Mensile di cronaca, attualitĂ e cultura di Ponsacco E 2,00
Anno XII - Numero 12 - Dicembre 2009
L ’editoriale Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco E 2,00
Anno XII - Numero 12 - Dicembre 2009
Foto di copertina: Foto Meoni. Il presepe allestito in piazza della Repubblica è opera dell’Università della Terza Età.
Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Elena Iacoponi Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori
Solidarietà in deficit Le statistiche parlano chiaro. Le offerte, anche quelle modeste, destinate alle varie istituzioni benefiche e assistenziali, sono in netto calo. Addirittura in certe zone della nostra provincia si sono azzerate. Si fa un gran parlare di solidarietà e di accoglienza, ma a questo punto vien fatto di dire, discorsi tanti, ma fatti pochi. La tv, nei tanti talk-show d’intrattenimento, spesso esibisce personaggi noti e ignoti protagonisti di commoventi episodi strappalacrime e di clamorosi slanci filantropici, ma tutto sembra finire lì e allora non si può fare a meno di immaginare, con un pò di malizia, che magari sotto sotto ci sia qualche recondita intenzione di una bene organizzata pubblicità. Fatto sta che, a parte taluni episodi da libro Cuore, non c’è dubbio che la solidarietà espressa tanto generosamente per antica tradizione sopratutto dalla nostra comunità, quella di Ponsacco, stando ai dati statistici, sembra ormai essere venuta meno. E qui il discorso non può non considerare i tanti malesseri che connotano la nostra inquieta società sempre più condizionata dall’esasperato individualismo, dalla competitività, dalla prevaricazione e dalla prepotenza. Bisogna riconoscere che prima, vale a dire fino ad una ventina di anni fa, questa negativa condizione
esistenziale mai si era manifestata così palesemente. Sarà colpa della crisi economica che affligge il mondo? I sociologi dicono di no. I più acuti osservatori affermano che, è vero circola molto meno denaro, ma la causa dell’asprezza e dell’inaridimento degli animi va ricercata in una sorta di virus che ha provocato un malanno globale, una pandemia che ha fatto smarrire anche quei pochi residui di patriarcale serenità che aveva il suo punto di forza nelle rassicuranti certezze della potente unione della famiglia. È un’analisi molto convincente e la prova l’abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Il delirio del potere, del lusso e della ricchezza ha polverizzato quelle certezze, ha disintegrato la famiglia producendo una sottospecie umana che, come diceva il grande pensatore Konrad Lorenz premio Nobel della Medicina, sta correndo inconsapevolmente sull’orlo di un baratro. Il Natale sia quindi l’occasione per lasciare l’idolatrato Suv in garage, per una sosta, per un ripensamento, per una rinascita interiore, in una parola, per ricostruire e consolidare gli autentici e supremi valori che da sempre fanno Uomo l’uomo. Questo è l’augurio del “Ponte di Sacco”. Buon Natale.
Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco Progetto grafico Fabio Signorini I servizi fotografici sono di Foto Chiavaccini, Foto Meoni,
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costruzioni snc di Nedo e Marco Mazzei
Ristrutturazioni, restauri monumentali, costruzioni civili, manutenzioni Magazzino e Uffici: Via Catullo, 5 - Loc. La Capannina 56030 Cevoli (Pisa) Tel. 0587 685351 - Fax 0587 687805 - e-mail: wwwmazzeisnc@virgilio.it
Giovedì 24 dicembre in sala valli
Il Premio “Ho tempo per Te” alla memoria dell’Arciprete Mons Carlo Scalenghe e del Confratello della Misericordia, Franco Biondi Quest’anno “Il Ponte” ha deciso di conferire il tradizionale premio natalizio “Ho tempo per Te” alla memoria dell’Arciprete Mons. Carlo Scalenghe e del Confratello della Misericordia Franco Biondi. Entrambi, ciascuno a modo suo, hanno lasciato un patrimonio che in una società arida, conflittuale e violenta come la nostra appare non solo prezioso, ma perfino unico: è un patrimonio costituito dall’amore per il prossimo manifestato attraverso opere e comportamenti fino all’estremo dell’abnegazione, esattamente come indicato dal Vangelo. Per i pochi lettori che non conoscono la figura di Don Scalenghe, riassumiamo in poche righe la sua biografia. Arrivò a Ponsacco nel ’38, alla vigilia della guerra e subito i parrocchiani colsero l’aspetto negativo del suo modo di porsi: un comportamento austero, distaccato, freddo. Ma fu questione soltanto del primo impatto perché poi tutti s’accorsero che in realtà era un uomo quanto mai sensibile, raffinato, affettuoso e solare. Era un piemontese con una profonda cultura, una grande preparazione religiosa e sacerdotale e con vastissime conoscenze in ogni campo dello scibile umano. Era stato missionario in Cina. A Ponsacco ha lasciato importanti opere di bene come la Casa
Mons Carlo Scalenghe, sacerdote integerrimo, severo ma caritatevole.
di Riposo alla quale dedicò larga parte del suo impegno intellettuale fino agli ultimi giorni di vita. La generosità della parrocchia espressa in doni materiali, veniva sempre da lui riversata nelle opere per i poveri. Era sempre senza una lira in tasca. Un giorno non avendo denari e volendo aiutare un padre di famiglia, vendè la macchina fotografica. Particolarmente significativo il suo impegno pastorale durante il passaggio della guerra. L’arciprete Scalenghe organizzò un gruppetto di donne e sfidando i pericoli, assolse il suo compito umano e cristiano assistendo e curando i tanti feriti sia civili che militari. Riuscì perfino a salvare l’autoambulanza della Misericordia che doveva essere requisita dai tedeschi in ritirata. Nella notte sul 17 luglio i soldati minarono il ponte sulla Cascina per farlo saltare ostacolando l’avanzata degli americani. L’arciprete Scalenghe, che si aggirava nei paraggi della Casa di Riposo, con grande presenza di spirito, conoscendo abbastanza la lingua tedesca, convinse i genieri a non accendere le micce, perché -disse- aveva visto delle pattuglie tedesche in ritirata che
sarebbero state lì fra poco. I soldati allora decisero di aspettare un po’, ma in realtà invece di tedeschi, si trattava degli americani che stavano avvicinandosi al paese. I tedeschi fuggirono e il ponte fu salvo. Franco Biondi appartiene ad un’altra generazione rispetto all’Arciprete Scalenghe. Ma quando si parla di amore, di soli-
Franco Biondi col gruppo dell’Università della Terza Età
darietà e assistenza per il prossimo, non esistono distinzioni di epoche. Franco Biondi è morto quasi all’improvviso due anni fa, dopo una breve malattia e conseguente intervento chirurgico che forse non doveva essere eseguito. Era un uomo di poche parole, buono, retto, semplice e proprio per questo ancor più encomiabile per tutto quel che ha dato a piene mani nell’ambito del suo servizio di volontario nella Misericordia. Un servizio per il quale ha sempre immancabilmente rifiutato le gratificazioni in denaro che qualcuno avrebbe desiderato offrirgli come segno di riconoscenza. Ha lavorato giorno e notte, nei giorni feriali e durante le feste senza badare al sacrificio che, specie negli ultimi tempi, avvertiva in maniera sempre più pesante probabilmente anche in seguito alla malattia. Franco Biondi era stato infermiere nell’Ospedale “Lotti” per tanti anni e anche in quell’ambiente ha lasciato un ricordo di stima e di tanto affetto per tutti. Iscritto all’Università della Terza Età, ha sempre frequentato con la moglie le lezioni, partecipato alle gite, prendendo parte anche alle serate di allegria distinguendosi per il buonumore e il sorriso. La attribuzione del premio, come negli anni scorsi, avrà luogo la vigilia di Natale in sala Valli.
Via Carducci, 9/11 - Ponsacco Tel. 0587 731284
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Iniziative delle associazioni
Tempo di Natale È in un momento di notevole difficoltà economica che è importante l’unione e la concertazione da parte di tutti ed è così che le associazioni di categoria Shopping in Ponsacco, Confesercenti e Centro Commerciale Naturale nonché il comune di Ponsacco, in particolare l’assessorato al commercio vogliono ringraziare i commercianti che hanno contribuito economicamente alla realizzazione dell’illuminazione e all’animazione natalizia oltre la classica targhettina cartacea che sarà consegnata a tutti i commercianti nei prossimi giorni con la scritta “Anch’io contribuisco per una Ponsacco più viva”. Ci auspichiamo il prossimo anno di vedere tutte le strade del centro storico abbracciare un unico progetto per il periodo natalizio in modo che tutto il nostro paese sia illuminato equamente. Alessandro Simonelli
Ufficio Fatticcioni, Carvin, Ufficio Fantozzi, Confesercenti, Studio Legale, Vitolo Impresa Edile, Precisi, Jaluit Viaggi, Allianz Assicurazioni, Fatefolletti, Avant Garde, Bar Orso, Monte dei Paschi di Siena, Elle Elle, Cop (Ortofrutta), Lari Intercoiffeur, Casa del Giocattolo, Aenne 58, Airone, Figaro, Arredobagno, Libreria Nuova, Manola Ferretti, Bar La Posta, Barbiere Alcamisi, Macellaio Vaccaro, Fornaini Armeria, Follie Intimo,Roxy Bar, Interni Arredamento, Casa del busto, Fiori e piante, Autoscuola 3A, Il Pane e le sue Dolcezze, Frosini Gioielleria, Ottica Simonelli, Oreficeria Simonelli, Bigiotteria Art & Bjoux, Ottica La Sanitaria, Bar Centrale, Alimentari Lombardi, Profumeria Limoni, Emily Line, Jose Pelletteria, Merceria dall’ago alla zip, Fruttivendolo del corso, L’orologiaio del corso, Number One, Oreficeria Tentazioni, Bar Pandolfini, Tabacchino da Harry, Paul Shop, Pasta Fresca, Ass. Shopping In Ponsacco, Kalos Centro Estetico, Parrucchiere Volpi, Nada Abbigliamento, Car Audio Service, Agenzia Bendinelli, Viscontina Tessuti e abbigliamento, La Fonte del pane, Giropizza, La Casa Della Sposa, Autoscuola Toscana, Casa del corredo, Lavanderia Chiarugi.
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L’Associazione Arcadia nel tempo natalizio Shopping in Ponsacco in collaborazione con Arcadia offre a grandi e piccini una serie di appuntamenti all’insegna del divertimento, creatività e “Gusto” tipicamente Natalizi. Questo il programma: sabato 12 dicembre dalle ore 16.30 - 19.30 La Capanna di Babbo Natale - Laboratori artistici con le Tate di Arcadia in tema natalizio, i manufatti saranno dati in dono ai Bambini e come ricordo del Natale in Ponsacco. I Folleti del Natale - Animazione lungo il Corso Principale Brindisi delle Festività - Vin Brulé e Zucchero filato. Lo stesso programma è previsto per domenica 13 e domenica 20, mentre La casetta di Babbo Natale, in piazza S.Giovanni, giovedì 24 le rappresentazioni avranno preparata dall’Ass. Arcadia corso dalle ore 16 alle 19,30. È con entusiasmo che abbiamo accolto l’invito di Alessandro Simonelli Presidente di Shopping in Ponsacco, di creare qualcosa di diverso dalla solita animazione per le vie del centro, pensare ad un appuntamento magico e divertente per i bambini e bambine che possono giocare con le Tate di Arcadia e i vari Animatori. La presidente di Arcadia Renata Palmieri ringrazia l’Amministrazione Comunale.
Il presepe dell’Università della Terza Età Il Sindaco Cicarelli, Aldo De Filippi, vice governatore della Misericordia, l’arciprete Mons Nencioni inaugurano il presepe dell’U.T.E in piazza della Repubblica
Il gruppo découpage dell’U.T.E. prepara il presepe
Opere di bene nel Burkina Un aneddoto per riflettere
Il Circolo Rinascita in Burkina Faso
Quando nel 1989 andammo per la prima volta in Burkina Faso venne con noi un mpresario edile di Forcoli che lavorava, come noi, alla costruzione di alcune abitazioni offerte dal movimento Shalom. Il primo giorno di lavoro prese un sacco di cemento ed all’usanza dei nostri muratori lo spezzò in due con un poderoso colpo di pala. Subito il capomastro locale lo fermò, non volendo che altri sacchi facessero la stessa fine e il muratore italiano stentò a capirne i motivi. Ma poi il capomastro prese un temperino e con grande precisione recise la parte alta del sacco, lo vuoto’ delicatamente, quindi recise la parte inferiore e alla fine ritagliò tante strisce di carta che riunite formarono un rozzo quaderno. Tanta era la fame di carta in quel povero paese. Era il 1989. In questi giorni, scartando il presepe d’ebano acquistato durante il mio ultimo viaggio in Africa, mi sono accorto che tutti i personaggi erano stati confezionati con la carta ripulita di un sacco di cemento. Quanta emozione! Buon Natale a chi non sa cosa vuol dire avere un pezzo di carta.
Da alcuni anni il Circolo Arci Rinascita sostiene il “Progetto Papillon”, in Burkina Faso, attraverso iniziative artistiche e culturali. Con il progetto, rivolto prevalentemente a giovani ragazze che arrivano dai villaggi poveri della savana nella città di Bobo Dioulasso, si aiuta l’inserimento di molte di loro in un centro di accoglienza dove le ragazze vengono istruite e dove viene data loro una formazione sul piano umano, economico e sociale. Insomma un posto sicuro, accogliente, protetto per rispondere così all’esodo di tante giovani ragazze dai villaggi, dietro il quale si nascondono le tragedie di degrado morale e materiale che hanno dovuto affrontare e un aiuto concreto per lottare contro la povertà della donna ma anche per costruire, attraverso la formazione, il loro ingresso nella vita socio-economica della città.
Franco Meoni
Mario Perini in Burkina
Buon Natale
A conoscere il Centro di accoglienza e di formazione dell’Associazione “Samoussi” e a portare concretamente la testimonianza dell’attenzione del Circolo verso un rinnovato impegno a sostegno del progetto, quest’anno era presente, con la delegazione del Movimento Shalom, il vice presidente del Circolo, Mario Perini e lo stesso Silvano Granchi che in questo viaggio ha preso parte, in qualità di relatore sui progetti toscani sulle risorse idriche in Burkina Faso, alla Conferenza italo-burkinabé sulla cooperazione decentrata alla quale hanno partecipato i ministri di quel paese, la Regione Toscana con l’Assessore alla cooperazione Massimo Toschi e altre regioni italiane.
Strani ‘ fiocchi di neve stamattina ènno più vispi, freschi, sbarazzini, hanno ’operto strade e terrazzini, si só’ attaccati a’ tetti ‘óme ‘na trina. Ogni respiro è ‘n ribollì’ ddi brina e ‘ fumi azzurri ‘he scappan da ‘amìni portano voci allegre de’ bambini che cantano a Gesù ‘na ‘anzoncina. Ar sòno fitto fitto di ‘ampane la gente sembra avé’ messo giudizio, baci, saluti, gran strette di mane di letïà’ sembra abbi perso ‘r vizio… ma se cambiasse ‘r còre pé’ davvero, sarebbe ‘óme ‘r Natale l’anno ‘ntero. Fulvio Sodi
Natività – Olio del M° Roberto Marinai
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La “voce” dei lettori
L’acqua è un diritto e non un bene
Il 19 novembre il parlamento ha privatizzato l’acqua, una clamorosa sconfitta per la politica. È la vittoria degli affari sul bene pubblico! Solo il potere pubblico, costituito dalle Istituzioni democratiche locali e da strutture di controllo composte dai cittadini, può garantire il diritto naturale di ogni persona di poter disporre quotidianamente e in modo gratuito la quantità di acqua riconosciuta necessaria per la salute e per la vita umana. Attorno all’acqua si muovono e si intrecciano interessi che cresceranno sempre più col diminuire della sua disponibilità, fino a dar vita a guerre e contrasti non componibili, ragion per cui gran parte dei governi mondiali stanno mantenendo o recuperando il controllo pubblico sulla risorsa idrica. Numerosi casi di privatizzazione della gestione idrica (come ad esempio ad Arezzo e a Latina) si sono rivelati fallimentari, perché non hanno garantito un servizio migliore. Perfino il consiglio comunale di Parigi, dopo venticinque anni di gestione privata fallimentare, ritornerà alla gestione pubblica dal prossimo gennaio 2010. La legge 133 spazza via tutto questo e obbliga i comuni a privatizzare l’acqua. Ma i comuni hanno ancora un potere, perchè la Costituzione garantisce loro un potere autonomo, perchè rispondono a tutti i cittadini e non ad una parte politica. La legge 133 limita questa autonomia e come nel caso della
Lombardia possono riunirsi e indire in 150 comuni un referendum che abroga la legge regionale. Dobbiamo cominciare a mobilitarci contro questa legge, dobbiamo togliere l’acqua a multinazionali, le cui sedi legali si trovano in Francia, in America o in paesi lontanissimi. Il patrimonio dell’acqua va difeso e lo si difende se l’interlocutore è il sindaco e non una multinazionale. Prossimamente raccoglieremo firme nel nostro territorio per sensibilizzare cittadini e istituzioni contro questa legge criminale, sarà il primo passo. Paolo Romboli consigliere comunale Ponsacco democratica
Crocifisso. La coerenza nel gruppo “Uniti per Ponsacco”
Il gruppo consiliare “Uniti per Ponsacco” nell’ultima riunione del consiglio comunale ha presentato una mozione a salvaguardia del Crocifisso nei locali pubblici. La nostra mozione, fra l’altro, indicava con forza la necessità “di difendere e valorizzare la nostra identità culturale a partire dai simboli religiosi come il Crocifisso, espressione della storia e delle radici della nostra comunità”. Invece la maggioranza consiliare, in contrapposizione, ha presentato una propria mozione nella quale è scritto : “la difesa della laicità della scuola pubblica non si gioca sul tavolo dell’esposizione del Crocifisso nelle aule, quanto piuttosto su quello del cambiamento dell’ora di religione in etica e storia delle religioni”. I nuovi chierichetti che hanno fatto la promessa di servire le sacre funzioni: Gabriele Camino Alberto Cantini Massimiliano Giusti Martina Fontana Sara Lucchesi Luca Menicagli Tania Millitarì Alessio Gradassi Paola Joncheva Ylenia Tropìa Paolo Lucchesi Lorenzo De Carlo Riccardo Nencioni
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Inoltre la mozione della maggioranza afferma che “la croce è più un fatto di antropologia culturale che simbolo religioso”. Tale documento che abbiamo respinto a priori è stato votato e approvato dalla maggioranza e, fatto sconcertante, ha perfino ottenuto anche l’adesione dei due assessori, Tommaso Baldacci e Roberto Chiarugi, che dicono di fare riferimento all’etica cattolica. Alla faccia della coerenza! Stefano Giobbi Consigliere di “Uniti per Ponsacco”
Difende i Carabinieri
A proposito di due articoli a firma di Mario Casetti dal titolo “Il leone e Berlusconi” e “Difendo Marrazzo”, mi permetto esporre le seguenti considerazioni. Nel primo articolo Casetti segue un filone che ormai ha fatto il suo tempo -quello delle invettive e della satira contro Berlusconi- con tanto di augurio finale di una bella indigestione. Considerati i circa duemila (2000) processi che si ritrova sulle spalle penso che prendere un’indigestione sia cosa da niente e forse per lui preferibile. Ma il punto che mi ha indotto a scrivere al Ponte è l’articolo “Difendo Marrazzo” e allora chiedo a Casetti perché difende un depravato che faceva uso di droghe, anche con i soldi di chi governava, che è già stato, almeno formalmente, scaricato senza appello dal suo partito? Perché Casetti spera la faccenda quanto prima finisca nel dimenticatoio come sperano tutti quelli del partito di Marrazzo? Perché descrive Marrazzo come persona “sensibile e di responsabilità” giungendo quasi a giustificarlo per il fatto che ci sono molte persone che fanno come lui? Eppoi, perché tutta l’“intolleranza” di Casetti, indicando quei Carabinieri da “strapazzo” peraltro già in prigione, tende ad infangare l’intero corpo dei Carabinieri e delle forze dell’ordine? Casetti scrive addirittura che “a quei Carabinieri, una volta usciti dal carcere, magari verrà aumentato lo stipendio, tutto c’è da aspettarsi, appartengono alla tanto decantata e gloriosa Arma”.
Mentre condivido la condanna dei quattro Carabinieri incriminati, non posso essere d’accordo sul disprezzo verso l’intera Arma Benemerita. È evidente quanto sia scarso, per una certa parte dell’opinione pubblica, il rispetto per i tutori dell’ordine mal pagati, coperti di insulti, criticati, con sempre meno mezzi a disposizione, sempre in prima linea contro la criminalità. Nel salutare Mario Casetti, gli rivolgo un’ultima domanda: se in casa sua entrano dei malviventi, lo malmenano e gli rubano tutti i soldi che trovano, a chi si rivolge? Infine colgo l’occasione per dare un consiglio alla redazione del Ponte di Sacco: nella posta dei lettori date più spazio agli articoli che riguardano problemi della nostra comunità evitando di scadere nella più trita politica nazionale. Fabio Bindi
La battaglia civile di un cittadino
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta: Ai Cittadini del Comune di Ponsacco, alla Segreteria Nazionale della Lega Nord Toscana, alla Segreteria Federale della Lega Nord, alla Stampa locale, al Giornale “La Padania”, all’Amministrazione Comunale di Ponsacco. “Abbiamo ricevuto segnalazioni in merito alla indecente e vergognosa situazione riguardante la Fossa Nuova e del sottopasso alla nuova tangenziale, che ci pongono in evidenza la battaglia intrapresa da Samuele Ferretti, il quale si è fatto portavoce del disagio dei residenti della zona promuovendo petizioni e portando la questione all’attenzione di vari Enti tra cui quelli Provinciali. Ferretti aveva tra l’altro segnalato la presenza di liquami, confermata dai rilevamenti della Società Acque SpA, invitando l’Amministrazione Comunale di Ponsacco, che fino a quel momento aveva ignorato e colpevolmente negato il grave problema, a prendere i necessari provvedimenti. Suscita indignazione il comportamento dell’Aministrazione Comunale la quale, invece di ringraziare della segnalazione, non ha trovato di meglio che sferrare attacchi personali offensivi e denigratori nei confronti di questo
cittadino, colpevole di essersi coraggiosamente esposto in prima persona in maniera garbata e civile. La nostra Segreteria Provinciale esprime la propria solidarietà a Samuele Ferretti incoraggiandolo a proseguire questa battaglia di civiltà nel rispetto dei diritti dei cittadini mettendoci a sua disposizione ed offrendogli tutto il supporto necessario, anche in ambito istituzionale e legale”. Segreteria Provinciale Lega Nord
La “San Vincenzo” ringrazia
La Conferenza della San Vincenzo de’ Paoli ringrazia tutte le persone che in occasione della Commemorazione dei Defunti hanno acquistato i Fiori della Carità. Il ricavato delle offerte, 4.600,00 euro, sarà utilizzato per l’aiuto mensile a dodici famiglie del paese, circa quaranta persone attualmente assistite e per altre emergenze che si verificano durante l’anno. Un ringraziamento va anche ai volontari che si sono adoperati per il raggiungimento dello scopo. Che Dio vi benedica per la vostra generosità. Il Consiglio augura Buon Natale Buon Anno
Il Gruppo Fratres gestisce la rotatoria del cimitero
Si è definitivamente concretizzato l’accordo fra l’Amministrazione Comunale e il gruppo Fratres di Ponsacco per l’adozione della rotatoria antistante il cimitero comunale, all’incrocio fra la strada provinciale di Gello e via Caduti di Nassiryia. L’iniziativa prende spunto dall’idea lanciata dall’Amministrazione Comunale verso sponsor privati e mondo associativo con l’intento di far “adottare” spazi verdi e rotatorie con l’impegno di garantire una adeguata cura e manutenzione. Alla firma dell’accordo erano presenti fra gli altri, il Sindaco e il presidente dei Fratres, Massimo Favilli.
Crocifissi e Moschee
Sull’ultimo numero scrivemmo che la decisione di Bruxelles di togliere il Crocifisso dalle scuole e dai luoghi pubblici era errata perché quel Simbolo non è solo religioso ma pure storico perché la nostra civiltà ha origini ebraico-cristiane. Se fosse tolto, sarebbe come rinnegare duemila anni di cultura. Il referendum svizzero, invece, non ci trova del tutto d’accordo perché, se fosse proposto in Italia riportando lo stesso risultato, limiterebbe la libertà di espressione e di religione e sarebbe contro la nostra Costituzione. Sappiamo anche che la Chiesa lascia libertà di scelta religiosa secondo il Vangelo. Aggiungiamo solo una considerazione di carattere pratico: lo Stato e i Comuni, prima di dare il permesso di costruire moschee e minareti, dovrebbero imbastire una discussione comunitaria e magari referendaria, per ottenere rispetto religioso reciproco, diritti della donna e obbedienza alle leggi del luogo. (B.G.)
L’Amministrazione Comunale nel ringraziare il Gruppo Fratres per la disponibilità manifestata ricorda che l’adozione di spazi verdi e rotatorie resta una iniziativa valida anche per altri soggetti. Basta rivolgersi all’assessorato lavori pubblici e manutenzioni.
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Lutto
Abitava a Ponsacco il Comandante del C130 precipitato a Pisa Era considerato un pilota fra i più bravi, con una brillantissima carriera alle spalle il Magg. Bruno Cavezzana, Comandante del 50° Gruppo della 46 Brigata Aerea di Pisa, istruttore di volo e Comandante del quadrimotore C130 precipitato il 23 novembre scorso nei pressi dell’aeroporto di San Giusto. Insieme a lui, nella sciagura, sono morti altri quattro membri dell’equipaggio. Il Maggiore Cavezzana, nato a Trieste 40 anni fa, abitava da alcuni anni con la moglie Sabrina Martinelli, di Modena e la figlioletta Emma, di 15 mesi, al Villaggio 17 Luglio, in via Quasimodo, dove aveva acquistato un appartamento che raggiungeva di tanto in tanto quando tornava alla base, la 46 Brigata Aerea di Pisa, dopo lunghe missioni all’estero. Tempo fa aveva compiuto una missione anche in Afghanistan. È stato proprio in via Quasimodo che nel pomeriggio del 23 novembre ha dovuto presentarsi il Comandante della 46 Brigata Aerea, Gen. Stefano Fort, con l’angoscioso incarico di comunicare la drammatica notizia alla moglie. La sciagura aerea di Pisa ha suscitato dolore e commozione a Ponsacco anche se la famiglia dell’Ufficiale scomparso non è molto nota. La signora Sabrina fa parte dello staff amministrativo dell’azienda mobiliera Edra - Mazzei esportatrice in tutto il mondo. Questi i nomi delle vittime: Tenente Pilota Gianluca Minichino, di 28 anni, di Napoli, lascia la moglie incinta e un figlio di 15 mesi, Tenente Pilota Salvatore Bidello, di 29 anni, di Sorrento, celibe residente a Cascina, Primo Maresciallo Maurizio Ton, di 44 anni, di Pisa, residente a Colignola, sposato e padre di due figli, Francesco e Federico, rispettivamente di 20 e 15 anni e il Sottufficiale Gianluca Larice, di 39 anni, di Mestre. Ai solenni funerali celebrati nel Duomo di Pisa, hanno partecipato il Sindaco Cicarelli e gli Avieri in congedo della Sezione “Osvaldo Scuffi” di Pontedera, con il labaro. La redazione del “Ponte di Sacco” si associa al cordoglio di tutta la comunità.
Nuove lampade
Lampade a basso consumo
Finalmente anche in Italia dopo molti rinvii stanno uscendo dal mercato le energivore lampade ad incandescenza! Cinque lampadine ad incandescenza da 40W accese per un’ora consumano quanto una lavatrice sul lavaggio a freddo; non è uno spreco folle? Allo stesso tempo però dovrebbe partire una campagna di informazione su come si smaltiscono correttamente. Le lampade a basso consumo contengono piccole quantità di mercurio che, se disperso nell’ambiente, tende ad accumularsi causando gravi danni alla salute. In attesa delle lampade a LED, che possiamo già ammirare nel piazzale della nuova Coop di Pontedera, che consumano ancora meno e illuminano in maniera meno invasiva noi della Lista RossoBlu, nell’immobilismo della giunta ponsacchina, che non riesce nemmeno a far partire la raccolta porta a porta dei rifiuti, chiediamo che Geofor distribuisca appositi contenitori di raccolta di tali lampade. Oppure che il Comune, Unione dei Comuni e Geofor adottino un meccanismo che premi con sconti sulla Tia chi depositi tali lampade e altri ingombranti pericolosi e non, alla Stazione ecologica. Proponiamo anche la messa al bando delle buste di plastica dal territorio comunale anticipando almeno una volta la normativa europea e contributi per i pannolini lavabili, e preghiamo la cittadinanza di usare le buste in Mater-Bi della Coop per raccogliere e smaltire correttamente i rifiuti organici, visto che Geofor Certificata, Unione dei Comuni, non pensano a nulla! Dott. Giacomo Brog
Il Capitano dei Carabinieri saluta la Banda della Marina al concerto in onore L’Arma dei Carabinieri ha festeggiato l’anniversario della fondazione dei caduti a Nassirya
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Il Sindaco risponde
ALESSANDRO CICARELLI SINDACO DEL COMUNE DI PONSACCO
Caro Giobbi, meglio l’ironia dell’acredine e della falsità. Giobbi nel suo ultimo intervento sul Ponte mi definisce “moralista dell’ultima ora”. Mi accusa di attaccare Forti e Ferretti rei di “disturbare il manovratore”. Ma soprattutto la sua reazione stizzita e scomposta si incentra sull’accusa rivoltami di usare troppo spesso l’ironia come risposta alle sue accuse. E cosa dovrei fare? Dovrei forse scendere sul suo terreno? I valori in cui credo, la mia cultura politica e quella della coalizione a cui appartengo mi impediscono di farlo. La campagna elettorale iniziò di fatto con la sua aggressione verbale verso il sottoscritto, fatto del resto riportato anche dalla stampa locale fra gli esempi negativi di una campagna elettorale spesso aspra e cattiva (che ha visto anche l’uso di slogan pesanti, quale quello di
“abbattere il regime della sinistra a Ponsacco” e addirittura il controllo fisico degli elettori al seggio, con intervento delle forze dell’ordine). Ricordo infatti che il 22 gennaio, in una sala Valli gremita di pubblico, appena iniziai a parlare per difendermi dalle accuse rivolte all’amministrazione, Giobbi intervenne, interrompendo platealmente il mio discorso, dal fondo della sala urlando, quasi come un ossesso, la seguente frase: “vai a casa! Tanto ti si manda a casa!” Dopo di chè scappò. È passato quasi un anno e mi pare che Giobbi non abbia mai avuto il tempo di scusarsi per quel brutto gesto, ne tanto meno l’hanno fatto gli innumerevoli esponenti del PdL presenti quella sera. Evidentemente per qualcuno questo modo di fare politica è normale. Che cosa avrei dovuto fare? Certo dopo la vittoria alle elezioni avrei anche potuto rispondere per le rime, magari con frasi quali: “chi pranza con la boria, cena con la vergogna!”. Ma a cosa sarebbe servito? Ad aizzare ancora di più gli animi? Chi predica il dibattito civile ed il confronto costruttivo deve dare per primo il buon esempio. Non a caso nel mio discorso di insediamento, anche con riferimento all’ultima campagna elettorale, mi sono permesso, fra le altre cose, di sottolineare l’importanza di “vedere l’avversa-
rio politico come un legittimo concorrente con il quale confrontarsi, piuttosto che una sorta di nemico da abbattere”. Mi ha fatto fra l’altro un immenso piacere aver ascoltato una frase analoga pochi giorni fa dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, citata proprio con l’intento di stemperare il pesante clima politico presente oggi in Italia. Sul merito delle accuse espresse da Giobbi nel suo ultimo attacco non ho nulla da aggiungere rispetto al comunicato della Giunta, che dimostra l’infondatezza dell’accusa e purtroppo anche il palese utilizzo di dati o di rappresentazioni false degli elementi raccolti. Mi permetto comunque di far notare a Giobbi che alla fine anche lui conclude il suo intervento citando Totò. Spero sia un segno benaugurante. Anche se come prima volta, vista l’infondatezza palese delle accuse riportate, l’uscita non è stata delle migliori, ciò non toglie che l’importante è iniziare. Ricordo però a questo proposito che anche per lui vale il principio che “l’ironia è un’arma pericolosa se maneggiata senza perizia; può essere un micidiale boomerang”. Chi l’ha citata nell’ultimo numero del Ponte credo l’abbia fatto consapevole della sua valenza di carattere generale.
Agenzia Formativa del Comune All’interno del nostro Comune opera una Agenzia Formativa che progetta e realizza attività formative nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, con particolare attenzione al settore del legno. I corsi di varia natura e livello sono rivolti sia ai giovani in età d’obbligo formativo, che agli adulti, disoccupati e non. L’ultimo progetto, “Gestione e internazionalizzazione”, in corso di attuazione, merita una segnalazione particolare, perchè è il primo che l’agenzia del Comune di Ponsacco rivolge ai titolari e ai dipendenti delle ditte del settore legno, anziché a disoccupati o inoccupati. È pertanto un’occasione di crescita e valorizzazione offerta ai maestri di bottega, ai professionisti titolari, nonché ai dipendenti che svolgono vari ruoli nell’ambito di queste ditte. Il metodo formativo adottato è esperienziale, cioè avviene con la consulenza sia da parte di docenti esperti nelle varie materie affrontate, sia da parte di altri imprenditori che hanno sperimentato con successo tecniche e competenze innovative in questo ambito. La sede amministrativa è in Piazza Caduti di Cefalonia e Corfù tel.0587-738246- e. mail lupi@comune.ponsacco.pi.it. Il Direttore dell’Agenzia Dott.Davide Cerri La Responsabile Formazione Dott.ssa Manuela Lupi
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Un nuovo libro di storia
“La storia ritrovata”, il libro di Alberto Arrighini “La storia ritrovata”, l’ultima fatica letteraria di Alberto Arrighini, tre ponderosi volumi racchiusi in un cofanetto, è patrimonio della comunità per i documenti d’archivio raccolti in 1500 pagine. Fino ad oggi quelle carte dormivano nell’archivio della famiglia gentilizia Niccolini, marchesi di Camugliano e per merito di Alberto oggi costituiscono un valido aiuto per chi si accinge a studiare e scrivere la storia di Ponsacco e Camugliano. Intorno a questa opera si sono dati convegno, venerdì 27 novembre al Teatro Odeon, il Sindaco Cicarelli, la Giunta al completo, il relatore Prof. Mario Bernardi Guardi, l’arciprete Mons. Nencioni, il Provveditore agli studi, Prof.ssa Gloria Marinai, Padre Coli del Convento di Assisi, il Prof. Pier Marco De Santi, i quali, ognuno dal proprio punto di vista, hanno elogiato il lavoro dell’autore per aver saputo selezionare tanto materiale documentale. Il Coro Amici della Musica e la voce solista di Simone Simoni hanno salutato musicalmente il folto pubblico. L’essenza dei tre volumi sta nel mostrare reperti d’archivio, manoscritti, per aiutare gli studiosi da interpretare rogiti, passaggi di proprietà, donazioni, testamenti, vendite, acquisti da grandi proprietari nell’arco di trecento. Le grandi famiglie pisane e fiorentine come i Gondi e i D’Appiano, conoscendo la fertilità e le ricchezze agricole di queste terre, desideravano appropriarsene non solo come segno di potenza e di ricchezza, ma anche come fonte di guadagno e di commercio. I nobili e i nuovi ricchi, diventati padroni assoluti dei latifondi, abitavano nelle comode e lussuose dimore cittadine lasciando ai poveri e sfruttati “ponsacchesi”, come si chiamavano gli abitanti di Pons Sacci fino al 1800, il duro lavoro dei campi, dei boschi, delle fatiche agricole. Ecco la storia “ritrovata” che conoscevamo per la penna di altri celebri storici come Giovanni Mariti, D’Achiardi, Repetti, Zucchelli e tanti altri.
I presentatori del libro
La vera storia, che corre parallela senza “convergenze”, del popolo ponsacchino è un’altra ben più dura spesso disumana e sempre ingiusta per lo sfruttamento di quelle famiglie ricche che “amavano” Ponsacco per le sue terre fertili e non certamente per il tessuto sociale, religioso e lavorativo. Un popolo che non ha lasciato papiri o fogli scritti da notai, ma che ha dato segno di sé ricostruendo Ponsacco dopo la grande battaglia del 1497, che ha costruito la sua pieve del 1500 con le proprie mani, che ha più volte girato e rigirato le zolle per ricavare vino, olio, frumento, grasce, che ha portato al pascolo greggi di pecore e di bestiame per ricavare latte, formaggi e carni, che ha costruito case, fabbriche, mobili e oggetti vari per vivere e dare da vivere ad altri simili. Il binario della storia di Ponsacco è ben chiaro a chi ha studiato e scritto altri libri di storia e a chi ha confezionato quei documenti, oggi patrimonio prezioso messo insieme da Alberto Arrighini che ha ricevuto da tutti i complimenti per il suo lavoro storico-culturale.
La strenna ai lettori de “Il Ponte” è il nuovo romanzo di Benozzo Gianetti: “Un giovane al bivio negli anni del fascismo” Nel ventennio fascista, un giovane ponsacchino, bravo a scuola, al lavoro e nella vita s’infatua dell’ideologia fascista ritenendola la miglior forma di governo. Il romanzo apre uno squarcio sugli anni dal 1920 al 45 per far conoscere come si viveva in un paese come Ponsacco tra il lavoro, lo studio, la miseria di tante famiglie, la supremazia indiscussa del duce, del federale e dei gerarchi sempre in prima fila con la divisa nera e l’aquila sul cappello segno di reverenza e di comando. La vita di Giacomo e di Chiara ci fa conoscere le feste, le scampagnate, i riti religiosi, le gite in barca, i giochi e i passatempi del tempo. Il giovane studia nell’Istituto del legno, la scuola dei ponsacchini e ha la fortuna di avere un professore, vero democratico e cattolico, che spesso racconta a Giacomo la storia dei partiti: socialista, comunista, pipista, delle squadracce fasciste che perseguitavano gli antifascisti come Pellegrino Pellegrini dando fuoco al suo mulino, purgando decine e decine di cittadini. La storia continua finché giunge la guerra, il giovane parte, combatte fino all’8 settembre, al bivio della sua esistenza. Cosa farà Giacomo? La lettura del breve romanzo storico vi darà una risposta.
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Benozzo Gianetti
La parola alla Lista Rossoblu
La nuova politica dei giovani Un consiglio comunale infinito
Emanuele Turini
Un consiglio comunale che dura fino alle due di notte, secondo voi è regolare? Se si discutono i problemi di Ponsacco, noi della lista Rossoblu facciamo volentieri anche nottata. Ci dispiace farla per assistere a discussioni strettamente politiche, come quella di intitolare una strada a Bettino Craxi.
Sulla scuola dell’infanzia. Tutti d’accordo
Come gruppo Rossoblu, abbiamo presentato una mozione con il gruppo “Uniti per Ponsacco”per mantenere la sezione dell’asilo che quest’anno è stata attivata grazie al supporto economico della Regione Toscana. Questa volta è andata bene, la lista d’attesa iniziale è esaurita. Ma il prossimo anno? È necessario lavorare fin da subito per ottenere l’appoggio e l’impegno delle istituzioni. Su questi temi non ci possono essere divisioni. Una precisazione di Brogi sulla ciclogita del 27 settembre In riferimento all’articolo pubblicato sullo scorso “Ponte” a firma dell’assessore Barbara Giannini, preciso che è il dott. Giacomo Lucente, il presidente dell’associazione “Pisaciclabile” e non io come erroneamente scritto. Dall’articolo sem-bra che gli organizzatori dell’evento siano stati gli assessori Giannini e Silvestri e che la lista Rossoblu si sia limitata a dare un numero di telefono. In realtà è la
lista che ha proposto l’iniziativa al Sindaco. L’iniziativa è stata organizzata per sensibilizzare gli amministratori alla costruzione di una pista ciclabile in Val di cava, che si colleghi con quella di Pontedera. Il progetto per adesso sembra un sogno: c’è un solo per un preventivo molto alto presentato al comune di Ponsacco; ecco perché abbiamo dato alla Giannini il recapito di un ingegnere di “pisacicla-bile”; ci sembra che i nostri amministratori si fermino sempre al primo preventivo che gli viene presentato.
Odeon: si faccia il cinema dei Ragazzi
Purtroppo quello che temevamo si sta concretizzando; il cinema Odeon rischia ancora una volta di morire. Intendiamo-ci, non vogliamo mettere in discussione l’importanza della “Casa del Cinema e dello Spettacolo”, quanto rilevare che non si programmano più film nemmeno nei fine settimana. Non sarebbe dunque il caso che l’Amministrazione Comu-nale che tanto ha investito nella ristrutturazione del Villino Mattei, si preoccupasse della cosa? Qualcosa è necessario fare, prima che il cinema Odeon cada nel dimenticatoio. Noi un’idea l’abbiamo: è il cinema dei ragazzi che riscuote un buon successo tra i giovanissimi e le famiglie, ma ha bisogno di tempo per attecchire. Perché dunque questo progetto è stato abbandonato, mentre in altri comuni della zona lo si sta portando avanti? Riproponiamolo con un ciclo di proie-zioni, non necessariamente nuove e sicuramente daremo un motivo in più alle famiglie per rimanere a Ponsacco e ai bambini per divertirsi.
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Calendario 2010
Misericordia: calendario e nuova sede Gli ambulatori della Misericordia di via Carducci sono stati la cornice per la presentazione del nuovo calendario “Misericordia Ponsacco 2010” , edito da tipografia Nuovastampa di Ponsacco. Questa è stata l’occasione per presentare al pubblico il progetto della tanto sospirata nuova sede dell Misericordia che dovrebbe sorgere vicino all’attuale Poliambulatorio ASL. Proprio qui nascerà un grande polo socio-sanitario con un investimento di circa 7milioni. Per i tempi di realizzazione è ancora top secret, anche se i volontari sperano che entro il 2010 partano i lavori. << In questi giorni stiamo ultimando le pratiche burocratiche per iniziare finalmente la costruzione della nuova sede della Misericordia che sorgerà vicino al Poliambulatorio ASL - ha detto Alberto Lemmi, governatore della Misericordia- e sarà un palazzo di 3 piani con circa 1800 mq di superficie e permetterà di riunire tutte le attività che adesso sono dislocate nelle tre sedi. Il progetto sarà definito a breve e verrà illustrato a tutta la cittadinanza>>. << Siamo felici che le associazioni di volontariato del nostro territorio lavorino per la nostra comunità, perchè sono una risorsa importante per tutti - ha detto il sindaco di Ponsacco, Alessandro Cicarelli- e tante persone si impegnano nel sociale. Il progetto della nuova sede della Misericordia è un obiettivo che condividiamo come amministrazione comunale, anche se ha avuto una lunga gestazione. Nascerà un nuovo polo socio-sanitario dove sorge l’attuale Poliambulatorio ASL ed in accordo con la Regione Toscana abbiamo progettato di creare una struttura importante per tutta la Valdera>>. Il calendario “Misericordia Ponsacco 2010” è stato realizzato in 6000 copie grazie agli sponsor ed a costo zero per i volontari: sarà distribuito a tutti gratuitamente. Elena Iacoponi
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Il Governatore della Misericordia, Alberto Lemmi col Sindaco Cicarelli e Giancarlo Calvani presenta il calendario 2010
Iniziative sociali La Misericordia di Ponsacco si è arricchita di un nuovo importante servizio di assistenza teso al recupero di chi vive ai margini della società e anche della legalità. In questo mese di dicembre, in collaborazione con un agenzia di assistenza sociale (U.E.P.E.), è stato attivato un protocollo di intesa per l’accoglienza in affidamento di persone afflitte da casi particolari. L’affidamento in prova persegue l’obbiettivo prioritario di favorire un processo di recupero e di reinserimento sociale. Il progetto individuale è elaborato in accordo con l’assistente sociale, con l’interessato e con la struttura ospitante, sulla base delle esigenze e delle attività prevalenti. In questo caso la Misericordia terrà conto delle caratteristiche del soggetto e della sua motivazione, della durata, della misura, della tipologia di reato. La Misericordia inoltre rivolge un pressante appello a chi volesse fare delle offerte a servirsi del bollettino allegato oppure recandosi presso le nostre sedi. Il calendario vuole rappresentare visivamente tutta l’attività svolta durante l’anno 2009. Il Governatore Alberto Lemmi
Riflessioni sul passato recente
Il Muro
Nel luglio del 1963 l’allora presidente del deputati democristiani Benigno Zaccagnani rivolse polemicamente a Palmiro Togliatti queste parole: “Vi è una barriera che, per noi, tutte le simboleggia: il Muro di Berlino, un muro che per la prima volta nella storia non serve per impedire che altri dall’esterno penetri, ma per impedire che chi soffre dentro la città di Berlino Est possa uscire ed evadere. Noi sappiamo che anche questo muro verrà abbattuto: e non verrà abbattuto dai carri armati, ma dal cammino travolgente delle idee di libertà, di giustizia e di pace che ovunque avanzano nel mondo”. Zaccagnini non farà in tempo a vedere attuata la sua profezia perché morirà il 5 novembre 1989, solo quattro giorni prima della caduta del Muro. Nel ventesimo anniversario della caduta del Muro e della morte di Zaccagnini, quelle parole, ritrovate per caso, mi sono apparse il modo migliore per ricordare - a me ed a quanti hanno vissuto gli anni difficili della giovane democrazia italiana, gravata dalla crisi economica e minacciata dal terrorismo
- l’uomo al quale fu affidato, come segretario nazionale, il gravoso compito di rinnovare il partito dei cattolici democratici. Eletto nel 1975 al posto del dimissionario Fanfani, e poi rieletto direttamente da migliaia di delegati, Zaccagnini cercò di rispondere alla proposta di “compromesso storico” lanciata da Berlinguer, con quella del “dialogo e del confronto” con il PCI, preconizzata già da tempo da Moro come “strategia dell’attenzione”. Medico pediatra, partigiano, fervente cattolico, “l’onesto Zac” -così vezzeggiato da una stampa insolitamente benevola- come segretario dette impulso al rinnovamento del partito e galvanizzò l’opinione pubblica italiana. Accese tante speranze anche a Ponsacco, coinvolgendo molti giovani in un forte impegno politico per il cambiamento. La sua azione tesa ad avviare una “terza fase” della politica, spingendo il Paese verso una possibile democrazia dell’alternanza tra uno schieramento moderato ed uno di sinistra, perse però vigore con la scomparsa di Moro.
E fu la tragedia di Aldo Moro, l’amico fraterno che ne aveva ispirato l’impegno politico - di cui Zaccagnini cercò senza successo di salvare la vita nel rispetto della legalità e delle istituzioni - a segnare il declino della sua segreteria ed a indurlo ad abbandonare la scena politica per fare ritorno nella sua Ravenna. E quella che sembrò una rinuncia conteneva invece la consapevolezza di aver contribuito, secondo i disegni di Moro, a favorire il lento cammino del partito comunista italiano verso la democrazia dell’alternanza. Lido Sartini
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Riceviamo e pubblichiamo
Le falsità dei moralisti…. Così ha intitolato il suo attacco all’amministrazione il consigliere comunale Stefano Giobbi. Per correttezza è doveroso fare chiarezza riguardo ai dati riportati, dimostrando semmai come il titolo da lui incautamente scelto si addica perfettamente proprio al suo intervento. Giobbi in questi primi sei mesi della legislatura ha caratterizzato la sua azione politica con l’accesso pressoché quotidiano a tutti gli uffici comunali, scandagliando ogni pratica amministrativa, consultando centinaia di atti, richiedendo in maniera pressoché sistematica fotocopie degli atti deliberativi adottati dalla nostra Amministrazione. Eravamo molto curiosi di vedere a quali risultati avrebbe portato questa intensa attività investigativa. Finalmente ci siamo tolti anche questa soddisfazione e abbiamo letto l’elenco degli sprechi individuati da Giobbi. Ci ha subito colpito il fatto che lui stesso abbia chiosato: “qualcuno potrebbe osservare che non si tratta di somme ingenti….”. Un buon inizio per chi giustifica i pesanti tagli ai fondi dei comuni operati dal Governo (anche sotto forma di mancato rimborso dell’ici, € 590.000 per il nostro comune) sostenendo che tali fondi si possono facilmente recuperare attraverso la riduzione degli sprechi. L’elenco da lui fornito non solo è inconsistente da un punto di vista quantitativo, ma è pieno di falsità e malevole allusioni. Giobbi denuncia la gigantesca cifra di 900 € spesa per Ponsacco a Tavola nel 2008, iniziativa che si prefigge di promuovere esercizi e prodotti tipici locali e dichiara spese sempre per la stessa manifestazione “€ 4.080……..per la pubblicità di tale manifestazione”. Niente di più falso. Le cifre indicate e le persone citate infatti sono riferite a tutt’a ltra iniziativa: si riferiscono al notiziario del comune di Ponsacco che risponde fra l’a ltro ad un obbligo di legge (la L. 150/2000 sulla comunicazione istituzionale).
Banca Popolare di Lajatico Dal 1884, il piacere di crescere insieme.
Quindi nulla a che vedere con Ponsacco a Tavola. Allora perché falsificare in maniera così palese la realtà? E così anche quando Giobbi parla di € 1.150 erogati al personale della mensa scolastica si guarda bene dallo specificare le modalità di funzionamento del servizio, le quantità e i costi unitari (da ripartire su 20 operatori). Poi Giobbi attacca la festa dell’anziano. Non specifica in cosa consista l’intera manifestazione, fra l’a ltro finanziata in parte anche dalla azienda Farmavaldera grazie agli utili della nostra farmacia comunale e non chiarisce che i 350 anziani che partecipano a questa iniziativa pagano comunque il pranzo, anche se ovviamente ad un prezzo calmierato. Se il PdL è contrario, è libero di dirlo e di proporre l’eliminazione di questa iniziativa. Infine Giobbi cita € 1.391 e € 3.615 di assicurazioni per “tutele legali e patrimoniali personali di Amministratori e funzionari”. Qui la falsità arriva al massimo. Giobbi fa intendere che Amministratori e funzionari si sono tutelati personalmente a carico del Comune, invece per le responsabilità per le quali sono chiamati a rispondere direttamente (ipotesi di colpa grave) le polizze sono state pagate personalmente dagli interessati e quindi non sono assolutamente a carico del Comune. Le coperture assicurative contemplate nelle polizze stipulate e pagate dal Comune si riferiscono ai rischi per i quali i costi in termini di eventuale risarcimento resterebbero a carico dell’Ente, non potendo per legge essere trasferiti sui singoli. Insomma si tratta di una scelta di buona amministrazione. Se dopo sei mesi intensi di investigazione questi sono i risultati, i cittadini possono stare tranquilli. L’unico spreco che potremmo individuare consiste semmai nelle centinaia di ore di lavoro e di fotocopie che i nostri dipendenti hanno dovuto, in maniera pressoché quotidiana, dedicare al consigliere Giobbi. Visti gli scarsi risultati ottenuti da queste verifiche, con interventi tesi spesso ad apportare correzioni solo formali al testo delle delibere, è evidente che l’obiettivo del PdL è solo quello di appesantire l’a zione amministrativa, facendo pressione su funzionari e dipendenti, che per legge hanno la responsabilità della gestione. Insomma si tratta di una strategia che potremmo definire di “ostruzionismo burocratico”.
Vieni a trovarci nella Filiale di ponsacco Via Provinciale di Gello (Rot. Le Melorie) Tel. 0587 728701 - Fax 0587 728744
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La Giunta Comunale
La parola al PDL
La Maggioranza catto-comunista nega una strada a Bettino Craxi Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza di centro – sinistra, sindaco compreso, ha votato contro la mozione presentata dal consigliere Carnì per intitolare una strada a Bettino Craxi. Dunque è stata confermata la mia previsione avanzata in campagna elettorale e cioè che se avessimo vinto le elezioni comunali avremmo intitolato una strada di Ponsacco a Giuseppe Ruggiero Craxi, mentre se avesse vinto il centro sinistra ciò non sarebbe stato mai possibile. Il sindaco Cicarelli non merita commenti, ma voglio fare alcune considerazioni personali, mosso da un sentimento personale che sovrasta la meschinità e gli inganni della politica. Craxi è stato tolto di mezzo dopo essere stato l’unico capro espiatorio di un sistema di finanziamento illecito dei partiti che ha coinvolto obiettivamente tutti, ma per il quale non tutti hanno pagato. Craxi ebbe la forza di alzarsi i Parlamento e di dire la verità. Gli lanciarono le monetine. Alcuni, i compagni della doppia morale, quelli delle “mani pulite” che per lungo tempo hanno chiesto ed ottenuto soldi dai sovie-tici, levarono parte della loro voce indignata contro il finanziamento illecito del quale tutti beneficiavano. Così Craxi fu costretto all’esilio e il Partito Socialista annientato per far vincere i comunisti in Italia quando la storia li aveva sconfitti. Onorare la memoria di Craxi, difendere l’esperienza del socialismo tricolore e la dignità socialista riformista, ha signifi-cato dal 1993 ad oggi, non stare mai dalla parte dei comunisti e dei loro eredi interni ed internazionali. Il PDL non è il partito socialista, ma neppure i comunisti saranno mai socialisti autonomisti, poiché si porteranno sempre nel loro pro-fondo qualcosa della cultura marxista. Berlusconi, per storia personale e per formazione non è socialista, ma in una cosa i nostri avversari hanno avuto ragione: Berlusconi ed il PDL stanno facendo e faranno di tutto perchè la verità su Craxi venga fuori fino per la sua piena riabili-tazione storica che del resto è già avviata. E la riabilitazione di Craxi non può venire dai suoi carnefici, da chi lo ha infangato e perseguitato. La stessa Internazio-nale Socialista ha imbarcato i post comunisti ed è divenuta quindi un’aggregazione lontanissima dalle idee originali del socialismo craxiano. Ci vuole una bella faccia di bronzo a sostenere che sbagliano le centinaia di migliaia di socialisti democratici che votano PDL! Per i veri riformisti la cartina di tornasole è quella di stare dalla parte delle libertà, contro i catto-comunisti illiberali che usano la stampa, la televisione e le procure per distruggere gli avversari. Quanto al Partito Socialista Europeo con tutti i neo comunisti che ha intruppato e con tutti i massimalisti che ospita, non sono affatto convinto che possa essere la casa dei veri riformisti. La frequentazione dei frantoi prodiani dell’Ulivo e del radicalismo estremo hanno fatto dimenticare ad alcuni le parole di Filippo Turati: “il mio riformismo non vuole essere né destro
Politica e odio L’attentato al Presidente del Consiglio non può essere liquidato come il gesto di una persona isolata e demente. Il criminale attentato è stato alimentato dal clima di vero e proprio linciaggio contro la persona di Silvio Berlusconi che va avanti ormai da anni sui mass-media e in alcuni corpi separati dello Stato che nessuno ha eletto e che si ritengono depositari della legalità intesa però a senso unico. L’attentato offende la persona del Presidente del Consiglio, ma offende anche i milioni di cittadini che lo sostengono da oltre 15 anni e che taluni politici, giornalisti ed anche esponenti di istituzioni che dovrebbero predicare altro, invece disprezzano considerandoli di serie ‘B’. La faccia sfigurata di Silvio Berlusconi ricorda troppo da vicino il clima degli anni di piombo anche allora alimentati dall’odio diffuso e quanto meno tollerato più o meno dalle stesse forze. Finora gli italiani hanno dimostrato di saper riconoscere e giudicare questi messaggeri di odio che trovano spazio e credito perfino nelle reti televisive di Stato. Speriamo che valutino sempre con saggezza il pericoloso sfilacciarsi di questa sciagurata situazione politica e che Silvio Berlusconi possa ancora rappresentarli per molti anni come simbolo della vera libertà e leader di un partito che -come ha detto durante il comizio milanese- “a differenza di certi incivili avversari, non va mai a disturbare con le offese e beceri schiamazzi i comizi degli altri”.
Gruppo PDL di Ponsacco
né sinistro, è ed intende essere socialista riformista e basta”. Io sono fra quei socialisti turatiani, che oggi possiamo definire blairiani, non andato a finire assieme ai loro persecutori per quieto vivere, mimetizzati prima nel prodismo e poi mascherati da radicali, anticlericali e zapateriani. Dunque ho avuto ragione: solo la vittoria del PDL darà a Ponsacco una strada intitolata a Bettino Craxi!
Sul canone Rai
Voglio portare a conoscenza di tutti i cittadini di Ponsacco il modulo per disdire il canone della rai così come apparso sui quotidiani “Libero” e il “Giornale”. La campagna per disdire l’abbonamento radio televisivo vuole cavalcare l’indignazione legata ad una delle ultime puntate di “anno zero”. Invece di strillare, Franceschini (oggi Bersani) e i suoi dovrebbero chiedersi cosa è il servizio pubblico, quali sono i suoi limiti e quali le regole; tutto il resto sono chiacchiere vuote e futili! Insultare l’on Berlusconi attraverso la TV, significa coinvolgere nell’insulto anche coloro che pagano il canone ed hanno votato PDL. Il capogruppo della lista Uniti per Ponsacco Dott. Giuseppe Ruggiero
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40 anni di iniziative musicali
Il 40° dell’Associazione Da un sottoscala, gli Amici della Musica Raccontare la vita di un’associazione come quella degli Amici della Musica non è un impegno da prendersi alla leggera. Prima di tutto perché bisogna evitare la retorica che in questi casi è sempre dietro l’uscio, eppoi anche la facile apologia nel ricordo di persone amiche che hanno lasciato un segno indelebile, un esempio di saggezza, di amore e di sacrificio, virtù difficilmente apprezzabili in una società inaridita come la nostra. L’Associazione Amici della Musica ha compiuto quarant’anni.
Aringhieri, Vittorio Boddi, Nello Falaschi, Luigi Giuntini, Mario Guiducci, Renato Iacoponi e Silvano Visconti. Il consiglio quindi elesse Luigi Giuntini presidente, Vittorio Boddi vicepresidente e Silvano Visconti cassiere. Consiglieri: Nello Falaschi, Marcello Aringhieri, Mario Guiducci e Renato Iacoponi. Bisogna dire che se l’Associazione fin dall’esordio annoverò la stima e la simpatia di numerosissimi ponsacchini, dovette nel contempo affrontare pesanti passività economiche, in parte lenite dal primo grande successo conseguito il 24 ottobre con un memorabile concerto di musica jazz e beat. Fra alti e bassi, in un alternarsi di entusiasmi, mugugni e discussioni senza fine, si decolla con la ferma la volontà di mantenere salda l’unione e nessuno infatti si tira indietro davanti alle numerose difficoltà. È la stagione connotata da uno spirito pionieristico nella quale si naviga a vista, si azzarda, ci si affida al caso, ma alla fine, tenacia e impegno sono premiati e viene inaugurata la bella sede dell’Associazione. È il 28 marzo 1971.
Una riunione degli Amici della Musica nei primi anni della sua costituzione
Fu varata senza immaginare che sarebbe diventata una delle più importanti istituzioni socio-culturali della Toscana potendo oggi vantare scuole di musica e canto, numerosi musicisti già in carriera, una prestigiosa corale, opere editoriali di livello e multiformi iniziative culturali e sociali che l’hanno resa celebre in Italia e all’estero. Come ricorda il prof. Luigi Giuntini nel libro “Ponsacco mille anni di Storia”, la nascita dell’Associazione risale al 27 febbraio 1969, quando alcuni amanti della bella musica decisero di inviare una lettera ad una sessantina di ponsacchini invitandoli al Circolo Toniolo per gettare le basi ad un club di amici “per l’ascolto, la comprensione e la diffusione di questa arte che ingentilisce, educa e solleva lo spirito”. Erano Rodolfo Pieraccioni, Silvano Visconti, Vittorio Boddi e Pier Marco Signorini, una pattuglia di melomani che s’incontravano in un sottoscala, dietro gli scaffali stipati di stoffe, nel negozio di Silvano Visconti e lì parlavano di tenori e soprani, di viaggi a Firenze per qualche concerto o opera lirica, al Comunale. Un giorno, tutti d’accordo, presero carta e penna e azzardarono il tentativo di coinvolgere nei loro programmi altri amici appassionati. All’invito aderirono quarantacinque persone e il 5 marzo di quarant’anni fa prese avvio la realizzazione di quella che sarebbe diventata l’attuale struttura razionale, solida e bene organizzata. Ma non fu un’impresa facile. A Vittorio Boddi fu attribuita la carica provvisoria di presidente della neonata Associazione e a Silvano Visconti quella di segretario. Il 30 maggio le elezioni delle prime cariche societarie dettero questi risultati. Consiglieri: Marcello
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Concerto all’Odeon nel 10° anniversario della fondazione
Il giovane Andrea Bocelli insieme a Benozzo Gianetti e Silvano Visconti
Tre mesi dopo si rinnovano le cariche e alla presidenza viene eletto Pier Marco De Santi. Si forma quindi la squadra dei magnifici sette, come lui stesso definisce in un suo scritto, composta da Piermarco De Santi, Silvano Visconti, Fernando Lombardi, Renato Iacoponi, Alberto Lemmi, Alfieri Bani e Giovanni Lombardi. Una squadra che guiderà l’Associazione attraverso un virtuoso percorso costellato di tanti e tali successi che nessuno avrebbe mai sperato, non solo in ambito musicale, ma anche in altre branche della cultura. Basterà ricordarne uno per tutti, lo spettacolare concerto della Banda dei Carabinieri arrivata da Roma il 23 aprile 1972. Sono gli anni settanta la pietra miliare della vita associativa che accoglie sempre più numerose adesioni e il 15 giugno 1971, davanti alla notara Edda Michelangeli viene redatto l’atto costitutivo dell’Associazione degli Amici della Musica, uno statuto in piena regola. Ecco i firmatari dello storico documento: Alberto Lemmi, Renato Iacoponi, Fernando Lombardi, Vittorio Boddi, Giovanni Iacoponi, Silvano Visconti, Giovanni Lombardi, Pier Marco De Santi, Valeriano Giuntini, Bruno Boddi, Gianfranco Lombardi e Alfiero Bani. Intanto si avvicendano i presidenti, ma il ricambio dei consiglieri è difficile ed i loro nomi rimangono più o meno sempre gli stessi. Silvano Visconti, autentico jolly dello staff dirigenziale, dà un forte impulso alla complessa macchina organizzativa, poi arriveranno Benozzo Gianetti, Aldo De Filippi, Alberto Lemmi e Eugenio Pratelli, l’attuale presidente. Ognuno e tutti daranno il meglio di sé, sia dal punto di vista intellettuale che fattuale. Addirittura Benozzo Gianetti è eletto presidente per tre “legislature” e così si aggiudica un primato temporale, con un totale di dodici anni di reggenza. Nel 1974 si costituisce la corale la cui direzione è affidata al ruvido, ma valoroso maestro Nello Caciagli che prima è un po’ riluttante, ma poi accetta l’oneroso incarico di buon grado. Il coro con lui fa passi da gigante e il 14 dicembre 1975 si esibisce davanti al pontefice Paolo VI° che consegna nelle mani del maestro Caciagli una medaglia ricordo. In quella circostanza il coro registra anche un concerto negli studi della Radio Vaticana, concerto che è inserito nel palinsesto dell’emittente e trasmesso in tutto il mondo il 22 febbraio 1976. Il concorso nazionale “Musica e Immagine” è un altro momento catalizzatore dell’attenzione pubblica, un momento tanto gratificante che durerà una decina d’anni. A questo punto l’attività dell’Associazione comincia a fare notizia, travalica i localismi, il microcosmo paesano e la stampa locale e nazionale ne è una potente cassa di risonanza. Il coro è il fiore all’occhiello degli Amici della Musica, impossibile enumerare qui le tante trasferte in Italia e all’estero, sia col maestro Caciagli che con i suoi degni successori, Ugo De Santi e l’attuale direttore, Alessandro Cavallini. Ma come capita spesso in tante famiglie, anche nel coro ad un certo punto si apre una crisi esistenziale, affiorano inquietudini e incomprensioni che debbono impegnare la dirigenza in una sofferta, radicale ristrutturazione dell’intera compagine.
Il Coro ha cantato alla presenza del papa Giovanni Paolo II
Una compagine che alla fine, accompagnata da Benozzo Gianetti e dal Sindaco di Ponsacco, si esibisce perfino a Liverpool dopo gli incidenti durante la partita di calcio Liverpool-Juventus nel 1985, nello stadio Heisel, in Belgio. Fra le vittime ci fu anche un tifoso di Ponsacco, Giancarlo Gonnelli. In quarant’anni purtroppo molti Amici sono scomparsi e non possono essere menzionati, come vorremmo, uno ad uno. Erano tutti Amici un po’ speciali, come Silvano Visconti al quale l’Associazione ha dedicato la Scuola di Mu-
Il senatore Giulio Andreotti all’Odeon per la presentazione del libro di F.Pettinelli “Il medico dei re”
Il coro nell’interpretazione della “Traviata”
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sica, o come Fernando Lombardi, vulcanico ed eclettico inventore di straordinarie iniziative imbastite con ore di comunicazioni telefoniche con mezzo mondo. Sue, fra le altre, le idee di realizzare un periodico trimestrale e le varie opere editoriali, come i libri che affiancarono quello diffusissimo “I Canti popolari della Valdera” e l’altro, presentato nel 1976 da Giovanni Spadolini, “Ponsacco mille anni di Storia”. La saggistica è l’attività editoriale prediletta dall’Associazione che pubblica vari libri sul passaggio del fronte, sui personaggi illustri di Ponsacco e sulla sua storia, per la presentazione della quale Fernando Lombardi fa giungere dall’Austria il rampollo della grande casata Asburgo Lorena, il Granduca Leopoldo col suo seguito blasonato. Eppoi, per parlare degli Amici della Musica di Ponsacco, tramite la RAI, arriva a organizzare un ponte radio Ponsacco-RomaErie in Pennsylvania e quando gli danno la linea e spazio nella rubrica “Notturno dall’Italia” su Raiuno, emozionato, parla della sua Ponsacco, commentando i passaggi più significativi del libro-diario di guerra per la cui stesura coinvolge il Col. Henry B. Mitchell, comandante delle artiglierie USA in Valdera nel 1944, rintracciato avventurosamente dopo oltre mezzo secolo a Houston, nel Texas. Insomma a Ponsacco, grazie agli Amici della Musica, arrivano personalità di spicco nel mondo della cultura musicale e no, come i cantanti lirici Ferruccio Tagliavini, il baritono Giuseppe Zecchillo, il maestro Guido Turchi del conservatorio di Firenze, il violinista Piero Toso, il maestro Claudio Scimone con i Solisti Veneti, il critico Leonardo Pinzauti, Romano Mussolini uno dei grandi del jazz, eppoi giornalisti famosi come Nuccio Fava e Eugenio Marcucci della RAI di Roma, Dante Nocentini dell’ANSA di Firenze, la figlia di Guglielmo Marconi, la Principessa Elettra che inaugura la magnifica rassegna degli apparecchi radio storici esposti
L’attuale presidente Eugenio Pratelli con il predecessore Alberto Lemmi
nel palazzo della mostra del mobile. Tutte queste personalità contribuirono a dare vita a memorabili manifestazioni che richiamarono a Ponsacco folle di spettatori entusiasti. La serata con Giulio Andreotti, che nel novembre del 2000 presentò il libro “Il Medico dei Re”, è rimasta iscritta nell’albo d’oro dei ricordi dell’Associazione. Questo è soltanto un modesto scampolo di quarant’anni di vita degli Amici della Musica, di questa formidabile e benemerita istituzione oggi guidata dal presidente Eugenio Pratelli, dal suo vice Alberto Lemmi e dai consiglieri Luca Bertocchini, Aldo De Filippi, Benozzo Gianetti, Daniela Mariottini, Claudio Rossi e Franca Bernardini. A loro, a tutti gli Amici della Musica, “Il Ponte di Sacco” esprime i più sinceri complimenti, augura lunga vita, e sempre… ad majora!
Sarai partecipe della promozione e dello sviluppo del tuo territorio Concorrerai alla crescita economica, sociale e culturale della comunità locale. Potrai beneficiare di speciali condizioni di conto corrente e nel campo degli investimenti. Parteciperai attivamente alla vita della Banca, nelle Assemblee ordinarie per l’approvazione del bilancio e in quelle straordinarie per l’elezione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. Prenderai parte alle iniziative ricreative che la Banca promuove (cene, gite ecc). Potrai beneficiare di particolari sconti presso gli esercizi convenzionati con la Banca.
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F.P.
All’auditorium della mostra
Presentato “Stacciaburatta”
Una autentica rimpatriata quella di “Stacciaburatta” con tanti amici appassionati che hanno recuperato un pezzo di patrimonio ponsacchino nel ricordo di persone, modi di dire e di vita. L’occasione è stata la presentazione il 10 dicembre scorso appunto di “Stacciaburatta” un librino snello, ma ricco di contenuti relativi a vari articoli sui vecchi mestieri che Fausto Pettinelli scrisse parecchi anni fa per il periodico “Er Tramme” diretto da Benozzo Gianetti e che Claudia Batoni della ArtEventBook ha raccolto in un volumetto impreziosito da emozionanti illustrazioni dell’artista Africano Paffi. A parlare di tutto questo, oltre all’autore, sono stati il Sindaco, l’Assessore Chiarugi, Benozzo Gianetti, il prof. Paffi
e numerosi amici convenuti nell’Auditorio della Mostra del Mobile. Fra questi Lido Sartini, l’on. Giacomo Maccheroni, l’ing. Giuseppe Calderani e il pittore Roberto Marinai. La serata è stata allietata dalla gradita e applaudita esibizione del Coro degli Amici della Musica.
Il cenciaio Come l’arrotino, anche il cenciaio batteva le strade maestre e poderali in sella ad una pesantissima bicicletta che trainava un carrettino sempre stracarico di un variopinto ciarpame costituito da un incredibile assortimento di oggetti di scarto che raccoglieva in paese e in campagna. I cenci però erano la merce più importante, da qui l’appellativo che egli urlava a squarciagola, annunciando il suo arrivo come facevano l’arrotino, l’ombrellaio e il pescivendolo. Il cenciaiolo che conoscevo io urlava sempre così: “c’è ‘r cenciaio, er pellaio! Ferracci, ramacci, zingacci, libbracci, penne di papero, ossi...., prendo ‘gni osa’ donne….!” Prima d’iniziare il lavoro, al mattino, si fermava al bar a bere un caffè col sassolino, faceva il pieno di poncini e poi partiva. Il carretto in certi periodi dell’anno, sopratutto in estate, rigurgitava di pelli di coniglio essiccate al sole e quella era una mercanzia che aveva un valore aggiunto perché veniva pagata meglio di qualsiasi altra. Le pelli, una volta raccolte in gran quantità, venivano portate alle concerie di Santa Croce sull’Arno e dopo una adeguato trattamento diventavano accessori decorativi di cappotti e copricapi per bambini. Cenciaio o cenciaiolo è un vocabolo che richiama un lavoro faticoso, sporco, puzzolente, indecoroso. Eppure a ben vedere il cenciaiolo invece era un trovarobe autodidatta che qualche volta sapeva riconoscere certi pezzi di valore, perché cenci e pelli a parte, egli raccoglieva anche dipinti rovinati dall’umido, opere di estemporanei paesaggisti, lumi a petrolio incrostati di fuliggine, statuine di terracotta mutilate, vasellame demodé, candelabri, libri di scuola e valigie sfondate. Sicché poteva accadere che fra questa congerie di oggetti gli capitasse in mano anche qualche rarità che non si lasciava certo sfuggire, come per esempio i romanzi del genere feuilleton tanto in voga alla fine dell’ottocento. Una volta, mentre sotto il solleone un cenciaio stava pedalando sullo stradone fra Capannoli e Selvatelle, fu avvicinato da un distinto signore sceso da un’automobile parcheggiata sull’aia di un contadino. Il cliente gli chiese il permesso di dare un’occhiata fra la montagna di cenci e pelli appena raccolte brulicanti di formiche e tafani e ne trasse fuori un libro senza copertina, con
le pagine rosicchiate dalle tarme. Senza dire una parola gli mise in mano venti lire, quando con cinque a quel tempo si poteva avere un pranzo in trattoria, risalì in macchina e scomparve nel polverone. Il cenciao fu soddisfatto dell’affare, ma quel volume valeva un piccolo tesoro, era infatti una copia ormai introvabile di un romanzo a sfondo politico-militare di Edmondo De Amicis, edito a Firenze dove lo scrittore ligure debuttò come giornalista alla Nazione. Per i cenciaioli la guerra fu una vera manna. Molti di loro nei giorni immediatamente successivi al passaggio del fronte, si arricchirono accaparrando materiali di ogni genere, ma sopratutto ferro, rame e gomma, che in grande abbondanza venivano recuperati fra i rottami di automezzi e carri armati abbandonati a centinaia sui bordi delle strade e in aperta campagna. Ma questo lavoro comportava un azzardo molto rischioso a causa delle mine. E a Pontedera qualcuno di loro pagò con la vita la sua temerarietà.
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Natale 1945
Accadde Arrivano i tedeschi il...
con dolci americani
Il Natale del ‘45, nonostante la guerra fosse finita da sei mesi, fu uno dei peggiori perché mancava tutto o quasi. L’energia elettrica arrivava sì e no alla sera, per un paio d’ore ed era bassissima. Ci si vedeva a mala pena. In chiesa l’Arciprete potè illuminare a giorno la messa di mezzanotte grazie ad un gruppo elettrogeno di un comando militare inglese. Il celebre forno di Idalgo però si affollò e come per un prodigio sembrò tornare ai vecchi tempi con un andirivieni di donne con la tavola sul capo a portare gli impasti fatti con pochi grammi di zucchero. In alcune famiglie la grande solennità, per la prima volta vissuta senza la paura dei bombardamenti, fu festeggiata senza misura, come prima della guerra. Soltanto loro ebbero profumate torte di mele e marmellata, stecche di cioccolata, farina, zucchero bianco e marrone, biscotti, caramelle col buco e pacchetti di chewing gum a scialo. Tutta roba degli americani della base di Tombolo. Ma a Ponsacco quel bendiddio fu portato da due tedeschi che erano prigionieri nel grande campo di concentramento di Coltano. Leo Lobert, berlinese, maresciallo della Wehrmacht, nell’estate dell’anno prima era in Valdera reduce dalla sanguinosa campagna di Russia e parlava discretamente l’italiano. Di carattere mite e socievole il militare tedesco che era un fervente cattolico, fu in rapporti di vera amicizia con molte famiglie di Palaia, Montefoscoli e Ponsacco. Quando dovette partire per la linea Gotica avvisò tutti che sarebbero arrivate le temutissime “SS” e disse agli uomini di nascondersi, di stare lontano dal centro abitato. Fu catturato dagli americani al passo della Futa e finì fra le migliaia e migliaia di prigionieri di guerra nel campo di Coltano. Siccome a Berlino aveva un ristorante, fu subito destinato alle cucine del campo dove ebbe carta bianca fino al punto che poteva
Leo Lobert, Maresciallo della Wehrmacht
gironzolare a suo piacimento con una jeep anche fuori dai reticolati e senza alcun timore. Per diverse volte venne anche a Ponsacco insieme a tre soldati americani che andavano a trovare alcune ragazze nei paraggi di Casciana. Il tedesco veniva lasciato in casa delle famiglie che aveva conosciuto l’anno prima e poi alla sera rientrava al campo di concentramento con gli americani che passavano a riprenderselo. Poco prima del Natale del 1945, Leo Lobert, insieme ad un altro prigioniero tedesco, fu come al solito lasciato a Ponsacco dai suoi guardiani, ma quella volta scaricò dalla jeep tanti scatoloni di cartone catramato pieni zeppi di dolciumi che fecero la felicità di grandi e bambini per un Natale che, dopo tante angosce, lasciava finalmente intravedere nuovi e rassicuranti orizzonti di pace. Fausto Pettinelli
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Alla domus berardiniana di Massa marittima
“Shalom, bracconieri per la pace”, un libro di Giampaolo Grassi Vai a fidarti dei giornalisti! Quel discolo del direttore del Ponte di Sacco ha pronunciato la parola “puppe” davanti al vescovo e a un centinaio di altre persone, fra le quali parecchi preti. Non solo. L’ha ripetuta almeno tre o quattro volte. E il vescovo, Mons. Fausto Tardelli, che è uno che sa stare allo scherzo, c’ha pure riso parecchio. È successo l’8 dicembre, alla Domus Berardiniana di Massa Marittima, durante la festa del 35esimo compleanno del Movimento Shalom. Il direttore del Ponte di Sacco, Fausto Pettinelli, ha presentato, insieme al fondatore del Movimento, Mons. Andrea Cristiani e al giornalista dell’Ansa, Giampaolo Grassi, il libro “Shalom, bracconieri per la pace”, curato da Grassi, che ripercorre la storia dell’ideale Shalom.
Giampaolo Grassi, Mons Andrea Cristiani, il vescovo Fausto Tardelli e Fausto Pettinelli
Prima di loro, oratori di prestigio, fra i quali lo storico Franco Cardini, la giornalista Rai Lucia Ferrari e il presidente degli Shalom, Andrea Sansevero, avevano tenuto un convegno dal titolo “L’olocausto ignorato”, sulle persecuzioni e i massacri che i cristiani subiscono nel mondo. Una sfilata di contributi di alto livello che si è chiusa con le testimonianze di cristiani che vivono in Iraq, Pakistan, Sudan, India e in Terra Santa sull’ “olocausto ignorato” specialmente per la mancanza di informazione o peggio per le censure di certa stampa. A seguire, appunto, la presentazione del libro sugli Shalom, durante la quale Pettinelli, a proposito del problema della disinformazione, ha raccontato un aneddoto sulla sua esperienza da cronista Rai: quella volta che, nel 1989, l’allora parlamentare Cicciolina, superò ogni rigido controllo militare e mostrò le puppe a un alto comandante dell’esercito Urss durante la solenne cerimonia per il ritiro delle truppe da un Paese controllato militarmente dall’Unione Sovietica. E il servizio che l’inviato Pettinelli mandò al giornale radio fu puntualmente tagliato. Insomma, anche un po’ di sorrisi al termine di una giornata di profonde riflessioni sui drammi quotidiani nei Paesi del Terzo Mondo. Il libro sugli Shalom (5 euro, offerto all’associazione dalla tipografia Nuovastampa di Ponsacco) è in vendita nel negozio del Movimento, “L’Ombelico del mondo”, sul corso a Ponsacco, o sul sito www. movimento-shalom.org. Si tratta del resoconto di una chiacchierata con don Andrea Cristiani, nella quale il fondatore del Movimento ripercorre le tappe essenziali della vita del gruppo e, soprattutto, illustra la filosofia alla base dell’attività di cooperazione con i paesi del Terzo mondo e l’evoluzione degli ideali che animano gli shalom.
Vivi Teatro 2009 Il 5, 12 e 19 novembre scorsi si è tenuta al teatro Odeon la rassegna di teatro amatoriale a tema “ViviTeatro 2009”, organizzata dal Centro Studi Sociali “Giorgio La Pira” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale (Assessorato alla Cultura) e giunta alla Decima edizione. Il tema di quest’anno è stato “Il matrimonio: questo sconosciuto!”. Durante la rassegna il pubblico ha votato ciascun lavoro presentato. Questi i risultati: 3° “Harry e Sally”, presentato dalla “Piccola Compagnia dei Sogni” di Livorno: 8,13;2°) “Muori, amore mio!” (di A. De Benedetti), Gruppo Teatrale “La Tartaruga” di Pisa: 8,33; 1° “La sensale di matrimoni” (di T. Wilder), Compagnia “GAD - Città di Pistoia”: 8,81. La commedia in gara con maggior numero di spettatori è stata “Harry e Sally”. Al termine della terza serata è stato assegnato anche il “Premio Attor Giovane Michele Panicucci”, istituito per onorare la memoria del giovane attore ponsacchino scomparso lo scorso gennaio. La destinataria di questo “auspicio per una brillante carriera” è stata la giovane attrice Caterina Morelli, della Compagnia “GAD – Città di Pistoia”. Decima edizione archiviata con soddisfazione del presidente Lido Sartini e dell’intero consiglio direttivo, e soprattutto del direttore artistico e ideatore della rassegna, Daniele Menciassi.
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La Festa degli Auguri dei Lions Pontedera Valdera
Pale eoliche e ambientalismo di facciata
Si chiude con la Festa degli Auguri un 2009 ricco di soddisfazioni per il Lions Club Pontedera Valdera. Durante i primi mesi dell’anno lionistico 2009-2010 numerose sono state , infatti , le attività che hanno visto protagonista il Club presieduto da Carla Stefanelli. Nel mese di novembre è stata organizzata una serata allo scopo di iniziare una raccolta di fondi per il restauro del dipinto di Michelangelo Bonocore della Madonna con Bambino fra San Massimo e San Raniero gravemente danneggiato dal terremoto del 6 Aprile in Abruzzo. L’intervento su questa opera d’arte, importante non solo da un punto di vista artistico , ma anche in quanto oggetto di particolare devozione da parte della popolazione aquilana, è un intervento non procrastinabile ed è stato direttamente suggerito dal responsabile della Protezione Civile che si occupa della tutela dei Beni Artistici. Il club,che ha in programma ulteriori iniziative a questo scopo, spera di concludere l’operazione di finanziamento entro la primavera prossima. In rapporto al tema nazionale di studio del Lions Italia sulle nuove forme di violenza è stata tenuta una conferenza da parte del Dott . Cataldo Lo Iacono, con la partecipazione del responsabile del tema di studio Giannetto Marchettini. È stato affrontato l’argomento: “Sicurezza stradale, guida e comportamenti a rischio” con particolare riferimento alla guida sotto gli effetti di alcool e di droghe L’impegno del Club ha, infine, portato il suo sostegno a Federico Bertelli giovane e valido musicista diversamente abile del nostro territorio poichè , in collaborazione con la Valdera Jazz Band , è stato organizzato il 26 novembre presso il Teatro Odeon di Ponsacco lo spettacolo “Harmonitaly”. Il ricavato del concerto, e della vendita delle copie del CD dello stesso artista, permetteranno a Federico di avere finalmente la possibilità di acquistare l’auto con quegli ausili che gli consentiranno un’autonomia a lungo desiderata.
Che il degrado culturale, l’ignoranza e l’insensibilità estetica abbiano raggiunto oggi livelli impensabili, è provato dalla posizione di ambientalisti e verdi su quella peste che è l’energia eolica. Dove fino a ieri l’occhio si perdeva libero verso l’orizzonte, oggi lo sbarramento di questi mostri incarcera e umilia paesaggi sublimi. Una schiera di torri alte più di 150 metri, la maggior parte ferme, e quelle che si muovono inadeguate a produrre l’energia che promettono, non collegate a una rete di trasmissione e quindi disperdendo anche quel poco di energia che producono. Uno spettacolo terribile che la pubblicità riduce a un impatto ambientale minimo e menzognero e che la sensibilità ma-lata dei nuovi ambientalisti e falsi verdi chiamano per ingannare “parchi eolici” come se parlassero di alberi o di foreste e non di pali di acciaio. A certi personaggi che si spingono oltre e che addirittura affermano che tali “parchi” a seconda di dove situati “abbelliscono un paesaggio”, voglio ricordare l’articolo 9 della Costituzione: “la Repubblica…..tutela il paesaggio e il patrimonio storico ed artistico della nazione”, così che un convento, una chiesa, un museo, un palazzo, un centro storico, devono restare quello che sono; e non diversamente il paesaggio che è quello della memoria e che spesso troviamo nei dipinti dei maestri del Rinascimento. Dovremmo immaginare i Fondali del Perugino, di Piero della Francesca, di Raffaello, di Bellini, improvvisamente trasformati dall’apparire di pale eoliche? E non è di molti anni fa la battaglia contro i tralicci che sfiguravano il paesaggio italiano fino ad un loro progressivo in-terramento. Si è combattuto con dei tralicci ed oggi si tollerano, anzi, si invocano le torri eoliche! A tal punto hanno perso il senso dei valori gli ambientalisti di oggi? Come possono le pale eoliche integrarsi perfetta-mente con l’ambiente? Dove? Come? Possono integrarsi solo per chi non ha occhi e non ha cuore e persegue dogmati-camente il mito di una energia pulita. Un’energia che non c’è. Difendere tesori architettonici ed ambientali è un atto di civiltà. Non per chi evidentemente ne ha perso la nozione e legittima certi interessi. È questo un esempio di intelligenza e di impegno! Vincenzo Carnì Consigliere Comunale del Gruppo Uniti per Ponsacco
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Campo Giochi, fine di un sogno 1982, che anno! Gli Azzurri sono campioni del mondo, Beppe Saronni vince il mondiale di ciclismo e la mia famiglia va a Lourdes per ringraziare la Madonna per una guarigione. E a Ponsacco si registra un evento altrettanto straordinario: grazie all’Arciprete Don Meliani, si inaugura il Campo Giochi, il primo giardino pubblico del paese dove si può andare a giocare al sicuro, passare del tempo in compagnia, prendere un gelato al fresco. Io c’ero, insieme a tanti altri, a mettere la recinzione, montare i giochi, a sistemare il giardino, allestire il box bar.…. E il buon Diacono Mario quanto sudore ha versato a fare le buche per i pali, e il buon Anselmo per quanti anni lo ha custodito, come fosse il suo… Quanta fatica e quante emozioni: è lì che ho chiesto per la prima volta alla mia futura moglie se voleva uscire con me… È un posto che ho nel cuore: ha accolto giovani e meno giovani in estate, ha conosciuto generazioni di ragazzi divenuti adulti e poi i loro figli … durante iniziative sportive , musicali, ricreative e didattiche ; e poi i campi solari estivi: quando non erano ancora diventati una consuetudine; quando i ragazzi al termine della scuola non potevano più giocare in strada né sapevano dove andare: il Campo giochi è divenuto allora strumento di assistenza sociale, grazie a Fantagiokando, per tutte quelle famiglie che lì hanno trovato un luogo sicuro e volontari affidabili per i loro figli… quanti anni sono passati: i primi ospiti dei campi estivi già da qualche anno sono i volontari di oggi…Ma non di domani… D’ora in poi tutto questo non ci sarà più: si chiude il Campo Giochi, si
tagliano gli alberi divenuti ormai altissimi e frondosi, per farci passare una strada; una strada che porta alla palestra dietro la Casa di Riposo. Decisione legittima e forse anche opportuna per dare tranquillità agli ospiti della casa di riposo, ma che decreta la fine di un luogo storico. La Parrocchia, in pochi suoi esponenti, senza informare la Comunità, né dall’a ltare, né tramite il Consiglio Pastorale, né dalle pagine del Ponte, si assume la responsabilità di realizzare quello che a mio avviso è uno scempio. Ma il terreno è della Chiesa e il Parroco ne è l’amministratore. Certo, è così, ma mi pongo alcune domande: era davvero indispensabile questa strada? perché non è stata resa pubblica questa decisione? E perché non è stato chiesto alla comunità cristiana cosa pensasse di questa soluzione? sono state valutate soluzioni alternative? E quanto costerà questo intervento? Quanto renderà economicamente, visto che socialmente è una perdita netta? chi dovrebbe essere vicino alle famiglie in difficoltà, quali soluzioni alternative propone alla fine della scuola a tutti quei ragazzi che frequentavano i Campi solari e che saranno costretti a trovare altre soluzioni: così si perderà anche l’opportunità di dire loro qualche buona parola.Una volta tanto, visto che non c’è stata un’informativa ufficiale, spero proprio di avere detto un po’ di inesattezze, così magari qualcuno si prenderà la briga di correggermi e dire qualcosa sulla vicenda all’intera Comunità Fabio Gargani
Via Gabbiano, 9 - LE MELORIE PONSACCO (PI) Tel. 0587 735447
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Ricordiamo... A distanza di tre anni dalla morte, 7 dicembre 2006, la moglie, i figli, i nipoti, ricordano con infinito affetto Silvano Pellegrini.
A Valeriano. Mancano i tuoi silenzi, i tuoi consigli, e il tuo grande amore per la tua grande famiglia. Ciao amore. I tuoi cari.
Il 2 dicembre scorso è scomparsa improvvisamente la signora Brunera Gemignani, la moglie di Giuseppe Pomponi che è stato Sindaco di Ponsacco per quasi quarant’anni. Aveva 89 anni e, come scrivono il marito, i figli ed i nipoti, “nella sua lunga vita ha saputo dare tanto affetto e anche coraggio, accogliendo con gioia tutte le persone che le hanno voluto bene. Giuseppe, i Figli ed i Nipoti All’Amico Giuseppe Pomponi e a tutti i familiari, le sincere condoglianze del “Ponte di Sacco”
i genitori scrivono
Delusione per il Cinema dei ragazzi
Forse il nostro Comune non sapeva di aver fatto una piccola grande cosa: “Il Cinema dei ragazzi”. Avremmo voluto scrivere una bella lettera di apprezzamento anziché ritrovarci, amareggiati, a chiedere e a incoraggiare. Perché girano voci che quest’anno non si farà. Ingenuamente pensavamo che dell’esperimento fatto sul finire della scorsa stagione si fosse pienamente consapevoli. Nell’iniziativa “Cinema dei Ragazzi” iabbiamo visto motivazioni ed intenti che non abbiamo timore a chiamare culturali ed educativi. Non è soltanto la qualità in sé di un film, infatti, ad essere educativa, non è l’evento, ma è la consuetudine, l’abitudine ad andare al cinema (un bell’habitus) ad essere un valore. Dal punto di vista culturale c’era ovviamente la possibilità di avvicinare i più piccoli alla bellezza dell’arte cinematografica, alla proiezione in sala, al piacere della condivisione di una visione, la possibilità di sviluppare il “piccolo critico” che è in noi, confrontando pregi e difetti di ciò che si è visto. Infine, ma non ultimo, una considerazione più terra terra: l’iniziativa del Cinema Odeon e del Comune di Ponsacco permetteva veramente di confrontare i film tra loro nel senso che dava la possibilità economica di andare più spesso al cinema e con più serenità (senza rovinarsi il primo quarto d’ora di film pensando e ripensando all’ammontare della spesa di biglietti e popcorn). Una scelta forse un po’controcorrente e proprio per questo sono perfettamente consapevole della necessità dell’intervento e del fattivo contributo delle Istituzioni per far proseguire questo esperimento. E qui immaginiamo già la risposta: sì, tutto molto bello, tanti bei discorsi, ma non ci sono i soldi. E quei pochi soldi che ci sono non si può certo sprecarli per quei tre gatti che andavano al cinema. Pensavamo che sapessero che il percorso sarebbe stato lungo, che sul piano educativo e culturale i risultati sono a medio termine. Insomma andare controcorrente non può essere un caso. Bisogna crederci. E qualcuno ingenuamente ci aveva creduto. Ora che abbiamo spiegato cosa vedevamo dietro quelle proiezioni al Cinema Odeon possiamo chiedere all’Amministrazione Comunale che il Cinema dei Ragazzi ricominci al più presto. Un folto numero di genitori di Ponsacco
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Le attività assistenziali
Ai mercatini di natale
I corsi della Pubblica Assistenza
Fratres in gita
Contributo di solidarietà
Nei giorni di sabato 12 e domenica 13 dicembre il Gruppo Donatori di Sangue Fratres di Ponsacco si è recato in gita ai Mercatini di Natale di Merano e Bolzano. I 70 partecipanti, donatori e amici, hanno visitato le due meravigliose città addobbate per le festività natalizie e sono stati travolti dall’atmosfera surreale dei centri storici. Simpatica è stata la compagnia e il tempo è trascorso veloce tra un acquisto e una degustazione dei prodotti tipici. Il consiglio ringrazia tutti i partecipanti per la gioiosa atmosfera che si è subito creata e per la precisione e la puntualità che tutti hanno dimostrato nel rispettare il programma dei due giorni. Con l’occasione il consiglio rinnova l’invito a tutti i donatori e a tutte le persone, specialmente ai giovani, in buone condizioni di salute ad andare a fare una donazione di sangue intero o di plasma, perché il sangue, come si sa, non si può produrre o fabbricare, ma si può solo donare. In questo periodo dell’anno, poi, la donazione del sangue rappresenta il migliore regalo che ognuno di noi può fare a uno qualsiasi dei nostri fratelli in difficoltà. Il consiglio augura a tutti un Sereno Natale.
La Pubblica Assistenza informa che il 12 gennaio alle ore 21,15 presso la Sede in via Rospicciano, 21 inizierà il corso per soccorritori di livello avanzato. Il corso, gratuito e aperto a tutti, sarà tenuto da esperti del Pronto Soccorso Sanitario e formatori ANPAS, che tratteranno argomenti per il soccorso anche Pediatrico con esercitazioni pratiche per situazioni di emergenza. Gli incontri si terranno il martedì e il giovedì dalle ore 21,15 alle ore 23,30. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso la Sede, tel. 0587 730979 fax 735058 E-mail anpasponsacco@gmail.com Quest’anno in occasione delle feste natalizie, la Pubblica Assistenza ha deciso di devolvere un contributo di solidarietà ad una Associazione di volontariato locale che opera in ambito internazionale, affinché questa possa acquistare un apparecchio elettromedicale da inviare nelle zone dove svolge le sue missioni. L’Associazione scelta è il Movimento Shalom, che si è distinta per le relazioni umanitarie con il terzo mondo e oltre. Il 19 dicembre presso la sede della Pubblica Assistenza il presidente e tutti i volontari incontreranno Don Andrea Cristiani e Don Donato Agostinelli, quali precursori del Movimento, per consegnare loro l’elargizione. La Pubblica Assistenza coglie l’occasione per augurare a tutti Buone Feste. Il Presidente Arch. Cosimo Giuri
Concerto di Natale alle Melorie La bella sala parrocchiale delle Melorie si è trasformata in un teatro dell’opera, sabato 5 dicembre, quando si sono esibiti, accompag nati al pianoforte da Silvia Mannari, sette giovani cantanti della scuola del baritono Giancarlo Ceccarini. Il programma comprendeva principal-mente arie e duetti dal repertorio operistico del settecento e inizio ottocento, e ancora Händel e il Rossini della “Messe solennelle”, due romanze di Tosti, la Habanera dalla “Carmen” di Bizet e un duetto d’amore dalla “Bohème” di Puccini. Molto apprezzati anche i giovanissimi Sara Merlini al pianoforte e Francesco Donati al sax che hanno eseguito due brani strumentali
Avvisi
Riattivazione parcometri Piazza della Repubblica A far data dal giorno 14 dicembre 2009 sarà riattivato il parcometro di Piazza della Repubblica che disciplina il pagamento della sosta. Saranno intensificati i controlli dell’esposizione del tagliando da parte della Polizia Municipale. La Befana nelle case Il Movimento Shalom organizza anche quest’anno la Befana nelle case di Ponsacco per martedì 5 gennaio dalle ore 20,30 in poi. per prenotare la visita della Befana rivolgersi a Ombelico del Mondo, Corso Matteotti 22, Paola Bani tel. 0587.731316, Airlook Le Melorie 0587.735447 A tutti i donatori di sangue Si porta a conoscenza che il giorno 12 gennaio 2010, il centro trasfusionale rimarrà chiuso per trasferimento nei nuovi locali.
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Una bella esperienza
Premiati 5 tedeschi del Progetto Leonardo A conclusione dell’attività lavorativa annuale di “Progetto Leonardo” sono stati premiati cinque studenti-lavoratori tedeschi della scuola “Forma e Colore“ di Stoccarda, dipendenti della ditta “Arta Kraft” di Ludwigsburg in Germania. “Progetto Leonardo” per i successi finora conseguiti ha ottenuto dall’Unione Europea il rifinanziamento per l’anno prossimo. A Ponsacco ha concluso il restauro della ex-Casa del Fascio e dell’esterno della sala consiliare.
La facciata di un edificio comunale ristrutturata dai giovani tedeschi
Il gruppo dei giovani tedeschi venuti in Italia con il progetto Leonardo
“Abbiamo imparato molto - ha detto Tanja Brauning - ringraziamo tutti per l’accoglienza, gli insegnamenti e l’amicizia”. I ragazzi sono stati premiati con una piccola statua raffigurante un pittore-restauratore, confezioni di vini e l’attestato “Euro -pass” valido in tutta l’Unione Europea, e fiore all’occhiello di ogni curriculum vitae. “Questa è un’esperienza di notevole valore sul piano umano e professionale - ha commentato il sindaco Cicarelli- ed ha coin-
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volto giovani interessati e volenterosi” Alla premiazione erano presenti anche l’assessore alle attività internazionali ed allo sport Simone Silvestri, la dott. Tiziana Bolondi, insegnante di italiano e tedesco, Gian Hemir Marchetti, maestro restauratore, l’arch. Franco Grassulini, direttore dei lavori, Michael Tronzer, responsabile formazione professionale ditta “Arta Kraft” di Stoccarda, Ralph Horbbarth, per la Scuola “Forma e Colore” di Stoccarda, Salvatore Russo, per la ditta “Sto”, fornitrice di materiale edile, Mario, Cari, del Gruppo Italiano Amici della Natura di Volterra. Gli studenti- lavoratori, a Ponsacco dal 7 settembre, come già detto hanno restaurato la facciata interna dell’ex-Casa del Fascio adeguando alle necessità termiche le pareti esterne della sala consiliare. Gli allievi hanno seguito anche un corso di italiano di circa 80 ore visitando centri turistici e città d’arte come Pisa, Volterra, Siena, Lucca, Carrara. Ecco i nomi dei ragazzi-stagisti: Tobias Grimm, Philipp Hoppe, Daniel Kreutzer, June Selahattin, Tanja Brauning. Elena Iacoponi
Si sono sposati il 5 dicembre, Francesca Pratelli e Stefano Papi. Alla coppia ed alle loro famiglie gli auguri della nosra redazione.
Sara Mannari il 19 dicembre si è laureata in Ingegneria Gestionale. Complimenti dalla sorella Claudia, dalla famiglia e dagli amici con l’augurio di una brillante carriera.
Il 17 novembre Francesca Colombini si è laureata in fisioterapia presso l’Università di Pisa con la votazione di 110 e lode. Auguri per una brillante carriera dai nonni, mamma, babbo e dalla sorella Jessica.
Il 7 dicembre Francesca De Santis ha conseguito la laurea in DAMS di Roma (Discipline Arte Musica Spettacolo) indirizzo cinema con valutazione 110 e lode. Auguri dai genitori Daniele, Glenda, le nonne e i parenti tutti.
laboratori natalizi 2009
Mastro Geppetto alla Scuola Media Chi ha avuto occasione di recarsi in questo periodo alla Scuola Media Niccolini di Ponsacco è stato forse accompagnato a visitare il laboratorio di arte che, a dicembre, da alcuni anni, assomiglia piuttosto alla fucina di quegli gnomi colorati al servizio di Babbo Natale, che a un semplice laboratorio scolastico. A tutte le ore un gioioso andirivieni di ragazzi e genitori che, sotto la guida esperta delle professoresse di arte e tecnologia, riescono a “creare” piccoli oggetti pensati e decorati in modo originale. Lavorano insieme, studenti, genitori, insegnanti, nonne dell’Università della terza età cittadina… e, a partire dal mattino presto, intorno alle 7,30, già si trova “in bottega” il professor Diodati con pialle, martelli, scalpellini, compressore, moderno Geppetto in versione natalizia. I nostri collaboratori scolastici a corsa di qua e di là, a sistemare materiali, togliere scatoloni, assencondare le richieste dei “mastri creatori”… aprire e chiudere le porte ai genitori carichi di roba… Una mamma mi ha raccontato che qualche sabato pomeriggio fa un gruppo di alunni si è organizzato con compensati, stoffe e colori ed è andato a “fare laboratorio” a casa sua… la forza del costruire qualcosa insieme! E intanto a scuola i lavori vanno avanti ogni giorno fino a sera, con il gruppo di insegnanti che rimane oltre l’orario scolastico e chiede di aprire la scuola anche quando c’è sospensione delle lezioni!... La forza del credere a quello che si fa! Il nostro “moderno falegname” quest’anno, con la consulenza teologica della professoressa di religione, ha pure ideato un presepe molto speciale, che i ragazzi hanno contribuito a realizzare con 1.000 pecorelle, come dice lui… Tutti possono vederlo, il nostro presepe, e ripensare un po’ al vero senso per cui siamo qui a festeggiare il Natale. Grazie Cari Professori, Grazie Cari Studenti, Grazie Cari Genitori, Grazie Cari “Custodi”, come si diceva una volta in modo più affettuoso. Questo pensiero va a tutti coloro che “vivono” in questa scuola ed in particolare al “gruppo Natale 2009” che ha curato la preparazione e l’allestimento della giornata di “Scuola Aperta – Natale 2009” di Sabato 19 Dicembre: Luigi Diodati, Rita Scalora, M.Paola Di Maria, Monica Buti, Marilene Lisi, Paola Sicurani, Manuela Lorenzini, Simone Centomani, Enrica Batini, Sandra Meini, Antonina Dispenza, Alessandra Guidi, Patrizia Barsaglini, Rosa Alfano, Lucia Cammilli, Roberta Mariottini I musicisti: Paolo Carosi, Giuseppe Cataldi, Manuele Ciulli, Raffaele Della Croce, Francesco Gabellieri, Giovanna Nieri
Auguri a... Martina Bernacchi il 24 dicembre festeggia il suo 12° compleanno. Non so qual’è il giorno più bello per te visto che il giorno dopo è Natale. Comunque sia doppi augurissimi! con tanto amore dai nonni, babbo, mamma, gli zii, la sorellina Erica, i cugini Iacopo Giulia e Birillucci.
Alle nostre principesse: Gaia ha compiuto 5 anni il 24 settembre e Giulia compie 8 anni il 20 dicembre. Tanti auguri da tutta la famiglia, da nonno Fosco e nonna Anna.
Buon compleanno... a Edoardo che il 3 dicembre ha festeggiato 10 anni e Arianna che il 19 troverà da spengere 5 candeline. Un bacio dai genitori e dai nonni.
Benedetta Turini ha compiuto 2 anni il 19 Novembre, tanti auguri dai genitori, i nonni, e gli zii.
La Dirigente scolastica Maura Biasci
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Nati nel 1959
50 anni …. Portati bene! Era grande la voglia di rivedersi, troppo importante quel genetliaco da lasciar passare nell’indifferenza. E così un folto numero di splendide persone accomunate dall’esser nate nel 1959 si sono date appuntamento il 21 novembre per trascorrere una serata insieme e festeggiare solennemente il compimento dei fatidici 50 anni. È stata una vera gioia potersi riabbracciare dopo tanto tempo, un piacere abbandonarsi ai ricordi della scuola e della nostra adolescenza che ci ha visti trascorrere insieme intense giornate prima che i destini personali ci portassero su strade diverse. Una serata trascorsa con un continuo susseguirsi di “ma ti ri-
Foto Panicucci
Nati nel 1969
cordi..” , “e quella volta che..” come era inevitabile, ma con una allegria contagiosa ed una felicità che ha accomunato, ancora una volta, tutti i coscritti presenti . E non importa se quei capelli bianchi, quelle forme morbide o quelle rughette impertinenti tradiscono gli anni trascorsi… gli occhi sono sempre gli stessi e brillano ancora di quella luce speciale che è la gioia di vivere e perciò li mantiene “eterni ragazzi”. Elenco dei partecipanti: Ancillotti Emma, Baldacci Sandra, Baldini Stefano, Bani Laura, Bani Carlo, Beccani Patrizia, Bendinelli Stefano, Bigazzi Virgoletta, Boddi Angelo, Bonada Donatella, Bracaloni Andrea, Bracci Graziella, Brugioni Massimo, Bulleri Alessandro, Buscemi Carlo, Buti Giuseppe, Cambioni Tamara, Cantini Grazia, Casalini Roberto, Cavallini Patrizia, Cicio Felice, Ciulli Giovanna, Crecchi Lorena, Daini Lucia, Dal Canto Stefania, Deri Grazia, Falaschi Angela, Favilli Antonella, Ferretti Patrizia 1°, Ferretti Patrizia 2°, Fumo Teresa, Gasperini Stefano, Giuntini Graziano, Gori Anna, Grilli Daniele, Grilli Paola, Gubitosa Paolo, Guerrazzi Massimo, Idriani Alberta, Lombardi Patrizia, Mangini Andrea, Mannari Stefania, Marcozzi Luciano, Martini Enrico, Menichini Stefano, Orsini Gino, Orsini Stefano, Pasqualetti Guido, Poggianti Monica, Pontini Cristina, Ponzio Massimo, Roncaglia Paola, Salutini Lucia, Salvadori Paola, Sammuri Valerio, Scateni Fabio, Stabile Mariella, Turini Monica, Vannozzi Elisabetta, Visconti Cristina.
40 anni …. e non sentirli
Meeting conviviale dei quarantenni al Boccaccio il 4 dicembre con la partecipazione di circa 60 amici
Durante la serata sono stati eletti “Miss 1969” Sabrina Tosi e “Mister 1969” Fabrizio Iacoponi
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Gli auguri di Fr. Federico Macchi
Da Roma, dove sta percorrendo la difficile strada per il sacerdozio, Federico Macchi, Legionario di Cristo, ha mandato questo toccante messaggio di auguri. “Cari amici, Il Natale e il periodo di Avvento sono sempre una fonte molto ricca di contemplazione e ci dicono molto di Maria, Giuseppe e di Nostro Signore. Voglio pertanto offrirvi anche un mio pensiero riguardo al Natale. Nell’omelia di Natale dell’anno scorso Papa benedetto XVI ha detto: «Pertanto Dio ha scelto una via nuova. È diventato un Bambino. Si è reso dipendente e debole, bisognoso del nostro amore. Ora – ci dice quel Dio che si è fatto Bambino – non potete più avere paura di me, ormai potete soltanto amarmi». Fa un certo effetto pensare Dio Onnipotente, Eterno, che si fa Bambino. Grazie a questo dono, Dio non è più scono-sciuto e lontano, ma vicino, visibile, in carne ed ossa.
Fr. Federico Macchi, LC
Federico Bertelli in concerto
Auguri a... Sandro Capriotti compie i magnifici 18 anni il 28 dicembre 2009. “I migliori auguri al nostro specialone” dai genitori Massimo e Stefania, i nonni, dal fratello Enrico, dai parenti e dagli amici.
Gina Cioni ha compiuto 80 anni il 27 novembre. È stata festeggiate dai 5 figli, dalle nuore, i generi, dai numerosi nipoti e pronipoti con una festa con cena in un noto ristorante. Da tutti tantissimi auguri di buon compleanno.
Vittoria Bartolommei ha compiuto 98 anni. Tanti cari auguri con affetto dalla sua famiglia.
A Tania. Per tre anni sei stata una presenza affettuosa, simpatica e allegra, specialmente con mio padre che hai fatto sorridere anche nei momenti più difficili. Sei venuta da lontano, abbandonando la tua famiglia e noi ti abbiamo dato affetto cercando di farti sentire a casa tua. Sei nei nostri cuori ora e per sempre. Un grazie particolare a Sandra. Nadia e figli.
Un concerto della Valdera Jazz Band al Teatro Odeon per promuovere l’ultimo album di Federico Bertelli ottimo suonatore di ocarina
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Danza
Martina Filippi, danza e scavi
Martina Filippi, classe ’76 è un’archeologa, ma ha la danza nel sangue e la insegna nella palestra Futura di Ponsacco. Ecco da lei stessa l’interessante resumè esistenziale dell’eclettica ballerina. “Le mie allieve sono donne di tutte le età. Prediligo le danze orientali, come quella del ventre, per la quale non occorre avere particolari caratteristiche fisiche”. Nel 2006 Martina è stata ospite della trasmissione di Teo Mammuccari “Cultura moderna” su Canale 5. Ma il sodalizio più importante è stato con Jillina, coreografa e danzatrice delle Bellydance Superstars, le “danzatrici del ventre” americane, seguite da Miles Copland, ex-manager di Sting e dei Police, fratello di Stewart, storico batterista della band. “Mi reputo una ballerina mancata spiega Martina - e non ho mai seguito corsi di danza classica e nemmeno ginnastica. Dal 2002 ho iniziato la danza del ventre con un’insegnante di Empoli, ho continuato con l’insegnante romana Maria Strova, poi con Francesca Pe-
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dretti di Milano, quindi ho fatto uno stage di tecnica ‘fusion’ di Salimpour Suhaila, sempre a Milano, con Olivia Mancino. Inoltre ho studiato con Samantha Hasthorpe e Sharon Kihara per la ‘tribal fusion’ delle Bellydance ed in Inghilterra a Blackpool e ho partecipato a un’audizione per le Bellydance.” Il gruppo delle allieve di Martina Filippi ha ottenuto lusinghieri successi in molteplici mnifestazioni locali e regionali. Attualmente la danzatrice sta preparando spettacoli con Stefano Zingoni, specialista in percussioni jambé. “Sono anche archeologa e non è facile conciliare danza e archeologia, ma faccio ilpossibile. Ho una laurea breve in Lettere-Archeologia Medievale e ora lavoro al Museo di Orentano e collaboro con quello di Fucecchio per la sezione didattica. In seguito terrò lezioni per il Cesvot per tecnici archeologici grazie alla collaborazione dell’associazione archeologica medio-valdarno di Empoli. Ho partecipato anche allo scavo archeologico alle Melorie, a Firenze, a Castelfranco, a Empoli e a Montopoli.” Elena Iacoponi
Ippica
L’amazzone Sara Volterrani medaglia d’argento
L’amazzone ponsacchina Sara Volterrani del Club Ippico “Le Sbarre è medaglia d’argento ai campionati toscani indoor che si sono tenuti al Club Ippico “ Lo Scoiattolo” di Treggiaia. Sara Volterrani si è dimostrata una brava allieva e con il suo cavallo Joe Black, dono del nonno Romans Cioni, ha disputato ben tre giorni di gare impegnandosi al massimo in percorsi netti ottenendo i migliori tempi. L’allenatrice Linda Vanni è molto soddisfatta dei risultati ottenuti da Sara e dagli altri allievi del team che hanno debuttato nel campionato toscano indoor: Alessia Giani di Fornacette con la cavalla FullMoon e Alice Masoni di Cascina con il cavallo Oriolà di Campalto, che si sono distinte guadagnando ottime posizioni nella classifica generale. L’allenatrice Vanni ringrazia i genitori perchè senza di loro non sarebbe stato possibile creare una bellissima squadra, unita, che ogni giorno condivide tante soddisfazioni.
Mobilieri Ponsacco
Verso un’intesa Passerai – Aringhieri ? Ha imboccato una strada pericolosa la squadra dei Mobilieri Ponsacco, che dopo diciassette giornate è impaludata nei bassifondi della classifica, terz’ultima con 16 punti con Pontedera e Riccione, e davanti al Castellarano con 15 e staccato ed ultimo il Castel San Pietro con 7. Il regolamento prevede che le ultime due classficate del girone retrocedano in eccellenza, mentre, quelle dal 15° al 18° posto disputeranno i play out. L’obiettivo dichiarato dalla società fin dalla campagna acquisti è stato la salvezza, però alla luce dei recenti risultati, 3 punti nelle ultime sette partite, e le 5 sconfitte interne accumulate fino ad oggi, mettono a serio rischio il traguardo salvezza. La situazione si è ulteriormente appesantita, dopo la gara col Fossombrone . persa con gli avversari ridotti in nove uomini, e per la rivoluzione che è stata operata nella rosa dei titolari, che ha visto il licenziamento di Tolomei, Di Paola,La Bruna, Casciaro, Furfori, Mencari , mentre é ritornato in patria, per sua scelta, il francese Kone. Un altro colpo alla credibilità dei Mobilieri è venuto dall’eliminazione della Coppa Italia. Contro il Voghera con i rossoblu in vantaggio di 3 a 0 a 15’ dalla fine, sono stati raggiunti dagli avversari, e quindi eliminati per la differenza reti. Resta sempre il plauso di aver raggiunto i quarti di finale, e con questo traguardo aver diritto di disputare la prossima stagione la Tim Cup con le squadre professionistiche. Attualmente la situazione è molto delicata, dopo lo scossone di Riccione, che alla pesante sconfitta aggiunge un terzetto di espulsi (Santosuosso, Macelloni, Susini) che creerà seri problemi di for-
Il bomber Mordagà (9 reti) nella gabbia degli avversari.
mazione domenica prossima contro la squadra di Mezzolara, che rappresenta un piccolo centro di tremila abitanti nel comune di Budrio provincia di Bologna. Col Mezzolara, il 20 dicembre, sarà l’ultima partita dell’anno 2009, che osserverà un periodo di stop per le feste natalizie, e riprenderà il 6 gennaio 2010, con l’ultima gara del girone di andata, con la trasferta a Vignola, contro la formazione del Boca Pietri Carpi. La società rossoblu sta intanto cercando al mercato di riparazione ( dal 1 al 18 dicembre) di acquisire almeno tre giocatori, per ridare qualità e fiducia a tutto il team rossoblu. Il primo acquisto è stato Massimo Macelloni dal Pisa, purtroppo espulso nella gara di esordio dove era anche capitano, ed il prossimo è Federico Guzzi (’82) ex Sansovino e Rieti, il cui accordo definitivo dovrebbe essere in porto, al momento della nostra uscita nelle edicole. È in ponte anche l’ingaggio di un forte centrocampista,
che si ipotizza di provenienza professionistica, ma il nome è ancora top secret. In mezzo a tutto questo calderone, ci sono le frequenti notizie che danno per possibile l’ingresso in società a fianco di Antonio Passerai, quello di Umberto Aringhieri. Entrambi gli interlocutori hanno ammesso i diversi contatti visivi e telefonici, ma la soluzione per una guida allargata della società è tutt’altro che facile, specialmente in corsa. Le parti si sarebbero lasciate con l’intento di ritrovarsi a stagione conclusa, per un esame più “fermo” di tutta la situazione, con Umberto Aringhieri disposto a subentrare, sempre che la squadra confermi la categoria, ed un previo accordo s’intende con Passerai. In questi ultimissimi giorni, Aringhieri e Passerai, hanno rimesso a fuoco le loro posizioni per cercare di trovare un’intesa, ma ancora tutto è rimasto volatile. C’è anche attesa che il Presidente Passerai dia seguito alla relazione annunciata sul momento della società, dopodiché si potrebbero avere le nuove proposte che avrebbero come alfiere Umberto Aringhieri. Con la speranza che possa essere trovata un’intesa nell’interesse di una società di grandi tradizioni calcistiche, formuliamo i nostri migliori auguri per le prossime feste,alla società, tecnici, giocatori e collaboratori tutti. Luciano Lombardi
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La cooperativa Chianti Montalbano
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