ANNO 3 FREE PRESS AGOSTO 2019
Speciale Arte
PICASSO A PECHINO. Una mostra da record
Elisabetta Maistrello Italia e Guatemala uniti in una mostra
Personale
CHI SONO IO? UNO, NESSUNO, CENTOMILA
a cura di Roberta Gubitosi
C
hi sono io? Uno, nessuno, centomila è il titolo della recente produzione di Elisabetta Maistrello dedicata completamente alla rappresentazione di volti femminili. La serie, esposta presso l’esclusivo Wine Creative Lab 47Anno Domini, esprime l’evoluzione del suo percorso creativo e la personale riflessione sulla frammentazione dell’io nel rapporto complesso delle relazioni partendo dal famoso romanzo di Pirandello. La serie dei volti riflette il modus operandis di Elisabetta divenendo contemporaneamente emblema dell’infinita ricerca di identità che coinvolge ognuno di noi nel trascorrere dell’esistenza. L’artista impiega una tecnica veloce e istintiva maturata in seguito a diverse sperimentazioni che si distingue per il tratto pittorico immediato, steso direttamente sulla tela. La sicura scioltezza che emerge dalle figure è il risultato dell’interiorizzazione di una prassi e di una gestualità che esprimono pienamente l’esperienza emotiva dell’artista. I segni essenziali tracciano il disegno del volto successivamente animato da corte pennellate che come tasselli costruiscono il volume dando vita all’espressione. Come un mosaico pittorico, i gesti e i tocchi di pennello divengono tessere cromatiche capaci di conferire sempre nuove emozioni e stati d’animo, mentre gli ac-
INAUGURAZIONE 23 NOVEMBRE ORE 17.00 23 NOVEMBRE 2019 2 FEBBRAIO 2020 47ANNO DOMINI cesi accostamenti di colore, a volte fortemente contrastanti, rivelano la matrice espressionista della sua pittura. Sotto l’azione dell’artista, ogni volto si presenta con la sua fisionomia; tuttavia i tratti indefiniti sottolineano il valore relativo della rappresentazione che sembra scomporsi e ricomporsi in un infinitum. Sorprende il continuo variare dei caratteri, risultato della fervida creatività dell’artista che lascia emergere tutta la mutevolezza dell’immagine del sé. Rivalutando la forte attualità dell’opera pirandelliana, Elisabetta Maistrello sottopone all’osservatore la questione della persona-maschera, attraverso l’esistenziale quesito “Chi sono io?”. Consapevole delle diverse maschere che ognuno indossa anche in relazione ai ruoli e alle convenzioni sociali, l’artista interpreta la dimensione mutevole della personalità nella contingenza del presente. Il susseguirsi dei volti quindi diviene un invito a intraprendere un percorso di introspezione, a mettersi in discussione e a riconoscersi nelle varie situazioni. Lo “scherzo spaventoso delle relazioni”, per cui ogni individuo è visto dagli altri in centomila modi diversi, diviene motivo di una ricerca volta a recuperare la propria integrità nel complesso fluido delle relazioni sociali.
I miei volti sono in realtà anime, stati d’animo che possono rappresentare chiunque di noi
CRITICA
N
elle opere dell’artista Elisabetta Maistrello è evidente il suo legame con una parte di sé molto intima, esprime con la pittura il pensiero, l’emozione e la sua anima che si riflettono negli sguardi dei volti delle sue donne. Si intersecano gli stili in chiave contemporanea della Pop Art che rivoluziona il concetto di arte e cultura e lo consegna ai mass media come precursore di nuova immagine da diffondere. Nelle opere di Elisabetta Maistrello i colori sono pieni, vivaci, comunicano allegria, ma solo per chi li osserva all’apparenza. Oltre la visione sterile di un volto puoi scoprire l’angoscia esistenziale consumata dal nostro tempo con dimostrazioni di durezza apparente, di finto adattamento, di disillusione mascherata da un sorriso. Ecco come l’artista si dipana tra i sentimenti dando voce alle emozioni, complicando i tratti delle pennellate, che in alcuni casi diventano dinamiche simbolicamente geometriche, con una gestualità che man mano si complica affermando la sua personalità. E’ chiara la libera interpretazione della realtà come sfogo del mondo interiore e lontano dal comune vivere quotidiano, Elisabetta Maistrello recupera le emozioni perdute nell’Io e le riconsegna vive e tangibili sulla tela. La nuova apertura verso i significati simbolici interiori forniscono all’immagine autonomia di pensiero, ognuno per Elisabetta può sentire ciò che più lo aggrada nella piena consapevolezza, in fondo noi siamo Uno, Nessuno e Centomila. TESTO DI STEFANIA DOIMO ZILIO
BIO
Figlia d’arte del mondo orafo. Ama l’arte in tutte le sue forme. Ha frequentato studi di pittura figurativa , iperrealista e scultura. Elisabetta è un’ artista autodidatta, dotata di grande sensibilità e rigore tecnico si appresta alla sperimentazione di varie tecniche pittoriche, dopo vari anni di attività, è approdata ad una sintesi pittorica di indiscutibile fascino. Elisabetta è arrivata oggi a una sintesi in cui un uso suntuoso e abilissimo della materia si associa ad un senso del colore di estrema e suprema sensibilità dando vita ad opere figurative di forte impatto visivo ed emotivo. Elisabetta ha affermato il suo stile, in lei la contemporaneità e il moderno dialogano con l’antico in nome del messaggio dell’opera d’arte: usa normalmente il figurativo, alle quali da una impronta tutta sua, lontana dalla pittura di maniera. Mantenendo i connotati della pittura tradizionale, Elisabetta è riuscita ad evidenziare la forma ed il disegno, attraverso le macchie di colore che vivono di vita propria. Ella scopre, attraverso l’Espressionismo, la possibilità della gestualità, infatti dipinge con gesto rapido e deposita sulla tela tracce di colore e di materia che scaturiscono dall’inconscio, perchè non si accontenta di un gesto vuoto e gratuito, ma vuole produrre un atto creativo. I suoi dipinti sono eseguiti con straordinaria attenzione alle vibrazioni luminose, usando una tecnica particolare e personale, da Lei definita “ eccentrismo cromatico “, tecnica creata da un connubio meraviglioso tra spatola e pennello. Quest’ultimi imprimono il
colore sulle tele come due ballerini di tango argentino che ballano al suon di musica, forti, decisi ma nello stesso tempo dolci e armoniosi, il tuttorifinito e ultimato con leggeri, sottili e preziosi tocchi di punta di pennello. La pittura per Elisabetta è una scrittura del cuore, che con gesto veloce, ferma sulla tela un momento importante di vita. ELENCO ESPOSIZIONI: 6/7 Settembre 2008 XI Edizione Trastevere in Arte – Vicenza 6/4 Giugno 2009 Collettiva di scultura “Con-creta-mente” - Chiesetta Santa Maria Assunta Monticello C.Otto Vicenza Giugno 2009 Concorso Internazionale G. Mondadori Premio D’arteNovembre 2009 Estemporanea Centro Storico Thiene – Vicenza 20/27 Marzo 2010 Collettiva di pittura “Face to face” alla galleria Symposium – Milano 8 Maggio al 8 Aprile 2010 Personale di pittura “ I pensieri dell’anima” presso Joy Barber Shop - Vicenza 2 Giugno al 3 Luglio 2010 Collettiva galleria Artù – Vicenza Novembre 2011 Fiera Arte Padova – Padova 4 Dicembre 2011 Momart – Padova 10 Febbraio al 4 Marzo 2012 Collettiva di Pittura al Palazzo Gran Guardia – Padova 5 Marzo 2012 Momart Padova 1 Aprile 2012 Momart Padova 1 Ottobre 2012 mostra permanente al locale Vidrò Padova Novembre 2012 Fiera Arte Padova - Padova con parte-
cipazione al premio CAT Dicembre 2012 mostra personale Al Locale “da Andrea” - Padova Dicembre 2012 mostra permanente Darsena “Le Saline” - Chioggia 3 Gennaio 2013 h.9,30/10,00 Diretta tivù canale 78 del digitale terrestre su Arte Tivù Lab Orler 10 Gennaio 2013 h.9,30/10,00 Diretta tivù canale 78 del digitale terrestre su Arte Tivù Lab Orler 23 Gennaio 2013 h.9,30/10,00 Diretta tivù canale 78 del digitale terrestre su Arte Tivù Lab Orler 28 Gennaio 2013 h.9,30/10,00 Diretta tivù canale 78 del digitale terrestre su Arte Tivù Lab Orler Febbraio al 2 Marzo 2013 Collettiva di Pittura al Palazzo Gran Guardia – Padova 21 settembre 2013 Opere selezionate e scelte per partecipare ad “Artisti e Capre”, una manifestazione d’arte con la supervisione di Vittorio Sgarbi che vuole essere una vetrina per artisti emergenti. 10 novembre 2013 Presente alla galleria Artsti e Capre - La bottega di Sgarbi. - Pesaro 1 Dicembre 2013 Momart - Padova 15 Dicembre 2013 Momart - Padova 6 Aprile 2014 Momart - Padova 16/17/18 Maggio 2014 Sotto i portici - Bologna 20 Maggio/20 Settembre 2014 Ristornate “Lido 18” Jesolo 26/27/28 Settembre 2014 VIII edizione di “Abano le Terme dell’Arte” - Abano Terme Padova 15 Maggio/2Giugno 2015 mostra collettiva e vincitrice del primo premio “Vota il tuo artista preferito” al “MoMArt Art Exhibition” spazio espositivo Ex Macello - Padova 28 Novembre 2015 mostra personale “Oltre L’Impossibile” a cura di Barbara Codogno presso Le Pepè
Vigonovo (VE) 19 Marzo/20 Aprile mostra personale “Lo sguardo del cuore” a cura di Barbara Codogno presso il Caffè Pedrocchi - Pd 04 Ottobre 2016 mostra Nowart a cura della galleria Inarte Werkkunst Italia presso Mediolanum Art Gallery Padova con la presenza di Vittorio Sgarbi. 30 Marzo 2017 Premio Internazionale d’Arte Contemporanea a cura del Dott. Giorgio Grasso, Presidente giuria Dott. Vittorio Sgarbi. 29 giugno 2017 permanenza presso la Banca Fideuram - Pd 30 ottobre 2017 permanenza alla Galleria MAG Mediolanum Art Gallery - P.tta Bussolin,21 - Padova 8 febbraio/4 marzo 2018 mostra collettiva “Emergere” presso lo Spazio Biosfera - Pd 13 - 25 maggio 2018 bipersonale “La natura che canta con l’anima” presso il Castello del Catajo - Battaglia Terme - Pd 27 maggio / 10 giugno 2018 personale “ Physis e Psiche” presso il Castello del Catajo - Battaglia Terme - Pd 10 novembre / 10 dicembre 2018 collettiva di “San Martino” con la partecipazione del critico d’arte Luca Nannipieri presso Fondazione Mazzoleni Alzano L. - Bg 27 - 29 novembre 2018 minicollettiva “Il Piacere” di Emergere in Arte presso lo Spazio Biosfera – Pd 22 – 24 marzo 2019 minicollettiva “RI-tratti di Donna” di Rhetie presso lo Spazio Biosfera – Pd 30 marzo - 15 aprile 2019 collettiva presso Centro Arkade - Mentana - Roma
Picasso a Pechino. Una mostra da record
22 Agosto 2019 Un evento che passerà alla storia: Pechino fa da cornice alla straordinaria mostra dedicata a Pablo Picasso dallo UCCA Center for Contemporary Art, complice la fenomenale attenzione di pubblico  UCCA Center for Contemporary Art, Pechino 
ravvicinato con l’artista che rivoluzionò la pittura contemporanea. In occasione della visita dell’allora presidente francese François Mitterand, arrivarono nella capitale asiatica una trentina di opere di Picasso. Questa volta, invece, le opere sono oltre un centinaio e, se volessimo riassumere questa mostra in qualche cifra, i numeri farebbero strabuzzare gli occhi.
 Pablo Picasso, Il bacio, Mougins, 26 ottobre 1969. Allo UCCA Center for Contemporary Art di Pechino si è da poco inaugurata la più grande mostra sul genio artistico del Novecento mai realizzata in Cina. Nonostante i numeri siano da capogiro, non si tratta della prima volta di Pablo Picasso (Malaga, 1881 Mougins, 1973) in Cina. Nel 1983 il pubblico cinese ha avuto il primo incontro
106 quadri. I primi trent’anni dell’attività artistica del maestro sono rivelati in un percorso che include ben 106 opere, tutte provenienti dal Musée national Picasso-Paris.  Man with a mandolin La mostra racconta la storia della formazione creativa e dei processi sperimentali messi in atto dal talento più audace, originale e prolifico della storia dell’arte moderna, accompagnando il visitatore attraverso una selezione di opere realizzate
PABLO PICASSO
 Opere
fra il 1893 e il 1921. Disegni, dipinti, sculture e composizioni di collage su carta formano la più grande raccolta di lavori picassiani mai presentata in Cina e il loro trasporto oltreoceano ha dell’incredibile.  Nei sei capitoli in cui è organizzato il percorso espositivo si materializzano, agli occhi sbalorditi ed emozionati del pubblico, quei segni grafici, quegli studi a matita, quei dipinti che per tanti cinesi sono stati finora solo delle inconfondibili immagini studiate nei libri d’arte. Tra i capolavori in mostra sono presenti alcuni materiali preparatori per le celeberrime Demoiselles D’Avignon e il famoso Man with a mandolin del periodo cubista, ma non solo. Matisse, Cézanne, Rousseau, Braque, Miró e Vuillard sono alcune tra le firme delle nove opere esposte che provengono dalla collezione privata di Picasso, nomi scesi dall’Olimpo dell’arte contemporanea per celebrare la “nascita di un genio creativo”.
CAMMINO ARTISTICO Questa è la citazione che, a detta della curatrice Emilia Philippot, responsabile della collezione parigina, meglio rappresenta l’anima della rassegna. La mostra, che per Pechino si configura come l’evento artistico più importante dell’anno, offre una panoramica completa sui primi tre decenni della straordinaria carriera di Picasso e offre una esclusiva opportunità di comprenderne il grande genio creativo. La straordinaria raccolta di disegni consente un avvicinamento personale, a tratti intimo, all’artista: il percorso e l’allestimento guidano la visita in un’alternanza quasi sacra tra spazi chiusi e aperti; i tagli alle pareti, una citazione quasi “scarpiana” dello spazio museale, concede la vista privilegiata di alcune opere in un gioco di anticipazioni e rimandi che svelano pian piano la grandezza del maestro. ISTITUZIONI Picasso – Birth of a Genius è stata resa possibile grazie a una congiuntura istituzionale e diplomatica senza precedenti ed è già stata riconosciuta come una pietra miliare nella storia delle relazioni culturali sino-francesi. I rapporti bilaterali a tema culturale sono stati un tema centrale durante gli incontri dello scorso anno tra il primo ministro francese Édouard Philippe e il premier cinese Li Keqiang. Il 2021, scelto come l’anno dedicato al turismo sino-francese, vedrà l’intensificarsi dello scambio culturale bilaterale tra i due Paesi; d’altronde, la necessità di creare una crescente cooperazione tra i governi di Francia e Cina nei campi dell’arte e della cultura è stato uno dei temi affrontati dal presidente Xi Jinping e dal presidente Emmanuel Macron lo scorso 25 marzo al Palazzo dell’Eliseo.
Date le premesse e gli accordi ai vertici, la mostra non poteva che rivelarsi un gran successo di stampa, pubblico e critica. IL PUBBLICO Nella prima giornata di apertura al pubblico, lo UCCA ha registrato qualche non meglio specificato migliaio di visitatori. Dall’account Facebook dell’istituzione artistica, in calce a una già eloquente foto, si legge: “The first public day of Picasso – Birth of a Genius broke our visitor records! Many thanks to the thousands of visitors who came by on day one to see the most significant Picasso exhibition staged to date in China”.  Nonostante la Cina sia il Paese dei grandi numeri per antonomasia, le cifre che accompagnano questa mostra hanno, in ogni caso, dell’incredibile. Il pubblico cinese, troppo spesso a digiuno di contatti diretti con i grandi maestri occidentali perché qui in Cina molto spesso le mostre sono digitali, realizzate con immagini proiettate , sembra apprezzare il rapporto diretto con la grande storia dell’arte.
Italia e Guatemala uniti in una mostra Mostra internazionale “Tempo & Spazio”
L
’evento coinvolge artisti italiani, selezionati dal curatore e critico d’arte Monica Ferrarini, che si incontreranno in dialogo e confronto con artisti guatemaltechi, selezionati dalla curatrice e artista Brenda Estrada. La mostra gode del Patrocinio morale di: Istituto Italiano di Cultura, Associazione M.F.eventi, Associazione Guatemala es Guatemala, Colectivo Cinceles.
di condurlo a consapevolezze capaci di generare nuovi interrogativi esistenziali o semplicemente nuovi punti di approccio alla realtà oggettiva.” La mostra sarà aperta fino al 6 settembre.
Critica della dottoressa Monica Ferrarini “una mostra collettiva internazionale che non è semplicemente una mera esposizione di opere d’arte ma un’occasione di incontro e confronto tra artisti diversi che consente loro di mettersi in relazione in maniera costruttiva, generando diversi spunti di riflessione e scardinando ogni tipo di barriera spazio / temporale come solo il linguaggio artistico può e sa fare. Ogni artista nel suo incessante viaggio creativo, sempre alla ricerca di un’identità artistica unica, di un codice espressivo nuovo, di uno stile personale, indaga e scava nelle zone più recondite del proprio sentire per scovare ricordi, stati d’animo, esperienze ed emozioni in grado
Artisti italiani: Elisabetta Bertulli, Francesco Calia, Sonia De Nicola, DiDiF, Micaela D’Onofrio, Silvia Fasani, Enrica Mazzucchin, Irina Petrovna, Paolo Pozzetti, Roberta Ragazzi, Valentina Roma. Artisti per Guatemala es Guatemala: Beverley Rowley, Roberto Cohen, Rita Villanueva, Rocio Villanueva, Mere Godoy, Brenda Estrada, Luis Caal, Lisette Giron, Maria Del Carmen Contreras, Mere Godoy, maria Fernanda Garcia, Pellecer, Camilo Almaraz, Sebastian Lopez Duran, Henry Cukier, Hyona Angie Chung, Luisa Ayau, Emilio Karake Artisti del Colectivo Cinceles: Beverley Rowlwy, Brenda Estrada, Denise Anderson, Betty Paiz, Tony Miranda, Manuel Estrada, David Ordonez, Sonia Reyes, Susanna Noguera, Silvia Garcia Granados, Maria Pascual De B, Hyona Angie Chung, Vera Ramirez
Keith Haring Artista
neo-pop statunitense figlio della cultura di strada, parto felice della cosiddetta Street Art newyorkese prima della sua consacrazione all’interno del mondo ufficiale dell’arte è stato inizialmente un emarginato... Diventando noto nei primi anni 80 con il murales realizzati nelle metropolitane. L’ artista sulla falsariga del suo modello inconscio e ormai “alto” Andy Warhol, trasmette e inventa un nuovo linguaggio urbano, costituito da sagome quasi infantili o primitive, caratterizzate da un un continuo segno nero che si rifà palesemente al fumetto.
“Firenze e la sua anima etrusca”
PALAZZO BASTOGI Via Cavour, 18 FIRENZE dall’11 al 26 settembre 2019 orario di visita della mostra dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00 Si inaugura il giorno 11 settembre 2019 alle ore 16,30 nelle prestigiose sale di Palazzo Bastogi, con il Patrocinio e la collaborazione della Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, col Patrocinio della Città Metropolitana di Firenze ed altri privati, la mostra dal titolo “Firenze e la sua anima etrusca” Dopo la prima presentazione del progetto tenutasi nello scorso mese di marzo a Roma con una esposizione e convegno nelle sale del Primo Municipio, la “Biennale Internazionale dell’Etruria” (B.I.E.) sbarca a Firenze con una mostra che raggruppa artisti di area toscana e di altri territori, anche internazionali. Nomi di rilievo ed opere di alta qualità sintetizzano efficacemente quanto le radici storiche siano determinanti nel linguaggio artistico. La mostra crea un percorso nel tempo, un richiamo all’antico, al passato, e poi una progressione verso una visione contemporanea e futuristica. Viene messa in prima luce la scultura con opere di artisti che hanno creato un forte richiamo con il territorio e la cultura etrusca, a cominciare da Claudio CAPOTONDI, nativo di Tarquinia, che in
età giovanile venne incaricato di eseguire una copia dei ‘Cavalli Alati’ conservati al Museo Etrusco di Palazzo Vitelleschi. Importanti altresì le opere di Sauro CAVALLINI, due grandi figure in ferro di impronta arcaica e le sculture lignee di Giuliano AZZONI, artista che visse a Terranova Bracciolini ed ha lasciato opere di forte impatto emozionale. Molti altri sono gli artisti che meriterebbe citare, ma sarà il pubblico a scoprirne o riconoscerne la validità artistica e creativa. Opere realizzate col legno e col ferro, con materiali di scarto, a simboleggiare la perduranza della materia che non conosce tempo. Dr. Quirino Martellini – Presidente della Biennale dell’Etruria
Internazionale
Redazione Valentina Roma Artista, curatrice d’Arte e Riccardo Giorgi Grafico e Art Director redazione.impossiblenews@gmail.com www.impossible-news.com