Il Reporter Q5 - Novembre 2015

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Novembre 2015 | Anno IX | Ed. 50 Firenze | Quartiere 5

Novoli • Rifredi • Brozzi

Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 50 del 1 novembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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FIRENZE

IL GIORNO DI FRANCESCO

 Duomo

 Eventi

 Vademecum

 Mappa

orari, divieti e maxischermi: le “istruzioni”

il percorso del pontefice in città

☛ PAGINA II

☛ PAGINA III

Come muoversi e come seguire tutta la visita

la nuova veste del museo dell’opera

le mostre: arte e sacro a confronto

☛ PAGINA II

☛ PAGINA II

Riaperto dopo il restyling: raddoppiato lo spazio espositivo

Le iniziative in occasione del Convegno ecclesiale nazionale

Dal centro allo stadio, le strade in cui transiterà

INFORMAZIONI IN TEMPO REALE

055 055 @comunefi comune.fi.it firenze2015.it

ppuntamento irrinunciabile non solo per i fedeli, ma per tutti i cittadini e tutta la città. La visita di Papa Francesco a Firenze il 10 novembre è stata organizzata come un evento “corale”: basti pensare che i biglietti (gratuiti) per la messa che si terrà nel pomeriggio allo stadio Franchi – davanti a circa cinquantamila persone – sono stati distribuiti nelle parrocchie ma potevano essere prenotati anche sul sito web della Diocesi. Un modo per allargare la partecipazione alla visita del pontefice e seguire alla lettera la dottrina di Papa Bergoglio, vicino a tutti fin dal giorno della sua proclamazione. Non solo, probabilmente l’apertura anche a chi è ancora “in cerca” rappresenta il modo più concreto di attuare i contenuti del Convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” dedicato al presente e al futuro della Chiesa nelle comunità, la cornice in cui rientra l’arrivo del Papa in città. Per Bergoglio si tratta della prima volta in Toscana e, sebbene la sua non sia una visita pastorale, i momenti pensati per favorire il contatto con la comunità sono numerosi. La giornata toscana del Papa inizierà da Prato, con una tappa in Cattedrale per parlare dei temi del lavoro in una città in cui la crisi si è fatta sentire pesantemente, e procederà con l’arrivo a Firenze, dove ad accoglierlo ci saranno istituzioni religiose e cittadine. Il programma continuerà con la visita in Santa Maria del Fiore, dove Papa Francesco pronuncerà un discorso davanti ai 2.200 delegati del Convegno ecclesiale. La parte centrale della giornata sarà dedicata ai più deboli, dalla preghiera con i malati in Santissima Annunziata fino al pranzo alla Caritas con i bisognosi. Dopo un breve riposo in Arcivescovado, alle 15.30 il momento più atteso e coinvolgente della giornata: la messa allo stadio Artemio Franchi, a cui assisteranno cinquantamila fedeli. Messa che sarà trasmessa anche sul maxischermo posizionato nel vicino stadio di atletica Ridolfi, dove l’elicottero papale atterrerà in mattinata e da dove ripartirà a fine giornata. Altri due maxischermi sono previsti in piazza Santa Croce e piazza della Signoria. Per chi vorrà salutare Papa Bergoglio, due tragitti in “Papamobile”: quello lungo via Cavour per arrivare al Duomo in mattinata e l’intero trasferimento dall’Arcivescovado allo stadio. La volontà espressa dal Papa, la cui visita impiegherà oltre mille volontari, è quella di “disturbare il meno possibile la vita dei fiorentini”, in pieno stile Bergoglio. Per questo – viene spiegato – i provvedimenti sul traffico saranno ridotti al minimo indispensabile.


II | Novembre 2015

#La visita del Papa

// La mappa a pagina

 Duomo

 Vademecum

Il ritorno (in grande) del museo dell’Opera

Mobilità, maxi schermi, biglietti: tutto quello che c'è da sapere

L

a più grande collezione al mondo di arte sacra medievale e rinascimentale, disposta su una superficie di 5.500 metri quadrati e suddivisa in venticinque sale. Ha (ri)aperto i battenti il 29 ottobre il museo dell’Opera del Duomo, nella sua veste rinnovata e ampliata, che dopo un intenso restyling e una chiusura al pubblico durata due anni affida alla nuova veste la missione di valorizzare le 750 opere della collezione. Capolavori unici al mondo come la Pietà di Michelangelo, la Maddalena e i Profeti di Donatello, le Cantorie di Luca della Robbia e Donatello, la leggendaria Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti del Battistero fiorentino. Un percorso articolato su tre piani, che è andato a raddoppiare la superficie precedentemente adibita a spazio espositivo, attingendo dai locali di piazza del Duomo attigui a quelli del “vecchio” museo. Il progetto

architettonico e l’allestimento sono frutto del lavoro di Adolfo Natalini e dello studio Guicciardini & Magni architetti, sotto la guida del direttore del museo, Timothy Verdon, tra i più autorevoli storici dell’arte italiana. Fondato nel 1891, il museo dell’Opera del Duomo è nato per raccogliere le opere eseguite nei secoli per esterni e interni dei monumenti del Duomo, del campanile di Giotto e del Battistero che, per motivi di conservazione o nel corso di modifiche e ammodernamenti, sono state rimosse dalla loro collocazione originale. Un’operazione colossale, che ha visto l’Opera investire quarantacinque milioni di euro (senza accedere a contributi pubblici), aggiungendo un ulteriore, cruciale tassello a quell’infinito lavoro di valorizzazione del patrimonio rappresentato dall’Opera stessa, nata nel 1296 e ancora oggi al centro della vita della città.

 La novità

Trenta incontri per conoscere storia e realtà di casa nostra

T

renta incontri, trenta momenti organizzati tra il 9 e il 12 novembre dalla Diocesi di Firenze per illustrare ai delegati del Convegno ecclesiale nazionale la storia e la realtà della chiesa e della società civile fiorentina. “Uno degli aspetti di novità rispetto ai precedenti convegni ecclesiali – ha spiegato monsignor Andrea Bellandi, vicario generale della Diocesi fiorentina – sarà quello di offrire ai delegati la possibilità di incontrare la realtà ospitante con la sua storia, il suo patrimonio culturale, artistico e caritativo, le molteplici esperienze di umanesimo che l’hanno contraddi-

stinta nei secoli e continuano a caratterizzare il tessuto ecclesiale e civile”. Raccolti in tre macro aree tematiche (“Firenze e la sua chiesa: storia e testimoni”, “Vita pastorale della chiesa fiorentina oggi” e “Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze”), i trenta incontri si svolgeranno in una serie di bellissime location legate a doppio filo con la comunità cattolica fiorentina e approfondiranno tematiche svariate, dal dialogo interreligioso ai luoghi della fede fino alle personalità che si sono contraddistinte nel corso dei secoli e al dialogo tra chiesa e istituzioni culturali cittadine.

 Gli eventi

TRA ARTE E SACRO N

ella culla del Rinascimento non si può prescindere da una riflessione tra arte e sacro, e in occasione del Convegno ecclesiale nazionale la città propone una serie di eventi promossi in collaborazione con la Diocesi fiorentina.

BELLEZZA DIVINA “Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana” fino al 24 gennaio offrirà ai visitatori di Palazzo Strozzi un excursus sul rapporto tra gli artisti dell’Ottocento e del Novecento (tra cui Munch, Guttuso, Casorati, Matisse e Picasso) e l’universo del sacro. ■ www.palazzostrozzi.org

SI FECE CARNE

Nella Basilica di San Lorenzo prende corpo il confronto tra sacro e arte contemporanea con “Si

fece carne” (fino al 9 gennaio), che vede in mostra – suddivisi in tre sezioni – i lavori di un nucleo di artisti stranieri, italiani e toscani dei nostri giorni, in primis Yves Klein, Mimmo Paladino, Nan Goldin e poi, tra gli altri, Giuliano Vaggi, Piero Pizzi Cannella, Mario Ceroli e Sandro Chia. ■ www.diocesifirenze.it

750 VOLTE DANTE

È stato pensato appositamente per celebrare il Sommo Poeta nell’anno in cui ricorre il 750esimo anniversario della sua nascita l’evento spettacolo “Dante 750 legato con amore in un volume/ciò che per l’universo si squaderna” (9-14 novembre), realizzato nel complesso monumentale di Santa Croce con più di cinquecento persone protagoniste. ■ www.culter.it

LA DIRETTA RADIO MINUTO PER MINUTO “Aspettando Papa Francesco” tutte le domeniche alle 10.15 su Radio Toscana (Fm 104.7). Notizie, interviste e approfondimenti sul 5° Convegno Ecclesiale Nazionale e sull’arrivo di Papa Francesco a Firenze. Il 10 novembre Radio Toscana farà una lunga diretta per raccontare minuto per minuto la giornata del Papa a partire dal suo arrivo a Prato.

Ogni giorno su Radio Toscana e su Radio Firenze notizie utili su come e dove vedere e salutare Papa Francesco: modifiche alla viabilità, trasporti, maxi schermi, gli itinerari e le modalità di accesso allo stadio. ■ Informazioni continue anche tramite Fb e Twitter #PapaFirenze

Sono migliaia i fedeli attesi in città per l'arrivo di Papa Francesco. Il 10 novembre, per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, saranno in vigore diversi provvedimenti di limitazione al traffico e alla sosta nelle zone di Campo di Marte e del centro storico, oltre che nelle strade interessate dal passaggio del pontefice. Ecco quello che c'è da sapere.

L'ITINERARIO DELLA VISITA

Papa Francesco atterrerà in elicottero intorno alle 9.15 allo stadio di atletica Ridolfi, dove sarà accolto dalle autorità. Si trasferirà poi in auto verso il centro della città, percorrendo l'ultimo tratto di via Cavour e via Martelli con la “Papamobile”. Arrivato in piazza San Giovanni, raggiungerà il Battistero e poi la Cattedrale per partecipare al Convegno Ecclesiale Nazionale. Interverrà ai lavori del convegno e uscirà intorno alle 11.30, risalendo sulla “Papamobile” e dirigendosi verso piazza Santissima Annunziata. Passerà intorno al Duomo (lato Misericordia) e percorrerà via dei Servi. Entrerà nella Basilica della Santissima Annunziata per pregare con un ristretto gruppo di malati e poi, a piedi, raggiungerà la mensa della Caritas di San Francesco Poverino, dove pranzerà con gli ospiti abituali della struttura. Dopo il pranzo, con lo stesso itinerario via dei Servipiazza Duomo Papa Francesco si recherà in Arcivescovado per una breve pausa di riposo. Intorno alle 14.30 partirà in “Papamobile” in direzione dello stadio Artemio Franchi, dove è in programma la celebrazione della Messa, percorrendo via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria e piazza Santa Croce, per poi dirigersi sui lungarni fino a piazza Piave. Questo tratto dell'itinerario sarà percorso a bassa velocità per salutare i fedeli, mentre da piazza Piave, per non incidere troppo sul traffico cittadino, l’andatura verrà aumentata fino al Franchi.

STRADE CHIUSE E DIVIETI DI SOSTA

Il Comune ha predisposto misure più stringenti rispetto alla normale disciplina della Ztl per la viabilità limitrofa al percorso del Papa, con chiusure per l’area del centro storico, che sarà vietata al transito di tutti i veicoli a partire dalle 8.30 circa della mattina. Divieti di sosta e transito saranno istituiti anche nelle altre zone della città interessate dal passaggio del pontefice. Lungo tutto il percorso della “Papamobile” sono previsti divieti di sosta già dalle 20 del 9 novembre, giorno precedente all'arrivo del Santo Padre, per motivi di sicurezza. Nelle zone interessate dai provvedimenti di limitazione alla sosta saranno istituiti alcuni parcheggi alternativi per i residenti.

TRASPORTO PUBBLICO E VIABILITÀ

L’invito di Palazzo Vecchio per i fiorentini e per tutti coloro che arriveranno in città è quello di utilizzare per spostarsi i mezzi pubblici, che saranno fortemente potenziati su tutta la rete cittadina. Le persone munite di invito per assistere alla Messa del Papa nei due stadi potranno raggiungere le strutture anche grazie al potenziamento del servizio ferroviario regionale, che sarà organizzato con fermate aggiuntive alla stazione di Campo di Marte. Per tutta la giornata sarà potenziato il trasporto pubblico urbano con l’aumento delle corse delle diverse linee Ataf. In particolare – sottolinea il Comune – è assolutamente sconsigliato l’uso dei mezzi privati per raggiungere l’area di Campo di Marte, dove sarà interdetta la circolazione già a partire dalle 12. Palazzo Vecchio ha poi predisposto un piano specifico per i pullman, con itinerari predefiniti e sosta nell’area dello stadio Franchi.

MAXI SCHERMI

Tutta la giornata toscana di Papa Francesco, dalla sua visita ufficiale a Prato fino alla sua ripartenza da Firenze, sarà trasmessa in diretta da due maxi schermi posizionati in piazza Santa Croce e piazza della Signoria.

MESSA ALLO STADIO FRANCHI

Alle 15.30 il Santo Padre celebrerà la Messa allo stadio Artemio Franchi. Considerato il numero di persone richiamate dall'evento, a partire dalle 11 verrà aperto anche lo stadio di atletica Ridolfi, dove sarà posizionato un terzo maxi schermo per consentire a circa seimila persone di seguire la celebrazione.

PER CHI HA IL BIGLIETTO

L’accesso agli stadi Franchi e Ridolfi sarà consentito solo a chi è munito di biglietto nominale, presentando – insieme al ticket – un documento di identità. Per i malati e i disabili il Comune ha predisposto un itinerario dedicato per raggiungere il Franchi, e anche la sosta dei loro mezzi è prevista in aree stabilite. I due stadi apriranno al pubblico alle 11, con l'accesso che sarà consentito fino alle 14.

PER CHI NON HA IL BIGLIETTO

Per consentire di seguire la visita di Papa Francesco a Firenze anche a chi non è in possesso dell’invito e non può quindi entrare negli stadi, come detto verranno posizionati due maxi schermi in piazza della Signoria e in piazza Santa Croce, da cui si potrà seguire tutta la giornata del pontefice senza doversi spostare. Inutile e fortemente sconsigliato – ribadisce il Comune – per chi non ha il biglietto avvicinarsi all’area di Campo di Marte.

SCUOLE

Salvo modifiche dell'ultimo minuto, il giorno della visita del pontefice resteranno chiusi otto plessi scolastici della città: la scuola degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, la Pestalozzi di via delle Casine, il plesso Vittorio Veneto di via delle Casine e via San Giuseppe, la Carducci di viale Ugo Bassi, la Dino Compagni in via Nicolodi e gli istituti superiori Leon Battista Alberti, Castelnuovo e Galileo.

VIA I CASSONETTI

Per motivi di sicurezza, i cassonetti della spazzatura saranno rimossi dalle strade interessate dal passaggio del Papa.

INFORMAZIONI IN TEMPO REALE Per tutti gli aggiornamenti dell'ultima ora, si potrà contattare il Comune di Firenze:

Tel. 055.055 www.comune.fi.it www.firenze2015.it twitter: @comunefi


Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 50 del 1 novembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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Novembre 2015

Anno IX Ed. 50

Firenze Quartiere 5

Novoli • Rifredi • Brozzi

 Primo piano

✎ Editoriale

più spazio ai mercatini dei cittadini

quei momenti che restano nella storia Matteo Francini

È

uno di quei momenti che contribuiscono a fare la storia delle città, che restano impressi nella memoria collettiva e – prima ancora – in quella di chi c’era. La visita di un Papa è sempre un evento speciale. Evento che Firenze si prepara a vivere questo mese. È il 10 novembre il giorno fissato per l’arrivo del Santo Padre in riva all’Arno, per quella che resterà una data da ricordare per la città e i suoi abitanti.

Dopo l’esordio positivo, l’obiettivo di “Cantine in piazza” è coinvolgere tutto il quartiere ☛ pagina 3

 Sport

i “segreti viola” di paulo sousa

È

la cultura del lavoro al centro del “miracolo” del tecnico portoghese: essere bella e vincente per la Fiorentina non è più un’utopia, ma una realtà da vivere con i piedi per terra.

☛ SEgUE a pagina 12

Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba ☛ pagina 11

☛ SEgUE a pagina 8

cercasi famiglie “a porte aperte”

ciak, si gira(va) in via delle panche

D

ue progetti diversi ma con un unico “comun denominatore”: le famiglie. Famiglie che decidono di aprire le porte delle loro case per dare una mano agli altri. Da una parte c’è il progetto Iesa, sigla che sta per “Inserimenti eterofamiliari supportati e assistiti”, per cui si cercano nuclei disposti a ospitare persone che portano sulle spalle disturbi psichici non gravi. Dall’altra si conclude proprio a novembre il “Mese dell’affido”, organizzato per promuovere l’esperienza dell’affido familiare. In entrambi i casi ora si cercano famiglie o singole persone interessate a dare il proprio contributo, per offrire nuove possibilità a chi ne ha bisogno.

Al numero 60 della strada sorgevano un tempo gli stabilimenti cinematografici fiorentini.

☛ pagina 7

il cinema del mondo si ritrova all’odeon Nove festival internazionali e oltre 150 film al centro della nona edizione della “50 Giorni”.

☛ pagina 9

borghi e periferie ricordano l’alluvione

☛ pagina 10

Fiorentina Basket, un mese di sfide

☛ pagina 4

☛ pagina 12

La famiglia italiana della frutta


2 | Novembre 2015

Quartiere 5

#Primo piano

Novoli . Rifredi . Brozzi

 Il quartiere e il commercio/1

rarità e “chicche” per collezionisti, aperta in via mariti una nuova libreria  I “tesori”

da antichi trattati a manuali per mancini

U

n’edizione delle “Confessioni” di Rousseau del 1870. Un vecchio trattato di filologia latina del 1890. Un’enciclopedia francese datata 1850. Sono solo alcuni dei “tesori” nascosti tra gli scaffali della libreria di via Mariti. Un paradiso, dunque, per i collezionisti in cerca di rarità. All’interno del negozio recentemente aperto nel quartiere non si trovano solo vecchi capolavori, ma anche vere e proprie curiosità. Ecco allora, ad esempio, che ci si può imbattere in “Come scrivere con la mano sinistra” del 1970 e perfino in un vecchio trattato lombrosiano... Sì, qua dentro si può trovare davvero di tutto. M.B.

Maurizio Belli

U

na libreria che apre è sempre una bella notizia. Quando poi nasce in un territorio in cui di librerie e spazi culturali gli abitanti ne chiedono di più, la notizia è ancora più bella. Parliamo della nuova, piccola libreria “Antonietta” aperta in via Mariti, a pochi passi dal Polo universitario di Novoli. Un negozio specializzato in libri usati, aperto da alcune settimane, ricco di rarità e autentiche “chicche” per i collezionisti e gli amanti del genere. Ma come è nata l’idea di aprire una nuova libreria in questa zona, e qual è l’atmosfera che si respira al suo interno? Entrando si viene subito avvolti dal caratteristico profumo dei vecchi libri. “In realtà questa non è una vera e propria novità, ma un trasferimento – spiega Michele, co-titolare insieme alla figlia Antonietta – ci siamo spostati qua in via Mariti da via San Gallo, dove avevamo il nostro negozio da quasi vent’anni. Purtroppo negli ultimi tempi le cose si erano fatte difficili dal punto di vista economico: con gli introiti non riuscivamo neppure a coprire le spese di affitto. Così – continua – abbiamo deciso di spostarci in un’altra zona, meno ricca di librerie”. Le particolarità di questo negozio? “Solo libri usati, a prezzi davvero economici,

sui temi più svariati”. Si va dalla poesia latina ai trattati di economia politica, fino ad arrivare ai romanzi francesi dell’Ottocento, alle enciclopedie e ai libretti d’opera. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Tant’è che la clientela è davvero variegata. “Abbiamo aperto da poco, quindi ancora non siamo molto conosciuti – racconta Michele – ma già nel primo mese abbiamo visto venire a farci visita giovani studenti, pensionati, collezionisti di libri antichi”. Tutti “scortati” da Michele e dalla figlia, che con passione e gentilezza consigliano e orientano la clientela. “Per fare il mestiere del libraio – rivela il cotitolare – bisogna avere passione per i libri. Ecco perché, mentre aspetto i clienti, mi diletto a leggere qualche pagina di ogni libro. Così, quando chi entra qua dentro mi chiede un consiglio, so come orientarlo”. Ma quali sono le prospettive future? C’è sempre spazio, tra le grandi catene di distribuzione editoriale, anche per le piccole librerie “artigianali”? “Questo è tutto da vedere – conclude Michele – ci siamo dati due anni, poi faremo qualche conto e decideremo se andare avanti. Certo è che, ora che i libri possono venderli anche edicolanti e supermercati, è molto più difficile resistere. Noi ci proviamo”.

In via Mariti ha aperto i battenti “Antonietta”, una nuova libreria

Solo volumi usati, sui temi più svariati: questa la sfida di Michele e della figlia Antonietta, che si sono trasferiti qua da via S. Gallo

 Games Academy

là dove il gioco è un lavoro

C

hi non ricorda il celebre e colorato “Negozio dei fumetti” gestito dall’Uomo-fumetto nella mitica serie di cartoni animati dei “Simpson”? Beh, “Games Academy”, un moderno e vivace negozio di fumetti e modellistica in via Mariti, gli assomiglia molto. Aperto due anni e mezzo fa, è diventato uno dei punti di riferimento per i fiorentini amanti di fumetti, giochi di ruolo e modellismo. Eppure questo non è solo un “semplice” negozio dove si vende, si compra e basta. Perché “Games Academy” ospita anche tornei di carte di Magic, demo di giochi di ruolo e serate di presentazione di nuovi fumetti in esclusiva. “Sì, è vero – racconta Marco, uno dei due titolari – il martedì e il giovedì restiamo aperti fino alle 23 per ospitare serate a tema e tornei di carte. Abbiamo iniziato qualche mese fa ed è stato un successo, così ora continuiamo”. Una vera e propria attrazione, e non solo per i “comics lovers” del quartiere. “Alle nostre serate più interessanti – spiega Marco – arrivano ragazzi anche da altre zone di Firenze, da Gavinana alle Cure, ma anche dai dintorni della città, dal Valdarno, qualcuno perfino da Prato. È segno che offriamo qualcosa che non si trova così facilmente: questo negozio è diventato un vero e proprio punto di socializzazione per tanta gente che ha una passione in comune”. E forse il segreto sta proprio nel fatto che anche i due gestori siano giovani e appassionati come i loro clienti. “È chiaro che, se hai passione per quello che fai – conclude Marco – le persone lo capiscono. E ti premiano”. M.B.


Quartiere 5

#Primo piano

Novoli . Rifredi . Brozzi

Novembre 2015 | 3

 Il quartiere e il commercio/2

 Focus

la carica dei cento mercanti per un giorno

a “caccia” di talenti di casa nostra

N

on solo usato o antiquariato. C’è anche chi in piazza ha portato oggetti autoprodotti, come la signora Pina, 86 anni di età e 65 di pittura e restauro alle spalle. Insieme alla nipote, ha esposto i suoi quadri, foulard decorati e gioielli in tessuto fatti a mano. Pina – racconta lei stessa – che con il marito aveva un negozio di mobili antichi, chiuso anni fa, ha sempre accompagnato l’attività di restauratrice con quella di pittrice, facendo anche mostre in Italia e all’estero. E chissà che “Cantine in piazza” non possa diventare anche un’occasione per scoprire nuovi talenti – giovani o meno giovani – del quartiere.

“Cantine in piazza” ha preso il via. E ora vuol crescere Fannì Beconcini

M

ercanti per un giorno. Ha visto la luce lo scorso mese, nel quartiere, l’iniziativa “Cantine in piazza”, che ha preso il via domenica 11 ottobre contemporaneamente al giardino delle Medaglie d’Oro, in via Baracca, e in piazza Primo Maggio a Brozzi. Circa cento gli espositori presenti in totale e un buon afflusso di pubblico: questo il bilancio della prima giornata dell’iniziativa, che ha visto la partecipazione di cittadini impegnati a vendere o comprare oggetti provenienti dalle cantine e dai ripostigli, restituiti a nuova vita e a rinnovati utilizzi. Singoli o famiglie hanno allestito un vero e proprio mercatino dell’usato offrendo, a prezzi stracciati, cose di casa – o cantina – non più utilizzate. La partecipazione era gratuita, unico requisito richiesto la residenza nel quartiere. “Trovo l’iniziativa utile visto che abbiamo le case piene di cose che possono servire ad altri, ed è una formula interes-

sante perché il suolo pubblico è concesso gratuitamente a noi cittadini”, commenta la signora Barbara che, con figlia e marito, ha allestito uno spazio con giochi e libri al giardino delle Medaglie d’Oro. Concorda con lei la signora Sabrina, che si è improvvisata “bottegaia” insieme alla madre: “Lo svuota cantine è ormai un’iniziativa diffusa in varie località, a Firenze è la prima volta e trovo che la piazza sia davvero il luogo ideale. Mi auguro che sia il primo di una lunga serie di eventi di questo tipo”. Tra i partecipanti c’è chi auspica una maggiore pubblicizzazione dell’iniziativa a livello cittadino. “Mia mamma si è iscritta quasi per scherzo – racconta Caterina dal banco allestito in piazza Primo Maggio – più che dalla cantina, gli oggetti che abbiamo messo in vendita vengono dalla mia camera da letto, piena di cose che non uso più ora che sono cresciuta. L’iscrizione e l’assegnazione del posto sono state procedure semplici e veloci, inoltre trovo che sia una

Un momento dell’iniziativa “Cantine in piazza” dello scorso 11 ottobre in piazza Primo Maggio a Brozzi

F.B.

bella occasione per ritrovarsi e dare nuova vita a Brozzi. Un consiglio – suggerisce – è quello di disporre i banchi circolarmente lungo la piazza la prossima volta, per rendere il transito più agevole”. L’obiettivo di Comune e Quartiere è rendere iniziative di questo tipo sempre più frequenti e diffuse a livello cittadino. “La sperimentazione del mese scorso ha avuto esiti positivi – analizza il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – per il 2016 l’intenzione è coinvolgere tutto il nostro territorio e i suoi residenti. Ci riserviamo di approfondire e migliorare le modalità tecniche organizzative per poter trasformare l’evento ‘Cantine in piazza’ in un’attività stabile che possa coinvolgere tutta la popolazione”.

 Il locale

“dynamo café”, dall’appennino a novoli

P

rendi un caffè e dona un sorriso. Con ben settanta coperti apre all’interno della Coop di Novoli il primo locale targato Dynamo Camp, la fondazione dedicata a bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni con patologie gravi e croniche. Dalla colazione fino alla cena, nella nuova realtà di San Donato si serve cibo biologico, il cui ricavato è interamente devoluto alle attività del campo sull’Appennino Pistoiese, dove ogni anno si offrono momenti di svago e divertimento a centinaia di ragazzi. Dotato di wi-fi libero e di un angolo libreria, il Dynamo Café propone un servizio di ristorazione con menu fisso, un bar con panini e snack salati, con formula self service e take away. Aperto tutti i giorni tranne la domenica, dalle 10 alle 21, anche gli amici a quattro zampe sono i benvenuti nel nuovo locale di Novoli, mentre i clienti possono rilassarsi su comode sedie in legno d’acero. Un luogo confortevole, dedicato a quel campus “dove la vera cura è ridere e la medicina è l’allegria”. D.M.

A Novoli ha aperto il locale targato Dynamo Camp

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4 | Novembre 2015

#Zoom

Quartiere 5

Novoli . Rifredi . Brozzi

 L’anniversario

 Storia e storie

da brozzi a peretola, l’alluvione “dimenticata”

il “mistero” del tunnel

Non solo il centro della città: anche borghi e periferie furono colpiti Maurizio Belli

S

ono passati quarantanove anni dalla drammatica alluvione del novembre ‘66, in cui Firenze venne sommersa e ferita dalle acque dell’Arno. Dopo quasi mezzo secolo, il ricordo dell’acqua che invadeva case, cantine e negozi è ancora stampato nella mente di tanti fiorentini. Eppure, nonostante i più ricordino quanto avvenne nel cuore della città, anche il territorio del quartiere 5 fu toccato profondamente da quella tragedia. “Del ’66

si ricordano sempre i tesori e i luoghi del centro storico devastati dall’acqua – dice il presidente del Q5 Cristiano Balli – ma anche i nostri borghi e periferie, da Brozzi a Quaracchi fino a Peretola, furono alluvionati”. L’alluvione, in questa parte di città, cominciò ufficialmente la mattina del 4 novembre: alle 9.30, poche ore dopo essere già tracimato in larga parte del centro storico, l’Arno rompe a Quaracchi, sommergendo in pochi minuti i borghi di Peretola

Una veduta di Brozzi: il borgo, insieme a Peretola e ad altre zone del quartiere, non è stato risparmiato dall’alluvione del ‘66

e Brozzi, e poco dopo anche l’area di San Donnino. Nel pomeriggio l’acqua avrà già raggiunto i sei metri di altezza: i residenti dei borghi nell’ovest della città si rifugiano sui tetti delle case per sfuggire alla furia della corrente. Nella zona di Novoli non va meglio: il torrente Mugnone ha rotto e allagato il parco delle Cascine, in piazza Puccini l’acqua esce dalle fogne e dai tombini. Stesso scenario nella zona di via Maragliano e via Doni, dove i tombini sono saltati e le strade si sono trasformate in torrenti in piena. Alle sei di pomeriggio del 4 novembre, finalmente, a Firenze smette di piovere: con il passare delle ore il livello dell’acqua si abbassa, lasciando dietro di sé una scia di fango, distruzione e morte. Tra le vittime dell’alluvione (trentaquattro accertate, forse di più), anche il piccolo Leonardo, di tre anni, di Brozzi. Per alcuni giorni queste zone del quartiere rimangono senza luce e acqua potabile, le case e le cantine piene di fango e detriti. Ci vorranno settimane, anche qua, per tornare alla normalità. E proprio per ricordare la tragedia vissuta anche nel quartiere, Balli (insieme ai presidenti degli altri quattro Quartieri fiorentini) ha rivolto un appello ai cittadini perché, in vista del cinquantesimo anniversario dell’alluvione, che si celebrerà nel 2016, portino foto e altri materiali che testimonino i giorni della catastrofe nel territorio. “Il nostro impegno – spiega il presidente del Q5 – è mettere insieme la memoria e i ricordi di chi c’era, e farli conoscere alle scuole, ai più giovani”.

Valentina Veneziano

L’ingresso del tunnel di via Ubaldo Montelatici

I

giardini, le porte, le stanze e i tunnel segreti affascinano da secoli intere popolazioni. Ciò che non conosciamo e non riusciamo a capire, perché avvolto da un alone di mistero, cattura la nostra attenzione e crea un susseguirsi di storie e leggende. Qualche volta quello che viene raccontato si avvicina alla realtà, in altri casi è pura fantasia. Alla fine di via Ubaldo Montelatici, a pochi passi da piazza Leopoldo, c’è la porta di uno “strano” tunnel. L’ingresso è chiuso al pubblico da una grande recinzione metallica ma, avvicinandosi, è possibile buttare l’occhio oltre la barriera. Ciò che si vede è un tunnel dismesso e chiuso, dopo qualche decina di metri, da un muro. Quali sono le storie che ruotano intorno a questo ingresso? La più popolare è quella che il tunnel fosse stato costruito per collegare Fiesole con la zona di piazza Leopoldo, fulcro della vita economica della città negli anni Trenta. Avrebbe migliorato lo scambio di merci se gli eventi storici non avessero bloccato il conseguimento di questo progetto ambizioso. La Seconda Guerra Mondiale avrebbe trasformato quello spazio in un riparo per i rifugiati e i disperati che, in quel tunnel, avrebbero trovato un “tetto” sotto cui nascondersi. La seconda storia sostiene che il tunnel fosse stato creato negli anni Venti per collegare, in modo diretto, via Montelatici con l’ospedale di Careggi. La terza afferma che il tunnel in realtà non sia mai stato completato e questo spiegherebbe il progetto, mai realizzato, proposto nel 2011 dall’allora presidente del consiglio comunale Eugenio Giani. Il piano prevedeva la formazione di un asse stradale di collegamento fra via Vittorio Emanuele II e via Alderotti, connettendosi direttamente alla galleria non completata di via Montelatici. La quarta e ultima storia diverte il mondo del web. Sul sito Geocaching si può partecipare a una serie di cacce al tesoro: una di queste ha come protagonista proprio il nostro tunnel. Non siete curiosi di risolvere il “mistero”?

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quartiere5@comune.fi.it

Certificazioni on line, sportelli sul territorio, rete di circoli e sindacati pensionati

ANAGRAFE, NUOVA DIMENSIONE DI UN SERVIZIO I CERTIFICATI ON-LINE RADDOPPIANO Aumenta anche a Firenze la possibilità di procurarsi certificazioni anagrafiche senza dover affrontare code o attese più o meno lunghe e, soprattutto, senza spostamenti di mobilità urbana che, specie per la popolazione anziana, possono comportare dei seri disagi. La via maestra in questo senso è rappresentata dall’acquisizione on line tramite apposite credenziali di accesso che, tra l’altro, possono essere utilizzate anche per tutta una serie di altri importanti servizi comunali. Il servizio di rilascio on line dei

certificati ha riscosso un grande favore da parte di cittadini e professionisti tanto che in un anno i documenti richiesti e stampati in proprio sono passati dal 10 al 26%. Sulla scia di questo successo dal 15 ottobre si amplia ulteriormente l’elenco dei certificati così ottenibili: oltre ai tre certificati anagrafici principali (residenza, stato di famiglia e contestuale), sarà possibile stampare anche i certificati di stato civile (morte, matrimonio, nascite) e taluni estratti. L’elenco completo dei certificati stampabili on line

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sarà pubblicato nella rete civica comunale il 15 ottobre. Inoltre, i cittadini residenti all’estero potranno richiedere le credenziali al Comune tramite i consolati italiani e stampare i propri certificati anche da un altro continente. Il servizio di certificazione on line è accessibile a tutti i cittadini dal proprio computer con apposite credenziali (da richiedere presso uno sportello dei servizi demografici) o attraverso la Rete civica cliccando su “Certificati facili”, grazie all’utilizzo della Tessera Sanitaria Elettronica.

GLI SPORTELLI SUL TERRITORIO AUMENTANO LE APERTURE POMERIDIANE

Festa al Pala Mattioli

NASCE IL PREMIO VILLA PALLINI

Un riconoscimento alle eccellenze dello sport targato Q.5 Domenica 27 settembre al Pala Mattioli di via Benedetto Dei si è conclusa la seconda edizione di Sport in Libertà - l’annuale appuntamento che il Q.5 organizza in collaborazione con le società sportive presenti sul territorio. Quest’anno la manifestazione è stata caratterizzata dal Premio Villa Pallini, istituito dal Consiglio di Quartiere 5 con l’intento di dare risalto a chi si è distinto nel territorio locale a livello sportivo. Tra i premiati di quest'anno: la società Wheelchair Dance con i suoi prestigiosi risultati nella disciplina della Danza sportiva in carrozzina (Massimo Calò e Monica Favini, Carmine Sansone e Laura Delsere, Anna Manconi e Federico Trupiano); la squadra di basket in carrozzina Volpi Rosse Menarini Firenze, classificata terza nel campionato italiano; il Circolo Scherma Raggetti (4 medaglie ottenute nel campionato italiano under 14 di fioretto individuale e a a Squadre con i giovanissimi atleti Tommaso Formichini Bigi,Cosimo Raugei, Simone Luti Locchi, Riccardo Gori ; la storica società Liberi e Forti che 2014 ha festeggiato il suo 100° anniversario; la società di basket Freccia Azzurra e il suo impegno sociale nei progetti di Over the limits e Dynamo Camp grazie alla passione ed impegno di Alessandro Attucci e Carlo Criseo; la giovanissima Gaia Nappi (classe 2004), campionessa di lotta greca romana con la società Lotta Club Firenze; la Polisportiva Novoli che, grazie all'allenatore Michele Zezza, ha vinto il campionato nella categoria Juniores Provinciali con tre giornate di anticipo qualificandosi alla categoria Juniores regionali per il prossimo anno; la Polisportiva Tre Pietre, una società che da oltre trent'anni investe impegno e passione insegnando lo sport ai ragazzi e ottenendo risultati encomiabili a livello nazionale per il Karate (Benedetta Pediani, Cosimo Lucioli, Sara Rosana, Martina Agnoloni,Daniela De Santis, Andrea Profili, Andrea Senatori, Ettore Vaggelli, Michele Poggiali, Lorenzo Berti, Lorenzo Lugo, Irene Amato, Andrea Rosana) e la ginnastica artistica (Maiolini Sabrina).

Notizie dal territorio

Attivo un servizio di prenotazione per appuntamenti personalizzati L’aumento delle certificazioni on line offre la possibilità di razionalizzare gli orari di apertura al pubblico dei Punti Anagrafici Decentrati (PAD), dislocati nei territori locali, vale a dire nei 5 quartieri fiorentini. In particolare due sono le esigenze molto sentite, specie da parte di chi lavora: 1) la necessità di disporre di aperture pomeridiane; 2) la certezza dell’orario e dunque la possibilità di fissare un appuntamento specifico e personalizzato Per venire incontro alla prima di queste richieste sono state apportate delle modifiche agli orari e all’organizzazione del servizio dei PAD. Il PAD di via Carlo Bini (Quartiere 5) sarà aperto anche il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17 e resterà chiuso per l’intera giornata

Orario PAD del Q.5 Via Carlo Bini 7 (Q.5),

lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì (il giovedì anche dalle 14.30 alle 17). del martedì. Specularmente il PAD di Villa Vogel (Quartiere 4) resterà aperto anche il pomeriggio nel giorno di martedì e osserverà una chiusura completa il giovedì. Per rispondere invece alla seconda esigenza è stato attivato l’accesso all’anagrafe con prenotazione attraverso il contact center del Comune al numero 055055. Con questo strumento si possono ottenere certificati o

il rinnovo della carta d’identità ad un orario scelto dal cittadino. Questo servizio è svolto il sabato mattina presso il Parterre, il lunedì mattina presso il PAD di Santa Croce (Quartiere 1), il mercoledì e venerdì mattina presso il PAD di via Tagliamento (Quartiere 3). Infine, a partire dal 1° novembre, si amplia la consegna, su prenotazione, dei certificati e degli estratti di stato civile non rilasciabili dai PAD ma solo dagli uffici di Palazzo Vecchio. In questo caso il cittadino effettua il ritiro presso lo stesso sportello dove ha inoltrato la richiesta. Ai PAD di Villa Vogel (Q4) e via Bini (Q5) si affiancheranno in questo servizio anche quelli di piazza Alberti (Q2) e di via Tagliamento (Q3).

I CERTIFICATI ON-LINE RADDOPPIANO Un ulteriore canale che sta contribuendo allo sviluppo della possibilità di acquisire certificati sul territorio locale senza doversi sobbarcare complicati spostamenti è rappresentato dal progetto “Reti diffuse”, che permette la stampa dei principali certificati attraverso associazioni di volontariato, cir-

coli e tabaccherie che hanno accettato di erogare questo servizio in seguito ad accordi raggiunti con i Consigli di Quartiere. Allo stato attuale queste sono le realtà che hanno aderito all’iniziativa nel Q.5: Circolo Rigacci, Fratellanza Militare c/o centro commerciale Le Piagge, tabacche-

Cultura

ria Garibaldi via di Peretola 49/r, tabaccheria Bruschi via Reginaldo Giuliani 140r (località il Sodo), sindacato SPI CGIL via Tavanti 3, sindacato FNP CISL via Carlo del Prete 135, associazioni Nosotras e A.C.I.S.J.F.

Ufficio Cultura Q.5

055.2767046

EVENTI DEL MESE Sogno e follia nella letteratura romantica Villa Pozzolini, viale Guidoni 188, incontri a cura di E20 Eccezionali Eventi, ore 17. 6 novembre, Lo spleen e l’assenzio: “I fiori del male” di C. Baudelaire, a cura di Giacomo Dominici e David Cantina; 13 novembre, Dal meraviglioso al perturbante: “Alice nel paese delle meraviglie”, “L’uomo della sabbia” e le ghost stories di Henry James, a cura di Daniela Cappelli, e Giacomo Dominici; 20 novembre, Il doppio ed il sosia: “Il Dottor Jekyll e Mr. Hyde” di R.L. Stevenson, a cura di Alessandro e Armando Caprilli; 27 novembre, La convenienza che trattiene e il desiderio che trascina: “Madame Bovary” e la condizione della donna, a cura di Daniela Cappelli e Giacomo Dominici

Conversazioni musicali Incontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Associazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito. 16 novembre, ore 21, Rigoletto, di Giuseppe Verdi, Centro di lettura "Insieme per Brozzi", piazza 1° maggio 33; 30 novembre, ore 17, Villa Pozzolini, viale Guidoni, 188.

Jazz a Castello

Chiesa San Michele a Castello, via San Michele a Castello14 29 novembre, ore 16, concerto a cura dell’associazione Jazzy Voices Ensemble. Ingresso gratuito

Animazione per bambini Cinema Teatro Castello, via Reginaldo Giuliani 374

29 novembre ore 16.30, Musica da vedere, con pupazzi e macchine musicali. Ingresso gratuito

A teatro Teatro 334, via di Brozzi, 334 | 13 novembre, ore 21, “I nostri favolosi anni ‘60” , a cura degli anziani del Centro per l’Età Libera “Insieme per Brozzi” che hanno frequentato il laboratorio teatrale della scuola di Teatro l’Imbarco. Parrocchia di S. Pio X al Sodo, via delle Panche 212 |15 novembre, ore 17, la Compagnia teatrale "I Torre Grulli" presenta Il Gatto in cantina commedia i n 3 atti di Nando Vitali, in collaborazione con Centro Commerciale Naturale Il Sodo

IL PUNTO SUI CANTIERI DELLA TRAMVIA

Proseguono i lavori della tramvia. Nell'ambito dei cantieri della linea 2 la prossima settimana, in orario notturno, sarà effettuata l’asfaltatura definitiva con relativa segnaletica della rotatoria tra via Baracca e viale Gori con restringimenti di carreggiata. Passando alla linea 3 giovedì 15 ottobre è in programma l’intervento nell’area dell’incrocio tra viale Morgagni e via Dino del Garbo-via Santo Stefano in Pane. Si tratta di realizzare la sede, posare i binari e completare l’asfaltatura anche nel tratto finora non interessato. I lavori, che dovrebbero terminare prima di Natale, saranno articolati in due fasi: prima il cantiere interesserà il lato destro dell’incrocio (lato ospedale) per una durata di circa due mesi; successivamente si sposterà sul lato sinistro (lato piazza Dalmazia) per un altro mese di lavori. La viabilità sarà comunque mantenuta anche se con restringimenti di carreggiata. Rimanendo sulla linea 3 nel corso dell'ultima verifica effettuata sulla fognatura di via Gia nni è emerso che l'opera non è stata eseguita come previsto dal progetto. Pertanto il collaudatore e la direzione lavori hanno imposto alla ditta di rifare alcune parti della fognatura. L'intervento inizierà a breve.

ASSEGNATI 25 ORTI SOCIALI

La Direzione Servizi Sociali ha assegnato 25 orti sociali rimasti liberi nelle tre aree espressamente dedicate: via Accademia del Cimento, via Pietro Dazzi, via Piemonte. L’assegnazione è stata ripartita tra le diverse categorie di beneficiari: 16 a pensionati, 8 a coppie con figli minori, 1 a persone svantaggiate. Il Presidente del Q.5 sottolinea l'importanza di questo strumento per la socializzazione e il tempo libero. Il Presidente della Commissione Welfare, Fabrizio Tucci, evidenzia come il modello adottato dal Q.5 (coinvolgere nell’assegnazione degli orti varie tipologie di persone, dalle famiglie con figli minori agli anziani, alle persone con fragilità) possa rappresentare uno stimolo al confronto intergenerazionale attraverso la condivisione di responsabilità nella custodia di una piccola porzione di terreno. I rappresentanti del Quartiere ricordano l'importanza del rispetto delle regole da parte degli assegnatari e auspicano che si pervenga al più presto alla stesura del nuovo regolamento comunale per l'assegnazione degli Orti Sociali. i

1966-2016

50 ANNI DALL’ALLUVIONE Il 4 novembre 1966, in un mattina livida che resterà incancellabile nella memoria di chiunque l’abbia vissuta, l’Arno invase Firenze lasciando dietro di sé una scia di morte e devastazione. Perdite umane, ma anche grandi ferite al patrimonio artistico e culturale, come è ben noto. Così come tutti abbiamo in mente le gesta degli Angeli del Fango, le immagini del Cristo di Cimabue, la voce di Marcello Giannini che dalla sede Rai di via Vecchietti lancia al mondo la terribile notizia che Firenze è sott’acqua. Meno nota, ma non certo meno importante anche se si svolse interamente lontano dai riflettori, fu la reazione che i cittadini seppero fornire, rimboccandosi le maniche, creando sul territorio una formidabile rete di auto-organizzazione e autogestione che seppe surrogare la lentezza dei soccorsi e la tardiva risposta delle istituzioni. Anche da quella storia scaturirono i quartieri così come li conosciamo oggi e non è un caso se sono proprio i quartieri a preannunciare una serie di iniziative per ri-

cordare il prossimo anno il cinquantesimo anniversario di quella tragedia che i fiorentini seppero trasformare in una grande esperienza di maturità democratica. Come prima cosa i 5 consigli di quartiere invitano i cittadini a portare nelle sedi circoscrizionali materiali, immagini e documenti che restituiscano il senso e le emozioni di quell’immane tragedia che sconvolse Firenze. In questo senso verranno anche organizzati incontri con le scuole per far conoscere alle giovani generazioni cosa accadde 50 anni fa e sarà anche attivata una campagna informativa sulla prevenzione del rischio idrogeologico.

I quartieri invitano i cittadini a produrre materiali, documenti, immagini che aiutino a rivivere le emozioni e la lezione storico-politica di quelle giornate.


6 | Novembre 2015

#Il quartiere in pillole

Quartiere 5

Novoli . Rifredi . Brozzi

 La raccolta

 Il servizio

la solidarietà fa novanta (quintali)

ripartiti i controlli notturni

Tanta generosità dimostrata ancora una volta dai cittadini Deborah Macchiavelli

S

ono ripartiti sabato 10 ottobre i controlli concordati tra la polizia municipale e il consiglio di Quartiere 5 nelle zone intorno ai locali più frequentati dai giovani nel rione. Gli interventi – viene spiegato – sono stati predisposti dal comando della polizia municipale sulla base delle segnalazioni effettuate dai cittadini, che avevano evidenziato al Quartiere alcune problematiche legate al comportamento di alcuni giovani frequentatori dei locali notturni. “L’amministrazione, in modo responsabile attraverso la polizia municipale, si dimostra vicina alle esigenze dei residenti e conferma la volontà di agire in termini di prevenzione nei confronti dei giovani”, commenta il presidente del Q5 Cristiano Balli, ribadendo l’impegno a rendere più “virtuose” le serate intorno ai locali del territorio. Triplice l’obiettivo dell’intervento: prevenire, moderare ed educare i comportamenti dei ragazzi che animano le notti del quartiere. L’obiettivo delle attività predisposte, condivise con i gestori dei locali, è soprattutto quello di prevenire gli atteggiamenti scorretti come l’abuso di alcol e, al tempo stesso, ridurre il disagio dei residenti nelle zone limitrofe ai locali. Da parte dei vigili viene così effettuato un servizio mirato alla prevenzione della guida in stato di ebbrezza, con posti di controllo con agenti muniti di pre-test ed etilometri e vigili motociclisti.

 Via Carlo del Prete

l’orto sale sulla terrazza A

sorvegliare l’orto in verticale è un mini-computer con il pollice verde: Arduino – un cervello elettronico grande quanto una carta di credito – grazie a un sensore che misura l’umidità delle piantine, decide quando annaffiarle. Nella grande stanza c’è un campo ad altezza bambino, un’ampia vasca piena di terra e ortaggi con accesso facilitato per i baby-contadini. E ancora, una casetta dove i funghi (commestibili) nascono riusando i fondi del caffè, aiuole sul pavimento e uno spazio relax. In via Carlo del Prete la verdura cresce sopra il supermercato, con tante attività per grandi e piccini, la maggior parte a costo zero. Riapre “Orsù - orti in terrazza”, lo spazio che si trova dentro la Coop, al primo piano, tutto dedicato alla permacultura. Molte le proposte per i più piccoli, come i laboratori “verdi” per le scuole o aperti gratuitamente a tutti i bambini (sabato mattina ore 11-12.30). Per gli adulti sono in programma lezioni per coltivare l’orto sulla terrazza di casa, consigli per essere rispettosi dell’ambiente anche durante la vita quotidiana, oltre a yoga, corsi di ricamo, di lingua inglese e tanto altro. “Orsù” è nato un anno e mezzo fa, grazie a un progetto di Unicoop Firenze che ha riqualificato un’area vuota del centro commerciale di via Carlo del Prete. Il nuovo allestimento è stato curato anche dei membri di Impact Hub Firenze: Arduino è stato messo a punto da Fablab Firenze, laboratorio di fabbricazione digitale, mentre la casetta dei funghi dalla start-up agricola Funghi Espresso. Info e programma su www.ortiinterrazza.it.

 Il bando

Q

uanto pesa la solidarietà? Nel quartiere 5 almeno 90 quintali. È questo il risultato dell’ultima raccolta solidale promossa nei supermercati Coop di piazza Leopoldo, via Carlo del Prete, Le Piagge e via Forlanini e nel supermercato Conad di via Pistoiese. Cinque punti vendita in cui si sono alternati più di trecento volontari, raccogliendo appunto ben novanta quintali di generi alimentari e materiale scolastico da destinare alle famiglie in diffi-

coltà del quartiere. Una sorta di tradizione che si ripete circa tre volte l’anno, e in cui ogni volta i residenti dimostrano un grande spirito di solidarietà. “La raccolta di settembre, essendo il mese di riapertura delle scuole, è stata dedicata anche ai prodotti scolastici – spiega Fabrizio Tucci, presidente della Commissione Welfare del Q5 – i prodotti vengono poi immagazzinati alla Misericordia di Rifredi e consegnati alle associazioni aderenti alla Rete di solidarietà del Q5, che provvedono a distribuirli

alle famiglie bisognose”. Così come i volontari provengono dalle realtà più disparate, l’intero quartiere ha dimostrato grande altruismo e generosità, anche nelle zone ritenute più fragili e problematiche. “Tantissimi cittadini hanno contribuito – conclude Tucci – dando un messaggio molto importante. La prossima raccolta si svolgerà probabilmente sabato 28 novembre, mentre una terza verrà organizzata ad anno nuovo, verso il mese di febbraio”.

novoli e piagge diventano più “smart” U

n investimento da dieci milioni di euro per rendere più “smart” tre aree della città. Firenze ha vinto il bando europeo “Replicate” diventando la prima “città faro” italiana. Così, a partire dal 1° gennaio 2016, partiranno gli interventi a Novoli, Cascine e Piagge, su tre aree pilota: efficientamento energetico, mobilità sostenibile e innovazione tecnologica. “Un aiuto importante per continuare a puntare su mobilità sostenibile, risparmio energetico e su reti di strutture intelligenti come l’illuminazione pubblica a led, la videosorveglianza, il sistema wi-fi. Grazie a tutti questi interventi Firenze ridurrà di ottomila tonnellate le emissioni di anidride carbonica all’anno, a tutto vantaggio della salute e del risparmio economico sulla bolletta del gas, della luce e dell’acqua”, ha spiegato il sindaco Dario Nardella. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, il progetto porterà all’installazione di 180 colonnine di ricarica, mentre sul piano dell’innovazione tecnologica è previsto un intervento da mille nuovi punti luce a led, oltre a panchine e cassonetti “intelligenti”, sensori per irrigazione e rilevamento del traffico su strada. “Vogliamo implementare strumenti attrattivi per i cittadini intervenendo su vari aspetti – ha annunciato l’assessore Lorenzo Perra – dalla mobilità ai lampioni intelligenti, fino alla semplice panchina che diventerà un luogo in cui ricaricare il telefono, collegarsi a internet e ascoltare la musica”.

 L’evento

PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).

un festival per le discipline marziali

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e discipline marziali protagoniste per un giorno. Si è tenuto lo scorso 11 ottobre, al palazzetto “Paolo Valenti”, il primo “Festival delle Discipline Marziali”. Un evento andato avanti per tutto l’arco della giornata, iniziato con una cerimonia di apertura e le prime dimostrazioni di discipline marziali a cura delle associazioni dilettantistiche sportive che operano nel quartiere. Dopo le dimostrazioni, gli spazi sono diventati “liberi” e adibiti alle prove: chiunque lo desiderasse, poteva informarsi e provare le varie attività. Nel pomeriggio una seconda sessione dimostrativa e una seconda sessione di prove libere, con la giornata che è terminata con una terza sessione dimostrativa che ha concluso la manifestazione sportiva. Si è trattato del primo evento a tema sulle discipline marziali che le associazioni, in collaborazione con il Quartiere 5, hanno promosso sul territorio. L’obiettivo – è stato spiegato – era quello di promuovere l’attività sportiva tramite le arti marziali che, oltre all’aspetto fisico e sportivo, danno un contributo che mira all’autodisciplina e a una crescita non solo sportiva e atletica, ma anche personale. Da qui la possibilità di vedere, provare e toccare con mano, per una giornata, le diverse discipline e poter così scegliere quella preferita.


Quartiere 5

#Ieri & oggi

Novoli . Rifredi . Brozzi

Novembre 2015 | 7

 Le star

 Cinema

La “piccola Hollywood” di Rifredi

Negli anni ‘20 del secolo scorso nascevano in via delle Panche i primi veri “studios” italiani Deborah Macchiavelli

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arigi, 1895. I fratelli Louis e Auguste Lumière mostrano pubblicamente l’invenzione del cinematografo. Ci sono poco più di trenta spettatori paganti nel Salon indien du Grand Café, ma il successo è immediato: nasceva così la magia del cinema. L’incantesimo scaturito da quelle immagini in movimento si propaga attraverso l’Europa: tra il 1899 e il 1900 Firenze, in anticipo sul resto della Penisola, inaugura le sue prime sale cinematografiche. Il successo sembra inarrestabile, tanto che nel 1921 la Casa Cinematografica Montalbano, fondata dall’omonimo conte fiorentino, si trasforma in V.I.S. (Visioni Italiane Storiche), spostandosi dal centro verso le periferie della città. È qui che, al numero 60 di via delle Panche, in un appezzamento di terreno adiacente all’area occupata oggi dall’ospedale di Careggi, nasce la sede degli Studi di Rifredi, i primi veri stabilimenti cinematografici

d’Italia. Ribattezzati orgogliosamente “la piccola Hollywood”, gli studios fiorentini arrivano a occupare cinquantamila metri quadrati di superficie, con ben due teatri di posa. Le produzioni rispettavano il gusto dell’epoca: sontuosi film in costume, dai cosiddetti “peplum”, che raccontavano storie dell’antica Roma, fino a pellicole di ambientazione medievale. Soprattutto, gli studi di via delle Panche divennero la fucina di un colossal dedicato alla vita del Sommo Poeta: in occasione del sesto centenario dantesco nel 1921, Domenico Gaido realizzò “Dante nella vita e nei tempi suoi”. Un’opera ambiziosa, che però non raggiunse i risultati sperati. La V.I.S. venne messa in liquidazione, e tre anni dopo la società si sciolse definitivamente, vendendo la proprietà alla nascente I.C.S.A. (Imprese Cinematografiche Spettacoli e Affini), che potenziò gli studi per realizzare “Frate Francesco”, celebrando così il settimo cente-

da Lillian Gish a Rina De Liguoro, quelle bellezze mute e indimenticabili

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nario della morte del santo. Ma un’altra rivoluzione era ormai alle porte, stavolta direttamente da oltreoceano: la Warner Bros stava ultimando un primitivo sistema di sonorizzazione dei film, destinato a cambiare per sempre la storia del cinema. Così, dopo

un susseguirsi di numerose produzioni e altrettante società, gli studios di Rifredi chiusero definitivamente i battenti nel 1937, lo stesso anno in cui, lungo via Tuscolana a Roma, inauguravano gli stabilimenti di Cinecittà. Ma questa è un’altra storia.

L’ingresso degli studi di Rifredi in una foto d’epoca: gli stabilimenti cinematografici sorgevano al numero 60 di via delle Panche

opo il film sulla vita di Dante, nel 1924 gli studi furono affittati dalla società americana Inspiration Pictures. Tra le sue produzioni si ricorda “Romola” di Henry King, con protagonista Lillian Gish, star del cinema muto, qui nei panni di una bellissima donna della Firenze rinascimentale (nella foto). Un altro volto indimenticabile degli stabilimenti di Rifredi fu la fiorentina Rina De Liguoro, prima attrice nel film “La bella corsara” (1928): una produzione faraonica, per la quale vennero appositamente costruite delle navi nella città di Livorno. D.M.


#Lettere&Rubriche

8 | Novembre 2015

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “ALLARGHIAMO I MERCATINI DEI CITTADINI”

Buonasera, vi scrivo dopo aver avuto l’occasione di vedere dal vivo il mercatino “Cantine in piazza” di Brozzi. Finalmente una bella idea, quella di dare la possibilità a noi cittadini di mettere in vendita le nostre cose in più che non sappiamo dove tenere in casa da anni. Vorrei chiedere attraverso il vostro giornale di allargare questi mercatini a tutti i quartieri. In quello di Brozzi potevano vendere solo i cittadini residenti nel quartiere 5, penso che sia giusto e bello dare a tutti la possibilità di vendere le proprie cose, indipendentemente dal quartiere di residenza. Oltretutto è stata una bella festa, che servirebbe in molte più piazze! Grazie, Fabio

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Fabio, quella di “Cantine in piazza” è un’iniziativa che non è passata inosservata, riuscendo subito a conquistare l’attenzione e il gradimento di molti cittadini. Tra l’altro, su Il Reporter del quartiere 5 di questo mese tracciamo un bilancio del suo “esordio” sul territorio, e il risultato è quello che emerge anche dalla sua lettera, ovvero l’apprezzamento da parte di coloro che vi hanno partecipato, sia in veste di venditori che di “clienti”. Ricordiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, di che cosa si tratta: di mercatini in cui i “bancarellai” sono gli stessi cittadini che, per un giorno, possono trasformarsi in mercanti e disfarsi degli oggetti che non usano più. Se il primo quartiere a veder realizzata sul proprio territorio una simile iniziativa è stato appunto il 5, non è rimasto l’unico: anche nel Q1 è stata promossa la stessa idea. E ora sono in tanti, come lei, ad auspicare che questi appuntamenti vengano ampliati e organizzati anche nel resto della città. Non solo per “fare affari”, ma anche per la possibilità che questi “mercatini” offrono di far vivere in modo diverso dal solito, per un giorno, piazze e altri luoghi di Firenze. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

PANCHINE E AIUOLE A VARLUNGO

Gentili Signori, letto il vostro invito sul numero di settembre 2015, vorrei segnalarvi il tratto di Varlungo della via Aretina che qualche anno fa è stato oggetto di un intervento di riqualificazione. Sul marciapiede nord (quello che fu allargato), di fronte alla fermata “Casaccia” dell’autobus 14, sono state costruite due aiuole, sopraelevate rispetto al piano del marciapiede che,

fossero anche mantenute a dovere, non mi sembrano, ma non sono il solo a pensarlo, frutto di una grande idea d’abbellimento. Ma, a parte ciò (saranno piaciute all’architetto che le ha inventate), si tratta di due aiuole per le erbacce. Lì non si è mai visto niente di diverso: erbacce. Ogni tanto (tanto) qualcuno fa un po’ di pulizia e poi le erbacce ricrescono. Perché non levare di mezzo quei due quasi-parallelepipedi oltretutto sempre in disordine? Sono convinto che il luogo ci guadagnerebbe. Vorrei suggerire inoltre di intervenire sulle panchine poste su quel marciapiede. Poiché sono di legno e poiché – al solito – non c’è alcuna manutenzione, per l’azione degli agenti atmosferici e delle cause di degrado cittadino, sono diventate notevolmente brutte da vedere e, direi, anche un po’ repellenti. Perché non sostituirle con altre di materiale inalterabile (o difficilmente alterabile)? Al giorno d’oggi non sarebbe difficile trovare una soluzione soddisfacente. Grazie dell’attenzione e cordiali saluti. Mario R.

“RAMI E SIEPE, LE MIE SEGNALAZIONI”

Vi chiedo di far presente al consiglio di Quartiere 5 quanto segue: nella via Magellano all’altezza del campo di allenamento del calcio storico (tolto a suo tempo ai giardini), fuoriescono dalla sua recinzione dei rami che, quasi quasi, impediscono il passaggio dei pedoni sul marciapiede. È da più di un mese che c’è questa situazione e si verifica ogni anno. Vediamo se dall’anno prossimo si riuscirà a provvedere prima che arrivi l’inverno. Inoltre di fronte alla chiesa del Cipressino (B.V. Maria Regina della Pace) tra la rotonda e la chiesa c’è una siepe, anche questa sempre ignorata dagli amministratori, che necessiterebbe di un taglio. La piazzetta all’interno della siepe poi non dovrebbe essere dimenticata quando viene fatta la pulizia delle strade, anche per il decoro della chiesa. Durante la pioggia della settimana scorsa per l’intasamento dei tombini nella piazzetta s’era formato un laghetto che arrivava alla pari del marciapiede. Ringrazio e saluto.

I MARCIAPIEDI VISTI DA UNA “PEDONA”

Sono una “pedona” di una certa età. Mi piace e devo camminare. Avete notato in che condizione sono i marciapiedi della nostra città? Buche, avvallamenti, cordoli rotti o mancanti. Erba e addirittura cespugli invadenti. Per esempio, in via Trieste e limitrofe sono queste le condizioni. Il manto della sede stradale, negli ultimi 20 anni, è stato rifatto almeno due volte. Benissimo! Ma i marciapiedi mai. Grazie per l’attenzione... Luigia F.

È fitto – e non potrebbe essere altrimenti – il programma di incontri e iniziative che caratterizzerà la giornata fiorentina di Papa Francesco. Programma che culminerà con la messa “di massa” allo stadio Artemio Franchi, non nuovo a ospitare gli appuntamenti più importanti che si tengono nel capoluogo toscano. Ma se questo sarà il momento più atteso della giornata, per i cittadini non mancheranno nemmeno altre possibilità di “contatto” con il pontefice, come ad esempio lungo il percorso dei suoi spostamenti in città. Perché la visita di un Papa è un evento di tutti e per tutti. Tant’è che il suo sbarco a Firenze è stato organizzato come un evento “corale”, nonostante la volontà di Bergoglio – secondo il suo stile – di “disturbare il meno possibile la vita dei fiorentini”. Ma per molti, moltissimi cittadini, questo non sarà affatto un “disturbo” (nonostante gli inevitabili provvedimenti che dovranno essere adottati in città per un appuntamento di questa portata, da quelli di sicurezza a quelli legati alla viabilità), bensì una festa, un avvenimento assolutamente straordinario, uno di quelli a proposito di cui poi poter dire “io c’ero”. E d’altronde l’arrivo del Papa non è ovviamente una cosa che capita tutti i giorni. Per trovare il precedente più recente bisogna fare un salto indietro nel tempo di quasi trent’anni: era l’ottobre del 1986 quando Giovanni Paolo II fece tappa in riva all’Arno, per celebrare – pure lui – una messa allo stadio in un bagno di folla. Ora la storia si ripete, con Firenze che si prepara a dare il suo benvenuto a Papa Francesco. E a vivere al meglio una giornata speciale. MATTEO FRANCINI

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

L’UOMO DELLA FORCHETTA

C LA MIA “PREGHIERA” PER PAPA FRANCESCO

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l 10 novembre Firenze riceverà la visita di Papa Francesco e... di Ignazio Marino. Dopo l’America, l’ex sindaco di Roma s’è messo in testa di seguire il Pontefice ovunque. Basta che Papa Francesco si sposti e lui subito dietro come un bodyguard. La sera il Pontefice prima di andare a letto è agitato, apre sempre il cassetto dei comodini, ha il terrore di trovarci dentro Ignazio Marino. Ignazio, questa volta stattene a casa, lo dico per te, tu giri sempre in bicicletta ma a Firenze in questo momento abbiamo i lavori della tramvia e perciò puoi finire in due modi: o dentro un cantiere o sotto una macchina! Con le stampelle dopo fai più fatica a seguire il Papa! Ma cosa possiamo chiedere noi fiorentini a un uomo dotato di una straordinaria spiritualità come Papa Francesco? Le richieste sarebbero tante, ma la priorità mi spinge in particolar modo su una: santissimo Pontefice, può per cortesia pregare affinché quest’anno la Fiorentina vinca lo scudetto? Il Vangelo dice “beati gli ultimi perché saranno primi”, la Fiorentina ha fatto tanti campionati tristi e sarebbe ora che si avverasse la seconda parte della frase. Anzi, già da un po’ di tempo sarebbe dovuta arrivare prima. Forse nell’alto dei cieli hanno perso la sua pratica. Ci sta, sai quante pratiche arrivano lassù? Se poi anche loro hanno deciso di digitalizzare come fa da noi l’amministrazione pubblica, allora il caos è sicuro! Perciò Santità, rivolga una preghiera, un pensiero a questo desiderio che anima il cuore dei fiorentini, affinché anche nell’alto dei cieli sia ascoltata la parola di Paulo Sousa! (brano tratto dalla lettera di Antognoni ai Corinzi). ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

Web: andreamuzzi.it

orreva l’anno 1872 quando, precisamente la sera del 9 gennaio, con poca prudenza e molta spavalderia, il giovane tappezziere Egisto Cipriani di 23 anni, scapolo, fece una sconsiderata scommessa. Il baldo giovanotto, che aveva avuto modo di vedere un prestigiatore cinese infilarsi una sciabola in gola durante i suoi spettacoli all’Arena Nazionale dove si esibiva la Compagnia Equestre diretta da Achille Ciotti, con i gaudenti amici, scommise che si sarebbe introdotto interamente una forchetta nell’esofago. Scelse una comune forchetta metallica da tavola e, presa con due dita per le quattro punte, iniziò l’inserimento nella gola per la parte del manico, quando, malauguratamente, gli sfuggì l’appiglio e la forchetta scivolò giù. Dopo diversi, quanto inutili, tentativi di recuperarla compiuti dallo stesso giovane e dai suoi amici, non riuscirono che a farla penetrare più addentro nell’esofago, in preda al terrore Egisto fu accompagnato all’ospedale di San Giovanni di Dio. Anche qui dopo varie prove, non potendo ottenere nessun recupero, gli furono somministrati 60 grammi d’olio di ricino per favorirne l’evacuazione. In questo caso specifico, il corpo estraneo ingerito era talmente lungo (cm 22), che l’espulsione naturale era difficilissima, se non addirittura impossibile. Infatti, fu così. Il giorno seguente il povero Cipriani fu ricoverato nella clinica chirurgica dell’ospedale di Santa Maria Nuova, all’attenzione del professor Tebaldo Rosati. Del caso s’interessò subito la stampa cittadina e per circa due mesi il quotidiano La Nazione, descrisse in ogni particolare l’evolversi di questo specifico caso di cronaca. Il giovane tappezziere, che abitava in Via del Porcellana al numero 13, fu assiduamente visitato e controllato anche attraverso consulti effettuati da illustri luminari del tempo nostrani e stranieri, fra i quali notammo tre medici inglesi; chi protendeva per un’attesa determinata a capire meglio dove si trovasse effettivamente la forchetta, chi, viceversa, era dell’idea di intervenire chirurgicamente mediante l’apertura dell’addome per estrarla. L’operazione era una di quelle definite “difficilissima e scabrosissima” in quanto, non ancora conosciuti i Raggi Rontgen, la localizzazione del corpo estraneo avveniva solo per palpazione e questa non era sufficiente a stabilire con precisione dove si trovasse la forchetta. Non si volle neppure capovolgere l’individuo per tentare di far retrocedere per l’esofago il corpo estraneo, perché la forma stessa della forchetta escludeva ogni possibilità della sua uscita. Fu proposto anche di sperimentare una sonda spicillo realizzata appositamente dalla ditta Gabbrielli, nota fabbrica di strumenti chirurgici, da introdursi attraverso l’esofago nello stomaco del paziente che, venuta a contatto colla forchetta potrebbe dare un suono che ci assicurerebbe della di lei esistenza. Tali esperimenti, ripetuti in più occasioni, oltre a procurare al Cipriani fortissimi sensi di soffocamento, dettero sempre esiti negativi. Trascorsero giorni, settimane, mesi, fino a quando il Cipriani, divenuto il famoso “uomo della forchetta”, poiché le sue condizioni erano tali da far scrivere al cronista che egli mangia, beve, fuma, passeggia ed è tranquillo, decise di lasciare l’ospedale e tornarsene a casa al suo lavoro di tappezziere. Sembra incredibile ma è pur vero, che Egisto Cipriani, con la forchetta nell’addome, trascorse ben 15 anni di vita quasi del tutto normale, tanto che contrasse anche matrimonio. Il 30 aprile 1887, però, quando ormai più nessuno pensava all’uomo della forchetta, questi fu urgentemente operato di laparotomia nell’Ospedale di San Giovanni di Dio dallo stesso Professor Tebaldo Rosati, che per primo lo aveva visitato nel 1872 (nel frattempo divenuto primario) e dal suo aiuto dottor Giulio Catani. L’esito dell’operazione fu positivo e l’8 giugno il Cipriani fu dimesso con guarigione perfetta. A solo titolo di curiosità dobbiamo riferire che la forchetta recuperata è tuttora custodita nel piccolo museo dell’Ospedale di San Giovanni di Dio unitamente alla fotografia del Cipriani. Inoltre, l’arguto poeta Renato Fucini, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di Neri Tanfucio, che in quell’epoca viveva nella nostra città, Ingegnere del Municipio, compose un sonetto (il XXXVI°) in vernacolo pisano intitolato L’Omo della forchetta. Il racconto è tratto dal libro “Piazza di Santa Maria Novella” degli autori mentre il disegno è di Stefania Valentini.

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5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net


#Un mese in una pagina  Progetto Iesa

 Share’ngo

una “famiglia” per ricominciare

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Gianni Carpini

Novembre 2015 | 9

il car sharing diventa elettrico irenze dice basta alle emissioni di CO2. E si prepara a diventare la capitale italiana delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Sarà insomma una città più “green”, grazie a Electra, il progetto finanziato dall’Unione Europea per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita. L’obiettivo è quello di sostituire il dieci per cento degli scooter tradizionali con ciclomotori elettrici entro il 2020. A Firenze, oggi, circolano più o meno 71.500 motorini, la metà dei quali con prestazioni inferiori allo standard Euro3. Electra permetterebbe di abbattere le emissioni di CO2 di novanta tonnellate all’anno. Una svolta sostenibile abbracciata dal Comune stesso, che già nella primavera scorsa si era dotato di una flotta di settanta veicoli elettrici per uso istituzionale e che, nell’ambito del nuovo progetto, ha attivato numerose convenzioni con privati e aziende per l’acquisto scontato di mezzi elettrici. Proprio in queste settimane è stata inoltre “accesa” la nuova rete di centoventi colonnine elettriche sparse in tutta la città, una struttura realizzata in collaborazione con EnelSole e che fa di Firenze la prima città d’Italia per numero di punti di ricarica. Ma non solo: oggi tutti possono mettersi al volante di un’auto a zero emissioni. È attivo dal 17 ottobre scorso il servizio Share’ngo, il primo car sharing elettrico: cento “equomobili” di ultima generazione (saranno il doppio entro la fine dell’anno) che girano liberamente in città, un’alternativa ai mezzi pubblici con tutti i vantaggi della mobilità privata. Si riconoscono dal loro colore giallo acceso, basta cercare la più vicina sulla mappa interattiva consultabile sul sito (www.sharengo.it) e sull’applicazione per smartphone, prenotarla al volo e salire a bordo. Il prezzo? Ognuno pagherà una tariffa proposta su misura, secondo la formula “più ne hai bisogno e meno costa”, con sconti per i giovani, i nonni e le mamme. Ogni notte, poi, le donne potranno rientrare a casa in tutta sicurezza: per loro l’equomobile è gratis dalle una alle sei. A.T.

Q

uando ha messo piede in famiglia, Mario (lo chiamiamo così per motivi di privacy) era sovrappeso. Ora ha imparato a mangiare bene e a fare attività fisica. Martina, dopo aver passato un anno ospite di una coppia, ha trovato la forza per essere autonoma e andare a vivere con il fidanzato fuori Firenze. Pietro, fumatore incallito, non tocca più le sigarette, mentre Giovanni ha trovato il coraggio di riallacciare i rapporti con i parenti. Tutti sono adulti e ognuno di loro porta sulle spalle un disturbo psichico non grave, ma al posto del ricovero tra le quattro mura di una residenza psichiatrica sono stati “adottati” da single o da famiglie che offrono vitto e alloggio – nel caso degli inserimenti, così si chiamano in gergo, full time – oppure accoglienza per tempi limitati, qualche ora o il weekend. In cambio le famiglie ricevono un rimborso spese fino a 1.200 euro mensili. Dietro al progetto Iesa, sigla che sta per “Inserimenti eterofamiliari supportati e assistiti”, c’è un’equipe di tre psicologi psicoterapeuti che seleziona l’ambiente familiare considerato adatto a ogni paziente. Gli esperti monitorano la convivenza passo dopo passo (si parte con un periodo di prova di tre mesi per poi arrivare a un anno rinnovabile) e danno supporto psicologico. Tutto è iniziato nel 2006, con un bando della Regione. Dal 2009 sono stati coinvolti, tra Firenze e provincia, undici pazienti, segnalati dai servizi della salute mentale dell’Azienda sanitaria fiorentina. E adesso il team di specialisti sta cercando nuovi nuclei familiari disponibili a ospitare: basta una stanza libera – viene spiegato – e un po’ di tempo da dedicare a un’altra persona. “Il progetto è un’alternativa alle residenze psichiatriche, diminuisce i ricoveri in ospedale e offre una migliore qualità di vita al paziente – dice Virginia Quaranta, psicoterapeuta del progetto Iesa – senza pensare al risparmio per l’Azienda sanitaria”. L’idea è semplice: meno dottori e più rapporti umani, meno farmaci e più vita quotidiana. Dal progetto – viene spiegato ancora – sono esclusi i pazienti con reazioni acute o tendenze aggressive. E i risultati si vedono, affermano gli esperti: “La vita familiare aiuta a migliorare le condizioni di salute mentale delle persone assistite e il loro reinserimento nella società – prosegue la dottoressa Quaranta – per loro è una grande possibilità per ricominciare da capo”. Per informazioni: progetto.iesa@asf.toscana.it, telefono 055.6937318 (martedì e venerdì ore 11-12).

 L’iniziativa

alla scoperta del mondo dell’affido S

i concludono sabato 14 novembre le iniziative del “Mese dell’affido”, partite lo scorso 13 ottobre. L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è organizzato dalla Direzione servizi sociali del Comune, e consiste in una serie di iniziative per presentare e promuovere l’esperienza dell’affido familiare. Il titolo di questa edizione è “In viaggio per l’affido 2015”: l’obiettivo è sensibilizzare i cittadini alla cultura dell’accoglienza e, in particolare, dell’affidamento dei minori, per trovare nuove famiglie o singole persone interessate a dare il proprio contributo, offrendo a un bambino la possibilità di una crescita sana. “È un’iniziativa importante perché sappiamo bene che i bambini e i ragazzini che sono in situazioni di fragilità e bisogno sono tanti – spiega l’assessore al Welfare Sara Funaro – tanto per fare un esempio, a Firenze nel 2014 ci sono stati 106 affidamenti. Prendere un bambino in affidamento vuol dire aiutarlo aprendo le porte della propria casa al suo mondo, ai suoi bisogni di crescita e di relazione, quando la sua famiglia si trova a vivere un periodo di difficoltà. È fare un tratto di strada insieme con la possibilità di creare un legame che rimane un riferimento affettivo ed educativo nel tempo”. L’affidamento può essere a tempo pieno (quando il minore vive stabilmente con la famiglia che lo accoglie incontrando periodicamente i genitori), a tempo parziale (quando il bambino trascorre qualche giorno della settimana con la famiglia affidataria, rimanendo a vivere con la propria famiglia), o diurno, quando trascorre alcune ore della giornata con la famiglia affidataria. Fino al 14 novembre, in alcuni dei luoghi più significativi di Firenze e dintorni si svolgono momenti in cui incontrare da vicino i protagonisti che hanno vissuto o stanno vivendo il viaggio dell’affido: occasioni in cui sarà possibile ascoltare il racconto delle famiglie naturali e di quelle affidatarie.


10 | Novembre 2015

#Cultura  Agenda

 La rassegna

50 giorni di pane, amore e... cinema

Torna all’Odeon l’appuntamento con i festival internazionali dedicati al grande schermo Barbara Biondi

C

inquanta giorni di pane e grande schermo. Il cinema internazionale torna protagonista a Firenze con la nona edizione della “50 Giorni” (organizzata da Fondazione Sistema Toscana), che fino al 13 dicembre animerà il cinema Odeon di piazza Strozzi. Nove festival internazionali si susseguono proponendo oltre 150 film in anteprima italiana, in versione originale sottotitolata, presentati dai registi o dagli stessi protagonisti. “Essere Umani”, è questo il tema del “festival dei festival”, sotto il cui cappello si riuniscono tutti gli appuntamenti cinematografici a cavallo tra novembre e dicembre. Un tema che introduce uno dei problemi sociali più attuali e drammatici, ovvero quello dei grandi flussi migratori, su cui la 50 Giorni vuol porre l’accento cercando di capire come il cinema possa favorire la conoscenza dell’altro, contribuendo alla promozione dei

Per un mese e mezzo il cinema Odeon diventa il crogiuolo del grande schermo, con nove festival e oltre 150 anteprime italiane

 L’iniziativa

Web: 50giornidicinema.it Fb: 50giornidicinema info@50giornidicinema.it

diritti umani. Dopo l’apertura con France Odeon (concluso il 1° novembre), è stata la volta dei film etnomusicali di Immagini e Suoni del Mondo (2-4 novembre). Poi tocca alle donne, specie a quelle che lottano nel mondo per affermare i propri diritti, magari in quei paesi che sono stati di recente protagonisti delle cosiddette “primavere arabe”, come descritto dal film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, Le Challat de Tunis, ospite del Festival internazionale di Cinema e Donne (5-10 novembre), che va a indagare sulla realtà delle donne nel “dopo rivoluzione”. E ancora, sono i rappresentanti del mondo LGBT i protagonisti del Florence Queer Festival (1117 novembre), che con il film Fassbinder. Lieben ohne zu fordern, del danese Christian Braad Thomsen, ripercorre la vita di uno dei più controversi registi tedeschi. Saranno invece i volti dei giovani artisti contemporanei, della street art, della speri-

mentazione e dei grandi musei internazionali quelli raccontati da Lo Schermo dell’Arte (1822 novembre), che ospita due esponenti delle moving images, Martial Raysse e Runa Islam. Ma non è tutto: gli “esseri umani” raccontati dalla 50 Giorni sono anche quelli che, da cinquantasei edizioni, tornano protagonisti del Festival dei Popoli (27 novembre-4 dicembre), che quest’anno punta sul cinema del polacco Wojciech Staron e della filmaker peruviana Mary Jimenez. E non è finita qua, perché per la prima volta alla 50 Giorni si farà un tuffo nella storia del cinema, con una quattro giorni, dal 23 al 26 novembre, dedicata a Il Cinema Ritrovato, con un programma di grandi classici in versione restaurata. Chiudono la carrellata il River to River (5-10 dicembre), un viaggio nell’India di oggi, e gli spaccati finlandesi raccontati, fra tradizione e innovazione, da Una Finestra sul Nord (11-13 dicembre).

 Shopping

 Il libro/1

 Il libro/2

una boutique solidale per aiutare ant a fare del bene

alla scoperta della montecristo dell’ottocento

da Rifredi alla spagna sognando di ballare un flamenco... rock

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U

È

Un albero contro la violenza

“P

er fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero”, recitava un vecchio stornello. E per dire no alla violenza sulle donne? Anche in questo caso ci vuole un albero. O per lo meno è quello che ha pensato il team di Flo, concept store fiorentino (lungarno alle Grazie 30-34r) che il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale indetta dall’assemblea delle Nazioni unite per l’eliminazione degli abusi sul gentil sesso, presenta un’installazione molto speciale. Il negozio organizza ogni anno un’iniziativa sui generis in vista del Natale (l’anno scorso una fiaba inedita, quello precedente un abete “tempestato” di Barbie donato all’associazione Dynamo Camp), e quest’anno ha deciso di “metterci la faccia” e aiutare Artemisia, associazione che lotta tutti i giorni per sconfiggere la violenza. Come faccia un albero di Natale a scendere in campo per questa nobile

La locandina che reclamizza il progetto di Flo per Artemisia, una raccolta fondi dedicata a chi si batte per sconfiggere la violenza sulle donne

causa, è presto detto. Innanzitutto non si tratta di un abete vero e proprio, ma di un’installazione site specific – opera di Riccardo Cont – che vede riprodotta sull’intera superficie i volti di chi lavora al progetto Flo e che troverà spazio nella vetrina fino al 7 gennaio. Le immagini, realizzate dal fotografo Maurizio Picci, verranno utilizzate anche per creare un’edizione limitata di quaderni e pochette fatti a mano, che verranno venduti in negozio a partire dal 25 novembre. Parte del ricavato verrà devoluto all’associazione Artemisia.

orna puntuale l’appuntamento con la tre giorni di shopping benefico firmata Ant, fondazionale nazionale che si occupa della cura e dell’assistenza dei malati oncologici. Da venerdì 20 a domenica 22 novembre, nelle stanze di Palazzo Borghese (via Ghibellina 110) prende vita Merc’Ant, una grande boutique solidale che vede protagonisti capi e accessori donati dalle grandi griffes per una buona causa. Oltre novanta aziende hanno partecipato a questa edizione numero dodici, che vede il contributo degli studenti dell’Accademia di moda italiana, curatori dell’allestimento.

n viaggio nel tempo, per scoprire com’era nell’800 Montecristo, la più remota e suggestiva isola dell’arcipelago toscano. A fare da Cicerone in questo viaggio è Gaetano Chierici che, nel 1875, tracciò un resoconto dettagliato, composto da un diario e da una serie di schizzi che riportano vari dettagli dell’isola. Oggi questa guida ante litteram è stata data alle stampe sotto il titolo “Una visita all’isola di Montecristo”, grazie all’impegno dell’associazione Amici di Montecristo. Chi fosse interessato al volume può mandare una mail a info@ amicidimontecristo.it. L.V.Z.

ambientato tra Rifredi e l’Andalusia il romanzo di Giancarlo Gori, attore e regista teatrale fiorentino che ha dato alle stampe “Flamencoroc” (14 euro, Edizioni Youcanprint). Una storia originale, ambientata alla fine degli anni Sessanta, che vede protagonista un giovane fiorentino – soprannominato per l’appunto “Flamencoroc” – che decide di mollare la sua città, la sua vita e il suo lavoro per inseguire il suo sogno: andare a vivere nel sud della Spagna e diventare un ballerino famoso. Riuscirà il nostro eroe a coronare il suo sogno? Lo scopriranno i lettori di questo racconto surreale.

dalla g di Giotto alla J di jarrett, a teatro o open air l’evento è servito

N

ovembre è tempo di concerti e grandi spettacoli, di freddo e cartelloni che danno il meglio di sé. Si comincia fin da subito, dal 5, quando al Nelson Mandela Forum arrivano i Deep Purple, mentre il 6 è la volta degli italianissimi Negramaro. E se il 9 all’Obihall si danno appuntamento gli amanti del genere dark con il ritorno di Marilyn Manson, il 16 all’Opera di Firenze arrivano i Kraftwerk, gruppo icona della scena elettronica internazionale. Il 18 sul palcoscenico del teatro Puccini va in scena la performance di Musica Nuda, duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che proporranno i pezzi dell’ultimo album Little Wonder, mentre il 20, tornando all’Obihall, arriva Marco Masini. Il 23 all’Opera di Firenze troveranno pane per i loro denti gli appassionati di musica jazz d’autore con il concerto di Keith Jarrett, che si esibirà a partire dalle 20 in un live di solo pianoforte che promette grandi sorprese. Se però il tempo lo consente e si ha voglia di passare una giornata all’aria aperta, le alternative non mancano. Ad esempio, è in corso l’iniziativa “Itinerari giotteschi” che, riallacciandosi alla mostra di Palazzo Reale a Milano, offre un percorso seguendo il quale si possono riscoprire le opere del maestro Giotto sparse per la città (info e percorsi su www. luoghigiottoitalia.it), dal Bargello a Santa Croce passando per Uffizi, Ognissanti e la chiesa di Santa Maria a Ricorboli (già, c’è un Giotto anche nel quartiere 3). In alternativa, la Uisp organizza passeggiate accompagnate alla scoperta dei quartieri di Firenze, che abbinano il viaggio in luoghi speciali alla possibilità di fare un po’ di attività fisica (per info: firenze@uisp. it oppure 055.6583501). Infine ci sono gli appuntamenti con Enjoy Firenze (www.enjoyfirenze.it), con un cartellone di percorsi tematici che spazia dal cimitero delle Porte Sante alla Tomba della Montagnola di Sesto Fiorentino fino al Museo Archeologico. E.C.


#Il Reporter dei piccoli

Novembre 2015 | 11

La principessa Livia e la rugiada magica La giovane Livia era la bellissima principessa di Florentia. Un giorno, la bionda e delicata fanciul a si innamorò di un affascinante principe proveniente da una città vicina. Il loro amore era così forte da scatenare l’invidia della matrigna di Livia, donna avida e maligna. “Non posso permettere che si sposino - si rodeva la regina cattiva - sono così amati da tutti che il mio potere è in pericolo, ma non rinuncerò mai alla mia corona e ai miei gioiel i!”. La matrigna, così, colpì gli innamorati con un sortilegio. Se Livia e il principe si avvicinavano l’una all’altro, alte lingue di fuoco sorgevano tra di loro, impedendogli di stare insieme. I due caddero nella disperazione più profonda. La nutrice della principessa, che l’aveva allevata come una figlia dopo che la madre di Livia era morta, per annulla-

re il maleficio preparò filtri con zampe di drago, pozioni con ali di pipistrello, antidoti con bacche di ginepro. Niente funzionò. Finché una notte, mentre Livia dormiva un sonno pieno di lacrime, le comparve in sogno sua madre. “Non affannarti per vie tortuose e complicate - le disse - pensaci bene. Quale rimedio è migliore dell’acqua per spegnere il fuoco? Contro le fiamme del sortilegio serve però un’acqua pura e incontami-

nata, come la rugiada che si forma al sole del mattino tra i petali del fiore dai cento colori”. Livia si svegliò di colpo. E lesta lesta, insieme alla fedele nutrice, partì di nascosto per gli Orti del Parnaso, un monte sacro alle porte di Florentia dove cresceva il raro fiore dai cento colori. Livia e la nutrice scalarono pareti di roccia, guadarono torrenti, resistendo agli attacchi di fiere feroci. Ma all’alba del terzo giorno di ricerche riuscirono a trovare il fiore e la preziosa rugiada. Livia corse dal principe e appena gli fu vicina scagliò l’acqua magica sulle violente fiamme che già si stavano alzando tra loro. La pozione fece su bito

effetto. Il fuoco malefico scomparve e i due amati poterono riabbracciarsi, iniziando una lunga vita insieme. L’acqua di rugiada fu così potente da rivoltarsi anche contro l’autrice della maledizione. La matrigna cattiva, velenosa com’era, fu trasformata in un serpente di pietra, dura come il suo cuore e rivestita di cristalli lucenti come i gioiel i che tanto bramava. La testa sormontata da una corona, non d’oro ma di ferro, e la bocca spalancata per sempre in un urlo di rabbia. Irriconoscibile, fu scaraventata alle pendici degli Orti del Parnaso, dove ancora oggi il suo corpo di serpente giace su un crinale in mezzo ai fiori dai cento colori. Un rivolo di rugiada, magica e pura, le sgorga dalle fauci. Per ricordare a tutti la semplice potenza dell’amore.


12 | Novembre 2015

#Sport  Il calendario

 Firenze Marathon

un novembre col derby

una volata per diecimila

U

na squadra “vera”, che sa quello che vuole. La Fiorentina di Paulo Sousa è stata protagonista di una partenza sprint, al punto da far ricredere coloro che, dopo il mercato estivo, si erano mostrati quantomeno scettici. Un Borja Valero stellare e un Alonso mai visto sono state due delle “sorprese” più gradite, ma a stupire nelle prime giornate sono state le condizioni mentali di tutta la rosa. Una squadra, insomma, che vuole continuare come ha cominciato. In campionato, il novembre viola è iniziato il primo giorno del mese con la partita casalinga contro il Frosinone. Una settimana dopo trasferta a Genova contro la Sampdoria, nel posticipo delle 20,45. Poi il campionato si prende una pausa per ripartire, domenica 22 novembre, dal sempre insidioso derby contro l’Empoli al “Franchi”. L’ultimo giorno del mese, lunedì 30, posticipo delle 19 in trasferta contro il Sassuolo: un match sicuramente bello da vedere, considerato il calcio espresso finora anche dalla squadra di Di Francesco. Ma un match, per la Fiorentina, soprattutto da vincere. Lorenzo Mossani

 Il tecnico

paulo sousa e la sua fiorentina “di tutti” Irene Delfino

“B

isogna lavorarci”, ama ripetere Paulo Sousa nelle sue lunghe e affascinanti risposte fornite con cantilena lusitana. È la cultura del lavoro al centro del “miracolo” del tecnico portoghese: essere bella e vincente allo stesso tempo per la Fiorentina non è più un’utopia, ma una realtà da vivere con la mente sognante verso la prossima vittoria e i piedi ben ancorati al terreno di gioco. Sousa, per prima cosa, ha cambiato la

mentalità della squadra. È partito dalla voglia di non accontentarsi mai, per passare poi alla tattica. Finita l’era del tiki-taka montelliano, ora la squadra fa possesso palla per cercare la verticalizzazione che porta in rete. Nelle prime partite della stagione, il numero dei passaggi è addirittura di poco aumentato, come le verticalizzazioni. La differenza principale sta nella percentuale di realizzazione che, rispetto allo scorso anno, è triplicata, al pari dei gol insaccati nella porta avversaria. Segno di una squadra molto più cinica che pun-

ta dritta al risultato. Senza regalare un tempo agli avversari, ma partendo a mille per tenere duro fino alla fine. Una squadra che, quando perde palla, con un pressing feroce la recupera, per non far ripartire gli avversari e provare a costruire una nuova azione da rete. Ma le “novità” della Fiorentina targata Paulo Sousa non riguardano solo la fase offensiva. È migliorata molto anche quella difensiva – sostengono molti addetti ai lavori – sia come atteggiamento, sia come posizionamento dei giocatori che compongono il reparto arretra-

to. La linea difensiva è più alta, il fuorigioco è salito di qualche metro, triplicando gli offside degli avversari e diminuendo le reti subite e gli interventi riparatori in area. La Fiorentina è più corta e gli stessi giocatori si muovono molto di più senza palla, grazie anche a un’ottima condizione fisica. Il modulo cambia, gli interpreti anche. Perché in questa squadra nessuno ha il posto assicurato e tutti sono importanti allo stesso modo. Sousa parla difficilmente della prestazione del singolo giocatore, sa che solo grazie alla forza del collettivo si vincono le partite. Una stagione è lunga, gli infortuni sono purtroppo sempre dietro l’angolo (e la Fiorentina ne sa qualcosa) ed è dunque meglio poter disporre di tutta una rosa pronta a scendere in campo. Ma per vincere serve anche altro. Il tecnico portoghese lo sa e vuole anche l’aiuto della calorosa Firenze. Di tutta la “famiglia viola”.

 Pallacanestro

Basket, i viola alla “prova di maturità” Tour de force per la squadra. “Chiediamo alla città di starci vicina”

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ra cominciata bene, persino meglio delle attese. Dopo la vittoria all’esordio contro Padova, la Fiorentina Basket ha però conosciuto le difficoltà della categoria. E, quel che è peggio, ha dovuto fare i conti anche con la sfortuna. Novembre sarà un mese particolarmente caldo per la Fiorentina Basket, attesa da una prova di maturità in cinque tappe, tante quante le pretendenti ai playoff che i viola dovranno affrontare una dietro l’altra. Si comincia con due trasferte, Orzinuovi e Pavia. Poi Desio in casa il 14 novembre, visita a Moncalieri e infine contro Bergamo, di nuovo davanti ai tifosi fiorentini, il 28. Il tutto dopo aver chiuso il mese di ottobre giocando contro la grande favorita Udine. Un tour de force da affrontare insieme a non pochi problemi di infermeria, su tutti l’assenza certa di Tommaso Bianchi, pedina fondamentale per coach Stefano Salieri, costretto a restare fuori almeno fino alla pausa natalizia per la rottura del metacarpo della mano sinistra. Eppure la fiducia è totale. “Sembra un calendario impegnativo – commenta il general manager Antonio Fagotti – ma noi la prendiamo come una sfida. I gruppi si forgiano nelle difficoltà: se ne usciremo bene sapremo di poter dire la nostra fino alla fine”. Si punta tutto sulla forza del gruppo in casa viola. “Il nostro è un progetto giovane”, spiega ancora Fagotti. “Fin da quando abbiamo cominciato a immaginarlo,

nel febbraio scorso, ci siamo imposti di cercare giocatori che avessero un conto aperto con la sorte, che nella loro carriera non fossero ancora riusciti a raccogliere quel che meritano. Pronti al sacrificio per prendersi la loro rivincita a Firenze. Una filosofia sostenuta dal presidente Massimo Piacenti e condivisa da coach Salieri”. La scelta ha premiato: “Abbiamo un gruppo super, che si allena la mattina presto piuttosto che la sera tardi senza mai fare una piega, spesso dovendo anche spostarsi da un palazzetto all’altro”. Con questo spirito la Fiorentina si sta facendo valere nel girone più difficile dell’intera serie B, pur disponendo di un budget ben più limitato rispetto a club di blasone e tradizione. Quali che siano stati i risultati e le squadre incontrate fin qui, i viola non sono mai stati “schiacciati” dagli avversari, e questo di per sé è un buon segno. Certo, nel roster manca ancora un po’ di fisicità e gli infortunati dovranno essere sostituiti in qualche modo. La dirigenza tornerà sul mercato appena si presenterà l’occasione, ma intanto il calendario va avanti e i viola non vedono l’ora di raccogliere le sue sfide. “Alla città – conclude Fagotti – chiediamo soltanto di starci vicina”. La giovane squadra è pronta a diventare grande. Andrea Tani

S

aranno ancora oltre diecimila i partecipanti alla trentaduesima Firenze Marathon, in calendario domenica 29 novembre. Tante le iniziative di contorno e le opportunità per vivere una giornata di grande sport. Per il terzo anno consecutivo si svolgerà il “clap contest”. Gruppi musicali, folcloristici, comici ma anche gruppi e associazioni spontaneamente organizzati, magari con un’idea goliardica da mettere in scena, saranno dislocati lungo il percorso di 21,195 chilometri dal lungarno Pecori Giraldi a piazza Santa Croce. È stata creata una “app” per avere tutte le informazioni e conoscere il percorso della corsa. Attivo poi come sempre, fin dal venerdì precedente, il marathon expo in viale Malta, punto di ritrovo per gli atleti. Saranno circa 1.500 i volontari chiamati a dare una mano ai maratoneti e, come ogni anno, tutto è pronto per garantire rifornimenti di cibo e bevande (anche per celiaci) e servizi di soccorso. La Firenze Marathon, insieme a quella di Roma, è ormai di diritto la maratona più importante d’Italia e tra le prime venti al mondo. Sim.Spa.

 Le passeggiate Uisp

a piedi per scoprire la città

Iniziati gli appuntamenti con le “passeggiate Uisp”: l’obiettivo è promuovere una sana pratica sportiva, aiutare a mantenere il corpo in forma e favorire la socializzazione

F

are sport, si sa, è molto importante. Tanto che tutti, almeno una volta nella vita, lo hanno detto, pensato o lo hanno sentito dire da qualcuno. Fare sport fa bene alla salute, ma forse rendersi realmente conto di tutti i benefici che può avere a livello fisico e mentale non è così facile: l’attività sportiva permette di prevenire o ridurre drasticamente disturbi come osteoporosi, problemi immunitari, colesterolo, malattie cardiovascolari e depressione, ma questi sono solo alcuni degli effetti positivi che può avere. E allora perché non sfruttare l’occasione di effettuare una sana ed elementare pratica sportiva, come quella di camminare immersi nelle meraviglie di Firenze? Come ogni anno, sono iniziati gli appuntamenti con le “passeggiate Uisp”. Gli incontri vengono organizzati per promuovere una sana pratica sportiva, aiutare a mantenere il corpo in forma e favorire un momento di partecipazione e socializzazione alla scoperta della città e del territorio. Dallo scorso 30 settembre hanno nuovamente preso il via “I mercoledì della salute”, facili e accessibili escursioni guidate

immersi nel verde delle colline fiorentine. Tutte gite che – viene spiegato – sono facilmente raggiungibili anche grazie ai mezzi pubblici, e che sono rese possibili grazie alla Lega Montagna Uisp. Altro evento da non perdere sono le passeggiate nei quartieri di Firenze, alla scoperta dei posti più incantevoli della città e dei luoghi più caratteristici di ogni quartiere. Il progetto mira alla diffusione di uno stile di vita salutare attraverso la partecipazione a passeggiate e altre attività organizzate nei diversi quartieri fiorentini, tutte gratuite e a cui la partecipazione è libera. Oltre alle delegazioni Uisp, l’organizzazione delle passeggiate è supportata dal gruppo “Salute è benessere”, del quale fanno parte l’Azienda Sanitaria di Firenze, il Comune e la Società della Salute. Come tutte le passeggiate di quartiere, quelle del Q5 si svolgono una volta al mese e, in questo caso, sempre il quarto sabato, con partenza indicativa alle 9.30 del mattino e luogo di ritrovo e itinerario diversi di volta in volta. Niccolò Dainelli


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MAXI SCHERMI

ORE 14.30 PARTENZA VERSO LO STADIO

[Costeggia il Duomo Lato Misericordia di Firenze]

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ORE 9.15 ARRIVO PAPA

ORE 15.30 SANTA MESSA

A piedi Piazza SS. Annunziata Mensa San Francesco Poverino

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In auto Stadio Luigi Ridolfi Largo Gennarelli Via Campo d’Arrigo Via del Pratellino Via degli Artisti Via Marsilio Ficino Via Giacomini Via Fra’ Bartolommeo Via Lamarmora Via della Dogana Via Cavour Piazza San Marco

IL PERCORSO

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10 novembre 2015

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Corso Tintori Piazza Cavalleggeri Lungarno della Zecca Vecchia Piazza Piave Lungarno Pecori Giraldi Lungarno del Tempio Via del Campofiore Piazza Alberti Cavalcavia dell’Affrico Via Lungo l’Affrico Viale Cialdini Viale Paoli Ingresso Carraio Stadio Ridolfi Giro di Campo Uscita Ingresso Carraio Stadio Ridolfi Ingresso Stadio Artemio Franchi

Zona Stadio Rosa 8:00 - 20:00 Azzurro 12:00 - 20:00 Giallo 16:30 - 20:00

Centro Storico Rosa 8:00 - 15:30 Azzurro 8:30 - 15:30

ORARI

LIMITAZIONI AL TRAFFICO

PERCORSO PAPA FRANCESCO Atterraggio Papa In auto Papa Mobile A piedi

LEGENDA

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Aspettando Papa Francesco 10 novembre 2015

055 055 - www.comune.fi.it

www.firenze2015.it


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