Il Reporter Q3 - Settembre 2017

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www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere

Q3

RACCONTIAMO FIRENZE OGNI MESE.

DA 10 ANNI.

SETTEMBRE 2017

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Rientro col piede giusto î Palestre e alimentazione

î L’invasione degli “alieni” in Arno

î Oltre il turismo di massa

î Dieta per portafogli

î I festival da non perdere

î Scuola&Vaccini î Lezioni di circo (e di cucina, di musica...) î Operazione periferie î Tutte le notizie del tuo Quartiere

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30 giorni con

Edito

iale

Cosa resterà di queste ferie

C’

FRANCESCA PULITI

erano una volta le ferie d’agosto, quella mesata in cui Firenze appariva più deserta del Gobi, le periferie assumevano un aspetto post-apocalittico e per trovare un tabaccaio aperto era necessario intraprendere un viaggio verso Santa Maria Novella senza l’ausilio di mezzi pubblici (o quasi). Oggi non è più così: il 65% degli esercizi commerciali ha alzato il bandone anche nella settimana di Ferragosto (dati Confesercenti Toscana) e l’orda di turisti non si è fermata neanche di fronte a Lucifero; le strutture ricettive cittadine hanno registrato un tasso di occupazione oltre l’85% (stima del Centro Studi Turistici di Firenze). Con buona pace di quanti stanno cercando una soluzione al turismo di massa (vedi servizio a pagg. 8-9). Sì, è vero, un fiorentino su 3 è andato in ferie e ce lo confermano i numeri sulla raccolta dei rifiuti in città, che registravano un generoso 20% in meno la settimana prima di Ferragosto (fonte: Alia). Ma le ferie contemporanee non sono più quelle di una volta. Nei 10 giorni che riusciamo a strappare alla routine dobbiamo raggiungere il posto più strano, recensire ogni ristorante che incontriamo lungo il percorso, scattare centinaia di foto a testimonianza delle nostre imprese. E poi ritoccarle e postarle sui social prima che lo faccia il nostro collega. Una fatica, da cui adesso è necessario riprendersi per tornare all’amato stress quotidiano (ne parliamo a pagg. 4-5). Facendo tesoro della lezione più importante che abbiamo imparato tra un aperitivo e una grigliata: che un’altra realtà quotidiana può esistere. Secondo un recente sondaggio commissionato da Groupon un italiano su 2 in vacanza ha pensato di cambiare lavoro. Personalmente non so quanto sia attendibile come stima, ma ci dà la misura di quanto le ferie siano importanti per aprirci gli occhi e la mente verso altri possibili scenari. Cerchiamo di mantenere questa apertura mentale, merce preziosa e rara di questi tempi. Almeno fino alla prossima vacanza.

La foto del mese

Estate, colazione in terrazza con un buon caffè e soprattutto il Reporter. What else? Foto della nostra lettrice Ksenia Ermakova

Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

che succede in città • 8-17 SETTEMBRE Street art 10 giorni alla scoperta della street art fiorentina tra il Caffè Letterario delle Murate e le strade cittadine: è “Parla con i muri”, proposta che anticipa il Florence Queer Festival (26 settembre-1° ottobre) www.florencequeerfestival.it. • 8-10 SETTEMBRE Ed è subito Pitti Appuntamento con Pitti Fragranze alla Stazione Leopolda. • 9 SETTEMBRE Carmina Burana La versione originale dell’opera di Carl Orff, a l l’An f ite at ro delle Cornacchie alle Cascine (www.omegamusica.org). • 15 SETTEMBRE Ritorno sui banchi Quest’anno l’atteso/temuto rien-

tro a scuola avviene di venerdì. Tra vecchi riti e nuove regole, vedi alla voce vaccini (servizio a pag. 23). Rilassatevi, però: le vacanze di Natale saranno extralong: ultima campanella il 22 dicembre, si riparte l’8 gennaio. • 16 SETTEMBRE Cascì-Nìc Cestino alla mano per un pic-nic collettivo alle Cascine tra giochi, musica e molto altro (www. popup-events.it) . • FINO AL 17 SETTEMBRE Festa dell’Unità Concerti, teatro, food, dibattiti con politici nazionali al Parco delle Cascine. • 23 SETTEMBRE Musica e Codici La Biblioteca Riccardiana apre le porte per una mostra di codici miniati con concerto del Conservatorio Cherubini. Ingresso libero dalle 15 alle 19.

• 21-23 SETTEMBRE Elettronica Torna Nextech, una delle più longeve manifestazioni dedicate alla musica elettronica • FINO AL 24 SETTEMBRE Tartufo Per tutto il mese c’è aria di autunno al Circolo del Girone, per uno degli appuntamenti settembrini più amati dai fiorentini: la Sagra del Tartufo. • FINO AL 1° OTTOBRE Ytalia al Forte C’è tempo fino alla fine del mese per arrampicarsi al Forte Belvedere e visitare le installazioni di Ytalia. • DAL 6 AL 15 OTTOBRE Arte in Fortezza Torna Florence Biennale, appuntamento dedicato all’arte contemporanea che porta centinaia di artisti da tutto il mondo in mostra alla Fortezza da Basso. (www.florencebiennale.org)


Gianni Carpini

L’

allenamento diventa estremo, la danza sposa il fitness, crescono yoga e pilates, mentre resiste la zumba. Settembre è il mese per tornare in forma: abbiamo dato un’occhiata agli ultimi trend nelle palestre. I club sono sempre più hitech, come succede alla Zerouno, zona Rifredi, con lezioni virtuali di indoor cycling e walking: l’allenamento è come se fosse all’aperto perché nella sala vengono proiettati i video di percorsi reali, dai sentieri alpini di trekking ai tracciati del Giro d’Italia. Non mancano i grandi classici. “Vanno sempre forte i corsi per rimodellare gambe, addominali, glutei e rinforzare braccia e tronco dice Sandro Cavallini, istruttore della Zerouno - è in crescita l’allenamento funzionale, a corpo libero o usando apposite strutture: alla base c’è l’idea che l’attività fisica deve migliorare le capacità della persona di eseguire i movimenti che svolge nella quotidianità”. Un’altra novità è il training “in volo” grazie ad attrezzature che permettono di appendersi e fare esercizi a mezz’aria come su un’altalena. Gettonatissime le attività in piscina, dall’acquagym alla tonificazione. Alla Costolina hanno un buon riscontro i corsi per le neo-mamme e l’aquabike, mentre le piscine dei club Virgin Active di Novoli e Rovezzano in autunno proporranno l’ultima moda Usa: si chiama “Reax Raft” e utilizza speciali tavole galleggianti su cui praticare esercizi, perché sfruttando l’instabilità sensi e muscoli si potenziano. Sulla “terra ferma”, nei centri Virgin Active arriva il Booty Barre, che strizza l’occhio alla danza classica: gli allievi sfruttano una sbarra come sostegno per pratiche incentrate su glutei, cosce, addome, schiena. E ancora il Cross cardio unisce box di crossfit a un allenamento cardiovascolare e il nuovo programma di training Heat: mezz’ora di super attività per dieci persone divise in due gruppi che ogni cinque minuti si alternano fra tapis roulant, lavoro a terra e alla parete attrezzata. Molto intenso, ma promette miracoli sul fisico, anche il training ideato dai centri Klab: Extreme bootcamp promette di bruciare fino a 800 calorie in un’ora, accompagnati da musica martellante e luci da discoteca. Sempre alla Klab, fitness e danza vanno a braccetto: tra i nuovi corsi Xtend barre, che fonde ballo e pilates, Dynamic Flex per costruire una coreografia interpretata in modo personale da ogni allievo e il Vogue’n fit che usa lo stile reso celebre da Madonna per tenersi in forma imitando le pose plastiche delle modelle. Infine alla Klab c’è spazio per una nuova tecnica di autodifesa, il Kalah True Krav Maga, per reagire prontamente nelle situazioni di pericolo.

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settembre 2017 · www.ilreporter.it

OPERAZIONE RIENTRO in forma Allenamenti estremi in palestra, “in volo” o su tavole galleggianti. Per combattere il ritorno alla routine

Il consiglio per chi inizia

A digiuno di palestra? Non scoraggiatevi e concentratevi su ciò che amate. “Dobbiamo subito capire l’attività che ci piace di più e poi abbinarci, grazie ai consigli del personal trainer, qualcosa che ci attrae meno ma che è complementare e che completa gli effetti”, suggerisce Ilario Volpe, Head of Product Development-Innovation di Virgin Active. È importante non gettare la spugna, perché in palestra c’è un numero magico. “Quando siamo demotivati, facciamo ciò che ci piace: se superiamo le 12 settimane di allenamento la strada inizia a essere in discesa”. (G.C.)

Numeri record per Corri la vita: anche i vip corrono

U

n evento benefico unico in Italia, che unisce lo sport alla lotta contro il tumore al seno. Torna il 24 settembre e tocca quota 15 edizioni “Corri la vita”, la manifestazione organizzata da Associazione Corri la vita Onlus, presieduta da Bona Frescobaldi, con la collaborazione di LILT Firenze, e Firenze Marathon. Come ogni anno la tradizionale corsa non competitiva di circa 12 km sarà affiancata da una passeggiata di

5 km con partenza da piazza Duomo alle 9.30, percorsi che si snodano tra le vie del centro storico e le colline e arrivo in piazza della Signoria. Iscriversi è possibile dal primo di questo mese, ricevendo, in cambio di un contributo minimo di 10 euro (15 euro per il pettorale munito di chip), una delle 37.000 magliette ufficiali realizzate da Salvatore Ferragamo. Anche in questa edizione 2017 tantissimi vip come testimonial: tra gli

altri il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo Francesco Gabbani, la presentatrice Mara Venier, i cantanti Paola Turci e Pupo, l’attore e regista Gabriele Lavia, l’attore del cast di Twilight Jamie Campbell Bower, lo chef Paul Bartolotta, i giornalisti Ferruccio De Bortoli, Paolo Mieli, Aldo Cazzullo. Più di 4,5 milioni di euro i fondi raccolti fino ad oggi. S.C.


Allenarsi tutti i giorni. A partire dalla tavola V A Sara Camaiora

limentazione corretta non vuol dire dieta. La seconda è associata a un periodo di tempo limitato la prima deve essere una costante del nostro stile di vita. Parola di Sonia Toni, responsabile Centro Diabetologia pediatrica del Meyer e esperta di nutrizione e stili di vita corretti. “Alimentarsi nel modo giusto significa non fare strappi, scegliere sempre una dieta equilibrata piuttosto che una ferrea e restrittiva che finisce per essere abbandona- á Sonia Toni ta velocemente” Per quanto riguarda la scelta dei cibi, c’è da dire che siamo fortunati. “Mangiare bene per noi italiani significa seguire la dieta mediterranea, a cui siamo per natura conformati - spiega la dottoressa -. In linea generale un’alimentazione equilibrata comprende 60% di carboidrati di cui 90% complessi (pane, pasta, cereali), un 12-15% di proteine e circa 25-30% grassi di cui in maggior parte di origine vegetale. Rispettando in linea di massima questi standard non c’è il rischio di carenze nè la necessità di integratori. È meglio inoltre distribuire le calorie in cinque pasti, colazione, pranzo, cena e due spuntini, ovviamente in assenza di disturbi metabolici”. E se il nostro obiettivo e ritrovare il peso forma dopo gli stravizi estivi una raccomandazione importante. “Ci vuole il suo tempo, i risultati troppo rapidi si perdono con altrettanta rapidità mentre sono duraturi se raggiunti con gradualità e perseveranza”. Per approfondire c’è il Festival della Salute, a cui prenderà parte anche la dottoressa Toni, dal 28 settembre al 1° ottobre a Montecatini.

acanze finite, si torna in palestra. Se per mesi o settimane il vostro principale “sport” è stato trovare la posizione giusta sul lettino per abbronzarvi meglio, ecco come ricominciare a fare movimento. Lo spiega Giorgio Galanti, direttore Medicina dello Sport di Careggi. “La prima cosa da fare è semplicemente una, pesarsi, consapevoli però che la dieta non basta, la sola riduzione di calorie fa perdere massa muscolare e efficienza fisica. - fa presente - Poi vanno valutati altri aspetti, l’età, la sedentarietà o il livello di allenamento. Oltre i 40 anni ad esempio camminare, pur essendo ottimale per il sistema cardiovascolare, non basta, sono necessari anche esercizi che rafforzino il tono muscolare. Per chi sta sempre curvo al pc è bene fare pesi o esercizi addominali per riacquistare la postura. Bisogna insomma fare una ‘fotografia’ di sé stessi e poi monitorarsi costantemente”. Ma come scegliere il nostro sport? “Consiglio sempre di scegliere ciò che piace, se non c’è gusto l’attività dura poco. - prosegue - Ma con qualche accorgimento: per esempio se ho problemi di schiena e adoro la bicicletta ben venga, a patto di abbinare anche esercizi posturali. E nel modo giusto, ok la á Giorgio Galanti palestra ma 2 o 3 volte a settimana, bene le discipline orientali ma per vedere risultati servono almeno 4 volte alla settimana. E infine mai esagerare: chi va in settimana bianca prima di fare grandi sciate deve prepararsi atleticamente durante l’anno, così come è rischiosa la corsa per lungo tempo se non si è allenati. L’attività fisica deve essere equilibrata e costante, suggerisco una buona camminata ogni giorno, magari parcheggiando l’auto un po’ più distante dal posto di lavoro”.

La spiaggia in città e il ghiaccio tutto l’anno

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calare una montagna, giocare sulla sabbia, sfrecciare sul ghiaccio o fare evoluzioni su un palo. È possibile anche questo a Firenze. In via Empoli (zona via Baccio da Montelupo) sotto la pioggia o con il gelo è possibile giocare a beach volley e beach tennis su sabbia bianchissima in un grande capannone che ospita tre campi indoor dell’associazione Beach Games. Da ottobre dentro il Winter Park dell’Obihall, torna poi

l’unica scuola di pattinaggio su ghiaccio della città, “Giglio Bianco”, anche con corsi per adulti, mentre si sta lavorando per attivare lezioni di ice hockey. A Rifredi tutto avviene intorno a un palo: non chiamatela “lap dance”, la pole dance è uno sport artistico con campionati nazionali e mondiali. Nella Pole Dance Accademia (via Don Facibeni) campionesse e preparatrici agonistiche insegnano a tutti questo mix di gin-

nastica e danza con la pertica, dalle bimbe fino alle over 50, perché la preparazione fisica si ottiene strada facendo. Per chi ama l’arrampicata esistono diverse strutture: tra queste la palestra del Mandela Forum, che riapre a ottobre, o i 350 metri quadri tutti da scalare di Hubble (via delle Panche), colorato spazio dove fare sport e due chiacchiere. G.C. www.ilreporter.it · settembre 2017

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in autunno si mette a dieta anche il portafoglio Come e dove risparmiare per le prossime vacanze Costanza Tosi

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ettembre, le giornate si accorciano, e insieme a loro probabilmente anche la nostra lista dei risparmi, salutati con piacere per viversi al meglio le meritate ferie estive, ma non c’è da preoccuparsi perché le occasioni per risparmiare non finiscono insieme ai saldi… Così se volete far trionfare la parsimonia al rientro in città, a Firenze sono presenti un gran numero di mercati con cibo, accessori e capi di abbigliamento a prezzi modici. Tra i più conosciuti e frequentati

quello di Sant’Ambrogio. Si tratta di un mercato storico, che mette le sue radici nel lontano 1873. Si svolge in parte all’aperto, nel perimetro esterno, dove è possibile trovare tutti i banchi dedicati ad accessori e abbigliamento, mentre, nella parte interna all’edificio, banchi di vendita di generi alimentari, carne e pesce, frutta e verdura e punti di ristorazione. Un vero e proprio spaccato della vita cittadina, con prodotti tipici e offerte di ogni tipo. Il mercato è aperto tutti i giorni, ad eccezione della domenica e dei festivi, dalle 7 la mattina fino alle 14. Spostandoci in zona Firenze sud invece, troviamo l’ormai stabile mercato di Campo di Marte. Si tratta del mercatino di quartiere per eccellenza, frequentatissimo dagli abitanti della zona per fare spese o anche solo per passare un’ora e sbirciare tra le offerte del giorno. Cosa

propone? Di tutto di più! Vestiti, articoli per la casa, tessuti, filati, ortofrutta e alimentari. Per unire ancor di più l’utile al dilettevole, passando da quelle parti è possibile fermarsi al “Fontanello” di Publiacqua, per riempire qualche bottiglia di acqua fresca, sia naturale, che frizzante. Il mercato di Campo di Marte si svolge tutte le mattine dal lunedí al sabato nel parcheggio dei giardini adiacenti, dalle 9 alle 13. Nella piazza dell’Isolotto, per tutti coloro che bazzicano quei luoghi, ogni giorno è possibile fare spese al mercato di quartiere. I banchi sono tanti, ed è possibile trovarci frutta e verdura freschissima e di ottima qualità. È il classico mercato rionale, caotico di urla, odori e sapori. Anche qui non mancano le opportunità per lo shopping invernale; con banchi di vestiti, borse e scarpe che girano e ogni giorno della set-

timana si ripetono. Anche la piazza del Galluzzo ogni giorno, dal lunedì al sabato, offre svariate bancarelle per acquisti a prezzi vantaggiosissimi, stock di varie firme, uomo, donna e anche bambino. E se frutta e verdura del supermercato non vi soddisfano, potrete trovarne di tutti i tipi, da quella locale a quella bio. A Sesto Fiorentino invece, uno dei mercati considerati tra i migliori della provincia. Ogni sabato mattina i negozi a cielo aperto si dispongono lungo ben tre piazze: Piazza del Comune, del Mercato e Lavagnini. È possibile acquistare scarpe, abiti, accessori, ma anche articoli per la casa, fiori e piante, frutta, verdura, formaggi e salumi. Per gli amanti dei rimedi naturali impossibile farsi sfuggire la bancarella del miele, con un arcobaleno di saponi, tisane e compresse per tutti gli inestetismi.

PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare

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di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076). settembre 2017 · www.ilreporter.it


Io riparto da una start up E-commerce, food, Ambiente: una app ci salverà R Sara Camaiora

ipartire sì, da sé stessi magari. A volte basta una buona idea. Un’intuizione che prende forma e infine dà vita a un progetto imprenditoriale, a una start-up. Magari grazie al web. È il caso di Listupp, sviluppatasi all’interno della “famiglia” dell’incubatore fiorentino Nana Bianca. Si tratta di una piattaforma e-commerce che aggrega milioni di prodotti di moda. Qui bastano pochi clic per trovare il prodotto preferito tra circa 50.000 brand, grazie a un sistema di ricerca basato su filtri e categorie che garantiscono risultati specifici. Buru buru invece è uno shop online dedicato a oggettistica e complementi d’arredo nato, sempre in Nana Bianca, nel 2012 da un’idea di due sorelle, Lisa e Sara Gucciarelli, l’una di formazione umanistica, l’altra ingegnere, a cui si è affiancata Sara Campani, specializzata in marketing. Adesso il team è di 10 persone e alla vendita online si è affiancata un’altra attività, di consulenza aziendale, “E-commerce therapy”, una startup nella startup per supportare chi si “butta” sul web. Opera nel digitale anche Allergenio, neonato spinoff nato all’interno dell’Incubatore del polo universitario di Sesto Fiorentino. “Come tutte le buone startup nasce da un bisogno personale, mia moglie ha una pasticceria e come ogni attività che fa somministrazione deve dichiarare ogni ingrediente allergenico; ad esso si è aggiunto che a nostra figlia hanno riscontrato intolleranze alimentari a fragole e cioccolato”, racconta l’ad Andrea Casadio. Da un lato quindi l’esigenza, per un’attività, di mettersi in regola nel modo migliore, dall’altro, per un consumatore, quella di sapere cosa poter mangiare. A entrambe risponde Allergenio, il primo software per ristoratori che raccoglie oltre 18 mila ingredienti validati secondo il regolamento comunitario, pronto a diventare, proprio da questo mese, anche una webapp per tutti quanti vogliano scegliere con tranquillità cosa consumare. Ha appena terminato il percorso di preincubazione sempre all’interno della struttura dell’Universi-

tà invece For&co, un progetto che si propone di mettere a valore boschi non gestiti dai proprietari privati. “In Toscana abbiamo circa 1

milione di ettari di bosco, ne viene utilizzato meno della metà, spesso i proprietari sono privati: noi facciamo un sopralluogo, valutiamo

Dalla moda alle intolleranze alimentari, l’imprenditoria che guarda il futuro il valore commerciale e ci offriamo per gestire tutte le pratiche”, spiega Alessandro Errico, uno dei fondatori.

smArtandcoop, i vincitori del bando per innovatori

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i sono i giovani di ConnectCT - Connecting Citizen and Tourist, che puntano su strumenti innovativi come le mappe di comunità e prevedono attività volte al turismo giovanile, dando anche risposte alle esigenze sorte con l’introduzione dell’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro. C’è la squadra di Kid’s Dream che guarda agli utenti più giovani, ai turisti bambini, creando per loro una serie di servizi su misura, laboratori e percorsi personalizzati. Grazie a Mappa Sonora non manca la musica, da abbinare alla rigenerazione di luoghi poco conosciuti o in disuso, creando itinerari che offrano una visione a tutto tondo della cultura e dell’arte. E infine i Tuscany Wanders che propongono attività all’aperto, principalmente escursioni finalizzate a connettere flussi turistici urbani con le comunità del territorio e visite guidate in cui si fa conoscere il contesto ambientale e umano dei centri minori. Sono i progetti selezionati da Fondazione CR Firenze e Legacoop Toscana nell’ambito di SmArtandcoop, il bando di Fondazio-

ne CR Firenze e Legacoop Toscana per nuove imprese cooperative nel turismo e la cultura destinato agli under 40. Il progetto nasce dalla volontà di Fondazione CR Firenze e Legacoop Toscana di mettere a disposizione e sostenere - attraverso l’accompagnamento e l’accelerazione di impresa cooperativa - informazioni, riferimenti, spunti di iniziativa utili per valorizzare la “forma cooperativa” in campo turistico e culturale e per migliorare l’efficienza e la competitività di entrambe le realtà - cooperativa e turistica - a livello regionale. I team che hanno presentato i progetti selezionati inizieranno a settembre le 200 ore di formazione presso IED Firenze, cui seguirà il percorso di accelerazione a Impact Hub che li porterà ad acquisire le competenze per costituirsi in cooperativa ed entrare sul mercato. A inizio 2018 verrà scelto il miglior progetto che riceverà un contributo di 10mila euro a fondo perduto. S.C.

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via dalla pazza folla di turisti Guida alla Firenze da riscoprire

a cura di Gianni Carpini e Valentina Veneziano

Uffizi, Accademia e Boboli. Niente di più. Il turismo mordi e fuggi, che divora in poco tempo il numero maggiore di simboli artistici possibile, si muove al massimo in un raggio di 2 km. Fuori dal centro esistono però piccole perle che i forestieri (e i fiorentini) possono riscoprire.

Tra galileo e i giovani scienziati Pian dei Giullari conserva un tesoro: Villa il Gioiello, detta anche Villa Galileo, fu l’ultima dimora dello scienziato. Fino al 17 settembre apre le porte al pubblico per visite straordinarie, ogni sabato e domenica (ore 9-13). Un altro museo che tutti i fiorentini hanno proprio sotto il naso, ma in pochi visitano, è la Villa di Poggio Imperiale: non è solo una scuola, ma anche uno scrigno di tesori, tra sale barocche e preziose collezioni di stampe cinesi. Durante l’anno scolastico è possibile visitarla su prenotazione nei weekend grazie agli alunni-ciceroni, mentre entro la fine del 2018 sarà ampliato il percorso museale.

A casa della Crusca (e dei Medici)

Spostandosi verso le pendici di Monte Morello si incontrano, a poca distanza l’una dall’altra, quattro ville medicee aperte al pubblico, la maggioranza con ingresso libero: Villa La Petraia affascina con i suoi antichi ambienti ripensati nell’epoca di Firenze Capitale; Villa Corsini, divisa tra Rinascimento e Barocco, ospita una collezione archeologica. E poi ancora la Villa di Castello: nell’edificio, casa dell’Accademia della Crusca, si può entrare con visite guidate ogni mercoledì e giovedì e l’ultima domenica del mese, mentre il parco fa parte del Polo museale della Toscana ed è il prototipo del giardino all’italiana. Infine Villa la Quiete, altra perla poco conosciuta, è visitabile con tour su prenotazione fino a novembre.

Monaci e ciclisti a Firenze sud

È il monastero-castello più affascinante della città. La Certosa del Galluzzo permette di entrare nella sua “pancia” trecentesca con visite di un’oretta circa. È come fare un viaggio nel passato. Ci sono anche le celle un tempo usate dai monaci di clausura dell’ordine certosino: niente di angusto, i religiosi avevano a disposizione dei veri e propri appartamenti, due piani con cantina. Seguendo a ritroso il corso dell’Ema si arriva al Museo del Ciclismo Gino Bartali: il campione iniziò la sua carriera a Ponte a Ema, dove oggi si ammirano velocipedi e bici d’epoca, oltre a cimeli, maglie e coppe di Ginettaccio.

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arte green tra l’arno e lo stadio

Anche i quartieri a est del centro hanno i loro luoghi d’arte. A San Salvi l’antico convento dei Vallombrosani custodisce dipinti del Cinquecento, oltre al pezzo da novanta: il cenacolo di Andrea del Sarto, capolavoro della pittura rinascimentale, visibile senza pagare un euro. Unico neo, l’orario: è aperto solo al mattino, dal martedì alla domenica. Lungo l’Arno, in via Sant’Andrea da Rovezzano, si trova poi il parco d’arte Enzo Pazzagli, dove l’eclettico scultore ha allestito un’area che è un po’ giardino un po’ galleria: 24mila metri quadri di verde, oltre 200 opere e 300 cipressi che formano una scultura green visibile dall’alto. È aperto fino al termine di ottobre (ore 15-18) dietro pagamento di un contributo.

Archimede all’Isolotto

L’Isolotto vanta uno dei musei scientifici di Firenze: il Giardino di Archimede, tutto dedicato alla matematica dove partecipare a laboratori e toccare con mano la scienza dei numeri. Si trova in via di San Bartolo a Cintoia: è aperto da settembre a luglio al mattino, dal lunedì al venerdì, mentre dall’8 ottobre partono le “Domeniche matematiche”, un calendario di visite guidate e laboratori. Per un tuffo nel passato invece vicino viale Talenti, in via Palazzo dei Diavoli, ogni sabato mattina dalle 10 alle 12 è possibile entrare gratuitamente nella prima chiesa dell’Isolotto: l’oratorio della Madonna della Querce, gioiello quattrocentesco, secoli fa era la cappella privata della famiglia Mannelli.

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 La città e l’invasione di visitatori

Gli architetti: “Poli culturali lungo la tramvia”

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entro a numero chiuso e biglietti per i musei come per gli aerei low cost (cari nei periodi di punta, a buon mercato in quelli meno gettonati). È aperta la discussione per salvare Firenze, gigante dell’arte, dal peso dell’invasione del turismo di massa. Abbiamo sentito Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze, secondo cui serve un piano globale da studiare a tavolino, non misure spot. Firenze farà la fine di Venezia? Venezia è un esempio da á Serena Biancalani non ripetere, sulla cui situazione influisce anche la conformazione naturale, chiusa dentro la laguna. Firenze non ha questo vincolo: dobbiamo dare più respiro alla città. Come fare? È necessario un piano del turismo che riguardi l’intera città metropolitana: finora si è fatto convergere tutto nel centro, che è già un museo di per sé, apriamoci sul territorio. Per questo c’è bisogno di uno studio approfondito dal punto di vista urbanistico e di un percorso condiviso. Quali i temi da affrontare? Mobilità, ricettività e decentralizzare di alcune funzioni. Certo non possiamo spostare gli Uffizi, ma possiamo portare punti di interesse altrove, in modo tale che il turista non sia tenuto sempre a restare nella zona centrale. Qualche ipotesi? Decentriamo alcuni poli in funzione delle nuove linee della tramvia che saranno attivate. Per quanto riguarda la ricettività perché non pensare per esempio a Campi Bisenzio o Prato come sbocco degli alloggi? Prima di ogni ipotesi è necessario però un piano organico. G.C.

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L’alieno della porta accanto, dal pesce-mostro alla tartaruga killer

á Foto di Alessandro Calabrese Gianni Carpini

A

to un regolamento europeo che ha stilato una black list di 49 specie: non possono introdotte nell’Ue, vendute o liberate in natura. “Il consiglio - suggerisce Inghilesi - è di informarsi sempre prima di ac-

quistare una pianta o un animale, per capire da dove proviene e se si tratta di una specie aliena invasiva. Teniamo sempre presente che liberare in natura specie aliene invasive non è una buona pratica da

cittadini responsabili”. In cantiere ci sono incontri pubblici e un’app per dare la “caccia” agli “invasori”, con cui i cittadini potranno segnalarne la presenza. Per info: www.lifeasap.eu

lcune divorano tutto quello che capita loro a tiro, altre riducono gli argini dei fiumi a un groviera. Gli esperti le chiamano “specie aliene invasive”, piante e animali che non arrivano da altri pianeti, ma da habitat lontani e che sono devastanti per il nostro ecosistema. Sono “atterrate” da noi per mano, consapevole o meno, dell’uomo e qui non trovano predatori naturali a frenare il Viene chiamato il mostro dell’Arno. Il pesce siluro ha colonizzato i fiumi loro sviluppo. In tutta la Toscana fiorentini: può arrivare ai due metri di lunghezza ed è così vorace che inne esistono oltre 567 specie e an- gurgita tutto ciò che è più minuto di lui, anche i piccoli di nutria. Com’è che Firenze vanta la sua “collezio- arrivato nei lidi fiorentini? È stato introdotto per la pesca sportiva. ne” di colonie aliene invasive: pesci, insetti, mammiferi, alghe. Si va dal gambero rosso della Louisiana, alla cosiddetta “erba alligatore”, verde pianta acquatica che affiora Portate negli allevamenti italiani di pellicce all’inizio del Novecento, ora si vicino alla riva dell’Arno. I danni sono moltiplicate, tant’è che facilmente si vedono nuotare in Arno. Questo sono stimati ogni anno in oltre 12 grosso roditore, che può arrivare a pesare 10 chili, provoca danni alla vemiliardi di euro in tutta Europa. getazione e spesso indebolisce gli argini, scavando cunicoli per costruirsi “Le specie aliene invasive minacciano la biodiversità, competono á Foto di Alessandro Calabrese una tana. con le specie autoctone, nei casi più gravi comportandone anche il rischio estinzione, e sono spesso responsabili della diffusione di patogeni e malattie”: Alberto Inghilesi, è uno zoologo, fa parte del team Tanto carine da piccole, quanto tremende predatrici da grandi. Queste tardi Nemo, società fiorentina specia- tarughe acquatiche possono crescere fino ai 30 cm e oggi sono diffusissime lizzata negli studi naturalistici che nei fiumi come nelle fontane pubbliche, costringendo il Comune a un piaè partner del progetto Life Asap, no di contenimento. È una delle specie finite nella black list Ue, quindi non cofinanziato dalla Commissione si può né commercializzare, né liberare in natura. á Foto di Marco Scalisi Europea per fronteggiare queste invasioni biologiche. “L’obiettivo - chiarisce - è ridurre l’introduzione delle specie aliene invasive e contenerne gli impatti sul territorio italiano, grazie all’aumento Si è guadagnato il poco invidiabile soprannome di gambero killer, perché della consapevolezza di tutti i cit- è in grado di colonizzare qualsiasi ambiente acquatico, cibandosi di pesci tadini, professionisti e pubbliche e piante e riproducendosi a dismisura. Si trova nei fiumi principali, come amministrazioni riguardo alle Arno e Greve, nei fossi e nelle aree agricole dove provoca danni. Attenzioproblematiche causate da queste ne, non mangiatelo: può trasmettere malattie infettive e accumulare nei á Foto di Alessandro Calabrese specie”. Di recente è stato approva- tessuti metalli pesanti oltre che tossine.

Nome: pesce siluro (Silurus glanis) Provenienza: Centro Nord Europa e Asia minore

Nome: Nutria (Myocastor coypus) Provenienza: Sud America

Nome: tartaruga dalle orecchie rosse (Trachemys scripta) Provenienza: Usa

Nome: gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) Provenienza: Usa

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settembre 2017 · www.ilreporter.it


come ti regolarizzo la badante un vademecum per gli over 65 Sonia Muraca

L’

Italia è un paese che invecchia. E la Toscana, con circa un quarto di popolazione residente over 65, si attesta al terzo posto tra le regioni più anziane del Paese. Nella sola area fiorentina, poi, ci sono circa 13.764 anziani a rischio di non autosufficienza e, per questo motivo, sempre più famiglie ricorrono all’aiuto di terzi, affinché si facciano carico della cura e dell’assistenza alla persona. C’è chi opta per una delle circa 400 strutture di accoglienza per le classi over, presenti sul territorio regionale, e chi invece preferisce l’assistenza domiciliare (non necessariamente infermieristica). In quest’ultimo caso, il badante parla quasi sempre almeno doppia lingua, è un cittadino straniero e, spesso, non sa come far valere i suoi diritti. Allo stesso modo, la famiglia ospitante, seppur ben disposta a legalizzarne il lavoro, non sa da che parte cominciare. A sciogliere questi e altri nodi ci pensa il vademecum sui migranti, aggiornato pochi mesi fa e pensato dal Comune fin dal 1996, nell’ottica di fungere da guida per tutti coloro che si trovano ad operare nell’ambiente dell’integrazione di persone straniere sul territorio italiano, in particolare nella realtà fiorentina. Al suo interno, si trovano 86 voci,

che consentono facilmente di reperire (per temi) informazioni sul contenuto della normativa sull’immigrazione, su come assumere una domestica straniera, sui rinnovi dei permessi di soggiorno o su come legalizzare un documento. L’opuscolo, elaborato dalla Direzio-

ne Servizi Sociali e dagli operatori Sportello immigrazione, è reperibile online (sito: http://politichesocioabitative.comune.fi.it/stranieri/index.html) oppure può essere richiesto in formato cartaceo, scrivendo all’indirizzo immigr@comune.fi.it. Inoltre è utile sapere che i contri-

buti versati all’assistente familiare (badante o colf che sia) sono deducibili dal proprio reddito (1500 euro circa nel primo caso; fino ad un massimo di 2.100 euro nel caso di una seconda persona assunta, a seconda della propria situazione economica).

 I numeri utili

a chi e come chiedere le agevolazioni

S

e per conoscere le agevolazioni fiscali relative all’assunzione di uno straniero, come colf o come badante, basta rivolgersi al proprio Patronato di fiducia, per sapere come regolarizzarne il lavoro è sufficiente aprire il vademecum comunale a pagina 13, dove si leggono due opzioni di assunzione: la comunicazione da effettuare all’Inps (tramite telefono, rivolgendosi al Contact center, oppure inviando il modulo con procedura online) oppure facendo ricorso a prestazioni di lavoro di tipo accessorio di natura occasionale, da retribuire mediante voucher. Per ulteriori informazioni, tutti i giorni (tranne il giovedì) è possibile rivolgersi al Segretariato sociale del Comune, chiamando il numero verde gratuito 800.508286 (in orario 9 - 13). Per chi ha necessità di trovare assistenza domestica per anziani non autosufficienti, invece, la Regione ha lanciato sin dallo scorso marzo il progetto Pronto Badante. Si tratta di un servizio che, attraverso il numero verde 800.593388, consente l’incontro tra domanda e offerta, garantendo non solo una risposta entro 48 ore ma anche la possibilità di accedere a forme di aiuto economico (voucher che coprono fino ad un massimo di 30 ore lavorative). S.M. www.ilreporter.it · settembre 2017

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Quartiere

3

Niccolò Falchini

F

irenze riparte dalle periferie. In particolare nel Q3 le risorse che saranno stanziate dal Comune andranno a coprire tutta una serie di interventi richiesti dai cittadini ma con un occhio di riguardo per la questione sicurezza. Infatti oltre all’aumento delle unità di vigili urbani presenti sul territorio, non si ferma il potenziamento della rete di telecamere che prevede l’installazione dei prossimi dispositivi nella zona di via Reims e via Fez. Altre invece saranno poi posizionate in piazza Bartali e nel parco di via Isonzo a Sorgane presumibilmente entro il 2017. Questi interventi sono

un miliardo per le periferie che succederà nel quartiere 3? già finanziati, così come quelli che vedono di potenziare ulteriormente questa rete nel 2018 in tre diverse aree del quartiere: via Datini-via Erbosa, via Senese-piazza Acciaioli e all’incrocio ancora fra via Senese e via delle Bagnese. “Il piano prosegue anche con altri interventi - afferma Alfredo Esposito, presidente del Q3 - In particolare abbiamo chiesto che i finanziamenti fossero orientati sul rifacimento strade e marciapiedi, abbattimento barriere architettoniche, riqualificazione parchi e giardini. L’obiettivo è quello di portare a termine un preciso numero di progetti entro la fine dell’amministrazione”. Alcune cose sono già state fatte, come l’abbattimento delle barriere architettoniche in piazza Bartali, in via D’Antiochia e via Kassel, altre invece restano da fare, come la riqualificazione di determinate aree giochi, compresa quella dell’Anconella e dei giardini di via Brenta.

â Alfredo Esposito

esposito: “investiremo anche in sicurezza”

P

residio del territorio. È questa l’idea di sicurezza su cui si vuole investire con il progetto sia delle telecamere che dei vigili di quartiere. “Credo sia davvero una grande operazione - afferma Alfredo Esposito, presidente del Q3, che poi continua - Personalmente ho spinto molto affinchè sia anticipata il più possibile l’installazione delle telecamere nel parco dell’Anconella che purtroppo sono ancora fuori dal progetto”. Anche le aree verdi

sono una priorità: da largo Novello, a piazza Bernardino Pio; da via Gran Bretagna a piazza Francia, dove il c’è in progetto anche il rifacimento del patrimonio arboreo. Nel 2018 verranno realizzati degli interventi anche all’area ludica di via Federico Da Montefeltro, dei giardini di viale Tanini e verranno conclusi i lavori in piazza Elia dalla Costa. N.F. www.ilreporter.it · settembre 2017

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la resistenza dei circoli, anima profonda del quartiere

QUARTIERE 3

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Niccolò Falchini

l Q3 è un quartiere dove i circoli popolari hanno sempre avuto una lunga tradizione. Quanti di noi, da ragazzi, hanno frequentato uno di questi spazi, oppure continuano ancora oggi a farlo, magari per una partita a calcetto o a biliardo o anche semplicemente per fare due chiacchiere con gli amici? In realtà se iniziamo a contarli uno ad uno notiamo subito che molti sono circoli ARCI nati dopo la Seconda guerra mondiale in pieno spirito antifascista. Uno dei più importanti e dei più attivi sul territorio è sicuramente il circolo Vie Nuove di viale Giannotti. Fondato nel 1944, oggi ospita una sala TV, alcune sale conferenze, e ampi spazi lettura, oltre ovviamente al classico bar. Molti gli eventi e le attività organizzate, dal Pinocchio Jazz, ai corsi di ballo, dalla tombola al teatro per bambini. Il circolo inoltre aderisce al progetto di adozione internazionale a distanza e svolge attività di sostegno alle famiglie dei cittadini stranieri. È inoltre uno dei luoghi di riferimento di Matteo Renzi che gli ha fatto visita più volte, l’ultima a maggio di quest’anno. Un altro baluardo storico della zona è senza dubbio il Circolo Boncinelli di via di Ripoli, classe 1948, dove si tengono corsi di danza e di apnea. Insieme al Circolo Le Lame, situato in via Gran Bretagna e fondato sette anni più tardi, contribuisce a tenere vivo il senso di comunità offrendo nuovi stimoli culturali a tutti gli abitanti. Completano il giro il Circolo di Ponte a Ema, il più antico di tutti (data ufficiale di fondazione 1872), il Centro Sociale

il reporter che sbaglia Sarà uno degli ex proprietari del Momus di Scandicci ad occuparsi della riapertura della storica pasticceria Cosi di Piazza Gavinana e non l’attuale proprietario Carlo Distante. La riapertura è prevista dopo l’estate ma sul nome ancora nessuna novità. 14

settembre 2017 · www.ilreporter.it

di Sorgane e il Circolo delle Cinque Vie. La lista sarebbe ancora lunga se ci mettessimo a contare anche i circoli parrocchiali. Ma la verità è che questi luoghi riuniscono persone di ogni genere: dagli anziani che si intrattengono in infiniti tornei di

carte, ai lavoratori che si fermano per una birra a fine giornata; dai frequentatori dei corsi culturali fino ai personaggi della zona conosciuti da tutti. Spazi variegati che contribuiscono a rendere il nostro quartiere unico nel suo genere.

Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 3940003 email: info@edizionibunker.it Stampa Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Francesca Puliti Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 Mail redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale Anno XI n. 38 del 1 settembre 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da RP soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

La casa del pesce a Gavinana

L

o Stravizio è uno ristoranti di cucina slow più rinomati del nostro quartiere. Situato in via Carlo D’Angiò, nei pressi del centro commerciale Coop di Gavinana, dal 2006 è gestito da Carlo Mastrandrea che ne ha fatto un vero e proprio luogo del gusto. Il menù si basa sulla qualità e sulla freschezza di tutti gli ingredienti, dagli antipasti, ai primi, fino alla carne e alle pizze. Ma la vera specialità qui è il pesce, una vera prelibatezza alla portata di tutti. Lo stesso Carlo Mastrandrea è un titolare molto presente all’interno dell’attività e lo si può trovare spesso dietro i fornelli della cucina a vista. È inoltre molto orgoglioso del suo staff, un gruppo unito e che sa come accogliere i clienti. Il ristorante è aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena e offre anche dei menù fissi per i lavoratori. N.F.


un borgo in città fuori dal tempo C Niccolò Falchini

fertile che lasciavano le acque una volta ritiratesi. Da qui anche l’ipotesi del nome odierno “le lame”. Un’altra teoria invece vuole che questo nome derivi dalla contrapposizione di quest’area ad altre parti della zona di Ripoli conosciute come Inferno o

Paradiso. Piccole curiosità, aneddoti e storie che si legano ai luoghi del territorio, come ad esempio, i centri minori che possono ancora configurarsi come un modello alternativo rispetto a quello delle grandi aree urbane.

pasquale e gianluca, contadini di ritorno Si chiama Pasquale e lo potete trovare davanti al Circolo Le Lame, in via Gran Bretagna, tutti i martedì e i venerdì mattina. Il suo banco è sempre ricco di prodotti di stagione. Per lo più sono ortaggi prodotti direttamente nella sua azienda agricola, il Podere Rimaggio, in via del Carduccio. Il banco è gremito di frutta e verdura di ogni genere: i fagiolini li fa lui, così come i pomodori, l’insalata, i cetrioli e molto altro. La gente lo sa e il piccolo spazio del circolo è costantemente gremito. “I miei genitori erano contadini e mio fratello coltiva la terra tutt’ora. Io ho fatto altri lavori ma poi sono tornato alla terra - ci

racconta Pasquale - Coltivo quello che posso, cercando di stare attento alla stagionalità e alla rotazione. Tirare su un campo di pomodori a carattere intensivo per tutto l’anno è facile ma fare agricoltura è un’altra cosa”. Un esempio di integrazione fra città e campagna circostante che ha radici molto antiche e che viene riscoperto oggi anche dai più giovani. Gianluca infatti ha 26 anni e abita nella zona delle Case di San Romolo. È uno di quei ragazzi che ha deciso di “tornare alla terra” e che si occupa della vendita porta a porta. “Cerchiamo di darci una mano l’un l’altro e di costruire un progetto condiviso”. Dalla

QUARTIERE 3

’è un luogo quasi fuori dal tempo nascosto a Gavinana. È situato in un piccolo slargo all’incrocio fra via delle Lame e viuzzo delle Lame. Stiamo parlando del Borgo Le Lame, centro storico minore risalente al XV secolo, oggi piccola realtà separata dal caos cittadino. L’aggettivo “minore” viene spesso usato in senso negativo, quasi come dispregiativo, mentre invece in Italia questi piccoli borghi storici sono una delle forme di patrimoni culturali più diffusi. Questi centri a sé si caratterizzavano fin dall’epoca rinascimentale per la lontananza rispetto a quello che tutti consideravano il vero centro storico, ovvero quello della città più vicina, in questo caso appunto Firenze. Qui si viveva un senso di appartenenza legato alla comunità locale che fino a tutto l’800 è stata prevalentemente agricola. “Una volta era tutta campagna. Non c’era nulla. Solo prati e fatica. Sì, c’era qualche casa signorile ma molti erano contadini. Ci dava da vivere l’Arno e le giornate erano scandite dal campanile della chiesa di Badia” afferma la signora Alda, residente in via Unione Sovietica. Accanto al Borgo Le Lame sorge Villa Barberina, un’antica magione sempre del XV secolo che una volta era un tutt’uno con il borgo e la campagna circostante. Chiamata anche Villa Arnina a causa di un braccio del fiume Arno che scorreva nelle vicinanze, era uno dei centri più prolifici della vita di Gavinana. Un cancello separa un

cortile rinascimentale dalla strada per poi congiungersi con un portico a tre arcate su un lato. La facciata è abbellita da due signorili finestre a inginocchiatoio. Sulla destra invece si trova un alto muro decorato con statue in terracotta che delimitano un giardino pensile. Oggi si trova nel viuzzo delle Lame, nella zona anticamente denominata Piana di Ripoli, una distesa alluvionale dove un tempo ristagnavano le acque che straripavano dai “ripoli” appunto o “rivoli”, piccoli canali naturali utilizzati poi anche per irrigare le colture. La villa, ma in realtà anche il borgo e tutta la zona circostante era chiamata in origine Il Limbo, forse proprio a causa della melma (limo) molto

campagna appena fuori la città direttamente nel cuore di Gavinana, come un tempo, quando i contadini venivano a vendere i propri prodotti nei mercati urbani. Una bella notizia per tutti coloro che cercano ortaggi freschi a chilometro zero. N.F.

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la febbre del gioco non risparmia gavinana Niccolò Falchini

QUARTIERE 3

S

ono sempre di più le persone che decidono di provare il gioco d’azzardo, sia perché illuse da promesse di facili guadagni sia perché ormai i punti dove è possibile scommettere sono sparsi un po’ ovunque. Uno dei baluardi della zona in questo senso è sicuramente il Punto Snai di via Giovanni Dalle Bande Nere che accoglie una clientela delle più svariate. Il locale è spesso gremito anche grazie alla grande offerta di scommesse diverse: si può infatti puntare da un euro in su e si può scegliere fra il calcio o il basket, partite virtuali, cavalli o ciclismo. Non lontano, esattamente in via Datini, troviamo invece una delle 870 filiali aperte dall’azienda inglese Stanleybet in Italia. Il gestore, il sig. Leonardo Ottanelli, ci spiega un po’ come funziona questo settore: “La nostra azienda è grossa e il settore per fortuna non è in crisi. Tuttavia capita di trovarsi a tu per tu con alcuni soggetti pericolosi. Sai, magari tu devi chiudere e loro vogliono continuare a giocare oppure ti chiedono di fargli credito. Mi è capitato anche di subire

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sala slot Terry Bell in via G. Orsini. Tuttavia alcune agenzie hanno avuto vita breve, spesso aperte in fretta e furia e poi chiuse nel giro di pochi anni, come l’ex Bwin di via di Ripoli o la Better Slot di viale Europa. Troviamo poi vari punti scommessa anche presso tabaccherie, come ad esempio la Better in via Erbosa o la Sisal Match Point in via di Ripoli, di fronte alla Coop di Gavinana. Senza parlare poi dei monopoli di stato come Superenalotto, 10&Lotto e GrattaeVinci che spesso non sono percepiti come gioco d’azzardo. “È da trent’anni che una volta a settimana gioco al Lotto - afferma Lorenzo, residente in viale Giannotti - Chissà magari questa è la volta buona”. Tutti questi nuovi locali specializzati in scommesse sportive devono comunque da normativa mantenere una distanza minima da alcuni luoghi cosiddetti “a rischio”, come scuole, asili, ludoteche.

delle minacce ma per fortuna non è mai successo niente. Diciamo che fa parte del gioco”. Un altro problema sono i minorenni che si intrufolano a scapito dei gestori dentro i locali soprattutto per curiosare. Anche il bingo e la tombola sono considerati gioco d’azzardo. Sono molti quelli che si recano presso i circoli per una partita la sera nella speranza di portare a casa qualcosa. Poi ci sono le cosiddette macchinette. Anche le slot machine infatti attirano numerose persone con la promessa di una vincita facile e immediata. Basti pensare alla

a chi rivolgersi per battere la ludopatia

S

pesso è difficile ammettere a se stessi di avere un problema e chi gioca non si rende conto di essere affetto da una dipendenza. E allora come fare per smettere di giocare? Il primo passo è sicuramente quello di accettare un aiuto esterno. Per questo innanzi tutto è utile parlare con qualcuno. L’Asl ha messo a disposizione un servizio SerT-Dipendenze per coloro che sono affetti dal GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) con riferimenti telefonici. Il tutto consultabile tranquillamente su internet oppure mettendosi in contatto con l’URP al numero 840 003 003. Come contromisura il Comune

ha bloccato la navigazione su siti di gioco d’azzardo e sulle app quando si è connessi al wi-fi pubblico. Sul territorio invece è presente una sede dell’Associazione Giocatori Anonimi Italia in via Carlo Marsuppini 7 presso la parrocchia di S. Maria a Ricorboli, orario venerdì dalle 21.00 alle 22.30, telefono 338 2166566. Inoltre alcuni psicologi specializzati nella dipendenza da gioco sono presenti anche al Presidio Palagi in viale Michelangelo. N.F.


un lettore tira l’altro, fino a 65mila Niccolò Falchini

È

Claudio, che principalmente ama leggere saggi, risponde: “Avevo già avuto esperienza su Facebook con un altro grosso gruppo legato però alla realtà bancaria. Poi ho deciso di buttarmi in questa esperienza riguardante i libri perché sono anche una mia passione”. Particolare attenzione inoltre è data anche ai non vedenti, con particolari regole di scrittura dei post

che permettono loro di visualizzare i contenuti tramite programmi specifici. Il dibattito è sempre molto vivo, testimonianza che nell’era dei social ci sono ancora molte persone interessate alla lettura e in mancanza magari di un luogo fisico dove poterne discutere con altri appassionati, è più facile e comodo ritrovarsi on-line in una community. Da Gavinana infatti si dirama una realtà enorme fatta di migliaia di persone sparse un po’ ovunque ma con il proprio centro letterario dentro al gruppo creato da Claudio Cantini.

QUARTIERE 3

di Gavinana e gestisce uno dei gruppi inerenti alla lettura più numerosi di Facebook. Si chiama Claudio Cantini, ex bancario ora in pensione, e da 4 anni a questa parte ha dato sfogo alla sua passione social diventando l’amministratore del gruppo “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri” con un sottotitolo alquanto curioso “Il gruppo che sta dalla parte del lettore”. Sì perché qui è possibile condividere le proprie idee riguardo ad un libro con gli agli iscritti e discuterne nella sezione commenti. Al terzo punto del regolamento infatti si legge: “Questo è un gruppo di lettori per i lettori: autori ed editori possono intervenire solo in qualità di lettori”. Ci sono appunto alcune regole da rispettare, come ad esempio, quella di non pubblicare link o indirizzi di blog, non farsi pubblicità, non usare un linguaggio violento, insomma le normali e civili norme di convivenza che si trovano dovunque. In questo controllo Claudio si fa aiutare dalla moderatrice e amica Valentina Leoni, un’esperta con studi di letteratura alle spalle. “Il gruppo è nato circa 4 anni fa, il 10 ottobre 2013 e conta circa 65mila iscritti - ci racconta Claudio Cantini - I post vengono pubblicati e commentati in tempo reale, come una sorta di forum sui libri, dove le persone si danno consigli e condividono le proprie passioni letterarie”. La pagina è utilizzata anche da molti insegnanti che chiedono un consiglio sulle letture da poter dare ai loro studenti. In questo modo si viene a creare una comunità trasversale di lettori che comprende persone di ogni tipo. Alla domanda del perché abbia deciso di fondare questo gruppo,

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E-mail: quartiere3@comune.fi.it

Mobilità ciclabile

INTERVENTI IN VISTA IN VIA VILLAMAGNA E IN VIA CIMITERO DEL PINO

QUARTIERE 3

La giunta comunale ha approvato la realizzazione di nuove piste ciclabili per oltre 2,6 chilometri di percorsi con un investimento pari a 950.000 euro. Questi gli interventi in programma nel Q.3. In via di Villamagna si procederà all’estensione della pista ciclabile a doppio senso esistente nel tratto finale verso piazza Ravenna. Si tratta di 136 metri di percorso attualmente in promiscuo sul marciapiede e monodirezionali che invece diventeranno a doppio senso e riservati alle bici. A questa vanno aggiunti i

110 metri della nuova pista ciclabile in via Cimitero del Pino, tra piazza Rodolico e viale Europa. Attualmente esiste un itinerario ciclabile monodirezionale in sede separata verso viale Europa che non permette la completa continuità con la pista bidirezionale di via di Ripoli interrompendosi all’incrocio tra questa strada e via Cimitero del Pino. Il progetto prevede quindi la realizzazione di un tratto di 108 metri in sede propria e a doppio senso di marcia, sulla porzione di carreggiata adiacente al marciapiede di destra.

Eventi

CHIUDE COL BOTTO L’ESTATE Q.3 Rificolona

Il 7 settembre torna la tradizionale ricorrenza con varie iniziative: rievocazione della parte storica del pellegrinaggio lungo le strade del Quartiere, partendo alle 16 dal piazzale di Villa Bandini (soste al Paradiso degli Alberti, chiesa di Santa Maria e Brigida, tabernacolo di Sant’Isidoro, Fondazione Longhi, Villa di Rusciano, chiesa di Ricorboli, Torre di San Niccolò, Casa Siviero, chiesa di San Niccolò, Museo Bardini, chiesa dei Magnoli) confluendo in piazza S. Felicita, ore 20, nel corteo partito dall’Impruneta e diretto a piazza SS. Annunziata; in via Datini, via d’Antiochia, piazza Gualfredotto e contrade è in programma un mercato con prodotti tipici e artigianali e musica tradizionale fiorentina, a cura del Centro Commerciale Naturale Punti d’Incontro; laboratorio per la costruzione delle rificolone presso il Circolo “Vie Nuove”; navigazione sul Dragon Boat insieme ai Canottieri Comunali; al Galluzzo, pista di pattinaggio del Centro Sportivo di viale Tanini, laboratori di rificolone, giochi e intrattenimenti, a cura della Misericordia e dei commercianti della zona.

Serate nel parco dell’Anconella

8 settembre, ore 19, lezione di avvicinamento al Tango; ore 20.30, apericena; ore 21,45, spettacolo El Nuevo Tango di Astor Piazzolla; ore 23, Milonga (serata di ballo di tango) 15 settembre, ore 19, lezione di avvicinamento al Tango; ore 22, Milonga (serata di ballo di tango) Tutte le attività previste sono completamente gratuite. 9-10 settembre, Festa del Benessere a cura 18

settembre 2017 · www.ilreporter.it

delle associazioni del territorio e di Cambia Musica! 9 settembre, ore 16-19,30, trattamenti, lezioni e prove gratuite di: shiatzu, biodanza, yoga, bioenergetica, tai chi chuan, qi gong, jin shin do, feldenkreis, canto armonico, fiori di Bach, erboristeria; ore 20, cena vegetariana; ore 21,15, Notte d’Oriente, spettacolo di danza. 10 settembre, ore 10-19, trattamenti, lezioni e prove gratuite (come sopra); ore 12, pranzo vegetariano. 10 settembre, Cirk Fantastik, laboratori per bambini e spettacoli per famiglie. 12 settembre, ore 21.30, Conferenza sul sistema costruttivo della Cupola del Brunelleschi con la partecipazione del Prof. Massimo Ricci, a cura dei Lions Firenze 30 settembre, ore 21.30, Sguardi sull’universo serata di osservazione celeste con i telescopi, a cura dell’Ass.Astrofili M13

I 90 anni di Narciso Parigi

29 settembre, ore 17.30, Villa Bandini (Sala Paradiso), a cura di Lorenzo Andreaggi (attoreregista), in collaborazione con il Quartiere 3. Il Q.3 si stringe attorno a una delle voci più amate di Firenze che taglia il traguardo delle 90 primavere.

Palestre all’aperto

Praticare attività fisica e movimento nella piazza o nel giardino sotto casa. Gratis. Le attività riprendono dal 4 al 15 settembre, per tre giorni a settimana dalle 9 alle 10.30 del mattino. Giardini di piazza Elia dalla Costa (lunedì, mercoledì e venerdì) Giardini di viale Tanini (martedì, giovedì e sabato)

Settimana Lucana

9 e 10 settembre, piazza Bartali. Cultura., società, arte, musica, letteratura, enogastronomia, teatro, a cura dell’Associazione Culturale Lucana Firenze. Orari: sabato 9, ore 17-24, domenica 10, ore 12-24.

Galluzzo

Casa delle Arti Scuola San Brunone, animazione culturale a cura dell’ Ass. Il Paracadute di Icaro. 6 settembre, ore 21,30, concerto jazz di Ensemble Terrible; 7 settembre, ore 18, Festa della Rificolona, laboratorio; ore 21, spettacolo teatrale a cura di Cabaret Chanteclaire; 8 settembre, ore 21, concerto di Ensemble vocale Tempus Floridum; 9 settembre, ore 18, Le Stralunate in valigia, I colori delle emozioni, lettura animata e laboratorio; 10 settembre, ore 18, Giornata della Capoeira, workshop di danza; ore 21, I Bimbi Sperduti, performance di danza a cura di Compagnia Valerio Bellini 14 settembre, ore 18, terrazza del Centro Sportivo Galluzzo, presentazione delle proposte per la ripresa delle attività del Centro Anziani CAMPA. Il programma prevede anche apericena e intrattenimento canoro e teatrale. 29 settembre, Chiesa dei Santi Giuseppe e Lucia, ore 21.30, concerto A. Vivaldi, W.A. Mozart Orchestra di Toscana Classica in collaborazione con la Corale di Santa Cecilia di Empoli


Novità

GLI SPAZI PER LA STREET ART Su indicazione dei cinque quartieri sono stati individuati gli spazi destinati alla street art. Si tratta di 53 spazi, di cui 35 riservati a progetti seguiti direttamente dall’Amministrazione o da soggetti privati e 18 lasciati alla libera espressione artistica dei writers. Ecco come si presenta la situazione nel Q.3.

Spazi di progetto: lungarno Ferrucci (parete Rari Nnates), lungarno Ferrucci (parete Canottieri Firenze), via Villamagna (muro di cinta tra numeri civici 6 e 18), via Villamagna (muro exvasche), piloni del raccordo tra viadotto Marco Polo e via Villamagna, sottopasso viadotto Marco

Notizie dal territorio

UN BANDO PER ALLOGGI A CANONE CONCORDATO

Sport e comunità locali

IMPIANTI PER TUTTI IN VIALE TANINI Da oggi i ragazzi del Galluzzo (e non solo loro) potranno giocare a beach volley, tennis, pallavolo e street basket nei nuovi campi sportivi presso i giardini di viale Tanini. Gli impianti, realizzati con un investimento di 90mila euro, sono stati inaugurati il 22 giugno scorso dall’assessore allo Sport Andrea Vannucci e dal presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito. È stato realizzato un impianto polivalente costituito da un campo da beach volley, un campo polifunzionale da tennis e pallavolo e un campo da street basket. L’area beach volley è costituita da una vasca con sabbia per il campo da gioco e pavimentazione in erba sintetica nelle fasce laterali. Il campo polifunzionale per il tennis e la pallavolo è costituito da manto in erba sintetica e sabbia con segnature dei campi delle due discipline sportive. Il campo per lo street basket è pavimentato in asfalto. Tutti i campi sono attrezzati. Nei giardini è stato inoltre installato un fontanello di acqua potabile. L’intervento fa parte di un più ampio progetto che ha visto anche la realizzazione della palestra polivalente nell’area della scuola Sauro-Papini. “Finalmente, dopo molti anni, vengono riqualificati degli impianti sportivi in una delle zone nevralgiche del quartiere – ha detto il presidente Esposito - Grazie alle strutture per tennis, beach volley, basket e calcio proponiamo una maggiore offerta di sport per i ragazzi del quartiere. Si conferma così l'attenzione da parte dell'amministrazione comunale nei confronti dei giovani dopo aver inaugurato, recentemente, anche la palestra alla scuola Papini”.

QUARTIERE 3

Un canone agevolato per chi guadagna troppo poco per affittare ai prezzi di mercato, ma troppo per poter chiedere una casa popolare. Con questo obbiettivo è stato indetto il bando pubblicato il 1° agosto e aperto fino al 2 ottobre; in base ad esso verrà redatta una graduatoria per la concessione in locazione a canone ridotto del 25% di cinque appartamenti realizzati in via Ambrogio Traversari, nell’ambito del Programma di Intervento di edilizia sociale realizzato da Casa SpA nell’area ex Longinotti. Gli alloggi in questione hanno una dimensione tra i 62 e i 75 metri quadrati. Possono partecipare al bando i nuclei familiari che hanno in corso uno sfratto per finita locazione e che posseggono uno o più dei seguenti requisiti: nuclei familiari nei quali siano presenti soggetti ultrasessantacinquenni o affetti da invalidità superiore al 66%; nuclei familiari nei quali siano presenti almeno un figlio di età inferiore ai tre anni o almeno due figli minorenni fiscalmente a carico; nuclei familiari che abbiano sostenuto spese mediche documentate per un componente del nucleo familiare anagraficamente residente, superiori al 10% del reddito annuo netto complessivo; nuclei familiari nei quali siano presenti soggetti affetti da malattie invalidanti ai sensi della normativa vigente (D.M. Ministero della Salute n. 329 del 28.05.1999 e successive modifiche), attestati da certificato medico specialistico, rilasciato da un medico del servizio sanitario nazionale, purché non dispongano di altra abitazione né di redditi sufficienti ad accedere alla locazione di un nuovo immobile. Per scaricare il bando http://www.casaspa.it/informazioni/bando%20traversari/traversari.pdf

Polo, parco Anconella, via Portogallo (proprietà privata), Spazi liberi: viadotto Marco Polo (piloni e muro sotto la carreggiata); ponte da Verrazzano (pareti murarie dei terrazzi); parco dell’Anconella (su appositi pannelli); piazza Istria (pensilina in cemento).

INTERVENTO DI RISANAMENTO ALLE CASE POPOLARI DEL GALLUZZO E’ stata stanziata la prima tranche per il finanziamento dei lavori di ristrutturazione di 15 immobili di edilizia popolare al Galluzzo. I lavori, importo 2 milioni di euro, partiranno entro la fine dell’anno e gli uffici di Casa spa stanno lavorando alla progettazione dell’intervento. I fabbricati si trovano in via San Brunone, via Massapagani, via Buondelmonti, via Santi di Tito, via de Corbinelli e saranno interessati da interventi di rifacimento di coperture, facciate, balconi aggettanti e gronde. Tra le varie operazioni sono previsti la demolizione degli intonaci pericolanti, il rifacimento dell’intonaco delle facciate e il risanamento delle stesse, il recupero delle terrazze e/o la ricostruzione di quelle completamente deteriorate, la ricostruzione e il risanamento dei travetti in cemento delle gronde dei tetti in aggetto, lo smontaggio dei manti di copertura, la posa in opera della guaina bituminosa per l’impermeabilizzazione, il rimontaggio del manto di copertura con sostituzione delle tegole al 50% . Dove necessario saranno sostituiti i canali di gronda e i discendenti pluviali; saranno inoltre tinteggiate le facciate e verniciate le ringhiere delle terrazze.

POLO ENDOCRINOLOGICO AL PRESIDIO PALAGI I pazienti con patologie tiroidee e paratiroidee, obesità, osteoporosi, patologie ipotalamo-ipofisarie, surrenaliche e endocrino-ginecologiche hanno ora a disposizione un centro integrato di Endocrinologia, in funzione presso il presidio Piero Palagi di viale Michelangelo. Qui possono usufruire di ambulatori concentrati in un’unica area, percorsi clinici mirati attraverso indagini diagnostiche e terapie, in collaborazione interdisciplinare con gli altri centri specialistici e con i Medici di Medicina Generale per le urgenze. La nuova struttura è già operativa all’interno del presidio fiorentino che, sempre di più, si sta caratterizzando per la creazione di “poli di riferimento specialistici” per numerose patologie.

LAVORI IN CORSO ALLA FIRENZE SUD Si rinnovano gli impianti sportivi della Firenze Sud. Nell’impianto sportivo di via Villamagna sono attualmente in corso due diversi interventi. Il primo riguarda la riqualificazione del manto in sintetico del campo di calcio a 11 realizzato nel 2004 e la realizzazione di un nuovo sistema di smaltimento delle acque per un importo complessivo di 500mila euro. L’impianto era stato pesantemente danneggiato dai nubifragi del 2015 ed era stato oggetto di interventi d’urgenza. Il completamento dei lavori è previsto per settembre. Il secondo intervento riguarda la realizzazione dei nuovi spogliatoi per il calcio a sette e gli arbitri e l’allestimento di servizi igienici per il pubblico, infermeria e altri spazi accessori per un importo complessivo di 400mila euro. Il completamento dei lavori è previsto per dicembre. www.ilreporter.it · settembre 2017

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Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali Sia in matrice friabile che compatto

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il tendone del circo diventa un’aula per baby funamboli e acrobati in erba Gianni Carpini

nei quartieri a caccia della cartoleria del cuore

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utti in pista, baby giocolieri, piccoli equilibristi e clown alle prime armi. Anche i bimbi possono imparare a far circo: si divertono come matti, ma prendono anche sicurezza in se stessi, sviluppano la coordinazione e imparano a lavorare con gli altri. A Firenze esistono tre associazioni che da settembre-ottobre organizzano corsi: si va dai 3 anni fino ai 12. Una buona occasione per vedere da vicino questo mondo è la nuova edizione del Cirk Fantastik, che dal 14 al 24 settembre invade il parco delle Cascine, tra il piazzale del Re e viale degli Olmi, con due tendoni, spettacoli delle migliori compagnie internazionali e laboratori per i bimbi, affidati a Circo Tascabile. La stessa associazione durante l’anno scolastico organizza corsi tra Campo di Marte (Vivaio del Malcantone), il Centro Gavinuppia (via Gran Bretagna) e l’Arci di Ponte di Mezzo a Novoli. “Ci concentriamo sulla circomotricità - spiega Claudia Brandani di Circo Tascabile - attività motoria che si basa sui processi di collaborazione, sullo sviluppo delle capacità individuali, senza una dinamica competitiva come succede in molti sport: ci avvaliamo dell’intera rosa delle discipline circensi sulle quali abbiamo applicato un grosso lavoro di pedagogia”. Attenti però a non ca-

I

á Foto di A&D fotografia dere in errore. “Fino a qualche anno fa i genitori, quando dicevi ‘circo’ si aspettavano domatori ed elefanti”: sorride Giampaolo Silvestri di En Piste!, altra realtà impegnata “sotto il tendone” con corsi all’Affrico (Glue), all’Isolotto (alla palestra di via Lunga e vicino alla ludoteca di via Chiusi). Bimbi e ragazzi imparano le basi per le acrobazie e si cimentano con la giocoleria, vestono i panni dei clown e sperimentano il monociclo, fanno i funamboli (a

mezzo metro di altezza) e salgono in piedi su una grande sfera. “Nel circo ogni bambino si sente a suo agio, trova la sua disciplina, l’attrezzo più adatto, la maniera migliore per esprimersi”, aggiunge Raffaella Fileni, direttrice della scuola del Circo Libre, che cura corsi in giro per la città, dal centro (scuola Vittorio Veneto e San Niccolò) al Teatro Puccini. E alla fine delle lezioni il saggio: uno show davanti a mamma e papà su un palco vero.

cucina, lingue, musica: le “altre” scuole

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ainetto in spalla e si riparte. Le scuole di ogni ordine e grado a Firenze ricominciano venerdì 15 settembre, data stabilita dalla Regione Toscana per la prima campanella. Ma imparare è possibile anche fuori dalle aule scolastiche, grazie a corsi di ogni genere, cucina, lingue, musica. Ecco una breve panoramica. Piccoli chef crescono al Mercato Centrale. Alla scuola di cucina Lorenzo de’Medici infatti è possibile frequentare corsi per famiglie, a cui possono partecipare anche i più piccoli, condividendo la postazione col genitore, o corsi specifici per bambini, per imparare a fare dolci o altre prelibatezze, seguiti in ogni singola fase, dalla preparazione alla realizzazione dell’impiattamento. Anche da Eataly non mancano appuntamenti rivolti ai

più piccini, compresi corsi di panificazione e pasticceria. Conoscere le lingue si sa è sempre utile e cominciare a apprenderle fin dalla giovane età è sicuramente una buona idea. Pingu’s English, in via Pisacane, è una scuola d’inglese rivolta esclusivamente ai più piccoli. Grazie al pinguino Pingu, un buffo personaggio su cui si basa il metodo di insegnamento della scuola, i bambini imparano lessico e grammatica attraverso giochi e attività manuali e creative. Corsi di lingua inglese e francese sono attivi anche al centro culturale il Kantiere, nel quartiere 4 che offre anche tante altre opportunità formative. Sara Camaiora

primi anni di scuola ci insegnano ad amare follemente il settore cartoleria: iniziamo a usare pennarelli, tempere, colle in stick, penne cancellabili, righelli e album A4. Settembre è il mese in cui questa passione tocca picchi altissimi, riaprono le scuole e c’è la ricerca allo zaino, al diario, all’agenda e ai quaderni nuovi. Firenze e il web offrono molti luoghi in cui acquistare tanti articoli deliziosi, da far invidia anche al più scettico compagno di banco. Ogni quartiere fiorentino vanta piccole cartolerie di fiducia. In centro sono mete imperdibili, per i veri appassionati, Fabriano Boutique (via del Corso 59r) e Cartoleria Lory (piazza Frescobaldi 8r), a due passi da ponte Santa Trinita. Anche laFeltrinelli è molto fornita: dalle penne agli evidenziatori, dalle gomme alla colla. Senza dimenticare la collezione di Mr. Wonderful, brand spagnolo ricco di illustrazioni allegre e colorate, che laFeltrinelli ospita e che ci tenta con le agende da 17 mesi, perfette per chi inizia la scuola. Per chi è alla ricerca di articoli di cancelleria originali, consigliamo di visitare online il sito di Paperchase (www.paperchase.eu). Vi sorprenderà tra unicorni, arcobaleni, fenicotteri, pattern floreali e tonalità olografiche. Valentina Veneziano www.ilreporter.it · settembre 2017

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Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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a scuola solo con il vaccino, tutte le scadenze da rispettare Serena Wiedenstritt

V

accini sì, vaccini no. Dopo l’approvazione dell’obbligo vaccinale da parte del Parlamento, mentre la polemica infuria sui social e nelle strade, con prese di posizione decise fra i provax e i no-vax, la Toscana si attiva per varare una procedura semplificata per l’applicazione della legge. Le malattie che si tenta di tornare a debellare con la nuova normativa sono 10: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A queste si aggiungono quelle per cui si raccomanda il vaccino (meningococco B e C, pneumococco e rotavirus) senza però arrivare ad imporlo. Il morbillo è una delle malattie più agguerrite e di quelle che hanno tratto maggior vantaggio dal calo delle vaccinazioni. L’allontanarsi dalle percentuali necessarie per garantire la cosiddetta immunità di gregge - solo se oltre il 95% delle popolazione è vaccinata, sono coperti dalle malattie anche i soggetti più fragili, che non possono vaccinarsi per motivi di salute, e la malattia non si diffonde - ha fatto sì che nell’ultimo periodo i casi di morbillo si moltiplicassero rispetto al passato. Ne sono un esempio i bambini ricoverati al Meyer lo scorso aprile e i sanitari colpiti nei primi mesi dell’anno, mesi in cui sono stati registrati quasi 250 casi contro le poche decine di qualche anno fa. Ma ora che l’inizio della scuola

si avvicina, arriva la notizia che toglie dall’impasse genitori e dirigenti scolatici e assicura un ritorno in classe senza ansia da vaccino. A fine agosto, infatti, le tre Asl della Toscana (Centro, Nord Est e Sud Ovest), Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e l’Ufficio scolastico regionale hanno sottoscritto un accordo sull’obbligo vaccinale, che prevede che le scuole trasmettano alle aziende sanitarie

gli elenchi dei loro iscritti, delegando alle Asl il compito di verificare la situazione delle immunizzazioni dei bambini e di attivarsi coi familiari in caso di inadempimento. Questa la procedura, che eviterà ai genitori di dover certificare le avvenute vaccinazioni: entro il 31 agosto l’Ufficio scolastico regionale trasmetterà alle Asl gli elenchi degli alunni delle scuole, l’Anci

le indicazioni della regione

leonardo e santa maria nuova, una giornata di studio

P

arlare con il pediatra è il primo consiglio per i neogenitori che vogliono informazioni sulle vaccinazioni. La Regione Toscana ha predisposto diverse fonti di approfondimento anche sul web. Oltre alla campagna #dammiunvaccino, al link http://www.regione.toscana.it/-/lescadenze-del-calendario-vaccinale si trova il calendario delle vaccinazioni, mentre i centri vaccinali per le vaccinazioni pediatriche - tutte gratuite - sono disponibili alla pagina www. asf.toscana.it, sezione Consultori pediatrici. S.W.

quelli dei bambini iscritti agli asili nido, poi le aziende sanitarie faranno le verifiche. Lo scambio di dati tra amministrazioni eviterà così alle famiglie di dover andare alla ricerca di libretti sanitari o di affollare gli uffici delle Asl per richiedere i certificati e velocizzerà i tempi per individuare i bambini che non sono in regola con il piano vaccinale approvato a livello nazionale.

U DAMMI UN VACCINO

na giornata di studio dedicata a Leonardo da Vinci e alla sua presenza all’Ospedale Santa Maria Nuova. È quella che la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus organizza per il 26 settembre. Proprio a Santa Maria Nuova infatti Leonardo compì alcune delle sue dissezioni anatomiche. Il programma si apre con una serie di interventi di approfondimento sulla figura di Leonardo e sui suoi rapporti con l’ospedale e si conclude con la cerimonia di inaugurazione di una targa in ricordo di Leonardo e della sua attività di dissettore anatomico. Info e programma http://fondazionesantamarianuova.it/contents/leonardo-da-vinci-a-santa-maria-nuova/ S.W.

La vaccinazione previene malattie che possono essere anche mortali o invalidanti. È un atto di responsabilità verso i bambini.

www.ilreporter.it · settembre 2017

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Provali prima che chiudano, le ultime occasioni dell’estate Valentina Veneziano

CULTURA

S

e per molti settembre rappresenta la fine dell’estate e la conclusione delle vacanze, per alcuni è l’opportunità di godersi una Firenze luminosa e non troppo calda. Sì perché ci sono ancora mostre e locali da provare prima che l’autunno se li porti via. Avete tempo ancora fino al 30 per godere della vista di Torre San Niccolò. Dal 15 al 30 settembre l’orario cambia. Sarà possibile visitarla dalle 16 fino alle 19 al costo di 4 euro (gratuito per i minori di 18 anni). È una piccola avventura, di 30 minuti, con scale da salire e, come sottofondo, una narrazione a più tappe che permette di ricostruire i momenti più emblematici della storia del monumento. Non dimenticate di fare un salto anche alla Torre della Zecca il 16 settembre, dalle ore 16 alle 19, e a Porta Romana il 23 settembre, dalle ore 16 alle 19 (si consiglia di prenotare su www.musefirenze.it). I giorni che ci separano alla fine dell’estate fiorentina devono essere sfruttati per respirare l’atmosfera delle serate all’aperto. Fino al 16, l’urban garden da frequentare è quello di Serre Torrigiani in Piazzetta, in piazza dei Tre Re. Se preferite un aperitivo al tramonto, vicino all’Arno, a settembre c’è ancora l’imbarazzo della scelta. Easy Living rimane aperto fino al 30 ed è il luogo perfetto per non separarsi, in maniera drastica, dall’idea della spiaggia. Se durante l’estate non avete avuto modo di andare a Molo5 (Lungarno Colombo 27), è arrivato il momento di farlo. Con gli ombrelloni multicolor, le lampadine da film

Uffizi e Accademia by night

A

americano e le barchette di legno, è il locale ideale, anzi i locali visto che sono ben cinque (Rex, Il Polpaio, Koto Ramen, SimBIOsi e Ditta Eredi L.Nigro) per trascorrere le ultime sere estive. L’ultima tappa di fine estate è Flower

tanti auguri camera con vista

I

l 6 settembre del 1986 Camera con vista, di James Ivory, veniva presentato alla 43esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel 1987 vinceva tre statuette: Miglior sceneggiatura non originale, Migliori costumi e Miglior scenografia. Nel film Lucy, una giovane Helena Bonham Carter, si innamorava di George Emerson, interpretato da Julian Sands, sotto il sole di Firenze. Camera con vista è un film che ha portato la città di Firenze in tutto il mondo, anche sul “tappeto rosso”. Adesso, in occasione dei 30 anni della pellicola, Firenze restituisce l’omaggio, prevedendo una serie di iniziative dedicate, all’interno del calendario dell’Estate Fiorentina. Per restare aggiornati: www.estatefiorentina.it V.V.

settembre non perdetevi gli ultimi appuntamenti di UffiziLive 2017, fino al 26, e le aperture serali della Galleria dell’Accademia. Per i pochi che ancora non ne fossero a conoscenza, UffiziLive 2017 è una rassegna di performance, musica, danza e teatro che vede la partecipazione di artisti provenienti da tutta Italia. Si svolge il martedì sera, dalle 19 alle 22, in occasione delle aperture prolungate della Galleria degli Uffizi (ingresso libero agli spettacoli con il biglietto ordinario del museo). Sono quattro gli appuntamenti di settembre. Il 5 è il turno della danza contemporanea con la Compagnia Simona

24 settembre 2017 · www.ilreporter.it

al Piazzale (fino al 30 settembre a Piazzale Michelangelo) che vi terrà compagnia nella sua nuova veste: l’installazione NIDO di Sedicente Morandi.

Bucci, il 12 è la volta della performance di teatro e danza dell’Associazione Culturale AD-AR-TE, il 19 avrà come protagonista la Compagnia di danza hip hop Mystes e il 26 conclude la rassegna il collettivo Gli Impresari & Giacomo Mercuriali con una performance tecnologica e inaspettata. La Galleria dell’Accademia continua il prolungamento di orario il martedì e il giovedì (dalle 19 alle 22). L’iniziativa “Appuntamento ad arte” del martedì, in cui gli operatori dei Servizi educativi illustrano gratuitamente i capolavori meno conosciuti, terminerà il 26 settembre. V.V.


Boom di visitatori Due milioni di biglietti per i musei fiorentini D Elisabetta Pini

in Sala d’Arme “Alfabeti Sommersi”, in 12.499 gli Arazzi medicei de “Il Principe dei Sogni”. Bene Daniela De Lorenzo, Nanni Balestrini e Gaetano Pesce al Museo Novecento con 12.754 visitatori. E sempre al Museo Novecento, a fronte dei 29.923 visitatori totali, ci sono stati ben 8.135 partecipanti agli eventi, + 31% rispetto al 2015 (incontri, proiezioni, workshop, performance). Le Murate-Progetti Arte Contemporanea

con convegni, conferenze, mostre, laboratori e performance artistiche ha invece raggiunto 14.002 persone (+46% sul 2015). A Palazzo Vecchio, nonostante un calo dei visitatori del 21%, MUS.E nel 2016 ha coinvolto 220.627 persone nei diversi servizi messi in campo, come ad esempio l’accoglienza per accedere alla Torre di Arnolfo. ‘associazione MUS.E, inoltre, ha avviato per prima in Italia una misurazione del benessere

la street art C conquista 53 muri da colorare,

inquantatré spazi in tutta la città destinati alla street art. Dai piloni del viadotto all’Indiano al sottopasso delle Cure, dal Gignoro a piazza Alberti, fino a percorsi all’interno del parco delle Cascine e molti altri ancora: 35 spazi sono destinati a progetti di interesse dell’Amministrazione (o di altri soggetti che ne â Credit Parla con i muri

prodotto sul territorio dalle proprie attività. In altre parole ha tentato di rispondere alla domanda: per ogni euro investito c’è un ritorno? Se sì a quanti euro ammonta? Il risultato è che a fronte di circa 1 euro investito, MUS.E ne restituisce 3. L’impatto generato nel 2016, valutato in euro, ammonta a circa 3 milioni di euro, per un valore attuale netto di impatto economico, sociale e ambientale pari a 1,9 milioni di euro.

CULTURA

ue milioni di visitatori coinvolti, in crescita le visite guidate a Palazzo Vecchio e nei Musei Civici, successo per la mostra di Jan Fabre e per le attività legate al contemporaneo. È ciò che emerge dall’Annual Report, relativo all’anno 2016, dell’Associazione MUS.E, che si occupa della valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici Fiorentini e più in generale della città di Firenze, con servizi che spaziano dall’accoglienza alla mediazione culturale, all’organizzazione di mostre ed eventi, alla gestione dei bookshop museali. Sono 1.906.617 per l’esattezza, gli utenti che hanno usufruito delle attività MUS.E lo scorso anno, un incremento del +28% rispetto al 2015. Per quanto riguarda le mostre invece, la medaglia d’oro spetta a “Jan Fabre. Spiritual Guards”, che nella sede principale del Forte di Belvedere ha avuto 176.225 visitatori, terza mostra in assoluto in Italia secondo i dati Artribune. Ma è un successo anche il +47% con cui ha chiuso l’anno il Museo Bardini, grazie anche all’esposizione di John Currin e ai suoi 5665 visitatori. In 27.904 hanno invece ammirato la mostra

facciano richiesta) mentre 18 potranno essere utilizzati liberamente dai writers. Gli elenchi sono stati adottati da Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore alle Politiche giovanili Andrea Vannucci, che ha recepito le indicazioni dei cinque Quartieri. L’individuazione degli spazi fa seguito al regolamento per la street art adottato nell’ottobre scorso dal Consiglio comunale su proposta del consigliere con delega alle Politiche giovanili Cosimo Guccione. Ma gli elenchi sono modificabili e integrabili: è stato infatti istituito un gruppo di lavoro dedicato alla street art con l’obiettivo, tra l’altro, di verificare la possibilità di individuare ulteriori spazi da destinare alla realizzazione dei graffiti artistici. “È stato un percorso lungo e complesso ma il risultato raggiunto segna una svolta nell’approccio all’arte di strada in questa città - ha detto l’assessore Vannucci - Gli spazi liberi sono utilizzabili già da subito e contiamo di far partire a breve anche gli avvisi per gli spazi d’arte. Ringrazio gli uffici e i Quartieri per il lavoro fatto”. S.C. www.ilreporter.it · settembre 2017

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Anche l’arte riparte Le mostre da non perdere

Valentina Veneziano

CULTURA

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’è tempo fino al 1 ottobre per ammirare “Calamità Cosmica”, il monumentale scheletro di Gino De Dominicis, al Forte Belvedere. È una infatti delle oltre 100 opere che fanno parte di Ytalia, l’esposizione “diffusa” di arte contemporanea. Fino al 23 ottobre al Museo Stefano Bardini ci sarà invece “Piaceri Sconosciuti” dell’artista britannico Glenn Brown. Aprirà i battenti il 23 settembre a Palazzo Corsini la XXX edizione della Biennale d’Antiquariato, con oltre 3000 opere esposte fino al 1 ottobre. In concomitanza Piazza Signoria, due anni dopo Jeff Koons, torna a ospitare un big dell’arte contemporanea, nell’ambito di In Florence, progetto ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti e promosso dal Comune di Firenze: quest’anno sarà la volta dello svizzero Urs Fischer, con Big Clay, megascultura in metallo di 12 metri, e altre due opere che saranno posizionate sull’arengario di Palazzo Vecchio. Il poliedrico artista Adrian Paci sarà a Firenze il 23 settembre nell’ambito del progetto Riva, con una speciale performance sull’Arno, a cui seguirà una mostra a novembre tra il Museo Novecento e Le Murate-Progetti Arte Contemporanea, con opere sempre legate all’elemento dell’acqua. “The world of Lindsay Kemp”, negli spazi de Le Murate. Progetti Arte Contemporanea tra il 14 e il 23 settembre, sarà la mostra dedicata al performer e ballerino inglese Kemp. C’è da aspettare ottobre, infine, dal 6 al 15, per l’11esima edizione di Florence Biennale, grande evento di arte contemporanea, quest’anno dal titolo “eARTh - Creatività e Sostenibilità”.

26 settembre 2017 · www.ilreporter.it

á Foto di Stefano Casati

á Florence Biennale

il cinquecento torna a palazzo strozzi

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l 21 settembre inaugura Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna a Palazzo Strozzi (fino al 21 gennaio 2018). Sarà una mostra dedicata all’arte del Cinquecento fiorentino con oltre settanta opere, tra dipinti e sculture, di artisti come Michelangelo, Bronzino, Giorgio Vasari, Pontormo e Giambologna. Imperdibile come ogni mostra di Palazzo Strozzi che rispolvera periodi culturali ricchi di avvenimenti. Per prenotare è necessario scrivere a prenotazioni@ palazzostrozzi.org o telefonare allo 055 2469600.


settembre, è tempo di festival a cura di Elisabetta Pini e Valentina Veneziano

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on credete a chi racconta che Firenze è una città statica e un po’ addormentata. Firenze non dorme mai ed è sempre pronta a ospitare nuovi e affascinanti festival ed eventi. Settembre e ottobre sono sold out. Pitti Fragranze N.15 ci tiene compagnia dall’8 al 10 settembre, alla Stazione Leopolda, ed è all’insegna della sostenibilità con la partecipazione speciale di Fabrice Leclerc. Il Festival delle Religioni, alla sua terza edizione, inaugura il 19 settembre con la presenza straordinaria del Dalai Lama che riceverà, dal sindaco Dario Nardella, il Sigillo della Pace. Un evento che durerà tre giorni, proseguirà il 22 e il 23 settembre, e vedrà la partecipazione di ospiti di rilievo internazionale. Torna a Firenze anche Nextech, uno dei più longevi festival di musica elettronica e arti visive in Italia, dal 21 al 23 settembre. Il Festival del Cinema d’Indonesia raggiunge la sua quarta edizione con

Dopo la “pace” di Ferragosto, la città si riaccende con tanti eventi, dalla moda alla tecnologia

base a La Compagnia (Via Cavour 50r) dal 22 al 24 settembre. Il 30 settembre e il primo ottobre anima Palazzo Vecchio il Wired Next Fest per il secondo anno consecutivo. Il tema dell’evento è Confini, in ambito tecnologico, artistico, politico, economico, social e culturale.

alla ricerca di telemaco signorini Sono due gli appuntamenti da non dimenticare che coinvolgono il Quartiere 2. Il primo è in ricordo delle vittime del tragico evento storico del 1943. Lunedì 25 settembre alle ore 11 in via Mannelli, angolo via Fra’ Paolo Sarpi, si terrà la cerimonia di commemorazione del 74° anniversario del bombardamento sul Campo di Marte. Il secondo invece è rivolto agli amanti delle passeggiate. Il 17 settembre è in programma l’escursione “Alla ricerca dei luoghi immortalati da Telemaco Signorini” con partenza e punto di arrivo a Ponte a Mensola.

firenze abbraccia la basilicata villa vogel non si ferma Firenze incontra la Basilicata… in piazza Bartali. La kermesse torna infatti con un’edizione 2017, dal 9 al 16 settembre, dopo il debutto dello scorso anno, sempre organizzata dall’associazione culturale Lucana Firenze. Gli eventi sono volti a promuovere da un lato arte, storia e cultura di questa regione e dall’altro le produzioni tipiche dell’artigianato e dell’enogastronomia. I fiorentini faranno così conoscenza delle eccellenze lucane sotto ogni punto di vista.

CULTURA

Una maratona elettronica, dalle 14 alle 23, con Temporeale Festival, evento che il 15 settembre si svolgerà al Museo Novecento. Qui prosegue anche per questo mese il cinema nel chiostro con la rassegna “Inediti d’autore”. In programma questo mese al giardino del Teatro Puccini, il festival Terre di Mezzo, organizzato dall’associazione Catalyst. I mercati storici si animeranno invece grazie alla IX edizione della kermesse Mercati in musica, dal 9 al 30 settembre.

BUH! Circolo culturale urbano è nato quest’anno in Via Panciatichi 16 ed è un progetto curato da Impact Hub Firenze e La Scena Muta. BUH! è diventato quello che si era promesso: un punto d’incontro per la città nel nome della musica, della cultura e della convivialità anche durante le serate del weekend. Questo autunno ci sono in programma tanti eventi diversi. Il 7 e l’8 ottobre arriva “Altre forme di vita”, il weekend successivo c’è la grande festa di apertura curata da La Scena Muta e il 20 ottobre è la volta del concerto dei colombiani Puerto Candelaria. V.V.

á Foto di AKAstudio

tempo reale al museo novecento

buh! pronto per il bis

Prosegue anche a settembre la programmazione del parco di Villa Vogel, uno dei luoghi protagonisti dell’estate nel quartiere. Un mese di spettacoli: il 5 “La via sonora - Musica che urla”, il 6 “Stand Up comedy a Firenze”, il 7 “Non c’è tre senza quattro”, in vernacolo, l’8 serata di danze irlandesi, il 14 musica con Xall, Subzero e Rock Dock e il 15 teatro danza grazie all’Associazione, con uno spettacolo che vedrà la partecipazione di migranti. www.ilreporter.it · settembre 2017

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Diamo tempo a pioli e ai giovani: il cholito ci sorprenderà

 Parola di benzivendolo

Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi Lorenzo Mossani

SPORT

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a Fiorentina è un cantiere aperto. Nelle prime apparizioni la squadra ha alternato un buon gioco a momenti dove è apparsa spaesata e senza un’identità. Problemi palesati soprattutto sugli esterni bassi e a centrocampo; buone idee, invece, in attacco dove i giovani sembrano assimilare già gli schemi di mister Pioli. Andrea Di Salvo, in arte il “benzivendolo”, allenatore e grande tifoso viola prova a far chiarezza sull’inizio di stagione della squadra gigliata. Che futuro avrà la nuova Fiorentina? “L’arrivo di tanti giocatori nuovi giovani e si spera di qualità, visto che molti non si conoscono, potrebbe portare la Fiorentina a rivelarsi la squadra sorpresa del campionato. Ma credo che Pioli debba avere un po’ di tempo per assemblare il gruppo, i giocatori sono arrivati a metà dello scorso mese: ci vuole il lavoro necessario”. Un cambiamento radicale nella rosa era obbligatorio? “Il rinnovamento era necessario, perché ci sono stati problemi di gestione; di conseguenza Corvino ha voluto rifare tutto per levarsi i ‘senatori’ e gruppetti che si erano creati all’ interno. Così adesso lo spogliatoio riparte da zero”. Il giocatore ceduto che ti ha dato più rimpianti e quello di meno. “Vista l’età, a lungo termine forse Bernardeschi, perché se esplode come campione potrebbe essere un rimpianto grande. Il minore Tatarusanu, grande professionalità, però non ha mai convinto”. Come giudichi il lavoro di Pioli? “Purtroppo i veri giocatori sono arrivati ora, quindi ha dovuto lavorare con i giocatori Primavera e i primi colpi. È stato bravo a reggere la pressione, perché il mercato è stato altalenante; adesso con i gio-

28 settembre 2017 · www.ilreporter.it

catori da Fiorentina, Cholito in primis, può lavorare avendo i titolari disponibili”. La direzione è quella giusta? “Antognoni ha detto che la Fiorentina è una delle squadre più giovani della serie A è quindi un progetto a medio/lungo termine. Credo che la squadra in un biennio con due o tre innesti giusti tornerà competitiva ad altissimi livelli: la strada è quella giusta”. I tifosi continuano a criticare… “I tifosi fiorentini sono così. Sono convinto che appena il Cholito, con il 9 sulla schiena, comincerà a segnare, remeremo tutti uniti dalla stessa parte e riempiremo lo stadio di nuovo”. Possibili ostacoli nel percorso?

“Visto il totale rinnovamento della rosa, ci sono due possibilità: o siamo la squadra rivelazione, se i giocatori presi sono tutti campioni o sarà deludente se non lo sono. Il mio ottimismo mi porta a pensare

figli d’arte, promesse e scommesse, il punto sul mercato viola

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anti volti nuovi in questa Fiorentina. Qualcuno sta deludendo, altri affascinando i tifosi viola. Partiamo dall’arrivo principe del mercato estivo: Giovanni Pablo Simeone Baldini. Centravanti argentino, figlio d’arte, di 22 anni che nella passata stagione ha brillato nel Genoa. Attaccante di razza. Potenza, agilità, ottima tecnica: sono solo alcune doti del nuovo numero 9 viola. È arrivato a Firenze alla stessa età di Batistuta, logicamente senza far paragoni con il Re Leone, può recitare un ruolo determinante nella stagione viola. Purtroppo la pressione non aiuta: Firenze è una piazza che vuole tanto e subito. Batistuta fu fischiato dalla Fiesole fino a gennaio, poi si sbloccò e fu amore eterno. Tra i tanti acquisti della Fiorentina: Vitor Hugo, Milenkovic, Gaspar, Zekhnini, Veretout, Eysseric, Benassi, Gil Dias, Biraghi, Simeone e Pezzella e i giovani Vlahovic, Graiciar, Kasse e Hristov. Qualcuno ha subito ben impressionato: Eysseric, Veretout, Gil Dias. Altri hanno lasciato tante perplessità: Gaspar e soprattutto Vitor Hugo, pagato 8 milioni, ma con un passo per il momento molto lento per la Serie A. (articolo chiuso in redazione il 28 agosto) L.M.

a una stagione da protagonisti. Però nel calcio conta solo quello che succede sul campo, quindi dobbiamo aspettare almeno 10 partite per capire la nostra dimensione in questo campionato”.


13 anni a tutto gas

Matteo Boncinelli, classe 2004, in pista con un sogno da quando aveva 7 anni: diventare il nuovo Valentino Rossi

Niccolò Dainelli

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qualsiasi tipo di veicolo a due ruote. “Già a due anni e mezzo guardavo le gare di moto e tifavo per il mio idolo Valentino Rossi - racconta il tredicenne fiorentino, che non nasconde un po’ di emozione davanti ai microfoni - finita la gara emulavo le gesta dei campioni con il mio triciclo. Con il passare del tempo le due ruote sono diventate la mia ossessione e all’età di 7 anni sono riuscito a convincere i miei genitori a comprarmi la minimoto e a portarmi a correre”. La carriera di Matteo è stata un crescendo fatta di podi, successi e

salti, volteggi e acrobazie per vincere le paure: il parkour si impara a tutte le età

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l parkour è una disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘90, che tutti erroneamente associano a qualcosa di molto pericoloso se non a qualcosa che solo stuntman professionisti possono eseguire. In realtà alla ADD Academy Firenze, nata nel 2010, che opera in collaborazione con UISP Toscana, la cosa che stupisce di più è il fatto che agli allenamenti si trovano persone di ogni età dal ragazzino di 12 anni alla signora di 55. “Il Parkour o per meglio dire art du deplacement (arte dello spostamento) - ci spiega Antonio Gallizzo, coach della ADD Accademy Firenze - non è altro che l’esecuzione di un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo fisico e mentale con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso corsa, volteggi, salti, equilibrio, scalate, arrampicate. Dobbiamo, però, stare molto attenti a non minimizzarlo o ridurlo tut-

tante soddisfazioni. Nel 2013 dopo essersi laureato campione italiano di minimoto è quasi riuscito in una doppietta storica arrivando secondo al campionato europeo a pochi secondi dalla vetta del podio. Nel 2014 si conferma uno dei più forti nella categoria, prima di passare l’anno successivo nella categoria MiniGP 50cc dove alla prima partecipazione arriva terzo in Italia, per poi nel 2016 laurearsi nuovamente campione italiano. Il 2017 per Matteo e la sua famiglia è stato un anno di grandi cambia-

to a un salto qua e là a giro per la città. La cosa affascinante di questo sport è che si articola in due esperienze ben distinte che poi si fondono al momento del salto: l’aspetto emotivo e quello della creatività. Vista da fuori potrebbe apparire come una disciplina rischiosa, rocambolesca e folle, al contrario tempra la mente perché permette di superare le proprie paure. Ormai siamo presenti sul territorio fiorentino dal 2017 e sempre più persone si avvicinano alla nostra realtà con curiosità ed entusiasmo, anche grazie alla collaborazione con la UISP Toscana che ci permette di insegnare e divulgare il nostro sport”. “L’aspetto emozionale - continua Gallizzo - si basa sul fatto che il Parkour cerca e analizza le proprie paure trovando soluzioni e strumenti per superarle tramite le proprie capacità fisiche. In una società come la nostra dell’apparenza

SPORT

ell’era di un fenomeno su due ruote che ha cambiato il motociclismo italiano e non solo di nome Valentino Rossi, Firenze e i fiorentini si cullano un giovane pilota, nato sulle rive dell’Arno, che ha tutte le carte in regola per scrivere nuove appassionanti pagine di storia in sella alla sua moto. Matteo Boncinelli, classe 2004, nonostante la sua giovane età è già sulla bocca di tutti gli esperti del settore, merito delle sue grandi doti in sella a

menti oltre che probabilmente una stagione di transizione dovuta a qualche scelta azzardata e qualche infortunio non previsto. Matteo da quest’anno compete con i più forti, in un circuito nazionale che ha reso famosi tanti piloti, vedi Michele Pirro, e che ogni anno lancia le migliore promesse nei campionati internazionali. Nel Campionato Italiano Velocità (CIV), Matteo Boncinelli corre con i colori del team Miralux in sella alla sua MRU 125cc nella classe PreMoto3 e nonostante i buoni risultati ottenuti finora, da vero campione che non si accontenta mai, reputa questa stagione in chiaroscuro. “Quest’inverno mi sono fatto male e i quattro mesi di stop hanno un po’ condizionato la mia prima parte di stagione continua un sorprendente Matteo Boncinelli, che fa una disamina accurata ed esaustiva da vero veterano -. Anche il cambio di Team non ha favorito il mio ambientamento in una categoria difficile e competitiva come la PreMoto3, però adesso i risultati stanno arrivando e a Misano sono riuscito a salire due volte sul podio, cosa che mi fa ben sperare per la prossima stagione in vista del passaggio definitivo, nel 2019, in Moto3. Quest’anno ho realizzato il mio sogno di correre sui tracciati come il Mugello e Misano che vedono protagonista ogni stagione il mio idolo Valentino Rossi e spero un giorno di poter correre in MotoGP come lui.”

dove nessuno ammette di aver paura, noi agiamo al contrario ammettendo i nostri limiti e le nostre paure e tramite gli allenamenti cerchiamo di abbatterle di volta in volta sempre alla ricerca di un miglioramento e di uno step in più da salire. L’altro aspetto, come dicevo, è quello legato alla creatività e ai vari modi di utilizzare il proprio corpo nel modo più armonico possibile. Il tutto si materializza e concretizza nel percorso acrobatico effettuato nell’ambiente urbano che ci circonda. Da sempre sono appassionato di filosofia orientale e da quando ho scoperto questa disciplina cerco spesso similitudini con il mio materiale di studio. Credo che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero provare questo sport affascinante”. N.D.

www.ilreporter.it · settembre 2017

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opinioni

Icché si dice BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL POZZO DOVE SGUAZZAVA MONNA LISA

Icché si mangia

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LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

ia Toscanella deriva il nome già dal Medioevo, dall’omonima famiglia che qui aveva palazzo, giardino, case e pozzo. Demetrio Guccerelli nel suo Stradario Storico Biografico della Città di Firenze scrive:

FOOD REPORTER DOVE E SOPRATTUTTO COSA MANGIARE

LE TAPPE DEL VINO LAURA PICCIOLI

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a vita è troppo breve per bere vini mediocri!” diceva lo scrittore tedesco Goethe, e come dargli torto! Per questo motivo, è necessario un breve ripasso su dove è possibile bere (e mangiare) bene a Firenze. La prima sosta obbligatoria è da “Le Volpi e l’Uva”, enoteca per veri intenditori che dal 1992 si nasconde in piazza dei Rossi, a due passi da Ponte Vecchio, e che si è costruita un nome grazie alla quasi esasperata ricerca di prodotti di piccolissime aziende vinicole sconosciute al grande pubblico, ma dal vincente rapporto qualità/prezzo. Tra le degustazioni che qua non possono mancare, la più consigliata da Riccardo - uno dei soci - è l’abbinamento tra un buon salume toscano ed un bicchiere di Pinot nero. La seconda tappa invece è alla “Divina Enoteca”, storica location situata sotto i loggiati di via Panicale in San Lorenzo e caratterizzata da importanti arredi in marmo, dove ogni giorno si stappano le migliori bottiglie europee in accompagnamento a deliziosi panini o taglieri di formaggi e salumi. Livio, proprietario e sommelier d’Italia Fisar del 2014, ci ha convinto con l’accostamento tra il crostino toscano di fegatini con confettura di peperoni gialli ed un Orange Wine profumato e corposo. Se non siete del tutto barcollanti, per la cena potete provare la nuova “Bottega Conviviale” in via Ghibellina: pizza, cucina, ma soprattutto wine concept. L’abbinamento migliore? Un’ottima pizza “Parmigiana di melanzane” con l’impasto che ricorda la pinsa romana, accompagnata da un amabile Rosso Vigliano.

30 settembre 2017 · www.ilreporter.it

Il nome di questa popolarissima straduccia di Oltrarno ricorda che nella vicina “via di Piazza” (oggi Piazza Pitti) e nello sdrucciolo dei Pitti ebbero le case i Toscanelli, di antichissima famiglia fiorentina detta anche “del Pozzo” perché in vicinanza delle case trovatasi un pozzo pubblico. Infatti, Via Toscanella, che dallo sdrucciolo dei Pitti sbocca in borgo San Jacopo, fin dal 1282 fu appellata Via publica justa puteum Toscanelli, connotando da subito il nome di questa strada, proprio con la presenza del “pozzo” puteus, associato alla famiglia Toscanelli. Il “pozzo” fu talmente noto e importante da essere aggiunto al cognome dei Toscanelli che si dissero, appunto, Dal Pozzo Toscanelli, e figura addirittura nel loro stemma, così descritto da Vittorio Spreti nella sua Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana: D’oro, al pozzo di rosso, sostenuto da due draghi di verde, alati, affrontanti e controrampanti, linguati di rosso, con le code attorcigliate e passate in croce di Sant’Andrea. Certamente si trattava di un grande pozzo privato e pubblico alimentato dalla falda acquifera sotterranea proveniente copiosamente dalla sorgente sulla sovrastante collina di Boboli, e certamente situato nella proprietà della famiglia Toscanelli.

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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo

anche Lisa Gherardini, detta Lisa del Giocondo e, più popolarmente conosciuta come Monna Lisa. La gentildonna fu ritratta nella Gioconda, commissionata a Leonardo da Vinci da suo marito, Francesco del Giocondo, infatti Lisa era nata proprio in via Sguazza il 15 giugno 1479. Sposata giovanissima fu, a sua volta, madre di sei bambini. Rimasta vedova si ritirò nel Convento di Sant’Orsola dove morì il 15 luglio 1542. A secoli di distanza Monna Lisa, ritratta nel celeberrimo quadro della “Gioconda” da Leonardo, è ancora l’opera più famosa del mondo. Per anni ricercatori e studiosi hanno cercato invano l’ubicazione dell’antico pozzo senza poterlo trovare in quanto coperto dopo che i Toscanelli lasciarono le loro proprietà. Probabilmente ai Ridolfi di Piazza si attribuisce, nel Trecento, la chiusura del pozzo, quando costruirono il loro palazzo in via Maggio, con l’estensione nel retrostante giardino che terminava con una loggia in via Toscanella.

á L’Osteria di via Toscanella dove è stato ritrovato l’antico pozzo

á Il Pozzo Toscanelli in un disegno di S. Valentini

Tornando a parlare del pozzo dei Toscanelli, osserviamo il curioso toponimo della vicina via Sguazza, che potrebbe derivare proprio dallo “sguazzare” dei bambini e degli animali da cortile nelle pozzanghere create dall’acqua proveniente dal canaletto di scolo del “troppo pieno” del vicino pozzo di via Toscanella che, per la favorevole pendenza, scendevano appunto in via Sguazza a formare le pozze. Chissà se a sguazzare nell’acqua, certamente un po’ fangosa di questa pittoresca strada, non ci sia stata

Ai giorni nostri l’interessante e inaspettata scoperta dell’esistenza dell’antico pozzo, è avvenuta grazie a Marco Conti e al ristoratore Fabrizio Roberto Gori, titolare della “Toscanella Osteria” i quali, durante i lavori di ristrutturazione del locale in Via Toscanella da adibire a ristorante, hanno scoperto l’esistenza del famoso pozzo, sapientemente riportato alla luce. Il Conti scrive in un articolo intitolato Il pozzo dei Toscanelli, pubblicato sulla rivista L’Universo dell’Istituto Geografico Militare di Firenze n° 140 del 2012: La scoperta risale ad alcuni mesi fa, quando sono iniziati i lavori di recupero estetico dell’antica Loggia dei Ridolfi. Fin dall’inizio del restauro della loggia, a chi scrive, si presentò subito il problema dell’eventuale rinvenimento dell’antico pozzo, sul quale si erano affannati nella ricerca gli storici in passato. Un primo indizio è stato suggerito dall’allineamento della strada, che proprio nel punto corrispondente alla loggia suddetta presenta un piccolo slargo, e tale caratteristica è riscontrata anche nelle antiche piante della città, in particolare nella pianta di Stefano Buonsignori, disegnata nel 1584, dove il tratto di stradale interessato al pozzo, presentando un maggiore spazio fa presumere come ancora, alla data, il pozzo fosse di uso pubblico. E’ stata grande la sorpresa quando, rimosso il pavimento della loggia, è venuta in luce una lapide o tombino in pietra, che nascondeva i resti di un pozzo...


Icché c’è LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

VALCAREGGI E BORGONOVO, DUE STRADE A TINTE VIOLA DAVIDE DEIV AGAZZI

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uando leggerete questo pezzo, la voglia d’estate che mi tiene lontano dal monitor - modello Superman con la kryptonite - sarà inesorabilmente finita. Il campionato di calcio avrà già dato i suoi primi giudizi (sperando che la Fiorentina dia finalmente vita al suo letargico calciomercato) e, chissà, forse ci saremo levati di torno anche Despacito. Forse. L’occasione, date anche le coordinate indicate dal mio dirimpettaio di rubrica, è buona per fare un breve excursus su due strade dedicate ad altrettante memorie viola, appartenenti a due epoche lontane fra loro. La prima è quella dedicata a Ferruccio Valcareggi, che è stato allenatore della Fiorentina (negli anni quaranta, in due differenti cicli) ma che è soprattutto ricordato per esser stato l’allenatore della nazionale italiana campione d’Europa nel 1968 (unica volta nella quale gli azzurri hanno raggiunto il posto più alto del podio) e per un secondo posto ai mondiali del Messico due anni più tardi. È l’allenatore di Italia - Germania 4 - 3, match che è stato definito da molti osservatori “La partita del secolo” e che, se venisse studiato a scuola, se ne starebbe lì in mezzo fra Pascoli e Carducci con eguale dignità. Curiosità: cominciò la sua carriera da allenatore nel Piombino, in serie B, nella doppia veste di

giocatore-allenatore, figura tecnica che in Italia, in realtà, non ha mai preso piede a differenza di altri paesi, vedi l’Inghilterra. . L’altra strada di cui voglio parlarvi è quella dedicata a Stefano Borgonovo, indimenticato attaccante viola morto giovanissimo dopo aver lottato a lungo con la Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Qui a Firenze formò con Roberto Baggio un leggendario tandem di attacco soprannominato B2: nel 1988, insieme, realizzarono 29 gol sui 44 totali marcati dalla viola nell’intera annata. Restano nella memoria collettiva, in particolare, due gol decisivi segnati quasi allo scadere del tempo: il 4 a 3 contro l’Inter dei record (che quell’anno vincerà lo scudetto perdendo solo due volte) all’ottantacinquesimo minuto, ed un 2 a 1 su calcio d’angolo, al novantesimo, contro la Juventus. Praticamente quel gol che sogna di fare ogni bambino fiorentino. L’assist? Di Roberto Baggio, non serve neanche dirlo. Le due strade sono accumunate dalla vicinanza ad uno stadio: il Franchi nel caso di Valcareggi, lo stadio Buozzi delle Due Strade per Borgogol. Nell’occasione dell’intitolazione della strada a Borgonovo, venne fatta la stessa cosa anche per un altro ex-viola, Armando Segato, fra i protagonisti dello scudetto viola dl ‘56, che con Stefano condivise il medesimo percorso di malattia.

µFacebook: davide.agazzi • Twitter: @deivagazzi

Icché si scatta

Paolo Matteoni, fotografo professionista dal 1985. Si occupa principalmente di food & wine photography, danza e teatro, strutture turistiche e ricettive, eventi. Realizza servizi fotografici aziendali, industriali e per cerimonie. Ricerca personale: la memoria dei luoghi.

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uest’estate i nostri social network sono stati invasi da foto che hanno documentato le nostre attività vacanziere. Abbiamo sentito il bisogno di farlo sapere all’orbe terracqueo del web. I nostri scatti hanno sovrappopolato Instagram, Twitter, Facebook di bambini che fanno i castelli di sabbia, tramonti sui laghi, verdeggianti brughiere britanniche, assolati deserti di continenti stranieri e via mostrando. Finendo per creare un unico rumore di fondo. Come mai? È colpa nostra, abbiamo dimenticato che il mondo dell’immagine ha un suo linguaggio narrativo. Pochi di noi in realtà amano la fotografia; per lo più usiamo gli smartphone che ci esimono da qualsiasi conoscenza tecnica. Ma proprio per questo, spendiamo qualche attimo a riflettere cosa stiamo facendo prima di sfiorare il pulsante rosso della nostra camera. Le domande da farsi sono poche: 1. C’è qualcosa che non c’entra nulla con ciò che vogliamo fotografare? Ri-

OPINIONI

NON ABBIAMO FATTO INCETTA DI LIKE? C’È UN MOTIVO. ANZI, ALMENO CINQUE usciamo ad escluderla dalla nostra inquadratura spostandosi un po’? 2. Riusciamo a rendere chiaro nella nostra fotografia qual è il soggetto protagonista (una persona, una porta, un lampione, un piede o qualsiasi cosa) e come interagisce con ciò che ha intorno? 3. Siamo sicuri che il nostro soggetto principale debba stare esattamente al centro oppure collocandolo un po’ spostato riusciamo a rendere tutto più interessante? 4. L’orizzonte della nostra fotografia è dritto? 5. Infine - vale la pena provarci - riusciamo a dare alla nostra foto la nostra impronta personale, in modo che sia diversa (anche solo un po’) dai miliardi che abbiamo già visto? Un “pentalogo” facile da comprendere, non tanto difficile da mettere in atto, per fare delle foto migliori. Gli smartphone hanno il grande pregio di fare tutto il lavoro tecnico per conto nostro. Ciò che non possono fare è metterci cervello e cuore necessari per scegliere soggetto, inquadratura e momento giusto perché la foto racconti qualcosa. Questa fatica è il nostro compito.

µpaolomatteonifotografo.com • Facebook: PaoloMatteoniFotografo

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