Periodico d’informazione locale. Anno X n. 13 del 1 marzo 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere
Marzo 2016
Anno X Ed. 13
Firenze Quartiere 3
Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud
Primo piano
✎ Editoriale
primavera, a spasso tra i giardini
i tanti volti (e la rinascita) del verde Matteo Francini
M
arzo, calendario alla mano, segna il ritorno della primavera. E la primavera è, per sua natura, il momento della rinascita. Mai come quest’anno questo è vero. Soprattutto a Firenze. Perché, al suo arrivo in città, la nuova stagione dovrà fare i conti con quanto ancora resta della tempesta del 1° agosto, con il capoluogo che ne continua a portare addosso i segni, soprattutto in alcune delle sue aree verdi.
“Viaggio” negli spazi verdi del quartiere in vista del ritorno della bella stagione ☛ pagina 3
Fiorentina
il “ragazzino” che prese la 10
U
no su mille ce la fa. E Federico Bernardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’appellativo di “ragazzino” e diventare un protagonista in serie A.
☛ SEgUE a pagina 14
Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba ☛ pagina 13
☛ SEgUE a pagina 11
controlli e multe, cosa cambia in città Sara Camaiora - Gianni Carpini
C
hi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una piccola rivoluzione sul fronte delle multe: ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa. E novità sono previste anche sul fronte del trasporto pubblico e della viabilità, con i cantieri del tram in arrivo anche nella zona tra la Fortezza e Porta al Prato, che saranno interessate da importanti modifiche.
arno, una passerella per “unire” i parchi Nel masterplan di Architetti e Agronomi l’idea di collegare l’Anconella con Bellariva ☛ pagina 2
“la nostra firenze” (venendo da lontano) La città vista con gli occhi di tre donne che hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere qua.
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da auschwitz all’ex3, arte contemporanea, arrivato il memoriale spazio ai grandi nomi ☛ pagina 4
☛ pagina 12
La famiglia italiana della frutta
2 | Marzo 2016
Quartiere 3
#Primo piano
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Verde/1
anconella e albereta, futuro “a braccetto” con bellariva. grazie a una passerella I progetti
centinaia di cittadini coinvolti nel percorso
I
l masterplan consegnato il 13 febbraio al Comune ha coinvolto centinaia di cittadini. I progetti iniziali (quattro per Anconella e Albereta) erano stati illustrati il 17 dicembre 2015 in un incontro pubblico, per raccogliere nuovi spunti, e poi esposti nella sede del Quartiere (nella foto). Quel giorno, ma anche nelle settimane precedenti e successive, gli abitanti hanno riempito anche alcune schede valutative (cinquecento in tutto solo nel Q3) di cui i professionisti hanno tenuto conto in fase di progettazione. Infine, è stato possibile visionare e votare i progetti sul sito ideeperiparchisullarno.weebly.com. S.M.
Sonia Muraca
S
arà una passerella ciclopedonale (all’altezza di lungarno Colombo) a dar vita al secondo polmone verde fiorentino, che si estenderà per oltre venti ettari dal Girone al centro città. O almeno questa è una delle idee contenute nel masterplan che gli Ordini degli Architetti e degli Agronomi fiorentini hanno donato al Comune lo scorso 13 febbraio. Si tratta di uno schema progettuale che nasce da un appello lanciato dai due Ordini ai propri iscritti all’indomani della tempesta del 1° agosto. L’obiettivo era quello di regalare alla città un progetto di ricostruzione dei parchi di Anconella, Albereta e Bellariva, fortemente danneggiati dal maltempo. “È stato bello fare squadra, condividendo le idee e votando di volta in volta quelle migliori – ha commentato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Egidio Raimondi – ma, soprattutto, è stato bello dare ai nostri iscritti l’occasione di mettersi in gioco”. Oltre all’unificazione dei parchi, sono accessibilità e riorganizzazione funzionale i due macrotemi su cui si è lavorato. Un’accessibilità che si traduce nel restyling degli ingressi, che diventeranno praticabili anche per i disabili (prevedendo
spazi di avvicinamento e sosta protetti). La viabilità, inoltre, acquisirà una forma “ondulata”, per costringere i veicoli a rallentare in prossimità del parco. Quanto alla riorganizzazione interna, invece, sono tante le novità proposte: dai percorsi didattici e multisensoriali agli orti urbani, dalle tettoie ecologiche (produttrici di energia fotovoltaica) ai nuovi sistemi di illuminazione, dai grandi spazi lasciati a prato al wi-fi, fino alle nuove alberature, resistenti al maltempo e capaci di intercettare le polveri sottili nell’aria. Per quanto riguarda poi gli impianti sportivi e le aree gioco già esistenti (da schermare per motivi di sicurezza e da dotare di attrezzature adatte anche ai disabili), l’idea suggerita dai cittadini è quella di installare anche un sistema di videosorveglianza. Un vero e proprio “ripensamento sistemico del verde – ha commentato il presidente del Q3 Alfredo Esposito – perché tiene conto delle caratteristiche dei parchi e le reinterpreta in chiave moderna. Ora tocca a noi cercare di concretizzare queste idee, anche tramite finanziamenti privati come quello di Legacoop che, a breve, ci consentirà di piantare 150 alberi”.
Il masterplan di Architetti e Agronomi che lancia una nuova visione (d’insieme) per i parchi sull’Arno
Le iniziative
un comitato per ricostruire
Q È questa una delle idee contenute nel masterplan che gli Ordini di Architetti e Agronomi fiorentini hanno donato al Comune
uando l’impegno viene premiato e il più alto riconoscimento arriva dai cittadini, è una vittoria per la città stessa e un buon incentivo per proseguire motivati ciò che si è intrapreso. È il successo che sta riscontrando il neo “comitato per la ricostruzione dell’Albereta-Anconella”, per raccogliere fondi in favore dei giardini tristemente colpiti dal forte temporale dello scorso agosto. Come racconta Leonardo Gestri, presidente del comitato, “devo dire che subito dopo il nubifragio c’è stata immediatamente la voglia di ripartire e di darsi da fare da parte di tutti. Così, circa due mesi dopo, insieme al presidente del Q3 Esposito, è nata l’idea di fondare un comitato per dirigere le operazioni di raccolta. Tante le iniziative che anche nei prossimi mesi si susseguiranno per la raccolta fondi, dalla famosa cena in piazza Bartali dello scorso autunno ai tanti eventi e spettacoli culturali che tuttora proseguono in favore dell’Albereta. Si sono raccolti oltre diecimila euro – continua Gestri – grazie ai fiorentini. Ma non solo: a Natale ci è giunto a sorpresa un generoso bonifico da parte di un anonimo cittadino. Per informazioni sulle prossime iniziative o altro, invito tutti a contattarci via e-mail all’indirizzo comitatoalberetaanconella@gmail. com”. “Marzo sarà un mese importante perché si inizieranno a ripiantare ben 150 alberi e a estirpare i ceppi rimasti con l’aiuto economico di Legacoop – aggiunge il presidente del Q3 Esposito – un bel risultato in pochi mesi, che ci rende felicissimi di andare avanti insieme ad associazioni sportive e culturali che tutti hanno dimostrato di amare al pari del nostro prezioso polmone verde”. V.B.
Quartiere 3
#Primo piano
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Marzo 2016 | 3
Verde/2
L’intervento
la primavera nel quartiere, tra giardini e passeggiate
via le scritte dalla cupola
V
olontari degli Angeli del Bello in azione per ripulire dalle scritte la riproduzione in miniatura della Cupola del Brunelleschi. È successo lo scorso mese al parco dell’Anconella: al centro dell’intervento il modello dell’architetto Massimo Ricci, realizzato utilizzando mattoni in scala 1:5 e impiegando riproduzioni degli strumenti dell’epoca, con la mano d’opera degli studenti della scuola edile di Firenze. Con gli “Angeli” erano presenti l’assessore all’ambiente Alessia Bettini, il presidente del Q3 Alfredo Esposito e il professor Ricci con i suoi studenti. In passato i volontari erano già intervenuti un paio di volte per rimuovere i graffiti.
Viaggio in alcuni spazi dove godersi la bella stagione Elisa Lami
L
e giornate tornano ad allungarsi, le temperature a farsi più gradevoli, stormi di uccellini ricompaiono sopra le nostre teste e i paesaggi si colorano di rosa, blu, giallo e chi più ne ha più ne metta. In una parola, è (quasi) primavera. Ma come respirare a pieni polmoni l’alba della nuova stagione senza doversi spostare dal circondario, sfruttando il verde che il quartiere ha da offrire ai suoi residenti e non solo? Il “sud fiorentino” dispensa varie zone verdi dove prendersi una piccola pausa dai clacson e dallo smog delle strade cittadine. Giardini e parchi, ma anche aree per cani, campi di calcetto e spazi gioco: in tutto sono una sessantina le “isole verdi” presenti sul territorio del Q3. Senza contare il più grande polmone verde di Firenze sud, l’Anconella (di cui ci occupiamo nella pagina a fianco), tra gli spazi presenti nel quartiere c’è il parco di Villa di Rusciano, sul cui destino pende però un punto interrogativo: la
vendita della villa – questione dibattuta e molto sentita fra gli abitanti del Q3 – getta incertezza sul futuro utilizzo del vasto verde che la circonda, oggi meta per molti di passeggiate rilassanti e ritempranti, dotato tra l’altro anche di un “percorso vita”. Spostandosi nel quartiere, la collina di San Gaggio ospita l’omonimo giardino, con campi sportivi e panchine poste sotto dense alberature. Giardini, panorami mozzafiato e fontanelle allietano la lunga passeggiata di viale Michelangiolo in direzione piazzale – il “premio” finale che ricompensa di ogni sforzo fatto – mentre i margini del Galluzzo custodiscono gelosamente “l’Albereta di Pozzolatico”, uno spazio popolato da pioppi e tavoli ottimali per gustosi pic-nic. E ancora, Sorgane propone interessanti “avventure” a portata di mano con la sua collina boschiva, teatro di lunghe passeggiate caratterizzate da alcuni sentieri. “Un minuto di primavera dura spesso più a lungo di un’ora di dicembre,
Tra le passeggiate nel verde che si possono fare nel quartiere, c’è anche quella lungo viale Michelangiolo, in direzione del piazzale, fra giardini e panorami mozzafiato
Le possibilità
tutti in movimento (aspettando l’estate)
P
Web
verdeonweb.comune.fi.it
una settimana di ottobre, un anno di luglio, un mese di febbraio”, scriveva Jacques Prévert. La bella stagione inizia a fare capolino, e il quartiere ha tanto da offrire: niente divani, insomma, anche solo per “un minuto”.
ochi giorni ancora e sarà primavera. Via libera ai “progetti” per anticipare la voglia di estate, a partire dal proprio benessere fisico. Stare bene con se stessi – è risaputo – aiuta a stare meglio con gli altri e ad avere un umore migliore. Perché non partire dunque dal fisico, per arrivare a uno stato mentale ottimale? E se la stagione mette addosso un po’ di stanchezza, si può contrastare con il movimento, che si può fare sfruttando il verde del quartiere. Ma non solo: è l’intera città che aiuta, grazie alle sue dimensioni ridotte che permettono di girarla a piedi. Per chi non ha troppo tempo a disposizione, bastano invece i soliti accorgimenti, che con la bella stagione possono essere adottati con più facilità: andare al lavoro in bicicletta, sbrigare le commissioni a piedi, scoprire i nuovi percorsi sportivi che spuntano qua e là nel verde pubblico, cambiare itinerario per portare fuori il cane. Ci vuole forse un pizzico di volontà in più, ma i risultati non si faranno attendere. V.B.
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4 | Marzo 2016
Quartiere 3
#Luoghi
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Lo spazio
il Memoriale di Auschwitz all’ex3 (che si trasforma) Arrivata l’opera dal lager: nascerà qua un “polo” per non dimenticare Niccolò Falchini
“F
irenze è sempre più città della memoria e della civiltà”. Queste le parole pronunciate dal sindaco Dario Nardella lo scorso 1° febbraio, nel giorno del “primo passo” di quello che diventerà il Polo fiorentino della Memoria, lo spazio Ex3 di Gavinana. Questo luogo, chiuso dal 2012, è stato scelto per ospitare in modo permanente il Memoriale italiano di Auschwitz, precedentemente situato all’interno del “block 21” del lager. Dopo un viaggio di più di mille chilometri, il Memoriale – inaugurato nel 1980 proprio nel campo di concentramento polacco – è giunto nel quartiere, all’auditorium Ex3, dove trova così la sua nuova “casa” un pezzo di storia mondiale. “Deve rimanere il centro culturale di riferimento di questo territorio – spiega il presidente del Q3 Alfredo Esposito – il memoriale, insieme al futuro museo della Resistenza che sarà ospitato al primo piano degli edifici in costruzione a poca distanza, costituirà un polo della memoria, uno strumento per ricordare, specialmente alle generazioni più giovani, cosa sono stati la Seconda Guerra Mondiale, l’Olocausto e la Liberazione”. All’arrivo del Memoriale a Firenze erano presenti vari rappresentanti istituzionali, tra cui il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sotto-
L’Ex3 di Gavinana è il luogo scelto per ospitare il Memoriale italiano di Auschwitz
segretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, la vicepresidente della Regione Monica Barni, il presidente dell’Aned (associazione nazionale ex deportati) Dario Venegoni e l’architetto Alberico Belgiojoso, a sottolineare l’importanza dell’evento. Evento durante il quale il sindaco Nardella ha voluto sottolineare ancora la simbolicità del luogo: “Qui accanto abbiamo piazza Gino Bartali, Giusto tra le Na-
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zioni, e a poca distanza troviamo la piazza che porta il nome del Cardinale Elia Dalla Costa, anch’egli Giusto tra le Nazioni”. Tante anche altre presenze e memorie – cippi, monumenti e targhe, come quella della scuola Villani – che ricordano il prezzo pagato dalla popolazione nella lotta contro il fascismo. I lavori allo spazio Ex3 dovrebbero concludersi in tempo per il Giorno della Memoria (27
gennaio) 2018, data auspicata per rivedere finalmente l’opera allestita. “Siamo orgogliosi – ha concluso Nardella – che il Memoriale, simbolo delle atrocità della seconda guerra mondiale, trovi casa a Firenze, in un quartiere ricco di memoria. Mi auguro che tutte le scuole possano presto venire a visitare questo luogo che non sarà un semplice museo, ma un centro vivo dove imparare e conoscere”.
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Parco Albereta-Anconella verso la rinascita
ANGELI DEL BELLO IN AZIONE PER PULIRE LA CUPOLA
Volontari della Fondazione Angeli del Bello sono entrati in azione al Parco dell’Anconella, per ripulire dalle scritte la riproduzione in miniatura della Cupola del Brunelleschi. Il modello, opera dell’architetto Massimo Ricci, venne realizzato a suo tempo utilizzando mattoni in scala 1:5 ed impiegando riproduzioni degli strumenti dell’epoca (corda, filo a piombo, centine mobili in legno, carrucole alzate a mano). Si tratta dell’unica rappresentazione aperta della Cupola (fu deciso di completarla solo per due terzi proprio per permetterne la visione interna). In passato i volontari erano già intervenuti un paio di volte per rimuovere i graffiti dal prototipo ma, con la parziale riapertura dopo la tempesta di agosto, si è riproposta la piaga del vandalismo. «Continua l’impegno per restituire quanto prima alla cittadinanza l’interezza del parco -ha sottolineato il presidente Q.3 Alfredo Esposito- un processo che continua con l’apertura di un’ulteriore porzione dove abbiamo sistemato anche due nuove panchine e un tavolo da picnic. Il successivo passo sarà a marzo quando pianteremo i nuovi alberi. Nel frattempo continua l’impegno della Fondazione degli Angeli del Bello, che rappresenta
davvero una bella testimonianza di cittadinanza attiva».
PRESENTATO IL PROGETTO DEGLI ARCHITETTI E DEGLI AGRONOMI Sabato 13 febbraio alla Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella è stato consegnato al Comune di Firenze il progetto per la ricostruzione dei parchi sull'Arno. Si completa così un percorso che ha visto gli Ordini professionali degli Architetti e degli Agronomi impegnarsi volontariamente al servizio della città offrendo le proprie competenze progettuali. Il progetto è stato sottoposto ai cittadini attraverso incontri pubblici e tramite consultazione on line. Ad illustrare il masterplan donato a Palazzo Vecchio sono stati gli architetti Roberto Masini e Fabio Barluzzi, coordinatori della squadra di circa 70 professionisti tra architetti e agronomi che a titolo volontario hanno lavorato alla stesura. Il progetto punta a valorizzare la biodiversità di fauna e flora, creando un ambiente a portata di tutte le età, privilegiando una fruizione differenziata del parco anche durante le ore della giornata.
I tre parchi sulle due sponde del fiume (Albereta, Anconella, Bellariva) vengono concepiti come un unico grande polmone verde di circa 20 ettari, con percorsi e camminamenti tematici e con una passerella ciclopedonale che oltrepassa il fiume. In mezzo al verde vengono immaginate delle tettoie ecologiche ricoperte di moduli per la produzione di energia fotovoltaica che alimentano l'illuminazione a led e il wi-fi. Per quanto riguarda gli alberi si ipotizza l’impiego di frassini, lecci, tigli e querce ma anche piante da frutto (ciliegi, aceri campestri, peri e meli, gelsi) che ad ogni stagione potrebbero arricchire il parco con una varietà di colori. Previsto inoltre l'impianto di alcune specie di arbusti, un po' ovunque ma soprattutto in prossimità delle sponde. Si tratta in generale di specie “frugali” per ciò che concerne l'esigenza idrica, resistenti alla siccità, di facile manutenzione, piante poste a dimora con distanze tali da non richiedere pesanti interventi di potatura delle chiome. Non solo, sono state anche individuate alcune specie, come gli olmi, con una funzione “anti-smog”, grazie al loro ampio apparato fogliare che intercetta le polveri sottili presenti nell’aria.
SERVIZI AL CITTADINO SOSTEGNO PSICOLOGICO Nei locali del Porto, in piazza Elia dalla Costa, da 7 anni è aperto uno sportello dove psicologi, psicoterapeuti, mediatori, counselor dell’associazione ConSenso, in collaborazione con la Scuola di Psicoterapia Comparata S.P.C., offrono gratuitamente il loro intervento. Le persone possono chiedere un appuntamento telefonando al numero 327.7823374. Si possono rivolgere allo sportello tutti coloro che sentono la necessità di risolvere un proprio malessere o disagio psicologico, coppie in difficoltà o che necessitino di un mediatore che li aiuti a trovare accordi utili in caso di separazione e/o divorzio. Lo sportello accoglie anche minorenni, previa autorizzazione scritta di chi ne esercita la responsabilità genitoriale. L’Associazione ConSenso propone inoltre un ciclo di incontri che andrà ad esplorare le diverse dimensioni relazionali di ognuno di noi, gettando una nuova luce sul nostro mondo interiore. Gli incontri si
svolgeranno presso “Il Porto”, all’interno dei giardini di P.zza C. E. Dalla Costa. Prossimi appuntamenti in programma: 19 marzo, ore 15, Presentazione del ciclo; 23 marzo, ore 21, Esperienze familiari; 30 marzo, ore 21, Le emozioni della coppia viste attraverso il cinema; 2 aprile, ore 15, La forza terapeutica dell’arte. La partecipazione è gratuita.
"PORTA A PORTA" AL PIAZZALE E NELL’ AREA COLLINARE SUD In vista della riqualificazione di piazzale Michelangelo e dintorni, l’amministrazione comunale e Quadrifoglio, viste le caratteristiche della zona, hanno progettato la trasformazione del servizio di raccolta rifiuti con un sistema ‘porta a porta’ che incrementi la raccolta differenziata, attualmente attestata ad un modesto 35,40%. L’unico precedente di questo genere di raccolta nell’area urbana fiorentina è quello in atto da alcuni anni nel
Un giorno per sentirsi orgogliose di se stesse
8 MARZO
Festa della donna 2016: 70 anni dal primo voto delle donne, 50 anni da quando Franca Viola disse no al matrimonio con il suo stupratore, 35 anni dall’abolizione del delitto d’onore, 30 anni dall’entrata delle donne in polizia. Questo anno è ricco di anniversari importanti per l’universo femminile e i ragazzi dell’associazione La Scatola hanno deciso di portare avanti una campagna nel giorno della festa della donna, per promuovere non solo la parità dei sessi, ma anche l’amore delle donne per se stesse. L'8 marzo infatti saranno pubblicate sulla pagina facebook del Fa'festa (evento organizzato dalla stessa associazione) frasi scritte dalle ragazze della Scatola, “Sono orgogliosa di essere donna perché…” , e dai ragazzi, “Io stimo le donne perché…”. Tutto ciò potrebbe sembrare un momento di femminismo acuto…! Ma non è così. L'intento è quello di portare le persone a
riflettere su un tema ancora oggi molto delicato e attuale, ovvero la parità dei sessi. C’è bisogno che le ragazze si convincano che non esiste un sesso debole, semplicemente esistono sessi differenti, ognuno dei quali ha pregi e difetti. Purtroppo ancora oggi viviamo in un mondo in cui le donne alle volte si trovano uno stipendio inferiore agli uomini a parità di lavoro, oppure si trovano a dover scegliere tra la carriera e la famiglia, o ancora si trovano a doversi atteggiare o vestire come gli uomini per emergere in determinati ambiti. I ragazzi del Fa'festa vogliono dimostrare il loro dissenso su tutto questo semplicemente riflettendo sul fatto che essere donna è bello e presenta un sacco di lati positivi. E non è giusto che ancora nel 2016 la società ti induca a pensarla diversamente. C’è bisogno che le donne si sentano orgogliose di loro stesse!
Gazebo per quattro istituti
FESTA DI PRIMAVERA CON LE SCUOLE PROTAGONISTE Anche quest'anno, domenica 17 aprile, la "Festa di Primavera", organizzata dal Centro Commerciale Naturale "Punti di Incontro" di via Francesco Datini e vi a Federico d'Antiochia, vedrà la partecipazione delle scuole del Quartiere: 4 istituti (Botticelli, Puccini, Badia a Ripoli, Suore di San Giovanni Battista al Merlo Bianco) avranno a disposizione un gazebo ciascuno all'interno del quale organizzare attività, giochi e laboratori legati alle tematiche della stagione primaverile e aperti a tutti i bambini
e ragazzi, nonché donare ad offerta libera piccoli oggetti ed elaborati realizzati dagli studenti in orario scolastico. All'interno della festa sarà anche esposta una selezione dei disegni realizzati dagli alunni delle scuole primarie del Q.3 sul tema "Disegna l'Anconella che vorresti", legati al percorso partecipativo intrapreso dal Quartiere in vista della completa riapertura del parco Anconella-Albereta.
Cultura
borgo di Peretola, che ha permesso un innalzamento vertiginoso della percentuale di differenziazione. L’area interessata si estende dal piazzale Michelangelo alle rampe dei Bastioni, alla zona collinare di Arcetri, fino a San Niccolò, coinvolgendo complessivamente 72 strade con 3438 utenze (3089 domestiche e 349 non domestiche). Questo passaggio comporterà la rimozione di 355 tra cassonetti e campane e si articolerà in quattro distinte zone. Nelle prime 3 aree (piazzale Michelangelo, Rampe Bastioni e collinare) il servizio di raccolta ‘porta a porta’ per le utenze domestiche funzionerà così: si dovrà esporre giornalmente (tra le 7.30 e le 8 del mattino) le diverse tipologie di rifiuti (organico, carta e cartone, multimateriale -imballaggi in vetro, plastica, metalli, tetrapak- e residuo non differenziato) in base ad un calendario prestabilito. Per le utenze non domestiche il servizio verrà concordato direttamente utilizzando bidoncini da collocare nelle aree pertinenziali.
IL CARTELLONE DEGLI EVENTI LIONS E PREVENZIONE Domenica 20 marzo, in piazza Bartali (davanti alla Coop), Giornata di Prevenzione Medica gratuita "Lions in piazza". I Lions invitano a fare un check-up gratuito della vostra salute. Dalle 10 alle 18 potrete eseguire esami quali diabete, pap test, visite ginecologiche e senologiche, PSA, MOC, glaucoma, elettrocardiogramma, visita ortopedica e altre ancora, semplicemente presentandovi al gazebo allestito in piazza.
IN LUDOTECA Questo mese spazio alle attività di riciclaggio, con laboratori dedicati agli animali della primavera. In primo piano anche il corso di massaggio infantile e alcuni incontri sulla genitorialità a cura della dottoressa Annalisa Pericoli (8 e 15 marzo, pomeriggio), per imparare ad essere ‘imperfetti’, ovvero accettare i nostri limiti come presupposto
per non combinare disastri con i nostri figli. Altre attività: pasta di sale, letture animate e giochi di travaso.
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Ludoteca Il Castoro, Piazza Bartali 3b, 055.6810517 Orario: dal lunedì al venerdì, ore 16-19; martedì, giovedì e sabato, ore 10-12,30
PASSEGGIATE DEL BENESSERE Il 3° sabato di ogni mese, ore 9.30, davanti all’ingresso del centro commerciale Coop (piazza Bartali), appuntamento con le passeggiate aperte a tutti, a cura del Gruppo "Salute è Benessere". L’attività sportiva come strumento per la promozione della salute e di uno stile di vita salutare. Camminare è un'attività piacevole, naturale, sana e gratuita che consente un contatto diretto con l'ambiente che ci circonda.
#Il quartiere in pillole
6 | Marzo 2016
Quartiere 3
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Progetti
L’appuntamento
riqualificazioni, il galluzzo al centro
dragon boat, il mondiale a firenze
Spazi per lo sport e sicurezza: tante novità in arrivo nell’area Niccolò Falchini
I
l Galluzzo al centro degli interventi di riqualificazione nel Q3. L’assessore allo sport Andrea Vannucci ha annunciato nei mesi scorsi lo stanziamento di 350mila euro per il miglioramento e la riorganizzazione di due aree: una è la scuola Sauro Papini in cui è prevista, all’interno del giardino, la realizzazione di una struttura geodetica in legno lamellare polivalente per la pratica di pallavolo, pallacanestro e pattinaggio, l’altra è il giardino di viale dei Tanini, dove uno dei campi sportivi verrà adeguato e manterrà la propria funzione, mentre l’altro sarà completamente riqualificato diventando per metà un campo da street basket e per l’altra metà uno da beach volley. “Siamo soddisfatti degli interventi annunciati dall’assessore Vannucci – ha dichiarato Alfredo Esposito, pre-
U
n logo e una mascotte per il Mondiale delle donne in rosa che si terrà a Firenze nel 2018. Un appuntamento fortemente voluto dal comitato organizzatore che lo scorso 30 gennaio, nella sede del Coni toscano, ha presentato il progetto vincitore del concorso indetto per la scelta dei simboli che rappresenteranno il “2018 Ibcpc Participatory Dragon Boat Festival - Florence, Italy”, il mondiale su imbarcazioni standard con testa e coda a forma di dragone che avrà luogo per la prima volta in Europa, a Firenze, tra due anni. Alla presentazione era presente la presidente del comitato organizzatore del festival Lucia De Ranieri che, insieme all’assessore regionale Stefania Saccardi, ha sottolineato l’importanza di questo progetto: “È veramente significativo che un gruppo di donne abbia creato tutto questo a partire da un’esperienza negativa come quella del tumore al seno. È la testimonianza che con la forza di volontà tutto è possibile”. Erano presenti anche l’assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci e il delegato provinciale del Coni e presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, che hanno posto l’accento sull’opportunità che questo evento rappresenterà per la regione: “Il mondiale si terrà al lago di Bilancino con una collaborazione fra il Comune di Barberino e quello di Firenze. Un incontro internazionale che non ci troverà impreparati”. E un ringraziamento speciale è andato a queste donne così coraggiose che N.F. sono riuscite a portare la loro causa in tutto il mondo attraverso lo sport.
Visite gratuite
la prevenzione scende in piazza A sidente del Q3 – anche perché mirano ad ampliare l’offerta di aggregazione giovanile offrendo ai ragazzi degli spazi in cui praticare sport nuovi e all’avanguardia. Si tratta di due importanti interventi attesi da molti anni dai cittadini e dalle associazioni del Galluzzo”. I giardini di viale dei Tanini erano stati anche indicati come uno dei luoghi del Q3 da tenere sott’occhio con le nuo-
Uno dei campi dei giardini di viale Tanini
ve telecamere “intelligenti” del progetto Pon-Metro, proprio per la loro centralità nella zona. “Seguiremo con attenzione lo svolgimento dei lavori, perché anche in questo pezzo di quartiere i servizi ai cittadini si accrescano nel corso dell’anno”, ha concluso Esposito.
Gavinana scende in piazza la prevenzione. Domenica 20 marzo l’associazione Lions Club International porterà in piazza Bartali medici e operatori volontari che effettueranno visite gratuite su ventuno differenti patologie. Un’iniziativa solidale che Giovanna Ciampi, censore del Lions Club Ponte Vecchio, descrive così: “Il nostro motto è ‘we serve’, cioè ‘noi serviamo’, ed è proprio quello di rendere un servizio gratuito alla gente. Chiunque potrà essere visitato durante tutta la giornata dalle 9.30 fino alle 17.30”. In piazza verranno installate sei tende da campo, due della Croce Rossa e quattro dell’Ordine di Malta, che invierà anche un camper per l’elettrocardiogramma, mentre un altro, per le visite oculistiche, sarà fatto arrivare dall’Unione Ciechi. Sarà presente anche la Misericordia di Badia a Ripoli con due ambulanze. Walter Baluardi, del Lions Club Sesto Fiorentino, sottolinea inoltre che “saranno messi a disposizione anche quattro ambulatori presso il centro medico Laser in via Traversari per poter effettuare visite senologiche, ginecologiche e prostatiche, nonché prelievi del sangue”. E questi sono solo alcuni dei servizi che verranno erogati durante l’arco della giornata, quando saranno presenti medici specializzati in nefrologia, cardiologia, diabete, alimentazione e molto altro. “Un’iniziativa sicuramente importante per un quartiere in cui da anni manca un presidio sanitario locale”, sottolinea Ciampi. Un ringraziamento agli organizzatori è stato fatto dal presidente del Q3 Alfredo N.F. Esposito, per un evento che, nello spirito Lions, sarà gratuito e gestito da volontari.
Il calendario
il mondo interiore in quattro incontri “E
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
ra un piccolo porto, era una porta aperta ai sogni”. È con questo slogan (preso in prestito dal “Canzoniere” di Saba) che l’associazione Consenso – insieme a Comune, Quartiere 3 e Unicoop Firenze Sud Est – propone un calendario di iniziative gratuite che si terranno in piazza Dalla Costa da marzo ad aprile. Quattro incontri in tutto, che hanno l’obiettivo di “esplorare le diverse dimensioni relazionali di ognuno di noi, gettando nuova luce sul nostro mondo interiore”, spiega Antonella Parrini, socia fondatrice dell’associazione. Lei e gli altri volontari si occupano da una decina di anni di offrire gratuitamente sul territorio servizi di psicoterapia, counseling, mediazione familiare e consulenza legale. Rientra tra questi lo sportello di ascolto del centro polivalente “Il Porto”, gestito in collaborazione con la scuola di psicoterapia comparata di Firenze. E sarà proprio un incontro informativo su tutti i servizi offerti dall’associazione (e un rinfresco a cura di Unicoop) a inaugurare il ciclo di appuntamenti il 19 marzo (ore 15-19). In quelli successivi, invece, si approfondiranno le dinamiche familiari (23 marzo ore 21) e di coppia (30 marzo ore 21), ricorrendo a workshop esperenziali o alla visione di scene tratte da film ma riscontrabili anche nella vita quotidiana. Il percorso si chiuderà con una mostra di opere di Alberto Cecchini, per dimostrare come l’arte sia capace di allontanare dalla crisi (2 aprile ore S.M. 15). Per info e prenotazioni, tel. 338.6426125.
L’intitolazione
nati via borgonovo e largo segato D
Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]
Via Ontignano, 44 -• 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 Cell. 335.362203 Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531
ue spazi del quartiere per Stefano Borgonovo e Armando Segato. È stata intitolata all’ex attaccante viola la via davanti all’impianto sportivo delle Due Strade, che va da via Ximenes a via Accursio. A Segato intitolato invece il largo all’angolo tra la nuova via Borgonovo e via Accursio. Per lo stadio delle Due Strade – chiarisce il Comune – confermata l’intitolazione a Gino Bozzi, nel tempo confusa con la denominazione “Bruno Buozzi”. È quanto ha deciso lo scorso mese la giunta di Palazzo Vecchio, che ha dato il via libera alla delibera presentata dall’assessore Andrea Vannucci. “È un’occasione per ribadire in modo forte e concreto l’amore di questa città per due grandi campioni che hanno fatto la storia sportiva di Firenze e per un grande partigiano – ha spiegato Vannucci – una delle pagine più belle che ho contribuito a scrivere da quando faccio parte di questa giunta, perché consente di restituire alla memoria di due grandi uomini un pezzo del sogno che ci hanno regalato. Esempi dentro e fuori dal campo per la passione, l’impegno e la lotta contro una malattia terribile come la Sla. Abbiamo voluto che i loro nomi fossero scritti in un’area a forte vocazione sportiva come quella delle Due Strade, che vogliamo promuovere e valorizzare anche così”. Stefano Borgonovo è morto il 27 giugno 2013 a causa dalla Sla, contro cui ha combattuto una battaglia personale e pubblica. Fiorentino d’adozione, l’attaccante è entrato nella storia della Fiorentina per il coraggio, la passione e l’attaccamento alla maglia viola. Armando Segato è scomparso a Firenze il 19 febbraio 1973 sempre per la Sla, per la prima volta diagnosticata a un ex calciatore professionista: è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto vinto dalla Fiorentina nella stagione 1955/56. Gino Bozzi, partigiano, è nato a Firenze il 22 ottobre 1905 e morto il 4 gennaio 1944 a Pistoia dopo le ferite subite dai fascisti alla periferia della città.
Quartiere 3
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
#Zoom
Marzo 2016 | 7
Sui pedali
Focus
piste ciclabili, scattano gli interventi
Riasfaltatura per il percorso di lungarno Ferrucci, ampliamento per quello di via Erbosa. Ma non solo Niccolò Falchini
S
catterà il prossimo mese la riqualificazione delle piste ciclabili in tutta la città, dopo l’approvazione dei progetti esecutivi da parte della giunta comunale, per uno stanziamento complessivo di 350mila euro. Da tempo i ciclisti fiorentini, insieme a realtà come l’associazione Città Ciclabile di Firenze Onlus, chiedevano di realizzare alcuni interventi organici per aumentare la sicurezza di chi si sposta sulle due ruote nel quartiere e, in particolare, nella zona di Gavinana. Cosa cambierà, allora, nel Q3? Quali saranno i nuovi interventi? Innanzitutto si procederà alla riasfaltatura della pista ciclabile di lungarno Ferrucci e alla sistemazione della parte restante del marciapiede, per risolvere anche le problematiche di raccolta delle acque piovane. Realizzato alla fine del 2010, questo percorso – come segnalato dai cittadini – si è deteriorato nel tempo e ha subito varie chiusure a causa dei lavori
di risistemazione della riva sinistra dell’Arno, con lo smantellamento del distributore di benzina e la messa in sicurezza della sponda in corrispondenza della Rari Nantes. Il presidente del Q3 Alfredo Esposito aveva già sottolineato come l’amministrazione avesse intenzione di promuovere un quartiere più “ciclabile”: “Durante lo scorso anno abbiamo risistemato le piste ciclabili di via Villamagna e via Erbosa. Abbiamo anche realizzato il tratto di via Kassel e quello che unisce via Villamagna alla Nave a Rovezzano. Quest’anno amplieremo la pista ciclabile di via Erbosa fino a piazza Bartali e uniremo quella di via Kassel a viale Europa passando per via Portogallo”. Progetti che l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti commenta così: “Continua il nostro impegno per l’ampliamento e la riqualificazione della rete ciclabile in città. I lavori che inizieranno ad aprile vanno in questa direzione e si sommano
In arrivo interventi per la pista ciclabile di lungarno Ferrucci: in programma la riasfaltatura del percorso e la sistemazione del marciapiede
a quelli che abbiamo già attuato nei mesi scorsi e al nutrito programma di progetti per i prossimi anni. Il nostro obiettivo è realizzare nuove piste ciclabili, effettuare le ricuciture e le manutenzioni delle esistenti. Si tratta di un impegno importante per dare una risposta a un’esigenza, quella di itinerari protetti e dedicati alle due ruote, molto sentita in città”. E intanto nel quartiere c’è attesa per la sistemazione del percorso di lungarno Ferrucci. “La pista è chiusa da ormai cinque mesi senza che venga fornita alcuna alternativa – afferma la presidente dell’associazione Città Ciclabile Carla Lucatti – il tragitto si interrompe e i ciclisti sono costretti a proseguire sulla carreggiata”.
e intanto si pensa a un itinerario “alternativo” più centrale
L’
amministrazione, insieme alle varie associazioni di ciclisti della città, sta intanto pensando anche a un percorso alternativo più centrale che passi da via Datini o via Gran Bretagna e si colleghi a quello già esistente sul lungarno Ferrucci o addirittura in piazza Bartali. Come affermato dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini, “la scelta da parte dell’amministrazione di andare nella direzione delle ciclabili è un chiaro segno di un cambio di rotta. La bicicletta dà un contributo notevole alla riduzione dei gas serra e il Q3 è uno dei più all’avanguardia sotto questo punto di vista”. N.F.
8 | Marzo 2016
#Focus
L’intervista tripla
“Noi che Firenze l’abbiamo scelta”: la città vista da chi viene da lontano
Sasha, Denya e Georgette hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere in riva all’Arno. E ora raccontano, attraverso i loro occhi, pregi e difetti del capoluogo e dei suoi abitanti. Con una curiosità: sono tutte innamorate della stessa piazza A Firenze ci nasciamo, ci studiamo, ci lavoriamo. Ma c’è anche chi arriva da lontano e sceglie di farne la sua nuova casa, il luogo in cui costruirsi il futuro. Sarà per le sue vie strette e incantevoli, per l’inconfondibile suono della parlata fiorentina, per i suoi celeberrimi monumenti. Firenze è (sempre più) di tutti, di chiunque la ami. Sasha, Denya e Georgette hanno lasciato i rispettivi paesi d’origine per vivere in riva all’Arno. E Il Reporter, questo mese – il mese in cui si celebra la festa della donna – ha voluto raccontare le loro storie. Le storie di tre blogger che, tutti i giorni, scoprono qualcosa di nuovo sulla città, tra pregi e difetti. Per provare – per una volta – a guardare Firenze con occhi diversi. Valentina Veneziano
Sasha Wang
Denya Pandolfi
Georgette Jupe-Pradier
“Amo il suono della C aspirata” “La bellezza? nel quotidiano”
Sasha Wang, mamma full time, fotografa per passione e blogger di “Stai al Borgo” (staialborgo.com), nata in Cina. A Firenze dal 2015
Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa significa per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo? Io e mio marito, originario della Toscana, trascorrevamo spesso le vacanze a Firenze. L’amore per questa città ci ha convinti a trasferirci qui. Abitare a Firenze è come vivere in un museo, ci sono tante cose da visitare e succede sempre qualcosa di nuovo. Firenze: un pregio e un difetto. La sua cultura e storia. Ogni luogo merita una foto o un post. È un pozzo di creatività, un luogo che la stimola e la incoraggia. Il difetto? La varietà del cibo, non è così facile trovare un buon ristorante asiatico! La tua piazza o strada del cuore e perché. Piazza della Passera, è il luogo perfetto per uscire con gli amici. Se Firenze fosse un grande appartamento, piazza della Passera sarebbe il salotto.
La parola o l’espressione fiorentina che ami di più. Amo il suono della C aspirata. “Si va a giohare!”. C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “fiorentinizzato” con il passare del tempo? Non ancora. È troppo presto! Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Firenze la sua casa. Gli consiglierei di imparare le basi della lingua italiana prima di trasferirsi. E poi gli direi “in qualsiasi parte d’Italia deciderai di vivere, ricordati di essere paziente”.
“mi sono fiorentinizzata così...” Georgette JupePradier, 31 anni, social media manager e blogger di “Girl in Florence” (girlinflorence. com), nata in Texas. A Firenze dal 2007. Foto di Sophie Sophrosyne
Denya Pandolfi, mamma, blogger di “Grazie a te” (grazieate. com.br), nata in Brasile. A Firenze dal 2005. Foto di Kelly Stein
Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa significa per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo? Non è stata proprio una scelta quella di vivere a Firenze. Ho conosciuto mio marito in Brasile quattordici anni fa e abbiamo deciso di vivere a Firenze dopo il matrimonio, nel 2005. Svegliarsi qui tutte le mattine è veramente una meraviglia! Osservo e fotografo la vita di tutti i giorni: la nonna che va al mercatino, l’artista di strada e gli artigiani all’opera. In questa città la bellezza è racchiusa nelle scene quotidiane. Firenze: un pregio e un difetto. Le bellezze storiche che convivono in armonia con una città che si sta modernizzando. Difetto: trovo Firenze una città sporca, che merita più rispetto e attenzione da parte di cittadini e turisti. La tua piazza o strada del cuore e perché.
Piazza della Passera. Ma anche piazza della Repubblica, così piena di vita, il cuore della città. La parola o l’espressione fiorentina che ami di più. “Mi garba”. C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “fiorentinizzato” con il passare del tempo? Un po’ sì. Sono sempre stata una persona molto aperta, solare e comunicativa. In certe situazioni però non ricevo in cambio lo stesso sorriso, la stessa apertura. Così ho deciso di fare altrettanto. Sono sempre educata e gentile ma la mia simpatia cambia in base al modo in cui sono accolta. Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Firenze la sua casa. Impara e accetta la diversità. Rispetta le regole, le persone, la cultura e il ritmo di Firenze.
Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa significa per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo? Credo che sia stata Firenze a scegliermi e non il contrario. Volevo vivere in un posto così, dove è facile muoversi e tutto è a misura d’uomo. Quando prendo un caffè, guardando fuori dalla finestra, mi sento fortunata. Firenze: un pregio e un difetto. Sei circondato da tante persone straordinarie che provengono da tutto il mondo e sono tutte raccolte in un posto incredibile. Ma vivere in una città tutto sommato piccola significa anche avere meno opportunità di lavoro. Inoltre penso che alcuni spazi pubblici e qualche parco non siano all’altezza di una città così importante. La tua piazza o strada del cuore e perché. L’Oltrarno: la zona intorno a piazza della Passera, carica di atmosfera vacanziera, fino a via Maggio. Via
Maggio è arte antica, artigiani, gallerie d’arte contemporanea e negozi meravigliosi. La parola o l’espressione fiorentina che ami di più. “Oh icché tu dici?” e “mi garba”. C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “fiorentinizzato” con il passare del tempo? Certo! Compro la schiacciata alla fiorentina durante il periodo di Carnevale e amo la bistecca. Mi lamento dell’ufficio postale, degli autobus e della mancanza di parcheggio in centro storico. Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Firenze la sua casa. Prova Firenze per sei mesi, è il modo migliore per scoprire se è il posto giusto per te. Impara l’italiano, così comprenderai anche la simpatia dei fiorentini, e partecipa agli eventi per incontrare nuovi amici.
#Focus
Marzo 2016 | 9
A bordo/1
in strada scatta la “rivoluzione” dei controlli Dai parcheggi fino al lavaggio, ecco che cosa cambia Gianni Carpini
Chi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una piccola rivoluzione sul fronte delle multe. Ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa.
☞ TORNA
IL CARRO ATTREZZI
Pulizia delle strade, si (ri)cambia: stop alle auto parcheggiate che impediscono alle spazzatrici di lavare marciapiedi e carreggiate. Dopo la modifica dei cartelli, su cui viene riapplicato il simbolo del carro attrezzi, parte la “guerra” contro chi lascia l’auto in strada anche quando scocca l’ora del lavaggio. Chi non rispetta il divieto rischia multa e rimozione forzata. “Era diventato impossibile ripulire le strade per le troppe auto in sosta vietata”, spiegano da Quadrifoglio. SITO UTILE quadrifoglio.org Un servizio per gli “smemorati”: basta registrarsi sul sito, selezionare le strade di interesse e l’anticipo desiderato per ricevere un promemoria via mail che avvisa della pulizia strade più vicina.
☞ OCCHIO
Un’auto della polizia municipale con lo Scout Speed: è questa una delle novità sul fronte dei controlli in città
A bordo/2
I numeri
orari, biglietti, cantieri: le novità per i mezzi pubblici
Le contravvenzioni più frequenti
Tramvia, gioie e dolori. Novità positive per gli habitué della tratta Firenze-Scandicci, weekend compreso. In attesa delle nuove linee, invece, vita un po’ più difficile per chi percorrerà la zona tra Fortezza e Porta al Prato, interessata da importanti modifiche alla viabilità a causa proprio della prosecuzione dei cantieri.
155.924
ALLE STRISCE BLU
Non usare il parchimetro (o la app) costa caro: in città tornano i controlli. Dall’inizio dell’anno la polizia municipale ha ripreso a sanzionare con frequenza chi non paga il parcheggio nelle strisce blu, che ora è possibile saldare anche con il cellulare. Intanto, entro il 2016 – annuncia l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – in tre piazze-parcheggio saranno installate sbarre per sorvegliare l’accesso e l’uscita dei veicoli: in piazza dei Nerli, piazza della Libertà e piazza Piave (vicino alla torre della Zecca) sarà impossibile non versare quanto dovuto per la sosta.
IN TRAM DI NOTTE
SITO UTILE servizionline.serviziallastrada.it Addio monetine, il parcheggio si paga (anche) con lo smartphone. Prima la registrazione sul sito, poi il download dell’app Tap&Park, infine è possibile riempire il borsellino virtuale usando la carta di credito.
I CANTIERI
☞ MULTE
CON SCOUT SPEED
È la “super car” dei vigili: sopra il tettuccio della volante una telecamera, dentro un autovelox da usare anche in movimento. L’occhio elettronico punta la targa delle vetture e in pochi secondi ne conosce vita, morte e miracoli: controlla il pagamento dell’assicurazione, la revisione e se il veicolo sia finito sulla “lista nera” (nel 2015 è stato scovato un automobilista, residente all’estero, che sulle spalle aveva addirittura 130 verbali non pagati). Pizzica anche chi lascia l’auto in doppia fila. Solo l’anno scorso lo Scout Speed ha elevato quasi settemila contravvenzioni per sosta vietata, 1.800 per velocità eccessiva, 280 per mancata revisione e 83 per assicurazione non pagata. SITO UTILE poliziamunicipale.comune.fi.it Nel caso di foglietto rosa, esiste un modo per non fare la fila agli sportelli per saldare il debito: sul sito della polizia municipale è possibile pagare le multe online con carta di credito.
Avevano sfiorato quota ventimila i passeggeri saliti sul tram dopo la mezzanotte tra aprile e ottobre 2015, i mesi in cui era stato sperimentato il prolungamento dell’orario della linea 1. Un successo che ha convinto le amministrazioni di Firenze e Scandicci a rendere il progetto un servizio permanente nei fine settimana, con l’ultima partenza da Santa Maria Novella alle 2 di notte.
L’ora X dei lavori per le nuove linee scatterà dal prossimo mese, con la chiusura di via Guido Monaco e via Alamanni, anche se sono già partite le opere propedeutiche relative alla zona di Porta al Prato, all’intersezione tra viale Belfiore, viale Redi e via Benedetto Marcello e al primo tratto del controviale di Fratelli Rosselli. La viabilità, così modificata, resterà tale anche in futuro, a tramvia in funzione, eccetto piccoli aggiustamenti. Numerose le modifiche ai percorsi degli autobus: le linee 2, 4, 14 e 28 dovranno svoltare su via del Romito per poter imboccare la rampa Strozzi-Belfiore, mentre è allo studio l’ipotesi di mantenere una preferenziale in via Monaco per le linee 22, 23 e 57, che altrimenti dovranno proseguire su viale Belfiore fino a svoltare in viale Rosselli, proseguire su viale Strozzi e poi in via Valfonda.
LA APP
Buone notizie per i passeggeri più “tecnologici” dei mezzi pubblici. Con un’unica app, MobiTickt, disponibile sul sistema operativo Android, si potrà pagare il biglietto di tram, bus e treno nei tratti urbani, nonché – in via sperimentale – il parcheggio nell’area di sosta vicina alla fermata Resistenza della tramvia nel comune di Scandicci, parcheggio che consente sia l’interscambio con il tram per arrivare alla stazione di Santa Maria Novella, sia la sosta per chi è diretto al centro civico di Scandicci. Sara Camaiora
182.858
Transito non autorizzato in ztl
Transito in corsia preferenziale
146.917
Eccesso di velocità
130.585 Sosta abusiva
Le strade con più incidenti 84 Via Baracca 64 Via Pistoiese 56 Viale Guidoni 42 Via Senese 41 Viale Redi
Le porte più “bucate” 43.021
Via Valfonda (preferenziale)
32.686
Viale Strozzi (preferenziale)
29.877
Via della Scala (Ztl)
22.605
Via Senese (preferenziale)
21.704
Corso dei Tintori (Ztl) Dati 2015. Fonte: polizia municipale Firenze
10 | Marzo 2016
#Un mese in una pagina
Il protocollo
A Sollicciano e all’istituto Meucci
cultura della legalità in scuole e università
continuano le riparazioni delle bici
È
stato rinnovato per altri cinque anni il protocollo tra Comune di Firenze, Sollicciano, istituto penale per i minori “Meucci” e cooperativa sociale Ulisse: continueranno così, nelle officine interne di Sollicciano e del Meucci, i laboratori gestiti da Ulisse per la riparazione delle biciclette provenienti dalla depositeria comunale, dove i mezzi vengono portati dopo la loro rimozione. A febbraio la giunta di Palazzo Vecchio ha approvato la delibera presentata dall’assessore al Welfare Sara Funaro: in base al protocollo, il Comune si impegna a donare alla cooperativa Ulisse le bici non reclamate dai proprietari che, dopo la riparazione, saranno vendute e i cui proventi verranno destinati alla prosecuzione delle attività di riparazione. “Abbiamo rinnovato con grande convinzione il protocollo – ha spiegato Funaro – perché consente di promuovere una bella attività volta al sostegno e al reinserimento sociale dei detenuti raccordando risorse, competenze ed esperienze provenienti da soggetti diversi: del terzo settore, delle istituzioni pubbliche e degli istituti penitenziari”. Sulla base del protocollo, la direzione del nuovo complesso penitenziario di Sollicciano si impegna, tra le altre cose, a individuare i detenuti da avviare all’attività lavorativa e a favorirla assicurando il rispetto degli orari di lavoro programmati. Per quanto riguarda il Dipartimento giustizia minorile – direzione istituto penale per i minorenni, il protocollo prevede che si impegni a concedere in uso i locali destinati a laboratorio e magazzino alla cooperativa Ulisse e a individuare i minori da avviare all’attività formativa.
Rifiuti
raccolta differenziata, è sorpasso L
Ivo Gagliardi
U
n protocollo d’intesa per promuovere l’educazione civica e la cultura della legalità nelle scuole e nelle università. È quanto siglato lo scorso mese al liceo classico Michelangiolo. A sottoscrivere il protocollo, nell’ambito di un progetto nazionale avviato dal Ministero dell’Interno, sono state la Prefettura e l’associazione di promozione sociale “Democrazia nelle Regole”, con l'obiettivo di diffondere l’educazione civica, la cittadinanza attiva e la cultura della legalità tra i giovani attraverso incontri e convegni. Un’iniziativa rivolta al mondo di scuola e università: è per questo che la firma si è tenuta al liceo Michelangiolo. Firma seguita dall’incontro sul tema “La Costituzione repubblicana nel prisma dell’attualità”: oltre cento studenti delle classi terza, quarta e quinta hanno ascoltato il fondatore dell’associazione “Democrazia nelle Regole”, l’avvocato dello Stato ed ex magistrato Giulio Bacosi, che ha illustrato i valori fondamentali della nostra Carta, stimolando i ragazzi a un approccio pensato e critico. Una “lezione” che ha catturato l’attenzione della platea, anche grazie ai riferimenti ai fatti della cronaca quotidiana. “La Costituzione non è nell’iperuranio – ha spiegato Bacosi – è invece molto presente nella nostra vita di tutti i giorni”. Bacosi ha poi sottolineato che “il diritto serve” e che “se non abbiamo la convinzione delle regole non si va da nessuna parte”. “Dobbiamo essere innamorati della legalità”, ha aggiunto. Sulla stessa lunghezza d’onda il prefetto Alessio Giuffrida che, nel salutare i ragazzi, ha evidenziato che “ciascun italiano dovrebbe tenersi la Costituzione sotto il cuscino, perché i suoi valori fondamentali sono alla base di tutta la nostra esistenza e del nostro essere sociali”. In base al protocollo, l’associazione “Democrazia nelle Regole”, che da anni percorre l’Italia per spiegare agli studenti la Costituzione e il senso delle norme, si impegna a promuovere, nelle scuole e nelle università della provincia, la conoscenza e il rispetto delle regole, la formazione di una cittadinanza attiva e la partecipazione al lavoro delle istituzioni. La Prefettura, dal canto suo, collaborerà all’organizzazione di convegni, seminari e lezioni che l’associazione programmerà nell’ambito delle iniziative concertate con il Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
a raccolta differenziata sorpassa quella indifferenziata. Nel 2015, per la prima volta, nei dodici comuni serviti da Quadrifoglio, il quantitativo di rifiuti raccolti separatamente e avviati a riciclaggio (o compostaggio) ha superato quello degli indifferenziati inviati a smaltimento. Lo ha annunciato la stessa azienda, spiegando che sono state complessivamente 209.311 le tonnellate di materiali differenziati rispetto alle 202.794 tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti, raggiungendo il 57,35% di raccolta differenziata nell’area di Quadrifoglio. Al primo posto si trovano organico e vegetale, con 72.540 tonnellate avviate all’impianto di compostaggio di Case Passerini. Seguono carta e cartone, con 69.018 tonnellate avviate tramite il consorzio Comieco alle cartiere della lucchesia. Terzo posto per il multimateriale: 45.690 tonnellate di vetro, plastica, metalli e tetrapak sono state inviate alla Revet di Pontedera che ha provveduto a separarle e trattarle per poi inviarle, secondo gli accordi con i consorzi di filiera aderenti a Conai, alle rispettive aziende di riciclaggio. A seguire gli oggetti ingombranti, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e le altre raccolte differenziate mirate (come olio esausto vegetale, olio minerale, pile, batterie e medicinali scaduti). Per quanto riguarda il solo comune di Firenze, la percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2015 è stata del 53,95%.
Noi per Voi Onlus
nuovo corso per diventare volontari N
uovo corso di formazione per volontari da parte di Noi per Voi Onlus, associazione di genitori che aiuta i bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Meyer e le loro famiglie e finanzia progetti di ricerca contro tumori e leucemie infantili. Il corso si svolgerà il mercoledì dalle 19.30 alle 22.30 e permetterà di acquisire le competenze necessarie per poter essere di supporto ai pazienti affetti da malattia oncologica o altre malattie importanti e alle loro famiglie. L’associazione Noi per Voi è nata nel 1988 e riconosciuta come Onlus nel 1997. Realtà senza scopi di lucro, ha come obiettivi quelli di promuovere e sostenere lo sviluppo della ricerca scientifica, migliorare la cura e l’assistenza dei piccoli pazienti affetti da patologie emato-oncologiche e assistere le loro famiglie. L’associazione ha preso vita grazie all’iniziativa dei genitori di bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico fiorentino. Noi per Voi interviene in reparto aiutando moralmente e materialmente le famiglie dei bimbi ricoverati, ma anche pagando borse di studio per ricercatori, acquistando strumenti medici e lavorando in termini psicologici con un team qualificato grazie anche all’impegno dei volontari formati per prestare la propria opera sia in reparto che a domicilio. Attualmente la Onlus sta finanziando tre importanti progetti di ricerca contro i tumori infantili. Per maggiori informazioni è possibile contattare la dottoressa Paggetti (d.paggetti@noipervoi.org) o consultare il sito www.noipervoi.org.
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#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “I BISOGNI DEI CANI E LE PROTESTE DEI CITTADINI”
I marciapiedi del quadrilatero via Olivuzzo – via Veneziano – via S. Vito – via Baldovinetti sono da tempo ricettacolo dei bisogni dei cani senza che i loro proprietari si preoccupino di pulire quanto lasciato in terra dai loro animali. Sono numerose le rimostranze dei cittadini, anche attraverso cartelli di protesta infissi in dette strade, ma i padroni dei cani non si attivano per levare i lasciti dei propri animali. Le sopraddette vie e i marciapiedi sono giornalmente percorse a piedi da tante persone e specialmente dai ragazzi e ragazze che si recano nelle scuole di via Baldovinetti e considerata l’inciviltà e la maleducazione di chi porta a spasso i cani e non pulisce le loro deiezioni, occorre che le istituzioni intervengano con una adeguata soluzione per risolvere il problema. PS. Un giorno un cane aveva lasciato i suoi bisogni sul marciapiede e il proprietario del cane si allontanava senza togliere quelle deiezioni fu da me invitato a provvedere alla pulizia: risposta secca – pulisca lei. Distinti saluti. Piero
presenza diffusa di cestini in cui gettare lo sporco possa rappresentare un incentivo in più per raccogliere quanto lasciato in strada dal proprio animale, cosa che comunque andrebbe fatta in ogni caso. Già con un po’ di impegno e attenzione in più da parte di tutti, insomma, si potrebbe cominciare a risolvere anche questo piccolo-grande problema. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
“LO SLALOM SUI MARCIAPIEDI ALLO STATUTO”
Egr. direttore, l’ex sindaco, con buoni propositi, sosteneva di voler fare di Firenze una città a misura di passeggino. Si ricorda? Non so se il nuovo sindaco ha le stesse intenzioni. Se è così, venga nelle vie che concorrono in Piazza Leopoldo e, più genericamente, in zona Statuto con un passeggino e provi a percorrere i marciapiedi con circospezione. Se riuscirà a non pestare l’escremento di un cane o a non scontrarsi con una bicicletta incatenata ad un palo, lo proporrò alle prossime olimpiadi invernali come il nuovo, grande e inatteso campione di slalom. Se poi desidera una pista più sicura, basta prendere una di IL REPORTER quelle create, con grande professioRISPONDE nalità da alcuni proprietari di animali, Caro signor Piero, per i bambini, nei pressi delle scuole. già da qualche tempo stanno au- Firenze non merita queste gravissime mentando lettere e segnalazioni manifestazioni di inciviltà. che riceviamo in redazione sul tema Domenico L. dello sporco dei cani non rimosso dai marciapiedi da parte dei loro proprie- L’ISOLOTTO tari. Stando a quanto raccontato dai E I CESTINI cittadini – ma anche a quanto capita Facendo seguito alla lettera della di vedere semplicemente girando signora Manuela, vorrei segnalare a piedi per la città – sono diverse che, nei giardini del vecchio Isolotto, le zone interessate dalla questione. non esiste un cestino, dove gettare Una questione la cui soluzione è le fatte dei nostri rampolli, che qui così semplice da rivelarsi compli- sono numerosi, obbligando, chi ha incatissima. Giochi di parole a parte, tenzione di raccoglierle, a portarle nei per mettere un punto al problema cassonetti accanto alla Chiesa. Sic“basterebbero” (e le virgolette non come non tutti hanno la possibilità (il sono a caso) civiltà, educazione e – quartiere è abitato da molti nonnini) il soprattutto – rispetto. Rispetto per la tempo o la voglia per cui rimangono città e i suoi abitanti, ma anche per nei prati. Sarebbe possibile provvese stessi e i propri animali. Nella sua dere? Cordiali saluti. Adriana S. lettera lei auspica l’intervento delle istituzioni: intervento che certo può essere utile per ricordare a tutti che “LE RASTRELLIERE ci sono delle regole da rispettare, ma IN ZONA i controlli – da soli – non possono CASTELLO/SODO” bastare, se non altro per l’impossibili- Salve, vorrei segnalare la completa tà di vigilare su tutte le strade e a tut- assenza di rastrelliere in zona Castete le ore. Serve piuttosto un cambio llo/Sodo, infatti a partire dalla scuola di mentalità, tanto facile da teorizzare elementare Don Minzoni, allontananquanto – ripeto – difficile da realizza- dosi dal centro, non sono presenti re. Aggiungo due cose: da una parte rastrelliere su via Reginaldo Giuliani è giusto sottolineare come non tutti e a partire da piazza del Sodo non – anzi – i proprietari di cani si com- ci sono neanche nelle vie limitrofe. portino allo stesso modo, e come sia- Questo genera due tipi di problemi: no proprio i padroni “virtuosi” i primi a intralcio ai pedoni e frequenti furti di essere danneggiati da chi non segue biciclette. Ho già segnalato all’ammiil loro esempio. Dall’altra – per ris- nistrazione locale questo problema, pondere così anche alla lettera della ma non ho avuto alcun riscontro. signora Adriana, che pubblichiamo in Cordiali saluti Lapo questa pagina – è vero anche che la
Aree che ora, complice proprio la primavera, si apprestano a rinascere (a partire dall’Anconella, parco suo malgrado simbolo del nubifragio di inizio agosto) con nuovi alberi e nuove idee, per dare alla città un volto più verde e sicuro. Ma, oltre ai grandi parchi, sono tanti i giardini disseminati qua e là, spazi spesso preziosi per gli abitanti delle diverse zone di Firenze per quanto piccoli o “nascosti” possano essere. E allora questo mese, quartiere per quartiere, Il Reporter ha deciso di fare un “sopralluogo” nelle aree verdi fiorentine, per testare il loro stato di salute in vista della “prova primavera”, ma anche per illustrare interventi e novità che le riguardano e – perché no – per scoprire alcuni “tesori green” non sempre così facili da scovare, per dare qualche dritta su come (e dove) trascorrere una bella giornata primaverile all’insegna della natura e a pochi passi da casa. Le novità, però, non si fermano ai giardini, raggiungendo anche le strade. Dove non mancano i cambiamenti per quanto riguarda controlli e multe. Dai parcheggi nelle strisce blu fino al lavaggio delle carreggiate, sono diverse le modifiche che gli automobilisti fiorentini faranno bene a tenere a mente per non rischiare di incappare nei temuti foglietti rosa: ecco allora una “guida” utile per non dimenticare cosa è cambiato e cosa cambierà da questo punto di vista. E a proposito di punti di vista, sul nostro giornale diamo spazio questo mese – il mese in cui si celebra la festa loro dedicata – a quello di tre donne che a Firenze non sono nate ma che qui hanno scelto di vivere, raggiungendo le sponde dell’Arno da diversi angoli del mondo. Per cercare di vedere la città – con i suoi pregi e difetti – con lo sguardo di chi viene da lontano. MATTEO FRANCINI
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Rotostampa - Firenze (FI)
Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 13 del 1 marzo 2016. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
SAN BENEDETTO DELLE PALLOTTOLE
LA PRIMAVERA E IL RISVEGLIO DELL’UOMO
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ta arrivando la primavera. Non c’è bisogno di vedere il calendario o le previsioni meteo, la primavera la leggi direttamente sulla faccia delle persone. Agli uomini si risveglia l’ormone, rimasto ibernato durante tutto l’inverno. L’inverno è una stagione pericolosa per l’ormone, spesso rischia addirittura l’estinzione. Ai primi freddi infatti la moglie si presenta a letto vestita a strati; doppio calzino, pigiama, tuta da ginnastica, maglione e piumino. Due mesi fa per ravvivare il nostro rapporto mia moglie ha deciso di farmi uno striptease: deve ancora finire lo spogliarello. Inoltre la donna percepisce il freddo in un modo tutto suo; lei non lo sente in tutto il corpo, lei lo localizza solo in una parte di questo: i piedi. Durante l’inverno questi le diventano marmati, toccano temperature siberiane. Ho visto orsi polari sfiorare i piedi di una donna e poi morire di freddo! È un fenomeno strano, la donna stessa non sa spiegarselo ed infatti durante la notte appoggia i piedi costantemente sul corpo del suo uomo come a volergli chiedere “Questo freddo come te lo spieghi?”. Purtroppo questo sbalzo termico diventa fatale per gli ormoni dell’uomo. È una gelata da cui gli ormoni non si riprenderanno più! Ma poi arriva la primavera e per miracolo l’ormone torna robusto come uno scaricatore di porto. A primavera alcuni uomini sono così eccitati che spesso per calmarli il medico deve prescrivergli il viagra! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
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iazza di San Benedetto prende il nome dall’antica chiesetta prospettante sulla piccola piazza, dedicata al padre del monachesimo occidentale, ricordata dall’XI secolo e rimasta chiesa parrocchiale fino al 1771. Questa antica chiesa, oggi sempre chiusa, posta vicino al Duomo, ebbe il patronato della famiglia ghibellina dei Tedaldini che aveva case e palazzo nelle immediate adiacenze della chiesa, tanto che la stessa chiesa era comunemente conosciuta come San Benedetto de’ Tedaldini. Con la supremazia della Parte Guelfa la facoltosa famiglia entrò in disgrazia ed il suo patrimonio immobiliare venne confiscato ed in parte adibito alla costruzione del palazzetto edificato nel 1392, per accogliere la sede dello Studio Fiorentino, ossia la prima Università cittadina e quindi nel 1435, destinato al Collegio Eugeniano per i chierici del Duomo. Proprio da questo palazzetto adibito allo “studio”, prese nome Via dello Studio tuttora esistente. Legato al nome di San Benedetto era l’antico proverbio: Per San Benedetto, la rondine è sotto il tetto che voleva sottolineare la ricorrenza del 21 Marzo primo giorno di primavera a lui dedicato e particolarmente festeggiato presso la chiesa. San Benedetto fu una delle primitive trentasei parrocchie di Firenze ed è rimasta chiesa parrocchiale fino al 1771, quando la cura delle anime fu riunita a quella del Duomo. Rimaneggiata e ristrutturata più volte alla fine del Quattrocento e nel Settecento, con lavori che ne hanno in gran parte modificato l’antico aspetto, la chiesa vede adesso la sua facciata così anonima da confonderla con una qualsiasi tipologia edilizia di comune abitazione. Unici elementi che la caratterizzano ancora un po’ sono il portale strettamente circondato da due monofore laterali e da una molto più grande posta direttamente sull’architrave. L’interno ad una sobria navata, diffonde un singolare senso di raccoglimento e preghiera. Sull’altar maggiore una preziosa tavola di Benedetto Veracini raffigurante un Miracolo di San Benedetto, che mostra il santo mentre resuscita un fanciullo morto perché caduto dall’alto di una casa; sullo sfondo della scena l’antichissima chiesa di San Pier Maggiore demolita nel 1785, con il suo cuspidato campanile a foglie d’acqua dette “gattoni” o anche “fiamme”, che ornavano con originalità gli spigoli dell’acuminata cuspide ugualmente a quelli della Badia Fiorentina e di Santa Maria Novella. Queste caratteristiche decorazioni in pietra serena che abbellivano le tre cuspidi dei campanili, erano dette dai fiorentini “gattonate”, in quanto le volute, viste dal basso, sembravano gatti nella loro tipica postura rilassata, seduti a testa dritta. Il bell’ornato di foglie in pietra lungo gli spigoli era però soggetto ad erosioni con conseguenti, pericolose cadute. Per questo motivo, come scrive Giuseppe Conti nel suo Firenze dopo i Medici, “invece di rifare nuove quelle che mancavano, con criterio idiota ed ignorante, furono levate tutte”. La chiesetta, come già detto, adesso sempre chiusa, appare cancellata dalla realtà fiorentina perché non vissuta e privata, chissà da quanto tempo anche del suo campanile. Infine, per concludere, una curiosità. Nell’attigua Piazza dei Maccheroni, fino al 2005 esisteva una secolare pianta di vite che, come per miracolo, dal piccolo marciapiede lastricato come tutta la breve piazza, si innalzava, incastonata come una pietra preziosa nel muro dell’immobile contrassegnato col numero 2 rosso, salendo su, oltre il primo piano, per adagiarsi quindi a pergola, su un lungo traliccio metallico appositamente costruito per ospitarla. Questa singolare pergola stracittadina che, al primo piano di un edificio a due passi dal Duomo dava ombra a tutta la sottostante terrazza, un brutto giorno cessò di donare uva e refrigerio. Fu reciso il grosso tronco privando della vita la longeva pianta, destando l’indignazione dei residenti e di tutti i fiorentini che hanno sempre a cuore il decoro cittadino. Quale reliquia, è rimasto, incassato nella facciata della casa, un tratto del suo secolare fusto a testimoniarne della longeva presenza, unitamente ad una targa apposta da ignoti “nostalgici” che recita: A RICORDO DELLA SECOLARE VITE RECISA INSPIEGABILMENTE NEL 2005 NOSTALGICI A SUO RICORDO POSERO NEL 2010 LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web: artusi.net
12 | Marzo 2016
#Cultura
Le opere
La mostra
Jan Fabre & co, Firenze contemporanea Il belga inaugura l’anno fiorentino votato all’arte del terzo millennio. Seguono Bourgeois e Wurm
Warhol agli Uffizi nelle foto di amendola
Ludovica V. Zarrilli
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na primavera contemporanea quella che si appresta a riscaldare la città del giglio. Spazio all’arte internazionale e ai grandi nomi che, dopo Antony Gormley e Jeff Koons, continuano a scegliere le rive dell’Arno come location ideale per i loro eventi. A inaugurare la stagione ci pensa Jan Fabre, in città a partire dall’inizio di aprile con una preview in piazza della Signoria e con una mostra a Palazzo Vecchio e al Forte Belvedere (che si confermerà a ingresso gratuito) dal 14 maggio alla fine di ottobre, dando modo al grande artista belga, protagonista indiscusso tanto nelle arti visive quanto in quelle performative, di proporre al grande pubblico le sue sculture, di grandissimo impatto emotivo, accompagnate da spettacoli teatrali e performance. “Spiritual guards”, così si intitola la personale di Fabre, che già in tempi recenti aveva avuto modo di esporre i suoi lavori a
Firenze (dalla discussa performance di Fabbrica Europa 2010 “Another Sleepy Dusty Delta Day” fino all’acquisizione di due autoritratti per la collezione del Corridoio Vasariano nel 2012 e alla recente esposizione “Knight of the night” alla galleria Il Ponte), nasce da un’idea di Sergio Risaliti e Andrea Bianchi, che in occasione della consegna all’artista del premio Michelangelo per la scultura lo scorso anno, gli proposero di cimentarsi con una personale che “occupasse” alcuni dei luoghi topici della città. Curato da Joanna De Vos e Melania Rossi, il concept di “Spiritual guards” parte dal Forte Belvedere per poi trovare connessioni nel pieno centro della città, tra il palazzo comunale e la piazza attigua. Nell’idea dell’artista, il corpo viene considerato alla stregua di una roccaforte fortificata, mentre il paesaggio come un corpo spirituale. Fabre, autoacclamatosi “cavaliere della disperazione e guerriero del-
Jan Fabre: “Holy dung beetle with walking stick” Foto: Pat Verbruggen - Copyright: Angelos bvba
la bellezza”, si spoglia e si veste della sua armatura, popolando Firenze con inusuali presenze per dimostrare che “la nostra battaglia è instancabile, ma non senza speranza se si attinge dalla fantasia, la bellezza e l’immaginazione”. La grande “invasione” contemporanea continuerà poi nel mese di settembre, con le opere di Louise Bourgeois – artista francese scomparsa nel 2010 – in varie piazze cittadine e con la straordinaria presenza di Erwin Wurm al Museo Novecento e alle Murate, che disseminerà la città con le sue One Minute Sculpture e le sue architetture visionarie. Tra le novità del 2016 anche la valorizzazione del Museo Bardini, scrigno d’Oltrarno, con l’avvio della serie di mostre “Contrappunti”. A inaugurare la rassegna le opere dell’americano John Currin, pittore conosciuto per i suoi dipinti carichi di fascino provocatorio e di una satira che verte su temi sociali e legati alla sessualità.
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arhol e Amendola faccia a faccia. Si inaugura venerdì 4 marzo, nella Sala del Camino al piano nobile degli Uffizi, la mostra dal titolo “Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986”. Dieci le immagini in mostra – frutto di due diversi “incontri” nella Factory della Grande Mela tra il fotografo pistoiese di fama internazionale e l’artista simbolo della pop art – otto a colori e due in bianco e nero. Proprio una di queste due fotografie, scattate nel 1986 pochi mesi prima della scomparsa dell’artista, sarà donata da Amendola al museo fiorentino e, praticamente, segnerà l’ingresso di Andy Warhol agli Uffizi. La fotografia, scelta da Antonio Natali per la donazione, ritrae Warhol in espressione pensierosa e la bicromia contribuisce a rendere ancora più drammatici i toni dell’immagine.
Il disco/1
Il disco/2
Il libro
Il “tempo giusto” di marina
rette parallele sullo spartito
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“Nel buio di un teatro accecante”, omaggio a Samuel Beckett
ono lontani i tempi dei baci alla Cary Grant invocati da Marina Giaccio nell’album d’esordio, datato 2010. Stavolta la consapevolezza è diversa, le sonorità strizzano l’occhio al rock cantautorale e i testi sono riflessioni intense. Elaborazioni di un percorso, personale e artistico, che ha portato fino a qui questa giovane cantautrice abruzzese di nascita e fiorentina d’adozione. Si intitola – non a caso – “Il tempo giusto” il secondo lavoro (totalmente autoprodotto) di Marina. Anche stavolta sono undici tracce. Undici scalini che accompagnano lungo la gradinata di una consapevolezza nuova, fatta di ritmi più maturi e di un dialogo incessante tra musica e testi. La voce pulita dell’artista prende per mano l’ascoltatore e gli fa strada dentro la sua storia. “I pezzi vengono fuori quando hai bisogno di dire qualcosa – spiega Marina Giaccio, che è laureata in filosofia – e i brani di questo disco non hanno fatto eccezione”. Date alla luce in un momento di transizione, di cambiamento per la cantante, le undici tracce dell’album segnano una maturità artistica e personale. “Il mio primo lavoro si intitolava ‘Nata domani’, quindi un misto di passato e futuro, qualcosa di meno definito nel tempo, un insieme di brani collezionati negli anni e raccolti finalmente in un unico contenitore”. L’approccio di questo nuovo disco è diverso. È un qui e ora, senza esitazioni. “Ha avuto una gestazione abbastanza lunga (ci sono voluti quasi due anni per dare alla luce il disco, ndr) ma il risultato è quello che mi aspettavo, anche grazie al produttore artistico Gianfilippo Boni e ai grandi musicisti che hanno lavorato con me”. Dalla violoncellista irlandese di stanza a Firenze Naomi Berrill al batterista Fabrizio Morganti, fino al basso di Lorenzo Forti e alle chitarre di Matteo Urru e Francesco Cusumano. Cantautorale sì, ma non troppo. “I grandi cantautori hanno uno stile narrativo, il mio è un po’ più un racconto per immagini”. E per chi desidera scoprire le immagini musicali di Marina, il disco verrà presentato per la prima volta al pubblico il 19 marzo alle 21.30 in un concerto al circolo Rigacci di via Baracca 56, e successivamente potrà essere acquistato anche nei circuiti online. L.V.Z.
La copertina del secondo disco di Marina Giaccio, che sarà presentato il 19 marzo al Circolo Rigacci di via Baracca
Web marinagiaccio.com Fb: marina-giaccio circolorigacci.it
ddio etichette, addio costrizioni, addio cartellini adesivi pensati apposta per racchiudere le cose in uno schema. La musica nella sua accezione meno compromessa è ciò che interessa a Ivo Minuti e Alice Chiari, che insieme hanno creato “Todo Modo”, ovvero sette tracce che affiancano – senza mai mischiare – background e sonorità antipodiche. “Io e Alice siamo rette parallele che non si incontrano mai, non cerchiamo contaminazioni, piuttosto coesistenza nelle differenze”. Ivo Minuti, voce, parole e chitarra elettrica, nel duo rappresenta la parte garage punk, mentre Alice Chiari, al violoncello, coniuga classico, barocco e noise. Il risultato è qualcosa di inatteso, nuovo, differente. “È musica leggera metafisica – spiega Minuti – insomma, qualcosa che non c’è, che esce al di fuori degli stereotipi di genere. Trovo che le etichette siano intollerabili. La musica è tante cose, non si può ridurre. Ed è per questo – scherza – che i brani sono lunghissimi”. Una vita tra gli spartiti, nell’86 Minuti apre il negozio Lollipop records,
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dedito alla musica anni ‘60. Più tardi conduce un programma musicale su Radio Centofiori e fonda un complesso, i Flintstones, che si muove nell’area garage punk psichedelica e calca i palcoscenici di alcuni importanti festival italiani, tra cui Arezzo Wave. E poi? E poi una ventina di anni di silenzio prima della creazione di Todo Modo. “Sono sempre rimasto nei circuiti musicali, però per un periodo ho sentito la necessità di prendere le distanze da tutto”. Oggi è tornato insieme ad Alice, e con lei suonerà sul palco della Sala Vanni il 14 aprile, in un arrangiamento nuovo rispetto al disco. L.V.Z.
n “viaggio” nel teatro beckettiano, per conoscere e approfondire l’opera dello scrittore e drammaturgo irlandese. Si tratta di “Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante”, a cura di Giancarlo Cauteruccio. Il libro, uscito per Edizioni Clichy nella collana Sorbonne, vuol rendere omaggio a Samuel Beckett e, come scrive l’autore stesso, “per incontrare Beckett bisogna trovarsi al cospetto del vuoto, così come a me è successo, proprio quando la mia opera si era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d’uscita. Con Beckett si incontra – come io ho incontrato – un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell’assenza, dell’immobilità, dell’attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena”.
Marzo 2016 | 13
L’arcobaleno e la caccia al tesoro Pensate a una marachella. Lapo, Cosimo e Beatrice l’avevano fatta. L’ultima volta ne avevano combinata una davvero grossa: con le cere avevano disegnato il ritratto dei loro compagni di classe. Peccato che il bell’affresco l’avessero realizzato sulla facciata di un antico palazzo in San Frediano. Fu così che finirono dritti dritti in punizione, chiusi in casa. E ci stettero per un bel po’, complice anche un mese di marzo molto piovoso che gli impediva di correre fuori a giocare. Quando il sole tornò a fare capolino, i tre birbanti si ritrovarono in piazza con un’energia da leoni. In sella alle loro biciclette, erano pronti a nuove chiassose scorribande che facevano rimpiangere agli abitanti del quartiere che la scuola non durasse ventiquattro ore al dì. Mentre inforcava i pedali, Cosimo gridò: “Guardate amici, l’arcobaleno!”. Un grande ponte colorato sovrastava i tetti, risplendendo nel cielo mezzo azzurro e mezzo grigio. “Mio nonno ha detto che dove nasce l’arcobaleno c’è un tesoro prezioso. Andiamo a cercarlo!”, propose. “Sì - gli fece eco Beatrice - così potremo comprarci un sacco di caramelle!”. “Pista!”, partì Lapo. E gli altri due monelli lo seguirono a ruota. Attraversarono mezza città all’inseguimento dell’arcobaleno, facendo spericolati slalom tra i malcapitati passanti e talvolta sopra i loro piedi. L’ultimo tratto fu il più duro: l’arcobaleno conduceva al piazzale Michelangelo. I tre
amici dovettero alzarsi sui pedali per affrontare la salita. “La nostra fatica sarà ricompensata quando troveremo il tesoro!”, si fece forza Cosimo. E tutti pedalarono più forte. Arrivati in cima alla terrazza, là dove svetta il David, nonostante il fiatone si misero subito a cercare il luogo esatto da cui l’arcobaleno nasceva. Dovevano fare presto, però: i colori iniziavano a sbiadire. Come segugi, setacciarono palmo a palmo il giardino dell’Iris, si infilarono nella loggia del Poggi, perlustrarono gli alberi del viale dei Colli e ogni gradino delle Rampe. Ma niente. Ormai l’arcobaleno era sparito, portando via con sé le poche nubi rimaste e il tesoro prezioso. I tre amici, sconsolati, risalirono sulla terrazza. Stavano per sedersi a riposare ai piedi del David quando Cosimo stril ò: “Guardate!”. E indicò il profilo bellissimo che da Fiesole, passando per il Bargello, Palazzo Vecchio e il Duomo, toccava il Ponte Vecchio, Santa Croce e l’Oltrarno. Splendente, nel sole ormai alto. Non seppero dirlo a parole ma lo intuirono: un tesoro più prezioso di quello chissà se sarebbe mai esistito. E da quel giorno, i tre monelli iniziarono a volerle più bene, e a trattarla meglio, la loro città.
14 | Marzo 2016
#Sport Al Mandela Forum
Il calendario
Un mese per “sbocciare”
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n marzo per “sbocciare”. Con la primavera alle porte, il campionato entra nella sua fase più “calda”, con i punti che cominciano a diventare sempre più pesanti. E marzo potrebbe rivelarsi un mese decisivo in vista dello sprint finale. Mese che è iniziato venerdì 4 con l’anticipo all’Olimpico contro la Roma del toscano Luciano Spalletti. Turno più abbordabile (almeno sulla carta) quello successivo: al Franchi arriva il Verona degli ex Toni e Pazzini. Una settimana dopo, alla trentesima giornata, i viola saranno invece impegnati in trasferta contro il Frosinone, altra squadra il cui obiettivo è quello di rimanere nella massima serie e che, quando gioca in casa, è sempre difficile da affrontare. Il marzo di campionato finisce qua: la serie A riprenderà poi ad aprile, con la squadra di Paulo Sousa impegnata tra le mura amiche contro la Sampdoria dell’ex Montella. Sperando che la primavera faccia sbocciare definitivamente la Fiorentina. Lorenzo Mossani
il volo (sulla fascia) del bernardeschi 2.0
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no su mille ce la fa. E Federico Bernardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’appellativo di “ragazzino” proveniente dalle giovanili della Fiorentina e diventare un protagonista della serie A (almeno per il momento lasciamo Liga e Bundesliga tra le voci di mercato). Un appellativo, quello di ex Primavera, di cui “Berna” parla per primo con orgoglio nelle
interviste, ma che spesso viene considerato in tono negativo, affibbiato ai talenti di prospettiva che il mister deve mettere in campo perché crede nei giovani e non perché gli facciano vincere le partite. L’anno spartiacque per Federico è la stagione in corso, in cui – con l’arrivo di Paulo Sousa in panchina e l’intuizione dell’allenatore portoghese di trasformarlo in un esterno di fascia capace di fare entrambe le fasi di gioco – è diventato un titolare fisso. Già in una notte di mezza estate si era intuito che
fosse l’anno giusto, per Berna, per spiccare il volo: il 2 agosto, nell’amichevole di lusso contro il Barcellona giocata al Franchi, il talento di Carrara segnò un’indimenticabile doppietta in soli sei minuti, che permise alla Fiorentina di battere i freschi vincitori della Champions League. I piedi buoni e i colpi di genio in grado di cambiare una gara erano già parte del suo repertorio. Mentre corsa e tanta abnegazione nel partecipare attivamente anche alla fase difensiva fanno parte del Bernardeschi
2.0. L’azzurrabile che ha attirato su di sé gli occhi attenti del ct Antonio Conte. L’uomo mercato che tanto piacerebbe a Carlo Ancelotti, futuro allenatore del Bayern Monaco. Il numero 10 che la Fiorentina vorrebbe issare come prossima bandiera sulla Torre di Maratona. Quel numero di maglia che a Firenze è sinonimo di top player col cuore viola e che gli è stato dato dopo aver rifiutato le avance della Juventus e aver posto la firma sul rinnovo del contratto fino al giugno 2019. La determinazione nel voler raggiungere il sogno di tanti bambini che corrono dietro a un pallone l’ha sempre avuta in dote nel suo dna. Ma sicuramente l’infortunio al malleolo rimediato la scorsa stagione ha contribuito a renderla ancora più forte. Cinque mesi lontano dai campi di gioco per tornare più forte di prima. E stavolta non è la classica frase fatta.
Pallacanestro
Fiorentina basket, via al rush finale Sei partite al termine della stagione regolare e un solo obiettivo: salvarsi
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a grande boxe a Firenze venerdì 22 aprile. Torna sul ring del Mandela Forum Leonard Bundu, che mancava da Firenze dal 4 novembre 2011, giorno in cui vinse la corona europea dei pesi welter. In seguito, per Leonard, otto match divisi fra Italia, Inghilterra e America. La corona continentale è in possesso del pugile Gianluca Branco e Bundu proverà a riconquistarla. Il 41enne, tesserato per l’Accademia Pugilistica Fiorentina, è allenato dal maestro Alessandro Boncinelli. L’avversario, Gianluca Branco, ha 45 anni. Nel sotto clou altri quattro incontri: per i super welter l’aretino Orlando Fiordigiglio affronterà il pratese Francesco Di Fiore. Per i pesi mosca Mohammed Obbadi incrocerà i guantoni con Mishiko Shubitidze. Per i pesi massimi l’astro nascente della boxe fiorentina Fabio Turchi sfiderà Igor Pylypenko e, infine, per i pesi super piuma, un altro fiorentino, Angelo Ardito, incontrerà Alessandro Balestri di Pontedera, per una incerta semifinale valida per il titolo italiano. Sim.Spa.
Il personaggio
Irene Delfino
la grande boxe in città
n mese senza vittorie può bastare. Il tour de force contro Lecco, Urania Milano, Udine e Orzibasket è finito come da pronostico, con la Fiorentina Basket a secco dopo aver affrontato in fila quattro delle prime sei in classifica, comprese le due battistrada. Ma una volta ripreso il “suo” campionato, la Viola è tornata a macinare gioco e risultati. Con il mese di marzo inizia la volata finale. Sei partite alla fine della stagione regolare e un solo obiettivo: la salvezza diretta, evitando la roulette dei playout. Le quattro sconfitte consecutive arrivate tra il 16 gennaio e il 7 febbraio non hanno certo fatto bene alla classifica. Ma non tutto quel che è successo è da buttare. A Lecco, la prima di queste sfide, i viola si presentavano con l’entusiasmo ancora vivo per il successo contro Alto Sebino, concorrente diretta per la salvezza. E per poco non è arrivato il colpo grosso ai danni di una squadra, quella lombarda, che lotta invece per un posto di spicco nei playoff. Sul parquet lecchese è finita 72-70 solo grazie al canestro che ha beffato i fiorentini all’ultimo secondo. La buona prestazione contro l’Urania Milano ha prolungato la parabola di crescita, poi contro la capolista Udine non c’è stato niente da fare ma di nuovo, davanti a una corazzata, quella di Orzinuovi seconda in classifica, la vittoria è sfuggita di un soffio – cinque punti – durante un ultimo minuto fa-
tale. Quattro sconfitte di fila e nonostante tutto diversi buoni motivi per non preoccuparsene. Fiducia ben riposta, perché nella settima giornata di ritorno la Fiorentina ha messo al sicuro due punti d’oro battendo Pavia, altra avversaria nella corsa alla salvezza. E marzo può – anzi, deve – essere il mese decisivo per la squadra di Salieri. Due weekend di pausa in più (il primo del mese per le finali di Coppa, l’ultimo per la Pasqua) e quindi due sole partite in programma, ma di quelle che contano: il 13 a Bergamo per provare a strappare finalmente punti a una “big”, impresa fin qui solo sfiorata, e il 19 in casa contro la Sangiorgese, altra squadra che prova a riemergere dai bassifondi della classifica. Avere gli scontri diretti a favore alla fine della stagione sarà un grosso vantaggio in un torneo equilibrato come questo. È forse esagerato dire che dal prossimo mese e mezzo dipende il futuro della pallacanestro fiorentina. Senza dubbio, però, c’è in ballo un’intera stagione da salvare, lottando con gli uomini ancora contati, contro la fatica che già si fa sentire e una scorta di energie che rischia di esaurirsi. Ma la Fiorentina ha già dimostrato di avere tutto quel che serve per farcela: carattere, compattezza, coraggio. Andrea Tani
Cf Florentia
calcio, l’avventura “in rosa”
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na nuova realtà calcistica al femminile ha preso vita nel quartiere 3. Si chiama Cf Florentia: il progetto è stato presentato a marzo dello scorso anno, ma dal punto di vista agonistico le ragazze partecipano al campionato di serie D da settembre. Un progetto fortemente voluto dal presidente Tommaso Becagli, che spiega: “L’avventura è nata dalla passione che trovo solo nel calcio femminile. Non mi sono mai occupato di questo sport – ammette il presidente – sono legato al calcio dalla passione. Questa è la mia prima volta, ma credo di aver trovato col femminile la quadratura del cerchio”. In città questo è un momento particolarmente fervido per il calcio femminile: in serie A la Fiorentina è stata la prima a investire nelle ragazze, seguendo le indicazioni della Figc. E nel quartiere 3 è iniziata l’avventura della Cf Florentia. Attualmente le ragazze si allenano negli impianti del Firenze Sud, “ma – rivela Becagli – stiamo già cercando una nuova casa per la prossima stagione”. Se lo sguardo del presidente è già rivolto alla stagione 2016/2017, i numeri dell’attuale avventura nel campionato di serie D femminile parlano chiaro: la Cf Florentia naviga ai vertici della classifica con oltre 115 gol realizzati dall’inizio della stagione (al momento in cui scriviamo, ndr), e il numero è destinato a
La Cf Florentia è il nome nuovo del calcio femminile nel quartiere: la squadra partecipa al campionato di serie D
crescere vista l’ambizione delle calciatrici che – a detta del loro presidente – intendono ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto al pari dei colleghi calciatori. “Lo sforzo che mettono le ragazze in questo sport non è riconosciuto, noi vogliamo portare il calcio femminile ai livelli di quello maschile”, ribadisce Becagli. Intanto, la macchina organizzativa della Cf Florentia si sta preparando per poter aprire le proprie porte, nella nuova stagione, anche alle Giovanissime. Per far questo, la società si sta rivolgendo alle scuole del quartiere. Questi i nomi delle ragazze in rosa, a disposizione di mister Nicoli: PORTIERI: Carola Mangiagli, Alice Valgimigli. DIFENSORI: Ursula Aulito, Anna Baroni, Marcelina Brito Ramos, Margherita Innocenti, Ginevra Valgimigli. CENTROCAMPISTI: Boralda Aliaj, Ilaria Bonaiuti, Giada Gnisci, Irene Lotti, Irene Mazzella, Laura Pini. ATTACCANTI: Chiara Abati, Alessandra Nencioni, Matilde Pompignoli, Chiara Sensini. Tiziana Alma Scalisi
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