SPECIALE ARTE ENRICA MAZZUCHIN

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GIORGIO Armani

Vola A Tokyo

Sladana Krstic

fashion and graphic

anno 3 free press febbraio 2020

ENRICA MAZZUCHIN ARTEXPO COSENZA

GALLERIA ESSE&RRE “Natale d’arte”

MACO MUSEUM Premio ART-E

SPAZIO 40 “GIFTART”



CRITICA

Ciò che emerge è quella forza armonica che anima il Creato e che si traduce visivamente in combinazioni cromatiche trattate con pennellate incisive.

C

apita che la pittura sia costruzione di un sentimento, un viaggio oltre i confini del tangibile e di ciò che è conosciuto, un percorso intimo che si confronta necessariamente con il reale, sospinto dalla volontà di ritrovarsi e di scardinare il proprio mondo interiore. Partendo dall’ elemento tangibile, l’arte ci consente di percorrere i sentieri dell’immaginario, della visione e, rielaborando emozioni, desideri e stati d’animo, di esprimere potenzialità inconsce che non riusciamo a razionalizzare nel quotidiano. Tutto questo è la pittura di Enrica Mazzuchin, una pittura mai statica, in perenne fermento emotivo, che attinge ad un immaginario ampio capace di captare l’attimo per farsi trasportare altrove: una pittura in grado di trovare il punto di equilibrio tra ragione e sentimento e che fa della Natura il tramite per il proprio contatto con l’interiorità. La forza evocativa che manifestano le sue tele si palesa attraverso una sottesa Energia da cui esse traggono vita e che si alimenta di vibrazioni, impressioni, suggestioni. Ciò che emerge è quella forza armonica che anima il Creato e che si traduce visivamente in combinazioni cromatiche trattate con pennellate incisive. È una ricerca fatta di emozione ma che vuole anche essere indagine e conoscenza di noi stessi e di ciò che ci circonda, rivisitazione e trasformazione del reale, dove i colori richiamano a realtà interiori e gli elementi della quotidianità vengono reinterpretati dai sensi. Nella produzione pittorica di Enrica Mazzuchin, soprattutto in quella astratta e concettuale, affiorano sfac-

A CURA DI MONICA FERRARINI cettature di una Natura fatta di energie complementari e la tela diventa il supporto dove proiettare un’ esperienza personale. L’artista vive l’atto creativo come un mezzo espressivo che lascia spazio all’inconscio, e attinge alla realtà giocando con essa, reinterpretandola, restituendola al suo osservatore sotto una nuova luce e un’ ottica diversa, arricchita di nuovi contenuti. Tesa a cogliere l’ essenza di ciò che osserva dà vita a quadri che diventano spazi visivi che mutano a seconda delle pulsioni, vitali nelle rese della luce, metafora di più ampie significazioni, proiezioni di una visione soggettiva. Nella struttura compositiva tutto è bilanciato e l’andamento ritmico è fatto da vivaci accostamenti cromatici, da sapienti giochi di linee e forme, dove nulla è lasciato al caso ma è il risultato di un attento interesse alla percezione, alla materia, al dato oggettivo. I soggetti trattati sono elementi concreti, a volte riconoscibili, o comunque appartenenti al nostro quotidiano, spogliati della loro dimensione fenomenica e restituiti sublimati in forme di energia pura. Siamo di fronte a una matrice di stampo intimista, dove l’elemento figurativo si fonde all’astratto, risultato di un’esperienza sentita capace di armonizzare istinto e pensiero: una dicotomia che trova il suo punto di equilibrio nel continuo fluire di riflessioni e pulsioni che conducono l’artista in un viaggio senza fine, esprimendo quel potere catartico proprio dell’arte di liberazione assoluta.


Enrica Mazzucchin

TITOLO: VORTICE TECNICA:OLIO SU TELA DIMENSIONI 80 X 70 ANNO: 2014




L’ARTE DI ENRICA MAZZUCCHIN è PRESENTE IN PERMANENZA AL MIIT DI TORINO MUSEO INTERNAZIONALE ITALIA ARTE



ARTISTA STORICIZZATA, PRESENTE SUL CAM, CATALOGO ARTE DELLA MONDADORI


DAL SUBLIME ROMANTICO ALLE PULSIONI DELL’INFORMALE

Un mareggiare fluttuante di fogliame rosso, violetto, arancione scuro e luci azzurre sfumate dentro una caligine vellutata, una tela di grandi dimensioni palpitante di fievoli vite, di leggeri sussulti, di misteriose lontananze, fruscii lievi nel silenzio; le forme dissolte si effondono nell’ambiente e sembrano avvolgere lo spettatore, fasciarlo nei lacci di un incantamento. La capacità di sostenere pittoricamente ampie superfici offre la prova di una maturità ampiamente raggiunta, di una personalità artistica singolare. Enrica – avevo scritto in occasione di una sua personale diversi anni fa – è artista dalla personalità inquieta ed energica, rifugge dal cercare evasioni consolatrici; ha ben presenti, con una sorta di interna tensione, i problemi intricati e dolorosi dell’oggi per potersi illudere che la fuga rappresenti una soluzione, sia pure in termini individualistici. E tuttavia dipinge alberi, boschi verdi di primavera e rossi d’autunno, fiori e paesaggi di campagna che respirano ricordi. Queste osservazioni sono tuttora attuali. Ma i quadri adesso appaiono filtrati da una sensibilità esistenziale più complessa, da una tormentosa macerazione sublimata poeticamente, da una percezione – direi- “cosmica”. La scrittura ha acquistato in fluidità di tessuto, semplice e insieme elaborato. Come un respiro denso di emozioni, come una vertigine padroneggiata. Enrica Marin ha viaggiato molto negli ultimi anni, per impegni professionali prestigiosi, in paesi e continenti diversi. Ha attraversato una pluralità di esperienze, ha vissuto soddisfazioni e prove dolorose e le ha tradotte nella pittura che continua a coltivare in una sorta di angolo appartato. Le sue opere, sviluppate sul filo di un prezioso “diario interiore”, superano tuttavia la confessione personale, universalizzano stati d’animo e passioni, proiettando lo spunto autobiografico in spazi “totali”. Un sentimento profondo proietta situazioni emotive in un “teatro” naturalistico di vibrazioni rarefatte, le raffina e le trasforma in visioni fra estasi e incubo, fra ebbrezza e sgomento. Ho davanti a me un dipinto tumultoso di infinite gradazioni di grigi entro i quali si infiltrano tenui accenti rosati; creste marine si compenetrano con la spiaggia allagata, i cespugli, l’atmosfera, le nubi, i



profili sfatti dei promontori. La materia passa da addensamenti pregnanti a esili trasparenze. In altre composizioni cieli tempestosi si aprono in squarci improvvisi; intrecci gonfi, avvitati, di segni serpentini tendono a riversarsi fuori dalle superfici della tela o del foglio; confuse parvenze di selve si animano in una sorta di tetro rapimento dionisiaco o di rasserenata contemplazione; passaggi sottili di chiarore degradano in inquietanti foschie. L’agitarsi delle grandi forze cosmiche coinvolge le cose in vortici d’aria e in turbinii di luce, fino e riassorbirle, distruggerle, ricrearle nel ritmo del moto perenne. Visioni di onde schiumose, di spruzzi e di mulinelli d’acqua, di nubilosi addensamenti vegetali, rarefazioni di movimenti incessanti e incantate accensioni, apparizioni morganatiche, perfetta fusione di riflessi e di forme emergenti da velature sottili, da impalpabili sussulti, immaginazioni tra la veglia e il sogno, ricordi che sembrano risalire dal profondo sciogliendo le nebbie dell’alba, creano concitate sequenze sinfoniche. Enrica Mazzuchin rilegge il “sublime” della cultura romantica, immettendovi le pulsioni della contemporaneità, trasforma con singolari intuizioni la visione prospettica in tensione infinita, in spirituale travolgimento. L’effetto nebbia, il gioco dello sfumato, creano una sorta di collegamento fra pittura e poesia e rimandano alla cultura del Sublime, da Ruskin a Fuessli e, soprattutto, all’ultimo Turner, al maestro anticipatore dell’Impressionismo e, addirittura dell’Informale. Nel magma di riverberi azzurro-indaco-rosso di un tramonto il bozzolo d’oro del sole irraggia l’annuncio d’una misteriosa epifania che distilla sentimento e cultura.

Licio Damiani


IL DIASPRO Ricordi, sapori lontani, abbandoni sono ormai minacciati, forse perduti. Le tregue sono brevi e la stazione, per raccogliere pensieri e quiete, è negata. Così il trasparente specchio d’acqua che si riflette nel cielo è fiancheggiato dal bruciore della terra. Una piccola distesa è increspata e lambita da una luce nata chissà dove; verdi che si sono fatti rosa sfondano per un attimo in frange bianche e slabbrate la barriera che resiste ancora con forza. Enrica Mazzuchin dispone sulle tele il conflitto, la persistente vittoria non accettata del viaggio incalzante. Attinge a una tavolozza mista per narrarsi con gesto sicuro, imperioso e tenero insieme, con pennellate circolari, tese e agitate. Il cromatismo freddo, chiaro si scontra con la terra, con i bruni ustionati dalla fiamma dei rossi transennati dal nero. La mano sospinta da un movimento impetuoso si arresta in vapori ocra e in chiome intrecciate di alga che vanno lontano. L’indicazione è l’uovo di luce che non si fa afferrare né accarezzare, che concede soltanto tenui luminescenze; che viene fustigato da cupe lingue sottili, da segni che imprigionano il suo vivido scoppio. O anco-

ra che, nonostante la prigionia, vive intensamente da sempre. Il profumo dei fiori, l’avvolgente e sicuro azzurro di cieli tersi vengono risucchiati dal luogo di un’anima dove non abitano lunghi respiri, né indugi benefici, ma è stanza turbata dal costante richiamo al trasloco accelerato. Figure della mente e del sentire. Della natura Enrica trascina il ricordo dei colori e non le forme che qui si addensano e si mescolano in una sala d’attesa dove è obbligatorio pensare alla fuga, mentre, sommerso e amato, si compone mansueto il sapore rassicurante dell’infanzia il cui verde fragrante si è mutato in una piccola gemma che non manda bagliori. Un diaspro che Enrica tiene saldamente nella mano.

Isabella Deganis


ENRICA MAZZUCHIN Enrica Mazzuchin, laureata in Giurisprudenza, dirigente scolastica è esperta di formazione a livello internazionale. Ha realizzato attività culturali e progettuali in tutta l’Unione Europea, in Russia, in America, in Cina, in India e in molte realtà dell’Africa. Ha viaggiato molto negli ultimi anni in paesi e continenti diversi. Ha attraversato una pluralità di esperienze, ha vissuto soddisfazioni e prove e le ha tradotte nella pittura, sul filo di un prezioso “diario interiore” che – come sostiene Licio Damiani – “supera la confessione personale, universalizza stati d’animo e passioni, proietta lo spunto autobiografico in spazi totali”. “Siamo nel luogo di un’ anima dove non abitano lunghi respiri, né indugi benefici, ma è stanza turbata dal costante richiamo al trasloco accelerato… Dalla natura l’artista trascina il ricordo dei colori che si addensano e si mescolano con l’agitarsi di grandi forze cosmiche in un moto perenne che crea concitate sequenze sinfoniche, mentre, talvolta, sommesso e amato, si compone mansueto il sapore lontano dell’infanzia. Allora la natura beve ricordi fanciulli per restituirli in sospese atmosfere verdi d’acqua e in terre cangianti. Il fluire e lo sbarramento; e un incessante battere sotterraneo d’ali che non promette isole nell’anima” (Isabella Deganis). La Mazzuchin ha da sempre privilegiato l’arte visiva come veicolo di comunicazione nella libertà delle tecniche (olio, acquerello, sanguigna, incisioni, tempera e miste) e dei supporti (tela, cartone, ceramica, vetro, legno, rame), anche se tende a preferire l’uso dell’olio su tela, da piccolissime a grandi dimensioni. Negli ultimi anni ha dipinto moltissimi camei con miniature di quadri su tela (cm8x10 per esempio) così come ha proseguito i suoi racconti su tele di 5/6 m. sospesi in una ricerca esistenziale infinita. L’arte di Enrica Mazzuchin è presente in permanenza al MIIT di Torino, Museo Internazionale Italia Arte; nell’ Archivio Storico dell’Arte Italiana di Padova; nel catalogo online della Galleria ArtTime Insight di Udine e di Spoleto Arte; in permanenza nel Museo Diocesano di Gubbio e nelle “Pagine d’artista” curate dalla critica e storica dell’arte Monica Ferrarini. Enrica Mazzuchin è un’artista storicizzata, presente sul CAM, Catalogo Arte edito dalla Mondadori, e dal 2020 anche sull’Atlante dell’Arte Contemporanea ed. dalla DeAgostini e su molte altre pubblicazioni e libri d’arte. Nel 2019 è stata selezionata dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma per il prestigioso “Premio Medusa Aurea” e dal Prof. Vittorio Sgarbi per l’esposizione a Cervia, ai Magazzini del Sale, “I Mille di Sgarbi”, evento promosso e curato dal professore attraverso un concorso nazionale e la selezione di soli 100 artisti in Italia. Nell’autunno del 2019, insieme a circa 20 artisti, rha rappresentato l’arte italiana nel

prestigioso Museo di Stato Vernardsky di Mosca, di fronte al Kremlino e, sempre nel 2019, grazie all’attenzione del Prof. Rosario Pinto, storico dell’arte e docente universitario, la documentazione relativa all’attività artistica di Enrica Mazzuchin è stata inviata per l’archiviazione alla Biblioteca Thomas J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York. Nel 2020 è stata nuovamente selezionata a livello nazionale, direttamente dal Prof. Sgarbi, per la seconda edizione della collettiva “I Mille di Sgarbi” a Cortina d’Ampezzo. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero (Miami, New York, Chicago, Toronto, Londra, Malta, Monte Carlo, Mosca) e vinto numerosi premi nazionali e internazionali.


CRITICI, STORICI E GIORNALISTI che hanno scritto dell’artista Licio Damiani, Isabella Deganis, Vito Sutto, Giancarlo Biasco, Natale Zaccuri, Gianfranco Ellero, Renato Manera, Elena Viotto, Fabrizio Borghini, Michela Zanutto, Salvo Nugnes, Elena Gollini, Carla d’Aquino Mineo, Monica Ferrarini. CATALOGHI E PUBBLICAZIONI . CAM n.54, Catalogo Arte Mondadori, ed. Mondadori, Milano, 2018; . CAM n.55, Catalogo Arte Mondadori, ed. Mondadori, Milano, 2019; . CAM n.56, Catalogo Arte Mondadori, ed. Mondadori, Milano, 2020; . Speciale “Cahier d’Art”, selezione di artisti contemporanei sul mensile Arte della Mondadori, 2020; . “Atlante dell’Arte Contemporanea”, ed. De Agostini, Novara, 2020; . “Albo d’Oro dei Maestri contemporanei”, inserimento per meriti artistici, con critica, selezione di opere e profilo d’Autore nell’Archivio Storico dell’Arte Italiana del Centro Accademico Maison d’Art di Padova, 2019; . Catalogo “I Mille di Sgarbi a Cervia”, a cura dal Prof. Vittorio Sgarbi, Lo Stato dell’Arte (RA); . Catalogo “I Mille di Sgarbi a Cortina d’Ampezzo”, a cura del Prof. Vittorio Sgarbi, Lo Stato dell’Arte (RA), 2020; . Catalogo “ArtTime”, online e cartaceo, 2019 (catalogoarttime.net) . Catalogo “Verso Caravaggio”, ed. Giorgio Mondadori, 2019; . Catalogo “ItaliArt Kremlin 2019”, Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea Italiana, ed. ItaliaArt, 2019; . Catalogo “Spoleto Arte”, a cura di Vittorio Sgarbi, ed. Giorgio Mondadori, 2018; . Catalogo “ Sconfini”, NewArt NG ed., 2018; . Catalogo “The Great Italian in London”, ed. Promoter Arte, 2018; . Catalogo “ Biennale Milano – International Art Meeting”, presentata da Vittorio Sgarbi, ed. Giorgio Mondadori, Milano, 2017; . Catalogo “Miami meets Milano – International Art Exhibition”, in concomitanza con Art Basel, ed. Giorgio Mondadori, Miami, 2017; . Catalogo “Pro Biennale”, presentata da Vittorio Sgarbi, ed. Giorgio Mondadori, 2017; . Catalogo “IBCA International Biennial of Contemporary Art – Turin Chicago”, Italia Arte Edizioni, Torino, 2017; . Catalogo “Spoleto Arte”, a cura di Vittorio Sgarbi, ed. Giorgio Mondadori, 2017; . Catalogo “ Internazionale Italia Arte 2017”, Museo MIIT

Torino, Italia Arte Edizioni, Torino, 2017; . Catalogo “ Perugia Contemporanea”, Museo MIIT, Italia Arte Edizioni, 2017; . Catalogo “ Torino Capitale Europea del Turismo 2017”, Museo MIIT, Italia Arte Edizioni, Torino, 2017; . Catalogo “Miami meets Milano – International Art Exhibition”, in concomitanza con Art Basel, ed. Promoter Arte, Miami, 2016; . Catalogo “Pro Biennale”, presentata da Vittorio Sgarbi, ed. Promoter Arte, Venezia, 2016; . Catalogo “Arte Padova 2011”, Padova Fiera, Grafiche Antiga, 2011; . Catalogo “Proponendo. Nuove proposte per l’Arte Contemporanea”, tipografia Bandecchi e Vivaldi, Pontedera, 2010; . Catalogo “Blue Zone”, evento collaterale 53 Biennale di Venezia, Italcopy, Trieste, 2009; . Catalogo “Donna e Arte. Il sogno necessario”, Tipografia Marioni, Udine, 2007; . Catalogo “ NascereMorireNascere”, Arti Grafiche Friulane, 2006; . Catalogo “ Enrica Mazzuchin ”, mostra personale a Villa Manin di Passariano, Tip. Marioni, Udine, 2004; . “Scrivendo d’Arte”, appunti d’Arte figurativa in Friuli Venezia Giulia, Vito Sutto, Circolo Culturale Il Cole, Chiandetti Editore, 2002; . Catalogo “Tra cielo e terra”, mostra personale Casa della Contadinanza Castello di Udine, stampa Arti Grafiche Friulana, Udine, 2001. PREMI NAZIONALI, INTERNAZIONALI E CONCORSI . “International Art Prize-Premio Caravaggio”, Hotel Hilton, Malta, 2019; . “1 Premio Internazionale Biennale di Venezia-Arti Visive-Sez.Arte Impressionista”, Accademia Santa Sara, Alessandria, 2019; . “I Mille di Sgarbi”, prima edizione a Cervia, selezione sul territorio nazionale di circa 100 artisti in Italia, a cura del Prof. Vittorio Sgarbi; . “I Mille di Sgarbi”, seconda edizione a Cortina d’Ampezzo, selezione sul territorio nazionale di circa 100 artisti in Italia, a cura del Prof. Vittorio Sgarbi; . “Premio Medusa Aurea”, Attestato di Merito conferito dall’Accademia Internazionale d’Arte Moderna, Roma, 2019; . “Premio Concorso Internazionale d’Arte”, sez. pittura, BAC Biancoscuro Art Contest, vincita Winter edition, 2019; . “1 Premio Concorso Internazionale Margherita Hack, la Signora delle Stelle”, 2016, Milano; - “1 Premio Rio Art - Olimpiadi dell’Arte”, Rio de Janeiro, 2016; . Riconoscimento “Artista contemporaneo nel Mondo”, Montecarlo, 2016; . Riconoscimento “Artista contemporaneo nel Mondo”, Londra, 2018; . “Premio Cosmos”, Mille modi di rappresentare l’Universo, Gubbio, 2017; . “Selezione BAC”, Biancoscuro Art Contest, 2019. MOSTRE dal 2014


Ha partecipato a numerose mostre nazionali, internazionali e personali. Tra le più significative negli ultimi anni: . personale Hotel Marin a Lignano Sabbiadoro, 2014; . Rotonda del Metro Hall di Toronto, collettiva, Canada, 2014; . “Arte in Villla”, collettiva, Villa Muciana a Muzzana del Turgnano (Ud), 2014; . personale Hotel Falcone a Lignano Sabbiadoro, 2014; . Fiera d’arte contemporanea, collettiva a Forte dei Marmi, 2014; . personale Hotel Meridianus a Lignano Pineta, 2014; . Esposizione itinerante a Monfalcone (Go), 2015; . personale Hotel Rossini Lignano Sabbiadoro, 2015; . Fiera dell’Arte Contemporanea, collettiva a Bologna, 2015; . “Natale all’ Art Time”, collettiva Galleria Art Time, Udine, 2015; . “Roma Calling”, Fondazione Venanzo Crocetti, Roma, 2016; . “London Calling”, collettiva d’arte nella Crypt Gallery, Londra, 2016; . “Pro Biennale” di Venezia, Palazzo Giustinian Faccanon, a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia 2016; . “MonteCarlo Calling”, Hotel Metropole, Monte Carlo, 2016; . “Spoleto Arte incontra Venezia”, a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2016; . “Miami meet Milano. International Art Exhibition”, Miami, Florida, 2016 . “Olimpiadi dell’Arte” durante le Olimpiadi, Rio de Janeiro, Brasile . “International Biennial of Contemporary Art”, 33 Contemporary Gallery Zhou Brothers, Art Center Foundation, Museo MIIT, Chicago; . “Spoleto Arte incontra New York”, Hotel Michelamgelo, New York, 2017; . “Biennale Milano-International Art Meeting”, Biennale Internazionale d’Arte, Brera Site, Milano, 2017; . Personale “Tra sogno è realtà”, Milano Art Gallery, 2017; . “Torino Capitale Europea del Turismo 2017”, Museo MIIT, Torino, 2017 . “Perugia Contemporanea”, Ipso Art Gallery, Italia Arte, Perugia, 2017. . “Cosmos”, La Medusa, Gubbio, 2017; . Partecipazioni fieristiche: Fiera d’Arte Contemporanea di Forte dei Marmi, di Forlì, di Bologna, di Padova, di Perugia, di Parma e Forli’, 2018; . “Sconfini”, mostra collettiva, Scuola Grande di San Teodoro, New Art, Venezia, 2018; . “Spoleto Arte incontra New York”, Hotel Michelamgelo, New York, 2018; . “Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea. Spoleto Arte”, a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo Leti Sansi, Spoleto,


2018; . “Pro Biennale”, Scuola Grande di San Teodoro e Palazzo Grifalconi Loredan, Associazione culturale Spoleto Arte, a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2018; . “Magiche atmosfere”, collettiva Galleria Art Time, Udine, 2018; . “Innamorarsi dell’Arte”, Galleria Art Time, Udine, 2018; . “The Great Italian Art in London”, The Crypt Gallery, Londra, 2018; . “Prize Art Exhibition”, IV Mostra Collettiva, DEM Art Gallery, Mestre (Ve), 2018; . “Arte Fiera Forlì”, collettiva, vincita concorso, Biancoscuro Gallery, Forlì, 2018; . “I Mille di Sgarbi”, collettiva di circa 100 artisti selezionati direttamente dal prof, Vittorio Sgarbi, Magazzini del Sale, Cervia, 2019; . Mostra opera finaliste “Premio Medusa Aurea 2019”, Accademia Internazionale d’Arte Moderna, Roma, 2019; . “Premio Caravaggio”, collettiva Hotel Hilton, Spoleto Arte, Malta, 2019; . “Dialogando con la Biennale di Venezia”, collettiva Scuola Grande di San Teodoro, a cura dell’ Associazione Culturale Napoli Nostra, Venezia, 2019; . “ItaliaArt Kremlin 2019”, selezione di 20 artisti italiani per rappresentare l’eccellenza dell’arte italiana contemporanea a Mosca, a cura della società Ars Nova LLC al Museo del Kremlino, Mosca, 2019; . “Forme, materia e colori nell’Arte del XXI secolo”, collettiva al centro Multimediale Mario Cacace “Eden Paradiso”, Anacapri (Na), 2019; . “Tempo & Spazio”, selezione di 11 artisti italiani per un’esposizione internazionale all’Istituto Italiano in Guatemala, a cura di Monica Ferrarini, 2019; . “Infinite Percezioni”, collettiva internazionale d’Arte, Galleria Spazio 40, Roma, 2019; . “Natale d’Arte”, Galleria Esse&rre, Porto Turistico di Roma, Ostia, 2020; . “Tra tradizione e innovazione. Realtà interiori nell’Arte Contemporanea”, Castel Nuovo, Napoli, 2020; . “I Mille di Sgarbi”, seconda edizione, mostra e selezione di circa 100 artisti a cura del Prof. Vittorio Sgarbi, Ciasa de Ra Regolas, Cortina d’Ampezzo (Bl), 2020.

L’artista vive e lavora a Udine. Studio in Viale Palmanova 78- 3478312091- enrica.mazzuchin@ gmail.com


I mille di Sgarbi A cura del professor Sgarbi Museo Mario Rimoldi Cortina D’Ampezzo dal 8 febbraio al 13 aprile








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