Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco
Anno XIII - Numero 6 - Giugno 2010 · E 2,20
La pena di morte
L’editoriale
Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco
Anno XIII - Numero 6 - Giugno 2010 · E 2,20
ERRATA CORRIGE La foto di copertina e quella all’interno pubblicate sul numero 5 di Maggio, sono state attribuite erroneamente a Simone Silvestri, assessore allo sport di Ponsacco, anzichè allo Studio Fotografico “Foto Panicucci di Bendinelli Monica”.
Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Elena Iacoponi
Amnesty International è l’organizzazione più impegnata contro la pena di morte nel mondo. Lo scorso mese, a Boston, ha pubblicato la sintesi di uno studio sulle esecuzioni capitali riferito al 2009, pubblicato. I Paesi con il più alto numero di esecuzioni si trovano tutti nell’area mediorientale: Iran, con almeno 388 persone messe a morte, Iraq (120) e Arabia Saudita (69). Al quarto posto gli Stati Uniti, con 52 esecuzioni. Amnesty indica sopratutto il Medio Oriente e l’Africa del Nord, dove sono state rilevate almeno 624 esecuzioni, il ricorso all’uso politico della pena di morte, inf litta ora per ridurre al silenzio gli oppositori, ora per promuovere agende politiche, come avviene in Sudan e Iran, oltre alla Cina. In Iran ad esempio, 112 esecuzioni hanno avuto luogo nelle otto settimane d’intervallo tra le elezioni del 12 giugno e l’inaugurazione della seconda presidenza di Mahmud Ahmadinejad, il 5 agosto. Le buone notizie provengono invece dall’Europa, dove per la prima volta da quando Amnesty ha iniziato
a raccogliere i dati, non c’é stata alcuna esecuzione. L’unico Paese che mantiene ancora la pena capitale è la Bielorussia, dove sono state messe a morte due persone. Il 2009 è stato il primo anno di totale inattività anche per i boia di Afghanistan, Indonesia, Mongolia e Pakistan. Il record di condanne a morte decise dal giudice spetta invece all’Iraq con 366 sentenze anche se, ribadisce Amnesty, i dati reali in alcuni Paesi come Iran e Ciad e, ovviamente, Cina, sono più alti. Nel rapporto viene anche sottolineato come il cammino del mondo verso la completa abolizione della pena di morte stia proseguendo. L’anno scorso Burundi e Togo hanno vietato la pena capitale, portando a 95 il numero di Paesi in cui la punizione più grave è stata messa al bando contro i 57 che ancora la mantengono. “Come in passato con la schiavitù e l’apartheid il mondo sta respingendo questo affronto all’umanità. Siamo sempre più vicini a un mondo libero dalla pena, di morte ma fino a quel giorno bisognerà opporsi a ogni esecuzione”, è il commento di Amnesty.
Ai lettori Sovraccoperta per rilegare Il Ponte Chi desidera la sovraccoperta per rilegare la sesta raccolta de Il Ponte di Sacco (2008-2009), può richiederla al suo edicolante oppure presso la Tipografia Nuovastampa, via Valdera C, 33.
Il numero di Luglio sarà in edicola il 19
Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco Progetto grafico Niccolò Falaschi
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La sinergia degli enti ha premiato il commercio
5 giugno, la gran kermesse del commercio Tutto il centro ha goduto appieno la dilagante kermesse della festa del commercio che ha aggregato molta gente di Ponsacco e dei paesi limitrofi. La chiave del successo è stata la sinergia dell’Amministrazione Comunale con tutti gli esercizi pubblici, gli enti e le associazioni a cui stanno a cuore le sorti del paese in questo momento storico particolare che stiamo vivendo. Ogni piazza, ogni strada aveva la sua attrazione: in piazza Valli si sono avvicendati i gruppi di blues facenti parte di Bluesacco dimostrando capacità musicale non indifferenti, lungo il corso i ragazzi e i giovani hanno trovato giochi e divertimenti vari, in piazza San Giovanni ha ben funzionato il punto ristoro, in piazza D’Appiano il casting delle miss e l’elezione di miss commercio hanno animato il dopocena, raffinato e attraente è stato l’addobbo del Roxibar con i tre orsi, i punti luce e l’arredo in bianco, in piazza della Repubblica si sono dati appuntamento gruppi di musica dal vivo dell’art work village, la scuola di ballo con molte esibizioni, il cabaret con Marco Conte e infine la premiazione dei vincitori dell’estemporanea di pittura e scultura. Dappertutto musica, punti di ristoro nei vari bar, mercatini, giochi. Credo che i cittadini debbano ringraziare la Confesercenti, Shopping in Ponsacco, l’associazione dei commercianti per l’impegno dimostrato cui ha fatto seguito un successo da ripetere. B.G.
L’addobbo elegante del Roxibar
Via dei Mille, l’angolo delle esposizioni artistiche
Uno dei numerosi punti ristoro
L’opera scultorea di Olinto Cioni, primo premio 3
29 - 30 Maggio
In Piazza D’Appiano
Premio di scultura e di pittura
Miss Commercio 2010:
Piazza della Repubblica è stata la cornice per la proclamazione dei vincitori del 1° Premio Città del Mobile-Estemporanea di pittura e scultura. Ha vinto il pittore Roberto Balestri, livornese, Esposizione in Sala Valli delle opere premiate con una tela raffigurante Corso Matteotti, e lo scultore ponsacchino Olinto Cioni, con una silhouette femminile in legno. 41 sono stati i partecipanti ed arduo è stato il compito della giuria che ha premiato, nella sezione pittura: 2° Giancarlo Landi di Livorno; 3° Gabriele Novelli;4° Rosanna Tursi, entrambi di Ponsacco; 5° Franco Del Picchia di Casciana Terme. Per la sezione scultura hanno vinto, oltre a Cioni, 2° Marta Buggiani di Capannoli) 3° Antonio Gorini, 4° Luigi Manzo, 5° Giuseppe Cursi, tutti di Ponsacco. Un premio speciale è stato attribuito al giovane pittore Michele Brunetti. Il centro sabato 29 e domenica 30 maggio si è popolato di artisti sin dal mattino di sabato fino a domenica pomeriggio in Corso Matteotti, piazza S.Giovanni e piazza della Repubblica . Nel pomeriggio di domenica si è insediata la giuria presieduta dal critico d’arte, Prof. Africano Paffi e dall’artista livornese, Antonio Cristiano. L’iniziativa è nata dall’idea di Mauro Brunetti titolare della omonima Galleria, con la collaborazione dell’assessore alla cultura, Roberto Chiarugi, ma anche dell’Università della Terza Età, Ente Mostra del Mobilio, Gruppo Scultori della Valdera, associazione ‘Shopping in Ponsacco’.
Il clou della serata della festa del commercio è stata l’elezione di Miss Commercio Ponsacco 2010, in piazza D’Appiano: è stata eletta Sabrina Terreni di Ghezzano, 22 anni, futuro ingegnere elettronico. Sabrina è stata premiata dal sindaco Cicarelli, uno dei giurati; in giuria c’erano anche l’assessore al commercio Tommaso Baldacci; Gaetano Triggiano, mago ed illusionista ponsacFotografia: Panicucci chino, famoso per i suoi giochi di prestigio e le sue apparizioni televisive; Chiara Bracaloni per Confesercenti ; Luciano Lombardi per il quotidiano “La Nazione” ed Elena Iacoponi per “Il Tirreno”. Sono state premiate anche altre ragazze: Martina Cavallini, 20 anni, fascia ‘Elle Elle Calzature’, commessa, di S.Miniato; Giada Chiocchetti, 20 anni, di S.Frediano, hostess, fascia ‘Interni Panicucci’; Chantal Cupidi, 22 anni, di S.Maria a Monte, insegnante di ballo, fascia ‘Hivaoa Solarium Estetica’; Alessandra Gennai, 16 anni, di Pisa, studentessa al liceo scientifico “S.Caterina”, fascia ‘ Jaluit Viaggi’, premiata dall’assessore Tommaso Baldacci; premio speciale a Valen-
Sabrina Terreni
Elena Iacoponi
Fotografia: Panicucci
La Giuria premia gli artisti del Primo Concorso di pittura e scultura
L’opera pittorica di Roberto Balestri, primo premio
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tina Morini, 24 anni, di Pontedera, parrucchiera, premiata dal mago Gaetano Triggiano. Queste ragazze potranno accedere alle selezioni provinciali per il titolo di Miss Muretto. Ha presentato la serata Spazialex dj e hanno intrattenuto il numeroso pubblico i cantanti Katiuscia Belcari e Walter Gorgoni.
In Piazza Valli
Un sacco di Blues a Ponsacco!
Arte per le vie del centro
Il Presidente di Shopping rivendica
La seconda edizione del Bluesacco Festival è stata un successo e noi dell’ Associazione Blues in the Bag siamo orgogliosi del nostro risultato e dell’ affetto che le persone ci han-
no manifestato. Ringraziamo la giunta comunale che ha fatto si che quest’anno avessimo una sistemazione più che adeguata alle nostre potenzialità. Un altro ringraziamento va agli sponsor, alle Band eccelse per qualità musicale e professionalità, ai gestori del Circolo Toniolo Acli, al Moto Club Harley Davidson Pontedera e a tutti gli iscritti al nostro Gruppo di FaceBook ormai arrivato a 500 adesioni da tutta Italia, agli artisti intervenuti con i loro lavori e a tutti i partecipanti. L’anno scorso per noi è stata una scommessa e quest’anno una conferma. Siamo pronti per crescere ancora creando una manifestazione importante e con un marchio ben riconoscibile, il “Bluesacco Festival”. Giordano Guerrieri
Sono stanco delle sentenze di chi è stato primo cittadino, il quale anche da questo giornale locale intende insegnare dignità, moralità e perfino il rispetto ad un gruppo di giovani ponsacchini che vogliono incrementare l’economia del loro paese e migliorarlo. Mi riferisco al corso Matteotti, chiuso e imprigionato tra due porte di marmo; e poi la scelta di un nuovo polo commerciale, in zona Coop e le Melorie, per favorire lo sviluppo del commercio in quell’area da parte dei grandi store, condannando altre zone diventate ostili per le attività commerciali dove solo i negozi storici riescono ad andare avanti! Si voleva creare il salotto buono di Ponsacco, ma si doveva essere capaci di portare a fondo il progetto. Il primo vero piano di agevolazione è stato fatto dal sottoscritto insieme e dall’assessore, Renzo Profeti. Esprimo soddisfazione per il rapporto ispirato al massimo rispetto stabilito tra l’associazione “Shopping in Ponsacco” che presiedo e l’attuale amministrazione comunale, soprattutto con il Sindaco e gli assessori al commercio, allo sport e alla cultura. In questo anno di crisi tale positivo rapporto si è maggiormente concretizzato con l’assessore al commercio Tommaso Baldacci, col quale abbiamo cercato di trovare incentivi e agevolazioni per aiutare gli esercizi, come bar, ristoranti, gelaterie per occupare il suolo pubblico a costo zero e per valorizzare il centro storico con molte azzeccate iniziative tra le quali il mercatino della Coldiretti che ogni sabato mattina si insedia in P.zza Valli e le altre manifestazioni che allieteranno i sabati e domeniche del centro storico, senza dimenticare l’enorme successo che ha avuto la festa del commercio. Dunque un applauso vada al mondo dell’associazionismo e a tutte quelle persone che operano per rendere più vivibile Ponsacco. Dobbiamo unirci tutti per aiutare chi ci amministra affinché siano fatte scelte giuste e concrete per il nostro paese e sopratutto senza guardare ai colori politici. Dr. Alessandro Simonelli
SABATO 3 LUGLIO “LO SBARACCO” 2a edizione organizzata da Shopping in Ponsacco Due gruppi partecipanti al Bluesacco
CUSCINATA FESTA DELLA PIZZA GINNASTICA SOTTO LE STELLE
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La posta del Ponte Ampliate il parcheggio si parla sempre di parcheggi insufficienti (nel nostro comune, come in tanti altri), vorremo suggerire alla nostra amministrazione comunale di realizzare un parcheggio davanti al cimitero lato via Rospicciano, ampliando quello già esistente, diventato più piccolo dopo la costruzione della la rotonda. Un cittadino
L’Associazione Bersaglieri sul 2 Giugno Con una lettera Franco Citi, presidente della sezione Bersaglieri, ha risposto a chi chiedeva spiegazioni sulla mancata celebrazione del 2 giugno da parte dell’Amministrazione Comunale. Ecco il testo della lettera: “A coloro che vogliono sapere le ragioni perché Ponsacco non ha fatto nulla per ricordare il 2 giugno, rendiamo nota la lettera del Sindaco con la motivazione che rispettiamo
ma che non condividiamo. Scrive il Sindaco: “Tutti i Comuni della Provincia di Pisa sono stati invitati il 2 Giugno nella ricorrenza del 64’ anniversario della Fondazione della Repubblica, dalla Prefettura di Pisa che, d’intesa con i rappresentanti delle istituzioni civili e militari, organizza una cerimonia pubblica alle ore 9,30 in Piazza dei Miracoli con l’effettuazione dell’alza bandiera, alla presenza di picchetti armati di tutte le forze Militari e di Polizia operanti sul territorio e delle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’arma e di Protezione Civile. L’ Amministrazione Comunale parteciperà con il proprio gonfalone. Per questo motivo, vista anche la concomitanza del mercato settimanale che, nonostante la festività, a norma di regolamento, si svolgerà comunque mercoledì 2 giugno, non ci saranno autonome iniziative celebrative su Ponsacco. La presente serve anche come eventuale invito per chi volesse partecipare alla cerimonia provinciale.”
Pubblichiamo la seguente notizia inviataci da una nostra lettrice.
Un bell’esempio di madre senegalese L’informazione, spesso, enfatizza i reati quando sono commessi da immigrati o veicola una rappresentazione peggiore della realtà, ad esempio verso i musulmani. Ma invece non dobbiamo generalizzare, molti immigrati hanno rispetto per la legge e soprattutto per la vita. Nella nostra comunità vive da circa otto anni una giovane signora che proviene dal Senegal, con il marito. Quando aspettava il secondogenito le fu diagnosticato un tumore al seno per cui doveva sottoporsi ad un intervento e conseguente chemioterapia. Le fu consigliato da alcuni medici di interrompere la gravidanza, altri la incoraggiarono rimandando a lei la decisione. La religione musulmana condanna l’aborto e la giovane madre, credente, si è affidata alla volontà del suo Dio. Ha portato avanti la gravidanza e tra molte sofferenze si è sottoposta alla chemio,
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appena nato il bambino è stata sottoposta a radioterapia. Una notizia così fosse accaduta a un’italiana sarebbe apparsa su tutti i giornali mentre è passata inosservata per una straniera che però ha dimostrato di avere un alto rispetto per la vita.
C.C.
Lega Nord Toscana: stranieri privilegiati Rispondiamo volentieri all’articolo pubblicato lo scorso mese e intitolato “C’è chi protesta contro se stesso” a firma di Roberto Chiarugi-Tamara Iacoponi, assessori. Lo facciamo per conto di Samuele Ferretti poiché la demagogia non fa parte del nostro movimento politico. Conosciamo bene la legge Bossi-Fini, ne critichiamo invece l’applicazione distorta ad uso e consumo di molti Enti Locali, per esempio in materia di assegnazione di alloggi e di assistenza sociale e sanitaria ad extra-comunitari. Nell’articolo di Ferretti infatti si dichiarava che si fa di tutto per privilegiare taluni (non italiani) a discapito degli italiani, ma non si accusava espressamente l’Amministrazione Comunale di Ponsacco, indicando invece l’assegnazione ai Room a Coltano. I due assessori affermano che nel Comune di Ponsacco la legge è rispettata e non esistono privilegi. Non abbiamo motivo di dubitarne, facciamo però presente che vigiliamo informando i cittadini qualora si verificassero discrepanze. Tuttavia esiste una Legge Regionale che di fatto privilegia l’assistenza sanitaria e sociale, nonché l’accesso al collocamento in tutta la Toscana di extracomunitari anche “irregolari” o “clandestini”. Registriamo inoltre che gli Enti Locali della Provincia di Pisa disattendono sistematicamente la Legge Nazionale che in materia di Sicurezza attribuisce poteri non indifferenti ai Comuni ed alle Province. Domandiamo allora: ma gli Italiani che fine hanno fatto? Noi lo sappiamo benissimo, ma vorremmo che ce lo dicessero anche le Amministrazioni Comunali e Provinciali governate dalla Sinistra. Intanto attendiamo una risposta dai due Assessori dell’Amministrazione Comunale di Ponsacco.
La porta marmorea, che ricorda “porta pisana”, mostra una crepa orizzontale a causa dell’erosione del vento e dell’acqua
I nati del 1942 si sono ritrovati a cena per ricordare i tempi della gioventù
Quando la Misericordia? Siamo un gruppo di ponsacchini curiosi di sapere che fine ha fatto il progetto della nuova sede della Misericordia. Il Ponte ne ha parlato più volte facendosi anche portavoce del Governatore della Misericordia. Sono stati descritti i locali, la loro destinazione d’uso, la loro ubicazione in via Rospicciano e a leggere quelle notizie sembrava tutto pronto per far partire i lavori. Invece passano i mesi e passano gli anni ma non si vede nessun segnale, nemmeno di picchettatura dell’area che, a quanto pare, è stata assegnata già da tempo dal
Comune alla Misericordia. Si parla tanto di crisi questa è un opera che è sufficiente permettere che venga costruita, così si potrebbe anche creeare lavoro alle aziende selezionate. Siccome abbiamo anche fatto delle elargizioni per vedere realizzata finalmente una sede adeguata ai nostri tempi moderni, chiediamo qualche informazioni a voi del giornale, ma anche a chiunque ci sappia dare una esauriente risposta, se possibile non politica…..Grazie. Un gruppo di ponsacchini doc
Lega Nord Toscana Segreteria Provinciale di Pisa 7
Un nuovo cittadino italiano
Una storia del nostro tempo
Ricordando
La storia di Mohammed Awwad inizia dalla Giordania, dove a 25 anni vince una borsa di studio che intende spendere per un viaggio in Francia. Il ragazzo parte dalla capitale Amman con direzione Parigi; il caso vuole che l’aereo debba fare scalo a Pisa dove ha alcuni amici che, con la scusa di essere nel periodo natalizio, gli Il Sindaco conferisce la cittadinanza italiana chiedono di fermarsi qualal giordano Mohammed Awwad che giorno per trascorrere insieme le festività. «E’ così che mi sono innamorato dell’Italia — afferma visibilmente emozionato Mohammed, oggi quaranatreenne, marito e padre di tre figli e in attesa del quarto — Ho fatto scalo a Pisa e non sono più partito, né per andare in Francia, né per tornare a casa. La città mi è piaciuta subito, inoltre lì ho conosciuto mia moglie che in quel periodo stava studiando lingue per prendere la sua seconda laurea; peccato però che non abbia terminato gli studi, anche se c’è un motivo: l’arrivo della nostra prima figlia». Mohammed è un “emigrante felice”, non è venuto in Italia alla disperata ricerca di un lavoro. Quando è arrivato in Toscana, 18 anni fa, poteva contare sulla laurea in assistente in ingegneria elettrica. «Non ho mai avuto problemi di tipo razziale forse perché, da quando sono in Italia, non sono mai stato un giorno senza lavorare». Da undici anni Mohammed lavora in una ditta a Calcinaia che si occupa di impianti elettrici e fotovoltaici. La sua vita in Italia comincia quindi a Pisa, prosegue a Capannoli e, a suo dire, si ferma a Ponsacco: «E’ una città modesta, tranquilla, viviamo qui ormai da otto anni e intendiamo restarci, abbiamo comprato casa». Ieri Mohammed ha scritto il capitolo forse più importante della sua storia, perché dopo oltre tre anni di attesa, ha ottenuto la cittadinanza italiana, conferitagli dal sindaco Alessandro Cicarelli che per l’occasione ha utilizzato la Sala del Gonfalone: «Solitamente le cittadinanze vengono conferite nel mio ufficio, dato che il numero di persone è limitato al diretto interessato e ai due testimoni». Ieri però era presente una folta rappresentanza della Confraternita di Misericordia a “fare il Gli amici della Misericordia con il “volontario” tifo” per Mohammed Mohammed e, secondo il sindaco, è stata la cittadinanza più sentita che abbia mai conferito. Mohammed spiega che da oltre un anno presta servizio come volontario della Misericordia perché «è giusto dare una mano al paese che ti ha accolto e che ti ha dato un lavoro, non si può solo chiedere, bisogna anche dare». La commozione è stata grande quando Mohammed ha giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione e ancora più sorprendenti sono stati gli applausi dei colleghi della Misericordia che, spiega «sono come una famiglia per me».
Come annunciato nel precedente numero finalmente la sede dei Fratres è stata completamente ristrutturata, e adesso può accogliere i donatori vecchi e nuovi in un ambiente piccolo ma funzionale, dotato di spazi adatti allo svolgimento di tutti i compiti necessari PONSACCO al funzionamento del gruppo. Si ricorda che si può contattare il gruppo sia telefonicamente al numero 0587 980253 che per posta elettronica all’indirizzo: presidente@fratresponsacco.it. La 27° Festa del Donatore si svolgerà nei giorni 9/10/11 e 16/17/18 luglio nei consueti spazi gentilmente concessi, anche quest’anno, dalla Parrocchia. Si ricorda a tutti i donatori e ai simpatizzanti che, se hanno voglia di darci una mano, sono i benvenuti!
Martina D’Andrea
Il consiglio del Gruppo e tutti i volontari
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Anni 40 - (da sinistra) Pomponi Giuseppe, Casetti Mario, Parenti Remo, Giobbi Mario durante una gita in bicicletta
Anni 20 - (da sinistra) Eugenio Pratelli, Casetti Faustino e Lorenzo Falaschi alle Terme di Montecatini
27a Festa del Donatore Gruppo Fratres
A che punto siamo?
Rievocazione storica della Battaglia di Ponte di Sacco A.D. 1497
Bozzetto del manifesto che annuncerà l’evento storico
Alla proposta dell’Università della Terza Età di rievocare la battaglia di Ponte di Sacco fra Pisani (alleati dei Ponsacchini) e Fiorentini avvenuta nel 1497, durante la quale Ponsacco fu messo a ferro e fuoco con la vittoria definitiva dei Fiorentini guidati dal capitano di ventura Guidubaldo da Montefeltro, hanno risposto con vero entusiasmo l’Amministrazione Comunale, le Associazioni dei Commercianti, le Associazioni Culturali, la Scuola e soprattutto l’Ente Mostra del Mobile che ha sponsorizzato l’evento storico nell’ambito dei festeggiamenti dei suoi 60 anni. L’operazione, che quest’anno assume aspetti prevalentemente culturali, dovrà essere accettata da tutti i cittadini che credono nel risveglio di Ponsacco e diventare un appuntamento annuale storico, turistico, commerciale e folcloristico. Il 25 Settembre avremo un bel numero
di persone che indosseranno il costume cinquecentesco formando il Corteo composto da Pisani (con la croce bianca in campo rosso) Fiorentini (con il giglio fiorentino) e Seniores di Ponsacco (Gonfaloniere, cioè il Sindaco, la Giunta, Magistrati, Rettorati e presidenti) preceduto da tamburini, sbandieratori, armigeri che si recheranno in Piazza Mercatale (S.Giovanni) dove sarà benedetto il Palio. Il corteo riprenderà il suo iter per Via di Mezzo (Corso Matteotti), Porta Pisana, dove si svolgerà la disfida del “Tiro alla fune” tra giovani ponsacchini; alla squadra vincitrice sarà consegnato il “Palio”, una tela dipinta dal M° Roberto Marinai, da portare in trionfo. Il Corteo si snoderà da Piazza D’Appiano, Via Vanni per giungere all’Auditorium della Mostra dove sarà consumata la “Cena Cinquecentesca” con cibi d’epoca e rallegrata da menestrelli e buffoni di corte. Venerdì 24, sempre nell’Auditorium della
Il tappezziere Cionini impreziosisce il palio con drappi damascati
Mostra, sarà inaugurato il grande pannello che raffigura la Battaglia di Ponte di Sacco dipinto dal Gruppo Pittori U.T.E. sotto la guida del M°Roberto Marinai. Seguirà un concerto vocale del Coro “Amici della Musica” con canti, madrigali e letture d’epoca. La macchina operativa è già in funzione con la speranza che tutto vada nel migliore dei modi con l’aiuto di tutti i cittadini. Il Rettorato dell’Università della Terza Età
Il Palio della vittoria. Dipinto su tela dal M° Roberto Marinai
Iconografia del 1500 che raffigura il gioco del Tiro alla fune
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La parola al PDL
Ancora a tutto campo Il flash Mob e il teatrino dei Sindaci Mentre in Europa la ricetta per uscire dalla crisi è il taglio della spesa pubblica, non aumentare le tasse e mettere in campo riforme amministrative in modo da rendere ancora più efficace tra gli stati europei il “patto di stabilità”, i nostri sindaci, in controtendenza si sono buttati a terra per chiedere di allentare i vincoli del patto di stabilità. Il patto di stabilità li strangola: può darsi: se uno conta di ricevere 10 e invece incassa 8, si trova in oggettive difficoltà. Ma invece di sdraiarsi per terra, come hanno fatto quelli rossi del centro, o di restituire la fascia tricolore come hanno fatto quelli azzurro-verdi del nord; invece di minacciare che al taglio delle risorse possa far seguito un taglio dei servizi, dovrebbero fare autocritica e pensare a tagliare il superfluo prima del necessario. E quanto c’è di superfluo! I tempi sono duri per tutti e dunque propizi per fare le cose sul serio, per mettere mano al rigore, alla serietà, alla coscienza del fatto che si è al servizio dei cittadini. Allora cari sindaci, stracciatevi le fasce e buttatevi pure al tappeto, ma prima di metter le mani nelle tasche dei cittadini, frugate in quelle bucate del vostro comune. Fotovoltaico Per quanto riguarda gli “edifici comunali” è stato dato incarico ad un professionista esterno per un importo di 6.500 euro ed è prevista una spesa di realizzazione di 500mila euro. Per la progettazione del “parco fotovoltaico” è stato dato incarico a un altro professionista esterno per un importo di 120mila euro ed è prevista una spesa di realizzazione di ben 3.600.000 euro (tremilioniseicentomilaeuro). Si tratta di prezzi veramente esorbitanti. Bisogna vederci chiaro. Iva sulla Tia La Corte Costituzionale ha sancito che la TIA va qualificata come tassa e pertanto sulla stessa non va applicata l’IVA al 10% (IVA che i cittadini hanno sempre pagato e continuano ancora a pagare). Il mio gruppo con una mozione presentata in consiglio comunale invitava il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso la Geofor perché nel rispetto di tale sentenza non emanasse più fatture della Tia comprensive dell’IVA al 10%. Ebbene, la maggioranza ci ha votato contro e così i cittadini continuano a pagare ingiustamente tale tributo. Ecomostro In risposta a una precedente interrogazione questa amministrazione ha completamente e volutamente ignorato una questione che noi abbiamo posto con estrema chiarezza e che è motivo del contendere fra il Comune e la Futura Immobiliare Srl. Oggi la riproponiamo con altrettanta chiarezza: come può una DIA depositata dalla Sigest Unipersonale Srl consentire la trasformazione delle destinazioni d’uso del Piano Particola10
reggiato non essendo state ancora completate tutte le opere connesse allo stesso piano particolareggiato ed evidenziate anche nell’atto di convenzione di cui il comune si è obbligato? Tant’è vero che è ben visibile che le opere di urbanizzazione primaria e secondaria non sono ancora oggi state completate né consegnate alla pubblica amministrazione. Se il comune dovesse soccombere, di chi sono le responsabilità e come intende questa amministrazione risarcire alla Futura Immobiliare il danno di 2 milioni di euro da lei richiesti? No a consigli comunali aperti a scuola. Il sindaco Cicarelli ha detto che si svolgeranno in tutti i comuni consigli comunali aperti sulla riforma Gelmini così come ha fatto l’Unione dei Comuni che ha usato il mondo della scuola per fini di propaganda politica e di parte. E’ evidente che il “taglio” che questi sindaci intendono dare alle singole sedute è stato ben definito a tavolino: si vuole continuare a strumentalizzare una tematica seria, delicata ed importante per migliaia di famiglie, come quella del tempo pieno, per attaccare il Governo ed il ministro Gelmini. Per queste ragioni diciamo no a questo tipo di consigli comunali, ma siamo sempre disponibili a pubbliche assemblee alla presenza non solo dei rappresentanti della CGIL e dei vari gruppi organizzati dal PD, ma anche e soprattutto dei cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni competenti in materia. “Via Bettino Craxi” E’ stata bocciata da un fronte giustizialista che ha accomunato socialisti, comunisti e verdi. Noi la riproporremo ogni volta che ricorrerà l’anniversario della morte di Bettino Craxi. Si tratta di avere un po’ di pazienza. Per il PDL il capogruppo Uniti per Ponsacco Dr. Giuseppe Ruggiero
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La DAV avverte
Arriva l’estate e… la piaga degli abbandoni La DAV (Associazione Difesa Ambiente Animali e Vita) ha lanciato un accorato appello affinchè, con l’approssimarsi dell’estate e quindi delle vacanze, non siano abbandonati gli animali. Nel semestre ottobre 2009-marzo 2010 -osserva la DAV- si sono già registrati centinaia di abbandoni, senza contare il dato dell’anno scorso, che con migliaia di casi segnalati vede purtroppo il centro-sud primeggiare in questo triste fenomeno. Nella nostra zona c’è stato un lieve miglioramento ottenuto grazie alle restrizioni legislative, come l’obbligo del microchip, ma anche e soprattutto grazie all’impegno di associazioni e volontari. Ecco perché la nostra associazione, anche quest’anno lancia un appello a coloro che praticano la barbara usanza di lasciare per strada gli animali. Un comportamento che è frutto della superficialità di chi crede che adottare un cane sia come comprare un peluche. Un gesto che annulla di colpo tutta la fedeltà e l’affetto che i nostri amici a quatto zampe ci donano senza chiedere nulla. L’abbandono di un animale -ricorda la DAV- è inoltre un reato punito con sanzioni pecuniarie da 1.000 a 10.000 euro e con l’arresto fino a un anno. Inutile dire che la nostra campagna riguarda anche le istituzioni. Troppe sono le mancanze nell’organizzazione della lotta all’abbandono, troppi i canili che attendono una sistemazione a causa dei cavilli burocratici, e così anche per il censimento e controllo delle colonie feline e dei canili “di fortuna”. La DAV infine sottolinea che esistono molte strutture di villeggiatura che accettano animali, così come le pensioni ed i dog sitter. Per informazioni potete contattarci al 3488708923.
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La parola alla Lista Rossoblu
No al megainceneritore di Gello La lista Rossoblu continua a portare dentro e fuori il consiglio comunale all’attenzione del Sindaco e della Giunta, i problemi che affliggono Ponsacco. Tra questi c’è la scarsa comunicazione verso i cittadini che purtroppo registriamo anche a livello sovra comunale. Come lista abbiamo appreso con meraviglia, che a Gello vogliono costruire un mega inceneritore. Della cosa si è interessato anche il meet-up di Pontedera- Valdera ed insieme ad altre associazioni è nato il “Coordinamento Gestione Corretta dei Rifiuti Valdera” formato da vari gruppi e movimenti, compresa la Lista Civica Rossoblu con Giacomo Brogi. I nostri politici lo chiamano Dissociatore Molecolare; un modo scientifico per non dire che verrà bruciato qualcosa! Nel giro di tre o quattro anni arriverà a bruciare 120.000 tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati speciali provenienti dalle provincie di Massa, Lucca, Pisa e Livorno: sarà il dissociatore più grande d’Europa. Si tratta del progetto che doveva essere realizzato a Prato, ma che solo un movimento popolare è riuscito a bloccare. Come lista Rossoblu siamo contrari alla realizzazione di un impianto del genere anche perché darebbe una mazzata terribile alla raccolta differenziata, vanificando tutto il lavoro fatto fino ad oggi e rendendo inutile anche la raccolta porta a porta, con costi per tutta la
collettività, raccolta differenziata che anche a Ponsacco non decolla e che ci espone all’ecotassa: fra poco ci saranno anche le nuove bollettazioni di Geofor e sono previsti aumenti in bolletta del tutto ingiustificati visto che il servizio rimarrà il solito. Il 14 maggio è addirittura scaduto il termine per presentare le osservazioni, all’impianto di Gello e solo due o tre associazioni ce l’hanno fatta all’ultimo momento. Solo grazie all’interazione tra Coordinamento e Sindaco di Pontedera siamo arrivati a rallentare l’iter autorizzativo, ed a creare un osservatorio tecnico per una concreta proposta alternativa all’incenerimento dei rifiuti. Realizzarlo con quelle dimensioni vorrebbe dire: rischi per la salute della gente anche a causa delle emissioni, nell’aria, di nano polveri ( pericolose per la salute) e la produzione di ceneri da smaltire in discarica come rifiuti pericolosi. Se questo non bastasse, accanto all’inceneritore è prevista, anche un nuova discarica! Il risultato? Inquinamento da emissioni di co2, diossine e ceneri pericolose, più tutto l’inquinamento dei camion carichi di rifiuti provenienti da tutto l’ATO costa , 24 ore su 24, che si sommano alle attuali emissioni della mega discarica. Bel risultato per una spesa da 45 milioni di euro. E’ questo il futuro che vogliamo per la Valdera e per Ponsacco? Vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione. http://www.listrarossobluponsacco.com Emanuele Turini Capogruppo Lista Rossoblu
Pubblica Assistenza
Cosimo Giuri riconfermato Presidente della Pubblica Assistenza Sarà ancora l’architetto Cosimo Giuri a guidare per la quarta volta il consiglio della Pubblica Assistenza per i prossimi tre anni. Il consiglio sarà costituito da 11 membri, la scelta del Presidente è stata fatta per acclamazione dopo aver raggiunto il massimo dei consensi alle votazioni avvenute il 5 e 6 giugno e il plauso della platea, Vicepresidente è stato nominato l’arch. Bellarmino Bellucci, segretario Giudo Pasqualetti e di seguito sono stati elencati gli altri consiglieri con relative funzioni: Fabio Burgalassi, Giorgio Cambioni, Stefano Falchi, Francesco Giuri, Laura Macchi, Carlo Papanti, Franco Vanni e Franca Baldini.
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Il collegio dei sindaci revisori è costituito da: Lanciotto Lupi Revisore dei conti nominato Presidente , Laura Cantini, Lorenzo Tilotta, Angelo Martinelli. Del Collegio dei Probiviri fanno parte gli avvocati: Alberto Chiocchini e Alessandro Nencioni. Dopo le nomine il Presidente ha elencato gli obiettivi dell’Associazione per il prossimo triennio e augurato a tutti un buon lavoro affinchè la Pubblica Assistenza possa continuare a crescere come è avvenuto in questi primi dieci anni.
L’arredamento: Fare sistema in Toscana
Importante incontro con gli imprenditori del Mobile Giovedi 10 si è tenuto un incontro presso l’auditorium dell’Ente mostra del mobilio sulle problematiche e le opportunità sull’arredamento in Toscana. All’incontro hanno partecipato un buon numero di imprenditori. L’iniziativa ha preso spunto a seguito di alcuni incontri che si sono tenuti tra una delegazione formata dagli amministratori del comune di Lari e del comune di Ponsacco e gli operatori del settore. Durante la serata erano presenti il Dott. Bianchi presidente del CSM ( centro sperimentale del mobile e dell’arredamento) di Poggibonsi che ha illustrato il lavoro che svolge il centro da trenta anni e il Dott. Caridi presidente della società pubblica Navicelli spa che ha illustrato la realtà del settore nautico in provincia di Pisa ricordando che L’italia produce il 51% degli Yacht venduti nel mondo. Erano presenti alcuni imprenditori che hanno illustrato le loro positive esperienze in collaborazione con i due centri sopra ricordati.
L’incontro si è concluso con le riflessioni e gli spunti forniti dall’assessore provinciale alle attività produttive Turini. A detta degli operatori queste iniziative sono proficue in quanto le informazioni rese alle aziende nel campo delle ricerche di mercato, dell’innovazione, della formazione , “giovano” al tessuto produttivo che aiutano nei momenti di stagnazione a superare la crisi. L’amministrazione comunale di Ponsacco insieme al comune di Lari, facendo “sue” tutte queste informazioni cerca di stimolare il settore produttivo. Non per ultimo si sta discutendo se vi sia l’opportunità di inserire sul territorio un centro servizi a disposizione dell’intero comparto, che possa lavorare sulle questioni tanto care alle aziende vedi innovazione, sbocchi su mercati esteri, formazione e perchè no attuazione di quelle filiere che possano far distinguere il mobile in tutto il mondo. Dott. Tommaso Baldacci Ass. al Commercio
Risposta all’ex Sindaco Granchi
Rotatorie artistiche? È polemica Vi rubo poco spazio perché so che il vostro giornale è in chiusura. Debbo però ribattere alle “dotte” affermazioni, autentiche parole in libertà, dell’ex sindaco Silvano Granchi, pubblicate dal Ponte nel numero scorso a proposito di un argomento tanto serio come quello della Storia dell’Arte. Il mio detrattore, per evitare il ridicolo, avrebbe dovuto innanzitutto documentarsi e evitare di paragonare le strutture delle rotatorie a vere opere d’arte. Le mie osservazioni derivano, modestamente, da anni di studio essendo studente di scienze dei beni culturali e attingono a prestigiose pubblicazioni di professori di storia dell’ arte tra i più importanti del secolo scorso che hanno criticato, in modo più forte e aspro del mio, certe realizzazioni artistiche a loro contemporanee, che hanno prodotto la disgregazione delle arti figurative dando credito a prodotti artistici di valore zero. Silvano Granchi avrebbe dovuto almeno conoscere personaggi come Franz Wickoff (1853-1909), Alois Riegl (1858-1905), Julius Von Schlosser (1866-1938), Hans Sedlmayr (18961984), Ernst Gombrich (1909-2001) che hanno fatto la storia della critica d arte. Ma
per comprendere la portata dei loro studi non basta la solita sbirciatina su qualche enciclopedia o su internet. Inoltre vorrei ricordargli che il suo tentativo di ricerca di un’ “auctoritas” nei critici d’arte e nei giornalisti che lo sostengono sulla validità artistica di tali “opere” è fallace. Basti ricordare la celebre beffa delle “Teste” attribuite a Modigliani trovate nei canali di Livorno nel 1984. I critici d’ arte del tempo (valga su tutti Carlo Ragghianti 1910-1987 il più grande critico d’arte italiana del ‘900 ) si espressero sulla loro autenticità. E invece si trattò di uno scherzo di giovani livornesi? Comunque, sorvolando su questo goliardico aspetto, l’argomento fondamentale oggetto del mio articolo sul primo numero del periodico “Pensiero Forte”, che sfugge a Granchi e a questa amministrazione, è la distanza abissale che c’è tra queste celebratissime installazioni e le impressioni negative che i cittadini di Ponsacco hanno avuto e manifestato senza ritegno. C’è ancora la speranza di un cambiamento di tendenza che riavvicini le persone al culto del bello e soprattutto dell’arte? Quella vera. Alberto Diana
L’Obelisco di Corso Matteotti 13
A tutti i cittadini
“S.O.S. Campanile” “S.O.S. Campanile è il titolo dell’assemblea pubblica che si è tenuta martedì 15 giugno alle ore 21.15 all’ Auditorium “Meliani” in via Don Minzoni , per la presentazione del progetto di consolidamento e restauro del campanile della Chiesa di S.Giovanni Evangelista di Ponsacco. Il campanile è un monumento per la città del mobile di valenza religiosa e storica, si pensi che fino al dopoguerra le sue campane scandivano anche l’inizio del consiglio comunale. Cura ricostituente per il campanile La nostra torre campanaria, alta 36 metri e con 5 campane, ha 140 anni e necessita di un’opera di consolidamento, dato anche l’aumento della sua naturale pendenza. Questo è stato il tema di una conferenza stampa da parte del sindaco Cicarelli, dall’Arciprete Nencioni, dagli assessori Chiarugi e Baldacci, e dai tecnici ing. Leonardo Mattolini, gli architetti Nannetti dell’Intendenza alle Belle Arti, e Salvadori, nonché da Lido Sartini, dall’ing. Giovanni Ghelli e dai periti Giorgio Lombardi e Attilio Toni. I lavori inizieranno la prossima primavera e occorreranno circa 500mila euro. La parrocchia non dispone di questa somma, dunque sarà necessario trovare sponsor pubblici o privati, i cittadini stessi che hanno a cuore il proprio campanile e, di conseguenza, il proprio paese. Si è già insediata una commissione tecnico scientifica che sta lavorando al progetto ed ai relativi interventi.
“Occorrerà bloccare quanto prima l’inclinazione del campanile - ha spiegato l’ing. Leonardo Mattolini - e per questo motivo stiamo lavorando in team grazie a questo comitato tecnico scientifico. La torre campanaria non è stata costruita in asse ed in più poggia su di un terreno argilloso che non ha favorito la stabilità già precaria. Ad oggi non ci sono pericoli, ma prima si interviene e meglio è per la sicurezza di tutti. Interventi sull’intonaco del campanile sono già stati effettuati, ma non sono ancora sufficienti. Inoltre per diminuire la pendenza occorrerà anche consolidare la fondazione con l’inserimento di micro-pali di calcestruzzo e bloccare l’inclinazione”. Il campanile pende come la Torre di Pisa, anche se con una gradazione molto inferiore, visto che il baricentro è solo leggermente spostato, ed ha avuto un problema durante la costruzione per la pendenza come il campanile di Pisa, che già allora il capo-mastro Paoletti insieme all’ing. Torracchi di Firenze cercarono di correggere, anche se furono costretti ad operare così per problemi di confine. Il sindaco ha sottolineato che “Il campanile è un punto di riferimento per tutta la città, non solo per la parrocchia ed il recupero di questa struttura non è solo un fattore di sicurezza, ma anche una valorizzazione del nostro patrimonio storico- artistico-religioso”. Red.
Stato attuale Fondazione Campanile
Le fondamenta del campanile ispezionate in vari punti
Il campanile, alto circa 36 metri, fu costruito nel 1873 su disegno dell’Ing. Torracchi
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Sulla Via di Gello a 100 all’ora
Accolta all’unanimità mozione Carnì A cento all’ora sulla via di Gello: accolta all’unanimità mozione Carnì Sulla via di Gello, nel rettil ineo compreso tra la rotatoria di Viale Europa e quella all’altezza di Via Casino, la velocità di qualsiasi automezzo supera di gran lunga il limite di 50 km. orari, addirittura taluni sfiorano i 100. Da tempo numerosi abitanti della zona hanno segnalato la pericolosità di tale situazione che costringe pedoni e ciclisti perfino a zigzagare fra le auto parcheggiate lungo la trafficatissima strada. Ora questa situazione tanto precaria è stata oggetto di una mozione del consigl iere comunale Vincenzo Carnì, del Gruppo “Uniti per Ponsacco”, il quale nel documento indirizzato al Sindaco, ha sottol inea fra l’altro che “tale comportamento da parte degl i automobil isti si registra sia di giorno come di notte ed è spesso caratterizzato da manovre spericolatissime, come sorpassi azzardati e altro”. Pertanto il consigl iere Vincenzo Carnì ha chiesto che l’Amministrazione provveda con urgenza a una adeguata segnaletica sia orizzontale che verticale per indicare i passaggi pedonal i, unitamente ad apposita illuminazione e inoltre di installare sistemi di dissuasione elettronica della velocità e, in special modo, frequenti e accurati controll i da parte della Polizia Municipale. La mozione Carnì è stata mutata in ordine del giorno che messo ai voti è stato approvato all’unanimità.
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13 Giugno:
San Antonio Abate, patrono della Misericordia Domenica 13 Giugno, 30 nuovi volontari hanno ricevuto durante la messa la veste nera della Misericordia. Gli anziani e i giovani volontari hanno distribuito il pane benedetto di S. Antonio come avviene da oltre 100 anni.
I volontari portano all’altare il pane di San Antonio
Sant’Antonio abate e il labaro della Misericordia
Vestizione dei giovani volontari Il banchetto della Misericordia
I volontari giovani e anziani
Per ricordare i genitori Dino Pugi e Serafina Dolfi, la figlia Mariella ha donato alla Misericordia un defibrillatore da utilizzare sull’ambulanza
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Il Sindaco risponde
Lettera aperta alla città e al PdL dopo la manovra finanziaria del Governo. In questi mesi abbiamo cercato di far capire ai cittadini la gravità delle disposizioni finanziarie poste a carico dei Comuni e in modo particolare di quelli più virtuosi, l’efficienza raggiunta dal nostro ente (sancita anche dalla stampa locale), i dati di bilancio strutturalmente virtuosi, l’assurdità del patto di stabilità che blocca gli investimenti e i pagamenti anche per gli interventi già realizzati lo scorso anno. Vi abbiamo dato conto anche delle proteste dei sindaci di tutta Italia. Dall’ultimo numero del Ponte ad oggi è stata varata la manovra finanziaria aggiuntiva da parte del Governo. Dopo le proteste dei Comuni che cosa è successo? Cifre alla mano il Governo ha deciso di colpire soprattutto…….i Comuni! Seguendo la nota esplicativa predisposta dall’Ifel ricordiamo gli elementi essenziali. Tra il 2004 ed il 2008 la Pubblica Amministrazione migliora il saldo finanziario di 5 miliardi e 500 milioni di euro, i soli Comuni contribuiscono a tale risultato per 2 miliardi e 500 milioni. Nel triennio 2009-2011 (manovra varata a giugno 2008, attualmente in vigore) viene richiesto un ulteriore miglioramento dei saldi, in misura di oltre 4 miliardi di euro, pari al 9% della spesa totale, che inevitabilmente, a causa della rigidità della parte corrente del bilancio, corrisponde ad una riduzione del 30% della spesa per investimenti. Con queste misure il comparto dei Comuni raggiunge nel 2011 un “saldo finanziario positivo” pari a circa 2 miliardi e 400 milioni di euro. Si tratta di risorse “congelate” che i comuni non potranno spendere e che di fatto sono chiamati a mettere a disposizione dello Stato per favorire il raggiungimento degli obiettivi generali: insomma sono i “Comuni che finanziano lo Stato”. La recente manovra proposta dispone un ulteriore miglioramento del saldo del comparto dei Comuni nel triennio 20112013 di 4 miliardi di euro: per il solo 2011, in termini di taglio ai trasferimenti, è previsto una riduzione del 14% delle risorse correnti per i soli enti sottoposti al Patto di stabilità interno (i comuni sopra i 5.000 abitanti, Ponsacco compreso).
passivi accumulati, lo sblocco addirittura del…….0,78% (giuro che non ho sbagliato a scrivere la cifra!). Ovviamente siamo tutti consapevoli della gravità della situazione economica e finanziaria del Paese e della necessità di fare sacrifici. Ma porre gli stessi a carico soprattutto dei comuni, in particolare di quelli virtuosi e privilegiando il blocco degli investimenti come misura principale crediamo sia un errore piuttosto grave.
L’Ifel ha già calcolato anche gli effetti comune per comune. Come al solito assistiamo a conseguenze irrazionali oltre che insostenibili. L’importo della manovra 2011 per il nostro comune è stimato in € 376.000 (v. Il Tirreno 10.06.10), che sarà ulteriormente appesantito nel 2012. il Sole 24 Ore ha portato come esempio di irrazionalità il caso del comune veneto di Loreggia che, con conti in ordine, dovrà ridurre nel 2011 le spese del 60%. Ma i problemi non si fermano qui. Sempre il Sole 24 Ore ha pubblicato gli effetti della manovra per la Regione Toscana. Il patto di stabilità blocca investimenti per 480 milioni di euro. La stima dei tagli previsti per il 2011 per effetto della manovra governativa è pari a 320 milioni di euro, pari a circa il 60% di tutta la disponibilità di spesa corrente della regione in termini di politiche settoriali al netto della spesa sanitaria e di quella di funzionamento. Di questa spesa corrente circa il 70% è trasferita agli enti locali. Ricordo fra l’altro che a livello regionale negli ultimi 2 anni era già stato tagliato dal Governo il 50% del fondo sociale. Cifre colossali, incompatibili con la presunta riduzione degli sprechi, anche perché se questa fosse la reale volontà non si dovrebbero certo colpire i comuni in maniera indiscriminata ma in modo selettivo. Il patto di stabilità, fra tutte la norma più assurda, che tiene bloccate per gli investimenti risorse di cassa per oltre 40 miliardi, oggetto principale delle proteste dei Comuni (che pur avendo le risorse non riescono spesso neanche a tappare le buche nelle strade), è stato addirittura appesantito nelle sanzioni per chi non lo rispetta. Lo scorso anno il Governo concesse lo sblocco solo del 4% dei residui passivi accumulati. Dopo le veementi proteste quest’anno ha deciso di concedere, sempre rispetto ai residui
Infine, ultimo motivo, per rivolgere un appello al PdL. Anche dopo l’ultimo numero, pieno delle solite critiche gratuite e immotivate, io dovrei rispondere più o meno con i soliti argomenti. In particolare, come avevo già previsto da tempo, il PdL continua a illudere la gente che il patto di stabilità e il taglio delle risorse al comune non produca gli effetti da noi denunciati. Il tutto purtroppo senza fornire spiegazioni plausibili e concrete. Invito il PdL a fare una seria riflessione dopo questa manovra. Un buon politico deve sempre sapere fin dove si può tirare la corda della demagogia. Ormai è chiaro che molti servizi per il prossimo anno dovranno “matematicamente” essere tagliati. Non è quindi il caso di cogliere la palla al balzo della crisi internazionale e della necessità di una manovra pesante per un cambio di rotta e per ammettere che i sacrifici stavolta sono veri anche a livello locale? Se comunque il PdL decide di soprassedere da questo atteggiamento allora propongo, da queste pagine, un serio e pacato confronto pubblico, magari moderato dalla stampa, davanti a cittadini e associazioni, per confrontarci su questi argomenti e dimostrare, cifre alla mano, dove sta la verità. Se ritenete opportuno potete anche invitare persone più esperte e qualificate per parlare dell’argomento. Sarebbe un gesto di chiarezza e rispetto verso la città. E’ il momento dell’assunzione di responsabilità, di restituire dignità alla politica e al confronto politico. In un momento così grave e difficile questo dovrebbe essere il contributo serio ed eticamente corretto per dimostrarsi classe dirigente, indipendentemente dai ruoli ricoperti. Una raccomandazione però: stavolta, almeno, rispondete.
Perché ho deciso di ritornare su questo argomento? Per vari motivi. Il primo perché la manovra è stata approvata come decreto legge e quindi in realtà deve ancora essere convertita in legge nei successivi 60 giorni. Il dibattito è già partito ed è giusto che anche i nostri cittadini siano consapevoli della posta realmente in gioco. Il secondo perché una volta approvata la manovra produrrà indiscutibilmente i suoi effetti senza reali possibilità di cambiamenti. Quando la riforma della scuola venne approvata l’opinione pubblica sembrava occuparsi molto del ritorno dei “grembiulini” e del “5” in condotta. Poi si è capito che gli 8 miliardi tagliati nel triennio porteranno per la prima volta all’esclusione di molti bambini con più di 3 anni dalle scuole materne (e pensare che solo pochi anni fa è stata approvata una legge per favorire l’accesso anche a chi di anni ne ha solo due e mezzo). Il terzo motivo per spiegare ai cittadini quello che a volte sembra sfuggire a molti. Tutte queste misure (rivolte alla scuola o agli enti locali) stanno attuando un progetto politico che punta al ritorno allo “Stato minimo”, ad una pubblica amministrazione che deve puntare solo all’essenziale. Scelta legittima. Ma bisogna essere coscienti di cosa vuol dire. In poche parole una parte sempre più grande dei servizi attualmente erogati come servizi pubblici dovranno essere acquisiti sul mercato. Pagherete meno ici, ma pagherete di più per la scuola, per i servizi sociali ed altro. Temo che per molti non sarà un grande affare, soprattutto per i più deboli.
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Chi è?...
Le ruote e i motori di Antonio Cini Proprio al volante di una di quelle autoincrostati e ingabbiati nelle ragnatele fra i mobili Cini ha partecipato di recente ad un ferri vecchi di cantine e soffitte. importante meeting di auto storiche che si Questo è il suo mondo, un habitat dove egli è svolto alla presenza del Capo dello Stato. si muove con decisione e sicurezza avendo Ora Antonio Cini sta restaurando una annoverato una non comune conoscenza splendida “Opel Kadi ogni più piccolo dett” da gara color particolare, a comingiallo e nero del ‘77. ciare dal semplice “Ogni componente bullone per finire montato su questa alle smaglianti cromacchina è assolumature di manubri, tamente originale pedaliere e modana- sottolinea con un ture dei serbatoi di punta d’orgoglio benzina fatti a manma per il parabrezdolino. Oggi questo za a doppio strato, tecnico autodidatta come vuole il regogestisce un’imporIl Cini con due auto da lui rinnovate lamento, è stato un tante ditta commerAntonio Cini problema enorme”. ciale nata nel 1989, Una “Topolino” del ’48 è uno dei gioielli Dopo esasperanti ricerche alla fine lo ha con un negozio nel quale sono esposte le dello scrigno di Antonio Cini che ha spetrovato in un paese del Veneto da un colgrandi marche di moto. E’ il “Young Moso la maggior parte delle sue energie per i lezionista. tor”, punto di approdo di tanti centauri non motori, piccoli e grandi, per le moto e per Oltre alla “Kadett”, in cantiere sono in corsolo della Valdera. Lì si può trovare anche le automibili, quelle più anziane. so d’opera trapianti di motori da una moto la mitica “Vespa” di 40 anni fa, nuova di E’ una passione la sua che risale addirittuall’altra, di verniciature di telai e scocche zecca, importata dall’India per la gioia di ra all’adolescenza quando, negli anni setvecchi di mezzo secolo e più, di rifacimenquei romantici scooteristi ingrigiti che con tanta, fu il primo a cavalcare una “Vespa ti di selle e perfino di borse per gli arnesi malinconia intendono rivivere le emozio125” dotata di un avveniristico impianto rosicchiate dai topi. ni della loro gioventù quando il cosiddetto stereofonico. Con quello scooter scoppietNello scrittoio di Cini, accanto al compu“vespone” era una sorta di status symbol tante, agghindato d’ogni specie di accessoter zeppo di foto a colori e in bianco e nero fra i giovani che volevano essere à la page. rio, batteva le strade delle colline pisane di schemi di motori e telai, di auto e moto, Quella “Vespa” oggi si chiama “Star LML” accompagnato dal fragore di rock e twist è allineata una selva di scintillanti coppe ed è proposta sul mercato italiano a prezzi allora di gran moda. a testimoniare il suo prestigioso impegno davvero incredibili. Era il massimo della soddisfazione. Ma sportivo in centinaia di gare. Ma in mostra, oltre agli scooters e alle maancor prima aveva debuttato a cavallo di Qualche volta, si sa, è stato protagonista di ximoto sgargianti e profumate di nuovo, ci un “Ancillotti 50” da gara e cross col quaincidenti anche spettacolari, ma gli è ansono anche certe preziosità rigenerate dal le si era fatto le ossa. Antonio Cini ricorda data sempre bene. Tempo fa però, in sella suo tocco sapiente, oppure in attesa di torcon emozione quella stagione pionieristiad una grossa moto che stava riportando nare in vita, come uno dei primi “Ciao” o il ca che lo segnò con al proprietario, è caduto sulla rotonda di rutilante “MotoMoun imprinting mai viale Europa, dove la strada è parecchio rini 98” tre marce sbiadito, anzi semsconnessa. “Facevo sì e no 20 all’ora – dice e, vero fiore all’ocpre tonificato da un sconsolato – e mi sono rotto una spalla”. chiello di “Youn Mocontinuo lavorìo di F.P. tor”, due affascinanricerche, di appelli ti “Lancia Delta” dei in tutta Italia, priprimi anni novanta, ma con lettere afcome appena uscite francate, poi con indi fabbrica. “Di queternet, per trovare ste macchine - prepezzi di ricambio, cisa Antonio Cini scocche rugginose, - la Lancia ne costruì parafanghi, loghi di Una delle prime “Topolino” soltanto trecento. marche celebri ma Furono progettate e polverizzate dall’inarrestabile avanzata realizzate in occasione del 5° e 6° Campiodelle moderne tecnologie, per ridare voce nato Mondiale”. La Kadett in verniciatura e forza a motori rimasti per anni e anni 18
Giovani attori a confronto all’Odeon
Concorso “Anteprima”
Nei giorni 25, 26 e 27 maggio si è svolta al Teatro Odeon la prima edizione di Anteprima, concorso rivolto a giovani delle compagnie della Valdera, promosso dal Comune in collaborazione con Scenica Frammenti. Hanno partecipato Arteatro, Colpo di Scena, Compagnia delle Biglie e Zucchero di Canna. La giuria, composta oltre che dal pubblico anche da alcuni rappresentanti delle associazioni di Ponsacco e dagli attori Jeronimo Casas, Alice Giulia Di Tullio, Loris Seghizzi, Tommaso Pasquini, giornalista, Dimitri Galli Rhol, regista ha assegnato un ex aequo che ha portato i quattro gruppi alla serata finale. Ha vinto la Compagnia delle Biglie, seconda la Compagnia Zucchero di Canna. Sono stati assegnati inoltre un premio del pubblico a Zucchero di Canna e una menzione speciale come miglior attore a Andrea Romano. Ogni sera si sono confrontate due compagnie,”Arteteatro” e
“Colpo di Scena”, la prima, “La compagnia delle biglie” e “Zucchero di Canna”, la seconda. Grazie al voto della giuria popolare tutte e quattro le compagnie sono passate in finale. “Arteteatro” ha presentato un monologo: “La strega Grimilde”, un estratto da un lavoro di Stefano Benni, una rilettura della strega di Biancaneve in chiave moderna… un tempo il lifting non c’era e Grimilde usava la pozione “Ventivia”!“Colpo di scena” ha proposto invece una serie di scenette divertenti ispirate a situazioni diverse: tutto ciò che non si deve mai fare prima di uno spettacolo per non attrarre la sfiga,un litigio tra due rivali in amore, due contadini e il gergo dei nostri nonni.”La compagnia delle biglie” ha chiamato tutto il pubblico sul palco e lo ha invitato all’interno di una scena quasi onirica,forse un conflitto interiore, un dialogo con la coscienza… un gioco di voci e movimenti del corpo. “Zucchero di canna” infine ci ha condotti all’interno di una scuola un po’ anomala, lì si studia per diventare uomini di onore. In gergo Siciliano,con ironia, senza esimersi dalla satira politica,si sono fatti apprendisti mafiosi.
Nella Sala Parrocchiale de Le Melorie
Conferenza di Federico Macchi sulla Sindone
Federico Macchi parla della Sindone
Sono più le certezze che le incertezze sull’Uomo della Sindone e laddove la nostra razionalità s’annebbia, interviene la fede. Questo è emerso dall’eloquente e dotta illustrazione della Sindone che Fr. Federico Macchi ha svolto venerdì 14 scorso nella sala parrocchiale delle Melorie davanti ad un folto e attento pubblico. Federico Macchi, che a Roma sta facendo un percorso di alti studi universitari che lo porterà al sacerdozio, ha commentato documenti e immagini relativi al celeberrimo lenzuolo funebre che avvolse il corpo di Gesù. E’ seguito un interessante dibattito stimolato dalle domande dei convenuti alle quali ha puntualmente risposto sia Fr. Federico che Don Romani, parroco delle Melorie, che all’indomani dell’incontro ha accompanato un gruppo di pellegrini a Torino in occasione dell’ostenzione del sacro lenzuolo. 19
I due gruppi di bambini e bambine che hanno fatto la Prima Comunione il 23 e 30 maggio, riunendosi tutti nella grande processione del Corpus Domini il 6 giugno
10° TROFEO “Elisabetta Iacopini”. Cat. squadre 4 cerchi: 1° classificata la squadra delle allieve Agostini Elena- Buti Margherita - Lomi Noemi e Melai Diletta. Complimenti a voi e un ringraziamento particolare alle insegnanti Elisa Milianti e Chiara Scarpellini.
il 16 Maggio 2010 gli alunni della Quinta A e Quinta B della Scuola Mascagni, insieme ai loro genitori, hanno trascorso un’indimenticabile giornata a Roma.
Un giorno di sole
I giovani che hanno ricevuto il Sacramento della Cresima dal Vescovo di San Miniato, Mons Fausto Tardelli
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Mai come in questa occasione il cielo sereno ha risvegliato da un lungo letargo le nostre Vespe, che vogliose di strada si sono recate a Ponsacco dove si e` svolto il primo raduno regionale Vespe in Valdera I` Memorial Aldo Reali. Lo sciame di 120 vespe si e` articolato per 50 km nel comprensorio della Valdera percorrendo strade collinari con vedute mozzafiato. Meta importante e` stata la Villa comunale di Capannoli con visita al museo zoologico, etrusco e sotterranei. Un sentito ringraziamento a tutti i 140 iscritti dei 16 club partecipanti. Per l’occasione erano presenti la moglie e il figlio di Aldo Reali che sono stati omaggiati di una targa ricordo.
ATTIVITA’ Dell’U.T.E. L’Università della Terza Età ha concluso il 17° anno accademico con le lezioni del martedì e venerdì in sala Valli, con la messa in scena dal Gruppo “Attori per caso” della commedia brillantissima “Vacanze sforzate”, con la gita al Lago di Massaciuccoli e pranzo sulle colline della Versilia, con il coro U.T.E. che ha cantato nell’incontro di fine anno durante il quale sono stati distribuiti i diplomi.
Attività degli Amici della Musica Gli Amici della Musica, durante il periodo estivo, hanno organizzato tre concerti sul Corso Matteotti davanti alla nuova sede: Concerto con la chitarra, con il gruppo “Valdera Jazz” e con il duo pianistico Alessandro Cavallini e Silvia Mannari
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Letteratura vernacola
Una notte… insonne
Racconto di G. Raspolli Galletti inconsapevolmente: andai in cucina e Dovendo, per comprensibili motivi, ridissi ad Alfio: - Non l’ho con me, ma è correre a degli pseudonimi, ho scelto, di turno la nostra farmacia e so che ne è a protagonisti, quelli della “Cavalleria provvista: preferisco farle endovena un Rusticana” e, pertanto, qui chiamerò nuovo diuretico che abbassa la pressione “Alfio” il marito di “Lola”, coniugi circa rapidamente. Ti faccio la ricetta; con la quarantenni senza figli. All’epoca, intorVespa, nel tempo che bollono le siringhe, no ai primi anni Sessanta, io, in quanto sei già di ritorno… - Alfio prese la ricetmedico cosiddetto “di famiglia”, ero uno ta, si infilò il pastrano, sbatté il portone e dei pochi, nella zona, provvisto di telefoil rombo inconfondibile della motoretta no: di giorno alcuni clienti si servivano ruppe il silenzio della notte… Nell’imdel “Posto Pubblico” presso il Bar, ma mediatezza che seguì, sentendo il conciin genere venivano di persona, come da tato trambusto che precedeva la… fuga, sempre si usava dire “a mètte’ ‘r chiamo”. mi resi conto di una eventuale “correità” Quindi, anziché sentire “picchiare” al nel mio comportamento… deontologico battente, lo squillo del telefono, in quele mi guardai bene dall’uscire di cucina. la notte di gennaio, rappresentava un’ecRiguardo alla paziente, ora mi tranquilcezione: mi chiamava d’urgenza, per la lizzava la “anamnesi”… moglie, Alfio che del telefono era provQuando, dopo una ventina di minuti, visto per interessamento delle FF.SS. in Alfio fu di ritorno, Lola stava già meglio quanto, come elettricista qualificato, poe anche la pressione era quasi normalizteva esserne necessaria la reperibilità in zata. Ovviamente, feci lo stesso l’endocasi di emergenza. vena; stavo per iniettare metà dose, ma Con la “Mini” in breve tempo fui da poi la praticai per intero: volli almeno loro: effettivamente, trattandosi di una togliermi la soddisfazione di fare empire persona sempre stata sana, mi stupii di alla “Signora” un paio di orinali di pipì… trovarla in affanno, tachicardica e iperAlfio andò a prepararmi un caffè; Lola tesa. Mandai Alfio in cucina a bollire un ne approfittò per ringraziarmi e mi disse paio di siringhe di vetro (quelle “monoucommossa: - Dottore, ‘un me ne scorderò so” di plastica eran di là da venire). Lola, mai!... – Lola, nemmeno io! – le risposi mentre continuavo a visitarla, sottovoce fra il serio e il faceto. mi fece: - Dottore, mi sarvi lei… - Lola, Preso il caffè, considerando che la diurenon sei mica grave… si stava già presentandosi in tutta la sua Una breve pausa, poi: - Dottore… mi sarimpellenza, dissi che potevo tranquillavi lei: mandi d’urgenza ‘n farmacia ‘r mi’ mente congedarmi… marito… Doveva èsse’ di turno e ‘nvece è tornato d’improvviso… Ciò ‘r mi’ amante nascosto ner sottoscala…Apriamo qui una parentesi: era “vox populi” che “’r ganzo” di Lola era un certo “Turiddo” (lo chiamerò così per completare, in mascagnana coerenza, il classico triangolo erotico) benestante possidente, sensale a scanzatempo, impenitente scapolo già prossimo alla cinquantina: non era mio cliente ma lo conoscevo da anni… Tornando a noi, o meglio: a me!, l’evento era stato di tale imprevedibilità che mi comportai quasi Vignetta di N. Gorreri 22
Alfio nell’accompagnarmi fuori mi fece: - Ci penza, Dottore, se Lola era sola: son tornato a casa per favorì un mi’ ‘ollega… E’ stato un miràolo! Mi limitai ad …annuire …“e quindi uscimmo a riveder le stelle” che, in quella notte illune, vidi più splendenti di quando Dante uscì con Virgilio dall’Inferno… Ero già salito in macchina e stavo riassestando il mio “armamentario”, quando Alfio, riuscendo di casa, venne verso di me gridando: - Aspetti, Dottore!... – Mi sentii gelare… - Dottore!, s’era dimentïato ‘r berretto...- Lo ringraziai d’istinto, ricambiai la buonanotte e, riposto il berretto sotto il sedile, finalmente ripartii. Superfluo aggiungere che il resto della notte fu insonne e non per colpa del caffè. Qualche giorno dopo, mentre, fatta una visita, stavo rimontando in macchina, mi venne incontro Turiddo, talmente manifestandomi la sua gratitudine che dovetti interromperlo: - Turiddo, non parliamone più, ma un consiglio voglio dartelo: se rivai a far l’amore in casa dalla Lola, vacci in capelli… - Tirai fuori da sotto il sedile il suo berretto e glielo consegnai. Sarranieri 1955 Doppo ‘r servizzio, escìto di ‘Attedrale, vedo sur prato sprèndici un bèr sole. Tanta gente giròttola sur viale, sull’erba c’è sdraiate du’ figliole: le gambe gnude e lisce, ‘r viso ovale, ni vedi ‘om’enno gonfie le ‘amiciole… Per descrivile bene tal’e qquale ‘un trovo, adatte a dissi, le parole: ‘na macedonia gli è … di frutta mista! … Mi fà ‘r Rettore ‘na rimbrontolata: “ ‘Un è robba per te, seminarista!” “Era solo… di biàsimo… un’occhiata!” Sìe! E’ gli era, ma una bella vista! E ppoi, la notte, me la son sognata. Don Mario Stefanini
Ponsacco? un paese sonnolento!
Una giornalista bulgara racconta la vita delle badanti a Ponsacco “E’ un paese sonnolento. Il rapporto con gli anziani? Un delicato scambio di sofferenze” Ponsacco visto dall’Est lo racconta una giornalista bulgara, che ha inseguito fin qua le sue concittadine. Lei in valigia aveva la penna, un computer e tre carabattole, loro il necessario per star via da casa a lungo. Lei si chiama Diana Ivanova, è una cronista piuttosto nota nel proprio Paese, e il suo articolo è stato pubblicato tempo fa sul sito di Repubblica. Loro si chiamano Svetla, Roumyana, Tony e sono arrivate in Valdera per lavorare come badanti. Diana abita a Vurshets, a 85 chilometri da Sofia. “Ho scoperto che Vurshets conduce due vite parallele – scrive - Uomini e bambini stanno a casa mentre le donne vanno a lavorare in Italia. Praticamente tutte le donne del paese hanno già lavorato in Italia oppure stanno pensando di farlo. C’è chi non è tornata a casa per anni. Lavorano tutte come badanti”. “Tutti – annota la giornalista bulgara - sembrano attratti da questa professione: ‘Guadagni 500 euro al mese, ma dormi e mangi con la persona di cui ti devi prendere cura, quindi riesci a mettere via parecchio’. Il lavoro di badante è attualmente il più gettonato a Vurshets per chi deve mantenere una famiglia. E’ il segreto che sta dietro i grandi lavori di ristrutturazione delle case locali nel corso dell’estate”. Insomma, un giorno la cronista fa i bagagli e parte. “Mia cugina – racconta ha parlato con un’amica che si sta occupando di un’anziana nei pressi di Ponsacco, in Toscana. La signora vive in una grande casa e ha accettato di ospitarmi per una notte. Prima starò da Svetla, un’altra ragazza bulgara a Ponsacco che affitta camere a 10 euro a notte. All’una arriviamo a Ponsacco, una piccola e sonnolenta cittadina, grande più o meno come Vurshets, poco lontano da
Pisa”. “Nessuna delle donne incontrate a Ponsacco – scrive Diana - definisce pesante il proprio lavoro come badante:‘Un lavoro pesante, questo? Sarà pesante per loro (le italiane), ma non per noi. Non hanno idea di che cosa sia un lavoro pesante. Vorrei vederle alle prese con un campo di granoturco di due ettari, come quand’ero in Bulgaria. Quello sì che è un lavoro pesante!’. Per molte di loro, prendersi cura di una persona anziana e malata rientrava nelle normali responsabilità domestiche. L’unica differenza è che qui in Italia vengono pagate per farlo”. Però, “c’è la profonda solitudine – spiega Diana- la solitudine di chi è confinato in uno spazio ristretto per 24 ore al giorno. Per tutte si tratta di un’esperienza nuova e sconosciuta. Per usare le parole di Roumyana: ‘Viene il momento in cui pensi: ho 38 anni e sto trascorrendo la mia vita fra questi due balconi. Esco sul balcone, gironzolo un po’ per casa e poi esco sull’altro balcone. Non c’è altro. Giorno dopo giorno. Vivi nell’attesa del giorno libero”. “Un giorno – appunta la giornalista durante il mio soggiorno a Ponsacco, sono stata svegliata dal suono delle campane a morto. Era un funerale. Forse all’epoca non ne ero perfettamente consapevole, e solo più tardi mi sono resa conto di quanta morte e sofferenza ci fossero nella vita lavorativa delle badanti bulgare. Quasi tutte avevano avuto a che fare con la morte. A una ventiseienne era già capitato due volte, e in entrambi i casi la persona le era morta fra le braccia. Prendersi cura di stranieri negli ultimi anni della loro vita, essere circondate da persone che stanno per morire... non dev’essere facile, mi ritrovo a pensare. Allo stesso tempo, cerco di immaginare la situazione dal punto di vista degli anziani italiani: non deve essere facile neppure per loro permettere a
una straniera di entrare a far parte del loro mondo, negli ultimi anni di vita, magari poco prima di morire. È uno scambio di sofferenze permeato da un’intimità con la quale ho scarsa dimestichezza, qualcosa di più profondo e più importante, impossibile da cogliere. In questi momenti di profonda solitudine, fra due persone provenienti da mondi diversi si attua un vero dialogo interculturale. È un processo delicato, sottile e quasi impercettibile: uno dei due mondi, quello più ricco, sta esternando la propria sofferenza mentre l’altro mondo, quello da cui provengo, accetta di porsi al servizio di questa sofferenza con grande leggerezza e anche anche una certa dose di ingenuità”. g.g.
Ponsacchini che si fanno onore Carlo Bellucci, imprenditore mobiliero, è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. A Carlo, figlio del celebre arch. Renzo, i rallegramenti del Ponte.
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I ragazzi della terza media
Il musical “Fame” Grandissimo successo del musical “Fame” che venerdì 4 Giugno alla Villa Elisa (cinema odeon) ha visto protagonisti gli alunni delle classi 3, sez. ABCDE, della scuola secondaria dell’ Istituto Comprensivo Lapo Niccolini; i ragazzi si sono esibiti, in occasione della fine del triennio scolastico, alla presenza della Preside Maura Biasci, della vicaria Anna Maria Orazzini, del sindaco e dell’assessore alla pubblica istruzione, salutando i professori in un modo molto naturale, recitando, cantando, ballando dando il meglio di loro stessi. In questo spettacolo, per la prima volta, anche gli studenti del corso ad indirizzo musicale hanno dato prova delle loro capacità con successo. Duro è stato il lavoro che i nostri ragazzi con i loro professori hanno dovuto affrontare durante tutto l’anno, facendo
ziali, diversità , amicizia, dis-orientamento, facendoci riflettere su aspetti profondi, come l’uguaglianza e l’amore per il prossimo, questo spettacolo sia per tutti noi un messaggio di speranza. Un augurio ai nostri ragazzi per un futuro pieno di successi Un saluto a Michael
Busdraghi Chiara
L’ora dell’estate è ormai arrivata e quella dell’inverno è da tempo passata. D’altronde così è la vita ogni stagione dà più grinta.
prove su prove (qualche volta anche al di fuori dell’orario scolastico) comunque non abbandonando i doveri di studenti. È stato veramente un “musical” a tutti gli effetti dalla regia alle musiche, alle luci, alla scenografia; tutti indistintamente, si sono adoperati per ottenere il migliore dei risultati. I vari temi che i nostri ragazzi hanno toccato sono stati, crisi adolescen-
Con il musical del Carosi alla fine della scuola c’è un gran ragazzo che vola. Volando tra le nuvole con in mano quel guanto bianco si è fatto vedere da Jackson lassù in alto. Ed il suo cuore, con l’anima di Jacko ha fatto emozionare persino il cuore di un cieco.
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(Arbjon Sina, II C, a Massimiliano Menciassi, che nel Musical di fine medie del 4.6.2010 si è esibito in un balletto ispirato a Michael Jackson)
All’Istituto Scolastico “L. Niccolini”
Un’orchestra di giovanissimi E’ stata una forte emozione per me che non l’avevo mai sentita suonare, ascoltare quei trenta ragazzi delle nostre Scuole Medie che stavano interpretando brani di musica classica, contemporanea e jazz con una spigliatezza e semplicità accattivanti. Il maestro in mezzo a loro che li guidava con gli occhi più che con la bacchetta, il gruppo degli ottoni intonatissimo, i legni
ele Della Croce con l’aiuto Giovanna Nieri e gli insegnanti di musica. L’orchestra merita di essere ascoltata da tutti i cittadini in una bel concerto all’Odeon. L’aspettiamo con orgoglio. B.G.
Istituto Comprensivo scolastico, presieduto dalla Prof.ssa Maura Biasci, aperta a tutte le istanze della società, è stato nominato Istituto Musicale e come tale deve educare i giovani ad amare quest’arte. Il maestro direttore è Raffa-
ben impostati, i flauti affiatati e quella batteria che animava il complesso con assoluta padronanza del tempo e del ritmo. Me li godei tutti quei 50 minuti di bella musica perché proveniva da giovani che hanno scelto di seguire un programma musicale all’interno della Scuola come si può seguire un programma di computer o di ricerca. Ho saputo che il nostro 24
5 ragazzi in pellegrinaggio
Al Centro Intercomunale
Ricordando Auschwitz
Gli alunni in visita alla Protezione Civile
In occasione della festa della Liberazione(25 Aprile), nella sala consiliare si è svolta una manifestazione sulle deportazioni e stragi della guerra, con gli alunni delle terze dell’Istituto Comprensivo Lapo Niccolini. Innanzi tutto come genitore voglio ringraziare la dirigente scolastica Maura Biasci, la vicaria Anna Maria Orazzini e tutti i docenti fra i quali in particolar modo le professoresse di Lettere, Fulceri 3°A, Viti 3B, Marinai 3C, Gherardi 3D, Fiorentini 3E, i professori di Educazione Artistica, Diodati Scalerà, che con il loro lavoro hanno dato vita a un argomento così tragico ed importante della nostra storia. I ragazzi della scuola secondaria, hanno dimostrato di aver recepito la storia, con i loro temi, disegni e riflessioni documentandosi anche con un’escursione a S. Anna di Stazzema. Alla fine di questo percorso c’è stato un riconoscimento sia da parte della scuola sia del comune che ha permesso ai ragazzi di dare prova di quanto era stato realizzato; i ragazzi che hanno partecipato al viaggio ad Auschwitz accompagnati dalla professoressa Fulceri sono: Bagnoli Emma 3A, Benvenuti Andrea 3B, Bianchi Federica 3C, Malventi Annalisa 3D, Galluccio Giulia 3E; gli altri ragazzi che hanno svolto i temi e disegni sono: Calderani Silvia, Giordano Maria Rosaria, Brattoli Eleonora, Vanni Francesca, Vanni Camilla, Saracino Antonio, Orefice Veronica, Orefice Vanessa, Bernacchi Rachele, Kaloti Sadi, Goxai Franko, Lombardi Alessia, Salvetti Eleonora, Volterrani Rachele, Bulla Simona, Ferretti Linda, Panichi Matteo, Menciassi Massimiliano, Colli Alessio.
“Protezione civile a scuola”, è il titolo del progetto che ha coinvolto gli alunni delle scuole primarie degli 8 comuni della Valdera (Ponsacco, Capannoli, Palaia, Terricciola, Casciana Terme, Lajatico, Chianni, Peccioli). Gli allievi ed insegnanti della scuola primaria “Le Melorie” di Ponsacco e di Capannoli hanno visitato il Centro di Protezione Civile Intercomunale di Ponsacco, dov’è anche la sede dei Vigili del Fuoco. I ragazzi si sono dimostrati molto interessati ed hanno fatto tante domande, soprattutto quelli di Capannoli, dopo le recenti calamità naturali registrate nel loro comune. “Il ruolo attivo della popolazione è importante anche in caso di calamità naturale - ha detto il sindaco Cicarelli- perchè tutti, anche i bambini, devono saper comportarsi in caso di pericoli. Oggi non abbiamo più eventi sporadici, come testimoniano i fatti accaduti nella passata settimana nei comuni limitrofi al nostro: ci sono state inondazioni, frane, causando notevoli disagi alla popolazione. Fortunatamente questo Centro Intercomunale ha funzionato e c’è stato coordinamento tra le varie associazioni e tra i sindaci”. Il Centro Intercomunale della Valdera di Protezione Civile registra un’area occupata da circa 40.000 residenti, 98 abitanti/Kmq ; 15.000 nuclei familiari, 16.000 abitazioni dove si trova anche il bacino del fiume Era che comprende torrenti come il Roglio, Cascina, Sterza e l’Era stessa, che devono essere continuamente monitorati dai computer della Protezione Civile. Sono state svolte attività di formazione ed informazione degli insegnanti e degli alunni per le prove di evacuazione e in tale ambito sono stati proiettati utilizzati come strumenti didattici e prodotti in collaborazione con le scuole e con le associazioni di volontariato (Misericordia, Croce Rossa, Pubblica Assistenza, Vigili del Fuoco, oltre alla Protezione Civile) e sponsorizzati dalla Banca Popolare di Lajatico. Presenti all’incontro, oltre al sindacodi Ponsacco anche quello di Capannoli, Fatticcioni, i geologi Andrea Sodi e Silvia Lorenzoni, nonchè Stefano Falchi, responsabile Centro Situazioni della Protezione Civile.
Un genitore
Elena Iacoponi
Un gruppo di alunni che ha scritto e disegnato sugli avvenimenti del 1944
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Arte o mercato?
Arredi urbani e arte contemporanea conto dell’ambiente in cui la “rotonda” sorge, secondo gli aspetti Negli ultimi anni sul territorio nazionale, sono comparse molte socio - economici della tradizione locale. Per fare un esempio, “rotatorie” che, in alcuni casi, hanno modificato l’assetto urè come se una persona si presentasse ad bano dei centri e delle periferie, un ricevimento vestito in malo modo, con spazi interni abbelliti e arricoppure ad un picnic sul prato con un chiti con opere di noti artisti. In abito da cerimonia. Penso che un qualValdera, le “rotatorie” sono sorte siasi manufatto artistico, o artigianale in rapida successione nei diversi per essere collocato in un certo habitat comuni e in buona parte hanno debba riflettere i valori di rapporto e sostituito i semafori per la regoladi continuità estetica della zona e della mentazione del traffico stradale. comunità di riferimento, con una certa Il primo comune italiano in ordicreatività riconoscibile sul piano artistine di tempo che ha realizzato “roco, ma proteso verso il recupero estetico tatorie alla francese” è stato il codella memoria. Talvolta assistiamo ad mune di Lecco nel 1989. Anche inserimenù teatrali, scenografici, senza Pontedera, negli ultimi anni, ha un legame con l’ambiente. Ritengo che realizzato grandi e piccole instalLunare attraversamento - Opera di Mino Trafeli l’arte contemporanea sia il frutto di prelazioni, graffiti murali e diverse cedenti esperienze svoltesi in un’attività di ricerca sui concetti, “rotonde” con piacevoli arredi urbani e sculture, come del resto è sui materiali, sui linguaggi e sulla storia di un’epoca. L’artista avvenuto anche in altri comuni della alta e bassa Valdera, fra cui con sensibilità, cultura, apprendistato artigianale (dalle tecniPonsacco, Capannoli, Peccioli, Laiatico, Casciana Terme, dove che ai materiali) può esprimere gli aspetti dei suo tempo. sono state realizzate due “rotonde”, con la simbologia dell’acPossiamo fare alcuni esempi di riferimento osservando opere qua con chiaro riferimento al termalismo: una all’ingresso di artistiche di periodi passati. in cui si scopre la sensibilità, i valoPiazza Martiri della Libertà, l’altra in viale Regina Margherita, ri, la storia dein prossimità del giardino comunale, con la scultura bronzea gli uomini che raffigurante il simbolo dell’acqua sorgiva (1996) dello scultore ci hanno preRaffaele Del Corso. In molte altre realtà territoriali, centrali o ceduto, perché periferiche, troviamo installazioni e “rotonde” con arredi vari, l’arte e la cultupiù o meno futuribili, o fascinosi con lo scopo di migliorare estera del passato ticamente l’ambiente.Tuttavia una parte dell’opinione pubblica sono parte intenon considera favorevolmente questi riferimenti, voluti sopratgrante della notutto dalle amministrazioni locali, e in alcuni casi, la protesta è stra vita. Oggi stata inviata oltre che ai quotidiani, anche alle Soprintendenze qualcuno dedi competenza, pur trattandosi spesso di opere ben realizzate di finisce “arte”, artisti noti. Talvolta queste operazioni non sono riconosciute “ ba g g i a n at e” secondo il loro giusto valore, ma sono viste come addobbi azzarautoreferenziadati, che modificano e, in certi casi, penalizzano, oltre gli autoli, o provocatomobilisti a cui possono diminuire la normale visibilità, anche rie, soprattutto i ciclisti e i pedoni. Spesso sorgono critiche anche sui costi dei da parte di colavori d’installazíone; tuttavia, stando alle dichiarazioni dì alloro che sono cuni amministratori pubblici, questi costi verrebbero, almeno coi nt e res s at i in parte, coperti da contributi di aziende private, senza gravare, all’ampio giro troppo sui bilanci comunali. Personalmente, credo che esistano del mercato arinstallazioni apprezzabili, altre discutibili e non ben rapportatistico. Stiamo Porta Pisana - Opera di Nado Canuti te alla realtà locale. L’inserimento talvolta non è fatto tenendo assistendo ad una convergenza culturale e commerciale che tende, attraverso l’informazione dei mass - media a trasformare sostanzialmente l’arte in una branca del business dove ciò che conta è solo I”’arte” di fare affari, la migliore espressione artistica odierna spesso si basa sulla grafica e gli spot pubblicitari. Si potrebbe obbiettare dicendo che gli arredi urbani non sono, né vogliono essere vere e proprie opere d’arte, questo è vero, tuttavia rappresentano prodotti della nostra contemporaneità, da collegarsi alle origini storiche e culturali del territorio. Africano Paffi 26
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L’Oratorio di Gabbiano alle Melorie Antichissime sono le origini de “Le Melorie”. Si parla del periodo eneolitico, circa, quindi, 3000 anni fa. Il luogo, situato nel basso crinale della Valdera, era attraversato da torrenti e acque putride che stagnavano costantemente. C’è pure una zona denominata tuttora “Acquitrini” che conferma la presenza di vecchie plaghe pervase da malaria, con poca vegetazione e misere abitazioni. Negli ultimi cinquanta anni, Le Melorie ha cambiato aspetto, si è popolata di gente attiva tanto da essere denominata frazione del Comune di Ponsacco con deliberazione comunale del 7 aprile 1978. I fedeli frequentavano un piccolo oratorio costruito, in località
L’affresco sulla parete sinistra rappresenta San Pietro Gabbiano, nel 1829, come riporta il documento vescovile, da Santi Mattei, proprietario di vasti terreni della zona. L’interno è costituito dal vano chiesa e dalla sacrestia sul retro. Sull’altare centrale c’è un affresco che illustra una visione dell’Apocalisse dove un Angelo invita San Giovanni Evangelista (a sin.) a scrivere che Gesù (a des.) è l’Agnello (in basso) sacrificale
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. L’affresco sulla parete sinistra rappresenta San Pietro con il gallo e le chiavi; l’affresco sulla parte destra è ancora di difficile lettura. La chiesetta è dedicata a San Pietro e Paolo e vi si faceva festa il 29 giugno. Il parroco di Gello celebrava settimanalmente la Messa. Oggi l’oratorio è in stato di estremo degrado e solo un sollecito restauro può salvarlo dalla rovina. La chiesetta, attualmente di proprietà della Signora Ortensi Pardini, è stata utilizzata dagli abitanti fino al 1980, anno della costruzione della chiesa nuova. (B.G.)
L’oratorio di Gabbiano costruito nel 1829
Ecco il testo del “certificato di nascita” dell’oratorio conservato nell’archivio storico della Curia di San Miniato “Il sottoscritto Santi Mattei dimorante nel popolo di Ponsacco e attuale Gonfaloniere del Comune di questo nome umilissimo di sua Eminenza rispettosamente supplica la di lei paterna bontà di volergli accordare il permesso di poter edificare per sua divozione e a comodo dei suoi coloni ed altre famiglie un pubblico oratorio presso due case coloniche di sua proprietà situata nel distretto della Pieve di Ponsacco suddetto in luogo detto “Gabbiano”. Accordasi quanto sopra. Dal nostro palazzo di S. Miniato li 1410911829
Affresco sulla parete destra
L’affresco sull’altar maggiore rappresenta una visione dell’Apocalisse
Un nuovo libro Quarantadue anni fa, il 15 giugno 1968, moriva Salvatore Quasimodo. Ricordiamo il grande poeta, premio Nobel per la letteratura, con questa sua struggente lirica dedicata alla madre
Lettera alla Madre “Mater dulcissima, ora scendono le nebbie, il Naviglio urta confusamente sulle dighe, gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve; non sono triste nel Nord: non sono in pace con me, ma non aspetto perdono da nessuno, molti me devono lacrime da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti, povera e giusta nella misura d’amore per i figli lontani. Oggi sono io che ti scrivo”. - Finalmente, dirai, due parole di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore, lo uccideranno un giorno in qualche luogo. “Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti che portavano mandorle e arance, alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze, di sale, d’eucalyptus. Ma ora ti ringrazio, questo voglio, dell’ironia che ha messo sul mio labbro, mite come la tua. Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori. E non importa se ora ho qualche lacrima per te, per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa. Ah, gentile morte, non toccare l’orologio in cucina che batte sopra il muro: tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante, su quei fiori dipinti; non toccare le mani, il cuore dei vecchi. Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dulcissima mater”.
Ed è subito sera Ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera
I racconti di caccia di Calderani “Sono molto legato alla mia terra”, scrive Giuseppe Calderani, ingegnere-scrittore, nel suo ultimo libro “Fatti, fattacci e fattarelli di caccia”, ma non occorreva che lo dicesse, tanto intenso è l’impegno emotivo che egli ha trasmesso sulla pagina ricca di sapori silvestri, di afrori di terra, di cani e di cacciatori sudati che si tramandano l’un all’altro verità e bugie di tiri impossibili e prede improbabili. I presentatori del libro: da sin, l’autore, Floriano Romboli e Fausto Pettinelli Come è stato osservato alla presentazione del libro il 13 maggio scorso nell’auditorio della Mostra del Mobile, questo’opera di Giuseppe Calderani segue di poco il suo debutto letterario avvenuto con “Marachelle”, il nostalgico diario di scuola, di vita paesana e, appunto, di marachelle adolescenziali che ha ottenuto un lusinghiero successo. Invece in “Fatti, fattacci e fattarelli” l’ingegnere-scrittore si è cimentato con una raccolta di racconti che elargiscono al lettore scenari idilliaci e rasserenanti della pianura e della collina dove si muovono frotte di cacciatori e cani in uno scenario solare di rustiche tradizioni e ambienti da strapaese che soltanto da queste parti è ancora possibile ritrovare. Però Calderani non si limita a descrivere forteti e pietraie, casolari sperduti e cacciatori gradassi in scalmanate scorribande, ma compie un’indagine accurata sul loro modo di vivere e di pensare mettendo in luce la sua intima partecipazione ai toni e pose confidenziali dei suoi scapigliati e scoppiettanti personaggi collocando con esemplare armonia fatti, uomini, cani e cose in precisi spazi, momenti e situazioni. Il libro, edito dalla CLD di Pontedera, è stato presentato da Fausto Pettinelli e da Floriano Romboli
Programmi estivi Arcadia Parte “un paradiso per l’estate”, le proposte di Arcadia per i bambini. I°Proposta: Campo estivo tra mare e natura dal 21 giugno al 30 agosto e dal 23 agosto al 10 settembre. Con la Ludoteca Marina, 3 giorni a settimana a Tirrenia con le attività di giochi di gruppo, tornei sportivi, giochi acquatici e avvio al galleggiamento e nuoto con istruttori bagnini. Con la Ludoteca ambientale 2 giorni a settimana al Vecchio Borgo di Bucciano in un contesto naturale con bosco, prati e piscina. II°Proposta: Per chi non se la sente di mandare il proprio bambino fuori porta, Arcadia da’ l’opportunità di “affittare” una Tata referenziata che potrà accudire anche tre bambini dal 21 giugno fino al 30 luglio e dal 23 agosto al 10 settembre. La location sarà’ ai giardini pubblici di Ponsacco o la passeggiata lungo l’argine (a scelta giochi e attivita’ varie). Per le iscrizioni rivolgersi a Ilaria Cell. 347-1834642 Ass. Arcadia 29
Accadde il...
L’intervista al Cardinale “Corri subito in Vaticano -urlò nel telefono il direttore del Giornale Radio Due- c’è un appuntamento col Cardinale Ciappi per un’intervista su Lutero. Mi raccomando, è importante”. Io non mi ero mai occupato di faccende vaticane e tantomeno teologiche, ma secondo lui l’incarico toccava a me solo perché il Cardinale era toscano. “Fra voi toscani v’intendete bene -disse- fammi un bel servizio, ma veloce, è urgente”. Sulla porta una targa d’ottone annunciava un po’ minacciosa, “Card. Luigi Ciappi – Maestro Dottore Teologo della Casa Pontificia”. Altro che bel servizio! Feci un fiasco clamoroso perché non seppi interpretare e trascrivere in linguaggio giornalistico le teorizzazioni, per me assolutamente astruse, del teologo del Papa e in redazione dissi apertis verbis che non avevo capito un’acca di quel che l’alto prelato aveva detto, ma che avevo regolarmente registrato. Uno smacco micidiale, da sprofondare dalla vergogna fra le risate grasse dei colleghi. Unico conforto mi venne proprio da lui, dal direttore, il quale sbobinando la registrazione, ad un certo punto spense l’apparecchio, accese una sigaretta e…“basta, per carità di Dio - disse - ma come si fa a lavorare su questi argomenti aerei che fanno girare la testa e anche tutto il resto!” Il card. Ciappi indossava la tonaca bianca dei domenicani e aveva come unico segno della sua distinzione di porporato la croce pettorale con topazi incastonati nell’oro e sulla testa il tradizionale zucchetto viola. Nel suo studio imbottito di libri che s’affacciava sul fastoso cortile di San Damaso, esordii con una domanda 30
fra le più banali. “Eminenza, cosa vuol dire essere il Teologo della Casa Pontificia?” “Prima questo era un titolo ed un incarico abbastanza misterioso -rispose- oggi significa essere consultore del Papa in materia teologica e filosofica. E’ un ufficio che ha avuto inizio con San Domenico stesso che fu consultore teologo di Papa Innocenzo III° negli anni 1213-16, quando San Domenico era impegnato contro l’eresia Albigese nel sud della Francia. Io sono l’ottantacinquesimo della serie dei Maestri dei Sacri Palazzi, oggi chiamati dottori teologi della Casa Pontificia”. Fiorentino, alto, asciutto, sguardo intenso e vivido, il Cardinale Ciappi era originario di Borgo San Lorenzo, nel Mugello. Teneva molto a far sapere di essere figlio di un carabiniere. Suo padre, nato in una famiglia di contadini, si arruolò nell’Arma e raggiunse il grado di Maresciallo Maggiore e quando si accorse della formidabile intelligenza del piccolo Luigi decise di farlo studiare mandandolo prima nel ginnasio di Lucca e poi nel seminario di Arezzo. Nel 1932 Don Luigi celebrò la prima messa ed entrò nell’Ordine Domenicano continuando gli studi nel collegio di San Domenico di Arezzo e dopo in quello di Pistoia. Poi studiò nel Pontificio Ateneo Angelicum di Roma e successivamente nelle Università di Friburgo in Svizzera e di Lovanio nel Belgio. Nel 1934 fu nominato professore di Teologia Morale e Dogmatica all’Angelicum dove nel 1946, fra gli altri, ebbe come discepolo l’allora studente Carol Wojtila. “L’ufficio del Maestro -aggiunse il Cardinale- comprende anche la lettura dei libri che vengono inviati al Papa e l’esame di tutti i documenti pubblicati dalla Segreteria di Stato e dalla Congregazione Romana”. Nel 1977 Paolo VI° lo nominò membro del Sacro Collegio, dell’Accademia Internazionale dei Francescani e
della Congregazione per le cause dei Santi e in quell’incarico svolse il difficile ruolo di ‘trait d’union’ tra fede, cultura e promozione umana. Paziente e forte seppe dimostrare anche nelle circostanze più intricate di essere un vero maestro nell’ascolto e nel dialogo specialmente nell’ambito dei problemi relativi alla filosofia e alla teologia, le due materie sulle quali si basava la sua vastissima cultura. “La ragione illuminata della fede -osservò- può rendere un ottimo servizio alla rivelazione divina, rendendo comprensibili, accessibili e più utili all’uomo le verità che Dio ha rivelato per la sua eterna salvezza”. Il Card. Ciappi fu critico nei confronti di taluni moderni filosofi, fra i quali citò i più celebri come Benedetto Croce e Giovanni Gentile. “Sono entrambi seguaci di Hegel, negano l’oggettività della conoscenza sensibile come punto di partenza per la conoscenza delle realtà spirituali trascendenti. Quindi, mentre la filosofia tomistica realistica è trascendente, la filosofia hegeliana è filosofia immanente e si ricollega direttamente a Kant e perfino a Cartesio. Lei si ricorda che Croce pronunciò la famosa frase ‘non possiamo non dirci cristiani’, ma non nel senso che egli volesse professarsi credente, bensì nel senso che lui ammetteva lealmente che la civiltà europea, e in qualche modo anche quella mondiale, è stata sotto l’influsso morale, culturale, umano e religioso della rivelazione della religione cattolica. In questa dipendenza, da cui non si può prescindere neppure oggi e da cui neppure prescinde la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, è l’origine della civiltà moderna la quale dipende essenzialmente dalla rivelazione di Cristo”. E questo fu l’unico concetto che capii alla perfezione. Il Cardinale Luigi Ciappi morì a 94 anni, a Roma, nel 1996. Fausto Pettinelli
Raccolta differenziata
Auguri a...
No alle buste di plastica Chi va in treno a Firenze non può non vedere, tra Firenze e Montelupo, le rive dell’Arno con cespugli e alberi decorati da ogni tipo di buste di plastica. Tutte queste buste e resti di imballaggi di ogni genere e specie sono un vero e proprio disastro ecologico. Basta andare in bici e gettare lo sguardo dentro le fosse lungo il ciglio delle strade più trafficate e s’intuisce subito l’inizio del percorso. Buste e plastiche varie infatti ci vengono restituite dal mare sulle spiagge. In particolare sulla spiaggia di S. Rossore, l’Arno anziché portare di anno in anno la sabbia, porta tanta di quella plastica da farne un museo a cielo aperto delle varie tipologie. Facciamo brutta figura anche coi turisti che vanno a visitare Firenze oppure vanno all’aeroporto di Pisa. La causa di tutto ciò purtroppo è proprio da ricercare nei nostri comportamenti. Certo, dopo questo spettacolo orrendo, vedere gente che fa la spesa con la borsa di tela o esce dalla Coop con le buste in mater-bi, fa tirare un gran sospiro di sollievo, in tre mesi si dissolvono in sostanza organica. Pensare che poi quelle stesse buste possono essere usate per raccogliere i rifiuti organici anche in un semplice composter casalingo dimostra l’assurdità dell’attuale sistema di raccolta differenziata dell’umido col cassonetto marrone pieno di tutto. Occorrerebbe un impegno a livello locale anche dell’amministrazione comunale che comportasse un aumento e miglioramento della raccolta differenziata, come stanno facendo molti comuni virtuosi con la campagna “PortalaSporta”.
Tanti auguri a Ilaria Stefanini che il 1 Giugno ha compiuto 21 anni, dal suo ragazzo Filippo, dao suoi genitori Franco e Lucia, il fratello Federico, i cugini Thomas, Sibilla, Emanuele, zia Patrizia e Nonna Lida. Ti vogliamo bene
Il 21 Maggio Annamaria Rossi ha compiuto 90 anni. È stata festeggiata da parenti e Amici. Per regalo ha voluto fare una donazione al Movimento Shalom.
Il 7 Giugno Alessio Bitossi compie 18 anni. Tanti auguri da genitori, nonni, zii, cugini e amici.
Dott. Giacomo Brogi
L’8 Giugno Chiara Morucci ha compiuto 18 anni. Tantissimi auguri dai genitori, dalla sorella Silvia e dai Nonni.
Le rive dei fiumi infestate dalla plastica
Edoardo Cioni il 20 Giugno spegnerà la sua prima candelina. Tanti auguroni dai genitori Stefano e Silvia, la cuginetta Martina, i nonni, gli zii e gli amici.
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Usi e costumi
Quando la mia nonna portava la pezzola Mi è capitato, di recente, trovandomi in campagna, sulle nostre colline, di rivedere, dopo molto tempo che non mi capitava più, una donna, neppure tanto vecchia e sicuramente italiana, con la “pezzola “in testa. La pezzola, per chi non lo sapesse e per chi l’avesse dimenticato, è un fazzoletto grande quanto basta per avvolgere la testa di una donna, di solito contadina. Quand’ero piccola stavo spesso con le mie due nonne: l’una era più acculturata, perché aveva frequentato fino alla quarta elementare, ripetendola un’altra volta, seguendo l’opinione dei genitori, che pensavano, allora, fosse meglio, per la loro figlia, in mancanza di istruzione superiore, ripetere la classe ultima delle elementari: repetita iuvant!. L’altra era stata molto meno fortunata, essendo rimasta orfana del padre, morto in uno di quegli assurdi conf litti a cui i contadini inermi ed inesperti venivano mandati come carne da macello : lei aveva frequentato un solo giorno di scuola, il primo, poi era stata costretta a rimanere a casa, per imparare a cucire la biancheria per i sette fratelli!. Due nonne diverse, per cultura ed estrazione sociale, coltivatrice diretta, la prima, povera mezzadra la seconda, ma entrambe donne di campagna: per questo motivo entrambe vestivano allo stesso modo. Camicie, giacchetti di lana, gonne lunghe a coprire per bene le gambe, calze molto spesse e ciabatte molto comode, per andare nei campi a mietere il grano, nel pollaio a custodire le bestie, nell’orto, a tagliare l’erbaccia o a piantare i pomodori…… E i capelli? Rigorosamente lunghi e acconciati in una crocchia, più 32
alta per i bellissimi capelli bianchi dell’una, più bassa, per i capelli ancora neri (rigorosamente tinti!) per l’altra, più civettuola, forse. Ma guai a non mettere …la pezzola: le donne sposate, specie se contadine, avevano l’obbligo, un obbligo di costume, certamente, ma molto o altrettanto più forte di ogni obbligo morale, di non mostrare alcunché potesse dare nell’occhio. Quindi, vestiti larghi, senza forma, gonne e sottovesti molto ampie, ma soprattutto, capelli raccolti, certamente non sciolti sulle spalle e rigorosamente coperti: dalla pezzola appunto. E non chiamatela foulard ! Perché alla pezzola erano anche collegate le abitudini e le consuetudini sociali: le signore, le signorone, si sarebbe detto, portavano r igorosa mente il cappello: cosa che era prat ica mente vietata alle contadine, sia per i costi i mpropon ibili, sia perché, all’epoca, le distanze sociali dovevano essere dimostrate anche esteriormente. Qualche volta, anche le signore portavano un fazzoletto annodato sotto il mento, ma era un foulard di seta, alla francese, appunto. Certamente, il benessere degli anni sessanta ha poi cominciato a modificare gli usi ed i costumi delle italiane, soprattutto in città, molto meno in campagna, almeno fino all’avvento della televisione per tutti. Non voglio qui fare la storia dei costumi femminili o della moda dagli anni sessanta ad oggi; voglio solo far rif lettere sul fatto che il fazzoletto sulla testa, un’usanza durata molti secoli, non è più di moda solo da pochi decenni in Toscana, ma in altre culture, legate o no alla religione,lo
è ancora. Certamente i fenomeni culturali collegati ad un’integrazione sociale, che è nell’ordine delle cose, porteranno tra qualche tempo una modi-
fica, anche sostanziale, io credo, dei comportamenti esteriori, soprattutto delle donne; perché gli uomini, o almeno molti di loro, già vestono all’italiana e si comportano come gli italiani. Sarà naturale che le bambine, andando a scuola fin da piccole, e soprattutto frequentando le amiche e gli amici, di scuola e del quartiere in cui abitano, vorranno, come qualsiasi bambino o bambina del mondo, essere accettati dal gruppo dei pari, ovvero essere omologati, per non essere discriminati in nessun modo e diventare gli esclusi dai giochi, dalle relazioni, insomma dalla vita sociale. Aristotele, che ne capiva di norme e comportamenti sociali, diceva: “L’uomo è un animale politico”, volendo intendere che è un essere vivente che ha per natura il desiderio di stare con gli altri, fin da bambino. Non ci scandalizziamo, quindi, se una bambina viene costretta dai genitori o porta essa stessa volentieri il chador sulla testa, estate ed inverno, a scuola e a passeggio: sarà lei a decidere quando, e se lo vorrà togliere. Per ora non fa del male a nessuno. Fabrizia Falaschi
Un aiuto agli scolari
Progetto “Doposcuolando” Sabato 29 maggio il progetto “Doposcuolando” si è concluso con un momento di festa, alla presenza di referenti dell’Istituzione Scolastica e delle Associazioni coinvolte nel Progetto, dell’Assessore all’Istruzione, Roberto Chiarugi, degli operatori e, naturalmente, dei genitori e dei ragazzi, per i quali erano stati preparati dei giochi di animazione. Gli interventi della Signora Tamara Iacoponi, Assessore alle Politiche Sociali, e di Fabio Sartini, Presidente del Circolo Arci Rinascita, che cortesemente ci ospitava, hanno sottolineato la valenza educativa dell’iniziativa, che richiede l’impegno sinergico di più soggetti del territorio. Una quarantina di alunni delle scuole primarie e della scuola secondaria hanno frequentato, da gennaio a fine maggio, le attività, sostenute dall’Amministrazione Comunale e realizzate in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Lapo Niccolini”. Movimento Shalom, Caritas e Arci Rinascita, con operatori qualificati, hanno affiancato i ragazzi e le famiglie, offrendo occasioni di socializzazione e di integrazione e fornendo specifico aiuto nello svolgimento dei compiti scolastici. Grazie anche alla disponibilità di Parrocchia, Misericordia, Pubblica Assistenza, San Vincenzo, Centro Ascolto Caritas, Noi Famiglia, Fantagiokando, Circolo A.I.C.S. Le Melorie, è stato possibile “prendersi cura” dei ragazzi, creando un rapporto di fiducia per lavorare insieme e collaborare con i genitori e con l’Istituzione scolastica nel percorso educativo. Nella frazione di “Le Melorie” è proseguito il Laboratorio di lingua italiana ed economia domestica, attivo già da quattro anni e rivolto a donne e bambini stranieri, come momento di incontro tra culture diverse, e rivolto anche a favorire l’acquisizione di nozioni di lingua e cultura italiana e la conoscenza di regole della convivenza civile. Il Progetto vuole dare un piccolo contributo affinché Ponsacco sappia essere una cittadina accogliente e attenta ai bisogni non solo di chi vi è nato, ma anche delle numerose persone che, da vari “luoghi della terra”, l’hanno scelta per viverci, con la speranza di costruire per i giovani un futuro laborioso e sereno. La serata si è conclusa con merenda e gelato offerti dall’Amministrazione Comunale e dal Circolo Arci Rinascita, e con la presentazione di un quaderno di documentazione del laboratorio di Le Melorie.
Auguri a... Tanti auguri per l’ottantesimo compleanno di Umberto Dell’Unto dalla moglie Elvira, Patrizia, Stefano e Valentina.
Il 6 Giugno Emiliano e Federica sono stati uniti in matrimonio da Don Filippo nella Chiesa di Camugliano. Tanta Felicità dai genitori, zii e cugini.
Il 7 Giugno Valentina Falchi ha compiuto i suoi mitici 18 anni. L’11 Giugno ha festeggiato con un simpatico convivio in una grande assemblea di familiari e amici. Auguri!
Fastelli Laila ha compiuto 60 anni il 29 Maggio. Auguri da tutti i familiari.
I Referenti del Progetto
E anche Vanessa si è sposata La villa medicea di Settecamini, a Prato, ha fatto da cornice alla festa tributata da parenti e amici a Vanessa Gemma e allo sposo, il dott. Gianluca Flammia di Livorno, che si sono uniti in matrimonio il 15 maggio scorso. Vanessa, una delle prime collaboratrici del Ponte, è la figlia del nostro amico-lettore Col. Serafino Gemma. Agli sposi tante congratulazioni e auguri.
Il 16 Giugno Sara Valacchi ha spento 4 candeline. Tanti Auguri e Baci alla nostra stella. Mamma, babbo e nonni.
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Tagli a Storia dell’Arte
Auguri a...
Cultura addio Quando si inizia a tagliare ore di storia, di storia dell’arte, di italiano e di lingua straniera la situazione è molto grave. Sono materie indispensabili che fanno parte della nostra cultura, delle nostre radici: ma come si fa in un Paese come l’Italia a tagliare ore di storia dell’arte? Ne siamo la patria e dovremmo averne una conoscenza quasi accademica e invece si taglia! Idem per la storia: siamo il prodotto di un passato che ci servirà ad essere migliori domani, ma senza un’adeguata conoscenza della storia il presente è un insieme di avvenimenti senza senso. Per non parlare dell’italiano, ma scherziamo? Abbiamo una letteratura meravigliosa che il mondo ci invidia, e noi la buttiamo via! Siamo un Paese in cui molti ragazzi stentano a parlare un’altra lingua oltre l’italiano e anche in questo ambito arrivano i tagli. Nel mondo globalizzato le distanze si sono ridotte: in poche ore siamo in qualunque parte del mondo, ma dovremo esprimerci a gesti. Cancellare materie fondamentali per la conoscenza del nostro Paese e dare risalto ai dialetti regionali, trasformerà l’Italia, da sempre nota per la sua apertura e accoglienza, in una nazione chiusa e popolata da persone che non riusciranno più a capirsi. Abbiamo dato i natali a Dante, Manzoni, Leonardo e con pochi colpi di riforma tutto verrà cancellato: è una prospettiva che mi spaventa perché ho sempre avuto un’immagine dell’Italia come di un Paese in cui c’è spazio per tutti e al primo posto ci sono cultura ed intelligenza. Tutto questo sta sparendo dietro alla scusa dei tagli agli sprechi: e la cultura sarebbe uno spreco? La cultura sta alla base della formazione dell’individuo, togliendola che rimane? Niente. E come diceva Manzoni: “ai posteri l’ardua sentenza”. Tania Carnasciali Partito Democratico
E’ morto Luigi Arzilli Luigi Arzilli è morto a 97 anni, ma nonostante la vegliarda età era in gamba, lucido e ancora disposto a portare il crocifisso. Luigi infatti è stato per tantissimi anni il crocifero della Misericordia, vale a dire colui che porta il Crocifisso nelle processioni e nei funerali. Condoglianze del Ponte ai familiari
Brunero Marinari festeggia 89 anni nella sua amatissima casa di “Boccamariana”: i più sinceri auguri di buon compleanno dalla moglie Santuzza, dai figli Laura e Luca, dai nipoti Alessia, Lorenzo e Benedetta, dai bisnipoti Guelfo Michelangelo e Viola, dal cane Luna, e da tutto il resto della famiglia, perché Boccamariana non è soltanto un piccolo orto.
Il 15 Maggio Maria Pratelli, ha compiuto 80 anni. Tanti auguri dai figli Claudio, Franco, Marina e il nipote Lorenzo.
In Memoria di Nella Falchi Il 7 giugno 2010 e’ mancata all’affetto dei suoi cari NELLA FALCHI. Le famiglie LANDI e TOLOMEI ringraziano sentitamente i parenti ed i tanti amici e conoscenti che si sono stretti attorno ai familiari in questa dolorosa circostanza. Un ringraziamento speciale va a tutto il personale della Casa Di Riposo Dr. A. Giampieri per la preparazione, la gentilezza, la disponibilità e l’umanità che hanno dimostrato nei riguardi di Nella in questi 10 mesi di permanenza nella struttura, e che continuano a confermare con altrettanto impegno al marito Piero ed alla famiglia. La famiglia manifesta infine gratitudine a Mario Cavallini che, nell’esprimere un pensiero rivolto a Nella, ha suscitato profonda commozione nei presenti alla funzione religiosa. Grazie alla solidarietà dei partecipi è stata raccolta la somma di € 700,00 che sarà così devoluta: - € 200,00 alla Casa di Riposo Dr. A. Giampieri O.N.L.U.S. - € 200,00 alla Confraternita di Misericordia - € 200,00 alla Pubblica Assistenza - € 100,00 all’Asilo San Giuseppe
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Ai Poggini
Ringraziamento Le famiglie Visconti e Romboli, ringraziano pubblicamente, tutti coloro che hanno partecipato al grande dolore per la prematura scomparsa di Marco Visconti. Siamo rimasti colpiti da così tanto affetto dimostrato nei confronti di Marco, a partire dalle varie associazioni, dagli amici, dai parenti, conoscenti e tutti coloro che hanno voluto esternare il loro dolore, che non sarebbe sufficiente queste poche righe per ringraziare tutti. La vicinanza di tutte queste persone, ci ha dato la forza di affrontare questo immenso dolore, e soprattutto ci ha fatto capire quante persone volevano bene a Marco. Grazie a tutti Le famiglie Visconti e Romboli
Le dieci parole del matrimonio MATRIMONIO. Iniziativa ad alto rischio promossa da due soggetti, tradizionalmente di sesso diverso e in ogni caso vestiti da cerimonia, prima di offrire un grande pranzo a parenti di cui non avevano notizie da oltre cinque anni. TESTIMONI. Persone chiamate ad attestare la veridicità di fatti che non li riguardano e dei quali non si assumono la minima responsabilità. I meno credibili sono selezionati tra i congiunti più prossimi agli sposi. SPOSI. Statuine in gesso o plastica che figurano al sommo della torta nuziale. Ne sono una copia sbiadita i due figuri che, con l’aria beota delle grandi occasioni, tagliano insieme detta torta attorniati da una moltitudine incravattata e plaudente. PARENTI. Variopinta ed eterogenea schiera rappresentativa delle più diverse appartenenze sociali ma accomunata dalla ritenuta prerogativa di baciare gli sposi con varie effusioni di bava immediatamente dopo la tempesta pagana del riso che segue l’uscita delle vittime dal Tempio. RISTORANTE. Luogo fantastico lontano millanta miglia dalla Chiesa dove si sono celebrati gli sponsali. Qui una turba accaldata di invitati, rinzeppati in abiti di varia foggia e tormentati da animatori cafoni, sconta la pena di un desco interminabile salvo congedarsi a buio rivolgendo ai novelli sposi la frase di rito: “Siamo stati d’incanto”. REGALI. Beni o utilità che, una volta entrati nel possesso degli sposi, gli consentono di comprendere quanto la loro casa sia piccina. I più utili entrano in una busta e sono accompagnati da copiosi zeri. PREPARATIVI. Pena semi-detentiva da sei mesi a un anno da scontarsi in manicomio con tutta la famiglia. Si caratterizza per la progressiva perdita della percezione del valore del denaro e per la moltiplicazione dei parenti da invitare come per generazione spontanea. GENITORI DEGLI SPOSI. Persone felici di vivere per un giorno il remake di brutto scherzo che subirono molti anni addietro in prima persona, e disposte ad indebitarsi pur di non avere più il figliolo in casa che si alza alle undici e ciabattando domanda: “Babbo ciai mica cento euro?” “Mamma che si mangia oggi?”. BOMBONIERA. È la prima prova di cattivo gusto da parte degli sposi a poche ore soltanto di vita coniugale. Solitamente risponde all’identikit di un idoletto uso soprammobile in materiale semiprezioso e comunque fragile; talvolta può essere surrogata da un foglino in cui gli sposi informano che la bomboniera finanzierà l’acquisto di ciabatte Dr. Schultz per la Tribù dei Piedi Neri che poverini n’hanno tanto bisogno. VIAGGIO DI NOZZE. Miraggio di torbida letizia neo-coniugale in cui, dopo un fidanzamento ultradecennale, gli sposi cercano di ricostruirsi una verginità (almeno) turistica prediligendo mete esotiche come New York, il Messico, Cuba o Santo Domingo, specie se tornano di casa a Porta a Mare e non sono mai entrati nella basilica di San Piero a Grado neanche in occasione della locale Sagra del Pinolo.
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Il Tennis Club Ponsacco cresce Nuovo look per il Tennis Club Ponsacco in località ai Poggini. Fra un anno sarà pronto il nuovo campo da tennis coperto e riscaldato per un investimento di 120 mila euro circa. In progetto ci sono anche altri due campi da tennis che saranno realizzati entro 5 anni. Un Tennis Club che raddoppierà. Il progetto è stato recentemente approvato in consiglio comunale ed è stato illustrato in una conferezna stampa presenti il sindaco Cicarelli, Simone Silvestri, assessore allo sport, il vice-sindacoo Baldacci e Anna Iualé, presidente e insegnante del Tc Ponsacco, oltre che campionessa insieme al marito Piero Toci, ex-campione di Coppa Davis. «Abbiamo approvato l’ampliamento della convenzione tra Tennis Club e comune - ha detto il sindaco- e questa prevedrà anche l’aumento di superficie per i campi da tennis con la costruzione di uno nuovo entro un anno e anche di altri due entro cinque anni. Questa struttura è partita piano piano, ma si è consolidata ed ampliata con molti soci ed allievi che fin da piccoli si cimentano in una disciplina sportiva come il tennis» «Numerosi allievi frequentano il Tc Ponsacco - ha aggiunto l’assessore Silvestri- e insieme agli iscritti ai campi solari dove si potrà continuare a praticare tennis anche d’estate. Quest’area è molto importante perchè situata in una zona prossima ai cmpi di calcio e al frequentatissimo percorso ecologico.» Elena Iacoponi
Inaugurazione 19 Giugno
Sala Valli Mostra della pittrice Anna Maria Rimolo Presso la Sala Valli con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale sara’ inaugurata il 19 Giugno alle ore 17,30 una Mostra personale della Pittrice Anna Maria Rimolo con il titolo “ Verita’ e adesione piena alla vita dell’arte” La mostra sara’ aperta dal 19 al 27 Giugno con i seguenti orari dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00. L’artista di Morano (dove abita e opera) sensibile ai richiami della vita e della natura riesce a commuovere simultaneamente la fantasia e la coscienza. Nella figura umana, per esempio coglie e fissa nelle tele espressioni di intimità e di profondità di sentimenti con sottigliezza psicologica nel variare le diverse fisionomie con le espressioni ed evitare ogni monotonia sfuggendo ad affettazioni. Si tratta di una pittura valida quella della Rimolo che mostra un grande talento.
8° Trofeo Podistico ‘Città di Ponsacco’ Oltre 300 iscritti provenienti da tutta la Toscana (Pisa, Grosseto, Pontedera, Livorno) si sono cimentati nei percorsi competitivi e non fino a 10 Km, compresi i bambini in un breve percorso ludico in via Carducci. Nella categoria senior ha vinto il marocchino, Salami Gruppo di Podisti di Brignais che ha preso parte alla Elghizlany della SoCorsa Podistica del 5 Giugno cietà “Il Fiorino” di Livorno; nella categoria Ladies ha vinto la francese di Brignais, città gemellata con Ponsacco, Patricia Mareghebt; nella categoria amatori donne, Ilaria Bianchi di ‘Team Cel Ford’; categoria
argento uomini, Silvano Fioravanti; categoria veterani, Alberto Bambini della società ‘ Asd Solebros’; per categoria amatori uomini, Andrea Gesi per ‘Atl. Il Castello’ di Firenze; ai bambini, circa 20 iscritti, è andata una medaglia ed un pacco premio. La partenza è avvenuta da via Roma verso il Villaggio VXII I partecipanti alla Corsa Podistica alla Luglio, al Poggino, per passare partenza in Via Roma di fronte al campo sportivo ‘I Poggini’ ed arrivo in piazza Caduti di Cefalonia con la premiazione. La manifestazione è stata organizzata dal Gruppo Podistico “Fratres”, Misericordia Ponsacco, Comitato Gemellaggi, Podistica Mobilieri Ponsacco, Criterium Podistico Toscano, comune di Ponsacco con il suo assessore Silvestri.
1° Trofeo di Judo “Città del Mobile”
Vittoria del Calcio femminile As Misericordia
Domenica 16 maggio si è svolto il 1° Trofeo di judo “Città del Mobile”, gara non agonistica per bambini e bambine. Alla manifestazione patrocinata dal Comune e svoltasi al palazzetto dello sport delle scuole medie, hanno partecipato oltre cento mini atleti provenienti da tutta la Toscana. Queste le società partecipanti: Futura Sport Ponsacco, Ren Shu Kan, Akyama Prato, Mithos Pisa, Judo Club 2002 Bientina, Judo Lastra a Signa. La rappresentativa ponsacchina, con 25 atleti, si è confermata una delle più forti della Toscana. Nell’ambito del torneo si è esibito un balletto della scuola di danza della Futura Sport e una dimostrazione di tecniche di judo di alta specializzazione degli atleti più grandi. Ecco i risultati: Bambini Benucci Edoardo/Spanu Sebastian primi classificati, Burchi Lorenzo/Angioli Andrea secondi classificati. Daddesa Matteo/Menicagli Luca primi classificati. Tedeschi Marco/Donati Davide secondi classificati. Fanciulli 22kg : Pasquinucci Edoardo 1°. 24kg : Granchi Angelica 2° 30kg : Baldi Andrea 2°, Gallori Alessandro 3° 34kg : Poggi Alfredo 3°, Piazza Chiara 3° 36kg : Milone Giulia 3° Ragazzi 26kg : Spinelli Damiano 1°, Posarelli Pietro 2° 30kg : Parri Mattia 3°, Spanu Guido 1°. 34kg : Orlando Leonardo 1°, Braccini Tommaso 1°. 43kg : Viti Arturo 2°. 52kg : Gradi Mattia 2° Esordienti 45 kg : Castellani Giosuè 1°, Sacchini Lisa 3°, Turini Giulio 2°.
L’As Misericordia Ponsacco ha vinto il campionato provinciale di calcio a 5 femminile Uisp (girone A) per il secondo anno consecutivo. La società sportiva ha festeggiato questo traguardo insieme alle Fotografia: Panicucci brave atlete. “Siamo molto unite - ha detto il capitano, Federica Giannini- e ci piace fare gruppo, insomma in campo ci divertiamo molto, e ed è questo quello che conta di più”. L’As Misericordia ha chiuso il campionato provinciale Uisp come capolista a quota 34 punti , battendo nell’ultimo incontro in trasferta la formazione del Cus Pisa 2-1. Nel primo tempo c’è stata una sostanziale parità tra le due squadre, mentre nella ripresa hanno segnato le pisane che conducevano 1-0, ma le ponsacchine non hanno fatto attendere il recupero ed in un quarto d’ora hanno pareggiato e vinto la partita: il primo gol l’ha segnato Irene Pardini ed il secondo il capitano, Federica Giannini. Walter Iacoponi è l’allenatore che segue la squadra dalla quale il prossimo anno si ritirerà l’attaccante Francesca Di Salvia ragazze. Il prossimo anno l’attaccante Francesca Di Salvia si ritirerà dalla squadra e fin da ora tutta la compagine la ringrazia. Nella classifica marcatori si sono distinte: Irene Pardini (4° posto) : 33 reti; Clarisse Bigazzi De Oliveira (11° posto): 18 reti; Federica Giannini (28° posto): 12 reti; Giada Benedetti (29° posto): 12 reti; Francesca Di Salvia (40° posto): 9 reti; Adele Bigazzi (44° posto) : 8 reti. La rosa delle giocatrici: Federica Giannini (capitano); Giada Benedetti; Federica Capponi; Francesca Di Salvia; Clarisse Bigazzi De Oliveira; Claudia Lecce; Adele Bigazzi; Irene Pardini; Roberta Gori; Anna Teresa Baila Longo. Allenatore: Walter Iacoponi. Elena Iacoponi 37
Cambio alla direzione
Campionato regionale
Mobilieri sull’orlo del baratro
Piccoli campioni di danze latine
Terminata la fase dell’euforia e dei brindisi per la conquistata e meritata salvezza della squadra di calcio dei Mobilieri, si era un attesa di possibili notizie sul vociferato cambio alla direzione dei rossoblu. Le “Voci” confermate sono unicamente quelle dello stesso presidente Passerai che è tuttora intenzionato a lasciare, mentre dal potenziale acquirente individuato in Umberto Aringhieri non è giunta fino ad oggi nessuna proposta. Anche se dall’interesse manifestato nel corso della stagione, dalla famiglia Aringhieri, si può evincere un caldo interessamento ai colori rossoblu,che avrebbe il consenso dei tifosi per i ben noti trascorsi. Al momento non c’è stato nessun incontro fra le parti, ed il disinteresse per le sorti dei rossoblu, a tutti i livelli, è sovrano. Anche lo spazio riservato dal nostro giornale alla squadra e a tutte le sue problematiche, è stato purtroppo, visibilmente, ridimensionato. Anzi c’è stato un fuggi-fuggi nel settore tecnico con Lazzerini e Luperini emigrati allo Sporting Club Pisa, seguiti da una schiera di giocatori ora già ex Ponsacco. La situazione si va ingarbugliando, e Passerai può anche scegliere la via di ripartire da una categoria inferiore, salvando in questo modo il patrimonio dei giovani legati con dall’accordo con la Rinascita. Gli sportivi che sembrano aver a cuore i colori del Ponsacco chiedono notizie e sperano che in extremis la crisi si risolva, ma i tempi si fanno sempre più stretti, ed all’orizzonte altre alla pseudo-opzione Aringhieri, chi altro è interessato ? Quando saremo in edicola la prossima uscita tutto sarà stato deciso e l’enigma sara sciolto. Sarà ancora il campionato Nazionale Dilettanti a vedere all’opera i colori del Ponsacco oppure…
I giovani ponsacchini Giulia Pianu, di 10 anni e Alessandro Nacci di 8 sono stati primi nel campionato regionale toscano organizzato dalla FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva) e Coni al palazzetto dello Sport a Pisa nella categoria danze latine. I due giovani ballerini dal 2009 si allenano alla scuola di danza “Team Work. Giulia e Alessandro hanno danzato anche a Rimini per il Campionato Italiano e successivamente si sono esibiti in occasione della Festa del commercio ponsacchino. Giulia ed Alessandro si allenano per circa 8 ore a settimana nei i vari tipi di danza standard come valzer lento, tango, quick step e quindi per le danze latine. Anche i loro genitori sono ballerini e a Rimini hanno guadagnato il primo posto nella categoria danze standard nel circuito di Coppa Italia. “La prima gara l’ho vinta ad Aulla circa un anno fa in coppia con Alessandro - ha detto Giulia Pianu- ed è stata una bella soddisfazione, anche se devo fare a meno di qualcosa, ma il sacrificio è ripagato dalle vittorie. Mi seguono sempre i miei genitori Lisa e Achillle, ed il mio fratellino Christian”. Giulia frequenta la classe IV° nella scuola “Le Melorie”, mentre Alessandro frequenta la scuola “Giusti”.
Luciano Lombardi
E. I.
Torneo regionale
Basket: Coppa Primavera 2010 La squadra di Basket Ponsacco Under 15 maschile si è classificaa ta 3 al Torneo Regionale Coppa Primavera. La finale si è disputata Domenica 13 Giugno a Vaiano (Po) Congratulazioni a tutta la squadra.
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Ponsacco Eventi 18 -19 - 20 Giugno Festa della Fraternità 18 - 19 Giugno
Centro Don Bosco Movimento Shalom Palestra Comunale
Giardino del Circolo Rinascita
Sala Culturale Valli
Mostra della Pittrice Rimolo Cinema Teatro Odeon
Saggio di Danza
Scuola Danza Atelier Sala Culturale Valli
Mostra personale di Anna Maria Rimolo 20 Giugno
Piazze del Centro
Sede Ass. Amici della Musica
25 Giugno - ore 21,30
Cinema Teatro Odeon
Esibizione Ballerini 27 Giugno - ore 21,30 Saggio scuola 1 Luglio - ore 21,30 Presentazione libro “Breviario per gli apprendisti filosofi” 2 Luglio
Scuola Professione Danza Giardino del Circolo Rinascita Scuola Dario e Letizia Giardino del Circolo Rinascita
Musica Art Work Village Circolo ARCI
10 Luglio
Le Melorie
Sede Amici della Musica
Giardino del Circolo Rinascita
Serata di Ballo 9 - 10 - 11 Luglio
Giardino Casa di Riposo Gruppo Fratres
dal 9 al 26 Luglio
Misericordia
16 Luglio
Val di Cava
Teatro stabile di Treggiaia 17 Luglio - ore 21,30
Giardino del Circolo Rinascita
Saggio Ginnastica Ponsacco 18 Luglio - ore 21,30
Giardino del Circolo Rinascita
Musica e Ballo con Claudia 16 - 17 - 18 Luglio
Giardino Casa di Riposo
Festa Donatori di Sangue 21 Luglio
Giardino del Circolo Rinascita
24 Luglio
Giardino del Circolo Rinascita
Piazza della Repubblica
I Mercoledì del Libro
G. Caputo, S. Cortese, M. Mannucci conduce S. Granchi
Selezione Miss Muretto 2010 3 Luglio
9 Luglio
14 Luglio
Amici della Musica
26 Giugno - ore 21,30
9 Luglio
Inizio Corso per Clown
Concerto Aliievi Scuola Musica
Saggio di Danza
Piazza della Repubblica
Festa Donatori di Sangue
Festa dei Bersaglieri nella ricorrenza del 174° Anniversario della Fondazione del Corpo 23 Giugno
7 Luglio
Concerto Lirico
19 - 20 Giugno - ore 21,30
dal 19 al 27 Giugno
Teatro dei Burattini
Grulli Parlanti da Dario Fo - Se una notte un ladro
Spettacolo per bambini “Mago Bolla” 19 Giugno
Giardino del Circolo Rinascita
I Mercoledì del Libro
Saggi di fine anno 19 Giugno - ore 21,30
4 Luglio
Gruppo Fratres Piazza della Repubblica
I Mercoledì del Libro Chiesa San Giovanni
Concerto Coro e Orchestra Birmingam
Ballo liscio con Dario e Letizia 3 Luglio
Piazza della Repubblica
Ginnastica sotto le stelle e festa Shopping in...Ponsacco
Comune di Ponsacco - Informazione ai cittadini Si informa che nel periodo dal 12 giugno al 28 agosto 2010 compresi, gli uffici dei servizi demografici (anagrafe, stato civile ecc.) saranno aperti al pubblico con il seguente orario Da Lunedì al Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 il sabato mattina solo previo appuntamento contattando i numeri 0587/738205 – 206 – 207 -
Festa 50 anni Stiamo preparando la festa dei nostri primi 50 anni. Se vuoi partecipare chiama: Paola Chiavaccini c/o Verano’s 0587.47630 oppure Monica Bendinelli c/o Foto Panicucci 329.2308614
La Farmacia Gasperini informa Dal 1912 la Farmacia Gasperini, sita nella sede storica in Via Roma, 1 svolge con competenza e professionalità la propria attività mantenendosi sempre in linea con le esigenze della clientela. Effettua dal Lunedì al Venerdì orario continuato: 8,30 20,30 - alternandosi nei turni notturni con le altre due farmacie site in Ponsacco. Offre diversi servizi tra cui: - Prenotazioni CUP - Prenotazione visite domiciliari per medici di famiglia - Consegna a domicilio di farmaci - Noleggio articoli sanitari
inserzione a pagamento 39
BAR NENCIONI RICEVITORIA
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