Gennaio 2007

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Mensile di cronaca, attualitĂ e cultura di Ponsacco

Anno X - Numero 1

E 1,90

Gennaio 2007

10 anni


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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

Anno X - Numero 1

E 1,90

Gennaio 2007

EDITORIALE

Dignità

Il Ponte sulla Cascina

Anno nuovo Anno nuovo…Di tutto sono rimaste tre cose. La certezza che stiamo appena cominciando. La certezza che bisogna continuare. La certezza che possiamo essere interrotti… Ma posiamo fare dell’interruzione un cammino nuovo, della caduta un passo di danza, della paura una spada, del sogno un ponte, della ricerca un incontro. Fernando Tavares Sabino, giornalista brasiliano

10 anni

Capodanno Filastrocca di Capodanno fammi gli auguri per tutto l’anno:

Abdou Moumouni è il bambino di nove anni del Burkina Faso, adottato da “Il Ponte di Sacco” con le offerte dei messaggi augurali. Altre offerte sono andate al Progetto Gemma per aiutare una mamma in gravi difficoltà. Grazie a tutti

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Emanule Turini Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco Progetto grafico Marco Picione I servizi fotografici sono di Foto Chiavaccini, Foto Meoni, Foto Panicucci, Foto Elle

Gli americani hanno uno strano e bizzarro concetto sul significato della dignità. Il presidente Bush si è lamentato perché l’impiccagione di Saddam Hussein è stata eseguita -ha detto testualmente- senza la dovuta dignità. E’ una dichiarazione che sgomenta, che fa riflettere e lascia allibiti, rivelando come in quella grande e potente nazione -che pure ha annoverato e annovera nella sua giovane storia significative prove di autentica democrazia e civiltà- intendano attagliare la dignità all’esecuzione di una condanna a morte. Noi sappiamo bene, anche senza scomodare Cesare Beccaria, che il significato della dignità non ha nulla a che fare con i boia di Stato e auspichiamo che la pena di morte venga finalmente messa al bando per chiunque e in ogni parte del mondo. Caso mai, se Bush avesse voluto tirare per forza in ballo la dignità, secondo noi, avrebbe dovuto restare in un “dignitoso” silenzio.

Ai lettori

Come vi sarete accorti dalla data di copertina, “Il Ponte di Sacco” è entrato nel decimo anno di vita. Se ciò si è avverato è per merito vostro che, anno dopo anno, ci avete seguito, apprezzato e stimato. Abbiamo ritoccato di 20 centesimi il prezzo della rivista che da oltre tre anni era rimasto invariato nonostante l’aumento del numero delle pagine tutte a colori. Ad aprile ricorderemo il decennale pubblicando un libro per mettere in evidenza le persone che, con la loro professione, con

voglio un gennaio col sole d’aprile, un luglio fresco, un marzo gentile, voglio un giorno senza sera, voglio un mare senza bufera, voglio un pane sempre fresco, sul cipresso il fiore del pesco, che siano amici il gatto e il cane, che diano latte le fontane. Se voglio troppo non darmi niente, dammi una faccia allegra solamente. Gianni Rodari

il loro lavoro e il loro genio, hanno “fatto” Ponsacco e la sua storia. Illustreranno il volume foto, notizie e cronaca dei dieci anni trascorsi. Il libro sarà presentato durante una serata a cui prenderanno parte giornalisti che parleranno sull’importanza della comunicazione e del diritto all’informazione. Sarà allestita una mostra sui dieci anni della rivista e delle sue pubblicazioni. La Direzione ringrazia gli Editori che hanno creduto nel giornale e continuano a diffonderlo con rinnovato impegno.


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Vigilia di Natale, in Sala Valli

Conferito il premio “Ho tempo per te” a due grandi donatori di sangue La Vigilia di Natale, in Sala Valli, si è svolta la cerimonia del conferimento del premio “Ho tempo per te”, istituito per esaltare coloro che aiutano il prossimo incondizionatamente. Il Premio, istituito dal “Il Ponte di Sacco”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, giunto alla sesta edizione, ha visto protagonisti due donatori di Sangue del Gruppo Fratres, che nell’arco della loro vita hanno raggiunto la considerevole cifra di 160 donazioni di Delfina Matuzzie 110 di Salvatore Spinella e – secondo le loro affermazioni – non si fermano qui, essendo persone ancora nel pieno delle loro forze fisiche e morali. A dare testimonianza di affetto ai due premiati, erano presenti il Sindaco Alessandro Cicarelli, il Vicesindaco Fabrizio Lupi, l’Assessore Fabrizia Falaschi (sotto il cui assessorato sono inquadrate le associazioni di volontariato), l’Assessore Barbara Guerrazzi, l’Assessore Renzo Profeti, l’Assessore Antonio Riccetti, il Governatore della Misericordia, Alberto Lemmi, il Presidente dei Donatori di Sangue Fratres, Piero Busdraghi, il rappresentante degli Shalom Renzo Baldini, il Rettore dell’Università della Terza Età, Fabrizio Gallerini, il Presidente del Circolo Giorgio La Pira, Lido Sartini i rappresentanti della Casa di Riposo e diversi giovani del volontariato cittadino, amici e, ci mettiamo per ultimi, la Direzione, la Redazione e gli editori de “Il Ponte di Sacco”. Il nostro Condirettore, Benozzo Gianetti, aprendo la cerimonia ha spiegato

il significato del premio che viene conferito proprio la Vigilia di Natale per sottolineare la disponibilità verso coloro che hanno bisogno in un contesto sociale fondato sul cristianesimo, polo indiscutibile della nostra civiltà morale e civile. I due festeggiati, scelti per l’eccezionale numero di donazioni, fanno parte di una grande famiglia dei donatori di sangue che compiono l’atto di darsi ad un altro senza sapere chi sia, senza ricevere da lui un grazie. Anche il Sindaco, riprendendo il senso del Premio, ha invitato i giovani a ingrossare le file dei Donatori per farsi portatori di benessere e di civiltà. Delfina e Salvatore hanno raccontato la loro vita di donatori, il loro desiderio di donare il sangue e la voglia di continuare finché potranno. L’Assessore Guerrazzi ha ricordato la figura di Nella Novelli, la centenaria scomparsa pochi mesi fa, che durante la sua lunga vita non si è mai dimenticata del prossimo, di coloro che avevano bisogno di sollievo e di aiuto morale. Essendo insegnante, ha sorretto gratuitamente molti ragazzi durante gli studi, ha scritto lettere al fronte per le mamme e le spose analfabete, ha portato da mangiare, durante la guerra, a chi ne aveva bisogno. La figura alta e snella, vestita con semplici abiti e con originali cappellini, è riemersa tra noi sorridente e silenziosa come trascorse la vita. La consegna delle targhe e le ultime parole di auguri hanno concluso la cerimonia tra gli applausi sinceri del pubblico.

Salvatore Spinella e Delfina Matuzzi nel momento della premiazione

Delfina Matuzzi con il suo cane


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Il 29 dicembre nella sala del Gonfalone

Commercio malato: “Forum del Ponte” Comune - Commercianti Al Forum, organizzato da “Il Ponte di Sacco” nella Sala del Gonfalone del Comune, il 29 dicembre, hanno partecipato l’Assessore al Commercio, Renzo Profeti, la Confesercenti, rappresentata da Monica Bendinelli (presidente), Sabrina Pratelli (V.presidente), l’Ass. Shopping Ponsacco, rappresentata da Alessandro Simonelli (presidente) e Nicoletta Gambaccini (V.presidente), Benozzo Gianetti, moderatore. (Moderatore). Assessore Profeti, iniziamo da lei per una panoramica sull’attività in tempo di Natale, in cui il commercio sembra che abbia avuto un ripresa. E’ vero! Io e l’Amministrazione Comunale abbiamo registrato con grande piacere che gli eventi natalizi hanno dimostrato una apprezzabile ripresa da tutti aspettata. Debbo ringraziare l’Associazione Schopping Ponsacco che ha organizzato i tre giorni di mercatini con tanta buona volontà. Noi siamo convinti che i negozi del centro abbiano la potenza di affermarsi e di dimostrare che si possano raggiungere mete di efficienza e di produttività fino ad oggi insperate. Che cosa ne pensa del Polo dei grandi negozi che circondano Ponsacco? I grandi negozi, insediatisi nel circondario del Comune, sono centri di attrazione di tutta la Valdera, punti di convergenza che attirano gente verso Ponsacco. Il grande commercio ha intuito che Ponsacco è un centro nevralgico della zona, capace di richiamare molta gente con prodotti e con prezzi competitivi che danno al commercio una spinta da non sottovalutare. Non le sembra che essi sottraggano clienti al commercio cittadino? Non dobbiamo lasciarci ingannare dalle apparenze. E’ vero che in quella zona circolano tante persone, si ammassa una notevole folla che depaupera l’a ffollamento nel centro, reso possibile dalle novità, dalla curiosità di visitare grossi centri commerciali, ma è anche vero

L’Ass. Profeti con il nostro condirettore Gianetti

I rappresentanti dei commercianti che hanno preso parte al Forum

che alla stessa gente piace acquistare nel piccolo negozio dove c’è ancora l’a fflato familiare e il contatto umano tra negoziante e cliente. C’è un progetto per riorganizzare e dare nuova vita al commercio urbano? Del progetto ne ho già parlato in altre sedi e “Il Ponte” ha dato ampia notizia nei numeri precedenti. E’ necessario costituire il Centro Commerciale Naturale cioè dare vita a tutta una serie di caratterizzazioni che trasformino il

piccolo commercio in veri punti di attrazione, di vendita: prodotti tipici, vini d.o.c, formaggi e salumi di un cero tipo, merce pregiata artigianale ecc. Insomma un nuovo metodo di vendere e di affascinare i clienti. Simonelli, ci spieghi lo scopo della nascita di una nuova associazione di commercianti. Non era sufficiente la Confesercenti? Come ho già avuto modo di dire sul numero precedente della vostra rivista,


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Il mercato di Natale nel centro storico

la nuova associazione è nata per dare un’u lteriore spinta al commercio cittadino. A noi sembra che i commercianti abbiano voglia di cambiare qualcosa che ristagna, qualcosa che sta morendo, ed ecco che i 48 esercenti, formando una associazione, vogliono impegnarsi in prima persona perché Ponsacco non rimanga nella retrovie della nostra zona e che ci sia una nuova ventata di proposte, di eventi, di occasioni per animare il commercio e rinnovare Ponsaccco. Siete in contrasto con l’azione della Confesercenti? Assolutamente no! Ci sono tanti nostri iscritti che fanno parte della Confesercenti. Noi collaboriamo e guai se non fosse così. Dividersi e pensare di contrapporsi, sarebbe la fine del commercio Signora Monica, lei che ne pensa di Shopping Ponsacco? Noi abbiamo già dato il benvenuto alla nuova associazione, abbiamo capito che non esiste nessuna contrapposizione e abbiamo già collaborato con la stessa durante il tempo natalizio e in diverse altre occasioni. Bene che ci sia sul territorio una voce in più che dia al commercio una nuova faccia e nuove iniziative. Appianato che tra le associazioni e il Comune esiste una fattiva collaborazione, ferme restando le rispettive iniziative, domandiamo a Simonelli il parere sui mercatini. E’ stata una esperienza positiva che ha

dimostrato che se si lavora uniti possiamo cambiare molte situazioni obsolete. I vari standisti, che occupavano i gazebo, hanno dichiarato la disponibilità di continuare . Ciò significa che c’è stato un apprezzabile guadagno. Qualche segno negativo? Anche quello fa parte del gioco. Qualcuno ha mugugnato che nel gazebo c’erano gli stessi negozianti dell’esercizio retrostante. E’ vero! Ma anche questo fa parte della regia. L’area riservata ai giochi ha poco funzionato come pure i gazebo fuori le porte. Abbiamo però visto molta gente “svetrinare” come diciamo noi in gergo. Un segno che dà speranza per il futuro. Assessore, cosa ne pensa? Lati positivi e negativi servono a fare riflettere e progettare per l’a nno prossimo, iniziando dalla fiera, altro evento fondamentale dell’arco annuale. E’ necessario che i fondi delle rughe siano trasformati in accoglienti negozi, centri di interesse collettivo come studi notarili, dentistici, commerciali. In altra occasione parleremo più approfonditamente del Centro Commerciale Naturale Signora Monica, a lei l’ultima parola La mia associazione è pronta alla collaborazione, sta maturando altre iniziative per il settore rivolte al sostegno dell’esercente, si impegna perché tutto il commercio, non solo quello del centro, abbia uno sviluppo degno del nostro paese.


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La poderosa struttura militare del castello di Shayzar

Un ponsacchino restaura un castello del Mille in Siria

E’ una storia millenaria quella del castello di Shayzar, in Siria. Una storia costellata di cruenti battaglie fin dall’alto medioevo, precisamente dal 900, perché il poderoso castello faceva gola a tanti notabili musulmani e no. Poi vennero anche i Crociati e furono stragi di uomini e muri e, come se non bastasse, ci si mise anche un terribile terremoto, nel 1157, che devastò l’intera regione attraversata dal fiume Oronte, a quei tempi naturale demarcazione di pericolose zone di confine. Ora la poderosa struttura militare sarà completamente restaurata e il prestigioso team di professionisti, cui è stato affidato l’immane lavoro del progetto Shayzar, è diretto dall’architetto ponsacchino Alfredo Signorini. I finanziamenti provengono dalla Direzione Generale delle Antichità e dei Musei Siriani, dal Ministero degli Esteri italiano, dalla Fondation Ousmane Mounif pour le Patrimoine, Science et Culture di Parigi e dal World Monuments Found. Poi ci sono anche diverse Università interessate al progetto; la Cà Foscari di Venezia, l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, il Dipartimento di Storia dell’Architettura, l’Istituto di Storia Orientale di Napoli e l’University of St. Andrews in Scozia. Ad Alfredo Signorini, che sul posto da tempo ha svolto lunghi studi e accurati sopralluoghi, è stata affidata la direzione del progetto di restauro conservativo, men-

tre la responsabilità del consolidamento strutturale è dell’ing. Mauro Signorini che si avvale della collaborazione dell’architetto Giovanni Giusti. Il gruppo di lavoro comprende una ventina di esperti italiani con varie competenze nei settori dell’archeologia, dell’epigrafia, della storia, del rilievo computerizzato, dell’architettura, del consolidamento, del restauro conservativo, del degrado, della petrografia. Si tratta insomma di uno staff di professionisti altamente specializzati che finora ha svolto uno studio archeologico e architettonico dell’immenso castello, mentre nel contempo sono state avviate una serie di indagini diagnostiche e tecniche finalizzate ad aspetti collegati con gli interventi di restauro conservativo. Si può affermare che per il giovane architetto Alfredo Signorini si tratta di un meritato riconoscimento dei successi finora ottenuti in questo settore poichè egli ha già dato prova del suo indiscusso valore e della sua preparazione nell’elaborazione di importanti progetti di restauro di grandi strutture come, per esempio, quello relativo all’antico borgo di Alica, vicino Forcoli. Il progetto generarle di Shayzar, la cui coordinatrice è la d.ssa Cristina Tonghini dell’Università di Venezia, si basa su cinque importanti capitoli: la salvaguardia del sito, l’apertura del complesso al turismo di massa, la diffusione dei risultati del progetto con monografie scientifiche,

compact disk e opuscoli illustrativi, lo sviluppo del turismo culturale in quella regione e lo sviluppo delle capacità nel settore del restauro mediante l’organizzazione di stages di formazione sul cantiere. Il programma per l’anno appena iniziato prevede l’avvio di una serie di operazioni per la messa in sicurezza di un primo percorso di visita che consenta l’accesso al nucleo palatino del castello dove sono conservati gli esempi più rappresentativi dell’architettura militare di Shayzar. Contestualmente, come ha spiegato l’arch. Signorini, proseguiranno le analisi tecniche e diagnostiche su altre parti del castello sulle quali è necessario intervenire con urgenza.

Arch. Alfredo Signorini esplora il sito archeologico


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IL SINDACO RISPONDE

Piste ciclabili e viabilità urbana In uno dei numeri precedenti del Ponte era stata posta la questione di ampliare le piste ciclabili con particolare riferimento al contesto più urbano. La mia sarà una risposta al momento interlocutoria, ma che ritengo giusto comunque dover dare, anche per non sembrare scortese nei confronti di chi ha posto la questione. Sul tavolo dell’Amministrazione ci sono già degli studi fatti per inserire delle piste ciclabili nel contesto urbano. Cito a titolo di esempio il possibile collegamento interno che va dall’attuale stadio, in via della Rimembranza, alla scuola media di via Melegnano. Il problema vero che però dobbiamo affrontare è legato ai problemi generali riguardanti il traffico, la viabilità e i parcheggi. Tutti sappiamo che Ponsacco si è urbanisticamente sviluppata, fra l’altro con una densità abitativa molto alta, sull’incrocio di una viabilità statale (la SS 439) con tre strade di livello provinciale (via di Gello, via Livornese, via del Commercio). Attualmente quindi la mole di traffico, anche pesante, di attraversamento del nostro centro abitato è enorme. I problemi connessi a questa situazione fra l’altro, come hanno fatto notare alcuni lettori anche nel numero

precedente (v. la situazione riferita a piazza d’Appiano), investono anche problematiche più vaste rispetto a quelle ora sollevate: alludo in termini più ampi ai temi della sicurezza, della vivibilità e più in generale della qualità della vita. Non a caso la circonvallazione è considerata da tutti l’opera più importante in assoluto. Conquistare spazi per disegnare piste ciclabili, anche in relazione ai problemi legati al parcheggio nel centro, non è quindi affatto facile. A questo bisogna aggiungere che una operazione come questa dovrebbe comunque garantire adeguati canoni di sicurezza. L’obiettivo principale è quindi quello di allentare prioritariamente la morsa del traffico sul nostro centro e ampliare gli spazi a parcheggio. Queste dovrebbero essere delle pre-condizioni per poi programmare interventi come quelli proposti. Lo stato dell’arte è comunque incoraggiante. Per quanto riguarda il traffico infatti tutti ormai sanno che i lavori relativi al terzo lotto della circonvallazione sono ben avviati: entro gennaio 2008 è prevista la definitiva inaugurazione dell’intera opera. E’ in corso di realizzazione anche la viabilità di collegamento fra

via di Gello e via Togliatti (all’altezza della Coop), che poi dovrà successivamente, in base ai programmi già approvati dall’amministrazione, proseguire anche in senso opposto, da via di Gello a viale Europa (all’altezza della Galleria Aringhieri). Con il nuovo regolamento urbanistico sarà affrontata anche la sua prosecuzione verso sud. Sul fronte dei parcheggi possiamo dire che nei prossimi mesi diventerà di uso pubblico, come da convenzione, il parcheggio attualmente in corso di realizzazione da parte dei privati nell’area adiacente alle Poste. La disponibilità di tale parcheggio sarà incrementata anche con un ulteriore intervento nostro, sempre nella stessa area, teso ad ampliare lo spazio già ora disponibile. Il complesso di questi interventi inciderà sicuramente in maniera determinante sui problemi prima citati, permettendoci di prendere seriamente in considerazione le proposte iniziali. Problematiche che troveranno un importante punto di riferimento anche nella stesura definitiva del regolamento urbanistico che, in maniera più appropriata e organica, ridefinirà anche l’organizzazione urbana della città, compreso, appunto, gli argomenti in oggetto.


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Le vostre lettere ...Caro Ponte,

Vorrei complimentarmi con la nuova associazione dei commercianti di Ponsacco per la sua iniziativa di rilanciare il Corso Matteotti sotto le festività natalizie. Il corso abbellito e splendente di luci, i gazebo lungo il corso hanno movimentato un po’ la vita di questo paese, l’effetto era piacevole e vedere la gente in giro per il corso è una cosa che sarebbe bello vedere tutte le domeniche. Peccato però che non tutti i commercianti non abbiano potuto partecipare a questa iniziativa. Io sono una di queste, commerciante da 30 anni in questo paese che amo e vorrei vedere rivivere questa cittadina ma sembra proprio che ci siano commercianti di serie A e quelli di serie B. Nessuno ci ha chiesto se volevamo partecipare anche noi a questa iniziativa. Mi rivolgo al presidente di questa associazione. Forse non siamo tutti degni di partecipare? O forse perché non essendo sul corso non abbiamo il diritto di vivere la vita ponsacchina? Pensateci bene cari signori e se vogliamo rilanciare Ponsacco sarà il caso di unire le forze di tutti non solo di quelli che ritenete giusti voi. Mi auguro di non vedere più negozi con le serrande chiuse, ma piene di luce e di vita. Vi ringrazio di avermi ospitata e auguro buon anno a tutti i lettori Lucia Frangioni

A proposito della recita di Natale

In risposta alla lettera “ a proposito della recita di Natale” pubblicata nel n’ 12 di Ponte dì Sacco Vorremmo fare alcune riflessioni insieme ai lettori e al genitore che ha inviato il suo dissenso. Premettendo che noi docenti non intendiamo con le nostre scelte privilegiare alcuni a dispetto di altri, vorremmo invece precisare che i valori universali come la pace, la tolleranza, il rispetto verso gli altri, verso la natura sono per noi fondamentali. E’ altrettanto vero che, come giustamente afferma il genitore, noi insegnanti cerchiamo di sensibilizzare tutti i giorni i nostri bambini verso tali sentimenti, non è certo un’unica occasione come una recita scolastica, a poter influire in modo

Caro Ponte, ti scrivo... positivo sui comportamenti da perseguire. Ecco quindi la decisione di una festa “ laica” come da lei è stata definita, dettata, più dal bisogno di continuare a parlare di ciò che noi crediamo fondamentale e trovare ancora occasioni per riflettere su temi di cui, è vero, si parla tanto, ma solo a parole. Se una tale etica fosse veramente alla base della nostra vita, difficilmente si potrebbero trovare spunti per provocare nuove guerre, ci sarebbe più rispetto per la vita umana e per la natura che a sua volta si sta “rivoltando” contro chi la distrugge. Nella nostra scuola come lei sicuramente sa, è stato allestito il Presepe e ai bambini di religione cattolica, l’insegnante dì religione ha parlato della Natività, come probabilmente suo figlio le avrà riferito, quindi la festa laica non è stata fatta per trovare una “goffa, comoda scorciatoia” ma per coinvolgere tutti i bambini in un momento di festa condivisibile. Per quanto riguarda la proposta del genitore di fare ognuno la propria recita religiosa, diventerebbe veramente un’ardua impresa perché le religioni professate sono molteplici e fra gli altri ci sono anche gli atei; cosa proporre per questi ultimi? L’integrazione non è infatti un compromesso fra religioni diverse ma una convivenza civile con più etnie e confessioni. A questo punto vorremmo anche capire, perché secondo lei Babbo Natale alla fine della festa era “fuori luogo”, forse lo poteva essere in una recita dì tipo tradizionale sulla Nascita di Gesù. L’incongruenza può, secondo noi essere vista, caso mai nel forte consumismo che oggi questa figura crea e che si contrappone agli insegnamenti etici che i docenti cercano di trasmettere; per questo motivo il regalo che facciamo portare a scuola ha soprattutto un valore simbolico. Le insegnanti interessate

Meno ricchi, meno poveri...!

A parte l’ironia del titolo, vi è una velata similitudine con la teoria dei vasi comunicanti.

Se i ricchi e benestanti italiani, statisticamente al 30% cessassero di praticare la mastodontica evasione fiscale, calcolata al 65%, pagando regolarmente più tasse, questo denaro con oculata distribuzione, andrebbe a beneficio dei meno abbienti, quelli cioè che a stento arrivano alla fine del mese, senza contare che una parte di questi non è in grado di soddisfare i bisogni primari quali l’a limentazione. E’ notorio che in quei paesi dove si pagano le tasse più alte, pari ad esempio al 65% del reddito, la popolazione sta molto meglio, pur esistendo ugualmente i ricchi. Non vi è in queste nazioni un capitalismo arretrato ed egoista come il nostro, da noi è spesso valido il detto, parafrasando la celebre frase, “E’ più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un ricco doni i suoi beni”, “E’ più facile far passare un cammello dalla cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli”. Detti signori non si sognerebbero mai di dare qualcosa in più alla gente umile e bisognosa se non fosse per le estenuanti lotte sindacali. Anche il Capo dello Stato nel suo messaggio di fine d’anno al Paese, ha affrontato questi argomenti invitando ad una più equa distribuzione della ricchezza ed al raggiungimento di un’agognata giustizia sociale. Abbiamo ormai una finanziaria legge dello Stato, a questa l’arduo compito di sanare la situazione. Si dirà che molti cittadini sono scontenti e quindi sarà molto criticata, ma attenzione, per ben diversi motivi. Per i ricchi, la paura di non potere continuare ad evadere le tasse, per i poveri la paura che non venga loro assegnato qualcosa per migliorare il loro disagio esistenziale. Se si pensa agli sfacciati divari che esistono fra alcuni pensionati e fra alcuni stipendi, questi sono davvero raccapriccianti. Se questa finanziaria riuscirà a raggiungere tale scopo, plauso per lor signori, altrimenti rimarremo sempre l’ultima ruota del carro. Le statistiche ci collocano al 12° posto tra i paesi industrializzati. Mario Casetti


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Se non ci fossero loro...

Le molteplici attività di un Volontario “doc”: Mario Cavallini In una notte di bufera dell’inverno del 1968 un aereo civile precipitò nell’entroterra grossetano. Mario Cavallini, che allora era militare in Aeronautica, arruolato nella V.A.M, i reparti della vigilanza in servizio all’aeroporto di Grosseto, partecipò con altri avieri alle operazioni di soccorso che consistettero nelle ricerche dell’apparecchio e del pilota. I rottami furono trovati a notte fonda in una zona impervia semiallagata e soltanto al mattino, in un bosco poco distante, fu avvistato anche il corpo del pilota carbonizzato e trafitto da un grosso ramo di una quercia. E’ questo il debutto di Mario Cavallini in quelle che sarebbero poi state le sue molteplici attività di soccorso come volontario. Da allora, ottenuto il congedo militare, si può dire che non sia passato un solo giorno in cui egli non abbia dato qualcosa di sé per il prossimo, sia attraverso iniziative personali, sia nell’ambito delle istituzioni umanitarie come la Misericordia, o come donatore di sangue del Gruppo Fratres. Espertissimo autista di ogni tipo di automezzi, ha svolto centinaia di interventi con le ambulanze prodigandosi con professionalità affrontando le più difficili emergenze, assistendo feriti e ammalati in attesa del medico o di essere trasportati in ospedale. Una volta salvò la vita ad un uomo che tutti, medico compreso, avevano ritenuto morto. Andò così. Si giocava un incontro di calcio fra la squadra del Montevarchi e quella del Ponsacco. Le tribune erano gremite di tifosi che si sgolavano ad incitare i giocatori in campo, ma ad un tratto Nicola Coffaro fu visto acca-

B.F.

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B.F. di Barnini Flavio

Viale della Rimembranza, 45 56038 PONSACCO Pisa Tel. e Fax 0587 735597

sciarsi esanime e diventare scuro nel viso. Era incosciente, non respirava più. Mario Cavallini, che anche quel giorno era in servizio con la sua ambulanza proprio ai bordi del campo di calcio, accorse tempestivo, ma un medico che nel frattempo era intervenuto per rianimare il Coffaro, gli disse che non c’era più nulla da fare. Mario però, come colto da un inspiegabile intuito, cominciò a praticargli la respirazione artificiale e dopo una serie di disperati tentativi il cuore di Nicola Coffaro sembrò rimettersi in moto. Il medico allora gli fece un’iniezione e poi, via a gran velocità all’ospedale. Coffaro, che era stato colpito da un grave infarto fu salvato, ma se Mario non si fosse accanito con grande energia a fargli la respirazione artificiale fino a lesionargli alcune costole, nel giro di pochissimi minuti sarebbe andato al Creatore. Fra i tanti episodi che hanno connotato il suo volontariato c’è anche quello, importante e dunque memorabile, che lo vide fra i più attivi soccorritori per il tragico naufragio del traghetto “Moby Prince” incendiatosi nottetempo dopo la partenza dal porto di Livorno nel 1989. Mario Cavallini, che molti chiamano col patronimico Cassio, nome di suo padre scomparso nel 1981 -uomo dal quale ha ricevuto un patrimonio inestimabile, quello dell’onestà, della rettitudine e della modestia- è in pensione da alcuni anni. E così ha accentuato le sue attività assistenziali frequentando, sempre come volontario, la Casa di Riposo per la quale svolge un’infinità di piccoli e grandi servizi, eppoi come feretrario della Misericordia è l’autista dell’autofunebre con la quale, proprio recentemente, ha compiuto uno dei suoi viaggi più lunghi trasferendo una salma in un paese della provincia di Benevento. Per molto tempo ha svolto anche il delicato incarico di fidatissimo accompagnatore dello scomparso Arciprete Mons. Meliani, che non avendo mai avuto la patente di guida, ricorreva sempre a lui per qualsiasi spostamento in automobile. Fausto Pettinelli

Mario Cavallini

Ritagli Piccoli avanzi di stoffa, grandi ricordi riaffiorano. Sono lì, dimenticati in una soffitta, mischiati fra di loro, arruffati e colorati, sembrano coriandoli, ma non per me. In quel sacco ho il mio mondo, l a mia vita, i miei ricordi, la mia gioventù. Rigiro fra le mani i ritagli, sono ritagli del mio passato sorrido, si sorrido e divago con la mente nel vuoto. No! Non ho allucinazioni, vedo scorrere tutto davanti a me. Ora vedo mia figlia a due anni, con il suo sorriso, la sua ingenuità, ma ecco, questo ritaglio di stoffa mi fa ricordare la bambina che correva in quel giardino condominiale assieme ad altri bambini oramai adulti, e questo……..si ricordo, questo è quando uscì per la prima volta da sola, ed io orgogliosa cucii quel vestitino alla moda di quegli anni e fantasticai con lei. Mi scrollo perché in questo ritaglio rivedo i primi contrasti, i lunghi anni della contestazione e della ricerca di se stessa. Ora quel sacco di plastica è dimenticato a se stesso, non vado quasi più a trovarlo, ma se voglio tornare al passato, rivivere le emozioni, i sentimenti e l’allegria, quell’ammasso di colori ha il potere di ridarmi l’energia e farmi ritrovare la magia del tempo che fu. Fabiana


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A Ponsacco il cervello dei soccorsi

Inaugurata la nuova sede dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile

La sede della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco

È stata inaugurata sabato 13 gennaio alle ore 10.00 la nuova sede dei vigili del fuoco volontari di Ponsacco guidati dal capo distaccamento Stefano Falchi e la sede unificata della protezione civile della Valdera che raccoglie i comuni di Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Lajatico, Palaia, Peccioli e Terricciola, con Ponsacco, Comune Capofila e che è guidata dal Responsabile Tecnico Dott. Andrea Sodi. Ha presenziato alla cerimonia il Sindaco di Ponsacco, Alessandro Cicarelli e sono intervenuti: il prefetto di Pisa, Maria Fiorella Scandura, L’assessore Provinciale alla Protezione civile, Valter Picchi; Giuseppe Romano, Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Alessandro

Il Sindaco Cicarelli inaugura la struttura

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Il progetto di Suor Manuela Impianto di pompaggio dell’acqua in Africa

Alunni e insegnanti in visita alla centrale operativa

Guarducci della Protezione civile Regionale, Elvezio Galanti della Protezione civile nazionale; Riccardo Nencini Presidente del Consiglio regionale e Renzo Profeti Presidente comitato di gestione del centro intercomunale di Protezione civile CIPC. Già dalle ore 9.00 le scuole e la cittadinanza hanno potuto visitare il centro e

gli stand allestiti dalle associazioni di volontariato che fanno parte del CIPC e la mostra fotografica su eventi alluvionali e sul volontariato di P. Civile allestita dai volontari del Servizio Civile e Università della terza età che ha fornito le foto storiche sull’alluvione. Emanuele Turini

Le volontarie che hanno preparato il Pranzo Sociale

Le autorità discutono sui problemi della Protezione Civile

Arci Nuova Associazione e il Circolo Cinematografico Agorà  comunicano: “Invitiamo a sostenere il progetto di solidarietà a favore dell’impegno della pontederese Suor Manuela.  L’idea è quella di realizzare un impianto di pompaggio dell’acqua da irrigazione dal Torrente Caiambo, in Africa. Il progetto è portato avanti dalle suore trappiste di Soke (Huambo), in Angola. Il Comune ha versato già 30 mila euro ed ha invitato tutti coloro che gentilmente inviavano le strenne in Comune affinchè, invece del dono, si versasse la somma equivalente a favore di questo progetto. Già in molti hanno aderito a questo invito. E’ ancora comunque possibile versare i contributi, sul Conto Corrente aperto della Banca di Credito Cooperativo di Fornacette: pro “Acquedotto suor Manuela”. Questi gli estremi del conto: Cin Int. IT18, Cin N, Abi 08562, Cab 71130, C/ C 000010483428. Garanti dell’iniziativa sono, insieme al Comune di Pontedera, le associazioni: “Amici di Valeria”, “Tienda”, L’altro verso”, Arci, Uisp, “Crescere Insieme” e Gruppo Sportivo “Bellaria Cappuccini”. Un ringraziamento particolare va anche alla banca di Credito Cooperativo di Fornacette che ha permesso di aprire rapidamente il conto corrente e ha offerto condizioni particolarmente vantaggiose.

Messa del dono Come ogni anno - ed è ormai una tradizione per la nostra parrocchia - durante la Messa mattutina della Vigilia di Natale, meglio conosciuta come la “Messa del dono” - si è svolta la raccolta dei generi alimentari portati all’altare dai bambini. L’iniziativa ha lo scopo di dare un aiuto ad alcune famiglie in difficoltà della nostra comunità. Promossa dall’Azione Cattolica, l’iniziativa vede la fattiva collaborazione di alcuni catechisti ed educatori che, sotto la sapiente guida di Giovanna Nannetti, prima promotrice, preparano i pacchi da destinare alle varie famiglie. E’ la volta poi dei ragazzi dei gruppi di Azione Cattolica, che nel pomeriggio si recano nelle famiglie a portare gli aiuti. Questo è un bel momento per sentirsi parte della comunità ed incontrare coloro che abbiamo vicini, ma di cui spesso non si conoscono le necessità. Gli Educatori A.C.R.


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Allarme bomba? Tanquilli è solo un’esercitazione

Una lezione diversa alla Scuola di Val di Cava con i volontari della Protezione Civile “L’Eco di Valicava”

Gli alunni della scuola primaria di Valicava hanno scritto, confezionato e distribuito un gustoso “giornalino” di 10 pagine in cui si parla del Santo Natale: una letterina a Gesù Bambino, tradizioni natalizie nel mondo, leggende natalizie, i nonni raccontano il loro Natale, perché si festeggia il Natale il 25 dicembre, un simpatico test su “sei tradizionalista o consumista?”, fumetti, giochi e una dolce poesia. La semplicità dei testi, la genuinità dell’impostazione delle pagine è veramente frutto degli alunni che hanno regalato alle loro famiglie una strenna natalizia unica e straordinaria. Sapete cosa vi dico, ragazzi? Essere guidati da insegnanti come i vostri, è una grande fortuna! Siamo rientrati in classe, ma poco dopo è suonata la campanella. Non era l’ora dell’intervallo e nemmeno la fine delle lezioni: era l’allarme!! Gli alunni apri-fila si sono posizionati davanti all’uscita d’emergenza e tutti noi ci siamo incolonnati per mano dietro di loro. Abbiamo attraversato il cortile in fila indiana e ci siamo ritrovati con le altre classi nel punto di raccolta nel parcheggio antistante la scuola. Qui abbiamo trovato altri volontari della Protezione Civile con tre cani al guinzaglio. Nella scuola era stata segnalata ( per finta) la presenza di una bomba ed i cani sono entrati a cercarla. Uno dei cani ha iniziato ad annusare in tutti gli angoli dell’atrio, quando si è avvicinato ai materassini per l’educazione motoria, si è fermato ed è rimasto immobile puntando verso un angolo del pavimento. L’addestratore si è chinato accanto a lui per vedere se aveva trovato qualcosa. Lavorazione ferro battuto - Carpenteria in ferro Il cane non si era Infissi in alluminio sbagliato: sotto ai Impianti Idro Termo Gas - Depurazione acque materassini c’era Impianti solari termici un candelotto di Impianti riscaldamento a pavimento dinamite! L’adNoleggio piattaforme aeree Canali e discendenti per gronde destratore ci ha Coperture in rame

Il 16 dicembre nella Scuola Primaria di Val di Cava tutti gli alunni hanno dovuto evacuare l’edificio per un allarme bomba, è intervenuta addirittura la Protezione Civile con unità cinofile. Tranquilli, tranquilli ! Era solo una simulazione. Ecco come si sono svolti i fatti. Verso le 9,30 alcuni volontari della Protezione Civile sono venuti nella nostra scuola e ci hanno mostrato un filmato in bianco e nero che documentava l’alluvione di Pontedera del 1966. Ci ha impressionato vedere la gente che si spostava in barca nelle strade dove noi oggi camminiamo, le auto che galleggiavano e l’acqua dell’Era che tracimava dagli argini, sembrava una cascata. Alla fine c’erano molti volontari che soccorrevano le persone intrappolate nelle case e sui tetti.

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spiegato che il cane è stato addestrato a non abbaiare e a stare immobile quando trova dell’esplosivo, mentre sa di dover richiamare l’attenzione quando trova una persona dispersa. Di fronte ai nostri occhi sbalorditi, le unità cinofile si sono poi esibite in una serie di esercizi e prove di obbedienza. I cani sono stati bravissimi nell’eseguire i comandi dati in lingua tedesca. Alla fine il cane più grosso, del peso di 45 chili, ha concluso gli esercizi prendendo la rincorsa, saltando in braccio al suo addestratore e facendoci “ciao” con la zampa: siamo rimasti tutti a bocca aperta e gli abbiamo fatto un grosso applauso.Ci hanno spiegato anche come ci dobbiamo comportare quando vogliamo accarezzare un cane: per prima cosa è bene avvicinarsi con la mano aperta e fargliela annusare bene così capisce che non vogliamo fargli del male, poi bisogna chinarsi per mettersi alla sua altezza ed infine possiamo accarezzargli la testa. Ma attenzione, se il cane indietreggia, è meglio rinunciare. Questa esperienza ci ha fatto conoscere l’importante lavoro dei volontari della Protezione Civile e ci ha testimoniato che il cane è veramente l’amico dell’uomo. Gli alunni di classe V


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Anno 2006. obettivo di crescita e servizi raggiunto!

Il bilancio dei servizi della Pubblica Assistenza E’ tempo di bilanci e anche la Pubblica Assistenza vuole far conoscere alla popolazione quanto è stato fatto nell’anno 2006. Il ns. obiettivo era di crescere, attraverso una scrupolosa politica del servizio e della partecipazione attiva nel mondo del volontariato, persistendo si è rafforzata l’Associazione e il conseguente aumento dei servizi e del gruppo dei volontari. Riconoscendo e ringraziando la tenace operosità di tutti coloro che si sono prestati con puntualità e professionalità sia nel settore sanitario che sociale, riuscendo a incrementare notevolmente gli interventi svolti, passando da 2200 del 2005 a n. 4100 servizi del 2006 , tra soccorso sanitario con ambulanza, terapie varie e trasporti sociali, percorrendo oltre 170.000 km. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di tutti coloro che hanno contribuito per l’acquisto della nuova ambulanza, che è stata un forte incentivo per i volontari e per l’Associazione. Le previsioni per il 2007 sono: sviluppare le iniziative intraprese nel 2006, cercando di rafforzarle con maggiore professionalità, potenziare i servizi sanitari conferendo maggiore professionalità ai volontari attraverso l’attivare di un Corso per nuovi soccorritori di Livello Avanzato che avrà inizio il 6 febbraio;- continuare i servizi sociali di trasporto scolastico per portatori di Handicap e per le categorie più deboli; - investire fondi per l’acquisto di un altro mezzo idoneo per il trasporto disabili e attrezzature per far sviluppare la Pubblica Assistenza a Ponsacco. Siamo sicuri che gli impegni presi a nome dell’Associazione, trovi d’accordo tutti i ponsacchini, confidiamo sempre nella

di Nedo e Marco Mazzei

Ricordando

loro generosità e senza mai abbassare la guardia i risultati non mancheranno, adesso più che mai ci stiamo accorgendo di quanta gente ha bisogno dei trasporti sanitari e del valore del volontariato. A questo proposito, l’Associazione avverte la popolazione che è iniziata la campaUn gruppo di ultrà ponsacchini a Poggibonsi. Anche gna di tesseramento per il 2007. La sede se in quel tempo il tifo si faceva in giacca e cravatdi via Carducci 34, resterà aperta per ta, sul campo spesso ci scappava la scazzottatura. tutti coloro che vogliono diventare soci o (Da sin) Enrico Boddi (Sorerrìo), Francesco Bracadonare un piccolo contributo, nei giorni loni (Passerina), Emilio Cioni (Nerino), Ermanno di sabato 20 e domenica 21 gennaio, per la consegna delle tessere, oppure possono Ferretti (Geppa), Mario Orsini (Dottorino), Mauro utilizzare il bollettino di conto corrente Moni (Peppo), Alfredo Venagli (Gully), Geraldo Brapostale allegato alla lettera (informando) caloni (Fieno). Foto degli anni ’50-60 inviata dall’Associazione presso le Vs. abitazioni. Il Presidente e i volontari invitano tutti ad aderire al tesseramento e ricordano: - che tutti possono diventare soci attivi o volontari, prestando qualche ora del proprio tempo aiuteranno il prossimo e contribuiranno allo sviluppo dell’Associazione; - che possono passare dalla sede anche coloro che hanno ricevuto l’informativa con il bollettino allegato; - che deve selezionare tre giovani da 18 a 28 anni, da inserire nel proprio organico del Maria Geri presenta questa foto dove è ritratto suo Servizio Civile Nazionale, chi è interespadre Vasco (scomparso tre anni fa). Eccettuato lo sato può rivolgersi presso la sede o al n° zia Alfio Fusi (4.° da sinistra), non si conoscono le 0587 730979 E-mail: anpasponsacco@ altre persone. Chi conoscesse i loro nomi è pregato gmail.com di farceli sapere Sito Internet: http://anpasponsacco.interfree.it per informazioni. Si ricorda il Corso per Soccorritori e per la 626/94, completamente gratuito, inizia il 6 febbraio 07. Il Presidente Arch. Cosimo Giuri

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Ecco “La Rossa” , la famosa moglie del Baldacci che gestiva la fiaschetteria nella ruga. La Rossa, d’estate vendeva i gelati in paese e, d’inverno, vendeva “la topa”, il dolce tipico ponsacchino fatto di farina, acqua, uvetta e un po’ di zucchero. Tutte le mattine i ponsacchini compravano il loro pezzo di topa e stavano bene tutto il giorno.


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L’Università della Terza Età inizia due nuovi corsi: “Culture a confronto” e “Pittura insieme”

U.T.E.: due progetti per l’immigrazione e gli handicappati Prenderanno il via in questo mese due progetti che costituiranno il fiore all’occhiello della nostra università. Il primo, denominato”CULTURE a CONFRONTO” nasce dalla constatazione che il nostro territorio è contraddistinto da un forte fenomeno di immigrazione che sta portando dei cambiamenti radicali nel tessuto sociale in cui viviamo. Nello stesso tempo però, nessuno si sente di affrontare la vera natura del problema che rimane in definitiva quello dell’integrazione. Senza la discussione, il confronto, il dialogo tra le diverse culture, la nostra società contemporanea rischia di soccombere, schiacciata dalle sue stesse contraddizioni: si parla tanto di apertura, di scambio e di incontro tra i popoli, ma si finisce poi per rimanere ancorati ai nostri relativismi e ai nostri egoismi che ci spingono all’auto conservazione piuttosto che ad una convivenza responsabile e condivisa. Per questo verrà attivato un Circolo di Studio nel quale faranno parte alcune donne extracomunitarie che insieme ad altre nostre donne, daranno vita ad una serie di incontri nei quali verranno affrontate di volta in volta

tematiche della vita reale che sono in definitiva comuni a tutte le culture: la famiglia, le feste, la religione, la cucina, l’educazione… Questa è una grande sfida per noi e dobbiamo crederci tutti, fino in fondo. La nostra esperienza, la prima nel suo genere nel nostro comune, può davvero fare la differenza: quella cioè di un’associazione che ha una finestra costantemente aperta sul mondo e che può costituire davvero un punto d’incontro importante. Sempre in questa direzione, seppure con risvolti diametralmente diversi, si inserisce il secondo progetto, quello denominato”PITTURA INSIEME”. I partecipanti alla nostra Scuola di Disegno

lavoreranno fianco a fianco con alcuni giovani in difficoltà, ospiti del Centro Diurno “La Coccinella” del nostro paese. Tutto ciò per andare nella direzione del confronto e dell’interazione tra realtà diverse, quella dell’handicap e quella della terza età, che si incontrano per rimuovere situazioni di disagio, isolamento ed in alcuni casi anche di emarginazione. Tutti insieme potremmo vincere alcune delle più significative contraddizioni del nostro tempo, nella misura in cui riusciremo a “spogliarci” un po’ di noi stessi per andare incontro all’altro, alla diversità, con animo sereno e con la consapevolezza di fare qualcosa di giusto e di utile alla crescita comune.


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All’Auditorium della Mostra, Massimiliano Vanni vince il quadro del pittore Gasperini

Sala gremita per la lotteria “Arte e solidarietà”

Aldo De Filippi legge il nome del vincitore

La lotteria intitolata “Arte e solidarietà”, organizzata dalla parrocchia di Ponsacco in collaborazione con la Caritas, la Misericordia, e la S. Vincenzo de’ Paoli, ha avuto il suo epilogo nel pomeriggio dell’Epifania, durante una serata all’Auditorium della Mostra del Mobile (g.c.). In palio era stato posto un grande quadro, donato dal pittore concittadino Roberto Gasperini. Il ricavato della vendita dei biglietti andrà ai poveri del paese. Per oltre un mese, gli iscritti delle associa-

Il Clown intrattiene i ragazzi

zioni citate hanno venduto i biglietti per raccogliere il più possibile: sono stati premiati se non altro per la loro disponibilità che è una componente del volontariato. Prima dell’estrazione, il folto pubblico ha assistito ad uno scketch dei clown che hanno fatto divertire i più piccini. Due tombole, condotte dall’Ass. Carabinieri, hanno distribuito premi in quantità. Ha concluso la serata il Coro U.T.E. cantando briose canzoni. Il Clou della serata è stato senz’altro il momento dell’estrazione del numero

vincente. Il Rag. Aldo De Filippi, vice-governatore della Misericordia, attorniato dagli altri coordinatori, Dott. Eugenio Pratelli, Rag. Alberto Lemmi, Giancarlo Calvani, ha estratto il numero che recava il nome dell’esercizio “Elettropiccoli”. “La donna dal tulipano rosso”, opera pittorica, olio su tela, 180X200, donata da Roberto Gasperini è passata nelle mani del Sig. Massimiliano Vanni. Complimenti! Sul prossimo numero riporteremo i dati di tutta l’operazione.

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In San Bastiano, nei pressi della Rotonda di Camugliano, sono iniziati i lavori di livellamento e messa in sicurezza della strada che ha provocato tanti incidenti.

Le vie e le piazze del centro sono state illuminate durante il periodo natalizio con buon gusto

I lavori del Terzo Lotto nei pressi di Via Panieracci, alle Melorie, procedono speditamente

Semplice e solenne era l’altar maggiore della Chiesa San Giovanni che accoglieva nel trono dorato il Bambino di Nazareth

I lavori allo svincolo della superstrada Fi-PI-LI per mutare l’ingresso e l’uscita dovrebbero terminare – come ha detto l’assessore Baldacci – entro gennaio-febbraio. Gli automobilisti attendono fiduciosi.

I giovani della parrocchia hanno deliziato il pubblico con un bel concerto di Natale durante il quale è stata ricordata la nascita di Gesù


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Il presepe, costruito dai genitori degli alunni della Scuola Materna San Giuseppe, è stato allestito nel Battistero, dove sono andati tanti fedeli ad osservarlo.

l vecchio fabbricato all’inizio di Via Riotta è stato ristrutturato e tinteggiato con gusto e sobrietà

Il Movimento Shalom ha allestito il presepe nella sede. Tanti giovani hanno visitato la tradizionale “capannuccia”.

Concerto sull’organo Agati, in chiesa San Giovanni il 27 dicembre, organizzato dagli Amici della Musica. All’organo Ettore Candela, al violino Claudio Cavallini.

In quasi tutte le case, la tradizionale capannuccia ha occupato il miglior posto del salotto. Vi presentiamo il presepe allestita da Graziella che abita in Orcetino. Metà della sala era occupata da personaggi, dalla borraccina, dalle luci, dalle case.

Liviana Susini, dopo oltre venti anni, ha ceduto la sua attività di edicolante a due giovani sposi Sean Rubino e Elisa Possemato. A Liviana auguriamo buona pensione, ai giovani edicolanti auguri e buon lavoro.


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...continuano le esilaranti storie dei ponsacchini “DÒCCHE”

Malidetti ponsacchini/2 Raffaele è un ragazzo bello e intelligente. Lo era anche da piccolo, tanto che, quando frequentava le elementari, lo chiamarono in Rai per partecipare alla trasmissione di Sandra Milo, Piccoli Fans. Doveva cantare una canzone di Venditti. Prima dell’esibizione, la telecamera staccò sui genitori di Raffaele, seduti in studio. Babbo in giacca blu e cravatta, mentre la mamma, bella anche col viso lavato, si era pure un po’ truccata. Accanto a loro c’era l’altro figlio, un adolescente barbuto che per l’occasione c’aveva dato dentro col rasoio. La telecamera inquadra la famigliola, poi punta su Raffaele, in piedi davanti al microfono. Sandra Milo si avvicina al piccolo, e per metterlo a suo agio gli chiede: “Dove abiti?”. E lui, “A Ponsacco”. “Ponsacco? E cosa c’è di bello a Ponsacco?”. Raffaele ci pensa un po’, poi, titubante risponde: “Di bello? Mah…la Coop”. Storie di involontario umorismo. Basta parlare con qualche maestro, professore, ex studente per metterne in fila decine. Come quella che capitò alla Montani, storica professoressa di francese alle scuole medie Niccolini. Insomma, lei aveva appena terminato di spiegare come si risponde al telefono Oltralpe: Allô! Ma non tutti erano stati attenti. Almeno non lo studente che venne interrogato quel giorno. La Montani

finse di telefonargli, fece pure tu tu con la voce, e lui, portandosi una cornetta immaginaria all’orecchio: “Pront? Chi parl?”. Non andò meglio a un’insegnante di italiano delle superiori. Istituto tecnico industriale. Uno studente ponsacchino è alle prese con la lettura a voce alta di un brano in cui si parla di psicoanalisi. A un certo punto c’è scritto il nome di Sigmund Freud. Lo studente se la cava maluccio con la pronuncia del nome, e poi casca inesorabilmente sul cognome, che da Freud diventa Fred. “Seh, Fred! – s’arrabbia la professoressa – Fred chi, Buscaglione?”. E che dire di quell’alunno che, alle elementari, doveva riconoscere i personaggi famosi che la maestra gli mo-

Giampaolo Grassi, giornalista dell’A.N.S.A. e nostro concittadino, intende continuare a pubblicare “Malidetti ponsacchini”, mettendo in risalto, in modo ironico, il loro comportamento stravagante e colorito. Si invitano i lettori a mandare alla sua mail giampaolo.grassi@tin. it oppure in Redazione, aneddoti, battute, vicende, racconti ameni di ponsacchini. Ne verrà fuori uno spaccato unico. strava in foto? A un certo punto, fu la volta di Sandro Pertini, immortalato davanti a un microfono, mentre parla alla folla radunata per un comizio. “Chi è questo?”. Chiede la maestrina. Silenzio. “Dài, è facile. Chi è?”, insiste l’insegnate. Qualche compagno di classe, per compassione, suggerisce, e allora lo scolaro: “E’ Sandro Pertini”. “Bravo, e cosa fa Sandro Pertini?”. A quel punto lo scolaro, che non sa proprio che pesci prendere, vedendo quel microfono ha un’intuizione: “Ma certo! Sandro Pertini, cantante”. Per finire, una figuraccia tutta mia. Dovevo scrivere per l’Ansa la notizia di una persona che aveva vinto dei soldi al Lotto. Nella fretta, mi scappa un refuso nel titolo, e la parola terno diventa treno. Così, vien fuori una cosa del genere: “Vince 30 mila euro grazie a un treno al Lotto”. Pochi minuti dopo, mi telefona Sergio Braccini, mio capo ai tempi del Tirreno, che ha letto il lancio. Vedendo che l’ho scritto io, vuol togliersi una curiosità: “Scusa Giampa, ma col treno delle nove quanto si vinceva?”. Giampaolo Grassi

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“Ponzacco e ‘r su’ vernàolo” esaurito in meno di un mese

Strepitoso successo del libro di Benozzo Gianetti “Assessore, lei è arrivato “a buo”, dice Fausto Pettinelli a Renzo Profeti, che entra quando la presentazione del libro “Ponzacco e ‘r su’ vernàolo” (prodotto e sponsorizzato da Edra s.p.a., stampato dalla Nuovastampa, 10 euro, ricavato a favore della casa di riposo di Ponsacco) è iniziata da pochissimo. Serata sui generis quella che si è svolta nella sala Valli, il 15 dicembre, per dare il battesimo ufficiale al “Vocabolario PonsacchinoItaliano” scritto da Benozzo Gianetti. Fausto Pettinelli, giornalista ponsacchino, moderatore dell’incontro, esordisce con una premessa inusuale ma doverosa. “Attenti, questa serata di presentazione è consigliata ad un pubblico adulto”, perché il vernacolo ponsacchino è fatto di parecchie espressioni colorite. Così, Pettinelli coglie l’occasione dell’arrivo in ritardo di Profeti per illustrare i mille significati che i ponsacchini attribuiscono alla parola buo. “Assessore, lei è arrivato a buo, cioè appena in tempo. Ma posso utilizzare buo anche per dire che io e Benozzo siamo tutt’un buo, cioè molto amici. O posso anche dire che quella se n’è andata a buo torto, a significare che se l’è presa a male. Ma anche: l’ha pagato, ma a buo strinto, cioè malvolentieri…”. E via avanti così. E’ vero, il libro di Benozzo elenca una serie di espressioni colorite, ma non poteva non farlo. Perché, come ha sottolineato il

La serata di premiazione in Sala Valli

Logo “òmodo” Disegno di Carlo Novelli

sindaco Alessandro Cicarelli, “questo libro è un omaggio alla ponsacchinità, che è fatta di intuizioni geniali, di capacità di sapersela cavare anche nelle situazioni difficili e di saper scherzare su tutto, perché no, anche usando termini forti”. Ma il vernacolo ponsacchino è anche il frutto un po’ degenere del percorso della lingua italiana, ha ricordato l’assessore alla cultura Barbara Guerrazzi, che ha ricostruito le tappe del

Volgare, dal grande Dante ai più prosaici ponsacchini. E a far capire come si presenti il vernacolo ponsacchino a chi viene da fuori ci ha pensato Cristina Morozzi, giornalista milanese. “Il mio lavoro è descrivere ambienti e immagini. Ecco, il ponsacchino è una lingua che si nutre di immagini: buo mi sembra un ottimo esempio”. Mentre Giampaolo Grassi, anch’egli giornalista ponsacchino ha detto che regalerà il libro di Benozzo a tutti i suoi amici “forestieri”, che così potranno capirlo quando dirà loro: “Attento allo scrimolo; ci si vede al tocco; ho incignato i pantaloni”. Il finale è toccato all’autore del libro, Benozzo Gianetti, che ha ringraziato Edra e in particolare Valerio Mazzei per aver portato a termine un progetto che era nell’aria da tempo ma che finora non si era mai concretizzato. “C’è una cosa che i ponsacchini doc mi fanno notare con divertito disappunto – ha concluso Benozzo – che alla fine, per scrivere il vocabolario ponsacchino c’è voluto uno come me, che è nato a Casciana Terme”. Il libro “Ponzacco ‘e r su’ vernaolo”, come si dice in questi casi, è letteralmente andato via a ruba e non poteva essere altrimenti perché si tratta davvero di una perla preziosa. Presto bisognerà metter mano alla seconda edizione. Spectator


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ANTOLOGIA: Dal libro “Giornate di Caccia” di Eugenio Niccolini”

“Ottobre 1876” Riportiamo la seconda parte del racconto “Ottobre 1876” tratto dal libro di Eugenio Niccolini. E’ una colorita descrizione dell’ambiente di Camugliano e di quattro donne ponsacchine. «Se rannuvola in sulla brina, acqua avanti domattina». E purtroppo un po’ di brinaticcio c’era! Una folta nebbia segnava il corso dell’Arno e una trasparente caligine copriva Buti sino alla Verruca. I tordi altissimi andavano verso levante, i fringuelli col volo ondeggiante verso il bosco. Da ogni parte branchetti di cardellini, raperini, montanelli, passavano rapidissimi fra i pioppi e le viti, mentre le pispole, col volo incerto e balzellante si lasciavano attirare nelle reti dall’abile fischio di Gosto. Nei prati di Palmerino e nella curigliana di Gello, le lodole a centinaia dovevano girare intorno alle civette e agli specchietti, a giudicare dall’incessante scoppiettio di fucilate. Nel tempo che guardavo alcuni colombacci che si buttavano su un leccio in cima al poggio del Castello e una fila di corvi che alti andavano verso il sole, un branco di colombelle comparve sul lago, sfiorò l’acqua, si buttò sulla gronda e, come sogliono fare, in un attimo bevve, e mi passò sul capo in modo che appena riuscii a tirargli una fucilata. I branchi di storni si seguitavano di nuovo uno dietro l’altro, ma non curavano più come la mattina; spesso si fermavano in alto con le ali quasi ferme, roteavano come falchi, poi se ne andavano. Saranno state le nove e mezzo quando lo scaccino, che era nel prato a sollevare le pispole per mandarle verso le reti, gridò a Gosto: «Attento alle lodole sopra a me!» Tutti si chinarono, solo Gosto, ritto al sedile con gli zimbelli in mano, fischiava a perdifiato mentre seguiva con l’occhio acutissimo un numeroso branco lodole che ormai avevano oltrepassato la tesa e che egli fischiando disperatamente,

“Donne ponsacchine” - Disegno di Marco Citi

cercava di richiamare in dietro. Tutti, compreso la guardia e un contadino che erano venuti ad assistere alla tesa, cominciammo alla meglio a fischiare. Il branco si soffermò, si divise: una parte proseguì la sua via, l’altra si abbassò, strisciò sui prati finché vedutì gli zimbelli passò un po’ di testa alle reti, non tanto però che Gosto non ne prendesse una ventina. Da qualunque parte mi voltassi vedevo branchi di uccelli che calavano diritti diritti in Maremma. Era veramente una giornata di gran passo! Ma di quando in quando arrivava fino a noi il canto dei fringuelli ciechi di una prodina tesa sulle colline di Cevoli, e i fischi di un cacciatore che bucciolava, per richiamare i cani da lepre, nei boschi di Lari. La brezza girava su ponente e gli uccelli più si andava avanti nella giornata e meno curavano.

Quando sonò mezzogiorno levai i retini agli storni e vedendo che passavano sempre moltissimi fringuelli, corsi a vedere al Paretaio, quanti ne aveva presi mio fratello che era a tendere lassù. Nei campi odorosi per la terra allora allora smossa dall’aratro, le batticode saltellavano da una zolla all’altra beccuzzando dietro al bifolco. Non c’era punta di pioppo o di querce dove un fringuello non spincionasse allegramente; non un rogaio dove non apparisse curioso al mio passaggio un pettirosso. Quattro belle ragazze di Ponsacco, con la pezzuola rossa in testa legata dietro la nuca, coi grandi cerchi d’oro agli orecchi, scalze e con la gonnella fradicia dalla guazza, alzata da una parte fino al ginocchio, escivano dal bosco con il paniere di funghi infilato nel braccio e con quell’aria


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franca e un po’ spavalda che hanno spesso le ragazze del pisano. Una di loro vedendomi salire affannato per il poggio: «Sor Ugenio, oggi ha furia; vuole che si venga anche noi a scacciar le lodole?» disse. «No, bionda - risposi (la chiamavano bionda ma era un po’ castagna) - piuttosto ti legherei sulla cruccia a fare le riverenze». «Già - interruppe vivacemente - ma se girassi il capo, il primo pettirosso sul panione sarebbe lei ...». E così mentre ci allontanavamo ognuno per la sua strada, il dialogo sempre un po’ più grasso prosegui anche quando per la lontananza non ci si capiva più. Quanta allegria in quel pomeriggio di autunno e nostri vent’anni! Da qualche ora al Paretaio i fringuelli venivano al canto ma non si attaccavano alla frasca e chioccolando si rialzavano e proseguivano il loro viaggio. Dal mare si alzava un nuvolone nero che copriva il sole.

Il Sen. Eugenio Niccolini

Nella Chiesa di Camugliano, il 9 febbraio sarà presentato

Il libro “Giornate di caccia” di Eugenio Niccolini

La copertina della ristampa del libro

La copertina del libro della prima edizione

Il Sen. Eugenio Niccolini, marchese di Camugliano, grand commis dello Stato e scrittore di cose di caccia, sarà ricordato nel prossimo mese di febbraio con la presentazione della ristampa di un suo libro, “Giornate di Caccia”, edito negli anni venti, considerato un capolavoro dello stile narrativo bozzettistico toscano. La ristampa di quest’opera, voluta dall’amministrazione comunale, coincide con la cerimonia d’intitolazione allo scrittore, che fu affettivamente sempre molto legato a Ponsacco e ai ponsacchini, di una via del paese. La lodevole iniziativa fu varata la scorsa estate quando un comitato composto da Silvano Granchi, presidente, dai proff. Floriano Romboli e Luigi Giuntini, da Benozzo Gianetti, da Mons. Renzo Nencioni e da Fausto Pettinelli scelse e propose al Sindaco il titolo dell’opera che rese famoso il marchese Niccolini, padre del Ten. Lapo caduto nella guerra 15-18, al quale sono intitolate le scuole medie.

Lo scrittore nacque a Firenze nel 1853 e morì, cieco, nel 1939. Il suo exploit nel mondo letterario si deve soprattutto a due grandissimi esponenti della cultura del suo tempo, Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio con i quali fu molto amico. Furono loro a stimolare il nobiluomo ponsacchino affinché pubblicasse i racconti di caccia che via via andava scrivendo col solo scopo di avere dei ricordi personali o, tutt’al più, per farli leggere ad una ristretta cerchia di appassionati di caccia. Quando, nel 1926, la Vallecchi stampò “Giornate di Caccia” il successo di critica e lettori fu immediato e strepitoso. Oggi, a distanza di tanti anni, il prezioso libro del Sen. Niccolini ritorna finalmente alla luce per il piacere di una lettura emozionante e straordinaria dalla quale scaturisce sempre il potente amore per la Natura. Il prof. Floriano Romboli è l’autore dell’esaustiva prefazione, mentre l’elegante grafica è a cura di Claudia Batoni.


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Progetto Leonardo

Concluso il restauro di Palazzo Valli.

Vi sorgerà una scuola europea di formazione professionale Il Sindaco Alessandro Cicarelli e l’Assessore Renzo Profeti hanno illustrato il progetto Leonardo, finanziato dall’ Unione Europea e che, iniziato nel 2002 con l’impegno dell’ex sindaco Granchi, ha visto coinvolti oltre che all’amministrazione comunale anche la “Scuola di Forma e Colore” di Stoccarda e la ditta “ARTAKRAFT”, specializzata nel restauro di pitture e del cemento delle strutture edilizie e che vanta ben 22 filiali in Germania e Austria, con circa 800 dipendenti. “La volontà dei contraenti”, ha detto il Sindaco Cicarelli, “era quella di creare un centro interculturale europeo di formazione professionale che coinvolgesse i vari soggetti con i quali il nostro Comune ha relazione; come la città di Brignais, in Francia e quella di Treuchtlingen in Germania;dal 2002 ci sono stati ragazzi che sono venuti I giovani tedeschi il giorno della partenza nel nostro paese per tre mesi- da settembre a dicembre- per il recupero di palazzo Valli; oggi il restauro è giunto a compimento- manca solo il restauro delle scale interne che conducono al secondo piano del palazzo- mentre è pronto il progetto di arredo delle sale dove sorgerà la scuola e dove gli allievi provenienti da tutta Europa potranno proseguire nella loro formazione professionale, soggiornando nello stesso palazzo, dove ci sarà una sala lettura, un laboratorio artigianale e una sala conferenze.” “Con la conclusione di quest’anno”, ha aggiunto il sindaco Cicarelli, “vogliamo destinare l’immobile a centro interculturale; a tal proposito la ditta “Arta” si è impegnata a fornire la parte umana e a realizzare un corso di italiano per gli allievi stranieri che verranno a Ponsacco e potranno completare il restauro delle scale di Palazzo Valli e poi, potranno essere impiegati nel recupero e restauro di altri palazzi

pubblici; primo fra tutti della facciata del Palazzo comunale; tutto questo sempre sotto la direzione dell’Arch. Alessando Zaccagnini, Arch. Andrea Giannelli dell’ufficio tecnico Comunale e del tecnico esterno Arch. Franco Grassulini, con la consulenza del maestro Restauratore Marchetti di Pietrasanta. Si sta aprendo la prospettiva di dotare Ponsacco di un centro professionale di alto livello, del tutto autonomo e che sta vedendo impegnati anche altri enti, come la Provincia, che ha strette competenze in tema di formazione professionale: l’assessore Provinciale Anna Romei, si è mossa per coinvolgere in questo progetto anche la Regione, affinché questa esperienza possa diventare un motivo di esempio da ripetersi in altre realtà locali. Lo scopo del centro è quello di dare continuità al progetto e di inserirsi anche in una logica di rivitalizzazione del centro storico attraverso nuove funzioni. Il progetto ha ottenuto anche importanti riconoscimenti, classificandosi 1° in Germania su 600 progetti presentati e classificandosi al secondo posto in Europa, nella categoria – restauro e su ben 84000 partecipanti. Il Progetto Leonardo ha avuto un successo tale che anche un scuola di Berlino, che aveva partecipato al progetto stesso, con dei ragazzi che erano venuti nella nostra città, vuole inserirsi nel progetto del centro interculturale e abbiamo avuto contatti con l’Irlanda, per una ventina di ragazzi che verranno nel nostro paese; inoltre il 19 e 20 settembre ci sarà l’incontro a Ponsacco dei responsabili delle 22 filiali della ditta “Arta” per discutere della logistica necessaria a far partire la scuola europea; questo per quanto riguarda il restauro edilizio, rimane ancora il filone del legno da sviluppare.

Moreno Bertini Agente Capo Agenzia di ponsacco Via S. Martino, 8 Tel. 0587 730003

D'Angerio Alberto P.zza Caduti di Cefalonia e Corfù 56038 PONSACCO PI - Tel. 340 5920517


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Il Centro di ascolto ha trovato la sua sede nella Casa del Fanciullo

Presentata la Caritas Parrocchiale e Vicariale Sabato 16 dicembre si è svolta la presentazione della Caritas Parrocchiale e Vicariale. Alla manifestazione, alla quale è giunto il saluto del Vescovo Fausto Tardelli, hanno presenziato il Direttore della Caritas Diocesana Don Romano Maltinti, il sindaco e l’Assessore alle Politiche Sociali di Ponsacco. Gli operatori della Caritas di Ponsacco ringraziano l’Arciprete Don Renzo Nencioni e il Direttore della Caritas, Fabrizio Gallerini che hanno creduto in questo progetto. Il Centro di Ascolto, costituito da un’operatrice sociale e da un gruppo di volontari guidati dal coordinamento della Caritas Diocesana, svolge la propria attività nei locali della Casa del Fanciullo. Il campo d’intervento del Centro si articola come segue. Informazioni, avvio ai servizi pubblici, privati e ai servizi Caritas Diocesana. Interventi con volontari, prestazioni di servizi offerti dalle parrocchie e collaborazioni con i servizi pubblici. Gli interventi sono rivolti al sostegno di famiglie in difficoltà, sia per la presenza di anziani non autosufficienti, sia per disagi sociali o economici. Si tratta di accompagnamenti

Il vescovo di San Miniato e altri dirigenti al giorno dell’inaugurazione

per usufruire dei servizi pubblici, sostegno scolastico per minori, compagnia a persone sole, anziane e malate; segnalazione di lavoro, offerta di prestazioni professionali, piccoli aiuti economici. L’operatore svolge i seguenti servizi: Colloquio e ascolto; mantenere rapporti con le parrocchie oltre che con i referenti delle Caritas Parrocchiali, anche con i sacerdoti; Rapporti con Caritas Diocesana; Rapporti con Enti Pubblici, Servizi Sociali, Prefetture, Questure; Rapporti con il volontariato ecclesiale; Accompagnamenti degli utenti alle agenzie della zona; Distribuzione di buoni per alimenti;

Forma di microcredito per pagamento di utenze, affitti, medicinali; Segnalazioni di lavoro; Segnalazioni di alloggio; Consulenza immigrati; Aggiornamento sulle normative prettamente sociali. Giorni di apertura: Lunedì dalle 16.00 alle 18.00 e mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Accanto alla sede del CdA sono nati i Centri di Distribuzione; quello del vestiario è gestito dai volontari delle parrocchie; la distribuzione alimentare è gestita dai volontari della Misericordia. Michela de Vita, Caritas Diocesana


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Auguri a... Tanti auguri a Sibilla Tognoni che il 25 gennaio 2007 compie 30 anni. Auguri dal marito Emanuele, il figlio Thomas e da mamma Patrizia

Un augurio speciale a Graziella Baldini che il 28 dicembre 2006 ha festeggiato il suo 60° compleanno. Un bacio grande da Bruno, Daniele, Denise, Barnara e Claudio

Tanti auguri a Mattia Romboli per i suoi 4 anni da papà, mamma, Sirio, nonni e zio

L’8 gennaio 2007 Maria Cristina Gherardini ha compiuto 50 anni (portati bene). Auguri speciali dai suoi figli Ilaria e Luca, suo marito Renzo, dai parenti e amici

Auguri di buon compleanno a Vittoria e Alberto Arrighini dai genitori

Nicola Coffaro e Maria Giovanna Cignoni. I due cognati celebrano il loro compleanno

Istituto Niccolini: Scuola e famiglia

Le nuove iniziative rivolte alle famiglie Data la positiva accoglienza riscontrata negli anni precedenti, viene riproposto per il quarto anno consecutivo “Padri e madri in .. formazione”, il progetto che promuove esperienze indirizzate ai genitori degli iscritti presso gli asili nido e i 3 settori di scuola presenti sul territorio comunale. Il progetto è nato da un interesse riscontrato negli stessi genitori che, consapevoli dell’importanza del loro ruolo di adulti educatori, si sono mostrati desiderosi di affrontare , sotto la guida di esperti, temi e aspetti relativi all’educazione dei figli Le iniziative rappresentano un piccolo percorso formativo per genitori… L’obiettivo è quello di offrire spazi di conoscenza e di riflessione condivisa su temi importanti strettamente connessi al benessere di bambini e ragazzi e ad una loro crescita equilibrata . Presso scuole dell’Istituto e locali comunali saranno promossi incontri a tema sul ruolo dei genitore e sulla comunicazione all’interno della relazione genitori-figli e atelier di attività per genitori e bambini.. Gli incontri a tema sono raccolti sotto il nome di “GENITORI in .. FORMAZIO-

NE”; a gennaio si attiveranno quelli previsti per l’asilo nido e per la scuola elementare; dal mese di marzo seguiranno prima quelli per la scuola dell’infanzia e dopo quelli per la scuola secondaria di I° grado. Gli atelier previsti sono dedicati alla lettura (I° anno della scuola elementare ) e alla psicomotricità ( II° anno della scuola dell’infanzia). Genitori e bambini saranno chiamati a condividere attività stimolanti attraverso le quali potranno alimentare e approfondire il loro rapporto e acquisire piccoli strumenti utili anche per l’apprendimento. In generale durante le iniziative, condotte da esperti, i padri e le madri potranno ampliare le loro conoscenze, ma anche portare le loro curiosità e i loro dubbi e avranno la possibilità di sentirsi sostenuti e stimolati nel loro agire quotidiano con i figli . Il progetto è stato realizzato grazie ad un finanziamento del comune e della Provincia che hanno continuato a dimostrare nel tempo un impegno concreto e costante a favore dell’infanzia e della famiglia. Le insegnanti del progetto “Padri e madri in .. formazione”


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I personaggi particolari del mercato di Ponsacco

Gli ultimi gridi dell’Arrotino risuonano per le strade del paese

Chi come me è un’ assidua frequentatrice del nostro mercato paesano, certamente avrà notato quanti personaggi particolari vi si possano trovare. Io il mercoledì ci vado sempre, anche quando non ne ho una vera necessità, proprio per la varietà di persone, comportamenti, soggetti, che difficilmente si possono osservare altrove. Uno dei più singolari è senz’altro“l’arrotino”. Arriva a bordo di un vecchio “Apino” verde ben attrezzato all’uso, che parcheggia in via Solferino. Benito Del Sarto arriva da Porcari ogni mercoledì, da ben ventitré anni. Svolge la sua attività non solo a Ponsacco, ma anche a Cascina e a Navacchio. I suoi attrezzi sono: una sedia di ferro capovolta fissata in qualche modo al cassone del-

l’Ape sulla quale ci sono una mola, un pezzo di lamiera che lo ripara da schizzi o scintille, una tanica di acqua con un tubicino che fa colare goccia a goccia sulla lama mentre la sta arrotando, nonché un motore abbastanza rumoroso che permette alla mola di girare. Non appena arriva va per il paese, agli angoli delle strade, ad appendere con del filo di ferro o meglio del filanciano, vari cartelli fatti da lui stesso che, con scritte e con disegni, pubblicizzano in modo alquanto pittoresco la propria attività non solo di arrotino ma anche di ombrellaio. Con il suo spolverino nero, il berretto di lana abbassato fin quasi sugli occhi, gli occhiali calati sul naso e gli immancabili para orecchi di plastica azzurri, lavora alzando lo sguardo di tanto in tanto, per osservare i passanti.

Preparati al piacere di una pausa gustosa

Attento al riciclaggio non spreca niente, infatti è solito scrivere il nome dei clienti su pezzetti di carta ricavati da buste del pane o altro. Dopo aver arrotato le forbici, pretende che vengano provate in sua presenza su vecchi stracci, mentre per i coltelli, si premunisce di verdure fresche per verificare che il lavoro risulti ben fatto. L’arrotino è un tipo abbastanza schivo, taciturno se non quando viene stimolato da qualcuno. Ancora mi ricordo di quella volta che, provocato sebbene bonariamente, dai colleghi delle bancarelle vicine, ribatté per le rime così. “Sai come ti rispondo io? Come disse il mago alla strega: di te bello mio, m’importa una sega!” Paola Bani

Banca Popolare di Lajatico Dal 1884, il piacere di crescere insieme.

In un ambiente completamente rinnovato, rinasce una antica tradizione ponsacchina. Dalla colazione, con un vasto assortimento di salati di produzione propria, alla pausa pranzo con gli aperitivi, degustazione vini con stuzzichini, ai primi piatti, insalate, carpacci fino alle pizze di vario tipo e “al tagliere” da gustare subito, da asporto o al tavolo in compagnia e per compleanni e ricorrenze varie.

Vieni a trovarci nella Filiale di ponsacco Via Provinciale di Gello (Rot. Le Melorie) Tel. 0587 728701 - Fax 0587 728744 Piazza della Repubblica, 4 · PONSACCO · Tel. 0587 731170


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Notizie A.C.R. mercatino

In occasione delle festività di Natale i ragazzi dell’Azione Cattolica hanno riproposto il Mercatino di Natale, per raccogliere fondi da destinare all’adozione a distanza di due bambini indiani (l’iniziativa delle adozioni a distanza va avanti da oltre 10 anni). Con il ricavato del primo “mercatino” fu infatti avviata l’adozione di Joseph, a cui seguì, nel corso dello stesso anno, quella di Mina. A quei primi ragazzi indiani - dei quali abbiamo seguito gli anni di scuola - ne sono seguiti altri, ma il nostro impegno non è mai venuto meno: a volte con molti sacrifici (tanti sabati invernali passati a confezionare gli articoli per il mercatino!), a volte con contributi personali anche dei nostri gruppi, altre volte con estemporanee iniziative, ma abbiamo sempre mantenuto il nostro impegno. E’ stato difficile per i nostri ragazzi, abituati a vedere la scuola come un “obbligo”, capire che in India, così come in tanti Paesi del mondo, studiare è un privilegio che implica la possibilità di un futuro migliore. Anche questa volta le nostre attese sono state ripagate: siamo riusciti a raccogliere i fondi necessari per assicurare un altro anno di sostegno per i nostri ragazzi. Ne ringraziamo il Signore!. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno contribuito e soprattutto ai ragazzi che tanto impegno hanno messo per la buona riuscita dell’iniziativa.

I ragazzi del post cresima si sono ritrovati per un confronto

Gita all’eremo di Camaldoli

Dopo la recita di natale che ci ha fatto lavorare insieme con immenso piacere, noi, ragazzi del post cresima, ci siamo ritrovati giovedì 4 gennaio insieme al nostro cappellano don Udoji per una gita al monastero e all’eremo di Camaldoli. Per molti di noi era la prima volta, perciò non sapevamo che cosa aspettarci. Siamo arrivati all’eremo, dove nevicava, alle 10. Ad aspettarci c’era un aspirante monaco, don Antonio, già sacerdote diocesano di Lecce da 16 anni. Ci ha fatto visitare la chiesa e le celle del fondatore dell’eremo dei benedettini di Camaldoli, Abate Romualdo. Inoltre ci ha spiegato che gli eremiti conducono una vita molto sedentaria, seguono la regola dell’ “Ora et Labora” (prega e lavora), e vivono in una cella piccola, costruita sul modello del fondatore, che ricorda loro costantemente la vita di preghiera e di solitudine alla quale sono chiamati. Dopo l’eremo, don Antonio ci ha fatto visitare il monastero ed abbiamo avuto una conversazione nella biblioteca del monastero, su un passo del vangelo. A mezzogiorno abbiamo partecipato con i monaci alla preghiera dell’Ora Media, con canti di salmi e letture. Poi abbiamo pranzato nella foresteria. Dopo pranzo abbiamo visitato il monastero e l’Antica Farmacia ed infine ci siamo ritrovati in Chiesa per un momento di do-

mande e risposte con don Antonio su ciò che abbiamo visto e sulle nostre curiosità riguardanti la vita dei monaci e degli eremiti. Questa gita ci ha dato anche l’occasione di parlare un po’ su quanto abbiamo vissuto insieme in questi pochi mesi. Grazie alla parrocchia abbiamo stretto amicizia, condividendo molte esperienze ed emozioni che vorremo far provare anche a tutti gli altri ragazzi di Ponsacco. Vogliamo ringraziare il Signore per la bella gita e la bella compagnia ed anche la Parrocchia che ha permesso la formazione di questo gruppo. Siamo davvero contenti e vogliamo andare avanti così, perciò ci siamo proposti di realizzare un musical prossimamente … Il viaggio di ritorno è stato altrettanto piacevole e animato come all’andata. Siccome eravamo partiti al mattino presto, ci eravamo proposti di recuperare un po’ di sonno sul pullman, ma non è stato possibile perché le barzellette come quelle di “yellow pecora” e di “gnomo e gnomo-gnomo”, ce lo hanno impedito; inoltre Don Udoji ci incitava continuamente a cantare, anche se il nostro “chitarrista di fiducia”, Francesco, lo minacciava poiché doveva improvvisare gli accordi mancando i testi delle canzoni. Chiara e Giulia (Parrocchia di Ponsacco)


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1° marzo 2007, presentazione al Teatro Odeon

Il libro sulla vita e il lavoro dei mattonai. 160 pagine, 120 foto, documenti, progetti e aneddoti Il Gruppo di Studio dell’Università della Terza Età ha ormai completato la ricerca sulla vita e il lavoro dei nostri mattonai che lavoravano nelle fornaci di Ponsacco e in quelle del Piemonte. I vecchi mattonai e i loro discendenti hanno rovistato nei cassetti dei canterali riportando alla luce tantissime foto che li ritraggono nei momenti più significativi del lavoro: costruzione dei mattoni, delle gambette, dei paramani, dei coppi, dei tegoli, degli embrici. Si vedono gruppi di donne, di ragazzi, di lavoratori mentre radono, mentre colano la rena, puliscono le aie, entrano nei ciabotti, mangiano e si divertono. Gli aneddoti sono la parte più saporita e piccante: le scappatelle dei giovani, i giochi dei ragazzi, i balli delle ragazze, i lavori extra delle donne, gli scherzi tra uomini e tante battute rimaste celebri come quella di Lindoro che, per non far credere che andava in Piemonte col barroccio a fare i mattoni disse scherzosamente: “Anche quest’anno ritorno a fare i fanghi in Piemonte col calesse!!”. Insomma leggendo il libro si rivive un pezzo di storia ponsacchina vera, perché raccontata da chi la visse.

La partenza dei mattonia di Carlo Novelli

A C C O N C I A T U R E

ORARIO CONTINUATO Via Gabbiano, 9 - LE MELORIE/PONSACCO (PI) Tel. 0587 735447


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Auguri a... Dino e Rina Casalini il 12 gennaio hanno festeggiato 55 anni di matrimonio. Sinceri auguri per aver raggiunto questo meraviglioso traguardo e per il compleanno di Dino (82 anni) dai figli Roberto e Rita, dalla nuora Donatella, dal genero Mario, dai nipori Alessandro e Monica

Il 2 gennaio è nato Samuele Turini Congratulazioni ai Genitori: Serena e Massimiliano! Per il nuovo arrivato in famiglia gli auguri dei nonni,gli zii, le cugine, lo zio Emanuele e tutti gli amici e parenti.

Grande gioia in famiglia il 25 dicembre 2006 per la nascita della piccola Asia Magli

L’assessore Falaschi sesto componente del rettorato dell’U.T.E

Con una lettera consegnataci in occasione del pranzo di Natale, il Sindaco Alessandro Cicarelli ci ha comunicato il nominativo del sesto componente del rettorato, quello in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Si tratta dell’Assessore alle Politiche Sociali, la Prof.ssa Fabrizia Falaschi. Nella comunicazione, il Sindaco sottolinea gli ottimi rapporti tra la nostra università, da lui stesso definita come importante e vitale realtà cittadina. e l’Amministrazione Comunale. Nell’augurarci buon lavoro saluta con favore la nostra scelta di allargare il Rettorato ad un componente dell’Amministrazione Comunale ed esprime la convinzione che “un rapporto di collaborazione istituzionale ancora più stretto possa contribuire a rafforzare il livello di attività, già ampio e rilevante”, da noi portato avanti. Nel ringraziare il Sindaco per questa nomina, esprimiamo nel contempo l’ampia soddisfazione per la scelta fatta, visti anche i rapporti di stima ed affetto reciproci maturati in questi anni con l’Assessore Falaschi.

L’U.T.E. per la parrocchia

Nel mese di dicembre, l’Università della Terza Età ha organizzato un mercatino di oggetti costruiti dal gruppo di decoupage. Dalla vendita sono stati ricavati 1500 euro consegnati a Mons, Nencioni per le necessità della parrocchia. L’U.T.E. ringrazia tutti gli acquirenti e il gruppo di lavoro.

Carnevale per le vie del centro: 18 febbraio Dal 28 gennaio 1957 Giancarlo Bendinelli e Maria Giovanna Cignoni si sono uniti in matrimonio. Per i vostri 50 anni tanti auguri!

Foto ricordo

Nel pomeriggio di domenica 18 febbraio, si svolgerà per le vie cittadine il carnevale, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Sociali. Vi prenderanno parte le scuole, l’Università della Terza Età e tutti coloro che, in maschera, vorranno partecipare. La sfilata sarà rallegrata da musiche, da clawn, da giocolieri, mentre per i più piccoli ci saranno i burattini. L’Assessore Falaschi invita tutti i cittadini a riversarsi sulle strade per dare al carnevale brio, colore e gioia.

Carnevalando

E’ il tritolo delle scenette teatrali che il gruppo “Attori per caso” dell’Università della Terza Età, diretto da Laura Galletti, interpreterà sul palcoscenico dell’Odeon giovedì primo febbraio alle ore 21. Le offerte saranno devolute al progetto “Tanzania” per aiutare gli ammalati di quella nazione. Il Vice-ambasciatore della Tanzania, Benedetto Giuntini, nostro concittadino, presente in quei giorni, spiegherà alla gente le precarie condizioni di quel popolo.

Messaggio di pace

Il vescovo Fausto Tardelli per capodanno ha consegnato il messaggio di pace di Papa Benedetto XVI ai sindaci della diocesi. E’ poi seguita la solenne concelebrazione eucaristica in cattedrale.

Lotteria Asilo San Giuseppe Il gruppo Podisti Fratres ha ricordato il 12° compleanno, domenica 14 gennaio premiando coloro che hanno preso parte alla corsa di Ponsacco

I numeri estratti della lotteria organizzata dai genitori della Scuola Materna San Giuseppe sono: 1°: 977 - 2°: 641 - 3°: 621 - 4°:320 - 5°: 434


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L’Alluvione di Firenze ricordata dagli alunni della 2° E

La scuola Media ricorda “Gli angeli del fango” L’istituto comprensivo Lapo Niccolini di Ponsacco ha presentato, in Aula Magna il lavoro realizzato dagli alunni della classe 2°E per ricordare il tragico evento dell’alluvione di Firenze del 1966, che colpì anche la Valdera e che vide protagonisti migliaia di volontari, che a tragedia avvenuta, si prodigarono per aiutare i bisognosi e per salvare quell’immenso patriomonio artistico-culturale che si trovava a Firenze, città che fu maggiormente colpita dall’alluvione; quei giovani volontari ragazzi e ragazze, furono chiamati e tuttora ricordati come “ Angeli del Fango”. Gli alunni della 2°E coordinati dalle insegnati: Maura Giuliotti ( insegnante di riferimento del consiglio comunale dei ragazzi C.C.R.) Prof.ssa Fulceri, Prof.ssa Petrolini e Prof.ssa Dimaria, hanno realizzato un elaborato multimediale, con foto e storia dell’alluvione che colpì Firenze: dalla paura per l’innalzamento del fiume Arno, fino alla sua esondazione e alle terribili conseguenze che questo episodio provocò nella città, che fu immersa dal fango; fino all’arrivo da tutta Italia e anche dai paesi esteri,di migliaia di volontari, che con grande spirito di sacrificio lavorarono per ripulire i libri antichi e gli oggetti di inestimabile valore che la città di Firenze, aveva mantenuto intatti fino ad allora, e che grazie a quei volontari, ancora oggi possiamo ammirare nel loro splendore; tutto questo è raccontato nell’elaborato multimediale realizzato dalla classe 2° E, e che è stato proiettato in aula magna alla presenza di un nutrito pubblico di studenti ed insegnanti e dell’Assessore alla Cultura Barbara Guerrazzi, dell’Assessore alla Prote-

zione civile Renzo Profeti e del responsabile tecnico del Centro Intercomunale di Protezione civile della Valdera, Dott. Andrea Sodi. La vera protagonista della giornata è stata la prof.ssa Nicla Mati che ha ricordato al pubblico- seppur molto emozionata- la sua esperienza come volontaria nell’alluvione del 1966. “ Avevo 25 anni, ero studentessa universitaria a Pisa, mi chiesero se volevo partire, come volontaria per Firenze, destinazione biblioteca nazionale; accettai. Partimmo con il pullman insieme ad altri volontari ed arrivammo alla Stazione di Santa Croce; da li in poi dovemmo continuare a piedi, perché la città era invasa dal fango che ci arrivava anche a mezza gamba. Fui assegnata al primo piano, dove si trovavano delle copertine e riviste molto antiche, coperte dal fango e che io e gli altri miei colleghi dovevamo pulire e poi portare in un’altra stanza ad asciugare. Finito questo lavoro, prima di tornare a casa, aiutavamo i ragazzi a portare fuori dalla cantina della biblioteca degli enormi libri antichi, anch’essi coperti dal fango e che dovevano essere ripuliti. Partivamo la mattina all’alba e tornavamo a casa la sera alle otto, tutto questo fino a quando non ce la facemmo più e fummo sostituiti da un altro gruppo.” Al termine del racconto della Prof.ssa Mati, i ragazzi della scuola media hanno donato all’insegnante una stella di natale ed una pergamena, in segno di gratitudine per l’atto di amore verso la città di Firenze e i suoi cittadini. Emanuele Turini

4 febbraio ore 10 Presentazioni delle squadre ciclistiche del G.S. Mobilieri in Piazza della Chiesa ore 13: Pranzo sociale

Il campioncino Voico Andrei, 14 anni, esordiente del 2° anno, ha vinto 16 corse nel 2006. Eccolo mentre taglia il traguardo a Vecchiano

Si ricorda...

La mamma e quanti lo conobbero ricordano Sergio Gori nel 32° anniversario dalla sua scomparsa

In occasione della Messa in Chiesa San Giovanni, Domenica 4 febbraio alle ore 11.30 La famiglia ricorda Alessandro Badalassi scomparso il 6 febbraio 1987


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Un grande successo al Festival del Tirreno

Bella esibizione delle ragazze di Danza Atelier Sabato 16 dicembre si è svolta, al Teatro Verdi di Pisa, la serata finale del Festival del Tirreno, la manifestazione organizzata da 50Canale, sotto la direzione artistica di Barbara Ambrosini. I finalisti delle tre categorie, ballerini, attori e cantanti, sono giunti alla finale dopo due serate di selezione. Ad osservarli, oltre alla giuria presieduta da Daniela Maccari, una platea numerosa e attenta. Nella categoria Danza, tra i cinque gruppi finalisti, anche il corso avanzato di danza contemporanea dell’Associazione Danza Atelier di Ponsacco, diretta da Debora Mariotti. Grazie ad un’esibizione di grande impatto emotivo (musiche dei Tambures de Bronx, coreografia di Debora Mariotti) e ad una esecuzione impeccabile, le ragazze di Danza Atelier hanno vinto il primo premio della loro categoria. Il lavoro svolto dalle allieve, frutto di grande dedizione e impegno, ha permesso alla

scuola di vincere l’ottima concorrenza di scuole provenienti da tutta la Toscana. Queste le allieve vincitrici, a cui vanno i nostri complimenti: Valentina Bianchi, Ilenia Borgucci, Greta Ciardelli, Anaì Iacoponi, Margherita Macaluso, Giulia Ponziani, Serena Signorini, Elena Turini e Chiara

Zoppi. La serata sarà trasmessa su 50Canale il 1 Gennaio 2007 alle ore 21:00, un’occasione per rivedere lo spettacolo del Teatro Verdi e un auspicio per un altro anno di successi per le ragazze di Ponsacco.

Inizia bene il 2007 per i numerosi atleti della società

Valdera Volley L’inizio del nuovo anno è l’occasione giusta per tracciare un primo bilancio della stagione agonistica 2006-2007, cominciata davvero sotto i migliori auspici. La società è impegnata in numerosi campionati con un centinaio di atleti/e e sta raccogliendo i risultati del duro lavoro fatto soprattutto con le squadre giovanili, affidate a tecnici molto preparati. Nel Settore Femminile, nonostante a Ponsacco l’attività sia ripresa solo da pochi anni, sono attivi: il Minivolley, le squadre Under 14 e Under 16, che attualmente sono a metà classifica nei rispettivi campionati. Nel Settore Maschile, da segnalare la buona partenza dalla squadra Under 14, che nel suo primo Torneo a Santa Croce S.A. ha vinto tutti i set. La quadra Under 18 è in testa nel proprio campionato e sta esprimendo un ottimo gioco. Ottimo anche il comportamento della squadra partecipante al campionato di Serie D, seconda a 3 punti dalla capolista.

Stanno per prendere il via i campionati di III.a Div. Femminile e di I.a Div. Maschile, nei quali le squadre della Valdera Volley hanno ampie possibilità di ben figurare. Infine la quadra Amatori Maschile partecipa, con buoni risultati, al Campionato UISP. La Società mediante l’impegno in tutti questi campionati intende così festeggiare, nel modo migliore, i suoi 30 anni di attività pal-

lavolistica a Ponsacco. Un caloroso “in bocca al lupo “ a tutti gli atleti/e impegnati nei vari campionati ed un “grazie di cuore” a quanti in passato si sono impegnati, ed a coloro che si stanno ora impegnando, per rendere possibile la presenza del volley ponsacchino sulla scena nazionale. Per maggiori notizie, contattare Michela Ceccarelli al n.333-3242669.


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Mobilieri Ponsacco Calcio: correzione in corso...

Luca “Tyson” Passerai giovane stella dei mobilieri

Federico Tolomei all’inizio gara

Un’altra correzione in corsa da parte dei Mobilieri Ponsacco Calcio. E’ stato ingaggiato il portiere Nicola Maffei, classe 85’, che andrà a ricoprire il ruolo di numero dodici dopo l’abbandono del portiere Bruno. Maffei arriva a Ponsacco, via Pro Vercelli, dopo essere passato fra le giovanili dell’ Empoli,con l’intento di ritrovare le possibilità emerse quando era giovanissimo. Maffei, ha accettato il ruolo di “secondo” di Luca “Tyson” Passerai(’88), che pur esordiente in questo campionato, è già molto considerato, fra gli addetti ai lavori. Infatti oltre ad essere il più giovane portiere titolare del torneo di Eccellenza, è stato convocato, dal Commissario tecnico Mannelli, per Mercoledì 17 Gennaio al Centro Tecnico di Coverciano, per la Rappresentativa Toscana Juniores, che sarà chiamata a disputare la 1a Edizione del Torneo dell’Amicizia. Un

Massimiliano Riccio,attaccante dei Mobilieri

riconoscimento che premia le capacità del ragazzo, e suona anche a merito dei tecnici e della società che hanno avuto fiducia in questo promettente atleta. Il cammino della squadra di Tognarelli si è rinfrancato in questo girone di ritorno ed è attestata ad un meritato centro classifica, che non deve ancora gratificare perché ci sono ancora da giocare undici partite , compresa quella di domenica 21 gennaio contro la capolista Larcianese. La squadra dopo gli aggiustamenti di dicembre sembra aver raggiunto un maggior equilibrio rispetto ai quadri di partenza. Si segnala per un buon pacchetto arretrato dove, ai più utilizzati esterni Magni e Becherini,si esprimono bene sia Baroni che Daini, oltre all’inossidabile Tolomei. A centrocampo l’irrequieto “Robin Hood” Giannelli, consente l’impiego di un solido Marrucci, del distributore Ulivi, mentre

l’ultimo arrivato Casini non ha ancora mostrato il meglio di se. Sugli esterni Orlandi e Andreotti hanno molti meriti, compreso quello di essere ottimi tiratori suo calci da fermo. Davanti, con l’insidioso Falleni, fa coppia spesso un apprezzabile Giovannelli. Nota a parte per Riccio, che un impiego saltuario non lo esalta, ma che risponde sempre “obbedisco”,alla chiamata del mister. Gli altri giovani come Baldassini, Buti, Farroni completano la rosa sostenendo il loro ruolo, di minor utilizzo agonistico, con la massima serietà. A dirigere questa band, c’è Paolo Tognarelli, che con tanta e sana umiltà, lavora con metodica passione, facendo uso nella sua dottrina calcistica, del un volano come l’esperienza, il carattere, e l’indiscussa volontà. Luciano Lombardi

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