Inchiostro Novembre 2014

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l’inchiostro fresco

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2014 Nel Magazine tre pagine dedicate ai ferrovieri e a un ricordo di Cesare Pozzo in una ricerca diOttobre Lorenzo Robbiano

La voce del tuo territorio

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ANNO XIX / N. 8 - OTTOBRE 2014

Sped. in abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B. / Alessandria / nr 570 anno 2005 / Taxe perçue / Tassa risc. ord. (inf. 500 pz)

Dal 9 al 13 ottobre: il finimondo su Genova e nell’Oltregiogo NOVI LIGURE Sul nostro sito servizi e filmati a cura di Virginia Calissano, Fabio Mazzari e Mattia Nesto

Quando Rondinaria era come un Cantone svizzero prima dei barbari

La tramvia “Novi-Ovada” I n questo giornale già si è parlato della tranvia “Novi-Ovada”, che, inaugurata nel 1881, fu attiva fino al 1952. Definirla tranvia è però limitativo, visto che fu costruita a scartamento ordinario, ed era collegata ai binari della rete ferroviaria ordinaria a Ovada, Novi Ligure, e, attraverso la diramazione da Basaluzzo, anche a Frugarolo; inoltre aveva una lunghezza di circa 24 km, (di cui 7 in sede propria), oltre ai quasi 9 km della diramazione per Frugarolo. Era a binario unico, con raddoppio per l'incrocio nelle principali stazioni. Tra Novi e Ovada c’erano, oltre quelle di partenza e arrivo, quattro stazioni: Basaluzzo, Capriata d'Orba, Castelletto d'Orba e Silvano d'Orba; e otto fermate a richiesta: Cattanietta, Michelina, Sant'Antonio, Predosa, Villa Sauli, Lerma, Lercaro, Tagliolo Monferrato (per le principali di queste ultime località la fermata si trovava presso il bivio con la strada provinciale che conduceva ai relativi paesi). segue a pag. 2

Il Quarto Valico C

ome avevamo già scritto su questo giornale (“Il trenino della Valle dell’Orba”, febbraio 2010), negli anni Cinquanta, il traffico era un decimo rispetto all’attuale: l’urbanizzazione più ridotta, ogni cittadina aveva le sue scuole, la maggior parte dei lavoratori era impiegata vicino a casa, la spesa si faceva nei negozi sotto casa e non nei centri commerciali. Oggi gli spostamenti giornalieri sono moltiplicati. Perciò, i tempi di percorrenza sulla Provinciale Novi-Ovada si allungano: traffico intenso, semafori, rotonde, autovelox, paesi che dilatano a dismisura il proprio

concentrico, mezzi agricoli lenti e difficili da superare, rendono il tragitto irto di ostacoli e spesso impongono una velocità media di percorrenza molto bassa, senza considerare le eventuali condizioni climatiche avverse. Investire per ripristinare opere come il trenino della val d’Orba avrebbe costi molto minori rispetto alle “grandi-opere”, inutili e controverse, quali ad esempio la linea ad alta velocità. Dalle colonne di questo giornale allora vorremmo lanciare una

La colpa dei barbari

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vevo sette anni quando feci il mio primo e ultimo viaggio sulla “NoviOvada” per andare in villeggiatura a Capriata d’Orba. Salendo a Novi, mio padre mi mise a cavalcioni del vano motore della “Littorina” e così seduto mi gustai tutto quel tragitto che, tra curve e saliscendi, si addentrava nella piana della valle dell’Orba. Eravamo nel 1952 e di lì a poco una classe politica dalla mano barbara avrebbe decretato, perorando l’avvento, come si diceva allora, della più “comoda corriera”, la fine di quel trenino, un vero gioiello di ingegneria ferroviaria, che se ancora fosse in esercizio, oggi Rondinaria sarebbe una piccola Svizzera. Gian Battista Cassulo

segue a pag. 2

Nelle pagine centrali Urbe e Sassello insieme per la frana di Piampaludo: un Consiglio Comunale convocato a cielo aperto


l’inchiostro fresco fresco 2 l’inchiostro Ottobre 2014

ALL'INTERNO ALTRE PAGINE DEDICATE AI FERROVIERI Un ritorno al passato - prosegue dalla prima pagina

La stazione capolinea di Ovada si trovava in piazza Castello, dove esiste ancora, destinato ad altri usi, l’edificio dell’ex stazione. A Novi Ligure vi era un altro binario di raccordo, usato per il trasporto di carri merci, con la Genova-Torino (fino al 1905 appartenente alla Ferrovia Mediterranea, poi acquisita dalle Ferrovie dello Stato). Ad Ovada, fu costruita anche la rimessa per locomotive e carrozze (l’edificio è stato in seguito utilizzato come deposito degli autobus della SAAMO). A Novi Ligure fu poi realizzata negli anni trenta un’altra rimessa destinata a sosta e manutenzione delle littorine. La gestione fu affidata fin dall’inizio alla Società Anonima per la Ferrovia della Valle d'Orba (SAFVO). Nel 1933, questa fu sostituita da una nuova società, con sede in Genova, denominata Società Ferroviaria Val d'Orba (FVO), che vedeva la partecipazione anche delle acciaierie ILVA di Novi Ligure, interessate al trasporto merci e della provincia di Alessandria. In quegli anni furono anche sostituiti i binari, con un tipo più robusto del precedente e quindi adatto anche a sostenere carichi pesanti. Infatti, nel 1936 venne realizzato il collegamento del capolinea di Ovada, con la stazione FS di Ovada Nord, con un tratto di binari lungo quasi un km, utilizzato per l'inoltro delle merci. La diramazione che partendo da Basaluzzo giungeva a Frugarolo, in cui era presente un ulteriore interscambio con la linea Genova-Torino, fu inaugurata nel maggio 1887. Questo tratto venne chiuso nel 1948, cinque anni prima rispetto alla tranvia principale. In questa diramazio-

ne le fermate intermedie erano Fresonara e Bosco Marengo. I primi anni furono impiegate per il traino delle carrozze locomotive a vapore. Le prime furono tre Henschel, di costruzione tedesca, a 2 assi, battezzate con i nomi Lemme, Ovada e Novi. Dal 1911 entrarono in servizio tre nuove locomotive tranviarie di fabbricazione belga, Atélier de Tubize. Dal 1940 invece, pur rimanendo in servizio le locomotive a vapore, furono introdotte cinque elettromotrici diesel (le cosiddette littorine) ALn 56 Fiat,

affiancate da un’altra locomotiva a vapore a 3 assi acquistata di seconda mano da una società di Reggio Emilia e in seguito ceduta all'ILVA di Novi Ligure per le manovre all'interno del proprio stabilimento. Nel 1943 fu acquisita dalle ferrovie dello stato un’altra locomotiva tipo locotender di fabbricazione Breda. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti provocarono la distruzione di due littorine, oltre a lievi danni al restante materiale rotabile, e rilevanti danni alla stazione di

Novi Ligure. Nell’immediato dopoguerra era stato avanzato un progetto, di cui si era discusso anche in alcuni consigli comunali, per un’ulteriore diramazione che attraverso la Val Lemme avrebbe portato i binari fino a Gavi. La chiusura della linea fece ovviamente decadere anche questa interessante idea. La tranvia infine fu sacrificata alla scelta tutta italiana di privilegiare il trasporto su gomma. Com’è noto, i proprietari della maggiore casa automobilistica italiana avevano molta influenza sui go-

Il Quarto Valico: portiamo i binari nella Valle dell'Orba prosegue dalla prima pagina proposta. Quella del rifacimento ponte di ferro sull’Orba, porti a della ferrovia “Novi-Ovada”, con Silvano. Da qui stendere un bii dovuti adeguamenti alla luce nario negli spazi liberi tra l’Orba delle nuove realtà urbanistiche e la provinciale fino al bivio “Irisorte negli anni. Ovvero far ripar- de”, con raddoppio del binario in tire i treni di questa linea dalla alcune stazioni intermedie, quali stazione di Ovada, utilizzando quelle di Castelletto e Capriata, l’attuale binario della “Ovada- per consentire gli incroci. A queAlessandria” sino alla località sto punto, eventualmente con “San Carlo”, dove realizzare una tratti sopraelevati onde scavalcadiramazione che, con un nuovo re punti critici, si proseguirebbe

per Novi Ligure, dove si potrebbero utilizzare i binari delle FS, raccordandosi a questi prima dell’ingresso in città. Tutto ciò avrebbe costi sicuramente molto inferiori alle super-gallerie per le contestate linee ad alta velocità. Ma si tratta di scelte e decisioni politiche, che, ci duole dirlo, con l’attuale classe dirigente paiono davvero utopiche. (s.r.)

verni e sulla carta stampata. E forse fa anche parte del carattere individualistico degli italiani quello di idealizzare l’indipendenza dell’auto privata rispetto al trasporto pubblico, legato a percorsi e orari prestabiliti. Lo spazio occupato dalla tranvia inoltre faceva comodo per allargare le strade anche per il traffico in aumento. Così si giunse alla chiusura e allo smantellamento dei binari nel 1953. Scena che si è ripetuta con tante altre linee minori, in Piemonte e altrove, negli ultimi anni. In altri paesi, specialmente in centro e nord Europa, hanno fatto scelte diverse, e si vedono gli effetti in termini di minor inquinamento, maggiore scorrevolezza del traffico, servizio pubblico molto migliore e costi medi dei trasporti più contenuti. Stefano Rivara

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Da questo mese sul nostro sito “I duelli de l’inchiostro fresco� opinioni a confronto

Dalla Costituzione

Ottobre 2014

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Ad Alessandria opera una societĂ di import-export con uffici sparsi in tutto il mondo

Giorgio Deiana e la Ferrari S.p.A. G

li ultimi anni sono stati segnati da un incessante ritornello: “In Italia non si può fare piĂš impresa, l’intero settore è in una crisi che appare a tutti gli effetti non reversibileâ€?. In effetti i dati statistici ora emanati dagli Organi di competenza, ci disegnano un affresco tutt’altro che “rose e fioriâ€? e sempre con maggior frequenza si legge sui giornali o si sente in televisione di imprenditori che, stretti nella morsa di un’imposizione fiscale tra le piĂš alte al mondo e una crisi globale che tutto ammanta, decidono di togliersi la vita. Quindi l’Impresa italiana è destinata a spegnersi tristemente, come una vecchia nave che, durante il suo ultimo viaggio verso il porto in cui verrĂ dismessa, spegne a poco a poco tutte le sue luci? Noi de l’inchiostro fresco non siamo cosĂŹ bravi da rispondere a questa domanda, ma possiamo portare un esempio virtuoso, non solo nostrano, ma “del circondarioâ€?: si tratta della Ferrari Spa di Alessandria, guidata da Giorgio Deiana. Un caso nel quale la passione per il proprio lavoro e la competenza nello svolgerlo pagano. La Ferrari è un’azienda leader nel settore spedizioni nazionali, internazionali e logistica del lusso. GB Cassulo

Semplicemente persone che si fidano di altre persone

1959-2014 Sulle ali dell'impresa

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utto è iniziato in una giornata di sole della la Ferrari Servizi Internazionali, socieprimavera del 1959. La Famiglia Ferrari apre tĂ che si occupa delle pratiche doganali il primo Ufficio Spedizioni ad Alessandria. La per quanto riguarda la merce “non di piccola azienda in pochi anni si allarga e i collabo- valoreâ€?. Ferrari S.p.a, nel 1990, apre il ratori aumentano: tra essi c’è anche Giorgio Deiana, suo primo ufficio a New York, seguito a giovane di belle speranze. Il 1969 è l’anno in cui an- stretto giro di posta dall’ufficio di Miache la cittĂ di Alessandria si dota di una propria do- mi e Las Vegas. Nel 1992 la Ferrari S.p.a sbarca nel gana e parallelamente la Ferrari inizia a intessere “Far Eastâ€? con l’apertura di un suo ufficio a Hong una fattiva collaborazione con il fiorente polo orafo Kong. Il 1996 è l’anno in cui l’azienda concentra i di Valenza Po. Nel 1973 Giorgio suoi sforzi nella logistica del Deiana, animato da uno spirito Lusso e in Svizzera, precisaimprenditoriale che coniugava mente nella cittĂ di Lugano, conoscenza del territorio e vinasce il primo “magazzino del sione internazionale (la tanto, lussoâ€?, un magazzino cioè creoggigiorno, sbandierata modaato ad hoc per lo stoccaggio di litĂ di pensiero local&global), merce d’alto valore. Si arriva porta l’azienda a divenire il cosĂŹ ai cinquant’anni del Grupprimo Corriere Aereo Comupo, celebrati nel 2009. Nel 2011 nitario. La rete di collaboratori Ferrari S.p.a. apre una filiale ad diventa sempre piĂš estesa, asAmsterdam, una a Barcellona. sieme alle societĂ partecipate nello stesso anno, dopo una in giro per l’Europa e, poco rinnovata presenza in Malesia, dopo, in tutto il Mondo. Nel apre tre nuovi uffici in Italia: a 1982 l’azienda diviene Ferrari Bologna, Firenze e Roma. Una S.p.a., andando a focalizzarsi storia di idee innovative e culto sulle spedizioni di oro, preziosi del lavoro che non trova ancoe merce di grande valore. Conra una fine ma, di anno in anno, un nuovo inizio. temporaneamente nasce anche

Un'impresa se vale qualcosa prima del bilancio, dei numeri e dei prodotti, dovrebbe essere orgogliosa di presentare le persone che partecipano alla sua esistenza. G. Deiana

Il simbolo

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a Ferrari S.p.a. ha come un simbolo un pellicano. Il pellicano è un forte volatore che ci si ciba di pesce gettandosi in mare da grandi altezze. GiĂ conosciuto dagli Antichi Greci e cantato dal grande umanista Brunetto Latini, il pellicano è divenuto nei secoli simbolo di abnegazione, fortezza d’animo e di spirito, nonchĂŠ di amore verso i figli dato che i Pellicani adulti, curvando il grosso e robusto becco, prima nutrono la prole e poi pensano al proprio sostentamento. Proprio come la mission della Ferrari di Giorgio Deiana: volare alto per i cieli del mondo, “curvando il beccoâ€? per nutrire e sostenere la propria terra d’origine. Passato e futuro che aprono le ali per volare assieme. (m.n.)

Il lavoro fatto con gioia e con amore risulta sempre una creazione originale e unica

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l’inchiostro fresco Ottobre 2014

TERRITORIO


Abbiamo intervistato Alessandro Pestarino scrittore di Silvano d'Orba - tutto sul nostro sito

l’inchiostro fresco

OVADA

Ottobre 2014

La Pro Loco di Ovada e dell’Alto Monferrato si prepara a chiudere il 2014 con il botto

Vino e tarfufi all'ex Albergo Italia U

ltimi appuntamenti con la Pro Loco di Ovada in questo 2014. Dopo il “Palio delle Balle di Paglia” e la riuscitissima “Ovada in Festa” è in programma, in collaborazione con il Comune dl Ovada, il prossimo 9 novembre 2014, la tradizionale manifestazione denominata “Vino e Tartufi”. L’iniziativa si terrà nel Centro Storico di Ovada con un mix di iniziative: lo spazio vendita – esposizione di tartufi avverrà presso La Loggia di San Sebastiano, la presentazione dei vini delle aziende locali posizionate nelle vie dei Centro Storico di Ovada e il ristorante all’ex Albergo Italia di Via S. Paolo. L’organizzazione in collaborazione con le Associazioni di categoria Confesercenti e Ascom Commercianti promuove anche un Concorso “Vetrine a Tema” legato alla manifestazione con la collaborazione di Photo 35. Le vetrine dei negozi che partecipano sono state predisposte, a partire dal 1 novembre 2014, in concomitanza del mercatino dell’antiquariato, in modo da promuovere l’evento del 9 novembre. Naturalmente nell’occasione sarà possibile gustare il prezioso tubero presso i locali dell'ex Albergo Italia di Via San Paolo ad Ovada, riaperto già in occasione del Mercatino del 1 novembre con un menù a tema, mentre per domenica 9 novembre i volontari della Pro Loco prepareranno per il pranzo un menù a base di tartufi con tua edi la ” i h c i d R d car “Gol aggio in om

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on c'è solo Vino e Tartufi ad animare Ovada nel mese di novembre, ma nel week-end di sabato 29 e domenica 30 è in programma la fiera di S. Andrea. Si tratta di un evento importante non solo per la città in quanto chiude le rassegne fieristiche ovadesi dopo San Simone e Santa Croce, ma S. Andrea s’inserisce in un ciclo di fiere di qualità in provincia dopo Santa Caterina di Acqui e di Novi Ligure. Poi tradizione vuole che a S. Andrea sono in molti a riversarsi in Ovada per le provviste in vista dell’inverno. (l.r.)

possibilità anche della cena fino ad esaurimento dei prodotti. Per molti sarà senz'altro un'emozione ritornare nel ristorante di Via S. Paolo che per anni ha rappresentato un punto di incontro di molti turisti. Non potrà poi mancare il trenino per il giro turistico per le vie della città ed altre attrazioni anche musicali per un’Ovada viva. Dunque si ritorna all’ex Albergo Italia dopo la prima edizione tenutasi in Piazza Garibaldi, quindi una due giorni presso i locali dell'attuale Enoteca di Palazzo Delfino. Altre manifestazioni collaterali sono comunque in cantiere. Per il mercatino dell’Antiquariato l’ultimo appuntamento del 2014 è quello del prossimo 8 dicembre. Luisa Russo

5 ristoranti per un menù C ontinua la nuova iniziativa proposta dal Consorzio Ovada DOCG, denominata “Menù Ovada” In pratica cinque ristoratori dell’Ovadese propongono un menù turistico, tipicamente locale legato alla cucina del territorio. Il menù diverso, da locale a locale, a seconda delle specialità tipiche di ognuno, è accompagnato dagli “Ovada DOCG” delle diciannove aziende che aderiscono al Consorzio Tutela Dolcetto. Chiaramente la proposta verrà allargata ad altri ristoratori se otterrà consensi. Per il Consorzio continua il ricco calendario per far conoscere il prodotto: ricordiamo, tra varie “vetrine”, la presenza ad “Ovada in Mostra” nell’ottobre scorso durante la quale è

stato scelto il vincitore del concorso “Un motto per l’Ovada” individuato nello slogan “È ora di Ovada” proposto da Marco Farinetti, il 7 marzo ad Asti in occasione della IV edizione delle Fiera dei vini della Luna di marzo, il 22 maggio, la serata di presentazione e di assaggi presso il Salone delle Feste del Palazzo Imperiale nel centro città di Genova e il 19 giugno la degustazione alla Cannona di Carpeneto. Ed ora il lancio di quello che viene considerato il gioiello dell’enologia dell’Alto Monferrato, dopo un intenso lavoro di preparazione, che ha come obiettivo finale di promuovere la conoscenza dell’Ovada DOCG e la sua immagine nel territorio dell’Alto Monferrato. (l.r.)

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Valorizziamo le eccellenze

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l progetto di valorizzazione del territorio ovadese passa attraverso le eccellenze enogastronomiche come il vino, il Dolcetto doc e docg di Ovada, le tipiche formaggette dei caseifici artigianali, l’olio super extravergine proveniente dalle colline ovadesi, la grappa di Silvano d’Orba, già De.Co., e che prossimamente interesserà anche le tagliatelle di Cremolino e probabilmente la stessa farinata, vanto cittadino della città. Non mancano infatti i riferimenti ai prodotti locali citati nelle varie manifestazioni nazionali, nelle riviste specializzate, nei programmi televisivi e che costituiscono la ricchezza della cucina popolare, le quali, coniugandosi altresì con l’arte, la cultura, i percorsi religiosi e la bellezza del paesaggio collinare, saranno un sicuro polo di attrazione per i visitatori dell’Expo 2015. Il ruolo strategico di Ovada sia per la sua posizione geografica, sia per la fitta rete di connessione stradale e autostradale, chiama i diversi soggetti operanti a fare sistema e a sfruttare quest’occasione in un’ottica di investimento per la crescita della zona. Si sta lavorando in questa direzione come più volte sottolineato sotto un’unica regia. (l.r.)

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OVADA

Ottobre 2014

L’Accademia Urbense di Ovada al lavoro in vista delle celebrazioni per il 24 maggio 2015

Per i 100 anni della “Grande Guerra” U n numero speciale di URBS e una mostra documentaria sono gli obiettivi che l’Accademia Urbense di Ovada ha in programma per il centenario della Grande Guerra che cadrà il 24 maggio 2015. Per raggiungere questo importante obiettivo che documenterà il contributo dato dall’Ovadese e dai Comuni limitrofi all’immane conflitto, l’Accademia invita a collaborare tutti coloro che possono fornire notizie e materiale. Per la verità gran parte dei Comuni coinvolti hanno già risposto con informa-

Sportello aperto

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entiero di Parole, l’Associazione che si occupa dei disturbi dell’apprendimento propone le varie iniziative, lo Sportello Aperto presso Jovanet di Via S. Antonio ad Ovada. Le date per l’anno scolastico 2014/2015 cui è possibile prenotare per poter usufruire di questo importante servizio sono tutte fissate il sabato dalle 9 alle 11 con questo calendario: 8 e 22 novembre, 13 dicembre, 10 e 24 gennaio, 7 e 21 febbraio, 7 marzo e 21 marzo; 11 o 18 aprile; 9 maggio. Intanto l’Associazione continua nella sua attività promozionale: ricordiamo la presenza alla giornata del volontariato e lo scorso 19 ottobre è stato allestito uno spazio espositivo alla prima edizione della Randonèe organizzata dall’ Ua Cycling Team. (e.p.)

zioni, ma il lavoro che attende il Comitato organizzatore guidato dallo storico Paolo Bavazzano con Giacomino Gastaldo e il Presidente Alessandro Laguzzi risulta piuttosto particolareggiato, anche perché nelle intenzioni dell’Accademia c’è l’impegno di produrre entro il 2018 un volume contenente gli atti di un’eventuale giornata di studio. Così, mentre la stesura di un numero speciale della rivista URBS è praticamente abbozzato in quanto l’Accademia dispone di informazioni su tutte le località, l’allestimento della mostra

In città e nei paesi numerose le associazioni di

Volontariato

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er Ovada e la zona il volontariato è proprio un valore aggiunto; oltre quaranta sono le associazioni iscritte all’apposito albo predisposto dal Comune di Ovada, ma anche tutto il territorio vede fiorire diverse forme di associazionismo che operano nel silenzio e non devono essere disperse. I settori di intervento sono i più svariati: dalle società sportive, alla cultura e spettacolo, alle Pro Loco, agli Enti di Assistenza, alle

varie associazioni caritative senza dimenticare il volontariato cattolico con Borgoallegro e gli Scouts in Ovada e gli Oratori nei paesi. Una dimostrazione di come sia davvero pulsante il cuore del volontariato si è registrata in occasione della Giornata del Volontariato presentata ad Ovada, grazie al lavoro di coordinamento dell’Associazione “Vela”. Un percorso tra i volontari e le loro associazioni è stato allestito nel centro storico

Dott. Sergio Diana Orari Medico Chirurgo Prof. a c. di impiantologia Università di Genova Specialista in Chirurgia Maxillo - Facciale Specialista in Odontostomatologia C.T.U. Tribunale di Genova

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della città partendo da Piazza Cappuccini dove, presso il Convento, funziona da poco tempo la sede operativa della Associazione “Vela” per poi toccare l’adiacente parco “Pertini”. Un piccolo viaggio tra l’associazionismo non solo di Ovada, ma dell’intero territorio che ha confermato ancora una volta quanto sia vitale ed importante il ruolo svolto dagli operatori a favore di chi soffre. Circa una trentina le Associazioni presenti, con le più svariate finalità, molte delle quali provenienti anche dal territorio provinciale e della zona ovadese che hanno illustrato con materiale fotografico la loro attività sperando di aver fatto “breccia nel cuore” dei numerosi visitatori. Un primo risultato è stato comunque raggiunto: c’è la volontà da parte di tutti di ripresentarsi in un’altra occasione perché la “vetrina” è troppo importante e la società deve ritrovare determinati valori. (l.r.)

richiede la disponibilità di fotografie, lettere, diari, stati di servizio, quadri, album e cimeli. Per la verità, come già dimostrato in occasione della mostra sul Risorgimento del 2011, anche per quest’ occasione si riscontra interesse da parte di Enti e privati. Intanto Paolo Bavazzano, sempre assorto tra l’archivio storico di Piazza Cereseto ci anticipa già qualcosa sui caduti ovadesi da eroi .“Tra questi – dice Bavazzano - il tenente Armando Gaione, figlio di Paolo Gaione, allora panettiere in Piazza Cereseto e fratello dello scultore Riccardo del quale conserviamo lettere, qualche immagine fotografica e un taccuino di memorie scritte in trincea, tanto che è in corso uno studio sul documento, quindi Silvio Gaione. Nei paesi Girolamo Aloisio e Carlo Coppa di Tagliolo emigrati in Argentina e ritornati per il conflitto, Andrea Campora di Molare, Cortella di Castelletto d’Orba senza dimenticare tra i reduci il padre di Adriano Bausola Filippo, scultore cieco che riusciva a plasmare le figure in marmo o in creta dopo aver toccato il viso delle persone. Infine tra i monumenti merita una citazione quello di Ovada, vicino a Piazza XX Settembre, ad opera dello scultore di Torino Andrea Campi ed inaugurato nel 1932”. Il materiale quindi non manca per cui anche la nostra terra saprà rendere gli onori ai propri figli caduti. Luisa Russo


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OVADA

Ottobre 2014

Continua la raccolta di firme per il luogo del cuore individuato dal FAI

Rocca Grimalda in pole position S uperano quota 4.000 le firme raccolte per Rocca Grimalda “luogo del cuore” nell’ambito del progetto FAI. L’iniziativa a carattere privato è partita da Laura Schellino (attualmente Consigliere delegato al Turismo) prima dell’insediamento della nuova Giunta con il supporto di diversi cittadini che hanno creduto nel progetto. “Siamo soddisfatti – dicono i promotori - soprattutto dopo la sagra della Peirburieira nello scorso agosto che ha coinvolto migliaia di persone. Siamo i primi in Piemonte, mentre dispiace che il distacco a livello nazionale sia elevato, anche se non ci diamo per sconfitti e la raccolta continua perché i momenti di incontro sono ancora molti in questo ultimo mese di novembre. Si possono raccogliere le firme nelle attività di Rocca Grimalda, naturalmente in Comune, all’Ufficio di Accoglienza Turistica di Ovada in Via Cairoli, in alcuni bar del centro di Ovada. Serve un finale da capogiro in queste ultime settimane in quanto c’è tempo fino al 30 novembre”. Un’idea quella della Schellino che merita attenzione perché Rocca Grimalda, millenario paese, accoglie il turista con il maestoso castello e un centro storico interamente recuperato e ristrutturato dalle ultime Amministrazioni Comunali che si sono succedute. Non solo, ma è stato costituito il Museo Internazionale della Maschera, il Museo Antropologico dove si svolgono congressi, oltre alla presenza di gruppi folkloristici europei in

occasione del Carnevale che poi La Lachera contraccambia con la visita nei loro paesi. Proprio la Lachera rappresenta un momento non solo culturale, legato alla tradizione del paese e che ultimamente sta suscitando interesse soprattutto all’estero e che continua grazie ad un avvicendamento di giovani. Ma Rocca Grimalda non è solo questo, con una panoramica, dal Belvedere “Marconi” che domina tutta la vallata e la zona circostante. Un motivo in più perché Rocca Grimalda possa competere con altre bellezze dell’Italia. (l.r.)

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Emergenza sociale

L’

Anap (Associazione nazionale pensionati artigiani) Confartigianato, l’Associazione Nazionale dei Carabinieri, sezione “Carlo Alberto Della Chiesa” di Ovada e la Parrocchia “N.S. Assunta” intendono sensibilizzare le persone anziane sulle truffe, fenomeno in crescita come un’emergenza sociale. “La nostra Associazione – afferma il Presidente della Confartigianato di Ovada Giorgio Lottero – ha promosso una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle truffe, in collaborazione con le forze dell’ordine e il patrocinio del Ministero dell’Interno.” (l.r.)

A Casaleggio Boiro i bambini dai tre ai cinque anni imparano giocando

Arriva la scuola materna A Casaleggio Boiro dopo “Impariamo Giocando” arriva con il nuovo anno scolastico anche la Scuola Materna. Motore di tutto questo movimento a favore dei più piccoli è F e derica Lambertini con l’ausilio dell’Amministrazione Comunale e il Sindaco Danilo

Repetto che ha messo a disposizione i locali del Comune “È una lieta notizia per me – dice Federica Lambertini – ampliare il Centro anche all’utenza dei più piccoli dai tre ai cinque anni, è mia volontà riproporre lo stesso spirito del centro anche nella scuola materna, uno spirito che ritrova il bambi-

no protagonista del suo impara- ranno svolti laboratori di inglese, re, attivo nella creatività e nell’ di attività motoria (hip hop ) e espressione della sua persona- laboratori all’aperto che prevelità”. Per il momento il Centro dono l’utilizzo dell’orto didattico. “Impariamo Giocando” era rivol- Il programma vanta una particoto solo ai bambini delle Scuole lare attenzione all’insegnamento Primarie dove dopo l’orario sco- prescolare, un laboratorio sulla lastico svolgevano i compiti e i prescrittura e nell’ultimo anno vari laboratori settimanali dall’in- una buona coordinazione oculo glese alla musica alle attività manuale, il tutto in un ambiente motorie a i laboratori di scrittura organizzato in modo da favorire creativa. Con l’inserimento della ed insegnare al bimbo le regole Scuola Materna si espande sicu- sociali che gli permetteranno ramente l’utenza di interesse. Gli di raggiungere l’autosufficienorari della scuola materna sono za e i buoni rapporti tra i simili. dalle 8.00 alle 16:00 dal lunedì al Come per il Centro “Impariamo venerdì con un costo mensile di Giocando” ci sarà anche nella 110 euro. Il pranzo è provveduto Scuola Materna una collaboracome nel centro del doposcuola zione, dove sarà possibile, con le dai genitori ai singoli figli con la Istituzioni delle Scuole Primarie possibilità di riscaldare le pie- e con il Parco delle Capanne di tanze date. Durante l’anno ver- Marcarolo. (l.r.)


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l’inchiostro fresco

OVADA

Ottobre 2014

Le vie del sale 12 ore di Tamburello si rivela un successo con iniziative collaterali

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Km per circa 5 ore di cammino con un dislivello di 500 m. Un percorso bellissimo lungo un'antica via del sale. Sviluppo: Stazione FS Ovada; strada Rebba, Rio Granozza, Ruderi cascina Varanzana, Puvie, Colle Battura, Cascina Lavagè, Rossiglione FS. Intendiamo di programmare questa camminata come Trenotrekking nel 2015, anno in cui festeggeremo la 15° edizione di queste escursioni con il CAI di Ovada Giovanni Sanguineti

Oltre 10.000 euro donati

all'associazione “Vela” L a “12 ore di Tamburello” edizione 2014 di Ovada, manifestazione sportiva a sfondo benefico ideata e portata avanti da Vanda Vignolo e Marco Barisione ha fatto il record. Sono infatti stati raccolti oltre 10.000 Euro destinati all’associazione “Vela” che fornisce assistenza e supporto ai malati oncologici durante le loro cure presso l’Ospedale di Ovada. Una giornata storica per Ovada vissuta presso lo Sferisterio di Via Lung’Orba Mazzini, ritornato per l’occasione pulito e presentabile dopo essere stato per circa un anno in preda al più totale abbandono e alla mercé di vandali e teppisti, per dare la possibilità ad una cinquantina di atleti di sfidarsi in una “non stop” durata ininterrottamente dalle 9,30 alle 21,30. Per questo i primi ringraziamenti sono rivolti a chi ha preparato la location: da Luigi Gollo che ha messo a disposizione i propri mezzi per agevolare il lavoro dello staff, ai fratelli Frascara, a chi ha allestito gli stand dove si è svolta la parte non sportiva della manifestazione con servizio ristorazione, mostra delle foto storiche sul tamburello nell’Alto Monfer-

rato, asta di beneficienza con i tamburelli firmati dagli atleti della serie A grazie anche allo staff di “Ovada in Sport” e poi a coloro che hanno contribuito a raccogliere una somma così imponente, destinata comunque ad aumentare, oltre ai giocatori scesi in campo. Non poteva mancare per quanto riguarda il reparto delle “vecchie glorie” il popolare Aldo “Cerot” Marello oltre ad atleti che militano nelle squadre di serie C e D, appassionati, curiosi o ex atleti che per l’occasione si sono voluti cimentare con “l’attrezzo” in mano. Le due squadre per le quali hanno gareggiato gli atleti si chiamavano Dolcetto e Barbera, in onore del miglior prodotto locale con la vittoria del Barbera per 86-81 Ma quest’anno la giornata è stata ravvivata da altre iniziative: prima della 12 ore il saluto dall’elicottero di Fausto Parodi, il popolare pilota ovadese che ha sorvolato lo Sferisterio a bassa quota, una gigantesca scritta sul rettangolo di gioco con i simboli dell’associazione Vela e di un giocatore di tamburello e la presenza dei cavalli con carrozze per un viaggio turistico per la città. (e.p.)


Il fotoracconto dell'alluvione di Genova e del suo entroterra sul nostro sito a firma di Virginia Calissano

l’inchiostro fresco

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Rossiglione: si è svolto un interessante dibattito sulla questione degli acquadotti

L'acqua, il nuovo oro blu N

ella sala polivalente del Comune di Rossiglione, giovedì 23 ottobre, alla presenza di un folto pubblico, si è svolto un importante incontro, organizzato dal “Meetup 5stelle rossiglionese”, titolato: “Riprendiamoci i nostri acquedotti – un possibile ed importante introito per i piccoli Comuni”. La moderatrice Maria Luisa Repetto di Telemasone, ha dato subito la parola al Consigliere regionale Ezio Chiesa (Gruppo misto), il quale ha illustrato l’iter storico che ha portato, in seguito alla legge Galli (36/1994) con la quale l’acqua veniva dichiarata “bene pubblico”, alla nascita degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali). Gli ATO raggruppano i servizi idrici integrati comunali su base provinciale, stabilendo al proprio interno le società deputate alla gestione del “ciclo idrico integrato”. Nel caso della valle Stura la gestione è affidata alla galassia di società formata da: Mediterranea della acque, Am.Ter, IdroTigullio, ecc., tutte satelliti di IREN Acqua, Gas S.p.A.. Chiesa, nel novero di questo processo istituzionale, è stato promotore, per la Liguria, della legge regionale 1/14, la quale all’articolo 10 consente ai Comuni al di sotto dei 3000 abitanti di staccarsi dall’ATO e riprendersi il proprio acquedotto. In virtù

Al tavolo, da sinistra a destra: Ezio Chiesa, maria Luisa Repetto, Stefano Bessini e Pino Cosentino

di quest’articolo, Rossiglione, intervento assai incisivo, l’asormai sotto questa soglia, po- sessore ha illustrato come, nel trebbe staccarsi dall’ambito. volgere di 10 anni le tariffe saMa ciò comporterebbe anche ranno più che quadruplicate, a il dover gestire sia la depu- fronte di investimenti limitati. razione sia lo smaltimento Grazie ad una orografia favofognario (il “ciclo idrico inte- revole, l’acqua sorgiva arriva grato” deve essere infatti com- alle utenze per caduta, senza pleto e l’attuale depuratore è necessità di utilizzare costosi consortile) e quindi coinvol- sistemi di pompaggio e di racgere necessariamente anche colta, come avviene, ad esemi comuni limitrofi, impossibi- pio, per altri Comuni, dicasi litati, per legge, a rendersi au- Milano. Ma laggiù le tariffe tonomi. Il decisivo impulso al sono la metà di quelle della meeting è venuto dal Comune valle Stura, e questo non è giudi Masone, ed in particolare stificabile di fronte ai cittadini. dal neo assessore Stefano Sono intervenuti poi nel diBessini, delegato ai rapporti battito i Consiglieri regionali con AMTER, l’ente che gesti- invitati. Antonino Oliveri (PD), sce il servizio idrico in valle ha sottolineato i principi di Stura e Orba. Infatti nei lunghi solidarietà che hanno ispirato anni di militanza nelle file del- la nascita degli ATO, auspila minoranza consiliare, Bessi- cando, al contempo, maggiori ni ha avuto modo di studiare a competenze e professionalità, fondo le problematiche legate come previsto dall’art. 14 delal ciclo delle acque. Con un la LR 1/14. Francesco Bruz-

La Valle Stura

onoranze funebri spa

la generale gruppo

pompe funebri spa

Referenti:

zone (Lega Nord) ha ribadito l’insostenibilità delle tariffe e la revisione dei rapporti tra holding (gruppo IREN) e singoli Comuni. Gino Garibaldi (Nuovo Centrodestra) ha evidenziato come l’ATO sia comunque composta da Sindaci, che devono far sentire la propria voce per risponderne poi ai propri cittadini. Ha chiuso il dibattito Pino Cosentino, referente del Comitato Acqua Bene Comune di Genova che ha evidenziato come, a tre anni dal referendum abrogativo sulla gestione dell’acqua, la volontà dei cittadini non sia stata rispettata, in quanto in gran parte d’Italia, la gestione dell’acqua è tutt’ora privatizzata. A Genova, ha esordito Cosentino, “il 40% di IREN è detenuto dai privati e due terzi degli utili del servizio idrico provinciale, vanno alle banche, assicurazioni e fondi di investimento e, in generale, nei circuiti di speculazione finanziaria. È quindi necessaria – ha concluso - maggiore trasparenza”. Al termine del dibattito, si è levata dal pubblico una esclamazione: “L’acqua è una risorsa di tutti; nessuno deve guadagnarci sopra!” che ha stigmatizzato meglio di ogni altro intervento il vero significato ed obiettivo della serata.

Il ciclo integrato delle acque

I

n tema di “ciclo idrico integrato” (dalla sorgente alla depurazione degli scarichi) vi è un presupposto incontestabile: l’acqua è di tutti e la gestione deve essere pubblica. Se da un lato è anacronistico che un piccolo Comune possa “riprendersi” il suo acquedotto (non si tratta infatti solo di erogare acqua, ma anche di depurarla e smaltire gli scarichi fognari, ed il procedimento coinvolge necessariamente altri Comuni) è inammissibile che le grandi Società che gestiscono questo business (per Genova, IREN S.p.A. ndr), puntino a massimizzare i profitti, innalzando le tariffe, anziché puntare a ridurre i costi di gestione. Se la volontà popolare referendaria ha decretato che l’acqua debba essere un bene pubblico, è ora che, con la massima trasparenza, gli Enti di gestione non perseguano un fine di lucro, ma l’interesse dei (m.c.) cittadini cittadini. (m

Fabio Mazzari

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l’inchiostro fresco

VALLE STURA

Ottobre 2014

Convegno sull'Uccelliera degli Spinola Campo Ligure: Festeggiato l’anniversario della Biblioteca

Una scoperta 40 anni portati bene S S abato 4 ottobre la sala polivalente dell’ex Comunità Montana delle valli Stura ed Orba ha ospitato Nella foto l'arch. Bruno Repetto il convegno: L’Uccele Irene Ottonello liera degli Spinola – Un sito remoto ritrovato. L’idea della giornata di studi nasce dalla scoperta di Enrico Bongera, noto architetto di Campo Ligure ed appassionato studioso del territorio, di un manufatto situato a monte della cascina Giordano a Campo Ligure, in prossimità dello spartiacque tra le valli Ponzema ed Angassino. Il sito è costituito da muri di dimensioni inusuali (1 metro) che sostengono un ampio pianoro corredato da manufatti che costituivano l’antico sistema di cattura dell’uccelliera. Dopo i saluti del Sindaco di Campo, Andrea Pastorino, è intervenuta la dott.ssa Antonella Traverso della Soprintendenza per i beni Archeologici della Liguria che ha sottolineato l’importanza del manufatto e la necessità di studiare e approfondire le origini del sito ed il ruolo che potrebbe avere avuto in passato. Quindi ha preso a parola Costanza Orsi, in rappresentanza della Fondazione Spinola, evidenziando il ruolo e l’attenzione di questa antica Istituzione ed i legami con Genova ed il suo territorio. Quindi si sono succeduti sul palco tre relatori. L’arch. Bruno Repetto, ha spiegato le ragioni del convegno: indagare in maniera preliminare l’origine del manufatto e del toponimo, attraverso l’intervento di storici, archeologi, architetti geometri e, non da ultimo, ornitologi. Quindi Massimo Calissano ha delineato la figura di Giacomo Brusco (1736-1817), ingegnere militare e cartografo che rilevò le proprietà fondiarie (tra cui la cascina Giordano ove è sita l’uccelliera) della famiglia Spinola in Valle Stura nel 1782. Il Brusco però, pur attento ad individuare ogni più piccola anomalia del terreno che avrebbe potuto in qualche modo ostacolare le operazioni militari di difesa ed approccio, non rileva, se non in piccola parte, l’intera struttura muraria del sito. Un enigma che spetterà agli archeologi decifrare. Il prof. Paolo Bottero, studioso di storia locale, ha poi relazionato sugli eventi della Guerra di Successione austriaca in valle Stura, evidenziando come il sito dell’uccelliera coincise con la presenza di trincee militari. Chiude la giornata Simona Caleca che ha illustrato le tecniche di cattura degli uccelli vivi in uso nelle uccelliere e la descrizione delle specie migratorie catturate in valle Stura. Il folto pubblico attento ha quindi chiuso con un caloroso applauso un interessante convegno cui aggiungiamo l’auspicio che vengano al più presto completate sia ricerche d’archivio che le indagini archeologiche. Maria Virginia Calissano

iamo nell’era digitale, ma la Biblioteca Comunale di Campo Ligure, fiera dei suoi primi quarant’anni di attività, continua a radunare gli irriducibili appassionati del libro stampato. Venerdì 3 ottobre, nella sede sita al piano terreno del Municipio, un folto pubblico ha festeggiato l’evento. Alla presenza dell’ex sindaco Angelo Oliveri, che appoggiò l’iniziativa, sono stati ricordate dal presidente Michele Minetto, infaticabile animatore, le principali iniziative promosse da questo Ente. Infatti la Biblioteca non si occupa solo di diffusione libraria, ma anche di molteplici iniziative culturali:

Da sinistra Massimo Calissano, Franco Paolo Oliveri e il prof. Paolo Bottero

convegni, concerti, conferenze ecc. Ma la serata è stata anche l’occasione per ricordare la figura di Giovanni Ponte (1929 – 2003), cui la Biblioteca è intitolata. I suoi “discepoli” Massimo Calissano e Franco Paolo Oliveri, hanno preso la parola, illustrando non solo l’opera dell’illustre italianista, docente

di letteratura presso l’Università di Genova, ma dell’appassionato studioso di storia locale. Tra le tante pubblicazioni, ricordiamo il “Vocabolario del dialetto di Campo Ligure” redatto poco prima della sua tragica scomparsa: un opera preziosa ed insostituibile per le generazioni future. (m.c.)

Franco Paolo Oliveri nuovo cittadino di Campo Ligure

Un dovuto riconoscimento

S

abato 6 settembre, nel salone consiliare del Comune di Campo Ligure, Franco Paolo Oliveri e si è svolta la ceil Sindaco Angelo Oliveri rimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al prof. Franco Paolo Oliveri. Deliberata all’unanimità nella seduta conclusiva del ciclo amministrativo 2010-2014 (una volta tanto maggioranza e minoranza d’accordo) del 28 aprile scorso, nel corso di una affollata cerimonia, il sindaco dott. Andrea Pastorino, ha consegnato al professore campese la pergamena di attribuzione. Nato nel 1953, per lunghi anni docente di storia e filosofia al liceo D’Oria di Genova, ed ora distaccato presso l’università di Losanna quale ricercatore, Oliveri ha dedicato la sua vita a diffondere la storia e la cultura di Campo Ligure. Numerosissimi i suoi

libri, dalla “Storia di Campo Ligure”, allo studio sulle Famiglie della Valle Stura, per trattare poi di toponomastica locale, di arte, della lavorazione della filigrana fino al “Diario partigiano” pubblicato nel 2012. Il tutto senza contare gli innumerevoli articoli e pubblicazioni sulla valle Stura e la partecipazione a congressi, senza dimenticare le quattro lauree, tutte incentrate su tesi riguardanti Campo Ligure. Dopo i saluti del Sindaco, Massimo Calissano, promotore dell’iniziativa, ha delineato la figura di Oliveri; quindi il prof. Paolo Bottero ha letto una dotta “Orazione panegirica” di sua composizione, in italiano e latino, in onore del neo cittadino. Il prof. Oliveri, commosso, ha ringraziato l’intero consiglio comunale ed il numeroso pubblico che affollava la sala. Una onorificenza ben meritata, concessa ad uno studioso infaticabile, un araldo della cultura e della storia del nostro paese cui va il plauso di un'intera Comunità. Maria Virginia Calissano


l’inchiostro fresco

Sul nostro sito un'inchiesta di Virginia Calissano sulla “Renzidynasty” nell'Oltregiogo

VALLE STURA

Ottobre 2014

Mele: una scuola media fiore all'occhiello per tutta Italia

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la posta de “l’inchiostro” redazione@inchiostrofresco.it - tel. 0143 46.569

Tecnologia e didattica Siri risponde a Pesce N A Le vicende politiche di Tiglieto

ei giorni 8 e 9 ottobre scorsi, presso l'auditorium dei Magazzini del Cotone di Genova, si è svolta la conferenza regionale sul “Sistema educativo”, dedicata al mondo della scuola ed al suo sviluppo in chiave tecnologica. Nella conferenza ha avuto un posto d'onore la Scuola Media di Mele che, grazie ad un progetto lanciato nel 2011 dall'allora assessore all'Istruzione ed attuale sindaco del comune valligiano, Mirco Ferrando, è diventata un autentico fiore all'occhiello, non solo per il territorio ma per l’Italia intera, ricevendo visite da scuole di altre città. La scuola di Mele è tra le prime nel nostro Paese ad aver introdotto il concetto di “tecnoclasse”, ovvero l'utilizzo dell'alta tecnologia nella didattica. Il progetto della tecnoclasse

ha visto, al posto dei libri di testo, la dotazione di un tablet (acquistato dal Comune) ad alunno, che ha portato ad importanti traguardi quali l'archiviazione degli elaborati e la progettazione di contenuti digitali eseguiti dai ragazzi stessi, trasformando le classi in una sorta di “laboratorio”, modificando inoltre la metodologia dell'insegnamento. Il progetto della tecnoclasse è stato realizzato in collaborazione con l'Istituto Comprensivo di Voltri e, sempre la scuola di Mele, ha partecipato al progetto europeo DHRIM (Distribuited Research Infrastructure for Hydro-Meteorology) nel 2013, assieme alla CIMA Foundation di Savona, ottenendo un ottimo risultato. Si è trattato di un laboratorio scolastico sulla tematica della meteorologia mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie. Sempre a Mele alcune importanti novità sono state introdotte nella scuola elementare, come l'utilizzo di lavagne elettroniche al posto di quelle tradizionali. Fabio Mazzari

L’Arca di Noè

di Davide Ferreri

Lezioni

C

hisssà pe hissà perc perché, rché, ma ppiù iù si invecchia e più i proverbi sembrano concentratii di sag saggezza. ggezza. ““Vale Vale Va le ppiù iù la pratica della grammatica” sia valido, perché azioni partono anche pr rat atica de dell lla gramma tica” i ” non so se si ia sempre val lid ido, perch hé azio i nii concrete parton onoo an anch chee da buone buo uone ne teorie. teo eori rie. e. Però Per eròò basta bast ba staa vedere vede ve dere re un un bambino bamb ba mbin inoo quanto quan qu anto to e come com omee apprende appr ap pren ende de prima pri rima ma dell’età del ell’let etàà scolare, scol sc olar are,, nel periodo contatti, p ri pe riod o o in cui per lui è tutto esperienza di sguardi, sorrisi, odori, voci, capitomboli, con nta tatt tti,i, carezze, car a ez ezze, sgridate, giorno, libri, sgri sg rida date t , corse, una cosa nuova all gio i rno, senza letture lett tture néé penne. SSee poi,i iinsieme nsie i me aii lilibr b i,i ll’ossigeno ’oss ’o s iggeno che chhe nutre nutr nu tree testa test te staa e cuore, cuor cu ore, e, continueremo con onti tinu nuer erem emoo a portarlo port po rtar arlo lo alla allllaa realtà real re altà tà del del tatto tat atto to e dei dei sensi, sen ensi si,, allora allo al lora ra avremo avr vrem emoo un adulto addul u to m magari agari non perfetto, ma certamente completo.

SPACCIO

vendo preso visione sul didato Sindaco. Ripetutamente Vostro n° 7 del mese di contattato da cari amici locali, settembre del contenuto con evidenti simpatie di area dell'intervista della Capogrup- di centrodestra, mi sono dovepo di minoranza del Comune di rosamente attivato per favorire Tiglieto Sig.ra Marina Pesce che la possibilità di un accordo, è il mi cita, mi sono sentito in dovere caso di dire, "tra l'acqua santa di scrivere questa lettera, neces- ed il diavolo". Il mio contributo e saria per chiarire il ruolo da me ruolo credo sia stato quantomesvolto in occasione delle recenti no "utile” e certamente “deterelezioni comunali in Valle Stura e minante" anche in relazione al Valle Orba, ed in particolare nel risultato conseguito. Ho attivato Comune di Tiglieto. Attualmente contatti diretti con molti elettori sono Consigliere regionale di mi- tiglietesi per i quali, grazie a leganoranza e Capogruppo della Li- mi di stima ed amicizia particosta Civica per Biasotti Presidente. larmente datati, sono da lungo In virtù di questo mio ruolo il tempo loro punto di riferimento coordinatore Regionale di Forza ad ogni evento elettorale. Con Italia Sandro Biasotti, ex Gover- piacere ed evidente soddisfazionatore ed attualmente Deputato ne è stato possibile centrare la alla Camera, sapendomi da sem- "svolta" al Comune di Tiglieto. A pre fortemente vicino alla realtà questo punto ho ricordato che delle Valli Stura ed Orba dove nel rispetto sia degli accordi che ho ricoperto, nel passato, inca- della storica consuetudine il Vice richi istituzionali e dove svolgo Sindaco doveva essere un Consituttora attività professionali, mi gliere della frazione di Acquabuochiedeva di interessarmi alla na, ovvero l'amico Luigi Garrone. formazione delle liste comunali. Questa mia indicazione è stata Ed in particolare me lo chiedeva accolta dal Sindaco Leoncini e per il Comune di Tiglieto, vista la questo mi ha fatto molto piacere. difficoltà di formare e presentare Con Leoncini siamo accumunati una lista civica con evidente rife- dall'impegno sociale e di volontarimento politico di centrodestra. riato ed è anche per questo aspetA tal proposito vorrei ricordare to che i tiglietesi lo hanno voluto che i due Assessori uscenti, Sigg. premiare, non dimenticando che Pesce Roberto e Leoncini Gior- lo stesso Sindaco, ogni lunedì, è gio, avevano preso le distanze a loro disposizione per assisterli dalla coalizione di cui facevano gratuitamente come medico speparte manifestando l’intenzione cialista. Ringrazio per lo spazio di presentare una lista autonoma concessomi. denominata "Provare a CambiaAldo Siri re", lista in cui il Dott. Giorgio Presidente Liste Civiche Leoncini si proponeva come canPer Biasotti Presidente

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Zunino si sfoga dopo un'assemblea pubblica

Noi insoddisfatti L’ assemblea organizzata dalla nuova Amministrazione Comunale per spiegare l'aumento dell'Imu al 9% dopo solo 3 mesi dall'insediamento, è stata null'altro che un processo pubblico alla precedente Amministrazione. Noi amministratori uscenti siamo rimasti letteralmente sbigottiti dagli attacchi rivolti al nostro operato. Non è mai capitato in nessun Comune che l’Amministrazione appena insediata metta palesemente gli amministratori del precedente mandato (che oltretutto hanno offerto collaborazione per il bene comune) sul banco degli imputati. Ciò denota a nostro avviso una mancanza di sensibilità che eticamente rispecchia la radicalità dei personaggi e degli atteggiamenti, che in futuro denoteranno i relativi comportamenti. Tra le numerose accuse, cui per non tediare troppo i lettori non voglio qui trattare, voglio segnalare

come la nuova Amministrazione “si fa merito” di importanti attività già ultimate o in fase di ultimazione da parte della nostra Amministrazione, come i lavori sul Ponte Antico di S. Pietro, il nuovo progetto di Raccolta. Constatata l'arroganza e la completa mancanza di esperienza amministrativa dei neo Amministratori, ci auguriamo che il nostro Comune non si incammini nuovamente su quella strada che sarebbe estremamente dannosa. Avremmo collaborato volentieri con la nuova Giunta, pur nella distinzione dei ruoli, ma la nostra offerta non è stata nemmeno presa in considerazione. Non ci resta che augurare loro… buon lavoro! Lista Civica e Gruppo Consiliare INSIEME PER URBE con Lorenzo Zunino Sindaco

La questione Ed ecco la replica della Maggioranza del contendere

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i è svolto a Urbe un pubblica assemblea nel corso della quale il nuovo Sindaco Fabrizio Antoci, ha presentato un power point sui suoi primi cento giorni di amministrazione e ha spiegato il perché del ritorno dell’aliquota IMU al 9 per mille. L’andamento di quest’incontro non è piaciuto all’ex vicesindaco, Lorenzo Zunino, attualmente capogruppo di minoranza, il quale, bollandolo come un “pubblico processo” alla precedente Amministrazione, ha divulgato una nota che ci è giunta in redazione. Noi de “l’inchiostro fresco”, seguendo la nostra linea editoriale volta a favorire la comparazione delle idee, la pubblichiamo, sia pure riassumendola (il cui testo integrale è visibile sul nostro sito), seguita dalla risposta (sempre riassunta e sempre pubblicata integrale sul sito), dell’attuale Gruppo di maggioranza. La redazione www.inchiostrofresco.it

Pillole meteo da Urbe

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isionando i miei archivi dal 1981 ad oggi, ho trovato un’analogia tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1995 e gli stessi mesi del 2014. Nel 1995 la fine di settembre fu mite e stabile mentre l'inizio di ottobre,

oltre che presentare temperature al di sopra della media, fu terribilmente piovoso nella sua prima decade, proprio come adesso! Quella I° decade di ottobre 1995 causò l'alluvione a Rapallo e Santa Margherita, ma il mese proseguì poi con tempo stabile e temperature in un

Discutiamone!! Q

uello che Lorenzo Zunino apostrofa come “processo pubblico” è stato un civilissimo confronto in presenza dei nostri concittadini e coloro che erano presenti possono sicuramente testimoniarlo. Un dibattito democratico in cui tutti, ci pare, hanno avuto modo e tempo di intervenire e che ha visto la partecipazione di esponenti e simpatizzanti di tutte e tre le liste presenti attualmente nel consiglio comunale. Certamente, per Urbe, un dibattito pubblico è una novità e come tale può suscitare sconcerto in chi – come gli esponenti della vecchia maggioranza – era abituato a posare con la fascia tricolore ed avere sempre posti riservati nelle cerimonie e tavoli prenotati nelle sagre: noi siamo al servizio dei nostri concittadini e come tali ci piace stare in mezzo alla gente per coglierne

gli umori, positivi o negativi che siano. Noi siamo abituati a ragionare su fatti e cifre: se questi risultano a Zunino “irriguardosi”, il problema è solo suo e della sua compagine che li ha lasciati in eredità. Capisco pure che, da Vice Sindaco senza alcuna delega – se non quella delle Pubbliche Relazioni – certe cose, negli anni, possano essergli sfuggite ma anche questo non è affar nostro. Comunque noi non torneremo più su questi argomenti perché questo fa parte di ciò che abbiamo trovato, ora dobbiamo pensare a quello che faremo e vi possiamo assicurare che la nostra squadra impegnerà tutte le risorse su questo obiettivo senza perdersi in ulteriori sterili polemiche. Gruppo di maggioranza Comune di Urbe

//freeforumzone.leonardo.it/forum.aspx?f=12157

primo momento nella media, per raffreddarsi poi nell'ultima decade. Non esistono previsioni certe a lunga scadenza, non sono attendibili neppure le più moderne perché è già difficile interpretare i modelli a soli 2/3 giorni di distanza, figurarsi a mesi od ad anni. Mi rimane soltan-

to una certezza: dal gennaio 2011 si sono susseguiti eventi estremi, sia perturbati che termici e il cambiamento climatico sta accelerando il suo cammino, come confermano le temperature. Massimo Zagarella


Sabato 25 ottobre presso la Biblioteca di Novi è stato presentato il libro “Seduco… dunque sono” di Lorenzo Oggero

l’inchiostro fresco Ottobre 2014

Anche per i pendolari le comodità della business class dell'alta velocità

Treno Jazz ad Acqui Terme U

n nuovo modo di viaggiare “a tempo di Jazz”. Da poco tempo hanno iniziato a circolare sulle linee piemontesi, i nuovi treni Etr 425 per il trasporto regionale denominati “Jazz”. Nelle scorse settimane, uno di questi convogli, è giunto nella città termale dopo aver percorso la linea ferroviaria Asti - Acqui Terme. I viaggiatori che si trovavano in quel momento in stazione, si sono subito accorti della novità e sono andati sul binario 3 per vedere da vicino l’ultima creazione per il trasporto pubblico regionale su rotaia, realizzato negli stabilimenti Alstom di Savigliano e Sesto San Giovanni. “All’arrivo del treno, ci siamo subito accorti che si trattava di una novità assoluta visto la livrea grigia, blu e gialla” – è stato il primo commento dei viaggiatori che si sono avvicinati al treno dopo il suo arrivo. Soddisfatti anche i pendolari che hanno fatto il primo viaggio inaugurale sul nuovo treno: “Il viaggio è stato molto confortevole, visto che l’illuminazione interna è ottima e soprattutto perché il treno e videosorvegliato grazie ad una serie di telecamere a circuito chiuso, che in questi tempi fanno certamente la differenza per quanto riguarda la sicurezza”. Nuova concezione anche per gli interni griffati dalle

Trasporto pubblico

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l servizio ferroviario appartiene a chi lo usa: per questo è importante che i viaggiatori vengano sempre più coinvolti nel controllo del suo funzionamento.” Il messaggio è espressione del nuovo approccio della Regione nei confronti dei cittadini. All'indirizzo http://www.regione.piemonte.it/ trasporti/viaggiaPiemonte/pendolari.htm tutti coloro che vorranno portare il loro contributo per segnalare quanto succede quotidianamente sui treni in servizio nella nostra regione potranno farlo. Tutti i dati confluiranno in un database e saranno analizzati, valutati e confrontati con quelli ufficiali di Trenitalia. La cittadinanza piemontese che utilizza il treno come mezzo di locomozione sarà quindi invitata ad utilizzare questo strumento per segnalare carenze, ritardi o malfunzionamenti. Questa iniziativa non sarà sanzionatoria nei confronti del gestore del servizio, ma rappresenterà uno stimolo a migliorare.

carrozzerie Bertone, mentre tutti i pulsanti del treno sono dotati di scritte in Braille. I viaggiatori in carrozzella, posso entrare ed uscire agevolmente grazie alla presenza di pedane estensibili, mentre le informazioni vengono fornite in tempo reale con una serie di monitor. Nessun problema anche per chi utilizza i computer per la presenza di prese elettriche. Un treno da 292 posti sicuramente poco rumoroso, in forza di una serie di studi che hanno portato all’applicazione di tecniche di modellazione dei campi aeroacustici. Per costruire un Etr 425 formato da cinque elementi, è necessario il lavoro 350 persone, 85 tonnellate di acciaio, 1.070 chili di vernice e 340 metri quadri di pellicola antigraffiti per la realizzazione della livrea, il tutto riciclabile al 95% in base alle nuove linee guida in materia ambientale. La velocità massima che può raggiungere linee ferroviarie permettendo è di 160 chilometri all’ora, grazie a 4 motori asincroni da 512 kW. Tale motorizzazione, ripartita lungo tutto il treno ottimizza le fasi di frenatura e accelerazione, permettendo quindi di diminuire il livello di consumo di energia e le relative emissioni di anidride carbonica.

Federica Balza

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Stazioni di ieri idee di oggi

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ome riutilizzare le stazioni ferroviarie? È ormai un problema di molte amministrazioni comunali. Un aiuto in questo senso, viene direttamente dalle Ferrovie dello Stato che ha sottoscritto quattro protocolli d’intesa con associazioni che operano nel sociale quali Legambiente, Associazione Italiana Turismo Responsabile, CSVnet e Lega Coop Sociali per il riuso delle stazioni impresenziate. I beni dati in comodato devono essere utilizzati senza finalità di lucro e di prassi prevedono interventi di riqualificazione dell’immobile che devono essere eseguiti dal soggetto che beneficia degli spazi. Eventuali enti no profit interessati ad investire per il riuso dei beni delle Ferrovie dello Stato potranno prendere contatto prioritariamente con le associazioni firmatarie dei protocolli d’intesa o con gli enti locali, oppure se il progetto da proporre non è di interesse di questi soggetti, proporlo direttamente alle Ferrovie. Attualmente, sono circa 1.700 le stazioni impresenziate della Rete Ferroviaria Italiana in corso di concessione tramite contratti di comodato d’uso gratuito alle associazioni e ai Comuni affinché siano avviati progetti sociali. Ulteriori informazioni si possono ottenere visitando il sito internet: www.fsitaliane.it. Gian Luca Ferrise

Gian Luca Ferrise


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l’inchiostro fresco Ottobre 2014

Testimone del Tempo

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assegnazione del premio Testimone del Tempo 2014, che rappresenta il momento più prestigioso della manifestazione, ha visto calcare il palco del Teatro Ariston quattro figure di straordinario rilievo nel panorama artistico e culturale contemporaneo: Livio Berruti, Lorella Cuccarini, Mario Orfeo, Enrico Vanzina. Livio Berruti campione olimpico, ha inciso in modo indelebile il suo nome nella gloria dello sport mondiale dal 1960, quando vinse alle XVII Olimpiadi di Roma, in una gara entrata nel mito, i 200 metri piani. Si è distinto come modello di tecnica ed eleganza. Lorella Cuccarini, étoile e grande ballerina, conduttrice televisiva, radiofonica, alla cantante, showgirl, attrice cinematografica ha rivelato una brillante versatilità ed un eccezionale talento artistico. Mario Orfeo, direttore del Tg1, ha di recente guidato un complesso processo di innovazione tecnologica con il quale è stata completamente digitalizzata l’ammiraglia della Rai. Le sue direzioni hanno ottenuto ampi riconoscimenti per il rigore, il gusto della notizia, lo spessore culturale dei suoi prodotti editoriali. Il quarto “Testimone del Tempo” Enrico Vanzina, sceneggiatore, insieme al fratello Carlo, regista, si dimostra in grado di attraversare i più svariati generi cinematografici, dalla commedia all’italiana al giallo, dal film drammatico a quello ‘vacanziero’, dalla satira al dramma, con una felice disinvoltura, che non esclude, però, attenzione all’attualità e agli umori epocali. (f.b.)

SPECIALE ACQUI STORIA A CURA DI FEDERICA BALZA La Storia Il prestigioso premio letterario internazionale in TV

Il 47° Acqui Storia

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abato 18 ottobre alle ore 17.15 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti si è svolta la cerimonia di premiazione della 47° edizione del Premio Acqui Storia. Condotta da Franco Di Mare e Antonia Varini è stata il culmine di un intenso programma di eventi, iniziati nella mattinata al Grand Hotel Terme di Acqui con l’incontro dei vincitori con la stampa, gli studenti ed il pubblico, moderato da Carlo Sburlati. Nel pomeriggio sul palco del teatro Ariston, oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni, le personalità insignite dei premi speciali “Testimone del Tempo”, “La Storia in TV”, Premio alla Carriera. Il Premio Acqui Storia, nato nel 1969, è divenuto in questi ultimi anni uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia scientifica e divulgativa. Luciano Mecacci con il volume “La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile”, Adelphi e Gianpaolo Romanato con il volume “Pio X Alle origini del cattolicesimo contemporaneo”, Lindau si sono aggiudicati ex aequo questo premio da 6500 euro nella sezione storico-scientifica. Luciano Mecacci, professore ordinario di Psicologia generale presso l’Università degli Studi di Firenze, con il volume “La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile Mecacci” ricostruisce la vicenda dell’uccisione di Giovanni Gentile sottolineando da un lato il ruolo degli ambienti culturali azionisti nella vicenda, dall’altro offrendo al lettore una meticolosa e dettagliata ricostruzione dell’attentato, mettendo

in evidenza i punti ancora oscuri e risolvendo diversi aspetti relativi alla meccanica dell’evento. Gianpaolo Romanato, professore di storia contemporanea all’Università di Padova e membro dal 2007 del Pontificio Comitato di Studi Storici della Città del Vaticano, nella sua opera “Pio X. Alle origini del cattolicesimo contemporaneo”, ricostruisce con rigore metodologico e acume critico la figura e l’età di Papa Pio X, con attenzione per l’azione di ammodernamento della Chiesa Cattolica svolta nell’ottica del suo ruolo universale, per la complessa vicenda del modernismo e per l’ingresso dei cattolici nella vita politica italiana. Giancristiano Desiderio viene premiato nella sezione storico-divulgativa con il volume Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. L’Autore ci dà una biografia organica e completa del filosofo della verità e della libertà, dimostrando in maniera esemplare come il pensiero crociano nasca anzitutto dall’esigenza di “addomesticare” l’angoscia che ha sempre attanagliato il suo autore e quindi dal bisogno di risolvere i dubbi e i problemi che via via si presentano nell’esistenza degli individui e nella storia della società. Vasken Berberian, romanziere e regista televisivo, si aggiudica il premio da 6500 euro nella sezione del romanzo storico. Nella sua opera Sotto un cielo indifferente Berberian resuscita l’olocausto dimenticato degli Armeni con partecipe emozione. Federica Balza

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a Storia in TV 2014, inserito per la prima volta nei palmares dell’Acqui Storia nel 2003 e giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, ha voluto rendere un significativo omaggio all’opera “MAGAZZINO 18” e al suo interprete ed autore Simone Cristicchi. Cantautore, scrittore, attore teatrale, autore e interprete di monologhi, è artista originale e un uomo coerente. Dalla vittoria al Festival di San Remo 2007 con la canzone “Ti regalerò una rosa”, che con struggente partecipazione emotiva raccontava una storia d’amore e di morte nello scenario di un manicomio, la sfida si è fatta più difficile quando Cristicchi con il musical “Magazzino 18”, capannone del porto di Trieste dove sono conservate le masserizie lasciate dagli Italiani dell’Istria e della Dalmazia che abbandonarono tali luoghi in seguito alla loro attribuzione alla Jugoslavia comunista di Tito al termine della Seconda Guerra Mondiale, ha raccontato la storia delle foibe, scatenando le polemiche di chi per vizio ideologico chiude gli occhi di fronte a quella pagina del nostro passato. Il suo “Magazzino 18”, mandato su Rai 1 il 10 febbraio 2014, ha confermato che la “pietas” di un uomo alla ricerca della verità non si piega ad alcuna logica conformistica e sa tradurre la memoria in vitale rappresentazione artistica. Il Premio speciale “Alla Carriera”, con la medaglia Presidenziale, conferita al Premio dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, è stato conferito a Roberto Vivarelli. Storico di chiarissima fama, allievo di Federico Chabod all'Istituto Italiano per gli Studi Storici. (f.b.)


30° Edizione del “Presepe Vivente” di Capriata d'Orba - 24 dicembre ore 21 - a cura Ente Manifestazioni

l’inchiostro fresco

RONDINARIA

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2014 Qui siOttobre legge l'inchiostro:

Alla Corte del Caffé Via Girardengo, 14 Novi Ligure (AL) Tel. 0143 26.21

l Caffé Alla Corte de & l'inchiostro a Novi Ligure

Ha suscitato stupore e incredulità il caso scoppiato a Capriata d'Orba

Un caso di evasione fiscale C i siamo recati presso il Comune di Capriata d’Orba per effettuare un servizio giornalistico su quello che è diventato un caso nazionale di evasione fiscale e abbiamo riscontrato la grande disponibilità che gli Amministratori del Comune stanno dando agli Organi di Stato competenti, per definire le inadempienze fiscali della proprietà della “Villa Val Lemme”. Già nel corso del 2013 gli uffici comunali avevano messo a disposizione delle Fiamme Gialle di Novi Ligure la documentazione in proprio possesso riguardante i permessi rilasciati alla suddetta proprietà. Le società che a partire dal 2003 si sono succedute nella disponibilità dello splendido fabbricato sorto negli anni Trenta nella valle incastonata a monte della riva sinistra del torrente Lemme, hanno sempre fatto capo ad un'unica persona, l’imprenditore svedese Jonas Ljoungstrom. L’accoglienza degli ospiti, limitata ai mesi estivi e sostanzialmente di nazionalità svedese, era stata autorizzata dal comune inizialmente come Bed&Breakfast, per poi passare, agli inizi del 2013, ad un'altra autorizzazione per “Appartamenti per casa vacanze”. Sia dalle verifiche effettuate, sia

Villa Vallemme

Il club silvanese a spasso per l'Europa

Il motoclub Solda

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on la gita “Clou” in Scozia. il club motociclistico silvanese ha concluso la stagione 2014 che il dott. Alessandro Soldatini, presidente del sodalizio, ha organizzato capitanando una dozzina di centauri verso i confini settentrionali dell’Europa. Superato il traforo del Monte Bianco i silvanesi sono giunti a Calais, dove hanno imbarcato le loro moto per l’Inghilterra, per raggiungere le Highlands scozzesi. Sulla via del ritorno si sono fermati ad Amsterdam per poi proseguire sul percorso Belgio/ Germania/Svizzera/Italia. 23 giorni per un itinerario di oltre 6.000 km e per arricchire un album fotografico che verrà pubblicato, in prossimità del periodo natalizio. Irene Basso

per le informazioni fornite della proprietà, si era accertato che i pasti negli alloggi dotati di angolo cottura erano consumati nell’alloggio, mentre per gli alloggi non dotati di angolo cottura, veniva utilizzato un pulmino con il quale i clienti potevano raggiungere i ristoranti della zona. Sono attualmente in corso da parte degli uffici comunali i relativi accertamenti edilizi e sanitari previsti dalle norme per il rilascio di un’autorizzazione ad uso ristorante. Le tasse ed imposte comunali risultano a tutt’oggi pagate al di fuori di un ruolo annuale di Tarsu emesso da Equitalia e sul quale l’imprenditore svedese si è impegnato con l’ufficio preposto ad onorare nell’anno in corso. Le evasioni fiscali per oneri non pagati allo Stato ed accertate dalla Fiamme Gialle hanno colto di sorpresa gli Amministratori comunali i quali hanno ribadito la loro piena disponibilità affinché sul tutto venga fatta chiarezza, nella speranza che l’Imprenditore svedese paghi il dovuto e, nello stesso tempo, prosegua in un’attività la quale, essendo soprattutto rivolta ad una clientela straniera, ha portato indubbi vantaggi all’indotto della zona. La redazione

Il power golf

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ella splendida cornice naturalistica del golf di Villa Carolina, nasce un nuovo centro sportivo, un'oasi di benessere e cura del corpo, fitness e non solo. È il nuovo “Power golf”, creato per coloro che vogliono prendersi cura di se stessi, attraverso programmi personalizzati di allenamento fitness e tonificazione, pilates, ginnastica posturale, riflessologia plantare e lezioni di Krav Maga. Una gamma di attività da svolgersi singolarmente o a piccoli gruppi per garantire la massima efficacia e la qualità del lavoro. Per chi necessita inoltre di interventi riabilitativi post fisioterapia può trovare esperti qualificati per far fronte a tutte le necessità. Ce lo spiega il personal trainer Claudio Badino: “puntiamo a fornire un servizio di assoluta qualità – ci conferma - poichè i nostri collaboratori sono esperti altamente qualificati che uniscono al proprio background professionale la continua formazione”. Power golf non è tuttavia solo questo, ma anche un centro specializzato per la preparazione atletica specifica dei golfisti di tutte le fasce d'età, ed un vero fiore all'occhiello per gli atleti professionisti, che qui possono trovare la scuola migliore per affinare le loro abilità sportive. Nei prossimi mesi Power golf infatti istituirà una vera e propria scuola, la prima in Italia, per la formazione dei prearatori atletici golfisti, che potranno coniugare la segue a pag. 16


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Moncalvo: collaborazione con gli Enti Lelio Morricone, presidente del comitato Vivere a Predosa

Stato dell'Orba Adesso parla il comitato N A bbiamo intervistato Alessandro Moncalvo, consigliere comunale di minoranza a Capriata e presidente della Commissione sull’Orba, per conoscere “lo stato” di questo torrente.

Come procede la rimozione degli arbusti nell’alveo, zazione dell'area inquinata. Quegià da tempo prevista e vi sto per poter sapere di preciso sono eccessivi accumuli di quanto e cosa vi sia contenuto e a che profondità. Dopodiché ghiaia? La pulizia dell’alveo è partita già si potranno fare le dovute presdalla seconda metà di settembre, sioni in Regione per la bonifica, a valle del ponte le zone interes- nonostante, i pochi fondi disposate dal taglio di piante in alveo nibili. Entro un paio di settimasaranno alternate, mentre nel ne entreremo a far parte della tratto a monte si interverrà su convenzione dei comuni dell'acentrambe le sponde. Verifiche- quese per la difesa delle risorse remo nei prossimi mesi se sarà idriche, questo al fine di sensipossibile rivedere il piano dei se- bilizzare e informare le ammidimenti e soprattutto delle fasce. nistrazioni del rischio che grava Al momento il comune potrebbe su una delle riserve idriche più intervenire per rimuovere mate- importanti della regione. riale lapideo nei pressi del ponte Mattia Nesto per un massimo di 10000 m3. Quali le azioni per il sito inquinato della Pedaggera? Dalle ultime analisi effettuate dall'ARPA non si è riscontrata nei pozzi d'acqua potabile a valle dell'area inquinata alcuna criticità; questo è emerso durante l'ultima cabina di regia del torrente Orba il 6 ottobre scorso, nella riunione in questione è anche emersa la necessità di mettere in protezione il sito da eventuali esondazioni dell'Orba. Collaboreremo con tutti gli enti preposti perché possano essere effettuati controlli costanti nel tempo e soprattutto per portare a termine il piano di caratteriz-

Power golf prosegue da pag. 15 preparazione tecnica alla pratica sportiva. Un’importante novità infatti è il simulator golf, una sofisticatissima apparecchiatura per interni, in grado di offrire al giocatore un ambiente di gioco il più vicino possibile alla realtà, sia per quanto riguarda l’impatto grafico e visivo sia per la tecnica di gioco. Un nuovo putting green inoltre, consentirà ai clienti la possibilità di un momento di svago in un’area training Golf di ultima generazione. Marta Calcagno

el numero scorso de altamente nocivo - ci illustra Mor- Comuni dell’Acquese e temiamo “l’inchiostro fresco” (Set- ricone – Sono infatti emerse cri- che le falde acquifere possano tembre 2014 n. 7, pag.23) ticità e mancanze molto gravi essere raggiunte da sostanze inabbiamo intervistato il Sindaco nel progetto della Sm Logistica quinanti. Senza contare il fatto di Predosa Giancarlo Rapetti in che non possono che farci dire che – ricorda Lelio Morricone – il merito al possibile insediamento no alla costruzione dell’impian- pericolosissimo sito inquinato di un impianto per i rifiuti legnosi. to”. Quali i problemi principali? della Pedaggera è molto viciRaccolte i dubbi e le perplessità “Mancano controlli adeguati del no. Non voglio pensare ad un dell’Amministrazione, abbiamo materiale sia in entrata che in combinato disposto di possibili sentito anche quella precedente, uscita, lo stoccaggio dei rifiuti infiltrazioni provenienti da quenella persona di Giancarlo Sardi all’aperto senza adeguate pro- ste due bombe chimiche”. Cosa che ha preferito non commen- tezioni per le acque dilavanti chiedete in concreto?: “Il comitare la vicenda, dichiarando di appare nocivo per la salute dei tato Vivere a Predosa chiede che “vigilare affinché tutto si svolga predosini. In più – continua il l'impiant non venga installato, secondo le regole”. A questo pun- presidente del Comitato - l’im- che il sindaco Rapetti, come anto abbiamo voluto raccogliere il pianto, per poter essere alimen- nunciato in campagna elettorale, parere dei predosini, sentendo tato, necessita della costruzione sottoscriva il Patto dei Sindaci telefonicamente il dott. Lelio di uno snodo ferroviario, con per la salvaguardia delle falde Morricone, presidente del comi- conseguente movimento terra, acquifere, una quanto più imtato “Vivere a Predosa”, attivo dal modifiche al piano regolatore, mediata bonifica del sito della 2010. “La posizione del comitato aumento del traffico e problemi Pedaggera e – conclude il presiè netta: noi ci opponiamo all’in- acustici ingenti per tutti i cit- dente – che i cittadini di Predostallazione nel nostro Comune tadini”. Avete paura anche per sa vengano informati in modo di un impianto per il trattamen- le falde acquifere? “Certamente. trasparente su quanto accade to dei rifiuti legnosi che, come ha Noi già da anni lavoriamo in nel loro territorio”. dimostrato anche la recente con- maniera coordinata con i coMattia Nesto ferenza dei servizi, risulterebbe mitati operanti a Sezzadio e nei

Predosa pensa ad un’azione per il sito della Pedaggera

Sardi: uniti si risolve R aggiunto telefonicamente, l’ex sindaco di Predosa Giancarlo Sardi ha voluto porre l’attenzione sul sito inquinato della Pedaggera (già da noi trattato nel numero scorso de “l’inchiostro fresco” di Settembre). “Devo dare atto alla nuova Amministrazione la serietà con la quale sta affrontando questa delicata questione – ci dice Sardi – Le varie interrogazioni presentate a fine settembre in Consiglio comunale, volte a coinvolgere le Amministrazioni della Val d’Orba e della Val Bormida, rispondono

bene ai problemi lasciati inevasi dalla mancata bonifica del sito inquinato da parte della Regione”. Per quale motivo?: “Solo facendo squadra – ci risponde l’ex Primo cittadino predosino – Unendo in un’unica azione i Comuni toccati dall’Orba, sia a monte come a valle, potremo fare le necessarie pressioni a Torino perché si possa, una volta per tutte, realizzare la bonifica di quest’area che incombe su tutti noi”. Mattia Nesto


Sul nostro sito Alessandro Pastorino, scrittore di Silvano, presenta “I racconti di D.E.A.T.H”

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Alla scoperta di un percorso storico-culturale ideato da Pierfranco Romero

Silvano: un paese denso di storia N

el numero scorso abbiamo intrapreso la prima parte del viaggio fra le bellezze storiche, la cultura ed il paesaggio del paese di Silvano. In questo mese andiamo ad incontrare i siti delle altre “quattro stazioni della mia via crucis”. Entriamo nel centro storico del paese, le due Parrocchiali, il castello degli Adorno ed uscendo, nel verde, la chiesa di S. Pancrazio. Pierfranco Romero

La prima foto è di Claudio Passeri; le altre sono dello studio Graphicorium

Parrocchia di S. Sebastiano

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a Parrocchia di S. Sebastiano nacque come Oratorio dei “Battuti” e nel 1776. 1766 la chiesa fu denominata Oratorio di S. Sebastiano ed aperta al culto. Nel 1784 l’Oratorio di S. Sebastiano fu eretto in Parrocchiale: questa fu abbellita da alcuni affreschi. Però i quadri migliori sono oggi collocati nell’Episcopio del Palazzo Vescovile di Tortona. Si tratta di: Apparizioni di Cristo a S. Canterina da Genova di autore ignoto dono dei Marchesi Botta Adorno Cusani Visconti, un S. Agostino, dipinto da B. Montessori, dono di mons. G. Lanza, i S.S. Cosma e Damiano, di autore ignoto.

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embra che tale chiesa esistesse già nel 1300 ma, fu nei primi anni del 1500 che fu nominata Arcipretura del Paese di Silvano. Negli anni successivi grazie alle donazioni dei Castellani fu abbellita da quadri di ottimi pittori genovesi. In particolare fu resa ancor più bella grazie agli affreschi di Pietro Ivaldi detto “Il Muto” (1810-1885) ed alle decorazioni di Giuseppe Ferrero. Le bellezze custodite nella chiesa non mancarono di attirare l’attenzione dei “ladri di Arte” che nel 1965 asportarono ben undici tele di grande valore e oggetti sacri d’oro e d’argento. Nel 2003 l’Alessandrino fu colpito da una forte scossa di terremoto: fu dichiarata chiesa inagibile. Grazie azie alla al solerzia di mons. Sandro Cassulo nel i lavori di reel 2005 si terminarono termin meessa in sicurezza della chiesa. stauro e la messa

Grande successo per la sagra “Sapori d’Autunno”

di Frugarolo. Resosi già partecipe di numerosi eventi nel corso dell’estate, tra i quali ricordiamo sicuramente il Fiaro Beer Festival dove i proventi sono stati devoluti a favore della ricerca sull’endometriosi, il piccolo borgo alessandrino ha dato il benvenuto ai caldi colori autunnali con una sagra dedicata al menù tipico di stagione. Venerdì 19 settembre, sabato 20 e domenica 21, difatti, l’A.T. pro Loco in collaborazione con la Polisportiva Frugarolese ha organizzato

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a costruzione del castello risale al 1492 e fu realizzata da Agostino e Giovanni Adorno, figli di Raffaele. La famiglia Adorno ottenne l’investitura del feudo di Silvano nel 1446 in cambio di un prestito a Giovanni IV Marchese del Monferrato. Nel 1446 il castello degli Zucca (quello sui Merli) fu distrutto dagli Alessandrini. Gli Zucca mantennero parte del feudo e scesero a vivere in paese in un palazzo adiacente a quello Adorno. Questi ottennero varie investiture feudali e nel 1598 Maddalena Adorno sposò Luigi Botta. Nacque il ramo Botta-Adorno ed infine Botta-AdornoCusani-Visconti. Nel castello di Silvano visse Caterina Fieschi moglie di Giuliano Adorno divenuta poi S. Caterina da Genova.

Chiesa di S. Pancrazio

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L’autunno frugarolese A l rientro dalle vacanze estive tante le iniziative messe in atto in gran parte della Provincia di Alessandria che, salutando la bella stagione, hanno dato il via ai profumi e sapori autunnali. Tra sagre, fiere, concerti, mercatini e rievocazioni storiche, i weekend settembrini rallegravano la zona facendo accorrere centinaia di persone in cerca di svago e relax dopo le fatiche lavorative della settimana. All’appuntamento non poteva mancare il Comune

Castello Adorno

Arcipretura di S. Pietro

presso l’Area Verde di piazzale L. Lombardi la sagra “Sapori d’Autunno” a base di funghi e tartufo, con musica suonata da giovani band locali e stand enogastronomici. Come sempre, a dimostrazione della bontà delle manifestazioni frugarolesi, numerosa l’affluenza di persone che, tra un assaggio e l’altro, hanno potuto passare una piacevole serata all’insegna del gusto. Samantha Brussolo

a chiesa di S. Pancrazio è posta su un colle dal quale si gode uno stupendo panorama: le Alpi, il Novese, il Tortonese, l’Alessandrino e numerosi paesi della Liguria e del Monferrato. Mons. Giovanni Lanza fa risalire la chiesa al XII secolo, eretta per volere dei Monaci Benedettini, che nel 1030 avevano fondato l’Abbazia di Sezzadio. La storia orale tramanda che la prima parte della costruzione risalga al VI-VII secolo e facesse parte di una linea fortificata, forse un limes bizantino. La chiesa negli anni’70 si presentava in stato di degrado: nel 1980 un gruppo di Silvanesi costituì l’ass. “Gli Amici di S. Pancrazio” che riportò all’antico splendore il Santuario.


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Il Moro Anche Castelletto d’Orba invasa dall’acqua. Un mare di fango nel Centro Storico cambia faccia

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naugurazione in grande stile per il ristorante “Il Moro” di Capriata D’Orba che lunedì 29 settembre ha “svelato” la sua nuova facciata, realizzata con le più moderne tecniche di costruzione nel rispetto dell’aspetto originario. “Mimmo Proto aveva una vecchia cartolina di inizio Novecento che ritraeva il nostro ristorante – ci dicono i due titolari Simona Boteri e Claudio Rebora - Tramite quella vecchia immagine, grazie all’aiuto del decoratore Dario Diamanti e della ditta Edil Daniel, abbiamo riportato questo palazzo storico di Capriata al suo antico splendore”. Infatti “Il Moro” oltre ad essere presente ormai da sette anni nella prestigiosa “Guida Michelin”, è anche un punto di riferimento e di eccellenza per Capriata. Scaramouche

Il rio Albarola rompe gli argini G iorni di paura anche a Castelletto d’Orba dove il rio Albarola, che attraversa la parte bassa del paese e lambisce la rocca del castello, è uscito dal suo alveo ormai compresso tra le case. Con forza dirompente, l’acqua si è riconquistata i suoi spazi ed ha invaso cantine, garage, bypassato le passerelle ed i ponti, trascinando con sé ogni cosa. I castellettesi sono stati colti di sorpresa, ma passata la piena, ancora straniti da questo evento dalle dimensioni del tutto inaspettate, armati di scope, pale e carriole hanno iniziato a spalare il fango per far ritornare vivibile questa parte del loro paese. Indubbiamente l’acqua caduta nel

giro di mezza giornata è stata pari a quella che normalmente piove nel giro di sei mesi. Tuttavia c’è da dire che la pulizia costante degli alvei, con la ghiaia opportunamente rimossa per rendere più capiente la portata dei rii e dei torrenti nonché la rimozione degli arbusti (in certi casi veri e propri alberi) che trascinanti dalla corrente formano vere e proprie “dighe”, potrebbe certamente limitare e contenere la “furia della Natura”. Confidiamo quindi che gli Amministratori, sulla base di questa spaventosa esperienza, per fortuna con danni alle cose e non alle persone, sappiano trarre una preziosa lezione per il futuro. (m.c.)

Novi a e n lluvio

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I volontari sono quelli che in ogni evenienza si prestano per portare soccorso. Ecco la mitica Fiorella di Novi Ligure intenta a spalare il fango.

La Torniella

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ul nostro sito un reportage di Marta Calcagno sul Borgo della Torniella di Castelletto e sulle sue iniziative.


l’inchiostro fresco

19 Coccole Lana Ottobredi 2014 Lana e filati

Dal 5 all'8 dicembre - “Le colline del gusto” - al Centro Fieristico “Dolci Terre” di Novi Ligure

Coccole di Lana Lana e filati Via Municipio, 17 Novi Ligure Tel. 0143/329.105

Via Municipio, 17 Novi Ligure Tel. 0143/329.105

M5S: al centro della discussione, la questione rifiuti e le scelte economiche per il futuro

“Il nostro programma in Consiglio” U n autunno-inverno ricco di impegni: le promesse elettorali non saranno dimenticate e ci sarà spazio per approfondimenti. Questo il programma dei 5 Stelle di Novi Ligure, secondo Fabrizio Gallo, Lucia Zippo e Luigi Gambarotta, consiglieri comunali del Movimento. Per i tre politici, il nucleo dell'azione è definito: “Non abbandoneremo il programma elettorale e lo porteremo in consiglio per discuterlo, insieme a nostre proposte in materia di

rifiuti, manutenzione della città e scelte per il futuro, con pochi soldi da utilizzare al meglio”. Se i temi sono diversi, il Movimento ha scelto di focalizzarsi su alcuni. Come la TAV: “Noi 5 Stelle siamo sempre stati contrari, in quanto opera non fondata su previsioni concrete. Inoltre, riteniamo che la città otterrà, in termini di indotto ed occupazione, soltanto le briciole”. In maniera simile, la ZTL viene definita “Fatta in maniera precipitosa, né carne né pesce. Deve essere ripresa e

contestualizzata”. Forse, tuttavia, l'argomento più caldo è il bilancio. Anche su questo, gli esponenti sono netti: è stato gestito “Non in modo attento e con pochi controlli, tanto da meritarsi un giudizio negativo dalla della Corte dei Conti. I dubbi più consistenti sono legati alle società partecipate, che hanno svolto anche attività non istituzionali e non di pubblico interesse con efficienza ed economicità da verificare”. E, rimanendo in tema-partecipate, la recente alluvione favorisce una frecciata verso Acos Acqua: “A Genova, l'acquedotto è stato non in funzione meno tempo, nonostante un'emergenza più grave, ed il Comune ha dato più informazioni ai cittadini”. (m.c.)

Minetto: in Comune importanti politiche pubbliche Riconquistare la città, con idee nuove e proposte concrete

I nodi amministrativi Riparte la Lega Nord A P utunno, tempo di politica: il Partito Democratico di Novi Ligure, vincitore delle scorse elezioni, è pronto ad affrontare le sfide di una “Realtà economica resa difficile dalla crisi”. Come spiega il segretario Diego Minetto, il PD locale è “Un partito solido, ma con un'organizzazione sempre più leggera, attenta e dinamica” capace di produrre giovani attivi, nel consiglio comunale quanto nella formazione. Un partito abile a recepire “I bisogni della società attuale”, da valutare ed elaborare tramite “Un confronto aperto con la città, in mezzo alla gente”. Capitolo programma: al centro la situazione economica, con la necessità di conciliare l'attenzione alla realtà complicata con la tutela della cittadinanza, “In particolare le famiglie bisognose”, sempre lavorando a

fianco dell'amministrazione. Vi sono poi altri punti chiave. Come il bilancio comunale, di prossima presentazione: per Minetto è “A posto”, pur considerando come la mancanza dei finanziamenti da Stato e Regioni obblighi ad una maggiore cautela. La ZTL, oggetto delle critiche di parte dei Novesi, verrà presto valutata insieme al sindaco, cercando una soluzione che bilanci gli interessi dei residenti e dei commercianti. Infine, forse il tema più delicato, la TAV. Minetto è chiaro: “Non abbiamo mai nascosto le difficoltà: si tratta di un'opera importante, che porterà vantaggi ma costerà sforzi. Da parte nostra, faremo in modo di creare lavoro e di ottenere finanziamenti per le opere di compensazione”. Matteo Clerici

rendere forza dal buon risultato na- contro il rinnovo dell'operazione Mare Nozionale per incidere di più a livello strum. Particolare attenzione alla realtà Nolocale. Per bocca di Giacomo Peroc- vese. Insieme agli alleati, la Lega discuterà chio, esponente del Movimento Giovani dei problemi della città. Tra i temi più caldi, Padani, la Lega Nord di Novi Ligure mette la mancanza di sicurezza, specie nella zona sul tavolo il programma dei prossimi mesi. della stazione, e dove collocare la moschea: Prima di tutto, una riflessione sul voto di “Alcuni hanno proposto la Caserma Giormaggio, dove all'“Effetto Salvini” a livello gi, ma noi vorremmo trasformarla in un nazionale si è contrapposto la sconfitta nelle centro servizi unificato”. Parlando poi del elezioni comunali. Secondo Perocchio, bilancio cittadino, “L'aggiustamento “Il centrodestra era troppo frammendell'IRPEF dimostra come ci siano tato: molti candidati, che hanno pordei problemi”; possibile soluzione, tato alla dispersione dei voti”. È allora “sfruttare gli utili dell'Acos”. Infine, tempo di ripartire, con una serie di non è possibile trascurare il nodo rapmosse precise. Apertura dedicata presentato dalla TAV. Perrocchio è chiaal rinnovo della segreteria di Sero: “Nonostante vi siano lati positivi e zione: “Sono scaduti i tre anni, negativi, noi siamo contrari all'opera. è tempo di volti nuovi”. Il 18 Temiamo sopratutto gli effetti sul ottobre, grande manifestacentro storico, già ora bisognozione a Milano per protestare so di rilancio”. (m.c.)


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Ai lettori

Baiardo: la nostra costituente

Parla la gente U n partito pronto all'azione, ma attento al messaggio degli elettori. Con la fine delle vacanze, Enzo Baiardo descrive le prossime mosse di Fratelli d'Italia. Parola d'ordine, “Faremo decidere ai cittadini”: ecco allora i gazebo, con la raccolta firme su temi come la possibilità di detrarre le spese familiari dalla dichiarazione dei redditi, e le primarie di partito. Tra le questioni più delicate, la liberazione dei marò detenuti in India: se questa non avvenisse, FdI vorrebbe ridiscutere la presenza italiana nelle missioni di pace internazionali. Altrettanto importante, il legame con il territorio, espresso dalla Costituente per Novi Ligure: un gruppo, al momento in via di definizione, aperto a “Tutte le persone che amano la Politica con la P maiuscola per aiutare i cittadini a risolvere i loro piccoli o grandi problemi nei confronti dell'Amministrazione”; tra le personalità già coinvolte, Ugo Beccuti. L'attenzione per le richieste locali si manifesta anche con la stima verso Avanti Novi ed Alfare, alleati delle scorse elezioni: “i principi comuni restano”, e portano ad operazioni

congiunte come il controllo sulle firme raccolte per la modifica della ZTL. Infine, una visione nazionale. Come ricorda Baiardo, Fratelli d'Italia è atteso da due eventichiave: il congresso nazionale ed Atreju, “Uno workshop tra giovani e forze politiche”, in programma all'Isola Tiberina dal 17 al 21 settembre. Matteo Clerici

NOVI E NOVESE Per saperne di più sugli Enti locali

C

on la riprese dell'attività amministrativa abbiamo sentito alcuni esponenti della vita politica cittadina per sapere che cosa “bolle in pentola” anche perché le decisioni del Consiglio Comunale producono quelle politiche pubbliche che sono le più vicine agli interessi e alla vita di tutti i giorni della gente, che segue con sempre maggiore preoccupazione ciò che accade a livello nazionale e che quindi vorrebbe almeno a livello locale trovare motivo di tranquillità. GB Cassulo

Scuola civica O

ra che i problemi dei conti pubblici, nazionali e locali, tartassano sempre più i cittadini già colpiti dalla crisi, molti vorrebbero controllare più da vicino come vengono spesi i soldi delle proprie tasse per valutare l’operato dei propri rappresentanti: per dirla con Luigi Einaudi, “conoscere per deliberare”. L’educazione civica delle scuole, però, non fornisce le conoscenze necessarie a capire e controllare l’amministrazione di Comuni ed Enti Locali. Per questo, dal 23 ottobre, sarà disponibile a Novi Ligure un Corso di Formazione Civica di Base gratuito, ed aperto a tutti,

Rapa: obbiettivo semplificare

Privatizzate! P

olitica a Novi Ligure, Alfare torna in campo: vatizzazione dei servizi: tiro della parola d'ordine, lotta allo spreco di denaro “è necessario il ripubblico. Come spiega Vincenzo Rapa, bi- presenza pubblica dagli enti in sogna modificare il ruolo del Comune, che deve oggetto, affinchè i cittadini possano godere dei diventare “Regolatore e controllore, non diretta- vantaggi derivanti dall’economia di mercato”. mente produttore di servizi, competenza da as- Dedicati invece alla cittadinanza eventi, su temi segnare ad imprese private tramite gare d’asta specifici,come gazebo, assemblee e convegni con trasparenti ”. Per questo, Alfare si prepara a discu- la partecipazione di esperti sulle questioni più caltere sulla dismissione dei beni pubblici non stret- de. Alfare è allora pronta ad essere protagonista tamente strumentali, dagli immobili alla farmacia nei prossimi nodi della politica locale. Il primo, comunale ed alla cessione totale di CIT ed Acos. l'imminente discussione del bilancio comunale, In questo programma, spazio alla collaborazione dove Rapa e compagni spingeranno per “Il taglio con gli alleati delle passate elezioni (Fratelli d'Ita- dello spreco di denaro pubblico”, focalizzandosi lia ed Avanti Novi) e con altri partiti e movimenti su aziende municipalizzate e partecipate, consiinteressati. Con i primi, con cui rimane “la comu- derate tra l'altro “Causa di implicito, inevitabile nanza di valori”, si porterà avanti l'idea della pri- voto di scambio tra l’amministrazione e le persone e le aziende dell’indotto coinvolte”. Nel prossimo numero daremo voce anche ad altri esponenti politici cittadini. Matteo Clerici

soprattutto ai “non addetti ai lavori”. I principali argomenti trattati saranno la comprensione dei bilanci comunali e delle società partecipate, la lettura di un piano regolatore, il funzionamento l’organizzazione dei servizi sanitari, le normative in tema di tutela dell’ambiente. Questa iniziativa è diretta allo sviluppo civile di tutti i cittadini, senza guardare all’appartenenza o meno ad un movimento o partito. l corso si terrà presso la Sala Conferenze della Casa del Giovane di Via Gagliuffi a Novi Ligure, dalle 21 alle 23, nelle seguenti date (tutte di giovedì): 23 e 30 ottobre 2014; 6 e 13 novembre 2014; 4 dicembre 2014; 12 e 19 e 26 febbraio 2015; 5 e 12 marzo 2015.Per informazioni e iscrizioni potete contattare gli organizzatori direttamente in orario di lezione, oppure via email (formazionecivicanovi@ gmail.com) o tramite Facebook (Formazione Civica Novi Ligure). (g.b.) “Un partito è una riunione di uomini che professano la stessa dottrina politica” B. Constant


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Il Liceo Amaldi di Novi Ligure vince il premio Touring Club Italiano: tutto sul nostro sito

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Una nostra intervista a Mattia Carturan, autore del libro “Beati noi che a Novi abbiamo il mare”

La Novi da bere “C redo profondamente in una frase di Charlie Chaplin: una giornata senza sorriso è una giornata persa” questo è il pensiero di Mattia Carturan, copywriter (ndr creativo di agenzia pubblicitaria internazionale) che abbiamo intervistato in merito al suo libro “Beati noi che a Novi Ligure abbiamo il mare” Edizioni Epoké. Di cosa parla il tuo libro? “Si tratta di un racconto per episodi di anni molto caldi, gli anni ’80 e ’90, gli anni della mia infanzia e della mia adolescenza passata a Novi”. Che città era la Novi di allora? “Una città molto viva, con un sacco di luoghi di aggregazione, in cui ci si conosceva tutti e dove ci si menava senza soluzione di continuità, ma senza troppa cattiveria, solo per, diciamo così, passare il tempo”. Si trattava insomma di un paese dove c’era una forte dimensione sociale piuttosto che social “Esatto. Luoghi come l’oratorio o la Novi Calcio erano poli catalizzatori formidabili. Lì tutti i novesi, chi prima chi poi, chi più chi meno, ci sono passati. Nelle storie che compongono il libro ho voluto ricreare e trasmettere l’atmosfera di allora”. Novi quindi è molto cambiata? “Dal 1997, l’anno

Nella foto Mattia Carturan mentre presenta il suo libro. Qui sopra la copertina

in cui mi sono iscritto e centri di aggregazione all’Università di Milano, sono venuti meno, o almeho cominciato a viverla no quelli che per me erano meno Novi, praticamen- storici”. Tu lavori a Milano, te solo nei fine settimana. nel campo pubblicitario Ma devo dire che dal 2000 (ha firmato gli spot delle circa, dal momento dell’a- patatine Fonzies “leccami.. pertura dell’Outlet, qual- leccami” e di Mediaset Precosa è cambiato. Luoghi mium): il fatto di provenire

da una realtà piccola come Novi ti ha creato qualche difficoltà? “Devo dire di no, anzi. Una piccola realtà come Novi mi ha fatto apprezzare ancora di più la grande Milano, dove c’era tutto quello che a Novi non si poteva trovare”. Come ultima domanda chiediamo come l’abbiano presa i novesi “Secondo il mio editore, almeno a Novi, ho venduto più di Dan Brown. Questo vuol dire che i novesi sanno ridere di se stessi!”. Mattia Nesto

Eventi: domenica 14 settembre a Novi “Cortili nascosti in musica”

Magie in musica per i cortili “U n pubblico attento, divertito e partecipato. Un pubblico degno di una grande manifestazione. Novi e i novesi non dimenticheranno questa giornata: questa domenica pomeriggio ci siamo riappropriati dei nostri cortili, troppo spesso dimenticati. La musica ci ha unito in una giornata speciale, grazie a tutti” con queste accorate parole l’assessore Cecilia Bergaglio ha chiuso la manifestazione “Cortili nascosti in musica”, spettacolo musicale andato in scena presso il foyer del palazzo Cambiaso-Negrotto. Si è trattato di un concerto animato dal “Trio dell’Isola” composto dal Stefano Marelli (voce), Andrea Garavell (basso) e Gianni Nesto (batteria). I tre si sono cimentati con le gemme più preziose del cantautorato nostrano e non, spaziando nelle note e nel

tempo: da “Sidon” di Fabrizio De Andrè di terribile attualità, all’applauditissima “La Costruzione di un amore” di Ivano Fossati. C’è stato spazio anche per i brani dello stesso tortonese Marelli che ha infiammato la folla con la sua “Lento lento” dall’ultimo fortunato album “Facile o felice”. Sulle note di “Creuza de Ma” è stato realizzato anche un balletto, grazie alla direzione della Scuola di Danza Roberta Borello. Numerosi i partecipanti, quasi un centinaio che hanno affollato l’artistico salone: un naturale abbraccio che la cittadinanza di Novi Ligure ha voluto dare alla scuola cantautorale genovese. Quando per fare un viaggio a Genova e “per l’alto mare aperto” basta aprire la porta di un cortile immerso nel sole. Eleuterio


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Un’iniziativa benefica che unisce i Novesi

Cambio di guardia al Ciampini Boccardo

T-shirt per l'Anffas Un nuovo preside U “G razie all’incasso relativa alla vendita delle magliette 6 di Novi se… abbiamo raccolto 2500 euro, che serviranno per l’acquisto di una sollevatore per disabili” ci dice il dott. Enzo De Cicco, ideatore della serataevento, con incasso a favore dell’Anffas, “A Nove èe pu lucu u souna èe Swèing!” che, il 27 aprile scorso ha visto, presso le Dolci Terre di Novi, sfilare i novesi che in Italia e nel mondo si sono fatti onore. “Tutto è nato da un’idea semplice ma geniale di Andrea Traversa – dice De Cicco – Fare una maglietta che racchiudesse la novesità in maniera simpatica. Assieme a Barbara Debenedetti, che ha curato la pagina Facebook 6 di Novi

se…, ed a Bruno Barbato, che ha disegnato il logo, (il mitico carrettino dei gelati del “Giule” ndr), si è realizzato qualcosa per aiutare tutte le numerose associazioni di volontariato cittadine”. La manifestazione di aprile è stato un grande successo: tre ore di spettacolo “da show del sabato sera di una volta” con De Cicco nel ruolo di mattatore e presentatore, il tutto allietato dalle note “a tutto swing” della B.B. Orchestra diretta da Franco Crotti. Le magliette “6 di Novi se…” sono in vendita presso la Merceria Ferrando di Novi Ligure al costo di 15 euro. Mattia Nesto

n affettuoso saluto da parte di le carenze e incentivare le potenziali tutto il personale dell'Istituto risorse, se oggi l'Istituto Ciampini Ciampini Boccardo di Novi Boccardo riceve un gran numero ligure al Dirigente Scolastico di iscrizioni in tutti i corsi di studio, diurni e serali, una prova Roberto Grenna, che ha concreta di quanto l'impegno ottenuto nell'anno scolastico del Dirigente in primis 2014-15 il trasferimento al e di tutto il personale Saluzzo Plana di Alessandria, della scuola possano dopo due anni di onorata trovare la massima dirigenza. Si è guadagnato gratificazione. Un tanta stima e apprezzamenti affettuoso ed da parte di tutti, per aver guidato con grande impegno Roberto Grenna, Preside uscente accorato saluto un'istituzione scolastica di anche a Ennio vaste dimensioni, uno tra i più grandi Morgavi, collaboratore del Dirigente Istituti tecnici della Provincia, una e docente di italiano e storia da ben realtà complessa ed articolata per le 31 anni al Ciampini, una vita intera sue molteplici offerte formative, che passata tra i banchi di scuola e dedicata ha richiesto quindi abilità gestionali all'insegnamento. Salutiamo il nuovo non indifferenti. Uno spirito liberale, preside Mario Scarsi che siamo democratico, capace di infondere sicuri possa essere la scelta migliore nei suoi interlocutori il suo stesso per proseguire nel solco di questa entusiasmo per la scuola. Ed è stato ottima amministrazione scolastica. grazie ad una guida lungimirante e Dal Ciampini Boccardo attenta ai bisogni, capace di individuare

l'Orto di Marisa

Il crisantemo:

P

bellezza sottovalutata

ianta dii origine asiatica asiatica, raggiunge il momento di massimo splendore proprio in questo periodo. I Crisantemi in Italia sono spesso “emarginati”, anche a scapito della loro bellezza. Considerati dono per i defunti (proprio per il loro periodo di fioritura), spesso non vengono considerati come omaggio floreale in contesti diversi, pur essendo colorati ed appariscenti. Nel mondo i Crisantemi (il cui nome in greco significa “Fiore d'Oro”) sono considerati portatori di gioia e prosperità. In Giappone, questi sono il fiore nazionale, simbolo dell'Imperatore, che ogni anno festeggia la loro bellezza aprendo le porte dei giardini della sua reggia al pubblico, per presentare le più recenti varietà. Facile da coltivare, non necessita di molte cure. Vi invitiamo a riconsiderare questo splendido fiore che si presta sia per le composizioni che per colorare i nostri terrazzi anche in autunno.

Il Sambuchino

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o sapevate che in zona Fraconalto c’è una famiglia che ha recuperato la vecchia ricetta del Sambuchino? Bibita a base di fiori di sambuco rigorosamente biologica. Probabilmente è una bevanda usata fin dall’antichità e prodotta in tutte le zone dove nasceva il sambuco. Grazie alle sue caratteristiche rinfrescanti veniva bevuto durante i lavori svolti in campagna dalla mietitura alla vendemmia. Veniva definito lo “spumante dei poveri” perché prodotto con poca spesa e sostituiva i più costosi vini bianchi nei brindisi. Oggi viene proposto anche ai bambini al posto delle bibite gassate perché senza conservanti. Si ottiene lasciando in infusione nell’acqua fiori, limone, zucchero, poco aceto, vaniglia e dopo 24 ore si filtra e… si aspetta un mese. Ecco un’altra bella realtà delle nostre zone che si spera di continuare a tramandare insieme a mele carle, pere martin secche, pomela genovese, pere madernasse, farro, kamut etc. (Terzo valico permettendo!!!) Buon autunno a tutti!!!


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Pedagogia steineriana tra Novi e Gavi - “Intorno al melo” - tutto sul nostro sito

23 Qui siOttobre legge l'inchiostro: 2014 Bar Sport Ristorante Il Toscano

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28 settembre: a Genova nella sede dell'ex provimcia eletto il Sindaco della nuova entità territoriale

Un Doria per la città metropolitana Poche idee ma confuse

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omenica 28 settembre 2014 è nata ufficialmente la Città Metropolitana di Genova L'Inchiostro Fresco ha intervistato i partecipanti al voto dell'entroterra per conoscere le loro opinioni in merito alla nascita di questo nuovo Ente. In Valle Stura sono stati numerosi: Massimo Piana, vicesindaco di Campo Ligure, appoggia l'ex sindaco del comune valligiano ed attuale consigliere regionale Antonino Oliveri ed esprime alcune perplessità che il nuovo ente diventi troppo “Genova-centrico” rischiando di penalizzare l'entroterra. Il primo cittadino di Mele, Mirco Ferrando, spiega che tutta la Valle è “guardinga” sul nuovo ente. “Dobbiamo capire le competenze ed i fondi che avrà a disposizione” dice, infine la sindaco di Rossiglione, Katia Piccardo, che ringrazia l'immenso lavoro del commissario Piero Fossati in questi due anni e spiega che la Città Metropolitana è una sfida ma deve essere fatta chiarezza sui compiti. Per

Ecco la città metropolitana

I

l nuovo Ente si estende su un territorio di 1881 kmq e conta 878 mila residenti. Genova è una delle dodici ex-province che, dal 1°gennaio 2015 saranno operative con questo nuovo Ente. Sindaco metropolitano sarà il primo cittadino del Comune capoluogo e, il Consiglio metropolitano, sarà composto da diciotto consiglieri (13 di maggioranza e 5 di opposizione) eletti a suffragio di secondo grado. La partecipazione degli aventi diritto (tutti i sindaci e consiglieri comunali dei sessantasette comuni) è stata molto alta, circa l'85%.

la Valle Scrivia il sindaco di Busalla, Loris Maieron, con gli assessori Fabrizio Fazzari, Alessandra Tavella e Marco Repetto appoggiano, come tutta la valle ad eccezione di Savignone, la candidatura di Laura Repetto: “È necessario avere una rappresentanza, nell'entroterra abbiamo sempre avuto questo problema già dai tempi della Provincia” dice l'assessore Fazzari. Per la Val Polcevera vi sono il sindaco di Sant'Olcese, Armando Sanna, con gli assessori Matteo Boero, Lisa Pedullà e Gabriele Taddeo: “Fino ad oggi nessuno ha parlato delle risorse e delle finanze per portare avanti questa città metropolitana e, seconda cosa, che potere ha l'entroterra su Genova e Tigullio?”.

a nascita della Città metropolitana di Genova è sicuramente un passo importante per lo snellimento della “macchina statale”, ma il “coro di perplessità e polemiche” che l’ha accompagnata non può che farci riflettere. Infatti non si è ancora compreso a sufficienza quali saranno le competenze di questo nuovo Ente, che di per sé avrebbe un ruolo importante, dato che potrebbe essere il naturale collegamento tra la Regione, spesso e volentieri vista come “troppo distante”, ed i vari Comuni di piccole, medie e grandi dimensioni. Soprattutto per i Comuni dell’Oltregiogo genovese, di piccole (talvolta piccolissime dimensioni) avere la possibilità di un “collettore” con Genova, sarebbe di grande giovamento. Però per far ciò bisogna capire esattamente quali saranno i compiti, lo spazio di manovra e soprattutto le risorse che potrà avere questo nuovo Ente. Per il momento, sulla scia del grande Ennio Flaiano, “vi sono poche idee, ma confuse”.

Fabio Mazzari

Mauro Bonavita

SURGELATI CLAUDIO l’autonegozio super attrezzato di Claudio è presente: p

* Basaluzzo – lunedì mattina * Urbe – giovedì mattina a S. Pietro d’Olba P.zza del mercato * Rossiglione – venerdì mattina P.zza della Stazione * Capriata d’Orba – martedì mattinaa * Tiglieto – sabato mattina * Sassello – mercoledì e ogni TUTTI I I TIPI DI SURGELATI DALLA PASTA AI PESCI ultima domenica del mese * Silvano d’Orba (Mondo Brico) domenica mattina claudio.campodonico@libero.it - cell. 349/60.85.973 - 339/63.53.604


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UNA NOSTRA PROPOSTA: PERCHÉ URBE E SASSELL

Qui Urbe

Sabato 20 settembre in località Piampaludo un

N

ell’arrivare ad Urbe (comune della provincia di Savona con una popolazione di quasi 800 abitanti, che nel periodo estivo aumenta sensibilmente per via di un turismo locale legato all’idea dell’antica “villeggiatura”), passando da Olbicella, transitando sulla difficoltosa strada provinciale alessandrina, n°207, che poi si trasforma in uno sterrato (“il gran canyon”), quando dal Piemonte si passa alla Liguria, ci viene incontro, dopo i tornanti di Tiglieto, un Comune adagiato tra i monti quasi fosse una mano aperta le cui dita si intrufolano tra montagne e boschi per raggiungere le varie frazioni di cui è composto. Un Comune che è una federazione di comunità: Martina d’Olba (in passato già comune autonomo), Acquabianca (frazione più interna che nel suo nome ha il richiamo al colore bianco delle acque, come del resto Olbicella e lo stesso torrente Orba, albus in latino), San Pietro d’Olba (“capitale” di Urbe, frazione più popolosa) e infine le due “gemelle” Vara Inferiore e Vara Superiore. Il sindaco Fabrizio Antoci (primo a sinistra in foto) ci ha accolto con sincero interesse e simpatia: “L’avevo detto in campagna elettorale: se non fossi diventato sindaco vi avrei chiesto di diventare un collaboratore de l’inchiostro!”. Cosa già fatta, visto che per noi i veri collaboratori sono proprio i sindaci, perché è ad essi, nella loro qualità di rappresentanti della comunità intera, che ci rivolgiamo per conoscere i problemi locali. “Gestire un comune come questo non è affatto semplice – ci dice il sindaco – Non solo perché bisogna far sentire ogni frazione non isolata e facente parte di un unico nucleo amministrativo, ma anche perché il territorio è impervio”. Una terra ricca di bellezze naturali sulla quale grava un pericolo: l’amianto blu del monte Tarinè*. “Il Tarinè domina la vallata dove nascono l’Orba ed il suo affluente Orbarina – ci illustra Antoci – Da qualche tempo è stato scoperto lì un forte giacimento di titanio. Per estrarlo si deve sezionare l’intero monte, scavando la roccia con possibili conseguenze per la popolazione, dato che si libererebbe l’amianto blu responsabile del mesotelioma”. Ma la cittadinanza vigilerà in maniera costante. Cittadinanza che si merita una menzione d’onore per l’attività della locale Croce Rossa, di fondamentale aiuto, come ultimamente quella del salvataggio di escursionisti dispersi sul vicino monte Beigua. (m.n.) *Vedere “l’inchiostro fresco”, p.13, del Settembre 2014

Partecipazione popo A lla fine la partecipazione è stata numerosa, “ben al di sopra delle aspettative” ci confessa il sindaco di Sassello, Daniele Buschiazzo. Infatti l’argomento del Consiglio Comunale congiunto tra Sassello e Urbe era quanto mai spinoso: ovvero l’interruzione della Provinciale n° 31 (che collega i due paesi, in provincia di Savona), per una frana, formata da massi e tronchi di albero staccatasi dal costone della montagna in località Piampaludo. La frana, anche se non di ingenti dimensioni, costringe i cittadini dei due comuni ad un lungo giro, percorrendo quasi 20 chilometri in più, con gli annessi problemi di traffico. Al Consiglio, scenograficamente convocato sul luogo della frana sabato 20 settembre 2014, erano presenti, oltre i rispettivi Sindaci e giunte, anche l’uscente Presidente della Provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, la consigliere provinciale Daniela Pongiglione e per la Regione, in sostituzione dell’ass. Raffaella Paitta, l’ing. Carla Roncallo, dirigente del settore infrastrutture. Ha presieduto il “padrone di casa”, il sindaco di Sassello, Buschiazzo che ha esordito: “Il Comune di Sassello sarebbe disponibile ad anticipare la somma

necessaria non solo per lo anche per la messa in sic con opere di ri-naturalizz formate da tronchi, di modo ndr). Essendo però una str avere il nulla osta della Pro incorrere negli strali della mo alla Regione, per recup stanziare i dovuti fondi”. intervento elencando quat appoggiate e ripetute anche co di Urbe: “Chiediamo u sbloccare le risorse, che si pidi, che siano garantiti i la strada del Beigua (unic SP31 bloccata, ndr) e che messo in sicurezza”. Il Pre ricordato che: “Attualmen sizione istituzionale, dove biando pelle, non vi sono in futuro sarà sempre più questo Ente di secondo gra

M

entre il giornale stava dell’accordo con la prov

Sul nostro sito: www.inchios


LO NON COSTITUISCONO UNA UNIONE DI COMUNI?

l’inchiostro fresco

Qui Sassello

n Consiglio Comunale congiunto Urbe-Sassello

olare a Piampaludo “V

o sgombro della frana, ma politica romana foriero di tutti i mali, non si sa con curezza del tratto stradale, quali risorse potrà amministrare”. L’ing. Roncallo ha zazione (pareti contenitive ricordato che: “Le somme per le emergenze sono già o che l’acqua possa passare, state erogate dalla Regione. Vedremo di stanziarne rada provinciale dobbiamo altre nel Bilancio del prossimo anno”. Il Consiglio ovincia di Savona per non Comunale congiunto ha quindi approvato all’unania Corte dei Conti e chiedia- mità la mozione d’ordine presentata dai due sindaci. perare la cifra investita, di Nella cornice di quell’inusuale agorà di massi, tronchi Buschiazzo termina il suo divelti e acqua scrosciante della montagna, c’è stato ttro richieste, che saranno spazio anche per interventi dei cittadini, che quasi ape da Fabrizio Antoci, sinda- parivano come escursionisti lì convenuti per un picun protocollo d’intesa per nic, i quali si sono dimostrati, non soltanto passionali ia realizzato in tempi ra- difensori del proprio territorio, ma anche molto infori fondi per la salatura del- mati, producendo interventi interessanti e articolati. ca strada in alternativa alla Anche se molti interrogativi sono rimasti senza rispoil ponte sull’Orbarina sia sta, la cittadinanza ha dimostrato una forte vitalità, traesidente della Provincia ha mite una spiccata partecipazione politica, animata dal nte, in questa fase di tran- desiderio di continuare a: “vivere, nonostante i proe le Province stanno cam- blemi, in questi luoghi così difficili ma anche così stanziamenti e credo che belli” come ha sottolineato il sindaco Antoci. ù difficile investire perché ado ritenuto, a torto, dalla Mattia Nesto

andando in stampa Buschiazzo e Antoci ci hanno comunicato il raggiungimento vincia di Savona per lo stanziamento di fondi per la “messa in sicurezza” della frana.

strofresco.it - ampio servizio

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edete quei due signori nel quadro vestiti elegantemente vicino al re? Sono due dignitari di Sassello alla corte imperiale di Praga, al cospetto di Rodolfo II d’Asburgo. Chiedevano di poter passare sotto Genova” ci dice il sindaco di Sassello Daniele Buschiazzo (terzo a sinistra in foto), incontrato nel suo ufficio comunale, per sottolineare il fatto che da Sassello è passata la Storia con la s maiuscola. “Questo borgo è stato da sempre un passaggio obbligato per raggiungere la Liguria, il basso Piemonte e la via Emilia – dice Buschiazzo – Non è però un paese che vive solo di ricordi, ma guarda al futuro aprendosi al mondo. Infatti recentemente alcuni nostri operatori economici locali hanno aperto uno show-room permanente di amaretti a Dubai ed un altro ad Abhu Dabi”. Sassello, che è in Provincia di Savona, per noi de “l’inchiostro fresco” è una sorta di ideale “anello” per la nostra distribuzione nell’Oltregiogo, dato che il suo territorio “si salda” con quello di Acqui Terme, e quindi ricco di relazioni con il basso Piemonte. “Il nostro è un paese, come amo dire, diffuso – afferma il sindaco – Abbiamo 1.181 abitanti distribuiti su ben undici frazioni esteso su un territorio vasto per più di cento chilometri quadrati. Mantenere i collegamenti e le strade in ordine sono compiti non derubricabili”. A Sassello vi sono, oltre che palazzi nobiliari e gallerie d’arte, anche attrazioni naturali, come il “poggio” del Parco del Beigua: “Il Beigua dev’essere visto come una risorsa, non come un problema per quanto concerne la manutenzione delle strade – ci dice Buschiazzo, sottolineandone l’importanza dell’argomento – Soprattutto la frazione di Alberola (anni addietro piccola “Cortina ligure”, con numerosi impianti di risalita, oggi chiusi) è soggetta a forti nevicate. Incentivare ad esempio lo sci di fondo sarebbe un’ottima idea”. Passeggiando per le suggestive vie di Sassello si incontrano molti turisti, soprattutto stranieri: “Inglesi, tedeschi ed americani amano Sassello, i suoi scorci, i suoi boschi ed i suoi amaretti – afferma il sindaco con una punta d’orgoglio – Ma dobbiamo incentivare il turismo anche di giornata, dalla Liguria o dal vicino Piemonte”. Come ci dice il gestore del centrale bar Gina: “Sassello è un passaggio obbligato talmente bello da fare innamorare il viandante legato ancora allo spirito del medioevo o il turista del nuovo millennio”. (m.n.)

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I paesi del S.O.L. sono i comuni delle valli dello Stura, dell’Orba e del Leira

Il “Super-comune” della Valle Stura La scheda D

al primo aprile 2011, una popolazione complessii cinque comuni che va di 13.650 abitanti, quattro componevano la dei cinque comuni, con la vecchia Comunità Montana sola eccezione di Mele, rien“Valle Stura-Orba-Leira”, ov- trano nel territorio del Parco vero Mele, Masone, Campo naturale regionale del Beigua. Ligure, Rossiglione e Tiglieto, Il territorio del “SOL” è estrehanno dato vita alla prima mamente diversificato al suo Unione di Comuni presente interno, pur essendo un'area in Liguria. L'Unione, è entra- geograficamente non molto ta nelle sue funzioni il primo estesa presenta una varietà maggio dello stesso anno, di climi non indifferenti: se con l'attuazione della Legge a Mele, nella zona del MuRegionale n. 23 del 29 dicem- nicipio e nella frazione di bre 2010. Il “super-comune”, Acquasanta il clima è pretche ha preso il nome di S.O.L. tamente marittimo, essendo (Stura-Orba-Leira), si esten- a poca distanza da Voltri e de per circa 141 kmq e conta Arenzano, nella Val Gargassa,

Informiamo che il responsabile della raccolta pubblicitaria per “l'inchiostro fresco” è il geom. Umberto Cecchetto socio dell'Ass. "Club F.lli Rosselli". Contattarlo al:

328 60.87.969

Katia Piccardo Rossiglione

Giorgio Leoncini Tiglieto

Unione è molto importante ed è fondamentale che comuni delle nostre dimensioni lavorino uniti altrimenti non andiamo avanti e rischiamo di scomparire. Tra sindaci della Valle al momento stiamo lavorando molto bene, vedremo cosa cambierà con l'avvio della Città Metropolitana, che al momento ci lascia perplessi, specialmente per quanto riguarda i fondi.

Unione, di cui mi onoro di essere presidente, fino ad oggi ha lavorato molto bene grazie anche ad un clima collaborativo tra noi sindaci della Valle. In questo mandato siamo entrati nella fase realmente operativa, siamo tutti in attesa di vedere quali saranno i cambiamenti effettivi con l'avvio della Città Metropolitana.

Unione ha lavorato molto bene sul territorio, sopperendo alla mancanza in questi due anni della Provincia, che è gravata tutte sulle spalle di Piero Fossati, che ha fatto un lavoro encomiabile. La Città Metropolitana sarà una sfida importante sia come comuni che come Unione e speriamo che, con la sua partenza, vengano ben chiarite quali saranno le sue competenze.

Unione dei Comuni in Valle è un'istituzione fondamentale, specialmente per i centri di piccole dimensioni come il nostro comune. Fino ad oggi l'Unione, la prima in Liguria, ha lavorato molto bene, staremo a vedere che evoluzioni avrà con la partenza operativa della Città Metropolitana, che speriamo non penalizzi i comuni più piccoli.

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LEGG E

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AI LETTORI

Fabio Mazzari

Andrea Pastorino Campo Ligure

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Unione funziona al momento molto bene, c'è un clima collaborativo tra noi sindaci della Valle e riteniamo fondamentale il buon funzionamento di questa istituzione. Proprio per questo siamo parecchio guardinghi sulla nuova Città Metropolitana, aspettiamo di vedere soprattutto quali saranno le sue funzioni ed che fondi avrà a disposizione.

più alte in Italia, sorpassando il 65% ed entrando nella rete dei “Comuni ricicloni”, che garantisce ai residenti importanti sconti sulle tariffe. La stessa Unione ha permesso, inoltre, di poter unire le competenze e le professionalità dei dipendenti dei singoli comuni, creando un importante punto di riferimento in questi due anni in cui vi è stata, di fatto, una soppressione dell'ente Provincia, storicamente fondamentale per i piccoli comuni interni.

Enrico Piccardo Masone

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Mirco Ferrando Mele

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a Comunità Montana, dalla quale è nata l’unione, era sorta nel 2009 sulle ceneri della Comunità Montana Argentea (di cui faceva parte Mele). La sede dell'Unione è a Campo Ligure, in Via del Convento, negli stessi locali della Comunità Montana. Dal 2011 è presidente dell'Unione Andrea Pastorino, attuale sindaco di Campo Ligure.

sulle alture di Rossiglione e in gran parte del Comune di Tiglieto il clima è prettamente montano, con abbondanti nevicate durante la stagione invernale. L'area pianeggiante compresa tra Masone e Rossiglione, infine, presenta un clima continentale, più simile a quello del Piemonte e dell'Emilia piuttosto che a quello ligure. Uno dei maggiori successi dell'Unione di Comuni, in questi tre anni di attività, è stata indubbiamente la raccolta differenziata; i cinque comuni infatti hanno raggiunto percentuali tra le

CHI OSTR

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l’inchiostro fresco

MAGAZINE

Ottobre 2014

Un ovadese destinato a spiccare il grande salto nel campo musicale

Un master per Pietro Sciutto È già un talento e sicuramente farà parlare di sé nel campo musicale: si tratta di un giovane ovadese, Pietro Sciutto, 18 anni, destinato a continuare la grande tradizione locale in questo settore. Nel 2014 la sua carriera ha raggiunto il top diplomandosi in tromba riportando la votazione di 10 con lode seguito dal Maestro Elia Savino che lo ha sapientemente guidato nel suo percorso, mentre attualmente, dopo aver superato l’audizione, sta frequentando il Biennio Specialistico Universitario “Master of Arts in Instrumental Vocal Performance” presso il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano sotto la guida del Maestro Francesco Tamiati, prima tromba al Teatro Alta Scala. Un percorso musicale sempre in crescendo in quanto Pietro già dall’età di cinque anni iniziò gli studi di propedeutica musicale con il Maestro Carlo Chiddemi, che lo ha portato ad intraprendere sin da giovanissimo lo studio della tromba presso la Civica Scuola di Musica “A. Rebora” di Ovada. Poi ha continuato, all’età di 11 anni, il suo percorso artistico sotto la guida del Maestro Luigi Sechi e nell’anno accademico 2008/2009 è stato ammesso, per merito, al Conservatorio “Paganini” di Genova dove ha anche conseguito nel 2008 la licenza di teoria e solfeggio. Ha anche frequentato un corso di alto perfezionamento musicale dedicato al pianoforte e alla tromba. Convinto che un musicista completo debba spa-

ziare le proprie conoscenze a riconoscimenti grazie alla bra360 gradi, nel 2011 ha consegui- vura. Ricordiamo il secondo preto la licenza di pratica e lettura mio al Concorso Internazionale pianistica con la Docente Schic- “Coffa Righetti” di Cortemilia, chi e si è iscritto al corso mentre per gli anni accademici 2012/2013 e nel 2013/2014 presdi composo il Conservatorio Paganini ha sizione vinto la borsa di studio “Romeo c o n Lebole” per merito assoluto, il Mamentre nell’anno 2013/2014 ha estro vinto la borsa di studio “Pericu” Galante. destinata a gruppi cameratistici Numerosi con la formazione “Atomic anche i BomBrass Quintet”. Pietro Sciutto viene anche chiamato, se richiesto il suo strumento, a diverse manifestazioni e

Enzo Prato

A Castellazzo il “Tempio del Karate”e la “Scorpions” sul palco

Un'esibizione di pregio I

n occasione del settembre “a stella” sostenuti da un pubCastellazzese, i ragazzi del blico numeroso e motivato. OvTempio del karate di Ca- viamente i momenti di maggior stellazzo B.da, coadiuvati dalla coinvolgimento sono arrivati dal società “Scorpions” di danza Kumite dimostrativo (combattimoderna, sono saliti sul palco mento) ove sono state impegnaper dar sfoggio delle proprie te solo le cinture con un grado competenze tecniche. I 25 al- tecnico elevato ma, in realtà, lievi del Tempio, accorsi alla nella abituale pratica agonistica, manifestazione, si sono distinti è una specialità aperta anche nell'esecuzione di Kata singoli, ai bimbi di 6 anni con cintura Kata a squadre ed in formazione bianca, imbottiti di protezioni. Il

COLAZIONI PRANZI APERITIVI CENE A TEMA

Caffè del Teatro

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numerosi, nonostante la giovane età sono i concerti ai quali ha partecipato con molte orchestre, senza però dimenticare il suo primo amore, ovvero il Corpo Bandistico “Antonio Rebora” di Ovada dove ha fatto le prime esperienze orchestrali. Non c’è però solo la musica nei suoi obiettivi, ma frequenta la quinta classe del Liceo Classico. Un piccolo genio, di cui sono fieri i genitori , papà Mauro e mamma Fulvia oltre ai nonni che lo seguono ovunque oltre all’Ovada in Musica, in quanto tutti fanno il tifo per lui.

via Girardengo, 46 15067 Novi Ligure (AL) tel. 0143/26.89

SEMPRE APERTI

Presso di noi , previa prenotazione, “cene a tema” per presentare abbinamenti gastronomici per promuovere i prodotti e le eccellenze locali

Tameshiwari (tecniche di rottura), la difesa personale e le coreografie eseguite dalle ragazze hanno rappresentato, nella riuscita manifestazione, un valore aggiunto molto gradito dal pubblico. L’Asd “Tempio del Karate” prepara, allena e diverte i propri atleti con corsi differenziati per bambini/e, ragazzi/e, adulti.

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Arte in Santa Croce

S

i è conclusa a Bosco Marengo il 21 settembre la rassegna “Arte in Santa Croce” con risultati “da Record”. Curata da “Amici di Santa Croce”, “Associazione Santa Croce”, “Associazione Gioventù”, quest'appuntamento è giunto ormai alla settima edizione ed ha visto una notevole affluenza di pubblico che ha mostrato notevole interesse per la qualità delle opere pittoriche, scultoree e fotografiche esposte (di livello veramente alto) plaudendo all’operato sia degli artisti che dei curatori. Noi de “l’inchiostro fresco” abbiamo partecipato in prima persona all’inaugurazione dell’evento promosso dal neosindaco di Bosco Marengo Gianfranco Gazzaniga, che ha ringraziato gli organizzatori per il costante impegno nel mantenere vivo un così prezioso bene del nostro territorio e confermandogli pieno supporto. Piera Bonabello presidentessa degli “Amici di Santa Croce”, nel suo discorso di apertura, ha ricordato quanto sia stato fatto in questi anni e quanto ci sia ancora da fare per proseguire un recupero ottimale di un bene più unico che raro. Plausi anche per il Direttore Artistico Ermanno Luzzani che ha sottolineato l’unicità di cui si può fregiare la manifestazione ovvero: “Il significato di condivisione del concetto Artistico”. Daniele Cifalà

Davide Ferreri


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l’inchiostro fresco

PAGINE DEDICATE AI FERROVIERI

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Tre macroaree di interventi per riordinare il servizio dei trasporti pubblici

Il trasporto su rotaia andrà rivisto “È necessario riorganizzare il trasporto pubblico locale”. Ad esserne convinto, è l’Assessore regionale ai trasporti Francesco Balocco, che il 6 ottobre scorso ha incontrato i pendolari e gli amministratori locali durante una riunione che si è tenuto nella sala conferenze dell’ex Kaimano ad Acqui Terme, organizzato dall’Associazione Pendolari dell’Acquese. “È nostra intenzione rivedere l’impostazione della legge regionale sul trasporto pubblico locale, visto che oggi vi sono diseconomie e sovrapposizioni di servizi, in particolare per quanto riguarda il trasporto su gomma”. Attualmente, in Piemonte, per quanto riguarda il trasporto su gomma vi sono ben 22 centri di costo e 110 ditte operanti. L’ipotesi attualmente al vaglio dell’Assessorato regionale ai trasporti è quello di creare tre macro aree d’intervento con altrettanti consorzi, che dovranno operare nell’area torinese, nel Nord del Piemonte e nel Sud del Piemonte. Sempre secondo l’assessore Balocco, anche l’attuale sistema di trasporto su rotaia andrà necessariamente rivisto, tenuto conto che nel dicembre del 2016 scadrà il contratto di gestione con Trenitalia e l’intenzione è quella di bandire una gara a livello europeo. Proprio dalla gara a livello europeo, potrebbe emergere una soluzione per due importanti linee ferroviarie attualmente

“sospese”, che sono l’Ovada-Alessandria e l’Alba-Nizza Monferrato-Alessandria, le cui problematiche sono state illustrate nel corso dell’incontro dall’assessore ai trasporti

del Comune di Ovada Simone Subrero e dal sindaco di Castagnole delle Lanze Calogero Mancuso. Come sottolineato dal presidente dell’Associazione Pendolari dell’Acquese

Alfio Zorzan e dai pendolari presenti alla riunione, la situazione dei trasporto su rotaia non è sicuramente rosea. I tempi di percorrenza si vanno sempre più allungando, mentre non mancano le soppressioni improvvise dei treni con il conseguente ricorso ad autobus sostitutivi. Anche le nuove soluzioni come quella del “cadenzamento” orario sulla linea Acqui Terme-Nizza Monferrato-Asti, non sta dando i frutti desiderati, con ritardi quotidiani che a loro volta fanno perdere le coincidenze ai pendolari giunti alla stazione di Asti. A questo punto, forse sarebbe stato meglio non togliere il treno diretto in partenza da Acqui Terme per Torino Porta Nuova delle 6,55. Stessi segue a pag. 29

Le Ferrovie dello Stato curavano la loro immagine col proprio personale

Ecco la “Commissione L abbellimento Impianti” Nella foto da sinistra il cav. Rettelieri e i membri della commissione, Gian Battista Cassulo e Ezio Minati con i loro collaboratori.

e stazioni delle Ferrovie sono un po’ come dei porti di mare e rappresentano l’approdo non solo per i viaggiatori, ma anche il luogo per gli appuntamenti di lavoro, del tempo libero e spesso anche per incontri “galeotti”. Ma le stazioni sono anche punti di riferimento per la toponomastica cittadina e luogo di riparo per i senza tetto. Però le stazioni di oggi sono ben diverse da quelle delle vecchie Ferrovie dello Stato. Le grandi stazioni infatti assomigliano sempre più a dei supermercati, mentre le piccole sono quasi del tutto scomparse. Una volta il treno quando viaggiava “non era mai solo” nel senso che lungo linea vi era sempre un qualcuno a presenziarlo, vuoi il casellante, vuoi il Capo stazione dove la fermata non segue a pag. 29


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I pendolari Gianni&Pinotto alle prese con le difficoltà per acquistare i biglietti Il trasporto su rotaia andrà rivisto prosegue da pag. 28 problemi per quanto riguarda la linea Acqui Terme-Savona. Oggi, per arrivare in tempo utile per andare al lavoro o a scuola Savona, bisogna prendere il treno che parte alle 5,45 dalla stazione della città termale. Una situazione, quella in cui versa il trasporto pubblico locale nel Basso Piemonte, che sta producendo una serie di contraccolpi negativi anche in ambito turistico – termale, come sottolineato nel corso della riunione a più riprese dall’assessore ai trasporti ed il turismo del Comune di Acqui Terme Mirko Pizzorni.

Una stazione fantasma G

Gian Luca Ferrise

la “Commissione abbellimenti impianti” - prosegue da pag. 28 era prevista e la sicurezza era sempre garantita. Adesso, nell’era dell’alta velocità, è la tecnologia a garantire tutto con la speranza che le intelligenze computerizzate non vadano in tilt. Nel quadro di questo progresso tecnologico, dove tutti gli apparati, dagli scambi, ai semafori, agli annunci, sono ormai centralizzati nelle grandi stazioni e gestiti da un numero ristretto di personale altamente specializzato, le stazioni dei centri minori e tutto quel loro “piccolo mondo antico” sono andate purtroppo in pensione. Dico purtroppo perché quando erano attive rappresentavano, con i loro fiori, le panchine curate, le sale d’aspetto arredate come salotti d’altri tempi, il migliore biglietto da visita per il viaggiatore e davano un senso della sicurezza al pendolare che le percepiva come un pezzetto di se stesso. Quando ancora lavoravo nelle Ferrovie, l’allora Direttore compartimentale, l’ing. Melis, mi aveva nominato nel 1974 membro della “Commissione abbellimento impianti” presieduta dal Cav. Giuliano Retteghieri, con segretario il precisissimo Ezio Miniati, che curava in ogni minimo dettaglio l’annuale Concorso al termine del quale si premiavano le stazioni meglio curate. La premiazione avveniva nelle più belle location della Liguria alla

presenza dei massimi dirigenti del Compartimento e i Capi stazioni premiati si presentavano alla cerimonia con le loro divise tirate a lucido tanto da sembrare dei generali. Questo creava un senso di appartenenza da non sottovalutare perché un organismo per tanto burocratico che sia, come appunto lo erano (e lo sono) le Ferrovie, non può funzionare al meglio se non si premiano gli uomini che lì vi lavorano. E noi questo della Commissione lo sapevamo e cercavamo di dare a tutti un riconoscimento. Me ne andai dalla Commissione il 23 novembre del 1983, perché, nel frattempo ero stato eletto nel Consiglio Comunale di Novi Ligure e nell’ultimo anno non riuscii più ad essere presente come dovevo. Ciò mi creò delle incomprensioni, non tanto con i miei colleghi della Commissione, ma con i dirigenti del mio ufficio di appartenenza, che accelerarono la mia decisione di abbandonare le Ferrovie per entrare nell’agenzia commerciale de Il Secolo XIX, per poi approdare all’Università. Mi sostituì egregiamente l’Arch. Rita Martini, ma io mi porto sempre dietro l’immagine di quelle belle stazioncine, quasi degli scrigni, oggi ridotte ad una sequenza di porte sbarrate da metalliche serrande a volte divelte dai vandali. (g.b.c.)

ianni e Pinotto, dopo essersi recati presso la Biblioteca Marangoni di Ronco Scrivia per consultare alcuni volumi relativi al “mastodonte dei Giovi”, si apprestano a tornare a Novi Ligure e quindi dopo un caffè al bar della stazione si affrettano ad acquistare il biglietto. “Ma Pinotto che roba è questa? Qui non c’è nessuno che vende i biglietti!” fa Gianni tra lo stupito e l’arrabbiato. Pinotto gli risponde: “Gianni come sei antiquato, non vedi che c’è una moderna e multifunzionale macchinetta elettronica per l’erogazione dei biglietti? Sei rimasto proprio nel Medioevo!”. Allora Gianni, con un sorrisetto compiaciuto dice al suo giovane e sprovveduto amico: “Caro Pinotto altro che moderna macchinetta: non ti sei accorto che è guasta, la carta si è inceppata e quindi è impossibile prendere i biglietti. Come potrà mai fare un povero pendolare che, ad esempio, deve raggiungere l’ospedale di Novi oppure fare compere a Genova! Ai miei tempi, forse nel Medioevo, di macchinette elettroniche non ne esistevano, ma nelle stazioni, anche quelle più piccole, c’erano simpatici ferrovieri che ti dicevano: “‘ndo vai?” e tu davi la destinazione e in un attimo avevi il tuo biglietto di prima o di seconda classe pronto per essere vidimato sul treno e mentre lo aspettavi ti sedevi su una bella panchina, magari con un vaso di gerani profumati a fianco e perché no una simpatica ra-

gazzotta che anche lei aspettava lo stesso treno e tu furbetto, già ti preparavi a chiederle se aveva bisogno di una mano, magari due, per far salire in carrozza i bagagli. Ma adesso di tutto questo non c’è rimasto più niente, sono rimaste solo le macchinette che non funzionano e sulle panchine, quando ci sono, si vedono seduti solamente ragazzi e ragazze che smanettano, in completa solitudine, sui loro smartphone!!! Sai che ti dico: era meglio il Medioevo!”. Scaramuche

La morale

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uesta piccola storiella vorrebbe mettere l’accento sul fatto che troppe stazioni dell’Oltregiogo, da quella citata di Ronco, a quella di Busalla sino a quella di Serravalle Scrivia, sono ormai stazioni fantasma dove se per caso cadi per terra, non c’è un cane che ti venga a salvare. Fortunatamente stanno realizzando il Terzo Valico dove lì ci passeranno tutti i treni degli “sciuri” e dei politici, sui quali forse anche noi meschinetti, sempre che ci lascino passare (la plebe si sa, con l’aristocrazia, non ha mai legato più di tanto!), potremo salirvi a bordo e viaggiare non su dei carri bestiame ma su dei mezzi degni di un Paese civile.


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Quando c'era Lui

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uando c'era Lui, i treni arrivavano in orario”! I problemi del sistema ferroviario italiano sono secolari: la battuta citata, conosciutissima, ricorda da sempre i treni del Paese siano stati oggetto di battute e discussioni. Ed i giornali locali mostrano come difficoltà e disaccordi non abbiano risparmiato neanche l'Oltregiogo. Le notizie riguardano la costruzione della linea tra Liguria e Piemonte, iniziata alla fine dell'Ottocento, e provengono da “La Società, periodico del circondario di Novi Ligure”. Al primo posto, un articolo, datato 21 gennaio 1883 ed avente come titolo “I viaggi in ferrovia”. Dotato di immagine, il testo racconta le disavventure di alcuni passeggeri del treno, presi di mira da alcuni ladri, pronti ad usare tanto la forza quanto l'ingegno. Aldilà della vicenda, forse romanzata secondo il gusto del tempo, rimane la critica sincera verso un problema visto come troppo comune per essere tollerato. E poi, nel 1887, una serie di articoli, dedicati ad una polemica a distanza: protagonisti, “La Società”, ed il “Piccolo” di Napoli, nella persona del direttore De Zerbi. La contesa ha come oggetto la ferrovia in costruzione ed i termini utilizzati. Il duello a distanza dura alcuni numeri, con i toni sempre più sereni. Infine, altra conferma dell'“eterno ritorno”: nell'edizione 12 giugno '87, “La Società” ospita una diatriba con Giuseppe Saracco: motivo della lite, i lavori (in corso) della linea Genova-AcquiAsti. Opere pubbliche a braccetto con liti e tensioni: in un mondo che cambia, alcune cose rimangono uguali. Matteo Clerici

Una ricerca di Lorenzo Robbiano sui pionieri del sindacalismo

Macchinisti d'altri tempi U no studio storiografico di grande valore ci viene dalla pubblicazione di Lorenzo Robbiano che è una tra le più eminenti voci della storiografia moderna in ambito locale. Già diversi anni or sono Robbiano pubblicò sulla rivista Novinostra, un suo studio su Cesare Pozzo, macchinista ferroviere, originario di Serravalle Scrivia (1853-1898) divenuto grazie alla sua fervente attività sindacale uno tra i “più importanti pionieri dell'organizzazione per la difesa dei lavoratori” (cit. Novinostra, 93). Robbiano traccia i momenti salienti della vita di Pozzo, predentandolo come un giovane vivace e battagliero, animato da grandi ideali repubblicani e mazziniani, pronto a difendere il valori dei lavoratori, che a quell'epoca non godevano dei diritti fondamentali, né veniva loro riconosciuta una minima tutela sul lavoro. Pozzo è un ferroviere assegnato a Pontedecimo, che vive i soprusi e le vessazioni a cui la categoria era sottoposta, consapevole che la denuncia fosse il primo atto di un processo di rivendicazione assolutamente necessario, di cui egli vuole essere il promotore. I suoi viaggi a Genova e a Udine, in varie città lombarde favoriscono la diffusione delle sue idee di stampo socialista che aspirano agli ideali di giustizia sociale. Nel 1985 Pozzo verrà eletto Presidente della Società di Mutuo Soccorso e Miglioramento tra i macchinisti e fuochisti delle ferrovie italiane, non passerà molto tempo

Dal 4 al 12 ottobre a Ronco Scrivia presso il museo “Mastodonte dei Giovi” è stata allestita un'interessante mostra tematica sulle locomotive a vapore dedicata a Cesare Pozzo che il suo operoso lavoro e impegno sociale lo porteranno a fondare la Lega Ferrovieri Italiani, e stampare un proprio giornale per la divulgazione delle ide dell'organizzazione. Ma presto maturano gli anni della polemica e degli scioperi, che nel 1898 culminano con le sanguisose repressoni contro il popolo, da parte del generale Bava Beccaris, gli anni che portarono all'arresto del gruppo dirigenziale della Società di Mutuo Soccorso e la sopressione dei giornali di stampo socialista, unitamente alle associazioni politiche e alle organizzazioni, attraverso vere e proprie persecuzioni

giudiziarie. Pozzo già minato nella salute, dalla malattia vide annullare in poco tempo i tanti sforzi e sacrifici fatti per la causa sociale. Il 15 maggio 1898 è il giorno del tragico atto, Pozzo si suicida gettandosi sotto una locomotiva, la sua, quella che gli era stata assegnata durante gli anni dell'attività ferroviaria. Il gesto di Pozzo segna simbolicamente la fine delle speranze di un riscatto sociale e la delusione per l'ottusità del governo arroccato su posizioni conservatrici. Marta Calcagno

www.mastodontedeigiovi.com

1971: tragedia alla stazione di Novi

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na lapide nella stazione ferrovia ricorda il lani. L'appuntato Candido è gravemente ferito: tributo pagato dai Carabinieri durante gli trasportato all'ospedale San Giacomo, morirà in Anni di Piombo. È il 25 Gennaio 1971: sul sala operatoria. Il treno 2811 arriverà in stazione treno 2811, l'accellerato “Torino – Genova”, sette alle 10.18, con solo due minuti di ritardo: sono carabinieri scortano otto detenuti verso alcuni le ambulanze ad avvisare i novesi della tragedia. istituti di pena. Tra loro, Paolo Brollo e Luigi Cal- Più tardi, arriveranno i telegrammi del Presidente ciago: due rapinatori veterani, con una storia di della Repubblica, Giuseppe Saragat, di quello delcolpi violenti ed una lunga latitanza. Il loro piano la Camera, Sandro Pertini, e del Senato, Amintore scatta quando il treno sta entrando nella stazione Fanfani. L'8 maggio dello stesso anno, un decreto di Novi. Grazie ad una pistola finta, Brollo ed il Presidenziale conferirà al carabiniere Barbarino compagno disarmano i sorveglianti ed azionano la medaglia d'argento al valor militare, esaltando il freno di emergenza; all'arrivo degli altri sorve- il “Sentimento del dovere” ed il “Sacrificio estreglianti, gli intimano di gettare le armi. La prontez- mo” degli uomini della Benemerita. Il 13 giugno za del capo-scorta, l'appuntato Leo Candido, dà ai 1998, viene poi ultimata la stele commemorativa militari la possibilità di reagire. Nella sparatoria ancora oggi presente, ricordo del sacrificio. seguente, i due banditi rimangono uccisi, come i carabinieri Giuseppe Barbarino e Clemente VilMatteo Clerici


l’inchiostro fresco Ottobre 2014

Abbiamo interpellato il Sindaco Paolo Spineto sul carico fiscale

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a locazione si sta spegnendo sotto il peso di una tassazione che le ha tolto ogni redditività. La IUC nuova imposta comunale che raggruppa l’imu, la tasi, la tari costituisce in realtà una patrimoniale dai connotati ambigui. L’IMU (forma di prelievo patrimoniale, perché si paga in base al valore degli immobili, i quali vengono incisi pure se non danno nessun reddito), la tasi (tassa sui servizi indivisibili), la tari (tassa sui rifiuti), tradiscono l’impegno del Governo all’istituzione di una innovativa tassa sui servizi.

Le tasse sulla casa N el box quia fianco abbiamo ri di prime case pagheranno di sintetizzato il peso della più. Comunque ogni comune ha tassazione sugli immobi- adottato soluzioni diverse per la li. Per quanto concerne Arquata, IUC. Ad Arquata abbiamo cerabbiamo sentito il suo Sindaco, cato di aumentare al minimo le Paolo Spineto, per sapere se il imposte, non potendo mantenere carico fiscale sarà più alto o più le stesse aliquote, ma abbiamo basso. “Difficile pagare di meno, adottato un comportamento dii continui tagli statali creano verso da quello dei comuni vidisavanzo nei bilanci comunali cini. Posto che esiste un limite con la conseguenza che le tasse massimo di tassazione sulle case locali aumentano; per esempio del 10,6 per mille, quasi tutti i con l’IMU, l’ICI sulla prima casa comuni hanno portato l’imu al era stata eliminata, ma il minor 10,6, annullato la tasi sulla segettito risultante veniva trasfe- conda casa, visto che l’imposta rito dallo stato ai comuni, ora era già al massimo di legge. La il trasferimento è stato azzera- nostra impostazione è differento ed è stata inventata la TASI, te: IMU seconda casa al 7,6 per dunque certamente i proprieta- mille (diminuita), TASI portata

a

43 Sagra delle castagne L

a Pro Loco di Bavantorino, organizza Domenica 12 Ottobre 2014 con inizio alle 14:30 la 43a Sagra delle Castagne: caldarroste annaffiate dall’ottimo vino locale. Il pomeriggio sarà allietato dal gruppo “I Beathovens” col mitico sax di Franco Fossati. Un’occasione per passare qualche ora in allegria, con musica e danze per tutti i gusti e per tutte le età, in una bella valle ricca di boschi e vigneti che si tingono già dei caldi colori autunnali. Bavantorino, frazione di Sardigliano, si raggiunge facilmente da Cassano Spinola da cui dista una decina di Km.

a Bavantorino

al 2,5 per mille sulla prima casa e al 2,4 per mille sulla seconda casa. Complessivamente risulta di 0,6 punti più bassa rispetto agli altri comuni. Sulle seconde case il Comune ha stabilito che l’occupante versi la tasi nella misura del 30% dell’ammontare complessivo, il 70% è corrisposta dal proprietario. Questa soluzione – continua il Sindaco - sicuramente appesantisce il lavoro degli uffici comunali, ma, visto che la tasi serve a coprire i costi dei servizi indivisibili erogati dalla pubblica amministrazione, è giusto che a partecipare al gettito contribuiscano gli occupanti e non gravi, come altre imposte, solo sui proprietari. Si dovrebbe in questo modo migliorare la banca dati comunale degli inquilini, con riflessi positivi sulla lotta all’evasione fiscale relativa alla spazzatura, e conseguente diminuzione della tariffa per coloro che pagano la tassa, visto che il costo totale del servizio verrebbe così diviso sul maggior numero di utenti”. Secondo il sindaco Spineto meglio sarebbe stato ripristinare l’ICI/IMU sulla prima casa, senza inventare assurde tasse che mettono in difficoltà i comuni da un lato e i cittadini che devono districarsi fra mille balzelli dall’altro. In verità l’imu doveva essere imposta municipale unica e accorpare tutto il resto. (m.p.)

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Il passaggio dell'alluvione

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pag. 33 di questo numero de l’inchiostro fresco troverete un articolo a firma di Marisa Pessino a riguardo il guardo di Vocemola, opera che dopo anni di rinvii e incertezze finalmente era stata realizzata dall’Amministrazione di Arquata. Purtroppo si tratta di un articolo su qualcosa di “virtuale”: infatti il ponte non è c’è più. Mentre il giornale veniva ultimato purtroppo sono sopraggiunti prima i fatti di Genova, con l’alluvione di giovedì 9 e venerdì 10 ottobre e quindi lunedì 13 l’acqua e il fango sono arrivati anche in Valle Scrivia ed ad Arquata, provocando notevoli danni. Ma il guado, già in funzione da poco meno di dieci giorni, domenica 12 non c’era già più, spazzato via dalla furia dello Scrivia. Come ci confermano i Vigili urbani di Arquata nel corso della piena del torrente 30 persone, residenti in via Villini e Via Erta, sono stati fatti evacuare per il rischio di frane e di crolli. In più la frazione di Vocemola è rimasta isolata per almeno un paio di giorni dopo l’alluvione. La redazione


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ARQUATA SCRIVIA

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Spesso gli amministratori inseguendo sogni di gloria, dimenticano l’essenziale: la manutenzione

Una città vive anche di piccole cose Gentile signora Crovetto,

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ono Arnaldo Liguori, l'“imberbe” redattore a cui ha scritto la lettera di giugno. Ho ricevuto la sua sollecitazione e mi dispiace risponderle solo ora, ma ho avuto cose più importanti da fare. Le rispondo dunque qui e ora, punto per punto. 1. Riguardo all'“imberbe”, è vero, ancora non mi è cresciuta una folta barba; ma spero non mi si giudichi per questo. 2. Quando ha definito “strano” occuparmi dei problemi degli anziani, m'è parso assurdo che una critica sia arrivata a un giovane perché s'interessa a chi ha più anni di lui. Sarebbe meglio che se ne occupassero di più anche altri, non crede? 3. Lei mi consiglia di viaggiare e vedere il mondo. Non tema, se ne avrò le possibilità, lo farò. Detto ciò, ho già avuto la fortuna di vedere alcuni paesi europei ed oltreoceano, ma questo non m'impedisce di vedere le buche nelle strade. 4. Sono d'accordo con lei sul fatto che le buche non sono le cose importanti della vita, e non mi sembra di averlo affermato in alcun modo. Mi sembra, il suo, un appunto piuttosto superficiale, dato che nella vita non ci si occupa solo di problemi fondamentali (saremmo altrimenti tutti filosofi); ma anche di tutte quelle piccole cose che nella loro misura ci migliorano o peggiorano le giornate. Inol-

la posta de “l’inchiostro” redazione@inchiostrofresco.it - tel. 0143 46.569

Al Direttore di inchiostro fresco

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ono quella lettrice che due mesi fa ha scritto per suggerire all'“imberbe” Arnaldo Liguori di non curarsi dei buchi delle strade del suo paese, ma di girare il mondo e lasciare a discutere dei “buchi” gli anziani. Speravo dopo due mesi di leggere la risposta, magari con una lettera spedita dall'Australia o dal Canada. Ma tutto è silenzio. Spero per il prossimo mese. Spesso sono ad Arquata e vedo che le buche sono simili a quelle del mio paese, a quelle di Novi, di Tortona, di Genova. Con osservanza Rosa Crovetto 13 settembre 2014

L'antefatto

S

ul n.° 5 di giugno 2014 a pag. 24 abbiamo pubblicato un pezzo inviatoci da Arquata Scrivia a firma di Arnaldo Liguori titolato: “Anziani vita difficile”, relativo ad alcuni disservizi legati alla sicurezza dei marciapiedi, sul verde pubblico e sulle panchine. Nel n.° 6 di Luglio 2014 a pag. 25 riportavamo le riflessioni sul pezzo sopra citato da parte di una nostra lettrice, Maria Crovetto, sotto il titolo “Lettera ad un imberbe redattore de l’inchiostro fresco”, dove la lettrice sostanzialmente contestava le osservazioni di Liguori sullo stato di manutenzione dei sedimi pubblici di Arquata Scrivia, pensando così di aver dato spazio a tutte le opinioni. Ci giunge invece il 13 di settembre una nuova nota della Sig.ra Crovetto che riportiamo qui a fianco, dove si dice delusa per non aver ricevuto una risposta dal nostro redattore, ed allora pubblichiamo contestualmente il “botta e risposta” sulla questione della manutenzione stradale in modo tale da rendere il confronto ancor più democratico. La redazione

tre, se legge il giornale, avrà notato che di solito mi occupo di altre questioni. 5. Lei si chiede se sono mai stato a Novi, Alessandria, Torino o Genova. Sì, ci sono stato. Faccio il pendolare da nove anni tra Valenza e Genova, ma come

immaginerà, neanche questo mi impedisce di guardare per terra, se abitassi in quelle città scriverei di quelle, ma abito ad Arquata. Non mi pare che non si debba parlare dei problemi dell'Italia solo perché in Corea del Nord si sta peggio.

Un commento

L

a lettrice ha proprio ragione! In questo mondo, nel mondo di oggi, non è proprio il caso, anzi, è inutile, quasi indecente, dar voce agli anziani. Molto meglio dar voce a chi non si documenta. Mi riferisco al termine “imberbe”. Un termine che indica un adolescente privo di barba, un ragazzino di dieci, dodici anni al massimo. E non è, credo, il caso di Arnaldo Liguori. Ma la signora Maria Crovetto forse è una maestra elementare in pen-

sione, adusa (temine aulico ma efficace) all'insegnamento e pertanto abituata appunto a trattare con ragazzini che non si devono permettere di avere un'opinione ma semplicemente ascoltare in religioso silenzio quello che dice la loro maestra. Se così non fosse chiedo venia o, in italiano più moderno, chiedo perdono. Forse Liguori, l'estensore del “trafiletto”, è andato alla sua verde età un po' più lontano che a Novi, Torino o Genova. Forse è un giosegue a pag. 33

Vede, credo che la “critica” nel senso più ampio del termine abbia fatto progredire la conoscenza umana, essa è un fattore determinante nella risoluzione dei problemi, grandi o piccoli che siano; ed è inoltre uno dei pilastri per la conservazione di un regime democratico. Per questo solitamente ricevo ben volentieri critiche e ne faccio io stesso. Eppure, credo che le affermazioni che ho appena commentato siano sostanzialmente critiche che vengono fatte alla mia diretta persona – che lei non conosce – piuttosto che alle mie affermazioni. Questo tipo di critiche sono futili e di nessuna utilità. Se si fosse limitata alla parte sulla globalizzazione, la piscina, i fuochi o l'operato della precedente amministrazione, sarei stato felicissimo di leggere la sua lettera. Avrebbe dimostrato che c'erano diverse due prospettive sullo stessa argomento; sarebbe stata in disaccordo con me,

ma avrebbe trovato un interlocutore ben disposto ad ascoltare e discutere pacatamente. Le avrei detto che per quanto mi riguarda l'amministrazione ha fatto sommariamente un buon lavoro anche se sono in disaccordo su alcune posizioni che ha preso su questioni collettive. Le avrei detto che spiegare la presenza delle buche con la globalizzazione è a mio parere un salto logico privo di giustificazione. Le avrei detto che non ritengo che la presenza di stranieri sia un fattore di degrado delle nostre città, lo è piuttosto la criminalità; collegare le due cose mi sembra superficiale, riduttivo e potenzialmente pericoloso. In ogni caso, se anche ci fosse un solo problema ad Arquata Scrivia, e ce n'è ben più di uno, scriverei su quel problema. È questo il mio ruolo, e sono ben felice di svolgerlo. Cordialmente, Arnaldo Liguori

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l’inchiostro fresco

ARQUATA SCRIVIA Un commento prosegue da pag. 32 vane che ha ancora il senso civico di ascoltare e dar voce agli anziani che sono poi le persone che hanno consentito all'Italia, con il proprio lavoro e la propria dedizione alla famiglia, di sopravvivere. Forse è un giovane abituato a fare i conti e quindi a capire quanto vengano a costare certe opere comunali e se ci sono i soldi per farle, o se invece diventino un debito per i cittadini sin troppo oberati da tasse e balzelli. Forse è un giovane, cara signore, che si domanda: ma non è meglio sparare un fuoco d'artificio in meno e tappare una buca in più? Un cronista d'altri tempi

Un caro ricordo

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el secondo anniversario della scomparsa di Napoleone Siri, la moglie con i figli, i due nipoti, la nuora, i generi e tutti i parenti lo ricordano con tanto amore. In onore del signor Siri il 27 settembre è stata celebrata una Santa Messa in suffragio da don Stefano presso il Centro Pastorale Chiesa del Cristo Risorto, parrocchia di San Nicolò di Novi Ligure.

Ottobre 2014

Quale la salute delle aziende del territorio arquatese?

Le industrie di Arquata L a progressiva disintegrazione del tessuto produttivo si fa sentire anche nel territorio arquatese. Fino agli anni Settanta e Ottanta le imprese erano realtà ben radicate anche in luoghi medio- piccoli. Oggi basta un giro intorno al nostro paese per rendersi conto di quante attività storiche locali non esistano più. Il sindaco di Arquata, Paolo Spineto, segue con attenzione le criticità degli ultimi anni, soprattutto la Cementir e l’Oda, con conseguenti perdite di posti di lavoro. “Il mercato del cemento è diminuito del 50 per cento e la crisi è

Il Sindaco Paolo Spineto fa il punto della situazione soffermandosi in particolare su: Cementir, Oda e Terzo Valico.

ancora forte - afferma il primo cittadino. Fra le poche aree italiane dove si vende il cemento c’è il nord- ovest, per cui lo stabilimento arquatese di Cementir ha vantaggi rispetto ad altri, anche se è forte il problema della materia prima. Ciò ha naturalmente una forte ricaduta sui costi generali. Nell’agosto

Il ponte di Vocemola È

in corso di esecuzione la realizzazione del guado previsto nell’ambito dei lavori di demolizione e ricostruzione di alcuni tratti del ponte per Vocemola, di Arquata, necessario per l’accesso provvisorio alla frazione durante i lavori. Preve Costruzioni s.p.a. di Roccavione (Cn), attuale appaltatrice dei lavori principali, espleta l’ intervento di esecuzione del guado. Sono state sistemate le rampe e i tratti di strada esistenti in alveo non attivo, che si diramano dal guado stesso, sia dalla sponda destra che sinistra del torrente Scrivia, interventi che rientrano nella più ampia cantierizzazione dei lavori principali, previsti in sede di autorizzazione idraulica rilasciata dalla Regione Piemonte. L’intervento è urgente per non ritardare la demolizione e la ricostruzione del ponte e consentire l’accesso alla frazione Vocemola. Affidati i lavori all’impresa Preve Costruzione s.p.a. per un importo di 10.500,00 euro oltre iva al 22%, per un totale complessivo di 12.810,00 euro. L’intervento principale del ponte prevede la demolizione e la ricostruzione dei primi due lotti, i tratti più pericolosi, per un totale di 231,16 metri lineari, a fronte di una lunghezza complessiva di 383,19 metri lineari. La nuova struttura architettonica è stata presentata dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Arquata, Francesco Bisignano, sia in commissione consiliare che ai cittadini di Vocemola. (m.p.)

dello scorso anno il cementificio sembrava dovesse chiudere, poi varie trattative in Regione hanno consentito di proseguire l’attività, pur con molti lavoratori in cassa integrazione. Adesso siamo in attesa della cassa integrazione per un altro anno. A breve sarà collocato un impianto di betonaggio presso la Castagnola, da parte della Betoni-tir, società controllata dalla Cementir, il cui direttore, ing. Domenico Ingegno è responsabile del cantiere, in cui sarà sistemato personale dell’azienda”. E la situazione dell’Oda? “Per l’Oda si era aperta un’opportunità quando una ditta di Savona voleva rilevarla. Avrebbe portato lavoro, ma la proprietà si è rifiutata di cedere e ha chiesto il concordato preventivo in continuità aziendale. Poi il proprietario, Fabrizio Improta, ha richiesto il fallimento. Dopo una serie di discussioni e di trattative l’attività è ripresa, grazie a una nuova società Oda srlnewco genovese, collegata a importanti realtà liguri, che da subito ha reintegrato sei dipendenti, con l’obiettivo di fare sviluppo e con l’impegno di attingere in futuro dall’elenco degli ex lavoratori in cassa integrazione straordinaria e oggi in mobilità”. Chiediamo ancora al Sindaco quali sono le ultime sul terzo valico. “Il Comune sta lavorando sui progetti esecutivi consegnati da Cociv, relativi alle opere viarie per le osservazioni”, conclude Paolo Spineto. (m.p.)

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Alleanza dei contadini

A

gricoltori del Piemonte, ma anche colleghi di Liguria, Lombardia e Corsica. L'11 ottobre, Carrosio ospita “La campagna, cuore antico della terra”, organizzato dall'Associazione Oltregiogo ed ospitato nell'ex asilo Santa Croce. Motto dell'iniziativa, “Non massimi sistemi, ma storie vere”: di fronte al mondo globale ed alle sue sfide, gli agricoltori rispondono con un'alleanza ed alcuni punti fermi. Il primo, il ruolo sociale dei contadini, che i loro portavoce definiscono “Una comunità depositaria dei principi fondanti della convivenza umana e civile”. A loro spetterà portare nell'epoca attuale il loro “Sapere antico”, fatto di esperienze degli antenati, solidarietà e mutuo soccorso. A seguire, il valore del biologico, “Non eccezionalità, ma ritorno alla normalità”, contro OGM e prodotti chimici. La terra è allora essere vista tanto come simbolo custode della memoria quanto come luogo concreto da lavorare ed abitare. Da qui una serie di azioni concrete, come la definizione di buone pratiche legali e la visita ad alcune aziende locali. Matteo Clerici


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l’inchiostro fresco

ARQUATA SCRIVIA

Ottobre 2014

Feste estive in Alta Val Borbera

Gli interventi dei volontari arquatesi a tutela del territorio

Fontanachiusa Un'estate da Rangers I mmaginate un paese di montagna isolato dove gli abitanti trascorrono insieme il tempo libero. È quello che accade a Fontanachiusa, in Alta Val Borbera.Nell'estate appena conclusa, l’Associazione Misci e Ma Pigiè, ha organizzato una bella festa con canti, balli e musica dei pifferi che hanno accompagnato i partecipanti tra le aie del paese, facendo da sottofondo alla merenda “dolce e salata” preparata dalle donne del paese, e alla consueta raviolata serale. Quest’anno l’Associazione, con il Presidente Marco Marchetti, ha invitato per un’esibizione la “Società Ippica del Bardigiano” di Bavari, società che si propone di valorizzare il cavallo di razza Bardigiana e l’asino dell’Amiata promuovendone l’impiego nell’attività sportiva. L’esibizione, che ha catturato l’attenzione di tutti e suscitato l’entusiasmo dei più piccoli, ha visto protagonisti Angelo Caico, Giacomo e Greta Cigliola, www.ippicabardigiano.it Giorgia Graffeo e Carolina Marchetti, la Longeur e allenatrice Sara Caico. Una giornata divertente, piacevole, ben organizzata per cui si ringrazia, come sempre, l’Associazione Misci e Ma Pigiè e si dà appuntamento alla prossima stagione. Giacomo Ponzano

Dopo la pausa estiva riprende la rubrica relativa all'attività del Gruppo Rangers di Arquata Scrivia i quali colgono l'occasione per ringraziare gli sponsor che li sostengono elencati nella colonna qui sotto.

Agosto 2014

Settembre 2014

• 01/08: Servizio di Supporto An- • 01/09: Servizio sul territorio per tincendio e di Incolumtà Pubblica previsione e prevenzione di produrante festa di Varinella. tezione Civile. • 07/08: Su richiesta del Comune di • 04/09: Servizio sul territorio per Roccaforte Servizio di Supporto previsione e prevenzione di proAntincendio e di Incolumtà Pub- tezione Civile. blica durante concerto dei Ricchi • Inoltre da Parte della Presidene Poveri. za, Consiglio, Rangers Volontari • 11/08: Su richiesta del Comune di e tutti componenti della SquaRoccaforte Servizio di Supporto dra Amatori Calcio volevamo Antincendio e di Incolumtà Pub- ringraziare sentiblica durante Fiera di San Fermo tamente tutti gli svoltasi nel Bosco dei Narcisi. Sponsor che han• 12/08: Su richiesta della Provin- no sostenuto cia di Alessandria Ufficio Procivil la suddetta trasporto di stufe catalitiche da s q u a d r a utilizzarsi in caso di calamità ter- con fattiritoriali. vo aiuto. • 21/08: Servizio sul territorio per previsione e prevenzione di protezione Civile. • 22,23,24/08: Servizio di Supporto Antincendio e di Incolumtà Pubblica durante festa della Fersulla di Grondona.

Sponsor • 3Bar's di Arquata Via Libarna, 18 • Kapuziner hof P.zza Repubblica, 20 • Ristorante Decò Via della Fondega , 6 • Pizzeria Ristorante da Piero & Vittoria - Via Roma, 101 • Caffé del Centro Via Libarna, 176 • Antica Sciamadda Farinata Via Libarna, 53 • Pasticceria Vicario Via Roma, 154 • Tieffe Intonaci Via Villini, 35

Il Presidente g.r.v. cav. Gian Paolo Gifra


l’inchiostro fresco

Sul nostro sito ampio reportage sui treni d'epoca a Ronco Scrivia e sul “Mastodonte dei Giovi”

35 Qui siOttobre legge l'inchiostro: 2014

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Per la prima volta nella storia del Giro una tappa attraverserà questa territorio

Maglia rosa in Val Trebbia S ui maggiori quotidiani nazionali e locali è uscita da qualche settimana l'anticipazione di un possibile passaggio del prossimo Giro d'Italia 2015 in Val Trebbia. L'inchiostro fresco ha intervistato l'Assessore allo Sport della Regione Liguria, Matteo Rossi, in merito a questa notizia. “L'idea è nata da tutti noi e soprattutto dal presidente Burlando – ci spiega Matteo Rossi accogliendoci nel suo ufficio - perché in tutta la storia del Giro non vi è mai stata una tappa montana interamente in Liguria. Siamo conosciuti per alcune gare ciclistiche importanti, ma che riguardano quasi esclusivamente la costa”.

eccezionale, che permette dal turismo balneare a quello sciistico, in Italia l'unica regione che ha altrettanto è l'Abruzzo.

I

l percorso della tappa montana ligure dovrebbe essere: Rapallo, Santa Margherita, Camogli, Recco, Uscio, Lumarzo, Davagna, Torriglia, Rondanina, Lago del Brugneto, Montebruno, Passo della Scoglina, Favale di Malvaro, per raggiungere poi la Val d'Aveto. Ha spiegato orgoglioso del suo territorio, ricco di storia e di bellezze naturali come è la Val Trebbia, l'Assessore allo Sport della Regione Liguria Matteo Rossi.

Che percorso avrebbe questa tappa? La tappa ipotizzata partirebbe da Rapallo, attraverserebbe i comuni costieri di Santa Margherita, Camogli e Recco e salirebbe nell'entroterra da Uscio, passerebbe per Lumarzo, Davagna, Torriglia fino ad arrivare a Rondanina e al Lago del Brugneto per poi scendere a Montebruno, attraversando il Passo della Scoglina arrivando a Favale di Malvaro e raggiungendo poi la Val d'Aveto. Fabio Mazzari

Quindi il giro d'Italia come volano per valorizzare il nostro entroterra? Certamente, a livello internazionale siamo conosciuti come regione balneare e, proprio per questo stiamo cercando sempre di più di far passare il messaggio che la Liguria non è solo mare, abbiamo un entroterra bellissimo anche se fragile, se riusciamo a farlo conoscere turisticamente anche per gli sport outdoor possiamo creare un ottimo indotto occupazionale – prosegue l’Assessore - Abbiamo un territorio

Il turismo a tavola E xpo 2015: parola d'ordine, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. In nome di questi valori, la Liguria si prepara, pronta ad offrire alla manifestazione di Milano il buono del proprio territorio. E, tra i conoscitori dei prodotti regionali, posto d'onore per Sergio Rossi, autore di testi segue a pag. 36

Mostra sul Cinipide

È

in corso a Ronco Scrivia, organizzata dal Centro Servizi Culturali in collaborazione con l'amministrazione comunale, una mostra fotografica dal titolo “Lotta biologica al Cinipide galligeno del Castagno”. Per iniziativa di tre ragazzi, legati dalla passione per la natura e la fotografia naturalistica, sono in esposizione una serie di fotografie sul Cinipide del Castagno, l'imenottero che, negli anni scorsi, ha creato enormi danni ai castagneti italiani ed europei. I tre autori delle fotografie, tutti e tre genovesi sono: Claudio Ghiglione, dottorando in Scienze della Terra, Ambientali e Polari e collaboratore presso il Museo Nazionale dell'Antartide, Federico Crovetto, laureato in Scienze dei Sistemi Naturali e fotografo naturalista e Marco Maggesi, laureato anch'egli in Scienze dei Sistemi Naturali ed attualmente iscritto alla Facoltà di biologia. Il presidente del Centro Servizi Culturali di Ronco Scrivia, Flavio Mirabelli spiega: “Ho visto alcune fotografie di Claudio Ghiglione e le ho trovate splendide e di qualità molto alta, essendo questo fotografo legato a Ronco Scrivia è nata l'idea di questa mostra”. Fabio Mazzari


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l’inchiostro fresco

ENTROTERRA GENOVESE

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Il turismo a tavola prosegue da pag. 35 come “La cucina dei tabarchini”, “Le ragioni del tonno” e “I canestrelletti di Montebruno”, nonché “cucinosofo” molto noto al pubblico televisivo. L'inchiostro fresco ha intervistato Sergio Rossi intervistato nella sede di Sagep, editrice di tutti i suoi testi (per cui ringraziamo l'assessore alla cultura del Comune di Busalla Fabrizio Fazzari). Come spiega Rossi, la Liguria è “5000 metri di bellezza”. Nonostante la dimensione ridotta, la Regione offre infatti gli alimenti balneari, che sono la vetrina che attira più visitatori dalle altre regioni e dall'estero; tuttavia, la vera ricchezza è nell'entroterra, soprattutto nelle Valli Polcevera, Scrivia, Trebbia e Stura. Proprio questa ultima valle ospita coltivazioni di rose ad uso alimentari, meritevoli di maggiore valorizzazione perchè, ricorda Rossi, “Sono pochissime le zone in Europa che coltivano questo fiore per ricavarne sciroppi o confetture”. La Val Polcevera, vicino a Genova, offre vini locali, tra i pochi superstiti della globalizzazione della tavola, ed i salami della tradizione. Particolare la situazione dei canestrelli: nascono nella Val Trebbia con la forma a ciambella, poi si diffondono nella Valle Stura fino a Piacenza, dove acquistano una conformazione a margherita. Storia simile per le patate, la cui coltivazione unisce tutte le valli del Genovesato, da Scrivia, alla Trebbia fino all'Aveto, dotate di un terreno particolarmente adatto. Infine, la lavorazione dei formaggi, che in Valle Stura avviene ancora rispettando materie prime,

tempi e tecniche dettate dalla consuetudine. Per il cucinosofo, è essenziale che il prodotto venga inserito in un modello di sviluppo globale. Più chiaramente, “Non va valorizzato in quanto semplice prodotto, che può essere comprato ovunque, ma deve essere la molla che favorisce lo sviluppo del turismo enogastronomico, che oggi è una delle voci dell'economia turistica più redditizie.” E questo problema non tocca la sola Liguria ma l'intera Italia: la nazione, conclude l'esperto, “Ha una varietà di prodotti in tutte le sue regioni, forse unica al mondo ma, fino ad oggi non è stata capace, a differenza di altri paesi europei di valorizzarli adeguatamente.” Fabio Mazzari L'intervista integrale è disponibile sul nostro sito.

Federico Galliano: la mia vita sul palcoscenico

La valigia dell'attore F

Dopo Neverland quali sono stati i tuoi ruoli? Sono stato assistente alla regia Federico, l'idea di voler reci- Soprattutto poi hai avuto di “Victims”, che racconta di tare quando nasce in te? ruoli nel mondo del cine- una ragazza “dark” di Genova. Nel 2007, quando ho avuto l'op- ma... In seguito, sono stato assiportunità di osservare un set ci- Il primo davvero importante è stente di produzione di “Diaz, nematografico dall'interno. stato nella serie “Neverland – La don't clean this blood”. Abbiavera storia di Peter Pan”. Avevo mo avuto una grande risonanza Arriviamo quindi al primo il ruolo di un pirata: comparivo nei festival anche grazie ad attoruolo come attore: quando per pochi minuti, ma ho potuto ri italiani della nuova generazioavviene? lavorare su un set internaziona- ne, come Claudio Santamaria ed Il 16 novembre del 2007, al Teatro le e con un mostro sacro come Elio Germano. Albatros di Rivarolo. Nel 2008 Bob Hoskings. sono entrato nella mia compaI progetti per il futuro? gnia attuale, la ART (Associazio- Com'era il rapporto con gli Un grande progetto con l'ART: ne per la Recitazione Teatrale) attori? uno spettacolo sull'Odissea di Sampierdarena, che ringrazo Molto buono, anche se all'inizio dove avrò il ruolo di Ulisse. molto per quello che mi ha dato. c'era una grande emozione. Fabio Mazzari ederico Galliano: classe 1980, nato a Rapallo ma sempre residente a Genova, è attore, regista teatrale e proiezionista al cineclub “Amici del cinema”. L'inchiostro fresco lo ha intervistato.

Poi sei comparso in alcune pubblicità a livello nazionale... La prima è stata una campagna virale di Grandi Navi Veloci, con il ruolo del vichingo Gunter Morgen. Più recentemente, ho lavorato con Campari Red Passion.

Isola festeggia i suoi 18enni I

l 5 ottobre, la sezione ANPI “G. Triulzi” di Isola del Cantone ha festeggiato il battesimo civico: 5 maggiorenni locali sono stati invitati in municipio per ricevere una copia della Costituzione Italiana. Tra i presenti alla cerimonia, il Sindaco Giulio Assale, rappresentanti di amministrazione e minoranza ed un gruppo di cittadini. L'evento è stato inaugurato da Renato Piras, consigliere comunale e socio ANPI: egli ha ricordato come i diritti sanciti dalla Costituzione siano stati ottenuti col sacrificio e perciò diventare maggiorenni obbliga a garantire la loro esistenza. A riguardo, il presidente ANPI Alessandro Gaiardo ha evidenziato i recenti attacchi alla Costituzione e la conseguente necessità di vigilare su principi e valori fondamentali. Al termine dell'incontro, i neo maggiorenni hanno ricevuto una copia della Costituzione ed un numero speciale di “Patria Indipendente, semi di Costituzione”: al suo interno, notizie ed informazioni sulle prime esperienze di democrazia partigiana tra cui la Repubblica di Torriglia, non lontana dalla Valle Scrivia. (f.m.)

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l’inchiostro fresco

ENTROTERRA GENOVESE

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Isola del Cantone: nel 70° anniversario dall'uccisione del giovane sacerdote

Un libro per ricordare Don Franco Repetto L a giornata di domenica 28 settembre, a Isola del Cantone, è stata densa di appuntamenti: in concomitanza con il centenario del Circolo Parrocchiale “Silvio Pellico” è stato ricordato il 70° anniversario dell'uccisione di don Franco Repetto ed è stato presentato il libro “Ecce sacerdos magnus” di Enrico Repetto, dedicato per l'appunto alla figura del giovane sacerdote vittima della violenza nazifascista. La commemorazione e la presentazione si sono svolte in mattinata nei locali del circolo stesso, l'ex cinema parrocchiale oggi trasformato in centro di aggregazione per a spedizione a Roma all’udienza dal Papa Frani giovani; ospite d'eccezione cesco, ha suscitato una forte emozione e comS.E. il Cardinale Angelo Bagnamozione da parte i componenti composta di 15 sco, Arcivescovo di Genova e unità, la delegazione a due passi dal papa, in modo Presidente della CEI, oltre alla sentito i tre ragazzi appartenenti alla Società Novese rappresentanza di numerose “Il Tempio del Karate”. L’udienza predisposta dal Coassociazioni ed enti del paese mitato Provinciale di Alessandria dei Centri Sportivi e dei Comuni limitrofi. Al suo Industriali e Aziendali, dal suo instancabili presidenarrivo, poco prima delle 10, il te provinciale di Giampiero Montecucco e dal comCardinale ha sostato nel cen- ponente Paolo Pallini, con la presenza dei tre ragaztro del paese per una visita al zi campioni Nazionali a squadra di Karate da poco luogo in cui spirò Don Franco tempo anche cinture nere 1° dan, dal suo presidente Repetto dopo essere stato soc- Giuseppe Borsoi, oltre due istruttori, la delegazione corso, l'atrio dell'ex Albergo Pi- era anche composta dal Presidente Nazionale Luigi collo che si presenta oggi come Fortuna, dal Presidente Regionale Rino Fatuzzo, allora; qui i soci della locale se- dal Presidente di Torino Pier Carlo Jacopini e dalle zione ANPI hanno allestito per rispettive signore. Una esperienza unica forse irripetibile nella vita, certo che questo Papa ha portato l'occasione un sobrio ricordo del giovane sacerdote. Il Car- una nuova sterzata alla Chiesa, come dovrebbe avdinale ha voluto percorrere a venire nell’ambiente sportivo. Mercoledì 24 settembre la squadra di karate, specialità kata, vincitrice piedi, in processione, le poche del Campionato Italiano 2014 (VA), è stata ricevuta centinaia di metri per giungere al salone parrocchiale e parte- in udienza da Papa Francesco. È stata una grande cipare agli eventi commemo- emozione sentire in piazza San Pietro riecheggiare i nomi della squadra tricolore così composta: Andrea rativi. Don Franco Repetto era arrivato a Isola nel 1942 appe- Chaves, Edoardo Giordano, Gian Luigi Pastore acna ordinato sacerdote, in veste compagnati dai maestri Manuele e Gimmo Borsoi.

Conoscere ed aver ricevuto la benedizione del Santo Padre ha rappresentato per il Team alessandrino un'emozione unica ed un bagaglio esperienziale e spirituale che accompagnerà gli stessi per tutta la stagione sportiva appena inaugurata.

di curato: nonostante il suo ministero sia durato poco più di due anni, a causa della sua prematura scomparsa, ha lasciato un ricordo tuttora vivo per la sua generosita, semplicità, disponibilità nei confronti di tutti e la sua tomba, nel cimitero locale, ha sempre fiori freschi ancora oggi. Enrico Repetto, il giovane autore del libro, appena ventenne, ha ripercorso gli anni di seminario, il breve ministero e i fatti che avvennero in conseguenza alla sua uccisione, avvalendosi della testimonianza delle poche persone ancora in vita che lo hanno conosciuto e, seppur allora molto giovani, hanno vissuto i fatti. Prima di lasciare il salone e celebrare la S. Messa il Cardinale ha avuto parole di compiacimento per la nutrita partecipazione e per il tributo d'affetto nei confronti di don Franco. Al termine della funzione un lungo corteo ha raggiunto il cimitero locale dove l'Arcivescovo ha benedetto la tomba del sacerdote, recentemente restaurata ad opera dei familiari. Sul piazzale della chiesa gli amici del circolo Silvio Pellico hanno organizzato per tutti i presenti un ricco rinfresco, favorito dalla giornata soleggiata; il Cardinale ha avuto un sorriso e una parola per tutti, in assoluta informalità, prima di partecipare al pranzo preparato in suo onore nella casa parrocchiale, insieme a un ristretto numero di autorità e persone.

Gian Piero Montecucco

Mauro Balbi

Nella foto a sinistra il Cardinal Bagnasco e il Sindaco Giulio Assale sopra l'autore Enrico Repetto e la copertina del libro

Campioni di karate novesi in udienza da Papa Francesco

In visita da Bergoglio L

Un aiuto... Spesso i trovatelli sono un po’ in là con gli anni e hanno qualche acciacco di salute. L’associazione Arca Novese assieme a “La Banda di Anna” ha lanciato il progetto di adozione a distanza per chi non può tenere un amico a quattro zampe in casa: “Con una piccola spesa mensile si garantiranno cibo e cure necessarie” spiega Irene Ceva titolare del negozio. Presso la “Banda di Anna” ci saranno tre incontri cinofili i giorni:

15 - 22 - 29 Novembre alle ore 17

...che viene da lontano


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l’inchiostro fresco Ottobre 2014

Il lupo di Stazzano

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abato 4 ottobre nella splendida cornice del Museo Civico di Storia Naturale a Stazzano è stato presentato un esemplare di lupo appenninico (Canis lupus italicus). L’animale, investito lo scorso marzo da una un’auto tra Cassano Spinola e Villalvernia (in località Guacciorna), è stato prima studiato e catalogato dal Facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino e poi trattato e impagliato da un centro specializzato di Milano. “Si tratta di un adulto di circa 2-3 anni, del peso di 34 kg – ci dice il direttore del museo Fabrizio Silvano – Quindi era nel pieno della sua attività di cacciatore. Faceva probabilmente parte del branco localizzato tra l’alta Valle Scrivia e la Valle Spinti”.

Eleuterio Sul nostro sito foto e video

ENTROTERRA GENOVESE

Promozione dell’arte e del territorio tra Piemonte e Liguria

Museo del Disarmo di Cantalupo P resso il “Museo del Disarmo” dl Palazzo Spinola a Cantalupo è stata presentata un’iniziativa che sposa la promozione culturale ed artistica a quella del territorio: una mostra di 200 quadri e poesie provenienti da artisti di tutto il mondo. Ci hanno fatto visita in redazione l’ex consigliere del Comune di Cantalupo Fulvia Meinero, animatrice della mostra assieme all’ideatore del museo Giuseppe Martucci, e Alessandra Martignone, pittrice di Busalla: “Grazie all’aiuto della Fondazione Garaventa e della professoressa Luisa Caprile, si è riusciti ad allestire un'esposizione che i primi giorni di apertura ha registrato ben 400 presenzeci dice Meinero con una punta d’orgoglio – L’idea era quello di promuovere il territorio della Val Borbera attraverso artisti internazionali. Ecco allora che assieme a Martucci abbiamo riunito oltre 200

Dal 2010 Patrizia e Renzo hanno creato questa attività che si è subito distinta in città e che offre frutta, verdura, primizie e anche interessanti prodotti di nicchia regionali con marchi DOP, DOC e IGP. Di recente hanno ampliato la loro gamma inserendo un banco, molto ben assortito, di salumi e formaggi. Per il cliente segnaliamo quindi l'ottimo basilico DOP della riviera ligure, il prelibato olio, vini dell'Oltrepo pavese e Gavi, le farine del mulino, miele della Val Borbera e tanto altro, tutto da provare e gustare a casa.

dipinti ispirati al tema del disarmo, opere esposte nel 2003 nella scuola frequentata dal Presidente Obama alle Hawaii”. Vi siete rivolti anche a “grandi personalità” per quest’opera di promozione?: “Con un pizzico di follia ho voluto fare le cose in grande: contattando Renato Zero, Papa Francesco e George

Clooney” afferma l’ex consigliera. Come mai proprio queste personalità?: “Perché sono persone che amano la cultura e diffondono i valori universali della pace: Renato Zero attraverso le sue canzoni, Papa Francesco tramite i messaggi che lancia ai potenti del mondo e George Clooney con la sua attività di ambasciatore Onu”. Proprio con George Clooney vi è stato “qualcosa di più”: “Fulvia Meinero ha pensato che realizzare un ritratto di Clooney, in quanto ambasciatore Onu, sarebbe stato un bel volano per la manifestazione – spiega la pittrice Martignone – Allora sono stata contattata e mi sono cimentato in un ritratto tradizionale ad olio. L’abbiamo inviato a Clooney e spero proprio che possa essere di suo gradimento”. La distanza tra la Val Borbera e Hollywood non è mai stata così breve. Scaramouche

Ma la proposta non finisce certamente qui perchè la gamma è molto ampia. Il tutto con vendita al dettaglio e soprattutto con un rapporto qualità-prezzo davvero imbattibile, basti considerare che l'attività rifornisce diversi ristoranti e gastronomie, il tutto condito da estrema professionalità e una simpatia davvero uunica da parte dei titolari.

IL NEGOZIO RIMANE CHIUSO DOMENICA TUTTO IL GIORNO e dispone di un ampio parcheggio


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Il giornalino dei bambini Marta Mi piace il bagno delle scuole, dove c‛è il water che uso sempre e poi le attività che facciamo Ibanes Mi piace venire a scuola Manuel Mi piace lavorare con le maestre per imparare e andare al computer col maestro Natalino

a l . . o . c a c n E i c n o i z a red

1A

Lorenzo Mi piace tanto la scuola Sara Mi piace quando lavoriamo

L

Elena Mi piace quando scriviamo le letterine Giulia Mi piace quando scriviamo ma non i compiti a casa Francesco Mi piace imparare tante cose Mia Mi piace andare in giardino e giocare

1B

a maes t ai suoi ra Tiziana h a chies alunni della s c to o sa pen cuola. s ano Ecco le rispost e.

Nicolò Sai maestra, la scuola non è poi così male e voglio bene a tutti. Ma non mi piacciono le letterine che non sono fare Martina Mi piace la scuola per imparare Luigi Mi piace la mensa Federica Mi piace scrivere in corsivo

...del le Pa scoli di No vi Li gure Sul sito i disegni dei bambini

Sabrina È bella la scuola! Lorenzo È bello lavorare Matteo Sono brave le maestre Samuele È bella la scuola però i compiti sono difficili Elisabetta Mi piace lavorare con le maestre Alina Possiamo imparare tante cose Sergiu La scuola mi piace un po‛ Mustafà Mi piacciono le maestre e la scuola è interessante Fabio Mi piace la scuola perché gioco con i miei amici all‛intervallo Alexander Mi piace andare a scuola Edoardo La scuola è carina perché si imparano tante cose per quando siamo grandi, le maestre sono bravissime e mi stanno simpatiche Alessio Si devono ascoltare le maestre così si impara Giulia Mi piace stare con le maestre Elena Mi piace leggere e scrivere e l‛intervallo Alina Mi piace la scuola Samuele Bisogna fare il massimo per diventare grandi e quando saremo grandi potremo fare tante cose divertenti Eleonora A scuola si impara a volersi bene Alessandro La scuola è bella e anche le maestre e mi piace giocare con gli amici nell‛intervallo Gabriel Mi piace venire a scuola per tutto il giorno Rime Mi piace la scuola


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Inserto a cura dell’Associazione

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Oltregiogo

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Una riflessione di Dino Angelini sul rapporto tra global e local

Valori del territorio: cultura, storia, identità L’ intervento che voglio fare affronta un argomento a me molto caro: i valori di un territorio, tema al quale ho dedicato parecchi anni del mio impegno politico e istituzionale, sperando in un'inversione di tendenza che inizi dal coinvolgimento dei giovani. Oggi siamo dominati dalla cosiddetta globalizzazione: le distanze si sono annullate ma i giovani sappiano dove collocare geograficamente gli Stati o le capitali, tantomeno i Capoluoghi di Provincia o Regione. Ecco il rovescio della medaglia: i giovani hanno perso la nozione di spazio e luogo. È necessario spiegare loro che è importante sapersi collocare su una cartina geografica per scoprire le tracce orografiche, sociali, culturali e politiche di ogni territorio, perché è dalla conformazione geografica di un luogo che spesso si dipartono la sua storia, cultura e identità. Un altro tema da evidenziare è la dipendenza dal Web: i figli chiedono ai genitori di essere lasciati con la loro tecnologia, isolati in una falsa comunità. Tutti si fanno i “selfie”, chiedono che la loro faccia venga vista da milioni di persone. Fa veramente impressione tanta solitudine e, allo stesso tempo, tanta voglia di vetrina. Bisogna tornare indietro? Penso proprio di sì. Non certo economicamente o tecnologicamente: occorre rivalutare e soprattutto valorizzare la nostra storia, la nostra cultura, la nostra identità. È veramente assurdo consultare “Wikipedia” come fosse “il Verbo”. Occorre iniziare ad interessarsi delle cose, stimolare la propria curiosità: in poche parole occorre creare sul territorio le condizioni economiche per poterci vivere. Lavorando su questi temi stiamo portando avanti il progetto “Tracce Liguri nell’Oltregiogo” che prevede il coinvolgimento di scuole con iniziative mirate, affinché possano tramandarsi certe tradizioni che, se non agiamo subito, in una generazione verrebbero perse. Certamente è meglio andare alle sagre, dove ci sia il cibo (magari nemmeno legato alla nostra tradizione), mentre si fa molta fatica a coinvolgere le persone su temi considerati sorpassati, però se non riusciamo

La cultura delle scuole

N

ell'ambito del progetto “Tracce Liguri nell’Oltregiogo” ci siamo occupati per l’“Arte Sacra”: 1. progetto di studio con le scuole medie del territorio per l’anno scolastico 2014-2015 sulle Confraternite ed il canto confraternale; 2. realizzazione, tramite l’assegnazione di una borsa di studio, della catalogazione di tutte le opere esistenti negli Oratori delle Confraternite, opera utilissima alle scuole; relativamente all’“Architettura Ligure”: 1. organizzazione di “Summer School” con l’Università di Genova, Facoltà di Architettura, che il prossimo anno coinvolgerà alcune scuole locali; 2. iniziative con la scuola elementare di Gavi sul Forte; 3. corsi per artigiani sui lavori di restauro organizzati con la Scuola Edile di Alessandria; relativamente alla “Fiera del Cambio”: 1. assegnazione di una borsa di studio per individuare i palazzi storici di Novi Ligure dove si svolgevano le “fiere di Cambio” e realizzare con le altre città europee sede di fiera un progetto di respiro internazionale; valorizzazione dei paesi limitrofi dove si batteva moneta per la Repubblica di Genova (Arquata Scrivia, Tassarolo, Rocchetta ed Albera Ligure)

a recuperare la nostra identità e su questa costruire il nostro futuro, la destinazione dei nostri ragazzi è all’estero. I giovani d’oggi hanno devono investire la loro forza sulla cultura del loro territorio e creare su questa un volano che, oltre che economico, sia anche un fattore di crescita della persona. La domanda di cultura è cresciuta, specie fra le classi agiate dei Paesi Emergenti che per il loro svago scelgono i patrimoni artistici, la cultura millenaria dei nostri territori. Ecco dove dobbiamo puntare! È il leit-motiv che sentiamo tutti i giorni: l’Italia sta perdendo terreno, soprattutto nei territori marginali. Colpa dei politici? In parte sì, però per la maggior parte è colpa della popolazione. Abbiamo organizzato, alla fine di maggio, un convegno all’Abbazia di San Remigio sull’utilizzo del Web a fini economici e di sviluppo del nostro territorio. A questo convegno, organizzato insieme alla “Casa di Carità” di Ovada e tenuto da un importante professionista della comunicazione, abbiamo invitato imprese, privati, scuole: la partecipazione, devo dire, è stata molto scarsa su un tema di importanza fondamentale. È pertanto necessario un programma di formazione che deve partire evidentemente dalla scuole e che abbia alla base l’insegnamento della cultura, della storia e dell’identità locale. Potrebbe anche essere gestito all’interno di una scuola professionale con corsi ad hoc, anche collegati ad altre discipline. Però occorre fare in fretta perchè, su certi temi, abbiamo bisogno delle testimonianze di persone che ormai hanno una certa età e che sono tramandabili solo per via orale. È perfettamente inutile o, comunque, molto limitato organizzare “feste” sulla tradizione che attirino “quel giorno” migliaia di persone, se ciò non è collegato ad un progetto che permetta che tutto l’anno, anche cento persone al giorno vivano le nostre tradizioni e la nostra cultura. Però se non siamo preparati, facciamo solo del “sano Folklore” per un giorno, poi è di nuovo notte.

Associazione Oltregiogo Dino Angelini


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Una giornata a contatto con la nostra terra S i è tenuta l'11 ottobre scorso presso la sala dell'ex Asilo di Carrosio la conferenza dal titolo "La campagna cuore antico della terra", coordinata da Gianni Repetto. Alla manifestazione, che ha aperto i battenti alle 9.30 con i saluti delle autorità, hanno partecipato numerosi agricoltori provenienti da Piemonte, Lombardia, Liguria e persino Corsica, evidenziando la continuità culturale che lega le nostre zone al Mediterraneo. Grande protagonista della giornata è stata ovviamente la terra, intesa come luogo fisico e luogo simbolico, una sorta di paese dell'anima legato alla memoria collettiva. La terra dove coltiviamo i nostri prodotti, per intenderci, ma anche la terra dei nostri avi, dove affondano le nostre radici, lunghe o corte che siano. Terra vissuta, insomma, "percorsa con le greggi o rivoltata con gli aratri – affermano gli organizzatori – tuttavia senza questo contatto di piede che calpesta il suolo, la terra è solo un'idea che per quanto sia forte è vana". All'una in punto il buffet curato dalla Pro Loco di Carrosio ha visto come grandi protagonisti i prodotti tipici locali. In seguito nel pomeriggio la discussione sulla ruralità è proseguita direttamente nelle campagne nostrane, dove sono state visitate alcune aziende agropastorali che si sono dimostrate disponibili ad aprire i battenti ai visitatori. In calce

all'evento, il commento di Dino tutto e niente. Non basta che un Angelini, presidente dell'Asso- prodotto abbia il marchio di ciazione Oltregiogo, che da anni "biologico", ma occorre che sia ormai si è costituita in Distretto legato alla coltivazione naturale. Ambientale e Culturale, secondo Per fare in modo che questo concui la manifestazione "è stata in cetto prenda piede la soluzione piena sintonia con i principi bisogna stimolare i giovani afdel nostro ente. Crediamo, infat- finché comprendano che la terra ti, che occorra sviluppare un'a- è amica e che può soddisfare bigricoltura a misura d'uomo che sogni che altre scelte ormai non valorizzi le nostre terre, ma che soddisfano più". Perché proprio nel contempo le preservi da ve- la campagna può diventare un leni. Sentiamo spesso parlare di punto di forza e di ri-partenza per "biologico", termine che vuol dire il nostro Oltregiogo. (f.c.)

Sbarazzarsi delle cose di casa A Basaluzzo con il mese di ottobre si chiude l'iniziativa chiamata "a sbaròs an cò" e l’amministrazione prova a tracciarne un primo bilancio: buoni i risultati, soprattutto durante la fiera di San Bovo. Ma partiamo dall'inizio: cosa significa "a sbaròs an cò"? Letteralmente, sbarazzarsi delle cose di casa, ovvero dei propri fondi di armadio, delle cose vecchie che riempiono le cantine e soffitte. L'idea è nata vedendo il successo che hanno ottenuto manifestazioni simili nei paesini della Liguria: perché non portarne lo spirito anche dalle nostre parti? Il Comune di Basaluzzo, da questo punto di vista, è stato molto ricettivo. Così a partire dalla fiera di San Bovo di due anni fa, le persone che avevano

intenzione di liberarsi della roba vecchia, hanno potuto tenere un proprio banchetto nella bella cornice di Viale dei Tigli. Sono stati coinvolti, peraltro, i bambini delle scuole e intere famiglie di cittadini basaluzzesi, con buonissimi riscontri. Quest'anno la svolta: perché, ci si è chiesti, non provare a estendere l'iniziativa, perlomeno fin tanto che il tempo regge? Perciò a luglio, forse con un pochino

di ritardo, si è deciso di replicare la manifestazione ogni terza domenica del mese, fino ad ottobre, dalle 8 alle 12 di mattina presso la piazza del mercato. I risultati non sono stati entusiasmanti come l'amministrazione si aspettava, ma comunque soddisfacenti. Si confida nel fatto che i Basaluzzesi prendano confidenza con questa novità e che diventi un appuntamento fisso per la comunità. Chi,

infatti, non ha articoli vecchi di cui liberarsi? Il procedimento per farlo è molto semplice: basta iscriversi presso il comune ed il gioco è fatto. A differenza dei prodotti d'artigianato, per vendere i fondi di armadio non serve alcuno scontrino fiscale. Si può diventare così mercanti per un giorno. L'intenzione è di riproporre "a sbaròs an cò" anche il prossimo anno, partendo magari in primavera. Il massimo, poi, sarebbe vedere i basaluzzesi tenere il proprio banchetto davanti a casa, creando nel paese una particolare atmosfera di festa. Ma per questo occorre ancora un po' di tempo e che il progetto prenda piede. Per ora si va avanti, passo per passo. Federico Cabella


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Sul nostro sito Davide Boretti racconta la prima edizione della cicloturistica Ovada in Randonnèe

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L'asso in bici Ovada: trent’anni di atletica C’ T

era anche Fabrizio Tacchino, il tecrent’anni di atletica ad Ovada sono stati festeggiati, fino ai giorni nostri con tappe e risultati importanti. Rinico di Castelletto d’Orba, nello ma soprattutto ricordati durante una simpatica cordiamo infatti la costituzione dell’Atletica Aleramica Staff della Nazionale Italiana ai serata di gala tenutasi al Palazzetto dello Sport tra le società di Ovada, Novi Ligure e Serravalle Scrivia, Mondiali di Ciclismo (SPA) a Ponfer- del Geirino a conclusione di tre giorni di gare di velo- le edizioni del Meeting per Disabili, le collaborazioni rada. “Sono stato convocato dal- cità in pista riservate agli alunni delle Scuole Primarie con il Cus Torino e il Cus Genova, la presenza costante e delle Scuole Secondarie di 1° grado di Ovada. Sotto la nelle scuole, l’attività amatoriale oltre ad essere l’unica la Federazione per le gare a regia dell’attuale Presidente Alessandro Bruno e con la società del Piemonte con doppia affiliazione dedicando cronometro che si sono svolte simpatica presentazione del duo Enrico Santamaria, in attenzione al settore dei diversamente abili. Presenti i nei primi quattro giorni della prova Iridata. Come Tec- arte Santy’n Love e della graziosa Chiara Giorgianni de presidenti che si sono succeduti nei trent’anni da Lina nico del Centro Studi, la mia “Il Grande Fratello”, sono stati raccontati momenti di Alloisio, prima segreteria dell’Atletica e in rappresenfunzione a servizio degli azzur- emozione non solo per chi ha trascorso questi trent’anni. tanza del marito Ugo Sultana, quindi Giuseppe De Lucia, Una lunga serie di premiazioni intervallate dalla storia Giovanni Piombo, Ornella Anselmi e l’attuale Alessandro ri è stata quella durante l’anno dell’Atletica Ovadese Ormig, hanno caratterizzato la Bruno, poi i tecnici, i soci fondatori, i vincitori delle gare di analizzare dati dagli strumenti serata: dalla costituzione del 6 febbraio 1984 avvenuta al Gerino, lo sponsor con Gemma Testore, e i rappresena bordo delle bici degli atleti che presso lo studio del compianto Avvocato Ugo Sultana tanti delle altre società sportive di Ovada di cui l’Atletica registrano parametri fisiologici e grazie all’aggregazione del Gruppo di Via Dania Wilfer, Ormig fa parte della Sevizi Sportivi. Infine una bottiglia di biomeccanici che servono poi per il Borgo Tangra, la Soms di Ovada e il Centro Olimpia, vino celebrativa dell’evento ha concluso la serata. (e.p.) stilare programmi di allenamento. Durante la stagione sono stato più volte in ritiro con la nazionale maggiore del CT Davide Cassani con un paio di sopralluoghi sul circuito e altre volte ai collegiali con le nazionali U23 e Juniores. Anche per noi tecnici vestire la divisa azzurra è una grande soddisfazione professionale. A Ponferrada siamo andati al Mondiale con ambizioni per la categoria Juniores dove Filippo Ganna è giunto 4° a 7 dal podio, mentre negli Under 23 pur facendo una buona prestazione con Davide Martinelli però lontano dal podio, nei professionisti 5° posto per Adriano Malori”. L’atmosfera dei Mondiali è sempre magica perché solo lo sport riesce a mettere insieme tanti popoli in pace tra a stagione sciistica 2013 /2014 è terminata. Dopo molti cambiamenti. La giovane atleta lascerà la sua atdi loro, un'immagine su tutte: atleti dell’Ukraina e atleti una lunga estate di allenamenti sulla neve dei tuale squadra, il Mondolè ski team, dove ha imparato Russi che si allenano e convivono insieme al Mondiale. ghiacciai perenni, gli atleti si preparano a far correre gli sci fra i pali e inizierà una nuova Oltre all’Italia anche un occhio agli altri atleti della squaavventura nel neonato Junior team Alessandria. dra RusVelo e Katiusha che si sono preparati sulle stra- ad affrontare nuove sfide. Anche la piccola Gli allenamenti si terranno a Champorcher (AO) de ovadesi. La RusVelo 16° nella prova Cronosquadre, 1° Serena Benetti di Cremolino è fra questi e sotto l'attenta guida degli allenatori del prestisquadra Professionale, Mondiale vinto dalla BMC e nel- come iniezione di energia ha ricevuto un gioso sci club Montglacè. La circoscrizione la prova individuale 8° posto per Anton Vorobyev. “Per nuovo riconoscimento che la vede come nella quale si svolgeranno le gare è del tutto il prossimo futuro – conclude Tacchino - un contratto quarta atleta classificata nella categoria sunuova ma speriamo che il suo entusiasmo ed con la RusVelo sino alle Olimpiadi, ma sono Italiano e perbaby femminile nella provincia di Cuneo. impegno le permettano di continuare ad quindi spero di rimanere nel giro della nazionale, con La premiazione è avvenuta a Chiusa avere soddisfazioni nel più puro divertidue sogni nel cassetto, scoprire nuovi giovani talenti Pesio in presenza delle più alte camento. (e.p.) e dare un contributo per attivare un po’ di cicloturi- riche del comitato Alpi Occidentali. Serena Benetti di Cremolino smo sulle colline dell’ovadese”. (e.p.) Quest'anno per Serena ci saranno

Una campionessa in erba L


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SPORT

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Davide Ansaldo podista di Vobbietta A Ceranesi un gruppo di amici è salito in sella

Una vita di corsa Il “Bikers Team Livellato” “S ono due le cose vera- sa: “Prima ho fatto corse su mente belle di fare podi- strada ma l’amore per i sentiesmo immersi nei sentie- ri in mezzo ai boschi era più ri: la prima è il contatto con la forte di tutto – ricorda Ansaldo natura, che dev’essere amica – Quest’anno, nonostante aver per poterti dare quella spinta patito sino a primavera la in più per non fermarti e la mononucleosi, mi sono classiseconda è il fatto che, almeno ficato nono assoluto alla Gran per ora, non ci sono interessi San Bernardo e sono arrivato e non girano soldi. Ciò rende sempre nono all’OCC questo mondo ancora pulito del Monte Bianco. e genuino” in queste parole si L’ultima gara mi condensa il pensiero di Davide ha emozionato: sei Ansaldo, 41 anni, nato a ore di corsa semGenova ma residenpre all’attacco te a Grifoglieto, e sempre in un pugno di case rimonta”. immerse in una Davide Anvallata, frazione saldo è un del Comune di uomo che Isola del Cantocorre: ha ne. Ansaldo ha iniziato da cominciato a correre da bambino e non ha piccolo, per i passi della nessuna intenzione Valle Scrivia e poi, dopo di smettere di sfrecl’incontro con Walter Meciare per i verdi senreta, presidente per anni del tieri della Valle Scrivia. Gruppo Podistico di Genova, è scoppiato l’amore per la corMattia Nesto

I

l Bikers Team nasce più di vent'anni fa come gruppo di amici, tutti della frazione di Livellato di Ceranesi che, con le loro biciclette facevano giri per divertimento nella zona del Monte Figogna. Sempre più persone si sono avvicinate al Bikers Team che, l'anno scorso, si è costituito come Associazione Sportiva Dilettantistica. I soci sono di età varie, dai 15 anni in su, con presidente Andrea Parodi e vicepresidente Bruno Bruzzone. Due sono le gare importanti organizzate dal Bikers Team Livellato: la Sfida alla Guidovia della Guardia ed il Tour del Monte Figogna, vero e proprio punto di forza di questa associazione sportiva. Il Tour, che si svolge nel mese di giugno, è giunto alla sua settima edizione ed ha visto, quest'anno la partecipazione di circa duecento ciclisti. Il ricavato, nello spirito dell'associazione, viene devoluto interamente in beneficenza per il territorio, alla Pro Loco di Livellato. La sfida alla Guidovia della Guardia, che si è svolta nel mese di settembre, è una gara molto

affascinante, nata tre anni fa, che ripercorre la strada della vecchia guidovia della Guardia, chiusa nel 1967 e, alcuni anni fa, completamente ristrutturata e trasformata in pista ciclabile e per passeggiate in montagna. E' una gara molto impegnativa, con una salita costante, lunga 7 km, a cui possono partecipare tutti dall'età di 14 anni in su. Sempre a favore della Croce Rossa di Ceranesi, il Bikers Team ha organizzato una gara a piedi, sul modello della Maremonti di Arenzano, strutturata in tre percorsi, uno corto, uno medio ed uno lungo, ad anello con partenza ed arrivo a Geo. Gli atleti di spicco del Bikers Team Livellato sono Fabio Meirana e Christian Profumo, che hanno vinto lo scorso anno la Stage Races ed hanno partecipato alle gare di ciclocross ed alla Coppa Piemonte, Francesco Strizoli che recentemente si è classificato 58emo su oltre mille partecipanti alla Gran Fondo delle Cinque Terre. Fabio Mazzari


Fotostoria sul nostro sito della “Festa dello sport” organizzata dal gruppo SilvanOggi

SPORT

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La squadra di Pozzolo Formigaro continua a mietere successi Nuovi giocatori per il team silvanese

Pattinaggio Aurora al top! La parola a Tafuri N L umerosi i successi del- sic 2007” mentre nella categoria “Juniores”. Da segnalare anche la le atlete e degli atleti “Juniores” a trionfare è stata Sara partecipazione di Alice Bozano dell’Aurora Pattinaggio Pistone. Medaglia d’argento per e Daniil Kochetov, vera coppia di Pozzolo Formigaro durante i Matilde Soro, nella categoria “d’oro” aurorina, in rappresentornei disputatisi la scorsa estate “Primavera Acsi” e per la sorel- tanza della Nazionale italiana, ai e quest’autunno. Nei Campionati la Giorgia Soro, nella categoria prestigiosi “International Dance” Italiani di pattinaggio artistico “Fantastic”. Virginia Persi si è di Hettange, manifestazione svolA.C.S.I.- 9° Memorial Gentilini, la classificata invece al terzo posto tasi dal 16 al 18 ottobre scorso. piccola Sofia Bregoli ha domina- nella categoria “Junior”. Stesso to la categoria “Primi passi clas- risultato per Carolina Torre nella Scaramouche

a stagione calcistica è alle porte e come ogni inizio porta con sé attesa, aspettative, speranze e sorpresa. È un momento importante per ogni squadra e al fine di saperne di più abbiamo incontrato Marco Tafuri, allenatore della Silvanese, squadra di prima categoria, che si è mostrato ben disposto nel mostrare le sue impressioni circa l’imminente campionato.

se, giocatori che sono andati a completare una rosa iniziale già interessante. Tra i nuovi arrivati si ricordano Marco Muscarella, (scopriamo il nome!!!) Valente e Yassin El Amraoui e dall’Ovada Michele Giannichedda, Giovanni Gioia e Darko Krezic.

Quali sono gli obiettivi perseguiti quest’anno? Credo che sia doveroso cercare di superare i propri limiti e impeQuesto è il suo secondo anno, gnarsi al fine di riuscire. È questo come si è trovato l’anno pas- ciò che provo a fare io stesso sato qui? costantemente e che esigo dai raBenissimo, probabilmente se gazzi, soprattutto dai più giovani così non fosse stato non mi sa- che hanno per natura un margine rei fermato qui e avrei accettato di crescita maggiore. Sul piano altre offerte. Il gruppo è ottimo pratico l’anno scorso siamo arricosì come i dirigenti della società, vati a un passo dai play off per cui persone particolarmente compe- l’obiettivo sarà quello di fare metenti con le quali si lavora molto glio per arrivarci e magari, chissà, bene. ottenere qualcosa di più. Si dice che ogni traguardo sia un nuovo Quali sono le novità nella punto di partenza ed è da qui che rosa di quest’anno? la Silvanese sceglie di ripartire. Quest’anno ci sono stati importanti arrivi qui alla SilvaneCristina Coco


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LE NOSTRE RUBRICHE

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Il puntino... di

Massimo Claus

Una storia d’altri tempi, di prima del motore

Le biografie di Buffa

Mayno della Spinetta

clausmassimo@gmail.com

A

vete fatto caso a quanti programmi di cucina ci sono attualmente alla televisione? Gira che ti rigira c'è sempre un fornello pronto. I telegiornali urlano che i consumi sono calati, e in TV, cuochi e non, ci insegnano come cucinare. Gli occhi si trasformano in bocche e i telecomandi in forchette. Facciamo anche a meno dei profumi, purché paghino loro. Vi siete mai chiesti da dove arrivano quelle strane voglie, che quando ti prendono, come un bisogno fisiologico, ti fanno correre al supermercato? Indovinate un po'. Mangiamo con gli occhi e digeriamo con il portafoglio. Come uno strano processo alchemico, ciò che assumiamo con gli occhi, si trasforma in azione. Non so voi, ma io ho deciso di fare più attenzione a ciò che guardo. Se le nostre paure avessero la stessa origine? Massimo Claus “Noi siamo quello che mangiamo”. di L. Feuerbach da “Il mistero del sacrificio” 1862

È

la notte tra il 14 e il 15 giugno del 1800, i mo- Mayno si erge a bandito-eroe senza macchia e menti della feroce Battaglia di Marengo tra le senza paura, che un po' alla Robin Hood ruba al truppe austriache e quelle (vincenti) francesi. Tra ricco per dare al povero. In realtà non sono pola popolazione impaurita c'è il sedicenne Giusep- che le situazioni in cui Mayno pone in essere depe Mayno, che da lì a breve diventerà lo spietato litti efferati che poco hanno a che vedere con la bandito “Mayno della Spinetta”. Qualche anno protezione dei più poveri. Comunque la carriera dopo, nel banchetto nuziale di Giuseppe e della di Giuseppe Mayno conosce un'ascesa straordimoglie Maria Cristina, Lanzone, zio paterno del naria e ben presto su tutta la penisola il suo nome giovane sposo, si mette a sparare all’impazzata, diventa temuto e misterioso, per via di quella caper festeggiare. Il parente è dedito al brigantag- pacità di delinquere con i travestimenti più impregio e vive nella sanguinaria banda del francese vedibili. Addirittura la leggenda parla di Mayno Aragon, stanziato tra le colline attorno a Serra- come personaggio mitologico col dono dell'ubivalle Scrivia. La gendarmeria francese aveva quità. Lo scrittore Stendhal, cita Mayno in un suo vietato l'uso delle armi. Così le forze dell'ordine libro titolato “I briganti in Italia”, in cui afferma: intervengono per placare gli animi, ne nasce una “Mayno di Alessandria è stato uno degli uomini sparatoria dove trovano la morte alcuni militari. più notevoli di questo secolo, si faceva chiamaMayno e lo zio scappano per non essere arresta- re Imperatore delle Alpi”. Ma la vita di Mayno ti, e si rifugiano nella dimora di Aragon. Di fatto è destinata a finire presto: una soffiata permette Maino entra a far parte della cosca del terribile ai gendarmi di sapere che il brigante è nella casa bandito. In poco tempo prende il posto del “capo”. della moglie Cristina e della figlia, nata nel 1804: è Il nuovo leader offre un carattere sacro al gruppo, il 12 aprile del 1806. In un assalto Mayno muore e così chiama il parroco di Pietrabissara per cele- sulla sua figura cala una patina di mistero. brare la messa di proclamazione della banda che Fabio Buffa prende il nome di “Compagnia di San Giovanni”.

Faraona al forno con castagne Ingredienti: 1 faraona intera, 2 rametti di rosmarino, sale, 3 spicchi d’aglio, 200 gr. di castagne secche, 1 bicchiere vino bianco, olio extra vergine di oliva q.b.

a i n u r Lup e p e r a a d n e i uc Fam

Procedimento: Per prima cosa mettete in ammollo le castagne per circa 2 ore. Fiammeggiate la faraona per togliere le eventuali pelurie rimaste. Tagliatela in 4 o 8 pezzi, lavatela e asciugatela. Preriscaldate il forno a 175°. In una pentola, mettete le castagne a bollire. A questo punto prendete aglio e rosmarino e tritateli finemente a coltello, massaggiate la faraona con il trito. In una casseruola mettete un filo

d’olio, senza esagerare perchè la faraona farà il suo grasso, adagiate la faraona, fatela rosolare da tutti i lati e salate; sgrassate dal grasso in eccesso e sfumate con il vino bianco. Non appena sarà evaporato l’alcool del vino, aggiungete le castagne che avrete ben sgocciolato. Passare tutto in pirofila e infornare aggiungendo 2 bicchieri abbondanti di brodo. Lasciate quindi la faraona in forno fino a cottura ultimata – circa 1h – giratela di tanto in tanto tenendola umida e irrorandola spesso con il sughetto che si sarà formato. Servite la vostra faraona accompagnata dalle castagne.

Buon appetito!!!


PAGINA PROMOZIONALE

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