Aprile 2010

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

Anno XIII - Numero 4 - Aprile 2010 · E 2,20


Pace

L’editoriale

Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

Anno XIII - Numero 4 - Aprile 2010 · E 2,20

Le Melorie Foto di Piero Frassi (g.c.) pubblicata su “Valdera”. Ed. CLD Libri. Pontedera

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Elena Iacoponi Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi

Chiunque s’informi sui fatti del mondo s’accorge che fra tante tragedie c’è anche qualche barlume di speranza. Si fa un gran parlare di pace, di distensione, di qualità della vita, di ambiente, perfino di diritto ad una morte dignitosa, il più possibile indolore. Questo assillo che talvolta rasenta la paranoia, scaturisce dalla violenza, perché oggi è violenza ogni volontà e atto esercitati contro qualsiasi dimensione umana. “Non fate nulla che sia contrario all’amore”, predicavaLeone Tolstoj e l’uomo di oggi ha inteso più di quello del passato questo monito sentendosi stimolato a confrontarsi criticamente con la realtà nella quale deve vivere, perché l’umanità esige di vivere consapevolmente secondo una moralità sociale e una libertà interiore che la riscattino dalla deformazione psicologica cui è di continuo costretta. Questo è il punto. Il fatto è che l’uomo, pur avvertendo appieno tale disagio, si è messo di fronte al mondo come ad una realtà solo da aggredire anziché affrontarlo come qualcosa di cui fruire attraverso la confidenza, o appunto come dice Tolstoj, con l’amore. Quindi ha accettato la cultura della violenza in tutto il suo larghissimo spettro

addirittura favorendone i molteplici ed i più diabolici meccanismi. Correre ai ripari non è tanto semplice come sbandierare i drappi della pace a strisce. Anzi, per certi aspetti è addirittura tardi. Basti pensare all’ecologia, ai biosistemi, alla disintegrazione dell’atomo, alle guerre, quelle guerreggiate e quelle striscianti e non dichiarate, in una parola alla feroce lotta, sorda o scoperta, del predominio dell’uno sull’altro. Sicchè filosofi, sociologi, politici, sinceri pacifisti di tutto il mondo, non fanno altro che parlare, scrivere, indire convegni, tavole rotonde, anche ad altissimo livello, per disguisire questa tematica che è agghiacciante e affascinante insieme. Certo, è positivo che l’uomo avverta la possibilità di ripulirsi, di moralizzare, di andare alla ricerca di una vita meno deumanizzata di quella che ci ha elargito questa nostra epoca grande e drammatica. Ma lo fa con mezzi inadeguati che s’illude di trovare nelle scienze, nelle ideologie, nelle lambiccate ingegnerie politiche, nelle carte costituzionali, senza accorgersi di avere a portata di mano un codice di vita fra i più semplici, collaudati e potenti che esistano, il Vangelo.

Ai lettori Sovraccoperta per rilegare Il Ponte Chi desidera la sovraccoperta per rilegare la sesta raccolta de Il Ponte di Sacco (2008-2009), può richiederla al suo edicolante oppure presso la Tipografia Nuovastampa, via Valdera C, 33.

Il numero di Maggio sarà in edicola il 22

Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco

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costruzioni snc di Nedo e Marco Mazzei

Progetto grafico Fabio Signorini

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Magazzino e Uffici: Via Catullo, 5 - Loc. La Capannina 56030 Cevoli (Pisa) Tel. 0587 685351 - Fax 0587 687805 - e-mail: wwwmazzeisnc@virgilio.it


Elezioni Regionali del 28 marzo

Enrico Rossi governa la Toscana con il 56,9% Voti Lista

Voti Presidente

Aventi Diritto: 11.796 Votanti: 7.344 - 62,26% Validi: 5.752 - 78,32%

Aventi Diritto: 11.796 · Votanti: 7.344 - 62,26% · Validi: 7.106 - 96,76%

Lista Bonino-Pannella

DE VIRGILIS ALFONSO voti 27

% 00,47%

voti 1.857

% 32,38%

voti 47

% 00,66%

voti 2.783

% 39,16%

voti 4.043

% 56,90%

voti 233

% 03,28%

97 141 0 0 238

01,32% 01,92% 00,00% 00,00% 03,24%

Il Popolo della Libertà FAENZI MONICA

Lega Nord voti 538

% 9,35%

120

% 02,09%

Sinistra Ecologia e Libertà voti

ROSSI ENRICO

Federazione della Sinistra e Verdi voti 270

% 04,69 % BOSI FRANCESCO

Partito democratico - Riformisti Toscani voti 2.275

% 39,55%

voti 448

% 07,79%

217

% 03,77%

Italia dei valori

UDC voti

Banca Popolare di Lajatico

Bianche: Nulle: Voti Nulli: Contestate: Voti non validi:

FOTO MEONI di

Bellini Giuseppe

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La posta del Ponte Considerazioni sul Corso Chi è favorevole ad aprire il Corso è di destra, chi invece, vuole che rimanga chiuso al traffico è di sinistra. Ormai la politica è fatta di numeri e il cervello funziona poco. Prima si diceva che “si portava il cervello all’ammasso” e perché ora dove si porta? Io ero abbastanza favorevole alla chiusura per il fatto che il Corso è più vivibile, più sicuro, più salotto. Ma ora che giorno dopo giorno, i negozi chiudono o vanno in altra parte del paese, non dobbiamo fermarsi e riflettere? Perché i commercianti si trasferiscono? Perché non se ne presentano di nuovi? Perché abbiamo sentito dire che presto anche altri se ne andranno? L’Amministrazione non può più rimanere sulle stesse posizioni, deve studiare nuove strategie. I nuovi assessori hanno il dovere di far vedere come si potrebbe cambiare un andazzo che porta alla morte. Mario L.

Rifiuti urbani non ancora in regola Sono una ponsacchina di adozione e credevo di poter trovare, in un piccolo paese come questo, la raccolta differenziata dei rifiuti urbani porta a porta! Purtroppo ho visto coi miei occhi e attraverso le denuncie della Lista civica Rossoblu discariche abusive che crescono invece di essere subito ripulite. Credo che se ci fosse la raccolta porta a porta il problema delle discariche abusive non esisterebbe, perché i rifiuti li verrebbero a raccogliere direttamente a casa, presso i commercianti e le attività produttive! Sono stata alla “bat-conferenza” organizzata dalla Lista civica e leggendo il loro blog ho capito quanto inefficiente e costoso sia l’impianto di riscaldamento della bella Sala Valli. Dico questo perché faceva molto caldo e per respirare abbiamo dovuto aprire le finestre, un inutile spreco di calore e rumore proveniente dalla strada che disturbava la conferenza. Peccato perché avete una bella struttura! Lettera firmata

Samuele Ferretti ringrazia. Presto un sede della Lega I risultati elettorali della Lega Nord Toscana in provincia di Pisa sono stati ottimi e tra essi spicca il consenso raggiunto a Ponsacco, dove abbiamo raccolto la fiducia di 538 cittadini ed una percentuale vicina al 10%. In meno di un anno il consenso al nostro movimento è più che raddoppiato. Si tratta di una grossa soddisfazione per i nostri militanti e sostenitori. In qualità di commissario della Lega Nord della Valdera desidero ringraziare i nostri elettori e mi adopererò per l’apertura di una nostra sede proprio a Ponsacco. I numeri delle elezioni regionali smentiscono inoltre coloro che dipingono la Lega Nord come un fenomeno di folklore o come un voto di protesta. Questo modo di commentare è figlio della supponenza di chi è sempre più lontano dal sentire della gente, ma continua con arroganza ad attribuirsi il diritto di decidere cosa sia giusto o sbagliato per i cittadini. Tanti cittadini hanno ricominciato a pensare con la propria testa. Il voto alla Lega è un voto consapevole e la sua crescita è tanto più rapida quanto più sono necessari i contenuti politici che la Lega Nord propone con coerenza da oltre venti anni. Artigiani, lavoratori, imprenditori, commercianti, agricoltori hanno capito che la sinistra non è più la parte politica che può risolvere i problemi, ma è invece capace di aggravarli. I ponsacchini hanno un passato denso di sacrifici e ne hanno abbastanza di vedersi scavalcare da stranieri, spesso irregolari, ai quali vengono concessi sempre più diritti e servizi. Con i soldi delle nostre tasse si costruiscono villette ai Rom, come è accaduto a Pisa, si assegnano di preferenza le case popolari e i posti negli asili agli stranieri, mentre i cittadini italiani si indebitano con mutui di 30 anni e perdono il lavoro. Il popolo ha capito che solo la Lega può dare una risposta alle difficoltà e alle preoccupazioni della nostra gente. Si pensi al contrasto all’immigrazione clandestina. Il “pacchetto sicurezza” voluto dal Ministro Roberto Maroni ha attribuito nuovi poteri a comuni e province, ma questi strumenti sono stati completamente disattesi dalle amministrazioni pisane. La clandestinità è un reato e va perseguito, anche nell’interesse degli stranieri regolari, ed invece la Regione promuove leggi a sostegno dei clandestini, e si rifiuta di accettare in Toscana un Centro di Identificazione ed Espulsione dei clandestini. Samuele Ferretti commissario Lega Nord Valdera

La scomparsa dell’ing. Falaschi Quando muore un uomo come Nello Falaschi, ingegnere-imprenditore, amico di tutti e ciascuno come pochi oggi vivono l’Amicizia, si può affermare senza lasciarsi andare nella retorica agiografia, che la nostra comunità si è davvero impoverita. Perché Nello, com’egli confidenzialmente prediligeva essere chiamato non solo dai tanti Amici con la a maiuscola, ma anche da quelli con la a minuscola, sarà sempre ricordato e portato ad esempio per la sua spiccata bonarietà umana e liberale che trasmetteva a chiunque incontrasse e si esprimeva da quel suo personalissimo modo di porsi in qualsiasi settore, politico, economico e sociale lo vedesse impegnato. È difficile, anzi impossibile, elencare qui i multiformi incarichi che Nello Falaschi ha esercitato con saggezza e rettitudine, a cominciare dall’esemplare ruolo di marito e padre, per passare ad un excursus di vita connotata da vasti e prestigiosi impegni nel mondo finanziario e bancario e soprattutto in quello del sociale. Il Rotary, l’Ente Mostra del Mobile, lo Sport, le iniziative culturali come quelle degli Amici della Musica, o dell’Università della Terza Età, eppoi la Misericordia, della quale fu sempre un affezionato confratello fino a diventarne Governatore, lo videro costantemente presente e fattivo sostenitore. Ai familiari le condoglianze del Ponte di Sacco.

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Dai grandi successi...

Ricordando

Che fine ha fatto la banda? C’era una volta…la Banda! La gloriosa Filarmonica Giuseppe Verdi, che dopo oltre cinquant’anni di servizio, negli anni del dopoguerra, si sfilacciò e cadde nel dimenticatoio. Negli anni ’80, per volere degli Amici della Musica, la Banda riprese vigore con nuovi e giovani elementi usciti dalla scuola di musica, aperta dal Ministero della P.I.

Gli alunni del 1958 continuano ad essere amici Gli alunni della V classe del 1958 con il loro maestro Gino Riccetti (vedi foto in alto) non si sono mai dimenticati del bel tempo della gioventù e spesso si sono ritrovati a cena o in altre occasioni per rinnovare la loro amicizia come dimostra la seconda foto scattata circa 16 anni fa. Il gruppo ha perso due carissimi componenti, Piero Malacarne e Franco Stefanelli (nei due ovali) ai quali va il loro sentito cordoglio. Attualmente il gruppo vuole ritrovarsi in un incontro conviviale. Gli interessati contattino: Francesco Gasperini 0587-732458 o Moreno Masi 3356877451. La rifondazione della Filarmonica “Giuseppe Verdi” operata dagli Amici della Musica nel 1978

Poi, per vicissitudini da tutti conosciute, si trasformò in Filarmonica Giacomo Puccini fino ad assumere la denominazione di “Corpo filarmonico Città di Ponsacco”, presieduto da Vincenzo Lo Bianco che riuscì a dotarla di un valido maestro e buoni musicanti tanto da risentire, a periodi alterni, accettabili servizi. Lo Bianco, per motivi di contrasto con la passata Amministrazione Comunale, ha dato le dimissioni ed è subentrato Francesco Giurato, cercando di rimettere insieme i cocci. Ma appena si è reso conto che i contributi comunali non gli permettono neppure di pagare l’affitto della sede, ha creduto bene di rassegnare le dimissioni e lasciare che tutto vada… a ramengo. Oggi la cultura, almeno per il nostro Comune, è considerata la cenerentola delle attività. Tutte le associazioni culturali devono dividersi una piccola e…amara torta di 16.000 euro! Durante una riunione del Comitato comunale per le attività culturali, un rappresentante ha commentato: “Neppure un euro ad abitante è stato stanziato!”.. Non è possibile che un centro come il nostro, abituato a concerti corali, orchestrali, bandistici all’Odeon, nelle piazze e in Camugliano, a spettacoli teatrali di un certo spessore, a molte e importanti pubblicazioni storiche preparate da cittadini volenterosi, da associazioni di rilievo, debba ritornare negli anni amorfi e improduttivi! Ci saranno altre strade per reperire fondi destinati ad opere culturali? Ci saranno leggi provinciali, regionali e statali che diano fiato alla nostra cultura morente? Noi crediamo di sì. Bisogna trovarle. Spectator


Concerto · Mostra di Pittura · Teatro

4-8-22 maggio tre tappe qualificanti per l’Università della Terza Età Il mese di maggio segna la fine del 17° anno accademico dell’Università della Terza Età (U.T.E.) con importanti traguardi da raggiungere dopo un anno di intenso lavoro nei vari gruppi di studio e di lavoro. Interessanti e molto seguite sono le lezioni settimanali del martedì e del venerdì, tenute in Sala Valli da insegnanti preparati. Collateralmente funzionano i gruppi di studio che affrontano materie letterarie e scientifiche come la letteratura italiana, la lingua inglese e il computer. Il gruppo di teatro, diretto dalla Prof.ssa Laura Fatticcioni, sta preparando una commedia brillante che sarà in scena il 22 maggio, all’Auditorium Mons. Meliani. Il Coro, diretto dalla M.a Cristina Bini con la collaborazione pianistica di Cecilia Merotoi, canterà con gli alunni della scuola elementare di Valdicava, il 4 maggio al Teatro Odeon con un programma di canzoni tra le quali “Evviva la torre di Pisa” illustrata con una cartolina satirica. Il gruppo pittori, diretto dal M° Roberto Marinai, composto da iscritti all’UTE e da ragazzi diversamente abili della “Coccinella”, presenterà una serie di ceramiche elaborate con la consulenza della Sig. ra Antonella Marchetti, mentre i ragazzi ci mostreranno due pannelli lignei gioiosamente colorati e illustrati con fiori, erbe

Una serie di piatti in ceramica elaborati dal gruppo pittori

Gruppo pittori dell’U.T.E., composto da iscritti e da giovani ospiti della Coccinella

e il cammino della luna in un cielo azzurro. Nel corso dell’anno, si è formato un nuovo gruppo che sta ricercando e catalogando le vecchie ricette di cucina del nostro territorio per dimostrare quanto la tavola sia uno dei modi di vivere legato alla tradizione socio-culturale della nostra gente.

Una vecchia cartolina della Torre di Pisa dedicata dal Coro UTE agli alunni della Valdicava in occasione del concerto all’Odeon

Shopping in Ponsacco sul Web Quest’anno l’Ass. Shopping in Ponsacco ha voluto puntare sulla massima visibilità pubblicitaria e per questo ha costruito un sito internet in cui tutti i soci sono rappresentati e raffigurati con le loro attività. Questo progetto è stato realizzato dal Dott. Davide Digregorio, specializzato in informatica. Grazie a questa iniziativa abbiamo riscontrato un aumento dei soci, dunque risulta vero il nostro slogan “L’unione fa la forza”, uno slogan che è recepito sempre più, soprattutto ora che è un momento difficile per l’economia. Inoltre osserviamo che la proposta di insediare un mercatino di produttori agricoli diretti, nel nostro paese, ha riscosso un buon successo e ci piace ricordare che questa è una delle tante 6

proposte che, da ben due anni, la nostra associazione aveva proposto all’amministrazione comunale. Se a chiedere siamo in molti, le nostre proposte vengono prese in considerazione. Abbiamo infine riscontrato il buon esito di alcune realtà commerciali nell’Emilia Romagna dove i centri storici di Carpi e Correggio hanno mantenuto un’economia al passo coi tempi. Stiamo lavorando, assieme all’amministrazione comunale, alla realizzazione di eventi importanti tra i quali ricordiamo “l’estemporanea di pittura e scultura” il 29 e 30 maggio, “la festa del Commercio” il 5 giugno e “lo sbaracco” il 3 luglio. Il consiglio direttivo Shopping in Ponsacco


Gli Assessori promettono miglioramenti

24 Aprile Piazza della Repubblica

Le richieste dei commercianti

La colonna della libertà passa da Ponsacco

di Via Vanni Il gruppo di commercianti guidati da Franco Panicucci (Interni Panicucci) e Piero Lombardi (Elle Calzature) hanno chiesto all’amministrazione comunale miglioramenti per la zona Piazza D’Appiano, via Vanni, Largo Della Pace e via Verdi. Le richieste riguardano il potenziamento dell’illuminazione pubblica, dell’arredo urbano e accorgimenti per la rotatoria in piazza D’Appiano. “La rotatoria ha bisogno di manutenzione, è un po’ abbandonata - ha detto Panicucci - l’illuminazione a volte funziona ed a volte no, inoltre spesso i camion rovinano i bordi e il prato della rotonda. Insieme a Lombardi abbiamo incontrato l’assessore ai lavori pubblici Floriano Baldacci che ha assicurato disponibilità e collaborazione, anche per quanto riguarda l’illuminazione pubblica dell’area che si estende da piazza D’Appiano lungo via Vanni fino alla Mostra del Mobilio, compreso Largo Della Pace”. “Accelereremo gli interventi - ha detto l’assessore Baldacci - anche se avevamo già previsto in bilancio interventi per l’illuminazione pubblica. Il momento non è dei migliori, le spese sono sempre controllate al massimo. Sicuramente dovrà essere controllata anche lo sosta selvaggia in piazza D’Appiano che causa un restringimento della carreggiata e difficoltà nella circolazione, da qui i camion che vi passano sopra danneggiandola. Cercheremo di fare il possibile”.

24 Aprile – Piazza della Repubblica •Ore 16,30 Ricevimento “La Colonna della Libertà” 150 Mezzi storici e 400 figuranti – Sfilata nel Centro Storico •Ore 17,00 Deposizione di corona al Monumento ai Caduti Saluto del Sindaco e della Giunta Comunale 25 Aprile – Piazza Valli •Ore 8,45 Sala Consiliare · Testimonianze degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Niccolini” •Ore 9,15 Deposizione mazzo di fiori al Monumento alla R esistenza •Ore 9,30 Piazza della Repubblica · Cerimonia dell’alza bandiera •Ore 9,40 Partenza per Pontedera per partecipare alla cerimonia comprensoriale del 25 Aprile La cittadinanza è invitata Le Associazioni sono pregate di partecipare alla manifestazione con labari e/o bandiere

Elena Iacoponi

29 e 30 maggio

Premio “Citta del mobile” Estemporanea di pittura e scultura per le vie della città 6 giugno, premiazione in Piazza della Repubblica L’assessorato alla cultura, Shopping in Ponsacco, l’Università della Terza Età in collaborazione con la Galleria Brunetti hanno indetto il primo Concorso di pittura e scultura estemporanea da svolgersi il 29 e 30 maggio per le strade della città per cogliere i segni più belli del paesaggio, dell’arte e dei personaggi. Ogni concorrente con la tela timbrata dall’organizzazione si posizionerà a sua scelta e porterà a termine la sua opera un due giorni. Le opere pervenute saranno messe in mostra in sala Valli fino al 6 giugno, giorno in cui, in occasione della festa del commercio, la giuria premierà tre pitture e tre sculture. Ai primi saranno assegnati 500 euro, ai secondi 300 euro e ai terzi 200 euro. Saranno messi in palio altri premi da dare ai segnalati. Anche la giuria popolare, attraverso schede, darà un suo giudizio che conterà per assegnare i premi.

Via Carducci, 9/11 - Ponsacco Tel. 0587 731284 7


A Fucecchio

Pisa, Congresso di Fisiologia

Martina Marinari premiata al “Certamen Vergilianum”

A Letizia Guiducci la medaglia d’oro del CNR

Martina Marinari, figlia di Roberto e di Arianna Dal Canto, nostri affezionati lettori e amici -(Arianna, dottoressa veterinaria, in verità un po’ più amica degli animali)- ha conseguito un brillante successo al Primo Certamen Vergilianum organizza to dal Comune di Fucecchio, conquistando il primo premio nella difficile prova del saggio critico dal titolo “Con gli occhi di Enea: logos e pathos in un eroe epico”. Martina, studentessa del Liceo Classico XXV Aprile di Pontedera, allieva della prof.ssa Mascagni, si è sempre contraddistinta nello studio delle materie classiche e meritatamente ha ottenuto l’ambito riconoscimento che le è stato consegnato sabato 27 marzo scorso durante una cerimonia dal Sindaco di Fucecchio, Claudio Toni e dal Preside dell’Istituto “Checchi”, prof. Alessandro Marinelli. Complimenti a Martina dalla redazione del “Ponte di Sacco”.

A Pisa si è svolto il primo congresso di fisiologia clinica per studiare l’ambiente, i bimbi obesi, cuore, tiroide, stress e missioni spaziali. Durante la grande manifestazione, a cui hanno preso parte circa trecento cardiologi, sono stati premiati tre giovani ricercatori che lavorano alacremente per scoprire nuove fontiere della medicina. La medaglia d’oro è stata assegnata all nostra concittadina Letizia Guiducci, la medaglia d’argento a Monica Cresci e quella di bronzo a Luna Gargani. Il Ponte si congratula con Letizia, augurandole una carriera brillante e tanti successi per migliorare la vita della gente.

Centro Studi Sociali “La Pira”

Bandito il Premio “Danilo Chiarugi” Il Centro Studi Sociali “Giorgio La Pira”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha bandito la 17ª edizione del Premio Letterario Nazionale “Danilo Chiarugi” di narrativa, di poesia e giovanissimi. I lavori devono pervenire in 4 copie dattiloscritte e devono contenere, in busta a parte, i dati dell’autore. Gli elaborati devono essere spediti al Centro Studi Sociali “Giorgio La Pira” c/o Lido Sartini – Via Manzoni 13- 56038 Ponsacco (Pisa) entro l’11 maggio 2010. La cerimonia di premiazione si svolgerà Domenica 3 ottobre, alle ore 15, all’Auditorium “mons. Meliani”. Per informazioni: segreteria (prof.ssa N. Mati) tel 0587 731118 Cell329.0841623.

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Premio Letterario a Gaia Orsini Con il romanzo “Parte prima Roses”, edito da Filo di Roma, Gaia Orsini ha vinto il Premio Letterario “Bargagna” organizzato dal Centro Ricreativo Piaggio di Pontedera. A Gaia, studentessa di liceo classico, figlia di Renzo Orsini docente nell’Università di Treviso, le felicitazioni del “Ponte”.

Breviario per apprendisti filosofi Marco Mannucci, nostro concittadino, insegnante al Liceo Montale di Pontedera e presso l’Università di Firenze, è direttore della collana “Officine formative” delle edizioni ETS che ha edito il libro “Breviario per apprendisti filosofi”, firmato dallo stesso Mannucci, G. Caputo e S.Cortese. Il volume riporta vari scritti di studenti, docenti, ricercatori che insieme collaborano per definire termini filosofici e per costruire un breviario dove si affiancano suggerimenti di lettura, di ascolto, di visione filmica per rendere la filosofia accessibile anche a coloro che non la incontreranno mai in un percorso scolastico.


60° Anniversario della Mostra del Mobile

Rievocazione storica della battaglia di Ponte di Sacco del 1497 il Corso, Piazza D’AppiaLa Mostra del Mobile, no, Via Vanni per giungere l’Università della Terza all’Auditorium della MoEtà e l’Amministrazione stra dove sarà inaugurato il Comunale stanno orgapannello pittorico eseguito nizzando per il settembre dal Gruppo Pittori dell’Uniprossimo la rievocazione versità della Terza Età. storica della Battaglia di Per decretare la vittoria di Ponte di Sacco del 1497, Mostra del Mobilio una parte, il Comitato Orcombattuta da pisani e fioganizzatore ha scelto il gioco del tiro alla fune che sarà disputarentini con la vittoria di questi ultimi che misero a ferro e fuoco to da giovani che si offriranno spontaneamente. tutto il nostro centro abitato. Tutti i giovani, maschi e femmine, tra i 18 e i 25 anni possono Il 25 e il 26 settembre sono stati scelti per il grande avvenimeniscriversi presso la Mostra del Mobile in orario d’ufficio, tel. to. Pisani e fiorentini, in costume cinquecentesco, preceduti 050 730367; e-mail info@mostramobilio.it. da chiarine, tamburi e sbandieratori, sfileranno per le vie del Nei prossimi numeri daremo maggiori ragguagli sull’evoluziocentro, partendo dal Palazzo Comunale, soffermandosi davanne dell’avvenimento e del programma ti alla chiesa di San Giovanni per la benedizione, riprendendo

Un esempio di figuranti del corteo storico con costumi del cinquecento Roberto Marinai mentre dipinge il Palio da consegnare alla parte vincitrice

Croce Pisana, antico stemma di Ponsacco, Giglio fiorentino 9


Il Sindaco risponde

Stemma comunale e Teatro Odeon La polemica sull’uso dello stemma del Comune. Il gruppo di giovani che ha costituito l’associazione “Pensiero Forte” ha pubblicato e distribuito un giornalino inserendo lo stemma istituzionale del Comune come testata. Molti cittadini ci hanno segnalato il caso, anche perché a prima vista quello distribuito sembrava a tutti gli effetti un giornalino del comune. Presa visione dell’opuscolo e costatata la palese illegittimità dell’uso dello stemma comunale abbiamo inviato una lettera di diffida agli autori dell’opuscolo. A scanso di equivoci e proprio con l’intento di evitare sterili polemiche abbiamo inviato anche una lettera scritta a tutte le associazioni e pubblicato un apposito comunicato sul Ponte per ricordare a tutti come è disciplinato l’uso dello stemma comunale. Mi sembra un comportamento del tutto lineare. Nell’ultimo numero del Ponte leggo invece l’intervento di Franco Forti che la pensa in tutta altra maniera. Critica il “modo formale e anche minaccioso” della missiva e il fatto che si sia scomodato anche il messo comunale per la notifica. La diffida è stata necessariamente, visto il tenore “istituzionale”, scritta usando un linguaggio tecnicolegale. E’ stata redatta dai nostri funzionari prendendo spunto proprio dalla terminologia ripresa sul sito del Ministero degli Interni. Anche il riferimento alla Consulta Araldica ha quella matrice, vista qual’è la disciplina legale degli stemmi comunali. Gli atti aventi valore legale, come le diffide, vengono notoriamente notificati dal messo comunale, vista l’esigenza di dimostrare la consegna effettiva. Dov’è lo scandalo in tutto questo? Mi stupisce molto anche il paragone che Forti fa fra questo opuscolo e il giornalino del comune. Secondo lui la legittimità dell’uso dello stemma dipenderebbe dal contenuto della pubblicazione, sarebbe cioè una questione di merito e non di metodo. Per lui un’associazione che non chiede l’autorizzazione per l’uso dello stemma comunale, ma che pubblica un opuscolo il cui contenuto è condivisibile (magari criticando la stessa amministrazione) può usare legittimamente lo stemma, mentre l’Amministrazione che pubblica il proprio giornalino, ma il cui contenuto per Forti non è condivisibile, non potrebbe farlo. Credo sia evidente la palese infondatezza delle critiche esposte da Forti. Al quale però chiedo: per quale motivo tutte le altre associazioni di Ponsacco se vogliono usare lo stemma comunale sono costrette a chiedere il patrocinio all’Amministrazione? Perché le regole non dovrebbero valere per tutti? E che male c’è se una Amministrazione cerca di attuare questo principio? Alla fine però lo stesso Forti, indirettamente, riconosce la fondatezza delle ragioni dell’Amministrazione invitando il gruppo “Pensiero Forte” a non usare più lo stemma comunale, sostituendolo magari con un bell’orso. Infine Forti rivolgendosi al sottoscritto si chiede “come fa un socialista della sua risma, a citare la Consulta Araldica, istituzione di chiaro retaggio monarchico”. Premesso che ho già specificato prima il tenore istituzionale e legale della citazione, mi compiaccio con Forti che da buon politico dimostra di avere ben chiaro cosa vuol dire appartenere ad una determinata famiglia politica e quali sono le conseguenti implicazioni logiche. In un’epoca di grande confusione politica non è poco. Purtroppo la mia “famiglia politica” di appartenenza spesso ha contribuito ad alimentare questa confusione. C’è per esempio chi, da socialista, e quindi erede di Giacomo Matteotti, riesce a fare alleanze politiche strategiche con gli eredi, ancora oggi non pentiti, di chi Giacomo Matteotti lo ha trucidato. Come vedi, caro Forti, c’è chi sta molto peggio di me. Odeon:”farsa” o incredibile errore? Dopo mesi e mesi di interventi sul cinema Odeon, quasi tutti ad opera di esponenti del PdL, Giobbi nell’ultimo numero lancia una sorta di sfida finale invitandomi pubblicamente a smentire le sue conclusioni. Premesso che ora è sempre più chiara probabilmente anche la trama seguita in questi mesi da chi è intervenuto, mi preme, soprattutto con riguardo 10

ai cittadini, intervenire per l’ennesima, e credo ultima, volta sull’argomento. Ma la “gestione del cinema Odeon” e il progetto di eccellenza denominato “Casa del Cinema e dello Spettacolo” sono la stessa cosa? La risposta, molto chiara e netta, è: no, assolutamente no. I soggetti coinvolti, gli spazi fisici interessati e a maggior ragione gli obiettivi sono chiaramente diversi. Il protocollo di intesa riferito alla Casa del Cinema e dello Spettacolo è stato firmato dall’Università di Pisa, dalla Regione Toscana (attraverso la Mediateca regionale), dalla Provincia di Pisa e dal Centro multimediale del Cinema (Cmdc). Gli spazi fisici di riferimento sono costituiti dal primo piano del Villino Mattei. Non a caso l’accordo ha avuto il massimo rilievo subito dopo l’inaugurazione del bellissimo recupero di questo importante spazio. Le finalità del progetto sono legate al decentramento universitario, con stage e master, alla rielaborazione e archiviazione del materiale fornito anche dall’archivio Cmdc, alla capacità di poter acquisire commesse e sviluppare iniziative di alto profilo culturale. La gestione del cinema Odeon, quella oggetto della disdetta citata da Giobbi, era un normale contratto di gestione dello spazio al piano terra (il cinema Odeon non è il Villino Mattei, tant’è che anche gli ingressi sono separati: altrimenti che senso avrebbe usare dizioni diverse?), non molto dissimile da quello precedente che aveva avuto una durata di 10 anni e che era scaduto proprio al termine del 2008. L’oggetto era quello di continuare a proiettare film di prima visione (con modalità imposte dalla distribuzione), occuparsi di aprire lo spazio per le iniziative delle varie associazioni autorizzate dall’Amministrazione, occuparsi delle pulizie e del pagamento delle utenze. Questo contratto fu siglato infatti solo dal Cmdc, resosi disponibile anche in considerazione delle possibili sinergie con l’altra struttura collocata nel Villino Mattei, che in base agli impegni doveva essere ultimata con l’illuminazione e il riscaldamento di lì a pochi mesi. La disdetta citata da Giobbi (fra l’altro concordata con l’Amministrazione) è legata alla volontà reciproca di rinunciare al cinema di prima visione e al fatto che non essendo ancora decollata l’altra struttura ha poco senso far gestire l’Odeon al Cmdc: meglio la gestione diretta dell’Amministrazione. Se i cittadini rileggessero gli interventi sull’argomento dell’Amministrazione e quelli del PdL, potrebbero constatare che nei primi c’è sempre una puntuale distinzione fra Odeon e Villino Mattei, fra gestione dell’Odeon e progetto di casa del Cinema e dello Spettacolo, mentre nei secondi c’è sempre molta confusione. Siccome non ho assolutamente intenzione di continuare a fare le solite sterili polemiche con chi intende la politica in un certo modo (con il 2010 speravo che anche la rubrica del Sindaco Risponde potesse occuparsi di più delle richieste dei cittadini e meno delle polemiche politiche, ma io devo comunque tener conto principalmente della posta pubblicata nel numero precedente) lascio ai cittadini lo sforzo di capire se le critiche mosse sull’argomento dal PdL sono frutto di un grave errore (più facile da comprendere per il cittadino comune, un po’ meno per chi ha accesso agli atti) o sono frutto di una “farsa” costruita ad arte. Anche nell’ultimo intervento di Giobbi ci sono questi elementi di confusione. Il pezzo è intitolato “ecco la verità sull’Odeon” e termina chiedendomi di ammettere che il progetto di eccellenza della Casa del Cinema è fallito. Il rischio vero, lo ripeto per l’ennesima volta, è che l’Amministrazione non riesca, per colpa del Patto di Stabilità, a mantenere i suoi impegni riferiti alla piena agibilità del Villino Mattei, facendo saltare (è già stata rinviata) la programmazione che la stessa Università di Pisa ha già fatto su questa struttura. Ma il PdL da che parte sta? All’inizio era contrario a questa iniziativa, ora sembra favorevole, ma al tempo stesso si è dichiarato a favore del patto di stabilità che impedisce il decollo di questa iniziativa, rischiando, questo si, di farla saltare. Si tratta di posizioni inconciliabili con chi ha cultura di governo.


Da sabato 24 aprile al 5 maggio

La pittura di Simone Cioni in mostra nella saletta Valli Simone Cioni scopre e si dedica all’arte nel 1997. Inizia con lo studio classico della figura umana e la tecnicadel disegno, vi si addentra omaggiando i grandi maestri del rinascimento. Dotato di particolari capacità e curiosità intellettiva e spirituale, continua la sua ricerca sperimentando le sue tecniche più varie e unendole tra loro. così avviene anche la sua “maniera”, il suo stile, che è in continuo movimento, in continua ricerca. In un primo tempo “vive” i paesaggi e le cose del mondo con una pennellata e dei cromismi sempre più precisi e vicini al vero. Il suo sguardo è sempre più attento nel riprendere i dettagli. Cioni diviene in questo senso un acuto osservatore del mondo. La sua figurazione è molto legata ai canoni realistici e il riferimento alla natura è costante, in particolare nelle manifestazioni cromatiche dell’autunno. Si avvicina anche alla tradizione Macchiaiola. Sono tentativi di una sua ricerca interiore, come se sulla tela cercasse la sua stessa personalità. Simone Cioni diviene così pittore. Il suo percorso va avanti. Incontra pittori, maestri, e partecipa a personali e collettive. Si confronta con il suo tempo e sente di dover ricercare uno stile personale. Frequenta la fondazione Trossi Uberti di Livorno sotto la guida del maestro Ferruccio Rosini, e in lui cambia qualcosa. Acquisisce sicurezza e va oltre, verso se stesso. Grazie all’isegnamento di Rosini approfondisce la tecnica e il colore, così da permettersi di patroneggiare la tela. Mano a mano, pur conservando la sua tradizione, accede ad un suo “motivo”, fornendo ad esso unità di senso. Egli sente di poter presentare cose nuove, perchè l’uomo - dice lui - con la novità si rallegra e da un senso di pace alla propria vita. Sperimenta con la tecnica ad olio su compesato una serie di bozzetti quali: Inno alla gioia, Il Re delle farfalle, Verso la luna, Giro del mondo in 80 giorni, Il Pescatore, l’Albero magico 1, Tutti insieme con la luce, Moby Dick, l’Albero magico 2, la Torre, Due Torri, La casa dei desideri, il Castello nel deserto, L’albero genealogico, l’Arca di Noè, Casotto di pietra, Il Faro e le tre lune, Valzer sulla neve, Corsa campestre, Mondi impossibili, il Nuovo mondo. In queste opere è ben chiaro cio che è raffigurato.I contenuti si riferiscono sempre a tematiche a lui care, come la metafora delle farfalle che rappresentano le “ali” della libertà, gli alberi che sono la vita, l’acqua, l’ombra, i passaggi notturni con le stelle, l’amore e l’uomo nella sua condizione esistenziale. Cambiano i cromatismi, le forme, le linee e di suoi punti, che acquisiscono una connotazione simbolista, pur conservando una figurazione con elementi di realtà. Come direbbe il filosofo Hans Georg Gadamer (1900 - 2002), le

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cose di Simone Cioni “sono degne di essere raffigurate in immagini, e si compiono nella loro essenza solo quando vengono rappresentate”. Egli si immrge nell’immagine al punto di entrare in rapporto stretto con ciò che rappresenta. Si apre alla propria immaginazione, dando ai suoi quadri delle connotazioni fiabesche ricche di senso, capaci di conquistare chi guarda. Di fronte alle opere di Cioni siamo costretti a dialogare con lui. Gadamer ha parlato di “gioco di alterna e reciproca partecipazione”, e così è stato anche per me. I suoi quadri comunicano e rendono possibile una comune partecipazione, che diventa una comprensione reciproca. Come afferma Gadamer “ in un’immagine si può vedere piuttosto cio che è altro rispetto al proprio, in cui questo impara a capire meglio se stesso. L’augurio che rivolgo a Simone Cioni è di continuare in questa strada, per non smettere mai attraverso la sua pittura di aprirsi al dialogo con se stesso e con l’altro. Dott. Gianluca Giunchiglia

Misericordia di Ponsacco

Il progetto “Oxy” per l’insegnamento del primo soccorso ai ragazzi delle scuole ponsacchine Il “Progetto Oxy” è giunto alla sua seconda edizione. I volontari della Misericordia Ponsacco sono andati nelle classi delle scuole ponsacchine per insegnare nozioni di primo soccorso ai ragazzi. Sono stati coinvolti circa 400 ragazzi ed i rispettivi insegnanti, quest’anno hanno partecipato anche le scuole dell’infanzia , oltre alle classi quarte della scuola primaria e le classi seconde della scuola secondaria di primo grado ( scuola media). Il corso è iniziato a febbraio e si concluderà venerdì 7 maggio alla scuola media “Niccolini” in via Melegnano con una grande dimostrazione simulata di soccorso. I volontari sono andati in classe e con grande pazienza hanno insegnato ai ragazzi come chimare al telefono il 118 in caso di pericolo e come comportarsi, cercando di essere di aiuto in un momento di emergenza. L’iniziativa è promossa dall Misericordia di Ponsacco in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Niccolini” e con il patrocinio del comune di Ponsacco. ‹‹Lo scopo non è quello di creare piccoli soccorritori - ha detto Giacarlo Calvani, responsabile formazione giovani volontari della Misericordia di Ponsacco e volontario- ma fornire conoscenze necessarie per affrontare con tranquillità un evento inatteso. Si tratta di un addestramento di base, che renda possibile attendere con calma l’arrivo dei soccorsi. Alla fine delle lezioni effettueremo, anche, una prova pratica, nella quale i ragazzi mostreranno ai genitori alcune delle nozioni imparate. A tutti è stato mostrato anche l’abc del pronto intervento con l’ausilio del manichino. I ragazzi si sono mostrati molto curiosi ed interessati, soprattutto i più piccoli che ci hanno posto tante domande: sul 118, sull’uso del telefono e sull’intervento di noi volontari. Alla fine i giovanni allievi sono stati fatti salire anche sull’ambulanza e hanno ricevuto l’attestato di “piccolo soccorritore”.›› Elena Iacoponi 11


Arte all’Odeon

Tanta cioccolata e Jazz d’arte Grandi e piccini hanno affollato piazza della Repubblica per la 1° edizione della Fiera del Cioccolato. Ma il mix vincente è stata la fusione del cioccolato con il jazz e l’arte per un intero week-end e così la città del mobile ha visto incontrarsi i golosi con gli appassionati di musica dandosi appuntamento al teatro Odeon dove si è esibito il jazzista Fabrizio Bosso and Quartet. Nell’ambito della simpatica manifestazione è stata inaugurata la nuova sede dell’associazione Amici della Musica, con la scuola di musica “Silvano Visconti”. Sempre nel foyer del teatro Odeon è stata allestita la mostra di Paolo Bucchi, dentista di professione ed artista per passione: dipinti su tavole rappresentanti personaggi storici del jazz internazionale e varie sculture in creta e ceramica dipinta dell’artista Marilinda Bria. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione fra Comune, Confesercenti, Amici della Musica e Stefano Nari Production. Ma è stato il cioccolato a catalizzare il massimo interesse del pubblico nei due stand che esponevano ni prodotti del Liquorificio Malloggi di Fornacette, di Menichetti Cioccolato di Montopoli Valdarno e quelli dell’azienda “Il Cioccolato” di Luca Morganti di Firenze. È stata presentata anche una novità: la crema di cioccolato in vasetti con croccantino di nocciola che scrocchia sotto i denti, come le tavolette di cioccolata. Quindi le monetine di cioccolato aromatizzate, il cioccolato ‘cru’, selezionato del Venezuela, della Bolivia e dell’Ecuador. Per i più piccini c’erano anche i bicchierini di cioccolato bianco e fondente con le immancabili uova di Pasqua.

Le autorità cittadine visitano gli stands del cioccolato

Per gli amanti del liquore al cioccolato l’assortimento proponeva quelli aromatizzati al peperoncino, all’arancio, al cocco, la crema al caffè, ma anche torte tutte di cioccolato fondente, al latte, alle nocciole, bianco, con pistacchi, ma anche la crema di cioccolato spalmabile in vasetti di vari gusti: fondente, all’arancio e al pistacchio. Sono intervenuti le autorità comunali, il presidente provinciale della Confesercenti, Roberto Balestri, Manila Doveri, responsabile dell’area Valdera, Sabrina Pratelli, presidente Confesercenti Valdera Sud, Eugenio Pratelli, presidente dell’Associazione ‘Amici della Musica’ e il governatore della Misericordia, Alberto Lemmi. Elena Iacoponi

La nuova sede degli “Amici della Musica” L’eleganza sobria, la razionalità degli arredi e il profumo della scuola sono gli elementi che di primo acchito colgono il visitatore della nuova sede dell’Associazione Amici della Musica. C’è perfino una sorta di “ninfeo” rimasto nascosto per secoli fra le pareti dei locali di corso Matteotti,48 magistralmente ristrutturati, che bene si attaglia all’atmosfera che aleggia fra pianoforti, spartiti e documenti della Scuola “Silvano Visconti”. La sede è stata inaugurata sabato 20 marzo scorso con una semplice e perciò ancor più sentita ed emozionante cerimonia coi discorsi del Sindaco Cicarelli e del Presidente della benemerita Associazione, Eugenio Pratelli, che ricordando gli impegni passati e presenti dell’istituzione, ha rivolto un pensiero a molti soci che ci hanno lasciato fra i quali Fernando Lombardi, Silvano Visconti e Renato Jacoponi. A tutti gli scomparsi è stato dedicato il canto “Signore delle cime” eseguito con commovente partecipazione dal Coro diretto dal M° Alessandro Cavallini. Ad allietare l’inaugurazione, oltre al Coro che ha interpretato brani cinquecenteschi, si sono esibiti i pianisti della scuola di musica. Com’è noto gli “Amici della Musica”, in quarant’anni di attività, hanno avuto la loro sede prima in via Puccini, poi in via Farini, nel palazzotto Salutini, per traslocare sul corso nei locali di Lorenzo Falaschi che, grazie alla sua magnanimità, li ha ceduti “in comodato”, vale a dire gratis. Al numeroso pubblico ha parlato anche il prof. Luigi Giuntini, che fu il primo presidente dell’Associazione ed è quindi seguito un buffet. 12

L’Arciprete benedice la nuova sede. Il Coro si esibisce in canti di benvenuto


Meno veleni nell’atmosfera

Lotta biologica alle zanzare: sulla salute il disinteresse degli amministratori è stato totale Ringrazio i partecipanti alla conferenza organizzata dalla lista Rossoblu per parlare di lotta biologica alle zanzare e di salute, in particolar modo tutti i bambini che hanno partecipato con attenzione e divertimento. Le due bat-box ( la casetta dei pipistrelli) gentilmente donate da Unicoop Firenze sono andate a ricompensare due partecipanti. Li chiamo partecipanti perché non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione di fare domande. Anche per questo ringrazio i ricercatori della Specola per la loro competenza, simpatia, semplicità, disponibilità a dare le interessanti informazioni sia sulle tecniche biologiche contro le zanzare che sugli amici pipistrelli e le loro graziose casette, spazzando via ogni ingiustificato pregiudizio! Nell’anno della biodiversità registriamo purtroppo l’assenza di un qualsivoglia amministratore (informati e contattati più volte), a conferma del loro totale disinteresse verso tecniche che eviterebbero alla cittadinanza di Ponsacco di subire i veleni della disinfestazione, molto pericolosi per la salute, soprattutto quella dei bambini! Personalmente avevo fatto la proposta di lotta biologica alle zanzare al precedente assessore all’ambiente, ma già all’epoca l’assenza di interesse era stato totale. Mi dispiace che per l’importanza dell’argomento e la preparazione dei relatori, il pubblico sia stato scarso. Poi non lamentiamoci che ci sono le zanzare!!! Fra poco ci risarà il solito problema e il nostro assessore all’ambiente sicuramente ci riproporrà lo stesso identico, inutile e pericoloso sistema di disinfezione! Siamo un paese di falegnami, allora perché non produrre noi, le bat-box da distribuire ai cittadini per evitare il proliferare continuo sia delle zanzare tigre sia di quelle nostrane nei giardini e parchi pubblici? Con delle semplici accortezze e una capillare informazione si potrebbe evi-

tare di spargere veleni di anno in anno sempre più potenti. Con una diffusione estesa dei rifugi per i pipistrelli potremmo avere sotto controllo e mantenere al minimo la popolazione di ogni tipo di zanzara. Meno veleni in giro aumenterebbero lo sviluppo degli altri antagonisti delle zanzare che invece attualmente subiscono gravissimi danni proprio dagli insetticidi che dovrebbero sterminarle a danno, quindi, della biodiversità!Confido in una maggiore partecipazione nella prossima iniziativa, il 25 aprile con la ciclogita della Valdera, che vuole mettere l’attenzione anche su una mobilità alternativa e sostenibile. Dott. Giacomo Brogi

Precisazione della Redazione

Nell’articolo della “Festa della Donna” presso l’Auditorium della Mostra è stato omesso, come organizzatore dell’evento il sindacato CISL rappresentato dalla signora Anna Dell’Unto. Ce ne scusiamo con il sindacato e con i lettori.

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Approvato il bilancio di previsione 2010 del Comune

Nostra intervista

Un bilancio virtuoso, penalizzato da tagli e da un patto di stabilità assurdo “Dobbiamo tagliare spese e servizi e al tempo stesso non possiamo spendere i soldi che abbiamo in cassa”- dichiara il comune. Quali sono i principali effetti delle leggi finanziarie sui bilanci comunali? La manovra triennale del Governo (anni 2009-2011) verso gli enti locali, caratterizzata dall’eliminazione dell’ici sulla prima casa, dal blocco dell’autonomia impositiva, dal nuovo patto di stabilità e dai drastici tagli ai fondi ordinari e sociali, rende la situazione sempre più difficile anche in considerazione del contesto generale caratterizzato da una pesante crisi economica e sociale. La questione dell’ici è ormai nota. I fondi stanziati nel bilancio dello Stato non sono certamente in grado di garantire la promessa copertura integrale per l’anno 2008 e seguenti. Questa scelta fra l’altro tende a penalizzare, in misura maggiore, proprio gli enti locali come il nostro, caratterizzati da una rapida crescita demografica e da una conseguente crescita delle relative spese correnti. Gli Enti locali hanno fra l’altro dovuto registrare dal governo un taglio su alcuni fondi ordinari e sui fondi sociali (fondo nazionale politiche sociali, fondo politiche per la famiglia, fondo per l’abbattimento degli affitti, fondo per l’inclusione sociale degli immigrati, piano straordinario servizi socio educativi per la prima infanzia, fondo per la non autosufficienza, fondo infanzia e adolescenza) di € 473 milioni per il 2009, con una ulteriore diminuzione per il 2010 di addirittura altri € 800 milioni. La manovra ufficiale prevede inoltre per il 2010 una ulteriore correzione dei saldi finanziari (patto di stabilità) a carico degli enti locali di ben € 1.250 milioni. Avete criticato duramente il patto di stabilità. Perché? Già nei precedenti numeri del Ponte abbiamo a più riprese spiegato l’assurdità e le conseguenze di questa norma. Neanche l’ultima legge finanziaria ha modificato le regole del patto di stabilità. Nonostante le proteste degli enti locali, delle associazioni sindacali e di categoria; nonostante gli ordini del giorno approvati all’unanimità dal Parlamento, il Governo ha deciso di non modificare tale disposizione. Il sacrificio più rilevante riguarda soprattutto gli investimenti. Nel 2009 i comuni italiani (che gestiscono oltre il 60% degli investimenti della pubblica amministrazione) hanno ridotto drasticamente i pagamenti: -60% rispetto al 2008. Gli enti locali hanno grosse difficoltà a pagare addirittura le opere già realizzate, nonostante il fatto che quei soldi siano già presenti in cassa. Circa 44 miliardi di euro sono fermi nelle casse dei comuni. Moltissime aziende fornitrici stanno ormai aspettando da mesi di riscuotere legittimamente quanto di loro spettanza. In un momento di grave crisi economica e sociale sono sempre di più le aziende che rischiano di fallire, licen-

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ziare o mettere in cassa integrazione i propri dipendenti, per colpa di una impostazione assurda del patto di stabilità. Proprio in questi giorni l’opinione pubblica ha assistito alla clamorosa protesta dei sindaci della Lombardia (circa 500, praticamente tutti) che hanno deciso di manifestare riconsegnando simbolicamente la propria fascia tricolore al Prefetto. Finalmente anche i mass-media si sono dovuti interessare a questa vicenda favorendone la comprensione anche a livello di opinione pubblica. Se i sindaci del nord, in buona parte allineati politicamente alla maggioranza di Governo, sono stati costretti a fare questo vuol dire evidentemente che quello che noi stessi abbiamo detto fino ad ora era assolutamente vero. I comuni oggi sono in difficoltà anche a tappare le buche nelle strade nonostante abbiano magari i soldi in cassa per poterlo fare. Le conseguenze principali per Ponsacco? Negli incontri pubblici di presentazione del bilancio abbiamo mostrato a tutti i cittadini quali siano nel concreto tali conseguenze. Abbiamo dovuto tagliare ulteriormente le spese correnti, a partire ovviamente da quelle riferite a cultura, sport, commercio. Ma un po’ tutti i settori hanno registrato riduzioni di stanziamenti. In alcuni casi sarà necessario, sperando di poterci riuscire, correggere le previsioni in corso di esercizio. Per effetto del patto di stabilità la nostra giacenza di cassa ha ormai superato i € 4.000.000: somme che in gran parte non potremo spendere. Siamo, come detto più volte, in difficoltà a pagare le aziende che hanno già svolto i lavori lo scorso anno. A questo dobbiamo aggiungere che le opere già finanziate al momento non possono essere avviate. Questo è l’elenco dettagliato: strada collegamento interno Val di Cava € 247.000,00 parcheggio area Poste € 340.000,00 sistemazioni idrauliche capoluogo € 250.000,00 ampliamento cimitero € 203.000,00 manutenz. straordinaria strade e marciapiedi € 220.000,00 Sistemazione esterna edifici scolastici € 25.000,00 parco urbano-cavo € 50.000,00 sottopasso Ponsacco-Lari € 30.000,00 Totale € 1.465.000,00 Non ci sono pertanto proposte nuove? Ovviamente noi abbiamo presentato un nostro programma di interventi. È chiaro che se non viene modificata la legge sul patto di stabilità questi programmi subiranno dei forti rallentamenti o meglio saranno rinviati ai prossimi anni. Fra questi interventi ve ne sono anche alcuni che non richiederebbero grosse cifre: come ad esempio l’intervento sul villino Mattei (€ 45.000) necessario per far decollare il progetto di Casa del Cinema e dello Spettacolo e quello riferito a Casa Giardini (la struttura polifunzionale adiacente al giardino pubblico). Gli interventi più rilevanti riguardano la scuola alle Melorie, l’ampliamento della scuola media, gli investimenti nelle energie rinnovabili e il polo sociosanitario. Si tratta di interventi che complessivamente ammontano a circa € 10 milioni e che dovrebbero essere realizzati attraverso la collaborazione con enti sovracomunali (l’Unione dei Comuni e la Società della Salute). Questi investimenti sono da un punto di vista strategico di fondamentale importanza.


La parola a Ponsacco Democratica

La parola alla Lista Rossoblu

Avanti tutta, Presidente

I problemi della via vecchia di Pontedera

Il PD di Ponsacco esprime grande soddisfazione per l’elezione di Enrico Rossi a Presidente dellaRegione e ringrazia tutta la cittadinanza per il sostegno ricevuto. Il risultato, intorno al 58%, è stato superiore alle aspettative e dimostra non solo il legame con il nostro territorio, ma anche il forte apprezzamento per il lavoro fatto da Rossi e dalla Giunta nella legislatura passata. La nostra realtà ha portato per la prima volta un pisano alla guida della massima istituzione locale. Di questo siamo orgogliosi. Il voto alle liste ha confermato la solidità della maggioranza di centrosinistra e ha messo in evidenza l’arretramento del PDL, che paga anche la crescita della Lega. A Ponsacco il PD con il 39,6% ritorna saldamente il primo partito distanziando sensibilmente il PDL, fermo al 32,2%. Tuttavia, preoccupa l’aumento dell’astensione dal voto determinata da una crisi diffusa della politica in termini di fiducia e di credibilità. Per questo riteniamo necessario che tutte le forze politiche facciano una seria riflessione su questo punto. La politica fatta solo di urla, di contrapposizioni e di propaganda produce più disimpegno che partecipazione. Il PD di Ponsacco si impegna a non sprecare tempo e spazi per sterili polemiche con l’opposizione. Tutta l’energia e tutte le nostre capacità saranno impegnate con passione per far crescere la nostra comunità , sempre nell’interesse di tutti e mai dei pochi.

Cari concittadini, con le elezioni regionali ormai alle spalle possiamo fare una analisi critica di questa tornata elettorale. Al di là del risultato che ha visto Enrico Rossi nuovo presidente della regione Toscana, possiamo dire, che in generale ha vinto l’astensionismo. La gente non è andata a votare, forse delusa dalla politica o peggio ancora disinteressata da ciò che succede nel territorio. Non andare a votare è una scelta sbagliata, perché è inutile lamentarsi sempre, se poi quando si ha la possibilità di cambiare e di esprimersi si rinuncia al più grande strumento democratico che è il voto. Se è legittimo criticare chi non è andato a votare è altrettanto giusto criticare chi è andato a votare solo con il “paraocchi” imposto dai partiti. Non si può dire infatti che a queste elezioni si sono votate le idee. Quali erano i programmi elettorali? Si è parlato forse di: aiuti alle famiglie, giovani, scuola, lavoro, salute e ambiente? Non mi è sembrato. Al nuovo presidente i miei auguri, con la speranza che possa risolvere i problemi che anche in Valdera ci portiamo dietro da anni. Tornando ai problemi di Ponsacco, rimango alquanto deluso dal mancato inserimento, da parte della Giunta, della via vecchia di Pontedera, tra le strade che nel 2010 dovranno essere sistemate con interventi di manutenzione ( asfaltatura, realizzazione marciapiedi e illuminazione). Gli abitanti in via vecchia di Pontedera aspettano da anni tali interventi e già in passato avevano lamentato le varie problematiche: ad alcune abitazioni manca l’allacciamento alla rete fognaria, mancano i marciapiedi e non c’è una viabilità alternativa ( una pista ciclabile) che possa rendere sicuro il tragitto fino al centro del paese; queste problematiche insieme alla mancanza di illuminazione pubblica, in diversi tratti di strada, rendono ancora più evidente l’insicurezza e il senso di abbandono di chi abita in quella zona. Come lista civica chiediamo al’amministrazione di dare priorità agli interventi di strade dove c’è un evidente pericolo di sicurezza come, in questo caso la via vecchia di Pontedera e via Gramsci, dove come lista Rossoblu condividiamo e ci facciamo carico delle preoccupazioni degli abitanti che chiedono di allocare diversamente i cassonetti della spazzatura ( troppo sporgenti sul ciglio della strada con il rischio di essere investiti) e di rendere sicure le fermate autobus presenti sul quel tratto di stada. Quando si parla di sicurezza non ci possono e non ci devono essere divisioni tra maggioranza e minoranze.

Unione Comunale PD- Ponsacco

Emanuele Turini Capogruppo “Lista Rossoblu”

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Un angolo della parete della torre campanaria è stato rimesso in sicurezza. La parrocchia sta progettando il consolidamento delle fondamenta del campanile perché la nota pendenza non peggiori

L’Università della Terza Età ha organizzato con pieno successo una gita di tre giorni sulla Costa Azzurra e in Provenza. Oltre ai bei luoghi marini, i gitanti hanno visitato il “Grande Canyon” della profondità di 800 metri ai piedi del quale scorre il freddissimo fiume Verdon

Il sacerdote benedice l’ulivo la domenica delle palme

L’AUSER, durante il periodo invernale, ha organizzato, in sala Valli, tombole, intrattenimenti danzanti, scene teatrali per rallegrare i pomeriggi domenicali.

Pietro Alcamisi ha festeggiato i 90 anni in famiglia attorniato dai suoi figli, nipoti e familiari. Anche Beccanoce ha posato per Pietro suo fedelissimo cliente da 60 anni

Ci scusiamo con le coppie che hanno festeggiato gli anniversari di matrimonio per la mancata pubblicazione delle foto dovuta a ragioni tecniche 16


Al Teatro Odeon

Il quartetto jazz del trombettista Fabrizio Bosso ha concluso con successo la “Festa del cioccolato” È stato veramente un’ alternanza di emozioni e una combinazione di piaceri, il pomeriggio di domenica 21 Marzo. Le opere pittoriche di Paolo Bucchi, hanno fatto da vera cornice all’ingresso del Teatro Odeon, ritornato alla gestione diretta dell’Amministrazione comunale: dieci ritratti di arte contemporanea, in una suggestiva sequenza di volti e personaggi dai colori intensi, con tratti freschi ed essenziali, rappresentanti personaggi storici e contemporanei del jazz internazionale, che avevano già fatto da scenografia al concerto tenuto a Pisa nella chiesa di S. Maria della Spina il 10 Maggio 2008. La particolarità di queste opere risiede nella tecnica: pennarello su tavola che non permette errori o ritocchi,

Al bis si è esibito Federico Bertelli con la sua armonica

favorendo un’ immediatezza del segno che sta alla base della freschezza dei ritratti. In pratica una performance artistica “senza rete” che, del resto, ben si è coniugata con l’emozione e il fascino dell’improvvisazione jazzistica, insieme alle composizioni floreali di Marta Baldini. Prima di entrare nella sala, nel foyer del teatro,un grande pannello su tela pittorica del musicista Miles Davis,tratto da una delle suddette opere pittoriche. E poi cosa dire del concerto jazz del trombettista Fabrizio Bosso e il suo 4et. Eccellente, incantevole e straordinario…Questi gli aggettivi che forse possono rendere solo l’idea di quello che abbiamo ascoltato. Un susseguirsi di armonie, melodie e improvvisazioni, scelte con un gusto e una cronologia veramente emozionante. L’ascolto così delizioso è stato sup-

portato anche dagli applausi che il numeroso pubblico non riusciva a trattenere, tanto l’esecuzione era appassionante. Brani come Dizzy’s blues e Do you know What it means to Miss New Orleans hanno celebrato con orgoglio, sensibilità e passione la storia del jazz. Fabrizio Bosso e il suo quartetto hanno dimostrato quanto conoscono alla perfezione quella storia così importante e in queste interpretazioni, non hanno rinunciato al proprio bagaglio tecnico e al proprio talento. La versione di The gill is mine, fortunato duetto tra Michael Jackson e Paul McCartney, è stata reinterpretata con classe e leggerezza. Il leader è apparso sul palco, molto serio, molto concentrato. Il batterista Lorenzo Tucci, il

Il sindaco Cicarelli e il Presidente Pratelli ringraziano il gruppo jazz

I componenti del quartetto: L. Mannutza, F. Bosso, L. Bulgarelli, L. Tucci

pianista Luca Mannutza e il contrabbassista Luca Bulgarelli, hanno accompagnato in maniera veramente efficace il trombettista. Fabrizio Bosso si è dimostrato un musicista completo, ancora costantemente impegnato nella ricerca del suo stile. Alla fine del concerto, mentre stavamo commentando il risultato, Fabrizio mi ha detto:

“ In certi momenti con questo gruppo, che è il mio quartetto, credo di aver raggiunto il mio suono, per fortuna non sempre, perché altrimenti mi sentirei arrivato e mi fermerei. Ci sono momenti in cui sento che suono proprio come voglio. E’ per questo che continuo a suonare. Eugenio Pratelli

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Arte a Ponsacco

La chiesa della Casa di Riposo e gli affreschi di Dilvo Lotti L’Arciprete, Mons. Carlo Scalenghe, nel 1944 trasformò la villa del Dott: Giampieri, ricevuta in dono, in una accogliente e necessaria casa di riposo, affidandola alle suore Francescane e a tutto il paese che volentieri portava aiuti ai vecchi e poveri degenti. Nel 1951, l’Arciprete volle dotare la Casa di Riposo di un chiesa, dedicata a San Marco e Santa Lucia, per le preghiere quotidiane e per la messa domenicale. La ditta locale Lombardi, detti “Cappuccini”, edificò la cappella su disegno dell’Architetto Renzo Bellucci.

parete dell’altar maggiore mettendo al centro la crocifissione di Nostro Signore, ai piedi del quale sono rappresentati san Marco, a sinistra e Santa Lucia, a destra. Accanto ai santi sono riprodotti due anziani, ospiti della casa di riposo.

Il M° Dilvo Lotti, negli ultimi anni della sua vita (S.Miniato 1914 -2009)

L’affresco della crocifissione sulla parete centrale

Al Lotti piacevano queste figure popolari che davano al quadro sacro una dimensione umana. Sul rosso scuro del fondo si stagliano le figure sacre per meglio guardarle e pregarle.

Lungo i muri perimetrali, il Lotti ha affrescato le 14 stazioni della Via Crucis con la stessa tecnica e vivacità dell’opera centrale. Colui che va a godere l’intimità della cappella e a elevare una preghiera per gli ospiti della casa di riposo perché gli ultimi giorni della vita siano sereni, guardi con occhio scevro dall’arte contemporanea e gusti con semplicità la potenza di una pittura che mai tramonterà.

La cappella, dedicata a San Marco e Santa Lucia, costruita nel 1951 su disegno dell’Arch. Renzo Bellucci

La storia riporta che durante la costruzione del tetto, una trave di cemento armato slittò in una posizione precaria ed era molto difficile riportarla nel suo alveo. Fu il giovane geometra, Paris Menichini, che con un ingegnosa manovra riuscì a riportarla al suo posto, facendo rimanere stupefatti l’arciprete, l’architetto e tutte le maestranze preparate al peggio. La chiesa, semplice e confortevole, fu arredata di paramenti sacri e di panche donate da varie famiglie ponsacchine. Nel 1953, Mons Scalenghe incaricò Dilvo Lotti, pittore sanminiatese, scomparso nel 2009, molto quotato e apprezzato per la sua arte fresca e solare, di dipingere la chiesa Il Lotti ha affrescato la 18

Una delle 14 stazioni della via crucis, opera di Dilvo Lotti

B.G.


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La “Lettera 22” l’amore dei giornalisti Di recente il quotidiano irlandese “The Irish Times” che si stampa a Dublino ha dedicato alla celeberrima “Lettera 22” della Olivetti un articolo nel quale si ripercorrono alcune delle infinite gloriose tappe di questa macchina per scrivere annoverata perfino nel Museo di Arte Moderna di New York insieme ad un altro mito dell’inventiva italiana, la “Vespa” uscita nel 1947 dagli stabilimenti Piaggio di Pontedera. La “Lettera 22”, nata negli anni cinquanta, è stato uno dei prodotti di maggior successo della Olivetti ed ha ricevuto sia in Italia che all’estero innumerevoli premi per il disegno elegante, sobrio e leggero. Nel 1954 le fu assegnato il Compasso d’Oro e cinque anni dopo fu scelta dall’Illinois Technology Institute come il miglior prodotto in termini di design degli ultimi 100 anni entrando così a far parte delle collezioni permanenti del Museo d’Arte Moderna di New York.

Questa famosissima foto è sempre stata al centro di un insoluto dibattito: chi dice che Indro Montanelli, il principe dei giornalisti italiani, si è fatto fotografare davanti la sede del “Corriere della Sera”, a Milano e chi invece sostiene che si è arrangiato su un marciapiede di Budapest durante la rivoluzione del 1956

La prima “Lettera 22” con tasti rotondi

Questa macchina che è stata un grande amore per migliaia di giornalisti di tutto il mondo e che meritatamente occupa un capitolo nella storia della tecnica, della letteratura e del giornalismo, fu progettata nel 1950 dall’architetto e designer Marcello Nizzoli collaboratore dell’azienda di Ivrea dal 1938. La linea ideata da Nizzoli traeva spunto dal lavoro di ricerca a cui questi partecipò per la realizzazione della Lexikon 80. La “22”, come sbrigativamente e affettuosamente veniva chiamata da dattilografi e giornalisti, era di piccole dimensioni e poteva essere trasportata con estrema facilità pesando appena quattro chilogrammi. Geniale l’unità della carrozzeria, ottenuta nonostante la divisione della scocca in due parti, per consentire la pulizia dei martelletti, la sostituzione del

nastro di scrittura ed un più facile accesso agli altri dispositivi. Era venduta confezionata in una valigetta in cartone o similpelle con maniglia in modo da agevolarne il trasporto. Moltissimi sono stati gli scrittori e i giornalisti che hanno trovato nella “Lettera 22” una compagna ideale per il proprio lavoro. Basti citarne due fra i più celebri, Indro Montanelli e Enzo Biagi. Montanelli non se ne separò mai. L’arch. Marcello Nizzoli, nacque a Boretto (Reggio Emilia) nel 1887 e morì a Camogli (Genova) nel 1969. Un’altra famosa macchina per scrivere prodotta dalla Olivetti fu la “M20”, realizzata dopo la prima guerra mondiale, ma ebbe una vita difficile ed ebbe necessità di continue vaianti. Da questa nacque nel 1930 la “M40” una robustissima macchina che, per volere del regime fascista, fu introdotta in tutti gli uffici statali. Era una macchina imponente, pesava oltre trenta chili, completamente verniciata di nero metteva soggezione. Sul retro recava i loghi del fascio littorio per simboleggiare il made in Italy. Fausto Pettinelli

1 aprile: un bel pesce. Acqua frizzante per tutte le famiglie, però solo due litri e mezzo Un bel gruppo di persone facevano corona al fontanello della Fonte Granducale aspettando che dal rubinetto scendesse l’acqua frizzante, ma niente è avvenuto: l’acqua era insipida come sempre, anche dopo mezz’ora di attesa. La gente spazientita se n’è andata brontolando, mentre qualcuno ha telefonato alle “Acque S.p.A” i cui funzionari sono caduti dalle nuvole. Ecco allora si è fatto avanti il sospetto di uno scherzo e proprio di scherzo di trattava: il

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pesce d’aprile proprio del primo giorno del mese primaverile. Tutta colpa di un avviso affisso nell’atrio del Comune, sui fontanelli, lungo il Corso, in alcuni negozi e in piazza della Repubblica che diceva: “Dalle ore 14 alle ore 16 i fontanelli getteranno acqua frizzante. Ogni famiglia può prenderne due litri e mezzo” Firmato “l’addetto idraulico” e sotto, a caratteri piccoli, Ponsacco 1 aprile 2010. La notizia si è sparsa in tutta la città suscitando risate e sorriseti. Ma gli autori?


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Pagina antologica... in vernacolo

Er viaggio programmato Per lo meno un par di vòrte la settimana ‘un fai ‘he trovà’ nella bùa delle lettere, i fogliettini illustrati per elle gita sur purma; e così, doppo ‘na ‘varantina di ‘vest’inviti e di letiate ‘on la mi’ moglie, che voleva partì’ in tutte le maniere, mi ‘apitò’ di lèggè’ d’una gita a Siena con diciannove mila lire a chiorba, colazione e desinà’ tutto ‘ompreso. A parte ‘r fatto ‘he con quella cifra ‘he llì, se pigli un tassì, ‘un ci ‘rivi neanco alla Gabella, mi parve li per lì, ll’occasione bòna per indà’ a vedé’un posto ‘n dove ‘un c’ero mai stato e anco per accontentà’ la mi’ moglie, tante vòrte ‘un l’avesse a fa’ con la voglia der purma, e, fu così che mi prenotai. Si partì la mattina ‘un era anco le sette cor un freddo ‘he si stiantava. Saremo stati ‘na varantina: er più giovane gliera ‘avaliere di Vittorio Veneto. Io e la mi’ moglie, abbastanza anzianotti, appetto a loro lì, s’eramo bimbetti ‘he vanno a scòla. C’era ‘na vecchina secca, striminzita, tutta piena di dolori, averà avuto novant’anni. La tironno su a braccia e la messeno a sedé’ ar finestrino. Povera donna…. positivo si ‘redeva d’indà’ a guarì’ a Lurdesse. Meno male ‘r purmanne gliera riscardato, per lo meno mi sentii riavé’. S’era fatto a mala pena ‘na ‘vindicina di ‘hilometri che m’era già venuto a noia, anco perché, come in tutte le gite, c’era ‘r solito spiritoso, sempre ritto in su e giù, che voleva fa’ ‘r ganzo e ti raccontava certe po po’ di barzellette in sur muso che avevo sentito dì’ dar mi’ nonno ‘vand’ero piccino. Nato da un cane…gni puzzava ‘r fiato pareva ‘he avesse bevuto ‘r bottino. La gente ci rideva e a me mi faceva schifo..! Ogni poìno bisognava fermassi per e bisogni…o cosa vòi, ‘on tutta ‘vella goliardia, fra prostate e pipite, ci sarebbe vorsuto un vaso da notte per uno….A quella vecchina ar finestrino gni dava noia le ‘urve e anco ‘on lei ci voleva la sosta perché via via ni veniva ll’aonco. Uno vicino a me mi fa: “ ‘un sarà mìa ‘ncinta..?” “Mah” dìo “caso mai in menopausa..” ‘nzomma, fra montà’ e ririascende, doppo un par d’ore ti si ‘riva a Poggibonzi per la fermata di ‘olazione: ci messero tutti drento lo stanzone d’un barre co’ tavolini e ci portonno un cappuccino per uno ‘on la brioscia ner mentre che uno, in fondo alla sala ci faceva vedé’ padelle, tegami, aveggi e carzarole e le deantava ‘osì bene che pareva ‘he fussero ‘vadri di Giotto……E didifatti la mi moglie abboccò subito e n’ordinò sei o sette pezzi….come se ci s’avesse da fa’ ‘r corredo de’ ciottoli. Doppo un par d’ore di ‘vell’andazzo lì, fra chiacchere e discorsi che m’era venuta la barba ‘n sino a’ piedi, si rimontò ‘n sur purma per indà’ a desinà’ a Siena. Ci fecero fermà’ davanti a ‘na trattoria in periferia, anco perché ner centro stòrio le macchine ‘un ci potevano entrà’. Appena messisi a sedé’ davanti a un tavolone che pigliava tutta la stanza, passò subito uno a portatti la pastasciutta ar pumodoro: una ‘vindicina di fistiotti ner piatto diacci stecchiti….Positivo dovevano avé’ lassato la marmitta della pastasciutta, fòri tutta la notte. Per companatio ‘na braciolina scardata nell’olio, arta come un vetro da finestra e di ‘ontorno un par di patate lesse ‘on l’erbuccia. Per bé’ acqua sola, er vino mi toccò comprammene una boccetta a parte: settemila lire, sarà stato un quartino…per frutta stioccai un morso a ‘na mela: acerba… aspra…mi toccò chiaccherà mezz’ora ‘osì…! L’autista, prima d’aisassi da tavolino, disse: “Chi vòle ‘ndà’ per conto suo, s’arriordi che io alle sei e mezzo me ne vado…chi c’è c’è..!” “Mah” –dissi – “io vado a mangià ‘na pizza… ho ‘na fame moio..”. ‘Un s’era anco fòri che inviò’ a piove come Dio la manda certi schizzi diacci in sulle gote parevano labbrate. Ci toccò fermassi un tutte le maniere a ‘na bottega a comprà un ombrello per uno. La mi’ moglie mi fa: “fermati a un apparto..voglio pigliàdu’ ‘artoline….si scrivano in pizzeria..” Gni votò lo sgabuzzino..! Fra cartoline e francobolli ci vorse un patrimonio: averà scritto a mezza Pisa. Doppo essivi, finarmente, riempiti lo stòmao con la pizza e ‘na bella birra per uno, si voleva andà a vedé’ un po’ Siena ma con tutta ‘vell’acqua ‘he veniva giù, ‘un ci riescì mette’ fòri nemmeno ‘r naso. Quando, poi, ci s’avviò’ per venì’ via, le sei e mezzo glierano già passate e ‘r purma se n’era ito. Bisognò ‘ndà’ a piglià’ ‘r treno alla stazione, bagnati ‘ome pucini e ci toccò anco piglià’ la ‘oncedenza per Pisa a Empoli. Che giornata ragazzi…! Faccio alla mi’ moglie:”Ti siei divertita..?” – “’Un c’è male via.. perellomeno ‘un ho fatto le faccende…e poi per diciannove mila lire ‘osa volevi..!?” Nataccia da un cane…..diciannove mila lire..! Fra tegami, pizze, treno, cartoline, francobolli, ombrelli e vino, se faccio ‘r conto, con tutti ‘ve’ ‘varini, ci vado in crociera alle Baleari… 22

di Giancarlo Peluso

Par condicio

( Beppino e Nello)

N = B =

Iersera ho sentito di straforo che all’aradio dicevan “Parcondicio”. Faranno la reclame a un dentrificio o a’ bussoli pelati ar pomodoro.

N =

No, gliè un fatto politìo ‘or sacrificio: alla ‘amera assieme tutti in coro fanno ‘r conto com’esse a pippondoro: l’ha detto ‘r mi’ ‘ugnato ch’è in ufficio...

Poi, ‘vando sono tutti in sur più bello pigliano le palline per votà’. B = Te ‘un hai ‘apito nulla, ber mi’ Nello,

positivo si si mettano a cantà’ incomincian parcondiciondirondello rispondan parcondiciondirondà...!

Mattinata ‘n sur mare Come gliè bello ‘r mare stamattina..! Accoccolato a ceccia ‘n sullo scoglio mi godo la brezzetta e con l’orgoglio a penzà’ che di Pisa è la Marina.

Ll’onde sembrano fiori ar su’ germoglio, ‘no spruzzo ha fatto mòve’ ‘na tellina, ‘na vela ar largo pare ‘he sii vicina, e ‘ntanto ‘r sole picchia: osì mi spoglio.

Corrano all’acqua i granchiolini a sciame tuffandosi di sotto a fa’ la spia, m’accosto all’acqua ma... mondaccio ‘nfame,

mentr’ero tutto in pace e in armonia, ciò ‘r piedi in una ‘hiazza di ‘atrame: sparisce tutt’a un tratto la poesia.....!! Giancarlo Peluso


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Accadde il...

1901... La fuga dell’Arciprete In un’alba gelida dell’inverno del 1901, l’Arciprete lasciò la canonica di Ponsacco in gran segreto, fuggendo come un ladro su un calesse attraverso le stradine di campagna. Era il Canonico Oreste Masini, che fu Arciprete di Ponsacco per poco più di un anno durante il quale la comunità parrocchiale fu lacerata da una pericolosa conflittualità per il temperamento pare troppo sanguigno di questo sacerdote che confidenzialmente in paese tutti chiamavano “Chiodino”, non solo perché piccolo e segaligno, ma soprattutto per la sua indole piccosa e polemica. Da un paio di anni era stata fondata la Misericordia e c’era necessità di risolvere il solito busillis del bilancio. Insomma bisognava rimboccarsi le maniche e cercare soldi. Per questo fu costituita una commissione composta dall’Arciprete Masini, Francesco Valli, Pio Colombaioni, Corrado Ghelli, Don Antonio Ferretti, Don Giacinto Busdraghi, Giovanni Lombardi, dall’ing. Antonio Giampieri e dal Sindaco Torello Borri. Sembrò che tutto volgesse per il meglio ma in breve tempo si ripresentarono anche più acuite le incomprensioni e le liti fra Don Masini e Don Ferretti, che era il Governatore della Misericordia e fautore di idee innovatrici sempre contrastate dall’Arciprete. A quel tempo, oltre alla precaria situazione finanziaria, la neonata Misericordia dovette affrontare il problema non indifferente della rimozione di superstizioni e credenze e di antichi rituali tramandatisi nei secoli in un miscuglio di sacro e profano che a Don Ferretti, sacerdote illuminato e colto non andavano punto a genio. La frizione fra i due sacerdoti alla fine determinò una spaccatura nella comunità parrocchiale e in paese si formarono due partiti contrapposti. L’Arciprete Masini, in sostanza, non tollerava che un altro sacerdote intervenisse nelle faccende ecclesiali e, ormai da tempo, gli aveva dimostrato aperta ostilità rivendicando il suo ruolo di pastore di anime. “L’Arciprete sono io”, tuonava perfino dall’altare e bollava le intenzioni del Governatore della Misericordia come intromissioni nella sua missione pastorale. Quando la situazione sembrò prendere una brutta piega intervenne il trasferimento del permaloso Arciprete che lasciò Ponsacco essendo stato destinato in altra parrocchia. Le acque si calmarono ma i bollori erano giunti talmente al calor bianco che “Chiodino” dovette partire di notte e sembra che per imboccare la via di Pontedera, quella “vecchia”, il suo calessino sia passato attraverso le più isolate strade poderali. Intanto Arciprete era stato nominato già da alcuni mesi il ponsacchino Canonico Don Ranieri Barnini.

Firenze, Palazzo Vecchio

Premiati Lagorio, Cardellicchio e Pettinelli A Firenze, giovedì 25 marzo scorso, in una cerimonia svoltasi in Palazzo Vecchio, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha assegnato le “medaglie d’onore” a vari giornalisti professionisti che nel periodo aprile 2009-marzo 2010 hanno compiuto 40 e 50 anni di iscrizione all’Albo. Fra i giornalisti con più di 50 anni di iscrizione, l’ambito riconoscimento è andato all’on. Lelio Lagorio, da sempre nostro amico e sostenitore di numerose iniziative socioculturali di Ponsacco. La medaglia d’argento per i 40 anni è stata conferita, fra gli altri, a Riccardo Cardellicchio che per tanti anni ha fatto parte della redazione pontederese del “Tirreno” e a Fausto Pettinelli, giornalista parlamentare dell’ANSA e poi della RAI. In occasione della premiazione sono stati ricordati illustri colleghi ormai entrati nella storia del giornalismo toscano tra cui Dante Nocentini, indimenticato capo redattore dell’ANSA di Firenze, spesso nostro ospite specialmente in occasione di manifestazioni promosse dagli Amici della Musica. Ai colleghi premiati le congratulazioni del “Ponte di Sacco”.

È deceduto Luigi Marinari l’ultimo bersagliere combattente

F.P.

La sezione Bersaglieri di Ponsacco ricorda Luigi Marinari, classe 1917, ultimo bersagliere combattente nella seconda guerra mondiale recentemente scomparso. Appartenente al 10° Reggimento Bersaglieri di Palermo, alla fine del conflitto, fu fatto prigioniero dagli alleati e deportato prima in Africa e poi in America, rientrando dopo parecchi anni in patria. La sezione perde l’ultimo combattente e uno dei più apprezzati iscritti che ha ricoperto vari incarichi. Gli amici bersaglieri hanno accompagnato con il labaro il loro caro amico nell’ultima… corsa. 24


10 aprile in Piazza Valli

Ricordato a Ponsacco il 19 Anniversario del disastro della Moby Prince Lo sport è uno straordinario mezzo di comunicazione per diffondere messaggi di solidarietà e ricordo e in un epoca in cui si tende spesso a perdere la memoria merita grande attenzione e rispetto l’iniziativa del Coordinamento podistico “Moby Prince” di una staffetta per ricordare il tragico evento del 10 aprile 1991 nel quale persero la vita 140 persone. Un’ assurda tragedia, mai spiegata compiutamente, per la quale poteva e doveva essere fatto di più nella fase dei soccorsi. La speranza è che quelle innocenti vittime non siano decedute invano e che tragedie simili non si ripetano mai più.

La staffetta dei podisti e il Vicesindaco Baldacci ricordano il triste evento

Per questo è ammirevole lo sforzo fatto dal Coordinamento che ogni anno organizza l’iniziativa per tenere vivo il ricordo e testimoniare la solidarietà ai parenti delle vittime, alla quale l’Amministrazione Comunale di Ponsacco è lieta di aderire. La staffetta è arrivata a Ponsacco il 10 aprile alle 11,30 ed è stata ricevuta dal Vice Sindaco Floriano Baldacci. Un sentito ringraziamento va ai componenti delle staffette che, da veri sportivi, ogni anno si impegnano al meglio per la riuscita della manifestazione.

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23 gruppi partecipanti

Il gruppo Blu Confine in lizza a Campanile Rock Lo scorso febbraio si è aperto “Campanile Rock”, la manifestazione regionale che riunisce i giovani che gravitano «intorno al campanile» (nelle parrocchie, negli oratori, nei circoli e nelle associazioni), e che trovano nella musica una passione comune. Tra i 23 gruppi partecipanti all’edizione di quest’anno, figura anche il gruppo ponsacchino Blu Confine, che da qualche tempo collabora anche con don Udoji, sacerdote conosciuto nella nostra Diocesi. Parliamo dei Blu Confine, delle loro canzoni, e della partecipazione a Campanile Rock con Andrea Lucchesi, responsabile del gruppo.

Come si è formato il gruppo Blu Confine? Perchè questo nome? «Circa venti anni fa un gruppo di ragazzi che si trovavano ogni domenica mattina ad animare con organo e chitarra la Messa a Camugliano, decisero di usare la musica per trasmettere il Vangelo. Ovviamente non era possibile suonare la canzoni della liturgia anche nelle piazze; da qui è nata l’idea di uno stile nuovo, dei testi che parlassero di Cristo ma che allo stesso tempo fossero sostenuti da una musica rock e pop, proprio perché questo messaggio arrivasse meglio ai giovani. In questo ci siamo ispirati al Genrosso e al Genverde, due gruppi musicali internazionali della comunità dei Focolari della Cittadella di Loppiano, sulle colline del Valdarno. Nel corso degli anni si sono alternate decine di musicisti e cantanti, nonché collaboratori o semplici simpatizzanti, ma tutti animati dalla stessa passione. Il nome Blu Confine è nato semplicemente dal contrasto di queste due parole: un confine di per sé è qualcosa che limita, ma se a questo confine diamo un colore blu come l’orizzonte che si perde nell’infinito, allora tutto cambia!» Quanti sono in componenti del gruppo? «Negli ultimi due anni c’è stata una vera e propria adesione di giovanissimi (L’età media è i circa 18 anni) che ha rinnovato in maniera radicale il gruppo. Attualmente il gruppo conta decina di can-

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tanti, un sassofonista, due chitarristi, due batteristi/chitarristi, un tastierista, un fonico, un addetto alle luci e alle slides». Che cosa significa per voi scrivere canzoni, suonare, cantare? «Scrivere canzoni suonare e cantare per noi è in una semplice parola “gioia”. Gioia di esprimere attraverso un canale privilegiato quale è la musica sentimenti, stati d’animo, emozioni e, perché no, un messaggio che vuol far intuire a chi ci ascolta durante i concerti quanto Dio ci ama e quanto noi veramente contiamo per Lui. Per farti capire questo ti porto come esempio un fatto che ci è accaduto proprio in questi giorni. Ci siamo iscritti ad un Internet Band Contest per gruppi della Valdera presentando un brano in inglese scritto da don Udoji. Siamo stati selezionati ed abbiamo partecipato alla fase eliminatoria presso il locale “L’Officina Perduta” di Bientina. Su dodici band selezionate, 10 erano gruppi Metal (Heavy\Thrash) di giovani e giovanissimi. Ed eccoci al contest Campanile Rock. Si tratta di una bella occasione per il gruppo. Porterete pezzi nuovi? «Per Campanile Rock abbiamo scritto 3 brani inediti in generi completamente diversi: The Friend’s love un pezzo sullo stile Disco-Dance anni 80, Solo un “SMS” un pezzo Rock e Con me più sul pop. I testi sono scritti da alcuni ragazzi del gruppo, l’arrangiamento strumentale è stato fatto da me». I Blu Confine si esibiranno a Campanile Rock venerdì 16 aprile presso l’oratorio dei salesiani a Livorno. «Accorrete numerosi a sostenerci», conclude Andrea, «anche perché è importante il voto del pubblico». Per chi poi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può trovare i Blu Confine al sito: http://bluconfine.altervista.org/, oppure sulla loro pagina facebook. Simone Zucchelli


Nuova ambulanza

Il 5 per mille alla Pubblica Assistenza La Pubblica Assistenza di Ponsacco, per poter continuare a crescere e garantire maggiori servizi per la popolazione, ha bisogno del coinvolgimento e del sostegno di tutti. Anche quest’anno la finanziaria ha dato possibilità ai contribuenti di sostenere le associazioni di volontariato apponendo una semplice firma e il Codice Fiscale dell’Associazione 90029940500 sul Modello Unico, sulle Dichiarazioni dei Redditi del 2009, sui Mod. 730/1bis e sul Cud, facendo la scelta consapevole di donare il contributo senza alcun aggravio sul vostro reddito. Anche con un piccolo contributo si può incentivare l’impegno dei volontari e dare un grande aiuto al volontariato, infatti il 5 per mille del 2008 è stato utilizzato per l’acquisto di un nuovo automezzo attrezzato per il trasporto disabili che sarà inaugurato il 9 maggio alle ore 11,00 sulla Piazza della Chiesa, alla presenza delle Autorità. Occasione per festeggiare insieme il decimo anno dalla nascita della Pubblica Assistenza a Ponsacco. La Cittadinanza è invitata all’inaugurazione.

Auguri a... L’8 maggio è la festa della mamma, ma da 2 anni è la festa di Adele Mocci. Tanti auguri dallo zio Alberto.

Tanti auguri a Michele e Diletta per il loro compleanno dai genitori Maurizio e Donatella.

Assemblea per approvazione del Bilancio 2009

Si informano i soci e volontari che a norma dell’art. 13 dello Statuto dell’Associazione, è stata convocata l’Assemblea dei soci e volontari, per mercoledì 28 aprile 2010, alle ore 21,30, presso i nuovi locali della sede della Pubblica Assistenza di Ponsacco, in via Rospicciano 21/A, per l’approvazione del Bilancio 2009 e discutere importanti argomenti che riguardano i programmi dell’Associazione per il 2010.

3° Corso per autista di ambulanza

L’Associazione organizza nel mese di maggio un Corso per autisti di ambulanza il corso è completamente gratuito e aperto a tutti, lo stesso sarà tenuto da esperti formatori ANPAS, che tratteranno argomenti teorici e pratici per la guida di ambulanze in emergenza Gli incontri si terranno in 4 sedute il 10 - 12 - 14 e 17 Maggio dalle ore 21,15 alle ore 23,00. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso la sede Pubblica Assistenza tel. 0587/730979 fax 735058 · e-mail: anpasponsacco@ gmail.com

Davide Bacchi, 18 anni. A te sembra un traguardo, ma questo sarà solo l’inizio del tuo splendido futuro. Auguri da babbo, mamma e Francesca.

Il 20 aprile Daniele Visconti compie 18 anni. Auguri sinceri dai nonni Luciano e Mariagrazia, dai genitori e dal fratello Marco.

Alessio Casapieri il 4 aprile ha compiuto 18 anni. Tantissimi auguri dai genitori, dal fratello Lorenzo, dai cugini, gli zii e i nonni.

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Auguri a... Tutti ti augurano che oggi sia un giorno speciale, noi ti auguriamo che speciali siano tutti i giorni dell’anno a venire. Tanti auguri da Katia, Andrea, mamma, babbo, le nipoti e i parenti tutti.

Il 19 marzo Tatiana Cristianini ha compiuto 50 anni. Tanti auguri sinceri dal marito Luciano, dal figlio Alessio, da tutta la famiglia e dagli amici.

Il 29 marzo Renzo Baldini ha compiuto 70 anni. Tanti auguri da chi ti vuole bene.

“Il tulipano giallo”

Teatro-Forum del Centro “La Pira”: La famiglia Il Centro Studi Sociali “G. La Pira” propone per la 5.a Edizione del suo Teatro-Forum un tema di sicuro interesse per i concittadini: La Famiglia. Alle ore 21,00 di Venerdì 23 Aprile 2010 presso l’Auditorium “Mons. Elio Meliani” di via Don Minzoni (g.c.), sarà messo in scena dalla Compagnia Teatrale “Vertigo” di Livorno, regia di Luca D’Alessandro, il breve atto unico dal titolo “Il TULIPANO GIALLO”,regia di Beppe Ranucci. Una donna, madre e moglie felice, si accorge improvvisamente che tutte le sue certezze sono fondate sull’apparenza: una visione amara di molte famiglie di oggi ed occasione per trarre spunti di riflessione. A seguire il Forum dal titolo “S.O.S. FAMIGLIE” – Il sostegno alla coppia e nei rapporti genitorifigli nelle situazioni di crisi familiari– tenuto dalla dott.ssa Patrizia Marzana e dal dott. Sergio Martinenghi – Consulenti Familiari A.I.C.C. e F. di Firenze. L’iniziativa si colloca nel solco del lavoro svolto da tempo e con successo dal Progetto “Noi Famiglia” e vuol portare un ulteriore contributo alla trattazione, in maniera approfondita, dei temi che investono la famiglia di oggi e dei tanti problemi che l’affliggono. La serata ad ingresso libero e gratuitoè patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ponsacco e si avvale della collaborazione della Parrocchia di San Giovanni Ev. e del Progetto “Noi Famiglia”. Gli organizzatori confidano nella partecipazione all’iniziativa dei genitori, delle Associazioni e delle Agenzie educative cittadine e di quanti hanno a cuore le sorti della Famiglia.

Dislessia e le difficoltà di lettura, scrittura e calcolo Il 28 marzo Franco Ulivieri ha festeggiato i suoi splendidi 70 anni. Un mondo di auguri dalle nipoti Valentina e Federica, dalla moglie, le figlie, i generi e da parenti e amici. P.S. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alle riprese.

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Si svolgerà giovedì 22 aprile, alle ore 21.15, nella saletta Valli il sesto e ultimo incontro di informazione sulla dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Il tema della serata sarà “Come aiutare i ragazzi nei compiti”, una tavola rotonda tra genitori, insegnanti e operatori, condotta dalla Dr.ssa Luana Biagini, pedagogista. L’insegnante Laura Gobbetto Cardi, coordinatrice scientifica del ciclo di incontri, trarrà le conclusioni dell’iniziativa, organizzata dalla sezione pisana dell’Associazione Italiana Dislessia con il Centro Studi Sociali “Giorgio La Pira” e patrocinata dalle scuole cittadine, dal Comune, dalla Provincia e dal Progetto “Noi Famiglia”.


In piazza Valli

Continua con successo il mercatino di campagna Il mercato di “Campagna amica” continua a richiamare avventori che scelgono, il sabato mattina in piazza Valli, i più gustosi e sani prodotti della campagna portati al mercato proprio dagli agricoltori stessi. Cipolline, carciofi, erba di campo, porri, pecorino, ricotta, vino bianco, nero e dolce, salumi e prosciutti ed ora si sono aggiunti il miele, le confetture di frutta, salsa di pomodoro. Ce n’è per tutti i gusti e anche per le tasche…

Ricordiamo... Il 4 aprile, nel primo anno dalla scomparsa di Mariagrazia Valeri, le figlie Elena e Paola e il marito Adorno la ricordano con affetto.

Il 20 aprile 2008 sono 2 anni dalla scomparsa di Paladino Brini. Lo ricordano con immutato affetto la figlia Anna Laura e il genero Moreno.

Tanti i babbi con la “voglia matta” di educare Erano davvero tanti i papà che gremivano il salone della Scuola Materna S Giuseppe a Ponsacco. Il dott. Ezio Aceti ha tenuto un incontro sul rapporto Padre e Figlio dopo aver esaminato la realtà della crisi educativa e dei ruoli che i padri oggi si trovano ad affrontare. Come aveva promesso all’inizio dell’incontro, si è lasciato andare ad alcuni consigli pratici toccando temi che vanno dalla pornografia al rapporto con Dio. Nella seconda parte della serata ci sono stati alcuni interventi dei partecipanti che hanno portato un contributo sostanziale al dibattito. Le risposte del dott. Aceti sono arrivate immediate e cariche di significato, portando incoraggiamento e stimolo, per affrontare il difficile compito di genitore. Bisogna imparare per saper risolvere eventuali sbagliati comportamenti. L’importante è ricominciare sempre con la voglia e lo stimolo di migliorare perché “... i padri oggi hanno una voglia matta di educare i propri figli !!! . . “ Infine, per festeggiare l’incontro e per ringraziare i partecipanti (qualcuno è venuto perfino da Pisa, da Lucca e da Massa) è stato offerto un simbolico, “bicchierino di grappa”. Noi Famiglia, ringraziamo di cuore le Suore Terziarie Francescane per la sensibilità dimostrata nell’organizzazione dell’evento e per l’ospitalità data nei propri locali, comunichiamo che i tanti babbi che hanno lasciato il recapito saranno ricontattati per la consegna del CD con il video della bella serata.

Il 27 aprile ricorre il secondo anniversario della scomparsa di Nella Burgalassi. Il figlio Alviano e il marito Arturo la ricordano con il suo dolce sorriso

La moglie Lubiana, la figlia Donatella, la mamma e la sorella, ricordano Adriano Lombardi nel 20° anniversario della scomparsa, 18 aprile 1990.

Noi Famiglia

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Danza

Samuele Anichini campione di Danza Samuele Anichini si è “laureato” campione di danza (balli latinoamericani) ai campionati regionali di ballo svoltisi a Follonica lo scorso mese. La partner di Samuele, che ha conseguito analogo riconoscimento gareggiando nella categoria classe B/3, vale a dire i giovani dai 16 ai 18 anni, è Debora Giannini di Soiana. Entrambi i danzatori sono allievi della Scuola Team Work che ha annoverato vittorie e ottimi piazzamenti anche in altre competizioni sempre sotto la direzione artistica di Cristian, Martina e Paolo. Il prossimo appuntamento per i bravi danzatori ai campionati italiani di Rimini in maggio e giugno.

Dieci anni dopo...una holding?

Si sono ritrovati per una cena amarcord nel ristornate “Il Ponte di Sacco”, la squadra (nella foto) che la sera del 2 Agosto 2001 si avventurò alla guida della società dei Mobilieri Ponsacco rilevando l’imprenditore napoletano Righi con la squadra nel campionato di Promozione. Molti i ricordi legati a quell’inizio e fra i più sentiti quello di Maris Terreni, che ha lasciato un vuoto incolmabile, in tutti coloro che lo conobbero. Non potevano mancare i riferimenti tecnici e finanziari da quell’epoca ad oggi, e quante cose nel breve volgere di due lustri siano cambiate. Sono rimaste costanti, sia pure con cifre più onerose le difficoltà finanziarie, nel gestire pur con obiettivi misurati un campionato come quello attuale del Ponsacco. A fine serata,al momento dei brindisi finali, sarà stata una provocazione, o un sasso tirato nello stagno, ma dal gruppo si sono levate alcune voci interessate a far parte di una possibile cordata, per dar corpo ad una Holding di una decina di persone, che possa garantire subito in avvio trecento mila euro, e far ripartire il Ponsacco su basi nuove. Viene da chiederci se siano stati gli eccessi di una cena, oppure in vino veritas. L.L.

I vincitori del Campionato provinciale di dama L’Associazione Nazionale dei Carabinieri, sezione di Ponsacco, ha indetto il 40° concorso nazionale di dama che è stato disputato il 14 marzo in Sala Valli. Alla manifestazione hanno preso parte gli studenti delle classi prime (A-C-D-F) delle scuole Medie dell’Istituto Comprensivo “Niccolini”. Il Maestro di Dama, Luciano Ducci, ha preparato e selezionato i giocatori con la collaborazione della Preside e delle insegnanti di Educazione fisica Prof.sse Buti e Lorenzini. Il primo classificato è risultato Alessio Mannucci, secondo Filippo Casalini, terzo Alessandro Sardelli, quarto Giuseppe Ambrosio, quinta Elena Barbato, sesto Brattoli, settimo Botez Alindumitru e ottavo Leonardo Meini.

Il maestro di Dama Luciano Ducci (a des.) con il segretario sta stilando la graduatoria dei vincitori

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Mobilieri Ponsacco

Ad un passo dalla salvezza Il conto alla rovescia del campionato dei Mobilieri indica meno cinque gare alla chiusura dei battenti ed oggi i rossoblu con 37 punti, occupando la 15° posizione insieme al Riccione sarebbe salvo, perché in vantaggio di 10 punti, sulla terz’ultima ( la regola dice che bastano più di otto punti per evitare i play out ). È ovvio che è solo una costatazione virtuale ma che messa a confronto con le ipotesi di appena un mese fa, dove l’obiettivo primario era di evitare le ultime due posizioni che condannano alla retrocessione, è incoraggiante e induce all’ottimismo. Questa provvidenziale risalita è stata conquistata passo dopo passo dalla formazione di Lazzerini che ha messo in fila una striscia di sei risultati utili consecutivi, segnati anche da un briciolo di provvidenza, perche ottenuti nei minuti di recupero della partite. Poiché l’evento si è concretizzato cinque volte su sei, si deve dar meno credito alla fortuna, e lodare di più lo spirito di intraprendenza, il cuore, e la volonta degli uomini di Lazzerini di credere nel risultato fino all’ultimo, ed il conio di “zona rossoblu” ad imitazione di quella che fu la famosa “Zona Cesarini”, é meritato ed ammirevole. Il Ponsacco si appresta a disputare le ultime cinque partite tre in casa,e due fuori in questa sequenza: Domenica 18 Aprile col Borgo a Buggiano, il 25 trasferta a Fossombrone, il 2 maggio arriva al Comunale il Riccione, il 9 ultima trasferta a Mezzolara, e chiusura casalinga il 16 maggio contro il Boca Pietri. L’ipotesi per una salvezza dovrebbe essere a 44 punti, ma le ultime

Due momenti del portiere Passerai: la strepitosa parata contro il Pisa e l’uscita ad Adria per infortunio

gare possono dar luogo a tante sorprese, quindi i rossoblu dovranno pedalare e concretizzare il massimo dei punti nelle partite casalinghe, visto che sono tutte e tre squadre dirette concorrenti, ma abbordabili e che si gioca sul campo amico. Purtroppo sarà un finale di campionato che il Ponsacco deve affrontare con qualche importante rinuncia, perché oltre all’infortunio di Matteo Marrucci che ne avrà per venti giorni si è aggiunto quello del portiere Luca Passerai, uscito ad Adria, per problemi al ginocchio destro. I primi rilievi medici evidenziano un ematoma all’altezza del tendine collaterale dell’arto che potrebbe essere causa di uno stiramento. Al momento il ginocchio del giocatore e avvolto da una benda zincata, e non appena l’ematoma sarà risolto sarà sottoposto a risonanza magnetica per la diagnosi e relativa prognosi. Luciano Lombardi

Futura Sport judo ok a Rosignano Si è svolto domenica 23 marzo l’8° Trofeo di judo “Città di Rosignano”, gara interregionale per le classi preagonisti. Dopo una breve assenza dalle competizioni la Futura sport esce con il botto, e partecipando con solo 9 mini atleti si aggiudica il 13° posto per società su 30 partecipanti; un ottimo risultato considerando che partecipano club di judo di grandi città con un numero molto superiore di atleti. L’istruttore Bani Massimiliano fa i suoi più sinceri complimenti ai suoi “judoka”: Baldi Andrea 3° Class., Braccini Tommaso 2°, Bellucci Filippo 2°, Gallori Alessandro 3°, Orlando Leonardo 1°, Pasquinucci Edoardo 3°, Sacchini Lisa 3°, Salvetti Eleonora 1°, Spanu Guido 3° Per chi volesse avvicinarsi al Judo o ad altre discipline marziali Futura Sport Ponsacco , Via XXV Aprile 0587/734040. 31


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