Ticino7

Page 1

№ 01

%&* 01 +#(()- 01..

$-, T&*&/#%)- 00–0' +#(()- 01..

V)#(()#/&

L᾽UOMO E LA VALIGIA C  T › RT › T Z ›  .–


Gusto svizzero che incanta.

Incantano ogni aperitivo in un batter d’occhio.

VncIoTfrÀigo NeO l ba n

EMMI_Marinati_Ticino7_210x295.indd 1

Squisiti Mozzarella Mini Marinati di puro latte svizzero con una raffinata marinata di pomodoro: il gusto naturale di un aperitivo può anche essere così semplice. Mettete la marinata nel pratico vasetto, scuotetelo e il vostro aperitivo è già pronto da servire. Lasciatevi incantare dai:

Mini Marinati di Emmi

20.04.11 09:37


Impressum Tiratura controllata 72.011 copie Chiusura redazionale venerdì 13 maggio Editore Teleradio 7 SA, Muzzano Direttore editoriale Peter Keller Redattore responsabile Fabio Martini Coredattore Giancarlo Fornasier Photo editor Reza Khatir Amministrazione via Industria 6933 Muzzano tel. 091 960 33 83 fax 091 960 31 55 Direzione, redazione, composizione e stampa Centro Stampa Ticino SA via Industria 6933 Muzzano tel. 091 960 33 83 fax 091 968 27 58 ticino7@cdt.ch www.ticino7.ch Stampa (carta patinata) Salvioni arti grafiche SA Bellinzona TBS, La Buona Stampa SA Pregassona Pubblicità Publicitas Publimag AG Mürtschenstrasse 39 Postfach 8010 Zürich Tel. +41 44 250 31 31 Fax +41 44 250 31 32 service.zh@publimag.ch www.publimag.ch Annunci locali Publicitas Lugano tel. 091 910 35 65 fax 091 910 35 49 lugano@publicitas.ch Publicitas Bellinzona tel. 091 821 42 00 fax 091 821 42 01 bellinzona@publicitas.ch Publicitas Chiasso tel. 091 695 11 00 fax 091 695 11 04 chiasso@publicitas.ch Publicitas Locarno tel. 091 759 67 00 fax 091 759 67 06 locarno@publicitas.ch In copertina L’uomo e la valigia Fotografia di Reza Khatir

Agorà Assicurazioni. “Sì, viaggiare”... ma senza problemi Media Internet. Viaggiatori fai da te Visioni Il viaggio dell’odio

DI

DI

KERI GONZATO

DI

DI

DI

DI

KERI GONZATO

DI

35%

Emissioni ridotte di

CO2

Tendenze Bagagli. L’autoritratto in valigia

D. CANESTRINI; FOTO DI R. KHATIR

DI

..........

................................................... ..........................................

MARISA GORZA

.................................

Astri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sul nostro cammino Difficile essere originali quando ci si dedica al tema del viaggio, soggetto a cui è dedicato questo numero di Ticinosette. Fra i generi letterari e cinematografici maggiormente battuti, anche nel web i racconti di esperienze legate alla scoperta di paesi e regioni del mondo non mancano; anzi, fra blog, forum, siti dedicati a consigli su e per viaggiare... la produzione è sterminata. Aereo, treno, barca, auto, motocicletta, bicicletta oppure a piedi – come suggeriva il sempre attuale Henry David Thoreau –, spostarsi alla ricerca di nuove sensazioni rappresenta di volta in volta una sfida, in particolare verso se stessi e una diffusa pigrizia mentale. Certo, qualcuno farà notare che Emilio Salgari ben poco viaggiava, ciò nonostante la sua produzione è stata copiosa e le avventure esotiche

dei suoi personaggi sempre affascinanti. A lui però si contrappongono una moltitudine di “giramondo”, che magari i cinque continenti proprio tutti non li hanno visti, limitandosi a un giretto attorno al proprio quartiere. Sì, perché il bello del viaggio è proprio questo: nessuno può definire dove inizia e dove finisce, e le esperienze legate allo spostarsi possono essere dettate da mille ragioni, nessuna delle quali rappresenta una discriminante. Il viaggio insomma è nostro come lo sono le nostre scelte di vita. Al di là delle mode che spingono masse di turisti a errare 12 mesi l’anno alla ricerca di “qualcosa”, la scoperta di ciò che ci circonda ha l’indubbio vantaggio di contribuire almeno a una cosa: definire i nostri confini. Buon viaggio, la Redazione

Ordina il DVD informativo gratuito. Info DVD

Vi prego d‘inviarmi gratuitamente la vostra documentazione con il DVD informativo. Desidero ricevere una consulenza non vincolante.

Wärmepumpen von Altherma Pompes à chaleur d’Altherma

www.altherma.ch

Cognome

Prezzo base a partire da CHF 10‘500.-

Nome Ditta

esclusa distribuzione del calore (riscaldamento a pavimento, radiatori, ecc.) e relativo collegamento

Via CAP

Costi d‘installazione

Città

minimi

Telefono

3 risparmi con un colpo Per nuovi costruzioni, rinnovamenti o ristrutturazioni

DI

GIANCARLO FORNASIER

«Abbiamo calcolato a lungo: La pompa di calore ad aria/acqua Altherma è stata la soluzione più semplice ed economica per il nostro rinnovamento.» Abbattimento dei costi del

.................................................

..........................................................

GIANCARLO FORNASIER

Letture Sindbad, un marinaio

...................................

FABIO MARTINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Reportage Aree di sosta. Di sogni e di Tir Kronos Parole sui binari

4 6 7 8 10 11 12 37 42 43 44 46 47

.............

..............................................

FABIO MARTINI

DI

DUCCIO CANESTRINI

Letture Il viaggio di Ferdinand Vitae Sandra Hoefemeier

VALENTINA GERIG

NICOLETTA BARAZZONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Società Paura di volare. Eight miles high... Mundus Il gentil cammino

DI

Pompe

www.altherma.ch

di calore

QUAL ESAMINITÀ ATA INTERN AZIONA

LE

Ti1

Ticinosette n° 20 20 maggio 2011

Inviare per posta o via fax a: TCA Thermoclima SA Piccardstrasse 13, 9015 San Gallo Fax 071 313 99 29 / Tel. 071 313 99 22


“Sì, viaggiare”... ma senza problemi

4

»

Agorà

Fare le valigie e partire: un momento atteso da molti, soprattutto ora che si avvicina la stagione per eccellenza dedicata alle vacanze. Ma a volte i viaggi si trasformano in odissee: voli aerei annullati, alberghi al di sotto delle aspettative, problemi di salute lontano da casa. Che cosa fare per andare in ferie senza pensieri?

L’

estate è alle porte e nelle agenzie di viaggio sono già esposti in bella vista i cataloghi per la nuova stagione di villeggiatura. Viaggi da sogno, mari cristallini, panorami mozzafiato all’altro capo del mondo, città internazionali a portata di mano grazie a voli low cost. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma non è sempre facile destreggiarsi tra le offerte turistiche, soprattutto nell’era di Internet. Secondo un sondaggio condotto dalla Codacons, l’Associazione italiana per la difesa dei diritti dei consumatori, un cittadino su cinque, una volta tornato dalla tanto sospirata vacanza, si dichiara insoddisfatto. In cima alla classifica dei disservizi ci sono i problemi legati ai trasporti (overbooking, ritardi, cancellazioni voli, perdita bagagli) seguiti dalle promesse non mantenute da parte dei tour operator, con servizi scadenti rispetto alle foto e le informazioni su cataloghi o siti web consultati in lungo e largo prima di partire. Altre volte, invece, sono semplici imprevisti a rovinare le vacanze: ritrovarsi con l’auto all’estero può causare una serie di spiacevoli inconvenienti, soprattutto per il proprio conto in banca.

Le assicurazioni viaggio Esiste un’ampia scelta di assicurazioni viaggio offerte dagli stessi tour operator e dai principali leader nel settore dei servizi di assistenza per le persone e i veicoli. Per avere qualche informazione utile ai cittadini in partenza, ci siamo rivolti a Renato Gazzola, portavoce Ticino del Touring Club Svizzero. “Sia che ci si sposti in auto o con altri mezzi, la cosa più importante che noi consigliamo è il Libretto ETI,” spiega il signor Gazzola. “È una protezione giuridica che assicura il viaggiatore: permette il rimpatrio del veicolo, della persona stessa, in caso di problemi di salute e, ancora, l’invio dei pezzi di ricambio della propria auto. Per esempio, quando lo scorso anno

c’è stata l’eruzione improvvisa del vulcano islandese, il TCS ha rimpatriato centinaia di viaggiatori. Il libretto è acquistabile dai soci del Touring Club Svizzero, ma è disponibile anche per coloro che non sono soci, con un prezzo ovviamente diverso, presso numerose agenzie turistiche”. I problemi in cui incorrono più spesso gli svizzeri all’estero riguardano soprattutto “il rimpatrio di persone o veicoli per problemi o incidenti che accadono in viaggio,” prosegue Gazzola. “Poi, in questi ultimi anni sono molto frequenti anche le problematiche giuridiche relative alla legislazione stradale all’estero. Per esempio, in Italia e Francia sono stati istituiti controlli con telecamere e radar nelle città d’arte. A molti concittadini capita di vedersi arrivare a casa una serie di multe, relative anche a un solo giorno, per essere transitati a propria insaputa in una zona a traffico limitato. Ecco, i nostri legali sono molto spesso impegnati a cercare di risolvere questi problemi”. Dall’anno scorso, inoltre, nelle sede del Touring di Ginevra, è presente un medico specializzato per consulti telefonici ai soci che si trovano in viaggio. Ecco i dati in possesso del TCS: nel 2010 sono stati compiuti 2189 consulti sanitari telefonici, rimpatriate 746 persone da oltre 82 paesi. Ogni anno la quota dei rinnovi è ben del 87%. “Noi consigliamo sempre ai nostri soci di stare molto attenti, soprattutto con le prenotazioni su Internet, che hanno sicuramente una certa attrattiva, ma la copertura assicurativa e il rispetto dei propri diritti sono inferiori” conclude Renato Gazzola.

La tutela del viaggiatore Sul sito dell’ACSI, Associazione per la tutela dei Consumatori e delle Consumatrici della Svizzera Italiana, sono reperibili indicazioni molto utili per i cittadini alle prese con la prenotazione delle vacanze. Spesso si preferisce ricorrere alle agenzie


aiuto soprattutto quando si incorre in poco incoraggianti e complicatissime procedure giuridiche. Gli ambiti sono diversificati e tra questi c’è anche il ramo dedicato ai viaggi. In Svizzera la sede è a Olten: i ticinesi possono raccogliere la documentazione, con tutti i dettagli del viaggio, e chiedere un consiglio, grazie all’apposito formulario di reclamo presente sul sito. Attenzione, però: il viaggio deve essere stato organizzato con un tour operator presente sul territorio svizzero, e non in Italia, per fare l’esempio più comune, dove molti ticinesi si recano per prenotare le proprie vacanze. In questo caso, è bene fare riferimento all’Associazione italiana Codacons: “Forniamo assistenza a tutti, anche ai cittadini svizzeri. Nel caso in cui, in seguito, il consumatore voglia procedere con una causa, ci potrebbero essere delle difformità normative, ma questo non riguarda la fase extragiudiziale” ci conferma l’Ufficio Stampa dell’Associazione.

Truffe e diritti Nel caso di truffe online da parte di agenzie-fantasma, la Codacons ricorda come spesso i consumatori siano purtroppo l’ultima ruota del carro. “In Italia

il Fondo di Garanzia previsto dal Codice del Consumo e imposto alle agenzie e ai tour operator, ammonta solo al 2%. Secondo noi non è abbastanza perché, in caso di fallimento, è una cifra troppo bassa per assicurare un rimborso a tutti i creditori”. Ne sanno qualcosa alcuni cittadini della Svizzera italiana, che due anni fa hanno visto sfumare vacanze e soldi per aver prenotato con l’agenzia web Todomondo, fallita improvvisamente. Una segnalazione, infine, per chi si ritrova a volare spesso per viaggio o per piacere. Dal 1. dicembre 2006, anche la Svizzera ha aderito alla direttiva dell’Unione Europea che ha provveduto a rafforzare i diritti dei passeggeri in caso di ritardi, cancellazioni o negato imbarco. Per conoscere i benefici e le norme legislative, il sito dell’UFAC, l’Ufficio federale dell’aviazione civile – organismo responsabile che sorveglia il rispetto dei diritti dei passeggeri – offre tutte le informazioni necessarie. Un po’ come degli avvocati di se stessi, i viaggiatori devono sempre ricordarsi di conservare la documentazione relativa ai viaggi e al soggiorno. Senza le “prove” dell’eventuale disservizio e irregolarità, si può dire addio al rimborso.

» di Valentina Gerig

di viaggio, proliferate negli ultimi anni, per comodità e per usufruire di una maggiore assistenza in caso di problemi. L’ACSI mette in guardia: è infatti bene accertarsi che l’agenzia di viaggio a cui ci si rivolge sia iscritta a un Fondo di Garanzia. È proprio grazie a quest’ultimo, infatti, che essa può fornire le garanzie necessarie in caso di rimborsi e annullamenti se qualcosa non è andato nel verso giusto durante la vacanza. Un altro “punto caldo” è rappresentato dai mezzi di trasporto: è sempre opportuno essere in possesso dei documenti di viaggio diversi giorni prima, per controllare la loro validità. Stessa cosa anche per i contratti assicurativi: spesso compaiono le solite clausole scritte con caratteri molto piccoli. Meglio armarsi di occhiali da lettura e non farsi sfuggire niente. Per le controversie tra viaggiatori e tour operator, in Svizzera ci si può rivolgere agli ombudsman. Il curioso termine, di origine svedese, indica la figura del difensore civico o mediatore a tutela del consumatore. È quindi una sorta di “ponte” tra il cittadino e l’amministrazione o il servizio in questione. Le prestazioni sono gratuite e sono di grande

Avanti c’è posto! Spazio per tutta la famiglia da Fr. 27’990.-*. Pista libera per la Grand C-MAX KNIE Edition! Con pratiche porte scorrevoli, abitacolo spazioso e 7 posti la Grand C-MAX è la vettura ideale per le famiglie. Approfittate subito del Chang€ Bonus di Fr. 3000.- e del leasing al 3.9 %*. A chi cerca ancor più spazio Ford offre i van S-MAX e Galaxy KNIE Edition a condizioni molte attrattive.

ford.ch * Grand C-MAX KNIE Edition 1.6 Ti-VCT, 125 CV/92 kW, prezzo di listino Fr. 31’250.- più opzioni minime del valore di Fr. 1850.-, dedotto Chang€ Bonus di Fr. 3000.- e sconto di Fr. 2110.-, ora Fr. 27’990.-. Ford Credit Leasing: da Fr. 199.-/mese; acconto Fr. 6494.-. Tasso d’interesse (nominale) 3.9% incl. assicurazione sulle rate Ford, tasso d’interesse (effettivo) 3.97%. Durata 36 mesi, 10’000 km/anno. Acconto e valore residuo secondo le direttive di Ford Credit. Assicurazione casco totale obbligatoria e non compresa. La condizione del credito è vietata se causa un eccessivo indebitamento del consumatore (art. 3 LCSI). Offerta valida fino al 30.06.2011. Con riserva di modifiche. Modello riprodotto con equipaggiamento supplementare del valore di Fr. 1200.-. Diritto al Chang€ Bonus: il veicolo da permutare deve avere più di 3 anni.


»

Viaggiatori fai da te Se c’è un settore che ha subito una vera e propria rivoluzione con l’avvento e l’accesso sistematico della popolazione alla rete Internet, beh, è certamente quello dei viaggi e del turismo. Con molti vantaggi e, talvolta, qualche solenne fregatura…

Media

6

all’organizzazione della vacanza di sogno sono profondamente mutate. Il filosofo cinese Lao-Tzû disse che “un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo”, ma oggi il cammino inizia con un solo clic. Tutto parte da un’idea che prende forma in un balletto esotico tra schermo e tastiera, a suon di dita tamburellanti. Al centro di questo cambiamento vi è infatti Internet, fenomeno multiforme capace di accelerare contatti e modalità di scelta e di acquisto. Le opportunità che si presentano a chi, armato di pazienza e di un filo di abilità, si accinge all’organizzazione di un viaggio sono infatti sconfinate. Ciò ha portato a una maggiore autonomia da parte del viaggiatore che sempre più spesso opta per la soluzione del “fai da te”. Navigando nei mari virtuali si passa dai siti che, pescando nelle offerte delle varie linee aeree, selezionano i voli più economici: www.kayak.com, www.edreams.ch, www.expedia.it, ecc. Oppure si possono consultare i siti delle compagnie low cost dove i voli, se si è flessibili a livello di date, potrebbero costarvi meno delle noccioline. Il concetto dei voli a basso costo è nato negli Stati Uniti nel 1971. All’inizio degli anni Novanta l’idea è arrivata in Europa con Ryanair, seguita da EasyJet e da moltissime altre compagnie. Negli ultimi anni le vendite sono esplose! E tutto questo tramite prenotazioni, pagamenti e check-in online. Il rovescio della medaglia? Se da un lato i prezzi stracciati ci permettono di viaggiare molto di più, dall’altro l’impronta ecologica del singolo si fa sempre più pesante mettendo in risalto tutta una serie di problematiche che non possiamo ignorare. La domanda che sorge spontanea è: quali alternative avremo quando la fornitura di petrolio collasserà definitivamente? Siti e portali per il viaggiatore Lasciando la domanda aperta e bruciante riprendiamo con il viaggio nel viaggio, quello in rete: una volta scelto il volo, effettuato il pagamento (solitamente con la carta di credito), ricevuti conferma e biglietto via e-mail o via sms, si passa alla fase successiva: la ricerca dell’alloggio. Coraggiosi e curiosi

potrebbero scegliere tra www.couchsurfing.org, network globale grazie al quale ci si ospita a vicenda sul divano di casa, o l’house swap, lo scambio di casa tramite siti specializzati come www. homelink.ch. Con un budget limitato anche l’ostello rappresenta una buona idea e siti internazionali come quello di International Youth Hostels sono il punto di riferimento: www.hostelworld. com/YHA. I tradizionalisti usano invece siti come www.ebookings.com che offrono hotel per tutti i gusti e tutte le tasche. La chicca? Capita spesso di accaparrarsi tariffe da tre stelle per alberghi che di stelle ne hanno quattro o cinque! Su queste pagine trovate anche valutazioni e punteggi lasciati dai visitatori e, se le informazioni non dovessero bastare, ci sono i siti nati per permettervi di verificare se quel piccolo hotel così carino sia davvero tale! Su www.tripadvisor.it sono disponibili feedback e valutazioni che vanno dall’accoglienza alla pulizia, dalla qualità del cibo alla posizione geografica. Oppure esistono i forum di viaggiatori, dove scoprire piccole curiosità, usi e costumi dell’ambita meta: www.cisonostato.it, www.turistipercaso.it, ecc. Per definire l’itinerario e sapere qualcosa in più sui luoghi da visitare anche le guide online sono praticissime: www.lonelyplanet.com, www.routard.com, ecc. Siete presi da un raptus improvviso che vi spinge a partire tra l’oggi e il domani? Buttatevi sui siti che offrono pacchetti last minute come www.lastminute.com. Per chi invece è alla ricerca di un viaggio più particolare, magari ecosostenibile, in quel caso esistono agenzie online come www.seeyouontheroad.org, nata dalla passione per i viaggi alternativi di una giovane ticinese. In tutti i casi siate cauti. Dato che “fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio” il consiglio per il viaggiatore indy è quello di essere molto prudente perché dietro a fotografie idilliache e a commenti entusiastici possono celarsi delle sonore fregature. Come quella volta che inseguii il miraggio di una manciata di bungalow da sogno sull’Oceano Indiano, descritti online da viaggiatori virtuali, per poi rimanere amaramente delusa dalla realtà. Ma d’altronde, come diceva Alberto Moravia “viaggiare non è veramente piacevole, si va incontro all’ignoto e l’ignoto è qualche volta sgradevole e sempre traumatico; però, fa bene”.

» di Keri Gonzato; immagine tratta da www.flickr.com

Da qualche anno a questa parte le modalità che sottostanno


»

Il viaggio dell’odio

Tra

» di Nicoletta Barazzoni

le lunghe sospensioni, le equazioni matematiche dal senso di smarrimento percettibile e corposo ma indefinito. risultato illogico (1+1=1), i dialoghi che esprimono l’atroce Riassumiamo il film senza svelarne il finale perché in esso sacrificio dei conflitti religiosi, e i silenzi che verranno rotti si coagula la sostanza del messaggio: dall’odio può nascere per una promessa, questo lungometragl’amore, dentro il quale coesiste un odio gio del regista e sceneggiatore canadese imposto dall’odio. Denis Villeneuve (classe 1967) è un’opera La donna che canta è la storia di Nawal, cinematografica davvero ben giocata. Le (Lubna Azabal) che ha trascorso molti luci, i rumori in sottofondo, le musiche, e anni in una prigione a sud del Libano. in particolare la ricostruzione e la rappreDopo avere ucciso il capo della destra sentazione di scene girate in Giordania lo cristiana, ed essere stata torturata e violenrendono un film di grande intensità e in tata, Nawal diventa l’espressione dell’odio grado di distinguersi dalla media ordinaria incondizionato, nel senso di intero, pieno di altre proposte. La storia è in prevalenza e assoluto. Un odio che cagiona strazio e ambientata in Libano, durante il periodo devastazione ai suoi due figli gemelli Jeandella guerra civile. ne (Mélissa Désormeaux-Poulin) e Simon A pochi istanti dall’inizio del film, lo (Maxim Gaudette), e al primogenito, dato spettatore viene trasportato dal pianto anper disperso. I due gemelli vengono esortati gosciante di un neonato che sta per essere dal testamento della madre, ad andare alla marchiato al piede, con tre piccoli cerchi ricerca del padre e del fratello. I loro sforzi La donna che canta don nta di Denis Villeneuve neri. L’incisione si rivelerà l’indizio per capartiranno dalla terra natia e dal vissuto Canada, 2010 pire chi era quel neonato. La scena scivola terrificante della madre. poi sullo sguardo perso di un ragazzino che sta per essere L’equazione iniziale è la rivelazione agghiacciante del passato rasato, e che presumibilmente potrebbe essere lo stesso bam- sconosciuto e del destino disumano di questa donna vera, bino della scena precedente, forse rapito e imprigionato. Vil- che ha vissuto per l’amore incondizionato dei suoi tre figli, leneuve insiste su molti enigmi che riescono a trasmettere un concepiti nell’odio e dall’odio.

Assicurazione viaggi

Assicurazione auto Assicurazione economia domestica

Beneficiate dei vantaggi delle nostre assicurazioni viaggi, economia domestica, protezione giuridica e veicoli a motore. Maggiori informazioni presso una delle nostre circa 2000 filiali.


Il fenomeno si è accentuato

Società

8

invecchiando. Ed è strano perché il primo volo della mia vita risale al 1963. Un vero viaggio, quasi venti ore a bordo di un DC-8 Alitalia, da Roma a Buenos Aires. A sei anni si trattò di un’autentica avventura. Durante lo scalo a Dakar, in piena notte, salirono a bordo una dozzina di soldati per arrestare un uomo, in viaggio con la propria famiglia, accusato di spionaggio. Ricordo il pianto dei figli e la disperazione della moglie. Il passaggio sul Brasile fu poi spettacolare: l’immensa distesa verde della foresta amazzonica che scivolava sotto di noi ci incantò. Per mia madre, che oltre al sottoscritto portava con sé i miei due fratelli più piccoli, fu invece un’esperienza tutt’altro che piacevole. Infine, la corsa a bordo pista verso mio padre che ci aspettava a braccia aperte. In quegli anni feci altre esperienze anche su aerei che oggi non volano più come il DC-3 Dakota o il Vickers Viscount, mitici turboelica che hanno segnato la storia dell’aviazione civile del dopo-

Una testimonianza Ne ho parlato con altre persone e in particolare con Marco F., informatico in un’azienda di marketing online che da anni vola per lavoro, e che, proprio per vincere la paura ha deciso di frequentare un corso “antipanico”. “A disturbarmi è ovviamente l’idea della catastrofe ma anche una certa sfiducia nei confronti del personale umano”, mi racconta Marco. “L’idea che un controllore di volo arrivi al lavoro incavolato con la fidanzata o che il comandante di turno abbia dormito male, sono aspetti che

r%2172 21.+1' &'. 2&/o mi preoccupano. A dire il vero, durante i primi voli ero io ad alzare il gomito e così mi sono fatto anche delle belle dormite a

Il problema evidentemente è diffuso: almeno un viaggiatore su due prova paura o ansia all’idea di salire su un aereo. Il fatto è che oggi, nell’era dei voli low cost siamo tutti, per le ragioni più diverse, costretti a volare. Che cosa fare allora? parte quella volta che, nel corso di un volo per il Messico, feci l’errore di associare a un paio di bicchieri di tequila dei sonniferi. Da dimenticare… Certamente il corso «antipanico» è stato molto utile. Innanzitutto ero quello messo meglio, visto che c’era

Fratelli Wright (immagine tratta da www.imageshack.us)

gente che evitava persino di prendere l’ascensore. Si ha poi modo di capire che l’aereo è fatto per stare in aria e dispone di una tale ridondanza di dispositivi da garantire un livello di sicurezza incomparabile rispetto a qualsiasi altro mezzo di trasporto. Devo aggiungere che chi lavora nell’informatica appena sente parlare di «ridondanza» comincia a sentirsi subito meglio. Si prende poi coscienza del fatto che il timore del volo altro non è che il riflesso di paure o difficoltà ben più profonde e personali, che poco o nulla hanno a che fare con quote, correnti, ali e scatole nere. Insomma, fra esercizi di respirazione, rassicuranti statistiche e piccoli escamotage per aggirare il problema, il corso mi è stato utile. L’errore umano, naturalmente resta. Quando ora salgo su

»

guerra. Poi, crescendo, mano a mano che le esperienze di volo si sommavano (compresa una terrificante tratta in mezzo a una tempesta su un Tupolev TU-154, uno degli aerei più “caduchi” della storia), la paura del volo si

Paura di volare. Eight miles high…

g. %2172 ".." 529'6%+" p +1+>+"72o

è progressivamente insinuata: un’ansia tutto sommato tollerabile ma certo non piacevole. I dati statistici sono certamente rassicuranti ma a conti fatti, pur sapendo che un tragitto in macchina è assai più rischioso di un volo aereo, quel che conta è in fondo ciò che si prova.


Società

9

;2).+'7' 48'67" 23325781+7go un aereo busso sulla carlinga in prossimità della porta d’ingresso – più per scaramanzia che per verificare che il materiale sia solido –, e cerco sempre di guardare in faccia il comandante, per controllare che non sia ubriaco. Se mi pare su di giri chiedo alla hostess di servirmi un po’ di quello che ha bevuto il pilota”. Il tema della paura del volo trova molto spazio su Internet: forum di discussione, racconti personali, statistiche e consigli

(anche pessimi, come quello di tracannare due bottiglie di vino e un Bloody Mary prima della partenza) davvero non mancano. In particolare, all’aerofobia si è dedicato lo psicologo e psicoterapeuta Luca Evangelisti responsabile dei corsi “Voglia di Volare” (www.alitalia.it/vogliadivolare) organizzati da Alitalia e autore di un volume pubblicato nel 2008, Mai più paura di volare (Feltrinelli e Kowalski), rivolto a chi di “salire sulla scaletta” non ha nessuna intenzione ma per una ragione o per un’altra è costretto a farlo. Per chi fosse davvero interessato, corsi e seminari vengono organizzati ciclicamente dalle maggiori compagnie presso i principali aeroporti europei e sono facilmente reperibili sulla rete. Buon volo!

» di Fabio Martini

g. %2172 ".." 529'6%+" &'+ &+'%+ 0+.+21+ p +1+>+"726 %5'&+72 %21 6%2172 21.+1' &'. 2&/ n5" 2 0"+ 3+#o r2.2 68 ;;;o%5'&+7d12;o%*z0+..+21 R6'03+2 &+ %".%2.26 ;f] 2&l&&&oiY 2= 0'6+Y 7"662 "1182 '((o o+/ i 2=o^/ -6%2172 21.+1' )+g +1%.8628Y %2672 %203.'66+92 ;f] Si+oS& i ;f] i^=oS&o u".' 62.2 3'5 ;qRFgsd12; ;."66+%o j" %21%'66+21' &+ %5'&+7+ p 9+'7"7" 6' %21&8%' " 81 +1&'#+7"0'172 '%%'66+92 -"57o H j;rg8o 0%lid12; r%Y f25)'1o


»

Il gentil cammino Essere donna e scoprire il mondo? Utopico in società dove prevale una visione machista del viaggio. Perché una donna sola è ancora e sempre sinonimo di “disponibile”…

10

Il viaggio: una declinazione al maschile La storia del viaggio è sempre stata maschile. Nella nostra cultura, la donna sulla strada è un po’ un guaio. Questo perché un antico ordinamento degli spazi vorrebbe invece la donna legata alla casa. Il dio greco Hermes ha le alucce ai piedi ed è abbronzato perché cammina all’aperto, mentre la dea Hestia (per i romani Vesta, con le relative vestali) è il classico angelo del focolare, pallida padrona dello spazio domestico. Per ragioni antropologiche, il viaggio femminile è quindi penalizzato: basti pensare alla fuorviante figura della autostoppista sexy (per una donna è ancora problematico fare autostop) e all’immagine che si produce automaticamente nella nostra testa accostando la parola donna alla parola marciapiede. Il retaggio di questa mentalità fa sì che la donna in viaggio individuale – vale a dire non accompagnata dal suo “cavaliere” – sia una donna sola, in cerca di avventure. Superato, bene o male, questo pregiudizio, c’è da chiedersi quanto sia-

no diverse le turiste dai turisti. In viaggio gli uomini hanno conquistato, cacciato, ammazzato altri uomini e donne. Non risulta che donne in viaggio abbiano mai compiuto stragi coloniali. Gli uomini impongono la loro presenza, sono assertivi. In termini generali, le donne sono invece più autosufficienti e più comprensive. Di solito le donne hanno più feeling per lo stile di vita delle comunità ospitanti e spesso prediligono le locande dove ci si sente in famiglia. Lo “sguardo” femminile Le donne pongono più attenzione al maltrattamento nei confronti degli animali, anche quando fanno turismo. Le donne adorano i mercati, e in giro per il mondo se ne trovano di meravigliosi. Le donne sono più relazionali degli uomini, amano parlare con la gente del luogo, conversare, chiedere. Gli uomini, com’è noto, odiano persino chiedere informazioni. Certo questo le espone maggiormente. Molte guide mettono in guardia le turiste che viaggiano presso popoli tradizionalmente “machisti”, per esempio in Sudamerica, in Italia e in Medioriente. Spiace rilevare che sono lo sguardo e il sorriso a ingenerare equivoci: la donna che guarda negli occhi o che sorride a uno sconosciuto è ancora un messaggio etologico fortissimo per il maschio della specie umana, per il quale significa disponibilità. Tattiche anti molestia: ostentare fermezza e freddezza, non dare spago, all’occorrenza gridare aiuto. Strategia preventiva consigliata dalle guide Lonely Planet: “Rispettate i valori del Paese che vi ospita e vestitevi appropriatamente”. Il che significa niente bikini sulle spiagge dei Paesi arabi. Un handicap? Forse, ma si può anche vedere come una riscoperta del pudore e della privacy. Freya Stark, definita dalla Royal Geographical Society nientemeno che “viaggiatrice di genio” non aveva queste noie. Scammellando in Medioriente si comportava come gli uomini: snob e nevrotica, trattava tutti come servi.

» di Duccio Canestrini; imm. tratta da www.choppersaustralia.com

Mundus

Grandi viaggiatrici. Subito viene in mente Emma Maillart, velista, fotografa e campionessa di hockey su ghiaccio che partecipò alle Olimpiadi di Parigi del 1924. La Maillart, nata a Ginevra nel 1903, con i suoi reportage in India e in Afghanistan è stata certamente un’avventurosa scrittrice di viaggio. Ma oggi? L’impiegata benestante che parte per visitare i parchi naturali del Sudafrica è ben diversa dalla casalinga che sogna di andare a Sharm el Sheik per una settimana di vacanza low cost tutta sole e mare. È dunque possibile parlare di turismo al femminile? Sembra di sì. Perché l’esperienza del viaggio al femminile ha caratteristiche particolari. È al contempo rischiosa e trasgressiva. Conserva quel germe di rivolta che il capolavoro del cinema on the road “Thelma e Louise” di Ridley Scott (1991) spinse alle estreme conseguenze: quando due amiche partono per un viaggio da sole, fanno “disatri”.


»

Il viaggio di Ferdinand

13384-290701

» di Fabio Martini

In un’epoca in cui le produzioni letterarie paiono sempre re, e pone al centro uomini e donne costretti a una vita ai più minacciate da modalità linguistiche e stilistiche imposte margini. sono i “poveri cristi”, la classe operaia, i diseredati. e dettate dalla comunicazione televisiva e pubblicitaria, av- Fra tutti egli si concentra in particolare sul personaggio di vicinare Céline può rappresentare uno shock e al contempo Robinson, figura bizzarra, amico di sbornie ed eccessi, un un’esperienza salutare e illuminante. E ciò è accaduto anche autentico paradigma umano per il quale l’autore rivela una a chi, come il sottoscritto, ha letto, per suo inqualificabile profonda pietà. Ma il piacere di questo libro non sta nella limite, i romanzi dello scrittore francese in italiano e quindi vicenda in sé, se vogliamo discontinua e disomogenea, con privati di quegli elementi gergali, stilistici e quella prima parte avventurosa e ricca di sintattici che certamente ne sono compomondi “altri” e la seconda tutta parigina nente essenziale. Nonostante ciò, la lettura e in cui le relazioni umane si stringono, del Viaggio – considerato a ragione il suo facendosi quasi corali. capolavoro e appena riedito dall’editore L’estrema bellezza, il “gusto” del Viaggio Corbaccio –, pur in una lingua diversa da risiedono nella straordinarietà della scritquella originale, agisce in modo potente tura che ce lo fa apprezzare al di là di ogni sul lettore, inizialmente disorientato da un altro aspetto. In una lettera del 1947 a un procedere narrativo corrosivo e straniato. Al giovane docente americano, Céline rivelava centro, la vicenda esistenziale di Ferdinand il suo approccio alla lingua e al testo: “Alle Bardamu, studente in medicina e in seguito frasi, ai periodi, occorre imprimere una certa medico, alter ego dell’autore (Céline oltre a deformazione, un artificio tale che quando uno quella di scrittore praticò la professione melegge il libro gli sembri che gli si stia parlando dica). Il Viaggio del titolo altro non è che la all’orecchio. Si arriva a questo mediante una vita stessa, una vita esplosa dal suo interno e trasposizione di ciascuna parola che non è Louis-Ferdinand Céline Célin percepita con disincanto nei suoi aspetti più mai del tutto quella che ci si aspetta, una Viaggio al termine della notte atroci e paradossali (la descrizione di New sorpresina. È quello che accade a un bastone Corbaccio, 2011 York, una delle tappe del Viaggio, e dei suoi immerso nell’acqua: perché appaia diritto priabitanti è in questo senso mirabile). Molti lo hanno definito ma di immergerlo bisogna spezzarlo un pochettino, deformarlo uno scrittore votato al delirio e animato da un sostanziale cini- preventivamente, se così si può dire. Un bastone diritto invece, smo nei confronti dell’umanità. In realtà, la scrittura di Céline immerso nell’acqua, allo sguardo apparirà piegato. Lo stesso vale è fra le più sorvegliate e raffinate che il Novecento ci abbia per il linguaggio: il più vivace dei dialetti, stenografato, risulta offerto e la sua visione del mondo e dell’esistenza, pur tracciata sulla pagina piatto, complicato e pesante. Volendo rendere per e descritta nelle sue più tragiche sfaccettature, rappresenta una scritto l’effetto di spontaneità della vita parlata bisogna torcere dichiarazione di amore per i suoi simili e la realtà. la lingua in puro ritmo, cadenza, parole, ed è una sorta di poesia Il tema del viaggio non come metafora ma come esperienza che produce un grande sortilegio – l’impressione, il fascino, il reale, occupa la prima parte del libro e riflette le esperienze dinamismo – e poi occorre scegliere il proprio soggetto”. dirette dell’autore che dopo aver partecipato alla Prima Un romanzo che, per chi non lo conoscesse, non mancherà guerra mondiale, viaggiò in Africa e in America. La seconda di assordare, ricordandoci strenuamente che “la vita è questo, parte si svolge invece nella periferia parigina fra le due guer- una scheggia di luce che finisce nella notte”.

Guida ling uistica sulla salute durante le vacanze Esp

1411

res sio ni d’u so pra tico in fra nce se, ing lese, por tog hes e, spa gno lo e ted esc o

Quelli con l’arcobaleno

Fino ad esaurimento scorte

Senza parole all’estero in caso di malattia? Guida linguistica gratuita Mepha, per trovare le parole giuste in francese, inglese, portoghese, spagnolo e tedesco, disponibile presso la Vostra farmacia di fiducia o all’indirizzo www.mepha.ch

Quelli con l’arcobaleno


» testimonianza raccolta da Keri Gonzato; fotografia di Igor Ponti

12

e alcuni, vivendo nella loro bolla dorata, non hanno ancora capito come “gira il mondo”. È molto interessante perché sono persone che hanno vissuto in modo totalmente diverso. Una volta ho visto sul profilo presente in Facebook di una compagna una foto di un piatto con la frase “il primo pasto cucinato da me”. Il bello è che i molti lavori di gruppo ti spingono ad adattarti l’uno all’altro. E poi la scuola funziona proprio come un grande albergo e tutti devono fare anche i lavori più umili come pulire le camere, servire al fast food e lavare i piatti. Il primo anno è un po’ strano, appena Ha accompagnato migliaia di persone inizi ad ambientarti devi già attraverso mezzo mondo, trovando la sua partire per quattro mesi di vita fra le nuvole. Poi la decisione di cam- stage – io ero a St. Moritz –, e poi torni a scuola a Losanna. biare e ritornare a terra, anche se una In più in quel periodo mia meta pare ancora non esistere mamma aveva cambiato casa in Ticino, nella mia stanza che con chi ti conosce da c’era solo il letto, e non mi sentivo a casa sempre. Negli aerei c’è un nemmeno lì. Nel campus condividevo la container con delle brande stanza con qualcun altro ed era come essere dove, durante i voli lunghi, in albergo, per non parlare dello stage dove ci si riposa. Proprio in quelero in camera con una ragazza disordinatislo strano luogo, sospesi in sima ed è stata molto dura. Il lavoro in sé aria, capitava di ritrovarsi era divertente, facendo servizio in camera a parlare per ore a ruota libein qualche modo entri nell’intimità delle ra con perfetti sconosciuti. persone, quando ti ricevono in camera Alla base sei molto solo ma i capita che siano in accappatoio o buttati colleghi sono come una gransul letto con tutto in disordine. Il mondo de famiglia, sei nello stesso degli alberghi è interessante ma è un lavoro albergo e se hai bisogno di infinito. Trovare un team che funziona bene una guida sono sempre diè quasi impossibile; il personale arriva da sponibili. La cosa più bella esperienze totalmente diverse e coordinare è stata quando ho volato la il tutto è assai difficile. Passi il tempo a vigilia di Natale su Montréal risolvere ciò che non va e non riesci mai a e la mattina, a colazione, fare quello che vorresti. abbiamo festeggiato il Natale E la vita privata? Beh, quella praticamente fra di noi. Fare la hostess per puoi dimenticarla. A conti fatti penso che me è stato soprattutto un lavorerò in un ambito un po’ diverso. Regomodo per viaggiare, perché larmente sento il bisogno di capovolgere la una volta scesa dall’aereo hai mia vita. Quando finirò di studiare voglio il tuo bell’albergo e sei libera andare in giro, seguendo gli impulsi che mi di fare quello che vuoi. Codà la vita e facendo più esperienze possibili. sì ho scoperto Hong Kong, Poi si vedrà… il desiderio di qualcosa di più Tokyo, Shanghai, New York, stabile arriverà da solo. Quando ero ancora Miami… al liceo ero incanalata in una strada, come La mia idea, comunque, era se fosse l’unica da seguire: maturità, laurea di studiare quindi due anni e via dicendo. Quando ho deciso di mollare fa ho smesso di volare e sono medicina all’inizio mi sentivo persa, ma poi entrata in un altro universo mi sono abituata a non avere una direzione parallelo, la scuola alberghiedefinita e non posso più tornare indietro. ra di Losanna. È una scuola Ora vivo senza sapere chi sarò domani e mi rinomata, vi studiano anche sento benissimo, ho 22 anni e ho voglia di figli di famiglie importanti andare, scoprire, trasformare…

Sandra Hoefemeier

Vitae

opo un semestre alla facoltà di medicina di Zurigo mi sono resa conto che non era la mia strada, ho fatto le valigie e ho cambiato rotta… Mia sorella aveva già fatto un periodo come hostess di volo e, con in testa i suoi bellissimi racconti, ho pensato, “perché no?”. Chiusa una porta ho aperto una botola e ne sono uscita volando, dai 19 ai 21 anni, come hostess per la Swiss. All’inizio ero esaltata anche solo a salire in aereo poi, col tempo, ho iniziato a vedere gli aspetti negativi, come l’impossibilità di ottenere le vacanze che vuoi tu, le difficoltà nel gestire rapporti interpersonali, ecc. Volete sapere come funziona il mio lavoro? Ogni mese ricevi un piano con i voli, dopo metà anno dagli europei passi ai transatlantici e poi l’obiettivo è avere un mix dei due. Le tratte in Europa non sono molto amate, perché può capitarti di avere cicli di cinque giorni in cui fai, in un solo giorno, Zurigo-Stoccolma-Zurigo, Zurigo-Parigi-Zurigo… e dato che quattro voli equivalgono a quattro sandwich, ora della fine sei sfasato! Anche per i voli transatlantici le soste non sono più quelle di una volta, le più lunghe durano tre giorni. Un altro aspetto disorientante è che in un anno e mezzo avrò volato con le stesse persone forse tre volte. Questo ti spinge a una grande apertura: entri e i colleghi, anche se non li hai mai visti, sono già tuoi amici, perché il lavoro in team è fondamentale. Sono partita come una persona timida mentre oggi sono la prima ad andare verso gli altri. Ho incontrato persone con delle storie incredibili, come un ex dentista che a 45 anni, stufo del suo lavoro, ha deciso di tornare in aria. A livello umano questa esperienza mi ha dato moltissimo. Ho scoperto che capita di aprirsi molto di più con gente con cui condividi solo tre giorni della tua vita

»

D


Di sogni e di Tir

testo di Duccio Canestrini; fotografie di Reza Khatir

Parcheggio, coda alla cassa, consumazione, toilette, scaffali della cuccagna, uscita e via. La fermata in autostrada è un’esperienza così comune a tutti noi che sorprende non vi sia un’intera letteratura ad essa dedicata. Seguiteci in una giornata di ordinario transito nell’area di sosta di Ambrì-Piotta, la prima in territorio ticinese dopo aver superato la barriera geo-culturale del San Gottardo. Oltre c’è il caldo ed esotico Sud, sinonimo di vacanze e di nuovi paesaggi…


“Usciti dalla grande galleria, eccoci senz’altro in Italia. (…) Dovunque una vegetazione rigogliosa, graziose abitazioni gioiose adagiate sull’erba, all’ombra degli alberi; terrazze in cui si raggruppano i villaggi inghirlandati dai vigneti. Si scende decisamente nelle ridenti e generose regioni delle Alpi italiane. S’immagina la gioia degli uomini del Nord quando si vedono trasportati, così d’improvviso, in una sorta di terra promessa, immersi in un paesaggio fiorito e assolato, fresco come un’oasi, profumato come un giardino…” brano tratto da: “Oltre la galleria del San Gottardo, l’Italia, 1888” di Victor Tissot (p. 192)

“Oltre Airolo, la strada procede diritta e non ci possono essere scorciatoie. Abbiamo raggiunto Faido, diciassette miglia di strada, alle ore 11.30. Ora abbiamo incontrato molta polvere, per il violento temporale di venerdì, una settimana fa, era stato confinato al nord delle montagne del San Gottardo; io, allora – anche perché non avevo che poco tempo per questo piccolo tratto di cammino – rinunciai per il momento a camminare e noleggiai un tiro a quattro per Bodio” brano tratto da: “Da Airolo a Bodio, 1873” di Foster Barham Zincke (p. 156)


“Siamo già a sud del Gottardo, dove la luce dipinge con colori intensi. A nord delle Alpi non c’è luogo così desolato, così pietroso, così deserto, così triste come questo. Ma se cade un raggio di sole avviene il miracolo” brano tratto da “Deserto di pietra, 1895” di Carl Spitteler (p. 202)


P

ersonalmente ricordo solo una triste canzone di Francesco Guccini degli anni Ottanta dedicata all’area di sosta… ma per la verità Guccini non fa testo: era malinconico anche pochi mesi fa, quando si è sposato con una donna molto più giovane di lui. E poi scava scava ecco saltar fuori un raccontino horror di Stefano Benni ambientato in autogrill, con una famigliola italiota allo sfascio che trasuda senso di angoscia. Dico per dire, ma se io fossi il capo di questi punti di ristoro on the road li cambierei, eccome. Ma non lo sono, quindi anch’io parcheggio, vado alla cassa, ecc. ecc. Come tutti.

Flash sui dipendenti Osservo sempre con interesse queste divise un po’ da majorette, un po’ da steward. Persone travestite da ditta, persone azienda: non dev’essere mica facile portare tutto il giorno quei cappellini rossi e gialli, quelle camicette dai lunghi becchi, quell’appartenenza tanto dichiarata quanto invasiva. Eppure di solito i dipendenti scherzano, e spesso tra loro parlano con l’accento del luogo, che per un antropologo esotista e curioso come me è sempre bello rilevare. Loro invece sono psicologi, con esperienza fatta sul campo: come ti guardano t’inquadrano, hanno già capito, forse non da dove vieni e dove vai, ma di sicuro chi sei. Le cosiddette risorse umane degli autogrill, esposte a un formidabile flusso umano, concentrano in un anno l’esperienza che gli altri mortali maturano in sette. Perciò invecchiano prima. Flash sulle toilette Ovvero, quando la discesa agli inferi è un sollievo. Il piattino per gli spiccioli, gli occhi di chi ci passa da custode tutto il giorno, a volte tutta la notte. Che io sappia solo Giorgio Manganelli ebbe l’ar-

dire di immedesimarsi nei panni di un guardiano di gabinetti, che non vede mai il sole. “Il fatto di occupare un posto così basso nella scala sociale gli dà una dignità”, scriveva Manganelli in un suo racconto, “giacché i guardiani di gabinetti sono il punto più basso, dunque un punto estremo, e non tutti sono capaci di giungere al punto estremo di qualsiasi cosa”. A questo punto la mancia la si deve lasciare. Non prima però di essersi fatti l’asciugamani automatico a pulsante, che è sempre una piccola magia. Flash sulla cuccagna E siamo al percorso obbligato per lo shopping. Qui c’è da sbizzarrirsi, prima di uscire. Perché l’idea è non farti uscire a mani vuote, chiaramente. La cuccagna è imbandita di salamoni ricoperti di pepe (ma chi li ha mai mangiati? Risalgono ormai al Mesolitico) e delle confezioni sott’olio, tutta roba costosissima, quasi come i maxi-peluche. Poi viene il girone degli spaghetti e dei maccheroni che normalmente non compreresti mai: al tartufo bianco, alle noci della Provenza, ai sette formaggi tibetani, carissimi anche quelli. Nell’ultimo tratto di cuccagna stanno i cassoni cromati colmi di cd di Mina e di Mozart in cofanetti che, invece, costano pochissimo. Mistero, come fanno? Sono sigillati, dunque non piratati. A meno che anche i sigilli non siano tarocchi. Dimenticavo: in un diverticolo del labirinto, come intoccabili paria dell’editoria, si trovano ancora le riviste pornografiche, più o meno cellofanate. Vietato sfogliarle, ma c’è sempre qualcuno che lo fa. Non certo i camionisti con gli stuzzicadenti in bocca, che non le comprano più da un pezzo, perché preferiscono la manualistica ruffiana pseudo-manageriale del tipo “Come risultare simpatici a tutti e fare carriera”. Mi sa che sull’autogrill aveva cantato bene Francesco Guccini: “Mentre i sogni miei segreti li rombavano via i Tir…”.

“Da Airolo a Bellinzona, dove intendiamo pernottare stasera, vi sono 40 chilometri, ci resta appena il tempo di mangiare un boccone in tutta fretta e di pigliare una vettura se vogliamo arrivare entro la notte” “(...) appena a tavola, s’ode sulla via schioccare sonora la frusta / “Signori si parte”. S’inghiotte, si divora, / tutto ciò che vi si serve. La fretta tuttavia / non impedisce, aimé! di avvertire sotto i denti / come un gusto troppo violento di selvaggina troppo frollata. / Si è cotto un cosciotto, va, duri quel che duri. / Voglio ben ammettere che sia stato fresco per i primi / che l’hanno intaccato, ma... oh! ma per gli ultimi!” brani tratti da: “Un cosciotto ben frollato, 1877” di André Herman (p. 176)


bibliografia I testi che accompagnano le fotografie, selezionati dalla Redazione, sono tratti dal volume: Con gli occhi degli altri. Visitatori e illustratori delle terre ticinesi dal Duecento all’inizio del Novecento (Autori vari, Armando Dadò editore, 1996) ringraziamenti Un sentito ringraziamento va alla Direzione dell’Area di servizio “Ambrì-Piotta San Gottardo sud” e a tutto il personale per la disponibilità e la simpatia dimostrate


»

Parole sui binari Come poche altre innovazioni, la ferrovia ha saputo unire e dividere. Considerato oggi un mezzo di trasporto pulito, in passato è stato anche simbolo di “degrado morale”

Kronos

42

lo scrittore e giornalista Beppe Severgnini dichiara: “I treni sono un’idea classica, invulnerabile alle mode, come la bicicletta e l’orologio con le lancette. Sono culle e luoghi di pensiero, dove ci si può abbandonare a ogni fantasia (tanto guida un altro). Sono sale di lettura ambulanti. «Come si sta bene in mezzo agli uomini quando leggono. Perché non sono sempre così», si domandava Rainer Maria Rilke. È un’ottima domanda, senza risposta”. Per la verità i treni sono sale di lettura sempre meno silenziose e sempre più centri ad alto contenuto tecnologico: non tanto per lo sviluppo del materiale rotabile e le elevate velocità con cui i convogli si spostano, ma piuttosto per lo sterminato assortimento di “aggeggi” votati alla comunicazione. Sempre meno libri cartacei, sempre più iPad, musica filtrata da auricolari e conversazioni telefoniche che rivelano piccoli e grandi vizi, e ben poche virtù. Hobo ovvero “non mollare” Quanti modi esistono di viaggiare in treno? Molti naturalmente, alcuni non privi di rischi: “Escludendo gli incidenti, un hobo che si rispetti, giovane e agile, può restare attaccato a un treno nonostante tutti gli sforzi del personale per affossarlo – data, ovviamente, la notte come condizione essenziale”. Le parole di Jack London (1876–1916) estratte dal classico La strada2 descrivono un viaggio in treno del tutto particolare: i suoi vagabondi (gli hobo appunto) non pagano infatti nessun biglietto e il loro spostamento rappresenta di volta in volta una sfida, contro l’autorità rappresentata dalle grandi compagnie ferroviarie nord-americane e per la sopravvivenza… “Quando arrivai alla stazione, trovai, con mio grande disappunto, un gruppo di almeno venti vagabondi in attesa di saltare sui bagagliai ciechi del transcontinentale. Ora, due o tre barboni (…) non sono un problema. Passano inosservati. Ma una dozzina! Volevano dire problemi”. Viaggiatori solitari o raccolti in gruppi – come nel passo appena letto –, l’esperienza del treno e le sfide che rappresenta sono da sempre un rito collettivo. E benché la storia della ferrovia sia da considerare relativamente “giovane” – la prima linea, la Stockton-Darlington, venne inaugurata in Inghilterra nel 1825 –, il treno ha così radicalmente mutato la nostra epoca da aver definito, attraverso la meccanizzazione, il concetto di modernità. La razionalità, l’innovazione tecnologica e la scienza diventano modelli sociali.

Il fischio lacerante “Il treno, la ferrovia, la stazione sono così fortemente presenti nell’immaginario che possiamo essere indotti a pensarli come un elemento permanente dell’esperienza umana”. Queste parole di Remo Ceserani3 tratte da un suo saggio dedicato alla “figura” del treno nella letteratura, introducono il concetto di atemporalità. Il treno dunque come elemento “sempre esistito” e che portiamo con noi, anche attraverso i sensi: chi vive o ha vissuto accanto a una linea ferroviaria potrà mai dimenticare quel particolare odore di ferraglia accaldata che nelle giornate estive solo i convogli emanano? Ma come per tutte le grandi innovazioni, la comparsa del treno nell’Europa di metà Ottocento ha avuto i suoi oppositori. Un aspetto che nella letteratura appare evidente, sia in quella di lingua italiana sia nella poesia ottocentesca tedesca: queste mostrano “una scarsa presenza di tutta la tematica industriale” scrive Ceserani, “il segno di un pericoloso distacco dell’arte dalla realtà, dovuto alla tendenza degli intellettuali e dei poeti di cercar rifugio in un paesaggio idilliaco, nostalgico, passatista (…)”. La cultura, insomma, si scontrava contro le ideologie neo-borghesi e imprenditoriali dominanti, quelle del progresso e dell’industrializzazione. La locomotiva, “i binari diritti, i ponti della ferrovia, i tunnel, le stazioni fumanti” sono una novità “ostile e minacciosa (…), un elemento di squilibrio, di accelerazione forzata, di scombussolamento per la vita esteriore e interiore dell’uomo”. Il treno diventa così “il mostro infuocato, un serpente o un drago” che sputa fumo e fuoco: i rumori assordanti e il ritmo monotono della macchina che scandisce il tempo rappresentano “il destino dell’uomo” materializzatosi sui binari diritti. La vita ora è “una macchina” orribilmente prevedibile. La bestia umana (1890) di E. Zola, Jude l’oscuro (1895) di T. Hardy, l’avversione di autori come J. Ruskin e H.D. Thoreau4: il treno, “l’invenzione diabolica”, diventerà nel tempo il luogo dell’inchiesta (A.C. Doyle), del delitto (A. Christie), della rapina (E.S. Porter e S. Leone)… e naturalmente della fuga (A. Hitchcock).

» di Giancarlo Fornasier; imm. tratta da “Il ferroviere” di P. Germi (1955)

Nel recente “Elogio del treno (dove l’uomo è migliore)”1

Note 1 “Italians”, “Corriere della Sera”, 5 maggio 2011, p. 49. 2 La strada di Jack London nella traduzione di M. Maggiani, Einaudi, 1997, p. 65. 3 “Introduzione”, in Treni di carta, Bollati Boringhieri, 2002, p. 10 e seg. 4 Si veda anche “Thoreau e la libertà”, in Ticinosette n. 10/2011, p. 44.


»

Letture

CAMBIARE MENTALITÀ E CAMBIARE AUTO. Categoria die efficienza energetica:

A

Boleslaw Leśmian Avventure di Sindbad il marinaio Collana “Il mare” Sellerio Editore, 1993

Categoria die efficienza energetica:

A

“Non è uccello la vacca, il fiume non è mare:

NEW ALTO GIÀ A

4.4 l/ 100 km

Fr. 12 990.–

NEW SWIFT GIÀ A

4.9 l/ 100 km

Fr. 16 990.–

Felice chi ama le parole far rimare! Rima! Rima, poema mio diletto! Non muoverti, tu, aperto tavoletto: Cessa, tavolino, codesto ciondolio! Oltre il tavolo il mare, oltre il mare: lo sa Dio!”

» di Giancarlo Fornasier

I versi appena letti non escono dalla penna di un letterato (e ciò forse appare evidente ai più), ma dalla fantasia di Tarabuk, unico zio/poeta del giovane Sindbad, e familiare che accoglie alla morte dei genitori il protagonista di queste avventure. Tarabuk “amava la poesia ma detestava la grammatica” racconta di lui Sindbad, oltre a ingurgitare uno sciroppo sul quale vigeva il più assoluto riserbo. Com’è noto, la favola originale del marinaio è un classico de Le mille e una notte e narra dei viaggi compiuti da Sindbad (il “viaggiatore del Sind”, una provincia del subcontinente indiano), nome proprio comune a parecchi personaggi della tradizione orale popolare araba. Il racconto ha fra i protagonisti un povero facchino che si riposa all’ombra di un grande palazzo di Baghdad. Davanti a tanta sontuosità, il fachiro si chiede come possa il proprietario permettersi tutto quel lusso. Ma ecco che dalla dimora esce Sindbad, “il marinaio”, che invita l’uomo ad entrare e risponde alla sua curiosità. Sindbad racconta così nell’arco di sette giorni come ha accumulato la sua ricchezza nel corso di sette difficili e avventurosi viaggi. Fonte di notizie sui modi di viaggiare e sul commercio degli arabi tra il VIII e il IX secolo, la favola di Sindbad fu tradotta anche dal poeta Bolesław Leśmian (1877–1937), considerato fra i maggiori esponenti della letteratura polacca. La sua rilettura fa parte di una serie di trasposizioni tratte da Le mille e una notte realizzate dall’autore. Pienamente in linea con lo spirito del testo originale, i viaggi del giovane marinaio di Leśmian riconducono direttamente alla sua produzione poetica, caratterizzata da una rilettura delle vicende quotidiane attraverso il sogno, e trasformate in immagini sovente definite come “scintillanti”, “grottesche” e “ricche di metafore”. Sempre alla ricerca di una visione dell’uomo e di Dio (e delle relazioni tra loro), la scrittura di Leśmian propone sovente legami con la natura verso cui i suoi personaggi tendono a confluire, istintivamente e in modo primordiale, quasi privi di controllo. Come un marinaio in balia “di un Demone Marino” tentatore, lo stesso che catturò anche il giovane Sindbad.

Categoria die efficienza energetica:

A

NEW SPLASH GIÀ A

5.0 l/ 100 km

Fr. 14 990.–

New Alto, New Swift, New Splash – argomentazioni imbattibili Compatta è più efficiente, conveniente e moderna. Cambiate il vostro modo di pensare e salite a bordo della compatta N. 1. Prezzi di lancio già da Fr. 12 990.– Mobilità già a soli 4.4 l / 100 km Valori minimi di emissioni da soli 103 g CO₂ / km Costi minimi di manutenzione e assicurazione Vantaggiose agevolazioni fiscali in molti Cantoni Suzuki-Hit-Leasing da Fr. 5.– al giorno. New Alto 1.0 GA, 5 porte, a solo 4.99 % di interesse annuo effettivo, prezzo per pagamento in contanti Fr. 12 990.–, canone leasing mensile Fr. 149.90, durata 48 mesi. Massima prestazione su strada: 10 000 km / anno. Casco totale obbligatoria non compresa. Anticipo straordinario: 15 % del prezzo netto. Cauzione: 5 % del prezzo netto di acquisto, almeno Fr. 1 000.–. Nessuna concessione di leasing, qualora ciò comporti il sovraindebitamento del consumatore. Tutti i prezzi indicati sono consigliati e non vincolanti, I.V.A incl.

Chi guida Suzuki, risparmia carburante. Con la compatta N. 1. Il vostro partner Suzuki sarà lieto di sottoporvi un’offerta imbattibile.

SuzukiHitLeasing

www.suzuki.ch

Chi guida Suzuki, risparmia carburante: modelli raffigurati: New Alto 1.0 GL Top, 5 porte, Fr. 17 990.–, consumo misto normalizzato: 4.4 l / 100 km, categoria di efficienza energetica: A, emissioni CO₂ in ciclo misto: 103 g / km; New Swift 1.2 GL Top (Stop-Start automatico), 5 porte, Fr. 21 990.–, consumo misto normalizzato: 4.9 l / 100 km, categoria di efficienza energetica: A, emissioni CO₂ in ciclo misto: 113 g / km; New Splash 1.2 GL Top, (Stop-Start automatico), 5 porte, Fr. 20 990.–, consumo misto normalizzato: 5.0 l / 100 km, categoria di efficienza energetica: A, emissioni CO₂ in ciclo misto: 116 g / km; valore medio di tutti i nuovi marchi e modelli in Svizzera: 188 g / km. I dati indicati nei nostri prospetti si basano sul ciclo europeo di consumo normalizzato che ha come obiettivo quello di permettere il paragone tra vetture. Nell’uso quotidiano i consumi possono variare sensibilmente in funzione dello stile di guida, del carico, della topografia e della stagione. Noi raccomandiamo inoltre un tipo di guida rispettoso dell’ambiente.


L’autoritratto in valigia Tendenze p. 44 | di Marisa Gorza

941 Marcel Marc rcel Duchamp esponeva la sua famosa fam Quando nel 1941 “Boîte-en-valise” si diceva fiero di aver riassunto in una valigetta di 40 centimetri di lato il lavoro di una vita. Ben quarant’anni di opere compattate in una seria di riproduzioni lillipuziane. Però, più che l’aspetto temporale, l’artista “viaggiatore” intendeva sottolineare quanto l’oggetto in questione, o meglio il suo contenuto, rappresentasse in fondo il paradigma del suo proprietario

L

a valigia, e in generale ogni contenitore da viaggio, è una effige di ciò che siamo o comunichiamo di noi stessi. Riempire una valigia non obbliga forse a una scelta (tormentosa) di ciò che meglio ci esprime o ci esprimerà durante la nostra temporanea migrazione? Fino al momento della partenza, la stessa non gode però di grandi attenzioni... se non come metafora che, attraverso diverse evocazioni, cela sempre l’idea del viaggio.

Elogio del bagaglio

Il bagaglio, sia per le vacanze estive sia per le fughe d’inverno, asseconda l’appeal per itinerari diversificati e la promessa di una funzionalità adatta a ogni percorso. Se la rotta è un volo a lungo raggio, i colli viaggianti devono essere pratici e prestigiosi, come gli esemplari dei set Bric’s: valigie semirigide di varia taglia che, con l’applicazione di ruote e carrelli, diventano sempre più maneggevoli, trolley veri e propri da cabina che da 2 ruote passano a 4 e dal telaio leggerissimo, più borsoni e ventiquattrore adatti a un esigente pubblico internazionale. Coordinati per glamour, pellami a concia vegetale o tessuto tecnico waterproof, colori tradizionali quali kaki e nero e nuove tonalità di tortora perfettamente unisex. Peccato che il beauty case, l’intrigante scrigno dei segreti della bellezza femminile, sia piuttosto in disuso. È possibile portarlo a bordo, ma da quando le norme internazionali hanno imposto le limitazioni sui liquidi in cabina (solo flaconi da 100 ml, per un massimo di 1 litro a persona) e in questi sono inclusi i cosmetici, è meglio fornirsi di necessaire da infilare nella valigia che si imbarca nella stiva. Però le signore che vogliono sentirsi carine anche durante il volo, possono aggiungere nella regolamentare busta per la toletta dei campioncini di trucchi. Del resto il peso del collo da cabina non deve superare i 10 chili, mentre quello da stiva si aggira sui 20.

In viaggio…

Se “portatile” è diventata la parola d’ordine per ogni tipo di equipaggiamento, la leggerezza rappresenta dunque un fattore essenziale. La maison Roncato ha creato nuovi trolley Light dalle rotelle piroettanti e dal guscio rigido in polipropilene riciclabile, eco-compatibile e dal peso piuma. Caratteristiche

ottenute grazie a un assemblaggio che riduce lo spessore della plastica e l’emissione di CO². Molto accattivanti linee e colori che passano dalla stampa floreale ai graffiti, alle tinte fluo: verde semaforo, giallo, azzurro. Accanto agli esemplari rigidi, quelli Soft sempre in sintonia col concetto eco del tessuto riciclato, gli interni super organizzati per il comfort di chi è sempre in giro e le tre dimensioni canoniche: grande (assimilabile a una capiente valigia familiare), media (comoda anche in auto o in treno) e l’immancabile misura da cabina, ideale per le brevi trasferte di lavoro e non. Stessa filosofia per il trolley Platinum Gold limited edition della Compagnia del Viaggio dal design futuristico e superfici dai bagliori dorati che riflettono la luce attraverso il telaio multi sfaccettato. Ma c’è anche un borsone alla Mary Poppins in corposo cuoio grasso e, malgrado il gusto d’antan e l’atmosfera da fuga romantica, è munito di provvidenziali, moderne rotelline. Per i weekend dei giovanissimi e le gite a cavallo della moto, vita all’aria aperta e tanto sport vanno bene zaini, sacche e bisacce di Wenger. Difatti la produzione dell’azienda svizzera, nata con il famoso coltellino multifunzionale, si è orientata nel tempo all’equipaggiamento da viaggio dalla connotazione outdoor, rispondente alle esigenze di tipi dinamici. Prendiamo, per esempio, lo zaino Rolling Back Pack in nylon sgargiante e resistente, con una speciale imbottitura ergonomica, con rotelle e maniglia telescopica estraibili che lo trasformano in un versatile trolley. Perfetto compagno per gli spostamenti veloci. Adesso partiamo per il Grand Tour, per mete esotiche e crociere esclusive che richiedono articolati e carismatici set da viaggio. Non mancano nelle collezioni Gattinoni le classiche valigie squadrate dagli angolini in metallo dorato e profili di vernice, né i valigiotti dalle tasche a soffietto e nemmeno il baule-armadio con tanto di cassetti, appenderia e scrivania incorporata. Per scrivere un diario segreto a bordo di una fantastica Love Boat? Il fascino delle fogge tradizionali rimane intatto anche quando una avanzata ingegneria svela congegni high tech. Si arricchiscono poi della stampa Planetarium con costellazioni, pianeti e asteroidi che vagano su ogni piccolo e grande collo coordinato. Così la rotta d’altri tempi diventa un avveniristico viaggio interspaziale υ


» illustrazione di Adriano Crivelli

Rete fissa, mobile e Internet alla tariffa forfetaria:

a stato ncora che si a a m ri p te to. Naviga mpo collegamen installato il a solo per un periodo di te lid va è L’offerta fittatene ora! is limitato. Appro em sono grat obile con mod ✓ I primi tre m in Svizzera.

esi di navigaz

ione m

carta SIM grat

is.

pe r 12 me si sa /Inte rnet ) fisssa vigare & call (re te fi ntinuare a na Sunrise click co o e nt bil ssi me po na ab bo 3 me si è Stipulan do un erato dopo sid de Se . 11 20 rno. al 30 giu gno CH F 3.5 0 al gio mobile a soli

✓ Modem incl.

A soli

60.–

CHF

al mese

Ovviamente. Con Sunrise Free Internet. Rete fissa

Mobile

Internet

Informazioni e iscrizione su sunrise.ch/freeinternet o nel vostro Sunrise center.

Combinando un abbonamento mobile Sunrise flat classic (canone d’abbonamento CHF 30.– /mese senza cellulare, chiamate verso la rete fissa svizzera e Sunrise mobile incluse senza limiti) e Sunrise click&call 5000+ (canone d’abbonamento normale CHF 59.– /mese, chiamate verso la rete fissa svizzera di sera e nel fine settimana e volume dati inclusi senza limiti) riceverete il pacchetto completo a soli CHF 60.– / mese anziché CHF 89.– /mese. Dettagli sulla tariffazione su sunrise.ch/ freeinternet. In più, lo starter kit a soli CHF 9.90.


»

Astri

ariete

toro

gemelli

cancro

Fine mese favorevole allo sviluppo di nuovi contatti di lavoro, in primis se vi dedicate all’arte o alla vita sociale. Possibili avanzamenti di carriera per i nati dell’ultima decade. Chi non risica non rosica!

Marte e Venere vi accendono di passione: colpi di fulmine, attrazioni imperiose e senso del possesso. State per entrare in una nuova fase della vostra vita, edonista ed epicurea. Divertitevi con moderazione.

Grazie alla Luna in Acquario affrontarete con serenità le opportunità che il periodo vi sta offrendo. Nascita di nuovi interessi culturali. Possibili opportunità professionali per i nati nella terza decade.

I moti planetari favoriranno tra il 25 e il 26 atmosfere magiche e romantiche. Colpi di fulmine per i nati tra la prima e la seconda decade. Iperattività professionale stimolata dall’ottimo transito di Marte.

leone

vergine

bilancia

scorpione

La fine di maggio è segnata da cambiamenti di una certa importanza per quando riguarda la sfera del cuore. Manifestazioni pubbliche e grande fermento nella vita sociale. Incremento delle relazioni di affari.

Imparate a controllare il vostro egocentrismo e a coniugare le vostre idee con quelle del partner. Attenti agli eccessi alimentari. I nati nella prima decade devono evitare manipolazioni occulte in famiglia.

Tra il 22 e il 24 la Luna si troverà in Acquario: dovrete fare i conti con il desiderio di libertà o di autodeterminazione altrui. Non fatevi accecare da possessività o gelosia. Dosate bene le vostre parole.

sagittario

capricorno

acquario

pesci

Osate! Grandi cambiamenti e svolte radicali, inaspettate, improvvise, soprattutto se segnate da ottimismo e da voglia di crescere. Matrimoni e grandi amori. Seducenti sul posto di lavoro. Disturbi di stagione.

È giunto il momento delle scelte: o il cuore o le vostre ambizioni. Prima di andare avanti per la vostra strada siate sinceri con voi stessi. Bene il 25 e il 26 grazie ai transiti lunari. Seguite l’intuito.

Fine del mese contrassegnata dal sestile di Giove nella vostra terza casa solare. Opportunità professionali riconducibili al mondo della comunicazione. Espansione della coscienza. Bene il 22 e il 24 maggio.

Fine mese segnato dagli ottimi pianeti in Toro. Incontri con personalità forti. Favorite le attività più creative. Momento favorevole per promozioni o guadagni inaspettati. Non siate pigri sul piano fisico.

» a cura di Elisabetta

Gelosie con il partner in ordine alla realizzazione delle proprie ambizioni soprattutto per i nati tra la prima e la seconda decade. Cercate di canalizzarvi verso l’Eros! Terza decade spavaldamente in avanti.

VOLVO SWISS EDITION.

Un’ampia dotazione supplementare a un prezzo davvero conveniente: Volvo Swiss Edition propone pacchetti su misura per ogni modello Volvo. Tutti i pacchetti premium offrono il massimo comfort a condizioni imbattibili e sono stati sviluppati appositamente per la Svizzera e per le vostre esigenze specifiche. www.volvocars.ch *I modelli illustrati fanno parte della nostra gamma. Il concessionario conosce le specifiche condizioni di leasing per modello. Esempio di leasing per la Volvo C30. Leasing Volvo Car Finance: Volvo C30 2.0 FWD Kinetic 145 CV/107 kW, pacchetto Swiss Edition incl. Prezzo di listino CHF 37 600.–, rata mensile CHF 353.–, acconto CHF 7520.–, durata 48 mesi, 10 000 km/anno. Interesse nominale 2,9% incl. assicurazione rate Volvo, interesse effettivo 2,94%. Cauzione CHF 3000.–, valore residuo secondo le direttive di Volvo Car Finance. Assicurazione casco totale obbligatoria non inclusa. La concessione del credito è vietata se causa l’eccessivo indebitamento del consumatore (art. 3 LCSI). Offerta valida fino al 30.06.2011 per i veicoli dei modelli 2011. Consumo normalizzato su ciclo misto (secondo normativa 1999/100/UE): 7,6 l/100 km. Emissioni CO2: 177 g/km (188 g/km: media di tutti i modelli di auto nuove). Categoria d’efficienza


2

3

4

5

6

7

8

9

10

11 12

13

14

16

15

17

19

18

20

21 23

22 24

25

26

27

28

29

30 33

32

31 34

35

36

37

38 42

39 43 47

50

40 44

48

41 45

46 49

La soluzione verrà pubblicata sul numero 22

1

Orizzontali 1. La impartisce il Papa • 11. Caratterizza la Svizzera • 12. Parte teatrale • 13. Irlanda del Nord e Thailandia • 14. Un amico di Tex • 15. Risentimenti • 17. Ancestrale • 19. I confini di Essen • 20. La ricerca il collezionista • 21. Utilizzi • 22. L’io dello psicanalista • 23. Codice postale - 24. Breve esempio • 26. Il Tieri del teatro • 28. Eterno castigo! • 30. Le iniziali di Montesano • 31. Canta con le Storie Tese • 32. Società Nuoto • 33. Un mese estivo • 35. Il nome di Vallone • 36. L’eroe svizzero • 37. Umberto, poeta triestino • 38. Pari in nulla • 39. Dittongo in boato • 41. Dritto al centro • 42. Un legno pregiato • 44. Domenico, musicista fiorentino • 47. Noto collegio inglese • 49. Vezzo nervoso • 50. Mangia di tutto.

il vetro • 15. Fasce costiere • 16. Garanti, mallevadori • 18. È vicino a Lugano • 21. Letto di fiume riarso • 23. La musa della storia • 25. Fu l’ultimo giudice d’Israele • 27. Piace al pigro • 29. Ridondante, pomposo • 34. Glarona sulle targhe • 35. Mezza rata • 37. Consonanti in seppia • 40. Mare russo • 43. L’amico di Barbie • 45. Pari in pianto • 46. Sta per “orecchio” • 48. Il Ticino sulle targhe.

» 1 9

L A

11

F

14

E

16

D

18

E

21

L

EQUIPAGGIAMENTI PREMIUM CON VANTAGGIO SUL PREZZO FINO A CHF 6750.–.

2

E

A

30

D

34

E

37

L

41

C

44

A

48

N

52

E

3

N

4

T

5

A

R

I

E

T

I

E

L

E

T

N

E

T

M

E

23

S

27

S

T

E

O

O

S

A

P

O

L

O

S

O

O

T

A

S

T

P

I

E

17

R

N

32

R

O 39

S

M

12

28

A

U S E

L I

53

A

L

R

E

29

A

R

D

E

M

50

O

A

33

E

G O

43

T

I

R

S

51

N N

L

E

A

I

A

40

47

C

P

O

R

13

T 25

36

A

46

N

I 24

O

O

L 20

42

O 45

S

S

E

E

49

T

T

R

I

R

8

I

19

E

15

A

38

A

N

10

V

I

O

7

V

35

R

E

O

C

P

M

A

31

U

6

O

22

A

T 26

Verticali 1. Noto romanzo di S. Toltz • 2. Incursione poliziesca • 3. Gettare • 4. Andato in poesia • 5. Articolo romanesco • 6. Un recipiente del benzinaio • 7. Un albero fruttifero • 8. Cerimonia • 9. Consonanti in baita • 10. Trasparenti come

Soluzione n. 18

I

T

S

A

Ora con2,9%* le a sing AL

Usufruite inoltre dei migliori servizi di garanzia e manutenzione in assoluto. Maggiori informazioni su www.volvocars.ch o dal vostro concessionario Volvo.

Volvo. for life energetica: E. Volvo Swiss Premium® servizio di manutenzione gratuito fino a 10 anni/150 000 km, garanzia di fabbrica fino a 5 anni/150 000 km e riparazioni legate all’usura fino a 3 anni/150 000 km (vale il limite raggiunto prima). Solo presso i concessionari che aderiscono. I modelli rappresentati contengono ev. degli optional dietro sovrapprezzo. Pacchetto Swiss Edition per Volvo C30 2.0 FWD Summum: CHF 2500.–. Valore prezzi unitari degli optional nel pacchetto Swiss Edition: CHF 9100.–. Vantaggio per i clienti: CHF 6600.–.


6.4.2011 11:48 Uhr

Esposizioni a Basel, Biel/Bienne, Carouge, Chur, Contone, Crissier, Develier, Jona, KĂśniz, Kriens, Lugano, Olten, Sierre, St. Gallen, Thun, Winterthur e ZĂźrich. www.sanitastroesch.ch

Chiarezza fin dalla prima ora: cucine e bagni Sanitas Troesch.

mz7_210x295q_Blumen2011_Ticino7_i:Anz_210x295q_Blumen2011_Ticino7_i_RZ Seite 1

Ruf Lanz


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.