Ticino7

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numero

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L’appuntamento del venerdì

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R$)(*+-%$ Atletica leggera A%(*# Media e privacy L,(%&' Val di Mello V'+-$ Sabrina Pedrocchi

Corriere del Ticino • laRegioneTicino • Tessiner Zeitung • CHF 3.– • con Teleradio dall’8 al 14 agosto


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numero 32 6 agosto 2010

Impressum

NICOLETTA BARAZZONI . . . . . . . . . . . . .

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ALESSANDRO TABACCHI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Agorà Media e privacy. Quando la macchia rimane... Luoghi Val di Mello. La valle di Utopia

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Tiratura controllata

Vitae Sabrina Pedrocchi

Chiusura redazionale

Reportage Atletica leggera. Tre passi da terra

89’345 copie (72’303 dal 4.9.2009) Venerdì 30 luglio

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STEFANIA BRICCOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E. ALLI; FOTOGRAFIE DI R. DRESTI . . . . . . . .

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Astri / Giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Editore

Teleradio 7 SA, Muzzano

Direttore editoriale

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Peter Keller

Redattore responsabile Fabio Martini

Coredattore

Giancarlo Fornasier

Photo editor

Privacy e altri paradossi

Reza Khatir

Amministrazione via Industria 6933 Muzzano tel. 091 960 33 83 fax 091 960 31 55

Direzione, redazione, composizione e stampa Società Editrice CdT SA via Industria CH - 6933 Muzzano tel. 091 960 31 31 fax 091 968 27 58 ticino7@cdt.ch www.ticino7.ch

Stampa

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In copertina

Lugano, Campionati Svizzeri di Atletica Leggera: la prova di salto in alto Fotografia di Roberto Dresti

Cari lettori, l’articolo di apertura presente su questo numero, a firma Nicoletta Barazzoni, affronta il tema, assai delicato, dell’esposizione pubblica prodotta dai mass media in relazione alle indispensabili regole di tutela della privacy delle persone. Certamente, rispetto a quanto accade in Italia o in altri Stati, nel nostro paese vige un certo rigore sotto questo punto di vista: basti fare una comparazione con il tam tam mediatico che nella Penisola ha avuto per oggetto la studentessa americana Amanda Knox, giudicata colpevole dell’omicidio della compagna inglese Meredith Kercher, per rendersene palesemente conto. Ma al di là dei diversi comportamenti e impianti normativi a riguardo, il tema della privacy resta uno dei più controversi dei nostri tempi. Se da un lato, infatti, viene enfatizzata la sua difesa attraverso una serie di dispositivi normativi, dall’altro si assiste allo sgretolamento della propria “intimità” sia per ragioni riconducibili alla sicurezza collettiva, sia a causa delle seduzioni narcisistiche offerte dalla rete, vera e propria vetrina globale in cui tutti possono inserire un proprio profilo. Dai i body scanner negli aeroporti alle telecamere situate in ogni angolo di città, dai cellulari, diventati veri e propri marker della nostra presenza alle stesse carte di credito, siamo rintracciabili e visualizzabili in ogni istante. Non contenti ci esponiamo ulteriormente, solo per il desiderio di apparire, di offrire una testimonianza del nostro semplice esistere. A questo punto viene da sorridere quando ci chiedono di firmare le famose dichiarazioni sulla privacy che sanno più di burla che di tutela. Si tratta di due ambiti, quello che nasce dalle esigenze di sicurezza

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e quello che invece scaturisce dal bisogno di “esserci” e di mostrare se stessi, assolutamente distinti ma che finiscono inevitabilmente per intersecarsi. Facciamo un esempio, solo apparentemente banale: quasi ogni giorno notiamo una persona in macchina durante il tragitto verso il lavoro; prendiamo il numero di targa e dal sito della Sezione della circolazione risaliamo al suo nome, cognome e indirizzo. Proviamo a questo punto a inserire i dati così ottenuti nel motore di ricerca di Facebook o di altri siti analoghi. Con buone probabilità incontreremo il nostro automobilista e, se siamo in grado di leggere le informazioni che abbiamo davanti, ricaveremo parecchie notizie riguardo alla sua vita, ai suoi gusti, alle sue abitudini oltre a conoscere i nomi (e non solo) di alcune persone della sua cerchia di conoscenti. Se poi usiamo Google Maps avremo un’immagine della sua casa e ci saremo fatti un’idea del tipo di status di cui il nostro “mister X” gode. Ma, ci chiediamo, la privacy non dovrebbe riguardare anche la conoscenza di ogni violazione della nostra sfera personale? È forse questa la privacy o siamo piuttosto andati oltre ogni possibile garanzia di riservatezza, con gravi implicazioni anche sul piano della sicurezza personale (immaginiamo che a compiere questo tipo di ricerca, che non viola nessuna norma, non sia un semplice curioso ma un individuo o un’organizzazione che opera per fini criminali)? Quale confine resta dunque fra noi e gli altri? Considerata un diritto fondamentale dell’individuo, la privacy non dovrebbe essere trattata con maggior attenzione dagli organi politici e giuridici? O si tratta solo dell’ennesimo paradosso? Cordialmente, Fabio Martini

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Quando la macchia rimane…

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Agorà

Che cosa accade quando i media sbattono “il mostro in prima pagina” ma, in seguito, la notizia viene smentita? In che modo il cittadino, accusato ingiustamente, può difendersi dalla pubblicazione di notizie false che lo riguardano in prima persona?

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empo fa, il caso del padre di una bambina di due anni, accusato d’aver abusato della figlia, rimbalzò su tutti i giornali. Quando i medici fornirono la perizia che stabiliva la presenza di un tumore all’ano, escludendo quindi la violenza sessuale, la smentita venne però relegata nelle ultime pagine dei giornali. Se da un lato le leggi e le direttive, influenzano il sistema dell’informazione, dall’altro esse forniscono una serie articolata di strumenti che permettono al soggetto danneggiato di difendersi. L’anello debole della catena ha dunque il diritto – e la concreta possibilità – di fare ricorso. Queste garanzie istituzionali super partes, che fungono anche da deterrenti in caso di illegalità o violazioni, sono indispensabili per tutelare il cittadino e, al contempo, assicurare l’imparzialità nell’informazione.

Il giornalista, questo sconosciuto? Il giornalista deve accertare la verità della notizia e controllare l’attendibilità della fonte. Quindi non può fidarsi di notizie rese pubbliche da altre fonti informative, come altri giornali o agenzie, ma deve verificare personalmente e direttamente le informazioni in suo possesso. Egli si impegna a non discriminare nessuno. Ha l’obbligo di garantire il diritto alla libertà d’espressione e alla riservatezza di ogni cittadino. Non può pubblicare notizie sulla vita privata altrui, se non quando vi sia un chiaro interesse pubblico e un coinvolgimento preponderante che giustifichi la pubblicazione della notizia. Non sempre il giornalista può rivelare l’identità delle persone coinvolte (per esempio, nel caso di violenze sessuali o pericolo per i familiari). Egli deve inoltre assicurare, alla persona coinvolta, la possibilità di rettifica e replica. Il diritto di risposta è infatti contemplato nel Codice civile svizzero. Qualora il cittadino fosse

stato coinvolto in una notizia pubblicata sulla stampa, sentendosi offeso nella sua dignità o trattato ingiustamente da informazioni infondate, ha il diritto di richiedere la ritrattazione delle notizie inesatte o ritenute lesive.

Gli organi di ricorso L’Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva1 (AIRR) – le cui attività si basano sulla Costituzione federale e sulla Legge Federale della Radiotelevisione – è una commissione nominata dal Consiglio federale che decide sui ricorsi relativi a trasmissioni radiotelevisive, mandate in onda da emittenti svizzere. Si rivela interessante per il cittadino capire in che modo indirizzarsi alla commissione. Il primo passo da compiere, nel caso in cui si abbia un reclamo da inoltrare, è quello di rivolgersi all’ombudsman (comunemente detto mediatore) che funge da garante tra l’emittente e i ricorrenti. Egli invia alle parti un rapporto scritto sui risultati delle sue indagini. Solo in un secondo tempo, nel caso in cui la persona che ha inoltrato il reclamo non sia soddisfatta, verrà fatto ricorso alla Commissione che dovrà accertare se c’è stata una violazione del diritto. Se del caso si ingiungeranno, all’emittente, provvedimenti necessari per evitare il ripetersi di violazioni analoghe. La decisione finale può essere sottoposta al Tribunale Federale. I criteri secondo i quali l’AIRR prende le sue decisioni si basano sul rispetto dei principi dell’oggettività e della pluralità delle opinioni. Considerando che i programmi devono presentare correttamente gli avvenimenti nella loro molteplicità, si deve esprimere adeguatamente la pluralità delle opinioni, mentre le opinioni personali e i commenti del giornalista devono essere riconoscibili come tali; è importante anche l‘adempimento del mandato culturale (compresa l’offesa


alla morale pubblica, la banalizzazione o l’esaltazione della violenza). Il Consiglio svizzero della stampa2 è a disposizione del pubblico e dei giornalisti, come organismo competente a ricevere reclami concernenti l’etica dei mass media. Ricordiamo il famoso caso dell’ambasciatore Borer che venne sottoposto al Consiglio svizzero della stampa che espresse le sue considerazioni critiche in merito. Fra gli organi della Cooperativa per la radiotelevisione nella Svizzera italiana (CORSI)3 per la difesa dei cittadini (che sono gli utenti dell’emittente) troviamo il Consiglio del pubblico e il mediatore o ombudsman (per la Svizzera italiana è l’avvocato Gianpiero Raveglia). Il primo assicura stretti contatti fra i responsabili dei programmi e il pubblico (radioascoltatori e telespettatori), mentre il secondo deve vagliare i reclami che gli vengono sottoposti, tentando di conciliare le parti. “Medialex”4 è una rivista che si muove nella giungla dell’informazione, un ambito definito dai suoi responsabili come un’attività ad alto rischio. L’obiettivo di “Medialex” è quello di aiutare ciascuno a ritrovarsi nella giungla del diritto della comunicazione, nel rispetto di un’informazione pratica e completa, con analisi approfondite sui soggetti giuridici attuali. Avvocati, funzionari e giuristi, confrontati professionalmente con il settore della comunicazione, possono attingere a notizie che servono anche ai giornalisti, agli editori, ai diffusori di radio e televisione, ai produttori di audiovisivi, ai pubblicitari, ai responsabili dei servizi di informazione e di relazioni pubbliche. “Medialex” stima il margine offerto dal diritto pubblico e privato.

Una lesione non facile da risarcire

Note 1 www.ubi.admin.ch/it/ubi_organisation.htm 2 www.presserat.ch 3 www.corsi-rsi.ch/jahia/Jahia/ 4 www.medialex.ch

» di Nicoletta Barazzoni

La protezione della personalità, civile e penale, è oggetto di un’abbondante giurisprudenza, senza contare le regole sulla concorrenza illegale, il diritto d’autore, le norme penali sul razzismo, la violenza e la pornografia. È dunque fondamentale chiedersi dove finisce la libertà di stampa e dove iniziano i diritti legittimi dei cittadini. Non è semplice per il cittadino calunniato e diffamato per mezzo stampa, ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali (come, per esempio, la perdita del lavoro) o morali. In questo caso la denuncia penale nei confronti del danneggiatore può essere inoltrata alla competente autorità giudiziaria, poiché la lesione dell’onore e della reputazione rappresentano un reato punito dal Codice penale.

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La valle di Utopia

sono i titoli degli album di un gruppo di cosmic rock, ma le vie di granito sulle quali si cimentano i più grandi arrampicatori d’Europa. E un pizzico di follia freak e un senso scanzonato di amore per la natura aleggiano ancora nei sempre più numerosi frequentatori di questi monti: non è raro vedere coppie di rocciatori (qui la passione non ha sesso) arrampicare a mano libera sulle pareti lisce di un masso alto due o tre metri, mentre il loro bebè dorme felice in un seggiolino fra moschettoni e scarpette d’arrampicata. E non è qui inusuale incontrare capelloni Val di Mello. La Torre di Moai (immagine tratta dal sito www.gulliver.it) dalle facce patibolari che, mentre si portano sulle spalle il materassino per attutire le cadute nelle sessioni di bouldering, brandiscono Gli anni Settanta furono un più inimmaginabili pareti di contemporaneamente in mano forme di decennio di radicale cam- granito del pianeta, in cui alle bitto e bresaola per festeggiare la conquista biamento anche nel mondo acque sorprendentemente cridi uno spigolo, di un diedro, di una fessura dell’alpinismo. Contagia- stalline dei ruscelli fa da conancora inesplorata. ti dallo spirito dominante traltare lo sfondo grandioso Forse il vero miracolo della Val di Mello è dell’epoca, molti giovani dei serpentini verdi e rossi del questo: il suo mantenersi “autentica” anche rocciatori cominciarono ad monte Disgrazia, era rimasta se, per sei mesi all’anno, è invasa da frotte di affrontare le montagne con stranamente in disparte nel turisti domenicali, desiderosi di sperimentauno spirito nuovo: l’impor- grande gioco dell’alpinismo re per poche ore l’emozione di un giorno in tante non era più la conqui- novecentesco. Poi, intorno valle. Un turismo rispettoso. Fortunatamente sta di una vetta, ma l’atto al 1975, furono Ivan Guerini qui non ci sono orride sciovie o squallide stesso del salire, quella sorta e i suoi compagni sassisti a funivie a guastare il paesaggio, e le devastadi armonica danza che si in- portare la Val di Mello sulle zioni dell’industria della neve non si sono traprendeva nel contatto con copertine delle riviste di alviste, anzi, gli alpeggi che ornano il fondola nuda roccia. Non si voleva pinismo di tutto il mondo. valle – in condizioni di notevole degrado più dominare la Natura, ma Come a Yosemite e nelle gole solo trent’anni fa – sono stati ristrutturati in viverla. Piantare bandiere del Verdon, decine di idealisti maniera conservativa e le deliziose baite di sulle vette non era quindi la dell’arrampicata elevarono i pietra fanno bella vista di sé raccolte in pitpriorità, anzi, l’idea di soggio- livelli di difficoltà al settitoreschi gruppetti sorti al riparo dei numegare una cima era considerata mo, poi all’ottavo grado, e rosissimi massi erratici quasi un’offesa al vero spirito della montagna. Un luogo di straordinaria bellezza, fre- disseminati qua e là fra Se mai vi fu un luogo simbolo quentato da scalatori (a volte anche un po’ i boschi e i pascoli del della nascita e dello straorfricchettoni) e da moltissimi turisti attratti da fondovalle. Una curiosità: nei dinario sviluppo di questo alpinismo nuovo, che prese tanto incanto. È la Val di Mello il cui percorso primi anni Ottanta artisti locali hanno diil nome di sassismo (proprio si snoda fra suggestive pareti di granito pinto varie case della perché alle cime in sé veniVal Masino con affreschi ispirati alla vita vano preferiti i “sassi” che le strade aperte sulle placche locale e alle imprese alpinistiche, donanle componevano), questo va di granito presero nomi che do un motivo di fascino in più a queste cercato nella Val di Mello. rispecchiano bene lo spirito località. Atti semplici che svelano valori Questa valle incantevole, la- di quegli anni psichedelici: autentici: l’utopia di una vita rispettosa terale della Val Masino, il cui Oceano irrazionale, Placconadella Natura e dell’Uomo vive anche e fondovalle lussureggiante si ta dell’alchechengi, Kundalini, soprattutto di questo. snoda idilliaco fra alcune delle Precipizio degli asteroidi, non

» di Alessandro Tabacchi

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FOTO PER SEMPRE

23.07.10 16:34


» testimonianza raccolta da Stefania Briccola; fotografia di Igor Ponti

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ga, di Erminia trova Tancredi ferito e di Silvio scopre Dorinda ferita che sono alla Galleria Nazionale di Edimburgo e alla Staatliche Gemaeldegalerie di Dresda. Queste raffigurazioni sono terribilmente vive e mentre lavoravo in laboratorio avvertivo quasi il respiro dei protagonisti; a volte mi pareva di esserne circondata fisicamente… In particolare mi ha profondamente toccato l’espressione di dolore sul volto di Erminia quando trova Tancredi ferito; questa sofferenza è stata tradotta anche con particolare attenzione pittorica dall’artista che, per sottolineare maggiormente la tristezza della protagoniLa scelta del restauro come professione sta, ha dipinto una lacrima in cui sensibilità e comprensione dell’an- che le scivola sul volto. Devo riconoscere che vivo meglio tico sono fondamentali per continuare ad il restauro di alcune opere apprezzare l’arte del passato. Ma senza rispetto ad altre. Un paio di anni fa mi sono capitate delle la manualità e le nuove tecnologie... sculture lignee di una Madonintrugli, perché in Svizzera c’è na, di un San Giovanni e di un Cristo Cropiù apertura alle innovazioni cefisso che mi angosciavano ed erano una provenienti dal nord Europa, presenza gravosa. Ogni tanto mi capita di in particolare dalla Germainstaurare un dialogo segreto con le opere nia. Verso le opere antiche alle quali in fondo chiedo la collaborazione bisogna sempre nutrire una necessaria nella riuscita del restauro. forma di timore. Non dico di Devo riconoscere che il mio rapporto con avere paura nell’affrontarle, loro è generalmente buono, ma mi accorgo ma di comprendere che cosa sempre di più che c’è un momento decisinecessita quel dipinto o quella vo. Voglio dire che il quadro può attendere statua, e fino a dove il proprio molti giorni e poi arriva l’attimo in cui inizi intervento può arrivare. Non a lavorarci, perché l’opera chiama e ci si si tratta di un rifacimento a sente pronti ad affrontarla. Questo discorso nuovo, né di restituire “l’annon vale sempre… soprattutto se ho un tertico splendore” che si è perso mine di consegna. Alcune opere mi hanno per sempre, ma di fermare trasmesso grande serenità. Tra queste c’è il il degrado per fare in modo dipinto dell’Immacolata, attribuito a Carlo che l’opera si conservi negli Francesco Nuvolone, nella chiesa di Santa anni a venire. Solitamente Maria delle Grazie a Bellinzona, che mi fu mi confronto con la pittura portato dopo che era scoppiato il noto incenantica anche perché le opedio. Era danneggiato, ma ancora in buono re moderne richiedono una stato. Pareva un piccolo miracolo sapere preparazione diversa. Mi è che non era stato distrutto. L’espressione del capitato di restaurare tavole volto di quella Madonna era particolarmente lignee del Quattrocento che dolce e rassicurante. Mi fa piacere percepire trattavo come dei cristalli, il legame affettivo nei confronti di un’opera ma in genere mi occupo di e l’interessamento della committenza nelle quadri che vanno dal Seicento varie fasi del restauro: trasformano il mio all’Ottocento. intervento in un lavoro corale. Svolgo la Fra le opere che mi hanno mia attività di giorno e prediligo, quando dato maggiore emozione ci non posso farne a meno, la luce naturale che sono due tele del Guercino restituisce i colori antichi così come sono. In ora esposte in una galleria questo tipo di attività bisogna sapersi fermare privata ad Ascona. Si tratta al momento giusto, senza mai troppo eccededi repliche, eseguite prima re. Come in tutti i restauri, grandi e piccoli, del 1652 dal pittore e botteserve umiltà e pacatezza.

Sabrina Pedrocchi

Vitae

ono nata e cresciuta a Locarno sulle rive del lago, mentre ora vivo nel Gambarogno e lavoro a Losone. Non ho figli e mi dedico anima e corpo alla mia professione, un po’ per scelta e un po’ per necessità. Con mio marito condivido la passione per l’antico e una innata sensibilità che ha portato entrambi a scegliere il settore del restauro anche, se in ambiti diversi. E non potrebbe essere altrimenti, perché l’operare su oggetti antichi, siano essi libri, dipinti, sculture o altro, richiede sempre un approccio dettato dal rispetto per l’oggetto. Il restauro non è un “lifting estetico”, ma un intervento delicato che si deve amalgamare con l’opera originale mantenendo integra la sua natura. Pur non discutendo di continuo con mio marito sulla nostra attività, abbiamo uno scambio costante di punti vista e giudizi reciproci oltre a sostenerci a vicenda. E quando non dormo perché sono assillata dalle preoccupazioni che ogni opera nella sua unicità pone, avere un compagno che mi capisce perché lavora nello stesso settore è di grande aiuto. A ispirare la mia attività di restauratrice è stata l’esigenza di scegliere un lavoro artigianale in senso lato e al contempo basato su conoscenze tecniche. Il mio percorso è stato un po’ anomalo poiché dopo le scuole dell’obbligo ho frequentato il liceo linguistico e in seguito mi sono rivolta a un orientatore professionale per valutare le mie attitudini e capire che cosa avrei fatto “da grande”. Ho frequentato l’Istituto per l’arte e il restauro di Firenze, un tempio sacro del settore, dove ho scelto di specializzarmi in pittura su tela e scultura. Negli anni Ottanta in Italia si insegnava l’utilizzo di metodi e prodotti tradizionali, tramandati da secoli, con ricette segrete e bizzarre a base di colla di coniglio e impasti di farine, cereali e melassa. Ora non uso più molti di questi

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Campionati Svizzeri di Atletica Leggera

Tre passi da terra

Madre delle discipline più disparate, l’atletica leggera offre un campionario vasto e sorprendente di anatomie e fisicità: dall’esilità delle saltatrici in alto all’esplosività degli sprinter, dalla potenza dei lanciatori alla tensione dei maratoneti e dei corridori, senza dimenticare i decatleti e gli specialisti nelle discipline più tecniche. Abbiamo seguito il recente Campionato Nazionale Svizzero che si è tenuto a Lugano, un appuntamento centrale per l'atletica elvetica

testo di Elisabeth Alli; fotografie di Roberto Dresti


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egina per eccellenza fra tutte le competizioni sportive e indiscutibile attrazione olimpica, l’atletica leggera è tra gli sport più popolari e “democratici” del pianeta. Come nel nuoto le competizioni femminili si tengono in contemporanea con quelle maschili, rendendo palpabile il sentimento d’emulazione fra i concorrenti. Sebbene sussistano delle differenze nei risultati e in alcune competizioni – le atlete praticano l’eptathlon (7 discipline) mentre gli uomini misurano la loro polivalenza nel decathlon (10 discipline) –, la parità dei sessi è di fatto raggiunta. Durante gli ultimi anni, inoltre, specialità come il salto con l’asta e il lancio del martello sono state rese accessibili anche alle atlete donne. In vista del prossimo appuntamento nazionale, il Weltklasse di Zurigo – che proporrà senza dubbio un ventaglio di campionissimi (o quasi) dagli Europei di Barcellona – proviamo a familiarizzare con l’atmosfera che fa da sfondo alle diverse discipline. Iniziando dalle gare della famiglia dei salti (salto in alto, in lungo, triplo e con l’asta), non possiamo non menzionare le due atlete di casa nostra Beatrice Lundmark (salto in alto) e Irene Pusterla (salto in lungo) in lizza agli ultimi Campionati di Barcellona con, rispettivamente il migliore risultato in carriera (189 cm) e un balzo di 676 cm (la migliore prestazione svizzera di tutti i tempi). In queste due discipline come pure nel salto triplo, l’atleta dispone di sei tentativi durante i quali deve raggiungere l’apice della concentrazione al fine di esprimere al meglio il suo potenziale psicofisico. Preparando mentalmente la propria rincorsa prima di spiccare il volo, l’atleta esorta volentieri il pubblico affinché scandisca con gli applausi il ritmo allo slancio che precederà lo stacco. Una scena che può essere osservata per ogni tipo di salto, ma con maggiore intensità nel salto in alto, dove la pedana si trova in prossimità delle gradinate. Il pubblico segue col fiato sospeso ogni prova, spesso nascondendo gli occhi dietro le mani per l'emozione. Questione di scatto Nelle gare di velocità (100, 200 e 400 metri piani), la figura più curiosa e interessante, dopo ovviamente l’atleta, è senza dubbio lo starter soprattutto da quando – quest’anno – è stata


sotto Nelle gare di salto il risultato è dato dall'alchimia fra velocitĂ e coordinazione. Capita spesso che le gare si vincano per pochi centimetri‌

in apertura Una bella immagine di Irene Pusterla durante il Campionato Svizzero di atletica. Pochi giorni dopo l'ottima performance di Lugano, ha mancato per un soffio la qualifica alla finale degli Europei di Barcellona


Il lancio del giavellotto è una disciplina tra le più tecniche. Non è affatto scontato far decollare “l’aggegio” nella giusta direzione e con sufficiente forza

Il giavellotto degli uomini pesa 800 grammi, mentre per le donne ha un peso di 600 grammi


Lo scatto, con la gara dei 100 metri in testa, resta fra le grandi attrazioni del pubblico

introdotta la “partenza falsa eliminatoria”. Questa nuova regola implica la squalifica dell’atleta che scatta anzitempo, impedendogli di disputare la prova. Provvedimento adottato per venire incontro alle richieste dei media che desideravano eliminare i ritardi generati dalle false partenze, ecco che per gli specialisti le gare di scatto ad alto livello perdono una parte del loro fascino. Daniele Angelella quattrocentometrista e medaglia d’argento agli scorsi Campionati Svizzeri a Lugano non ha però avuto problemi con questa nuova norma e, sorridente come al solito, guarda alla prossima stagione con grande ottimismo. Le competizioni di fondo e mezzo fondo (800, 1.500, 5.000, 10.000 metri inclusa le siepi) vedono in prima linea il continente africano con gli atleti algerini, marocchini, keniani ed etiopi in lotta per l’attribuzione delle primissime posizioni dei meeting della Diamond League (una sorta di Champions League dell’atletica leggera).

Particolarmente temuti a causa delle rovinose cadute, gli ostacoli sono alti 1,067 metri (3 piedi e 6 pollici) per gli uomini e 0,84 metri per le donne

Nelle gare a ostacoli (100H, 110H, per gli uomini, 400H), di cui fanno parte anche i 3.000 siepi, è richiesto all’atleta di superare gli ostacoli collocati sul percorso, mantenendo coordinazione e fluidità nel movimento. Un esercizio per nulla semplice che può portare a fragorose cadute. Le più spettacolari sono sicuramente quelle dei 3.000 siepi dove l’atleta può finire nella pozza riempita d’acqua, posizionata nella curva dei 200 metri. Le gare su strada (la maratona e i 20 e 50 chilometri di marcia) sono gare di resistenza in cui l’atleta deve dosare gli sforzi con parsimonia in vista degli sprint finali, attesissimi dal pubblico comodamente seduto nelle tribune dello stadio. Dulcis in fondo i lanci; spesso negletti dal grande pubblico, i lanciatori sfoggiano una muscolatura più o meno possente a dipendenza dell’attrezzo lanciato (peso, giavellotto, martello o disco). Inoltre, in barba a quanto si possa pensare, i lanciatori del peso sono in grado di tradurre la loro potenza sui 100 metri piani ottenendo risultati di tutto rispetto.


Âť illustrazione di Adriano Crivelli


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Astri gemelli

cancro

I transiti di Marte e Giove favoriranno un crescente interesse per le attività sportive. Il momento appare davvero ideale per iniziare una dieta disintossicante. Incontro sentimentale con un/una collega di lavoro.

Grazie ai diversi pianeti in transito nella vostra quinta casa solare si apre un periodo importante, soprattutto per quanto riguarda gli affari di cuore anche con persone più grandi di voi. Eviate investimenti avventati.

Traslochi e ristrutturazioni in vista vi porteranno a liberarvi del vecchiume. Particolarmente intensa la Luna dell’8 agosto. Cercate di tenere a freno la vostra emotività. Cambiamenti per i nati nella prima decade.

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A partire dall’8 agosto, la vostra vita di coppia sarà segnata dall’ingresso di Venere nell’amico segno della Bilancia. Convivenza, matrimonio, svolte decisive nella vita a due. Opportunità per i nati in luglio.

A partire dall’8 agosto a causa dei passaggi di Marte e Venere, i nati in agosto si sentiranno proiettati verso la conquista di tutto ciò che è più piacevole. Vita sociale in fermento e qualche spesa voluttuaria.

Grazie al transito di Marte saranno particolarmente favoriti coloro che per le proprie vacanze sceglieranno una meta avventurosa all’insegna dello sport. Stanchezza tra il 13 e il 14 agosto.

Incontri sentimentali semiclandestini coperti da un alone di mistero. Diversamente sentimenti di abnegazione in favore del partner. Gelosie e passioni tra il 9 e il 10 agosto alimentate da una bizzarra Luna.

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Il transito lunare favorisce l’incontro con altre culture. Momento ideale per iniziare in allegria le vacanze estive. Problemi di comunicazione per i nati nella seconda decade provocati dalla quadratura con Mercurio.

Con Venere e Marte in quadratura tenderete a essere stimolati dagli aspetti più istintivi della vostra sessualità. Dal 13 agosto in poi dovrete comunque stare attenti a tenere a freno la vostra emotività.

Fate di tutto per trovarvi all’interno di una situazione serena in compagnia delle persone più care. Grazie ai transiti positivi di Marte e Venere, seduzione e incontri amorosi per i nati nella prima decade.

Tra l’11 e il 12 agosto la Luna si troverà in opposizione nella vostra settima casa solare. Inquietudini con il partner provocate da sbalzi umorali. Cercate di essere meno critici. Mettetevi nei panni dell’altro.

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Orizzontali 1. Si rimboccano sempre le maniche • 9. La coppiera degli Dei • 10. Pari in pesca - 11. Il Cellamare • 12. Ritrovi per buongustai • 15. Due al cubo • 16. Fa dolere le orecchie • 17. Ho Chi Minh • 19. Mezza tara • 20. Articolo romanesco • 21. Se li gode il ricco • 22. Il fiume di Bottego • 23. Lo era Diana • 25. Non zuccherata • 26. Spiaggia • 28. Rabbia • 30. Il primo alimento • 32. Il figlio di Anchise • 33. Articolo tedesco • 34. Negazione • 36. Il noto Ramazzotti • 38. Vale a dire • 41. Sud-Est • 42. Cricca • 44. Le Lipari • 46. Passeggiate in compagnia • 49. Vasto continente • 51. Grosso camion • 52. Turchia • 54. Dicono Messa • 56. Ovvero • 57. Lo teme l’oratore.

• 14. Antico Testamento • 18. Regione etiope • 24. Né questo, né quello • 27. Istituto Tecnico • 29. Attraversa Berna • 31. Velivolo • 35. Starnazza • 37. Rotture religiose • 39. Un laureato • 40. Si valuta quella dei danni • 43. Fa coppia con lui • 45. Una nota e un articolo • 47. Trafila burocratica • 48. Il nome di Clapton • 50. Le iniziali di Pappalardo • 53. Radio Svizzera • 55. Consonanti in ruota.

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Verticali 1. Noto film di Monicelli • 2. Risiedere, dimorare • 3. Abiti • 4. Colpevole • 5. Può essere anche un gioco enigmistico • 6. Mammifero australiano • 7. Mandare l’auto in demolizione • 8. Delfini di fiume • 13. La indossa il giudice

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» a cura di Elisabetta

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Tra il 9 e il 10 agosto la Luna attraverserà il segno amico del Leone: la vostra vita potrà avere una improvvisa impennata. I nati nella prima decade dovranno tenere a freno la propria aggressività.

La soluzione verrà pubblicata sul numero 34

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