Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 39 del 1 settembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere
Settembre 2015
Anno IX Ed. 39
Firenze Quartiere 4
Isolotto • Legnaia • Soffiano
Primo piano
✎ Editoriale
sfide e bilanci, il quartiere un anno dopo
ripartire dal cuore di firenze Matteo Francini
S
ettembre, mese della prima campanella. Per le scuole, certo, ma non solo. Perché – a dispetto di quel che dice il calendario – è questo il periodo che segna il “vero” inizio dell’anno, con Firenze che riprende il suo ritmo abituale dopo la pausa estiva e con gli immancabili propositi per i mesi a venire. Insomma, si riparte. E Il Reporter ha scelto di farlo dal cuore stesso della città, di ogni città: le piazze.
Il punto su lavori, progetti e priorità a poco più di dodici mesi dalle elezioni
☛ pagine 2-3
Calcio
Abdou Diakhate, campione per caso
C’
era una volta un ragazzino senegalese che si divertiva a giocare a pallone in piazza Indipendenza, nel cuore di Firenze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate e questa è la sua storia.
☛ SegUe a pagina 18
Il Reporter dei piccoli: ogni mese una favola per i lettori in erba ☛ pagina 17
☛ SegUe a pagina 23
così cambiano volto le piazze fiorentine Gianni Carpini - Elisabetta Pini
P
er ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’effetto tramvia, che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono alcune delle piazze fiorentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque spazi che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie. Ma se per molte piazze ci sono novità in pentola, altre sono in attesa di progetti di rinascita: viaggio in cinque tappe tra le aree che aspettano di essere “ridisegnate”.
isolotto, la piazza che non sarà Ecco i progetti segnalati dalla giuria del concorso. Che non diventeranno realtà.
☛ pagina 4
solidarietà e alberi 2.0 l’anconella rinasce così Iniziative, campagne e una cena per il parco distrutto dalla tempesta del 1° agosto.
☛ SegUe aLLe pagine 8-9
argingrosso, il parco ci riprova
☛ pagina 11
tutti a teatro, ma da protagonisti
☛ pagina 7
☛ pagina 15
La famiglia italiana della frutta
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Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Le sfide del Quartiere/1
“problemi e priorità da affrontare”: per le opposizioni è tempo di bilanci Isolotto
“piazza e passerella due nodi importanti”
P
iù soldi per piazza dell’Isolotto e tempi brevi per una nuova passerella. Tra le priorità da affrontare, Manuela Giorgetti Fialdini (Sel - Firenze riparte a Sinistra) indica due nodi importanti. “L’idea che ha vinto il bando di progettazione per piazza dell’Isolotto è suggestiva, ma la discussione con i cittadini deve continuare – afferma – con il milione di euro previsto dal Comune si riuscirà solo a realizzare la pavimentazione, sono necessarie più risorse”. Parallelamente c’è la questione della passerella dell’Isolotto. “La progettazione di un nuovo ponte, più grande, non è più rimandabile – osserva – è essenziale per la mobilità del Q4”. G.C.
Gianni Carpini
A
poco più di un anno di distanza dall’insediamento del nuovo consiglio di Quartiere, è tempo di bilanci anche per le opposizioni, che fanno il punto tra priorità da affrontare e problemi da risolvere. A sedere tra le fila dell’opposizione nell’assemblea di Villa Vogel ci sono due rappresentanti di Forza Italia, altrettanti del Movimento 5 Stelle e uno di Sel - Firenze riparte a Sinistra. I pentastellati vanno giù duri. Giampiero Palazzo, capogruppo del M5S, minaccia l’autosospensione se qualcosa non cambierà. “Il Quartiere è una spesa inutile che non porta benefici ai cittadini, è solo una macchina per trovare voti”, chiosa Palazzo, che insieme all’altro consigliere dei pentastellati, Aleandro Marini, devolve il gettone di presenza ad associazioni del territorio. “Il Quartiere conta poco e il suo budget è ridotto – avvertono – il suo presidente non ha diritto di parola durante le riunioni della Città Metropolitana”. Critica anche la consigliera di Sel Manuela Giorgetti Fialdini: “Il Quartiere ormai non è più un organismo di discussione politica – dice – si limita solo a ratificare le decisioni prese dall’amministrazione centrale, ormai è solo un luogo per la moltiplicazione del consenso”. Sul fronte delle priorità per il ter-
ritorio, Forza Italia, con i suoi due consiglieri a Villa Vogel, il capogruppo Davide Bisconti e Vincenzo Ciccone, mette sotto la lente d’ingrandimento la questione sicurezza (vedi anche altro articolo in questa pagina). “Ci troviamo in un quartiere difficile – commenta Bisconti – con la presenza di un campo rom, di un carcere e con case popolari in cui abitano persone di diversa estrazione e di diversa provenienza. Tutto questo pone anche delle questioni dal punto di vista sociale, che vanno affrontate al più presto”. I Cinque Stelle sottolineano la necessità di rivedere la viabilità, lì dove si creano ingorghi: la rotatoria di piazza Gaddi (che definiscono “fuori legge” per la presenza di più corsie), l’asse Bronzino-Sansovino e gli attraversamenti ciclopedonali intorno alla rotonda TalentiFoggini. Un’altra emergenza per i pentastellati riguarda parchi e giardini. “La manutenzione del verde è carente, molto spesso è fatta male”, attacca Aleandro Marini, vicepresidente della commissione Ambiente del Q4. Sel tiene accesa l’attenzione sul percorso di partecipazione dedicato al futuro dell’ex caserma Lupi di Toscana, mentre si schiera contro la creazione di una nuova chiesa a San Lorenzo a Greve. “Siamo contrari alla cementificazione di una delle poche aree verdi della
Villa Vogel, la sede del Quartiere 4
Le richieste
Sotto la lente di ingrandimento il ruolo dell’organismo e questioni come verde, sicurezza, istruzione e viabilità
zona”, precisa Manuela Giorgetti Fialdini, che infine si concentra sul capitolo istruzione: “Seguiremo con molta attenzione l’appalto dei pomeriggi delle scuole comunali dell’infanzia anche nel Q4”.
“più pattuglie e controlli”
T
opi d’appartamento, furti di gomme dalle macchine parcheggiate, scippi nelle vie della periferia. A puntare il dito sulla questione sicurezza nel quartiere sono due forze di opposizione: Forza Italia e Movimento 5 Stelle. “Sono in aumento i furti nelle case, i danneggiamenti alle auto e gli episodi di microcriminalità – denuncia Davide Bisconti, capogruppo degli ‘azzurri’ di FI nel Q4 – spesso le persone hanno paura a uscire da sole la sera. Questi fatti portano il nostro quartiere indietro di quindici anni”. Forza Italia boccia il camper mobile della polizia municipale che una volta a settimana raccoglie le segnalazioni dei cittadini a rotazione in quattro zone (Isolotto, Ugnano, ex Gasometro e San Lorenzo a Greve). “Si tratta di uno spreco di soldi, serve ben altro per controllare il territorio – prosegue Bisconti – bisogna aumentare i controlli e mettere più pattuglie in servizio sulle strade delle nostre zone. Le piazze vanno rese più vive in inverno e anche alla sera in modo da allontanare il degrado”. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto un consiglio di Quartiere speciale per fare il punto della situazione con il consigliere speciale per la sicurezza e la legalità del Comune di Firenze Giuseppe Quattrocchi, richiesta condivisa dagli altri gruppi. Anche il M5S bolla come “inutile” l’arrivo nel Q4 del camper della polizia municipale per il servizio “lunedì nei borghi”. “Piuttosto servono agenti che girino a piedi controllando il territorio, palmo a palmo, raccogliendo le segnalazioni dei commercianti e dei residenti, come si faceva una volta”, propone Giampiero Palazzo. G.C.
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Le sfide del Quartiere/2
Il progetto
“interventi su più fronti per presente e futuro”
vigili, l’ufficio mobile “avanti con successo”
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Mirko Dormentoni fa il punto sul primo anno da presidente Gianni Carpini
L
avori in corso per cambiare il quartiere: una coppia di piazze da rendere più vivibili, uno scatolone di cemento da far rinascere, i cantieri per lo stradone tanto atteso. A poco più di un anno dalle elezioni, il quartiere 4 si presenta come un grande “work in progress”. “Abbiamo lavorato su più fronti con grande impegno della squadra dei presidenti di commissione e con la collaborazione di tutti i consiglieri. La stella polare sono i nostri valori: solidarietà, coesione sociale, partecipazione”. Spilla del Q4 ben evidente sulla giacca, Mirko Dormentoni traccia un bilancio dopo i primi 365 giorni da presidente del Quartiere. Alcuni dei temi al centro dell’impegno – spiega – sono cultura (tante le iniziative per i sessant’anni dell’Isolotto), sociale e il rapporto con le scuole. “Pensiamo a due aspetti – prosegue – primo: il quotidiano, senza disprezzare il cosiddetto effimero che però fa vivere i nostri luoghi di comunità, un esempio
sono le numerose feste rionali che coordiniamo e sosteniamo. Secondo: il futuro, i progetti di miglioramento del nostro territorio”. Proprio su questo fronte c’è molta carne al fuoco. “Abbiamo iniziato un grande discorso sugli spazi pubblici – osserva Dormentoni – penso al concorso di progettazione per riqualificare piazza dell’Isolotto, al percorso di partecipazione che continueremo per l’ex caserma dei Lupi di Toscana e a quello già partito per piazza Pier Vettori, dove sono tornati gli eventi. Adesso – aggiunge – festeggiamo l’apertura della nuova scuola elementare Calvino”. Per quanto riguarda le opere di viabilità, sono entrate in azione le ruspe per il bypass di Ugnano-Mantignano, atteso da trent’anni, che devierà il traffico fuori dai centri abitati. “Ci sono stati alcuni rallentamenti per la bonifica militare, ma contiamo di poter inaugurare l’opera entro l’estate 2016”. Per la nuova piazza dell’Isolotto, il Quartiere preme perché i lavori siano conclusi entro la fine del man-
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A poco più di un anno dalle elezioni, per il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni è tempo di tracciare un bilancio (foto di Alessio Quadri /AIRF)
dato, a metà 2019. “Nei prossimi mesi – annuncia il numero uno del Quartiere – proseguirà il confronto con i cittadini per definire gli utilizzi futuri della piazza e per individuare un soggetto collettivo che faccia vivere questo luogo”. Qualcosa di simile a quanto sta succedendo in piazza Pier Vettori, dove – per iniziativa dell’associazione Save The City – sono state raccolte le idee per riqualificare lo spazio e le proposte sulla cura della futura piazza da parte di cittadini o associazioni, in cambio di uno sconto sulla Tari. Infine ci sono le proposte per il domani dell’ex Lupi di Toscana: in arrivo fondi regionali per organizzare focus group, assemblee e incontri con i cittadini di Firenze e Scandicci.
cchi elettronici, collegati con le forze dell’ordine, per vigilare su alcuni punti del quartiere: strade e parchi, passaggi pedonali e passerelle. Palazzo Vecchio mette a punto un piano di videosorveglianza e il Q4 chiede nuove telecamere da installare in questa parte del territorio, secondo una mappa stilata anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. E intanto ci sono i primi dati dell’ufficio mobile della polizia municipale. “Il progetto sta andando avanti con successo da febbraio – sottolinea il presidente del Quartiere Dormentoni – oltre il 60 per cento delle richieste o segnalazioni sono state soddisfatte”. G.C.
Lavori
nuovo look per strade, strisce e marciapiedi
L
a segnaletica orizzontale si rifà il look, mentre alcuni cantieri restano al palo. “Per la manutenzione del verde e delle strade spesso lottiamo contro i vincoli del patto di stabilità, che bloccano le risorse da spendere per interventi puntuali, come successo per i marciapiedi della Montagnola. Ma noi non ci rassegniamo”, chiarisce il presidente del Q4 Dormentoni. Il Quartiere annuncia che continueranno i lavori per ridisegnare le strisce pedonali e la segnaletica orizzontale, oltre a interventi sulle strade e sui marciapiedi diffusi su tutto il territorio. Tra questi c’è il cantiere per risolvere il problema segnalato in viale dei Bambini dove, dopo i temporali, si crea una super-pozza. “In quest’anno sono stati ridisegnati due parcheggi pubblici in via della Casella e in via Bramante – spiega Dormentoni – sono stati rifatti i marciapiedi in molte zone, per esempio negli interni di via Canova 25 dove non si metteva mano da trent’anni. C’è stato un grosso lavoro di Toscana Energia – conclude – con gli interventi sui sottoservizi sono state riqualificate molte strade, come a Legnaia e all’Isolotto vecchio”.
Nel quartiere continuano i lavori per ridisegnare le strisce pedonali. Ma non solo
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Quartiere 4
#Zoom
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Il concorso di progettazione
Il corso di teatro
le piazze (im)possibili per l’isolotto di domani
“la bella età” torna sul palco
Non diventeranno realtà, ma ecco le idee segnalate dalla giuria Gianni Carpini
U
na “tettoia 3D”, una pensilina alta quanto una casa, il mercato al centro e una “passatoia” pedonale. Sono alcune delle piazze disegnate dagli architetti che hanno partecipato al concorso di progettazione per piazza dell’Isolotto. Se sul numero di luglio Il Reporter aveva mostrato il progetto vincitore, ecco ora le quattro idee segnalate dalla giuria. Idee che non diventeranno realtà, ma niente vieta di sognare un po’. La piazza pensata da Leonardo Mannini (foto 1), arrivato quinto,
è percorsa da un corridoio pedonale che va dalla passerella alla chiesa: prima incontra un pergolato, poi un porticato che dà riparo ai chioschi e disegna un’entrata rettangolare con tanto di scritta “piazza dell’Isolotto”. L’agorà di Giacomo Tota (foto 2), quarta posizione, è dominata da una pensilina di 481 metri quadri: sotto chioschi e mercato, sopra una copertura decorata da tessere di ceramica. Al terzo posto l’idea firmata da Alessio Viviani (foto 3): via il parcheggio dal cuore della piazza, al suo posto il mercato, organiz-
zato in modo ordinato e delimitato sul lato di via delle Magnolie da una struttura coperta. Il disegno di Marco Voltini (foto 4), che per un soffio non ha vinto il bando, prevede una doppia pensilina: una più piccola, al posto dell’attuale tettoia, per il mercato, la seconda alta dodici metri verso lungarno dei Pioppi per creare una piazza coperta sotto cui passano anche le auto. I progetti più interessanti faranno parte di una mostra organizzata dal Q4. Più immagini su www.ilreporter.it.
Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, il corso di teatro “La bella età” concede il bis
Sonia Muraca
“N
FOTO 1 – Leonardo Mannini (Sesto Fiorentino)
FOTO 2 – Giacomo Tota (Milano)
FOTO 3 – Alessio Viviani (Lastra a Signa)
FOTO 4 – Marco Voltini (Milano)
on è mai tardi per esprimersi, non si è mai troppo grandi per imparare, divertendosi”. È questa la filosofia che trasforma la terza età in “La bella età”, un corso di teatro dalle ricadute sociali, non solo perché capace di migliorare la rete relazionale di chi lo frequenta, ma anche perché aiuta gli over 60 – a cui è rivolto – a mantenersi attivi e a mettersi alla prova, superando ogni forma di inibizione. L’idea (e la filosofia nel backstage) è di Leonardo Torrini, uno dei fondatori dell’officina “Teatro O” che, dopo il successo dell’edizione pilota dello scorso anno, ha deciso di concedere il bis: un secondo “round” che si terrà nello stesso luogo (via Attavante 5) e nello stesso periodo (dal prossimo ottobre a maggio 2016), ricalcandone anche l’impostazione. Ma con una novità: i veterani dell’edizione zero potranno iscriversi a un corso “avanzato”, che si svolgerà parallelamente a quello per principianti, almeno una mattina a settimana. I principianti parteciperanno invece a un corso in due parti (una tecnica e una pratica), che li preparerà a vestire i panni di attori durante lo spettacolo finale. Il tutto – viene spiegato – all’insegna della sicurezza, tenendo conto delle eventuali (e inevitabili) difficoltà motorie dei frequentanti. Tra questi anche un novantaduenne, ancora arzillo e giovanile. Ma perché si parla di “bella età”? Come spiega lo stesso Torrini, il nome del progetto “è venuto fuori in maniera spontanea, da un ragionamento portato avanti assieme a un medico geriatra. Al netto dei piccoli e grandi acciacchi che l’avanzare dell’età comporta, il pensionamento coincide con un momento di rinascita, caratterizzata da un aumentare di esperienze, da una maggiore disponibilità di tempo e, per i più fortunati, anche di risorse economiche”. Molti degli energici partecipanti al corso dell’anno passato (uomini, ma soprattutto donne) si sono avvicinati convinti che non sarebbero saliti sul palcoscenico. “Ma alla fine hanno recitato tutti – sorride Torrini, che veste i panni anche di docente – e non poteva andare diversamente: sarebbe stato come allenarsi su un campo di calcio tutte le settimane e poi non giocare le partite”. Per informazioni su costi e prenotazioni: 055.4684591.
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Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4
Sede del Quartiere 4
Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it 2. IL PROGETTO INSEDIATIVO LA CORTE RESIDENZIALE
Area Torregalli-Ronco-San Giusto
Cultura
CASERMA GONZAGA
PREMIO VILLA VOGEL ALLA CULTURA
6 MESI DI PROGETTAZIONE CONDIVISA L’ Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana ha accolto la richiesta di sostegno per il progetto partecipativo relativo alla destinazione della Caserma Gonzaga. Questo darà il via ad una nuova fase di ascolto e di coinvolgimento democratico che il presidente del Q.4 Mirko Dormentoni commenta così: “Saranno 6 mesi di incontri pubblici, focus group, video interviste, passeggiate dentro l’area della Caserma. Coinvolgeremo i cittadini del quartiere e di Scandicci per disegnare una seconda Città giardino dopo l’Isolotto di La Pira negli anni ‘50”. Il percorso di partecipazione coinvolgerà anche associazioni, comitati e i proprietari dei terreni circostanti (interessati per il meccanismo della perequazione/trasferimento di superfici aggiuntive) e si svilupperà in due fasi. La prima si concentrerà sulla definizione degli obiettivi e dei vincoli del concorso di progettazione urbana internazionale che verrà bandito. La seconda affiancherà il concorso stesso chiamando i cittadini o una loro rappresentanza ad esprimere alcuni elementi caratterizzanti che poi dovranno essere messi a punto nella progettazione definitiva.
Tempesta 1° agosto
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Per ritiro-consegna delle richieste
Quartiere 4 • via delle Torri 23 Dal lunedì al venerdì, ore 9-13; martedì e giovedì anche 14.30-17.30, tel. 055.2767132-
Progetti Piazza Isolotto
Dal 18 settembre al 4 ottobre, Limonaia e Chiostro di Villa Vogel, Mostra sui progetti per una nuova piazza dell’Isolotto.
Villa Strozzi
3-14 settembre, Chiostro di Villa Vogel, Transizione inversa, incisioni e grafica di Silvia Jafisco; 7-13 settembre, Limonaia di Villa Vogel, Collettiva di pittura al cura del Centro d’Arte Modigliani; 1020 settembre, Limonaia di Villa Strozzi, Source, RICONVERSIONE DELL’EX CASERMA LUPI DI TOSCANA - GONZAGA IN SOCIAL HOUSING - COMUNE DI FIRENZE design a tutto tondo a cura di Altrove. 10 giorni
7150. Dal 1° di settembre sarà possibile utilizzare anche l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), via delle Torri 23, 055.2767120.
Esenzione dal pagamento del suolo pubblico per le opere di ripristino
La Giunta Comunale con deliberazione n. 423 del 03.08.2015 ha deciso di esentare, fino al 31 dicembre, dal pagamento dell’occupazione suolo pubblico tutte le attività riconducibili alla rimozione del pericolo (verifica, perizia e stima dei danni etc.), oltre naturalmente a tutte le successive opere di ripristino dei manufatti danneggiati. Per acquisire l’esenzione occorre presentare una dichiarazione sostitutiva scaricabile in Rete Civica. ¤ I moduli sono scaricabili all’indirizzo web http://www.comune.fi.it/export/sites/ retecivica/comune_firenze/ultime_notizie/ e0589.html
i
il parco Anconella-Albereta e i giardini di Bellariva, con l’invito ad un piccolo gesto di solidarietà attraverso una donazione al conto corrente bancario o al conto postale del Comune di Firenze. ¤ Estremi per il versamento Comune di Firenze Conto corrente bancario IBAN IT20X0616002832000000161C01 Conto corrente postale 21747514 Causale: donazione a favore della ricostruzione del parco Anconella- Albereta e dei giardini di Bellariva.
I consiglieri di quartiere devolvono il gettone
I gruppi consiliari del Quartiere 4 hanno deciso di aderire alla campagna di raccolta fondi #ioaiutofirenze per far rinascere i parchi dell’Anconella e dell’Albereta devolvendo il gettone di presenza dei consiglieri in occasione della prima seduta successiva all’evento meteo del 1° agosto
“Io aiuto Firenze”
Ricordiamo che è in corso l’operazione IO AIUTO FIRENZE per contribuire a far rinascere
Notizie dal territorio LAVORI IN CORSO
A settembre partono i lavori per la riqualificazione di una parte del viale dei Bambini (da piazza dei Tigli all’area giochi lato sinistro in direzione piazza Isolotto) che dureranno fino a dicembre. Provocheranno qualche disagio, e ce ne scusiamo, ma si tratta di un intervento atteso da tanto tempo. Verrà presto inaugurato, una volta ultimati i collaudi, il nuovo giardino di via del Sansovino, realizzato come onere di urbanizzazione dall’impresa che ha costruito i parcheggi interrati. Viene così assicurato un nuovo spazio pubblico in una zona (quella compresa tra l’Arno e via Bronzino) che, a parte la Montagnola, vanta solo un giardino che possa definirsi “urbano” (facilmente accessibile, recintato e sottoposto a apertura e chiusura) in via Annibal Caro. Sono in atto anche diversi interventi per migliorare la sicurezza delle strade (apposizione di paletti e segnaletica), ultimi in ordine di tempo quelli effettuati agli incroci critici
culturali e di animazione territoriale e nella tutela del patrimonio artistico, storico e paesaggistico. I premi assegnati saranno 5: 2 nell’ambito metropolitano e 3 relativi al Q.4. Si invita a segnalare candidature entro il 20 settembre all’ Ufficio Cultura del Quartiere cultura4@comune.fi.it
CARTELLONE DEGLI EVENTI
COME SEGNALARE I DANNI Dopo la firma dello stato di emergenza da parte del presidente della Regione Toscana è stata attivata la procedura, tramite un apposito avviso pubblico, per dare sostegno alle famiglie e agli operatori economici che hanno subito danni in occasione dell’evento meteo di sabato 1° agosto. Sono disponibili in Rete Civica i moduli per segnalare i danni, in modo da procedere ad una valutazione delle spese da sostenere per il ripristino. La richiesta, che va inoltrata entro il prossimo 15 settembre, può essere fatta valere sia per i danni sofferti dal patrimonio edilizio privato che per le attività economiche e produttive. La richiesta non produce automaticamente un diritto all’erogazione di contributi. ¤ I moduli sono scaricabili all’indirizzo web http://www.comune.fi.it/export/sites/ retecivica/comune_firenze/ultime_notizie/ e0589.html
Il Consiglio di Quartiere 4 ha istituito per l’anno 2015 il Premio Villa Vogel alla Cultura. Si tratta di un riconoscimento che prevede la premiazione di personalità, associazioni e organizzazioni pubbliche e private che nell’arco dell’anno si sono distinte nell’ambito della produzione artistica e letteraria, nella divulgazione storica e scientifica, nel campo della musica, della danza e dello spettacolo, nella realizzazione di iniziative
tra via Spadini e via Palazzo dei Diavoli, tra via Andreotti e via Sernesi e tra via Signorelli e via di San Bartolo a Cintoia.
NUOVA VITA PER LE PESCAIE
Le traverse, a Firenze meglio note come “pescaie”, sono strutture realizzate per produrre forza motrice attraverso l’azione dell’acqua (in genere a supporto di mulini o di altri opifici) svolgendo così anche una importante funzione di regimazione. Ora le vecchie pescaie sull’Arno saranno riqualificate e riadattate per produrre energia elettrica. Il progetto, lanciato nel 2008 attraverso un bando emanato dall’allora Provincia di Firenze, è rimasto bloccato a lungo a causa di un ricorso. Ora il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Città Metropolitana e le ‘pescaie’ dell’Arno potranno essere trasformate in piccole centrali idroelettriche. L’opera consentirà una riduzione di 45 mila tonnellate di CO2 all’anno, pari al 2% delle emissioni dell’intera Regione Toscana.
Nel progetto è coinvolta anche la pescaia dell’Isolotto.
COLONNINE DI RICARICA IN MANUTENZIONE
Sono iniziati i lavori di riqualificazione delle colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici. L’intervento prevede l’installazione di 147 colonnine di cui circa 80% in sostituzione delle attuali mentre per il restante 20% si tratta di nuove postazioni di ricarica. Tutte le colonnine saranno dotate di doppia presa di ricarica (per un totale di 294) di cui oltre il 40% delle prese consentiranno la ricarica veloce a 22 KW in una-due ore. In ogni caso è garantita la funzionalità di una serie di colonnine. Ecco le postazioni che restano in servizio nel Q.4: via Baccio Bandinelli (angolo piazza Paolo Uccello), piazza Pier Vettori (fronte numero civico 154/R), viale Aleardi (presso numero civico 41), via Madonna di Pagano.
Sport nel Q4
Parco di Villa Vogel
Eventi tutti i giovedì e venerdì, ore 21. Il sabato musica con Gianni DJ, Ivan DJ e Carlo Swing. 3 settembre, Musica ’70-’80; 4 settembre, Blues&Soul; 10 settembre, Esibizione di danza; 11 settembre, Arie dalla Turandot; 27 settembre, Passeggiata musicale nel parco; 26 settembre, Limonaia di Villa Vogel, La giornata del polpo, mostra e assaggi.
Ufficio sport
19-20 SETTEMBRE FESTA IN VIA DEL FILARETE
Il 19-20 settembre, presso l’impianto sportivo Bruno Betti di via del Filarete, è in programma la festa dello sport. Sabato 19 settembre, ore 15.3019, la formula, ormai consolidata, prevede la possibilità per tutti di cimentarsi in un gran numero di discipline: atletica, football americano, ginnastica ritmica, pesca sportiva, ciclismo, pallacanestro, mini basket, scherma, tennis, calcio a 5 femminile, kung-fu vietnamita, ginnastica artistica, rugby, boxe, psicomotricità, judo, ginnastica antalgica e posturale, ballo e prove di danze, aerobica, arti marziali cinesi, lezione teatrali per bambini adolescenti e adulti, tennis tavolo, pattinaggio, prova di percorso di agility per bimbi con cane, tiro con l’arco, pallavolo. Domenica 20 settembre, ore 10-19, un pool di società storiche del Q.4 (Prosport-Firenze 5 Palestre, Le Torri podismo, Football americano, Ginnastica ritmica Iris) proporrà Sport in Festa, con esibizioni all’interno del Palazzetto mentre nell’area esterna del campo di atletica ci sarà la possibilità di provare le diverse specialità. Nei campi da tennis verrà svolto un quadrangolare dimostrativo di calcio a 5, con Upd Isolotto, S.Michele Cattolica Virtus, Audace Legnaia, Ponte a Greve. Sempre domenica è in programma un’esibizione di Tennis in Carrozzina (a cura dell’Unita Spinale Firenze e del CRAL dipendenti comunali). Conclusione con giochi popolari, tradizioni del passato e esibizione di bambini sbandieratori
BALONCESTO E OLIMPIA
di workshop e approfondimenti su innovazione tecnologica, creatività, artigianato, segnaletica, comunicazione. Per info: www.eventbrite.it
Due gloriose società di basket del Q.4, Olimpia Legnaia (maschile) e Baloncesto (femminile), uniscono le forze per dare continuità alle attività di bambini e bambine per il dopo minibasket. L’accordo tra le due storiche società mira ad offrire un’attività più lunga nel tempo in modo da contrastare il fenomeno dei tanti abbandoni del settore (il secondo a Firenze per numero di praticanti) dopo la fase propedeutica del minibasket. La presidente della Commissione Sport Q.4 Bar-
055.7392620- 622
bara Felleca ha ringraziato i presidenti delle due società, Paolo Avellino della Baloncesto e Sergio Masi dell’Olimpia, per aver saputo superare i particolarismi in nome del basket e del valore sociale dello sport. Il nuovo indirizzo prenderà il via con la nuova stagione unendo i gruppi di ragazzi e ragazze nati nel 2002 e 2003 con una stretta collaborazione tra istruttori e direttori tecnici.
SALUTE È BENESSERE
Si rinnova anche per la stagione 2015-16 il progetto “Salute è Benessere”, a cura della Società della salute di Firenze, che prevede passeggiate ed eventi gratuiti per diffondere tra i fiorentini la cultura della salute e della prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita. Al progetto collaborano Uisp Q4, Gruppo ambiente trekking “Le Torri”, Sezione soci Coop Firenze sud-ovest, Farmacie fiorentine AFaM spa, associazione “Essere”, Rete di solidarietà Q4, Simona Casati (counselor), Costanza Valentini (psicologa), Marcello Matteini (farmacista). Prossimo appuntamento: 10 ottobre, ore 9,30, ritrovo a Villa Vogel. Percorso attraverso l’Isolotto vecchio, piazza Pier Vettori, Bellosguardo, Monte Oliveto, Piazza Paolo Uccello, Lungarno dei Pioppi, ritorno a Villa Vogel. Per info: www.sds.firenze.it
NUOVO MANTO ERBOSO A SAN LORENZO A GREVE
Nuovo manto erboso per il campo di calcetto a sette, nuovo impianto di illuminazione a basso impatto energetico, messa in sicurezza della recinzione e manutenzione straordinaria della copertura degli spogliatoi. Questi gli interventi di riqualificazione dell’impianto sportivo di San Lorenzo a Greve approvati dalla giunta comunale e finanziati dall’Unione polisportiva Ponte a Greve per un importo complessivo di circa 130mila euro. I lavori sono già in corso in vista della prossima stagione agonistica.
Vita dei quartieri
VIDEO INTERVISTE ONLINE Sul sito web de “Il Reporter”(www.ilreporter.it/video/visualizza/3112) videointervista on line con il presidente Q.4, Mirko Dormentoni, che ripercorre la vicenda dei lavori alla passerella dell’Isolotto e ribadisce, entrando nel merito delle problematiche relative all’accessibilità della struttura, che quella attuale è una soluzione transitoria. Il quartiere è impegnato ad accelerare i tempi per attuare una completa ristrutturazione della passerella.
6 | Settembre 2015
#Il quartiere in pillole
Isolotto
Isolotto . Legnaia . Soffiano
L’appuntamento
transenne e tornelli, riaperta la passerella
Novità per il ponte in attesa della ristrutturazione definitiva Gianni Carpini
U
sare preferibilmente entro il 2017. Una passerella “a breve scadenza”: continuerà a essere sorvegliata speciale dopo i lavori “tampone”, e Palazzo Vecchio conta di iniziare la ristrutturazione completa nel giro di due-tre anni, 900mila euro per sostituire la parte centrale ed eliminare i problemi di stabilità, insieme agli alti costi di manutenzione e monitoraggio. “Chiediamo tempi brevi”, fanno sapere dal Quartiere 4. La passerella dell’Isolotto non è più quella del 1963: nel tempo ha riservato qualche grana, tanto che il 30 aprile scorso era stata chiusa dopo i dati sulla sua resistenza riportati dai sensori. Il 7 agosto è poi stata riaperta, ma con alcune novità: sono state montate due file di transenne per ridurre e centrare il carico sul ponte,
Quartiere 4
un weekend di festa per lo sport
U
na giornata e mezzo per provare (gratuitamente) gli sport più diversi: dalla scherma alla pesca, passando per il calcetto e il tennis. Sabato 19 e domenica 20 settembre torna, per il sedicesimo anno, la Festa dello sport del Quartiere 4, ospitata nell’impianto sportivo del Filarete. Da sabato pomeriggio a domenica sera grandi e piccoli potranno cimentarsi in tante discipline o assistere, ogni venti minuti, a un’esibizione nel palazzetto dello sport, grazie a quaranta società sportive fiorentine. A disposizione per la manifestazione i campi da tennis e da calcetto, oltre alla pista di atletica dell’impianto “Bruno Betti”. E quest’anno alla festa del Q4 arrivano società anche dagli altri quartieri. “È segno che questo evento sta diventando sempre più importante”, dice Barbara Felleca, alla guida della Commissione Sport del Quartiere 4. “Un grande ringraziamento va alle associazioni sportive del nostro quartiere che si sono impegnate molto per organizzare l’iniziativa – prosegue – è un segno di vitalità di questo mondo, che noi cerchiamo di valorizzare con la Festa dello sport”. Tra le novità di quest’anno, l’arrivo del calcio femminile a cinque dell’Isolotto e la presenza del gruppo sportivo dell’unità spinale di Firenze che organizzerà partite di tennis integrale: diversamente abili in carrozzina sfidano i normodotati. In occasione dell’evento, la Commissione Sport del Q4 donerà alcuni palloni ai cinque istituti comprensivi del quartiere. Per informazioni e dettagli sul programma: q4.comune.fi.it.
L’appello
“visitate il canile di ugnano” T oltre a due tornelli per impedire l’accesso agli scooter. Niente più motorini, via libera a pedoni e bici condotte a mano. Ai cittadini è stato distribuito un vademecum, predisposto dal presidente della commissione Servizi al territorio Renzo Pampaloni, per spiegare il perché di chiusura e limitazioni. Intanto, nonostante i tornelli siano stati sistemati dopo un sopralluogo della con-
sulta comunale degli invalidi e degli handicappati, si sono registrate difficoltà per le carrozzelle elettriche ingombranti. “Siamo disponibili a effettuare modifiche per garantire l’accessibilità a tutti i diversamente abili”, assicura Mirko Dormentoni, presidente del Q4. Mentre sulla passerella arriva una telecamera di videosorveglianza anche sul lato dell’Isolotto.
ra gli ultimi arrivati ci sono stati, lo scorso mese, nove cuccioli di razza chow chow. Parliamo del canile rifugio “Parco degli Animali” a Ugnano, dove i nove esemplari sono stati portati dopo un sequestro penale effettuato a Firenze dalla polizia provinciale, in cerca di una famiglia disposta ad accudirli. Con l’arrivo dei nove chow chow, lo scorso mese i cani ospiti del “Parco degli Animali”, struttura gestita direttamente dall’amministrazione comunale e in cui lavorano otto dipendenti, erano diventati cinquantaquattro. Dalla sua apertura, avvenuta nel giugno 2011, sono stati dati in adozione 237 cani e, sempre dal giorno dell’inaugurazione, hanno visitato il Parco 4.850 persone, oltre a trentuno classi delle scuole elementari. Negli ultimi due anni è stato poi attivato un progetto anziani che ha visto coinvolti venticinque residenti delle Rsa cittadine. “Il nostro canile è uno dei fiori all’occhiello della città – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – è un luogo bello e ben tenuto, vissuto tutto l’anno dai fiorentini di tutte le età. E il nostro obiettivo è farlo conoscere e vivere sempre di più. Poiché il nostro motto – ha continuato l’assessore – è ‘un canile bello è un canile vuoto’, vorrei fare un appello ai fiorentini: visitate il Parco degli Animali di Ugnano, così potrete conoscere gli ospiti che ci sono e magari innamorarvi di qualche amico a quattro zampe a cui poter regalare una famiglia”. Il canile può essere visitato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17. Il sabato è aperto dalle 9 alle 12. Per informazioni è possibile telefonare ai numeri 055.7352018 e 055.753224 o inviare un’e-mail all’indirizzo adozione.animali@comune.fi.it.
Alla BiblioteCaNova
incontri e iniziative tra i libri N
on solo libri, anche a settembre, alla BiblioteCaNova Isolotto, dove questo mese sono in programma diversi eventi e iniziative. Come ad esempio “Introduzione ad uno Yoga Occidentale, la Gimnosofia”, studio e pratica delle basi della respirazione, del movimento, del pensiero e della coscienza fisica, in programma fino al 29 settembre tutti i martedì e giovedì alle 19 nel prato davanti alla biblioteca. Con una raccomandazione: portate con voi materassino o telo da mare. Dopo l’appuntamento con “AgriKulturae - Il mercato contadino in biblioteca” del 12 settembre, il 15 (alle 17) è la volta delle “Conversazioni musicali”, gli incontri di approfondimento sulle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio: in programma questo mese “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti. E ancora, il 19 settembre (ore 16.30) i bambini dai 3 ai 5 anni andranno alla scoperta del “piacere della lettura”, con il ciclo di incontri proposto dalle biblioteche comunali fiorentine proprio per avvicinare i più piccoli al mondo dei libri. Per partecipare occorre la prenotazione al numero 055.710834. Spazio poi, come ogni mese, alle presentazioni letterarie: tra le tante in programma, il 25 settembre alle 17 sarà presentato il libro “Il bimbo e la quercia” di Bert D’Arragon (Tipheret, 2014), mentre il giorno successivo, alla stessa ora, Elisabetta Gavrilina presenterà il suo libro “La vera storia di Ginevra” (Romano Editore, 2010). Il 29 settembre alle 17.30 sarà invece la volta di “Parliamo di Alzheimer: la cura della persona, la qualità della vita, i servizi”, un incontro in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer: intervengono Stefania Saccardi (assessore alle politiche sociosanitarie della Regione Toscana), Laura Baldasseroni (geriatra), Manlio Matera (presidente Aima) e Francesco Biondi (direttore Rsa Le Magnolie e Rsa Villa Michelangelo). Per il programma completo e tutte le informazioni: BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it, web www.biblioteche.comune.fi.it.
“Camminando nell’Età Libera”
alla (ri)scoperta della toscana P Senza Senza appuntamento appuntamento via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info327.28.97.058 327.28.97.058 NUOVA APERTURA Via Gianpaolo Orsini, 78 info 333.40.22.251 NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251
asseggiate per riscoprire paesaggi e luoghi di interesse artistico e culturale della Toscana, organizzate da un gruppo di appassionati camminatori. Si tratta di “Camminando nell’Età Libera”, nome che prende spunto dal fatto che il gruppo organizzatore si è formato proprio all’interno dell’Università dell’Età Libera, condividendo interessi per storia e cultura. “Un programma molto ricco e che valorizza i luoghi più belli della nostra città e non solo. Un progetto – commenta l’assessore allo sport Andrea Vannucci – nato grazie all’impegno e alla passione di tanti volontari che si sposa alla perfezione con le linee programmatiche di questa amministrazione”. Un’attività ripartita con il Cral Dipendenti Comunali e il patrocinio propositivo dell’assessorato allo Sport. E questo mese si ricomincia con diversi appuntamenti in programma: le iscrizioni possono essere effettuate al Cral in via del Filarete (lunedì e mercoledì) o tramite e-mail, scrivendo all’indirizzo camminandoliberi.fi@libero.it. Il programma di settembre-ottobre prende il via martedì 15 settembre per poi proseguire con varie passeggiate in cartellone.
Quartiere 4
#Luoghi
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Settembre 2015 | 7
La richiesta
Viaggio nell’area
nel “deserto verde” dell’argingrosso I frequentatori segnalano i “lati oscuri” del parco: ora si pensa a eventi, attività e più sorveglianza Gianni Carpini
I
l parco perde pezzi. I giochi per bambini stanno lentamente scomparendo, sradicati via dai vandali, lasciando vistosi buchi nelle mattonelle di gomma morbida. Il “bindolo”, una tettoia in mezzo al giardino, è imbrattato da scritte vergate con lo spray. Sono alcuni dei “lati oscuri” del parco dell’Argingrosso, ventisette ettari con vialetti, panchine e tavoli per pic-nic, nato nel 2002. Alle sue spalle ci sono gli alti condomini costruiti quarant’anni fa davanti all’argine dell’Arno. Non tutti lo conoscono, in pochi lo frequentano, troppo spesso è un “deserto verde”, come lo definiscono alcuni cittadini. Manca perfino un cartello – fa notare qualcuno – per segnalare che oltre al terrapieno, lungo via dell’Argingrosso, all’altezza di via di Santa Maria a Cintoia, c’è un’oasi verde. Il parco è rimasto fuori anche dall’Estate Fiorentina: il Quartiere 4 e Palazzo Vecchio hanno provato a portare fino a qui il cartellone degli eventi estivi, ma il bando è caduto
nel vuoto. Nessun imprenditore ha giudicato opportuno approdare nel grande giardino. Il Quartiere 4, però, non demorde. “Riproveremo a portare nel parco attività e iniziative, inoltre abbiamo chiesto alle forze dell’ordine maggiore sorveglianza”, assicura il presi-
dente del Q4 Mirko Dormentoni. “Organizzare eventi vuol dire rendere viva la zona e scacciare il degrado”, gli fa eco il presidente della commissione Ambiente del Quartiere Leonardo Calistri. Il volto positivo dell’Argingrosso è invece rappresentato dagli orti
sociali gestiti dai “nonni”, dal golf club con un campo da nove buche e altre nove in progetto, dal centro equestre fiorentino con l’ippoterapia, dalle associazioni che periodicamente animano il prato con lezioni per piccoli ciclisti. Presenze che però non sembrano
bastare a scacciare alcune cattive frequentazioni, stando almeno a quanto denunciano i cittadini: “Rompono i giochi, danneggiano le passerelle, in passato hanno anche dato fuoco a un motorino”, racconta un nonno che accompagna la nipotina nel giardino. Ma qualche novità c’è: dopo la fine del cantiere per il super-collettore, via dell’Isolotto – la strada parallela all’argine che permette di raggiungere il parco in auto – è stata progressivamente liberata dai lavori (nuove piazzole di sosta, nuovo asfalto e nuovi lampioni), la pista ciclabile che corre accanto al fiume sarà migliorata grazie ai fondi regionali per la ciclopista dell’Arno e anche in quest’area verde, con l’estate, sono arrivate le guardie ambientali volontarie dell’associazione Anpana che, con venti uscite mensili, “sorvegliano” i giardini del quartiere. La passerella che dovrebbe collegare l’Argingrosso con il parco-gemello delle Cascine, invece, sembra ancora un miraggio: il progetto c’è, il via libera alle risorse no.
via del caravaggio, il giardino sta stretto al rione: “ampliamolo”
N
elle ore di punta, quando squilla la campanella nelle vicine scuole Don Milani e Ciari, il giardinetto viene preso d’assalto dai bimbi. Circa 1.700 metri quadrati a due passi dai palazzi di San Lorenzo a Greve che – viene spiegato – stanno stretti a questo popoloso rione. Dopo una petizione dei residenti, il Consiglio di Quartiere 4 ha votato all’unanimità una mozione che chiede al Comune di rimettere a nuovo e ampliare l’area ludica di via del Caravaggio all’angolo con via Pisana. Allo studio un progetto per allargarla, anche con i contributi che arriveranno da Unicoop Firenze grazie all’iniziativa “Le foto della nostra storia” dedicata ai 60 anni dell’Isolotto. G.C.
8 | Settembre 2015
#L’inchiesta
La città di domani/1
Le piazze fiorentine che cambiano volto... Per ridisegnarne una si sono “scomodati” in cento. Per un’altra c’è l’effetto tramvia che ne ha rivoluzionato l’aspetto. Sono alcune delle piazze fiorentine che si stanno trasformando insieme alla città. Quartiere per quartiere, ecco cinque aree che stanno cambiando volto e che – nello stesso tempo – stanno cambiando quello di centro e periferie.
a cura di Gianni Carpini e Elisabetta Pini
Quartiere 1
Quartiere 2
Quartiere 3
Quartiere 4
Quartiere 5
Piazza del Carmine
Piazza Nannotti
Piazza Acciaiuoli
Piazza dell’isolotto
Piazza Leopoldo
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l 2015 è iniziato “a piedi” in piazza del Carmine. Dai primi di gennaio questa grande area dell’Oltrarno è stata chiusa al traffico nella sua parte centrale e in quella antistante la basilica. Una piccola-grande rivoluzione per la viabilità della zona, un primo tassello di quel più ampio “piano dell’Oltrarno” annunciato da Palazzo Vecchio per valorizzare e promuovere la “rive gauche” fiorentina. Da quest’estate, inoltre, è partito un cartellone di eventi di vario genere per animare la piazza e, grazie al nuovo piano del commercio, sono arrivati qui fiere e mercati: destinato a traslocare qua anche il mercato di Natale tedesco che, almeno per il 2015, abbandonerà piazza Santa Croce.
a “non piazza” pedonale a campo da gioco. Difficile trovarla sullo stradario: piazza Nannotti è un rettangolo di cemento di duemila metri quadrati proprio dietro piazza Alberti. Presto avrà un nuovo volto: via le scritte spray e gli ingombranti blocchi di cemento armato che fungono da fioriere. Al loro posto una pista da skateboard, campi da basket e pallavolo, nuove aiuole. Prevista anche una passerella pedonale che collegherà la piazza con via De Sanctis. Già stanziati 350mila euro, a cui si aggiunge un contributo economico di Burger King. Per la vicina piazza Alberti, dove sarà ripensata la viabilità, bisognerà invece aspettare: il progetto resta per il momento fermo al palo.
uovo look per piazza Acciaiuoli, al Galluzzo. Sei mesi di lavori, un investimento totale di 600mila euro finanziato da Esselunga, che lo scorso anno ha inaugurato il nuovo punto vendita in via Senese. Una pavimentazione in conglomerato trasparente al posto dell’asfalto, il rifacimento di liste, cordonati e zanelle, la risistemazione delle aiuole al centro della piazza con il ripristino del manto erboso, l’abbattimento di alcune piante malate e il reimpianto delle alberature nella loro configurazione originaria oltre all’installazione di un impianto di irrigazione e alla sostituzione delle panchine: questi i principali interventi messi in atto per il cuore del borgo, che attende ora l’ultimazione del bypass.
l domani di piazza dell’Isolotto è su un “tappeto volante”. Definito così dai suoi stessi creatori, il progetto di riqualificazione dell’area prevede un lastricato continuo dalla chiesa al lungarno, con usi diversi (pedoni, bici, auto) in base al colore. Il “tappeto” dell’Isolotto è stato scelto tra i centouno progetti arrivati per il concorso internazionale lanciato dal Comune. Tutti dovevano rispettare le richieste dei cittadini, raccolte durante il percorso di partecipazione. Palazzo Vecchio ha messo sul piatto un milione di euro, ma secondo alcuni bisognerà spendere qualcosa in più per una piazza grande due ettari. I cittadini aspettano i cantieri: tutto dovrebbe essere concluso entro metà 2019.
ramvia nel mezzo e una piazza gemella, con tanto di contadini urbani. Nel giro di un anno l’aspetto di piazza Leopoldo si è trasformato: mentre al centro continuano i lavori per posare i binari del tram, nei due semicircoli laterali è stata ridisegnata la sosta (ora a lisca di pesce), piantati nuovi alberi e realizzati posteggi riservati ai diversamente abili. Anche il grande spazio davanti alla Coop cambia look, grazie a un investimento della grande insegna: nella piazza-giardino è stato creato un orto urbano, su cui si affaccia un bar gestito da ragazzi con la sindrome di Down. Tra le idee in cantiere, la creazione nell’area verde di un forno per il pane da gestire insieme alle associazioni.
#L’inchiesta
Settembre 2015 | 9
La città di domani/2
...E quelle in attesa di essere “ridisegnate” Se per molte aree ci sono novità in pentola, altre sono invece in attesa di progetti di rinascita. Alcuni sono mutati più volte nel tempo, altri aspettano il via o devono ancora essere messi sulla carta. Ecco allora un viaggio in cinque tappe tra le piazze fiorentine che attendono di essere “ridisegnate”. Quartiere 1
Quartiere 2
SEGNALACI LA TUA PIAZZA Hai idee, proposte o segnalazioni per qualche piazza? Mandaci una mail, foto o video a redazione@ilreporter.it
Quartiere 3
Quartiere 4
Quartiere 5
piazze dei ciompi Piazza e indipendenza delle cure
Piazza Piazza elia dalla costa pier vettori
Piazza dalmazia
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L
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autunno dovrebbe portare cambiamenti in piazza dei Ciompi. Grazie a un milione e duecentomila euro di finanziamenti regionali e comunali, si provvederà al rifacimento del manto stradale, del giardino, del lastricato e del marciapiede. E dopo tanti progetti rimasti sulla carta, si parla anche di mettere mano, una volta per tutte, alla struttura del mercato: l’intenzione di Palazzo Vecchio, secondo l’assessore Bettarini, è quella di trovare un accordo con gli operatori e realizzarne una pubblica sotto cui posizionare i “casottini”. Contro le tante difficoltà di piazza Indipendenza, invece, va avanti l’idea di “occuparla” con eventi legati al mondo della cultura e dell’editoria.
S
arà maggio 2016 il mese delle “nuove Cure”, dopo la lunga attesa del progetto definitivo. Il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi è ottimista: i lavori per ridisegnare questa piazza-simbolo partiranno nella primavera del prossimo anno. Sempre che non ci siano intoppi. Le linee guida sono quelle definite insieme ai cittadini e agli architetti residenti nella zona durante le assemblee dei Cento Luoghi di renziana memoria. Come cambierà l’area? Una coppia di rotonde anti-ingorgo, una ai piedi del cavalcavia, l’altra in mezzo alla piazza. Più spazio pedonale, soprattutto davanti ai banchi del mercato, nuovi alberi e lo stesso numero di posti auto. Costo del cantiere, due milioni di euro.
a manutenzione ordinaria non basta più, a sollecitare un maggiore sforzo sono i cittadini e il Quartiere 3. Parliamo di piazza Dalla Costa, dove si trovano anche il monumento ai caduti di Pian d’Albero e il centro polivalente “Il Porto”, entrambi al centro di due “ripuliture straordinarie” organizzate da Q3 e Angeli del Bello. Il sistema fognario risulta danneggiato in più punti, e non mancano frequenti allagamenti. Un primo intervento da 150mila euro è previsto nel piano triennale degli investimenti 2015-17: con una mozione ad hoc, il Q3 chiede che questa cifra venga anticipata al 2015-16 e che vengano individuate ulteriori risorse per una riqualificazione complessiva, che preveda anche l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L
e idee per rivoluzionarla ci sono, il progetto ancora no. È stata un’associazione (Save the City) a organizzare assemblee e laboratori per capire come i cittadini vorrebbero cambiare questa grande area a metà strada tra ponte alla Vittoria e San Frediano. Che oggi – dicono i residenti – somiglia più a un grande spartitraffico che non a una piazza. Tra le idee, un mercato rionale “modello Santo Spirito”, una piazza unica e non più spezzata in due dal parcheggio (recuperando i posti auto tutto attorno), più verde e un orto urbano sperimentale. Dibattito aperto, invece, sulla possibilità di pedonalizzarne un lato. Intanto, il Quartiere 4 ha riportato qui eventi e iniziative.
ercasi una nuova casa per il mercato di piazza Dalmazia, alle prese con i lavori della tramvia. In attesa dell’approvazione della variante che permetterà il passaggio della linea 3 da via di Rifredi (là dove ora sono ospitati i banchi), è allo studio il trasloco definitivo degli ambulanti. L’ipotesi più accreditata è quella che vede il mercato farsi in due: metà delle bancarelle, soprattutto i commercianti di frutta e verdura, dovrebbe spostarsi nell’area alberata davanti al cinema, mentre la seconda metà si trasferirebbe dall’altra parte della strada, in una piazza pedonale che verrà creata davanti ai grandi magazzini, al posto di due isole verdi finora usate come spartitraffico.
#ioaiutofirenze
Settembre 2015 | 11
Dopo la tempesta del 1° agosto
Anconella, tutti in campo per il parco
La macchina della solidarietà si è messa in moto: Legacoop Toscana ha deciso di “adottare” il giardino. In arrivo alberi 2.0 Andrea Tani
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e nubi nere in cielo, il forte vento. Poi una violentissima pioggia, 35 millimetri d’acqua in appena tre quarti d’ora. Grandine, auto e cassonetti portati via dal fiume che aveva preso a scorrere per le strade. E quando infine la furia si è placata, il parco dell’Anconella non c’era più. Distrutto. Cancellato dal nubifragio che lo scorso 1° agosto ha stravolto la zona sud di Firenze, lasciando dietro di sé alberi abbattuti, strade e case allagate, ferrovie interrotte e una decina di feriti. I pioppi bianchi e gli alti pini che almeno una volta avevano offerto ombra e riparo a tutti i fiorentini di colpo erano a terra, i tronchi spezzati come ramoscelli. Risolta l’emergenza, è cominciata la conta dei danni. Circa centocinquanta alberi caduti solo all’Anconella. Mille, su per giù, in tutto il quartiere 3, più di quelli rimasti in piedi che, a loro volta, hanno comunque avuto bisogno di controlli, potature o – in un centinaio di casi – abbattimenti. Sono stati ridotti in scaglie e trasformati in cippato da utilizzare come combustibile o come materia prima. Ma adesso c’è da ripiantare tutto. L’obiettivo di Palazzo Vecchio, annunciato dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini, è iniziare a ottobre. Il Comune da solo, però, non può farcela. Una prima stima a pochi giorni dal nubifragio parlava di danni in città per venti milioni di euro.
Cifra da rivedere al rialzo, fosse anche solo perché non tiene conto dei danni alle strutture private. E l’Anconella rappresenta una porzione considerevole di questo triste bilancio. Per questo, all’indomani del disastro, è stato lo stesso sindaco Dario Nardella a lanciare la campagna, con tanto di hashtag, “#ioaiutofirenze”. La macchina della solidarietà si è messa subito in moto. Tra i primi a farsi avanti Legacoop Toscana, che ha deciso di “adottare” il parco dell’Anconella: l’associazione regionale delle cooperative si farà carico per intero della ripiantumazione di tutto il parco attraverso la Coop Agriambiente Mugello, una sua associata. Nei prossimi mesi saranno piantati alberi 2.0, dotati di microchip in grado di aggiornare costantemente sullo sviluppo di fusti e radici. Ma nemmeno i “semplici” cittadini sono rimasti con le mani in mano: già dalle prime ore successive alla tempesta, erano tanti quelli scesi in strada ad aiutare le squadre della protezione civile e oggi, a oltre un mese di distanza, si stanno attrezzando per la grande cena di solidarietà che il Quartiere 3 organizzerà a fine settembre in una delle sue piazze simbolo. Altre raccolte fondi in occasione della Rificolona e della Festa dello sport, costretta a traslocare ai giardini della Nave a Rovezzano. Senza dimenticare, però, la sua sede storica, ovvero l’Anconella.
IO AIUTO FIRENZE
Un gesto di solidarietà attraverso una donazione sul conto corrente bancario o sul conto postale del Comune di Firenze per contribuire a far rinascere il parco dell'Anconella e dell'Albereta Questi gli estremi per il versamento:
Comune di Firenze Conto corrente bancario iban: IT20X0616002832000000161C01 Conto corrente postale: 21747514 Causale: Donazione a favore della ricostruzione del parco Anconella e Albereta
STOP
alle false cooperative LE IMPR ESE COOP ERATI VE PER UN’ ECONOMIA PULITA
Firma anche tu per mettere fuori gioco chi non rispetta valori e persone
FIRMA
ANCHE
L'Alleanza delle Cooperative Italiane promuove una raccolta di firme per chiedere al Parlamento una legge con misure più severe contro le false cooperative che raggirano regole e lavoratori. In particolare la proposta di legge porterà: • revisioni immediate per le cooperative non controllate da tempo o attive nei settori più a rischio • cancellazione dall’Albo delle cooperative non controllate • controlli incrociati con l’Agenzia delle Entrate per bloccare chi apre e chiude l’attività per non pagare i contributi
Ma l’impegno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane per la legalità non si ferma qui. Insieme lavoreremo per il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e ci mobiliteremo: • per una riforma che garantisca trasparenza negli appalti • contro le gare al massimo ribasso che portano al mancato rispetto dei contratti di lavoro • contro le infiltrazioni mafiose nell’economia sana
Per seguire il nostro impegno per la legalità: www.stopfalsecooperative.it
TU
#Società
Settembre 2015 | 13
La campagna
L Salviamo la Crusca. Con una parola Da questo mese Unicoop Firenze si mobilita portando l’Accademia davanti al grande pubblico con iniziative, maxicruciverba e incontri con i linguisti
a lingua italiana entra al supermercato per mettere i clienti a tu per tu con gli esperti in materia. Obiettivo: salvare la più antica istituzione per lo studio e la salvaguardia del nostro idioma, che ha sede proprio a Firenze da 430 anni, l’Accademia della Crusca. Per la mancanza di fondi, la “casa” del giusto parlare non naviga in buone acque. Di recente il suo presidente Claudio Marazzini ha lanciato un grido di allarme perché, nel caso in cui non arrivino risorse da Stato e Regione, l’ente sarà costretto a tagliare ricerca e borse di studio per i giovani, la linfa vitale per questa realtà. Un appello al quale ha risposto una della più grandi insegne della Toscana. Da questo mese di settembre Unicoop Firenze si mobilita portando l’Accademia della Crusca davanti al grande pubblico con iniziative, maxicruciverba e incontri con i linguisti, ospitati nelle trenta Bibliocoop attive in altrettanti supermercati. Si tratta di angoli dedicati alla lettura e al prestito gratuito, gestiti insieme alle biblioteche del territorio. A Firenze si trovano in quattro punti vendita Coop: Gavinana, Ponte a Greve, Novoli e via Cimabue. In cantiere ci sono anche visite guidate nel quartier generale della Crusca, la suggestiva villa medicea di Castello, e un grande evento dedicato alla lingua italiana,
che coinvolgerà nomi di spicco, intellettuali e artisti. “È un modo per far capire che un centro di ricerca della lingua italiana non è affatto un’istituzione polverosa – ha spiegato Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, la “numero uno” dei soci della cooperativa di consumo – ma un luogo dove si creano i valori che più ci stanno a cuore: identità e cittadinanza”. Dopo la raccolta fondi popolare “Abbraccia il Battistero”, che ha destinato oltre duecentomila euro al celebre monumento, Unicoop Firenze dà quindi il via a una nuova campagna a sostegno della cultura, perché anche la parola è un’opera d’arte da tutelare. Questa volta non saranno le singole persone a sostenere l’iniziativa con micro-donazioni, ma la stessa cooperativa di consumo devolverà all’Accademia della Crusca i fondi per la ricerca. La cifra non è ancora stata fissata, ma sarà calcolata in base al ritorno di immagine registrato da Unicoop Firenze, con una vera e propria azione di “marketing culturale”, una sponsorizzazione sui generis.
Informazioni sulla campagna sono disponibili sul sito www.coopfirenze.it
#Un mese in una pagina Non solo spettacoli
Al “Parco degli animali”
i teatri si aprono, Tra cafè e scuole
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Settembre 2015 | 15
la pensione per cani torna in inverno? n “albergo” da tutto esaurito, per ospiti rigorosamente a quattro zampe. La pensione estiva per i cani attivata quest’anno al “Parco degli animali” di Ugnano è stata presa d’assalto: sono stati decine i quattrozampe ospitati a partire dal 22 giugno, giorno dell’inizio del servizio, con la struttura che ha registrato il “sold out” fino alla prima settimana di settembre. Tanto che ora si pensa già a replicare. “Siamo stati inondati di richieste di soggiorno fin dall’inizio del servizio, che abbiamo realizzato con l’obiettivo di prevenire il fenomeno, purtroppo ancora troppo diffuso, degli abbandoni soprattutto a ridosso delle vacanze – ha fatto il punto l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – si tratta di un progetto sperimentale che andrà avanti fino alla fine di settembre: per quest’anno abbiamo deciso con il direttore di accettare solo le richieste dei residenti nel comune di Firenze, per cercare di organizzare al meglio l’attività, ma visto il successo registrato stiamo valutando di estendere il servizio ad altri mesi dell’anno come, ad esempio, il periodo delle vacanze invernali, pensando di fare un buon servizio ai cittadini”. Durante la giornata – viene spiegato – gli ospiti a pensione escono a passeggio almeno due volte al giorno. E i padroni che hanno lasciato qua i loro cani hanno mostrato di gradire il servizio. Il 5 per cento delle richieste sono state per il fine settimana, il 60% per un periodo di due settimane e il 35% per tre settimane. Per informazioni è possibile telefonare direttamente al “Parco degli animali”, al numero 055.7352018.
Lupi di Toscana
incontri e concorso per l’ex caserma L Barbara Biondi
I
Il teatro Niccolini prima del restauro cominciato nel 2006
l teatro cambia pelle, e si trasforma da luogo dove fermarsi e vivere un’esperienza da spettatore a piattaforma ideale in cui immergersi da veri protagonisti. Anche Firenze si sta adeguando a questa nuova tendenza, proponendo ai fruitori luoghi che siano sempre più polivalenti. Luoghi di rinascita, sempre più valorizzati. Basti pensare al Teatro Niccolini (ex Teatro del Cocomero, in via Ricasoli), il più antico della città fondato nel 1652 (sul cui palcoscenico, tra gli altri, hanno recitato anche Paolo Poli e Carmelo Bene) e per anni lasciato in stato di completo abbandono fino a quando, nel 2006, Mauro Pagliai, titolare della casa editrice Polistampa, lo acquistò per farne uno spazio polivalente, che abbinasse al teatro anche il cinema, i dibattiti e la musica, oltre a un caffè letterario aperto al pubblico ogni giorno dell’anno. Sono quasi dieci anni che i lavori di restauro e adeguamento vanno avanti, ed entro la fine del 2015 – fanno sapere dalla casa editrice – il rinato spazio dovrebbe tornare ad aprirsi alla città. Vicino fisicamente ma anche per questioni “anagrafiche” è il Teatro della Pergola (fondato nel 1656), primo teatro all’italiana del Bel Paese e storico punto di ritrovo per gli appassionati di palcoscenico d’autore, che da quando è stato acquistato dal Comune di Firenze (insieme alla Cassa di Risparmio) e trasformato nella Fondazione omonima, ha dato vita – parallelamente al calendario di spettacoli, che continuano a essere di altissimo livello – a una serie di iniziative per aspiranti professionisti del teatro, affiancate da occasioni per dilettanti e appassionati. Per chi vuol fare sul serio c’è la neonata scuola Oltrarno, corso triennale di tecnica attoriale che vede nelle vesti di direttore nientepopodimenoche Pierfrancesco Favino, rivolta a una selezione di ragazzi tra i 18 e i 28 anni che vogliono avere un futuro sul palcoscenico. È destinato ai professionisti il corso biennale Orazio Costa, basato sul metodo mimico, mentre altri corsi sono aperti a chiunque abbia voglia di esplorare questo mondo. Stessa direzione è quella che sta prendendo la nuova Opera, le cui porte si stanno aprendo sempre più nella direzione della formazione e della cultura a 360 gradi. La sezione Edu propone (da diversi anni, ad onor del vero) una serie di iniziative di avvicinamento all’opera dedicate alle scuole, a cui si è andata ad aggiungere, negli ultimi anni, un’interessante offerta che porta i ragazzi direttamente sul palco insieme a tenori e soprani, come nel caso del progetto “All’Opera!”, organizzato dall’associazione Venti Lucenti. Non resta che dire “si alzi il sipario”... sì, ma sul pubblico.
a caserma Gonzaga “marcia” verso il futuro. Prosegue il lavoro per la trasformazione e il recupero dell’ex Lupi di Toscana, passata negli scorsi mesi dal Demanio al Comune di Firenze. Dopo la maratona dell’ascolto del 21 febbraio, Palazzo Vecchio ha lanciato un avviso pubblico per chiedere idee e proposte per capire la fattibilità del progetto di trasformazione ipotizzato, ovvero un progetto che si basi sul 50 per cento della superficie destinata ad housing sociale. All’avviso hanno risposto due privati, con due progetti che mettono insieme una parte adibita a edilizia residenziale riservata alle fasce più deboli della società e un’altra a servizi e commerciale, senza dimenticare verde, piste ciclabili e viabilità. Entrambi gli studi – viene spiegato – confermano la fattibilità del progetto comunale. E ora si prosegue con un nuovo step partecipativo, per cui il Comune ha già fatto richiesta di finanziamento all’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, che dovrebbe aprirsi a ottobre per concludersi a marzo. Il 2016, poi, sarà l’anno del lancio del concorso internazionale di progettazione, e il processo partecipativo si concluderà con una mostra dei progetti selezionati. L’obiettivo, insomma, è quello di far conoscere il progetto di trasformazione coinvolgendo il più possibile gli oltre settantamila abitanti dell’area. “Sarà un percorso intenso, sei mesi di incontri pubblici, focus group, videointerviste e passeggiate dentro l’area della caserma. Coinvolgeremo i cittadini per disegnare insieme a loro il futuro”, ha spiegato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.
Viale Morgagni & Co.
i sottopassi si rifanno il look U
n altro sottopasso pedonale si è rifatto il look, andando così ad allungare la lista di quelli rimessi a nuovo negli ultimi tempi in città. Dopo i sottopassi del cimitero di Trespiano, di viale Guidoni e il collegamento ciclopedonale tra il parcheggio di viale Corsica e le vie di Rifredi e Bini, lo scorso mese è stata completata la riqualificazione del sottopasso di viale Morgagni, in prossimità della Casa dello Studente. “Con questo intervento restituiamo agli abitanti e agli studenti un sottopasso pulito e tinteggiato ex novo – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – si tratta di una infrastruttura importante perché consente di attraversare il viale Morgagni, interessato dai cantieri della tramvia, agevolmente e in piena sicurezza”. In concreto, sono stati effettuati una pulizia accurata delle caditoie e dei grigliati, la video-ispezione delle tubazioni di smaltimento interrate e il lavaggio interno delle tubazioni di recupero delle acque piovane. Per quanto riguarda le pareti del sottopasso, sono state sistemate le porzioni di intonaco rovinate per poi passare all’imbiancatura, con l’applicazione della vernice antigraffiti. Infine è stata la volta della pulizia delle finiture e della verniciatura di ringhiere, corrimano e recinzioni.
Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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16 | Settembre 2015
#Cultura Agenda
Ancora estate
In gelateria... ce n’è per tutti i gusti
Dal “catrame” al “gelso”, fra coni e coppette: viaggio (goloso) in alcune sorbetterie fiorentine Elisa Lami
C
osa scegliere? Una classica accoppiata crema e cioccolata, un rinfrescante binomio limone e fragola o uno stravagante mix di pistacchio e anguria? E ancora, cedere alla tentazione o ascoltare la voce della coscienza e tener conto dell’implacabile conto delle calorie? Ma soprattutto... cono o coppetta? E questi sono solo alcuni degli interrogativi “esistenziali” che affollano la mente degli amanti del gelato, con gli occhi spalancati e le papille gustative in fermento davanti a una dolce vetrina che propone invitanti vaschette colorate. Perché, quando si tratta di gelati, la città del Giglio ne ha letteralmente “per tutti i gusti”. Partiamo ad esempio da quelli particolarissimi proposti dalla piccola gelateria artigianale “La Sorbettiera”, in piazza Torquato Tasso: a due passi dai meravigliosi affreschi della Cappella Brancacci, nel cuore dell’Oltrarno, si possono assaporare gli aro-
mi del “catrame”, un indimenticabile cioccolato fondente, del limone e salvia o del gelso bianco, gelosamente custoditi nelle carapine del bancone. I proprietari sono due simpatici ragazzi fiorentini, che servono coni e coppette praticamente sull’uscio del locale, in quanto la maggior parte dello spazio è occupata dal laboratorio. “Il Sorriso” – assicurano i suoi fan – propone un cioccolato decisamente irresistibile, oltre a porzioni abbondanti e gusti originali: non stupisce dunque che la storica gelateria di Firenze sud, che può contare su un pubblico di “aficionados”, convinca molti a spostarsi fin qua per una golosa deviazione. Una storia (e una gestione) tutta al femminile è quella della gelateria “La Carraia”, che prende il nome dal celebre ponte nel cuore della città, dove concedersi una dolce pausa dalle bellezze artistiche e dai negozi delle vie del centro, magari standosene seduti sulla spalletta del ponte
La gelateria La Sorbettiera, in piazza Torquato Tasso
lasciandosi cullare dalla piacevole brezza che spesso soffia sui lungarni fiorentini. Un ponte più in là c’è la gelateria Santa Trinita, altro gettonatissimo pit-stop tra una visita e l’altra, dove a disposizione dei clienti ci sono anche una serie di prodotti made in Tuscany. A un balzo da Palazzo Pitti, alla gelateria “La Passera” si può invece gustare un ottimo gelato immersi nella cornice di quella gemma ancora poco conosciuta che è piazza della Passera. Fuori dal canonico circuito turistico ma a metà strada tra il giardino dell’Orticoltura e la Fortezza, nella zona nord della città, si trova la rinomata gelateria “De’ Medici”, un connubio di eleganza, raffinatezza e gusto che propone una produzione gelatiera all’altezza del prestigioso nome del locale: imperdibili i “monodose”, piccole estasi di piacere in grado di soddisfare anche i palati più scettici ed esigenti. Perché un gelato al giorno toglie il medico di torno, giusto?
Fuori porta
In libreria
Nei musei
il Valdarno e la new economy
Poesia contemporanea made in florence
S
È
Riforma Franceschini: cambio ai vertici di Uffizi, bargello e accademia
i svolge a Castelfranco di Sopra, dal 29 settembre al 1° ottobre, la prima edizione del Festival delle Economie del Terzo Millennio, organizzato nel borgo del Valdarno dalla Fondazione Terra Franca - Il Paese che vorrei onlus. La tre giorni convoglia nel borgo dell’aretino economisti e studiosi internazionali uniti a imprenditori locali reduci da esperienze virtuose, per confrontarsi a vicenda e offrire soluzioni possibili per affrontare la difficile situazione globale. “Il Festival è un momento di catalizzazione, approfondimento e raggruppamento di tutte quelle iniziative, idee e soluzioni che girano per l’aria – spiega Flora Grandis, organizzatrice e presidente della Fondazione – il punto di inizio di un percorso che, partendo dall’esame della situazione e snodandosi in altri appuntamenti ravvicinati, serva ad ottenere sempre più conoscenza e strumenti pratici per affrontarla. Un modo per dire che un’altra economia a servizio dell’uomo è possibile”. La guest star del Festival, Robert Jhonson, esperto statunitense in psicologia del cambiamento, già consulente dell’ex presidente Usa Bill Clinton, del fondatore di Microsoft Bill Gates e del campione di basket Michael Jordan, esperto nella terapia delle malattie emotivamente indotte, a Castelfranco terrà tre conferenze. Tra gli altri appuntamenti in programma, gli interventi dell’avvocato e saggista Marco Della Luna e dello studioso e ricercatore Bruno Di Loreto Wurms, la presentazione del libro del sociologo Enrico Caldari “Liberi dal sistema, come cambiare il mondo partendo da sé” e l’intervento di Alessandro Govoni su “Il sistema bancario area euro-dollaro”. Ma non è tutto, il Festival è fatto anche di novità e confronti, e proprio per questo nelle strade del borgo verranno allestiti una serie di sportelli di consulenza al consumatore, come lo sportello psicolegale e Adr Resolution, che favoriscono la risoluzione delle controversie in maniera alternativa, ma anche Banca Etica e uno speciale “ufficio di collocamento” che metterà in contatto aziende e mondo del lavoro. Inoltre, ci saranno una serie di stand enogastronomici e spazi ad hoc per produttori biologici, dove saranno organizzate degustazioni. Infine sarà possibile partecipare a visite guidate del centro di Castelfranco, per scoprire gli scorci di un borgo considerato tra i più belli d’Italia.
un caleidoscopio di suggestioni quello che viene fuori da “Grec”, antologia che raccoglie le poesie di una serie di autori contemporanei selezionati da Aletti Editore. Un collage di personaggi variopinti tra cui spicca il fiorentino Lorenzo Mossani con i suoi versi. Mossani, 36 anni, giornalista sportivo con una grande passione per la letteratura, ha saputo incanalare il suo lato più intimo nei quindici componimenti proposti nella pubblicazione. “Crisalidi in volo”, così si intitola la sua raccolta nella raccolta, quindici momenti che racchiudono in pochi versi momenti di vita vissuta.
Robert Jhonson, già consulente del presidente Usa Bill Clinton, sarà ospite del Festival delle Economie del Terzo Millennio a Castelfranco di Sopra
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V
alzer di poltrone nei musei statali fiorentini, che con l’arrivo della riforma dei beni culturali firmata dal ministro Dario Franceschini hanno subito diversi stravolgimenti. Innanzitutto sono cambiati i vertici dei tre principali musei della città (anche se, di fatto, non sono ancora entrati in carica), selezionati tramite un bando pubblico. Agli Uffizi, al posto del direttore Antonio Natali, che dal 2006 guida la più importante galleria fiorentina, arriverà Eike Schmidt, 47 anni, storico dell’arte tedesco. Alla Galleria dell’Accademia, Angelo Tartuferi, che prima di arrivare qua aveva a lungo lavorato come direttore di dipartimento agli Uffizi, lascia il posto a Cecilie Hollberg, 48 anni, tedesca anche lei, di professione storica e manager culturale. E infine al museo del Bargello, fino ad oggi gestito da Ilaria Ciseri, arriverà la napoletana Paola D’Agostino, 43 anni, storica dell’arte.
Shopping, musica d’autore e laboratori per i bambini: un mese da vivere
È
uno dei mesi più belli dell’anno, settembre. Il sole è tiepido, le giornate ancora lunghe ed è il momento ideale per partire con nuove avventure e progetti speciali. Anche il cartellone fiorentino non lascia spazio alla noia, inanellando un evento dopo l’altro. Il 17 settembre i modaioli di tutta la città troveranno pane per i loro denti con la terza edizione della Vogue Fashion’s Night Out, una serata a tutto shopping durante la quale i negozi del centro rimarranno aperti fino alle 23 proponendo ai patiti degli acquisti firmati oggetti in edizione limitata. Per quanto riguarda invece l’universo della musica, si può cominciare fin da subito a mettere un post-it per la serata del 22, quando sul palco dell’Obihall si esibirà l’ex Genesis Steve Hackett. Bisognerà poi aspettare il 30 per assistere dal vivo alla perfomance dell’istrionico Mika che – reduce dall’esperienza come giudice a X Factor Italia – si esibirà davanti ai suoi fan al Nelson Mandela Forum. Altro mese altra corsa per Max Pezzali, amatissimo dai nostalgici degli anni Novanta ma non solo: il cantautore di Pavia si esibirà sempre al Mandela il 2 ottobre. E se i più piccoli potranno contare su un programma di laboratori organizzati ad hoc a Palazzo Vecchio da Mus.E e dai Musei civici fiorentini (ad esempio il 26 settembre alle 16.30 toccherà a “Nel paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak, attività dedicata alle famiglie con bambini tra i tre e i cinque anni), sempre nel palazzo comunale, ma all’interno della Sala d’Arme, genitori e ragazzi di ogni età potranno godere (ancora fino a fine ottobre) dell’esperienza targata “Magnificent”, opera digitale che concentra secoli di storia fiorentina in un racconto multimediale creato su misura del luogo dal digital artist Felice Limosani. E se ancora non si è trovato il tempo o il modo (causa canicola?) di andare a visitare la mostra “Human” dell’inglese Antony Gormley al Forte Belvedere, questo mese potrebbe essere l’occasione giusta per farci un salto (fino al 27 settembre, ingresso libero).
#Il Reporter dei piccoli
Capitan Stoviglia e gli spaghetti d’oro Capitan Stoviglia era un temibile pirata. In tutti i mari del globo, era conosciuto per la sua fama di filibustiere e avventuriero. Ma a renderlo noto era anche la sua fame proverbiale che ne spiegava il pancione e la mole corpulenta. Capitan Stoviglia era ghiotto soprattutto di pasta e ancor di più di spaghetti al pomodoro. Non a caso si chiamava così: al posto della mano destra, che aveva perduto in una lotta subacquea con uno squalo, Capitan Stoviglia si era fatto mettere un grosso e lungo forchettone d’argento. Con quello era solito arrotolare l’intera montagnola di spaghetti che ogni giorno ordinava al mozzo-chef di preparargli.
pomarola. Finché un giorno un misterioso figuro conosciuto in una balera di Taiwan raccontò a Capitan Stoviglia la leggenda di un meraviglioso tesoro custodito in una grotta nel cuore di Toscana: un forziere pieno di spaghetti d’oro nascosto dall’inventore della pasta, Picio de Fusil is, ai piedi del Ponte Vecchio a Firenze. Picio era stato il cuoco fidato dell’ingegnosa Caterina de’ Medici, la prima a capire che gli spil oni per capelli erano ottimi strumenti per arrotolare gli spaghetti. Fu proprio lei a regalare a Picio lo scrigno di pastasciutta d’oro per ringraziarlo delle
Amava così tanto la pasta al pomodoro che una volta fece rinchiudere nelle segrete della stiva un marinaio che si era pappato l’ultimo pacco di penne della cambusa. Un altro venne spinto in mare perché aveva fatto leggermente scuocere i rigatoni. Non solo, Capitan Stoviglia adorava la pasta a tal punto da aver chiamato la sua nave Bucatino. La vita di Capitan Stoviglia p ro ce d eva sempre uguale con il solito tran tran di razzie nei porti, risse nelle balere, botte da orbi alla ciurma e ovviamente, manco a dirlo, abbondanti pastasciutte alla
Settembre 2015 | 17
Con indosso il pigiama prima di addormentarvi, in compagnia di mamma e papà oppure da soli, mentre fate merenda o una pausa dai compiti. Care bambine e cari bambini, lettori in erba de Il Reporter, questa favoletta è dedicata a voi. Da oggi, ogni mese ve ne proporremo una, sperando di intrattenervi per un po' e, magari, di strapparvi un sorriso.
di varicella. Poi, non riuscì a fare più ritorno in città e a recuperarlo. Capitan Stoviglia chiamò subito a raccolta la ciurma e spiegate le vele della Bucatino puntò il timone verso il Mediterraneo. Dopo settimane di navigazione, la Bucatino finalmente raggiunse Bocca d’Arno e risalendo il fiume arrivò in prossimità del Ponte Vecchio. Capitan Stoviglia aspettò la notte per entrare in azione. Quatto quatto, penò un bel po’ prima di scovare l’entrata della spelonca ai piedi del Ponte. Ma la faticaccia venne ricompensata dallo spettacolo che il pirata si trovò di fronte una volta aperto il forziere: centinaia di spaghetti d’oro lucentissimi e decorati da pietre e bril anti colorati. Capitan Stoviglia non seppe resistere. Con l’acquolina in bocca, bramoso come un lupo affamato, azzannò con foga gli invitanti spaghetti dorati. Bellissimi e apparentemente buonissimi ma anche duri, durissimi come sassi. Dalla bocca di Capitan Stoviglia si alzò un grido e non era di gioia: richiuse le fauci in preda a un acuto dolore e tanti denti quanti ne aveva in bocca caddero all’istante per terra.
sue prelibatezze. Lo sfo rtu n ato cuoco lo celò in una spelonca quando fu costretto a fuggire da Firenze per colpa di una terribile epidemia
Il pirata ululò dal male e scappò via dalla grotta e dal tesoro d’oro, vittima della sua stessa ingordigia. Umiliato e sdentato non ebbe nemmeno il coraggio di farsi rivedere dalla ciurma. Nessuno seppe che fine fece. Ma una cosa è certa: da quel giorno, tutti cominciarono a chiamarlo Capitan Brodino.
18 | Settembre 2015
#Sport Ripartita la stagione
un settembre “caldissimo”
S
i è ormai aperto il sipario sulla stagione 2015/16 della Fiorentina. Anzi, della “nuova Fiorentina”, diversa nell’allenatore, nei giocatori e nel modo di stare in campo. Il nuovo tecnico Paulo Sousa ha portato tante novità e un gioco completamente diverso sia da quello di Montella che da quello di Prandelli. E ora, dopo un calciomercato che ha visto rivoluzionare la rosa (tanti addii, più o meno discussi, da quello con strascichi di Salah alla partenza nel silenzio del “Pek” Pizarro, passando per Vargas, Aquilani e Mario Gomez, ma anche importanti conferme e nuovi arrivati che hanno saputo integrarsi subito), è già tempo di fare sul serio, con il campionato ripartito da qualche settimana. Il settembre di serie A è cominciato per i viola con la sfida interna col Genoa, per proseguire una settimana dopo contro la neo-promossa Carpi. Poi, nel primo turno infrasettimanale, il derby dell’Appennino col Bologna, mentre il mese si chiude con lo scontro esterno contro la nuova Inter di Mancini. Dopo un’estate caldissima, insomma, anche settembre non sarà da meno.
Il nuovo allenatore della Fiorentina Paulo Sousa: la sua prima stagione sulla panchina viola è iniziata ufficialmente da poche settimane
Lorenzo Mossani
Piccoli campioni crescono
la favola (viola) di Abdou Diakhate
“Scoperto” mentre giocava a calcio in piazza con gli amici Irene Delfino
C’
era una volta un ragazzino senegalese che si divertiva a giocare a pallone in piazza Indipendenza, nel cuore di Firenze. Il suo nome è Abdou Lahat Diakhate (foto dal suo profilo Facebook) e questa è la sua storia. Non l’ennesima storiella del bambino che sognava un futuro da calciatore giocando alla Playstation o al campetto di allenamento con i compagni di squadra, magari accompagnato dal padre che lo iscrive a un
provino dopo l’altro convinto di avere in casa un baby campione. Fate un punto e andate a capo. O se preferite un linguaggio più moderno, resettate tutto. Perché qui siamo di fronte a una vera favola, riscritta in chiave moderna. Tre anni fa, in piazza Indipendenza, sembra un giorno come tutti gli altri, con fiumi di automobilisti frettolosi che la attraversano per recarsi al lavoro. Vicino alle panchine, invece, c’è un altro mondo, quello dei ragazzini senegalesi, a cui basta
un pallone da calcio per divertirsi. Due mondi vicini pochi metri, ma lontanissimi. Che quasi non si accorgono l’uno dell’altro. Quel giorno, però, qualcosa cambia. Perché fermo a quel semaforo rosso c’è anche Stefano Cappelletti, uno dei responsabili del settore giovanile della Fiorentina. A differenza degli altri automobilisti si accorge dei ragazzini che giocano a calcio e di uno di loro particolarmente dotato. Del resto, è il suo lavoro scovare talenti. “Quanti anni
Pallavolo
Baseball
N
L
il bisonte alla carica inkovic, Martinuzzo, le registe Fiamma Mazzini e Ilka Van de Vyver, Perinelli e Vanzurova. Il Bisonte Firenze si è rinnovato, con l’obiettivo di vestire il ruolo di sorpresa del campionato di serie A1. Dopo una straordinaria salvezza, la squadra allenata da Francesca Vannini mette nel mirino i play-off, anche se il campionato si annuncia più difficile della passata stagione. Belli e sinceri i ringraziamenti del presidente Elio Sità alle giocatrici protagoniste di questa favola dalla B1 alla A1: “Purtroppo ogni anno arriva il momento in cui si devono prendere delle decisioni, e quando le strade si dividono con giocatrici con cui si stabiliscono rapporti non solo professionali, ma anche di stima e di affetto, è difficile e anche un po’ triste salutarsi. Voglio comunque ringraziare tutte le otto ragazze che non continueranno con noi per quanto hanno dato alla nostra società, e ovviamente auguro loro le più belle fortune sia a livello di carriera che personale. Ci tengo però in maniera particolare a ringraziare il nostro capitano Federica Mastrodicasa, che si è sempre comportata in modo irreprensibile nei tre anni in cui è stata con noi, Giorgia Vingaretti e Letizia Savelli, il nostro simbolo visti i sei anni passati in questa società”.
hai?”, chiede Stefano ad Abdou. “Tredici”. Cappelletti è stupito: “Ma come, sei del 1998?” “Fine dicembre”, risponde Diakhate. Praticamente un ‘99, visto che è nato a Dakar il 31 dicembre. Ma questo il responsabile del settore giovanile viola lo scoprirà solo in seguito. Stefano, prima di tornare alla macchina, invita il ragazzino a presentarsi alla sede della Fiorentina. Ed eccolo qua. In un batter d’occhio ha compiuto la scalata dai Giovanissimi alla corte di Sousa, visibilmente impressionato dalle doti del sedicenne centrocampista, che unisce fisico e tecnica, capacità di interdizione e colpi di classe, più una spiccata personalità. Il suo valore di mercato dal 2014 ad oggi è lievitato, raggiungendo il gradino più alto fra i baby viola. E sembra destinato a crescere ancora. La Fiorentina sa di avere in rosa un futuro campione e ha prontamente deciso di blindarlo con un contratto quadriennale, nonostante Diakhate sia ancora minorenne, per allontanare le ripetute avance di top club d’Oltremanica. Il suo procuratore è Raiola, ma lasciamo stare (per il momento) i paragoni con Pogba: il migliore augurio è che diventi Diakhate.
corsa verso la serie a a stagione del “batti e corri” ha ritrovato una grande protagonista, la Fiorentina Baseball, che dopo aver sfiorato, al termine della passata stagione, i playoff per accedere alla serie A ed essere stata finalista in Coppa Italia, è tornata a giocare in serie B sul diamante del Cerreti. La Fiorentina (uno scudetto nel lontano 1949 e una Coppa Italia nel 1984) ha scelto di lavorare sul vivaio anche se non mancano gli stranieri per puntare alla promozione. “Abbiamo cambiato tanto e vorremmo arrivare in serie A (che manca dal 2011) nell’arco di due stagioni. Per essere competitivi – spiega il manager Marco Duimovich – abbiamo ingaggiato un giocatore forte sul monte di lancio. Si tratta dell’ex nazionale azzurro di origini venezuelane Carlos Pezzullo. È paragonabile, in una squadra di calcio, al cannoniere, quello che la butta dentro”. Per continuare a crescere, la Fiorentina Baseball ha poi lanciato la Franchigia Baseball, che prevede la cooperazione fra Fiorentina, Asd Junior Firenze, Chianti Baseball e Antella Baseball. Sim. Spa.
L’accordo
cestisti si cresce. insieme
L’
unione di due società, parte integrante del tessuto sportivo e sociale del quartiere, sancisce la nascita di nuove alternative per i piccoli appassionati di pallacanestro. L’Olimpia Legnaia per il basket maschile e Baloncesto per quello femminile uniscono le forze per il settore giovanile. L’accordo tra i due club ha l’obiettivo di dar vita a una sorta di “polo attrattivo” unico per la pallacanestro nel quartiere. Si tratta – viene spiegato – di un’offerta pensata per i bambini e le bambine che si avvicinano al basket, che propone nuove alternative a chi, fino a questo momento, non trovava qualcosa di strutturato per proseguire il proprio percorso sportivo e agonistico in tutte le categorie anche dopo il minibasket. Uno degli obiettivi che si pone questo accordo va proprio nella direzione di offrire un’attività più lunga nel tempo ai bimbi e alle bimbe del quartiere e di tutta Firenze, per poter usufruire di un veicolo sano per la crescita come è, da sempre, lo sport. L’assessore allo sport Andrea Vannucci sottolinea che “da sempre l’amministrazione chiede di superare i campanilismi tra società sportive. L’accordo tra Olimpia e Baloncesto permetterà alle ragazze e ai ragazzi di poter continuare a giocare passando dal minibasket alle squadre giovanili e poi seniores di basket, che resta il secondo sport più praticato a Firenze, ma purtroppo registriamo con sempre più frequenza
L’Olimpia Legnaia per il basket maschile e Baloncesto per quello femminile uniscono le forze per il settore giovanile
casi di abbandono anche perché ai ragazzi non viene sempre offerta la possibilità di continuare l’attività”. Questa sinergia, insomma, vuol scongiurare l’abbandono dello sport. I presidenti delle due società hanno mostrato sensibilità nell’unire le proprie forze nel nome di Firenze. La collaborazione ha già iniziato a esistere con molti allenamenti congiunti. Sarà un processo che avrà tappe intermedie, tanto che nella prossima stagione alcune squadre continueranno a essere distinte nonostante i gruppi siano uniti negli allenamenti. Sergio Masi, presidente dell’Olimpia Legnaia, spiega: “Questo accordo è sicuramente diverso dai tanti visti nel passato, soprattutto in questo sport. Non è affatto un accordo di facciata e pubblicitario, ma da parte nostra c’è tutta l’intenzione di andare oltre la propria maglia e i propri colori societari”. Anche Paolo Avellini, numero uno della Baloncesto, ribadisce il concetto: “Una sinergia indispensabile, abbiamo posto le basi per una collaborazione che consenta di traghettare le nostre bambine a Legnaia e viceversa, garantendo continuità di crescita”. Niccolò Dainelli
#Sport
Settembre 2015 | 19
Basket
La Fiorentina scende in campo sul parquet Questo il nome scelto per la neonata società, che disputerà la serie B. Coach Salieri presenta la squadra: “Giocatori giovani, con fame e qualità umane” Andrea Tani
F
irenze e il basket di vertice, un rapporto complicato. Ma quest’anno c’è una squadra che ha tutte le carte in regola per conquistare il cuore della città: si chiama Fiorentina, indossa maglie viola e, se non bastasse, promette grinta, sudore, corsa e gomiti sbucciati. “Abbiamo scelto giocatori che rispondano a tre caratteristiche – spiega coach Stefano Salieri, una carriera di soddisfazioni tra Imola, Veroli, Virtus Siena, Pavia, Ozzano e Bologna – che siano giovani, che abbiano fame e che dimostrino le qualità umane per restare nel gruppo. Perché solo uniti e sacrificandosi l’uno per l’altro riusci-
remo a far bene in un campionato difficile come questo”. Già, la serie B. Terza categoria della pallacanestro nazionale alla quale i viola sono stati ammessi dopo l’acquisizione del titolo del Team Basket Montichiari, club lombardo che ha dovuto ridimensionarsi per ragioni finanziarie. Uno sforzo non da poco per la neonata società fiorentina, anche perché questo significa dover prendere parte al girone B, quello di Lombardia, Veneto e Friuli, con la trasferta più “vicina” a Padova e il livello di competizione medio più alto del torneo. “Ma la società ha operato per il meglio in relazione al budget”, assicura coach Salieri. Le spese
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Web fiorentinabasket.it Facebook fiorentinabasket
Una delle prime uscite della neonata Fiorentina Basket
saranno considerevoli e la storia insegna che cercare di fare il passo più lungo della gamba non ha mai portato buoni frutti. Specialmente nel basket, specialmente a Firenze. “Quest’anno non possiamo avere obiettivi diversi dalla salvezza – chiarisce il tecnico emiliano – stiamo lavorando a un progetto nuovo con una squadra che è ancora un cantiere aperto e lo resterà fino alla fine della seconda finestra di mercato. Perché qui il posto bisogna saperselo conquistare”. Una squadra “piccola” che fa dell’intensità e della corsa le sue armi migliori a discapito di centimetri e chili in mezzo all’area, portando sul parquet quel-
lo che di là dall’Oceano viene chiamato “small ball” e che da sempre è la cifra tattica di Salieri. “Puntiamo tutto su difesa aggressiva e ritmi alti. Ma sopravviveremo soltanto giocando compatti, come una vera squadra. Per fortuna abbiamo iniziato con un nucleo di giocatori buoni e che vogliono migliorarsi, supportati da una società entusiasta, competente e, cosa fondamentale, che ha spirito manageriale”. La prima palla a due del 27 settembre aprirà la stagione. Sette mesi di lotta, un gruppo pronto a lottare. Il basket di vertice è tornato a Firenze, con tutto quello che serve per far innamorare gli sportivi.
STAGIONE TEATRALE 2015-2016
Una stagione spaziale!
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#Rubriche
Settembre 2015 | 21
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
LA FIERA DEGLI UCCELLI Viale Machiavelli e Viale del Poggio Imperiale
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a vigilia di San Michele Arcangelo, il 28 settembre, si svolgeva fino agli anni Ottanta del secolo scorso, subito fuori di Porta Romana, precisamente lungo l’inizio dei Viali Niccolò Machiavelli e del Poggio Imperiale, la tradizionale Fiera degli Uccelli, tipico appuntamento annuale con il mondo contadino e dei cacciatori. L’origine di questa fiera-mercato, che durava soltanto lo spazio di un mattino, si ricollegava alla passione per la caccia dei fiorentini che di buon’ora vi accorrevano per acquistare quanto poteva loro occorrere, come gabbie, pispole, tagliole, reti, panie e più che altro “richiami”, per soddisfare la passione venatoria. I canori
volatili da richiamo più ricercati, usati nell’uccellagione per attirare gli altri loro consimili, erano fringuelli, pettirossi, merli e tordi. Non mancavano però neppure le civette, particolarmente addestrate per attrarre le allodole verso i cacciatori in agguato nei mimetizzati capanni. Fin dalle prime ore del mattino, dalle minuscole gabbie appese ai rami degli alberi lungo i due viali, i piccoli pennuti iniziavano il loro dialogo con il giorno e con la natura: un canoro cinguettio che si confondeva con le chiassose contrattazioni fra venditori e acquirenti, e ai trilli dei “fischiatori” che, con svariate pispole e fischietti, imitavano alla perfezione i gorgheggi di alcuni esemplari di
uccelli canterini. Un concorso per “fischiatori di poggio e di palude” era organizzato con tanto d’insindacabile giuria e rituale premiazione. Un particolare richiamo, che non era quello di un volatile, ma faceva intervenire alla fiera anche i non cacciatori, era dato dai caratteristici “disturnatori” i quali, alternandosi a cantare in un ameno battibecco in ottava rima, improvvisavano versi a “botta e risposta” in uno scambio di motteggi che faceva scaturire prolungate risate fra i divertiti astanti; vinceva chi riusciva a mettere in difficoltà l’avversario. Poi, a tarda mattinata, i banchi si vuotavano ed il chiassoso affollamento andava un po’ alla volta assottigliandosi, tanto che prima di mezzogiorno era tutto finito. Con una certa obiettività c’è da dire che quando la fiera fu soppressa era, di fatto, già scaduta di tono e d’importanza, sia perché il numero dei cacciatori era notevolmente diminuito e perché quelli ancora con porto d’arme e doppietta, avevano il modo di provvedere agli acquisti delle proprie necessità venatorie tutto l’anno presso appositi esercizi commerciali. Forse il maggior distacco dell’affluenza alla fiera fu anche il frutto di una presa di coscienza e di rispetto per la vita degli animali, non più considerata un’esistenza semplice e inutile, ma una bellezza facente parte della natura che ci circonda, pertanto da amare e salvaguardare, come appun-
to un cinguettio, un batter d’ali e l’intrecciar di voli in un fugace bagliore di un tramonto. Della fiera degli uccelli, adesso, è rimasto solo il modo di dire: Bei i mi’ ciuchi! Anche se di primo acchito non sembrano avere attinenza i ciuchi con gli uccelli, il detto ha avuto origine proprio alla fiera di Porta Romana. Si racconta di un tale che vendeva canarini: a chi voleva un maschio o una femmina, prendeva il piccolo pennuto in mano, gli soffiava più volte sulle penne di dietro per distinguerne il sesso, ripetendo fra i denti: Bei i’ mi’ ciuchi. Gli acquirenti non capivano cosa volesse dire con quell’affermazione fino a che uno, più curioso degli altri, gli chiese spiegazioni, e si sentì rispondere: Caro lei, prima di fare l’uccellaio facevo il sensale e commerciavo anche somari che riconoscevo subito i maschi dalle femmine, senza esitazioni e perdita di tempo! LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Il Pungiglione
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zombie, eroi o... da abbandonare: gli uomini alla “prova caldo”
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uest’estate il caldo ha toccato temperature record. L’afa era davvero insopportabile, ho visto gente che per avere un po’ di freschezza ha messo addirittura la testa nel forno microonde. Ognuno di noi ha affrontato il gran caldo in modo diverso. C’è chi è caduto in catalessi e non riusciva a fare niente: camminare, parlare, dormire, respirare. Tutto era ridotto al minimo sforzo, una specie di coma vegetativo indotto. Come gli zombie anche queste persone uscivano solo la notte, vagavano per la città con l’occhio pallato e la carnagione bianca, ma al primo raggio di luce, anche di un lampione, tornavano subito nelle loro case. C’è chi invece di fronte al caldo diventava completamente irascibile. Se gli dicevi qualcosa si arrabbiava subito. Se facevi qualcosa si arrabbiava lo stesso. Se pensavi qualcosa si arrabbiava pure di più. Queste persone sono quelle che durante le vacanze di solito vengono abbandonate dal resto della famiglia all’autogrill. Il governo ha organizzato in loro difesa pure degli spot pubblicitari: “Non abbandonare un familiare irascibile all’autogrill; pensa a chi ci lavora!”. Infine c’è l’uomo “eroe”, quello che il caldo non lo sente, il caldo è un’invenzione della stampa. Questo impavido individuo girava la città nelle ore più calde, incurante dei bollini rossi che invitavano a starsene a casa! Un giorno il paese onorerà questi eroici compatrioti e nelle piazze verrà eretto un monumento in loro memoria: una pozza di sudore! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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Lettere
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Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it PIAZZA DELL’ISOLOTTO E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI Cara redazione, ho letto con piacere e molto interesse l’articolo pubblicato sul Reporter di luglio 2015 su come cambierà la piazza dell’Isolotto. Finalmente una bella notizia, mi è sembrata veramente una bella scelta quella di sentire le idee dei cittadini prima di decidere come rifare la piazza, perché alla fine siamo noi cittadini che ne dobbiamo “usufruire” e quindi è un bene che una volta tanto siamo stati interpellati. Vorrei farmi sentire attraverso le pagine del vostro giornale per chiedere che la strada scelta per la piazza dell’Isolotto venga ripetuta anche per tutte le altre piazze di Firenze che devono essere rifatte, e che a parer mio sono diverse. Le piazze devono tornare a essere il centro della vita di Firenze, ma per fare questo devono essere posti ospitali e funzionali, dove le persone possano stare piacevolmente e con verde, panchine, mercati e negozi. Tante piazze in città hanno bisogno di essere risistemate per stare al passo con i tempi e ascoltare le idee dei cittadini come è stato fatto per la piazza dell’Isolotto è la via migliore, perché i cittadini conoscono bene i problemi e possono dare le idee giuste per rifare per bene le piazze. Quindi auspico che si continui a chiedere il parere di noi cittadini ogni volta che una piazza deve essere rifatta, per poterla rifare nel migliore dei modi. Grazie per l’attenzione che verrà dedicata a questa mia lettera, Cristiano
IL REPORTER RISPONDE Caro signor Cristiano, il percorso partecipato che è stato alla base della scelta del volto futuro di piazza dell’Isolotto non è destinato a rimanere un esperimento isolato in città. Anche per la riqualificazione di altri spazi, come ad esempio piazza Pier Vettori, sempre nel territorio del quartiere 4, sono stati coinvolti i cittadini, cui sono stati chiesti spunti e idee per “ridisegnare” l’area. E altre iniziative simili sono state annunciate di recente, come quella – di cui parliamo su questo numero del nostro mensile e che continueremo a seguire nei prossimi mesi – in vista della rinascita (in una veste tutta nuova) dell’ex caserma Gonzaga. Insomma, i percorsi di partecipazione stanno prendendo sempre più piede come “base” da cui partire per il recupero degli spazi cittadini. E concordo con lei nel ritenere questo un modus operandi da estendere il più possibile, perché quella di coinvolgere gli abitanti, ovvero l’anima stessa di ogni città, nelle decisioni che la riguardano – e che li riguardano – è sempre una scelta lungimirante e positiva. Senza dimenticare però che sta poi proprio ai cittadini rispondere nel modo giusto, ossia non facendo mancare impegno e partecipazione quando vengono chiamati in causa. Perché ogni occasion e per dare il proprio contributo non deve essere persa, per il bene di Firenze e dei suoi stessi abitanti. MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it
LA PULIZIA STRADALE IN VIA SPOLETO Buongiorno, abito all’Isolotto in via Spoleto e vorrei segnalare quello che succede regolarmente in questa piccola strada secondaria. Il giorno della pulizia stradale ci sono sempre parcheggiate numerose auto. Il Quadrifoglio cerca di pulire come può, tra un’auto e l’altra, ma ovviamente con difficoltà e con risultati non eccellenti. Sottolineo che le case che si affacciano su questa via, hanno tutte, sul retro lo spazio privato con posto auto. In otto anni che abito qui non ho mai visto una macchina dei vigili urbani per multare le auto o comunque invitare a rimuoverle. In altre zone di Firenze questo succede, forse le periferie non meritano la stessa attenzione? Dovrebbe essere interesse di coloro che ci abitano parcheggiare all’interno e permettere che la strada venga pulita, ma se non esiste questo senso civico, rimane solo la dissuasione della multa, affinché la strada venga pulita almeno quella volta al mese. Simona G.
LE STRISCE PEDONALI DI BADIA A RIPOLI Spettabile redazione de Il Reporter. È sempre un piacere incontrarsi e sapere che qualcuno si interessa con professionalità e passione dei problemi del quartiere. Ed è appunto leggendo il numero di maggio che mi sono rallegrato alla notizia dei lavori intrapresi dal nostro solerte Comune, riguardo alla segnaletica e alle strisce pedonali. Ovviamente io comprendo benissimo e purtroppo l’attuale momento e anche la vastità del problema, è naturale che da tutte le parti non si può arrivare, solo che ci siamo un po’ rotti di essere considerati dei fortunati tutte le volte che riusciamo ad attraversare la strada sulle strisce ormai inesistenti. Mi riferisco precisamente a Badia a Ripoli, inizio via Chiantigiana, dove purtroppo non esiste neppure la segnaletica che aiuti gli automobilisti a rallentare, specialmente chi venendo da via di Ripoli prende la curva a destra a delle velocità che non potrebbero assolutamente evitare il pedone sulle suddette “strisce” inesistenti... per non parlare delle buche in piazza, dei giardini e dei tombini altamente rumorosi. G.R.
“LA VELOCITÀ DELLE AUTO E I RISCHI PER CHI ATTRAVERSA” Buongiorno, leggo sempre con molta attenzione il vostro giornale per essere informato sulle notizie del quartiere. Nel numero scorso avete parlato dei lavori di rifacimento delle strisce pedonali, che effettivamente anche nella mia zona a volte non si vedono da quanto si sono sbiadite nel tempo. Ritengo certamente importante che le strisce vengano rese ben visibili, ma questo non basta: anche con le strisce che si vedono benissimo, in certe strade gli automobilisti corrono così tanto che frenare per fare passare i pedoni che vogliono attraversare la strada sarebbe impossibile. Quindi sono i pedoni che sono costretti a dover
stare sempre attentissimi per non finire sotto una macchina quando attraversano la strada, anche se avrebbero la precedenza. Le strisce si devono vedere bene e è importante che vengano fatti questi lavori, ma è anche più importante controllare che vengano rispettati i limiti di velocità. I vigili potrebbero fare la prova di mettersi in prossimità di alcune strisce per vedere quello che succede, quante poche macchine si fermano per fare attraversare la gente. Speriamo che con le strisce rifatte la situazione migliori, ma finché le macchine non andranno più piano i rischi per i pedoni ci saranno sempre. Distinti saluti, V.B.
I ROTTAMI “PARCHEGGIATI” ALLE RASTRELLIERE Egregio direttore, su Reporter pubblicate spesso lettere sul tema delle biciclette, vi scrivono i ciclisti per denunciare tutti i loro problemi e difficoltà e anche gli automobilisti per lamentarsi che le biciclette non rispettano il codice della strada. Io non voglio schierarmi né dall’una né dall’altra parte, ma voglio segnalare il fatto che le rastrelliere sono sempre piene di rottami di biciclette, biciclette senza le ruote, o arrugginite, scheletri inutilizzabili ecc... ecc... In questo caso non c’entra il rispetto delle regole della strada, ma è evidente che se le rastrelliere sono piene di rottami che non vengono mai tolti, poi i ciclisti lasciano le loro biciclette da altre parti, attaccate ai pali delle strade ecc... che possono intralciare il passaggio. Visto che tanti vostri lettori chiedono giustamente controlli per far rispettare a tutti il codice della strada, perché non vengono fatti regolari controlli anche alle rastrelliere? Qualcuno dovrebbe pensare a portare via tutti quei brutti e ingombranti rottami, visto che non ci pensano i loro proprietari, ammesso che esistano. Lettera firmata
“MERCATINI DEI PRIVATI IN CITTÀ” Recentemente avete pubblicato sul Vostro simpatico e utile giornale, la nuova mappa dei mercati della città. Questo mi fa venire in mente che – a mio avviso – potrebbe essere una buona idea se l’Assessore al Commercio del Comune, autorizzasse l’esercizio dei mercatini dei privati, da tenersi anche una sola volta l’anno, in un luogo adatto e in un certo periodo, come quello – per esempio – a Primavera o prenatalizio. In questo modo, molti cittadini potrebbero approfittare per disfarsi di oggetti non più usati e relegati in cantina o in soffitta, ricavandone modesti ma utili incassi. Chissà se una proposta del genere possa essere presa in considerazione da chi di competenza: mi auguro di sì, specialmente se appoggiata dal Vostro giornale. Cordiali saluti. M.B.
Editoriale dalla prima
Da quelle già cambiate, da quelle che stanno per rinnovarsi e da quelle che invece sono ancora in attesa. Così, questo mese sul nostro giornale proponiamo un “viaggio” tra le piazze fiorentine, quartiere per quartiere, dal centro alle periferie, per raccontare come si sono trasformate (alcune) e come si trasformeranno (altre), senza dimenticare le aree che da tempo invocano un nuovo volto, più “accogliente” e funzionale, per stare al passo con le nuove esigenze della città e dei suoi abitanti. Che proprio nelle piazze hanno tradizionalmente uno dei luoghi di ritrovo preferiti, ruolo che – è l’auspicio di molti – non deve andare perso, anzi. Da qui la richiesta da un lato di ridisegnare gli spazi a uso e consumo dei cittadini, dall’altro di organizzare sul loro suolo sempre più eventi e iniziative, per dar vita a luoghi di incontro e condivisione anziché di semplice passaggio. Ma se proprio i cittadini sono da sempre i protagonisti della vita delle e nelle piazze, ora lo stanno diventando sempre più anche nella loro progettazione, grazie ai percorsi di partecipazione realizzati con l’obiettivo di coinvolgere gli stessi abitanti al momento del rifacimento di questa o quell’area, perché siano direttamente coloro che poi dovranno viverla e animarla a tirare fuori spunti e idee. È stato così per piazza dell’Isolotto, lo sarà anche per altre. E noi vi chiediamo allora di indicarci quali sono, secondo voi, le piazze cui sarebbe opportuno rimettere mano, mandandoci le vostre proposte e segnalazioni. Perché se per alcune piazze è già arrivato il tempo del cambiamento, per altre la “campanella” – quella giusta – deve ancora suonare. MATTEO FRANCINI
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