Inchiostro Fresco - agosto 2013

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l’inchiostro fresco

Venerdì 23 agosto - ore 21 - “Le Quattro chitarre” in concerto a Basaluzzo, a favore della Di.A.Psi di Novi Ligure

Nelle pagine centrali speciale l’Oltregiogo a cura di Federico Cabella

La voce del tuo territorio

www.inchiostrofresco.it - redazione@inchiostrofresco.it

Distribuito gratuitamente

ANNO XXVIII / N. 5 - AGOSTO 2013

Agosto 2013

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Viale Italia, 26

Arquata Scrivia (Al) Tel.0143 667524 info@autoscuolaromano.it

Sped. in abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 D.C.B. / Alessandria / nr 570 anno 2005 / Taxe perçue / Tassa risc. ord. (inf. 500 pz)

Il sodalizio arquatese festeggia il secolo di vita. Ecco la sua storia

Arquata: 100 anni di Croce Verde

Torriglia La gente vuole i suoi Carabinieri

Servizio a pag. 29

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el 2013 la Croce Verde la riorganizzazione del’attività, Durante il lungo periodo dell’eArquatese giunge ad un iniziarono ad essere consegnati sistenza di questo sodalizio ditraguardo importante e i riconoscimenti ai militi, anche verse furono le sedi del suo resignificativo: compie un seco- per creare lo spirito di corpo. capito e del ricovero della prolo di vita. La sua fondazione si Ciò avvenne il 26 settembre pria attrezzatura. Nel decennio deve all’iniziativa di un gruppo 1920 e il 25 agosto 1929. Rico- precedente la seconda Guerra di giovani arquatesi che il 16 noscimenti questi ben meritati Mondiale la Croce Verde, in agosto 1913, giorno di S. Rocco, perché nel periodo tra le due base al Regio decreto n.° 84 del si riunirono nella sala del Consi- guerre non vi erano ancora a 1930, venne rinominata Croce glio Comunale per costituire la disposizione le autoambulanze Rossa e trovò sede nell’ex AlSocietà di Pubblica Assistenza per gli interventi di soccorso bergo Reale, in Piazza Santo “Croce Verde Arquatese”. Davi- della Croce Verde, ma c’era solo Bertelli. Nel dopoguerra, la de Degiovanni fu il primo pre- un carro-lettiga manuale, forni- Croce Verde si ricompose nuosidente e la guidò per vent’anni to sul davanti di un timone con vamente con alcuni volontari, con a fianco il suo sostituto, all’estremità un manico per- munendosi nel 1950 di una amGiulio Poggio. I primi anni fu- pendicolare equidistante che bulanza Fiat 1100, ma fu il nuorono difficili, ma l’entusiasmo serviva per essere tirato da due vo sindaco Aldo Mairano che, di questi giovani scosse l'atten- portantini contemporaneamen- nel 1961 si attivò per far rinazione della gente, nonché l’inte- te, mentre altri due militi pote- scere la Croce verde Arquatese resse politico dell’On. France- vano aiutare spingendo il mez- con presidente il sig. Serravalle, sco Dellepiane e dell’avv. Luigi zo da dietro. Esisteva inoltre dirigente dei Magazzini GeneraParodi, candidati novesi alle un mezzo più veloce e capiente li. La sede venne approntata in elezioni comunali, che vollero trainato da un cavallo, il quale via Roma nei locali al pian terdonare ciascuno una barella aveva sui due lati maggiori del reno della casa della famiglia al neonato sodalizio arquatese. cassone, dove veniva adagia- Debenedetti, dove esisteva il Ma il vento della Grande Guer- to l’infortunato, delle centine distributore di carburanti della ra portò via i più giovani del pa- che servivano a sostenere un Shell. Per l’occasione venne acese, tra questi molti militi. Ter- telo per coprire il tutto, un po’ quistata una nuova ambulanza minato il periodo bellico, con come le carovane del Far West. Fiat 600 Multipla, donata dalla

società Juta e dalla compagnia di spettacolo teatrale patrocinata dal dott. Angelo Lasagna, mentre tra i consiglieri troviamo ancora il socio fondatore Pasquale Debenedetti. Questo nuovo periodo di attività della Croce Verde andò pian piano scemando fino al 1973 quando il presidente di allora, il dott. Lorenzo Giacoboni, in una lettera dichiarò che non sussistevano più le condizioni di mantenere efficiente il sodalizio, principalmente per mancanza di partecipazione attiva della popolazione. L’autoambulanza, non più utilizzata, fu donata alla Croce Rossa di Serravalle. Trascorsi alcuni anni di vacanza e 67 anni dalla sua creazione le circostanze si rinnovarono per la costituzione di una nuova società della Croce Verde Arquatese. Altri giovani volenterosi si riunirono per ridare nuo-

Nel Magazine L'affondamento della corazzata Roma

Servizio a pag. 33

Isola del Cantone Storia di una donna imprenditrice

Servizio a pag. 32 segue in seconda pagin pagina na

Una lettera agli Alpini

tutto a pag. 22


l’inchiostro fresco fresco 2 l’inchiostro Agosto 2013 I 100 anni della Croce Verde - segue da pag. 1

va vita a questa istituzione. Precisamente il 19 settembre 1980, riprendeva una nuova gestione della Croce Verde Arquatese ad opera di una quindicina di giovani e il 16 marzo 1981 iniziò il servizio con presidente il sig. Claudio Fossati. Come sede ci si adattò in locali al piano terra del complesso del Paraso in Via Libarna, dirimpetto all’ospedale. La prima autoambulanza che si utilizzò fu donata dalla Croce Verde Ovadese e in seguito arrivò il primo mezzo nuovo, un Fiat 238, che dopo un uso di migliaia di chilometri, fu devoluta alla città di Timisoara in Romania. Nel 1982 venne nominato presidente il sig. Renato Cavo, che vi rimase fino al 1994. Nel novembre di quell’anno la sede della Croce Verde fu spostata in piazza della Musica. Dal 1994 al 1997 fu presidente il sig. Mauro Oliveri. Dal 1997 al 2006 presenziò Roberto Gattone. Dal 2006 le redini in mano del sodalizio sono state riprese dal sig. Mauro Oliveri e siamo giunti ai tempi nostri con la sede ubicata dal 2009 nell’ambito dell’area del poliambulatorio, ex ospedale S. Bartolomeo, con capienti locali e con ben nove mezzi di soccorso. Questa la nostra storia che vorremmo continuasse ancora per molti e molti anni al servizio della nostra gente. Marisa Pessino in collaborazione con Angelo Allegro

VOLONTARIATO

Dopo un lungo iter durato dieci anni, inaugurata la nuova sede operativa

Busalla: la Croce Verde trasloca D opo un percorso lungo dieci anni e molte trafile burocratiche la Pubblica Assistenza di Busalla ha finalmente la sua nuova sede. La Croce Verde Busallese infatti il 29 giugno scorso ha inaugurato la nuova e modernissima sede di Via Gino Suardi, che sostituisce quella storica ma ormai insufficente di Piazza Macciò, sotto gli uffici dell'Amministrazione Comunale. L'inaugurazione della nuova sede, una ex villetta a due piani interamente dipinta con color verde acqua, ha visto un'ampia partecipazione malgrado i continui tagli da consapevole dell'importanza parte delle istituzioni, di non far del servizio offerto dalla Croce pagare i servizi che non fanno Verde. L'inaugurazione, dopo parte delle emergenze. Broggi la benedizione di Don Gianni ha pubblicamente ringraziato il Gustavino della parrocchia di sindaco Mauro Valerio PastoriSan Giorgio, è proseguita con il no, il quale, prendendo la parola, discorso della P.A. Adelio Broggi, ha ripercorso l'iter burocratico il presidente che ha ringraziato per realizzazione di quest'opera, la cittadinanza busallese per il portata a termine nonostante lo contributo che ha sempre dato scetticismo di molti. Corposa la alla Croce Verde ed ha ricor- presenza delle altre Pubbliche dato di come la P.A. ha deciso, Assistenze del circondario. Vi

L’Arca di Noè

erano infatti quelle di Pontedeci- nel numero di aprile, nasce nel mo, Casella, Crocefieschi, Sestri 1910 e fino ad oggi era sempre Ponente, Ronco Scrivia (con il stata ospitata nei locali di Piazpresidente del comitato locale za Macciò, che a breve saranno Croce Rossa Italiana, Ugo Car- assegnati alla neo costituita Pro minati), Finale Ligure, Albenga e Loco di Busalla. La P. A. è stata addirittura un gruppo in rappre- intitolata alla memoria di Marco sentanza di “Emilia Ambulanze” Pallegiati, giovanissimo milite di Casalgrande (Reggio Emilia) scomparso tragicamente all'età con cui la Croce di Busalla ha di 18 anni in un incidente stradaun rapporto di amicizia consoli- le nel 2003 mentre era in servizio. dato da anni. La Croce Verde di Busalla, di cui abbiamo parlato Fabio Mazzari

di Davide Ferreri

l’inchiostro fresco Direttore onorario: Rino

Vaccaro

Direttore responsabile: Luisa Russo Grafica e impaginazione:

Sara Ponta dell'Ass. Club F.lli Rosselli

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Ini & oni

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a notizia è apparsa sui giornali fra le “brevi” e soprattutto come una curiosità marginale: i dati di mercato indicato che le vendite dei pannoloni per anziani hanno superato quelle dei pannolini per bambini. In realtà questo numero deve indurre almeno due riflessioni. La prima: con l’allungamento della vita aumentano anche gli anni di minore autonomia e tanti nostri anziani devono essere badati (finalmente un neologismo chiaro e semi bello) da altre persone, spesso neppure familiari. La seconda: alle estremità dell’esistenza dobbiamo essere assistiti e accompagnati, siamo sempre noi, ma dimezzati e fragili. Ricordiamocene nella cosiddetta maturità quando sembriamo lanciati senza paura in direzione sicura, ci sono anche due (una certa) tenere, deboli piazzole di sosta dove scendiamo e guidano gli altri. Buone vacanze a conducenti e passeggeri.

Editore de "l’inchiostro fresco"

Club Fratelli Rosselli Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria al n° 226160 il 4/10/2005 P. IVA e C.F. 02096520065 Sede Legale: Piazza Garibaldi, 5 15076 Ovada (AL) “l'inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente Ass. Club F.lli Rosselli La raccolta pubblicitaria è a cura della Ass. Club F.lli Rosselli

Redazione: Via Municipio, 20 - 15067 Novi Ligure

redazione@inchiostrofresco.it Tel. 0143/46.569 Tipografia: San Biagio Stampa - Ge-Bolzaneto La tiratura di questo numero è di

20.000 copie


l’inchiostro fresco Agosto 2013

Nelle loro pagine, tanta politica, ma anche cultura e passione Nel Nuovo Mondo arrivano tanti patrioti delusi dai moti del 1830-31 e del 1848-49 quanto professionisti: agricoltori, marinai, piccoli commercianti. Per tutti loro, periodici e giornali rappresentano la risposta a diverse necessità

Nuova Europa vecchie malattie Malattie “di ritorno” nel mondo globalizzato

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Navi e penna: i giornali liguri in terra d'Argentina I l Secolo XIX è il tempo della prima grande emigrazione dalla Liguria: meta preferita l'Argentina, dove si trasferiscono esuli politici e lavoratori in cerca di fortuna. Nel Nuovo Mondo arrivano tanto patrioti delusi dai moti del 1830-31 e del 1848-49 quanto professionisti: agricoltori, marinai, piccoli commercianti. Per tutti loro, periodici e giornali rappresentano la risposta a diverse necessità: in primis, quella di mantenere in vita idee e tradizioni della terra d'origine. Ma anche quella d'integrarsi nel nuovo Paese, e la cultura era metodo valido per inserirsi nella vita politica, sociale,

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economica. Ecco allora la si dividono: alcuni parlano ma minor successo, per un nascita di fogli d'informa- di politica, altri cercano la altro giornale di italoamerizione nelle maggiori centri: cultura. Come O'Balilla; pur cani liguri, O'Staffi. I liguri la Plata e Rosario, poi Rio facendo riferimento alla d'Argentina non sono solo Cuarto, Tucumàn, Mendoza genovesità, non a caso il editori o fondatori, ma ane Chivilcoy. Giornale d'inau- nome è quello dell'eroe anti che valenti collaboratori dei gurazione, L'Italiano: fonda- austriaco, ha una definizio- giornali. È il caso di Giusepto nel 1856 a Rio de Janeiro, ne vaga, “Non avverso al pe Ceppi. Nato a Genova nel è opera di Gian Battista Cu- fascismo”. Stampato in tre 1853, si trasferisce in Argenneo, mazziniano costretto lingue, genovese, italiano e tina nel 1884, dove assume ad emigrare come il suo ma- spagnolo, vuole diffondere lo pseudonimo di Anibal estro. Autodefinitosi “Gior- la cultura ligure: nelle sue Làtino. Con questo nome nale politico” L'Italiano mi- pagine, le opere di Edoardo firma diversi articoli e la rava “A mantenere vivo tra Chiozza, le commedie di Ni- sua opera più famosa, “Tipi i nostri lo spirito naziona- colò Bacigalupo. Forse, l'o- e costumi bonairensi”: una le” ma si dichiarava neutrale pera più apprezzata è Gina visione degli abitanti della rispetto alla politica interna. di Sampierdarena (Ginn-a città, che come i liguri sono Durato solo due anni, L'I- de Sanpedænn-a): romanzo sospesi tra ricordi dell'antitaliano sarà il modello per anonimo, descrive le avven- ca patria e stimoli del Nuoopere successive. In manie- ture di un'immigrata negli vo Mondo. ra simile a quelli rimasti in USA. Stesso desiderio di far Matteo Clerici patria, i liguri d'Argentina conoscere la cultura ligure,

el numero di giugno ci eravamo occupati di jus soli e jus sanguinis in ordine ai flussi migratori che stanno interessando il nostro Paese. Oggi, sempre in merito all'immigrazione, affrontiamo l'argomento della salute pubblica. Un vecchio fantasma si aggira per la nuova Europa. Nel Continente del plurilinguismo, dell'informazione istantanea e dei legami globali è tornato il problema delle malattie contagiose, legate al flusso d'immigrazione clandestina. Ecco allora, il ritorno della meningite, recentemente oggetto di un allarme del dottor Walter Pasini, Direttore del Centro OMS Medicina del Turismo. O la tubercolosi, forse la malattia più comune, esaminata in dettaglio dall'Istituto Superiore di Sanità. Od infine la lebbra, di cui si è occupato l'ex Ministro Balduzzi, che ha ricordato come “Malattie quasi del tutto scomparse in Europa, possono però diventare “malattie di ritorno” nel mondo “globalizzato””. Perciò, oltre a politiche di controllo alle frontiere, può essere fruttuoso programmare campagne mediche nei Paesi d'origine, in modo da ridurre il numero di malati. Matteo Clerici


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TERRITORIO

Agosto 2013

Cinque comuni uniti da un territorio unico per storia, cultura e tradizioni per meglio promuoverlo

Nasce l'Unione dal Tobbio al Colma

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avevamo tanto aspettata, ed eccola final- si estende per 107 km2 ed è popolato da 3400 abimente giungere a battesimo. Non stiamo tanti. La sede sarà a Bosio, il presidente, già eletto parlando ovviamente, dell'erede al trono nel primo consiglio tenutosi a fine giugno, Franco d'Inghilterra, ma dell'“Unione Montana dal Tob- Ravera, Sindaco di Belforte (al centro della foto), bio al Colma”, “prima associazione di Comuni a che, ricorda, come “già nel 2009 vadano ricercate formarsi in Piemonte dopo la legge 11 del 2012”, le fondamente di questo solido edificio”, da quando come sottolinea l'Assessore regionale agli Enti Lo- i suddetti Comuni decisero di condividere l'especali, Riccardo Molinari (il terzo da sinistra). L'ente rienza della gestione idrica con una società a capiraggruppa i Comuni di Belforte, Bosio, Casaleggio, tale interamente pubblico. Le due funzioni che saLerma e Montaldeo, i cinque che, all'interno del- ranno svolte in maniera consorziata sono il catasto l'“Unione Montana Aleramico-Obertenga” (che ne e la protezione civile; per quanto riguarda le altre raggruppa ben 31) si sono dimostrati più disponibi- sette, già sono gestite insieme tramite convenzione. li a parlarsi. E il risultato di questo lungo lavoro è Insomma, ora che il sentiero è stato tracciato, l'ausotto gli occhi di tutti: un territorio omogeneo, che spicio è che anche gli altri paesi del nostro territorio

seguano l'esempio del nuovo ente montano, unendosi ad esso, dato che “l'unione è aperta”, come ha anche ricordato il Sindaco di Bosio Marco Ratti, qualora ci sia affinità storico-geografica, oppure creandone di nuove. Federico Cabella

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ome già avevamo anticipato nel n°3/2013 a pag. 2 nel pezzo titolato “Dal Tobbio al Colma”, a firma di Luisa Russo, nasce oggi ufficialmente questa nuova Unione che speriamo serva a rendere più omogenei gli interventi amministrativi dei Comuni.


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Redazione

Redazione

0143/46.569

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Tavolo di Confronto, ricorso al TAR e raccolta firme animano l’estate ovadese

Si firma per l'ospedale L

a battaglia in difesa dei servizi dell’Ospedale e del Distretto Sanitario si sta portando avanti su più fronti. È stato costituito presso la Sala “Quattro Stagioni” di Palazzo Delfino il Tavolo di Confronto al quale parteciperanno una rappresentanza dei Sindaci dell’Ovadese con a capo Andrea Oddone Sindaco di Ovada, oltre all’Osservatorio Attivo, l’Associazione Vela e la Croce Verde Ovadese. Intanto l’Osservatorio Attivo ha presentato ricorso al Tar contro l’abolizione del Pronto Soccorso e degli altri tagli che ha subito l’ospedale di Ovada, in particolare per i pazienti della Terapia del Dolore. Sono state consegnate 300 firme al Prefetto Romilda Tafuri per informare della delicata situazione in cui si vengono a trovare chi ha necessità di cure e dei disagi che comporta. “La nostra decisione di ricorrere al TAR – precisa Padre Ugo Barani – si basa sul fatto che il ridimensionamento del Pronto Soccorso a Punto di Primo Intervento avvenuto dal 15 aprile scorso, ha conseguenze negative sulla funzionalità dell’intero Ospedale” Il ricorso infatti sottoscritto tua edi la ” i h c i d R d car “Gol aggio in om

Ospedale: appaltati i lavori per l'impianto antincendio

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entre si discute sulla riorganizzazione della rete ospedaliera con critiche ed azioni che partono non solo da Ovada, ma anche da Acqui Terme e Tortona in difesa dei loro presidi, presso l’Ospedale di Ovada sarà rifatto tra non molto l’impianto di rilevazione incendio nei piani interrato e seminterrato e nei locali tecnici. Alla base di questi interventi le anomalie riscontrate all’impianto che possono creare dei problemi per il buon funzionamento della struttura La centrale anti incendio risale infatti al 1990 e sembra che i ricambi necessari per la riparazione non siano più in commercio. Nel 2010 l’Ing. Alessandro Scalzi di Alessandria era stato incaricato di effettuare un sopralluogo al termine del quale era stata rilevata la necessità di sostituzione della centralina e dei sensori con l’adeguamento alla normativa. Progetto poi assegnato allo stesso Scalzi e che ora dovrebbe essere attuato. La spesa complessiva è di 109 mila euro, ma la base di appalto sarà di circa 70 mila euro. L’assegnazione dei lavori avrà luogo con proceduta negoziata secondo il criterio del prezzo più basso per cui senza la pubblicazione del bando di gara. (l.r.)

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dal Sacerdote Scolopio oltre che da quattro medici di famiglia di Ovada e della zona è stato presentato al TAR dallo studio legale Giardini – Mazza – Pipitone di Torino, che ha già seguito con successo il caso dell’Ospedale di Orbassano. “Abbiamo impugnato – spiega l’avvocato Umberto Giardini – la delibera del 13 aprile 2013 con cui l’Asl ha stabilito l’abolizione del Pronto Soccorso e poi quella del mese precedente dove la Giunta Regionale ha stabilito la riorganizzazione della rete ospedaliera. Ovada per le sue particolarità di zona di confine ha il diritto di avere un Pronto Soccorso pienamente efficiente”. A supporto del ricorso al TAR è stata anche avviata una raccolta firme in Ovada e in zona. Tutti si sono mobilitati: dai Parroci, dalle Associazioni di Volontariato, nei negozi, nelle farmacie, negli studi medici, dai benzinai e anche da semplici cittadini che si fanno portavoce di questa raccolta nel loro vicinato. “Ma non finisce qui – continua Padre Ugo – ci sono altre iniziative in programma”. Un’estate dunque che si preannuncia calda in tema di sanità. (e.p.)

La gente si mobilita

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opo la serata del 24 maggio scorso presso i Padri Scolopi sulle testimonianze a favore dell’ospedale di Ovada, continuano ad arrivare all’Osservatorio Attivo attestazioni di stima di numerosi ovadesi per le amorevoli cure prestate ai loro congiunti. Ultima è quella della famiglia Ferro, che ha perso Pietro, 90 anni. “Come famiglia – affermano – vogliamo porgere un sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e alle suore ospedaliere del reparto di Medicina dell’Ospedale di Ovada, per le cure, l’assistenza e il conforto prestato al nostro caro Pietro, accompagnato fino alla fine della sua malattia con grande carica professionale e umana, sicuramente oltre il semplice dovere professionale”. Questa testimonianza va ad aggiungersi a tante altre in possesso dell’Osservatorio Attivo, veramente commoventi dei cittadini, in difesa della struttura di Via Ruffini. “Un qualcosa” che si aggiunge a questa battaglia. Luisa Russo Inviate le vostre email a redazione@inchiostrofresco.it

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OVADA

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Nasce l'Associazione dell'Ovada D.O.C.G.

La rassegna delle attività economiche dell’ovadese si sposta al Polisportivo Geirino

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Stand aperti il 7 e 8 settembre

i sarà anche l’Ovada DOCG alla rassegna delle attività economiche dell’ovadese. Il vino prodotto in ventitrè comuni del comprensorio ovadese dopo essere stato presentato a Palazzo “Tornielli” di Molare entrerà a far parte della cultura enogastronomica locale. La storia di Ovada affonda le sue radici nel vino e vanta il primo riconoscimento della DOC nel 1972 con il Dolcetto di Ovada per arrivare alla DOCG nel 2008 grazie alle caratteristiche di un vino particolare per intensità, struttura e colore. Il nuovo Consorzio di tutela dell’Ovada DOCG già annovera numerose adesioni a conclusione di un lavoro paziente per trovare punti comuni tra i produttori. Per gli addetti ai lavori l’Ovada DOCG ha cambiato modi di lavorazione nel tempo arrivando a risultato importanti. “È un vino a sé – sottolinea l’enologo Gian Luigi Corona - sta a noi fare sinergia per portare un prodotto unico. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno”. Quindi le potenzialità del territorio, per la sua storia e per il suo futuro ha bisogno della partecipazione e della volontà di tutti i produttori. (l.r.)

stinto i reciproci rapporti, a dar corso all’iniziativa che da sempre è ritenuta “vetrina” per le attività economiche della città e del suo territorio”. La settimana precedente l’appuntamento verrà effettuata un’adeguata promozione pubblicitaria dell’evento per informare sulla nuova location in quanto la presenza in centro città non avrebbe avuto bisogno di coinvolgere spettatori, mentre l’individuazione del Geirino comporta cambiamenti di un’abitudine consolidata. Luisa Russo

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i svolgerà ugualmente la rassegna economica “Ovada in Mostra” manifestazione per la promozione delle attività economiche ed artigianali dell’Ovadese nonostante il perdurante consolidamento della crisi in atto ed i continui e necessari tagli di bilancio. Molte comunque saranno le innovazioni di questo importante appuntamento che sono già state prese in esame dagli organizzatori fin dai primi del maggio scorso, quando hanno preso il via i contatti per l’allestimento della rassegna. Intanto la quinta edizione si terrà all’interno del Palazzetto dello Sport del Geirino il 7 e l’8 settembre 2013 anziché in Piazza Martiri della Benedicta e non più

Ovada in tavola

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ono sedici le serate enogastronomiche di “Ovada in Tavola” che hanno preso il via sabato 6 luglio per concludersi il 6 settembre. L’iniziativa parte da otto ristoratori: l’Archivolto, Da Giulio, La Volpina, Da Pietro, La Grotta, Balloon, Quartino di vino di Ovada e il Bel Soggiorno di Cremolino. Per due volte la settimana due serate di alto richiamo dove il filo conduttore è il Dolcetto di Ovada DOCG. Per chi avrà frequentato gli otto ristoranti, ci sarà un premio finale che consiste in un cena gratis per due persone nel locale che ha preferito, mentre chi ha frequentato quattro ristoranti in regalo due bottiglie di vino dolcetto pregiato. (l.r.)

sui tre giorni come nelle precedenti manifestazioni. “Non potevamo sobbarcarci la spesa della tensostruttura – commentato i responsabili delle Associazioni di categoria Confartigianato ed Unione Artigiani – che veniva sistema nella Piazza Rossa e preferiremo limitarci ai due giorni con la inaugurazione al sabato mattina. Al “Geirino” possono essere sistemati una cinquantina di stand dalle misure tre per tre oltre ad una ventina di spazi espositivi esterni” L’Amministrazione Comunale di Ovada e le Associazioni di categoria sottolineano la soddisfazione per essere riuscite, anche e soprattutto grazie alla proficua sinergia che ha sempre contraddi-

Pro Loco

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resso la Sala Consigliare del Comune di Ovada si è provveduto al rinnovo del Direttivo della Pro Loco di Ovada e dell’Alto Monferrato Ovadese. Riconfermati il presidente uscente Antonio Luigi Rasore, Edoardo Cavanna Tesoriere, Anna Parodi Vice Presidente e Lina Turco Segretaria; i nuovi ingressi sono invece quelli di Roberto Corbo, Margherita Gaggino, Vincenzo Prato, Diego Sciutto e Luca Torello. Il prossimo appuntamento organizzativo per la Pro Loco è il mercatino dell’antiquariato del 15 agosto. (l.r.)

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OVADA

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Un esempio da imitare: Cremolino sempre più verde Nati per leggere

Energie alternative in campo Un distributore come nido I Un gesto di buon cuore nella stazione Esso di via Molare ad Ovada

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n buon gesto di carattere ecologico estivo per gli amanti degli animali ha coinvolto i componenti della famiglia Alloisio, Gian Lorenzo, Simone e il cugino Andrea, titolari della stazione di servizio Esso in Via Molare ad Ovada. Nelle vicinanze del loro distributore hanno notato, ben mimetizzato, un nido di Cinciallegre con undici uova. Poiché esisteva un rischio concreto che gli uccelli predatori distruggessero le piccole uova per cibarsene, i tre benzinai ecologisti hanno controllato quotidianamente il nido, osservando con attenzione i movimenti e il volo della Cinciallegra che svolazzava continuamente vicino ai piccoli per nutrirli uno ad uno. Essi, inoltre, agendo con tatto e discrezione, sono riusciti a salvare alcuni piccoli della Cinciallegra che erano caduti dal nido e, con non poca difficoltà, hanno fatto in modo che potessero prendere il volo. Venuta a conoscenza dell’episodio la L.A.D.U. (Lega Amici Degli Uccelli), ha fatto pervenire loro un Encomio e il Sovrano Ordine del Mattarello con il presidente Elio Barisione li ha insigniti del titolo onorifico di “Marchesi della Cinciallegra”. Gian Lorenzo non è nuovo a simili gesti di amore in quanto possiede un canarino di ben quindici anni che ogni mattina “reclama” la sua porzione di briciole di Buondì e lo accoglie alla sera, al suo ritorno, con un armonioso cinguettio. (e.p.)

l 100% del fabbisogno di energia elettrica del Comune di Cremolino proviene da fonti rinnovabili. È questa la certificazione che, per il 2013, l’amministrazione comunale ha conseguito dopo la sua adesione, nel 2011, al Consorzio per l’energia verde (CEV), i cui obiettivi sono quelli, non solo di ridurre del 20% i consumi e l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, ma anche di produrre il 20% del fabbisogno energetico nazionale entro il 2020 (obiettivo 20 - 20 – 20). La certificazione ottenuta dal Comune di Cremolino attesta che gli impianti di illuminazione pubblica e gli edifici comunali utilizzano energia verde che consente all’Ente di evitare l’immissionee in atmosfera di gas dannon

si per l’ambiente. Da quando è socio del CEV il comune ha evitato sino ad oggi di immettere in atmosfera 153,33 tonnellate di anidride (CO2) e insieme agli altri 1077 Soci del Consorzio CEV (fra cui 931 Comuni) ha contribuito a risparmiare complessivamente oltre 2.183.200 t di CO2 con il solo acquisto dell’energia elettrica. Continua, dunque, l’impegno di Cremolino per propagandare una nuova cultura dell’energia facendosi promotore in tal senso anche le aziende del territorio che, alle medesime condizioni riservate all’Ente, potranno acquistare energia verde contribuendo insieme al raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20.

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presso la Biblioteca di Lerma è stato presentato il nuovo punto "Nati per leggere", facente parte del Sistema Bibliotecario Novese. Nell'occasione è stata donata una valigiona contenente libri per bambini, un coloratissimo tappeto-piumone, particolari arredi di design in cartone riciclato, materiali informativi, locandine, tesserine. La Biblioteca riceverà inoltre in uso trimestrale uno dei trolley di “Libri con le ruote” del progetto novese sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo. Il corredo, messo a disposizione dal Centro Rete, contribuirà ad arredare “Il laboratorio di lettura”, dove si leggeranno storie ai bambini in un ambiente accogliente e stimolante per l'ascolto. (e.p.)

(e.p.)

Una festa per i 90 anni di Don Piana

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a Comunità di San Lorenzo d’Ovada è in festa per i 90 anni del Parroco Don Filippo Piana che il 10 agosto, durante la Festa patronale riceverà l’onorificenza “pro Pontifice et Ecclesia” con la croce dei colori del Vaticano, come segno di riconoscenza per la lunga attività pastorale. Intanto durante la prima parte di celebrazioni alla presenza del Vescovo Diocesano Mons Micchiardi e dei sacerdoti della zona si è già festeggiato il Don che da 40 anni regge la Parrocchia. Don Filippo poi è un prete “speciale”, perché proprio ovadese doc, discendente da una nu-

merosa famiglia locale ed ultimo di dodici fratelli. Quarant’anni di ministero sacerdotale a San Lorenzo, dove ha profuso tutte le sue forze trasformando in un vero gioiello la Chiesa che do-

mina tra le colline ovadesi, oltre ad un ritorno di fedeli durante le celebrazioni. Anche Sua Santità Francesco con un telegramma del Segretario di Stato si è complimentato con Don Piana. (l.r.)


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l’inchiostro fresco Agosto 2013

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Redazione

Redazione

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A Campo Ligure, Masone, Rossiglione, Mele e Tiglieto: parte un nuovo progetto

Una proposta

Differenziata all'esordio D A

circa due mesi dall’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti fortemente voluto dall’Unione dei Comuni SOL – valli Stura Orba e Leira nei Comuni di Campo Ligure, Masone e Rossiglione (Mele e Tiglieto seguono, per ora, un diverso sistema), il meccanismo appare non è ancora ben oliato. A questo proposito abbiamo chiesto l’opinione di Massimo Calissano, capogruppo di minoranza dell’Unione che riportiamo integralmente qui di seguito. Nel prossimo emo mo qquella uell ue llaa numero ascolteremo del Capo gruppo dii Maggioranza.

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uello che maggiormente stupisce è che il sistema è stato studiato per due anni da una Società specializzata di Bolzano, che ha analizzato l’intero territorio e predisposto il capitolato d’appalto per la gestione del servizio. Non solo. La gara è stata poi vinta da AMIU (ndr l’azienda municipalizzata che gestisce la raccolta di rifiuti a Genova), che ben conosce il nostro territorio, gestendo il servizio da sempre. Ricordiamo che ormai la legge è perentoria in tema di raccolta differenziata dei rifiuti: la percentuale di differenziata deve raggiungere il 65% (mentre la media attuale non supera il 35%); e le sanzioni per i Comuni

Bidoni per la raccolta differenziata a Campo Ligure

trasgressori sono pesanti. È per le disfunzioni che, ancora oggi, questo che l’intero gruppo di op- sono sotto gli occhi di tutti. Inposizione ha inizialmente appog- nanzitutto i bidoni. Fin dai primi giato l’iniziativa della maggioran- giorni sono apparsi insufficienti, za, convinto della necessità di in- e posizionati in siti non sempre traprendere un buon servizio di idonei. Talché sono rimasti al raccolta differenziata, non solo loro posto i vecchi contenitori per ottemperare alle disposizioni “verdi” per l’indifferenziata. Quindi legge, ma per evidenti ragioni di sono risultati da subito insufecologiche. Grande infatti è stata ficienti i contenitori per la carta, la delusione nel vedere emergere, senza che si provvedesse tempesin dai primi giorni, i primi pro- stivamente ad aumentarne il nublemi. Indubbiamente una fase mero. Gravi problemi, a quanto di rodaggio è necessaria, ma se ci risulta però in via di soluzione, da parte del cittadino incertezze ha creato poi la raccolta dei paned errori sono, almeno inizial- noloni, la cui quantità e tempo mente, perdonabili, non lo sono di ritiro, è stata completamente da parte di chi ha studiato per sottovalutata. Si ha quindi la sendue anni il territorio e le sue pro- sazione che qualcosa non abbia blematiche. Troppe, infatti, sono funzionato e che non riesca co-

La Valle Stura

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Referenti:

munque ad andare a regime. Quello che chiediamo, conclude Calissano, è nient’altro che il rispetto del capitolato d’appalto che prevede puntuali pesature delle varie tipologie di rifiuti divisi per zone e la periodica diffusione dei dati. Nessuno vuole “remare” contro ma se il ruolo delle minoranze è quello di stimolare chi decide e governa, occorre che si agisca senza indugio. Il timore infatti è che il cittadino, già confuso e, in parte, intimorito dal nuovo sistema, tenda a disattendere le nuove regole. (g.o.)

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ai gruppi della minoranza consiliare dei Comuni del SOL emergono alcune perplessità sul nuovo metodo di raccolta rifiuti, come quello di Campo Ligure che mette in dubbio la scelta stessa del sistema di raccolta porta a porta. Ciò in conseguenza del fatto che il servizio di raccolta porta a porta è molto costoso (per mezzi e risorse necessarie) e per questo non permetterà di ottenere nessun vantaggio in termini economici per i cittadini. L’alternativa per la minoranza campese sarebbe l’utilizzo di isole ecologiche di quartiere ben distribuite sul territorio. In queste isole devono essere presenti i cassonetti per tutte le tipologie di raccolta (compreso l’umido) e deve essere possibile conferire tutti i giorni ma con prelievo in giorni prestabiliti. Questo sistema è molto meno costoso per il Comune e meno impegnativo per i cittadini tale da innescare un ciclo virtuoso in grado di determinare i migliori risultati in termini di raccolta differenziata. Giovanni Oliveri

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l’inchiostro fresco

VALLE STURA

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Campo Ligure: una struttura progettata senza tener conto dell’ambiente

Ripartiamo dal Palazzetto dello Sport

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’occasione sprecata è il Palazzetto dello sport di Campo Ligure, la struttura sportiva più importante presente in Valle ma anche quella che a causa di diversi fattori ha più problemi. Secondo molti una simile struttura non sarebbe neanche mai dovuta nascere; secondo chi scrive invece è un’opportunità importante per la vita del nostro paese. È necessario però essere realisti ed ammettere che il progetto realizzato presentava fin da subito qualche problema e che alcuni aspetti legati a fattori climatici, quali la neve, non sono stati probabilmente tenuti debitamente in conto. E così ha preso vita una struttura molto bella dal punto di vista architettonico ma che aveva fin da subito delle possibili criticità che poi nel corso degli anni sono diventate evidenti. Per ovviare alla problematica della caduta neve, sono stati inseriti in un secondo tempo dei ferma neve metallici sul tetto che, bucando la guaina di protezione, hanno determinato l’infiltrazione di acqua all’interno del campo da gioco e degli spogliatoi. Le varie amministrazioni che si sono succedute hanno sempre saputo che era necessario il rifacimento della copertura e probabilmente hanno anche cercato delle strade per poter avviare un’opera certamente costosa. Forse per tale motivo i vari amministratori hanno desistito ad impegnarsi per ridare alla comunità una

La scheda Committente dei lavori e proprietario: Comune di Campo Ligure Sindaco che promosse l’iniziativa: Dott. Angelo Oliveri Progettista: Arch. Carlo Cillara Rossi Inizio lavori anno: 1989-1990 Inaugurazione: 1993 Capienza: 800 posti a sedere Struttura: polifunzionale

struttura efficiente, in grado di ospitare attività sportive valligiane ma anche provinciali e regionali, come successo in passato. Negli anni sono stati eseguiti interventi parziali ma non risolutivi. Ora è necessario un progetto definitivo da realizzare anche a lungo termine per avere finalmente un palazzetto funzionante. Certamente è comodo scaricare le colpe sui tecnici o amministrazioni comunali precedenti (che sono tra l’altro evidenti) affermando

che: “sarebbe meglio raderlo al suolo”. A mio parere però essere buoni amministratori significa non sfruttare gli errori altrui per farne dei cavalli di battaglia ma trovare la via per risolvere i problemi. È necessario utilizzare tutte le risorse che si hanno a disposizione per realizzare gli obiettivi e creare un rapporto di collaborazione con tutte le componenti del Consiglio Comunale. Se vogliamo che il nostro Borgo (tra i più belli d’Italia) non muoia bisogna evitare che le varie attività presenti chiudano, ricreare un vero e proprio sistema turistico e il Palazzetto dello Sport sarebbe un enorme volano per richiamare gente. Pensiamo solo a cosa vorrebbe dire ospitare manifestazioni regionali o altresì nazionali. Un primo passo per iniziare a migliorare la situazione Palazzetto sarebbe quella di garantire, a chi si è preso in carico la gestione, il funzionamento della centrale a biomasse che dovrebbe fornire il riscalda-

mento senza utilizzare la caldaia a gasolio a costi nettamente inferiori; peccato però che la caldaia a biomasse sia più ferma che funzionante con la conseguenza che, per poter rimanere nei costi di gestione, il palazzetto sembra più un enorme frigorifero piuttosto che una struttura di gioco e la cosa non invoglia certo le squadre del genovesato a venire ad allenarsi presso la struttura campese. Forse oggi più che mai occorrerebbe accantonare le ideologie e creare un gruppo che raccolga i più volenterosi, indipendentemente dalle singole appartenenze partitiche, pronte a collaborare per rivitalizzare Campo Ligure partendo, perché no, da un progetto per il Palazzetto dello sport. Certo i tempi che ci aspettano non sono certo dei migliori, ma proprio per questo dobbiamo rimboccarci le maniche e collaborare per trovare soluzioni e strade percorribili insieme. Daniele Antipode

Gioco e speranza

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i scommette sotto la Loggia, per chi non lo sa la Loggia è il posto dove i campesi si incontrano per parlare di tutto e di più,chi sarà la prima donnina che vincerà una consistente fortuna al gioco o perderà i suoi averi, mai come oggi, infatti, si assiste davanti alle macchinette diaboliche ad un continuo andare e venire di madri di famiglia, di donnine, di vedove, attirate da una vincita facile, ma tutti perdono e vince solo il banco. Ci sarà certamente una spiegazione scientifica del comportamento di tanta gente che in un periodo di crisi cerca nel gioco la speranza di un futuro migliore, così come molti tendono a giustificare questo comportamento. La cosa che deprime è che se l’installazione delle diaboliche macchinette, può essere accettabile, anche se non lo è, presso esercizi privati che inseguono il guadagno e l’integrazione dei loro introiti, non sembra etico e moralmente accettabile che esistano presso i circoli o le società che dovrebbero avere altri fini statutari che non quelli del guadagno sulle spalle di poveri illusi. Renzo Rizzo


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Gli studenti dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova a Masone con la loro creatività

Un murales per abbellire le scuole L'importanza dei murales P atto dei Sindaci ed energie rinnovabili: due belle iniziative che i comuni liguri stanno portando avanti con successo e sotto molti profili da ormai diverso tempo per migliorarsi e sensibilizzare a due dei temi più attuali. In questo caso l’aspetto sotto il quale si profila questo progetto è quello artistico: cinque località del territorio comunale genovese hanno messo a disposizione degli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti cinque luoghi pubblici ad utilizzo delle menti artistiche dei ragazzi che avranno il compito, attraverso le loro opere, di trasmettere responsabilità e positività in merito al tema delle fonti energetiche rinnovabili. I cinque comuni coinvolti sono Lavagna, Cogoleto, Arenzano, Mele e Masone. Anche la data del lancio del progetto è studiata ed è stata decisa proprio in concomitanza della Settimana dell’Unione europea per l’energia sostenibile ovvero l’impegno da parte dei comuni aderenti di ridurre del 20% le emissioni di CO2 (gas serra) entro il 2020.Così circa dieci ragazzi realizzeranno una serie di murales sul tema, per valorizzare l’impegno delle Località e dei cittadini in questo progetto. A Masone la “tela” urbana scelta è una delle pareti della Scuola Media Pastorino che, sotto la guida dell'artista Enrico Sanna, che coordina il progetto, ha dato il via alla creatività dei ragazzi per un progetto che oltre l’arte, porterà sicuramente ad un risultato ambientale concreto e comune. (m.v.c.)

“I filosofi ci hanno insegnato come deve essere il mondo. A noi spetta il compito di costruirlo. Con ogni mezzo”. Questa frase firmata da Josh, studente socialista rivoluzionario l'avevo letta su un muro nei giorni precedenti il G8 di Genova (2001) e mi è rimasta impressa nella mente per la sua immediatezza. La stessa frase l'avevo letta in precedenza in un articolo de “Il Secolo XIX” titolato “G8, ci saranno anche i duri in blu” dell'11 giugno 2001, ma non mi colpì con quella stessa dirompenza che invece avevo provato davanti a quel muro di Borgo Incrociati. Ancora oggi quando mi ritrovo a passare in quel rione, anche se la scritta è stata rimossa, quel muro sembra parlarmi, facendomi ricordare i fatti che visse Genova in quei giorni. Gian Battista Cassulo

Aiuto il mio pet si gratta!

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a sensazione di prurito è uno dei sintomi più comuni nei nostri amici animali. Ma cominciamo dalla definizione di prurito: è la sensazione che stimola il desiderio di grattarsi sfregarsi, mordicchiasi e/o leccarsi. Chi non ha mai visto il proprio cane strofinarsi nei vari oggetti o sul prato, mordicchiarsi fino a procurarsi auto traumatismi; come conseguenza la pelle si irrita e si infiamma. Il nostro gatto, diversamente, tende a leccarsi in modo ossessivo strappandosi il pelo, a volte di nascosto, fino a crearsi zone senza pelo (alopecie) anche vaste. La causa del prurito non è sempre così evidente e ve ne possono essere più di una e spesso di difficile diagnosi. Le più comuni sono i parassiti della pelle come pulci, acari della rogna, pidocchi e altri. Altre cause più difficili da indagare sono le allergie alla saliva dei parassiti (pulci, acari), alimenti o da contatto,esse provocano, come nell’uomo, prurito a volte molto intenso. Le infezioni batteriche o micotiche possono essere la causa scatenante del grattamento oppure essere un evento secondario. Invece le malattie endocrine più frequentemente danno alopecia e raramente prurito.

Per il veterinario è basilare sapere quale è la zona del corpo dove si gratta, se l’insorgenza è acuta o cronica e l’intensità del prurito per giungere a una risoluzione dello stesso. Inoltre si eseguono esami dermatologici specifici per analizzare a fondo la cute. Per ultimo ci sono alcuni accertamenti e accorgimenti pratici che potete fare se il vostro cane o gatto che comincia a grattarsi: trattare regolarmente l’animale contro pulci, non fare bagni troppo frequenti (più di una volta al mese): gli shampoo e l’acqua eliminano nell’animale quel film lipidico indispensabile per proteggersi da agenti esterni, non irrorare il vostro cane con profumi e/o prodotti per la pulizia (salviette e quant’altro) questi lasciano residui che possono essere pruriginosi e anche tossici. Infine a volte a scatenare fastidiose reazioni pruriginose sono collari o pettorine sintetiche o di cuoio o il tessuto della cuccia che dovrete eliminare. Amici di zampa Consultate il vostro veterinario di fiducia per maggiori chiarimenti.


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La contea dei Varelfi

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URBE

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ealizzato il Volumetto “La Contea dei Varelfi” a cura di Lorena Zunino con la collaborazione di Federica Navetta, con il patrocinio del Comune di Urbe. La pubblicazione è un interessante e simpatico volumetto, perfetta sintesi tra leggenda e realtà del nostro territorio preparato con molta passione ed inventiva. La pubblicazione è disponibile presso l’Albergo Vara in Vara Inferiore (Urbe)

Approvato il Bilancio di previsione

Promessa mantenuta!!! C ome promesso lo scorso anno (quando a malincuore abbiamo dovuto applicare l’IMU con aliquote imposte), nel Consiglio Comunale del 9.7.2013, in fase di approvazione del bilancio di previsione 2013, grazie all'accurata gestione delle finanze del nostro Comune, è stato possibile diminuire l'IMU sulla seconda casa di un punto, passando dal all'otto nnove ove all otto per mille; inoltre

l'Amministrazione ha applicato anche una forma di comodato d'uso per i parenti di primo grado diminuendo l'imposta dal 9 al 6,6 per mille. Naturalmente dei benefici di tali agevolazioni, i cittadini ne usufruiranno con la rata/saldo del mese di dicembre, nel momento in cui verrà eseguito il calcolo di tutta l’annualità. Occorre considerare che la voce entrate del Bilancio è purtroppo, caratterizzata predall'IMU valentemente dall IMU seconda

casa, che non è tutta devoluta al Comune ma una parte consistente va allo Stato che la destinerà “al fondo di solidarietà dei Comuni” per una eventuale successiva ripartizione. Attualmente il nostro Comune deve contare su un IMU che come importo corrisponde a quello della vecchia ICI. È un anno di transizione, che comunque ci consentirà di pagare tutte le pendenze del passato e di intervenire sul patrimonio Comunale per le

manutenzioni del caso, per garantire una viabilità accettabile e sicura e i servizi fondamentali alla persona. Altri interventi in conto capitale riguarderanno i cimiteri e i servizi idrico e fognario. I risultati della gestione che come è noto è stata improntata al contenimento delle voci di spesa più pesanti, potrebbe dare i sui frutti nel pr prossimo pros ossi simo bbi-ilancio 2014. L'Amministrazione L Amministrazione nee comuna comu co comunale munaalee

Estate: vacanze e turismo

Luoghi di culto

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inalmente l’estate…ci lasciamo alle spalle un lungo inverno e da inizio Luglio sono arrivati nel nostro Comune i primi turisti, non solo occasionali; speriamo si ripeta una stagione simile all’estate scorsa che nonostante la crisi economica abbiamo raggiunto punte di presenze sino a 10.000 persone. Auguriamo a tutti i nostri ospiti una buona permanenza e un meritato riposo, come sempre possono approfittare delle simpatiche e numerose iniziative organizzate dalla nostra Pro Loco e dalle altre Associazioni su tutto il territorio del Comune. Grazie al “ Progetto Turismo STL “ , inoltre, possono dilettarsi con passeggiate e attività sportive lungo i sentieri opportunamente predisposti con segnaletica, panchine e pulizia, non solo con le classiche escursioni

a cappella di Montà, detta anche La Guardia o Cappella dell'Oliana o Cappella “der fighe” (“dei fichi”), è un edificio religioso sito nella località di Montà, presso la frazione di San Pietro d'Olba. Ha una navata unica di circa 7 mt. di lunghezza e un piccolo campanile a vela sul lato sinistro.

a piedi, da quest’anno è possibile noleggiare Mountain Bike (estate) Ciaspole (inverno) in tutte le 5 Frazioni del Comune presso i noleggiatori autorizzati. La realizzazione del Progetto è stata possibile grazie ai fondi ottenuti con la Legge Regionale n. 28/2006 tramite la Provincia di Savona che tra i pochi Comuni beneficiari ha inserito anche il nostro. L’impiego dei suddetti fondi era esclusivamente riservato all’attività turistica/sportiva (attrezzature, ripristino sentieri, segnaletica, ecc…)


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A Silvano i burattini sono il simbolo di una tradizione con radici nella storia

Teatro sotto le stelle A nche quest’anno il teatro estivo dei burattini ottiene grande plauso del pubblico, e tanto entusiasmo dei bambini. Da ben 23 anni a questa parte, il Premio ai Bravi Burattinai d’Italia propone spettacoli sempre nuovi e accattivanti, grazie al proficuo connubio tra l’Amministrazione comunale e l’Associazione Amici dei Burattini, nonchĂŠ il sostanzioso contributo della Fondazionee CRT e il vivo interesse delella Regione Piemonte. Nellaa presente edizione i vincitori ri del Premio, collegato al seeminario autunnale di “Sipaario d’Orbaâ€?, hanno portato in n scena lo spettacolo “Tre pinnguini a spassoâ€?, un’esilarantee vicenda che rappresenta in n modo inconsueto e fantasioso o le storie di pinguini imbranati ti all’interno dell’Arca di Noè, è, rappresentati magistralmennte dagli attori del Teatrino d dii ZumpappĂ di Genova. Allaa ribalta compagnie molto appprezzate, il Teatrino di Carta, a, la compagnia NasinsĂš di Boloogna, il Teatro di Settimo milaanese. “Il teatro dei burattini, ni, dice Maria Rosa Scarcella, AsAssessore alla Cultura - arriva a Silvano 23 anni fa, quando do Pupi Mazzucco, personaggioo storico del teatro dei burattitini, porta la sua esperienza e inizia a radicare la cultura a per quest'arte. A distanza d dii tanti anni, nonostante i temm-

Non N No o c’è Silvano senzaa bu bburattini; bura uratt rraattin tini; ini; in i; eessi es sii ssono ono la ono on la sua anima, la suaa cultura, la sua magia magia..

pi siano profondamente cambiati le piccole compagnie di burattinai a Silvano mantengono vivo il loro spirito e ripropongono i burattini in veste sempre nuova, in linea con la cultura del tempo. Bisogna dire grazie - conclude Scarcella - agli artisti burattinai “Amici dei Burattini�, e al pubblico, che da anni rinnovano nel teatro l’entusiasmo e la passione che lo hanno animato fin dall’inizio�.

P. Mazzuccoo

Calcagno Marta Calcag noo

Da un album D lb di ricordi i di ddegli li annii '60 '60, un flashh dda Sil Silvano d'Orba d'O b

Chi si riconosce nella foto?

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n mondo in bianco e nero, si potrebbe dire quello che ha preceduto i tempi che stiamo vvivendo, ma anche un mondo che ha preparato il nostro attuale modo di vivere, la nostra libertĂ , ill nostro disincanto e anche le nostre sempre

nuove aspettative. Le nostre nuove frontiere. Quest'immagine dei silvanesi degli anni '60 che festeggiano al teatro della SOMS il carnevale, ci sembra provenire da un'altra dimensione, eppure non sono passati molti anni. G.B. Cassulo

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Una scuola di vita

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urattini e teatro: una tradizione ormai radicata tra i giovani, nata da una profonda cultura teatrale, che non tende a valorizzare solo gli spettacoli, come mera manifestazione di arte e abilità recitativa, ma va oltre questo obiettivo. I pupazzi rappresentano situazioni, interpretano un ruolo, vivono emozioni che con maestria vengono a proiettarsi nel mondo dei fanciulli, perchÊ sono proprio i bambini che a Silvano imparano a costruire i pupazzi e inventarne le vicende. I piccoli attori si calano in un mondo fantastico, ma straordinariamente vivo e vitale, in cui le paure del singolo diventano quelle della collettività e prendono la forma di un pupazzo, riuscendo cosÏ a comprenderle e forse anche a vincerle. Un’opera dunque pedagogica per eccellenza, capace di far nascere nei piccoli attori grandi consapevolezze. Grazie maestri burattinai Damiano Giambelli e Cristina Discacciati del teatro del Corvo, l’attore narratore Giuseppe Buonofiglio di Allegra Brigata /Sine Tema il giocoliere clown Marco Borghetti e l’attrice burattinaia Sara Ghioldi i laboratori teatrali contraddistinguono un paese che fa del teatro un simbolo, imprimendo nei giovani la cultura e la predilezione per l’arte . (m.c.)

IN OCCASIONE DEI NOSTRI

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ANNI DI ATTIVITĂ€ 5LQQRYDQGR L VHUUDPHQWL GL FDVD YRVWUD RJQL ÂżQHVWUD DYUj OD ]DQ]DULHUD LQ

omaggio

Capriata d’Orba (Al) Via Roma, n. 80 - Tel. 0143/46.00.15 Fax. 0143/46.07.57 - Cell. 333.9041644 - e-mail: castellettoserramenti@gmail.com


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RONDINARIA

Predosa ricorda Quando l’art-design italiano incontra il gusto oltralpe Cesare Viazzi

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rande giornalista, ma anche uomo di cultura affezionato alla propria terra. Ad un anno dalla morte, Predosa ha ricordato Cesare Viazzi. Studiosi, insieme ad amici e conoscenti, hanno raccontato episodi della sua vita, dall'infanzia nel paese alla carriera a Genova, come giornalista RAI e scrittore. È emerso così una personalità completa, tanto a suo agio nel commentare le Olimpiadi quanto nel giocare a pallone con i vecchi compagni di scuola. Matteo Clerici

Comunità collinare

La genialità di Giorgio Nervi C

ogoleto, Parigi e SaintRaphaël hanno in comune un designer ovadese. Si tratta di Giorgio Nervi, classe 71, di Castelletto d’Orba, che dal 2007 porta il suo stile ed artigianato di design made in Italia nei più bei luoghi del mondo. Questa volta è rimasto però vicino a casa ed ha inaugurato ufficialmente a Cogoleto il “Beach Bar” di design “La Bombonera”. È un “supercontainer” con soli materiali riciclabili (ferro, acciaio e legno), illuminazione a led con basso consumo energetico e la genialità sta nel fatto che essendo stato sistemato su di un terreno di propries del Gavi: entrati i nuovi rappresentanti di Francavilla Bisio tà del demanio a fine stagione può essere interamente trasportato. e “Da tempo aspettavo il momento “ “D giusto per poter esprimere e far g conoscere il mio stile un po' più c vicino a casa - spiega il designer v ovadese - Questo progetto, reo alizzato in collaborazione con a l'Architetto Filippo Scorza con il l'A A quale c'è ormai da un paio d'anq ni n una perfetta condivisione, ben rappresenta l'esperienza francese r che ch entrambi abbiamo maturato progettando, producendo e monp tando locali e ristoranti di grande ta prestigio e visibilità: dal più glap Da sinistra, il sindaco di Tassarolo, Paolo Castellano, Vice Presidente Unione, Roberto Fava, Giuseppe Luigi Cavriani, il sindaco Piersandro Cassulo, Enzo mour Ristorante Italiano a Saint m Sandro Semino, Rosanna Borsa, il sindaco di Francavilla Francesco Berta, Germain a Parigi alle più chic G Gian Pietro Arata. Assente, per motivi familiari. Paolo Bagnasco di Capriata “boulangerie” della Costa Azzurra. “b Sono convinto - prosegue - che il S raffi r nato gusto italiano si compleai ti quando incontra la modernità dente dell’Unione, il quale ha zazione per quanto riguar- delle relative prestazioni ai o- delle colto l’occasione per fare il da la gestione dei servizi di cittadini, per l’edilizia scolinee ed il minor impatto d e, ambientale. punto sull’attività sin qui svol- raccolta, avvio, smaltimento lastica, polizia municipale, Ed è ciò che abbiamo a e recupero dei rifi uti urbani pianifi cazione urbanistica ed d ta. “Ad oggi – ha detto Cassulo voluto comunicare e che ci è stav siamo l’Unione che ha progre- e la riscossione dei relativi edilizia di ambito comunale e to concesso di fare con il progetto dito più di altri comuni nel rifiuti per la progettazione e altri di cui l’Unione ne ha laa davvero innovativo di Cogoleto” d acorso degli anni in termini gestione del sistema locale dei partecipazione e la pianificadi funzionalità e di organiz- servizi sociali ed erogazione zione.” (r.b.)) Luisa Russo

Rinnovato il Consiglio dell'Unione

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n seguito all’elezione amministrative che si sono svolte a Francavilla Bisio nel maggio scorso (ndr.: vedere l’inchiostro fresco n. 4 – pag. 16), è stata modificata la composizione del Consiglio dell’Unione dei Comuni della “Comunità Collinare del Gavi”, di cui Francavilla Bisio, assieme a Tassarolo e Capriata d’Orba, fa parte. In rappresentanza di Francavilla Bisio, sono entrati infatti nel Consiglio dell’Unione il neo sindaco francavillese Francesco Berta, Alessandro Enzo Semino (per la maggioranza) e Rosanna Borsa (per la minoranza). Nel corso del primo Consiglio dell’Unione così rinnovato, i nuovi eletti sono stati salutati dal sindaco di Capriata D’Orba, Piersandro Cassulo, che è anche il Presi-


RONDINARIA

l’inchiostro fresco Agosto 2013

Buone Vacanze

Tassarolo: consegnato il “Premio studi” agli alunni della scuola primaria

Piccoli attori in palcoscenico

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conclusione dell’anno scolastico si è svolto, presso la S.U.M.P.S. del paese il consueto “premio studi”, un riconoscimento che il Comune e i membri della Società di Mutuo Soccorso offrono agli alunni della scuola primaria. Quest’anno i piccoli si sono distinti portando in scena uno spettacolo d’improvvisazione teatrale dal titolo “Cartoline da Tassarolo”. L’ambizioso progetto, ideato, coordinato e rappresentato dall’esperta attrice Alice Colombo, ha lo scopo di far vivere ai piccoli artisti situazioni di una Tassarolo lontana, appartenente ai primi anni Cinquanta, dove i ritmi di vita erano cadenzati dallo scorrere delle stagioni, dove la vita contadina e la famiglia erano il fulcro del quotidiano, dove figure di spicco emergevano e concorrevano nella loro semplicità a proteggere e conservare quel periodo di grandi sacrifici ma anche di grande serenità! Ed ecco che quindi sul palco i piccoli artisti si sono improvvisati attori trasformandosi in agricoltori, donne che si prendevano cura del focolare domestico…si sono immedesimati in personaggi quali “la Monachina” che tanto fece, con la sua bontà e abnegazione, per i bambini di Tassarolo! Hanno cantato stornelli e nenie popolari, hanno ricordato la maestosa Rovere verde, albero monumentale che contraddistingue il paese…queste sono solo alcune delle pennellate en plein d’air proposte in quella bella serata! Come non rimanere colpiti dall’impegno di dipingere quel

periodo, proprio con l’intento di creare negli alunni una coscienza storica, per aiutarli a comprendere passaggi che altrimenti solo il racconto orale dei nonni potrebbe tener vivi! I libri scritti da Dino Bergaglio rappresentano da anni fonte d’ispirazione per la scuola ed è proprio per merito dei suoi racconti che i bambini hanno potuto ritrovare quelle armonie: la vendemmia, i momenti all’Osteria, la condivisione… Cartoline, quindi, di un mondo lontano ma al quale vogliamo con forza avvicinare gli alunni perché fatto di sentimenti puri, genuini, dove il “poco” bastava però per tutti! Tale rappresentazione è stata il frutto del lavoro intenso che i bambini hanno affrontato guidati da Alice Colombo che, seppur alla prima esperienza alla scuola primaria di Tassarolo, ha rivelato grandi capacità ideative e di gestione del gruppo, ha saputo coinvolgerci e immergerci nel mondo popolare con grande attenzione e sensibilità. A lei rivolgiamo un grande ringraziamento, come anche al Sindaco, alla S.U.M.P.S che mette a nostra disposizione la grande sala e, come sempre, al “nostro” Luigi Cavriani che, nonostante i suoi molteplici impegni non dimentica mai il futuro di Tassarolo, i bambini! Le insegnanti

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A

nche “l'inchiostro fresco” ad agosto andrà in ferie, questo infatti è l'ultimo numero di questo primo semestre del 2013 che è stato “micidiale” per il “terrorismo mediatico” che ogni santo giorno giornali e televisioni ci hanno scaricato addosso. Ma siamo sopravvissuti alla faccia dello “spread”. Ad agosto ci ritempreremo le stanche membra per ritornare in edicola a settembre più determinati che mai. Per affrontare a muso duro il futuro che ci attende e che, siamo sicuri, sarà ricco di positive sorprese. Basta crederci, così come ci credono i nostri lettori che, al pari della nostra Tiziana qui nella foto, da sempre ci seguono con interesse e simpatia. Gian Battista Cassulo


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l’inchiostro fresco

RONDINARIA

Agosto 2013

Venti quadri, che rivedono la città e la sua storia

Dalla Maestra Tiziana riceviamo e pubblichiamo D

A Novi: pittura & cultura Un caro saluto

C

D

all'8 giugno, il Museo dei Campionissimi ospita “Mettiamo le opere in comune”, rassegna di acquarelli curata dalla Casa Editrice Elede, dall'Associazione “Arte pozzo” di Angela Paro e da Paolo Levi, giornalista e critico d'arte. L'iniziativa prevede la collaborazione tra Comuni piemontesi, di Langhe, Monferrato e Roero: ognuno di loro esporrà 10 opere d'arte, realizzate da artisti vari e scelte da Paolo Levi e Stefania Bison. La mostra, temporanea, verrà arricchita da “Effetto arte”: il volume, opera di Stefania Bison e Paolo Levi, contiene la riproduzione delle opere, impreziosita da commento critico e biografia dell'autore. Da parte sua Novi partecipa con venti quadri, opera di otto artiste che hanno rielaborato a modo loro l'anima della città e dei suoi protagonisti, come Coppi e Girardengo. Ecco allora le creazioni di Anna Borgarelli, Cristina De Maria e Roberta Riva. Poi, Marisa Mazzarello, Piera Pertusati e Vilma Borra. Ancora, Silvana di Tavi e Rosanna Bianchi. Fortemente voluta dai politici locali, “Mettiamo le opere in comune” vuole raggiungere due obiettivi: il primo è quello di proseguire nella valorizzazione del Museo dei Campionissimi, allo stesso tempo casa della

storia della bicicletta e luogo di esposizione dell'arte visiva. il secondo di sottolineare, in un periodo di crisi, che una risposta passi per la partnership tra varie realtà istituzionali e che si persegua l'esaltazione, e non il taglio, d'opere d'arte e cultura. Elisabetta Goggi

Auto d'epoca ...quando i motori avevano un'anima...

Ecco Mario, di Castelletto d'Orba, con la sua Morgan 1600 Tuttosport del 1965, dall'Elettrauto 81 di Ovada.

ari cittadini di Capriata, come sapete ho avuto il trasferimento a Novi ed è con grande d dispiacere che vi saluto, ma gli anni passano e la vicinanza a casa è un vantaggio s nnotevole, soprattutto per l’età che avanza e per le spese di benzina. Ho trascorso in questa scuola più di venti anni, ci è cresciuto mio figlio, ho conosciuto una grande quantità di famiglie eed ho ricevuto tante soddisfazioni rrelazionali e professionali. Molti sono diventati cari amici. Ringras zio z le amministrazioni comunali e i sindaci che si sono succeduti, ed i negozianti ed i ristoratori per la loro gentilezza, Don Aldo, il “dutur” Filippo, la cara S Suntina “anima cons solatrice”, gli abitanti tu ma in particotutti, la i miei alunni e le La Maestra Tiziana Riccardi, lare lo famiglie. Alcuni con l’inizio dell’anno scolastico loro d essi sono già laure- 2013/2014 prenderà servizio presso di a altri proseguono il plesso scolastico “Giovanni Paati, scoli” di Novi Ligure e ci ha inviato g studi con entusia- questa lettera per salutare la “sua” gli s e profitto e ciò scuola di Capriata d’Orba dove ha smo m fa sentire bene. insegnato per tanti anni. mi H amato molto CaHo p priata, che ho sempre c considerato un bellissimo paese, e ne conserverò sempre un piacev ricordo. Saluto tutti i colleghi con i quali ho condiviso un pervole c corso professionale e di vita. Un ringraziamento dovuto ai docenti d scuola media in particolare alle prof.sse Carla Barisone e Emidella li Nervi, ai collaboratori scolastici Patrizia, Grazia, Lucia, Antonella, lia c hanno affiancato il mio lavoro con le loro premure, alle gentili che s signore della Policoop, a tutto il personale di segreteria e naturalm mente al Dirigente Scolastico dott.ssa Anna Maria Bisio. Mi dispiace in modo particolare lasciare i bambini della classe quarta, che ho a avuto modo di conoscere ed apprezzare per la loro sensibilità e per la loro dolcezza e mi auguro che rimanga un buon ricordo della loro m maestra. Concludo augurando a tutti Buone Vacanze! Ma questo non s rico ri corr rren ensignifi ca che non torni a Capriata in occasione di feste o dii ricorrenz o semplicemente per fare un giro… ze, Con affetto, Tiziana

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Assemblea pubblica a cielo aperto nello spiazzo prospicente il circolo parrocchiale

Una serata all'insegna del dialogo V enerdì 19 luglio nel piazzale del Circolo Parrocchiale in una calda serata si è svolta un’assemblea pubblica indetta con avviso scritto dall’Amministrazione comunale. La riuscitissima serata, presenti quasi duecento cittadini, ha avuto come temi la storia del paese ed il nuovo sistema fiscale comunale. I resti dell’importante storia medioevale del paese erano stati già rappresentati nei mesi precedenti dall’Ing. Protto, detto Memo, il quale aveva scritto il testo dei numerosi tabelloni inseriti nei vari punti del centro storico del paese. Nel corso della serata l’ingegnere ha presentato anche “Mangjar et parlare de cà nostra”, un libro di antiche ricette scrit-to in dialetto antico. Un altro cultore della storia di questo paese dell’alto monferrato, il Sig. Tambussa, detto Marietto, ha presentato il suo libro “De-libere del comune di Capria-ta d’Orba dal 1600 al 1946”, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca e raccolta svolto per anni presso gli archivi comuna-li. Il Dottor Andrea Banfi, Am-ministratore Delegato di Si.re. Informatica, Società a r.l. che da anni collabora con il Comu-ne per la gestione dei sistemi informatici, ha poi illustrato ai presenti le nuove procedure dell’IMU, la tassa che ha sosti-tuito l’ICI su immobili e terreni, e della TARES, la tassa questa

Capriata si fa bella Recuperata un'altra facciata del Centro Storico all'incrocio tra via Porta Leone e via Sant'Antonio. Complimenti ai proprietari

che ha sostituito la TARSU per la raccolta della spazzatura. Ha concluso l’Assemblea l’intervento del sindaco Pier Sandro Cassulo, che ha fatto presente le enormi difficoltà che stanno affrontando gli amministratori comunali, dopo i consistenti tagli ai trasferimenti dello Stato e le imposizioni calate dall’alto che di fatto hanno annullato l’autonomia dei nostri Enti locali, facendo di fatto diventare i comuni gli esattori per conto dello stato. Dopo le brutte notizie comunicate ai cittadini dal Dottor Banfi, il sindaco ha cercato di migliorarne l’umore donando ai presenti il libro “Gli statuti di Capriata d’Orba del 1400” recentemente ristampato dal Comune. (a.l.)

Vandalismi: sfregiati i tabelloni storici di Capriata

I

l senso comune, ovvero qquell'insieme di giudizi morali, e di credenze che aaffettivi ff ordine e significato cconferiscono o aalla ll nostra vita quotidiana, si forma nnel e corso sia della cosiddetta primaria”, quella ““socializzazione soc ttrasmessa ra dai genitori, ai figli, sia nnel e corso della “socializzazione quella, per intenderci, ssecondaria”, ec dalla scuola e dalle altre ttrasmessa ra is st istituzioni preposte all'educazione ddei e futuri cittadini dello Stato. Il grado di ordine ddii una società, grande o meno grande che sia, è ddato a dal valore più o meno alto del “senso comune”.

Quando questo valore è alto, la società è ordinata e accogliente te ed è in grado di emarginare le prepotenze. Quando invece il o,, valore del senso comune è basso, la società tende a cadere schiava va dei sopprusi. Alla base dunque ue ra di una società ordinata e libera vi sono due importanti istituti: la famiglia e la scuola. Se essi nonn funzionano a dovere è la società tà nel suo complesso a rimetterci. I ta vandalismi che oggi stanno offendendo Capriata d'Orba devono essere visti alla luce di questo to ragionamento. (g.b.) .)

I

n buona parte degli Stati civili si è arrivati ad una regolamentazione del “mestiere più vecchio del mondo”. In tempi di crisi, dove la politica si riempie tanto la bocca di frasi fatte sulla lotta all’evasione, sulla regolarizzazione dei clandestini, del lavoro nero, ecc., quasi nessuno (la Lega Nord ne sostiene la necessità da sempre) pensa seriamente ad una legge per regolamentare la prostituzione. Tempo fa rimasi colpito dall’intervento, in una nota trasmissione televisiva, di una prostituta straniera d’alto bordo da anni in Italia, la quale portava avanti una battaglia nei confronti dell’agenzia delle entrate sostenendo che avrebbe pagato volentieri le tasse anche per contribuire all’economia del Paese, ma non poteva farlo perchè il suo mestiere, per il fisco italiano, di fatto non esiste.Siamo un paese dai falsi moralismi nel quale ciò che non si vorrebbe vedere (ma che è sotto gli occhi di tutti) si finge semplicemente che non esista. Una legge sul riconoscimento della prostituzione come mestiere risolverebbe molti problemi: assicurerebbe un’entrata non indifferente per lo Stato, toglierebbe dalle strade molte sconcezze, eliminerebbe i traffici illeciti sommersi ad essa collegati, salvaguarderebbe la sicurezza e la salute di molte persone, ma come spesso accade le cose semplici da noi non trovano terreno fertile. Daniele Poggio

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l’inchiostro fresco

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CAPRIATA

Agosto 2013

I 40enni di Capriata d’Orba Per un involontario quanto antipatico refuso tipografico, nello scorso numero, nella didascalia della foto di gruppo dei capriatesi del 1973 che hanno festeggiato il quarantesimo non sono apparsi i loro nomi. Ce ne scusiamo sinceramente con gli interessati e con i lettori. La Redazione

Riflessioni a ruota libera di Ester err

Lupi e leoni

C In prima elementare

S

olitamente il festeggiamento della leva è una ricorrenza di difficile e lunga organizzazione perché certi coetanei sono riluttanti, altri non si trovano più perché trasferiti, alcuni si sottraggono. Fa eccezione la leva del 1973 di Capriata, un gruppo unito e affiatato che si ritrova volentieri anche al di fuori delle occasioni ufficiali. Hanno frequentato l’asilo e le scuole dell’obbligo sempre insieme e mantengono rapporti cordiali con le maestre e i professori. L’amicizia e l’unione sono un ottimo antidoto al tempo che passa e i ricordi aiutano a dare slancio fino all’incontro successivo. Bravi. Ancora auguri dall’inchiostro fresco. (d.f.)

Ester… nando…!!!!

In terza media

osa significa essere “italiani”? Avere un documento con su scritto “cittadinanza italiana”? Avere una tessera elettorale per votare alle elezioni politiche? O significa essere frutto, volenti o nolenti, di una terra e di un’acqua che ci portiamo nelle vene e passa di padre in figlio, essere parte di una storia millenaria, di una cultura di cui abbiamo comunque i segni, la memoria collettiva, il genio e l’inventiva, eredità di tante generazioni passate, di tante fatiche diverse. Essere “italiani”, così come essere “inglesi” o “francesi” o “africani” è nella mentalità, è nei rac-

conti dei nonni, nei giochi dei bambini, nelle storie e nelle favole, nella lingua e nei dialetti, nelle filastrocche e nella musica, nell’arte e nella poesia e persino nelle paure. Se un giorno da cittadino italiano decido di sradicarmi, cambiare Stato, assumerne la cittadinanza, rifarmi lì una vita, metterci al mondo dei figli, potrò esserne un cittadino politico, mai fisico e i miei figli avranno alle spalle un bagaglio italiano che nessuna integrazione, neanche la migliore, potrà loro togliere. La paura del lupo è diversa da quella della tigre o del leone! Ester Matis

La Leva dei 18 anni

Oggi

Da sinistra i quarantenni oggi: Manuela Guassardo, Silvia Lagona, Daniela Macciò, ò, Emanuela Pascali, Elisabetta Macciò, Annamaria Semino, Morgan Benzo, Mario Bofffito e Giovanna Poggio.

Nell'ordinamento italiano le disposizioni in materia di cittadinanza si trovano nella Legge 13 giugno 1912 n.° 555, e nel regolamento approvato con Regio Decreto 2 agosto 1912 n.° 949 e succesive modificazioni.

Lega Nord sez. “Alto Monferrato” Capriata d’Orba La 18° Festa della Padania avrà luogo come di consueto presso la Cantina Sociale “Produttori Insieme” di Capriata

dal 22 al 25 agosto Piatto principale fritto misto di pesce Musica dal vivo con orchestre di ballo latino-americano, anni 60-70-80, liscio


l’inchiostro fresco Agosto 2013

Inserto a cura dell’Associazione

Oltregiogo

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Tredici anni fa nasceva a Mornese l'associazione Oltregiogo

Un'idea lungimirante O

ggi è tutto un gran parlare di Unioni di Comuni, di soppressioni di provincie, di semplificazione delle realtà periferiche dello Stato. Del resto già Mazzini vedeva nell’organizzazione statale due soli livelli intermedi: i comuni intesi come unità primordiali e le regioni, viste come elementi di organizzazione territoriale di realtà tra loro diverse ma similari per storia e tradizioni locali, contrapponendosi in un certo qual modo alla concezione napoleonica dello Stato basata Nella foto il Consiglio direttivo dell'Associazione. Da sinistra Giuseppe Casull’accentramento politico/ vriani (Vice Presidente), Dino Angelini (Presidente), e Elio Ghio (membro) amministrativo, imperniato sul controllo del territorio attraverso le provincie e le prefetture. nostro sistema di governo, con comuni più piccoli ad unirsi tra a ieri contraddistingueva la noTale concezione, che si affermò la caduta del “Muro di Berlino”, loro o a consorziarsi per meglio stra architettura statuale. Ma c’è qui da noi sin dal 1797 con la sono venute improvvisamente a razionalizzare le risorse sempre chi da anni ha anticipato questo Repubblica Cisalpina, stravolse mancare. La riforma del Titolo più magre che hanno a disposi- ciclone: sono gli amici dell’Assoi rapporti tra le varie entità lo- V della Costituzione riguardan- zione. Come dire: di necessità ciazione Oltregiogo, con Angelicali ancora legate ad un sistema te le Regioni, le Provincie e i occorre fare virtù. E sulle pro- ni in testa, che sin dall’inizio di feudale, le cui caratteristiche Comuni varata nel 2001 dal Go- vincie, sulla loro abolizione, si questo nuovo millennio, si sono culturali ci hanno praticamen- verno Amato, andava proprio sta ancora discutendo, ma le riuniti in gruppo per dare anima te accompagnato sino ai giorni in questa direzione, ma con il resistenze dovute alle rendite e corpo ad un insieme armonico nostri nelle vesti di un sistema successivo governo Berlusconi di posizione di matrice corpora- di comuni sulle colline dell’Alto corporativo, dal Fascismo ele- rimase sostanzialmente inap- tiva sono ancora molte. I comu- Monferrato, in un paesaggio che vato a tecnica di governo, che plicata e nel 2005, sempre con ni nel frattempo, facendo leva è un mare di verde, promuovenha fatto e sta facendo como- Berlusconi, venne avviata, sem- sulle nuove normative in corso, dolo come un’unica entità. Ed è do un po' a tutti. Adesso però pre nella stessa materia, una stanno correndo ai ripari, siglan- per questo che noi de “l’inchioquesto impianto di governance seconda riforma costituzionale do accordi per svolgere assieme stro fresco”, che già abbiamo multilivello (che se in Francia allargata però a tutta la secon- le funzioni più importanti per la perorato assieme agli amici del fu avviato parallelamente alla ri- da parte della Costituzione che loro sopravvivenza amministra- circolo culturale silvanese “Ir forma del catasto fondiario per fu bocciata da una consulta- tiva. Alcuni scelgono di allearsi Bagiu” la creazione di Rondinatrarre da esso le risorse destina- zione referendaria che si tenne in base al colore politico dei pro- ria, la “Città dei Paesi” sulle rive te ad un’equa ripartizione delle nel 2006 sotto il governo Prodi. pri vicini, altri, i più “illumina- dell’Orba, altro non possiamo imposte dirette mentre qui da Adesso siamo ancora in mezzo ti”, sulla base di caratteristiche fare che dare ad Angelini tutto noi ciò non avvenne, ndr), non al guado ma nel frattempo sono ambientali omogenee. È in atto lo spazio che si merita. è più sostenibile anche perché stati emanati alcuni provvedi- comunque un sommovimento le risorse che alimentavano il menti legislativi che spingono i nell’ingessato quadro che sino Gian Battista Cassulo

VESITIONE A GOVA G

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Il nome che unisce

“L

'unione fa la forza”: da vecchio proverbio demodé a mantra delle politiche amministrative locali. La causa di questo recupero va addebitata alla crisi e non tanto ad una moda passeggera, che, in ogni caso, scaturirebbe dalla necessità. Che, si dice, porti alla virtù. Ecco: parliamo di virtù e subito ci viene in mente il mondo latino. Qualcuno, forse (spero!), chiederà che cosa c'entrano i Latini con le odierne unioni di comuni. C'entrano, c'entrano... Quando arriverà, per esempio, il momento di scegliere il nome di questi nuovi enti, potrebbe essere un'idea quella di considerare la presenza, nel nostro territorio, di due importanti villaggi romani (uno per valle): Libarna e Rondinaria. D'altronde il latino, si sa, dà l'idea di primigenio e incorrotto, di lunga tradizione: buon punto di partenza perchè la gente vi si riconosca. Ci si conceda, almeno, questo solo vezzo estetico, di evitare le burocratiche “unioni collinari di...”, che poco danno l'idea di territorio omogeneo; inoltre, come si chiamerebbero i loro cittadini? Il nome, d'altro canto, è importante, ne sarà il biglietto da visita. Ci fermiamo qui, fin dove arrivano le nostre competenze. Abbiamo scagliato il sasso, senza l'intenzione di nascondere la mano. Né di ferire nessuno. Federico Cabella

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l’inchiostro fresco Agosto 2013

Cristoforo Colombo era di Genova o di Cogoleto??

il mare dell'Oltregiogo

Abbiamo intervistato Bartolomeo Damonte

Un genio del mare Un'estate deco Ecco il seguito della ricerca di Antonio Calcagno, la cui introduzione è apparsa nel precedente numero di Giugno 2013 a pag. 14

N

el n. 1 – gennaio 2013 de L’inchiostro fre- Cesare Giustiniani, Gio Antonio de Marini. E' sco, che ha ospitato l’articolo: “Cristo- evidente che, se la Repubblica di Genova ad d foro Colombo, scopritore dell’America, ogni cambio di diplomatici reitera nelle Istruuè nato a veramente a Cogoleto?” si è cercato zioni tale dizione, è perché sa che Cristoforo lo o di fornire, seppur brevemente, una serie di in- scopritore è di Cogoleto. formazioni su alcuni dei principali documenti • Manoscritto ritrovato a Roma negli archivi vaaritrovati nell’ambito delle ricerche effettuate ticani, sulle “Famiglie di Genova e loro origiiin archivi italiani ed esteri che hanno portato ni” nel quale si legge: “Tranno origine da Cooalla pubblicazione dell’opera: “Svelati i segreti goreto, Quinto e Savona, et vi sono in Spagna a di Cristoforo Colombo …” di A.M. Salone e A. le descendenti del Xforo quali sono principii Calcagno. Ciò sicuramente può aver stimola- e sig.ri di qualità”, proseguendo con: “1492. 2. to la curiosità dei lettori, i quali, giustamente, Cristoforo di Cogoreto fu valoroso in mare e vorrebbero vedere con i propri occhi i mano- trovò terre nuove domandate le Indie per il Ree scritti più significativi. Si è cercato pertanto di di Spagna”. Il documento è stato pubblicato o soddisfare, nel limite del possibile, tali aspet- dal giornale “LA STAMPA”, pagina 3 edizionee tative poiché per pubblicare immagini ineren- del 9 ottobre 1929. ti documenti di proprietà di Enti e/o privati è Per quanto concerne la documentazione ineenecessario ottenere specifiche autorizzazioni. rente la famiglia Colombo di Genova, ampiaaAl momento è possibile vedere soltanto alcuni mente studiata e ripetutamente pubblicata, in n particolari dei documenti citati nel precedente parte è conservata ed esposta presso l’Archi-iarticolo: vio di Stato di Genova, nella Sala Colombiana. a. • Particolare del testamento di Domenico Co- Ritornando ai documenti a favore di Cogoleto, o, lombo redatto nell’anno 1449 (copia sec. XIV come già segnalato si possono vedere e connconservata nel palazzo comunale di Cogoleto) sultare tramite il sito www.cristoforocolomboonel quale compaiono i nomi di Bartolomeo, storia.it, compresi quelli conservati in Spagna, a, Cristoforo e Giacomo. seguendo le istruzioni inserite appositamentee nella cartella Documenti, alla voce Arrchivi Esteri, oppure, accedendo direttaa• Particolare di copia delle Istruziomente al sito: http://pares.mcu.es/. ni impartite dalla Repubblica di Recentemente, i Funzionari dell’Archivoo Genova a Gio Antonio de Marini de Indias di Siviglia hanno apportaaambasciatore presso la Corte di to alcune modifiche in merito allaa Spagna. specifica circa l’anno di nascitaa e morte dell’Ammiraglio (14366 A tale proposito, negli anni in cui in -1506), inserita nel corso del 20122 Spagna si discute in merito all'eredine modificata nel gennaio del correntà dell'Ammiraglio, la Repubblica di nte anno in: (? – 1506). InspiegabilmenGenova si attiva per assistere alcute, dopo pochissimi giorni dall’invioo ni sudditi genovesi nella vertenza di una richiesta di informazioni suii ereditaria, tra questi Bernardo motivi di tale variazione, è stata ri-iColombo di Cogoleto. In tutte le mossa dai regesti anche la specificaa Istruzioni inviate agli ambasciaCugureo, lugar cerca de Genovaa tori accreditati presso la Corte di (patria de Colon). Prontamente è Spagna, si legge: Il Colombo di Costata inoltrata alla Direzione di dettoo goleto tanto grande in Spagna.... Queste Archivio una nuova richiesta. Aspettiamoo disposizioni sono impartite negli anni: fiduciosi una risposta. 1586, 1590, 1595, 1602 a Gio BattiAntonio Calcagnoo sta Doria, Pier Battista Cattaneo,

A

nche Arenzano, la spiaggia naturale dell'ovadese e della Valle Stura, risente quest’anno della ccrisi che non risparmia neppure il turrismo balneare ed in più ci si è messo aanche il cattivo tempo. Fortunatamente Arenzano è stata risparmiata m d dalle forti mareggiate che invece h hanno colpito il ponente ligure ma, ggli operatori economici attendono l’l’avvio della realizzazione della cosidd detta “diga soffolta”, una barriera sub bacquea con l’obiettivo di smorzare le onde. Si tratta di un’opera finanziatta grazie ai contributi post Haven (la ssuper petroliera che oltre 20 anni fa è aaffondata al largo delle coste di Arenzzano e Cogoleto, attualmente luogo per immersioni subacquee). Su quep ssto argomento abbiamo sentito Barttolomeo Damonte, gestore dei Bagni E Europa, che non ci nasconde le sue preoccupazioni. “Grazie ad una diga p ssoffolta realizzata a Varazze – spiegga Damonte – in quelle spiagge sono sstati recuperati circa 5-6 metri di bbattigia e sono convinto che questa

soluzione funzionerebbe anche qui da noi. Inoltre, essendo subacquea, la corrente marina può comunque continuare a circolare evitando così i ristagni d'acqua”. Ma i danni causati dalla natura sono solo una parte delle problematiche che ogni stabilimento si trova ad affrontare: dal costo del lavoro alle tasse da pagare, dal tema della sicurezza alla famigerata direttiva Bolkestein (del 2006 sulle liberalizzazioni), osteggiata da tutti gli operatori balneari. “Questa direttiva – evidenzia sempre Damonte – ci limita negli investimenti a lungo termine. Se una volta potevamo permetterci, ad esempio, di rinnovare le attrezzature nel caso fossero un po' datate, ora facciamo solo il minimo indispensabile. Come si può investire se non c'è certezza nel futuro? Quale futuro possiamo dare ai nostri figli?”. Purtroppo anche le casse comunali sembrano essere vuote, e il Comune non promuove iniziative turistiche, fatica anche a prendere forma, a estate avanzata,


l’inchiostro fresco

il mare dell'Oltregiogo

e, gestore dei Bagni Europa di Arenzano

ollata in ritardo

Agosto 2013

Da Cogoleto MERCATINO La Caritas parrocchiale ha aperto il mercatino e la pesca di beneficenza nei locali che si affacciano sulla piazza della Chiesa: resteranno aperti fino a fine agosto, tutte le sere, il sabato e la domenica anche di pomeriggio.Con il ricavato saranno attuati gli interventi di assistenza ad anziani e famiglie bisognose. Invitiamo tutti a venirci a visitare: alla pesca di beneficenza-1 euro- si vince... sempre!

CROCE ROSSA

il calendario della programmazione estiva. Tocca agli operatori turistici rimboccarsi le maniche e farsi carico di eventi e manifestazioni, dalle serate di Karaoke e musica alla notte bianca del 13 luglio, interamente organizzata dagli esercizi commerciali. Anche i Bagni Europa organizzano tali serate, valorizzando la musica di giovani arenzanesi e ci spiega ancora Damonte: “Mancano delle proposte in grado di attirare i giovani. Dopo una certa età, i ragazzi abbandonano Arenzano per divertirsi altrove. Perché, ad esempio, non organizzare degli eventi con il patrocinio di sponsor che contribuiscano alla realizzazione? Il più delle volte tutto questo viene demandato alla libera iniziativa dei singoli locali”. Nel campo della sicurezza il Comune ha promesso l’installazione di telecamere nei punti più sensibili, ma spesso sono sempre i privati a doversi fare garanti di un servizio dovuto e necessario soprattutto nelle ore serali. “Gli stabilimenti balneari arenzanesi

pagano per conto loro un servizio dii vigilanza notturna – prosegue il geestore dei Bagni Europa – anche se, a imio avviso, sarebbe opportuno istittuire almeno nei weekend una pattuglia della polizia locale, in modoo itale da garantire la sicurezza e il ri”. spetto delle norme nel centro storico”. oUn vero tasto dolente per gli operatoa, ri turistici è la tassa sulla spazzatura, tra le più alte della Liguria. Nel caso o degli stabilimenti, si può dire che laa tassa è doppia, in quanto si paga unaa parte per il bar e una per la spiaggia, a, nonostante la seconda non producaa quasi spazzatura. Cifre che nel commplesso, considerata la stagionalitàà sidell'attività, sono a dir poco spropositate. A cercare di combattere la crisi si ci pensano ancora una volta i singoli li operatori. “In questo senso – concluude Damonte – tutti gli stabilimentii balneari di Arenzano offrono deii pacchetti a prezzi scontati, graziee alla loro gestione familiare”. Andrea Briascoo

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I militi della Croce Rossa di Cogoleto hanno promosso un'iniziativa veramente lodevole: hanno svolto negli stabilimenti balneari del paese una lezione su cosa fare e come agire in caso di soffocamento dei bambini. Le lezioni sono state seguite con grande interesse da genitori nonni zii. Purtroppo ci sono stati anche di recente morti per questo motivo:ricordiamo la bimba di Pegli morta soffocata per aver ingoiato una monetina. Ringraziamo i militi per questo loro impegno veramente utile e apprezzato da tutti.

WEB-CAM Informiamo che La Nocciola, associazione marina cogoletese, ha installato una web-cam sulla spiaggia per cui si possono vedere in diretta le condizioni del mare! www.lanocciolacogoleto.it

Almanacco del Novese di Agosto • 3 agosto - Bosco Marengo • Dal 23 al 25 agosto ““Omaggio a Verdi” concerti Merella lirici con solisti e orchestra “Festa della trippa” Presso il complesso monu- Organizzata dal Circolo Arci mentale di S. Croce • 23 agosto - Voltaggio • Dal 3 al 5 agosto “Notte bianca” Novi Ligure Nel centro storico “Fiera d'agosto e notte bianca” Oltre 200 bancarelle lungo • Dal 23 al 25 agosto V.le Saffi e C.so Marenco Gavi- Fraz. Di Pratolungo 4 agosto 28° Sagra del Raviolo al sugo Spettacolo pirotecnico e di- di Birra vertimenti per tutta la notte • 31 agosto • Dall'8 all'11 agosto Monterotondo di Gavi Pozzolo Formigaro “Festa organizzata dall’Asso““Sagra D’Agosto” ciazione Amici di Luca” Con spettacolo pirotecnico Imperdibile lo spettacolo piorganizzata dalla Pro Loco. rotecnico. • Dal 10 al 12 e 16 agosto Tassarolo ““Sagra di San Rocco”

• 30 e 31 agosto - Merella “Festa dei Ceci” Organizzata dal Circolo Arci

• 14 agosto - Pasturana • 31 agosto e 1 settembre “ “Ferragosto al… mare” Basaluzzo Cena a base di besce e spet- “Sagra del Pesce” tacolo pirotecnico. • Dal 6 all'8 settembre • Dal 14 al 18 agosto Pasturana Voltaggio “40° Settembre Pasturanese” ““Sagra degli Gnocchi al pesto” e “Sagra del Corzetto” Nell’area sagre - zona campo Presso centro sportivo cosportivo munale • 19 - Bosio ““Festa del Major” Spettacolo pirotecnico

Per informazioni: www.distrettonovese.it www.distrettonovese.it info@distrettonovese.it info@dis trettonovese.it


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l’inchiostro fresco Agosto 2013

L'addio ad un campione

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el mese di luglio Gavi ha perso uno dei suoi personaggi storici. All’età di 85 anni se ne è andato Alberto Montessoro, conosciutissimo per i suoi trascorsi sportivi, quando giovanissimo militò con successo prima nella Gaviese e poi addirittura in Sardegna nel Monteponi in IV serie, categoria che la squadra iglesiente frequentò tra il 1952 ed il 1959. Per la sua velocità e il suo dinamismo in campo, si guadagnò il soprannome di “Mara”, in onore del velocista Michele Mara, mitico ciclista degli anni Trenta che correva per la Bianchi e che vinse con una formidabile volata la Milano Sanremo proprio nel 1930 (in quello stesso anno Mara vinse anche cinque tappe del Giro d’Italia). Montessoro era stato notato anche dai dirigenti granata, ma il sogno di “Mara” era quello di ritornare a Gavi e con i proventi dei suoi ingaggi rilevò nel 1963 l’edicola di Via Mameli che la curò con amore, tanto da farla diventare un punto di riferimento non solo per Gavi, ma per tutta la Val Lemme. Oggi l’edicola è condotta dalla figlia Delia e dal nipote Davide, ma l’impronta resta e sarà sempre quella di Mara. Gian Battista Cassulo da ultimo Mara, l' ella Ga,n sinistra '50. Col ni viese an Mancin”, o, “ cappott npreside l'attuale rio della te onora Gaviese

Mara, n el tondo, in Sardegn a con i c ompagni di sq Montepo uadra del ni (serie B)

Agli Alpini... “dormienti dormienti”” Q

uando mi è stato chiesto di scrivere alcune considerazioni sul titolo probabilmente un motivo c’era; (il mio stato di “dormiente” è durato qualche decennio…) .Raramente un risveglio è stato tanto piacevole … Devo veramente ringraziare l’amico Giuliano che in un pomeriggio di qualche anno fa in cui si parlava - come spesso accadeva - di calcio (essendo stati da giovani due buoni interpreti della disciplina della pedata al pallone) all’improvviso mi chiese perché non facevo parte del Gruppo di Novi, pur avendo svolto il servizio militare in qualità di Ufficiale degli Alpini. Mi colse di sorpresa e lì per lì non seppi dare una giustificazione ragionevole. In effetti mi resi conto in un istante che non c’era una ragione e che, probabilmente, da novello congedato “nella riserva” non essendomi iscritto per tempo, la cosa era stata piano piano accantonata in un qualche cassetto della memoria e mai più aperto. La spinta dell’amico Giuliano mi aiutò anche a superare quel pizzico di timidezza che comunque ti assale quando ti affacci alla porta di una Associazione di cui tutti ne hanno sentito parlare ed è umano che un po’ di imbarazzo ti possa cogliere quando pensi che avresti anche tu potuto dare il tuo contributo alle innumerevoli iniziative dell’ANA ed invece sei stato li a guardare. Ed invece come per incanto si azzera tutto il tempo passato “…a dormire…” ed incontri amici (però non come

Dall'Alpino in congedo, Sottotenente Antonio Donà, riceviamo e pubblichiamo

quelli virtuali di facebook) novo della tessera di adesione che ti accolgono come se fos- si rispolverano gli elenchi letti si sempre stato con loro. È la e riletti per controllare che sorpresa che ti prende subito, non scappi nessuno e che gli anche perché nella vita di tutti eventuali ritardatari possano i giorni non è proprio così che essere richiamati all’ordine… capita e ti domandi cos'è quel- Allora grazie alla redazione de la cosa che rende possibile “l’inchiostro fresco” vogliamo tutto ciò. E la risposta la trovi sfruttare l’occasione per risubito: sono i valori (termine volgere questo appello a tutti tanto abusato nei talk- show quelli che - come è capitato a e così poco messo in pratica me – non vivono la nostra Asnella realtà) che condividi. Il sociazione. E rientrano nella bello è che non solo li condi- categoria dei “dormienti”. vidi, ma hai l’occasione di met- Venite a fare una visita “à terli in pratica (chiaramente Baita” in Viale Pinan Cichero ciascuno per come e quanto (meglio la Domenica mattina) può). Sicuramente ciascuno e chissà che possa capitare andi noi lo fa già nella sua vita che a Voi quello che è accaduprivata; ma qui è diverso. Da to a me ed anche a tanti altri: quando frequento il Gruppo magari troviamo sotto-casa mi sono accorto che il termi- tante persone con le quali stiane “dormienti” ritorna nelle mo bene. Vi aspettiamo. discussioni con una certa freAlpino Antonio Donà quenza (soprattutto in questi ultimi tempi in cui con la sospensione del servizio militare Nella foto la baita sede di leva si teme la mancanza dell'A.N.A. di Novi del ricambio generazionale) e ligure quando si è in scadenza di rin-

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Si arricchisce il pluralismo politico locale con una formazione che viene da lontano

Il Partito Comunista dei Lavoratori I l panorama politico di Novi Ligure accoglie un nuovo protagonista: è il Partito Comunista dei Lavoratori, che ha recentemente aperto una sezione nella città. Dichiaratamente anti capitalista ed anti sistema, privo di ministri nel governo attuale, il PCL vuole instaurare il “Governo dei lavoratori”: nel loro programma, è primario lo stimolo all'occupazione e l'attivismo in fabbrica, in modo da creare un sindacato “nuovo” ed esterno alle logiche del centrodestra e del centrosinistra. Le stesse fabbriche dovrebbero diventare oggetto di un attenzione speciale da parte delle autorità, con misure contro tagli del personale e delocalizzazione, nazionalilizz na zzaz azio ione ne compresa. com ompr pres esaa. G uida ui dato to nalizzazione Guidato

Francesco Moro iintervistato in ntervis is nella nostra redazione da Matteo Clerici ci ha presentato il programma del P.C.d.L. novese: nelle priorità, stimolare l'occupazione e creazione di un sindacato indipendente

Chi è stata la mascotte novese di Evita Duarte Peron?

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da Marco Ferrando, il Partito Comunista dei Lavoratori, accanto all’impegno ideologico, si muove anche su temi prettamente legate al territorio. Ad esempio, riguardo alla questione ILVA, il Partito ritiene che tutti gli attori coinvolti, i Riva quanto i politici al governo, debbano rispondere della mancata tutela ambientale. Parlando poi degli ospedali di Novi Ligure e di Ovada, il PCL si scaglia contro la politica regionale fatta di tagli alle strutture esistenti: viene considerata particolarmente grave la chiusura (ormai stabilita) del nosocomio di Ovada, dal valore strategico in quanto situato nelle vicinanze dell'autostrada. Matteo Clerici

Nel numero di giugno, illustrando Ne l'attività dell'Associazione Arma l'a Aero Ae rona naut utiic di Novi Ligure, avevamo riAeronautica portato una nota storica su Evita Duarte Peron. In questa edizione, sempre sullo prre su sull lllloo stesso argomento vi regaliamo questa chicca

ianni Malfettani, al quale Evita diede un simpatico buffetto sulla guancia appena atterrata all'aereoporto novese nel 1947, dove fu accolta da una piccola folla festante. Forse che la passione politica al nostro Gianni, Consigliere comunale deputato provinciale dei Comunisti Italiani, sia stata accesa dal carisma della first lady argentina che aveva infiammato gli animi dei “descamisados” del suo Paese? Ai lettori l'ardua sentenza! (g.b.) Nel nostro fotomontaggio il piccolo Gianni Malfettani (nel tondo ora da grande) in braccio a Evita Peron

Solidarietà per Simone

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a Pro Loco di Mantovana (Predosa-AL) ha organizzato sabato 27 luglio una cena di solidarietà per Simone, un bimbo di 7 anni di Ovada affetto da distrofia muscolare di Duchenne. Il ricavato è stato interamente devoluto alla famiglia di Simone per sostenere le costose cure mediche che la grave malattia richiede. (a.l.)


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Libera Chiesa Abbiamo intervistato la mediatrice culturale Rachida Hasbane del comune novese in libero Stato

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on la Rivoluzione Francese del 1789, maturata sulle spinte sociali innescate dalla Rivoluzione Industriale del 1760, si affermava il concetto per il quale il potere trae la sua fonte dalla volontà generale espressa dal popolo e non per investitura divina, ribaltando in tal modo i rapporti tra l’individuo e lo Stato sino ad allora esistenti. Anche nel nostro Paese, con la nascita del Regno d’Italia, iniziò a farsi strada quest’idea sostenuta dal Cavour nel suo discorso d’investitura del 17 marzo 1861, quando pronunciò la frase: “Libera Chiesa in libero Stato”, la cui paternità la si deve al Conte di Montalembert che la coniò giornalisticamente in Francia scrivendo sull’Avenir. Un’idea che trovò dignità costituzionale nei Principi fondamentali della nostra Carta del 1947, dove agli artt. 7 e 8, non solo si sancisce il concetto che Stato e Chiesa sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani, ma che tutte le confessioni religiose, purché non contrastino con il nostro ordinamento giuridico, sono libere davanti alla legge. Gian Battista Cassulo

“Sotto le tegole accadono le cose degli uomini, dalle tegole in su ci sono le cose del Signore”. Da un vecchio proverbio lombardo

La via giusta all'integrazione A iutare gli immigrati a trattare con il nuovo mondo, i privati quanto le strutture dello Stato. Questo il lavoro di Rachida Hasbane, mediatrice culturale del Comune di Novi Ligure ma attiva anche nella provincia di Alessandria. Come ci spiega, in zona “La comunità più numerosa è quella magrebina, ma negli ultimi tempi sono aumentati i rumeni e gli albanesi”. A prescindere dalla zona d'origine, tutti hanno gli stessi problemi. Quello forse più diffuso riguarda gli ospedali: grazie ai ricongiungimenti familiari, dopo gli uomini vengono le donne, molte delle quali in “dolce attesa” e con bimbi piccoli. Il cambio di clima e di alimentazione provoca malattie, e la signora Hasbane deve aiutare madri e figli ad ottenere le migliori cure possibili. Poi, le scuole: la mediatrice culturale deve favorire l'inserimento dei giovani, sopratutto se arrivano in una classe ad anno già iniziato. Un lavoro non facile, anche se: “Gli insegnanti spesso aiutano, e anche i ragazzi italiani sono accoglienti”. I giovani sono infatti i più aperti all'integrazione, e non mancano scontri generazionali: i figli vogliono vivere come adolescenti italiani, i genitori sono legati

Il problema più diffuso riguarda gli ospedali, il cambio di clima e l'alimentazione

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el 2006, quando nella vicina Genova, infuriava il dibattito sulla realizzazione di una grande Moschea a Cornigliano, decisi di conoscere più da vicino la comunità musulmana locale e così accompagnato dall'amico Sandro Dhimi Lhaec di Capriata d'Orba, mi recai al Centro islamico novese ubicato in via Cavour e lì mi avvicinai alla Umma (la comunità islamica), intervistando il suo responsabile Hannimi Hassan. Arrivai per l'intervista quando era in corso la Preghiera serale e così ebbi modo di seguirla constatando quanto la melodia rituale dell'Imam invitava alla meditazione. Compresi che era necessaria una maggiore conoscenza reciproca e per tale motivo dedicai una pagina intera a quel Centro islamico, che apparve su “l'inchiostro fresco” del Dicembre 2006, con tanto di testata in arabo e, per rendere completo il tutto, con la pubblicità di un esercizio commerciale pakistano “Alì Baba”, specializzato in prodotti alimentari orientali. Gian Battista Cassulo

alle tradizioni d'origine. Ma, il più delle volte, queste differenze di vedute rientrano. Anche perchè, mi assicura la mediatrice, “Gli immigrati vogliono rimanere: sono pochi quelli che pensano di tornare al loro Paese di origine”. Dopo i giovani, ci sono le donne: se il marito va al lavoro e i figli a scuola, sono loro che pagano le bollette, vanno negli uffici comunali, in genere entrano appieno nella nuova realtà. Come prevedibile, la crisi ha complicato le cose: gli italiani tornano a vedere gli immigrati come concorrenti per case popolari, servizi, assistenti sociali. Tuttavia, “Non ho mai visto niente di più grave”. Il passaggio non è però a senso unico: il mediatore culturale non favorisce solo l'ingresso degli immigrati nella cultura italiana, ma anche il contrario. Così, Rachida Hasbane è attiva in diverse associazioni ed iniziative di settore: la Scuola di Arabo, l'associazione Altrimenti, il Centro Territoriale Permanente. Matteo Clerici La mediatrice culturale riceve presso gli uffici del comune di Novi Ligure (AL) dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 12


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Ecosostenibilità: è il traguardo per una città a misura d’uomo

Ecco la Novi del futuro N Una carta vincente L el mese di giugno il sindaco Lorenzo Robbiano ha firmato a Bruxelles, al Patto dei Sindaci. Si tratta di un accordo a livello europeo per ridurre del 20% le emissioni di Anidride carbonica (CO2) entro il 2020. In questi recenti anni, nel campo del risparmio energetico, l’Amministrazione comunale si è molto impegnata ottenendo dallo Stato finanziamenti per oltre 7 milioni di euro destinati ad interventi per le case popolari in Viale Romita, e concorrendo alla costruzione della nuova scuola “Martiri della Benedicta”, progettata con criteri di ecosostenibilità. Nel corso di questo mandato amministrativo anche la raccolta differenziata ha trovato nuove prospettive con la creazione del biodigestore, un impianto che trasforma i rifiuti in biogas, utilizzato per la produzione di energia elettrica. Sono state inoltre istallate lampade a led, a basso consumo, nei

o ha detto il Sindaco Lorenzo Robbiano (nella foto a fianco), nell’ambito della “Festa Democratica 2013”, presentando la sintesi della sua politica amministrativa, attuata nei cinque anni di legislatura (2009-2014), dove la tutela dell'ambiente rappresenta il punto qualificante. A margine della Festa (nella foto qui sotto sono ripresi i giovani che l'hanno animata), il Sindaco ci ha infatti rilasciato questa dichiarazione in merito al Piano Strategico “Innoviamo”. “Il regolamento edilizio prevede attualmente per le nuove costruzioni e ristrutturazioni l’obbligo di garantire la produzione energetica da fonti rinnovabili, norme per il risparmio idrico e l’efficienza termica. La Novi del futuro dovrà restare al passo con i tempi, pertanto ha preso il via a partire dal Protocollo d’intesa firmato alla fine del 2010, il “Piano strategico Innoviamo”, un processo di condivisione per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, che mira a realizzare una concezione di sviluppo che integra la produzione della ricchezza con la sostenibilità ambientale e la promozione sociale. Attraverso tavoli di lavoro tematici si lavora per far diventare Novi e il suo territorio una zona rinnovata in cui la qualità della vita e il benessere dei cittadini siano gli obiettivi fondamentali, ed è sostanzialmente il compito che mi propongo da cinque anni a questa parte”. Il Sindaco Robbiano, prima di congedarci, ha voluto sottolineare che: “lavorare per rendere la città sempre più ecosostenibile, in questo difficile momento di crisi economica, non è facile, ma diventa un obiettivo ineludibile, perché contribuisce a ridurre le spese delle famiglie e favorire il benessere sociale”. (m.c.)

giardini pubblici, nel Cimitero, in Viale Rimembranza, realizzando un risparmio netto di circa 2000 tonnellate di anidride carbonica (CO2) all’anno. In totale il comune di Novi Ligure dal 2008 ha risparmiato oltre 10.000 tonnellate di emissioni di CO2, che corrispondono a circa 4.500.000 litri di gasolio da riscaldamento. Il tutto è testimoniato nel “Piano Penco” (Piano Energetico Comunale), che ha l’obiettivo di fotografare la situazione della città dal punto di vista energetico. Marta Calcagno

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Politica e ambiente

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ue parole queste a volte difficili da coniugare assieme, ma a ben vedere Novi Ligure sembra esserci riuscita con le sue iniziative in campo ecologico che hanno trasformato il volto della città nel primo decennio di questo nuovo millennio, proiettandola verso un presente al passo con i tempi, con una modernità che a ritmo incalzante ha gestito il cambiamento del paesaggio, della cultura, della società stessa, facendosi protagonista di un nuovo futuro. Oggi più che mai ognuno cerca di garantirsi la migliore qualità di vita in un ambiente che tende ad essere sempre meno sostenibile: da qui nasce la “sfida” sempre più globale, sempre più condivisa delle Amministrazioni locali, tra cui quella di Novi Ligure. Oggi l’ecosostenibilità diventa la chiave di volta, che apre le porte allo sviluppo e all’innovazione, nel rispetto dell’ambiente e dei suoi cittadini. Marta Calcagno

“Spetta non semplicemente ai partiti ma a tutti gli uomini solleciti della causa democratica, ricondurre il dibattito dalle astratte alternative ideologiche al piano delle scelte concrete e adoperarsi per avvicinare i problemi fondamentali alla comprensione dei più”. Alberto Spreafico – in Elezioni e comportamento politico – Milano, Ed. Comunità, 1963


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Volo a Vela

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Novi l'aviazione ha una lunga storia e annovera tra i suoi migliori testimoni, L'ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) VoloaVelaNovi. Nata agli inizi del '900, ha vissuto il suo periodo migliore negli Anni Ottanta, grazie all'impegno del Presidente Piermaria Zamuner ed alcuni soci. 75 soci, una decina di allievi di cui si occupano 3 istruttori, 5 biposto, 1 motoaliante e 3 veivoli da traino. Gli interessati possono scegliere due modalità di volo: agonistica o sportiva. Per diventare un pilota di volo a vela occorre superare un esame teorico e uno pratico, per poter padroneggiare l'aereo e sfruttare le correnti ascensionali. Cosa questa che richiede tempo, pazienza e costanza. Matteo Clerici

Appuntamento con la pittura al parco Acos

Arte e tempo libero I n occasione del consueto appuntamento con la festa dell'Acqua, svoltosi presso il parco Acos di Bettole di Novi, v'è stata l'ormai tradizionale mostra pittorica. La manifestazione, ricca di stand tenuti dalle più importanti associazioni di volontariato della zona (Aido, Aisme, Madainitaly e il Gruppo di volontariato vincenziano che, anche in quest'occasione, si è occupato di rifocillare gli avventori), è stata organizzata da Monica Puppo, che esponeva quadri dipinti con tecnica a spatola, Maria Grazia Balbi, Adriano Ricci, con tecnica ad acquerello, Luisa Gemma, con colori ad olio o acrilico, e, infine, Maurizio Terrana, con tempera su polistirolo. Ma la rassegna artistica non è terminata qui: a completare il carattere artistico cara ca ratt tter eree ar arti tist stic ico o di qquesta uest ue staa

manifestazione v'erano anche il For.Al. per insegnare le tecle fotografie di Wanda Guara- niche “gran fuoco modellato” e gna, i cui scatti hanno la pecu- “terzo fuoco”. liarità di essere accompagnati Federico Cabella da un pensiero dell'autrice, e, nel banchetto tenuto dalla Chi fosse interessato ai simpatica Wilma Borra, le cecorsi, può contattare la ramiche di Anna Cesura. Che, signora Luisa Murtas al ci dicono di far sapere, tiene numero 3470523115. presso un llaboratorio abor ab orat ator orio io aannuale nnua nn uale le p ress re sso o

Mostra di pittura a Pozzolo

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rande festa al Centro Sportivo Comunale “Papa Giovanni Paolo II” di Pozzolo. Vi si è tenuta, domenica 16 giugno, un’esposizione di quadri, accompagnate da foto e disegni di bambini. Fra gli artisti che hanno partecipato, ricordiamo Mariangela Fonzega, vincitrice di un concorso internazionale di acquarello, e Carlotta Cestano, terzo premio al concorso di Roma. Da annotare la presenza, per la prima volta a Pozzolo, dell'acquarellista Annalisa Camillo, insieme ai maestri Renzo Leonardi e Riccardo Cassola. A completare il “quadro” degli artisti vi erano anche i pittori Angelo Fallo, Maria Rita Pasqua, Mariagrazia Balbi, Sidney Vanuza e Giuseppe Terrana. “Un particolare ringraziamento - ci hanno detto gli organizzatori dell'evento - lo rivolgiamo ai gestori del centro sportivo, Alessandro e Barbara, per la disponibilità e la qualità del servizio offerto”. (f.c.)

Sbarcati a Novi i meccatronici

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l vecchio meccanico va al museo, sostituito dal meccatronico. Questo uno degli effetti, forse il più notevole, della modifica all'articolo 1 della legge 122/92, approvata dal Senato e prossimamente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Rispetto al passato, i quattro registi tradizionali (meccanico, elettrauto, carrozzeria e gommista) diventano tre, con i primi due che si fondono in un'unica figura. Il cambiamento prende atto dell'evolversi della tecnologia: con la sempre maggiore presenza dell'elettronica nei veicoli, non è possibile fare il meccanico senza lavorare con centraline e circuiti, cioè diventare anche elettrauto. Tra gli effetti più evidenti della legge, l'instaurazione di un regime transitorio che porta l'iscritto nelle sezioni separate meccanica ed elettrauto ad essere inserito nella sezione meccatronici. E poi, i corsi di aggiornamento, la cui formazione sarà definita in accordo con le Regioni. Per bocca dei portavoce, le associazioni di settore si dicono parzialmente soddisfatte: loro obiettivo principale, una revisione integrale della legge 122, con maggiore enfasi sulla liberalizzazione unita a maggiori controlli sulla qualificazione professionale. Matteo Clerici

Il centro sportivo, comprensivo di parco giochi, bar, campi da calcio e tennis, è a disposizione per ospitare eventi. Tel. 0143/418.477


l’inchiostro fresco

27 PerAgosto informazioni 2013 telefonare ai numeri:

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Una nuova preoxxupazione nel mondo del lavoro in Valle Scrivia

Cementir: quale futuro per Arquata? G ià da tempo si parla della chiusura della Cementir e da giugno la questione si è materializzata sui tavoli delle Istituzioni con un incontro, organizzato nel mese di giugno dall’assessore al lavoro Cesare Miraglia, al quale avevano preso parte il sindaco di Arquata, Paolo Spineto, la dirigenza nazionale Cementir, con il direttore generale Mario De Gennaro e il capo del personale Luca Franceschini, le Rsu aziendali e le organizzazioni sindacali territoriali. Al termine di quell’incontro veniva comunicato che: “Dopo ampia e costruttiva discussionee l’azienda si è resa disponibilee a costruire un tavolo permaanente aperto alle istituzioni ni locali da affiancare al tavoloo sindacale nazionale, con l’oobiettivo di trovare delle soluuzioni al problema”. L’impresssione è quella di temporeggiare, e, cercando strumenti per gli ammmortizzatori sociali e soluzioni ni condivise, come si è capito daa una serie di riunioni convocatee a Roma nel mese di luglio, dovee è emerso che, sia per Arquataa sia per l’atro stabilimento Ceementir di Taranto l’impatto delelle Grandi Opere quali il Terzoo Valico (per Arquata) e il rifacicimento della portualità pugliesee (per Taranto) potrebbero rapppresentare l’elemento di svoltaa in questa vicenda. Marisa Pessinoo

Ecco la foto dell'inaugurazione dello stabilimento Cementir di Arquata avvenuta nel 1959. Al microfono l'allora ministro delle Partecipazioni Statali, on. Mario Ferrari Aggradi. Sono riconoscibili l’ing. Bozzoni, primo direttore dello stabilimento, il dott. Giovanni Marcuori, presidente del gruppo Cementir, il Sindaco di Arquata, dott. Nino Rosi e l’on. Giuseppe Brusasca. A pag 34 intervista al sindacalista Raffaele Tulipano

Un binomio che a volte stenta a camminare di pari passo U

Occupazione e ambiente: una riflessione

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egli anni Sessanta Arquata era il comune d’Italia con il più alto tasso di occupazione, grazie alle sue industrie. Adesso è rim masto solo il cementificio con 75 dipendenti, cui va v aggiunto l’indotto. In totale i lavoratori sono 2 Perché la Cementir vuole chiudere? Si pensa 250. a un insieme di contingenze: fattore commerciale, crisi c del settore, la TAV che non decolla. Il cementifi tii cio, entrato in esercizio nel 1959, ha ridotto nel tempo, attraverso depuratori, il problema della tee polvere che inquinava l’ambiente. Sono state in p sseguito segnalate vibrazioni del forno, cattivi o odori, rumori. Cosa spunterà ancora? Fa prima a ssparire lo stabilimento. Certo la chiusura si trascinna dietro l’economia. Il giro economico, a ruota, fa cadere altre economie in una sorta di effetto ddomino, perché tutti i settori sarebbero toccati ddirettamente o indirettamente. L’ambiente va tutelato, la sostenibilità non racchiude solo l’amtu u bbiente, ma l’occupazione, il benessere sociale, la

vita di un paese. Lo sviluppo sostenibile, contenuto nel rapporto Brundtland, elaborato dalla Commissione mondiale sull’ambiente nel 1987 e ancora oggi ampiamente condiviso, ruota attorno a quattro componenti: sostenibilità economica (generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione), sostenibilità sociale (garanzia di condizioni di benessere umano), sostenibilità ambientale (mantenimento della qualità e riproducibilità delle risorse naturali), sostenibilità istituzionale (assicurazione di condizioni di stabilità, democrazia). Dunque le dimensioni economiche, sociali e ambientali sono strettamente correlate, la tutela ambientale non è separata, ma è parte integrante del processo di sviluppo, nella piramide dei valori il pilastro sociale è al vertice dei pilastri economico ambientale. E altro non ci resta che credere che in questo senso la Cementir abbia cercato di rendersi virtuosa per l’ambiente e per la vita degli Arquatesi. (m.p.)

Un po' di storia

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inizio dei lavori per costruire la Cementir è avvenuto nel 1957, due anni dopo, precisamente nell’estate del 1959, si iniziò già la prima produzione di cemento. È curioso sapere che nell’area dove sorge questo stabilimento doveva essere installata un’altra fabbrica, il Delta, ora KLM, poi invece costruito nel territorio di Serravalle e precisamente prima del ponte sullo Scrivia che porta a Cassano. Avviata la sua produzione, la Cementir venne solennemente inaugurata nell’autunno del 1959, come si può vedere dalla foto. Il direttore che sovraintendeva alla costruzione dello stabilimento era il dott. Dainese, mentre l’ing. Bozzoni fu il primo direttore della fabbrica per quanto riguarda la produzione del cemento. All’ inaugurazione intervenne il ministro on. Mario Ferrari Aggradi, l’on. Giuseppe Brusasca e il presidente generale del gruppo Cementir dott. Giovanni Malcuori. Erano quelli i tempi del boom economico, con notevole incremento di costruzione di case, strade, autostrade, viadotti, e quindi di fabbisogno di cemento. La Cementir venne raddoppiata con la costruzione di un altro altoforno, più capiente del primo. La sua inaugurazione avvenne nel 1962. (m.p.)

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l’inchiostro fresco

ARQUATA

Agosto 2013

Presentiamo i punti salienti dell'attività di questo sodalizio che si dedica al territorio

I Rangers: una preziosa presenza Ecco in E gli ssintesi in interventi del Gruppo Rangers di Arquata eseguiti dal mese di maggio al mese dii luglio 20133 • 4 maggio - Servizio di prevenzione sul territorio. • 7 maggio - A seguito di ripetuti avvelenamenti con bocconi nella zona di Montaldero intervento in collaborazione della Polizia Locale di Arquata nel monitoraggio preventivo del territorio apponendo anche cartelli di attenzione per i proprietari di animali di affezione nei punti sensibili. • 23 maggio - Servizio di prevenzione sul territorio.

• 6 giugno - Inizio taglio erba e • 22 giugno - Servizio di pre- to a lavorazioni di pusegnalazioni rifiuti al Parco Tor- venzioni incendi e incolumi- lizia in terreno privato. re di Arquata Scrivia. tà pubblica durante i Fuochi pirotecnici musicali di Ar- • 6 luglio - Il Rangers • 9 giugno - Collaborazione quata Scrivia. Servizio serale Aiello interviene in nella prevenzione e incolumità di prevenzione sul territorio. soccorso in un Incipubblica a gara podistica a Vidente avvenuto alla gnole Borbera. • 4 luglio - Procede l’attività Libarna incrocio stradi controllo sul territorio. • 14, 15 e 16 giugno - Collada di Gavi con un moborazione di supporto, preven- • 5 luglio - Supporto alla Po- tociclista coinvolto zione e incolumità pubblica lizia locale durante la classi- dando i primi soccorsi durante la manifestazione delle ca gara podistica serale per e curando la viabilità Bande Musicali organizzata dal- le vie di Arquata. Eseguita di urgenza in supporla Banda Musicale Arquatatese. verifica su un piccolo foco- to al comando Polizia Continua anche il servizio sera- laio di incendio segnalato, Locale di Serravalle le di prevenzione sul territorio. riscontrando che era dovu- Scrivia. (g.p.)

Il memorial calcistico “Ravera-Ponte” N el resoconto dell'attività dei Rangers in questi primi sei mesi del 2013, non potevamo dimenticarci del primo Memorial RAVERA PONTE che si è svolto venerdì 31 maggio sul campo di gioco di Arquata Scrivia. Questo Memorial è dedicato ai padri prematuramente scomparsi di due nostri giocatori. Al Memorial, articolato su un triangolare, hanno partecipato le squadre del Grondona, gli amatori di Ovada e il Gruppo Rangers Vololontari. Alla fine degli incontri questi i risultati:

Grondona - Gruppo Rangers 2-0;

Gruppo Rangers - Am. Ovada 7-6; dopo i calci di rigore (risultato finale gara 2-2); Grondona - Amatori Ovada

4-1

Nella foto: la squadra sportiva dei Rangers arquatesi

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La consegna delle coppe e delle targhe ai Rangers figli degli scomparsi è stato il preludio al terzo tempo in pizzeria, dove le tre compagini si sono sfidate a colpi di alzata di calici. L’occasione di festa speriamo sia il preludio per altre manifestazioni gli anni a venire. Giacomo Ponzano

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Redazione

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Torriglia si mobilita per salvare la caserma. Parla il Sindaco

La gente vuole i suoi Carabinieri U

na stazione dell'Arma dei Carabinieri, in un comune montano con territorio esteso e pochi abitanti è un presidio per il paese ed un punto di riferimento per i residenti. Quando a Torriglia si è diffusa la notizia del possibile sfratto della locale caserma, in paese è scattato l'allarme. A tale proposito abbiamo sentito Maurizio Beltrami, sindaco del paese. “La storia inizia circa sedici anni fa, ci dice Beltrami - la caserma è di proprietà dell'Ing. Fasce che ha chiesto la restituzione dell'immobile per i suoi usi. I Fasce - precisa il sindaco - sono ottime persone e lo dimostra il fatto che hanno pazientato per tutti questi anni”. Il primo cittadino torrigliese punta il dito sulla precedente amministrazione “La vecchia giunta ha tentato di realizzare progetti di difficile realizzazione tra i quali ricordo una caserma all'imbocco del paese in un edificio privato, o la realizzazione di una gigantesca caserma nell'area del parcheggio. Questi progetti sono rimasti sulla carta e siamo arrivati ai giorni nostri, ereditando questo problema”. Il Comune di Torriglia già nel periodo 20102011 si era attivato per trovare una soluzione, acquistando un immobile da un convento di Suore e il Vicesindaco, l'Architetto Raffaella Musante, aveva

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a presenza territoriale dei Carabinieri è capillare e, assorbendo l’80% dei suoi costi, rappresenta la ragione stessa dell'Arma che, per la sociologia del diritto, è un'organizzazione formale, sia in senso soggettivo per la sua collocazione all’interno della macchina statale, sia in senso oggettivo per il suo modello organizzativo gerarchico-militare. Come organizzazione formale, l'Arma è un sistema coordinato di uomini, mezzi e risorse per il perseguimento di compiti stabiliti dalla legge, quali quelli militari (1934), istituzionali di pubblica sicurezza (1981 e 1995) e di protezione civile (2000). In tale contesto la Stazione Carabinieri, ai sensi del Decreto legislativo. n. 297/2000, è il fulcro di tutta la struttura piramidale dell’Arma e, nel costituire l'unità operativa elementare per il controllo del territorio, porta visivamente le Istituzioni vicino ai cittadini. Da ciò si evince lo stretto legame tra Carabinieri e Stato ed è per tale motivo che quando un Carabiniere viene colpito è come se fosse colpito lo Stato nella sua sovranità.

predisposto, senza alcun onere per il Comune, un progetto di ristrutturazione, i cui costi erano previsti in 250.000 euro. Progetto approvato sia dall'Arma centrale dei Carabinieri di Roma, sia dalla Prefettura di Genova. Sembrava tutto pronto quando, a dicembre 2012 il Comune si è trovato di fronte alle nuove norme della spending review varata dal Governo Monti, che prevede per gli edifici delle Forze dell'Ordine il vincolo della concessione a titolo gratuito. Il Sindaco Beltrami spiega che questa caserma è un presidio fondamentale in quanto copre l'intero territorio dei Comuni di Torriglia, Montebruno, Propata e Rondanina (per un totale di circa 200 kmq e 3000 residenti fissi). Il Comune ha avuto un contributo dalla Regione Liguria ed è in attesa di riceverlo anche dalla Fondazione Carige. Il rischio altrimenti è l'accorpamento di Torriglia alla caserma di Bargagli, presidio che già a sua volta copre già un territorio altrettanto vasto, con grave danno alla sicurezza, anche in considerazione che le Forze dell'Ordine hanno attualmente subito pesanti tagli governativi. Ad oggi la Stazione è comandata dal Maresciallo Antonio Manunta che ha ai suoi ordini quattro carabinieri.

Gian Battista Cassulo

Fabio Mazzari

Una stazione dell'Arma dei Carabinieri, in un comune montano con abitanti distribuiti su un territorio molto esteso, è un presidio prezioso per il territorio

I Carabinieri e lo Stato

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Basso il senso civico in Valle Male la raccolta differenziata

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a raccolta differenziata in Valle Scrivia, effettuata da alcuni anni, ha prodotto fino ad oggi risultati molto diversi tra un Comune e l'altro. Il paese più “riciclone” della Valle è Busalla con il 37,1%, a superare la soglia del 20% ci sono Montoggio e Ronco Scrivia, maglia nera tra i comuni valligiani è Valbrevenna che si ferma ad un pessimo 6%. Nessun comune in Valle dunque riesce a superare la quota del 40% imposta dall'Unione Europea, ed i risultati sono complessivamente deludenti se si pensa che Genova, pur con le difficoltà proprie delle città, è attualmente al 33,3% (con punte oltre il 50% in alcuni quartieri dove si utilizza il sistema “porta a porta”), mentre molti comuni della Riviera Ligure vantano percentuali da Nord Europa (con punte di oltre il 60-65% ad esempio a Noli, Pietra Ligure, Bogliasco, Villanova d'Albenga, ecc...). Da questi dati emerge una Valle Scrivia che non dà proprio un bel biglietto da visita di se stessa, ma dall'altro è un incentivo per le amministrazioni locali a fare meglio. (f.m.)


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Festa di Madre Terra Fascia – Dal 6 al 7 luglio in ocalità Casa del Romano, l'incantevole frazione del Comune di Fascia situata a 1450 mt di altitudine, hanno risuonato i tamburi per la dodicesima edizione della “Festa di Madre Terra”. Organizzata dall'associazione “Hunkapi” di Genova ha avuto come protagonisti i Nativi Americani arrivati da Stati Uniti, Canada, Messico e Alaska per far conoscere la loro cultura nel segno della solidarietà e del rispetto della natura. I protagonisti di questa edizione sono stati il poeta Gilbert Douville, della “Rosebud Sioux Tribe”, la danzatrice Petite Chalifoux dei “Cree”, Murray Small Leg dei “Black Foot” e Ed Bryant dei “Tsimshian”, applauditi da più di duemila persone. (f.m.)

Abbiamo sentito Roberto Parodi e Antonello Barbieri

Busalla fa il punto

A

continua Parodi è in cantiere il riaffidamento d un anno dalla “c'è stata un'eccel- dell'area del laghetto in zona scadenza lente sinergia tra le autostrada (ex Spavs). Antodel mandato del sindaco società sportive, che porterà nello Barbieri pone al centro Mauro Valerio Pastorino, la anche la possibilità di avere dell'attenzione quanto fatto maggioranza del Comune di un nuovo campo di calcio dal Comune, malgrado i grosBusalla fa il punto sulla fine a undici per le squadre bu- si problemi causati dal patto della legislatura, a parlare al sallesi”. Per quanto riguarda di satbilità “è iniziato il renostro giornale di quanto fat- invece il problema del campo saturo dell'edificio di Villa to sono Roberto Parodi (nel del Busalla Calcio, il Comune Borzino, fino ad oggi abbiatondo in basso), assessore si è attivato per poter rimet- mo ottenuto i finanziamenallo sport, tempo libero e pro- tere a posto il manto in erba ti per la prima tranche dei tezione civile ed Antonello sintetica, attivandosi per i fi- lavori e stiamo aspettando Barbieri (nel tondo in alto), nanziamenti e conta, secondo la seconda per rimettere a assessore alla cultura, spet- l'assessore Parodi “di riusci- posto il parco”, gli altri obiettacolo ed ai rapporti con gli re a partire con i lavori entro tivi che verranno realizzati a Enti. Roberto Parodi spiega fine ottobre”. Ma i progetti di breve, spiega Barbieri “sono che gli interventi del Comune Roberto Parodi non si ferma- l'inaugurazione entro la fine “saranno centrati sull'area di no qui, il Comune di Busalla dell'anno della nuova palePratogrande”, che prosegue intende infatti, seguendo stra e della nuova biblioteca, “la recente delibera del Consi- ciò che ha fatto Casella, di che il Comune vorrebbe vedeglio Comunale ha approvato far diventare parte dell'area re affidata alla neo costituita la possibilità di trasformare gestita dall'“Atletica Valle- Pro Loco”. Riguardo al tema l'attuale campo di calcio a scrivia” in un'area verde con spinoso della sanità in Valle, sette in un campo regolapanchine, giochi per bambini, l'assessore Barbieri dice che mentare per la squadra di ecc... senza dimenticare però “vi sono aperture positive da rugby locale, in questo caso” la vocazione sportiva. Infine parte dell'assessore regionale

Claudio Montaldo, finalmente è stata accolta la nostra proposta di creare un presidio di base, gestito dai medici di famiglia”, secondo Barbieri questo è “l'inizio del ripristino dell'offerta sanitaria in Valle Scrivia, che fino ad oggi ha conosciuto solo tagli, abbiamo toccato il fondo del barile e stiamo risalendo” spiega Antonello Barbieri. Infine la tangenziale, di cui un pezzo verrà realizzato dalla Provincia entro il 2014 e che l'amministrazione busallese considera strategica per il territorio. Per quanto riguarda infine le “Unioni di Comuni”, anche in riferimento al nostro articolo dello scorso numero l'assessore Barbieri spiega che “i continui trand di tagli da parte dello Stato ci obbliga ad andare nella direzione dell'unificazione delle competenze dei Comuni. Busalla, che pure non ha nessun obbligo di legge vuole invece portare avanti questo percorso e diventare il comune guida per il futuro Comune unico della Valle Scrivia”. L'Amministrazione di Busalla infine è decisamente soddisfatta del grande successo dell'ultima “Festa delle Rose”, giunta alla sua decima edizione, che ha trovato un forte riscontro di pubblico e critica, e sembra che a breve lo sciroppo di rose della Valle Scrivia diventerà un presidio riconosciuto da Slowfood. Fabio Mazzari

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Grande successo della manifestazione merceologica a Casella

La scheda

VIII Expo Vallescrivia

• L'appuntamento, nato nel 2006, è giunto all'ottava edizione; • Nove i Comuni partecipanti quest'anno: Busalla, Ronco Scrivia, Isola del Cantone, Vobbia, Valbrevenna, Savignone, Casella e Montoggio; • Oltre cinquanta gli stand espositivi provenienti dalla Provincia di Genova e non solo; • L'evento ha attirato oltre settemila visitatori, un numero in crescita anno dopo anno; • L'Expo è stato patrocinato da: Slow Food, Pro Loco di Casella, Provincia di Genova, Ente Parco Antola, ASCOM, Confesercenti, CNA, Confartigianato, GAL Genovese e Fondazione Carige.

A

nche quest'anno si è rinnovato il tradizionale appuntamento con l'Expo Valle Scrivia, giunto alla sua ottava edizione ed allestito, come sempre, nell'area verde del Comune di Casella. L'Expo si inserisce all'interno di una cornice di esposizioni territoriali, nata una decina di anni fa in Val Fontanabuona per iniziativa dell'attuale presidente del GAL (Gruppo di Azione Locale) Genovese, Marisa

Bacigalupo, che ha realizzato una forte sinergia con numerosi soggetti dell'economia e della politica ligure quali la Provincia di Genova tramite il presidente Piero Fossati, la Fondazione Carige tramite il presidente Pierluigi Vinai, lo SlowFood Liguria, l'Ente Parco Antola tramite il presidente Roberto Costa, la Confartigianato, la Pro Loco Casella ed ovviamente l'amministrazione Comunale di Casella, con

l'assessore Jacopo Ricciardi che ha tagliato il nastro. All'inaugurazione erano presenti tutti gli amministratori dei nove comuni valligiani, oltre che l'onorevole Luca Pastorino. Come detto precedentemente, l'Expo Vallescrivia, il secondo nato in Regione si inserisce nell'ambito della rete degli Expo che prevede eventi in Val Trebbia (luglio), Val Fontanabuona (agosto), Val Polcevera (settembre) e Valle Stura (ottobre). Il suc-

cesso degli Expo in Provincia di Genova ha fatto si che da quest'anno ve ne siano due nuovi, in Valle Arroscia (Provincia di Imperia) e nel Finalese (Provincia di Savona). L'evento è stato una vetrina sulle numerose attività enogastronomiche, agricole ed artigianali presenti in Valle Scrivia e dintorni: negli stand il pubblico presente ha potuto spaziare dal tradizionale sciroppo di rose di Savignone, allo zafferano di

Davagna, al miele di Busalla e Montoggio, i canestrelli di Torriglia e Montebruno fino ai latticini e formaggi delle mucche di razza Cabannina della Val d'Aveto e molto altro ancora. All'esterno poi spiccava il bellissimo roseto proveniente addirittura da Biella e i simpatici animali della fattoria Silverado di Valbrevenna (galline di razze antiche, cavie, conigli, ecc...). Fabio Mazzari


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Dalle Ande agli Appennini

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u queste pagine ci stiamo occupando dei tanti italiani che a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, solcando i mari, hanno portato in giro per il mondo la loro creatività e la loro voglia di fare. Italiani che sono andati e tornati e figli di italiani nati all’estero che hanno deciso di vivere qui da noi. È il caso di Sandra La Forgia che, in una sorta di viaggio all’incontrario dalle Ande agli Appennini, ha scelto come sua nuova patria, lasciandosi alle spalle Buenos Aires, Isola del Cantone. E lì vi sta portando il sentimento dominante che ha caratterizzato la storia dell’Argentina: quello della solidarietà tra la gente, che, se sul piano politico si è spesso risolto in tragiche contraddizioni, sul piano culturale ha risvegliato la coscienza del mondo. Gian Battista Cassulo

VALLE SCRIVIA

Vi raccontiamo la storia del Bar della Posta di Isola del Cantone

Dall'Argentina con amore È il punto di ritrovo del non andrà mai bene nulla». paese, si tratta del Sandra che è cittadina italia“Caffè della Posta”, na da molti anni, da buona gestito dalla simpaticissima argentina ha una grande pase dinamica proprietaria San- sione per il calcio, essendo dra La Forgia, che ci raccon- tifosissima di Lionel Messi e ta la sua storia: “Sono nata a del Boca Juniors e nel bar ha Buenos Aires da nonni ita- portato alcune specialità del liani, di Monopoli, per una suo paese d'origine, come le serie di motivi vent'anni brioches al “dulce de leche”. fa sono venuta a vivere qui, L'obiettivo del Caffè della prima ho lavorato come Posta è di sviluppare un insegnante di ginnastica e servizio ampio ai cittadini poi sei anni fa ho rilevato di Isola del Cantone, il bar il locale”. Sul suo percorso spiega la proprietaria deve Sandra ringrazia la Liguria accogliere clientela di quale l'accoglienza che ha avu- siasi età, ceto sociale e opito nella nostra regione «mi nioni personali, non come sono trovata da una metro- fanno altri locali che “sepoli ad un piccolo centro lezionano” la clientela nel di campagna, dove si è tutti bene o nel male. una famiglia. Il prossimo passo, ci spiega Qui in Liguria mi sono tro- Sandra La Forgia, è il coinvata benissimo, sia per le volgimento del personale persone che per l'ambiente che lavora nel bar per trae ringrazio chi mi ha accolto sformarlo in una sorta di coin casa sua, il segreto secon- operativa “visto e considedo me è avere un approccio rato che in questo momento positivo, se non hai questo c'è poco lavoro, specialmen-

negli utili ma con il mettere a disposizione le proprie idee e capacità, i dipendenti che dal mese di luglio inizieranno con questo sistema sono Alberto Mignone, Elisa Malvassuto e Raffaella Garrè. Il Caffè della Posta, fondato oltre un secolo fa come Albergo della Posta e ristrutturato dalla gestione di Sandra (che ha ripreso l'antico nome), è aperto sette giorni su sette dalle cinque del mattino fino a mezzanotte, offre accoglienza a famiglie complete, adulte per i gioti, adolescenti e vani, sono bambini. Inoldell'idea che tre la gestione ha tutti abbiano deciso di offrire un un guadagno corretto e onesto per quello canale privilegiato ai comche fanno”. L'obiettivo di mercianti locali, servendosi questo nuovo sistema di ge- di prodotti di qualità e sostione, spiega La Forgia, è prattutto fatti in zona. che vi sia una partecipazioFabio Mazzari ne del personale non solo


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Un pomeriggio di settembre del 1943 I

l 9 settembre del all’Isla del Rey nelle Baleari,i, 1943, al largo delle poi a Caldes de Malavellaa Bocche B h di d Bonifacio, la nave vicino a Barcellona, fecee fu colpita dalle bombe tede- finalmente rientro in Italiaa sche che l’affondarono in nell’estate del 1944. Per tuttaa o pochi minuti durante la na- la vita ha conservato sul suo vigazione di allontanamento corpo i segni del terribilee dalla base della Maddalena bombardamento, esibendolii ooccupata dai nuovi nemici. come una testimonianza stoi rica sempre presente, segni Iniziò così la spietata rappresaglia verso l’Italia, col- di un’esperienza eloquentee npevole di aver abbandonato che aveva la forza di un lino l’alleato il giorno precedente. guaggio e di un messaggio intenso e profondo. Mi ha a In quel disastroso bombarndamento perirono 1393 ma- sempre raccontato dell’incredibile esperienza vissuta a rinai, di cui 5 provenienti dalla provincia di Alessandria. sulla corazzata ma con quell nsenso di pudore che conAltri originari di Alessandria, traddistingue gli uomini dii Tortona, Cassano si salvaroo mare. Papà si è ricongiunto no e fra costoro anche mio p g sull con tutti i suoi compagni padre Domenico Mandirola. el Roma il 2 ottobre del Gravemente ferito in quel 1990. terribile pomeriggio di inizio settembre riuscì a soprava Mario Mandirola vivere e, dopo essere stato (figlio del sottoufficialee ricoverato per lunghi mesi Domenico Mandirola))

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Una pagina di storia che deve farci riflettere U

La corazzata Roma tempo a Brindisi, mentre Mussolini veniva fatto prigioniero al Gran Sasso - fu reso noto l'8 settembre lasciando le truppe senza ordini e in balia della rappresaglia tedesca. Il risultato fu, da un lato la nascita della Resistenza che per definizione fu lotta popolare, politica e militare e, dall'altro, episodi di eroica dignità degli uomini in divisa come quelli della corazzata Roma e di Cefalonia dove 8.400 soldati agli ordini del Gen. Gandin, rifiutando di cedere le armi, furono massacrati. Gian Battista Cassulo

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el numero di Giugno 2013 abbiamo pubblicato a pag. 35 il resoconto della presentazione del libro “Una tragedia s italiana” a firma dello scrittore i s sanremese Andrea Amici, avven nuta a Bosco Marengo nella sala stampa del World Political Forum di Santa Croce. Il libro W tratta i tragici fatti che portarono all'affondatr m mento della corazzata Roma, avvennuto il 9 settembre 1943. Oggi vi proponiamo una testis monianza fattaci pervenire dal figlio di un mam rinaio che su quella corazzata era imbarcato. È r questa la fotografia di quanto le decisioni poliq tiche, se condotte nella difesa delle élites doti minanti e non in quelle degli interessi generali, m ricadano pesantemente sui singoli individui. Il r Gen. G Castellano, su mandato di Pietro Badoglio, il 3 settembre 1943 firmò segretamente a Cassibile con il Gen. Bedell Smith l'armistizio con s gli g alleati, che ai primi di luglio erano sbarcati in Sicilia. L'armistizio - che permise al Re e alla a classe dirigente del Paese di rifugiarsi per

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Il monumento ai marinai di Bosco Marengo

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ibri ibri scolastici

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mpia scelta di oggettistica in carta di Firenze, Ingle Inglese, Americana …


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I Sikhi in un libro

Culture che si incontrano e che si conoscono

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Un pezzo di India a Novi

aio Giulio Cesare, Giuseppe Garibaldi e Giovanni Battista Ventura. Ma anche Akali Phoola Singh, Baba Deep Singh Ji e Nawab Kapoor Singh. Questi i protagonisti di “Grandi Generali e valorosi combattenti”, testo opera della Sikhi Sewa Society, organizzazione no profit dedita alla diffusione della cultura Sikh in Italia. Il libro nasce per due grandi motivi: elogiare Guru Nanak Dev e la figura del comandante militare, centrale nella cultura della sua religione. Figura rara, perché, spiega l'autore “Per diventare un generale o un combattente bisogna avere molto coraggio e in più bisogna anche saper agire con la testa: non sempre forza e ferocia portano alle conclusioni desiderate”. Le pagine descrivono personaggi come Bhai Bachittar Singh, che per difendere il suo popolo ad Anandapur uccise in duello l'elefante drogato del Duni Chand Dhaiwal di Majitha. O come Bhai Botta Singh, che insieme ad un compagno fu protagonista di un epico scontro, due contro 100 guerrieri Moghul. Forse, però, il più grande esempio di valore e capacità tattica è Kapur Singh: considerato da alcuni il secondo padre del Sikhismo, vinse numerose battaglie e contribuì alla costruzione della fortezza sacra di Amritsar. Matteo Clerici

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ra le mie letture giovanili, quelle di Salgari erano le più affascinanti. Tra esse mi è rimasta impressa quella sui “Misteri della giungla nera” con Tremal Naik, la sua tigre e Sandokan. Vedere il 12 luglio un intero esercito di Sicki nei loro costumi tradizionali giunti a Novi per uno spettacolo culturale, non solo mi ha emozionato ma è stato come se mi si fossero materializzate per un attimo davanti agli occhi quelle pagine e un pezzo di India, il Punjab, in una sorta di “globalizzazione” del ricordo. G. B. Cassuloo

Arquata A t S Scrivia: i i una rifl iflessione i sulla ll questione ti C Cementir ti

“Trattiamo per tutelare il lavoro” lavoro” N ella vicenda Cementir, che oggi si sta giocando sulle sorti dell’economia arquatese, è in atto una sorta di caccia alle streghe che vorrebbe mettere in contrapposizione sindacati, Comune, cittadini, ambiente e territorio. Almeno questo è quanto appare dalla lettura dei media locali. Per tentare di fare un pò di luce su tutto ciò abbiamo sentito Raffaele Tulipano, della RSU Cementir e membro della Segreteria della FILCACISL Provinciale, che di buon grado ha accettato l’invito per ribadire la necessità di dialogo tra le parti sociali, pur non negando la preoccupazione per il reale momento di difficoltà che lo stabilimento sta attraversando.

Quali strategie state adottando sotto il profilo sindacale? Ci stiamo muovendo soprattutto per salvaguardare i posti di lavoro diretti ed indiretti. Siamo impegnati in una corsa contro il tempo per riuscire ad accedere ad opportuni ammortizzatori sociali che possano evitare la chiusura dello stabilimento. E precisamente che tipo di ammortizzatori sociali? Un ventaglio di possibilità che potrebbe spaziare dalla cassa integrazione ai contratti di solidarietà che permetterebbero il prosieguo dell’attività lavorativa nell’attesa di una auspicabile ripresa dei mercati, fermo restando che in ogni

caso i disagi economici per i lavoratori non mancheranno. La priorità assoluta è però evitare i licenziamenti.

Avete trovato collaborazione da parte delle Istituzioni? Appena avuta la notizia ci siamo attivati immediatamente ed a vari livelli, Comune e Provincia, abbiamo avuto riscontri positivi.

IIll dialogo ttra r le parti sociali è l’unica possibilità dii mediazione

Nel ringraziare il nostro interlocutore, restiamo a disposizione di chiunque voglia dare voce alla propria opinione. Giacomo Ponzano Ai lettori ricordiamo l'art. 46 della Costituzione che riconosce ai lavoratori il diritto alla coogestione delle aziende.


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Sul palcoscenico un gruppo di signore di tutte le età in una rappresentazione a scopo benefico

Evento: teatro a Campo Ligure

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e è difficile far bene alla prima occasione... ancor più arduo è riuscirci la seconda volta! Eppure lo spettacolo 2013 de "Le Monelle", tenutosi prima a campo Ligure e quindi a Rossiglione, ha bissato il successo di pubblico dello scorso anno, arricchendosi di diversi aspetti più "maturi" (da un punto di vista teatrale!!). Sto parlando della maggiore disinvoltura artistica delle ragazze, in grado di riempire con ironia ed un pizzico di improvvisazione i momenti di pausa ed i cambi di scena. Sempre notevoli gli abiti e le scenografie "autoprodotte" grazie alle idee del direttore Maurizio e delle attrici: dall'estremo gruppo rock...alla classe delle soubrette col cappellino dorato, solo per citare alcune creazioni. Anche gli sketch sono stati più elaborati, prendendo spunto tra l'altro da famose scene di film (Totò e l'onorevole Trombetta da "Totò a colori", i chirurghi di Aldo Giovanni e Giacomo, tratto da "I Corti")."Ei summa"! Si, queste Monelle ci sono, vanno avanti e.... si sentono! L’incasso è stato devoluto in beneficienza all’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Quest'anno è entrata a far parte de "Le Monelle" anche Monica Ponte, che con il suo entusiasmo e la voglia di fare ha spronato tutto il gruppo! Il suo sorriso è arrivato a tutti, anche al pubblico che l'ha a lungo applaudita durante l'inchino finale. Purtroppo la vita va oltre il palcoscenico, sa essere commedia e poi tragica realtà. Ma siamo certi che il tour di Monica sta andando avanti con i successi che merita una persona meravigliosa! Monica è e sarà sempre con "Le Monelle" e con tutti noi! (m.v.c.)

Ancora sui migranti Rubrica di argomenti vari a cura di Renzo Rizzo

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e parole pronunciate da Papa Francesco a Lampedusa, mi fanno ritornare su un argomento che ho già trattato, quello della accoglienza degli immigrati. Persone che fuggono dai loro paesi, vuoi per le guerre che li attraversano, vuoi per cercare una vita migliore attratti da quello che le varie televisioni fanno vedere della vita in Occidente. Fuggire e lasciare il luogo di nascita, gli affetti famigliari, gli amici, la propria cultura, essere disposti a cambiare modo di vita non mi sembra una cosa molto facile e forse dovremmo prestare maggiore attenzione a quanti lasciano i loro paesi. Abbiamo imposto a popolazioni le più eterogenee e distanti anni luce dalla cultura, il nostro modo di vivere, cerchiamo di imporre il nostro modo di pensare, sfruttiamo le risorse minerarie ai nostri fini corrompendo uomini politici ed alimentando la corruzione, facendo sì che quanto diamo a questi paesi rimanga in mano di pochi individui che poi accumulano i soldi nelle banche occidentali. Bene ha fatto Papa Francesco a rammentarci il valore dell’uomo, il servizio che la ricchezza può fare nei confronti degli ultimi, condannando una globalizzazione che ricerca

solo il profitto. Mi sembra che dovremmo, come popoli dell’Occidente, cercare di fare in modo che ogni persona possa abitare con dignità la propria terra, praticare la propria cultura, quindi favorire la realizzazione di opere che possano permettere di arrivare a questi risultati, non attraverso solo alla donazione di cibo, cosa peraltro necessaria ma facendo in modo che le popolazioni possano produrre quello di cui hanno bisogno. So che è una cosa difficile da realizzare, perché mentre l’Italia accoglie gli immigrati che arrivano sulle nostre coste, altre nazioni del nord Europa ci rimproverano di trattarli male ma non ne vogliono nemmeno uno, se non diamo opportunità di questo tipo, ogni giorno ci troveremo a parlare, sempre e senza risultato, dei popoli che premono alle nostre frontiere. Ricordiamoci quanto è difficile in Italia spostare i dipendenti di una qualsiasi azienda di pochi chilometri nella stessa città e forse riusciremo a comprendere gli immigrati regolari o clandestini. Renzo Rizzo


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A Grondona e nel el ccastello astello d dii T Torre orre R Ratti atti d due ue a appuntamenti ppunt di musica classica

L'Accademia “Terre dei Fieschi Fieschi”” in concerto Musica classica

Musica lirica

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ltimo appuntamento dell’Accademia è stato la rappresentazione dell’opera di Giuseppe Verdi “Un giorno di regno” andata in scena domenica 7 luglio nel castello di torre Ratti e replicata domenica 13 nella suggestiva cornice del borgo antico di Sasso. (l.c.)

nche quest’anno, seguendo una tradizione ormai consolidata, l’Accademia “Terre dei Fieschi” ha messo in scena spettacoli ed eventi legati al mondo della cultura e della musica che si sono conclusi con il concerto finale di giovani musicisti, andato in scena nel bellissimo borgo di Grondona venerdì 12 luglio. I giovani concertisti dell'Accademia, dei corsi di flauto traverso, clarinetto, violino e pianoforte, sono stati accompagnati nella loro esibizione da alcuni chitarristi del Liceo Musicale di Genova. Il concerto è stato coordinato dagli insegnanti Laura Ansaldi, Massimo Boccalini, Luisa Corsini, Elio Rimondi e Federico Vallerga ed i brani offerti al numeroso pubblico presente sono stati quelli di Beethoven, Schumann, Bach e Handel. (l.c.)

L'attività dell'Accademia

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’Accademia “Terre dei Fieschi” è internazionalmente nota per i due concorsi, lirico e pianistico, che ogni anno attirano nel nostro Appennino giovani virtuosi da ogni parte del mondo. L'Accademia inoltre organizza, con caratteristiche più “locali” ma non per questo meno importanti, corsi estivi di perfezionamento, indirizzati ai ragazzi che già studiano uno strumento musicale. I giovani strumentisti hanno l’opportunità, per un’intera settimana, di lavorare intensamente sotto la guida di insegnanti specializzati e, alla fine, di esibirsi in un concerto pubblico. Luisa Corsini Nella foto a fianco il saggio di musica lirica. In basso il saggio di musica classica

L'

inchiostro fresco è stato ospite con un suo stand presso l'Expo della Valtrebbia che si è svolta dal 19 al 21 luglio nell'area espositiva “Bosco della Giaia” a Loco di Rovegno (Genova). L'Expo è stata inaugurata dal Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando nella foto a sinistra ritratto con le damigelle d'onore, Sara e Vittoria. (a.l.)

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MAGAZINE E SPORT

Agosto 2013

Podismo, ciclismo, golf, equitazione: questa è Rondinaria a

Il castello sotto assedio?

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Dico la mia... Rubrica a cura di Giacomo Ponzano

Bene il judo masonese

U 

  Il diario della giornata In viaggio verso il castello di Francavilla Bisio Sul Rio Grande? No, in riva al Lemme I cavalli son stanchi... bisogna portarli all'abbeveratoio www.scuderialabellaria.it

I

l castello sotto assedio? No, sono i cavalieri, della “Scuderia La Bellaria” di Novi, immortalati dal nostro obiettivo. Tra lo stupore e la sorpresa della gente, in una calda giornata di luglio, una decina di cavalli (e cavalieri) ha coperto infatti un itinerario che si è snodato da Novi Ligure a Mornese, attraversando boschi, prati, vigneti e torrenti. La prima parte del viaggio, fino a Francavilla, è stata svolta in gran parte su strade provinciali,

ltimo appuntamento stagionale per i judoka masonesi, al “Garassini” di Loano (SV), per il torneo internazionale riservato alle classi esordienti e cadetti. Nonostante il caldo buon livello tecnico generale e buona prestazione degli atleti della Polisportiva Masone che ha chiuso la stagione con altre due prestigiose medaglie. Nella categoria esordienti 55 kg maschili Danielli Yama ha vinto la “finalina” aggiudicandosi la medaglia di bronzo mentre nella categoria cadetti 48 kg femminili Sara D’agostino ha condotto una gara perfetta fino alla finale risultando purtroppo sconfitta sul “filo di lana” da una atleta belga. Nulla da fare per Francesco Pastorino che paga ancora alto il prezzo di avere cambiato categoria di peso. Fuori al secondo turno nei 50 kg esordienti maschili. “Concludiamo oggi una ottima stagione - ha commentato Franco Benotti, tecnico della società, dando appuntamento per la metà di agosto quando riprenderanno gli incontri - siamo tutti stanchi ma soddisfatti, ora un periodo di vacanze per tutti… ce lo meritiamo…”

con i cavalli incolonnati in fila indiana, ed una appprezzata gentilezza da parte di utenti “motorizati”.”. Ma poi i cavalieri hanno potuto godersi l'ambientee e, loro più congeniale, a partire dai guado del Lemme, con rilassante sosta mangereccia sulle sue rive e poi... via su piacevoli strade sterrate in mezzo al rverde di Rondinaria fino a Mornese. Una bella giornata, sia per i giovani cavalieri che per i cavalli. Fioravanti Patronee

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l’inchiostro fresco

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Agosto 2013

Campioni italiani

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asquale Barbato e Sabina Nadia Paolini di Ovada (Al) hanno vinto il Campionato Italiano di Liscio Tradizionale Piemontese Cat. 56/61 Classe A2. Sono ballerini della Scuola ASD WB Dance di Alessandria. I campionati italiani si sono svolti a Rimini da 8 al 14 luglio. La coppia ovadese è giunta sul podio più alto dopo un anno di successi. Arnaldo Liguori

In bici all'insegna dello sport e del turismo locale

Sulle strade di Rondinaria Ill Gran Tour di Rondinaria nel R ccorso orso delle de quattro edizioni basaluzzesi ha donato 1250 euro alla Croce Verde e 950 950 alla alla Protezione Civile. ille.

I piazzamenti della coppia Barbato - Paolini Liscio Tradizionale Piemontese Classe A2: 1° posto Coppa Italia a Varazze 1° posto Coppa Italia a Valeggio sul Mincio 1° posto Trofeo New Europe Dance 1° posto Trofeo Terpsichore a Casale M.to 1° posto Gold Master Torino 1° posto Trofeo Charly Brown Acqui Terme 1° posto Royal Dance Cup – La Spezia 1° posto Campionato Italiano a Rimini Nelle Danze Standard B3 1° posto Campionato Provinciale 1° posto Campionato Regionale 6° posto in Coppa Italia su 32 coppie a Varazze 6° posto in Coppa Italia su 38 coppie a Verona 20° posto 20 t aii Campionati C i ti It Italiani li i su 94 coppie i

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l 16 giugno gi è stata u una na data impo importante ort rtan a te per iill ci ciclismo piemontese: è andato di scena a Basaluzzo il “6° Gran Tour di Rondinaria”, cicloturistica molto attesa dal circuito del basso Piemonte e non solo. “La ciclo è andata benissimo i partecipanti er erano 101 – ci ha detto Angelo Dal Ponte, il “patron” delll gara - Il fatto di averla inserita nel campiode della na n att provinciale delle ciclo ci ha aiutato in questo a nato ssenso se en ns insieme al bel tempo”. Il percorso si è snodato lu un ng le più belle strade panoramiche dell’Oltregiolungo go o eed ha avuto un momento piacevole con la sosta pr rees la Cantina sociale di Mantovana dove, accolti presso da al Direttore, Lorenzo Romano e dall’addetta alla dal se eggr segreteria, Barbara Scarsi, si è gustato buon vino e focaccia. La manifestazione sportiva, dopo circa tre fo occa or ree di pedalate, si è conclusa con una simpatica voore la atta sul traguardo di Basaluzzo, accolta dal Sindaco lata Gia G an Gianfranco Ludovici e da un rinfresco preparato dallaa b bocciofila. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un p aac gara degno delle più importanti gran fondo. Le pacco ot ttto donne presenti hanno ben figurato e sono state otto pr reem premiate dall'ospite d'onore, il Campione Italiano Super Su up Gentlemen UDACE in carica, Franco Strano u (nella (n neel foto). L'intero ricavato della manifestazione è an nd a favore di Croce Verde e Protezione Civile di andato Ba B as Basaluzzo. Appuntamento al prossimo anno. Arnaldo Liguori

Terzo Trofeo “Natale Orlando” Orlando”

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nche quest'anno grazie alla collaborazione di Inchiostro Fresco e dell'ASD Makein Box, il Comune di Basaluzzo ha organizzato il 27 luglio il 3° Trofeo “Natale Orlando”, tradizionale passeggiata cicloturistica d’estate per bambini e bambine fino 12 anni accompagnati da genitori e nonni. Partiti dal Bar della Bocciofila nel centro sportivo di via S. Maria alle ore 17.00 il gruppone è partito alla volta di Francavilla dove la Pro Loco ha preparato un “energetico” ristoro. Il ritorno verso Basaluzzo è stato caratterizzato dalla solita allegria e all'arrivo al Bar della Bocciofila a tutti i bambini e bambine assieme al ristoro finale è stato consegnato un ricordino. Una bella iniziativa che fa coda al “Gran Tour di Rondinaria”. (a.l.)

La Carrozzeria Merlino è sostenitrice del Gran Tour di Rondinaria e della squadra ciclistica Make in box Pernigotti di Novi Ligure. Alla Carrozzeria Merlino per il suo impegno nel mondo del ciclismo, un ringraziamento da parte di tutti gli appassionati delle due ruote


La posta de “l’inchiostro”

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“Papà non correre, pensa a noi”

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Caro C aro G Gian ian B Battista atti

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el numero de “l’inchiostro fresco” di aprile ho letto il pezzo titolato “La strage del Bric Manfrei” a firma di stale dello Stato o ausiliari del ali. Se per un qualsiasi tragico o Enrico Piccardo e mi sono stupito per l'approssimatraffico. Le statistiche eviden- motivo io dovessi rimaneree zione dei contenuti che lasciano spazio a supposizioni di ogni z ziano che il maggior numero ucciso, o peggio, gravementee Partire dagli scritti di Pansa per avere riferimenti stog e, genere. di morti per incidente stradale menomato per un incidente, rici obiettivi è già, a dir poco, una pretesa. Non mi pare storir si concentra negli orari in cui spero di pesare pesantementee c corretto citare solo la formazione a cui si sarebbero s- camente ci si reca a lavoro probabil- sulla coscienza di chi ha omesa arresi i marò della X Mas e non indicare quale altra formazione mente (anche) perché non c'è so il giusto controllo. prese in consegna i prigionieri. Probabilmente si trattò di uno p neanche una foto odi un vigile d dei proliferati gruppi insurrezionali, perché la Brigata “Vecchi” Gianluigi Repettoo in cartonato in dimensioni redella “Mingo”, così come quelle della “Pinan-Cichero”, della d “C “Cichero” e delle altre formazioni partigiane confluite in Liguria, furono impiegate e impegnate nell'ottenere il disinnesco delle f mine m nel porto, nelle strade, nelle ferrovie e nelle fabbriche della zona industriale, che i tedeschi in ritirata avevano intenzione di d far brillare, nonché a costringere alla resa gli ultimi presidi d degli occupanti ancora in armi. La “Mingo” comunque non ebbe competenza territoriale nella zona indicata delle esecue zioni, che voglio sia chiaro assolutamente non giustifico, anzi z condanno senza esitazione, ma parimenti non accetto la narc razione del Piccardo come ombra da calare sulla Resistenza, r che c distinguo dall'insurrezione, e meno ancora sui partigiani, che c distinguo dagli insorti specie da quelli di fine, o dopo, l'aprile 1945. Altra stranezza è quella di supporre che le vittime p della “strage” siano oltre duecento, parlare di numerose fosse d e recuperare solo 61 cadaveri non identificabili, nonché nudi, quindi di chissà chi, visto che in alcuni casi di fucilazione alcuni q reparti della Wermharct, i così detti “mongoli”, usavano spor gliare i condannati per vendere poi il recuperato. Non mi semg bra b accettabile esporre in questo modo un episodio dell'ultima fase f della guerra. Per un confronto ti rammento che, scrivendo del d rastrellamento Benedicta, dopo aver indicato il numero dei nostri Caduti in “oltre 400, fummo costretti a fornire i nomi n dei: d 173 partigiani caduti combattendo, o fucilati, nei giorni del rastrellamento, indicando anche la loro formazione di apparr l 13 giugno 2013 è anda- tutto per il testo drammatico o tenenza; dei 12, fra i 59, patrioti fucilati al Turchino di cui non t to in scena lo spettaco- che parlava del tradimento, o, fummo in grado di precisare la formazione; dei 21 nostri comf lo teatrale “Betrayals”, amicizia e irresponsabilitàà pagni dispersi la cui sorte è tuttora ignota e dei 207 partigiani p presso il comune di Pastu- nell’Inghilterra degli anni 60. p 0. delle Brigate “III Liguria” e della “Autonoma Alessandria” d rana (AL). Spettacolo per la Elena Aru ripartirà con il lar accatturati in quei giorni, o presentatisi a seguito dell'ingannevoconclusione c del laboratorio boratorio teatrale ad ottobree le bando di amnistia, deportati nei conzetrations lager di Mateatrale condotto dall’inse- presso il comune di Pasturat atthausen e Gusen e “passati per il camino”. Non solo ma, per gnante e regista Elena Aru na, grazie alla collaborazionee g d dovere di cronaca, fummo in grado di indicare anche i reparti, nel n periodo da ottobre 2012 e alla sensibilità del Sindaco o italiani e tedeschi, che operarono le esecuzioni in territorio meit a maggio 2013 sempre pres- Giuseppina Pomero. (a.l.)) tropolitano. Credo sia questo il modo corretto di dare notizia t so s il Comune. La risposta e testimonianza sugli avvenimenti dei quali la storia dovrà un del d pubblico è stata molto ggiorno scrivere a futura memoria. Per info: presente e i ragazzi sono stap ma.ela2012@libero.it ti t molto professionali sopratCordialmente Franco Barella

Laboratorio teatrale

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Informiamo che il responsabile della logistica e della diffusione de “l'inchiostro fresco” è Umberto Cecchetto. Per avere il giornale contattarlo al numero

347 055.24.38

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o una domanda da porre a chi di dovere: “Perché quasi tutti i giorni io devo rischiare di essere ucciso o gravemente ferito recandomi e/o tornando dal luogo di lavoro?” Se avessi voluto una vita avventurosa, avrei fatto il militare o l'agente segreto e non l'impiegato! Percorro quotidianamente la strada che da San Cristoforo porta ta tua Francavilla, quindi a Pastuurana per arrivare a Novi Ligure. Tra le 6:30 e le 7:30 e tra ra le 13:30 e le 14:30 è il far west st della strada, non esiste legge ge del codice stradale. Furgoni ni che sfrecciano e sorpassano no in curva, motociclette che he vanno talmente veloce da non n riuscire nemmeno a leggerne ne il numero di targa, automobili ili in gara di velocità nemmeno no fosse Monza. lo sono stufo! o! L'ultima volta sono quasi stato to investito da uno che ha preso o la curva del peso di Francacavilla troppo velocemente e ha sbandato ma questo è solo l'ulultimo di una lunga serie. Probababilmente sbaglio io a cercare re di tenere il limite consentito. to. D'altronde persone con una na limitata capacità intellettiva va si sentono autorizzati a commportamenti illeciti e pericolosi si grazie alla totale latitanza di chi quelle leggi dovrebbe far ar rispettare, per essere più chiaiaro: in quindici anni di frequenntazione di quella strada non ho mai incontrato nelle suddette te fasce orarie nessun rappreresentante di polizia, polizia ia stradale, polizia provinciale, le, polizia comunale, carabinieri, ri, guardia di finanza, corpo forere-

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