Il Reporter Q3 - Novembre 2015

Page 1

Novembre 2015 | Anno IX | Ed. 48 Firenze | Quartiere 3

Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 48 del 1 novembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

FIRENZE

IL GIORNO DI FRANCESCO

 Duomo

 Eventi

 Vademecum

 Mappa

orari, divieti e maxischermi: le “istruzioni”

il percorso del pontefice in città

☛ pagina ii

☛ pagina iii

Come muoversi e come seguire tutta la visita

la nuova veste del museo dell’opera

le mostre: arte e sacro a confronto

☛ pagina ii

☛ pagina ii

Riaperto dopo il restyling: raddoppiato lo spazio espositivo

Le iniziative in occasione del Convegno ecclesiale nazionale

Dal centro allo stadio, le strade in cui transiterà

INFORMAZIONI IN TEMPO REALE

055 055 @comunefi comune.fi.it firenze2015.it

ppuntamento irrinunciabile non solo per i fedeli, ma per tutti i cittadini e tutta la città. La visita di Papa Francesco a Firenze il 10 novembre è stata organizzata come un evento “corale”: basti pensare che i biglietti (gratuiti) per la messa che si terrà nel pomeriggio allo stadio Franchi – davanti a circa cinquantamila persone – sono stati distribuiti nelle parrocchie ma potevano essere prenotati anche sul sito web della Diocesi. Un modo per allargare la partecipazione alla visita del pontefice e seguire alla lettera la dottrina di Papa Bergoglio, vicino a tutti fin dal giorno della sua proclamazione. Non solo, probabilmente l’apertura anche a chi è ancora “in cerca” rappresenta il modo più concreto di attuare i contenuti del Convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” dedicato al presente e al futuro della Chiesa nelle comunità, la cornice in cui rientra l’arrivo del Papa in città. Per Bergoglio si tratta della prima volta in Toscana e, sebbene la sua non sia una visita pastorale, i momenti pensati per favorire il contatto con la comunità sono numerosi. La giornata toscana del Papa inizierà da Prato, con una tappa in Cattedrale per parlare dei temi del lavoro in una città in cui la crisi si è fatta sentire pesantemente, e procederà con l’arrivo a Firenze, dove ad accoglierlo ci saranno istituzioni religiose e cittadine. Il programma continuerà con la visita in Santa Maria del Fiore, dove Papa Francesco pronuncerà un discorso davanti ai 2.200 delegati del Convegno ecclesiale. La parte centrale della giornata sarà dedicata ai più deboli, dalla preghiera con i malati in Santissima Annunziata fino al pranzo alla Caritas con i bisognosi. Dopo un breve riposo in Arcivescovado, alle 15.30 il momento più atteso e coinvolgente della giornata: la messa allo stadio Artemio Franchi, a cui assisteranno cinquantamila fedeli. Messa che sarà trasmessa anche sul maxischermo posizionato nel vicino stadio di atletica Ridolfi, dove l’elicottero papale atterrerà in mattinata e da dove ripartirà a fine giornata. Altri due maxischermi sono previsti in piazza Santa Croce e piazza della Signoria. Per chi vorrà salutare Papa Bergoglio, due tragitti in “Papamobile”: quello lungo via Cavour per arrivare al Duomo in mattinata e l’intero trasferimento dall’Arcivescovado allo stadio. La volontà espressa dal Papa, la cui visita impiegherà oltre mille volontari, è quella di “disturbare il meno possibile la vita dei fiorentini”, in pieno stile Bergoglio. Per questo – viene spiegato – i provvedimenti sul traffico saranno ridotti al minimo indispensabile.


II | Novembre 2015

#La visita del Papa

// La mappa a pagina

 Duomo

 Vademecum

Il ritorno (in grande) del museo dell’Opera

Mobilità, maxi schermi, biglietti: tutto quello che c'è da sapere

L

a più grande collezione al mondo di arte sacra medievale e rinascimentale, disposta su una superficie di 5.500 metri quadrati e suddivisa in venticinque sale. Ha (ri)aperto i battenti il 29 ottobre il museo dell’Opera del Duomo, nella sua veste rinnovata e ampliata, che dopo un intenso restyling e una chiusura al pubblico durata due anni affida alla nuova veste la missione di valorizzare le 750 opere della collezione. Capolavori unici al mondo come la Pietà di Michelangelo, la Maddalena e i Profeti di Donatello, le Cantorie di Luca della Robbia e Donatello, la leggendaria Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti del Battistero fiorentino. Un percorso articolato su tre piani, che è andato a raddoppiare la superficie precedentemente adibita a spazio espositivo, attingendo dai locali di piazza del Duomo attigui a quelli del “vecchio” museo. Il progetto

architettonico e l’allestimento sono frutto del lavoro di Adolfo Natalini e dello studio Guicciardini & Magni architetti, sotto la guida del direttore del museo, Timothy Verdon, tra i più autorevoli storici dell’arte italiana. Fondato nel 1891, il museo dell’Opera del Duomo è nato per raccogliere le opere eseguite nei secoli per esterni e interni dei monumenti del Duomo, del campanile di Giotto e del Battistero che, per motivi di conservazione o nel corso di modifiche e ammodernamenti, sono state rimosse dalla loro collocazione originale. Un’operazione colossale, che ha visto l’Opera investire quarantacinque milioni di euro (senza accedere a contributi pubblici), aggiungendo un ulteriore, cruciale tassello a quell’infinito lavoro di valorizzazione del patrimonio rappresentato dall’Opera stessa, nata nel 1296 e ancora oggi al centro della vita della città.

 La novità

Trenta incontri per conoscere storia e realtà di casa nostra

T

renta incontri, trenta momenti organizzati tra il 9 e il 12 novembre dalla Diocesi di Firenze per illustrare ai delegati del Convegno ecclesiale nazionale la storia e la realtà della chiesa e della società civile fiorentina. “Uno degli aspetti di novità rispetto ai precedenti convegni ecclesiali – ha spiegato monsignor Andrea Bellandi, vicario generale della Diocesi fiorentina – sarà quello di offrire ai delegati la possibilità di incontrare la realtà ospitante con la sua storia, il suo patrimonio culturale, artistico e caritativo, le molteplici esperienze di umanesimo che l’hanno contraddi-

stinta nei secoli e continuano a caratterizzare il tessuto ecclesiale e civile”. Raccolti in tre macro aree tematiche (“Firenze e la sua chiesa: storia e testimoni”, “Vita pastorale della chiesa fiorentina oggi” e “Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze”), i trenta incontri si svolgeranno in una serie di bellissime location legate a doppio filo con la comunità cattolica fiorentina e approfondiranno tematiche svariate, dal dialogo interreligioso ai luoghi della fede fino alle personalità che si sono contraddistinte nel corso dei secoli e al dialogo tra chiesa e istituzioni culturali cittadine.

 Gli eventi

TRA ARTE E SACRO N

ella culla del Rinascimento non si può prescindere da una riflessione tra arte e sacro, e in occasione del Convegno ecclesiale nazionale la città propone una serie di eventi promossi in collaborazione con la Diocesi fiorentina.

BELLEZZA DIVINA “Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana” fino al 24 gennaio offrirà ai visitatori di Palazzo Strozzi un excursus sul rapporto tra gli artisti dell’Ottocento e del Novecento (tra cui Munch, Guttuso, Casorati, Matisse e Picasso) e l’universo del sacro. ■ www.palazzostrozzi.org

SI FECE CARNE

Nella Basilica di San Lorenzo prende corpo il confronto tra sacro e arte contemporanea con “Si

fece carne” (fino al 9 gennaio), che vede in mostra – suddivisi in tre sezioni – i lavori di un nucleo di artisti stranieri, italiani e toscani dei nostri giorni, in primis Yves Klein, Mimmo Paladino, Nan Goldin e poi, tra gli altri, Giuliano Vaggi, Piero Pizzi Cannella, Mario Ceroli e Sandro Chia. ■ www.diocesifirenze.it

750 VOLTE DANTE

È stato pensato appositamente per celebrare il Sommo Poeta nell’anno in cui ricorre il 750esimo anniversario della sua nascita l’evento spettacolo “Dante 750 legato con amore in un volume/ciò che per l’universo si squaderna” (9-14 novembre), realizzato nel complesso monumentale di Santa Croce con più di cinquecento persone protagoniste. ■ www.culter.it

LA DIRETTA RADIO MINUTO PER MINUTO “Aspettando Papa Francesco” tutte le domeniche alle 10.15 su Radio Toscana (Fm 104.7). Notizie, interviste e approfondimenti sul 5° Convegno Ecclesiale Nazionale e sull’arrivo di Papa Francesco a Firenze. Il 10 novembre Radio Toscana farà una lunga diretta per raccontare minuto per minuto la giornata del Papa a partire dal suo arrivo a Prato.

Ogni giorno su Radio Toscana e su Radio Firenze notizie utili su come e dove vedere e salutare Papa Francesco: modifiche alla viabilità, trasporti, maxi schermi, gli itinerari e le modalità di accesso allo stadio. ■ Informazioni continue anche tramite Fb e Twitter #PapaFirenze

Sono migliaia i fedeli attesi in città per l'arrivo di Papa Francesco. Il 10 novembre, per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, saranno in vigore diversi provvedimenti di limitazione al traffico e alla sosta nelle zone di Campo di Marte e del centro storico, oltre che nelle strade interessate dal passaggio del pontefice. Ecco quello che c'è da sapere.

L'ITINERARIO DELLA VISITA

Papa Francesco atterrerà in elicottero intorno alle 9.15 allo stadio di atletica Ridolfi, dove sarà accolto dalle autorità. Si trasferirà poi in auto verso il centro della città, percorrendo l'ultimo tratto di via Cavour e via Martelli con la “Papamobile”. Arrivato in piazza San Giovanni, raggiungerà il Battistero e poi la Cattedrale per partecipare al Convegno Ecclesiale Nazionale. Interverrà ai lavori del convegno e uscirà intorno alle 11.30, risalendo sulla “Papamobile” e dirigendosi verso piazza Santissima Annunziata. Passerà intorno al Duomo (lato Misericordia) e percorrerà via dei Servi. Entrerà nella Basilica della Santissima Annunziata per pregare con un ristretto gruppo di malati e poi, a piedi, raggiungerà la mensa della Caritas di San Francesco Poverino, dove pranzerà con gli ospiti abituali della struttura. Dopo il pranzo, con lo stesso itinerario via dei Servipiazza Duomo Papa Francesco si recherà in Arcivescovado per una breve pausa di riposo. Intorno alle 14.30 partirà in “Papamobile” in direzione dello stadio Artemio Franchi, dove è in programma la celebrazione della Messa, percorrendo via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria e piazza Santa Croce, per poi dirigersi sui lungarni fino a piazza Piave. Questo tratto dell'itinerario sarà percorso a bassa velocità per salutare i fedeli, mentre da piazza Piave, per non incidere troppo sul traffico cittadino, l’andatura verrà aumentata fino al Franchi.

STRADE CHIUSE E DIVIETI DI SOSTA

Il Comune ha predisposto misure più stringenti rispetto alla normale disciplina della Ztl per la viabilità limitrofa al percorso del Papa, con chiusure per l’area del centro storico, che sarà vietata al transito di tutti i veicoli a partire dalle 8.30 circa della mattina. Divieti di sosta e transito saranno istituiti anche nelle altre zone della città interessate dal passaggio del pontefice. Lungo tutto il percorso della “Papamobile” sono previsti divieti di sosta già dalle 20 del 9 novembre, giorno precedente all'arrivo del Santo Padre, per motivi di sicurezza. Nelle zone interessate dai provvedimenti di limitazione alla sosta saranno istituiti alcuni parcheggi alternativi per i residenti.

TRASPORTO PUBBLICO E VIABILITÀ

L’invito di Palazzo Vecchio per i fiorentini e per tutti coloro che arriveranno in città è quello di utilizzare per spostarsi i mezzi pubblici, che saranno fortemente potenziati su tutta la rete cittadina. Le persone munite di invito per assistere alla Messa del Papa nei due stadi potranno raggiungere le strutture anche grazie al potenziamento del servizio ferroviario regionale, che sarà organizzato con fermate aggiuntive alla stazione di Campo di Marte. Per tutta la giornata sarà potenziato il trasporto pubblico urbano con l’aumento delle corse delle diverse linee Ataf. In particolare – sottolinea il Comune – è assolutamente sconsigliato l’uso dei mezzi privati per raggiungere l’area di Campo di Marte, dove sarà interdetta la circolazione già a partire dalle 12. Palazzo Vecchio ha poi predisposto un piano specifico per i pullman, con itinerari predefiniti e sosta nell’area dello stadio Franchi.

MAXI SCHERMI

Tutta la giornata toscana di Papa Francesco, dalla sua visita ufficiale a Prato fino alla sua ripartenza da Firenze, sarà trasmessa in diretta da due maxi schermi posizionati in piazza Santa Croce e piazza della Signoria.

MESSA ALLO STADIO FRANCHI

Alle 15.30 il Santo Padre celebrerà la Messa allo stadio Artemio Franchi. Considerato il numero di persone richiamate dall'evento, a partire dalle 11 verrà aperto anche lo stadio di atletica Ridolfi, dove sarà posizionato un terzo maxi schermo per consentire a circa seimila persone di seguire la celebrazione.

PER CHI HA IL BIGLIETTO

L’accesso agli stadi Franchi e Ridolfi sarà consentito solo a chi è munito di biglietto nominale, presentando – insieme al ticket – un documento di identità. Per i malati e i disabili il Comune ha predisposto un itinerario dedicato per raggiungere il Franchi, e anche la sosta dei loro mezzi è prevista in aree stabilite. I due stadi apriranno al pubblico alle 11, con l'accesso che sarà consentito fino alle 14.

PER CHI NON HA IL BIGLIETTO

Per consentire di seguire la visita di Papa Francesco a Firenze anche a chi non è in possesso dell’invito e non può quindi entrare negli stadi, come detto verranno posizionati due maxi schermi in piazza della Signoria e in piazza Santa Croce, da cui si potrà seguire tutta la giornata del pontefice senza doversi spostare. Inutile e fortemente sconsigliato – ribadisce il Comune – per chi non ha il biglietto avvicinarsi all’area di Campo di Marte.

SCUOLE

Salvo modifiche dell'ultimo minuto, il giorno della visita del pontefice resteranno chiusi otto plessi scolastici della città: la scuola degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, la Pestalozzi di via delle Casine, il plesso Vittorio Veneto di via delle Casine e via San Giuseppe, la Carducci di viale Ugo Bassi, la Dino Compagni in via Nicolodi e gli istituti superiori Leon Battista Alberti, Castelnuovo e Galileo.

VIA I CASSONETTI

Per motivi di sicurezza, i cassonetti della spazzatura saranno rimossi dalle strade interessate dal passaggio del Papa.

INFORMAZIONI IN TEMPO REALE Per tutti gli aggiornamenti dell'ultima ora, si potrà contattare il Comune di Firenze:

Tel. 055.055 www.comune.fi.it www.firenze2015.it twitter: @comunefi


Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 48 del 1 novembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Novembre 2015

Anno IX Ed. 48

Firenze Quartiere 3

Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

 Primo piano

✎ Editoriale

la tramvia guarda verso firenze sud

quei momenti che restano nella storia Matteo Francini

È

uno di quei momenti che contribuiscono a fare la storia delle città, che restano impressi nella memoria collettiva e – prima ancora – in quella di chi c’era. La visita di un Papa è sempre un evento speciale. Evento che Firenze si prepara a vivere questo mese. È il 10 novembre il giorno fissato per l’arrivo del Santo Padre in riva all’Arno, per quella che resterà una data da ricordare per la città e i suoi abitanti.

Si discute sull’ipotesi del prolungamento della linea 3 fino a Bagno a Ripoli

☛ pagina 3

 Sport

i “segreti viola” di paulo sousa

È

la cultura del lavoro al centro del “miracolo” del tecnico portoghese: essere bella e vincente per la Fiorentina non è più un’utopia, ma una realtà da vivere con i piedi per terra.

☛ SEgUE a pagina 12

Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba ☛ pagina 11

☛ SEgUE a pagina 8

cercasi famiglie “a porte aperte”

anconella, obiettivo “tornare più bella” Dalla tempesta del 1° agosto si è innescata una grande catena di solidarietà per il parco.

D

ue progetti diversi ma con un unico “comun denominatore”: le famiglie. Famiglie che decidono di aprire le porte delle loro case per dare una mano agli altri. Da una parte c’è il progetto Iesa, sigla che sta per “Inserimenti eterofamiliari supportati e assistiti”, per cui si cercano nuclei disposti a ospitare persone che portano sulle spalle disturbi psichici non gravi. Dall’altra si conclude proprio a novembre il “Mese dell’affido”, organizzato per promuovere l’esperienza dell’affido familiare. In entrambi i casi ora si cercano famiglie o singole persone interessate a dare il proprio contributo, per offrire nuove possibilità a chi ne ha bisogno.

☛ pagina 7

il cinema del mondo si ritrova all’odeon Nove festival internazionali e oltre 150 film al centro della nona edizione della “50 Giorni”.

☛ pagina 9

☛ pagina 10

Fiorentina Basket, la scuola di rugby va in meta al galluzzo un mese di sfide ☛ pagina 4

☛ pagina 12

LA BOTTEGA DEL CUCITO

SARTORIA UOMO-DONNA ORLI

TENDE RIPARAZIONI VARIE CAPI SU MISURA UOMO CAMBIO CERNIERA CAPI SU MISURA su piumini, gonne... DONNA CAMBIO FODERA CIFRE RICAMATEsu cappotti, giacche... su camicie

CAMICIE DA UOMO SU MISURA

Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze Tel: 055 5383019 Cell: 338 3950976 www.labottegadelcucitofirenze.it Dal lun. al ven. Mattina 9:00-13:00 Pomeriggio 15:30-19:00


2 | Novembre 2015

Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Piazza Elia Dalla Costa

un nuovo parroco per san piero in palco: “la mia chiesa deve essere una comunità”  Lo spazio

casa della gioventù, chiuso solo il bar

L

a Casa della Gioventù è uno spazio di proprietà della parrocchia di San Piero in Palco che viene impiegato per varie attività che vanno dal catechismo alla recitazione. Una delle parti più visibili della struttura è il bar che, però, alcuni mesi fa è stato costretto a chiudere i battenti. Così, alcuni residenti della zona, vedendo il bandone abbassato, avevano pensato che l’intera Casa della Gioventù fosse chiusa. In realtà – viene spiegato – gli altri locali non hanno mai smesso di essere utilizzati e sono tuttora aperti a tutti. N.F.

Niccolò Falchini

P

assaggio di testimone alla chiesa di San Piero in Palco in piazza Elia Dalla Costa. Don Vittorio Menestrina è stato trasferito dalla Curia nella parrocchia di San Pietro a Varlungo all’inizio dell’ottobre scorso. Al suo posto è arrivato don Luciano Marchetti che, dopo aver servito la comunità di Barberino Val d’Elsa per ben quattordici anni, ha indossato per la prima volta i panni di “parroco cittadino”. Perché, come racconta lui stesso, “sono sempre stato un po’ campagnolo. Sono originario di San Casciano Val di Pesa e dal ’91, anno del mio sacerdozio, è la prima volta che mi trovo a confrontarmi con la realtà della città. Fra l’altro la parrocchia di San Piero in Palco è la più grande del vicariato. Sarà per me una bella sfida”. Ordinato sacerdote nel ’96, don Vittorio Menestrina era invece stato trasferito qui da Sesto Fiorentino, a 42 anni, e alla città era in parte già abituato, ma durante la sua permanenza a San Piero in Palco non erano mancati alcuni episodi e segnalazioni che avevano riguardato alcuni ragazzi, tanto da finire anche per interessare la stampa cittadina. “Avevo sentito qualcosa a riguardo ma per adesso non ho

notato niente – afferma il nuovo parroco don Luciano – in questi casi credo che ci debba essere un’opera più profonda da parte della parrocchia. Il dialogo con queste realtà non deve mai cessare. Se questi ragazzi si sono comportati in un certo modo in passato non è certo colpa loro”. A Barberino Val d’Elsa, invece, c’è stata grande commozione fra i fedeli quando hanno appreso la notizia del trasferimento del loro parroco. “Non è stato facile lasciare la mia vecchia parrocchia – conferma il parroco – ma non ho rimpianti. Quello che voglio fare qui, e che ho già cercato di realizzare durante i miei precedenti incarichi, è cercare di costruire una chiesa che non sia una città dentro la città ma una comunità nel vero senso della parola. Dobbiamo includere tutti, soprattutto chi soffre e chi è più debole”. Negli ultimi giorni di permanenza a Barberino Val d’Elsa, don Luciano aveva scelto di dedicarsi soprattutto ai malati e agli anziani, recandosi da loro a fare visite a domicilio. “È stato commovente e doloroso – conclude – sentirsi dire che in me avevano trovato, oltre che un parroco, anche un amico”.

La chiesa di San Piero in Palco in piazza Elia Dalla Costa

Don Luciano Marchetti ha preso il posto di don Vittorio Menestrina. “Dobbiamo includere tutti, soprattutto i più deboli”

 Progetto “Ri-Creazione”

villani, recuperato il cortile

U

n progetto di recupero temporaneo chiamato “Ri-Creazione”: è quanto inaugurato lo scorso 10 ottobre nel cortile della scuola primaria Villani. Sviluppata negli anni passati, questa iniziativa nasce dalla collaborazione tra un gruppo di volontari coordinati da Francesco Berni, urbanista dell’Università di Firenze, le insegnanti della scuola, i rappresentanti dei genitori, gli alunni e le istituzioni. Francesco Degl’Innocenti, presidente della Commissione politiche educative del Q3, ha seguito il progetto passo dopo passo: “Il problema dello stato di degrado del cortile, che fra l’altro doveva essere un parcheggio, è stato affrontato partendo da soluzioni a basso costo – racconta – gli interventi sono stati sostenuti attraverso una campagna di raccolta fondi organizzata lo scorso giugno durante la giornata di fine anno scolastico grazie alle donazioni di molti genitori e del centro commerciale naturale Punti d’Incontro. La realizzazione degli interventi, invece, è stata svolta grazie al contributo di un gruppo di studenti della Scuola di Architettura di Firenze e al supporto della Fondazione Angeli del Bello”. Ma perché si parla di recupero “temporaneo”? “In attesa di interventi di carattere duraturo da parte del Comune, la scuola Villani ha raccolto questa sfida partendo da coloro che la vivono tutti i giorni”, spiega ancora Degl’Innocenti. Oltre alla vicesindaca Cristina Giachi, all’assessore all’Ambiente Alessia Bettini e al presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito, all’inaugurazione erano presenti maestre, genitori e alunni che avevano appeso i disegni che raffiguravano il loro cortile nei modi più svariati: da una navicella spaziale fino a una grandissima piscina. Per progetti simili c’è tempo. Intanto la scuola Villani ha un cortile più vivibile.


Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Novembre 2015 | 3

 Tramvia

 Focus

la linea 3 guarda fino a bagno a ripoli

il vertice di settembre il passo numero due

I

l vertice del 17 settembre scorso è stato il passo numero due messo in campo dai sindaci dell’area sud-est fiorentina, su iniziativa di Francesco Casini, primo cittadino di Bagno a Ripoli. Il primo step era stato fatto il 22 luglio, con l’invio di una lettera (firmata anche dai sindaci di Barberino Val d’Elsa, Figline e Incisa Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano Val di Pesa, San Godenzo e Tavarnelle Val di Pesa) al presidente della Regione Rossi e al sindaco di Firenze Nardella, per sostenere con forza la causa del prolungamento della tramvia fino a Bagno a Ripoli.

Si discute sull’estensione del suo percorso Sonia Muraca

L

avori in corso, a Firenze, per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia. Ma, mentre nell’area interessata i riflettori sono accesi sui cantieri e sul loro impatto sulla vita della città, in altre zone c’è chi guarda oltre il confine urbano e, in tema di viabilità, preferisce adottare uno sguardo metropolitano e parlare di prolungamenti, memore dell’esperienza (positiva) di Scandicci. È così per la linea 2 (in fase di studio l’ipotesi del suo arrivo fino a Sesto Fiorentino), ma anche per la T3 e la T4. Se lo studio di fattibilità della linea 4 – destinata a collegare la stazione Leopolda alle Piagge (e quindi al centro di Campi Bisenzio) – è già stato approvato dalla giunta di Palazzo Vecchio, è ancora in corso la definizione progettuale del prolungamento della linea 3. In particolare, il tratto interessato è quello della linea 3.2 che, da piazza della Libertà, dovrebbe poi diramarsi in due direzioni: da una parte verso Rovezzano, dall’altra fino a Bagno a Ripoli. Un modo

per rendere più accessibile l’area sud-est fiorentina, coinvolgendo così anche Chianti, Valdarno e Val di Sieve. Questa, almeno, è la richiesta dei quattordici sindaci di quell’area metropolitana, che lo scorso 17 settembre si sono riuniti nella sede del Quartiere 3 per discuterne con il Comune di Firenze, la Città Metropolitana e la Regione Toscana. Tre i punti toccati in quell’incontro: la strategicità del collegamento con un’area in cui, senza contare il flusso turistico, si stima il transito di circa 5,7 milioni di passeggeri l’anno, il ruolo di Bagno a Ripoli come “porta d’accesso tramviaria” tra il capoluogo toscano e l’area sud-est fiorentina, e la necessità di un impegno, da parte degli enti locali coinvolti, per individuare le risorse necessarie a dare il via alla progettazione preliminare ed esecutiva. “Affinché ciò sia possibile – spiega Alfredo Esposito, presidente del Quartiere 3 – c’è da fare un lavoro propedeutico e capire se la linea 3 debba prevedere un sottoattraversamento della città

È in corso la definizione progettuale del prolungamento della linea 3 della tramvia

di Firenze o se si snoderà lungo i viali. Per ora lo studio di fattibilità ha dato esiti positivi per la tratta che arriva fino al Cimitero del Pino, ma è innegabile che un collegamento che raggiunga almeno Bagno a Ripoli non potrebbe che risultare vantaggioso per tutti. Sarebbe un modo per colmare il gap esistente nel trasporto pubblico locale e contribuirebbe senz’altro a riqualificare tutta la zona di passaggio del tram – conclude Esposito – così come dimostra l’esperienza della linea 1”.

 Autobus

trasporto pubblico, cambiamenti “in viaggio”

N

ovità “in viaggio” per il trasporto pubblico. Le zone interessate, a partire da metà settembre, dal miglioramento del servizio sono l’Oltrarno e il Galluzzo: un pezzo del puzzle della riorganizzazione dei trasporti è stato inserito. Le modifiche riguardano tre linee: la 11, la 36 e la 37, allo scopo di semplificare il servizio eliminando le varianti di percorso e fornire ai cittadini una più efficiente rete di trasporti. Il “fronte” più caldo è stato quello della linea 11: modificato il capolinea, non alle Due Strade ma a Le Gore, e variato il percorso – l’autobus non percorre più viale del Poggio Imperiale e via del Gelsomino (coperti dalla linea 37), ma via Senese – sono discordanti le reazioni dei cittadini. “Finalmente un cambiamento positivo”, commenta qualcuno. “Non va bene che vengano penalizzati i residenti di via del Gelsomino e del Poggio Imperiale”, replica qualcun altro. E.L.

Le modifiche per gli autobus hanno riguardato le linee 11, 36 e 37

MAI PROVATA UN’AUTO ELETTRICA?

Viaggiare in silenzio e a impatto zero cambia la tua vita e quella di chi vive a Firenze. E poi le Equomobili di SHAREN’GO sono anche brillanti, facili, divertenti da guidare e soprattutto condivise!

NON PERDERE QUESTA OCCASIONE!

FINO FINOAL AL 30 30 NOVEMBRE NOVEMBRE IL ILTUO TUO BATTESIMO BATTESIMO ELETTRICO ELETTRICO COSTA COSTA COME COME UN UN CAFFÈ! CAFFÈ!

CON ELE.C.TRA E SHARE’NGO IL TUO GIRO DI PROVA COSTA SOLO 1 € ISCRIVITI OGGI SU www.sharengo.it/firenze CON IL CODICE PROMO

FITEST Se il giro di prova ti sarà piaciuto, aggiungendo 9 €, completerai l’iscrizione, avrai altri 100 minuti gratuiti e potrai usare le Equomobili di SHARE’NGO ogni volta che vorrai, con la tua tariffa personalizzata. Perchè SHARE’NGO, più ne hai bisogno... e meno costa.


4 | Novembre 2015

Quartiere 3

#Zoom

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Sport

 Sociale

palla ovale, il rugby va in meta al galluzzo

i nonni? ora si “adottano”

Dopo il progetto alle elementari, aperta una vera e propria scuola Vanessa Bambi

N

el quartiere sboccia una... palla ovale. Il rugby fa capolino nel Q3, con l’arrivo al Galluzzo di una nuova possibilità per i ragazzi che vogliono dedicarsi allo sport. L’idea è nata da un progetto presentato la scorsa primavera al Quartiere 3 da Alessio Masi, presidente del Rooster Rugby Galluzzo. “La nostra idea iniziale, che tuttora si sta evolvendo, era quella di un progetto comunale che volesse far conoscere il gioco del rugby nelle scuole, oltre alla

classica ora di educazione fisica. Così – racconta Masi – abbiamo avanzato la proposta al Q3 e il progetto è subito partito, a seguito dell’omologazione minima del campo 2 ai giardini di viale Tanini al Galluzzo, il campo da calcio più vicino al palazzetto dello sport. Da questo nuovo anno scolastico – continua – è quindi iniziata l’avventura rugby alla scuola elementare Nazario Sauro. Ma non solo: abbiamo già preso contatti con altre scuole elementari alle Due Strade, a Tavarnuzze e all’Im-

Il rugby fa capolino nel quartiere, con l’arrivo al Galluzzo di una nuova possibilità per i ragazzi che vogliono dedicarsi allo sport

pruneta. E nel frattempo abbiamo pensato anche di aprire una vera e propria scuola al Galluzzo”, spiega Masi. Che poi prosegue, insieme all’allenatore Lorenzo Nardi: “Ci si può iscrivere già dai cinque anni di età, giusto per fare un po’ di motricità e imparare innanzitutto a stare con gli altri. Gli allenamenti sono suddivisi per fasce d’età e a seconda del numero dei ragazzi si può pensare anche di partecipare a qualche piccolo torneo gestito da altre società. E in futuro non è escluso che potremmo essere anche noi del Galluzzo gli organizzatori”. Ma chi può lanciarsi in questa nuova avventura? “Il rugby è per tutti, anche per bambine e ragazze – rispondono Masi e Nardi – aggiungiamo poi che come sport non è semplicemente un’attività fisica, ma è anche un modo per divertirsi insieme agli altri. In più, si conosce un gioco diverso dai più noti calcio e pallavolo. Per essere un bravo giocatore occorre molta rapidità, che si conquista sin da piccoli attraverso un allenamento mirato per sviluppare elasticità nei muscoli. Infine possiamo dire che questa è una disciplina che, come tante altre, insegna a ‘vivere’. Per noi rugbisti il contatto con la terra, e quindi con l’esterno, è fondamentale, ma c’è un’altra importante lezione da insegnare ai ragazzi di oggi: si chi ama collaborazione. Basti pensare che per i bambini è facile ricevere ma è molto più difficile dare. Ecco – concludono presidente e allenatore – noi lavoriamo su questo”.

S

e la solidarietà appartiene a ognuno di noi, per l’Auser è proprio il cuore pulsante. Specialmente quando si tratta di dare una mano a chi è più debole socialmente, come bambini e anziani. Dopo il successo di iniziative come quella del doposcuola e la sorveglianza all’uscita delle elementari di Gavinana, in queste settimane ne è nata un’altra targata sempre Auser, ovvero “Adotta un nonno”. Come spiega Paolo Pranzini, responsabile del progetto, si tratta di “un’idea in più per sensibilizzare i ragazzi e avvicinarli ai tanti anziani presenti nel nostro quartiere. ‘Adottare un nonno’ non costa niente, almeno economicamente parlando: si tratta di dedicare solo un po’ del proprio tempo libero a un anziano che sappiamo abbia bisogno. Dal fare la spesa a svolgere una piccola commissione oppure facendo semplicemente due passi con lui. Piccoli gesti che però – prosegue – hanno un grande valore, soprattutto di questi tempi. Un modo per far sentire meno solo un anziano e farlo rimanere in contatto con il mondo esterno, evitando il rischio di isolamento”. Ma c’è di più. “Chi ha più anni di noi ha da dare molto più di quanto i ragazzi spesso non credano – dice Pranzini – come ad esempio il frutto dell’esperienza maturata col tempo, la possibilità di ascoltare la sua storia di vita e avere tanti consigli in più da portare sempre con sé come preziosi insegnamenti. Ma soprattutto la gratitudine per avergli risolto piccoli ma, per lui, grandi problemi e averlo fatto sentire ancora una volta inserito nella società. Oltre ad avere il riconoscimento di crediti formativi per la scuola, l’ulteriore vantaggio è che sarà direttamente il ragazzo a gestire gli orari. Sarà lui a scegliere quando mettere a disposizione il proprio tempo da dedicare alla persona anziana”, conclude il responsabile del progetto. Un’iniziativa, quella dell’Auser, che vuol mettere insomma ancora una volta in contatto due generazioni. Per informazioni è possibile rivolgersi al centro polivalente “Il Porto” in piazza Elia Dalla Costa, oppure mandare una mail all’indirizzo auserq3@yahoo.com. V.B.

Ti aspettiamo nello Store di:

FIRENZE GAVINANA Via Uguccione della Faggiola, 7r Direttore BRUSCHI DAVID Tel.055 681024 | Cell.331 1739433 E-mail firenzegavinana@washdog.it http://washdogfirenzegavinana.it WASH DOG è la soluzione ideale per chi desidera prendersi cura personalmente del proprio cane o del proprio gatto, senza dover più utilizzare il bagno di casa.

SERVIZI OFFERTI:

Gli Store Self Service 24 ore su 24, sono delle vere e proprie Beauty Farm, nate per lavare e coccolare i Vostri amici a quattro zampe.

Bagno con operatore (su richiesta)

Bagno Self Service 24h Trattamento Igienizzante all’ossigeno attivo (ozono)

Wash Dog, tanti servizi, un unico referente.

WASHDOG FIRENZE GAVINANA Metti mi piace sulla pagina

Lavanderia Dog Bus (su richiesta)

www.washdog.it

Asilo per cani (La cuccia di Teo) Educatore Cinofilo (su appuntamento)


E-mail: quartiere3@comune.fi.it

Certificazioni on line, sportelli sul territorio, rete di circoli e sindacati pensionati

ANAGRAFE, NUOVA DIMENSIONE DI UN SERVIZIO I CERTIFICATI ON-LINE RADDOPPIANO Aumenta anche a Firenze la possibilità di procurarsi certificazioni anagrafiche senza dover affrontare code o attese più o meno lunghe e, soprattutto, senza spostamenti di mobilità urbana che, specie per la popolazione anziana, possono comportare dei seri disagi. La via maestra in questo senso è rappresentata dall’acquisizione on line tramite apposite credenziali di accesso che, tra l’altro, possono essere utilizzate anche per tutta una serie di altri importanti servizi comunali. Il servizio di rilascio on line dei

certificati ha riscosso un grande favore da parte di cittadini e professionisti tanto che in un anno i documenti richiesti e stampati in proprio sono passati dal 10 al 26%. Sulla scia di questo successo dal 15 ottobre si amplia ulteriormente l’elenco dei certificati così ottenibili: oltre ai tre certificati anagrafici principali (residenza, stato di famiglia e contestuale), sarà possibile stampare anche i certificati di stato civile (morte, matrimonio, nascite) e taluni estratti. L’elenco completo dei certificati stampabili on line sarà pubblicato nella

i

rete civica comunale il 15 ottobre. Inoltre, i cittadini residenti all’estero potranno richiedere le credenziali al Comune tramite i consolati italiani e stampare i propri certificati anche da un altro continente. Il servizio di certificazione on line è accessibile a tutti i cittadini dal proprio computer con apposite credenziali (da richiedere presso uno sportello dei servizi demografici) o attraverso la Rete civica cliccando su “Certificati facili”, grazie all’utilizzo della Tessera Sanitaria Elettronica.

GLI SPORTELLI SUL TERRITORIO AUMENTANO LE APERTURE POMERIDIANE Attivo un servizio di prenotazione per appuntamenti personalizzati L’aumento delle certificazioni on line offre la possibilità di razionalizzare gli orari di apertura al pubblico dei Punti Anagrafici Decentrati (PAD), dislocati nei territori locali, vale a dire nei 5 quartieri fiorentini. In particolare due sono le esigenze molto sentite, specie da parte di chi lavora: 1) la necessità di disporre di aperture pomeridiane; 2) la certezza dell’orario e dunque la possibilità di fissare un appuntamento specifico e personalizzato Per venire incontro alla prima di queste richieste sono state apportate delle modifiche agli orari e all’organizzazione del servizio dei PAD. Il PAD di via Carlo Bini (Quartiere 5) sarà aperto anche il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17 e resterà chiuso per l’intera giornata del martedì. Specularmente il

PAD di Villa Vogel (Quartiere 4) resterà aperto anche il pomeriggio nel giorno di martedì e osserverà una chiusura completa il giovedì. Per rispondere invece alla seconda esigenza è stato attivato l’accesso all’anagrafe con prenotazione attraverso il contact center del Comune al numero 055055. Con questo strumento si possono ottenere certificati o il rinnovo della carta d’identità ad un orario scelto dal cittadino. Questo servizio è svolto il sabato mattina presso il Parterre, il lunedì mattina presso il PAD di Santa Croce (Quartiere 1), il mercoledì e venerdì mattina presso il PAD di via Tagliamento (Quartiere 3). Infine, a partire dal 1° novembre, si amplia la consegna, su prenotazione, dei certificati e degli estratti di stato civile non

rilasciabili dai PAD ma solo dagli uffici di Palazzo Vecchio. In questo caso il cittadino effettua il ritiro presso lo stesso sportello dove ha inoltrato la richiesta. Ai PAD di Villa Vogel (Q4) e via Bini (Q5) si affiancheranno in questo servizio anche quelli di piazza Alberti (Q2) e di via Tagliamento (Q3).

Orario PAD del Q.3 Via Tagliamento 4 (Q.3), solo su prenotazione telefonando al numero

055.055

dalle ore 8 alle ore 20

SI ALLARGA LA RETE DEI PUNTI DIFFUSI Un ulteriore canale che sta contribuendo allo sviluppo della possibilità di acquisire certificati sul territorio locale senza doversi sobbarcare complicati spostamenti è rappresentato dal progetto “Reti diffu-

se”, che permette la stampa dei principali certificati attraverso associazioni di volontariato, circoli e tabaccherie che hanno accettato di erogare questo servizio in seguito ad accordi raggiunti con i Consigli

di Quartiere. Allo stato attuale le realtà del Q.3 che hanno aderito all’iniziativa sono: Misericordia del Galluzzo e Circolo “La Rinascente” di Cascine del Riccio.

1966-2016

50 ANNI DALL’ALLUVIONE Il 4 novembre 1966, in un mattina livida che resterà incancellabile nella memoria di chiunque l’abbia vissuta, l’Arno invase Firenze lasciando dietro di sé una scia di morte e devastazione. Perdite umane, ma anche grandi ferite al patrimonio artistico e culturale, come è ben noto. Così come tutti abbiamo in mente le gesta degli Angeli del Fango, le immagini del Cristo di Cimabue, la voce di Marcello Giannini che dalla sede Rai di via Vecchietti lancia al mondo la terribile notizia che Firenze è sott’acqua. Meno nota, ma non certo meno importante anche se si svolse interamente lontano dai riflettori, fu la reazione che i cittadini seppero fornire, rimboccandosi le maniche, creando sul territorio una formidabile rete di auto-organizzazione e autogestione che seppe surrogare la lentezza dei soccorsi e la tardiva risposta

delle istituzioni. Anche da quella storia scaturirono i quartieri così come li conosciamo oggi e non è un caso se sono proprio i quartieri a preannunciare una serie di iniziative per ricordare il prossimo anno il cinquantesimo anniversario di quella tragedia che i fiorentini seppero trasformare in una grande esperienza di maturità democratica. Come prima cosa i 5 consigli di quartiere invitano i cittadini a portare nelle sedi circoscrizionali materiali, immagini e documenti che restituiscano il senso e le emozioni di quell’immane tragedia che sconvolse Firenze. In questo senso verranno anche organizzati incontri con le scuole per far conoscere alle giovani generazioni cosa accadde 50 anni fa e sarà anche attivata una campagna informativa sulla prevenzione del rischio idrogeologico.

Cultura

IL CARTELLONE UNA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO REIMS La programmazione, a cura di Nuova Compagnia di prosa Città di Firenze, Namastè Teatro e Compagnia delle Seggiole, si caratterizzerà per una pluralità di generi come vernacolo classico, teatro brillante inglese, giallo. Prossimi appuntamenti. Namastè Teatro presenta Il gatto in cantina di Vitali (21/22/28/29 novembre) e L’acqua cheta di Novelli (5/6/12/13 dicembre). La Nuova Compagnia di prosa Città di Firenze porterà in scena il 31 dicembre (repliche 1/9/10/16/17 gennaio) Delitto Perfetto di F. Knott, il 30-31 gennaio e 6-7 febbraio Il complotto di A.Susini. La Compagnia delle Seggiole sarà in cartellone con le letture radiofoniche drammatizzate: Sussi e Biribissi di Collodi Nipote (6 gennaio), La Parola ai Giurati (23/24 gennaio) e con i Radiogialli di Ellery Queen. Teatro Reims, via Reims 30, tel 366.3706626 info@teatroreims.it | www.teatroreims.it

DONNE E MAFIE 6 novembre, Teatro l’Affratellamento, via G.P. Orsini 73

ore 17.30, tavolo di confronto con il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri, il Dott. Giuseppe Quattrocchi e il presidente Q.3 Alfredo Esposito; ore 20, buffet; ore 21.15, spettacolo teatrale di Fiamma Negri e Giusi Salis, Rossella e le altre. FAVOLE CLASSICHE RIVISITATE IN LUDOTECA Nel mese di novembre la programmazione della ludoteca sarà inserita in un contenitore di attività che abbiamo chiamato “Nelle favole a piccoli passi”. Ogni settimana sarà raccontata una favola classica che verrà rielaborata dai bambini rivivendola attraverso attività ludiche, manipolazioni, pittura, travasi e laboratori, fino a concludere il percorso con la lettura animata del sabato mattina. Ludoteca Il Castoro Piazza Bartali 3b, 055.6810517 dal lunedì al venerdì, ore 16-19; martedì, giovedì e sabato, ore 10-12.30 CONVERSAZIONI MUSICALI Guida all’ascolto delle opere in programma al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell'Associazione degli Amici del Maggio Musicale Fiorentino. Ingresso libero Villa Bandini, via di Ripoli 118, ore 17 3 dicembre, Rigoletto, di Giuseppe Verdi

Brevi Sport

RISTRUTTURAZIONE A SAN MARCELLINO

LAVORI ALL’IMPIANTO DI CASCINE DEL RICCIO

Sono appena terminati importanti lavori di ristrutturazione all’impianto sportivo di San Marcellino. Un intervento da 470mila euro, di cui 400mila a carico dell’Amministrazione comunale e 70mila a carico del gestore per rifare gli spogliatoi e tutto il sottotribuna. Sono state inoltre rifatte l’illuminazione della palestra, la rampa per il pubblico disabile, la scala di accesso e le facciate. L’impianto di illuminazione è realizzato con 12 proiettori led ad alta efficienza da 250W e da 22 proiettori asimmetrici da 400w sopra le due tribune. Nei prossimi mesi saranno completati i lavori agli impianti per altri 60mila euro. Durante l’estate il gestore ha inoltre realizzato l’intervento di riqualificazione degli spogliatoi della piscina.

Rinasce l’impianto sportivo delle Cascine del Riccio con un intervento di riqualificazione e ristrutturazione. La giunta di Palazzo Vecchio ha dato il via libera al progetto esecutivo per riorganizzare i campi da calcio e ristrutturare l’edificio dello spogliatoio. Gli interventi saranno realizzati dalla Caritas di Firenze che ha in gestione l’impianto. L’associazione ha presentato un progetto di riorganizzazione suddiviso in “opere obbligatorie” e “interventi migliorativi” sugli spogliatoi e sull’area sportiva. Gli interventi obbligatori comprendono il rifacimento dell’impermeabilizzazione, la tinteggiatura e la sostituzione dei pali perimetrali per un importo di 44mila euro. Gli interventi migliorativi riguardano la riorganizzazione interna degli spogliatoi, dei campi da calcio e delle aree destinate al pubblico per un importo di 406mila euro.

Vita dei quartieri

I quartieri invitano i cittadini a produrre materiali, documenti, immagini che aiutino a rivivere le emozioni e la lezione storicopolitica di quelle giornate.

VIDEO INTERVISTE ONLINE Sul sito web de "Il Reporter" (http://www.ilreporter.it/video/visualizza/3124) videointervista on line al presidente Q.3 Alfredo Esposito che presenta la straordinaria serata della cena in piazza Bartali per la ricostruzione del parco Albereta-Anconella, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone. Un gioco di squadra tra istituzioni, circoli, operatori economici e culturali che ha permesso di raccogliere più di 8.000 euro.


6 | Novembre 2015

#Il quartiere in pillole

Quartiere 3

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Ponte a Ema

 Centro medico Europa

sanità, nato un nuovo poliambulatorio In via Kassel dodici studi e oltre venti specializzazioni Andrea Tani

È

nato in via Kassel 17, a Gavinana, il Centro medico Europa, poliambulatorio con dodici studi medici e oltre venti specializzazioni, dalla cardiologia all’oculistica passando per la dermatologia. Un centro che offre assistenza a tutte le età, “dal pediatra al geriatra”, con attenzione particolare proprio verso i bambini che, oltre all’ambulatorio di pediatria, troveranno ambienti dedicati e medici specializzati nelle patologie dell’infanzia. Sono trentacinque, ad oggi, i medici che collaborano con il centro, destinati a diventare cinquanta nei prossimi mesi. Esperti di fama riconosciuta ben oltre i confini fiorentini i cui nomi e curricula sono consultabili sul sito web del centro insieme alle tariffe previste per ogni tipo di visita o prestazione. Con

il museo bartali rilancia la sfida M

prezzi che, assicurano dal centro, resteranno quanto più contenuti possibile. Ogni paziente – viene spiegato – viene seguito dallo stesso specialista che conosce e monitora l’evoluzione del suo quadro clinico. In caso di emergenza, l’istituto dispone di un carrello di primo soccorso a servizio del vicinato, con defibrillatore, bombola dell’ossigeno e al-

tri prodotti per le urgenze. E sarà anche un centro di formazione, con un calendario di eventi e incontri a tema medico aperti a tutti, e di prevenzione, promuovendo giornate di diagnosi specialistiche a prezzi “popolari”.

 Web

centromedicoeuropa.it

useo Bartali, via alla gestione diretta da parte del Comune. “Una giornata importante per il museo Bartali e per la Firenze dello sport. Da oggi è il Comune a gestire direttamente la struttura di Ponte a Ema e a rilanciare la sfida della valorizzazione di un patrimonio della collettività”: sono state queste, lo scorso 1° ottobre, le parole dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci dopo la presa in consegna del Museo Bartali da parte di Palazzo Vecchio. “Ringrazio l’associazione Amici del Museo Bartali e il presidente Andrea Bresci per il lavoro svolto e per l’impegno nel mantenere viva la memoria del grande campione. Un impegno che mi sento di sostenere con passione e che trova nell’accordo raggiunto uno strumento importante per il futuro. Lavoreremo da subito per il rilancio e la promozione di un museo che contribuisce ad arricchire la già ampia e qualificata offerta storica e culturale della città”, ha continuato l’assessore. L’accordo, della durata di tre anni, prevede la gestione diretta da parte del Comune e la cessione in comodato gratuito da parte dell’associazione dei cimeli esposti e custoditi nel museo. L’associazione ha poi espresso l’intenzione di cedere gratuitamente al Comune la proprietà dei beni al termine dei tre anni. Le spese di gestione sono a carico dell’amministrazione comunale, che destinerà al museo risorse umane e finanziarie. Per gli impegni presi con l’accordo, Palazzo Vecchio concede all’associazione in comodato gratuito, per tre anni, due stanze al piano terra da utilizzare come sede sociale.

 Nelle biblioteche

incontri tra i libri per grandi e piccini

“P

orte aperte” in biblioteca. Non mancano, anche in questo autunno/inverno, le iniziative e gli incontri in programma nelle biblioteche del quartiere. In quella del Galluzzo si rinnova ad esempio l’appuntamento con il progetto “Leggimi un libro”: anche quest’anno, ogni due lunedì, dalle 17 alle 18 un bibliotecario è a disposizione per leggere un libro ai bambini presenti. Le storie vengono scelte insieme ai piccoli lettori e seguono un calendario che viene via via aggiornato: un modo diverso, insomma, per conoscere nuovi libri. Target più “adulto”, invece, per quanto riguarda la biblioteca di Villa Bandini. Tanti sono i cicli di incontri tenuti da Aldo Pasquali, bibliotecario dalle mille risorse, che – come spiega lui stesso – abbracceranno diverse tematiche nelle prossime settimane: “Il 23 novembre alle 17, ad esempio, terrò un incontro con il pubblico dal titolo ‘Notti di plenilunio’, affascinante tema che esporrò in tutte le sue sfumature. Oppure il 14 dicembre, sempre alle 17, terrò il nono incontro sul tema ‘Delitti e Castighi’. Incontri molto importanti perché sono un modo per mettere veramente in contatto il lettore con la biblioteca. E c’è soddisfazione – conclude – nel vedere che le persone, anche docenti universitari tra l’altro, dopo gli incontri scelgono libri per informarsi sugli argomenti trattati”. V.B.

 Nei giardini

le palestre all’aperto tornano nel 2016 P

alestre all’aperto, arrivederci al prossimo anno. Sono state 180 le persone che, la scorsa estate, hanno fatto ginnastica gratuitamente nelle piazze e nei giardini di Firenze con un istruttore e un programma studiato per le diverse attività. È questo il bilancio del progetto “Palestre all’aperto”, voluto dall’assessorato allo Sport per promuovere e valorizzare l’attività fisica per tutti. “Siamo molto soddisfatti di questi numeri – ha commentato l’assessore allo Sport Andrea Vannucci – il nostro obiettivo è valorizzare l’attività fisica diffusa, di strada, all’aria aperta. Questo progetto è un bellissimo modo per farlo e i fiorentini lo hanno apprezzato, lo rifaremo anche il prossimo anno. Vogliamo favorire il movimento fisico in ogni luogo della città, per ogni fascia della popolazione e in ogni momento della giornata, anche in luoghi non strettamente destinati all’attività sportiva. Lo sport è un diritto, lo portiamo in strada mettendolo a disposizione dei fiorentini”. Gli “allenamenti” sono andati in scena da luglio a settembre per tre giorni a settimana in dieci giardini, due per quartiere: nel Q3 protagonisti sono stati l’Albereta e i giardini di viale Tanini. Nel resto della città, nel Q1 sono stati coinvolti piazza Indipendenza e il giardino Maragliano, nel Q2 i giardini del Cenacolo a San Salvi e il parco di Villa Favard, Boschetto e Villa Vogel nel Q4 e giardini di via Castelnuovo Tedesco e giardino Baden Powell nel Q5. Il progetto sportivo è stato gestito dalla Uisp, che aveva vinto il bando per l’affidamento diretto pubblicato dal Comune.


Quartiere 3

#Luoghi

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Novembre 2015 | 7

 Il punto

anconella, una “tempesta” di solidarietà Tante iniziative messe in campo dal primo agosto. “L’impegno è restituire un parco più bello di prima” Elisa Lami

Nella foto a sinistra l’affollata cena sotto le stelle che si è tenuta lo scorso 29 settembre in piazza Bartali. A destra lo stato del parco in seguito alla tempesta

U

na tragedia. Non può essere definita in altro modo quella dello scorso 1° agosto. Un evento inaspettato e spaventosamente violento, che ha stravolto la vita di un intero quartiere, devastato il polmone verde Anconella-Albereta e causato anche una vittima, strappando un giovane alla sua famiglia. La ferita della tempesta è ancora viva a Gavinana, nei ricordi degli abitanti, nei tetti in ristrutturazione, nei resti degli alberi caduti. Ma in questi mesi il dolore, la paura e il nostalgico ricordo di quello che un tempo era il quartiere hanno via via ceduto il posto alla forza, al coraggio e alla solidarietà dei cittadini: sotto l’insegna dell’hashtag #insiemepergavinana, le prime mobilitazioni delle istituzioni e della cittadinanza sono scattate già a poche ore dal disastro. La tempesta ha innescato un’incredibile serie di iniziative: gli Angeli del Bello, a cui si sono uniti nume-

rosi cittadini, si sono avventurati nei meandri dell’Albereta-Anconella e hanno contribuito a restituire l’area giochi ai più piccoli. Gli abitanti, dal canto loro, hanno risposto con una simpatica nota campanilistica: sono ormai

poche le case del quartiere in cui manca la maglietta “Sei di Gavinana se”, progettata e realizzata dall’omonimo gruppo Facebook. E, a distanza di poco più di un mese, riecheggiano ancora le chiacchiere e la musica che lo

scorso 29 settembre hanno invaso piazza Bartali, dove in 430 erano a tavola sotto le stelle in una serata di beneficenza realizzata grazie a Unicoop-Sezione Soci Firenze Sud-Est, Centro Gavinana, Legacoop Toscana,

Confesercenti Firenze, il Ccn Punti di Incontro, Publiacqua, l’istituto Saffi, la cooperativa Alambicchi e il comitato per la ricostruzione dell’AlberetaAnconella. Incredibile l’adesione della cittadinanza, con i biglietti

che sono letteralmente andati a ruba nel giro di pochissimo tempo: il ricavato – ben 8.420 euro – è stato interamente devoluto alla rimessa in piedi del parco. “Una grande catena di solidarietà che si è creata intorno al verde del quartiere – commenta il presidente Alfredo Esposito – il nostro impegno è quello di restituire un parco, se possibile, ancora più bello di prima. Siamo già al lavoro per riuscire a fare una progettazione, insieme con la Direzione Ambiente, che ci permetta di migliorare il parco per quanto riguarda le cose che andavano risistemate già prima dei fatti del primo agosto. Intanto – conclude – nella finestra ottobre/dicembre cominciamo a ripiantare nuovi alberi”.


#Lettere&Rubriche

8 | Novembre 2015

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “ALLARGHIAMO I MERCATINI DEI CITTADINI”

Buonasera, vi scrivo dopo aver avuto l’occasione di vedere dal vivo il mercatino “Cantine in piazza” di Brozzi. Finalmente una bella idea, quella di dare la possibilità a noi cittadini di mettere in vendita le nostre cose in più che non sappiamo dove tenere in casa da anni. Vorrei chiedere attraverso il vostro giornale di allargare questi mercatini a tutti i quartieri. In quello di Brozzi potevano vendere solo i cittadini residenti nel quartiere 5, penso che sia giusto e bello dare a tutti la possibilità di vendere le proprie cose, indipendentemente dal quartiere di residenza. Oltretutto è stata una bella festa, che servirebbe in molte più piazze! Grazie, Fabio

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Fabio, quella di “Cantine in piazza” è un’iniziativa che non è passata inosservata, riuscendo subito a conquistare l’attenzione e il gradimento di molti cittadini. Tra l’altro, su Il Reporter del quartiere 5 di questo mese tracciamo un bilancio del suo “esordio” sul territorio, e il risultato è quello che emerge anche dalla sua lettera, ovvero l’apprezzamento da parte di coloro che vi hanno partecipato, sia in veste di venditori che di “clienti”. Ricordiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, di che cosa si tratta: di mercatini in cui i “bancarellai” sono gli stessi cittadini che, per un giorno, possono trasformarsi in mercanti e disfarsi degli oggetti che non usano più. Se il primo quartiere a veder realizzata sul proprio territorio una simile iniziativa è stato appunto il 5, non è rimasto l’unico: anche nel Q1 è stata promossa la stessa idea. E ora sono in tanti, come lei, ad auspicare che questi appuntamenti vengano ampliati e organizzati anche nel resto della città. Non solo per “fare affari”, ma anche per la possibilità che questi “mercatini” offrono di far vivere in modo diverso dal solito, per un giorno, piazze e altri luoghi di Firenze. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

PANCHINE E AIUOLE A VARLUNGO

Gentili Signori, letto il vostro invito sul numero di settembre 2015, vorrei segnalarvi il tratto di Varlungo della via Aretina che qualche anno fa è stato oggetto di un intervento di riqualificazione. Sul marciapiede nord (quello che fu allargato), di fronte alla fermata “Casaccia” dell’autobus 14, sono state costruite due aiuole, sopraelevate rispetto al piano del marciapiede che,

fossero anche mantenute a dovere, non mi sembrano, ma non sono il solo a pensarlo, frutto di una grande idea d’abbellimento. Ma, a parte ciò (saranno piaciute all’architetto che le ha inventate), si tratta di due aiuole per le erbacce. Lì non si è mai visto niente di diverso: erbacce. Ogni tanto (tanto) qualcuno fa un po’ di pulizia e poi le erbacce ricrescono. Perché non levare di mezzo quei due quasi-parallelepipedi oltretutto sempre in disordine? Sono convinto che il luogo ci guadagnerebbe. Vorrei suggerire inoltre di intervenire sulle panchine poste su quel marciapiede. Poiché sono di legno e poiché – al solito – non c’è alcuna manutenzione, per l’azione degli agenti atmosferici e delle cause di degrado cittadino, sono diventate notevolmente brutte da vedere e, direi, anche un po’ repellenti. Perché non sostituirle con altre di materiale inalterabile (o difficilmente alterabile)? Al giorno d’oggi non sarebbe difficile trovare una soluzione soddisfacente. Grazie dell’attenzione e cordiali saluti. Mario R.

“RAMI E SIEPE, LE MIE SEGNALAZIONI”

Vi chiedo di far presente al consiglio di Quartiere 5 quanto segue: nella via Magellano all’altezza del campo di allenamento del calcio storico (tolto a suo tempo ai giardini), fuoriescono dalla sua recinzione dei rami che, quasi quasi, impediscono il passaggio dei pedoni sul marciapiede. È da più di un mese che c’è questa situazione e si verifica ogni anno. Vediamo se dall’anno prossimo si riuscirà a provvedere prima che arrivi l’inverno. Inoltre di fronte alla chiesa del Cipressino (B.V. Maria Regina della Pace) tra la rotonda e la chiesa c’è una siepe, anche questa sempre ignorata dagli amministratori, che necessiterebbe di un taglio. La piazzetta all’interno della siepe poi non dovrebbe essere dimenticata quando viene fatta la pulizia delle strade, anche per il decoro della chiesa. Durante la pioggia della settimana scorsa per l’intasamento dei tombini nella piazzetta s’era formato un laghetto che arrivava alla pari del marciapiede. Ringrazio e saluto.

I MARCIAPIEDI VISTI DA UNA “PEDONA”

Sono una “pedona” di una certa età. Mi piace e devo camminare. Avete notato in che condizione sono i marciapiedi della nostra città? Buche, avvallamenti, cordoli rotti o mancanti. Erba e addirittura cespugli invadenti. Per esempio, in via Trieste e limitrofe sono queste le condizioni. Il manto della sede stradale, negli ultimi 20 anni, è stato rifatto almeno due volte. Benissimo! Ma i marciapiedi mai. Grazie per l’attenzione... Luigia F.

È fitto – e non potrebbe essere altrimenti – il programma di incontri e iniziative che caratterizzerà la giornata fiorentina di Papa Francesco. Programma che culminerà con la messa “di massa” allo stadio Artemio Franchi, non nuovo a ospitare gli appuntamenti più importanti che si tengono nel capoluogo toscano. Ma se questo sarà il momento più atteso della giornata, per i cittadini non mancheranno nemmeno altre possibilità di “contatto” con il pontefice, come ad esempio lungo il percorso dei suoi spostamenti in città. Perché la visita di un Papa è un evento di tutti e per tutti. Tant’è che il suo sbarco a Firenze è stato organizzato come un evento “corale”, nonostante la volontà di Bergoglio – secondo il suo stile – di “disturbare il meno possibile la vita dei fiorentini”. Ma per molti, moltissimi cittadini, questo non sarà affatto un “disturbo” (nonostante gli inevitabili provvedimenti che dovranno essere adottati in città per un appuntamento di questa portata, da quelli di sicurezza a quelli legati alla viabilità), bensì una festa, un avvenimento assolutamente straordinario, uno di quelli a proposito di cui poi poter dire “io c’ero”. E d’altronde l’arrivo del Papa non è ovviamente una cosa che capita tutti i giorni. Per trovare il precedente più recente bisogna fare un salto indietro nel tempo di quasi trent’anni: era l’ottobre del 1986 quando Giovanni Paolo II fece tappa in riva all’Arno, per celebrare – pure lui – una messa allo stadio in un bagno di folla. Ora la storia si ripete, con Firenze che si prepara a dare il suo benvenuto a Papa Francesco. E a vivere al meglio una giornata speciale. MATTEO FRANCINI

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

L’UOMO DELLA FORCHETTA

C LA MIA “PREGHIERA” PER PAPA FRANCESCO

I

l 10 novembre Firenze riceverà la visita di Papa Francesco e... di Ignazio Marino. Dopo l’America, l’ex sindaco di Roma s’è messo in testa di seguire il Pontefice ovunque. Basta che Papa Francesco si sposti e lui subito dietro come un bodyguard. La sera il Pontefice prima di andare a letto è agitato, apre sempre il cassetto dei comodini, ha il terrore di trovarci dentro Ignazio Marino. Ignazio, questa volta stattene a casa, lo dico per te, tu giri sempre in bicicletta ma a Firenze in questo momento abbiamo i lavori della tramvia e perciò puoi finire in due modi: o dentro un cantiere o sotto una macchina! Con le stampelle dopo fai più fatica a seguire il Papa! Ma cosa possiamo chiedere noi fiorentini a un uomo dotato di una straordinaria spiritualità come Papa Francesco? Le richieste sarebbero tante, ma la priorità mi spinge in particolar modo su una: santissimo Pontefice, può per cortesia pregare affinché quest’anno la Fiorentina vinca lo scudetto? Il Vangelo dice “beati gli ultimi perché saranno primi”, la Fiorentina ha fatto tanti campionati tristi e sarebbe ora che si avverasse la seconda parte della frase. Anzi, già da un po’ di tempo sarebbe dovuta arrivare prima. Forse nell’alto dei cieli hanno perso la sua pratica. Ci sta, sai quante pratiche arrivano lassù? Se poi anche loro hanno deciso di digitalizzare come fa da noi l’amministrazione pubblica, allora il caos è sicuro! Perciò Santità, rivolga una preghiera, un pensiero a questo desiderio che anima il cuore dei fiorentini, affinché anche nell’alto dei cieli sia ascoltata la parola di Paulo Sousa! (brano tratto dalla lettera di Antognoni ai Corinzi). ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

 Web: andreamuzzi.it

orreva l’anno 1872 quando, precisamente la sera del 9 gennaio, con poca prudenza e molta spavalderia, il giovane tappezziere Egisto Cipriani di 23 anni, scapolo, fece una sconsiderata scommessa. Il baldo giovanotto, che aveva avuto modo di vedere un prestigiatore cinese infilarsi una sciabola in gola durante i suoi spettacoli all’Arena Nazionale dove si esibiva la Compagnia Equestre diretta da Achille Ciotti, con i gaudenti amici, scommise che si sarebbe introdotto interamente una forchetta nell’esofago. Scelse una comune forchetta metallica da tavola e, presa con due dita per le quattro punte, iniziò l’inserimento nella gola per la parte del manico, quando, malauguratamente, gli sfuggì l’appiglio e la forchetta scivolò giù. Dopo diversi, quanto inutili, tentativi di recuperarla compiuti dallo stesso giovane e dai suoi amici, non riuscirono che a farla penetrare più addentro nell’esofago, in preda al terrore Egisto fu accompagnato all’ospedale di San Giovanni di Dio. Anche qui dopo varie prove, non potendo ottenere nessun recupero, gli furono somministrati 60 grammi d’olio di ricino per favorirne l’evacuazione. In questo caso specifico, il corpo estraneo ingerito era talmente lungo (cm 22), che l’espulsione naturale era difficilissima, se non addirittura impossibile. Infatti, fu così. Il giorno seguente il povero Cipriani fu ricoverato nella clinica chirurgica dell’ospedale di Santa Maria Nuova, all’attenzione del professor Tebaldo Rosati. Del caso s’interessò subito la stampa cittadina e per circa due mesi il quotidiano La Nazione, descrisse in ogni particolare l’evolversi di questo specifico caso di cronaca. Il giovane tappezziere, che abitava in Via del Porcellana al numero 13, fu assiduamente visitato e controllato anche attraverso consulti effettuati da illustri luminari del tempo nostrani e stranieri, fra i quali notammo tre medici inglesi; chi protendeva per un’attesa determinata a capire meglio dove si trovasse effettivamente la forchetta, chi, viceversa, era dell’idea di intervenire chirurgicamente mediante l’apertura dell’addome per estrarla. L’operazione era una di quelle definite “difficilissima e scabrosissima” in quanto, non ancora conosciuti i Raggi Rontgen, la localizzazione del corpo estraneo avveniva solo per palpazione e questa non era sufficiente a stabilire con precisione dove si trovasse la forchetta. Non si volle neppure capovolgere l’individuo per tentare di far retrocedere per l’esofago il corpo estraneo, perché la forma stessa della forchetta escludeva ogni possibilità della sua uscita. Fu proposto anche di sperimentare una sonda spicillo realizzata appositamente dalla ditta Gabbrielli, nota fabbrica di strumenti chirurgici, da introdursi attraverso l’esofago nello stomaco del paziente che, venuta a contatto colla forchetta potrebbe dare un suono che ci assicurerebbe della di lei esistenza. Tali esperimenti, ripetuti in più occasioni, oltre a procurare al Cipriani fortissimi sensi di soffocamento, dettero sempre esiti negativi. Trascorsero giorni, settimane, mesi, fino a quando il Cipriani, divenuto il famoso “uomo della forchetta”, poiché le sue condizioni erano tali da far scrivere al cronista che egli mangia, beve, fuma, passeggia ed è tranquillo, decise di lasciare l’ospedale e tornarsene a casa al suo lavoro di tappezziere. Sembra incredibile ma è pur vero, che Egisto Cipriani, con la forchetta nell’addome, trascorse ben 15 anni di vita quasi del tutto normale, tanto che contrasse anche matrimonio. Il 30 aprile 1887, però, quando ormai più nessuno pensava all’uomo della forchetta, questi fu urgentemente operato di laparotomia nell’Ospedale di San Giovanni di Dio dallo stesso Professor Tebaldo Rosati, che per primo lo aveva visitato nel 1872 (nel frattempo divenuto primario) e dal suo aiuto dottor Giulio Catani. L’esito dell’operazione fu positivo e l’8 giugno il Cipriani fu dimesso con guarigione perfetta. A solo titolo di curiosità dobbiamo riferire che la forchetta recuperata è tuttora custodita nel piccolo museo dell’Ospedale di San Giovanni di Dio unitamente alla fotografia del Cipriani. Inoltre, l’arguto poeta Renato Fucini, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di Neri Tanfucio, che in quell’epoca viveva nella nostra città, Ingegnere del Municipio, compose un sonetto (il XXXVI°) in vernacolo pisano intitolato L’Omo della forchetta. Il racconto è tratto dal libro “Piazza di Santa Maria Novella” degli autori mentre il disegno è di Stefania Valentini.

Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 48 del 1 novembre 2015. N° reg

5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net


#Un mese in una pagina  Progetto Iesa

 Share’ngo

una “famiglia” per ricominciare

F

Gianni Carpini

Novembre 2015 | 9

il car sharing diventa elettrico irenze dice basta alle emissioni di CO2. E si prepara a diventare la capitale italiana delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Sarà insomma una città più “green”, grazie a Electra, il progetto finanziato dall’Unione Europea per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita. L’obiettivo è quello di sostituire il dieci per cento degli scooter tradizionali con ciclomotori elettrici entro il 2020. A Firenze, oggi, circolano più o meno 71.500 motorini, la metà dei quali con prestazioni inferiori allo standard Euro3. Electra permetterebbe di abbattere le emissioni di CO2 di novanta tonnellate all’anno. Una svolta sostenibile abbracciata dal Comune stesso, che già nella primavera scorsa si era dotato di una flotta di settanta veicoli elettrici per uso istituzionale e che, nell’ambito del nuovo progetto, ha attivato numerose convenzioni con privati e aziende per l’acquisto scontato di mezzi elettrici. Proprio in queste settimane è stata inoltre “accesa” la nuova rete di centoventi colonnine elettriche sparse in tutta la città, una struttura realizzata in collaborazione con EnelSole e che fa di Firenze la prima città d’Italia per numero di punti di ricarica. Ma non solo: oggi tutti possono mettersi al volante di un’auto a zero emissioni. È attivo dal 17 ottobre scorso il servizio Share’ngo, il primo car sharing elettrico: cento “equomobili” di ultima generazione (saranno il doppio entro la fine dell’anno) che girano liberamente in città, un’alternativa ai mezzi pubblici con tutti i vantaggi della mobilità privata. Si riconoscono dal loro colore giallo acceso, basta cercare la più vicina sulla mappa interattiva consultabile sul sito (www.sharengo.it) e sull’applicazione per smartphone, prenotarla al volo e salire a bordo. Il prezzo? Ognuno pagherà una tariffa proposta su misura, secondo la formula “più ne hai bisogno e meno costa”, con sconti per i giovani, i nonni e le mamme. Ogni notte, poi, le donne potranno rientrare a casa in tutta sicurezza: per loro l’equomobile è gratis dalle una alle sei. A.T.

Q

uando ha messo piede in famiglia, Mario (lo chiamiamo così per motivi di privacy) era sovrappeso. Ora ha imparato a mangiare bene e a fare attività fisica. Martina, dopo aver passato un anno ospite di una coppia, ha trovato la forza per essere autonoma e andare a vivere con il fidanzato fuori Firenze. Pietro, fumatore incallito, non tocca più le sigarette, mentre Giovanni ha trovato il coraggio di riallacciare i rapporti con i parenti. Tutti sono adulti e ognuno di loro porta sulle spalle un disturbo psichico non grave, ma al posto del ricovero tra le quattro mura di una residenza psichiatrica sono stati “adottati” da single o da famiglie che offrono vitto e alloggio – nel caso degli inserimenti, così si chiamano in gergo, full time – oppure accoglienza per tempi limitati, qualche ora o il weekend. In cambio le famiglie ricevono un rimborso spese fino a 1.200 euro mensili. Dietro al progetto Iesa, sigla che sta per “Inserimenti eterofamiliari supportati e assistiti”, c’è un’equipe di tre psicologi psicoterapeuti che seleziona l’ambiente familiare considerato adatto a ogni paziente. Gli esperti monitorano la convivenza passo dopo passo (si parte con un periodo di prova di tre mesi per poi arrivare a un anno rinnovabile) e danno supporto psicologico. Tutto è iniziato nel 2006, con un bando della Regione. Dal 2009 sono stati coinvolti, tra Firenze e provincia, undici pazienti, segnalati dai servizi della salute mentale dell’Azienda sanitaria fiorentina. E adesso il team di specialisti sta cercando nuovi nuclei familiari disponibili a ospitare: basta una stanza libera – viene spiegato – e un po’ di tempo da dedicare a un’altra persona. “Il progetto è un’alternativa alle residenze psichiatriche, diminuisce i ricoveri in ospedale e offre una migliore qualità di vita al paziente – dice Virginia Quaranta, psicoterapeuta del progetto Iesa – senza pensare al risparmio per l’Azienda sanitaria”. L’idea è semplice: meno dottori e più rapporti umani, meno farmaci e più vita quotidiana. Dal progetto – viene spiegato ancora – sono esclusi i pazienti con reazioni acute o tendenze aggressive. E i risultati si vedono, affermano gli esperti: “La vita familiare aiuta a migliorare le condizioni di salute mentale delle persone assistite e il loro reinserimento nella società – prosegue la dottoressa Quaranta – per loro è una grande possibilità per ricominciare da capo”. Per informazioni: progetto.iesa@asf.toscana.it, telefono 055.6937318 (martedì e venerdì ore 11-12).

 L’iniziativa

alla scoperta del mondo dell’affido S

i concludono sabato 14 novembre le iniziative del “Mese dell’affido”, partite lo scorso 13 ottobre. L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è organizzato dalla Direzione servizi sociali del Comune, e consiste in una serie di iniziative per presentare e promuovere l’esperienza dell’affido familiare. Il titolo di questa edizione è “In viaggio per l’affido 2015”: l’obiettivo è sensibilizzare i cittadini alla cultura dell’accoglienza e, in particolare, dell’affidamento dei minori, per trovare nuove famiglie o singole persone interessate a dare il proprio contributo, offrendo a un bambino la possibilità di una crescita sana. “È un’iniziativa importante perché sappiamo bene che i bambini e i ragazzini che sono in situazioni di fragilità e bisogno sono tanti – spiega l’assessore al Welfare Sara Funaro – tanto per fare un esempio, a Firenze nel 2014 ci sono stati 106 affidamenti. Prendere un bambino in affidamento vuol dire aiutarlo aprendo le porte della propria casa al suo mondo, ai suoi bisogni di crescita e di relazione, quando la sua famiglia si trova a vivere un periodo di difficoltà. È fare un tratto di strada insieme con la possibilità di creare un legame che rimane un riferimento affettivo ed educativo nel tempo”. L’affidamento può essere a tempo pieno (quando il minore vive stabilmente con la famiglia che lo accoglie incontrando periodicamente i genitori), a tempo parziale (quando il bambino trascorre qualche giorno della settimana con la famiglia affidataria, rimanendo a vivere con la propria famiglia), o diurno, quando trascorre alcune ore della giornata con la famiglia affidataria. Fino al 14 novembre, in alcuni dei luoghi più significativi di Firenze e dintorni si svolgono momenti in cui incontrare da vicino i protagonisti che hanno vissuto o stanno vivendo il viaggio dell’affido: occasioni in cui sarà possibile ascoltare il racconto delle famiglie naturali e di quelle affidatarie.


10 | Novembre 2015

#Cultura  Agenda

 La rassegna

50 giorni di pane, amore e... cinema

Torna all’Odeon l’appuntamento con i festival internazionali dedicati al grande schermo Barbara Biondi

C

inquanta giorni di pane e grande schermo. Il cinema internazionale torna protagonista a Firenze con la nona edizione della “50 Giorni” (organizzata da Fondazione Sistema Toscana), che fino al 13 dicembre animerà il cinema Odeon di piazza Strozzi. Nove festival internazionali si susseguono proponendo oltre 150 film in anteprima italiana, in versione originale sottotitolata, presentati dai registi o dagli stessi protagonisti. “Essere Umani”, è questo il tema del “festival dei festival”, sotto il cui cappello si riuniscono tutti gli appuntamenti cinematografici a cavallo tra novembre e dicembre. Un tema che introduce uno dei problemi sociali più attuali e drammatici, ovvero quello dei grandi flussi migratori, su cui la 50 Giorni vuol porre l’accento cercando di capire come il cinema possa favorire la conoscenza dell’altro, contribuendo alla promozione dei

Per un mese e mezzo il cinema Odeon diventa il crogiuolo del grande schermo, con nove festival e oltre 150 anteprime italiane

 L’iniziativa

 Web:

50giornidicinema.it Fb: 50giornidicinema info@50giornidicinema.it

diritti umani. Dopo l’apertura con France Odeon (concluso il 1° novembre), è stata la volta dei film etnomusicali di Immagini e Suoni del Mondo (2-4 novembre). Poi tocca alle donne, specie a quelle che lottano nel mondo per affermare i propri diritti, magari in quei paesi che sono stati di recente protagonisti delle cosiddette “primavere arabe”, come descritto dal film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, Le Challat de Tunis, ospite del Festival internazionale di Cinema e Donne (5-10 novembre), che va a indagare sulla realtà delle donne nel “dopo rivoluzione”. E ancora, sono i rappresentanti del mondo LGBT i protagonisti del Florence Queer Festival (1117 novembre), che con il film Fassbinder. Lieben ohne zu fordern, del danese Christian Braad Thomsen, ripercorre la vita di uno dei più controversi registi tedeschi. Saranno invece i volti dei giovani artisti contemporanei, della street art, della speri-

mentazione e dei grandi musei internazionali quelli raccontati da Lo Schermo dell’Arte (1822 novembre), che ospita due esponenti delle moving images, Martial Raysse e Runa Islam. Ma non è tutto: gli “esseri umani” raccontati dalla 50 Giorni sono anche quelli che, da cinquantasei edizioni, tornano protagonisti del Festival dei Popoli (27 novembre-4 dicembre), che quest’anno punta sul cinema del polacco Wojciech Staron e della filmaker peruviana Mary Jimenez. E non è finita qua, perché per la prima volta alla 50 Giorni si farà un tuffo nella storia del cinema, con una quattro giorni, dal 23 al 26 novembre, dedicata a Il Cinema Ritrovato, con un programma di grandi classici in versione restaurata. Chiudono la carrellata il River to River (5-10 dicembre), un viaggio nell’India di oggi, e gli spaccati finlandesi raccontati, fra tradizione e innovazione, da Una Finestra sul Nord (11-13 dicembre).

 Shopping

 Il libro/1

 Il libro/2

una boutique solidale per aiutare ant a fare del bene

alla scoperta della montecristo dell’ottocento

da Rifredi alla spagna sognando di ballare un flamenco... rock

T

U

È

Un albero contro la violenza

“P

er fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero”, recitava un vecchio stornello. E per dire no alla violenza sulle donne? Anche in questo caso ci vuole un albero. O per lo meno è quello che ha pensato il team di Flo, concept store fiorentino (lungarno alle Grazie 30-34r) che il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale indetta dall’assemblea delle Nazioni unite per l’eliminazione degli abusi sul gentil sesso, presenta un’installazione molto speciale. Il negozio organizza ogni anno un’iniziativa sui generis in vista del Natale (l’anno scorso una fiaba inedita, quello precedente un abete “tempestato” di Barbie donato all’associazione Dynamo Camp), e quest’anno ha deciso di “metterci la faccia” e aiutare Artemisia, associazione che lotta tutti i giorni per sconfiggere la violenza. Come faccia un albero di Natale a scendere in campo per questa nobile

La locandina che reclamizza il progetto di Flo per Artemisia, una raccolta fondi dedicata a chi si batte per sconfiggere la violenza sulle donne

causa, è presto detto. Innanzitutto non si tratta di un abete vero e proprio, ma di un’installazione site specific – opera di Riccardo Cont – che vede riprodotta sull’intera superficie i volti di chi lavora al progetto Flo e che troverà spazio nella vetrina fino al 7 gennaio. Le immagini, realizzate dal fotografo Maurizio Picci, verranno utilizzate anche per creare un’edizione limitata di quaderni e pochette fatti a mano, che verranno venduti in negozio a partire dal 25 novembre. Parte del ricavato verrà devoluto all’associazione Artemisia.

orna puntuale l’appuntamento con la tre giorni di shopping benefico firmata Ant, fondazionale nazionale che si occupa della cura e dell’assistenza dei malati oncologici. Da venerdì 20 a domenica 22 novembre, nelle stanze di Palazzo Borghese (via Ghibellina 110) prende vita Merc’Ant, una grande boutique solidale che vede protagonisti capi e accessori donati dalle grandi griffes per una buona causa. Oltre novanta aziende hanno partecipato a questa edizione numero dodici, che vede il contributo degli studenti dell’Accademia di moda italiana, curatori dell’allestimento.

n viaggio nel tempo, per scoprire com’era nell’800 Montecristo, la più remota e suggestiva isola dell’arcipelago toscano. A fare da Cicerone in questo viaggio è Gaetano Chierici che, nel 1875, tracciò un resoconto dettagliato, composto da un diario e da una serie di schizzi che riportano vari dettagli dell’isola. Oggi questa guida ante litteram è stata data alle stampe sotto il titolo “Una visita all’isola di Montecristo”, grazie all’impegno dell’associazione Amici di Montecristo. Chi fosse interessato al volume può mandare una mail a info@ amicidimontecristo.it. L.V.Z.

ambientato tra Rifredi e l’Andalusia il romanzo di Giancarlo Gori, attore e regista teatrale fiorentino che ha dato alle stampe “Flamencoroc” (14 euro, Edizioni Youcanprint). Una storia originale, ambientata alla fine degli anni Sessanta, che vede protagonista un giovane fiorentino – soprannominato per l’appunto “Flamencoroc” – che decide di mollare la sua città, la sua vita e il suo lavoro per inseguire il suo sogno: andare a vivere nel sud della Spagna e diventare un ballerino famoso. Riuscirà il nostro eroe a coronare il suo sogno? Lo scopriranno i lettori di questo racconto surreale.

dalla g di Giotto alla J di jarrett, a teatro o open air l’evento è servito

N

ovembre è tempo di concerti e grandi spettacoli, di freddo e cartelloni che danno il meglio di sé. Si comincia fin da subito, dal 5, quando al Nelson Mandela Forum arrivano i Deep Purple, mentre il 6 è la volta degli italianissimi Negramaro. E se il 9 all’Obihall si danno appuntamento gli amanti del genere dark con il ritorno di Marilyn Manson, il 16 all’Opera di Firenze arrivano i Kraftwerk, gruppo icona della scena elettronica internazionale. Il 18 sul palcoscenico del teatro Puccini va in scena la performance di Musica Nuda, duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che proporranno i pezzi dell’ultimo album Little Wonder, mentre il 20, tornando all’Obihall, arriva Marco Masini. Il 23 all’Opera di Firenze troveranno pane per i loro denti gli appassionati di musica jazz d’autore con il concerto di Keith Jarrett, che si esibirà a partire dalle 20 in un live di solo pianoforte che promette grandi sorprese. Se però il tempo lo consente e si ha voglia di passare una giornata all’aria aperta, le alternative non mancano. Ad esempio, è in corso l’iniziativa “Itinerari giotteschi” che, riallacciandosi alla mostra di Palazzo Reale a Milano, offre un percorso seguendo il quale si possono riscoprire le opere del maestro Giotto sparse per la città (info e percorsi su www. luoghigiottoitalia.it), dal Bargello a Santa Croce passando per Uffizi, Ognissanti e la chiesa di Santa Maria a Ricorboli (già, c’è un Giotto anche nel quartiere 3). In alternativa, la Uisp organizza passeggiate accompagnate alla scoperta dei quartieri di Firenze, che abbinano il viaggio in luoghi speciali alla possibilità di fare un po’ di attività fisica (per info: firenze@uisp. it oppure 055.6583501). Infine ci sono gli appuntamenti con Enjoy Firenze (www.enjoyfirenze.it), con un cartellone di percorsi tematici che spazia dal cimitero delle Porte Sante alla Tomba della Montagnola di Sesto Fiorentino fino al Museo Archeologico. E.C.


#Il Reporter dei piccoli

Novembre 2015 | 11

La principessa Livia e la rugiada magica La giovane Livia era la bellissima principessa di Florentia. Un giorno, la bionda e delicata fanciul a si innamorò di un affascinante principe proveniente da una città vicina. Il loro amore era così forte da scatenare l’invidia della matrigna di Livia, donna avida e maligna. “Non posso permettere che si sposino - si rodeva la regina cattiva - sono così amati da tutti che il mio potere è in pericolo, ma non rinuncerò mai alla mia corona e ai miei gioiel i!”. La matrigna, così, colpì gli innamorati con un sortilegio. Se Livia e il principe si avvicinavano l’una all’altro, alte lingue di fuoco sorgevano tra di loro, impedendogli di stare insieme. I due caddero nella disperazione più profonda. La nutrice della principessa, che l’aveva allevata come una figlia dopo che la madre di Livia era morta, per annulla-

re il maleficio preparò filtri con zampe di drago, pozioni con ali di pipistrello, antidoti con bacche di ginepro. Niente funzionò. Finché una notte, mentre Livia dormiva un sonno pieno di lacrime, le comparve in sogno sua madre. “Non affannarti per vie tortuose e complicate - le disse - pensaci bene. Quale rimedio è migliore dell’acqua per spegnere il fuoco? Contro le fiamme del sortilegio serve però un’acqua pura e incontami-

nata, come la rugiada che si forma al sole del mattino tra i petali del fiore dai cento colori”. Livia si svegliò di colpo. E lesta lesta, insieme alla fedele nutrice, partì di nascosto per gli Orti del Parnaso, un monte sacro alle porte di Florentia dove cresceva il raro fiore dai cento colori. Livia e la nutrice scalarono pareti di roccia, guadarono torrenti, resistendo agli attacchi di fiere feroci. Ma all’alba del terzo giorno di ricerche riuscirono a trovare il fiore e la preziosa rugiada. Livia corse dal principe e appena gli fu vicina scagliò l’acqua magica sulle violente fiamme che già si stavano alzando tra loro. La pozione fece su bito

effetto. Il fuoco malefico scomparve e i due amati poterono riabbracciarsi, iniziando una lunga vita insieme. L’acqua di rugiada fu così potente da rivoltarsi anche contro l’autrice della maledizione. La matrigna cattiva, velenosa com’era, fu trasformata in un serpente di pietra, dura come il suo cuore e rivestita di cristalli lucenti come i gioiel i che tanto bramava. La testa sormontata da una corona, non d’oro ma di ferro, e la bocca spalancata per sempre in un urlo di rabbia. Irriconoscibile, fu scaraventata alle pendici degli Orti del Parnaso, dove ancora oggi il suo corpo di serpente giace su un crinale in mezzo ai fiori dai cento colori. Un rivolo di rugiada, magica e pura, le sgorga dalle fauci. Per ricordare a tutti la semplice potenza dell’amore.


12 | Novembre 2015

#Sport  Il calendario

 Firenze Marathon

un novembre col derby

una volata per diecimila

U

na squadra “vera”, che sa quello che vuole. La Fiorentina di Paulo Sousa è stata protagonista di una partenza sprint, al punto da far ricredere coloro che, dopo il mercato estivo, si erano mostrati quantomeno scettici. Un Borja Valero stellare e un Alonso mai visto sono state due delle “sorprese” più gradite, ma a stupire nelle prime giornate sono state le condizioni mentali di tutta la rosa. Una squadra, insomma, che vuole continuare come ha cominciato. In campionato, il novembre viola è iniziato il primo giorno del mese con la partita casalinga contro il Frosinone. Una settimana dopo trasferta a Genova contro la Sampdoria, nel posticipo delle 20,45. Poi il campionato si prende una pausa per ripartire, domenica 22 novembre, dal sempre insidioso derby contro l’Empoli al “Franchi”. L’ultimo giorno del mese, lunedì 30, posticipo delle 19 in trasferta contro il Sassuolo: un match sicuramente bello da vedere, considerato il calcio espresso finora anche dalla squadra di Di Francesco. Ma un match, per la Fiorentina, soprattutto da vincere. Lorenzo Mossani

 Il tecnico

paulo sousa e la sua fiorentina “di tutti” Irene Delfino

“B

isogna lavorarci”, ama ripetere Paulo Sousa nelle sue lunghe e affascinanti risposte fornite con cantilena lusitana. È la cultura del lavoro al centro del “miracolo” del tecnico portoghese: essere bella e vincente allo stesso tempo per la Fiorentina non è più un’utopia, ma una realtà da vivere con la mente sognante verso la prossima vittoria e i piedi ben ancorati al terreno di gioco. Sousa, per prima cosa, ha cambiato la

mentalità della squadra. È partito dalla voglia di non accontentarsi mai, per passare poi alla tattica. Finita l’era del tiki-taka montelliano, ora la squadra fa possesso palla per cercare la verticalizzazione che porta in rete. Nelle prime partite della stagione, il numero dei passaggi è addirittura di poco aumentato, come le verticalizzazioni. La differenza principale sta nella percentuale di realizzazione che, rispetto allo scorso anno, è triplicata, al pari dei gol insaccati nella porta avversaria. Segno di una squadra molto più cinica che pun-

ta dritta al risultato. Senza regalare un tempo agli avversari, ma partendo a mille per tenere duro fino alla fine. Una squadra che, quando perde palla, con un pressing feroce la recupera, per non far ripartire gli avversari e provare a costruire una nuova azione da rete. Ma le “novità” della Fiorentina targata Paulo Sousa non riguardano solo la fase offensiva. È migliorata molto anche quella difensiva – sostengono molti addetti ai lavori – sia come atteggiamento, sia come posizionamento dei giocatori che compongono il reparto arretra-

to. La linea difensiva è più alta, il fuorigioco è salito di qualche metro, triplicando gli offside degli avversari e diminuendo le reti subite e gli interventi riparatori in area. La Fiorentina è più corta e gli stessi giocatori si muovono molto di più senza palla, grazie anche a un’ottima condizione fisica. Il modulo cambia, gli interpreti anche. Perché in questa squadra nessuno ha il posto assicurato e tutti sono importanti allo stesso modo. Sousa parla difficilmente della prestazione del singolo giocatore, sa che solo grazie alla forza del collettivo si vincono le partite. Una stagione è lunga, gli infortuni sono purtroppo sempre dietro l’angolo (e la Fiorentina ne sa qualcosa) ed è dunque meglio poter disporre di tutta una rosa pronta a scendere in campo. Ma per vincere serve anche altro. Il tecnico portoghese lo sa e vuole anche l’aiuto della calorosa Firenze. Di tutta la “famiglia viola”.

 Pallacanestro

Basket, i viola alla “prova di maturità” Tour de force per la squadra. “Chiediamo alla città di starci vicina”

E

ra cominciata bene, persino meglio delle attese. Dopo la vittoria all’esordio contro Padova, la Fiorentina Basket ha però conosciuto le difficoltà della categoria. E, quel che è peggio, ha dovuto fare i conti anche con la sfortuna. Novembre sarà un mese particolarmente caldo per la Fiorentina Basket, attesa da una prova di maturità in cinque tappe, tante quante le pretendenti ai playoff che i viola dovranno affrontare una dietro l’altra. Si comincia con due trasferte, Orzinuovi e Pavia. Poi Desio in casa il 14 novembre, visita a Moncalieri e infine contro Bergamo, di nuovo davanti ai tifosi fiorentini, il 28. Il tutto dopo aver chiuso il mese di ottobre giocando contro la grande favorita Udine. Un tour de force da affrontare insieme a non pochi problemi di infermeria, su tutti l’assenza certa di Tommaso Bianchi, pedina fondamentale per coach Stefano Salieri, costretto a restare fuori almeno fino alla pausa natalizia per la rottura del metacarpo della mano sinistra. Eppure la fiducia è totale. “Sembra un calendario impegnativo – commenta il general manager Antonio Fagotti – ma noi la prendiamo come una sfida. I gruppi si forgiano nelle difficoltà: se ne usciremo bene sapremo di poter dire la nostra fino alla fine”. Si punta tutto sulla forza del gruppo in casa viola. “Il nostro è un progetto giovane”, spiega ancora Fagotti. “Fin da quando abbiamo cominciato a immaginarlo,

nel febbraio scorso, ci siamo imposti di cercare giocatori che avessero un conto aperto con la sorte, che nella loro carriera non fossero ancora riusciti a raccogliere quel che meritano. Pronti al sacrificio per prendersi la loro rivincita a Firenze. Una filosofia sostenuta dal presidente Massimo Piacenti e condivisa da coach Salieri”. La scelta ha premiato: “Abbiamo un gruppo super, che si allena la mattina presto piuttosto che la sera tardi senza mai fare una piega, spesso dovendo anche spostarsi da un palazzetto all’altro”. Con questo spirito la Fiorentina si sta facendo valere nel girone più difficile dell’intera serie B, pur disponendo di un budget ben più limitato rispetto a club di blasone e tradizione. Quali che siano stati i risultati e le squadre incontrate fin qui, i viola non sono mai stati “schiacciati” dagli avversari, e questo di per sé è un buon segno. Certo, nel roster manca ancora un po’ di fisicità e gli infortunati dovranno essere sostituiti in qualche modo. La dirigenza tornerà sul mercato appena si presenterà l’occasione, ma intanto il calendario va avanti e i viola non vedono l’ora di raccogliere le sue sfide. “Alla città – conclude Fagotti – chiediamo soltanto di starci vicina”. La giovane squadra è pronta a diventare grande. Andrea Tani

S

aranno ancora oltre diecimila i partecipanti alla trentaduesima Firenze Marathon, in calendario domenica 29 novembre. Tante le iniziative di contorno e le opportunità per vivere una giornata di grande sport. Per il terzo anno consecutivo si svolgerà il “clap contest”. Gruppi musicali, folcloristici, comici ma anche gruppi e associazioni spontaneamente organizzati, magari con un’idea goliardica da mettere in scena, saranno dislocati lungo il percorso di 21,195 chilometri dal lungarno Pecori Giraldi a piazza Santa Croce. È stata creata una “app” per avere tutte le informazioni e conoscere il percorso della corsa. Attivo poi come sempre, fin dal venerdì precedente, il marathon expo in viale Malta, punto di ritrovo per gli atleti. Saranno circa 1.500 i volontari chiamati a dare una mano ai maratoneti e, come ogni anno, tutto è pronto per garantire rifornimenti di cibo e bevande (anche per celiaci) e servizi di soccorso. La Firenze Marathon, insieme a quella di Roma, è ormai di diritto la maratona più importante d’Italia e tra le prime venti al mondo. Sim.Spa.

 Biliardo

matteo, un trionfo mondiale

O

riginario del Galluzzo, 27 anni, Matteo Gualemi è il nuovo campione del mondo di biliardo specialità 5 birilli. “È stato il mio primo mondiale – racconta Matteo – solitamente a questa competizione possono partecipare solo i migliori quattro da tutta Italia, quest’anno la formula era ‘open’ e chiunque poteva accedere alle selezioni, ben 1.200 giocatori”. Non solo una vittoria, la sua, ma un percorso netto. “Sono partito da casa senza troppe pressioni mentre in altre gare avevo più voglia di fare risultato. Volevo prendere ciò che veniva. La tensione durante la gara deve essere al punto ideale – spiega – non deve essercene troppa sennò si resta contratti, né troppo poca sennò cala la concentrazione. In realtà è stata una battaglia: dodici incontri a eliminazione diretta sono tantissimi, ma ero nello stato mentale perfetto. Ci sono state le condizioni ottimali e poi per vincere ci vuole anche un pizzico di fortuna: in questo Mondiale avevo tutte le cose che servivano”. Gualemi ha iniziato molto giovane a essere affascinato dal tappeto verde, ma i suoi esordi sportivi lo hanno visto prima scendere in campo sul manto erboso dell’Audace Galluzzo: “Ho iniziato prestissimo a giocare nella scuola calcio del Galluzzo. Ero un discreto trequartista e, crescendo, mi hanno adattato a regista-mediano. I miei allenatori dicevano che avevo i piedi buoni ed ero veloce di testa, ma troppo pigro nel correre. Almeno a biliardo si sta fermi...”, scherza Matteo. E il biliardo? “Ho cominciato a 14 anni, le mie prime steccate le ho date in vacanza. Non so cosa mi affascinasse inizialmente, forse l’idea di poter dominare le bilie e farle andare dove volevo. La cosa più affascinante è imparare a conoscere le proprie

Matteo Gualemi in “azione”: il 27enne originario del Galluzzo è il nuovo campione del mondo di biliardo specialità 5 birilli

emozioni e a dominarle. Avere molta memoria è un altro aspetto fondamentale: è importante associare un tiro a un suono o a un movimento e riprenderlo quando ricapita”. Poi la svolta. “L’incontro con Carlo Cifalà e Sandro Giachetti è stato determinante, sopratutto per gli aspetti psicologici. Li ho conosciuti nel 2007 e tra noi è nata una bella amicizia. Mi chiesero di entrare in squadra e con loro ho fatto il campionato italiano Serie A, all’epoca giocavo in prima categoria e li sentivo parlare di cose che per me erano inesistenti: davano la tecnica per scontata, mentre io avevo tutto da imparare. L’ho fatto rubando con gli occhi, parlandoci e viaggiandoci insieme. L’allenamento è di tipo mentale, bisogna pensare alle situazioni che potranno accadere e come affrontarle sul campo”. E adesso che è arrivato sul tetto del mondo? “Aver vinto è la realizzazione di un sogno cullato fin da quando ho iniziato. Sono strafelice, ma la vittoria non cambia niente. Si riparte da zero – conclude Gualemi – e speriamo che questo sia un punto di partenza per le competizioni a venire”. Tiziana Alma Scalisi


ad

el

la

Sp

ad

a

1

a

Papa Mobile Via Martelli Piazza San Giovanni [Battistero]

S

de

el f a

4

3

2

via Proconsolo

C.

vi an gi o

vi a

Piazza Duomo Via dei Servi Piazza SS. Annunziata Chiesa di SS. Annunziata

ic

di Sa

lo nn a

ep pe

lo

Lungarno della

iu s

ell’A gno

Co

li

nG

vi a d

la

he

el

ni

ad

.M

l fa

vi

P. A

iA

di

gl

a

[Lato Misericordia di Firenze]

Costeggia il Duomo

[Davanti al sagrato]

Papa Mobile Duomo

vi

5

de

t’E

vi a

7

st i

6

t ti

aS

Ba

ini

via Ghibellina

4

1 vi a

A piedi Battistero Duomo

piazza Signoria

3 DUOMO

o ri

Gu

2

iG

vi a

vi a

9 8

vi a

via Cerretani

le

vi a

. le S

ag n Lav

7

6

5

[Sosta in Arcivescovado]

Piazza San Giovanni

al ed

MAXI SCHERMI

ORE 14.30 PARTENZA VERSO LO STADIO

[Costeggia il Duomo Lato Misericordia di Firenze]

Papa Mobile Piazza SS. Annunziata Via dei Servi Piazza Duomo

vi

v

lle

ni

1

ti vi a le Ma

10

lta

10

S FR TA A D I N CHO I vi a

Lungarno Diaz Via dei Benci Piazza Santa Croce Via Maglia Bechi

[Corsia Museo della Scienza]

Papa Mobile Piazza San Giovanni Via de’ Calzaiuoli Piazza Signoria Via della Ninna Via dei Castellani Piazza dei Giudici

A piedi Percorso da/per Arcivescovado

Mi

arco

10

9

8

ei

.M ia G

ORE 9.15 ARRIVO PAPA

ORE 15.30 SANTA MESSA

A piedi Piazza SS. Annunziata Mensa San Francesco Poverino

Zecca Vecchia

i

CAMBIO MACCHINA

i

a on

io gl

i az

lG

N

de

a

In auto Stadio Luigi Ridolfi Largo Gennarelli Via Campo d’Arrigo Via del Pratellino Via degli Artisti Via Marsilio Ficino Via Giacomini Via Fra’ Bartolommeo Via Lamarmora Via della Dogana Via Cavour Piazza San Marco

IL PERCORSO

vi

vi

vi

via dei Tornabuoni

le d’A

.C .

ri a nd ss a I U FF IZ

via dei Calzaioli

i ell art vi a M

PAPA FRANCESCO A FIRENZE LA MAPPA IL PERCORSO LA VIABILITÀ

rg

oS a

h io

P. V ecc

vi

aG .

Ve r

di e oc Cr

le

via d

P. P ao li

elle C e n to Stell e

ti

10 novembre 2015

razi e eG P. a ll

ti

Bo

vi a

d

ella M

at t

ona

ia le

nt a

s ci ram A. G vi a

a vi

o o

A. sc ng

le ic o

a vi am Gr Lu

le vi a de po o

fr

P. le vi a

vi er L. N

M. Fa n S RI TAD DO IO LF I a m ri g

l’A f

ora

ico

[Lato Curva Ferrovia]

Corso Tintori Piazza Cavalleggeri Lungarno della Zecca Vecchia Piazza Piave Lungarno Pecori Giraldi Lungarno del Tempio Via del Campofiore Piazza Alberti Cavalcavia dell’Affrico Via Lungo l’Affrico Viale Cialdini Viale Paoli Ingresso Carraio Stadio Ridolfi Giro di Campo Uscita Ingresso Carraio Stadio Ridolfi Ingresso Stadio Artemio Franchi

Zona Stadio Rosa 8:00 - 20:00 Azzurro 12:00 - 20:00 Giallo 16:30 - 20:00

Centro Storico Rosa 8:00 - 15:30 Azzurro 8:30 - 15:30

ORARI

LIMITAZIONI AL TRAFFICO

PERCORSO PAPA FRANCESCO Atterraggio Papa In auto Papa Mobile A piedi

LEGENDA

le

rm

vi a

Ma

M

M. Fa n

La

G. ot

ng

le te at

Lu

a vi M in lli

vi a

vi a

a ic M

f fr

vi .F a ne

ol ’A

vi an vi a lC Ar d’


Aspettando Papa Francesco 10 novembre 2015

055 055 - www.comune.fi.it

www.firenze2015.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.