti e pure insoluti. A questo punto è opportuno ripartire dalle Uti (Unioni territoriali intercomunali) che sono nate con lo scopo di creare i presupposti affinchè i Comuni stringano i rapporti tra di loro, partendo da una condivisione dei servizi e delle programmazioni socio-economiche di un territorio omogeneo. La cosa interessante è che il modello Uti, cui ha preso esempio la Regione Fvg, è stato proprio il Mediofriuli a fornirlo. Già negli anni ‘90, con sindaci di diversa estrazione, si è intrapresa una lunga serie di collaborazioni. Ciò ha

Stampa: Mediagraf - Padova “ll Ponte” esce in 13.000 copie in 9 edizioni annuali ed è inviato alle famiglie dei Comuni di Codroipo, Basiliano Bertiolo, Camino al Tagliamento, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Rivignano Teor, Sedegliano, Talmassons, Varmo e agli emigranti che lo richiedono. La collaborazione è aperta a tutti. “ll Ponte” si riserva in ogni caso il diritto di rifiutare qualsiasi scritto o inserzione. Manoscritto e foto, anche se non pubblicati, non si restituiscono. © Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo di: testi, immagini, format pubblicitari e grafica.

Associato all’USPI

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consentito di creare un’unica linea su alcuni ambiti quale quello culturale, quello della raccolta dei rifiuti, della vigilanza urbana, dell’urbanistica ed altri ancora. Va detto che il modello di per sé non è né buono né cattivo, bensì va plasmato in funzione delle potenzialità del territorio e della propria identità. In questo senso il capoluogo del Mediofriuli ha la strada spianata. Il prossimo mandato amministrativo del comune di Codroipo, capofila del Mediofriuli, sarà essenziale per la definizione di questo percorso. Quest’ultimo è propedeutico alla fusione condivisa di Codroipo con Bertiolo, Camino e Varmo. Quest’itinerario toglierebbe Codroipo dall’isolamento in cui attualmente è stato relegato, darebbe all’ente un ruolo ottimale con una popolazione di 23 mila abitanti, un notevole ruolo sul territorio, ci sarebbe un potenziamento dei servizi per tutte le località, un risparmio nella spesa pubblica. Renzo Calligaris


Servizi UTILI Guardia farmaceutica Il turno di “guardia farmaceutica” in Codroipo funziona dalle 8.30 del lunedì alle 8.30 del lunedì successivo, mentre per gli altri comuni dalle ore 8.30 del venerdì alle 8.30 del venerdì successivo. Durante la chiusura pomeridiana e notturna delle farmacie di turno va corrisposto il diritto di chia­mata di euro 1,55 diurno (dalle 12.30 alle 15.30) e di euro 3,87 notturno (dalle 19.30 alle 8.30).

TURNI FARMACIE COMUNI DAL 22 AL 28 LUGLIO Codroipo - Dott. Cannistraro Tel. 0432.908299

DAL 29 LUGLIO AL 4 AGOSTO Codroipo - Dott.ssa Forgiarini (diurno) Tel. 0432.900741

DAL 5 ALL’11 AGOSTO Codroipo - Dott. Mummolo Tel. 0432.906054 Lestizza - Tel. 0432.760083

DAL 12 AL 18 AGOSTO

Guardia medica Il servizio di guardia medica notturna feriale, prefestiva e festiva, per i comuni di Codroipo, Basiliano, Bertiolo, Camino, Castions di Strada, Lestizza, Mereto, Mortegliano, Se­degliano, Talmassons e Varmo ha il proprio recapito presso il polo sanitario di Codroipo nella nuova sede della palazzina degli ambulatori (tel. 909102). Per il comune di Rivignano presso l’ospedale civile di Latisa­na (tel. 0431/529200), per Flaibano l’ospedale civile di S.Daniele (tel. 0432.9491). Il medico di famiglia è in servizio dalle 8.00 alle 10.00 del sabato; dalle 8.00 alle 20.00 dal lunedì al venerdì. Il servizio notturno feriale inizia alle ore 20.00 e termina alle 8.00 del giorno seguente. Il ser­vizio festivo (diurno e notturno) inizia alle ore 10.00 del sabato e termina alle ore 8.00 di lunedì. Anche nelle festi­vità infrasettimanali il servizio inizia il giorno preceden­te alle ore 10.00 termina alle ore 8.00 del giorno successivo al festivo.

Codroipo - Dott. Toso Tel. 0432.906101 Bertiolo - Tel. 0432.917012

Veterinari di turno

DAL 19 AL 25 AGOSTO Codroipo - Dott. Toso Tel. 0432.906101

DAL 26 AGOSTO AL 1° SETTEMBRE Codroipo - Dott. Cannistraro (diurno) Tel. 0432.908299 Varmo - Tel. 0432.778163

DAL 2 ALL’8 SETTEMBRE Codroipo - Dott. Mummolo (diurno) Tel. 0432.906054 Camino al Tagliamento - Tel. 0432.919004

Per servizio notturno e festivo nei comuni di Codroipo, Camino al Ta­gliamento, Bertiolo, Varmo, Morte­gliano, Talmassons, Castions di Strada, Sedegliano, Mereto, Lestizza e Pozzuolo del Friuli:

DAL 9 AL 15 SETTEMBRE

Telefono 118

Codroipo - Dott.ssa Forgiarini Tel. 0432.900741 Mereto di Tomba - Tel. 0432.865041

Distretto Sanitario di Codroipo Centralino e Informazioni: 0432.909111 Prenotazione prestazioni sanitarie Numero unico call center salute e sociale 848448884 Dal lunedì al venerdì 7.30/18.00 - Sabato 8.00/12.00 Servizio di Prevenzione: Sanitario e Medicina Legale (su app.) Dal lunedì al venerdì 9.00/12.00 tranne mercoledì 0432.909180 Vaccinazioni (su appuntamento): 0432.909182 Bambini: lun, mar 9.00/12.00-14.30/16.00; ven 9.00/12.00 Adolescenti: lunedì e martedì 14.30/16.00 Vaccinazione adulti (accesso libero): lunedì 9.00/12.00 Certificati (su appuntamento): venerdì 9.00/12.00 Per le certificazioni medico-legali rivolgersi al Cup del distretto di Codroipo oppure telefonare al numero 848448884 Veterinari: Segreteria

0432.909127 Fax 0432.909146

Centro Salute Mentale: Lunedì a venerdì 8.00/18.00 - sabato 8.00/14.00 0432.909190

Orari Sante Messe in Codroipo FERIALE: 8.00 Duomo - 18.00 San Valeriano - 19.00 Duomo SABATO SERE E VIGILIE: 18.00 Rosa Mistica - 19.00 Duomo DOMENICA E FESTE: 8.00 Duomo - 9.15 San Valeriano - 10.00 Duomo - 11.15 San Valeriano - 11.30 Duomo - 19.00 Duomo. CONFESSIONI: Martedì dalle 9.00 alle 10.30 (don Luigi e don Giuseppe Duria) e dalle 10.30 alle 12.00 (sacerdoti della forania). Giovedì dalle 18.00 alle 20.00 (mons. Ivan e don Daniele). Sabato alle 9.00 (mons. Ivan e don Daniele) e dalle 15.30 alle 17.00 (don Luigi).

AVVISO IMPORTANTE Per tutta l’estate la sede de “il ponte” resterà aperta anche nella mattinata di tutti i martedì dalle ore 9:00 alle ore 12:00. Tutti i cittadini che volessero per qualsiasi necessità legata al periodico fare delle richieste di qualsiasi natura possono usufruire di questa apertura.

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Servizi UTILI Orari ferrovie dello Stato

Orari autocorriere

Servizio diretto feriale

ATTUALMENTE IN VIGORE*

DA CODROIPO PER UDINE

PARTENZE PER UDINE R ore 0.34 - R ore 6.11 (feriale) - R ore 6.34 (feriale per TS dal lun al ven)- R ore 7.10 (feriale per TS dal lun al ven) - R ore 7.10 (feriale solo il sabato) - ICN ore 7.26 (per TS)- R ore 7.34 (feriale dal lun al ven)- R ore 8.10 (feriale)- R ore 8.34 (feriale per TS)- R ore 9.10 (feriale per TS)- R ore 9.10 (FESTIVO) - R ore 9.20 (feriale dal lun al ven) - R ore 9.34 (feriale)- R ore 9.34 (FESTIVO per TS) - R ore 10.10 (feriale dal lun al ven)- R ore 10.10 (feriale solo il sabato) - R ore 10.34 (feriale dal lun al ven) - R ore 11.10 (solo sabato e FESTIVI) - R ore 11.34 (per TS)- R ore 13.10 (solo sabato e FESTIVI) - R ore 13.34 (per TS) - R ore 14.10 (feriale) - R ore 14.34 (feriale) - R ore 15.10 - R ore 15.34 (per TS)- R ore 16.10 (feriale dal lun al ven)- R ore 16.34 (feriale per TS dal lun al ven) - R ore 17.10 - R ore 17.34 (per TS)- R ore 18.10 (feriale dal lun al ven) - R ore 18.34 (FESTIVO) - R ore 18.34 (feriale per TS dal lunal ven) - R ore 19.10 - R ore 19.34 (per TS) - R ore 20.10 (feriale dal lun al ven) - R ore 20.34 (feriale dal lun al ven) - R ore 20.34 (FESTIVO per TS) - R ore 21.10 - R ore 21.34 (per TS) - R ore 23.10.

PARTENZE PER VENEZIA R ore 4.48 (feriale) - R ore 5.22 (feriale dal lun al ven) - R ore 5.48 (feriale) - R ore 6.22 - R ore 6.48 - R ore 7.18 (feriale)- R ore 7.48 (feriale) - R ore 8.08 (feriale per Sacile)- R ore 8.22 - R ore 8.48 (solo sabato e FESTIVI)- R ore 9.22 (FESTIVO)- R ore 10.22 - R ore 10.48 (solo sabato e FESTIVI) - R ore 11.22 (feriale dal lun al ven)- R ore 11.48 (feriale dal lun al ven)- R ore 12.22 - R ore 12.48 - R ore 13.22 (feriale dal lun al ven) - R ore 13.22 (feriale solo il sabato) - R ore 13.48 (feriale)- R ore 14.22 - R ore 14.48 - R ore 15.22 (feriale dal lun al ven) - R ore 15.48 (feriale dal lun al ven) - R ore 16.22 - R ore 16.48 - R ore 17.22 (feriale dal lun al ven) - R ore 17.48 (feriale dal lun al ven) - R ore 18.22 - R 18.48 - R ore 19.22 (feriale dal lun al ven) - R ore 19.22 (FESTIVO) - R ore 19.48 (no sabato) - R ore 20.22 - R ore 20.48 (feriale dal lun al ven per Sacile)- R ore 21.22 (feriale dal lun al ven) - ICN ore 22.13 (per Roma T.ni) - R ore

Ore: 6.30 - 6.40 - 6.45 - 7.00 - 7.05 - 7.08 - 7.15 7.25 7.55 - 8.15 - 8.50 - 9.50 - 12.35 -13.20 -13.30 -13.50 14.25 -15.05 - 17.00 - 17.05 - 18.30

DA UDINE PER CODROIPO Ore: 7.20 - 7.45 - 7.50 -10.30 -11.45 -11.50 - 12.00 12.20 - 12.30 - 13.15 -13.25 -15.00 -17.00 -17.10 17.25 -17.30 -18.00 -18.15 -19.15 -19.40

TURNI DISTRIBUTORI

CARBURANTI Gli orari di apertura e chiusura ed i turni prefestivi e festivi dei distributori di carburanti con il 1° aprile 2013 sono stati liberalizzati.

22.22 - R ore 22.48 (feriale solo il sabato per Sacile).

R = Regionale

ICN = Intercitynotte

*Gli orari sopra indicati possono aver subito variazioni, pertanto consultate direttamente la stazione di Codroipo.

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REGIONE

Unioni territoriali, fusioni... qual e’ la direzione? Tra una fusione andata a vuoto e l’aspettativa di prossime elezioni comunali il nostro territorio vive nell’incertezza tra la speranza di cambiamento e la disillusione nei confronti della politica (anche locale). La domanda che molti si pongono è cosa succederà ora? Quale formazione acquisirà il territorio del codroipese e del Medio Friuli? La questione non può avere una risposta univoca, ovvero esistono diversi strumenti che vengono messi a disposizione degli amministratori comunali che permettono non di predire bensì di fondare una nuova organizzazione territoriale. Quali strumenti? Le Unioni territoriali, chiamate Uti, le fusioni e le aggregazioni di servizi. A mio parere nessuna di queste possibilità è figlia di una colorazione politica, o meglio, nessuno di questi strumenti è stato pensato per avvantaggiare l’una o l’altra parte bensì per ridefinire e rilanciare la staticità degli enti pubblici comunali. Sono le regole del gioco, sta agli amministratori analizzare quale sia l’assetto ideale per far volare un territorio che è già in alcuni ambiti (culturale, economico, sanitario etc.) omogeneo. Se non vi dispiace parto a considerare la proposta delle Uti che non sono altro che aggregazioni tra i comuni limitrofi finalizzate all’ottimizzazione dei servizi. I modelli esistenti in Veneto ed in Emilia Romagna ci dicono che queste entità, passato il momento di avvio, possono creare economie di scala e migliorare, o almeno mantenere visto la recessione economica, degli standard ottimali nei servizi ai cittadini. In Friuli Venezia Giulia, a differenza delle altre regioni, con la legge regionale 26 del 2014, queste entità hanno personalità giuridica quindi sono

un organo di governo che può “colloquiare” direttamente con la Regione e con i singoli comuni che compongono la Uti stessa. Non esistono, essendo state eliminate le Province, altri organi intermedi di governo. Qual è il cuore pulsante di queste Uti? È l’assemblea dei sindaci dei comuni che la compongono; questa elegge un presidente e nomina un direttore generale. La cosa interessante è che l’Uti non aumenta i costi della politica in quanto i sindaci sono eletti e “pagati” già dai singoli comuni. Il risparmio di spesa può esser legato sia al personale (uffici unificati tra tutti i comuni dell’Uti), un unico segretario-direttore generale, una sommatoria di competenze tecniche che ben amalgamate possono creare dei super-uffici. Essendo un territorio più grande e composto da un numero di cittadini più ampio dei singoli comuni l’Uti può fare economie di scala, e di conseguenza risparmi, imponderabili in precedenza. Ovviamente se prima non vi è un piano di analisi dell’esistente all’interno dei singoli comuni, un’analisi dei flussi dei processi di ogni singolo servizio proporzionato all’entità del territorio e soprattutto un’intesa collaborativa tra gli amministratori, qualsiasi tipo di organizzazione non può reggere il cambiamento. La necessità di avere amministratori consci e capaci di traguardare questo orizzonte è da un lato un’emergenza necessaria e dall’altro, come si può evincere da quanto sopra scritto, un’evidenza molto delicata. Servono grandi doti di mediazione, umiltà, studio e capacità di ascolto verso la struttura tecnica dei comuni. Questi sono gli amministratori del futuro. E le fusioni le ac-

cantoniamo? Non necessariamente, se all’interno di questo piano esistono le volontà di creare dei macrocomuni la storia diventa ancora più semplice. Prendiamo l’esempio del Medio Friuli. I movimenti intercomunali che spingono verso le fusioni stanno cercando di creare una serie di aggregazioni che potrebbero avere queste dimensioni: un primo macrocomune composto da Mereto di T., Sedegliano e Flaibano, un secondo blocco con Castions di Strada, Mortegliano, Lestizza e Talmassons quindi Basiliano ed una proposta che potrebbe aggregare Codroipo con Bertiolo Varmo e Camino al T. Risultato a seguito di queste ipotetiche fusioni sarebbe la nascita di quattro macro-comuni all’interno di un’Unione territoriale. Questo scenario non è inarrivabile se nel corso di un mandato la collaborazione tra gli amministratori sarà volta al bene del territorio lasciando da parte i personalismi e i campanilismi. La cosa interessante è che il modello Uti cui ha preso esempio la Regione Fvg è stato proprio il Medio Friuli che, già negli anni novanta, con sindaci di diverso colore, ha intrapreso una serie di collaborazioni che ha portato a creare un’unica linea su alcuni ambiti quali quello culturale, quello della raccolta dei rifiuti, della polizia comunale ed altri ancora. Il modello in sé non è buono o cattivo bensì va plasmato in funzione delle potenzialità del territorio, della propria identità e degli esempi che possiamo analizzare in diverse Regioni. Il prossimo mandato amministrativo del Comune di Codroipo, comune capofila del Medio Friuli, sarà essenziale per la definizione di questo percorso. Matteo Tonutti

Dopo 80 anni addio al passaggio a livello di S.Caterina Nella notte tra il 18 e 19 giugno scorso si è proceduto alla rimozione delle sbarre e dunque alla eliminazione definitiva del passaggio a livello di S.Caterina che risaliva al 1937. Dopo numerosi stop, non poche polemiche e quasi otto decenni, il maxi-cantiere guidato dalla Provincia ha potuto finalmente decretare la fine dei lavori. Festa grande nella comunità di Pasian di Prato per quello che si può definire un avvenimento epocale. Comoda, circondata dal verde e opportunamente indicata dalla segnaletica orizzontale e verticale, la nuova rotonda consente ai veicoli di non sostare più davanti alle sbarre in concomitanza con il passaggio del treno, snellendo in tal modo la circolazione e limitando le emissioni nocive in atmosfera. Sospiro di sollievo e compiacimento da

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parte degli automobilisti che con questa realizzazione si vedono sollevati dall’incubo della sosta davanti alle sbarre del passaggio a livello spesso chiuse per il transito dei tanti convogli lungo la linea ferroviaria Venezia-Udine. Molti in questi anni si sono chiesti come mai questo nodo del traffico automobilistico non fosse ancora stato rimosso. L’eliminazione di questo passaggio a livello di S. Caterina nello scacchiere regionale avrebbe dovuto avere la precedenza assoluta. Comunque si sa che quando sono coinvolti in un progetto vari enti i tempi di realizzo si dilatano all’infinito. Così è successo anche questa volta. Comunque, in questo caso, è giusto pronunciare la frase di prammatica:”Meglio tardi, che mai!” R.C.

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REGIONE

Formazione per gli operatori della comunicazione Università di Udine e Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia hanno firmato una convenzione per promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di formazione e aggiornamento per gli operatori della comunicazione e gli studenti universitari. L’accordo, di durata triennale e rinnovabile, è stato firmato nei giorni scorsi dal rettore dell’Ateneo friulano, Alberto De Toni, e dal presidente dell’Ordine Fvg, Cristiano Degano. Erano inoltre presenti la coordinatrice dei corsi di laurea triennale in Relazioni pubbliche e magistrale in Comunicazione integrata per le imprese, Renata Kodilja, e il vice presidente dell’Ordine Fvg, Amos D’Antoni. Con la convenzione Università e Ordine si impegnano a incentivare attività seminariali centrate su aspetti significativi del mondo della comunicazione e della professione giornalistica e sulla trasmissione di specifiche competenze professionali; attivare corsi di insegnamento universitario integrativi tenuti da professionisti del settore e anche da iscritti all’Ordine dei giornalisti; promuovere visite didattiche degli studenti ad aziende editoriali e della comunicazione; organizzare tirocini in aziende editoriali

Da sinistra Amos D’Antoni, Alberto De Toni, Cristiano Degano, Renata Kodilja

e della comunicazione riservati a studenti e laureandi nell’ambito della comunicazione; favorire l’aggiornamento continuo dei giornalisti facilitando la frequenza a corsi universitari specifici con attestazione dell’Ordine e il riconoscimento di crediti formativi; organizzare convegni e iniziative editoriali, in particolare con produzione di

Assemblea dei sindaci emeriti del Fvg

Interessante assemblea dei Sindaci Emeriti del Fvg a Udine nel palazzo della Regione. Erano presenti del Presidente del Consiglio Regionale Franco Iacop, dell’europarlamentare Isabella De Monte, del Sindaco di Udine Furio Honsell, di Giuseppe Napoli rappresentante dell’Anci regionale, di numerosi ex sindaci e fra i quali già e attuali consiglieri regionali. Il presidente Elio Di Giusto ha presieduto l’assise che prevedeva tra le altre l’illustrazione da parte del segretario della 4a Commissione Regionale sull’Ambiente

Gabriele Giavedoni, della recente legge regionale di riforma del servizio idrico integrato delle acque e della gestione integrata dei rifiuti urbani, che ha destato particolare interesse fra i partecipanti. Di seguito l’assemblea ha approvato all’unanimità, il bilancio consuntivo 2015, il preventivo 2016, nonché le relazioni del già presidente Ermes Battilana e dell’attuale Elio Di Giusto. Durante il dibattito, l’assemblea ha dato mandato al Consiglio Direttivo di impegnarsi al fine di coinvolgere nell’associazione i tanti ex Sindaci della regione, che ancora non fanno parte del sodalizio, affinché possano portare le esperienze vissute per diversi anni al servizio delle loro comunità locali. Amos D’Antoni

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strumenti didattici anche multimediali, per la formazione professionale degli studenti e/o degli iscritti all’Ordine. «L’importante convenzione con l’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia - ha spiegato De Toni è fondamentale per l’Ateneo perché rientra tra gli obiettivi strategici legati al miglioramento della comunicazione come partner scientifico di alto livello verso la società e all’essere laboratorio di innovazione per le tecnologie didattiche per disseminare la conoscenza in sinergia e integrazione con il territorio, ora grazie anche alla partnership con l’Ordine dei giornalisti regionale». «Cerchiamo - ha sottolineato Degano - di trasformare un obbligo di legge, quello sulla formazione professionale continua, in un’opportunità. La convenzione con l’Università di Udine, dopo quella già sottoscritta a Trieste, va proprio in questa direzione. Mettere a disposizione dei colleghi corsi, seminari, e incontri promossi dall’Ateneo friulano, offrendo nel contempo all’Università le nostre competenze nel campo della comunicazione».


CULTURA

Successo confermato per la VI edizione di “Ville Aperte nel Medio Friuli” Domenica 29 maggio, nonostante l’inclemente scroscio di pioggia del primo pomeriggio, in sette comuni del Medio Friuli si è svolta la 6° edizione di “Ville Aperte”, ideata, organizzata e promossa dal Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, con la collaborazione di Turismo Medio Friuli ed il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Banca di Credito Cooperativo di Basiliano. Dalle ore 15.00 alle ore 19.00, quasi un migliaio di persone ha potuto esplorare alcune dimore della zona, ricche di fascino e di passato, normalmente chiuse al pubblico e aperte per l’occasione grazie alla preziosa disponibilità ed assistenza dei proprietari. Diverse decine di visitatori, armati di ombrello, ma soprattutto di curiosità, interesse ed attenzione, si sono lasciate condurre dalle esperte guide certificate dell’associazione Itineraria, che con professionalità e competenza hanno esposto nozioni storiche, artistiche, ma anche aneddoti e curiosità legati alla vita di questi edifici. Presso la Toresse di Garzit (Lestizza), dei veri e propri capannelli di gente hanno seguito le spiegazioni dei proprietari di casa, che li hanno accompagnati passo per passo all’interno di ogni stanza, mostrando i risultati dell’accurato ed appassionato restauro recentemente concluso. Ricco il programma degli eventi collaterali, anche questi seguiti con larga partecipazione: per i più piccoli, il gruppo “Voltapagina” di Lestizza, assieme alla bibliotecaria, ha dato voce ad alcune avvincenti storie in friulano, presso il solaio della bella casa-torre, mentre gli animatori del Progetto di Aggregazione Giovanile di Mereto di Tomba hanno proposto una serie di giochi

ed attività a Casa Someda de Marco. Presso il granaio della dimora padronale che fu l’abitazione dei fratelli Carlo e Pieri Somede dai Marcs (come amava firmarsi quest’ultimo nei suoi racconti e farse in marilenghe), i lettori volontari hanno riproposto alcuni racconti per adulti, creando dei piacevoli momenti di intervallo alle visite guidate. A Mortegliano, l’intero pomeriggio è stato dedicato alla villa Conti di Varmo, con la torre dell’orologio all’esterno e gli affreschi e dipinti araldici nelle varie stanze, oltre che alla scoperta dei tesori custoditi all’interno del Duomo, con un percorso guidato a cura dei volontari dell’ufficio Iat locale. Presso l’ex filanda di Villa Marangoni Masolini, a Sant’Odorico di Flaibano, sono risuonate le delicate note di oltre venti violinisti del gruppo “Legato, Allegro”, formato dai giovani allievi delle scuole di Nuove Voci di Ne-

Milton Fernandez a Lignano A Lignano nella rassegna di appuntamenti culturali che ogni estate l’Università della terza età promuove nella sede in Arco della Ginestra verrà proposto venerdì 22 luglio alle 18.30 l’incontro con il poeta, scrittore, regista e drammaturgo, Milton Fernàndez che parlerà del suo libro “Donne- pazze, sognatrici, rivoluzionarie..”; Rayuela Edizioni; prezzo di copertina 15. Sono trentaquattro le pazze, le sognatrici e le rivoluzionarie di cui ci racconta lo scrittore uruguagio. Trentaquattro ritratti di donne pressappoco sconosciute, talmente vere da sembrare inventate. Donne forti, volitive, che sono state capaci di sovvertire i ruoli che erano stati per loro predisposti, che hanno saputo cambiare le regole, e con esse il mondo. Donne come tutte le donne, speciali, uniche, che hanno affrontato la vita fino in fondo, a costo, a volte, di morirne. Milton Fernández è nato a Minas, in Uruguay. Dal 2011 è direttore artistico del Festival della Letteratura di Milano. In passato ha collaborato con diverse rubriche pubblicate anche su queste pagine. Ingresso Libero.

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spoledo, “E.M.D.” di Camino al Tagliamento e “Arrigo Valoppi” di Gradisca di Sedegliano; mentre a Gradisca di Sedegliano l’intrattenimento musicale è stato eseguito dal gruppo clarinetti dell’associazione musicale e culturale “Città di Codoripo”. Grande successo ha riscontrato, presso casa Filaferro a Rivarotta di Rivignano Teor, la dimostrazione di scrittura medievale da parte dell’amanuense Alice Baldin dello Scriptorium Foroiuliense, che ha attratto attorno a sé una coda di curiosi e di interessati alle attività dell’associazione. Molto seguita è stata anche la presentazione del libro “Affari friulani del sabato sera ed altri racconti”, raccolta di inediti di Elio Bartolini, per Bottega Errante Edizioni, tenutasi a conclusione del pomeriggio, presso Villa Bartolini Tammaro, a Santa Marizza di Varmo. Nella loro chiacchierata, il curatore dell’opera, Paolo Patui, il giornalista Paolo Medeossi e Mauro Daltin hanno idealmente riportato a casa la figura dello scrittore, accanto a quelle di altre personalità legate al territorio del Medio Friuli, come Sergio Maldini, Amedeo Giacomini, ma anche Padre Turoldo e Franco Marchetta. La manifestazione, dunque, ha dimostrato come le persone siano sempre più attente al territorio che le circonda e alla sua storia, oltre a partecipare volentieri alle attività di carattere culturale. Soprattutto, l’ampia presenza di visitatori conferma l’attività positiva svolta dal Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli, che da oltre vent’anni si caratterizza per essere contenitore di idee e di proposte sul e per il territorio. Info: www.picmediofriuli.it Serena Fogolini


AGRICOLTURA a cura di Graziano Ganzit

L’agricoltura speculativa delle finanziarie Le notizie dal fronte agricolo parlano sempre di prezzi deboli determinati da un mercato globalizzato, liberalizzato e molto fuori controllo degli agricoltori. Si salva chi va verso il consumatore finale offrendo un prodotto qualitativamente superiore e allora i conti cominciano a tornare. In poche parole quando si torna all’origine della funzione di una sana agricoltura anche il tornaconto economico comincia a dare soddisfazione. Questa è la strada che ho iniziato un trent’anni fa assieme ai miei colleghi del bio e adesso comincia ad essere riconosciuta come unica alternativa per la sopravvivenza. Ma purtroppo siamo ancora in pochi e la gran massa dei contadini, veri o fasulli, segue ancora l’andazzo generale di seguire le coltivazioni convenzionali con un uso massiccio della chimica e l’inevitabile piagnisteo per i prezzi da fame alla vendita delle derrate. Ma c’è qualcuno che in questo marasma ci guadagna, eccome ci guadagna. Costoro sono persone a noi sconosciute, lontane dalla nostra realtà ma che possono incidere sul nostro destino per i risultati che arriveranno a conseguire praticando e facendo praticare una agricoltura speculativa, finanziaria e, detto fuori dai denti, di autentica rapina. Ovviamente legalizzata con lo Stato che gli fornisce il bottino prelevato dalle nostre tasche. Alla fine, come si dice a Napoli,… curnuti e mazziati. Vediamo cosa succede. Delle centrali a biomasse ne abbiamo già parlato e che questa sia una agricoltura degenerata non val la pena ripeterlo. Non si può parlare di “energia rinnovabile” quando per produrre 1 Kw di elettrica ne devi spendere 3. Ma il prezzo era appetibile, stabile, pagato dal Gse, che è il Governo e dunque garantito per i vent’anni del contratto. La lobby degli agrari, sostenuta dalle banche aveva fiutato l’affare e allora via a far centrali facendo un investimento con ritorni

sicuri e ben remunerati. I costruttori tedeschi, che avevano la tecnologia in mano, si stanno ancora spellando le mani per la fortuna che hanno avuto dopo il fermo del loro mercato conseguente il disastro del 2010 dovuto all’inquinamento delle falde dai colibatteri immessi col digestato prodotto dalle centrali. Dunque il problema è limitato quando si parla di piccoli impianti a conduzione diretta e alla fine il denaro e gli utili restano sul territorio. In più il danno della caduta di fertilità dei suoli, che tecnicamente viene chiamato “perdita del capitale fondiario”, se la troveranno loro fra qualche anno e vedremo cosa accadrà allora. Ma su questo mercato, viziato dal denaro pubblico, si sono gettate come jene fameliche anche società a responsabilità limitata che con poco capitale sociale si sono messe a costruire e gestire impianti facendo utili, pubblicamente dichiarati, a tassi a due cifre che farebbero impallidire Paperon de’Paperoni. Come fanno? Primo comprano solo i lotti industriali necessari a costruire le centrali. Secondo tutto il resto viene fatto con contrattisti serviti da conto terzisti agricoli. In questa maniera la società deve solo mettere il capitale che serve alla costruzione e poi la giostra comincia a girare da sola alimentata da campi sempre più sfruttati e conto terzisti che corrono sempre a meno messi in concorrenza tra di loro. E a questo punto i soldi corrono a palate in quanto il Gse, che è il Ministero del Tesoro, paga un tanto a Kw fisso mentre la variabile costi crea un ulteriore margine mettendo alla frusta uomini e mezzi che potete vedere all’opera con ragazzini che corrono per i nostri borghi a tutta birra con mezzi a pieno carico che

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vanno sulle 45 tonnellate! E alla fine come andrà a finire quando la giostra si fermerà fra qualche anno, e sicuramente prima dei venti anni programmati?. Semplice. Finita la cuccagna si portano i libri in tribunale, si rimettono i 10.000 euro di capitale sociale e si va verso un’altra avventura arraffa soldi. Qui resteranno i campi in ginocchio, “saponificati” da pratiche folli, le centrali ferme da demolire e i terzisti esausti dopo aver sognato l’ “eldorado”. Al presente gli attuali gestori altoatesini degli impianti al Coseat, sventolando questi utili stratosferici, vengono a proporre un nuovo investimento fatto della cementificazione di 3,5 ettari per costruire una mega serra per produrre pomodori di plastica su substrati di lana di roccia. Una follia che segue quella appena inaugurata e chiusa degli “Orti Friulani” su colture idroponiche. Purtroppo Amministrazioni Civiche senza capacità di intervento hanno tenuto la coda a questi scempi ambientali mettendo in pericolo un buon migliaio di ettari di territorio agricolo del Comune nel mentre altre strade andavano incentivate verso un modello sostenibile e servente il mercato del consumo diretto. Che è quello vincente e che porterà speranza di un vero Rinascimento Agricolo che abbiamo già iniziato ad attuare.


ARTE a cura di Franco Gover

Giuseppe Moretto, il rampante genero dell’Amalteo

Giunto da Portogruaro come garzone tutto fare e poi allievo nella famosa bottega di Pomponio Amalteo, a San Vito, il ventenne ed aitante Giuseppe Moretto nel 1570 sposerà Quintilia Amalteo, una delle figlie del grande maestro. E così entrerà ufficialmente nel mondo artistico e nella società sanvitese, grazie e soprattutto alla protezione dell’autorevole suocero, dal quale ben presto, alla morte di Pomponio, erediterà il nome, la gestione della bottega e la facoltosa clientela. (…Allo stesso modo di come Amalteo aveva sposato Graziosa, una figlia del suo maestro G.A. Pordenone !). Pur non essendo dotato di eccellenti qualità artistiche, come si evince, acquisterà comunque fama e celebrità, sempre grazie al nome riflesso del suocero. In verità, ben presto altri pittori gli contrasteranno il campo, mentre, per varie ragioni, sempre più faticose si fanno le commesse. E lui, con una numerosa prole, dovrà bar-

camenarsi per sopravvivere dignitosamente. Si documentano liti e incomprensioni con i cognati, per eredità e d’ordine economico. Manterrà vivi rapporti di lavoro e d’amicizia con gli ex compagni: Giuseppe Furnio e Cristoforo Diana. Nella realizzazione dei suoi quadri non è da escludere l’attiva collaborazione della moglie Quintilia (1541-1611), ricordata dal Cesarino come una “pittrice di raro e divino ingegno”, specializzata in ritratti, e possiamo immaginarla impegnata nelle opere tarde del padre e poi del marito. I critici affermano che Moretto non possedeva le qualità artistiche dell’Amalteo, ma continuava le maniere artistiche del suocero, mescolando nelle sue opere stilemi anche bassaneschi e veronesiani. Cavalcaselle, pur consapevole di questi scadimenti di vigoria e di rilievo nel colorito, trovava nelle figure “un certo carattere piacevole e diligente esecuzione”. Rimasto vedovo, nel 1619 il pittore convolerà in seconde nozze con una certa Caterina Dorigo, giovane carnica conosciuta presso i Conti Sbrojavacca di San Vito. Molto apprezzato come perito estimativo e spesso citato a testimone in rogiti e vertenze legali. La morte dell’artista è da collocarsi attorno al 1628. La sua produzione, quasi esclusivamente di soggetto sacro, fatta di pale d’altare, di santi e gonfaloni, è documentata principalmente nella destra Tagliamento. La prima opera firmata è del 1571 per la locale chiesa di San Rocco; si segnala anche la “Madonna del Rosario” iniziata da Amalteo e da lui perfezionata (1588), oggi nel Duomo cittadino. Significativa è la grande tela della “Pentescoste” (1592) nella vicina Pieve vescovile di San Giovanni di Casarsa, una nella chiesa di Savorgnano, così pure i dipinti di Orcenico Superiore e diversi nel portogruarese. Suo è anche il trittico per la chiesa di Santa Margherita ad Arzene. Presso il Santuario della Madonna di Cordovado, ci lascia epi-

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sodi didascalici di soggetto mariano, mentre per l’antica Pieve (oggi trasferita nel Duomo nuovo) ha dipinto un’affollata “Madonna del Rosario”, dal voluto pedante linguaggio devozionale. E’ del 1623, la pala di “San Gottardo” nella chiesetta campestre di San Rocco a Morsano (oggi nella Parrocchiale), in una oramai trasudata senilità estetica. Del genero dell’Amalteo, nel nostro territorio codroipese si documenta nel 1595 un “… simulacrum Divae Mariae Plebis Rosae”, commissionatogli dai camerari di Pieve di Rosa e sue filiali (opera scomparsa). Firmata e datata 1609 era la tela raffigurante “La Sacra Famiglia e due Santi” già esistente nella chiesa di San Gottardo a Belgrado di Varmo (ricordata nella Visita Pastorale del 1710); a seguito della demolizione dell’edificio sacro, il dipinto in cattive condizioni venne portato in canonica e successivamente disperso. Infine, pur con qualche dubbio, viene attribuita a Giuseppe Moretto la “Madonna con Bambino e i Santi”, conservata nella parete destra della chiesa di San Vidotto di Camino (foto), entro fastosa cornice lignea intagliata e dorata, di datazione anteriore, così come si deduce dalle reali dimensioni rettangolari, ripiegate (e non centinate) della tela. E’ stata oggetto di un maldestro restauro nel 1729 ad opera del pittore Biagio Cestari. Come si sa, la pala proviene dalla chiesetta di San Zenone, di proprietà degli Sbrojavacca, demolita nel 1825. La scena si svolge nel consueto schema iconografico amalteiano, con la Madonna con Bambino al centro, leggermente sghembata e su alta zoccolatura, mentre ai piedi v’è un leggiadro putto musicante; ai lati astanti i Santi Biagio, in paludamenti vescovili, e Rocco nobilmente abbigliato (ed è l’unico personaggio che guarda lo spettatore). Alla pavimentazione a scacchiera si contrappone un disarticolato fondale architettonico.


MUSICA

Il flauto – il più antico, il più moderno André Jolivet (1905-74) amava molto il flauto: “Il flauto è vicino alla natura, animato dal soffio, emanazione della profondità dell’essere, veicolo delle parole dell’anima. È lo strumento musicale per eccellenza dopo la voce umana, lo strumento più naturale e probabilmente più antico”. Così antico che le prime testimonianze risalgono all’epoca dell’uomo di Neanderthal, circa 55.000 anni fa. Nel 1995 nel parco archeologico di Divje Babe, nella Slovenia occidentale, l’archeologo Ivan Turk rinvenne un pezzo di femore di un giovane orso delle caverne spezzato alle estremità e contraddistinto da alcuni fori distanziati, che chiamò “flauto neanderthaliano”. Tra le controversie e i successivi accertamenti del caso, si capì che si trattava realmente di un’opera umana, e stando così le cose, il flauto neanderthaliano sarebbe lo strumento musicale più antico che si conosca. Da allora lo sviluppo e le migliorie tecniche dello strumento sono state incessanti e continue nello scorrere dei secoli, fino alla fine del 1800, quando l’evoluzione del flauto raggiunse la sua forma attuale; si può dire che, se è lo strumento più antico che si conosca, è anche uno degli strumenti che ha raggiunto il suo massimo sviluppo più tardi rispetto agli altri. Nel corso del XX secolo, grazie alle nuove capacità tecniche, i compositori e i flautisti hanno potuto sperimentare nuove sonorità ed effetti timbrici, non solo nell’ambito della musica classica ma soprattutto nel jazz, nel folk, nel pop e nel rock. In America alla fine degli anni Quaranta per merito di nuovi arrangiatori, il flauto fu inserito sempre più spesso nelle orchestrazioni e nei lavori degli Studios. Mitchell Larry, un insegnante di clarinetto di quel tempo, commentava: “Prima tutti volevano suonare il clarinetto, successivamente non lo volle più nessuno, tutti volevano suonare il flauto”. Alcuni jazzisti cominciarono a studiare il flauto non per entrare nelle orchestre sinfoniche ma con l’intenzione di suonarlo in altre situazioni; ben presto divenne molto diffuso, piacendo sempre di più al pubblico, che richiedeva sonorità nuove. Numerosi sono i flautisti jazz che hanno fatto storia, tra loro possiamo ricordare Buddy Collette, Herbie Mann, James Moody, Roland Kirk ed Eric Dolphy. Nella musica rock, il flautista pioniere e virtuoso nel genere è Ian Anderson, leader dei Jethro Tull, band in origine orientata verso

il blues che nel corso della carriera toccò il folk, il jazz e anche la classica. Esponenti del rock progressivo sono il cantante e flautista dei Genesis, Peter Gabriel e Thijs van Leer della band denominata Focus. Mauro Pagani raccontò: “Dopo aver scoperto il flauto dei Jethro Tull, andai da mio padre che era un flautista classico e gli dissi: - Papà,

mi presteresti il flauto e mi faresti vedere le posizioni, come fanno le note? (...) Ho cominciato a trascrivere i soli dai dischi, ho sempre avuto un buon orecchio”. Negli anni ‘70 entrerà a far parte della Pfm. a cura della Scuola di Musica di Codroipo Michela Gani

Visita alla fabbrica degli organi Zanin

Lunedì 30 maggio una ventina di allievi della scuola di musica “Arrigo Valoppi” di Gradisca si sono recati insieme ad alcuni genitori e ai maestri di pianoforte, Fabrizio Giacomo Fabris, e di organo, Daniele Parussini, alla fabbrica di organi “Zanin” a Codroipo per scoprire i segreti che nascondono questi imponenti e straordinari strumenti. A guidarci nella visita c’era Francesco Zanin, figlio di Gustavo Zanin, proprietario della fabbrica, che assieme a sua moglie ci ha svelato, passo dopo passo, come viene costruito un organo. Abbiamo osservato i disegni preparatori che con grandissima precisione illustrano i procedimenti da mettere in pratica per ottenere uno strumento intonato. Questi disegni, attraverso un accurato lavoro artigianale, si trasformano nelle diverse componenti dell’organo: canne di diversi materiali, registri, pedali, tastiera ed ingranaggi. Abbiamo avuto la possibilità di entrare nella meccanica del maestoso organo in fase di restauro destinato al Conservatorio di Bari, abbiamo visitato le

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varie zone adibite alle diverse fasi della lavorazione e camminato tra le diverse macchine presenti nella fabbrica per comprendere la loro funzione nel lungo percorso previsto per la costruzione di un organo. Gentilmente Francesco Zanin assieme a Carlo, suo figlio, ci ha mostrato alcuni passaggi e ci ha permesso di toccare alcuni materiali per comprendere l’importanza della qualità nel risultato finale di un simile strumento. Al termine della visita abbiamo visto alcuni organi quasi terminati e pronti per essere consegnati in ogni parte del mondo: dall’Italia al Giappone. Affascinati da quanto visto tutti siamo tornati a casa convinti che il lavoro per la costruzione di questo affascinante strumento è davvero lungo e faticoso, ma l’ingrediente principale è sicuramente l’amore per il mestiere e questo nella fabbrica di organi Zanin non manca!! Giulia Tubaro - classe di organo Scuola di Musica “Arrigo Valoppi” di Gradisca di Sedegliano


Voci dalla SCUOLA

È periodo di vacanze... È periodo di vacanze, ma i contributi che ci sono arrivati dalle scuole di ogni ordine e grado del Medio Friuli negli scorsi mesi sono talmente tanti, che dobbiamo approfittare dello spazio estivo di questa rubrica per pubblicare i resoconti di alcuni interessanti progetti che non avevano trovato posto nelle edizioni precedenti. Ci ritroveremo poi a settembre all’inizio del nuovo anno scolastico, riposati e carichi dopo le vacanze per ascoltare le “voci dalla scuola”. Buona estate a tutti! Elena Donada e Silvia Iacuzzi

Lux Ideae - Genesi dello spettacolo Lux Day dalla cellula luminosa di Armonie Io credo che ognuno di noi da bambino abbia provato qualche volta quanto fosse facile far passare il tempo in un battito di ciglia. È come quando aspetti Natale o Carnevale o la gita con la scuola: basta andare a letto presto e le ore della notte non si contano, il tempo scompare come per magia. Succede che alcune nottate noi di Armonie le passiamo invece ben svegli, ma passano veloci lo stesso: perché le idee hanno lo stesso potere dei sogni, si mangiano il tempo e lasciano il ricordo di una luce. Abbiamo aspettato a lungo quella notte del 20 febbraio 2016, la notte in cui, all’interno di due magiche scatole reali, il Teatro Plinio Clabassi di Sedegliano e la Salle de Fetes di Bettembourg in Lussemburgo, e di una scatola virtuale, il mondo iperconnesso di Internet, per un po’ di tempo abbiamo connesso cinque comuni friulani, due stati europei e… beh, sì, tout le monde. Quella sera un altro dei nostri immaginifici progetti ha avuto la sua presentazione e il suo compimento: Lux Day, questo era il nome della bolla di tempo che aspettavamo tanto, Social Media Music il nome del vortice di idee e di manodopera che ha portato a quella sera. Era il momento in cui avremmo dimostrato che un’idea, quella di un nuovo, eccezionale, un po’ futuristico e sicuramente divertentissimo metodo per lo studio della musica d’insieme, denominato Band Simulator, avrebbe potuto prendere corpo, sebbene fosse balzata in mente a persone senza mezzi per realizzarla. Ho troppo poco spazio per spiegarvi cosa sia successo quella sera,

perciò ho deciso di suggerirvi di guardare il live dell’evento su Youtube (trovate il link sul nostro sito www.associazionearmonie.it); e usare il resto dello spazio affidatomi per farvi intuire da quale tipo di potenziale tutto questo sia scaturito. Il nostro potenziale è fatto di fantasia e di fiducia nel fatto che le idee, anche quelle che si sognano e basta, tanto per far passare il tempo di notte, si possono realizzare, se si sognano abbastanza forte. Le novità che noi di Armonie abbiamo voluto donarvi con questo progetto sono uno spettacolo, un nuovo metodo per studiare la musica, di vederla, di sentirla, di viverla e, infine, un’idea. L’idea di poter sognare un’idea. L’idea che se sogni un’idea e poi provi a realizzarla e che se esiste qualcuno come te che sogna delle idee e prova a realizzarle, eccolo lì il futuro. Dietro l’angolo, in cima ad un albero, alla fine della strada, al di là dello sguardo. Ed è questo che ci emoziona tanto, che ci fa sentire in cima al mondo, il fatto che insieme, fra le mani, teniamo il futuro. Questa volta il futuro che abbiamo immaginato è fatto di un simulatore bandistico che fa suonare insieme cento musicisti ovunque si trovino e di un loro concerto in streaming, ma domani, che è ancora più futuro, chissà. Meglio andare a letto presto, così la luce del mattino arriverà prima. Rachele Rognoni Scuola Secondaria di I° Grado, Basiliano

Gli Animaletti strani… Internet senza paura!

svolto in compresenza con il professor Morandini, questo mezzo è stato utilizzato per approfondire l’argomento del cyberbullismo visionando e commentando il cartone animato presente sul sito francese: http://www.internetsanscrainte.fr/le-coin-des-juniors/ dessin-anime-du-mois. Le avventure di Vinz e Lou, i protagonisti, spiegano come intervenire ed evitare situazioni spiacevoli o pericolose. Infine è stato realizzato un testo in francese con le nostre riflessioni riguardo a quanto abbiamo appreso. Classe 2^B Scuola Secondaria di I° Grado, Varmo

Dopo un incontro con il dott. Domenico Geracitano sul cyberbullismo, la classe IIB della scuola media di Varmo ha deciso con la professoressa Zorzutti di mettere le mani “in pasta” e provare a capire quali sono le regole del web creando un blog: ovvero uno “spazio virtuale” utilizzato per la didattica. Importante è stata la discussione su come impostare la privacy degli account personali e dello stesso blog: http://glianimalettistrani.blogspot.it All’interno di un progetto bilinguistico in italiano e in francese

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Voci dalla SCUOLA Incontro con l’autore Ad aprile, il disegnatore Dree Venier, autore dei GNOGNOSAURS, divertenti, simpatici, bizzarri e noti personaggi a fumetti, ha tenuto una dimostrazione su come si disegnano, ad alcune classi della Scuola Primaria di Rivignano. Da alcuni giorni, le classi terze A e B leggevano e scrivevano in Friulano una storia dei Gnognosaurs, “Lis Origjins de vite”, argomento già trattato in Storia. “Con sorpresa abbiamo scoperto che due papà dei nostri compagni conoscevano l’autore. Così abbiamo chiesto loro se Dree ci poteva inviare dei disegni autografati. Invece è venuto lui di persona! Subito dopo le vacanze pasquali, nel laboratorio tecnologico – grafico pittorico, Dree Venier, con pennarelli e una lavagna a cavalletto con fogli mobili, ci ha intrattenuto disegnando i Gnognosaurs con le loro forme di dinosauro: È stata un’esperienza divertentissima, stramega e affascinante nello scoprire che, con pochi e veloci tratti di pennarello, prendevano forma i Gnognosaurs che già ci avevano divertito con le loro storie e battute e dei quali noi ci allenavamo a riprodurre le forme buffe e non tanto difficili da disegnare.” Dopo alcune domande sulla professione del disegnatore – vignettista (ci vuole talento già da bambini !), sono seguiti la foto di gruppo, gli adesivi da attaccare su libri e quaderni, i ringraziamenti con tanti “Mandi”. Classi 3e Scuola Primaria di Rivignano

Bombo, il plui gros e cjandid Momo il plui gnogno e simpatic Einsaur il professore sapiente Martin l’ironico Jurassic Casella il mago Blik il più piccolo che dice solo “Blik” Rugne il terribile dinosauro, ma non troppo Cicci la smorfiosa fidanzata di Momo Ines la terribile di cui anche Rugne ha paura Mamy la pterodattilo con le sue uova … e tanti altri

A quarant’anni dal terremoto del Friuli, una scuola friulana in visita all’ELSA, presso il centro di ricerca europeo JRP di Ispra Il giorno 22 marzo 2016, la II sez. B della scuola secondaria di Varmo con i professori Zorzutti e Morandini, abbiamo visitato il centro di ricerca europeo JRC a Ispra in provincia di Varese. Arrivati all’ingresso ci hanno dato i nostri pass e una guardia cinofila ha ispezionato le valigie, poiché, quella mattina, purtroppo, a Bruxelles erano avvenuti degli attentati e il centro era in stato d’allerta. Una volta effettuati i controlli, siamo entrati nel Visitors’ Centre. Dopo il benvenuto in francese per noi e una scuola di Bruxelles, siamo andati a piedi allo stabilimento ELSA. Il più grande centro in Europa per le verifiche strutturali degli edifici e che in via del tutto eccezionale ci ha accettati come scuola in visita. Il laboratorio infatti è stato progettato per creare materiali innovativi per costruire strutture più resistenti ai terremoti. Il primo studioso italo-francese che abbiamo incontrato, D. Tirelli, ci ha salutato con un “mandi”, era infatti di origine friulana e aveva scelto di intraprendere gli studi di ingegneria proprio in seguito al terremoto che quarant’anni fa ha colpito la nostra regione. Per farci capire meglio come costruire palazzi e case più resistenti e più sicure, ci ha mostrato dei modellini in scala posti sopra a una tavola vibrante collegata a un

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computer che simulava il terremoto del 6 maggio 1976 del Friuli e quello del 2009 all’Aquila. Sullo schermo del computer durante le scosse venivano registrate le varie intensità. Abbiamo così potuto verificare la forza distruttrice della scossa del ’76 e come oggi con degli accorgimenti si possa costruire edifici relativamente sicuri. Il secondo ingegnere che abbiamo incontrato, di origine belga, era la responsabile di quella struttura e ci ha illustrato i nuovi progetti che stanno studiando per aumentare la sicurezza degli edifici. Poi abbiamo incontrato uno scienziato francese ci ha parlato delle bioenergie e di biocombustibili. Infine un simpatico ricercatore inglese ci ha parlato della biodiversità e in particolare delle aree protette in Europa e nel mondo e della salvaguardia degli animali. L’ultima ragazza, era spagnola e ci ha spiegato come funzionano i pannelli fotovoltaici di nuova generazione. Questo viaggio d’istruzione ci ha fatto apprendere che persone di differenti nazionalità possono collaborare per creare un futuro in cui si tuteli la vita, non solo degli uomini, ma anche degli animali e dell’ambiente. Classe 2^B Scuola Secondaria di I° Grado, Varmo luglio/agosto 2016


LIBRI

“Voleva essere Alice” Alice Conco. Donna per esigenza di Vita dopo che Madre Natura l’aveva imbrigliata in un corpo non adatto a lei. In un corpo di uomo. Alice ha vissuto sessant’anni in quelle forme che mai aveva riconosciuto ma che aveva accettato per convenzione sociale. Per non essere diversa. Poi, non ce l’ha fatta più. Dopo un percorso di vita coerente con l’essere uomo, quindi con il matrimonio e un figlio, Alice ha preteso di uscire dalla prigione fisica che la soffocava. Imperativo categorico era l’abbandono del corpo di uomo. E così ha fatto. Da sola, andando incontro a sofferenze indescrivibili, a livello fisico e umano, con rara tenacia e invidiabile coraggio, ha deciso di far corrispondere il proprio corpo alla propria anima di Donna. E’ riuscita a superare esperienze profonde, molto dolorose eppure ricche ed emozionanti, fino a raggiungere l’esatta entità che era sempre stata, ovvero essere una vera Donna. Che ora è pulsante, creatrice di emozioni e di arte, di grande umanità e generosa vicinanza a chi soffre, ai bambini, alle donne e alla salvaguardia delle loro opportunità. Alice fa parte della Commissione Pari Opportunità del comune di Udine, insegna catechismo, accompagna i malati terminali, e molto altro. Ricca della sua storia che ha tenuto fede al proprio Sé, ascoltato, cercato, ritrovato, Alice si esprime con la pittura, la musica, la composizione musicale, poetica e letteraria che sfociano anche in un musical, “Ali di Ali”. Sono le ali di Alice che hanno preso il volo dopo una vita vissuta chiudendo la porta in faccia al grido interiore di poter esistere. Dopo i due libri in cui racconta la sua storia, ha in stampa il terzo nel quale la protagonista è la vera essenza di Alice. Ora che il suo sogno e tormento

si è avverato, Alice è in grado di poterci finalmente dire “Perseguite fortemente i vostri desideri, soffrite, sfidate e lottate. Se lo vorrete, tutto sarà possibile, anche quando dovesse sembrare tutto inutile. Nella durezza e aridità del deserto si possono trovare, talvolta, i fiori più belli”. Alice rompe gli schemi e li ricrea, in un susseguirsi di sogni, evocazioni, conquiste, sull’altalena del passato, presente e futuro. Nei suoi libri c’è tutto. C’è la sua vita. Data la delicatezza del tema, però, Alice si preoccupa di adottare sempre il giusto approccio, in ogni espressione scritta, parlata, dipinta. La cultura pittorica, infatti, è la prima forma espressiva matura che ha adottato: il simbolismo, grazie al quale prendono il volo emozioni, sintesi, idealismo. La sua è una descrizione talmente profonda e attenta all’indagine dell’anima, che è più facile evocarla che descriverla. I suoi quadri parlano per lei, con sfumature di pennelli delicati ma sempre in perfetta comunione armonica con il ricco universo umano che le appartiene. Lei sale sul palcoscenico della vita per defilarsi subito dopo, per lasciare che la nostra attenzione vada a chi ha voluto camminare accanto a lei. E lei segue, guarda e sorride. Ci abbraccia e si lascia abbracciare. Concedendoci il tempo dello stupore, delle domande, delle perplessità. Ma anche dell’ammirazione del suo coraggio di mostrarsi, di spogliarsi da ogni retorica e falsità. Regalandoci una dimensione di completezza, serenità e gioia pervasa dalla voglia di conoscerla e starle accanto. Provare per credere. I libri di Alice con spettacolo musicale dal vivo saranno presentati nella sala teatro di Camino Tag.to venerdì 16 settembre, alle ore 20.30 con ingresso libero.

“L’allenamento funzionale senza attrezzi” Andrea Turri, personal trainer specializzato nel functional training, originario di Codroipo ma lavorativamente impegnato a Milano, ha presentato un nuovo libro nel quale viene trattato un concetto di allenamento fisico che si discosta molto da quello che si può vedere nelle palestre. La palestra ideale di Andrea Turri è infatti un luogo senza ingombranti macchinari. È il nostro corpo il più bel mezzo per allenarci, ed è sempre a nostra disposizione. Non importa chi siamo, da dove veniamo e che cosa facciamo; una cosa è certa: nel corpo ci viviamo! Il corpo è stato concepito per muoversi, non per stare fermo: l’allenamento fisico non vuol dire solo muscoli, allenarsi non è importante solamente per apparire. Siamo nati per muoverci, il movimento ci appartiene; se assecondiamo questa profonda esigenza sta meglio il nostro corpo, e noi dentro di esso. È questa la chiave di un metodo che servirà sempre, qualunque sia l’età e la condizione fisica di partenza, per costruire in ogni istante il nostro benessere futuro. “L’allenamento funzionale senza attrezzi-il metodo per trovare la forma fisica e stare bene con se stessi” (De Vecchi Editore; prezzo di copertina 12,50 euro)

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La VALIGIA di CARTONE a cura di Marco Calligaris

Valentina, volontaria in Servizio Civile Nazionale in Kenya Valentina Pitton residente a Codroipo, 28 anni, laureata in Scienze Politiche – Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace presso l’Università degli Studi di Padova. Attualmente si trova a Karungu – Kenya svolgendo il Servizio Civile Nazionale presso l’orfanotrofio St. Camillus Mission - Dala Kiye che accoglie 60 bambini orfani affetti da Hiv/Aids. Da ottobre frequenterà il master in Acciòn Solidaria Internacional y de Inclusiòn Social presso l’Università Carlo III di Madrid – Spagna. Sono passati nove mesi da quando iniziai il mio Servizio Civile Nazionale in Kenya con l’Auci – Focsiv, in un piccolo villaggio di pescatori della Nyanza, Karungu, che si trova sulle sponde del lago Victoria, il più grande lago dell’Africa su cui si affacciano il Kenya, la Tanzania e l’Uganda. La sede del progetto in cui mi trovo è il St. Camillus Mission Hospital che da 30 anni si prende cura dei pazienti di questo territorio e l’orfanotrofio Dala Kiye che accoglie 60 bambini orfani affetti da Hiv/Aids. Il Dala Kiye ospita 20 femminucce e 40 maschietti che vivono all’interno di sei cassette a loro dedicate: Twiga (giraffa), Tembo (elefante) per le femminucce e Kiboko (ippopotamo), Tai (aquila), Cheetah (ghepardo), Simba (leone) per i maschietti. Il Dala Kiye è davvero un luogo accogliente dove 60 bambini hanno trovato la forza di lottare contro l’Hiv e di continuare a vivere; è un luogo dove i bambini si sentono al sicuro, dove giocano senza pensare ai mali del mondo, dove sono coccolati e viziati dai vari volontari che vanno e vengono dalla missione. Io lavoro all’interno degli uffici amministrativi del Dala Kiye, dove mi occupo sia delle attività previste dal progetto ma anche di altre mansioni come il fatto di lavorare nell’ufficio di contabilità o come segretaria personale del Project Director. Insieme ai colleghi assistenti sociali svolgiamo delle lezioni nelle 18 scuole primarie del progetto Dala Kiye – We World (ong italiana), riguardanti l’educazione sessuale, sanitaria, alimentare e la prevenzione all Hiv/Aids. La scuola in Kenya è suddivisa in primaria e secondaria. La scuola primaria è composta da 8 classi più l’asilo (le nostre scuole materne, scuola elementare e scuola media tutte insieme), mentre la scuola secondaria ha solamente 4 classi (la nostra scuola superiore). Negli asili delle 18 scuole del progetto del Dala Kiye - We World si insegna ai bambini attraverso il metodo Montessori. Credo

Edwin e Valentina

fermamente in questa forma d’educazione e per me è stata davvero una sorpresa sapere che in Kenya, o almeno qui a Karungu, questo metodo d insegnamento venga favorito per i più piccoli. Il metodo Montessori mette al centro il rispetto per la spontaneità del bambino, a renderlo autonomo nei suoi pensieri e nelle sue azioni senza l’intervento autoritario dell adulto. La Montessori, infatti, afferma che il piccolo rivela se stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi, non quando viene coartato da qualche schema educativo o da una disciplina puramente esteriore. In questi nove mesi ho davvero appreso molte cose, soprattutto ho scoperto che ho una forte capacità di adattamento al contesto dove mi trovo. Noi volontari del servizio civile viviamo in due alloggi all’interno del compound dell’ospedale come tutto lo staff medico; abbiamo a disposizione l’energia elettrica a generatore solamente alcune ore al giorno, laviamo i panni a mano e non abbiamo l’acqua calda. Ero preparata a dover rinunciare a qualche comodità e quindi sapevo che avrei dovuto adattarmi a quello che trovavo senza fare storie, ma qualche volta ti viene la voglia di farti una doccia calda e allora prendi le pentole, riscaldi l’acqua, riempi la bacinella ed ecco pronta la doccia calda! Siamo molto fortunate ad avere in missione il depuratore che rende potabile l’acqua del lago Victoria. Ebbene si, beviamo l’acqua del lago e fino ad ora non siamo state male. Questa esperienza in Servizio Civile Nazionale in Kenya mi ha davvero segnata positivamente, ho cambiato molto il mio carattere e il mio modo di essere e di approcciarmi alla gente, alla nuova cultura, ho messo in discussione la mia scala delle priorità, ho imparato due

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nuove lingue il Luo e lo Swhahili, ho imparato a confrontarmi ogni giorno con nuove difficoltà e a superarle grazie anche alla collaborazione con i miei colleghi e alle nuove amicizie ma soprattutto grazie ai bambini. Mancano solamente due mesi (il 2 settembre torno in Italia) prima di lasciare Karungu e i miei bimbi; sto vivendo al massimo questo ultimo periodo, vorrei ricordare ogni singolo momento trascorso con i bimbi, con i miei colleghi e con i miei amici. Ma sono pronta per la mia nuova sfida in Spagna. Consiglio a tutti i ragazzi tra i 18 e i 28 anni di età di svolgere una esperienza di volontariato, sia il Servizio di Volontariato Europeo (Sve) e il Servizio Civile Nazionale all’Estero o in Italia perché ti cambia la vita dal punto di vista personale e professionale, è una spinta in più per uscire fuori dal mucchio e ti aprirà le porte del Mondo. Se rifarei una esperienza del genere? Certamente sì. Ho scelto di seguire la mia strada e di studiare Diritti Umani perché non posso stare con le mani in mano mentre il Mondo si scontra contro se stesso. Sarò una utopica, ma fortunatamente ci sono tante persone come me e come disse Madre Teresa di Calcutta “Quello che noi facciamo è solamente una goccia nell oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. Per avere informazioni sulla missione: St. Camillus – Ospedale e Dala Kiye Sito internet www.karungu.net. Potete sostenere la missione St. Camillus versando una donazione sul C.C.P. 41914243 - Fondazione per Promozione Umana e la Salute PRO.SA – onlus, via Lepetit, 4 20124 Milano Oppure: C.C.B. Banca Unicredit IBAN: IT68J 02008 01600 000102346939 Indicare come causale: Orfani Karungu o Ospedale Karungu.


I nostri SOLDI a cura di Azimut Consulenza Sim

Brexit: tanto tuonò che piovve Ore 6,30 di venerdì 24 giugno 2016: dopo una notte agitata, costantemente alimentata dal pensiero sull’esito del referendum, decido di alzarmi per verificarne l’esito. Mi ero coricato speranzoso di un possibile risultato favorevole al “remain” da parte dell’elettorato inglese. Dopo settimane d’incertezze sui mercati, contraddistinte da una spiccata volatilità, gli ultimi giorni parevano propendere per una vittoria del buon senso, della ricerca di un accordo e di stabilità, del “quieto vivere”. Il “cigno nero” era sempre possibile ma giudicato dal mondo intero, almeno intimamente più che nei sondaggi, molto improbabile. Mi è bastato un veloce sguardo al cambio euro/dollaro a 1,096 per capire che dopo 43 anni di adesione alla Comunità Economica Europea la maggioranza degli Inglesi aveva deciso di percorrere un nuovo cammino in solitaria.

Conseguenze macro economiche e finanziarie

Anche in questo caso è possibile stilare solo delle prime ipotesi, essendo all’inizio di un cambiamento che potrebbe rivelarsi epocale. Per la Gran Bretagna l’impatto iniziale della Brexit potrebbe essere duro sulla propria crescita economica. ll Fondo Monetario Internazionale stima che nell’arco di due/tre anni verranno persi sei punti percentuali di Pil. La presen-

za di un forte deficit commerciale, unitamente a quello pubblico, implicherebbe un forte deprezzamento della sterlina. ll probabile calo del commercio internazionale, frutto anche della rinegoziazione degli accordi fra i Paesi, peserà inevitabilmente sulla Gran Bretagna e potrebbe indurla ad adottare politiche monetarie da “guerra valutaria”. Per la zona Euro, l’impatto più rilevante peserà inizialmente sulle banche e sulla finanza. Probabilmente gli interscambi commerciali verso la Gran Bretagna, pur importanti, non sembrano tali da rischiare di compromettere, almeno per ora, il debole sentiero di mini ripresa economica in atto. Se non ci fosse stato Brexit ci saremmo trovati in un contesto apparentemente più facile che però non avrebbe evidenziato il senso di urgenza al cambiamento di qualcosa che nella zona Euro non va. Le regole del gioco imposte dai Paesi che vanno bene (Germania) agli altri che invece non presentano (anche per limiti e miopie proprie, come l’ltalia) la stessa velocità di crescita economica, non sono più sostenibili. L’introduzione delle regole del Bail-in sulle banche, il patto di stabilità serrato, la rinuncia ad innumerevoli misure di flessibilità alle politiche di bilancio hanno creato preoccupazione e malcontento nella popolazione. Adattare e modificare le regole

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alle esigenze dei più forti, non piace. Facciamo l’esempio delle banche. E’ noto che i ricavi del settore bancario derivino, principalmente, dalla gestione dei crediti e dalla finanza. Entrambe le attività presentano dei rischi in funzione dei quali è stato richiesto agli azionisti, negli ultimi anni, sempre maggior capitale a garanzia per fronteggiarli. Peccato che la definizione dei rischi non sia sempre uniforme. I rischi sui crediti, di cui le banche del sud Europa come quelle italiane (peraltro verso le piccole-medie imprese) sono stati giudicati (dai tedeschi) più pericolosi e bisognosi di maggior capitale a garanzia. I rischi di natura finanziaria (dei quali le banche tedesche sono invece piene) hanno ricevuto sinora un giudizio più compiacente. Dal 2018 anche questi attivi avrebbero dovuto essere assimilati alla gestione dei rischi sui crediti, comportando per le banche attive su queste classi di rischio (come la Deutsche Bank), maggiori capitali per farvi fronte. Ecco allora che la voce grossa ha nuovamente imposto (in questo caso all’EBA, l’Organismo di controllo europeo) che le regole meno stringenti per la valutazione dei rischi finanziari (derivati & c.) fossero estese a tutte le banche europee e non viceversa. Di conseguenza i crediti verso l’economia reale rimarranno assoggettati a maggiori vincoli, mentre i portafogli finanziari in possesso delle banche, a questo punto tutte, rimarranno giudicati meno pericolosi e di conseguenza meno bisognosi di maggiori capitali a garanzia. Come dire, le regole vengono fatte pro domo del più forte… Siamo arrivati perciò al dunque. Aver realizzato un’unione europea basata solo sulla moneta unica, non è più sufficiente. Aver trascurato di realizzare un’unione fiscale che ridistribuisse all’interno dei vari Stati membri i maggiori ricavi derivanti da surplus commerciali, si è rivelata una clamorosa miopia. Aver tergiversato e non ancora propriamente realizzato una vera e solidale Unione bancaria, un forte elemento d’incertezza. Se Brexit indurrà a realizzare, pur tardivamente, tutto questo, ecco allora che per la zona Euro non sarà troppo tardi per realizzare il futuro di prosperità a cui tutti noi cittadini ci sentiamo in diritto di avere. Nel frattempo, un augurio di serene vacanze a tutti voi.


Legge da LEGGEre a cura di Coceani - Forgiarini Studio Legale Associato

Il beneficio d’inventario Come dispone espressamente la legge, l’accettazione dell’eredità può farsi “puramente e semplicemente” oppure con beneficio d’inventario. La differenza sostanziale tra le due forme di accettazione è quella che, con il beneficio d’inventario, si evita la c.d. confusione dei patrimoni, quello dell’erede e quello del defunto. Tale ultima forma di accettazione, mentre per la generalità dei chiamati all’eredità è una mera facoltà, costituisce invece una strada obbligata per alcuni soggetti, tra cui ad esempio i minori (la legge riconosce infatti l’esigenza, per tali soggetti, di essere maggiormente tutelati dal rischio di rispondere illimitatamente dei debiti ereditari). Come è noto l’accettazione “beneficiata” può essere di grande importanza particolarmente qualora nell’eredità vi siano debiti che superino il valore dei beni che cadono in successione. Accade infatti che, con l’accettazione pura e semplice, l’erede risponda dei debiti del defunto anche con i propri beni, cosa che in taluni casi può risultare persino disastrosa. Con il beneficio d’inventario, invece, i patrimoni restano separati e dei debiti ereditari si risponderà solo con il patrimonio del defunto. Da notare che il defunto non può in alcun modo impedire che l’eredità sia accettata con beneficio d’inventario, nemmeno disponendo in tal senso nel testamento. Mentre l’accettazione pura e semplice può

farsi anche tacitamente (con il ché è chiaro che è necessario porre attenzione a come comportarsi onde evitare la confusione dei patrimoni di cui si è detto), l’accettazione con beneficio d’inventario può farsi solo in modo esplicito e formale. Essa, infatti, deve cristallizzarsi in una dichiarazione ricevuta da Notaio o dal Cancelliere del Tribunale del circondario ove si è aperta la successione. Oltre alla dichiarazione è poi necessario eseguire effettivamente l’inventario, operazione che è riservata al Cancelliere del Tribunale o – come frequentemente avviene – ad un Notaio che può essere stato indicato dal defunto nel testamento o, su richiesta, viene nominato dal Tribunale (peraltro in taluni casi è ammesso che il Notaio sia nominato direttamente da colui che intende procedere con l’inventario). Lo scopo dell’inventario è quello di accertare le attività e le passività ereditarie, evitando così effettivamente la confusione dei patrimoni. E’ quindi comprensibile che la legge preveda che l’erede che in mala fede non consenta un inventario veritiero decada dal beneficio. L’importanza dell’inventario è notevole poiché le sentenze più recenti ritengono che per acquisire effettivamente la qualità di erede con beneficio d’inventario sia necessario formare tempestivamente (vi sono infatti dei termini da rispettare) �l’inventario stesso. In questa materia un dato temporale di

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grande importanza è quello che riguarda i chiamati all’eredità che a qualsiasi titolo siano nel possesso di beni ereditari (cosa che accade non di rado, posto che qui si parla di possesso in senso atecnico e atteso che la giurisprudenza ritiene possa essere sufficiente anche il “possesso” di un solo bene ereditario). In questo caso l’inventario deve essere effettuato entro tre mesi dall’apertura della successione o della notizia della devoluta eredità (con facoltà di proroga, da chiedersi al Tribunale). Qualora questo termine non sia stato rispettato, il chiamato all’eredità è considerato erede puro e semplice, con le conseguenze che sopra si sono accennate. Al contrario, il chiamato all’eredità che non è nel possesso dei beni ereditari può effettuare la dichiarazione di accettazione beneficiata fino a quando il diritto di accettare non sia prescritto. Una volta effettuata la dichiarazione, però, anche per lui decorre un termine di tre mesi per l’inventario, analogo a quello visto pocanzi (anche qui con possibilità di proroga). Da ultimo giova ricordare che le spese dell’inventario e di ogni altro atto dipendente dall’accettazione con beneficio d’inventario sono a carico dell’eredità. Quanto esposto nell’articolo è una disamina generale a fini divulgativi, dovendosi sempre verificare il caso particolare in ragione degli elementi di fatto specifici e della giurisprudenza in materia.


EVENTI e SPETTACOLI

Il calendario degli appuntamenti Giovedì 28 luglio ore 18.30 San Martino di Codroipo Museo civico delle Carrozze d’epoca Viaggio con la storia in museo – Jalea. Il vento del ricordo Presentazione del libro di Gustavo Caizzi con videoproiezione inedita. Giovedì 28 luglio ore 21.00 Sedegliano, Piazza Roma Estate sotto il campanile – Living Dolls Concerto live, apertura chiosco ore 19.00. Domenica 31 luglio ore 21.00 Codroipo, Villa Stroili Musica in Villa - Dream (sweet John) Un programma dedicato alla fase compositiva definita “romantica” di John Cage, con Marco Fusi al violino e Agnese Toniutti al pianoforte. Ore 19 – Bambini in villa > Animazione di lettura a cura dei lettori volontari della Biblioteca Civica Giovedì 4 agosto ore 21.00 Sedegliano, Piazza Roma Estate sotto il campanile MASqueNADA Concerto live, apertura chiosco ore 19.00. Venerdì 5 agosto ore 21.00 Mortegliano, Villa Conti di Varmo Musica in Villa “Mitteleuropa Wind Quintet” Un’interessante confronto tra le culture latina e germanica, in due periodi ben distinti: il Periodo Classico ed il Novecento. Sabato 6 agosto San Martino, Codroipo Corte Museo civico delle Carrozze d’epoca Teatro all’aria “Sogno di una notte di mezza estate Performance del gruppo Teatrando della Scuola di Musica di Codroipo.

Domenica 7 agosto ore 21.00 Canussio di Varmo, Villa Beltrame Musica in Villa “Il Barocco italiano nello stile di Dresda” Un concerto proposto dal duo veneto Sans Souci che prevede l’esecuzione di raffinate pagine musicali di Weiss, Vivaldi, Zamboni, Quantz e Heinichen. Mercoledì 10 agosto ore 21.00 Via Redentore, Redenzicco di Sedegliano Musica in Villa “Anime e lune” Una suite di alcune pagine corali del compositore Marco Maiero arrangiate e liberamente interpretate al pianoforte da Paolo Chiarandini. Ore 20.45 – Opening act > Francesco Tubaro e Chiara Passalacqua pianoforte. Mercoledì 10 agosto ore 21.00 Enoteca di Bertiolo Calici di stelle Con concerto dell’Associazione culturale musicale “Filarmonica La Prime Lûs 1812”. Venerdì 12 agosto ore 21.00 Codroipo, Casa Minardi Musica in Villa “Tin Pan Alley” Un viaggio musicale e espressivo che Paolo Birro, pianista jazz vicentino, Lorenzo Conte, bassista veneziano, e Luca Colussi, batterista friulano, intraprendono per rileggere assieme il grande repertorio dei Broadway standards. Giovedì 18 agosto ore 19.00 Villacaccia di Lestizza, Ai Colonos Musica in Villa “Il cjant dai ucei” Una suite musicale all’ora del tramonto in cui il gruppo “Ultramarine trio” crea un ponte tra musica e natura avvalendosi degli straordinari canti del merlo, del tordo bottaccio, dell’allodola eseguiti Camillo Prosdocimo - campione europeo del chioccolo.

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Domenica 21 agosto ore 21.00 Santa Marizza di Varmo Villa Bartolini Tammaro Musica in Villa “Haydn e Mozart: quartetti per archi” Un concerto unico che prevede l’esecuzione dei quartetti op. 33 n. 1 in Si Minore Hob. III:37 di Haydn e n. 14 in Sol Maggiore K387 e n. 19 in Do Maggiore K465 di Mozart. Ore 19 – Bambini in villa > Animazione di lettura a cura dei lettori volontari della Biblioteca Civica. Giovedì 25 agosto ore 21.00 Sterpo di Bertiolo, Villa Colloredo Venier Musica in Villa “Die Winterreise” Marcellos Nardis presenta questa serata schubertiano nella doppia veste di pianista e tenore. Sabato 27 agosto ore 21.00 Flumignano di Talmassons, Villa Mangilli Musica in Villa “Viaggio al termine della notte” Avvalendosi della straordinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teho Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo in una nuova partitura la disperazione grottesca di questo di Louis Ferdinand Céline. Mercoledì 31 agosto ore 21.00 Sant’Odorico di Flaibano Villa Marangoni Masolini Musica in Villa “Markus Stockhausen / Angelo Comisso” ore 20.45 – opening act > Milena Antonutti, Sara Bearzi, Nancy Donato, Martina Micelli e Anna Venturini clarinetto – Rachele Rognoni direzione. Sabato 10 settembre ore 20.00 Corte Bazàn Goricizza Goricizza Eventi 2016 Festa del Perdon - Cene dal Pais


RISCOPRENDO Padre TUROLDO a cura di Nicola Borgo

Turoldo incontra gli artisti E’ tempo ormai \ È tempo amici di unire le voci\ È tempo di fonderle insieme ... \ e ci salvi la bellezza Il mondo dell’arte ha un particolare fascino sulla nostra sensibilità non solo per la risonanza estetica che lo caratterizza, ma anche per i suggerimenti che preannuncia sul piano dei valori e del costume conseguenti. Padre David Turoldo è stato poeta e come tale ha nutrito un’attenzione performativa per tutte le manifestazioni artistiche che l’hanno accompagnato, anche se spesso testimonianza del vissuto popolare. Devo ricordare il “Sacrificio di Isacco” che arricchisce una parete del presbiterio della chiesa parrocchiale nella piazza di Coderno: è un drammatico racconto biblico che sconvolge il suo primo impatto con la fede. Dio chiede all’uomo, che pure ha scelto una devozione assoluta, una povertà radicale che lo abilita però ad aprirsi a un Amore senza confini. Credere è sempre una sfida dove s’incontrano una presunta autonomia dell’uomo e l’offerta di una pienezza, quella di Dio, che lo libera e lo riscatta. È quest’atteggiamento di umiltà e povertà che farà di padre David un adulto ”libero e fedele”. Penso poi al Turoldo che predica nel Duomo di Milano, splendido esempio di una severa e ornatissima maestà, soprattutto quando raccoglie i drammi e le speranze di un popolo fra i più provveduti d’Italia negli eventi di un inizio e di una fine della seconda guerra mondiale accentuata in certi momenti dall’orrore di un conflitto civile. Neppure la “Madonnina” vertice di un umano trasfigurato riesce a rigenerare, con il fascino dell’arte secolare, il cuore dell’uomo. Questa è la drammatica “povertà” corruttiva che ha radici profonde dentro di noi, che ci imprigiona e che può diventare struttura di peccato: padre David la definisce come “passione del Nulla”. È, di

fatto, uno “sfregio” al messaggio dell’arte come istanza di trascendimento. Oggi lo contempliamo negli stessi servizi televisivi. Ci invade la barbarie. Ripenso a quale fondo di “povertà” distruttiva può aver suscitato in padre David la duplice barbarie in piazza Loreto a Milano. Se seguo il vissuto di Turoldo a Firenze, città d’arte fra le più prestigiose del mondo, ravviso in lui passione da Troubadour nelle lodi a Maria (lì è nato l’Ordine dei Servi di Maria) e nello stesso tempo il testo per la rappresentazione della “Passione di San Lorenzo” dove ancora una volta l’autenticità della Chiesa si coniuga con la sua sola libera ricchezza: i poveri che Lorenzo convoca di fronte alla stupidità violenta del Potere imperiale e che ci propone come riattualizzazione storica. Il vissuto più lungo della vita di padre David si svilupperà a Fontanella di Sotto il Monte - Giovanni XXIII. In quel silenzio la sua interiorità s’identificherà con una di-

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smessa abbazia romanica, Sant’Egidio, che nella sua “povertà” strutturale certificherà la creatività dello Spirito e farà libero e ricco di stimoli l’incontro delle persone più diverse e renderà profeticamente evangelico il pregnante sguardo sul mondo del suo travagliato itinerario storico. Ancora una volta sono interessanti le suggestioni sulla “povertà”, sui valori fondanti, soprattutto se si considera la drammaticità della nequizia dell’uomo che la fa miseria. Al Ridotto in Coderno, alla fine di giugno, venti artisti si sono “incontrati” con padre Turoldo in una specifica e singolare loro creazione, una “suggestione sulla povertà”, che hanno poi donato a suggello di un “umano” personale sociale decisamente creativo: quando fanno della povertà un efficace segno di libertà. Il Ridotto si è così arricchito di 18 quadri e 2 sculture realizzati da diciassette artisti di tre provincie del Friuli Venezia Giulia (Ud, Pn, Ts) e di tre stranieri (Croazia, Slovenia, Carinzia).


Notizie da CODROIPO Prevale il No alla fusione di Codroipo e Camino Il Referendum consultivo promosso dalle due amministrazioni di Codroipo e Camino è stato bocciato dai cittadini. Il risultato è arrivato, al termine di una domenica elettorale, tutto sommato fiacca nel capoluogo, con una scarsa partecipazione alle urne: infatti hanno votato in totale 5370 aventi diritto (pari al 36,47%). A Camino si respirava un clima più teso e nervoso, testimoniato anche dal risultato risicato tra il Si ed il No, segno di una comunità comunque profondamente spaccata in due nella scelta ma unita nella partecipazione convinta alla consultazione (980 i votanti, 55,59% degli aventi diritto, numero che non tiene conto però dei tanti residenti emigrati all’estero e presenti ancora nelle liste elettorali). Il No, promosso e supportato dalla minoranza codroipese e

caminese assieme a molti cittadini che si sono organizzati in un comitato civico, ha ottenuto complessivamente tra i due comuni 3634 preferenze (57,69%) cassando il progetto del Si dei due primi cittadini Fabio Marchetti e Nicola Locatelli che si è fermato a 2665 preferenze (42,31%). A Codroipo hanno vinto le assenze come anticipato ed il No ha prevalso largheggiando di circa un migliaio di voti (3142 a 2185). A Camino il risultato è stato in bilico fino all’ultimo, sono stati segnalati diversi episodi di nervosismo tra gli addetti ai lavori e lo spoglio è stato molto più macchinoso. Alcuni addetti stampa sono stati allontanati dai seggi: alla fine sono stati 492 i voti per il No contro le 480 preferenze andate invece a favore della fusione. M.C.

Cosa resta dopo il referendum 58 elettori su 100 hanno scelto il No al referendum sulla fusione di Codroipo e Camino. E’ prevalso su ogni altra considerazione un severo giudizio sull’operato del sindaco Marchetti (per il quale si è configurata una bocciatura di credibilità politica) nonché sulla sua compagine amministrativa. A ciò si è sommato il fastidio per il profluvio di denaro regionale dissipato nella propaganda degli ultimi dieci giorni e la diffidenza per l’estemporaneità e la strumentalità della proposta avanzata dai due sindaci. Se a ciò si aggiunge il peso della componente campanilistica, quello del rifiuto verso le proposte provenienti dalla politica e dell’ostilità a qualsivoglia cambiamento di non immediato vantaggio personale, c’è persino da meravigliarsi che ben 42 elettori residui su 100 abbiano espresso un gradimento per una assetto

evolutivo della “forma-Comune”. A meno che non li si voglia tutti identificare come improbabili Marchetti’s fans, resta da chiedersi quali proposte avranno spazio in futuro. Come spesso accade, infatti, dopo ogni bocciatura di referendum, i problemi che si sarebbero dovuti affrontare rimangono intonsi o maggiormente arrovellati. Oltre la legittima soddisfazione, sui sostenitori del NO ora grava la responsabilità di indicare una strada d’uscita. Per assolvere a questo compito, non sarà d’aiuto aver fatto proprie posizioni manichee, indignate, dai forti accenti etici, dal vago sapore pavloviano e di contrapposizione a testa bassa, in una competizione povera di contenuti e di ragioni specifiche; né varrà rinfocolare lo scontro ideologico “UTI, sì; UTI, no” per spostare alle calende greche le

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scadenze di una possibile futura fusione che, benché promessa, oggi appare priva di praticabilità, indefinita per tempi e interlocutori. L’aver battuto Fabio Marchetti, dopo che questi ha dettato il terreno di scontro e la tempistica, rivela paradossalmente tutta la fragilità di una posizione subalterna alla sua iniziativa e, per almeno il prossimo quinquennio, condanna all’isolamento Codroipo dai comuni contigui, lasciandola inoperosa. Si scorgono in ciò buone analogie con il dopo-Brexit europeo: bisogna sovvertire il contesto caratterizzato dalla sommatoria di proteste e contrapposizioni gridate, è necessario dar corso all’azione politica dialogante. Ce la faremo ?...L’ottimismo della volontà ci spinge a rispondere: “SI, purchè…” Mario Banelli


Notizie da CODROIPO Referendum: le dichiarazioni del giorno dopo Dopo il voto che ha di fatto respinto il progetto di fusione dei due comuni di Codroipo e Camino, il pallino torna in mano alla regione che, presumibilmente, cercherà ora di procedere, attraverso lo strumento delle Uti, alla riorganizzazione degli enti locali. A mio avviso però, dovrà tenere conto delle bocciature espresse dai cittadini che evidentemente sentono puzza di bruciato quando si parla di accorpamenti dei servizi ed ottimizzazione degli stessi. La riforma sanitaria è uno spauracchio per molti che non vogliono in qualche modo avallare di fatto una riduzione dei costi a scapito della perdita di autonomia e di funzionalità in seno alle comunità. Per Nicolò Berti, segretario del Pd codroipese quello di ieri è un risultato importante nel quale “la vittoria del No in entrambi i comuni ha dimostrato ancora una volta che lo sguardo dei cittadini anche se a volte può sembrare distratto è comunque sempre attento e critico nei confronti degli amministratori della res pubblica. Ha insospettito fin dall’inizio questa velocità e il fatto che si fossero rinviate le elezioni a Codroipo. Così come non sono piaciuti i 130.000 euro di fondi pubblici spesi per una massiccia campagna promozionale per il Sì che non spiegava niente sui reali effetti di una fusione, ma che chiedeva solo di “staccare un assegno in bianco” nei confronti dei due sindaci promotori. Un risultato che è anche un impegno per il futuro: il motto “dire No per un altro Sì”- continua Berti- ha racchiuso la volontà di dare forma a un progetto di fusione più ampio, serio e condiviso, che guardi a tutte le comunità del codroipese. Quello che chiediamo ai due sindaci- conclude il segretario Pd- è di rispettare la volontà popolare, facendo entrare i due comuni nell’Uti del Medio Friuli, cioè in quella grande comunità che da vent’anni ci lega gli uni agli altri quelle comunità che si trovano lungo quei due assi immaginari che sono rappresentati dalla strada Napoleonica e dalla Pontebbana.” Il consigliere Boem ha rilevato come la netta vittoria del “No” sia un chiaro segnale non solo alle amministrazioni di Marchetti e Locatelli, ma a tutta la

politica locale: chi cerca di fare il proprio interesse personale giocando sul destino delle comunità viene bocciato. La maturità dell’elettorato dei due Comuni è riuscita a vedere oltre quell’indecente cortina fumogena di propaganda, che per settimane ha tartassato i cittadini. Propaganda (non informazione) gestita dal sistema che ha espresso il sindaco Marchetti, e pagata con immense risorse pubbliche, a danno della vera informazione ai cittadini. “Inoltre, -dichiara Boem- ha fallito anche la strumentalizzazione delle fusioni in chiave anti-Uti, e per questo i due Sindaci penso dovrebbero portare al più presto, l’ingresso di Camino al Tagliamento e di Codroipo nell’Uti Mediofriuli. Questo arginerà, almeno parzialmente, l’emorragia di leadership di Codroipo, e darà stabilità ai servizi ai cittadini di Camino, che proprio questo chiedono. Subito dopo, sono indispensabili le loro dimissioni. Il voto ha premiato- ha concluso il consigliere- la concretezza e determinazione dei comitati del No, che sono riusciti nel difficile compito di veicolare una corretta e completa informazione alla cittadinanza, senza avere a disposizione le enormi risorse bruciate da Marchetti e Locatelli per la campagna referendaria.” «Il popolo ha parlato – ha dichiarato nel primo consiglio post referendum il consigliere di Progetto Codroipo Luca De Clara interpellando il primo cittadino- e quando il popolo parla è sovrano. La gente si è irritata, non si è fatta ingannare dalla propaganda più che dall’informazione che è stata fatta. Lei sindaco ha personalizzato il voto e la gente ha compreso più questo che i vantaggi. La responsabilità se la deve assumere lei, lei ha fallito e la gente ha bocciato questa amministrazione mentre mi aspettavo la Marchexit con le sue dimissioni mi ritrovo un ordine del giorno con 15 punti come se nulla fosse accaduto». Per il sindaco Fabio Marchetti rimane invece la sensazione di un treno perduto e non più raggiungibile, nella sua analisi del voto ha dichiarato: “A incidere risultano essere i tanti che si sono astenuti nonostante avessimo informato la popolazione della man-

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canza del quorum. Forse molte persone hanno pensato che bastasse il parere dei consigli comunali per procedere. E’ stata sicuramente un’occasione persa e questo rammarico rimane – aggiunge – perché qualsiasi amministrazione al governo della città avrebbe potuto usufruire di risorse importanti per il nuovo ente e così non sarà. Peccato. Il consigliere Boem chiedendo le nostre dimissioni – affonda Marchetti – chiede quelle di tutti i sindaci dei Comuni dove non è passato il referendum per la fusione e quindi quelli di Monfalcone, Staranzano e Ronchi dei Legionari. Per questo sono io che chiedo le sue dimissioni avendo di fatto osteggiato in casa sua la fusione prevista dalla legge proposta dalla giunta regionale del Pd, chiedendo per giunta le dimissioni dei sindaci. Secondo me a questo punto dovrebbe fare lui un passo indietro.” Marco Calligaris


Notizie da CODROIPO Referendum: quanto ci sei costato.. Nelle settimane di propaganda precedenti al referendum sulla fusione abbiamo assistito a una massiccia campagna promozionale da parte dei comuni di Codroipo e Camino al Tagliamento. Sono stati schierati ben 4 camion-vela, un sito internet, un video promozionale trasmesso prima dei film al cinema del Città Fiera di Udine, oltre che su Telefriuli, TelePordenone e su varie radio, locali e non, come Radio Capodistria. E questo è solo un elenco parziale. Essendo i promotori di questa campagna due Comuni, viene spontaneo da chiedersi: ma chi paga tutto questo? I cittadini ovviamente, attraverso i fondi pubblici versati dalla Regione ai due Comuni affinché realizzassero degli Studi di Settore e una campagna informativa che informasse in maniera paritaria e trasparente sulle conseguenze di questa fusione. Ciò non è avvenuto, e dei 200.000 euro di fondi pubblici affidati ai Comuni di Codroipo e Camino, quasi

130.000 (il 65%) sono stati spesi in spot promozionali per il SI. Un’infinita serie di slogan propagandistici che a livello di contenuti sulle effettive conseguenze che questa fusione avrebbe comportato, non hanno niente. Accedendo all’albo pretorio on line del comune di Codroipo, è possibile consultare nel dettaglio queste spese. Si potrà scoprire allora che: 14.200 euro sono stati spesi in materiale promozionale informatico(tra cui l’acquisto di due stampanti e due computer); 21.000 euro in generici servizi di comunicazione (si presume vi rientrino anche i camion-vela); 30.300 euro sono stati dati alla rivista Forte&Chiaro e ad altre compagnie pubblicitarie; 4.700 euro sono stati spesi in proiettori; 10.000 euro in promozione sul web e sulle radio; 6.700 euro in acquisto di strumenti audio portatili; 2.500 euro in materiale cartaceo; 1.400 euro sono stati spesi per la realizzazione di un’unica serata informativa;

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e molti altri ancora (Ndr 1.200 euro è l’importo della pubblicità sul Ponte per le due pagine centrali) fino a un totale di 130.000 euro. Un elenco interminabile di fondi pubblici sprecati in pura propaganda. Per farci un’idea, i comitati del No hanno speso ad oggi circa 3.000 euro di fondi privati (versati di tasca propria dai membri dei due comitati e dal locale circolo del Pd), mentre a Staranzano, trattandosi di un referendum nato da iniziativa popolare, non è stato possibile fare ricorso ai fondi regionali e l’importo è stato al di sotto dei 10 mila euro autofinanziati per intero dal comitato promotore. Ma come hanno potuto i due comuni far leva sul fatto che questa fusione avrebbe portato risparmi, quando prima ancora di realizzarla sono stati sprecati quasi 130.000 euro di fondi pubblici solo per promuoverla? Ascoltando i sindaci che hanno già compiuto processi di fusione, i risparmi dei nuovi

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comuni fusi ammontano circa a 30.000 euro all’anno. Stando così le cose, i Comuni di Codroipo e Camino hanno già bruciato 4 anni e mezzo di risparmi oltre al fatto che la proposta è stata bocciata dai cittadini. Inoltre se si va a spulciare i bilanci di questi stessi comuni che si sono già fusi, si noterà che le spese per la campagna promozionale non hanno mai superato i 15.000 euro. Nel caso di Codroipo e Camino abbiamo speso 10 volte tanto! Un No, che quindi diviene ancora più motivato dalle spese sregolate e spregiudicate di due Amministrazioni che rendono sempre più chiare le vere motivazioni che stanno dietro a questa fusione. Gli unici elementi che sono oggettivamente venuti fuori sono due: l’aver rinviato le elezioni comunali di Codroipo e l’aver sprecato quasi 130.000 euro di risorse pubbliche in propaganda. Tomas Liani Comitato del NO di Codroipo


Notizie da CODROIPO Amico a due ruote: Vivaldo, la bici e la Scozia Tra giugno e luglio si è svolta l’avventura del giovane ragazzo codroipese, di origini albanesi, Vivaldo Lleshi che, poco più che ventenne, ha attraversato tutta la Scozia, in solitaria o in compagnia di chiunque abbia voluto condividere anche una parte di questa originale esperienza per poi tornare dall’Olanda attraversando l’Europa e le Alpi. Il giovane, dopo esser guarito negli scorsi anni da una forma tumorale che lo aveva colpito, ha intrapreso questo viaggio come gesto di incoraggiamento e sensibilizzazione per tutte quelle persone che si trovano ad affrontare battaglie simili alla sua. Lo scorso anno il ragazzo aveva percorso la tratta Codroipo-Palermo dal 1° al 15 Luglio ed era stato il primo viaggio di lunga durata nel quale ha attraversato in diverse tappe le più grandi e famose città d’Italia come Padova, Ferrara, Ravenna, Gubbio, Assisi, Roma, Palermo, Catania. Dopo essere salito fin sulla cima dell’Etna, il suo viaggio si era concluso a Trapani. “Anche in quella occasione – racconta Vivaldo - ho documentato il tutto in tempo reale nella mia pagina Facebook, e dopo qualche mese, ho creato una serie di video che mostrano, giorno per giorno, ciò che facevo. Ero munito dell’attrezzatura essenziale a questi tipi di viaggio, - racconta nel suo blog amicoadueruote.it - quindi la bicicletta dotata di borsoni mi serve anche ora, per contenere tutto il necessario. Quest’anno ho incominciato il mio percorso a partire dalla Scozia, soprattutto nella sua parte occidentale, ricca di magnifici paesaggi e Castelli, per poi spostarmi in Olanda. La tratta Olanda – Italia ha compreso moltissime tappe, tra cui Belgio, Lussemburgo, Germania e Svizzera. In ogni viaggio, cerco sempre di visitare più città possibili, con lo scopo

di vedere realtà e culture differenti, e ovviamente conoscere le persone del luogo. Per conoscere le persone del luogo, cerco solitamente ospitalità, chiedendola di persona, oppure facendo uso del sito Couchsurfing. Il viaggio viene percorso in bicicletta, perché oltre ad essere una passione personale, voglio dimostrare che tratte così lunghe possono essere percorse con mezzi così semplici, e da persone che si sono ritrovate ad affrontare dure battaglie, oltre al fatto che un viaggio a 20 km\h ha tutt’altro sapore.” Dalle pagine del suo blog, Vivaldo ci parla anche del suo rapporto con la malattia e sulla riflessione che lo ha portato a vivere questa esperienza come reazione. “La paura è sempre quella che non si tornerà ad essere quelli di prima, ed è vero. Si cambia, si matura, si guarda la vita da un’altra prospettiva, ma si diventa anche più forti. Io ho avuto un grande sostegno da entrambe le due Famiglie. Quello della scuola di Arti Marziali e quello dei miei genitori. E sono questi sostegni che ti incoraggiano a reagire e a farti forza. Alla fine basta avere buona

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volontà e un pizzico di follia. Tutto si può fare. Viaggi che per molte persone sono impensabili possono essere fatti da chiunque, persino da persone che si sono ritrovate ad affrontare malattie simili. Quindi – conclude Vivaldo- mettete da parte le scuse e mettetevi in viaggio. C’è un mondo immenso che vi aspetta là fuori. Ricordatevi, bisogna avere un sogno per poterlo realizzare, quindi prima sognate!” Assieme all’iniziativa del viaggio è stata lanciata una raccolta fondi benefica nella piattaforma “Rete del Dono”. I soldi raccolti (oltre 1600 euro) saranno devoluti al Cro di Aviano per una ricerca nel campo dello studio dei fattori molecolari predittivi e prognostici uro oncologici; una quota verrà devoluta all’Associazione Angolo a sostegno di tutte le attività svolte a favore dei pazienti oncologici e alla loro riabilitazione. Per contribuire è possibile visitare la pagina della raccolta fondi al seguente link: http://www.retedeldono.it/it/scoziaitalia-controilcancro
 M.C.


Notizie da CODROIPO Una mattinata insieme ai “nonni”

La nostra compagnia (instabile!), “ La scuelute teatrâl di Çupicje” ha un nome quasi altisonante; in realtà, noi siamo solo un gruppo di bambini e di ragazzi appassionati, che all’arte della recitazione dedicano una parte del proprio tempo libero con caparbietà e con convinzione. Ci troviamo di solito per circa tre mesi all’anno, una volta a settimana, a provare e riprovare un copione sempre nuovo che dapprima ci incuriosce e poi ci stimola a dare il meglio di noi. Non ci manca naturalmente la voglia divertirci

e di condividere quest’esperienza sempre nuova e coinvolgente con gli altri. Il 2 luglio siamo stati invitati a proporre la nostra ultima fatica, “La magie da lis peraulis”, nella casa di riposo Daniele Moro di Codroipo. L’accoglienza dei “nonni” ospiti è stata a dir poco calorosa: ci hanno incoraggiati (qualche papera è inevitabile!); ci hanno applauditi a scena aperta; sono stati generosi nei complimenti e nell’apprezzamento. Ma quello che ci ha colpito di più è che sembravano davvero

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felici! La nostra “Scuelute” si esibisce di solito nelle scuole, o nei teatri, o nelle sale parrocchiali, ed ha davanti a sé un pubblico quasi esclusivamente composto da bambini; e di solito, a fine spettacolo, ci sentiamo comunque soddisfatti ed orgogliosi per aver portato allegria e divertimento e per aver dato voce e corpo ad una storia che senza di noi sarebbe rimasta in un computer. Ma questa volta è stato diverso...Non dovevamo mostrare le nostre capacità (seppur modeste) ad un gruppo vociante e scherzoso comprendente più di una testa fra le nuvole... Questa volta, ci siamo trovati davanti delle persone costrette dalla malattia e dall’inesorabile trascorrere del tempo a vivere la propria vita incatenate ad una sedia a rotelle; eppure nei loro occhi attenti si leggeva il desiderio di trascorrere un’ora senza pensieri, un’ora con noi! Sì, è stata una mattinata intensa e gratificante... ci siamo sentiti utili e importanti e i tanti “grazie” che ci sono stati regalati li abbiamo contraccambiati di cuore. La cosa più bella è che siamo stati invitati dai “nonni” a tornare presto a trovarli: lo faremo con gioia. E’ una promessa! Enrico, Riccardo, Chiara, Sara, Tiziano, Simone, Alessio, Erica, Eleonora


Notizie da CODROIPO Europei di primo soccorso a Lubiana: friulana la squadra italiana

Sesto posto al “Face 2016 Competition” o “Competizione internazionale di primo soccorso” di Lubiana per la squadra italiana, in gran parte formata da ragazzi del Comitato di Udine e del gruppo di

Tarcento, allenati dal codroipese Gianni Stelitano. Un team formatosi nel 2014 che, due volte a settimana, si ritrova per testare le proprie abilità affrontando le tipiche problematiche legate al primo

Red Volley e Ace! a Codroipo I giovani della Croce Rossa Italiana hanno organizzato il primo green volley di Codroipo, denominato Red Volley. La location sarà quella dei prati adiacenti ai campi base di Codroipo a partire dalle 9.00 del 30 luglio, il tutto in collaborazione con l’Associazione 2K Project che organizzerà in contemporanea il terzo torneo di calcio tennis Ace! con inizio gare alle 15.00 e finale alle 23.30 (info Davide 348.2436142) e che gestirà il fornitissimo chiosco. Il programma della manifestazione prevede alle ore 08.00 l’apertura iscrizioni e il ritiro gadget squadre, alle ore 8.45 ecco il benvenuto al primo red volley codroipo. Alle 9.00 verrà dato il via

delle partite di qualificazione, nella pausa pranzo protagonisti saranno gli alpini di Codroipo e la loro insuperabile pasta al ragù. Dalle 13.30 ripartirà la seconda fase del torneo a gironi con la conclusione prevista per le 18. Alle 19.00 premiazioni e inizio dei festeggiamenti. Componenti delle squadre: da 6 a 10 persone (per ogni squadra si devono dichiarare 2 arbitri). Otto i campi da gioco e l’arbitraggio avverrà a rotazione, a cura delle squadre. A disposizione ci saranno gli spogliatoi del palazzetto di fronte per i bagni e le docce. Per informazioni ed iscrizioni è possibile usare la mail: redvolleycodroipo@gmail.com

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soccorso. 1° classificato alla competizione Nazionale di Rovereto del 2014, era stata chiamata a confrontarsi con le migliori squadre d’Europa per il Face “gara di primo soccorso europea” di inizio luglio. La manifestazione dedicata ai Volontari della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa, ha l’obiettivo di confrontarsi sulle tecniche di primo soccorso adottate dalle squadre delle Società Nazionali in gara. I partecipanti sono chiamati ad affrontare simulazioni di incidenti domestici, sportivi, lavorativi ed emergenze varie, coordinando il proprio intervento al fine di diffondere la cultura e la preparazione per un primo soccorso rapido ed efficace. Il prestigioso traguardo, a un soffio dal podio, dimostra che i volontari sono bene addestrati e seguono un percorso formativo di aggiornamento continuo, per poter offrire un servizio di qualità ai cittadini. La squadra, composta da un team leader e da 5 giovani soccorritori, ha ben superato le prove di intervento sanitario. A premiazione avvenuta la squadra ha avuto la certezza di aver dato tutto in un’esperienza unica, di crescita, di sorrisi, di soddisfazioni. Senza scordare il duro lavoro, fatto anche di lacrime e momenti di delusione, che è parte integrante di una squadra vincente, creatasi nel 2014 partendo da poco più di niente ma sorretta dall’entusiasmo coinvolgente di Gianni Stelitano. L’orgoglio ora sta nel risultato ottenuto, ovvero il top, dopo aver lottato per conquistare il podio ed esserci arrivata a un tanto cosí. Ma un team è un team quando vive all’unisono il divertimento, l’odio e l’amore, la fatica e il supporto di amici, simulatori sempre presenti, preparatori tecnici, sponsor. Insomma, di coloro che ci credono fino in fondo, consapevoli che della Cri possiamo aver bisogno in qualsiasi momento. Pierina Gallina


Notizie da CODROIPO Associazione Peep San Valeriano: il futuro è giovane L’associazione Peep – San Valeriano, nell’anno 2016 ha decisamente ampliato i suoi orizzonti proponendo svariate attività ludico-ricreative rivolte soprattutto ai giovani. Giunto alla sua quinta edizione, il “Torneo Città di Codroipo” è ormai divenuto appuntamento fisso per tutti i ragazzi del Medio Friuli. Il target è variegato, composto da atleti e dai loro amici per un target di età tra i 15 e i 30 anni, tuttavia va rilevato che il pubblico che assiste alla manifestazione è composto anche da gente adulta più interessata all’aspetto sportivo, che è solo una delle sfaccettature dell’evento in sé. Quest’anno i primi due giorni della manifestazione si sono tenuti nell’ampia piazza ovale di fronte alla Villa Manin, una delle location più suggestive della Regione che rappresenta una cornice perfetta per un evento di questa portata. Il campo di Rivolto ha invece ospitato gli ultimi due giorni, essendo più adatto ad ospitare la fase dedicata ai tornei sportivi per eccellenza. Per questo motivo i punti d’interesse sono stati molteplici. La novità più grande è stata senza dubbio l’esordio del «Bubble Soccer»: si tratta di un calcetto a 5, racchiusi in un pallone gonfiato ad aria, simile ad una bolla, che copre la parte superiore del corpo e la testa del giocatore, rendendo molto divertente ogni contrasto. Il 2 giugno, nonostante il tempo poco clemente, si è partiti dunque subito col botto grazie alla presenza di questa nuova disciplina, presentata per la prima volta in regione. Da Milano, grazie ad una collaborazione con un’associazione analoga alla nostra, è arrivato il materiale necessario per sviluppare questo sport. Il Bubble Soccer nasce negli Stati Uniti e si sta pian piano diffondendo in tutta Europa; per questo motivo siamo molto orgogliosi di essere

una delle poche entità nel Triveneto ad aver avuto la fortuna di offrire al nostro pubblico quest’esclusiva. Ciò allarga ancor di più la forza del Torneo, donando ampia visibilità al territorio e ai partner che hanno sponsorizzato la manifestazione. Quest’anno vanno quindi menzionate le feste serali con la presenza di ospiti famosi come Melita Toniolo, Giulia Spadaccio, il Mago Deda e Dj Matrix. Venerdì 3 giugno si sono quindi svolte le premiazioni degli atleti del Medio Friuli che più si sono distinti in questa stagione sportiva, a cui è stato dato un riconoscimento per aver dato lustro al nostro territorio in ambito Regionale o Nazionale, ed a seguire un evento ricreativo musicale denominato Fluo Party che ha fatto divertire i molti giovani presenti. Immancabile da ormai 5 anni il classicissimo torneo di calcio che ha visto trionfare Casali Lelli - Camino Bulls. Inizialmente si svolgeva in un campetto di periferia con qualche squadra di amici formatasi sul momento; oggi risulta invece essere a numero chiuso con iscrizione obbligatoria e conta molte più squadre partecipanti. Il torneo è stato molto avvincente anche da un punto di vista prettamente tecnico, poiché, grazie ai campionati ormai terminati, ha visto la presenza di tesserati provenienti da tutta la Regione. Importanti premi sono stati conferiti al miglior giocatore Alan Grossutti (Cantera) che ha ricevuto la maglia del Capitano dell’Udinese Totò Di Natale autografata, così come al capocannoniere Giovanni del Cussignocchi ed al miglior portiere Simone Tolò (Taxi

Bar). Immancabile la Coppa Chiosco vinta dal Taxi Bar e che ha visto quest’anno come premio addirittura un maialino. La domenica è stata caratterizzata da un’altra novità assoluta per il Torneo: il Green Volley. Grazie alla collaborazione dell’Asd Volley Codroipo, è stato svolto un torneo di pallavolo 4 vs 4, ampliando ulteriormente il target di riferimento. Uno dei punti forti del Torneo è infatti la collaborazione con associazioni del territorio come Asd Rivolto Calcio, Asd 2K Project, Pro Loco Passariano e altri enti di beneficienza a cui devolveremo parte del ricavato dell’evento: in particolare stiamo collaborando con Vivaldo Lleshi, il ragazzo di Codroipo che partirà dalla Scozia verso Codroipo in bicicletta per raccogliere fondi per la ricerca. Riteniamo che l’inclusione e l’aggregazione sociale siano necessarie per questo tipo di manifestazioni. In conclusione è bene ricordare quelli che saranno i prossimi eventi a cura dell’associazione. Anche quest’anno si svolgerà il Memorial dedicato al nostro amico Matteo Cerioli, prematuramente scomparso diversi anni fa. L’associazione offrirà a tutti i partecipanti il pranzo e ai genitori un presente al fine di dimostrare la nostra vicinanza e che il ricordo del “Ceri” è sempre vivo nei nostri cuori. Per questa manifestazione, che si terrà tra settembre ed ottobre, contiamo di poter ampliare e diffondere l’evento: tutto dipenderà dalla nostra disponibilità in termini di tempo vista la giovane età di tutti i nostri associati e dalle risorse economiche che riusciremo a raccogliere. Sebastian Spada Associazione Peep San Valeriano

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Notizie da CODROIPO Inaugurati i campetti: si, no, forse.. come le reti e i lucchetti posti per mettere in sicurezza l’area sopratutto nelle ore notturne, siano stati necessari in seguito al crescente fenomeno del vandalismo che aveva colpito la tensostruttura adiacente e l’intera area dell’ex casa dello studente che ora è sede di alcune associazioni locali. I lucchetti insomma servono da deterrente per allontanare i malintenzionati: in tal senso è stata avviata una collaborazione con la Polisportiva locale che dovrebbe gestire gli ingressi e l’utilizzo della nuova struttura che ora presenta un recinto molto alto con due ingressi ben chiusi. Tuttavia l’annunciata apertura dei campetti ad opera della Polisportiva per poter svolgere i tornei non è potuta avvenire. L’associazione Ottagono, organizzatrice della terza edizione di FestOn, quattro settimane di musica e intrattenimento ai campetti di base, ha comunicato che «da parte dell’associazione è stata solo data

la disponibilità per la scorsa domenica come appoggio logistico alla proposta della Polisportiva Codroipo di fare tornei sportivi che non sono stati organizzati per mancanza di iscrizioni, come previsto da regolamento. Le attività, organizzate da Ottagono e previste nella giornata si sono infatti svolte regolarmente con il concerto degli High Jackers». Mi sia concesso un piccolo parere personale a margine della vicenda: è incredibile come a luglio ci si trovi con un area i cui lavori sono stati completati, inutilizzata. Auspico al più presto una soluzione che possa permettere a chi vuol dedicare qualche ora del suo tempo alla pratica sportiva amatoriale di poter in qualche modo riappropriarsi degli storici campetti codroipesi che han visto crescere tanti giovani campioni e non. Marco Calligaris

I laghi di Como e d’Iseo, il trenino rosso del Bernina e St. Moritz 54 componenti della classe 1940 di Codroipo con familiari e simpatizzanti hanno preso parte ad una gita di tre giorni, dal 2 al 4 luglio, con meta il lago di Como, St. Moritz e il lago d’Iseo. La comitiva nel primo giorno con bus granturismo ha raggiunto Varenna, si è imbarcata sul traghetto per Bellagio, la pittoresca località denominata “la perla del Lario”, dove ha potuto ammirare le tinte pastello delle sue case e delle sue ville e passeggiare per le sue vie, godendo di scorci di rara bellezza. Nel tardo pomeriggio ritorno a Varenna, per proseguire lungo dei tornanti mozzafiato alla volta di Aprica per la sistemazione all’Hotel Ginepro, con cena e pernottamento. Nella domenica 3 luglio il favoloso trenino rosso del Bernina ha portato i codroipesi sino a quasi toccare il cielo. Lo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario della durata di un paio d’ore è stato commentato dalla guida. I binari della linea si levano dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo, sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresi-

na e Saint Moritz. Il gruppo di Codroipo è approdato quindi nella cittadina di Saint Moritz (metri 1.816), universalmente riconosciuta come tra i più eleganti ed attrezzati centri di soggiorno montano del mondo. I settantaseienni di Codroipo hanno consumato il pranzo nell’elegante ristorante Steffani ubicato in Sonne Platz, per poi sciamare per le strade della città o seguire le spiegazioni della guida sulle caratteristiche principali della famosa cittadina svizzera. Il bus ha quindi effettuato una sosta a Tirano per una visita al Santuario della Madonna e per assistere alla celebrazione della Santa Messa domenicale. Quindi il rientro all’Hotel Ginepro d’Aprica, dove era pronta per tutti una tipica cena valtellinese. La terza giornata è stata completamente dedicata al lago d’Iseo. Alle 11 imbarco

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sul battello Sulzano-Monteisola. Breve giretto sul lago dove gli addetti stavano smantellando la passerella che aveva richiamato per la passeggiata un milione e trecento mila persone. Sosta in località Sensole nel Ristorante Sole per consumare il pranzo tutto a base di pesce di lago. Rientro in bus a Codroipo, con i partecipanti soddisfatti per le tantissime cose belle viste nel corso dell’escursione. R.C.

Foto Socol

E’ saltata l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione della zona dei campetti di Codroipo, dopo un’intensa giornata tra conferme e smentite dei diversi interessati ovvero Comune di Codroipo, Polisportiva e l’associazione Ottagono che di fatto aveva inserito nel proprio programma la realizzazione di alcuni tornei proprio nell’ultimo week end della manifestazione FestOn. La spesa di 180mila euro è servita a completare un percorso iniziato con la precedente amministrazione Boem e portato avanti e concluso dalla attuale giunta del sindaco Fabio Marchetti. L’assessore Flavio Bertolini nel corso degli ultimi mesi ha spiegato come i due campi permettano di fatto un utilizzo multifunzionale per la pratica di più sport a seconda della necessità (tennis, calcetto, pallavolo, pallacanestro e pallamano tra i principali) sempre e solo previa prenotazione. Ha quindi precisato


Notizie da CODROIPO Special talents a Codroipo

L’evento, organizzato dal Gruppo Volontari Codroipesi e dal Centro Occupazionale Diurno Il Mosaico e giunto alla 3° edizione, ha riempito l’Auditorium di Codroipo sabato 11 giugno. Ispirata al format televisivo “Italia’s Got Talent”, la manifestazione vuole dimostrare che il talento nasce e si sviluppa in ogni persona, senza distinzioni e che anche le persone con disabilità possono essere protagoniste. Sono infatti centri diurni, residenziali ed associazioni di volontariato della regione a proporre il

loro talento. Si sono fatti apprezzare per le loro doti canore e musicali il gruppo rock The Strangers e la cantante Marilù della Cooperativa Sociale “Futura” di S. Vito al Tagliamento. La Comunità Papa Giovanni XXIII di Rivarotta e l’Associazione Insieme Si Può di Reana del Roiale hanno realizzato dei cortometraggi, l’Associazione La Pannocchia di Codroipo si è esibita in una coreografia sulla canzone “Nostro domani” scritta e musicata appositamente da autori friulani. Sul palco come nella vita le persone con disabilità

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lavorano, si impegnano e si divertono insieme a persone normodotate: così si sono proposti al “severo” giudizio della giuria anche il noto e bravissimo Mago Lenard, che ha incantato tutti con i suoi trucchi, e I Geniattori della Scuola dell’Infanzia Parrocchiale di Codroipo, con una parodia di Robin Hood. Ultimi a strappare risate al pubblico sono stati i padroni di casa de Il Mosaico e GVC con uno sketch divertente dal titolo “E’ ora!”. Le numerose autorità comunali, provinciali e regionali presenti hanno volentieri premiato i partecipanti e il saluto del parroco di Codroipo ha concluso l’evento. Gli oltre 200 partecipanti hanno proseguito la serata con la cena sotto il tendone dell’oratorio, dove gli alpini di Codroipo hanno offerto la pastasciutta, e si sono scatenati nei balli animati dal DJ Giampy. Un grazie infine alla Bcc di Basiliano per il costante sostegno dato alla manifestazione. Questa edizione di Special Talents assume un significato particolare perché inserita nei festeggiamenti per i 35 anni di attività del Gruppo Volontari Codroipesi e i 20 anni di apertura del centro diurno Il Mosaico. A tutti i partecipanti è stata regalata una clessidra, segno del trascorrere operoso del tempo e invito a vivere il presente nel segno della solidarietà. Laura Spagnolo


Notizie da CODROIPO Trilogia di storia al Museo delle Carrozze di San Martino

Si sono tenuti al Museo delle Carrozze di S.Martino di Codroipo i primi due eventi di una trilogia di storia, promosso dal Comune, dall’Orto della Cultura e dalla Fnp Cisl dell’Udinese, Bassa Friulana e della Lega di Codroipo. Ha preso parte a questo avvenimento culturale da protagonista la scrittrice Enza Chiara Lai che ha narrato nel suo libro “A peste, fame et bello...” le vicende delle centinaia di donne che in Friuli, dalla fine del XV secolo agli inizi del XVIII sono state processate e incarcerate dal

Sant’Uffizio di Aquileia e di Concordia con l’accusa di praticare la stregoneria e la magia terapeutica. La società del tempo le chiamava “streghe”: esse curavano le sofferenze del corpo e dell’anima, mescolando pratiche magiche e preghiere, favorivano un amore intrecciando corone di fiori e parole misteriose. Ma avrebbero potuto anche, in virtù degli stessi poteri provocare discordie, malattie e morti. Sono state riportate storie di donne, di madri, di mogli, di streghe, di herbarie che attraverso il loro coraggio e il loro sacrificio hanno tramandato i saperi, le conoscenze e i riti di una cultura antica che in tutti noi riaffiora e perdura. All’incontro ha partecipato pure Luigina Feruglio. L’artista ha eseguito brani di musiche medievali con l’arpa celtica mentre la cantastorie Sibilla ha interpretato alcuni passi del processo di stregoneria tenutosi a Udine nel 1599 a carico della strega Antonia Paulone. All’inizio ha introdotto l’appuntamento culturale portando il saluto dell’Amministrazione Comunale, l’assessore alla cultura Ezio Bozzini. Ha presentato il ciclo del “Viaggio con la storia al museo” la responsabile della struttura Donatella Guarnieri. Giovedì 14 luglio si è invece tenuta la presentazione del libro “Perla” di Salvatore D’Antona con intrattenimento musicale. Il prossimo appuntamento, sempre al museo delle carrozze di S. Martino sarà giovedì 28 luglio:

Torneo dei Bar: vittoria del Belvedere Si è svolto al campo sportivo di Codroipo il 2 luglio la seconda edizione rinnovata dello storico torneo dei Bar del passato. Dieci le squadre che si son date battaglia sul terreno di gioco dell’impianto sportivo, tutte composte rigorosamente da amatori non tesserati: Lo Spuntino di Campagna, Osteria Un Blanc e un Neri, Enoteca Sot Il Piul, Bar all’Alpino e Pizzeria da Medaglia nel girone 1; Bar alla Stazione, Bar Da Teto, Bar al Giardino, Il Belvedere e Bar Verdi nel girone 2. In finale la squadra dell’albergo ristorante Il Belvedere ha vinto ai calci di rigore sulla compagine del Bar alla Stazione, terza piazza d’onore per il Bar da Teto con il Bar Verdi che ha concluso al quarto posto. Il Capocannoniere del torneo è risultato essere Paolo Margherita del Bar alla Stazione, Miglior Portiere Alessandro Bellinazzi del Bar da Teto mentre l’immancabile Coppa Chiosco è andata al Bar al Giardino. Buona cornice di pubblico che ha potuto assistere anche all’incontro della Nazionale contro la Germania sul maxi schermo predisposto nell’area. Appuntamento alle prossime edizioni!

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verrà presentato all’uditorio il libro “R.S. Jalea, vento del ricordo”, accompagnato da un’inedita videoproiezione. Per il sindacato Fnp Cisl hanno fornito il loro contributo sul fenomeno delle violenze sulle donne e sugli omicidi, Gianna Bassi della Lega di Codroipo e Iris Morassi della segreteria regionale pensionati Cisl. Presente all’incontro pure il segretario di Lega della Fnp di Codroipo Angelo Zanello. Renzo Calligaris


Notizie da CODROIPO Asd “Pescatori Quadruvium” sport e solidarietà Anche quest’anno l’Asd “Pescatori Quadruvium” è riuscita ad organizzare la ormai tradizionale manifestazione denominata trofeo “Giulietta & Romeo” svoltasi il 19 giugno in quel di Villanova di San Daniele giunta alla ventiquattresima edizione. Come ormai tradizione e consuetudine radicata fin dalle prime edizioni, questa giornata di “pesca sportiva a coppie” vede la partecipazione, oltre ai pescatori ed alle loro consorti, dei ragazzi disabili dell’Associazione “La Pannocchia” che interagiscono con l’ambiente e le persone presenti, giocando, pescando, divertendosi e restando in compagnia del nostro gruppo per tutta la giornata, fuori dal loro solito ambiente. Lo scopo che la nostra associazione si prefigge per la giornata è, come da diversi anni a questa parte, raccogliere fondi da poter destinare all’Associazione “La Pannocchia” che segue questi

ragazzi giorno dopo giorno. Oltre 160 i partecipanti alla giornata che hanno pranzato, pescato e giocato. 37 coppie che si sono sfidate a colpi di canna, mulinelli ed esche, nonostante il maltempo che cercava di rovinare la giornata!!! Dopo tanto faticare, torte,

Vanni Bosco, uno di noi! Sono passati 4 anni dalla scomparsa del caro Vanni e come ogni anno gli amici lo hanno ricordato dedicandogli una serata trascorsa in allegria assieme a paesani, amici, parenti e conoscenti. Alle 18.00, come di consueto, si è disputata una partita amichevole dove tutti hanno trovato spazio per giocare e divertirsi. La gara si è conclusa con un pareggio di 3 a 3. La festa è proseguita con la cena dove hanno primeggiato una mega pizza e l’osso collo in locomotiva, il tutto accompagnato da musica dal vivo. La famiglia di Vanni ringrazia sentitamente gli organizzatori di questa ricorrenza e tutti i partecipanti sempre così numerosi. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che con generosità hanno donato un contributo monetario il quale è stato devoluto alle due realtà del nostro territorio: Il mosaico assieme al Gruppo volontari e alla Pannocchia che con la loro presenza hanno avuto modo di ringraziare personalmente. Arrivederci al prossimo anno !!!!! La famiglia di Vanni

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dolci fatti in casa e caffè a volontà, grazie alle gentili signore che ne hanno preparato una montagna di ogni sorte!!! Non sono mancate le premiazioni ufficiali, e tutte le coppie sono state premiate, dalla prima all’ultima, nessuna esclusa. Un sentito e sincero ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato affinchè si riuscisse ad organizzare una bella giornata: a coloro che hanno allestito la struttura ed aiutato i ragazzi dell’Associazione “La Pannocchia” a pescare, ai pescatori che riposta la canna ed indossato il grembiule hanno preparato, cucinato e distribuito un sostanzioso pranzo degno delle migliori cucine, alle consorti e non, a tutti i pescatori, soci e simpatizzanti che, gratuitamente, hanno collaborato e condiviso lo spirito e scopo di questa giornata, mettendoci anima e corpo per la buona riuscita dell’evento. Preme, inoltre, evidenziare che dietro una manifestazione che si sviluppa nell’arco di tutto un giorno, ci sono degli oneri e costi che gravano in maniera rilevante sulla nostra piccola associazione, e quindi un grazie va inoltrato alla nostra banca in primis, a tutte le ditte, negozi, ed attività che ci hanno aiutato e sostenuto per la buona riuscita della manifestazione. Stanchi, ma soddisfatti della giornata, vi diamo appuntamento al prossimo anno per la 25ª edizione del trofeo “Giulietta & Romeo” !!! Il Consiglio Direttivo Asd “Pescatori Quadruvium”


Notizie da CODROIPO Trote e trotelle Ai laghetti di Villanova di San Daniele, la domenica di 19 giugno era dedicata ai ragazzi de La Pannocchia sotto l’insegna della gara Giulietta & Romeo. Era quasi estate, ma il tempo incerto, con pochi momenti di sole (caldo e pesante) in alternativa a nuvole scure e scrosci di pioggia, parlava quasi di autunno. Tra i partecipanti mettiamo le riluttanti trote del Tagliamento, immerse in un’acqua color latte per il fango fluviale in sospensione, gli ospiti che bramavano la soddisfazione di partecipare alla cattura dei pesci, ed i pescatori veri e propri che li aiutavano nella gara di pesca. Giulio, affiliato al Wwf, continuava a cercare l’avventura anche se essa era delusa per la maggior parte dei tentativi, Annalisa, fiera e felice di poter contare sull’appoggio di Edi, il presidente dell’Ads Quadruvium, difendeva con Monica la sua scelta del partner a tutti i costi, gli altri restavano in attesa del pescato da portare a casa per mangiarlo in famiglia. La gara in abbinata pescatore/cuoco (denominata Giulietta e Romeo), era nata per avviare una festa delle famiglie dei pescatori. Si è trasformata poi in una iniziativa di beneficenza con raccolta fondi a favore dell’associazione La Pannocchia per la costruzione della struttura prima, e delle iniziative di attività dei ragazzi, poi. Ora è alla 24° edizione, il che significa che è più vecchia dell’associazione La Pannocchia di 4 anni, anche se sempre dedicata agli stessi ospiti. Roberto De Natali e la moglie Caterina sono da qualche tempo volontari dell’associazione ed hanno organizzato alcune uscite di studio dei pesci friulani con i ragazzi. Nonostante le piogge,

tutti si sono divertiti e, forse, hanno imparato qualcosa. D’altra parte, uno che si occupa di pesca da 35 anni ha certamente tanti dati da trasmettere agli allievi. Quest’anno, in particolare, Roberto ha vinto per la prima volta il primo premio della gara. Il premio per i vincitori della gara (determinato dal peso più alto realizzato con le quattro trote pescate) è sempre stato fornito da La Pannocchia come simpatico scambio di cortesia. Visti i temporali e gli scrosci di pioggia, quest’anno abbiamo regalato un ombrello azzurro-acqua su uno spicchio del quale i ragazzi avevano disegnato con le mascherine degli

AVVISO IMPORTANTE Per tutta l’estate la sede de “il ponte” resterà aperta anche nella mattinata di tutti i martedì dalle ore 9:00 alle ore 12:00. Tutti i cittadini che volessero per qualsiasi necessità legata al periodico fare delle richieste di qualsiasi natura possono usufruire di questa apertura.

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stencil le due trotelle argentee (simbolo della Giulietta e Romeo) che si guardano e brillano di lustrini. Il pranzo, preparato e distribuito dai volontari dei pescatori, è stato molto apprezzato dai presenti, come le torte generosamente portate dai partecipanti per mantenere la tradizione della coppia: maschi che cucinano mentre le Giuliette pescano…e mangiano. Clara, moglie di Edi, ha detto che si darà sempre maggior spazio alla parte femminile del gruppo sportivo. Tutti gli ospiti de La Pannocchia ringraziano e restano in attesa di incontri futuri. Lisetta Bertossi


Notizie da CODROIPO Buon compleanno Palio Teatrale! Il Palio Teatrale Studentesco “Città di Codroipo” compie 25 anni

Sono state dieci le serate di spettacolo, con una media di 150 spettatori a serata e due “tutto esaurito”, per dieci compagnie di studenti e studentesse da altrettanti istituti superiori della provincia di Udine, che hanno rappresentato al meglio lo spirito del Palio: la partecipazione e il confronto come occasioni di crescita. Ogni spettacolo visto sul palco di Codroipo è stata la testimonianza di un percorso “umano” ricchissimo fatto assieme da studenti e coordinatori, a conferma del valore e della ricchezza che significa la proposta teatrale scolastica: il teatro è strumento educativo, stimolo alla crescita personale come singoli e come parte di un gruppo, palestra di cultura e senso di comunità, espressione del sé più autentico. Fra gli spettacoli di quest’anno sono prevalsi i drammi, con una particolare predominanza (evidentemente legata alla ricorrenza dei quattrocento anni dalla morte del Bardo) di testi di William

Foto: Alberto A. Pomella

Il Palio Teatrale Studentesco “Città di Codroipo” ha compiuto venticinque anni! Così, l’edizione 2016 andata in scena sulle tavole del palcoscenico del Teatro Benois De Cecco di Codroipo dal 9 al 25 maggio, è finita con una grande festa di compleanno, durante la quale non è mancato il taglio della torta (offerta dalla Compagnie Teatrâl Agnul di Spere) che ha chiuso la cerimonia di premiazione svoltasi nella Sala Consiliare del Municipio di Codroipo venerdì 27 maggio. Shakespeare e messinscene tutte di buono livello in cui ha spiccato per capacità recitative più di qualche giovane. L’Itg “G.G. Marinoni” di Udine ha presentato un’articolata riflessione sul tema dell’incomunicabilità dal titolo “Mi ami?”; l’Isis Magrini – Marchetti di Gemona del Friuli ha compiuto un viaggio lungo la vita, cercando di intravederne il mistero attraverso “Il velo” che la ricopre; l’Ist. Tecnico “A. Zanon” di Udine ha reinterpretato in chiave frizzante e leggera il “Pigmalione” di Shaw, trasformandolo in una allegra carrellata di “Our fair ladies”, cogliendo anche l’occasione per riflettere sul rapporto uomo/ donna oggi; l’Isis “J. Linussio” di Codroipo si è cimentato in uno studio oscuro e potente del classico shakespeariano, trasformando Macbeth in “Mac/Beat”; l’Isis della bassa friulana di Cervignano del Friuli ha viaggiato fra razionalità e sentimenti mettendo “La mente contro il cuore” in una vivace favola teatrale; l’Isis V. Manzini di San Daniele del Friuli ci ha portati su “L’isola purpurea” di Bulgakov, dove fra satira, vulcani di cartapesta e indigeni guerrieri, si è parlato di libertà, tirannia, censura e potere; il gruppo del liceo scientifico “N. Copernico” di Udine ha raccontato la storia di “Troylo e Kressida” di Shakespeare, quasi un Romeo e Giulietta ambientato durante la guerra di Troia e in cui la contrapposizione cieca degli avversari soffoca

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anche quel poco d’amore che potrebbe mantenere viva la speranza nel futuro; il Liceo scientifico “G. Marinelli” di Udine ha proposto un “Macbeth” rigoroso e visivamente curatissimo con un occhio ad oriente; il Liceo scientifico e classico “G. Bertoni” di Udine ha proposto la commedia “Palliata” di Terenzio, vista con gli occhi della contemporaneità, in cui i garbugli planetari di immigrati ed il fenomeno dell’immigrazione si riflettono in quelli dei rapporti intimi e personali; infine l’Isis “A. Malignani” di Udine ha affrontato di petto un altro Shakespeare, approdando all’emozionata ed emozionante interpretazione di “Lear e noi... perché la debolezza è potenza e la forza è niente”. E’ fra questi spettacoli che la giuria, composta da Stefano Polano, Francesco Russo, Daniela Bressanutti, Cecilia Martina, Giacomo Trevisan e Martina Paron, ha assegnato i premi di questa venticinquesima edizione. La Menzione Speciale “Renato Gris” (dedicata, grazie alla generosità della sua famiglia, a Renato Gris, componente storico della giuria del Palio e convinto sostenitore della ricchezza civile e umana del teatro fatto dai ragazzi) è andata ai ragazzi della compagnia Mad (Minacciosi Anche Dormendo) dell’Isis Magrini – Marchetti di Gemona del Friuli guidati da Michele Zamparini, per lo spettacolo “Il velo”. La menzione è stata assegnata – come recita la motivazione della giuria – per “aver saputo popolare la scena (segue pag. 33)


Notizie da CODROIPO della loro esperienza di vita in maniera autentica, diventando protagonisti dello spettacolo a tutti i livelli. Per l’utilizzo scenografico intelligente dell’elemento simbolico strutturale scelto per dare il titolo allo spettacolo stesso (il velo), e utilizzato come chiave d’interpretazione in maniera coerente per tutta la sua durata; strumento che anziché bloccare, ha amplificato lo sguardo con le sue trasformazioni, permettendo ai ragazzi di guardare alle loro esistenze per trarne elementi di vita. Per uno spettacolo che svela i suoi significati pur conservandone il mistero, non contaminandolo con sguardi di altri, ma mostrandolo anche al pubblico sempre e solo attraverso l’occhio dei suoi giovani interpreti.” Il Primo Premio, messo in palio dall’Asp Daniele Moro e dal Consorzio Vives, è stato assegnato allo spettacolo “Macbeth” di W. Shakespear presentato dal gruppo teatrale “I Mattiammazzo” del Liceo Scientifico “G. Marinelli” di Udi-

ne per – citiamo sempre la motivazione ufficiale – “la messinscena potente, evocativa ed emozionante; per l’ottimo livello recitativo dell’intero gruppo e per la consapevolezza dei propri mezzi teatrali dimostrata sul palcoscenico. Per la rigorosa ed essenziale ritualità corale che ha scandito il succedersi delle azioni sulla scena, ritmo incalzante aiutato da una rigorosa scelta musicale. Per la semplice e spesso sorprendente efficacia delle soluzioni sceniche adottate: i costumi, elemento scenografico e caratterizzante di alcuni personaggi o di alcuni momenti ad un tempo; le soluzioni spaziali fra palco e scena ben condotte; l’uso consapevole di una parola sempre alta eppure non distante, ma che sa farsi corpo e mente”. Ricevendo il premio gli attori del Marinelli non hanno nascosto che il confronto con l’opera di Shakespeare non è stato dei più semplici: forse sarà stata la lotta senza scrupoli di Macbeth per il potere ad influire negativamente sul gruppo, fatto

sta che sono sorti attriti con sentimenti d’individualismo e litigi per accaparrarsi le parti. Ma proprio nella difficoltà il gruppo ha saputo reagire (e chi era in sala lo può testimoniare), trovando nella collaborazione di tutti, nel sostegno reciproco la forza per arrivare al pubblico. E’ stato il teatro stesso, la condivisione di prove, difficoltà e sacrifici a far ritrovare al gruppo il valore educativo e formativo del fare teatro a scuola con esiti sorprendenti. Codroipo può vantare una vera e propria ricchezza parlando del Palio Teatrale Studentesco che da venticinque anni si svolge nel suo teatro. Una ricchezza per la grande famiglia-comunità di studenti che vi partecipa, ma ancor prima per la comunità di Codroipo che lo organizza e lo ospita: una ricchezza che va coltivata e non data per scontata; nella quale bisogna credere rinnovando l’impegno a farla crescere, senza accontentarsi di quanto già raggiunto. Giacomo Trevisan

Cordoglio per la morte dell’agente turistico Deotto Si è spento a Codroipo, il settantaduenne Walter Deotto, titolare dell’omonima agenzia di viaggi di piazza della Legna. La sua dipartita ha suscitato nel capoluogo e nell’intero Mediofriuli largo cordoglio. La sua è stata una vita intensa e sotto certi aspetti non facile perchè contrassegnata da limitazioni fisiche. Le stesse non hanno intaccato i suoi sereni contatti con le persone, che costituivano il pane quotidiano della sua attività di agente turistico. Aveva, infatti, conseguito il diploma di perito commerciale con specializzazione nel settore turistico nell’Istituto Stringher di Udine. Ciò gli ha consentito d’intraprendere un’occupazione durata circa mezzo secolo facendo viaggiare diverse migliaia di persone da un capo all’altro del mondo. Ha iniziato il suo apprendistato alle dipendenze di Valente Boem e della sua pionieristica agenzia di viaggi, prima di

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ereditarne la conduzione. Deotto è stato un personaggio di spessore non solamente per la sua notevole esperienza conseguita nel settore dei viaggi ma anche per la sua vigile attenzione prestata alle problematiche del territorio codroipese. Si è sempre interessato alle vicende dell’associazionismo locale, collaborando al successo delle iniziative in programma. Tra l’altro faceva parte del folto stuolo degli appartenenti al Centro iniziative codroipesi; cui va aggiunto il suo ruolo fattivo svolto nel consiglio direttivo del Circolo Acli di Codroipo. Era anche un amico carissimo del nostro periodico. In questo tristissimo momento giungano alla moglie, al figlio Cristian, ai familiari e parenti tutti, le espressioni più vive di partecipazione al loro dolore da parte dell’intera redazione. R.C.

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Notizie da CODROIPO Service diversamente arte: quando l’arte incontra la disabilità Tra la fine di maggio e la prima decade di giugno si è tenuta a Lignano Sabbiadoro la seconda edizione della mostra-concorso Diversamente Arte. L’evento che ha aperto la stagione espositiva a Terrazza Mare, è dedicata ad artisti disabili e rappresenta un compendio espositivo assai vasto che interessa tutte le espressioni artistiche, dalla pittura alla poesia passando, quest’anno, anche attraverso la musica con un allestimento curato dal Gruppo Musicale del CA.M.P.P. di Latisana che si è aggiudicato il primo premio. La mostra ideata e organizzata dai Rotary Club di Codroipo – Villa Manin e Lignano Sabbiadoro Tagliamento, ha visto la partecipazione entusiastica di numerosi espositori, anche tra le associazioni che si occupano di disabilità, provenienti dall’intera provincia di Udine e in particolare dalle aree del codroipese e del lignanese. L’essenza dell’iniziativa si può riassumere nel ruolo dell’espressione artistica quale contributo alla crescita ed evoluzione degli artisti e quale veicolo del linguaggio espressivo più interiore. L’arte come linguaggio universale che gratifica, partecipa e facilita la comunicazione di pensieri, sentimenti ed emozioni. Apprezzata anche l’idea degli organizzatori di estendere l’iniziativa ad una parentesi di confronto con gli operatori ed esperti nell’incontro sul tema “Arte, Diversità, Emozioni” con i relatori dott. Andrea Paschetto (psicologo) e della dott.ssa Alessia Domeneghini (referente dell’ Ass.ne Onlus Progettoautismofvg) per un momento di

Alcuni momenti della premiazione: in alto i ragazzi del CA.M.P.P. di Latisana; a sinistra i presidenti dei Club Rotary con il vincitore del secondo premio; a destra il vincitore del terzo premio Gabriele Della Longa

riflessione attorno al tema delle connessioni tra l’arte e il mondo della disabilità e in particolare sulla valenza educativa del percorso didattico che gli animatori, educatori e formatori dedicano a questi ragazzi che senz’altro hanno molto da dire e dare a chi osserva le loro opere. Il secondo premio è stato assegnato a Giovanni Mazzoli della Comunità Residenziale di Cividale del Friuli e il terzo a Gabriele Della Longa. La

scelta delle opere da premiare si è rivelata particolarmente ardua, quest’anno, complice la particolare carica espressiva dei lavori esposti, ciascuno con proprie peculiarità meritevoli di attenzione. Difficoltà riassunta nelle conclusioni dei Presidenti dei due club, Gianpaolo Guaran e Mario Andretta, i quali hanno tributato un plauso all’impegno e ai mirabili risultati raggiunti da tutti i partecipanti.

Amilcare Casalotto alla guida del Rotary

Passaggio di consegne tra Casalotto e Guaran

Il Rotary club Codroipo Villa Manin ha celebrato il cambio del martello, cerimonia che segna il passaggio delle consegne tra il presidente uscente e quello entrante. Gianpaolo Guaran ha consegnato il testimone nelle mani del generale Amilcare Casalotto. Nel saluto di commiato l’ing. Guaran ha ringraziato i soci per il sostegno ricevuto ed il Consiglio Direttivo per la collaborazione attiva ed entusiasta.Ha ricordato come i propositi di inizio mandato, ispirati dal motto dell’anno rotariano 2015-16 “Siate un dono nel mondo”, si siano concretizzati in azioni positive che hanno interessato trasversalmente le giovani generazioni, la terza età, la disabilità. Ha ricordato, tra i progetti più importanti concretizzatisi nell’annata, quello sul Cyberbullismo, in collaborazione con il Distretto Scolastico di Codroipo ed il service ”Diversamente arte”, mostra di arti figurative. Il neo Presidente Casalotto nell’indirizzo di saluto ha chiesto ai soci di partecipare sempre numerosi alle riunioni ed alle iniziative, come nell’occasione della serata del cambio del Martello.

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Notizie da BASILIANO I primi dieci anni del secolo breve: notizie curiose dal passato

Corale Varianese all’abbazia di Follina

Riportiamo di seguito alcune notizie in breve di avvenimenti accaduti all’inizio del secolo scorso nella zona di Basiliano e Mereto di Tomba, ricavate da una ricerca dal giornale dell’epoca “Patria del Friuli”effettuata da Guido Sut.

1900

Il 1900 è avaro di notizie per Pasian Schiavonesco. Si hanno un furto di salami e formaggi per Lire 16 nell’abitazione de Sig. Alessio Zinutti e un incendio che ha colpito le case di Dominici Angelo detto Baldo e Modotti Quinto (confinante). Il soccorritore Luigi Mascherin di Vissandone, mentre stava abbattendo una trave, è rimasto ferito a un ginocchio in modo alquanto grave. Purtroppo si deve registrare anche una disgrazia orribile. A Vissandone è morto un bambino: Dosso Americo. E’ caduto in una caldaia con acqua bollente e ha riportato ustioni gravissime in tutto il corpo. E’ deceduto qualche ora dopo l’incidente.

1901

Sirch G. Batta dovrebbe essere stato un segretario comunale eccellente. Il giorno 1° marzo riottenne la carica di segretario per ulteriori sei anni. Su sedici consiglieri presenti alla seduta del Consiglio Comunale votarono a favore del suo reincarico tutti e sedici. Era venuto a lavorare in Comune in tempi difficili e scabrosi. Mediante la sua ostinata diligenza ed il suo assiduo lavoro seppe riportare in salute il flagellato bilancio comunale, riordinare l’ufficio e accattivarsi le simpatie anche di coloro che, per l’acrimonia dei furibondi partiti, gli erano avversari.

La corale Varianese si è recata all’Abbazia di Santa Maria a Follina a festeggiare l’anniversario sacerdotale dell’abate Cistercensis Coque Edson. La Corale Varianese, nata nel 1983, da oltre due lustri è diretta dalla maestra Michela Gani e in questi anni ha avuto una notevole espansione, anche in base al repertorio che spazia dal canto liturgico cattolico, ai canti della tradizione corale italiana e alla valorizzazione del canto friulano. Dalla nascita ha partecipato a numerosi concerti corali: Weissenstein, Ganaceto, Valleombrosa, Bassano, Rhustoff, Passau, Millstatt, Fermignano, Orvieto, Castrocaro e altre località del Fvg, ed ora all’abbazia di Santa Maria a Follina. Il programma si è incentrato sulla

(1 - continua)

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messa piccola di un musicista anonimo udinese del 700’ cantata dalla corale e celebrata dall’Abate Coque Edson che festeggiava sei anni di sacerdozio. Al termine il gruppo corale si è esibito nella basilica del 1305, tipica costruzione a pianta latina con la facciata a ponente e l’abside a levante, come prevedeva la simbologia cistercense. Dopo la visita al monastero, la corale si è recata a Refrontolo dove al “Molinetto della Croda” si è esibita con alcuni canti profani e villotte friulane. Prossimamente è in programma l’esibizione a Prato Carnico per la messa del santo patrono, al concerto Comunale di Basiliano e a Pasian di Prato alla rassegna corale del territorio. Amos D’Antoni


Notizie da BERTIOLO

Foto: MMMi.it

Eleonora Viscardis nuovo sindaco di Bertiolo

Bertiolo, l’unico dei nostri comuni del Medio Friuli chiamati a scegliere il loro primo cittadino, ha scelto il cambio di rotta dopo i tre mandati del sindaco uscente Mario Battistuta. A trionfare è stata la candidata di Lega Nord, Linea Civica e Uniti per Bertiolo Eleonora

Viscardis con il 40,29% dei voti, forte delle sue 643 preferenze. A seguire con 584 voti (36,59%) Mario Virgili sostenuto dalle civiche Nuova Proposta e Scelta Responsabile. Il terzo candidato Bruno Piva ha invece ottenuto 369 preferenze (23,12%). Eleonora Viscardis, ex capogruppo dell’opposizione

dal 2006, impiegata commercialista, 49 anni, attiva nel sociale come membro della storica Filarmonica La Prime Lus 1812, ha dichiarato come priorità assolute del suo mandato il no alla mega biblioteca e la rinegoziazione in Regione dei fondi concessi per l’ex filanda per poterli impiegare in altre opere di utilità pubblica.Vice sindaco con referati alle Attività produttive, Protezione Civile e Sicurezza, Associazioni e Attività Ricreative e Sportive, è stato nominato Emanuele Morelli. Gli assessori che completano la giunta sono Luigina Iacuzzi (Politiche sociali, istruzione, cultura e politiche giovanili), Federico Collavini (Agricoltura, Ambiente e Territorio) e Antonino Zanchetta (Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia Privata). M.C.

Pêl e Plume 2016 La nostra Associazione, con il Patrocinio del Comune di Bertiolo, assieme all’Associazione calcio di Bertiolo e al gruppo alpini di Bertiolo organizza la 44° mostra ornitologica “Pêl e Plume” 2016 che si svolgerà domenica 31 Luglio al Campo sportivo comunale di Bertiolo. Il programma prevede dalle prime luci dell’alba concorso canoro con punteggi validi per il Trofeo “Friuli 2016” per le Specie: Allodola, Cardellino, Fringuello, Lucherino, Peppola, Merlo, Quaglia, Tordina, Tordo bottaccio e Tordo sassello; dalle ore 8,30 mostra mercato con punteggi validi per il Trofeo “Friuli 2016” per i gruppi di: Indigeni, Cana-

rini, Esotici, Ibridi, Psittacidi, Animali da cortile, Galliformi (Fagiani, Pavoni, Pernici, Quaglie, Tacchini, etc.), Colombi, Conigli, Palmipedi. Dalle ore 9,00 mostra concorso canina aperta a tutte le razze; dalle ore 11,00 esempi di addestramento cani a cura del centro cinofilo Free-Dog di Flambro di Talmassons; dalle ore 9,00 cicloturistica attraverso le strade delle zone di risorgiva del fiume Stella con visita guidata all’allevamento ittico Panpagnin di Sivigliano, sosta e ristoro sul fiume Stella a Flambruzzo, al ritorno pastasciutta per tutti offerta dal Gruppo Alpini di Bertiolo, subito dopo estrazione della ricchissima

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lotteria enogastronomica. Come sempre l’eventuale utile della manifestazione sarà devoluto in beneficenza. Il presidente di “Pêl e plume” Giordano Malisan


Notizie da CAMINO Camino: le reazioni post referendum Dal fronte del Si: le parole del sindaco Locatelli

Dal fronte del No: il comunicato del Comitato per la chiarezza

La campagna referendaria per Dopo il referendum sulla probabilmente fallita la fusione dei comuni di Cofusione con Codroipo (bisogna aspettare che si droipo e di Camino ha dato pronunci la Regione), il Sindaco di Camino Nicola un risultato inequivocabile: Locatelli si dice “molto sereno rispetto al risultato la maggioranza dei camineche bene o male è 50 a 50 qui a Camino”. A chi si ha detto no a una fusione gli chiede se non intenda dimettersi risponde “Non improponibile sotto tutti credo ci siano le condizioni per dimettermi. Tengo i punti di vista. Sin dalle conto del risultato che di fatto è quello di una spacprime battute l’accordo catura nella mia comunità. Non penso siano 12 voti di fusione, avviato in breche fanno la differenza.” Nel commentare i risultati vissimo tempo, é apparso aggiunge che “anche se non è quello che auspicavo, raffazzonato, senza il minimo coinvolgimento della cittadinanza e bisogna tenere in considerazione che è stato un voto la campagna referendaria che ne è seguita é stata monopolizzata pro o contro una prospettiva per la nostra comunità dai promotori del referendum con un ingente dispiego di mezzi e il 50% ha condiviso la nostra prospettiva, perché e una spesa vergognosamente elevata, tutta a carico delle nostre nessuno penso possa dire che metà votanti sono stati tasse. Senza parlare poi della stampa che, facendo l’occhiolino abbindolati dalla pubblicità e metà hanno ragionato, a chi appariva più forte perché ricco di risorse altrui, si è curata oppure 50 hanno dignità e 50 no. Il risultato di Camino solo marginalmente di quelle persone che con determinazione non è comunque di poco conto visti i dati regionali e e solo con pochi spiccioli personali hanno voluto costituire un nazionali”. In effetti su 7 Comuni del Friuli Venenzia comitato per poter spiegare le ragioni del NO a una cittadinanza Giulia interpellati in questa tornata di referendum ridisorientata, posta davanti a una scelta tanto importante qual spetto a 3 diverse fusioni, solo 2 hanno espresso parere è la fusione del comune. Una stampa che ha avuto addirittura favorevole (Monfalcone e Tramonti di Sotto) ed è quindi benevole parole di solidarietà nei confronti dei due sindaci che ragionevole pensare che la Regione non procederà con sono invece i diretti responsabili di un percorso tanto scellerato. nessuno di questi progetti di fusione. Questo dovrebbe La stessa stampa che a conclusione del referendum non ha far riflettere il legislatore regionale sul futuro e i percorsi riservato neppure una parola a favore di quei cittadini che inper arrivare alle tanto auspicate fusioni almeno dei piccoli vece hanno creduto e lavorato per presentare alla cittadinanza Comuni. Per quanto riguarda il progetto di fusione con anche l’altra faccia della medaglia. (Ndr come redazione de Il Codroipo, secondo il Sindaco Locatelli, a Camino quello che Ponte ricordiamo che, dal canto nostro, abbiamo cercato di ha giocato contro non è stata “la campagna imbastita dal garantire un’informazione a 360°, il più completa ed esauComitato per la Chiarezza, anche perchè se la popolazione stiva possibile, cercando di dare modo a tutti di poter espriavesse percepito che noi qui a Camino avevamo fatto questa mere i loro pareri in merito alla questione). L’informazione operazione per motivi politici, avrebbe votato in massa no”. “ufficiale” è stata superficiale anche sull’analisi dei risultati Non ha certo aiutato la divulgazione a pochi giorni dalle del referendum. A Camino ha votato oltre 85% dei cittavotazioni delle difficoltà del Comune di Rivignano Teor nel dini residenti (le liste elettorali del comune comprendono riscuotere a pieno i fondi stanziati dalla Regione per la fusioanche un elevato numero di caminesi residenti all’estero ne nel 2014 tra Rivignano e Teor. “Una ventina di cittadini tanto che ci sono più elettori che popolazione residente!). ci hanno chiamato allarmati chiedendo spiegazioni rispetto Questo sta a dimostrare che il futuro del comune non alla situazione di Rivignano e le possibili ripercussioni per la riguarda solo una sparuta minoranza ma la totalità dei fusione Codroipo Camino, ma altri chissà…”. “Comunque il cittadini. La vittoria del NO al referendum quindi è un dato si sarebbe spostato di poco rispetto alla sostanziale parità risultato stupefacente poiché solo due anni fa lo stesso delle posizioni con il capoluogo che ha detto SÌ e le frazioni numero di votanti aveva, con largo consenso, affidato il NO”, spiega il Sindaco Locatelli. Rispetto a Codroipo Nicola comune di Camino all’attuale sindaco Nicola Locatelli. Locatelli osserva solo che “la popolazione si è dimostrata non Se le decisioni assunte a maggioranza con il voto diretto interessata al percorso perché la fusione con Camino poteva dei cittadini hanno ancora valore e se le dichiarazioni essere il primo passo per altre fusioni, ma ora non credo ci siano pubbliche di Locatelli durante la campagna referendaria prospettive immediate per la fusione a 4” con Bertiolo e Varmo. Il in merito alla sua determinazione a dimettersi qualora Sindaco ha lasciato intendere che forse la campagna referendaria avesse vinto il NO al referendum da lui promosso, non poteva essere impostata diversamente, ma certamente terrà “in sono solo una furbata da politicante, ci aspettiamo considerazione il risultato per come si è manifestato”. Camino ora che il Sindaco Locatelli abbia la correttezza morale e continuerà per la sua strada con le ristrettezze che attanagliano i politica di presentare subito le sue dimissioni dalla piccoli Comuni, “tenendo d’occhio quella che sarà l’evoluzione del carica, senza se e senza ma. quadro regionale sulla riforma degli enti locali.”

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Notizie da CAMINO Bilancio e opere comunali: criticità e prospettive Ormai è diventato un luogo comune come sia sempre più difficile far quadrare i conti dei bilanci comunali e realizzare anche semplici opere di manutenzione. Eppure l’Amministrazione comunale di Camino riesce a chiudere il bilancio preventivo 2016, nonostante le polemiche nate in seguito al referendum per la fusione con Codroipo. Nell’approvazione del bilancio preventivo, il gruppo di maggioranza “Il Patto per la Nostra Terra” ha lamentato che lo Stato ha deciso di abolire parzialmente alcune tasse, ripromettendosi di trasferire ai Comuni risorse per compensare le minori entrate conseguenti, ma in realtà a Camino su euro 96.000 di Tasi prima casa ne sono arrivati solo euro 85.000, su euro 40.000 di Imu terreni agricoli ne sono rientrati solo euro 30.000. Allo stesso tempo sono diminuiti i trasferimenti regionali da circa euro 620.000 annui nel 2009 a circa euro 480.000 oggi e le entrate per l’ex-Ici ora Tasi erano il doppio. Certo è che molti contribuenti pagheranno meno, ma di contro

Comune virtuoso Riconosciuta al Comune di Camino al Tagliamento, per il secondo anno consecutivo, la capacità di gestire ottimamente il proprio obbiettivo di patto di stabilità. Camino ha saputo programmare le proprie spese sulla base delle effettive necessità cedendo spazi finanziari quando non necessari. Proprio per questo la Giunta regionale, con delibera n. 748 del 4 maggio, cui ha dato seguito un decreto del direttore centrale delle autonomie locali, ha assegnato al Comune spazi aggiuntivi che sono stati impegnati per le opere pubbliche programmate nel 2016. Quanti i comuni “virtuosi” premiati? 27 su più di 200. Un risultato importante frutto della collaborazione tra Amministrazione e ragioneria comunale.

il Comune dovrà o tagliare le spese o reperire nuove risorse per sostenere i servizi che eroga. Il Comune di Camino ha deciso di non aumentare il prelievo fiscale dove lo Stato lo consente: il bilancio 2016 chiude senza aumentare i servizi a domanda individuale (mensa scolastica, trasporto scolastico, concessioni cimiteriali, utilizzo delle strutture comunali) e di reperire nuove risorse grazie alla conversione di un contributo pluriennale regionale e di razionalizzare le spese per il funzionamento della macchina comunale con nuove priorità di finanziamento, compartecipazione nell’uso delle strutture pubbliche e valorizzazione delle risorse presenti. Inoltre l’Amministrazione si propone di investire nell’istruzione confermando gli investimenti per la scuola primaria e iniziando un percorso per definire un contributo più adeguato alle nuove esigenze della scuola materna. Inoltre a luglio e agosto partiranno due opere attese da tempo: la riqualificazione urbana della frazione di Gorizzo, ampliando la carreggiata stradale, realizzando marciapiedi, aumentando i parcheggi esistenti, e realizzando, dopo anni che ne parla, una fermata di scuolabus e corriere, e la riqualificazione di tutto l’impianto comunale di illuminazione pubblica tramite il project financing. L’Amministrazione comunale sottolinea

come entrambe le opere siano il risultato di una gestione oculata e innovativa: la riqualificazione di Gorizzo sarà ultimata nel 2016 grazie al fatto che il Comune di Camino è stato premiato dalla Regione come Ente virtuoso, altrimenti sarebbe stato necessario scindere il cantiere in due e in due anni diversi, mentre il project financing della pubblica illuminazione sgraverà l’ufficio tecnico e gli operai di adempimenti specifici permettendo loro di guadagnare ore lavorative e il costo complessivo della pubblica illuminazione diminuirà garantendo un servizio migliore a costi inferiori. Altri interventi nei prossimi due anni prevedono investimenti per euro 977.000 per la manutenzione straordinaria del reticolo idrografico minore, per l’ampliamento ed adeguamento alla normativa antincendio della scuola primaria, per la realizzazione di un percorso ciclopedonale dal capoluogo alla Frazione di San Vidotto e per riasfaltare e riqualificare Via Chiesa dall’intersezione con Via Viatis all’incrocio con Via Tagliamento. Il gruppo di maggioranza “Il Patto per la Nostra Terra” precisa che “con il bilancio 2016 proponiamo una via chiara di priorità e obiettivi così come fatto in questi anni di amministrazione nei quali, è bene ricordare, nessuno ha pagato i nostri debiti. Ci abbiamo pensato da soli”.

Sono arrivate le cicogne!

Foto Socol

Gruppo di maggioranza “Il Patto per la Nostra Terra”

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Notizie da CAMINO 70 anni di vino e toro

È’ una delle feste paesane più longeve: la Festa del Vino e del Toro di Camino al Tagliamento ha festeggiato quest’anno i suoi primi settant’anni, iniziando il 28 maggio per concludersi il 5 giugno con la tradizionale cuccagna orizzontale sul fiume Varmo. Il tempo purtroppo non è stato clemente con noi, ha piovuto molto ma l’afflusso di gente non è mancato, segno che in fondo questa festa piace

ancora molto. Tante quest’anno le novità e i ritorni alla tradizione come l’enoteca, che ha versato un gran numero di assaggi e i cui proventi sono stati devoluti per metà alla Scuola Materna di Camino. Per questo enorme successo ringraziamo il gruppo degli alpini di Codroipo e le ragazze che hanno collaborato con loro. Per questo compleanno così importante i ragazzi dell’associazione Chej da la

Festa del Donatore Pieve di Rosa in festa grazie alla sezione caminese Afds presieduta da Illario Danussi, che ha promosso la “Festa del Donatore”. A solennizzare l’annuale evento hanno contribuito la S. Messa celebrata da Mons. Maurizio Zenarola, con il Coro “San Francesco” diretto da Eliana Gallai, 45 Sezioni consorelle con i propri labari, il Sindaco di dr. Nicola Locatelli, il rappresentante di zona Risorgive Enrico Fuser, e un folto stuolo di persone. Il Presidente Danussi ha ringraziato chi ha collaborato per la buona riuscita della manifestazione, in particolare le Donatrici, i Donatori i membri il Consiglio Direttivo, la popolazione di Pieve, l’amministrazione comunale, i dipendenti comunali, i carabinieri, i vigili del fuoco, gli Alpini, la protezione civile, l’Ause. Ha invitato tutti a donare, in modo particolare nel periodo estivo. Alla significativa cerimonia è seguito il pranzo comunitario e la visita al Museo Militare del Sig. Giuseppe Zamparini. I carabinieri del 112 sono intervenuti con un mezzo equipaggiato per la dimostrazione della loro attività e il funzionamento dell’alcool test. P.G.

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Moto hanno poi voluto riportare in vita una tradizione che era persa ormai già da un po’ di anni: la cottura del toro allo spiedo. Sono stati ben 120 i chili cotti in piazza per 14 ore! Il successo di questo evento è stato dimostrato dal fatto che di toro ne è avanzato ben poco: decisamente niente male come primo tentativo! Ed infine, per concludere la festa al meglio, si è svolta la cuccagna orizzontale che è stata esilarante, un vero e proprio spettacolo. Ad aggiudicarsela quest’anno sono stati Alex Fabbro e Luca Frappa. Un enorme grazie va però a tutti i ragazzi della cuccagna che come ogni anno hanno organizzato, gestito e attuato questo fantastico punto fermo e momento di divertimento che dura ormai da quasi un secolo. Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari che si sono adoperati per la buona riuscita di questa festa e a tutti quelli che hanno partecipato numerosi ai vari eventi. Sperando di rivedervi anche il prossimo anno e invitando tutti coloro che non sono riusciti a venire, vi auguriamo una buona estate. Grazie a tutti! Anna Silvestri Volontaria Servizio Civile Nazionale


Notizie da LESTIZZA Scongiurato il commissariamento del Comune Il Comune di Lestizza nei debiti: queste le voci dopo l’esternazione del primo cittadino sui media e l’invito a un incontro pubblico sulla difficile situazione dell’ente causa il patto di stabilità. Il grido di doloroso disappunto di Geremia Gomboso non è stato disatteso: in un auditorium pieno come nelle grandi occasioni il sindaco si è presentato con la consueta schiettezza e confidenza. Pronto a dimettersi, ha detto, se non chiude il bilancio. «Il Comune non è in dissesto – ha chiarito –: due milioni di euro fermi che non riusciamo a spendere impedendo alle imprese di lavorare: colpa le regole che lo Stato e la Regione impongono, a Lestizza come a tutti. Non se ne può più, è follia. Una situazione che esploderà in tutti i Comuni. La Regione sa, ma è immobile». Gomboso, che aveva accanto l’assessore al bilancio Deotti e il resto della giunta, ha parlato dell’extragettito da restituire,

«iniquo sistema che penalizza i Comuni virtuosi per aver tenuto in un certo anno tasse al minimo». Della difficoltà sul personale degli uffici, dei continui trasferimenti: «Siamo al minimo storico, i 12 dipendenti sono impegnati al massimo». Dell’abolizione dell’Imu agricola. Dell’impossibilità, anche volendo, di accrescere la pressione fiscale per espresso divieto. Delle sempre più numerose bollette Imu e Tari non pagate. Dell’impossibilità ad avviare le opere, Santa Maria e altre, per l’approvazione del bilancio rinviato ogni anno all’estate. Tra le principali difficoltà a chiudere i conti, il fatto che la Regione non precisa ancora l’entità dei trasferimenti. A dare man forte, i molti colleghi dai comuni limitrofi che hanno affrontato pure il discorso Uti, da ricorrenti. Numerosi gli interventi, le richieste di ulteriori spiegazioni; qualche cittadino ha chiesto come aiutare il Comune.

C’è chi ha rimproverato di non avere chiamato prima la gente. Il capogruppo di opposizione Emanuele Guerra, dopo aver criticato lo spot televisivo del sindaco, ha spiegato, riferendo di contatti con gli uffici regionali, che le criticità saranno risolte a breve e come si potrà pareggiare il “buco” nei conti. Gomboso ha preso atto, ma attende nero su bianco dalla Regione: «In municipio non mi firmano il bilancio su una telefonata». Il commissariamento, comunque, appare scongiurato. Paola Beltrame

I 100 anni di “Tulie” Donati Grande festa a Villacaccia per i 100 anni di Attulia Donati: una trentina di donne del paese si sono date da fare per rendere onore alla fortunata concittadina, che si è mostrata meravigliata e grata di questi riguardi per il suo compleanno. Una settantina di invitati la sera stessa del lieto evento e altrettanti amici il giorno dopo, sono stati ospitati nella casa di Clonzine, dove Tulie ha vissuto assieme al marito Antonio Nardini, diventando coltivatrice diretta, dopo un trascorso di operaia nella fabbrica tessile di Gradisca di Sedegliano, dove è nata. I più commossi e orgogliosi per il bel traguardo i figli: Maria, che abita anche lei a Villacaccia e Regina di Galleriano, oltre a Luigi “Vigji” e alla moglie Dusancka che la assistono amorevolmente in casa. Tanti baci anche dai 6 nipoti e dai 4 pronipoti, oltre ai tantissimi amici di famiglia. Ha anche una sorella longeva – di 6 fratelli che erano– che si chiama Amabile, abita in paese e ha 95 anni. Tulie le porta bene le sue cento primavere, se non fosse per le difficoltà di deambulazione e per l’udito che non è più quello di una volta; ma la lucidità di mente e il buon carattere li ha conservati. P.B.

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Notizie da MERETO Anche il sindaco di Mereto contro i Ttip

Rappresentanti di più di 40 Comuni di tutta Europa, tra cui Mereto di Tomba, si sono riuniti a Barcellona per lo scambio di esperienze e strategie per contrastare i trattati commerciali “tossici” che minacciano i diritti delle popolazioni locali. Una bella soddisfazione per Mereto, unico Comune italiano invitato dal Comune di Barcellona per presentare il progetto di economia solidale sulla filiera del pane nel Medio Friuli. Numerosi i sindaci, membri dei consigli comunali e regionali di tutta Europa, del Parlamento europeo ed esperti presenti a Barcellona per l’incontro paneuropeo di “Autorità locali e nuova generazione di trattati di libero scambio”, dove si sono discusse strategie di dissenso ai diversi accordi commerciali che minacciano l’autorità degli enti locali. Alla fine degli incontri i rappresentanti di Vienna, Siviglia, Birmingham, Colonia, Bruxelles, Corfù, La Coruña, Madrid, Grenoble e Mereto di Tomba, tra gli altri, hanno firmato la “Dichiarazione di Barcellona”, che prevede la sospensione dei negoziati per gli accordi e richiede che i Comuni coinvolti mantengano la sovranità in settori che potrebbero essere messi a rischio. «Trattati commerciali nati alle spalle dei cittadini come il Ttip (trattato di libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra Europa e Stati Uniti) che possono ridurre ancora di più l’autonomia degli enti locali nel gestire salute, ambiente, servizi sociali, istruzione cibo», segnala Walter Mattiussi, consigliere comunale che ha rappresentato l’amministrazione comunale friulana. «Entro breve proporrò al consiglio comunale una mozione per esprimere la nostra preoccupazione per gli accordi commerciali previsti dal Ttip, come già hanno fatto altri municipi friulani, europei e statunitensi», afferma il sindaco Massimo Moretuzzo. «Sono infatti più di 1.500 i Comuni in tutta Europa e negli Stati Uniti che si sono dichiarati contrari a questi accordi commerciali che penalizzano le doc e i progetti virtuosi come il nostro». Ma.Ce.

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“Pan e farine del Friul di miec” Si è tenuta in una domenica di luglio la festa del raccolto del progetto “Pan e farine del Friul di miec” a San Marco. Progetto pilota che da tre anni ha avviato una filiera locale della farina del pane. All’iniziativa hanno partecipato i sindaci dei Comuni di Basiliano, Marco Del Negro, Sedegliano, Ivan Donati, Flaibano, Luca Picco, e Mereto di Tomba, Massimo Moretuzzo con le aziende che, assieme al comitato dei frazionisti di San Marco, hanno aderito al progetto. L’area coltivata a frumento è di due ettari e mezzo, mentre la superficie complessiva seminata sempre a frumento dei Comuni coinvolti è di 24 ettari. La produzione delle aree è stimata in 750 quintali coltivati per intero con le tecniche dell’agricoltura biologica. La filiera è composta da agricoltori e da un centro di stoccaggio a Mereto, da un mulino e da decine di panifici e piccoli esercizi che si occuperanno della distribuzione di farina e derivati. «Sono 13 le aziende che hanno stretto con i Comuni un patto con cui si impegnano – spiega Morettuzzo – a condividere un metodo sostenibile di coltivazione e un prezzo equo». Ma.Ce.

In tavola con le associazioni Sabato 28 maggio, nella Casa Someda de Marco a Mereto di Tomba si è tenuto il nuovo appuntamento organizzato da tutte le associazioni di volontariato del territorio comunale e centrato sull’economia solidale e sulle produzioni a chilometro zero. L’iniziativa, al suo secondo anno, ha proposto una cena basata sul tema della sostenibilità ambientale ed è stata promossa dal Tavolo delle Associazioni e dall’Amministrazione comunale di Mereto di Tomba. Alla cena a chilometro zero, realizzata con prodotti della zona e composta da piatti tipici delle pro loco, hanno aderito oltre 200 persone. La serata si è aperta con il concerto-aperitivo musicale della Baby Big Band dell’Associazione Armonie ed è proseguita con l’intrattenimento di Claudio Moretti. “Continuando un percorso condiviso le Associazioni locali, la grande partecipazione a questa manifestazione ci conferma il senso di appartenenza che anima le nostre Comunità e ci incoraggia a proseguire il lavoro avviato assieme ai comuni vicini sui temi dell’economia solidale, della sostenibilità ambientale e sulla gestione condivisa del nostro territorio”, dichiara il sindaco Massimo Moretuzzo. Il ricavato della serata verrà utilizzato a scopo benefico in favore della comunità. luglio/agosto 2016


Notizie da RIVIGNANO TEOR Anzil: a Rivignano spettano i fondi regionali della fusione Il voto di giugno in Consiglio regionale ha clamorosamente bocciato tutti e tre i referendum consultivi per le fusioni sostenuti dell’assessore Panontin, e ciò nonostante le centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici spesi per la campagna elettorale per il Sì.
 Da sindaco del comune di Rivignano Teor, nato da una fusione approvata dall’ 87% dei cittadini (97% a Rivignano), e a cui la Regione venendo meno ai patti e violando la legge ha negato i contributi che gli spettavano, chiedo formalmente le dimissioni dell’assessore regionale alle autonomie locali Panontin, che a nostro giudizio si è rivelato politicamente inadeguato a gestire tutte le materie che gli sono state assegnate. Non possiamo in particolare tacere

l’incredibile contenuto di un comunicato stampa pubblicato qualche giorno fa sulla home page del sito istituzionale della Regione nel maldestro tentativo di negare le giuste ragioni del comune di Rivignano Teor e del tutto smentito - con innegabile effetto involontariamente comico - proprio sullo stesso sito istituzionale della Regione, come si può verificare.
 L’assessore sostiene che al Comune di Rivignano Teor gli incentivi per la fusione non spettano. Ma nel piano di valorizzazione approvato con delibera di giunta regionale n. 665 del 11 aprile 2013, riportato nello stesso sito della Regione, nel quale si fa anche espresso riferimento alla fusione tra Rivignano e Teor, conformemente a quanto previsto dalla L.R. 1/2006, a pag. 45 si legge testualmente:

“15. INCENTIVI SPETTANTI PER LE FUSIONI 1. Al comune istituito per fusione spetta, ad incremento dei trasferimenti ordinari, un incentivo straordinario iniziale, erogato in concomitanza con il primo incentivo ordinario annuale e incentivi ordinari annuali per sei anni. Gli incentivi sono erogati d’ufficio e spettano anche nel caso in cui uno o più comuni coinvolti abbiano già fruito di contributi per la gestione associata.” Evidentemente sarà necessario che qualcuno spieghi all’assessore l’inequivocabile significato del verbo spettare. Mario Anzil Sindaco di Rivignano Teor

Scuola di Musica: i saggi prima delle vacanze

Saggio con allievi della classe di Violino

Con i saggi musicali tenuti recentemente, si è andato a concludere un altro anno di lezioni della Scuola di Musica che la Banda Primavera di Rivignano organizza nel territorio. Visto il cospicuo numero di allievi, ben quattro sono stati gli appuntamenti che hanno visto dei veri e propri concerti di allievi solisti in formazioni di duetti, trii o di ensemble delle intere classi strumentali. Nel salone del ristorante “al Morarat” infatti si sono esibiti gli allievi di Chitarra, Oboe, Clarinetto e Sax, la settimana seguente è stata la volta degli allievi dei corsi di Flauto, Pianoforte e Clarinetto, quindi a fine maggio ancora “al Morarat” ma con gli allievi di Violino, gli Ottoni e le Percussioni. L’ultimo appuntamento nell’Auditorium comunale di

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Rivignano ha visto protagonisti i ragazzi delle classi di Solfeggio e di Propedeutica. L’anno appena concluso ha avuto importanti traguardi che incoraggiano per le attività future gli organizzatori e gli insegnanti della scuola, coordinati dal direttore artistico dell’associazione, m.o Simone Comisso. Tra i momenti salienti dell’anno appena concluso, da sottolineare l’attivazione del corso di Violino che, assieme a quelli di Chitarra e Pianoforte, amplia l’offerta formativa e musicale al di la dei confini degli strumenti tipicamente bandistici come i fiati e le Percussioni, le collaborazioni con l’Istituto Comprensivo di Rivignano e l’organizzazione di uno spettacolo musicale dedicato ai bambini delle scuole elementari, insieme alla Scuola 55 di Trieste. Vanno poi ricordati i diversi progetti musicali che la Banda Primavera ha svolto nel corso dell’anno con le Lezioni Aperte e le Lezioni Concerto a carattere didattico e dimostrativo. I numerosi allievi (se ne contano una novantina) hanno inoltre permesso il crearsi di alcuni gruppi musicali che hanno partecipato ad alcune delle presentazioni di libri nell’ambito di “Parole a Colazione”, rassegna itinerante in alcune ville storiche del territorio, organizzata dall’Amministrazione Comunale. Per tutti è ora quindi giunto il momento delle agognate vacanze estive; per alcuni allievi però, secondo il regolamento didattico della Scuola, vi è un ulteriore momento importante che prevede gli esami per il passaggio al livello di studi superiore e per alcuni di essi l’ingresso nel gruppo bandistico. Appuntamento per tutti a settembre con l’avvio di un nuovo anno, all’insegna di altre proposte e di nuove iniziative della Scuola di Musica della Banda Primavera. Marco Macor luglio/agosto 2016


Notizie da RIVIGNANO TEOR Scrivere: esperienze in parole Il rinvenimento casuale, quattro anni fa, di un volantino che pubblicizzava l’Università della Terza Età di Rivignano fu per me un vero deus ex machina. Poiché non è mai tardi per l’arricchimento personale, decisi di non lasciarmi sfuggire l’occasione di apportare dei cambiamenti alla mia vita e riprendere possesso di alcuni talenti, ancora colmi di potenzialità, che ero stata costretta ad accantonare per motivi pratici. Dopo essermi cimentata con le antiche arti dei cesti in vimini e del teatro, ho deciso di prendere un po’ sul serio uno svago cui mi dedicavo nel tempo libero. Così, lo scorso anno, ho seguito il corso di scrittura creativa di Luisa Pestrin, a sua volta scrittrice e titolare della casa editrice “La Marilìa”. Tre mesi sono volati tra generi letterari, considerazioni stilistiche, voce narrante ed esercitazioni. Felice di “fare i compiti per casa”, ho fatto del mio meglio per seguire i consigli della docente e ciò ha dato i suoi frutti. Il racconto “Rose di sabbia”, che Luisa mi ha incoraggiata a spedire al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa di Prato, si è classificato terzo. Quando ho ricevuto per posta il verdetto della giuria, ho sbirciato tra i fogli piena di ansia, ma senza eccessive illusioni. Non c’era possibilità di errore. La posizione in cui mi ero classificata era scritta a lettere cubitali, eppure non riuscivo a crederci. Sono passata dallo stupore incredulo ad un gioioso turbamento solo quando mi sono trovata tra le mani l’ambito premio. Una targa in vetro con cornice bronzea, al cui centro era stata applicata una sottile piastra metallica con l’indicazione del concorso e la raffigurazione dell’ingresso principale del castello dell’Imperatore di Prato. Nel mio futuro ci saranno sicuramente altri concorsi e forse anche altri riconoscimenti, ma nessuno avrà lo stesso sapore del primo. In ogni caso continuerò a scrivere, non posso farne a meno. Cristiana Carella

Il Burraco all’Ute

Dopo il torneo di Bocce dell’omonimo corso dell’Ute con le squadre di Tolmezzo e Lignano e l’incontro di Scacchi, ospitati in quel di Villach, in Austria, sempre qui da noi si è tenuto il secondo torneo di Burraco con le Ute di Codroipo e Latisana. Burraco, parola ancora sconosciuta a molti, è il nome di un gioco che sta appassionando e dilagando nelle nostre zone. È un gioco di carte della famiglia della pinnacola le cui origini sono in Uruguay nella metà degli anni quaranta. Si gioca con due mazzi di carte francesi (quelle del ramino, tanto per intenderci), comprensivi dei quattro jolly e si gareggia a coppie, a squadre o singolarmente. Da qualche anno quasi tutte le Ute hanno adottato e promosso questo corso e si è scoperto che gli appassionati sono numerosi (come negli scacchi, d’altronde, chi avrebbe mai detto che a Rivignano si potessero raggruppare un trentina di praticanti convinti e presenti ad ogni appuntamento settimanale) e ben decisi ad approfondire la tecnica del gioco. Così, lezione dopo lezione, ci si appropria delle regole e si affina la strategia che porta alla possibile vittoria. E dopo le lezioni e la consapevolezza di

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essere pronti, c’è voglia di confronto, confronto vero, non con i soliti amici iscritti al corso, ma con realtà differenti per meglio impratichirsi e assimilare qualche nuova tattica. Insegnante al nostro corso e promotrice del torneo in oggetto è l’entusiasta Loretta Petazzo che, con la sua infaticabile opera, è riuscita a raggruppare ben 48 contendenti che si sono dati battaglia nello storico Salone dei cavalli posto al primo piano del Bar Ristorante Aghesante. Per la cronaca, vince la coppia locale Eva Maria Zanatta-Mario Coltello, secondi Nella Tonietto-Bruno Tacco, sempre di Rivignano, e terzi Giannina Bighin-Laura Petiziol di Latisana. Fuori dalle prime tre piazze d’onore i corsisti di Codroipo: sarà per il prossimo anno. Un applauso ai vincitori, a tutti i partecipanti e a Loretta che è riuscita a metter a confronto tre scuole in un incontro che più che competitivo aveva il compito di essere aggregante e divertente. Naturalmente il tutto ha avuto il suo culmine con le premiazioni, il brindisi e l’augurio di ritrovarsi a breve per un nuovo pomeriggio in amicizia. EMPi


Notizie da SEDEGLIANO Scelti due nomi per la nuova fusione Si è conclusa la consultazione popolare durata una settimana per stabilire quale nome dare all’eventuale nuovo comune di Flaibano - Mereto di Tomba - Sedegliano, il cui progetto di fusione è stato approvato dai tre Consigli comunali lo scorso aprile. Erano sette i possibili nomi tra cui scegliere: cinque proposti da un gruppo di lavoro in base a considerazioni storiche, geografiche e culturali (“Castellieri nel Friuli”, “Cjastelîrs”, “Corno-Tagliamento”, “Cortines dal Friûl”, “Treborghi del Friuli”), e due che avevano avu-

to preferenze e segnalazioni da parte diretta dei cittadini (“Castelliere del Friuli” e “Cjastelîr”). Nella scheda c’era anche una riga aggiuntiva per la possibilità di esprimere una preferenza diversa da quelle già indicate. I due nomi più votati sono stati “Tre Borghi del Friuli” e “Castelliere del Friuli”. Si cercherà ora di ottenere l’ok dalla Regione per inserire anche la scelta tra questi due nominativi nel referendum consultivo sulla fusione che dovrebbe svolgersi nella primavera 2017.

Minoranze non rappresentate nello scrutinio. Donati ribatte “Minoranze senza rappresentanti nelle nomine degli scrutatori per il referendum del 17 aprile” è l’oggetto dell’interpellanza e dell’esposto in Prefettura in cui secondo i due gruppi il sindaco Donati non ha seguito i criteri di legge. Il voto all’unanimità nella commissione elettorale, secondo Progredire nell’autonomia e Lega Nord, non è stato raggiunto. In questo caso ciascun membro della Commissione elettorale avrebbe dovuto votare per un nome e sarebbero stati così proclamati eletti coloro che avrebbero ottenuto il maggior numero di voti. A parità dovrebbe essere stato eletto il più anziano di età. “Tale norma avrebbe consentito alle minoranze di esprimere anche un nominativo di propria fiducia in ogni sezione elettorale. Il sindaco invece ha predisposto un programma informatico matematico basato su curve (criteri, età) e formule matematiche da lui impostate”. La risposta della Prefettura: “Ciò che è avvenuto dopo alla prima deliberazione di adozione del criterio estrattivo, presa a maggioranza, e non

all’unanimità come prescritto dalla legge, risulta inficiato dal vizio appena descritto”.Il sindaco Ivan Donati, dal canto suo, ribatte così all’interpellanza dell’opposizione. “La nomina degli scrutatori è avvenuta come in tantissimi altri Comuni dopo estrazione casuale dei nomi presenti negli elenchi, metodo assolutamente neutro che non fa alcuna preferenza. Al contrario, in commissione la minoranza ha insistito per ricorrere al metodo che è sempre stato usato, la scelta diretta degli scrutatori basata su conoscenza personale, appartenenza a gruppi o associazioni, basata in ultima analisi sulla preferenza di una persona rispetto a un’altra su

basi arbitrarie. Ritengo che tale metodo, di certo legittimo, sia però proprio l’archetipo dell’approccio a due pesi e due misure tipico dell’amministrazione precedente. La minoranza non vuole rinunciare alla selezione personale degli scrutatori perché è un privilegio concesso ai consiglieri, un modo di esercitare quel potere politico e influenza sulla popolazione di cui io sono stanco. Per me tutti i cittadini sono uguali – conclude Donati –: saremo comunque rispettosi dei diritti delle minoranze e chi volesse continuare a sostenere quel metodo di selezione sa a che porta dovrà andare a bussare”. Ma.Ce.

Disertata l’assemblea dei lavoratori della Mangiarotti Il sindacato indice un’assemblea con i lavoratori e questa va deserta: è successo alla Mangiarotti. I vertici regionali e provinciali della Fim Cisl avevano organizzato un incontro con i dipendenti per ricucire rapporti non più sereni, ma i lavoratori non hanno partecipato. Una quindicina di giorni prima la Rsu aveva dato le dimissioni. I motivi della protesta sono la preoccupazione del futuro occupazionale e lo stato di abbandono, anche da parte della politica regionale, in cui dicono di sentirsi. Ma.Ce.

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Notizie da SEDEGLIANO Il nuovo mosaico nel parco

Nella mattinata di domenica 22 maggio è stato inaugurato un nuovo grande mosaico nel parco del Centro culturale e spirituale “Il Ridotto” di Coderno di Sedegliano, che così è ora completato nelle sue linee essenziali. L’opera d’arte è stata realizzata nell’ambito delle iniziative per ricordare padre Turoldo nel Centenario della nascita avvenuta

il 22 novembre 1916 ed è collocata all’ingresso del parco, verso il piccolo cimitero del paese, dove padre Turoldo aveva espresso il desiderio di essere sepolto. È il sesto mosaico del parco ed è il più grande: 5,30 metri di lunghezza e 1,25 metri di altezza. Non è facile trovare opere musive di queste dimensioni all’aperto. L’ha realizzato

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il mosaicista Luciano Petris di Codroipo, aiutato dal figlio, su un bozzetto dello sloveno Jože Ciuha (tratto da un suo dipinto acrilico) elaborato dalla moglie e dal figlio, dato che l’artista è scomparso nell’aprile dello scorso anno mentre si stava completando la sua opera dedicata a Riedo Puppo, sul lato opposto del parco. Con quest’opera, intitolata “Sulle ali del cigno”, è stato realizzato un sogno di Turoldo, quel sogno raccontato nella poesia che con grande abilità il mosaicista codroipese è riuscito a inserire fra le figure dell’artista sloveno. Questa lunga sequenza lineare d’immagini, colori e versi sono il commiato di Turoldo che mentre “Canta il sogno del mondo” ci ammonisce: “Ama \ saluta la gente \ dona \ perdona \ ama ancora e saluta. … Godi del nulla che hai \ del poco che basta \ giorno dopo giorno: \ e pure quel poco \ –se necessario dividi.” Per Nicola Borgo questo saluto “ha la felice pretesa di un sogno, un sogno che diventa canto di tutto il mondo”. Jože Ciuha ha una grande abilità, nei suoi dipinti e nei suoi disegni, di smaterializzare le forme, vaporizzandole in luce e colore e trasformando i segni in sogni. L’artista ci fa sognare, ma anche pensare: è per questo che don Nicola ha scelto le sue figure, rielaborate e ricomposte, per unirle ai versi di padre David in alcune opere del parco. Il parco è nato nel 2013 dietro la seconda abitazione della famiglia Turoldo, dove padre David Maria visse con i genitori fra il 1922 e il 1929, che è poi stata comperata e trasformata nel Centro culturale Il Ridotto da don Nicola Borgo. Giorgio Ganis


Notizie da TALMASSONS Conto consuntivo 2015 E’ stato approvato nei giorni scorsi con i soli voti della maggioranza il conto consuntivo relativo all’esercizio 2015 del Comune di Talmassons. Un obbiettivo raggiunto entro i termini previsti dalla normativa, uno dei pochi comuni in Regione, nonostante le difficoltà burocratiche introdotte dallo Stato. “Grazie alla efficienza dei nostri uffici -ha commentato l’assessore al bilancio, Roberto Grassi- siamo riusciti a rispettare le scadenze ed abbiamo approvato la fotografia del nostro ente a fine 2015”. Alcuni dati significativi che emergono sono il rapporto dipendenti/abitanti pari a un dipendente ogni 202 abitanti rispetto ad una media per comuni

simili di uno ogni 143, che ha portato ad una riduzione della spesa del personale rispetto al 2009, infatti è passata dal 31,36% al 20,75% della spesa corrente. Altro dato importante è la riduzione del debito, riduzione costante da quando governa l’amministrazione Zanin, che anche per il 2015 ha avuto una riduzione di oltre 218mila euro sull’anno precedente, pari al 8,45%. Il bilancio ha chiuso con un avanzo della gestione corrente pari a circa 150mila euro. “Va ricordato -ha detto il sindaco Zanin- che l’efficienza della gestione e i risparmi hanno consentito una riduzione del prelievo fiscale ai cittadini e alle famiglie, infatti oltre ad avere le aliquote minime come Imu e Tari non abbiamo applicato

la famigerata Tasi sulla prima casa”. Importante anche la collaborazione con i Comuni limitrofi in termini di utilizzo del personale di Talmassons che ha garantito alle casse comunali un introito di circa 85mila euro nell’anno. Notevole anche, nonostante il patto di stabilità, la realizzazione di opere pubbliche nel corso del 2015, tra le più importanti: l’ampliamento del polo scolastico (circa 900mila euro), il teatro dei piccoli a Flambro (circa 400mila euro), la ristrutturazione dell’ex-municipio per ricavarne un polo culturale (circa 800mila euro, I lotto) oltre a circa 140mila euro per interventi di manutenzione e decoro del patrimonio edilizio esistente.

Pupi Avati ringrazia il Cast Durante la recente Aria di Festa a S. Daniele del Friuli, dove si sono intrattenuti diversi artisti delle più svariate arti della cultura e spettacolo, c’era fra questi anche il famoso regista Pupi Avati che per oltre un’ora e mezza ha intrattenuto il folto pubblico. Grandi discorsi di spessore, non solo cinematografici, ma sopratutto storie di vita anche scendendo nel personale e privato del cineasta, fino a spaziare su temi esistenziali del ciclo della vita, partendo dalla fanciullezza fino alla quarta età della vita, dove l’anziano ritorna molto simile a un bambino e trova in sé anche i ricordi più ancestrali del proprio passato. Tutto questo con un pizzico di ironia e tanta passione nella narrazione dei fatti, tanto da tenere incollati e partecipi tutti i presenti. Alla fine del lungo simposio, il regista si è messo tranquillamente a completa disposizione del pubblico per tutte le curiosità e domande eventuali. Fra i numerosi intervenuti, c’era fra loro anche Stefano Codutti, ex presidente del Circolo Astrofili Talmassons il quale ha posto una domanda che ha fatto piacevolmente sorridere il grande Pupi Avati

ed incuriosire tutti i presenti. Infatti, la sua curiosità ricadeva sul fatto di come il regista, fra i tanti Osservatori Astronomici professionali e i tanti gruppi astrofili in tutta Italia, si fosse rivolto proprio al Cast di Talmassons per aver usato diverse immagini astronomiche nel film di qualche anno fa “Ma quando arrivano le ragazze”. Il regista quindi, con molto piacere ricordò di aver scelto l’associazione talmassonese per il fatto che lui è un grande appassionato di comete ed aveva notato che questo sito internet era veramente ben curato e specializzato negli astri chiomati che lui amava tanto, così contatto il curatore del sito (Lucio Furlanetto, odierno presidente) per avere il beneplacito. E così fu! La bella cosa, che nei titoli di coda del film, oltre ai ringraziamenti ai vari Enti e sponsor, c’è, (cosa non da poco) in bella evidenza anche il ringraziamento al Circolo Astrofili Talmassons! Alla fine, il Codutti quindi ha ringraziato calorosamente il cineasta, il quale a sorpresa rispose “No!, sono io che ringrazio voi per avermi concesso quelle immagini”

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Stefano Codutti e Pupi Avati

stupendo con la frase i presenti. Prima di lasciare la sala, con molta disponibilità si è fermato a firmare numerosi autografi e dopo aver lasciato su un foglio di carta un saluto anche al Cast, ha preso volentieri sottobraccio il suo rappresentante per fornire uno scatto a ricordo della bella collaborazione. Francesco Toppazzini


Notizie da TALMASSONS Centro estivo estate ragazzi Riparte il centro estivo Estate ragazzi di Talmassons che avrà come protagonista Alice nel Paese delle meraviglie e si svolgerà nel mese di luglio. La squadra, capitanata da Emanuele Bazzo, sarà composta, oltre che dagli educatori, da circa 55 animatori, ragazze e ragazzi del Gruppo giovani di Talmassons, che hanno seguito opportuni corsi di formazione. Il centro estivo propone giochi, sport, laboratori e moltissime saranno le collaborazioni con le associazioni del territorio e le uscite. La formula si riconferma vincente anche per questa edizione, che ha visto 150 iscritti e il favore delle famiglie. La delega all’ente Moro di Codroipo ha permesso di uniformare le tariffe sull’intero territorio del Medio Friuli, inoltre il Comune

Musica in villa Villa Mangilli Ritorna anche l’appuntamento con Musica in villa, a Villa Mangilli di Flumignano. La serata è stata programmata per sabato 27 agosto alle ore 21.00 ed è ad ingresso libero. Il Progetto integrato cultura del medio Friuli offre ai cittadini di Talmassons e non solo, per questa edizione un appuntamento eccezionale, il concerto/spettacolo “Viaggio al termine della notte” tratto dall’omonimo libro di Celine, con protagonisti Teho Teardo e Elio Germano. Elio Germano, recentemente laureato a Cannes come migliore attore per il film di Daniele Lucchetti “La nostra vita”, legge il capolavoro di LouisFerdinand Céline con la musica dal vivo di Teho Teardo, accompagnati al violino da Elena De Stabile, alla viola da Ambrachiara Michelangeli e al violoncello da Laura Bisceglie.

di Talmassons ha confermato l’aumento del contributo all’estate ragazzi, pari al 40% rispetto agli anni scorsi, facendo risparmiare agli utenti oltre 6mila euro: così la spesa è di soli 25 euro la settimana, compresa la pre e la post accoglienza e le gite, per le quali è previsto il trasporto gratuito da parte del Comune. “Visto il gran successo di ragazzi e associazioni che dedicano tempo al centro estivo –hanno detto il sindaco Zanin e l’assessore all’istruzione Chiara Paravananche il Comune ha voluto dare un concreto contributo per una partecipazione ampia”. L’appuntamento per tutti, genitori e nonni, è la serata finale di venerdì 29 luglio, nel piazzale della palestra. In caso di maltempo, la serata si svolgerà sabato 30.

Vacanza a Riccione

Nei giorni scorsi si sono concluse le vacanze a Riccione del gruppo di anziani del Comune di Talmassons. L’iniziativa autogestita dagli stessi anziani attraverso un comitato promotore e sostenuta dall’Amministrazione comunale, ha come finalità la socializzazione e il benessere dei partecipanti, con la possibilità di effettuare le cure termali. Il soggiorno è stato garan-

tito, con la consueta professionalità, familiarità e cura, dalla struttura alberghiera hotel “Gaudia” di Riccione. “Quest’anno - ha dichiarato il sindaco Zanin - non sono riuscito a far visita, come di solito, a questo splendido gruppo di diversamente giovani del mio paese ma sono sicuro che hanno portato a Riccione i valori della nostra comunità viva e solidale”.

Kinéma - Il suono della musica da film Per l’atteso appuntamento di Serata di gala, l’amministrazione comunale di Talmassons propone per il prossimo 20 agosto uno spettacolo ispirato dalle grandi produzioni cinematografiche degli ultimi tempi, ospitando nel scenografico piazzale del municipio l’ensamble Kinemà. Forti di una formazione musicale di altissimo livello, i componenti dell’ensemble Kinéma vantano anche pregevoli incursioni nel mondo della musica leggera, nella composizione e una considerevole esperienza concertistica: Roberto Jonata al pianoforte, Gilda Urli al violino, Michele Sguotti alla viola, Francesca Favit al violoncello. Artisti che vantano al loro attivo un’intensa attività concertistica e riconoscimenti e premi in concorsi musicali nazionali ed internazionali, nonché

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importanti collaborazioni con artisti del calibro di Gianna Nannini, Giorgio Gaber, Antonella Ruggero, Hevia, Giò Di Tonno, Jethro Tull, Marco Mengoni e Laura Pausini. In quest’occasione il gruppo attinge a piene mani da un imponente filone musicale che annovera tra i suoi titoli i commenti sonori utilizzati per famosissime pellicole come The Gladiator, Mission Impossible, The Last Samurai, The Piano Lessons, subendo il fascino di una musica che illustra e con autori del calibro di Hans Zimmer, John Williams, James Horner, Michael Nyman, Wim Mertens, ed altri, hanno lasciato un segno indelebile nella storia musicale contemporanea. L’invito è esteso a tutta la popolazione e l’ingresso è libero. In caso di pioggia il concerto si svolgerà nell’Auditorium polifunzionale. luglio/agosto 2016


Notizie da TALMASSONS Flambro: il Paese in Piazza Per il sesto anno consecutivo la rassegna “Danzando tra i popoli”, curata ed organizzata dal Gruppo folkloristico Danzerini Udinesi di Blessano, fa tappa a Flambro, in occasione della manifestazione “Flambro, il Paese in Piazza” organizzata dall’Amministrazione comunale con la collaborazione di tutte le Associazioni del Paese. Il Festival è giunto alla 16^ edizione e ogni anno prevede la partecipazione di sodalizi che posseggono delle caratteristiche comuni e che si propone di far percorrere agli spettatori un cammino immaginario alla scoperta di altri popoli, della loro storia e delle loro tradizioni. L’appuntamento è quindi per venerdì 2 settembre, in piazza a Flambro, dove potremo assistere ad uno spettacolo di danze folkloristiche di gruppi che rappresentano le diverse tradizioni culturali del continente europeo. Sabato 3 settembre sempre a Flambro, un gruppo di amici di Pantarotto Giamponillo, recentemente scomparso, sta organizzando una serata musicale, proprio per ricordare il loro amico, grande appassionato di musica ed in particolare dello strumento della batteria. L’idea è nata spontaneamente tra alcuni amici e ha poi trovato la collaborazione di molti. Sul palco allestito in piazza quindi si alterneranno in una jam session musicisti locali e non, con una serie di cover di brani degli anni 60-70 tra i più amati dal pubblico. La serata sarà organizzata grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e delle associazioni del paese.

La Costituzione ai neo maggiorenni

I consiglieri comunali di Talmassons, i presidenti delle Associazioni del sociale e le medaglie d’onore, perché internati nei lager nazisti, Alberto Battello e Angelo Fabro, hanno consegnato alle ragazze ed ai ragazzi della classe 1998 una copia della Costituzione italiana in occasione della festa di “Benvenuto nella comunità maggiorenni” che è solita coincidere con la Festa della Repubblica italiana. Una cerimonia semplice e diretta, voluta dal sindaco Piero Mauro Zanin, che è diventata un appuntamento fisso e molto sentito dai giovani del Comune e dalle loro famiglie. Un lungo applauso è scoppiato quando il sindaco ha ricordato che nel 1946 per la prima volta hanno

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votato le donne, che proprio in questi ultimi tempi sono spesso vittime di un concetto sbagliato di prevaricazione da parte dell’uomo. Erano presenti, insieme a molti familiari e cittadini, una quarantina di ragazzi emozionati e consapevoli della responsabilità che porta il raggiungimento della maggiore età anche per la comunità di Talmassons. Dopo l’esecuzione di alcuni brani da parte della Banda “Rossini” di Castions di Strada, ai giovani sono state illustrate le attività promosse in campo sociale dalle associazioni che operano sul territorio. Ha destato una forte emozione quando i ragazzi, i genitori e gli intervenuti, guidati dalla banda hanno intonato l’inno nazionale.


Notizie da VARMO Lavori pubblici: 2 milioni nel triennio L’Amministrazione Michelin nel prossimo triennio mette in campo oltre 2 milioni di euro in opere pubbliche. Si completerà cosi un programma molto ambizioso nei 3 anni a seguire che completerà l’offerta di servizi essenziali nel campo scolastico e sportivo, in quello socioassistenziale e in quello culturale. Tutto ciò è reso possibile dal sostegno economico regionale, grazie alla sensibilità dimostrata dall’Assessore Santoro, che permette la trasformazione dei contributi dal conto interessi al conto capitale, svincolando tali opere. Le opere riguardano la riqualificazione energetica della scuola media e la realizzazione di un parcheggio retrostante ad essa. I lavori saranno

realizzati entro l’anno e verrà impegnata la somma di circa 250 mila euro. Inoltre saranno realizzati nel cimitero del capoluogo i loculi e i lavori di asfaltatura delle strade comunali per una somma di oltre 150 mila euro. Grazie ad una convenzione con lo Iuav, entro la fine dell’anno sarà redatto un progetto di massima per la riqualificazione dell’ambito Villa Giacomini che prevederà la realizzazione di un polo socio-assistenziale nelle ex scuole e una riqualificazione culturale del compendio. La somma impegnata è di circa 1,200 milioni di euro. Sempre entro la fine del 2016 sarà fatto un progetto di recupero dell’ex scuola di Romans che diverrà la Casa delle Associazioni, i lavori nel 2017 impegneranno circa 300 mila euro. A fine anno l’Amministrazione

Comunale vorrebbe anche realizzare il progetto preliminare per riqualificare la viabilità del polo scolastico, con inizio lavori fissato all’anno prossimo e che prevederanno la demolizione dell’ex palestra per fare spazio ad un parcheggio e un campo da tennis ed un’area verde attrezzata. “La Giunta col prossimo bilancio vuole migliorare il sostegno alle attività sportive che utilizzano la palestra” afferma l’Assessore ai lavori pubblici e sport Teghil, “con una politica degli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare comunale che possa permettere di ridurre il costo orario dal 15 al 60% sia per le attività private sia per le associazioni”. Giuseppe Zampaglione

A4 chiusa per incidente Proteste a Canussio e Madrisio per il traffico I residenti nelle frazioni di Canussio e Madrisio a Varmo sono esasperati. Ogni volta che capita un incidente più o meno grave sull’A4 Venezia-Trieste tra Portogruaro-Latisana-San Giorgio di Nogaro e che per necessità questa viene chiusa al traffico, quest’ultimo si riversa sulle strade secondarie e va ad incidere sugli spostamenti locali pesantemente. Ultimo episodio nei giorni scorsi. A4 chiusa, centinaia di camion e auto si sono riversati sulle strade provinciali, il traffico ha pesato duramente sulla strada 39 fino alla congiunzione con la provinciale 95 “ferrata”. Gli abitanti di Madrisio e Canussio hanno ancora una volta protestato duramente appellandosi all’Amministrazione comunale perchè prenda provvedimenti non più rinviabili. Michelin assicura che farà ancora una volta presente della dura realtà la Giunta regionale, chiedendo un immediato incontro all’Assessore Santoro affinchè si trovi in tempi brevissimi una soluzione. Il Sindaco di Varmo e la sua Giunta, ma anche altre amministrazioni passate,

avevano ed hanno una idea per risolvere questo problema. Si tratta di realizzare una bretella di circa 1,5 km. L’Amministrazione Comunale ha già predisposto nel piano regolatore l’inserimento della variante di Canussio che, superando l’abitato di Madrisio, si ricongiunge con la rotonda di Fraforeano nel comune di Ronchis (rotonda già predisposta per

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ricevere la deviazione, ndr). Quest’opera metterebbe in sicurezza soprattutto la frazione Canussio non solo durante le ormai frequenti chiusure autostradali, ma terrebbe in conto anche della pericolosità delle curve che comportano delle proprie e vere strettoie in alcuni punti dell’abitato. G. Z.


Notizie da VARMO D’estate a Belgrado tra Sacro e Profano

La Pro Loco La Tor è pronta per i festeggiamenti estivi a Belgrado come ben fa intuire l’accattivante titolo della manifestazione. Si comincia dal Sacro: il 2 agosto 1216 San Francesco, insieme ai Vescovi dell’Umbria, annuncia al popolo convenuto alla Porziuncola: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. Anche la Chiesa di Belgrado, dedicata ai Santi Nicola e Rocco, a partire dagli anni ’20 dello scorso secolo ha avviato le celebrazioni per il Perdono di Assisi: è esclusiva di poche Chiese la

possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria, ossia la particolare benedizione che assolve da tutti i peccati, ottenuta da San Francesco direttamente da Gesù mentre si trovava in preghiera all’interno della Cappella della Porziuncola e approvata poi nel 1216 da Papa Onorio III. Da momento prettamente religioso, l’appuntamento ha assunto nel corso degli anni anche una connotazione più profana, dedicata al palato. Ed ecco il 2 agosto “la Fieste dai Omis”, il consueto appuntamento che vede riunirsi

gruppi di amici per una serata allietata dalle proposte gastronomiche della Pro Loco: costa, salsiccia, frico e soprattutto ”la bisate in umit come une volte” che viene sapientemente cucinata seguendo la ricetta della tradizione locale. La celebrazione religiosa del Perdono di Assisi viene anticipata a domenica 31 luglio con la Santa Messa alle ore 11.15. Il programma è però arricchito da altre due importanti serate: venerdì 29 luglio alle ore 21.00 la compagnia teatrale “Vecjo Friûl” di Porpetto presenterà “L’Ereditât”, divertente commedia in due atti di Valerio Di Piramo con regia di Tiziano Dri; secondo evento da non perdere la “Cena con il Patriarca” di sabato 30 luglio: partendo dalla “lista della spesa” trovata nell’archivio Parrocchiale, predisposta in occasione della visita a Belgrado del Patriarca Zuane Dolfin del 1661, il cuoco e ricercatore Gabriele Pressacco con Francesca Bertoli hanno creato un originale menù per la seconda cena storica con animazione organizzata dalla Pro Loco. L’evento sarà a numero chiuso, su prenotazione: non si possono ancora svelare i dettagli della serata, ma già sappiamo che riuscirà a sorprendervi. Associazione culturale La Tor

2° Concerto premio “Cumini” La Scuola Diocesana di Musica di Varmo, ha organizzato il 2° Concerto per Giovani Pianisti in onore del Maestro Antonio Cumini. L’evento si è tenuto domenica 22 maggio a S. Marizza di Varmo, ospitati nel “Canevon“ di Casa Maldini. Hanno aperto il Concerto Valentina Vatri, Michele Tossutti e Lucia Tossutti, allievi del Maestro Fabrizio Fabris della Scuola Diocesana di Musica di Varmo. A seguire Francesco Tubaro, sempre allievo del Maestro Fabrizio Fabris ma della Scuola di Musica Armonie di Gradisca di Sedegliano. Successivamente Jacopo Baldassi, allievo del Maestro Geremy Seravalle. Poi è toccato a Chiara Castellano ed Ornella Elisa, allieve del Maestro Giorgio Cozzutti dell’Associazione Musicale e Culturale Città di Codroipo. Ed infine, Giorgia D’Aulerio, allieva del Maestro Michele Bravin della Scuola Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro. L’esibizione di ogni allievo ha dato prova di sensibilità e voglia di continuare nello studio del pianoforte, cercando un arricchi-

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mento personale. Un ringraziamento a tutti i presenti ed in particolare alla Signora Maldini per la preziosa disponibilità ed un arrivederci al prossimo anno. Lucia Tossutti

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Notizie da VARMO Seminario studi a Santa Marizza su ambiente e territorio

Sabato 15 giugno, nella cornice del Canevon di casa Maldini a Santa Marizza, si è tenuto un importante convegno dal titolo “Alla scoperta del territorio di Varmo. Un paesaggio culturale nella ruralità, tra storia e natura”. Il convegno è stato promosso dall’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iulv), in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Udine e con il Comune di Varmo. Tale appuntamento fa parte della rassegna Il carro di Tespi, cattedra ambulante di Agricoltura, Architettura, Paesaggio rurale e Marketing territoriale. Amministratori e studiosi locali, insieme a professori e studenti dello Iauv, con la partecipazione di un nutrito pubblico di cittadini interessati, hanno discusso e dibattuto per un paio di ore di ambiente, territorio, cultura rurale, storia. All’evento hanno partecipato l’Assessore regionale alle infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro, il Sindaco di Varmo Sergio Michelin, l’Assessore comunale alla Pianificazione e Ambiente Mariagrazia Zatti, l’architetto autrice del restauro di Casa Maldini Maria Antonietta Toso, lo

storico Franco Gover, i docenti Moreno Baccichet e Ezio Miceli ed il laureando Alberto del Bò. “Il Piano Paesaggistico Regionale (Ppg) ha il pregio di mettere in rete tutti i valori che contribuiscono a formare il senso di appartenenza e di riconoscimento dei tanti paesaggi regionali, grazie anche al grandissimo contributo giunto dalle comunità locali attraverso il percorso partecipativo” ha affermato l’Assessore Santoro e nello specifico di Varmo ha rimarcato come “ il paesaggio è insieme naturale e rurale ed intriso di storia: nei campi chiusi circondati da filari di siepi, nella fitta rete di rogge e canali tra i due fiumi naturali, il Tagliamento a carattere torrentizio e lo Stella di acqua sorgiva. Nei boschetti di latifoglie, nelle antiche strade romane e medioevali, di cui si conservano ampi tratti. È un paesaggio culturale, dove natura e storia si sono indissolubilmente intrecciate.” Grazie al lavoro meticoloso di ricerca degli studenti dell’Università di Venezia, il seminario è stata una occasione importante per soffermarsi su un territorio ricco di storia, aria che si respira nelle 25 Ville Venete, nate sui resti di castelli e monasteri, nei borghi assumendone la forma. Accanto a queste emergono altre strutture ad architettura rurale, dette Canevon, come quella presente proprio a Santa Marizza che ha ospitato il convegno. Il dibattito è

stato aperto appunto dall’Architetto che si è occupata della ristrutturazione del Canevon di Casa Maldini, Maria Antonietta Cester Toso. È opportuno ricordare che il seminario è stato l’occasione per presentare i primi risultati del censimento sulle architetture rurali che lo Iuav sta concludendo nell’ambito della Convenzione “Stella, boschi e legna. Strategia per un territorio rurale”, costituita dai Comuni di Varmo, Bertiolo, Castions di Strada, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Pocenia, Precenicco, Rivignano Teor, Talmassons e Carlino. Con i Comuni della Convenzione lo Iuav ha stipulato un Protocollo d’intesa per lo sviluppo di studi e ricerche sul territorio. In particolare a Varmo si stanno scoprendo architetture rurali di grande qualità, non solo le Ville Venete presenti, ma anche altre architetture tra cui i Canevon, che sono forse i “pezzi” più belli di questo territorio, da conservare e valorizzare. Grande e piena soddisfazione dell’Amministrazione comunale ed in particolare dell’Assessore Mariagrazia Zatti per l’ottima riuscita dell’iniziativa che ha coinvolto studiosi, docenti, laureandi, architetti e storici. Soprattutto la soddisfazione nel sapere che occuparsi di territorio, ambiente, storia e cultura richiama l’interesse di molti concittadini. G. Z.

La 18° Rassegna Teatrale Friulana accende l’estate a Varmo L’estate varmese si accende di divertimento e risate, grazie alla 18° Rassegna Teatrale Friulana Varmese, a cura della compagnia filodrammatica Sot la Nape, in collaborazione con le varie pro loco e con il patrocinio del Comune di Varmo. Si inizia giovedì 14 luglio, presso l’area festeggiamenti di Roveredo, con “E jù ridi”, della Brocchetta di Udine, per proseguire venerdì 29 luglio, presso l’area festeggiamenti di Belgrado, con la commedia “L’ereditât” di Valerio di Piramo, a cura del gruppo teatrale Vecjo Friûl di Porpetto, concludendo gli spettacoli in concorso giovedì 25 agosto, presso l’area festeg-

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giamenti di Canussio, con “Dighe de Yes” di Nespoledo80. Le premiazioni delle compagnie risultanti vincitrici a giudizio del pubblico si terranno sabato 27 agosto, presso il Canevon di Casa Maldini, a Santa Marizza, con l’intrattenimento del trio CaBarete e la presentazione dell’attore del Teatro Incerto Claudio Moretti. In occasione della festa paesana di Varmo, inoltre, la compagnia Sot la Nape riproporrà lo spettacolo “Vôs di Friûl. Storie de Patrie InDivise”. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è gratuito. per Sot la Nape Serena Fogolini


FURLAN e POESIE Pace Pace, amica della gente capace di intraprendere un fervido cammino, verso il proprio ridente destino, fai un virtuoso girotondo girovagando intorno al mondo. Veleggia in alto nel cielo, per ravvivare sogni di speranza e amore,in ogni stagione. Fai vibrare le melodie ideali della rinascita dei valori e mostra i gioiosi sentimenti da infondere nel cuore della gente. Pace, pace, solleva gli animi, infondi le lodi, oscura le discordie, cancella le guerre. Fai un tuffo nel mare delle emozioni e delle riflessioni, per calamitare i gioiosi fasti della saggezza e della collaborazione. Ravviva i colori della vita, della bontà e della solidarietà. Suggella una lode sapiente, che accolga l’operosità della gente. Ti avvertiranno le menti della terra, del cielo e del mare, come raggi di sole, che irradiano la luce, la vita e l’amore. Cara pace, a volte ti confinano in basso, ma presto ti riveli, nel caleidoscopio fervente di libertà che inneggia motivi di prosperità, nell’interesse dell’intera umanità.

PERAULE DI VITE: Ducju fradis “ Dome un al è il vuestri Mestri e vualtris i siei ducj fradis” (Mt 23, 8) Al è ormai di plui di 70 ains che si vîf la Peraule di vite. Chest scrit al rive intes nestris mans, o leìn il coment ma ce ch’o voressin ch’al restàs e je une frase proponude, une peraule de Scriture, spes di Gjesù. La “Peraule di vite” no je une semplice meditazion, ma al è Gjesù che nus fevele, nus invide a vivi , puartantnus simpri a volê ben, a fâ de nestre vite un don. E je une “invenzion” di Chiara Lubich che cussì a à contât la sô divignince: “O vevi fan di veretât, e par chest o ài studiât filosofie. Anzit, di plui: come tancj altris zovins o cirivi la veretât e o crodevi di cjatâle intal studi. Ma ve’ une des grandis ideis dai prins dîs dal inizi dal Moviment, subit comunicade aes mês compagnis:” Parcè cirî la veretât cuant che jê e vîf incjarnade in Gjesù, om-Dio? Se la veretât nus atrai, lassìn dut, cirìn Lui e lin daûr di Lui. Cussì o vin fat. A cjaparin in man il Vangeli e a scomençarin a leilu peraule par peraule. Lu cjatarin dut gnûf. Ogni peraule di Gjesù e jere une sdrasse di lûs infogade: dut divin. (...) Lis sôs peraulis a son unichis, eternis, inceosis, scritis cun divine scultoreitât(...) a jerin peraulis di vite, di tradusi in vite, peraulis universalis tal spazi e tal timp” . Lis scuviergerin no fermis al passât, no un sempliç ricuart, ma peraulis che Lui al continuave a dreçânus a nô come a

L’arcobaleno Un soffio di vita gioiosa, ti invita a guardare, dove il mondo appare, come un angolo di mare. La burrasca sembra lontana, e la risacca disperde le rovine del molo, che si dissolvono al sole. La dimensione dell’amore, riaffiora nel cuore, e l’arcobaleno nel cielo, ti invita a sognare.... Francesco Cornelio

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ogni om di ogni timp e latitudine. Gjesù, però, esial pardabon il nestri Mestri? O sin centâts di tantis propuestis di vite, di tancj mestris di pensîr, cualchidun ch’al puarte fintremai a la violence; altris, invecit, a son drets e inluminâts. Epûr lis peraulis di Gjesù a àn une profonditât e une capacitât di tirânus dentri che altris peraulis, ch’a sedin di filosofos, di politics, di poets, no àn. A son “peraulis di vite”, si puedin vivi e a dan la plenece da la vite, a comunichein la vite stesse di Dio.(...) Ma la grande nuvitât de “Peraule di vite” e sta intal fat che o podìn spartî lis esperiencis, lis graciis nassudis intal vivile, cussì come che Chiara e conte fasint riferiment a ce ch’al sucedeve al inizi, e ch’al va indevant ore presint: “Si sintive il dovê di comunicâ a chei altris ce che si sperimentave, ancje parcè che si jere consapevui che donant l’esperience cheste e restave, a edificazion de nestre vite interiôr, mentri no donant un pôc a la volte l’anime e deventave plui puare. La peraule e jere duncje vivude cun intensitât dut al dì e i risultâts a vignivin comunicâts cun ducj. Cuant che la si viveve, nol jere plui il “jo” o il “nô” ch’al viveve, ma la peraule in me, la peraule intal grup. E cheste e jere rivoluzion cristiane in dutis lis sôs conseguencis.” Cussì al pues jessi vuê ancje par nô. A cura di Fabio Ciardi (traduzion di Franca Mainardis)


SPORT Adp Codroipese Bluenergy: la C Gold è tua! Le parole del presidente

L’Adp Codroipese Bluenergy, superando nella gara 2 della serie finale l’Ubc Latte Carso con il punteggio di 73 a 68, raggiunge la promozione in serie C Gold di basket. La gara, senza grossi allunghi da parte delle due compagini, ha visto i padroni di casa condurre per gran parte dei due tempi. L’Ubc sopratutto nell’ultimo quarto ha cercato il colpaccio per portare la serie a gara 3, trovandosi avanti di cinque lunghezze, ma è stata raggiunta e superata dall’ottima reazione dei leoni biancorossi di coach Portelli. Alla fine gran boato e pioggia di coriandoli nel palazzetto codroipese, gremito oltre ogni misura per festeggiare il ritorno dei padroni di casa nella vecchia serie C1, ora denominata C Gold. Adp Codroipese 73: Girardo 16, Infanti 15, Nata 11 (18 rimbalzi; 11 difensivi, 7 offensivi), Nobile 10, Moretti 9, Malfante 8, Sant 2, Serrao 1, Dell’Angela 1, Costantini, Rizzi, Trevisan. Ubc Udine 68: Floreani 20, Guadagni 13, Martinuzzi 12, Idelfonso 6, Bianchini 5, Tirelli 4, Gambaro 3, Cianciotta 3, Trevisini 2, Pignolo, Vischi, Zakelj. M.C.

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Serata davvero “magica” quella vissuta il primo giugno 2016 al Palazzetto dello Sport di via Circonvallazione Sud! Gremiti tutti i posti a sedere, parecchia gente in piedi, fuori, nel prato antistante e sul retro a cercare di percepire l’andamento della gara! Davvero mai si era vista tanta gente, tutti in attesa della sirena finale, pronti a esultare per una vittoria che, anche i più ottimisti, non avrebbero prefigurato ad inizio campionato. Squadra giovane e per il novanta per cento, tutta Made in Codroipo, prodotto del numeroso vivaio biancorosso, guidata dall’altrettanto giovane coach Portelli, coadiuvato dal vice Zamparini, codroipese anche lui! Al fischio finale, l’apoteosi di un tifo da stadio, che ha festeggiato la vittoria sulla squadra udinese, con la conseguente promozione in serie C gold. Campionato prestigioso, che ci farà calcare parquet della nostra regione e del Veneto. Giusto premio alla nostra storia cestistica, come in queste pagine ben ricordata, iniziata 60 anni fa! Coronamento di una tradizione, che ha portato, ad oggi, numeri importanti ed in costante crescita, dal minibasket fino alle squadre giovanili, femminile e maschile. Passione e dedizione accompagnano giornalmente i sedici componenti il Consiglio Direttivo, per coordinare un movimento che muove quasi trecento atleti. Ringrazio tutto il mondo del basket Codroipese, dirigenti ed atleti di ieri e di oggi, ai numerosi sostenitori, a tutti loro dedichiamo questo importante traguardo. Danilo Faggiani Presidente Adp Codroipese


SPORT Elena Cecchini ha fatto tris Elena Cecchini ha conquistato in provincia di Brescia il terzo titolo italiano assoluto consecutivo di ciclismo su strada; un’impresa storica che l’ha vista eguagliare il record della leggendaria Maria Canins. La giovane ventiquattrenne di Mereto dopo una gara di controllo e recupero sul gruppo che inseguiva la fuggitiva, ha piazzato lo scatto decisivo a 15 chilometri dal traguardo, riuscendo a ottenere oltre 20 secondi sulle dirette inseguitrici. Poi è esplosa la grande gioia per la campionessa all’arrivo dopo aver realizzato la portata della sua impresa, festeggiata dai genitori, dal fidanzato, il ciclista Elia Viviani e dai tifosi giunti in massa a sostenerla. «In vita mia – ha detto Elena ai giornalisti nel dopo corsa, dopo aver anche fatto notare ad organizzatori e dirigenti sportivi la poca considerazione economica verso il ciclismo femminile – non avevo mai corso una gara simile, facendo chilometri da sola in un finale del genere. Non mi sono divertita tanto, ma credo proprio sia stata una bella impresa. Anche perché riuscire a battere in questo modo un’atleta in grande forma come la Longo Borghini non era sicuramente facile. Dedico questo titolo alle Fiamme azzurre, senza le quali questi tre allori tricolori non sarebbero potuti diventare realtà. Le Olimpiadi di Rio? Da domani ci pensiamo».

Ordine d’arrivo. 1) Elena Cecchini (Fiamme azzurre), 120 chilometri in tre ore, 8 minuti e 24 secondi; 2) Elisa Longo Borghini (Fiamme Oro), a 30 secondi; 3) Anna Stricker (Inpa Bianchi), a 1’05”; 4) Giorgia Bronzini (Forestale), stesso tempo; 5) Soraya Paladin (Fassa Bortolo), st.

X meeting Città di Codroipo Il 2 giugno, in condizioni meteo non ottimali, si è svolto il X° Meeting nazionale Città di Codroipo. i risultati di punta sono stati inficiati dalla temperatura rigida e dalle corsie e pedane bagnate. Abbiamo comunque assistito a prestazioni eccezionali grazie alla presenza di atleti della nazionale croata e slovena, nonché alcuni tra gli atleti migliori della nostra regione, del Veneto e del Trentino-Alto Adige. Ecco i migliori risultati tecnici. Su tutti brilla la stella della croata Andrea Ivancevic che con 11”58 ha regolato lo sprint nei 100 metri femminili (atleta con un PB sui 100 da 11.30 e da 12”87 sui 100hs). 400 me-

tri tutti d’un fiato per Anita Banovic, già regina del meeting 2015, che si è imposta con 54”21; al maschile Vince Zeljko (accreditato di un ottimi 45”67) fa suo il giro della morte in 47”19. Le emozioni sul giro di pista non finiscono qui, infatti i 400hs femminile sono preda per Ilaria Vitale della Libertas Friul palmanova che si accredita con un buon 59”02 davanti a Spinello Gioi Fiamme Oro Padova che conclude la prova in 1’01”58. Anche i 400hs maschili ci portano un lotto di partecipanti molto interessante: tre atleti concludono la loro prova sul filo dei 53”. La spunta Pestic Filip dell’AK Zagabria in 53”01 su Omeradzic

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Sandi (Slovenia) e Ruzic Mateo ( Ak Zagabria) Il lungo femminile è denso di colpi di scena, le attrici protagoniste sono la slovena Ude Nika che sfodera un ultimo salto da 6,02 mt a seguito dello stimolo ricevuto da Elisa Zanei, Valsugana Trentino, che aveva appena stampato un 5,95 mt! Segnaliamo le vittorie nei 100 mt del regionale Alessandro Iurig in 10”79, di Jurjevic Marin nei 110hs in 14”70, di Nicla Mosetti nei 100hs in 14”17 e di Prugovecki Marko nel salto in lungo con 7,20 mt. In chiave casalinga ricordiamo la bella prova di Luca Campeotto, che ha pure ottenuto il quarto posto agli Europei paralimpici di Grosseto, in 13”48.


SPORT

Foto Tullio Baron Toaldo

Volley Codroipo in B2

Gruppo della squadra under 18

Il Volley Codroipo parteciperà per la prima volta al campionato di B2 nazionale. Per il presidente Cioffi e la sua società “sarà sicuramente un banco di prova impegnativo -come da lui dichiarato alla stampa-, le nostre giovani atlete fanno parte della squadra campione provinciale under 16 alle quali abbiamo aggregato altre giovani speranze ‘99 e ‘00 da altre società.

Giocheremo nell’impianto dell’Istituto Bearzi di Udine con cui stiamo anche valutando di avviare un progetto scolastico oltre che un corso di minivolley. L’obbiettivo – continua Cioffi- resta quello di far crescere i gruppi giovanili del progetto Horizon che tante soddisfazioni hanno saputo regalarci in questa stagione.” A Codroipo giocherà la serie C costituita dal gruppo che ha conquistato la promozione sul campo nella scorsa stagione e che ha contribuito alla conquista del titolo provinciale U18. La rosa di B2 disputerà anche il campionato under 18 a Varmo. Per sostenere questo importante sforzo tecnico sarà opportuno lavorare soprattutto alla ricerca di sponsor, che sono assolutamente necessari al fine di poter passare indenni attraverso il doppio salto dalla serie D alla B2. Continuerà, inoltre, il lavoro per la creazione di un settore giovanile di livello attuando tutta una serie di collaborazioni con altre società della Provincia. Il responsabile tecnico della B2 e dell’under 18 sarà Marco Relato, affiancato da Giulia Lodolo e Alex Scognamiglio. Per la Serie C l’allenatore sarà Maurice Scaini affiancato da Serena Raso . Codroipo diverrà dunque la terza formazione di B2 della provincia, assieme a Villa Vicentina e San Giovanni al Natisone. M.C.

Sport e Studio: 28° edizione Anche quest’anno il Club vecchie Glorie Calcio Codroipo ha organizzato il Premio SportStudio, giunto alla 28^ edizione. Il Premio è riservato agli studenti del terzo anno delle scuole secondarie di Codroipo e Varmo, che frequentano Associazioni sportive dilettantistiche dei Comuni di Bertiolo, Camino al Tagliamento, Codroipo, Sedegliano e Varmo. Dopo le segnalazioni delle associazioni sportive, i nominativi vengono poi portati al vaglio delle scuole di riferimento; solo i migliori sportivi e studenti sono premiati. Con i ragazzi di questo anno, sono ben 318 i premiati sino ad ora. La manifestazione si è svolta al Palazzetto dello Sport di Codroipo, dinanzi alle autorità cittadine, il

Sindaco di Codroipo Fabio Marchetti, la Dirigente Scolastica Giovanna Crimaldi, il Direttore della Filiale di Codroipo della Bcc Basiliano Ranieri Fioritto. All’appuntamento erano presenti anche gli sportivi come il campione italiano di atletica leggera e prossimo partecipante alle Paralimpiadi Luca Campeotto e l’allenatore della squadra Primavera dell’Udinese Calcio Luca Mattiussi, accompagnato dai giocatori Samuele Perisan e Luca Magnino. Hanno fatto una bella cornice anche i compagni di classe dei premiati, vari componenti del Club vecchie Glorie Calcio Codroipo e diversi dirigenti sportivi. Questo riconoscimento è per noi molto significativo e rappresenta una valida dimostrazione che si riescono ad ottenere buoni risultati sia nell’attività sportiva che in quella scolastica. L’iniziativa è una dimostrazione che il sodalizio non pensa solo ai suoi tesserati, ma ha un occhio di riguardo anche e soprattutto per i giovani e grazie all’intervento della Bcc di Basiliano, riesce a consegnare un premio utile e beneaugurante per il futuro. Un’altra dimostrazione è l’organizzazione del Memorial Giuliano Infanti riservato ai Piccoli

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Amici del Calcio, giunto alla 14^ edizione, inserito nel contesto del Torneo di Calcio a 7 Giocatori, che quest’anno sarà effettuato sabato 3 settembre. “Club vecchie Glorie”

Ecco l’elenco dei premiati Asd Rivolto Calcio Gurtey Singh, Matteo Trevisan Polisportiva Codroipo Settore calcio Mattia Trevisan, Antonio Banelli Settore Ginnastica artistica Chiara Cupin Atletica 2000 Morgan De Santis, Alessia Zoccolan Associazione Pallacanestro Codroipese Tommaso Basso, Matteo Galassi, Alyssia Mizzau, Eleonora Pin Volley Silvia Collovati Kuma Codroipo Nuoto Francesca Pastore, Gloria Peresan, Jenny Della Siega


SPORT 177 km di solidarietà: la lunga strada Si avvicina l’appuntamento con “177km di solidarietà”, il progetto realizzato da Atletica 2000 e dalla Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Codroipo con il patrocinio del Comune di Codroipo. Oramai tutto è pronto per correre i 177 km di sentieri di montagna che separano San Candido da Cocca e, tempo permettendo, venerdì 29 luglio si parte dalla cittadina altoatesina. L’arrivo è quindi previsto nel pomeriggio della domenica 31. Grazie al sostegno di alcune aziende del codroipese e dei comuni limitrofi, che hanno creduto nella bontà del progetto proposto, la raccolta fondi è giunta a buon punto e sono stati venduti la metà dei kilometri che Marcello Bortolotti, ideatore del progetto e atleta dell’Asd Atletica 2000, percorrerà nei due giorni. La strada della solidarietà da percorrere è ancora lunga ma la sfida è lanciata e la corsa contro il tempo dovrà vedere un unico vincitore, ovvero la solidarietà dei codroipesi nei confronti dei ragazzi. Il progetto infatti, che ha l’ambizione di durare negli anni, ha lo scopo per il 2016 di istituire 40

borse di studio sportive a favore di ragazzi tra i 3 ed i 16 anni inserendoli all’interno delle dodici società sportive del codroipese che hanno aderito all’iniziativa e grazie alle quali sarà possibile realizzare questo obiettivo. Oltre a questo però si vuole creare anche due borse di studio sportive a favore di ragazzi con disabilità che verranno inseriti all’interno dalla Asd Atletica 2000 la quale ha già esperienza in questo ambito e vanta risultati a livello nazionale ed internazionale da parte dei suoi atleti. Infine, l’ultimo obiettivo per quest’anno, è quello di sostenere la scuola dell’Infanzia Stella del Mattino della Parrocchia di Santa Maria Maggiore nei progetti di psicomotricità rivolti agli alunni. Ancora una volta la solidarietà dei codroipesi saprà regalare un momento di felicità ed una opportunità di crescita sociale a chi non ne ha la possibilità, poiché l’obiettivo non è solo quello di fare sport ma quel-

lo di integrare, avvicinare e crescere. Una opportunità per tutti, direttamente ed indirettamente, per valorizzare quello che di più caro c’è in una comunità ovvero i propri giovani. E’ necessario quindi che ognuno, per quello che gli è possibile, partecipi sostenendo il progetto a favore di ragazzi della nostra comunità. Per sostenere il progetto sono state realizzate delle magliette che verranno vendute e il cui ricavato sarà interamente devoluto a favore del progetto, vi aspettiamo numerosi all’arrivo a Coccau domenica 31 luglio o sui sentieri di montagna per condividere un tratto di strada insieme. Tutte le informazioni ed i contatti si possono trovare sul sito del progetto www.ideedicorsa.it, sulla pagina facebook dedicata e contattando direttamente Marcello o i riferimenti di Atletica 2000 e della Parrocchia di Santa Maria Maggiore. Asd Atletica 2000

Olympia Basket Rivignano Under 13 campioni provinciali Anche la bassa friulana ha i suoi campioni. In questo caso si tratta della squadra di basket Under 13 dell’Olympia Basket di Rivignano che durante un week end ha battuto le squadre della Pol. Libertas Asd Acli, dell’ Asd Pallacanestro Feletto B e della A. Dil. Centro Sedia Basket, diventando campioni provinciali di categoria. Successivamente, alle finali regionali si sono piazzati terzi dietro all’Azzurra A di Trieste, alla Balloncesto Isontina e davanti al Roraigrande. A conclusione della bellissima stagione che li ha visti protagonisti, in un torneo a tre svoltosi a Campoformido, domenica 29 maggio l’Olympia Basket di Rivignano si è piazzata prima, vincendo tutti gli incontri diretti, rispettivamente contro l’Ubc di Udine e la squadra di Gemona. Un immenso plauso ai nostri ragazzi, affiancati da quest’anno anche dai compagni di categoria del Codroipo, i quali, a causa del numero troppo basso di praticanti per il basket per quell’annata, non avrebbero potuto partecipare al campionato. Non dimentichiamo di ringraziare l’allenatore Giovanni Infanti, conosciutissimo a Codroipo in quanto gioca nella prima squadra, affiancato da Stefano Ferro e tutta la dirigenza dell’Olympia, senza però scordarci dei genitori dei piccoli “grandi” campioni che con la loro disponibilità ad accompagnarli agli allenamenti, alle partite e soprattutto con il loro caloroso e fragoroso tifo hanno senz’altro contribuito agli ottimi risultati ottenuti dalla squadra. Grazie ragazzi! Un genitore

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In piedi da sinistra a destra: Pietro Zampieri, Alessio Murati, Tedi Skurti, Leonardo Olerni, Giulia Pizzale, Enrico Colle (capitano), Lorenzo Moro, Filippo Zanon, Matteo Tonizzo, Eric Zanuttini. In ginocchio da sinistra a destra: Lorenzo Nadalin, Lorenzo Della Mora, Giacomo Merlo, Nicolò Bolzonella, Fabio Zoccolan, Alessandro Cosmi, Fabio Zatti, Leonardo Cecconi (non presente nella foto). Allenatori: Giovanni Infanti, Stefano Ferro. luglio/agosto 2016


LETTERE Tra fusioni, confusioni e biciclette Vorrei riassumere le pittoresche e variegate prese di posizione di Michelin, sindaco di Varmo, sul tema delle Uti e delle fusioni. Prima vota in Consiglio Comunale con la sua maggioranza a favore delle Uti, poi firma a Rivignano per il referendum per l’abolizione delle Uti. Prima si lamenta di essere stato escluso dalla fusione CodroipoCamino e Marchetti sindaco di Codroipo gli deve ricordare gli incontri fatti con lui sul tema citando foto e testimoni. Poi, di fronte ad una mozione presentata in Consiglio Comunale per far aderire Varmo alla fusione Codroipo-Camino, vota contro (ma non si era lamentato per l’esclusione?). Prima di tutto partiamo con la Uti, dice in Consiglio Comunale, poi faremo la fusione (ma non aveva appena firmato per l’abrogazione delle Uti?). Prima di fare la fusione bisogna sentire i cittadini, tuona, ma in un anno dalla sua elezione i cittadini non li ha mai convocati neanche una volta sul tema. Infine sul Messaggero lo vediamo partecipare alla presentazione della biciclettata della fusione, che si è svolta nei territori di Codroipo, Camino e... Varmo. Nessuno lo ha avvisato che lui e la maggioranza non ne vogliono sapere di fusioni? La confusione regna sovrana sotto il cielo di Varmo e nella testa di Michelin. Che sorridente inforca la bicicletta, mentre tutto intorno gli altri vanno avanti come treni... Oscar Vernier

A Codroipo si è votato per la scelta tra monarchia e repubblica Ho assistito nella sala consiliare del comune di Codroipo alla celebrazione del 2 giugno. La prolusione del prof. D’Antoni mi ha lasciato perplesso, tra l’altro, laddove ha affermato che da noi (provincia di Udine) non si è votato per il referendum del 1946. Come facilmente si può rilevare dal sito del Ministero dell’Interno, i votanti furono 459.314 con 265.434 voti per la Repubblica e 153.760 per la monarchia (resto nulle o bianche). Saluti cordiali Milvio Trevisan

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No a una proposta scellerata Egr. Presidente della Regione, Debora Serracchiani Assessore, Paolo Panontin e p.c. Consigliere regionale, Vittorino Boem, vi faccio partecipi del clamoroso voto popolare al referendum indetto per la fusione Codroipo - Camino che ha decretato il No a tale scellerata e approssimativa scelta voluta improvvisamente dai due sindaci di Codroipo e Camino al Tagliamento. Dopo una martellante campagna di disinformazione rivolta unicamente a decantare la positività della scelta per il Sì, voglio sperare che i vostri uffici valuteranno attentamente e con buon senso, in fase di conteggio e saldo delle spese effettuate e che andrete a rimborsare, l’opportunità e la coerenza di tale enorme spesa rivolta non a preparare e informare la cittadinanza ma unicamente a indirizzarla prepotentemente al voto per il Sì. I cittadini di Codroipo e di Camino sono convinti da tempo, alla luce delle esperienze già maturate, della necessità di ottimizzare i servizi aderendo all’Uti del Medio Friuli e hanno quindi ritenuto di bocciare con il voto di ieri anche questa politica amministrativa che ha portato alla disgregazione amministrativa del nostro territorio (e alla leadership di Codroipo) punendo i suoi amministratori per il non governo e lo spreco di denaro pubblico. Ringrazio, anche a nome dei cittadini più attenti di Codroipo e Camino al Tagliamento, per il vostro disimpegno che ha dato adito ad un vostro appoggio ai proponenti il Sì. Sperando di poter di nuovo appoggiare la vostra amministrazione anche con una vostra presenza chiarificatrice negli organi di partito che vi hanno finora sostenuti. Sperando apprezzerete la schiettezza delle mie osservazioni, con cordialità, mandi. Renato Chiarotto

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