Nelle pagine centrali: l’inchiostrino di Rossiglione, Novi Ligure e Isola del Cantone, il Saracchino di Acqui Terme e MamoArte di Arquata Scrivia
Fondato nel 1985
La voce dell’Oltregiogo
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ANNO XXXI / N. 2 - MARZO 2016
Sped. in abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B. / Alessandria / nr 570 anno 2005 / Taxe perçue / Tassa risc. ord. (inf. 500 pz)
Ovada: “Piccoli matematici” crescono - pag. 5
Daniela Segale parla del Parco dell’Antola - pag. 25
La Festa del papà a Novi Ligure - pag. 16
Sassello: nel Civico Teatro, conferenza organizzata dal Comitato “Amici del Tariné” La questione ambientale
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n principio fu il Terzo Valico, adesso tocca al Tariné. Che nel nostro territorio (e non solo) esista una “questione ambientale” è fuori di dubbio. Le colline dell’Oltregiogo sono tanto dolci fuori quanto micidiale risulta essere il loro contenuto di amianto. Così una terra storicamente di passaggio, di popoli e di culture, si sta trasformando in un grande cantiere a cielo aperto, sempre con grande traffico, ma di camion e materiali nocivi. È il segno dei tempi che cambiano, ma non è detto in meglio. Riaffiora, dunque, la questione della lotta manichea tra ambiente e progresso. Ovvio che la nostra società abbia degli alti costi di mantenimento, ma il gioco davvero vale la candela? Noi, da buoni cronisti, siamo più bravi a porre domande che a dare risposte. E anche se le avessimo, non le daremmo: meglio che ognuno si cerchi le proprie. Solamente rivendichiamo, con un pizzico d’orgoglio, il fatto di coprire un territorio così vasto, a cavallo di due ragioni, senza indulgere a sterili localismi. Siamo tutti uguali di fronte all’amianto delle grandi opere. E fornire il maggior numero possibile di elementi critici, aiuta a valutare i problemi nella loro complessità. Federico Cabella
Una montagna custode della Valle dell’Orba MATTIA NESTO
@Mattia Nesto
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na risposta forte e decisa, comprovata da dati scientifici, affermata dalla giurisprudenza e ribadita dall’appoggio amministrativo, quella arrivata giovedì 11 febbraio durante la conferenza
“Ascolta il Tariné”, organizzata dal Comitato Spontaneo “Amici del Tariné”. Ed è stata, occorre dirlo senz’ombra di dubbio, fortemente univoca la risposta data da parte di tutti i conferenzieri partecipanti: questa miniera non s’ha da fare! Sonia Pesce (nella foto in seconda pa-
gina nella testatina), portavoce del Comitato e animatrice di innumerevoli manifestazioni a Piampaludo, ultima delle quali un’escursione estiva lungo le pendici di questo monte che domina Urbe, ha presentato i partecipanti che hanno affrontato l’argomento dal punto di vista della
...mentre in Valle Scrivia... C
irca un anno e mezzo fa il progetto presentato dalla Società ligure Energa Srl per la possibile installazione di un biodigestore ad Isola del Cantone in località Mereta sullo Scrivia, cioè per un impianto in grado di produrre energia elettrica mediante il biogas, è stato discusso in uno dei primi Consigli dell’allora “neonata” Città Metropolitana di Genova. Questo impianto ha trovato fin da subito una forte opposizione locale, con un comitato spontaneo di cittadini che sta riscuotendo un forte successo. L’Amministrazione di Isola del Cantone, dopo aver vagliato il progetto e dopo la bocciatura allo screening, ha deciso di dare il suo parere contrario. Di questo (e di molto altro) ce ne parla il Sindaco, Giulio Assale, in una nostra intervista a pag. 26. (m.n.)
propria competenza. I conferenzieri sono stati: il Sindaco di Sassello e Presidente del Parco del Beigua, Daniele Buschiazzo, il Sindaco di Urbe, Fabrizio Antoci, l’avvocato Daniele Granara, il legale che cura gli interessi dei due Comuni contro il ricorso al T.A.R. presentato dalla C.E.T. (ovvero la Compagnia Europea Titanio che ha avanzato la richiesta per i sondaggi sul Tariné, ndr), il dott. Marco Firpo, geologo del Parco del Beigua, il dott. Maurizio Burlando, Direttore del Parco del Beigua, Marco Piombo, rappresentante WWF Italia sezione di Savona, il prof. Dario Beruto, docente di chimica dei materiali presso l’Università di Genova ed infine il capogruppo del MoVimento Cinque Stelle in Regione Liguria, Andrea Melis. Ha aperto i lavori “il padrone di casa”, ovvero il Sindaco di Sassello, Daniele Buschiazzo, il quale ha affermato come: “Sia da parte di Sassello sia da parte di Urbe vi sia piena sintonia nel voler stoppare qualsiasi tentativo di estrazione sul monte Tariné, visti i rischi che ne conseguirebbero”. Rischi bene illustrati dal prof. Dario Beruto, il quale, in un’approfondita ed argomentata esposizione, segue a pag. 2
All’interno OVADA L’Arfea fa discutere in città di Luisa Russo - pag. 3
VALLE STURA Quale futuro per i rubinetti del Sol? di Giovanni Oliveri – pag. 7
RONDINARIA La furbizia in prima linea di Domenico Bisio – pag. 11
I NOSTRI PAESI Focus su Capriata d’Orba servizio – pag. 13
Fervono i lavori sulla Genova-Casella pag. 25
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l’inchiostro fresco
Pagina a cura di Claudio Cheirasco e Mattia Nesto
Marzo 2016
23 gennaio 1489: a Tortona il banchetto nuziale tra Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona Una montagna custode della Valle dell’Orba prosegue dalla prima pagina ha spiegato che: “La particolare natura morfologica del Parco del Beigua, risultato delle modificazioni che in milioni di anni qui si sono verificate, ha formato rocce e sedimenti con sì una presenza di titanio, in quantità molto limitate e di difficile estrazione, ovvero – ha precisato il docente universitario - solo dopo procedimenti altamente inquinanti, con la liberazione, a seguito della macinazione delle pietre, di particelle molto tossiche e cancerogene, massicciamente impattanti per tutto il territorio – ed ha concluso la sua relazione affermando che - Visti i costi/benefici, sia di salute sia economici, è un’opera del tutto senza senso”. Ed una sensazione di “poca ratio” dell’intera vicenda è stata confermata anche dall’avv. Granara, il quale, analizzandola dal punto di vista giurisprudenziale, ha sostenuto che: “La richiesta della C.E.T. di estrazioni a scopo scientifico è del tutto strumentale: i dati già si conoscono, sono disponibili in qualsiasi università. L’interesse è un altro ed è di natura industriale ed economica. Tuttavia il pericolo è di là da venire ma l’attenzione deve rimanere alta. Infatti – Granara ha proseguito nel suo accalorato intervento – abbiamo a disposizione strumenti legali ma anche amministrativi per fermare ogni velleità estrattiva. Il Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico della Regione Liguria (prima Regione ad averlo presentato nel 1990 ad opera dell’allora Assessore all’urbanistica Ugo Signorini, ndr), nonostante le continue modificazioni, dispone di tutti i freni necessari ad impedire quest’opera”. A ciò ha fatto da cassa di risonanza, l’intervento di Marco Piombo il quale ha ribadito l’impegno del WWF savonese in questa vicenda. Il geologo Marco Firpo ha ricordato l’abbondanza di studi sulla geologia del Tariné (“studi tutti consultabili all’Università di Genova se non realizzati direttamente dallo stesso ateneo”), mentre Andrea Melis del MoVimento Cinque Stelle ligure ha confermato: “La piena attenzione in Regione in merito a quest’argomento. La Giunta Toti, va detto, ha sempre bloccato sul nascere qualsiasi tentativo da parte della C.E.T. Tanto è vero che - ha spiegato Melis - la società ha presentato ricorso al T.A.R. di fronte al diniego della stessa Regione. Tuttavia la guardia va tenuta alta”. Infine tutti i conferenzieri sono stati concordi nel ricordare l’importanza di sensibilizzare sui rischi della ventilata cava di titanio tutti i Comuni “rivieraschi” dell’Orba (dal Faiallo, dove nasce il torrente, sino a Castellazzo Bormida dove l’Orba sfocia nel/la Bormida), superando così i “confini amministrativi/regionali” perché, usando le parole del prof. Beruto: “L’acqua che si beve ad Ovada è la stessa che sgorga dal Faiallo: se all’interno vi fossero particelle cancerogene i danni sarebbero incalcolabili. Abbiamo già avuto una volta – ha concluso Beruto – l’Acna di Cengio: non vogliamo risprofondare in quell’incubo”. Mattia Nesto
Leonardo, wedding planner d’eccezione
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l 23 gennaio del 1489 si tenne a Tortona il banchetto di nozze tra Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona. Il corteo nuziale in arrivo da Napoli si fermò a Tortona, dove il Vescovo Giacomo Botta celebrò il rito nuziale per dar modo a Isabella di entrare a Milano già nel ruolo di Duchessa. Alla funzione seguì il famoso banchetto allestito al Castello del Conte Bergonzio Botta, tesoriere e personaggio di spicco alla corte di Milano. Cerimoniere di eccezione fu il grande Maestro Leonardo da Vinci che ebbe incarico da Ludovico il Moro, di realizzare “non un semplice, per quanto opu-
lento, banchetto, ma qualche cosa di più, qualcosa di mai visto prima, un trionfo non solo di vivande, ma anche di musica e di poesia”. Si diede così vita al più sfarzoso banchetto di fine quattrocento che servì come riferimento per i successivi banchetti in tutta Europa e fu il preludio della festa del Paradiso dell’anno successivo al Castello Sforzesco di Milano. Per la prima volta nella storia le portate furono servite in tempi successivi, anziché essere ammassate all’inizio della festa. Ogni portata, accompagnata da canti, musiche, balli e poesie, fu preceduta da un carro allegorico ispirato al tema
mitologico-encomiastico scelto a seconda delle vivande. L’apertura del banchetto fu fatta da Giasone e dagli Argonauti il cui vello d’oro servì da tovaglia per la tavola degli sposi; Mercurio, il messaggero degli dei, introdusse un vitello ripieno di uccelli vivi seguito da Apollo e da due vitelli farciti di pernici e fagiani cotti; Atalanta portò il cinghiale e Diana il cervo arrostito; due pavoni trainarono il carro di Iride, mentre Giunone e Orfeo portarono diverse specie di volatili. Infinite serie di portate minori fecero da contorno a quelle principali che terminarono con Po, Adda e Ticino e la cena di magro a base di pesci. Bacco ed Ebe per tutto il tempo servirono vino e distribuirono anfore. Il banchetto di Tortona, secondo alcuni storici, ha sancito la nascita del balletto moderno perché per la prima volta le danze sono state una rappresentazione artistica da fruire come spettatori. Oggi l’unica copia ritrovata del poemetto-menù di quel giorno: l’“Ordine de le Imbandisone” è conservata a Lugano presso la Fondation Bing (Bibliothèque Internationale de Gastronomie). La tradizione vuole che l’unico formaggio ammesso al banchetto di Tortona fosse il Montebore: il formaggio a forma di torta nuziale prodotto sulle valli tortonesi. Claudio Cheirasco
Il Consiglio comunale dei ragazzi, segno di cittadinanza attiva
Tortona: i cittadini del domani
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze 2015/2016 è composto dai seguenti Consiglieri: SCUOLA PRIMARIA Carezzano Pietro Maruffo Isanna Solari Isabella Gadaleta Nicolò Pacelli Mario Tani Alberto Castagna Matilde Lace Alberto Rolandi Chiara Bailo Elisa SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
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l 16 febbraio è stato eletto il Consiglio comunale dei Ragazzi alla presenza dell’Assessore all’Istruzione e alla Cultura, Marcella Graziano, del Vice Presidente del Consiglio Comunale, Rosa Marino e del Segretario Generale del Comune di Tortona, Simona Enrica Ronchi, degli insegnati e dei genitori presenti.
L’esito della votazione ha visto la proclamazione a Sindaco di Bottiroli Maria Elena dell’Istituto Comprensivo Tortona B e a Vice Sindaco di Gastaldi Giacobone Sofia dell’Istituto San Giuseppe. La Redazione de l’inchiostro fresco fa i migliori auguri ai giovani consiglieri tortonesi. (m.n.)
Bulloni Sara Lazzaro Alice Piccinini Michela Castagna Edoardo Croce Matteo Morales Stefano Semino Luigia Maria Ronchetti Francesca
Dalla “Tonitto” di Belforte al “Brico” di Silvano d’Orba e a nuove prospettive per l’area “Rebba” di Ovada
Buco Comune di Ovada
L’industria riprende a correre nell’ovadese? M S tiamo assistendo ad un risveglio industriale nel territorio Ovadese? Sembrerebbe proprio di sì ed addirittura anche nella zona industriale della “Rebba” di Via Molare si sta sistemando la terza azienda, mentre una quarta è in procinto di arrivare. A Belforte Monferrato la Tonitto 1939 Spa di Genova, industria specializzata nella produzione di gelateria e pasticceria, andrà ad insediarsi nel luogo dove ha operato per molti anni la Ditta Elettromeccanica Bovone. Senz’altro un “dolce arrivo” importante per il piccolo Comune dell’ovadese che già può beneficiare di diverse industrie tra le quali alcune artigianali, oltre alla presenza di supermercato, palestra, farmacia, hotel, baby park, mobilificio e recentemente anche l’apertura di un negozio di gourmet, grazie all’uscita del casello autostradale dell’A26. Ritornando alla Bovone, ora è in atto da parte di una ditta specializzata di Castelletto d’Orba il lavoro di bonifica con lo smaltimento dell’amianto prima di iniziare la demolizione della struttura e poi costruire il nuovo stabilimento. C’è da smaltire un capannone di circa 5000 metri quadrati per cui l’operazione anche se ha preso avvio con grande intensità grazie ad un via vai di autocarri che trasportano presso le discariche autorizzate pannelli e sacchi di altre componenti, si preannuncia lunga e complessa. Una ditta, quella costruita dall’indimenticabile Luigi Bovone, che ha segnato la storia dell’industria nel territorio, quando in effetti, la città poteva contare su un gruppo di imprenditori capaci, partendo da Ovada negli anni ‘60 presso la strada Vecchia del Cimitero, per poi spostarsi negli anni 69-70 a Belforte Monferrato dove divenne un punto di riferimento mondiale con le alte tecnologie delle macchine, la nascita di altre ditte sotto la guida dei figli ed infine nel 2000, il trasferimento ad Ovada in Via Molare nei capannoni dell’ex Indesit. A Belforte venne poi aperto “Porto Belforte”, un’attività di pesca e successivamente un rimessaggio di barche diventando un punto di riferimento anche in questo settore, anche se scherzosamente qualcuno pensava che a Belforte fosse arrivato anche il mare. Inutile nascondere che l’Amministrazione Comunale di Belforte Monferrato, guidata dal dinamico Sindaco Franco Ravera, guarda con interesse a questa operazione in quanto secondo gli obiettivi lo stabilimento che andrà a sistemarsi dovrebbe portare benefici economici ed anche nuova occupazione. La nuova sistemazione della zona occupata dalla “Bovone”,
non rappresenta un punto di arrivo, ma un segno di continuità a livello occupazionale e di immagine che Belforte non intende perdere. C’è ancora da trovare una sistemazio-
ne al locale occupato dalla Vanity Line che aveva fatto di Belforte un centro del benessere e proprio in tal senso, dopo diversi contatti che si sono svolti negli ultimi anni, tra i
quali il forte interesse di una clinica sempre ligure, non è escluso che venga trovata una nuova soluzione. Infine sembra che ci siano altri acquirenti che “strizzano” l’occhio ad
Il Sindaco Paolo Lantero ci illustra la situazione sul trasporto pubblico
L’Arfea fa discutere in città S cendono in campo anche il Sindaco di Ovada Paolo Lantero, l’Assessore delegato Simone Subbrero con la Giunta per occuparsi del problema trasporti relativamente non solo all’ultimo disservizio rimarcato dagli utenti dell’Arfea lungo la linea Ovada – Alessandria, ma anche per analizzare tutti i problemi venutosi a creare dopo il 2012 cioè con l’introduzione del bus sostitutivo e l’addio alla tradizionale linea ferroviaria. A Palazzo “Delfino” sono quanto mai decisi ad andare avanti affinchè il servizio venga svolto nel migliore dei modi considerando già le non felici condizioni in termini di trasporto in cui si trova coinvolto il territorio di Ovada e della zona anche a livello ferroviario verso Genova, ma anche della zona molte volte isolata. “A breve - annuncia il Sindaco Paolo Lantero - intavoleremo un incontro per fare il punto sulla situazione tra tutte le parti interessate anche se ho già avviato argomentazioni con la Presidente della Provincia Rita Rossa e il Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere. Comunque - continua il Sindaco di Ovada - abbiamo già scritto in Regione perché siano al corrente di quanto succede”. Ma non è finita in quanto la protesta dell’Amministrazione Comunale verrà anche corredata dalla realizzazione
di un fascicolo in cui verranno elencati tutti i problemi denunciati in questi anni e non sono pochi dalle lamentele che continuano a giungere. L’ultimo episodio, ormai noto, si riferisce allo scorso febbraio quando quattro studenti alla corsa delle 6.43 in partenza da Ovada non salirono sul primo bus perché era strapieno e dietro suggerimento dell’autista stesso furono inviati a servirsi del secondo automezzo, per la verità non arrivato, cosicché il genitore di uno dei ragazzi ha dovuto accompagnarli con la macchina ad Alessandria. Sembra che alla base del disguido ci sia stato un guasto del bus, ma il problema rimane, tanto che i genitori altre volte sono dovuti intervenire. Intanto molti pendolari ricordano la presenza alla Loggia dello scorso maggio dell’Assessore regionale Francesco Balocco che parlò di un’unica linea Asti – Genova gestita dal Piemonte e di reindirizzare le risorse risparmiate con questo provvedimento proprio sulla Ovada – Alessandria, ma al momento sembra che non ci siano novità importanti su questa linea. Ci sono poi anche i problemi ferroviari sulla Acqui–Ovada–Genova, che interessa due Regioni, per cui l’attenzione non deve limitarsi solo ai trasporti su strada. (l.r.)
insediarsi nel centro alla periferia di Ovada, con un’ Amministrazione Comunale sempre vigile, ma attenta a nuovi sbocchi occupazionali nonostante il periodo economico non felice. Sono in svolgimento i lavori di ampliamento dell’area del Brico, il supermercato del fai da te ,collocato sulla provinciale 156 tra Ovada e Novi Ligure, in località Caraffa sul territorio del comune di Silvano d’Orba. Il lungo iter autorizzativo si era concluso lo scorso maggio con la concessione dei permessi per le opere di urbanizzazione connesse al cantiere. Il centro diventerà una specie di tempio del fai da te e bricolage, con attrezzature da giardino, mobili, ferramenta su una superficie di oltre 4 mila metri quadri. Secondo il progetto sarà realizzato un parcheggio sotterraneo, l’area di vendita sarà raggiungibile per mezzo di ascensori. Prevista la realizzazione di un marciapiede e di una pista ciclabile che collegano il centro commerciale al paese. Anche nella zona industriale della Rebba di Via Molare fervono i lavori per l’insediamento della Invat srl di Campo Ligure che opera nel settore della plastica e produce tappi di tutti i tipi e che va ad affiancarsi alla Momev srl e la Da.Mu. di Dario Barisione, entrambe operanti nel campo della meccanica. Queste tre ditte hanno acquistato complessivamente circa 30.000 mq di superficie fondiaria e hanno realizzato circa 10.000 mq di superficie produttiva (non avendo sfruttato ancora tutto il potenziale). Una quarta ditta ha acquistato il terreno e presentato il progetto per l’insediamento, mentre sono in arrivo altre proposte, per cui dopo un periodo di immobilismo, sembra che qualcosa si muova. (l.r.)
assimo riserbo da parte del Comune di Ovada circa i diritti di segreteria dell’Urbanistica mancanti per € 80.000. Gli Uffici stanno effettuando approfondite verifiche atte ad accertare i profili di carattere tecnico-amministrativo di competenza comunale inerenti l’ammontare della mancanza. Il Comune con immediatezza ha segnalato l’accaduto alle competenti Autorità. Bocche quindi cucite da parte del Sindaco Paolo Lantero che non commenta perché vincolato da segreto istruttorio. Si fanno vivi i consiglieri di minoranza in Consiglio Comunale, Giorgio Bricola e Assunta Boccaccio di “Patto Per Ovada”, Mauro Rasore e Annamaria Gaggero di “Essere Ovada” ed Emilio Braini del Movimento 5 Stelle, i quali hanno chiesto una Commissione Consiliare Speciale che avrebbe lo scopo di analizzare le cause e gli effetti per una gestione del personale che dia fiducia alla cittadinanza sull’operato dell’Amministrazione. Diversi comunicati nelle bacheche di Corso Libertà. In quella di “Patto per Ovada” si legge: “Si ritiene vergognoso che il Sindaco Lantero, in passato tanto solerte a sottolineare la trasparenza della sua giunta, non abbia accettato immediatamente la proposta di istituzione di una commissione consiliare speciale, presentata da tutte le opposizioni, che faccia piena luce sull’accaduto, nel pieno rispetto delle proprie competenze e senza intralciare il lavoro della magistratura”. Emilio Braini chiede “Come sia stato possibile sottrarre per anni proventi e nessuno, né il Sindaco, né gli assessori all’Urbanistica o al Bilancio, né i dirigenti dell’Ufficio Tecnico o della parte finanziaria (ripetutamente premiati economicamente per il loro operato) abbiano mai pensato di fare un controllo tra il numero delle pratiche presentate e gli importi complessivi ricevuti, tenuto conto del costo medio per pratica”. A difesa è intervenuto il gruppo “Insieme per Ovada” che sostiene l’attuale maggioranza: “Se saranno accertati reati, l’Amministrazione sarà rigorosa e intransigente, esprime solidarietà a tutti i dipendenti comunali, chiede al Sindaco e alla Giunta di continuare ad operare al servizio della città, fiduciosi che il tempo sarà galantuomo”. Intanto le minoranze hanno chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario. La redazione
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l’inchiostro fresco
OVADA
Marzo 2016
Mafia: non abbassare la guardia guardia
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a XXI Giornata della Memoria per le vittime innocenti delle mafie quest’anno Libera ha deciso di celebrarla in maniera diffusa chiedendo ad associazioni, cittadini, e scuole di ritrovarsi a Torino lunedì 21 marzo per leggere tutti in contemporanea il lungo elenco di nomi, storie, volti, ed ascoltare con un collegamento audiovisivo le conclusioni di Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera. Le scuole e le associazioni che vorranno aderire sono pregate di contattare il Presidio di Ovada agli indirizzi paolasultana@gmail. com o bisioanna16@gmail. com. Nelle prime settimane di marzo il gruppo di Ovada è disponibile ad interventi, assemblee nelle scuole di ogni ordine e grado per illustrare la Giornata ed informare studenti ed insegnanti. Inoltre, come ogni anno, il Presidio organizza un evento nell’ambito de “I cento passi” verso il 21 marzo. Il 26 febbraio presso il Circolo ARCI il Borgo di Ovada ci è stata la presentazione del libro di Alessandra Ballerini “La vita ti sia lieve” - storie di migranti ed altri esclusi, per continuare la riflessione avviata a novembre nel corso del Campus Giornalistico “Roberto Morrione”. Si è trattato di un appuntamento istituito nel 1995 ed è un occasione per ricordare le oltre 900 storie di coloro che la violenza e la cultura mafiosa hanno portato via ai loro cari e alla democrazia per stringerci accanto ai familiari che chiedono ancora verità e giustizia e per ricordare l’importanza di una lotta sinergica alle organizzazioni criminali dove ognuno deve fare la sua parte per quello che può e per quello che sa. Luisa Russo
Partita la sottoscrizione per raccogliere fondi per finanziare il recupero dello storico edificio di Ovada
Tutti per il restauro della chiesa dei Cappuccini È in svolgimento una sottoscrizione per salvaguardare il Santuario dell’Immacolata Concezione meglio conosciuto dei “Cappuccini”. Un treppiede posto nella navata centrale della Chiesa con la foto della facciata e l’invito a sottoscrivere un quadrato per un importo di 10 Euro e una spesa complessiva di 30.000 Euro richiama l’attenzione dei fedeli che partecipano alla S. Messa della Domenica o si recano in settimana durante l’orario di apertura. La struttura dopo un lungo periodo di chiusura dovuto alla morte di Padre Giancarlo, ora vede la presenza delle Suore Ospedaliere della Misericordia che hanno l’impegno di occuparsi del tempio e del Convento dove alloggiano oltre ad essere la sede della Fondazione Cigno che con Vela offrono “alloggi in appoggio” per familiari di ricoverati oncologici presso l’Ospedale di Ovada. La Chiesa ha sempre rappresentato per gli ovadesi un punto di riferimento per il voto contro la peste risalente al 1631 ed ora l’apertura giornaliera rappresenta un traguardo importante. Necessitano molti lavori conservativi legati all’umidità dei muri, la sostituzione dei pluviali, il rifacimento dell’intonaco, un’illuminazione ed una facciata che denota segni di deterioramento. Da qui l’impegno dei volontari di lanciare una sottoscrizione per i suddetti lavori ormai improrogabili. “Abbiamo già chiesto alcuni preventivi – dicono i volontari – ma bisogna naturalmente capire quanto riusciamo a raccogliere in termini di fondi per poi iniziare i lavori che purtroppo non possono più attendere, partendo dalla priorità più impellente che è il tetto”. Intanto all’interno della Chiesa si provvederà a posizionare una pedana per disabili per l’ingresso nel Salone “Padre Giancarlo”, grazie al contributo del Gruppo della 12 Ore di tamburello e degli “Amici di Roby” che
l’inchiostro fresco - 15 Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Federico Cabella • Sito a cura edizione online: Mattia Nesto • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente: Ass. Club F.lli Rosselli • Comitato di redazione: Massimo Calissano (Valle Stura, Val Leira) Luisa Russo (Ovada e Ovadese) Marta Calcagno (Rondinaria) Marisa Pessino (Nuova Libarna) Fabio Mazzari (Valle Scrivia)
mila copie
• Rubriche: Stefano Rivara (La voce del binario) Davide Ferreri (l’Arca) Ester Matis (Esternando) Arnaldo Liguori e Matteo Clerici (contributi esterni e corrispondenze) • Sport: Enzo Prato • Grafica e impaginazione in proprio: a cura di Sara Ponta, Yulia Saitova grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998
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Un obolo di 10 euro per coprire una spesa complessiva di 30 mila euro utili per la riqualificazione di questo storico complesso
con le loro iniziative hanno reso possibile l’intervento. Lo spazio attiguo alla Chiesa, ristrutturato grazie all’Associazione Vela, è già stato utilizzato per conferenze, incontri di formazione teorico pratica dei pazienti oncologici oltre all’aggiornamento per medici o per appuntamenti della Comunità Ovadese. Da non dimenticare poi l’appuntamento con il “Mercatino del Convento” allestito sotto il porticato prospiciente la piazzetta San Francesco che offre
oggettistica, libri, pubblicazioni editoriali d’arte e che richiama un numeroso pubblico. Intanto è stata resa nota la destinazione dei circa 8.000 Euro raccolti durante la 12 ore di tamburello del 27 settembre scorso e destinati a Vela. Mentre negli anni scorsi i proventi erano stati utilizzati da Vela per l’acquisto di attrezzature a complemento dell’arredo dell’Ospedale Civile di Ovada, con gli ultimi fondi si è scelto di implementare le attività assistenziali verso i malati e le loro famiglie quali la settimana riabilitativa di Varazze, i corsi di nutrizione e i corsi di attività fisica riabilitativa. Anche con gli eventuali finanziamenti futuri c'è l’intenzione di potenziare le attività di riabilitazione oncologica, solo in parte coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. (l.r.)
Anche a livello locale il Partito Democratico forma i suoi quadri dirigenti
A scuola di buona politica nell’ovadese Il percorso formativo tratterà: l’associazionismo e la riforma degli Enti locali, il bilancio e i servizi pubblici locali Nella foto l’inaugurazione dei corsi del PD a livello nazionale
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a preso il via il 5 marzo presso i locali della Soms di Ovada a cura del Partito Democratico la “Scuola di buone politiche”. Si tratta senz’altro di un appuntamento innovativo per Ovada e la zona ed assumerà una cadenza annuale. Il tema 2016 della Scuola di Buone Politiche sarà dedicato ai temi riguardanti il governo locale e possono partecipare sia gli amministratori già impegnati nel governo della città,
chi vorrà impegnarsi nel futuro o i semplici cittadini. Il percorso formativo che si intitola “Piccoli Comuni, Grande Italia” si svilupperà in tre moduli dalle 14.30 alle 18 riguardanti l’associazionismo e la riforma degli Enti locali, il bilancio e la programmazione e i servizi pubblici locali. Dopo la lezione introduttiva gli altri appuntamenti sono il 19 marzo e il 2 aprile al Circolo “Il Borgo”. Durante le lezioni si alterneranno relatori tecnici e
politici di prestigio in modo che i vari argomenti siano trattati sotto due punti di vista. La partecipazione a questi eventi è gratuita e non esistono vincoli di età o di appartenenza al Partito Democratico. L’unico vincolo è rappresentato dal numero dei partecipanti che non deve essere superiore a quaranta persone. “Uno dei compiti del Partito Democratico – precisa il coordinatore di zona Mario Esposito – è anche quello di for-
mare un nuovo gruppo dirigente. Senz’altro negli anni passati le occasioni di formare nuove generazioni erano maggiori, mentre oggi uno degli obiettivi della nuova Segreteria è stato quello di dar vita a una Scuola per continuare ad avere amministratori capaci e preparati”. Per informazioni è sufficiente seguire la pagina facebook del Circolo del Partito Democratico zona ovadese o scrivere una e-mail all’indirizzo pdzonaovadese@gmail.com. Intanto il settore comunicazione del Partito Democratico ha provveduto a presentare il nuovo giornale murale denominato “L’Agenda del PD” che verrà affisso nello spazio apposito di Corso Libertà, nella sede di Via Roma. Infine il gruppo politico sta lavorando anche con i giovani ed è stata eletta per acclamazione Elena Marchelli, 23 anni, come nuova segretaria del Circolo dei Giovani Democratici di Ovada. (l.r.)
l’inchiostro fresco
SPECIALE SCUOLA AD OVADA Università Si consolida una lunga tradizione tra l’Oratorio Votivo e le industrie del territorio e futuro al Barletti
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en tredici Università si sono recate al “Barletti” di Ovada per incontrare le future matricole nell’ambito del Salone dell’Orientamento. La curiosa iniziativa, che evita trasferte e scomodità agli studenti, avviata nel 2015, si è ripetuta con successo sotto gli occhi del Dirigente Felice Arlotta e la regia della Docente Serena Garbarino. Tredici gli Enti ospitati: le Università di Genova e il polo di Savona, Piemonte Orientale, Biella, Learning Center Cusano di Torino, Bocconi e Iulm di Milano, Liuc Cattaneo di Varese, l’Istituto Europeo di Design, gli Istituti Tecnici Superiori di Savona, Genova, e Torino, la Guardia di Finanza e la Provincia di Alessandria. Intanto gli allievi dell’istituto Agrario “Barletti” hanno partecipato alla giornata didattica dedicata alla zootecnia italiana nell’ambito della Fiera Agricola di Verona. Al centro del ring allestito nel padiglione 9, gli allievi del “Barletti”, coordinati dal Professor Daniele Taverna, hanno esaminato e valutato vacche da latte di particolare pregio (Frisona, Bruna e Pezzata Rossa) mettendo a confronto caratteristiche quali la struttura dell’animale e la morfologia delle mammelle. Gli studenti hanno inoltre potuto incontrare molti espositori presenti in Fiera, attivi in vari ambiti, dalla viticoltura alla frutticoltura, dall’allevamento al settore delle macchine agricole. “Riteniamo essenziale che fin dalle prime classi i nostri studenti entrino in contatto con le realtà produttive, le tecnologie e le buone prassi dell’agricoltura di qualità – ha dichiarato il Dirigente Scolastico Felice Arlotta – di qui un ampio ventaglio di uscite didattiche finalizzate ad accrescere il loro patrimonio culturale in vista di un proficuo inserimento nel tessuto produttivo”. Da oltre un secolo la Fiera Agricola di Verona è un punto di riferimento per gli operatori del settore e un importante luogo di confronto sull’innovazione in agricoltura per tecnici e associazioni di categoria. (e.p.)
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“Madri Pie” 110 e lode
La “Casa di Carità” al top dei risultati L' B uoni risultati occupazionali per la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri “Oratorio Votivo” di Ovada che con i suoi corsi professionali mirati immette nel mondo del lavoro. Nel 2015 sono stati attivati 59 tirocini di cui 30 sono diventati contratti di lavoro vero e proprio; 431 gli utenti passati nelle aule tra studenti in obbligo scolastico, formazione continua e corsi del mercato del lavoro con 7500 ore di lezione distribuite nei vari corsi. “Numeri importanti- spiega la Direttrice Marisa Mazzarello - in un periodo non certamente facile e che pongono la meccanica e il controllo numerico quali settori trainanti grazie ad un rapporto consolidato tra l’Ente e le aziende del territorio”. Intanto sono aperte le iscrizioni ai corsi in obbligo scolastico per i gio-
vani Accompagnamento alla scelta professionale Acconciatore annuale di 1000 ore e Operatore Meccanico Biennale di 2250 ore, Costruttore su Macchine Utensili per i quali non è necessaria l’iscrizione on line. Tra i tanti progetti presentati l’ultimo riguarda i “Territori da Vivere” con un corso di Accoglienza Turistica, riservato a laureati, in pieno svolgimento e l’obiettivo di sviluppare professionalità nel campo del turismo e dell’accoglienza con il coinvolgimento delle sedi di Novi Ligure e Tortona. “Si sta lavorando – spiegano alla Casa di Carità di Ovada – alla creazione di una redazione diffusa, ossia un team di volontari coordinati da tutor per apprendere tutte le strategie della comunicazione e promozione web in ambito culturale e turistico”. (l.r.)
Buoni risultati per gli alunni della Scuola Media “Pertini” di Ovada
Piccoli “matematici” crescono A
nche quest’anno gli alunni della Scuola Media Pertini di Ovada hanno partecipato ai Giochi Matematici d’Autunno, organizzati a livello nazionale dall’Università Bocconi di Milano. Gli studenti erano ripartiti in un gruppo di alunni provenienti dalle classi prime e seconde ed un ulteriore gruppo comprensivo degli alunni delle classi terze. La partecipazione a livello nazionale è stata elevata, sia per il numero di Istituti che hanno aderito alla manifestazione sia per il numero di iscrizioni ricevute, e quindi gli ottimi risultati conseguiti dalla scuola secondaria Pertini di Ovada meritano particolare apprezzamento, considerando che i ragazzi concorrenti si sono messi alla prova con otto quesiti molto complessi. La Commissione giudicatrice, che ha valutato le prove di tutti i candidati nazionali, ha espresso grande soddisfazione per le
Coltiviamo il benessere
L'
Istituto Superiore Barletti di Ovada tramite il Dirigente Felice Arlotta ha avviato contatti con ASL AL per la richiesta del Parco e Villa Gabrieli per un progetto che vede mobilitata un'intera città: Scuola (IIS Barletti), Formazione Professionale (Casa Carità) mondo del volontariato e delle Associazioni dei malati (Fondazione CIGNO, Vela, ADIA, Scouts, cittadini e mondo della sanità. C’è un progetto da votare “Coltiviamo il Benessere” in Villa Gabrieli, presentato da Fondazione Cigno su un bando di Aviva Assicurazioni che scade l'8 marzo. (l.r.)
ottime prestazioni degli studenti ovadesi ed ha ufficialmente comunicato il “podio”: nella categoria C1 Marco Repetto, Matilde Piana, Niccolò Ulzi della 2 C; nella categoria C2 Giulia Parodi e Francesca Pastorino della 3 C, Andrei Cechov della 3 E. Gli alunni vincitori parteciperanno di diritto alle fasi semifinali che si terranno in Alessandria il 12 marzo prossimo, dopo di che si terranno ulteriori selezioni a livello nazionale a Milano e poi… la finale assoluta a Parigi. “I sei alunni riceveranno inoltre un premio da parte della nostra scuola – ha dichiarato la dirigente dell’Istituto Comprensivo ovadese, Patrizia Grillo – una scuola che si impegna a riconoscere il merito e a valorizzare le attitudini di ogni suo studente”. Enzo Prato
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Istituto Madri Pie di Ovada si è classificato nel 2015 al secondo posto nella valutazione generale relativa al rendimento degli studenti usciti dal Santa Caterina ed iscritti al primo anno presso l’Università degli Studi di Genova. Il valore che pone l’Istituto Ovadese, in un’ ottima posizione nei confronti delle altre scuole è stato reso noto attraverso i dati IRIS un sistema di gestione dei dati della ricerca e di archiviazione. “È da notare – sottolinea il coordinatore delle attività didattiche ed educative Luciana Repetto – che le scuole paritarie superano in questa classifica le statali”. In questa speciale classifica al primo posto si è invece classificata N.S. delle Grazie di Nizza Monferrato (91,92%), mentre seguono le Madri Pie, l’Istituto Pacinotti di La Spezia (75,17%); nella graduatoria figurano con valori minori anche il Montalcini e il Parodi di Acqui Terme, Peano di Tortona Saluzzo Plana di Alessandria. Un bel riconoscimento per la scuola e per il territorio grazie alla presenza di un corpo docenti preparato e alla tradizione che l’Istituto porta con sé. Per i prossimi anni verrà mantenuta la seguente offerta formativa: baby parking, scuola dell'infanzia (due sezioni), secondaria di I grado, (una classe praticamente già formata), liceo linguistico, liceo delle scienze umane con priorità all'opzione economico sociale perché incontra maggiormente le esigenze degli utenti e sembra una tipologia di scuola con materie distribuite in modo equilibrato, (diritto ed economia, scienze sociali, due lingue straniere). La scuola diventerà centro EIPASS per la certificazione informatica e al riguardo si stanno preparando due formatori e due esaminatori. Verranno quindi proposti i corsi prioritariamente per gli alunni della Scuola ad un prezzo agevolato. Tramite prenotazione è sempre possibile visitare l’Istituto; le iscrizioni alla paritaria possono essere fatte on line, ma anche su modulo cartaceo fornito dalla scuola. (l.r.)
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l’inchiostro fresco
OVADA
Marzo 2016
Un gruppo di signore mobilitate per fasciare gli alberi a suon di aghi e gomitoli
Gomitoli di lana per la Classicissima T utte mobilitate ad Ovada per colorare il passaggio della classicissima di primavera, la Milano-Sanremo, in programma sabato 19 marzo con filati a maglia o ad uncinetto. L’iniziativa è organizzata dal corso “Maglia che passione” dell’Associazione Culturale e Banca del Tempo “L’Idea” grazie alla maestra Maria Pizzuto. “Dietro suggerimento del socio fondatore della Banca del Tempo, Enzo Ferrando - dice la Pizzuto - abbiamo pensato di fasciare i sedici alberi della centrale Corso Libertà con fi-
lati colorati”. Così tutte le signore si sono cimentate a confezionare nelle varie tecniche le fasce colorate che poi andranno ad ornare poco ore prima del passaggio dei ciclisti gli alberi dalla base fino alla ramificazione dei rami. Coinvolte anche le Scuole in questo progetto ambientale – creativo con altre decorazioni che verranno sistemate sulle siepi. Un corso dove non manca l’entusiasmo tanto che non è più sufficiente il locale ad ospitare le partecipanti che si ritrovano ogni venerdì dalle 14.30 alle 16.30 presso Palazzo “Manieri” di Piazza Cereseto. Il gruppo, comunque non è nuovo ad imprese storiche in quanto è già entrato nel
Dopo un anno di riprese e col montaggio di Claudio Coppa presentato “Mistero al Monogolf”
Trisobbio: in scena la fiction del Mattarello P resso il ristorante del Castello di Trisobbio, il Sovrano Ordine del Mattarello ha proiettato, in anteprima, per 50 adepti, l'ultima fiction realizzata dalla “Mattarello's Production” dal titolo “Mistero al Monogolf” ovvero i “Tre superinvestigatori (il Bello, il Buono e il Presidente)”. Dopo un anno di riprese ed il sapiente montaggio di Claudio Coppa, ha visto la luce la quarta produzione Mistero al Monogolf un giallo più o meno tradizionale che ha tuttavia tre finali ed è stato realizzato per pubblicizzare un’attività sportiva unica al mondo e presente a Molare. Al termine della giornata al Castello di Trisobbio si sono svolte le premiazioni tra le
quali al migliore attore Franco Pesce e alla migliore attrice Maria Rosa Zunino. Ma il Sovrano Ordine del Mattarello tramite il presidente Elio Barisione ha avuto anche un incontro ad Acqui Terme con il famoso regista Enrico Vanzina dove è stata illustrato il sodalizio e prospettata la possibilità di una consulenza per la realizzazione di un cosiddetto “Cinepattone” riguardante la più genuina goliardia. Il regista si è dimostrato interessato all'idea ed anzi ha confidato che già in passato, con il fratello Carlo, aveva pensato a qualcosa del genere ipotizzando anche il titolo del film: “Paraponziponzipò”.
guiness dei primati contribuendo a realizzare la coperta più grande del mondo. Le signore ovadesi coordinate dalla maestra Maria Pizzuto hanno infatti confezionato lo scorso giugno una decina di pezzi della misura di 50 x 50 cm ed alcune hanno poi preso parte a Trieste in Piazza Unità d’Italia per la mega installazione della coperta. Ovada ancora una volta si farà onore come nelle grandi città italiane dove questo “scenario” è espressione di arte contemporanea. Un motivo in più per essere numerosi sabato 19 marzo 2016 intorno alle ore 12.15 in Corso Libertà per applaudire i ciclisti ed ammirare le nuove vesti dei tronchi d’albero.
A Belforte per non dimenticare
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abato 27 febbraio, nella frazione Santo Criste di Belforte Monferrato, si è svolta la commemorazione dell’evento bellico accaduto nel medesimo luogo nel 1945. Infatti, proprio nelle alture sovrastanti la chiesa del “Santo Criste” avrebbe dovuto transitare un convoglio nazista pieno di armi, proveniente dalla linea Genova-Torino. Dato l’evidente pericolo esso doveva essere distrutto: venne così tesa un’imboscata allentando i bulloni che trattenevano le rotaie alle traversine. Destino volle però, che il convoglio si fermò alla stazione di Rossiglione e fece procedere l’accelerato Genova-Torino carico di civili. Una vera e propria strage che non deve essere dimenticata. Chiara Boarini
Luisa Russo
Acque agitate in Valle Stura: IREN sembra intenzionata ad assorbire AM.ter. e a livello locale la gente si interroga sui possibili nuovi scenari
Quale futuro per i rubinetti dei Comuni del Sol? S i sta profilando in modo molto concreto il rischio che i Comuni della Valle Stura perdano completamente anche quel margine di controllo sul sistema idrico integrale (acqua + fognatura + depurazione) che l'adesione alla società consortile AM.ter aveva sino ad oggi in qualche modo garantito. AM.ter è una società a maggioranza pubblica (i Comuni di Cogoleto, Campo Ligure, Masone, Mele e Rossiglione detengono il 51% delle quote) costituita nel 1999 che gestisce il servizio idrico integrato nel ponente genovese e quindi nei comuni della Valle Stura. Dal 2004 la società ha assunto il servizio anche nei Comuni di Arenzano e di Tiglieto. AM.ter gestisce un territorio di 34.000 abitanti serviti con 316 km di rete acquedottistica, 140 Km di rete fognaria e 4 impianti di trattamento delle acque. Indubbiamente non si può dire che la gestione AM.ter sia stata un toccasana per le casse dei Comuni e per quelle dei cittadini della Valle Stura. Le tariffe sono aumentate in modo esponenziale e i Comuni nel tempo non hanno saputo (o voluto) esercitare in modo efficace il loro controllo sulla società consortile. Il rischio però oggi si chiama IREN, la grande multiutilities che gestisce ormai in regime di monopolio molti servizi pubblici (acqua e rifiuti in particolare) nelle provincie di Torino, Genova e Reggio Emilia. IREN sembra ormai intenzionata ad assorbire completamente AM.ter che da un paio di anni presenta bilanci in perdita con conseguente crollo delle quote di proprietà dei Comuni. Il fatto grave è che ad oggi non si è di fatto ancora compreso il reale motivo per cui i bilanci degli ultimi 2 anni sulla situazione aziendale
Comuni del SOL
IREN AM.TER.
di AM.ter si sono inaspettatamente conclusi in negativo. IREN è una società che, pur gestendo beni pubblici, mira essenzialmente al profitto e questo in barba al risultato referendario del 2011 che aveva sancito in modo chiaro la volontà dei cittadini italiani a mantenere il controllo pubblico sul sistema idrico. Per questo la sopravvivenza di AM.ter è fondamentale al fine di garantire ai Comuni della Valle Stura, e quindi al pubblico, un minimo di controllo e di autonomia gestionale sugli acquedotti e sulle depurazione delle acque fognarie. Forse con un po' di ritardo, ma si spera comunque in tempo utile, i
XIII Secolo, con accanto una borsa con inciso il simbolo Pontificio, (le due chiavi di San Pietro incrociate) e la scritta “Collis Madji” ovvero Collemaggio, la magnifica basilica situata nei pressi de L’Aquila (ritenuta la capitale italiana dei Templari), fatta costruire alla fine del XIII secolo da Papa Celestino V. Questa serie di ritrovamenti eccezionali porteranno i due protagonisti in un’indagine di diversi secoli or sono, incrociando le vicende dei Templari, indagando tra Liguria e Abruzzo, creando quasi un gemellaggio tra due regioni molto simili, e poi a Roma, direttamente in Vaticano, attraverso una serie di vicissitudini che coinvolgeranno nientemeno che il demonio, ma, come si sa, dove c’è l’Acquasanta non può mancare il Diavolo!
Sindaci dei 5 Comuni facenti parte di AM.ter hanno recentemente richiesto all'Ing. Bruno Soracco, Presidente del Consiglio di AM.ter, la convocazione di un'assemblea straordinaria dei soci per far luce sulla situazione aziendale nonché per chiarire le ragioni delle perdite nei bilanci 2014 e 2015. Nel frattempo nei comuni della Valle Stura alcuni gruppi politici e di comuni cittadini hanno avviato attività di sensibilizzazione della popolazione sulla possibile liquidazione di AM.ter e sui rischi che questo fatto determinerebbe. Non si chiede solo la salvaguardia della società, ma un rilancio concreto per accrescere l'autonomia di controllo e di gestione da parte dei Comuni. In questo contesto abbiamo chiesto a Stefano Bessini, assessore Urbanistica e Ambiente del Comune di Masone, da sempre molto attivo e sensibile sul problema della gestione degli acquedotti, di fornirci il suo punto di vista sull'attuale situazione: “Purtroppo negli anni passati i Comuni non sono riusciti ad esercitare su AM.ter quel controllo che avrebbe dovuto garantire trasparenza di gestione e chiarezza dei risultati, oggi però non è il momento di fare polemica. Fortunatamente sembra esserci una rinnovata coesione e determinazione tra i Comuni che detengono la maggioranza delle quote di AM.ter. L'obiettivo da raggiungere non è però solo quello di garantire la sopravvivenza dell'azienda, ma gli sforzi devono essere principalmente orientati a migliorarne l'efficienza e l'economicità di gestione a favore dei cittadini”.
Fabio Mazzari
Giovanni Oliveri
Il giallo-storico di Elio Ottonello presentato e ambientato nella cartiera di Mele
Il mistero della Cartiera del Demonio È stato presentato all’interno del Museo della Carta di Mele-Acquasanta, con grande successo di pubblico il giallo a sfondo storico “La cartiera del Demonio” di Elio Ottonello genovese originario della Valle Stura. Il romanzo, pubblicato da “Ateneo Edizioni”, è stato realizzato grazie alla collaborazione della Pro Loco Mele, dell’Amministrazione Comunale e del Museo della Carta. La presentazione del libro (di cui potete leggere sul nostro sito, ndr) si è tenuta in un modo decisamente informale e diverso dal solito, grazie alla bravura teatrale di Marco Alex Pepè, personaggio molto noto a Genova, autore di libri dedicati al mistero e alle tradizioni leggendarie nonché creatore dell’ormai celebre “Ghost Tour”. Alla revisione del libro ha collaborato, al fianco dell’autore, l’ex sindaco
di Mele, Clio Ferrando. Il romanzo, all’interno del quale vengono citati diversi personaggi contemporanei reali della Valle Stura, tra cui i sindaci di Mele e Masone ed il presidente del Municipio Ponente di Genova, nonché diverse realtà commerciali e non, inizia la sua storia proprio da Acqusanta, ed ha come protagonisti della storia il professor Gianluigi Viglino (alter ego dell’autore) e il maggiore dei Carabinieri Francesco Barone, che si muovono come fossero gli Sherlock Holmes e Dottor Watson del Ponente Genovese “La Cartiera del Demonio” parte da un fatto di cronaca, un incendio avvenuto in una cartiera nei pressi di Acqusanta, i due protagonisti, giunti per le consuete indagini, trovano un qualcosa di davvero straordinario che emerge dalla distruzione di questa cartiera: due cadaveri, risalenti al
l’inchiostro fresco
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VALLE STURA, ORBA E LEIRA
Marzo 2016
La società Piviere si occupa di censire la fauna selvatica
Per gli appassionati di fotografia un concorso in mezzo alla Natura
Lupi nell’Appennino
Il Beigua in un click
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a diverso tempo si parla del ritorno del lupo sull’Appennino Ligure: da pochissimi e rari esemplari, questa nobile specie, nel corso degli ultimi anni è progressivamente aumentata di numero. Tutto ciò ha, ovviamente, i suoi pro e i suoi contro. Abbiamo intervistato in merito Massimo Campora e Renato Cottalasso, della società “Piviere” che si occupano, nel territorio compreso tra la Val Bormida e la Valle Scrivia, del censimento della fauna selvatica, in particolar modo dei lupi. “Il numero dei lupi varia di anno in anno, quest’anno ce ne sono tanti perché sono nati molti cuccioli - dicono i due esperti e poi aggiungono che i lupi presenti sul territorio ligure sono arrivati - sia da Lazio e Abruzzo che dalla Sila, non va dimenticato che i lupi sono animali che percorrono centinaia di chilometri”. Ma cosa ha portato al ritorno dei lupi sul nostro Appennino dopo essere quasi scomparsi negli anni 70-80? Le cause sono molte, ci dicono Campora e Cottalasso: “Da una parte il progressivo spopolamento dei paesi appenninici, il ritorno delle prede, il forte calo del numero dei cacciatori e, non dimentichiamo, il cambio di mentalità delle persone che oggi hanno un maggiore rispetto degli animali e dell’ambiente”. Riguardo ai problemi segnalati dagli allevatori ci spiegano: “Diversi allevatori, di buona volontà, hanno messo in atto misure di prevenzione e non hanno più avuto nessun danno. È ovvio che un piccolo allevatore riesce a tutelarsi bene dal lupo mentre grandi allevatori hanno maggiori difficoltà nel cintare e proteggere grandi spazi”. Il progetto, dopo il taglio dei fondi nazionali e regionali, sta lavorando assieme agli Ente Parco, prima con l’Antola e poi con il Beigua. Proprio l’area del Beigua, in particolar modo la Valle Stura nelle zone di Masone e Campo Ligure, alcuni mesi fa balzò alle cronache per una presunta ‘emergenza lupi’ ma, chiariscono Campora e Cottalasso “si è trattato più di dicerie che hanno gonfiato il
i è svolto domenica 21 febbraio, il primo concorso fotografico interamente dedicato agli splendidi scenari del Geoparco del Beigua, recentemente inserito nei siti Unesco. Il concorso ha visto la partecipazione di numerosi appassionati di fotografia naturalistica che, dall’alba a mezzogiorno hanno percorso il cammino da Varazze a Pratorotondo alla ricerca degli scenari più particolari e suggestivi da immortalare negli obiettivi fotografici. Malgrado una nebbia fitta, specialmente nelle prime ore del mattino, i fotografi hanno potuto scattare
problema”. Ma come funzionano i recinti di protezione anti-lupo? “Sono recinti a corrente alternata, sempre attiva – spiegano i due esperti - il lupo percepisce di essere attaccato e non si avvicina, questi recinti hanno dimostrato di funzionare anche se non attivi da mesi, il lupo non ha il coraggio di attraversare questi recenti”. Riguardo all’ondata di panico per la presenza di lupi Massimo Campora e Renato Cottalasso tranquillizzano le persone: “Un’ondata di panico senza ragione, fosse davvero così pericoloso il lupo in Abruzzo e in Calabria nessuno andrebbe in cerca di funghi! Tra le nuove generazioni c’è maggiore conoscenza del problema mentre tra le persone più anziane, che sono cresciute in periodi in cui i lupi non c’erano, ha prevalso il panico, ma stiamo svolgendo un’opera di informazione alla cittadinanza”. I lupi presenti sull’Appennino Ligure sono tutti della specie autoctona, il Lupo Italiano, ma il rischio: “è dato dal possibile imbastardimento con i cani randagi, come è avvenuto negli ultimi anni nel centro-sud” affermano i due. Oltre ai lupi la società Piviere si occupa del monitoraggio dell’intera fauna selvatica sul territorio appenninico. A questo proposito i due esperti ci dicono: “Riguardo alla presenza dei cinghiali con il problema del Cinipide del castagno il numero di cinghiali è sceso rispetto ad alcuni anni fa”. (f.m.)
immagini che testimoniano la grande bellezza di questi luoghi, ancora sconosciuti dal turismo di massa, ma che offrono panorami unici nel loro genere. A vincere la prima edizione del concorso fotografico “Landscape” è stata Ylenia Mattana, geologa genovese che ha immortalato delle pareti rocciose che nulla hanno da invidiare alle dolomiti, al secondo posto si è classificato Roberto Alemandi con un bianco e nero di un sentiero invernale e, al terzo Federico Pilli con una foto di alberi immersi nella nebbia del mattino e appena sfiorati dalla neve. (f.m.)
Al via i corsi in tutta la Liguria per imparare questa professione cantata dai classici
Apicoltore, un mestiere in crescita
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ormai cosa nota che, da qualche tempo, si assiste ad un ritorno alla terra e alle sue professioni. Proprio una delle più antiche di esse, l’apicoltura, è in netta ripresa e, a Genova, sono iniziati i corsi per avvicinarsi a questo affascinante e laborioso mestiere. L’importanza dell’apicoltura è fondamentale per la natura, non dimentichiamoci che Albert Einstein disse che se scompaiono le
api l’umanità potrebbe sopravvivere solamente per quattro anni! I corsi, tenuti da Api Liguria, l’associazione che raggruppa gli apicoltori su tutto il territorio regionale, si svolgono nei locali del CAP di Genova, nei pressi della Stazione Marittima, ogni giovedì sera, dalle 20:30 alle 22:30 circa. Claudio Barbieri, uno dei “docenti” di questo corso, ci spiega come funzionano: “partono dal livello base e sono aperti a
chiunque voglia avvicinarsi al mondo dell’apicoltura” oltre alle lezioni teoriche, che vengono fatte appunto una volta alla settimana, vi sono le lezioni pratiche, direttamente negli apiari. “Ai corsi di apicoltura si sono avvicinati - ci ha detto Barbieri, apicoltore genovese che produce il proprio miele in Val Trebbia a Montebruno - molti giovani e persone che sono a contatto con la natura, l’età media dei parte-
cipanti è molto varia, abbiamo da ragazzi di diciotto anni fino a pensionati. I giovani stanno vedendo l’apicoltura come un progetto per il futuro, mentre i pensionati vogliono tornare alla natura e ai prodotti sani”. In Liguria si contano attualmente ben millequattrocento apicoltori, tramite la rete dei Parchi Liguri gli apicoltori stanno, da un paio d’anni, promuovendo i propri prodotti: nelle ultime due estati si sono tenute la premiazione dei mieli del Parco del Beigua a Campo Ligure e quelli del Parco dell’Antola a Savignone, che ha riscosso un grande successo. Per avvicinarsi all’apicoltura è sufficiente, dice Barbieri “curare le api e tenerle con determinati criteri, al fine di avere un prodotto di qualità”. Fabio Mazzari
Per info consultare il sito:
www.apiliguria.it oppure inviare una mail a
genova@apiliguria.it
l’inchiostro fresco
VALLE STURA, ORBA E LEIRA
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Carnevale in Valle Stura: bagno di folla per i carri allegorici
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Agenda masonese: all’ordine del giorno la questione rifiuti e
Festa “carioca” a Masone Il cippo di Girardengo S I l Carnevale di Masone, si sa, è uno degli eventi che tutti aspettano durante l’anno. I preparativi cominciano mesi prima. Ed anche se, fino alla fine (causa tempo incerto) la data rimane un’incognita, lo spettacolo è sempre qualcosa di unico! Creazioni, idee, capolavori provenienti da tutta la Valle Stura per spettatori che arrivano da ovunque. Stilare una classifica dei vincitori diventa veramente difficile via via che la serata prende forma! Ma per fortuna non siamo noi a decidere. Tutto ci è piaciuto davvero tantissimo! Vi riportiamo quindi quanto è stato deciso: Premio assoluto allo shuttle NASA ed ai suoi astronauti, mentre Peter Pan, Capitan Uncino, pirati e Bimbi Sperduti hanno vinto il premio di Migliore Maschera (meraviglioso il loro veliero!); le Mongolfiere hanno vinto il premio quale miglior Gruppo mentre il Carro più appariscente è stato quello degli Alieni. Abbiamo visto anche bagnanti alla spiaggia direttamente dagli anni ’20, un grappolo d’Uva ed anche i Pompieri completi di elicottero. C’erano Conigli Rosa, Hippie ed anche Alice nel Paese delle Meraviglie con il suo matto seguito e molto, molto altro. Se ve li siete persi ecco la galleria fotografica…l’anno prossimo sarà impossibile mancare!
abato 12 marzo 2016 presso il cinema parrocchiale si è tenuta un’assemblea pubblica con dibattito sul tema dei rifiuti urbani e raccolta differenziata nell’Unione dei Comuni delle Valli Sol. Vi hanno prestato parte, tra gli altri, l’Europarlamentare Tiziana Baghin, il delegato per i rifiuti delle Valli Sol Giuliano Pastorino, il dirigente Amiu Paolo Cinquetti, oltre i rappresentanti delle Amministrazioni locali.
Foto di Tommy Pittaluga
Sabato 19 marzo 2016 ore 10,30 in occasione della gara ciclistica Milano-Sanremo, verrà inaugurato il nuovo posizionamento della stele dedicata a Costante Girardengo, presso la nuova galleria in vetta al Turchino, lato Masone. Saranno preseti autorità e una folta rappresentanza di associazioni ciclistiche lombarde, piemontesi e ligure oltre ai parenti di Girardengo. Verrà fornito un servizio di ristoro al coperto per il ricovero dei ciclisti che parte-
cipano alla Milano-Sanremo per amatori. La traslazione della stele che era posizionata poco distante dall’imbocco della vecchia galleria lato Masone, ora abbandonata e quindi non più visibile, è nata da una iniziativa del gruppo ciclistico Valle Stura. La realizzazione dell’aiuola che accoglie la stele traslata è opera di un gruppo di volontari guidati da Pastorino Franco (Tatta), con il supporto del Comune di Masone per i materiali occorrenti. (s.b.)
A scuola di ligure
Città Metropolitana, Oliveri nuovo assessore
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ntonino Oliveri è stato nominato, all’inizio del mese di febbraio, nuovo assessore ai lavori pubblici, viabilità e trasporti della Città Metropolitana di Genova, succedendo a Gianni Vassallo, dimessosi alla fine di febbraio per motivi personali. Con la nomina di Oliveri la Valle Stura quindi acquisisce maggior peso politico all’interno dell’ente che ha sostituito la vecchia Provincia di Genova. Antonino Oliveri, 62 anni, esponente del Partito Democratico, è stato sindaco di Campo Ligure dal 1999 al 2009, diventando il terzo sindaco di centro-sinistra nella storia del comune valligiano, dopo i socialisti Giuseppe Oliveri (1946-51) e Renzo Rizzo (1975-80), ha ricoperto l’incarico di presidente della Comunità Montana Valle Stura dal 1994 al 1999 ed è stato coordinatore regionali Anci Piccoli Comuni (ente di cui fa ancora parte) dal 2007 al 2013. In Consiglio Metropolitano al posto del dimissionario Vassallo entra Maria Grazia Grondona, Sindaco di Mignanego, prima dei non eletti della lista di maggioranza, rafforzando così la presenza dell’entroterra a livello metropolitano. Fabio Mazzari
Maria Virginia Calissano
Raduno di pendolari
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l Comitato in difesa dei trasporti di valli Stura e Orba (“CDTVSeO”) si batte da anni per i diritti dei pendolari della linea Genova Acqui Terme e su gomma (ATP). La recente introduzione dell’orario cadenzato ha portato ad una soppressione di corse che ha determinato la reazione dei pendolari. Di questo si è parlato nella serata di venerdì 11 marzo presso il Municipio di Rossiglione. Oltre ai pendolari erano presenti alcuni tra gli amministratori dei Comuni del versante ligure e del basso Piemonte, nonché i politici di riferimento. (f.m.)
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uante differenze ci sono tra il ligure parlato nello spezzino e quello parlato nel sanremese? È identico il dialetto tra la città di Genova e il suo entroterra? Queste ed altre curiosità sono state al centro della serata tenutasi al Museo Civico “Andrea Tubino” di Masone, con la presentazione del libro “Piccolo dizionario etimologico ligure” del prof. Fiorenzo Toso. L’evento è stato curato dall’Associazione “Amici del Museo di Masone” di Gianni Ottonello e da Masone Live. Il libro, pubblicato da Editrice Zona di Lavagna, raccoglie una serie di parole usate nel dialetto genovese e ligure, spiegandone l’etimologia e la storia. Si scopre infatti che diversi termini di uso comune nel dialetto hanno origini molto lontane: dalle lingue scandinave, all’arabo, al greco e, addirittura, dalle lingue azteche! Fiorenzo Toso, nato ad Arenzano nel 1962, è professore di linguistica generale presso l’Università di Sassari, ha al suo attivo diverse ricerche sulle “isole linguistiche” del bacino del Mediterraneo: per i suoi studi approfonditi sul dialetto Tabarchino, nell’Iglesiente, è stato insignito della cittadinanza onoraria del comune di Calasetta (CA). (f.m.)
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l’inchiostro fresco Marzo 2016
Curarelacasa per curarne gli abitanti I SOLARELACASA rinnova il proprio impegno e sviluppa il concetto secondo il quale tutelare la salubrità della casa significa anche prendersi cura delle persone che la vivono. Questo progetto si chiama CURARELACASA. Proviamo a pensare alla casa come un organismo vivente: la casa ha uno scheletro che la sostiene, costituito dai muri portanti, dai pilastri e dalle travi. E’ ben appoggiato al terreno mediante le sue fondazioni, come piedi o meglio radici. E’ protetto dall’esterno dalla facciata che possiamo considerare come una specie di pelle. Ha un apparato respiratorio costituito dalle finestre e dalle porte. Ha un apparato circolatorio costituito dalle tubazioni dell’impianto idraulico che, come le vene, fanno circolare i fluidi, fino ad espellerli nell’impianto di scarico. Il sistema nervoso è rappresentato dall’impianto elettrico. Il tutto deve funzionare bene affinché ci sentiamo bene.
CURARELACASA, col suo staff di professionisti nel settore dell’edilizia,
con un’esperienza maturata in tanti anni, in stretta osservanza alle specifiche normative del settore, analizza ogni immobile, ogni intervento edile con la stessa attenzione con cui un medico analizza la salute del paziente che deve curare. Ogni problema ha bisogno di una soluzione specifica che va individuata e studiata valutando attentamente ogni piccolo particolare e conoscendo esattamente i materiali, le tecniche applicative e le normative vigenti in materia.
CURARELACASA intende la casa come una seconda pelle, da proteggere e da curare con una serie di interventi mirati. Spesso non è un singolo intervento ad essere “risolutivo”. Il tecnico valuta e propone una panoramica di interventi finalizzati alla diminuzione dei consumi energetici e all’ottenimento di un maggior confort, sempre rendendo partecipi e consapevoli gli occupanti dell’immobile. Lo stato di salute dell’immobile determina in gran parte la salute dei suoi occupanti, e mantiene a lungo il
la casa, dando priorità ai sistemi che forniscono un maggior vantaggio con un minor onere economico. In un momento come quello attuale dove si costruisce di meno ma si ristruttura di più, CURARELACASA si pone come unico referente per il cliente. Le scelte dell’intervento devono essere finalizzate all’ottenimento di ciò che è meglio per chi ci abita. Le soluzioni adottate devono essere finalizzate al miglioramento della qualità della vita durante la permanenza in casa senza che ciò debba stravolgere il “modus vivendi” delle persone.
CURARELACASA non vende prodotti ma “soluzioni” finalizzate all’aumento del confort abitativo di chi abita la casa. Quindi per CURARELACASA al centro di ogni soluzione c’è l’uomo, ovvero chi abita la casa. Certo in alcuni casi gli interventi da fare sarebbero tanti, e più l’intervento è completo più il cliente ne trae beneficio, ma in un momento di crisi economica come questo risulta difficile poter fare tutto. Allora procediamo per gradi, dando delle “priorità” in base alla gravità del problema.
CURARELACASA valuta una panoramica di interventi finalizzati alla diminuzione dei consumi energetici e all’ottenimento di un maggior confort, sempre rendendo partecipi e consapevoli gli occupanti dell’immobile.
CURARELACASA si confronta quotidianamente con la concorrenza di aziende non strutturate che operano genericamente nel settore dell’isolamento e che hanno come arma solo il prezzo basso e quindi spesso la bassa qualità.
Se sul mercato non è presente un prodotto idoneo alla risoluzione di un problema specifico, CURARELACASA crea soluzioni apposta per il problema specifico.
CURARELACASA valuta materiali e metodologie, senza mai perdere di vista un importante obiettivo: consigliare i possibili rimedi per curare
CURARELACASA ha un valore aggiunto rispetto ad altri: si avvale della consulenza da parte di tecnici competenti.
suo valore immobiliare. L’obiettivo di CURARELACASA è quello di mantenere l’edificio in buono stato di salute allo scopo di garantire anche ai suoi abitanti di poterci vivere nel miglior modo possibile, quindi in maniera confortevole. E mantenere l’edificio in buono stato di salute eliminando le cause che portano al degrado dell’immobile ha anche un importante risvolto economico per il cliente, in quanto la prevenzione del danno, tolte le varie manutenzioni di routine, corrispondono sempre ad un risparmio di denaro.
Cosa differenzia CURARELACASA rispetto ad altre aziende che operano o che forniscono consulenza nel settore edilizio? La possibilità di avere un unico preferente che risolve i problemi della casa.
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Seconda puntata: tutte le tecniche per evitare la guerra a Fresonara e dintorni raccontate da Domenico Bisio
La furbizia in prima linea: noi imboscati N ella seduta del 22 Ottobre 1744 i Sindaci fanno sapere che il Governatore richiede un soldato al posto del disertore Bartolomeo Maglietto e un sovrannumerario. Sono nominati Carl’Antonio Colombo e Giuseppe Maria Carlevari. Il 3 Gennaio 1745 risulta, però, che il Colombo si è reso renitente. S’impone una nuova scelta: questa volta tocca a Francesco Maglietto, fratello del disertore Bartolomeo. Il 4 Marzo 1745 i Sindaci fanno sapere che Bartolomeo Maglietto ha riportato la grazia di S.S.R.M., è stato liberato ed è rientrato nel reggimento. Allora si dispone di appellarsi per far tornare il Carlevari, in quanto nel contingente sovrannumerario risulta fornito un uomo in più del dovuto. Il 28 Maggio 1745 è richiesto un altro soldato. Tocca a Giuseppe Colombo, che però ha soltanto sedici anni e viene scartato con istanza di una nuova nomina. Il Consiglio ricorre facendo presente che sono al servizio di S.M. già quattro soldati per il reggimento, due nella riserva e Pietro Giora nel Sovrannumerario, concludendo di non più molestare detta Comunità per tal’affare. L’11 Luglio
1746 ai Sindaci pervengono tre ordini del Governatore per rimpiazzare Giuseppe Giavino, Pio Giuseppe Colombo, Giuseppe Maria Carlevari, Bartolomeo Maglietto, Carl’Antonio Colombo, Pietro Giora; più due uomini per la quota addossata nel 1744 e uno per la nuova leva in rinforzo della Compagnia di Riserva. Il Consiglio fa ricorso chiedendo l’indulto per i disertori Giavino, Carlevari, Maglietto, Colombo e Giora e quindi il loro reinte-
Importante riconoscimento per lo storico gelso
vegetale. Come in un concorso di miss la Commissione dell’Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente (IPLA), ne ha misurato l’altezza e la circonferenza nei punti che contano. Così è risultato avere una silhouette invidiabile: 280 cm di giro vita e 9,5 metri di altezza, cioè il più alto morus alba monumentale in tutta la regione. E gli anni? Maleducati! Ad una signora pianta non si chiede l’età.
P.S. È verosimile ritenere che Carlo Colombo possa essere rimasto ucciso nel corso della storica battaglia dell’Assietta, vinta dai Piemontesi contro gli invasori francesi il 19 Luglio 1747. La Comunità di Fresonara riconosceva il servizio militare con sgravi alle imposte per i famigliari. Ma il paese, oltre al tributo di uomini, dovette ospitare le truppe di passaggio dell’esercito piemontese e sopportare anche l’invasione dei francesi e degli spagnoli nel 1745 e 1746, con i conseguenti danni per i quali furono richieste inutili suppliche al Sovrano, che non ottennero risposta di sorta.
Dom&Nico BISio
BISio Dom&Nico
Patriarca verde di Fresonara E ra da qualche decennio che il gelso di Fresonara studiava per diventare patriarca verde ed alla prima sessione di esami ha superato brillantemente le verifiche relative alla Determinazione del Settore Foreste n. 3832 del 28/12/2015, attraverso le quali la Regione Piemonte, in applicazione della legge nazionale 10/2013, ha approvato il nuovo elenco degli alberi monumentali. Impegnativi i criteri: età, dimensione, forma, portamento e architettura
gro nei rispettivi reggimenti. Al posto di Pio Giuseppe Colombo passato ad altra vita e per le nuove richieste nominano Carlo Colombo, Pietro Giovanni Gamalerio e Marc’Antonio Colombo. Il 17 Marzo 1747 ci sono altre due richieste e naturalmente il Consiglio Comunale si appella. Il 5 Agosto altra domanda per la nomina di due reclute, di cui una per rimpiazzare Carlo Colombo, morto. E così di seguito…
Benvenuto Don Biagio
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on Giuseppe detto Biagio è stato salutato da Valenza e dalla parrocchia del Sacro Cuore con una festa in suo onore organizzata dai parrocchiani che mai avrebbero voluto vederlo lontano dalla loro città dopo undici anni di “legame” e di impegno del sacerdote che ha saputo aiutare gli anziani e affiliare molti giovani con tenacia e impegno. Parente dell’ex mediano del Milan, Giorgio Biasiolo, Don Biagio è stato nominato dal Vescovo di Alessandria nuovo parroco di Bosco Marengo e Frugarolo. La presentazione è iniziata in Comune a Frugarolo per proseguire nel comune di Papa Pio V in San Pietro e Pantaleone con la Santa Messa e col saluto dei due sindaci. I gruppi dei più giovani hanno portato striscioni di saluto e regali: dal comune di “Santa Croce” una torcia da ciclista per pedalare insieme, da Frugarolo un diario con le pagine in bianco tutte da scrivere e il cartellone dell’oratorio con delle attività da rinnovare. Daniele Cifalà
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l’inchiostro fresco
Il marciapiede della discordia
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RONDINARIA
Marzo 2016
opo due mesi di pressanti trattative con il Comune, l’Ufficio Tecnico di Basaluzzo e la Prefettura di Alessandria, non si sono avuti miglioramenti, né tantomeno le misure di sicurezza richiesti dai residenti delle vie prospicienti sul Camminamento SP 180. I residenti lo scorso dicembre avevano inviato una petizione al Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri e al Vice Prefetto Raffaele Ricciardi, evidenziando le condizioni di rischio di quella strada e delle conseguente misure di sicurezza. I residenti hanno infine chiesto alla Consigliera di Minoranza Rosanna Borsa di rappresentarli e di portare la petizione in Comune e in Consiglio, il cui Sindaco non ha avuto il tempo di riceverli e nemmeno di ascoltare le loro richieste. Cosa chiedono gli abitanti delle vie sul Camminamento? Gli abitanti chiedono sicurezza. Basterebbe sistemare un transennamento, fino alla Via S. Pio V, che non lasci il passaggio alle macchine, come succede tutt’ora, e come c’è in tutte le situazioni di pericolo e di camminamento, nelle città e negli altri paesi. Per quale motivo il Comune non intende installare queste misure che sono così importanti per la sicurezza dei pedoni? Non me lo riesco a spiegare! Sono stata in comune e in Consiglio, dove ho trovato solo porte chiuse e nessuna voglia di collaborare né di accogliere le loro richieste. Quali sono le vostre prossime “mosse”? A questo punto abbiamo inviato di nuovo due lettere al Comune, al Prefetto e al Vice Prefetto, chiedendo di mettere un transennamento alto almeno 60 cm. che non lasci il passaggio alle macchine e dia sicurezza ai pedoni. E speriamo proprio che stavolta qualcuno ci risponda! (s.a.)
Mille coriandoli su Rondinaria: grande affluenza alla manifestazione di Stazzano. Vincitore il carro dei “Minions”
Carnevale stazzanese: diario di una giurata “S tazzano così gremito di folla non si vedeva da un pezzo”, così hanno commentato alcuni spettatori del carnevale, riuniti in piazza per assistere alla sfilata dei carri allegorici, nel pomeriggio di domenica 21 febbraio, una giornata di divertimento, all’insegna delle maschere e dell’allegria. L’evento è stato organizzato dal gruppo Proloco di Stazzano, Presidente Enrico Zerbinati, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, presentato interamente dal dj Claudio Mastromarino, affermato cantante di fama nazionale, bravissimo speaker dalla simpatia travolgente. Molti gli applausi per i musicisti della Banda civica arquatese ed il gruppo di cavalieri del maneggio “le Rondini” di Serravalle Scrivia. Eccellente la sfilata degli sbandieratori e musici dell’Associazione aleramica di Alessandria che hanno dato sfoggio di grande abilità e destrezza e hanno preceduto la sfilata delle maschere. Ben 11 carri, provenienti da vari paesi limitrofi, Vignole, Persi, Serravalle Scrivia, Arquata, Molo, Cassano, segno inequivocabile che il carnevale è sempre una festa molto sentita e viva tra la gente, momento di aggregazione sociale per bambini e adulti. Una novità assoluta di quest’anno è stata la composizione della giuria, composta da giornaliste di alcune testate locali, “Il Novese, Novionline” e “l’inchiostro fresco”, tutta al femminile, che si è unita agli organizzatori della manifestazione per effettuare le votazioni. Sul podio il Carro di Vargo – Arquata, con un simpatico allestimento di Minions, premiato dal presidente della Proloco E. Zerbinati con la coppa d’argento e un assegno di euro 400, al secondo posto il carro di Cassano di Gottardo Paolo, con “Peter Pan e i Pirati di Capitan Uncino”, premiato dal Sig. Traverso della bocciofila Stazzanese con euro 200 e medaglia d’argento, al terzo posto l’Associazione ricreativa Persi, con l’allestimento di una clinica “non convenzionale”, con medici ed infermieri intenti
a curare i pazienti, che riceve dal Sindaco di Stazzano P. Bagnasco euro 100 e una medaglia. Originali ed estrosi anche gli altri classificati. Un tripudio di musica, divertimento e scherzi, tra coriandoli e stelle filanti, frittelle e bon bon, hanno reso la festa del Carnevale davvero magica. Marta Calcagno
Bosco Fiorito 2016
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egnatevi in agenda il 10 aprile, giorno in cui Bosco Marengo si vestirà a festa per l’ottava edizione di “Bosco Fiorito” ormai nota Mostra-Mercato di piante, fiori e prodotti da giardino. (d.c.)
L’intervista in esclusiva all’ultracentenaria di Silvano d’Orba
La signora Adriana compie 105 anni S orridente e simpatica, vestita a festa, con il viso solcato dai segni del tempo, ma rivelatore di una giovanile bellezza, lo sguardo intenso e vivo, la mitezza e la semplicità che le appartengono da sempre. Così si presenta nonna Adriana, (Adriana Moiso, vedova Gualco) una silvanese DOC, che il 14 febbraio ha spento ben 105 candeline, insieme alla sua numerosa ed affezionatissima famiglia, i figli Benito, Pinuccio e Paola, i nipoti Rita, Emilio, Matteo e Valentina, i pronipoti Matteo, Sara, Paolo e Luca. Adriana è nata nel 1911, primogenita di una famiglia di contadini, legati alla terra e alle antiche tradizioni paesane, votati al lavoro e al senso del dovere, cresciuti con dignità e operosità tra le ristrettezze del dopoguerra, la povertà, che caratterizzava largamente la popolazione che viveva nei piccoli paesi. Sposata con Gualco Matteo, proprietario dell’omonima distilleria, di famiglia benestante, padre dei suoi tre amatissimi figli, compagno inseparabile di una vita, capace
Adriana ha perseguito sempre, con coraggio e determinazione, i suoi principi. di condividere con lei i momenti più importanti, nella gioia e nel dolore, di infonderle la forza di perseverare nel suo compito di madre, di amarla e rispettarla. “È una donna molto intelligente, - ci raccontano i famigliari - dal carattere forte e tenace, energica e determinata, molto curiosa e animata da spirito di inizia-
tiva. Ha sempre amato leggere, nonostante la scarsa cultura, poiché da giovane non poté frequentare le scuole, tuttavia fino a che la vista non è scesa, si è dedicata alla lettura e al lavoro a maglia. Coltivava persino un piccolo vigneto per tenersi attiva ed impegnata! La dedizione agli altri, unita alla generosità e alla grande fede cristiana sono sempre stati al primo posto nella scala dei suoi valori. Doti che l’hanno aiutata a vivere con onestà, ad amare le cose semplici e ad essere umile, perché Adriana
ha perseguito sempre, con coraggio e determinazione, i suoi principi. Oggi, gode di buona salute, vive nella sua casa in via Ovada, vicino ai suoi figli e ha numerosissimi amici, che le fanno visita frequentemente, perché non si può non volerle bene”. La ricetta della longevità, Adriana l’ha fatta sua ogni giorno. Sta nel condurre una vita semplice e sana, fatta di piccole cose, ma sempre con impegno, senso di responsabilità e rispetto per tutti. Adriana è davvero una “donna d’altri tempi”, ma è, a ben vedere, un modello di saggezza per le nuove generazioni. Marta Calcagno
A tutto gas
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i è svolta domenica 14 febbraio la prima manifestazione Tuning “Donne e Motori” organizzata dal “Barcollando” Bar Pizzeria Ristorante. La manifestazione ha visto un buon numero di auto iscritte, dalle più sportive alle più “truccate”. (d.c.)
l’inchiostro fresco
Piccola cronaca capriatese L’edicola non chiude
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orrei smentire le voci secondo cui a Capriata ben presto non vi sarà piÚ un’edicola – dichiara il Primo Cittadino – La precedente gestione ha sÏ comunicato che tra poco cesserà la propria attività , ma vi sono già due gestori che hanno avanzato proposte in tal senso. In paese potremo quindi ancora leggere i quotidiani, prendendo il nostro buon caffè�.
Una nuova veste per la torre?
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urante l’intervista, il Primo Cittadino ci ha anticipato che, probabilmente in primavera, scatterĂ il progetto “torreâ€?: “Un progetto di ampio respiro e a costo zero per il Comune – spiega Poggio – che coinvolge in primis la Mondelez (ex Saiwa, ndr) la quale si è giĂ detta disponibile ad erogare una donazione annua per la la messa in sicurezza della nostra storica torre. Questa cifra verrĂ versata al Comune il quale la girerĂ immediatamente all’associazione Brizzolesi Onlus, che si farĂ carico dei lavori. Successivamente – aggiunge Poggio – inviteremo i cittadini a contribuire con una privata donazione per far tornare la nostra torre ai suoi antichi splendoriâ€?.
La Pedaggera: facciamo chiarezza
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a situazione alla Pedaggera è cosÏ da 30 anni – dichiara il Sindaco a seguito di articoli di giornale che richiamano la vicenda dei fusti inquinanti – La Regione Piemonte a suo tempo aveva finanziato una bonifica parziale per circa un milione di euro, poi i fondi erano stati bloccati ed era stato coperto il sito con un telo isolante e recintato. A seguito dell’alluvione del 2014 – conclude Poggio – queste protezioni sono state spazzate via e siamo in attesa del completamento dei lavori di bonifica, che spettano, lo voglio ribadire, alla Regione�.
Speciale Paesi : oggi vi presentiamo Capriata d’Orba
Febbraio 2016
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Daniele Poggio che ci ha illustrato alcuni punti qualificanti della sua amministrazione
Una scuola d’eccellenza per il paese MATTIA NESTO
@Mattia Nesto
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opo il focus su Castelletto d’Orba, Silvano d’Orba e Mornese, ora il nostro “tour di Rondinariaâ€? fa tappa a Capriata d’Orba, con quest’intervista al suo Sindaco, il dott. Daniele Poggio. La questione “del giornoâ€?, per cosĂŹ dire, in netta controtendenza con quanto si legge sui media locali e non, è quella di un vero e proprio “boomâ€? delle iscrizioni scolastiche. Alle “Enrico Brizzolesiâ€? di Capriata fioccano infatti le richieste: “Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico ci rendono davvero orgogliosi – ci dice Poggio accogliendoci in Municipio – anche perchĂŠ rappresentano un segno tangibile di quanto l’Amministrazione abbia investito nell’edilizia scolastica. GiĂ la scorsa estate avevamo terminato – prosegue il Sindaco – il rifacimento della copertura e della facciata, interamente imbiancata e coibentata, del plesso scolastico. Poi abbiamo messo a norma l’edificio, con l’adeguamento ex-novo dell’impianto elettrico e la sostituzione delle plafoniere a soffitto con quelle a pareteâ€?. Il fatto di aver reso la scuola “piĂš moderna e funzionaleâ€? ha quindi avuto un’immediata ripercussione in fatto di iscrizioni?: “Credo che le due cose siano consequenziali – ci risponde Daniele Poggio – Il prossimo anno ci saranno alunni provenienti oltre che da Tassarolo e Francavilla (paesi dell’Unione Collinare, ndr) anche da Parodi e da Novi Ligure. Da Fresonara inoltre – prosegue il Primo Cittadino – si iscriveranno
alle nostre Medie ben 9 alunni: un bel risultatoâ€?. Queste nuove iscrizioni hanno richiesto ulteriori interventi sull’edificio scolastico?: “SĂŹ, abbiamo dovuto ripensare lo spazio riservato alla mensa, ormai troppo sottodimensionato per i nostri nuovi bisogni – afferma il Sindaco Poggio – Una volta la nostra scuola era dotata di
una cucina interna che però ora non si usa piĂš (dato che i pasti arrivano da una cooperativa di Ovada, ndr). Quindi questa si potrĂ utilizzare per ampliare la mensaâ€?. Cambiando argomento domandiamo a Poggio se vi siano stati altri interventi di rilievo in paese: “Con lo sportello di Ovada, abbiamo acceso un mutuo con la
Capriata d’Orba 1951: chi si riconosce in questa foto scattata davanti alle Scuole Elementari?
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Banca Sella, – dice il nostro interlocutore – realizzato come Unione dei Comuni delle Colline del Gavi, coperto interamente da Capriata, il quale servirĂ per un’opera di radicale ristrutturazione del cimitero che interesserĂ quasi 800 metri quadri di superficie funeraria, con il rifacimento dei tetti anteriori e posteriori e la creazione di nuove cappelleâ€?. Per quanto concerne una vicenda che ha fatto abbastanza discutere in paese, ovvero quella delle “presunte potature selvaggeâ€? di alberi cosa risponde?: “Abbiamo tagliato il primo platano in seguito ad una segnalazione pervenutaci da una persona che ci aveva comunicato che tale albero fosse pericolante - spiega Poggio – Poi, a seguito di un’interrogazione presentata dalla Minoranza, abbiamo incaricato una societĂ specializzata di fare un monitoraggio sulla salute degli alberi in paese, molti dei quali sono risultati malati. A questo punto – conclude il Sindaco – abbiamo operato una potatura radicale per evitare possibili danni a persone o coseâ€?. In conclusione chiediamo al Primo Cittadino come verrĂ utilizzato l’avanzo di Amministrazione del quale si parla a Capriata: “Con esso abbiamo giĂ realizzato numerosi lavori – dichiara Poggio – come la citata potatura, gli interventi nell’area della nuova piazza antistante il Comune, l’installazione di altre telecamere e il completamento dell’illuminazione al led per le vie del paeseâ€?.
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l’inchiostro fresco
RONDINARIA
Marzo 2016
Sei nuove telecamere
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a qualche settimana Frugarolo ha migliorato il suo sistema di videosorveglianza. Nello specifico oltre alla totale revisione dell’impianto già presente sul territorio comunale sono state aggiunte ulteriori sei telecamere. Le nuove installazioni, sistemate sulle principali vie d’ingresso al paese, oltre al monitoraggio in tempo reale degli accessi, fungono anche da controllo targhe e riescono a farlo anche in condizioni di scarsa illuminazione mentre il resto delle telecamere controllano i principali luoghi d’interesse e aggregazione del comune. Il nuovo sistema di videosorveglianza ad opera della società BBBell utilizza un sistema wireless per inviare in tempo reale le immagini alla postazione del Centro di Controllo, che si trova nel palazzo del Municipio. Ulteriore nota positiva è che la manutenzione sarà totalmente a carico della stessa società per cui a costo zero per la cittadinanza. Daniele Cifalà
Il libro di Bruno Soro
È
stato presentato sabato 5 marzo presso la “Libreria Terme” il nuovo libro del prof. Bruno Soro, intitolato “Fatti non foste” nel quale si analizzano i grandi temi del presente: dalla questione migranti alla crisi economica passando per la fragilità della moneta unica. Durante la presentazione c’è stata anche l’introduzione da parte del politologo Andrea Mignone e del sociologo Andrea Pirni. Mattia Nesto
Seconda puntata assieme ai ragazzi “Estaciòn e Esperanza”
Ester… nando…!!!
Tanti progetti a Castellazzo
Riflessioni a ruota libera di Ester.
Solitudini Civili
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roseguono le iniziative dell’associazione “Estacion Esperanza” di Castellazzo Bormida, rivolte alla realtà giovanile mediante una serie di attività di carattere artistico-culturale, attraverso un programma già in parte definito anche per i mesi successivi ma che si riserva di delineare in seguito ulteriori integrazioni. Nel Comune alessandrino ha innanzitutto da poco preso il via il progetto “Giovani contro le discriminazioni”, consistente in diversi incontri articolati nella visione di un filmato e in un susseguente dibattito, inerenti tematiche quali omofobia, violenza sulle donne, immigrazione, democrazia e cittadinanza attiva nonché dipendenze e problematiche della società occidentale. Scopo del Cineforum è quello di affrontare argomenti di particolare rilevanza sociale attraverso il grande cinema d’autore, con l’obbiettivo di stimolare il dibattito ed il libero scambio di opinioni. Il progetto, promosso da Monica Lanfranco, giornalista del Fatto Quotidiano, e coordinato da Greta Tuttobene con la partecipazione di Paolo Bonvicini, esperto di diritti umani, si articola in nove seminari, cinque dei quali tenuti nel Comune di Castellazzo, presso i locali della Soms, e quattro organizzati presso il luogo di formazione Altradimora sito a Caranzano nei pressi di Cassine. Altra novità degna di nota l’avvio, sempre presso il Circolo di Lettura Castellazzo,
del programma “Made with Art”, laboratorio artistico-creativo diretto da Greta Tuttobene, il cui scopo è quello di promuovere l’ecologia e l’attenzione nei confronti dell’ambiente tra i bambini della comunità, attraverso attività legate a temi quali il riciclo, l’inquinamento, le risorse del pianeta e la tutela degli ambienti. Il progetto, legato altresì ad un laboratorio di lettura sul Piccolo Principe, si articola in due fasi: una prima fase, già terminata nel periodo natalizio, rivolta ai bambini delle classi terze e quarte elementari, ed una seconda fase con inizio previsto verso fine maggio, rivolto ai bambini delle classi
quinte elementari e prime medie. Ultima curiosità, ma solo per il momento, l’introduzione della figura “Il Cavaliere del Lavoro Castellazzese”, che prevede la premiazione ogni anno nel mese di settembre, in concomitanza della festa del paese, di tre persone che si sono contraddistinte per meriti lavorativi, con lo scopo di avvicinare e favorire l’interazione tra diverse generazioni, portatrici di differenti esperienze. Fin qui sono stati premiati Antonio Pistarini il fiorista, Gianfranco Ferraris il Panettiere, e Giovanni Scassi il piastrellista. Samantha Brussolo
uesto è il paese dei casi limite, dove si confondono sempre (per comodo) inclinazioni e desideri con i diritti. Abbiamo capito che l’amore, per qualcuno, è l’anticamera dell’interesse e capita anche in coppie tradizionali, ma più passa l’idea che tutto si può fare e maggiori saranno i soliti furbetti, pronti, ad esempio, a dichiararsi famiglia per gabbare lo stato, secondo legge. Allora, se vogliamo essere equi e non far torto a nessuno, studiamo anche il sistema per dare un sostegno a chi, per scelta o per destino, etero o omo non importa, si trova a vivere da solo. Sicuramente è penalizzato! Non avrà mai la pensione di reversibilità di nessuno, l’aiuto di nessuno, l’eredità di nessuno. E allora? Come la mettiamo? Chi si batte per i diritti dei “mono”? Chi pensa a quei timidi che non osano chiedere nulla? E quelli che non chiedono e basta, hanno il diritto di tacere o ci vuole qualcuno che li obblighi a lamentarsi? “Ehi tu, solitario, come mai non rivendichi qualcosa? Cosa hai da nascondere? Sarai mica un marziano! Guarda che ti tenia-
mo d’occhio e prima o poi dovrai batterti anche tu per qualche recondito diritto!” Insomma, viva le corporazioni, le caste, le lobby. Beati loro che possono urlare, scandalizzarsi per l’indifferenza altrui ai loro problemi esistenziali, eleggersi dei rappresentanti che li sostengano e li promuovano di fronte al mondo. Gli altri, quelli del “lavorare e tacere”, chi se li fila? Vadano avanti così che va bene e soprattutto discutano e votino sempre per far valere i diritti ...degli altri. Ester Matis
Wi-fi per tutti
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isponibile per tutti i cittadini frugarolesi un Hotspot WiFi gratuito in piazza Kennedy “erogato” dalla stessa società BBBell che ha curato la nuova video sorveglianza. Il servizio è fruibile previa registrazione con dispositivi WiFi come PC e Smartphone scansionando le reti e selezionando “FrugaroloWiFi”. (d.c.)
Sabato 19 e domenica 20 marzo giornate FAI a Mornese
Mornese: ma che bel castello… Q
uest’anno l’Amministrazione Comunale di Mornese assieme al F.A.I. ha fatto davvero “le cose in grande”. Infatti sabato 19 e domenica 20 marzo il Castello Doria di Mornese “aprirà le porte” a tutti i visitatori, in occasione delle consuete giornate F.A.I. di Primavera. Un programma ricco di iniziative quello da passare tra i fasti della corte dei Doria. A cominciare dalla possibilità di visite guidate, oltre che, naturalmente in italiano, anche in inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo, occasione unica per “osservare dal di dentro” le meraviglie di un castello tanto affascinante. Inoltre, nella giornata di sabato 19, alle ore 17.30 è prevista una conferenza, tenuta dall’arch. Gianni Cellé, sui percorsi montani del territorio. Ma “l’offerta” non finisce qui: tanto è vero che per tutti e due i giorni a Mornese vi sarà la possibilità anche di ammirare la mostra di acquerelli “fiabeschi” del pittore genovese Stefano Poggi. Insomma nel paese di Santa Maria Mazzarello a marzo “l’arte e la storia saranno di casa”!
Il giornalino dei bambini
...da Rossiglione Eli e Bi: una storia d’amicizia
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li e Bi erano molto amiche. Facevano parte dello stesso alveare, lavoravano sempre insieme, erano inseparabili. La loro regina aveva proibito a tutte le api di oltrepassare la brughiera, era una regola. Un giorno, però, Bi si spinse oltre il confine. Eli sapeva benissimo dove sarebbe andata Bi: l‛amica si era innamorata follemente di un calabrone, che viveva a Calabraia, una città piuttosto lontana da lì. E sapeva anche che lui l‛avrebbe solo fatta soffrire, perché non aveva nessuna intenzione di sposarla. Stava calando la notte, anche nel cuoricino di Eli.. La piccola ape, molto più giovanee ed inesperta dell‛amica, decise dii trovare riparo tra i petali del pa-pavero: sarebbe ripartita il matti-no dopo. Ma mai sarebbe tornata all‛alveare, senza prima ritrovare Bi. All‛alba si svegliò: si sentiva pronta ad intraprendere quella che sapeva sarebbe stata una lunga e faticosa ricerca. Si sgranchì le ali e riprese il volo. Lungo il tragitto si imbatté in un vecchio e saggio scarafaggio, il quale capì subito che Eli era in difficoltà. L‛ape gli raccontò tutto e lui le consigliò di raggiungere Girotondo, il paese dei girasoli, dove avrebbe potuto chiedere del noto Grillo Sapiente. Tutti lo chiamavano così, perché era sempre informato su ciò che succedeva nel raggio di chilometri e chilometri. Eli si sentì rincuorata: forse non sarebbe stato così difficile trovare Bi! Dopo aver ringraziato lo scarafaggio, riprese il volo. Nel suo cuore si alternavano molti stati d‛animo: speranza, tristezza, solitudine e anche rabbia. Sì, come aveva potuto l‛amica del cuore allontanarsi da lei? Non se lo sarebbe mai aspettato. Quante
La classe IV della maestra Francesca Cavanna
serate passate insieme, a chiacchierare. Non sarebbero mancati a Bi questi momenti? Eppure, nonostante la delusione cocente, Eli era determinata: avrebbe trovato Bi e le avrebbe fatto capire l‛importanza dell‛amicizia vera. Giunse finalmente a Girotondo. Era un paesino carino, la gente sembrava disponibile. Fu subito attratta da un negozietto di fiori, dal quale proveniva un invitante profumo di cibo. Vi entrò e si posò su diversi fiori, succhiandone il polline. Dopo essersi rifocillata a dovere, decise che era giunto il momento di parlare con il Grillo Sapiente. Si diresse verso i prati circostanti il paesino, dove incontrò un leprotto ed un coniglio, che stavano pranzando
...continua il prossimo numero
Il Carnevale impazza per le vie di Rossiglione
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l carnevale rossiglionese si è svolto regolarmente suddiviso in 2 domeniche. La prima dentro il capannone ex ferriera dove si è tenuta la rottura delle 5 pentolacce per gli alunni dell‛asilo, delle elementari e delle medie (per le ultime 2 rottura delle pentolacce bendati) e poi merenda a cura della Pro Loco e del gruppo genitori. La domenica dopo, giro per le vie del paese con i 2 carri allegorici, seguita da merenda per tutti.
insieme. Nel chiedere informazioni su dove vivesse il grillo, non le sfuggì l‛espressione di profonda ammirazione che i due animaletti manifestarono nel sentirlo nominare. In effetti il Grillo Parlante, come ebbe modo di capire durante la conversazione, era molto conosciuto da tutti, nella zona. Era stimato come insetto all‛avanguardia: aveva una tana modernissima, dotata di tutti i comfort, e non gli mancavano i più sofisticati strumenti di comunicazione. Fra questi un computer, con connessione ad Internet. Inoltre, grazie al gruppo che aveva creato in Facebook, era costantemente informato su tutti i fatti di maggior spicco che accadevano nei dintorni.
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...dalle “Pascoli” di Novi Ligure La Festa del Papà 2a Le redazioni della Pascoli
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ai primi anni del 1900 si festeggia la Festa del papà. Per la religione cattolica la ricorrenza è il 19 marzo, il giorno di San Giuseppe, padre terreno di Gesù. I dolci tipici sono le frittelle, con le mele, con l‛uvetta o ripiene di marmellata. In Sicilia si preparano le zeppole fritte con la crema pasticcera.
Redazione A
Classe 2°A (eletti il 16 febbraio) Capo redattore: Manuel Montuori Giornalista 1: Marta Floro Giornalista 2: Nicolò Castellani
Redazione B
Classe 2° B (eletti l‛11 febbraio) Capo redattore: Eleonora Coscia Giornalista 1: Matteo Assenza Giornalista 2: Elisabetta Piccinini
Il mio papà Stefania
Il mio papà è alto e magro e ha gli occhi marroni e lui non ha un lavoro perché sta cercando un lavoro e non lo trova. Il mio papà mi aiuta e un pochino si arrabbia con me. Però il mio papà è anche generoso. Il mio papà tifa il Barcellona e mi prepara la colazione.
Francesco
Mio papà è bravo e ha gli occhiali ed è intelligente. Ha i capelli marroni. Lavora tanto in casa, pulisce qualche volta e fa da mangiare e ci prepara la colazione. E fa anche l‛avvocato.
La settimana bianca degli studenti di Busalla vi aspetta pag. 31
...da Busalla Chamois 2016
Beatrice
Mio papà è alto, grasso, ha gli occhi neri e i capelli neri. Mio papà è molto simpatico e bravo e si chiama Mauro. Io gli voglio tanto bene ed è molto forte. Mio papà lavora in una fabbrica.
Matilde
Mio papà è alto, magro e ha gli occhi marroni come me. Quando giochiamo mi fa degli scherzi e io mi metto a ridere. E quando faccio i compiti mi racconta delle barzellette e io rido. E qualche volta mi sgrida ma è simpatico.
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La Pasqua 3a
a Pasqua è la principale ricorrenza del Cristianesimo, perché celebra la risurrezione di Gesù, dopo la sua morte sulla croce. La Pasqua non cade sempre nello stesso giorno, ma sempre di domenica. È tradizione regalare uova di cioccolato con la sorpresa. Molto tempo fa si regalavano uova vere, con il guscio colorato che significava la rinascita delle vita. I piatti sono l‛agnello e la colomba.
...da Isola del Cantone I vari tipi di energia rinnovabile
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oi alunni della classe 5° della Scuola Primaria “Carlo Malinverni” di Isola del Cantone, quest'anno, durante le ore di Tecnologia, abbiamo realizzato vari cartelloni e ricerche sulle diverse tipologie di Centrali. Questa idea è nata quando abbiamo iniziato a studiare i vari tipi di energia come quella idroelettrica, eolica, geotermica e a biomasse. Sulle centrali eoliche, abbiamo realizzato un cartellone con la cartina dell'Italia, la definizione di energia eolica e
la spiegazione di come il vento si trasforma in energia. Abbiamo, inoltre, realizzato due ricerche sulle centrali idroelettriche, su un cartellone e su fogli scritti al computer. Sulla cartina dell'Italia, abbiamo riportato la loro locazione, la definizione e la rappresentazione grafica della struttura, mentre sui fogli scritti abbiamo inserito anche interessanti fotografie delle medesime che si trovano nel nostro Paese, quella di Isola del Cantone che è in disuso e quella della Frazione Mereta,
in fase di costruzione. Affrontando il discorso delle centrali a biomasse, abbiamo imparato che esse producono energia bruciando sostanze organiche e abbiamo constatato che ci sono molti articoli pro e contro di esse, in quanto possono produrre inquinamento, ma anche energia in grosse o piccole quantità, a seconda del proprio bisogno. Anche a Isola del Cantone c'è il progetto per la realizzazione di una centrale di questo tipo e in merito a ciò abbiamo scritto un articolo concludendolo con questa frase: “il termine “bio“ significa vita, crediamo che questi impianti non ne dispensino affatto”.
Classe 5° della Scuola Primaria “Carlo Malinverni”
l’inchiostro fresco
Il Saracchino www.scuolesaracco.it
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www.progetti-saracco.it
Pagina a cura della scuola “G. Saracco” di Acqui Terme
E-mail: acquiprimocircolo@libero.it - Via XX Settembre, 20 - 15011 Acqui Terme (AL) - tel. 0144.322723
Biologi alla Saracco
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e classi 3° A-B°B C-D della Scuola Classe 3 Primaria Saracco hanno intrapreso un percorso di formazione, che durerà tutto l‛anno, riguardante una giusta e corretta educazione alimentare, promuovendo uno stile di vita sano e un‛educazione al movimento. Questo Progetto non è solo rivolto ai nostri bambini, ma si estenderà e coinvolgerà anche le famiglie, mettendo le basi per un uso innovativo della scuola che si apra al territorio e diventi un punto di riferimento globale, non solo scolastico, ma anche di osservatorio e laboratorio per la salute. Le attività sono organizzate in incontri frontali con gli studenti e con le loro famiglie, laboratori sperimentali di educazione alla salute e all‛ambiente, attività ludiche e didattiche. Il Dirigente Scolastico, gli insegnanti e tutti gli alunni di 3^ ringraziano le nutrizioniste Dott.ssa Roberta Cannonero e Dott.ssa Alemi Ramona per il prezioso lavoro, con il quale i nostri bambini ogni giorno apprendono in modo creativo e proficuo, interiorizzando e acquisendo le regole fondamentali per garantirsi una vita sana.
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E L A V E CARN
n classe, per festeggiare il Carnevale, abbiamo ritagliato, colorate decorato con strisce e palline, la nostra “Carovana di Carnevale”
a z n e i r e p s e Un’ e l i b a c i t n e indim
Classe 3 °A
I Le classi 3° della Saracco
l 22 ottobre 2015 gli alunni delle classi 3^ della Scuola Primaria "G. Saracco" si sono recati nel teatro della scuola per vedere un cortometraggio ideato e girato dall'Associazione O.A.M.I. di Acqui Terme, intitolato "Password...Liberi". Ecco le impressioni e sensazioni dei nostri alunni:. “Prima di vedere il cortometraggio ci hanno fatto ascoltare le impressioni di chi aveva già visto il filmato, abbiamo capito che sarebbe stato emozionante e bello, ma è stato per noi ancora più toccante. Il regista Valerio, attraverso un simpatico filmato, ci ha fatto notare come oggi adulti e bambini usino sempre e troppo il cellulare, il tablet, il computer per comunicare. Una scena del cortometraggio che più ci ha colpiti e commossi è stata quella in cui un papà diceva al figlio di girarsi per filmarlo, mentre giocava
con un aereoplanino sotto gli Archi Romani, ma una signora accanto a lui lo ha invitato ad andare a giocare con il bambino, perchè un bel momento è meglio viverlo che filmarlo! E' stato fantastico vedere Ketty disegnare dei quadri splendidi con un casco sulla testa non potendo usare le mani! Molto divertente è stata la scena del cane che fa colazione con il suo padrone al tavolo, che non guarda di prima mattina lo smartphone come tanti fanno. Questo cortometraggio ci ha fatto notare che oggi molte persone usano le tecnologie e sono spesso distratti da quello che fanno e non riescono più ad ammirare il paesaggio, il mondo che è intorno a loro e ad usare la fantasia. Inoltre ci ha insegnato che anche senza la tecnologia si può vivere bene, che siamo tutti uguali anche se ognuno di noi è speciale. Non dobbiamo sempre tenere gli occhi fissi verso uno schermo, ma vedere e percepire l'amo-
re che c'è fra noi. Inoltre abbiamo capito che anche i disabili possono aiutarci a capire meglio la vita e a viverla realmente. E' stato un cortometraggio stupefacente". All'incontro sono intervenuti: Valerio Marcozzi, regista del cortometraggio, Enrico Di Marzio, educatore professionale, Lorenzo Caldi, frequentante il Centro Diurno, Pierangela Senza, ospite della Comunita' Alloggio, Ketty Sovia, ospite della Comunita' Alloggio (l'artista pittrice) e Sommovigo Michela, in qualita' di psicologa-coordinatrice del Centro. Il Dirigente Scolastico, le insegnanti e tutti gli alunni di 3° ringraziano tutte le persone dell'O.A.M.I. che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa di alto valore formativo ed educativo, che sicuramente i nostri "piccoli futuri cittadini" porteranno nel cuore. Le classi 3° della Saracco
Il mondo dei colori e
Via Libarna, 259 - Arquata Scrivia (AL) Mostra: dal 2 al 9 Aprile
Mozhgan Ghassemi Rejaee Locatelli
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ALESSIA S ONCINO
osa vuol dire inseguire un sogno? Vuol dire che compiere tutti gli sforzi possibili perché quella “folle idea” possa realizzarsi. È quello che deve aver pensato anche Mozhgan Ghassemi Rejaee Locatelli, la proprietaria dell’atelier d’arte “MamoArte” ad Arquata Scrivia. La storia di Mozhgan, che noi abbiamo già raccontato nel numero maggio dello scorso anno, è una storia molto particolare. Infatti l’artista arriva dall’Iran dove, all’età di dieci anni, si è letteralmente innamorata dei quadri di Caravaggio e Michelangelo, “scoperti”, quasi fortuitamente, su di un libro. Da quel momento per Mozhgan la pittura e l’arte hanno assunto un ruolo centrale nella sua vita, tanto da spingerla a trasferirsi in Italia per “abbeverarsi direttamente alla fonte” da dove provenivano quei magnifici capolavori. E così, con coraggio e abnegazione, Mozhgan Ghassemi Rejaee Locatelli ha realizzato il proprio sogno, ovvero ha fondato un atelier d’arte ad Arquata Scrivia (la cittadina di provenienza del suo consorte) ed in più ha anche fondato una “scuola per giovani artisti”, chiamata simpaticamente “MamoArte”. MamoArte è, prima che una scuola, un luogo ideale per poter dare sfogo alle proprie passioni artistiche, sapientemente guidati dai consigli e dai “correttivi” di Mozhgan, sempre utile e presente nel dare il giusto suggerimento. Da questa “fucina di talenti” ogni anno escono fuori numerosi pittori che poi, a seconda della zona di provenienza, spesso arricchiscono i mercati dei paesi con le loro belle opere. Nonostante provenga dal lontano Iran, Mozhgan Ghassemi Rejaee Locatelli ha portato “qui vicino a noi” la sua arte e quindi non ci resta altro che andare a trovarla per entrare nel suggestivo mondo “dei suoi colori”. E quale occasione allora se non il prossimo 2 aprile? Infatti da sabato 2 aprile a sabato 9 aprile, Mozhgan organizzerà, proprio nei locali di via Libarna 259, una mostra delle opere degli allievi della sua scuola. Un bellissimo appuntamento quindi, che darà la possibilità a chiunque voglia di conoscere meglio le diverse “sfaccettature artistiche” degli allievi di MamoArte. Per una settimana Arquata Scrivia diventerà la “capitale della pittura” in Oltregiogo!
ALICE GAY
BIANCA MANOLE
FOSSATI IA R A M A N N A
CARLA CORTELLA
Mattia Nesto
CHIARA LO BUE
CLARA BISIO
LINDA SESTITO
GINEVRA ALIP PI
MYRIAM CAMPORA ROXANA LUN GO
LOTTO LAURA BERTO
ERTO RAFAELA RUB
CU JESICA TRUSES
SAVERIO V ANELLA
LEONARDO BRAIDO
ENZO PELLEGR INI
L’Outlet: inferno o paradiso?
Al via gli eventi del 2016 targati “Libarna Arteventi” illustrati dal Sindaco Alberto Carbone
Serravalle Scrivia: occhi puntati su Libarna P roseguono in continuità con il programma realizzato nel 2015, le attività di valorizzazione dell’area archeologica di Libarna, uno dei più ampi ed importanti siti archeologici di età romana in Piemonte. L’annuncio ufficiale e la presentazione delle attività del semestre febbraio – giugno sono stati resi noti al pubblico sabato 20 febbraio, presso la sala consiliare del Comune di Serravalle alla presenza del Sindaco Alberto Carbone, del Vicesindaco M.Freggiaro, della Dott.ssa Marica Venturino Responsabile della Soprintendenza Beni culturali Piemonte, della Dott.ssa Dameri Presidente dell’Associazione Libarna Arteventi, del Dott. Alessandro Quercia Direttore dell’Area Archeologica di Libarna, di Cecilia Bergaglio, Assessore del Comune di Novi Ligure, del Prof. Paolo Modena Dirigente dell’Istituto Comprensivo Martiri della Benedicta, di Barbara Gramolotti del Distretto Novese, di Francesco Arecco del Movimento Resilienza italiana, di Maurizio Montobbio del Consorzio tutela del Gavi. “Riscoprire Libarna”, questo continua ad essere il principio ispiratore delle iniziative del 2015 e di quelle che caratterizzeranno il semestre febbraio giugno, ciò significa in estrema sintesi riappropriarsi dell’identità storica di un luogo, recuperandone la memoria storica e favorendone la tutela, la conservazione e la valorizzazione. Non è poco, non è semplice, ma solo se si opera in questa direzione - è stato più volte ribadito - si riuscirà a continuare nell’opera di promozione di un territorio ancora tutto da scoprire, che presenta grandi potenzialità e, grazie a Libarna e al Forte di Gavi, può offrire ai visitatori interessanti proposte turistico culturali. Ed è pro-
prio grazie ad un attento e costante lavoro di rete, tra enti, istituzioni ed associazioni, se nell’anno 2015 è nata un’importante sinergia tra il Forte di Gavi, il Polo Museale Regionale Piemontese, il Consorzio tutela del Gavi, la Camera di Commercio alessandrina e il Distretto Novese. Non dimentichiamo di segnalare che, a partire dall’anno scolastico 2015-16, presso l’Area archeologica di Libarna è stata attivata una nuova offerta didattica, rivolta alle scuole, attraverso visite guidate del sito, lezioni di approfondimento ed attività di laboratorio. Per chiudere con la sintesi delle parole della Presidente dell’Associazione Libarna Arteventi, Dameri : “oggi noi eredi di una cultura storica millenaria, abbiamo il dovere di raccontare il passato alle nuove generazioni”. Marta Calcagno
Un’agenda ricca di appuntamenti per tutti i gusti
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e iniziative inizieranno il 28 febbraio, con un ciclo di conferenze dal titolo “Città romane della IX regio Liguria”, che proseguiranno fino al 12 giugno. In tale occasione verranno presentate alcune città romane: il 28 febbraio Alessandro Quercia parlerà di Derthona (Tortona), il 20 marzo Debora Rocchietti, presenterà Alba Pompeia (Alba) e Pollentia (Pollenzo). Il 10 aprile Valentina Barberis proporrà la storia di Vardacate (Casale Monferrato), l’1 maggio Marica Venturino e Alberto Bacchetta presenteranno Aquae Statiellae (Acqui terme), il 22 maggio Alberto Crosetto, Hasta (Asti), ed infine il 12 giugno Debora Rocchietti parlerà di Augusta Bagiennorum (Bene Vagienna). Il 6 marzo, sarà “Giornata Internazionale della Donna”, presso l’area archeologica di Libarna, alle ore 16.30, le visite guidate ripercorreranno la storia di figure femminili dell’antichità. Nel pomeriggio un incontro con donne che hanno scelto di dedicare al passa-
to il loro futuro. Interverranno Melania Cazzulo, Carla Manganelli, Silvia Bersani, Egle Micheletto, Margherita Roncaglio Donatella Van Wyngaardt, Marica Venturino. Nelle giornate del 19-20 marzo, l’Area archeologica e la sala museale del Comune di Serravalle si apriranno insieme, con percorsi e visite guidate. Alle ore 16 presso la sala Consiliare del Comune di Serravalle in collaborazione con il Comune di Novi Ligure, sarà presentata la pubblicazione degli Atti del Convegno 2010 sulla figura del canonico novese Gian Francesco Capurro, tra i primi importanti studiosi che si occuparono dei ritrovamenti della città romana di Libarna. Il ricco programma di iniziative proseguirà il 28 maggio nell’ambito del Progetto “Valore Forte” promosso dal Consorzio Tutela de Gavi, con il Convegno al Forte di Gavi “Vigne e vini nell’archeologia dell’Italia settentrionale”. Al pomeriggio a Libarna, i visitatori potranno conoscere il percorso sul cibo “Street food a Libarna”. Il
7 giugno, al termine del percorso, didattico che coinvolge gli istituti comprensivi di Serravalle ed Arquata Scriva, gli alunni potranno cimentarsi nel ruolo di “Cicerone per un giorno”, e diventeranno speciali guide del sito archeologico di Libarna. La serata proseguirà nell’Anfiteatro con la messa in scena del saggio “Odissea”. Il 12 giugno sarà la volta dell’arte contemporanea con la mostra d’arte “Il principio è la terra” a cura del movimento di Resilienza Italiana con un doppio allestimento sia al Forte di Gavi che all’Area archeologica di Libarna. Il Programma delle iniziative terminerà il 25 giugno, con la giornata internazionale della Musica, con il consueto concerto nell’Area dell’Anfiteatro, che vedrà protagonista la fanfara dei carabinieri del III Reggimento Lombardia di Milano. L’evento sarà precorso da una conferenza, alle 15.30, di Alberto Crosetto su una pagina di storia dell’archeologia nel periodo della Grande Guerra. (m.c.)
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n signore veneto conosciuto durante una breve vacanza all’estero, saputa la zona dove abitavo, mi chiese “Abiti vicino a quel posto infernale che è l’Outlet di Serravalle?”. In effetti, per persone amanti della natura o della tranquillità, l’Outlet non è il posto ideale da frequentare. Per altri, invece, è uno dei modi migliori per passare una mezza o intera giornata. Tanto che questo centro commerciale è frequentato non solo dagli abitanti della zona o da turisti occasionali, ma anche da persone che vengono apposta da distanze non piccole. Vi sono persino regolari servizi di autobus che partono da Milano o altre città. Purtroppo questo centro attrae numerosi malintenzionati che vogliono approfittare dell’affollamento per rubare costosi capi firmati da rivendere, anche dall’estero: essendo diventata l’Italia, notoriamente, il paradiso di ladri e malfattori che approfittano della nostra legislazione molto blanda. Aperto nel 2001, successivamente ampliato, arricchito pure dal centro commerciale Iper e poi dal Retail park, il Serravalle Designer Outlet pare sia il più grande d’Europa. A quindici anni dalla nascita, il bilancio economico è positivo: creazione di centinaia di nuovi posti di lavoro, destinati soprattutto a giovani addetti alle vendite e ai servizi; buoni affari anche per l’indotto di bar, pizzerie, taxi e così via. Anche se non va dimenticata la chiusura di altri piccoli esercizi, che non possono reggere la concorrenza. D’altro canto, abbiamo visto cementificazione o asfaltatura di ampie aree un tempo dedicate all’agricoltura, incremento di intasamenti e inquinamento da traffico. D’altra parte, il terziario è da noi l’industria del terzo millennio, ci piaccia o no. (s.r.)
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l’inchiostro fresco
POZZOLO FORMIGARO - NOVI LIGURE - ARQUATA E SERRAVALLE SCRIVIA
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Arquata Scrivia: i partiti studiano i candidati migliori per le imminenti elezioni
Rimpasto per la giunta Spineto
Tutto pronto per le nuove alleanze? Novità in Comune F N el ballo delle elezioni comunali di Arquata, incontri interlocutori si succedono per definire le strategie da tenere, così da assicurare il massimo di unità possibile alle varie compagini. Nella maggioranza uscente è decisivo il ruolo del Sindaco e la sua capacità di fare da collante fra le anime interne, perché il profilo e la linea di terreno entro cui si muovono siano le stesse, ricompattandosi sui programmi. Paolo Spineto tiene volutamente lontano dal dibattito i pesi interni e i ruoli che i supporter delle parti vorrebbero rivendicare. Tiene anche bassi i toni e ragiona su come impostare il lavoro dei prossimi mesi, al fine di preparare piani di attività da realizzare negli eventuali futuri cinque anni di mandato. “La nostra sarà una lista civica - precisa un Assessore - perché una delle prerogative dell’attuale momento storico è la commistione di ruoli tra società civile e partiti. Quello che ci interessa è che Arquata continui a crescere, perciò gli amministratori devono essere competenti e capaci. Vogliamo essere sempre più vicini ai cittadini. Oggi l’impegno continua ancora più fortemente, la spinta propulsiva è sostenuta dagli alleati della Lega”. Una novità! Il nome del capolista potrebbe cambiare. Sugli altri fronti non mancano alchimie partitiche e il gioco dei veti. Nomi ne circolano per dare voce a quegli Arquatesi che non si riconoscono nel Pd e nel Movimento 5 stelle. Quest’ultimo ha bersagliato la sinistra fin dal suo esordio in politica e oggi apre una fase di ragionamento e di confronto con la lista No tav. Il contributo del movimento alla definizione del programma e della piattaforma elettorale sarà utile o condizionerà dall’interno il perimetro della coalizione? È un passaggio complicato, in un quadro politico nazionale e locale che sta cambiando. Certo, a questo punto, non è una questione di nomi da proporre, ma di prospetti-
va politica, per dare voce a mondi di sinistra che chiedono di essere rappresentati e di contare nelle scelte della città. Nella coalizione No tav le prove di alleanza propongono vendoliani, pezzi del mondo civico e movimento 5 stelle. Chiusa per “Arquata in movimento” la politica di alleanze, il gruppo si descrive come unione di sfida, che sottolinea criticità, ma non indica un progetto futuro. L’ennesimo attacco alla Giunta Spineto tocca le buche di Via Libarna: “la strada principale del paese versa in cattive condizioni, con parti in cui manca il porfido, buche e allagamenti, quando piove”. Immediata la replica di Stefania Pezzan, neo assessore ai lavori pubblici: “I lavori di Via Libarna, per la pre-
cisione, sono stati eseguiti male dall’amministrazione precedente. Di solito, quando si eseguono lavori su fondi stradali, la garanzia è di 30 – 40 anni. Ne deduco che sono stati fatti male gli interventi nel corso dell’amministrazione Morando”: Il fondatore di Arquata in movimento sta con la sinistra Pd, dopo aver circumnavigato un po’ tutti i porti e i porticcioli politici. Sogna di correre alla conquista del Comune, il cui candidato sindaco sarà quello che uscirà da primarie interne. E proprio dalle primarie interne è emerso il nome di Maria Grazia Morando che sarà il candidato sindaco per il Partito Democratico di Arquata Scrivia. (m.p.)
rancesco Bisignano, assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica del Comune di Arquata, ha rassegnato le proprie dimissioni restituendo la deleghe a lui affidate. Continuerà a ricoprire la carica di consigliere comunale fino alle elezioni amministrative di giugno. Il sindaco, Paolo Spineto, ha aggiornato le deleghe, nominando un nuovo vicesindaco e un nuovo componente della Giunta Comunale: Nicoletta Cucinella vice sindaco, assessore e consigliere comunale con delega per pubblica istruzione, politiche giovanili, cultura e valorizzazione del patrimonio culturale e storico, promozione e valorizzazione del territorio, assistenza e politiche sociali. Assessore Stefania Pezzan, consigliere comunale con
Un servizio a tutela delle persone e del territorio
Gruppo Rangers Arquata in azione F ebbrile l’attività del Gruppo Rangers di Arquata Scrivia in questi ultimi mesi. Mesi che, pur non segnalandosi particolarmente per inclemenze atmosferiche, non hanno lasciato “con le mani in mano” i Ranger, i quali invece si sono dati gran da fare per rispondere alle più minime esigenze del prossimo.
Qui di seguito un breve elenco delle attività principali sul finire 2015, inizio 2016: • 10/11/15: Servizio sul territorio ed istruzione periodica componenti Squadra recupero e soccorso. • 21/11/15: Servizio di prevenzione e tutela sul territorio di Arquata, Sottovalle, Rigoroso, Vocemola e Grondona.
• 18/12/15: Servizio con motopompa di pulizia fango ponte di Vocemola. • 28/12/15: Supporto ad automobilista rimasto in panne. • 08/01/2016: Servizio di prevenzione e tutela del territorio Vocemola, Grondona, Parco Torre di Arquata. • 11/01/16: Servizio di prosciugamento cantine di stabile in Arqua-
ta Scrivia. • 15/01/16: Assemblea Generale per votazioni consiglio di Amministrazione mandato 2016/2020 con il seguente esito: Presidente, Gian Paolo Gifra, Vice-Presidente, Tiziano Repetto, Consiglieri Paolo Scarsi, Antonino Aiello, Daniele Gandini e Paolo Zilioli. • 16/01/16: Servizio di prevenzione e monitoraggio Arquata Scrivia e zone limitrofe. • 27/01/16: Servizio di rappresentanza ad inaugurazione del Ponte di Vocemola, dove il Comune di Arquata Scrivia nella persona del Sindaco Paolo Spineto ha consegnato al Gruppo Rangers Volontari un attestato di Benemerenza con lode per i servizi di supporto al Com 14 e i Soccorsi alla popolazione di Arquata colpita dalle alluvioni del 13 ottobre e 05 novembre 2014. • 30/01/16: Corso per operatori “Blsd-Dae” defibrillatore per 4 Rangers effettivi e 4 Rangers simpatizzanti: Bocchio, Cavanna, Casella, Radisic. (s.a.)
delega per ambiente, ecologia, rifiuti, lavori pubblici, conservazione del patrimonio. Assessore Alberto Basso, consigliere comunale con delega per programmazione, bilancio, tributi, informatizzazione, energia, commercio e artigianato. Assessore Roberto Prando, consigliere comunale con delega per agricoltura, sicurezza e rapporti con le forze dell’ordine, polizia municipale, protezione civile, viabilità, personale, demografici. (m.p.)
A scuola di disegno
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ndrea Musso, designer e cartoonist attivo nel campo della pubblicità e dell’illustrazione di libri (sua la firma dei disegni che accompagnano le storie del “Gatto Killer”, scritte da Anne Fine ed edite da Sonda, è stato ospite della Biblioteca di Arquata, proponendo il suo laboratorio di livello avanzato. Il laboratorio “Come nascono i disegni” è stato dedicato alla creazione di personaggi di fantasia (bambino/a e gatto/a) e le loro caratteristiche da scrivere e poi disegnare. Finale con creazione di un’illustrazione da zero. (m.p.)
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Una storia di qualche tempo fa raccontata “con i colori della favola e della nostalgia”
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La voce del binario
Il “Diretto” della stazione di Arquata Scrivia Writers Q N o, non parlo di un treno che transita ogni giorno dalla nostra stazione ferroviaria. Dico “nostra” perché ho vissuto i miei primi 26 di vita ad Arquata Scrivia. Spesso ci ritorno per incontrare i volti dei vecchi amici di un tempo. So per certo che non rivedrò però il “Diretto”. Costui era un barbone che a quei tempi girava per il paese di Arquata e viveva mangiando quello che trovava nei bidoni della spazzatura. In quegli inverni nebbiosi, anche a causa della poca illuminazione delle vie del paese, lo intravedevi di colpo che usciva dalla foschia, sempre col suo passo flemmatico, il suo lacero vestito grigio, il berretto di lana sulla testa con i capelli lunghi, arricciati e una grande barba incolta, anch'essa grigia. Non avrei saputo dargli un'età, ma mio padre mi diceva che poteva avere solo una ventina d'anni più di lui. A me sembrava più vecchio di mio nonno. Il Diretto non parlava con nessuno, camminava a testa bassa e raccoglieva tutte le cicche delle sigarette spente con una pedata dalle persone che l'avevano appena fumate, e le infilava in tasca, poi quando ne aveva una discreta quantità, con un po' di carta si faceva la sua sigaretta, molto simile alle “canne” che si fanno i ragazzi di oggi. Faceva davvero pena, ma se qualcuno lo chiamava, lui si allontanava ancora di più. Ho visto donne che dalla porta di casa gli porgevano un piatto di cibo fumante, ma lui lo ha sempre rifiutato. Sapevo di una mia vicina di casa che molte volte alla sera, dopo cena portava nel bidone della spazzatura un po' di quello che era avanzato in casa, messo bene in un sacchetto pulito. Lui passava sempre verso quell'ora e lo prendeva. Non voleva la carità di nessuno. Anche per le sigarette, quante persone che lo incontravano, ho visto che gli offrivano anche tutto il pacchetto...... lui non ne voleva neanche una. La sua dignità rifiutava qualunque tipo di carità. Però se una persona a piedi lo sorpassava e dopo qualche decina di metri ne faceva
Un pittore di cuore e sentimento I
sti. Modesto, pur nella sua consapevolezza di essere un sensibilissimo maestro del colore, ma nonostante tutto, una persona schiva, timorosa del potenziale successo. Vederlo lavorare nel suo studio mentre raccontava qualche storia della sua vita, era meraviglioso. Notavi la sua naturalezza nel posizionare i colori, la spontaneità dei suoi gesti, dando quel tocco di fantasia poetica alle sue opere. Mi diceva sempre: “Se non c'è del sentimento, allora è solo mestiere e non Arte”. Sosteneva che “i colori sono come delle note con cui si possono comporre delle musiche e delle poesie che anche i sordi possono ascoltare”. Se ne è andato nel Gennaio del 2014, e l'ultimo giorno mi disse: “Sai è giusto che debba lasciare questo mondo con serenità, perché ho avuto tanto dalla vita”. Mi diceva queste parole come quando mi spiegava il finale di un bel quadro, con gli ultimi colpi di pennello.
uesta volta parliamo dei “writers”: individui che oscillano tra Arte e teppismo; disegnando, abusivamente e nottetempo, figure talvolta belle e originali a volte (più spesso) brutte o volgari, o graffiti senza senso, su superfici pubbliche non propriamente destinate a tale scopo. Tra queste vi sono, come tutti possono notare, oltre ai muri delle case, i treni. E’ un fenomeno mondiale, che crea un danno anche economico: ripristinare e ripulire costa. Per arginare questi costi, ultimamente sono state predisposte, sulle carrozze ferroviarie, pellicole che rendono più facile la rimozione dei disegni abusivi. Oltre alle fiancate delle carrozze, questi disegnatori compulsivi spesso verniciano anche i finestrini. Capita così che il viaggiatore seduto dietro al vetro così colorato, oltre non poter guardare il panorama, trovi difficoltà a individuare la stazione dove scendere. Anche se alcuni writers possono essere bravi e fantasiosi, il fenomeno crea il più delle volte un fastidio non da poco. Lo vediamo anche nelle nostre zone. Possiamo citare Agostino Raff, pittore e poeta, il quale scrive in una sua invettiva contro questi personaggi: “I vostri malanni estetici li troviamo sbocciati all'alba, immensi anonimi insolenti presuntuosi irrimediabili a togliere spazio e ossigeno a tutto il visibile. Che gusto c'è ad emergere nella vostra stessa tentacolare combriccola certamente strapazzata da lotte competitive interne? A noi cittadini assetati di superfici di riposo le vostre esternazioni falsamente allegre e falsamente rivoluzionarie parlano solo di un'inflazione, un'unica invasiva nevrotica mondiale spazzatura da discarica, un gigantesco nulla”. Parole dure, ma in larga parte condivisibili. Specialmente quando queste azioni sono compiute su mezzi di trasporto pubblico. Finché si tratta di un muraglione di qualche fabbrica abbandonata di periferia, i disegni colorati possono anche abbellirlo. I treni hanno già tanti problemi: usarli per manifestare il proprio ego tramite bombolette spray non è giustificabile.
Un amico
Stefano Rivara
scivolare intenzionalmente una in terra dal suo pacchetto, allora lui aspettava che quella persona si allontanasse, e dopo essersi guardato attorno, si chinava per raccoglierla, perché solo allora era diventata la “sua” sigaretta. Per quanti anni l'ho visto! Io abitavo vicino alla stazione e lui bazzicava spesso da quelle parti. Era veramente bravo, non faceva neanche paura ai bambini, perché se vedeva che stava per incontrarli, si spostava dall'altro lato della strada. Era rispettato da tutto il paese, per come si comportava. Avevo sentito dire che arrivava dalle parti di Pratolungo, forse abbandonato da qualche famiglia, e che la notte andava a dormire dentro qualche cascinotto di legno tra le
vigne dietro la Cementir. Lo ricordo che avevo pochissimi anni e la vista della sua vita passata a rovistare tra i bidoni della spazzatura mi ha accompagnato fino ai 12-13 anni credo. Quando poi ad Arquata si è incominciato a non vederlo più, le persone si domandavano che fine avesse fatto e tutti erano dispiaciuti, come se si fosse rotta la più bella e caratteristica statuetta del presepe, che ora non è più lo stesso di un tempo. Non so se lo abbiano trovato morto da qualche parte o se lo abbiano ricoverato in qualche ospizio, spero solo che abbia avuto almeno una morte serena che credo spetti di diritto a tutte le persone brave come lo è stato il buon “Diretto”. Ciao, barbone! (s.b.)
La storia del pittore Santo Pizzamiglio nel racconto di un amico
l nonno di Santo Pizzamiglio era un ambulante che con i suoi carri e i suoi dipendenti girava l'alta Italia. Per caso ad una fiera ad Ovada, decise di trasferirsi lì con tutta la sua famiglia dalla loro zona di Lodi. Anche alcuni suoi dipendenti si fermarono nell'Ovadese. Poi morì e il nostro futuro artista nacque nel 1921, prendendo il nome del nonno. Il padre prese in mano l'azienda commerciale, aiutato da alcuni vecchi dipendenti, tra cui un certo Teodoro, che insegnò i primi rudimenti di pittura a Santo. Il padre non era portato per quel lavoro e l'azienda fallì. Fortunatamente trovò lavoro come netturbino al comune di Novi Ligure. Così andarono a vivere in piazza XX settembre. Mentre le sue capacità pittoriche miglioravano, Santo andò giovanissimo a lavorare in una fabbrica di batterie nel tortonese, cosa che gli salvò la vita durante la campagna di Russia, dato che fu messo come elettrauto nel Comando Automezzi. Finita la
guerra aprì un piccolo negozietto da elettrauto davanti all'ospedale e continuò questo lavoro fino alla fine degli anni ‘50 , quando decise di dedicarsi completamente alla pittura. E da allora continuò la sua ricerca pittorica fino all'ultima sua settimana di vita. Lavorò molto anche in Liguria, preferendo la zona tra Sestri Levante e Portofino. Ma si trasferì per un certo periodo anche a Ginevra, dove riuscì a far apprezzare il suo Post-Impressionismo anche in territorio svizzero. Vinse molti premi ad estemporanee in tutto il Nord Italia, dove fece anche parecchie “personali” e “collettive” persino all'estero, tra cui Pittsburg negli Stati Uniti, Kobe in Giappone, Parigi ed anche Madrid. Fu accademico Tiberino per merito e citato in tutti i cataloghi nazionali d'arte. Le sue opere si trovano in diverse collezioni europee e americane. Tutta la sua vita è stata una lunga ricerca emotiva, percorsa nelle atmosfere e nei colori “plein air” appresi dai maestri impressioni-
Le vetrine di via Paolo Giacometti a Novi Ligure
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l’inchiostro fresco
POZZOLO FORMIGARO - NOVI LIGURE - ARQUATA E SERRAVALLE SCRIVIA
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Secret Frank
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l concerto al Teatro Giacometti di Novi Ligure l’8 Aprile sarà l’occasione di ripercorrere la vita di Frank Sinatra, di cui nel 2015 cadeva l’anniversario, con un concerto a lui dedicato. Il cantante milanese Gabriele Favia interpreterà molti dei grandi successi di Frank accompagnato dalla prestigiosa BigBorgoBand diretta da Claudio Capurro. L’orchestra di 22 elementi sarà in grado nell’impresa di far rivivere le incredibili emozioni dello swing degli anni ‘50, quando “The Voice” si esibiva alla Carnegie Hall o al Caesar Palace. Lo spettacolo infatti si snoderà attraverso il racconto della sua carriera. Tra una canzone e l’altra una voce fuoricampo vi racconterà aneddoti sulla sua vita, sugli aspetti più segreti del grande cantante. La serata, patrocinata dal Comune di Novi Ligure, è organizzata dalle sezioni locali del Rotary e dei Lions di Novi Ligure. L’incasso infatti sarà interamente devoluto per beneficenza all’Anffas di Novi. Samantha Brussolo
Il fisioterapista novese si presenta
Simone Berrino Un fiume di libri in città I H l giovane fisioterapista Simone Berrino novese inizierà dal prossimo numero a curare una rubrica sulla “cura del corpo e dintorni” e nel frattempo presentiamo il suo curriculum a tutti i lettori de “l’inchiostro fresco”. Nato e cresciuto sin da piccolo come giovane promessa dell’Atletica Novese, questa passione per lo sport lo porta ad avvicinarsi al mondo della Riabilitazione. Si laurea in Fisioterapia presso L’Università degli Studi di Pavia con la tesi sul Percorso Riabilitativo multidimensionale nella Lombalgia Cronica. Si forma presso il Policlinico “S. Matteo” di Pavia, l’Istituto Neurologico Nazionale C. Mondino, la Clinica Luganese (CH), la Clinica di Riabilitazione di Novaggio (CH) e il Centro Medico di Eccellenza FIFA – Juventus FC - Isokinetic di Torino. Consegue diplomi post-laurea in Manipolazione Vertebrale, Riabilitazione Neurologica, Kinesio-Taping, Terapie Strumentali e acquisisce
ampie competenze in Riabilitazione Geriatrica. Dal 2014 svolge attività professionale di fisioterapista e referente sanitario dell’area di recupero funzionale e riabilitativa in alcune RSA della provincia e di alcune società sportive professionistiche e dilettantistiche. Nel 2015 si specializza con il Master di I livello in Fisioterapia Sportiva presso l’Università degli Studi di Pisa, titolo universitario ufficiale che pochissimi fisioterapisti hanno in regione, con la tesi sull’Efficacia del Trattamento Pre-Operatorio nella Lesione del Legamento Crociato Anteriore. Presso il suo studio sito in Via Edilio Raggio 73 a Novi Ligure, si effettuano prestazioni riabilitative in ambito ortopedico pre e post chirurgico, neurologico, geriatrico e sportivo in collaborazione con i centri di riabilitazione FisioSport di Pavia e Kinetic Centre di Pisa. Samantha Brussolo
Misteri novesi
Nelle foto di Fulvio Rebora si scopre…
Una magica Novi Q
U
n libro curioso, già a partire dal titolo, suscita domande, sollecita nel lettore la voglia di conoscere di più. Andrea Vignoli ha voluto proprio sollecitare la curiosità di chi si addentra nella lettura, andando a ricercare vecchie cronache, documenti storici, storie vissute, racconti dimenticati, che ha voluto rendere vivi, ha portato alla luce situazioni che si sarebbero perse nei meandri della storia novese, vicende di un passato neanche troppo lontano, che sarebbero sfumate con la morte dei protagonisti. Andrea ama la sua città e ci mette l’anima mentre scrive, creando un libro di racconti. Diverso da tanti altri. Singolare. Lo fa con il cipiglio del giornalista e con l’entusiasmo dello scopritore, con la capacità di indagine dello storico e la passione del narratore. (m.c.)
Novi Ligure: Torre di carta, fiera dell’editoria e dell’artigianato
Riceve su appuntamento Tel. 393 4353899 simoneberrinofisioterapista@gmail.com
uante volte le brutture del quotidiano ci attanagliano la vista e l’animo e pare quasi che veniamo soffocati e travolti da tutta questa negatività. Eppure, in determinate occasioni, basta una piccola cosa, apparentemente insignificante, per “ribaltare le carte in tavola”. È la sensazione che si può provare sfogliando le pagine del bel volume fotografico, edito da Joker Edizioni, “Le foto di Fulvio”. Fulvio è Fulvio Rebora, storico ottico di Novi Ligure e grande, grandissimo appassionato di fotografia. Ma le foto di Fulvio non sono semplici fotografie, sono infatti delle “finestre spalancate” in una notte estiva su Piazza Delle Piane, immortalata “cinta” da una corona di luci, sono la risata di un bambino alle prese con una “battaglia a palle di neve” durante una mattina, squillante di sole e bianca di neve, di un inverno degli anni Sessanta nel Centro Storico oppure ancora sono il sentiero odoroso di foglie e di erba fresca in Castello, un pomeriggio “arancione e rosso” di un autunno di qualche anno. Grazie a queste foto, alle foto di Fulvio, tutti quanti noi possiamo fare dei viaggi indietro nel tempo, anzi nel “nostro” tempo, ovvero nei ricordi più dolci e delicati di giornate che non tornano più. Le foto di Fulvio non moriranno mai perché una bella giornata piena di vita, anche se è già sera e ormai il giorno trascolora nella notte, non finisce, veramente, mai.
a preso il via sabato 12 febbraio la seconda edizione della fiera del libro “Torre di carta”, organizzata dall’Amministrazione comunale di Novi Ligure e dall’Associazione culturale “Libriralsole”, una manifestazione che dal mese di febbraio verrà riproposta ogni secondo sabato del mese, sotto i portici di Corso Marenco, diventando così un appuntamento fisso per quanti amano la lettura e il mondo della carta stampata. Si tratta di una vera e propria esposizione di libri ed oggetti prodotti con la carta, creati con grande maestria dalle mani di abili artigiani ed artisti, illustratori e pittori. Nomi illustri come Giuseppe Traverso, Maestro Cartaio, oggi rimasto tra i pochi produttori di carta fatta a mano su tutto il territorio nazionale, il quale opera all’interno del Museo della carta di Mele (GE) ed illustra ai visitatori le fasi della produzione secondo le tradizionali tecniche melesi, recuperando così un antico mestiere scomparso ed una cultura ormai persa e dimenticata. Originalissimi i timbri dell’artista fiorentino Felice Botta, i libri scultura degli artisti novesi Marta Giannattasio e Andrea Serrapiglio, che con volumi destinati al macero sanno creare vere e proprie sculture personalizzabili dalle fogge più strane ed originali. Molti i libri editi dalle Case editrici locali, che “Torre di carta” si propone di far conoscere al pubblico, attraverso l’esposizione e la vendita. Non dimentichiamo che ogni edizione della fiera avrà una sua connotazione tematica, che predisporrà l’organizzazione di appuntamenti culturali, dibattiti, incontri tematici a tutto tondo. Il tema del Ricordo, ha ispirato le iniziative del mese di febbraio. A marzo il tema ispiratore sarà la donna. Presso la Biblioteca civica di Novi Ligure fervono già i preparativi per i prossimi appuntamenti con la cultura e anche e soprattutto con l’artigianato cartaceo.
Eleuterio Marta Calcagno
l’inchiostro fresco
POZZOLO FORMIGARO - NOVI LIGURE - ARQUATA E SERRAVALLE SCRIVIA
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ari lettori, mi chiamo Fabiana Rovegno, sono Avvocato e da questo mese curerò questa rubrica in cui tratterò diverse tematiche giuridiche. In particolare mi propongo di approfondire argomenti che potrebbero suscitare interesse per la cittadinanza, cercando altresì di mettere in luce le principali novità legislative e di segnalare importanti riforme che possono riguardare la vita quotidiana di tutti.
Qui Condominio N Bilanciare il bacino I el 2012 veniva varata una riforma sul condominio che si proponeva come una svolta epocale, volta ad apportare delle migliorie ad una disciplina legislativa che aveva spesso costituito oggetto di pronunce della Corte di Cassazione. Ecco alcuni profili toccati dalla legge n. 220/2012, entrata in vigore nel giugno 2013. Tra le novità di rilievo della riforma vi è anzitutto il divieto rivolto ai creditori del condominio di agire nei confronti dei condomini in regola coi pagamenti. Tuttavia è possibile agire nei confronti di questi ultimi dopo aver inutilmente tentato il recupero del credito nei confronti di quelli morosi. Altra novità “scottante” di tale legge è la previsione delle condizioni che giustificano il distacco da parte del singolo condomino dall'impianto centralizzato di riscaldamento, consentito solo purché da
esso non derivino notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. Importante per i condomini è altresì l'introduzione del registro di anagrafe condominiale, che deve contenere le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali (es. usufrutto) e di diritti personali di godimento (es. locazione), i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza. Esaurita tale breve panoramica, ritengo doveroso rilevare come sebbene i principi ispiratori della riforma mirassero ad una svolta storica in una realtà così complessa, il continuo intervento della Suprema Corte costituisca un segnale della persistenza di aspetti problematici, che abbisognano di interpretazioni chiarificatrici. Avv. Fabiana Rovegno
l medico o l'ortopedico di solito non misurano l’inclinazione del bacino, è una misurazione difficile, è facile sbagliarsi. Nel caso in cui si riscontri effettivamente un’inclinazione del bacino, il medico diagnostica una gamba più corta dell'altra. In realtà le persone che effettivamente hanno gambe di differente lunghezza (eterometria) sono meno del 4%. Il 96% delle eterometrie pelviche sono solamente funzionali, dovute alla rotazione in avanti o rispettivamente indietro di un anca rispetto all'altra (inoltre si possono presentare ad “altezze” differenti. La rotazione del ba-
La Parrocchia ss. Martino e Stefano di Serravalle Scrivia in pellegrinaggio
A Roma per il giubileo
Foto di Gianni Camera
L’
11 al 13 febbraio scorsi, un nutrito gruppo di fedeli della Parrocchia SS. Martino e Stefano di Serravalle Scrivia, accompagnati dai parroci don Luca Gatti e don Francesco Larocca, ha compiuto il pellegrinaggio, a Roma, alla tomba di Pietro e il passaggio
della Porta Santa per celebrare il Giubileo della Misericordia indetto dal pontefice Papa Francesco. Giovedì 11 febbraio vi è stato incontro di meditazione con Elena Francesca Beccaria, Madre Badessa del Monastero di Santa Chiara. Venerdì 12 febbraio un intenso momento
spirituale con il passaggio della Porta Santa e la celebrazione dell’Eucarestia nelle Grotte Vaticane. Visita della Basilica di Santa Maria Maggiore, del Colosseo, dell’Altare della Patria e del Palazzo di Montecitorio. Sabato 13 invece è stata svolta la visita alla basilica di San Sebastiano
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Il segreto per curare tutti i mali del proprio corpo
La nuova rubrica legale de “l’inchiostro fresco”
Dalla vostra parte
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e celebrazione conclusiva del pellegrinaggio giubilare; visita delle omonime catacombe. Nel pomeriggio passaggio al Santuario del Divino Amore, tanto caro a Papa Paolo Giovanni II. Un pellegrinaggio che ha fatto bene allo spirito e d’indubbio interesse culturale. (s.a.)
cino è la conseguenza di una caviglia che cede all'interno (iperprona) più dell'altra. L'ortopedico o il medico che si occupano dell'inclinazione del bacino richiedono una radiografia del bacino per diagnosticare “con precisione” la dismetria pelvica. La radiografia però misura solo 2 dimensioni (altezza e larghezza) mentre il bacino nella realtà ha tre dimensioni (altezza, larghezza e profondità). Il dottore vede dalla radiografia una gamba più corta ma è l'errore di prospettiva di un'anca in una posizione spaziale più avanzata o arretrata rispetto all'altra (dimensione della profondità). La
radiografia a due dimensioni (2D) mostra “un’anca più alta dell’altra” anziché “un’anca più in avanti dell’altra”. Perché è fondamentale avere il bacino in bolla? Anche se si è magri, se si carica il peso in modo squilibrato (es. 65% a dx e 35% a sinistra), alla lunga si usurano le articolazioni e si finisce per inserire protesi di caviglia, di ginocchio e di anca o di subire intervento chirurgico di alluce valgo e neurochirurgico di ernia del disco: tutti problemi evitabili con un corretto allineamento del bacino. Anche l’alluce valgo dipende da un carico disomogeneo, infatti è più accentuato da un lato rispetto al contro laterale: operare è inutile e dannoso, si opera la conseguenza a valle e non la causa a monte, dopo 6-12 mesi l’alluce valgo si riforma, permane uno stato di infiammazione cronica da operazione cruenta con corpi estranei. L’alluce valgo è solo la spia che tutto il nostro peso e male distribuito, cioè abbiamo una postura scorretta. Dott. Pietro Albano
Volti nuovi all’inchiostro fresco
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uongiorno! Mi presento, sono una giovane ragazza di nome Giorgia con tanta voglia di scrivere e esprimere i miei pensieri su carta; precisamente su carta di giornale! Eh si, questa è la mia passione e voi lettori, se ne avrete voglia, potrete leggere i miei scritti e aiutarmi a realizzare il mio sogno! Ah, scusate avete ragione, non vi ho neanche detto da dove salto fuori! Allora, da dove iniziare.. ecco! Direi che il modo migliore per cominciare è dirvi che sono nata in un piccolo paesino di nome Pedemonte, frazione del comune di Serra Riccò. In questa isola felice è nata, insieme a me, la voglia di scrivere e dire sempre la mia opinione. Quale modo migliore per farlo, se non iniziando a frequentare l’università di lettere? Qui, come tante altre persone, sto imparando ad amare sempre di più la nostra
fantastica lingua e ancor di più la nostra meravigliosa cultura. Spero che i miei articoli possano appassionarvi e trasmettervi la mia voglia di scrivere!
Giorgia Tomasella Giorgia Tomasella di Serra Riccò e Chiara Boarini di Ovada iniziano con questo numero il loro percorso per conseguire il patentino di giornalista pubblicista. Studentessa in lettere la prima e avvocato la seconda saranno preziosissime per il giornale.
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l’inchiostro fresco
PROFUMI D’ITALIA, RICETTE E RICORDI
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stetica Myosotis, dal 1999 un’evoluzione di successo. Non più solo estetica classica e tradizionale, ma anche ESTETICA ed OLISTICA insieme. Un cammino di crescita personale e professionale maturato in 17 anni di attività, sempre rivolto alla cura ed al benessere della persona. Enrica Vignotto, titolare dell’Istituto, dice: “Questo cambiamento nasce dalla necessità di considerare la persona nella sua interezza e completezza come aggregato armonioso tra mente e corpo. Ho voluto lavorare sulla causa del malessere piuttosto che sopprimerne i sintomi senza prima indagare quale ne sia l’origine. Ecco perchè le terapie olistiche sono particolarmente indicate contro stress, ansie e tensioni generate dalla vita quotidiana moderna”. Olii vegetali, essenziali, vitamine, estratti secchi ricchi di principi attivi, profumazioni naturali... insomma: prodotti made in Italy, di Qualità Vegetariana, atossici, anallergici, privi di componenti nocive, non testati
I consigli dell'estetista
sugli animali e nel pieno rispetto della Natura”. Ecco la nuova filosofia dell’Istituto Myosotis, non solo un benessere estetico ma anche un riequilibrio interiore supportato di una grande capacità tecnica di conoscenza profonda. Ecco perchè ESTETICA INTEGRATA ovvero l’ESSENZA DEL BENESSERE.
Depilazione (LASER e allo ZUCCHERO), pedicure, manicure, massaggi, trattamenti viso e corpo, solarium, sauna e molto altro ancora. Pacchetti SCONTO personalizzati La prima linea di prodotti funzionali basata sugli olii essenziali e fitoestratti per il benessere di tutta la famiglia. Dove la Natura incontra la Scienza
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Azalea: emblema della femminilità L’
Azalea con i suoi delicati petali e raffinati colori (bianco, rosso e tutte le sfumature del rosa) è una delle piante più regalate in questa stagione. È un piccolo arbusto, amante di un clima temperato (8/20° C), che può essere coltivato sia in vaso che in terra, in posizione ombreggiata e umida. È una pianta acidofila e necessita terreno e prodotti appositi. Ha bisogno di innaffiature frequenti (evitando i ristagni), è molto sensibile al calcare (spesso causa di ingiallimento e caduta delle foglie): per risolvere il problema, lasciamo decantare l’acqua per un po’, prima di innaffiare la nostra piantina. Curiosità: l’azalea è considerata buon augurio per le decisioni importanti ed è il simbolo della donna e della sua femminilità, dell’amore puro delle madri. Un’idea regalo per la prossima Festa della Mamma!
Tesori della terra calabrese: Le chiacchiere di Carnevale
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l Carnevale è una festa tradizionale che si celebra comunemente nei paesi cattolici. Il termine deriva dall’espressione latina carnem levare, facendo riferimento all’eliminazione della carne dall’alimentazione quotidiana con l’arrivo del periodo della quaresima. I caratteri del carnevale hanno un’origine molto antica e peculiarità simili alle dionisiache greche (feste liturgiche in onore del dio greco Dioniso, probabilmente istituite intorno al 535 a.C. dal tiranno Pisistrato) e ai saturnali romani (ciclo di festività in onore di Saturno e del suo insediamento nel Tempio). Col passare del tempo il Carnevale è diventato dunque una festa tipica della tradizione italiana e, in tutta la penisola, da nord a sud, si festeggia con sfilate in maschera, cortei e l’immancabile preparazione dei dolci tipici: le chiacchiere. A seconda dei paesi nel quale vengono prodotte assumono nomi diversi: frappe, crostoli, bugie, cenci, ecc. Anche in Calabria è tradizione preparare le chiacchiere nel periodo carnevalesco. Le ricette sono diverse da un luogo a un altro e spesso si contraddicono, tanto nei procedimenti quanto negli ingredienti adoperati. Tra le tante, ne riporto una molto diffusa. Si inizia col creare su un piano di lavoro una tipica fontana con la farina, l’uovo, il burro, scorza di limone, zucchero, un pizzico di sale e un cucchiaio di grappa. Per rendere l’impasto più omogeneo possibile si aggiungere progressivamente del latte (cosa molto dibattuta tra le
varie tradizioni). Bisogna poi stendere il tutto, dopo un tempo di riposo di circa 30 minuti, creando una sfoglia sottile che verrà tagliata con la rotellina a zigzag e avvolta su se stessa oppure intrecciata. Infine, si friggono i ritagli creati in una padella con olio e una volta freddi si spolverano con una spruzzata di zucchero a velo. Samuele Anastasio
Un’abbazia magica
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ulla nostra rivista online proseguono gli appuntamenti di “Archebrutium”, ovvero la rassegna delle bellezze della Calabria più misteriosa e affascinante. In questa puntata Samuele Anastasio presenta l’abbazia di Squillace, piccolo borgo calabrese che, stante la leggenda, sarebbe stato fondato addirittura da Ulisse.
l'Orto di Marisa Torte e frittelle di verdure
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n tempo per preparare le torte o le frittelle di verdure si usavano le erbe spontanee raccolte nei prati, che venivano aggiunte al ripieno che aveva come base la verdura dell’orto, riso, uova e poco formaggio. Il gusto e il sapore cambiavano seguendo il ritmo delle stagioni e i più attenti buongustai sapevano coglierne ogni sfumatura. Oggi non è più così, non raccogliamo più le erbe spontanee nei prati perché non le sappiamo riconoscere per le varie forme di inquinamento, oltre al fatto che il passaggio dalla società contadina a quella urbana ha interrotto la trasmissione della conoscenza che era soprattutto verbale. Lavate 500 gr di boraggine, tagliatela fine con il coltello, unite 50 gr di grana, maggiorana tritata e un pizzico di sale, preparate una pastella con 200 gr di farina, birra, poco olio extra d’oliva e lasciate riposare 2 ore, poi unite alla pastella il composto di borragine. Mescolate e friggete a cucchiaiate Buona Pasqua in olio bollente. Semplici e gustose per il lunedì di Pasquetta.
Abbiamo intervistato Daniela Segale, nuovo presidente dell’Ente
Il Parco dell’Antola, un grande potenziale turistico D aniela Segale, nuova presidente del Parco Regionale dell’Antola, in questa intervista parla dei progetti per il futuro dell’ente e del suo potenziale a livello turistico e non solo. Segale, torrigliese doc, è stata tra le fondatrici della nuova Pro Loco Torriglia ed è Consigliere dell’UNPLI provinciale di Genova.
Presidente, si aspettava di diventare presidente del Parco dell’Antola? La mia nomina è stata inaspettata per certi versi, il mio nome era stato fatto dai sindaci della Val Trebbia per rappresentare la valle all’interno del Parco. Il mettermi alla prova con un impegno totalmente nuovo, dopo essermi occupata della Pro Loco e dell’Unpli, è una cosa molto stimolante. Attualmente il Parco dell’Antola è impegnato in diverse attività per il territorio… Sì, è entrato in vigore il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) per il periodo 2014-2020 e abbiamo costituito un nuovo GAL, che abbiamo chiamato “VerdeMare Liguria” di cui l’Ente Parco è il capofila, che si estende da Isola del Cantone a Moneglia. È un progetto molto impegnativo, che comprende ambienti assolutamente diversi tra di loro, andiamo dalle aree pianeggianti della media Valle Scrivia, a quelle collinari dell’alta, passando per la montagna della Val Trebbia e Val d’Aveto fino ad arrivare alla costa. Inoltre tredici dei sedici comuni individuati nella strategia nazionale delle “aree interne” fanno parte del GAL. Molte persone individuano nei Parchi l’unico riferimento per i comuni dell’entroterra, dopo la chiusura prima delle Comunità Montane e poi della Provincia… Il Parco ormai è diventato un vero riferimento per il territorio, coprendo a livello istituzionale la mancanza, molto pesante, della Comunità Montana a cui lo stesso parco era legato, al quale si è aggiunta la soppressione della Provincia. I Parchi sono diventati il legame diretto tra i comuni interni e la Regione. Sul prossimo numero de “Le voci dell’Antola” (il periodico trimestrale del Parco, ndr) parlerò della legge regionale per salvaguardare le piccole botteghe, che sono uno dei presidi che tengono vive queste realtà. Già dalla fine del 2011, con la “spending review” del Governo Monti si parla, a livello nazionale, della fusione dei parchi regionali per risparmiare ri-
sorse. Qual è la sua posizione in merito? Davvero ridurre il numero dei parchi porta ad un risparmio? Alcuni giorni fa c’è stato un incontro al quale ho partecipato assieme al presidente del Parco Beigua, Daniele Buschiazzo, il consigliere nazionale di Federparchi Dario Franchello, al presidente nazionale di Federparchi Giampiero Sammuri e al Coordinatore di Federparchi Liguria, Roberto Costa con l’assessore regionale al territorio Giacomo Giampedrone. L’incontro, proprio in riferimento alle polemiche che
berto Costa che ha guidato l’ente per ben quindici anni… Con l’ex presidente Roberto Costa, che fa parte del consiglio del parco, il rapporto è adesso buono e, anzi, la sua grande esperienza nella gestione del parco non potrà che essermi d’aiuto.
erano uscite su questa ipotesi di legge, ha visto la massima disponibilità dell’assessore, che ci ha richiesto una collaborazione su un progetto sui cui lavoreremo entro fine anno. La mia opinione personale è che si possono accorpare alcuni servizi, per esempio le buste paga dei dipendenti dei parchi, ma non i parchi stessi, sia perché non sono certo i parchi il costo della politica e poi perché, come detto prima, sono il punto di riferimento del territorio. L’eredità alla presidenza del Parco è molto pesante, con Ro-
Forte l’impegno delle amministrazioni locali e del comitato promotore
Lavori in corso sulla “Genova-Casella” L a data del 18 marzo, che fino a poco tempo fa circolava come ufficiale per la riapertura della storica ferrovia Genova-Casella, era ufficiosa e, come prevedibile non è stata confermata da nessuno ma, comunque, la riapertura della Genova-Casella sembra sempre più vicina, anche se, al momento, non vi sono comunicati ufficiali da parte delle istituzioni. Andrea Martinelli, presidente dell’Associazione Amici Ferrovia Genova-Casella ha spiegato che, i lavori di ripristino e ristrutturazione della linea ferroviaria sono ormai completati, in particolare il nuovo ponte di Fontanassa (che sostituirà quello precedente, costruito nel 1953 e, a causa della sua pericolosità “responsabile” della chiusura della linea) è stato pressoché ultimato, il consolidamento del versante roccioso in Val Bisagno e verrà rinnovato, nel mese di febbraio, l’ultimo lotto dell’armamento. Tutto ciò, ha concluso Martinelli, fa stimare la riapertura della linea in primavera, molto probabilmente ad aprile. All’inizio di marzo si terrà inoltre un ultimo tavolo tecnico tra i Comuni compresi nella tratta ferroviaria (Genova, Sant’Olcese e Casella), i comitati dei pendolari e l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrut-
ture Gianni Berrino. La nostra testata, che ha seguito i momenti difficili di questa storica linea, darà ampio spazio all’inaugurazione sul sito ufficiale e sul prossimo numero della rivista. (f.m.)
Attenti al lupo!
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abato 16 aprile a Savignone una sera....da Lupi! Organizzata dalla Proloco Savignone, presso i locali della Biblioteca Comunale, Via Giovanni XXIII ore 21.00, vi sarà l’ultimo incontro di una serie di laboratori dedicati “Alla nostra terra”. Si parlerà del lupo, non come minaccia o spauracchio ma come semplice animale. Una serata per condividere informazioni, sentimenti, pareri sul ritorno del lupo nei nostri territori e soprattutto ammirare la proiezione del minuzioso, coinvolgente ed emozionante lavoro fotografico di Fabrizio Pedruzzi. Per informazioni visitare la pagina Fb prolocosavignone o inviare una mail a prolocosavignone@gmail.com (s.a.)
All’interno del territorio del Parco dell’Antola ci sono alcune eccellenze che possono valorizzare a livello turistico quest’area, come si possono valorizzare al meglio queste eccellenze? Stiamo puntando molto sul rilancio dell’Osservatorio di Casa del Romano, una struttura magnifica ma, fino ad oggi, poco valorizzata. L’Associazione Urania ha portato in visita l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) che è rimasto entusiasta, dobbiamo valorizzare l’osservatorio non solo a livello turistico ma anche e soprattutto scientifico. Un’altra eccellenza, di recente creazione, è il centro visite del lupo di Rondanina, il secondo “museo” di questo tipo in Italia, realizzato con una struttura estremamente tecnologica e innovativa, quella che sembrava una scelta poco azzeccata, ovvero il farlo in un paese molto piccolo, si è rivelata invece ottima per mantenere vivo il territorio. Nel frattempo stiamo facendo un censimento per gestire le diverse strutture del Parco e sfruttarle al meglio come il Castello della Pietra di Vobbia ed il Castello di Senarega. Proprio a riguardo dei lupi, il loro ritorno nell’Appennino sta creando problemi e tensioni con gli allevatori, può fare qualcosa il Parco in merito? C’è molta disinformazione in merito, questo ha creato paure e fobie spesso infondate, addirittura ci sono state persone che non vanno più in cerca di funghi per paura delle aggressioni dei lupi! Per evitare questo stiamo facendo incontri con la cittadinanza e gli allevatori dei Comuni del Parco e limitrofi. La Regione ha destinato al nostro Parco per la “questione lupo” 30 mila Euro che abbiamo intenzione di stanziare per l’acquisto di sistemi di prevenzione anti-lupo da dare in comodato agli allevatori (fotocellule e recinti) operanti nel territorio del Parco. Purtroppo non possiamo adottare questo analogo servizio per gli allevatori dei Comuni limitrofi. Auspichiamo che quest’ultimi recepiscano l’esigenza e l’opportunità di entrare anch’essi nel Parco. Fabio Mazzari
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l’inchiostro fresco Marzo 2016
Eventi in Valle Scrivia
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ra le varie festività ad Isola del Cantone ricordiamo la “Merenda etnica” del 2 giugno, organizzata dalla locale sezione dell’A.N.P.I., dove gli abitanti appartenenti alle etnie più disparate preparano manicaretti per far passare un pomeriggio “cosmopolita”. Poi, curata dall’Unione Sportiva, la Sagra della Tagliatella il Festival di Isola Jazz organizzato dall’omonima associazione, quindi la Sagra della Nutella e la Castagnata d’autunno, gestite ancora una volta dall’Unione Sportiva, senza dimenticare naturalmente la Festa degli Alpini e quella della Croce Rossa. Mattia Nesto
VALLE SCRIVIA ED ENTROTERRA GENOVESE Cammino Intervista a Giulio Assale, Sindaco di Isola del Cantone, sulla vicenda del biodigestore essenziale
Bilanci sempre più ristretti e risicati MATTIA NESTOO
@Mattia Nesto
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i rendo conto che per anni le Amministrazioni pubbliche non hanno brillato per efficienza nella gestione delle risorse ma negli ultimi anni, i bilanci sempre più risicati, stanno imponendo, soprattutto ai piccoli Comuni, dei veri e propri salti mortali per far quadrare i conti” con queste parole Giulio Assale, Primo Cittadino di Isola del Cantone, ci accoglie nel suo ufficio. Assale, come tanti suoi “colleghi”, è infatti impegnato quasi costantemente nel bilanciare i costi di una “macchina amministrativa” con sempre minor “benzina”: “Proprio per questo occorre stare bene attenti anche alle spese minime. Tuttavia confido nei cittadini,
In Val Trebbia sbarca Dr. Why
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utti voi vi starete domandando: ma chi è Dr. Why? Dr. Why è un simpatico scienziato un po’ pazzo che sarà una presenza fissa in Val Trebbia, a Torriglia e più precisamente al “Garitta Bar”. Infatti nello storico locale si potrà giocare il primo e l’8 aprile a questo divertente gioco e lo si potrà fare forniti di apposite tastiere utili per selezionare le risposte che si ritengono più corrette. Già perché “Doctor Why” è un super-quiz in cui l’abilità si fonda all’allegria. Ogni serata sarà animata da un apposito presentatore e le squadre si potranno scegliere nel più ampio piacere e libertà. Ormai la notizia che Doctor Why è “di casa” a Torriglia si è sparsa fino a Genova! La Val Trebbia una vallata a prova di… “superquiz”! Mattia Nesto
Per info: cell. 333.96.42.392 visitate la pagina Facebook “Garitta BAR”
Garitta Bar - Via Matteotti, 49 - Torriglia
i quali sono perfettamente in grado di comprendere questo momento non semplice”. Ma una delle questioni “sul banco” per il Comune di Isola del Cantone è, certamente, la vicenda legata al possibile “biodigestore” (impianto per la produzione di energia elettrica alimentato a biogas, ndr) che “dovrebbe” sorgere (e il condizionale è d’obbligo) a metà strada tra le frazioni di Mereta e di Prarolo, “per l’esattezza a 400 m da Prarolo ed a 700 m da Mereta, in località Camposaragna” ci dice il Sindaco. Il progetto presentato dalla società genovese Energa Srl è stato bocciato alla procedura di screening e rimandato al V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale, ndr): “Come Amministrazione abbiamo valutato quanto proposto da Energa – afferma Giulio Assale in modo netto – Tuttavia ci siamo, già da tempo, espressi negativamente. Ora la Energa – prosegue il Sindaco – volendo, può seguire la procedura del V.I.A. ma al momento non vi sono segnali di alcun tipo”. In questi ultimi mesi è stato ricostituito un’associazione spontanea di cittadini, chiamata “A.I.A.” (Associazione Isolese Ambientalista), già attiva 20 anni ai tempi del “problema Ramoco” (progetto di un impianto di smaltimento rifiuti tossici e nocivi in località limitrofa a Camposaragna), per contrastare l’insediamento del biodigestore. Il Comune come lo ha accolto?: “I miei concittadini sono persone, come già ho avuto modo di affermare, che sanno stare al mondo – risponde prontamente il Sindaco – quindi, pur rispettando gli ambiti di competenza in cui ci si muove laddove il fine è lo stesso, la collaborazione è massima ed è quindi ovvio che aumentino le possibilità di raggiungere il risultato voluto”. Il Sindaco tiene ancora a precisare che: “Gli isolesi non hanno preclusioni a priori sui biodigestori ma la localizzazione individuata, le dimensioni proposte e la “materia grigia” che il biodigestore dovrebbe ricevere oltre ai normali rifiuti
Nella foto il sindaco di Isola del Cantone, Giulio Assale, di professione medico veterinario
organici prodotti dai cittadini – spiega Giulio Assale – spaventano non poco e chiudono, di fatto, ogni porta alla disponobilità”. Cambiando argomento, ma rimanendo sempre in tema di “fruibilità ambientale”, domandiamo al Primo Cittadino quale sia, ad oggi, la situazione delle strade: “Fortunatamente non abbiamo avuto un inverno particolarmente rigido e con scarse precipitazioni – afferma Assale – tuttavia la situazione generale, credo non solo di Isola, è di un lento ma progressivo peggioramento delle condizioni dei manti stradali, perché mancano anche le risorse per la manutenzione ordinaria. Inoltre il nuovo Ente che ha sostituito la Provincia, ovvero la Città Metropolitana di Genova, pur con tutta la buona volontà, essendo un ente praticamente senza portafoglio, non può darci granché una mano”. Ma sulle strade, per affrontare un’altra questione, aleggia però anche un altro pericolo: è vero che gli avvistamenti di lupi in valle Scrivia sono aumentati? “Sì lo confermo – certifica il Sindaco – le segnalazioni sono ormai numerose ma non livello di pericolo lungo la strada, se non per il ri-
schio di incidenti. Tanto per dire – prosegue Assale – sono molti di più gli esemplari di daini o cinghiali. Tuttavia le segnalazioni di lupi nei Comuni dell’Alta Valle Scrivia sono in aumento. Si registrano anche dei danni ai greggi, limitati per via delle esigue consistenze di quest’ultimi” Lei ha mai avuto occasione di vederne uno di persona?: “No mai, però – dichiara il Sindaco – girano ormai sempre più spesso su internet video di lupi filmati lungo la strada oppure immortalati dalle fototrappole installate dalle Guardie Zoofile Provinciali”. Cambiando argomento, a livello demografico qual è la situazione ad Isola?: “Ormai – dichiara il Primo Cittadino – la popolazione si è attestata attorno alle 1500-1600 unità. Dopo gli oltre 3000 residenti dell’Ottocento e i meno di 1400 degli anni ‘70’80, ora la situazione è più o meno stabile”. Una domanda d’obbligo è quella sull’Unione dei Comuni: “Personalmente sono tra i fautori delle Unioni dei Comuni – afferma Assale – perché penso che la scarsità dei mezzi, delle strutture e, talvolta, la poca disponibilità di Amministratori capaci e con tempo da dedicare, porti necessariamente ad una confluenza delle competenze”. Prima di congedarci domandiamo il giudizio sull’Unione dello Scrivia (presieduta dal Sindaco di Busalla, Loris Maieron, di cui vi fanno parte la stessa Busalla, Isola del Cantone, Casella, Crocefieschi, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone, Valbrevenna e Vobbia, ndr). “Il giudizio è interlocutorio ma ci credo e voglio essere convinto – ci risponde l’intervistato – Sono convinto anche che le unioni, a livello generale, non debbono essere viste come una perdita di identità paesana, ma come un’opportunità perché mettendo in rete le diverse esigenze si razionalizzano i costi e si sfruttano le eccellenze e le opportunità. Quando i tempi, come questi, son duri occorre unire le forze!”.
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on una semplice mostra di presepi, ma un cammino per far riscoprire al visitatore quelli che sono i veri valori della vita, e il messaggio del “Cammino dell’Essenziale” recentemente inaugurato al Santuario di Nostra Signora della Guardia, l’edificio religioso che, forse ancora più della Cattedrale di San Lorenzo, è il punto di riferimento dei genovesi. Il Rettore del Santuario, Mons. Marco Granara, parla della scelta di questo museocammino: “cerchiamo di dare un messaggio ideale e morale a chi viene visitare il percorso e, ovviamente il Santuario, che l’uomo non vale per quello che ha, ma per quello che è”. E la sede non è casuale “alla fine del XV secolo, il Signore, per dare il suo messaggio non scelse i potenti di allora, ma un umile contadino, Benedetto Pareto, che, nella sua umiltà, mise le prime pietre del Santuario”. Il Cammino dell’Essenziale si apre con la rappresentazione della casa di Benedetto Pareto e continua con la Natività che viene rappresentata, spiega Mons. Granara “dapprima con la gioia di vivere dei pastori, dall’altro i Magi, con i loro doni che simbolicamente rappresentano i soldi l’oro, il successo l’incenso e il piacere terreno, la mirra”. Un messaggio fortissimo, continua il Rettore del Santuario: “i rappresentanti del potere si trovarono davanti ad un bambino, per di più nato in una stalla”: Il messaggio del Cammino vuole avvicinare, conclude Mons. Marco Granara “chi inizialmente viene a fare una semplice visita: quasi sicuramente la prima volta si capirà poco o nulla ma, piano piano, chi non vorrà fermarsi all’apparenza capirà diversi significati”. Fabio Mazzari
l’inchiostro fresco
VALLE SCRIVIA ED ENTROTERRA GENOVESE
Marzo 2016
Abbiamo intervistato il dirigente scolastico, Antonino Nicosia, chiedendo le novità didattiche
Forte Diamante
L’Istituto Comprensivo di Busalla si presenta MATTIA NESTO
riguarda invece l’edilizia scolastica, qual è la situazione ad oggi?: “Debbo ammettere sia positiva – ci risponde prontamente Nicosia – Il nuovo edificio scolastico di Sarissola è stato completato nel migliore dei modi ed ora anche quello preesistente sta subendo importanti lavori di adeguamento degli impianti tecnologici per ottenere le certificazioni. Per quanto riguarda invece il plesso di Busalla dove ci troviamo – continua nel discorso il nostro interlocutore – ormai gli interventi sono stati completati: ora abbiamo a disposizione un edificio completamente coibentato con le pareti insufflate, cioè ripiene di materiale isolante e dotato di pannelli fotovoltaici”. E invece per quanto riguarda le mense?: “A Busalla offriamo un servizio mensa
@ @Mattia Nesto
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no dei principali poli scolastici della Valle Scrivia è senza dubbio quello rappresentato dall’Istituto Comprensivo “Busalla-Mignanego”. L’Istituto ha la competenza sui plessi scolastici di Busalla, Sarissola, Crocefieschi e di Mignanego. Abbiamo intervistato il Dirigente Scolastico, Antonino Nicosia (oggi ad interim anche responsabile dell’Istituto Comprensivo “Casella-Montoggio-Valbrevenna”), che ci ha spiegato quali siano le principali direttive entro le quali si sviluppa “l’educazione in Valle Scrivia”. “Fortunatamente, in tempi come questi nei quali paesi e cittadine si svuotano – afferma Nicosia – qui possiamo contare su un numero stabile di iscrizioni che attestano gli alunni attorno alle 730 unità, con ben 90 alunni nelle scuole materne di Mignanego. Considerando – prosegue il nostro interlocutore – anche il plesso scolastico di Casella, che raccoglie altri 712 alunni, arriviamo a dover gestire un totale di 1500 alunni, un numero davvero considerevole”. Domandiamo al Dirigente Scolastico quali siano i punti “di eccellenza” dell’Istituto: “Ormai da tre anni offriamo ai nostri alunni, in collaborazione con la Polizia delle Comunicazioni (l’ex Polizia Postale, ndr) e l’Associazione genovese Alid, leader nella distribuzione e divulgazione della filosofia del software libero, una completa formazione sui rischi legati alla navigazione in rete, con lezioni nelle quali proponiamo il corretto comportamento di fronte ad Internet”. Sempre rimanendo in tema, domandiamo all’intervistato, a quali progetti abbia aderito il suo complesso scolastico: “Recentemente – ci spiega Nicosia – abbiamo inserito nel nostro piano triennale un ciclo di studi e analisi sulla Costituzione, grazie alla collaborazione di un insegnante che la drammatizzerà, rendendo il tutto uno spettacolo teatrale”. Per quanto
Alcuni progetti sociali
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urante la nostra intervista al Dirigente Scolastico, Antonino Nicosia, sono emerse anche alcune iniziative davvero interessanti a sfondo sociale: “Qualche settimana fa abbiamo avuto un incontro con le scuole della Valle Scrivia e quelle private dell’infanzia – ci dice il nostro interlocutore – per un progetto volto ad individuare nella comunità non italiana, presente sul territorio, un certo numero di soggetti, provenienti da nuclei famigliari in difficoltà economica, per poi affidargli un impiego all’interno dei plessi scolastici stessi, favorendo l’inclusione sociale”. Si è parlato anche di altri progetti?: “Non in quell’occasione – risponde l’intervistato – tuttavia vi è il Progetto Pippi, il quale prevede che i Comuni tramite le Regioni individuino delle famiglie prima che a farlo siano i servizi sociali, in modo tale da anticipare possibili problemi”. Come giudica la comunità non italiana presente a scuola? “Gli alunni provenienti dai quattro angoli del globo non ci fanno registrare preoccupazioni, anzi sono ben inseriti – afferma con decisione Nicosia – comunque occorre continuare a fare opera di divulgazione, per aiutarli ad uscire, ad esempio, dalla nostra infinita burocrazia. Un alunno consapevole sarà un cittadino responsabile”.
Alunni di Isola del Cantone in visita al monumento della Costituzione di Novi Ligure, invitati dall’inchiostro fresco
per le scuole elementari una volta alla settimana appoggiandoci, come fornitura, al centro pasti di Ronco Scrivia – spiega il Dirigente – mentre a Sarissola c’è la mensa in loco, come a Mignanego”. Al termine della nostra intervista una domanda è d’obbligo: qual è il “bacino di utenza” dell’Istituto Comprensivo?: “Naturalmente l’alta Valle Scrivia – ci risponde Antonino Nicosia – anche se ultimamente numerosi ragazzi da Serravalle e da Arquata Scrivia si iscrivono da noi perché sono più comodi con i trasporti, come ci dimostra il plesso scolastico Primo Levi, praticamente ubicato di fronte alla stazione ferroviaria busallese”. A Busalla insomma a scuola ci si può arrivare comodamente in macchina, in treno e anche “a pedibus”!
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restigioso riconoscimento per Forte Diamante, il solenne forte sito nel Comune di Sant’Olcese e che con la sua possente mole “domina” Genova. Infatti La rivista Skyscanner, specializzata in viaggi e turismo, ha stilato una classifica delle venti fortificazioni più belle del nostro paese, nella quale, oltre al Forte Diamante di Sant’Olcese, compaiono edifici molto famosi quali il Castello Aragonese di Ischia (NA), la Rocca Scaligera di Sirmione (BS), il Forte di Bard (AO), Castel dell’Ovo di Napoli. Forte Diamante è inoltre l’unica fortificazione della Liguria ad essere inserita in questa prestigiosa classifica. (f.m.)
Le scuole medie “Vito Scafidi” di Sarissola
Una scuola aperta al futuro
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a scuola secondaria di primo grado “Vito Scafidi” di Sarissola, frazione di Busalla, è quello che si potrebbe definire un esempio di “scuola proiettata nel futuro”. Infatti l’edificio, intitolato alla memoria di Vito Scafidi, studente di Rivoli scomparso a causa del crollo della sua scuola, si presenta come un plesso scolastico interamente anti-sismico, termo-isolante e dotato di riscaldamento a pavimento.
Accompagnati dalla prof.ssa Maria Rosa Allegri i redattori de “l’inchiostro fresco” hanno potuto fare un “tour panoramico” dell’edificio, rimanendo letteralmente incantanti dalla razionalità degli ambienti, dalla ricchezza della dotazione di computer e lavagne “LIM” (le lavagne di ultima generazione) fino all’ampiezza delle aule. “Questa scuola è sorta – ci dice la prof.ssa Allegri – per iniziativa della precedente Ammini-
strazione di Busalla che, con il Sindaco Mauro Pastorino, si è molto impegnata in questo senso”. Tutte le aule presentano dei banchi “speciali”, ovvero ergonomici che “crescono”, con gli studenti, ovvero vengono regolati sull’altezza dei ragazzi. Quando le scuole sono così belle e accoglienti, studiare è un vero piacere. Questo per noi è la “buona scuola”. Mattia Nesto
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l’inchiostro fresco
VALLE SCRIVIA ED ENTROTERRA GENOVESE
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Partecipatissima assemblea pubblica a Campomorone con diversi esperti
Terzo Valico, alta tensione tra Genova e Alessandria U n incontro pubblico affollato e dai toni accesi, quello che si è tenuto sabato 18 febbraio nella bella struttura del “Cabannun” di Campomorone, argomento sul tavolo il Terzo Valico Ferroviario e, soprattutto, i problemi e i rischi per la cittadinanza che esso comporta. L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale, dopo diverse pressioni delle liste di minoranza, è stato introdotto dalla sindaco Paola Guidi: “dopo esserci affidati a diversi altri canali che, nonostante tutto, non hanno eliminato la disinformazione e l’allarmismo che riguardano quest’opera”. La particolarità dell’incontro di Campomorone è che, probabilmente per la prima volta, le discussioni relative a questa grande opera hanno varcato i confini provinciali e re-
gionali, occupandosi della situazione sia dal versante genovese che da quello alessandrino. Ad intervenire nella serata pubblica al Cabannun diversi esperti del settore, il dott. Alberto Mallarino, rappresentante e portavoce dei comuni coinvolti dal Terzo Valico Ferroviario per la Provincia di Alessandria, il dott. Massimo d’Angelo, responsabile del Centro Sanitario Amianto del Piemonte e considerato uno dei massimi esperti a livello nazionale sui rischi da amianto, il dott. Adriano Musitelli, responsabile di Arpa Liguria per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale, l’ing. Stefano Maggiolo, direttore del dipartimento genovese di Arpa Liguria e il dott. Lorenzo Marenzi, dirigente dell’Asl 3 Genovese. Le relazioni degli esperti sono state precedute dall’intervento del primo
Una “rivoluzione” chiamata menopausa
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er gli esseri umani e in particolar modo per le donne, il cosiddetto “fattore ormoni” è uno dei fattori più importanti per comprendere il buon funzionamento di un organismo. Con il sopraggiungere della menopausa infatti, numerosi sono i cambiamenti che giusto gli ormoni provocano all’interno dell’organismo femminile. Tra i molti cambiamenti uno dei più evidenti è quello legato alla progressiva perdita di densità dell’elasticità della cute, già messa a “dura prova” dagli agenti atmosferici e da questioni ambientali (radiazioni UV, inquinamento, smog), senza considerare uno stile di vita spesso frettoloso e sregolato (stress, alimentazione scorretta, fumo e alcol), tutti fattori che accelerano questo processo. Questo perdita di tono, se è anche un processo legato naturalmente all’età, viene anche accelerato proprio dalla menopausa, con vere e proprie variazioni strutturali che accadono negli strati “più profondi” dell’epidermide (ovvero quelli responsabili di rendere la cute più morbida e vellutata). Tutto questo, con un
linguaggio scientifico, viene indicato come “riduzione della sintesi delle fibre elastiche che sostengono il derma”. Tuttavia non bisogna disperare: infatti è disponibile presso la farmacia “Lasagna” in via Vittorio Veneto 46 a Busalla l’integratore alimentare “FLAVOselect Donna”. Questo integratore è la soluzione ideale per tutte le donne che “entrano” nella menopausa e possono avvertire qualche disturbo. Infatti, realizzato a base di soia, FLAVOselect contribuisce al pieno contrasto dei disturbi legati alla menopausa. Inoltre la presenza del luppolo favorisce il sonno e di conseguenza fa maggiormente rilassare, allontanando lo “spettro” dello stress. Il blister da 30 compresse è in vendita a 16,50 €. Mattia Nesto
ne, possiamo ridurlo al minimo” e tranquillizzando infine al cittadinanza: “i dati dimostrano che la qualità dell’aria è identica al resto della Provincia”. Al termine dell’incontro pubblico è stata data voce ai cittadini presenti in sala, tra cui vi erano diversi esponenti del Movimento No-Tav, che hanno dato vita ad un acceso dibattito sui rischi e sull’utilità dell’opera. “L’inchiostro fresco” è disponibile a dar voce, nel prossimo numero, alle associazioni ambientaliste, qualora volessero far sentire la loro voce su questo argomento. Fabio Mazzari
cittadino campomoronese, Paola Guidi, che ha ricostruito la cronistoria del cantiere di Cravasco e della scoperta di rocce amiantifere avvenuta alla fine dello scorso luglio. Il dott. Mallarino, primo relatore dell’incontro, ha parlato della grande opportunità del lavoro congiunto tra le due province, in materia di Terzo Valico, ricostruendo la storia recente di quest’opera, iniziata nel novembre 2003 con l’approvazione da parte del CIPE nazionale. “L’allegato 1.6 del progetto preliminare dell’opera - ha spiegato il dott. Mallarino - indica le procedure da mettere in atto nel caso venga scoperta, nel corso dei lavori, la presenza di rocce amiantifere. Rocce che - ha proseguito Mallarino - si trovano nella zona del Passo della Bocchetta e a Voltaggio”. Il rappresentante dei comuni alessandrini ha poi parlato del diverso approccio che provoca la notizia della presenza di amianto, quello emotivo e quello scientifico: “il primo è comprensibile - ha detto - ma dobbiamo attenerci al secondo, quello corretto”. Massimo d’Angelo, nel suo intervento, ha parlato della grande differenza che vi è tra l’amianto grezzo e quello lavorato: “la parola amianto fa sempre pau-
ra - ha puntualizzato il dott. D’Angelo - ma come quello di Casale Monferrato (di cui si occupa in prima persona) e la zona del cantiere del Terzo Valico, sono totalmente diversi”. Riguardo alle patologie legate alle fibre di amianto D’Angelo ha chiarito che “i rischi dipendono dalla composizione delle fibre. Il rischio c’è, ma va commisurato alla probabilità di verificarsi dell’evento, non è possibile che una sola fibra possa provocare una patologia, come erroneamente viene creduto”. L’Arpa Liguria, l’agenzia regionale che si occupa della meteorologia e dell’ambiente, tramite i responsabili, il dott. Adriano Musitelli e l’ing. Stefano Maggiolo, ha illustrato gli ambienti su cui lavora, mostrando anche, per la prima volta, i dati ufficiali dell’aria rilevati nella zona di Isoverde. Dati che non evidenziano sforamenti rispetto alla norma. Infine, il dott. Lorenzo Marenzi, dell’ASL 3 Genovese, ha concluso gli interventi dell’incontro, parlando dell’attenzione della sanità locale, attraverso un campionamento capillare, per garantire la salute dei cittadini spiegando però che “in natura il rischio zero non esiste mai ma, attraverso la prevenzio-
A Busalla la Croce Verde chiede una
Automedica
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alle parole ai fatti, in Valle Scrivia la battaglia per l’automedica per garantire un primo soccorso sanitario, sta andando avanti a vele spiegate. Dopo le prese di posizione della Croce Verde di Busalla, con il presidente Giuseppe Coniglio che si è fatto promotore della battaglia per il diritto alla sanità in Valle, la politica locale si è mossa, cominciando dai consiglieri comunali di minoranza. A Busalla a portare avanti la battaglia sono stati Giacomo De Andrea (della lista “Busalla, un nuovo dì”) e Adriana Picollo (della lista “Busalla punto e a capo”) e, nel corso delle settimane, la richiesta dell’automedica è stata appoggiata anche dalle amministrazioni comunali della Valle Scrivia, che hanno aderito alla proposta lanciata dalla Croce Verde di Busalla e delle altre pubbliche assistenze locali (Croce Rossa di Ronco Scrivia, Savignone e Montoggio), Croce Bianca Mignanego, Croce Verde Casella, dove il presidente Luciano Mereta ha appoggiato Giuseppe Coniglio, Croce
Verde Vobbia, Casella e Crocefieschi. Le firme, raccolte dai volontari delle pubbliche assistenza ogni settimana nei diversi comuni, sono indirizzate alla politica locale, ovvero la Regione Liguria e la Città Metropolitana di Genova, enti che, malgrado rassicurazioni e prese di posizioni favorevoli, nei fatti, sembrano essersi fino ad oggi dimenticati dell’entroterra genovese e dei suoi problemi. Con questa raccolta di firme la Valle vuole far sentire la propria voce nei “palazzi del potere”. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Croce Verde Busalla, Giuseppe Coniglio, che ha detto “abbiamo raccolto un numero di firme oltre le nostre aspettative”. L’alta Valle Scrivia, dopo la chiusura dell’ospedale “Luigi Frugone” di Busalla, avvenuta nel 2010, è senza presidio sanitario, situazione aggravatasi dopo il taglio del pronto soccorso dell’ospedale “Luigi Gallino” di Pontedecimo, che opera attualmente sulle dodici ore e solamente per quanto riguarda i codici bianchi e verdi. (f.m.)
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Calcio e solidarietà
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opo il Torneo di Carnevale e la super edizione di Pasqua, l’Associazione Dilettantistica Boys Calcio continua nell’organizzazione di manifestazioni giovanili, questa volta nel segno della solidarietà. È previsto infatti per il 22 maggio presso il campo sportivo di Castelletto d’Orba la sesta edizione “Telethon” in collaborazione con la Don Bosco di Alessandria, l’Aurora di Alessandria, la Pozzolese e il patrocinio del Comune di Castelletto d’Orba. Dalle 9 alle 19 partite di calcio riservate alle categorie Esordienti 2004, Pulcini 2005, 2006, 2007. Né vincitori, né vinti, ma tutti insieme “Vincenti” con ingresso ad offerta di € 5; tutti pagano, compresi allenatori e dirigenti. Interverranno responsabili di Telethon, mentre c’è la possibilità di pranzare all’interno del Palazzetto. Degna di menzione invece l’iniziativa “Tutti insieme per Diego” in programma sabato 28 maggio in collaborazione con la Polisportiva Comunale Castellettese. E’ una dimostrazione di quanto la solidarietà nello sport non abbia confini in quanto l’incasso verrà devoluto alla famiglia del piccolo Diego, un bambino di dieci anni che vive a San Martino di Paravanico, frazione di Ceranesi, vittima nel 2014 di un incidente tanto fortuito quanto devastante che gli cambiò per sempre la propria vita. Mentre Diego giocava con il fratellino Francesco fu colpito accidentalmente in testa da un attrezzo agricolo danneggiando la scatola cranica e provocando danni neurologici. I Boys Calcio e la Castellettese sensibili a questa gara di solidarietà organizzano un torneo riservato alle categorie Pulcini 2005/2006/2007 e Piccoli Amici. Enzo Prato
Le storie de “Il Cortile” di Acqui Terme: Pierino Morando e le caramelle “Coppi”
Una “dolce” vita in sella MATTIA NESTO
@ @Mattia Nesto
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a qualcuno di voi se le ricorda le mitiche caramelle Coppi?” ci chiede Pierino Morando, astigiano di nascita ma acquese da una vita, mentre con il suo sguardo buono osserva le varie bicilette e divise cicliste esposte ne “Il Cortile” di Acqui Terme. “No, sinceramente non l’abbiamo mai sentite nominare” rispondiamo noi, redattori inchiostriferi, molto incuriositi. “Erano delle caramelle prodotte ad Acqui Terme da una fabbrica sul finire degli anni Cinquanta. Andavamo molto di moda perché ad esse era legato il nome del Campionissimo, il quale, tra l’altro, mi pare detenesse una parte della società” ci risponde Morando, mentre ci racconta la sua “dolce” vita in sella. Una vita con il “pallino” della bici iniziata ad Asti ma che, ben presto, avrebbe avuto a che fare con Acqui: “Ad Asti ho cominciato a correre per diverse squadre amatoriali, tra cui la Gerbi ma poi, compiuti i 19 anni, mi sono dovuto, per forza di cose, trovato un mestiere – ci racconta Pierino Morando – Ho trovato un impiego in una fabbrica di Acqui Terme che produceva le caramelle Coppi, proprio quelle di cui prima vi parlavo”. Ma ad Acqui la sua passione per la bici venne meno: “No, macché! – ci risponde pronto l’ex ciclista – Ad Acqui c’era un ambiente molto vivo e dopo aver, diciamo così, girato alcune squadre ho corso per quasi un decennio con la Arata, uno dei più ricordi che ho”. Morando ci descrive quelle corse degli anni Cinquanta, corse fatte tutte di
Il ciclismo è uno sport massacrante, ma pur sempre uno sport per veri appassionati e gentiluomini: tutti in sella immersi nella natura “fatica e grinta”: “Ricordo una volta quando, credo per i Campionati Regionali Piemontesi – descrive il nostro interlocutore - io assieme a dei miei amici andammo a Torino, corremmo la gara e poi, tutti insieme, al ritorno tornammo ad Acqui. Se solo ci penso mi sento male dalla fatica, ma che divertimento!”. Chiediamo al corridore se abbia mai avuto a che fare con qualche “big” delle corse: “Dunque una volta ebbi uno scambio di vedute, diciamo poco amichevole, con
Premiato Massignan
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resso i locali del Convento in piazza Cappuccini in Ovada, venerdì 11 marzo è stato consegnato il premio “Protagonisti nello sport” a cura dell’ASD Ovada in Sport. Pur essendo nato nel 1937 ad Altavilla Vicentina, Imerio Massignan, per origini della moglie, dal 1977 si è stabilito a Silvano d’Orba dove ha messo salde radici. Nella sua esistenza il corridore vicentino ha “macinato” in bicicletta oltre 600.000 chilometri ed altri continua a percorrerli anche ora che è pensionato. In carriera Massignan prese parte a ben 11 Giro d’Italia con un secondo posto. (e.p.)
Learco Guerra – spiega Pierino Morando – Guerra faceva parte della giuria e seguiva la corsa da una camionetta. Era una corsa dura, piena di fatiche e Guerra prendeva sistematicamente in giro i ciclisti che venivano staccati nei tratti in forte pendenza. Allora io – prosegue il racconto – non ho fatto altro che avvicinarmi e dirgli: eh no, sarai anche un gran campione, ma tu sei un gran maleducato!”. Dopo una sonora risata, avvicinandosi il momento dei saluti, chiediamo all’acquese il suo ricordo migliore in bici: “Porto gni ricordo nel mio cuore, tuttavia – afferma Morando – quando, dopo aver ripreso a correre dopo un periodo di stop, da amatore vinsi i Campionati Italiani di Perugia, beh, lì toccai davvero il cielo con un dito… anzi con una ruota!”.
Torneo di Pasqua
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ltre 60 squadre alla 30° edizione del Torneo di Pasqua presentato dall’ASD Boys Calcio. Un vero record per una ricorrenza straordinaria per il calcio giovanile. Dopo la chiusura delle iscrizioni si procederà alla stesura del calendario con le gare che si giocheranno su ben quattro strutture: il Geirino di Ovada, il campo sportivo Comunale di Molare, lo “Stefano Rapetti” di Silvano d’Orba e il campo sportivo in Località “Castelvero” di Castelletto d’Orba. Avvio del torneo giovedì 24 marzo; finali il 28 al Geirino di Ovada dopo la sosta della Pasqua. Le squadre Giovanissimi 2001: Boys Calcio, Sampierdarena 1911, Ligorna 1922, Valenzana Mado, GSD Levante C. Pegliese, Bollengo Albiano di Ivrea, Nuova Oregina, Colline Alfieri Don Bosco. Giovanissimi 2002: Boys Calcio, S. Domenico Savio Rocchetta, Sampierdarena, Levante C. Pegliese, Vallesturla Meeting Club, Felizzano, Visconti Milano, Stazzano. Esordienti 2003: Boys Caclio, Bogliasco, Ledakos, Levante C. Pegliese, Asti, James di Genova. Esordienti 2004: Boys Calcio, Virtus Canelli, Bogliasco, Felizzano, Pontedecimo, Novese, Aurora Alessandria. Pulcini 2005: Boys Calcio, Meeting Club Vallesturla, Levante C. Pegliese, Aurora Al. Valenzana Mado, San Fruttuoso, Don Bosco Al. Pulcini 2006: Boys Calcio, Bogliasco, Levante C. Pegliese, San Fruttuoso, Pozzolese, Alessandria, Aurora Al. Pulcini 2007: Boys Calcio, Bogliasco, Ledakos, Levante C. Pegliese, Polisportiva Arci Merlino, Alessandria, Meeting Club Vallestura. Piccoli Amici: Boys Calcio, Levante C. Pegliese, Polisportiva Arci Merlino, Diavoletti Calcio Vercelli, Bogliasco, San Fruttuoso. Enzo Prato
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l’inchiostro fresco
SPORT
Marzo 2016
A spasso con Stefano: la rubrica curata da Stefano Milano fa tappa a Finale Ligure
Gianluca Bombara si prepara per il
Tra le grotte del Montesordo
Gran Tour d’Europa G
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l fascino della Liguria sta nel regalare zone stupende concentrate in un piccolo spazio. E’ il caso del Finalese che unisce nello stesso territorio mare e rocce, tutto questo sempre rimanendo a pochi km dalla costa. Il Finalese è conosciuto più per le sue falesie e le sue grotte, che per le sue spiagge; più per l’arrampicata e altro, che per la “tintarella”. L’escursione in sé ha uno sviluppo ridotto, proporzionata alla concentrazione di cose da vedere. Il giro viene impreziosito dalla visita di grotte e zone simbolo di Finale, si tratta per lo più di sentieri non segnati che richiedono un certo spirito di avventura e abilità. Bisogna raggiungere loc. Perti, sopra il caratteristico centro di Finalborgo. Si supera Perti e si prosegue. I mezzi si lasciano presso le C.se Valle sulla stradina che porta a loc. Montesordo; da qui parte il sentiero. Dal parcheggio si ha subito una vista sulle pareti di Montersordo, sotto le quali passa il nostro giro. La prima tappa è l’antica chiesetta di Sant’Antonino, con la sua grotta (visitabile) all’interno della cripta. La chiesa sorge all’interno dei resti del complesso del “Castrum Perticae”, di età medioevale. Al di sotto del complesso vi è un imponente antro con panoramica vista sulla valle dell’Aquila, Bric Pianarella e Tre Frati. Tornando indietro e costeggiando le falesie del Montesordo si raggiunge così la Grotta dell’Edera, maestoso pozzo con arco naturale, visitabile all’interno. E’ possibile anche affacciarsi dall’alto; nei pressi vi è anche una cava romana. Continuando lungo il percorso, per tracce si raggiunge l’Alveare con le sue caratteristiche formazioni calcaree e dopo poco la Grotta du Prinsipà (o Grotta di S. Martino, visitabile). Passando al di sopra dell’abitato di Montesordo si raggiunge l’imponente ingresso della Grotta della Pollera, con a sinistra il suo arco naturale. Si passa sopra l’arco e per boschi di lecci, con una deviazione, si raggiuge la Grotta della Pozzan-
ianluca Bombara è un’amante delle sfide. E il giovane ciclista alessandrino dopo aver compiuto, nella primavera del 2015, “l’impresa” del Giro d’Italia in solitaria (che il nostro giornale aveva seguito “tappa dopo tappa”) è ora pronto per un’altra avventura: “ItalyToHolland”, ovvero un “Gran Tour d’Europa” dall’Italia all’Olanda, passando per Svizzera, Francia, Germania e Belgio. “Ho scelto un percorso del genere perché, oltre che italiano, mi sento anche europeo – ha spiegato Bombara per motivare la sua scelta – Debbo ringraziare l’Associazione Sportiva Bikyife e il Museo della Gambarina di Alessandria che mi hanno dato una mano, così come Gian Piero Montecucco, che io chiamo, simpaticamen-
ghera prima (visitabile), poi l’Arma di Sant’Eusebio (foro di accesso sul fondo dell’antro). Ritornatati al punto in cui si era deviato, si prende la traccia ora segnata che segue la valletta (Val Ergea), fino a incontrare le formazioni rocciose dei Tre Frati, che dominano dall’alto la Val-
le Aquila e Bric Pianarella, con alle spalle Bric Grigio e Bric Scimarco. A questo punto costeggiando le pareti del Bric Scimarco sulla sinistra, si potrà scorgere a destra l’ingresso della Grotta dello Scimarco (visitabile). L’anello si chiude con il ritorno alla deviazione per Sant’An-
tonino, da qui al punto di partenza. Decisamente un’ escursione avventurosa, che ha il pregio di regalare emozioni inaspettate grazie all’esplorazione di grotte e ai posti insoliti visitati. Stefano Milano
te, il mio mentore”. La partenza è fissata per lunedì 18 aprile davanti al Museo della Gambarina di Alessandria alle ore 10, con poi il ritorno previsto il 29 maggio al “Museo dei Campionissimi” di Novi Ligure. Proprio come all’epoca dei grandi poeti e romanzieri che, dal Nord Europa, scendevano in Italia per “abbeverarsi” della cultura del Belpaese, ora Gianluca Bombara è pronto a viaggiare su due ruote per tutto il continente. “On the road again!” L’iniziativa ha già avuto il patrocinio del CONI sia a livello nazionale che regionale. Un bel riconoscimento per un atleta giovane e volenteroso come Gianluca Bombara: un ciclista veramente “fuori di gamba”! Mattia Nesto
Pozzolo e Carbonara unite
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mportante notizia nel mondo del volley giovanile. La Pozzolese Volley infatti, in accordo con Roberta Ghisiglieri Presidente della A.S.D. Sport Village di Carbonara, ha annunciato la collaborazione per la stagione 2016/2017 tra le due società. Un traguardo importante per il settore giovanile delle due compagini che sicuramente trarrà giovamento da questa nuova unione. (m.n.)
Giochi sportivi studenteschi: grande affermazione per gli ovadesi che si sono fatti onore in tutte le discipline
Media Pertini superstar: è podio provinciale S i è svolta al campo scuola di Alessandria la fase provinciale di corsa campestre dei Giochi Sportivi Studenteschi per l’anno scolastico 2015/2016. I partecipanti, quattro per categoria, sono stati coloro che, alla fase distrettuale del 5 novembre scorso al Geirino di Ovada, hanno registrato il miglior piazzamento. Per la categoria Ragazzi/Ragazze: Diego Colombo, Luca Torelli, Cesare Arecco, Gabriele Piccardo, Anita Perfumo,Valentina Pastorino, Carolina Bottero, Veronica De Feudis. Per la categoria Cadetti/e: Andrea Muscarà, Matteo Pellegrini, Lorenzo Gaggero, Leonardo Rivanera, Sara Sciutto, Giulia Tarantino, Egle Zeli, Giulia Parodi. Per gli ovadesi non si è trattato di una passeggiata in quanto i ragazzi della Scuola Media “Pertini” hanno gareggiato con i migliori atleti delle Scuole della provincia. Ottimi i piazzamenti di tutti, in particolare il podio per Anita Perfumo 2° assoluta, Valentina Pastorino 3° assoluta e Diego Colombo 4°assoluto. Il prossimo appuntamento è con la fase provinciale di Atletica che si svolgerà il 21 aprile ad Alessandria. Enzo Prato
l’inchiostro fresco
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Pioggia di medaglie per la ASD Ginnica Vallestura
Una squadra di campionesse a Campo Ligure
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ttima prova delle giovani ginnaste dell’ASD Ginnica Vallestura di Campo Ligure nella prima prova PGS categoria Promo e Piccole Promesse. Nella palestra di Via delle Trincee a Savona domenica 21 febbraio sono scese in campo le più giovani atlete (dai 4 ai 7 anni) delle società liguri affiliate alla Polisportive Giovanili Salesiane per affrontare la prima prova del calendario 2015/2016. Le bimbe della Ginnica Vallestura, allenate da Gianna Barni e da Sabrina Murtinu, in una cornice di folto pubblico attento e divertito, si sono cimentate nei consueti tre attrezzi delle categorie giovanili: corpo libero, trave e volteggio. Nelle piccole promesse, che sono le più piccole (asilo) hanno partecipato Penelope Mochi, Ginevra Cardaciotto e Nicole Olivieri con ottimi risultati per tutte. Più combattuta la lotta per il podio nella categoria supermini avanzato ove le nostre tre rappresentanti (Lucrezia Prato, Lucia Pusceddu e Cassandra Pizzorno) non hanno raggiunto il gradino più alto nella generale (seconda Lucrezia e terze a pari merito Lucia e Cassandra) ma nelle classifiche all’at-
trezzo trovano un primo posto con Lucia nel corpo libero e due secondi posti con Lucrezia al volteggio e Cassandra alla trave. Numerosissimi i partecipanti alla gara delle supermini (42 partecipanti con ben otto nostre rappresentanti: Asia Olivieri, Martina Cardaciotto, Eleonora Mascio, Olivieri Ester, Angelica Timossi, Carolina Pesce, Giulia Berardi e Lara Lopez). I risultati più interessanti sono nella generale il quarto posto di Carolina, il sesto di Martina e settimo di Asia, mentre negli attrezzi di rilievo il terzo posto alla trave di Carolina. Samantha Brussolo
Lo sport è giovane e molto tenero in Valle Stura
La settimana bianca a Chamois nel racconto e nella testimonianza dei protagonisti
Gli studenti di Busalla a scuola di sci C ome tutti gli anni l'Istituto Comprensivo di Busalla ha organizzato la settimana bianca per la scuola Secondaria di Sarissola e Mignanego. Quest'anno ci siamo recati a Chamois, in Valle D'Aosta, un bellissimo paesino di fronte al Cervino ed accessibile soltanto attraverso una cabinovia. Abbiamo frequentato una scuola di sci che prevedeva cinque ore di lezione al giorno guidate da maestri. La sera, le attività erano varie: abbiamo fatto passeggiate per il paese al chiaro di luna osservando le stelle, partecipato ad una lezione di nivologia, incontrato il più anziano artigiano del luogo e l’ultima sera ci siamo divertiti come pazzi ballando in discoteca. Molti ragazzi che non avevano mai sciato, a fine settimana, sono riusciti a fare anche le piste più difficili! Per tutti noi è stata un'esperienza fantastica, ricca di nuove amicizie, divertimento e apprendimento; speriamo vivamente che la scuola possa ancora organizzare questa meravigliosa attività il prossimo anno! Gli alunni sciatori
Sportivi di sempre
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abato 27 febbraio si è riunita la Consulta Regionale U.N.V.S. (Unione Nazionale Veterani dello Sport) presso il Museo dei Campionissimi. La giornata è stata anche l’occasione per festeggiare i cinquant’anni di attività della sezione novese. Un traguardo importante che sottolinea come “lo sport è un amore che dura per sempre”. Mattia Nesto
l’inchiostro fresco Marzo 2016
Voi scegliete il cioccolato. L’abbinamento giusto con un buon bicchiere di vino ve lo consigliamo noi!!! a u q s a P a n o u B
grafica: edcomunicazione.com
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