Febbraio 2011

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

40 anni dalla Fondazione del Gruppo Fratres Ponsacco

Anno XIV · Numero 2 · E 2,20

febbraio 2011


L’editoriale L’italiano sottolio sommario Il Diario di Luigi Giuntini

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La Posta del Ponte

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Dopo la sentenza del TAR

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Il Sindaco risponde

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Udienza al quirinale

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Letterine a Gesù Bambino

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Il ganzo del bar

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Giovacchino Calloni

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Premiata II Media - Scuola Niccolini

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Via al trasloco dello stadio

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Esaltati dal derby i Rossoblu volano

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Eventi

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a

In copertina Il Gruppo Donatori di Sangue Fratres in gita a Venezia

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore

Fausto Pettinelli

Condirettore

Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it

Redattori

Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Elena Iacoponi

A Roma hanno fatto una delle solite provocatorie mostre dove si esibiscono artisti come quelli che anni fa esposero, a Milano, barattoli di latta con sù scritto, “Merda d’Artista”. Dicono che fu un successone nel mondo degli intenditori, non si sa se di arte o di merda. Ora questo delirante genere artistico si è affinato e invece dei famigerati barattoli, è stata allestita una mostra con la “Treccani sott’Olio”. Bisogna riconoscere che in questo caso l’idea è giusta, hanno ragione i provocatori, perché in effetti la bellissima, ma difficile lingua italiana si è ormai talmente imbarbarita che perfino il Papa tedesco s’è risentito e ha detto che è l’ora di farla finita anche con l’assurda moda di affibbiare ai bambini nomi strampalati e stranieri, avendo a disposizione quelli di tanti Santi, o comunque nomi dall’etimo latino. Bravo Papa, stavolta ha fatto davvero centro. Ma a parte il Papa, c’è anche il fior fiore di illustri filologi, professoroni e professorini, che da anni ripetono che la nostra lingua è seriamente ammalata essendosi imbastardita dall’alluvione di vocaboli di ogni specie, soprattutto inglesi. Ecco il motivo per cui Benedetto Marcucci, ha esposto nella capitale i 54 volumi della più imponente enciclopedia italiana, appunto la Treccani, immersi in barattoli pieni d’olio e sigillati con la ceralacca. Sono stati ben allineati in un nobile salone di un palazzo neoclassico del centro, proprio per enfatizzare il grave momento criti-

co del sapere enciclopedico e nello stesso tempo per sollecitare l’urgente impegno degli studiosi e dei legislatori per conservarlo. I libri sottolio nascono dalla necessità che Marcucci ha colto fin da quando, negli anni successivi alla caduta del muro di Berlino, si parlava di “Fine della Storia”. L’artista, che ha esordito ventenne al fianco di Mario Schifano, ora ha voluto materializzare quel suo sentimento con i libri più emblematici della cultura italiana e internazionale e, per sottolineare l’importanza di conservare e tramandare la tradizione, ha fatto ricorso all’antichissima tecnica mediterranea dei cibi sottolio. Secondo l’artista, con l’immersione nell’olio il libro viene addirittura esaltato, acquistando compiutamente il prestigio e la sacralità di un oggetto di culto, perché i colori della copertina sono brillanti, le pagine si aprono naturalmente, percepibili una per una, dando all’enciclopedia il significato di una vera e propria reliquia. Nell’epoca degli ipad, di internet, di google e wikipedia, l’enciclopedia tradizionale sembra aver smarrito il suo scopo di spiegazione e divulgazione del sapere, ma non per questo va lasciata morire in uno scaffale polveroso. La mostra romana, che come quella dei barattoli milanesi ha avuto un gran successo, prossimamente sarà trasferita a New York, nell’Istituto Italiano di Cultura.

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Niccolò Falaschi

Foto Chiavaccini, Foto Meoni

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costruzioni snc di Nedo e Marco Mazzei


All’Auditorium Mons. Meliani

Per ricordare le vittime dell’odio razziale Campi di sterminio nazisti e foibe carsiche dei miliziani comunisti di Tito. Due pagine di storia contemporanea da ricordare, non solo per onorare i milioni di Morti, vittime dell’odio più feroce, ma sopratutto per non abbassare mai la guardia difronte alla follia del razzismo, delle false ideologie, alla voglia di vendetta e rivalsa, la micidiale miscela che da sempre ha scatenato guerre e odio tanto belluino da far ritenere incredibili queste sinistre vicende, molte delle quali sottaciute per cinquant’anni e che pure fanno parte della nostra storia. Per celebrare il “Giorno della Memoria”, sancito dalle leggi dello Stato insieme al “Giorno del Ricordo”, il Centro Studi Giorgio La Pira ha organizzato, nei giorni 27 gennaio, alla scuola “Lapo Niccolini”, un ricordo di Anna Frank, curato da Emanuela Maggi e Daniele Menciassi, e il giorno 29, all’Auditorium “Mons. Meliani”, lo spettacolo “Sapere Aude”, della compagnia Picc. Nic. dell’Istituto Commerciale “F. Niccolini” di Volterra. Il 10 scorso, “Giorno del Ricordo” dedicato alle stragi degli italiani “infoibati”, la Presidente del Comitato Provinciale di Pisa dell’Associazione Nazionale Venezia-Giulia-Dalmazia, Rossella Bari, ha commentato un toccante documentario sulle atrocità subite dalle popolazioni italiane o filoitaliane, da fascisti e antifascisti, commesse dalle truppe del Maresciallo Tito, durante e dopo la guerra. E’ seguito un interessante dibattito moderato da Fausto Pettinelli. Hanno concluso l’interessante incontro, il Sindaco Cicarelli e l’Assessore Chiarugi, ai quali Lido Sartini, Presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, ha rivolto una istanza per dedicare una via o piazza di Ponsacco ai “Martiri delle Foibe”. La richiesta è stata accolta dal Sindaco e salutata con un grande applauso. I responsabili del Centro Studi “Giorgio La Pira”, soddisfatti per il successo delle lodevoli iniziative, ringraziano dirigenza, insegnanti, studenti e il Lions Club Valdera che, fra l’altro, ha promosso corsi per Operatori specializzati nelle problematiche della dislessia.

La Dott.ssa Rossella Bari con il giornalista Fausto Pettinelli

Scambio di doni: Lido Santini, la Presidente Bari e il Sindaco

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Una tesi di dottorato sul Diario di Luigi Giuntini taccate dagli aerei inglesi; dei circa 800.000 rimanenti, solo 100.000 si di10 febbraio, ore chiararono subito 15,30, Univerfedeli all’alleanza sità della Terza italo-tedesca, acEtà: il dott. Gacettando le probriel Gabrielli, poste di arruoladottorando di mento nella RSI ricerca in Stoo di lavoro come ria e Socioloausiliari. gia della MoLuigi Giuntini, tra dernità presso i 615.000 rimasti I giovani di Scatto Matto che hanno allestito la mostra fotografica su Dakau la Facoltà di Il prof. Luigi Giuntini fedeli al giuraScienze Poli(500 pagine scritte su di un volumento, viene deportato in carritiche dell’Università di Pisa, tieminoso brogliaccio da aeroporto bestiame in Germania, dove pasne una lezione sulla propria tesi e poi su un quaderno ): la condiserà 20 mesi in condizioni di vera di Dottorato. Il titolo della Tesi zione disumana degli IMI è dee propria schiavitù: i lavori pesanti è: Appunti di prigionia. Dal diascritta in modo vivo e minuzioso, e prolungati, la mancanza di sicurio dell’internato militare italiano testimoniando la volontà di Luigi rezza, di igiene e di assistenza sa307101 - Germania 1943 – 1945. Giuntini e dei suoi compagni di nitaria, l’abbigliamento inadeguaNaturalmente l’internato 307101 è non darla vinta ai tedeschi e di reto – essere catturati nel bel tempo Luigi Giuntini, di cui noi ponsacsistere con grande forza d’animo. estivo e dover sopportare il freddo chini conosciamo bene la storia. Il Diario è “un’inesauribile miniera della Germania -, le malattie, gli Ma, questa volta, a raccontarcela, di fatti, descrizioni, riflessioni, imincidenti sul lavoro, le punizioni, nei particolari e con i dovuti rifepressioni di prima mano, di natura i pestaggi, le esecuzioni e gli omirimenti storici, è un dott. Univerpsicologica, sociologica, politica e cidi provocano circa 40.000 morti. sitario. soprattutto etica: sono i saldi prinLa fine della prigionia arriva con “ I militari italiani catturati all’incipi morali di Luigi Giuntini a guila liberazione della Germania. Gli domani dell’8 settembre ’43, invedarlo nelle relazioni umane, con IMI tornano casa con mezzi di force della qualifica di Prigionieri di gli amici, italiani e anche tedeschi tuna e in tempi non brevi. Guerra, ricevono quella di Inter(uomini, e anche donne, prigioMa perché il Diario è stato scelto nati Militari essendo considerati niere come le russe, o semplici come oggetto di studio? Innansudditi dell’alleata RSI, e sopratcittadine come le tedesche, con le zitutto è inedito, e ciò contribututto per essere gestiti, al di fuoquali viene a contatto) isce a dargli una carattere ancor ri di qualsiasi garanzia giuridica La prigionia degli IMI costituisce più originale; in secondo luogo, il internazionale, compresa l’asil prezzo da essi pagato per la fediario è stato scritto durante l’insistenza umanitaria della Croce deltà alla propria patria e non diternamento, giorno per giorno ( Rossa”. Quindi, la Convenzione sposti a rinunciare alla dignità di “scrivere per vivere, per mantenedi Ginevra del 1929 non viene mai re viva la propria umanità “) non applicata ai prigionieri italiani, dopo la prigionia, considerati anquando i ricordi che dalla poponon sono più gli lazione tedesca, stessi, si sono afe segnatamente fievoliti. C’è poi dalla Giovenl’aspetto riferito tù tedesca, al di alla qualifica di sotto di altri poLuigi Giuntini: da poli. Del milione Il pubblico in sala soldato, da aviedi soldati caduti re, non poteva in mano tedesca, uomo: “ è anche grazie alla scelta 200.000 riusci- Il Sindaco Cicarelli, l’assessore Chiarugi e il Prof. sottrarsi, come gli intransigente di questi uomini, che ufficiali, al lavoro rono a fuggire, Giuntini il nazifascismo è stato sconfitto”. quotidiano; pertanto, la stesura e di questo vi è traccia anche nel Fabrizia Falaschi del diario era sottratta alle ore di Diario, 13.000 morirono annegati sonno. Vi è poi la mole notevole nelle stive delle navi tedesche atLa ricerca viene svolta nella Facoltà di Scienze Politiche

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Basta con le inutili e dannose faziosità Dal “Giorno della memoria” alle “Foibe dimenticate”, ricordate rispettivamente il 29 gennaio e il 10 febbraio, la prima con un indiscusso personaggio, il prof. Luigi Giuntini, internato nei campi di lavoro tedeschi per 20 mesi, la seconda con la Dott.ssa Rossella Bari, pacatissima relatrice dell’orrore dimenticato: le foibe. A questi incontri hanno partecipato persone di diverse appartenenze politiche: di sinistra e di centrosinistra al “Giorno della Memoria”, di centrodestra e di destra al “Giornata del ricordo”, eppoi gli onnipresenti a tutti gli eventi. Però è stata notata l’assenza dei giovani e dei meno giovani, oltre a quella dei politici e dei cittadini. Nessuno si domanda il motivo di queste anomalie della nostra società? Dopo sessant’anni di democrazia assistiamo ancora a inutili, faziose e dannose divisioni, a certe esibizioni numeriche che valgono solo a distruggere ciò che i nostri padri cercavano di costruire con la Costituzione repubblicana. La visione dei filmati dolorosi dei forni di Dakau e quelli orribili delle foibe dovrebbe indurre la gente a deporre le armi degli scontri, degli impatti e delle incomunicabilità per ritornare alla politica del confronto, della pacata e serena discussione per dare finalmente un buon esempio ai nostri giovani che hanno smarrito certi valori avendo capito che noi grandi non diamo loro quel che cercano. Se facciamo nostre le parole di Voltaire “Disapprovo quel che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo”, potremo aspettarci un mondo migliore. Se si vuole la guerra allora sarà la barbarie, tal quale a sessant’anni fa.

Ricordando

L’amico Silvano Vani ci ha fornito le quattro foto che conserva gelosamente tra i suoi ricordi giovanili Un carnevale di qualche anno fa…. (da sin.) Silvano Vani, Giovanni di Paolina, Macelloni (Febo), Pietro di Liberale (Nerli), ?, Floriano Mattolini (Zeppe)

Una partita di biliardo al Club Rosso-blu

Spectator

Farmaci gratuiti Dal prossimo mese di marzo la Misericordia inizierà un nuovo importante servizio umanitario in collaborazione con il Banco Farmaceutico Nazionale. Si tratta della distribuzione gratuita di farmaci da banco alle famiglie bisognose. Come per i pacchi alimentari questo servizio è svolto in collaborazione con la Caritas, la S. Vincenzo dei Paoli e la Parrocchia. Le richieste, oltre che alla Misericordia, possono essere rivolte anche alle istituzioni citate.

(da sin.) Cartacci, Silvano Vani, Giovanni di Paolina (Bendinelli), Dino Rinaldi

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Un gruppo di amici al Bagno Costa Azzurra di Marina di Pisa nel 1954. (da sin.) Renzo Giuntini (Canfino), Fiorenzo Gori (Goro), Silvano Vani (Pulenda), Alessandro Marinai (Sciupafili), Ivano Pocci

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La posta del Ponte Che dolori… alla Posta ! L’annosa, precaria situazione dell’ufficio postale di Ponsacco, motivo di tanti disagi, polemiche e infinite lamentele degli utenti, è l’argomento di una circostanziata interrogazione che il consigliere comunale “Uniti per Ponsacco”, Stefano Giobbi, ha rivolto al Sindaco. Il documento, dopo aver elencato una cospicua serie di disservizi dovuti anche alla carenza del personale, con code agli sportelli, lunghi tempi di attesa insopportabili specialmente per gli anziani, sottolinea che “recentemente l’ufficio è stato addirittura chiuso, con un avviso di tre righe scritto a mano, che denunciava un’avaria delle macchine. Molti cittadini, come capita ormai abitualmente anche quando le macchine funzionano, sono costretti a recarsi negli uffici postali di paesi limitrofi”. Il consigliere Giobbi, fra l’altro, chiede al Sindaco“se sia anche a conoscenza che la corrispondenza sovente viene recapitata con ritardo, perfino di settimane e che sempre più frequentemente le bollette del gas, acqua, enel e telefoni arrivano quando ormai i termini del pagamento sono scaduti”. Infine Giobbi domanda al Sindaco “se non ritenga opportuno, come primo cittadino, di intervenire con decisione e soprattutto di prendere una netta posizione nei confronti dei dirigenti provinciali o regionali dell’Ente Poste affinchè i numerosi disagi, ritardi e inefficienze siano finalmente risolti”. Chiosa della Redazione del “Ponte di Sacco” Sembra un destino. Eppure anche 150 anni fa, come oggi, Ponsacco aveva più o meno gli stessi problemi con la Posta…. Questo è il brano di un verbale del 25 febbraio 1860, redatto dalla Giunta Municipale e firmato dal Gonfaloniere, Torello Borri: “Vista l’istanza di molti abitanti di Ponsacco con la quale richiedono che il Municipio faccia sentire al Distributore Postale la necessità di avere più speditamente, cioè subito dopo l’arrivo del Corriere, le corrispondenze, il Magistrato, ad unanimità di voti, delibera che da ora in avvenire, e fino a nuovo ordine, il Distributore Postale dovrà dispensare le corrispondenze immediatamente dopo l’arrivo del Corriere”. 6

Non sappiamo se il“Distributore Postale” si sia attivato secondo il volere della Giunta Municipale, oppure abbia fatto finta di nulla. Non ci sarebbe da stupire.

L’inceneritore di Gello, macchina di morte

guadarci proprio nulla è la nostra salute e quella delle future generazioni. Pertanto i concetti di salute, ambiente, futuro, chiara informazione, diritto alla partecipazione, il rispetto per se stessi, sono le armi da usare contro la disinformazione, la crescente non curanza, il vuoto istituzionale e associativo. Forse lo scontro politico è un lusso che ci concediamo solo in campagna elettorale, ma la capacità di riflettere e valutare è decisamente alla nostra portata”.

A proposito del progetto per il famigerato megaimpianto dell’inceneritore a Gello, ecco un amaro e documentato commenStefano Doccini to-denuncia di chi se ne intende. “Nelle popolazioni esposte alle emissioni Rifiuti, è questione di campane di inquinanti provenienti da inceneritori sono stati segnalati numerosi casi di neoPremetto che sono anni che cerco di difplasie, malformazioni congenite, ipofunferenziare i rifiuti. Sono stata contenta di zione tiroidea, diabete, ischemie, problemi leggere che in qualche modo, forse, il sencomportamentali, patologie polmonari, so civico verrà premiato con una riduziobronchiti, allergie, disturbi nell’infanzia, ne sulla bolletta TIA. Recarsi all’impianto un alterato rapporto maschi-femmine alla di riciclaggio significa tenere presso l’abinascita. Ancor più numerose e statisticatazione i rifiuti per un periodo di tempo mente significative sono le evidenze per maggiore. Ma questo non è un problema quanto riguarda il cancro. La Terra ci amdell’Amministrazione. Qualche perplesmonisce, ma non è ascoltata. L’incenerimento riduce solo il volume dei sità però mi è venuta: come mai non c’è il rifiuti in entrata e trasforma anche matecontenitore per l’organico? Perché per la riali in rifiuti altamente tossici, con emisplastica c’è la semplice campana blu con sioni gassose, ceneri volatili e pesanti e i buchi e neanche lo sportello dove si può nano polveri. Questi rischi sono assolutagettare l’intera busta? Una sola campana mente ingiustificati perchè esistono tecniper tutta la cittadinanza? Non più tardi che alternative alla combustione, già speridi stamani avevo una cassetta di plastimentate e prive di effetti nocivi. ca con le bottiglie di vetro: ho messo le Invece di volare in Scozia per copiare il bottiglie nella campana blu e poi ha chieprogetto di una macchina di morte proviasto all’operatore dove mettere la cassetta. mo a chiedere ai comuni di Montecarlo o Sapete dove mi ha detto? Nel container di Porcari che, con la raccolta differenziata, della carta! Verranno differenziati i rifiuti quest’anno hanno risparmiato all’ambieno sarà un ennesimo bluff? te 5279 tonnellate di anidride carbonica. Barbara Martini Più rifiuti indifferenziati sono prodotti, più Ecofor guadagna e integra il suo patrimonio, oggi chiamato discarica e forse domani “gassificatore”. Esaltano la possibilità che dai rifiuti così trattati si possa ottenere energia (pulita?) e quindi in pieno accordo con le amministrazioni comunali dell’area pisana, titolari dei 60 per cento delle azioni Ecofor, invece di spingerci a differenziare, a privilegiare i prodotti privi di imballaggi e così via, ci esorSabato 29 gennaio, Ponsacco ha ospitato la riunione del Contano al consumo, sicuri che siglio Regionale Toscano dell’associazione naz.Bersaglieri con l’inceneritore si potranno presso il saloncino Ente Mostra del Mobile. Sono intervenute tutte le rappresentanze delle province Toscane. Il Sindaco “nascondere le briciole sotto Cicarelli ha portato il saluto di seguito é intervenuto anche il tappeto”. il Presidente Ente Mostra Romboli. Faceva gli onori di casa il bersagliere Franco Citi. Da tutto questo emerge una certezza assoluta, che a non


La parola a Ponsacco Democratica

Il PD e il 150° dell’Unità d’Italia Ci avviciniamo a grandi passi al 17 marzo, data simbolo dell’Unità d’Italia, giorno in cui nel 1861 il Parlamento subalpino proclamò Vittorio Emanuele II° non re degli italiani ma“re d’Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione”. Il percorso che renderà l’Italia unita, indipendente e repubblicana nasce idealmente nel 1821 e termina nel secondo dopoguerra con la riannessione di Trento e Trieste al suolo italiano. Un cammino segnato da atti di eroismo e le celebrazioni di questo anno dovranno giustamente rievocare il meglio delle idealità espresse nel Risorgimento quali la fratellanza, la solidarietà e la laicità, ma non potranno tacere neppure i lati oscuri che esso ha avuto. L’Amministrazione saprà coinvolgere cittadini, associazioni e partiti politici in questo momento di riflessione storica che si riallaccia fin troppo strettamente ai nostri giorni. Viviamo un momento in cui egoismi personali e territoriali

rischiano di vanificare i risultati del sacrificio di tanti nostri concittadini nei moti di liberazione dell’Italia, prima dal giogo delle potenze straniere e poi dal nazifascismo. Un momento in cui lo Stato pare scaricare sugli enti periferici -e per questo più vicini ai cittadini- il peso del risanamento economico ben oltre il loro reale contributo alla creazione del debito, in cui alcune forze politiche lavorano per imporre il federalismo senza una reale discussione e chiuse al contributo delle varie sensibilità provenienti dai territori. Dobbiamo ribadire con forza che dalla crisi usciremo solo se sapremo unitariamente lavorare alla soluzione degli innumerevoli problemi che questo governo non sa, o non vuole, risolvere. Noi ci saremo, Ponsacco Democratica sarà in prima fila per le Celebrazioni del 150° perché crediamo profondamente negli ideali risorgimentali e democratici, vedremo se PdL e Lega che sostengono Uniti per Ponsacco saranno con noi o, come accade sempre nelle cerimonie di 25 aprile e 2 giugno, brilleranno per la loro assenza.

Le paranoie del ghostwriter Giobbi. Leggo con piacere nell’intervento dell’Avv. Andrea Gasperini che tra le decine di Consiglieri Comunali che la destra e il centrodestra hanno espresso nel corso degli anni, solo il Consigliere Giobbi è l’unico che fa il mestiere dell’opposizione e che prova davvero a controllare la gestione del Comune. Che dire... davvero un bel ringraziamento a Franco Forti, Leonardo Mattolini e tutti gli altri che nel corso di alcuni decenni si sono avvicendati sulle poltrone della Sala Consiliare.

Barbara Guerrazzi Capogruppo di Ponsacco Democratica

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La parola alla Lista Rossoblu

Verso il bilancio di previsione Cari concittadini, rispondo con profonda delusione alle accuse che il Sindaco Cicarelli ci ha rivolto nello scorso numero del Ponte con riferimento alla “protesta in consiglio comunale” e questo perché lui stesso, che pare cadere dalle nuvole di fronte al gesto delle minoranze, conosceva esattamente il problema che ha originato la protesta. Un anno e mezzo di lamentele da parte dei due gruppi di minoranza per la difficoltà a lavorare con serenità in consiglio comunale non sono serviti ad ottenere nessuna risposta concreta. Infine ci dispiace che il Sindaco continui, con le sue polemiche, a raggirare il problema che più volte noi RB gli abbiamo segnalato in via ufficiale e che cerchi, invece di gettare discredito su una lista civica dichiaratamente apartitica e promotrice di una opposizione costruttiva e propositiva. Sul bilancio A breve verrà discusso il bilancio di previsione: uno strumento importante a cui sono legate le scelte sulle opere pubbliche ed infrastrutturali, nonché sui servizi da attivare nei prossimi anni. La situazione economica non delle più facili è sicuramente uno dei vincoli che influenzerà le scelte future: per questa ragione si devono dare delle priorità che, a parere della lista Rossoblu, puntino su scelte da adottare nel “breve e nel medio -lungo periodo” . Si devono quindi fare i conti con una serie di problematiche tra le quali: la viabilità e tutte le questioni legate alla sicurezza stradale come la manutenzione , la

messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, penso a zone particolarmente trafficate come via Valdera P o Via di Gello o ancora via Traversa Livornese; il potenziamento dell’illuminazione pubblica dove necessario e l’abbattimento delle barriere architettoniche dovute anche a marciapiedi sconnessi o privi di pavimentazione. Caso a parte merita la Via Vecchia di Pontedera dove i residenti sono ancora senza rete fognaria, senza marciapiedi, ne illuminazione e soprattutto senza un collegamento sicuro con il centro del paese. Da rivedere e a costo “ zero” la situazione del centro storico, alcuni sensi unici, la sosta oraria che potrebbe essere sostituita con una di “cortesia” e la sosta a pagamento in piazza della Repubblica, che invece potrebbe tornare ad essere libera, creando anche dei parcheggi rosa per le donne incinta. Non possono essere ulteriormente rimandati, invece, l’ampliamento della scuola media Niccolini e la manutenzione di quegli edifici scolastici che da tempo necessitano di interventi. Nel medio periodo: lo spostamento del campo sportivo ai Poggini, la realizzazione della cittadella dello sport e il recupero di una vasta area a verde e parcheggio, in viale della Rimembranza. Come lista Rossoblu abbiamo più di una volta dimostrato la nostra perplessità sull’ Unione dei Comuni ma ci è sempre stato detto dalla Maggioranza di attendere i risultati. Auspichiamo che in sede di bilancio ci sia data la possibilità di fare le nostre valutazioni e portare alcune interessanti proposte.

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Emanuele Turini Capogruppo Lista Rossoblu


La parola al capogruppo del PDL

La Minoranza e gli insulti del Sindaco “Il Consiglio Comunale è l’organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo”, dice la legge. Dunque, se alla maggioranza spetta legittimamente l’attività di indirizzo, perché scandalizzarsi e insultare se l’opposizione esercita quella del controllo? Interrogazioni consiliari ignorate, copia di provvedimenti e delibere rilasciate solo dietro e inutile e pretestuosa burocrazia formale, mozioni non iscritte all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, irregolarità nella gestione dei Consigli Comunali, tendenza all’insulto gratuito tipo “ignorante, incompetente, impreparato, arrogante” rivolto al sottoscritto e ai consiglieri di opposizione: sono segnali emblematici di insofferenza nei confronti delle minoranze da parte di una Amministrazione che non rispetta le regole che disciplinano il confronto civile e democratico. Se il massimo dell’acume di un amministratore è l’insulto, c’è seriamente da preoccuparsi del futuro. Anche se non è nella mia indole rinviare al mittente simili insulti, dichiaro solamente affermare che tale atteggiamento denigratorio e aggressivo è una caratteristica di questa maggioranza che non ha ancora smaltito“la sbornia elettorale”, aggrovigliandosi in propagande inutili ed eludendo i reali problemi della collettività, come questi: La sanzione di 890 mila euro fatta dal sindaco Cicarelli ad Aringhieri e da lui annunciata con i soliti toni trionfalistici, si e’ sgonfiata nel

giro di poco tempo, così come la Casa del Cinema e dello spettacolo tanto sbandierata in campagna elettorale; Lo spostamento del mercato sulla piazza della “Futura Immobiliare”, anch’essa sbandierata in campagna elettorale e ultimamente riproposta dal Sindaco ai commercianti, è destinata a sgonfiarsi se il Sindaco non si “decide” a risolvere in via estragiudiziaria una questione ormai stantia; La nuova zona sportiva con la piscina è rimandata alle calende greche; Il rilancio delle attivita’ commerciali è diventato solo un tema per i cosiddetti“forum”o per altri organismi pseudodemocratici cui le giunte di Sinistra ci ricorrono sempre più per pura propaganda, senza mai una seria discussione in un Consiglio Comunale; Di fronte al fallimento della “variante 1”del Piano Strutturale e del R.U. che ha bloccato e continuerà a bloccare lo sviluppo di Ponsacco, il Sindaco è passato alla“variante 2”con obiettivi di sola“riconversione” fatti passare, in un “forum”, elemento determinante per lo sviluppo del nostro territorio; La Via vecchia di Pontedera non sembra piu’ far parte del nostro Comune e via Baracca è destinata a rimanere un archetipo del patrimonio urbanistico. Cicarelli e altri sanno benissimo che con l’insulto, con i “forum” e le tante promesse, non possono togliersi i sassolini dalle scarpe come tentano di fare. Sanno altrettanto bene che i nodi vengono al pettine e sono sempre i cittadini a pagare per un’amministrazione irresponsabile. Il Capogruppo Uniti per Ponsacco Dott. Giuseppe Ruggiero

Minoranza e pochezza Gentile Signora Barbara Guerrazzi, In riferimento al suo articolo pubblicato sul Ponte di Sacco di gennaio, debbo dirle che è sembrato un po’ acidino, spigoloso e talvolta alla ricerca di un vuoto, forzato sarcasmo. Ma non sarà che anche lei sia afflitta dallo stesso virus che ha colto Rosy Bindi ? O forse non è tutta farina del suo sacco. Mah! Quando accusa l’opposizione di “pochezza”, che dirle, è un suo parere, però quando usa espressioni come “sonoramente sconfitta” riferendosi alle ultime elezioni, le indico che non è affatto semplice combattere contro una corrazzata che è al comando da oltre 60 anni e anche se parecchio arrugginita, continua a controllare con arroganza

ogni attività di pubblico interesse. Per il resto, la diatriba di turno ora sembra chiamarsi fotovoltaico, ieri si chiamava commercio, domani forse si chiamerà urbanistica, vale a dire quei problemi che voi riuscite sempre tanto bene a mimetizzare, a trasformare in fumo, come nel miglior numero del mago Silvan. L’opposizione sarà poca cosa, come afferma lei, ma il problema vero è che voi avete il potere e alle vostre tante, troppe parole, dovreste far seguire i fatti che fino ad oggi, come chiunque può vedere, sono soltanto fumo. Alessandro G. Coordinamento PDL Ponsacco

Standby killer Ormai in tutte le case e uffici sono diffuse le luci LED dei vari apparecchi elettronici. Da uno studio del Politecnico di Milano è emerso che tutti gli standby consumano un’enormità di energia senza che gli apparecchi elettronici vengano usati. Infatti dietro quelle lucine ci sono degli alimentatori che trasformano la corrente alternata in corrente continua. L’energia consumata inutilmente costa 50 - 60 euro all’anno a famiglia. Per fortuna la normativa europea della direttiva Energy using impone consumi in stanby dai 2 W a zero dal 2010 al 2013. Attualmente, a livello europeo, il 30 per cento dei prodotti non

rispettano le norme sullo standby. In Danimarca sono stati venduti un milione di Stanby Kyller come l’ “Auto power off plug”che spenge automaticamente le periferiche dei pc o gli accessori dei televisori, che poi vengono riaccesi col telecomando. In Italia la direttiva europea non ha avuto applicazione e quindi non resta che usare l’interruttore della classica “ciabatta”, o affidarci a prodotti col marchio“EnergyStar”o acquistare uno StanbyKiller per abbattere i consumi anche dei decoder entrati in funzione col diffondersi del digitale terrestre. Giacomo Brogi

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Lega

PD botta e risposta Sono grato al Sindaco e alla Sig.ra Barbara Guerrazzi per avermi citato nello scorso numero del“Ponte di Sacco”. Il Sindaco ha scritto che“Per un mese circa ......la Lega ha polemizzato sulla crisi del commercio e del centro...... Ha chiesto a gran voce un’assemblea pubblica ... e poi quando l’amministrazione organizza l’ incontro loro non intervengono e non partecipano al confronto.” Suggerisco al Sindaco di rileggere quel che scrissi sull’argomento, e che ripeto in sintesi:“Servono fatti e la richiesta di aiuto lanciata all’Amministrazione Comunale sembra essere caduta nel più profondo vuoto:“I fatturati dell’attività commerciale in Ponsacco, visto il momento particolare, sono nella media”. Questa la risposta del Sindaco che fa presagire abbia guardato i conti dei negozianti, o almeno i loro bilanci. La verità è che l’Amministrazione Comunale è stata inerte difronte alle loro istanze. Il turismo è scomparso, Ponsacco non ha attrattive o punti di ritrovo. Se l’Amministrazione Comunale non ritiene valide le proposte dei commercianti, non può trincerarsi dietro un laconico “i fatturati sono nella media”. Deve trovare proposte alternative serie, lasciando a parte lacera pr opagandapolitica........”Domando al Sindaco: Dov’è la richiesta di assemblea che Lei cita? Alla Sua assemblea mi aspettavo proposte concrete, scelte mirate a risolvere ed invece cosa ho dovuto di nuovo ascoltare:“scelte insignificanti e supplicanti richieste di proposte”. Con l’aggiunta di fantomatici “forum” che servono a gettare fumo negli occhi ed a far finta che si affronta il problema e poi tutto rimane invariato, anzi peggiorato. Una delusione agghiacciante che mi ha lasciato senza parole e con la piena convinzione che il suo prendere e perdere tempo con questi“giochini di bottega”sia proprio il segnale di assoluta carenza di idee e di iniziative! Sul fotovoltaico confermo quel che ho detto alla Sig.ra Barbara Guerrazzi, le legga altrimenti rischia di far finta di essere sordo, o meglio di non capire… Do ragione al Sindaco quando dice che “il patto di stabilità” del compianto Padoa Schioppa era diverso da quello attuale di Tremonti. Infatti quello di Padoa Schioppa era peggiore e di gran lunga inefficiente, tant’è che con quello di Tremonti si è dovuto provvedere a molte correzioni. E’vero che è uno strumento costrittivo, ma è l’unico modo per evitare che le spese degli Enti Locali lievitino a dismisura. Tanto paga pantalone...... Alla Sig.ra Barbara Guerrazzi debbo spiegare di nuovo che non sono aprioristicamente contrario al fotovoltaico, che è un sistema valido per il risparmio, ma ho soltanto criticato la spesa sottolineando che i cittadini hanno altre e ben più urgenti necessità. Il lamento ripetuto in tutte le salse da questa Amministrazione è che,: “non si può realizzare alcuna opera per colpa del Patto di Stabilità del Governo Berlusconi”, poi però quando si presenta l’opportunità d’oro per finanziare e realizzare investimenti, ci si dimentica quali sono le vere priorità per il nostro territorio!

Il Sindaco fa “melina” Fare “melina” nel linguaggio calcistico indica il gioco di una squadra che vuole soltanto perder tempo. Nell’ultimo consiglio comunale il Sindaco ha fatto la “melina” non rispondendo ad una interrogazione dell’opposizione. L’argomento riguardava le spese legali sostenute dal Comune per controversie amministrative. Con l’evidente intenzione di non rispondere, il Sindaco si è dilungato sfoggiando un fraseggio forbito, citando leggi, articoli e comma che nulla avevano a che fare con l’interrogazione, ma sostanzialmente dicendo: non rispondo, andate a cercarvi la risposta negli uffici dell’amministrazione. Francamente mi ha deluso, non era il Cicarelli che credevo di conoscere. Ma questo, al Sindaco, importa poco o nulla. Nel passato Cicarelli avrebbe risposto esaurientemente ad una simile interrogazione avendo, ieri come oggi, due ottimi motivi per farlo: opportunità e buon senso amministrativo. Opportunità, perché avrebbe condizionato la discussione evidenziando i risultati positivi, se ce ne sono stati, delle iniziative legali che l’amministrazione aveva fatto. Buon senso amministrativo, perché rispondendo non avrebbe scaricato l’onere della risposta sui funzionari degli uffici comunali a cui gli interroganti dovranno rivolgersi. Conoscendo Cicarelli da molti anni nella sua veste pubblica, sia da vice Sindaco che da Sindaco, mi permetto di ritenere che quanto ha letto in consiglio (comportamento insolito per lui abituato a parlare sempre a braccio), non sia frutto del suo sacco, ma il suggerimento di qualche dottorino, peraltro cattivo consigliere, che non capisce nulla di politica, anzi molto incline a denigrarla. Franco Forti Coordinamento PDL

Samuele Ferretti Ufficio Enti Locali Lega Nord Toscana.

Gruppo dei soci dell’Associazione Auser presente nella nostra cittadina da dodici anni. A loro sono affidate la vigilanza presso i plessi scolastici all’ingresso ed all’uscita della scuola, accompagnatori sugli scuolabus, vigilanti ai giardini pubblici, supporto alle mense. La domenica organizzano “ Pomeriggi Insieme “, giornate ricreative per anziani aperte a tutti. Il consiglio Auser ringrazia questi cittadini per il lavoro che svolgono.

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“Futura Immobiliare” comunica:

Comunicato dell’Amministrazione Comunale

Dopo la sentenza del TAR

Definita davanti al TAR la vicenda con la Futura Immobiliare

“Più volte il Sindaco Cicarelli, tramite il Ponte, ha dato infrmazioni sulla correttezza della decisione assunta per contrastare le richieste che venivano avanzate dalla Futura Immobiliare di reprimere l’illegittimità della DIA depositata dalla Sigest Unipersonale che avrebbe trasformato il Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica nella parte che riguarda le destinazioni d’uso commerciale. Così facendo si introducevano illegittime determinazioni per creare un contesto favorevole a quella ambigua collusione fra politica e affari. La vicenda del contenzioso nascee nel quadro di una politica di collocamento della Banca di Credito Cooperativo di Fornacette che ha spostato il suo interesse in un complesso immobiliare di pregevole rappresentanza che la società Futura Immobiliare aveva in costruzione e dove era notorio che la Cassa di Risparmio di Volterra già si era insediata. I funzionari del Comune hanno ignorato di rilevare e contestare l’illegittimità della dichiarazione di asseveramento e di disporre la sospensione dei lavori essendo preordinati al cambio di destinazione d’uso e dunque non realizzabili attraverso la denuncia di inizio di attività, anche per il loro contrasto con il Piano Particolareggiato. Del tutto inutili le nostre richieste e diffide proprio perché evidentemente esistevano altri interessi che il Comune di Ponsacco intendeva tutelare. Il Tar Toscana il 4 novembre scorso ha emesso la sentenza accogliendo il ricorso della Futura Immobiliare, che ha chiesto la illegittimità del silenzio assenso sulla D.I.A. presentata il 4 aprile 2007 dalla Sigest Unipersonale al Comune di Ponsacco, per palese violazione e falsa applicazione delle disposizioni legislative in materia edilizia e della legge regionale Toscana 1\2005, nonché per la violazione e falsa applicazione della normativa urbanistica vigente, del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica del Consiglio Comunale e dell’atto di convenzione ove stabiliscono gli specifici vincoli di destinazione d’uso. Violazioni queste avvenute per eccesso di potere per falsità dei presupposti e travisamento dei fatti e degli atti. La sentenza ristabilisce lo stato di diritto amministrativo e gli amministratori del Comune di Ponsacco, che avevano tradito il mandato della società civile, dovranno rispondere del loro operato. Quindi è fallito il tentativo dell’amministrazione comunale nella persona del Sindaco Cicarelli di voler trasformare il Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica e di eliminare il piano commerciale a vantaggio di quello Direzionale, per favorire esclusivamente una potente banca territoriale quale è il Credito Cooperativo di Fornacette. Alla luce di tale sentenza, il Credito Cooperativo di Fornacette non potrà ultimare i propri programmi, non potendo utilizzare quei locali acquistati per l’apertura dei nuovi sportelli bancari. I funzionari del Credito Cooperativo di Fornacette dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria dei reati previsti dagli art. 359 e 481 del codice penale, per avere sottoscritto e depositato al Comune di Ponsacco dichiarazioni mendaci, nonché per la falsità e l’uso di atti falsi. L’illegittimo comportamento del Credito Cooperativo di Fornacette e quello dei funzionari del Comune di Ponsacco ha procurato ingenti danni alla Futura Immobiliare che quantificherà nelle sedi opportune. In conclusione, questa imponente ed importante opera che, ricordiamo, ha fini di carattere sociale, si è potuta realizzare grazie alla coesione di forze economiche e imprenditoriali rappresentate dalla Futura Immobiliare e dalla Cassa di Risparmio di Volterra”. Futura Immobiliare

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Piena soddisfazione per l’esito finale Ora è possibile guardare avanti

Il fabbricato in Via Togliatti, al centro dei contrasti fra proprietà e Amministrazione Comunale

Il Tar Toscana nell’udienza del 4 novembre 2010 ha affrontato i ricorsi dell’Amministrazione Comunale e della Futura Immobiliare con riguardo all’annosa questione riguardante l’intervento adiacente alle Poste. Il dispositivo della sentenza pubblicato nelle scorse settimane chiarisce l’esito della questione e in modo particolare, con piena soddisfazione dell’Amministrazione Comunale, definisce quanto segue: - la Futura Immobiliare deve rispettare gli obblighi convenzionali che prevedevano il completamento delle opere di urbanizzazione e la cessione delle aree (Piazze e strade adiacenti via Togliatti, via Rospicciano, via Trieste) al Comune (il termine previsto dalla convenzione era il 31 ottobre 2007). - il Tar ha accolto anche la richiesta del Comune tesa al risarcimento del danno riferito alla mancata consegna e al mancato completamento delle opere riferite alle suddette aree. A tal proposito ha già nominato, quale CTU, un dirigente della Regione Toscana per espletare la perizia tecnica in modo da rilevare gli estremi catastali delle aree; le opere previste nel piano non ancora realizzate, quantificandone la spesa; le opere già realizzate per le quali occorre verificare in sede di collaudo la presenza di vizi, difformità, incompletezze che richiedano interventi di adeguamento o completamento, quantificandone la spesa. Il Tar ha già fissato la pubblica udienza al 9 giugno 2011 per integrare con le risultanze del CTU quanto già disposto e procedere così alla pronuncia definitiva. - il Tar ha respinto il ricorso della Futura in merito alla pretesa risarcitoria per la presunta sussistenza di un danno di almeno 2 milioni di euro per effetto della illegittima modifica della destinazione d’uso della famosa unità immobiliare oggetto di contenzioso, in via principale, con altro soggetto privato. Resta invero aperta la questione della legittimità del cambio di destinazione dell’unità immobiliare della Sigest avvenuta attraverso Dia presentata dalla stessa società, rispetto alla quale il Tar ha indicato la necessità

...


...

Il Teatro dell’U.T.E.

di una preventiva variante al piano particolareggiato. La questione per la quale come detto non risulta fondata alcuna azione verso l’Amministrazione Comunale, e rispetto alla quale ci sono elementi importanti, non citati nel dispositivo finale della sentenza, è destinata ovviamente ad avere rilevanza soprattutto per ciò che attiene i rapporti fra privati. Riassumendo pertanto l’Amministrazione Comunale non può che esprimere piena soddisfazione per l’esito della vicenda che, per ciò che attiene le questioni che hanno rilevanza pubblica, ha visto sancire il nostro diritto ad entrare in possesso delle aree esterne con completamento delle opere a carico della Futura e l’infondatezza della pretesa risarcitoria di almento 2 milioni di euro a nostro carico. Senza alcuna vis polemica ricordiamo che in modo particolare questa ultima vicenda era stata addirittura argomento rilevante della campagna elettorale e delle successive iniziative consiliari del PdL. Ancora una volta viene quindi dimostrata l’infondatezza delle loro assurde iniziative politiche. Come detto in occasione degli incontri con i commercianti è finalmente possibile riprendere il confronto costruttivo sulle proposte riguardanti il centro storico, rispetto alle quali le aree pubbliche in oggetto erano unanimemente considerate indispensabili per la soluzione di problemi quali quelli della sosta, della mobilità e di una articolata proposta riguardo la riorganizzazione del mercato.

Sabato 12 febbraio, all’Auditorium Mons Meliani, gli“Attori per Caso”dell’U.T.E., presentati da Angelo Iacarelli, hanno rappresentato scenette in vernacolo con la regia di Laura Galletti. (Bravissimi gli attori Giovanni Ferretti, Giovanna Menichini, Giuseppina Poli, Maria Freschi, Luciano Dal Canto, Miranda Zingoni, Sergio Nencioni, Anna Laura Mencacci, Maria Moretti, Gianni Pomerani) Le sceneggiature sono state preparate da Francesca Bernabò, Lina Gorini, Anna Maria Cioni, Maria Grazia Casalini. Supporto tecnico Anna Maria Martelli Il pubblico ha tributato agli attori applausi calorosi e prolungati.

Giovanni Ferretti, Sergio Nencioni, Giuseppina Poli e Miranda Zingoni in “Cecco e Lele”

Maria Freschi e Eleonora Ducci in “Il telefanino”

Luciano Dal Canto e Sergio Nencioni in “Ufficio di Collocamento

Il Sindaco Cicarelli si congratula con gli attori e con la registra, Laura Galletti

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Il Sindaco risponde

Neve e allerta meteo: riflessioni L’ultima nevicata ha creato disagi e polemiche. In occasione della cerimonia di consegna degli attestati ai volontari che hanno integrato brillantemente, come al solito, gli interventi della protezione civile abbiamo cercato di spiegare anche le modalità di gestione dell’evento. Rispetto anche ad alcuni rilievi emersi, e con l’unico intento di fornire un utile spunto di riflessione, vorrei ricordare quanto segue: - l’evento era previsto e la nostra protezione civile ha attivato per tempo mezzi e procedure. Non a caso alle ore 12,00 del 17 dicembre i mezzi spazzaneve, come da convenzione con ditte private, erano già attivi. Insieme al mezzo spargisale hanno circolato sulle nostre strade ininterrottamente fino a domenica 19 dicembre. Il sale sparso sulle strade di Ponsacco è stato di oltre 17 tonnellate, ampiamente disponibili presso i nostri magazzini, con scorte prontamente reintegrate. Nei giorni successivi si è provveduto a liberare il centro cittadino dai cumuli di neve. Il costo complessivo dell’intera operazione è stato di oltre € 17.000. - Buona parte dei problemi sono derivati dalla paralisi delle arterie infrastrutturali di ordine superiore, in particolare, per quanto ci riguarda, la superstrada. Questo non solo ha causato disagi sul reticolo stradale minore, ma ha addirittura comportato l’attivazione di procedure di intervento che hanno portato i livelli superiori (Prefettura) a precettare le risorse locali. Sabato 18 per esempio i nostri vigili hanno dovuto presidiare per tutto il giorno l’uscita della superstrada a Gello. Anche il nostro spargisale è stato ufficialmente richiesto per l’intervento sempre in Fi-Pi-Li. Mentre di solito è alle esigenze locali che si sopperisce con aiuti di ordine superiore, in questo caso è successo esattamente l’opposto. - Il sale è un antidoto del ghiaccio

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e non della neve. Il sale purtroppo ha anche un effetto corrosivo sull’asfalto, aggravando lo stato di manutenzione del manto stradale. E’ per questo che va usato al momento giusto. Nelle realtà abituate alla neve vigono in genere regolamenti e comportamenti adeguati anche a livello di singoli cittadini: pulizia dei marciapiedi davanti alla propria abitazione, uso di pneumatici termici, uscita ritardata nelle scuole (e non anticipata come accade in genere da noi). A livello di Unione dei Comuni è stato deciso di elaborare possibili bozze di regolamento. - Quando il fenomeno riguarda un intero territorio la possibilità di integrare uomini e mezzi, oltre i livelli previsti nelle convenzioni in essere, è praticamente inattuabile, visto che la domanda è superiore all’offerta e considerato che, come in questo caso, le richieste di livello superiore hanno per legge la precedenza. - Gli allerta meteo sono molto più frequenti di quanto non si creda. Nel 2010 per esempio sono stati circa 40 (ricordo che un anno è composto da 52 settimane). Quasi tutti hanno riguardato il rischio connesso alla pioggia (per frequenza o intensità del fenomeno). Solo una piccola parte in verità si traduce in pericoli e rischi reali, ciononostante la macchina della protezione civile deve entrare in funzione. Come detto all’inizio si tratta di un contributo che spero possa aiutare a comprendere meglio certi fenomeni, favorendo magari un giudizio più obiettivo su chi opera in prima linea, e a sviluppare anche una coscienza collettiva molto utile per rispondere in maniera più efficace agli eventi. Il tutto senza nulla togliere alle doverose esigenze di coordinamento e di intervento a livello istituzionale e alle legittime e comprensibili critiche

rispetto all’evento specifico. Proposta a Samuele Ferretti Quasi in ogni numero del Ponte c’è l’immancabile intervento di Samuele Ferretti che a vario titolo finisce sempre per criticare l’Amministrazione Comunale con un approccio chiaramente ideologico. La Lega Nord, di cui Ferretti è diventato un autorevole esponente a livello regionale, generalmente si caratterizza, anche in termini politicamente trasversali, per azioni e iniziative concrete legate al territorio. Fra l’altro il suo ruolo di responsabile regionale per gli enti locali dovrebbe a maggior ragione enfatizzare questa attitudine. Dal momento che il sottoscritto ha sempre cercato un confronto costruttivo con l’opposizione (che non vuol dire mancanza di contrapposizione) e visto che il 2011 è l’anno della celebrazione dell’unità d’Italia e, quasi certamente, del federalismo, temi molto legati fra di loro, perché Ferretti, anche al fine di meglio qualificare il suo ruolo politico, non investe su questi argomenti, veri e propri cavalli di battaglia della Lega? La mia non è una critica, ma semplicemente un tentativo di offrire uno spunto concreto ad un confronto e ad una discussione che, vista l’importanza degli argomenti, credo potrebbe essere molto utile e interessante anche per i nostri cittadini. La riforma federalista, fra l’altro, credo meriti di essere ben spiegata all’opinione pubblica, proprio nel momento in cui il Parlamento va definendola in via ultimativa. Per quanto mi riguarda sarei molto lieto di contribuire a questo confronto. Superare il clima di sterile e perenne contrapposizione e offrire alla cittadinanza una seria opportunità di approfondimento su un tema comunque destinato ad incidere significativamente sul futuro, credo sarebbe utile per tutti.


17 gennaio

Sant’Antonio Abate, protettore degli animali Sant’Antonio Abate, santo popolarissimo. Patrono degli addetti alla lavorazione del le carni, è anche il patrono di quanti lavorano con il fuoco, come i pompieri, perché guariva da quel fuoco metaforico che era l’herpes zoster. Una leggenda popolare narra che Sant’Antonio si recò all’inferno, per contendere l’anima di alcuni morti al diavolo e mentre il suo maialino, sgattaiolato dentro, creava scompiglio fra i demoni, lui accese col fuoco infernale il suo bastone a forma di tau e lo portò fuori insieme al maialino e lo donò all’umanità, accendendo una catasta di legna. Al di là delle tradizioni popolari, che testimoniano l’affetto per questa figura, Sant’Antonio Abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere prima in una regione deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni. Riuscì a vivere a lungo senza gli agi della vita: morì, infatti, ultracentenario

nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi da tutto l’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, Sant’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa. Per due volte lasciò il suo romitaggio. La prima, per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia (una vicenda di straordinaria attualità). La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà al Concilio di Nicea. Nell’iconografia è raffigurato circondato da animali domestici, di cui è popolare protettore. Benozzo Gianetti

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Da Jerry Scotti con “Arimatour” Una piacevole esperienza ha vissuto un gruppo di persone che giovedì 2 febbraio, a Milano, ha assistito alla registrazione della seguitissima trasmissione televisiva “Milionario” che va in onda alle 19 su Canale 5. I gitanti, in gran parte dell’U.T.E (Università della Terza Età), per un pomeriggio intero si sono dilettati a vedere i protagonisti televisivi che in varie fasi del gioco hanno dato dimostrazione di intelligenza e di studio. Jerry Scotti, da tutti applaudito e coccolato, non ha lesinato di intrattenersi con il gruppo facendosi fotografare e rilasciando autografi ai fans. La troup televisiva, il personale dello studio, i macchinari, le telecamere, le luci, hanno dato a chi ancora non conosceva questo mondo scintillante, il senso del grande fermento che anima ogni trasmissione di spettacoli. Questo modo di vivere e di comportarsi è stato il centro dell’attenzione e della discussione dei gitanti. Tutto si è svolto nel migliore dei modi grazie alla competenza del capo gita, Mario Leoncini, ormai esperto di escursioni in tutta Europa.

Il Gruppo Pittori U.T.E. L’U.T.E. continua il suo programma per l’anno accademico in corso con variegati programmi di intervento culturale e sociale per gli oltre 200 iscritti che frequentano le lezioni settimali, i corsi di studio (Italiano, inglese, computer) e di lavoro. Qust’anno è iniziato il corso di ballo in Sala Valli. In queste foto si osservano gli iscritti al corso di pittura che stanno dipingendo i vecchi mestieri. Con loro ci sono i ragazzi diversamente abili della Coccinella che dipingono un lungo pannello con figure e colori divertenti. Il gruppo è guidato da RobertoMarinai.

Lezione ai pittori

Il pannello dei ragazzi

La squadra di lavoro

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Grande serata all’Odeon con i saggi delle palestre Il 22 gennaio, al Teatro Odeon, le palestre cittadine Futura Sport, Ginnastica Ponsacco, Gym Tonic, Team Work, Scarpette Rosa, Professione Danza e Danza Atelier, presentate dal bravo Omar B., hanno inscenato una magnifica serata all’insegna dello sport. La manifestazione volu-

ta dall’Amministrazione Comunale, ha avuto come esponente di spicco l’Assessore Simone Silvestri con la collaborazione logistica di Franco Panicucci. Il pubblico, che gremiva la platea, ha applaudito lungamente gli allievi e le insegnanti delle palestre, che hanno dimostrato un alto livel-

lo di preparazione tecnica e coreografica. L’incasso della serata è stato devoluto alla Caritas e alla mensa dei poveri. Il presidente, M° Fabrizio Gallerini, ha ringraziato sentitamente, sottolineando le particolari necessità del momento.

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Accadde il...

Udienza al Quirinale Quando ancora non esistevano gli armamentari col silicone e botulini che oggi arrotondano le donne un po’ attempate facendo la loro felicità, rendendole ancora appetibili agli occhi voraci dei maschi, Pontedera poteva vantare l’attrezzato negozio di Corrado Lupi, famoso in tutta la Valdera per il grande assortimento di reggiseni fuoriserie, imbottiture varie, cinti erniari, pomate, macchine da clisteri, mutande e mutandoni per chi se la fa addosso. Corrado Lupi, diventato Cavaliere della Repubblica per la sua celebrità, fu però assai più famoso come democristiaBino Sanminiatelli no, o meglio “pipista”, come teneva a sottolineare lui riferendosi alla sua antica militanza nel Partito Popolare di Don Sturzo. Nell’agosto del 1955 da tre mesi Giovanni Gronchi, vecchio amico di scuola e di partito, era stato eletto Presidente della Repubblica e siccome a Pontedera faceva un gran caldo, il Lupi mise nella vetrina un cartello, “chiuso per ferie”, indossò l’abito più adatto e prese il treno per Roma, deciso ad andare a festeggiare l’amico Presidente per il quale aveva anche preparato un fagottino legato con lo spago. Durante il cambio della guardia, mentre la banda suonava davanti al fastoso Palazzo con i turisti a bocca aperta, s’infilò a passo spedito nell’androne del Quirinale, ma fu subito bloccato dai Guardaportoni in livrea e dai Carabinieri che stazionano lì giorno e notte. Lupi trasalì, se n’ebbe a male, si sentì offeso e s’arrabbiò parecchio protestando senza ritegno. Nessuno avrebbe dovuto fermarlo perché sbraitò, “son venuto appo-

sta da Pontedera e vado dal mio amico Giovannino, chiaro?” Sbalorditi da quella scenata, Guardaportoni e Carabinieri lo credettero un pazzoide, tentarono di calmarlo, ma lui non intese ragioni continuando a dare in escandescenze. Per risolvere l’imbarazzante situazione un Ufficiale dei Carabinieri telefonò ai funzionari della Segreteria Generale della Presidenza e da lì la comunicazione fu passata al Segretario particolare di Gronchi il quale, informato di quel che stava accadendo nell’ingresso del palazzo, rivoltosi a Gianfranco Merli, capo del suo staff, esclamò: “Ho capito tutto, è senz’altro Corrado Lupi di Pontedera. Accompagnatelo nel mio studio. Fa sempre un gran baccano, ma è innocuo. Pigliamolo così com’è!” Un’altra singolare udienza presidenziale fu quella accordata a Bino Sanminiatelli che da giovane fu allievo di Gronchi quando era professore di lettere. Ma Sanminiatelli non dovette superare alcun intoppo, perché si fece annunciare con una telefonata ai funzionari della Presidenza che lo conoscevano bene, e gli fu procurato un appuntamento in linea col cerimoniale. Lo racconta lo stesso giornalista-scrittore perignanese in uno dei suoi magnifici “Diari” nei quali ricorda i tempi di quando Gronchi, fresco di laurea, per guadagnare qualche lira, d’estate andava a Perignano per dargli lezioni di latino e greco. Ma lui non ne voleva sapere. Una volta, presente il padre, il Conte Donato, considerato uno dei maggiori latinisti e grecisti europei, Gronchi sbagliò l’aoristo del verbo “pèmpomai”. Fu licenziato su due piedi con la felicità di Bino che finalmente avrebbe potuto godersi le vacanze senza l’assillo dei verbi greci e latini anomali. Quando, dopo tanti anni, professore e allievo s’incontrarono al Quirinale inevitabilmente rispolverarono quel lontano episodio e Sanminiatelli, scherzando volle assicurare il Presidente che alla fine si era perfino laureato. “Bravo! O in cosa ti sei laureato?” gli domandò Gronchi. “In giurisprudenza -rispose Bino- figurati un pò, è una laurea che non mi è mai servita a nulla!” Fausto Pettinelli

Sabato 26 febbraio ore 16 , in Via Verdi

Inaugurazione di SPAZIO16: un’idea del fotografo Simone Stefanelli. Uno studio che unisce ai servizi professionali rivolti a privati ed aziende il desiderio dell’ insegnamento e divulgazione della cultura fotografica. I nostri spazi nascono per poter ospitare mostre, corsi e workshop creando così un luogo di fotografia a 360°. Spazio16 è uno studio polifunzionale con al centro tutto quello che riguarda la fotografia e il suo mondo. La sede di SPAZIO16 con i suoi centotrenta mq è uno studio classico è allo stesso tempo una galleria fotografica, un centro di formazione per fotografi di tutti i livelli, un laboratorio progettuale aperto alla creatività, un luogo di eventi dedicati alla fotografia.

Siete tutti invitati

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Letterine a Gesù Bambino Questo è uno scampolo di letterine natalizie di bambini delle scuole elementari di varie città d’Italia. C’è di che riflettere.

Caro Gesù, i cattivi ridevano di Noè, stupidino, ti sei fatto un’arca sulla terra asciutta. Invece lui è stato furbo a mettersi col tuo babbo, anche io farei così.

Caro Gesù Bambino, i miei compagni di scuola scrivono tutti a Babbo Natale, ma io non mi fido di quello. Preferisco te.

Caro Gesù Bambino, lo sai che mi piace proprio come hai fatto la mia fidanzata Simonetta?

Edoardo

Matteo

Caro Gesù, Don Mario è un tuo amico o lo conosci solo per lavoro?

Caro Gesù, invece di far morire le persone e di fare quelle nuove, perché non tieni quelle che hai già fatto?

Antonio

Marcello

Caro Gesù, mi piace tanto il padrenostro. Ti è venuta subito o l’hai dovuta fare tante volte? Io quando scrivo lo devo rifare un sacco di volte.

Caro Gesù, la storia che mi piace di più è quella dove cammini sull’acqua. Te ne sei inventate di belle. La mia seconda preferita è quella dei pani e dei pesci.

Andrea

Antonella

Caro Gesù Bambino, come mai non hai inventato un nuovo animale negli ultimi tempi? Ci sono sempre i soliti

Caro Gesù, se te non facevi sparire i dinosauri noi non ci avevamo più posto, hai fatto proprio bene

Sara

Laura

Caro Gesù, ti chiedo per favore metti qualche vacanza fra Natale e Pasqua. In mezzo ora non c’è niente.

Maurizio

Caro Gesù Bambino, non comprare i regali nel negozio sotto casa, la mamma dice che sono dei ladri. Molto meglio l’iper. Lucia

Marco

Caro Gesù Bambino, per piacere mandami un cucciolo. Non ho mai chiesto niente prima, puoi controllare Bruno

Caro Gesù, forse Caino e Abele non si ammazzavano se avessero avuto una stanza per uno. Con mio fratello funziona. Lorenzo

Caro Gesù, a carnevale mi travestirò da diavolo, ciai niente in contrario? Michela

Caro Gesù, tu che vedi tutto mi dici chi mi ha preso l’astuccio? Marco

Caro Gesù, la maestra ha detto che Tommaso Edison ha inventato la luce. Ma al catechismo dicono che sei stato tu. Per me lui ti ha rubato l’idea. Daria

Caro Gesù Bambino, grazie per il fratellino. Ma io veramente avevo pregato per un cane. Gianluca

Caro Gesù, non credo che ci possa essere un Dio meglio di te. Volevo solo fartelo sapere ma non è che te lo dico perché sei Dio. Valerio

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Monologo di Giancarlo Peluso

Quattro mariti 0 allora! Gliè destino‘he rimanga sola... si vede ciò‘r fiato viperino... i mariti ‘un mi durano, nata da un cane di scarogna malidetta! Gliè già quattro vòrte ‘he rimango vedova, ciò fatto l’abbonamento... Ora poi ‘un mi vòle più nissuno!! Par che ci abbi ‘órpa io!! 0 se son tutte bavette,‘òsa ci devo fa’... Mi maritai la prima vòrta ragazzina...‘un lo volevo me lo vòrsano appiccïà’ per forza... Mi’ ma’: “Se no rimani zittella”. Acciòri (avevo sedicianni!) Mïa per nulla pover’òmo... era tanto bòno... ma era malaticcio: tutto bianco, smunto, rifinito, tisï o ‘nsomma via! Mamma mia ‘om’era secco, poverino... pareva un attaccapanni!!! Quando s’indava a letto glièro tutta un livido... Con tutti ‘vell’ossini striminziti, mi buàva tutta- e ‘un potevi mïa guasi fa’ nulla... chè... gni veniva la fiataccina... ponzava pareva ‘he avesse fatto le regate di Sarranieri... e bianco!! bianco com’un cencio lavato: Anemia lo ‘hiamavano. Tutto sofistio... ‘un mangiava nulla... la pasta ne buttavo mezzo ‘hilo... mezz’etto ne mangiava...‘vell’artra mi toccava mangialla tutta a me... La ciccia ne mastiava du’ bocconi e poi la dava ar gatto... er pane ‘un lo voleva: in un anno ‘ngrassai ‘varanta ‘híli! Ooh...‘un la potevo mïa buttà’via la ròbba! Gliè lu’ lì che m’ha rovinato... Se mi ‘ampàva dell’artro doventavo da Circolo Togni!! Povero stinchibilinchi!! ... Mi morì per ferragosto: si stese ar sole sur terrazzo in mutandine pareva Pinocchio... si scollò tutto...‘un s’arrizzò più!! Stiedi un par d’anni libera... poi mi ‘apitò un bell’òmo... Caffiero si‘hiamava: robusto, bello, fiero... tutto ‘r contrario di ‘vell’artro; lavorava a opra da’‘Onti della Seta... rosso pareva di fòo... Per forza! Bevevo ‘ome ‘na spugna. In tre anni‘he ce l’ho avuto, a letto ci sarà venuto‘vattro vorte! Tutte le sere veniva a casa più briao d’Utello, sai er fratello di Cesira. Siccome si stava ar terzo piano, il primo pianerottolo tarabaralla... ar seondo ‘un ce la faceva più, si sdraiava tutto, gni buttavano una ‘operta ‘n sur groppone e... bonanotte!! Per mesi! E io, sola: mi pareva d’esse ‘vedova... Si vede lo faceva per fàmmici fa’ l’allenamento... Lo portónno all’ospidale all’urtimo bùo: cor una fiatata fece svenì’ du’ dottori, un infermieri d’ottanta ‘hili e 20

una dipromata... Gni feciano er salasso ma ‘un ci fu nulla da fa’... du’ litri di sangue gni levónno: ce l’hanno sempre!! I pappini ci fanno er ponce la notte ‘vando son di turno... Povero ‘Afiero!! Er professore me lo disse:“’Vest’òmo ‘vi cià una cirrosi epatia e di ‘vélle sòde... se campa gliè un miràolo”... Ar posto der fegato gni ci voleva una cipolla... ‘ome le galline. Morì di gennaio... si stentava dar freddo... Spirò chiedendomi perdono... e un cognacchino per iscardassi!! Er terzo passò pòo...‘un ci potevo sta’ sola. Lo‘onobbi alla posta facevo un vaglia: lungo lungo, allampanato. Era drèto di me mi passò avanti... ‘on quelle bracciona pareva un orangutanghe... n’allungò una e disse: “Ciò da fa’ questo versamento”... Gni stioccai una pedata in un ginocchio... o ‘un gne ne feci venì’ davvero un versamento! Lo ‘urai a casa sua e... fu lì che si diede barta. Ci sposómmo un par di mesi doppo... Sarà passato... toh!... una ghiecina di mesi gni viense le terizie!! Giallo pareva un pratò di limoni... l’avevo sempre per la‘asa... si lamentava... e ‘ndava sempre ner peggio... se mi moie, dissi, lu’ lì gliè l’urtimo!! piglia i paperi... come la barca gialla di S. Francesco... Mi morì davvero... ar tocco... si mangiava, mi ‘ascò riverso, poverino... sur un tombolo di pulenda: glièra tutto un giallìo, ‘un sapevi più qual era ‘r muso e qual era la pulenda. Dissi basta... basta!... Ma ci riaschiedi... Fu a Tirrenia... lungo mare: un bèr morino mi inciampò... ma mïia un moro di‘apelli... un ameriano... sì... nero!! bellino!! E ‘apelli a cesto d’insalata ricciolina, du’belle labbra a ciuo... du’froge di naso a vitella di latte... Fu un furmine. S’indiede a sposà’ nella ‘hiesa der Campo Derbi dove lavorava... Nato d’un cane ‘om’era nero!! Pareva un cannello di regolizia! La sera a casa siccome ciò la luce fiòa... se ‘un rideva ‘un lo vedevo!! Era tanto bòno... e sano, meno male!! Che belle giornate... e che nottate s’è passato assieme... Questo ‘vi mi dura eterno dicevo, gliè di ferro!! E invece lo‘nvestinno, cor un camio’ar buio... a Livorno, sur porto L’appicciónno ar molumento La mattina ci trovónno cinque mori... Povero Calimero!! E pensà’ che gne ne dicevo: “Ridi... ridi… sennò ‘un ti vedano”... ‘vella sera aveva ‘r nervoso!! Ma ora basta davvero... -’un ne voglio più... e poi, anco se lo rivolessi marito... chi vòi‘he mi pigli... mi scansano tutti... par che abbi la tigna... Ma dite la verità... ciò corpa io ... ?!

L’Undici di Gigino Riguardo a ‘na recente trasmissione per fa’ vedé’ la gente più famosa in un concorso alla televisione, chi deve risurtà’ la plu groriosa. a scòla hanno rifatto ‘ome lezione a press’a poo, ‘osì’ la stessa ‘osa. Er mi’ nipote cia preso passione E ci s’è messo (.on aria vigorosa. Ma mentre guasi tutti li scolari correvano ‘ome fussero un levriere, Gigino gliera fòri dall’orari. Disse ‘r maestro: “Vòi ‘r pallottoliere..?” “N’ho scritti dieci: sono guasi pari, mi manca solo di trovà’ ‘r portiere....!

Giancarlo Peluso

Nonni e Nipoti ( Otello e Pordo) O.= Er mondo, caro mio, nun è più quello de’ nostri tempi. lo ‘un mi ci ritrovo. P.= E me lo dici a me..!? Stai zitto Utello, a vòrte mi par d’esse’ guasi nòvo. Er mi’ nipote ruzza ‘or su’ fratello... Ora ‘un lo vorrei dì’ che nun l’approvo: ha un anno, tien’arzato anc’ un martello.. ‘-Un so se piglio rabbia o mi ‘ommovo... O.= Se ... bada Iì o cosa vòi ‘he sia… Ar mio vorrei sapé’ cosa ni piglia, sta sempre a piange e urlà’ glie ‘na manìa: ha già tre mesi ....ma ‘na furberia che se ‘un n’empi di latte la bottiglia ti tiene arzata tutta la famiglia...

Giancarlo Peluso

Gite delle Associazioni Università Terza Età 1. 2.

13-15 aprile CASTELLI DELLA BAVIERA 10-18 luglio OLANDA - BELGIO - FIANDRE e navigazione sul RENO

per informazioni e iscrizioni Segreteria UTE - Sala Valli Martedi e Venerdi dalle ore 15 alle 17 Amici della Musica 1. 2-3 aprile GITA A ROMA - VISITA A PALAZZO FARNESE e ABBAZIA DI FARFA per informazioni Bertocchini L. 377 1604635


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Venerdì 8 Aprile, ore 21,30

Il ganzo del bar

Presentazione del libro

“Botteghe e Bottegai di Ponsacco” di Benozzo Gianetti

Le conversazioni dei ponsacchini al bar seguono un copione sempre uguale. C’è quello che tiene banco, che sa tutto di tutto, che è più ganzo di tutti, che lo sa lui come si fa, che se ci fosse lui al Governo, che il concessionario gli ha fatto lo sconto perché sono amici, che lui è stato con quella lì, che suo cugino che gira parecchio gli ha detto che è vero che Corona è un finocchio, ma in quell’ambiente lì fanno tutti così. Ecco, di solito, quello che tiene banco nella vita non ha concluso proprio un bel nulla. E poi ci sono gli uditori, che siccome sanno già quello che dirà l’altro, nemmeno lo ascoltano e ogni tanto fanno un intervento fuori luogo. Di solito quello che chiacchiera… chiacchiera per sé e quelli che ascoltano pensano ad altro. Finché la conversazione non tocca tre punti focali: le donne-mogli, la politica e il calcio. Sul primo tema si registrano dialoghi che sono passati alla storia. Perché, in quei casi, l’animo ponsacchino esce dal torpore del ponce e della briscola creando capolavori. A parte le avventure di sesso a cui nessuno crede, degni di nota sono i commenti e le battute sulle mogli. Si racconta di quel ponsacchino che, entrando nel bar, vide l’amico che giocava a carte. “E’ nova, un ci sei mai!”, esordì il primo.“O che devo fa’, devo sta’ a casa con la mi’ moglie?”, gli rispose l’altro.“Faresti meglio, ribatté il primo, perché mi sa che la tu’ moglie c’ha ‘r ganzo”. L’altro staccò gli occhi dalle carte, bevve un sorso di crodino e poi, sornione: “Mah, guarda, se va con la mi’moglie, un è tanto ganzo”. Riguardo la politica, l’arte del ponsacchino è di tradurla e semplificarla, declinandola al sessuale. Trovando difficoltà a districarsi fra governi di solidarietà, di emergenza o di responsabilità, fra terzo polo e terza gamba, le considerazioni sono piuttosto triviali:“Io voto Berlusconi perché a 74 anni intenderebbe sempre di danni di zifonella”. Scontato, il giudizio su Bersani. Se qualche ponsacchino lo vota è solo per atavico attaccamento alla sinistra, perché “Bersani a danni di zifonella un ce lo vedo”. Curiosità la desta Bossi,“Ma dopo la strusciata che ha preso ni si rizzerà sempre?”. Sull’argomento sport, il ponsacchino diventa Paperone.“Per tre milioni Cassano lo vendo. Poi ce ne metto sopra altri tre e compro Ronaldinho”.“Seh, dai retta, Ronaldinho te lo danno anche per cinque”.“’Na sega, o che ci fai oggigiorno con cinque milioni?”. Di solito finisce che litigano quando c’è da pagare due euro per i caffè.

Una carrellata di commercianti ponsacchini ambulanti e fissi che hanno movimentato la nostra comunità dagli ultimi del 1800 fino al boom economico. Decine e decine di foto e documenti, volti conosciuti e dimenticati che animavano i giorni.

Durante la serata di presentazione, sarà proiettato un filmato estratto dalle pagine del libro.

Le foto è stata fornita gentilmente da Floriano Baldacci figlio di Amabilia. (da sin.) Amabilia Bacci Baldacci aveva il negozio di chincaglieria sul corso dove fino a qualche anno fa c’era la pescheria. (a ds.) La sorellaFedora Bacci nei Bani che montava il banco in piazza nei giorni di mercato

Questa foto, fa parte del libro con le altre 200. Un patrimonio di documenti, di ricordi, di aneddoti che vedrà la luce l’ 8 aprile

In occasione della premiazione dei campioni pisani dello sport premiati in Provincia, sono stati premiati anche alcuni atleti ponsacchini ecco l’elenco Nella foto Bassi Francesco premiato dall’Assessore provinciale Salvatore Sanzo medaglia d’oro alle olimpiadi di Atrene e dall’Assessore allo sport Simone Silvestri.

Giampaolo Grassi

1

Squadra 5 Cerchi

ASD Ginnastica Ponsacco

2

Gori Cecilia, Puddu Aurora e Piccione Alessia

ASD Ginnastica Ponsacco

3

Vanni Francesca ASD Ginnastica Ponsacco Morelli Federica e Pasqualetti Martina

4

Picchiotti Francesca ASD Ginnastica Ponsacco

5

Celestino Irene

ASD Ginnastica Ponsacco

6

Pertile Luisa

ASD Ginnastica Ponsacco

7

Favarin Jessica

ASD Ginnastica Ponsacco Campionessa italiana ginnastica artistica

8

Cioni Valentina

ASD Ginnastica Ponsacco Campionessa europea

9

Bassi Francesco

ASD Ginnastica Ponsacco 3° classificato Campionato Toscano Minicross Ktm 65cc

Campionessa italiana 6a categoria senior

Un abbraccio fortissimo alle ragazze più in forma della palestra GYM TONIC. Giorgia

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concorso italiano con la squadra italiana CSIT


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All’Opera, con gli Amici della Musica

Il teatro ottocentesco “Goldoni” di Livorno

Andare all’opera con gli Amici della Musica significa godere un divertimento che ha molteplici sfaccettature: in primis, è chiaro, le emozionanti melodie di voci, orchestre e cori, poi la gioiosa, serena compagnia dei gitanti e infine, ma non meno importante, la vigile presenza di Mario, l’antico au-

tista del pullman, che da tanti anni accompagna con perizia, puntualità e cortesia ai teatri italiani ed esteri, i melomani ponsacchini. Stavolta il viaggio è stato breve, a Livorno. Mario li ha portati all’ingresso dello storico Teatro Carlo Goldoni, sapientemente ristrutturato -storico, perché lì nel ’21, fu sancita la scissione del Partito Socialista e nacque il Partito Comunista- é stata rappresentata la tradizionale “coppiola” lirica, “Cavalleria Rusticana e Pagliacci”. Due brevi, splendide opere che mettono in risalto, oltre la magnificenza compositiva, anche la complessa diversità intellettuale dei rispettivi grandissimi autori, il livornese Pietro Mascagni e il napoletano Ruggero Leoncavallo.

Davvero bravi gli interpreti nei vari ruoli: le soprano Elena Pankratova, Esther Andaloro, Irene Bottaro e Chiara Mattioli, che con i tenori Javier Palacios, Michael Spadaccini ed i baritoni, il nipponico Leo An -che ha entusiasmato per la potenza vocaleDavid Ferri Durrà e Marcello Rosiello, hanno costituito una compagine applauditissima in entrambe le rappresentazioni. L’orchestra ORT (orchestra della Regione Toscana), diretta dal giovane maestro Jonathan Webb ed il coro, diretto dal pisano Marco Bargagna, hanno offerto un’esibizione degna della Scala di Milano.

Giovacchino Calloni, Pittore e Amico La sua residenza a PonLa recente scomparsa di sacco non gli impediva di Giovacchino Calloni, pitessere sempre presente tore e amico, riempie di alle manifestazioni culdolore oltre alla famiglia turali e soprattutto alle anche coloro che lo hanno rassegne espositive caconosciuto ed apprezzato scianesi, anche per i suoi per le sue doti umane e le esordi formativi iniziati sue capacità artistiche ed a Ceppato, in rapporto espressive. diretto con pittori, come L’ultimo incontro pubblico Tamburini , Banchelli e come pittore è avvenuto con gli altri appassionati nel settembre 2009, durand’arte del “Club dei pittote la XXXVI Rassagna di Via dell’Arco con una mo- La moltiplicazione dei pani, una ri cascianesi” degli anni tela ad olio di G. Calloni ’70. stra antologica a Lui dediDel suo lavoro molto è stato scritto da cata dall’Amministrazione comunale giornalisti e critici d’arte, tra cui Orae dalla ProLoco, presso i locali del zio Pettinelli, Giulio Panzani, Luigi “Ritrovo del Forestiero” di Casciana Servolini, Iolanda Pietrobelli, SalvaTerme

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tore Amodei, che così scrive: “Calloni riesce a sintetizzare , nei suoi quadri, la realtà quale che sia il soggetto prescelto; un grande esempio di felicità espressiva e di raggiunta maturità….. Una pittura ancorata alla realtà, dove il colore tende a solidificare cose e persone”. La perdita dell’amico Giovacchino Calloni lascia un grande vuoto, ma resta vivo il ricordo attraverso le sue opere, risolte nel solco della tradizione, con un marcato stile espressivo capace di trasmettere forti emozioni. L’ultima produzione permeata di spazi aperti e di natura incontaminata, resta un tangibile segno che non potremo facilmente dimenticare. Africano Paffi


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Gli Scout si raccontano

5704 multe nel 2010 ai cittadini di Ponsacco

Salve! siamo una squadriglia del gruppo scout Ponsacco I e vogliamo raccontare ai lettori del “Ponte di Sacco” le nostre avventure, esperienze e attività. Dopo un campo invernale tra la neve, dal 27 al 30 dicembre, nel fantastico scenario di Badia di Montepiano, nel comune di Vernio (PO), ora abbiamo ripreso le nostre iniziative scout. In particolare in questo periodo stiamo organizzando alcune imprese per partecipare alla manifestazione dei “Guidoncini Verdi”. Ci spieghiamo meglio: le imprese sono le attività che ogni squadriglia (gruppo di scout in cui è diviso il reparto, il nostro né ha quattro, 2 femminili - cerve e antilopi - e 2 maschili - lupi e orsi), si impegna a realizzare. Ognuno ha un proprio ruolo e incarico da assolvere. Le imprese riguardano vari argomenti tra cui, alpinismo, giornalismo (il nostro), natura, espressione...e così via. Attraverso le imprese possiamo partecipare ai “Guidoncini Verdi”, una manifestazione che quest’anno si terrà nel mese di maggio, alla quale parteciperanno scout di tutta la Toscana e dove ciascuno avrà l’occasione di mostrare il proprio lavoro, mettendo in comune l’esperienza fatta. Adesso conoscete qualche notizia in più sugli scout, ma c’è ancora molto da scoprire! Un saluto speciale a tutti i ponsacchini.“Bimbum! Crack!” ( è il rituale saluto che conclude le nostre attività sciogliendo il cerchio). Sq. “Antilopi” Stella Polare

I giornali locali hanno riportato, in questi giorni, il resoconto dei Vigili Urbani per le multe elevate nel Comune di Ponsacco, relative all’anno 2010. Il telelaser ha rilevato 323 infrazioni con il ritiro di nove patenti. Una macchina multata Quattro accertamenti per guida in stato di ebbrezza riscontrata in incidenti. Diciassette multati hanno fatto ricorso al giudice di pace, cinque al Prefetto e quattro al Sindaco. I preavvisi di fermo veicoli su ingiunzioni fiscali sono state 232 con sedici richieste di rateizzazione del pagamento. Il 75% delle multe sono state pagate per un totale di euro 252.704. Una frase del Comandante Panizzo ci ha fatto riflettere: “La sensazione forte è che la gente non ha soldi per pagare le multe e nemmeno la copertura assicurativa…” Noi aggiungiamo che le multe, nelle loro essenza e non nell’applicazione, sono inique perché c’è differenza tra il cittadino che guadagna 3000 euro al mese e un altro che percepisce 500 euro di pensione o 800 euro essendo in cassa integrazione. Al primo, per un multa di divieto di sosta di euro 39, costa solo tre ore di lavoro, al secondo 3 giorni di pensione! Allora come la mettiamo con la norma del vangelo “Dai a ciascuno il suo”, dal momento che ci professiamo cristiani e ci arrabbiamo quando l’Europa non ha riconosciuto “le radici ebraico-cristiane”? Allora, rileggiamo il piccolo libro che vive da 2000 anni il “Vangelo” e poi comportiamoci secondo i suoi insegnamenti. (B.G.)

Gita a Venezia dei Fratres Ponsacco Siamo andati in gita a Venezia… che meraviglia! La città lo sappiamo tutti che è bellissima e anche se ci torni 100 volte, trovi sempre qualche particolare che ti colpisce. Ma questa volta la storia è diversa. I ponsacchini sono straordinari, puntuali, precisi, simpatici e la loro compagnia è uno spasso. E’ stato piacevole passeggiare nei luoghi più famosi ma anche in quelli più appartati, visitare le chiese più conosciute, e godere la vista meravigliosa sul Canal Grande dal Ponte di Rialto, visitare Burano e Torcello, farsi trasportare tra i canali comodamente seduti sulla gondola. In questo girovagare in ordine sparso è stato simpatico incontrarsi per caso a gruppetti, sembrava che Venezia fosse stata invasa dai ponsacchini. Per la foto di gruppo ci siamo ritrovati in piazza San Marco e all’ombra del campanile di Ponsacco,che ci eravamo portati dietro per nostalgia, lo spirito della comunità è venuto fuori e ci siamo sentiti molto fieri di essere “rubbaorsi”. Tanti curiosi si sono avvicinati e incuriositi dallo striscione ci hanno chiesto che cosa significava l’orso e il maiale affacciati al campanile e noi, soddisfatti, abbiamo raccontato più di una volta la storiella del “lo volevi il maiale rubba’, c’era l’orso e ti fece scappà”. Nel corso della gita una preghiera particolare è andata al 26

nostro amico e consigliere Marco Guerrazzi per la prematura perdita della moglie Sonia e alla consigliera Sandra Romboli che da poco è diventata mamma di Claudio. E’ giusto ricordare che il gruppo Fratres di Ponsacco promuove la donazione del sangue e del plasma, chiedendo a tutti i maggiorenni in buona salute di recarsi al centro trasfusionale di Pontedera per fare un atto di grande generosità verso gli altri, più bisognosi di noi.


Sabato 5 Febbraio, Teatro Era - Pontedera

Notre Dame il Musical Quando si accendono le luci, lo fanno su una Parigi di fine ‘400, malinconica e lacerata, cantata dal poeta Gringoire (Eros Carpita, Ponsacco). Qui, nei meandri della capitale francese, si dipana la triste vicenda dei Clandestini della Corte dei Miracoli (i cui passi sono mossi dalle ballerine dell’Associazione Pontedera Danza) fedeli al combattivo Clopin (Diego Parri) fraternamente legato alla bella Esmeralda (Sara Marinari), zingara andalusa, il cui amore è conteso tra Quasimodo, sfortunato campanaro di Notre Dame (impersonato da Francesco Barsotti) e i crudeli Frollo (Andrea Colloredo, già Dante per la produzione internazionale ‘La Divina Commedia’), prelato della Cattedrale, e Febo (interpretato da Niccolò Falaschi), soldato dalle abitudini libertine già promesso alla nobile e gelosa Fiordaliso (Manuela Pieracci). Così il Notre Dame, firmato La Prossemica e tratto liberamente dal musical Notre Dame de Paris, incanta per oltre due ore di canzoni, balli e videoproiezioni (realizzate da Lorenza Pucci) un pubblico entusiasta. E’ la seconda volta che il teatro Era ospita uno spettacolo della Prossemica, associazione culturale che da oltre due anni propone i suoi spettacoli nei teatri e nelle piazze toscane, registrando ovunque un sincero gradimento. Anche questa volta, l’occasione è duplice e importante, come ricordano a fine serata l’assessore comunale Tognarelli e monsignor Andrea Cristiani, fondatore del movimento Shalom; da un lato il Memorial: come nel gennaio 2010, con lo spettacolo ‘Notte da Musical’, la Compagnia utilizza la musica per accarezzare il ricordo di due amici tragicamente scomparsi, Renato e Samuele; dall’altra la Solidarietà: anche quest’anno i cantattori nostrani hanno accumulato, grazie all’imponente partecipazione del pubblico, 3.300 euro da devolvere al progetto “Dal fango ai mattoni” in collaborazione con il movimento Shalom, grazie al quale sono già state realizzate tre case in mattoni per alcune famiglie dell’Uganda (sul sito www.laprossemica.it è possibile vedere una testimonianza di questo risultato). Tra i saluti, gli applausi e l’entusiasmo generale, a fine serata gli attori de La Prossemica ricordano che, per permettere alle tante persone rimaste escluse di assistere allo spettacolo, l’evento sarà replicato, ancora al Teatro Era, domenica 17 aprile alle ore 17.30.

Auguri a... Il 18 novembre è arrivato il piccolo Diego ad allietare la Famiglia di Fabio e Meri Vannozzi. Tanti auguri dai nonni, gli zii e i cuginetti

Il 18 febbraio Sofia Bergamo spenge la 1a candelina. Auguri dalla mamma e dai nonni

Il 3 febbraio Alessandro Mazzantini compie 1 anno. Tantissimi auguri da babbo e mamma, i nonni e gli zii

Ad una principessa spciale, un grandissimi augurio per il suo 10° compleanno. Un abbraccio forte da mamma, babbo, i fratelli Andrea e Giacomo, dai nonni, dai cugini, zii e amici.

Virginia Falaschi

Gerardo Maione festeggia il 18 febbraio 2011 i suoi 50 anni. Se il cielo fosse carta, il mare fosse inchiostro con lo scoglio scriverei...Tutto il bene che ti voglio!!! La moglie Sara, i figli, la famiglia e gli amici

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Auguri a... Lo scorso mese Manuela Gabbani ha festeggiato 50 anni. Auguri da tutti i tuoi parenti

Benvenuta Olivia Bichisecchi da parte delle zie Camilla e Francesca

Premiata la II° Media della scuola “Niccolini” La classe II° E della scuola “Lapo Niccolini” ha conseguito un bel successo con“L’appetito vien leggendo”, un curioso libro di ricette gastronomiche nostrali ed estere, di poesiole, modi dire e racconti intimi, come quelli che si scrivono sui d diari. Gli argomenti dei ragazzi si sviluppano su una traccia che ha per base la cucina tipica della zona nonchè gli ambienti e le persone che hanno avuto modo di conoscere. Il tutto è stato elaborato dagli allievi dell’insegnante di lettere, Lucia Marrucci che ha magistralmente curato la pubblicazione. I venti ragazzi hanno vinto il “Premio alla Classe”, nell’ambito del concorso “Occhio al cibo”, un’iniziativa della Soc. Coop che citerà l’evento sull’“Informatore”, il periodico edito dallo stesso ente commerciale. La consegna del premio avverrà sabato 26, alle ore 17,30 nella sede della Coop, a Pontedera. Questi, i vincitori della II°E: Ilaria Baldini, Martina Benedetto, Giacomo Benevento, Martina Carrabs, Adele Ceccanti, Aurora Cicarelli, Irina D’Alessandro, Andelica Di Biase, Aleksandrina Dimitrova, Eleonora Ferraro, Dario Gasperini, Regina Lici, Gaia Lombardi, Lorenzo Malacarne,Valentina Meini, Adelaide Nencioni, Riccardo Romboli, Lucy Silano, Cristiano Tonelli e Aouatif Belgarne.

“I Panigacci” Tanti auguri a Alessia Mariottini per il tuo 3° compleanno da babbo, mamma, nonni, bisnonni e zii. 17.02.2008

FOTO MEONI di

Bellini Giuseppe

“La prima volta che sono andata a mangiare i panigacci, in un ristorante-pizzeria, mi sono piaciuti molto. Purtroppo è da molto tempo, saranno almeno due o tre anni, che non sono tornata lì a mangiarli. I panigacci sono piccoli dischetti di formaggio molto sottili. I panigacci si fanno prendendo il formaggio parmigiano facendolo fondere in un grosso contenitore in un forno a legna, tenendoli in mano con un cucchiaio molto lungo e largo. I dischetti vengono poi messi in un piatto steso in terracotta dove sono impilati uno sopra l’altro, come un piccolo grattacielo e poi vengono pressati. Hanno un gusto strepitoso e sanno di formaggio, ma fatto tipo una focaccina pressatissima. Dopo la prima sono stata altre volte in quel ristorante: ero indecisa se rimangiarli oppure no dato che si potevano scegliere altri piatti appetitosi, ma… dopo tanti incitamenti da parte di mia madre e di Matteo, ho accettato di riassaggiarli e… ho scoperto di nuovo il loro squisitissimo sapore. Anzi, li ho provati anche con la Nutella e ho scoperto che sono la fine del mondo”. Irina

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Via al trasloco dello stadio Si riparla dello spostamento dello stadio comunale ai Poggini. Alle nuove richieste del Presidente dell’U.S. Passerai, il sindaco ha risposto,“stiamo valutando”! Speriamo che la valutazione non sia infinita, perché aldilà della tipologia del progetto, quest’opera è veramente importante per il nostro comune. Dal punto di vista sportivo, perché la squadra non debba confrontarsi con compagini con un impianto totalmente inadeguato. Facciamo osservare che società sportive rappresentanti realtà molto più piccole, come Santa Maria a Monte, Montelupo o Certaldo, dispongono di impianti di tutto rispetto. Ma anche dal punto di vista urbanistico, la ridefinizione dell’area sportiva contribuirebbe a risolvere molte anomalie. Naturalmente occorre valutare la tipologia del progetto che dovrebbe nascere da un concorso di idee tenendo presente che Ponsacco è cresciuta moltissimo nella zona tra il Campo sportivo e il Villaggio XVII Luglio e che, fra l’altro, i nuovi quartieri residenziali sono staccati dal centro mancando un collegamento pedonale o ciclabile. Dunque speriamo che qualcosa si muova e che questa sia la volta buona.

Ricordiamo... Il 22 dicembre 2010 è scomparsa Milena Falaschi. Il Marito Alberto Giuntini con i figli Maria, Lida e Don Marco, ringraziano tutti coloro che hanno partecipato al loro dolore e che la ricordano con affetto

Ad un mese dalla scomparsa la famiglia ricorda Gianfranco Bufalini

Bernardo Venagli

Bambini per aria Venerdì 4 marzo 2011 – ore 21,15 Auditorium Mons. Meliani – per iniziativa del Centro Studi Sociali “Giorgio La Pira” ed il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune, sarà presentato il libro “BAMBINI PER ARIA” di Sandra Nencioni, edizioni Albatros. La concittadina Sandra Nencioni è un’insegnante e tratta in un agile libretto il tema “DISLESSIA ED ALTRI DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO”, raccontando la difficile condizione vissuta nella scuola e nella famiglia da tanti giovani.

05.02.2001 · 05.02.2011 Luca Posarelli Sei nella luce ma io ti volevo con me. Mamma Alberta

Roberto Lazzeretti, musicista, ci ha lasciato L’ultima volta Roberto Lazzeretti aveva incontrato molti amici nel duomo di Peccioli ad un concerto corale bellissimo, nel quale fra gli altri solisti, si era esibita una delle figlie, Roberta, voce lirica potente e ben modulata. Un bel successo, Roberto ne restò soddisfatto. Era, come si dice, un addetto ai lavori, un vero competente in materia per le sue esperienze professionali esercitate in Italia e all’estero come valoroso pianista di prestigiose orchestre anche a bordo di navi da crociera. Da tempo sofferente, le sue precarie condizioni di salute sono andate peggiorando e il 13 scorso si è spento dopo aver combattuto e sopportato coraggiosamente la malattia. Roberto, noto a tutti i ponsacchini col nome di Zanobi, patronimico derivato dai suoi antenati pure musicisti, era un artista, persona d’indole mite e amico di tutti. Alla moglie, Maria Grazia e alle figlie, Roberta architetto e Alessandra avvocato, la solidarietà affettuosa del “Ponte di Sacco”.

La morte di una giovane Madre Tutta la comunità di Ponsacco è stata dolorosamente colpita dall’improvvisa scomparsa, a soli 41 anni, di Sonia Marconi Guerrazzi. Sonia era conosciutissima, non solo dai ponsacchini, ma anche da gente di passaggio collaborando col padre Aldo, alla cassa della macelleria in via Roma. La redazione di questo giornale è particolarmente vicina e solidale con i genitori, col marito ed il figlio, apprezzato giovanissimo volontario della Misericordia e con la sorella Barbara, collaboratrice in molteplici iniziative culturali degli Amici della Musica.

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Mobilieri

Esaltati dal derby i Rossoblu volano Mancano dieci giornate alla fine del campionato e le squadre osserveranno il penultimo turno di stop domenica 20 Febbraio ed il successivo sarà per Pasqua il 24 Aprile, a due partite dal the end. La sosta frena un Ponsacco in grande ascesa per le buone perfomance ottenute, col pareggio di Borgo a Buggiano, con lo straordinario pareggio ottenuto nel derby della Valdera col Pontedera, e con la strepitosa e convincente vittoria dei rossoblu di Marmugi a Pizzighettone. Tre gare con uno storia diversa dall’altra ma con comune denominatore: la saldezza del gruppo. Tenace e solida la gara in casa della capolista inchiodata sul nulla di fatto, esaltante quella contro il Pontedera (1 a 1)che merita la rievocazione. Un Ponsacco ridotto in nove per l’espulsione gratuita di Bruno e Tamberi, e con un gol al passivo realizzato su rigore, andava al riposo alla fine della prima frazione. Per nulla intimoriti dall’inferiorità numerica i rossoblu raggiungevano il pareggio su rigore con Scalzo all’inizio ripresa con espulsione del granata Falivena, rimanendo il Ponsacco sempre con l’uomo in meno. Con una carica di gioco,di en-

tusiasmo, e di generosità sorprendenti, i rossoblu trascinati dalla platea di parte, riuscivano ad imbrigliare i granata in una sterile opposizione, sfiorando anche il risultato pieno, e mantenendo la tradizione che non vuole vincenti i granata sul terreno dei Mobilieri. Sulla spinta di questa impresa, il Ponsacco è passato a vele spiegate a Pizzighettone per 3 a 1 con reti di Gronchi,Menicucci e Dughetti. Ad oggi i rossoblu sono fuori dall’insidia dei play out, ma non va abbassata assolutamente la guardia, ma sulla salute dei rossoblu veglia un allenatore,che è anche gentleman oltre ad essere che tecnico competente, e saprà far capitalizzare al meglio le risorse che gli sono state affidate. Intanto i giocatori hanno ricevuto un tangibile“pensiero”dalla società Aurea Salute e Benessere, per i cinque punti realizzati nelle ultime tre partite. Il nuovo sponsor rappresentato da Giorgio Bresciani ex giocatore del Torino, ed amico del ds rossoblu Pinzani, aprirà nel prossimo mese di Marzo un centro di magnetorapia, presso la struttura Corte Nuova a Ponsacco. Sarà solo sponsor ?

Capitan “Fracassa” Alessandro Menicucci in azione nel derby.

Le serpentine di Christian Scalzo mettono allarme nella difesa granata.

Lo schieramento dei tifosi rossoblu durnate il derby. 30

Luciano Lombardi


Valderaphil

Domenica 6 marzo p.v. arriva puntuale come ogni anno il VALDERAPHIL, convegno e mostra-scambio del collezionista. L’evento, atteso con ansia da tutti i cultori delle raccolte d’epoca e da tutti coloro che amano la storia e le tradizioni del nostro territorio, è giunto ormai alla 15a edizione mantenendosi nel solco di un’eccellenza sempre più evidente e consolidata. Anche quest’anno verranno approntati, da parte del Gruppo Collezionisti della Valdera, organizzatore da sempre della manifestazione, un annullo filatelico figurato e una cartolina celebrativa aventi per oggetto un tema e un argomento molto dibattuti in questi giorni e quindi di strettissima attualità: il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il disegno dell’annullo è stato eseguito dal ponsacchino Giuseppe Panicucci, non nuovo a certi exploit artistici, mentre per la cartolina ci siamo avvalsi della sapiente mano del maestro Paolo Grigò, pittore e scultore di grido. Verrà anche allestita una mostra storico-postale che verterà su un settore collezionistico d’élite portato avanti con passione e competenza dal nostro socio Paolo Nanni: la posta militare durante la prima guerra mondiale. Come si può notare quindi, anche quest’anno ci sono tutti gli ingredienti necessari affinché il VALDERAPHIL rimanga l’appuntamento al quale nessun collezionista toscano possa rinunciare. Moreno Bertini Presidente G.C.V.

PONSACCO EVENTI PONSACCO Sab 19 Febbraio 2011 La Donna delle ambiali ore 21.00

Domenica 20 Febbraio 2011 La Donna delle ambiali ore 16.00

Mercoledi 23 Febbraio 2011 Concerto “Amici della Musica” ore 21.30

Cinema Odeon · Febbraio 2011

Convegno e mostra-scambio

Venerdi 25 Febbraio 2011 Round Table 73 spettacolo comico di improvv. ore 21.30

Sabato 26 Febbraio 2011 Film “Immaturi” ore 21.30

Domenica 27 Febbraio 2011 Film “Immaturi” ore 16.00

Manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia delle associazioni cittadine in collaborazione con l’Amministrazione Comunale

18 Febbraio 2011

ore 15.30

Sala Valli

“Alla vigilia di Curtatone” a cura del’U.T.E.

20 Febbraio 2011

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Centro Storico

Carnevale e Musica MASCHERE - TRENINO - DIVERTIMENTI

23 Febbraio 2011

ore 21.15

Teatro Odeon

Concerto allievi English School a cura dell’Ass. Amici della Musica

16 Marzo 2011

ore 21.15

Teatro Odeon

Concerto coro U.T.E. e orchestra Scuola Niccolini a cura U.T.E. e Istituto Comprensivo Niccolini

25 Marzo 2011

ore 21.00

Salone Terme Casciana

Coro U.T.E. in occasione gemellaggio Ass. Carabinieri a cura U.T.E. e Ass. Naz. Carabinieri

30 Aprile 2011

ore 10.00

Centro Storico Ponsacco Spettacolo: “Dal Risorgimento alla Liberazione” Incontro di Teano a cura dell’Ass. Bersaglieri

5 Giugno 2011

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Varie parti Ponsacco

Cel. 175° fondazione Corpo Bersaglieri a cura dell’Ass. Bersaglieri

16 Luglio 2011

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Luoghi storici Città

Celebrazione della Liberazione

Il disegno, che rappresenta l’Italia unita, avvolta dalla bandiera bianca, rossa e verde, sulla quale sono sapientemente tratteggiati tre illustri personaggi del Risorgimento: Carlo Alberto, Mazzini e Garibaldi, è il simbolo (logo) del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia per il Comune di Ponsacco.

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