Novembre 2010

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

Kimmochi Salonji - “Liriche giapponesi”

Anno XIII - Numero 11 - Novembre 2010 · E 2,20


L’editoriale

Ponsacco, passaggio pedonale da Via Carducci a Viale 1° Maggio foto di Giuliano Pucci

La donna lavora sodo, e l’uomo? L’uomo casalingo italiano è stato clamorosamente bocciato. In Italia il lavoro familiare è quasi tutto a carico delle donne. E’ quanto emerge dai dati Istat, diffusi alla Conferenza Nazionale della Famiglia svoltasi a Milano. C’è troppa disuguaglianza nella divisione del lavoro familiare tra i partner, senza considerare che la donna, oltre agli impegni domestici, deve anche assolvere tante faccende all’esterno, come accompagnare e riprendere i bambini a scuola, fare la spesa giornaliera, accudire insomma a tutta una serie di incombenze che le lasciano soltanto spazi esigui per riposarsi o per dedicarli alle personali necessità. L’uomo risulta più presente nei lavori domestici soltanto fra le giovani coppie in cui la moglie lavora e, soprattutto, dove ci sono figli. L’indagine pone in evidenza anche la notevole diversità di tale situazione fra le regioni del nord e quelle del mezzogiorno, dove le donne occupate con figli, assai più degli uomini dedicano il loro tempo al lavoro do-

mestico. In compenso sembra che in talune regioni tuttora resista una certa tradizionale matriarcalità. Interessanti i dati relativi alle varie funzioni: per esempio, le donne non possono esimersi dal cucinare: in un giorno medio tali attività sono svolte dal 90,5% delle occupate e dal 97,8% delle non occupate. L’impegno degli uomini in casa invece è estremamente più selettivo. Infatti anche le attività di pulizia impegnano l’82% delle donne occupate per arrivare al 94,8% tra le non occupate. Le attività di apparecchiare, sparecchiare e lavare i piatti sono svolte in maggioranza dalle donne, mentre i mariti di donne occupate si impegnano soltanto il 41,7% in cucina, il 31,4% per le pulizie, il 29,9% fa la spesa, il 26,6% apparecchia e riordina la cucina, mentre quasi nessuno si impegna a lavare e stirare. Insomma i maschi italiani si dedicano più volentieri alla manutenzione della casa, dei veicoli, alla cura degli animali, di orti e giardini. Punto e basta.

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Elena Iacoponi Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori

Strenna ai lettori Allegato a “Il Ponte di Sacco” di dicembre, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, i nostri lettori riceveranno in omaggio la pubblicazione “Addio, mia bella, addio!...” il contributo della comunità di Ponsacco per un’Italia unita, libera, indipendente, repubblicana.

Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco

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costruzioni snc di Nedo e Marco Mazzei

Progetto grafico Niccolò Falaschi

Ristrutturazioni, restauri monumentali, costruzioni civili, manutenzioni

I servizi fotografici sono di Foto Chiavaccini, Foto Meoni

Magazzino e Uffici: Via Catullo, 5 - Loc. La Capannina 56030 Cevoli (Pisa) Tel. 0587 685351 - Fax 0587 687805 - e-mail: wwwmazzeisnc@virgilio.it


4 novembre

Ricordo dei Caduti per l’unità d’Italia Una ricorrenza quella del 4 novembre all’insegna della memoria del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’Amministrazione Comunale, le associazioni d’Arma ( vedi polemica dei bersaglieri n.d.r.) e di volontariato unitamente all’Istituto Scolastico “Niccolini” hanno celebrato la commemorazione storica davanti al Monumento ai Caduti e nel Camposanto, dove riposano le vittime delle guerre. I

giovani con canti patriottici e loro musiche hanno ravvivato in tutti la speranza di un futuro migliore, di un’Italia senza odio, senza guerre, di una patria che dia lavoro e pace. Il Sindaco ha messo in luce l’importanza della ricorrenza per ricordare i nostri avi morti per l’ideale di un’Italia libera, unita, indipendente e repubblicana.

Premio “Ho tempo per te” 2010 Il premio “Ho tempo per te”, istituito dal Ponte di Sacco in collaborazione dell’Amministrazione Comunale, è giunto alla 10.a edizione, premiando cittadini che dedicano il loro tempo libero all’aiuto del prossimo. Anche quest’anno, la Vigilia di Natale, in Sala Valli, il premio sarà conferito a chi si è maggiormente distinto per il benessere del prossimo in difficoltà morale e materiale. La Direzione della Rivista sta esaminando, in collaborazione di consulenti, le varie proposte giunte in redazione. Sul numero prossimo sarà data notizia della scelta effettuata.

La deposizione di una corona d’alloro al monumento delle vittime di tutte le guerre

Il coro degli allievi del Comprensorio scolastico intonano l’inno di Mameli davanti alle tombe dei caduti

Deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti

Gli allievi del Comprensorio scolastico suonano durante la cerimonia

Mons. Nencioni impartisce la benedizione 3


La posta del Ponte Che fine ha fatto la casa del cinema? Passando tutti i giorni sotto le finestre chiuse della bella villa Elisa, mi domando che fine ha fatto la casa del cinema, il cinema-Teatro Odeon, proclamato dai giornali ( e soprattutto dal vostro) un grande avvenimento “culturale”, un’occasione per rilanciare la proiezioni di film di prima visione e d’essai, per avere durante l’anno nomi celebri, incontri con personaggi ecc. ecc. E poi la firma con l’Università di Pisa per iniziare una prestigiosa stagione di alta cultura e di collaborazione tra società e scuola, ecc. ecc. Non era forse meglio dedicare la Villa alla nostra cultura, alle associazioni cittadine che tanto si arrabattano per inventare concerti e eventi? Al primo piano della villa ci sarebbe stata bene una sala di lettura, una sala d’ascolto, una sala di esposizione artistica, mentre al secondo piano potevano trovare la sede diverse associazioni culturali. Chi ne gode dell’Università? Solo alcuni docenti e pochi universitari perché questa è solo una dipendenza. E’ forse utile un contratto del genere? Cari amministratori, ripensateci bene e poi stracciate il contratto. Lo farete voi del centro sinistra o dobbiamo attendere che lo faccia la destra? Lettera firmata

Non si può più tollerare Sono un ponsacchino verace ( o come dice il vostro direttore “Dòcche”) e spesso mi trattengo nei bar e nei vari negozi per trascorrere un po’ di tempo. Proprio ieri ho sentito dire che la notte si ripetono spesso atti di vandalismo, dispetti, cose incivili che non vanno bene per un paese come il nostro. Ho saputo che dopo il corteo della rievocazione storica, alcuni ragazzi hanno rotto lumiere, scardinato cassette postali, lacerato bandiere. In altre notti sono stati compiuti atti barbarici davanti alle saracinesche di negozi e nella notte di Halloween sono state imbrattate porte con uova e altre sostanze colorate, è stato vuotato il vaso delle cicche davanti a portoni. Credo che le forze dell’ordine abbiano già qualche indicazione, perché quelle non sono ragazzate e i responsabili devo4

no avere una bella lezione di educazione. Oggi è più facile riconoscere i vandali: c’è la videosorveglianza che da piazza del Comune va fino a Piazza d’Appiano. Qualcosa si dovrà pur vedere. Se non è possibile, mi domando cosa ci stanno a fare quegli occhi spenti, tanto costosi per noi cittadini! Walter

Difende gli immigrati Si parla molto di immigrati, della criminalità, del degrado… “dove sono loro c’è sempre un troiaio!” l’abbiamo detto tutti almeno una volta, ma è una gran cavolata. Bastiamo noi per fare confusione e sporcizia e loro si adeguano! E poi bisogna dire che nel 900 gli italiani in America erano trattati allo stesso modo, anzi peggio: Sacco e Vanzetti e chissà quanti altri c’hanno rimesso la vita da innocenti. Mio nonno ha vissuto in Sudamerica e all’inizio ha dormito sulle panchine perché nessuno si fidava di un italiano. Abbiamo ricevuto lo stesso trattamento che ora noi diamo a chi viene nel nostro Paese. “I musulmani sono terroristi”, “gli italiani sono mafiosi”, è lo stesso identico pregiudizio. E se provassimo a parlare con gli immigrati? Magari li troveremmo anche simpatici. E se invece di iscrivere i nostri bambini a scuole dove gli stranieri sono pochi, salvo poi mandarli in costosissime vacanze studio all’estero, li iscrivessimo in scuole con numerose presenze straniere? Imparerebbero che il mondo è pieno di persone con idee diverse e che confrontandosi si può conoscere una cultura diversa, arricchirci e capire che nel mondo c’è posto per tutti. I bambini dovrebbero essere tutti uguali, lo dice anche una dichiarazione internazionale dei diritti del fanciullo. La pluriculturalità è un valore, è qualcosa che un essere umano dovrebbe avere aldilà di ogni pregiudizio. A tutti deve essere data la possibilità di avere una vita dignitosa e tranquilla. Tania Carnasciali PD Ponsacco

Le spese di Legambiente Legambiente Valdera, a proposito delle “spese inutili” e cioè 640 euro per la giornata “Puliamo il Mondo”, così ribatte: “La scarsità di lungimiranza non meriterebbe risposta, ma vogliamo solo sottolineare

che con quei soldi sono stati dati più di 350 kit ai bambini delle scuole materne ed elementari (1,80 euro cad !!!!) e che se le insegnanti fossero state interpellate, avrebbero detto che il 30 settembre è stata una giornata molto utile ed efficace. Fin dal 1989 Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean Up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale nel mondo; è un’iniziativa di cura e di pulizia, un’azione allo stesso tempo educativa, concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili; quest’anno hanno aderito circa 2000 comuni. Se Ponsacco, che partecipa da oltre 20 anni, oggi è più pulita, il merito è anche di questa manifestazione.” Legambiente Valdera

Al Sindaco le congratulazioni di Forti Ho partecipato alla bella manifestazione organizzata dall’Ass. Carabinieri di Ponsacco, per ricordare tutti i caduti per la Pace ed in particolare i caduti di Nassiriya. Ho avuto il piacere di ascoltare e condividere, pur essendo un suo avversario politico, le parole pronunciate dal Sindaco che ha elogiato questi “eroi, soldati morti in missione di pace e per la libertà”. Non avendo potuto farlo personalmente, intendo congratularmi con lui per le espressioni usate, ma nel contempo non posso fare e meno di domandare: chissà se quelle parole sarebbero state condivise anche dalla maggioranza che lo sostiene, ed in particolar modo dall’assessore sig. na Giannini, già esponente di Rifondazione Comunista, notoriamente ostile a certi valori e avversa addirittura alla realizzazione di una nuova caserma dei Carabinieri a Ponsacco. E’ incredibile, come nonostante non si condividano principi e valori, in certi personaggi sia tanto tenace l’attaccamento alla poltrona di assessore. Franco Forti Per il coordinamento PdL Ponsacco

Il lamento dei Bersaglieri Franco Citi, Presidente dell’Associazione Bersaglieri “Rodolfo Valli”, ha inviato una lunghissima lettera che non possiamo pubblicare integralmente data la mancanza di spazio. Ce ne scusiamo. Si tratta di lagnanze a proposito dell’assen-


INCANTO D’AUTUNNO

za di una rappresentanza della locale sezione Bersaglieri alla commemorazione del 4 novembre. Dunque, scrive fra l’altro Citi: “invitati in Comune ad una riunione dall’Assessore alla cultura ci fu esposto un programma tanto insignificante che chiedemmo di migliorarlo per ricordare degnamente i Caduti, ma senza alcun esito. Soltantouno spostamento di data, dal 1 al 4 novembre. Il mancato ascolto per una fattiva collaborazione che si è più volte verificato, significa il distacco tra le associazioni e il Comune. Ci consola che analoga situazione è sofferta anche da altre associazioni. Auspichiamo pertanto che l’Amministrazione Comunale, d’ora in poi, ci dia ascolto aprendo un nuovo capitolo collaborativo anche in previsione delle celebrazioni del 150° anno dell’Unità d’Italia. Franco Citi

Ottobre

Franco Citi, il presidente della Sez. Bersaglieri, denuncia ancora una volta che il Monumento ai Caduti spesso diventa un bivacco o una tribuna o una panchina. Per il presidente della sezione bersaglieri è un comportamento sconveniente

Un tempo, era d’estate, era a quel fuoco, a quegli ardori, che si destava la mia fantasia. Inclino adesso all’autunno dal colore che inebria; amo la stanca stagione che ha già vendemmiato. Niente più mi somiglia, nulla più mi consola, di quest’aria che odora di mosto e di vino di questo vecchio sole ottobrino che splende nelle vigne saccheggiate. Vincenzo Cardarelli

Banca Popolare di Lajatico Dal 1884, il piacere di crescere insieme.

Vieni a trovarci nella Filiale di ponsacco Via Provinciale di Gello (Rot. Le Melorie) Tel. 0587 728701 - Fax 0587 728744 foto di Giuliano Pucci 5


I Fedeli sono chiamati a contribuire

Un po’ di storia del campanile ammalato Morto l’arciprete Ferrucci nel 1862, i ponsacchini vogliono farsi un campanile. Così come il Can. Ranieri Deri ci ha lasciato una «Cronica» dell costruzione della chiesa, il Can. Matteo Mattei ha dedicato alla costruzione del campanile un altro pregevole manoscritto. Posa della prima pietra «La prima pietra, benedetta dal sacerdote Antonio Giuncaioli (9 settembre), fu collocata al posto dal Gonfaloniere Francesco Borri, il quale vi poneva sopra per primo, la calce» scrive il Can. Mattei - «poscia i Deputati e gli altri maggiorenti delle primarie famiglie ad uno ad uno fecero altrettanto, prendendo parte onorevolissima a quell’atto che era l’espressione sincera e collettiva della concordia e dell’affetto scambievole e insieme dell’amor di patria non che dell’amore di Dio». Insieme alla pietra vennero murati un tubo di zingo contenente una memoria del fatto scritta su cartapecora dall’arciprete don Antonio Giuncaioli, ed alcune monete allora in corso nel Regno. Bisogna dire che già da quando era parroco don Ferrucci, i ponsacchini avevano manifestato il desiderio di costruire il campanile, ma l’arciprete, vuoi per l’età ormai avanzata, vuoi perché conosceva per esperienza i multiformi contrasti che aveva dovuto affrontare per la costruzione della chiesa, aveva sempre garbatamente, ma fermamente respinto ogni proposta. Il nuovo Arciprete Giuncaioli Alla sua scomparsa, nominato arciprete don Antonio Giuncaioli, si rompe ogni indugio e si costituisce la Deputazione per la costruzione del campanile. Presidente viene eletto il Gonfaloniere Francesco Borri. Componenti i «principali possidenti del paese, tutti i Sacerdoti, i medici condotti, tre negozianti e bottegai e alcuni capi delle famiglie coloniche più zelanti». L’ing. Antonio Torracchi di Firenze è il progettista. Sul finire dello stesso anno 1863 la Deputazione deve affrontare enormi difficoltà finanziarie e i fondi scarseggiano. Viene allora rivolta una istanza al Ministero dei Culti che concede un prestito annuale di 500 lire. Alla fine del 1865 si arriva quasi al secondo piano, ma a questo punto i lavori vengono bloccati fra un putiferio di polemiche. Il campanile pende Il campanile è storto, pende. Dice il Can. 6

Zucchellí nella sua storia di «Ponsacco e sue adiacenze». «La causa della pendenza della torre campanaria va attribuita al capomastro Paoletti di Firenze, direttore dei lavori. Contro ogni regola d’arte è sempre lo Zucchelli che scrive - costui mosse la torre fuori dal centro del fondamento». Ancor più esplicito nelle accuse al capomastro Paoletti, è il dott. Alfredo Masoni che nei «Cenni storici del paese di Ponsacco», opera edita nel 1904, afferma: «il capomastro Paoletti che dirigeva i lavori di muratore, per non costruire il campanile troppo prossimo alla chiesa mosse di testa sua il corpo di fabbrica fuor dal centro de’ fondamenti, provocandone la pendenza attuale, corretta in seguito dal capomastro Ranieri Badalassi, di Pisa, che ad evitare possibili guai gli dette una contro pendenza». Il problema pare risolto e gli animi rasserenati. Ma è questione di soli pochi mesi che ricominciano le polemiche, questa volta a causa di «subdole insinuazioni» a carico della Deputazione. Contrasti e polemiche Ecco cosa era successo. Qualcuno aveva riferito all’Economo dei Benefizi Vacanti, Carlo Taddei di San Miniato, che la Deputazione «aveva occupato un terreno appartenente alla parrocchia e che aveva ordinato delle demolizioni senza alcuna autorizzazione». Questi fatti corrispondevano a verità, ma era altrettanto vero che la Deputazione aveva agito in perfetta buona fede, forse un po’ troppo superficialmente, e ora i denunciatari intendevano avere soddisfazione. Il Can. Zucchelli racconta che “per opera di certuni, dei quali bello è tacere, si ebbe una notevole diminuzione nelle questue annuali. Di poi, dopo la demolizione di alcune stanze della canonica, del coro della chiesa e di parte di questa, nonché dell’antico campanile, furono per vie occulte, porte insinuazioni subdole al Sub Economo dei Benefizi vacanti in San Miniato, Carlo Taddei, asserendosi che la Deputazione non poteva, né doveva occupare un terreno appartenente ‘ alla Parrocchia; molto meno procedere nelle demolizioni senza prima andarne d’intesa con l’amministrazione dei Benefizi vacanti».

Il campanile… pende un po’ troppo!!


Campanile: illustrati i progetti

Interviene il Sindaco Mattei Come si vede non era questione da poco e la «querelle» che dilagava in paese rischiava non solo di mettere in cattiva luce l’intera Deputazione, ma addirittura di creare due schieramenti contrapposti: pro e contro la Deputazione. Ci volle del buono e del bello per rimettere le cose a posto, ma soprattutto la saggezza del Sindaco Santi Mattei, che era anche presidente della Deputazione esecutiva, il quale si rivolse per iscritto all’Economo Generale dei Benefizi vacanti affermando che «se doveva essere consultato il Regio Economato sui lavori da farsi in Ponsacco, ciò spettava non già alla Deputazione, sibbene alle autorità politiche che dei suddetti lavori avevano data piena autorizzazione». Nello stesso tempo rivolgeva una preghiera per la concessione di «un sussidio abbondante in modo da cooperare validamente al compimento dell’opera intrapresa». Insomma il Mattei tentava il solito colpo dei «due piccioni con una fava». Ma, come si suol dire, trovò l’uscio di noce; tuttavia non si perse d’animo e con una seconda lettera, lealmente riconoscendo l’errore involontario di non aver fatto interpellanza al Regio Economato, ribatte le accuse ingiuste rivolte dagli anonimi all’Economato contro la Deputazione. Questa volta la lettera sortì l’effetto sperato. Non solo l’Economato «non ebbe a fare ulteriori osservazioni sull’operato della Deputazione - annota il Can. Zucchelli - ma il Ministero dei Culti concesse un prestito di duemila lire da pagarsi metà al termine della costruzione e metà quando vi fossero state sistemate le campane». Chiuso l’incidente e spenta ogni polemica, i lavori procedono abbastanza speditamente per fermarsi ancora una volta dopo circa due anni perché, al solito erano finiti i soldi. I ponsacchini non si perdono d’animo e dimostrano che quando c’è armonia, comunanza d’intenti e la ferma volontà di mantenere la promessa, si può compiere ogni sorta di sacrificio e fare miracoli. I lavori del campanile che è alto 36 metri, cominciati il 19 aprile 1863, per quanto riguarda la parte in muratura furono terminati nel 1870. Tre anni avanti erano state collocate le campane ai primi finestroni che a lavori ultimati furono definitivamente spostate al piano superiore dove si trovano tuttora.

Venerdì 29 ottobre si è tenuta all’auditorium “Mons. Meliani” una pubblica assemblea nel corso della quale la Parrocchia ha presentato il progetto di consolidamento e restauro conservativo del Campanile della Chiesa di San Giovanni Ev., redatto dai professionisti della Commissione Tecnico- Scientifica nominata dall’arciprete mons. Nencioni alcuni mesi addietro. Gli arch. Nannetti e Salvadori hanno illustrato, con videoproiezioni e disegni, lo stato di inclinazione e di degrado della torre campanaria, costruita nel 1870, mentre l’ing. Mattolini ha informato sulle opere che si rendono necessarie per bloccarne l’inclinazione, che denuncia seri livelli di accentuazione. Ugualmente importanti sono le previste opere di restauro delle parti in laterizio, degli intonaci, ormai quasi inesistenti, nonché degli ornamenti lapidei o di marmo. Si tratta di materiali che minacciano di staccarsi mettendo a repentaglio l’incolumità delle persone. I lavori richiedono una spesa di 450 mila euro, salvo variazioni che saranno valutate in corso d’opera. Il progetto è stato già consegnato all’Ufficio Diocesano per i beni religiosi e al Vescovo mons. Tardelli, perché possa essere inoltrato alla Soprintendenza di Pisa ed alla Conferenza Episcopale Italiana, al fine di ottenere le autorizzazioni per procedere ai lavori (l’opera è sotto tutela del Ministero per i Beni Culturali) ed inoltre per poter accedere ai previsti

contributi, che però, anche se concessi, arriveranno solo dopo alcuni anni. Il Campanile investe anzitutto la sensibilità di quanti lo considerano un importante simbolo religioso, ma deve interessare, come bene culturale e testimonianza della grande religiosità dei nostri antenati, anche quanti fanno parte della nostra comunità civile. Le sue campane hanno scandito, in quasi 150 anni, gli avvenimenti gioiosi e tristi della nostra comunità, ecco perché il Campanile deve essere conservato in buona salute perché possa continuare nella sua opera e poterlo tramandare alle future generazioni. Al termine di un’ampia discussione è stato stabilito di costituire al più presto un Comitato Economico-Finanziario al quale demandare il compito di studiare le soluzioni per reperire le risorse economiche, coinvolgendo Istituzioni pubbliche, Enti, Aziende, Associazioni e l’intera cittadinanza. Mons. Nencioni rivolge perciò un pressante appello a tutte le persone di buona volontà perché vogliano dare la propria adesione contattando, al più presto, la Segreteria Parrocchiale.

dal libro “Origini, vicende e gente di Ponsacco” di Fausto Pettinelli 7


All’Auditorium della Mostra

Arte figurativa, Musica e Vernacolo con Fremura E’ stato un confidenziale pour parler al di fuori di ogni schema del tradizionale intrattenimento, l’incontro con Alberto Fremura, il celebre artista livornese invitato dagli Amici della Musica per ricevere una medaglia d’oro, consegnatagli dal Presidente dell’Associazione, Eugenio Pratelli, presente il Sindaco Cicarelli che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale nell’affollato auditorium della Mostra del Mobile. Uno scoppiettante revival di aneddoti, anche personali, ha suscitato nel pubblico di amici ed estimatori del Maestro una partecipazione attenta e interessata all’excursus artistico dell’illustre ospite che ha sempre seguito da vicino e privilegiato gli Amici della Musica. Sollecitato dalle argute domande del nostro condirettore Benozzo Gianetti, Fremura si è volentieri esibito con quell’autoironia che lo ha sempre contraddistinto, facendo divertenti allusioni alla sua sprecata laurea in economia e commercio, disciplina lontanissima dall’arte figurativa e al servizio militare, a Vipiteno, nel corpo di artiglieria da montagna lui, livornese, sempre vissuto al mare. Il Coro, diretto dal Maestro Alessandro Cavallini al pianoforte, gli ha offerto un concerto di brani di opere liriche, come la Boheme, la Traviata, la Cavalleria Rusticana, rappresentate con il tratto felice del Maestro in magnifiche e satiriche tele dipinte a olio esposte in sala. Ed in tema di satira lirica e non, ha parlato Benozzo Gianetti che da valoroso maestro di vernacolo, ha recitato amenissime poesie di autori di grande spessore, come Raspolli Galletti, Peluso della Brigata dei Dottori e Gigi Pieruccetti. A conclusione della serata, presentata con esaustiva eloquenza da Luca Bertocchini, una valletta ha offerto alla signora Fremura un elegante bouquet di fiori.

Fremura firma la cartolina celebrativa

La presentazione del Sindaco Cicarelli

Il Coro Amici della Musica

Fremura con gli amici Fausto Perttinelli, Benozzo Gianetti e Aldo De Filippi 8

Fremura con gli Amici della Musica


XVIII° Anno Accademico

Gruppi di studio e di lavoro in funzione all’Università della Terza Età I nuovi e vecchi iscritti all’UTE, che ha iniziato il 18° anno accademico, hanno scelto di far parte dei vari gruppi di studio e di lavoro, oltre alle

Il gruppo del ballo

rituali lezioni di insieme del martedì e venerdì in Sala Valli. I primi a prendere il via sono stati gli “Attori per caso”, diretti dalla Prof.ssa Laura Fatticcioni e il Coro, diretto dalla M.a Cristina Bini e Cecilia Merotoi, che stanno preparando manifestazioni teatrali e canore per i prossimi mesi. I gruppi di studio letterario, letteratura italiana (Prof. Luigi Giuntini) e lingua inglese (M° Fabrizio Gallerini), hanno tenuto i primi incontri nelle varie sedi. Ha ripreso il suo cammino il Gruppo Pittori, diretto da Roberto Marinai che, dopo le recenti dimostrazioni di lavoro di insieme, ha intrapreso la ricerca dei vecchi mestieri dipingendoli su tele ad olio. Il gruppo decoupa-

ge sta preparando oggetti per venderli durante il periodo natalizio a scopo benefico. Un nuovo gruppo si sta formando per scrivere e mettere in pratica le ricette della cucina del territorio, semplici ma saporite. In atto un esperimento di ballo di gruppo. Infatti, in sala Valli, ogni giovedì pomeriggio, una ventina di persone ballano sotto la direzione della Sig.ra Patrizia. E’ anche questo un modo di stare insieme e fare ginnastica. In programma ci sono le gite a Firenze per assistere all’opera “Forza del destino” (26 novembre) e a Verona per vedere i presepi di tutto il mondo esposti nell’Arena (9 dicembre).

Sarà inaugurato l’8 dicembre IL PRESEPIO SOTTO LE STELLE

Il Gruppo Pittori dipinge i vecchi mestieri

Ho scritto un libro.

Non avrei mai creduto che questo potesse accadere ma mi è capitato e allora ho pensato di condividere le emozioni legate a questa insolita avventura con i miei

concittadini. Per tanto tempo, qualche anno, tutto è stato chiuso nel cassetto. Ogni tanto letto, poi riletto, poi richiuso pensando fra me e me: figurati se proprio io! Ma pensa ai grandi scrittori… Come puoi paragonarti anche solo lontanamente, a loro.. ma smettila! Finchè un giorno, per caso, parlando con una collega arriva il primo incoraggiamento; poi grazie ad altri amici arrivano altri apprezzamenti e così via per altro tempo ancora. La pubblicità di una casa editrice ascoltata alla radio, Albatros, un momento di pazzia e…. eccomi qua. Ormai è fatta, tutto è accaduto e devo dire, sarei ipocrita se affermassi il con-

trario, sono molto contenta anche perché chi continua a leggerlo mi incoraggia con commenti di apprezzamento. Grazie a tutti davvero. “Bambini per aria”, è questo il titolo del libro edito, come ho già detto, da Albatros. Il libro si propone di dare voce a quei bambini che vivono la scuola con disagio e che non riescono ad amarla. Non è un trattato per addetti ai lavori, non mi interessava e non sarei stata capace di farlo. Con molta semplicità racconta sentimenti, stati d’animo e comportamenti di chi vive la scuola come una difficoltà da affrontare ogni giorno visto che spesso si sente incompreso e messo all’angolo. Ringrazio “ IL PONTE DI SACCO” per avermi dedicato questo spazio, non voglio approfittare della gentile disponibilità e quindi saluto tutti sperando di poter condividere con un gran numero di voi confronti e, perché no, critiche, sull’argomento. Grazie di nuovo e comunque.

Sandra Nencioni

Per acquistare il libro, chi fosse interessato, può trovarlo a breve nelle librerie di Ponsacco.

L’anno scorso, il presepio sotto le stelle fu allestito in Piazza della Repubblica dentro una vecchia botte ad opera del Gruppo di lavoro dell’U.T.E. Quest’anno il luogo prescelto è l’antico pozzo in piazza San Giovanni. Il Gruppo U.T.E sta studiando come realizzare la capanna, mentre Gesù Bambino, la Madonna, San Giuseppe, il bue e l’asinello saranno opera del Gruppo Scultori cittadini. E’ un bell’esempio di

collaborazione per tramandare la tradizione di “fare la capannuccia” come ce l’ha insegnata San Francesco secoli fa. Invitiamo tutte le famiglie a fare la capannuccia davanti casa come già da diversi anni stanno facendo alcune famiglie: nel giardinetto, sul davanzale, sul terrazzo, in un vecchio vaso da fiori… E’ un’ulteriore manifestazione delle nostre radici cristiane.

FOTO MEONI di

Bellini Giuseppe

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PONSACCO (Pi) Via Carducci, 51 · Tel. 0587 730335

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Chi è?

I Salvadori, ovvero l’arte nel sangue

Giorgio Salvadori

La “bottega” è una sorta di pendant al Castello di Lari. Un’inaccessibile galleria sotterranea sembra unirla come via di fuga alle poderose mura del minaccioso maniero che fu caposaldo degli Upezzinghi. Dentro, le pareti intrise di pulviscoli secolari che sanno di ferro e fumo, evocano un mondo surreale e crudele, come una sala operatoria senza un grido, dove braccia, gambe, barbotti, golette, corazze e schiniere di armature prendono corpo, anima e vita, forgiate e modellate dalla mano di un autentico artista, Giorgio Salvadori. Romantico e sensibile come dev’essere un artista, vive con oraziana filosofia del carpe diem, fuggendo le frenesie della modernità alienante e inquieta, privilegiando la Natura incontaminata, gli armoniosi silenzi dei boschi e gli animali, in primis i suoi “Griffoni Korthals”, tre splendidi bracchi che non lo lasciano mai solo. Giorgio Salvadori appartiene a questo mondo affascinante, rarefatto, di un tempo andato. Piero “di Liseo”, suo padre, gli ha trasmesso un patrimonio raro, quindi prezioso: la vibratilità dell’animo, il colpo d’occhio, il tocco deciso della mano, il segno sicuro del disegno, ornato e geometrico. Lui si schermisce e ama dire ai quattro venti che il suo vero, grande maestro oltre che fraterno amico, è Carlo Facchini, noto personaggio che nel passato esercitò con genialità il difficile mestiere di lattoniere prototipista nei laboratori della Piaggio. Soltanto a nominarlo gli s’inumidiscono gli occhi anche perché bisogna dire che quell’amicizia una volta toccò un’intensità quasi sacrale quando, a caccia, Giorgio andò quasi all’altro mondo per via di un infarto e l’amico-maestro Facchini, con altri cacciatori lo soccorse appena in tempo. Ma questa è un’altra storia. Se è vero che Giorgio ha l’arte nel suo dna, è altrettanto vero che non è l’unico in famiglia ad essere un prediletto di Madre Natura. Roberto, il fratello, realizza e restaura antichi strumenti musicali ed i figli, Francesco e Giulio, esercitano professioni altamente specialistiche nelle discipline delle arti

figurative. Giulio è uno stimato designer industriale e Francesco un valoroso e raffinato cesellatore e incisore. E anche la moglie, la signora Lucia, insegnante, nei ritagli di tempo si diletta con la pittura. E’ un clan in cui si argomenta con non chalance di storia dell’arte, di capitani di ventura, di battaglie campali, dei grandi toscani del Rinascimento. Perché il cinquecento è il secolo di Giorgio. La sua materia prima è sempre stata l’acciaio al carbonio ed i suoi strumenti, la forgia e il martello con il fuoUna armatura co, l’elemento essenziale. Punto e basta. Niente elettronica, computer e macchine utensili.Anche Francesco, uscito dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze, nella stanza sopra la bottega del padre, lavora di fino con la precisione del chirurgo usando soltanto una punta d’acciaio speciale, una potente lente d’ingrandimento fissata al capo e qualche limetta. Dalle sue mani escono oggetti esclusivi, istoriati con miniature tanto perfette da sembrare fatte a macchina. Francesco ha trent’anni ed è già noto in un’elitaria cerchia di clienti italiani e stranieri molto esigenti, amanti dei pezzi da collezione. Tempo fa un collezionista di Firenze ha preteso un fucile da caccia fatto a mano da un anziano armaiolo, mentre un intagliatore esperto di armi ha realizzato il calcio con un legno pregiatissimo e modellato su misura. La bascula d’acciaio di questo aristocratico fucile è stata istoriata con una delicata fantasia di fiorami da Francesco. A lui il compito di scolpire, cesellare, disegnare coltelli da caccia, fermacarte, oggetti metallici di grande valore, oppure borse e portafogli che Salvadori junior impreziosisce con materiale organico lavorato con la solita punta che pare un bisturi e con altri microutensili che incidono, scavano, disegnano fantastiche scene di caccia, grifi di inquietanti cinghiali, suggestive immagini di cervi e cani, struggenti coreografie di poesia bucolica.Ovvio che i tempi di lavoro dei Salvadori, padre e figlio, non sono amministrati secondo i canoni sindacali. “Per costruire un’armatura completa occorrono almeno cinque o sei mesi”, dice Giorgio che si è fatto le ossa da giovanetto

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in varie officine meccaniche annoverando un’eccezionale esperienza che unita alla vena artistica e ai corsi di formazione di micromeccanica lo hanno ormai classificato, uno dei pochi scultori dell’acciaio che riesce a modellare nei più piccoli particolari, creando alabarde e sciaboloni, spade, stocchi e il doppio soldo, la micidiale arma difensiva dalle cariche di cavalleria.Del resto, del suo talento se n’accorsero subito anche durante il servizio militare in Marina, quando fu destinato sulle navi per studiare le lambiccate, Francesco Salvadori grandi e piccole riparazioni di delicati apparati di manovra. Un vero cursus honorum che, smessa la divisa, lasciava facilmente intuire quale sarebbe stato il suo futuro.L’inizio della carriera di Giorgio risale a quando gli organizzatori del Palio di Siena incaricarono Roberto, il fratello, di realizzare sei chiarine sul modello di quella originale appena recuperata in un anfratto del palazzo comunale di Siena dove, nel cinquecento, si insediò l’Imperatore Carlo V°. Ma lo strumento era malconcio e perfino mutilato, mancava la campana, vale a dire il terminale della tromba conosciuta anche oggi per il suo argentino clangore. Sembrò un problema insormontabile, eppure Giorgio seppe risolverlo magistralmente tanto che da quel momento fu accolto con tutti gli onori nel variopinto vivaio dei costumisti senesi e fiorentini.

Qui incontrò tre maestri che da allora lo diressero costantemente nel suo lavoro di artista, i professori Ezio Pollai, Samuele Morichelli e Pierluigi Olla. In quella stagione al Palio occorrevano una trentina di armature, copie esattissime di quelle cinquecentesche e Salvadori fu incaricato di eseguire la singolare commissione che invece di inorgoglirlo, lo fece stare tanto in ansia non avendo mai avuto alcuna confidenza con quel genere di manufatti. Studiò a lungo su molti testi di storia, si documentò con pignoleria e alla fine si mise al lavoro compiendo il miracolo.Pochi sanno che le scintillanti barbute, celate, pettorine, gambali, elmi a becco di passero o di topo, italiani o tedeschi, che negli afosi meriggi di agosto sfilano con solennità, a passo di parata, sulla magnifica piazza del Campo gremita di turisti e di tifosi scalmanati, sono uscite dalla bottega larigiana che sa di ferro e di fumo. Sono le sue straordinarie creature. Coltello finemente cesellato

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Al Teatro Odeon

La Commemorazione della strage di Nassiryia Con una folta aggregazione di popolo è stata commemorata il 12 novembre scorso la strage dei nostri soldati il 12 novembre 2003 a Nassirya, in Iraq. La Fanfara della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri di Firenze ha tenuto un concerto nel Teatro Odeon affollato di pubblico e di rappresentanze delle varie Associazioni Carabinieri in congedo della provincia. Alla suggestiva manifestazione, organizzata dalla locale sezione carabinieri in congedo, presieduta da Giancarlo Mele, erano presenti il Procuratore Capo della Repubblica di Pisa, Ugo Adinolfi, il Comandante provinciale, Col. Gioacchino Di Meglio, il Comandante del Nucleo Operativo di Pisa, Col. Patrono, il Comandante la Compagnia Carabinieri di Pontedera, Cap.

Alessio Nigro, il Comandante la Tenenza della Guardia di Finanza, il Comandante la locale stazione, M.llo magg. Giovanni Meucci, nonché il Sindaco Cicarelli con la Giunta. Franco Citi ha rappresentato la sezione Bersaglieri di Ponsacco. Dopo l’intervento introduttivo di Giancarlo Mele, Presidente della sezione ponsacchina, la Fanfara diretta dal Maestro M.llo Ennio Robbio ha intonato l’inno nazionale cantato coralmente da tutti i presenti, dando così inizio all’applauditissimo concerto. In un intervallo del repertorio, il Sindaco ha rivolto un indirizzo di saluto ricordando l’impegno italiano per le missioni di pace.

La Fanfara dei Carabinieri di Firenze

Giancarlo Mele, Presidente della sezione locale dei Carabinieri, saluta i presenti

Deposizione di una corona d’alloro al monumento dei Caduti 12

Il pubblico e le autorità


La parola alla Lista Rossoblu

Commercio o Cinema, quale rimedio? Prima di pensare alle soluzioni bisogna analizzare i problemi e uno fra quelli scottanti è la viabilità perché in centro ci sono negozi ed uffici ma non è facile raggiungerli; tutto dipende dalla percorribilità delle strade, Oggi purtroppo non ci sono alternative alla macchina: chi si muove a piedi si trova a camminare in zone trafficate e poco illuminate e su marciapiedi dissestati. In vista del prossimo bilancio di previsione, la lista Rossoblu chiede all’amministrazione di programmare opere a lungo termine, come lo spostamento del campo sportivo ai Poggini ed il rifacimento della piazza della Repubblica, ma in attesa si deve dare una risposta immediata per il rilancio del commercio: si ripristini la sosta gratuita in piazza della Repubblica, si riveda la viabilità interna ed alcuni sensi unici che creano problemi ai negozianti, il disco orario in alcune zone perché i commercianti si lamentano, si mettano impianti pubblicitari per dare visibilità ai negozi. Il sindaco prospetta un di forum sul commercio che può essere un punto di partenza ma non servirà se non verrà coinvolto tutto il commercio, non solo quello del centro storico perché un altro errore del passato è che si è pensato parecchio e male ai commercianti del corso e poco o nulla a quelli in periferia. Eppoi, che fine ha fatto la casa del cinema e dello spettacolo, tanto sbandierata dal Sindaco in campagna elettorale? Doveva nascere una struttura per promuovere la cultura

cinematografica anche attraverso l’attivazione di corsi professionali organizzati dall’università di Pisa. Il 14 gennaio la lista Rossoblu insieme ad Uniti per Ponsacco ha rivolto un’interrogazione al Sindaco dopo che alcuni camion avevano portato via in fretta e furia, arredi e materiale dal villino Mattei. Il corso dell’università di Pisa, non è mai partito per l’inagibilità delle stanze e a causa dei numerosi furti con danni fino a 10 mila euro. Il contratto è stato revocato ed il cinema Odeon ha chiuso. Abbiamo perso il cinema, nonostante la bella struttura e questo è un altro fattore negativo per il commercio locale e per il paese. Se non possiamo competere con i multisala un’ idea può essere il cinema dei ragazzi, progetto che potrebbe fare dell’Odeon il punto di ritrovo per le famiglie della Valdera. Non si può fare dall’oggi al domani, ma bisogna lavorarci e la lista Rossoblu è disponibile fin da ora a lavorare su questi temi. Emanuele Turini Capogruppo Consiliare Rossoblu

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Il Sindaco risponde

Anche il messo veste Prada? Basta con il metodo “Boffo” Ci risiamo. Puntuale come sempre arriva ogni mese la puntata di Giobbi che cerca disperatamente di costruire in maniera artificiosa i presunti sprechi. Ogni volta vola sempre più basso riguardo alle cifre totali tirate in ballo. Ogni puntata finisce con l’immancabile:”chissà se anche stavolta avranno il coraggio di dire che questi dati sono falsi”. Una frase che appare una vera e propria autodenuncia, visto che implicitamente contiene l’ammissione che fino alla volta precedente l’Amministrazione Comunale è sempre riuscita a smentirlo. Al tempo stesso, visto che viene puntualmente smentito, il suo lavoro diventa di fatto un’ammissione di corretta gestione da parte nostra. L’ultima volta per cercare di correre rischi minori di smentita ha citato anche cose che nulla hanno teoricamente a che vedere con il concetto di spreco. Le spese culturali sono tornate ad essere “elargizioni”, l’iniziativa “puliamo il mondo” sarebbe uno spreco, un progetto condiviso con la provincia sul problema dei piccioni (molto presente sulla stampa) fortemente sollecitato da cittadini e associazioni di agricoltori sarebbe uno spreco, i € 3.000 stanziati annualmente per i gemellaggi sarebbero uno spreco (anche se hanno attivato progetti importanti, vedi il “Comenius” finanziato dalla UE, per la nostra scuola) e così via. Insomma un elenco di circa €10.000 (mentre il Governo ci imporrà tagli nell’ordine di circa € 700.000). Giobbi alla fine si è ridotto a cercare di far passare per sprechi quelle che invece sono solo scelte politiche, fra l’altro di piccolo rilievo. Eppure una voce c’è fra quelle da lui citate che potrebbe in effetti essere uno spreco. La vera “chicca” è costituita dalle scarpe invernali per il messo e l’autista. Ha cercato di imboscarla fra le altre voci. Giobbi dichiara, citando atti deliberativi (in modo da rendere più verosimile la “sola”, visto che si tratta di scarpe), che per il suddetto paio di scarpe noi spendiamo € 600. Premesso che siamo obbligati dalle normative a fornire il vestiario, scarpe comprese, a certe categorie di dipendenti, i nostri uffici (visto che si tratta di un normale atto gestionale) mai e poi mai si sono sognati di fare acquisti di tale importo unitario. Le mitiche scarpe del messo, che vi allego in foto per far capire alla gente di che cosa stiamo parlando, costano infatti ……€ 95 (versione estiva) ed € 105 (versione invernale). E così il Giobbi è stato smentito anche stavolta. Ma quello che davvero è inaccettabile, in una fase in cui il Paese vive grandi difficoltà economiche e sociali, è che l’opposizione a Ponsacco rinunci a far politica e cerchi di contrapporsi alla maggioranza attraverso tentativi di delegittimazione costruiti su dati falsi: siamo al metodo Boffo. Eppure anche all’interno di “Uniti 14

per Ponsacco” ci dovrebbero essere culture politiche moderate (addirittura anche riformiste) che rifiutano questo modo di far politica. Cito solo le recentissime dichiarazioni di alcuni leader politici: “Gli italiani sono stanchi di contrapposizioni. Vogliono che siano costruite soluzioni necessarie” (Casini, Udc); “In questa fase storica non possiamo permetterci una politica che vede nell’altro solo un nemico. Bisogna uscire dalla logica dello scontro ideologico” (Fini, Fli). Evidentemente queste forze e culture politiche sono inserite solo formalmente nel gruppo consiliare di “Uniti per Ponsacco”. Per il centro-sinistra va bene così, ma per il paese probabilmente no. E’ crescente la nostalgia per le fasi storiche in cui la politica esisteva davvero. La solita beffa sul patto di stabilità. Anche questo anno la Regione Toscana (fra le poche in Italia) ha cercato di contribuire ad un parziale alleggerimento del patto di stabilità mettendo a disposizione una propria quota di pagamenti a favore dei comuni, così come previsto all’art. 4 – sexies del D.L. 2/2010, convertito dalla L. 42/2010. Il problema, come già accaduto lo scorso anno, sta nei criteri individuati dal Governo per poter accedere a questa opportunità. Si tratta di un discorso già fatto e di una critica generalizzata apparsa anche sulla stampa specializzata. I criteri individuati come al solito hanno portato a premiare in Italia anche amministrazioni che di virtuoso hanno ben poco. Ricordo di nuovo il caso di Catania che sull’orlo del fallimento ha ottenuto una regalìa di € 140 milioni dal Governo e poi è addirittura rientrata, grazie a questi criteri, fra i comuni virtuosi ai sensi del patto di stabilità. Ponsacco non può rientrarvi perché la spesa corrente del 2009 (presa in termini assoluti) dovrebbe essere inferiore a quella media del triennio 2006-2008. Cosa ovviamente impossibile visto che in quel periodo la nostra popolazione è aumentata addirittura in misura superiore al 10%. L’erogazione dello stesso livello di servizi comporta necessariamente un aumento di spesa per l’aumento dell’utenza (dalle quote sociosanitarie, calcolate in base alla popolazione, alla refezione scolastica, agli asili nido, che hanno visto più che raddoppiare i posti disponibili). Eppure quelle spese sono state tranquillamente finanziate dalla crescita fisiologica delle entrate: dall’ici sulla prima casa (legata chiaramente all’aumento della popolazione), all’incasso delle tariffe applicate ai servizi a domanda individuale, che crescevano per effetto dell’aumento di utenza. Perché non si è tenuto conto di questi fattori? Perché semmai non si è utilizzato il parametro della spesa pro-capite (come del resto è stato fatto per il criterio sul personale, che guarda caso centriamo in pieno)? Queste

considerazioni le abbiamo purtroppo già fatte e quindi mi fermo qui. Ricordo solo a chi criticava l’Amministrazione per il presunto rallentamento imposto alla crescita urbanistica, che gli argomenti che noi utilizzavamo, tesi a dimostrare che le scelte fiscali e finanziarie del Governo avrebbero penalizzato i comuni in crescita demografica, erano purtroppo vere. Partono i “forum”per la seconda fase della variante al piano strutturale. Centro storico compreso. Nelle prossime settimane sarà avviata la seconda fase della variante al piano strutturale. La prima si è conclusa e grazie alla partecipazione ha permesso di definire il quadro conoscitivo degli edifici potenzialmente interessati ai processi di riqualificazione e riconversione urbanistica con un incremento di circa il 20% rispetto alle 103 unità inserite inizialmente. Cercando di favorire una partecipazione concreta abbiamo ritenuto opportuno incentivare il confronto con la popolazione attraverso dei forum tematici. Questo permetterà un confronto costruttivo in grado di fornire degli input puntuali per la fase finale della variante. Gli argomenti che secondo noi dovrebbero essere oggetto di specifica trattazione sono: centro storico, via Valdera P., area a nord di via Carducci (compreso viale 1 maggio ed ente mostra); il trasferimento dei campi sportivi e conseguente riqualificazione urbana; la frazione di Le Melorie; la frazione di Val di Cava; gli “orti sociali”; la perequazione-schema tecnico di funzionamento. Questa impostazione rappresenta anche una proposta concreta riguardo alle sollecitazioni aventi per oggetto il centro storico. Per quanto le argomentazioni espresse da alcuni soggetti appaiono spesso contraddittorie e contrastanti con altri obiettivi, credo che proprio la possibilità di poterci concretamente confrontare all’interno di un forum specifico rappresenti una opportunità per tutti. L’importante è mettere in campo proposte concrete, realizzabili e sostenibili.

Queste sono le vere scarpe del messo, che costano € 95 cad. e non € 600 come faceva intuire Giobbi


La parola al capogruppo del PDL

Caro Sindaco, vogliamo proposte concrete Caro Sindaco, il Paese è fermo e di fronte alla nostra proposta di un “tavolo” per rilanciare le attività economiche e commerciali, tu rispondi con i “forum”: è il solito metodo di questa Amministrazione per parlare di tutto, non fare niente e lasciare le cose come stanno. Se davvero hai intenzione di proporre un “forum” sul centro storico e sul rilancio delle attività economiche, questa volta non fare chiacchiere, ma proposte concrete senza nasconderti dietro il paravento affermando che la crisi dei centri storici fa parte di un andamento generale. Grazie per aver ricordato che la TIA non può essere eliminata, ma certamente come Sindaco sai che puoi prevedere in bilancio una somma per abbattere o annullare una tariffa in più che, seppur minima, un esercizio commerciale in crisi non potrebbe sopportare. Basta un minimo di buona volontà, quella stessa che dimostri quando in ogni seduta di Consiglio Comunale rimpingui le spese di bilancio per “liti” di 10 mila euro a volta ! E l’aiuto finanziario a chi vuol ristrutturare il centro storico o a chi vuole aprire un nuovo esercizio commerciale o evitare la chiusura di un esercizio esistente non può essere legato ancora una volta al ”patto di stabilità”: tu infatti ci insegni come è possibile aggirare l’ostacolo attraverso l’Unione dei Comuni attivando un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti così come hai già fatto per il parco pubblico fotovoltaico. Altrettanto potresti fare per il commercio di Ponsacco. Non credo che l’elettorato non sia d’accordo al rinnovo dell’arredo urbano, a rimuovere le situazioni di degrado e a iniziative concrete per il rilancio delle attività del Paese e alla revisione del piano del traffico e dei parcheggi a vantaggio del commercio. Dovresti spiegare come fai a includere nella “storicità” di Ponsacco le porte che sono state installate poco più di dieci anni fa, dal momento che un qualcosa di storico riguarda esclusivamente epoche passate! Aggiungo inoltre caro Sindaco che non basta una rievocazione storica per far rivivere il centro: troppe volte il centro storico si riduce a una scenografia teatrale e, chiuse le attività, si svuota e si degrada. La vera sfida di chi amministra è coniugare la tutela con la realizzazione di spazi dove la comunità possa vivere in maniera armoniosa. Da qui la necessità di far di tutto per riorganizzare il corso, le piazze e le strade adiacenti, così da renderli vivibili e togliere ogni situazione di degrado.

Cattivo esempio e lezioni di coerenza Essendo spesso indicato sul “Ponte” e sulla stampa in genere come cattivo esempio per non aver rinunciato ad un “gettone” di presenza alle sedute del Consiglio dell’Unione Comuni della Valdera, preciso che tali gettoni sono stati aboliti (per tutti i consiglieri) già da molti mesi e quindi nulla percepisco, mentre chi pretende di darmi lezioni di coerenza, non ha mai dichiarato che per svolgere funzioni di assessore o altro, ha intascato cifre non indifferenti. Per questo motivo è bene che si sappia quanto hanno percepito come indennità mensile lorda i vari assessori dal 2004 al 2009. Sindaco Cicarelli Alessandro Vice sindaco Lupi Fabrizio Assessore Profeti Renzo Assessore Falaschi Fabrizia Assessore Baldacci Floriano Assessore Riccetti Antonio Assessore Chiarugi Stefano Assessore Guerrazzi Barbara

€. 3.191,70 + oneri previdenziali e TFR €. 877,72 €. 718,13 €. 718,13 €. 1.436,26 + oneri previdenziali e TFR €. 1.436,26 €. 1.436,26 €. 1.436,26

Ecco le indennità mensili lorde che gli amministratori percepiscono dal 2009. Sindaco Cicarelli Alessandro €. 2.872,53 + oneri previdenziali e TFR Vice sind. Baldacci Floriano €. 1.579,90 Assessore Chiarugi Roberto €. 646,32 Assessore Giannini Barbara €. 646,32 Assessore Silvestri Simone €. 646,32 Assessore Iacoponi Tamara €. 1.292,63 Assessore Baldacci Tommaso €. 1.292,63 Di fronte a queste cifre stabilite per legge, ma che qualcuno avrebbe potuto ridursi, il “gettone” per la partecipazione ai Consigli Comunali per i singoli consiglieri (e quindi anche per il sottoscritto) ammonta a 20,88 € lordi. E’ evidente che c’è chi fa politica per servizio e chi per interesse. Giudichino i cittadini. Stefano Giobbi Consigliere Comunale

Per il PDL il Capogruppo “Uniti per Ponsacco” Dr. Giuseppe Ruggiero

La Minoranza interroga il Sindaco I consiglieri Comunali Ruggero, Giobbi, Aringhieri e Piccinetti, del gruppo “Uniti per Ponsacco” hanno presentato al Sindaco tre interrogazioni: con la prima gli interroganti chiedono se risponde al vero quanto denunciato dal Presidente della Soc. Calcistica Mobilieri Ponsacco, Antonio Passerai, della totale mancanza del promesso sostegno del Comune al sodalizio sportivo. E quindi per conoscere i motivi per cui il Sindaco ha dichiarato: “nelle ultime riunioni del consiglio comunale abbiamo discusso sul trasferimento dello stadio”, quando è noto che mai, dall’inizio legislatura, tale discussione si è verificata. Nella seconda interrogazione si chiede di conoscere tutte le con-

troversie giudiziarie nelle quali è parte il Comune di Ponsacco, con l’indicazione degli oneri a carico dell’amministrazione e l’esito delle controversie giudiziarie concluse a partire dal 2004 con l’indicazione degli oneri per esse sostenuti. La terza interrogazione chiede di conoscere il motivo per cui il nostro Comune non è compreso nei venti Comuni che hanno beneficiato delle erogazioni della Regione Toscana (60 milioni di euro) per il superamento del patto di stabilità nonostante, secondo quanto affermato dal Sindaco, Ponsacco sia considerato tra i comuni più virtuosi della Toscana.

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Guerra sui giornali

“Shopping” chiede più dignità Le considerazioni esposte sul numero scorso del Ponte a proposito della precaria situazione socioeconomica di Ponsacco, secondo il Dott.Alessandro Simonelli presidente dell’associazione Shopping in Ponsacco, “devono aver scosso le coscienze di qualcuno tanto che è iniziata una guerra mediatica sui giornali da parte delle tre forze politiche esistenti a Ponsacco. Ora è giunto il momento di agire. La cosa che più amareggia -scrive Simonelli- sono certe prese di posizione soprattutto del Sindaco il quale mette già le mani avanti quasi che fossero questioni di poco conto o come se tutto fosse già stato scritto e deciso. Per rilanciare a livello economico un paese non dobbiamo porci limiti ne partire prevenuti e, soprattutto, essere uomini con la U maiuscola, capaci di prendere decisioni e di correggere posizioni che tutto il mondo economicoartigianale, considera da ridiscutere. E’ inutile dire che i cittadini votando il centro sinistra hanno deciso per la chiusura del corso Matteotti,questo è un problema strettamente commerciale, mentre si può star certi che le famiglie di Ponsacco accoglierebbero all’unanimità la proposta di creare aree verdi e luoghi per attività ludiche al chiuso e all’aperto da realizzare nel centro del paese, oppure sarebbero altrettanto contenti se i loro figli potessero andare al cinema nel loro paese o addirittura riportare le scuole superiori a Ponsacco, dove le strutture non mancano e sicuramente apprezzerebbero un centro storico ricco di attività dove poter fare acquisti in tranquillità. Siamo d’accordo per un nuovo arredo urbano e dato che abbiamo validi architetti e ingegneri, perché non indire un concorso? Piazza della Repubblica sarebbe la prima ad essere ristrutturata, così come il viale I° Maggio dove sostituendo i pini con altre piante, si realizzerebbero parcheggi con conseguente incremento delle attività commerciali. Sul tema rotatorie, la soluzione migliore sembra essere l’affidamento a cooperative del settore, visto che le 16

migliori sono quelle adibite al solo verde. Così le aziende potrebbero farsi pubblicità. Poi ricordiamo la proposta dell’associazione scultori al vice sindaco Baldacci, di collocare alcune opere sulle rotonde in un contesto appropriato. In conclusione diciamo all’amministrazione comunale che a Ponsacco c’è voglia di fare e nessuno

si tira indietro, come dimostrato dagli estemporanei imbianchini della scuola. Il mondo del commercio e la cittadinanza vi chiedono di ridare dignità a un paese che per troppo tempo è stato lasciato da solo”. Dott. Alessandro Simonelli Presidente di Shopping in Ponsacco

SOS per Ponsacco Calcio Siamo un gruppo di tifosi della nostra squadra di calcio e dopo le dimissioni di Antonio Passerai dalla carica di Presidente, dimissioni dovute allo scarso “appoggio economico”, ci siamo incontrati per verificare la possibilità di dare qualche apporto alla società calcistica. Il presidente Passerai ha sempre operato per il buon nome del nostro sodalizio e anche quest’anno ha creato una squadra di buon livello ottenendo risultati storici, come il vittorioso derby sul Pontedera, ma ora la situazione che si è determinata è quanto mai precaria, non solo per il settore calcio, ma per tutta la comunità che stenta a ritrovare se stessa e mina la

volontà di chi s’impegna per valorizzare quelle realtà che tentano di creare una forma di aggregazione. Il nostro appello è rivolto a tutti i ponsacchini che tengono al loro paese affinchè sia costituito un comitato in grado di garantire alla società un apporto economico. L’esempio ci viene dato anche da altre società calcistiche, come la Santarcangiolese, che ha realizzato una forma di supporto a partire da € 50 al mese, garantendo così un concreto introito. Ci auguriamo che questo appello non cada nel vuoto, perché altrimenti la colpa della scomparsa del Ponsacco Calcio sarà solo nostra. Un gruppo di tifosi

Sprechi e spese culturali Nel precedente numero del Ponte fra le spese del Comune che secondo il Consigliere Giobbi venivano “elargite”, è stato inserito un contributo all’ARCI Rinascita per 1.500 euro) senza specificarne né la natura né la motivazione. La somma fa parte dei contributi che l’Amministrazione Comunale eroga alle Associazioni Culturali e per essere precisi nel 2010 sono stati erogati alle Associazioni Culturali o ad altre Associazioni i seguenti contributi: Circolo Arci Euro 1.500; Amici della Musica Euro 2.500; Gruppo Scultori della Valdera Euro 3.000; Centro Studi La Pira Euro 2.000; Associazione Carabinieri per il “Concerto per Nassiryia” Euro 800 e per il Festival Bluesacco Euro

500. Le scelte sono state approvate dalla Giunta Comunale. Le uniche due eccezioni sono i contributi erogati all’Associazioni Carabinieri e per il festival Blusacco che rientravano nei normali fondi per le iniziative culturali. In questo caso la scelta dell’Amministrazione è stata autonoma. Si ricorderà che il Dr. Ruggiero, capogruppo del Pdl, aveva criticato il sottoscritto per l’eseguità dei fondi per le attività culturali. E’ evidente la palese contraddizione. Se le spese culturali sono “elargizioni” e quindi degli sprechi, perchè Ruggiero ha detto che lo stanziamento di 16.000 euro era troppo esiguo? Assessore alla Cultura


UNIONE COMUNALE DI PONSACCO Le contraddizioni del dott. Simonelli A seguito degli articoli pubblicati sul numero scorso a varie firme aventi ad oggetto la crisi del commercio nel Corso Matteotti ci sentiamo di fare delle riflessioni sulla strana coincidenza temporale con cui Lega Nord, Capogruppo del PdL e per ultimo del dott. Simonelli, Presidente di Shopping in Ponsacco, sferrano un attacco all’Amministrazione Comunale sul quel tema. Lasciamo da parte le facili dietrologie e proviamo ad analizzare il contenuto dell’intervento di Simonelli in quanto presenta degli aspetti veramente singolari. Leggendo le sue parole pare evidente che la responsabilità della crisi del commercio nel Corso Matteotti sia attribuibile tutta all’Amministrazione Comunale, sorda a qualsiasi richiesta delle categorie e colpevole di aver tradito l’impegno per il rilancio del centro. Buffo che nello stesso numero del Ponte (pag. 8) lo stesso Simonelli affermi: “il merito della riuscita della manifestazione (Rievocazione Storica in Corso Matteotti) va anche all’Amministrazione Comunale che ha voluto fortemente questa manifestazione”. Ma le contraddizioni del Presidente aumentano allargando la nostra ricerca alle sue esternazioni, sempre sulle pagine del Ponte, dall’inizio del 2010, vediamole insieme: Gennaio 2010, intervenendo sulla crisi generale del commercio: ”L’anno passato è stato un anno difficile per il commercio non solo locale e

nazionale, ma addirittura mondiale”, prosegue poi: ”Le associazioni del commercio con l’appoggio costante dell’Assessore competente fin da subito si sono stretti in una sinergia che li ha portati a svolgere un buon lavoro e rafforzare il commercio in loco” Giugno 2010: “Esprimo soddisfazione per il rapporto ispirato al massimo rispetto stabilito tra la mia associazione e l’attuale amministrazione Comunale, soprattutto con il Sindaco e gli Assessori al Commercio, allo Sport e alla Cultura. In questo anno di crisi, tale positivo rapporto si è maggiormente concretizzato con l’assessore al Commercio Tommaso Baldacci con il quale abbiamo cercato di trovare incentivi per aiutare gli esercizi come l’occupazione di suolo pubblico a costo zero e valorizzare il centro storico con molte azzeccate iniziative, tra le quali il mercatino della Coldiretti e l’enorme successo della festa del commercio”. Confrontando queste dichiarazioni con quelle contenute nell’ultimo numero del Ponte non sembra di essere di fronte alla stessa persona, perché? Come può affermare in gennaio che la crisi del commercio è nazionale e addirittura mondiale e pochi mesi dopo scaricare ogni responsabilità sulla Giunta Comunale? Come si può affermare che l’amministrazione è sorda ad ogni richiesta quando in altre occasioni ha

elogiato il clima di collaborazione e proposizione? C’è una sola spiegazione e la si evince dalla parte finale dell’intervento di ottobre, là dove si stigmatizza la vicenda dell’imbiancatura delle scuole. Caro Simonelli, che c’azzecca la scuola con il commercio? Auspichiamo per il futuro più sobrietà e coerenza, mettersi al servizio di Pdl e Lega rischia di compromettere la sua credibilità di rappresentante degli interessi dei commercianti. Ultima e non meno seria riflessione: Simonelli, la rappresentazione che lei fa del nostro centro, sia da queste pagine che da quelle de La Nazione, pensa possa aiutare l’afflusso di nuovi clienti e l’apertura di nuovi esercizi commerciali? Le pare di fare una buona operazione di marketing? Premesso che, secondo noi le colpe sulla crisi attuale andrebbero soprattutto ricercate nel governo nazionale che non ha destinato un solo euro per il rilancio dei consumi, siamo però consapevoli che i problemi ci sono e sono seri, siamo quindi favorevoli ad un dialogo civile e costruttivo con tutte le associazioni, partiti politici e quanti altri abbiano a cuore il rilancio commerciale del nostro centro. Lo si faccia con chiarezza e limpidezza, lavorando solo ed esclusivamente nell’interesse della nostra città.

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Al Teatro Odeon si sono conclusi gli spettacoli teatrali del Centro Studi La Pira

Un mucchio di foglie sul corso un giorno di mercato

Il Sindaco e l’Assessore alla cultura in visita alla mostra di sculture all’Auditorium

La lunga carriera di Mauro Martini La foto di famiglia mostra Mauro Martini, classe 1930, sorridente in mezzo ai suoi figli Maura, Patrizia e Riccardo e con i suoi generi, nuore, nipoti e bisnipoti che festeggiano il nonno per la bella età raggiunta dopo tanti anni di lavoro. Mauro iniziò, infatti, a 10 anni, aiutando il padre Gino che lavorava in un grande orto, a Roma. Poi tornò a Ponsacco e cominciò a girare col barroccio, nei vari paesi, portando piantine di ortofrutta. La famiglia Martini mise un banco di frutta e verdura in piazza della Repubblica. D’estate vendevano il cocomero a fette tenendolo al fresco di bei blocchi di ghiaccio. Era una festa! Tutti, grandi e piccini, mangiavano cocomero con pochi centesimi e ci si lavavano pure la faccia, perché – si diceva, ed è vero! – che facesse bene ai brufoli e al “sobbollito”. Gli anni passano e Mauro cede al fratello Franco il banco in piazza che sarà gestito – come oggi – dai fratelli, dai nipoti e mogli. Insomma, una bell’esempio di famiglia unita che serve la clientela con il sorriso sulle labbra e tanta simpatia. Mauro decide – negli anni d’oro dei falegnami – di fare l’autotrasportatore di mobili. Compra un negozio di generi alimentari per la figlia Maura ancora oggi in attività, frequentato da chi cerca specialità. C’è un’altra cosa da dire di Mauro. Da pensionato, ha trascorso molto tempo alla casa di riposo aiutando le suore nelle faccende quotidiane e questo completa la personalità di un uomo semplice, lavoratore e cittadino generoso. Auguri Mauro! anche da Il Ponte. (B.G.) 18

Lamberto Testi ha scolpito in legno di ulivo un ostensorio che donerà alla chiesa di San Giovanni

I...Martini


Convegno sul volontariato clown in Valdera La Misericordia ha organizzato il 31 ottobre scorso, alla Casa Giardini, un convegno sul volontariato clown a conclusione del progetto di formazione “e 5! Clownterapia con anziani e bambini” finanziato dal Cesvot. I relatori hanno parlato sulle esperienze dei volontari che operano nelle strutture sociosanitarie della Valdera. Il gruppo di volontari si è ingrandito sensibilmente dal 2006, inizio dell´attività e questo quinto anno ha visto 20 frequentatori partecipare alle lezioni tenute da clown medici, psicologi, personale sanitario ed infine di inserirsi nelle residenze sanitarie e

negli ambulatori pediatrici. All’iniziativa hanno partecipato a vario titolo il Governatore della Misericordia, Alberto Lemmi, l,a coordinatrice Luisa Pasquini che ha parlato del Progetto di formazione Clown, l’assessore Tamara Iacoponi che ha illustrato il partenariato nelle politiche di sviluppo dell’associazionismo e, in tema deontologico, è intervenuto Marco Mannucci dell’Università di Firenze. A fine mattinata si è svolto anche un laboratorio di palloncini ed altre follie a cura dei volontariclowndi“e5!” quindi pranzo di ringraziamento.

Il decennale dell’Avis Domenica 31 ottobre l’Avis ponsacchino (associazione volontari italiani sangue) ha festeggiato il 10° anno dalla fondazione, presente il Presidente Regionale Luciano Franchi e Le autorità salutano i convegnisti l’assessore comunale Simone Silvestri, che è stato uno dei fondatori insieme a Guido Pasqualetti, Marco Demi, Luciano Falchi e all’attuale presidente Roberto Chiaverini. Alla manifestazione hannpo partecipato anche rappresentanze dell’Avis di Firenze, Lucca, Pisa e Massa Carrara. Dopo i discorsi di circostanza nell’auditorium della Mostra del Mobile, sono stati premiati i seguenti donatori per la loro prima donazione: Andreoli Milena, Camarlinghi Lorella, Carlotti Marco, Castrignano Ivano, Contino Massimo, Damiano Cristina, D’angelo Francesco, De Nisi Pietro, Ferrari Fabio, Guarneri Alessan-

dro, Guarneri Michele, Gori Valter, Laurelli Claudia, Leo Andrea, Lombardi Francesca, Lombardi Ilaria, Lotito Ivano, Macchi Ilenia, Mandurino Massimiliano, Napolitano Roberta, Nesti Lorenzo, Pennuto Stefano, Picchiotti M.Lucia, Plebani Annalina, Puccinelli Valeria, Rinzivillo Salvatore, Secci Margherita, Tani Luca, Totaro Raffella. Per otto donazioni: Barbato Daniele, Burgalassi Fabio, De Paolis Benedetta, Dolfi Andrea, Fornai Tiziana, Marchetta Silvia, Meini Alessandro, Meini Luca, Mezzabotta Andrea, Romiti Andrea, Tosi Luca, Volpi Gianfranco. Per sedici donazioni: Bellucci Marsilio, Chiarugi Stefano, Corvino Orazio, Daini Emanuele, Di Mauro Salvatore, Gatti Donatella, Lenzialter, Scaccini Luciano, Verzoni Leandro. Per venticinque donazioni: Balinzo Guglielmo, Guidotti Riccardo, Lombardi Moreno, Monaco Rosa, Montagnani Fabrizio, Mugnai Claudio, Scaccini Andrea. Per quaranta donazioni: Carassale Davide, Carbonari Fabrizio: per sessanta donazioni: Gronchi Roberta. E infine è stato premiato Luciano Demi per aver raggiunto 126 donazioni.

La banda in onore dei donatori di sangue

L’Avis davanti alla sede della Pubblica Assistenza

Donatori Avis

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Inchiesta del Circolo della Libertà

Ma cosa vogliono le donne? A questa domanda hanno risposto 300 donne nell’ambito di un’iniziativa del Circolo Valli che ha così raccolto le istanze riguardo alle tematiche femminili e familiari più comuni. Tra gli interventi del comune dovrebbero essere prioritari i seguenti: Ridurre i costi di tutti i servizi scolastici a vantaggio delle famiglie medie? Si 97% no 3% La creazione di nuovi nido? Si 95% no 5% La creazione di nido famigliari inserendo le donne non occupate del paese? Si 93% no 7% Un doposcuola attivato dal comune, gestito dalle donne del paese? Si 95% no 5%

di un’esperta che guidi chi è rimasta indietro nell’inserimento lavorativo. Per quanto riguarda la riduzione dei servizi scolastici (trasporto scuolabus, mensa, servizio di pre-dopo scuola..) noi ribadiamo la proposta di abbattimento del 50% del costo per le famiglie del tanto vessato ceto “medio”, ovvero chi percepisce un reddito che non superi i 20.000 euro. Infatti, le donne all’ultima domanda del test, a risposta aperta, hanno espresso con vigore il proprio disappunto sullo scarto creato dalle tabelle comunali per cui l’esenzione spetta a chi ha reddito vicino allo zero, di contro a chi vive molto modestamente che è costretto a pagare. Spesso -è stato detto- ci sono molti furbetti che denunciano reddito zero. Mettiamo a disposizione delle istituzioni locali il nostro impegno e le competenze acquisite per contribuire a creare condizioni di vita più decorose alle nostre concittadine. Circolo della Libertà D’Angerio-Ghelli-Lambardi-Torre

Una figura che coinvolga le donne non occupate per delineare loro un

individuale per inserirle nel mondo del lavoro? ca avviene percorso direttamente nello scambiatore Si 80% no 20% ere la camera d’aria di 50lt. tra vetro e scamdi buoni per le donne che permettere diConsegna evitare l’uso di anticongelanti e devono conciliare famiglia e lavoro? Si 46% no 64% ua al giorno alla temperatura media di 45°C. sistenza è compreso tra i 5,00 e i 10,00 Euro. Da questi dati emerge la richiesta di soluzioni che aprano le strade nel mondo del lavoro, ma sono strade difficili sia nel privato che nella pubblica amministrazione. Dunque occorrono nuove soluzioni: quanto entusiasmo delle signore nell’attivare nidi familiari, perché in tal modo si lavora a casa, nel proprio habitat naturale. Ritenuta anche molto utile la figura

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Un gustoso racconto

Malidetti ponsacchini: la massaia d’un tempo La massaia ponsacchina d’un tempo si riconosce dal profumo d’arrosto la domenica. Ogni giorno festivo che Dio mette in terra, alle sette del mattino la padrona di casa già si affaccenda intorno al forno, rimestando rotoli di carne, foglie d’alloro, sughi e rosmarino. Annusateli i figli delle massaie ponsacchine alla messa delle nove: non hanno l’odore del latte coi biscotti, no, sanno di tacchino. Perché la massaia ponsacchina d’un tempo è la regina indiscussa della cucina. Di più, ne è l’imperatrice suprema, la dittatrice assoluta. Si racconta che la ponsacchina over sessanta sia in grado di perdonare l’amante del marito se la trova sdraiata sul lettone, ma che possa strapparle gli occhi se la sorprende a curiosare fra fornelli e dispense. Più che delle donne, le massaie d’un tempo son gelose della lavastoviglie. I mariti al bar raccontano che le mogli accettarono con qualche riserva la lavatrice – perché all’epoca faceva emancipazione – ma anni dopo, riconquistato l’orgoglio casalingo, accolsero con dispetto il regalo della lavastoviglie, considerata un’usurpatrice delle prerogative domestiche: “In casa mia le faccende le faccio io”. Tale senso del possesso si riversa un po’ anche sui figli, che la massaia d’un tempo serve e riverisce come se fossero degli ebeti. Si vocifera, per esempio, che ci siano bimboni di oltre vent’anni che non si sono mai allacciati le scarpe, perché c’è sempre la mamma pronta ad accorrere per aiutarli quando sono alle prese con le stringhe. Così, se nei paesi normali gli adolescenti si chiudono

in bagno per guardare il paginone centrale di Playboy, a Ponsacco i ragazzotti cercano angoli solitari per cimentarsi, di nascosto dai genitori, nel fiocco o nel doppio nodo. E che dire di quelle che chiamano la donna delle pulizie ma prima che arrivi fanno le pulizie perché si vergognano di far trovare la casa sporca alla donna delle pulizie? Eppoi, il bello delle massaie ponsacchine d’un tempo è che, ovunque vadano, riescono a portarsi dietro le loro manie domestiche, reinterpretandole per l’occasione. Un esempio ne è la seguente declinazione culturale. Si racconta la gita di una famigliola ponsacchina a Roma, per visitare l’Altare della Patria: scalinate in marmo bianco, muri in marmo bianco, soffitti in marmo bianco. Appena arrivati, babbo, mamma e figli vanno a vedere i due militari che se ne stanno per ore immobili a far da guardia al monumento al milite ignoto, all’ingresso dell’Altare della Patria. Poi vanno al museo del Risorgimento, che è al piano terra dell’Altare della Patria. E alla fine, prendono un caffè sulla terrazza panoramica, che è sopra l’Altare della Patria. Ma dopo tutto questo po’ po’ di cultura, curiosità e mondanità, alla mamma è rimasto un unico dubbio. E con una domanda svela a cosa abbia pensato per tutto il tempo, passato fra cimeli storici, caffè d’èlite e inespressive guardie. Così, avvicina un custode e, curiosa davvero, gli chiede: “Scusi, ma tutti questi marmi chi li spolvera?”. Giampaolo Grassi

Comitato Cittadino per la rievocazione storica

Proposte e impegni di cittadini e Associazioni I promotori della Rievocazione storica continuano a organizzare riunioni per formare il Comitato Cittadino con il preciso compito di portare avanti, migliorare e allargare la celebrazione della Battaglia di Ponte di Sacco del 1497. La Giunta al completo, presieduta dal Sindaco, ha espresso la volontà di far parte del Comitato, vista la considerevole riuscita della prima edizione e la consistente partecipazione della gente. Ha deliberato pure che il Palio sia esposto nella Sala del Gonfalone del Palazzo Comunale, quale testimonianza della disfida del “Tiro alla fune”, combattuta dai nostri giovani. Ad oggi, il costituendo Comitato è formato, con le richieste fino ad oggi giunte, dai rappresentanti del Comune, dell’Ente Mostra, dell’Università della Terza Età, dell’Istituto Scolastico Niccolini, della Protezione Civile, della Misericordia, della Pubblica Assistenza, dei Vigili del Fuoco, degli Amici della Musica, dell’Ass. Scultori. Chi ha intenzione di farne parte, è invitato a presentarsi. Durante la conversazione con le squadre dei giovani del “Tiro alla fune” sono stati proposti i seguenti punti: 1)– Giocare alla stadio. Spazio più ampio – Gradinate – Servizi

2)– Aumentare i giochi a) Gioco del pezzolino per ragazzi dai 10 ai 12 anni b) Gioco delle corse nei sacchi per ragazzi dai 13- 16 c) Gioco del “Tiro alla fune” per giovani dai 18 in poi d) Per ragazzi si intendono maschi e femmine 3) – Dividere Ponsacco in due parti seguendo la strada che dalle Melorie va a Capannoli: Pisa a Nord e Firenze a Sud. Ogni parte ha i propri compiti ( da stabilire in successive riunioni) 4) – Piazza della Repubblica, Piazza D’Appiano e altre strade adiacenti sono lasciate libere per diverse attività che saranno stabilite in successive riunioni con la categoria dei commercianti. In occasionali incontri è stato proposto il coinvolgimento delle associazioni di danza classica per preparare una danza con musiche cinquecentesche e rappresentazioni mimiche e coreografiche. Un’altra proposta è rivolta alle scuole con disegni e temi sull’argomento.

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Casciana Alta

Restauro di due tele cinquecentesche Il 5 dicembre prossimo, nella chiesa propositura di Casciana Alta, saranno inaugurate due importanti opere pittoriche restaurate, risalenti al Cinquecento. Il lungo lavoro di restauro, condotto da Luigi Colombini, Ilaria Nardini e Maddalena Lazzareschi dello “Studiolo di Lucca”, è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, confermando la consueta sensibilità per il recupero di opere d’arte di grande valore. Le due

Un presepe per la Misericordia Nel periodo natalizio, la Misericordia allestirà una mostra di presepi e icone realizzate dalle consorelle volontarie. L’esposizione si terrà in Corso Matteotti al N°….. Il ricavato sarà devoluto all’acquisto di un nuovo doblò per il trasporto dei disabili. La cittadinanza è invitata a visitare la mostra e a fare un’opera buona.

Calendario 2011 La Misericordia ha realizzato il calendario 2011 ricorrendo all’arte del M° Alberto Fremura adeguandosi al gusto delle persone più esigenti. Il calendario, che sarà distribuito gratuitamente presso la sede della Misericordia o ai gazebo durante il mese di dicembre, propone dodici vignette di Fremura acquistate da altrettanti sponsor ponsacchini. L’artista livornese parteciperà alla presentazione, indetta nella prossima settimana all’auditorium della Mostra del Mobile, nel corso della quale le opere pittoriche saranno consegnate agli sponsor.

Corso DAE

La tela restaurata “La circoncisione di Gesù”

tele -come scrive il prof. Roberto Ciardi, docente universitario di storia dell’arte- “sono opere di Santi di Tito, la Circoncisione e la Madonna del Rosario, la prima databile al 1579, la seconda più tarda nella quale non è da escludersi la collaborazione del figlio Tiberio Titi e dell’allievo Agostino Ciampelli. Il ritrovato splendore della gamma cromatica originaria, il reintegro della perfetta leggibilità della sapiente composizione e della finissima trama disegnativa -spiega il prof. Ciardi- confermano l’eccellenza di Santi di Tito, senz’altro uno dei pittori più importanti del tardo Cinquecento fiorentino, attivo nella capitale toscana, ma anche a Roma, apprezzato da pontefici e alti prelati. La Circoncisione era considerata dalle antiche e autorevoli fonti biografiche come una delle opere più significative della prima attività del pittore, ma era stata ritenuta perduta dagli studiosi internazionali, fino a quando, alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, fu rintracciata, anche in base agli studi preparatori esistenti nel Gabinetto 22

Sabato 13 novembre nei locali della Misericordia si è svolto un corso per formare nuovi volontari all’utilizzo del defibrillatore. Hanno partecipato 23 volontari dei quali in 21 hanno conseguito il diploma di BLSD (Basic Life Support Defibrillation). Il D.A.E (Defibrillatore Esterno Automatico o semiautomatico) è uno strumento da utilizzare in caso di arresto cardiaco che viene collegato al paziente con due elettrodi adesivi che registrano il ritmo e, se necessario, erogano lo shock elettrico. Il corso, voluto dalla Misericordia e dalla Centrale del 118, rientra nella strategia di dotare la Misericordia di volontari sempre più qualificati e professionali. Il risultato di questo corso riempie di orgoglio e soddisfazione e il Magistrato ringrazia i volontari e informa che lunedì 17 gennaio 2011 inizierà un nuovo corso per soccorritori di livello avanzato. Il Magistrato

Disegni e Stampe degli Uffizi. Opera di eccezionale importanza si unisce ai dipinti di grande livello dovuti ai pennelli di Orazio Fidani e di Filippo Tarchiani, pittori tra i più significativi del Seicento fiorentino, esposti in manifestazioni internazionali di grande rilevanza. Queste tele -osserva il prof. Ciardi- fanno sì che la chiesa di San

Niccolò sia oggi una delle più importanti, per l’arredo pittorico, dell’intera diocesi. In questo perimetro si inserisce la fortunata scoperta, sotto la tela della Circoncisione, di un’altra tela con un’iconografia mariana di non facile decifrazione, sulla quale sono in corso studi per verificarne la provenienza e la probabile attribuzione”.


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Pagina letteraria

Uno scherzo...goliardico di Gianfranco Raspolli Galletti

Nei primi anni della mia attività di medico di famiglia, essendo ovviamente limitata la clientela, ne approfittai per specializzarmi in Medicina Generale, frequentando la Clinica Medica diretta dal Prof. Cataldo Cassano. Fra gli specializzandi vi era anche il Dottor ZU (lo chiamerò così), livornese, molto affabile e con il quale fu facile fare subito in amicizia. Da Livorno veniva col treno: le automobili, nei primi anni ’50, anche fra i “camici bianchi” erano mosche bianche, ma, poiché due volte alla settimana era necessaria la frequenza anche pomeridiana, mi disse che la spesa del ristorante non era indifferente. Fu lì che, vista la fiducia e la confidenza datami, mi venne l’idea di fargli uno scherzo contando sulla complicità di un collega, P.R., anch’egli specializzando e, come me, cascinese. Dissi al Dottor ZU che, per gli iscritti alle specializzazioni residenti al di fuori della Provincia di Pisa, l’Università contribuiva con un certo numero di “Buoni Mensa Extra” mediante i quali, presso i ristoranti convenzionati, veniva praticato il 50% di sconto. Fu qui che intervenne il … complice P.R.: - Detto fra noi, un paio di quei “buoni extra”, firmati con uno scarabocchio, me li ha passati un collega “di per in giù”; ci sono andato “da Buzzino” e mi son levato la voglia delle cèe… - Vedi!, - interruppe lo ZU- non è giusto! Poi quei “buoni”, magari, non ci sono per noi di fuori Provincia che ne abbiamo diritto. A quel punto capii che la … pera era matura, difatti una mattina, munito dei certificati di iscrizione e di residenza, ci chiese di accompagnarlo in Sapienza per ritirare quei “buoni extra”. Arrivati all’Università, gli facemmo notare che, essendo noi conosciuti dal Signor Bona… (lo abbrevierò così), l’addetto alla

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limitata consegna dei “buoni”, non era il caso di andarci insieme: lo avremmo aspettato dal “Cipriani”, per l’aperitivo… Lo ZU, a colpo sicuro, ma con l’educazione che lo distingueva, si affacciò allo sportello del Signor Bona, decano della Segreteria e adusato agli scherzi di una goliardia resasi sfrenata nel dopoguerra. In quegli anni, infatti, rientrava nella normalità veder sfilare per Pisa le “matricole” in mutande, ma si era arrivati anche oltre i limiti, nel caso di renitenti accaniti, non in regola con il “papiro”, ai quali veniva praticato in Sapienza l’enteroclisma d’acqua bollita con l’obbligo di fare di corsa “cór cristere ‘n còrpo”, via San Frediano fino alla Piazza dei Cavalieri e viceversa, per il ritorno liberatorio nei gabinetti dell’Università… Ma torniamo a noi: il Bona data un’occhiata alle certificazioni e sentita la richiesta dello ZU, stupito gli restituì … la documentazione, commentando ironicamente: - Dottore, ma qui non siamo né in cielo né in terra… - …E invece in terra ci siamo! Non voglio far nomi ma so di colleghi pisani che dei “buoni extra” hanno usufruito senza averne diritto e, addirittura, con quelli sono andati a mangiare le cèe “da Buzzino”!! – Qui il Bona, tanto più che aveva a che fare con un livornese, non poté più reprimere tutta la sua “pisanità”: - Dottore, son qui da trent’anni. L’Università ‘un ha una lira per fà cantà un cèo e ora vi paga le cèe alla sarvia “da Buzzino”?! Lo sa a Livorno ‘ome ni direbbero: “Déh!, ’un esiste!!” – A quel punto lo ZU capì di essere stato, come suol dirsi, “lavorato”, si ritirò in buon ordine e ci raggiunse dal Cipriani. Tutto si risolse offrendogli l’aperitivo perché, il Dottor ZU da persona intelligente (in seguito è stato un noto Primario Ospe-

daliero) con grande senso di autoironia, ci raccontò, per filo e per segno, il suo … “colloquio” con il Bona, che qui è stato per ciò possibile riportare in tutta la sua… vivacità.

SAKINEH A guardalla parrebbe una santina o la Madonna del Sassoferrato. La voglian lapidà, la poerina… Per corna e basta? Ma… ‘un ha ‘mmazzato?!? Però, a scavà, c’è sotto una manfrina: O l’omo perché ‘un l’hanno rammentato?!? Ci mettano la donna alla berlina, ma ‘nzieme a un omo ha fatto ‘ver peccato! Carla di Francia co’ le su’ parole la defende, la gente ni fa còro. La lingua batte ‘n dove ‘r dente dôle! L’assorvan lei, pensando a’ casi sua! … Ché a punì ‘ ‘orni ‘ome fanno loro ‘un bastano le pietre di Verrùa!

Mario Stefanini

Vignetta di Nicola Gorreri


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A Palazzo BLU di Pisa

Arte contemporanea e tendenze di mercato Sabato 9 ottobre è stata aperta al pubblico la mostra “Joan Mirò. I miti del Mediterraneo”nel palazzo Blu di Pisa, divenuto in poco tempo la massima sede museale pisana e resterà aperta fino al 23 gennaio. La mostra del noto artista catalano, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, in collaborazione con Giunti Arte Mostre Musei, con il patrocinio del Comune di Pisa e dell’ambasciata di Spagna Un disegno di Mirò è composta di 110 opere, dipinti, litografie e sculture. Con il biglietto “Mirò” è possibile avere riduzioni su ingressi e trattamenti nei due centri termali di San Giuliano e di Casciana Terme, nonché altre agevolazioni in alcuni centri commerciali della provincia di Pisa. Questo evento al palazzo Blu è inserito nel secondo ciclo triennale, iniziato nel 2009 con Chagall (registrò la presenza di oltre 85.000 visitatori) e terminerà il prossimo anno con noti pittori italiani. Nel contesto del “mercato globale”troviamo sempre più spesso una maggiore attenzione riguardo alle arti figurative. Quotidiani, riviste, televisione ogni giorno pubblicizzano, con un ritmo sempre più incalzante, le varie esposizioni sul territorio nazionale, aspetto certamente positivo per l’indotto commerciale promosso nei vari settori, ma non per le conoscenze e competenze effettive del grosso pubblico sull’arte contemporanea, che risulta ancora a passo ridotto. Il paradosso dell’enorme successo di alcuni eventi e mostre d’arte è spesso legato al mirato battage pubblicitario e alla notorietà dell’artista, più che all’amore e alla conoscenza dell’arte attuale come cultura che esprime i concetti in immagini. Le cause della scarsa conoscenza dell’arte contemporanea sono da ricercarsi, almeno in parte, nel ridotto spazio dato allo studio dell’arte in ambito scolastico (spesso la formazione di base dei licei arriva alla conoscenza dell’Impressionismo francese, solo in sporadici casi alle “avanguardie storiche”, escludendo gli ultimi recenti fatti contemporanei) così che, solo chi è fortemente interessato si aggiorna seguendo i nuovi percorsi, tenendosi costantemente informato, ma nonostante le forzature di mercato, per gran parte dell’opinione pubblica l’arte contemporanea spesso risulta poco comprensibile. Questa situazione è ben nota agli operatori

del settore, impegnati nel commercio d’arte con mostre, aste, esposizioni, televendite ecc. Pertanto gli sprovveduti acquirenti, fidandosi degli operatori e delle loro competenze spesso incorrono in acquisti di valore artistico piuttosto discutibile. Assistiamo inoltre, nelle arti visive, alle modalità trasgressive come via d’accesso al proibito per trasmettere forti vibrazioni emotive con volgarità di stile, che tuttavia a chi le cavalca portano una certa notorietà, da Maurizio Cattalan a Giuseppe Veneziano. Il critico d’arte Philippe Daverio in un suo articolo nel luglio scorso dichiarava: “ l’arte contemporanea è debole. Ha lasciato il mondo della cultura per la banalità degli affari, per fare interessi di pochi commercianti americani e inglesi. Perché mai si dovrebbe andare alla Biennale di Carrara per vedere la “Grande Cacca” di Paul McCarty? Una stupidità di proporzioni bibliche. L’arte quella vera esiste ma è nascosta, Il Palazzo Blu sul lungarno Gambacorti repressa.” L’arte moderna ha sempre sentito il dovere di un impegno socio - umanitario, almeno finché non s’è trovata a soddisfare solamente pulsioni affaristiche del mercato, ma la nostra epoca è contagiata dagli imbrogli di mercato e spesso da farneticazioni post-moderniste che considerano la bellezza artistica come gesto inutile. Sappiamo che ogni “artista” percorre due strade nel corso della sua vita: la prima personale, che, se lo appaga e lo gratifica, è positiva. La seconda, è quando espone i suoi lavori e deve fare i conti con la Storia dell’Arte. Viviamo in un’epoca in cui tutto si consuma velocemente dai films ai libri, ai dipinti, serve riconquistare le regole, occorre tornare all’onesta valutazione del lavoro professionale, fatto di mestiere, capacità tecnica e innovazione, anziché trasgredire e aggredire, per godere momentaneamente delle luci della ribalta. Africano Paffi

Un gruppo degli Amici della Musica alla Mostra di Mirò

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In Sala Valli 27 Novembre

Mostra di pittura, grafica e incisione Dopo il successo della mostra di pittura di Simone Cioni, l’associazione culturale Rossoblu propone una rassegna di opere di cinque artisti livornesi: Fabrizio Giusti, Antonio Petrillo, Umberto Saccenti, Melania Vaiani e Raffaele Zullo. Giusti adotta la tecnica in un incastro di forme geometriche che sulla tela acquista un linguaggio orientale. Petrillo parte dalla grafica, dunque la sua espressione è essenzialmente figurativa dove la figura può esprimersi in scultura, disegno o pittura. I colori nelle incisioni di Saccenti non sono sanguigni, dal nero assoluto alla vellutata morbidezza, ma si rifanno “ai fluidi che costituiscono il motore interno di una esteriorità che da sola non riesce a dare conto di sé”. L’impegno di Melania si esprime nel segno, come nella puntasecca e nell’acquaforte e dal nero assoluto o dalla vellutata morbidezza, le sue incisioni colgono l’attimo della completezza espressiva. Infine la pittura di Zullo ha come centralità il paesaggio, ma la rappresentazione è spoglia degli appesantimenti realistici per ridursi a essenza onirica di un mondo sottratto alla sua stessa storia. L’associazione culturale Rossoblu invita la cittadinanza in Sala Valli, alle 17,30 del 27 novembre, per l’inaugurazione della rassegna.

Per chi ha 40 anni Il 3 Dicembre presso il ristorante Calandrino del Centro Torretta White organizziamo una cena per festeggiare i nati a Ponsacco nel 1970. Per partecipare alla riunione conviviale occorre prenotarsi presso Area Design di Federico Tolomei, tel. 335 6139096, oppure presso Arredamenti Stefanelli, tel. 335 1277657, entro sabato 27 novembre. Gli organizzatori

CENONE DI SAN SILVESTRO L’ente Mostra Mobile, L’UTE, la Misericordia, i Donatori di Sangue, gli Amici della Musica, organizzano il cenone di San Silvestro.

Chi vuole partecipare si prenoti presso LA SEGRETERIA della Mostra

Shalom, mele per la pace Anche questo anno il Movimento Shalom ha promosso la campagna «Mele della Pace». Come nello scorso weekend, anche il 6 e 7 Novembre, sulle piazze delle principali città italiane e presso i gazebo del Movimento, è stato possibile acquistare un sacchetto di mele solidali, il cui ricavato verrà impiegato per finanziare un progetto, sviluppato in collaborazione con la Regione Toscana, che prevede la realizzazione di un’università nella città di Ngozi, in Burundi.

Belle mi’ manate!... C’era una volta l’educazione dei figli da parte della famiglia e della scuola ed oggi non c’è più o meglio è molto cambiata. Da insegnante ho spesso rimproverato i miei alunni quando non si comportavano secondo le regole dettate dal vivere civile e dal convivere in una comunità dove la libertà di ognuno finisce dove inizia quella degli altri. Non mettevo i bambini dietro la lavagna e nemmeno ponevo il granturco sotto le ginocchia: punizioni ormai tramontate perché illecite. Chiamavo, invece, i genitori, spiegavo loro l’accaduto e sapevo che in casa avrebbero di nuovo sgridato il figlio e se questi faceva il furbastro, gli davano due manate; una a destra e l’altra a sinistra tanto da farlo rimanere in piedi. Con quella “scossa”, il bambino spesso cambiava atteggiamento, anche se c’era sempre bisogno di continui aggiustamenti. Oggi – mi dicono i colleghi in servizio – se un insegnante si “permette” di sgridare un alunno, di scrivere una nota sul registro, di rimproverarlo anche con durezza, il secondo giorno arrivano in classe i genitori che non accettano, anche in malo modo, il rimprovero, la punizione e la sospensione. L’insegnante (non tutti!) ha perso, l’alunno ha vinto! Quel ragazzo diventerà un bulletto, un leader negativo, un violento, un delinquentello… e fermiamoci qui. Se al momento opportuno – ce ne sono tanti durante il periodo formativo – i genitori assestassero “du’ belle manate” al figlio facendolo rimanere in piedi, la sua educazione prenderebbe un’altra strada. (B.G.)

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Aziende e studenti si incontrano per promuovere il mobile

I premiati al concorso “Workshop” Ilenia Galia, 21 anni di Trapani, studentessa dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze, è la vincitrice del concorso di idee al “Workshop: linguaggi del design domestico tra narrazione e identità”, svoltosi alla Mostra del Mobilio. L’allieva ha vinto un assegno di 1000 euro. Il suo disegno raffigura la poltrona “Cube-longue”, una sorta di cubo che si sdoppia in quattro parti per formare una lunga poltrona. Il disegno è stato realizzato per la ditta BM Style di Perignano. Il mercato scelto per la poltrona è l’India, infatti Ilenia ha realizzato la poltrona secondo la figura raccolta del “Mandala”. Sono stati scelti 29 disegni premiati dalla provincia di Pisa, dalla Camera di Commercio e dai comuni di Ponsacco, Cascina e Lari. Il progetto, in collaborazione di ‘Artex’, CNA di Pisa, Confartigianato, Unione Industriali, Casartigiani, Mostra del Mobilio, Consorzi Gimo e Ciac, comprende anche studi su de-

sign e nautica. Importante è stata la collaborazione dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze che ha fatto da trait- d’union tra allievi ed aziende, con il coordinamento del prof. Edoardo Malagigi. Al secondo posto si è classificato Daniele Gaudiano, 22 anni di Pieve a Nievole (PT), anch’egli studente dell’Accademia delle Belle Arti, con la poltrona ‘Cobra’. Si tratta di una ricerca della linea curva con una poltrona avvolgente, in seta e velluto rivolta ai mercati asiatici e studiata per i prototipi delle ditte BM Style di Perignano e Palladini di Pisa. Ex-aequo al secondo posto si è classificata Baiba Brieide, della Lettonia, che ha disegnato una testata di un letto matrimoniale con figure astratte. Infine al terzo posto, Michela Bottoni, 20anni di Frosinone, studentessa al terzo anno della stessa Accademia, con la lampada ‘Losna’ dal nome di una dea etrusca della luce. La lampada è una sfera in alabastro con led interno,

raccolta in una rete metallica legata ad un applique in alluminio ed è stata studiata per la ditta Ducceschi di Volterra. L’obiettivo dell’iniziativa è teso ad attivare contatti tra le aziende e gli studenti selezionati nel Corso di Design dell’Accademia di Belle Arti, diretto dal prof. Malagigi. Presenti in sala il sindaco Cicarelli, l’assessore provinciale alle politiche per lo sviluppo, Graziano Turini e gli assessori allo sviluppo economico Tommaso Baldacci di Ponsacco, Alessandra Guidi di Lari, Caterina Baroni di Cascina e Sabrina Sguanci per la società ‘Artex’ che ha coordinato il progetto. Il Workshop ha evidenziato un consuntivo del percorso progettuale orientato ai mercati emergenti per la valorizzazione del comparto del mobile e del complemento di arredo della provincia di Pisa iniziato nel 2005 col Tavolo provinciale del Mobile.

Le autorità salutano i partecipanti all’incontro

I lavori esposti sui tavoli e sui tabelloni

Elena Iacoponi

Ilena Galia vincitrice del concorso

Risparmiare energia L’illuminazione sta marciando verso consumi davvero ridottissimi. A Bruxelles le luci led si trovano già nei supermercati a prezzi competitivi. In Italia non sono ancora in commercio, ma a Pontedera sia il piazzale della Coop che quello dei cimiteri sono illuminati con led e così anche a Torraca in Cilento. Una lampadina tradizionale con 80 lumen consuma poco e in media costa 9,90 euro, mentre le lampadine con 60 led costano 19,90 euro. Ma il costo in rapporto alla durata è conveniente, perché durano tre volte di più rispetto ad una lampadina fluorescente e trenta volte di più rispetto ad una vecchia lampadina ad incandescenza. Questi prezzi comunque sono destinati a scendere. D’altronde meno consumo ener28

getico significa meno emissione di veleni. Per esempio, sempre a Bruxelles, un grande e vecchio edificio è stato ristrutturato ottenendo una notevole diminuzione del consumo di elettricità e di acqua ricorrendo alle energie rinnovabili. Quindi invece

di costruire case, uffici, strutture commerciali su terreni fertili, aumentando le spese per la loro abitabilità (illuminazione, strade, rifiuti) sarebbe molto meglio ristrutturare con saggezza gli edifici esistenti. Dr. Giacomo Brogi


La scuola in fermento

La scuola si mobilita contro la riforma Il personale docente della Scuola secondaria di I’ grado ha deciso di partecipare alle forme di mobilitazione indette dalle organizzazioni sindacali, per esprimere il proprio dissenso rispetto alle politiche che da alcuni anni si perseguono nei confronti dei fruitori e dei lavoratori della Scuola pubblica. 1 tagli approvati con la manovra finanziaria di giugno vanno ad aggravare una situazione già fortemente compromessa da una Riforma della Scuola che ha a cuore il contenimento della spesa pubblica e non, come sarebbe auspicabile, un investimento nell’istruzione orientato da un progetto pedagogico . 1 recenti dati O.C.S.E. confermano che nel nostro paese si spende poco e male per l’istruzìone(il 3,9 % del PIL contro un media O.C.S.E. del 5,7%), di conseguenza i tagli decisi rischiano di mandare alla deriva il sistema formativo pubblico del nostro paese che risulta penultimo fra i paesi europei; peggio di noi solo la Slovacchia. E’ quanto sperimentano sulla loro pelle gli studenti che si stanno trovando in aule sempre più affollate , spesso al limite della sicurezza, con un’ offerta Normativa ridotta ( diminuiscono le ore delle discipline e del tempo scuola). Gli insegnanti hanno sempre cercato di compensare con una costante disponibilità, spesso non riconosciuta, le carenze dell’Istituzione e di garantire agli studenti il diritto allo stu-

Assemblea Sindacato Pensionati Mercoledì 10 novembre oltre 500 pensionati si sono dati appuntamento a Pisa per l’Assemblea Unitaria organizzata dai tre Sindacati Confederali dei Pensionati (SPI-FNPUILP). Sono stati discussi in particolare i preventivi dei bilanci dei Comuni che, con i tagli governativi, risultano indeboliti anche nei servizi che interessano gli anziani. Il Segretario Generale della FNP (CISL) Sauro Dell’Unto ha svolto la relazione introduttiva e nel dibattito sono intervenuti il Segretario dei Pensionati CGIL Carlo Gatti ed il Segretario provinciale dei Pensionati CISL, Fiorenzo Salvadori il quale ha sottolineato come sia prioritario per i pensionati il recupero del potere d’acquisto delle pensioni e l’assistenza alle persone anziane non autosufficienti. A questo proposito Salvadori ha chiesto un contributo personale e volontario per completare la ristrutturazione della Casa di Riposo “Giampieri”. Dopo l’intervento del Segretario provinciale della UIL Renzo Rossi, che ha parlato anche a nome della CISL e della CGIL, ha concluso la riunione Carla Cantone, SegretariaNazionaledeiPensionatiCGIL. Fra gli altri erano presenti Silvana Malacarne e Paola Ulivi, rispettivamente presidenti dell’Auser e dell’Anteas. E’ stato distribuito in omaggio un volume sulla storia del sindacato (CGIL-CISL-UIL) in provincia di Pisa, autore Fiorenzo Salvadori, che sarà presentato il 29 novembre nel teatro Odeon alla presenza del Presidente della Regione, Enrico Rossi.

dio sancito dalla nostra Costituzione, ma oggi ritengono fondamentale rendere visibile questa situazione di disagio. Nel concreto, i docenti hanno deliberato di astenersi dall’accompagnare gli alunni nei viaggi di istruzione di uno o più giorni; di non effettuare alcune iniziative parallele all’attività didattica che da anni contraddistinguono la Scuola Media di Ponsacco quali il Musical delle classi terze e il “Mercatino di Natale” . Infine gli insegnanti hanno deciso di provvedere alla sostituzione dei colleghi assenti solo in casi di emergenza ( primi tre giorni) , per evitare in tal modo di creare vere e proprie sospensioni dell’attività didattica : perché questo è quello che succede quando non vengono nominati i supplenti, nonché precari della Scuola. Tali iniziative hanno la finalità primaria di segnalare alla comunità il momento di sofferenza che vive oggi la Scuola. 1 docenti a breve organizzeranno un’assemblea rivolta ai genitori in modo da illustrare le motivazioni che hanno portato a queste iniziative di protesta. Durante questa assemblea gli insegnanti faranno presente che le loro iniziative sono finalizzate ad una riqualificazione della Scuola e dell’Offerta Normativa che è soprattutto nell’interesse degli alunni . Gli insegnanti della Scuola Secondaria di I’ grado di Ponsacco

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Auguri a... Il 5 Novembre Nicolò Tommasini compie 18 anni. Tantissimi auguri da babbo, mamma, i nonni, gli zii e i cugini.

Tantissimi Auguri a Massimo Brini che il 19 Novembre 2010 compie 40 anni. Auguri dal figlio Francesco, dalla moglie Sandra, dai genitori Libero e Lucia, dagli zii Remo e Franca, dal nonno Gino Bitossi.

Il 16 Ottobre è nata Alice Granchi! I più sinceri auguri ai genitori Federico e Samanta dai nonni, gli zii e la bisnonna Maria.

In Francia

I turisti “speriamo spesso” Un turbine di colori, architravi e abbazie hanno riempito di immagini uniche il cuore e gli occhi. E’ questa la forte emozione che hanno avuto i partecipanti alla gita in Francia guidata dall’Arciprete, Mons. Renzo Nencioni. Mont St. Michele, l’estrema località raggiunta, è una perla di rara bellezza: rocce, abbazia e villaggio fanno un unico irripetibile insieme. L’alta marea si è appena fatta vedere, forse intimidita dalla nostra grande curiosità. Poi, i luoghi storici dello sbarco in Normandia, 120 km. di fronte, ci ha mostrato la dimensione di una mastodontica operazione militare e di una carneficina mostruosa. Villaggi distrutti e ricostruiti. E ancora, St. Malò, la città murata, la città dei corsari, poi Caen dove è stata celebrata la S.Messa nella stupenda cattedrale di St. Etienne. Quindi la campagna magnifica con i fieni, granturco, grano e tanto bestiame. In Normandia per ogni abitante ci sono due mucche al pascolo, oltre ai puledri di razza. A Parigi il tour è diventato turbine. Ci siamo rimpinzati di immagini: i palazzi, i giardini del Lussemburgo, i boulevards, St. Germain, la piazza della Bastiglia, gli Champs Elisèe, l’Arco di Trionfo, la Torre Eiffel, Mont-Martre, la cattedrale del Sacro Cuore, Notre Dame e la Parigi notturna col bateau-mouche. Uno speciale ricordo per le città di Tours e Lyon con le bellissime cattedrali, piazze, ponti, i Castelli della Loira, il silenzio del convento dove è vissuta e morta Santa Bernadette. L’anno prossimo? Chissà dove andranno i nostri “Turisti speriamo spesso”. Stefania Barnini

A Pratelli Federica. Per il tuo compleanno auguroni da babbo, mamma e dai Tuoi nonni.

Il 31 ottobre Iolanda Gronchi e Bruno Iacopini hanno festeggiato 46 anni di matrimonio. Tanti auguri dal fratello Lando, la cognata Enrica e il nipote Alessio

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Auguri a... Tanti auguri per il suo 18° compleanno a Jessica Fantoni da mamma Giovanna e gli amici Esmeralda, Assia e Alfonso

Il 25 Novembre Matilde Mosi compirà 1 anno. Tanti auguri da Ginevra, gli zii e i nonni

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Sara Guerrieri si è laureata in Scienze Infermieristiche con 110 e lode. Auguri da babbo, mamma, il fratello, i nonni e gli zii

Il 21 Novembre Giacomo Panichi compie 1 anno. Tanti auguri dal babbo Michele e dalla Mamma Sara.

Il 26 Ottobre 2010 Davide Gemignani si è laureato in Tecniche di radilogia medica. Congratulazioni e auguri. Il 1 Dicembre Davide compie 23 anni, auguri dai genitori, la sorella Alice, gli zii, i cugini, Giulia e i parenti tutti Il negozio di Toelette è stato inaugurato il 13 Novembre

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Ricordiamo... Da 25 anni non sei più con noi, ma il tuo ricordo è sempre vivo nei nostri cuori. Ti pensiamo sempre: con affetto la moglie Vittoria, i figli Matteo e Tiziano, i nipoti e i parenti tutti.

La scomparsa di Corrado Mugnaioni L’ultima volta, scherzando com’era sua abitudine, disse una frase lapidaria. “Io sono un ponsacchino ante marcia”, volendo così rivendicare una sorta di primogenitura e, insieme, testimoniare il forte amore per la sua terra, un amore del resto riconosciuto da tutti, sia amici che conoscenti. Questa era l’indole solare che ha sempre contraddistinto la laboriosa vita di Corrado Mugnaioni, morto a 77 anni lo scorso mese, dopo una lunga malattia che aveva saputo affrontare con serenità e coraggio. La ponsacchinità di Mugnaioni, appartenente all’antica famiglia, nota in tutta Italia e all’estero per la fabbrica che dal 1760 produce fuochi pirotecnici, si manifestava soprattutto non tanto per l’antico prestigio della sua attività, quanto per i vincoli amicali che lo legavano con chiunque avesse avuto anche un solo incontro con lui. Dunque un modo di porsi col prossimo come si usava un tempo, quando l’amicizia era intesa e vissuta nel senso più affettuoso e nobile, sconosciuto alla frenetica società contemporanea. La commemorazione, che i Mugnaioni, con legittimo orgoglio, avevano indetto quest’anno per celebrare il 250° anniversario della loro azienda, ha dovuto essere rimandata e ora, di certo, lui sarà dispiaciuto di aver dovuto fare, per la prima volta, il guastafeste. Alla moglie, signora Ada Ferrini, ai figli Luigi e Simone e a tutti i familiari, la redazione di questo giornale esprime la più sincera solidarietà.

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Rolando, un saluto “Prenderò questa mail come un’occasione per me per parlar di lui...’’ mi scrive Chiara. ‘Lui’ è Rolando Giorgetti, il suo babbo, che se n’è andato il 5 novembre, a 78 anni, “dopo la diagnosi di un male incurabile’’. Chiara era la mia fidanzatina ai tempi dell’asilo e delle elementari (una storia indubbiamente seria, vista l’età), e infatti mi ricorda il nostro “affetto fanciullesco’’. Arrossisco, sorrido, e continuo a leggere. Suo padre è morto da pochi giorni. Serenamente. “Si è spento fra le braccia della moglie e dei figli – racconta Chiara -, che sono potuti stargli vicino come se fosse a casa’’, nonostante fosse ricoverato “in una struttura dell’usl, l’hospice di Pisa, il cui personale, a partire dal primario Angela Gioia, merita tutta la nostra gratitudine”. Chiara mi spiega che vorrebbe dare un saluto a suo padre attraverso il Ponte di Sacco, però non si sente “all’altezza di formidabili composizioni’’. Ma il seguito della mail è una sintetica formidabile composizione: “Mi lasciano dentro una grande pace le parole delle tante persone che mi raccontano i momenti vissuti insieme a lui, il suo carattere concreto, affidabile, brillante, sensibile. Era un uomo che aveva grande rispetto per gli altri. In me si è rafforzata la convinzione di dover essere grata alla vita per aver avuto un padre formidabile’’. Che prima di andarsene ha benedetto il prossimo passo della figlia: “P.s: Non so se lo sai, ma....mi sposo! Come direbbe Rolando: per la Madonna!!!. Chiara”. (Giampaolo Grassi)

Fiorenzo Menichini Fiorenzo, l’ultimo dei patriarchi della Menichini edilizia, se n’è andato martedì 10 novembre, all’età di 89 anni. Nel primissimo dopoguerra aveva affiancato il padre Gino nella conduzione dell’importante azienda di materiali per l’edilizia, subentrandogli insieme al fratello Paris, scomparso nel 2008, quando il genitore si era ritirato a motivo dell’età. Nei decenni scorsi l’azienda si era trasformata in Menichini srl, divenendo un punto di riferimento nel commercio non solo dei prodotti per le imprese edili di una vasta zona, ma anche per quelli da impiegare nella ristrutturazione e nel rendere bella ed accogliente la casa. Nell’attività erano entrati, a poco a poco, i figli Stefano, Marco, Gino e la nipote Gabriella, che la gestiscono insieme da quando i due fratelli Fiorenzo e Paris si erano ritirati per godersi un meritato riposo. Fiorenzo è stato un ottimo imprenditore, in perfetta simbiosi con il fratello Paris, molto noto in Valdera ed oltre, ma soprattutto un marito speciale per la sua Elba, ed un padre esemplare per i suoi cinque figli, che gli sono sempre stati vicini, in special modo durante le difficoltà sopraggiunte con il progressivo peggioramento delle condizioni di salute che lo hanno portato alla morte. Alla moglie Elba, ai figli Claudia, Stefano, Marco, Paola e Gino, alla sorella Marta, ai parenti tutti, sentite condoglianze da parte della Direzione del “Ponte”.


Galluzzi, campione italiano di Motocross Michele Galluzzi, capannolese, figlio del ponsacchino Alessandro, è campione italiano motocross. Alto, moro, occhi verdi, Michele Galluzzi, capannolese di 19 anni, è campione italiano di motocross. L’ambito titolo lo ha conseguito a Cavallara nelle Marche, con la sua Yamaha 450. Il campione è iscritto al Moto Club di Rosignano e con la collaborazione del babbo Alessandro, ex-motociclista e del meccanico Remo Volpi di Peccioli, ha gareggiato sui terreni sterrati più impervi. Anche il gemello di Michele, Lorenzo, gareggia in motocross, ma dopo un infortunio ha dovuto diminuire gli impegni sportivi Ciononostante è arrivato al 6° posto nella stessa categoria del fratello. Michele, che frequenta l’Istituto d’Arte di Volterra, ha gareggiato con le minicross dall’età di 5 anni, poi è passato alle categorie superiori. Michele e Lorenzo, vivono a Capannoli con i genitori Alessandro e Francesca ed il fratellino Nicola di 4 anni, che già corre con le mini motocross. Ma tra i tifosi più accaniti ci sono anche i nonni Amerigo e Carla, Francesco e Verbana. “Ora che ho il titolo di campione italiano gareggerò con i più bravi -ha detto fiero Michele- ma il mio sogno resta quello di diventare un motociclista professionista e gareggiare ai mondiali. Io sono cristiano evangelico e la mia fede mi ha sempre aiutato tanto anche nei momenti più difficili ed ho raggiunto questi risultati con l’impegno, ma anche con la preghiera. Anche mio fratello gareggia con me -ha aggiunto Michele- ora ho sponsor di Ufo Plast di Bientina, di Ramirez di Quattro Strade e del maglificio ’Francesca’ dei miei genitori, ma ne verranno altri”. Elena Iacoponi

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Calcio

Passerai licenzia Lemmi e Bonuccelli Il dopo partita di Ponsacco-Bagnolese era stato piuttosto agitato, ed il Presidente dei Mobilieri Antonio Passerai aveva manifestato tutta la sua delusione per la prestazione della squadra, riservandosi di prendere provvedimenti, che sono stati annunciati ieri. La ripresa della preparazione è avvenuta con ritardo perche il patron rossoblu ha tenuto a rapporto staff tecnico e giocatori, e dopodiché ha precisato: “ Ho ribadito alla squadra che a Ponsacco ci veniamo perché si ha una grande voglia ed un grande cuore e non per i rimborsi spese. Chi non entra in questa mentalità è giusto che vada da un’altra parte. Non voglio più assistere ad una prestazione come quella di domenica.” Ci sono delle esclusioni ? “Si quella di Lemmi, perché domenica non ha accettato la panchina, e se ne andato, facendo una grave mancanza. Pertanto Lemmi è stato licenziato e non fa più parte della nostra società. Con Lemmi anche Bonuccelli non

fa più parte del Ponsacco. Il motivo della risoluzione del rapporto con Bonuccelli è stato il diverbio che ha avuto il giocatore col sottoscritto. E col Presidente –afferma Passerai- non si possono avere simili diverbi.-poi ha proseguito- Il direttore sportivo Pinzani ha gia avuto l’incarico per dare al gruppo altri due giocatori. Questo ci fa venire ancora più voglia di fare meglio,abbiamo bisogno soprattutto di qualcuno che faccia gol e sull’agenda ci sono già dei nominativi.” Sorprende il caso Bonuccelli.. “ Non entro nel merito specifico, ma non c’era più rapporto del convivere e lasciar vivere. Ora tutto è chiarito e domenica bisogna andare a Castel San Pietro a fare risultato pieno. O perlomeno riscattare la partita contro la Bagnolese.” Lucinao Lombardi

Sit-in rossoblu, con Marmugi,Magnozzi e Maggiari

il centroampista dughetti in azione

Passerai, Cicarelli,Simonelli, dopo il Derby 34

Significativo gesto del ds Pinzani


Ponsacco Eventi 20 Novembre ore 21,30 Serata Musical 25 Novembre ore 15,00 C&C Cura e Cittadinanza 27 Novembre ore 21,00

La Musica del cuore 2010 4a edizione Dal 27 Novembre al 5 Dicembre Mostra Collettiva di Pittura

4 Dicembre Teatro Odeon Convegno alimentazione e salute della donna Sala Valli Consociazione Nazionale Donatori di sanuge Consigli Provinciali di Firenze Lucca, Pisa, Pistoia, Prato Teatro Odeon Associazione Cult. “Rosso Blu” Sala Valli

29 Novembre ore 15,30 Cnvegno Celebrazione nascita sindacale CISL - PISA 29 Novembre ore 16,00 Lezione: Le donne nel Risorgimento

Teatro Odeon a cura di Franco di Corcia Sala Valli

30 Novembre ore 10,00 - 16,00 - 21,00

Proiezione film sul Risorgimento

Celebrazioni Ufficiali con istituzioni locali e cittadine

Teatro Odeon

2 Dicembre ore 15,00 C&C Cura e Cittadinanza

4 Dicembre ore 16,00 Avvio Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia (Mostra teatralizzata di “Immagini e parole del Risorgimento Italiano a cura dell’Associazione teatrale “I Pensieri di Bo”

5 Dicembre ore 7,30 con partenza dal Circolo Rinascita 32a Sgambata Ludico Motoria 8 Dicembre ore 11,00 Inaugurazione Presepio 11 Dicembre ore 21,30 Presentazione dei Calendari 2011 14 Dicembre ore 21,30 Concerto di Natale in collaborazione con il gruppo FRATRES 18 Dicembre ore 21,30 Saggio di Natale Dal 18 Dicembre al 10 Gennaio Mostra di Scultura di Gionata Carbonari 19 Dicembre ore 21,30

Convegno Donne con fegato Sala Valli Concerto di Natale

3 Dicembre ore 21,00 Spettacolo Teatrale “Erano Mille” della compagnia teatrale “I Pensieri di Bo”

Il Gobbo di Notre Dame

Sala Valli

Gruppo Shalom Teatro Odeon Podistica Mobilieri Ponsacco Strade comunali e percorso dei poggini Allestimento UTE e Ass. Gruppo Scultori Piazza S . Giovanni Misericordia Auditorium Mostra Valdera Jazz Band Teatro Odeon Art Work Village Teatro Odeon Inaugurazione 18 Dicembre ore 16,00 Teatro Odeon Coro Amici della Musica Coro UTE Coro Giovanile Chiesa S. Giovanni

20 Dicembre ore 21,15 Saggio di Musica alunni dell’Istituto Comprensivo “M. Lapo Niccolini”

Teatro Odeon

Amministrazione Comunale di Ponsacco Sala Valli

Comunicato dei Commercianti del Corso I commercianti del corso, vista l’inddifferenza dell’amministrazione comunale riguardo alle innumerevoli richieste fatte e mai prese in considerazione per migliorare la situazione commerciale nel centro storico, hanno deciso all’unanimità di non contribuire all’illuminazione natalizia come hanno sempre fatto. Chiediamo all’amministrazione comunale: “Se veramente il Comune ama il proprio paese, appronti l’illuminazione natalizia dandoci motivo di ricrederci nei suoi confronti”. I commercianti del C.so Matteotti 35


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