Maggio 2011

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

! I Z Z A G A R I V A BR

Anno XIV · Numero 5 · E 2,20

maggio 2011


L’editoriale Ponsacco in TV sommario Tutto esaurito all’Odeon per “Footloose” La Rievocazione risorgimentale L’elogio funebre a Giuseppe Pomponi Gara di Storia per i lettori Approvato bilancio Farmavaldera Sport

In copertina Gli Shalom in concerto per il Burkina Faso Foto di Elisa Spinosa

Ponsacco ha avuto l’onore di andare più volte in televisione, addirittura perfino nel Tg1, ma per una cronaca di droga e di morte. Questo tipo di notizia è talmente consueta che ormai nessuno ci fa più caso. Anzi, la tragica fine del giovane che da Genova è venuto a morire a Gello, ha suscitato commenti confortanti come, “meno male… è andata bene che è morto in ospedale…. chissà cosa sarebbe successo se fosse stato in automobile!” L’Ansa ha dedicato a questo triste evento tre“lanci”spiegando che il giovanotto ventitreenne aveva avuto un malore durante un ‘nonstop’ organizzato, da mezzanotte a mezzogiorno, nella discoteca ex Insomnia, ora Dress Code, di Gello. Sempre la stessa fonte ha spiegato che durante “l’afterhour” altri giovani, rispettivamente di Ponsacco, Pontedera e Genova, sono stati trasportati all’ospedale di Pontedera per intossicazioni da alcol o sostanze stupefacenti. Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani hanno tenuto sotto controllo la situazione per tutta la durata dell’afterhour, con uomini in divisa all’esterno e in borghese all’interno della discoteca. ‘E alla fine ce l’ho fatta!... stasera destinazione Insomnia!’ aveva scritto il giovane nel suo profilo facebook, come a voler sottolineare il raggiungimento di un traguardo tanto ambito. L’afterhour era stato promos-

so via internet e presentato come un tuffo nel passato. L’Insomnia è stata una discoteca cult negli anni Novanta, famosa in tutta Italia. Fin qui l’Ansa. Il bilancio della “maratona”, oltre al morto, ai drogati e agli ubriachi, è stato di cinquecento persone controllate, cinque patenti di guida ritirate e varie denunce per spaccio, detenzione di droga e guida in stato di ebbrezza. “E alla fine ce l’ho fatta!”, aveva scritto il povero giovane morto in ospedale… Non c’è bisogno di commenti. Ma almeno una chiosa bisogna farla per riabilitare Ponsacco, Gello e Le Melorie citati nelle cronache in simbiosi a nottate di delirio e di esasperante trasgressione. Perché a Ponsacco, a Gello e alle Melorie ci sono giovani e anche non più giovani, che l’afterhour lo passano notte e giorno sulle ambulanze della Misericordia e della Pubblica assistenza per soccorrere il prossimo animati da un nobilissimo spirito di volontariato. Eppoi vogliamo anche citare gli Shalom che hanno lavorato e lavorano per la raccolta di fondi da destinare alla realizzazione di una falegnameria nel territorio più povero del Burkina Faso. A loro auguriamo di poter dire presto “…e alla fine ce l’abbiamo fatta”.

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore

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Noi giovani Shalom

Tutto esaurito all’Odeon per il musical “Footloose” La compagnia “Noi giovani Shalom”, formata soprattutto da giovani ponsacchini, ha messo in scena, il 6 maggio al Teatro Odeon, un meraviglioso musical che ha richiamato un numerosissimo pubblico giovanile di tutta la Valdera che ha continuamente applaudito tutti gli attori e gli operatori teatrali. Il ricavato, devoluto al progetto “Marco Sardelli” del Movimento Shalom, servirà per aprire una falegnameria nel Burkina Faso. A questi giovani il Ponte ha dedicato la copertina e l’editoriale perché la gente li additi come ragazzi che migliorano se stessi e il mondo. Bravi! Continuate nel vostro programma.

Autentico Saggio di musica e teatro

L’Elisir d’Amore Gli Amici della Musica, il 13 maggio, hanno messo in scena all’Auditorium Mons Meliani, uno splendido spettacolo di musica e teatro che ha affascinato tutto il pubblico numeroso. L a gioiosa storia di Adina e Nemorino nell’Opera giocosa di Donizetti interpretati da Roberta Ceccotti e Matteo Michi ha entusiasmato fino a strappare gli applausi a scena aperta. Il coro, diretto da Alessandro Cavallini, ha dato un’ennesima prova di preparazione e bravura. Il giovane Maestro, Marco Rimicci, al pianoforte, ha condotto perfettamente tutta l’opera. Valenti tutti gli interpreti: Jacopo Bianchini (Belcore), Fabrizio Corucci (Dulcamara) e Giannetta (Gloria Pozella). Indovinata e sobria la regia di Roberta Ceccotti. Il pianista Marco Rimicci

Roberta Ceccotti, soprano e regista

Il M° Cavallini e il Coro Un gruppo del Coro A.d.M. 3


La rievocazione risorgimentale

Alcuni mezzi della 2a Guerra Mondiale

il pubblico e i ragazzi delle scuole

I ragazzi della scuola media “Niccolini” sono stati i protagonisti della rievocazione storica “Dal Risorgimento alla Liberazione” in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In piazza della Repubblica i figuranti hanno ripetuto l’incontro di Teano fra il Re Vit-

La fanfara dei bersaglieri di Cecina

torio Emanuele II° e il Gen. Giuseppe Garibaldi, giunti in piazza a a cavallo, seguiti da un altro personaggio risorgimentale, il Gen. Nino Bixio. Il pubblico, emozionato e festante, ha visto sfilare la Fanfara dei Bersaglieri di Cecina, i rappresentanti delle Associazioni d’Arma, con bandiera, i Bersaglieri della Sezione “Valli” di Ponsacco e quelli di Pistoia, Pisa, Livorno, Piombino e Isola d’Elba. Quindi i Carabinieri, gli Avieri, i Bersaglieri ciclisti della grande guerra, insieme a soldati con divise d’epoca, come quelli della Guardia Nazionale del Granducato di Toscana. Hanno partecipato rappresentanze della Misericordia e della Pubblica Assistenza. Non sono mancate le celebri Jeep americane risalenti all’ultima guerra. Una bella rassegna che, fra l’altro, ha messo in evidenza l’evoluzione delle uniformi militari fino ai giorni nostri. Alla manifestazione era4

conservare la memoria storica e riflettere, per imparare”. Gli alunni, molto applauditi, hanno letto le loro impressioni sull’evento storico. L’Assessore Roberto Chiarugi ringraziando tutti coloro che hanno partecipato alla festa, ha annunciato che i vincitori del concorso, insieme agli insegnanti, si recheranno in visita ai campi di concentramento nazisti.

no presenti il Presidente della Provincia, Andrea Pieroni, il Sindaco Cicarelli e il suo vice Floriano Baldacci, con gli Assessori, Chiarugi, Baldacci e Iacoponi, quindi la preside delle scuole “Niccolini”, Maura Biasci, nonché gli assessori alla pubblica istruzione di Pontedera, Liviana Canovai e Francesco Sangiovanni di Calcinaia. Già da qualche anno i comuni di Ponsacco, Pontedera e Calcinaia ricordano insieme il 25 aprile. Dopo un saluto del L’incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele II Presidente della Sezione Bersaglieri di Ponsacco, Franco Citi, il Sindaco ha sottolineato che “noi vogliamo seminare e non solo rievocare perché le nuove generazioni sono il terreno ideale per concretizzare tutto questo. Importante è conoscere la storia,

Elena Iacoponi

Fiocco Rosa E’ con vero piacere che noi del Ponte manifestiamo all’amico Gian Luca Masi, noto e valoroso medico oncologo nell’ospedale di Pisa, i più affettuosi e sinceri rallegramenti e auguri per l’arrivo della seconda figlia, Caterina.


Accadde il...

Pertini e i cavalli della Regina Pare che oltre due miliardi di telespettatori si siano estasiati davanti alle bellissime immagini del matrimonio-monstre di Will e Kate. La scorpacciata di telecronache sparate nell’etere dalle tv di tutto il mondo ha rinvigorito al cento per cento le appannate simpatie monarchiche inglesi e ha fornito ai colleghi giornalisti italiani l’occasione di estenuanti cronache di colore e di pettegolezzi che fanno triplicare le vendite dei giornali in crisi. Lo scenario fiabesco delle nozze reali mi ha ricordato la visita in Italia nel 1984, della Regina, invitata da Sandro Pertini, allora Presidente“regnante”al Quirinale. Bisogna premettere che Pertini ebbe sempre un debole per i giornalisti parlamentari che forse gli ricordavano la giovanile stagione all’“Avanti!”e quando fu Presidente della Camera dei Deputati amava passare un po’ di tempo a scherzare con loro in sala stampa. Eletto Presidente della Repubblica, manifestò il desiderio di non interrompere quella frequentazione. Quando stavano per concludersi i preparativi per ricevere la Regina Elisabetta II° d’Inghilterra, fece sapere che gradiva al Palazzo anche una rappresentanza di dodici“colleghi”, come lui li definiva e io fui destinato fra quelli. La vigilia dell’arrivo di Elisabetta col suo pletorico seguito, il Presidente ci chiamò al Quirinale e ci indottrinò per filo e per segno come avremmo dovuto comportarci.“Ragazzi, non fatemi fare brutte figure -disse con la pipa spenta fra i denti- mi raccomando, perché il protocollo inglese, lo sapete, è severissimo, loro non sono mica come noi, quindi se sgarrate ve la faccio pagare cara”. Proprio così. E poi ordinò che ci facessimo capelli e barba dai parrucchieri di Montecitorio, suggerì la foggia degli abiti da indossare, quindi concluse con queste precise parole “e ricordatevi bene che alla Regina d’Inghilterra non è permesso fare domande, è vietatissimo rivolgerle la parola, a meno che non sia lei per prima a parlarvi. E’ chiaro?” E ci fece accompagnare alla porta. Quell’ottobre a Roma fu molto caldo, e noi ingabbiati negli abiti scuri e azzimati sudavamo abbondantemente, schierati come un plotone di soldati nel lungo corridoio dello “Studio alla Vetrata”, in attesa del regale corteo che sarebbe arrivato sbucando dal fastoso scalone d’onore. Pertini, come vuole il cerimoniale, se ne stava impettito sulla soglia della porta dorata dello storico studio-salottino e nervosamente stringeva in mano, ora a destra ora a sinistra, l’inseparabile pipa spenta. A tre metri, davanti a noi, una trentina di Corazzieri tirati a lucido si preparavano a sguainare le sciabole. Dal grande cortile salirono gli squilli di tromba e i comandi secchi ai reparti delle tre Armi e dei Corazzieri a cavallo che rendevano gli onori militari con le note degli inni nazionali che rintronavano nelle auliche sale. Finalmente era arrivata. E noi, a riabbottonare il colletto della camicia, ristringere il nodo della cravatta e riagganciare i gemelli. Io sfoggiavo quelli d’oro di mio nonno con le sue cifre, che sono anche le mie.La Regina passò in rassegna lo schieramento dei soldati, sostò un minuto ad ammirare i cavalli bardati a dovere, quindi fu scortata sù per lo scalone seguita dal Principe Filippo, da Generali e Ammiragli in alta uniforme, quelli suoi e quelli nostri, dagli Ambasciatori e da uno stuolo di alte autorità ognuna delle quali rispettava con scrupolo le distanze stabilite dal protocollo. Quando il corteo s’affacciò nel corridoio, con perfetta sincronia balenarono le sciabole dei Corazzieri ed Elisabetta iniziò lentamente ad avanzare con regali movenze a lei abituali, verso il Presidente che messa la pipa in tasca, era stato appena spazzolato perché la cenere della pipa gli aveva imbrattato

i pantaloni. Passando davanti a noi, l’augusta Signora, salutava inclinando la testa indiamantata ora di qui ora di là e a Pertini si leggeva in faccia la soddisfazione di esibire gli sfarzi del“suo” Palazzo ad una donna come quella. Lo aveva detto tante volte che il Quirinale è molto più bello del Buckingham Palace. Pio Mastrobuoni, collega dell’Ansa di Londra, lo avevano messo a gomito con me perché uguale di statura. Appena la Regina gli fu davanti, in inglese, col suo vocione affinchè tutti sentissero bene, esclamò,“Maestà, vi amo tantissimo!” Lei si fermò di colpo, ci squadrò con raggelante freddezza, io mi sentii vacillare…e mi balenò l’idea che ora Pertini ci avrebbe fatto radiare tutti dall’albo dei giornalisti. Lui, livido, lanciava sguardi fulminanti sù di noi e verso il corteo immobilizzato nel rigido ordinamento gerarchico. Il Principe Filippo, un metro dietro a cotanta moglie, sembrò il più divertito di tutti gli altri, impietriti e sbalorditi. Passarono alcuni attimi per me un secolo. La Regina pareva una cariatide materializzata lì davanti, tanto vicina che ne avvertivo il respiro un po’affannato, ma non come il mio. Mastrobuoni riprese fiato.“Sì, Maestà, vi amo perché con i vostri cavalli ho vinto un sacco di sterline e ho acquistato un piedaterre a pochi passi da Trafalgar Square…” Elisabetta, stupita da tanta improntitudine di quell’uomo sudato fradicio ma profumato, sottovoce gli rispose che gradiva l’apprezzamento di un giornalista italiano “inglesizzato” e così, rotto il ghiaccio, Mastrobuoni si mise a chiacchiera con lei come se fosse una vecchia amica di scuola, parlandole dei suoi celeberrimi cavalli dei quali conosceva, nomi, razze e parentele. “York, il figlio di Sandye, è un gran cavallone, è quello che prediligo, scriverò un libro su di lui, lo merita per la sua eccezionale carriera”, le disse. Di certo Elisabetta mai si sarebbe immaginata che quel giorno al Quirinale avrebbe parlato di cavalli e di ippica, ma si sa cavalli, cani, cappellini e borsette son sempre stati la sua gran passione e dimostrò benevolenza per le estemporanee e punto protocollari dichiarazioni del collega. Il dialogo andò avanti per almeno cinque minuti, poi la Regina con un sorrisino melenso e un po’ beffardo, riprese il suo solenne incedere rimettendo in moto il sussiegoso e sbigottito corteo. Pio Mastrobuoni fece uno scoop irripetibile, ebbe un successo clamoroso. La sua intervista alla Regina, impreziosita dal singolare scambio di opinioni sui costosissimi cavalli reali e sull’ippica in genere, fu lanciata dall’Ansa e ripresa dai giornali di tutto il mondo facendo meritatamente guadagnare all’autore gli elogi di Sergio Lepri, il nostro mitico Direttore. Pertini, invece, s’arrabbiò parecchio. Ripartita la Regina, ci mandò un durissimo biglietto di biasimo dichiarando che mai più saremmo stati invitati al Quirinale,“non voglio vedere più nessuno di voi”, scrisse come chiosa. Neanche due mesi dopo, per Natale, ci chiamò per il tradizionale scambio degli auguri. Non fu un atto di clemenza, bensì di riconoscenza. Durante la sua visita in Giordania, dopo un pranzo di gala seduto a fianco della bella Regina di quel paese, parlando coi giornalisti del seguito gli scappò una delle sue celebri battute scherzose,“i miei cuochi di Roma sono molto più bravi dei loro, però ragazzi, che cosce dure ha la Regina!...” Fu deciso di non divulgare quella topica che avrebbe messo in serie difficoltà la diplomazia italiana, il Presidente lo seppe e le porte del Quirinale ci furono riaperte, ma con tante, tante raccomandazioni…. Fausto Pettinelli

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La posta del Ponte Lettera mancata … Perché? Dalla Direzione del Ponte di Sacco avrei voluto saperlo subito ma un triste periodo in famiglia mi ha fatto rinunciare all’idea. Adesso si riaffaccia prepotente questa curiosità: monotematico, vuoti di contenuto, troppo antiberlusconiano, ma quante ne ho lette di lettere dagli inizi del Ponte di Sacco che io ho sempre comprato, insipide, non si può certo sempre parlare dei pini del viale I maggio, marciapiedi rotti, la rotonda fatta male, ecc. ma bisogna lasciare una pagina al cittadino del mondo, ma un successo come quello del vostro giornale è giusto aggiornarlo su tutto. Comunque ho rimediato consegnando la mia lettera brevi manu, scegliendo alcuni miei amici che sanno capirmi ed ho ricevuto anche dei “bravo! hai ragione!”. Detto questo non intendo togliere la stima e la competenza della direzione tantomeno polemizzare, pertanto stima ed amicizia rimangono intatte; fra l’altro con Giuliana Vanni Pettinelli mi lega anche un filo di parentela pertanto chiudo con un saluto ed un abbraccio di stima. Ho letto il libro di Benozzo“Botteghe e Bottegai”del secolo scorso molto curioso e divertente forse se avesse ascoltato qualche altro novantenne come il sottoscritto poteva aggiungere qualche altra curiosità. Saluto sinceramente e buon proseguimento. Mario Casetti

La Direzione respinge in toto i vagheggiamenti di censure mai fatte. Invece sono stati amichevolmente proposti modesti suggerimenti per mantenere a questo giornale, non organo di Partito e fatto gratuitamente da volenterosi, un indispensabile e rigoroso equilibrio compositivo. La Direzione, auspicando che il triste periodo in famiglia che l’ha angustiata sia soltanto un brutto ricordo, apprezza la stima e l’amicizia che ricambia, ringraziando e augurando lunghissima e serena vita.

Daccapo col Crocifisso “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Questo è il messaggio di Cristo, il più bello che sia mai stato lanciato all’umanità. Come si concilia la morale cristiana con la politica leghista? Lo domando a Samuele Ferretti che si è profuso in un articolo in cui chiede il ripristino del crocifisso nei luoghi pubblici, definendolo “emblema universale di pace” proprio in un momento in cui il suo partito opera una violenta e totale chiusura verso gli immigrati che fuggono da situazioni di 6

gravi difficoltà. Mi chiedo allora quale sia il significato della raccolta di firme per il ripristino del crocifisso, simbolo “del rispetto della dignità della persona umana e della sua libertà”, scrive ancora Ferretti. Alla luce di dichiarazioni di tal genere e di azioni amministrative come quella che prevede l’utilizzo di guanti igienici sugli autobus frequentati dagli immigrati o quella del sindaco di Treviso che ha fatto togliere le panchine in cui sedevano gli extra-comunitari, vorrei dire a Samuele e a tutti coloro che si preoccupano tanto dell’identità culturale europea che uno dei primi mezzi attraverso i quali l’individuo si forma e diviene consapevole delle proprie radici è la cultura, il cui canale di diffusione principale è l’istruzione. Francesca Brogi

Chi ha sbagliato, il Vescovo o il Sindaco ? Ho visto sulla stampa la foto del Vescovo che su una gru impartiva la benedizione ai cittadini delle Melorie in occasione dell’anniversario della costruzione della Chiesa. E’ bello che il Vescovo si rechi nelle nostre parrocchie e che oltre a dare benedizioni ascolti anche la voce dei parrocchiani. Qualcuno però avrebbe dovuto informarlo del pensiero del Sindaco manifestato in consiglio comunale riguardo le persecuzione dei Cristiani nel mondo. Forse avrebbe avuto qualche perplessità a salire sulla gru. Semplicemente perché in occasione di un consiglio comunale al quale ho partecipato, ho visto come si è comportato il Sindaco quando si è trattato di votare una mozione presentata dal consigliere Giobbi contro le persecuzioni dei Cristiani nel mondo. Il primo cittadino in nome della “poltrona”, per assecondare alcuni esponenti della sua coalizione, ha pensato bene di votare contro tale mozione. Niente di male, ognuno può fare come vuole, ma la cosa che ha destato qualche dubbio è che pochi giorni dopo vedo lo stesso personaggio a fianco del Vescovo ad impartire benedizioni. A quel punto mi son chiesto, è il Vescovo ad aver sbagliato ad affiancarsi al Sindaco o è il Sindaco ad aver sbagliato a votare contro quella mozione? Dobbiamo far finta di niente e fregarcene perché così va il mondo, o manifestare il nostro disappunto anche in nome di quei Cristiani ai quali per l’ipocrisia di certi personaggi si vuol far crede che da noi non potranno mai essere perseguitati? Franco Forti

Come guadagnare con i rifiuti Ho portato alla stazione ecologica un piccolo monitor e un vecchio stereo con casse, giradischi e vari accessori per un totale di 35 chili più 200 grammi di olio d’oliva consumato per i frati. Avevo già usufruito di questo servizio nel mese di febbraio. La prima volta, a fine gennaio, c’era un addetto che non sapeva utilizzare il sistema appena inaugurato. La Lista Civica Rossoblu informò l’assessore all’ambiente che provvide nei confronti della Ecofor. Ma la notizia è che quei 35 chili di materiale elettrico, li avevo raccolti accanto ai cassonetti lasciati da un incivile menefreghista, nonostante avesse la possibilità di depositare il tutto alla stazione ecologica ottenendo un risparmio sulla bolletta. E così una volta tanto, alla faccia dell’inciviltà, ne ho tratto un beneficio, non sol per me, ma anche per la collettività, facendo risparmiare il Comune per la pulizia dei cassonetti. Dott.GiacomoBrogi

Mamma delusa Sono una mamma amareggiata e delusa il cui figlio frequenta la scuola primaria Val di Cava. Anche stavolta la scuola non è stata chiamata a partecipare ad una manifestazione alla quale erano presenti tutte le scuole ponsacchine. Vuoi per la mancata richiesta da parte della nostra scuola, vuoi perché gli insegnanti il sabato sono in organico ridotto e quindi spostare gli scolari con i pulmini è un problema logistico, fatto sta che i nostri figli, loro malgrado, hanno dovuto rinunciare a fare festa “all’unità d’Italia”! Allora mi chiedo, “e i genitori dove sono”? Quando c’è stato bisogno di noi per tinteggiare le aule, lavare le tende, ospitare il Comenius, partecipare alla gara di pesca, il nostro supporto è stato richiesto e ottenuto! Ecco allora la mia delusione... Togliere la possibilità ad una scuola di partecipare ad un evento che avrebbe contribuito ad accrescere nei nostri figli il senso dell’unità e della voglia di essere tutti uguali, centro e periferia, è davvero incivile, poco educativo e sicuramente discriminante. Un saluto molto preoccupato, evviva l’Italia! Nicoletta Gambaccini


Rendez-vous musicale per i francesi Pienone, all’Odeon, per il concerto che gli alunni dell’istituto Niccolini hanno offerto agli ospiti, gli studenti della scuola di Brignais, cittadina francese gemellata con Ponsacco. “Siamo ormai al quarto anno di gemellaggio -ha detto la preside Maura Biasci- e ora quaranta famiglie hanno ospitato altrettanti ragazzi francesi per contraccambiare il nostro soggiorno dello scorso febbraio, a Brignais”. L’istituto Niccolini che, con altri due istituti di Pisa, è l’unica scuola primaria della provincia ad offrire un indirizzo musicale, ha organizzato un concerto a cui hanno preso parte tutti quegli alunni che oltre al regolare corso di studi, hanno intrapreso anche quello musicale.“Si tratta di un corso certificato dal ministero -ha spiegato la prof.ssa Biascipertanto i ragazzi partecipano ai vari concorsi musicali regionali e, in collaborazione col Comune, anche a tutte le manifestazioni ponsacchine”. La preside è molto soddisfatta dei risultati. “Impegnare i ragazzi in questa attività -ha aggiunto la prof.ssa Biasci- vuol dire fornire loro nuovi interessi che vadano al di là dello stare davanti alla televisione o del giocare con i video game. Inoltre il patrimonio musicale acquisito, nel futuro potrà essere proposto anche nel mercato del lavoro”. Da parte sua l’assessore alla cultura Roberto Chiarugi ha sottolineato che “l’amministrazione sta lavorando proprio in questo senso per realizzare una struttura che permetta ai giovani musicisti di farsi strada negli ambiti adeguati”.

Ricordando

Anno scolastico 1931 Classe II elementare, insegnante Maria Gamerra Guiducci. (in alto da sin.) Osvaldo Brogi, Macchi, Griselli, Lemmi, Ceccotti, Menichini, Piero Landucci, Ceccotti, Frosoni, Migli. (Seconda fila da si.) Battista Calderani, Lando Poggianti, Furio Giobbi, Morveno Bernacchi, Baldini, Antonio Orsini, Sardelli, Sacchino Sacchini, Antonio Giusti, Eraldo Landi. (Terza fila da sin.) Dino Salutini, Renzo Signorini, Lando Falconcini, Tommaso Nencioni, Armido Bulleri, Mario Gori, Odoardo Guerrini, Renato Iacoponi, Renzo Iacoponi, Marcello Menichini, Rigoletto Cavallini, (Quarta fila seduti da sin.) Marcello Venagli, Pardini, Mannari, Tesi, Alfieri Bani, Aimo Gerini, Lando Cignoni, Guerrazzi, Bagagli. (Una sola femmina) Milla Cammelli

Benedetta Bitozzi

Classe seconda elementare 1958. Lando Granchi vuole ritrovare tutti i componenti della classe per trascorrere una sera insieme. Per contattarlo tel cell.345 4074950

Il gruppo di signorine del 1938, formato da Maria Chetoni, Loriana, Nella e Oretta Falchi, Bruna Ducci e Bradamante Fiaschi, si riposano in “piazza dei polli” – come era chiamata Piazza Caduti di Cefalonia – dopo le classiche “vasche” nel corso la domenica pomeriggio.

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Il Sindaco risponde

L’elogio funebre a Giuseppe Pomponi Al termine della Messa il Sindaco ha pronunciato questo intenso elogio funebre molto apprezzato dalla famiglia e da tutti i presenti. Franco Forti, uno dei più stretti familiari dello scomparso, lo ha ringraziato con poche, ma sentite parole: “Ti ringrazio, è stato un bel discorso. Ti ringrazio a nome suo, perchè sono certo che gli hai fatto un grande piacere”. Con altrettanto compiacimento è stato accolto il gesto dell’Assessore Tamara Iacoponi, che ha portato alla famiglia la fascia tricolore che è stata deposta nella bara.

Oggi Ponsacco è qui riunita, caro Giuseppe, per darti l’ultimo saluto, per salutare il “Sindaco”. Non a caso insieme al sottoscritto sono presenti in prima fila anche Mario Giusti, Bellarmino Bellucci e Silvano Granchi: gli altri sindaci nella storia repubblicana di Ponsacco. Ma l’appellativo di“sindaco”per eccellenza spetta a te, che hai ricoperto questo ruolo di guida della città per 30 anni, accompagnando Ponsacco dal dopoguerra agli anni ’70, anni in cui la trasformazione economica e sociale ha cambiato definitivamente i connotati della nostra città. Hai dovuto affrontare in prima persona i difficili anni del dopoguerra, governando con l’equilibrio, la saggezza e la rettitudine che ti hanno sempre contraddistinto i momenti in cui oltre alle difficoltà materiali si dovevano affrontare anche le complicate tensioni dell’epoca, con la necessaria esigenza di favorire la pacificazione degli animi. Sei stato il primo sindaco eletto a seguito delle elezioni democratiche del ’46, ma il ruolo di sindaco ti fu attribuito già nel ’45 in epoca di amministrazione del CLN. Ricordo ancora quando spiegavi ai ragazzi delle nostre scuole questo passaggio, gli accordi fra le forze politiche locali e gli alleati, l’accettazione di quell’incarico, non ancora trentenne, ad una condizione: che non dovesse durare più di 6 mesi. E i 6 mesi in realtà sono diventati 30 anni, creando un legame forte e indissolubile fra la nostra città e la tua figura. Hai saputo interpretare in maniera mirabile la passione e la ragione come facce necessarie ed entrambe indispensabili della politica. La passione come dedizione ed attaccamento ad un ideale, ad una idea politica, quella socialista, che hai sempre onorato fino in fondo, finendo per interpretare con la tua 8

figura e il tuo ruolo anche una intera ed ampia stagione politica della nostra città. La ragione come elemento necessario per chi ricopre un ruolo istituzionale, di rappresentanza degli interessi di tutta la città, di tutti i cittadini, punto di riferimento istituzionale, di equilibrio e rispetto fra le varie forze politiche e le rappresentanze sociali. Credere in un ideale rispettando quello degli altri, incarnare le istituzioni favorendone il rispetto, avere un alto senso dello Stato e del ruolo pubblico. Sentimenti ed attitudini che ti hanno contraddistinto e che dovrebbero in realtà rappresentare sempre la politica con la“P” maiuscola. Fondamentale è stata la capacità di saper accompagnare la giovane e nuova democrazia del dopoguerra con sagacia, equilibrio e lungimiranza. Sono stati momenti impegnativi in cui occorreva mediare fra rancori e risentimenti, fra aspirazioni e aspettative di progresso e rinascita. Ponsacco ha superato brillantemente quella prova. Da paese agricolo è diventata una affermata e conosciuta città industriale, caratterizzandosi a livello nazionale ed internazionale come città del mobile e dell’arredamento. La sua popolazione è cresciuta da poco più di 6.000 abitanti ad oltre 10.000 di inizio anni ’70, con la conseguente e correlata crescita urbanistica. Ma l’arte della politica allora, più di adesso, si doveva cimentare con la capacità di saper tenere i rapporti con la gente, con un tessuto sociale ed associativo molto presente e vivace. La capacità di ascoltare la gente, di farla sentire vicina alle istituzioni è stato un compito che hai saputo svolgere con dedizione e apprezzamento. I tempi della politica erano diversi, i ponsacchini vivevano più intensamente la propria città e tu Giuseppe hai sempre saputo farti trovare fra di loro. Erano i tempi in cui le riunioni più importanti si svolgevano dopo cena e finivano con lunghi capannelli nelle piazze o sui marciapiedi. Gli stessi luoghi dove spesso e volentieri tu svolgevi il ricevimento dei cittadini. La tua capacità oratoria e politica ti avrebbero tranquillamente permesso di fare carriera salendo i vari gradini della scala istituzionale. Ma in verità questo tu non lo hai mai voluto: Ponsacco per te era tutto e non hai mai avuto la forza di recidere il cordone ombelicale che ti legava alla tua città. Ricoprire per tanti anni un ruolo così importante non può che essere sinonimo di stima e apprezzamento da

parte dei cittadini. Un rapporto fiduciario evidente, linfa vitale per chi svolge una funzione pubblica. Ma questo vuol anche dire riconoscimento di una delle qualità più importanti in assoluto per chi esercita un ruolo politico di primo piano: l’onestà. L’onestà riconosciuta dagli alleati, l’onestà riconosciuta dagli avversari, l’onestà riconosciuta dalla gente. Di questo puoi andare davvero fiero, caro Giuseppe, anche oggi, il giorno in cui hai deciso di salutarci. Non posso fare a meno, i presenti mi perdoneranno, di ricordare anche il nostro incontro. Accomunati dalla stessa militanza politica abbiamo vissuto insieme, da amministratori, alcuni anni: quelli in cui io, giovanissimo assessore, mi sono trovato senza alcuna esperienza politica e amministrativa a svolgere quel ruolo. Io ero alle prime armi; tu stavi ormai concludendo la tua brillante esperienza da amministratore. Non dimenticherò mai la stima e l’affetto che hai avuto nei miei confronti e quelle spiegazioni che mi fornivi con la dedizione e la cura di chi, da classe dirigente, sente la responsabilità di far crescere le nuove leve. I consigli migliori, quelli più importanti, erano quelli che mi sussurravi a bassa voce nell’orecchio, quasi fossero segreti di cui fare tesoro per capire la complessità delle scelte e delle loro possibili conseguenze. Così come non dimenticherò mai le nostre lunghe chiacchierate. Quelle intorno al vecchio registro delle delibere delle prime riunioni di giunta del dopoguerra, con cui speravo di fare velocemente un riassunto, magari da pubblicare in occasione del 50° anniversario della liberazione di Ponsacco. Dopo due ore avevamo appena letto una pagina. Troppi erano i ricordi che riaffioravano, le circostanze, le persone, addirittura gli aneddoti. Era piacevolissimo ascoltare il tuo racconto; era al tempo stesso impossibile perseguire l’obiettivo che mi ero prefissato. Si sarebbe semplicemente trattato di una opera enciclopedica. Ma le nostre chiacchierate sono continuate anche dopo, addirittura fino a pochi mesi fa. Venivi chiedendo alla mia segretaria se c’ero ed ero libero. Ti facevo accomodare davanti a me e parlavamo di tutto: della politica, di cui comprendevi sempre meno l’evoluzione, e dei massimi sistemi. Mi ha sempre impressionato la tua lucidità, l’accortezza della tua analisi. Solo dopo la scomparsa della moglie ho colto in te ...


Saluto a Giuseppe Pomponi i primi veri segni di cedimento, l’accentuarsi di quella parabola discendente che segna in maniera fisiologica ed inevitabile la vita di ognuno di noi. Mi parlavi anche delle tue vicissitudini quotidiane, delle attenzioni e dell’amore che nutrivi per i tuoi nipoti. Amori e premure che ti sono stati contraccambiati con dedizione ed affetto fino in fondo. Era nella logica delle cose che arrivasse anche questo giorno. Oggi partecipiamo tutti al dolore della famiglia per la tua scomparsa. Ma Giuseppe, per il ruolo politico e istituzionale che ha ricoperto, apparteneva un po’ a tutti noi. Alla famiglia socialista, cui mi onoro anch’io di far parte, che è qui presente per salutare la sua storica bandiera; alla famiglia della sinistra ponsacchina, che ha avuto l’onore di rappresentare al massimo livello come guida dell’amministrazione comunale; ma anche, proprio in virtù della sua capacità di rappresentare gli interessi più generali, alla più ampia famiglia di tutte quelle forze che hanno partecipato all’assemblea consiliare della città. E, ovviamente, per non dire soprattutto, alla grande famiglia rappresentata da tutti i cittadini di Pon-

Il sindaco Giuseppe Pomponi

sacco. Grazie Giuseppe per quello che hai fatto e per l’esempio che ci hai fornito. Ponsacco ti ricorderà sempre, ricordando con te probabilmente anche i migliori anni della sua storia. Con te se ne va una parte importante della memoria storica di questa città. Ma Ponsacco oggi ti è qui vicina, si è strinta ancora una volta intorno a te. Oggi purtroppo non puoi parlare, ma i ponsacchini sì: lo faranno salutandoti per l’ultima volta. Anzi salutando ancora una volta il loro vecchio ed amato“Sindaco”.

“il Sindaco” Oggi non avrebbe mai accettato di fare il Sindaco, perché il mondo dal quale veniva è troppo cambiato anzi s’è ribaltato, come diceva lui. Giuseppe Pomponi, morto la sera del 9 maggio scorso a 93 anni -quasi quaranta dei quali passati alla guida dell’amministrazione comunale di Ponsacco- lo andava ripetendo spesso con malinconia, specialmente ricordando i tempi difficili dell’immediato dopoguerra, quelli della ricostruzione, del riordino, quando mancava tutto e alle finestre del Comune c’era il compensato al posto dei vetri. Nel 1945, appena rientrato rocambolescamente a casa da Torino, dove per tre anni era stato in servizio, Tenente dell’82° Reggimento Fanteria, subito i notabili del paese lo proposero al Magg. Edward Johnson, il Governatore Militare americano che sovrintendeva alle attività politiche dei civili chiamati a riorganizzare la vita amministrativa municipale, ottenendo l’immediato placet. E così, molto controvoglia, sostituì il democristiano Pellegrino Pellegrini che, cagionevole di salute, fu Sindaco per pochissimo tempo. L’anno successivo, alla prima consultazione elettorale, fu confermato con un autentico plebiscito che lo avrebbe portato a conseguire il record di durata a capo del Municipio. Socialista, cattolico, d’indole mite e aperto al dialogo, Giuseppe Pomponi Sindaco ed esponente di punta del C.L.N. -il comitato di liberazione nazionale che aveva il compito di denunciare i crimini del passato regime totalitario e di riorganizzare la vita sociale, economica e politica sulle nuove basi della democrazia parlamentare- è ricordato dagli anziani e non solo -insieme all’amico avversario Danilo Chiarugi, democristiano- sopratutto per l’impegno di pacificazione esercitato in un contesto sociopolitico arroventato e caotico, segnato dalla voglia di rivalsa contro chiunque fosse stato più o meno compromesso col regime fascista. Sia in buona, che in cattiva fede. E forse proprio per quella scelta virtuosa egli fu restìo a rendere di pubblico dominio il patrimonio di notizie di storia ponsacchina raccolto non solo durante la stagione del C.L.N., ma anche nei tanti anni di silenziosa e un po’francescana gestione del potere amministrativo. Giuseppe Pomponi era insegnante, ma nella vulgata ponsacchina fu sempre

“il Sindaco” per antonomasia, come ha detto l’Arciprete, in chiesa. Sindaco socialista, dunque uomo di partito, ma non dell’apparato di partito che è cosa diversa, perché libero pensatore e come tale incline all’intima introspezione, alla riflessione, alla moderazione del confronto politico, alla ricerca della verità e alle letture di alto profilo storico, politico e filosofico. Un Sindaco idealista e illuminato, pronto ad ascoltare chicchessia, ma anche un Sindaco che in tanti anni di lavoro non accumulò alcuna ricchezza, neanche per comprarsi una “Topolino”. O meglio ne acquistò una, usata, verso la fine del suo mandato, quando l’automobile era già decaduta a volgare oggetto di consumo e aveva perso il primitivo significato di status symbol da esibire come un blasone di nobiltà. Quando si insediò in Municipio, il suo più sofferto cruccio fu la rinuncia a dedicarsi in toto alla famiglia come aveva promesso in piena guerra pregando la Madonna affinchè gli facesse rivedere la sua Ponsacco. In ogni modo la famiglia rimase costantemente al centro dei suoi pensieri, delle sue ansie esistenziali, tanto da riuscire a compensare gli impegni istituzionali con il desiderio di stare finalmente insieme ai suoi, per recuperare il tempo passato a Torino in divisa da Tenente di Fanteria. E la famiglia ha saputo ricambiarlo con grande affetto e stima e quando, afflitto dalle angustie della tarda età gli è venuta a mancare quell’energia vitale che lo aveva sempre contraddistinto, più che mai gli ha dimostrato la sua totale, quotidiana, amorevole presenza. Mons. Giovanni Pomponi, l’amato cugino, segretario del Vescovo e l’Arciprete Mons. Renzo Nencioni, concelebrando il rito funebre, hanno ricordato i passagi più significativi della lunga vita di Giuseppe Pomponi e il Sindaco Alessandro Cicarelli da parte sua, ne ha tratteggiata l’intensa attività politica e amministrativa indicandone più volte la saggezza, l’onestà e l’esemplare disponibilità per chiunque, ma in special per i più deboli. E mentre il Sindaco Cicarelli emozionava la chiesa, sembrava galleggiare nelle nebbie dell’incenso la voce stanca di Giuseppe “…il mondo d’oggi, caro mio è cambiato, anzi s’è ribaltato….” Condoglianze ai figli e a tutti i familiari del“Sindaco Pomponi”. Fausto Pettinelli

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ALLE PARTI LA CONTESA

A PONSACCO LA VITTORIA

COMITATO PER LA RIEVOCAZIONE STORICA Programma per la seconda edizione BATTAGLIA DI PONTE DI SACCO A.D. 1497 Rievocazione storica della “Battaglia di Ponte di Sacco A.D. 1497”

Il Comitato Esecutivo della Rievocazione storica, presieduto dal Sindaco Alessandro Cicarelli, è formato dal Presidente dell’Ente Mostra del Mobile, Luciano Romboli, dall’assessore al Commercio Tommaso Baldacci, dall’Assessore alla cultura, Roberto Chiarugi, dai rappresentanti dei Commercianti, Giampiero Terreni, Alessandro Simonelli e Franco Panicucci, dal Rettore dell’Università della Terza Età, Fabrizio Gallerini, e dai consiglieri Daniela Mariottini, Angelo Iacarelli e Benozzo Gianetti. Il Comitato ha definitivamente approvato: 1 – I giorni dello svolgimento della Commemorazione storica della battaglia di Ponte di Sacco dell’A.D. 1497 saranno: 16 – 17 – 18 settembre 2011 con il seguente svolgimento a) 16 settembre. Veglia culturale con canti, musiche e letture rinascimentali affidate agli allievi della Scuola di Musica“S.Visconti”, al Coro Amici della Musica, al Coro U.T.E., agli“Attori per caso U.T.E.” e agli alunni della classe seconda media dell’ Istituto Comprensivo Niccolini, coordinati dalla loro insegnante Prof.ssa Lucia Marrucci. Il tema dei canti e delle musiche saranno madrigali e canzoni dell’epoca, il tema delle letture sarà le antiche leggi cittadine tratte dagli“Statuti di Ponsacco”del 1472 b) 17 settembre. Grande ricevimento in costume a Villa Elisa: ore 19-20 Nel salone delle colonne e nel giardino della villa sarà servito un rinfrasco-cena. Successivamente il Gonfaloniere e i Seniores riceveranno, al piano nobile, i Capitani del Popolo di parte pisana e di parte fiorentina, i quali consegneranno nelle mani del Gonfaloniere i loro vessilli e riceveranno il vessillo rosso-blu della nostra comunità per dimostrare che la città è divisa in due parti che si confronteranno e combatteranno per vincere il palio, ma il fine è quello di essere uniti in onore di Ponsacco. Dopo la cerimonia, il Gonfaloniere e i Capitani del Popolo si affacceranno al balcone della villa per annunciare l’evento storico. Successivamente i nobili e il popolo entreranno nella sala del Teatro Odeon per assistere allo spettacolo di danza con musiche cinquecentesche eseguito dalla scuola“Scarpette Rosa”. c) 18 settembre. Rievocazione storica cinquecentesca. La gente esulta per la ripresa civile, politica, operativa, commerciale e religiosa della città dopo la distruzione del castello per mano delle soldatesche fiorentine capitanate da Guidubaldo da Montefeltro nell’A.D. 1497. La pace fra Pisa e Firenze fu sancita nell’A.D. 1509 e anche Ponte di Sacco riprese la sua vita. Al Corteo Storico prenderanno parte il Gonfaloniere, i seniores, i nobili e il popolo in costume cinquecentesco. Il Corteo sarà allietato dal suono delle chia-

L’emblema della rappresentazione storica, illustrato da Roberto Marinai

Villa Elisa, dove si svolgerà il Ricevimento tra Il Gonfaloniere e i Capitani del Popolo di parte pisana e di parte fiorentina

La squadra del Tiro alla fune vincitrice della prima edizione 10


Nuovi mezzi alla Pubblica Assistenza Domenica 5 giugno a mezzogiorno, sulla Piazza della Repubblica saranno inaugurati due automezzi della Pubblica Assistenza, un’ambulanza medicalizzata e un Fiat Doblò per il trasporto disabili. In un comunicato del Presidente, Arch. Cosimo Giuri, è sottolineato che le spese sono state sostenute grazie al contributo dei volontari e del cinque per mille. “A undici anni dalla nascita la P.A. ha realizzato grandi cose, passando da pochi occasionali servizi a oltre 7500 interventi, ma la manutenzione dei mezzi è molto onerosa. Inaugurando la nuova Ambulanza e il Doblò, dice ancora Giuri, l’Associazione dispone di un parco macchine con due Ambulanze complete di apparecchiature elettromedicali per il primo soccorso, un’ambulanza per servizi ordinari, cinque automezzi per disabili e una ‘campagnola’ per la Protezione Civile e servizio antincendio. Oggi i servizi devono essere svolti con grande senso di responsabilità, professionalità e solidarietà, per questo è importante la collaborazione tra le varie associazioni. La P.A. fa appello ai giovani e anche agli adulti ad iscriversi alle associazioni e partecipare ad aiutare il prossimo”.

Il Palio, opera di Roberto Marinai

rine, dei tamburi, dal gruppo sbandieratori e dei balestrieri e dalle squadre del gioco del tiro alla fune. Apriranno la sfilata il Gonfalone di Ponsacco, il palio, i vessilli di parte pisana e di parte fiorentina. L’itinerario: Partenza da Piazza Valli – Corso Mateotti – Piazza San Giovanni con sosta per la solenne benedizione – Corso Matteotti – Via Roma – Via dei Mille – Via Don Minzioni – I giochi : a) Disfida dei balestrieri di parte pisana e parte fiorentina. b) Disfida del gioco del tiro alla fune (I giovani delle due parti pisana e fiorentina provengono dalle Associazioni locali: Misericordia, Pubblica Assistenza e Protezione Civile). c) Il palio sarà consegnato alla parte vincente del Tiro alla fune. Dopo lo sbandieramento e il rullo dei tamburi il corteo riprende l’itinerario: Via Don Minzoni – Via dei Mille – Via Roma – Piazza Iacopo d’Appiano, qui i figuranti si disporranno sulla rotatoria per assistere all’ultimo spettacolo degli sbandieratori e tamburini. Pausa (vedremo il tempo…) in Piazza della Repubblica saranno allestiti punti di ristoro e mercatini per poi riprendere il corteo fino alla mostra del Mobile dove sarà imbandita la Cena Cinquecentesca. Cena cinquecentesca: Possono partecipare i cittadini in costume e chi lo desidera. Il menù è imperniato su cibi e piatti rinascimentali. La serata sarà allietata da giullari, giocolieri e danzatrici del ventre. Nella prossima riunione, saranno scelti i Capitani del Popolo di parte pisana e di parte fiorentina

Nino Caroti sull’inceneritore di Gello La diatriba relativa al progetto del megainceneritore di Gello si fa sempre più aspra. Nino Caroti, tecnico addetto ai lavori, ha inviato una “lettera aperta” -ma più che di lettera si deve definire un opuscolo- alle massime autorità della regione e ai giornali per denunciare, documenti alla mano, i gravissimi pericoli per la salute di uomini e animali derivanti dall’eventuale entrata in funzione del “dissociatore molecolare”. A suffragio delle sue affermazioni, Caroti cita fra l’altro anche la ferma e convinta contrarietà del Sindaco di Pontedera, il quale ha chiesto alla Regione la sospensione del progetto. Dopo aver spiegato il funzionamento del dissociatore molecolare, Caroti afferma che è impossibile impedire la dispersione delle miniparticelle tossiche, foriere di tumori e quanto di peggio esiste nelle patologie finora conosciute. Infine Caroti ricorda che l’amministrazione comunale di Ponsacco, con una delibera approvata all’unanimità, è stata la prima della provincia a sostenere la domanda di un’inchiesta pubblica “per il bene comune, perché ormai sono stati superati gli steccati politici. Nell’Italia delle divisioni -conclude- è un segnale di alto profilo politico per il quale occorre rendere atto al Consigliere Emanuele Turini ed alla lista civica Rossoblu promotrice della mozione”.

Il pannello pittorico che ricorda la battaglia di Ponte di Sacco A.D. 1497 11


Pubblica Assistenza Ponsacco e La Prossemica presentano

Notte da Musical Bluesacco un viaggio fuori dal tempo 2011 Sabato 4 giugno 2011 ore 21,00 al Teatro Odeon, torna il Musical che nel 2010 ha registrato il SOLD OUT in tutti i Teatri in cui è stato proposto. Invitata dalla Pubblica Assistenza di Ponsacco, La Prossemica propone nuovamente “Notte da Musical” . “Con questo spettacolo abbiamo voluto rendere omaggio al Musical, che col suo fascino, ha segnato le arti della musica, della danza e del teatro fondendole assieme. Abbiamo rivisto e ritagliato gli spettacoli più belli, per poi unirli con ago e filo della nostra passione per questo genere intramontabile.” Musical: Notre Dame de Paris, Dra-

cula Rock Opera, Jesus Christ Superstar, Il Fantasma dell’Opera, Pinocchio, Grease, Mamma Mia e molti altri Ingresso 8€ - Bambini fino a 8 anni: 5€ Per prevendite contattare: - Pubblica Assistenza Ponsacco Via Rospicciano 21/A Tel. 0587 730979 www.pubblicaassistenzaponsacco.it - Pubblica Assistenza Pontedera Via Profeti 10 Tel. 0587 291122 - Interni Panicucci Ponsacco P.zza D’Appiano 19 Tel. 0587 730188

Quest’anno il Bluesacco Festival 2011, che si svolgerà sabato 28 Maggio all’interno della festa del commercio nella piazza del comune, avrà una delle star internazionali piu’ importanti del RockRoll, il chitarrista Marco Di Maggio. E’ un artista che si è esibito in tutto il mondo partecipando ai Festival più importanti. Con l’album “Rockabilly From The Boots Up” (1998) è ingaggiato negli USA e annoverato membro onorario della compagine ed eletto Presidente della sede Europea. Ha realizzato 9 album in Usa, Germania, Finlandia, Italia, un Video didattico, un videoclip e ha partecipato a oltre 35 compilation internazionali. La sua tecnica è un crossover di stili: Rockabilly, Country, Western Swing, Blues, Surf e Rock’n’Roll. Nel 2007 Di Maggio è stato protagonista con la Connection di un lungo tour in Cina, Russia, negli stati scandinavi, Inghilterra, Spagna, Svizzera e Francia. Giordano Guerrieri

OPERE BLOCCATE DAL PATTO DI STABILITÀ Gli Assessori Tommaso e Floriano Baldacci comunicano che per il patto di stabilità queste opere programmate e finanziate non possono essere eseguite. Strada collegamento Val di Cava

247.000,00

2007

Realizzazione parcheggio zone Poste

340.000,00

2007

Sistemazione idraulica capoluogo-cassa espansione via Africa

170.000,00

2007

Sistemazione idraulica capoluogo-manutenzione straord.

reticolo idraulico via Rospicciano-Valdera P.-Gello

80.000,00

2007

Realizzazione PIP 2 - 4° stralcio - parcheggi e viabilità

580.000,00

2007

Sistemazione strade e marciapiedi - XII stralcio

100.000,00

2008

Sistemazione esterna edifici scolastici-scuola mat. Val di Cava

25.000,00

2008

Manutenzione straordinaria Illuminazione Pubblica

100.000,00

2008

Sistemazione strade e marciap. - XIII stra.- Villaggio XVII luglio

120.000,00

2009

Realizzazione sottopasso “I Poggini”

50.000,00

2009/10

TOTALE €

1.812.000,00

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La parola a Ponsacco Democratica

Ancora assenze del Centrodestra Il 30 aprile, sotto la guida esperta e competente di Franco Citi della Sez. dei Bersaglieri in congedo di Ponsacco si è svolta in piazza della Repubblica la rievocazione storica dell’incontro a Teano tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Una cavalcata nella storia italiana durante la quale abbiamo ripercorso il periodo del Risorgimento dai suoi albori fino alla sua conclusione ideale con la Resistenza e la riannessione di Trento e Trieste. Una Ponsacco tricolore ha accolto i figuranti in abiti storici ma ciò che reso veramente unico l’evento è stata l’incredibile partecipazione dei “quasi Mille”garibaldini in camicia rossa, i nostri studenti dell’Istituto Comprensivo e i rappresentanti delle nostre associazioni cittadine, mentre l’orchestra della Scuola ha completato la mattinata storica con i brani del suo nutrito repertorio. Una festa che rende orgogliosa Ponsacco Democratica perché ribadisce quanto siano ancora vivi ed attuali gli ideali risorgimentali nella nostra comunità, quindi alle Associazioni, alla Dirigente Scolastica Maura Biasci, agli insegnanti tutti va il nostro ringraziamento per la loro convinta partecipazione. Mentre studenti, autorità civili e militari, studenti e cittadini ricordavano con commozione l’Unità d’Italia la destra nostrana brillava ancora una volta per la sua assenza. Una defezione che non possiamo non mettere in relazione con l’opuscolo dei ragazzi di Pensiero Forte nel quale hanno espresso chiaramente la loro opinione sul Risorgimento e sui suoi principi, sul potere temporale dello Stato Ponti-

ficio, sulla laicità e sull’uguaglianza. Uniti per Ponsacco è sempre più stretta nella morsa mortale del leghismo e dalle ideologie retrive dei ragazzi dal pensiero che non ci sembra forte, ma solo molto fumoso. Assenze su assenze anche a momenti istituzionali importantissimi per i cittadini che li hanno votati, come le sedute del Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio, sostenute da motivazioni inaccettabili e strumentali, spesso addirittura false. Ci sono ideali che vanno oltre la semplice disputa politica, ci sono degli appuntamenti ai quali non si può mancare inviando dieci righe al Consiglio. Fare opposizione non è semplice, ma quando si è ricevuto un mandato dai cittadini la soluzione aventiniana, il non partecipare non è accettabile. Non è serio. Barbara Guerrazzi Capogruppo di Ponsacco Democratica

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La parola al capogruppo del PDL

Sulla questione dell’Ecomostro Il problema sollevato sulla stampa dal sig. Simonelli sulla querelle dell’Ecomostro, sembra più un fatto personale che una questione riguardante tutto il paese. Come sicuramente egli sa, l’impossibilità di utilizzare quell’area, da noi più volte denunciata, danneggia tutte le attività commerciali che operano tra via Togliatti e via Rospicciano e come è noto, tutto deriva da un annoso contenzioso tra l’Amministrazione comunale e la società Futura Immobiliare. Denunce, cause, sentenze, spese legali, vinti e vincitori hanno dato un unico risultato: Ponsacco, commercianti e no, hanno subito un gravissimo danno non avendo potuto fruire di quei beni ampiamente pagati e ripagati da tutti i contribuenti. Se il sig. Simonelli, con i commercianti che rappresenta, vuole veramente sentirsi parte attiva non gli resta che unirsi a noi, sempre impegnati con i limitati mezzi a disposizione, a cercare una soluzione dei problemi. Ma finora siamo stati lasciati soli. Noi riteniamo sussistano gravissime responsabilità dell’amministrazione comunale che non ha avuto il coraggio di fare scelte politiche, di ammettere gli errori per i quali ha subito anche una condanna. Ricordiamo, ancora una volta, che il

progetto su quell’area ha goduto di tutte quelle possibilità, varianti ecc. che nessun altro progetto privato pare abbia mai avuto ed è ormai a tutti noto che l’attuale amministrazione lascerà una pesante eredità per le molte cause che le sono state int entate. L’amministrazione Comunale deve ristabilire un dialogo con i cittadini, ma questo non può avvenire certo con i tanto decantati forum che finora hanno lasciato il tempo che trovano. I commercianti ricorderanno come il Sindaco, nella campagna elettorale, aveva assunto precisi obblighi per la risolvere la situazione che oggi il Sig. Simonelli porta all’attenzione dei cittadini. Accogliamo volentieri il suo invito a trovare insieme nuove iniziative. Noi siamo stati perfino costretti a fare un esposto al Prefetto e alle autorità regionali per la nomina di un commissario ad acta che sostituisca il Comune e quindi anche per dirimere le questioni che stanno a cuore al Sig. Simonelli. Se egli, oltre che impegnarsi a organizzare la giornata del commercio, intende anche promuovere iniziative per la risoluzione di un problema che solo ora ha pare abbia scoperto, sappia che ci troverà al suo fianco. Giuseppe Ruggiero Stefano Giobbi Consiglieri comunali “Uniti per Ponsacco”

La nuova sede Unione Valdera, un abito su misura A proposito del trasferimento dell’Unione Valdera nella sede ex COOP, in via Brigate Partigiane a Pontedera, gli organi di stampa hanno più volte sottolineato che il prezzo d’affitto è sproporzionato, poichè fra cinque anni l’immobile potrà essere ceduto ad un prezzo non inferiore a 4 milioni e 800mila euro, altrimenti la proprietà potrebbe rifiutarsi di cederlo. Questo in mancanza delle consuete perizie che accreditassero quelle cifre. Tutto scaturisce da un bando in cui si legge che “la collocazione avrebbe dovuto essere auspicabilmente ubicato nel centro abitato di Pontederaper essere facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, urbani ed interrurbani, oltre che per una più facile integrazione con altri uffici pubblici, Agenzia delle entrate, INPS etc”. L’intento è chiaro, “puzza di bruciato” e sollecita una domanda legittima, perché nel centro di Pontedera e non in un altro comune dell’Unione dei Comuni? Ma il vero punto dolens del bando si coglie laddove si elencano le caratteristiche dell’immobile: Capoluogo Pontedera, Destinazione ad uffici pubblici, Superficie compresa tra1600

e 2.000 mq., immobile posto su uno o due piani fuori terra, Disponibilità di spazi per parcheggio, Immobile dotato di tutti gli impianti e certificazioni necessari”. In questi punti così vincolanti, mancava solo l’indirizzo e numero civico per capire dove sarebbe caduta l’effettiva scelta dell’immobile. In pratica cos’è avvenuto: la UNICOOP, proprietaria di un immobile destinato a supermercato, quindi di valore commerciale limitato perchè nessuno lo avrebbe potuto acquistare o affittare nelle condizioni in cui si trovava. Infatti per la sua trasformazione la società proprietaria avrebbe dovuto sostenere costi rilevanti, e così si è fatto in modo che la spesa apparisse a carico della UNICOOP, mentre in realtà è sostenuta dall’Unione tramite l’affitto annuale di 240mila euro. In sostanza la UNICOOP ha ottenuto un immobile di valore commerciale molto superiore a quello attuale e l’Unione dei Comuni, in caso di acquisto, pagherà ulteriormente. Da qui è evidente la solita strategia a favore dei più potenti apparati legati della sinistra. Stefano Giobbi Consigliere Unione per Ponsacco

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La parola alla Lista Rossoblu

La Lista Rossoblù per il bilancio di previsione Il bilancio presentato dalla giunta e votato nell’ultimo consiglio comunale può essere riassunto con questi numeri: 7 milioni e 176 mila euro di spesa corrente ( cioè per la prestazione di servizi e la gestione dell’ente) ed 1 milione e 557 mila euro di spesa per investimento ( cioè per la realizzazione di opere e lavori pubblici). Sicuramente il bilancio è influenzato dalla situazione economica generale, che di per se impone rigore. anche per questo, rispetto al 2010, la spesa prevede una riduzione del 7,27% dovuta anche ai minori trasferimenti dello Stato che sono pari a 283 mila euro. Il tanto discusso patto di stabilità, che difendiamo come lista Rossoblu perché teso a mantenere in equilibrio il bilancio dello Stato, si dimostra in realtà un vero e proprio ostacolo per la gestione del Comune andando a penalizzare in modo uguale il comune virtuoso a quello spendaccione. Tra i progetti condividiamo la raccolta dei rifiuti porta a porta, cavallo di battaglia della lista rossoblu presentato agli elettori nel 2009 e che partirà il prossimo settembre. Eliminazione dei cassonetti, che non piacciono a nessuno, aumento della raccolta differenziata con l’obiettivo di non pagare più l’ecotassa e diminuire il numero di rifiuti in discarica e quindi le spese sostenute dal Comune. Inoltre sono stati approvati gli incentivi per i cittadini che si recano alla stazione ecologica delle Melorie e che avranno sconti sulla bolletta. Tra le richieste: interventi per la messa in sicurezza di alcune strade, tra queste: via Traversa Livornese, via Valdera P, via di Gello, via Gramsci, via Togliatti, abbattimento di barriere architettoniche, attraversamenti pedo-

nali sicuri, più controlli alla manutenzione di segnaletica e manto stradale. Abbiamo chiesto anche l’impegno della Giunta per lo sblocco dell’opera del sottopasso ai Poggini, bloccato dal patto di stabilità ed ancora l’impegno per l’approvazione delle varianti al regolamento urbanistico e piano strutturale entro la fine dell’anno, anche in relazione a importanti progetti tra cui lo spostamento del campo sportivo, la realizzazione della cittadella dello sport e la riqualificazione del centro storico. Giudizio negativo, invece sull’unione dei comuni, di cui non capiamo l’utilità. Doveva servire a migliorare i servizi e a omogeneizzarli, ma vediamo solo trasferimenti di funzioni, personale e soldi; e tutto ruotare attorno ai bisogni di Pontedera e non a quelli di Ponsacco. Sul commercio, abbiamo chiesto di dare vita ad un piano che guardi ai problemi di tutto il tessuto economico, dal centro alla periferia, con miglioramento dei collegamenti. Emanuele Turini Capogruppo Lista Rossoblu

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25 Aprile

66° anniversario della Liberazione L’anniversario della Liberazione è stato celebrato con la partecipazione delle Amministrazioni di Pontedera, Calcinaia e Ponsacco rappresentati dai rispettivi sindaci e Gonfaloni. L’evento storico, organizzato dall’Associazione Bersaglieri, presieduta da Franco Citi e dalle Associazioni combattentistiche e d’Arma, è una pagina di storia da non dimenticare per un futuro di pace, di progresso e di libertà. Le autorità hanno deposto corone d’alloro alla lapide dei Caduti di Cefalonia e Corfù, al cippo della Resistenza e al Monumento ai Caduti al suono delle note dell’Inno d’Italia, del Piave e altri inni patriottici. Faceva servizio la Banda “Volere è Potere” di Pontedera.

Mons Nencioni impartisce la benedizione

Deposizione della corona al Monumento ai Caduti

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Le autorità militari dei tre Comuni

Il Sindaco Cicarelli pronuncia il discorso commemorativo

Le associazioni con i labari

L’alzabandiera


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I Mille in Sicilia Quando si parla dei Mille i nomi più ricorrenti sono quelli di Garibaldi e Bixio. Forse perché troppi sarebbero i famosi da citare. Fra i meno citati, immeritatamente, c’è Giuseppe Bandi, giornalista, direttore e proprietario sia della “Gazzetta Livornese” che del giornale “Il Telegrafo” da lui fondato, oggi ribattezzato “Il Tirreno”. Nel 1889 fu preso di mira dagli anarchici per i suoi articoli di dura condanna dei loro attentati terroristici e una notte gli misero una bomba al giornale. Il Bandi nonostante ripetute lettere anonime di minaccia di morte se non avesse cessato di scrivere contro i movimenti anarchici, allora bene organizzati, continuò la campagna di stampa e lo uccisero. L’agguato gli fu teso in una stretta strada del centro di Livorno da dove passava tutti i giorni con il calesse per recarsi al giornale. Il 17 luglio 1894 un gruppetto di anarchici lo aggredì e lo uccise a pugnalate. I suoi scritti sulla spedizione dei Mille, sia quelli giornalistici che libreschi, sono considerati fondamentali da tutti gli storici moderni. Egli, come un inviato di guerra, racconta la “follia di quei mille ragazzi, come Luigi che aveva dieci anni, sbarcato in Sicilia col padre Giuseppe Marchetti e un Cappellano, Alessandro Gavazzi”. Non sembri esagerata la definizione di follia alla quale ricorre il giornalista Bandi per descrivere come gli italiani del Regno in procinto dell’unione giudicavano l’iniziativa militare, della quale fece parte col grado di Tenente, ma soprattutto col grande onore di essere l’Ufficiale d’Ordinanza del Generale Garibaldi. La decisione della spedizione dei Mille scaturì dopo la rivolta di alcuni paesi siciliani e col sottaciuto benestare del Re Vittorio Emnuele II° che garantì gli aiuti alle camicie rosse. La spedizione è un passaggio obbligato per capire la storia dello Stato unitario italiano, visto che molti studiosi vedono nell’impresa garibaldina l’origine di fenomeni complessi come il brigantaggio, lo squilibrio nord-sud e l’emigrazione. Uomini, armi e soldi venivano quasi tutti dal nord e dal Piemonte dove Cavour stava studiando un piano militare assai ardito: aggredire il Regno delle due Sicilie con uno sbarco in Sicilia. Le somme stanziate dal Piemonte per la spedizione ammontarono a quasi otto milioni di lire in parte raccolti anche con una sottoscrizione alla quale aderirono numerosi nazionalisti. Il corpo di spedizione, al momento della partenza da Quarto, era composto da 1162 uomini. Fra loro c’era anche qualche straniero ricercato dalla polizia e un sacerdote, il cappellano Alessandro Gavazzi e due giovanetti, uno di dieci e l’altro di quindici anni insieme al padre Luigi Marchetti, di Chioggia. Rosalia Montmasson, della Valdaosta, una delle diverse mogli di Fran-

Fino a dicembre, “Il Ponte” pubblica una succinta e semplice cronistoria dell’unità d’Italia. A fine anno sarà bandito un concorso fra quei lettori che avranno risposto correttamente ad alcune domande relative al contenuto degli argomenti descritti.

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Partenza da Quarto la notte tra il 5 e il 6 maggio 1860

Porto di Talamone in Toscana. Garibaldi sosta dal 7 al 9 maggio per rifornirsi di acqua e munizioni

Il giornalista Giuseppe Bandi, fondatore de “Il Telegrafo”

Saranno estratti vari premi messi a disposizione da sponsor cittadini e dalla Nuovastampa Editrice della rivista. Conservate le riviste per poter rispondere alle domande che saranno formulate in apposita scheda.

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2 cesco Crispi, fu l’unica camicia rossa al femminile. Il Capo della spedizione non poteva che essere Giuseppe Garibaldi, il Generale che aveva dimostrato straordinarie doti di strategia e tattica ed era reduce dalla fortunata campagna della Lombardia combattuta dai suoi Cacciatori delle Alpi, un esercito costituito da volontari. Anche per questa spedizione avrebbe fatto ricorso all’arruolaSbarco a Marsala, 11 maggio mento di volontari disposti a combattere sotto la sua guida. L’armamento ed i quadri sarebbero arrivati in parte anche dall’esercito piemontese. L’organizzazione logistica della spedizione comportò difficoltà di ogni tipo a cominciare dal noleggio dei due vapori “Piemonte” e “Lombardo” i cui comandanti erano contrari ritenendo troppo rischioso avventurarsi in una simile impresa. L’ora ics scoccò il 4 maggio, quando dal famoso “Scoglio” di Quarto, i Mille partirono salutati dalla gente del posto. Il 7 maggio dovettero fare uno scalo nel porto di Talamone per rifornirsi di viveri e armi, fra queste anche tre vecchi cannoni ed un centinaio di carabine della guarnigione dell’Esercito del Regno di Sardegna. Il “Lombardo” prese a bordo anche un gruppo di ex carcerati che erano stati reclutati nelle campagne e che non aspettavano altro, per andare a combattere. Durante la sosta Garibaldi ordinò al colonnello Callimaco Zambianchi e a 64 volontari di tentare un’insurrezione nello Stato Pontificio. Zambianchi, dopo aver reclutato altri 200 uomini della zona si inoltrò nel territorio papalino, ma presso Orvieto i garibaldini dovettero ritirarsi, poiché nella lotta erano intervenuti numerosi contadini a dar man forte ai papalini. Una seconda sosta fu fatta il 9 maggio, a Porto Santo Stefano, per il rifornimento di carbone. L’11 maggio i Mille sbarcarono a Marsala senza troppe difficoltà, anche perché lì erano ancorate alcune navi della Marina Inglese che collaborarono con i garibaldini. Ai Mille si unirono subito molti giovani e braccianti della zona che da tempo chiedevano invano la riforma agraria per l’eliminazione di soprusi, ingiustizie e privilegi medievali. Garibaldi, assunta la dittatura in nome di Vittorio Emanuele, marciò verso l’interno salutato dall’iniziale entusiasmo delle popolazioni che miravano a impossessarsi delle terre demaniali come era stato loro promesso, ma il Generale dichiarò che prima di attuare quelle riforme sociali bisognava conseguire il successo militare. Dopo un mese di combattimenti il Generale e il suo Stato Maggiore decisero di farsi amici delle potenti lobbyes dei grandi proprietari terrieri i quali dichiararono di voler assumere atteggiamenti liberali e favorevoli a Casa Savoia con il segreto miraggio di mantenere integri i loro patrimoni. Fu così che i contadini cominciarono a guardare con diffidenza alla politica di Garibaldi, soprattutto dopo che i garibaldini avevano represo i tumulti scoppiati qua e là, come successe drammaticamente a Bronte, Fantina e in altri centri, dove furono fucilati moltissimi rivoltosi.

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Battaglia di Calatafimi, 15 maggio

Assalto a Palermo, 27 maggio

La battaglia di Milazzo 20 luglio

I Mille giungono a Messina, 27 luglio

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3 Battuti i borbonici nella cruenta battaglia di Calatafimi, il 15 maggio Garibaldi occupava Palermo e nel luglio batteva ancora le truppe regie a Milazzo, mentre il sovrano da Napoli tentava disperatamente di fermarlo concedendo una tardiva Costituzione e affidando il governo a Liborio Romano. Una speranza vana e una fiducia mal riposta: il Romano infatti, d’accordo con Cavour, cercò di provocare in Napoli un moto di moderati monarchici, allo scopo di precedere Garibaldi alla liberazione del napoletano. Intanto Garibaldi, superato lo stretto di Messina, risaliva liberamente la Calabria mentre l’esercito borbonico si disfacev, e il 7 settembre entrava in Napoli appena lasciata da Francesco II rifugiatosi a Gaeta, protetta ancora da una parte del suo esercito, nonostante il tradimento di buona parte degli alti Ufficiali. Praticamente l’Italia meridionale era libera. Mazzini che aveva raggiunto Garibaldi a Napoli premeva perché si evitasse il solito plebiscito a favore della monarchia sabauda e insisteva sul progetto di una “Assemblea Costituente” che decidesse del nuovo assetto da dare all’Italia, anche se avvertiva chiaramente che ormai il partito monarchico aveva avuto partita vinta. Garibaldi dal canto suo pensava di risalire con le truppe verso Nord per raggiungere Roma e da lì proclamare l’Unità d’Italia. Cavour, invece, che puntava al sostegno della Francia, non voleva inimicarsi con l’Imperatore lasciando mano libera a Garibaldi intenzionato ad abbattere il Papato. Egli sapeva che tra le file garibaldine i democratici ed i repubblicani erano forti e decisi a realizzare riforme sociali molto ardite, come l’assegnazione di terre ai combattenti meridionali e lo scorporo del latifondo anche a danno degli ordini religiosi. Temeva che l’invasione garibaldina del Lazio, oltre a suscitare in tutta la penisola un’ondata di entusiasmo democratico e anticlericale, avrebbe indotto l’imperatore francese a intervenire con le armi. Ancora una volta fu abilissimo a trasformare in vantaggio la propria debolezza e seppe agire abilmente su Napoleone. Prospettatogli lo spettro della formazione di una repubblica mazziniana e anticlericale nell’Italia centro meridionale, lo stesso imperatore sollecitò il Cavour a fare intervenire l’esercito regolare piemontese che, al comando dei generali Fanti e Cialdini, penetrò nelle Marche e batté l’esercito papale, che tentava di sbarrargli il passaggio il 18 settembre 1860 a Castelfidardo. Nel frattempo, con la battaglia del Volturno, Garibaldi stroncava un estremo tentativo di riscossa dei borbonici, che erano costretti a rinchiudersi a Gaeta. L’incontro del 26 ottobre, a Teano, tra Garibaldi e Vittorio Emanuele poneva fine alla spedizione di Garibaldi e di fatto assicurava alla dinastia sabauda il Regno delle due Sicilie. Le truppe garibaldine, non furono incorporate nell’esercito regolare, come era stato richiesto e il Re si rifiutò perfino di passarle in rivista. Garibaldi, deluso e sdegnato, si ritirò a Caprera. Il 17 marzo il nuovo Parlamento italiano riunito a Torino poteva ratificare l’avvenuta unificazione, attribuendo a Vittorio Emanuele II il titolo di “Re d’Italia”.

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Giuseppe Garibaldi

Nino Bixio

Vittorio Emanuele II

Camillo Benso conte di Cavour

Garibaldi incontra il Re Vittorio Emanuele II a Teano, 26 ottobre

Ricordatevi fatti, date, battaglie e personaggi delle tre guerre di Indipendenza per poter rispondere correttamente alle domande del Grande Concorso a premi di dicembre

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Gli sposi celebrano gli anniversari di matrimonio

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Le molteplici attività dell’U.T.E. Cultura e Bruschetta in Camugliano

Mostra dei quadri del Gruppi Pittori.

Il protagonista è stato senz’altro il bravo Simone Valeri che ha offerto ai gitanti dell’UTE, riunitisi per la merenda in Camugliano, un concerto di musiche dal Seicento in poi, esibendosi al prezioso organo della chiesa di San Frediano. Ma anche la bruschetta con le squisitezze d’intorno, ha ottenuto un gradimento da guinness dei primati insieme alla conclusiva, divertente lotteria di un bidone L’organista Simone Valeri suona l’anti- d’olio d’oliva e prosciutto. co organo Zanetti, da poco restaurato Il meeting è iniziato in chiesa dove Benozzo Gianetti ha illustrato la storia dell’antica chiesa e del Marchesato Niccolini, quindi il Maestro Valeri, prima del concerto, ha parlato dell’evoluzione storica dell’organo, uno strumento -ha spiegato- che si è differenziato sia nel tempo che nei Paesi europei, dove oltre all’aria pompata a mano nei mantici veniva pure alimentato dall’acqua, un ingegnoso sistema idraulico che ebbe origine in Spagna. L’unico esemplare di organo idraulico esistente in Italia è custodito in una sala del Quirinale a Roma. La grossa comitiva, guidata dal Rettore Fabrizio Gallerini e da Benozzo Gianetti, ha percorso un itinerario del fantastico parco e, al tramonto, gli improvvisati cucinieri hanno servito gli affamati convitati che hanno formato un’allegrissima tavolata sotto i lecci secolari, un po’ all’ombra e un po’ al sole.

Il gruppo pittori U.T.E., diretto dal M° Roberto Marinai, formato dagli anziani e dai giovani della “Coccinella”, ha allestito la mostra dei quadri che hanno come tema “Vecchi mestieri”. La mostra, inaugurata dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura, è stata visitata, durante i sette giorni di apertura, dagli amici, dagli iscritti all’Università, dalle scolaresche e da tanto pubblico.

Il Sindaco Cicarelli con Daniele

Storia della chiesa e concerto organistico

La merenda sotto i lecci di Camugliano

Il tavolo della presidenza: (da sin) Roberto Marinai, Roberto Chiarugi Assessore alla Cultura, Alessandro Cicarelli, Sindaco, Benozzo Gianetti e Africano Paffi, critico d’arte

I pittori diplomati

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Inaugurazione Casa di Riposo Giampieri Nella casa di riposo “Giampieri”, è stata costruita una nuova ala sul retro dell’edificio con diverse camere, ascensore, sale mediche e di lettura. Ad inaugurare la parte nuova sono intervenuti, il Sindaco Cicarelli, l’assessore Tamara Iacoponi, il Vescovo di San Miniato, Mons. Tardelli, la Direttrice dei servizi sociali dell’ASL, Laura Guerrini e autorità cittadine. Dopo la Messa, celebrata dal vescovo Tardelli, Mons Nencioni, Salvadori e Sartini, membri del Consiglio, hanno spiegato che i nuovi lavori sono stati necessari per rinnovare l’ambiente e rendere più confortevole il soggiorno degli ospiti. Gli invitati hanno poi visitato la nuova ala.

Il Vescovo celebra la Messa

Rifiuti: a settembre porta a porta Prenderà il via a settembre il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, detto “porta a porta”. La scelta di ricorrere alla raccolta differenziata, per portare la minore quantità possibile di rifiuti in discarica, privilegiando il recupero e riciclo dei materiali, non è solamente un obbligo di legge, ma anche un gesto di responsabilità per preservare le generazioni future dai “costi ambientali” di una sbagliata gestione dei rifiuti. La raccolta domiciliare produrrà un miglioramento rispetto al sistema cassonetto. Si ridurranno i rifiuti da smaltire in discarica e quindi anche i costi. Ecco in sintesi le novità: eliminazione dei cassonetti; la normale spazzatura, verrà raccolta una sola volta a settimana e così anche la carta; tre raccolte settimanali invece della frazione organica. La rimozione dei cassonetti e l’attivazione del nuovo sistema inizierà a settembre, nel frattempo saranno distribuiti i contenitori per la raccolta differenziata. Fondamentale per la riuscita del servizio “porta a porta” sarà il contributo e l’impegno dei cittadini nel differenziare correttamente i rifiuti. Nelle prossime settimane sarà organizzata una serie di incontri con tecnici specializzati che spiegheranno nei particolari tutte le modalità di differenziazione dei materiali da smaltire. Infine verranno distribuiti una guida con le adeguate informazioni, un calendario che indica i giorni di raccolta ed i bidoncini per la carta, umido e secco residuo. Per la raccolta del multi materiale (plastica, vetro, alluminio, imballaggi) rimarranno disponibili le campane blu. Barbara Giannini Assessore all’Ambiente

Il Consiglio della Casa di Riposo illustra i lavori

(da sin.) L’Assessore Iacoponi, il Sindaco Cicarelli, il Vescovo, Mons Tardelli e l’Arciprete, Mons Nencioni tagliano il nastro

Gli invitati visitano i nuovi ambienti

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Fotocronaca

Gli Shalom a Roma Domenica 1 Maggio, in occasione della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo. II, il Movimento Shalom ha organizzato una gita pellegrinaggio a Roma. Al gruppo Shalom si sono uniti numerosissimi ponsacchini. E’ stata veramente una giornata indimenticabile, ricca di momenti emozionanti e di grande partecipazione.

I soci dell’Arci Rinascita, G. Bendinelli, N. Benvenuti, A. Baldini, U. Vanzi, M. Tarrini, N.Momtagnani ed altri con i soldi ricavati dalle partite a carte, hanno adottato per un anno un bambino del Burkina Faso. Una buona azione da seguire!

L’altare della “Reposizione del Santissimo” del Giovedì Santo, popolarmente detto “Altare del sepolcro”, è stato allestito con cura e con tanto amore da alcune donne, alle quali va il ringraziamento di tutti i fedeli

La Terzà Età a Firenze

La staffetta,del “COORDINAMENTO PODISTICO MOBY-PRINCE”, partita dal Vicopisano, con soste nei comuni di Calcinaia, Pontedera, Ponsacco, Lari, Crespina, Fauglia, Collesalvetti e Stagno, è giunta al porto di Livorno nel 20° anniversario del disastro della Moby-Prince, il 10 Aprile 1991, in cui morirono 140 persone. Nella foto, i podisti accompagnati dal Vicesindaco Floriano Baldacci

Il DVD, intitolato “Carillon”, è una raccolta di opere per organo suonate da organisti di rilievo. Tra questi figura il nostro concittadino, Simone Valeri, che ha composto e interpretato un brano di sicuro effetto armonico. Complimenti a Simone!

Un gruppo dell’U.T.E. ha visitato, il 12 maggio, alcune delle bellezze nascoste fiorentine, accompagnato dalla guida turistica Francesca che ha mostrato la parte antica sotto il Ponte vecchio e vedute mozzafiato dalla Casa Bardini, il cui giardino è una delle meraviglie non da tutti conosciute di Firenze trecentesca.

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Che succede in Libia?

Lo spiega il Prof. Introvigne Dalla fine dell’Impero turco all’attuale conflitto libico, è stato l’interessante argomento di una conferenza del prof. Massimo Introvigne, organizzata dal gruppo giovani per un “Pensiero forte”. Introvigne, noto sociologo delle religioni ed esperto di relazioni internazionali, che di recente è stato nominato dall’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) rappresentante per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e le discriminazioni religiose, ha sottolineato che per un’analisi dell’evoluzione storica dei paesi dell’aerea maghrebina e per capire quel che sta succedendo in queste regioni non si può fare di ogni erba un fascio, ma è importante comprendere le caratteristiche storiche di ogni paese. Pertanto ha fatto una panoramica dell’intero scacchiere, osservando che in Tunisia son tornati i vecchi ministri del regime di Bourghiba, che in Egitto c’è stato soltanto un fittizio cambio di governo, che in Libia sta prevalendo una feroce lotta tra tribù, rispetto alla lotta per la libertà. A proposito della situazione in Siria e nel Barhein, dove si combattono maggioranze e minoranze religiose, il relatore ha spiegato come le grandi dinastie monarchiche, siano fortemente condizionate dalle rispettive religioni. Infine ha indicato il pericoloso ruolo del fondamentalismo islamico che tenta di inserirsi nelle rivolte come sta accadendo in Egitto, dove i Fratelli Musulmani sono già arrivati al trenta per cento in proiezione delle prossime elezioni.

Vespe in...cantina!! Domenica 15 maggio quasi 100 vespisti hanno affrontato la pioggia pur di partecipare al raduno “Vespe in... cantina!!” organizzato dal Vespa Club Valdera. Partiti dall’agriturismo San Martino e passati per le tenute di “Torre a Cenaia” e “Podernovo”, dove è avvenuta sia la visita della cantina che la degustazione dei vini, i vespisti hanno concluso la manifestazione in P.zza R.Valli a Ponsacco con il gelato al Baciamano prodotto dalla “Gelateria Veneta” di Pontedera. Il Vespa Club Valdera ringrazia i temerari vespisti per la voglia di vespa che hanno dimostrato!

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Approvato bilancio Farmavaldera In un comunicato la Farmavaldera, annunciando l’approvazione del bilancio 2010, sottolinea che “nell’esercizio 2010 Farmavaldera, società costituita dai Comuni di Capannoli e Ponsacco per la gestione delle rispettive farmacie comunali, ha raggiunto un fatturato pari a 4.310.279 €, grazie in particolare alla crescita della Farmacia Le Melorie che a meno di due anni dal trasferimento nei nuovi locali realizza un incremento di oltre il 30% dei ricavi. Le economie negli acquisti consentono di controbilanciare la riduzione sui costi di farmaci in convenzione con il SSN e di mantenere una bona redditività che viene girata ai cittadini con sconti su vari articoli, come i prodotti per l’infanzia, materiale di medicazione e farmaci da banco. Numerose le adesioni al servizio CUP (26.500 le operazioni nel 2010), al servizio di autodiagnostica rapida e alle varie inziative di prevenzione. Il risultato lordo di esercizio, tolti i costi sostenuti per la gestione dei servizi socio-sanitari a Capannoli trasporto scolastico e sociale, soggiorni estivi per anziani, farmaci e parafarmaci gratuiti a chi è in difficltà economiche, pari a complessivi 60mila €, che danno un contributo importante alla spesa sociale dei due comuni, è pari a 122.412 €. Tolte le imposte, si ottiene un risultato netto di eservizio pari a 55.735 €. Tutti i servizi sono consultabili sul sito www.farmavaldera.it”

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Sabato 7 Maggio 2011 la Misericordia ha organizzato una cena, a cui hanno partecipato 74 persone, per ringraziare i formatori Sandra Gasperini e Simone Lencioni. I volontari attivi hanno coadiuvato e aiutato i formatori per la buona riuscita del corso frequentato da 50 giovani di cui 23 hanno conseguito il diploma di soccorritore di 2° livello e 27 di 1° livello. Complimenti!

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La schiacciata di Pasqua

L’elogio dei sensi, ovvero il valore di antiche ricette L’universo sensoriale dell’uomo contemporaneo si è notevolmente ristretto e svilito. Il tatto, il gusto, l’odore, il colore, strumenti fondamentali per una conoscenza non superficiale dell’ambiente e di noi stessi, hanno subìto una profonda regressione. Il tempo da rincorrere, la velocità da recuperare ci stanno privando di molteplici e privilegiati canali per “annusare” e assaporare il mondo che ci circonda. Addestrare nuovamente i sensi, riacutizzare la percezione, affinare una sensorialità atrofizzata, sono alcuni aspetti non secondari, di una “filosofia” di vita. La degustazione, come esercizio di consapevole e riflessa sensorialità, è un pezzo di questo cammino. Ecco che allora non ci può essere una vera“degustazione”senza la riscoperta e il recupero di una adeguata struttura sensoriale della qualità di ciò che mangiamo o meglio” degustiamo”. Ma la qualità, concetto ormai quasi scomparso dalla nostra nomenclatura di vita, va riscoperta, reimparata, reinstaurata, codificata al di là degli elementi soggettivi del gusto. Allora la conoscenza e la riscoperta di antiche ricette ci può aiutare a ritrovare la qualità, con una maggior attenzione alla procedura che riscopre il sistema di cottura, i componenti e le varie tipologie degli ingredienti genuini e naturali. Ma la degustazione non si limita a riconoscere sensazioni, a registrarle, a ordinarle o imporre una certa nomenclatura…non servono tecnicismi aridi e presuntuosi, ripetitori di nozioni, ma amore per il gusto delle vecchie tradizioni. Questa premessa, per introdurre il gusto che si può provare, e io l’ho provato, nel mangiare una serie di fette della“Schiacciata ”che Paola Bani, cugina di mia moglie e quindi mia cugina acquistata, mi ha regalato la settimana prima di Pasqua. Già a prima vista, la sensazione è quella della famosa acquolina in bocca, una salivazione esagerata che la vorresti mangiare quasi tutta in una volta. La vista, che ti fa valutare la forma, il colore della cottura. La fase olfat-

tiva, l’odore e il profumo dei componenti aromatici, che emana e che appena entri in casa la percepisci da subito. Ma anche il tatto, che ti dà la sensazione della consistenza ancor prima della fase gustativa: quella conclusiva che si svolge da ultimo perché è quella che si svolge in bocca e ti fa giudicare il sapore. Tutto questo è il frutto di una antica ricetta che la “nonna Ida” ha tramandato e che ovviamente non posso divulgare per ovvi motivi. Ingredienti naturali e genuini, semplici, con dosi pesate “a occhio”, con il processo di lievitazione naturale, in un ambiente dove la temperatura deve essere costante…Mi ricordo l’apprensione quasi maniacale di “nonna Ida”, nello stare attenta ai riscontri e alle correnti d’aria che potevano penalizzare proprio questo processo. Io mi ritengo fortunato due volte: la prima per aver gustato le schiacciate di “nonna Ida” e la seconda per continuare a farlo grazie a mia cugina Paola. Ma se non posso divulgare gli ingredienti di questa grande prelibatezza, una cosa la posso fare: consigliare di non dimenticare che la conservazione di antiche ricette e vecchie tradizioni preservano la qualità dell’universo sensoriale. Eugenio Pratelli

La Signora Elvira Beccani inforna le prelibate schiacciate di Pasqua

La Lega e il Patto di stabilità Ringrazio ancora il Capogruppo di Ponsacco Democratica Sig.ra Barbara Guerrazzi per le citazioni sul Ponte di Sacco e continua con la solita tiritera,“Non si può realizzare alcuna opera per il Patto di Stabilità del Governo Berlusconi ......” Il Patto di Stabilità fu un invenzione di Ministro Tommaso Padoa Schioppa, coniatore dei “bamboccioni”, nonché Ministro dell’Economia del compianto Governo Prodi.... Era peggiore e di gran lunga inefficiente, tant’è che Tremonti ha dovuto fare le necessarie correzioni per evitare che le spese degli Enti Locali lievitino a dismisura. Se la Sig. ra Guerrazzi ha proposte migliori, le presenti e le girerò a chi di dovere.... Il Patto di Stabilità privilegia le necessità impellenti dei cittadini. Forse nel bilancio preventivo del 2011 si è osservato questo criterio? Mi pare di no. Sul Federalismo: avevo provato a spiegarlo con argomentazioni semplici, che pure i bambini capiscono, ma la Sig. Guerrazzi pare che non abbia capito. Provo ancora a illustrarglielo, poi basta. Se in una famiglia entra un reddito di 1.000, è impensabile che il capo-famiglia possa spendere 10.000. Il capo-famiglia, vale a dire il Comune, può ricorrere alle tasse, quindi i 1.000 possono diventare 10.000 ed anche di più. Dove sta l’inghippo: i cittadini mugugneranno, ma se il loro denaro sarà ben impiegato con il ritorno di ottimi servizi pagheranno senza lamentarsi. Se invece il ricavato delle tasse è sperperate con iniziative scellerate, con servizi mal gestiti, con scelte di clientele di pochi e privilegiati....allora è evidente che i cittadini si arrabbiano. La famiglia (l’Amministrazione Comunale) ha fatto scelte sbagliate ed è continuamente e clamorosamente bocciata, quindi è logico che i cittadini vogliano amministratori più avveduti e meno politicizzati. Questa volta spero di essere stato più esauriente. Concludo con una domanda: “Ma il Patto di Stabilità cosa ha in comune con la recente legge Finanziaria (i tagli) e con il Federalismo Fiscale approvato dal Parlamento? Samuele Ferretti Lega Nord

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Come ogni anno è stato consegnato il ricavato dei primi mesi di attività del “Banchino della Misericordia” usato per due nuovi Defibrillatori semiautomatici per le ambulanze e l’ambulatorio della Misericordia. Un grazie a tutte queste generose volontarie che lavorano gratuitamente

Campagna di un cimitero di guerra dove sono stati sepolti i Caduti Giovanni Caprai e Marino Badalassi di Ponsacco. Russia 1942, Daini a sin.

Amici del mitico Bar Centrale (1970) Baldacci Massimo Baldacci Floriano Caroti Giovanni Ceccotti Luciano Pedone Paolo Bitoggi Sauro Malacarne Roberto

La famiglia Lazzeretti ringrazia Ci sembra doveroso scrivere sul Ponte, innanzi tutto per ringraziare il giornale stesso per il bell’articolo che ha pubbilcato sul nostro babbo, e poi per ringraziare tutti i parenti, gli amici, i Camuglianesi, i Ponsacchini e i conoscenti che ci hanno onorato della propria presenza. Vedere un intero Paese stringersi intorno ad una persona per dargli l’ultimo saluto è stata la testimonianza del cuore grande che ha Ponsacco. Per noi familiari è stato come sentirsi abbracciare da un affetto che ci ha reso un po’ meno doloroso questo brutto momento. E abbiamo capito e ancor di più apprezzato la persona che era

babbo. Sempre un po’fuori dalle righe, ma d’altronde, era il pentagramma che muoveva le sue giornate… Di lui ci mancherà tutto, le sue canzoni e le sue risate, ma soprattutto il suo affetto. Viveva per la sua famiglia , non solo per la moglie e le figlie, ma anche per le sorelle, il fratello, il nipote che guai a chi glielo toccava! IlVostro saluto così numeroso è stato sicuramente il più bel regalo che il suo Paese poteva fargli, e se di lassù ci ha visto, si sarà sicuramente commosso anche lui. Per noi se n’è andato un piccolo pezzetto di Ponsacco anche se, passando per il Corso, ci sembra ancora di vederlo seduto lì, al suo bar Centrale, un ponsacchino fiero di essere ponsacchino. Grazie davvero dell’affetto che gli avete dimostrato. Roberta, Alessandra e Maria Grazia.

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Il Maestro XIVa Edizione Ecofesta Dopo i genitori, il primo posto nell’educazione dei giovani spetta certo agli insegnanti. Il primo educatore che il bambino incontra fuori della famiglia è il “Maestro” o la “Maestra”, con il quale percorre un buon tratto di strada. Chi di noi non ricorda il suo primo insegnante? La bacchettata sulle dita, la tirata d’orecchi, il dietro la lavagna erano punizioni esemplari per i più discoli, ma non hanno mai rovinato la loro e nostra, spensieratezza. Forse li hanno aiutati a lottare meglio nella vita. Oggi quei comportamenti sono banditi dalla scuola, anzi il ruolo e l’autorità degli insegnanti sono contestati, se non addirittura oggetto di violenze o denunce da parte di genitori pronti a giustificare sempre la condotta sbagliata dei figli. E il risultato è sotto gli occhi di tutti. I genitori facciano una seria riflessione e restituiscano alla scuola il rispetto che merita nell’interesse dei loro figli e della società civile. I ragazzi di oggi saranno i cittadini di domani e l’etica, il senso del dovere, il rispetto dell’altro, si imparano in famiglia ed a scuola. Gli insegnanti pretendano rispetto, cominciando dal non accettare quel “tu” che pone docente ed allievo sullo stesso piano. Nei primi decenni del ‘900 ci sono stati da noi ottime figure di insegnanti: il mitico maestro Pardini, la signorina Ceccanti, Parisina, le maestre Antonelli, Cavallini, De Santi, Guiducci, i maestri Antonelli, Cammilli, De Santi, Grassulini, Pieracci, Riccetti, il prof. Marri, direttore della Scuola di Avviamento prof. Marri. Impossibile citarli tutti. Il prof. Pirovine, insegnante di latino e greco convinse i miei a farmi proseguire negli studi. Passai al Ginnasio, quindi al Liceo Classico dove avrei incontrato docenti come i proff. Cecchi, Giacobini, Silvi, ed un giovanissimo don Vasco Bertelli, oggi Vescovo Emerito di Volterra. Chiedo scusa se mi sono soffermato a parlare di me, ma l’ho fatto soltanto per dimostrare come un insegnante possa determinare il corso della nostra vita. Concludo con una riflessione, un aforisma orientale tratto da G. Ravasi: “Ci sono maestri-cedro e maestri-palma. I primi levano verso il cielo i loro rami irrangiungibili, carichi di frutti. I secondi, invece, hanno i datteri già nei loro rami bassi e anche chi è piccolo può afferrarli e gustarli”. Lido Sartini

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Domenica 17 aprile si è svolta la XIV edizione dell’Ecofesta, l’annuale appunta-

sore all’ambiente Barbara Giannini, alla preside prof.ssa Maura Bacci e ai docenti dell’Istituto Niccolini. Il tema dell’acqua quest’anno sarà al centro delle attività dei Campi Solari che disporranno anche di laboratori di lingua. Per informazioni sui programmi, prezzi e date consultare il sito www.fantagiokando.com. S.M.

mento con l’ambiente e l’ecologia, organizzata dal Comune e dalla Legambiente Valdera. La manifestazione si è svolta sul corso Matteotti e in altri spazi, come la piazza Valli, dove oltre alle esposizioni delle varie attività, sono stati allestiti centri benessere con consulenze e dimostrazioni di pratiche e discipline naturali con possibilità di fare esperienze di tecniche di rebirthing e biodanza. Nello spazio culturale si sono svolte conferenze sull’ecologia e l’ambiente. Le scuole Niccolini hanno esposto i lavori, i cartelloni e le varie opere realizzate dai ragazzi nell’ambito del progetto di educazione ambientale, sull’uso dell’acqua e sullo smaltimento

dei rifiuti. Gli animatori di Fantagiokando hanno organizzato giochi, regalato palloncini e sculture e truccato i bambini. Complimenti a tutti la per riuscita della manifestazione, in particolare all’asses-

Il nuovo sito comunale Dal mese di maggio è on-line il nuovo sito del Comune al quale chiunque può accedere per avere informazioni. L’interfaccia è stata rinnovata sia nella struttura, che nella grafica e nei contenuti. Il nuovo sito offre una vesta grafica completamente rinnovata con una sezione dedicata ai servizi e agli strumenti per orientarsi e accedere a tutte le informazioni. I contenuti, gestiti da ciascun servizio in maniera autonoma, consisteranno in notizie, comunicati e documenti diramati nelle forme opportune e in tempi più rapidi. Sono mantenuti i forum di partecipazione che consentono di comunicare con l’Amministrazione e facilitano le Associazioni per prenotare le varie strutture conmunali. Visitate il nuovo sito e buona navigazione. Barbara Giannini Assessore


Per Severino Gargani Il saluto affettuoso, unanime, caldo, sincero e commosso a Severino, è stato per noi familiari motivo di immenso conforto. I suoi occhi, spenti su questa terra, intravedevano soltanto sagome non ben definite, ma siamo certi che avranno ripreso a vedere e brillare di gioia quando la gente del suo paese è venuta a salutarlo con un affetto indicibile, riempiendo la casa e la Chiesa all’inverosimile, che da tempo non si vedeva colma di così tante persone. E proprio la sua Ponsacco, il paese dove è nato e ha costruito la sua vita, il suo lavoro, la sua Garseve, la sua famiglia, gli ha riversato tutta la stima e l’apprezzamento per ciò che ha fatto. Per questo verrà ricordato. Noi Vi ringraziamo. Chi lo conosceva bene lo ha raccontato così: …“ C’era una volta in un piccolo borgo un gigante buono, forte, creativo, pieno di vita, orgoglioso, amante della giustizia, dell’onestà, della bontà, della terra, della natura e dei suoi frutti…”E noi lo riviviamo con i nostri ricordi in tutti questi suoi aspetti, ma non solo, perchè il dono più grande che ci ha fatto è quello della fede che ha manifestato in tutta la vita, trasmessaci fin da piccoli e che ora è per noi il baluardo che sostiene e ci fa affrontare con serenità e forza il futuro. La sua famiglia Dal Salmo 145 “Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature” Le offerte raccolte sono state così devolute: San Vincenzo Misericordia Shalom Noi Famiglia Ricerca clinica oftalmica oculistica Orfanotrofio Suor Kornelia Medjugorje

Ricordiamo... Nel secondo anniversario della scomparsa di Gino Montagnani (17 febbraio 2009) e Miranda Agostini Ved. Montagnani (8 maggio 2009) il figlio Mauro vi ricorda con immenso affetto.

Scuola di Ballo Team Work

(in basso da sin.) Giada Biondi, Valentina Martini, Giulia Agostini. (In alto, da sin.) Sara Lucchesi, Beatrice, Federica Martini, Gaia Agostini, Aurora Ciappi

Per Enrico Caroti

La scuola di ballo Team Work ha ottenuto per entrambe le squadre qui fotografate il primo posto al campionato regionale. (da sin in basso) Rossella Orsani, Aurora Albani, Chiara Gremignani, Francesca Biscioni. (a sin. in alto) Jessica Sartini, Simona Amato, Diletta Menicagli, Alessia Giorgetti, Sara Galluzzi

La moglie, le figlie, i generi ed i nipoti di Enrico Caroti hanno donato mille euro alla AIL (Ass. italiana contro la leucemia). I familiari ringraziano sentitamente chi è stato loro vicino dimostrando affetto e amicizia.

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Auguri a... A Lisa Sacchini che il 17 maggio festeggia il suo compleanno facciamo i più cari auguri. Babbo Gianfranco, mamma Maria, le nonne Romana e Maddalena. Un augurio speciale a Lisa anche per la sua S. Cresima che si celebrerà il 29 maggio nella Chiesa S. Giovanni

Buon compleanno a Linda e Diego Menichini che il 27 e il 19 maggio compiono 6 e 1 anno. Tanti auguri da mamma Federica, babbo Massimo, i nonni e la bisnonna Osanna.

Il 3 maggio Lida Aringhieri ha compiuto 90 anni. Tanti auguri dai figli, nuore, nipoti e parenti tutti.

Ballerine che si fanno onore La scuola di danza “Scarpette Rosa” è stata premiata al teatro Goldoni di Livorno con il gruppo del corso hip-hop new style in occasione della Rassegna Nazionale di Danza 2011. La coreografia di hip-hop era studiata sulle musiche di Will Smith. Le allieve della scuola di danza, che saranno anche alla Rassegna di Pesaro, si sono poi esibite al teatro “Viganò” di Roma con due coreografie classiche: “I miei giochi d’infanzia”, ispirato ai sogni di una fanciulla che cerca di dare anima ai suoi balocchi e “La mia Sicilia”in cui si esalta l’amore per la terra natìa. Presenti alle rassegne, insieme al ballerino Andrè De La Roche, insegnanti ed allievi provenienti da tutta Italia. Grande soddisfazione per l’insegnante e coreografa, Federica Orsini. Ecco i nomi delle ballerine: Aurora Cicarelli; Maria Ginevra Ferretti; Matteo Lanzotti; Asia Bianchi; Ilaria Baldini; Francesca Carlino; Eleonora Ferraro; Matteo Mirdita; Giuliana D’Alessandro; Federica Marini; Lorenzo Picchi; Alessia Ferrini; Irina D’Alessandro; Francesca Granchi; Martina Granchi; Silvia Meoni; Gaia Lombardi; Sara Socci; Martina Adamo; Sandro Giobbi; Giuditta Uccellatore; Giacomo Menichini; Alissia Giuntini; Francesco Brondi; Benedetta Lazzereschi; Gaia Filippeschi; Tiziana Crecchi. Elena Iacoponi

Volley Femminile

Obiettivo centrato Il giorno 15 aprile Ylenia Signorini ha conseguito la laurea Magistrale in Medicina Veterinaria. Complimentoni Dottoressa! Babbo, mamma, Amalia, Lapo, i cugini, gli zii e i nonni.

Complimenti a Erika Balducci che il 27 aprile si è laureata brillantemente in Scienze Motorie presso l’Università di Firenze discutendo una tesi sul recupero funzionale post-infortunio di un giavellottista. Con affetto, la tua famiglia.

La squadra femminile del Valdera Volley Ponsacco che milita nella Terza Divisione si è aggiudicata, con la vittoria nei Play Off provinciali, la Promozione al Campionato di Seconda Divisione. La fase finale dei Play Off OFF di categoria si è disputata a Ponsacco nella Palestra comunale Iacopini nei giorni 7 e 8 maggio. La squadra locale si è imposta per 3-0 nella semifinale di Sabato 7 su Folgore S. Miniato.Domenica 8, presente un numeroso pubblico, si è poi svolta la finale tra Valdera Volley Ponsacco e Pol. Gatto Verde, una combattutissima partita, conclusa con la vittoria di Valdera Volley per 3-2. Al fischio finale dell’arbitro grandi festeggiamenti per la Promozione in 2° Div, che era l’obiettivo principale di quest’anno. Questa vittoria è stata il degno epilogo di una straordinaria stagione agonistica che ha visto la squadra ponsacchina disputare 25 partite tra amichevoli, tornei e campionato, riportando ben 24 vittorie e 1 sola sconfitta. La squadra è composta da Annalina Plebani e Alessia Valente palleggiatrici; Martina Marinari, Silvia Samminiatesi, Rachele Luppichini, Federica Romagnoli, Sara Rossi, Elisabetta Mancini e Linda Salvini schiacciatrici; Elèna Cestari, Jennifer Chiarei e Lisa Santini come centrali; Samantha Lenzi e Francesca Girolami nel ruolo di libero. Allenatore: Giuseppe Mazzotti. Dirigente responsabile: Roberto Marinari. ASD Valdera Volley

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Trofeo Elisabetta Iacopini E’ stato un bellissimo pomeriggio di festa quello vissuto alla palestra comunale “Elisabetta Iacopini” di Ponsacco lo scorso 14 maggio. Davanti ad un grande pubblico circa 300 ginnaste appartenenti a 10 società provenienti da tutta la Toscana si sono confrontate nel tradizionale appuntamento del Trofeo Elisabetta Iacopini di ginnastica ritmica, organizzato dalla Ginnastica Ponsacco in memoria di una sua giovane ginnasta scomparsa prematuramente e giunto alla undicesima edizione. In gara squadre e coppie hanno offerto uno spettacolo degno dei migliori palcoscenici della ritmica toscana e soprattutto le piccole ce l’hanno messa tutta per dimostrare il loro valore. Le grandi, da parte loro, hanno approfittato di questa opportunità per saggiare la loro preparazione in vista dei prossimi campionati nazionali di Fano. La Ginnastica Ponsacco si è aggiudicata ancora una volta l’ambito trofeo, con una serie di prestazioni di assoluto rilievo, condite da alcune vittorie nelle singole categorie che sono di buon auspicio per questo finale di stagione. A premiare sono intervenuti i genitori di Elisabetta e per l’Amministrazione Comunale, che patrocina da sempre la manifestazione, l’assessore Tommaso Baldacci. Questo l’elenco completo delle partecipanti per la Ginnastica Ponsacco. PULCINE UNDER 8 allenate da Elena Ferretti: Martina Genovese, Andrea Franconieri, Luna Ferretti,Alice Citi, Rebecca Degli Innocenti, Matilde Toncelli, Alena Mataluni, Alessia Siciliano, Vittoria Giuntini, Luna Onnis. MINI AGONISTICA UNDER 8 allenate da Claudia Carlesi, Valentina Bardelli e Chiara Scarpellini: Caterina Casarosa, Vittoria Locci, Desiree Ceccanti, Iris Pachetti, Martina Vaduva, Chiara Frullini, Laura Della Pace, Martina Regoli. PROMOZIONALE ALLIEVE A/JUNIOR allenate da Elisa Milianti e Chiara Scarpellini: Anna Frullini, Letizia Mattonai, Rachele Ceccanti, Aurora Zannerini, Chiara Parri, Francesca Macchi,Aurora Ricci,Annachiara Sorbello, Noemi Lomi, Francesca Cambria, Giulia Morelli, Erika Bimbi, Susanna Lelli, Tina Lovisco, Silvia Morucci, Alice Barretta. PROMOZIONALE ALLIEVE B allenate da Claudia Carlesi: Daria Paoli, Caterina Bini, Ilenia Griselli, Elena Gambini, Elisa Falchi, Maria e Natalia Scopetani. PROMOZIONALE ALLIEVE C allenate da Elisa Milianti: Martina e Matilde Benucci, Sofia Creatini, LindaVannini, Lisa Cecconi, Giulia Bini, Anna Morelli e Elisa Carrai. PROMOZIONALE SENIOR allenate da Claudia Carlesi: Doriana Bove, Jessica Borsetto, Alice Lazzerini, Giulia Fagiolini, Gemma Sardelli, Martina Pasqualetti e Aurora Testi. PROMOZIONALE UISP allenate da Denise Ciardelli e Camilla Lupi: Benedetta Cioni, Alessia Cellai, Sofia Spini, Camilla Panicucci, Lisa Viviani, Camilla

Auguri a... Auguri per i tuoi 60 anni portati in splendida forma. La moglie Anna, le figlie, i nipoti e i generi

Auguri a Nicole Cirillo che il 1 maggio nella Chiesa delle Melorie ha ricevuto il sacramento del Battesimo.

Auguroni mamma Manuela da tutti noi. 15 maggio

Il 6 maggio Benedetta ha compiuto 9 anni... Auguri al nostro amore grande. Babbo, mamma, e Margherita

Auguri a Nicolò Di Sandro che il 28 maggio compie i tanto desiderati 18 anni. Un bacio dalla sorella Jessica, babbo, mamma e i parenti tutti.

L’11 maggio 2011 alle ore 5.46 è nata Gaia, per la gioia dei genitori Letizia e Alessio Ferrini, dei nonni Roberto e Margherita e della zia Serena. Pietroni, Giulia Viviani, Alessia Barbafieri, Margherita Martina, Elena Coscione, Serena Benvenuti, Giulia Cicconi, Luisa Ducci, Alessia Cicconi, Sara Marianelli, PROMOZIONALE UISP OVER allenate da Isabella Parri: Silvia Sbrana, Chiara Scarpellini, Alice Marinari, Francesca Bagagli e Camilla Lupi. AGONISTICA FGI allenate da Isabella Parri: Alessia Girolami, Elena Boninsegna, Marta Lucchesi, Arianna Bandini e Asia Frangioni. 35


Mobilieri

Mobilieri ai play out contro il Carpenedolo Anche se era solo una chimera la salvezza del Ponsacco all’ultima giornata, il verdetto finale che infila i rossoblu ai play out col Carpenedolo, ha gelato i frequentatori del Comunale, ma anche quelli che preferendo altri lidi, hanno chiesto, non solo per curiosità, ma per antica passione, le sorti dei rossoblu. Pero puntualmente spuntano i “soloni” quelli che montano con filosofica disinvoltura sul carro del vincitore, e che sono altrettanti pronti a dissociarsi nel rovescio della medaglia,ostentando sapienza e ricette infallibili sul come si doveva fare, e quando intervenire per evitare il pericoloso spareggio per non retrocedere. Pero quando il Presidente Antonio Passerai, a luglio dello scorso anno ha ripreso per i capelli la società,e con coraggio ha aggiustato alla meglio una formazione, nessuno metteva in essere qualche “aiutino” per cercare di correggere l’inevitabile carenza iniziale. Ciò nonostante la squadra rossoblu ha avuto una dignitosa partecipazione alla coppa Italia ed nel campionato ha messo insieme 44 punti che non sono bastati, purtroppo, per avere la conferma della serie D. Per ironia i Mobilieri hanno la migliore classifica avulsa con le squadre come Pontedera,Mezzolara,Bagnolese,e Virtus Castelfranco che stanno disptutando i play off. Comunque fino alla 28° giornata i Mobilieri hanno costruito e retto il confronto con le altre formazioni del girone anche con alcuni aggiu-

stamenti nell’organico, e tenendo sempre sotto controllo la zona a rischio. Dopo, il Ponsacco si è come incartato, smarrendo inspiegabilmente ragionamento, determinazione, ed equilibrio, perdendo anche le tracce di quei pareggi,a volte criticati, ed oggi tanto rimpianti. Ovviamente la responsabilità di questo calo di rendimento è principalmente sulle spalle della squadra e del tecnico, che forse per un eccesso di fiducia nei propri mezzi, sono mancati nel momento topico della stagione, riprendendosi nel finale a giochi ormai conclusi. Ora c’è la cassazione dei play out, che non avrà più appelli, e dal risultato dei 180 minuti da giocare sancira, l’assoluzione (serie D) o la condanna (eccellenza) dei rossoblu. La partita col Carpenedolo è ad alto tasso di rischio per la consistenza tecnica dei bresciani, che se non si è espressa al meglio nel campionato può sempre emergere in uno scontro decisivo. Il vantaggio dei rossoblu, meglio classificati, con due pareggi a disposizione,e con una vittoria per parte con gli spessi gol, è solo sulla carta. La casistica è zeppa di esempi di squadre che facendo leva proprio sulle regole d’ingaggio per questo match che non le favoriva hanno trovato motivazioni ed energie per ribaltare la classifica. Il Primo appuntamento è fissato a Carpenedolo il 22 Maggio ore 16, e il ritorno il 29 alla stessa ora. Luciano Lombardi.

Siglato l’accordo fra Rinascita e Juventus Academy Il Gruppo Sportivo Rinascita guarda al futuro, e conclude con la Juventus Academy un importante affiliazione che potra segnare una svolta decisiva nel clan giallo-verde nel settore della Scuola calcio nelle leve dal 1999 al 2004. I dirigenti del sodalizio Ponsacchino con il Presidente Alessandro Balluchi il Vice Filippo Ferretti insieme ai rappresentanti della Juventus Marco Isnardi ed Andrea Vaccarono, sono stati ricevuti in Comune dal sindaco Alessandro Cicarelli e dal Vice Floriano Baldacci che hanno ufficializzato come Istituzione l’avvenimento. Un progetto quello Juventino di grande respiro tecnico ed educativo che abbraccia particolarmente anche il sociale. Con le direttive del club di Torino, non solo i giovani impareranno le nuove metodologie, ma anche gli allenatori saranno educati per questo progetto, e pure le famiglie dei ragazzi avranno contatti diretti con gli insegnanti. Previsti raduni nel centro di Vinovo, ed a Ponsacco con possibili amichevoli con squadre del settore giovanile della Juve. Un cambio di marcia per i ragazzi della Rinascita che potranno formarsi con i valori dello sport nel modo totale non solo in campo ma anche fuori. La consulenza tecnica per la parte Ponsacchina sarà tenuta da Claudio Piccinetti già conoscitore e sostenitore di queste metodiche. (L.L.)

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Il Presidente Balluchi,ed il Vice Ferretti con i rappresentanti della Juventus Academy Insardi e Vaccarono.


è più bella l’estate con i nostri occhiali

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Basket

Il Bplaj Granchi miglior toscano al Trofeo delle Regioni 2011 Miglior giocatore della selezione toscana e per due volte top scorer della stessa rappresentativa. La valigia di Alberto Granchi, nostro concittadino, è tornata carica di buoni risultati dal Trofeo delle Regioni che si è svolto a Torino dal 20 al 25 aprile. Il giovane Bplaj si è classificato al secondo posto con la rappresentativa toscana che ha condotto dunque un torneo di alto livello. I toscani, dopo la vittoria nel girone B, hanno battuto nei quarti i padroni di casa del Piemonte e, in semifinale, i favoriti del Veneto. Nella finalissima contro il Lazio sono stati sconfitti 69-82, ma Granchi si è preso la sua personale rivincita uscendo dal campo come miglior realizzatore della formazione con 14 punti all’attivo nel match finale. La qualità dimostrata dal giovane under 15 non si riconduce ai soli canestri realizzati, ma anche all’apporto che Granchi ha saputo dare in situazioni che non sono rilevate dalle statistiche, ma che di certo non passano inosservate agli addetti ai lavori. E infatti il cestista Bplaj si è aggiudicato il titolo di miglior giocatore della Toscana. Grande soddisfazione per il risultato nella società Juve Pontedera. “Siamo felici e orgogliosi di Alberto - sottolinea il responsabile del settore giovanile Massimiliano Ormeni - questo ragazzo, che ha grandi doti anche fuori dal campo, è la testimonianza che il lavoro, la disponibilità e la costanza premiano. Sono sicuro che questa significativa esperienza rinnoverà gli stimoli che verso altri traguardi”. Luca Bongianni

Tennis Club Ponsacco

Un futuro promettente Sui campi del Tennis Club Ponsacco si è conclusa la 3° tappa del gran prix junior Pisa, competizione cui partecipano le scuole di tennis della provincia, riservata agli allievi nati dal 1994 al 2004. Un gran successo per il T.C.Ponsacco. Sul gradino più alto del podio femminile è salita Alice Innesti. Semifinaliste, le ponsacchine Elisa Gasperini e Francesca Toci. Nel maschile su 8 giocatori finalisti, 6 sono ponsacchini: Davide Pelliccia, Giovanni Gubitosa, Marco Belcari, Matteo Pasquinucci, Luca Battiato e Giacomo Manetti. “E’ stata una grande soddisfazione vedere più di 200 persone avvicendarsi nel nostro club che è nato soltanto nel 2009, ma stiamo cercando di promuoverlo ancora con tornei sociali, tornei fra i circoli e tornei agonistici”. Lo ha detto la presidente e maestra Anna Iualé la quale ha annunciato che “quest’anno l’attività agonistica sarà ricca di appuntamenti : iscrizione di 2 squadre alla serie D3, la squadra A Brini, Becherini, Tampucci, Chiarugi, Migliarini, Marra, capitano Doccini, è molto competitiva, nata per raggiungere la fase nazionale del campionato. La squadra B Toci, Biasci, Settesoldi, Giannini, Tinagli, Mazzei,elementi adulti alle prime uscite agonistiche avranno in futuro molto da dire. Il nostro circolo rappresenta un punto di riferimento per il tennis provinciale ed è nostra intenzione di instaurare anche un centro tecnico”. Tennis Club Ponsacco

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Congratulazioni ad Anna Chiara Sorbello, 3^ classificata al Campionato Interprovinciale UISP di Ginnastica Ritmica, promossa al Campionato Regionale. Un grazie Speciale alle Insegnanti Elisa e Chiara della A.S.D. Ginnastica Ponsacco


PONSACCO EVENTI PONSACCO 20 maggio

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15 - 16 giugno

ore 19.00 - 24.00

Teatro Odeon

U.T.E. e Istituto Comprensivo Serata teatrale

Teatro Odeon

Saggio di Danza Scarpette Rosa

21 maggio

ore 16.00 - 20.00

17 giugno

18.30 - 24.00

Teatro Odeon

Presentazione del libro “Regina� di Barbara Sarri Robin

Teatro Odeon

Buscemi Teatro Artwork Village

dal 29 al 31 maggio

ore 16.00 - 24.00

18 giugno

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Teatro Odeon

Anteprima concorso teatrale (Politiche Giovanili)

Teatro Odeon

Scuola di Danza Mugnai Silvia Artemic

1 giugno

ore 16.00 - 24.00

dal 21 al 23 giugno

ore 9.00 - 12.30 e ore 15.00 - 21.00

Teatro Odeon

Anteprima concorso teatrale (Politiche Giovanili)

Teatro Odeon

Saggio di Danza Professione Danza

2 giugno

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24 giugno

ore 14.00 - 20.00

Teatro Odeon

Concerto di Musica Classica Associazione Alidea Gelli

Teatro Odeon

Sport: Futura Sport

4 giugno

ore 21.15

25 giugno

ore 21.00

Teatro Odeon

Notte da Musical (La Prossemica) Pubblica Assistenza Ponsacco

Teatro Odeon

Sport: Futura Sport

10 giugno

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26 giugno

ore 18.30 - 24.00

Teatro Odeon

Tango Mousier Teatro Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Teatro Odeon

Buscemi Teatro Artwork Village

14 giugno

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dal 27 al 30 giugno

ore 8.00 - 20.00

Teatro Odeon

Saggio di Danza Associazione Alidea Gelli

Teatro Odeon

Saggio di Danza Danza Atelier

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