Mensile di cronaca, attualitĂ e cultura di Ponsacco E 2,00
Inaugurata la nuova Farmacia Comunale Anno XII - Numero 3 - Marzo 2009
L ’editoriale Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco E 2,00
Inaugurata la nuova Farmacia Comunale Anno XII - Numero 3 - Marzo 2009
Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it
La paura Se è vero che si stanno riducendo gli acquisti a causa della crisi, è altrettanto vero che per alcuni prodotti il mercato non ha mai tirato tanto bene come ora. Le statistiche parlano chiaro: è in forte aumento la richiesta di armi, inferriate, recinzioni, catenacci, sistemi d’allarme, porte blindate, insomma di tutti quei prodotti che in qualche modo sono considerati un deterrente al dilagare delle imprese della malavita, sia estera che ‘nostrale’. Sembra che questo campionario di prodotti, peraltro assai costosi, riesca in parte a tranquillizzare chi ha già subìto furti o rapine e manifesta un forte malessere nei confronti delle istituzioni, vale a dire dello Stato al quale spetta la tutela della sicurezza pubblica. Questa situazione che si riscontra in ogni regione del nostro Paese, secondo i commentatori delle statistiche rese note di recente, non promette nulla di buono perché chi si arma con l’intenzione di difendersi ponendosi al posto dello Stato, cioè di Polizia e Carabinieri, si espone al pericolo molto più di chi non è armato. E questo è verissimo. Però bisogna ridare serietà alle leggi con la conseguente certezza della pena, senza che si rilascino dopo due o tre giorni di carcere delinquenti e criminali addirittura arrestati in flagranza di reato, dunque destinati a tornare a delinquere
e a riempire le pagine di cronaca nera de giornali. Nulla da dire sull’impegno costante di Polizia e Carabinieri, che sono capacissimi nel loro lavoro di prevenzione e di indagine, ma è l’applicazione della legge e il sistema farraginoso della macchina della giustizia che fanno acqua da tutte le parti, con un processo intriso di formalità e cavilli paralizzanti, senza considerare i condoni per svuotare le prigioni troppo piene. E la gente si indigna. La paura con la quale è costretta a convivere la nostra società nasce proprio da questo inquietante scenario e tutti sappiamo bene che la paura non è mai stata una buona consigliera, perché suscita una spirale di sospetti, di contegni asociali, di vere psicosi che rendono il già complicato menage giornaliero, ancor più difficile. Dunque le armi siano lasciate a chi indossa una divisa, a coloro che svolgono le loro delicate mansioni con alta professionalità e dimostrano di saperlo fare tanto bene da essere invidiate e ammirate da parte delle polizie estere. Guardiamo con maggior fiducia alle istituzioni sulle quali si deve fondare uno Stato di diritto malgrado le tante precarietà che auspichiamo siano risolte quanto prima.
Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Emanuele Turini Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco
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Inaugurata Sabato 7 marzo
La nuova Farmacia Comunale delle Melorie La farmacia comunale di Ponsacco rilancia e da oggi è ancora più grande. Sabato 7 scorso è stata inaugurata la nuova sede della farmacia delle Melorie: una grande inaugurazione, a giudicare dal pubblico numeroso che ha partecipato. Hanno preso parte le autorità dei comuni di Ponsacco e Capannoli (entrambi soci della società Farmavaldera, che continuerà a gestire la farmacia) e l’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, uniti nell’elogiare il progettista Del Corso e la dottoressa Bucciarelli, che hanno dato l’input al progetto e l’hanno seguito dall’inizio alla fine.
cittadini e offrirà una sede più adeguata al Centro unico per le prenotazioni. E’ un piacere sottolineare come questa società sia perfettamente autosufficiente, essa si autofinanzia e genera utili che possono essere reinvestiti a beneficio di tutta la comunità”. Un punto, quest’ultimo, sottolineato anche da Enrico Rossi, che si è detto “felice che proprio a Ponsacco si sia dimostrato come le farmacie comunali non sono qualcosa di cui liberarsi, bensì da far fruttare”. La struttura, avveniristica, è stata illustrata dalla dottoressa Bucciarelli. “Nei 500 metri quadri della nuova farmacia finalmente non combattiamo più con la
La Dott.ssa Bucciarelli e il Presidente Gallerini illustrano le novità della farmacia
Il sindaco Cicarelli e l’assessore regionale Rossi all’inaugurazione
Ha salutato i presenti il Presidente della Farmavaldera Fabrizio Gallerini che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a rendere più bella e più grande la sede della farmacia mettendo in luce il contributo sociale derivante dal bilancio sempre in attivo. una struttura pubblica di eccellenza -ha detto il sindaco Cicarelli- che prosegue l’esperienza di successo avviata anni orsono con gli amici di Capannoli. Fornirà tantissimi servizi ai
mancanza di spazio. Ci sono fra l’altro una postazione CUP, un box per l’autodiagnosi, un bagno anche per disabili e attrezzature tecnologiche d’avanguardia; inoltre l’impianto fotovoltaico garantirà all’edificio la completa autonomia energetica”.
Una colonna della sala internam è stata ricoperta da un’opera scultorea in rame del M° Alberto Manzi di Firenze, presentato dal critico d’arte De Rosa L’interno della farmacia
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L’Era preoccupa ancora
La piena
Nel tardo pomeriggio di giovedì 5 scorso l’onda di piena della Cascina è passata sotto il ponte quasi sfiorandolo ed è andata a gettarsi nell’Era già gonfio da due giorni di piogge intense che avevano ingrossato a monte e a valle ogni sorta di ruscelli e fossati. È stato un evento non del tutto nuovo per i ponsacchini che ha suscitato preoccupazione e ha fatto scattare lo stato di emergenza mobilitando carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile.
La Protezione civile e i Vigili del Fuoco sono stati allertati notte e giorno
La piena non ha provocato i consueti allagamenti che si verificavano puntualmente alla Capannina, sotto Cevoli, perché hanno funzionato perfettamente i cassoni di espansione realizzati di recente. Tuttavia l’Era ha tracimato sulla riva destra inondando i campi seminati a grano fra La Cava e Puntale. Qui era già stato predisposto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno provveduto anche a chiudere al traffico la strada che da via Chiavaccini, dopo il ponte sull’Era, conduce alla rotatoria della via Maremmana. Da sempre questa zona è soggetta agli allagamenti, ma stavolta passata l’onda della piena, la situazione è tornata normale nel giro di poche ore facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti. Da registrare infine i numerosi allagamenti di strade a causa del pessimo smaltimento del sistema fognario. Puntualmente, come capita sempre quando piove un pò di più, si è ripetuto l’allagamento alla rotatoria del camposanto, all’altezza di via Fratelli Bandiera, allagamento tante volte segnalato dagli abitanti della zona agli uffici comunali competenti, ma inutilmente. Sull’emergenza vissuta a Ponsacco, da parte della Protezione
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Il fiume Era ha straripato allo stretto ponte di via Maremmana, allagando strada e campi
Civile di Ponsacco abbiamo ricevuto questa breve ma interessante relazione del responsabile Stefano Falchi. “Giovedì 5 marzo la protezione civile è stata in piena attività per le intense piogge che si registravano sul nostro territorio e a monte del fiume Era in località “Molino d’Era” dove dalle ore 01,00 alle ore 05,00 sono caduti 63 mm. di acqua. La sala operativa che per tutta la notte seguiva l’entità delle precipitazioni e il livello del fiume alle ore 06,00, visto l’intensità delle precipitazioni e considerato che il livello del fiume era alto, ha provveduto ad avvisare tutte le famiglie che risiedono in via Pinocchio (zona di esondazione naturale in caso di piena del fiume ERA) per comunicare che per le ore 14-15 era previsto il passaggio di un onda di piena che sicuramente avrebbe isolato le abitazioni medesime e la via Maremmana. Alle ore 08,00 veniva attivata la sala operativa con tutte le sue componenti (sindaco, vigili del fuoco, tecnici, polizia, municipale, carabinieri, misericordia, ,pubblica assistenza) per coordinare gli interventi nella zona interessata. IL comandante dei vigili del fuoco di Pisa provvedeva ad inviare al distaccamento di Ponsacco sommozzatori, due gommoni e una squadra del distaccamento di Cascina. Per fortuna l’onda di piena è passata senza creare eccessivi disagi e alle ore 23,45 è stato possibile dare il cessato allarme”.
Concorso ”Presepe in famiglia”
Primo classificato Leonardo Lombardi
Buon successo per l’iniziativa “Presepe in famiglia” promossa dalla Parrocchia in occasione del Natale. Due incaricati della Commissione appositamente costituita hanno visitato, prima dell’Epifanìa, le famiglie che si erano iscritte, ed hanno filmato le immagini dei Presepi partecipanti al concorso. Il filmato è stato proiettato durante in incontro tenutosi, lo scorso febbraio, presso la Sala Parrocchiale, presenti gli autori dei Presepi, ottenendo il plauso dei numerosi presenti. Al termine Mons. Nencioni ha consegnato i primi tre premi, attribuiti rispettivamente a Leonardo Lombardi, LorenzoVenagli e a Franco Ulivieri. A tutti i partecipanti sono state consegnate delle pergamene ricordo. La Parrocchia ringrazia quanti hanno partecipato al concorso e si augura che l’edizione 2009 possa vedere la partecipazione dei tantissimi concittadini che rendono solenne il Natale con questa bellissima ed antica testimonianza di fede. Anzi il concorso sarà senz’altro esteso agli allestimenti del Presepe che sarebbe bello potessero realizzarsi in ogni angolo di Ponsacco. Un grazie speciale alla Commissione ed in particolare a Vittorio Aringhieri per il bel filmato.
Ricordando
Anni del dopoguerra. Un gruppo di ragazze, tra le quali Valeriana Lombardi, Marcella Lombardi, Rossana Signorini e Sira Lombardi, alla scampagnata di Camugliano
Camugliano, intorno al 1940, famiglia Melai: Gianna, mamma Giulia, zia Rosa, Caterina, Rosina, Gianni e Leontina, Serafino, Francesca e Mario
Il presepe vincitore
Auditorium Mostra del Mobile Sabato 4 aprile dalle ore 17,00
Banca Popolare di Lajatico Dal 1884, il piacere di crescere insieme.
Presentazione del candidato sindaco della Lista Rosso-Blu e del programma elettorale Duarnte la serata il condirettore del Ponte, Benozzo Gianetti e il giornalista della Nazione, Davide Macchi intervisteranno i candidati. A chiusura dell’incontro buffet. La cittadinanza è invitata.
Vieni a trovarci nella Filiale di ponsacco Via Provinciale di Gello (Rot. Le Melorie) Tel. 0587 728701 - Fax 0587 728744
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La “voce” dei lettori
Assalto al Comune
Si è trattato di un vero assalto verbale all’Amministrazione Comunale. Il piano regolatore così come concepito, paralizzerebbe tutta l’attività edilizia, lavori strutturali compresi. Da qui la contestazione, in maniera netta, di un progetto, foriero per la nostra cittadina di un vero disastro, con argomenti critici interessanti e mirati. Quello di cui non so capacitarmi però è come si possa pensare che un’Amministrazione Comunale intraprenda azioni a danno dei cittadini; a parte poi la vena politica che alcuni dei contestatori hanno voluto intravedere, cosa davvero ridicola. Si può accettare, semmai, la critica sull’esistenza di una certa incompetenza da parte degli amministratori comunali. Mentre i contestatori chiedono immediato ritorno al passato, la Giunta Comunale, con una visione futuristica, mira nel tempo ad un assetto ambientale ed abitativo adeguato ad una migliore qualità della vita. Non vedo come tale obiettivo possa essere sottovalutato. È necessario pertanto un lavoro di concerto tra le due parti in conflitto, affinché si possa arrivare ad una soluzione che, se anche non accontenta tutti ci salvi almeno dallo scontento generale. Va riconosciuto però che tutto questo avviene in un periodo di grave crisi economica e finanziaria globale che rende qualsiasi soluzione più difficile. Mario Casetti
Rotatoria pericolosa
La rotatoria all’incrocio via Togliatti e via N. Sauro determina gravi rischi. L’eliminazione del semaforo ha risolto vecchi problemi, ma la realizzazione di una rotonda così piccola è un elemento che arreca ben più gravi pericoli. La mancanza di deflessione fa si che chi arriva dalla via Nazario Sauro, in direzione centro, non percepisca la rotatoria come tale e continui indisturbato il suo percorso come più gli torna comodo. Noi riteniamo che tale intervento debba essere al più presto rivisto affinchè sia garantita l’incolumità degli utenti, creando la deflessione che manca. La rotonda così come è stata realizzata non è neanche percorribile dai mezzi pesanti che a tutt’oggi con il terzo lotto aperto continuano a transitare per 6
le vie del paese. Dunque è necessario e urgente mettere in sicurezza la rotatoria e nel contempo intervenire sul viale Italia alle Melorie, unica strada per raggiungere la zona industriale, dopo che saranno stati messi i divieti di transito per i mezzi pesanti. Altrimenti il terzo lotto sarà inutile. Infatti ora serve soltanto alle auto provenienti dall’Alta Valdera. La Lista Rossoblu
Via Vecchia di Pontedera, strada a rischio
Ci rivolgiamo al Sindaco Cicarelli e alla sua Giunta per portare alla loro attenzione la pericolosità della via Vecchia di Pontedera. Una strada priva di illuminazione pubblica, della fognatura nera e tanto stretta che in alcuni punti due auto contemporaneamente non transitano. Da non sottovalutare poi la forte velocità delle auto che la percorrono. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale quali sono gli interventi previsti e, se non lo fossero, di inserire nel programma dei lavori pubblici per l’anno 2009 l’applicazione dei dissuasori ottici o indicatori digitali di velocità, il miglioramento dell’illuminazione pubblica e l’adozione di tutti quegli interventi necessari per la riqualificazione della strada. In questa zona stanno nascendo nuove case, con il conseguente aumento di abitanti, pertanto sono necessari interventi per la sicurezza delle persone, migliorando e assicurando così la qualità della vita dei residenti di via Vecchia di Pontedera. Un gruppo di residenti
Nulla di fatto per la situazione ‘Fossa Nova’
Il 9 marzo si è tenuto un incontro al circolo Tennis del Villaggio 17 Luglio fra il Sindaco, la giunta comunale ed i residenti di via Fossa Nuova, via Trav. Livornese e zone limitrofe, dopo la petizione popolare in seguito ai molteplici disagi che gli abitanti della zona sono costretti a subire. I nostri amministratori non hanno proposto soluzioni concrete. I residenti in via Fossa Nuova vivono da 30 anni davanti ad una fogna a cielo aperto, in cui fetidi odori infestano l’aria, talpe che scorrazzano per le vie, profon-
de buche mettono a rischio l’incolumità dei passanti …. Il Sindaco e gli assessori non hanno precisato né la tempistica né gli interventi precisi da compiere. Ma allora cosa sono venuti a fare? La rotonda che congiunge Ponsacco a Perignano non ha un passaggio pedonale così che i cittadini sono costretti ad attraversarla rischiando di essere travolti da veicoli che corrono veloci in quanto non vi è segnaletica adeguata. Dov’è la sicurezza? Ma cosa possiamo pretendere da un’amministrazione che si “dimentica” di realizzare marciapiedi e guard-rail in tante vie del paese? Di fronte alle contestazioni, Sindaco ed assessori hanno saputo soltanto accusare il nostro referente di aver strumentalizzato i problemi, assumendo un atteggiamento ironico e aggressivo nei suoi e nei nostri confronti; essi hanno sostenuto che la protesta di noi cittadini è un pretesto politico, dimenticando che tra noi avevano sempre riscosso un forte consenso elettorale. Vogliamo esprimere fiducia e vicinanza al nostro rappresentante Samuele Ferretti, che da noi delegato a sollecitare i vari enti, ci ha puntualmente informato dello scambio di corrispondenza con vari enti. Ferretti, abitando nella nostra zona, sta servendo nei fatti la “sua” gente, mettendo in discussione con professionalità un sistema politico che da decenni dimostra grossolana incompetenza, prepotenza e negligenza. È necessario cambiare registro. È necessario affidarsi ad una politica “giovane”, libera da quei pregiudizi ideologici che da decenni ci legano a una classe politica che si sente “padrona” del nostro territorio. Nadia B. una firmataria della petizione
Polemica Bernardeschi-Ferretti
La storia è iniziata mesi fa quando il signor Samuele Ferretti ha raccolto firme per il tombamento del tratto di Fossa Nuova adiacente alla propria abitazione e le ha presentate in Comune avendo prontamente una esauriente risposta. Da quel momento Ferretti si è calato nei panni di Don Chisciotte ed ha preso ad attaccare i suoi mulini a vento: le presunte inadempienze dell’Amministrazione Comunale nel tratto di attraversamento
cittadino della Fossa Nuova. A niente sono valse le informazioni e gli incontri tesi alla comprensione delle reali prospettive d’intervento da parte di Amministratori Comunali, tecnici dell’Ente Fiume e Fossi e dalla Provincia; oramai il signor Ferretti si era convinto che il fosso andasse tombato. L’ostinazione del sopraccitato mi ha incuriosito, mi sono informato e ho scoperto che per risolvere il rischio di esondazione della Fossa Nuova sono state create prima delle casse di espansione nella zona della Capannina di Cevoli e successivamente si è messo in sicurezza il corso d’acqua in questione. I lavori assegnati ancor prima che Ferretti raccogliesse le firme, sono partiti dalla sua foce, lo Scolmatore, proprio per permettere i lavori del terzo lotto; questo significa che per oltre metà della sua lunghezza il corso d’acqua è già stato messo in sicurezza. L’esecuzione dei lavori sulla restante parte, quella che porta alla Cascina e che attraversa parte della cittadina, è in procinto di ripartire. L’importo per la l’intera opera è di svariati milioni a cui il Comune di Ponsacco ha contribuito per circa 720mila euro. L’argomento merita un ulteriore approfondimento sulla possibilità o meno di effettuare il tombamento nel tratto richiesto: per quale motivo l’Amministrazione Comunale dovrebbe tombare solo una parte della Fossa Nuova e più precisamente quella dove abita Ferretti e non tutta? Tralasciando il tornaconto personale, esiste una motivazione di tipo tecnico legale che da ragione all’Amministrazione: c’è infatti una legge nazionale, voluta dal Ministro Matteoli, che esclude il tombamento dei corsi d’acqua; inoltre anche l’Amministrazione Regionale ha introdotto norme per evitare le coperture dei corsi d’acqua. Entrambe le leggi consentono la copertura di corsi d’acqua solo se attraversati da importanti vie di comunicazione.
Il troppo stroppia
Paolo Bernardeschi Segretario Pd
Sono appassionata di teatro e quando c’è uno spettacolo ci vado volentieri. Mi piace tanto la programmazione del Circolo La Pira che propone un teatro scelto e buono. Sono andata una volta al teatro cosiddetto del “buonumore”, ma sono uscita dopo una mezz’oretta perché non potevo più ascoltare quel fraseggio vol-
gare che strappa la risata, ma che ti lascia a bocca amara perché dietro quelle parole non c’è né spessore teatrale, né umorismo, né …lasciatemelo dire “teatro”. È solo un copione dove le parolacce che conoscono tutti volteggiano, si ripetono, rimbombano applaudite da chi si sfama con queste miserie. Ho saputo che l’Assessore alla Cultura, Barbara Guerrazzi, ha dato a questa operazione 15.000 Euro! Roba da pazzi. Lucia Z.
Shopping” sbaglia
Dagli interventi dell’associazione “Shopping In Ponsacco” e di una rappresentante del PDL locale, la signora Patrizia Torre, pubblicati sul Ponte, si evince che la pedonalizzazione del corso Matteotti e della piazza San Giovanni è stato un grave errore dell’Amministrazione comunale. Dunque, a parer loro, occorrerà ritornare subito alla riapertura del traffico in queste aree per consentire un miglior accesso ai negozi. A tal proposito vorrei rivolgere alcune domande al presidente di Shopphing in Ponsacco, signor Simonelli. Si è mai chiesto che cosa pensano della vostra proposta i cittadini di Ponsacco, i residenti e tutte quelle associazioni che con voi condividono questo spazio? Non pensa, signor Simonelli, che la sua proposta sia sbagliata, prima di tutto nel metodo? Io credo di sì perché la vostra associazione è soltanto un soggetto fra i tanti e neppure il più importante, pertanto la discussione dovrebbe avere un respiro più ampio. Riaprire al traffico significa togliere spazio aggregativo e ricreativo noi residenti e in generale a chi nel centro vengono per passare qualche minuto in libertà, magari con i propri bambini. Riaprire al traffico significa ritornare all’inquinamento ambientale (smog, rumore, caos) ormai dimenticati. Riaprire al traffico significa infine disagio e insicurezza a
causa dei veicoli. La sua proposta, signor Simonelli, è sbagliata anche nel merito perché le condizioni sopra citate spingeranno i clienti ad allontanarsi dai vostri esercizi. Finisco con un consiglio alla rappresentante del PdL: la pedonalizzazione dei centri storici risponde ai desideri dei cittadini di destra e di sinistra, e ciò si constata facilmente visitando gli splendidi centri del nostro Paese, dunque le suggerisco di studiare soluzioni più efficaci se è sua intenzione contribuire a risolvere la crisi del commercio a Ponsacco. Maria Contestabile
Il Capo dello stato ha fatto benissimo
Il Capo dello Stato ha fatto benissimo a non firmare quell’infame decreto con cui si voleva prolungare all’infinito la tortura di un povero corpo costretto, contro la sua volontà a “vivere”. Quelle persone che si sono permesse di insultare Giorgio Napolitano e il padre di Eluana dovrebbero vergognarsi profondamente. Perché non hanno gridato allo scandalo quando sono morti di fame e di freddo i barboni sulle panchine delle “civilissime” città italiane? Perché non si indignano e si mobilitano di fronte ai milioni di esseri umani che ogni giorno muoiono di fame e di malattie? Loro sono “veramente vivi” e basterebbe una bottiglia d’acqua, un pezzo di pane per sopravvivere, un collirio da pochi euro per non farli diventare ciechi. Perché questa gente che si dice cristiana non cerca di salvare qualcuno di questi infelici invece di urlare e offendere chi si batte per una vita dignitosa? Non auguro a queste persone di trovarsi un giorno nella condizione di Eluana e di non rimanere per anni attaccati a macchine e sondini senza la possibilità di liberare l’anima dalla prigionia di un povero corpo martoriato. T.S.
Auditorium Mons. Meliani 25 marzo ore 21,30 Conferenza dibattito
L’eredità di De Gasperi
Dott. Federico Mazzei Ricercatore all’università di Bologna Organizzato dal Centro Diocesano Mons. Torello Pierazzi La cittadinanza è invitata
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Renzo Profeti sul problema commercio
No allo scontro tra Amministrazione Comunale e commercianti. Renzo Profeti, assessore al commercio, a proposito delle pressanti domande di “Shopping in” sul presente e sul futuro commerciale di Ponsacco, oggetto di infiammate discussioni ha ribadito che tutte le iniziative intraprese nei cinque anni dell’attuale legislatura sono state prese di comune accordo e quindi ha manifestato meraviglia dell’atteggiamento di alcune categorie e associazioni, forse inquinate da fattori esterni quali l’approssimarsi delle elezioni e le vecchie idee ormai superate. “L’Amministrazione comunale non può tornare indietro sulle decisioni prese sia sullo spostamento del mercato, che senz’altro avverrà gradualmente, collocandolo nell’area davanti alle Poste dove sono previsti tutti i servizi igienici di acqua, elettricità, scarichi e perfino le latrine pubbliche, sia sulla apertura del corso al traffico, perché ritenuta inqui-
nante, pericolosa e non necessaria anzi mortificante del passeggio dei pedoni e della vita giornaliera. Anche lo spostamento di certi uffici comunali non è del tutto possibile, perché diversi sono privati e altri hanno già trovato la giusta collocazione; lo spostamento dei quali comporterebbe spese gravose. I bagni pubblici sono già collocati nell’area del nuovo mercato, la sistemazione del viale Primo Maggio è già allo studio dell’assessorato all’ambiente, il senso unico di Via Melegnano può essere discusso e trattato purché sia favorevole ai cittadini, il Viale della Rimembranza è quasi terminato, il pozzo pubblico in piazza San Giovanni è sotto la tutela delle Belle Arti che per ora non concedono revisioni. Anche il problema della vigilanza sulla microcriminalità non è semplice da ri-
ANCORA DISSERVIZI ALLE POSTE
Dopo i reclami dei cittadini per le estenuanti file agli sportelli (circa 40 minuti per il ritiro di un oggetto raccomandato)e la soppressione del servizio business, ora si aggiunge il mancato recapito della corrispondenza (punto dolens dell’Azienda Poste). Il problema del recapito a Ponsacco è già da alcuni anni in una situazione di precarietà; altre volte si sono lamentate le Associazioni, l’Amm.ne Comunale e privati cittadini, ora è la volta della Parrocchia. Il Parroco, Mons. Renzo Nencioni, durante la celebrazione delle varie Messe celebrate domenica 1° Marzo si è scusato con i parrocchiani per la mancata parziale distribuzione del plico contenente vari appuntamenti fra i quali il calendario delle visite presso le famiglie per la benedizione delle case; detto plico era stato consegnato alle Poste con largo anticipo, nonostante ciò alcune zone e vie di Ponsacco non lo hanno ricevuto. Lo stesso Parroco questa volta, siccome è successo un problema analogo anche l’anno precedente è intenzionato ad inoltrare reclamo presso la sede delle Poste S.p.a. di Roma, visto che quello presentato l’anno scorso alla Direzione di Pisa non ha avuto alcun esito. Non si può concepire nel nuovo secolo tale comportamento da parte dell’Azienda Poste, che riscuote per un servizio che non garantisce, anche perché la corrispondenza è un diritto inalienabile di ogni cittadino. Ci auguriamo che queste due righe arrivino all’orecchio dei responsabili locali e che si attivino per un più capillare controllo sugli operatori addetti al recapito. Lettera Firmata
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solvere, ma le forze dell’ordine e i Vigili Urbani – pur nella loro esiguità – sono molto impegnati a far sì che i cittadini siano protetti e sicuri.” L’Assessore Profeti conclude auspicando che la collaborazione tra commercianti e Assessorato non deve mai venire meno nell’interesse esclusivo della cittadinanza.
Pedoni in difficoltà
Il popolo dei pedoni continua a inviarci numerosissime lamentele per i disagi, ma sopratutto per i seri pericoli che deve affrontare nel camminare in diverse zone del paese. Dalle segnalazioni emerge che le zone più calde per i pedoni sono senz’altro la via Nazario Sauro, la via Augusto Vanni, la via di Gello e la via Valdera c. Da un’attenta analisi delle lamentele si colgono fondamentalmente tre aspetti del grave problema che segnaliamo agli uffici comunali competenti: la sosta selvaggia degli autoveicoli, la scarsità dei marciapiedi e il mancato rispetto da parte di moltissimi automobilisti dei limiti di velocità nell’abitato. Le automobili in sosta sui lati di queste strade molto transitate, fa si che i pedoni non avendo alcun altro spazio debbano per forza camminare sulle corsie di scorrimento e il pericolo diventa gravissimo in particolare sulla via di Gello, dove gli automezzi non rispettano i limiti di velocità sfrecciando anche a cento all’ora nel tratto di strada compreso fra le due rotatorie, quella del camposanto all’altezza della via Caduti di Nassiriya e quella dell’incrocio col viale Europa. Perché, almeno in questa zona, non si provvede non solo a installare un autovelox, ma anche a vietare la sosta degli autoveicoli e a farla rispettare? Lo stesso discorso vale per le altre strade, ma sulla via di Gello, soprattutto dal numero civico 1 fino all’inizio della pista ciclabile, i pedoni davvero non sanno più dove camminare senza rischiare la vita.
Il consiglio comunale dei ragazzi
La Festa della Donna Come ormai consuetudine, anche questo anno, in occasione della Festa della Donna, il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha fatto visita alle donne della Casa di Riposo di Ponsacco. “Con tanti mazzolini di mimosa, abbiamo dato ad ogni “nonna” gli auguri e, anche se alcune rispondevano “…ormai…” si vedeva bene che erano felici di essere le “festeggiate”. Ci hanno salutato con gli occhi pieni di lacrime: forse, dovremo ricordarci più spesso di andare a far loro visita e non solo in occasione di una festa stabilita dal calendario! Abbiamo voluto porgere i nostri auguri anche a tutte le donne che frequentano le scuole del nostro Istituto, e così abbiamo inviato in tutti i plessi un “bigliettone” con queste frasi per noi significative: Ci sono Donne che camminano controvento da una vita…. Ci sono Donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani….Ci sono Donne che donano il loro cuore… Ci sono Donne che ogni giorno urlano in silenzio…Ci sono Donne che donano la loro vita alla famiglia…Ci sono Donne intrappolate dai preconcetti e dalle ipocrisie…A tutte…tanti auguri”! Il Consiglio Comunale dei Ragazzi
I giovani si intrattengono con i nonni della Casa di Riposo
Ai partiti politici, ai movimenti ideologici, agli amministratori Le elezioni amministrative sono ormai alle porte. Tutti coloro che hanno a cuore le sorti del loro partito o movimento e quindi – si spera – del nostro paese, stanno studiando le migliori strategie per scrivere programmi, trovare formule che attirino l’elettorato specialmente quello ancora dubbioso, per scuotere l’apatia giovanile che a tutto pensa meno che alla politica, inquinata fortemente da interessi personali, individualistici o, peggio ancora, legata a conventicole, gruppi e gruppuscoli che amano conservare poltrone, sedie, sgabelli e strapuntini. Noi del “Ponte” abbiamo avuto modo di ascoltare persone, leggere lettere e documenti, meditare su azioni eseguite bene, male e con questi appunti intendiamo dare un contributo a chi ha la responsabilità di compilare i programmi elettorali di qualsiasi parte politica. Il cittadino ha bisogno di - Vivere in un territorio tranquillo e sereno, non inquinato da fenomeni acustici e ambientali – Sentirsi sicuri in casa, nelle strade e piazze cittadine, preservate dal traffico, per cui è da escludersi la riapertura del centro, anzi prevedendo il divieto di sosta nelle rughe, creando per i residenti un luogo per le macchine, in mancanza di garage. – Basta con la cementificazione senza regole, maggiore importanza alle zone verdi, alle strade alberate, alle aiole fiorite, ai luoghi di sosta, di riposo e di sport come le piste ciclabili, le passeggiate ecologiche. Inondare le strade di circonvallazione e di congiungimento con le frazioni di alberi ad alto fusto, tagliare i pini del viale I° Maggio, pericolosi alle persone e alle cose, sostituendoli con piante basse e fiorite. Studiare i modi per far affluire persone a Ponsacco: a) potenziando il Museo del Legno, creando il Museo del mattonaio e quello di Arte Sacra, facendoli conoscere al mondo della scuola e del turismo; b) allungare a tre giornate il carnevale con diverse attrazioni: c) fondando una “Pro Loco” che dia l’avvio ad una “Sagra Storica” che duri una settimana; d) prendendo spunto dai cittadini, indire una maxi-rassegna di presepi allestiti davanti casa, sui muretti, sugli alberi, sui davanzali, nelle piazze e nelle strade. Per 15 giorni avremmo…. visite. – Istituire una Scuola Superiore del legno aperta non solo ai nostri giovani, ma pure a quelli di tutta Italia e d’Europa. Le premesse ci sono. Gli attuali responsabili della politica e dell’industria lo sanno. – Dare spazio e fortificare le associazioni del volontariato, della cultura e del tempo libero, spingendole a collaborare per il benessere dei cittadini. Esse, linfa e vita della comunità, potranno salvare il mondo. B.G.
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“Informati e sicuri”, conferenza sulla protezione civile “Informati e sicuri” questo il titolo della conferenza svoltasi all’auditorium mostra del mobilio sull’importanza dei media in ambito di protezione civile. Protagonista è stato il centro intercomunale di protezione civile della Valdera che unisce 8 Comuni (Palaia, Terricciola, Casciana Terme, Lajatico, Chianni, Peccioli) con Ponsacco capofila e numerose associazioni di volontariato che operano nell’assistenza sanitaria. Il Sindaco Cicarelli e l’assessore Profeti hanno ribadito l’importanza del sistema di protezione civile che oltre alle associazioni di volontariato coinvolge anche le forze istituzionali sia in fase di emergenza che in “tempo di pace” quando cioè gli operatori devono formarsi ed informare la popolazione per essere preparati a
situazioni di emergenza. Terremoti, alluvioni, frane, ma anche incendi, scoppi e black out, questi sono alcune delle materie di cui si occupa la protezione civile. All’incontro. oltre ai numerosi addetti ai lavori e semplici cittadini, presenti anche Simonetta Ruggero della protezione civile Regionale, Valter Picchi assessore provinciale alla protezione civile e Marco Betti assessore regionale alla protezione civile. “Informati e sicuri” è un progetto finanziato con il contributo della Banca Popolare di Lajatico ed è stato presentato da Andrea Sodi, responsabile tecnico del centro: si tratta di un video sul lavoro del centro intercomunale e su alcune norme di comportamento in caso di emergenza; visibile e scaricabile dal sito www.
Il pubblico intervenuto
Il gruppo degli allievi della Scuola di Musica “Silvano Visconti” che hanno partecipato al concerto di carnevale
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protezionecivilevaldera.it e a breve sarà inserito su youtube. Inoltre verranno ricavati alcuni spot-pillola di trenta secondi ciascuno sul tema del rischio ambientale che verranno messi in onda su canale 50, Rete Granducato e Radio blu. Infine è stato distribuito un opuscolo sulla Protezione civile, curato dalla Casa Editrice ArtEvenBooK di Claudia Batoni che giungerà per posta a tutte le famiglie. Emanuele Turini
Il tavolo della presidenza e la copertina del libretto che sarà distribuito a tutte le famiglie
Il gruppo dell’Università della Terza Età in gita a Portovenere per celebrare la Festa della Donna
Elezioni amministrative
Il Dott. Ruggiero candidato Sindaco della Lista Civica Giuseppe Ruggiero, popolare medico di base con un passato di militanza socialista e di intensa attività politica come assessore comunale, è il candidato della Lista Civica alle prossime elezioni amministrative in contrapposizione al Sindaco Cicarelli alla cui riconferma punta il Partito Democratico. La candidatura del dott. Ruggiero ha preso corpo dopo un ampio dibattito dal quale è uscita avendo ottenuto i maggiori consensi in uno schieramento trasversale di tutti i partiti che compongono la lista civica, Forza Italia, Alleanza Nazionale, la Lega, l’U.D.C., il Nuovo PSI ed i Socialisti. Iscritto al Partito Socialista dal 1975, Giuseppe Ruggiero è stato membro del consiglio di amministrazione dell’Ospedale “Lotti” di Pontedera, assessore alla pubblica istruzione e capogruppo socialista nel consiglio comunale di Ponsacco fino al 1995. Nel 2007 ha aderito a Forza Italia. “Intendo scendere in campo impegnandomi al massimo con l’esperienza di tanti anni di attività politica, per il bene di Ponsacco”, dichiara il dottore candidato Sindaco. Vari sono i punti salienti del suo programma, peraltro assai articolato, sui quali intende intervenire con estrema urgenza: piano regolatore, commercio, Terzo Lotto, sicurezza, turismo e sport, per la rinascita di una nuova e vitale Ponsacco. “Revisione urgente del Piano Strutturale e di conseguenza totale revisione del Piano Urbanistico per una nuova pianificazione del territorio che permetta, in una situazione di crisi, quella ripresa economica che è fon-
damentale per lo sviluppo del paese. Riorganizzazione del centro storico col riutilizzo del corso, ma -spiega- non come strada a scorrimento veloce, bensì come percorso caratterizzato da fioriere, dissuasori e spazi per brevi soste regolamentate. Un centro che sia accessibile e visitabile, come avviene in tante città, per esempio Firenze, Montecatini, Forte dei Marmi, ecc. In questo contesto il mercato settimanale deve rimanere nel centro, ma potenziato ed esteso, comprendendo anche via Roma e il parcheggio di via Trieste. Il Terzo Lotto così come realizzato, non solo non apporta alcun beneficio a Ponsacco, ma penalizza le attività commerciali storiche se non vengono realizzate adeguate strutture di collegamento col tessuto urbano centrale. Di conseguenza occorre una revisione del sistema viario di tutto il centro in rapporto alle esigenze che ne scaturiranno. Sostegno concreto a vari livelli a tutte le attività commerciali e artigianali, come per esempio la facilitazione all’accesso di crediti bancari”. In merito al problema della sicurezza dei cittadini, il dott. Ruggiero indica con convinzione la nuova normativa che implica la sorveglianza di volontari che passano sotto l’appellativo di ronde. “Altro punto fondamentale è il ripristino dei Consigli di Circoscrizione tolti dal governo Prodi perché ritenuti costosi e inutili. Saranno costituiti dai cittadini residenti nelle singole frazioni nominati direttamente dal consiglio comunale e senza gettoni di presenza. L’ascolto dei cittadini riveste una speciale
importanza -sottolinea Ruggiero- e a tale proposito è prioritario un radicale snellimento nell’organizzazione degli uffici comunali per rendere sempre più facile la comunicazione col pubblico. È necessaria anche una particolare oculatezza, per esempio, nell’assegnazione di contributi alle famiglie indigenti”. I capitoli relativi allo sport e al turismo si sovrappongono perché, come fa osservare Ruggiero, entrambi mirano al rilancio del paese. “Bisogna realizzare un impianto polivalente per offrire attività sportive con campi di calcio, tennis, basket, piscine, sale convegni e spazi ricreativi, tutto questo con competenza e intenti imprenditoriali. S’innesta a questo punto il tema turismo itinerante per lo sviluppo del quale è necessario creare aree apposite che possano facilmente ospitare roulottes e camper”. “La Lista Civica -conclude il Dott. Ruggiero- si rivolge agli elettori di centro, di centrodestra e ai tanti delusi del centrosinistra, dai quali mi aspetto molti consensi”.
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Ancora sui pannelli solari Qualche anno fa installare pannelli solari poteva essere oneroso, ma oggi non ci sono scuse. Installare i pannelli solari per riscaldare l’acqua, non è più una spesa, tra detrazione dei costi al 36%-55% in pochi anni, contributo regionale a fondo perduto del 20%, e il risparmio di gas. Identico discorso per il solare fotovoltaico che si ripaga da solo in meno di dieci anni con i vari contributi. Acqua: l’acqua servita nella maggioranza dei ristoranti è gratis perché è di rubinetto. L’acqua imbottigliata costa tanto quanto una bibita, e quando è in bottiglia di vetro con il collo rigato è perchè è stata riciclata più volte col sistema dei vuoti a rendere. Ciò significa evitare dall’inizio i rifiuti, niente petrolio per trasportarla e acqua più genuina. Quello che però sorprende è che gli immobili in costruzione e quelli costruiti da due anni non hanno nessun tipo di pannello solare. La mentalità di architetti e costruttori evidentemente ha bisogno di una norma di legge che li obblighi, salvo poi la possibilità sempre presente in Italia di trovare una scappatoia. Dr. Giacomo Brogi
Ambiente, animali e vita
Bilancio DAV 2008 L’assemblea di fine esercizio 2008 della Dav ha approvato il bilancio consuntivo per l’anno 2008 e la relazione sull’attività dell’associazione. Il Presidente Alessio Giani ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto: 150 soci effettivi, 17 soci onorari, 50 soci simpatizzanti, una nuova delegazione nel Comune di Palaia. Per l’ambiente. Più di 700 piante distribuite dai volontari Dav anche nel corso dei tanti banchetti organizzati a Pontedera, Ponsacco e Forcoli. Molta attenzione è stata poi riservata alla promozione di campagne di sensibilizzazione contro gli incendi. 12 le segnalazioni di discariche abusive fatte dall’associazione, con controlli e denunce che hanno contribuito al monitoraggio ambientale di molte zone a rischio. Per gli animali. Lotta all’abbandono, al maltrattamento, al bracconaggio, agli avvelenamenti, con denunce di lacci per catturare la selvaggina e di esche di pane. 10 i decessi tra cani e gatti causati da bocconi avvelenati, 2
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le segnalazioni ricevute per tentato avvelenamento cani, 2 segnalazioni riguardanti morie di pesci, un rapace salvato, 2 esposti per la presenza di circhi anomali, 8 segnalazioni di maltrattamento di cani e gatti, 13 segnalazioni di abbandoni di cani. Sono stati conferiti 3 attestati di benemerenza ad Agenti della Polizia Municipale che si sono distinti in operazioni di recupero e cura di animali. Per la vita. Visita natalizia, con consegna di doni, ai bambini ricoverati nell’ospedale Lotti; sostegno a 2 famiglie in grave stato di disagio sociale; è stato sostenuto il progetto Shalom “Una mela per la pace” e, in collaborazione col Comune di Calcinaia, è stato sostenuto un progetto di solidarietà per la Namibia. L’Associazione Dav
Venti persone si dedicano all’arte pittorica
Chi passa davanti al palazzo della Mostra del Mobile il mercoledì, si accorge che nell’Auditorium c’è un intenso lavorio intorno a grosse tele un po’ dipinte, un po’ disegnate, un po’ ancora bianche. Sono sedici anziani dell’Università della Terza Età e quattro giovani del Centro diurno “La Coccinella”, accompagnati dai loro assistenti che stanno dipingendo e disegnando sotto la direzione del concittadino Maestro Roberto Marinai, che ruba al suo lavoro un pomeriggio alla settimana ed altre ore per dedicarsi al suo primo amore: la pittura. Lo fa per passione, per
divertimento – come dice Roberto – ma sappiamo bene che il lavoro è grosso e a volte anche molto impegnativo. Quest’anno, il gruppo si dedica a due grandi quadri, 4 metri per due, sorretti da due spesse cornici, che rappresentano il primo il “grande mercato cinquecentesco” che si teneva in Piazza Mercatale (Oggi piazza San Giovanni) e il secondo la “Battaglia di Ponte di Sacco”, tra fiorentini e pisani avvenuta nel 1497 che causò la semidistruzione di Ponsacco e la sconfitta definitiva di Pisa. Il primo, commissionato dall’Amministrazione Comunale, sarà collocato nel nuovo ambiente “Giovani e Anziani” in via Don Minzoni e l’altro, commissionato dall’Ente Mostra del Mobile, abbellirà la parete interna dell’Auditorium. È un programma impegnativo, intrapreso con responsabilità dal gruppo che sta lavorando per dare ai grandi quadri movimento, colore, spessore e soprattutto il tocco artistico che si sprigiona da quelle persone così intraprendenti che, pur nella seconda giovinezza, sanno esprimere con forte intensità.
La squadra tecnica prepara le tele per il grande quadro
Il Maestro Roberto Marinai, prima di iniziare a dipingere, spiega il programma di lavoro
I pittori guardano i loro disegni
I ragazzi della Coccinella intorno ai loro dipinti
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Donatori di Sangue
200 studenti coinvolti nel progetto
Guardo Ponsacco. Inizio a contare le associazioni di volontariato e d’incanto mi fermo a pensare. Associazioni frequentate da giovani e giovanissimi, fianco a fianco con adulti e veterani. In barba a chi dice che la gioventù d’oggi è tutta allo sbando. Basti guardare le emergenze con le Ambulanze, il sorriso strappato dal gruppo dei clown in una corsia d’ospedale o in una casa di riposo. Nella protezione civile, i volontari della Misericordia, il Fantagiocando e il Gruppo Donatori di sangue Fratres. (c’è ancora quest’idea di gioventù allo sbando?) Sto estrapolando dei dati per preparare la presentazione ai soci dei bilancio consuntivo 2008. Vengo colpito da alcuni nuovi ingressi, anzi da nuove modalità d’ingresso, che vanno a rafforzare quello stato giulivo e speranzoso che pocanzi descrivevo. Padri e figli che diventano donatori contemporaneamente. Padri e figli, alla pari, sullo stesso piano, condividendo un momento di consapevolezza, complicità e solidarietà. E poi, giovani coppie di sposi che chissà, forse come gesto rafforzativo dei loro Amore vanno a fare la prima donazione di sangue insieme. Giovanissimi che dalle scuole superiori, prima sensibilizzati e poi accompagnati in alcuni casi, dagli insegnanti stessi. Come si fa a non farsi contagiare ed avere fiducia nel futuro, con esempi come questi. Da esempi come questi, auspichiamo che altri ne prendano spunto. Con le oltre seicento donazioni dei Fratres di Ponsacco, possiamo ipotizzare di aver permesso una decina di trapianti di fegato e tre o quattro di cuore. Dateci una mano. Iscrivetevi ai Donatori di Sangue!
La Provincia di Pisa, i Comuni di Ponsacco, Lari e Cascina ed il “Tavolo Provinciale del Mobile”, al fine di diffondere nei giovani una corretta percezione del settore del mobile e favorire l’innovazione del comparto provinciale, hanno promosso un concorso/progetto con il coinvolgimento dei ragazzi degli Istituti d’Arte di Cascina, Pisa e Volterra. La realizzazione del progetto coordinato da “Artex” (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale) della Toscana ha coinvolto 200 ragazzi, i docenti degli istituti d’Arte e una decina di Aziende del territorio che hanno collaborato per la riuscita di questa iniziativa. Il progetto prevede lo sviluppo della creatività artistica dei ragazzi attraverso la progettazione di oggetti del comparto del mobile e dei complementi d’arredo. Alla fine i migliori progetti verranno premiati ed avranno la possibilità di realizzare dei prototipi in collaborazione con le aziende interessate . Il progetto ovviamente tende ad avvicinare i giovani al settore del mobile tradizionale e non, per contribuire alla crescita di figure professionali e manageriali da inserire nei processi produttivi del mobile e dell’arredamento della Provincia di Pisa. Per questo le aziende hanno partecipato all’incontro del 14 marzo 2009 al fine di poter verificare il lavoro svolto eparlare direttamante con i ragazzi ed i docenti del progetto.
Giovani: non tutti allo sbando
Scenari di innovazione del mobile e dell’arredamento
Massimo Favilli
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Piano Urbanistico
Muro contro muro Il Ponte, data l’importanza dell’argomento che suscita una vasta eco, dedica al dibattito sul nuovo Piano Urbanistico largo spazio, sacrificando per questa volta altre tematiche. No al Piano urbanistico Lo dicono i tecnici, ma non solo
Dopo l’“assalto” dei commercianti, il Sindaco ha dovuto affrontare quello non meno robusto dei tecnici che denunciano il tanto discusso piano urbanistico. Oltre a ingegneri, architetti e geometri, c’era molta gente all’incontrodibattito sul regolamento comunale che fa discutere essendo al centro di critiche, non solo degli addetti ai lavori, ma anche dei cittadini e naturalmente delle forze politiche di minoranza. Fra il pubblico erano presenti alcuni rappresentanti della giunta, del Partito Democratico, della lista Rossoblù e del Popolo delle Libertà. I tecnici hanno indicato le numerose anomalie che mettono il piano in contrasto con determinate norme e di conseguenza sono state assai numerose le domande e le richieste di chiarimenti rivolte al Sindaco. “Non vogliamo lo scontro, non l’abbiamo mai voluto”, ha esordito l’arch. Fabrizio Bracci che ha coordinato la serata. “Questo è uno strumento di pianificazione che limita lo sviluppo del paese, ha detto Bracci, e bloccare l’edilizia vuol dire bloccare l’economia; non è possibile che mentre ci sono Comuni che hanno previsto una crescita di migliaia di abitanti, noi ci accontentiamo di soli 914 abitanti nel prossimo quinquennio”. Ma quello degli abitanti è il solo argomento ad essere contestato, c’è anche il problema delle riconversioni dei laboratori nei centri abitati e del cambio di destinazione d’uso, che con il nuovo regolamento non viene sempre concesso. Un altro aspetto fortemente criticato dai tecnici è la mancanza di una valutazione economica che, secondo Bracci “faccia capire quanti soldi
dovranno essere spesi dai cittadini per metterlo in pratica”. E a questo proposito ha citato il caso, assurdo, di proprietari terrieri che per 15 anni hanno pagato l’Ici su terreni edificabili e sui quali adesso potranno solo coltivare e di altri che hanno al piano terreno della propria abitazione un laboratorio dismesso, che vorrebbero trasformare in abitazione per i figli e non possono farlo.” Il Sindaco Cicarelli, nel suo lungo intervento ha invece ribadito l’importanza di un piano che guarda alla tutela dell’ambiente ed è contrario all’edilizia incontrollata. “Abbiamo preferito spalmare i 914 abitanti nella nuova edilizia -ha detto- trascurando quella esistente e le riconversioni, perché con il nuovo è possibile rispettare gli standard urbanistici che prevedono un numero di mq per abitanti da destinare a parcheggi e zone a verde”. (in altra parte riportiamo la presa di posizione del Sindaco). Bracci si è detto insoddisfatto dell’intervento del Sindaco perché, ha fatto osservare, “non ha risposto alle nostre domande, facendo arrivare un’ora tarda che induce la gente a ritirarsi abbandondo le riunioni. Le risposte alle domande sulla mancanza di un chiaro quadro economico e sulle priorità degli interventi rivolti al recupero ed alle zone urbanizzate sono state letteralmente eluse; non vi è stata risposta all’argomento, deficitario per l’Amministrazione, sull’inconsistente confronto con i cittadini e gli operatori nel periodo preadozione; non vi è stata risposta sui contrasti normativi segnalati, anche se la legge va rispettata, con parità, sia da noi che dall’Amministrazione Comunale; gli interventi sul recupero e le zone urbanizzate non possono essere demandate ad una variante al Piano Strutturale alla quale invece deve collegarsi la soluzione di altri problemi già indicati. Le risposte alle domande sulla mancanza di un chiaro quadro economico e sulle priorità degli interventi rivolti al recupero ed
alle zone urbanizzate sono state letteralmente eluse”. Fra gli altri sono intervenuti anche gli architetti Arrighini e Bellucci, nonché il geometra Caroti. L’incontro si è concluso oltre la mezzanotte con un nulla di fatto, tuttavia il Sindaco si è detto disponibile a confrontarsi nuovamente e a organizzare anche una tavola rotonda tra tecnici ed amministratori.
Lista Rossoblu: il Comune accolga le richieste
“Siamo d’accordo che sia necessario porre un freno all’edilizia incontrollata, ma ci sembra che questo piano voglia condannare Ponsacco a rimanere un piccolo paese di provincia, mentre gli altri crescono e si sviluppano. Pertanto rivolgiamo alcune domande sperando che l’amministrazione ci risponda: perché ci sono proprietari di terreni che hanno pagato l’ici per diversi anni, su di una proprietà edificabile e che con questo piano è buona solo per piantarci i cavoli? Perché non si consente alle famiglie il cambio di destinazione d’uso, di locali adibiti a laboratorio, per farci un appartamento? A cosa servirà il polo fieristico e tecnologico? Forse a creare un’altra zona industriale a pochi passi da quella esistente? Perché il parco “Il sorriso” non è considerato negli standard a verde e tali standard si ricercano, invece, nelle costruzioni private, limitando fortemente il diritto ad edificare? Questa giunta difende solo le scelte che hanno portato a questo piano. Il Pdl vorrebbe invece che questo piano divenisse carta straccia, ma ciò significherebbe buttare nel cestino centinaia di migliaia di euro ( troppi a parer nostro) che sono stati pagati per redigere il piano. Noi apprezziamo le osservazioni dei tecnici tese a migliorare questo regolamento urbanistico e auspichiamo che tali osservazioni e richieste vengano prese in considerazione dall’amministrazione comunale.” La Lista Rossoblu
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Piano Urbanistico: MURO contro muro Legambiente pro Sindaco
“Gli oneri di urbanizzazione, lo spreco di terreno agricolo, il consumo di cemento, la periurbanizzazione e l’uso smoderato dell’automobile, il richiamo di nuovi abitanti da fuori, sono fra le tante, alcune preoccupazioni che hanno provocato la sollevazione di imprese, proprietari fondiari e tecnici che, a Pontedera, si sono mobilitati per sostenere il candidato del Sindaco nelle primarie del P.D. contro la candidata Pampaloni, che prometteva correzioni di rotta, nella speranza di continuare a costruire indisturbati. Adesso a Ponsacco la stessa lobby si è attivata mettendo sulla graticola il Sindaco che ha cercato di frenare l’espansione edilizia illimitata. Sostiene la rivolta, in pieno conflitto d’interesse, anche il presidente dell’ordine degli architetti di Pisa, professionista impegnato nella città (tra l’altro come artefice di interventi discutibili come quello di via Rospicciano). Ponsacco è uno dei comuni che è cresciuto di più del 30%, senza che tutto ciò abbia comportato un rilancio economico della città né un miglioramento della qualità urbana. Non è vero che il cemento è il motore dello sviluppo, le città europee più avanzate, ma per fortuna anche tante città italiane grandi e piccole, lo hanno capito e stanno attuando severe politiche di contenimento del consumo di suolo. Senza entrare nel merito degli aspetti tecnici del Regolamento urbanistico, ci sembra che una pianificazione prudente proporzionata al fabbisogno reale e alla salvaguardia del diritto al territorio delle future generazioni sia una scelta di semplice buon senso”. Legambiente Valdera Sergio Bellagamba
Lamentele dei Verdi
“Noi non abbiamo sentito una parola dai tecnici sullo sviluppo sostenibile, decrescita, case passive, o edilizia ecoefficiente. In Italia dal 1990 al 2005 secondo Legambiente è scomparso il 17% della superficie verde. In Toscana abbiamo una buona legge regionale sulla tutela del territorio, ma 16
ciò non ha impedito che in 15 anni il 15,71% della superficie coltivabile finisse sotto il cemento o l’asfalto. Anche i comuni della Valdera hanno fatto la loro parte in questo assalto al territorio, ogni amministrazione comunale ha approvato piani strutturali sovradimensionati che solo in parte rispondevano ai reali bisogni della popolazione locale, un’espansione edilizia che rispondeva da un lato al bisogno dei comuni di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione e l’ICI, dall’altro alle spinte speculative al consolidamento della rendita immobiliare. Gli effetti sono stati devastanti ed oggi gli amministratori più accorti si rendono conto che non è più sostenibile in termini economici ed ecologici: gli oneri di urbanizzazione non riescono a coprire le spese dei servizi che si devono fornire per le nuove aree edificate, lo spreco di terreno agricolo, il consumo di cemento (una delle prime cause delle alterazioni climatiche), la periurbanizzazione e l’uso sconsiderato dell’automobile, il richiamo di nuovi abitanti, i primi malesseri dovuti a emergenti forme di disegregazione sociale, il supersfruttamento delle falde idriche, la difficoltà a gestire la depurazione dei reflui e la produzione di rifiuti, la profusione di nuove abitazioni che sovrastano la possibilità delle giovani coppie di trovare una casa con un affitto accessibile, senza restare impiccati per tutta la vita da un mutuo per acquistarne una. Noi pensiamo che l’amministrazione debba fermare il fiume di cemento che ci ha inondato negli ultimi 20 anni, ma nel contempo debba semplificare le pratiche per incentivare le ristrutturazioni qualitative ed energetiche del patrimonio edilizio esistente e premiarle con abbattimento di tasse”. “Un’altra Ponsacco è possibile”
Il commento del P.D.
“Seguo con attenzione, con l’Assemblea del Partito Democratico, il dibattito sul regolamento urbanistico, un dibattito fatto troppo spesso di tecnicismi incomprensibili alla mag-
gioranza della popolazione. Quattro anni fa l’attuale Giunta ha approvato il Piano Strutturale; prima dell’approvazione di tale strumento ci sono stati i consueti incontri con la cittadinanza, è stata data la possibilità di fare osservazioni allo strumento e c’è stata l’approvazione del Consiglio Comunale. È bene che si sappia che al Piano Strutturale vennero fatte solo due osservazioni, da parte di tecnici, e che in Consiglio Comunale l’opposizione, formata dal centro-destra, Rifondazione Comunista e Verdi, si astenne, a dimostrazione che lo strumento aveva dei contenuti condivisi. Dato che l’opposizione anche durante la votazione del R.U. si è astenuta, atto che in politichese significa tacita approvazione dei contenuti, mi sarei aspettato, eventualmente, che qualcuno avrebbe recriminato sui tempi, effettivamente abbastanza lunghi, che sono serviti per elaborare il Regolamento ed adottarlo; a discolpa dell’Amministrazione ci sono state, però, tutta una serie di vicissitudini dettate dall’introduzione di nuove leggi Regionali in materia. Purtroppo mi ero sbagliato poiché il Regolamento Urbanistico è stato oggetto di numerose critiche, come la richiesta di una maggiore espansione, cioè un’ulteriore possibilità di far costruire! Ma cosa si aspetta un cittadino dal R.U.? La valutazione del piano fatta dagli operatori di settore, è corretta e tiene di conto degli interessi di tutti? Lo sviluppo deve necessariamente andare a braccetto con l’aumento demografico e con la cementificazione del territorio rimasto? La Regione ha fissato un tetto di abitanti, da cosa dipende questo tetto? Io credo che la maggioranza della popolazione voglia vivere in un paese vivibile, con tutti i servizi funzionanti, quei servizi che alcuni tecnici, durante un incontro pubblico, hanno sostenuto non debbano essere di ostacolo al costruire. C’è un evidente contrasto tra quelle che ritengo essere le necessità della cittadinanza e le necessità di una parte di essa. È sotto gli occhi di tutti che Ponsac-
co ha avuto una crescita demografica elevata, che negli ultimi dieci anni è stata di 2868 unità. Cosa dovrebbe essere fatto? Sarebbe positivo continuare a crescere con questi ritmi? La Regione ha fissato un tetto di abitanti in base alle risorse presenti: acqua, depurazione, servizi…oltre questo numero diminuisce la qualità della vita e quindi diminuiscono o ne risentono i servizi essenziali. Il regolamento urbanistico rispetta questo limite; allora perché pretendere una crescita superiore, rischiando di diminuire l’attuale qualità dei servizi e di vita? È importante che l’Amministrazione faccia l’interesse della maggioranza dei cittadini e non di una piccola parte; l’interesse della collettività deve essere l’obiettivo di una buona amministrazione…il resto sono discorsi, speculazioni, tecnicismi e talvolta particolarismi”. Paolo Bernardeschi Segretario del Partito Democratico
Il commento dell’Opposizione
Franco Forti, capogruppo consiliare del PdL, in un documento sostiene che “non esiste né un piano di attuazione, né un piano economico. Dando ormai per scontate tutte le critiche che sono state evidenziate, è da ricordare che questo piano risale al 2001, dunque le scelte che lo hanno ispirato sono più che superate e non si può pensare che i flussi migratori siano rimasti inalterati in otto anni”. Forti sottolinea che “i progettisti, col benestare degli amministratori, hanno volutamente ignorato i precedenti piani urbanistici annullando le aree edificabili rimaste ledendo così i legittimi diritti di tanti cittadini che su quelle aree avevano investito oltretutto pagando l’ici come se fossero state aree edificabili.” Replicando al Geometra Nino Caroti egli ha afferma che “dal dibattito è emerso un aspetto curioso cioè la critica feroce scagliata proprio da quei tecnici che si son sempre dichiarati di sinistra e tanto è stato il loro imbarazzo che, pur sparando a zero sul Sindaco e l’amministrazione, hanno accusato l’opposizione di aver dormito sugli allori. Siccome questa
affermazione mi riguarda personalmente come capogruppo consiliare, faccio notare al Geometra Caroti che ha voluto fare questa paradossale sortita, che noi abbiamo ricevuto la documentazione soltanto pochi giorni prima del consiglio comunale del 7 agosto, al quale per protesta, il mio gruppo politico non ha partecipato ritenendo troppo breve il tempo disponibile per fare delle valutazioni di merito. Naturalmente -spiega Forti nel suo documento- appena abbiamo potuto esaminare la documentazione abbiamo manifestato le nostre critiche in molteplici occasioni, come per esempio nell’incontro dei tecnici, da noi organizzato, svoltosi nel novembre scorso in Sala Valli. Dunque, come dovrebbe ben sapere il nostro critico, l’opposizione non solo non è mai stata latitante, ma al contrario è stata molto critica ed ha anche proposto possibili soluzioni alternative che poi sono le stesse cui è giunto mesi dopo, facendoci immensamente piacere, lo stesso simpatico Geometra di sinistra, Nino Caroti”. Forti cita poi i numerosi spunti critici esposti con grande calore dall’Arch. Alberto Arrighini, approvandoli in toto, secondo i quali “oggi ci troviamo in presenza di una realtà urbanistica che prevede 16 mila trecento abitanti e addirittura alla luce degli abitanti già insediati nei prossimi cinque anni sarà possibile un insediamento di soli 914 abitanti. Se pensiamo che Pontedera ne prevede 15 mila, Capannoni 5 mila e Lari quasi 5 mila. Noi abbiamo un territorio che ha una grande vocazione all’interno della Valdera con molte risorse che molti ci invidiano e presentare un piano regolatore in cui è previsto insediare soltanto 914 abitanti è semplicemente ridicolo”. Forti, sempre richiamandosi alle affermazione dell’Arch. Arrighini, accusa l’Ammistrazione di “arroganza tipica di un costume molto diffuso nel centrosinistra che anche per questo motivo sta pagando duramente in termini di consenso in tutta Italia”. Infine a proposito della “qualità urbana tanto celebrata dall’Amministrazione”, Forti cita come esempio il criticatissimo edificio in angolo tra
via Togliatti e via Rospicciano dichiarando di “non condividere affatto quel tipo di “qualità urbana” voluta da un’Amministrazione incompetente che dovrebbe girare il mondo per rendersi conto di come funzionano le cose”. Franco Forti PdL
Le proposte dell’Arch. Bellucci
“Ritengo opportuno proporre alcune valutazioni in merito allo sviluppo sostenibile e alla sua fattibilità economica. È necessario premettere che la pianificazione urbanistica passa attraverso tre livelli. 1) Il Piano Strutturale fissa su tutto il territorio comunale gli obiettivi e le strategie di intervento attraverso le UTOE (unità territoriali organiche elementari). L’Amministrazione Comunale ha elaborato tale Strumento nel 2004 e lo ha approvato nel 2005. È necessario effettuare alcuni aggiustamenti e modifiche in modo che gli interventi previsti siano fattibili e compatibili con lo sviluppo sostenibile. Prioritariamente è necessario modificare alcune previsioni di invarianti strutturali contenute nel P.S Mi riferisco ad esempio alle grosse fasce verdi lungo le strade. È opportuno dimensionarle come previsto dal D.M. n 1404/’68 che fissa la larghezza delle fasce di rispetto dalle strade; modificare le modalità di intervento nel parco urbano per permettere la sua attuazione non solo con intervento pubblico.Per le zone di recupero prevedere standards di mq 18/ab. (D.M. 1444/’68) di spazi pubblici per la particolare situazione costruttiva esistente delle zone del nostro territorio comunale. Per le zone di espansione prevedere standards di mq 27/ab. massimi di spazi pubblici in base agli indirizzi regionali e non intesi come quantità minima come previsto dall’attuale P.S. (piano strutturale). Faccio notare che nel regolamento urbanistico adottato lo standard previsto per spazi pubblici è di 36 mq/ab., quantità notevole rispetto alle norme vigenti, con evidenti costi eccessivi per 17
Piano Urbanistico: MURO contro muro la loro realizzazione. 2) In merito al R.U. che viene adottato dopo 5 anni dal Piano Strutturale, ricordo che è uno strumento flessibile e da monitorare ogni 2 anni perché è un programma del Sindaco e della Amministrazione Comunale. Questa strumentazione nasce dopo una sentenza dell’incostituzionalità dei vincoli urbanistici che decadono dopo 5 anni dal suo inserimento, o sua reiterazione, con costi aggiuntivi per l’A.C. Proporrei in particolare alcune modifiche per evitare un grosso spreco del territorio ed un elevato costo delle opere di urbanizzazione. Le schede-norma adottate prevedono che il 50-60% dell’area da lottizzare sia ceduta all’A.C.; sarebbe necessario modificarle, ad esempio per zone di recupero verde pubblico mq 9 ad abitante-parcheggi mq 2,5 ad abitante-altri spazi di viabilità-la parte rimanente zona edificabile. Zone di espansione: verde pubblico mq 13,75 ad ab. Parcheggi mq 3,50 ad ab. Altri spazi di viabilità. La parte rimanente zona edificabile. Gli indici di fabbricabilità previsti dal R.U. adottato sono molto bassi (mc 0,8 –1 mc ogni mq di terreno), li porterei almeno a 1,5 mc/mq per rendere economico l’intervento e per un buon utilizzo del territorio. Nelle zone produttive aumenterei la superficie coperta ad almeno 40%- 50% del lotto come negli altri comuni limitrofi, rispetto al 30% previsto dalle schede norma del R.U. adottato. Introdurrei la SUL (superficie utile lorda) perché permetterebbe una migliore qualità architettonica degli interventi (vedi comuni limitrofi), scorporando dal calcolo le scale interne, i loggiati, garage ecc… In conclusione l’Amministrazione dovrebbe velocemente dare risposta alle osservazioni fatte dai cittadini al Regolamento Urbanistico, le quali vanno intese come risorse e proposte da tenere presenti nei futuri R.U. e/o modifiche al P.S. L’A.C. si dovrebbe impegnare a dare risposte positive alle aree che nel P.R.G. vigente erano fabbricative, eventualmente inserendole nei futuri R.U.; per le aree che devono diventa18
re pubbliche nel nuovo R.U. userei la perequazione con le zone edificabili (ricordo i pagamenti ICI e le rivalutazioni che i cittadini hanno pagato per tali zone previste dal vigente P.R.G.) Le proposte di cui sopra tengono conto della fattibilità equilibrata tra intervento privato e intervento pubblico, perché ritengo che il R.U. debba dare priorità agli interventi di recupero, completamento, espansione edilizia ai margini delle aree urbanizzate, tutto questo a costi sicuramente contenuti da parte della pubblica amministrazione e quindi della collettività. Per quanto concerne gli altri servizi (campi sportivi ecc…), si dovranno trovare meccanismi operativi di fattibilità economica con l’intervento pubblico-privato e relativa gestione, viste le poche risorse pubbliche disponibili. 3) In merito al Regolamento Edilizio, strumento del buon costruire, occorre fare un discorso a parte successivamente alle precedenti fasi di cui sopra, ma si dovranno introdurre tutte quelle norme che favoriscano la realizzazione di edifici a basso consumo energetico, con l’uso di energie alternative (sistemi solari passivi, biomasse) , con particolare attenzione al recupero delle acque piovane ad uso irrigazione e w.c. e che siano previsti incentivi per migliorare la qualità del costruire”. Arch. Bellarmino Bellucci
Il rappresentante dei Geometri
Il sottoscritto Geom. Nino Caroti, rappresentante del Presidente del Collegio dei Geometri di Pisa, che quell’assemblea era stata convocata per una questione etica, di civiltà, per far conoscere ai Ponsacchini le scomode verità sul Piano Regolatore Generale (P.R.G.) ha sottolineato: sia l’equidistanza dai due schieramenti politici, sia l’unanime dissenso verso il nuovo Piano Regolatore (tra cui l’imminente approvazione del suo atto conclusivo, il Regolamento Urbanistico “R.U.”) da parte dell’insieme dei Professionisti del territorio, non assimilabili ad alcun “partito
del cemento” e tutti riuniti in modo così straordinario da un “comune sentimento”; evidenziando inoltre, quanto sia politicamente scorretta una “tempistica” che porta a mescolare elezioni amministrative e P.R.G. In effetti è sintomatica questa recente accelerazione, impressa ad un P.R.G. la cui elaborazione si trascina da otto anni (da tempo sono stati superati i tempi di legge, con grave disagio per la cittadinanza, causato dall’abnorme protrarsi delle salvaguardie del P.R.G). L’esigenza di approvare il R.U., prima elle elezioni è una scelta dell’Amministrazione Comunale; ma si tratta di una forzatura, non si può giocare anteponendo le esigenze di un messaggio elettorale (il P.R.G. operativo) alla trasparente gestione del territorio. Così si ingenera confusione, tra il “mezzo ed il fine”. Il P.R.G. non è un giocattolo, non è il mezzo delle elezioni, così come il potere politico non è il fine, bensì il mezzo rivolto al raggiungimento del “bene della collettività”. In una democrazia evoluta e consapevole, queste sono regole fondamentali, quindi non è plausibile sovrapporre i due momenti di più alto profilo della democratica «gestione della cosa pubblica»: Elezioni e Piano Regolatore, perché c’è un rischio di trasparenza, cioè che la cittadinanza, non ne possa verificare i contenuti con serenità di giudizio, e questo è più grave quando ci sono problemi di contenuto. L’esigenza di approvare il R.U. prima delle elezioni, costituisce una fuga dalla realtà, così come gli stessi contenuti dell’intero P.R.G.; dunque la tempistica dell’assemblea convocata da noi Professionisti (anello di congiunzione tra Cittadinanza e Amministrazione) era semplicemente conseguente alla dinamica di fatti, non attribuibili a noi, era per scongiurare il pericolo che, un giorno, Ponsacco si risvegli «inconsapevole, tra le macerie della propria economia» e non c’è nessuna regia occulta sulla n\s tempistica, una polemica in tal senso, sarebbe inutile quanto sterile e controproducente, per chi intendesse sollevarla.
Nel merito dei contenuti del P.R.G. ne ho evidenziato l’assenza di un attendibile piano finanziario ed i suoi squilibri, cioè la totale fuga dalla realtà di questo Piano Urbanistico definito dallo stesso progettista del P.R.G. Arch. Ciampa “Piano Urbanistico di rapina”, perché lo ha descritto come un P.R.G. destinato a rapinare sviluppo economico di Ponsacco a favore dei Comuni vicini, anche a costo di ostacolare il recupero del patrimonio edilizio esistente. Dunque, in presenza di una crisi economica planetaria, paragonabile a quella del 1929, a Ponsacco con il P.R.G. si sceglie di rinunciare a quell’edilizia, che aveva finora un po’ ravvivato l’economia locale e l’indotto, fino al mobile, per il naturale flusso urbanistico, causato dagli elevati prezzi delle abitazioni in città ed agevolato dalla gratuita percorribilità della superstrada FI-PI-LI. Tutto ciò in aperto contrasto: con la Costituzione Art.1-4 (tutela del diritto al lavoro) Art.3 (pari dignità sociale della cittadinanza); con leggi nazionali e regionali finalizzate al riuso del territorio e degli edifici per uno sviluppo eco-sostenibile; con il Piano di Indirizzo Territoriale della Regione che nella descrizione dello sviluppo sostenibile della città policentrica della Toscana, giudica positivamente il pendolarismo, dove si recupera competitività del sistema. Non si intravede alcun “bene collettivo in questo piano di rapina, e la tesi secondo cui sia stata scelta la «qualità anziché lo sviluppo economico» è una fuorviante disinformazione, in realtà c’è stata una caduta culturale nella gestione della «cosa pubblica» oltre 35 anni or sono Ponsacco fu uno dei primi Comuni Italiani a disporre di un depuratore, mentre in un recente periodo, il denaro pubblico è stato sperperato, intasando pericolosamente la visuale interna delle rotatorie, con roba inutile e grottesca. Se a Ponsacco c’è un problema di carenza dei servizi, non è dovuto allo sviluppo urbanistico che c’è stato, bensì al fatto che il denaro proveniente dall’urbanistica è stato reinvestito nell’urbanistica in modo insuf-
ficiente, cioè l’Amministrazione non ha gestito con oculatezza ed equilibrio gli investimenti. Se la situazione dei servizi e delle infrastrutture pubbliche stava progressivamente peggiorando, l’Amministrazione avrebbe dovuto attivarsi con varianti ed un riequilibrio dei capitoli di spesa, invece ha perso il controllo della situazione e con il P.R.G. tenta di riversare il proprio immobilismo sull’inconsapevole cittadinanza, che adesso dovrebbe caricarsi della carenza di standard (parcheggi e verde pubblico), in modo irragionevolmente punitivo e sproporzionato rispetto a leggi nazionali e direttive regionali. Ad esempio, per le lottizzazioni si osserva che sono previsti comparti troppo grandi, che richiedono finanziamenti troppo consistenti per gli operatori locali e che rendono difficile l’accordo tra i proprietari dell’area. Sono aumentate enormemente le strade da fare (lungo le nuove direttrici viarie) a carico dei lottizzanti. Sono aumentati enormemente gli standard pubblici a carico dei lottizzanti. Sono stati ridotti a livelli ridicoli gli indici fondiari, secondo una mentalità consumista del territorio. La qualità delle abitazioni sarà peggiorata dall’inserimento del n° degli abitanti nelle schede di comparto di lottizzazione. È evidente che, a queste condizioni, difficilmente gli investitori prenderanno iniziative, così le nuove direttrici viarie, sulla cui realizzazione viene fatto affidamento, resteranno sulla carta. Alcune n\s proposte sono: per le lottizzazioni, la possibilità di attuazione per sub-comparti, la riduzione degli standard (la riduzione delle strade-direttrici è impensabile), l’elevazione degli indici fondiari e l’esclusione del numero degli abitanti dalle schede di comparto. Per le aree industriali dismesse l’eliminazione del vincolo degli abitanti, nonché del concetto dei bandi. Per le case-bottega, in futuro sarà prevista la dotazione di un’ulteriore abitazione che riteniamo insufficiente e comunque non vincolabile al piano terra, per evitare l’assurdità di dover portare la
dotazione dei garage al piano primo, con l’ascensore. È opportuno rammentare al Sig. Sindaco (che nell’assemblea si è difeso ma su posizioni indifendibili) che lui stesso, ha affermato, nella riunione della Giunta Comunale con i liberi Professionisti, tenutasi in Municipio il 28/11/2008 che: «gli erano state comunicate alcune regole del gioco, che non corrispondevano a quelle poste dai professionisti» quell’ammissione gli fa onore, (indica che è stato mal consigliato) tuttavia occorre far seguire i fatti alle affermazioni, perché, un R.U. flessibile, non serve a nulla, se prima non viene variato il peccato originale, cioè il Piano Strutturale, anche perché dopo otto anni di itinere del P.R.G. sarebbe diabolico perseverare, perdendo altro tempo. Un atteggiamento del genere non sarebbe serio, perché con questa recessione-deflazione, se è antistorico rinunciare a quel poco di sviluppo economico che si prospetta per Ponsacco, è anacronistico nei confronti delle famiglie che stentano ad arrivare alla fine del mese. Dunque concludo come ho esordito, si tratta di una questione di civiltà. Nino Caroti
L’intervento del Sindaco: il problema non è “quanto sviluppo” ma “quale sviluppo”.
Il RU (regolamento urbanistico) non è solo lo strumento con il quale viene disciplinata l’attività edilizia nel comune, ma è, per eccellenza, lo strumento principale per definire lo sviluppo e il modello di città dei prossimi cinque anni. In questo progetto devono pertanto essere contemperati molti interessi: da quelli privati legati al settore immobiliare (proprietari terrieri, imprese costruttrici, professionisti) a quelli pubblici riguardanti i servizi da offrire agli abitanti, l’uso corretto delle risorse ambientali, la qualità urbanistica, il rispetto per le future generazioni. La scelta di fondo effettuata dall’Amministrazione risponde al modello dello “sviluppo sostenibile”, scelta fra l’altro coeren-
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Piano Urbanistico: MURO contro muro te con la nuova legge regionale, con i piani di coordinamento territoriali e con il nostro PS (Piano Strutturale). Il RU infatti non può attuare scelte in contrasto con questi ultimi strumenti, anzi ne deve rispettare per legge vincoli e prescrizioni (gran parte delle critiche fatte, fra l’altro, mi pare dovrebbero più correttamente essere semmai indirizzate verso questi ultimi più che verso il RU). Fatta questa premessa vorrei schematicamente, per punti, fare le seguenti riflessioni. - Le risorse ambientali. Dobbiamo tener conto dei seguenti fattori: - l’acqua è una risorsa limitata e l’ente gestore ha segnalato la difficoltà di garantirla anche solo in rapporto allo sviluppo previsto; - il nostro depuratore oggi ha già esaurito le sue potenzialità. Abbiamo già avviato l’ampliamento attraverso il suo collettamento presso quello di Gello (investimento in corso di realizzazione da parte di Acque spa); - la sicurezza idraulica. Su questo fronte la messa in sicurezza del fiume Cascina e quella in corso riguardante la Fossa Nuova hanno avviato il superamento dei principali rischi che affliggevano il nostro territorio, rendendo utilizzabile per la pianificazione urbanistica una parte importante di aree altrimenti indisponibili. - I servizi da garantire. La crescita urbanistica impone necessariamente l’adeguamento di determinati standards pubblici: dalla viabilità ai parcheggi, dal verde alle scuole. Questi elementi devono essere previsti e programmati in maniera coordinata con la crescita edilizia, pena il venir meno di un minimo di qualità urbana o addirittura, vedi il caso delle scuole, di servizi essenziali per la popolazione. - Il rispetto per le future generazioni. Ponsacco è un comune piccolissimo per estensione territoriale (appena 19 chilometri quadrati) e densamente urbanizzato. Le aree disponibili per la nuova espansione sono ormai piuttosto limitate. Una politica di crescita espansiva di fatto vorrebbe dire sacrificare le prospettive future delle prossime generazioni. - L’ipoteca posta dalla recente espan20
sione urbanistica. Negli ultimi cinque anni sono state costruite 916 nuove unità immobiliari ad uso abitativo per un totale di circa 270.000 metri cubi. Il boom del mercato immobiliare è stato ampiamente soddisfatto grazie ai piani presentati in vigenza del vecchio piano regolatore. La crescita è avvenuta con le vecchie regole. Questo finisce per ipotecare una parte delle potenzialità di espansione odierna, sia in termini di abitanti disponibili rispetto a quanto previsto dal PS, sia in termini di standards urbanistici che devono essere previsti sul nuovo RU per rispettare legge e PS. Come dimostrano anche le cronache recenti Ponsacco è il comune che da un punto di vista demografico è cresciuto di più in Valdera negli ultimi 10 anni (circa 3000 abitanti ovvero +23%). - La nuova filosofia urbanistica. I principi che caratterizzano la nuova pianificazione urbanistica puntano su alcuni elementi forti: il passaggio dalla “quantità alla qualità” e dalla “rendita al reddito”. L’obiettivo è valorizzare sempre di più la qualità della proposta e gli investimenti innovativi. Anche la “valenza quinquennale” delle previsioni urbanistiche rappresenta un aspetto rivoluzionario, sia per il privato che per il pubblico. Il primo deve attuare gli interventi entro quel periodo, pena il venir meno dell’edificabilità del suolo; il pubblico deve anch’esso realizzare le opere che si sostanziano in vincoli sui suoli privati, pena la necessità di indennizzare questi ultimi. Questo meccanismo significa anche frenare la speculazione e al tempo stesso rappresenta una chance per i terreni non inseriti nel 1° RU, perché potranno esserlo in quello successivo. La flessibilità del nuovo RU permette fra l’altro di poterli inserire, a certe condizioni, anche durante la vigenza dell’attuale strumento. - Il quadro economico. Le scelte urbanistiche fatte dimostrano che le aree inserite nel RU sono legate essenzialmente alla realizzazione di opere pubbliche strategiche. E’ l’interesse pubblico che ha pertanto guidato le nostre scelte. Questo permette
di legare l’intervento privato alla realizzazione di opere pubbliche. Chi urbanizza dovrà necessariamente, entro i cinque anni, realizzare queste opere. La parte che rimane a carico del pubblico, e quindi della fiscalità generale, è ampiamente compatibile con gli investimenti pubblici mediamente sostenibili in un quinquennio. Discorso diverso è quello che riguarda la gestione dei servizi e il mantenimento degli investimenti. In questo caso però la precarietà e l’incertezza del quadro finanziario rendono davvero difficile motivare qualsiasi scelta. Certo se si tengono presenti le scelte fatte dal Governo verso gli enti locali probabilmente molte cose andrebbero ripensate. Il taglio dell’ICI sulla prima casa incide pesantemente sui nostri ragionamenti e in particolare colpisce il settore immobiliare. Oggi la crescita urbanistica comporta un aumento fisiologico delle spese per la crescita dei servizi, ma in compenso non porta più entrate aggiuntive. La crescita demografica, in poche parole, aggrava la situazione finanziaria degli enti locali e si scarica negativamente sugli attuali residenti. - I luoghi comuni da sfatare. In questa prima fase di dibattito sul RU sono stati spesso espressi giudizi che a noi paiono immotivati. Andando per gradi: - La riconversione e il recupero dei vecchi edifici artigianali. La presunta scarsa sensibilità a questo tema è immotivata poiché le previsioni del RU sono vincolate agli abitanti disponibili per questo intervento nel PS che, per effetto di quanto attuato negli ultimi cinque anni, sono di appena 30 abitanti. Come avevamo già detto e come abbiamo concordato con la regione contestualmente all’approvazione del RU avvieremo una variante dimensionale al PS per ampliare questa cifra. Il RU prevede del resto già le modalità operative in questo campo, compresa la flessibilità di gestire tali interventi attraverso avvisi pubblici. - Lo “sviluppo zero”. Se consideriamo la variante dimensionale al PS, gli abitanti comunque previsti con l’attuale strumento, il parametro stan-
dard di 156 metri cubi per abitante (piuttosto ampio), si può tranquillamente verificare come nei prossimi cinque anni Ponsacco potrebbe crescere fino a poco meno di 18.000 abitanti. Considerando che attualmente siamo circa 15.300 vi sembra davvero che si possa parlare di sviluppo zero? Il vero limite alla crescita sarà semmai rappresentato dal mercato (che del resto è stato anche il principale artefice del boom degli ultimi anni). - I piccoli interventi. E’ stato detto che noi saremmo contrari a questo tipo di interventi rispetto all’edificato esistente. Come abbiamo a più riprese detto, indicando già anche i criteri previsti, con l’approvazione del RU saranno consentiti ampliamenti, completamenti, cambi d’uso, interventi per le cosiddette “casebotteghe”. Per quanto statisticamente si tratti di un numero di casi generalmente limitati, non ci sarà certo alcuna volontà vessatoria in questa direzione. - Il dibattito “surreale”. Sul RU abbiamo registrato posizioni contrastanti. Nel confronto pubblico con i cittadini abbiamo ricevuto un sostanziale apprezzamento per le scelte urbanistiche e per la filosofia dello sviluppo sostenibile e quindi più graduale rispetto al passato. In Consiglio Comunale abbiamo registrato un clima molto favorevole: nessun voto contrario ne rispetto al PS (quattro anni fa), ne rispetto all’adozione del RU (agosto 2008). Sulla stampa registriamo nei comuni limitrofi, vedi Calcinaia (che è cresciuta in maniera simile a noi) un dibattito acceso all’insegna della forte critica riguardo allo sviluppo eccessivo degli ultimi anni. Il confronto con i tecnici ci vede invece molto criticati per motivi generalmente opposti (pur riconoscendo ovviamente la liceità delle preoccupazioni riguardo al tema della sostenibilità economica). Il confronto del 20 febbraio è stato alla fine molto utile. Ha permesso di chiarire le reciproche posizioni. Si sono create le condizioni per riaprire un confronto costruttivo. Nel breve tempo rimasto a disposizione prima dell’approvazione del RU, come già
promesso, cercheremo di apportare le opportune integrazioni. E’ importante a nostro avviso che tutti siano però consapevoli di come questa scelta riguardi tutta la città. In gioco c’è la Ponsacco degli anni futuri.
Risposta dell’assessore Chiarugi
Nella riunione pubblica convocata dai tecnici professionisti in data 20 Feb. u.s. è stato letto un documento del Presidente Arrighi del Collegio dei Geometri di Pisa in cui veniva chiesto all’Amm.ne di posticipare l’approvazione del regolamento urbanistico dopo aver concluso l’iter della VARIANTE al Piano Strutturale in modo tale “da procedere dopo all’approvazione di un diverso Regolamento Urbanistico”. Nel citato documento, si continua nella polemica sul dimensionamento (quantità di abitanti insediabili) e sull’aver impedito la riconversione dei laboratori artigiani (case-bottega) edifici promiscui nati a cavallo degli anni 60-70. Non solo: si bolla questo piano come un atto di programmazione “a sviluppo zero” a causa della presunta diseconomicità di attuazione delle aree di nuova espansione arrivando, addirittura, a formulare l’accusa di incostituzionalità perché contrario ad alcuni articoli della Costituzione. Tutto questo nonostante che l’Amm. ne abbia avviato nel periodo postadozione una serie di incontri con questa categoria al fine di illustrare una serie di osservazioni o di correzioni normative volte all’accoglimento di domande che avevano come oggetto il miglioramento delle condizioni abitative . Da questo deriva la possibilità dell’ampliamento unatantum della propria abitazione dal 50% al 20% di S.U.L. (superficie utile lorda), l’aumento di una unità abitativa in più nella riconversione della casa-bottega, la possibilità nei comparti non saturi di consentire una potenzialità edificatoria fino all’indice fondiario eliminando il parametro del numero di abitanti (156 mc/ab). Sulla critica degli edifici ex artigianali da riconvertire, abbiamo deciso
di posticipare questi interventi alla approvazione della VARIANTE al Piano Strutturale perché, ad oggi, la potenzialità indicata nel P.S. per 580 ab. era stata già quasi del tutto consumata dai piani di recupero approvati prima dell’entrata in vigore delle norme di salvaguardia. Consapevoli del dettato legislativo introdotto dalla legge regionale toscana 1/2005 che privilegia le azioni volte al recupero del patrimonio edilizio esistente, abbiamo deciso di ricontrattare con gli organi sovraordinati Provincia e Regione un nuovo plafond di abitanti per attuare le riconversioni degli edifici ex artigianali. E proprio per questa finalità c’è stato dato il via libera, fermo restando che il processo di valutazione integrata introdotto dalla stessa legge possa soddisfare i requisiti derivanti dal potenziale insediativo di nuova previsione in termini di consumo della risorsa acqua e di sistema della depurazione. Si ricorda che questo piano ha una validità temporale quinquennale, per cui tutto ciò che non è stato inserito oggi potrebbe trovare attuazione nel prossimo regolamento. E a tal proposito va ricordato un altro elemento di particolare interesse introdotto dalla legge ossia lo strumento del monitoraggio , fatto proprio dalla Giunta, per l’attuazione del R.U.. In altre parole, con cadenza annuale sarà verificato lo stato di attuazione delle scelte effettuate valutando ulteriori proposte inoltrate all’Amm.ne attivando lo strumento della partecipazione per rendere quanto più condiviso ogni atto di nuova pianificazione. Questo strumento urbanistico è un piano fortemente e volutamente incentrato alla risoluzione dei problemi abitativi delle famiglie, a soddisfare i bisogni familiari della popolazione, un piano fortemente e volutamente incentrato alla diminuzione della rendita fondiaria in accordo con le linee programmatiche regionali che chiedono di passare dalla rendita al reddito . E’ un cambio di prospettiva epocale che, ovviamente, avrà bisogno del tempo per essere metabolizzata. L’assessore all’Urbanistica Stefano Chiarugi
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Quelli che il Ponte di Sacco... Ricordiamolo: il Ponte di Sacco è fatto solo da volontari, da gente che scrive (dal direttore e condirettore, Fausto Pettinelli a Benozzo Gianetti, in giù) solo perché si diverte a farlo e da altri che lo pubblicano (la Nuovastampa) senza guardare se alla fine i conti tornano o no. Ecco, nonostante questo, o forse grazie a questo, non per fare i ganzi – anzi per fare i ganzi – ma si può dire con un certo orgoglio che il Ponte di Sacco garba. Sennò non si spiegherebbe perché ogni mese un migliaio di ponsacchini lo compra. Ora, calcolando che in casa mia ce lo porto io (me lo regala la Nuovastampa) e lo leggono anche babbo Salvadore e mamma Valeria, la zia Avia, mio fratello Andrea e sua moglie Giovanna, e che le mie nipotine Elisa e Sara non lo leggono perché son piccine ma guardano le foto (quella di Benozzo vestito da danzatrice del ventre le fece impazzire), ecco, considerando tutto questo, possiamo dire che almeno il 60% dei ponsacchini sfoglia questa rivista. E, ovviamente, se il 60% la sfoglia, il 90% la commenta. E se il 90% la commenta significa che il Ponte di Sacco è una rivista viva e che lo è perché i lettori non sono passivi, ma partecipi, critici e giustamente esigenti. Insomma, non dei consumatori annoiati di articoli e foto. Copiando una formula di Jannacci – “Quelli che...” – proponiamo di seguito una selezione di commenti, considerazioni, opinioni, rimproveri, suggerimenti, critiche, complimenti e chi più ne ha più ne metta di cui, in più di dieci anni, lettori, non lettori, simpatizzanti, detrattori, tifosi del Ponte di Sacco hanno reso partecipe la redazione della rivista. Con una raccomandazione: continuate a criticare a suggerire a lodare a rimproverare e chi più ne ha più ne metta. Sennò vorrebbe dire che i ponsacchini non sentono più il Ponte di Sacco come “Cosa loro”, condannando la rivista alla lenta agonia. E sopratutto vorrebbe dire che i ponsacchini non son più i ponsacchini di una volta. Non sia mai. Quelli che... il Ponte di Sacco è di sinistra Quelli che... il Ponte di Sacco è di destra Quelli che... nel Ponte di Sacco son tutti ex democristiani Quelli che... il Ponte di Sacco pubblica troppe foto del sindaco Quelli che... il Ponte di Sacco pubblica troppi interventi dell’opposizione Quelli che... chissà a chi tira la volata il Ponte di Sacco Quelli che... chissà perché sul Ponte di Sacco avranno scritto questa cosa Quelli che... chissà quanto guadagnate a scrivere sul Ponte di Sacco Quelli che... da quando c’è il Ponte di Sacco il paese è migliorato Quelli che... da quando c’è il Ponte di Sacco il paese è peggiorato Quelli che... sul Ponte di Sacco c’è troppa Università della Terza Età Quelli che... ve lo dico io cosa dovreste scrivere sul Ponte di Sacco Quelli che... quella volta c’ero anch’io e sul Ponte di Sacco non l’avete scritto
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Quelli che... ce l’avete la mia foto da mettere sul Ponte di Sacco? Quelli che... s’arrabbiano perché sul Ponte di Sacco c’è la loro foto ma ci son presi male Quelli che... sul Ponte di Sacco dovreste scrivere un bell’articolo su di me ma senza far capire che l’ho chiesto io Quelli che... sul Ponte di Sacco non avete scritto che da casa mia il bussolo della spazzatura è lontano Quelli che... sul Ponte di Sacco non avete scritto che ho il bussolo della spazzatura proprio davanti casa Quelli che... sul Ponte di Sacco dovreste fare le grandi inchieste Quelli che... è vero perché l’ho letto sul Ponte di Sacco Quelli che... il Ponte di Sacco ‘un è bono’ nemmeno per incartarci l’ova Quelli che... io il Ponte di Sacco lo compro sempre Quelli che... il Ponte di Sacco costa troppo Quelli che... il Ponte di Sacco lo compro perché c’è l’orario del pullman Quelli che... il Ponte di Sacco lo compro perché c’è la foto di miss muretto Quelli che... il Ponte di Sacco lo compro perché ci sono le foto de’ mi’ tempi Quelli che... Benozzo e Fausto li leggo sempre molto volentieri Quelli che... il libro strenna lo prendo solo se è in omaggio, sennò no, ché di libri ce n’ho già tanti Quelli che... il Ponte di Sacco non lo compro, ma lo leggo al bar Quelli che... il sindaco non ha risposto alla mia lettera sul Ponte di Sacco Quelli che... perché sul Ponte di Sacco c’è la rubrica il sindaco risponde? Quelli che... questo mese il Ponte di Sacco è uscito tardi Quelli che... quando esce il Ponte di Sacco son lì davanti all’edicola ad aspettare Quelli che... se il Ponte di Sacco esce in ritardo telefonano a Benozzo Quelli che... il Ponte di Sacco io lo colleziono, ce l’ho tutti Quelli che... quanto costa scrivere un articolo sul Ponte di Sacco? Quelli che... v’avevo dato la foto per il compleanno del bimbo e ve lo siete scordato Quelli che... sul Ponte di Sacco hanno fatto pubblicare le foto del battesimo, comunione, cresima, matrimonio, nozze d’oro e estrema unzione Quelli che... “Posso scrivere sul Ponte di sacco?”, “Diamine!”, e poi non scrivono niente Quelli che... sul Ponte di Sacco c’era scritto che l’ingresso era gratis e invece si pagava Quelli che... la sanno sempre più lunga del Ponte di Sacco Quelli che... il Ponte di Sacco è la bibbia dei ponsacchini Quelli che... m’importa ‘na sega’ del Ponte di Sacco Giampaolo Grassi
Nell’auditorium mons Meliani
Concerti aperitivo
Complesso Bandistico Città di Ponsacco
Comune di Ponsacco
Università della Terza Età Ponsacco
Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale
Novità per i concerti-aperitivo organizzati dagli Amici della Musica: fino all’anno passato i concerti erano indetti per le 11,30 della domenica nel teatro Odeon, invece da quest’anno si svolgono nell’auditorium “Don Meliani” alle 17,30, sempre di domenica. Il primo concerto si è svolto l’8 marzo con l’esibizione del soprano Katia Tempestini che, accompagnata al pianoforte dal maestro Alessandro Cavallini, ha interpretato un apprezzato repertorio di brani classici. Domenica 15 è stata la volta della chitarrista Vincenza Barsotti con musiche di Albeniz, Malats e Tarrega. Domenica 22 per gli appassionati di jazz il trio Massimo Farao, Paolo Benedettini e Elio Coppola con la voce di Cristal White interpreta “Special Guest”. Domenica 29, la pianista Alessandra Macelloni esegue composizioni di Beethoven, Chopin e Ravel.
Teatro Odeon Ponsacco
Mercoledì 8 Aprile 2009 · ore 21,15
Grande Concerto Complesso bandistico Città di Ponsacco Diretto dal M°
Giuseppe Guggino
Coro dell’Università della Terza Età Diretto dalla Mª
Cristina Bini al Pianoforte
Cecilia Merotoi La Cittadinanza è invitata Ingresso libero e gratuito La chitarrista Vincenza Barsotti
Il Cinema Odeon è il tuo cinema
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Università di Pisa
La Casa del Cinema restaura l’archivio cinematografico della PIAGGIO Si è svolta presso la sede del Rettorato dell’Università di Pisa la conferenza stampa di presentazione del nuovo polo culturale toscano, Casa del Cinema e dello Spettacolo di Ponsacco. Alla conferenza stampa sono intervenuti la Professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, professore vicario che ha valutato con speciale entusiasmo la nascita di questo significativo centro di produzione e soprattutto ha evidenziato quanto per l’Università di Pisa sia importante disporre di un luogo dove gli studenti si potranno esercitare e fare ricerche per i loro studi. Alla conferenza sono intervenuti anche il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa il prof. Alfonso Jacono che ha già sottoscritto un protocollo d’intesa con la Casa del Cinema di Ponsacco per organizzare attività ed eventi e per indagare tra cinema e … letteratura, storia, filosofia, arte e musica. Tra i primi impegni di lavoro della Casa del Cinema di Ponsacco c’è il censimento, catalogazione e restauro dell’Archivio cinematografico della Fondazione Piaggio. È intervenuto anche il Presidente della Fondazione Piaggio il prof. Tommaso Fanfani che ha dichiarato: -La Piaggio di Pontedera ha attraversato la storia economica e civile del nostro paese e quindi l’archivio audio-video che ci accingiamo a censire e catalogare riporterà alla luce un patrimonio straordinari; si tratta di spot pubblicitari, caroselli ma anche documentari istituzionali della vita dell’azienda come quello che documenta l’omaggio de La Vespa al Papa Pio XII°. Anima del Progetto della Casa del Cinema il Professor Pier Marco De Santi docente di Storia del Cinema presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia che ha dichiarato: “La valorizzazione del patrimonio storico-artistico è stato l’obiettivo che ha guidato tutti i miei studi sino ad oggi. Nell’indagare il rapporto tra cinema e arte ho inseguito il patrimonio cartaceo e cinematografico per tentarne una sua valorizzazione. Oggi grazie alla sensibilità del Comune di Ponsacco abbiamo avuto la possibilità di costituire la Casa del Cinema, la terza in Italia. Siamo poi particolarmente soddisfatti di confrontarci con questo primo prestigioso progetto quale la sistemazione dell’archivio cinematografico della Piaggio dove siamo certi riscopriremo documentari di straordinario valore storico. Sappiamo infatti che l’archivio contiene anche i lavori dei giovani Ermanno Olmi, Tinto Brass, Roman Polanski, Nanni Moretti che diventeranno poi protagonisti del cinema italiano e internazionale”.
La poesia di Elena Caroti Emozioni e tanto tifo all’auditorium “Mons. Meliani” per la presentazione della raccolta di poesia di Elena Caroti, giovane studentessa liceale che si è già fatta notare dai critici più noti. Le emozioni le ha suscitate Elena nella intensa declamazione dei suoi versi, accompagnata da magistrali interpretazioni di “chiardiluna” di Beethoven e Schuman da parte del maestro Alessandro Cavallini. Il tifo è venuto spontaneo dai compagni di scuola di Elena che numerosi alla fine hanno invaso il palco festeggiando con fiori e foto di gruppo la commossa poetessa. Benozzo Gianetti e Fausto Pettinelli hanno parlato di letteratura e non solo, con aneddoti legati alla poesia, mentre la professoressa Rosa Maria Accardo ha intervistato a lungo Elena la cui raccolta di poesie “Il cuore che trema” è stata pubblicata dalla editrice Romana Il Filo.
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La giovane poetessa Elena Caroti con il gruppo dei presentatori
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Accadde il... In casa di Gino Rossi erano in pochi a sapere che durante la guerra egli era riuscito a tenere sempre aggiornato un diario ricco di notizie, emozioni e speranze. Eppure Gino, alla passione per la terra che gli consentì, una volta ritornato a Ponsacco, di trarre le risorse per il sostentamento della famiglia, unì anche una certa predilezione per la penna fermando sulla carta i suoi sentimenti sia in prosa che in poesia. E questo era risaputo. Forse avrebbe potuto fare anche il giornalista. A distanza di quasi settant’anni è stata la nipote a ritrovare, per caso, alcuni quaderni segnati dal tempo, sui quali l’artigliere Gino Rossi ha scritto con una fitta ma chiara calligrafia la drammatica cronaca di due anni di guerra, dal 1941 al 1943, quando con il 41° Battaglione Mortai dell’81° Divisione Firenze, combattè su vari fronti in Jugoslavia, in Albania e in Grecia. Si sa che i diari di guerra sono sempre uguali, sia che raccontino cronache di battaglie del Risorgimento, o che parlino di quelle della nostra epoca. Gli argomenti sono sempre gli stessi: la vita dura nella neve o nel deserto infuocato, la fatica, la stanchezza, la paura, i combattimenti, il dolore e la morte. Ed è così anche per il mortaista Rossi il quale però riesce a sfumare e ad alleggerire quella cronaca aspra,
1941-1943
Il diario albanese di Gino Rossi non solo con gradevoli note di colore, ma anche con serene espressioni di fiducia in un avvenire di pace. Deve aver avuto un carattere forte e solare Gino Rossi, che anche nei ca-
Gino Rossi nel letto dell’ospedale
otici, massicci movimenti di truppe, continua a cercare con tenacia il commilitone e compaesano Dino Ferretti riuscendo alla fine a ritrovarlo in Albania alla vigilia degli scontri sulle montagne dove il gelo e la neve, più che le fucilate e le cannonate, decimavano i soldati mandati su quel fronte male equipaggiati. Nei diari di Rossi capita spesso di imbatterci in altri conterranei, come Nannetti, Tredici, Griselli, ma oltre a questi straordinari e gratificanti incontri registra anche le mortali imboscate di quelli che egli definisce banditi, vale a dire i partigiani che, com’è noto, non facevano prigionieri. E così, come in ogni
guerra, scattano le conseguenti feroci rappresaglie, con distruzioni, morti e feriti fra le popolazioni civili. Ma Rossi preferisce non scendere mai nel particolare di queste dolorose vicende e scrive che spetta ai Carabinieri il compito di arrestare i responsabili e di eseguire gli ordini delle dure repressioni. Ecco quel che annota il 25 dicembre 1942. “Oggi è Natale ed è una bellissima giornata di sole. Alle sette e mezzo vado all’alzabandiera e alle nove, alla Messa. Alle 11,30 tutti a tavola nella sala convegni. Ufficiali e Sottufficiali ci servono il pranzo: sardine sott’olio per antipasto, tagliatelle, un quarto di pollo con patate arrosto, poi aranci e dolce. Nella sala decorata a festa c’era anche l’albero di Natale. Alle tre, tombola sulla piazza di Dibra, ma io ad un cero punto lascio le mie cartelle al Nannetti per andare insieme ad una ventina di soldati al teatro della Casa del Soldato. C’è un varietà allestito dai soldati, ma assai divertente. Alle cinque inizia il cinema, ma io bisogna che rientri alla base perché alle sei devo montare di guardia al deposito del carburante e prima di montare la guardia ho anche da spaccare la legna per la stufa del corpo di guardia. Al rancio della sera, riso in brodo e una braciolina”. Gino Rossi tornò a casa nel 1943, dopo l’armistizio.
Per Bianca Gori e Attilio Bacchi A distanza di pochi giorni Bianca e Attilio ci hanno lasciati. Bianca, Consigliera Comunale e Attilio, Assessore Comunale, nella Ponsacco del dopoguerra hanno incarnato al meglio la volontà di ricostruire la nostra comunità uscita fiaccata dalla guerra. Hanno vissuto pienamente il tempo in cui fare politica, credere e battersi per un ideale non era considerato il marchio di Caino, e l’impegno politico non era un fatto deplorevole da cui prendere le distanze. Bianca e Attilio, iscritti al PCI, con il loro impegno politico hanno posto le basi per la cittadina moderna e operosa che vediamo adesso, con il loro instancabile lavoro a favore della comunità hanno saputo essere di esempio per gli Amministratori. Dopo aver contribuito alla buona amministrazione e allo sviluppo di Ponsacco, hanno dedicato il loro tempo al lavoro e alla famiglia senza però che le loro idealità venissero meno. Bianca e Attilio erano animati dall’ideale di un’azione politica sempre vicina ai bisogni delle persone, legata a filo doppio al progresso e allo sviluppo, al benessere dell’umanità e alla difesa dei diritti dei più deboli. La loro scomparsa è una grave perdita per la nostra comunità e, vicina al dolore delle famiglie, mi auguro che il loro impegno sia di esempio per le future generazioni. Barbara Guerrazzi Assessore Comunale
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Progetto “NOI FAMIGLIA”
Formazione e sostegno alle famiglie Sono iniziati anche quest’anno i percorsi per “genitori quasi perfetti “ di cui è stata data notizia sul numero di Gennaio de “il Ponte”. E’ la prosecuzione di un percorso avviato lo scorso anno, sostenuto dalla regione Toscana, dal comune di Ponsacco, dalla Parrocchia di San Giovanni Evangelista e dalle associazioni del territorio (Movimento Shalom, Misericordia, Scouts, Centro studi sociali “La Pira”, Fantagiokando, San Vincenzo de Paoli) con l’obiettivo di costituire un gruppo di genitori che desiderano ritrovarsi insieme e, con l’aiuto di esperti, imparare meglio a saper dialogare fra foro e con i figli per affrontare una società complessa e multiforme. Per questo è stata organizzata Domenica l Marzo una giornata in Chiesa per comunicare e presentare il logo “Noi famiglia” che dà significato e visibilità all’iniziativa, creato allo scopo di colpire visivamente trasmettendo il messaggio di un progetto comune, aperto al territorio. Il cerchio semi aperto simboleggia infatti l’insieme delle associazioni che hanno già aderito e l’apertura verso tutti gli altri che vorranno partecipare alla realizzazione, centrando l’attenzione su ciò che ci unisce e, nella diversità di ognuno, contribuire ad arricchire e migliorare il territorio su cui viviamo. Si tratta quindi di una proposta rivolta a rappresentare al meglio una famiglia che sappia partecipare in modo attivo e propositivo alla comunità, ciò che rappresenta il miglior antidoto alla degenerazione sociale e allo scoraggiamento che sembra avvolgerci oggi. Il progetto pensato per le famiglie è dedicato a due persone, un babbo ed una mamma che ci hanno preceduto ma che, nella loro vita, hanno lasciato un segno e che ci sembra importante ricordare, perché ciò che siamo oggi lo dobbiamo anche a chi, precedendoci, ha lavorato per la società dei futuro. Simone e Giovanna nell’ambito dei loro agire questo lo hanno fatto. Simone Busdraghi era un padre presente, attivo, faceva parte dei comitato dei genitori dell’Asilo San Giuseppe ed il malore lo ha colto improvvisamente al termine di una serata dedicata all’attività per ]’Asilo
frequentato dal figlio,. Giovanna Andreotti ha svolto il suo ruolo di madre seguendo con una presenza attiva e amorosa la famiglia anche nell’ultimo periodo della sua vita, quando la malattia, pur avendola trasformata fisicamente, non le ha impedito di spendere le ultime energie per i suoi cari. In una Società dove l’apparire è il pane quotidiano Giovanna ha saputo dare testimonianza con l’essere. E seguendo la strada dei “saper essere testimoni di vita” nel primo incontro il dottor Aceti ha intrattenuto i presenti proponendo di imparare a presentare ai figli un modo diverso di stare insieme. Dopo aver individuato come sorgente di disagio nei giovani la presenza di alcune caratteristiche della nostra società, quali ad esempio una scarsa coerenza educativa; la presentazione di messaggi contradditori, pluralisti e frammentari; la difficoltà degli adulti a proporre valori alti e mète da perseguire a lungo termine con un lavoro collaborativo, ha messo in risalto la necessità di elaborare sul territorio momenti formativi e proposte educative forti, rivolte ad educare all’af-
fettività, ad abituare all’impegno sociale, ad agire in modo positivo e costruttivo nell’ambito della famiglia, della scuola, delle attività sportive e dei tempo libero. Ha incoraggiato i genitori, ed in particolar modo i padri, ad essere affettivamente presenti nell’educazione dei figli, fin dai primi anni di vita, per coltivare quelle relazioni positive che permettono ai bambini di costruire un sé forte, di maturare la capacità di gestire le emozioni, di saper affrontare la vita con fiducia e con coraggio. Concludiamo dicendo che certo la responsabilità è tanta e i progetti non si fanno e non si realizzano mai da soli. L’esempio ci è stato dato proprio dal Dott. Aceti, che ha richiamato il miracolo dei pani e dei pesci :«Davanti a tante persone avevano solamente cinque pani e due pesci ma, fidandosi dei Cristo, riuscirono a sfamare una moltitudine di persone» Noi ci fidiamo di tutti voi che, come noi, desiderano essere genitori attenti e competenti e collaborare a diventare famiglie che abitano consapevolmente il territorio e lo revitalizzano con la loro presenza. Gli operatori
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Gli errori dell’amministrazione comunale
Il vicolo cieco della sinistra La cronaca ponsacchina degli ultimi mesi ha segnato almeno tre episodi emblematici del sempre più evidente scollamento che ormai da tempo esiste fra l’Amministrazione e il paese: la ribellione dei professionisti al nuovo regolamento urbanistico, la rabbia dei commercianti per il degrado del paese ed in particolare del contro storico e, da ultimo, la protesta degli abitanti della zona Fossa Nova per la intollerabile situazione igienico-sanitaria. Di queste tre vicende si sono già occupate le cronache, ma merita di dare uno sguardo s’insieme per rilevare come vi sia tra esse un’analogia di fondo che consiste nella continua sovrapposizione da parte della Giunta di sinistra, della propria ideologia tra l’altro sempre più superata dalla Storia, rispetto al reale. Sul regolamento urbanistico, ad esempio, la corale protesta degli addetti ai lavori, ma anche dei non addetti, avrebbe consigliato a qualunque persona di buon senso di tornare sui propri passi e rivedere il progetto, ciò che oltretutto avrebbe anche dimostrato una certa serietà e furbizia politica. Lo stesso vale per quanto concerne il commercio, visto che si moltiplicano le richieste di riapertura del corso al traffico perché cessi di essere un deserto circondato da alloggi sempre più fatiscenti. Ma anche su questo problema ha prevalso l’ideologia degli urbanisti di sinistra che hanno provocato il degrado edilizio dei centri urbani. Per quel che riguarda la Fossa Nova, l’unica reazione alla protesta dei cittadini, è stato lo stizzito imbarazzo del Sindaco difronte alle esigenze di accelerare i tempi biblici delle tante burocrazie di sinistra di cui la Toscana sembra detenere il record. E tutto ciò nonostante che la protesta degli abitanti della zona sia stata educata e civile, atteggiamento assai diverso dall’intolleranza
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dimostrata a Pisa per togliere la parola all’ex presidente del Senato Marcello Pera, da quell’ultrasinistra che Cicarelli si accinge ad imbarcare nella sua lista per farsi rieleggere. I casi appena ricordati confermano come la visione ideologica renda gli uomini della Sinistra incapaci di dare risposte efficaci alle esigenze del reale. I rifiuti di Napoli, la crisi dell’Alitalia, i problemi per l’allestimenti dell’Alta Velocità ferroviaria, ecc. non sono dunque episodi isolati e lontani. Essi si riproducono infatti anche nel nostro piccolo mondo e per le stesse ragioni. Laggiù la Sinistra era bloccata da esasperati localismi, falsi ecologisti e assurde pretese sindacali. Da noi c’è invece l’incapacità di ripensare, di tornare sui propri passi, di mettere da parte il proprio fastidio per l’iniziativa dei privati. Le prossime elezioni amministrative rappresentano dunque per Ponsacco una sorta di frontiera se non vuole morire asfissiato da oltre 60 anni di Sinistra al potere. Affinchè Ponsacco sopravviva occorre ridiscutere tutte le scelte imposte dall’ideologia di Sinistra in questi lunghi anni. Quelle scelte hanno distrutto l’artigianato del mobile, il commercio e hanno ridotto il paese a poco più di un dormitorio. Per risollevare Ponsacco non ci possiamo certo affidare a chi porta le responsabilità di sessant’anni di follie demagogiche (da porta Tirana e Porta Foggiana, alla rotonda di Camugliano e così via), né con altrettanta certezza agli apprendisti stregoni (nessuno ce ne voglia) di una sedicente lista civica che, dato il sistema elettorale maggioritario, servirà solo a puntellare una Giunta da tempo barcollante. Andrea Gasperini
al circolo aics delle melorie
Laboratorio di Lingua italiana ed Economia domestica “Storia di una patatona” è il titolo di una simpatica scenetta rappresentata al Circolo AICS delle “Melorie. È stato un modo divertente per apprezzare le attività del Laboratorio mamme e bambini, organizzato dalla Caritas, sostenuto dall’Amministrazione Comunale e realizzato in collaborazione con la scuola “Lapo Niccolini”, con l’intento di offrire momenti di incontro e di scambio tra culture diverse nel contesto di significative esperienze educativo-formative. Con l’aiuto delle operatrici Francesca, Marisa, Monica e Lida, le donne e i bambini hanno allestito una divertente “messa in scena”, per dimostrare che aiutandosi a vicenda si possono ottenere risultati migliori che lavorando da soli e che è fondamentale saper rispettare alcuni principi di corretta convivenza civile.
Auguri a... Il 14 Febbraio è nata la piccola Viola Maria Ciarla, l’amore dei genitori Gabriele e Chiara. Un benvenuto affettuoso dai nonni e gli zii.
Il 15 marzo Gianmarco Landucci, riceverà il Sacramento del Battesimo nella chiesa di S. Bartolomeo Apostolo a Le Melorie. Tanti auguri di una vita serena dai genitori Nicola e Denise, dal fratello Lorenzo, i nonni, gli zii, parenti, amici e dalla bisnonna Rina.
Il 26 febbraio Aisha Peña Mathos ha spento la sua prima candelina. Auguri dai genitori, nonni,zii e il piccolo Christian.
L’Assessore alle Politiche Sociali, Fabrizia Falaschi, ha messo in risalto l’importanza di un continuo impegno per realizzare una comunità di cittadini responsabili e capaci di aiutare chi ha bisogno. L’Assessore all’Ambiente Floriano Baldacci ha invece ribadito la necessità di saper gestire correttamente la raccolta dei rifiuti per avere un ambiente più pulito e più accogliente. Ai presenti, tra i quali la responsabile diocesana dei Progetti Caritas, la mediatrice culturale di lingua araba e le insegnanti della scuola delle “Melorie”, è stato offerto un rinfresco dalle donne che frequentano il Laboratorio. Gli incontri si svolgono ogni mercoledì dalle 14.30 alle 16.30 presso il Circolo AICS in via delle Rose. Chi è interessato a far parte del gruppo, si faccia vivo, sarà accolto con gioia. Le operatrici
Auguri di buon compleanno a Martina Montagnani che il 15 marzo ha compiuto 7 anni.
Tanti auguri a Beatrice Guerrazzi per i suoi 18 anni. Ti auguriamo ogni bene in quella avventura meravigliosa che è la vita e soprattutto che tu possa realizzare i tuoi sogni, conservando quella gioia diamantina che ti si legge negli occhi. Porta sempre nel tuo cuore come tesoro prezioso e inscalfibile l’amore immenso di babbo Massimo, mamma Luisella, Elena ed Emanuele. Un abbraccio forte forte, …ti vogliamo bene!
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nella nuova sede di via rospicciano
Ambulatori medici alla Pubblica Assistenza A febbraio sono entrati in funzione nei nuovi locali della Pubblica Assistenza, in via Rospicciano 21/A, i nuovi ambulatori medici. Sono già in piena attività, il Consultorio della Valdera gestito da specialisti dell’Asl 5, nonché la riabilitazione fisioterapica. Vi sono anche una esperta in biologa nutrizionista e dietista, l’urologo, il cardiologo, l’ortopedico, l’otorinolarigoiatra due medici di chirurgia generale specialisti in flebologia, ecodoppler, mammografia, tiroide ed ecografie. Inoltre professionisti competenti si occuperanno di problematiche sulla psicologia, pedagogia e logopedia di bambini in età prescolare e scolare, genitori e adulti in difficoltà, oltre all’ambulatorio infermieristico per le attività dove però non è previsto l’intervento del medico, (misurazione pressione, punture, ecc.) gestito da infermieri volontari, questo sarà aperto al pubblico e ai soci nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16,00 alle 19,00. Gli specialisti riceveranno i pazienti su appuntamento, che potrà essere preso presso la sede tutti i giorni, dove sarà attivato anche il servizio CUP (Centro prenotazioni per visite con medici convenzionati Asl). La Pubblica Assistenza rispettosa dei propri obiettivi, con l’inserimento degli studi medici e di specialisti che si alterneranno, può garantire alla popolazione maggiori servizi con serietà, professionalità e solidarietà umana. Per questo motivo sta valutando la possibilità di acquistare un ecografo ecocolordoppler, per cui fa appello a tutti coloro che possono sostenere tale progetto di rivolgersi all’Associazione per offrire il proprio contributo. La Pubblica Assistenza è entrata a far parte del Banco Farmaceutico, per cui le persone con difficoltà economiche potranno ritirare alcuni farmaci da banco gratuitamente, dietro presentazione di ricetta medica, presso la sede dall’Associazione, questi sono stati offerti dalla popolazione di Ponsacco in occasione della giornata del Banco Farmaceutico, grazie alla partecipazione della Farmacia Gasperini della Dott. ssa Laura Gasperini che si è prestata per tale evento.
Auguri a... Il 4 Aprile Elisa Stabile compie 18 anni. Auguri dalla tua mamma “Sei la cosa più speciale per me. Ti voglio tanto bene. Cerca di non montarti la testa”.
Tanti auguri a Giulia Ponziani per questo giorno speciale: goditelo tutto fino a quando nel nuovo letto ti andrai a coricare. Dolci sogni in quella stupenda cameretta creata da babbo e mamma con amore, pazienza e precisione perfetta, anche gli amici che hanno più o meno collaborato si uniscono all’augurio con affetto da sempre provato. Babbo, mamma, Mara, Paolo, Marzio e Massimiliano.
Tanti auguri a Roberto Dolfi, ponsacchino docchè ed affezionato lettore del Ponte, che il 19 febbraio ha compiuto 68 anni. Dalla moglie Giovanna, dai nipoti, i figli e da Manu e Benedetta.
Tanti auguri a Marisa Orlandini, che il 3 marzo ha compiuto 70. Da Dilio, le figlie, i generi e i nipoti.
Il Presidente
La nostra Franca in bella compagnia del Prof. Veronesi durante una “Domenica…in”
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Elena cavallini con i vincitori
E a San Remo... trucchi ponsacchini Elena Cavallini, titolare del centro estetico “Kalos”, con il suo contributo professionale al festival di San Remo, ha aggiunto un altro prestigioso tassello ai numerosi successi conseguiti nell’arte di fare belle le donne brutte e migliorare quelle già belle. “Sono stati giorni campali -dice Elena- ma è stata un’esperienza importante che mi ha permesso di conoscere da vicino lo sfolgorìo festoso di quelle serate cariche di tensioni dove tutto appare caotico, ma che per magia all’improvviso, quando inizia lo spettacolo, ogni cosa va al suo posto”. Quando ricevette l’invito a far parte della squadra dei truccatori, parrucchieri, sarti e fotografi accreditati al Festival, Elena pensò di essere vittima di uno scherzo di cattivo gusto. Invece era tutto vero. Con Arisa, la valorosa e simpatica vincitrice del gruppo “Giovani Proposte”, forse anche per un’analogia caratteriale, Elena si è trovata perfettamente a suo agio svolgendo il suo lavoro secondo lo studio d’immagine dettato da Federica, la direttrice d’orchestra di Arisa e dalla stilista Manuela, nomi che per gli addetti ai lavori hanno un ben preciso significato e spessore. Ma l’impegno professionale di Elena è stato rivolto anche a tanti altri cantanti, come il celebre Povia, che si è ricordato dell’accoglienza ricevuta a Ponsacco in occasione di un concerto in piazza nell’estate del 2006, eppoi quelli delle
Auguri a... Auguri a Aringhieri Generoso (Lando) e Giovannetti Marisa per il 69° anniversario di matrimonio dai figli e i nipoti.
Il 26 febbraio Livio e Palmira Guerrazzi hanno festeggiato il 60° anniversario di matrimonio, 1949-2009. Auguri!
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Elena con Marco Carta, vincitore del Festival e con Arisa vincitrice di “San Remo giovani”
“Giovani proposte”, come Silvia Aprile e Simona Molinari. “Ho avuto l’opportunità di essere invitata alle affollate conferenze stampa, oppure a cenare insieme a cantanti corteggiatissimi, come il vincitore del Festival, il bravo Marco Carta, che aveva prenotato una sala in un ristorante fra i più eleganti di San Remo”. L’esigentissima Patty Pravo, artista di poche parole, nota per una certa ruvidezza di temperamento, dopo un’ora e più di make-up fatto nella sua camera d’albergo, ha voluto ringraziare Elena con uno gesto del tutto speciale e inconsueto. Quando è scesa, ha chiamato Elena e in un angolino della hall, fra lo stupore degli astanti, le ha cantato in anteprima assoluta una strofa della sua canzone. Ma il massimo della commozione per Elena Cavallini, maestra del bello, è stato quando abbassato il sipario e spente le luci dell’Ariston, ha dovuto salutare Arisa, cantante un po’ naif diventata ormai celebre e sua grande amica. Entrambe si sono strette piangendo in un lungo abbraccio ed hanno giurato di rivedersi presto in qualche regione d’Italia, ma molto probabilmente proprio qui a Ponsacco, forse in primavera.
festa della donna
Il 5 per mille alla Casa di Riposo
Presentato “Storie di donne” L’editoria femminile è stata la protagonista della festa della donna: un modo diverso per parlare, incontrarsi e confrontarsi. “Storie di donne” è il titolo della prima raccolta di 12 storie femminili narrate dalla pontederese d’adozione, Fatima Tognetti, edito da ArtEventBook di Claudia Batoni. La prefazione del libro è stata curata Graziella Bracci, amica di Fatima. Venerdì 6 marzo il libro è stato presentato nel negozio “Manola Ferretti: bags and accessories” a Largo della Pace. Erano presenti l’autrice, l’editore, il sindaco Cicarelli e l’assessore alla cultura, Barbara Guerrazzi. Sabato 7 marzo si è tenuta una seconda presentazione di “Storie di donne” nella la libreria Carrara di Pontedera. Fatima Tognetti è nata ad Asti, ma risiede da molti anni a Pontedera. È moglie e madre, amica di tante donne come lei ed ha raccolto le storie di numerose di loro in questo “Ritratto di donna”. Fatima è stata per diversi anni impiegata in una agenzia di assicurazioni, ma ha coltivato la passione della scrittura fin da piccola quando partecipava con successo ai vari concorsi letterari. La famiglia di Fatima
da sempre è stata ‘contagiata’ dall’arte; anche il padre Umberto è pittore ed è autore del dipinto raffigurato sulla copertina del libro. Un ringraziamento agli sponsor: Le Charme Acconciature, Istituto di Bellezza Marilena, Manola Ferretti e HDI Assicurazioni, perché hanno dimostrato di essere sensibili all’ importanza dell’essere donna. Elena Iacoponi
FANTAGIOCANDO
Corso di formazione per operatori di Campi Solari e ludoteche 2009 L’Associazione culturale Fantagiokando organizza, anche per il 2009, un corso di formazione per operatori di campi solari e ludoteche con l’obiettivo di formare personale qualificato da inserire nei campi solari 2009 e nei vari progetti socio-educativi promossi dall’Associazione stessa. Il corso prenderà il via giovedì 2 aprile alle ore 21,00 nei locali della Ludoteca comunale “Il Bruco” a Ponsacco – in Piazza Caduti di Cefalonia e Corfù –, e si articolerà in 6 serate ciascuna dedicata ad una tematica particolare volta a fornire ai futuri educatori gli strumenti essenziali per affrontare
svariate situazioni nonché per lavorare con bambini di varie fasce d’età. All’interno del corso è previsto un tirocinio formativo per i partecipanti da svolgere direttamente sul campo partecipando a due delle iniziative promosse da Fantagiokando: la prima iniziativa riguarda la Ludoteca Il Bruco, uno spazio ricreativo dove si incontrano i bambini dai 3 ai 10 anni mentre la seconda iniziativa, promossa da Fantagiokando in collaborazione con il movimento Shalom, riguarda il progetto “ Casa giardini” che vede coinvolti i ragazzi adolescenti. Alla fine del corso ai partecipan-
La Fondazione “Casa di Riposo dott. A. Giampieri” rivolge un caloroso appello a tutti i concittadini, ai Professionisti ed ai Caaf, affinché in occasione delle prossime dichiarazioni dei redditi sia indicata come beneficiaria del 5 per mille questa benemerita Fondazione che, da 65 anni, è al servizio della comunità, soprattutto delle persone anziane e prive di assistenza. L’aiuto economico che ne deriverà servirà a migliorare la qualità dell’ospitalità, in base ad un grande progetto di ammodernamento della struttura e delle dotazioni interne. La Fondazione “Casa di Riposo dott. A. Giampieri”, come Onlus, è stata inserita negli elenchi pubblicati dalla Agenzia delle Entrate come destinataria del 5 per mille. Si ricorda che nella dichiarazione può essere espressa una sola scelta di destinazione apponendo la firma in uno dei riquadri sui modelli di dichiarazione ( 730/2009 – 730/1 bis e Unico 2009), indicando il codice fiscale della Fondazione: 81001230507. Chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi riceverà (dal datore di lavoro, Inps, ecc..) con il Cud. 2009 una scheda che potrà utilizzare per la destinazione del 5 per mille alla Casa di Riposo. La Fondazione ringrazia anticipatamente quanti accoglieranno questo appello. ti che avranno frequentato almeno i due terzi delle lezioni previste verrà rilasciato l’attestato di “ operatore di campi solari e ludoteche”. Per informazioni ed iscrizioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione al numero 347/0437936 (Simone), oppure di inviare una mail al seguente indirizzo: fantagiocando@gmail.com Chiara Profeti
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Ciclismo
Il G.S. Mobilieri ha presentato la squadra ciclistica 2009 Domenica 22 febbraio, ciclisti e dirigenti della G:S. Mobilieri-Ponsacco si sono dati appuntamento in Piazza Valli per la presentazione al pubblico della squadra ciclistica. Il gruppo si è recato poi in Piazza San Giovanni per ricevere la benedizione del parroco Mons. Meliani che ha augurato ai giovani sportivi un sereno avvenire e il premio della vittoria a chi si sarà impegnato. Il presidente Faustino Favilli ha illustrato il programma dell’anno ciclistico che prevede l’organizzazione delle seguenti gare: giovanissimi 17 maggio e 19 luglio; allievi 31 maggio, esordienti 15 giugno e il 13 ottobre la 57 a «Coppa del Mobilio», corsa nazionale dilettanti under 23 élite, nella collaudata formula di due frazioni in linea al mattino e a cronometro nel pomeriggio. La struttura della società vede la conferma per il decimo anno consecutivo del presidente Favilli, che avrà come vice Massimiliano Vanni e segretario Giacomo Mosi. Direttori sportivi saranno Roberto Bernacchi, Franco Toncelli e Riccardo Bacci, mentre il gruppo dei consiglieri è così composto: Marchetti, Falchi, Favilli S., Menciassi, Gherardi, Meini, Fagnani, Gennai, Furiesi, Panicucci, Bacci S. e Salatti. “È grande la passione per questo straordinario sport che ci guida nel sostenere e indirizzare i nostri ragazzi, che provano a confrontarsi con i loro coetanei in questa disciplina. I nostri sacrifici - ha detto il presidente Favilli vengono ripagati dall’entusiasmo dei giovani atleti e dalla generosità di Ponsacco che all’occorrenza non manca di sostenerci in modo concreto”. I Mobilieri saranno al via della stagione agonistica con tre formazioni. Allievi: Matteo Bonamici, Mirko Carloni, Matteo Fagnani, Carmelo Giunta, Marco Signorini (Ds Roberto Bernacchi, Franco Toncelli, Riccardo Bacci).
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La squadra ciclistcica 2009
Mons. Nencioni benedice la squadra ciclistica
Esordienti: Mattia Bellucci, Luca Biagini, Corrado Calafiore, Manuel Marcon, Gianluca Pagni, Diego Sabbatino. Giovanissimi: Simone Bigini, Lorenzo Busdraghi, Andrea Brogi, Anna Matteoli, Nicolò Campana, Alessio Gradassi, Matteo Pizzi, Greta Bulleri, Kevin Bakánoci, Andrea Ghepardi, Edoardo Guidi, Gianni Pugi. La G.S. Mobilieri invita i giovani nati dal 1993 al 2002 a cimentarsii nello sport del ciclismo. I costi di tesseramento, abbigliamento, assicurazione, ecc. sono a carico della società. Per informazioni 0587 732577 - 730027
Cinema Teatro Odeon Sabato 28 marzo ore 21,30
Comune di Ponsacco Assessorato alla Cultura
GIANMARIA TESTA in concerto
“solo dal vivo” presentazione del nuovo CD Live
Prevendita Teatro Odeon da 24 al 28 Marzo dalle ore 16 alle 19 info e prenotazioni telefoniche: 331 2098756
Mobilieri ponsacco
Passerai: “ho voluto dare coraggio alla squadra” Con la solita cordialità e disponibilità il dottor Antonio Passerai, presidente dei Mobilieri Ponsacco Calcio si congeda da altri impegni, dandoci la precedenza, per affrontare con noi un colloquio, che cerca di fare il punto sulle intenzioni ed i progetti del Presidente. Cinquanta anni compiuti da pochi giorni, con postura eretta e giovanile, in abbigliamento cucito addosso con preferenza di colore nero, di professione commercialista, e con l’hobby del calcio, per una passione derivata da un esperienza giovanile, Passerai è il trascinatore della squadra di calcio dei Mobilieri Ponsacco. È uomo dalle decisioni estreme,e come tutti gli uomini che hanno il potere di decidere, trova consensi e anche contrasti, ma la linea da seguire è quella che lui detta: prendere o lasciare. I risultati parlano chiaro, il Ponsacco è ritornato nella massima categoria dei dilettanti nazionali, con al vertice Antonio Passerai. Come sono stati questi ultimi anni alla presidenza del Ponsacco? “Sono stati anni di grandi soddisfazioni,sia con gli amministratori che con gli sportivi di Ponsacco. Forse potevamo fare meglio, ma abbiamo sempre cercato di fare il massimo. Difficile accontentare tutti.” Che riflessi ha avuto Ponsacco sul suo lavoro. “Nessun riflesso sul mio lavoro di commercialista. Come immagine ho avuto un riscontro regionale e anche nazionale, forse qualche riverbero a livello imprenditoriale.” Sulla squadra, perché ha fatto tanti cambiamenti? “Abbiamo
inventato una nuova squadra per la serie D, facendo delle scelte, giuste e a volte sbagliate. Poi la voglia di correre ai ripari appena possibile, senza aspettare. Ho affrettato troppo, ma questo è il mio carattere.” Come ha vissuto il rapporto di papapresidente, con Luca che era già rossoblu, prima del suo arrivo?” In tutta franchezza posso dire che Luca mi ha aiutato a rimanere a Ponsacco, e mi ha stimolato molto a cercare di far bene qui. Se non c’era lui non lo so se ci sarei venuto.” L’ultimo provvedimento sullo stop ai rimborsi spese ai giocatori e stato criticato ed anche condiviso, i risultati le danno ragione, ma non è stata un forzatura eccessiva? “ Vediamo dalla prossima partita.....(Rieti ndr). Sembra di essere persona dura ma non lo sono, certe volte bisogna usare il bastone, perché altre armi non funzionano. La squadra a volte è mancata di coraggio, qualcuno deve infonderlo questo coraggio, perchè dobbiamo venire fuori da questa situazione. Non siamo inferiori né al Pontedera né al Forcoli, quindi ho adottato anche questo mezzo che può sembrare coercitivo.” A che punto siamo sui nuovi impianti sportivi tanto chiacchierati ai Poggini? “L’architetto Zavanella dovrebbe presentare la prossima settimana il progetto abbastanza definitivo, da riparlarne con l’Amministrazione. Diversi esperti hanno studiato la zona per fare una struttura sostenibile, realizzabile ed accettabile anche
Il sindaco Cicarelli premia il Presidente Passerai per i successi nella stagione 2007-2008
economicamente. Abbiamo dovuto rivedere alcuni progetti, ed inizialmente daremo corso ad campi in sintetico indispensabili per gli allenamenti. Le previsioni per il trasferimento da viale della Rimembranza al nuovo impianto e previsto per la stagione 2010-2011”. Quale il futuro di Passerai in rossoblu? “Aspettiamo e terminiamo questo campionato e salviamoci prima possibile. Vediamo anche come vanno i nuovi progetti che sono collegati al settore giovanile, dove noi puntiamo molto specialmente sull’annata ’94 per fare i Nazionali. Cosi l’anno prossimo possiamo fare cose più grandi.” Rimpianti o rimorsi di questa gestione? “Nessuno. Dico che le nostre energie vanno spese da ora in avanti, guardarsi indietro ci deve servire per fare cose migliori in futuro. Abbiamo sempre cercato di fare, con umiltà del nostro meglio.” Luciano Lombardi
La storia siete... voi Stagione calcistica 1974/75. Dirigenti e sportivi dopo una partita della squadra rossoblu: in piedi da sinistra: Cento G., Ferretti W., Piceni, Macchia, Cioni, Bendinelli, Ferretti R., Burgalassi, Montagnani in ginocchio da sinistra: Novelli, Vani, Ceccotti, Fiori Junior, Barani, Bimbi, Fiori seduti da sinistra: Cento N., Chiavaccini, il presidente Lazzereschi, Bernacchi
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Ricordiamo...
ponsacco-brignais
Gemellaggio scolastico Siamo appena rientrati dalla prima fase dello scambio scolastico in Francia e ne abbiamo viste ed imparate di cose! Il programma che ci avevano preparato la prof Rasile ed il prof. Alescio, insegnante di italiano nei collèges di Brignais e di Brindas, ci ha entusiasmato a tal punto che, prima di preparare le valigie per il rientro in Italia, ci abbiamo riflettuto un po’ su. Ma poi i nostri genitori che cosa avrebbero pensato di noi se fossimo rimasti là? Qualcuno ha lanciato l’idea di rientrare a Ponsacco con i corrispondenti francesi, visto che li attendiamo per il 29 marzo. Whaoo la data si avvicina ed ora desideriamo accoglierli come si deve, dobbiamo ricambiare la loro calorosa accoglienza. Tutto il personale scolastico dei collèges di Brignais e di Brindas, i sindaci e le amministrazioni comunali delle due cittadine, ci hanno accolto e coccolato a tal punto che ci sentivamo già parte integrante della popolazione francese. In fondo mancavano soltanto la banda ed i fuochi d’artificio. Vabbé sarà per la prossima volta.
Il 17 febbraio improvvisamente è venuto a mancare Gino Montagnani. Lo ricordano con affetto la moglie, i figli, la nuora e i nipoti.
È con profonda tristezza che i familiari annunciano la scomparsa della loro amatissima Bianca Gori ved. Griselli. Bianca, madre generosa, suocera ridanciana e cuciniera, ci mancherà e siamo lieti di aver devoluto le presenze raccolte in sua memoria alla Misericordia di Ponsacco e all’ANT, donazioni a cui lei teneva tanto.
Le figlie, il genero, la nipote e tutta la famiglia ricordano con affetto Rolanda Ceccotti Stefanelli.
La scomparsa di Brunero Mazzei Brunero Mazzei, capostipite di una dinastia di imprenditori mobilieri è morto il 15 febbraio. Brunero Mazzei è stato il fondatore di una tra le più prestigiose e famose fabbriche di mobili di Ponsacco. La sua azienda, “Edra” esporta i suoi raffinati prodotti in tutto il mondo,riscuotendo ovunque successi. Ai figli e ai familiari tutti le condoglianze del Ponte
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Persino 2 giornalisti del “Progrès” ci hanno fotografato ed hanno intervistato i professori Elisabetta e Salvatore. Ci hanno messo pure nel giornalino scolastico del Collège di Brignais Non ci credete? Allora andate sul sito www.jzay.fr alla voce “journal 3” e troverete conferma. Hanno suscitato in noi molto interesse il museo del Cinema dei Fratelli Lumière, il museo en plein air “Tony Garnier” caratterizzato dai suoi 25 murales sparsi sui palazzi di un quartiere di Lyon. In entrambe le occasioni ci siamo scoperti abili traduttori delle guide francesi che si sono complimentate con noi. Abbiamo visitato e interagito con il Maestro Marionettista al museo-teatro dei guignoles (marionette) di Brindas, note a tutti i francesi per la loro satira politica; attraversato le traboules della Croix Rousse di Lyon, cioè dei passaggi all’interno dei palazzi del centro città che consentono di passare da una parte all’altra, senza scomodarsi a fare il giro completo del quartiere e ammirato i palazzi dove si lavorava la seta. L’ultima sera, al Collège di Brignais, abbiamo preparato dei deliziosi antipasti con i prodotti toscani che abbiamo portato da Ponsacco e abbiamo ballato con i nostri coetanei a suon di musica techno e rap. Un vero sballo! Anche gli adulti si son dati alle danze. Ma ora rieccoci qui, seduti al nostro caro, vecchio banco di scuola a ripensare ai bei momenti trascorsi in Francia e a progettare un’accoglienza dal 29 marzo al 3 aprile che sarà indimenticabile!! Elisabetta Rasile (referente e promotrice per il Niccolini del Progetto Gemellaggio) Alessandra Bilanceri (accompagnatrice) Ciccarese Maria Laura (accompagnatrice
ottimi risultati
Ginnastica Ponsacco Ottimi risultati della Ginnastica Ponsacco nel campionato interprovinciale Uisp di ginnastica ritmica che si è disputato domenica 15 marzo a Rosignano Solvay (LI). Nella categoria squadra under 8 vittoria di Francesca Macchi, Anna Frullini, Martina Bacci, Sofia Spini e Benedetta Cioni. Nella categoria esordienti secondo posto per Asia D’Amelio e buoni piazzamenti anche per Giulia Menicagli, Annachiara Sorbello, Elena Agostani, Carlotta Tempestini, Giulia Morelli, Lisa Viviani, Susanna Lelli, Chiara Parri, Margherita Buti, Aurora Ricci, Paula Joncheva. Nella coppia esordienti attrezzi due cerchi vittoria di Carlotta Tempestini e Giulia Morelli. Nella categoria allieve attrezzo cerchio successo di Silvia Morucci seguita da Elena Boninsegna, Erika Bimbi, Alice Barretta, Giulia Viviani. Buone prove anche di Noemi Cestari, Francesca Grossi, Francesca Cambria e Noemi Lomi. Nella coppia allieve attrezzi cerchio e palla successo di Elena Boninsegna e Erika Bimbi. In questa specialità, oltre alle individualiste già citate, hanno partecipato anche D’Amelio Chiara, Alice Giovanetti, Tina Lovisco e Adelaide Nencioni. Nella coppia cerchio e fune della categoria junior successo di Doriana Bove e Arianna Chiappetta seguite da Serena Meini e Diletta Gini. Le insegnanti Elisa Milianti, Elena Ferretti, Claudia Carlesi, Chiara Scarpellini e Alessia Cicconi hanno espresso soddisfazione per questi risultati che sono di buon auspicio in vista della prova regionale.
Tavola disegnata da Xavier Barsotti, allievo del corso di fumetto diretto da Annalisa Cercignano
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