Il Reporter Q2 - Dicembre 2016

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Periodico d’informazione locale. Anno X n. 52 del 1 dicembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Dicembre 2016

Anno X Ed. 52

Firenze Quartiere 2

Campo di Marte • Coverciano • Cure

 Festività

✎ Editoriale

Nel quartiere si accende il Natale

L’impegno di un mese “speciale” Matteo Francini

U

n mese sempre un po’ particolare, dicembre. L’ultimo mese dell’anno, quello che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo e che ci porterà a salutare il 2017 anche in riva all’Arno. Ma il mese anche delle festività natalizie, con un’aria “speciale” e la città che si colora di luci, decorazioni e iniziative. Quartiere per quartiere, zona per zona, non mancheranno nemmeno quest’anno eventi e proposte.

Luci, mercatini e presepi “speciali”: in programma eventi e iniziative

☛ pagina 3

☛ SEgUE a pagina 15

nella firenze dei volontari

Arrivano nuovi alberi (e un’area giochi) Piante in lungarno Colombo e altre zone, riqualificazione in via Salvi Cristiani.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

F

irenze resta la città con il numero maggiore di associazioni impegnate nel no-profit nella nostra regione. Nonostante i venti di crisi siano spirati anche sul terzo settore. Per quanto riguarda l’area della Città metropolitana, una grande fetta è rappresentata dalle realtà impegnate nei servizi sociali e sanitari, che rappresentano quasi il settanta per cento del totale. A dirlo sono i dati del Cesvot, che ha tracciato anche “l’identikit” del volontario toscano: età compresa tra 30 e 54 anni, quasi la metà donne.

☛ aLL’inTERnO

dai regali ai musei, le idee sotto l’albero ☛ paginE 16-17

☛ pagina 2

truffe agli anziani, come combatterle Il fenomeno risulta in crescita: polizia e carabinieri si sono mobilitati con campagne e incontri.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

L’anno nuovo inizia a suon di corsi

☛ pagina 11

fiorentina, così si chiude il 2016

☛ pagina 6

☛ pagina 18

La famiglia italiana della frutta


2 | Dicembre 2016

Quartiere 2

#Primo piano

Campo di Marte . Coverciano . Cure

 Ambiente

da lungarno colombo a via salvi cristiani, novità “verdi” per il quartiere  Gli interventi

lavori per strade, marciapiedi e tombini

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ovità per via del Mezzetta (nella foto) e via Andrea del Sarto. Con l’arrivo del nuovo anno inizieranno i lavori di risanamento che interesseranno le carreggiate, i marciapiedi e i tombini. I lavori dureranno circa due mesi e costeranno duecentomila euro. La delibera del progetto esecutivo è stata approvata il mese scorso su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti: “I lavori, molto attesi dai residenti del quartiere – ha spiegato l’assessore – andranno a migliorare le condizioni della sicurezza stradale e la mobilità dei pedoni”. C.M.

Ivo Gagliardi

N

uovi alberi da piantare e un giardino da riqualificare. Novità “verdi” per il quartiere, uno dei più colpiti dalla tempesta del 1° agosto 2015, che ha lasciato il segno del suo passaggio soprattutto sulle piante. In città, tra lo scorso mese di novembre e il gennaio del prossimo anno, arrivano oltre mille giovani alberi da piantare: il piano interessa tutti i quartieri fiorentini, compreso il 2, dove saranno 118 le piante che andranno ad arricchire il lungarno Colombo e altre zone del rione. Poco più di duecento, invece, le piante per i giardini delle scuole messe a dimora in città in occasione della “Festa dell’Albero”. “Complessivamente i nuovi alberi piantati tra lo scorso inverno e i primi mesi del 2017 saranno 2.300, per un investimento, quest’anno e il prossimo, di circa due milioni di euro – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – uno sforzo notevole da parte dell’amministrazione, che ha tenuto conto delle perdite causate dal temporale del settembre 2014, del fortunale del marzo 2015 e della tromba d’aria di sei mesi dopo che ha praticamente distrutto il parco dell’AlberetaAnconella. Il piano, però, non si è limitato a sostituire le piante abbattute ma ha anche punta-

to ad aumentare il patrimonio arboreo pubblico che, ad oggi, conta settantaquattromila alberi”. Le nuove piante – fanno sapere da Palazzo Vecchio – sono state selezionate tenendo conto anche dei cambiamenti climatici e differenziando, dove possibile: tigli, cipressi, lecci, roveri e platani resistenti al cosiddetto “cancro colorato” oltre a peri, meli e ciliegi ornamentali. E in questi mesi il Comune è impegnato anche nella rimozione delle ceppaie, circa mille a partire dallo scorso inverno. “Sono particolarmente contento che questa amministrazione abbia investito molto nel verde pubblico – ha commentato il presidente del Q2 Michele Pierguidi – sia per sostituire i vecchi alberi sia per sostituire le piante che, nell’agosto 2015, sono state abbattute dalla tromba d’aria. Abbiamo già iniziato con viale Malta e i giardini di via Pasquali, ora tocca a Bellariva e a lungarno Colombo”. E novità sono in arrivo anche per il giardino di via Salvi Cristiani. È stato stanziato quasi mezzo milione di euro per riqualificare i parchi di Villa Strozzi e Villa Vogel, nel quartiere 4, e appunto il giardino di Coverciano: in via Salvi Cristiani sarà realizzata una nuova area giochi, oltre a una nuova pavimentazione.

Uno scorcio di lungarno Colombo, colpito dalla tempesta del 1° agosto 2015

Arrivano 118 alberi entro gennaio, mentre al giardino di Coverciano sarà realizzata una nuova area giochi

MECHERINI s.n.c.

 Via Scialoja-via Bovio

“rivoluzione” all’incrocio

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na piccola “rivoluzione stradale” nella zona di piazza Beccaria, più precisamente all’incrocio tra via Scialoja e via Bovio, dove da tempo i cittadini segnalavano la sua pericolosità e le tante auto parcheggiate in mezzo alla carreggiata. Poi qualcosa si è mosso e in una giornata autunnale sono arrivati i cambiamenti: strisce orizzontali – e non più oblique –, riduzione della carreggiata attraverso strisce segnaletiche discontinue, meno posto per i motorini e più parcheggi e rastrelliere insieme a strisce pedonali. “Un altro mondo per noi residenti, da sempre alle prese con difficoltà nell’uscire dai parcheggi e nell’evitare di incorrere in incidenti”, commenta un cittadino. Anche se, come segnala Marina, una residente storica, “purtroppo all’inciviltà non c’è mai fine e ci sono diverse macchine che ancora continuano a parcheggiare sulle strisce, così come proprio sull’incrocio impedendo di vedere bene le autovetture che arrivano da via Bovio. Ma è già qualcosa che non ci siano tutte le auto in mezzo alla strada”. La principale novità per gli abitanti rimane però la segnaletica orizzontale e perpendicolare che, ingombrando di più la carreggiata, impedisce il parcheggio nel mezzo di via Scialoja. Una soluzione che molti – raccontano nella zona – non avevano mai visto prima. E.M.

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Quartiere 2

#Primo piano

Campo di Marte . Coverciano . Cure

Dicembre 2016 | 3

 Il cartellone

eventi e mercatini, il natale si “accende”

Ecco alcune delle iniziative previste sul territorio Fannì Beconcini

I

l Natale è alle porte e il nuovo anno si intravede già. Le festività ormai imminenti portano anche nel quartiere eventi e iniziative organizzati da istituzioni, enti e associazioni del territorio. L’11 dicembre, alla sede del Quartiere 2 a Villa Arrivabene, è prevista l’inaugurazione del presepe del Gruppo Donatello, settanta statue a grandezza naturale raffiguranti personaggi del quartiere in versione natalizia (vedi anche altro articolo in questa pagina). Altro presepe “celebre” nel quartiere è quello dell’Istituto Don Orione di via Capo di Mondo, che da quarant’anni, durante le festività natalizie, realizza un grande presepe con varie scene della Bibbia animate con personaggi in movimento, luci ed effetti speciali, che ogni anno viene visitato da migliaia di persone ed è aperto nei giorni feriali dalle 16 alle 18 e nei festivi in orario 10-12 e 1518. Le offerte raccolte vanno in favore dell’istituto che accoglie adulti con disabilità mentale e intellettiva. Sempre in via Capo

di Mondo, alla chiesa del Sacro Cuore, il 15 dicembre è in programma il concerto di Natale di coro e orchestra Desiderio da Settignano, cento elementi diretti da Johanna Knauf che si esibiscono in un repertorio che va dal classico al pop contemporaneo. Appuntamento un po’ più inusuale è quello di sabato 17 dicembre a Villa Arrivabene: “Piovono Cappelli”, a cura di Camilla Baracchi, collezionista di capi d’abbigliamento e accessori d’epoca che, in occasione del cinquantenario dell’alluvione, realizza un’installazione-mostra di cappellini provenienti dalle ditte artigiane fiorentine di modisteria che furono costrette a chiudere proprio dopo il disastro del ‘66. E anche i Centri dell’età libera del quartiere si preparano a celebrare le festività: oltre ai classici appuntamenti con cena e pranzo di Natale, è da segnalare tra gli altri il mercatino di Natale del centro di via Luna, aperto fino a fine mese tutti giorni in orario 15-18. Tra le proposte dei centri commerciali naturali,

sabato 10 dicembre il comitato Parterre organizza, come tutti gli anni, il mercatino di Natale sotto i portici di piazza della Libertà dalle 9 alle 19, mentre domeni-

ca 11 in via della Rondinella è la volta di “Aspettando il Natale”, con negozi aperti, bancarelle, burattini e “l’incursione” di Babbo Natale per i più piccini. E ancora,

tante botteghe, come quelle di via Gioberti e Varlungo, dai primi di dicembre si accendono di luci di Natale e dal ponte dell’Immacolata restano aperte tutti

i weekend fino a Capodanno. Una possibilità per gli amanti del pattinaggio sul ghiaccio è invece quella di far tappa alla pista del Winter Park, accanto all’Obihall.

 Gruppo Donatello

a villa arrivabene gli abitanti nel presepe A

ppuntamento ormai tradizionale, a dicembre il piazzale di Villa Arrivabene si popola di circa settanta personaggi a grandezza naturale che vanno a comporre un presepe. Il progetto è ideato e promosso dal Gruppo Donatello, associazione artistica storica fiorentina composta da pittori, scultori, fotografi e cultori di altre discipline, anche non figurative, che realizzano le figure della sacra famiglia, i Magi, gli angeli e i pastori ispirandosi agli abitanti del quartiere. E anche questo Natale la sorpresa si rinnova, con il presepe che, ogni anno, viene arricchito di nuovi personaggi. F.B.

L’edizione 2015 del presepe del Gruppo Donatello

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4 | Dicembre 2016

Quartiere 2

#Zoom

Campo di Marte . Coverciano . Cure

 Il centro

 Al Saffi

in piazza edison si “esplora” la natura

tutti (ancora) a cena a scuola

L’obiettivo del progetto è quello di educare i più giovani all’ambiente Costanza Marrapese

N

el quartiere è nato “Esplora”. Si trova in piazza Edison 11, all’interno del Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato, a Villa Favorita. Il progetto, inaugurato lo scorso maggio, è nato con l’intento di proporre ai ragazzi delle scuole dell’infanzia e primarie percorsi didattici e laboratori di educazione all’ambiente.

L’idea è nata proprio al Comando Regionale, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo, ideando un centro di divulgazione naturalistica rivolto ai giovani. “Esplora” è una stanza che fino a qualche tempo fa era dedicata alla formazione del personale del Corpo Forestale. All’interno coloratissimi pannelli disegnati dal liceo artistico di Porta Romana e di Sesto Fio-

Il centro “Esplora” di piazza Edison, nato per proporre ai ragazzi percorsi didattici e laboratori di educazione all’ambiente

Buon Natale

rentino animano le pareti, raccontando – dalla montagna, passando dalla collina, fino al mare – le varietà animali e vegetali. Una lavagna multiattività, materiali didattici provenienti dal bosco come conifere, semi e pigne, casse musicali per ascoltare i versi degli animali: “Esplora” vuol essere uno spazio per sollecitare la fantasia e stupirsi continuamente dei dettagli di madre natura che spesso, nella vita di oggi, capita di non notare più. Mobili artigianali in legno colorato come cassettiere, mensole e una speciale spalletta, su cui affacciarsi e metaforicamente toccare Firenze, riempiono la stanza e provengono dalla falegnameria del Corpo Forestale di Lucca. Nei mesi scorsi il centro si è già animato con mostre, seminari, conferenze e visite al parco della villa, che hanno fatto scoprire il mondo naturale e animale del nostro territorio. Molte le richieste arrivate dalle scuole per condurre attività didattiche a “Esplora”, tanto che l’agenda del 2017 è già densa di appuntamenti. E le iniziative vanno avanti anche durante questo mese, quando saranno premiati due concorsi: il primo decreterà il vincitore che avrà saputo cogliere l’essenza del logo di “Esplora” fra i ragazzi del liceo artistico di Porta Romana, il secondo premierà il vincitore del concorso fotografico “Natura in città” a cui hanno partecipato gli studenti delle terze medie dell’Ic Compagni Carducci. Da segnare in agenda è anche “l’open day” di “Esplora” il 13 dicembre, con laboratori didattici e visite al parco del complesso monumentale della villa.

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L’istituto alberghiero Saffi rilancia il progetto del ristorante serale

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opo l’apprezzato evento della “Festa d’autunno” avvenuto lo scorso ottobre, in cui si è tenuta la decima edizione del premio dedicato alla professoressa Elisabetta Forni, l’istituto alberghiero Aurelio Saffi rilancia il progetto del ristorante serale, già “testato” durante l’estate. Il ristorante del Saffi ha aperto le sue porte a tutta la cittadinanza il 18 novembre scorso e proseguirà per tutti i venerdì dell’anno scolastico, tranne nel periodo natalizio in cui la scuola resterà chiusa. Servire a scuola la cena preparata dagli studenti e dare la possibilità ai cittadini di partecipare è un’iniziativa nata dalla volontà del dirigente scolastico Valerio Vagnoli e costituisce un progetto innovativo già iniziato in estate grazie anche a un finanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio. Sono previste serate a tema, incontri con scrittori, concerti ed eventi di varia natura ancora in via di definizione. I fondi raccolti grazie all’iniziativa, una volta coperte le spese, rientreranno nel bilancio della scuola per il miglioramento dell’offerta formativa. A far parte del progetto è stata individuata dai professori una classe di quarta dei due indirizzi Ifp, Istruzione e Formazione Professionale, di sala e cucina. Il ristorante, aperto tutti i venerdì, può ospitare al massimo trentacinque coperti. Per i ragazzi impegnati nell’attività – viene spiegato – il turno va dalle 16.10 alle 22.10, in modo da consentire loro di non rientrare a casa troppo tardi: il giorno successivo, chi ha lavorato potrà riposarsi stando a casa senza frequentare le lezioni del sabato. Il prezzo della cena è fisso, di trenta o trentacinque euro a seconda della scelta del menù. Che è strutturato in quattro portate con vini in abbinamento, e ricco di sorprese. Comunicandolo in anticipo, è possibile anche adattarlo per i celiaci. L’esperienza estiva, condotta da giugno ad agosto, ha dato risultati più che positivi, con oltre mille coperti serviti. “Ho avuto modo di vedere personalmente i ragazzi al lavoro ed è veramente bello scoprire quanta passione ci mettono – esprime la sua soddisfazione anche il presidente del Q2 Michele Pierguidi – andate al ristorante, non ve ne pentirete”. Per prenotare la cena si può chiamare il numero 055.6241574 oppure scrivere una C.M. email a cenaevento@alberghierosaffi.it.

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A cura del Consiglio di Quartiere 2 puoi trovare queste notizie e molto altro sul sito del Quartiere 2: vai su www.comune.fi.it e nella sezione “Comune” clicca su “Quartieri”

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Sede del Quartiere 2 Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a Tel: 055-2767831 | Fax: 055-2767838 E-mail: quartiere2@comune.fi.it

CAMPO DI MARTE Natale nel Q.2

800 partecipanti alla prima edizione

CORRI NEI NOSTRI PARCHI

A VILLA ARRIVABENE IL PRESEPE DEL GRUPPO DONATELLO Domenica 11 dicembre ore 18.30, è in programma l’ inaugurazione del Presepe di figure nel cortile di Villa Arrivabene. Come ogni anno 70 personaggi a grandezza naturale andranno a comporre il presepe ideato e realizzato dal Gruppo Donatello, l’associazione di artisti fiorentini attiva da 60 anni con ottanta soci tra pittori, scultori, fotografi e vari amatori. Oltre alle figure della sacra famiglia sarà possibile ammirare una schiera nutrita di personaggi (magi, angeli, pastori con gregge), tutti realizzati richiamando simpaticamente i personaggi del Quartiere: il benzinaio dall’imponente barba rossa di Piazza Alberti, la presidente della Commissione Cultura del Quartiere, il carrozziere, il pizzicagnolo, e poi baristi, agenti immobiliari e naturalmente il Presidente del Quartiere che magari per quest’anno finirà accanto al falegname o al gommaio. Ogni anno il presepe viene arricchito con ulteriori personaggi realizzando per lo meno virtualmente un obiettivo: la cittadinanza che si avvicina alle istituzioni.

GLI ALTRI EVENTI Domenica 11 dicembre, ore 16,30, a Villa Arrivabene, “Poesie del Dicembre e del Natale”, recital a cura dell’Accademia Vittorio Alfieri e di Massimo Pinzuti. Ingresso libero Il 15 dicembre, ore 21, nella chiesa di via Capodmondo, appuntamento con il Concerto di Natale, con coro e orchestra Desiderio da Settignano, diretti da Johanna Knauf. Sabato 17 dicembre, a Villa Arrivabene, è il turno di “Piovono cappelli. Firenze e i suoi cappellai”, una mostra evento a cura di Camilla Baracchi, collezionista di capi d’abbigliamento e accessori d’epoca, con cappellini provenienti dalle ditte artigiane fiorentine di modisteria che, per la maggior parte, videro compromessa la loro attività dall’alluvione del ’66.

I MERCATINI

Al Quartiere 2 sono stati presentati i classici mercatini natalizi. La Toscana è fra le prime regioni italiane dedite al turismo culturale e Firenze è da sempre a stretto contatto con i Mercatini di Natale dell’Alto Adige per storia, tradizione e artigianato. I Mercatini natalizi, infatti, sia a Bolzano che a Merano, evocano una magica atmosfera per grandi e piccini. Quest’anno particolare attenzione è rivolta ai bambini con la Thun con iniziative di solidarietà.

CENTRI ANZIANI Anche quest’anno la Direzione Servizi Sociali del Comune organizza nei centri anziani spettacoli di intrattenimento (musica, cabaret teatro) per augurare buone feste.i INFO Q2: Tel. 055-2767853 Il Centro Anziani ‘Campo Marte’ di viale Ugo Bassi organizza una serie di iniziative: Mercatino di Natale, pranzo dell’Immacolata, cenone di fine anno con ballo, spettacoli e intrattenimenti vari con tombola e burraco. Per informazioni 3203271965 (presidente Elda Pascolini).

Al via, dato dall’Assessore Alessia Bettini e dai presidenti dei Quartiere 2 e 3, Michele Pierguidi e Alfredo Esposito, tanti bambini a piedi e in bicicletta, famiglie al completo con passeggini, podisti della domenica e non, signore e signori di ogni età, sorrisi di ogni etnia e colore. Sull’Arno hanno sfilato le imbarcazioni della Società Canottieri Comunali in un abbraccio ideale della città col suo fiume in occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze. Per ricordare che l’Arno è un amico, se lo sappiamo trattare bene.

Cosa succede sotto a casa nostra

NOTIZIE DAL TERRITORIO PREMIATE LE ECCELLENZE

A PIEDI NEL BENESSERE

In occasione della seconda edizione del Premio Villa Arrivabene, domenica 11 dicembre, ore 17.30 saranno premiate tre figure importanti che vivono o hanno operato nel Quartiere 2.

A metà novembre si è svolta una piacevole passeggiata organizzata dal gruppo ‘Salute è Benessere’. Il percorso aveva per meta le Gualchiere del Girone con successivo ritorno a Villa Arrivabene. In una giornata di sole e cielo azzurro un folto gruppo di persone, guidate dall’esperto e appassionato presidente Marco Tarchiani di un Gruppo Trekking, ha avuto la possibilità di trascorrere la mattinata percorrendo la pista ciclabile lungo l’Arno e visitando alcuni luoghi caratteristici.

Don Gualtiero Bassetti, cardinale di Perugia, già parroco di San Michele a San Salvi, che insieme ad alcuno parrocchiani scongiurò un disastro di grandi dimensioni, trasportando fusti di kerosene in un luogo sicuro. Andrea Benelli, allenatore di tiro a volo che ha portato due atleti alla vittoria olimpica. Amalia Ciardi Duprè, scultrice e artista poliedrica.

LE SCUOLE SI PRESENTANO Alla palestra dello stadio di Atletica, viale Malta 10, nei giorni 17 e 18 dicembre (dalle 10 alle 19), torna l’atteso appuntamento con “Le scuole si presentano”. Due giornate di incontro e formazione con gli Istituti di Istruzione Superiore per orientarsi nelle scelte di studio. Accesso libero.

Morosità senza colpa

SOSTEGNO AGLI INQUILINI

Associazione Le Curandaie

UNA MOSTRA PER MARCELLA BENCINI

CHE NON CE LA FANNO A PAGARE L’AFFITTO La crisi economica e le conseguenti problematiche sociali hanno indotto i legislatori a introdurre una nuova categoria giuridica, quella della “morosità incolpevole”.

È stata inaugurata nei nuovi locali dell'Associazione "Le Curandaie", in via Cirillo, una mostra in ricordo dell'artista Marcella Bencini. Nata a vissuta in via Boccaccio (zona Cure), la Bencini è stata sempre impegnata nell'insegnamento e nella politica (Diplomata all' Accademia delle Bella Arti di Firenze ed eletta tra le prime consigliere quando nacquero i Quartieri). La mostra espone disegni, pitture e schizzi lasciati all'amico di famiglia Stefano Salvetti.

DATI CATASTALI PER LA T.A.R.I.

Grande successo per la prima edizione di Corri nei nostri parchi, corsa non competitiva di fitwalking, nordic walking e camminata a 4 zampe ideata per far rinascere il verde di Firenze distrutto dalla tempesta del 1° agosto 2015. Oltre 800 le persone partecipanti e più di 4000 gli euro raccolti in occasione di questo evento di sport e solidarietà, voluto dall’associazione di volontariato Run x You, e dai Presidenti dei Quartieri 2 e 3, che ha attraversato il parco Anconella-Albereta e i giardini di Bellariva e Lungarno Colombo.

Scadenza 31 dicembre

Con la bolletta di saldo della Tari 2016 è stata inviata agli utenti la richiesta dei dati catastali degli immobili Il Comune di Firenze ha possibilità di conoscere gli estremi catastali degli immobili sul proprio territorio, ma non può garantire di riconoscere automaticamente chi li occupa e a che titolo in un determinato momento. Quindi, per come è strutturata la Tari non ci può essere un'immediata assimilazione tra proprietario e detentore/possessore. Nel caso in cui i dati catastali siano già stati comunicati dal contribuente e siano quindi già contenuti nella banca dati Tari, questi sono stati riportati sul modello inviato: in questo caso occorrerà solo verificarne la correttezza e rettificarli, integrarli o aggiornarli solo nel caso in cui vengano riscontrate inesattezze. Pertanto, se tutti gli immobili con dati catastali sono correttamente presenti nel modulo, il contribuente non avrà alcun adempimento da compiere. Nel caso in cui i dati catastali degli immobili non siano presenti, l'utente dovrà completare la scheda indicando i dati sugli immobili detenuti e inviarla con le seguenti modalità: direttamente presso gli Uffici Tari Quadrifoglio (via Bibbiena 35, aperti al pubblico dal lunedì al venerdì in orario 8.30-14 /14.30-17.30); via fax al numero 055 7339205; per email all’indirizzo tariffa.info@quadrifoglio.org; via PEC all’indirizzo tariffa.comune.fi@legalmail.it; online compilando il modulo disponibile all’indirizzo http://digitale.tia-areafiorentina.it accedendo al servizio ‘Tari digitale’;  presso gli Uffici Relazioni con il pubblico del Comune di Firenze, dove si potrà anche ricevere un aiuto per la compilazione del modulo I dati dovranno essere comunicati entro il 31.12.2016. A coloro che non avranno comunicato i dati catastali entro tale data sarà inviato un ulteriore sollecito prima di procedere all’accertamento d’ufficio e, solo dopo, all’applicazione della eventuale sanzione.

Con questo termine si intende la situazione in cui viene a trovarsi un inquilino quando non riesce più a pagare il canone di locazione in conseguenza di un evento improvviso e non dipendente dalla sua volontà (licenziamento, malattie invalidanti o eventi economici che comportano la cessazione o la sospensione dell’attività profession ale etc.). Il Ministero delle Infrastrutture, con decreto del 14 maggio 2014, ha stabilito delle norme che permettono di dare un sostegno concreto a queste situazioni, finora considerate come una ‘colpa’ dell’inquilino (al punto da costituire un presupposto per ottenere un’accelerazione dello sfratto). Con i finanziamenti messi a disposizione i titolari di un reddito I.S.E. non superiore a 35.000 euro o

con un valore I.S.E.E. non superiore a 26.000 euro possono stipulare un nuovo contratto di locazione a canone concordato con il vecchio proprietario dell’alloggio, garantendogli la copertura della morosità pregressa fino ad un massimo di 8.000 euro e fino a 6 mesi di canoni di locazione per il nuovo contratto, per un importo massimo di 6.000 euro; oppure, in caso di contratto a canone concordato con un nuovo proprietario, viene assicurata la copertura del deposito cauzionale e il pagamento del canone fino a 6 mesi, per un importo massimo di 8.000 euro. È infine possibile ottenere il differimento dell’esecuzione dello sfratto, fornendo al proprietario un parziale ristoro della morosità, pari a 1.000 euro mensili, fino a un massimo di 8.000 euro.Finora a Firenze, dal 2013 ad oggi, ben 146 nuclei familiari hanno potuto avvalersi di questa opportunità, con l’erogazione complessiva di 1.313.059,86 euro.

Dove rivolgersi per saperne di più? Per un appuntamento chiamare 055.2769608, il mercoledì, dalle 12 alle 13, e il venerdì, dalle 11 alle 12, o scrivere una e-mail a: sostegnocasa@comune.fi.it

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#Il quartiere in pillole

Quartiere 2

Campo di Marte . Coverciano . Cure

 Il programma

 La convenzione

anno nuovo, corsi nuovi (un po’ per tutti i gusti)

mandela forum per altri quindici anni

Sono numerosi e dedicati alle discipline più disparate i laboratori e le lezioni in partenza da gennaio

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i chiamerà Nelson Mandela Forum anche per i prossimi quindici anni. Il palasport di Firenze va avanti ancora nel segno di Madiba: è stata firmata lo scorso mese la nuova convenzione tra il presidente del Mandela Forum Massimo Gramigni e il Ceo della Nelson Mandela Foundation Sello Hatang, alla presenza dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci. La struttura multifunzionale, che ospita eventi sportivi, concorsi, meeting e concerti, rinuncia allo sponsor e, anche per i prossimi quindici anni, manterrà la denominazione ufficiale di Nelson Mandela Forum. Prosegue così un percorso iniziato nel 2004, anno di debutto del Nelson Mandela Forum: all’epoca – viene spiegato – si trattò del primo accordo del genere siglato dalla Nelson Mandela Foundation fuori dai confini del Sudafrica. La precedente convenzione aveva una durata di dodici anni. E ora, alla sua scadenza, è parso naturale – viene spiegato ancora – rinsaldare una collaborazione che vuol tenere alta l’attenzione su temi quali la lotta a ogni razzismo, l’accoglienza e la tolleranza. “Una firma importante per Firenze perché rinnova e rinsalda lo straordinario legame con la Nelson Mandela Foundation – ha commentato l’assessore Vannucci – dopo una bellissima esperienza durata dodici anni nel segno della difesa dei diritti umani, siamo orgogliosi di contribuire oggi a questa nuova scelta”.

 La sistemazione

uomo della pioggia di folon, finiti i lavori alla rotatoria

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ono terminati il mese scorso i lavori all’aiuola che ospita l’Uomo della Pioggia di Folon, con la fine della sistemazione della rotatoria dove l’opera è installata. Nel corso dell’estate – spiega il Comune – sono stati eseguiti alcuni interventi di ripristino dell’impianto di alimentazione idrica della statua e di impermeabilizzazione della vasca di raccolta. Poi tecnici e operai della direzione ambiente hanno eseguito l’intervento sul terreno e sull’ornamento dell’aiuola, piantando alcune specie vegetali.

 International Skate Awards

pattinaggio artistico, torna lo show S

i rinnova l’appuntamento in città con il grande pattinaggio artistico. Il 21 e 22 gennaio prossimi, il Mandela Forum ospiterà la settima edizione degli International Skate Awards. Lo show prevede due spettacoli diversi nelle giornate di sabato e domenica, con la possibilità di apprezzare le diverse sfumature di uno sport fatto di tecnica, velocità e acrobazia, ma anche di intensità interpretativa, eleganza e mimica facciale. Previsti anche momenti di “contaminazione” con discipline artistiche diverse quali la danza aerea, la ginnastica artistica e la danza sportiva. Nella serata di sabato 21 gennaio è in programma la performance degli atleti Top Champions, selezionati attraverso un sondaggio on line a livello mondiale tra addetti ai lavori del settore e semplici appassionati. La giornata di domenica 22, a partire dalle 16, sarà invece dedicata al tradizionale musical con i pattini: il titolo dello show 2017 è “Latinoamericana”. E anche quest’anno sono numerose le società del pattinaggio toscano che si sono “consorziate” per preparare alcuni quadri coreografici a supporto delle performance dei campioni.

 Il centro fisso

raccolta sangue a varlungo Fannì Beconcini

N

uovo anno, nuovi corsi promossi dal Quartiere 2, come sempre numerosi e dedicati alle discipline più disparate. In programma tra gli altri i corsi di storia dell’arte organizzati dell’associazione Akropolis su arte al femminile dal 17 gennaio 2017, Caravaggio e caravaggismo dal 2 febbraio, palazzi storici e case torri dal 16 marzo, ville fiorentine dal 16 maggio. Gli incontri si svolgono nella sede del Q2 a Villa Arrivabene, in piazza Alberti, e sono previste visite guidate oltre a lezioni in aula. Laboratori artistici in avvio sono anche quelli dedicati alla decorazione e alle tecniche pittoriche, dal 7 febbraio al 23 maggio, e alla pittura a olio, dall’8 febbraio al 10 maggio. I corsi si svolgeranno in via San Michele a Rovezzano 10/a a cura dell’as-

Villa Arrivabene, in piazza Alberti, sede del Quartiere 2

sociazione Eventi, che organizza anche numerosi laboratori di cucina, come “Italia a tavola: tre chef per tre menù”, piatti tipici toscani, liguri e pugliesi dal 7 febbraio, “Ricette veloci” dal 7 marzo, “Cucina del Riuso” dal 5 aprile, “Finger Food” dal 2 maggio. Per gli appassionati di musica classica ecco invece il seminario su Le Nove Sinfonie di Beethoven, nove incontri da giovedì 9 febbraio nella sede del Quartiere. E ancora, un corso che inizia il 14 gennaio è “Introduzione allo Zhineng Qigong”, tecnica di rilassamento orientale che, attraverso movimenti semplici e meditazione, si propone di far recuperare e accrescere l’energia vitale. E da gennaio scattano anche i corsi di dizione e trucco dell’Accademia Teatrale di Firenze e quello di astronomia di base della Società Astronomi-

ca Fiorentina. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare l’Ufficio Attività Culturali, tel. 055.2767854, email culturaq2@ comune.fi.it.

Si va dalla storia dell’arte alla cucina, passando per musica, benessere, astronomia e dizione

D

onare sangue fa bene al cuore. Parola del centro fisso raccolta sangue della Misericordia di Varlungo. “Il gruppo Fratres, nato nel 2004 – racconta il vicepresidente del gruppo Stefano Franci – nel corso del 2015 ha subito alcune trasformazioni come tutti gli altri gruppi che hanno dovuto fare i conti con una legge europea. Siamo diventati a tutti gli effetti sezioni dei centri trasfusionali con le stesse regole e procedure”. Anche Varlungo, quindi, è diventato un centro fisso di raccolta sangue. “Il poliambulatorio della Misericordia di via della Loggetta – prosegue Franci – ci è apparso da subito il locale più adatto per essere la sede del centro. Qui, ogni terza domenica del mese, alla presenza di due medici e due infermieri, organizziamo insieme ai volontari attivi la giornata di raccolta”. Grazie anche al prezioso strumento “Agen-dona” online, gestito dal centro regionale sangue, i volontari riescono a monitorare ogni donatore per richiamarlo al momento giusto. Inoltre, dal 2015 c’è la donazione “differita”, ovvero la procedura per la quale un donatore, passati ventiquattro mesi dall’ultima donazione, deve rifare una visita preliminare. “Un mondo forse troppo poco visibile che andrebbe approfondito anche con la formazione nelle scuole – conclude Franci – invito intanto tutti a venire a prendere informazioni al poliambulatorio”. Perché ognuno – viene spiegato – con un piccolo gesto può regalare vita C.M. e speranza. E allora perché non farlo?


Quartiere 2

#Luoghi

Campo di Marte . Coverciano . Cure

Dicembre 2016 | 7

 Ponte a Mensola

al circolo, fra teatro e bar “speciale” Rassegne e commedie sul palco del Faliero Pucci, dove prosegue anche il progetto “Cirkoloco” Valentina Veneziano

P

onte a Mensola si sviluppa lungo via Gabriele D’Annunzio, tra Coverciano e Settignano. A molti appare come un paese, con le strade che costeggiano le basse abitazioni, gli alberi alti, la storica parrocchia di San Martino a Mensola e il circolo ricreativo Faliero Pucci. E proprio all’interno del circolo prendono vita varie attività che, con il tempo, si sono trasformate in appuntamenti fissi, come le escursioni per conoscere i luoghi più belli del quartiere. Forse non tutti sanno però che il circolo vanta anche un teatro, il Teatro di Ponte a Mensola, che è stato inoltre recentemente rinnovato offrendo così più posti a sedere. Il teatro, in via D’Annunzio 182, apre il suo sipario con due rassegne l’anno, da febbraio a fine marzo e da ottobre a fine novembre, ospitando a volte anche compagnie che vengono da fuori. Vanno in scena commedie in vernacolo,

classici intramontabili, come “Le Sorelle Materassi”, nella serata del sabato. In alcune occasioni il ricavato, come ad esempio nel caso dello spettacolo di novembre “Ieri mi sposo?”, è destinato a raccolte fondi per supportare progetti a scopo benefico. Ma all’interno del circolo Arci Faliero Pucci è stato inaugurato lo scorso aprile anche un altro progetto, voluto insieme all’associazione di promozione sociale Bottega del Tempo. Si chiama “Cirkoloco” ed è il bar del circolo, che promuove eventi e organizza cene e aperitivi, ed è gestito da un gruppo di persone che soffrono di disagio psichico insieme a volontari e collaboratori. L’obiettivo di Cirkoloco, che andrà avanti anche per tutto il

2017, è abbattere le barriere e i pregiudizi favorendo un contatto e un dialogo tra tutti gli individui della società, ognuno con il suo vissuto e il suo particolare percorso, creando momenti di svago. Sono tanti gli eventi che hanno arricchito il programma di Cirkoloco nei mesi scorsi, come l’apericena con la jam session o il karaoke, i concerti, gli aperitivi brasiliani e vegano-vegetariani, il corso di “Introduzione alla psicanalisi” del giovedì alle 18, le presentazioni di libri e le partite su maxischermo. Aperto a tutti i soci, per avere informazioni sulle attività in programma all’interno del circolo ricreativo Pucci è possibile telefonare al numero 055.611484.

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8 | Dicembre 2016

#L’inchiesta

 Il punto

la “fotografia” del volontariato fiorentino Nella città metropolitana si contano 684 associazioni, una grande fetta impegnata nei servizi sociali e sanitari. Tra le problematiche, “il difficile ricambio generazionale”

Gianni Carpini

F

irenze resta la città con il numero maggiore di associazioni impegnate nel no-profit nella nostra regione. Nonostante i venti di crisi siano spirati anche sul terzo settore, con un calo ad esempio dei volontari “a tempo pieno”. Per quanto riguarda l’area della Città metropolitana, una grande fetta è rappresentata dalle realtà impegnate nei servizi sociali e sanitari, che rappresentano quasi il settanta per cento del totale. Seguono le organizzazioni di volontariato con fini culturali (ottanta associazioni in tutto) e quelle vocate all’ambiente (quarantanove), entrambe in forte crescita negli ultimi anni. Tra le altre realtà, sono trentasei quelle che operano nell’ambito della protezione civile e trentadue del volontariato internazionale. I dati arrivano dal Cesvot, centro di servizio per il volontariato. In tutta la Città metropolitana di Firenze, secondo gli ultimi dati aggiornati a novembre 2016, si contano 684 associazioni di volontariato, un quinto di tutte le realtà attive in Toscana. “Anche nel comune di Firenze esiste una rete territoriale che diventa sempre più indispensabile – conferma l’assessore al Welfare Sara Funaro – siamo in un’epoca in cui le amministrazioni non possono fare tutto in modo internalizzato, ma è necessario collaborare in modo stretto con il terzo settore, nell’erogazione dei servizi come nella programmazione degli interventi”. Ampliando lo sguardo, la Toscana continua a essere terra di volontariato: si è passati dalle 2.144 associazioni del 2003 alle 3.414 censite oggi. Secondo il Cesvot, però, alcuni contraccolpi della crisi si sono fatti sentire, con una diminuzione dei fondi disponibili ma anche con un intreccio di aspetti che vanno dall’aumento dei bisogni della popolazione fino alla minore disponibilità di volontari continuativi. A Firenze, come altrove, uno dei principali problemi che vengono segnalati è legato “al difficile ricambio generazionale: ai volontari storici subentrano sempre meno giovani”, osserva Funaro. “Stiamo portando avanti un lavoro sinergico attraverso il servizio civile – conclude l’assessore – un modo per far entrare in contatto i giovani con le associazioni. In molti casi questa esperienza è un buon presupposto per il futuro impegno come volontario”.

 La ricerca

“l’identikit” di chi presta gratis il proprio tempo H

a un’età compresa tra i 30 e i 54 anni e la metà ha un lavoro fisso. È “l’identikit” del volontario toscano tracciata dal Cesvot. Il 46 per cento delle persone che prestano gratuitamente il loro tempo è rappresentato da donne, e negli ultimi dieci anni c’è stato un boom delle organizzazioni “in rosa”, dove la componente femminile supera il cinquanta per cento. Tra i giovani, chi diventa volontario è spesso impegnato anche negli studi universitari: in questo caso l’età media va dai 19 ai 24 anni. Le associazioni di piccole dimensioni contano tra le proprie fila soprattutto anziani e giovani, mentre le organizzazioni maggiormente strutturate raccolgono per lo più volontari tra i 35 e i 55 anni. Secondo la ricerca del Cesvot, il 45 per cento dei volontari toscani dichiara di aver scelto questa strada per una motivazione etica (religiosa o laica che sia), mentre secondo il 63,8 per cento la loro organizzazione migliorerebbe con l’arrivo di nuovi volontari. G.C.


#L’inchiesta

Dicembre 2016 | 9

 Il reportage

Nelle case degli anziani con i confratelli della Misericordia Le “mutature” sono un’attività antichissima, un perno della tradizione, che consiste nell’assistenza domiciliare a chi è impossibilitato a muoversi Sara Camaiora

C’

è la signora centenaria, inferma ma pienamente lucida, e il signore che quasi non parla più ma riesce ancora flebilmente a cantare, come faceva da giovane. “Perché ogni persona è un mondo a sé”, ripetono i confratelli della Misericordia di Firenze che, tutti i giorni, entrano nelle case di tanti fiorentini per offrire supporto a situazioni di difficoltà. È un martedì mattina, sono passate le nove ed è già partita la squadra del primo turno di quelle che vengono chiamate le

“mutature”. Si tratta di un servizio antichissimo, un perno della tradizione della Misericordia, che consiste nell’assistenza domiciliare a anziani o ammalati, pressoché impossibilitati a muoversi, cambiando letto o biancheria – “mutando”, appunto – e agevolando gli spostamenti. Tra i casi presi in carico, persone sole ma anche assistite da familiari o badanti che, però, hanno bisogno di un sostegno in più per le attività quotidiane. Un servizio svolto quasi esclusivamente da volontari, una sessantina, che si organizzano in tre squadre in differenti orari dal lunedì al sabato e una la domenica e i festivi. Tra loro, molte persone in pensione o avanti con gli anni. “Chi è giovane forse non pensa di potersi rapportare al meglio con gli anziani, ma bisogna provare per capire e ritrovarsi coinvolti”, è ciò che ritiene chi ormai da tempo svolge questo servizio. È una giornata piuttosto intensa, cinque le visite previste. Gli sforzi da fare non mancano, c’è chi necessita di essere

trasportato sulla sedia a rotelle, chi riesce a fare qualche piccolo passo se sorretto e guidato, chi ancora dal letto non si sposta ma ha bisogno di una pulizia adeguata. I volontari non entrano nel clinico, non fanno osservazioni ed eseguono ciò che viene loro richiesto: questo nel rispetto delle regole di comportamento delle “mutature”. “Alla fine è inevitabile creare un rapporto di confidenza”, viene spiegato. E così la commozione non manca quando un anziano, che quasi ha perso la parola, riesce a salutare per nome uno di loro, mentre a malincuore la squadra si congeda dalla figlia di un’altra signora che avrebbe voluto trattenere tutti ancora per un po’ in salotto, ma la tabella di marcia incombe. “Quello che vogliamo fornire è un conforto sia fisico che morale. Tante volte siamo le uniche persone che incontrano durante il giorno, sia l’anziano che i familiari – raccontano i confratelli – inoltre chi vive con loro non può allontanarsi neppure per poco tempo, per questo vorremmo riuscire a rispondere al meglio anche a questa esigenza, ampliando le possibilità del servizio”.

 L’esperienza

“io, nelle zone del terremoto”

“C

ome un lavoro a tempo pieno: fare il volontario è bello, ma ci vogliono costanza e molto impegno. Bisogna essere pronti a partire all’improvviso quando scatta l’emergenza”. Per Fedora, ventiquattro anni, volontaria della Misericordia di Sesto Fiorentino, la chiamata è arrivata all’improvviso: alle 11 del 24 agosto, una manciata di ore dopo la prima scossa, è partita per Sant’Angelo di Amatrice insieme alla colonna mobile organizzata dalle Misericordie

d’Italia. “È stata la mia prima emergenza nazionale: siamo arrivati quando era ormai buio, abbiamo montato le tende, c’erano i primi sfollati a cui poi se ne sono aggiunti tanti altri”. Incontriamo Fedora a Cittareale, venti chilometri a ovest di Amatrice, il giorno in cui viene inaugurata la prima scuola antisismica realizzata nella zona del terremoto grazie all’impegno di privati e dei volontari delle Misericordie: un edificio in cui batte un cuore toscano perché finanziato

da Unicoop Firenze, con parte dei fondi raccolti alle casse dei supermercati, e dalla Fondazione CR Firenze. Per Fedora è la quarta tappa nell’area del terremoto. Dopo i primi tre giorni passati a Sant’Angelo ha documentato per il “gruppo press” della confraternita i cantieri di tre scuole, tra cui quella di Cittareale, che le Misericordie stanno seguendo nella zona del sisma. Parla con passione, dimostrando già tanta esperienza nonostante la giovane età. “Ho iniziato

a fare la volontaria a diciotto anni, grazie a un’amica – racconta – volevo mettermi alla prova perché mi rendevo conto che non avrei saputo come soccorrere una persona in difficoltà”. Oggi Fedora è al terzo anno di Medicina. “Il mondo del volontariato mi ha appassionata, il mio percorso di studi è nato proprio da questo impegno. Il volontariato è diventato la mia vita”. G.C.



Dicembre 2016 www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere Lo speciale

La curiosità

con un t-rex la festa è “giurassica”

P

un natale di luci e magia Guida alle iniziative di dicembre e dell’Epifania tra presepi, alberi addobbati e regali “speciali” ☛ pagina ii

Una

6 gennaio

al giorno

quando il dono più atteso fa “bau bau”

nella casetta della befana ☛ pagina iii

Il Meyer risponde

L’avvento

C

on le feste tanti bambini chiedono a Babbo Natale un cucciolo. Come gestire questa richiesta? Ne parla la dottoressa Francesca Mugnai, esperta di interventi assistiti con gli animali e responsabile della pet therapy all’ospedale pediatrico Meyer. C’è un’età giusta per esaudire il desiderio di un figlio di avere un cane o un gatto? Bisogna capire se si tratta solo di un capriccio momentaneo o di un desiderio reale e, soprattutto, realizzabile all’interno dell’ambiente familiare. Per farlo è importante valutare spazi, abitudini, ritmi della famiglia, sempre coinvolgendo il bambino. Come si può inserire un cucciolo nel tran tran familiare? Prima del suo arrivo va creato l’ambiente idoneo. È opportuno chiedere consiglio a un veterinario per comprendere sia l’impegno che ogni razza comporta, sia

se la casa in cui andrà a trovarsi sia adatta o meno. È bene anche chiedere i pareri di amici che ci sono già passati, per capire cosa significhi realmente prendersi cura di un cane o di altri animali. Quale contributo allo sviluppo del bambino? Il dottor Turner della società Isaat sostiene che “bimbi e animali costruiscono una relazione che crea nel bambino un sentimento di autoregolazione dell’io a livello cognitivo e sociale sviluppando l’empatia”. Chi cresce con un animale domestico impara meglio a capire il linguaggio non verbale, a osservare nei comportamenti la richiesta di un bisogno fisico e psicologico. Ha grandi vantaggi psicologici, educativi e fisici. S.W.

un calendario per giocare ☛ pagina iV

Ricetta

il risotto per il veglione ☛ pagina iV

Per i genitori

un registro per trovare la tata giusta Serena Wiedenstritt

C’

è chi lo chiama “salvagente” oppure “trova-tate”. Si tratta del registro comunale delle babysitter. Un elenco con i nominativi e i contatti telefonici di circa ottanta babysitter per ogni quartiere, pensato per accompagnare le famiglie fiorentine nella ricerca e nella selezione della tata. Un passaggio cruciale per ogni mamma e papà che hanno bisogno di una mano. Per accedere all’elenco è sufficiente inviare una mail ai responsabili del servizio (info sul sito: servizi.comune.fi.it/servizi/ scheda-servizio/elenco-baby-sitter.) con i dati anagrafici del bambino, residenza e indirizzo della famiglia e in allegato la copia del documento di identità di uno dei genitori che fanno richiesta. Le circa quattrocento babysitter in elenco sono in possesso dei titoli di studio previsti dalla normativa regionale e in più hanno partecipato a una formazione offerta dal

Comune di Firenze. Quello a cui punta il servizio – viene spiegato – al di là dell’intervento occasionale della tata, è la nascita di un rapporto di tipo educativo che offra ai bambini la possibilità di trascorrere alcune ore con personale qualificato in grado di attuare percorsi educativi significativi e diversificati, attraverso proposte di gioco e restando nel loro ambiente domestico. Il rapporto di lavoro che si sviluppa dopo il primo contatto è di tipo privato e viene concordato tra le parti, nel rispetto del contratto collettivo di lavoro. Il costo del servizio è a carico della famiglia, ma in alcuni casi l’amministrazione può erogare un contributo economico di importo pari agli oneri previdenziali e assicurativi versati a favore della babysitter.

er i bimbi che da grandi sognano di diventare scienziati, due proposte da sfruttare mentre la città scoppia di abeti e decorazioni natalizie. A Chianciano Terme (Siena) c’è la mostra “Dinosauri in Carne e Ossa”, che ha invaso il Parco Fucoli con le creazioni di un team di paleontologi e artisti che hanno trasformato l’area verde delle Terme in un parco preistorico. Piccoli e grandi possono aggirarsi fra dinosauri e altri animali estinti a dimensioni reali. Non mancano giganteschi Tyrannosaurus, Diplodocus e Spinosaurus, né minuscoli cuccioli del carnivoro Scipionyx samniticus o del piumato Sinosauropteryx (www. prolocochiancianoterme.it).A Fiesole c’è invece il progetto “6inviaggio”, una sorta di macchina del tempo per viaggiare attraverso varie epoche – dall’antichità etrusca e romana al Medioevo, dal Rinascimento al Novecento – alla scoperta della storia di Firenze. L’iniziativa, indirizzata a insegnanti e ragazzi, è resa possibile dalla collaborazione fra Museo Archeologico di Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti e Museo degli Innocenti (www.6inviaggio.org). S.W.

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli


II | Dicembre 2016

#Lo speciale

Christmas time

il natale dei bimbi tra canti e pan di zenzero A “tu per tu” con Santa Claus, sul ghiaccio con i pattini, laboratori per aspiranti elfi: alcune delle iniziative in città Guenda Gonnella

pettacoli sulla magia del Natale, villaggi di Santa Claus, laboratori per realizzare decorazioni per l’albero e diventare elfi perfetti. La città si veste a festa con tante iniziative, in vista del giorno più atteso dell’anno. Qui una mini-guida con una selezione di appuntamenti per orientarsi nelle cose da fare e vedere. Il periodo delle festività si apre “ufficialmente” l’8 dicembre con l’accensione del grande albero di Natale in piazza Duomo, un evento “luminoso” che ogni anno lascia a bocca aperta grandi e piccini. La città continuerà poi a riempirsi di luci con F-Light, la rassegna organizzata dall’associazione Mus.e che, fino all’8 gennaio, realizzerà proiezioni su Ponte Vecchio e altri monumenti. Non mancheranno attività e laboratori al Museo di Palazzo Vecchio dedicati all’albero di Natale e percorsi a lume di torcia per scoprire i musei civici sotto una nuova luce (musefirenze.it). Al Museo di Storia naturale arrivano i campi natalizi per bimbi da 7 a 12 anni, con viaggi nel tempo e nello spazio che daranno la possibilità di incontrare popoli e animali di mondi ed epoche lontani (info: 055.2756444). Per un “salto” al Polo Nord, appuntamento dal 15 al 18 dicembre alla Limonaia di Villa Vogel con la Casa di Babbo Natale: i bambini potranno consegnare a Santa Claus le loro letterine. Fino al 21 dicembre piazza Santa Croce si trasforma in un villagio natalizio con il mercato di Natale “Weihnachtsmarkt”. Tra dolci tipici di tutta Europa e tante altre proposte, ogni domenica Bianca Natale, la figlia di Bab-

bo Natale, incontrerà i piccoli visitatori per ascoltare le lore richieste. Nei teatri fiorentini tanta musica e spettacoli a tema natalizio. Si va dal concerto del Coro delle voci bianche del Maggio Musicale (21 dicembre ore 20, www.operadifirenze.it) al cartone con musica dal vivo “Il pupazzo di neve” in scena al Verdi (17 dicembre ore 16.30, www.teatroverdionline. it) e alle rappresentazioni de “La regina della Neve” e del “Piccolo Principe” in programma al Puccini (18 dicembre, 26 e 27 dicembre, www.teatropuccini.it). Il

Piccolo Coro del Melograno si esibirà nei grandi classici del Natale il 17 dicembre in piazza Bartali (16.30). Masha e Orso saranno invece i protagonisti dello show in programma all’Obihall il 26 dicembre (ore 16). E a due passi da lì, grandi e piccini potranno sperimentare “l’ebbrezza” di una bella pattinata sul ghiaccio e partite di Ice stock (una sorta di bowling per tutta la famiglia) sulla pista del Winter Park. Tutti a pattinare anche sulla pista ghiacciata del centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio, dove un Babbo

Scartiamo i regali

la creatività sotto l’albero l Natale è una giornata magica, con i bambini che strappano carte da regalo colorate e distruggono fiocchi preparati con cura. Il sorriso di un bambino di fronte all’apertura di un regalo, desiderato da molto tempo, rappresenta un dono per i grandi. Trovare idee regalo originali, alternative, utili ed educative non è un’impresa così difficile a Firenze. Anzi. Ecco allora alcuni consigli tra le tante scelte che la città offre. In Borgo Albizi 60r, ad esempio, c’è Eurekakids, un luogo pieno di giochi che aiutano i bambini a stimolare la creatività. Per i primi anni la scelta ideale potrebbe essere il treno dei blocchi di legno da incastrare o il tappeto delle attività 2 in 1, perché si può usare sia aperto che chiuso. Per i più grandi, la stazione dei pompieri a tre piani (da 3 anni), la casa delle bambole gigante, la nave pirata, il set magia e il proiettore spazio che trasforma la cameretta in un planetario (da 6 anni). Altre idee regalo si possono trovare da Cup of Milk, in Borgo Pinti 6r (nella foto). Tra la merce proposta, i calzini con pupazzo di neve (disponibili in tre taglie diverse), gli stivali colorati in gomma natu-

rale per la pioggia, le lampade “glow in the dark”, gli abitini ricchi di stampe geometriche, i guanti bicolor, i mini ombrelli trasparenti con le costellazioni, il roll di carta gigante con la mappa del mondo da colorare e i poster, con tanti personaggi diversi come panda, robot e frutti, da appendere in camera. Da Cri Cri, in via Il Prato 45r, si possono scegliere per una sorpresa natalizia i bavaglini colorati in tessuto Liberty, le borsine portatutto, il poncho per la pioggia, le nuvole in tessuto da appendere e i piccoli abiti, unici perché realizzati a mano. O ancora, da Baby Bottega, sempre in via Il Prato (ai numeri 53-55r), si potrà stupire qualsiasi bambino, perfino quelli più esigenti, con i costumi da costruttore e vigile del fuoco, il banco da mercato in cartone e tanti accessori per decorare le pareti, come gli sticker con messaggi o con personaggi amati, in grado di rendere speciale qualsiasi cameretta. Senza dimenticarsi, poi, delle tende colorate degli indiani, piccoli mondi in cui giocare a nascondersi. V.V.

Natale in carne e ossa aspetterà grandi e piccoli per un selfie natalizio, tra parate, concerti e spettacoli delle Winx e non solo (programma su www.igigli.it). Al centro commerciale di Novoli (spazio Xl) tante iniziative a cura dell’associazione Piazza San Donato tra concerti, laboratori di addobbi e giochi per bimbi (www.piazzasandonato.it). E ancora, le biblioteche per ragazzi di Firenze si trasformeranno in “palestre” per piccoli aiutanti di Babbo Natale con molte attività, come il viaggio nel paese di pan di

zenzero alle Oblate, con letture animate e realizzazione di personaggi di pasta da appendere all’albero (11 dicembre ore 16), il laboratorio per “disegnare l’inverno” alla BiblioteCaNova (il 21 ore 17) o quello per scrivere auguri a fumetti alla biblioteca dell’Orticoltura (il 23 ore 17). Alla biblioteca del Galluzzo si racconteranno le avventure magiche delle renne di Babbo Natale (20 dicembre, ore 17), mentre alla Thouar si trasformeranno vecchi oggetti di casa in regali scintillanti (9 dicembre ore 17). Tutto il programma su www.biblioteche.comune.fi.it. Clima da “Jingle Bells” anche nelle ludoteche fiorentine: al Castoro, nel Q3, ad esempio, si fa festa con canzonieri natalizi, mercatini del baratto per scambiare i regali “doppioni” e l’immancabile tombolata. Alla Tana dell’Orso, nel Q2, si potranno realizzare addobbi di Natale con carta di giornale, pane di sale e palloncini (il programma delle ludoteche su educazione.comune.fi.it). E anche quest’anno la stazione di Santa Maria Novella sarà un punto di raccolta per le letterine natalizie: sia i bambini che i loro genitori potranno affidare sogni e desideri al grande albero collocato all’inizio dei binari. Basteranno brevi gite fuori porta, poi, per visitare altre case e villaggi di Babbo Natale. A Campi Bisenzio, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 dicembre, la Rocca Strozzi si trasforma nel Magico Parco di Babbo Natale (ilmagicoparcodinatale.it). A Chianciano Terme (Siena), fino all’8 gennaio, al Parco Acquasanta renne e pinguini accompagneranno in visita alla dimora di Santa Claus e alla fabbrica di giocattoli (www.paesedibabbonatale.it). Lo stesso a Montecatini Terme (Pistoia), dove fino al 6 gennaio Babbo Natale si godrà un po’ di relax in una casetta vicino alle terme (Castello delle Terme Tamerici, www.lacasadibabbonatale.it).


#Accade in città

Dicembre 2016 | III

Epifania

In mostra

i mille volti del presepe

Classici, animati o con effetti speciali, le Natività da scoprire i sono quelli tradizionali e le Natività “in moto”. I presepi lasciano tutti a bocca aperta. In centro (ma non solo) la maggior parte delle chiese ha il proprio: San Lorenzo, Santissima Annunziata e la chiesa di Santa Maria de’ Ricci in via del Corso sono tra le più conosciute. Fra gli altri presepi presenti in città, da oltre quarant’anni l’istituto Don Orione di via Capo di Mondo 34 apre le sue porte per far ammirare un grande presepe meccanizzato, che propone diverse scene basate sulla Bibbia. È accessibile per tutte le feste. Le offerte raccolte vanno all’istituto che accoglie adulti con disabilità intellettiva. Altro presepe “animato” all’Argingrosso: oltre cinquanta metri quadrati, un centinaio di statuette di cui sessanta in movimento e tanti effetti speciali, come neve e fumo dai comignoli (17 dicembre-15 gennaio). Tornando in centro, l’Hotel Rivoli di via della Scala rinnova l’appuntamento con la mostra di trenta presepi dell’artista Claudio Ladurini (8 dicembre-8 gennaio), a ingresso gratuito. Novità di quest’anno, il villaggio di Babbo Natale. Non mancherà, infine, l’appuntamento con “Capannucce in città”, la manifestazione, da quest’anno presieduta da Padre Bernardo, che promuove la tradizione del presepe G.C. nelle famiglie e nelle scuole.

tutti a casa della befana Appuntamenti con la vispa “nonnina” e l’arrivo dei Magi

Il tutorial

La calza fai da te Piena di caramelle se siete stati buoni o zeppa di carbone se avete fatto i birboni, la calza della Befana in ogni caso è un must dell’Epifania. Possiamo farla con largo anticipo, ovviamente con l’aiuto di mamma e papà. Un gioco per assecondare l’attesa della festa che tutte le altre porta via e affrontare con il sorriso la fine del periodo natalizio. Per prepararla basta davvero poco: ago, filo, forbici (da far utilizzare agli adulti!), calze e stracci vecchi e tanta fantasia. La base sarà un vecchio calzino, ovviamente più grande è e più dolci (o carbone) conterrà. Disegnate sulla stoffa le formine che andranno a decorare la calza e poi ritagliatele. Magari potete abbellirle applicandoci sopra della polverina dorata o argentata su della colla per tessuti trasparente. Poi cucite su tutta la lunghezza. Infine tocca ai bordi, che possono essere decorati facendo passare lungo tutta la circonferenza dei nastrini colorati, di stoffa o di carta, o anche dei fiocchi avanzati dai pacchi già scartati. Ecco fatto, ora tocca aspettare che arrivi la notte perché, come scriveva Rodari, F.D.L. “viene viene la Befana, da una terra assai lontana, così lontana che non c’è...”!

a Befana vien di notte... ma anche in piazza, su una canoa, a bordo di un vecchio treno sbuffante o al volante di una bella auto d’epoca. Certo, ai più piccoli l’arzilla vecchietta può fare un po’ timore, ma in quel caso il giorno che tutte le feste si porta via regala l’occasione di ammirare tre “cavalieri” vestiti di sontuosi abiti. Ma partiamo dalla nonnina più famosa d’Italia. Armata di calze, dolciumi e in qualche caso di carbone, arriverà tra il 5 e il 6 gennaio nei circoli e nei luoghi pubblici di molti quartieri, da piazza dell’Isolotto a Brozzi (www.comune.fi.it). Niente turbo-scopa, ma una canoa per la Befana che, come ogni anno, approderà, grazie all’imbarcazione “presa in prestito” dai Canottieri Comunali, sul lungarno Ferrucci, vicino al Ponte da Verrazzano (appuntamento il 6 gennaio, www.canottiericomunalifirenze.it). Via fiume ma non solo, anche su una fiammante auto d’epoca: per l’Epifania torna la “Befana del vigile urbano”, con la sfilata di vetture storiche dal piazzale delle Cascine fino al Meyer, passando dal centro di Firenze. A organizzare il corteo è il Club auto e moto d’epoca toscano (www.camet.org) con la collaborazione della polizia municipale. E poi, tutti in carrozza. La stessa mattina, dalla sta-

zione di Santa Maria Novella partirà il Treno della Befana, promosso dall’associazione Italvapore. Uno storico convoglio a vapore porterà famiglie e bambini fino in Mugello, a San Piero a Sieve, con una fermata a Campo di Marte (per prenotazioni, www.prolocosanpieroasieve.it). La “vecchia signora” regalerà anche qualche brivido, ma in questo caso sarà necessario fare un viaggio fuori città: a Pistoia si calerà dal campanile di piazza Duomo, alto sessantasei metri, grazie all’aiuto dei vigili del fuoco nel pomeriggio dell’Epifania. Un poco più lontano, a Barga, in Garfagnana, la festa inizia già il 5 gennaio, con i bambini che bussano alle porte per racimolare dolcetti in cambio di qualche stornello. Poco fuori dal centro, in località Pegnana, i piccoli possono visitare la casetta della Befana (prenotazioni allo 0583.724090). Nessuna calza, ma tanto spettacolo nel centro di Firenze con la tradizionale Cavalcata dei Magi nel pomeriggio del 6 gennaio: settecento figuranti in costume per una festa di origine cinquecentesca, che vedrà il corteo storico, con in testa i Re Magi a cavallo, andare da Palazzo Pitti al Duomo (operaduomo. firenze.it). G.C.

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IV | Dicembre 2016

#Il Reporter dei piccoli

UN CALENDARIO DA GIOCARE... INIZIAMO!!!

INDOVINELLO

COLORA CON NOI

LABIRINTO La via più veloce

INDOVINELLO

COSE DA FARE

SI VESTE DI LUCI E PALLINE...

RITAGLIA IL CALENDARIO E ATTACCALO ALLA PARETE

A_E__

COLORA CON NOI

QUIZ DOVE ABITA BABBO NATALE?

SONO IN TRE E MI SEGUONO...

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È L’ORA DI ADDOBBARE L’ALBERO!

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COSE DA FARE

DISEGNA IL TUO ALBERO

UNISCI I PUNTINI

COLORA CON NOI

VIENI CON ME A PATTINARE SUL GHIACCIO?

di Enrica Della Martira

un risotto con il botto Basta con la solita pasta al pomodoro, è Capodanno anche per i bambini! Ecco una ricetta sostitutiva perfetta: si tratta fondamentalmente di un risotto in bianco, profumato con vaniglia e scorza di limone. Tutti sapori molto soft e i bambini possono metterci tranquillamente un quintale di parmigiano sopra, o in alternativa una bella tartare di gamberi, forse più adatta ai bimbi già grandicelli. Così con un’unica preparazione le mamme riusciranno ad accorciare i tempi in cucina e magari a dedicare un attimo in più al relax e a un bicchiere di bollicine in attesa dell’anno nuovo. INGREDIENTI per 4 persone: 280 gr di riso carnaroli, 1 cipolla bianca, brodo vegetale, 1 bacca di vaniglia, la scorza di mezzo limone, burro, 16 code di gamberi, olio evo, sale, pepe. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in pentola con una noce di burro, aggiungete il riso e tostatelo per qualche minuto, versate il brodo un po’ alla volta fino a cottura del risotto. Nel frattempo tritate le code di gambero e conditele con un filo d’olio, un pizzico di pepe e di sale. Dividete la bacca di vaniglia a metà per il lungo e prelevate i semi passandoci sopra la lama del coltello, unite i semi al risotto insieme alla scorza di limone tenendone un poco da parte per guarnire. Mantecate il riso con un’altra noce di burro e stendetelo nei piatti, guarnite con la scorza messa da parte e, con l’aiuto di un coppapasta, mettete al centro la tartare di gamberi e servite. Buon appetito e buon anno nuovo!

QUIZ

ANAGRAMMA

COLORA CON NOI

IL MIO NOME È “LOFE”

QUANTI GIORNI MANCANO A NATALE?

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COSE DA FARE PREPARA UN DOLCE CON UN TUO AMICO

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INDOVINELLO IL MIO NASO! C__0__

UNISCI I PUNTINI

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DISEGNA IL REGALO CHE VORRESTI

COSE DA FARE RILASSATI FACENDO QUALCOSA CHE TI PIACE

INDOVINELLO LA BEFANA LO PORTA AI MONELLI:

COSE DA FARE SEI PRONTO A FESTEGGIARE?

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BUON NATALE E FELICE 2017!

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#Il punto

Dicembre 2016 | 11

 Sicurezza

campagne e incontri contro le truffe agli anziani Carabinieri e polizia in azione per combattere un fenomeno che risulta in crescita: vittima soprattutto la fascia “over” della popolazione Sara Camaiora

B

ussano alla porta di casa, chiamano al telefono, si fingono tecnici di luce, gas o altro. Espedienti per estorcere denaro, dati bancari, oggetti preziosi. Per mettere insomma a segno vere e proprie truffe. E a esserne vittime sono quasi sempre le persone anziane. Stando ai dati diffusi dalla Polizia di Stato, il fenomeno risulta essere in crescita sia a livello nazionale, dove si è registrato un aumento del 19 per cento nel primo semestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia in città e in tutta la Toscana. Nello specifico, nella nostra regione, tra il gennaio e l’agosto scorsi sono stati registrati 764 episodi di truffe ad anziani contro i 619 segnalati al 113 o denunciati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato evidenzia quindi un aumento di circa il 23%, percentuale che comprende tuttavia anche i sempre più frequenti casi di truffe scoperte

e sventate. Per questa ragione le forze dell’ordine si sono mobilitate in modo da sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini su questo tipo di situazioni e su come comportarsi. Il Comando provinciale dei Carabineri di Firenze ha fatto partire una capillare campagna di informa-

zione sul tema: già oltre sessanta gli incontri organizzati in città e provincia, nelle sale parrocchiali, in alcune piazze e in diversi luoghi di aggregazione come circoli o centri anziani, anche in collaborazione con le amministrazioni locali, alla presenza del comandante di stazione

della zona, per dare consigli agli anziani e distribuire materiale informativo. Grande partecipazione e interesse – viene spiegato – sono stati finora registrati, e la disponibilità dell’Arma a mettere in campo ulteriori iniziative è massima. “Finché ci sarà spazio proseguiremo, è un

 Il vademecum

parola d’ordine, prudenza I consigli delle forze dell’ordine per evitare di essere raggirati

“P

rima di far entrare uno sconosciuto in casa verificate con una telefonata”, spiega l’attore Gianni Ippoliti in uno degli spot lanciati dalla Polizia di Stato per la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”. È proprio questo uno dei principali consigli agli anziani per evitare di finire vittime dei truffatori che suonano alle porte delle case. Non mandare bambini ad aprire, non dare soldi a persone sconosciute che dicono di essere funzionari pubblici o privati, farsi mostrare un tesserino di riconoscimento: sono alcune delle utili indicazioni che si trovano nell’opuscolo elaborato dai Carabinieri e distribuito con la campagna di informa-

zione in corso sul territorio fiorentino. Un vero e proprio vademecum anti-raggiro, in cui si spiega, ad esempio, che – per quanto riguarda le società di erogazione di servizi – “di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso”, motivo per cui è bene osservare la massima cautela quando qualcuno si spaccia come tale senza alcuna comunicazione. In ogni caso, esortano ancora i Carabinieri, “telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare”, ma “attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dalla persona che si è presentata alla vostra porta perché dall’altra parte potreb-

be esserci un complice” e “nel dubbio non esitate e chiamate il 112”. Particolare attenzione viene data a una modalità di truffa che risulta sempre più diffusa, quella del falso carabiniere che dà notizia di un presunto incidente causato da un familiare: il consiglio è prendere tempo, verificare la veridicità dell’accaduto e anche in questo caso, per qualsiasi dubbio, chiamare i numeri di emergenza. Anche sul sito della Polizia di Stato, nella sezione dedicata proprio alle truffe agli anziani, viene ricordato che “nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente”, per cui è

bene non far entrare persone che non si conoscono, “anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità”. I consigli qui si estendono anche per i familiari, i vicini di casa e soprattutto per gli impiegati di uffici bancari o postali, a cui viene raccomandato: “Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui” e inoltre “spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli”. S.C.

piccolo impegno che porta a un grande risultato. Dove è stata fatta una campagna assidua di sensibilizzazione si è verificato un abbattimento del fenomeno – fa presente il comandante provinciale Giuseppe De Liso – a essere più colpiti sono i quartieri periferici. Ma a Legnaia, ad

esempio, una signora di 82 anni poco tempo fa ha sventato una truffa chiamando subito il 112, come raccomandiamo di fare in qualsiasi situazione poco chiara”. Stessi obiettivi per la Polizia di Stato, che ha predisposto a livello nazionale la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”, diffondendo spot visibili anche sugli account social, con la collaborazione del conduttore televisivo Gianni Ippoliti, che mostrano le truffe più ricorrenti, come quelle tra le mura domestiche in cui i malfattori si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine o per tecnici del gas, e veicolano input chiari ai cittadini, in particolare raccomandando di denunciare e raccontare l’accaduto perché “la vostra denuncia può evitare altre truffe”. Proprio così recita il messaggio lanciato in uno dei video promossi, trattandosi dell’unico modo per far emergere sempre più il fenomeno: come spiega una nota, “sono sempre più gli anziani che, seguendo il consiglio della Polizia di Stato, ‘non si sentono soli e chiamano sempre’”.


12 | Dicembre 2016

Natale al Museo Tra luoghi d’arte e musica

Giovedì 22 dicembre ore 17.00 Alla scoperta del percorso museale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova in collaborazione con

®

Si ringrazia Azienda USL Toscana centro Servizio Sanitario della Toscana

La Fondazione Santa Maria Nuova ONLUS impegnata nel tutelare e valorizzare il patrimonio storico artistico di Santa Maria Nuova, promuove un pomeriggio di visite guidate al percorso museale dell’Ospedale più antico al mondo in attività. Il percorso di visita si snoda attraverso suggestivi itinerari ai luoghi del complesso monumentale di Santa Maria Nuova con interventi musicali a cura degli allievi del “Conservatorio L. Cherubini” di Firenze. Buffet natalizio di dolci e specialità della tradizione Antico “Chiostro delle Medicherie” Ingresso alla serata su donazione (a partire da € 20) - Prenotazioni: 055 6938374 info@fondazionesantamarianuova.it


#Focus

Dicembre 2016 | 13

 Sui banchi/1

i ragazzi in cattedra, gli alunni sono “over” Sei biblioteche ospitano lezioni gratuite per insegnare l’abc del computer facendo dialogare tra loro generazioni diverse Gianni Carpini

I

l “prof” di computer ha appena diciassette anni. Davanti alla postazione web, con tono paziente, dà le dritte giuste alla sua allieva: Maria Grazia, classe 1941, alle prese con la schermata di accesso alla rete della biblioteca. Dall’altra parte del tavolo, Anna, insegnante in pensione, cerca su Google la meta sognata per le vacanze, Tenerife. “Imparare come si accende il pc è già un mezzo miracolo”, confida al suo coach infor-

matico, Massimo, diciotto anni. Il marito della signora Anna, Paolo, si trova un click più avanti: è atterrato sui siti delle compagnie aeree low cost. Ad aiutarlo in questo viaggio virtuale è il diciannovenne Giancarlo, che frequenta il quarto anno dell’istituto SassettiPeruzzi di Firenze, come tutti i suoi “compagni di insegnamento”. “All’inizio di ogni incontro facciamo un bel ripasso – racconta Giancarlo – per noi usare le nuove tecnologie è una cosa automatica, per queste generazioni invece è

più difficile”. Siamo alla Luzi, nella zona di Campo di Marte, una delle sei biblioteche dell’area metropolitana fiorentina a ospitare “Pc over 60”, una serie di lezioni gratuite che insegnano l’abc del computer facendo dialogare età diverse: gli alunni sono appunto gli “over”, mentre in cattedra salgono i ragazzi delle scuole superiori (aiutati da un tutor e da un breve corso di formazione). Si tratta del terzo anno che lo Sdiaf, la rete interbibliotecaria fiorentina, sostiene il progetto insieme

 Il calendario

Si riparte a febbraio da Oblate e Isolotto

U

na full immersion nel mondo del computer accompagnati da super-esperti in materia, i ragazzi che frequentano l’istituto Sassetti-Peruzzi, scuola che ha aderito al progetto. Tra Firenze, Lastra a Signa e Scandicci quest'anno il calendario di “Pc over 60” prevede undici corsi. Ognuno comprende sei lezioni di due ore, concentrate in due settimane. In tutto i posti per gli over 60 sono set-

tantasei, mentre i ragazzi coinvolti sono trentotto, con ogni giovane che assiste due differenti gruppi. Per quanto riguarda Firenze, i corsi alla biblioteca Luzi si sono conclusi: ad anno nuovo prenderanno il via alla BiblioteCaNova dell’Isolotto e alle Oblate (in entrambi i casi dal 7 al 16 febbraio), oltre che alla biblioteca De André, in zona San JaG.C. copino, dal 13 al 24 febbraio.

alla Regione Toscana, dopo una prima esperienza pilota nata nel 2013 all’Isolotto. Tutte le edizioni hanno fatto registrare il sold out. Quest’anno i corsi sono partiti dalla biblioteca Luzi per proseguire poi, oltre che a Scandicci e Lastra a Signa, alla BiblioteCaNova, alle Oblate e alla De André (vedi il calendario a fianco). Come mandare mail, navigare su internet, leggere le news in tempo reale o trovare ricette online: le domande dei “nonni-informatici” sono le più disparate, ma piuttosto semplici da risolvere per un nativo digitale. Ogni “alunno” ha una postazione tutta per sé ed è affiancato da un giovane esperto. La biblioteca Luzi è un caso un po’ particolare: qui tutti i ragazzi che hanno scelto di diventare “prof” sono di origine straniera. C’è chi ha provenienza cinese, chi filippina, molti sono la prima generazione nata nello Stivale, come testimoniano i loro nomi, italianissimi. Potere del computer: unire culture diverse, oltre che generazioni distanti.

 Sui banchi/2

nuovi corsi per l’università dell’età libera

Dieci in più rispetto all’anno scorso, oltre a laboratori e visite guidate. Tra gli iscritti tante donne e alcuni ultranovantenni

T

ornare sui banchi di scuola e riprendere a studiare magari da dove si era lasciato... qualche decennio fa. Si rinnovano a Firenze i corsi dell’università dell’età libera. Il programma per il 2016/2017 conta sessantaquattro corsi (dieci in più rispetto allo scorso anno) e venticinque laboratori, che comprendono discipline artistiche come acquerello, disegno, modellato e arti grafiche, laboratori teatrali, scrittura creativa, canto corale e, novità di quest’anno, il laboratorio di orologeria e quelli di cultura giapponese e origami e di scrittura geroglifica. Tra i corsi più richiesti quelli di argomento storico, storico-artistico e linguistico-letterario, con un’attenzione particolare alla storia di Firenze e alle questioni di attualità. Completano l’offerta dell’università dell’età libera le visite guidate, che verranno organizzate tra maggio e giugno del prossimo anno e

 L’accordo

Un protocollo fra Ateneo fiorentino e Legacoop Toscana

S

riguarderanno palazzi, mostre, giardini e musei di Firenze e dintorni. Quasi al giro di boa dei trent’anni – il progetto è nato nel 1988 dalla collaborazione tra amministrazione comunale e Università di Firenze – le iscrizioni toccano già quota quattromila. L’86 per cento è rappresentato da persone che da più anni frequentano l’università dell’età libera. Il 70% degli iscritti è laureato o ha un titolo di scuola media superiore. Tre quarti sono donne. Più della metà

degli iscritti ha un’età compresa fra 60 e 70 anni e il trenta per cento tra 70 e 80 anni, ma ci sono anche una quindicina di over 90 e altrettanti giovani sui 25 anni che frequentano soprattutto i laboratori artistici. I costi dei corsi vanno da 110 euro per quaranta ore a 150 euro per sessanta ore, mentre i laboratori variano da 120 a 200 euro. Per iscriversi c’è tempo (per i corsi che hanno ancora disponibilità di posti) fino al prossimo 31 gennaio.

eminari, tirocini e premi di laurea, iniziative di sostegno alla formazione post-universitaria e alla creazione di start up cooperative. Sono le attività previste dal protocollo d’intesa fra Università di Firenze e Legacoop Toscana, firmato a novembre con l’obiettivo di rafforzare i rapporti fra mondo accademico e mondo della cooperazione. Con l’entrata in vigore dell’accordo – viene spiegato – diventerà più facile per gli studenti accedere a tirocini e stage in cooperativa, grazie a una migliore informazione che Legacoop veicolerà verso le cooperative aderenti. Ma attraverso seminari e materiale informativo ad hoc la cooperazione rappresentata da Legacoop Toscana vuol fornire a chi sta per concludere il corso di studi anche l’opportunità di formare una cooperativa per inserirsi nel mondo del lavoro. Il protocollo prevede infine borse di studio per tesi di laurea svolte su argomenti che riguardino il mondo della cooperazione. Per informazioni: www.legacooptoscana.coop/ateneocooperativo


14 | Dicembre 2016

#Un mese in una pagina

 Matrimoni

 #Arnogo

crescono i fatidici “sì” (e l’età degli sposi)

il fiume e l’architettura in un racconto fotografico

I

l riflesso del Ponte Vecchio, l’increspatura dell’acqua sulla pescaia di Santa Rosa, il profilo del vecchio mulino di Rovezzano. Oltre 1.200 immagini per scoprire i dettagli del rapporto tra l’Arno e la sua architettura, un lungo racconto fotografico raccolto su Instagram con l’hashtag #Arnogo e consultabile da tutti. È il frutto dell’iniziativa organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione degli architetti fiorentini insieme alla comunità degli instagramers Igers Firenze per avvicinare la popolazione al fiume e al suo patrimonio architettonico a cinquant’anni dall’alluvione che, il 4 novembre del ‘66, devastò la città. E la risposta ottenuta – viene spiegato – è stata più che positiva: centinaia di fotografi per passione, oltre a qualche professionista, da metà ottobre hanno pubblicato (e continuano a pubblicare) su Instagram moltissimi scatti che ritraggono prospettive inedite dell’Arno, vedute originali del ponte Santa Trinita, gli argini e le spallette immortalati da nuove angolature. Si sono aggiunte le fotografie scattate dai partecipanti alla passeggiata sui ponti dell’Arno dello scorso 12 novembre, durante la quale una sessantina di persone hanno fatto tappa in alcuni dei luoghi simbolo dell’alluvione guidate da un gruppo di architetti-Ciceroni. E quelle realizzate al vecchio acquedotto di Publiacqua a Mantignano, ultima tappa delle iniziative di architetti e instagramers con una architettura anni ‘30, esempio di archeologia industriale, e i lunghi tunnel sotterranei che scortano per chilometri le N.B. tubature dell’acqua fino in città (foto di Lorenzo Concas).

 L’invenzione

Tyrebirth, il forno “mangia-gomme” C Ivo Gagliardi

A

umentano i matrimoni. E anche l’età media in cui si pronuncia il fatidico “sì”. A dirlo è la rilevazione Istat che il settore “Sistema informativo di supporto alle decisioni. Ufficio regionale di Statistica” della Regione ha elaborato in chiave toscana. In linea con la tendenza emersa a livello nazionale, i matrimoni tornano insomma a crescere anche nella nostra regione, dove quelli celebrati passano dagli 11.630 del 2014 agli 11.757 del 2015. Un aumento dell’1,1%, pari a 127 nozze in più, circa la metà di quanto registrato a livello nazionale – dove la crescita è stata del 2,4 per cento, passando dalle 189.765 unioni del 2014 alle 194.377 dell’anno successivo – ma che segna comunque una prima inversione di tendenza rispetto al calo progressivo registrato negli ultimi anni. Se insomma si torna a sposarsi di più, lo si fa anche sempre più tardi: l’età media del primo matrimonio in Toscana passa da 35,8 anni per gli uomini nel 2014 a 36,2 nel 2015, mentre per le donne da 32,8 a 33,1 anni. A diminuire sono in particolare i matrimoni fra i più giovani, nella fascia di età compresa tra venti e trentanove anni, per aumentare nelle classi successive (tra quaranta e quarantanove) e, soprattutto per gli uomini, anche più tardi, oltre i sessant’anni. Nella nostra regione – viene spiegato ancora – a partire dal 2004 in poi l’età media in cui si convola a nozze è superiore a quella italiana, sia per quanto riguarda gli uomini che le donne. Quanto alla “tipologia” dei matrimoni, continua il trend – in atto da tempo – che vede aumentare nella nostra regione le nozze con rito civile, che dal 59,4 per cento del 2014 sono passate a rappresentare il 60,8 per cento lo scorso anno.

opertoni di auto e tir arrivati “a fine carriera”? Ora si possono smaltire nel forno a microonde. Strano ma vero, grazie all’invenzione nata dalla collaborazione tra l’Università di Firenze e il Gruppo Caf, tra le aziende leader nel campo del sollevamento pesante e attiva nei settori delle bonifiche e dello smaltimento. Lo speciale forno “mangia-gomme” si chiama Tyrebirth: si tratta di un sistema che produce energia, si autoalimenta, evita l’incenerimento e riduce l’impatto sull’ambiente delle gomme “al capolinea” che oggi non possono essere conferite in discarica. Il tutto dando vita a nuovi materiali che sono interamente riutilizzabili: un gas (15-20%) costituito da idrogeno e idrocarburi gassosi, un liquido (35-40%) simile a gasolio, e un materiale solido (45%) dall’alto valore calorifico. Il principio alla base di Tyrebirth è quello della pirolisi: il forno riesce a portare in pochi minuti la temperatura del materiale fino a 700 gradi centigradi e a decomporre termicamente mediante le microonde i copertoni in mezz’ora. Tyrebirth porta la firma dei chimici Piero Frediani, già professore ordinario di Chimica industriale all’Ateneo fiorentino, e Silvio Occhialini, coordinatore del progetto. Il Gruppo Caf ne detiene il brevetto di ricerca già depositato in Europa, Stati Uniti, Australia e Canada. “È un’innovazione che potrà cambiare profondamente le abitudini del comune smaltimento degli pneumatici – dice il presidente del Gruppo Simone Gramigni – dopo la fase di sperimentazione si apre la sfida vera: Tyrebirth è pronto per misurarsi con il G.M. mercato, assumendo carattere e dimensioni di un processo industriale”.


#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it LE STRISCE PEDONALI E IL PARCHEGGIO DELLE AUTO

Spett. Redazione, vorrei portare all’attenzione di chi di dovere che le strisce pedonali, di fronte all’uscita del sottopassaggio pedonale che dalla Stazione di Rifredi conduce in via Vasco de Gama, sono completamente cancellate ormai da circa un anno (è rimasto solo il cartello verticale) ciò comporta che i conducenti delle auto si sentono liberi di parcheggiare su ambo i lati della strada rendendo difficoltosissimo l’attraversamento dei malcapitati pedoni, soprattutto se gli stessi, provenendo da una stazione, devono trascinare un trolley. Sarebbe il caso che chi di competenza provvedesse al ripristino. Grazie dell’ospitalità, cordiali saluti Mario C.

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Mario, pubblichiamo la sua segnalazione in modo che, come da lei richiesto, chi di competenza possa controllare la situazione e agire di conseguenza. Con la sua lettera torniamo a parlare anche questo mese, in questa pagina, delle difficoltà segnalate dai pedoni nel muoversi in città e in particolar modo nell’attraversare la strada. Giusto e doveroso che le strisce pedonali siano ovunque ben visibili, per favorire il passaggio e aumentare la sicurezza di chi si sposta a piedi. E giusto che siano il più possibile “protette”, soprattutto in certe strade e zone (ad esempio davanti alle scuole, ma non solo), con tutti gli accorgimenti che possono essere presi per diminuire pericoli e disagi per i cittadini. Ma giusto anche, in particolare da parte degli automobilisti, prestare sempre e in ogni caso la massima attenzione, alla guida così come nel parcheggio, per evitare di creare rischi e difficoltà soprattutto per coloro che hanno più difficoltà a muoversi. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

I GIARDINI E I GIOCHI PER I BAMBINI

Gentile redazione, mi riferisco alla lettera apparsa sul Reporter di novembre del signor Leonardo. Anche io come nonna porto la mia nipotina a giocare ai giardinetti e anche io vedo quel-

le scritte che ci sono su alcuni giochi. Parlavamo proprio uno di questi giorni con altre signore ai giardini che è un peccato che ci sia chi tiene certi comportamenti perché per prima cosa ci vorrebbe tutto il massimo rispetto possibile per le cose pubbliche che sono di tutti ma che se vengono sciupate poi non possono essere più usate da nessuno. Ma a parte le scritte, l’importante però dicevamo tutte insieme è che nei giardini ci siano tanti giochi per i bambini, secondo noi ci sono dei giardini dove sarebbe bello se ci fossero più giochi, e che siano sempre curati e funzionanti in modo che i bambini li possano usare sempre. Ormai siamo entrati in quel periodo dell’anno in cui si portano meno i bambini ai giardini, perché fa più freddo, piove e quando si esce dalla scuola arriva subito il buio, ma vorrei chiedere che si approfitti proprio di questo periodo dell’anno per sistemare, pulire e aumentare i giochi per i bambini ai giardinetti. Sarebbe bello per i bambini se la prossima primavera potessero trovare dei giochi nuovi! E anche per noi nonni! Annalisa

LE TARGHE LUNGO LE STRADE

Buongiorno Reporter, leggo anche sul vostro giornale che da un po’ di tempo a Firenze si stanno inaugurando tante vie nuove con il nome di diversi personaggi e devo dire che questa è una cosa che mi piace molto perché così si possono ricordare in un bel modo quelle persone, dedicando loro una strada della nostra città. Ho visto anche che di recente è stata messa una targa dove c’era il vecchio stadio della Fiorentina, e mi fa molto piacere notare che vengano ricordati eventi oltre a personaggi. Chiedo di metterne sempre di più per ricordare la storia di Firenze grazie alle lapidi in tutta la città. Peccato che non si possa sempre passeggiare guardando in alto, ma stando attenti a dove si mettono i piedi, per evitare di pestare lo sporco che viene lasciano da qualcuno sui marciapiedi! Ma a parte questa battuta come ho detto chiedo alle persone preposte di continuare a mettere targhe in tutte le zone di Firenze per poter ricordare sempre più personaggi e anche per poter scoprire sempre più storie e curiosità della nostra Firenze; è sempre bello scoprirne qualcosa di nuovo, e lo è ancora di più poterlo fare mentre si va a passeggio. Grazie dell’attenzione, un lettore

Gli immancabili mercatini, i concerti a tema, gli appuntamenti per i più piccoli: questo e molto altro in programma qua e là per la città, per immergersi nell’atmosfera del periodo e prepararsi a festeggiare al meglio. Ma, oltre che per lo svago, come sempre ci sarà spazio anche per la solidarietà, con iniziative rivolte a chi è più in difficoltà, con forme di sostegno e opportunità per stare insieme dedicate a chi, soprattutto in questo momento dell’anno, rischia di sentirsi più solo. Se dunque ci sarà chi in queste settimane si mobiliterà per dare una mano agli altri, sono tanti coloro che lo fanno anche durante tutto il resto dell’anno. Sono i volontari fiorentini, uomini e donne, giovani e anziani, che decidono ogni giorno di mettere gratuitamente a disposizione il proprio tempo e il proprio impegno. Questo mese, sul nostro giornale, abbiamo cercato di scattare una “fotografia” di questo mondo, composto da centinaia di associazioni impegnate nei settori più vari. Così, abbiamo conosciuto ad esempio chi è partito all’improvviso per mettersi al lavoro nelle zone terremotate dell’Italia centrale e chi, ogni giorno, entra nelle case di anziani e ammalati per offrire supporto a situazioni di difficoltà. Difficoltà – di tipo diverso – che vivono anche quei cittadini, a partire proprio dai meno giovani, che restano vittime di truffe. Un fenomeno in crescita, viene spiegato, quello dei raggiri tentati o messi a segno nei confronti degli anziani: così, le forze dell’ordine si sono mobilitate anche in città per sensibilizzare gli abitanti e spiegare come comportarsi in casi “sospetti”. Ecco allora alcuni consigli e indicazioni da tenere a mente per evitare di finire vittime dei malintenzionati. E farsi rovinare un mese che più degli altri, tradizionalmente, dovrebbe essere di festa. MATTEO FRANCINI

PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 52 del 1 dicembre 2016. N° reg

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL PRANZO DI NATALE

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L’INIZIO DELLA VITA? COME SUI VIALI NELL’ORA DI PUNTA...

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onostante ci si lamenti quotidianamente del traffico, il problema del traffico rimane irrisolto. Perché? Ho provato a fare un’analisi più approfondita, a cercare dentro di noi le ragioni di questo annoso problema e alla fine le ho trovate: il traffico fa parte della nostra vita, ce lo abbiamo scritto nel nostro Dna. Già al momento del concepimento, quando un uomo è solo uno spermatozoo, si trova imbottigliato in altri 56 miliardi di spermatozoi tutti diretti verso l’ovulo. Fermi in coda per ore ed ore, chi suona il clacson chi manda a quel paese l’altro. Questa sensazione l’uomo adulto la ritroverà nei viali durante l’ora di punta. La coda è il nostro imprinting ed oltre al traffico, la ritroviamo alle poste, alla cassa del supermercato, al cinema. Se un uomo vede un posto deserto, dove non ci va nessuno, non ci andrà neanche lui. L’uomo tende ad ammassarsi, ammucchiarsi, perché quella è la prima cosa che ha fatto. Arrivato all’ovulo l’uomo deve affrontare un altro problema che rimarrà irrisolto per tutta la sua vita; il dramma del parcheggio! L’ovulo è piccolo e 56 miliardi di spermatozoi gli girano intorno con la vana speranza di trovare un posto. C’è chi parcheggia in seconda fila, accanto ad un altro ovulo, chi parcheggia di fronte al pancreas e poi verrà rimosso. Alla fine solo uno spermatozoo riuscirà ad entrare nell’ovulo, lui è il più furbo: da cosa si riconosce? Ha esposto sul cruscotto un falso pass invalidi. Ecco, noi siamo quello! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

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Il Reporter del Q2 raggiunge le famiglie del quartiere 2 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

Dicembre 2016 | 15

5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

lla fine dell’800, almeno nelle famiglie della borghesia, usava allestire il 25 Dicembre, un sontuoso pranzo per cui il nostro antenato Pellegrino, nel suo famoso manuale La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene, ne consigliava il seguente menù, che esattamente trascriviamo. Minestra in brodo. Cappelletti all’uso di Romagna n. 7. Principii. Crostini di fegatini di pollo n. 110. Lesso. Cappone, con uno Sformato di riso verde n. 245. Rifreddo. Pasticcio di lepre n. 372. Arrosto. Gallina di Faraone n. 546, e uccelli. Dolci. Panforte di Siena. - Pane certosino di Bologna. - Gelato di mandorle tostate n. 759. Tante portate, non facili da preparare e sicuramente impegnative da digerire...; pertanto per non “appesantire” gli stomaci dei nostri lettori, trascriviamo soltanto la (simpatica) ricetta della prima portata, augurando a tutti buon appetito e, naturalmente, Buon Natale! 7. CAPPELLETTI ALL’USO DI ROMAGNA Sono così chiamati per la loro forma a cappello. Ecco il modo più semplice di farli onde riescano meno gravi allo stomaco. Ricotta, oppure metà ricotta e metà cacio raviggiolo, grammi 180. Mezzo petto di cappone cotto nel burro, condito con sale e pepe, e tritato fine fine colla lunetta. Parmigiano grattato, grammi 30. Uova, uno intero e un rosso. Odore di noce moscata, poche spezie, scorza di limone a chi piace. Un pizzico di sale. Assaggiate il composto per poterlo al caso correggere, perché gl’ingredienti non corrispondono sempre a un modo. Mancando il petto di cappone, supplite con grammi 100 di magro di maiale nella lombata, cotto e condizionato nella stessa maniera. Se la ricotta o il raviggiolo fossero troppo morbidi, lasciate addietro la chiara d’uovo oppure aggiungete un altro rosso se il composto riescisse troppo sodo. Per chiuderlo fate una sfoglia piuttosto tenera di farina spenta con sole uova servendovi anche di qualche chiara rimasta, e tagliatela con un disco rotondo della grandezza come quello segnato. Ponete il composto in mezzo ai dischi e piegateli in due formando così una mezza luna; poi prendete le due estremità della medesima, riunitele insieme ed avrete il cappelletto compito. Se la sfoglia vi si risecca fra mano, bagnate, con un dito intinto nell’acqua, gli orli dei dischi. Questa minestra per rendersi più grata al gusto richiede il brodo di cappone. Cuocete dunque i cappelletti nel suo brodo come si usa in Romagna, ove trovereste nel citato giorno degli eroi che si vantano di averne mangiati cento; ma c’è il caso però di crepare, come avvenne ad un mio conoscente. A un mangiatore discreto bastano due dozzine. A proposito di questa minestra vi narrerò un fatterello, se vogliamo di poca importanza, ma che può dare argomento a riflettere. [...] Fino a questo punto arrivarono col figlio Carlino, marito e moglie, in un villaggio della bassa Romagna; ma il padre che la pretendeva a progressista, benché potesse lasciare il figliuolo a sufficienza provvisto avrebbe pur desiderato di farne un avvocato e, chi sa, fors’anche un deputato, perché da quello a questo è breve il passo. Dopo molti discorsi, consigli e contrasti in famiglia fu deciso il gran distacco per mandar Carlino a proseguire gli studi in una grande città, e siccome Ferrara era la più vicina per questo fu preferita. Il padre ve lo condusse, ma col cuore gonfio di duolo avendolo dovuto strappare dal seno della tenera mamma che lo bagnava di pianto. Non era anco scorsa intera la settimana quando i genitori si erano messi a tavola sopra una minestra di cappelletti, e dopo un lungo silenzio e qualche sospiro la buona madre proruppe: - Oh se ci fosse stato il nostro Carlino cui i cappelletti piacevano tanto! - Erano appena proferite queste parole che si sente picchiare all’uscio di strada, e dopo un momento, ecco Carlino slanciarsi tutto festevole in mezzo alla sala. - Oh! cavallo di ritorno, esclama il babbo, cos’è stato? - È stato, risponde Carlino, che il marcire sui libri non è affare per me e che mi farò tagliare a pezzi piuttosto che ritornare in quella galera. - La buona mamma gongolante di gioia corse ad abbracciare il figliuolo e rivolta al marito: - Lascialo fare, disse, meglio un asino vivo che un dottore morto; avrà abbastanza di che occuparsi co’ suoi interessi. - Infatti, d’allora in poi gl’interessi di Carlino furono un fucile e un cane da caccia, un focoso cavallo attaccato a un bel baroccino e continui assalti alle giovani contadine. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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16 | Dicembre 2016

#Cultura

 Natale/1

 L’agenda

Grandi Uffizi, una Galleria sotto l’albero Le feste possono essere un buon momento per riscoprirli, tra nuove sale e riallestimenti preziosi Serena Wiedenstritt

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i sono le antiche capriate del teatro mediceo, che non sono più visibili, incastonate nella nuova supertecnologica copertura delle sale. E poi ci sono le opere del Botticelli, visibili e apprezzatissime grazie al nuovo allestimento delle sale 9-15 della Galleria degli Uffizi. Le sale che da metà ottobre sono tornate a ospitare la Venere e la Primavera del Botticelli sono comprese nel grande volume dell’antico teatro mediceo, inaugurato nel febbraio del 1586 e rimasto attivo per tutto il Seicento. Recentemente sono state completamente rinnovate, è stata cambiata la disposizione delle opere, per renderla di maggior impatto per i visitatori. Ma questo è solo dei buoni motivi per decidere di tornare agli Uffizi. Tutti i fiorentini o quasi, almeno una volta nella vita, ci sono stati. Ma per chi manca da più di un lustro, è d’obbligo tornarci. I Grandi Uffizi sono oggi una delle sorprese più belle che

la città riserva ai fiorentini. Negli ultimi anni la Galleria ha vissuto un’operazione di restyling di cui le sale Botticelli sono solo l’ultimo tassello. L’opera d’arte nell’opera d’arte può essere la sala rossa o quella blu, con le quinte colorate calibrate sul cromatismo dei dipinti ospitati, oppure il restauro della sala della Niobe o la ri-musealizzazione delle sale dei Primitivi. Per chi ama la tecnologia, c’è la parte impiantistica di ultima generazione, nascosta dagli allestimenti sobri ma studiata nei minimi particolari per proteggere le opere dai fenomeni fisici e da eventuali “disattenzioni” dei visitatori. Basta guardare le colonne totem che costellano le nuove sale del Botticelli per realizzare quale livello di innovazione racchiudano e come l’ambiente sia stato studiato per garantire il massimo comfort ai capolavori ospitati. Così, dopo una sosta fra i marmi della sala della Niobe, riaperta nel 2012, un passaggio negli ambienti dedicati

al Cinquecento fiorentino, con le quinte rosso cremisi di medicea memoria, e un tuffo nell’azzurro intenso delle sale degli Stranieri, ci si può fermare per una breve pausa ristoro alla caffetteria sulla terrazza della Galleria. Ad accogliere è una visione imponente dei tetti della città, un Palazzo Vecchio a portata di mano, un cielo infinito. E se ci si avvia all’uscita, ecco l’ultima sorpresa: la scala di ponente. Inserita nel cortile della Vecchia Posta e progettata dallo studio Sinter con la consulenza dell’architetto Adolfo Natalini, che l’ha definita “una torre in pietra con grandi aperture”, è completamente rivestita in ottone e quarzite, con finiture che riprendono i toni del bronzo, grazie a un’attenta opera di brunitura dell’ottone. Insomma, in attesa delle nuove aperture previste entro fine 2016 e anticipando le possibili “rivoluzioni” dei percorsi ipotizzate dal direttore Schmidt, la Galleria degli Uffizi, come sempre, val bene una visita.

terventi di restauro per riportarla al suo antico splendore. Nel quattrocentesco “Chiostro delle Medicherie”, per tutto il pomeriggio, sarà inoltre allestito un buffet di dolci della tradizione delle feste e sarà possibile brindare e scambiarsi gli auguri con una buona cioccolata calda. L’iniziativa sostiene la

Fondazione nella sua attività di promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio storicoartistico dell’azienda sanitaria. Per partecipare alla serata è richiesta una donazione (a partire da venti euro). Per informazioni e prenotazioni: 055.6938374, info@fondazionesantamarianuova.it.

 Santa Maria Nuova

arte e musica all’ospedale Barbara Biondi

È

l’ospedale più antico di Firenze, voluto da Folco Portinari, babbo della celebre Beatrice. Sopravvissuto ai secoli, ai cambiamenti, alle guerre e rimasto sempre nella stessa collocazione dal 1288, anno in cui Monna Tessa, governante della famiglia Portinari (le cui spoglie sono sepolte all’interno del complesso) convinse Folco a far costruire un luogo di ricovero per malati e infermi. Da allora sono passati oltre sette secoli, in cui l’ospedale non ha mai smesso di funzionare, portando con sé storie di persone e opere d’arte che via via, nel corso degli anni, hanno impreziosito la struttura. Non tutti ne conoscono la ricchezza, ed è per questo che torna l’appuntamento della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, che organiz-

za un pomeriggio all’insegna dell’arte e della musica all’interno dell’ospedale di Santa Maria Nuova. Quest’anno l’appuntamento natalizio è fissato per il 22 dicembre, giornata in cui la Fondazione – impegnata a raccogliere fondi per valorizzare, tutelare e promuovere il patrimonio storico-artistico dell’ospedale – organizza una raccolta fondi per sostenere il lavoro di restauro e ripristino di opere e ambienti di valore di questo ospedale davvero speciale. Una delle caratteristiche di Santa Maria Nuova è proprio l’esistenza di un percorso museale visitabile all’interno di un ospedale ancora in funzione. Ma come si svolgerà la serata? A partire dalle 17 si susseguiranno visite guidate al percorso museale dell’ospedale, intervallate da alcuni momenti musicali a cura

degli allievi del conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, che animeranno alcuni degli ambienti più suggestivi dell’antico luogo: la sala delle conferenze, sede dell’antica spezieria, il salone Martino V, il “Teatro delle Commedie” dello Spedalingo e la chiesa di Sant’Egidio, attualmente sottoposta ad alcuni in-

classici e concerti, risate e balletti: gli appuntamenti sul palcoscenico

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atale con i tuoi... sì, ma con vista sul palcoscenico. Perché a ridosso delle feste sono tante le occasioni per stare insieme ai propri cari e godersi qualche bello spettacolo. Si parte dai classici, che vanno in scena in vari teatri della città. Come al Verdi, che infila uno spettacolo dopo l’altro per soddisfare i desideri di tutta la famiglia. Il 17 c’è “Pupazzo di neve”, cartone animato con voce narrante e musica dal vivo dedicato ai più piccini tratto dal romanzo The Snowman di Raymond Briggs. Il 22 spazio a “Lo schiaccianoci”, balletto in due atti con musiche di Čajkovskij. La vigilia di Natale, il direttore d’orchestra Peter Guth in collaborazione con il Conservatorio Cherubini e l’Istituto Franci di Siena presenta uno speciale concerto dal titolo “Saluti da Vienna”. Per chiudere il 2016 con una risata, il 27 arriva Paolo Ruffini con “Io? Doppio!”. Anche l’Opera di Firenze ha un programma a tema di tutto rispetto, che comprende il 21 il concerto delle voci bianche del Maggio Musicale dirette da Lorenzo Fratini, il 23 il Concerto di Natale diretto da Lorenzo Fratini e il 30 e 31 uno degli eventi più attesi del mese, il doppio concerto di Mika (nella foto). Il 31, dopo lo spettacolo, previsti una cena di gala e a mezzanotte, dopo il brindisi, uno spettacolo pirotecnico nel piazzale antistante il teatro. Tradizionali le feste della Pergola, dove dal 27 dicembre all’8 gennaio va in scena “Natale in casa Cupiello” con Luigi De Filippo, mentre al Niccolini, dal 29 al 5 gennaio, Alessandro Benvenuti interpreta “L’avaro” di Molière. Per chi vuol chiudere col sorriso la scelta può ricadere sul Puccini, dove il 30 e il 31 Katia Beni e Anna Meacci propongono “Scoop!”, uno spettacolo dolce e amaro che invita a riflettere con garbo. E, dulcis in fundo, non si ferma più il ciclone – è il caso di dirlo – di Pieraccioni, Panariello e Conti, che hanno aumentato le repliche del loro show dando appuntamento al Mandela Forum il 28, 29 e 30 dicembre e poi ancora il 2, 3, 4, 6 e 7 gennaio. C.G.


#Cultura

Dicembre 2016 | 17

 Natale/2

caccia al regalo, scattata la corsa Qualche consiglio per chi è alla ricerca del pacchetto “giusto” Valentina Veneziano

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e settimane che precedono il Natale sono ricche di atmosfera festosa e coinvolgente. Per alcuni, però, sono anche giorni in cui aleggia una lieve “ansia” portata dalla ricerca del regalo giusto. Che può diventare una vera e propria “missione” in cui non sempre è così facile portare a termine l’obiettivo, quello di impacchettare qualcosa di originale o alterativo per sorprendere e soddisfare chi lo riceverà. Ecco allora qualche suggerimento, a partire da quelli rivolti agli amanti del settore cartoleria. Non solo Fabriano e Il Papiro con i loro quaderni e album, ma anche ad esempio Boutique Nadine e l’ultimo piano de La Rinascente possono diventare

luoghi dove andare alla ricerca del dono per l’innamorato della carta. In entrambi i casi si potrà trovare Hay, marca scandinava famosa per le sue geometrie, i suoi colori e il suo design minimal. Il Papiro Firenze organizza anche lezioni di marmorizzazione della carta e di legatura del libro della durata di due ore, che potrebbero rappresentare un’idea regalo anche per chi non è un “ossessionato” del settore cartoleria. Da Boutique Nadine si può fare un salto anche se si vuol acquistare un accessorio ricercato. Le appassionate potrebbero rimanere incantate dalle spille, dalle collane, dai bracciali e dagli orecchini, ricchi di dettagli in grado di impreziosire qualsiasi outfit. Rimanendo in

tema accessori, ogni anno Angela Caputi realizza la collezione di Natale. Tappa ideale soprattutto se il vostro collega, familiare o amico ama i colori e le spille natalizie. Chi è alla ricerca di una collana floreale, dalle tonalità accese, può recarsi da Sara Amrhein Firenze, in via dello Sprone. O ancora, per un regalo originale si può pensare di fare una visita al Florence Duck Store in via della Vigna Nuova e acquistare una papera di gomma galleggiante, non solo per bambini perché le sue rivisitazioni attraggono anche gli adulti. Tra i regali del settore benessere ci sono le proposte di Floating Flo, in viale Fratelli Rosselli, con cicli di sessioni in vasca anche per smettere di fumare e quello con

aromaterapia con i profumi inediti di Sileno Cheloni di Aquaflor. Gli amanti delle mostre potrebbero apprezzare uno o più

biglietti per “Ai Weiwei. Libero” a Palazzo Strozzi. E un’altra idea regalo alternativa potrebbe essere rappresentata dagli scatti vin-

tage prodotti dalla nuova cabina fotografica all’angolo tra via dei Serragli e via Santa Monaca. Per chi preferisce i ricordi ai regali.

 31 dicembre

brindisi con vista, il concertone al piazzale

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oncertone con vista per la fine del 2016. È quanto deliberato dalla giunta comunale, che quest’anno ha deciso di spostare l’ormai tradizionale concerto pop del 31 dicembre da piazza della Stazione al piazzale Michelangelo. Le altre piazze coinvolte nella notte più lunga dell’anno saranno Signoria, San Lorenzo, piazza del Carmine e due novità fuori dal centro: piazza dell’Isolotto e piazza Bartali. “Quest’anno – ha detto il sindaco Dario Nardella – abbiamo scelto di rinnovare la formula del Capodanno tradizionale che accompagna la città da diversi anni. Per la prima volta, quindi, coinvolgiamo il piazzale Michelangelo, da febbraio scorso pedonalizzato e che in questi mesi è al centro di un vasto programma di valorizzazione”. “Inoltre – ha continuato il sindaco – vogliamo coinvolgere anche la periferia con eventi all’Isolotto e a Gavinana, in piazza Bartali. Tutta la città deve partecipare a quella che sarà, ci B.B. auguriamo, una nottata di festa e divertimento per tutti”.


18 | Dicembre 2016

#Sport  Volley femminile

 Il calendario

rush finale ripartita la “sfida” in a1 È (e un big match) prima della sosta natalizia Lorenzo Mossani

ripartita la “sfida a distanza” tra Il Bisonte Firenze e la Savino Del Bene Scandicci nella serie A1 femminile di volley. “È per noi un nuovo inizio – ha sottolineato l’allenatore de Il Bisonte Marco Bracci – dato che la società ha cambiato molto. Dobbiamo ancora assemblare il gruppo e recuperare alcune ragazze reduci da infortuni, ma l’obiettivo è centrare i playoff. Io, per primo, dovrò dimostrare di meritare questa panchina”. Con il campionato a quattordici squadre salvarsi quest’anno vorrà dire entrare nei playoff scudetto, visto che le ultime due retrocedono e le altre accedono tutte alla seconda fase del torneo. Punta in alto la Savino Del Bene Volley: grandi cambiamenti e una campagna acquisti davvero importante. “Ci sono tante giocatrici nuove e di altissimo livello, ma non è cambiata la voglia di fare e di migliorare. Sarà una stagione lunga, impegnativa e difficile, ma credo che sarà anche un campionato – ha spiegato l’allenatore Mauro Chiappafreddo – in cui potremo toglierci tante soddisfazioni”. Sim.Spa.

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n mese intenso prima della pausa natalizia. In campionato il dicembre viola comincia tutto tra le mura amiche del Franchi: prima contro il Palermo (domenica 4), poi con il Sassuolo, nel posticipo di lunedì 12 dicembre alle 19. Nella giornata successiva, domenica 18 alle 20.45, la Fiorentina si gioca uno scontro diretto contro la Lazio, a Roma. Settimana “corta” prima del nuovo turno di campionato, l’ultimo del 2016: giovedì 22 dicembre, ore 20.45, allo stadio Franchi arriva il Napoli, per una chiusura d’anno nel segno di un big match davanti ai tifosi viola. Poi il pallone si ferma: arrivano la sosta natalizia e un po’ di tempo per pensare al futuro.

 Il numero 10

gli occhi addosso al talento di “berna” Simone Spadaro

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n predestinato. Federico Bernardeschi, nato a Carrara, è diventato negli ultimi anni uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico nazionale e un punto di riferimento per l’attuale Fiorentina. Per lui, i paragoni si sono già sprecati: “Gioca come Arjen Robben”, oppure “Abbiamo trovato il nuovo Antognoni”, o ancora “Macché, Berna ha le stesse giocate di Gareth Bale”. Tutte frasi che accendono ancor di più i riflettori intorno a questo talento che può davvero diventare sempre più importante per la squadra gigliata. La

sorprendente crescita di questo giovane prodotto del vivaio viola ha, inevitabilmente, incuriosito anche i dirigenti di altre squadre, che tengono d’occhio il numero 10 viola soprattutto dopo che è entrato in pianta stabile tra i convocati dell’Italia di Giampiero Ventura. Un “cammino” che lo ha visto bruciare le tappe, dopo l’esordio in serie A con la maglia viola nel settembre del 2014, a vent’anni, seguito subito dopo dal debutto nelle coppe europee, in Europa League, allo stadio Franchi contro il Guingamp, quando riesce a mettere a segno anche il suo primo gol con la casacca

gigliata. Un infortunio lo tiene poi lontano dai campi per alcuni mesi, ma al suo rientro fa in tempo a segnare la sua prima rete in serie A prima del termine della stagione. L’annata successiva, la prima sulla panchina viola di Paulo Sousa, inizia con il cambio del numero di maglia. Un numero non qualunque quello che Federico si mette sulle spalle, il 10. È con questa maglia così “pesante” che Berna continua a crescere. Il talento del giocatore di Carrara è sbocciato. E anche se lui, a più riprese, ha affermato di voler legare il suo nome alla Fiorentina per lungo tempo,

sono ora in diversi a prevedere che, già dal prossimo mercato estivo, non mancheranno i suoi corteggiatori. Così, i tifosi viola continuano a tenere gli occhi puntati addosso al loro numero 10. A quel giovane talento italiano (e anche questo, per molti, è un fattore da sottolineare) che in tanti considerano un patrimonio per la Fiorentina. Del presente e del futuro.

 Firenze 1931

mini rugbisti crescono

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on la sua attività sportiva e sociale, svolta nel quartiere 2 e non solo, il Toscana Aeroporti Firenze Rugby 1931 è entrato a far parte del tessuto cittadino e di quello del comune di Bagno a Ripoli. Nell’ultimo decennio, il club è cresciuto in popolarità grazie alle numerose attività svolte. Grazie ai Toscana Aeroporti I Medicei, presenti nel campionato di serie A, il rugby fiorentino sta diventando sempre più una realtà sotto i riflettori, e la ciliegina sulla torta è il rapporto stretto che lega Firenze alla nazionale italiana, che spesso viene a giocare nel capoluogo toscano, come avvenuto a novembre nel test match contro il Sudafrica. Oltre al fascino del rugby, a colpire appassionati e curiosi sono i valori educativi che lo contraddistinguono. Ed è anche per questo che sempre più famiglie stanno indirizzando i propri figli verso la palla ovale. Una delle sezioni più importanti del Firenze Rugby 1931 è proprio quella del Mini Rugby, che permette ai più giovani di praticare questo sport. “Il Mini Rugby è la versione del rugby tradizionale rivolta ai più piccoli, dedicata a tutti quei bambini di età compresa fra i 4 e i 12 anni – spiega Francesco Gramegna, responsabile del settore Propaganda – l’obiettivo principale è favorire l’apprendimento dei valori, delle regole e delle tecniche di questo sport. Basiamo il nostro lavoro sui temi dello sviluppo del bambino o bambina, che spaziano dal gioco di squadra alla socializzazione fino al rispetto per avversari, arbitri ed educatori. Poi sul campo, invece, stimoliamo l’apprendimento degli schemi mo-

tori di base e delle capacità coordinative e condizionali”. Il mini rugby – continua Gramegna – “come del resto il rugby, è uno sport adatto a tutti, tutti possono giocarci e si gioca tutti insieme. Per due tempi i bambini sono impegnati sul terreno di gioco, poi come i più grandi ci si impegna anche a mangiare nel terzo tempo, come nel vero spirito del rugby. Tengo a sottolineare che tutti possono giocare, bambini e bambine, e che non è necessario avere precise doti fisiche, perché prima di tutto il divertimento sta nello stare insieme. Il risultato più importante che miriamo a ottenere, oltre a quelli sportivi, è la soddisfazione nostra e dei genitori di vedere che i bambini hanno fatto propri quei valori del rugby, come lealtà, rispetto, tenacia, senso di collaborazione, che sono essenziali nello sport e nella vita di tutti i giorni. Per realizzare una meta bisogna percorrere tutto il campo, passandosi la palla indietro, quindi è il gruppo l’elemento centrale del progetto”. E le iniziative in ponte non mancano. “Sono tante, ma sicuramente la più ‘rivoluzionaria’ è quella di organizzare un torneo tutto dedicato ai bambini under 6 che si svolgerà a maggio e a cui invito tutti a partecipare, perché sarà una vera e propria festa per celebrare i nostri piccoli campioni – conclude – per chi volesse venire a trovarci, a provare a giocare e a divertirsi con noi, le iscrizioni sono sempre aperte. È possibile trovarci nella nostra sede storica a Campo di Marte o alla scuola rugby educativo Grassina a Bagno a Ripoli”. Niccolò Dainelli


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