Il Vomero
E DINTORNI
mensile gratuito dei quartieri Vomero e Arenella - anno 1 numero 5
Shopping sfrenato per Natale il Vomero batte Chiaia e Toledo DICEMBRE 2011
Di Bonito Assicura sas via Luca Giordano, 73 80129 Napoli tel. 081/5788004
IL VOMERO E DINTORNI
La cartolina
.
Il Vomero invaso di foglie morte: questo lo scenario che si è presentato agli occhi di residenti e turisti in via Luca Giordano e dintorni per settimane intere. Dove sono gli spazzini? Tutti in malattia?
Il Vomero E DINTORNI
Direttore editoriale Alessandro Migliaccio Direttore responsabile Stefano Esposito Editore Pubblimark srl Stampa Graficasud srl, via Nazionale delle Puglie (Casalnuovo) Tiratura 10.000 copie Redazione Via Domenico Fontana, 47/E Napoli - tel. 0815568960 Registrato presso il Tribunale di Napoli aut. n. 1840/11 del 30/3/11 Responsabile pubblicità Marco Criscuolo 3803476844 Web site www.ilvomeroedintorni.it E-mail redazione@ilvomeroedintorni.it
SOMMARIO Meglio un giorno da parlamentare ................................................................................ 4 Apre anche Sisley. Via Scarlatti sempre più “rambla” ................................................... 7 Rapine e furti: è sempre Vomorra ................................................................................. 8 Il Vomero a Natale? Tappa fissa per i regali .................................................................. 9 “Il vomerese di giù” di Marcello D’Orta ....................................................................... 10 Il paradosso di piazza Immacolata ............................................................................. 11 Nasce la rotatoria intitolata a Siani ............................................................................. 13 La voce dei vomeresi .................................................................................................. 14 Brunella Selo, una star partita dall’Arenella ................................................................ 20 L’eccellenza del fitness si trova in via De Mura .......................................................... 23
Una sedia con su scritto (a mo’ di regista) “Peppe/mericano” ed alcuni palloni legati con un filo allo schienale: è tutto quello che basta ad un ambulante per sbarcare il lunario in via Luca Giordano.
Pagina 3
IL VOMERO E DINTORNI di Alessandro Migliaccio
Meglio un giorno da parlamentare Ci sono giorni che ti cambiano la vita. Una mattina ti svegli e da quel momento tutto è diverso. Accade quando hai un colpo di fulmine oppure quando ti accade qualcosa che sconvolge i tuoi progetti. Ci sono tante persone che hanno visto la loro vita cambiata radicalmente nell’arco di una sola giornata, al contrario di chi, invece, è costretto a lavorare tutti i giorni per portare a casa il necessario per sopravvivere. E’ il caso di chi vince al Superenalotto ed è il caso - udite udite - di chi è riuscito per un solo giorno a diventare parlamentare. Come Luca Boneschi, avvocato milanese eletto tra le fila dei radicali nel collegio di Como e che fu proclamato deputato il 12 maggio 1982. Ebbene, il giorno dopo, il 13 maggio 1982, terminò ufficialmente il mandato con nemmeno una presenza in aula. L’unico suo atto formale alla Camera è stata la lettera di dimissioni. Eppure la sua “intensa” attività a Montecitorio gli è valsa una cospicua rendita mensile che percepisce come pensione dal 1983, ovvero da quando aveva 44 anni: 3.108 euro lordi, 1.733 netti. Uguale pensione la ricevono ogni mese altri ex parlamentari che pure hanno fatto tanto per il nostro Paese: Pino Craveri ed Angelo Pezzana per 8 giorni di “duro” lavoro, il primo al Senato ed il secondo alla Camera, mentre Toni Negri ha dovuto sgobbare per 64 giorni alla Camera per guadagnarsi questo vitalizio ed infine Paolo Prodi (fratello di Romano Prodi) riceve gli
stessi soldi al mese per essere stato parlamentare alla Camera per 126 giorni. Si diceva, una volta “meglio un giorno da leone che cento da pecora”. Oggi si potrebbe dire “meglio un giorno da parlamentare che cento da impiegato”. Eh si, perché quando siamo ormai vicini alla fine dell’anno e all’inizio del 2012, come tutti, anch’io faccio un elenco di buoni propositi per l’anno venturo e di sogni da realizzare. Quest’anno, però, a differenza degli altri anni, nella mia lista non ci sarà solo qualche sogno idealista e qualche speranza rivoluzionaria, ma in fondo, magari, aggiungerò una riga in più: “fare il parlamentare per un giorno”. Sembra quasi il sogno di un bambino ma non lo è: è la lucida consapevolezza di un adulto che ha imparato presto a capire quanto è importante trovarsi al momento giusto nel posto giusto. Pensate a Luca Boneschi, l’ex parlamentare di un solo giorno: pensate quanto sia stato importante per lui trovarsi il 12 maggio 1982 seduto alla Camera. Non importa cosa abbia fatto prima e cosa
sia riuscito a fare per essere lì in quel momento. L’importante, per lui e per la sua famiglia, è che un giorno in parlamento gli vale la pensione di 1.733 euro netti al mese per tutta la vita. A conti fatti, non conviene proprio sgobbare per tutta la vita: se domani incontro un bambino, gli consiglio di sognare di fare il parlamentare per un giorno. Oppure di diventare sindaco di Napoli. Qui, infatti, fare il sindaco è molto semplice. Basta disinteressarsi dei problemi della città, liquidare le interviste con le solite chiacchiere, inaugurare due o tre cantieri che poi non chiuderanno mai ed il gioco è fatto. Adesso, il primo cittadino si chiama Luigi De Magistris, è vomerese e quindi già solo per questo a noi sta simpatico. E’ da poco stato eletto eppure c’è già chi lo critica. Ma lasciatelo stare. Ha bisogno di tempo per lavorare. Ha bisogno di capire i meccanismi. Ha bisogno di fare mente locale. E non gli fate perdere tempo a replicare a destra e a sinistra sulla presenza di persone a lui care nel Comune di Napoli: il sindaco ha risposto già dicendo che “può capitare che ci siano dei dipendenti comunali che sono suoi parenti”. E basta pure con i sospetti sul fratello Claudio che ha ricevuto un incarico direttamente da lui ma senza percepire alcuno stipendio. Anche qui ci sono dei sussurri: c’è chi dice che viene pagato lo stesso, per esempio organizzando dei concerti in Sudamerica per il Forum delle Culture. Ma noi siamo pronti a credere che sono tutte notizie infondate. Però, una Pagina 4
IL VOMERO E DINTORNI
Lunedì 28 novembre, ore 21 Teatro Acacia: sei auto blu per uno spettacolo
Le sei auto blu del Comune in sosta vietata fuori al teatro Acacia il 28 novembre
cosa De Magistris la poteva fare: far ragionare le suore del Buon Pastore di via Belvedere al Vomero prima che decidessero di sfrattare la scuola che frequenta suo figlio per affittare i locali al miglior offerente, in questo caso un bed & breakfast. Magari, in qualche modo, si poteva cercare di trovare i soldi (visto che in questa situazione è il Comune ad essere moroso) per evitare che venissero sfrattati 300 bambini. In questo modo, il sindaco avrebbe dimostrato di impegnarsi per una giusta causa, anche se non si tratta di un’importante indagine giudiziaria. Ed invece, sullo sfratto della scuola c’è stato solo tanto silenzio. Eppure, poco tempo fa, proprio De Magistris, presentando se stesso sul sito di Italia dei Valori, aveva scritto: “Sono un essere umano ed in quanto tale ho le mie passioni: in particolare la natura, i libri e la musica...il mio segreto, infine, è avere l'amore nel cuore...per la vita e per il prossimo”. Ma come? Le suore sfrattano i bambini per soldi che il Comune non paga e tu, che sei a capo del Comune, non dici nemmeno una parola? Sicuramente il sindaco ha
tanto da fare, però, ci saremmo aspettati qualcosa in più in merito a questa vicenda tutta vomerese. Ma forse, come sussurra qualcuno, il sindaco ha altro per la testa e le dichiarazioni rilasciate di recente ne sarebbero una conferma: “Da politico mi impegno a costruire un'alternativa a questo Governo”. Possibile che De Magistris stia già pensando “oltre Napoli”, ovvero a costruire la sua candidatura nazionale? Questo lo dirà solo il tempo. Intanto, per valutare i suoi primi sei mesi di lavoro, atteniamoci ai fatti. A fine maggio, parlando dei rifiuti, De Magistris aveva dichiarato: “Con il mio progetto sono sicuro di arrivare nei primi sei mesi ad avere un 70% di produzione differenziata”. A fine novembre, mentre in città si accumulano di nuovo i rifiuti, è arrivata la strigliata del commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik, che a Strasburgo, in Parlamento, ha detto a chiare lettere che “non ci sono più scuse per il fatto che a Napoli la differenziata sia ancora al palo”, ricevendo in risposta dalle autorità italiane una richiesta di proroga per altri due mesi per evitare la messa in
mora della Commissione europea. A giugno, l’ex magistrato, parlando ai consiglieri comunali nella prima seduta di Consiglio, ha annunciato che, nell’ottica del rispetto ambientale e dei tagli alle spese della politica, è più appropriato utilizzare solo i mezzi a disposizione dell’amministrazione e di interrompere i contratti che vedono il Comune «noleggiare le auto destinate ad assessori e dirigenti». Si era addirittura ipotizzato che andassero a Palazzo San Giacomo con le bici elettriche. Eppure, a fine novembre nessun assessore o dirigente utilizza la bici, ma tutti continuano a farsi accompagnare in auto blu. E, come capitato il 28 novembre (nella foto), gli assessori del Comune utilizzano le auto blu anche per andare a teatro: nello specifico, diverse vetture di servizio sono state parcheggiate in divieto di sosta, sulle strisce pedonali ed in doppia fila in via Tarantino, la strada del teatro Acacia al Vomero durante uno spettacolo. Peccato che in quel momento non ci fosse nessun vigile urbano “armato” di ganasce altrimenti ci sarebbe stato davvero da sorridere.
Pagina 5
I cinema
IL VOMERO E DINTORNI
Messaggio promozionale
Una moda alternativa per Natale Regaliamoci un tour di emozioni
Il Casale da Padeira, immerso nel verde, è un centro benessere ed una struttura ideale per eventi e ricevimenti. Promozione per le coppie in vista del Natale. Sulla collina dei Camaldoli, a 5 minuti dal Vomero, vicinissima ma lontana dal caos cittadino, sorge un’accogliente struttura ricettiva polivalente, circondata dal verde ed in una posizione geografica privilegiata. La vista di cui gode il Casale da Padeira (www.casaledapadeira.it), infatti, è davvero mozzafiato, abbracciando 180° di orizzonte che, da Capri al golfo di Gaeta, rapisce la vista e gli altri sensi, spaziando dal verde delle colline all’azzurro del mare, dando la precisa sensazione di trovarsi di fronte ad uno spettacolo esclusivo al mondo. Rilassarsi, mantenere la propria bellezza, curare il corpo e lo spirito, staccare per un po’ dallo stress della routine quotidiana senza allontanarsi dalla città, festeggiare eventi importanti, qualunque sia il vostro obiettivo, in questa splendida oasi naturale potrete offrirvi una pausa di benessere dagli impegni quotidiani e dalla vita frenetica, trovando piacevoli momenti da dedicare solo a voi stessi ed a coloro che amate. La
bellezza è figlia dell’equilibrio tra forma ed espressione del contenuto, ed il Casale, realizzato con materiali di alta qualità e secondo criteri tecnologici innovativi, oltre ad un’estetica fatta di colori caldi ed accoglienti e di dettagli curati al massimo, aderisce perfettamente a questa filosofia. Ce ne parla Marianna Casolaro, manager esecutiva del Casale da Padeira. “Abbiamo concepito il Casale come una vera e propria oasi , un rifugio ideale per poter staccare la spina senza dover percorrere grandi distanze, a due passi dal Vomero. Chi ricerca benessere psicofisico, relax e riequilibrio, troverà qui al Casale un team di professionisti che creerà un percorso benessere a misura del cliente. In oltre 4000 mq di spazi aperti, durante la bella stagione, si potranno allestire i vostri momenti di festa, programmandoli insieme al nostro staff, ed accogliere gli ospiti in giardini ben curati, bellissime terrazze panoramiche, strutture gazebo allestite con gran gusto, una particolare cura per gli addobbi floreali e potendo contare su di un’organizzazione che vi offre ogni genere di servizio, dalla musica, ai servizi fotografici, al servizio accoglienza curato da un’equipe di hostess qualificate. A disposizione degli ospiti, naturalmente, moderni
villini immersi nel verde, con appartamenti bi/trilocali dotati di ogni confort, ampi parcheggi, oltre ad una splendida piscina, un ampio ristorante da 300 posti gestito dai migliori chef, che propongono una cucina internazionale dal sapore mediterraneo, fresco e genuino con un’attenta e vasta selezione di vini italiani. Tra i servizi offerti per il benessere psicofisico, quelli del nostro attrezzato centro Beleza SPA, che offre, tra gli altri, trattamenti estetici, solarium, docce emozionali, cromoterapia, aromaterapia, bagni di vapore, percorsi d’acqua, massaggi occidentali ed orientali, ed una zona relax di tisaneria. Parliamo di quella che ci sembra essere una originale ed esclusiva idea regalo per il Natale 2011: "Sì, abbiamo preparato un'offerta rivolta a tutti i nuovi clienti, o a chi desideri farne un inaspettato dono natalizio alla persona cara, che include un pernottamento in appartamento caratteristico per 2 persone, comprensivo di prima colazione, un massaggio peeling corpo per due + vasca idromassaggio per due il tutto presso il nostro centro Beleza Spa – all’offerta lancio di soli 130,00 euro per coppia. Un’idea regalo davvero alternativa…per questo Natale, finalmente, potremo regalarci…. più emozioni.
Pagina 6
IL VOMERO E DINTORNI di Leandro Rizzi
Sisley sbarca al Vomero via Scarlatti sempre più “rambla” Nei locali dello storico bar Daniele sbarca la multinazionale dell’abbigliamento. E via Scarlatti si candida sempre più a strada dello shopping di qualità. Dopo la “Banca dei giovani”, al Vomero apre anche “Sisley”. In via Scarlatti, nei locali dello storico bar Daniele, ha aperto i battenti lo store di abbigliamento che segue la scelta di puntare sul Vomero già adottata da Coin, Benetton, Promod, Zara e Fnac, giusto per citare alcuni marchi approdati negli ultimi anni nella zona collinare. La strada, col passare del tempo, ha accolto un brand dopo l’altro, riempiendosi dei marchi più trendy che hanno deciso di investire su progetti sempre nuovi ma in zone in cui fare shopping è un piacere. E via Scarlatti, in questo modo, tra artisti, bar-bistrot e megastore, assomiglia sempre più ad una “rambla” di Barcellona. Il nuovo store Sisley porterà una ventata di gusto e stile in
Il negozio Sisley in via Scarlatti
un’ambiente in cui già risiedono stile e glamour. Il nuovo punto vendita di via Scarlatti ospita entrambe le collezioni Sisley, sia quella femminile che quella maschile e, come di consueto per il marchio, c’è da aspettarsi
un’esplosione di stile che mischia rock ed eleganza. Si tratta di uno stile che da minimal si fa pure aggressivo, il tutto negli aggressivi toni rosso e nero, audaci colori della nuova collezione autunno-inverno 2012.
San Martino, “corallari” sul piede di guerra Una rotatoria nel piazzale di San Martino. E’ il “regalo” natalizio, poco gradito dalle botteghe dei “corallari”, quelle poche sopravvissute alla desolazione e all’abbandono, nei quali versa da tempo l’area di San Martino, che potrebbe invece costituire un volano fondamentale per il rilancio delle attività turistiche a Napoli. Uno dei posti più belli della città è stato riempito di antiestetici blocchi di plastica rossi e bianchi. Tale decisione è stata motivata dall’inciviltà di alcuni automobilisti che, sostando, impedirebbero ai bus di poter effettuare l’inversione a 360 gradi. Al riguardo è arrivata, dura quanto sacrosanta, la protesta
dei corallari che hanno messo in atto un vero e proprio sit-in per protestare contro un provvedimento che rischia di dare il colpo di grazia alla lenta agonia che oramai affligge una dei posti più belli di Napoli. Ci si domanda se questa era l’unica soluzione possibile e se non si poteva pensare a valide alternative per eliminare gli inconvenienti lamentati. Va anche ricordato che l’attuale stato di cose trae origine dalla scelta di pedonalizzare gran parte del piazzale, sottraendo spazi che, una volta disciplinati, potevano essere invece destinati a parcheggio. Gennaro Capodanno Pagina 7
IL VOMERO E DINTORNI
Rapine e furti: è sempre Vomorra Ruba videocamera alla Fnac acciuffato dai carabinieri I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno arrestato per furto aggravato S.I., 20enne del Kirghizistan, senza fissa dimora. Il giovane è stato bloccato in via Luca Giordano al Vomero, mentre tentava di allontanarsi dopo che nel megastore Fnac, insieme ad un complice in via d'identificazione, aveva rubato una videocamera, staccando il sistema antitaccheggio. La refurtiva è stata restituita al negozio, mentre il ventenne è stato arrestato ed è ora in attesa di processo con rito direttissimo. Rapina in un pub ferito un dipendente Drammatica rapina la scorsa notte in un pub situato in via Sagrera a Napoli. I due malviventi armati di pistola sono entrati nel locale ormai vuoto, mentre c'erano tre persone, il titolare e due dipendenti per compiere la rapina. Ma, la cassa era vuota allora a quel punto i banditi si sono fatti consegnare i portafogli dai tre uomini. Uno dei dipendenti e' stato trovato nel bagno ma uno dei malviventi ha esploso un colpo di pistola ferendolo ad un polpaccio. I due rapinatori sono poi fuggiti a bordo di un'auto. Poco dopo in via Sagrera sono arrivate alcune volanti della polizia.
C.G., pluripregiudicato è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Polizia Arenella per furto aggravato in abitazione. Nel pomeriggio di ieri su segnalazione della Sala Operativa della Questura, la Volante del Commissariato è intervenuta in via Omodeo per una segnalazione di ladri di appartamento. I poliziotti, giunti sul posto contattavano la proprietaria dell´appartamento che riferiva di essere stata informata che un giovane si era introdotto nel suo appartamento. Il sopralluogo esterno consentiva di accertare che la finestra di una stanza dell’appartamento posto al piano terra era aperta e che sul davanzale era riposto un porta-oggetti. Entrati in casa, gli agenti sorprendevano in flagranza l´uomo accovacciato dietro una sedia che tentava di nascondersi sotto un cappotto.
Rapinato in via Cimarosa preso un minorenne Gli agenti del Commissariato di Polizia del Vomero hanno arrestato P.V., pluripregiudicato 17enne di Scampia, per tentata rapina in concorso con altra persona non ancora identificata e per porto di arma da punta e taglio. L'arresto è avvenuto nell'ambito di un apposito servizio istituito dai poliziotti del Vomero finalizzato a contrastare la criminalità minorile. Gli agenti, che si Ladro d’appartamento trovavano in servizio di perlustrazione si nasconde in camera da letto in Via Cimarosa, hanno sorpreso Un ladro di appartamenti, C.G. all'altezza della Villa Floridiana, P.V., 36enne, per evitare l´arresto si insieme ad un complice, mentre nasconde in camera da letto sotto un rapinava un suo coetaneo. La vittima cappotto. L´espediente non è riuscito. era con le spalle al muro ed il volto
atterrito ed i due rapinatore lo stavano malmenando con estrema violenza mentre P.V. gli puntava un grosso coltello all'altezza del petto. Alla vista delle forze dell'ordine, i due rapinatori hanno desistito e si sono dati alla fuga. P.V., però, è stato bloccato mentre il complice, non ancora identificato, è riuscito a far perdere le proprie tracce. Furto aggravato in via Scarlatti in manette giovane rumeno Un cittadino di nazionalità romena di 22 anni, resosi responsabile del reato di furto aggravato, è stato arrestato in un centro commerciale in via Scarlatti dove, hanno bloccato l’uomo in possesso di 3 capi di abbigliamento del valore di 300 euro. Gli agenti hanno accertato che l’ uomo poco prima, era entrato con i capi di abbigliamento in un camerino e dopo aver tolto l’antitaccheggio li aveva nascosti in uno zainetto, schermato artigianalmente. Poi lo hanno arrestato. Droga shop vicino all’officina la polizia arresta il titolare Gli agenti del Commissariato Vomero hanno arrestato G.T. di 44 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nella zona di via Case Puntellate, nelle ore pomeridiane, è stato scoperto un viavai di giovani clienti in cerca di droga nei pressi del cortile di un’officina per la lavorazione del ferro di cui l'uomo è titolare. Dopo aver avviato le indagini del caso, gli agenti di polizia hanno fermato l’uomo e lo hanno ammanettato.
Pagina 8
IL VOMERO E DINTORNI di Leandro Rizzi
Il Vomero nelle feste natalizie tappa fissa per shopping e regali Nel 1994 l’idea della Ztl al Vomero spaventava i negozianti che temevano un calo di vendite. Dopo 17 anni accade il contrario. Si vedono più persone aggirarsi (e spendere) tra i negozi di via Luca Giordano e via Scarlatti che in quelli di via Chiaia e via Toledo. La maxi Zona a traffico limitato vomerese (anche se sui cartelli c’è scritto erroneamente “Area pedonale”) è stata metabolizzata dai commercianti meglio di quanto si poteva immaginare prima della sua realizzazione. Nel 1994, infatti, gli stessi negozianti che adesso fanno affari perché lo shopping vomerese è incrementato non poco negli ultimi anni, al pensiero che si vietasse il transito delle auto in via Scarlatti, minacciavano barricate contro l'isola pedonale: «Ci sarà un crollo delle
vendite, falliremo tutti», gufavano i negozianti del Vomero. E così, il 10 dicembre del 1994, dalle 19 alle 20, spensero le insegne del quartiere. Circa duemila lampadine. Adesso, nel quartiere collinare, si brinda al sorpasso sulla zona di via Toledo e di Chiaia, dal momento che il flusso di persone che acquista regali di Natale, gira e rigira, finisce sempre per dare un’occhiata al Vomero. La presenza delle stazioni del metrò collinare e delle funicolari, infatti, garantisce un via-vai continuo di clienti che, nei giorni precedenti al Natale, diventa addirittura frenetico. Come non accade da altre parti della città, compreso gli altri centri commerciali di pur uguale importanza, come per esempio quello di Chiaia. Sarà che, al Vomero, i prezzi non sono schizzati alle stelle, sarà nella zona collinare
hanno investito sempre più megastore, ma è un dato di fatto che le paure dei commercianti per l’istituzione dell’area pedonale in via Scarlatti sono, per fortuna, svanite col tempo. E’ vero, dall’altro lato, che alcuni negozi storici hanno chiuso i battenti ma non di certo a causa dello stop alle auto. Anzi, questo provvedimento ha portato ad incassi sempre maggiori ed in particolare nel periodo natalizio. La presenza di artisti di strada e gazebo informativi, così come dei librai oppure dello storico venditore di castagne arrostite, poi, hanno completato il quadro rendendo via Scarlatti una sorta di “rambla” barcelloneta sempre vestita a festa. Anche se mancano manutenzione delle strade, spazzamento delle foglie e luminarie decenti. Ma ci arriveremo. Si spera.
Pagina 9
“Il vomerese di giù”
IL VOMERO E DINTORNI
quinta puntata
La Villa Floridiana parco in stile inglese senza stress
di Marcello D’Orta
Non farò la storia della Floridiana. Non dirò che nel giugno 1815 Ferdinando IV di Borbone acquistò per la moglie Lucia Migliaccio (duchessa di Floridia) la tenuta del principe Giuseppe Caracciolo di Torella, dove si ergeva un’imponente villa che, in onore della moglie, chiamò appunto Floridiana. No, non lo dirò, e non dirò neppure che l’acquisto da parte del re, nel 1817, di proprietà confinanti fece guadagnare alla villa un nuovo ingresso in direzione di Chiaia. Queste sono cose che si possono apprendere tranquillamente da internet, così come si apprende che l’architetto Antonio Niccolini ebbe l’incarico di ristrutturare la vecchia costruzione realizzando, tra il 1817 e il 1819, la villa in stile neoclassico e l’ampio parco in stile romantico. A me preme solo tessere l’elogio di un parco pubblico dove si è certi di camminare tra gente civile. Vedete bene che –come il mio solito- faccio dei distinguo in terra napoletana; ma il fatto è che la mia infanzia l’ho trascorsa ai giardinetti di piazza Cavour, e ne ho ancor viva l’emozione. Emozione negativissima, se così posso esprimermi. I giardinetti di piazza Cavour erano e sono frequentati per lo più da scugnizzi, ragazzi mezzisaraceni (provenienti dalla
Sanità o dalle famigerate “Cavaiole”) che metterebbero paura a Fra Diavolo. Bande di piccoli delinquenti che molestano le persone quando non ne sollevano qualcuna (come è accaduto mesi fa a un barbone) per gettarla nella fontana del
Tritone, meglio conosciuta come “a funtana d’’e paparèlle”. A questo proposito, riferisco quanto raccontatomi da mio suocero: in tempo di guerra era tale la fame dei napoletani, che anonime mani prelevarono le anatre sguazzanti nella vasca, affidando alle mascelle il resto dell’impresa (in parole povere: s’’e magnàine). In questi giardinetti trovano rifugio clochard, drogati, gente senz’arte né parte. Non molestano nessuno, in verità. Seduti sulle panchine a dividere il loro pasto animalesco, o brilli
per l’ennesima Peroni, al massimo ti lanciano un’occhiata provocatoria (e tu, per prudenza, acceleri il passo) ma nulla di veramente pericoloso. Diverso, com’è naturale, il discorso per i drogati, capaci di commettere qualsiasi cosa se in crisi d’astinenza. Tutto questo non esiste alla Floridiana. Si attraversano i viali, sicuri che non ci capiterà niente di grave; i carrozzini scivolano lenti e sicuri, spinti da mamme serene, il cui dialogare avviene sempre a bassa voce, anziani seggono alle panchine leggendo il giornale o intrattenendosi coi nipotini. Sembra che la civiltà inglese (ai cui giardini la Floridiana si ispira) voglia essere “rappresentata” anche da queste parti, e ci riesce benissimo, essendo i vomeresi gente educata, colta, non di rado raffinata (ovvio che esistano le eccezioni: e vorrei vedere, con centinaia di migliaia di residenti). La vecchia storia dei “vruoccolari” è appunto, una vecchia storia, e non vale dedicarle neppure una riga. Consiglio di frequentare di più la Floridiana, dove tra ruderi, estrose rovine, finti massi, vegetazione intricata, colonne greche, vedo benissimo passeggiare (i fantasmi di) Byron o Foscolo. Però, meglio che non ci passeggino, per la tranquillità dei mariti vomeresi…
Pagina 10
IL VOMERO E DINTORNI di Alessandro Migliaccio
Paradosso in piazza Immacolata multe a raffica ma non agli abusivi
Ogni giorno sanzioni salate e ganasce alle ruote per chi parcheggia l’auto in divieto di sosta in piazza. Ma, dietro la piazza, regnano parcheggiatori abusivi e sosta selvaggia. Ganasce a piazza Immacolata tutti i giorni, ma sono legali? Una vera e propria persecuzione. E´ quella che stanno vivendo gli automobilisti residenti nella zona di piazza Immacolata e dintorni. Ogni giorno, infatti, i dipendenti della Napolipark, insieme coi vigili urbani, provvedono a piazzare dalle cinque alle dieci ganasce bloccaruote alle macchine in divieto di sosta. Tutto regolare e giusto? Non proprio. Infatti, innanzitutto è un dato di fatto che, in concomitanza con l´apertura di parcheggi privati o pertinenziali alle spalle della piazza, in largo Celebrano, i vigili siano così attenti a far rispettare il codice stradale quotidianamente come, invece, non accade in altre zone del quartiere e della città. Ma, pur volendo credere che i caschi bianchi e i dipendenti
della Napolipark abbiamo deciso di portare avanti, come missione personale, quella di educare al rispetto del codice stradale solo gli automobilisti di piazza Immacolata e dintorni, c´è qualche altra cosa che non quadra. Per prima cosa, va tenuto conto del fatto che dove vige il divieto di sosta con rimozione dell’auto, in realtà, vi sono anche i cassonetti della raccolta differenziata che, più o meno, occupano lo stesso spazio delle macchine. E quindi, se è vero che in quel tratto non si può parcheggiare per motivi di viabilità, allora è pur vero che non possono esserci i contenitori della spazzatura. In secondo luogo, poi, la Napolipark, oltre ad attuare il pugno di ferro con i vigili urbani, potrebbe anche decidersi a liberare i posti auto nelle "sue" strisce blu occupati da cassonetti dell’Asìa e dalle vetture sistemate dai parcheggiatori abusivi che dettano legge nell’area di largo Celebrano e a ridosso dell´ospedale Santobono. Insomma, mentre in piazza Immacolata i vigili urbani e i dipendenti della Napolipark
sembrano accanirsi contro i residenti che lasciano l´auto in sosta vietata apponendo delle "salatissime" ganasce bloccaruote, dietro la piazza, invece, né i vigili né i dipendenti della Napolipark riescono a far rispettare le strisce blu e i divieti di sosta. Nelle strisce blu, infatti, sostano solo le auto di chi dà la mancia ai parcheggiatori abusivi mentre i divieti di sosta non li rispetta nessuno, complice proprio l’assenza di sorveglianza della Polizia municipale. Ma, al di là di queste considerazioni, va analizzata una questione che esula dal contesto di piazza Immacolata: se in un tratto di strada vige il divieto di sosta con rimozione (come in piazza Immacolata) vuol dire che in quel punto della carreggiata non devono esserci automobili parcheggiate in quanto la carreggiata, per motivi di viabilità, deve essere libera. Ebbene, è giusto oltre che regolare, come sta facendo la Polizia municipale a Napoli, apporre le ganasce e quindi bloccare le auto che invece andrebbero rimosse? Non è un Pagina 11
IL VOMERO E DINTORNI
controsenso? Se mi blocchi l´auto, infatti, così facendo la lasci ancora in sosta in divieto mentre se la rimuovi allora risolvi il problema liberando la strada. Non è che pur di battere cassa e non avendo carri attrezzi a disposizione, al Comune hanno deciso di mettere i bloccaruote a tutte le automobili in divieto di sosta dove vige la rimozione solo per uno scopo puramente economico? Sembra proprio di si. E ce lo confermano anche i dipendenti della Napolipark. Inoltre (e qui entriamo nel legale...) che diritto ha la Napolipark (e la Polizia municipale) di impedire al proprietario di un´automobile di accedere ad una sua proprietà, quale è la macchina appunto, solo perché parcheggiata in divieto di sosta? E poi, come capitato nei giorni scorsi in piazza Immacolata, se un automobilista deve accompagnare un parente al pronto soccorso e trova le ganasce alla propria vettura, chi si assume penalmente la responsabilità di aver tardato il soccorso? Rivolgiamo quest’ultima domanda ad uno dei dipendenti della Napolipark proprio mentre sta applicando un bloccaruote ad una vettura in piazza Immacolata. La sua risposta ci lascia
Le ganasce alle auto in piazza Immacolata
senza parole: "Anche io accompagnerei la persona in ospedale ma per legge i soccorsi li deve fare solo il 118". Ma nel codice penale non c’è scritto che ognuno ha l´obbligo di prestare soccorso, per esempio in caso di incidente, e che se la persona ferita è in pericolo di vita, tanto da non poter attendere l ´arrivo dei mezzi del 118, lo si deve accompagnare con mezzi propri
all’ospedale più vicino? Va detto, comunque, che le multe vanno pagate e che il codice stradale va rispettato: quindi sbaglia anche chi sosta in divieto. Qualcuno, però, dovrebbe spiegarci come mai in altre zone del quartiere (dove abitano magistrati e politici) non si assiste alla ronda quotidiana delle pattuglie di Polizia Municipale e Napolipark piene zeppe di bloccaruote.
Pagina 12
IL VOMERO E DINTORNI di Bruno Girimonte
Una rotonda per Giancarlo Siani via Caldieri simbolo di legalità In un contesto di brutte notizie, finalmente un po’ di sole: il 26 novembre è stata inaugurata la rotonda di via Caldieri, la “rotonda della legalità”, un’intuizione di Domenico Girimonte, che finalmente dall’alto può ammirare il frutto delle sue battaglie e delle raccolte di firme dei cittadini. Appassionatosi all’idea, il presidente della quinta municipalità Vomero-Arenella La rotonda Giancarlo Siani Mario Coppeto l’ha fatta ottenendo un vantaggio realizzare a costo zero dalla prezioso per tutti noi: contribuire cooperativa Parco dei Fiori, che ad abbattere i livelli di ha avuto la concessione per inquinamento che ci “regalano” realizzare un mega parcheggio di tante sorprese amare per la pertinenza nella zona. salute. A presidiare Simbolicamente è stata l’inaugurazione dell’installazione trasportata al centro della rotonda la Mehari verde in cui è il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha dichiarato: “È Giancarlo Siani, giovanissimo giornalista del Mattino, fu un bel giorno perchè questa è una iniziativa fortemente voluta trovato morto il 23 settembre dell’85, colpito alla testa da una dalla comunità e, soprattutto, rappresenta un simbolo spietata scarica di pallottole. Le inchieste che andavano sempre importante; in questo modo si tiene viva la memoria di chi è più in profondità, fino a svelare la moneta con cui i boss mafiosi stato ucciso da un male che dobbiamo e possiamo intrecciavano affari, le sconfiggere, la camorra”. Alla rivelazioni ottenute da Giancarlo cerimonia erano presenti anche grazie ad un suo amico Paolo Siani, fratello di Giancarlo, carabiniere e pubblicate nel e Lorenzo Clemente, marito di giugno 1985, spinsero la Silvia Ruotolo. “Vedere l’auto di camorra ad eliminare in maniera Giancarlo – ha affermato Siani - è disumana questo scomodo e una sofferenza, ma la speranza tenace cronista . A beneficio dei che questi simboli siano da cittadini, il vantaggio di questa stimolo per il futuro, trasforma rotonda sarà quello di snellire il tutto in positivo”. L’auto del traffico di auto proveniente dalla giovane giornalista vomerese Tangenziale nelle ore di punta,
idealmente ci ricorda anche le altre vittime innocenti di camorra, come appunto Silvia Ruotolo. Il comune ha bandito un concorso per la realizzazione di un monumento che dovrà inglobare la decappottabile di Giancarlo e che verrà installato al centro della rotonda. L’iniziativa è soltanto l’ultima in ordine di tempo, viste le numerose manifestazioni che si tengono ogni anno per celebrare la memoria di Siani, prima fra tutte la prestigiosa borsa di studio istituita dal "Comitato Giancarlo Siani" promosso dall’ Ordine dei giornalisti della Campania, premio annuale sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Siamo sicuri che moltissime idee per la nuova rotonda arriveranno al Comune di Napoli, a testimonianza che i napoletani non dimenticano i loro martiri. Da parte nostra, ci piace ricordare le bellissime parole di Paolo Siani, che ricorda il fratello come un ragazzo carismatico, capace di grandi sacrifici, ma anche come una persona solare, pronta a dare sostegno; in un'intervista egli afferma: “Di noi due, insieme, conservo l’immagine di una giornata a Roma, a una marcia per la pace. Io col gesso che gli dipingo in faccia il simbolo anarchico della libertà. E lui che mi sorride”. Pagina 13
IL VOMERO E DINTORNI
La voce dei vomeresi Motorini abbandonati? I vigili non intervengono. Pensiamoci noi!
che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l'IVA Gentile redazione, scrivo per su un importo dove non doveva denunciare un episodio che essere applicata in quanto testimonia la disorganizzazione ed il appunto "tassa". Pertanto, tutti gli menefreghismo che dimostrano le utenti hanno diritto al rimborso del forze dell'ordine in alcune 10% dei 10 anni retroattivi; inoltre chi circostanze. Per mesi una vespa è richiede il rimborso (che come al rimasta attaccata ad un palo sul solito arriverà, lentamente ma marciapiede di via Suarez. Ho notato arriverà) bloccherà di fatto l'iva sulle la cosa, e dopo qualche giorno ho prossime fatture. Chi non lo fa si chiesto ai negozianti nei paraggi di troverà a continuare a pagare tutto chi fosse il mezzo, in quanto mi come prima perché, come capita solo pareva strano vederlo sempre lì. Mi è in Italia , gente come anziani o fasce stato detto che era li da vari mesi, inferiori che non conoscono i loro abbandonato. Nonostante il fatto diritti non ne usufruiscono "in fosse stato posto all'attenzione dei automatico", ma solo se se ne vigili urbani, nessuno aveva mai accorgono e fanno richiesta. I mosso un dito. Ho chiamato proprio mezzi di comunicazione non ne io alla Polizia Municipale ma parlano sufficientemente. Spero che inutilmente. A quel punto, decido di “Il Vomero e dintorni” lo pubblichi. indagare di persona, e riesco a venire Valentino Vitagliano a conoscenza del nome del titolare della vespa. Decido così di Vigili urbani solo nelle vie principali contattarlo: il giovane è quasi incredulo, prima crede io sia un ladro, ma l’assessore non risponde poi capisce di aver realmente Nel giugno del 1998, anniversario ritrovato il proprio ciclomotore e mi della morte di Silvia Ruotolo, ero ringrazia sentitamente. Alla fine di nell’aula del Consiglio della tutto ciò, la domanda che sorge in Circoscrizione Vomero a denunciare me è: perché quando si chiede un le stesse cose che oggi, a distanza di aiuto alle forze dell'ordine, non si circa 15 anni, continuano ad avvenire riceve mai nulla in cambio? nel quartiere Vomero. Le colpe Antonio Esposito certamente non sono del nuovo assessore Narducci perché è in Per la Cassazione la Tarsu ora carica da pochi mesi, però non mi diventa una tassa, non è tariffa! dica che con l’arrivo del generale Sementa il corpo della Polizia Salve, approfitto di questo spazio per Municipale è nettamente migliorato. mandare un messaggio a tutti i miei Fermo restando l’assurda conferma concittadini residenti nella zona di Sementa dopo quell’inqualificabile collinare. Fate attenzione: la ed ingiustificabile ceffone dato al Cassazione ha finalmente stabilito
vox populi giornalista napoletano/vomerese Migliaccio, noi cittadini vediamo la presenza dei vigili urbani solo nelle strade e piazze rappresentative del quartiere (piazza Vanvitelli, via Luca Giordano e via Alessandro Scarlatti). Questo certamente non è un attacco ai vigili urbani perché giustificati da un organico insufficiente ma vorremmo che quella Riforma della Polizia Municipale promessaci da anni, venga attuata e far si che parte di quei 37 compiti assegnati ai vigili possano essere svolti da altri dipendenti comunali, solo così potranno essere assegnati alla viabilità più uomini. Queste mie considerazioni le ho riferite all’assessore Narducci, senza però ricevere risposta. Sabino Genovese (Assoutenti Vomero) Questo giornale colma un vuoto ed ha una importante funzione sociale Ho trovato una copia del vostro periodico e devo confessare che mi è piaciuto molto. L’idea di avere un giornale che in particolare parla del nostro quartiere è un’ ottima occasione per colmare un vuoto di comunicazione. In un mondo dove imperversa la globalizzazione, accade che ci si trovi informati su quello che accade dall’altra parte dell’emisfero senza sapere poi cosa accade a due passi da dove viviamo quotidianamente. Ed ecco la funzione anche sociale di un periodico come il vostro. Grazie e complimenti per la vostra iniziativa. Ci voleva! Daniele Vitale
Pagina 14
IL VOMERO E DINTORNI
Calo di vendite per gli immobili ma non al Vomero e a Fuorigrotta Negli ultimi quattro anni, in Campania, si è registrato un calo delle vendite di appartamenti. Il Vomero, però, resiste. Trend positivo per il quartiere Fuorigrotta. Si vendono sempre meno case ma al Vomero non è così. Dal 2007 ad oggi, in Campania, le vendite di immobili sono diminuite del 30-40% a causa della distanza che divide domanda e offerta. Tuttavia, il settore non risente del tutto negativamente dell’andamento economico del periodo. A determinare questa situazione ci sono tre fattori: la diminuzione della capacità di risparmiare delle famiglie, un’erogazione selettiva da parte delle banche attente alla solvibilità della clientela, e all’andamento dell’occupazione. Secondo i dati delle agenzie immobiliari, nel primo
semestre del 2011 a Napoli vi è stato un ribasso dei valori del 2,2%. Nelle aree centrali della città il calo dei prezzi è pari al 2,5% mentre nella macroarea Posillipo-Chiaia è addirittura del 5,5% dove sono richiesti tra i 2.500 e i 3.500 euro al mq. Si tratta di un’area in cui sono localizzati appartamenti di prestigio, dove a vendere sono esclusivamente persone che hanno bisogno di liquidità e che quindi sono disposti a rivedere al prezzo di partenza pur di giungere in tempi brevi alla conclusione della trattativa. L’investimento medio nell’area VomeroArenella, in cui si registra una contrazione dei valori minima, solo l’1,5%, riguarda bilocali e trilocali dal prezzo di 200-300mila euro circa. In realtà, però, girando un po’ per le varie agenzie immobiliari della città, risulta che proprio la zona collinare è l’unica
di Napoli a registrare una costante vendita di appartamenti anche di un’ampia quadratura. “Fare l’agente immobliare al Vomero - spiega Vittorio - mi permette di guadagnare molto di più di quando lavoravo in altre zone della città. Qui e all’Arenella le case si vendono in continuazione”. Della stessa opinione un altro agente immobiliare. “C’è molta richiesta spiega Matteo - e questo credo sia dovuto al fatto che al Vomero si vive bene e ci sono metropolitane e funicolari”. Una variazione positiva, nel resto della città, l’ha registrata il quartiere Fuorigrotta con un incremento delle vendite di immobili pari all’1,1%. Il Vomero, comunque, resiste. Sarà perché, come recita uno spot in città, “avere una casa al Vomero è sinonimo di grande prestigio”.
Pagina 15
IL VOMERO E DINTORNI
Flash dalla collina Caos in via Camaldolilli alto rischio di allagamenti I residenti di via Camaldolilli, riuniti nel Comitato Alluvionati, lanciano allarme sulle nuove costruzioni che sono in programma in una strada ad alto rischio idrogeologico dove non si può dormire tranquilli quando piove, per la paura di ritrovarsi la casa allagata. Ciò accade, infatti, in via Vicinale Camaldolilli, dove le recenti alluvioni hanno messo ko strada ed abitazioni. L'ultima risale al 21 giugno 2009. Dopo quella infausta data, i residenti hanno dato vita al Comitato alluvionati, costituito da circa 200 famiglie e presieduto da Leopoldo Cozzolino. Attualmente questo comitato si sta battendo contro la costruzione di 22 nuovi alloggi, autorizzata dal servizio di Edilizia Privata del Comune. I residenti temono, infatti, che i lavori rechino ulteriori danni ad una rete fognaria già malandata. In una zona dichiarata ad alto rischio idrogeologico, quando piove si ha paura, visto che le fogne non riescono a portare via tutta l'acqua. "Non capiamo come il Comune abbia potuto dare l'ok per questi lavori - spiegano i residenti di via Camaldolilli - . Noi vogliamo solo garanzie per la nostra sicurezza".
pubblicizzano rispettivamente due convegni sul lavoro e sui diritti sociali. Beh, i primi (Pd) dovrebbero sapere che pagare in nero degli attacchini per invadere la città di manifesti abusivi non ha nulla a che vedere con i giovani né con l’occupazione, mentre i secondi (quelli de La Rosa dei venti) parlano proprio di diritti sociali pur dimenticando che alimentando il mercato dei manifesti abusivi non contribuiscono a rispettare i diritti sociali...
un’amministrazione poco attenta all’essenzialità.
Comprano l’iPhone al Vomero Asl Vomero, mammografo fuori uso con documenti falsi: in manette Tentano l'acquisto di un iPhone per una lampadina rotta con documenti falsi ma vengono Le donne malate di tumore al scoperte ed arrestate. Due truffatrici seno non possono usufruire del già note alle forze dell’ordine mammografo del distretto dell’Asl Napoli 1. Per una lampadina rotta, del volevano regalarsi due iPhone di ultima generazione del valore di 800 valore di 200 euro, non vengono più euro ciascuno e per farlo avevano effettuati controlli presso la struttura architettato una truffa ai danni della dallo scorso giugno. Numerose le titolare di un centro Tim del Vomero ammalate costrette a rivolgersi a presentando una carta di credito centri privati con un notevole probabilmente rubata e mostrando dispendio economico. Nell’ultima documenti di identità falsi. Ma la decade di Novembre sono state raccolti 242 euro in poche ore, grazie commerciante si è accorta di tutto e ha chiamato la polizia. Le due donne ad una colletta a Via Scarlatti. sono state così arrestate dagli agenti Nonostante siano state le donne del commissariato Vomero, con le Manifesti abusivi sui muri stesse ad adoperarsi per risolvere il accuse di indebito utilizzo di carta di ma nessuno controlla problema, ancora non sono state credito, possesso di documento I muri delle strade e dei palazzi di ricevute dall’amministrazione del d'identità falso, ricettazione, Vomero e Arenella sono sempre pieni distretto dell’Asl Napoli 1. Eppure il sostituzione di persona, falso di manifesti ed avvisi abusivi di ogni tumore al seno colpisce una donna materiale, falso ideologico, false tipo e nessuno controlla il rispetto dei su dieci e ha un tasso di mortalità divieti di affissione. In piazza degli elevato al 17 percento. Come sempre dichiarazioni sulla propria identità a pubblico ufficiale, uso del sigillo di Artisti (in foto) ci sono quelli del Pd e la disattenzione per la salute dei Stato contraffatto e tentata truffa. de La Rosa dei venti che cittadini sfiora il ridicolo per
Pagina 16
IL VOMERO E DINTORNI di Marina Brill
Il Presepe Cuciniello e la critica alla sua magnificenza La critica “antica” di Antonio Perrone al più famoso presepe del mondo, conservato nel Museo di San Martino al Vomero. In occasione del Natale, vale la pena ricordare la magnificenza del Presepe Cuciniello (1877) al cui progetto e all'esecuzione dello splendido apparato scenico concorsero Luigi Farina, coautore materiale del presepe, che appose la sua firma in fondo al paesaggio roccioso; e con loro lo scenografo Luigi Masi, che ideò l'illuminazione e il profondo cielo di sfondo; e l'architetto Fausto Nicolini, che concepì l'impianto presepiale. Nel testo del 1986 “Cenni storici sul Presepe” di Antonio Perrone, si analizza l’opera ancora conservara nel Museo di San Martino. Ecco uno stralcio della critica risalente ad oltre un secolo fa: “Non può tralasciarsi di menzionare il Presepe del Cav. Michele Cuciniello esistente nella Certosa, oggi Museo di San Martino. Il suddetto Cav. Cuciniello ereditò da suo padre il Presepe e pensò di portare i migliori pezzi a Parigi per trarne profitto. Ivi riuscì a venderne una porzione e vedendo che l'articolo non era molto apprezzato lo riportò in Napoli e lo tenne per vari anni senza esporlo. Nominato il Comm. Fiorelli Direttore Generale dei Musei, tra le tante cose, per memoria patria che riuscì trasportare sopra San Martino con zelo ed impegno incomparabile, pensò a
farvi costruire un Presepe, stabilendo come sito più adatto l'ex-refettorio dei Monaci. Ebbe con noi varie conferenze prescegliendo dalla nostra collezione quei pezzi più idonei; ma atteso la distanza, e non consentendo la nostra famiglia a smembrarla si rivolse al Cav. Cuciniello, trovando in lui la persona prestabile a' suoi disegni, e si divenne alla costruzione del Presepe sotto la direzione dell'Ingegnere Cav. Nicolini. Si arrivò perfino a tagliare parte della volta del detto refettorio onde avere un
recesso di luce, come di fatti la esecuzione riuscì di un effetto superiore alla previsione. Si spesero circa Lire Ventimila: e bisogna confessare che la pittura ed il lontano, è veramente degno del rinomato ingegnere a tutti noto pel genio ed arte. Nel 28 Dicembre 1879 fu inaugurato il detto Presepe con la massima solennità; e vi si pose anche una lapide commemorativa in omaggio al Cav. Cuciniello, che resterà ad imperitura memoria. Per quanto riconosciamo inarrivabile la parte scenografica di detto Presepe
che affascina l'occhio dei visitatori; per altrettanto non possiamo non far rilevare taluni errori che avrebbero potuto eliminarsi. Ed in prima il sedicente pezzo di Architettura è molto esile e per nulla proporzionato; infatti il diametro delle colonne è inferiore alla larghezza delle spalle de' pastori. Dippiù l'altezza dei sasso dell'Annunzio che si suppone su di un monte è perfettamente uguale a quella dei tempio ed al fabbricato, della così detta Taverna; per guisa che tirandosi una linea retta si trovano allo stesso livello. I tre Magi, di cui uno in adorazione, sono sforniti quasi del tutto, di seguito; e per dippiù invece de' tre cavalli (che sarebbe il minimo) ve ne sono appena due ed in terra cotta, non già in legno cosa che non sarebbe stata difficile a corrigersi. Gli Angeli oltre d'essere di scarsissimo numero, sono situati sospesi perpendicolarmente, senza dar loro quella grazia e movenza che richiede l'azione in aria che è elementare ne' Presepi. Anche gli animali sono molto pochi. E qui facciamo sosta, per non annoiare il lettore inopportunamente; ripetendo che non possiamo abbastanza lodare il pensiero avutosi nella formazione di detto Presepe, che è sempre un caro ricordo storico, precisamente in quest'epoca di generale decadenza, di quanto formava una vera gloria nazionale; tanto pei nostri pastori ed animali, che per le rinomate porcellane della Reale fabbrica di Capodimonte ed altro”.
Pagina 17
I cinema
IL VOMERO E DINTORNI
Messaggio promozionale
Al Vomero un “gratta e vinci” per riscoprire i negozi del quartiere Fidelizzare i consumatori e soddisfare le loro esigenze: è questo lo scopo che si prefigge la Emmebi, che al Vomero lancia il concorso “Scopri il Quadrifoglio”. Continua la nostra chiacchierata, iniziata lo scorso numero, con Mariano Ippolito (nella foto), direttore commerciale di Emmebi, azienda di business solution che aiuta da più di vent’anni i commercianti a fidelizzare i consumatori e a soddisfarli. Come state agendo in questo periodo di crisi economica ed istituzionale? Beh, il momento non è dei più semplici, e lo notiamo non solo in Italia ma nel mondo. Però sappiamo che tutto ciò finirà, e dobbiamo essere pronti all’inizio positivo che arriverà; però, in questo momento non possiamo lasciare allo sbaraglio né il negoziante né il consumatore. Non è nello stile di Emmebi, che essendo un’azienda di servizi, deve appunto, aiutare e fornire il servizio eccellente che ha sempre dato sin dalla propria nascita. Per questo abbiamo creato “Scopri il Quadrifoglio”. Di che si tratta? “Scopri il Quadrifoglio” è un’operazione personalizzata, che consiste in un gratta e vinci con dati dell’esercente che lo distribuisce ai propri clienti, i quali, potranno vincere nell’immediato dei buoni carburante, e la scelta non è casuale visto il caro benzina
(buoni da 5,10,50 €), invece, le cartoline non vincenti, rimarranno in mano al consumatore per un anno, per concorrere, successivamente, ad un’estrazione. Ogni cartolina, è personalizzata con i dati dell’esercente (che così avrà pubblicità, ndr). Che premi ci saranno per chi viene sorteggiato? Una crociera per due persone nel Mediterraneo e prodotti elettronici, come Iphone, Ipad, e TV di ultima generazione. E’ una bella iniziativa, come reagiscono i commercianti e i consumatori? Il risultato è positivo. Infatti, tale operazione, non è il primo anno che la facciamo (in passato Emmebi ha fatto altri gratta e vinci come La tua buona stella, Gioca e vinci, ecc, ndr), e abbiamo deciso di ripeterla poiché i consumatori si recano nei punti
vendita che la regalano, e ne sono entusiasti, ed i commercianti la richiedono, poiché hanno non solo una pubblicità gratuita per un anno, ma anche più acquirenti e soprattutto un investimento a livello economico irrisorio e molto conveniente. L’operazione “Scopri il Quadrifoglio” aiuta a vivere le vie cittadine, essendo presente nelle piccole e medie realtà commerciali. E il Vomero, che sta partecipando a questa iniziativa, vede già dei risultati. Non male per una città che è famosa in tutto il mondo per la voglia di gioco e scommesse. Scommettiamo, allora, sulle nostre vie e sui nostri negozi. Dico ai commercianti: Investiamo nelle nostre attività e nelle nostre vie. Dico ai consumatori: compriamo nei nostri quartieri. Riceveremo un gratta e vinci e grattando il quadrifoglio saremo vincenti, perché abbiamo aiutato la nostra città.
Pagina 18
IL VOMERO E DINTORNI
I cinema Messaggio promozionale
“Cuoche in movimento” la passione che diventa catering Due donne unite dalla passione di settore, probabilmente significava che qualcosa avevamo dimostrato. realizzare piatti prelibati creano La festa ebbe un tale successo che un’attività che permette gli di pensammo di fare sul serio. esprimere tutta la loro creatività. Finalmente potevamo fare della Che le donne abbiano una naturale nostra passione un lavoro! propensione al multitasking è ormai Iniziò così la nostra crescita un dato di fatto: la maggior parte di professionale, inizialmente rivolta loro gestisce famiglia, lavoro e casa solo ad una cucina italiana fatta di in un’altalena di impegni che corsi pratici e teorici tenuti da cuochi mischiano omogeneizzati a riunioni di esperti; solo successivamente, lavoro ed incontri rispondendo ad una precisa professionali. richiesta di mercato che esigeva Questa dote innata di conoscenza di cucina saper conciliare internazionale, sono iniziate molte cose, sembra relazioni e collaborazioni con essere un vantaggio cuochi di diverse parti del quando si pensa alla mondo, che ci hanno possibilità di diventare permesso di acquisire delle imprenditrici. nel tempo molte Non tutte, però tecniche e ricette di hanno il coraggio cell. 3923430604 cucina multietnica. di fare il salto cuocheinmovimento@hotmail.it Tina, come si è necessario per evoluta questa mettersi in gioco in vostra attività, quali sono i servizi modo così totale. che offrite? Questo mese vogliamo parlarvi di due “A distanza di vent'anni abbiamo amiche, Anna Meer e Tina De Sieno, creato grandi sinergie con varie che hanno superato i loro timori ed aziende leader nel catering e nella hanno saputo trasformare la loro ristorazione, e cosÏ siamo in grado di passione per la cucina in un'attività offrire una molteplicità di servizi: che le rende autonome e che gli * Cuoco a domicilio - uno chef a tua permette di esprimere la loro completa disposizione creatività. per serate Anna, come nasce "Cuoche in indimenticabili movimento"? * Organizzazione di cene “Da un'idea che accomuna me e multietniche Tina, fatta di passione per la cucina, preparazione di piatti e trasformatasi negli anni in messicani, greci, texesperienza e professionalità nel mex. settore. Tutto ha inizio quasi per * Allestimento eventi gioco, circa venti anni fa, quando una compleanni, anche per sera, ad una cena preparata da noi, bambini, comunioni, alcuni amici ristoratori ci proposero di lauree etc. In occasione di festività di organizzare l'intero buffet per una qualsiasi genere, organizziamo anche festa di compleanno; superato il pranzi su richiesta che fanno primo momento di stupore, riferimento alla tradizione pensammo che forse avremmo napoletana”. potuto provarci, del resto, se la A questo proposito, con il Natale richiesta partiva da esperti del alle porte, quali proposte e
riflessioni possiamo offrire ai nostri lettori? “In un mondo dove tutto cambia e tutto è in continua evoluzione, anche le tradizioni subiscono dei cambiamenti. Il classico cenone di Natale, il cui menù prevedeva broccoli, pizza di scarole, vermicelli con le vongole, baccalà fritto, capitone, insalata di rinforzo, frutta fresca e secca e dolci tipici come mustaccioli, roccocò e struffoli, integra oggi, a questi piatti, pesce spada e salmone affumicato, cocktail di gamberi, linguine all'astice o risotto alla pescatora, pesce al sale ed tanti piatti che strizzano l'occhio ad altre tradizioni culinarie. Col desiderio di proteggere e soprattutto tramandare,come hanno fatto i nostri genitori ed ancor prima i nostri nonni, le tradizioni,in quanto definiscono il Dna di ogni popolo, ci piacerebbe chiudere questo piccolo spazio regalandovi una ricetta che appartiene alla tradizione natalizia: gli struffoli”. Gli struffoli si fanno così... Ingredienti: g.400 di farina 00, n.4 uova, g.50 di burro, un cucchiaio di zucchero, raschiatura di arancie e limone, un pizzico di sale, liquore strega, g.300 di miele, g.150 di zucchero, diavolilli, cedro. Procedimento: impastare tutti gli ingredienti, formare dei rotolini e tagliare piccole palline. Friggere in olio caldo. Sciogliere il miele con lo zucchero a fuoco lento. Mescolare gli struffoli nel condimento ancora caldo, versare in un piatto dandogli la tipica forma a ciambella con le mani leggermente inumidite con l'acqua. Infine cospargere con diavolilli e cedro a piacere. Pagina 19
I cinema
IL VOMERO E DINTORNI
Cultura di Marina Brill
Brunella Selo, una stella nata all’Arenella Cantante, attrice ,musicista, compositrice, arrangiatrice; una carriera ricca di importanti collaborazioni ( da Nino D’Angelo a Claudio Mattone, Eugenio Bennato, Tony Esposito, Avion Travel, Roberto De Simone, Daniele Sepe, Egberto Gismonti e tanti altri); un impegno quotidiano come docente di vocalità in progetti didattico-pedagogici e come musicoterapeuta in percorsi riabilitativi di varia natura; una splendida famiglia di musicisti che la segue ovunque: sto parlando di Brunella Selo, la voce più intensa e poliedrica della scena musicale napoletana. Nata nei pressi di piazza Arenella, Brunella è un’artista completa, che ha saputo dare alla sua vita ed alla sua carriera un’impronta unica ed eccezionale, grazie alla sua personalità ed al carattere; nel Web è osannata da fans ed addetti ai lavori come “la voce che fa vibrare”. La incontriamo in un radioso mattino di sole, ed anche la sua espressione è radiosa. “Nonostante mi sia trasferita nel 1988, anno in cui mi sono sposata, il Vomero è il quartiere di Napoli che più sento mio, sia l’Arenella, dove sono nata, ma soprattutto la zona di S.Martino, alla quale è legato il ricordo più tenero della mia infanzia. Era il periodo dell’austerity, primi anni ’70, avrò avuto 12 anni e la domenica mi divertivo moltissimo con le amiche a percorrere tutto il Vomero in bicicletta, la nostra mèta era il piazzale di S.Martino, che consideravo il mio angolo di
Brunella Selo
paradiso; sono molto affezionata anche al tratto tra piazza Medaglie d’Oro e piazza degli Artisti, che frequentavo nel periodo caldo dei fermenti politici e musicali; sono poi tornata a frequentare S.Martino, durante la formazione presso la Scuola di Musicoterapia, e così per 4 anni mi sono goduta il quartiere in maniera quotidiana, portando spesso con me anche mia figlia Carolina. Passeggiare per il Vomero, per me, vuol dire “essere a casa”. Chi lascia Napoli in cerca di fortuna, spesso viene ricompensato, e ciò non soltanto in campo artistico: cosa significa per te essere rimasta, è stata una scelta voluta o forzata? *E’ stata una scelta precisa, legata al mio forte desiderio di avere
AMERICA HALL via T. Angelini, 21 - tel. 081.5788982 ARCOBALENO via Carelli, 7 - tel. 081.5782612 PLAZA MULTISALA via Kerbaker, 85 - tel. 081.5563555 VITTORIA via M. Piscicelli, 8 - tel. 081.5795796
una famiglia mia, e tutte le mie scelte sono state subordinate a questa priorità; con il senno di poi si potrebbe pensare di aver fatto una sciocchezza, ma non sono pentita di aver subordinato tutto alla famiglia; rispetto al territorio, invece, ho un atteggiamento un po’ ambivalente, nel senso che, nonostante senta molto l’appartenenza alla mia terra, ho un istinto fortemente apolide, sento un’attrazione fortissima per tutto il resto del mondo, mi piace viaggiare e tendo ad integrarmi facilmente; quando riesco a trovare un punto di comunicazione con le persone che incontro, mi sento a mio agio dappertutto…”. Consapevolezza e attaccamento alle proprie radici e voglia di esplorare il mondo…mi sembra di riconoscere, in queste caratteristiche, un personaggio mitologico che ricorre nella tua vita… “Certo, tutto ciò ci riconduce alla metafora del viaggio, di cui il protagonista del mio quarto album, Ulisse, è sicuramente uno specialista. L’album si chiama appunto Io sono Ulisse, ed è stato pubblicato ad Ottobre da un’etichetta rigorosamente napoletana, la Polosud. E’ stato appunto dopo averlo realizzato che mi sono resa conto di essere esattamente come Ulisse nell’Odissea, costantemente alla ricerca di nuove terre da esplorare ma nello stesso tempo con l’ansia di tornare ad Itaca, Ulisse assetato di conoscenza ed avventure ma con un punto di riferimento ben preciso, i suoi affetti e la sua terra. Con Ulisse ho in comune tutte queste caratteristiche, compresa la sua spavalderia nell’affrontare le sfide che gli si prospettano, che poi sono la metafora dello sforzo che si fa nel
Pagina 20
IL VOMERO E DINTORNI riconoscere e superare i propri limiti. Da qualche anno ho abbandonato questo atteggiamento, mi sono calmata, e grazie alla musicoterapia, ho ribaltato completamente il mio rapporto con la musica, che era arrivata a farmi soffrire per tutte le problematiche legate allo show business in Italia. Grazie anche a cause legate alla mia vita privata, ho preso le distanze da una serie di negatività ed attraverso la musicoterapia, mi sono riappropriata della ragione primaria per la quale ho cominciato a fare musica, il mezzo che ho scelto per esprimere me stessa; in tutti questi anni ho scritto una serie di brani, ed insieme a Piero De Asmundis, con il quale ho realizzato tutti i miei lavori discografici, abbiamo scelto undici tracce che più ci convincevano; così è nato Io Dario Franco sono Ulisse, che è proprio una sorta di viaggio in cui alla fine ciò che emerge è riassumibile in un verso di Konstantinos Kavafis, che recita “Senza Itaca, tu non saresti mai partito”. Per me questo esprime il senso del mio viaggio e del mio ritorno, mi sono riappacificata con la mia Itaca, con la mia infanzia che è una costante del disco, con me stessa, un processo di crescita che credo tocchi a tutti, in particolare alle donne, che vengono erroneamente comparate più a Penelope, mentre spesso le donne sono molto più Ulisse degli uomini, decise, pronte a fare delle scelte, a prendere decisioni, ad imbarcarsi in “viaggi””. Io sono Ulisse, quindi, è un disco di ritorno al porto? *C’è tutto il viaggio, c’è la partenza, ci sono le varie tappe, ed infine il ritorno; mi sono accorta, rileggendo l’Odissea, che ci sono molti elementi coincidenti, tante analogie tra il mio viaggio e quello descritto da Omero;
e in questo viaggio sono stata accompagnata da alcuni musicisti con i quali ho da anni una profonda stima ed amicizia, tra i quali Piero De Asmundis al piano, Gino Evangelista che considero un polistrumentista eccezionale, Agostino Mennella alla batteria, Paolo Del Vecchio alla chitarra, Dario Franco al basso”. Dario Franco…con il quale mi sembra tu abbia realizzato il progetto più bello…la Banda Franca. *Banda Franca è la mia famiglia in versione musicale, nasce dall’incontro che ho avuto con Dario, ci siamo conosciuti suonando in un gruppo e da allora abbiamo fatto crescere in tutti i sensi la nostra collaborazione; nostro figlio Giacomo ha quasi 20 anni, è allievo di chitarra al Conservatorio, e l’estate scorsa ha cominciato a suonare con noi, ed infine Carolina, appena 14enne, fa i cori nei dischi ed anche dal vivo, quando abbiamo la possibilità, sale sul palco da corista: non è una cosa usuale, me ne rendo conto, e sono molto felice di poter condividere con loro tutto quanto. Dario, Giacomo e Carolina rappresentano il mio porto sicuro, la mia Itaca”. Quando potremo ascoltarti dal vivo prossimamente? “Da gennaio 2012 parte il tour promozionale di Io sono Ulisse presso alcune librerie Feltrinelli, tra cui Napoli, Milano, Roma e Genova; nel periodo di Natale ho in programma alcuni concerti insieme ad un altro mio compagno di avventure, Fausto Mesolella, con il quale abbiamo realizzato uno spettacolo sulla canzone napoletana, che è diventato anche un CD ed un DVD, e ci esibiremo in alcune chiese con la classica Cantata di Natale”.
Pagina 21
I cinema
IL VOMERO E DINTORNI
Messaggio promozionale
Radio Quinta Rete e Confcommercio connubio per rilanciare il Vomero L’emittente vomerese diventa portavoce della Confcommercio guidata da Arianna Cavallo, nata e cresciuta nella zona collinare. Con l’elezione, nel luglio 2011, di Arianna Cavallo al ruolo di Presidentessa, è nata al Vomero l’Associazione Centro Commerciale Naturale per il quartiere collinare, su iniziativa di Confcommercio Napoli, guidata dal Dr. Pietro Russo. Arianna Cavallo, imprenditrice dalla giovane età ma di grande esperienza, ha come obiettivo di fare impresa insieme ai commercianti promuovendo il territorio, rispondendo con tempestività e fermezza alle tante emergenze che hanno colpito il quartiere: dalla vivibilità alla mobilità all’ordine pubblico. “E’ nostra intenzione – dice – sviluppare tutte quelle azioni finalizzate a far ripartire lo shopping vomerese, l’Associazione nasce per affiancarsi in maniera concreta ai commercianti del territorio”. In questa ottica è stata ufficializzata un’iniziativa che la Confcommercio ha
fortemente voluto, in collaborazione con la popolare emittente Radio Quinta Rete. Ce ne parla l’ing. Pino Piscopo, editore del network partenopeo che, dalla storica sede nel cuore del Vomero, trasmette in tutta la Campania. Con il nostro palinsesto di trasmissioni giovani e d’attualità, la nostra emittente radiofonica vanta una storia cominciata nel lontano 1976, ma di certo non dimostra i suoi 35 anni di successi. E ancora nuovi progetti sono in programma per la radio che da quattro anni accompagna ufficialmente il prestigioso concorso Miss Italia, trasmettendo in diretta tutte le finali regionali e affiancando il concorso con programmi e interviste degli speaker che aprono le serate dedicate alla bellezza nostrana. Il binomio estetica – musica è di nuovo al centro del palinsesto radio con la rivoluzionaria iniziativa che offre la possibilità alle ascoltatrici di mettersi in gioco puntando sulle loro qualità artistiche, oltre che sulla loro bellezza, per essere incoronate Miss Radio Quinta Rete. Anche la cultura e l’informazione
andranno in scena con gli appuntamenti della Confcommercio Vomero, di cui Radio Quinta Rete è portavoce ufficiale e con la quale è stato stipulato un protocollo d' intesa grazie al quale i commercianti interessati potranno accedere a tutti i servizi di comunicazione della radio a costi estremamente contenuti. Ad hoc per tutti i commercianti del Vomero e dell’Arenella, ma non solo, va in onda la trasmissione bisettimanale del mercoledì e del venerdì alle ore 15.20, dedicata alle notizie fatte “su misura” da e per gli esercenti. La programmazione radio, estremamente legata al territorio con eventi nei locali, nei centri commerciali, nei negozi e nelle piazze cittadine, è rivolta ad un pubblico prevalentemente giovane, tra i 20 e i 34 anni che vive nelle zone metropolitane ad alta densità di popolazione. Per gli ascoltatori di Radio Quinta Rete, molti dei quali sono automobilisti, saranno tante le sorprese regalate dalle voci affascinanti di Fabrizia Lignola, la mattina, e Paolo Cassiani conduttore di Napoli Metro News..
Radio Ufficiale del Concorso
300.000 persone ci ascoltano in tutta la Campania
93.900 Mhz - 88.700 Mhz
Pagina 22
I cinema
IL VOMERO E DINTORNI
di Marina Brill
V.Fit Health Club: è al Vomero l’eccellenza nel fitness del Sud Italia Nata nel 2002, la palestra di 1500 mq di via De Mura si è classificata al quinto posto tra le migliori strutture per fare fitness in Italia dopo quelle di Roma e Milano. Nel cuore del Vomero, in via De Mura, si trova un fitness club che definire soltanto palestra sarebbe davvero riduttivo. Nato nel 2002 dal coraggio imprenditoriale di Francesco De Giacomo, il V. Fit Health Club (www.vfit.it), che si estende per oltre 1500 mq, sorge nei locali che ospitarono lo storico cinema Embassy. Dopo averne riconfigurato completamente i locali, sono state allestite ampie sale palestra con tecnologie fitness d’avanguardia, spaziosi e confortevoli spogliatoi, una zona ristoro ed una splendida Urban SPA che offre ai clienti percorsi emozionali esclusivi che riequilibrano corpo, mente e spirito, con trattamenti personalizzati di bellezza e relax che hanno come scopo donare totale benessere psicofisico ad un pubblico sempre più esigente. Qualificatosi al quinto posto (dopo Milano e Roma) nella classifica delle migliori palestre d’Italia stilata dalla prestigiosa rivista Class, il V. Fit Health Club si pone in assoluto come l’eccellenza nel campo del benessere psicofisico al Sud Italia. “Siamo stati - spiega Francesco - i precursori a
Napoli di tante iniziative rivolte al cliente come per esempio quella di aprire alle 07.30 e di chiudere alle 23.00, quella di restare aperti la domenica e durante il mese di agosto, coerenti con il nostro credo: “gradualità e continuità nell’attività motoria per il raggiungimento degli obiettivi fitness”. Il V.FIT può dunque offrire
uno spazio unico nel suo genere, ideale per tutti coloro che per scelta vogliono ritrovare il benessere psico-fisico”. Francesco De Giacomo, da sempre appassionato di sport, ex atleta di interesse nazionale e successivamente Insegnante Tecnico Sportivo, ha fatto della sua passione il proprio lavoro, ha voluto a tutti i costi e con non poche
difficoltà creare un’ azienda di servizi legati al Fitness/Wellness a Napoli. Al V.FIT il clima di allegria e benessere che si respira quotidianamente, rende estremamente piacevole il lavoro ai collaboratori che operano con professionalità e dinamismo. Oggi l’azienda V.FIT impiega più di venti dipendenti che hanno fattivamente contribuito al successo ottenuto fino ad oggi. “Si è scelto di puntare - spiega ancora Francesco - sull’altissima professionalità ed esperienza di uno staff che non smette mai di formarsi ed aggiornarsi, sulla sinergia dei vari reparti e quindi sul concetto di squadra, sulla qualità e quantità dei servizi sempre all’avanguardia e sulla innovazione tecnologica costante. Tutto ciò ci permette di affrontare questo momento di crisi con maggior fiducia, consapevoli di impiegare tutte le nostre risorse per soddisfare la clientela, molto esigente, composta prevalentemente da professionisti. Ogni mese organizziamo eventi fitness ludico/sportivi gratuiti, aperti a tutto il quartiere, per far provare i nostri servizi a chi non ci ha ancora conosciuti”. Pagina 23
Pagina 23