Il Reporter Q3 - Giugno 2015

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Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 28 del 1 giugno 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere

Giugno 2015

Anno IX Ed. 28

Firenze Quartiere 3

Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

 Bella stagione

✎ Editoriale

nel quartiere si accende l’estate

Le battaglie da vincere per Firenze Matteo Francini

L

o scorso maggio viale Redi è stato teatro di un tragico incidente mortale. Non il primo, purtroppo, avvenuto nel corso di quest’anno, che ha già visto in città troppe vittime della strada. E nemmeno il primo episodio verificatosi in viale Redi, tra le posizioni di testa nella poco prestigiosa classifica delle strade fiorentine con il maggior numero di sinistri, per la cronaca guidata nel 2014 da via Baracca.

Anconella protagonista, torna la Notte Bianca. Ma non solo: tante iniziative in programma ☛ pagina 2

 Cultura

spazi all’aperto, è tempo di eventi

E

ntrano nel vivo i cartelloni dell’Estate Fiorentina e di quella Fiesolana. Dalla musica al cinema, dalla danza al teatro, ecco che cosa ci aspetta nei mesi più caldi, in città e sul colle.

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“Le strade di mister Moskovitch”, sesta puntata del racconto ☛ pagina 13

☛ SEgUE a pagina 15

sicurezza in città, novità in arrivo Sara Camaiora

P

iù controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la risposta messa in campo per fronteggiare la questione sicurezza in città dopo la rapina a una gioielleria avvenuta in via Gioberti, in pieno giorno, lo scorso aprile. Spostando lo sguardo dai negozi alle strade, sono già più di un migliaio gli incidenti registrati a Firenze in questi primi mesi del 2015, di cui quattordici mortali. E allora nasce a Palazzo Vecchio l’ufficio per la sicurezza stradale, una struttura che supporterà sindaco e giunta su questo tema.

polo della memoria, ecco la prima “pietra” Entro la fine di settembre il trasferimento del Memoriale italiano di Auschwitz all’Ex3.

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il calcio storico torna in campo Si riparte con le nuove regole dopo la sospensione del torneo dello scorso anno.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

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fiorentina, “caccia” ai futuri campioni

quel “paradiso” che sopravvive ☛ pagina 7

☛ pagina 14

La famiglia italiana della frutta


2 | Giugno 2015

Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Il cartellone

dall’anconella a piazza bartali, l’estate prende vita nel quartiere  Percorsi

sorgane, il “regno” delle escursioni

L’

estate nel quartiere passa anche da Sorgane. Con la sua collina e una serie di percorsi per trekking e mountain bike che collegano via Benedetto Croce a Bagno a Ripoli e fino a Ponte a Ema, Sorgane può essere una delle migliori zone in cui trascorrere una giornata all’insegna delle escursioni. I lavori per il completamento del tragitto sono stati definitivamente completati nel maggio 2014, e già la scorsa estate quest’area immersa nel verde aveva riscosso un notevole successo, sia per una tranquilla passeggiata lungo i sentieri costeggiati dagli alberi che per escursioni più “movimentate”. N.F.

Niccolò Falchini

T

orna l’estate e, anche nel quartiere 3, i residenti si preparano ad accoglierla con diverse iniziative, legate soprattutto a sport e divertimento. Il luogo privilegiato nel rione per fuggire dal caldo cittadino è il parco dell’Anconella, vero e proprio polmone verde della zona, che anche quest’anno, nel corso dei mesi più caldi, ospiterà molti eventi. Il bando 2014, di durata triennale, per la concessione dell’area ristoro “Il Barchetto” era stato vinto dall’associazione culturale “Cambiamusica!”, che già l’anno scorso aveva dato prova della sua vivacità con il festival “Diramazioni”, allestendo un’area concerti con tanto di palco dove vengono proposti spettacoli, attività ed eventi a ingresso gratuito. L’associazione ha iniziato la sua attività alla fine di maggio e propone iniziative artistico-culturali, concerti, performance e cabaret, eventi pensati e realizzati in collaborazione con un altro dei principali luoghi di aggregazione del quartiere, il centro giovani Gavinuppia. Sempre nel parco, come annunciato dal presidente del Q3 Alfredo Esposito, da aprile “è tornata in funzione anche la fontana della vasca centrale del giardino, che abbiamo inaugurato insieme all’assessore all’ambiente Alessia

Bettini, costata venticinquemila euro”. Guardando in avanti, a fine estate tornerà anche il Cirk Fantastik, con i suoi spettacoli per grandi e piccini nell’arena sottostante la collinetta, che sarà nuovamente illuminata di notte con luci colorate. Il parco dell’Anconella, inoltre, ospiterà anche i centri estivi multisport in collaborazione con l’associazione sportiva Albereta 2000, a partire dal 15 giugno. E se il quartiere si dimostra vivo anche (e soprattutto) d’estate, conferma ne sono pure le varie altre proposte in programma, come la Notte Bianca, prevista per la prima settimana di luglio in collaborazione con i centri commerciali naturali e le varie associazioni dei commercianti. Ancora da definire (al momento in cui Il Reporter va in stampa, ndr) l’estate di piazza Bartali, “ma se non ci saranno domande – spiega sempre il presidente Esposito – provvederemo noi ad allestire questo spazio per l’estate”. Tornando al parco dell’Anconella, proprio nel corso dell’estate verranno ripiantati alcuni alberi al posto di quelli caduti per la grandine e il vento dei mesi scorsi, così che il giardino possa farsi trovare pronto per ospitare al meglio anche la festa dello Sport, prevista a fine agosto.

Il parco dell’Anconella sarà uno dei luoghi protagonisti di questa estate nel quartiere

 Curiosità

tra scoiattoli e pappagalli

T Non mancano le iniziative in programma nei mesi più caldi dell’anno, legate soprattutto a sport e divertimento

anti, piccoli e verdi pappagalli che si confondono tra le foglie degli alberi cittadini. Sono gli uccelli che sono stati avvistati nei mesi scorsi anche nei giardini del quartiere. Dopo aver “soggiornato” nel parco delle Cascine, ecco che alcuni di questi pennuti si sono stabilizzati sugli alberi dei giardini di viale Tanini al Galluzzo. Impossibile – assicurano i fruitori dell’area verde – rimanere indifferenti nel vedere e, soprattutto, nell’udire i pappagallini presenti nella zona, oltre una decina. Una scena non da tutti i giorni, tanto che in molti, ammirandoli a testa in su, si sono chiesti una spiegazione sulla loro presenza nel quartiere. Secondo alcuni cittadini sarebbero stati liberati dalla gabbia di qualche privato almeno un anno fa e, dopo aver figliato, ecco spiegata la numerosa famiglia. Altri azzardano, invece, che la causa sia da ricercare nei cambiamenti climatici. Sia come sia, i pappagalli verdi sono in buona compagnia, perché tra gli alberi “nostrani” non mancano nemmeno gli scoiattoli. Passeggiando nel verde del Galluzzo e prestando attenzione, è sempre più facile vederne qualcuno uscire allo scoperto. E ancora, oltre alle “classiche” anatre che tornano annualmente lungo il fiume Ema, in questa stagione escono dal letargo anche timidi ricci, che sono soliti attraversare la strada “in notturna” a volte, purtroppo, facendone le spese. Insomma, agli amanti degli animali, esotici o meno, non resta che tenere gli occhi ben aperti. V.B.


Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Il progetto

 Il centro

l’ex3 cambia volto: il polo della memoria diventa realtà Entro settembre l’arrivo dell’opera da Auschwitz

Sonia Muraca

S

eicentoventi metri quadrati di superficie per oltre undici metri l’altezza: sono queste le dimensioni dell’Ex3, nato come centro per l’arte contemporanea di Gavinana e pronto ora a cambiare volto, senza rinunciare però alla sua anima culturale. All’interno dell’edificio finiranno per convivere più attività storico-culturali, che lo renderanno un vero e proprio “Polo della Memoria”. Il tutto dopo alcuni interventi di “maquillage” della durata di circa due anni, tali da conferirgli l’aspetto di una struttura polifunzionale, a due piani e due ingressi: uno in viale Giannotti, l’altro da piazza Artusi. È qui che, entro la fine di settembre, verrà trasferito il Memoriale degli italiani del blocco 21 di Auschwitz: una struttura “troppo opera d’arte e troppo poco monumento documentale” secondo la direzione del mu-

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seo polacco, per rimanere nell’ex campo di concentramento dove, tra l’altro, non era più visitabile dal 2011 e avrebbe addirittura rischiato di essere demolita. Si tratta di un’opera composta da una passerella lignea e una spirale a elica, che la circonda formando un tunnel pronto ad accogliere i visitatori. La spirale è rivestita internamente da una tela di ventitré strisce, dipinte da Pupino Samonà seguendo la traccia di un testo di Primo Levi, mentre dalla passerella si snoda la musica di Luigi Nono intitolata “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz”. Smontaggio, trasporto, restauro e messa in sicurezza dell’opera – che porta la firma anche di Gianfranco Maris, Lodovico Belgiojoso e Nelo Risi – saranno curati dall’Opificio delle Pietre dure, per conto del Ministero per i beni culturali. Ma non solo: all’interno dell’edificio troveranno col-

locazione anche una biblioteca e uno spazio dedicato alla Resistenza. Non mancheranno così documenti, cimeli e racconti dei fiorentini che hanno vissuto in prima persona quel periodo storico, né due sale (una video, l’altra didattica) da dedicare a momenti di incontro e formazione con giovani e scuole. Un modo per “trasmettere i valori alle generazioni future, perché solo attraverso la memoria e l’educazione si può continuare a far crescere il seme del rispetto e del dialogo”, spiega il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito. E perché no, un luogo che faccia riflettere tutti i visitatori, in modo che – come impresso (su targa) da Primo Levi all’ingresso del Memoriale – “le ceneri di Auschwitz valgano da ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai”.

Il Memoriale italiano di Auschwitz arriva a Firenze: sarà ospitato nei locali dell’Ex3, che si appresta a diventare un “Polo della memoria”

nato per l’arte contemporanea

L’

Ex3 era nato come Centro culturale per l’arte contemporanea di Gavinana, in viale Giannotti. Fu inaugurato nel 2009, su iniziativa dell’associazione “Ex3 Toscana Contemporanea”, che aveva presentato al Comune un progetto finalizzato alla riqualificazione dell’ex auditorium di Gavinana e alla promozione di artisti emergenti. Nel corso della sua attività, anche grazie ai rapporti intessuti con alcune gallerie internazionali, l’Ex3 ha ospitato mostre di artisti italiani e stranieri, oltre a eventi espositivi e di intrattenimento, convegni, attività didattiche e laboratori. S.M.

 Focus

la storia si conserva fra strade e monumenti

A

rriverà a Gavinana entro fine settembre il Memoriale degli italiani di Auschwitz. Che troverà casa, dunque, proprio qua, nel quartiere 3, in una delle zone della città in cui più si conserva la memoria storica, come dimostra la sua toponomastica. Le tracce della Resistenza fiorentina e della deportazione si respirano (e si vedono) su tutto il territorio, ricordate da strade, piazze, scuole, monumenti e cippi dedicati agli eroi antifascisti. Non a caso lo stesso Ex3 in cui verrà ospitato il Memoriale si affaccia sulla piazza intitolata al campione sportivo Gino Bartali, dichiarato “Giusto tra le Nazioni”. A pochi passi di distanza, un altro “Giusto”, il cardinale Elia Dalla Costa, dà il nome alla piazza in cui, tra l’altro, è collocato il monumento celebrativo dei caduti di Pian d’Albero (20 giugno ’44), vittime di un rastrellamento nazista. E sempre nella zona trova spazio Villa La Selva, il campo di concentramento istituito dalla Rsi per gli ebrei in attesa di deportazione. S.M.

Il cartello di piazza Bartali: strade e monumenti del quartiere conservano la memoria storica


4 | Giugno 2015

Quartiere 3

#Zoom

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Il punto

 Sorveglianza

nave a rovezzano, nel segno dei parroci

quegli “amici” davanti a scuola

Vecchi e nuovi progetti dopo l’addio dello “storico” don Bruno Niccolò Falchini

È

passato ormai più di un anno dalla scomparsa di don Bruno Cirano Spalletta, storico parroco della chiesa della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, a Nave a Rovezzano. Era il 18 febbraio 2014 e don Bruno aveva novantatré anni. Negli ultimi tempi si augurava di avere accanto qualcuno, magari un giovane, che potesse aiutarlo a portare avanti la sua missione, e così già un anno e mezzo prima, nel settembre 2012, la diocesi gli aveva affiancato il trentatre-

enne don Alessandro Marsili, terziario francescano fresco di nomina sacerdotale. Il nuovo e giovane parroco non ha perso tempo e si è subito inserito all’interno della comunità, portando avanti vecchi progetti e proponendone di nuovi. Quando lo avevamo incontrato nel febbraio dell’anno scorso, don Alessandro aveva spiegato che il suo primo intento sarebbe stato quello di coinvolgere i più piccoli: “È per questo che ho deciso di chiedere i permessi per ristrutturare il parchetto di fronte al circolo della chie-

sa e per costruire un campo da calcetto aperto a tutti. Voglio occuparmi personalmente dei ragazzi del catechismo”. Così, in poco tempo, don Alessandro ha chiesto i permessi e ha perseverato nel suo intento, fino a quando non è riuscito a ottenere le autorizzazioni e a far partire i lavori per rinnovare lo spazio fuori dal “Circolo 86”. In pochi mesi e con l’aiuto di alcuni membri della comunità il giardino è stato ripulito, l’erba tagliata, sono state installate alcune panchine costruite a mano, ricavate dai tronchi degli alberi caduti, sono state allestite due altalene e sistemato un ombrellone per l’estate. Ma il vero fiore all’occhiello è il campo da calcetto in erba sintetica situato fra le aule del catechismo e il giardino esterno: completamente recintato, ovviamente gratuito e a misura dei più piccoli. Mentre, soprattutto per le più piccole, don Alessandro ha costruito un campo da pallavolo immediatamente accanto, ricavandolo da un prato lasciato in disuso nel quale ha installato una rete per dividere il campo. Lo scorso ottobre la diocesi ha poi deciso di trasferire il giovane francescano don Alessandro e di sostituirlo con don Brunetto Fioravanti, proveniente dalla parrocchia di Santa Maria a Scandicci, che proprio nel giugno di quell’anno festeggiava i cinquant’anni di ordinazione presbiterale. Due figure abbastanza diverse, quelle dei due parroci, entrambi però molto amati dalle proprie comunità. E ognuno pronto a lasciare il segno a Nave a Rovezzano, proprio come fatto dai predecessori.

Lo spazio fuori dal circolo della chiesa è stato rinnovato con altalene, panchine e un campo da calcetto

TRASLOCHI NAZIONALI SOPRALLUOGHI DA PARTE DI PERSONALE QUALIFICATO MONTAGGIO E SMONTAGGIO ARREDI MOVIMENTAZIONE CARICHI PESANTI (ES. PIANOFORTI E CASSEFORTI) FORNITURA MATERIALE DA IMBALLO RICHIESTA PERMESSI DI SOSTA E DI CARICO E SCARICO SCALE AEREE PER OGNI ESIGENZA POLIZZE ASSICURATIVE A COPERTURA DI OGNI RISCHIO

Vanessa Bambi

S

i dice che i veri amici siano quelli presenti nel momento del bisogno. E questo può valere anche quando si parla di aiuto in città. Il quartiere, da pochi mesi, ne sta scoprendo di speciali: dallo scorso aprile è nata l’iniziativa Auser “Gli amici del Q3”. “La sorveglianza all’uscita delle scuole è una nostra neonata attività – spiega il coordinatore Paolo Pranzini – dopo alcuni anni, il Comune ha scelto di ripristinare il prezioso servizio, sospeso da un po’ di tempo. Così, grazie anche all’attenzione speciale del presidente del Quartiere 3 Esposito, l’amministrazione comunale ha affidato ai nostri volontari il compito di controllare le eventuali criticità per i ragazzi all’uscita dagli edifici scolastici. In questi ultimi giorni prima della pausa estiva – aggiunge – stiamo ad esempio operando alla scuola media Puccini di via del Larione. Qui svolgiamo prevalentemente una vigilanza di tipo stradale, poiché sono state segnalate diverse problematiche di questo tipo: dal marciapiede troppo stretto che non riesce a far defluire bene il gruppo di studenti fino ai pericoli dell’incrocio con via di Ripoli. I volontari Auser, con la loro inconfondibile casacca gialla, cercano di agevolare il più possibile il traffico a partire proprio dai ragazzi. Da settembre – annuncia Pranzini – la convenzione verrà poi automaticamente rinnovata e sarà estesa anche ad altre scuole vicine. E posso anticipare che ben presto sarà un servizio che si allargherà in tutta Firenze”. Un occhio in più che non fa mai male, ma che anzi rende viva e unita la cittadinanza. Un modo per sensibilizzare l’educazione civica dei cittadini, che ogni tanto ha bisogno di essere “risvegliata”. Un’iniziativa, questa, che va ad aggiungersi a un’altra targata Auser, ovvero quella per il sostegno dopo-scolastico. “Ed entrambe stanno raccogliendo molti consensi tra genitori e insegnanti, rendendo più sicuri i nostri ragazzi. Il nostro centro polivalente ‘Il Porto’ si trova in piazza Elia Dalla Costa, ed è qua che tutti – conclude Pranzini – possono rivolgersi per unirsi a quanti sono già impegnati in questi servizi di solidarietà”.

TRASLOCHI INTERNAZIONALI SPEDIZIONI TERRESTRI, AEREE E MARITTIME Curiamo ogni aspetto del trasloco: dalla gestione di tutte le procedure burocratiche e doganali previste alla copertura assicurativa “All Risk”, dall’esecuzione materiale del trasloco all’assistenza all’estero tramite un network di aziende qualificate

TEMPORARY

STORAGE

Deposito e custodia di mobili, arredi e generi vari

I nostri magazzini sono muniti di impianto d’allarme, sistema antincendio e, grazie ad appositi container di legno di varie metrature, sono attrezzati per conservare i beni al riparo dalla luce, dalla polvere e dall’influenza di agenti atmosferici

Il servizio di vigilanza dell’Auser all’uscita delle scuole

PREVENTIVI E SOPRALLUOGHI GRATUITI

CHIAMA 055 7323593


E-mail: quartiere3@comune.fi.it

Tutti i venerdì

PRESENZE PERIODICHE DELLA POLIZIA MUNICIPALE Il Q.3, in collaborazione con la Polizia Municipale, attiva un servizio di presenza periodica nelle piazze e nei parchi del quartiere. Lo scopo è quello di entrare più direttamente a contatto con le problematiche e i bisogni dei cittadini, offrendosi come punto di riferimento nei luoghi cruciali dove si svolge la vita quotidiana dei territori locali. Tutti i venerdì, secondo una cadenza prestabilita, l’ufficio mobile della Polizia Municipale stazionerà nei punti più frequentati per raccogliere le proposte e le

segnalazioni dei cittadini. I problemi sollevati saranno direttamente affrontati dai vigili, se di loro competenza, oppure verranno portati all’attenzione degli uffici interessati, consentendo così al consiglio di quartiere di arricchire considerevolmente il proprio patrimonio di conoscenze e di documentazione e mettendolo in condizione di rispondere più celermente alle sollecitazioni dei cittadini.

Cultura e Sport

Calendario Postazioni attive tutti i venerdì, dalle ore 8 alle 12.

1° venerdì del mese Piazza Bartali (Gavinana) 2° venerdì del mese Parco dell’Anconella (area giochi) 3° venerdì del mese Piazza Acciaiuoli (Galluzzo) 4° venerdì del mese Piazza Elia Dalla Costa (Gavinana)

Inserimento di adulti con problemi psichici

I volontari di Fà Festa

UNA NUOVA FRONTIERA DI ACCOGLIENZA IN FAMIGLIA Il servizio IESA (Inserimenti Eterofamiliari Supportati e Assistiti di adulti con problemi psichici) è attivo a Firenze dal 2006 e consiste nell’inserire a scopo terapeuticoriabilitativo persone sofferenti di disturbi psichici non gravi presso famiglie o anche singoli pronti a mettere a disposizione una stanza o uno spazio domestico adeguato. Il progetto è seguito da tre psicologi che operano nella villa Margherita all’ex Istituto Palagi in viale Michelangelo e rappresenta un’esperienza affettiva e relazionale che ha arricchito tutti coloro che vi hanno

aderito, determinando un significativo miglioramento delle condizioni di salute mentale delle persone assistite e, nella maggior parte dei casi, un apprezzabile reinserimento sociale reso possibile proprio dalla ripresa di una vita familiare. L’inserimento talvolta ha inoltre consentito alle famiglie originarie di trascorrere un periodo di distanza dal proprio congiunto, per far fronte ad altre loro emergenze e per ristabilire flussi comunicativi e relazionali meno viziati dalla routine. Le famiglie affidatarie possano ricevere un rimborso spese adeguato all’impegno

Notizie dal territorio

BANDA LARGA NEL SUD-EST FIORENTINO Entro ottobre 2015 Bagno a Ripoli, Villamagna, Osteria Nuova e numerose case sparse a Rimaggio, Rimaggino, L’Apparita, Montepilli e le Quattro Vie saranno coperte dalla rete a banda larga grazie al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Regione Toscana. L'intervento fa parte della posa in opera di 1000 chilometri di fibra ottica nell'intera Regione, grazie alla quale Adsl e banda larga raggiungeranno 1251 località e frazioni di 190 diversi comuni, integrandosi con le 2000 già interessate dal servizio. Al termine dei lavori la copertura sarà quasi totale (il 99,7% della popolazione toscana), si potrà navigare ad una velocità di non meno di 20 Mbps e, per la metà dei casi, si sarà predisposti già per i 30 Mbps.

NUOVI ALBERI AL GALLUZZO

15 nuovi alberi sono stati collocati al Galluzzo nell’ambito di una prima fase di monitoraggio e riqualificazione delle alberature nel Q.3. In particolare la direzione ambiente ha piantato due platani resistenti al cancro colorato in piazzetta Montale e 13 frassini in via Gherardo Silvani.

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

Musica e sport

richiesto, fino a un massimo di 1.200 euro. Attualmente il progetto IESA è nuovamente alla ricerca di famiglie e chi fosse interessato a sperimentare questa esperienza di grande impatto emotivo e di indubbia rilevanza sociale può mettersi in contatto con l’equipe telefonando allo 055-6937318, il martedì e il venerdì, dalle 11 alle 12 o inviando una e-mail a progetto.iesa@asf.toscana.it

Igiene pubblica

ZANZARA TIGRE, COMINCIA LA LOTTA

i

Dopo un inverno mite e molto piovoso, con temperature ben superiori alla media stagionale, le zanzare hanno trovato un habitat favorevole al loro sviluppo e proprio per questo è già partita anche quest’anno la "campagna ZZzzanzara Tigre una lotta da vincere insieme", per la disinfestazione delle aree pubbliche. È in distribuzione in scuole, biblioteche, sedi dei quartieri, presidi e distretti sanitari locali un piccolo manuale di orientamento e di consigli operativi. Nelle città più del 70% dei focolai si trova in area privata ed è quindi importante che tutti i cittadini facciano la loro parte mettendo in atto le misure di prevenzione e trattamento, compresa l’installazione delle batbox, i rifugi per pipistrelli, che favoriscono la presenza di un nemico naturale dei fastidiosi insetti. Sono in programma anche incontri formativi con gli amministratori condominiali che rappresentano un punto di snodo fondamentale per introdurre la prevenzione nella sfera privata.

6-12 luglio, area feste viale Tanini, Fà festa, a cura dell’associazione La Scatola. Una settimana di musica, sport, divertimento e buon cibo. Una trentina di volontari, principalmente della fascia di età tra i 16 e i 30 anni, gestiscono un ristorante e due bar e allestiscono tante proposte di incontro e di convivialità.

Arte contemporanea in strada

7-9 luglio, Qart3 street festival di arte contemporanea. Esposizione di opere d'arte contemporanea negli esercizi commerciali di Gavinana. Promosso da Florence Biennale e Q.3 con Centro Gavinana, Soci Coop Firenze Sud-est, Centri Commerciali Naturali Punti di Incontro e viale Europa. Info: info@qart3.it

Corteo storico al Galluzzo

5 luglio, in occasione del 40° anno di attività del Gruppo Storico dell'Antica Podesteria del Galluzzo. Corteo storico con partenza alle ore 21 dal Palazzo del Podestà fino al Campo Sportivo Filippo Guidi, dove verrà disputata la classica partita di "Palla Pillotta".

70° anniversario della Liberazione

Sabato 20 giugno, ore 9.30, Piazza Card. Elia Dalla Costa, c/o il monumento ai Caduti, commemorazione dell’Eccidio di Pian d’Albero, a cura dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).

Sostegno alla LILT

23-28 giugno, area feste viale Tanini (Galluzzo), Il Galluzzo per la Lega Italiana Lotta contro i Tumori, pizza, primi e tanti altri piatti per finanziare il servizio di assistenza domiciliare ai malati oncologici. Apertura stand ore 19.30. LILT tel.055.576939 info@legatumorifirenze.it

Conversazioni musicali

Guida all’ascolto delle opere in programma al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell'Associazione degli Amici del Maggio Musicale Fiorentino. Villa Bardini via di Ripoli 118, ore 17, ingresso libero 16 giugno, Pelleas et Melisande, di Claude Debussy

Gavinana, Notte Bianca

9 luglio, eventi, spettacoli, mercati, solidarietà, sport e tanto altro ancora.

Filo diretto

COME COMUNICARE CON IL PRESIDENTE DEL Q.3

Il presidente del Q.3 riceve i cit- mento 4. tadini (previo appuntamento tel. Potrà essere contattato ai numeri Consigli Questi i più importanti consigli da seguire per evitare la nascita 055/2767732- 7727), tutti i martedì e 055.2767732 / 055.2767727, al cellugiovedì, ore 9.30-12.30, c/o la sede del lare 338.6866283, all’indirizzo e-mail: e lo sviluppo delle larve:  eliminare i sottovasi (o comunque non lasciare ristagnare quartiere, Villa di Sorgane, via Taglia- presidenteq3@comune.fi.it l’acqua) e moderare le annaffiature;  impedire i ristagni di acqua piovana sui teli e sugli oggetti esposti all’aperto;  verificare periodicamente che le grondaie ed i pozzetti delle acque piovane e le canalette di scorrimento delle acque in eccesso non siano ostruite; non lasciare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (barattoli, ciotole per animali, piscine Sul sito web de “Il Reporter”(www.ilreporter.it) videointervista on line al presidente Q.3 che gonfiabili, giochi per bambini, pneumatici) e tenere rovesciato l’annaffiatoio; coprire bidoni, secchi, cisterne e vasche con co- presenta i lavori di riqualificazione, messa in sicurezza e valorizzazione del parco Albereta Anconella, il secondo parco della città, luogo di riferimento non solo per i residenti di Gaviperchi ermetici, teli ben tesi o reti zanzariere. nana ma per tutta la cittadinanza. Queste misure di prevenzione sono utili anche per combattere Tutti i video sono disponibili anche sul canale Youtube de "Il Reporter". le zanzare comuni, che hanno un ciclo di vita simile alla ‘tigre’.

Vita dei quartieri

VIDEO INTERVISTE ONLINE


6 | Giugno 2015

#Il quartiere in pillole

 Curiosità

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 “Il Lido”

la musica country “invade” il galluzzo

Cinque ragazzi hanno (ri)dato vita a una band. Con successo Vanessa Bambi

I

l Galluzzo riscopre il country, con “John Frog and the country dolls”. Un nome curioso per una band che racchiude sonorità folk insieme a toni blues. Un genere insolito che però piace sempre più anche ai giovani, a partire da chi ha creato il gruppo: “Siamo cinque ragazzi che circa due anni fa hanno voluto, per divertimento, riformare una band musicale già esistente qui al Galluzzo”, racconta Elisa Barzini, la cantante. “Abbiamo così scelto un nome particolare che riflettesse lo stile Western-country in cui ci identifichiamo anche nell’abbigliamento – continua – ci esibiamo cantando cover anche se da poco stiamo tentando di proporre anche nostri pezzi inediti, in collaborazione con il musicista Livio Guardi. Per noi del gruppo è un modo per ritrovarsi, al di là dei

Quartiere 3

una nuova sede per il centro anziani

È

stata inaugurata con un pranzo, lo scorso mese, la nuova sede del centro anziani “Il Lido”, uno dei più antichi della città, all’interno dell’ex scuola Elsa Morante, con accesso indipendente dal lungarno Ferrucci. Le stanze che ospitano il centro anziani sono state interessate da lavori edili, agli impianti elettrici e meccanici. Complessivamente, gli interventi realizzati nell’ex scuola Morante per ospitare gli anziani, durati un mese e mezzo, hanno un valore complessivo di oltre 37mila euro. Nel dettaglio, i lavori edili sono consistiti nell’abbattimento delle barriere architettoniche mediante la messa a norma del bagno per disabili, nella realizzazione della rampa in cemento e della rampa in ferro, nella modifica del cancellino e revisione della scala sul lungarno Ferrucci e degli infissi interni e nell’imbiancatura delle stanze. Per quanto riguarda invece i lavori agli impianti meccanici, sono stati effettuati il ripristino della funzionalità e l’adeguamento della centrale termica, l’adeguamento dei servizi igienici e la realizzazione dell’impianto di adduzione e scarico del bancone del bar. Infine, i lavori agli impianti elettrici hanno previsto l’installazione di videocitofoni ai due ingressi, la messa a norma dell’impianto elettrico, l’installazione dell’impianto di sicurezza anti-intrusione, l’installazione dell’antenna tv, la sostituzione di lampade d’emergenza e illuminazione ordinaria nelle zone a comune del piano terra e l’installazione di nuovo impianto di illuminazione a parete sul cortile esterno. Il centro anziani ha una superficie di circa 580 metri quadrati lordi, compresi gli spazi esterni.

 Il recupero

le rampe, bando per la “rinascita” nostri veri lavori, e fare musica, la nostra passione comune”. E il Galluzzo diventa la loro “terra di conquista”. “Dalla scorsa estate, grazie alle feste ai giardini di viale Tanini, nelle quali ci siamo esibiti in una serata a tema, a sorpresa abbiamo ricevuto sempre più contatti – conferma Elisa – lo scorso marzo abbiamo suonato al teatro Everest per celebrare i suoi sessant’anni, e oltre alla

conferma per le feste di quest’estate ai giardini del Galluzzo, a settembre prenderemo parte a un’iniziativa del circolo della vicina Gora”. Ma non solo Galluzzo. “Il 25 aprile scorso abbiamo aperto la stagione estiva in un locale tipico sulla passeggiata di Viareggio, che ci ha assicurato una serata a settimana per questa estate”, conclude la cantante.

P

rosegue l’iter per la “rinascita” dell’ex ristorante Le Rampe in viale Poggi, in prossimità delle antiche mura cittadine che da piazzale Michelangelo scendono verso l’Arno. È stato pubblicato nelle scorse settimane sulla rete civica del Comune l’avviso pubblico per la concessione di valorizzazione: il fabbricato dovrà essere recuperato nei limiti dell’edificio attualmente esistente e ristrutturato all’interno in modo da consentire lo svolgimento dell’attività di ristoro prevista dal bando. Non sarà possibile – viene spiegato – realizzare alcuna nuova costruzione, mentre all’esterno si potranno posizionare solo ombrelloni e tavolini, complementari allo svolgimento dell’attività. La concessione avrà la durata di quindici anni, il canone annuale è di 37.800 euro, pari a 3.150 euro mensili, e la proposta dovrà essere presentata entro il 16 giugno 2015. Il concessionario dovrà completare le opere di demolizione entro un anno dalla firma della concessione e prima di iniziare i lavori di restauro. Gli altri interventi dovranno essere conclusi entro tre anni. Da Palazzo Vecchio viene sottolineato che si tratta di un bando per la valorizzazione di un luogo fondamentale in una parte della città su cui l’amministrazione da tempo ha investito in progettualità. L’immobile è composto da un fabbricato con caratteristiche di chalet, a due piani fuori terra, e da spazi esterni circostanti.

 Il progetto

le emergenze? si affrontano così C

ome affrontare le emergenze quali alluvioni o terremoti? Informare i cittadini sui comportamenti da tenere in questi casi è uno dei compiti della Protezione Civile comunale. Per questo motivo, lo scorso mese ha preso il via, in via Gioberti, il progetto “Ti informo, ti preparo – È inutile temere ciò che non si può evitare”, che vede rappresentanti delle associazioni di volontariato (nella prima fase sono state coinvolte l’Associazione Europea Operatori di Polizia, l’Associazione Nazionale Alpini, Prociv-Arci Croce Viola Firenze e la Vab Vigilanza antincendi boschivi) scendere in strada per informare direttamente i cittadini. In concreto, i volontari si recano in alcuni luoghi pubblici della città per spiegare agli abitanti come affrontare un eventuale terremoto o alluvione, come comportarsi durante l’evento e anche nel momento successivo. Nell’occasione viene consegnato anche un pieghevole informativo che descrive le varie fasi da affrontare. Dopo via Gioberti, i volontari si sono spostati al centro commerciale di via Canova, mentre le tappe successive hanno toccato Ponte a Greve, Gavinana, Novoli e il Gignoro. Ma non è finita qua, perché l’attività proseguirà fino al mese di giugno: per conoscere la programmazione è possibile consultare il sito della Protezione Civile (protezionecivile.comune.fi.it).

 Servizi

cambiano gli orari degli sportelli sas

I Senza Senza appuntamento appuntamento via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info327.28.97.058 327.28.97.058 NUOVA APERTURA Via Gianpaolo Orsini, 78 info 333.40.22.251 NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251

servizi della Sas più vicini ai cittadini. Dalla fine di aprile gli sportelli Sas si sono “avvicinati” agli abitanti con orari più lunghi nei giorni feriali e una novità che riguarda il sabato mattina. La riorganizzazione degli orari – viene spiegato – è stata predisposta per ampliare il servizio e facilitare il disbrigo delle pratiche al cittadino, soprattutto per quanto riguarda il rilascio dei contrassegni e dei permessi temporanei per l’accesso alla ztl. Grazie al nuovo orario, chi deve richiedere un’autorizzazione “volante” per l’accesso alla zona a traffico limitato può ora recarsi anche a uno sportello Sas e non più soltanto ai distaccamenti della polizia municipale. Nel dettaglio, i check point Nord e Sud sono aperti tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30 no stop (con un anticipo di mezz’ora la mattina e un posticipo di mezz’ora la sera). L’ufficio rilascio contrassegni al cubo 8 del Parterre è aperto dal lunedì al venerdì no stop, sempre dalle 7.30 alle 19.30 (finora l’orario era 8.30-13 e 14-16). E, novità, anche il sabato dalle 7.30 alle 15. Nuovi orari anche per il contact center Urp che svolge anche l’attività di infopoint tramvia (cubo 5 del Parterre): l’orario è stato prolungato nei giorni feriali, con apertura no stop dalle 7.30 alle 16.30 (prima era 8.30-13) e, come per gli sportelli del cubo 8, è prevista l’apertura anche il sabato, con l’orario spezzato 7.30-12 e 12.30-16.


Quartiere 3

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

#Luoghi

Giugno 2015 | 7

 Il ricordo

 Ieri e oggi

un “paradiso” ai confini della città

Viaggio nella zona nata secoli fa intorno a Villa Il Bandino, che non ha perso la sua tranquillità Elisa Lami

“U

n tempo qua era tutta campagna...”. Quante volte è capitato di sentir ripetere questa intramontabile espressione, indice dell’implacabile trascorrere del tempo? Beh, un tempo, o più precisamente ben cinque secoli or sono, qua c’era una piccola manciata di casette sorte intorno a un grande palazzo, costruito nel 1350 da Bandino di Bencivenni Baroncelli, che prese il nome di Villa Il Bandino. Tra le sue mura visse nientemeno che Bernardo Bencivenni Baroncelli, la mano che nella congiura de’ Pazzi si macchiò dell’omicidio di Giuliano de’ Medici, dimorò, durante l’assedio di Firenze, il principe Filiberto d’Orange e abitò lo scultore Giovanni Bandini, altrimenti detto Giovanni dell’Opera. I Niccolini, proprietari secenteschi del palazzo, lo arricchirono di un giardino “murato” segreto, al cui interno spiccava il “Ninfeo Niccolini”, una suggesti-

va grotta artificiale: un cancello affacciato su via del Paradiso permette oggi l’accesso alla grotta, restaurata nel 1998, e alla parte del giardino “sopravvissuta” all’urbanizzazione. Dopo essere stata utilizzata come rifugio per gli sfollati durante la seconda guerra mondiale e adibita a sede della polizia, una parte dell’antica villa riveste oggi il ruolo di biblioteca comunale del Q3, ed è frequentata assiduamente dagli studenti della zona. Un’altra curiosa peculiarità del casale andata perduta è il cunicolo che, passando sotto via del Paradiso, collegava la villa al convento di Santa Brigida al Paradiso e alla chiesa di Santa Maria e Santa Brigida al Paradiso. Il piccolo borgo del Paradiso prese il nome dalla villa trecentesca degli Alberti, dove nel 1426 Giovanni Gherardo da Prato ambientò la sua opera “Il Paradiso degli Alberti”, accanto o addirittura dentro alla quale venne fondato il grande convento in cui dimo-

Il borgo del Paradiso ha preso il nome dalla villa degli Alberti. Il numero di case è cresciuto nel tempo, ma la zona non ha perso fascino e tranquillità

ravano sia monache che monaci: una commistione di sessi che al tempo fece gridare allo scandalo. Il complesso è stato interessato da opere di restauro nel 1992, e oggi sono ancora visibili una parte della chiesa, il chiostro e alcuni affreschi quattrocenteschi raffiguranti storie della Passione. Il piccolo numero di casette sorte attorno all’edificio monastico è invece cresciuto esponenzialmente nel corso dei secoli, ma la zona non ha perduto il suo fascino e la tranquillità campestre, tanto che i residenti non esitano a definirla, letteralmente, “un Paradiso a due passi dalla città”.

“rondini nella bella stagione e cucciolate di gattini”

“V

ia del Paradiso per me? Le rondini che durante la bella stagione sfrecciavano sul campo del Ristori, il pizzicagnolo all’angolo di via San Marcellino, le cucciolate di gattini a primavera e la Renault rossa del babbo parcheggiata sotto casa”, confessa una nostalgica residente. “Ho traslocato da molti anni – continua – ma il mio cuore è rimasto sempre nella stessa casetta dai mattoni rossi, affacciata sulla strada che attraversavo col grembiule blu e lo zainetto rosa per prendere il pulmino della scuola”. E.L.

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#L’inchiesta

8 | Giugno 2015

 Sicurezza in città/1

in arrivo più controlli e nuove telecamere Dopo la rapina avvenuta in pieno giorno in via Gioberti fari puntati soprattutto sulle aree commerciali  Focus

Sara Camaiora

P

iù controlli e un nuovo piano di videosorveglianza. È la risposta messa in campo per fronteggiare la questione sicurezza in città. A riaccendere le luci sul tema l’episodio avvenuto in pieno giorno che ha sconvolto un intero quartiere e non solo: la rapina a un gioielliere di via Gioberti nell’aprile scorso, in una delle vie più rinomate dello shopping fiorentino. Così, dopo questo preoccupante episodio, in tanti si sono domandati se fosse il caso di parlare di una “emergenza sicurezza” in città. In realtà i numeri rivela-

no un trend in calo, precisamente del 40 per cento per le rapine e del 7 per cento per i furti, nel primo trimestre 2015 rispetto al 2014: secondo quanto emerso dall’analisi del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono state complessivamente 56 le rapine (393 nel 2014) e 2.167 i furti (9.317 nel 2014). Nonostante questo, la percezione di insicurezza si fa sentire in molti cittadini, dal momento che i reati predatori toccano la sfera più intima delle persone, restano impressi nella memoria e lasciano conseguenze (fisiche o psicologiche)

 Parla il sindaco

“un maggior presidio sul territorio”

“U

na città di medie dimensioni con un ritmo da capitale”. Ha definito così la sua Firenze il primo cittadino Dario Nardella, parlando del tema della sicurezza a una televisione locale. Ed è proprio per questa sua caratteristica che, a suo avviso, c’è bisogno di controlli capillari e di un impegno costante. Per questa ragione il sindaco si è fatto promotore di un appello al ministro degli interni Alfano, in modo da “avere più agenti sul territorio e quindi un maggiore presidio”. “Per gli eventi che ospita e per le sue caratteristiche – ha fatto presente Nardella – Firenze non può essere considerata una qualunque città da 350mila abitanti”. S.C.

Il sindaco Dario Nardella

in chi li subisce. Così, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da una rappresentanza delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza) e del Comune di Firenze (polizia municipale e servizi tecnici). È stato innanzitutto deciso di irrobustire il controllo delle aree a maggior valenza commerciale. E poi si parla di installare più “occhi elettronici” sulla città: la prima fase del lavoro prevede una verifica dello stato di manutenzione delle telecamere già in funzione, oltre duecento, in parte destinate esclusivamente ai controlli mirati alla sicurezza (prevalentemente in centro) e in parte a quelli per la viabilità (soprattutto sui viali). Entro l’anno, in collaborazione con Prefettura e Questura, il Comune predisporrà un progetto per implementare la rete esistente e arrivare così a coprire tutti i quartieri della città, quantificato in circa 250mila euro di investimenti, secondo quanto annunciato dal sindaco Dario Nardella. Circa trenta le aree individuate da Palazzo Vecchio, in corrispondenza dei centri commerciali naturali della città, quello di via Gioberti incluso, nel centro storico ma anche in periferia. Le aree, in sostanza, maggiormente frequentate della città, sia in orario diurno che notturno. Il gruppo di lavoro elaborerà una scala delle priorità, che poi il comitato provinciale valuterà e validerà. Il documento sarà quindi inviato al Ministero degli interni e ad altre istituzioni per accedere a eventuali finanziamenti specifici.

“problema diffuso in tutta firenze”

S

uo figlio, dopo quel giorno, ha deciso di interrompere l’attività E così la gioielleria di via Gioberti a fine mese chiuderà definitivamente i battenti. La causa: la rapina in pieno giorno dell’aprile scorso. Un episodio che ha destato sgomento nel quartiere e nella città intera. “Avevamo già segnalato situazioni sospette – spiega il titolare – da tempo c’è bisogno di più controlli, bene se si parla di interventi ma purtroppo si agisce quando è già tardi”. Quanto al tema della sicurezza, non parla di una “emergenza via Gioberti” ma piuttosto di “un problema generale e diffuso in tutta la città” il presidente del centro commerciale naturale Danilo Bencistà, che aggiunge: “Apprezziamo il lavoro fatto dall’amministrazione, soprattutto l’aver raccolto ciò che da tempo richiedevamo, ovvero l’installazione di telecamere”. S.C.

La gioielleria di via Gioberti rapinata in pieno giorno lo scorso aprile: l’episodio ha fatto riaccendere le luci sulla questione della sicurezza in città


#L’inchiesta

Giugno 2015 | 9

 Sicurezza in città/2

scatta la guerra agli incidenti al volante

Già più di mille sinistri quest’anno, 14 mortali. Nasce un ufficio ad hoc  Verso la legge

omicidio stradale, l’iter continua

E Sara Camaiora

S

uperano il migliaio gli incidenti stradali avvenuti a Firenze in questi primi mesi del 2015, già quattordici quelli mortali. Da gennaio ad aprile di quest’anno sono state rilevate circa 1.400 infrazioni, di cui 824 da 137 pattuglie in borghese, una tipologia di controllo che è stato deciso di implementare. Tra le sanzioni più frequenti l’uso del cellulare alla guida (482 multe), ma anche il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (57 casi) e il passaggio col semaforo rosso (65). La maglia nera per la maggior incidentalità va a via Baracca, che si è aggiudicata il triste primato nel 2014 con 76 incidenti, seguita a ruota da via Pistoiese con 72. Poi viale Strozzi, via di Novoli, via Senese e viale Redi, quest’ultimo teatro anche lo mese scorso di un tragico incidente. Sempre per quanto riguarda lo scorso anno, il totale degli incidenti è stato di 3.646 (3.318 i feriti e 18 le vittime), con 185 sinistri causati da guida sotto l’effetto dell’alcol e ventuno di droga, oltre a 118 omissioni di soccorso. Tantissime le multe per eccesso di velocità rilevato da autovelox e telelaser (150mila), e molte anche le auto pizzicate senza assicurazione, 1.800. “Non possiamo rimanere inermi di fronte a numeri da bollettino di guerra: le violazioni al codice della strada sono atti potenzialmente omicidi”, è il duro commento del sindaco Nardella, che ribadisce la ferma volontà dell’amministrazione di fare il massimo per ridurre gli incidenti. Ed è con questo obiettivo che nasce a Palazzo Vecchio l’ufficio per la sicurezza stradale, una struttura intersettoriale che supporterà sindaco e giunta su questo tema per quanto riguarda controlli, prevenzione, miglioramento delle infrastrutture, monitoraggio e statistiche e che sarà composta da cinque persone: un dipendente della direzione ufficio del sindaco, due vigili urbani, un dipendente della direzione generale e un collaboratore del sindaco con competenze in tema di sicurezza stradale e infrastrutture. Un altro tassello del progetto David, messo a punto da Comune e associazione Lorenzo Guarnieri dal 2011 con l’obiettivo di ridurre, entro il 2020, del 50 per cento il numero di decessi e feriti gravi sulle strade. L’altro fronte dell’impegno è quello della viabilità: saranno rifatti entro l’anno 5.200 attraversamenti pedonali e sono in ponte verifiche per la messa in sicurezza di molte strade, tra cui via Toselli e via Maragliano. Altri interventi sono previsti in tutti i quartieri: i bandi sono pronti ma, per andare in gara, necessitano dello sblocco delle risorse del patto di stabilità. E dopo l’estate partirà anche una massiccia campagna di comunicazione sul tema della sicurezza stradale.

ntro l’anno l’omicidio stradale potrebbe diventare legge. Ne è convinto Stefano Guarnieri, che su questo tema si batte ormai da tempo. Sono cinque anni esatti che suo figlio Lorenzo, allora diciassettenne, ha perso la vita al parco delle Cascine, cinque anni da quella maledetta notte tra il 1° e il 2 giugno 2010. Portare la violenza stradale in cima alle priorità delle amministrazioni, ridurre drasticamente il numero delle vittime di incidenti, sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e sui comportamenti da tenere alla guida, fornire assistenza alle famiglie coinvolte in drammi di questo tipo: sono gli obiettivi che si è posta l’associazione intitolata a Lorenzo (www.lorenzoguarnieri.com), per ricordarlo e perché “la sua morte non può e non deve essere vana”, come si legge sul sito. “La violenza stradale è il fenomeno che provoca il numero più alto di morti e invalidità permanenti soprattutto nei giovani, combatterlo deve essere un impegno costante delle amministrazioni”, sottolinea Guarnieri. E proprio la campagna per l’introduzione del reato di omicidio stradale, ovvero l’inasprimento delle pene per chi causa incidenti guidando sotto l’effetto di alcol o droga, è stato uno dei suoi principali impegni, affiancato anche dal Comune che, in più occasioni, ha promosso e realizzato iniziative. Superano le ottantamila le firme raccolte dall’associazione Guarnieri con questo obiettivo e, a livello nazionale, l’iter della normativa in materia prosegue, con un primo sì in Commissione Giustizia al Senato. “Il reato di omicidio stradale permette di dare giustizia alle vittime ma è anche un deterrente: lo dimostra il caso dell’Inghilterra, dove una legge simile esiste e le vittime di incidenti stradali sono la metà di quelle italiane”, conclude Guarnieri.


10 | Giugno 2015

#Un mese in una pagina

 Il torneo

 A 750 anni dalla nascita

un calcio storico da fiorentini “veri”

e il sommo poeta “invase” Firenze

U

n “Dante tram”, le immortali terzine del Sommo Poeta sparse in lungo e in largo per la città e gli auguri da parte di personaggi celebri dei nostri tempi. Così Firenze ha festeggiato Dante Alighieri nel 750esimo anniversario della sua nascita. L’immagine del Sommo Poeta e le sue terzine hanno “invaso” il capoluogo toscano attraverso i principali mezzi di trasporto, cartelloni, manifesti, un sito internet dedicato (www.comune.fi.it/dante750) e una campagna social. Per l’occasione, come detto, non è mancato nemmeno un “Dante tram” tutto rivestito in onore del poeta, mentre altri Dante hanno fatto la loro comparsa su bussini elettrici, auto del car sharing e pensiline delle fermate. Ma le novità non si sono fermate “fuori”, salendo anche a bordo dei mezzi pubblici grazie all’operazione di animazione culturale ideata dal Museo Casa di Dante in collaborazione con l’ufficio comunicazione del Comune di Firenze: una coppia di attori è salita a bordo di bus e tram per rivolgere ai passeggeri domande su Dante, la sua opera e il suo tempo. In calendario anche itinerari danteschi, letture e spettacoli, mentre sul sito internet del nostro giornale (www.ilreporter.it) è stato organizzato il concorso “Fotografa il tuo Dante”, che invitava a postare su Instagram, fino al 4 giugno, una foto scattata in città che avesse un legame con la figura del Sommo Poeta: in palio c’erano due biglietti per il concerto di Jovanotti del 5 luglio allo stadio Artemio Franchi, messi a disposizione da Prg – Public relations group. Il tutto per festeggiare, da par suo, il Sommo Poeta, 750 anni dopo la sua nascita.

 Il progetto

“targhe” alle bici contro i furti U Andrea Tani

A

llo sparo della colubrina “il pallaio vestito d’amendue i colori giustamente batta la palla”: si rinnoverà allora una delle più belle e antiche tradizioni di Firenze. Torna il calcio storico, un anno fa interrotto sul più bello dopo che nervi tesi e scorrettezze avevano portato alla sospensione del torneo. Acqua passata, ora è tempo di pensare di nuovo al calcio giocato. Sabato 13 e domenica 14 giugno le semifinali, mercoledì 24 giugno la finale. Un’edizione diversa dalle precedenti, la prima giocata secondo il nuovo regolamento. “Per compilarlo abbiamo tenuto conto di due criteri: fluidità del gioco e fiorentinità”, spiega Michele Pierguidi, uno dei quattro saggi incaricati dal sindaco Nardella di mettere a punto le nuove regole. In breve, il testa a testa fra due giocatori continuerà a essere consentito, ma solo per un periodo limitato di tempo e a patto che l’avversario abbia accettato l’ingaggio. Gli arbitri avranno più potere sanzionatorio e se un giocatore si rifiuterà di lasciare il terreno di gioco dopo l’ordine del maestro di campo – da un episodio del genere ebbero inizio i disordini del 2014 – la partita verrà sospesa e la squadra del giocatore disobbediente sanzionata con la sconfitta a tavolino e cinquemila euro di multa, pene aggravate in caso di recidiva. In campo, poi, ci andranno i fiorentini veri: da quest’anno tutti i calcianti dovranno essere nati a Firenze o residenti in uno dei comuni della Città metropolitana da almeno dieci anni ininterrotti. “Ci impegniamo ad attuare il regolamento alla lettera per non incorrere più in situazioni spiacevoli”, spiega ancora Pierguidi, di recente confermato alla guida del calcio storico. “Prima di tutto deve però cambiare l’atteggiamento delle squadre: se si gioca solo per i cazzotti non è più calcio storico. La lezione è servita, il clima è buono e sono certo che andrà tutto per il meglio”. È d’accordo Luciano Artusi, memoria storica e uomo simbolo del calcio fiorentino: “Sarà una bella edizione”, prevede, e del suo pronostico ci si può fidare. “Per esperienza ho imparato a riconoscere che le edizioni del calcio storico seguono una sinusoide: alle annate memorabili succedono incontri sottotono, dopodiché la qualità torna a risalire. Anno scorso si è toccato il fondo: aspettiamoci quindi almeno due grandi edizioni”, spiega. “D’altra parte – aggiunge – bastano le due ricorrenze che si festeggiano quest’anno in città a rendere speciale il torneo: i 750 anni dalla nascita di Dante e i 150 di Firenze Capitale”. Con l’entrata in vigore del limite d’età previsto dalle nuove regole, Artusi ha dovuto lasciare l’incarico di direttore del corteo storico, ricoperto per cinquantacinque anni. Sarà ancora in piazza Santa Croce in veste di consigliere delegato a feste e tradizioni popolari, ma questa volta non si udirà il suo grido, famoso nel mondo. Che Artusi accetta allora di lanciare dalle colonne de Il Reporter: “Gridate con me: viva Fiorenza!”.

n progetto contro i furti delle biciclette. Si chiama “Lamìbici”, è stato elaborato dall’Ufficio Città Sicura insieme alla polizia municipale e prevede una serie di iniziative e campagne: tra i suoi obiettivi ci sono quelli di arginare il fenomeno della rivendita di mezzi di provenienza non certa e di informare i cittadini sui sistemi antifurto esistenti. Come l’Easy Tag, ovvero l’adesivo indelebile da attaccare alla bicicletta che, collegato al Registro italiano bici, associa al proprietario il numero progressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identificativi del mezzo. In questo modo, in caso di furto, con una segnalazione al registro il legittimo proprietario viene avvisato quando la bicicletta viene ritrovata. Lo scorso mese duecento di questi adesivi sono stati distribuiti ad altrettanti fiorentini che si sono recati in piazza Bartali per “Targa la bici”, l’iniziativa di lancio del progetto “Lamìbici”, e nelle prossime settimane l’iniziativa si sposterà anche negli altri quartieri cittadini per “targare” altre biciclette. Ma la targa e la contestuale registrazione sono soltanto alcuni degli strumenti del progetto “Lamìbici”: sono previste anche campagne di comunicazione rivolte sia ai cittadini che ai rivenditori di biciclette, con la sottoscrizione di un accordo tra Comune e commercianti con una serie di impegni reciproci. L’amministrazione diffonderà la lista dei negozi aderenti, pubblicizzandoli come rivenditori di usato sicuro “Lamìbici”, e da parte loro gli esercenti si impegneranno, nel caso di acquisto di biciclette usate per poi rivenderle, ad archiviare il nominativo e il documento del venditore, a verificare che il numero di telaio non risulti tra quelli rubati e a rilasciare all’acquirente il certificato di vendita della bicicletta.

 Animali “insoliti”

in città spuntano cinghiali e caprioli C

inghiali (e non solo) in città. Anche a Firenze si vedono sempre più spesso le conseguenze dell’aumento della presenza di alcune specie selvatiche registrato a livello provinciale e regionale. Uno degli ultimi casi avvenuti in città in ordine di tempo ha riguardato, a metà maggio, la cattura di un grosso maschio di cinghiale di circa un quintale in via del Palmerino. Nella zona – viene spiegato – solo negli ultimi mesi sono stati catturati oltre trenta esemplari, che oltre a provocare paura negli abitanti rischiavano di finire in strada e causare danni a mezzi e persone. Ma non solo cinghiali: altri episodi recenti hanno riguardato caprioli finiti addirittura in piazza Beccaria e piazza Gavinana. E altri casi, sempre più frequenti, riguardano le operazioni di controllo sui cinghiali in prossimità delle grandi arterie stradali, come nelle zone limitrofe a via Faentina e via Bolognese. Così, sempre più spesso la polizia provinciale è chiamata a intervenire con urgenza per risolvere situazioni di rischio. Anche in piena città.

1265-2015

750 ANNI DALLA NASCITA DI DANTE

#Dante750

Tosco che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco. Inf. 10, 22-24


#Rubriche

Giugno 2015 | 11

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

L’OROLOGIO ILLUMINATO della Torre d’Arnolfo

V

ia dell’Oriuolo prese tale nome perché in una bottega di questa strada, nel 1353, venne fabbricato il primo orologio destinato a ornare la torre di Palazzo Vecchio. Prima di allora, e anche qualche tempo dopo, la strada prendeva il nome dall’antica famiglia degli Albertinelli. Chi costruì l’oriuolo fu il chiavaiolo Niccolao di Bernardo del Popolo di San Frediano, per la somma non indifferente di 300 fiorini d’oro. L’innovativo misuratore del tempo iniziò a scandire le ore con il rintocco di una campana della torre il 25 marzo 1353, esattamente per il Capodanno fiorentino. Si fermò cinque anni dopo e, grazie al milanese Giovanni Pacino, riprese a battere regolarmente le scansioni temporali della giornata ai cui utilissimi rintocchi si erano già abituati i cittadini. Nel Quattrocento fu necessario un ulteriore restauro fino a che, nel 1667, un nuovo orologio lo andò a sostituire. Questa volta non si trattò di un dispositivo solo uditivo, bensì anche visivo ottenuto per mezzo di una mostra circolare bianca segnata da dodici ore ed un’unica lancetta ruotante segnatempo, che comparve sulla bruna facciata del pietrigno filaretto, alla base della svettante torre. L’orologio venne realizzato grazie ad un complesso ingranaggio messo a punto dal matematico fiorentino Vincenzio Viviani, e fu un incredibile successo; una “conquista” del popolo non indifferente e, per corrispondere “al desiderio universale dei cittadini” che lamentavano l’inconveniente di non poter vedere le ore durante la notte, si provvide, due anni dopo, alla sua illuminazione dall’imbrunire fino all’alba. Allora non esistevano altri orologi pubblici illuminati, per cui quello di Palazzo Vecchio fu il primo ad esserlo e l’unico per molti anni. Si proiettava un bagliore luminoso sulla grande mostra bianca, a mezzo di alcuni lumi ad olio muniti di lenti riflettenti, spinte alla sera dal lumaio che provvedeva all’accensione e poi allo spegnimento al mattino. L’operazione veniva eseguita dall’interno della Torre d’Arnolfo, su due guide di ferro che fuoriuscivano da una speciale apertura situata sotto la mostra stessa fra due fessure verticali simili a feritoie. Questo sistema, utilizzato per molti anni, fu abolito in quanto, con il trascorrere del tempo, si ritenne “poco pratico ed efficace”. Ormai ai primi dell’Ottocento, su proposta del professor Innocenzo Golfarelli, direttore delle Officine Galileo, si pensò, senza poi realizzare, d’illuminare la mostra dell’orologio “con un riflettore

elettrico da collocarsi nella terrazza soprastante la Loggia de’Lanzi, ma tale progetto non venne altrimenti attuato, sia per la complicazione del sistema e sia per la spesa elevata che a quell’epoca esigeva la produzione dell’energia elettrica”. I tempi non erano ancora maturi, per consentire alle lampade ad incandescenza, collegate alla rete d’illuminazione pubblica, l’attuale visione notturna dell’orologio. Nel 1903 però, la modernizzazione si fece avanti in modo prorompente. Dagli atti del Consiglio Comunale del gennaio di quell’anno, l’Amministrazione approvava il progetto per l’installazione di sei orologi elettrici, deliberandone l’acquisto dalla Casa Wagner di Wiesbaden da collocarsi: “uno nella sala dell’Assessore ai Lavori Pubblici, un altro a doppio quadrante, trasparente, di cm. 65 di diametro, in Piazza Cavour, poggiato su mensole a braccio di ferro battuto e illuminato in tempo di notte a mezzo di fiammelle a gas. Due simili al precedente, uno sull’angolo di Via degli Speziali e l’altro sull’angolo di Via dei Banchi e Via Rondinelli. Uno a un solo quadrante in Piazza della Calza in prossimità di uno dei fanali a gas ivi esistenti, in modo che possa essere veduto anche di notte. Uno, simile al precedente, venga montato presso la Porta a S. Frediano”. Il tutto per una spesa complessiva di £. 2.868,34 compreso imballaggio, trasporto ferroviario e spese doganali. Per l’ordinaria manutenzione i sei orologi venivano affidati alle Officine Galileo. Il consenso generale riscontrato dalla cittadinanza fu talmente positivo e unanime, che indusse addirittura l’Amministrazione Comunale a comunicare da parte dell’Ufficio Tecnico, al Magistrato di Vienna il successo ottenuto dagli orologi elettrici forniti dalla Maison ch. Thoed Wagner. Visto il felice esito dell’installazione dei sei innovativi orologi, l’Amministrazione, il 4 aprile 1906, ne approva la dislocazione di altri dieci, questa volta però “pubblicitari”, forniti gratuitamente dalla Ditta di Aldo Veneziani, del fu ingegner Federigo e Soci di Bologna che collocherà a sua cura, nel centro cittadino in punti da stabilirsi. Tali “orologi reclame” a titolo di esperimento avevano un decorso di 5 anni “tacitamente rinnovato per egual tempo, qualora 6 mesi prima della sua scadenza nessuna delle parti dia all’altra formale disdetta”. La fornitura degli orologi era completamente gratuita perché la Ditta Veneziani usufruiva degli appositi spazi sugli orologi stessi su cui riscuotere la pubblicità. Un bel disegno a china dell’orologio

Il Pungiglione

la prova costume? una questione di vistA mostrava le superfici segnate con le lettere C, D, E sulle quali apporre le pubblicità. Il Comune si riservava inoltre la facoltà di vietare quelle forme di reclame “che ritenesse offensive alla morale” imponendo alla ditta di ottemperare subito alla rimozione, “sotto pena di immediata decadenza della concessione”. L’Amministrazione si riservava anche il diritto di verificare in ogni momento “il buon funzionamento degli orologi e per ogni irregolarità constatata, la ditta assuntrice dovrà sottostare ad una multa variabile da £ 10 a 50. Accertate tre contravvenzioni al riguardo, il Comune avrà facoltà di rescindere il contratto o di procedere alla riparazione occorrente, a spese della ditta che non provvedesse nel termine assegnato”. Ormai la modernità aveva fatto breccia e la città si stava aprendo a nuove idee. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI µWeb artusi.net

I

n questo periodo dell’anno c’è una categoria di persone che soffre più degli altri, che lotta in modo straziante per la propria dignità e alla quale mi sento di dover esprimere tutto il mio sostegno: mi riferisco a quelli che hanno deciso di mettersi a dieta! Prima c’era il dietologo che ti consigliava come ridurre i pasti, ora per fortuna c’è la crisi economica e saltare i pasti è diventato più naturale! Per chi non l’avesse mai provata la dieta è la cosa più vicina al martirio: mesi e mesi a lottare contro ogni tentazione, a resistere contro i brontolii di pancia, ad amare chi ti sta vicino che invece di sostenerti ti guarda e ti dice “ma lo sai che mi sembri ingrassato!”. La parabola del santo arriva al massimo compimento con un sacrificio estremo (viene arso, ucciso), quella della persona a dieta giunge al capolinea con la prova costume. Mesi e mesi di angustie e di passione per potersi infilare quel pezzettino di stoffa senza essere presi per il c... dagli altri. Il giorno fatidico il nostro fratello (o sorella) a dieta s’infilano il costume, si guardano allo specchio con un sorriso compiaciuto, poi mettono piede in spiaggia e vengono presi per il c... un’altra volta! Per confortare queste persone vorrei citare loro una massima di un vecchio saggio cinese: “Non sei tu ad essere grasso, sono gli altri che ti vedono in quel modo!”. In poche parole il tuo sovrappeso non è colpa di quello che mangi ma delle poche diottrie di chi ti sta intorno. Non perdere tempo a dimagrire, metti piuttosto un paio di occhiali a chi ti guarda. Magari quelli da fabbro, tutti neri... così non ti vedono proprio! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

µWeb andreamuzzi.it


12 | Giugno 2015

#Cultura  Agenda

 Tra le pagine

se lo scrittore (non) va in vacanza

Piccola selezione delle ultime fatiche di autori toscani: dai saggi alla letteratura per ragazzi Enrica Cinaschi

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oscani popolo di santi, navigatori e... scrittori, verrebbe da dire, perché sono molti gli abitanti del granducato a dedicare il proprio tempo alla letteratura. Ed è per questo che Il Reporter ha scelto per voi una selezione di libri “freschi di stampa” che, secondo la nostra redazione, meriterebbero di finire nelle librerie dei fiorentini. Il primo è il curioso “Le strade dei Santi a Firenze”, di Anna Luisa Roma e Roberto Lasciarrea (Edizioni Sarnus), una sorta di itinerario fiorentino sulle orme dei santi che – chi per un motivo, chi per un altro – hanno dato il nome a moltissime vie della nostra città. Senza scostarsi troppo da questo tema ci si imbatte in “Firenze e la sua Chiesa. Due millenni di fede e di storia”, del giornalista Mauro Bonciani (edito da Le Lettere). Storia, non cronaca, per la prima volta riunita in un testo non specialistico, che aiuta a cogliere l’essenziale della vicenda che

unisce la città alla sua Chiesa, simboleggiata dalla cupola del Brunelleschi. E ancora, si passa al lavoro di un’altra giornalista, Francesca Tofanari, che nel suo “Missa Est” (Edizioni Nicomp L.E.) ha raccolto le storie, le curiosità e i racconti di trentotto chiese fiorentine da lei stessa frequentate. Abbandonato il sacro e l’interessante letteratura che gli ruota attorno, ci si sposta verso il magico mondo dei libri per ragazzi, dove si incontra “Un nuovo amico per il signor Stravideo” (Edizioni Sarnus), racconto scritto dall’attore Bruno Santini – ha recitato nel Ciclone di Pieraccioni e in una lunga serie di fiction televisive, oltre a essere autore e conduttore radiofonico – e già arrivato al terzo episodio. Il protagonista è un buffo personaggio, ossessionato dalla tencnologia, che invita a riflettere sull’importanza dei rapporti umani. A metà strada tra saggio e romanzo è l’ultima fatica di uno dei giovani scrittori toscani più

apprezzati, Vanni Santoni, che nel suo “Muro di casse” (Laterza editore) racconta il fenomeno musicale free tekno tra la fine degli anni Ottanta e il Duemila. Uno spaccato molto familiare all’autore, che analizza e racconta nel testo, facendosi aiutare da un corposo apparato documentale, cos’era e cosa ha significato quel tipo di cultura in in un dato momento storico. Perché ha segnato un’epoca. Chi è alla ricerca di qualcosa di leggero ma non banale, può invece “assaggiare” “Mangia con rigore”, della nutrizionista Valentina Guttadauro, che ha fatto quattro chiacchiere con i giocatori della Fiorentina per farsi raccontare vizi e virtù a tavola (Salvini editore). E chi vuole qualche consiglio in più? Può consultare “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”, gruppo Facebook made in Florence che conta oltre 20mila iscritti e funziona da piazza per chi vuol scambiare opinioni su libri già letti o da leggere.

 Estate/1

 Estate/2

 Il concorso

Sei mesi a tutta cultura

Bollani e Rava, argento e Hiromi: A Fiesole caldo fa rima con spettacolo

sfida all’ultima risata: al teatro “alias” va in scena il contest per il miglior comico

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n’estate (quasi) infinita. Sei mesi di eventi fino a ottobre inoltrato, con un caleidoscopio di oltre 700 appuntamenti che toccano cinema, letteratura, teatro, danza, musica e design. L’Estate Fiorentina 2015 dura quanto Expo e promette grandi cose. In prima posizione tra gli eventi più attesi ci sono senza dubbio i grandi concerti, che tornano a occupare gli spazi all’aperto: David Gilmour, Patti Smith, i Limp Bizkit e gli attesissimi Mtv Music Awards si contenderanno il parco delle Cascine, l’anfiteatro, l’ippodromo del Visarno, lo stadio Artemio Franchi e la Cavea del Teatro dell’Opera. Dal 4 al 7 settembre si torna a parlare di musica dal vivo con il Campus della musica in programma al teatro dell’Opera, mentre dal 30 giugno al 3 luglio l’appuntamento è con la musica di Controradio: gli artisti del Rock Contest e le band giovanili selezionate dall’emittente fiorentina si esibiranno alle Murate. Sempre alle Murate torna il Festival au Desert (30 giugno-3 luglio), con i maggiori autori e interpreti di musica dal continente africano, mentre per la musica elettronica del Festival Next Tech occorrerà aspettare settembre. Tra gli altri festival, Contrasti al museo Novecento fino a ottobre e Tempo Reale (vari luoghi, 26 settembre-10 ottobre). Grande spazio anche al cinema con il consueto Apriti cinema! in piazza Santissima Annunziata (26 giugno-26 luglio), oltre alle iniziative Cannes a Firenze (18-26 giugno alla Cavea) e Cinema Reale (da giugno a settembre). Si rinnova poi l’appuntamento con la spiaggia sull’Arno, aperta con vari eventi fino a settembre inoltrato: quest’anno, ad esempio, è in programma la kermesse Arcoscenico con un giardino pensile biodinamico sospeso sul fiume, a pochi metri dalla riva. A ottobre il festival Sonic Somatic porterà in diversi luoghi della città (dalla corte di Palazzo Strozzi al cimitero degli Inglesi) installazioni artistiche audio-visive e le sonorità del noto Festival Helicotrema, dedicato all’audio registrato. Alle Cascine, a luglio, andrà in scena anche un evento dedicato a David Bowie con Andrea Chimenti e Orchestra. E non mancheranno nemmeno la danza di qualità di Virgilio Sieni (luglio), con performance ambientate nei cenacoli fiorentini, e la classica Cena Bianca – ormai diventata un appuntamento fisso – che si svolgerà il 3 luglio in piazza del Carmine.

Patti Smith sarà a Firenze il 18 giugno, quando tornerà a esibirsi in una città a lei particolarmente cara

he “bella stagione” sarebbe senza l’Estate Fiesolana? Sicuramente meno divertente, ed è per questo che, dal colle lunato, arriva un programma di tutto rispetto: da Stefano Bollani a Hiromi ed Enrico Rava fino al cinema con il maestro dell’horror Dario Argento. E poi il teatro di Maurizio Lombardi e Arianna Scommegna (premio Ubu 2014) e la musica classica con il compositore olandese Louis Andriessen. E ancora il ritorno della danza, con il Balletto di Toscana, l’Opus Ballet e il Balletto di Firenze e alcune delle giovani stelle italiane. Sono questi alcuni degli eventi della 68esima edizione dell’Estate Fiesolana, in programma dal 21 giugno al 26 luglio. Previsti trenta appuntamenti di musica, cinema, teatro, danza al Teatro Romano e, per la prima volta, alle terme romane, all’interno dell’area archeologica, con un nuovo allestimento. C.G.

opo il successo dello scorso anno, torna il concorso per comici emergenti “La Fabbrica della comicità”. È il teatro Alias di Firenze a ospitare le quattro serate di selezione fino alla finale del 19 settembre. La prima si è svolta il 6 giugno, la data successiva è fissata per il 20. I candidati che supereranno le due prove arriveranno alla semifinale del 4 luglio e, poi, alla finalissima di settembre. Sono state oltre cento le richieste di partecipazione, provenienti da tutta Italia. Al concorso sarà presente una giuria alla quale sarà affiancato, per la finale, il voto del pubblico. In giuria, addetti ai lavori come gli attori Sergio Forconi e Bruno Santini, il regista Alessandro Gelli, le giornaliste Valentina Roselli ed Elisabetta Failla, il presidente del circolo Lippi, proprietario degli spazi del teatro Alias, Maurizio Jaksetich e Marco Colangelo, consigliere del Q5. C.G.

Danze coreane, Concerti in villa e aperitivi in carcere: Giugno è anche questo

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ltro mese, altri eventi, con l’estate alle porte e la voglia di mare che chiama sempre più. Ma Firenze non si fa certo spaventare dall’arrivo del solleone, anzi propone una lunga lista di appuntamenti che sarebbe meglio segnare in agenda per non rischiare di dimenticare. Tanto per dirne uno, il 21 giugno, all’interno del carcere di Sollicciano, viene organizzato un “Aperitivo Galeotto”, serata durante la quale dieci detenuti (cinque uomini e cinque donne) vengono chiamati a realizzare un aperitivo “finger food” – aperto al pubblico su prenotazione – sotto le direttive dello chef Enrico Panero del ristorante Da Vinci di Eataly Firenze. L’intero ricavato della serata (20 euro a persona) contribuirà al restauro del Battistero di Firenze. Dopo aver ospitato i bassi rock di Vasco Rossi il 12, l’Artemio Franchi impazzirà di gioia il 23 per l’arrivo del cantante pop Tiziano Ferro, alla sua prima prova con il pubblico immenso degli stadi. Una capatina allo Spazio Alfieri è vivamente consigliata se tra i propri autori preferiti c’è anche Marco Vichi, che il 16 alle 19 aspetta tutti per bere un bicchiere di vino e discutere del suo ultimo romanzo, Il Console, uscito per Guanda. Gli amanti della musica classica rimasti orfani delle belle stagioni al chiuso dei teatri non devono disperare: il 25 giugno, nella bellissima Villa La Petraia a Castello, Daniele Giorgi, primo violino dell’Orchestra regionale della Toscana, salirà sul podio e guiderà i professori d’orchestra nella Sinfonia n.36 di Mozart, composta dall’autore alla fine del 1783. E mentre si aspettano il 4 e 5 luglio per la doppia performance di Lorenzo Jovanotti allo stadio, ci si può amabilmente intrattenere con le serate organizzate da Opera di Firenze il 26 e 27, in coproduzione con Fabbrica Europa, quando sul palcoscenico salirà la danza coreana dello spettacolo Bul-ssang (al Teatro Goldoni), che porta a Firenze ritmi e contaminazioni della Korea National Contemporary Dance Company. C.G.


#Cultura

Giugno 2015 | 13

 Le strade di Mr. Moskovitch | Sesta puntata Era rimasto a bighellonare per il centro di Firenze Boogey Moskovich, con la testa carica di pensieri e in mano una lettera minacciosa del suo editore. Stavolta a stringere tra le mani una missiva è Helen, e anche in questo caso il retrogusto è molto amaro. Cosa succederà adesso? Si incontreranno ancora i nostri eroi? Scopritelo nella nuova puntata del racconto di Domenico Luigi Cena.

Flipper Nelle giornate precedenti Helen sovente si rintanava in un bar a Porta San Niccolò. Trovava magico quel luogo, dove si intreccia la vita a seconda delle ore. Alla mattina scolari e mamme, poi artigiani, operai del comune, vigili e qualche pensionato. Pochi turisti. Gli umani sono in perenne migrazione a seconda delle ore; come palline d’acciaio in un vecchio flipper rimbalzano seguendo traiettorie proprie. Ricordava bene i flipper e i suoni di quel gioco, dove inevitabilmente prima o poi la forza di gravità e un rimbalzo imprevisto o un colpo d’anca fuori tempo, fanno inghiottire la biglia dalla bocca meccanica della macchina, interrompendo il gioco. Ricordava anche che i giocatori più bravi, per stupire, giocavano con due palline insieme. Trovava magico questo brusco interrompersi della città poco fuori dalla porta, questo cambiare radicalmente suoni e profumi al di là della linea delle mura. Poi si inerpicava fino al Forte Belvedere e da lì si metteva ad osservare la città di sotto. * * * Helen aprì svogliatamente la busta al tavolo del bar. Lesse le prime righe: “Istanza di divorzio”, era l’oggetto. - Come previsto dall’accordo prematrimoniale da lei firmato col sig... Saltò alle ultime pagine. - Con la presente siamo... qualora... la suddetta... il sottoscritto... imperocché... le vie legali... abbia in animo di accettare le condizioni poste è sufficiente che consegni copia del presente documento firmato e datato al corrispondente italiano del ns. studio, notaio Lo Pinto sito in via San Zanobi ventuno... Sospirò. In quel momento, preceduti dal cloppete cloppete di otto zampe ferrate, due poliziotti a cavallo – anzi una poliziotta ed un poliziotto – fecero un ingresso maestoso attraverso la porta.

I cavalli erano animali imponenti e bellissimi. Del tutto inaspettati in quel luogo. Come inaspettati sono il più delle volte i fatti della vita. Ed i sentimenti, che solo bisogna ascoltarli. Helen si sentì emozionata come quando, da bambina, suo padre l’aveva portata a teatro. L’attore sulla scena aveva iniziato il suo pezzo raccontando con voce profonda di una balena bianca e di un tale capitano Achab. Non aveva capito un accidente della storia e tanto meno, forse delle parole. Eppure aveva balbettato per sei mesi. E la cura era stata l’inizio della sua carriera d’attrice. Sollevò la testa dal documento. Prese un profondo respiro e fece un cenno al vecchio cameriere sfoderando il suo migliore sorriso sciogli-cuore. - Mi scusi... avrebbe per caso una biro? - Certo! Non c’è problema. Eccola. Helen prese la biro e senza nemmeno esaminare il documento firmò in fondo e appose la data. Immaginò di sentire la voce al megafono del regista che diceva: - stop. È buona, stampiamo questa. Signori ci rivediamo al montaggio. E poi gli elettricisti che spengono i proiettori, l’aiuto operatore che estrae il caricatore della pellicola dalla macchina da presa e la costumista che viene a prenderla per accompagnarla al suo improvvisato camerino. Ma non era un film, era la vita vera. Si sentì rinfrancata, prese un profondo respiro. Mise il documento nella borsa, si alzò per restituire la penna al cameriere e pagare il suo cappuccino. - Grazie per la biro... saprebbe anche dirmi dov’è via San Zanobi? - Eh, mia bella signora, non le conviene prendere un tassì? Che mi sa che qui va a piovere. Ogni ultima scena di film che aveva girato aveva per lei un odore, ricordava quello, di un lavoro appena terminato, assieme ad un senso vago di vuoto e languore. Oggi, questo finale, aveva per lei il profumo delle ciliegie che il fruttivendolo stava esponendo fuori dalla sua bottega. Ne comprò mezzo chilo ed iniziò a mangiarle camminando. Continua ☞


14 | Giugno 2015

#Sport  Tatarusanu

se la “soap” va in scena in porta

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alter Zenga era stato uno dei primi, a novembre, a sostenere a una nota radio dell’hinterland fiorentino che la Fiorentina avesse un vice-Neto degno della serie A. Parole, le sue, che avevano suscitato reazioni opposte da parte dei tifosi. Neto convince sempre di più e le sue prestazioni stabiliscono una gerarchia tra i due portieri. Dopo il mancato rinnovo, a inizio 2015 tocca invece a Tatarusanu. In poche giornate “Tata” conquista tutti con prestazioni ben oltre la sufficienza. Bravo nelle uscite, sicuro tra i pali, qualche sbavatura con i piedi ma sempre più una certezza. Più di un mese da protagonista, ma la storia non finisce qui: un mal di schiena blocca il rumeno, in porta torna Neto che inizia a fare il fenomeno. Tata è nuovamente dietro. Poi, in questa sorta di “soap”, dopo Verona e Siviglia qualcuno punta il dito anche contro il brasiliano. Ma ormai è già tempo di pensare alla prossima stagione. Inizia il tormentone: sarà Tatarusanu il numero uno? Arrivano puntuali le voci di mercato, e la “soap” Tata sembra destinata a continuare anche in estate.

Il portiere rumeno Ciprian Tatarusanu ha vissuto in questa stagione una sorta di “staffetta” con il brasiliano Neto

Lorenzo Mossani

 La stagione

 Il ritratto

angeloni, l’uomo delle (future) stelle

Il nuovo dt è un esperto nello scovare i campioni di domani Irene Delfino

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ul suo biglietto da visita è evidenziato il nome di Alexis Sanchez. Lui è Valentino Angeloni, il nuovo direttore tecnico e responsabile scouting della Fiorentina. Oggi “el Niño Maravilla” non ha certo bisogno di presentazioni, ma dieci anni fa era solo un ragazzino che giocava nel Cobreloa, prima di essere notato da Angeloni e acquistato dall’Udinese per poco meno di tre milioni. Poi l’esplosione nel club dei Pozzo e la cessione al Barcel-

lona per 26 milioni più 11,5 di bonus. Una promessa mantenuta, non la sola nei quattro anni di lavoro in Friuli di Valentino Angeloni, che all’Udinese ha raggiunto (per il momento) il punto più alto della sua carriera. Lavorando in team con Roberto Policano ed Ernesto Vernier ha portato, oltre al cileno, giocatori del calibro di Isla, Armero, Pereyra, Basta e un’altra conoscenza viola, Cuadrado. Tutti con la stessa formula: arrivati come ragazzini sconosciuti per poche

migliaia di euro principalmente dai campionati sudamericani “low cost” (colombiano o cileno) o dall’est europeo. E ripartiti a suon di milioni con un glorioso futuro davanti, riempiendo le casse del club friulano. Ed è proprio questo il lavoro che i Della Valle chiedono ad Angeloni. Ovvero che torni a occuparsi di ciò che sa fare meglio, scovare i futuri campioni in Sudamerica e nell’Europa dell’Est senza disdegnare la serie B italiana, arrivando un paio di anni pri-

 La retrocessione

 La disciplina

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il rugby scivola in b

nche il rugby è scivolato in serie B. Una retrocessione che porta con sé molti rammarichi. L’Aeroporto di Firenze Rugby aveva approfittato, al termine della scorsa stagione, della revisione dei campionati decisa della federugby che aveva unito i tornei di serie A1 e A2, e venne ripescata. In un torneo diviso in due fasi: una prima parte a gironi e poi due poule per decidere salvezza e promozione. I biancorossi hanno fallito la qualificazione al girone promozione, per poi inanellare una serie di sconfitte che hanno decretato l’addio alla serie A. Era dalla stagione 1998/99 che il Firenze Rugby 1931 non giocava nel torneo cadetto. In quell’anno arrivò la promozione in A2 e, dal 2002/03, la serie A1. L’allenatore Marco De Rossi non si tira indietro per la prossima stagione. “Dobbiamo fare il campionato di serie B con questi giocatori. Non dimenticando – aggiunge – chi siamo e da dove veniamo. Il torneo è più facile, qualche giocatore delle giovanili può essere inserito, qualche ‘vecchietto’ può essere utile per dare istruzioni in campo e fuori”. Sim.Spa

ma che entrino nel mirino delle big europee. Prima, cioè, che il loro prezzo cominci a lievitare, diventando inaccessibile per le casse viola. Il metodo di lavoro del quarantottenne romano si può analizzare partendo dal suo motto: “Non fidarsi solo dei dvd”. Importantissimi, certo, per seguire contemporaneamente tutti i campionati del mondo e individuare il possibile profilo da acquistare. Basti ad esempio pensare che in una sala dello stadio Friuli, il club italiano che investe maggiormente nel settore scouting, c’erano ben settantacinque televisori per visionare i dvd dei giocatori. Ma questo è solo il primo step del processo. Poi il calciatore deve essere seguito dal vivo dagli osservatori sul posto. Se le relazioni tecniche raccolte sono tutte positive, ecco che il capo scouting parte e va a osservarlo direttamente dalle tribune, perché per Angeloni è importante vedere dal vivo, con i propri occhi, il giocatore da acquistare. Il lavoro, per il nuovo “uomo ombra” viola, è già iniziato.

sup protagonista in arno l 4 e 5 luglio al Circolo Canottieri Firenze vanno in scena gli “Uffizi Sup Race”. Si tratta di uno sport emergente che si pratica con un surf e una pagaia. Un mix tra chi, nell’immaginario collettivo, cavalca le onde e chi pratica canottaggio. Si sta in piedi su una tavola e si deve fare un percorso. Ci sono diverse classi e varie distanze con tavole tipiche, come quelle che i surfisti portano sempre sottobraccio, e quelle gonfiabili. Una disciplina adatta anche ai bambini. Lo scenario è tra i più suggestivi e la gara fiorentina attira molti atleti italiani e stranieri. Organizzata dalla Toscana Sup e water sport, la due giorni prevede la Race Under the bridge, la gara amatoriale sotto il Ponte Vecchio, la Uffizi Sprint Race, tappa del circuito italiano Sup Fisurf categoria 12.6, la Uffizi Long distance race, gara di dieci chilometri categoria Pro classi 12.6 e 14 e la gara da quattro chilometri per amatori, oltre alla tappa della Coppa Italia. Un fine settimana da vivere tutto sull’Arno, insomma, per scoprire una disciplina curiosa e innovativa. Sim.Spa

il lebowski guarda avanti

Il Centro Storico Lebowski ha ottenuto la promozione ai regionali con la squadra Juniores

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l Centro Storico Lebowski conquista la promozione ai regionali con la squadra Juniores, un percorso netto che conclude una grande stagione. “La squadra è stata fatta con i ragazzi non confermati del Galluzzo – racconta Marco Zwingauer, direttore generale del Csl – nonostante l’ultimo posto in campionato della scorsa stagione si era formato un bel gruppo grazie anche al lavoro di Jonathan Bambagioni. Così siamo ripartiti da loro inserendo giocatori di qualità come Paladini e Messina (Olimpia), Cherici (Firenze Ovest), Innocenti (Florence, autore di 18 reti da centrocampista). Dalla Cattolica è arrivato Fanelli, Clemente (Firenze Ovest) e dalla Florence Verdi. I risultati ottenuti sono molto al di sopra delle aspettative e Terreni ha rappresentato un grande ritorno, essendo tra i fondatori del Lebowski”. Juniores promossi, insomma. Ma a vincere in questa storia non sono stati solo i ragazzi in campo. Ad aver pagato è anche la filosofia “controcorrente” del Lebowski, che vede nella partecipazione l’elemento strutturale. Un progetto che nasce per caso, ma che poi dimostra negli anni di avere i numeri per continuare a crescere in maniera esponenziale. Una squadra che procede al galoppo in una stagione agonistica al di là di ogni aspettativa. Che cosa rende un gruppo vincente, dunque? L’amalgama sono la passione, la volontà e la condivisione. Nasce nell’estate 2010 da un gruppo di

ragazzi di piazza D’Azeglio, con queste motivazioni: “Il Csl è di chi taglia l’erba del campo prima delle partite, di chi organizza le feste per portare i soldi per iscriversi al campionato, di chi pulisce la sede, di chi raccoglie i palloni dopo l’allenamento”. “Il calcio è una scusa – continua Zwingauer – per raggiungere l’aggregazione, sono i tifosi (curva Moana Pozzi, ndr) a sostenere la squadra. Nel corso degli anni abbiamo sempre dimostrato massimo rispetto per tutti e siamo sempre stati una risorsa anche per il mondo del calcio. Lo dimostra il clima magico che ci ha permesso di raggiungere questi risultati. È un grande ambiente, ma adesso abbiamo bisogno di un impianto per poterci sentire a casa”. Il Lebowski si allena da quattro anni al Galluzzo, ma l’obiettivo è partecipare alla gara per l’impianto di San Donnino. Juniores cardine del futuro Lebowski? “Sono fondamentali e rappresentano un investimento. Il prossimo anno andrà ricostruito l’intero gruppo, ma sia l’allenatore che l’intero staff sono confermati”. Il Csl non si ferma qua e, forte non solo delle vittorie, ma anche delle cinquantamila visualizzazioni sulla sua pagina Facebook, guarda avanti: “Per la nostra società vorremmo in futuro arrivare a un azionariato popolare. In Italia c’è ancora molta diffidenza, ma ci stiamo lavorando”. Tiziana Alma Scalisi


Lettere

Giugno 2015 | 15

Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it

IL REPORTER RISPONDE

SCRITTE E “SCARABOCCHI” SUI MURI

Caro signor Alessio, ecco qua pubblicato il suo appello. Non è raro che vengano confusi – a Firenze come altrove – la “street art” con quelli che invece altro non sono che “scarabocchi”, come li chiama lei, o peggio ancora vandalismi. Ma le due cose – ben distinte – non devono essere in alcun modo messe sullo stesso piano. Varie volte, in passato, ci siamo occupati sulle pagine del nostro giornale di esempi positivi di arte di strada, laddove questa è andata a valorizzare zone della città magari più “grigie” di altre. Ma non tutto – anzi – può e deve essere fatto ricadere sotto la definizione di “street art”. Perché se a volte i confini possono essere labili, ci sono azioni che di artistico non hanno proprio niente. E in questi casi la distanza dal vandalismo è molto breve. Come ben sa chi si ritrova dalla sera alla mattina scritte o quant’altro sul muro di casa o sulla carrozzeria dell’auto. L’arte – è facile capirlo – è ben altra cosa.

Buongiorno gentile Redazione, Vi scrivo in merito alle scritte o disegni, io chiamo scarabocchi sui muri del quartiere, ultimamente mi sono accorto dell’invasione di questi esseri che magari si definiscono artisti, ma sono esclusivamente imbrattatori di muri di case meglio se appena ristrutturate, naturalmente con la disperazione del proprietario che magari ha fatto anche dei debiti per fare questi lavori. Vi invito a pubblicare il mio appello così che tutti possono leggere e dire la sua e magari aiutare a far cessare questo degrado. Mi permetto di allegare anche una foto di una facciata appena ristrutturata, come queste ce ne sono altre decine. Ultimamente questi signori si dilettano anche a scrivere sulle auto parcheggiate in strada, di solito furgoni. La scritta fa ben capire di che tipo di persone stiamo parlando, ogni commento è veramente superfluo. Cordiali saluti, Alessio P.

“I PROBLEMI DEI GIARDINI DEL LIPPI” Gentile giornale, scrivo per l’ennesima volta al vostro giornale per fare sentire (non la mia voce) ma quella dei bambini che frequentano i giardini del Lippi. Ho scritto ennesima volta perché da quando ho cominciato ad interessarmi (come nonno frequentatore) sono ormai passati 4 anni. Ho bussato ad assessori, all’ex presidente del Quartiere 5, i quali hanno fatto sopralluoghi (assieme ai vari responsabili) riconoscendo lo stato di degrado del giardino, la mancanza dei giochi per bambini, la mancanza e degrado delle panchine, il terreno dove sono le panchine che ogni volta che piove, secondo l’intensità, dobbiamo assentarsi dai giardini per alcuni giorni perché si formano delle pozze che i bambini fanno andare delle barchette e non esagero. Tutte le volte “sì facciamo”, promesse mai mantenute fino ad oggi. Il vs cronista Antonio Rettura negli anni precedenti è venuto a fare dei sopralluoghi, ha parlato con i nonni e le mamme per sentire le loro lamentele, ha fatto anche degli articoli ma tutto rimasto inascoltato. Ora con la stagione buona e la frequentazione dei bambini

MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it ricomincia il calvario delle panchine che mancano o quelle esistenti rotte, giochi per bambini mancanti ecc. ecc. tutto questo grazie al Quartiere che non s’interessa a fondo e alla Amministrazione Comunale ancora meno. Grazie per avermi letto, invio cordiali saluti. Pier Luigi

DIRITTI E DOVERI DEI CICLISTI Facendo seguito alle segnalazioni “Due ruote 1 e 2” apparse nell’edizione dello scorso mese, potreste mettere un punto fermo sulla dibattuta (probabilmente per insufficiente cognizione di causa) questione dei diritti/ doveri dei ciclisti e cioè: è lecito (ed in questo caso in base a quale legge, ordinanza del Sindaco o altro provvedimento cogente) pedalare sui marciapiedi, oppure è solo oggetto di “moral suasion” nei confronti dei pedoni affinché siano tolleranti verso i ciclisti che condividono i marciapiedi? Lo stesso interrogativo è valido per i ciclisti su strada in senso vietato e per gli automobilisti che condividono dette strade. Io appartengo a tutte le tre categorie (pedone, ciclista ed automobilista) e non mi schiero, proprio perché cosciente della citata

insufficiente cognizione di causa, a favore di nessuna ma sono anche un fautore della “certezza del diritto”: certezza che quindi io, come molti altri suppongo, ricerco col presente quesito. La ringrazio molto per l’attenzione e La saluto cordialmente.

“ILLUMINAZIONE DI VIALE DE AMICIS, IL NOSTRO GRAZIE” Desidero segnalare che dopo la pubblicazione da parte del vostro giornale della nostra lettera che evidenziava la critica situazione dell’illuminazione pubblica, in Viale de Amicis numeri civici 161 191, in data 4 maggio scorso sono iniziati lavori sia per la sistemazione dell’illuminazione pubblica, che per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile, prevedendo quindi a breve la soluzione del problema segnalato. Desideriamo con queste righe ringraziare il Comune e il Quartiere 2, ai quali avevamo sollecitato gli interventi, ma soprattutto il vostro giornale che ci ha aiutato efficacemente nell’accelerare la soluzione del problema. Grazie a nome di tutti gli abitanti della zona. Antonio Di Raimondo

Editoriale dalla prima

Il mese precedente, ad aprile, via Gioberti era invece stata scossa da una rapina effettuata in pieno giorno ai danni di una gioielleria. Due episodi diversi, ma che hanno contribuito a riaccendere i riflettori sulla questione della sicurezza in città. Sia sul fronte legato ai reati che su quello della viabilità. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato deciso di aumentare i controlli, anche grazie all’utilizzo di nuovi “occhi elettronici”, in alcune aree cittadine, partendo proprio da quelle a maggior valenza commerciale. Mentre, per cercare di contrastare gli incidenti, è stata annunciata la creazione di un ufficio per la sicurezza stradale. Una battaglia da vincere su più fronti, insomma, quella per la sicurezza in città. E intanto continua anche un’altra “battaglia”, quella dell’associazione Lorenzo Guarnieri (e non solo) per l’introduzione del reato di omicidio stradale. Battaglia che, oltre ad aver già raccolto più di ottantamila adesioni, ha segnato lo scorso mese un importante punto a suo favore. L’obiettivo, anche in questo caso, è quello di ridurre il numero degli incidenti stradali e delle vittime che questi provocano. Sicurezza osservata speciale, dunque, nel mese che segna il ritorno ufficiale dell’estate, periodo particolarmente delicato sotto questo punto di vista. Un mese che – voltando pagina – vede Firenze celebrare il suo patrono e vestirsi a festa per le tante iniziative in programma per l’occasione. Tra cui un posto di rilievo è tradizionalmente occupato dalla finale del torneo del calcio storico, che quest’anno ci “riprova” – con nuove regole – dopo l’interruzione dell’edizione del 2014. Un altro banco di prova per la città del giglio, che il 24 giugno vedrà, questa volta più che in passato, tutti gli occhi puntati su piazza Santa Croce. In quella che in questo caso, più che una battaglia, dovrà essere solo e soltanto una giornata di festa. MATTEO FRANCINI

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