Periodico d’informazione locale. Anno X n. 15 del 1 marzo 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere
Marzo 2016
Anno X Ed. 15
Firenze Quartiere 5
Novoli • Rifredi • Brozzi
Primo piano
✎ Editoriale
primavera, lavori e novità per i giardini
i tanti volti (e la rinascita) del verde Matteo Francini
M
arzo, calendario alla mano, segna il ritorno della primavera. E la primavera è, per sua natura, il momento della rinascita. Mai come quest’anno questo è vero. Soprattutto a Firenze. Perché, al suo arrivo in città, la nuova stagione dovrà fare i conti con quanto ancora resta della tempesta del 1° agosto, con il capoluogo che ne continua a portare addosso i segni, soprattutto in alcune delle sue aree verdi.
Il punto sul verde del quartiere in vista del ritorno della bella stagione
☛ pagina 3
Fiorentina
il “ragazzino” che prese la 10
U
no su mille ce la fa. E Federico Bernardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’appellativo di “ragazzino” e diventare un protagonista in serie A.
☛ SEgUE a pagina 14
Il Reporter dei piccoli: una nuova favola per i lettori in erba ☛ pagina 13
☛ SEgUE a pagina 11
controlli e multe, cosa cambia in città Sara Camaiora - Gianni Carpini
C
hi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una piccola rivoluzione sul fronte delle multe: ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa. E novità sono previste anche sul fronte del trasporto pubblico e della viabilità, con i cantieri del tram in arrivo anche nella zona tra la Fortezza e Porta al Prato, che saranno interessate da importanti modifiche.
piste ciclabili, “lifting” in arrivo Lavori di riqualificazione e nuovi collegamenti per i percorsi dedicati alle due ruote.
☛ pagina 2
“la nostra firenze” (venendo da lontano) La città vista con gli occhi di tre donne che hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere qua.
☛ SEgUE a pagina 9
piazza della vittoria si rimette a nuovo
☛ pagina 8
arte contemporanea, spazio ai grandi nomi
☛ pagina 7
☛ pagina 12
La famiglia italiana della frutta
2 | Marzo 2016
Quartiere 5
#Primo piano
Novoli . Rifredi . Brozzi
Due ruote
disco verde all’asfalto rosso: via ai lavori per le piste ciclabili L’obiettivo
“interscambio fra bici e tramvia”
“C
on il lavoro sulle ricuciture e le opere di manutenzione si arriverà ad avere percorsi davvero importanti per la mobilità a due ruote nel quartiere”. Per il presidente Cristiano Balli gli interventi previsti rappresenteranno un tassello importante, permettendo a molte più persone di quelle che lo fanno attualmente di inforcare la bici per spostarsi. “Poi, fra un anno e mezzo – continua Balli – si aprirà un altro capitolo essenziale, quello dell’interscambio fra bici e tramvia, a cui vogliamo essere particolarmente attenti”. Intanto l’associazione Città Ciclabile chiede maggiori sforzi e la realizzazione di un piano generale per piste e rastrelliere, che parta dalla ridistribuzione dello spazio stradale.
Serena Wiedenstritt
A
ttese da tanti, indicate come un vero e proprio “toccasana” contro gli effetti dello smog (che in questo inverno si sono fatti sentire come non mai), per le piste ciclabili del quartiere arrivano con la buona stagione i lavori di riqualificazione. I tratti interessati dagli interventi, annunciati all’inizio di quest’anno dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, sono in via dei Vespucci, viale Guidoni e via Maddalena. La “filosofia” che anima gli interventi dell’amministrazione comunale è quella già adottata in altre zone della città: costruire sì, ma soprattutto collegare e ricucire. Perché – come sottolineato da molti utenti delle due ruote – non c’è cosa peggiore per scoraggiare la mobilità a pedali che ritrovarsi su una pista che di colpo finisce, lasciando il ciclista in mezzo al traffico automobilistico. E pensare alla manutenzione, perché una ciclabile disastrata è una pista che rischia di diventare inutilizzabile e scoraggiare anche chi vorrebbe usarla. L’inizio dei lavori è previsto ad aprile, insieme ad altri interventi sparsi per Firenze. L’ultimo via libera è arrivato a fine dicembre, con l’approvazione dei progetti esecutivi da parte della giunta comunale, per uno stanziamento
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complessivo di 350mila euro. A inizio anno è stato pubblicato il bando di gara per selezionare l’azienda che si occuperà dei lavori, procedura che durerà fino alla primavera inoltrata, momento indicato per l’inizio vero e proprio delle opere. Nel dettaglio, l’intervento relativo a via dei Vespucci riguarda il percorso metà pedonale e metà ciclabile nel tratto compreso tra via Baracca e via San Biagio a Petriolo. Il progetto prevede la sistemazione della pavimentazione e la risoluzione dei problemi di raccolta delle acque e affioramento delle radici. In pratica, un “lifting” per uno dei tratti ciclabili più importanti del quartiere. Passando a via Maddalena e viale Guidoni, è prevista la riasfaltatura delle piste con asfalto colorato rosso. Previsto anche un allargamento del marciapiede all’angolo tra via Maddalena e viale Guidoni, per realizzare il tratto di percorso mancante. Inoltre, sarà collegata la pista di viale Guidoni con il percorso pedonale e ciclabile di via Forlanini, procedendo all’asfaltatura con bitume rosso nei tratti mancanti. Rosso che è garanzia di visibilità (e quindi di sicurezza) per i ciclisti, troppo spesso dimenticati anche dagli stessi pedoni.
Per le piste ciclabili del quartiere arrivano i lavori di riqualificazione
In arrivo riasfaltature, allargamenti e “ricuciture” dei percorsi in via dei Vespucci, viale Guidoni e via Maddalena
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piaggeliadi, si torna in pista
L
e “Olimpiadi delle Piagge” ai nastri di partenza. Il via è in programma domenica 3 aprile, con la cerimonia di apertura che si terrà al Mandela Forum. Poi lo sbarco a Firenze Ovest, per la manifestazione sportiva più amata dai giovanissimi: piccoli atleti fra i sei e i dodici anni avranno quasi due mesi, dal 9 aprile al 28 maggio, per confrontarsi in una serie di discipline e allenare così il corpo e la mente. Del resto, come racconta il fondatore Marco Borri, le Piaggeliadi sono state pensate per fortificare gli ideali di una sana vita sportiva, che rappresenta la massima espressione di crescita intellettiva e fisica per un ragazzo negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Nate ventuno anni fa con l’obiettivo di diffondere la pratica sportiva e, contemporaneamente, risollevare il quartiere da una scarsità di proposte e attività per i più giovani, oggi le Piaggeliadi vedono scendere in campo (e in pista) oltre quattordicimila bambine e bambini, che vogliono tenere alto il nome della propria scuola e divertirsi confrontandosi e sperimentando nuovi sport. L’iniziativa, promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con la Polisportiva Firenze Ovest, prevede una serie di gare ed eventi legati a varie discipline: pallavolo, minitennis, calcetto, scherma, tiro al bersaglio, atletica leggera, nuoto, rugby e basket, che saranno ospitati negli impianti della provincia di Firenze. Per qualcuno sarà l’occasione per emergere e affermarsi, per altri si tratterà di un momento per scoprire un nuovo sport. Per tutti, comunque, un’opportunità per fare movimento e passare del tempo insieme. Per informazioni: www.piaggeliadi.it. S.W.
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Quartiere 5
#Primo piano
Novoli . Rifredi . Brozzi
Marzo 2016 | 3
Ambiente
La “mappa”
i giardini del quartiere tra interventi e nuovi spazi
fontanelli d’acqua e aree per i cani
T
Opere in corso e “new entry”: viaggio nei parchi Fannì Beconcini
S
ono una settantina, tra parchi e giardini, le aree verdi presenti nel quartiere 5. Negli ultimi anni sono stati diversi gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a cui sono state sottoposte, e nuovi spazi sono stati creati o recuperati. L’ultima in ordine di tempo è l’area collocata lungo via Dazzi, nella zona di Castello, al confine con Sesto Fiorentino (vedi anche altro articolo in questa pagina). Si tratta di una zona agricola di circa cinque ettari a lungo abbandonata in cui erano presenti sterpaglie, ulivi e alberi da frutta con problemi fitosanitari di vario genere. L’intervento era stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2011-2014, ma l’unico intervento realizzato finora era stata la trasformazione di un ettaro in orti sociali. Ora il progetto è stato portato a termine e il quartiere può contare su un nuovo parco dotato di panche e panchine, aree pic-nic, porzioni boschive, un
fontanello, sentieri, ponti e canali. “Si tratta di un’area che, dopo molti anni, viene messa a disposizione dei cittadini grazie all’intervento della direzione ambiente del Comune – ha spiegato il presidente del Q5 Cristiano Balli – il parco è stato intitolato a don Renzo Forconi, ex parroco di Santa Maria a Quarto che, per molti anni, si è dedicato a progetti sociali sul territorio e che, tramite una raccolta di firme, i cittadini hanno voluto omaggiare con l’apposizione di una targa in sua memoria nel parco”. Ma sono anche altri gli interventi che riguardano le aree verdi del quartiere. Tra questi, quello che interessa il giardino delle Medaglie d’Oro, dove è in ultimazione la ricostruzione del bagno e l’ampliamento dello chalet per attività ricreative e culturali: una riqualificazione attesa da tempo, che consentirà una migliore fruizione del giardino dando la possibilità all’Auser di svolgere attività di animazione e di
Tra gli interventi nelle aree verdi del quartiere ci sono quelli per la ricostruzione del bagno e l’ampliamento dello chalet al giardino delle Medaglie d’Oro
Web
verdeonweb.comune.fi.it
presidio sociale nell’area. Altro discorso è quello che riguarda il giardino dell’ex Meccanotessile, per il quale i lavori sono ancora in corso. Lavori che dovrebbero essere ultimati entro l’estate: si tratta di un intervento inserito nel progetto di riqualificazione dell’intera area dell’ex Meccanotessile. Tra le ultime (buone) notizie, la presenza di giostre e illuminazione nel giardino dell’ex scuola Caterina de’ Medici, inaugurato circa due anni fa.
ra le aree verdi del quartiere, Villa Fabbricotti, il parco Ruspoli a Montughi e lo Stibbert sono, insieme al più recente parco di San Donato, quelle di estensione più vasta, per un totale di quasi novanta ettari di verde pubblico. Gli altri sessanta ettari di verde sul territorio sono disposti in circa sessanta giardini di dimensioni medio-piccole. Negli ultimi anni sono stati installati fontanelli di acqua potabile e c’è stato un incremento delle aree cani: oggi sono tredici gli spazi dedicati ai quattrozampe, ed è possibile fare rifornimento di acqua nel parco di San Donato, in piazza Primo Maggio e in via della Sala a Brozzi e al Sodo in via Reginaldo Giuliani.
Focus
in via dazzi passerelle e tavoli da pic-nic
L’
intervento che ha consentito la creazione del nuovo giardino che si trova tra via Dazzi, via della Loggia dei Bianchi, via della Quiete e via Cacciaguida, ha riguardato una ripulitura preliminare di gran parte dell’area da detriti e piante infestanti. Sono stati recuperati i sentieri e i fossi originari ed è stato eliminato un grosso ristagno d’acqua. Successivamente si è proceduto alla creazione del nuovo parco con l’installazione di una una siepe mista a protezione del fosso principale e la sistemazione di un fontanello in prossimità dell’ingresso principale. Sono state inoltre realizzate due passerelle pedonali in legno di frassino lungo i fossi minori e piantati trentasei nuovi alberi tra aceri, frassini, noci, mandorli, gelsi e lecci. Il parco, infine, è stato attrezzato con arredi in frassino naturale: cinque tavoli da pic-nic, tredici panchine, dieci panche e altrettante poltrone a seduta singola. F.B.
Il nuovo giardino tra via Dazzi, via della Loggia dei Bianchi, via della Quiete e via Cacciaguida
PRONTO SOCCORSO GIURIDICO
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Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.
Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).
Quartiere 5
#Zoom
4 | Marzo 2016
Novoli . Rifredi . Brozzi
Monitoraggi
Strade
interventi e nuovi servizi, avanti la lotta luci accese sulla sicurezza agli incidenti Dopo quello dei vigili, attivato un presidio della polizia di Stato Fannì Beconcini
in collaborazione con le forze dell’ordine e supportando servizi e iniziative. Da metà gennaio, sul territorio del quartiere è attivo un nuovo servizio predisposto con la collaborazione della Questura: ogni lunedì pomeriggio un camper della polizia di Stato staziona nella zona tra via Baracca e viale Gori, in particolare nella piazzetta del giardino di via Pietri, svolgendo un servizio definito “di prossimità”, ovvero
Ogni settimana un camper della polizia di Stato staziona ora nella zona tra via Baracca e viale Gori, in particolare nella piazzetta del giardino di via Pietri
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Tra gli interventi nel quartiere, la realizzazione di una rotonda fra via Magellano e via Panciatichi
I
l 2016 si è aperto con una rinnovata attenzione verso la sicurezza stradale e la predisposizione di interventi di riassetto viario di alcune delle zone più critiche per quanto riguarda la viabilità e l’incidentalità. Tra i progetti più importanti nel quartiere c’è quello relativo alla messa in sicurezza di via Pistoiese, di cui abbiamo dato notizia su Il Reporter del mese scorso e per il quale è in corso l’affidamento dei lavori: il progetto esecutivo è corredato da una serie di studi e analisi che evidenziano come le problematiche di sicurezza stradale siano legate soprattutto alle immissioni e all’eccessiva velocità, motivo per cui l’intervento si configura come un insieme di provvedimenti di “moderazione del traffico” con l’obiettivo, da un lato, di conferire maggior ordine alla circolazione e, dall’altro, di gestire la coesistenza tra le diverse funzioni della strada a tutela dei mezzi a due ruote e delle utenze “deboli”. La prima fase del progetto dovrebbe essere avviata entro l’estate. Intervento già in corso, da poco più di un mese, è invece quello che interessa l’intersezione tra via Magellano e via Panciatichi, con il ridisegno dell’assetto viario della zona e la realizzazione di una nuova rotonda. “Si tratta di un intervento abbastanza complesso in una zona critica quasi quanto via Pistoiese per quanto riguarda problemi di viabilità e sicurezza”, spiega il presidente del Q5 Cristiano Balli. “Con questo intervento – continua – si intende migliorare la fluidità del traffico e rendere più sicuro l’innesto delle provenienze da Firenze Nova e dalla direttrice Perfetti Ricasoli-Panciatichi-Reginaldo Giuliani”. Nell’ambito dell’intervento, del valore di circa 300mila euro, sono previsti anche miglioramenti della sicurezza degli attraversamenti pedonali della zona, già completati in via dei Caboto e via Benedetto Dei e da realizzare, una volta ultimata la rotonda, in via Panciatichi e via Magellano. Inoltre, saranno realizzati anche nuovi tratti di pista ciclabile a completamento del percorso per le due ruote già esistente tra via Carlo del Pretevia Magellano e via Perfetti Ricasoli. A proposito di sicurezza ciclopedonale, da segnalare anche gli interventi di riqualificazione della pista ciclabile di via dei Vespucci, molto utilizzata, e di ricucitura dell’itinerario lungo il controviale di viale Guidoni con via Maddalena fino a via Magellano (leggi anche articolo a pag.2). F.B.
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presidiando la zona, monitorando l’area e raccogliendo le segnalazioni dei cittadini. Un intervento che, insieme a iniziative analoghe svolte dalle forze dell’ordine sul territorio, vuol creare un rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni attraverso azioni di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. Iniziativa di natura e finalità diverse, ma accomunata dalla stessa vocazione di servizio pubblico, è “il mercoledì nei borghi”, il presidio mobile della polizia municipale che, da oltre un anno, ogni settimana è a disposizione degli abitanti di Quaracchi, Brozzi, Peretola e Castello. “In questo momento c’è maggiore sensibilità e molta preoccupazione in merito alle questioni della sicurezza e dell’ordine pubblico – commenta il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – c’è una percezione di insicurezza diffusa e spetta a noi, in quanto istituzioni presenti sul territorio, una pronta ed efficace lettura del contesto, da sottoporre alle forze dell’ordine in modo da predisporre strumenti adeguati. Il nuovo servizio svolto dalla polizia di Stato rappresenta un segnale di rinnovata attenzione alle dinamiche delle periferie sicuramente apprezzato dai cittadini”. Il Quartiere, negli ultimi mesi, è stato inoltre impegnato in interventi volti a contrastare fenomeni di criminalità e occupazioni abusive. “L’amministrazione – conclude Balli – continua a tenere sotto controllo i comportamenti illegali impegnandosi a risolverli con il supporto di tutti gli enti preposti, le forze di pubblica sicurezza, i servizi sociali, il Cospe e altre realtà di cooperazione sociale”.
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icurezza e ordine pubblico sono questioni strategiche in cui percezione sociale e controllo da parte delle istituzioni appaiono strettamente collegate. Il monitoraggio del territorio è visto dai cittadini come un elemento imprescindibile del governo locale, soprattutto nelle periferie urbane. Tra i compiti svolti dal Q5 c’è il ruolo di portavoce delle istanze dei cittadini presso Comune e istituzioni,
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Cultura
A Villa Pallini
ANAGRAFE SU PRENOTAZIONE
È tornato in funzione un servizio chiesto da tanti cittadini del Q.5. Ci si prenota allo 055.055 fissando giorno e ora dell’appuntamento, evitando così code e attese Da molto tempo i cittadini del Q.5 chiedevano il ritorno in funzione di un punto anagrafico locale, al servizio di un territorio che vanta oltre 120.000 abitanti. Dal 9 febbraio tutto questo è diventato realtà con l’attivazione di un punto anagrafico decentrato a Villa Pallini, la dimora storica di via Baracca dove ha sede il consiglio di quartiere. A questa buona notizia se ne abbina un’altra che è relativa alla certezza dell’orario e dunque alla possibilità di fissare un appuntamento specifico e personalizzato attraverso il contact center del Comune al numero 055055. Con questo strumento si possono ottenere certificati o il rinnovo della carta d’identità ad un orario scelto dal cittadino, con una modalità che è già in atto presso gli sportelli di piazza Santa Croce (Quartiere 1), Parterre (Quartiere 2) e via Tagliamento (Quartiere 3). La prenotazione dell'appuntamento si effettua chiamando lo 055.055 da lunedì a sabato in orario 8-20. I cittadini, dopo aver prenotato il loro appuntamento, potranno recarsi all’ora stabilita presso il punto anagrafico per il rilascio del documento richiesto (certificati anagrafici, carta d’identità, atti notori, credenziali per la certificazione on line etc.). Senza code e senza attese. Il punto anagrafico di Villa Pallini è in funzione tutti i martedì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.
“Da tempo siamo impegnati in un grande lavoro di modernizzazione della macchina amministrativa in nome della massima semplificazione dei rapporti con i cittadini – sottolinea l’assessore alla semplificazione Federico Gianassi –. I servizi demografici dall’anno scorso hanno dato vita ad una nuova organizzazione sul territorio che prevede gli sportelli itineranti nei Quartieri su prenotazione. Un servizio che è risultato molto apprezzato dai cittadini tanto da convincerci, nonostante la progressiva riduzione del personale, ad aprirne un altro a Villa Pallini. In questo modo diamo una risposta importante ai cittadini delle zone di Peretola e Brozzi dopo che, alcuni anni fa, era stato chiuso il Pad presso la sede del Quartiere”. Soddisfatto il presidente Cristiano Balli: “L’Amministrazione ha raccolto le sollecitazioni del Quartiere e di molti cittadini che avevano promosso una raccolta di firme a favore della riapertura di un punto anagrafico decentrato in questa zona. Grazie ai nuovi modelli organizzativi (Pad itineranti e punti diffusi per il rilascio dei certificati in circoli, associazioni di volontariato e tabaccherie) viene potenziata la capacità di dare risposte sempre più efficienti alle richieste dei cittadini”.
Con il mese di marzo, grazie alla collaborazione tra Q.5 e le associazioni di volontariato (Misericordia di Firenze, Misericordia di Rifredi e Fratellanza Popolare), si ripropongono i corsi di Primo Soccorso rivolti a tutti i cittadini. Il corso è importante per acquisire quelle nozioni elementari, ma essenziali, che possono risultare utili nelle situazioni sanitarie problematiche che ognuno di noi potrebbe trovarsi ad affrontare nella quotidianità della vita. Oltre ai corsi gratuiti, per chi li avrà frequentati ci sarà anche la proposta di una lezione serale facoltativa per il conseguimento dell'attestato BLS-IRC (costo 30 euro) che abilita all'utilizzo del defibrillatore, un apparecchio salvavita che è sempre più presente nelle strutture sia pubbliche che private.
Ufficio Cultura Q.5 tel. 055.2767046
VI ASPETTIAMO IN BIBLIOTECA Prende il via con il mese di marzo una rinnovata collaborazione tra il Quartiere e le biblioteche presenti nel territorio per promuovere tutte le iniziative che il Servizio biblioteche o il Quartiere 5 realizzano all'interno delle biblioteche stesse. Le biblioteche sono luoghi in cui davvero si può far crescere il livello culturale di tutta la cittadinanza e la loro presenza sul territorio, anche in periferia, significa un'attenzione precisa alla cultura come strumento di crescita della conoscenza. L'iniziativa si è tradotta in un cartellone mensile dal titolo "Vi aspettiamo in biblioteca", al cui interno, riproponendo uno stile simile a quello già utilizzato per le rassegne degli spettacoli dei 5 teatri stabili del Quartiere, si potranno trovare le varie attività organizzate o gli incontri a tema rivolti a bambini, ragazzi o adulti.
BIBLIOTECA FILIPPO BUONARROTI viale Guidoni 188 3 marzo, ore 17, Strade di parole; 10 marzo, ore 18, Violenza contro le donne (stereotipi e pregiudizi), a cura dell’ass.Artemisia; 24 marzo, ore 17.30, Gruppo di lettura: il libro del mese; 31 marzo, ore 18, Donne, tra magia primigenia e cura amorevole, a cura di Ass. La Pira
BIBLIOTECA ORTICOLTURA via Vittorio Emanuele 4 8 marzo, ore 17, La Donna e l’Amore, attraverso la poesia di Ada Merini, a cura del prof. De Vita; 31 marzo, ore 17, Strade di parole
8 marzo, ore 15, Il difficile cammino della donna (scaffale tematico); 21 marzo, ore 11, Le poesie di Bertolt Brecht (letture ad alta
IL CARTELLONE DEGLI EVENTI Firenze, dagli anni della "capitale" alla Grande Guerra
CAMPER DELLA POLIZIA Proseguendo l’attenzione al territorio del Quartiere 5, la Polizia di Stato ha dato il via ad un nuovo servizio di vigilanza e presidio attraverso la presenza di un camper attrezzato, tutti i lunedì pomeriggio nella zona di via Baracca-via Gori (per la precisione nei giardini di via Pietri). “Ringraziamo la Questura – dichiarano l’assessore alla sicurezza urbana e decentramento Federico Gianassi e il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – per aver accolto il nostro appello con la presenza periodica di un camper che rappresenta un elemento fondamentale, utile per aumentare la sicurezza urbana. È un nuovo segnale di attenzione alle dinamiche delle periferie e siamo convinti che i cittadini apprezzeranno il servizio. E’ il frutto del costante coordinamento tra assessorato al decentramento, presidenti dei quartieri, Prefettura e forze dell’ordine”.
I Venerdì di Villa Pozzolini, ‘Firenze, da capitale del regno alla prima guerra mondiale’, ore 17.30. 4 marzo, L’esordio dell’Italia come grande potenza, a cura di Alessandra Campagnano; 11 marzo. La moda, il costume, le donne, la vita sociale, a cura di Teresa Pasqui; 18 marzo, Il piano Poggi, il rinnovamento urbanistico della città, a cura di Sergio Pasquini; 1° aprile, Verga e i salotti letterari fiorentini, a cura di Giovanna Lori; 8 aprile, Il trasporto pubblico, dall’omnibus alla rete ferroviaria, a cura di Andrea Giuntini; 15 aprile, Gli stranieri a Firenze, a cura di Laura Lucchesi; 22 aprile, Destra e Sinistra storica a Firenze, a cura di Fabio Bertini.
Mostra di Ceramica 4-15 aprile, Sala Consiliare del Quartiere 5, Villa Pallini, via Baracca.150/p. Mostra di manufatti in ceramica, sculture e pitture di Anna Mugelli: "Libera età... e libera arte". Inaugurazione martedì 5 aprile, ore 16.30. Orario: da lun. a ven. ore 9-13 (martedì e venerdì anche 14-17).
Conversazioni musicali A Villa Pozzolini, viale Guidoni 188, incontri di
approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Associazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito. 7 marzo, ore 17, L’italiana in Algeri, di Gioacchino Rossini
Careggi in musica Stagione concertistica presso l’Ospedale di Careggi (Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale, Largo Brambilla 3) e il Pediatrico Meyer, ore 10.30, ingresso gratuito. 6 marzo, Carmine Gaudieri (violino) e Simonetta Bisegna (pianoforte), musiche di Brahms, Ravel, Stravinski; 13 marzo, Duo Silvano Minella (violino) e Flavia Brunetto (pianoforte), musiche di Respighi e Grieg; 20 marzo, recital pianistico di Alessio Cipretti, musiche di Schumann, Rachmaninov, Chopin; 10 aprile, concerto blues con Gabriele Savarese (chitarra), Pietro Horvath (violoncello), Francesco Furlanich (fisarmonica e bandoneon).
Passeggiate di salute "Salute è benessere Q5", passeggiate per diffondere tra i fiorentini la cultura della salute e della prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita. Per info: http://www.sds.firenze.it
UN MESE DI SPETTACOLI
I VANTAGGI DEL BILINGUISMO famiglia, nei rapporti sociali e personali. I laboratori hanno utilizzato racconti, giochi, fiabe, filastrocche, coccole, girotondi. Pratiche universali, declinate in forme e modi diversi, dalla cui condivisione e contaminazione il bambino non può che ricevere stimoli e arricchimento. L’iniziativa ha preso il via sabato 20 febbraio, presso Impact Hub Firenze, con una giorna-
VIDEO INTERVISTE ONLINE
voce)
BIBLIOTECA ITI LEONARDO DA VINCI
Servizi educativi
I quartieri 4 e 5 hanno partecipato attivamente alla ‘giornata mondiale delle lingue madri’ con una serie di eventi a cura dell’Associazione Limo (Linguaggi in Movimento). La manifestazione si è articolata in letture e laboratori imperniati sull’idea-forza del plurilinguismo, uno dei principali veicoli di integrazione e comunicazione interculturale nell’era della globalizzazione. A scuola, in
055.2767046
via del Terzolle 91
Notizie di pubblica utilità
A LEZIONE DI PRONTO SOCCORSO
Ufficio Cultura Q.5
ta di attività all’insegna di ‘Crescere bilingui in pratica’ mentre un altro appuntamento si è tenuto alla Ludoteca Internazionale La Mondolfiera, in via dell’Anconella 3.
Vita dei quartieri
Sul sito web de “Il Reporter” (www.ilreporter.it) videointervista on line con il presidente del Q.5 Cristiano Balli che, insieme agli operatori del Ser.T. territoriale, commenta l’impatto del gioco d’azzardo sui ragazzi delle scuole superiori del quartiere. In primo piano il ruolo delle sale gioco e le politiche pubbliche di prevenzione di quella che si prospetta ormai come una sorta di piaga sociale.
TEATRO NUOVO SENTIERO via delle Panche 36 19-20 marzo, ore 21.15 (domenica ore 17.15), La tettonica dei sentimenti, di Eric Emanuel Schmitt, a cura della Corte del Bardo
TEATRO DI RIFREDI via Vittorio Emanuele 303 10-12 marzo, ore 21, Acquasanta, testo e regia di Emma Dante
TEATRO IL PROGRESSO via Vittorio Emanuele 135
5 marzo, ore 21.15, Tutto il mio folle amore, di e con Michele Vietri
TEATRO DELLE SPIAGGE via del Pesciolino 26a 13 marzo, ore 16,30, Mrs. Annie e il giro del mondo, con Massimo Poggio
TEATRO NUOVO via Fanfani 16 (Lippi) 5-6 e 12-13 marzo, ore 21.15 (domenica ore 16.15), La mì nonna in minigonna, a cura della Compagnia Il Grillo.
#Il quartiere in pillole
6 | Marzo 2016
Quartiere 5
Novoli . Rifredi . Brozzi
Careggi
Toponomastica
la musica in ospedale, a suon di nuovi talenti
intitolato agli alpini il ponte sul mugnone
“Qua si arriva direttamente a contatto con il pubblico” Serena Wiedenstritt
U
n ponte sul Mugnone intitolato agli Alpini. Lo ha deciso la giunta di Palazzo Vecchio, che ha individuato per questo riconoscimento il ponte che va da via Guido Spadolini, all’incontro con via Caduti di Nassiriya, a via Cosseria, all’altezza di via del Romito. La cerimonia di intitolazione del “Ponte degli Alpini” è avvenuta alla fine di gennaio alla presenza dell’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci. Il nome “Ponte degli Alpini” – fa sapere il Comune – era stato proposto dalla sezione fiorentina del gruppo Alpini “Emilio Lugli” in occasione del centenario della prima guerra mondiale. Quella che è stata scelta è un’area senza numerazione civica e quindi – è stato spiegato – non si è resa necessaria alcuna modifica. In precedenza il ponte era stato ripulito grazie all’intervento degli Angeli del Bello: una squadra di venti volontari, “armati” di pennelli, rulli e vernici, aveva cancellato le scritte dai muri e dalla rampa di risalita dal fiume.
Il programma
P
er chi sta dentro e per chi sta fuori, per portare la musica e gli amanti dei concerti in ospedale e per portare i pazienti, almeno mentalmente, fuori dalle sue mura. Nasce così “Careggi in Musica”, iniziativa che festeggia il diciottesimo anno e si conferma un appuntamento molto atteso. Il calendario pensato per il 2016 è dedicato a valorizzare i nuovi talenti. Fra gli appuntamenti in programma, il 20 marzo il recital del pianista Alessio Ciprietti, l’8 maggio quello di violoncello di Erica Piccotti e il 29 maggio una mattinata dedicata ai giovani vincitori del “Concerto premio junior” al Premio Crescendo 2015. Spazio poi alla musica da camera, e una data da non dimenticare è quella del 1° maggio, quando si esibirà l’orchestra delle Piagge. Careggi in Musica
la “Memoria” protagonista tra mostre e incontri
U è organizzato da A.Gi.Mus. e la direzione artistica è affidata a Luca Provenzani, che spiega: “Siamo abituati a portare la musica in spazi non convenzionali. In questi contesti si travalicano le barriere formali di un teatro e si arriva direttamente a contatto con il pubblico. Quello dei nostri concerti, spesso, è un pubblico particolare. Non c’è solo l’appassionato di musica preparato. C’è
anche chi ha incontrato i nostri concerti inaspettatamente, magari mentre si trovava nella condizione di degente, diventando poi un sostenitore assiduo della nostra attività. Il pubblico del teatro si trova lì perché ‘cerca’ la musica. Per il pubblico di un ospedale non necessariamente è così, anzi spesso è la musica a coglierlo di sorpresa”. Per info: www.agimusfirenze.it.
n Quartiere di Memoria. Sono state diverse le “giornate della memoria”, le iniziative che si sono tenute per l’occasione nel Q5. La mostra fotografica “L’Inferno di Auschwitz” di Massimo Giannelli, già allestita nella sala consiliare del Quartiere a fine gennaio, è stata riproposta dal 4 al 10 febbraio scorsi all’interno della scuola media inferiore Poliziano, in viale Morgagni. L’obiettivo era quello di coinvolgere i ragazzi delle scuole: alcune classi l’hanno visitata nella sede del Quartiere, altre – come appunto quelle della Poliziano – hanno potuto usufruirne direttamente all’interno della propria scuola, come fortemente voluto dal dirigente scolastico, il professor Bussotti, che si è attivato per poterla ospitare. E anche i genitori degli allievi hanno potuto visitare la mostra. “Conservare e tramandare la memoria rappresenta un compito civile essenziale per far fronte alle sfide del presente, di particolare significato per quanto riguarda le generazioni più giovani”, ha spiegato Bussotti, ricordando poi come lo storico britannico Eric Hobsbawm si fosse espresso nel suo “Il secolo breve”: “La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani, alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono. Questo fenomeno fa sì che la presenza e l’attività degli storici, il cui compito è di ricordare ciò che gli altri dimenticano, siano ancor più essenziali alla fine del secondo millennio di quanto mai lo siano state nei secoli scorsi”. Dal 5 febbraio sono poi iniziati gli incontri a Villa Pozzolini a cura dell’Istituto Storico della Resistenza, per proseguire il percorso sulla memoria.
Via Corridoni
allo sportello in pausa pranzo: orario continuato per il punto enel
I Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
l Punto Enel di Firenze ha cambiato orario “per venire incontro – è stato spiegato – alle esigenze di tutti i cittadini, compresi coloro che preferiscono utilizzare la pausa pranzo per recarsi agli sportelli relativamente alle questioni commerciali di elettricità, gas ed efficienza energetica”. Così, dallo scorso 1° febbraio il Punto Enel di via Corridoni 35/a (in zona Rifredi) è aperto dal lunedì al venerdì con orario continuato 8.30-15. Lo spazio – è stato spiegato ancora – è dotato di una sala accoglienza e di locali completamente rinnovati, con un team di undici consulenti a cui si aggiungono postazioni video customer service con assistenza da remoto nonché vari servizi a disposizione dei cittadini, tra cui quello di traduzione simultanea in tredici lingue. Sempre attiva anche la campagna per l’efficienza energetica che propone soluzioni innovative per la casa come solare termico, caldaie, climatizzatori, pannelli fotovoltaici, minieolico, card Enel Drive per mobilità elettrica e biciclette elettriche con la possibilità di effettuare bike test sui mezzi di Enel Energia. Il Punto Enel di Firenze è poi affiancato dai Punti Enel Partner presenti sul territorio cittadino e provinciale, che si possono trovare su enelenergia.it.
Ponte all’Indiano
montata la “barriera acustica” con i pannelli anti-rumore
P Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]
Via Ontignano, 44 -• 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 Cell. 335.362203 Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531
annelli anti-rumore sul Ponte all’Indiano. Una barriera per mettere un “silenziatore” fisso sul ponte: sono terminati i lavori di tecnici e operai della direzione ambiente e mobilità realizzati grazie a un investimento, da parte dell’amministrazione comunale, di circa 247mila euro. La “barriera acustica fonoassorbente” è stata montata nelle vicinanze della rampa d’accesso al ponte, ha un’altezza di tre metri rispetto al livello stradale ed è lunga 150 metri. I pannelli, in lamiera in alluminio e fibra minerale, sono sostenuti da una struttura portante in acciaio. È stata poi sostituita la barriera di sicurezza stradale di contenimento e, per consentire un corretto deflusso dell’acqua piovana, sono state installate sia una canaletta di raccolta che una tubazione collegata alla fognatura. Il progetto, infine, è stato integrato con lo spostamento dell’impianto di illuminazione pubblica. “La barriera – ha commentato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – ha lo scopo di mitigare l’impatto acustico per i palazzi vicini al Ponte all’Indiano, in particolare per quanti abitano nella zona di via Gentileschi”.
Quartiere 5
#Luoghi
Novoli . Rifredi . Brozzi
Marzo 2016 | 7
Riqualificazioni
Focus
piazza della vittoria guarda avanti Previsto un percorso di partecipazione per coinvolgere abitanti, commercianti e liceo Fannì Beconcini
Novità in arrivo per piazza della Vittoria: previsto un percorso di partecipazione in collaborazione con il Q5 per la progettazione degli interventi
P
rogetti e piani di riqualificazione in arrivo per piazza della Vittoria e piazza della Costituzione. I fondi arrivano dagli oneri urbanistici versati da una società olandese per l’acquisto del Palazzo del Sonno di viale Lavagnini, una struttura di ventimila metri quadri in disuso da anni (vedi anche focus in questa pagina). Fondi ottenuti grazie al nuovo regolamento urbanistico che prevede la vendita di immobili pubblici in disuso attraverso un meccanismo di attrazione degli investimenti dall’Italia e dall’estero. Oltre alle due piazze del Q5, saranno riqualificati il sottopasso pedonale e il controviale di viale Lavagnini, i marciapiedi e la carreggiata di viale Strozzi, via del Pratello, via Ridolfi e saranno realizzate nuove piste ciclabili. La giunta ha fatto propria la raccomandazione della commissione urbanistica perché venisse date priorità agli interventi di riqualificazione di piazza della
Vittoria, da tempo in attesa di un intervento di valorizzazione, per la quale sono stanziati 500mila euro ed è previsto un percorso di partecipazione in collaborazione con il Quartiere per la progettazione degli interventi. “Sarà l’occasione per intervenire e ridare assetto e valore a questa bella piazza – commenta il pre-
sidente del Q5 Cristiano Balli – il progetto è in carico alla direzione ambiente, il percorso di partecipazione coinvolgerà i vari portatori di interessi, i residenti, i commercianti e gli studenti del liceo Dante, e prevede la collaborazione della Facoltà di Architettura che ha già avuto un primo contatto con l’amministrazione”.
Dopo piazza della Vittoria sarà la volta di piazza della Costituzione, attualmente oggetto di interventi e modifiche nell’ambito del cantiere per la linea 3 della tramvia: grazie ai fondi disponibili potrà essere rimessa a nuovo, anche in considerazione dell’installazione di una sottostazione elettrica che ha cambia-
to la struttura della piazza e ha determinato la necessità di un riassetto complessivo. I progetti definitivi saranno pronti nei prossimi mesi, la fase esecutiva è prevista entro la fine del 2016 e i lavori dovrebbero concludersi nel corso del 2017. Per quanto riguarda gli altri interventi previsti, sono stati stanziati 150mila euro per la realizzazione di una pista ciclabile in via Leone X da viale Lavagnini fino al raccordo con via XX Settembre, 150mila euro per la riqualificazione del sottopasso pedonale di viale Lavagnini e 788mila euro per la riqualificazione dei marciapiedi e della carreggiata di viale Strozzi, la realizzazione della pista ciclabile lungo viale Strozzi nel tratto viale Lavagnini-via del Pratello e le sistemazioni limitrofe.
“Student Hotel”, un po’ albergo e un po’ residenza a lungo termine
L
o “Student Hotel” che sarà realizzato al posto del Palazzo del Sonno ad opera della società olandese prevede un investimento da quaranta milioni di euro che dovrebbe creare circa trecento posti di lavoro. Si tratta di un modello ibrido di ospitalità che sarà insieme albergo e residenza a lungo termine per studenti con 394 camere, biblioteca e servizio lavanderia, palestra e piscina, auditorium e game room, aree studio, spazi per riunioni e coworking. Il cortile della struttura sarà trasformato in una piazza dotata di ristorante accessibile anche dall’esterno. F.B.
8 | Marzo 2016
#Focus
L’intervista tripla
“Noi che Firenze l’abbiamo scelta”: la città vista da chi viene da lontano
Sasha, Denya e Georgette hanno lasciato i loro paesi d’origine per vivere in riva all’Arno. E ora raccontano, attraverso i loro occhi, pregi e difetti del capoluogo e dei suoi abitanti. Con una curiosità: sono tutte innamorate della stessa piazza A Firenze ci nasciamo, ci studiamo, ci lavoriamo. Ma c’è anche chi arriva da lontano e sceglie di farne la sua nuova casa, il luogo in cui costruirsi il futuro. Sarà per le sue vie strette e incantevoli, per l’inconfondibile suono della parlata fiorentina, per i suoi celeberrimi monumenti. Firenze è (sempre più) di tutti, di chiunque la ami. Sasha, Denya e Georgette hanno lasciato i rispettivi paesi d’origine per vivere in riva all’Arno. E Il Reporter, questo mese – il mese in cui si celebra la festa della donna – ha voluto raccontare le loro storie. Le storie di tre blogger che, tutti i giorni, scoprono qualcosa di nuovo sulla città, tra pregi e difetti. Per provare – per una volta – a guardare Firenze con occhi diversi. Valentina Veneziano
Sasha Wang
Denya Pandolfi
Georgette Jupe-Pradier
“Amo il suono della C aspirata” “La bellezza? nel quotidiano”
Sasha Wang, mamma full time, fotografa per passione e blogger di “Stai al Borgo” (staialborgo.com), nata in Cina. A Firenze dal 2015
Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa significa per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo? Io e mio marito, originario della Toscana, trascorrevamo spesso le vacanze a Firenze. L’amore per questa città ci ha convinti a trasferirci qui. Abitare a Firenze è come vivere in un museo, ci sono tante cose da visitare e succede sempre qualcosa di nuovo. Firenze: un pregio e un difetto. La sua cultura e storia. Ogni luogo merita una foto o un post. È un pozzo di creatività, un luogo che la stimola e la incoraggia. Il difetto? La varietà del cibo, non è così facile trovare un buon ristorante asiatico! La tua piazza o strada del cuore e perché. Piazza della Passera, è il luogo perfetto per uscire con gli amici. Se Firenze fosse un grande appartamento, piazza della Passera sarebbe il salotto.
La parola o l’espressione fiorentina che ami di più. Amo il suono della C aspirata. “Si va a giohare!”. C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “fiorentinizzato” con il passare del tempo? Non ancora. È troppo presto! Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Firenze la sua casa. Gli consiglierei di imparare le basi della lingua italiana prima di trasferirsi. E poi gli direi “in qualsiasi parte d’Italia deciderai di vivere, ricordati di essere paziente”.
“mi sono fiorentinizzata così...” Georgette JupePradier, 31 anni, social media manager e blogger di “Girl in Florence” (girlinflorence. com), nata in Texas. A Firenze dal 2007. Foto di Sophie Sophrosyne
Denya Pandolfi, mamma, blogger di “Grazie a te” (grazieate. com.br), nata in Brasile. A Firenze dal 2005. Foto di Kelly Stein
Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa significa per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo? Non è stata proprio una scelta quella di vivere a Firenze. Ho conosciuto mio marito in Brasile quattordici anni fa e abbiamo deciso di vivere a Firenze dopo il matrimonio, nel 2005. Svegliarsi qui tutte le mattine è veramente una meraviglia! Osservo e fotografo la vita di tutti i giorni: la nonna che va al mercatino, l’artista di strada e gli artigiani all’opera. In questa città la bellezza è racchiusa nelle scene quotidiane. Firenze: un pregio e un difetto. Le bellezze storiche che convivono in armonia con una città che si sta modernizzando. Difetto: trovo Firenze una città sporca, che merita più rispetto e attenzione da parte di cittadini e turisti. La tua piazza o strada del cuore e perché.
Piazza della Passera. Ma anche piazza della Repubblica, così piena di vita, il cuore della città. La parola o l’espressione fiorentina che ami di più. “Mi garba”. C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “fiorentinizzato” con il passare del tempo? Un po’ sì. Sono sempre stata una persona molto aperta, solare e comunicativa. In certe situazioni però non ricevo in cambio lo stesso sorriso, la stessa apertura. Così ho deciso di fare altrettanto. Sono sempre educata e gentile ma la mia simpatia cambia in base al modo in cui sono accolta. Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Firenze la sua casa. Impara e accetta la diversità. Rispetta le regole, le persone, la cultura e il ritmo di Firenze.
Perché hai scelto di vivere a Firenze e cosa significa per te alzarsi tutte le mattine in una delle più belle città del mondo? Credo che sia stata Firenze a scegliermi e non il contrario. Volevo vivere in un posto così, dove è facile muoversi e tutto è a misura d’uomo. Quando prendo un caffè, guardando fuori dalla finestra, mi sento fortunata. Firenze: un pregio e un difetto. Sei circondato da tante persone straordinarie che provengono da tutto il mondo e sono tutte raccolte in un posto incredibile. Ma vivere in una città tutto sommato piccola significa anche avere meno opportunità di lavoro. Inoltre penso che alcuni spazi pubblici e qualche parco non siano all’altezza di una città così importante. La tua piazza o strada del cuore e perché. L’Oltrarno: la zona intorno a piazza della Passera, carica di atmosfera vacanziera, fino a via Maggio. Via
Maggio è arte antica, artigiani, gallerie d’arte contemporanea e negozi meravigliosi. La parola o l’espressione fiorentina che ami di più. “Oh icché tu dici?” e “mi garba”. C’è qualcosa del tuo carattere o del tuo atteggiamento che si è “fiorentinizzato” con il passare del tempo? Certo! Compro la schiacciata alla fiorentina durante il periodo di Carnevale e amo la bistecca. Mi lamento dell’ufficio postale, degli autobus e della mancanza di parcheggio in centro storico. Un consiglio o un avvertimento che daresti a un amico che, come te, decidesse di lasciare il suo paese natale per fare di Firenze la sua casa. Prova Firenze per sei mesi, è il modo migliore per scoprire se è il posto giusto per te. Impara l’italiano, così comprenderai anche la simpatia dei fiorentini, e partecipa agli eventi per incontrare nuovi amici.
#Focus
Marzo 2016 | 9
A bordo/1
in strada scatta la “rivoluzione” dei controlli Dai parcheggi fino al lavaggio, ecco che cosa cambia Gianni Carpini
Chi è ligio alle regole avrà poco da temere. I “furbetti”, invece, avranno qualche grattacapo in più. A Firenze scatta una piccola rivoluzione sul fronte delle multe. Ecco allora un “manuale di sopravvivenza” dedicato agli automobilisti per non incappare nei temuti foglietti rosa.
☞ TORNA
IL CARRO ATTREZZI
Pulizia delle strade, si (ri)cambia: stop alle auto parcheggiate che impediscono alle spazzatrici di lavare marciapiedi e carreggiate. Dopo la modifica dei cartelli, su cui viene riapplicato il simbolo del carro attrezzi, parte la “guerra” contro chi lascia l’auto in strada anche quando scocca l’ora del lavaggio. Chi non rispetta il divieto rischia multa e rimozione forzata. “Era diventato impossibile ripulire le strade per le troppe auto in sosta vietata”, spiegano da Quadrifoglio. SITO UTILE quadrifoglio.org Un servizio per gli “smemorati”: basta registrarsi sul sito, selezionare le strade di interesse e l’anticipo desiderato per ricevere un promemoria via mail che avvisa della pulizia strade più vicina.
☞ OCCHIO
Un’auto della polizia municipale con lo Scout Speed: è questa una delle novità sul fronte dei controlli in città
A bordo/2
I numeri
orari, biglietti, cantieri: le novità per i mezzi pubblici
Le contravvenzioni più frequenti
Tramvia, gioie e dolori. Novità positive per gli habitué della tratta Firenze-Scandicci, weekend compreso. In attesa delle nuove linee, invece, vita un po’ più difficile per chi percorrerà la zona tra Fortezza e Porta al Prato, interessata da importanti modifiche alla viabilità a causa proprio della prosecuzione dei cantieri.
155.924
ALLE STRISCE BLU
Non usare il parchimetro (o la app) costa caro: in città tornano i controlli. Dall’inizio dell’anno la polizia municipale ha ripreso a sanzionare con frequenza chi non paga il parcheggio nelle strisce blu, che ora è possibile saldare anche con il cellulare. Intanto, entro il 2016 – annuncia l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – in tre piazze-parcheggio saranno installate sbarre per sorvegliare l’accesso e l’uscita dei veicoli: in piazza dei Nerli, piazza della Libertà e piazza Piave (vicino alla torre della Zecca) sarà impossibile non versare quanto dovuto per la sosta.
IN TRAM DI NOTTE
SITO UTILE servizionline.serviziallastrada.it Addio monetine, il parcheggio si paga (anche) con lo smartphone. Prima la registrazione sul sito, poi il download dell’app Tap&Park, infine è possibile riempire il borsellino virtuale usando la carta di credito.
I CANTIERI
☞ MULTE
CON SCOUT SPEED
È la “super car” dei vigili: sopra il tettuccio della volante una telecamera, dentro un autovelox da usare anche in movimento. L’occhio elettronico punta la targa delle vetture e in pochi secondi ne conosce vita, morte e miracoli: controlla il pagamento dell’assicurazione, la revisione e se il veicolo sia finito sulla “lista nera” (nel 2015 è stato scovato un automobilista, residente all’estero, che sulle spalle aveva addirittura 130 verbali non pagati). Pizzica anche chi lascia l’auto in doppia fila. Solo l’anno scorso lo Scout Speed ha elevato quasi settemila contravvenzioni per sosta vietata, 1.800 per velocità eccessiva, 280 per mancata revisione e 83 per assicurazione non pagata. SITO UTILE poliziamunicipale.comune.fi.it Nel caso di foglietto rosa, esiste un modo per non fare la fila agli sportelli per saldare il debito: sul sito della polizia municipale è possibile pagare le multe online con carta di credito.
Avevano sfiorato quota ventimila i passeggeri saliti sul tram dopo la mezzanotte tra aprile e ottobre 2015, i mesi in cui era stato sperimentato il prolungamento dell’orario della linea 1. Un successo che ha convinto le amministrazioni di Firenze e Scandicci a rendere il progetto un servizio permanente nei fine settimana, con l’ultima partenza da Santa Maria Novella alle 2 di notte.
L’ora X dei lavori per le nuove linee scatterà dal prossimo mese, con la chiusura di via Guido Monaco e via Alamanni, anche se sono già partite le opere propedeutiche relative alla zona di Porta al Prato, all’intersezione tra viale Belfiore, viale Redi e via Benedetto Marcello e al primo tratto del controviale di Fratelli Rosselli. La viabilità, così modificata, resterà tale anche in futuro, a tramvia in funzione, eccetto piccoli aggiustamenti. Numerose le modifiche ai percorsi degli autobus: le linee 2, 4, 14 e 28 dovranno svoltare su via del Romito per poter imboccare la rampa Strozzi-Belfiore, mentre è allo studio l’ipotesi di mantenere una preferenziale in via Monaco per le linee 22, 23 e 57, che altrimenti dovranno proseguire su viale Belfiore fino a svoltare in viale Rosselli, proseguire su viale Strozzi e poi in via Valfonda.
LA APP
Buone notizie per i passeggeri più “tecnologici” dei mezzi pubblici. Con un’unica app, MobiTickt, disponibile sul sistema operativo Android, si potrà pagare il biglietto di tram, bus e treno nei tratti urbani, nonché – in via sperimentale – il parcheggio nell’area di sosta vicina alla fermata Resistenza della tramvia nel comune di Scandicci, parcheggio che consente sia l’interscambio con il tram per arrivare alla stazione di Santa Maria Novella, sia la sosta per chi è diretto al centro civico di Scandicci. Sara Camaiora
182.858
Transito non autorizzato in ztl
Transito in corsia preferenziale
146.917
Eccesso di velocità
130.585 Sosta abusiva
Le strade con più incidenti 84 Via Baracca 64 Via Pistoiese 56 Viale Guidoni 42 Via Senese 41 Viale Redi
Le porte più “bucate” 43.021
Via Valfonda (preferenziale)
32.686
Viale Strozzi (preferenziale)
29.877
Via della Scala (Ztl)
22.605
Via Senese (preferenziale)
21.704
Corso dei Tintori (Ztl) Dati 2015. Fonte: polizia municipale Firenze
10 | Marzo 2016
#Un mese in una pagina
Il protocollo
A Sollicciano e all’istituto Meucci
cultura della legalità in scuole e università
continuano le riparazioni delle bici
È
stato rinnovato per altri cinque anni il protocollo tra Comune di Firenze, Sollicciano, istituto penale per i minori “Meucci” e cooperativa sociale Ulisse: continueranno così, nelle officine interne di Sollicciano e del Meucci, i laboratori gestiti da Ulisse per la riparazione delle biciclette provenienti dalla depositeria comunale, dove i mezzi vengono portati dopo la loro rimozione. A febbraio la giunta di Palazzo Vecchio ha approvato la delibera presentata dall’assessore al Welfare Sara Funaro: in base al protocollo, il Comune si impegna a donare alla cooperativa Ulisse le bici non reclamate dai proprietari che, dopo la riparazione, saranno vendute e i cui proventi verranno destinati alla prosecuzione delle attività di riparazione. “Abbiamo rinnovato con grande convinzione il protocollo – ha spiegato Funaro – perché consente di promuovere una bella attività volta al sostegno e al reinserimento sociale dei detenuti raccordando risorse, competenze ed esperienze provenienti da soggetti diversi: del terzo settore, delle istituzioni pubbliche e degli istituti penitenziari”. Sulla base del protocollo, la direzione del nuovo complesso penitenziario di Sollicciano si impegna, tra le altre cose, a individuare i detenuti da avviare all’attività lavorativa e a favorirla assicurando il rispetto degli orari di lavoro programmati. Per quanto riguarda il Dipartimento giustizia minorile – direzione istituto penale per i minorenni, il protocollo prevede che si impegni a concedere in uso i locali destinati a laboratorio e magazzino alla cooperativa Ulisse e a individuare i minori da avviare all’attività formativa.
Rifiuti
raccolta differenziata, è sorpasso L
Ivo Gagliardi
U
n protocollo d’intesa per promuovere l’educazione civica e la cultura della legalità nelle scuole e nelle università. È quanto siglato lo scorso mese al liceo classico Michelangiolo. A sottoscrivere il protocollo, nell’ambito di un progetto nazionale avviato dal Ministero dell’Interno, sono state la Prefettura e l’associazione di promozione sociale “Democrazia nelle Regole”, con l'obiettivo di diffondere l’educazione civica, la cittadinanza attiva e la cultura della legalità tra i giovani attraverso incontri e convegni. Un’iniziativa rivolta al mondo di scuola e università: è per questo che la firma si è tenuta al liceo Michelangiolo. Firma seguita dall’incontro sul tema “La Costituzione repubblicana nel prisma dell’attualità”: oltre cento studenti delle classi terza, quarta e quinta hanno ascoltato il fondatore dell’associazione “Democrazia nelle Regole”, l’avvocato dello Stato ed ex magistrato Giulio Bacosi, che ha illustrato i valori fondamentali della nostra Carta, stimolando i ragazzi a un approccio pensato e critico. Una “lezione” che ha catturato l’attenzione della platea, anche grazie ai riferimenti ai fatti della cronaca quotidiana. “La Costituzione non è nell’iperuranio – ha spiegato Bacosi – è invece molto presente nella nostra vita di tutti i giorni”. Bacosi ha poi sottolineato che “il diritto serve” e che “se non abbiamo la convinzione delle regole non si va da nessuna parte”. “Dobbiamo essere innamorati della legalità”, ha aggiunto. Sulla stessa lunghezza d’onda il prefetto Alessio Giuffrida che, nel salutare i ragazzi, ha evidenziato che “ciascun italiano dovrebbe tenersi la Costituzione sotto il cuscino, perché i suoi valori fondamentali sono alla base di tutta la nostra esistenza e del nostro essere sociali”. In base al protocollo, l’associazione “Democrazia nelle Regole”, che da anni percorre l’Italia per spiegare agli studenti la Costituzione e il senso delle norme, si impegna a promuovere, nelle scuole e nelle università della provincia, la conoscenza e il rispetto delle regole, la formazione di una cittadinanza attiva e la partecipazione al lavoro delle istituzioni. La Prefettura, dal canto suo, collaborerà all’organizzazione di convegni, seminari e lezioni che l’associazione programmerà nell’ambito delle iniziative concertate con il Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
a raccolta differenziata sorpassa quella indifferenziata. Nel 2015, per la prima volta, nei dodici comuni serviti da Quadrifoglio, il quantitativo di rifiuti raccolti separatamente e avviati a riciclaggio (o compostaggio) ha superato quello degli indifferenziati inviati a smaltimento. Lo ha annunciato la stessa azienda, spiegando che sono state complessivamente 209.311 le tonnellate di materiali differenziati rispetto alle 202.794 tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti, raggiungendo il 57,35% di raccolta differenziata nell’area di Quadrifoglio. Al primo posto si trovano organico e vegetale, con 72.540 tonnellate avviate all’impianto di compostaggio di Case Passerini. Seguono carta e cartone, con 69.018 tonnellate avviate tramite il consorzio Comieco alle cartiere della lucchesia. Terzo posto per il multimateriale: 45.690 tonnellate di vetro, plastica, metalli e tetrapak sono state inviate alla Revet di Pontedera che ha provveduto a separarle e trattarle per poi inviarle, secondo gli accordi con i consorzi di filiera aderenti a Conai, alle rispettive aziende di riciclaggio. A seguire gli oggetti ingombranti, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e le altre raccolte differenziate mirate (come olio esausto vegetale, olio minerale, pile, batterie e medicinali scaduti). Per quanto riguarda il solo comune di Firenze, la percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2015 è stata del 53,95%.
Noi per Voi Onlus
nuovo corso per diventare volontari N
uovo corso di formazione per volontari da parte di Noi per Voi Onlus, associazione di genitori che aiuta i bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Meyer e le loro famiglie e finanzia progetti di ricerca contro tumori e leucemie infantili. Il corso si svolgerà il mercoledì dalle 19.30 alle 22.30 e permetterà di acquisire le competenze necessarie per poter essere di supporto ai pazienti affetti da malattia oncologica o altre malattie importanti e alle loro famiglie. L’associazione Noi per Voi è nata nel 1988 e riconosciuta come Onlus nel 1997. Realtà senza scopi di lucro, ha come obiettivi quelli di promuovere e sostenere lo sviluppo della ricerca scientifica, migliorare la cura e l’assistenza dei piccoli pazienti affetti da patologie emato-oncologiche e assistere le loro famiglie. L’associazione ha preso vita grazie all’iniziativa dei genitori di bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico fiorentino. Noi per Voi interviene in reparto aiutando moralmente e materialmente le famiglie dei bimbi ricoverati, ma anche pagando borse di studio per ricercatori, acquistando strumenti medici e lavorando in termini psicologici con un team qualificato grazie anche all’impegno dei volontari formati per prestare la propria opera sia in reparto che a domicilio. Attualmente la Onlus sta finanziando tre importanti progetti di ricerca contro i tumori infantili. Per maggiori informazioni è possibile contattare la dottoressa Paggetti (d.paggetti@noipervoi.org) o consultare il sito www.noipervoi.org.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “I BISOGNI DEI CANI E LE PROTESTE DEI CITTADINI”
I marciapiedi del quadrilatero via Olivuzzo – via Veneziano – via S. Vito – via Baldovinetti sono da tempo ricettacolo dei bisogni dei cani senza che i loro proprietari si preoccupino di pulire quanto lasciato in terra dai loro animali. Sono numerose le rimostranze dei cittadini, anche attraverso cartelli di protesta infissi in dette strade, ma i padroni dei cani non si attivano per levare i lasciti dei propri animali. Le sopraddette vie e i marciapiedi sono giornalmente percorse a piedi da tante persone e specialmente dai ragazzi e ragazze che si recano nelle scuole di via Baldovinetti e considerata l’inciviltà e la maleducazione di chi porta a spasso i cani e non pulisce le loro deiezioni, occorre che le istituzioni intervengano con una adeguata soluzione per risolvere il problema. PS. Un giorno un cane aveva lasciato i suoi bisogni sul marciapiede e il proprietario del cane si allontanava senza togliere quelle deiezioni fu da me invitato a provvedere alla pulizia: risposta secca – pulisca lei. Distinti saluti. Piero
presenza diffusa di cestini in cui gettare lo sporco possa rappresentare un incentivo in più per raccogliere quanto lasciato in strada dal proprio animale, cosa che comunque andrebbe fatta in ogni caso. Già con un po’ di impegno e attenzione in più da parte di tutti, insomma, si potrebbe cominciare a risolvere anche questo piccolo-grande problema. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
“LO SLALOM SUI MARCIAPIEDI ALLO STATUTO”
Egr. direttore, l’ex sindaco, con buoni propositi, sosteneva di voler fare di Firenze una città a misura di passeggino. Si ricorda? Non so se il nuovo sindaco ha le stesse intenzioni. Se è così, venga nelle vie che concorrono in Piazza Leopoldo e, più genericamente, in zona Statuto con un passeggino e provi a percorrere i marciapiedi con circospezione. Se riuscirà a non pestare l’escremento di un cane o a non scontrarsi con una bicicletta incatenata ad un palo, lo proporrò alle prossime olimpiadi invernali come il nuovo, grande e inatteso campione di slalom. Se poi desidera una pista più sicura, basta prendere una di IL REPORTER quelle create, con grande professioRISPONDE nalità da alcuni proprietari di animali, Caro signor Piero, per i bambini, nei pressi delle scuole. già da qualche tempo stanno au- Firenze non merita queste gravissime mentando lettere e segnalazioni manifestazioni di inciviltà. che riceviamo in redazione sul tema Domenico L. dello sporco dei cani non rimosso dai marciapiedi da parte dei loro proprie- L’ISOLOTTO tari. Stando a quanto raccontato dai E I CESTINI cittadini – ma anche a quanto capita Facendo seguito alla lettera della di vedere semplicemente girando signora Manuela, vorrei segnalare a piedi per la città – sono diverse che, nei giardini del vecchio Isolotto, le zone interessate dalla questione. non esiste un cestino, dove gettare Una questione la cui soluzione è le fatte dei nostri rampolli, che qui così semplice da rivelarsi compli- sono numerosi, obbligando, chi ha incatissima. Giochi di parole a parte, tenzione di raccoglierle, a portarle nei per mettere un punto al problema cassonetti accanto alla Chiesa. Sic“basterebbero” (e le virgolette non come non tutti hanno la possibilità (il sono a caso) civiltà, educazione e – quartiere è abitato da molti nonnini) il soprattutto – rispetto. Rispetto per la tempo o la voglia per cui rimangono città e i suoi abitanti, ma anche per nei prati. Sarebbe possibile provvese stessi e i propri animali. Nella sua dere? Cordiali saluti. Adriana S. lettera lei auspica l’intervento delle istituzioni: intervento che certo può essere utile per ricordare a tutti che “LE RASTRELLIERE ci sono delle regole da rispettare, ma IN ZONA i controlli – da soli – non possono CASTELLO/SODO” bastare, se non altro per l’impossibili- Salve, vorrei segnalare la completa tà di vigilare su tutte le strade e a tut- assenza di rastrelliere in zona Castete le ore. Serve piuttosto un cambio llo/Sodo, infatti a partire dalla scuola di mentalità, tanto facile da teorizzare elementare Don Minzoni, allontananquanto – ripeto – difficile da realizza- dosi dal centro, non sono presenti re. Aggiungo due cose: da una parte rastrelliere su via Reginaldo Giuliani è giusto sottolineare come non tutti e a partire da piazza del Sodo non – anzi – i proprietari di cani si com- ci sono neanche nelle vie limitrofe. portino allo stesso modo, e come sia- Questo genera due tipi di problemi: no proprio i padroni “virtuosi” i primi a intralcio ai pedoni e frequenti furti di essere danneggiati da chi non segue biciclette. Ho già segnalato all’ammiil loro esempio. Dall’altra – per ris- nistrazione locale questo problema, pondere così anche alla lettera della ma non ho avuto alcun riscontro. signora Adriana, che pubblichiamo in Cordiali saluti Lapo questa pagina – è vero anche che la
Aree che ora, complice proprio la primavera, si apprestano a rinascere (a partire dall’Anconella, parco suo malgrado simbolo del nubifragio di inizio agosto) con nuovi alberi e nuove idee, per dare alla città un volto più verde e sicuro. Ma, oltre ai grandi parchi, sono tanti i giardini disseminati qua e là, spazi spesso preziosi per gli abitanti delle diverse zone di Firenze per quanto piccoli o “nascosti” possano essere. E allora questo mese, quartiere per quartiere, Il Reporter ha deciso di fare un “sopralluogo” nelle aree verdi fiorentine, per testare il loro stato di salute in vista della “prova primavera”, ma anche per illustrare interventi e novità che le riguardano e – perché no – per scoprire alcuni “tesori green” non sempre così facili da scovare, per dare qualche dritta su come (e dove) trascorrere una bella giornata primaverile all’insegna della natura e a pochi passi da casa. Le novità, però, non si fermano ai giardini, raggiungendo anche le strade. Dove non mancano i cambiamenti per quanto riguarda controlli e multe. Dai parcheggi nelle strisce blu fino al lavaggio delle carreggiate, sono diverse le modifiche che gli automobilisti fiorentini faranno bene a tenere a mente per non rischiare di incappare nei temuti foglietti rosa: ecco allora una “guida” utile per non dimenticare cosa è cambiato e cosa cambierà da questo punto di vista. E a proposito di punti di vista, sul nostro giornale diamo spazio questo mese – il mese in cui si celebra la festa loro dedicata – a quello di tre donne che a Firenze non sono nate ma che qui hanno scelto di vivere, raggiungendo le sponde dell’Arno da diversi angoli del mondo. Per cercare di vedere la città – con i suoi pregi e difetti – con lo sguardo di chi viene da lontano. MATTEO FRANCINI
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Rotostampa - Firenze (FI)
Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 15 del 1 marzo 2016. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
SAN BENEDETTO DELLE PALLOTTOLE
LA PRIMAVERA E IL RISVEGLIO DELL’UOMO
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ta arrivando la primavera. Non c’è bisogno di vedere il calendario o le previsioni meteo, la primavera la leggi direttamente sulla faccia delle persone. Agli uomini si risveglia l’ormone, rimasto ibernato durante tutto l’inverno. L’inverno è una stagione pericolosa per l’ormone, spesso rischia addirittura l’estinzione. Ai primi freddi infatti la moglie si presenta a letto vestita a strati; doppio calzino, pigiama, tuta da ginnastica, maglione e piumino. Due mesi fa per ravvivare il nostro rapporto mia moglie ha deciso di farmi uno striptease: deve ancora finire lo spogliarello. Inoltre la donna percepisce il freddo in un modo tutto suo; lei non lo sente in tutto il corpo, lei lo localizza solo in una parte di questo: i piedi. Durante l’inverno questi le diventano marmati, toccano temperature siberiane. Ho visto orsi polari sfiorare i piedi di una donna e poi morire di freddo! È un fenomeno strano, la donna stessa non sa spiegarselo ed infatti durante la notte appoggia i piedi costantemente sul corpo del suo uomo come a volergli chiedere “Questo freddo come te lo spieghi?”. Purtroppo questo sbalzo termico diventa fatale per gli ormoni dell’uomo. È una gelata da cui gli ormoni non si riprenderanno più! Ma poi arriva la primavera e per miracolo l’ormone torna robusto come uno scaricatore di porto. A primavera alcuni uomini sono così eccitati che spesso per calmarli il medico deve prescrivergli il viagra! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
Web
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Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
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iazza di San Benedetto prende il nome dall’antica chiesetta prospettante sulla piccola piazza, dedicata al padre del monachesimo occidentale, ricordata dall’XI secolo e rimasta chiesa parrocchiale fino al 1771. Questa antica chiesa, oggi sempre chiusa, posta vicino al Duomo, ebbe il patronato della famiglia ghibellina dei Tedaldini che aveva case e palazzo nelle immediate adiacenze della chiesa, tanto che la stessa chiesa era comunemente conosciuta come San Benedetto de’ Tedaldini. Con la supremazia della Parte Guelfa la facoltosa famiglia entrò in disgrazia ed il suo patrimonio immobiliare venne confiscato ed in parte adibito alla costruzione del palazzetto edificato nel 1392, per accogliere la sede dello Studio Fiorentino, ossia la prima Università cittadina e quindi nel 1435, destinato al Collegio Eugeniano per i chierici del Duomo. Proprio da questo palazzetto adibito allo “studio”, prese nome Via dello Studio tuttora esistente. Legato al nome di San Benedetto era l’antico proverbio: Per San Benedetto, la rondine è sotto il tetto che voleva sottolineare la ricorrenza del 21 Marzo primo giorno di primavera a lui dedicato e particolarmente festeggiato presso la chiesa. San Benedetto fu una delle primitive trentasei parrocchie di Firenze ed è rimasta chiesa parrocchiale fino al 1771, quando la cura delle anime fu riunita a quella del Duomo. Rimaneggiata e ristrutturata più volte alla fine del Quattrocento e nel Settecento, con lavori che ne hanno in gran parte modificato l’antico aspetto, la chiesa vede adesso la sua facciata così anonima da confonderla con una qualsiasi tipologia edilizia di comune abitazione. Unici elementi che la caratterizzano ancora un po’ sono il portale strettamente circondato da due monofore laterali e da una molto più grande posta direttamente sull’architrave. L’interno ad una sobria navata, diffonde un singolare senso di raccoglimento e preghiera. Sull’altar maggiore una preziosa tavola di Benedetto Veracini raffigurante un Miracolo di San Benedetto, che mostra il santo mentre resuscita un fanciullo morto perché caduto dall’alto di una casa; sullo sfondo della scena l’antichissima chiesa di San Pier Maggiore demolita nel 1785, con il suo cuspidato campanile a foglie d’acqua dette “gattoni” o anche “fiamme”, che ornavano con originalità gli spigoli dell’acuminata cuspide ugualmente a quelli della Badia Fiorentina e di Santa Maria Novella. Queste caratteristiche decorazioni in pietra serena che abbellivano le tre cuspidi dei campanili, erano dette dai fiorentini “gattonate”, in quanto le volute, viste dal basso, sembravano gatti nella loro tipica postura rilassata, seduti a testa dritta. Il bell’ornato di foglie in pietra lungo gli spigoli era però soggetto ad erosioni con conseguenti, pericolose cadute. Per questo motivo, come scrive Giuseppe Conti nel suo Firenze dopo i Medici, “invece di rifare nuove quelle che mancavano, con criterio idiota ed ignorante, furono levate tutte”. La chiesetta, come già detto, adesso sempre chiusa, appare cancellata dalla realtà fiorentina perché non vissuta e privata, chissà da quanto tempo anche del suo campanile. Infine, per concludere, una curiosità. Nell’attigua Piazza dei Maccheroni, fino al 2005 esisteva una secolare pianta di vite che, come per miracolo, dal piccolo marciapiede lastricato come tutta la breve piazza, si innalzava, incastonata come una pietra preziosa nel muro dell’immobile contrassegnato col numero 2 rosso, salendo su, oltre il primo piano, per adagiarsi quindi a pergola, su un lungo traliccio metallico appositamente costruito per ospitarla. Questa singolare pergola stracittadina che, al primo piano di un edificio a due passi dal Duomo dava ombra a tutta la sottostante terrazza, un brutto giorno cessò di donare uva e refrigerio. Fu reciso il grosso tronco privando della vita la longeva pianta, destando l’indignazione dei residenti e di tutti i fiorentini che hanno sempre a cuore il decoro cittadino. Quale reliquia, è rimasto, incassato nella facciata della casa, un tratto del suo secolare fusto a testimoniarne della longeva presenza, unitamente ad una targa apposta da ignoti “nostalgici” che recita: A RICORDO DELLA SECOLARE VITE RECISA INSPIEGABILMENTE NEL 2005 NOSTALGICI A SUO RICORDO POSERO NEL 2010 LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web: artusi.net
12 | Marzo 2016
#Cultura
Le opere
La mostra
Jan Fabre & co, Firenze contemporanea Il belga inaugura l’anno fiorentino votato all’arte del terzo millennio. Seguono Bourgeois e Wurm
Warhol agli Uffizi nelle foto di amendola
Ludovica V. Zarrilli
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na primavera contemporanea quella che si appresta a riscaldare la città del giglio. Spazio all’arte internazionale e ai grandi nomi che, dopo Antony Gormley e Jeff Koons, continuano a scegliere le rive dell’Arno come location ideale per i loro eventi. A inaugurare la stagione ci pensa Jan Fabre, in città a partire dall’inizio di aprile con una preview in piazza della Signoria e con una mostra a Palazzo Vecchio e al Forte Belvedere (che si confermerà a ingresso gratuito) dal 14 maggio alla fine di ottobre, dando modo al grande artista belga, protagonista indiscusso tanto nelle arti visive quanto in quelle performative, di proporre al grande pubblico le sue sculture, di grandissimo impatto emotivo, accompagnate da spettacoli teatrali e performance. “Spiritual guards”, così si intitola la personale di Fabre, che già in tempi recenti aveva avuto modo di esporre i suoi lavori a
Firenze (dalla discussa performance di Fabbrica Europa 2010 “Another Sleepy Dusty Delta Day” fino all’acquisizione di due autoritratti per la collezione del Corridoio Vasariano nel 2012 e alla recente esposizione “Knight of the night” alla galleria Il Ponte), nasce da un’idea di Sergio Risaliti e Andrea Bianchi, che in occasione della consegna all’artista del premio Michelangelo per la scultura lo scorso anno, gli proposero di cimentarsi con una personale che “occupasse” alcuni dei luoghi topici della città. Curato da Joanna De Vos e Melania Rossi, il concept di “Spiritual guards” parte dal Forte Belvedere per poi trovare connessioni nel pieno centro della città, tra il palazzo comunale e la piazza attigua. Nell’idea dell’artista, il corpo viene considerato alla stregua di una roccaforte fortificata, mentre il paesaggio come un corpo spirituale. Fabre, autoacclamatosi “cavaliere della disperazione e guerriero del-
Jan Fabre: “Holy dung beetle with walking stick” Foto: Pat Verbruggen - Copyright: Angelos bvba
la bellezza”, si spoglia e si veste della sua armatura, popolando Firenze con inusuali presenze per dimostrare che “la nostra battaglia è instancabile, ma non senza speranza se si attinge dalla fantasia, la bellezza e l’immaginazione”. La grande “invasione” contemporanea continuerà poi nel mese di settembre, con le opere di Louise Bourgeois – artista francese scomparsa nel 2010 – in varie piazze cittadine e con la straordinaria presenza di Erwin Wurm al Museo Novecento e alle Murate, che disseminerà la città con le sue One Minute Sculpture e le sue architetture visionarie. Tra le novità del 2016 anche la valorizzazione del Museo Bardini, scrigno d’Oltrarno, con l’avvio della serie di mostre “Contrappunti”. A inaugurare la rassegna le opere dell’americano John Currin, pittore conosciuto per i suoi dipinti carichi di fascino provocatorio e di una satira che verte su temi sociali e legati alla sessualità.
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arhol e Amendola faccia a faccia. Si inaugura venerdì 4 marzo, nella Sala del Camino al piano nobile degli Uffizi, la mostra dal titolo “Andy Warhol fotografato da Aurelio Amendola. New York 1977 e 1986”. Dieci le immagini in mostra – frutto di due diversi “incontri” nella Factory della Grande Mela tra il fotografo pistoiese di fama internazionale e l’artista simbolo della pop art – otto a colori e due in bianco e nero. Proprio una di queste due fotografie, scattate nel 1986 pochi mesi prima della scomparsa dell’artista, sarà donata da Amendola al museo fiorentino e, praticamente, segnerà l’ingresso di Andy Warhol agli Uffizi. La fotografia, scelta da Antonio Natali per la donazione, ritrae Warhol in espressione pensierosa e la bicromia contribuisce a rendere ancora più drammatici i toni dell’immagine.
Il disco/1
Il disco/2
Il libro
Il “tempo giusto” di marina
rette parallele sullo spartito
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“Nel buio di un teatro accecante”, omaggio a Samuel Beckett
ono lontani i tempi dei baci alla Cary Grant invocati da Marina Giaccio nell’album d’esordio, datato 2010. Stavolta la consapevolezza è diversa, le sonorità strizzano l’occhio al rock cantautorale e i testi sono riflessioni intense. Elaborazioni di un percorso, personale e artistico, che ha portato fino a qui questa giovane cantautrice abruzzese di nascita e fiorentina d’adozione. Si intitola – non a caso – “Il tempo giusto” il secondo lavoro (totalmente autoprodotto) di Marina. Anche stavolta sono undici tracce. Undici scalini che accompagnano lungo la gradinata di una consapevolezza nuova, fatta di ritmi più maturi e di un dialogo incessante tra musica e testi. La voce pulita dell’artista prende per mano l’ascoltatore e gli fa strada dentro la sua storia. “I pezzi vengono fuori quando hai bisogno di dire qualcosa – spiega Marina Giaccio, che è laureata in filosofia – e i brani di questo disco non hanno fatto eccezione”. Date alla luce in un momento di transizione, di cambiamento per la cantante, le undici tracce dell’album segnano una maturità artistica e personale. “Il mio primo lavoro si intitolava ‘Nata domani’, quindi un misto di passato e futuro, qualcosa di meno definito nel tempo, un insieme di brani collezionati negli anni e raccolti finalmente in un unico contenitore”. L’approccio di questo nuovo disco è diverso. È un qui e ora, senza esitazioni. “Ha avuto una gestazione abbastanza lunga (ci sono voluti quasi due anni per dare alla luce il disco, ndr) ma il risultato è quello che mi aspettavo, anche grazie al produttore artistico Gianfilippo Boni e ai grandi musicisti che hanno lavorato con me”. Dalla violoncellista irlandese di stanza a Firenze Naomi Berrill al batterista Fabrizio Morganti, fino al basso di Lorenzo Forti e alle chitarre di Matteo Urru e Francesco Cusumano. Cantautorale sì, ma non troppo. “I grandi cantautori hanno uno stile narrativo, il mio è un po’ più un racconto per immagini”. E per chi desidera scoprire le immagini musicali di Marina, il disco verrà presentato per la prima volta al pubblico il 19 marzo alle 21.30 in un concerto al circolo Rigacci di via Baracca 56, e successivamente potrà essere acquistato anche nei circuiti online. L.V.Z.
La copertina del secondo disco di Marina Giaccio, che sarà presentato il 19 marzo al Circolo Rigacci di via Baracca
Web marinagiaccio.com Fb: marina-giaccio circolorigacci.it
ddio etichette, addio costrizioni, addio cartellini adesivi pensati apposta per racchiudere le cose in uno schema. La musica nella sua accezione meno compromessa è ciò che interessa a Ivo Minuti e Alice Chiari, che insieme hanno creato “Todo Modo”, ovvero sette tracce che affiancano – senza mai mischiare – background e sonorità antipodiche. “Io e Alice siamo rette parallele che non si incontrano mai, non cerchiamo contaminazioni, piuttosto coesistenza nelle differenze”. Ivo Minuti, voce, parole e chitarra elettrica, nel duo rappresenta la parte garage punk, mentre Alice Chiari, al violoncello, coniuga classico, barocco e noise. Il risultato è qualcosa di inatteso, nuovo, differente. “È musica leggera metafisica – spiega Minuti – insomma, qualcosa che non c’è, che esce al di fuori degli stereotipi di genere. Trovo che le etichette siano intollerabili. La musica è tante cose, non si può ridurre. Ed è per questo – scherza – che i brani sono lunghissimi”. Una vita tra gli spartiti, nell’86 Minuti apre il negozio Lollipop records,
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dedito alla musica anni ‘60. Più tardi conduce un programma musicale su Radio Centofiori e fonda un complesso, i Flintstones, che si muove nell’area garage punk psichedelica e calca i palcoscenici di alcuni importanti festival italiani, tra cui Arezzo Wave. E poi? E poi una ventina di anni di silenzio prima della creazione di Todo Modo. “Sono sempre rimasto nei circuiti musicali, però per un periodo ho sentito la necessità di prendere le distanze da tutto”. Oggi è tornato insieme ad Alice, e con lei suonerà sul palco della Sala Vanni il 14 aprile, in un arrangiamento nuovo rispetto al disco. L.V.Z.
n “viaggio” nel teatro beckettiano, per conoscere e approfondire l’opera dello scrittore e drammaturgo irlandese. Si tratta di “Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante”, a cura di Giancarlo Cauteruccio. Il libro, uscito per Edizioni Clichy nella collana Sorbonne, vuol rendere omaggio a Samuel Beckett e, come scrive l’autore stesso, “per incontrare Beckett bisogna trovarsi al cospetto del vuoto, così come a me è successo, proprio quando la mia opera si era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d’uscita. Con Beckett si incontra – come io ho incontrato – un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell’assenza, dell’immobilità, dell’attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena”.
Marzo 2016 | 13
L’arcobaleno e la caccia al tesoro Pensate a una marachella. Lapo, Cosimo e Beatrice l’avevano fatta. L’ultima volta ne avevano combinata una davvero grossa: con le cere avevano disegnato il ritratto dei loro compagni di classe. Peccato che il bell’affresco l’avessero realizzato sulla facciata di un antico palazzo in San Frediano. Fu così che finirono dritti dritti in punizione, chiusi in casa. E ci stettero per un bel po’, complice anche un mese di marzo molto piovoso che gli impediva di correre fuori a giocare. Quando il sole tornò a fare capolino, i tre birbanti si ritrovarono in piazza con un’energia da leoni. In sella alle loro biciclette, erano pronti a nuove chiassose scorribande che facevano rimpiangere agli abitanti del quartiere che la scuola non durasse ventiquattro ore al dì. Mentre inforcava i pedali, Cosimo gridò: “Guardate amici, l’arcobaleno!”. Un grande ponte colorato sovrastava i tetti, risplendendo nel cielo mezzo azzurro e mezzo grigio. “Mio nonno ha detto che dove nasce l’arcobaleno c’è un tesoro prezioso. Andiamo a cercarlo!”, propose. “Sì - gli fece eco Beatrice - così potremo comprarci un sacco di caramelle!”. “Pista!”, partì Lapo. E gli altri due monelli lo seguirono a ruota. Attraversarono mezza città all’inseguimento dell’arcobaleno, facendo spericolati slalom tra i malcapitati passanti e talvolta sopra i loro piedi. L’ultimo tratto fu il più duro: l’arcobaleno conduceva al piazzale Michelangelo. I tre
amici dovettero alzarsi sui pedali per affrontare la salita. “La nostra fatica sarà ricompensata quando troveremo il tesoro!”, si fece forza Cosimo. E tutti pedalarono più forte. Arrivati in cima alla terrazza, là dove svetta il David, nonostante il fiatone si misero subito a cercare il luogo esatto da cui l’arcobaleno nasceva. Dovevano fare presto, però: i colori iniziavano a sbiadire. Come segugi, setacciarono palmo a palmo il giardino dell’Iris, si infilarono nella loggia del Poggi, perlustrarono gli alberi del viale dei Colli e ogni gradino delle Rampe. Ma niente. Ormai l’arcobaleno era sparito, portando via con sé le poche nubi rimaste e il tesoro prezioso. I tre amici, sconsolati, risalirono sulla terrazza. Stavano per sedersi a riposare ai piedi del David quando Cosimo stril ò: “Guardate!”. E indicò il profilo bellissimo che da Fiesole, passando per il Bargello, Palazzo Vecchio e il Duomo, toccava il Ponte Vecchio, Santa Croce e l’Oltrarno. Splendente, nel sole ormai alto. Non seppero dirlo a parole ma lo intuirono: un tesoro più prezioso di quello chissà se sarebbe mai esistito. E da quel giorno, i tre monelli iniziarono a volerle più bene, e a trattarla meglio, la loro città.
14 | Marzo 2016
#Sport Al Mandela Forum
Il calendario
Un mese per “sbocciare”
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n marzo per “sbocciare”. Con la primavera alle porte, il campionato entra nella sua fase più “calda”, con i punti che cominciano a diventare sempre più pesanti. E marzo potrebbe rivelarsi un mese decisivo in vista dello sprint finale. Mese che è iniziato venerdì 4 con l’anticipo all’Olimpico contro la Roma del toscano Luciano Spalletti. Turno più abbordabile (almeno sulla carta) quello successivo: al Franchi arriva il Verona degli ex Toni e Pazzini. Una settimana dopo, alla trentesima giornata, i viola saranno invece impegnati in trasferta contro il Frosinone, altra squadra il cui obiettivo è quello di rimanere nella massima serie e che, quando gioca in casa, è sempre difficile da affrontare. Il marzo di campionato finisce qua: la serie A riprenderà poi ad aprile, con la squadra di Paulo Sousa impegnata tra le mura amiche contro la Sampdoria dell’ex Montella. Sperando che la primavera faccia sbocciare definitivamente la Fiorentina. Lorenzo Mossani
il volo (sulla fascia) del bernardeschi 2.0
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no su mille ce la fa. E Federico Bernardeschi è uno di loro. Ce l’ha fatta il talento di Carrara a scrollarsi di dosso l’appellativo di “ragazzino” proveniente dalle giovanili della Fiorentina e diventare un protagonista della serie A (almeno per il momento lasciamo Liga e Bundesliga tra le voci di mercato). Un appellativo, quello di ex Primavera, di cui “Berna” parla per primo con orgoglio nelle
interviste, ma che spesso viene considerato in tono negativo, affibbiato ai talenti di prospettiva che il mister deve mettere in campo perché crede nei giovani e non perché gli facciano vincere le partite. L’anno spartiacque per Federico è la stagione in corso, in cui – con l’arrivo di Paulo Sousa in panchina e l’intuizione dell’allenatore portoghese di trasformarlo in un esterno di fascia capace di fare entrambe le fasi di gioco – è diventato un titolare fisso. Già in una notte di mezza estate si era intuito che
fosse l’anno giusto, per Berna, per spiccare il volo: il 2 agosto, nell’amichevole di lusso contro il Barcellona giocata al Franchi, il talento di Carrara segnò un’indimenticabile doppietta in soli sei minuti, che permise alla Fiorentina di battere i freschi vincitori della Champions League. I piedi buoni e i colpi di genio in grado di cambiare una gara erano già parte del suo repertorio. Mentre corsa e tanta abnegazione nel partecipare attivamente anche alla fase difensiva fanno parte del Bernardeschi
2.0. L’azzurrabile che ha attirato su di sé gli occhi attenti del ct Antonio Conte. L’uomo mercato che tanto piacerebbe a Carlo Ancelotti, futuro allenatore del Bayern Monaco. Il numero 10 che la Fiorentina vorrebbe issare come prossima bandiera sulla Torre di Maratona. Quel numero di maglia che a Firenze è sinonimo di top player col cuore viola e che gli è stato dato dopo aver rifiutato le avance della Juventus e aver posto la firma sul rinnovo del contratto fino al giugno 2019. La determinazione nel voler raggiungere il sogno di tanti bambini che corrono dietro a un pallone l’ha sempre avuta in dote nel suo dna. Ma sicuramente l’infortunio al malleolo rimediato la scorsa stagione ha contribuito a renderla ancora più forte. Cinque mesi lontano dai campi di gioco per tornare più forte di prima. E stavolta non è la classica frase fatta.
Pallacanestro
Fiorentina basket, via al rush finale Sei partite al termine della stagione regolare e un solo obiettivo: salvarsi
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a grande boxe a Firenze venerdì 22 aprile. Torna sul ring del Mandela Forum Leonard Bundu, che mancava da Firenze dal 4 novembre 2011, giorno in cui vinse la corona europea dei pesi welter. In seguito, per Leonard, otto match divisi fra Italia, Inghilterra e America. La corona continentale è in possesso del pugile Gianluca Branco e Bundu proverà a riconquistarla. Il 41enne, tesserato per l’Accademia Pugilistica Fiorentina, è allenato dal maestro Alessandro Boncinelli. L’avversario, Gianluca Branco, ha 45 anni. Nel sotto clou altri quattro incontri: per i super welter l’aretino Orlando Fiordigiglio affronterà il pratese Francesco Di Fiore. Per i pesi mosca Mohammed Obbadi incrocerà i guantoni con Mishiko Shubitidze. Per i pesi massimi l’astro nascente della boxe fiorentina Fabio Turchi sfiderà Igor Pylypenko e, infine, per i pesi super piuma, un altro fiorentino, Angelo Ardito, incontrerà Alessandro Balestri di Pontedera, per una incerta semifinale valida per il titolo italiano. Sim.Spa.
Il personaggio
Irene Delfino
la grande boxe in città
n mese senza vittorie può bastare. Il tour de force contro Lecco, Urania Milano, Udine e Orzibasket è finito come da pronostico, con la Fiorentina Basket a secco dopo aver affrontato in fila quattro delle prime sei in classifica, comprese le due battistrada. Ma una volta ripreso il “suo” campionato, la Viola è tornata a macinare gioco e risultati. Con il mese di marzo inizia la volata finale. Sei partite alla fine della stagione regolare e un solo obiettivo: la salvezza diretta, evitando la roulette dei playout. Le quattro sconfitte consecutive arrivate tra il 16 gennaio e il 7 febbraio non hanno certo fatto bene alla classifica. Ma non tutto quel che è successo è da buttare. A Lecco, la prima di queste sfide, i viola si presentavano con l’entusiasmo ancora vivo per il successo contro Alto Sebino, concorrente diretta per la salvezza. E per poco non è arrivato il colpo grosso ai danni di una squadra, quella lombarda, che lotta invece per un posto di spicco nei playoff. Sul parquet lecchese è finita 72-70 solo grazie al canestro che ha beffato i fiorentini all’ultimo secondo. La buona prestazione contro l’Urania Milano ha prolungato la parabola di crescita, poi contro la capolista Udine non c’è stato niente da fare ma di nuovo, davanti a una corazzata, quella di Orzinuovi seconda in classifica, la vittoria è sfuggita di un soffio – cinque punti – durante un ultimo minuto fa-
tale. Quattro sconfitte di fila e nonostante tutto diversi buoni motivi per non preoccuparsene. Fiducia ben riposta, perché nella settima giornata di ritorno la Fiorentina ha messo al sicuro due punti d’oro battendo Pavia, altra avversaria nella corsa alla salvezza. E marzo può – anzi, deve – essere il mese decisivo per la squadra di Salieri. Due weekend di pausa in più (il primo del mese per le finali di Coppa, l’ultimo per la Pasqua) e quindi due sole partite in programma, ma di quelle che contano: il 13 a Bergamo per provare a strappare finalmente punti a una “big”, impresa fin qui solo sfiorata, e il 19 in casa contro la Sangiorgese, altra squadra che prova a riemergere dai bassifondi della classifica. Avere gli scontri diretti a favore alla fine della stagione sarà un grosso vantaggio in un torneo equilibrato come questo. È forse esagerato dire che dal prossimo mese e mezzo dipende il futuro della pallacanestro fiorentina. Senza dubbio, però, c’è in ballo un’intera stagione da salvare, lottando con gli uomini ancora contati, contro la fatica che già si fa sentire e una scorta di energie che rischia di esaurirsi. Ma la Fiorentina ha già dimostrato di avere tutto quel che serve per farcela: carattere, compattezza, coraggio. Andrea Tani
Olimpia Po.Li.Ri.
in campo una grande famiglia
D
al 1973 a Firenze, ma più nello specifico nel quartiere 5, esiste una società sportiva che, a stretto contatto con i cittadini, offre un servizio rivolto a tutti gli appassionati di pallavolo, senza distinzioni di età o sesso. L’Olimpia Po.Li. Ri. è una delle poche società che conta al suo interno oltre venti squadre impegnate nelle varie categorie e federazioni di competenza, puntando molto anche sul settore maschile. “Per noi lo sport è fondamentale a qualsiasi età ed è giusto che tutti, nelle proprie capacità, possano divertirsi e giocare a pallavolo, uno sport che può essere praticato davvero da tutti”: a parlare è Riccardo Ponzalli, presidente e tifoso dell’Olimpia Poliri, che non perde mai l’occasione per ribadire quanto abbia a cuore tutti i suoi atleti. “A livello cittadino – spiega – siamo una delle società di pallavolo che gestisce il maggior numero di atleti e squadre, avendo sia il settore femminile che quello maschile nella Fipav (la federazione italiana pallavolo) sia le squadre miste, giovanili e senior nei campionati Uisp. Soffermarsi su una piuttosto che su un’altra squadra mi sembrerebbe riduttivo e anche inappropriato nei confronti di chi magari potrei dimenticare, il mio discorso vale per tutte le squadre, dalla serie D all’under 12, perché all’Olimpia siamo tutti una grande famiglia e non scherzo. Molto spesso – racconta Ponzalli – vedo alle partite sugli spalti atleti di altre nostre squadre che sono venuti a fare il tifo e questo, devo ammetterlo, mi inorgoglisce molto”. Ma qual è il segreto di questa società? “Beh, sicuramente l’impegnarsi a divertirsi – risponde il presidente – mi spiego meglio: la pallavolo, è vero, come tutti gli sport mette in palio dei
Atleti in campo e sugli spalti: l’Olimpia Po.Li.Ri., realtà presente nel quartiere dal 1973 – spiega il presidente Riccardo Ponzalli – è una “grande famiglia”
punti e quindi il lavoro settimanale deve avere l’obiettivo ultimo di arrivare alla vittoria, ma la bellezza di questo sport è che è un gioco di squadra. Come gli altri giochi di squadra ha bisogno che tutti si sentano parte di essa e credo che arrivare all’incontro con la consapevolezza che tutti in settimana si sono impegnati al massimo e si sono divertiti creando, mano a mano, un gruppo sempre più forte e coeso vada oltre alla vittoria o sconfitta finale. Ciò non toglie che tutte le nostre squadre lottino sempre per la vittoria e i risultati sono molto soddisfacenti, merito soprattutto della preparazione che i nostri allenatori hanno e applicano in allenamento e in partita. Come in ogni grande famiglia che si rispetti – conclude Ponzalli – c’è sempre posto per nuovi arrivi, quindi la porta è aperta a chiunque abbia voglia di imparare e giocare con noi!”. Niccolò Dainelli
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