Ticino7

Page 1

№ 0+

()--'* %12,-) 5600

&/. T)-)2%(,/ 06–03 %12,-) 5600

C%24) (, &2)(,4/

LA BANDA DEI CLONATORI

C  T › RT › T Z ›  .–


» illustrazione di Adriano Crivelli

LIVELLO SUPERIORE, PREZZO INVARIATO.

TE TENTAUNA: RT LA FO lio una in pa OPA e EON C SEAT L per la finale i A tt biglie EFA EUROP della U AGUE. LE joy /en eat.ch www.s

SEAT – OFFICIAL SPONSOR OF THE UEFA EUROPA LEAGUE.

MODELLO SPECIALE CON RISPARMIO FINO A FR. 4’670.–*.

SUPER LEASING **

2.9 %

Chi rifiuterebbe l’opportunità di passare al livello superiore? I nuovi modelli speciali Ibiza, Leon, Altea e Altea XL della gamma SEAT Copa offrono esattamente questo, vale a dire più comfort, più tecnologia e più design. E, a seconda del modello, beneficiate di dotazioni supplementari come sistema di navigazione, Bluetooth, controllo della distanza di parcheggio, sensore per la pioggia e la luce o cerchioni in lega 17".

* SEAT Leon Copa Reference 1.6 TDI CR 105 CV, Fr. 27’100.–. Prezzo di vendita al netto consigliato. ** L’offerta è valida fino al 30.04.2011 presso il vostro concessionario SEAT. Interesse annuo effettivo 2.94% (per durate pari a 12–36 mesi). La concessione del credito non è ammessa se comporta l’indebitamento eccessivo del consumatore. Acconto 10% obbligatorio. 10’000 km/anno, escl. casco totale obbligatoria. Esempio di calcolo in caso di finanziamento tramite AMAG LEASING SA: SEAT Leon Copa Reference 1.2 TSI 105 CV, prezzo d’acquisto in contanti Fr. 24’400.– (netto), durata 36 mesi, 10’000 km/anno, acconto 15%, Fr. 249.95/mese. Tutti i prezzi incl. IVA all’8%.

UN MARCHIO DEL GRUPPO VOLKSWAGEN


Ticinosette n°14 dell’8 aprile 2011

Agorà Carte di credito e clonazione Società L’istinto dell’incoerenza Levante Sciismo

DI

DI

4 6 8 10 35 40 41 42 43

MARCO JEITZINER . . . .

NICOLETTA BARAZZONI . . .

MARCO ALLONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Vitae Marco Broggini Reportage Cani

DI

DI

DI

ELISABETH ALLI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

G. FORNASIER; FOTO DI R. RECHSTEINER . . .

Mundus Elogio dell’erba

DI

DUCCIO CANESTRINI . . . . . . . . . . . . .

Letture L’arte contemporanea

DI

Tendenze Moda: uomo e borselli

REZA KHATIR . . . . . . . . . . . . . . DI

MARISA GORZA . . . . . .

Astri / Giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La voce del cane (bastardino) Chi vi scrive è uno dei tanti cani che per scelta della Redazione di questa rivista non è presente nel patinato Reportage dedicato “al miglior amico dell’uomo”(?). Non so per quale ragione il mio ritratto non sia stato scelto dal photo editor: forse perché non sono né piccola né grande, forse per le macchie, né bianche né nere, o forse perché non sono un cane di razza. Ma dato che, per una sorta di legge di compensazione, mi è stata data la possibilità di scrivere queste poche righe, voglio raccontarvi un po’ di me. Mi chiamo Lucilla, o almeno questo è il nome che mi è stato dato quando ancora vivevo, randagia, oltre confine, nel retro di un ristorante cinese a pochi passi da Ponte Tresa. Ma questo è il passato: oggi vivo in un appartamento di tre locali a Bellinzona e il mio padrone – sul quale preferirei non spendere troppe parole –, è un quarantenne single disoccupato. Per la verità un’occupazione sino a non troppi mesi fa l’aveva pure... ma ha pensato bene di arrotondare il suo minimo sindacale. In due parole, lo hanno “beccato” mentre rivendeva a degli svizzero tedeschi dei carrelli elevatori non suoi. Capirete che la nostra situazione familiare oggi non è delle più rosee, anche perché la ricaduta economica delle sue prodezze naturalmente, a cascata, è arrivata sino a me. Così da qualche mese mangio solo porcherie, non faccio che dormire e passeggio poco (e sempre al guinzaglio). Oltretutto lui a pensato bene di iniziare a frequentare la nostra dirimpettaia, una divorziata cinquantenne munita anche lei della classica bestiola, un terrificante jack russell che non mi lascia in pace. Ho ormai 5 anni e la mia vita oggi è veramente uno schifo: non faccio il bagno al fiume da secoli (“sennò ti bagni”), per non parlare di una bella corsa in libertà. Una vita da cani? No, è una vita da miserevoli umani… Lucilla

Impressum Chiusura redazionale Venerdì 1. aprile

Tiratura controllata 72.011 copie

Editore Teleradio 7 SA 6933 Muzzano

Amministrazione via Industria 6933 Muzzano tel. 091 960 33 83 fax 091 960 31 55

Direttore editoriale Peter Keller Redattore responsabile Fabio Martini Coredattore Giancarlo Fornasier Photo editor Reza Khatir

Direzione, redazione, composizione e stampa Centro Stampa Ticino SA via Industria 6933 Muzzano tel. 091 960 33 83 fax 091 968 27 58

ticino7@cdt.ch www.ticino7.ch

Annunci locali Publicitas Lugano tel. 091 910 35 65 Stampa fax 091 910 35 49 (carta patinata) lugano@publicitas.ch Salvioni arti grafiche SA Publicitas Bellinzona 6500 Bellinzona tel. 091 821 42 00 TBS, La Buona fax 091 821 42 01 Stampa SA bellinzona@publicitas.ch 6963 Pregassona Publicitas Chiasso Pubblicità tel. 091 695 11 00 Publicitas Publimag AG fax 091 695 11 04 Mürtschenstrasse 39 chiasso@publicitas.ch Publicitas Locarno Postfach tel. 091 759 67 00 8010 Zürich fax 091 759 67 06 tel. +41 44 250 31 31 locarno@publicitas.ch fax +41 44 250 31 32 service.zh@publimag.ch In copertina www.publimag.ch Illustr. di Antonio Bertossi

TACTILE TECHNOLOGY Sfiora il vetro tattile per provare l’innovativa esperienza di un orologio sportivo con 15 funzioni tra cui il barometro, l’indicatore di dislivello e la bussola. 1125 CHF*

IN TOUCH WITH YOUR TIME

Experience more at www.tissot.ch *Prezzo consigliato al pubblico


Skimming, imboscate al bancomat

4

»

Agorà

Aumentano anche in Ticino le truffe ai distributori automatici di denaro a opera di criminali provenienti dall’Europa dell’est. Si stima che siano centinaia di migliaia i franchi rubati dai conti bancari con il cosiddetto “skimming”, la clonazione delle carte di credito. Un argomento tabù per le banche, che vedono infranto il loro mito della sicurezza e della “privacy”. Ecco come proteggersi…

A

ccade al ristorante, quando si paga il conto con la carta di credito, oppure al bancomat, mentre si preleva del denaro. Spesso non ci si accorge di nulla: il cameriere “striscia” (in inglese, to skim) la tessera in un apparecchio di pagamento come tanti altri, che però inesorabilmente copierà tutti i dati contenuti nella banda magnetica della vostra carta, compreso il codice segreto (PIN). Allo stesso modo, prelevare denaro al bancomat è diventato un gesto talmente normale che, quasi nessuno, penserebbe che la fessura in cui si inserisce la carta di credito possa essere stata manipolata. Oppure che sopra al pannello è stata applicata una microtelecamera che filma e registra il vostro codice mentre lo digitate. Poi tutto viene spedito tramite Internet a qualcuno che, da un altro paese, registrerà i vostri dati in una carta vuota e potrà saccheggiare il vostro conto corrente.

Base in Romania? Il fenomeno è mondiale e secondo le autorità e gli esperti ha origine nell’Europa dell’est, in particolare in Romania, dove avrebbe sede un’organizzazione criminale con diramazioni planetarie. Lo conferma anche l’Ufficio federale di polizia nel suo rapporto di attività del 2009, secondo il quale questi truffatori “agiscono in gruppi ben organizzati e spesso provengono dalla Romania”1. A dirlo, anche gli ultimi sei arresti avvenuti in Ticino: erano sempre cittadini rumeni. Il 19 gennaio scorso, per esempio, tre di loro a bordo di una vettura con targa inglese sono stati fermati al confine. A bordo del veicolo sono stati trovati dalla polizia “molti attrezzi e materiale tecnologicamente avanzato”, come computer portatili, microtelecamere, trasmittenti a impulsi, ecc. In altri paesi si segnalano anche criminali moldavi, montenegrini, serbi e slovacchi. Il motivo sarebbe da ricondurre al fatto che all’Est la vendita in Internet di apparecchi per lo skimming non è vietata, ma solo il loro utilizzo. Facendo una semplice ricerca sul web si può, per esempio, contattare dei rivenditori in Russia che, al non modico costo di 8.000 euro, vendono un’intera parte frontale di un bancomat falsificata (schermo, tastierino, ecc.), dotata di tutto il necessario per essere applicata a quella vera. Consegna a casa compresa nel prezzo, testimonia per esempio Brian Krebs, giornalista americano del “Washington Post” ed esperto in sicurezza informatica 2 . Secondo gli addetti al settore, tuttavia, non bisognerebbe generalizzare la provenienza

PER NON FARSI FREGARE 1. Verificate che la fessura del bancomat in cui si inserisce la carta sia ben fissa. Diffidate degli apparecchi che appaiono molto consumati: potrebbero servire per copiare i vostri dati. Se ne scoprite uno, informate la polizia. 2. Controllate che sopra all’apparecchio non ci siano oggetti che possono insospettire: potrebbe trattarsi di una microcamera. 3. Digitando il codice PIN, coprite la tastiera con una mano: la microcamera non riuscirà a filmare l’operazione. 4. Accertatevi che non vi siano persone vicino a voi quando prelevate: potrebbero scorgere i dati del codice che digitate. 5. Prediligete i bancomat all’interno delle banche o nei pressi dei centri commerciali; evitate quelli molto isolati. 6. Infine, controllate i vostri estratti bancari o postali: in caso di movimenti poco chiari, avvertite subito la banca e la polizia.


Fenomeno in aumento Su una cosa i paesi europei sono tuttavia concordi: le truffe ai bancomat con lo skimming sono in aumento. Se in Svizzera fino al 2009 la polizia federale affermava che la situazione non era ancora allarmante, solo in Ticino l’anno scorso è stata osservata una recrudescenza dei reati, in particolare “a partire da agosto 2010” precisa Renato Pizolli, già inquirente alla sezione Reati economico finanziari in Ticino. Ulteriore conferma giunge dai 17 paesi europei che fanno parte dell’ATM Security Team (East), tra i quali la Svizzera, un ente senza scopo di lucro che tenta di arginare il problema e coordinare le azioni in Europa3. Secondo le sue stime, nel 2009 oltre 10.300 bancomat sarebbero stati attaccati. Nell’ultimo aggiornamento dello scorso novembre, East afferma che 11 paesi hanno notato un aumento di questi reati, solo 4 una diminuzione, mentre uno ha segnalato che sono stati colpiti più bancomat, ma usate meno carte di credito finte. A rimetterci, non solo il titolare del conto, ma anche negozi e commercianti. Il danno economico stimabile in Ticino, fa sapere Pizolli, ammonta ad “alcune centinaia di migliaia di franchi”. Non molto, ma comunque abbastanza fastidioso per il titolare del conto, come ha testimoniato un cittadino lo scorso 23 gennaio in un blog: “Mi hanno fregato! Un caso è il mio! Duemila franchi!”4. Fondamentale la prevenzione al confine, come a Chiasso: “In prevalenza i fermi si sono verificati ai valichi doganali” spiega Pizolli. “In questo senso, l’ottima collaborazione con il Corpo delle guardie di confine si è rivelata alquanto efficace”. I reati, gli articoli 143 e 147 del Codice penale, sono quelli dell’acquisizione illecita di dati e dell’abuso di un impianto per l’elaborazione di dati. Tuttavia, aggiunge Pizolli, “trovandoci di fronte a bande internazionali, si tratta comunque di inchieste per nulla semplici”. Molto più semplice, invece, sembra non solo sia procurarsi il materiale per la truffa in Internet, ma anche costruirlo. Per Pizolli, infatti, non bisogna essere esperti elettronici oppure informatici: “effettivamente si notano apparecchi costruiti artigianalmente che non sono comunque particolarmente sofisticati, pertanto non è necessario essere degli esperti o delle persone particolarmente dotate”.

L’imbarazzo delle banche Lo skimming è particolarmente imbarazzante per le banche, in quanto nullifica la privacy e la sicurezza che esse affermano di poter garantire ai clienti. Secondo la Polizia federale “le misure adottate dalle banche, ossia maggiori misure di sicurezza ai banco-

mat e sistemi di riconoscimento delle truffe, sembrano dare i risultati sperati, di modo che di solito i tentativi di truffa falliscono”. Già, ma intanto le truffe aumentano e, interpellati sul fenomeno, gli istituti di credito preferiscono non parlarne. “Non abbiamo informazioni sullo skimming” ha tagliato corto per esempio Dieter Sigrist, segretario dell’Associazione delle banche svizzere commerciali e di gestione, che raggruppa 29 istituti di credito. Altre banche, come Raiffeisen, UBS o Credit Suisse, si limitano a dichiarare che i loro apparecchi rispettano gli standard di sicurezza, ma per gli stessi motivi di sicurezza non si sbottonano. Nel sito Internet di BancaStato non si accenna nemmeno al problema. Conoscono ovviamente molto bene il fenomeno, i maggiori fornitori di carte di credito del mondo, tra i quali Visa, American Express e Mastercard, tutti riuniti nel PCI, Security Standards Council5. Nei fatti però, ogni compagnia lavora da sola e tenta di guadagnare sempre più mercato, come Visa Europe, per la quale il problema skimming sembra risolto. Con le sue nuove carte di credito, ha dichiarato nel settembre scorso il responsabile per Austria, Svizzera e Ungheria, il tedesco Jörg Metzelaers, “abbiamo rimosso completamente dalla banda magnetica le informazioni sul conto corrente. Con oltre otto milioni di carte in Europa, non abbiamo riscontrato un solo caso di frode con lo skimming”6. Una buona notizia: se così fosse, i criminali avranno sempre meno opportunità. Torniamo infine in Svizzera: per saperne di più, l’unica possibilità è quella di rivolgersi alla società che gestisce le transazioni tramite carte di credito nel nostro paese, SIX Card Solutions (ex Telekurs), multinazionale con sede a Zurigo. Ma anche qui l’argomento non è molto popolare: è disponibile solo un formulario che le banche e il titolare della carta possono spedire a SIX una volta scoperta la truffa. Un po’ poco forse per una società che in Svizzera domina il mercato e che pensa più che altro ai propri affari. Lo dimostra la maxi multa di 7 milioni di franchi ricevuta in dicembre per abuso della sua posizione dominante: dal 2005 al 2006 aveva favorito unicamente una sua società per l’utilizzo di un particolare terminale di pagamento nei negozi, che permette di scegliere se pagare in franchi o in euro7. Note 1 www.sinoptic.ch/textes/rapports/2010/2010_DFJP.OFP_rapport.annuel_2009it.pdf 2 http://krebsonsecurity.com/2010/06/atm-skimmers-separating-cruft-fromcraft/ 3 https://www.european-atm-security.eu/About%20EAST/Member%20Directory 4 www.mattinonline.ch/3181/clonazione-carte-di-credito-ancora-rumeni 5 https://www.pcisecuritystandards.org/organization_info/index.php 6 www.currency-iso.org/dl_tkicch_clearit45interview.pdf 7 http://www.admin.ch/aktuell/00089/index.html?lang=it&msg-id=36781

» di Marco Jeitziner

di queste persone: semplicemente, in questi ultimi anni, gli autori provengono dall’Europa dell’est, mentre gli apparecchi per la truffa possono essere prodotti in Asia.

Merita tutta la vostra fiducia: Il vostro partner di servizio Audi. Si avvalga anche lei delle conoscenze specialistiche e dell'ampia offerta di prestazioni dei partner di servizio Audi e approfitti dei servizi seguenti: • • • • • Riparazione 3 anni o 100 000 km Servizio 10 anni o 100 000 km Fa stato il limite raggiunto per primo

Assicurazione di mobilità «Totalmobil!» Estensione della garanzia «CarLife Plus» «GaranziaPneumatici» Ricambi Originali Audi® Accessori Originali Audi®

Audi Service


Mi spiace, ma non posso far-

Società

6

ci niente. Non posso cambiare perché “io sono fatto così”. Ma chi lo dice? Cosa vuol dire “non posso cambiare”? Non puoi o non vuoi? Inconsciamente sai che non è onesto essere “così”, ma non fai nessuno sforzo per cambiare? Quante volte ci siamo trovati di fronte a qualcuno che, assumendo un comportamento considerato scorretto, si è giustificato trincerandosi dietro la frase “io sono fatto così”? A parte il fatto che questa affermazione annulla qualsiasi possibilità di contraddizione, dal momento che solo chi l’ha pronunciata conosce la sua vera indole, l’assunto “io sono fatto così” ha molte più connotazioni e implicazioni di quanto si possa immaginare. Perché la rigidità mentale non tollera il confronto e la discussione. La psicologia sociale ci insegna che l’individuo si trova a interagire, tutti i giorni, in situazioni più o meno complesse, attivando idee e com-

“Io sono fatto così” Non è evidente capire quale sia l’applicazione pratica della suddetta teoria nella vita di tutti giorni. Ma torniamo al nostro “io sono fatto

;2035"5' 18292 127'#22-o così”. Supponiamo di avere un amico (o un’amica o addirittura di essere noi stessi i “colpevoli”) che immanca-

Il bisogno di essere coerenti con le nostre scelte accompagna la nostra esistenza. A livello teorico, il concetto della dissonanza cognitiva ci offre una chiave di lettura per capire in che modo è regolata parte della nostra vita bilmente arriva in ritardo agli appuntamenti. Di solito e per ovvi motivi, questo comportamento non viene tollerato a lungo, anche perché denota non tanto una mancanza di rispetto e di educazione ma il desiderio di imporsi sull’altro. I rimproveri e l’irritazione

Fotografia di Reza Khatir

non tardano a manifestarsi, mettendo l’amico in una situazione di disagio. Sapendo di essere in torto, e continuando a mantenere la sua “coerenza”, l’amico può ridurre la dissonanza cognitiva nei tre modi descritti: cambiando l’ambiente (convincendo tutti noi ad accettare i suoi ritardi), modificando il suo comportamento (sforzandosi di essere puntuale) oppure variando le sue convinzioni (dando una giustificazione plausibile agli altri e a se stesso, ma continuando ad arrivare in ritardo). Siccome i primi due modi di agire sono difficilmente realizzabili, dire semplicemente “io sono fatto così” esonera l’amico (o chi per esso) da qualsiasi responsabilità di fronte agli altri, evitando un cambiamento

»

portamenti. Se questi sono tra loro coerenti, la persona vive una situazione emotiva soddisfacente (consonanza cognitiva). Al contrario, se le idee e i comportamenti sono divergenti o contrapposti, si produce un’incoerenza (dissonanza cognitiva) che

L’istinto dell’incoerenza

%.." (+1'o

l’individuo cercherà automaticamente, in modo consapevole o inconsapevole, di eliminare o ridurre, a causa del forte disagio psicologico che essa provoca. Secondo Leon Festiger, che per primo introdusse il concetto negli anni Sessanta, ci sono tre modi per ridurre la dissonanza cognitiva1 e permettere a una persona di raggiungere la sua soddisfazione emotiva, o il suo stato di acquiescenza: produrre un cambiamento nell’ambiente, modificare il proprio comportamento o modificare il proprio procedimento cognitivo.


sostituisce le nostre emozioni, in una sorta di remissione e di atto di fede nei confronti delle nostre decisioni, restando allineati più a una condizione di comodo che ai nostri ideali. La soluzione più facile è quella di auto assolversi sostenendo che si “lavora per vivere” e non viceversa. Mentre, per quanto riguarda l’amore, ci rassegniamo nella convinzione che non sia eterno perché funziona fin che dura. Anche questa certezza è spesso evocata da chi ha esaurito il suo sentimento, e si consola pensando che vale per tutti la stessa triste sorte: l’unione di due anime non si perpetua tra sussurri e carezze. L’uomo fa delle cose per colmare la dissonanza emotiva, auto convincendosi che tutto va bene, per imporre a se stesso che il suo fare è la risposta “coerente” alle sue scelte, inserite perfettamente all’interno di un progetto di vita che non può essere peggiore di un altro. Ma dissonanza o non dissonanza quando, d’improvviso, realizziamo che il nostro spirito indipendente e libero si è sacrificato sull’altare dell’incoerenza, “benignamente parlando” non ci resta che piangere perché purtroppo siamo fatti così. E perché l’incoerenza è un rifugio dai confini invisibili. Note 1 www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_novembre_08/scimmie_non_cambiano_idea.shtml

» di Nicoletta Barazzoni comportamentale. Ma se nelle situazioni meno complesse di tutti i giorni ci si può nascondere dietro a un “io sono fatto

l8292 +1+>+2o così”, come reagiamo, stando alla teoria della dissonanza cognitiva, di fronte alle grandi decisioni che riguardano la nostra vita, nelle sue espressioni più impegnative? Prendiamo come esempio due aspetti fondamentali sui quali si fonda la vita

dell’uomo: il lavoro e l’amore. In alcuni casi, nell’ambito lavorativo, scegliamo di fare carriera non tanto per passione ma per un semplice calcolo opportunistico. Come possiamo non assumerci le nostre responsabilità, attraverso un compromesso mentale e dunque essere “coerenti” con la nostra coscienza di fronte alla scelta? Sarebbe sufficiente uno dei tre meccanismi sopracitati per sentirci bene, pur non essendo coinvolti emotivamente? Non è sempre facile cambiare l’ambiente, in questo caso il lavoro o la relazione sentimentale, per sopperire alla mancanza di gratificazioni e emozioni. Non è così difficile invece cambiare il nostro comportamento, adattandoci a un contesto nel quale la convenienza

;217"17+ +1 62.' S 25'o ;5'&+72 '635'662 ". 180'52 9'5&' & && S& S& S= 2 %5'&+7d12;o%*z'<35'66 ;5'&+72 R<35'66 (+12 " 0"<o ;f] 2&l&&&oiB 7"662 "1182 '(('77+92 2Ho+/B &85"7" 0"66+0" 2= 0'6+Y %2672 727".' &').+ +17'5'66+ ;f] 2lH+&oio j" %21%'66+21' &+ %5'&+7+ p 9+'7"7" 6' %21&8%' " 81 +1&'#+7"0'172 '%%'66+92 -"57o H j;rg8o ;qRFgsd12; p 81 0"5%*+2 &+ 0%lid12; r%Y f25)'1o

Società

7


Saddam Hussein e gli scontri interconfessionali nell’attuale martoriato Iraq di Allawi. Eppure cosa sappiamo dello sciismo? La vulgata lo associa all’estremismo islamico. Del resto è dall’Iran dell’ayatollah Khomeini e di Ahmadinejad che sono partiti i più sferzanti attacchi mediatici all’Occidente, e dall’avanguardia Hezbollah in Libano quelli missilistici contro Israele. Ma se questa è la politica – come lo fu la discordia nell’attribuzione del califfato in occasio-

Dal suo alveo sono nate religioni “eretiche” che hanno fatto dell’ecumenismo il loro principio fondativo. Ma le derive politiche e le facili contrapposizioni mediatiche ne hanno alterato il senso ne del primo scisma – ben più ampio è l’universo culturale che nel fondamentale saggio di Henry Corbin La filosofia islamica (Adelphi, 1973) occupa eloquentemente, per

quanto riguarda lo sciismo, non minore spazio di quelli consacrati a pensatori come Avicenna, Averroè o Ibn Arabi. Che cos’e allora lo sciismo? Volendo fare una distinzione grossolana, potremmo dire che sta al sunnismo come lo spirito sta al dogma. Strana contrapposizione, si dirà, in un partito religioso (shi’a significa appunto “partito”) che si ritiene versato all’estremismo, e che ha aggiunto ai cinque pilastri dell’islam (arkan) il jihaad (letteralmente “sforzo sulla via di Dio”). Ma in realtà la storia è prodiga di questi spiazzamenti: dalla saggia Grecia che produce oggi la più drammatica crisi sociale, alla confuciana Cina ormai deragliata nel capitalismo, la realtà tradisce le proprie aspettative con più frequenza di quanto le inveri – e dimentica che lo sciismo ha dato vita, per esempio, a un impianto filosofico di spessore non inferiore a quello di Platone. Proprio a un’impostazione di tipo platonico si richiama infatti la sua speculazione: il legame indissolubile che l’Anima umana intrattiene con l’Anima divina (attraverso la teosofia) ricorda l’auriga che risale al mondo delle Idee nel Fedro di Platone. Così la filosofia sciita ha creato una sorta di “terzo polo” della conoscenza: laddove l’Occidente si è strutturato in termini di concettualismo e empirismo, ha fondato la pro-

»

mo grande scisma conosciuto dall’islam (660 d.C.), non fece che contrapporre le due frange della religione maomettana. Valgano per tutte la guerra fra Iraq e Iran ai tempi di

Sciismo

La migliore risposta alla banalità del clash of civilization – in cui Samuel Hughtington individua la contrapposizione fra Occidente e islam – me la diede tempo fa Lucio Caracciolo, il direttore della rivista “Limes”: “Sono molti di più i musulmani che si ammazzano fra di loro di quanti siano gli occidentali che ammazzano musulmani o viceversa”. Naturalmente faceva riferimento al secolare scontro – indubbio e cruento – fra sciiti e sunniti. Che, dal pri-

VOLVO SWISS EDITION.

Un’ampia dotazione supplementare a un prezzo davvero conveniente: Volvo Swiss Edition propone pacchetti su misura per ogni modello Volvo. Tutti i pacchetti Premium offrono il massimo comfort a condizioni imbattibili e sono stati sviluppati appositamente per la Svizzera e per le vostre esigenze specifiche. www.volvocars.ch *I modelli illustrati fanno parte della nostra gamma. Il concessionario conosce le specifiche condizioni di leasing per modello. Esempio di leasing per la Volvo C30. Leasing Volvo Car Finance: Volvo C30 2.0 FWD Kinetic 145 CV/107 kW, pacchetto Swiss Edition incl. Prezzo di listino CHF 37 600.–, rata mensile CHF 353.–, acconto CHF 7520.–, durata 48 mesi, 10 000 km/anno. Interesse nominale 2,9% incl. assicurazione rate Volvo, interesse effettivo 2,94%. Cauzione CHF 3000.–, valore residuo secondo le direttive di Volvo Car Finance. Assicurazione casco totale obbligatoria non inclusa. La concessione del credito è vietata se causa l’eccessivo indebitamento del consumatore (art. 3 LCSI). Offerta valida fino al 30.06.2011 per i veicoli dei modelli 2011. Consumo normalizzato su ciclo misto (secondo normativa 1999/100/UE): 7,6 l/100 km. Emissioni CO2: 177 g/km (188 g/km: media di tutti i modelli di auto nuove). Categoria d’efficienza


pria cognizione del mondo in un’Anima che, invece di “capire” o “fare esperienza”, vede mondi inaccessibili. E li vede con un “organo delle visioni”

– né corpo né intelletto – che è il suo proprio strumento di conoscenza. Sono dimensioni dello spirito che non si possono natu-

EQUIPAGGIAMENTI PREMIUM CON VANTAGGIO SUL PREZZO FINO A CHF 6750.–.

Il tempo purtroppo è meno galantuomo della sua fama, e del proprio passato tende a fare rovina. Ma immaginiamo se fra cinquecento anni qualcuno ricordasse della Germania il nazismo e non Thomas Mann, o dell’Italia le leggi razziali e non Guicciardini. Non avremmo forse un palpito di indignazione? Invece concediamo al presente l’alibi della cronaca, e quando sopraggiungono dagli schermi i delirii negazionisti di Ahmadinejad, o le esortazioni martirologiche di Hezbollah, dimentichiamo che lo sciismo è stato e resta, prima di tutto, un patrimonio per l’umanità. Dal suo alveo sono nati d’altronde Babismo e Bahaismo: due religioni “eretiche” che hanno posto l’ecumenismo a principio fondativo – contro chi in nome di Dio elegge il clash a paradigma identitario – e avvicinato gli uomini tra loro prima ancora che a Dio.

» di Marco Alloni

Fotografia di Reza Khatir

ralmente spiegare in poche righe. Ma ci permettono di ricordare come, nel mondo islamico, non ci sia solo il rigido letteralismo o dogmatismo del sunnismo, ma anche un approccio alla religione di tipo esoterico, mistico e teosofico. E che in esso lo sciismo raggiunge le qualità del misticismo cristiano, della ricerca sufi e della psicologia di Jung. È poi quasi inutile ricordare quanti hanno fatto la storia di questa straordinaria sintesi fra zoroastrismo, mazdeismo e islam: da Sohravardi a Molla Sadra a Shirazi sono tutti teosofi praticamente sconosciuti dalle nostre parti. Eppure segnalare che dietro le derive politiche delle religioni, o le facili contrapposizioni mediatiche, si annidano universi di bellezza e complessità incomparabili, serve forse a non stigmatizzare il presente, e a richiamare al passato quel che i contemporanei tendono a ridurre ad attualità.

Ora con2,9%* le a sing AL

Usufruite inoltre dei migliori servizi di garanzia e manutenzione in assoluto. Maggiori informazioni su www.volvocars.ch o dal vostro concessionario Volvo.

Volvo. for life energetica: E. Volvo Swiss Premium® servizio di manutenzione gratuito fino a 10 anni/150 000 km, garanzia di fabbrica fino a 5 anni/150 000 km e riparazioni legate all’usura fino a 3 anni/150 000 km (vale il limite raggiunto prima). Solo presso i concessionari che aderiscono. I modelli rappresentati contengono ev. degli optional dietro sovrapprezzo. Pacchetto Swiss Edition per Volvo C30 2.0 FWD Summum: CHF 2500.–. Valore prezzi unitari degli optional nel pacchetto Swiss Edition: CHF 9100.–. Vantaggio per i clienti: CHF 6600.–.


» testimonianza raccolta da Elisabeth Alli; fotografia di Igor Ponti

10

cora in ufficio e... squilla il telefono! Era stato arrestato a Locarno un uomo coinvolto in quell’inchiesta. Ci voleva un avvocato per notificargli l’arresto in vista dell’estradizione, ed ero forse il decimo a cui gli inquirenti ticinesi si erano rivolti, ma l’unico reperibile in quel momento. Così il mio nome è stato ripreso nei TG italiani e sulle prime pagine dei quotidiani. Nel ’94 ho difeso un uomo accusato dell’assassinio di una prostituta, che in dicembre di quell’anno è poi stato assolto dalla Corte. Il caso aveva suscitato grande scalpore mediatico. L’accusato mi aveva affidato la sua difesa, Avvocato dallo spirito libero, nella scala perché un mio cliente in cardei valori pone al primo posto gli affetti cere con lui gli aveva parlato per la famiglia e gli amici. Per lui un bene di me. Le opportunità però non bastano: se hai in bravo avvocato è certamente un buon giu- mano buone carte, devi poi rista, ma non necessariamente un buon saperle giocare bene. Per anni, ho lavorato come un matto, giurista è anche un bravo avvocato a volte fino a tarda sera, il un collega, con il quale colsabato, la domenica, poche vacanze, e a 40 laboro ancora oggi. Ad aprile anni… ho divorziato! Non è che il divorzio di quell’anno diventavo padre fosse imputabile al troppo lavoro, ma diciaper la seconda volta. Non tromo che ne è stata una concausa. Oggi ho un vando uno studio legale che ottimo rapporto con i miei tre figli (di 16, 24, mi assumesse come avvocato 28 anni, ndr.), e anche con la mia ex moglie. sono stato costretto a metterCon i figli ci vediamo spesso anche perché mi in proprio. All’inizio è stata abbiamo interessi comuni quali la musica e dura, anche perché non sono lo sport. Mia figlia di quasi 17 anni si ferma mai stato affiliato a un gruppo da me due volte alla settimana. politico. Certo, ho le mie idee Dopo 27 anni il mio lavoro mi piace ancora e me le tengo, ma non sono molto, anche se indubbiamente nel tempo ti mai stato attivo in politica. logora. Da qualche anno perseguo un obietSono un uomo libero, non tivo: lavorare sempre meno e guadagnare sono manovrabile, né tantosempre la stessa cifra. Del resto non ho mai meno ricattabile: da sempre attribuito grande importanza al denaro. mi permetto di mandare a Quando guadagnavo 2.000 franchi al mese quel paese chiunque ai miei non bastavano mai, quando ne percepivo occhi se lo meriti! Bisogna an5.000 era la stessa cosa, e così di seguito… che dire che a volte ho pagato Non serve guadagnare sempre di più, perché il prezzo della mia libertà, ma poi si tende di riflesso a spendere di più. ne sono orgoglioso. Sono del sagittario, ma non mi piace molto In sostanza, per anni ho fatto viaggiare, le mie radici sono qui. Amo molla cosiddetta gavetta, e poi ho tissimo lo sport, che pratico da sempre. Ma avuto qualche colpo di fortuanche le feste con gli amici, la birra, la buona na. Eh si, nella vita ci vuole tavola, e, ovviamente, le belle donne. Chi anche un po’ di fortuna, devi mi conosce sa che sono passionale e quando poter avere l’opportunità di vedo il marcio mi incavolo. Sono un comdimostrare le tue capacità. battente di natura, ma in parte anche perché Ecco un paio di esempi. Nel la vita mi ha reso tale. All’età di dieci anni ’92 in Italia scoppia l’inchiesono stato sei mesi in un sanatorio a Davos sta “Mani pulite”. Era un poper curare l’asma, un’immersione nello meriggio d’agosto caldissimo, svizzero tedesco, idioma ignorato all’epoca, tutti erano al lago o al fiume; e un’esperienza con ragazzi più grandi di me, alle cinque di sera ero anche mi ha forgiato il carattere.

Marco Broggini

Vitae

ono nato a Losone il 13 dicembre del 1959. Ho una sorella maggiore e un fratello minore. Dopo le scuole dell’obbligo ho conseguito la maturità al liceo di Locarno. Decisi di frequentare il liceo semplicemente perché a scuola andavo bene, avevo facilità nelle lingue e nella materie scientifiche. La scelta dopo il liceo è stata invece più sofferta. In famiglia non avevo un parente avvocato, ma ricordo che spesso a scuola mi si diceva “stia zitto avvocato Broggini”, quando prendevo le difese di qualche compagno. Mi sono comunque iscritto al Poli di Zurigo, anche se per… un solo semestre. Ho poi lavorato sei mesi, trasportando frutta e verdura con un camioncino. Sin da ragazzino suonavo la chitarra in una rock band, e quindi a un certo momento ho anche pensato di studiare musica. Oggi però sono contento che la musica sia rimasta un hobby, che ancora coltivo con altri musicisti. Per finire ho scelto di studiare legge. Ho optato per l’ateneo di Losanna, soprattutto perché si poteva ottenere la laurea in tre anni. Eh si, ero di fretta e bruciavo le tappe! Al liceo avevo conosciuto la ragazza che sarebbe poi diventata mia moglie. Nel maggio dell’82, a poco più di 22 anni, sono diventato papà, e allora… ancora più corsa. La parola d’ordine era “bosser, bosser” (“lavorare sodo”). Nel luglio dell’83 mi sono laureato, e ho trovato uno studio legale disposto ad assumermi come praticante a partire da agosto. In realtà la ricerca era iniziata mesi prima, ma senza le conoscenze e gli appoggi giusti non è stato facile. Per fortuna sono ottimista di natura e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. È chiaro che nella vita ci sono momenti difficili, ma essere ottimisti aiuta. Purtroppo non ho ancora capito come si possa trasformare un pessimista in ottimista. Nell’86 sono diventato avvocato e in ottobre ho aperto uno studio legale con

»

S


DOG DAY AFTERNOON UN POMERIGGIO DA CANI

CON, IN RIGOROSO ORDINE DI APPARIZIONE, ROCKY, BALDO, LILLY, RINGHIO, ERNESTO E KATHY

testo di Giancarlo Fornasier fotografie di Riet Rechsteiner


sopra: Baldo, il protagonista del nostro racconto, ha compiuto gli anni lo scorso febbraio. Sulla sua età preferisce però soprassedere; “La mia ragazza mi ha appena lasciato... e visto che sono alla ricerca di una nuova compagna voglio evitare di bruciarmi. Sapete com’è...”. Tutto chiaro, Baldo, tutto chiaro… in apertura: Rocky, per gli amici Roc, ha 9 anni e qualche problemino di “ritenzione”. Nel quartiere è noto anche come “o cacciatore” (di minigonne)


Riet Rechsteiner Nato a Coira nel 1943, trascorre infanzia e adolescenza a Payerne e Losanna. Laureato in Matematica e in Psicologia, si interessa di arte e creativitĂ . Ha il suo studio fotografico a Meride, dove sono in corso diversi progetti e collaborazioni. Per informazioni: www.sometraces.com


a sinistra: Lilly, 4 anni fra pochi mesi. Sempre elegante, è un’abituè del centro di Lugano. Adora i cappottini e i collarini Swarovski. Sulla sua presunta magrezza si difende: “Non è colpa mia se sono sempre in forma... sono le altre che non curano la loro dieta!”. Come non dargli ragione

A

sopra: Ringhio, età ignota. Di lui si sa ben poco a Lugano, anche perché la sua interazione con gli altri si limita il più delle volte a sguardi di profonda disapprovazione. Un atteggiamento che i maligni sostengono sia da attribuire alle sue presunte origini aristocratiche; altri perché da Cipro è stato costretto a trasferirsi con i suoi padroni sempre “al sole”... ma quello a sud delle Alpi

vevo passato la mattinata a gironzolare nervosamente tra il salotto e il ripostiglio: quel terribile rumore prodotto dall’aspiravolvere che si muoveva a scatti sulle sue stupide rotelline a caccia delle mie crocchette – nascoste pazientemente qui e lì nell’eventualità di tempi peggiori – non mi dava tregua. Poi, improvvisamente, dopo che la campana della vicina chiesa aveva battuto i due rintocchi, ecco comparire davanti ai miei occhi il guinzaglio, ciondolante. Un paio di saltelli, giù dal divano e già ero sulla rampa di scale, due gradini alla volta verso il portone. “Dai che ha smesso di piovere…”: una voce dall’alto confermava l’evidenza dei fatti, e il sole con la solita cortesia mi aveva già asciugato il viale che attraversava il giardino. Meno male: l’incubo di quella vergognosa mantellina dal colore indefinibile almeno per oggi non si materializzava. Una breve sosta a zampa alzata alla base della piccola lampada sempre immobile alla fine della siepe, ed eravamo sul marciapiede. “Tobiaaaa, Tobiaa…”, la signora del primo piano si sgolava per cercare quell’infimo felino bianco e rossastro: ma di lui nessuna traccia. Eh certo; dopo che la sera prima, muso a muso, gli avevo detto quello che pensavo di lui, figurati se si faceva vedere! L’incognita del programma di questo primo pomeriggio era durata ben poco: una volta preso il sottopasso della stazione era chiaro che stavamo scendendo verso il centro. Non che questo mi dispiacesse, ma certo la speranza della piena libertà di movimento svaniva. Almeno per oggi. E addio anche ai 4 salti sull’erba… e alla toilette en plein air. “Diavolo, Baldo, sempre a lamentarti…” dicevo tra me e me, il collare ormai sul punto di decapitarmi, mentre i soliti profumi di caffè, urina, pizza, kebab ed escrementi di varia natura tutt’attorno mi ricordavano che vivere nella parte inferiore del mondo ha un vantaggio: più in basso di così certo non puoi andare. Ma questa è la vita del cane di piccola taglia: un basso tra i bassi, piccolo ma deciso e senza timore per quelli più grandi. E così, anche se sono nato per cacciare e vivere in branco, senza padrone e con poche regole, eccomi ora con la solita corda al collo, a mangiare scatolette e finte ossa. E ad andare dove gli altri mi portano. Una prigione, direte voi… forse, ma sempre meglio del canile.


sopra: Ernesto, 6 anni, sguardo penetrante, passo deciso e un lungo pelo morbido da far invidia a qualsiasi cagnetta. Adora l’acqua e le anatre del Parco Ciani: un “vizietto” molto noto anche alle forze dell’ordine cittadine

a sinistra: Kathy, 2 anni “e qualche mese”… in verità pare ne abbia almeno 5. Ma sull'età delle donne, come sappiamo, meglio evitare di essere troppo fiscali. Timida, introversa e dal cuore “tenerissimo”: “Non ho ancora trovato il grande amore…” dice lei. Beh, certo che se continui a nasconderti dietro alla prima colonna che trovi, sarà dura che qualcuno si accorga di te…

nota al testo: quanto scritto in queste pagine è pura invenzione. Qualsiasi riferimento a luoghi, nomi, animali, persone e situazioni è di conseguenza del tutto casuale


»

Elogio dell’erba Si dice che “l’erba del vicino è sempre la più verde”. Può darsi sia vero, oppure che sotto sotto covi il trucco, e che gli effetti di tanto “splendore” non siano poi così benefici. Meglio lasciar fare all’arte e alla natura da cui, in fondo, giungono sempre buoni consigli, per la vita e la salute

Primavera (ormai inoltrata), voglia di natura e di aria aperta,

40

» di Duccio Canestrini

Mundus

Una soluzione facile ed economica. Certamente più rapida che di correre nei prati, di mangiare sull’erba. Viene subito in riseminare un campo di cinquemila metri quadrati. Peccato mente il pic nic più famoso del mondo, dipinto tra il 1862 che non sia molto sana. Lo scorso 6 marzo, infatti, durante la e il 1863 da Edouard Manet, Le déjeuner sur l’herbe, un’opera partita Lazio-Palermo, Giuseppe Sculli, trentenne attaccante giudicata volgare e “libertina” che all’epoca fece scandalo. Il calabrese ha dovuto abbandonare il terreno di gioco per un quadro raffigura una colazione all’aperto, nei pressi di Argen- attacco allergico, dopo aver avvertito i primi fastidi già nel teuil. In primo piano vi è una donna nuda che guarda verso il primo tempo. Il giocatore aveva bolle sulle braccia, era rosso in pittore, tranquillamente seduta su un panno azzurro. Accanto viso, aveva gli occhi gonfi e faticava a respirare. Si dice per cola lei stanno sul prato pa della vernice con cui due giovanotti borghesi era stato artificialmente in relax ma completacolorato il terreno delmente vestiti, mentre lo stadio Olimpico di un’altra ragazza, sullo Roma dopo la recente sfondo, sta inginocchiarizollatura. ta in sottoveste bianca. C’è dunque chi dipinge In primissimo piano, l’erba e chi dipinge quapane, pesche, fichi e dri che rappresentano ciliegie escono da un colazioni sull’erba, cocestello della merenda me Edouard Manet. In rovesciato sull’erba. A quel pic nic di metà Otguardarlo viene voglia tocento l’erba simbolegdi far parte della compagia la vita sciolta dalle gnia. Fermo immagine. costrizioni dell’AccadePassiamo a un paio di mia, la libertà dell’arte notizie che giungono e quella dell’artista dal l’una dal Giappone, dover raffigurare sogl’altra da Roma. Un getti e contenuti consiEdouard Manet, Le déjeuner sur l’herbe, 1862-’63 (Musée d’Orsay, Parigi) bel prato sul tettuccio derati “elevati”. dell’automobile: questa l’idea di Mitsuji Chinen, un produtto- Ma che cosa c’è di più elevato di una colazione sull’erba? re musicale giapponese di Okinawa che propone così di miglio- Forse una Venere, una Madonna o un’Imperatrice? In tutte rare il clima interno dell’abitacolo: secondo lui con l’erba sul le mitologie e in tutta la storia della pittura la figura della tetto si abbassa la temperatura dell’interno dell’auto e si può donna è associata alla natura. Non credo che a una donna fare a meno del climatizzatore, che ha lo svantaggio di costare verrebbe mai in mente di verniciare un campo da calcio per e di inquinare. Lui ci ha provato, a Okinawa funziona. farlo sembrare più verde. Da un’idea estremamente ecologica a un’idea estremamente Benedetta erba. Perché non possiamo mangiare l’erba, fare antiecologica: cospargere di vernice il prato per farlo sem- colazione con l’erba? Se fossimo tutti erbivori il mondo sarebbe brare più verde. La notizia viene da Roma, e sembra essere più pacifico. Invece mangiamo i mammiferi che mangiano l’ultima frontiera dello show business che ruota intorno al erba. La vita sulla Terra ha un evidente difetto di progettaziomondo del calcio. Si tratta di una speciale vernice capace di ne. Dite che l’erba non nutre? Ma l’avete mai visto un toro? legarsi all’erba e di restituire alle foglie ingiallite dall’inverno È primavera, le giornate sono miti, i fiori sbocciano, le piante su cui sgambettano gli atleti del campionato la tradizionale rimettono le foglie, nell’erba si fanno strada mille specie di tonalità “british”, per la gioia degli spettatori e degli sponsor. minuscole creature. Viva la vita, abbasso i diserbanti.


»

Letture

Collegamento illimitato con le flatrates di Sunrise Ovviamente. Visitate subito il Sunrise center o il sito sunrise.ch

1.– CHF

invece di CHF 748.– senza abbonnamento

Camille Saint-Jacques Breve storia dell’arte contemporanea Pagine d’Arte, 2009

» di Reza Khatir

È davvero morta l’arte? Probabilmente no, ma è molto più probabile che a soccombere sia stato lo spettatore. Se torno con la memoria all’artista che un paio d’anni fa vinse il prestigioso premio Tate di Londra (ben 100.000 sterline) facendo solamente accendere e spegnere una luce a intervalli di 30 secondi, mi rendo conto che abbiamo bisogno di studiare di nuovo la storia dell’arte, tutti quanti ma in particolare chi nelle istituzioni ha il dovere di diffonderne la conoscenza, educando il pubblico. Nel 1927 lo scultore francese Constantin Brancusi finì davanti ai giudici americani per una causa contro le dogane statunitensi: in una sorta di processo dell’Avanguardia contro le istituzioni, egli voleva dimostrare che una sua scultura non era solamente un insieme di pezzi metallo industriale ma un’opera d’arte. Oggi, al contrario, ci troviamo di fronte al pericolo opposto: che tutto sia arte con il rischio di banalizzare ogni cosa e fare sì che due mattoni, solo perché posati sul pavimento di un museo, acquisiscano immediatamente una legittimità artistica, cosa che personalmente trovo discutibile. La Breve Storia dell’arte contemporanea del pittore e teorico dell’arte Camille Saint-Jacques – autore tra l’altro del bellissimo libro Mouvment ouvrier; une histoire des gestes créateurs des travailleurs – edito da Pagine d’Arte di Tesserete, è un piccolo volume di 150 pagine ma ricchissimo di informazioni che tutti dovremmo leggere, a dimostrazione che un materia così vasta, e spesso tanto controversa, può essere affrontata in maniera semplice e coinvolgente allo stesso tempo. È un viaggio in bicicletta tra musei e mercato dell’arte, dall’avanguardia al Bauhaus, dalla Pop Art al design, dalla pubblicità all’attuale proliferazione delle immagini tramite fotografia, computer o photoshop. Uno strumento che ci fornisce un ulteriore mezzo per navigare preparati in questo oceano turbolento chiamato Arte, un territorio che può e deve essere esplorato da tutti perché è un spazio affascinante che più di ogni altra cosa ha contribuito a formare la nostra coscienza e la nostra cultura. Spesso, quando pensiamo alla storia dell’umanità ci vengono in mente i grandi conquistatori e i personaggi storici. Ma a ben vedere i potenti imperi di un tempo sono ormai svaniti nel nulla: ciò che rimane della storia dell’uomo sono le parole e le opere d’arte degli uomini migliori.

Nokia E7-00 24 mesi con Sunrise flat relax surf Excl. carta SIM CHF 40.– – Fotocamera da 8,0 megapixel incl. autofocus e flash a LED – Display touchscreen da 4,0" con AMOLED e risoluzione 360 x 640 pixel – Tastiera QWERTZ con apertura a scorrimento – Quadband, HSPA, A-GPS, WLAN – Porta HDMI, 16 GB di memoria interna

1.– CHF

invece di CHF 448.– senza abbonnamento

Nokia C6-01 24 mesi con Sunrise flat basic surf Excl. carta SIM CHF 40.– – Fotocamera da 8,0 megapixel e flash a LED – Display touchscreen da 3,2" con AMOLED e risoluzione 360 x 640 pixel – Quadband, HSPA, A-GPS, WLAN

Solo nei Sunrise center e su sunrise.ch Alla nuova stipula di Sunrise flat relax surf (CHF 125.–/mese) ossia Sunrise flat basic surf (CHF 35.–/mese). Dettagli sulla tariffazione su sunrise.ch, con riserva di modifiche. Fino ad esaurimento scorte.


Ragazzo spigliato con borsello... quotato in borsa Tendenze p. 42 | di Marisa Gorza Il ritorno in auge del borsello, sia pure evoluto nel look e nel concept, è certamente fra le novità di questi ultimi anni. Naturalmente spesso sostituito con cartelle, zainetti o messenger. Innegabile la sua giustificazione high tech: iPad, iPhone, PC, laptop e tablet sono ormai diventati un’inseparabile appendice elettronica personale. Magari dopo aver vagato in cerca di asilo nella tasche di giubbotti e pantaloni, con effetti deformanti. Comunque con qualche chilogrammo di apparecchiature da trascinarsi tra un appuntamento di lavoro e un happening, le soluzioni d’emergenza sono risultate inadeguate. Tramontato il ricorso alla borsa della fidanzata (già inflazionata per conto suo), l’uomo ormai si autogestisce gli oggetti quotidiani e la “borsa per lui” è finalmente sdoganata. Via con le “star”! A fare da apripista sono state le celebrities, cioè attori, rock stars, calciatori, una upper class trasversale e influente. Vedi David Beckham, Tom Cruise, Brad Pitt o Jude Law apparsi su blog e siti Internet con la loro brava man bag. Ed è stato un boom. Altro che parodia del “ragazzo spigliato col borsello” di Elio e le Storie Tese! La mosca bianca, stile metrosexual degli anni Novanta si prende la sua rivincita. Ai dinamici manager che si muovono con il loro piccolo mondo business alla

mano, di sicuro piacerà il nuovo borsello di Roncato (sopra), simil anni Settanta, tuttavia con scomparto centrale per ospitare l’iPad con schermo da 10’’ o 13’’ e le ulteriori tasche utility per chiavette USB, cellulare, penne, biglietti da visita… In nylon grigio profilato di rosso o viola dagli inserti in pelle, è dotato di una tracolla diagonale che lo rende perfetto anche per la moto. Si lavora dovunque, per cui portarsi l’ufficio a tracolla può diventare d’obbligo. Lo conferma il porta computer e quant’altro di Momodesign

Uomini corredati di borsa? Ciò che fino a qualche lustro fa sembrava una bizzarria modaiola, oggi è la normalità. La borsa maschile, più che ambigua, è qualcosa di utile e pratico, anzi indispensabile. Una tendenza condizionata pure dall’aumento del peso e del volume delle tecnologie che ogni maschietto, appena-appena aggiornato, si deve portare appresso… (prodotto e distribuito da Principe), ispirato allo urbanwear, è in un tessuto tecnico water proof dal particolare color giallo segnaletico. Adatto per un target di uomini sportivi, ma estimatori del design d’avanguardia e della giusta cura di sofisticate attrezzature. Il colore passepartout, anche nell’era del touch screen rimane il nero rigoroso della body bag proposta da Tavecchi (a sinistra) in canvas cerato, rifinito in pellame naturale. Anche le calde nuance del cuoio hanno parecchi estimatori, specialmente quando la borsa è studiata

per rispondere alle nuove esigenze e abitudini di vita. Vuoi mettere quanto è più comodo, per chi si sposta spesso per affari o per piacere, superare i controlli all’areoporto con il solo borsello (con all’interno quanto serve) senza altri bagagli al seguito? Questa è la Bric’s philosophy che in connubio con Pininfarina (sotto) propone la pratica messenger in nylon e nappa negli immancabili nero e testa di moro, insieme agli innovativi tortora e tuareg blue. Borse icone di stile e funzionalità grazie alla studiata strategia della linea che si sviluppa sia in verticale per contenere l’iPad o in orizzontale per i nuovi strumenti user interface, vere e proprie macchine pensanti. Imperdibili pure le borse metropolitane di Allegri (a sinistra), impermeabili come il trench della maison, versatili e perfino trasformiste e sempre con la passione per l’innovazione tecnologica custodita nel cuore. Molto accattivante il colore estivo arancio zucca dei doppi manici, tale e quale una shopping bag, non più solo femminile. Occhio al trend: questa è la vera tendenza nella tendenza! Però attenzione a non esagerare. Secondo la British Chiropratic Association, notizia riportata dal quotidiano “Telegraph”, se il peso portato da una sola spalla supera i sei chili, può creare (ovviamente nel lungo periodo) seri problemi di postura e fastidi alla colonna vertebrale. Ma non saranno un po’ delicati questi ometti? E pensare che da sempre le femminucce si trascinano borse con dentro la vita intera… e non se ne lagnano mai!


»

Astri gemelli

cancro

Vita sociale tra il 10 e l’11 aprile in ordine al transito della Luna. Sentimenti amichevoli verso tutto e tutti. Questo è un ottimo momento per fare festicciole o andarsi a divertire con un gruppo di amici.

Collaborazioni professionali con amici e partner nonché aiuti da parte di personalità influenti. Vita sentimentale variopinta da una miscellanea di tentazioni per i nati nella seconda e terza decade. Inquietudini.

Grazie a Nettuno avvertirete l’esigenza di incontrare un maestro spirituale, una guida che vi conduca verso un allargamento della coscienza. State comunque attenti a non isolarvi. Possibili conflitti familiari.

leone

vergine

bilancia

scorpione

Fase professionalmente attiva con nascita di nuovi interessi. Improvvisa attrazione per le realtà straniere. Incontro con il destino per i nati nella terza decade favorito dal passaggio dei Nodi Lunari.

Tra il 10 e il 16 aprile l’opposizione con Venere interesserà i nati tra la seconda e la terza decade. Riuscirete a esprimere con facilità l’affetto per il partner. Non siate troppo arrendevoli sul lavoro.

Con Mercurio in opposizione è facile parlare a lingua sciolta. Non permettete a nessuno di limitare la vostra libertà. Vita sociale in fermento tra il 13 e il 14 aprile. Cambiamenti inaspettati e improvvisi.

Grazie all’arrivo di Nettuno nell’amico segno dei Pesci sentirete una forte spinta verso il mistico e il trascendente. Il vostro contatto con il mistero tenderà a farsi sempre più pregnante. Riposatevi.

sagittario

capricorno

acquario

pesci

Sentimenti in effervescenza. Grazie a Mercurio e Urano si profilano incontri inaspettati e originali con persone più giovani. Affinità intellettuali. Nuove occasioni di divertimento tra il 13 e il 14 aprile.

Marte e Plutone in quadratura, un transito di una certa pericolosità. Attenti a non farvi accecare dalle passioni e soprattutto a non farvi manipolare nella gestione delle vostre decisioni. Esaltazione.

Cambiamenti professionali di una certa importanza favoriti dai transiti di Giove e Saturno. Passeggero il calo energetico del 13 e del 14 aprile. Giornate ricche di incontri, soprattutto con vecchi amici.

Grazie a Nettuno si apre un periodo in cui le attività dell’inconscio saranno amplificate mentre ridotte quelle legate alla razionalità. Maggior attenzione agli aspetti pratici della vostra professione.

1

2

3

4

10

5

6

7

8

9

11

12

13

16

15

14 17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27 28

29

30

32

31 34

33

35

36

37

39

38

40

Orizzontali 1. Genuflettersi • 10. Lamenti poetici • 11. Consorte • 12. Il nome della Wertmüller • 14. Il Ticino sulle targhe • 15. I confini di Essen • 16. Il nome di Onassis • 19. Stille • 20. Granturco • 21. Strumento a fiato • 22. Altra sigla per CEE • 23. Preposizione semplice • 24. Ha per simbolo TNT • 27. Casse da viaggio • 28. In nessun tempo • 30. Forato dal verme • 32. Istituto Tecnico • 33. Grande stato asiatico • 34. Articolo romanesco • 35. Tranquilli, lieti • 37. Articolo indeterminativo • 38. La tabella dei prezzi • 41. Intrappola il pesce • 43. Malattie congenite • 44. Aggrediti • 47. La passa in bianco l’insonne • 49. Il pasticcio del cuoco • 50. Infame (f) • 51. Cuor di cane.

coreta • 17. La bevanda che si filtra • 18. Il mitico re di Egina • 22. L’antagonista dell’interista • 25. Pietre preziose • 26. Diverbio • 27. Belgio e Italia • 29. La capitale con il Pireo • 31. Il cattivo fiabesco • 33. Azzurro • 36. Lo stato con Damasco • 39. Scava gallerie • 40. Lo è la vittoria incontrastata • 42. Jacques, regista francese • 45. Partita a tennis • 46. Circolano in Giappone • 48. Fiume russo.

» 1 9

N O

11

N

14

T

17

I

20

S

23

C

25

O

41

42 44

47 50

48

28

43 45

46 49 51

Verticali 1. Noto successo di Baglioni • 2. La capitale del Kenya • 3. Insensibile, beffardo • 4. Le iniziali di Montanelli • 5. Venuto al mondo • 6. Matematica • 7. Mezza riga • 8. Gambi vegetali • 9. Ha scritto “La cantatrice calva” • 13. Ana-

» a cura di Elisabetta

toro

Tra il 13 e 14 aprile spinti da Marte e Luna difenderete a spada tratta le vostre ragioni. Se volete fare spazio al nuovo dovete liberarvi del vecchio. Cambiamenti professionali per i nati nella seconda decade.

La soluzione verrà pubblicata sul numero 16

ariete

R

Soluzione n. 12 2

O

A

39

R

I

48

M

53

E

4

E

A

N

I

P

O

E

O

N

R

T

I

I

A

29

N

37

L I

I

O

N

41

I

45

B I S

I

D

L

A

A 27

R

E

E

13

O L

8

E S I

16

O

T

I

N

I

E

N

R

I

A

P 31

R

A

32

I

P

E

R

L

E

S

A

N

T

E

42

O 47

R

51

T

N

I

T

52

O N

R E

35 38

40

7

10

E

A

I N

T

C

E

50

S 22

S

T

A

E

30

R

49

C

R

N

E

N

A

34

I

I

A

A

46

12

19

A

6

N

21

G

A

M

T

I

M

L

O

18

M

33

L

O

26

L

5

15

24

A

D 44

V

R

D 36

3

N

T

E

E

43

T

A I T


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.