Contiene due pagine dedicate all'Associazione Oltregiogo - a cura di Federico Cabella
n. 4 - maggio 2014
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Protagonista judo masonese a pag. 44
Alla Rodari il premio del riciclo a pag. 45
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Novità alla Zucca a pag. 45
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Maurizio Zacchini: A Basaluzzo il 17 e 18 maggio la Fiera “Arte e Mestieri” la Fiera ieri come oggi
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a XVIII edizione della Fiera “Arte e mestieri” è un appuntamento ormai consueto che vuole promuovere tradizione e innovazione, ricordo di una consuetudine paesana e promozione della realtà locale con le sue attività produttive. Desidero ringraziare tutti coloro che, come sempre, si sono prodigati per la realizzazione dell’appuntamento, i componenti del Consiglio comunale come le associazioni locali che daranno il loro contributo durante la processione, l’apertura degli stand gastronomici e la sicurezza dei partecipanti che attendiamo numerosi. Quest’anno abbiamo anche la collaborazione del “Distretto del Novese”, un’associazione fra comuni del territorio con lo scopo di promuovere tutti gli eventi locali culturali, commerciali, turistici ed enogastronomici che possono valorizzare le nostre zone. Gli stand espositivi, visitabili dopo l’inaugurazione di sabato 17 maggio nel pomeriggio, sa-
segue a pag. II
Dalle realtà locali per ripartire
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nche se sta per scadere il mandato della Amministrazione, la Fiera “Arti e mestieri”, che coincide con la celebrazione liturgica del nostro co-patrono S. Bovo, è un appuntamento a cui teniamo molto e che anche quest’anno vogliamo festeggiare al meglio. Anzi, un valore per cui vorrei che venisse ricordata la nostra legislatura è proprio quello del supporto alle imprese e alle aziende del nostro territorio, realtà umane e produttive che cercano di stare al passo con le difficoltà molto acute che si sono accentuate nel corso degli ultimi anni. La Fiera di S. Bovo vuole guardare al passato, perché rivaluta un’antica tradizione basaluzzese – un omaggio beneaugurante alla primavera e all’inizio dei lavori contadini – e allo stesso tempo incoraggiare chi lavora e produce per il futuro, in quanto la sfida globale comporta una estensione molto più ampia dei nostri limiti locali di territorio e di mercato. La quarta premiazione dell’Imprenditore dell’anno va in questa direzione: credere fortemente che l’impegno, la fatica, la professionalità e il talento possano ancora essere gli ingredienti per esportare le cose che sappiamo fare meglio e invertire i segni negati-
vi che non devono farci perdere la fiducia. Con queste motivazioni, spero che la nostra Fiera, giunta al 18° anno, ormai maggiorenne, sia un esempio per mettere in mostra le nostre eccellenze e suscitare motivi di ottimismo. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della Fiera, fra cui il Gruppo Alpini e la Pro Loco, confidando che la buona riuscita dell’evento gratifichi e premi la loro dedizione alla festa che inaugura la bella stagione e, speriamo, “un tempo nuovo”.
Contiene l'inserto "Il Saracchino" realizzato dagli alunni delle scuole Saracco di Acqui Terme
Il Sindaco Gianfranco Ludovici
Speciale Basaluzzo
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Una festa fra tradizione e modernità Maurizio Zacchini presenta il programma ssegue se g e da gu d p pag. ag.. I ag
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ranno nel numero consueto sotto la tensostruttura del parco delle manifestazione, e a questi nella giornata di domenica si aggiungeranno le bancarelle disposte lungo Via Nuova e nel viale alberato nell’ambito dell’iniziativa “A sbàros an cò”. Parallelamente ci sarà nuovamente il “mercatino” dei bambini e dalle mamme degli oggetti vecchi o in disuso esposti per la vendita a scopo benefico per l’asilo “Pellucchi e Paleari”, che sta diventando un appuntamento ricorrente e un bell’esempio di beneficenza e di collaborazione positiva per dare una mano concreta all’istituto educativo più antico di Basaluzzo. Contestualmente all’inaugurazione della Fiera verrà consegnato il premio “Imprenditore dell’anno”, giunto alla quarta edizione, a chi si è particolarmente distinto nella propria attività d’impresa. La consueta processione della domenica pomeriggio sarà accompagnata dal Gruppo Alpini di Basaluzzo, altro storico e prezioso partner della Fiera e dalla fanfara del Gruppo Alpini. Come nel pieno della civiltà contadina l’uscita del santo medievale a cavallo rappresentava l’augurio di un buon raccolto e di una abbondante stagione, così, anche in tempi così rinnovati, anche oggi c’è bisogno di intravedere qualcosa di migliore per il futuro, a partire dall’economia e dalla produzione.
Gli appuntamenti da non perdere 14 Giugno ore 21.00 - Concerto della BB Orchestra
15 Giugno ore 8.00 - Gran Tour di Rondinaria Cicloturistica non competitiva di 75 km
21-22 Giugno Sagra del Pesce
18 Luglio ore 21.00 - Le Quattro Chitarre Omaggio a Fabrizio De André
19-20 e 26-27 Luglio Sagra delle tagliatelle e del cinghiale
Contiene “l'inchiostrino” di Novi Ligure e di Rondinaria e “il Saracchino” di Acqui Terme
l’inchiostro fresco
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Maggio 2014 Nelle pagine interne tutto sulle Amministrative nell'Oltregiogo e nel Basso Piemonte
La voce del tuo territorio
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ANNO XIX / N. 4 - MAGGIO 2014
Sped. in abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B. / Alessandria / nr 570 anno 2005 / Taxe perçue / Tassa risc. ord. (inf. 500 pz)
Cowboy sulle rive dell'Orba Servizio di Giovanni Sanguineti - pag. 8
Una stagione da record: l'Arquatese in promozione Servizio di Enzo Prato nelle pagine dello Sport
Un nuovo medioevo?
Se l’Europa dice di puntare sui giovani e invece è un continente pieno di vecchi
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La “Giovine Europa”
a Storia la sappiamo tutti, più o meno: Giuseppe Mazzini, dopo aver fondato la “Giovine Italia”, fondò a Marsiglia nel 1831 la “Giovine Europa”, associazione ideata per promuovere le rivendicazioni di indipendenza dei popoli oppressi d’Europa. Mazzini la fondò a 26 anni e sostanzialmente è stato l’ultimo atto importante di un giovane in campo europeo. Già, perché se passeggiando per Strasburgo si può vedere la città, sede del Parlamento Europeo, tappezzata di manifesti per le elezioni europee raffiguranti un sacco di bei ragazzi e ragazze alla moda e sorridenti, la realtà dell’Europa è molto più agée di quel che si creda. E non perché giovane voglia tradursi in “bravo” ma, insomma, ogni tanto una novità ci vuole. E invece l’Europa diventa sempre più vecchia e l’Italia ancora di più. I parlamentari che usciranno dalle urne saranno davvero espressioni della “Giovine
Nella foto tre studentesse Erasmus mentre leggono “l'inchiostro fresco” di fronte alla sede del Parlamento europeo
Europa” o della Vecchia Europa (l’Ancien Régime) o ancora meglio della Nuova o Vecchia Politica? Non possiamo dirlo, ma la recente impasse europea di fronte a vicende di cruciale importanza, come ad esempio la questione ucraina, ci fanno pensare su come non si possa perseguire questo modello politico, in cui gli Stati Uniti d’Europa sono una mera utopia, quasi alla pari del ritrovamento di Atlantide. I giovani d’Europa sanno (quasi) tutti almeno due lingue parlate nell’Unione, sono ben istruiti (mediamente meglio dei loro cugini americani) e affondano le radici in una storia fatta di orrori e diritti conquistati, dittature e welfare-state da fare invidia (certamente diverso il discorso per i loro omologhi asiatici). Per essere davvero al passo con i tempi bisogna (ri)partire dal 1831: la “Giovine Europa” è lì che ci aspetta. Mattia Nesto
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i stiamo accingendo a dare alle stampe un numero alquanto difficile da confezionare, perché siamo sotto elezioni e la zona di distribuzione de “l’inchiostro fresco”, oltre ad essere molto ampia, è caratterizzata da un’invidiabile vitalità “politica”. Il tasso di partecipazione infatti è molto alto come dimostrato dal proliferare delle liste che, nella stragrande maggioranza dei casi, si dichiarano “civiche”, quasi a prendere le distanze da quel mondo dei partiti che, soprattutto in questi ultimi tempi, viene percepito in termini sempre più lontani dalla gente. Ma è giusto penalizzare così tanto i partiti? Personalmente non lo credo. Penso infatti che i partiti siano l’unico strumento che la democrazia ha oggi a disposizione per vivere, perché i partiti, per loro natura, aggregano (o dovrebbero aggregare) le domande che giungono dalla società civile (il mondo della vita di tutti i giorni) per trasferirle sotto forma di programmi, con lo stampo della propria ideologia, nella società politica (il mondo delle Istituzioni) trasformandole in politiche pubbliche. Accanto ai partiti vi sono i movimenti, pur essi indispensabili all’ordinamento democratico, la cui caratteristica è quella di sostenere punti di vista mosegue a pag. 4
All'interno “Speciale Sposi” a cura di Umberto Cecchetto e Matteo Clerici con le favole di Eleuterio
l’inchiostro fresco fresco 2 l’inchiostro Maggio 2014
Una scelta consapevole
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l 25 maggio si chiederà ai cittadini italiani di votare per il Parlamento europeo – in Piemonte anche per il consiglio regionale. Ebbene sì. Oltre che piemontesi e italiani, siamo pure cittadini europei. Questa è l’unica occasione per esercitare il nostro potere a Bruxelles. Dei 750 europarlamentari dobbiamo eleggerne 73, il cui ruolo sarà quello di approvare o meno le leggi della Commissione europea e di controllarne l’operato. Meglio non entrare nel merito – si rischia di scendere nella contesa partitica – però ci sono alcuni accorgimenti che non è male seguire per un voto consapevole: 1. Leggete i programmi. Verificate che siano coerenti e realizzabili, diffidate di chi promette troppo. 2. Chiedetevi se gli impegni presi in passato sono stati mantenuti. Gli italiani hanno memoria corta. 3. Giudicate la persona, non la faccia. Chi è bravo nei talkshow non è necessariamente un buon politico. 4. Non pensate solo ai problemi di oggi, perché dopo oggi arriva domani. Arnaldo Liguori
CITTADINANZA ATTIVA
Una riflessione sul rapporto tra spirito di servizio e interesse personale
Non c’è politico senza vitalizio, non c’è gatto senza gomitolo S u “La Stampa” di venerdì 18 Aprile si può leggere un interessante articolo a firma di Massimo Putzu in cui si annotano in maniera precisa tutti gli ex consiglieri dell’Alessandrino che andranno a percepire un vitalizio mensile tra i 2 e 6 mila euro alla fine del loro mandato. Nella lista dei consiglieri uscenti vi sono molti nomi noti della politica locale. La riflessione è scattata quasi spontanea ma ci teniamo subito a precisare che, sia per deontologia professionale che per ricerca di uno stile proprio, l’inchiostro fresco non fa battaglie personali ma riflessioni ideologiche: trattasi quindi non di un ragionamento a carattere personale ma generale. Il lavoro del consigliere (e del politico in senso lato) non è un lavoro qualsiasi, bensì è un impegno sociale al servizio del cittadino. Giorgio La Pira, storico primo cittadino di Firenze, ricordato come il sindaco santo, aveva coniato l’espressione di “spirito di servizio” per la propria carica: un onere che è soprattutto una missione per gli altri e non un modo facile per accrescere il proprio tornaconto personale. Perché ormai pare evidente come l’agone politico sia una vera e propria “gara a sistemarsi”: anche se si esce sconfitti dall’urna, nel caso in cui ci sia infilati nel posto giu-
sto, la “sistemazione” è sicura, l’elezione certa e il vitalizio a vita è scolpito nella pietra. Perché essere eletto sia pure solo tra le fila dell’opposizione
non vuol dire necessariamente dare battaglia su ogni emendamento, ma spesso si traduce in un’ininterrotta sequela di critiche “di facciata” aiutando
Un nodo da sciogliere A
l di là di ogni ragionevole dubbio, i vent’anni in cui Silvio Berlusconi è stato l’indiscusso protagonista della scena politica italiana hanno lasciato sul campo numerose questioni irrisolte. Una fra queste è la mancata riforma della Giustizia. “Fintanto che ci sarà Berlusconi la riforma non si farà”: questa la frase più comune che ci ha martellato le orecchie, visto il braccio di ferro tra il Cavaliere e le toghe iniziato il 21 novembre 1994 quando Berlusconi ricevette un avviso di garanzia mentre presiedeva a Napoli il vertice internazionale del G7 sulla criminalità organizzata. Da lì una guerra tra i poteri dello Stato con una serie di accuse sulle leggi più o meno ad personam. Ma su questo sarà la storia a dare il suo giudizio, resta il fatto che oggi è il “nuovo corso Renzi” a riaprire il dibattito sulla riforma della magistratura alla quale, oggi come ieri, viene imputata un eccessivo potere autoreferenziale. Una testimonianza di ciò è un autorevole editoriale di Angelo Panebianco apparso sul “Corriere della Sera” di Domenica 20 Aprile. Panebianco, richiamandosi ad un articolo a firma di Bruno Tinti pubblicato da “Il fatto quotidiano” dove si denuncia l’eccessiva politicizzazione della magistratura, riconosce che anche questo potere dello Stato debba risolvere al suo interno le anomalie che lo allontanano dal panorama delle democrazie occidentali. La guerra ventennale tra i due contendenti sopra citati ha fatto sì che qualsiasi ripensamento sull’organizzazione della magistratura sia stato tacciato di attacco alla Costituzione. Riuscirà ora Matteo Renzi a sciogliere questo nodo? Nell’attesa affidiamoci alle parole del prof. Angelo Panebianco quando dice che basterebbe solo ammettere che anche i magistrati sono: “uomini e donne uguali a tutti noi, soggetti alle stesse tentazioni di chiunque altro”.
a volte la stessa Maggioranza, uscendo (quando essa è in minoranza per via di alcune defezioni di suoi consiglieri), dall’aula, permettendole così la possibilità di far passare, sia pure di misura, i suoi emendamenti. Carlo Emilio Gadda, il sublime lombardo, scrittore di penna e ancor più di mente finissima, amava usare la parola greco-napoletana “gnommero” per significare le mille sfaccettature del reale, che come appunto uno gnommero, sostanzialmente un gomitolo intorcinato, non si possono slegare. I problemi dell’Italia, l’intricato gomitolo dei mali più o meno atavici non sono situati soltanto nel mondo dei vitalizi: ma certamente uno dei bandoli della matassa inizia proprio laddove finisce il mandato di un politico. Ecco perché l’inchiostro fresco non è interessato soltanto al momento successivo all’insediamento della nuova giunta, ma al finale, in cui le luci si abbassano e gli gnommeri la fanno da padrone. Bisogna stare attenti e vigili e avere occhi e orecchie ben affilate, anzi non basta ancora. Ce lo insegnano i gatti: i gomitoli si possono sciogliere soltanto quando si hanno unghie ben affilate e molta pazienza.
Mattia Nesto Eleuterio
CITTADINANZA ATTIVA
l’inchiostro fresco Maggio 2014
Tramite le parole della figlia Cristina, la storia di un protagonista del PSI Novese
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Vita di partito
“Fare politica cucinando”: N ricordo di Rinaldo Scarsi U
n membro del Partito Socialista, un convinto attivista politico ma soprattutto un uomo di ideali: questo è Rinaldo Scarsi, nel ricordo dalla figlia Cristina. Le sue parole descrivono una persona di sani principi, uno dei tanti che diedero vita alla stagione d'oro della politica italiana. Spiega infatti la figlia: “Mio padre entrò nel PSI perché credeva nei suoi valori, non ottenendo né benefici né cariche: era un militante di base ed era contento così”. Convinto seguace degli ideali di giustizia sociale e di rispetto della democrazia, Rinaldo non aveva paura di farne propaganda in famiglia. Con un fratello democristiano ed uno comunista, le riunioni familiari diventavano occasioni di confronto e dibattito: “Ma sempre amichevole e tranquillo, con le persone che si rispettavano a vicenda”. Stessa situazione nei discorsi con le figlie: “Nostro padre cercava di portarci dalla sua parte politica, ma noi eravamo piccole e non lo seguivamo molto. Forse, ha ottenuto maggior successo con mia sorella maggiore”. Tuttavia, più che con le parole, Scarsi portava avanti la politica con la pratica: suo luogo preferito erano le feste di partito, dove poteva dare sfogo alla sua passione: la cucina. Infatti,
Rinaldo Scarsi al centro (e nel tondo) mentre con altri suoi compagni prepara il pranzo al Festival dell'Avanti che negli anni Settanta si svolgeva in piazza Indipendenza
Novi ricorda Claudio Abbado
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enerdì 16 maggio al Teatro Paolo Giacometti di Novi Ligure andrà in scena uno spettacolo all’insegna della grande musica in “Ricordando il Maestro Claudio Abbado” organizzato dall’associazione Nuovi Archi Novesi con il contributo delle Generali. L’ingresso sarà gratuito e sul palco vi sarà l’Orchestra dei Nuovi Archi Novesi, il soprano Stefania Delsanto, L. A. Chorus con il direttore Paolo Mogni. Le musiche saranno davvero d’autore con le più belle sinfonie di Bach, Pergolesi e Mozart. (m.n.)
“Aveva imparato dai nonni liguri, uno di Pontedecimo, l'altro di Rivarolo, e quando poteva preparava piatti come la farinata ligure, il cappon magro, lo stoccaffisso”. Ad alcune di queste feste riunioni incontrava altri politici locali: alcuni, nonostante la differenza di ideali, divennero amici e compagni di vita come Gian Battista Cassulo, del partito repubblicano, il sindaco Mario Angeli, Costanzo Cuccuru. Simpatie a parte, la militanza di Rinaldo Scarsi fu sempre pacifica: da un lato evitò gli estremismi comuni in quegli anni, dall'altro “Fu sempre rispettato, anche dagli avversari. Sul lavoro, poi, non ebbe mai alcun problema”. Numerose soddisfazioni, ma anche qualche difficoltà: ricordando il padre, Cristina ammette come la politica non sia stata esente da momenti sgradevoli. Come i piccoli intoppi quotidiani: “A volte, quando tornava dalle riunioni, era stanco e di cattivo umore. Ma di solito, gli passava subito”. Ben diverse le grandi questioni irrisolte: “Dopo la stagione dei processi (Tangentopoli), papà si mostrava spesso deluso e sfiduciato. Come se considerasse il partito traditore di quegli ideali per cui si era speso tutta la vita”. Matteo Clerici
ei partiti esistono diverse figure. Vi sono i cosiddetti “professionisti della politica” che “vivono di politica”, i “credenti incondizionati”, che, se anche vedessero il loro leader trascinato in prigione perché riconosciuto colpevole dei più gravi misfatti, continuerebbero a crederlo un santo, i “clientes” che per incarichi e prebende si vendono, per soldi, per sesso o per narcisismo, al potente di turno e i “militanti di base”, che frequentano i partiti con coscienza critica. Questi ultimi sono la vera risorsa di una compagine politica perché, pur credendo fortemente nella propria ideologia, non ne sono schiavi, anzi sono le sentinelle del partito in quanto lo mantengono sulla retta via. Anche i “professionisti della politica” servono al partito poiché mettono a sua disposizione conoscenze tecniche e tempo in quanto la vita associativa, soprattutto oggi, richiede una presenza praticamente a pieno ritmo. Ma i “militanti di base” hanno una marcia in più rispetto a tutte le figure citate, perché essi non “vivono di politica” ma “vivono per la politica”. Ovvero considerano la loro presenza nei partiti o nei movimenti come un compito da svolgere con “spirito di servizio” dando quello che ognuno di loro sa dare. Rinaldo Scarsi, detto il Jack, era uno di questi, un vero militante di base. Gian Battista Cassulo
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l’inchiostro fresco
CITTADINANZA ATTIVA
Maggio 2014
Un nuovo medioevo - prosegue da pag. 1 notematici - come ad esempio sta facendo l’attuale movimento NoTav - e non hanno interesse ad entrare nella cosiddetta “stanza dei bottoni”, per usare una frase di “nenniana” memoria, ma agiscono, traendo consensi dalla società civile, per premere sulla società politica allo scopo di conseguire il loro obiettivo. Nel passato esempi famosi di queste azioni di “pressione” sono state la mobilitazione per l’aborto (referendum del 1981) e prima ancora quella per il divorzio (referendum del 1974). Questo è il gioco democratico tra i grandi numeri (ossia la popolazione di un Paese) e i piccoli numeri (quello delle assemblee elettive che rappresentano l’intero corpo elettorale). Nel sistema elettorale proporzionale in auge sino al 1993 i partiti erano gli indiscussi protagonisti della scena politica. Dopo la caduta del “Muro di Berlino” (9 novembre 1989), la firma del “Trattato di Maastricht” (7 febbraio 1992) e la stagione del “Pool Mani Pulite” di Milano (17 febbraio 1992), il nostro Paese, nel tentativo di adeguare il suo sistema delle rappresentanze al processo di modernizzazione richiesto dal nuovo assetto europeo, abbandona il sistema elettorale proporzionale scegliendo quello maggioritario (legge Mattarella del 4 agosto 1993 modificata poi con la legge Calderoli del 21 dicembre 2005 ed ora con l’italicum, valido solo per la Camera, approvato il 12 marzo 2014, sotto il governo Renzi), pensato per rendere meno affollato il panorama dell’offerta partitica, ma l’élite dominante del Paese entra in fibrillazione: nel mettersi alla ricerca di nuove nicchie di sal-
vaguardia per poter continuare a mantenere i vecchi privilegi sotto la parvenza del nuovo, nascono le coalizioni all’interno delle quali fioriscono nuove sigle e le schede elettorali diventano dei lenzuoli. Tanti infatti sono i simboli delle nuove aggregazioni spesso nate, come i “partiti dei notabili” di ottocentesca memoria, all’interno del Parlamento allo scopo di permettere la sopravvivenza a questo o quel leader. Di fronte a questo gioco ci verrebbe da dire che oggi siamo caduti in un “sistema pluripartitico polarizzato”, dove, come i vassalli e i valvassori depositavano ai piedi del feudatario le loro armi per ricevere protezione e prebende, oggi i vari capi lista portano ai leader delle coalizioni i loro voti per poi farli valere nella distribuzione degli incarichi. Un nuovo medioevo insomma dopo il quale speriamo sorga un nuovo Rinascimento. Gian Battista Cassulo
L’Arca di Noè
A Campo Ligure una folla commossa per l’omaggio a Don Gallo
Per il 25 Aprile
C’
era anche Maurizio Landini, il segretario nazionale della Fiom, a Campo Ligure per ricordare, insieme a una folla commossa e rispettosa, i fratelli partigiani Dino e don Andrea Gallo. Don Gallo, il prete di strada, è sepolto proprio a Campo, vicino alla nonna Caterina, e a rendergli omaggio passano in tanti ogni giorno. Così il 25 aprile una folla commossa ha “invaso” Campo per ricordare il sacrificio dei partigiani che
Da Landini a Bisca a Oliveri lo stesso monito: difendere la Costituzione ogni giorno rischiarono e in tanti casi sacrificarono la propria vita sulle montagne circostanti, vivi nel ricordo di Vittorio Gallo, il figlio di Dino, e di Massimo Bisca, il presidente provinciale di Anpi. Una cerimonia viva
di Davide Ferreri
e attuale, senza retorica, come non capitava da tempo. Tutti, da Landini a Bisca al consigliere regionale Nino Oliveri, presente per portare i saluti della Regione, hanno ricordato, sulle orme del “prete di strada”, come sia necessario difendere i valori della nostra Costituzione, germinati proprio da quella indelebile pagina di storia che è stata la Resistenza. Alessandra Repetto
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S
13.000
e potessimo ricordare questo numero: 13.000. Tredici e tre zeri. Poi 13 è anche il numero della fortuna, della vincita, porta bene e fa ben sperare. Però anche i tre zeri (000). Aggiungere anche la quantità: quintali. Un quintale = 100 chili. Tredicimila quintali = 1.300.000 chili. È la quantità di pane, ogni giorno, buttata via in Italia. Non so dire se sia peggio il fatto che si butti o che non possa essere utilizzata in qualche modo. Se potessimo partire da qui, con un sussulto di dignità, una legge semplice semplice, una ribellione generale. Il superamento della crisi parta dal pane. Altrimenti avremo magari un vestito elegante e costoso, ma una impietosa macchia sulla camicia.
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Club Fratelli Rosselli Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria al n° 226160 il 4/10/2005 P. IVA e C.F. 02096520065 Sede Legale: Piazza Garibaldi, 5 15076 Ovada (AL) “l'inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente Ass. Club F.lli Rosselli La raccolta pubblicitaria è a cura della Ass. Club F.lli Rosselli
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ovada
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Elezioni amministrative ad Ovada: partita la corsa per palazzo Delfino Abbiate a cuore
Una poltrona per cinque U
Pubblichiamo candidati e liste in ordine alfabetico. • Emilio Braini Movimento cinque stelle • Fulvio Briata AmOvada • Giorgio Bricola Patto per Ovada • Emilio De Lucchi Essere Ovada • Paolo Lantero Insieme per Ovada
n’Ovada in fibrillazione per la campagna elettorale che vede impegnati cinque candidati a Sindaco, in una lotta accesa, senza esclusione di colpi: debutta il Movimento a 5 Stelle con il candidato Emilio Braini, 60 anni, con una squadra di 12 persone, molto variegata; Fulvio Briata di Amovada, quarantaseienne, consigliere di Minoranza negli ultimi dieci anni con una lista giovane di persone non tesserate a nessun partito politico; Giorgio Bricola, 77 anni, a capo del listone civico “Patto per Ovada” con 16 candidati, appoggiato da PSI, Moderati, Repubblicani, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Ovada Civica, Fare per Ovada e Movimento Civico Popolare; Emilio Delucchi, 63 anni, alla guida di Essere Ovada con una lista che vede la partecipazione di molti esponenti dal mondo del volontariato, in quanto espressione dei principi di spirito di servizio, ascolto e dialogo. Paolo Lantero, cinquantenne, a capo di Insieme per Ovada, con le forze politiche PD e Rifondazione Comunista, con soggetti provenienti dai tavoli tecnici discussi lungo un percorso di ovadesità e il Sindaco uscente Andrea Oddone, per rappresentare la città nel nuovo scenario provinciale. Sostanzialmente i programmi politici presentati si equivalgono e spaziano sui temi del centro storico, della sanità, del commercio, del lavoro per i giovani con l’obiettivo di mantenere saldo il centro zona, come punto di riferimento. La stesura del programma del Movimento 5 Stelle punta sulla municipalità come espressione di concreta comunità territoriale, con trasparenza e partecipazione diretta dei cittadini; Amovada concentra la sua attenzione sulla famiglia, l’ambiente, la diminuzione delle tasse sulla casa, turismo, commercio e artigianato; Patto per Ovada getta le basi di un nuovo modo di pensare la politica e le istituzioni con al centro i cittadini e i loro bisogni proponendo il rilancio del centro storico, lo sviluppo economico in difesa dell’occupazione soprattutto giovanile, una difesa senza se e senza ma della salute. Essere Ovada propone di integrare, razionalizzare e qualificare l’offerta dei servizi pubblici in una logica di rete e di contenimento dei costi, creando altresì un'agorà virtuale sulla qualità della vita in ogni ambito; infine Insieme per Ovada ha un unico obiettivo: lavorare per la crescita della città e della zona ragionando su una popolazione di 30.000 abitanti per dare un futuro alle nuove generazioni, senza campanilismi e apertura verso un progetto di territorialità.
la città
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e elezioni amministrative comunali rappresentano ogni 5 anni un appuntamento sentito nella logica della continuità o nella nuova progettualità: questa volta cinque liste frammentano l’elettorato che si parcellizza, non dando risultati scontati a nessuno. “Probabilmente tre era il numero giusto - è il commento fra la gente - ma bisogna anche dare atto alle persone di potersi esprimere ed impegnarsi seriamente, per cui se la situazione politica locale ha richiesto, per il malcontento del governo della città, la creazione di altri movimenti, ben vengano”. Chiaramente potrebbe esserci il rischio che uno dei Candidati a Sindaco rimanga anche fuori da Palazzo “Delfino”, ma di questo, se si verificasse, avremo modo di riflettere nel prossimo numero. Le due novità per Ovada sono rappresentate dal Movimento 5 stelle e dalla lista civica “Essere Ovada” con Emilio De Lucchi che, dopo alcuni tentennamenti, ha trovato la giusta collocazione, movimentando non poco la campagna elettorale ovadese. Una conferma per le altre tre liste: “Insieme Per Ovada”, “AmOvada” e “Patto per Ovada”. Un solo messaggio: chi vince, abbia a cuore veramente la città nel vero senso della parola, perché i problemi da risolvere sono veramente tanti. Luisa Russo
Luisa Russo
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ovada E OVADESE
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In 900 per l'AIDO
S
ono circa 900 gli iscritti all'AIDO, Gruppo “Grazia Deprimi”, che nella riunione dei soci del 22 aprile scorso ha deliberato di aumentare le iniziative sul territorio per fare arrivare ad una più vasta platea di persone il messaggio AIDO. Sono anche state confermate per il 2014 le collaborazioni già in essere e una particolare attenzione sarà rivolta alla discussione del progetto “Imparare a Donare” che, avviata nel 2013, continuerà anche nel corrente anno. (l.r.)
Biglietti per lo Splendor
È
prevista per giovedì 22 maggio alle 21 allo “Splendor” di Ovada la serata conclusiva della grandiosa lotteria organizzata dai Lions Club Ovada. In palio sessanta premi di cui dieci veramente importanti e il ricavato della vendita dei biglietti verrà devoluto alla Parrocchia di Ovada (proprietaria dello Splendor) per coprire le spese relative all’acquisto del nuovo proiettore digitale. Per i Lions Club Ovada si tratta della seconda iniziativa a favore del Cinema Teatro di Ovada, dopo la donazione di 5.000 Euro, frutto della prima manifestazione, ma per l’anno sociale 2013/2014 sono in programma altri appuntamenti per raccogliere fondi. (l.r.)
Arricchito il patrimonio artistico di Cremolino
Gli statuti del 1649 I
l patrimonio artistico di Cremolino si arricchisce di un altro tassello. Dopo il recupero dell’Archivio Storico del Comune completato nel 2008, è stato presentato presso il Centro Karmel il processo di restauro degli antichi Statuti di Cremolino del 1469. “In seguito ad un imput arrivato direttamente dal Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico dei Carabinieri, è stato possibile acquisire gli Statuti – spiega l’Assessore alla Cultura e al Turismo, Luigi Torrielli – da una libreria antiquaria che li deteneva dopo legittimo acquisto. Gli Statuti sono stati poi sottoposti a restauro conservativo affidato alla ditta Siblon”. Si tratta di venticinque pagine pergamenate, interamente scritte in latino e con capoversi miniati, risalenti al 1368, ma aggiornati al 1469 con l’aggiunta di note e saranno il documento più antico dell’archivio storico. Oltre alla presentazione degli Statuti è stato anche presentato un dipinto del Garelli, risalente al 1888 e commissionato all’artista dall’amministrazione comunale di quel periodo. Il fatto curioso è che il quadro raffigura un episodio storico realmente accaduto il 27 gennaio
Dopo il recupero dell'Archivio storico, che ha restituito alla collettività documenti relativi alle vicende storiche dal 1500 in avanti, ecco un'altra iniziativa utile al territorio
Dal 31 maggio al 1° giugno kermesse delle Pro Loco
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serdian@tin.it servizio urgenze festivo: 393/20.00.084
“Paesi & Sapori”
a decima edizione di “Paesi & Sapori” cambia data. In passato l’evento trovava la sua collocazione nel terzo fine settimana del mese di maggio, quest’anno, invece, vista la ricaduta della Festa della Repubblica del 2 giugno di lunedì, si è pensato di posticipare “Paesi & Sapori” a sabato 31 maggio e domenica 1° giugno. A spingere a questa scelta sono stati due fattori determinanti, il primo legato alle condizioni meteorologiche in quanto si spera che spostando in avanti la data si possa essere maggiormente assecondati da un clima più mite, e poi dal fatto che il giorno successivo alla serata conclusiva di domenica è anch’esso festivo. Questo comporta la possibilità di sfruttare appieno la serata domenicale che, invece, nelle passate edizioni era solita concludersi in prima serata. Per quanto riguarda la partecipazione all’evento in linea di massima quasi tutte le Pro Loco hanno dato la propria disponibilità ad essere presenti
Dott. Sergio Diana Orari Medico Chirurgo Prof. a c. di impiantologia Università di Genova Specialista in Chirurgia Maxillo - Facciale Specialista in Odontostomatologia C.T.U. Tribunale di Genova
1362 quando il Vescovo di Acqui Guido dei Marchesi di Incisa fece ricorso al signore del luogo, il Marchese del Monferrato, per ottenere giustizia nei confronti dei Marchesi Ottone di Ponzone che avevano usurpato alcuni terreni ubicati a Melazzo ed appartenenti alla mensa vescovile. Il Marchese aveva delegato il suo vassallo, Marchese Malaspina di Cremolino, a deliberare sulla questione e il Malaspina convocò le due parti con un finale che diede ragione al Vescovo. Uno spazio è stato anche riservato alla presentazione degli eventi legati al centenario dell’organo Veggezzi Bossi della Parrocchia Nostra Signora del Carmine. (l.r.)
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con le proprie specialità gastronomiche, di certo vi sono un paio di defezioni che però potrebbero essere superate con nuovi arrivi. Nelle serate di sabato e domenica saliranno sul palco due orchestre, mentre nella mattinata di domenica 1° giugno si terrà il tradizionale raduno “MotorinOvada” che ha il pregio di richiamare un numero elevato di proprietari di motorini che sfileranno per le vie cittadine e si cimenteranno in gare di abilità di guida. Non ci sarà, come tradizione, la gara podistica “StraOvada - Rincorri i Sapori” programmata in un primo momento per la terza domenica di maggio, la nuova data dovrebbe essere quella del 5 giugno. Il 2 giugno invece andrà in scena il terzo appuntamento con il Mercatino dell’Antiquariato e dell’usato dopo le prime due edizioni del 2014 del 21 aprile e 1 maggio. Una lunga kermesse destinata a richiamare, ancora una volta ad Ovada il grande pubblico. (e.p.)
l’inchiostro fresco
ovada E OVADESE
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Gli studenti del Pascal di Ovada vincono un concorso di storia contemporanea
Premiato un lavoro di ricerca multimediale P resso il Consiglio regionale di Torino si è svolta la premiazione del “Progetto di Storia contemporanea 20132014” indetto dal Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, dalle Amministrazioni provinciali piemontesi e dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico regionale per il Piemonte. A tale iniziativa, rivolta agli studenti degli Istituti di Istruzione secondaria di 2° grado del Piemonte e che si avvale della collaborazione degli Istituti storici della Resistenza del Piemonte, hanno partecipato Andrea Arlotta, Luca Carattino, Marta Cassano, Daniele Repetto, Stefano Sciutto, studenti della 5° B del Liceo scientifico “B. Pascal” di Ovada, su iniziativa dell’insegnante di Storia e Filosofia, la prof.ssa Lucia Contino. Alcuni studenti della 5° B hanno compartecipato alla realizzazione e due alunni della 4° B, Gabriele Rasore e Antonio Porata, hanno dato il loro contributo come attori all'interno del cortometraggio dal titolo “43”. Gli studenti del Pascal sono stati premiati pubblicamente a Torino presso la sede del Consiglio regionale alla presenza delle Amministrazioni provinciali, dell’insegnante Contino e del Dirigente Scolastico Laura Lantero. I vincitori, accompagnati dall’insegnante Mazzarello, hanno poi partecipa-
Gli studenti del Pascal di Ovada sono stati premiati a Torino presso la sede del Consiglio regionale alla presenza delle Amministrazioni provinciali, dell’insegnante Contino e del Dirigente Scolastico Laura Lantero to ad un viaggio di studio a Carpi, meta significativa dei luoghi della memoria in Italia. I ragazzi del Pascal, seguiti dalla loro insegnante di Storia e Filosofia, hanno sviluppato il tema “8 settembre 1943” tra quelli proposti dal concorso. Il dopo armistizio è stato drammatico, migliaia di soldati erano stati catturati dai tedeschi. In ogni famiglia c’era chi si nascondeva, chi era atteso, chi non sapeva dove andare: il futuro era qualcosa d’imprevedibile e di non ipotizzabile. Dopo l’8 settembre si combatté una guerra di liberazione nazionale, una guerra civile ed una guerra di classe: tutto questo sottolinea
la complessità di quei momenti. Per gli studenti del Pascal ricordare e, soprattutto, provare a ricostruire determinate situazioni immedesimandosi il più possibile nei contesti di riferimento, è stato interessante perché ha permesso di individuare le molteplici problematiche e alcune situazioni psicologiche che le persone hanno dovuto affrontare. Vivere nella paura, nello sgomento nell’incertezza porta a ristrutturare completamente se stessi. Spesso molte persone sono state costrette a mettere in atto processi di desocializzazione, rimettendo completamente in discussione quei dettami profondi che costruiscono il sé dell’individuo, legato anche alla cultura di appartenenza. Luisa Russo
Consegnati gli attestati al corso di italiano per stranieri
I diplomati del Jov@Net
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ono stati consegnati presso Palazzo “Delfino”, in Comune ad Ovada, gli attestati di frequenza al corso di italiano rivolto alle donne straniere. Le lezioni, iniziate lo scorso novembre, si sono tenute presso i locali del Centro di aggregazione Jov@Net ed hanno coinvolto 12 donne di diverse nazionalità. Le
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corsiste hanno frequentato con impegno e costanza, agevolate dalla possibilità di poter portare con sé i propri figli. Il corso si inserisce nel Progetto Petrarca 3, finanziato attraverso il Fondo Europeo per l'Integrazione dei Cittadini dei Paesi Terzi, che coinvolge diverse realtà nella Provincia di Alessandria. (l.r.)
l’inchiostro fresco
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Concorso di pittura
È
in programma per domenica 18 maggio a Lerma il V° concorso di pittura “Lo sguardo dei pittori su Lerma”. Ma non solo alle ore 16 avrà luogo il saggio dei bambini del “Laboratorio Teatrale” di Mornese “L’Armadio dei sogni”, a seguire “Zurzin” spettacolo di burattini curato da Ian Bertolini e Desirè Anfosso. Inoltre avrà luogo la mostra dei quadri vincitori dei precedenti concorsi, la presentazione dei laboratori creativi della Biblioteca ed attrazioni varie per grandi e piccini. Alle ore 18 nella Piazzetta del Castello premiazione cui seguirà l’aperitivo. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale “Un libro per amico” Biblioteca di Lerma in collaborazione con il Comune di Lerma, Associazione “A. Ferrari – I. Merlo”, l’Osservatorio Astronomico, Società Filarmonica di Lerma con il patrocinio della provincia di Alessandria e Parco Naturale Capanne di Marcarolo. (l.r.) Per informazioni Cristina Bassanite 338 2176078
Alpini in festa I
l Gruppo Alpini di Ovada si è ritrovato al ristorante “Grotta” di Ovada per festeggiare il 47° di fondazione: questa è stata l’occasione per trascorrere alcune ore in serena compagnia rispolverando aneddoti ed episodi vissuti di naja alpina. Impeccabile, in vero stile alpino, l’organizzazione del capogruppo Gianni Bovone che non ha fatto mancare alle gentili consorti intervenute un omaggio floreale fine pranzo. Appuntamento sicuro al prossimo anno, l’invito è aperto a tutti alpini ovadesi in congedo e non e ai loro famigliari, con bello o brutto tempo perché intanto per noi alpini “c’è sempre il sole”. (l.r.)
Cowboy sulle rive S dell’Orba
Ampio servizio su sito de l'inchiostro fresco a firma di Giovanni Sanguineti
Un gruppo di belle cowgirls
i è svolto ad Ovada, con una grande partecipazione di pubblico, "La festa Country" durante il quale i “cowboy” si sono scatenati ballando al ritmo delle nostalgiche canzoni del vecchio West.
l’inchiostro fresco
9 Sergio MaggioScolaro 2014
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A Campo Ligure sarà in lizza una sola lista!
A
Le ragioni di una scelta
lle prossime elezioni amministrative per il Comune di Campo Ligure vi sarà una sola lista, a seguito della rinuncia da parte dell’attuale gruppo di opposizione di candidarsi, e del venir meno delle altre candidature alternative, annunciate nelle settimane scorse. Dopo aver intervistato nello scorso numero Andrea Pastorino, sindaco uscente in lizza per il secondo mandato, abbiamo ascoltato Massimo Calissano, capogruppo di minoranza uscente.
Come siete arrivati alla decisione di non presentare una lista alle prossime elezioni? Personalmente, anche attraverso le pagine di questo giornale, mi ero espresso chiaramente: la mia disponibilità a capeggiare una lista civica, alternativa alla maggioranza uscente, era condizionata dal riuscire a coinvolgere persone motivate che, mettendo da parte le proprie posizioni politiche, fossero pronte a “metterci la faccia”, per costituire una vera lista civica. Nel momento in cui questo progetto non si è materializzato, il nostro gruppo ha deciso di non ricandidarsi. Con ogni probabilità, nonostante il grande lavoro svolto in questi anni in Comune, dove abbiamo presentato decine di interpellanze e promosso incontri, non siamo riusciti a trasmettere il nostro messaggio ed a coinvolgere le
Da sinistra Massimo Calissano con alcuni collaboratori de “l'inchiostro fresco”
...e l'opposizione?
A
d un primo superficiale esame, le presentazione di una sola lista (costituita dalla attuale maggioranza uscente vicina al centro-sinistra ndr) alle prossime amministrative per il Comune di Campo Ligure, rappresenta un caso unico in tutta la Liguria, visto che si parla di un comune non di un centinaio di persone, ma di oltre tremila abitanti (un caso simile in un Comune importante successe l'anno scorso a Laigueglia, che di abitanti però ne conta la metà, ndr). Ciò desta sorpresa, visto che in Comuni ben più piccoli sono state presentate anche tre o quattro liste. Infatti, oltre alla rinuncia da parte dell’uscente minoranza a ricandidarsi, nessun'altra forza politica ha espresso (o voluto esprimere) la propria candidatura. E per fortuna, non è stata presentata, come accaduto in altri Comuni, alcuna lista “civetta”, cioè fittizia, per garantire, ma solo in apparenza, un'alternativa democratica. Qualcosa in questi anni, evidentemente, non ha funzionato, o ha funzionato troppo bene nell’allontanare i cittadini dalla politica attiva. Ma non si confonda la repulsione, ormai diffusa tra la gente, per la politica nazionale con la necessità, a livello locale, della partecipazione alla vita amministrativa del proprio Comune. Sarebbe un errore imperdonabile! Si spera che la vicenda abbastanza sconcertante di Campo Ligure (come sostenuto da consiglieri uscenti sia dell'attuale maggioranza che dell'opposizione) serva da monito per un maggior coinvolgimento di tutti alla vita amministrativa del proprio Comune.
Vi è molta disaffezione verso la politica. Un tempo, essere coinvolti nell’amministrazione del proprio Comune era un onore, oggi è considerata una iattura. Mi auguro che nel prossimo futuro vi sia, in primo luogo sul profilo culturale, una inversione di tendenza.
persone giuste, per cui ogni sforzo è stato inutile. Come giudica che oltre alla minoranza uscente, non si presenti nessuna lista alternativa ad essa? Il fenomeno deriva dalla grande disaffezione dei cittadini alla vita amministrativa del loro paese, non ai suoi problemi. So che anche la maggioranza ha faticato a mettere insieme la propria lista, figuriamoci gli altri. Alla fine però la nostra è stata una scelta consapevole. Cosa intende dire, considerato che non vi sarà nessuna opposizione consiliare? Vede, una piccola Comunità come la nostra vive anche e soprattutto grazie all’impegno di tutti, attualmente molto attivo nel volontariato ma assolutamente carente in politica. Un tempo, essere coinvolti nell’amministrazione del proprio Comune era un onore, oggi è considerata una iattura. Mi auguro quindi che questa vicenda sia un segnale forte che determini una inversione di tendenza. Qualche auspicio per il futuro? L’auspicio è che questa situazione, unica in tutta la regione per un comune di oltre tremila abitanti, scuota le coscienze e che determini la consapevolezza che la sopravvivenza del nostro paese richiede un impegno costruttivo, indipendentemente dal colore politico. Ha dei progetti per il futuro? Ora si impone una pausa di riflessione…poi, vedremo!
La Redazione Fabio Mazzari
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l’inchiostro fresco
VALLE STURA
Maggio 2014
Nessuna lista di centro-destra nel comune di Rossiglione
Iniziative non stop
Non c’è maggioranza Museo Passatempo senza opposizione I I
l Museo Passatempo di Rossiglione, nato grazie alla straordinaria passione di Guido Minetti e della moglie Silvia Pizzorno, inaugurato lo scorso novembre alla presenza del critico d'arte e conduttore televisivo Philippe Daverio, continua mese dopo mese a proporre iniziative. Il 3 maggio si è svolto “Appuntamento con il tempo che passa”, un'iniziativa promossa dal Museo assieme al Circolo Italiano Camion Storici, che ha ricreato il traffico sulla Strada 456 con un raduno di autocarri d'epoca, che partendo da Mele, hanno attraversato il Passo del Turchino, percorrendo l'intera Valle Stura fino ad arrivare al traguardo di Ovada. Passaggio d'obbligo è stato quello di Rossiglione, dove i numerosi camion si sono fermati davanti alla sede del Museo Passatempo, gli spettatori hanno potuto così ammirare una trentina di mezzi, tra camion di grossa e piccola dimensione, prodotti dagli anni '30 agli anni '70, da marchi storici oggi purtroppo scomparsi (almeno nel settore degli autocarri) come Fiat Veicoli Industriali, OM (Officine Meccaniche), Lancia e molti altri ancora. Durante il pomeriggio i mezzi storici sono stati esposti in parte nel piazzale Bellagio, nella frazione Gnocchetto di Ovada, e in parte negli spazi adiacenti la sede civica del Museo Passatempo, in Via Roma a Rossiglione. Il 18 maggio una nuova inziativa del Museo, che riguarda sempre i mezzi di trasporto, questa volta protagoniste assolute sono le biciclette, con il raduno “Pieghevolissimevolmente”, un raduno dedicato interamente alle biciclette pieghevoli, che avverrà in occasione del 50° anniversario della nascita della “Graziella”, la famosa bicicletta pieghevole, nata nel 1964 negli stabilimenti della storica fabbrica “Teodoro Carnielli” di Vittorio Veneto, nata nel 1909 ancora oggi esistente, seppur lontana dai fasti del passato. La Graziella fu un vero successo e venne prodotta fino alla seconda metà degli anni Ottanta, diventando un mezzo pulito ed economico per la città e la campagna, oggi le Graziella sono oggetto di collezionismo tra gli appassionati di modernariato.
partiti e i movimenti politici che si riconoscono nel centrodestra hanno deciso di non presentare alcuna lista alle prossime elezioni amministrative del 25-26 Maggio p.v. per il Comune di Rossiglione. È una decisione a lungo pondera-
ta ma che è sfociata nell'unica soluzione percorribile, stante la cristallizzazione del quadro politico in Valle Stura che si è delineata dopo lo scandalo di Tangentopoli. I vari tentativi operati dopo il 1994 di presentare candidati Sindaci
Campo Ligure acquista un nuovo cittadino
Cittadinanza onoraria N
ella sua ultima seduta, martedì 28 aprile, il Consiglio Comunale di Campo Ligure, riunito in seduta plenaria, ha conferito al prof. Franco Paolo Oliveri, la cittadinanza onoraria del Comune. “Per il contributo al progresso della cultura ed il prestigio conseguito attraverso gli studi, l’insegnamento e la ricerca”… così suona il regolamento comunale e mai frase fu più calzante che per il prof. Oliveri. Nato nel 1953, lo studioso, attualmente docente di storia e filosofia al liceo D’Oria di Genova, ove insegna da decenni, ha dedicato la sua vita a diffondere la storia e la cultura di Campo Ligure. Numerosissimi i suoi libri, dalla “Storia di Campo Ligure”, ad uno studio sulle Famiglie della Valle Stura, per trattare poi di toponomastica locale, di arte, della lavorazione della filigrana fino al “Diario partigiano” pubblicato nel 2012. Il tutto senza contare gli innumerevoli articoli e pubblicazioni sulla valle Stura e la partecipazione a congressi, senza dimenticare le quattro lauree, tutte incentrate su tesi riguardanti Campo Ligure. Insomma, uno studioso infaticabile, un araldo della cultura e della storia del nostro paese cui va il plauso di una intera Comunità.
sostenuti da liste più o meno caratterizzate politicamente, ma comunque nell'ambito del centrodestra, con lo scopo di contrastare l'egemonia della sinistra, non hanno avuto successo. Pertanto, abbiamo ritenuto che è inutile insistere nel proporre soluzioni alternative ad un sistema consolidato, che evidentemente è bene accetto dai cittadini del nostro Comune. Qualcuno, tra i nostri elettori, penserà che si tratti di una manifestazione di debolezza e di impotenza: libero di pensarla in questo modo. Sta il fatto che ci è sembrato inutile chiedere il sacrificio ad alcuni amici di presentarsi in lista per far parte di consigli comunali ove non c'è la possibilità di incidere sulle decisioni della maggioranza che può fare il bello ed il cattivo tempo a scapito degli interessi dei cittadini. Abbiamo la certezza che questa decisione riuscirà a scuotere la pigrizia e la rassegnazione di quei cittadini che si lamentano sempre degli amministratori in carica, ma non fanno nulla per modificare la situazione e per fornire valide alternative al sistema. Ovviamente i nostri elettori non si riconosceranno nella lista “civetta”, presentata da “compagni” più o meno rossi e formata da individui neanche residenti nel nostro Paese.
Maria Virginia Calissano Laura Piaggio
Fabio Mazzari
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l’inchiostro fresco
VALLE STURA
Maggio 2014
“Insieme per Rossiglione”: un nome che porta fortuna
Katia Piccardo, un volto giovane L a maggioranza uscente di Rossiglione ha scelto il candidato sindaco, si tratta di Katia Piccardo, 30 anni appena compiuti, assessore alle politiche sociali e giovanili nella giunta di Cristino Martini.
Dott.sa Piccardo, la lista è già pronta ed è stato scelto il simbolo? La lista è pronta ed il 10 maggio faremo una presentazione ufficiale alla popolazione, in merito al nome “Insieme per crescere - Rossiglione” richiama la continuità all’azione del gruppo consigliare di maggioranza uscente e sottolinea anche il contributo di entusiasmo ed energia dei numerosi candidati che si affacciano per la prima volta alla vita amministrativa e che porteranno con sé preziose competenze professionali ed un generoso impegno civico già profuso nei campi del volontariato, della solidarietà e della promozione culturale. Com'è composta la lista, ci saranno delle riconferme e delle novità? Sì, sarà un equilibrato mix di consolidata esperienza e di novità, non sarà in lista l'ex Sindaco Martini, anche se sarà sempre a disposizione per qualunque consiglio. Con il Sindaco ho un rapporto splendido ed è stato lui stesso a chiedermi nel 2004, quando avevo diciannove anni, di entrare in lista. Ci sarà una buona dose di rinnovamento, con molti giovani in lista, affiancati da un gruppo di persone che vengono dall'amministrazione uscente, come il vicesindaco nonché assessore al bilancio uscente Giuseppe Gambarini e l’avvocato Marco Giannini, già assessore e capogruppo. La lista sarà civica che guarda al centrosinistra come cinque anni fa? La nostra è una lista che si propone ai cittadini come civica e fa riferimento ad un'area che guarda al centrosinistra, ma la squadra è stata composta soprattutto guardando alle competenze ed agli interessi delle singole persone. Tra le fila dei candidati ci sono anche persone assolutamente indipendenti, tutte queste che vivono a pieni polmoni Rossiglione, che conoscono molto bene la realtà locale e che intendono impegnarsi per trovare soluzioni per migliorare la qualità della vita dei concittadini. Se venisse eletta sindaco quali sarebbero i primi interventi? Sicuramente il completamento dell’iter del Piano Urbanistico Comunale, portato avanti dall'amministrazione uscente, oltre che il nuovo impianto di videosorveglianza agli ingressi delle vallate. Per quanto riguarda la sanità stiamo progettando, assieme alla Regione Liguria ed all’ASL, un centro di mantenimento per i malati di Alzheimer a Rossiglione, che sarebbe uno
dei primissimi nel Ponente Genovese. Nell’ambito dei servizi sociali metteremo a punto uno studio di fattibilità per l’attivazione di un asilo nido o baby parking e cercheremo di intercettare fondi di enti sovraordinati per la costruzione di un campo sportivo polivalente. Cardine della nostra azione sarà anche la sensibilità verso il mondo imprenditoriale, ambito in cui il sindaco Martini è stato davvero molto attivo, nel collaborare, ad esempio, con la proprietà privata dell'ex Cotonificio ligure. Ci focalizzeremo inoltre sulla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e sul settore delle energie rinnovabili.
La Valle Stura si sta aprendo anche molto al turismo in questi ultimi anni... Sicuramente porteremo avanti la promozione turistica e culturale, declinata anche nelle specificità artistiche, architettoniche, ambientali, agroalimentari e di attenta valorizzazione del paesaggio. L’impegno nella promozione delle peculiarità del territorio ha visto l’inaugurazione lo scorso autunno della sede civica del Museo Passatempo e la convinta partecipazione all’ospitalità diffusa, bando regionale di cui siamo comune capofila in stretta collaborazione con il Consorzio Valle Stura Expo ed ancorata anche all’ambiziosa realtà dei “Musei in rete”. Grande attenzione sarà inoltre riservata alle attività del Parco del Beigua, sotto la cui egida abbiamo presentato diverse proposte al Ministero per lo Sviluppo economico nell’ambito del Progetto per le Aree interne, in materia di sanità, trasporto pubblico ed istruzione allo scopo di intercettare anche Fondi europei per la programmazione 2014/2020. Di essenziale importanza è il settore dell'imprenditoria agricola, anche per la valorizzazione dei prodotti biologici ed a chilometro zero, ricordo a questo proposito che Rossiglione è il principale produttore di latte della Provincia di Genova. Infine l'Unione dei Comuni, la Valle Stura è stata la capofila regionale come sta funzionando? Siamo stati appunto la prima in Liguria, devo dire che è stata una scelta molto lungimirante, che mira a fornire servizi di adeguata qualità, mettendo a sistema capitale umano e risorse economiche, ponendosi gli obiettivi di risparmiare sui costi fissi di gestione procapite, specializzare le competenze dei nostri funzionari e dipendenti ed affrontare emergenze in modo molto più efficace e coeso. La gestione associata in capo all'Unione ci ha inoltre permesso nell’arco di pochi mesi di far raggiungere al dato inerente la raccolta differenziata, che si attestava al 30% lo scorso giugno, il 69% attuale, tuttavia possiamo migliorare ancora con ulteriore affinamento del servizio.
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Fabio Mazzari
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Ricordo di don Gallo
l 25 aprile, Campo Ligure ha ricordato, ad un anno dalla sua scomparsa avvenuta il 22 maggio scorso, uno dei suoi cittadini più conosciuti: Don Andrea Gallo, il sacerdote fondatore della comunità di recupero “San Benedetto al Porto” e conosciuto per le sue posizioni anarchiche e pacifiste. La giornata di commemorazioni, organizzata dalla Comunità di S. Benedetto al Porto tramite il presidente Domenico Chionetti, ha ricordato anche il fratello, Dino Gallo, anch'egli partigiano, le cui spoglie riposano nel cimitero di Campo Ligure. Durante la mattinata è stata celebrata una messa nella Chiesa Parrocchiale e, successivamente è stata deposta una corona presso il Monumento ai Caduti e vi è stato un saluto alla tomba di Don Andrea Gallo. Nella tarda mattinata, al Palasport di Campo Ligure è avvenuta la commemorazione vera e propria, con interventi delle autorità tra cui il sindaco Andrea Pastorino, il consigliere regionale Antonino Oliveri, il portavoce della Comunità di San Benedetto, Vittorio Gallo, il presidente regionale Anpi, Massimo Bisca ed il consigliere del Comune di Genova, Maddalena Bartolini. (f.m.)
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l’inchiostro fresco
VALLE STURA E ALTA VALLE DELL'ORBA
Maggio 2014
Il Beigua: mare e monti
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l Parco del Beigua, il più esteso dei parchi regionali della Liguria, il cui territorio è diviso tra ben quindici comuni, si può autenticamente definire come la terra dell’Oltregiogo tra mare e monti. Il suo territorio infatti combina ambienti a clima prettamente montano, con vette di oltre 1200-1300 mt di altitudine come il Monte Beigua, il Monte Ermetta ed il Monte Reixa, un clima di tipo collinare, nell'area della Valle Stura, che si trova ad un altitudine media di 500 mt sul livello del mare ed un clima marino temperato, nel territorio costiero dei comuni di Arenzano, Cogoleto e Varazze, questi ultimi due uniti da una lunga passeggiata a picco sugli scogli. Le differenze climatiche ed ambientali all'interno del Parco si rispecchiano anche nella sua vegetazione, i versanti marittimi infatti sono rocciosi, con copertura arborea discontinua formata in gran parte da boschi di Pino Costiero, mentre nella fascia collinare la vegetazione prevalente è composta da Rovere, Castagni e Faggi, più in alto, nella zona della Val d'Orba, oltre i 1000-1200 metri, fanno mostra di se gli Aceri Montani e gli Abeti Bianchi. La fauna, infine, riflette anch'essa i diversi ambienti: nella zona montana si possono incontrare martore, lupi europei e poiane, mentre nella zona costiera è possibile osservare il biancone e la raganella mediterranea. (f.m.)
Tra rinnovamento e riconferme, una squadra di persone per amministrare bene
Zunino: “Insieme per Urbe” L a maggioranza uscente di Urbe ha scelto, per la carica di primo cittadino, Lorenzo Zunino, attuale vicesindaco. Lorenzo Zunino, 59 anni, nella vita di tutti i giorni è pensionato e Coordinatore Regionale piccoli Comuni Anci.
Sig. Zunino, la squadra è pronta, avete mantenuto lo stesso nome e simbolo? Si, abbiamo scelto di confermare il nome “Insieme per Urbe” e lo stesso simbolo di cinque anni fa, in segno di riconoscimento della buona amministrazione uscente, in cui l'attuale sindaco, Caterina Ramorino ha lavorato molto bene, mettendoci molto impegno a servizio del territorio. La squadra sarà simile a cinque anni fa o ci sono dei cambiamenti? La nostra squadra è rinnovata per il cinquanta per cento, ci sono ovviamente delle riconferme come la sindaco Ramorino, l'assessore al bilancio Aldo Bolla, l'Assessore Danilo Buscaglia e i consiglieri come Bruno Mondadori e Simonetta Silvano e Galdino Patrone, poi abbiamo una serie di persone nuove come Estter Rosa Maldonado, di origine peruviana, molto impegnata nel sociale, specialmente per gli anziani, Alessandro Piana che si occupa di protezione civile come volontario, Luca Nervi, che ha 21 inserito nelle associazioni giovanili e Giorgetto Minetto pensionato molto attivo come supporter sul territorio. La lista ha una connotazione politica o è totalmente civica? La lista è molto civica ed apartitica, io personalmente sono di estrazione moderata, provenendo dalla Democrazia Cristiana, al nostro interno ci sono persone di varie idee, anche perché, specialmente in un comune delle nostre dimensioni più che la politica contano le persone e le loro capacità. Nei comuni come il nostro la politica è realmente volontariato e voglia di fare.
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In caso di elezione a sindaco quali saranno i suoi primi obiettivi? Innanzi tutto portare avanti quanto iniziato in questo mandato, il rifacimento del manto stradale e infrastrutture, creare le condizioni per l'istituzione di una cooperativa sociale per i giovani ed i meno giovani. Tra i primissimi punti metto in testa il sociale ed i servizi alla persona, in quanto siamo in una valle con un'età media molto elevata e, grazie ai fondi delle aree interne possiamo, in accordo con i comuni limitrofi, migliorare il servizio sanitario, magari con la telemedicina e la diagnostica a domicilio. Poi lo sviluppo dell'attività turistico-alberghiera ed artigianale. Il turismo ed il verde quindi come punto di forza per lo sviluppo del Comune... Certo, la nostra valle ha enormi potenzialità a livello ambientale, possiamo sviluppare sia le attività turistico-alberghiere, ad esempio quelle collegate alle escursioni, agli sport equestri ed alla mountain-bike e le attività legate all'artigianato, favorendo nuovi insediamenti produttivi e possiamo inoltre sfruttare in positivo le risorse naturali, creando una sorta di economia verde, con l'agricoltura biologica, l'utilizzo del bosco, sia per il legname e attività tradizionali sia per piccoli impianti a biomasse. Inoltre c'è il progetto in sospeso di un parco eolico, che potrebbe renderci autosufficienti dal punto di vista energetico.
Riguardo all'Unione dei Comuni nella zona del Giovo lei è favorevole? Lei è stato vicesindaco in questo mandato amministrativo, in Attualmente stiamo associando numerose funzioni con i comuni di Stelquesti anni i fondi ai comuni sono progressivamente calati... la e Sassello, dove stiamo rispettando gli obblighi previsti dalla legge. Purtroppo oltre ai pesanti tagli abbiamo avuto anche una serie di pro- Per l'Unione di Comuni si vedrà in seguito, dipende anche da cosa deciblemi, quali tre alluvioni negli ultimi sei anni, una grossa frana in località dono gli altri due comuni. Marasca dove il Comune ha dovuto sostenere un mutuo di 260 mila euro, che ci ha pregiudicato molte attività. Nella premessa del mio program- Infine come è l'accoglienza della cittadinanza alla sua candima, ho messo bene in chiaro che non si possono fare voli pindarici e non datura? si può vendere fumo alle persone, il periodo attuale ed i tagli dall'alto > Devo dire per il momento ottima, spero che i cittadini riconoscano il non ci possono permettere di farlo. Una cosa di cui siamo fieri è che, no- buon lavoro svolto in questi anni. nostante il nostro budget sia ridotto all'osso, siamo riusciti a mantenere Fabio Mazzari
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l'Imu sulle seconde case ad una percentuale molto bassa, l'8.4%, una cosa molto importante considerato che il nostro comune da meno di ottocento residenti fissi passa, nei mesi estivi a quasi diecimila persone. Infine, per via della nostra posizione geografica contribuiamo sia per l'Atp di Genova che a Tpl Linea di Savona.
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l’inchiostro fresco
AI LETTORI
Maggio 2014
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Ultimo Consiglio Comunale per un Sindaco che ha saputo guidare il comune in tempi difficili
Ramorino: al termine del suo mandato S P i è svolto il 23 aprile alle ore 19 con l'approvazione del Bilancio e relativo regolamento IUC. TARI . TASI. l'Ultimo Consiglio comunale ad Urbe con Maria Caterina Ramorino Sindaco per 2 mandati. Qualche dato: la nuova imposta denominata IUC comprende: la tassa sugli immobili IMU, quella sui servizi indivisibili TASI e la TARI che sostituisce la vecchia tassa sui rifiuti TARES. Le imposte IMU rimangono invariate: prima casa 0,00 - seconda casa 8,40 - casa in frana attiva 7,00. La nuova legge ha ripristinato l’esenzione dell’IMU nei casi di comodato d’uso a congiunti di primo grado pur che il reddito dell’accomodatario,calcolato sulla base della ISEE sia inferiore a 15.000 € annui. La TARI ,la tassa sui rifiuti ,è strutturata nella parte fissa, riferita alla superficie in mq e la parte variabile che si riferisce al numero degli abitanti per nucleo abitativo,I coefficienti sono disponibili sul sito del Comune o presso gli uffici Comunali. Le riduzioni sulla TARI sono applicate nei seguenti casi: a) riduzione del 30% nei casi di persone di età superiore ai 65 anni con reddito corrispondente alla prima fascia ISEE. b) riduzione del 2% se il servizio di raccolta è oltre i 150 m dall’abitazione del 40% se il servizio è oltre i 400 m. c) a coloro che praticano il compostaggio domestico e sono inseriti nel ll’elenco dei composta tori è pari al 5% dell’imposta.
Alla fine del Riunione i Consiglieri hanno consegnato alla Ramorino un riconoscimento per il lavoro svolto nei suoi 2 mandati, svolti all'insegna del continuo impegno per la sua cittadinanza, con impegno e con profondo spirito umanitario. La Sindaco, commossa ha ringraziato il Consiglio e la cittadinanza per la fiducia da sempre dimostrata, un ringraziamento particolare ai Carabinieri, CRI, AIB, Pro Loco, Circoli di S. Pietro e Vara e a tutti i volontari che hanno collaborato e collaborano con l’Amministrazione Comunale…ad esempio i volontari di Vara Superiore che si sono offerti per la potatura e il taglio degli alberi in zona campi da bocce (intervento assolutamente necessario) e i Ragazzi di Martina che hanno pulito (con taglio alberi..ecc.) e tengono in ordine la zona ex scuola. tua edi la Richi card” d “Gol aggio o in m
Sintesi delle principali attività e Realizzazioni dell’ultimo mandato
• Recupero dell’edificio Comunale ex scuole elementari di Acquabianca, trasformato in Centro di aggregazione giovanile e sociale. • Ampliamento del Cimitero di Martina con a realizzazione di 40 nuovi loculi e Ossari. • Rifacimento acquedotto in Località Chiavarino. • Realizzazione e infrastrutturazione acquedotto a servizio della Località Vallescura. • Realizzazione struttura coperta per Sagre e Manifestazioni - S. Pietro d’Olba. • Rifacimento tratto stradale e infrastrutture sulla strada di Marasca interessata da frana, con forte impegno di spesa (mutuo 260.000 €.) • Adeguamento igienico sanitario e abbattimento barriere architettoniche dell’edificio Scolastico di via Campè. • Adeguamento e potenziamento degli impianti di depurazione rete fognaria in Località Vara Inferiore – condotta via Dano. • Realizzazione impianto Fotovoltaico a servizio dell’edificio scolastico di via Campè e produzione energia elettrica. • Acquisto Pulmino promiscuo per trasporti sociali vari e funzionale al Progetto Turismo “Tuffati nel verde”. • Sostituzione lampade illuminazione pubblica con luci a “Led” dai bassi consumi energetici su gran parte del territorio Comunale. • Potenziamento Acquedotto Rurale Acquabianca. • Potenziamento della connettività Internet sul territorio comunale • Potenziamento del servizio di raccolta differenziata – scarti vegetali e consegna compostiere a titolo gratuito. • Adeguamento e ampliamento impianto di trasmissione dati presso il plesso scolastico di Campè. • Manutenzione straordinaria ai Campetti di calcio delle 5 Frazioni • Adeguamento e potenziamento ripetitori Poggio e Montà, nuovo contratto di affidamento e gestione del Sito – accordi con il 118. • Appaltati i lavori per il consolidamento del Ponte Antico di S. Pietro. • Approvazione progetti, nuovo depuratore di S. Pietro e linea Fognaria di Martina • Realizzazione della Biblioteca Civica presso l’edificio scolastico. • Approvazione progetto con affidamento lavori a breve per nuovi loculi cimitero Vara Superiore • Approvazione definitiva del P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale) • Erogazione servizi sociali: custodi per persone anziane – educatori per alunni – in difficoltà – trasporto disabili al C.I.M. – trasporto sociale nelle zone mancanti di mezzi pubblici – assistenza domiciliare – gestione Centro di Aggregazione Giovanile – sgombero neve nelle strade private dove risiedono anziani soli. • Attivazione del Progetto Turismo “STL” Tuffati nel Verde, per rivalutare le nostre bellezze con la pulizia di sette sentieri storici opportunamente attrezzati con opportuna segnaletica, panchine artistiche, attivazione del servizio di noleggio Mountain Bike e Ciaspole in 5 punti (attività commerciali) del Comune.
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Cari concittadini,
rima di concludere il secondo mandato amministrativo, voglio innanzi tutto ringraziarvi per la fiducia conferitami: grazie ad essa, per dieci anni, ho avuto l’onore di rappresentare il nostro paese; grazie per la partecipazione, la collaborazione ed il sostegno ricevuti, grazie per la comprensione dimostrata nelle occasioni difficili, che non sono mancate. Il ruolo dell’amministratore in questi anni si è fatto via via sempre più impegnativo e difficile per le molte imposizioni governative che hanno ridotto il nostro compito a meri esattori e per i troppi vincoli che si devono applicare, quasi sempre incomprensibili per le nostre piccole realtà. Tali fattori, uniti ad inevitabili imprevisti, hanno condizionato, spesso in modo determinante, le nostre iniziative e le nostre scelte, allontanandoci dalla completa realizzazione del programma che avevamo ritenuto utile per il nostro territorio, tanto da presentarlo ai vostri consensi. Un sintetico bilancio del periodo, ci porta la gratificazione che l’impegno verso i cittadini è stato costante, intenso e sempre volto a mantenere e, quando è stato possibile, migliorare l’erogazione dei servizi, con attenzione a non gravare troppo con le tasse e nello stesso tempo lasciando l’Ente in ordine sia dal punto di vista Amministrativo che economico. Altro motivo di soddisfazione è stata la compattezza e la coesione del nostro gruppo che ha condiviso per tutto il quinquennio affanni, problematiche ed anche gratificazioni. Proprio per questi motivi apprezzo moltissimo l’impegno dell’attuale Vicesindaco a candidarsi alla guida del Comune, con un gruppo, in parte, rinnovato di consiglieri, per portare avanti le iniziative ed i programmi intrapresi: l’aver partecipato attivamente, per parecchi anni, alla conduzione della pubblica amministrazione e l’essere a conoscenza delle problematiche che richiedono un’urgente soluzione, gli daranno la possibilità di iniziare immediatamente il suo lavoro, a beneficio della cittadinanza. Ringraziandovi per l’attenzione, Vi saluto cordialmente Il Sindaco Maria Caterina Ramorino
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Buona partecipazione all'evento, nonostante il maltempo
Oltregiogo: riunione delle Confraternite a Capriata “P rocessione bagnata, processione fortunata” qualcuno potrebbe dire, riferendosi al primo raduno delle confraternite dell'Oltregiogo, tenutosi a Capriata d'Orba, sabato 3 aprile. Già, perchè il maltempo, che ad ottobre ha costretto gli organizzatori al rinvio dell'evento, si è messo di traverso anche stavolta. Ma non è riuscito a rovinare completamente l'iniziativa. Intorno alle 20, infatti, si sono riunite nella piazza principale tutte le confraternite dei paesi che hanno aderito al progetto. Compresa quella di Variana di Grondona, cui dobbiamo delle doverose scuse per esserci dimenticati di citarli lo scorso numero. Alle 21, infine, al termine della messa officiata da don Aldo Dolermo, ha preso il via la scenografica processione, che ha attraversato le vie del paese, seguendo il percorso di quella di S. Pietro, che si svolge a luglio. Peccato solamente per la pioggia, che ha iniziato a cadere copiosa proprio quando, al termine del corteo, ci sarebbe dovuto essere lo spettacolare allineamento dei Cristi nella piazza. Giusto il tempo, infatti, per il Sindaco, Pier Sandro Cassulo, e per il presidente dell'Associazione Oltregiogo, Dino Angelini, di ringraziare gli organizzatori e quanti hanno partecipato all'evento, poi tutti a ripararsi e rifocillarsi al bocciodromo, dove i convenuti hanno potuto fruire di un sontuoso ricevimento. Poco male, insomma: la strada è stata tracciata. L'appuntamento per il secondo raduno è fissato per sabato 6 settembre, presso la chiesa della Madonna della Guardia di Gavi. Giorno in cui, si spera, il tempo sarà finalmente clemente con quanti profondono tutte le loro energie perché quest'importante manifestazione culturale si realizzi nel migliore dei modi. Federico Cabella
La spettacolare processione si è snodata attraverso le vie del paese, seguendo il percorso di quella di S. Pietro, che si svolge a luglio. Al termine il Sindaco di Capriata d'Orba, Piersandro Cassulo, e il presidente dell'associazione Oltregiogo Dino Angelini, hanno ringraziato le Confraternite che, nonostante il tempo incerto, hanno partecipato al raduno.
Riceviamo e pubblichiamo
Porte aperte alla Riccoboni
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iamo un gruppo di operai e impiegati che lavorano allo stabilimento “Grassano” di Predosa. In questi mesi abbiamo letto sui giornali un sacco di cose, abbiamo sentito un sacco di gente parlare della nostra azienda. Siamo rimasti in silenzio anche quando non eravamo d’accordo perché non siamo abituati ad andare sui giornali. Crediamo però che sia arrivato il momento di fare sentire la nostra voce. A lavorare nello stabilimento di Predosa siamo in circa sessanta. Sessanta famiglie e molti di noi con figli a casa. Abbiamo letto sul giornale che noi lavoriamo per un’azienda che avvelena le acque, che sfrutta il territorio dove viviamo. Queste cose non sono giuste. Noi in questa azienda ci andiamo ogni giorno e sappiamo bene che cosa accade lì dentro oggi e come le cose sono gestite. Le insinuazioni di chi non conosce la nostra realtà potrebbero mettere a rischio il futuro di sessanta famiglie, le nostre famiglie e il futuro dei nostri figli. Per chi scrive sui giornali dire che Riccoboni vuole avvelenare il territorio è solo una frase da dire magari con leggerezza, mentre per noi è una bugia, perché lavoriamo tutto il giorno per fare del bene all’ambiente e non per inquinarlo. Per questo chiediamo a chi vuole di venire a vedere come lavoriamo. Noi ci mettiamo la faccia. Mettetecela anche voi e venite allo stabilimento di Predosa: abbiamo chiesto all’azienda di aprire le porte dello stabilimento a tutti coloro che vorranno visitarci, basta chiamarci al numero 0131718313. Vi accorgerete che c’è gente che lavora onestamente, che non ci sono rischi per l’ambiente e che tutti noi vogliamo un futuro migliore per il nostro territorio. Gli operai Grassano/Riccoboni
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l’inchiostro fresco
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A Predosa Il recente passato è stato contrassegnato da grandi mutamenti che ci hanno colpiti un lido da sogno
I
l Lido di Predosa è un luogo stupendo incastonato tra gli alberi e l’acqua. L'undici maggio, come ogni seconda domenica del mese torna il “Mercatino dell'usato”, che cammin facendo si arricchisce del contributo di ciascun partecipante. Il “Lido” è vintage, luogo ideale per esporre oggetti carichi di odori, colori, atmosfere di altri tempi. Curiosando e passeggiando tra le bancarelle si è accompagnati dalle dolci note della “Lounge Music&Jazz” del Trio Lido. La location, sita in un incantevole luogo naturale, si presta come set per imparare ad osservare con occhi diversi, a tal proposito si sta organizzando un “Concorso di Pittura” per bambini a partire dal 18 Maggio, per ogni terza domenica del mese, dove “piccoli impressionisti” potranno lasciarsi ispirare dalla natura circostante, sotto i consigli e l’occhio esperto del maestro Stefano Colombo. Il primo premio sarà un’opera del Maestro altri premi comprenderanno un giro sul mitico trenino del LIDO e gadget locali di ispirazione artistica. L'organizzatrice informa che ci sarà uno spazio per i diversamente abili i quali hanno già dato la loro adesione. Al LIDO di PREDOSA, la rive droite e gauche de l'Orba, va in scena la fantasia su tela e non solo.... La Redazione
Silvano: avanti, nonostante tutto A
lla fine di un percorso amministrativo, durante il quale si è coinvolti in prima persona, è naturale guardarsi indietro e fare un bilancio. Gli anni trascorsi sono stati contrassegnati da grandi mutamenti che hanno interessato l'intero nostro Paese, caratterizzati soprattutto da una crisi “globale” che ha colpito tutti. Gli Enti locali da una parte sono stati bloccati dalla diminuzione delle risorse statali, ma costretti a fare i conti con una serie di nuovi compiti, mentre dall’altra sono alle prese con la crisi che modifica comportamenti, abitudini e interi sistemi. Sui Comuni sono stati scaricati i costi e le responsabilità della travagliata fase economica e sociale, facendone in buona
sostanza una sorta di trincea per ogni genere di problema o questione, piccola o grande che sia. Il ruolo dei Sindaci, degli Assessori e dei Consiglieri comunali, chiamati a metterci la faccia per conto di altri, viene sottovalutato e purtroppo, è amaro constatare che non sempre chi ci circonda e chi ci guarda se ne rende conto. La volontà di superare le molteplici limitazioni poste dalla legge sul “patto di stabilità”, pur con lievi aperture grazie all'intervento della Regione, è dimostrata dal mantenimento dei servizi alle fasce più deboli della popolazione, dall'ampliamento della scuola e dalla diminuzione dei debiti con l'estinzione di alcuni mutui. Infine ringrazio tutti coloro che, durante questi interessanti anni del mio mandato, hanno collaborato con me. Ripresenterò la mia candidatura a Sindaco, sostenuta, oltre che dagli attuali gruppi, dall'entusiasmo di alcune persone nuove e con la convinzione che ci resta ancora molto da fare per il bene e lo sviluppo della nostra comunità. Ivana Maggiolino
Predosa: mantenere B l’esistente
isogna dire, tanto per cominciare, che la mia squadra è stata plasmata tramite le riconferme della precedente. Non mi nascondo e dico chiaramente che la scorsa legislatura è stata per me una vera “via crucis”, soprattutto dal punto di vista personale ed umano. L’unico vigile urbano di Predosa è venuto a mancare per leucemia e anche una valentissima e giovane ragioniera è scomparsa in questi mesi. Inoltre un vero colpo al cuore è stato l’incendio, doloso, del Comune. Purtroppo il patto di Stabilità impone ai piccoli comuni, anche per un piccolo intervento, di dover
Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato pervenutoci dal Comune di Predosa dove, il 16 Aprile, il sindaco Giancarlo Sardi ha rotto gli indugi, ripresentandosi per la prossima tornata elettorale. La Redazione
chiedere un sacrificio ai cittadini sotto forma di imposte. Io, ci tengo a dirlo, sono stato uno dei pochissimi sindaci d’Italia a non fare pagare l’addizionale irpef e mantenere questo primato sarà il mio primo obiettivo. Successivamente vi sarà spazio e attenzione per l’istruzione e per le fasce più deboli, che io considero essere i pensionati e i dipendenti, dato che non hanno modo di “evadere” e su di loro grava il reale peso delle tasse. La mia lista avrà lo scopo di mantenere l’esistente. Nessuna promessa ma solo concreta stabilità. Mattia Nesto
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Fratelli e figli di ex in campo
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Ester… nando…!!!
Due liste per Bosco C I
Riflessioni a ruota libera di Ester.
Una pizza da tre miliardi
l prossimo 25 Maggio si terranno, in concomitanza con le elezioni Europee, le amministrative per il rinnovo delle giunte comunali anche nel distretto di Bosco Marengo. Distretto che ricordiamo essere ampio e formato dalle frazioni di Donna, Pollastra-Levata, Quattro Cascine, San Quirica, Cascinale Zuccotti e Fittavolini. Due le liste tra cui i cittadini di Bosco potranno scegliere; la prima “Bosco con Gianfranco Gazzaniga” il cui candidato sindaco è appunto Gianfranco Gazzaniga (fratello del sindaco uscente di Frugarolo il Dott. Pietro Gazzaniga) e la seconda “Con Bosco per Bosco” il cui candidato a diventare primo cittadino del paese natale di Papa Pio V è Roberto Calcagni (figlio del sindaco uscente Angela Lamborizio). Al momento non si conoscono ancora i programmi dettagliati delle liste in questione ma è presumibile che le tematiche trattate saranno varie e andranno dal miglioramento dei servizi per i cittadini passando per lo sviluppo del territorio fino ad arrivare alla valorizzazione delle opere artistiche di cui il territorio Boschese è ricco. Daniele Cifalà
Frugarolesi al voto A
nche Frugarolo, come altri 891 Comuni Piemontesi, si sta preparando in vista delle Elezioni Amministrative che si terranno domenica 25 Maggio per il rinnovo delle cariche Comunali. Un momento molto importante per tutte le realtà locali, chiamate ad esprimersi con il voto in previsione di una riconferma o di un cambiamento che possa assicurare un’ulteriore crescita della comunità ed un sempre maggiore sviluppo del territorio. Due le liste depositate e due i programmi messi a disposizione della cittadinanza, alla quale spetterà l’importante compito di individuare gli organi di governo locali che guideranno il paese per i prossimi cinque anni. Ecco ufficialmente i nomi dei candidati sindaci: Martino Valdenassi collegato alla lista “Obiettivo Frugarolo” e Giancarlo Cavanna per “Frugarolo nel segno della continuità”. Molte ed interessanti le tematiche affrontate da entrambi gli schieramenti. Dai servizi per i cittadini alla sicurezza, dalle opere pubbliche alla cultura. Molto importanti poi, in vista di una riqualificazione e sponsorizzazione del territorio, i progetti in materia ambientale e urbanistica. Rifacimenti del manto stradale, maggiore illuminazione lungo le principali vie di comunicazione, interventi di recupero del centro storico, sviluppo delle attività artigianali e commerciali, ma soprattutto particolare attenzione al settore agricolo ed alle problematiche relative alle reti di scolo e canali d’irrigazione. Se molto è stato fatto in questi anni, ancora tanto può essere migliorato in un territorio che molto ha da offrire e che per questo merita di essere valorizzato. Samantha Brussolo
he i soldi facili, meglio se pubblici, rendano i cervelli un po’ “marziani”, lo abbiamo gia detto più volte e non possiamo che continuare a confermarlo. L’ultima offesa all’intelligenza degli italiani (soltanto a quelli che vivono su questo pianeta) è l’alchimia di numeri che il terzo governo di non eletti sta distillando per noi. Per ora è tutto solo nelle parole, ma già inquietante: una “lauta” elargizione di 80 euro di sgravi Irpef dalle buste paga di dieci milioni di lavoratori; perché, testuali parole del Premier “è anche bello poter pensare di offrire una serata in pizzeria alle famiglie che non se lo possono più permettere”. Ma che testa avete, brutti impuniti che non siete altro! Io mi inalbererei come una biscia se uno che non arriva a fine mese buttasse 80 euro per andare in pizzeria! Semmai, se proprio vogliamo, ci farei la spesa per la settimana! E questo è il risvolto più ridicolo della questione, che dimostra il menefreghismo e la totale assenza di valori e contatto con la realtà di una classe dirigente. Poi c’è il rovescio della medaglia, per non chiamarla… gran fregatura (?). Sarebbe in arrivo la TASI, ennesima patrimoniale sull’abitazione che colpirà udite, udite, anche gli inquilini in affitto, stimata in tre miliardi di euro! Voci di corridoio lasciano intendere (molto sottovoce) che potrebbe esserci anche la soppressione dalle buste paga dell’assegno al nucleo familiare, che per la maggior parte dei lavoratori è molto più di 80 euro! Tutto sommato, una roba del genere non si può dire che varrà pure una messa, ma una pizza la vale eccome! Ester Matis
Mondo cane!!!!
Pensieri a ruota libera di Daniele Cifalà
Iochedellavitanonhocapitouncavolo
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hi è cresciuto come me con una visione meritocratica del mondo dove chi lavora duro emerge e chi fa poco rimane nell’ombra non può che essere arrivato al punto di rassegnarsi al fatto che la meritocrazia sia morta sotto un cumulo di raccomandati e di leccatori incalliti di deretani altrui. Non è certamente una novità tuttavia trovandomi davanti a manifesti elettorali di personaggi impresentabili ho ritenuto che la misura fosse veramente colma e che bisognasse parlarne dato che se la meritocrazia è morta la speranza no. Ho sempre lavorato duro e sono stato ho dovuto cedere il passo a gente col “cognome” giusto o con la raccomandazione giusta o peggio per cui mi sono chiesto: “iodellavitanonhocapitoveramneteuncavolo”?? La risposta è stata immediata, senza alcun dubbio: “Si della vitapropriononhocapitouncavolo” però ho scoperto che questo è un pregio. Il fatto di alzarmi ogni giorno e guadagnarmi la mia “pagnotta” faticando mi dà una soddisfazione unica. Per cui se come me non siete mai stati raccomandati da nessuno, se come me non avete un cognome “importante”, se come me non avete mai usato la lingua al di fuori dei suoi compiti abituali, se come me vi siete sudati ogni cosa, se come me non avete paura di esprimere la vostra opinione, se come me mille volte siete caduti e mille volte vi siete rialzati con la forza delle vostre gambe sicuramente anche voi dellavitanonavtecapitouncavolo ma potete camminare a testa alta orgogliosi di quello che avete ottenuto perché è frutto del unicamente vostro sacrificio. Daniele Cifalà
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Gianluca Ameri e l'Oltregiogo
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enerdì 18 Aprile si è svolta, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Novi Ligure, un incontro per presentare il volume “Umanisti in Oltregiogo. Lettere e Arti fra XVI e XIX secolo” curato dal prof. Gianluca Ameri dell’Università di Genova. L’opera, realizzata per il centro studi “In Novitate”, tratta di insigni personaggi che hanno reso grande il territorio dell’Oltregiogo. Dal grande umanista arquatese Paolo Pansa (citato da Ariosto nell’Orlando Furioso), al novese Lorenzo Cappelloni storico di casa Doria, passando per l’arcadico Carlo Innocenzo Frugoni fino al latinista Marco Gagliuffi. Dopo la lettura di questo libro, passare per via Gagliuffi non sarà più la stessa cosa! Mattia Nesto
RONDINARIA
In Campo per Novi: Centro Storico da riqualificare, welfare accessibile a tutti
Cavriani: “Voce alle associazioni” U na lista di persone che vogliono migliorare Novi, appoggiandosi alle associazioni. Questa è “In Dall'Unione campo per Novi”: uno dei candidati, Giuseppe Luigi Cavriani, fa il punto prima di collinare del Gavi, lasciare la parola agli elettori. Nella situaGiuseppe Luigi zione della città, spicca il nodo del cenCraviani tro storico e della ZTL. Per Cavriani, “Le scende in autorità pubbliche devono pensare ad campo a una politica di lungo respiro, per moNovi dificare la viabilità”. A questo si collega il futuro industriale della zona: Cavriani vede lo sviluppo su due direzioni: “Novi deve tutelare il suo ruolo nel triangolo industriale nel Nord Italia. Tuttavia, è bene anche potenziare i servizi di accoglienza, anche grazie ad attrattive come l'agroalimentare ed il vino”. Parlando di economia, si deve affrontare anche la tema, Cavriani questione fiscale: dati i tempi di crisi, “Saè deciso: “L'esrebbe giusto pensare ad un compromessenziale deve riso: colpire i grandi evasori ma tollerare m a n e r e pubblico, in modo da le piccole trasgressioni di sopravviventutelare i diritti anche dei più deboli”. Il za”. Senza dimenticare la necessità di referendum del Veneto ha riportato all'atsicurezza, dove al ruolo della Polizia Municipale “Si deve affiancare il ruolo delle tenzione del pubblico la questione federaassociazioni. Io sono qui proprio per lismo. Una possibile soluzione può essere dare voce a loro”. Altra questione essen- “Mantenere la sovranità dello Stato cenziale, il futuro dei servizi sul territorio. Sul trale, ma dare più spazio alle autorità
A lato Giuseppe Luigi Craviani con il logo della sua lista. In alto quando era Sindaco di Tassarolo con i suoi colleghi di Capriata d'Orba, Piersandro Cassulo e Francavilla Bisio, Mario Mazzarello.
locali. Ad esempio, allentare il patto di stabilità per consentire ai Comuni di spendere”. Infine, un parere sul Movimento 5 Stelle: “Mantiene l'attenzione su uno stato di malessere del cittadino. Anche per questo, credo che alle prossime elezioni otterrà un risultato adeguato alle loro proposte”. Matteo Clerici
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19 Sergio MaggioScolaro 2014
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L’inattesa piega degli eventi per le piazze e le strade di Novi Ligure
Partiti & Istituzioni
La Storia nel giro di pochi metri N Q
uanti scrittori, scienziati o persone comuni hanno sognato di viaggiare nel tempo? A Novi Ligure lo si può fare percorrendo pochi passi. Bisogna prima recarsi presso la piazzettina intitolata al capitano medico Antonio Demicheli, caduto ad Adua nel 1896 e poi fare qualche altro passo in direzione della Biblioteca Civica per scoprire un negozio recante la scritta “Stireria Abissina”. Davvero un caso del destino nella quale la Storia si intreccia in modo così curioso. Il capitano Demicheli è stato uno dei 7000 caduti del contingente italiano capitanato dal tenente generale Oreste Barattieri che venne sconfitto dalle truppe del negus Menelik. Si tratta di una delle peggiori disfatte di una “grande” potenza europea contro una Nazione africana. La sconfitta di Adua ha fatto davvero epoca. Non si possono capire le rivendicazioni imperialistiche di Mussolini sul “farla pagare al Negus” senza ricordare quest’episodio. Ma i tempi passano, le foglie cadono e la sabbia ricopre le orme degli uomini. Ed ecco che vicino ad uno degli
“Pensieri sulla perfezione”
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abato 31 Maggio, 17.30 circa, presso la libreria “Buone Letture” di Novi Ligure, il prof. Davide Ferreri e il dott. Mattia Nesto presenteranno il libro “Pensieri sulla Perfezione” del noto scrittore locale Maurizio Salva. Il libro è una carrellata di aforismi che parlano dei grandi temi su cui da secoli l’umanità riflette: dal concetto di per-
fezione, alla Bellezza assoluta fino alla ricerca di un’Entità superiore. Un viaggio all’interno dei pensieri più intimi dell’animo umano. L’Inchiostro Fresco è orgoglioso di poter presentare quest’evento di grande portata culturale. Siete tutti invitati a partecipare! La Redazione Info: tel. 0143 23.08
italiani morti in quella battaglia (le perdite dalla parte opposta furono altrettante se non superiori) apre un negozio gestito da una signora che viene dall’Etiopia. Infatti l’attuale Etiopia era stata chiamata Abissinia in Italia per assonanza con il sudarabico Habasciat, il nome di una importante tribù locale (nome mai amato dagli Etiopi che l’hanno sempre riferito agli invasori italiani). Quindi ipotetici “vinti” e fantomatici “vincitori” si trovano adesso uno di fronte all’altro. Nessuno pare accorgersi di questa “singolar tenzone” nella fretta di tutti i giorni, tra macchine che sfrecciano e passanti occupati a pensare ad altro. Il vero insegnamento di questa piccola (grande) storia è che solo con il tempo si possono superare le più o meno grandi tragedie che hanno segnato la vicenda degli Uomini sulla Terra. Ma ci dice anche che questo procedimento non è impossibile, si può fare. Ed ecco che andare a ritirare un paio di panni stirati può significare fare i conti con la propria Storia.
libreria@buoneletture.191.it
Mattia Nesto
elle pagine centrali presentiamo uno spaccato dei numerosi candidati e delle altrettanto numerose liste che “corrono” per il comune di Novi Ligure. Se da un lato ci sentiamo confortati nel vedere questa partecipazione politica, dall’altro ci sentiamo preoccupati per la frantumazione partitica che potrebbe creare confusione sia nell’elettorato sia sul funzionamento delle assemblee elettive. Ma, in quest’ultimo caso, confidiamo sulla maturità della classe politica locale che, una volta all’interno delle Istituzioni, saprà certamente dare luogo a due gruppi consiliari: uno di maggioranza e uno di opposizione, anche per tener fede all’essenza della legge elettorale maggioritaria che vorrebbe vedere l’offerta politica del Paese polarizzata su due coalizioni contrapposte. Ciò favorirebbe il gioco democratico dove la maggioranza governa e l’opposizione controlla. Sappiamo benissimo che, per le singole formazioni partitiche, perdere la visibilità è di difficile accoglimento, ma bisogna saper dividere le sfere di competenza. Ai partiti l’onere della presenza sul territorio, ai consiglieri eletti il compito di lavorare nelle Istituzioni. Così come appunto citano gli artt. 49 e 67 della Costituzione. Gian Battista Cassulo
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Ironia della sorte
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u una fredda pietra, posta nei dintorni di Piazza XX Settembre a Novi, è inciso il nome di un uomo: Balustra Mario Pietro “Mas”. Poco sotto “Partigiano” e infine: 27 aprile 1945. Ma allora questo ragazzo, di poco più di vent’anni perché è morto il giorno sbagliato? Forse un soldato della Wermacht che, come un lupo ferito, gli ha dato l’estremo morso ferino, oppure un repubblichino, un italiano dal cuore nero, che ha voluto compiere l’ultimo di una lunga serie di orrori? Un Monument man non salva dall’oblio solo le grandi opere, ma il suo compito è quello di preservare la memoria. Una memoria incisa molto semplicemente su una targa: “Balustra Mario Pietro, ultimo caduto della Liberazione di Novi”, ma forse sarebbe stato più corretto dire “primo caduto della guerra civile italiana 1945-1948”. La condizione perché tutto non vada dimenticato è osservare con occhio attento e mente allenata lo ieri, l’oggi e il domani. Mattia Nesto
L'optimist a Novi, grazie a ANMI e Varazze Club Nautico
Scuola di vela P
Una cornacchia salvata
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omeriggio nautico a Novi Ligure con la locale sezione dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia (ANMI) che, in collaborazione con il “Varazze Club Nautico”, ha presentato un corso di vela dedicato ai bambini dai 6 agli 11 anni. Così, alle ore 16 del 12 aprile il piazzale antistante la sede dell’associazione,, sita in nell’ex Caserma Giorgi in Corso Italia 1, si è popolato di bambini membri ANMI e semplici curiosi: ospite d'onore, l'Optimist, la barca in uso nei corsi di vela. È stato poi tempo di una lezione introduttiva, divisa in due parti. • La prima, la parte teorica, ha riassunto storia e caratteristiche dell'Optimist. Nata nel 1947 su progetto di Clark Mills, l'Optimist venne inizialmente snobbata per il suo aspetto, contrario ad alcuni principi di progettazione e tanto inelegante da meritare il soprannome di “vasca da bagno”. In seguito però si diffuso grazie alle sue qualità, in primis la struttura robusta e la facilità di manovra, che la rende particolarmente adatta a navigatori giovani ed inesperti. • La seconda parte è stata la parte pratica: insieme all'istruttrice, i giovani hanno potuto usare la barca, iniziando a provare manovre base come, issare la vela, far cambiare direzione alla barca o tornare in equilibrio dopo essere stati colpiti da un'onda.
l 1° maggio, a due passi dalla nostra redazione, proprio davanti al portone del Municipio giaceva una cornacchia stordita. Muoveva le ali ma non riusciva a spiccare il volo. Non sapevamo cosa fare. Abbiamo telefonato ai Carabinieri i quali, molto gentili, hanno inviato sul posto una guardia ecologica la quale con grande delicatezza ha soccorso la cornacchia portandola in un centro ornitologico.
Matteo Clerici
L'orto di Marisa: prodotti alimentari nel rispetto della terra e dell'uomo
Natura, biologico e territorio L’ agricoltura biologica come mezzo per uscire dalla crisi. La signora Marisa, titolare di un negozio di ortofrutta a Novi Ligure, racconta i perché della sua scelta professionale. Per cominciare, mi spiega, l'amore per la natura è “cosa di famiglia”: dall'infanzia passata nelle campagne del Veneto fino al lavoro del figlio, tecnico frutticolo.Particolarmente importante l'esperienza lavorativa nella grande distribuzione alimentare: ha dato competenze importanti ma anche “Mi ha fatto riflette-
re sul ruolo di pesticidi e tura”. Tuttavia, il negozio reconcimi nell'aumento di siste, sopratutto per merito intolleranze e problemi di di una clientela affezionata. salute”. Così, 17 anni fa, naCome spiega la signora, due sce l'Orto di Marisa: frutta sono i clienti più assidui: “Le ed ortaggi, ma anche farine persone meno giovani, che e legumi. In parte da agricolmi seguono con passione e tura convenzionale, in parte costanza, e che ringrazio, da agricoltura biologica e “La città ha gravi problemi e le giovani coppie, attente biodinamica. Il tutto dan- di viabilità, ed il Comune alla propria alimentaziodo spazio al territorio, alla non ha mai fatto niente per ne ed a quella dei figli”. E stagionalità, ed a un giusto favorire i piccoli produttori la signora Marisa va avanti, rapporto produttore consu- locali”. Discorso simile per grazie al biologico, ma più matore. I primi tempi non la politica a livello nazionale, di tutto grazie all'amore per sono stati facili: “Per molti “È sempre stata insensibile il territorio ed i suoi abitanti. il biologico è un settore di verso il nostro settore men- Anche una filosofia gentile nicchia”. Senza dimentica- tre in Germania ed Olanda può combattere la crisi. re i problemi di un piccolo il biologico è una parte molnegozio di provincia, perché to importante dell'agricolMatteo Clerici
NOVI E NOVESE
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Da una passeggiata scaturiscono alcune riflessioni di carattere politico
A spasso per Novi D
ue amici, Gianni a piedi e Pinotto in biciclet- ta amichevolmente ta, passeggiano prendendosela comoda per via Gianni, subito dopo Girardengo. Entrano in un bar e ordinano due aver salutato il barocaffè: Gianni macchiato con una spolverata di cioccolato, Pinot- ne “Von Krauz”, un to amaro e fumante. Dopo i due escono e si mettono ad osservare simpatico leghista i banchetti elettorali per le piazze e le strade di Novi. L’atmo- noto negli ambienti sfera è frizzante e la tensione tra i vari candidati, membri e culinari politici per i sostenitori palpabile. La passione politica è (ancosuoi inimitabili fritti misti e così soprannominato per la sua nora) viva in questa città e tra i due amici scattano, tevole stazza – qui ormai stiamo superando il segno: c’è una naturali, le riflessioni. frantumazione che all’ombra delle liste civiche ti crea una gran confusione”. “Beati i tempi di quando c’era il Muro di Berlino e i partiti erano di destra o di sinistra!!!”, sospira Pinotto. ianni, vedere tutte queste brave persone così impegnate “Occhio, Pinotto!!! La differenza tra Destra e Sinistra è sempre in un civile confronto a me fa ben sperare per il futuro valida ed è fondamentale per la politica, quella vera”, lo riprende democratico del nostro Paese”, dice Pinotto, mentre con Gianni, diventato improvvisamente serio. “E cioè?”, chiede interla bicicletta al fianco, si destreggia tra i passanti. La via centrale detto Pinotto, sedendosi sulla canna della bicicletta, senza accordi Novi, via Girardengo, sede abituale della “vasca” pomeridiana e gersi che un simpatico cagnolino sta facendo la pipì sulle sue ruoserale dove i giovani non perdono l’occasione per adocchiare con te. “Pinotto, partendo dal presupposto che per la Sinistra l’uomo consumata nonchalance le giovani fanciulle, presenta infatti un nasce buono ma la società lo corrompe e per la Destra l’uomo colpo d’occhio formidabile per chi tiene alla politica. Gazebo, ben nasce diseguale e la società lo livella, i primi agiscono sulla attrezzati con esposti in bell’ordine volantini, materiale propagan- società per rendere l’uomo migliore, mentre i secondi lavorano distico, gadget e, “dulcis in fundo”, cioccolatini e caramelle, che sull’individuo, per fa progredire la gli attivisti distribuiscono assieme società”. “Insomma sia quelli di deai propri “santini”, invitando i passtra come quelli di sinistra vorrebsanti a firmare il sostegno alla loro bero vedere una società più giusta”, lista. Gianni sembra distratto perché esclama interdetto Pinotto. “Certo ha appena visto passare una sua ex - risponde quasi sovrappensiero Gianfidanzata, una biondina tutto pepe ni - ma sono i metodi di azione poche gli ricorda i tempi andati, ma sulitica che si differenziano. Quelli di bito si riprende e risponde all’amico sinistra applicheranno scelte volte a che nel frattempo sta armeggiando favorire, ad esempio, la cooperazioper fare una foto da portare all’inne, quelli di destra invece ad esaltachiostro fresco: “Pinotto sai cosa ti re le capacità dei singoli individui”. dico? Più che ad una democrazia “Accidenti adesso tutto mi è chiaro, mi viene da pensare ad un nuovo afferma Pinotto - però qui c’è sempre Medioevo”. “Ma va là Gianni: oggi confusione”. “Certo, perché la framci sono i computer, mica le armamentazione è molta, e tende a mascherare, con l’alibi di liste ture!”. “D’accordo Pinotto, ma guarda un po’ in prospettiva via civiche, la vera competizione che invece deve esserci tra Destra Girardengo: con tutti questi gazebo e relative bandiere, non ti e Sinistra”, precisa Gianni ad un Pinotto che, nuovamente nel sembra di vedere un accampamento medievale dove i vassalli e pallone, gli chiede il perché di tale poca trasparenza. “Semplice i valvassori con le loro insegne al vento si stanno predisponen- Pinotto: perché oggi più che ad una corsa per affermare idee e do a mettere le armi a disposizione del feudatario di turno?”. valori, assistiamo a una corsa per conquistare il potere per il “Accidenti Gianni – risponde Pinotto mentre prende un santino potere. Ognuno con la propria armata, ognuno con il proprio da una sorridente candidata – forse hai ragione: se questa qui clan. Come nel medioevo appunto…”. avesse un cavallo quasi quasi potrebbe assomigliare a Giovanna d’Arco!!!!”. “Vedi Pinotto che ci stai arrivando – lo conforGianni&Pinotto
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Master dei talenti
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di nuovo il “Ciampini Boccardo”, unico tra gli Istituti di Istruzione Superiore del Basso Piemonte, ad essere stato selezionato per tirocini formativi e di orientamento all’estero. Il Progetto, finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino, è rivolto agli alunni futuri neodiplomati e ha l’obiettivo di sviluppare l’adattabilità dei giovani nei tirocini stranieri, Il bando di concorso, denominato “Master dei Talenti per Neodiplomati”, è stato curato, seguito e presentato dalla Prof.ssa Raffaella Porotto, docente di lingua inglese dell’Istituto, la quale, grazie al suo progetto “Passport to Employment”, potrà inviare 6 neodiplomati del Ciampini Boccardo in Irlanda e in Inghilterra per un periodo di tirocinio formativo della durata di tre mesi. L’IIS Ciampini ringrazia tutti i partner che hanno sostenuto l’iniziativa e che hanno accompagnato anche la progettazione dell’Erasmus +, Azione KA1, mobilità e tirocinio breve per studenti delle Classi IV, finanziato dall’Unione Europea. Marta Calcagno
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Viaggio trai candidati al Consiglio comunale di Novi Ligure Discussione e confronto per prendere assieme le decisioni migliori per Novi Poletto alle comunali
Un nuovo patto per la città A Novi Ligure è tempo di elezioni. Stefano Gabriele, capolista di 20 per Novi, riassume i punti centrali della sua proposta. Parola d'ordine: “Una riunione in più, un litigio in meno”, sfruttare cioè la capacità di dialogo tra vari protagonisti della scena locale. Emerge subito la questione ZTL. Gabriele spiega di essere “favorevole ad un cambiamento, che concili le esigenze dei commercianti con gli obblighi della normativa”. Subito dietro il nodo del futuro occupazionale della città. È fondamentale “Mantenere il tessuto di aziende già presenti. E, pur rispettando il bilancio, pensare poi a facilitazioni per start-up ed altre imprese”. Alla questione lavoro è strettamente legata quella della sicurezza. Gabriele ipotizza così un doppio intervento: “Un’azione preventiva, stimolando la ripresa occupazionale ed una serie di ammortizzatori sociali. Ed un’azione di controllo, tramite misure come le colonnine SOS ed i nonni civici, per aumentare la sicurezza del territorio”. Tale modello si ripercuoterebbe anche sul welfare. Sul tema, è bene precisare come “Nonostante il problema della spesa pubblica, bisogna garantire i diritti fondamentali, sopratutto ai più deboli”. L'argomento TAV è spinoso: “Ci siamo trovati a dover gestire il fenomeno ed abbiamo cercato di controllare il rispetto dell'ambiente e la fedina penale delle aziende coinvolte”. Infine, un parere sul Movimento 5 Stelle: “Sono contento perchè dà rappresentanza ad una fetta di cittadini. Spero poi che sia disposto a collaborare per il bene della città”. Matteo Clerici
Novi Ligure, parlano Biglieri e Andronico
Centro Storico: riqualifichiamolo I cittadini di Novi si preparano ad esprimere il loro voto recandosi alle urne. Con l'evento che si avvicina, Francesco Andronico e Sonia Biglieri, candidati del PD assieme a Rocchino Muliere, ribadiscono i punti fermi della loro linea politica per Novi Ligure. Per forza di cose, la prima riflessione è dedicata alla ZTL. Come spiegano i candidati, “Per Noi la ZTL andrebbe rivista assieme ai commercianti. La nuova versione diventerebbe il primo pilastro per la riqualificazione del centro storico. Obiettivo finale, ottenere una zona rivitalizzata, dalla forte identità culturale, priva di barriere architettoniche e con edifici importanti portati a nuova vita”. E questo per favorire la rinascita lavorativa, perchè “Il futuro di Novi passa per due strade. La prima, lo sviluppo legato all'agroalimentare ed alle opere d'arte, in generale al rilancio del territorio. E poi, la creazione di una smart city, capace di attirare aziende ad alta tecnologia e di generare occupazione stabile”. Il tutto aumentando la sicurezza e la tutela del territorio: “Le istituzioni devono essere più presen-
ti, con più controlli delle Forze dell'ordine nei luoghi più disagiati”. Questa rinata azione dello Stato deve però toccare anche gli ambiti contabili: come Andronico e Biglieri precisano, “No alla tolleranza all'evasione fiscale, sì ad un sistema di sgravi che premi i virtuosi”. Stessa linea di pensiero riguardo al welfare: di base “Non siamo contrari all'ingresso del privato nei servizi, ma questi (in primis la sanità) devono rimanere disponibili anche per le fasce più deboli della popolazione”. Sulla TAV il giudizio è più sfumato: “È necessaria, nell'ottica delle infrastrutture per la linea Genova-Rotterdam. Ma la realizzazione deve rispettare una serie di regole, ad esempio la tutela dell'ambiente e la selezione delle aziende coinvolte, per evitare infiltrazioni della criminalità”. Infine, una valutazione sul Movimento 5 Stelle: “Crediamo che otterrà un risultato importante anche nelle prossime elezioni. Speriamo che decida di collaborare con noi per il futuro della città”.
Incontriamoci! Il caffè lo offro io...
Come mai questo ritorno alla politica attiva? Ho accettato volentieri l’invito di Maria Rosa Porta un po’ per l’amicizia che ci lega da anni e poi perché penso che negli ultimi cinque anni nel ruolo di Presidente del Consiglio Comunale abbia maturato l’esperienza necessaria per essere un ottimo sindaco per Novi. Vuole fotografare la situazione novese dal suo punto di vista? Ultimamente i fatti accaduti in Città mettono a nudo invece disagi incancreniti: una anziana muore sotto la soletta della propria casa, giovani sbandati si affrontano a duello in passeggiata, chiude il Bar Carletto. Certo, l’ultima notizia non è grave come le altre, potrebbe far sorridere ma non dimentichiamo che incuria, violenza e depauperamento delle tradizioni locali concorrono alla spoliazione delle nostre prerogative di cittadini e di novesi. Che soluzioni suggerisce? Non resta che rimboccarci davvero le maniche e correre in soccorso della nostra città. Maria Rosa Porta lo fa con un programma concreto molto più attento alla quotidianità che alle vicende del mero mattone. Nei prossimi giorni ne saremo tutti informati ma su Facebook c’è un gruppo aperto “X Novi Maria Rosa Porta Sindaco” dove ci si può informare e dibattere.Per quel che mi riguarda sono a vostra disposizione e sarò ben lieto di ascoltarvi e mi farebbe anche piacere essere ascoltato, se vi va. Chiamatemi pure, dunque, incontriamoci! Il caffè lo offro io. Il mio telefono è: 347/7631971 (a.l.)
Matteo Clerici
Sul nostro sito www.inchiostrofresco.it sono visibili gli estremi per la pubblicità elettorale
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Intervista a Rocchino Muliere, candidato sindaco di Novi per il Centrosinistra
“Uguaglianza, innovazione, trasparenza e bellezza” N
ato a Carezzano 56 anni “Il confronto con le altre forze fa, Rocchino Muliere politiche è partito dalle 4 paroè il candidato Sindaco le d’ordine su cui si fonda del Centrosinistra novese. Alle il nostro programma: spalle una intensa attività am- uguaglianza, innovaministrativa: è stato consigliere zione, trasparenza e comunale a Novi e Alessandria, bellezza. Esse costituiAssessore a Novi Ligure, con- scono la visione attorno sigliere provinciale e regionale. a cui è costruito il “Adoro Novi Ligure, la mia Cit- nostro progettà, e per me è un grande onore to politico essere candidato alla carica di ed elettorale. Sindaco”, ci dice subito Mulie- Uno dei temi re. Una candidatura che nasce fondamentali dalle “primarie” del Centro- che emerge sinistra, svoltesi il settembre c o n t i n u a scorso, che lo hanno visto sba- mente, dagli ragliare i “rivali” Simone Tede- incontri con schi e Graziano Moro. La sua campagna è cominciata con l'insolita richiesta ai cittadini di invitarti a casa loro a prendere un caffè. Come è andata? “Ho impostato la mia campagna elettorale sul contatto diretto con le persone. L'idea di andare nelle case dei miei concittadini, a prendere un caffè, è stata un po' provocatoria ma ha dato ottimi risultati, superiori alle mie aspettative. Ho incontrato tantissime famiglie, ho ascoltato i loro problemi e da questi incontri è partito il lavoro di stesura del programma amministrativo”. Quali sono i punti forti del suo programma?
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le persone, è il tema del lavo- tro dell'attenzione i temi sociaro. Dobbiamo puntare allo li e del lavoro”. sviluppo della città e alla promozione della parità Uno dei temi sul piatto della effettiva dei diritti e del- discussione è quello della le opportunità per tutti. sicurezza. La violenta crisi che ha “Chi governa una città ha il docolpito il nostro paese ha vere di garantire la sicurezza avuto, e continua dei propri cittadini. Per fare ad avere, evi- questo bisogna innanzitutto denti e dolorose avere tolleranza zero verso ripercussioni chi non considera la nostra sociali an- Città come un bene comune che a Novi. di tutti i cittadini. Tolleranza Oggi più zero verso chi sporca, verso i che mai e vandali, verso chi deturpa la d o v e r o s o città. Tolleranza zero verso chi porre al cen- non ama novi. Nel nostro pro-
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gramma abbiamo preso degli impegni precisi: sarà rafforzata l’azione della Polizia Municipale nel presidio del territorio, sarà migliorata l’illuminazione cittadina nelle zone con aree poco illuminate, installeremo colonnine SOS collegate direttamente con le forze dell’ordine ed estenderemo il sistema di sorveglianza. Quando parliamo di sicurezza però non possiamo pensare solo alla delinquenza o al vandalismo: è nostra intenzione affrontare il tema della sicurezza sociale a tutto tondo. Tra questi aspetti forse il più subdolo tra tutti è il gioco d’azzardo. In attesa di un quadro normativo che permetta ai comuni di calmierare o bloccare il rilascio delle autorizzazioni è comunque indispensabile fare qualcosa per proteggere le fasce di popolazione più esposte a questo problema”. Andrea Vignoli
La voce di due candidati
are vita ad una Novi Ligure migliore, dando il giusto spazio ad attori economici e cittadini. Cecilia Bergaglio e Daniele Gualco, candidati del Partito Democratico, toccano i punti fondamentali del programma prima del voto. Sulla ZTL, elemento di discussione, la loro opinione è “La necessità di una mediazione. Durante il giorno, bisogna lasciare agire i commercianti. Di notte, i cittadini hanno il diritto di dormire”. Il centro della città, ripulito, dotato di migliore illuminazione e di connessione veloce Internet diventerebbe così il cuore di una nuova città: “Una grande Novi, mediando tra Comune e privati”. Il suo futuro economico avrebbe due aspetti: come spiegano Bergaglio e Gualco, da un lato “Bisogna favorire il polo industriale: sia l'ILVA e le altre fabbriche, sia la nascita di nuove imprese, come le start-up”. Dall'altro, “Sfruttare le risorse del territorio, l'agroalimentare e le bellezze artistiche”. Il tutto migliorando la sicurezza e riportando chiarezza a livello fiscale. Sulla questione sicurezza, nessun allarmismo: “Sono
necessari interventi di manutenzione e cura, una maggiore illuminazione e tutela degli emarginati”. Stessa pacatezza e chiarezza sul secondo punto: “Lo Stato deve perseguire l'evasione, ma deve essere elastico con le persone in difficoltà, ad es: rateizzando il debito e non pignorando l'abitazione”. Infine, il problema della TAV. Data la delicatezza dell'argomento, i due candidati PD preferiscono essere più che precisi: “È una questione complessa. Da parte nostra, auspichiamo che non vengano sottovalutate le conseguenze. Detto questo, è bene ricordare come si tratta di un'opera decisa dallo Stato, che va oltre le competenze delle autorità comunali”. Matteo Clerici
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VIAGGIO TRA I CANDIDATI
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Una rivoluzione Alessandro Molinari presenta la lista “A…sinistra” dal basso
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iovedì 24 Aprile è andata in scena, presso i Giardini Pubblici di Novi Ligure, la festa organizzata dal Movimento Cinque Stelle di Novi Ligure per presentare la campagna elettorale. Mentre le note dei gruppi che si avvicendavano sul palco si spandevano nell’aria e numerosi ragazzi si radunavano in capannelli sempre più numerosi, abbiamo raggiunto il candidato sindaco Fabrizio Gallo. “Sento molto spesso gli altri candidati progettare nuovi mirabolanti espansioni edilizie per Novi. La nostra idea di sviluppo invece è del tutto diversa e si può riassumere così: riqualificare l’esistente” afferma Gallo. “Già dagli incontri con i novesi di Novembre abbiamo voluto sottolineare il fatto che a Novi si è costruito molto ed è inutile perseguire un modello di sviluppo obsoleto”. Mentre si recava a prendere una bottiglietta d’acqua il discorso è scivolato in modo naturale sulle privatizzate e Gallo non si nasconde: “I beni pubblici devono rimanere pubblici e il bene pubblico più importante è l’acqua. Interpellare i cittadini con Referendum su temi sensibili: questa per noi è la Democrazia diretta. Ne vedrete delle belle e delle buone: come un bicchiere d’acqua fresca e limpida!”. Mattia Nesto
“Pubblici i beni comuni” Programmia A A lessandro Molinari, candidato sindaco per Novi Ligure con la lista “A…sinistra”, ha le idee chiare su cosa c’è da fare a Novi: “Il nostro gruppo nella scorsa tornata elettorale aveva appoggiato Lorenzo Robbiano, ma dopo aver visto la gestione della città e le scelte su alcuni temi fondamentali come il “sì” alla Tav, (ndr il Terzo Valico), ci siamo allontanati. La nostra è una lista di sinistra perché in città la sinistra rischia realmente di sparire, risucchiata nelle svariate forme di appoggio che negli anni si sono coagulate attorno al PD”. Sul tema del Terzo Valico le posizioni di Molinari sono molto vicine a quelle propugnate dal Movimento Cinque Stelle locale. A questo proposito Molinari asserisce con forza: “Noi siamo contrari, anzi contrarissimi, ad opere inutili come il Terzo Valico considerando anche il fatto che la popolazione non è stata interpellata. Se sarò eletto sindaco - continua Molinari - il mio primo atto sarà fermare i cantieri che distruggono il nostro territorio, perché non è vero che un sindaco non può far nulla. Se vuole può e troppo spesso, in questi anni, il sindaco ha scelto scientemente di non muoversi. La nostra lista – precisa a questo proposito Molinari - è per una cittadinanza che sia partecipativa e attiva nelle scelte vitali della città”. Un altro tema molto sentito è quello della crisi d’identità in cui versa
Novi: “La decadenza di Novi è sotto gli occhi di tutti, forse soltanto i vecchi amministratori non la vedono o non la vogliono vedere. Bisogna puntare sulla salvaguardia del territorio e soprattutto non bisogna svendere i beni pubblici, come l’acqua, per citare solo uno degli esempi possibili. Il nostro motto è “Utilizzo pubblico dei beni comuni”. Gli ultimi risultati referendari in
fondo hanno parlato chiaro”. Infine il candidato sindaco della lista “A…sinistra” confida nel radicamento storico della Sinistra a Novi: “Io, e con me i ragazzi della lista, sono fermamente convinto che a Novi ci sia ancora tanta voglia di Sinistra”. Mattia Nesto
Novi Ligure è tempo di elezioni: Enrica segretaria provinciale PSI, tira le somme stioni locali. Primo punto, la valutazione ta ZTL: secondo la Cattaneo “Noi del PSI tendia l'uso del mezzo privato, tranne casi speciali, p città a misura d'uomo”. Ruolo speciale per co, “dedicato ad attività di valore culturale e gli obiettivi di tali operazioni, programmare il tivo della città, per cui “E' necessario pensare modello, basato sulle risorse alimentari e tu la specializzazione professionale, dando spa dell'ambiente ed allo sviluppo sostenibile”. A f del sistema, modalità precise di gestione di sicu Cattaneo spiega come la mancanza di sicurezz crisi. Perciò, “Penso ad una soluzione in due p risorse ai servizi sociali, per l'aiuto ai bisog di favorire l'occupazione”. Sul welfare, valutazi sull'intervento del privato. La risposta non è n
Dalla logistica alla sicurezza, passando per il lavoro, Bertinieri dichiara:
“Novità nella continuità” E rmanno Bertinieri descrive il programma di “In Campo per Novi”, in attesa del verdetto degli elettori. Come mi spiega, si tratta di una lista di “Liberali moderati, tendenti a sinistra” che ha deciso di sostenere Muliere in quanto lo ritiene “Il candidato giusto al momento giusto”. La parola d'ordine è “Novità nella continuità”: rispettare il solco dei grandi amministratori locali, sapendo rispondere alle sfide attuali. Tra queste, “In Campo per Novi” individua due istanze primarie: la viabilità e la sicurezza. Riguardo alla viabilità, Bertinieri ricorda come “Questa sia stata trascurata a lungo dalla politica del passato. Tra le nostre proposte, quella di un'area di sosta comunale, attrezzata per i mezzi pesanti e capace di ridurre il pericolo”. La questione sicurezza, diventata particolarmente pressante per la poca tutela delle stazioni e per l'accattonaggio molesto. La soluzione, una collaborazione pubblico-privato, che esalti il ruolo delle
associazioni di volontariato. “A loro il compito di gestire il territorio, riducendo la presenza di elementi pericolosi. A noi (i politici) il compito di aiutarli, offrendo loro spazi, come quelli della Caserma Giorgi, da riqualificare e sottrarre al degrado”. La collaborazione ha però limiti ben precisi: “Cose come sanità ed acqua devono rimanere pubbliche. Senza dimenticare come molti interventi del privato si sono risolti in tanti soldi spesi e nessun vantaggio per i cittadini”. Stessa decisione parlnando di lavoro: “Per noi, il futuro di Novi sta nell'accoglienza e nel turismo. Compito dell'autorità, favorire sviluppo e gestione delle risorse agroalimentari e paesaggistiche”. Infine, la questione Movimento 5 Stelle: dopo l'affermazione nelle scorse elezioni, si sono imposte come entità politica. Matteo Clerici
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VIAGGIO TRA I CANDIDATI Una città a misura d'uomo
amo lo sviluppo
a Cattaneo, neo ri, ma “Lo Stato deve mantenere il e su alcune que- suo ruolo di tutela dei più debodella contesta- li, come nel caso del CIT locale, amo a limitare pressochè indispensabile agli per creare una anziani”.La stessa mentalità il centro stori- dietro al giudizio sulla TAV. “Il turistico”. Tra Partito è favorevole alla linea, il futuro lavora- sostituto del traffico veicolare. e ad un nuovo Tuttavia, la città deve attrezzarsi uristiche e sul- per gestire al meglio sia le conseguenazio alla tutela ze favorevoli, come il possibile indotto per l'economia locale, fare dal cornice che gli aspetti problematici, come la gestione dei rifiuti”. In urezza e welfare. conclusione due parole sul Movimento 5 Stelle: “Ad oggi, è un za è dovuta alla movimento di protesta che ha raccolto il malcontento della parti: dare più gente. Vedo però molta incertezza e non riesco a predire gli gnosi e cercare esiti delle prossime votazioni”. ione ponderata negativa a prioMatteo Clerici
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Una proposta: creiamo Libarna
l futuro che ci aspetta sarà ricco di incognite e di incertezze, ma proprio per questo anche di aspettative. Ciò vale per i singoli come per le Istituzioni che devono attrezzarsi per potere affrontare le sfide imposte dalla globalizzazione dell’economia, dei consumi, non purtroppo dei diritti. Una di queste sarà l’ammodernamento delle civiche amministrazioni con una gestione più aderente ai tempi che stiamo vivendo. In questo senso l’uso del territorio acquista una priorità assoluta. Non è infatti più pensabile, soprattutto ora che le Province stanno per andare in pensione, che ogni città o paese abbia una visione egocentrica dei propri interessi. Ormai Novi, Pozzolo, Serravalle ed Arquata si stanno fondendo in un’unica realtà urbana e così come già “l’inchiostro fresco” ha suggerito tra Novi e Ovada la nascita di Rondinaria, la “Città dei paesi”, da Basaluzzo a Silvano, ora si sentirebbe di proporre ai nuovi eletti di lavorare attorno alla nascita in Valle Scrivia di una Nuova Libarna che da Pozzolo si estenda sino ad Arquata, riportando Novi ad essere al centro di questo mandamento. Gian Battista Cassulo
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Una priorità irrinunciabile: mettere al centro il cittadino
Il welfare diffuso D are nuova vita a Novi, sue idee per la città. In pridando spazio alle ne- mis, qualche parola sulla lista: cessità dei cittadini: più “Sono tutte persone impegnate sicurezza, riqualificazione del nella società civile, alcune centro storico e del territorio con esperienza politica, altre comunale ed un nuovo siste- impegnate nell'associazionima sociale. Maria Rosa Porta, smo cattolico”. Detto questo, candidata della è tempo di ricordare i punti lista “X Novi fermi del programma, basaMaria Rosa ti sull'ascolto del cittadino. Porta sindaEmerge fondamentale il bisoco”, presenta le gno di sicurezza, “di maggiore controllo del territorio, di lotta a fenomeni di microcriminalità, di l'abusivismo commerciale e di accattonaggio molesto”. A questo si lega il con-
tà comunale. Sofio parla così di una doppia sicurezza “Passiva ed attiva. Aumenteremo le telecamere nei punti sensibili e miglioreremo l’efficienza delle forze dell’ordine locali, anche tramite corsi di aggiornamento”. Sulla questione fiscale, Sofio sceglie la strada della prudenza: “In caso di vittoria, siamo disposti a ripensare i tributi locali. Siamo contro l’evasione fiscale, ma non riusciamo a condannare chi evade per sopravvivere”. E, parlando di TAV, la moderazione è la stessa: “Noi non siamo contrari ma, tra progresso e salute, scegliamo la seconda. Più in generale, la TAV è opera del Governo: il sindaco, anche come supremo tutore della salute pubblica locale, ha poteri limitati”.
cetto di riqualificazione: una serie d'interventi urgenti atti a “aumentare l'ordine e la pulizia, soprattutto di strade ed aree verdi” per rendere la città più accogliente. Come prevedibile, attenzione particolare per il centro storico, allo stato attuale, “Zona affascinante ma danneggiata da una caduta di stile e dai negozi vuoti”. Il tutto pensando tanto ai cittadini quanto agli attori economici: “X Novi Maria Rosa Porta Sindaco” vede il futuro della città nel turismo, legato allo sviluppo di un brand che esalti le attrattive locali, specialmente di agroalimentare ed industrie dolciarie. A tale scopo, Porta e colleghi hanno pronto un piano d'azione, che punta su un marketing di livello e sulla promozione di eventi, iniziando dalla partecipazione ad EXPO 2015. Infine, la questione welfare e servizi sociali: obiettivo, una città accessibile e per tutti, senza barriere culturali e fisiche. Riguardo poi i servizi alla persona, la signora Porta offre una linea precisa: “Mettere al centro la famiglia, facendo cooperare il pubblico con le associazioni private, secondo il principio di sussidiarietà. Sarebbe cruciale la creazione di una Consulta della famiglia, che mappi e risponda a tutti i problemi, dalla cura dei bambini all'assistenza agli anziani”. Punto a cui il candidato Porta tiene particolarmente è quello che riguarda il nostro Ospedale di cui parla dicendo: “Difenderò in maniera assoluta i suoi reparti di eccellenza”.
Matteo Clerici
Matteo Clerici
La politica delle piccole cose fa diventare grande la città
Rinnovare è possibile A Novi Ligure, le elezioni sono sempre più prossime. Come i colleghi politici, Francesco Sofio, di “Progetto Comune”, presenta gruppo e progetto. Parlando della lista, le parole d’ordine sono “Giovani e competenze, per ripensare il futuro di Novi”: persone della società civile, lontane dai partiti, ma con una serie di competenze. Obiettivo, dare un segnale di cambiamento tramite proposte ben chiare. La prima, sul futuro della città. Sofio ipotizza così “Un Restyling completo, che comprenda una revisione della ZTL ed una riqualificazione del centro storico”. Innovazione urbana ed innovazione occupazionale: “Per noi, l’epoca delle grandi aziende è finita. Novi deve puntare sul territorio, dall’agricoltura all’accoglienza”. Il tutto completato con un miglioramento della sicurezza ed una revisione della fiscali-
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VIAGGIO TRA I CANDIDATI
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Tra i principali punti la vivibilità cittadina Rivedere la viabilità nel Centro Storico
Priorità alla sicurezza Cambiare la ZTL F L
e elezioni sono prossime ed Enzo Baiardo, di Fratelli d'Italia, analizza tutte le questioni in sospeso. È allora giusto rivedere il problema del simbolo del partito. Come spiega Baiardo, si è arrivati ad un punto di svolta: “Ho parlato con la Meloni e Crosetto, che mi hanno dato il permesso per usarlo all'interno della coalizione (Alternativa Novese, ndr)”. Detto questo, tra i problemi locali, spicca quello della sicurezza. Ed Alternativa Novese è già all'opera: “Un nostro collaboratore, con una lunga esperienza nelle Forze dell'Ordine, ci sta aiutando a stendere una proposta sulla sicurezza”. Il tutto legato strettamente alla necessità di riqualificare la città. Baiardo ricorda l'azione per la ZTL: “Abbiamo raccolto più di 200 firme, crediamo che commercianti e persone domiciliate in zona meritino attenzione”. Questo sarebbe il primo passo per un nuovo futuro economico: “Novi Ligure dovrebbe sviluppare la sua vocazione turistica, stringendo accordi per valorizzare il suo patrimonio, agroalimentare ed artistico, ma anche per aiutare i commercianti locali. Penso alla riduzione degli affitti e delle imposte comunali”. Se la ripresa lavorativa è importante, la tutela della salute lo è almeno altrettanto. E Baiardo è deciso a non accettare compromessi: “I privati possono avere partecipazioni in opere pubbliche come i parchi ma diritti come la sanità e l'acqua devono rimanere statali e pubblici”. Riguardo poi l'ospedale di Novi, “Ci impegneremo per evitare la chiusura dei reparti”. Le recenti tensioni hanno riportato l'attenzione pubblica sulla TAV: “Si tratta di un opera complessa. Noi non siamo contrari di principio all'opera, ma temiamo che,
di fronte ad una città trasformata in quartiere, i cittadini ottengano poco o nessun vantaggio economico o di termini di lavoro”. Infine, la recente richiesta d'indipendenza del Veneto riaccende l'interesse sul rapporto tra potere centrale e poteri locali. Secondo il rappresentante di Fratelli d'Italia, “Se l'indipendenza è impensabile, è auspicabile dare maggior peso agli enti locali: più soldi alle Regioni e la possibilità per i Comuni di non rispettare il patto di stabilità”. Matteo Clerici
ar ripartire Novi Ligure con una serie d'iniziative mirate a rivitalizzarne il cuore, il centro storico. Con le elezioni sempre più vicine, Vincenzo Rapa, (della coalizione Alternativa Novese) offre le sue proposte per la città. Prima di tutto, però, una rassicurazione agli elettori: Alternativa Novese è solida, “La
scente disoccupazione, soprattutto tra i più giovani, e dall’altro abbiamo la percezione di sempre minor sicurezza, specie di notte, nonostante l’impegno incondizionato di uomini e donne delle forze dell’ordine”. La questione della rinascita economica e civile di Novi Ligure si lega inevitabilmente alla necessità di rinnovamento ed al rapporto con lo sfidante targato Pd, Rocco Muliere. “Proviene dalla stessa compagine che ha retto Novi Ligure ininterrottamente in questi ultimi decenni (portandola al punto in cui oggi la vediamo) e, come dice un proverbio, un frutto non cade mai lontano dal proprio albero. Per una svolta vera servono uomini e donne nuovi e di talento come, ad esempio, Caterina Cavo: giovane architetto urbanista, ha maturato in giro per l'Europa (anche a Parigi, nello studio di Renzo Piano) l'esperienza necessaria per essere figura - chiave nel rilancio che Novi Ligure attende da tanto, troppo tempo”.
questione del simbolo di Fratelli d'Italia è risolta, Enzo Baiardo ha avuto ragione”. Il nocciolo della questione è, come detto, il futuro lavorativo della città. Secondo Rapa, il primo passo sarà “Cambiare la ZTL. Dopo gli incontri con i cittadini, abbiamo creato delle nuove linee-guida: accessi più facili, parcheggi disponibili, una tariffa più bassa”. A seguire, un lavoro sul centro storico: “È necessario un progetto di riqualificazione: pulizia e cura delle strade, agevolazioni per la tutela delle abitazioni private”. Così facendo, commercianti e cittadini sarebbero incentivati a spendere ed a produrre. Rapa ipotizza così per Novi un futuro lavorativo misto, con spazio tanto per l'industria privata quanto per un turismo basato su arte ed agroalimentare, da stimolare con misure come “I vincoli di tutela per gli edifici di valore artistico”. E con un miglioramento delle misure di sicurezza, decadute nel tempo per via “Di un margine di tolleranza, spostato sempre più in alto per via della crisi”. Le recenti tensioni ad Arquata hanno riportato l'attenzione di Novi e dintorni sulla questione TAV: sul tema, Rapa esprime prudenza, limitandosi ad auspicare un sistema che “Consenta alla città di sfruttare economicamente la presenza di operai e di ottenere commesse per le industrie locali”. Infine, il Movimento 5 Stelle, meritevole di considerazione anche solo per il risultato delle elezioni di febbraio 2013. Per Rapa, si è di fronte ad un bivio: “Se rimarrà movimento di protesta, si scioglierà presto. Se invece diventerà un partito vero e proprio, avrà una vita più lunga”.
Matteo Clerici
Matteo Clerici
Idee e professionalità per il rilancio della città
Rivitalizziamo Novi A l centro Novi Ligure: un piano per rilanciarla, dando spazio a chi la tiene viva. Le elezioni 2014 si avvicinano e Andrea Scotto, candidato della coalizione “Alternativa Novese” *, mette in chiaro i punti fondamentali del suo programma, pronto alla valutazione delle urne. Ruolo di primo piano per il centro storico. Come ricorda Scotto, a fine 2013 “Alternativa Novese” organizzò una raccolta di firme
La coalizione “Altenativa Novese” è costituita da Alfare, Fratelli d’Italia e Avanti Novi
per la riforma della ZTL e fissò precisi obiettivi di programma che prevedono, oltre alla riduzione delle spese comunali (10% in 5 anni) ed al miglioramento della gestione del patrimonio comunale, anche la revisione di Piano Regolatore, Piano del Traffico e ZTL in base a criteri di merito. Merito da riconoscere, allo steso modo, ad abitanti, professionisti, commercianti e piccole imprese: “A chi, con il suo radicamento in città, tiene viva tutta Novi Ligure, non solo il centro, semplificheremo vita e lavoro”. Per quanto riguarda l’immigrazione, Scotto fa notare che “non si può fare vera accoglienza se alla base di tutto non si garantiscono lavoro e sicurezza a chi, italiano o straniero, a Novi c’è già, da anni. Qui, da un lato viviamo tra crisi economica e cre-
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l’inchiostro fresco
AI LETTORI
Maggio 2014
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Lavoro & ambiente
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l progetto Appennino, iniziativa promossa dalla Fondazione “Edoardo Garrone”, curato e approfondito da Riccardo Garrone, si pone l’obiettivo di riqualificare l’importante patrimonio ambientale, economico, sociale e culturale di un’area montuosa di 1500 chilometri del territorio italiano. Nell’attuale congiuntura può offrire opportunità concreta per nuovi modelli di insediamento e di creazione di impresa. Le iniziative intendono stimolare il dialogo e il confronto con realtà che hanno già visto nascere e applicare modelli di riqualificazione delle risorse territoriali. Tutto questo perché una dimensione a lungo tempo abbandonata torni a essere fonte di opportunità per le giovani generazioni e di sviluppo economico per il Paese nel suo complesso. Essenziale è la creazione di una rete di imprese produttive e di servizio, in settori come la coltivazione del bosco e del sottobosco, l’allevamento e le attività di filiera che ne derivano, la caccia di selezione e la pesca sportiva, l’agriturismo, il turismo rurale, il tutto in un’ottica di intervento responsabile e di sostenibilità. La Fondazione “Edoardo Garrone” è tra le maggiori di tipo culturale in Italia. Costituita nel 2004 a segue a pag. 31
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ReStartApp®: un campus per le nuove imprese
Grondona Progetto Appennino È il primo campus per le nuove imprese dell’Appennino promosso e organizzato dalla Fondazione “Edoardo Garrone”, un progetto dedicato ai giovani in possesso di idee d’impresa o start up originali e innovative, che vedono nel territorio appenninico risorse strategiche e opportunità su cui investire per il proprio futuro. È questa la missione del progetto ReStartApp: un campus residenziale dove le idee crescono nella terra da cui nascono per favorire lo sviluppo di idee di impresa e startup in grado di rivitalizzare i territori dell’Appennino, con particolare riferimento alle filiere produttive del made in Italy. Il campus residenziale, della durata di 12 settimane, avrà luogo a Grondona dal 7 giugno al 27 settembre 2014 (con una pausa nel mese di agosto). È aperto gratuitamente a un massimo di 15 partecipanti, selezionati attraverso un Bando/ “call for ideas” sulla base della sostenibilità delle idee di impresa e dell’effettivo contributo che possono fornire al rilancio e alla valorizzazione dell’Appennino. Possono partecipare al bando giovani under 35 in possesso di un’idea origi-
nale e innovativa di impresa o di una start up da insediare sul territorio appenninico, operante nell’ambito agricolo, agroalimentare e dell’allevamento, turistico e culturale, dell’ambiente e cura del territorio, del trattamento del legname e delle risorse boschive, della caccia di selezione, della pesca e dei prodotti derivati, dell’artigianato e del design. Un team qualificato di docenti, esperti e professionisti, accompa-
gnerà i partecipanti nelle diverse attività formative, affiancandoli nell’approfondimento e sviluppo dei propri progetti imprenditoriali. Al termine del campus, è prevista inoltre una fase di consulenza a distanza finalizzata alla stesura definitiva dei Business Plan. La Fondazione Edoardo Garrone mette infine in palio tre premi per l’avvio dei migliori proget-
ti di impresa sviluppati nell’ambito del campus, selezionati da un Giuria appositamente costituita. Grazie al contributo dei partner, sono previsti inoltre ulteriori incentivi per la realizzazione delle idee di impresa. Sono partner di ReStartApp®: Fondazione Symbola, Università della Montagna, Associazione Italiana Alberghi Diffusi, UniCredit e Fondazione CIMA. Il progetto ha inoltre il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Grondona. Marisa Pessino
L’attività dei Rangers di Arquata
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Rangers nell’ambito dell’Attività di prevenzione, hanno controllato le zone e strade nel comune di Arquata e Frazioni per eventuali smottamenti e frane ma non hanno registrati eventi degni di segnalazione. Nella giornata di Mercoledì 8 Aprile è stato invece consegnato il Mazzo Unimog U406. La prima uscita ufficiale e prevista per la Fiera del I Maggio che da vent’anni vede impegnati i Volontari del Gruppo Rangers di Arquata Scrivia e venti volontari delle varie squadre operative (recupero e soccorso antincendio e logistica) in supporto al Comune e Polizia Locale nella gestione della Fiera. Come manifestazioni di rappresentanza il Gruppo ha partecipato alla commemorazione del 25 Aprile con un Automezzo e quattro volontari. Paolo Gifra
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ARQUATA SCRIVIA
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“All'ombra di Vicino”
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Assessorato alla cultura del comune di Arquata, in collaborazione con il Centro Arti Figurative “Santo Bertelli”, ha presentato, il 17 aprile, presso l’area incontri, il nuovo libro di Franca Isabella Barzizza “All’ombra di Vicino”. Isabella, armata di carta e penna, si ritrova a condurre una missione insolita: percepire e tradurre il riverbero di antiche orme. Si tratta di raccontare e delineare il Borgo di Bomarzo, sfiorando i luoghi di un tempo. Qui emerge prepotente la figura di Vicino, all’anagrafe Pier Francesco Orsini (1523- 1585), signore del castello di Bomarzo e creatore del Parco dei Mostri. Grazie a Orchidea, un’amica incaricata di fissare immagini nell’obiettivo di un ritratto oltre il tempo, il percorso appare di una inconsueta attualità. Il personaggio emblematico, passionale e di grande cultura, non regge alla disperazione per la morte della sua amata Giulia, scaraventando la sua furia su tante donne, al punto di commettere atrocità e misfatti in una surreale dimensione, erigendo monumenti a ricordo. Marisa Pessino
Si gioca a bridge all’Unitre Arquata – Grondona
Intelligente passatempo A scuola di bridge, il corso organizzato per il secondo anno consecutivo dall’Unitre Arquata – Grondona, docente il dott. Sergio Bilancioni, ha riscosso grande successo e molta curiosità. Ne parliamo con lo stesso docente. “È un gioco di carte diffuso a livello mondiale, di cui si organizzano tornei nazionali e internazionali, campionati mondiali e olimpici. Si gioca a coppie con un mazzo di carte francesi (ndr.: 52 carte senza jolly). Partecipano quattro giocatori seduti intorno al tavolo nei quattro punti cardinali, nord compagno di sud, est di ovest. La coppia deve interagire e affiatarsi per giocare al meglio una partita della durata di 10 minuti. È scientificamente provato - aggiunge il Bilancioni – che il bridge aiuta le capacità deduttive, la memoria, il pensiero critico, l’astrazione e le abilità sociali. Costituisce elemento formativo per i giovani, abituandoli
a osservare le regole, è importante palestra di esercitazione mentale per gli anziani”. Per curiosità chiediamo se corrisponde al vero che il bridge sia considerato gioco d’èlite. “È solo uno stereotipo degli anni ’30/’40 del secolo scorso, non corrispondente a realtà. Inizialmente – ci precisa il docente - presenta qualche difficoltà, maggiore di quelle di altri giochi di carte, ma poi, superato questo ostacolo, sarà divertente poterlo praticare anche online, come passatempo brillante. Se particolarmente bravi è possibile partecipare a tornei di circolo a coppie, fino ai campionati mondiali a squadre, che si disputano dal 1950. L’Italia si è aggiudicata quello del 2013 ed era il quindicesimo, seconda a USA, che ha vinto 18 edizioni”. Un plauso all’Unitre Arquata- Grondona per aver introdotto questo corso di iniziazione al bridge, gioco che può essere praticato da chiunque, in qualsiasi luogo e a tutte le età. (m.p.)
La Fiera di Primavera L a “Fiera di Primavera”, svoltasi come consuetudine a Vignole Borbera, ha registrato una grande partecipazione di pubblico. Molti gli espositori che hanno invaso il paese con la loro mercanzie multicolori, con una forte presenza di prodotti locali. Tra le numerose iniziative segnaliamo l’interessante mostra al Centro Polifunzionale sulla storia della cartolina, arricchita da una ricca esposizione di cartoline d’epoca da tutto il mondo egregiamente raccolte negli anni da Vittorio Bisio e la gradita esibizione dei “Trallallero delle Quattro
Al Centro Polifunzionale di Vignole Borbera interessante mostra sulla storia della cartolina, con cartoline d’epoca da tutto il mondo raccolte da Vittorio Bisio Valli”. Iniziative di questo tipo concorrono tutte a mantenere vivi questi centri, sotto il profilo turistico, culturale e storico, senza trascurare l’aspetto commerciale di queste realtà urbane che rappresentano la vitalità di un territorio che potrebbe riconoscersi in termini unitari nella citta diffusa di Libarna. (g.t.)
Feste e religioni Forme e significati del festeggiare dal mondo antico a oggi
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enerdì 2 maggio 2014 presso la Sala Juta di Arquata, si è svolta la settima conferenza dell’Unitre “Arquata-Grondona”. La lezione è stata incentrata sul tema: “Feste e religioni. Forme e significati del festeggiare dal mondo antico a oggi”. Relatore Natale Spineto, professore di “Storia delle religioni” all’Università di Torino. Le feste hanno un particolare rilievo nella vita di ciascuno di noi: festeggiamo ogni tipo di ricorrenza, celebriamo feste religiose e civili, pubbliche e private. Lo stesso si faceva in ogni epoca e in ogni luogo. Questo ci invita a riflettere sulle ragioni e sui significati di un comportamento tanto radicato e tanto generalizzato. Il prof. Spineto ha ripercorso la storia della festa presentando la situazione delle civiltà antiche, toccando le profonde variazioni che si sono registrate nelle ricorrenze religiose e tradizionali soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e ha illustrato i diversi tipi di festa contemporanei, dalle feste della famiglia (come quella della mamma) a quelle di san Valentino e Halloween, dalle feste civiche alle feste religiose e tradizionali. (m.p.)
l’inchiostro fresco
LIBARNA Lavoro & ambiente prosegue da pag. 29 Genova da ERG S.p.a. e San Quirico S.p.a., holding delle famiglie Garrone e Mondini, è dedicata alla memoria di Edoardo Garrone che avviò nel 1938 l’attività industriale del Gruppo Erg. A dieci anni dalla sua creazione, la Fondazione conferma e rinnova la sua missione, impegnandosi in progetti di qualità dedicati soprattutto alle nuove generazioni e alla valorizzazione delle risorse sociali e culturali del territorio. In linea con questi indirizzi il Progetto Appennino si impegna a realizzare la riqualificazione del patrimonio ambientale, fornendo ai giovani strumenti efficaci per diventare protagonisti del proprio domani. (m.p.)
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Serravalle Scrivia: in scena a favore dell'Anfass
La compagnia del Barchì
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Serravalle Scrivia, presso il Salone Maria Regina della Chiesa Nuova - Cà del Sole, si è recentemente svolta una serata benefica in favore dell'ANFASS con lo spettacolo "Una Mattinata in Municipio" della Compagnia del Barchì di Arquata Scrivia. Scritta e
diretta da Claudio Bottaro, la commedia in un unico atto racconta in chiave ironica ciò che può accadere in un Ufficio Pubblico quando una impiegata modello si confronta con personaggi dalle esigenze più strampalate e completamente ignari degli iter burocratici da seguire.
L'evento patrocinato dal Comune di Serravalle Scrivia ha avuto un grande successo, richiamando un pubblico numeroso. Sono intervenuti il Sindaco, Alberto Carbone, l'Assessore alla Cultura, Marco Freggiaro, l'Assessore all'Urbanistica, Tonino Bailo, Don Francesco, Don Luca e la Sig.ra Sestito, Presidente dell'Anfass. Al termine dello spettacolo un ricco buffet curato dalla Pro Loco di Serravalle ha degnamente concluso una serata all'insegna del divertimento. Giovanni Torchia Compagnia del Barchì www.compagniadelbarchi.it
Serravalle a Dolci segnali passo di corsa S C
ome di consueto ad Aprile si è svolta la 17^ edizione della marcia: “Coppa città di Serravalle”; organizzata dall'associazione sportiva “Atletica Serravallese”. Molti i partecipanti tra cui tanti giovani. La gara per la sua importanza e prestigio fa parte del Grand Prix Piemonte. (g.t.)
egnali di risveglio nel panorama commerciale locale. Ad aprile a Serravalle Scrivia in viale Martiri della Benedicta nei locali dell'ex Bar Haiti, alla presenza del Sindaco Alberto Carbone, è stata inaugurata la Gelateria-Caffetteria, “Ricci”. All’evento, arricchito da un intrattenimento con musica Jazz, hanno partecipato molte persone. Un bel segnale a dispetto della crisi e del mercato rimasto bloccato: una giovane imprenditrice che si lancia con entusiasmo nel mondo del lavoro! (g.t.)
Claudia Ricci con il Sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone
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Repetto e Paravagna a Stazzano
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Stazzano, presso il salone parrocchiale, è stato ricordato Luigi Tenco. Dopo un breve saluto del Parroco don Paolo Padrini e del presidente Marco Pucci dell'associazione stazzanese “Amici della Musica”, che ha organizzato l'evento, ha avuto inizio il concerto che ha visto come protagonisti i bravissimi: Gianni Repetto (per le letture) e Roberto Paravagna (canto e chitarra). Alla serata oltre ad un folto pubblico che ha applaudito a scena aperta i due artisti, erano presenti alcuni rappresentanti dell'associazione culturale “Luigi Tenco” di Ricaldone. (g.t.)
Inaugurazioni a Persi
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Persi di Borghetto Borbera, dopo la Santa Messa officiata dal vescovo Mons. Martino Canessa, sono state inaugurate due piazze: una dedicata ai Carabinieri per i 200 anni dell'Arma e l'altra all'indimenticabile parroco don Giulio Guerrini. Presenti il sindaco Enrico Bussalino, il colonnello Alessandro Della Nebbia, il parroco don Fulvio Berti e un folto pubblico. (g.t.)
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Opinioni a confronto per una scelta ragionata sul futuro Primo Cittadino
Busalla, ecco la sfida a cinque sotto la spada di Damocle di un ricorso su una presunta incandidabilità
Servizio di Fabio Mazzari
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inque candidati ufficiali alla successione di Mauro Valerio Pastorino alla guida del più importante comune dell'Alta Valle Scrivia. A contendersi la poltrona di Primo Cittadino sono, in ordine rigorosamente alfabetico, Pietro Bellina (Busalla punto a capo), Loris Maieron (Insieme per Busalla), Roberto Parodi (Prima il paese, poi la politica), Roberto Rocco Surace (Busalla Libera e Democratica) e Luigi Traverso (Busalla, un nuovo dì). Abbiamo messo di fronte i cinque candidati con una sorta di “faccia a faccia” all'americana. Qui a fianco vi sono le domande che abbiamo posto e nella pagina laterale, le risposte dei candidati. Le interviste integrali potrete leggerle sul sito internet www.inchiostrofresco.it GLI EXIT POLL Fabio Mazzari
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a crisi dei partiti, come ci dimostra il fiorire delle liste civiche, è ormai un dato di fatto che si sta trascinando in una lenta agonia sin dal 1989, quando, con la caduta del “Muro di Berlino”, il mondo è stato ghermito nella girandola di una globalizzazione economica che ha dimenticato i diritti e i doveri dell’uomo. Le storiche certezze sembrano oggi sfumare in una nuova realtà senza più confini. Anche la classica suddivisione tra Destra e Sinistra sembra essere superata. Eppure continua a restare alta la differenza tra chi ha troppo e chi ha troppo poco. Anzi le distanze si stanno pericolosamente allungando!!!! Gian Battista Cassulo
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Le domande
Com'è nata l'idea del logo e del nome della lista?
La sua lista è apartitica oppure ha una connotazione politica?
Com'è composta la lista? Nel caso diventasse sindaco quali sarebbero i suoi provvedimenti?
E' favorevole all'Unione dei Comuni della Valle Scrivia?
Quale dei suoi avversari giudica come il più forte?
Chi voterà alle imminenti elezioni europee?
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La sfida a cinque. I candidati rispondono Pietro Bellina
Loris Maieron
Roberto Parodi
Luigi Traverso
Roberto Rocco Surace
La scelta di chiamarci “Pun- Abbiamo deciso di riprende- In piena mia autonomia ho Il nome “Busalla, un nuovo Il nostro logo, che rappreto... a capo” è stata condivisa dai componenti della nostra lista, proprio per segnare una netta discontinuità con l'amministrazione uscente. Nel logo, che abbiamo voluto appositamente di impatto grafico, abbiamo inoltre aggiunto le parole “innovazione, concretezza, competenza”.
re il nome “Insieme per Busalla”, che era quello della lista con cui sono stato sindaco dal 1995 al 2004. Nel logo abbiamo inserito il Ponte Vecchio, che unisce i due grandi nuclei di Busalla ed i nomi delle frazioni del nostro Comune, che significa dare ascolto a tutto il territorio.
deciso di ripresentare sia il nome “Prima il paese, poi la politica” che il simbolo, che hanno caratterizzato la vittoria di Pastorino nel 2009. La scelta, condivisa pienamente anche dagli altri rappresentanti della lista, vuole significare il riconoscimento della buona amministrazione.
La nostra lista sarà comple-
Siamo una lista di larghe intese, ha avuto l'appoggio di alcuni partiti, come Pd, Partito Socialista ed Udc, ma non è assolutamente collocabile, in quanto al suo interno vi sono persone che provengono da aree molto diverse tra di loro, unite dalla voglia di rilanciare seriamente un paese in ginocchio.
La definisco un mix di esperienza e di entusiasmo, nessuno dei componenti è stato consigliere comunale. Al suo interno ci sono persone molto conosciute in paese, come la presidente della CNA Paola Noli, il presidente di Confesercenti, Silvio Queirolo, l'architetto Adriana Picollo, la farmacista Nunzia Acampora e giovani come Roberto Merlini.
Ridurre del cinquanta per cento i costi della politica rispetto alla precedente amministrazione, la semplificazione burocratica, il cambiamento del sistema della raccolta differenziata, la realizzazione della tangenziale, che trovo fondamentale per Busalla e, come prima cosa, la ripresa del dialogo con le istituzioni ed i comuni limitrofi.
Sì, l'Unione dei Comuni è necessaria per offrire servizi migliori ai cittadini, bisogna anche saper fare scelte coraggiose.
Non faccio pronostici, forse un leggerissimo vantaggio di Parodi in quanto espressione della maggioranza uscente.
Mi sono occupato di politica rimanendo sempre nell'area di centrosinistra, nel Partito Socialista prima e nel Partito Democratico oggi, voterò sicuramente Partito Democratico.
La lista è completamente traversale, al suo interno vi sono persone di diverse idee, alcune provengono dal centrosinistra, altre dal centrodestra, altre ancora dal centro e molte, specie i giovani, non sono collocabili. Abbiamo puntato molto sulle competenze delle singole persone in lista.
Ad esclusione di due componenti della lista di quando ero sindaco, ovvero l'ex assessore alla cultura, Fabrizio Fazzari, e Laura Repetto e dell'ex consigliere di minoranza Anna Lindner Casassa, gli altri sono tutte persone nuove, che rappresentano diversi settori lavorativi e di competenza ed abbiamo in lista molti giovani.
Innanzi tutto rilanciare la raccolta differenziata, poi ripartire con la piccola manutenzione in quanto oggi Busalla dà l'idea di un paese trascurato, è indispensabile inoltre la riapertura di un punto di primo intervento nell'Ospedale Frugone, ma come prima cosa è necessario riprendere il dialogo con le istituzioni e gli altri comuni della vallata.
Sì, riuscire ad unire le professionalità e le competenze di ogni comune è un fatto assolutamente positivo.
Non saprei dirlo, credo che partiamo tutti alla pari, forse l'amministrazione uscente con Parodi è leggermente avvantaggiata.
Non ho ancora deciso, sto valutando bene i singoli candidati, purtroppo alle elezioni europee abbiamo spesso mandato vip ed esclusi dalla politica, quando invece erano necessarie persone competenti.
dì” ed il simbolo della lista, ideato da un amico grafico, vogliono significare la notte ed il giorno, ovvero da una parte il buio di questi ultimi vent'anni di amministrazione e dall'altra la luce di un nuovo giorno, inteso come il netto cambiamento rispetto a quello che vediamo adesso.
tamente civica, oltre a non avere l'appoggio di nessun partito, nessuno dei componenti è legato ad un partito politico e questo è un piccolo vanto. Abbiamo puntato molto sull'onestà e la competenza delle persone in lista, che conosco tutte personalmente.
Siamo una lista completamente civica, non abbiamo appoggio dei partiti e nessuno dei componenti è attualmente iscritto ad una forza politica, anche se, in passato alcuni hanno avuto delle esperienze. Ci definiamo appunto apartitici e non apolitici, perché occuparsi del bene comune è fare politica.
Abbiamo scelto di non candi-
La lista sarà improntata ad un profondo rinnovamento, dell'amministrazione uscente: ci saranno l'ex sindaco Mauro Valerio Pastorino, gli assessori Vittoria Caracciolo e Carlo Selvini nonché il consigliere Marcello Guido, tutte persone di grande competenza. Il resto della squadra sarà completamente rinnovato, con giovani in lista.
Ho idee molto chiare sui settori di cui mi sono occupato personalmente, ovvero la protezione civile e lo sport. Innanzi tutto portare a termine le opere iniziate sotto questa amministrazione, poi trovo fondamentale sviluppare, in un momento di crisi, i servizi sociali ed infine i grandi temi: sanità, rapporti con le industrie e la tangenziale.
Sì, è una scelta inevitabile, adesso bisogna renderla operativa, anche ai fini di contrastare la città metropolitana, che penalizzerebbe l'entroterra.
Non saprei giudicare quale delle liste in campo è la più forte, penso che a questo turno partiamo tutti alla pari.
Sono ancora incerto, ho avuto una richiesta di confronto con un candidato alle elezioni europee, che mi ha dato l'idea di una persona limpida, ma non posso dire al momento di chi si tratta.
dare nessuno che fosse stato in lista, sia in maggioranza che in opposizione, alle scorse elezioni. Ci sono in lista alcuni veterani come Mario Tamagno, Luciano Indice e Giacomo Gulino e giovani preparati come Alessia Bondanza, Giacomo De Andrea e Salvatore Carta. Copriamo tutte le fasce d'età, il più anziano ha 71 anni, la più giovane 24.
Il primissimo punto è la ripresa del dialogo con le istituzioni ed i comuni della Valle Scrivia, come secondo punto è necessario riaprire un centro di primo intervento nell'ospedale Frugone. Molto importante è anche il decoro: Busalla è un paese piuttosto maltenuto e vogliamo che assuma un aspetto migliore, riqualificando diverse aree del paese.
Sì, se fatta in funzione di portare vantaggi ai comuni ed ai cittadini è molto positiva, l'unica cosa è che non deve diventare un centro di potere.
Non saprei dirlo, credo che partiamo tutti e cinque con le stesse chance, anche perché le liste sono tutte rinnovate e trasversali.
senta una B in due direzioni e lo slogan “cambia verso”, stanno a significare un netto cambiamento rispetto alle amministrazioni uscenti che si sono succedute in questi anni. Abbiamo scelto un simbolo molto semplice ma allo stesso tempo di notevole impatto visivo.
La nostra lista è realmente civica ed apartitica e non solo, al suo interno non c'è nessuna persona che ha mai fatto parte delle liste che hanno partecipato alle ultime tornate amministrative. Siamo privi di ideologie politiche e partitiche, il nostro programma è rivolto al volere dei cittadini che devono essere al centro.
È fatta da persone che hanno in comune l'onestà, la voglia di fare e l'attaccamento al paese ed alla Valle, senza sudditanze ai partiti o ai parenti. L'età media è piuttosto bassa e al suo interno ci sono persone che conoscono molto bene il mondo del lavoro e che hanno come unico obiettivo il bene di Busalla e della Valle Scrivia.
Il primissimo punto è la sanità: è fondamentale un punto di primo intervento nell'Ospedale Frugone, indispensabile per la Valle Scrivia. Come secondo punto metto la realizzazione di strutture rivolte ai giovani, anche per evitare la devianza sociale, poi l'Iplom: è fondamentale che questa ditta faccia qualcosa per Busalla, ed infine il recupero di Villa Borzino.
Dipende, se riesce a portare vantaggi ai cittadini sì, però ad esempio nel caso dell'ospedale non ho mai visto prese di posizione da parte di comuni limitrofi.
Non saprei fare una previsione, dico solo una cosa: che vinca chi davvero se lo merita.
Dico la verità, non ho ancora deciso al momento, voglio prima vedere bene i candidati ed i loro programmi.
Non ho ancora deciso, devo vedere i programmi delle varie liste in campo. Fabio Mazzari
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VALLE SCRIVIA
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Sant'Olcese: il confronto tra i candidati
Chi sarà il nuovo Sindaco? S
ant'Olcese, circa 6000 abitanti, è uno dei Comuni dove la corsa alla carica di primo cittadino si preannuncia più agguerrita. Abbiamo messo di fronte, con una sorta di tavola rotonda i tre candidati, in rigoroso ordine alfabetico: Patrizia Altobelli (Sant'Olcese Futura-Idea Comune), Armando Sanna (Centrosinistra per Sant'Olcese) ed Elena Viola (Comtitato Indipendente per Sant'Olcese). Fabio Mazzari
Le domande
Rispetto a cinque anni fa la squadra è simile o è cambiata?
In caso di elezione a sindaco quali sarebbero i suoi primi provvedimenti?
È favorevole all'Unione dei Comuni in Valpolcevera?
Come sono stati questi mesi di campagna elettorale?
Patrizia Altobelli
Armando Sanna
Elena Viola
Completamente rinnovata, io ed il Abbiamo svolto un cambiamento Abbiamo rinnovato molto, da una mio vice, Andrea Bottesini, eravamo in due liste contrapposte. Abbiamo messo da parte posizioni personali per creare una lista prettamente civica, formata da persone competenti e che conoscono il territorio.
vero, mettendo in lista dei giovani molto conosciuti in paese per via del loro impegno e delle loro capacità, affiancati da alcuni consiglieri ed assessori uscenti che sono fondamentali per via della loro esperienza.
parte abbiamo mantenuto i nostri quattro consiglieri comunali, che hanno svolto un'opposizione costruttiva, per via della loro esperienza maturata, dall'altro abbiamo creato una squadra di persone nuove e competenti.
Innanzi tutto la viabilità, che special-
I miei primi passi da sindaco sareb-
mente per la zona di Manesseno è davvero problematica, poi l'edilizia scolastica che è fortemente carente e sicuramente più attenzione al decoro generale, oggi il paese da l'impressione di essere maltenuto.
bero indirizzati a riportare il cittadino al centro della politica, in quanto fruitore di servizi, concentrandomi sugli aspetti più importanti come lìedilizia scolastica, la manutenzione delle strade e la trasparenza dell'amministrazione.
Come primo punto c'è l'istituzione dell'assessorato alle frazioni, per creare un filo diretto tra cittadino ed istituzioni. Poi mantenere e sviluppare i servizi sociali, fondamentali in un periodo di crisi e continuare le numerose opere iniziate con l'amministrazione attuale.
Bisogna prima sapere cosa sarà pre- Assolutamente si, lo abbiamo anche L'Unione dei Comuni è molto auspicisamente la città metropolitana. Sono molto favorevole ad associare le funzioni, vedo che altri comuni limitrofi stanno facendo molto più di noi.
messo tra i primissimi punti del nostro programma, vogliamo lavorare assieme alle altre amministrazioni di valle per garantire vantaggi ai cittadini.
Dura, ma molto interessante, abbia- mo in squadra persone capaci che stanno girando l'intero territorio comunale incontrando persone ed attività.
Molto intensi, vedo anche una bella accoglienza da parte delle persone, che hanno visto una squadra rinnovata, idee ed un programma su cui abbiamo lavorato a lungo.
cabile, perché ci sono problematiche che un comune da solo non riesce a risolvere, più si è meglio si riescono ad ottimizzare le risorse ed i costi di gestione.
Molto impegnativi ma allo stesso tempo molto positivi, incontrando le persone vediamo che c'è in paese una netta voglia di cambiamento rispetto al passato.
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Inserto a cura dell’Associazione
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Oltregiogo
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Ci siamo!
La ricetta per promuovere il nostro territorio
Angelini: occorre fare sistema! E N
on occorrono tanti preamboli, soprattutto in epoca di promesse non mantenute. Le parole hanno un loro peso e non vanno sprecate. Perciò Dino Angelini, presidente dell'Associazione Oltregiogo, non si perde in funambolici discorsi, ma corre subito al punto. Ovvero alle iniziative che verranno realizzate quest'anno: “Per quanto riguarda l'Arte Sacra, nel mese di giugno e luglio Guardia di Gavi. Nell'evento apriremo gli oratori ai visita- verranno coinvolte anche alcutori, in modo che tutti possano ne confraternite dalla Corsica, conoscere le bellezze e i tesori con cui da qualche tempo stiache nascondono. In autunno, mo collaborando, e per l'occapoi, abbiamo in programma sione si spera di organizzare un'iniziativa da svolgere in anche una mostra di oggetticollaborazione con le scuole stica sacra presso San Remigio medie: vogliamo che i nostri a Parodi”. Questo per quanto ragazzi conoscano e studino riguarda l'Arte Sacra, certamenla storia e la cultura locale. Le te, perché il progetto dell'Assoconfraternite sono realtà che ciazione Oltregiogo è ancora operano nel nostro territorio più articolato: “Quest'anno – da secoli e un patrimonio che continua Angelini – attiveremo andrebbe conservato. Per far la parte che riguarda le Fiere ciò occorre che anche i più di Cambio: in pratica assegiovani ne conoscano origini, gneremo un borsa di studio a storia e scopi”. Ad affiancare i un giovane del territorio, che priori nel gravoso compito, ci organizzi una ricerca sulla sarà il professor Vigo di Ser- presenza di un'importante ravalle, esperto del settore a borsa di cambio a Novi Ligulivello nazionale. Ma le iniziati- re nel XVII secolo. L'iniziativa, ve non si esauriscono qui: “Il 6 che coinvolgerà tutti i comuni settembre è in programma il della zona sedi di zecca, avrà secondo raduno delle confra- come obiettivo il conio di una ternite dell'Oltregiogo, presso moneta antica”. Insomma, un la chiesa della Madonna della programma variegato, che co-
Tracce liguri
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l progetto "Tracce liguri nell'Oltregiogo" mira a mettere in luce i rapporti artistico-culturali tra il nostro territorio e Genova. Il progetto, interamente finanziato dalla Compagnia di San Paolo di Torino, si articola in tre parti: la prima riguarda l'architettura e mira a valorizzare il legame tra le presenze architettoniche, urbanistiche e territoriali dell’Oltregiogo e quelle del Genovesato; la seconda concerne l'arte sacra e indaga la tradizione, di chiara matrice ligure, di riunirsi in confraternite sì religiose, ma con finalità anche socioassistenziali; la terza, infine, sulle Fiere di Cambio, attivata quest'anno, approfondirà l'importante ruolo che Novi Ligure assunse nel panorama economico del Seicento, quando fu sede di una delle più importanti piazze borsistiche europee.
pre diversi aspetti della vita culturale del territorio. Lo scopo, come ribadisce Angelini, è quello di promuovere la cultura del territorio attraverso la consapevolezza dei suoi abitanti: “Il Distretto Culturale e Ambientale dell'Oltregiogo si pone l'obiettivo di coinvolgere le realtà economiche locali, per creare un sistema di sviluppo basato sul presentare, a chi visita questi posti, quali siano le nostre radici storiche, collegandole ai prodotti locali e alle bellezze paesaggistiche che nulla hanno da invidiare a molti altri luoghi più pubblicizzati. Per ottenere questo, però, occorre fare sistema. Faccio un esempio: che bello sarebbe, a questo proposito, sfruttare l'enorme serbatoio di potenziali turisti che tutti i giorni ci offre l'Outlet di Serravalle!” Federico Cabella
ccoci... Pronti a decollare! Finalmente, dopo un dovuto periodo di studio e abboccamenti vari, la collaborazione tra “l'inchiostro fresco” e l'Associazione Oltregiogo diventa pienamente effettiva. In questo numero, e nelle prossime quattro uscite del nostro giornale, saranno presenti alcune pagine interamente curate dall'Associazione, con lo scopo di informare i lettori sulle numerose e meritorie iniziative cui si dedica da ormai parecchi anni questo attivissimo ente, nato sulle dolci colline che storicamente hanno guardato (e tuttora guardano) verso Genova. Le stesse, per intenderci, dove il nostro giornale viene letto. Da una parte abbiamo l'energia e la vitalità di un'associazione che si produce continuamente per la promozione della cultura del territorio, dall'altra un foglio di informazione che, modestamente, cerca di raggiungerlo in tutti i suoi angoli, anche i più dispersi, per rendere conto delle straordinarie iniziative che vi sono organizzate. Di là il pane, di qua i denti. Perciò a tutti... buon appetito! Federico Cabella
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Inserto a cura dell’Associazione
Oltregiogo
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I Corsi
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arliamo di tracce liguri e pensiamo al mare. Il Mediterraneo, appunto, il mare nostro. Elemento che unisce le diverse culture che vi si affacciano. Andiamo perciò in Corsica e parliamo della confraternita (istituto di origine genovese) di "a Pieve di a Serra" (ospite del raduno in programma il 6 settembre a Gavi ndr). I suoi confratelli sono molto attivi sul piano del recupero della tradizione, o "riacquistu", come preferiscono dire. Un recupero che avviene non solo dal punto di vista della cultura immateriale (per esempio, il canto a "paghiella" a 3 voci), ma anche di quella materiale, come la piantatura di colture tradizionali (cipolle, castagni, meli selvatici). Una realtà, insomma, quanto mai viva e attiva, un'istituzione che accompagna le funzioni e scandisce i vari momenti dell'anno liturgico, specie le cerimonie di accompagnamento dei defunti. E un'opportunità, pensiamo, di confronto e riflessione sulla cultura del nostro territorio. Collinare sì, ma che guarda verso il mediterraneo. (f.c.)
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Parla l'architetto Burlando, animatore del progetto
Tracce liguri nell'architettura A bbiamo già parlato di Arte Sacra e Fiere di Cambio. Per completare il quadro dell'iniziativa promossa dall'Associazione Oltregiogo, ci occupiamo di un altro importante aspetto: l'architettura. Per farlo, ci rivolgiamo direttamente a Roberto Burlando, animatore di questo ramo del progetto "Tracce liguri", che ci decrive le iniziative previste per il 2014. "Partiamo da quelle più vicine nel tempo – esordisce – ovvero la Summer School in programma dal 3 al 10 giugno prossimi: vi prenderanno parte venti laurendi provenienti da tutta Italia. Alloggeranno a Voltaggio, gireranno per il nostro territorio e si confronteranno con le problematiche architettoniche che vi riscontreranno. Trattandosi di ragazzi prossimi alla laurea, potranno garantire un apporto professionale al progetto; anche per loro, tuttavia, si tratterà di un arricchimento, perché entreranno in contatto con le Amministrazioni locali". Uno scambio, insomma, dal quale si ritiene che entrambe le parti trarranno profitto. Ma quel che è importante sapere, come ci riferisce Burlando, è che nell'iniziativa "verranno coinvolti alcuni professori delle università di Genova,
31 maggio ore 9.30
Nella foto in alto il Forte di Gavi, che sorge su un antico Castello medioevale trasformato in fortezza nel 1540 da Giovanni Maria Olgiati, ingegnere militare a quel tempo al servizio della Repubblica di Genova. A fianco Roberto Burlando
Brescia e Roma, specializzati in vari temi, dall'urbanistica alla riqualificazione dei borghi storici". Sono ancora in corso di pubblicazione gli studi e i testi compiuti dagli studenti della Summer School dell'anno scorso, ma gli interessati non dovranno aspettare ancora molto. Tra le altre attività che l'architetto Burlando promuoverà, ci sarà la realizzazione di un evento significativo, dal punto di vista culturale, all'interno di ogni comune aderente al progetto. Ma non solo: anche quest'anno si organizzerà un convegno tematico presso il Forte di Gavi: l'anno scorso,
presenti alcuni professori di università non solo italiane, ma anche russe, brasiliane, turche e corse, si parlò delle tracce di architettura ligure nel mondo; quest'anno l'argomento, come ci anticipa Burlando, sarà più strettamente legato alla maestosa fortezza che domina l'abitato di Gavi. Un ultimo aspetto che verrà affrontato sarà quello delle maestranze. Tematica importante, ma spesso trascurata. Una chicca che Burlando ci rivela al termine dell'intervista: "Verso la fine dell'anno avvieremo una collaborazione con una scuola edile. Essa si inserisce in un più generale
discorso di recupero delle tecnologie e tipologie costruttive legate a Genova e al Genovesato. Spesso si parla della perdita di certe abilità che facevano parte del nostro passato. Ebbene, pensiamo che questa iniziativa segni un passo importante verso il ripristino di tali conoscenze. Non solo, infatti, l'impresa avrà un'importante, e forse irripetibile, occasione di arricchimento professionale, ma l'intera nostra comunità, dal punto di vista culturale, trarrà beneficio dal recupero delle antiche tecniche". Federico Cabella
Convegno a San Remigio (PARODI LIGURE)
Il “social media marketing” si occupa di dare visibilità ad un marchio, ad un prodotto o integrano i diversi elementi in modo sinergico, si possono avere indiscutibili vantaggi attirando ad un territorio utilizzando nuovi metodi di comunicazione. Il Social Media Marketing rac- stranieri e continui flussi di turisti. Come si legge sull’home page “Lo scopo per cui l’Associachiude una serie di pratiche che vanno dalla gestione dei rapporti online con un elevato zione Oltregiogo è stata costituita è la valorizzazione di questo territorio che offre numerosi e livello di interazione tra il sito web e l'utente (blog, forum, chat, wiki, …), le piattaforme importanti motivi di interesse sia di carattere ambientale e paesistico, sia per i prodotti locali di condivisione di media (Flickr, YouTube, Vimeo,…) i social network (Facebook, Myspa- tra cui ottimi vini, sia per le tradizioni artigiane che ancora si mantengono e si rinnovano.” ce, Twitter, Google+, Linkedin, Foursquare, …) all'ottimizzazione delle pagine web, alla La Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus è un ente storico di formazione gestione della comunicazione integrata su tutte le diverse piattaforme che il Web 2.0 ha professionale. La formazione al lavoro, il sostegno all’inserimento e alla crescita professionale messo e mette continuamente a disposizione. e sociale delle persone, la valorizzazione e l’aggiornamento delle risorse umane lungo tutto L’Oltregiogo è un territorio davvero vario e ricco di bellezze dal paesaggio al patrimonio arti- l’arco della vita, consentono alla Casa di Carità di promuovere lo sviluppo e l’innovazione dei stico, dalle eccellenze enogastronomiche ad un pregevole artigianato; un territorio in cui se si territori in cui opera e delle realtà socio-economiche locali. Relatore: Massimo Giordani (Torino) - Esperto in Digital Strategy, Digital Brand Design, Web Interaction, Web Marketing Presidente del Gruppo Regionale del Piemonte dell’AISM Associazione Italiana Marketing - Membro del Comitato Scientifico presso GTechnology - UNICOM e IRES
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Una produzione improntata a criteri di eccellenza
La Bollina vara il “Progetto vino” “Q ualità e piacevolezza nel bicchiere”, questo è stato il tema conduttore del breafing che si è svolto all’hotel Villa Bollina di Serravalle Scrivia giovedì 27 aprile, alla presenza del Dott. Marco Roveda, Amministratore unico dell’azienda agricola La Bollina, il Dott Andrea Bernardini, Enologo, il Dott Marco Semino, consulente di marketing, la Dott.ssa Sara Repetto, responsabile vendite e marketing. Uno staff d’eccellenza per promuovere vini di alta qualità, nati da vigneti selezionati che si estendono per 25 ettari nel territorio della tenuta “la Bollina”, (di proprietà del gruppo Praga dal 2008), un luogo ameno sia per le condizioni climatiche, sia per la bontà del terreno. Qui l’azienda agricola studia un preciso disegno di utilizzo del territorio e realizza un piano sinergico di lavoro, produzione e vendita, denominato “Progetto vino”, che ha come obiettivo quello di curare nei dettagli, con moderne tecniche di produzione, tutte le fasi della lavorazione, dalla coltivazione, alla vinificazione in cantina, all’imbottigliamento e la vendita. Il Progetto si colloca all’interno di una filosofia aziendale nuova, che esula dalla mera mercificazione dei prodotti vinicoli e dalla negoziazione dei
Il tavolo dei relatori (Foto Ferretti)
prezzi, ma punta alla produzione di tipicità, che rispondano a criteri di eccellenza, per soddisfare un target medio alto di consumatori e allo stesso tempo valorizzare il territorio monferrino, che da anni è votato alla produzione del Gavi. Oggi questo vino vuole essere rinnovato e personalizzato, grazie allo studio di enologi di alto profilo, così da trovare una sua nuova identità qualitativa. Nascono così alla Bollina due vini prestigiosi, il Beneficio e l’Armason, il primo premiato con la Medaglia d’oro al Berliner Wine Trophy per la vendemmia 2011, classificato come miglior vino bianco d’Italia nell’annuario dei migliori vini italiani di Luca Maroni, anno 2013. Il secondo ha ricevuto quest’anno il riconoscimento del secondo miglior vino bianco d’Italia. Vini che testimoniano l’attenzione e il rispetto delle tradizioni vinicole del territorio e diventano simbolo di innovazione e sviluppo di un settore, in crescita, che non può oggi non partire dalla qualità per garantire anche la massima piacevolezza. Oggi “La Bollina” si rivolge al mercato nazionale ed internazionale (esporta in Giappone e Danimarca), ma progetta l’affermazione del brand a livello mondiale nei nuovi mercati della Russia, Cina e Brasile. Marta Calcagno
Una storia preziosa: “Il tesoro del partigiano” di Andrea Merlo
Piccoli grandi tesori cercansi I l tesoro del partigiano di Andrea Merlo, genovese di nascita ma gaviese d’adozione, è un libro che si può racchiudere bene in un’immagine: precisamente quella del retro copertina in cui si vede l’autore vicino al suo bel nipotino Andrea. Ecco che cosa è questo libro: una storia avvincente nella quale un ragazzo si mette alla ricerca, tra enigmi e misteri, accompagnato da una ragazza fascinosa, di un fantomatico e perduto “tesoro del partigiano”. È una storia di un nonno che racconto al nipote “il mondo di allora”, quella cruna temporale fondamentale per capire la nostra Storia che è stata la
Resistenza italiana durante l’occupazione nazista. Il volume è scritto in modo agile, quasi colloquiale, proprio come se si assistesse ad un “racconto in presa diretta”. La vicenda si snoda nei dintorni di Gavi e conferma ancora una volta la passione intima che lega lo scrittore alla sua terra. Anche Gavi e il gaviese sono i protagonisti di questo libro, anzi ne sono l’anima, la scorza per così dire. Ecco perché il libro di Merlo è prezioso: ci si sente dei nipoti cullati e coccolati da un nonno che racconta sapientemente storie misteriose e dimenticate. Mattia Nesto
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Speciale Sposi Il Matrimonio è un momento importantissimo, perché la società e la famiglia si fondano su di esso. Per chi ha già fatto quest’importante passo, per chi ci sta pensando da tempo oppure anche per chi non ha ci ha mai neppure pensato per scherzo, vi presentiamo questa storia tutta da leggera, tra due innamorati di 77 anni. A corredo vi proponiamo degli utili annunci commerciali per far si che quel giorno, un giorno tanto importante, possa essere davvero il giorno più bello della vostra vita.
Una favola moderna tra Ovada e Genova
Il Matrimonio non S i dice spesso che l’Amore non ha età: ma si potrebbe aggiungere, leggendo questa storia vera, che neppure il Matrimonio ha una “data di scadenza”. La storia vede protagonisti un uomo e una donna di 77 anni. Il signore, nativo di Genova, non si è mai voluto sposare e ha sempre coltivato le proprie passioni in grande libertà. La signora invece, di origini francesi, ha sempre abitato a Genova, dove il suo massimo sogno era quella di andare a vivere in campagna, all’aria aperta dove poter avere una casetta con un orticello per coltivare la terra. I casi della vita sono curiosi: il signore acquista una casa ad Ovada, su un bell’appezzamento di terreno, una villetta a schiera con piscina. Una casa dei sogni, anzi la casa dei sogni per la signora di Genova. Un giorno il signore invita la signora ad Ovada, nella sua casa e dice le parole che mai
Mi vuoi sposare? Questa sarà la nostra casa!... e vissero felici e contenti....
l’inchiostro fresco
Speciale Sposi
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Sposarsi senza mai lasciarsi ha età C’ più dimenticherà: “Cara vedi questa casa, so quanto ti piace. L’ho comprata e ristrutturata perché fosse quella dei tuoi sogni. Mi vuoi sposare?”. La risposta da parte della signora non si è fatta attendere. Il 31 di Maggio, ad Ovada, i due convoleranno a Nozze. Una favola moderna di sapore antico: bella come solo la vita, a volte, può donare. L’Amore e il Matrimonio non hanno, davvero, età! Ai novelli sposi tanti auguri dalla Redazione de l'inchiostro fresco!!!
Pagina a cura di Umberto Cecchetto, Matteo Clerici e Mattia Nesto.
era una volta una volpe rossa dal pelo morbido e un astuto cormorano dallo sguardo acuto. La volpe amava starsene rintanata nei boschi, al fresco dalla calura dei pomeriggi, mentre il cormorano si divertiva a guizzare a metà strada tra il cielo e le onde, andando a caccia dei bianchetti di cui era molto ghiotto. Un pomeriggio di primavera il cormorano planando dolcemente vicino ad un albero aveva notato la volpe che trotterellava sul limitar del bosco “Ma guarda cosa si perde quella volpe laggiù, non sente mai il vento accarezzargli la testa e le onde bagnargli il muso” diceva fra sè e sè il cormorano “costretta a terra, poverina!”. La volpe, notando l’ombra del cormorano in aria, si mise a riflettere “Poverino il cormorano, in balia sempre dei venti cattivi e del mare infido. Cosa si perde a non sentire la frescura del bosco e la molle erbetta sotto le zampe”. Ma ecco dietro la volpe apparire un avido cacciatore. Accortosi del pericolo il cormorano si mise a volare insistentemente intorno alla testa del cacciatore che per tutta risposta si mise a sparare come un forsennato in aria. Allora la volpe, riavutasi dalla paura, iniziò a mordicchiare con i suoi canini da terra i polpacci dell’uomo, che si vide costretto alla fuga. I due animali, la rossa volpe e il bianco cormorano si guardarono negli occhi e la fiamma dell’amore divampò. Cielo e terra si unirono accumunati dalle loro differenze. E vissero felici e contenti. Eleuterio
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Credere nella politica
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MAGAZINE
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bbiamo incontrato Tiziana Pizzorno, nota impiegata nel commercio di Ovada, candidata per il “Movimento Cinque Stelle” per il Comune. L’inchiostro fresco, il giornale dei paesi, durante un giro ad Ovada ha ravvisato tra le persone una passione politica molto forte e la breve dichiarazione che ci ha rilasciato Tiziana Pizzorno ne è la conferma. “Ovada è sempre stata in mano ai soliti noti” ci dice Riccardi “il momento, proprio perché critico, è quello giusto per cambiare verso. La nostra città merita dei governati migliori e soprattutto più competenti!”. Sul nostro sito ampia intervista. (m.n.)
Una sede al passo con i tempi e con spazi pensati per i ragazzi Isola del Cantone
La Pro Loco di Busalla Il jazz S
abato 19 aprile è stata ufficialmente inaugu- dialettale, spettacoli musicali, danza, eventi rata, ad un anno esatto dalla nascita, la nuo- per i più piccoli, mercatino e molto altro ancova sede ufficiale della Pro Loco di Busalla. ra. Nel nostro piccolo stiamo cercando di dare Essa si trova in Piazza Macciò, nella ex sede una risposta alla crisi e cercare di contribuire della Croce Verde, completamente ristrutturata a rendere più piacevole la vita dei cittadini”. grazie ai soci volontari, proprio sotto al Munici- Il presidente Balladore ha ringraziato il direttivo pio. All'inaugurazione erano inoltre presenti tutti della Pro Loco, ovvero il vicepresidente Iginio e cinque i candidati sindaci, che hanno risposto Albanesi, il segretario Ivano Tagliavacche ed i i svolgerà dal 30 giugno al positivamente all'invito e numerose autorità lo- consiglieri Marco Albricci, Marina Caracciolo, 5 luglio Isola Jazz che lo cali. Il presidente della Pro Loco, Guido Balla- Gianni Congiu, Enrico Maccatrozzo e Andrea scorso anno si è classifidore ha spiegato che “ad un anno di distanza Rosano, oltre che i revisori dei conti e la tesorie- cato al primo posto nel premio siamo orgogliosi di dire che molto è stato fatto, ra, Luciana Gorup, che si è dimessa per motivi “Festivalmare”. Il Festival è nato anche grazie alla collaborazione del Comune, personali. Il segretario Ivano Tagliavacche ha in- nel 2005, da un'iniziativa di Masdegli enti e delle associazioni locali. Abbiamo trodotto l'iniziativa SpazioRagazzi, partita in gen- simo Faraò, pianista jazz di fama partecipato ai principali eventi del paese come naio di quest’anno, che garantirà ai giovani uno internazionale, assieme a Mauro la “Festa delle Rose” ed il “Nome di Maria”, ma spazio ludico per incontrarsi e svolgere attività Barbieri, appassionato di musica il nostro fiore all'occhiello sono stati gli eventi comuni: questo spazio di aggregazione è allestito jazz e all'allora sindaco di Isola collegati al Natale, che sono stati un grandissi- in Piazza Colombo, ogni sabato dalle 16,30 alle del Cantone, Giulio Assale. Il (f.m.) Festival da alcuni anni si chiamo successo per Busalla, con spettacoli di teatro 19,00 nel periodo invernale. ma “Isola Jazz – Bobby Durham Jazz Festival”, per rendere omaggio al grande batterista di n libro sorprendente quello di Philadelphia, Bobby Durham, Massimo Sannelli, che ha cuche si era stabilito proprio in Valrato l'edizione di un antico testo su le Scrivia e che fu amico di Faraò. Filippo V di Borbone in visita alla Dal 2010 inoltre Isola Jazz ospita Repubblica di Genova nel 1702. Sul il seminario internazionale “We nostro sito la recensione. (f.m.) love jazz”, dedicato ai giovani www.inchiostrofresco.it musicisti. (f.m.)
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Filippo V a Genova
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l’inchiostro fresco
MAGAZINE
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Massimo Berutti: tuteliamo i piccoli comuni, sentinelle del territorio
Regioni: riforme a livello nazionale L
ei si candida per il Consiglio Regionale del Piemonte: quale esperienza si è fatto nel tempo? Dal 1995 al 1999 sono stato consigliere comunale di Montemarzino e consigliere della Comunità Montana, e nel 1999 mi è stata mi è stato affidato l’incarico di assessore con delega all’urbanistica. Dal 1999 al 2004 sono stato vicesindaco di Montemarzino e consigliere e assessore alla Comunità Montana con delega a Turismo, Cultura e Agricoltura. Dal 2004 al 2009 sono stato sindaco di Montemarzino, consigliere e assessore della Comunità Montana con delega all’Urbanistica e allo Sviluppo Economico. Sono stato consigliere provinciale, consigliere di Alexala e consigliere del Consorzio “la strada del vino dei Colli Tortonesi”. Dal 2009 sono sindaco del Comune di Tortona. Direi che è un’esperienza ventennale che metto a disposizione del territorio.
Sulla base della Sua esperienza di Sindaco di una città importante come Tortona, quali iniziative dovrebbe prendere la Regione Piemonte per favorire l'attività degli Enti Locali? La Regione da sola può fare poco. Ha sempre bisogno di riforme su scala nazionale. Certamente deve lavorare per garantire sempre più la coesione del servizio e del funzio-
Abbiamo intervistato Massimo Berutti, Sindaco di Tortona, candidato alla Regione Piemonte
Prima di tutto ritengo che un’area come oltregiogo come la Val Lemme sia una delle zone più belle di tutta l’area rurale della provincia di Alessandria debba essere, assieme ad altre zone dell’appennino, valorizzata dalla Regione con progetti di sviluppo sia su progetti europei che su progetti regionali. Naturalmente prima ci deve essere una coesione amministrativa come dicevo poc’anzi e poi un progetto comune di valorizzazione del territorio. Se poi nel progetto comune ci sta anche una sinergia con aree liguri limitrofe credo che questa sia una strada da percorrere.
Lombardia? Non è un problema di rapporto con Liguria o Lombardia. E’ un principio strategico. Il Piemonte ha la Liguria come sbocco naturale sul mare e può essere il naturale retroporto di Genova. Per la Lombardia può Lei si candida alle Regiovalere la stessa cosa in quanto nali: cosa pensa di poter anch’essa non ha sbocco al dare al nostro territorio? mare. Il punto di forza è che Mi candido nelle liste di Fori nostri territori possono es- za Italia e, come evidenzia il sere un punto di smistamento mio curriculum, vengo da un del sistema logistico europeo. territorio rurale e mi sono ocLa Regione come dovreb- Non è una questione di rap- cupato dello sviluppo di quei be comportarsi in vista di porti ma solo una questione di territori per molti anni e ritengo che la strada da percorrere opportunità strategica. Expo '15 ? sia quella dello sviluppo ai fini Il Piemonte è una delle Regioni che sta vivendo al meglio que- Noi come giornale siamo turistici e di valorizzazione del sta opportunità. La Regione la "Voce" dell'Oltregiogo. patrimonio che questi territori Piemonte è stata la prima, in Quali pensa siano le possi- racchiudono, valorizzazione Italia, ad attivarsi per coglie- bili direttive di sviluppo di agricola e potenziamento delle re l’opportunità di Expo 2015, quest'area strategica ma aziende agricole, dell’artigiaistituendo una cabina di regia anche di difficile gestione nato e del patrimonio culturadi cui faranno parte anche il per via della frantumazio- le. Compatibilmente con quelComune di Tortino e Unionca- ne amministrativa. Con la le che saranno le disponibilità Regione Liguria si potreb- della Regione cercherò di pormere Piemonte. be pensare ad un progetto tare avanti battaglie votate alla Il rapporto privilegiato comune denominato "Li- tutela dei nostri territori. con il Piemonte dovrà esse- monte", cioè una sorta di Mattia Nesto re con la Liguria o con la Regione bicipite? namento degli enti locali nella regolamentazione delle Unioni, non dimenticando l’importanza degli enti locali stessi sul territorio. Nel contempo deve fare da guida a un percorso di ristrutturazione del sistema dei piccoli comuni al fine di tutelarli in quanto sono un punto di riferimento insostituibile delle aree rurali. Ma, soprattutto, deve lavorare per abbattere la burocrazia.
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Per il 2 giugno
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l 2 Giugno 1946 è la fatidica data nel Referendum tra Monarchia e Repubblica. Ma cosa accadde nei giorni successivi all’acclamazione della Repubblica? L’aria che tira è quella di un colpo di Stato, tanto che Umberto II imbarca la famiglia su un incrociatore facendola rifugiare a Lisbona. Pietro Nenni promette che: “il vento del Nord avrebbe spazzato via i Savoia”. A Napoli il 10 Giugno Mario Fioretti e Enzo Di Guida, nel tentativo di rimuovere una bandiera sabauda appena issata da un gruppo di monarchici su un palazzo, cadono sotto i colpi esplosi dalla polizia. Sempre a Napoli una ragazza appena sedicenne, Ida Cavaliere, perisce travolta dalle autoblindo davanti alle quali, nel tentativo di fermarle, si getta avvolta in una bandiera tricolore. Si saprà anni dopo che la giovane Ida, una milanese di origine ebrea, aveva avuto la madre morta nel campo di concentramento di Buchenwald. Alcide De Gasperi, da poco nominato presidente del Consiglio, intuisce che l’unica via per tacitare gli animi è convincere il Re a prendere la via dell’esilio. Cosa che Umberto II farà il 13 Giugno 1946. Da qui il faticoso percorso dell’Assemblea costituente che inizia i propri lavori il 25 giugno 1946 per terminarli il 27 dicembre 1947, quando il Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, la promulgherà, facendola entrare in funzione il 1° gennaio 1948. Mattia Nesto Appunti tratti dal volume “Le origini delle Costituzioni” di G B Cassulo, anno 2006
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l’inchiostro fresco Maggio 2014
MESSAGGIO ELETTORALE
l’inchiostro fresco
AI LETTORI
Maggio 2014
Per avere gratuitamente “l'inchiostro fresco” contattare Umberto Cecchetto al numero
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Umberto Cecchetto Logistica
328 60.87.969
Una stagione con numeri da record; ben ventun giocatori della rosa sono locali
L’Arquatese in promozione Grazie al settore giovanile, per la prima volta nella sua storia l'Arquatese sale in promozione
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omenica 13 Aprile cia, l’allenatore dei portieri Per la Dirigenza il Presiden2014 rimarrà per Roberto Ponta, il massag- te Danilo Tortarolo, il Vice Arquata e per gli Ar- giatore Dino Bellucci, il ma- Roberto Brugna, il Presidenquatesi una data importante, gazziniere Gianni Braini, i te Onorario Ennio Carando la data della prima storica fratelli Domenico Ciriello, insieme a dirigenti Gianni vittoria di un campionato di Assistente dell’Arbitro e Car- Torre, Francesco Fossati, calcio di prima categoria e lo Ciriello, fotografo e vice Gianni Patri, Roberto Scotto, l’ammissione in Promozione. massaggiatore, Nicola Merlo Bruno Palci. Ma gli autentici A 43 anni dalla sua fondazio- responsabile del sito inter- protagonisti sono i giocatone l’Arquatese 1971 centra lo net ed i custodi Tito Pinazzi ri: Alessandro Perfumo, Sistorico traguardo grazie ad e Simone Merlo; il D.S. Vitto- mone Torre, Marco Bonanun campionato strepitoso rio Lipari autore di un gran no, Vera Angulo, Giacomo che recita straordinari nu- lavoro la scorsa estate con i Talarico, Riccardo Quaglia, meri con il miglior attacco, il “supercolpi” Alessandro Per- Alessandro Inzerillo, Daga capocannoniere del campio- fumo, Marco Bonanno, Ste- Ivan, Manuel Scali, Petrosinato Alessandro Perfumo e fano Scabbiolo ed i fratelli no Roberto, Matteo Semino, la coppia attaccanti più pro- Torre ma anche presente du- Andrea Motto, Daga Alessio lifica (Alessandro Perfumo rante la settimana. L’addetto Jacopo Mele, Edoardo Angee Simone Torre con oltre 58 Marketing Fabio Odicino, Il lini, Stefano Scabbiolo, Davireti in due). Gli artefici di Supersegretario/Cassiere de Rinaldis, Lorenzo Romeo, questo straordinario cam- Mauro Gastaldo, il Respon- Michele Crocco ed i giovani pionato sono il tecnico Mi- sabile della 1° Squadra/ della Juniores inseriti nell’orster Roberto Pastorino che, Addetto Stampa Fabio Mar- ganico e che faranno parte dopo aver gettato le basi del tinelli, ma soprattutto Mar- dell’avventura in Promoziosuo lavoro lo scorso anno, co Coscia, non solo Team ne, Alessandro Ciriello, Loha saputo concretizzare vin- Manager ma autentico deus renzo Carino, Mattia Terroni cendo e convincendo in una ex machina dell’Arquatese e Marco Cartasegna. Infine i piazza storicamente difficile; 2013/2014 con una presen- 2 portieroni Gabriele Torre, il vice Nicolò Coscia che za costante che ha portato classe 91, con esperienze in ha creato con Pastorino un professionalità ed esperien- serie D, Eccellenza e Promorapporto di reciproca fidu- za ma anche tanta passione. zione si è calato con umiltà
nel campionato di 1° categoria ed è stato uno dei valori aggiunti di questa squadra e un grande applauso va anche al secondo portiere Claudio Colombo, classe 75, che ha messo la sua esperienza al servizio dell’Arquatese ed è stato un esempio di serietà e professionalità per i giovani (ha saltato un solo allenamento in tutta la stagione) e si è spesso accomodato in panchina senza polemiche pur sapendo che, in qualsiasi altra squadra, sarebbe stato titolare. “Grazie, Claudio sei un grande uomo!”. L’ultima annotazione è che dei 26 giocatori della rosa dell’Arquatese 2013/2014 , 21 sono di Arquata e questo è il risultato più grande perchè rende merito al settore giovanile che, dai tempi di Raffaele Bisignano in poi, ha sempre lavorato bene ed ora l’Arquatese raccoglie i frutti del loro lavoro.
Tamburello a Montaldo
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Montaldo Bormida é stata presentata la nuova squadra di tamburello. Il presidente Ivan Boccaccio, oltre ad essere presente nell'attività calcistica con il Carpeneto Amatori, ha voluto, per passione e tradizione, creare una squadra di tamburello per portare l'attività sferisterica anche nel suo paese, Montaldo Bormida. Si tratta di una squadra nata da un gruppo di amici, giocatori più o meno giovani sostenuta dall’Amministrazione Comunale che sta ristrutturando lo sferisterio. Per il 2014 la squadra si cimenterà nella serie C a muro sperando di creare per il 2015 una squadra di livello maggiore nonché delle giovanili maschili e femminili con il ritorno di alcuni giocatori del settore quali Nobile Filippo di Montemagno con residenza ad Acqui Terme, i fratelli Boccaccio di Cremolino e proprio Boccaccio Ivan residente in questo comune e militante da qualche anno nelle formazioni astigiane. Per la femminile si prospetta un ritorno delle sorelle Parodi di Ovada che, dopo un anno sabbatico per motivi di lavoro, vorranno dire la loro nella massima serie. Un invito quindi a tutti gli appassionati a seguire il mondo del tamburello non solo con le grandi squadre di Cremolino e Carpeneto nella disciplina Open di serie A, ma anche l'Ovada e il Montaldo nella disciplina muro. (e.p.)
Enzo Prato
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l’inchiostro fresco
SPORT
Maggio 2014
Ecorienteering
Evento: sabato 24 maggio a Capriata d’Orba
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Calcio giovanile per Telethon D
a preso il via nel mese di maggio nei quattro centri zona della provincia di Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada e Tortona, l’appuntamento ecorienteering. Si tratta di giornate evento in svolgimento nelle piazze principali delle quattro città in cui lo sport ed il gioco si uniscono alla promozione del riciclaggio dei rifiuti in una grande festa per la salvaguardia dell’ambiente. Tutti i ragazzi appartenenti ai diversi ordini scolastici sono impegnati in una disciplina sportiva il cui scopo è quello di raggiungere nel minor tempo possibile con una successione prestabilita, una serie di punti di controllo posizionati nell’area della gara e segnati su di una carta topografica preventivamente consegnata all’atleta. I ragazzi giunti al punto di controllo dovranno rispondere ad alcune domande sul riciclaggio dei rifiuti. Gli appuntamenti per Novi Ligure sono il 17 maggio in Piazza Dellepiane in occasione della Festa dell’Acqua, il 22, 29 maggio e il 5 e 28 giugno in Via Girardengo durante il mercato settimanale e il 24 maggio con Novantico. Per Ovada il 14, 17,21, 24 maggio, il 4 e 7 giugno in Piazza Assunta durante il mercato, il 31 maggio in Piazza Martiri della Benedicta durante “Paesi e Sapori” e il 2 giugno in Piazza xx Settembre in occasione del mercatino. Ecorienteering ha il patrocino dei Comuni interessati dalle manifestazioni oltre al Consorzio Servizi Rifiuti, SRT e Fiso. (e.p.)
opo il successo del torneo giovanile di Pasqua, ritorna il calcio benefico con il 4° torneo Telethon. Il Settore Giovanile Due Valli “Stefano Rapetti”, l’Aurora Calcio, la Don Bosco di Alessandria, l’Ovada Calcio e tutte le società partecipanti presentano la manifestazione sabato 24 maggio a partire dalle ore 14 presso il campo sportivo “Maccagno” di Capriata d’Orba. Si gioca sul campo in erba, sul sintetico e al coperto con lo slogan “nè vincitori, nè vinti, ma tutti insieme vincenti”; prezzo del biglietto fissato a 5 Euro. Il torneo è riservato alle categorie Pulcini 2003, 2004, 2005 e Piccoli Amici. Queste le squadre partecipanti. Pulcini 2005 (6+1 giocatori) per il girone A: Aurora Alessandria, Boys Ovada, Novese; girone B: Alessandria, Arquatese, Pozzolese, girone C: Don Bosco Alessandria, Acqui. Nei Pulcini 2004 (6+1 giocatori) al via per il girone A: Due Valli, Felizzano Olimpia, Pozzolese; per il girone B: Aurora Alessandria, Boys Ovada, Valli Scrivia. Per i Pulcini 2003 a 9 giocatori di cui tre del 2002 in campo per il girone A: Don Bosco Alessandria, Due Valli, Valli Borbera e Scrivia; per il girone B: Boys Ovada, Pozzolese; per il girone C: Aurora Alessandria, Pro Molare. Infine per i Piccoli Amici (6+1 giocatori) nel girone A al via La Sorgente, Boys Ovada, Don Bosco Alessandria, nel girone B: Due Valli, Acqui Calcio, Aurora Alessandria. Saranno anche presenti responsabili di Telethon per sensibilizzare i partecipanti sull’importanza del gesto che viene compiuto per combattere la distrofia muscolare e le altre malattie genetiche. Enzo Prato
Foto di repertorio di una passata edizione
La Classicissima alla SIOF
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a “Classicissima d'Epoca” della “Milano-San Remo”, ha fatto tappa e rifornimento presso la SIOF Spa di Pozzolo F.ro, azienda la cui squadra ha avuto un passato glorioso nel mondo del ciclismo. Ad accogliere i temerari ciclisti le maestranze e il responsabile dell'azienda, il sig. Andrea Locatelli. Giovanni Torchia
Una giornata all'insegna delle arti marziali
Judo a Campoligure A l palasport di Campoligure il 13 aprile 2014 è andato in scena il decimo torneo giovanile “judo Masone”. Una giornata impegnativa e divertente che ha visto la partecipazione di oltre 300 bambini e di una quarantina di volontari. Nella stessa giornata anche la
qualificazione nazionale nella quale sono stati scelti i cinque atleti di Masone che andranno a difendere i colori della Liguria il 10 e 11 maggio a Cesena nelle finali campionati nazionali di judo UISP: si tratta del dominatore Danielli Yama, poi di Nicolò Gamarino, Francesco Pastorino ed anche Samuele Ottonello. Franco Benotti
Cassulo Pierino, ferroviere in pensione, ha lasciato, come suo ricordo, un plastico dove circolano ben 12 treni
Cari lettori, in questo numero dell’Inchiostro Fresco la 2°A delle Rodari di Novi Ligure ha affrontato l’argomento ambiente con l’osservazione diretta gli alunni hanno constatato quanto sia brutto il cortile della loro scuola, così pieno di spazzatura. “Ma chi è che sporca così un bel giardino come questo?”. Risposta degli alunni: “Gli altri!”. Ecco che ritorna questo concetto… Il pensiero, la visione di un insieme dove non siamo mai responsabili su ciò che accade. Come io ritengo fondamen-
l’inchiostro fresco 45 per vedere il video digitare Maggio 2014
www.inchiostrofresco.it e cliccare su “Il trenino di Pierino”
Il giornalino dei bambini tale far prendere coscienza della responsabilità civile di ognuno di noi nella società. Un ambiente pulito lo creiamo noi, un ambiente sporco e degradato lo creano gli altri. Su questo si deve lavorare, per rendere consapevoli i bambini che ogni singolo può far qualcosa, può far qualcosa, può scegliere e decidere da che parte sta il giusto. Grazie ai genitori della classe seconda A per la collaborazione nel lavoro svolto durante l’anno scolastico. Maestra Tiziana Riccardi
Riccardo Barisone
Un vestito composto da materiali riciclati trionfa
La scuola Rodari vince il premio “del riciclo”
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na menzione d’onore alla classe 4° delle scuole elementari Rodari di Novi Ligure che con l’insegnante Manuela Ceva ha vinto il 1°premio del concorso “Santa Caterina” indetto dal comune di Novi Ligure. Si ringrazia Mac-foto per le belle immagini. La redazione
Grazie ad un cospicuo lascito, un investimento per migliorare l’offerta didattica
Libri e lavagne interattive alla Zucca
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Oggi siamo andati nel cortile della scuola. E abbiamo visto della spazzatura, delle lattine, carta, un bottiglione e gomme da masticare. E abbiamo visto i fiori, le rondinelle e la gramigna. Il mio pensiero è che quelli che buttano la spazzatura per terra sono maleducati.
artedì 8 apriprimaria l’inaugurazioscolastica, realizzamaestra Franca BasaMaria Luisa alla quaInoltre, utilizzandel lascito è stato lavagne interattive ta questa una scelta priata del Dirigente “la tradizionale carta nologie” si incontrano formativa e rendere i proprio apprendimenmolante ed innovativo. mozione nei presenti gnante che fu collega della maestra Zucca.
le si è svolta alla scuola “Zucca” di Novi Ligure ne della nuova biblioteca ta grazie al lascito della luzzo Zucca, mamma di le la scuola è intitolata. do una cospicua somma possibile acquistare 15 multimediali. Si è rivelaintelligente ed approscolastico e dei docenti: stampata e le nuove tecper arricchire l’offerta bambini protagonisti del to, in un ambiente stiHanno suscitato comle parole di una ex insesegue a pag. 46
Sul nostro sito www.inchiostrofresco.it sono pubblicati tutti i disegni degli alunni della 2° A delle Rodari di Novi Ligure.
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Libri e lavagne alla Zucca prosegue da pag. 45 Con poche e toccanti frasi ne ha esaltato la figura, ravvivando un affettuoso ricordo in coloro che l’hanno conosciuta. La partecipazione dei parenti che, insieme a due alunni, hanno tagliato il nastro e scoperto la targa ricordo, è stata un’ulteriore testimonianza del legame che unisce la Scuola Zucca a questa nobile famiglia che ha dichiarato di apprezzare molto l’iniziativa, esprimendo la sua riconoscenza per il lavoro svolto con entusiasmo da tutto il personale della scuola. Fra i numerosi presenti anche il Sindaco ed una rappresentante della Biblioteca Civica: entrambi hanno offerto in omaggio alcuni testi che andranno ad arricchire il patrimonio librario della scuola. Un doveroso ringraziamento va rivolto al Vivaio Provini, al Fotografo Mac Foto e alle Ditte Pernigotti, Forno dell’Antica Ricetta, Centrale del Latte, perché hanno arricchito la festa con i loro prodotti di qualità, distribuiti poi, gratuitamente, a tutti gli alunni. Gli insegnanti
Martedì 15 aprile 2014
SAGGIO-CONCERTO AL CONSERVATORIO “VIVALDI” DI ALESSANDRIA
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conclusione del Laboratorio per Direttori di Cori Scolastici, è stato organizzato un saggioconcerto che ha visto coinvolti insegnanti ed alunni provenienti da diverse località della Regione Piemonte. Protagonisti della nostra zona sono stati i bambini della classe 3^ della Scuola Primaria di Molare che si sono esibiti, guidati dalla propria insegnante, in una performance di cori parlati che sono
diventati via via canti a canone, danze, attività con body percussion ed esecuzioni al flauto dolce. Momento particolarmente emozionante è stato quando i bambini di Molare si sono uniti a tutti gli altri partecipanti per eseguire una canzone a canone ritmata con i gesti del corpo. Un “tuffo nella melodia” e una giornata davvero indimenticabile che ha permesso di comprendere che la musica, oltre ad essere porta-
trice di sensazioni ed emozioni, è anche e soprattutto un linguaggio che contribuisce a una formazione globale e concreta dell’alunno; una formazione che non deve ovviamente essere solo musicale, ma che va inserita nell’ottica della crescita umana e culturale del bambino nella sua totalità. Un ringraziamento sentito al Dirigente Scolastico Felice Arlotta per aver onorato con la sua presenza l’intera manifestazione.
Fiocco rosa a Silvano
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enerdì 28 marzo, durante la lezione di scienze, ad un tratto, un nostro compagno si è girato e meravigliato, un po’ spaventato e titubante ha chiesto che cosa fosse ciò che vedevano i suoi occhi: un insetto strano molto grande, mai visto prima a scuola. Abbiamo osservato attentamente e capito che si trattava di una falena color grigio cenere con striature nere, due lunghe antenne e zampette pelose. Siamo andati a controllare il contenitore che avevamo lasciato coperto con il tulle ed abbiamo trovato la copertura alzata, la crisalide bucata e…vuota.Dopo un attimo di stupore abbiamo realizzato quale fosse la verità e, tutti insieme, ci siamo “lanciati” in corridoio ed abbiamo urlato tutta la nostra felicità.Abbiamo appeso un fiocco rosa alla porta: una nuova vita era nata, proprio nella nostra classe.
Il Saracchino www.scuolesaracco.it
l’inchiostro www.progetti-saracco.it
fresco
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Pagina a cura della scuola “G. Saracco” di Acqui Terme
E-mail: acquiprimocircolo@libero.it - Via XX Settembre, 20 - 15011 Acqui Terme (AL) - tel. 0144.322723
Cari lettori
!!
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A
nome di tutto il personale della scuola, ringrazio la redazione per la costante attenzione rivolta al nostro Istituto e per la preziosa collaborazione che consente di realizzare questo inserto. In questo numero gli alunni della scuola primaria Saracco, ora parte dell'Istituto Comprensivo 1, presentano alcune tra le tante iniziative dell'anno. Le attivita' della scuola primaria Saracco, infatti, non si limitano ai libri e all'ambito di lezioni tradizionali, ma si attuano anche in molteplici espressioni che mirano a stimolare gli studenti e renderli parte attiva di una realtà contestuale ricca e articolata che attinge dalle avventure di eroi della tradizione letteraria, dal mito, dalla storia e si arricchisce attraverso tutte quelle iniziative quali le uscite didattiche, le uscite sul territorio, la cura dell'orto e le proposte relative all'educazione alla salute che, coinvolgendo anche esperti esterni e stimoli divers,i rendono la scuola un contesto aperto, multifocale e sinergico con il territorio. Silvia Miraglia
ola! u c s la
Lettori in “erba” alla Mondadori
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oi alunni delle classi 1^ della scuola primaria “G.Saracco” ci siamo recati per la prima volta alla libreria Mondadori per svolgere un’attività di ascolto alla lettura e per realizzare un piccolo manufatto. Valeria ci ha intrattenuto con avvincenti racconti e poi seguiti mentre disegnavamo e coloravamo il nostro segnalibro. Questa esperienza ci è piaciuta molto e da piccoli lettori, ci siamo recati, nei giorni seguenti, in libreria per acquistare libricini …
Una giornata all'orto
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inalmente, vista la bella giornata, noi bambini delle classi 1^siamo andati a seminare all’orto inizialmente, abbiamo ripulito il nostro appezzamento di terreno, poi, con l’aiuto di alcuni nonni e genitori,abbiamo seminato insalata, piselli, girasoli, carote, bietole … Ci siamo divertiti un mondo! Con i nostri piccoli innaffiatoi abbiamo bagnato il terreno ed concluso la nostra uscita con giochi all’aria aperta. Torneremo per raccogliere i prodotti dell’orto e per divertirci ancora tutti insieme.
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IL SARACCHINO
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Nelle seconde classi... “Sorrisi...condivisi”
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oi alunni delle classi seconde A – B – C – D possiamo continuare a sorridere! Sì perché abbiamo partecipato all’iniziativa “Sorrisi…condivisi” che ci ha offerto uno screening completo delle condizioni odontoiatriche di tutti noi e anche degli alunni delle classi prime, per la prevenzione e la salute del cavo orale. Infatti, il giorno venerdì 7 marzo, abbiamo partecipato ad una interessante e costruttiva lezione con un’igienista dentale che ci ha spiegato come utilizzare lo spazzolino, usando modelli dimostrativi plastici di una grande “bocca” e di un grosso spazzolino. Inoltre ci ha consigliato i “Fuoripasto” più sani, quelli che non favoriscono la formazione della placca batterica e delle carie. Abbiamo così imparato che i “Junk-food” non sono dannosi solo per il nostro apparato digerente, ma anche per i nostri denti. Perciò cercheremo di mangiare più frutta e verdura e meno “merendine” e ci laveremo i denti almeno tre volte al giorno, spazzolandoli per tre minuti. Al termine di questo piacevole momento ludico – educativo un gruppo di simpatici dentisti ha svolto la visita medica e ci ha regalato un diploma del “Sorriso più bello” e lo specchietto o “specillo” per controllare i nostri preziosi dentini!! Un grazie speciale a tutti i coloro che hanno “offerto” il loro bianco e splendente sorriso!
Progetto attivamente: educazione alimentare classi terze scuola Primaria Saracco Acqui Terme
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I nonni sono coloro che vengono da lontano e vanno per primi, ad indagare oltre la vita; sono i vecchi da rispettare per essere rispettati da vecchi; sono il passato che vive nel presente ed i bambini sono il presente che vedrà il futuro
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nteressantissime e “gustose” lezioni sulla corretta alimentazione tenute dalle dottoresse dietiste di Acqui Terme. Tutti ad allenare il gusto, l’olfatto e il tatto…..sensi indispensabili per apprezzare il cibo…….. individuare i rumori che si possono sentire in cucina durante la preparazione e la degustazione del pranzo. Mi sono divertita e ora, grazie a queste lezioni so che, se voglio, posso mangiare in modo corretto. G RAZIE
LE TERZE DELLA SARACCO A SPASSO TRA I DINOSAURI
Vediamo il mondo attraverso gli occhi dei nonni
Una ricerca delle classi terze sugli oggetti e i valori antichi
Mangiare bene per vivere sano
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artedi 15 Aprile alle ore 7,45 sotto ii portici della scuola Primaria G. Saracco noi alunni delle classi terze ci siamo ritrovati “sveglissimi agitati, emozionati e felici, tutti pronti per la partenza verso Rivolta d’Adda. Carichi di curiosità alle ore 10,30 , siamo giunti al Parco della Preistoria e subito siamo stati accolti con entusiasmo dall’autista del trenino che ci ha detto che per guadagnarci un bel giro di 5 km dovevamo prima percorrerli a piedi…….. Non è stato per nulla faticoso!.. Lungo questo tragitto abbiamo potuto osservare dinosauri, uomini primitivi, piante particolari e ogni tipo di animale tipico dei vari ambienti della zona (prato, bosco, palude, fiume)Abbiamo apprezzato gli ampi spazi destinati al gioco e al pic nic, ma soprattutto ci ha entusiasmato il percorso del labirinto e il viaggio finale in treno che va ad… “acqua” Alle ore 18,30 siamo arrivati ad Acqui contenti e soddisfatti di questa bellissima gita.
on questa ricerca, noi giovanissimi, alunni della 3° sezione C (scuola “G. Saracco” di Acqui Terme) che fin dalla classe 1° abbiamo aderito al Progetto “Piemontese in classe” vogliamo “abbracciare gli anziani” del nostro territorio scoprendo, attraverso il racconto delle esperienze della loro vita, un momento di amicizia e di confidenze: “la veggia ant el stòle”.(la veglia nelle
stalle) Utilizziamo il dialetto e gli diamo valore perché è la lingua madre di molti anziani, lingua che esprime una cultura tramandata oralmente, ricca di conoscenze e di sapienza antiche. Grazie alla maestra Paola Rossi che, pur essendo in pensione, dedica sempre, con tanta passione, tanto tempo alla nostra scuola. Le classi terze
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IL SARACCHINO
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Don Chisciotte della Mancia e altri cavalieri
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Miti… antica passione I cento occhi di Argo
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era una volta una principessa di nome Io, più bella di qualsiasi dea dell’Olimpo.Giunone, moglie di Giove, cioè del padre degli dei, era invidiosa di lei, così la trasformò in una giovenca. Per essere sicura di averla tolta di mezzo, la relegò in una prateria solitaria, dove mise come guardiano il mostro Argo dai cento occhi. Argo di giorno controllava la giovenca con metà degli occhi, mentre gli altri cinquanta si riposavano; di notte gli occhi si comportavano al contrario. Giove chiamò il dio Mercurio e gli ordinò di utilizzare il suo ingegno per liberare la povera Io. Mercurio prese il suo flauto, raggiunse la prateria e aspettò la notte. Con il buio, Argo chiuse metà degli occhi. Appena Mercurio iniziò a suonare il flauto in modo melodioso, però, Argo non riuscì più a tenere aperti gli altri cinquanta e cadde in un sonno profondo. L’incantesimo di Io svanì e ricomparve la principessa. Quando Giunone lo scoprì, punì il povero Argo in modo terribile: gli strappò ad uno ad uno tutti gli occhi. Il mito dice che… Giunone trasferì i cento occhi sull’animale a lei più caro: ecco perché li vediamo sulla coda del pavone!
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uest’anno, noi alunni delle quarte, abbiamo seguito il progetto “Fantavventura”: i ragazzi della 4D del liceo classico sono venuti a leggerci e narrarci degli episodi del romanzo “Don Chisciotte” , di un autore spagnolo chiamato Cervantes. Ci siamo divertiti ad ascoltare le avventure di questo cavaliere errante un po’ pazzo che voleva eliminare il male dal mondo, in onore della bella dama Dulcinea del Toboso e che si metteva continuamente nei guai, poi abbiamo scritto e illustrato alcune di queste avventure. Per darci l’idea di com’erano i cavalieri, è venuto il professor Mercurio a proiettarci immagini della storia dell’arte. Ne ha scelte una grande varietà, di un periodo amplissimo: dal 700 a. C. fino ai nostri giorni. Il modo di rappresentarli e i materiali erano diversi: c’erano cavalieri e cavalli molto stilizzati, ad esempio quelli dipinti sulla superficie bombata di
un vaso greco in terracotta; altri erano presentati nei minimi dettagli, come un cavaliere di una miniatura, con il cavallo perfettamente bardato, persino con lo stesso colore rosso e i disegni dei gigli presenti sul mantello del padrone. Certi cavalieri erano dei re, rappresentati in tutto il loro potere e splendore, perciò le armature erano bellissime, i quadri luccicavano di oro e i cavalli avevano code e criniere così ben curate che sembravano appena uscite dal parrucchiere! Ci hanno impressionato anche degli artisti moderni che con degli schizzi sono riusciti a dare benissimo l’idea del povero Don Chisciotte e del suo spirito avventuroso. Queste immagini ci hanno fatto venire l’ispirazione per un’incisione in quadretti d’ argilla: con l’aiuto della professoressa Visca, abbiamo inciso il nostro Don Chisciotte e i quadretti ci ricorderanno per sempre le sue divertenti avventure.
Il vaso di Pandora
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n tempo al mondo esistevano solo cose belle e gli uomini vivevano felici. C’era un donna di nome Pandora, però, che aveva un difetto: la curiosità. Suo marito Epimeteo le aveva raccomandato di non aprire un vaso che c’era in casa, perché così gli aveva ordinato il messaggero degli dei, se no avrebbe avuto molti guai. Dal vaso, però, sembravano uscire voci che le chiedevano di uscire, così Pandora non resistette alla curiosità e,di nascosto, lo aprì. Appena sollevò il coperchio, fu investita da orrendi insetti che dicevano il proprio nome: Malattia, Fame, Ira, Preoccupazione, Gelosia, Morte…erano tutte le cose malvagie mandate dagli dei che erano invidiosi della felicità degli uomini. Pandora si sforzò di rinchiudere il vaso, ma il marito, che era stato investito dagli insetti, si scagliò contro di lei gridandole che era stupida. Pandora, per la prima volta, provò l’Infelicità. Sul fondo del vaso, era rimasto solo un minuscolo essere: la Speranza. Da quel momento, Pandora sperò che tutti gli uomini la perdonassero per i guai che aveva procurato al mondo.
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Gita a Torino: Palazzo Lascaris e Museo del Cinema
opo un viaggio tranquillo e senza intoppi noi delle classi 5^ A-B-C siamo giunti a Torino dirigendoci subito a Palazzo Lascaris, oggi sede del consiglio Regionale del Piemonte. Grazie a un video e alla guida abbiamo appreso la storia del palazzo costruito nel 1600 e ne abbiamo visitato le sale più belle: la Sala Viglione dove un tempo si tenevano feste e balli, la Sala dell’Ufficio di presidenza e altre ancora tra cui la più antica con il soffitto a cassettoni… In ognuna di esse abbiamo ammirato affreschi, arazzi, quadri, arredi particolari. Il momento più emozionante, dopo la visita al piano nobile, è stato assistere, in perfetto silenzio, ad un dibattito del Consiglio Regionale! Abbiamo imparato che il Parlamento di Roma esercita il potere legislativo, cioè emana e approva le leggi dello Stato, però anche le regioni hanno un loro Parlamento, il Consiglio Regionale, che definisce le leggi quadro con norme adeguate al territorio e alle sue specifiche esigenze.
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IL SARACCHINO
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L E Q U I N T E
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opo aver pranzato siamo andati a visitare il Museo del Cinema, situato nella Mole Antonelliana. Appena entrati la guida ci ha fatto vedere alcuni film del passato: in bianco e nero, muti e cortissimi. In uno di questi c’era un treno che veniva verso di noi e, a un certo punto, il telo si è tolto e una locomotiva vera ci stava venendo addosso! Stupore generale! Al primo piano si trovava una sala enorme con poltrone rosse per sdraiarsi a vedere due fim diversi proiettati su mega schermi; al centro di questa sala c’era l’ascensore che portava le persone fino in cima alla Mole. Ai lati della stessa si trovavano stanze dedicate a ogni tipo di film: film horror, romantico, 3D, scientifico, fantascientifico, western, avventuroso…era tutto stupendo. Attraverso una scala interna che percorreva tutta la cupola, siamo saliti agli altri piani e abbiamo visto foto di film e attori famosi, gli effetti speciali e film premiati con l’Oscar e che hanno fatto la storia del cinema. Al termine della visita al Museo del cinema eravamo stupefatti e felici e pensavamo che questa è stata una delle gite più belle!”
Visita al cimitero Ebraico di Acqui Terme
l 15 Aprile siamo andati al cimitero Ebraico. All’arrivo davanti al suo cancello mi è caduto l’occhio su due particolari: la scritta in Ebraico sul cancello e le enormi tombe, tutte sormontate da lapidi alte con un particolare in comune: in cima a questi “obelischi” c’era quasi sempre un vaso coperto da un telo. Ci ha accolti la prof. Luisa Rapetti, che, prima di entrare, ci ha spiegato qualcosa sul cimitero e sugli Ebrei. Ci ha detto, ad esempio, che gli Ebrei sono vissuti a Acqui per cinque secoli, e che ci sono state ben 101 famiglie Ottolenghi nel corso dei cinque secoli. Ecco una cosa curiosa: gli Ebrei prendevano sempre il nome dalla città in cui avevano vissuto di più: ad esempio gli Ottolenghi venivano dalla Germania, da Oetlinghen. La prima tomba che abbiamo visitato era di un Ottolenghi vissuto ai tempi di
Napoleone I (detto il Bonaparte). Vicino a quella tomba, ci ha detto che erano sepolti dei bambini. Un’altra curiosità: sulle lapidi c’era come una specie di “curriculum” dove erano indicati i momenti più importanti o difficili della vita del defunto.La seconda era di Jona Ottolenghi, particolare perché era sormontata da un busto, cosa non consentita di solito perché il busto non raffigura il cambiamento dell’anima e i suoi movimenti reali. La terza era di un Levi: era semplice, con il classico vaso coperto da un telo. Poi abbiamo fatto un gioco, la “caccia ai simboli”: divisi in due squadre la prima doveva trovare i rotoli della legge, la seconda (dove c’ero io) doveva cercare le tavole dei dieci comandamenti. Alla fine siamo andati a vedere una raffigurazione della “Stella di David”, dove c’erano scritti i nomi degli Ebrei di Acqui vittime della Shoah.
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