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Roma

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Green Port: “Vision” integrata per la sostenibilità dei Terminal Portuali

Partita a Napoli la settima edizione di Shipping and the Law.

Nasce Alis, Guido Grimaldi Presidente

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La logistica del trasporto degli autoveicoli deve evolvere nella digitalizzazione per massimizzare l’efficienza e soddisfare le mutevoli esigenze dei clienti. I membri ECG impegnati al cambiamento futuro del comparto Amburgo, 28 ottobre 2016 – Un record di 270 delegati, tra cui una rappresentazione senza precedenti di case automobilistiche, si e’ riunito il 20/21 ottobre scorso ad Amburgo, in Germania, per la conferenza annuale dell’Associazione della Logistica europea dei veicoli (ECG). Qui hanno appreso che l’industria deve abbracciare il cambiamento di accelerazione verso processi digitalizzati ed e-commerce al fine di soddisfare le mutevoli aspettative dei clienti e, in definitiva per sopravvivere. Il settore della logistica del veicolo deve tenere il passo con l’innovativo e rapido sviluppo tecnologico nel settore automobilistico in generale. Tuttavia, l’incertezza giuridica e una mancanza di applicazioni uniformi della normativa europea e internazionale ostacolano attualmente l’attuazione di processi innovativi. L’ECG si è impegnata per la digitalizzazione della catena di fornitura e sta lavorando a stretto contatto su questo tema con i produttori di automobili attraverso il suo prominente gruppo logistico dei veicoli finiti. Questo gruppo attivo, costituito da OEM e LSP, si e’ incontrato il 20 ottobre e sono stati sostenuti nelle loro discussioni con l’ associazione americana AIAG – Gruppo di Azione industria automobilistica. Gli indirizzi di gruppo FVL del settore, attraverso i suoi sottogruppi,hanno discusso di quattro questioni chiave: digitalizzazione, capacità, qualità e lobbying. Il gruppo di digitalizzazione privilegia tutte le modalità della documentazione elettronica, la trasparenza nella catena di approvvigionamento, i sistemi di prenotazione elettronica e di criminalità informatica. Il gruppo di capacità si concentra fortemente sul miglioramento dell’efficienza della catena di approvvigionamento attraverso la cooperazione bilaterale tra OEM e LSP sulla previsione Continua a pag. 2 ☛

dell’Associazione

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pag. 5 Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

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0,51 — ISSN0393/9952

XX Euromed Convention: Venezia e l’Italia centro dello Shipping e dei Trasporti Internazionali Oltre 500 delegati provenienti da tutta Europa riuniti in laguna per la XX Euromed Convention Al centro del dibattito, i plus ambientali ed economici del trasporto marittimo a corto raggio

Venezia, 28 ottobre 2016 – Oltre 500 delegati provenienti da tutta Europa e 15 relatori di fama internazionale. Sono questi i numeri della XX Euromed Convention “From Land to Sea”, svoltasi nella città lagunare e organizzata dal Gruppo Grimaldi, che per l’occasione ha riunito presso l’hotel Hilton Molino Stucky i principali esponenti della politica dei trasporti e i più importanti rappresentanti della logistica, della portualità e del settore marittimo dell’area euro-mediterranea. Fulcro del dibattito – come suggerisce

lo stesso titolo della convention “From Land to Sea” – è stato lo sviluppo delle Autostrade del Mare, nate da una precisa istanza dell’UE in merito alla necessità di ridurre le forti emissioni di CO2 generate dal trasporto merci via terra. Il trasporto marittimo a corto raggio consente, infatti, di ridurre del 40% le emissioni inquinanti, oltre a comportare evidenti benefici in termini economici e sociali. Pioniere e leader mondiale per le Autostrade del Mare è proprio il Gruppo Grimaldi, grazie alla sua rete di collegamenti short sea: una rete di 100 collegamenti marittimi per il trasporto delle merci attraverso Mar Mediterraneo, Mar Baltico e Mar del Nord. Nel discorso che ha rivolto a tutti i presenti, l’Amministratore Delegato del Gruppo Emanuele Grimaldi ha dichiarato: “Grazie agli ingenti investimenti in nuove navi e al lancio di vari collegamenti nel Mediterraneo, nei primi otto mesi del 2016 il nostro Gruppo ha riportato una crescita del volume di merce rotabile e passeggeri, rispettivamente del 20% e del 90%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Incoraggiati dalla calorosa risposta della clientela, il nostro Gruppo rilancia e annuncia l’avvio di in-

novativi collegamenti, ovvero di linee di cabotaggio continentale tra Nord e Sud Italia sulle dorsali adriatica e tirrenica, nonché un ambizioso piano di ordini di navi ro/ro e ro/pax destinato a rivoluzionare gli standard di competitività ed ecosostenibilità del settore per gli anni a venire”. A fargli eco è stata Simona Vicari, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Il Gruppo Grimaldi è un esempio fortemente positivo per i giovani imprenditori in quanto dimostra che in questo Paese si può fare impresa. Non a caso è ripetutamente citato nei documenti ufficiali della Commissione Europea come “best practice” per le Autostrade del Mare. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e tutto il Governo sono da sempre impegnati, insieme agli operatori e alle associazioni di categoria, sul fronte della logistica e della portualità, settori trainanti per l’economia italiana”. I lavori della XX Euromed Convention hanno quindi avuto inizio con il saluto dell’Assessore Comunale allo Sviluppo Economico del territorio Simone Venturini, in rappresentanza del Continua a pag. 2 ☛

Autostrade del Mare: Grimaldi Group inaugura nuova linea giornaliera Salerno-Genova. Grande soddisfazione del Presidente Annunziata

Salerno, 28 ottobre 2016 – Al Porto di Salerno è stata inaugurata la nuova linea Ro-Ro Salerno – Genova con frequenza giornaliera. È la prima vera Autostrada del Mare del versante del Tirreno, che consentirà di collegare le Regioni del Nord Italia e della Francia alle Regioni del Centro-Sud Italia quali Campania, Calabria, Puglia e Basilicata.

Con il nuovo servizio giornaliero, che offre ottimi tempi di transito ad un bacino di utenza elevatissimo, si potrà contribuire, da un lato, alla creazione di un sistema di trasporto regolare, efficiente, affidabile ed economicamente vantaggioso e, dall’altro, alla riduzione della congestione stradale e dell’inquinamento atmosferico ed acustico. Il nuovo collegamento del Gruppo Grimaldi, infatti, consentirà di ridurre notevolmente la presenza di mezzi pesanti lungo le arterie autostradali, soprattutto sull’Autostrada del Sole, e di dare un contributo impareggiabile in termini di salvaguardia dell’ambiente con la riduzione pari al 5% delle emissioni di CO2 sulla tratta Salerno – Genova. Tali dati straordinari confermano ancora una volta la grande competitività economica e la sostenibilità ambientale delle Autostrade del Mare. Continua a pag. 2 ☛


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XX EUROMED CONVENTION Sindaco di Venezia Lugi Brugnaro: “Siamo orgogliosi di ospitare per la prima volta nella nostra città il Gruppo Grimaldi per la ventesima edizione della Euromed Convention. Venezia è consapevole dell’importanza del suo porto e sta dimostrando da tempo una forte volontà nel riscoprire la sua vocazione portuale sia passeggeri che merci”. A seguire, dopo i discorsi di Emanuele Grimaldi e del Sottosegretario Simona Vicari, la prima tavola rotonda, dal titolo “Autostrade del Mare nel Mediterraneo: quale ruolo per l’Italia?”, moderata dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Raoul De

AUTOSTRADE DEL MARE Grande soddisfazione espressa dal Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno Andrea Annunziata: “con questa nuova linea regolare si mette un altro tassello al grande successo delle Autostrade del Mare e del Porto di Salerno; uno

Forcade. Al dibattito hanno preso parte lo stesso Sottosegretario Vicari, Paolo Costa (Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia), Andrea Annunziata (Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno), Pierre Lahutte (Presidente di IVECO), Thomas Baumgartner (Presidente dell’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici – ANITA), Antonio Cancian (Presidente di Reti Autostrade Mediterranee) e Guido Grimaldi (Corporate Short Sea Shipping Commercial Director del Gruppo Grimaldi). La seconda tavola rotonda, interamente dedicata alle nuove normative ambientali, ha visto la partecipazione di Peter Weiss (Head of Supply Chain Management di Fiat Chrysler Auto), Ugo Salerno (Presidente e Amministratore Delegato del RINA–Registro Navale Italiano), Patrick Verhoeven (Segretario Generale di ECSA–Associazione Europea Armatori), Mike Sturgeon (Direttore Esecutivo di ECG), Eddy Bruyninckx (Presidente dell’Autorità Portuale di Anversa) e Emanuele Grimaldi (Amministratore Delegato del Gruppo Grimaldi). Moderatore l’ex Segretario Generale del-

Scalo che contribuisce a decongestionare le strade, rafforzando sempre più il suo ruolo strategico nel Mediterraneo”. “Gli investimenti di questi anni e la grande capacità ed efficienza mostrate dai nostri operatori portuali hanno consentito di raggiungere grandi successi – continua il Presidente Andrea Annunziata. Sono in programma

altri investimenti e sono state avviate altre gare per completare l’ammodernamento infrastrutturale del Porto di Salerno, al fine di favorire lo sviluppo dei traffici commerciali, non solo dei rotabili, anche attraverso la realizzazione di aree retroportuali, in grado di soddisfare le richieste di nuovi piazzali per lo stoccaggio delle merci.”

l’INFoRmaToRe NaVale di Napoli Giornale marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile GeNNaRo SCoTTo paGlIaRa Condirettore: SIlVIo SCoTTo paGlIaRa Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, Redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) Tel. e Fax: 081-203633 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 Spedizione in abbonamento postale

Impaginazione e grafica eDImaR sas. Stampa: Stampaprint ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro Scotto pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli


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Rete Autostrade Mediterranee per Green Port: “Vision” integrata per la sostenibilità dei Terminal Portuali

Roma, 12 ottobre 2016 – Rete Autostrade Mediterranee, la società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidata dal Presidente e Amministratore Delegato Antonio Cancian, ha presentato la proposta di una “vision” integrata per un modello di gestione degli snodi portuali sostenibile dal punto di vista ambientale ed efficiente dal punto di vista energetico oggi a Green Port Congress, in corso fino al 14 ottobre al Porto di Venezia. La proposta di RAM Un piano di sviluppo con una visione complessiva sull’ecosistema portuale,

che unisca l’elemento terra e l’elemento mare, il fabbisogno e i contenuti energetici attuali e i flussi di traffico futuri, il porto e il territorio circostante è la proposta chiave di RAM per una gestione e una crescita sostenibile dei terminal portuali. RAM mette le proprie competenze a disposizione delle Autorità di Sistema Portuale per la definizione di questi piani, a partire da un approccio scientifico, strutturato e pragmatico in termini di integrazione. Per rendere gli snodi portuali più sostenibili dal punto di vista tecnicoeconomico-sociale e da quello ambientale, l’integrazione deve attuarsi anche a livello territoriale rispondendo alle sfide di interconnessione tra corridoi, nodi e assi e di intermodalità, cioè la combinazione tra diverse modalità di trasporto. Requisiti che permettono di rendere l’ecosistema portuale una community smart e green. L’integrazione si deve applicare anche in termini finanziari, tramite il matching e il blending tra le diverse opportunità di finanziamento a livello locale,

nazionale, europeo e globale. Una sfida in cui RAM offre il proprio supporto ad Autorità Portuali, operatori del Sistema Mare e ad altri stakeholder coinvolti, per farsi partner di una progettualità integrata per una maggiore sostenibilità. I Protocolli d’intesa in materia di Green Port Un lavoro già avviato con le Autorità Portuali di Ancona e di Civitavecchia, con cui RAM ha siglato un Protocollo d’intesa in materia di Green Port per l’attuazione di azioni specifiche volte a rafforzare la sostenibilità delle attività negli snodi portuali, migliorandone le performance ambientali. Tale esperienza costituirà un framework strategico a livello nazionale, permettendo di realizzare casi di studio per l’analisi tecnica ed economico-finanziaria dell’implementazione di eventuali interventi ritenuti prioritari. Il progetto Med Atlantic Ecobonus RAM è inoltre impegnata nello studio di sistemi di finanziamento che supportino le azioni per la sostenibilità del settore marittimo: è il caso delprogetto Med Atlantic Ecobonus, di cui RAM è partner, nato per promuovere a livello europeo il trasporto merci via mare e l’intermodalità attraverso l’istituzione di un sistema coordinato di incentivi a favore delle Autostrade del Mare e dello Short Sea Shipping.

Corea del Sud: I big della cantieristica mondiale si sono riuniti per avere una visione chiara sul futuro del mercato

Corrado Antonini, Gyeongju, Corea del Sud, 25 ottobre 2016 – Dal 19 al 20 ottobre scorso, alti dirigenti di 120 piu’ importanti costruttori di navi provenienti dal Giappone, Europa, Cina, Corea del Sud e gli Stati Uniti si sono incontrati a Gyeongju (Corea del Sud), nel contesto del 25° JECKU, per discutere le sfide del settore nella fornitura di e domanda di naviglio per cercare di affrontare questioni regolamentari. L’incontro di quest’anno ha avuto luogo in circostanze straordinarie, in particolare in un contesto di una cantieristica mondiale che sta sopportando una contrazione della domanda molto dura in quasi in tutti i settori con l’eccezione delle navi passeggeri. Tutte le delegazioni hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione economica mondiale. La diminuzione dei nuovi ordini di costruzione navale e alcuni segnali positivi di ripresa nel prossimo futuro

causano una situazione difficile per la maggior parte delle nazioni che operano nelle costruzioni navali. I segni di protezionismo in molte parti del mondo costituiscono una tendenza preoccupante ed ai rischi geopolitici si aggiungerà l’incertezza che il commercio globale possa andare con gambe all’aria. Corrado Antonini, Presidente Onorario di SEA Europa (European Ships and Maritime Equipment Association) e presidente della delegazione europea JECKU ha detto: “Senza misure dolorose per ridurre la capacità in eccesso, nel trasporto come nella costruzione navale, i mercati non possono tornare all’equilibrio. Per decenni abbiamo discusso di volta in volta come affrontare i fattori nocivi nella costruzione navale globale, come l’eccesso di capacità, distorsioni del mercato con dei prezzi insostenibili “. Purtroppo, anche dal lato della domanda, vale a dire i nostri clienti, che in passato e’ bastato piccolo incoraggiamento per affrontare il problema. Noi crediamo,che i nostri sforzi verso norme internazionali, salvaguardando le condizioni normali della concorrenza nella cantieristica mondiale, potrebbero servire come un fattore di stabilizzazione anche per quanto riguarda quei mercati di trasporto squilibrati. Trovo incoraggiante che anche a livello tripartito che coinvolge proprietari, classe e cantieri, la necessità di affrontare insieme, non solo i

problemi tecnici, ma riguarda anche le regole nel mercato, è stato solo adesso riconosciuto. Forse questo potrebbe essere un nuovo elemento chiave che mira a trovare soluzioni collettive insieme ai nostri clienti “. Mentre le delegazioni hanno riconosciuto che la difficile situazione di mercato nella costruzione navale è legata ad una ripresa economica lenta e incerta e una mancata corrispondenza tra capacità di costruzione e la domanda, hanno anche riconosciuto che le sfide di requisiti ambientali più rigorosi potrebbero fornire l’occasione per l’innovazione. E l’innovazione nelle tecnologie di costruzione navale sarà di importanza fondamentale per uno sviluppo costante del settore marit-

timo eco-friendly. Si potrebbe anche aprire e sviluppare nuove aree di business. I top manager hanno condiviso l’opinione che i costruttori navali hanno bisogno di esortare le autorità di regolamentazione per implementare la regolamentazione ambientale in tutto il mondo che stimoli l’innovazione, mentre allo stesso tempo tuteli la proprietà intellettuale.T utte le delegazioni hanno concordato di fare sforzi disciplinati costanti per un sano sviluppo del settore della costruzione navale e per intensificare la responsabilità sociale delle imprese per l’industria. Il 26° JECKU Top Executive Meeting sarà ospitato dagli Stati Uniti a San Diego (California) e si svolgeranno il 15 e 16 novembre 2017.

Navalcantieri Italia ha Motori CHS commerciali ad alta velocità YANMAR in magazzino Napoli, 5 ottobre 2016 – Navalcantieri Italia srl, concessionario e servizi Yanmar per l’Italia, è una delle società più qualificate nel mercato mondiale dei motori navali di riparazione e di manutenzione in Offshore Gas & Oil applicazione. La Società della sede a Napoli, nel cuore del porto commerciale, è certificato RINA ISO 9001-2008. Serve tutto il mondo la più importante Shipping Company del Globe, che racchiude tutti i tipi di campo navale: navi cisterna, bulkers, esplorazioni, gas off-shore e il petrolio, il rimorchio, imbarcazioni da diporto. Navalcantieri Italia Srl conta una ventina di tecnici impiegati, abilmente guidati dal direttore capo. La loro esperienza e conoscenza è migliorata ogni anno da corsi di formazione dei principali costruttori di motori, che sono la nostra assistenza di rete del marchio,ne siamo rappresentanti e concessionari. Tutti i tipi di servizio sono monitorati nel tempo da parte del Dipartimento delle Operazioni che supporta tutte le fasi di lavorazioni.

DALLA PRIMA PAGINA LA LOGISTICA DEL TRASPORTO standardizzata, una maggiore trasparenza e l’ottimizzazione delle tecnologie nuove ed esistenti per affrontare le questioni di capacità e di chilometraggio a vuoto. Tuttavia, una mancanza di standardizzazione a livello europeo per quanto riguarda il multimodale e-documenti di trasporto, sta fornendo una barriera inutile alla logistica dei trasporti senza soluzione di continuità e flessibilita’ con i membri dell’ ECG. Il quadro legislativo per la digitalizzazione dei processi logistici in Europa è già in atto. ‘E-CMR protocollo’ delle Nazioni Unite (2011) prevede l’utilizzo di lettere di vettura elettronica per il trasporto internazionale su strada e permette di un’alternativa più efficiente e competitivo per la pratica cartaceo corrente. Tuttavia, solo 9 Stati membri dell’UE + Svizzera * hanno ratificato questo trattato internazionale fino ad oggi, che ostacola in modo significativo l’evoluzione digitale del settore della logistica. E-CMR può eliminare solo i processi di carta se tutti i paesi dove le merci attraversano, lo adottino. In particolare, la Germania, che e’ il più grande produttore di veicoli dell’UE e del mercato automobilistico ed il principale paese di transito logistica non ha ancora ratificato il protocollo. ECG ha accolto la recente adozione da parte della Francia il protocollo e-CMR il 5 ottobre scorso e invita il resto d’Europa per attivarsi anche in modo più rapidamente possibile. Wolfgang Göbel, presidente dell’ ECG ha dichiarato: “ECG supporta pienamente e-CMR, che sarebbe un passo importante nella riduzione delle pratiche burocratiche e costi nella logistica dei veicoli. L’industria è pronta ad andare senza documentazione di carta, non appena l’Europa abbracci pienamente questa strada “. L’evoluzione verso processi digitali e documentazione, in particolare la prova elettronica di avvenuta consegna (ePOD), è ugualmente una priorità per i produttori di automobili, che sono stati rappresentati in gran numero alla conferenza. Parlando alla platea gremita, Chris Godfrey, direttore generale per l’ingegneria in uscita di Renault Nissan Logistics Europe ha esortato LSP per soddisfare le mutevoli aspettative dei clienti attraverso l’uso efficace della telematica nella catena di fornitura. “Voglio effettuare l’intero Business Alliance Logistics senza carta”, ha dichiarato. Una dichiarazione completamente supportata e condivisa da ECG con le quasi 100 adesioni delle principali società di logistica del veicolo.


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Partita a Napoli la settima edizione di Shipping and the Law. Dai vantaggi e i rischi dei big data al futuro del petrolio dente dell’ECSA (l’associazione europea delle organizzazioni armatoriali).

Napoli, 25 ottobre 2016 – Oltre 200 tra armatori, avvocati marittimisti, banchieri, gestori di fondi di investimento, broker e altri operatori del settore marittimo provenienti da tutto il mondo sono da oggi riuniti all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la VII edizione di Shipping and the Law, l’appuntamento annuale organizzato dallo Studio Legale Lauro, che proseguirà anche nella giornata di domani, mercoledì 26 ottobreL’iniziativa, ideata e organizzata da Francesco S. Lauro, avvocato marittimista, è ormai diventato un appuntamento atteso nel panorama internazionale del settore per fare il punto sullo stato dell’arte della navigazione e dell’armamento e per guardare alle prospettive in termini economici, normativi e tecnologici. “Quest’anno tratteremo – spiega Lauro – due nuovi temi: l’uso dei big data nello shipping e tenteremo di delineare uno stato dell’arte dei mercati petroliferi, con esperti e operatori provenienti da tutto il mondo. Inoltre ci sarà una simulazione di arbitrato e mediazione interpretata da alcuni tra i più famosi arbitri, avvocati e mediatori internazionali. Un altro obiettivo “collaterale” di Shipping and the Law è anche quello di mettere in luce per gli ospiti internazionali le parti più suggestive di Napoli: quest’anno è la volta del bellissimo complesso monastico di Suor Orsola Benincasa, oggi università, di cui grazie al rettore Lucio D’Alessandro la manifestazione è ospite, e della Certosa di San Martino, in cui si svolge la serata di gala”. Tanti i partecipanti alla due giorni di conferenza: Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma e Esben Poulsson, presidente dell’Ics (International Chamber of Shipping). “Lo shipping – ha spiegato Poulsson - è un business globale e quindi per non creare svantaggi competitivi per gli armatori le regole devono essere il più possibile armonizzate a livello internazionale. L’Italia, da questo punto di vista, sconta delle regole specifiche che rendono per gli italiani più difficile la competizione”. Altro argomento di grande attualità affrontato oggi è quello delle emissioni di Co2, sulle quali, ha sottolineato Grimaldi: “Gli armatori sono gli imprenditori che hanno fatto di più per la riduzione delle emissioni di Co2. Basti pensare che il 90% di tutte le merci che si muovono nel mondo si muovono sulle navi tra container, bulker, tank, trasporti ro-ro, ma per emissioni di Co2 lo shipping pesa soltanto il 2,2%. Poi se nel mondo si decide di tassare le emissioni si faccia, ma questa tassazione deve avvenire per tutti i comparti del trasporto, non solamente per le navi”. Tra gli altri ospiti intervenuti spiccano Efthimios Mitropoulos, segretario generale emerito dell’Imo (l’Organizzazione Marittima dell’Onu); Paolo d’Amico, presidente dell’omonimo gruppo (Grimaldi e D’Amico sono rispettivamente il primo e il secondo armatore italiano); Emanuele Lauro, CEO del gruppo Scorpio quotato a New York sul Nasdaq e Stefano Messina, CEO del Gruppo Messina. A loro si aggiungono l’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, Comandante in capo della squadra navale della Marina Militare italiana, e Juan Riva, CEO di Suardiaz Group e già presi-

I LAVORI Martedì 25 ottobre La conferenza, che si aprirà con i saluti del rettore dell’Ateneo Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro e dall’assessore del Comune di Napoli Daniela Villani, sarà introdotta dalle relazioni d’apertura del segretario generale dell’International Chamber of Shipping (ICS) Esben Poulsson, del segretario emerito dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) Efthimios E. Mitropoulos e dell’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, comandante in capo della squadra navale della Marina Militare italiana. La prima sessione, “Oil and Gas market trends”, si focalizzerà sulle prospettive macroeconomiche in relazione al mercato del petrolio e del gas e alle ripercussioni che esse avranno sullo shipping. Alla discussione parteciperanno: Ugo Salerno, AD Rina SpA; Leo Drollas, già direttore del Center for Global Energy Studies fondato dallo sceicco Yamani;Amedeo Teti, direttore generale per la politica commerciale internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico; l’esperto di mercati petroliferi Salvatore Carollo; Nicolò Sartori, Senior Research Fellow dell’Istituto Affari Internazionali e Francesco Bentivegna dello Studio Legale Lauro, già general counsel di ENI per il Kazakistan, che conFrancesco S. Lauro modererà la sessione, cui seguirà un panel con: Paolo d’Amico, Emanuele Lauro, Stefano Messina e Juan Riva. La seconda sessione dei lavori “Where is Shipping going?”, moderata da Francesco S. Lauro ed Efthimios Mitropoulos, vedrà gli interventi del CEO Ecospray Technologies Guido Ceccherelli e del Research Manager Banchero Costa & C. Enrico Paglia, da cui muoverà poi i passi la tavola rotonda con Emanuele Grimaldi, Paolo d’Amico, Emanuele Lauro,Stefano Messina e Juan Riva. Si svolgerà poi nel primo pomeriggio una sessione su “Oil and Gas Transportation and the Environment”, moderata dal presidente e CEO di PL Ferrari & Co. Federico Deodato e dal CEO di CR MAG Mauro Iguera, che vedrà una relazione di Mans Jacobsson, storico direttore del fondo di compensazione per l’inquinamento petrolifero, sulla sentenza della suprema Corte di Cassazione spagnola nel caso dell’affondamento della petroliera Prestige. A seguire le relazioni di: Richard Janssen, direttore commerciale di SMIT Salvage; John Croucher, Head Off-Shore Division di The Standard Club; Helle Hammer, managing director di Nordic Association of Marine Insurers e Tony Baker, Loss Prevention Director del club P&I North of England. Nel confronto prettamente finanziario sul tema “What’s happened to my banker?”, moderato da Fabrizio Vettosi, direttore generale di VSL (Venice Shipping and Logistics SpA, primo fondo italiano dedicato esclusivamente allo shipping) e Arturo Capasso, professore dell’Università degli Studi del Sannio, armatori italiani e stranieri e rappresentanti del mondo finanziario discuteranno poi del mutevole scenario della finanza marittima nel momento in cui le banche devono fronteggiare le sfide legate alla revisione di Basilea III e sul crescente ruolo dell’institutional debt e degli equity provider, accanto ai private debt fund, nell’individuazione di fonti alternative di capitali per gli investimenti nello shipping. Tra i partecipanti: i partner Deloitte Italia Carlo Laganà e Giuseppe Ambrosio; Michele

Autuori di Watson Farley & Williams; il direttore generale di PB Tankers Francesca Romana Barbaro; il managing partner del fondo di private debt RiverRock Roberto Ippolito; Mario Mattioli, presidente della commissione Education di Confitarma e chairman CA.FI.MA. Group;Andrea Pescatori, amministratore delegato di Ver Capital; Raffaele Rinaldi, responsabile dell’Ufficio Crediti ABI; Francesco Moneta, vicepresidente Lazard; Stefano Sostero, ADMuzinich & Co.; Pierluigi Zagari, direttore esecutivo della Floating NPL; Giuseppe Mauro Rizzo, managing director e CEO di Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori e l’armatore greco Yannis Triphyllis. Mercoledì 26 ottobre La seconda giornata di lavori del 26 ottobre si aprirà con una sessione dedicata all’industria crocieristica, “Cruise Industry in the Med: Future Scenarios”. Il dibattito sarà moderato da Umberto Masucci, presidente di The International Propeller Clubs Italia e vedrà tra i partecipanti: Raphael von Heereman, segretario generale e CEO di Cruise Line International Association (CLIA) Europe; Maurizio Archetti, presidente di Ecospray Technologies;Massimo Brancaleoni, vice presidente senior di Costa Crociere; Leonardo Massa, Country Manager Director Italia di MSC Cruise; Karina Santini, Med Port Development manager della Royal Caribbean Cruises e Ivano Russo, dirigente del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Seguirà una sessione su “Shipping e Big Data in the Era of Digitalization”, che tratterà del crescente uso della gestione di dati digitali e analisi delle prestazioni a distanza, con particolare riferimento alla sicurezza informatica e alla proprietà dei dati nello shipping. Presieduta dall’esperto del settore Philippe Holthof e dal presidente di ATENA-Associazione Italiana di Tecnica Navale Alberto Moroso, vedrà gli interventi di Carmelo Cartalemi, Senior Engine Portfolio Manager di Winterthur Gas & Diesel, e Mikael Sandberg, Wärtsilä Digitalization Team Member e, tra i panelist: il CEO LGR di NavigazioneLeonardo Rondinella, il CEO di Perseveranza SpA di Navigazione Umberto D’Amato;Marcel van Haaren, Senior Sales Manager di Alfa Laval Exhaust Gas Cleaning; Luigi Abbruzzese, Innovation Manager IEMLab e Alessandro Pescetto, Sector Manager Marine Software Solutions and Ship Performance Monitoring di Rina SpA. I lavori della mattinata termineranno con la sessione “Looking to the Future”, presieduta dal presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma Andrea Garolla di Bard. Alla discussione sulle prospettive dello shipping e le sfide nel futuro per le nuove generazioni di armatori parteciperanno: il decano degli armatori italiani Peppino D’Amato, presidente diPerseveranza SpA di Navigazione; Giacomo Gavarone, commercial manager di Rimorchiatori Riuniti S.p.A; Lorenzo Matacena di Caronte & Tourist; Yannis Triphillis. I lavori si concluderanno nel pomeriggio di mercoledì con una mock mediation e una mock arbitration, ovvero la simulazione di una mediazione e di un arbitrato marittimo, con un collegio arbitrale d’eccezione di cui faranno parte il presidente della LMAA-London Maritime Arbitrators’ Association Clive Aston e il suo past president Christopher Moss e il noto solicitor londinese Peter Jago, partner MFB, mentre il ruolo di mediator sarà interpretato da Jonathan Lux, mediatore di Stone Chambers. Le parti saranno interpretate da Leonardo Rondinella, CEO di LGR di Navigazione e Yannis Triphillis, membro del comitato esecutivo Hellenic Chamber of Shipping Lawyers e saranno assisitite dagli avvocati David Pitlarge di Hill Dickinson LLP e dall’ avvocato Francesco Lauro, Studio Legale Lauro.

Positano: rilettura della ”Tabula De Amalpha” in memoria di Parlato Positano 12 ottobre 2016 – Il saggio dell’avvocato Alfonso Mignone “Nuovi Studi sulla Tabula de Amalpha” diventa occasione per ricordare la figura di Antonio Parlato, ex Commissario Straordinario IPSEMA, scomparso prematuramente nel 2010. Secondo Alfonso Mignone, presidente tra l’atro del Propeller Club Porto di Salerno, possiamo senza ombra di dubbio riscontrare da un attenta esegesi normativa dei capitoli dedicati ai “nautes”, i marinai della “societas maris” amalfitana un’avanzata cultura previdenziale marinara che mostra come sin dal Medioevo siano state messe in atto negli Statuti delle città marinare, tra cui spiccano Amalfi e Tran, alcune forme di protezione, oltre ad una tutela economica e giuridica come tante volte ci ha ricordato lo stesso Parlato nelle rubriche della Rivista “NAUTES”.

L’Iran si offre come hub tra l’asse ferroviario Asia-Europa Teheran, 23 ottobre 2016 – Un incontro di funzionari delle ferrovie iraniane , georgiane, azere e tedesche si è svolto per sviluppare il transito ferroviario tra Europa e Asia attraverso l’Iran. Mohsen Pourseyyed Aghaei, il Presidente delle Ferrovie della Repubblica Islamica dell’Iran (RAI), ha aperto l’incontro con la segnalazione sulla buona riuscita del trasferimento di merci sperimentale per via India-Iran-Russia e ha dichiarato “i contenitori hanno raggiunto la destinazione entro 22 giorni indicando che tutte le barriere di transito sul corridoio dell’Iran sono stati rimossi. ” Mamuka Bakhtadze, direttore generale di georgiani Ferrovie, da parte sua ha detto che la sua azienda, in collaborazione con la Repubblica dell’Azerbaigian, ha intrapreso un progetto che mira a trasferire i contenitori europei a partire da novembre. “Una ditta tedesca sta negoziando con i proprietari di materie prime al fine di portare i loro carichi da Costantinopoli in Georgia, in Azerbaigian e in seguito a Teheran via mare, nella seconda metà di novembre”, ha continuato. Il funzionario ha continuato a notare che la Georgia è alla ricerca di luoghi per espandere il percorso, da qui l’importanza per lo sviluppo del porto di Amirabad, così come gli sforzi per rimuovere i dazi sui camion che passano attraverso l’Azerbaijan a Astara. Anche nel corso della riunione, Andre Hempel, amministratore delegato di Trans Eurasia Logistics (TEL), ha detto che i colloqui sono stati avviati con aziende rumene e poi inizieranno con le imprese polacche; “L’obiettivo finale, però è quello di incoraggiare i clienti tedeschi al trasporto di prodotti chimici e di altri tipi di prodotti.” “Il tempo di transito ha un grande significato e l’attenzione dei clienti può essere attratto se il tempo è ridotto,” ha sottolineato Hempel. Egli ha osservato che il processo di transito può essere compiuto entro sette giorni, anche se potrebbe durare un giorno di più se il documento doganale bisogno di ulteriori chiarimenti. Il capo dei terminal merci delle stazioni dell’Iran ha rassicurato che nessuna limitazione esiste sulla fornitura e l’organizzazione di camion per trasportare i contenitori in Astara rispettando gli orari previsti. Inoltre parlando alla riunione dei quattro, Javid Gurbanov, Presidente delle Ferrovie dell’Azerbaigian, ha ribadito che il Mar Caspio è piena di merci e passeggeri di navi per il trasporto marittimo che chiede maggiore attenzione a Astara come un hub per il transito merci. “La principale fonte di ritardo in transito dei contenitori è che il giovedì e il venerdì sono il fine settimana in Iran e sono considerati come giorni feriali in altri stati”, ha sottolineato il funzionario richiedendo all’Iran di gestire i servizi doganali anche nei giorni di fine settimana. Pourseyyed Aghaei ha promesso che la questione dei 2 giorni considerati festivi saranno discussi e risolti tra l’Iran e l’Azerbaigian con le amministrazioni doganali che funzioneranno 24 ore su 7 giorni con le stesse condizioni presenti al confine di Sarakhs”. A seguito di un accordo sui dazi di transito, la parte iraniana ha espresso disponibilità per aderire ad un tariffario e sconto in modo unitario. Iraniani e azeri hanno inoltre convenuto di raggiungere un accordo finale sul costo del trasbordo per i quali sarà predisposto una bozza di contratto.


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ANNO 54° - N°10 - OTTOBRE 2016

Intermarine (Gruppo Immsi): avviata produzione di 2 unità navali polifunzionali ad Alta Velocità (Unpav) Destinate Alla M.M. Sarzana, 19 ottobre 2016 – Intermarine, controllata del Gruppo industriale Immsi S.p.A., in occasione di Euronaval – la più importante esposizione mondiale di sistemi di difesa navali -, rende noto di aver avviato la produzione con le relative attività di laminazione di 2 Unità Navali Polifunzionali ad Alta Velocità (UNPAV) destinate alla Marina Militare, con cui ha sottoscritto un contratto di fornitura per un ammontare totale della commessa di 40 milioni di euro. La Marina Militare, grazie comunque allo sforzo e all’attenzione del Governo italiano, del Parlamento e secondo le indicazioni del Ministro della Difesa, ha inteso infatti incrementare le capacità già

esistenti, per soddisfare il requisito di potenziamento del controllo dei traffici marittimi, contrasto del traffico di esseri umani, difesa in ambienti di minaccia asimmetrica/ pirateria ed evacuazione di personale da aree di crisi, nel quadro dei disposti del Programma di Rinnovamento delle linee operative delle Unità Navali che permetterà, almeno in parte, di supplire alla crescente obsolescenza della Flotta con mezzi all’avanguardia, di elevato contenuto tecnologico, con spiccate capacità duali e sicuramente più rispettosi dell’ambiente. Tale tipologia di nave è in grado di assolvere missioni diversificate e con brevissimo preavviso, coprire distanze elevate in tempi contenuti, e quindi

si è rivelata particolarmente idonea ad intervenire anche in supporto alle operazioni di controllo dei flussi migratori. Le navi saranno progettate e costruite da Intermarine S.p.A. facendo ricorso alle più avanzate tecnologie disponibili e di provata efficacia in ambito navale come, ad esempio, l’uso di materiali compositi avanzati per la costruzione delle strutture, sofisticati equipaggiamenti per l’abbattimento delle segnature acustiche e gli infrarosso, oltre all’eliminazione delle interferenze elettromagnetiche. Intermarine ha maturato una solida esperienza e conoscenza delle problematiche inerenti la progettazione e costruzione di

2017-2024: arrivano gli anni d’oro di Royal Caribbean

Investimento di 8 miliardi di dollari per 11 navi in consegna Miami, 20 ottobre 2016 – Il nuovo progetto Icon previsto entro il 2024. Il 2017 in Italia: 13 navi in transito di cui 7 in partenza dai 2 porti d’imbarco, 17 porti di scalo, 385 scali totali e oltre 847.000 passeggeri movimentati tra aprile e novembre. Royal Caribbean guarda al futuro e presenta una roadmap ricca di novità fino al 2024: non solo è previsto un rinnovo dell’intera flotta, ma anche la consegna di 11 nuove incredibili navi per un investimento che supera gli 9 miliardi di dollari. “Un potenziamento dell’offerta crocieristica della Compagnia che lancia nuove sfide non solo nel campo della costruzione navale, grazie all’introduzione e all’impiego di tecnologie innovative per la salvaguardia ambientale, ma anche nel settore dell’intrattenimento con attrazioni mai viste prima.” Gianni Rotondo, Direttore Generale RCL CruisesLtd Italia, introduce così le grandi novità di Royal Caribbean a livello internazionale. La prima attesissima inaugurazione è quella di Oasis 4, quarta gemella di Classe Oasis, la classe di navi più grande e sorprendente del mondo, prevista per il 2018. Nel dettaglio le altre navi in consegna sono: Mein Shiff 6 nel 2017 (e a seguire Mein

Shiff 7 e Mein Shiff 8), Quantum 4 nel 2019 e Quantum 5 nel 2020, Oasis 5 nel 2021, la Classe Edge di Celebrity Cruises che farà il suo debutto nel 2018 con Edge 1 (poi Edge 2 nel 2020; Edge 3 nel 2021; Edge 4 nel 2022) e le due navi di Classe Icon (l’ordine verrà confermato entro la fine dell’anno) di Royal Caribbean International in programma per il 2022 e il 2024. IL 2017 IN ITALIA Per quanto riguarda l’Italia, il 2017 sarà un anno di consolidamento nel mercato per consentire agli ospiti italiani di conoscere meglio il prodotto Royal Caribbean e le sue unicità, privilegiando la bellezza degli itinerari nel Mediterraneo Occidentale e Orientale. Saranno in tutto 13 le navi in transito (7 Royal Caribbean International, 4 Celebrity Cruises e 2 Azamara Club Cruises) nei 17 porti italiani di scalo, con il posizionamento di 7 navi in partenza dai 2 home-port di Civitavecchia e Venezia (Jewel of the Seas, Rhapsody of the Seas, Celebrity Reflection, Celebrity Silhouette e Celebrity Constellation, Azamara Journey e Azamara Quest), che faranno in totale 385 scali per una movimentazione prevista di oltre 847.000 crocieristi tra aprile e novembre.

navi militari speciali con requisiti operativi molto stringenti, imponendosi sul mercato internazionale grazie all’ottima reputazione guadagnata con la fornitura alle più prestigiose Marine Militari mondiali di navi molto speciali come i Cacciamine. L’UNPAV è lunga fuori tutto 40 metri, larga 8 metri, ed è spinta da un sistema combinato di motori diesel accoppiati a propulsori a getto. L’impianto della propulsione consente la condotta della nave in diversi assetti di navigazione e operativi, garantendo una elevata flessibilità di impiego. Le navi saranno progettate in accordo ai regolamenti del Registro Navale Italiano per tutti gli aspetti più importanti riguardanti la sicurezza sia della piattaforma sia del personale impegnato nelle varie operazioni.


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Il mercato container ancora scosso da imprevedibilità, ma i prezzi sono aumentati, rivela Xeneta Oslo, 27 ottobre 2016 – Xeneta, la piattaforma di benchmarking e conoscenze del mercato globale più importante per il trasporto marittimo di container, dice che l’analisi approfondita dei costi di spedizione container Q3 rivela tendenze positive per il segmento container carrier. Tuttavia, il mercato rimane molto complessa e imprevedibile, con il ‘Hanjin Effect’ che sta già scemando. Secondo Xeneta, che analizza le fonti dati di spedizione da più di 600 grandi imprese internazionali, che coprono più di 60.000 coppie di porta-a-porta e oltre 17 milioni di tassi di contratto, il recente crollo di Hanjin ha posto le basi per un periodo di scambio come nessun altro. “È stato sicuramente un quarto stand-out”, afferma il CEO Xeneta Patrik Berglund. “I tassi a breve termine sul numero uno al mondo della rotta commerciale del Far East asiatico per i principali porti nordamericani – salgono vertiginosamente, in gran parte a causa di un eccesso di offerta di Hanjin trasformando undersupply quasi tutta la notte. Ciò ha permesso significativi rialzi dei tassi, con il prezzo medio di mercato per 40 ‘contenitori di aumento del 47% nel periodo Q3, a partire da 1240 dollari e termina il 1826 USD. “Tuttavia, guardando i dati di oggi possiamo già vedere che i prezzi hanno trend verso il basso un po ‘, cioè l’effetto Hanjin è storia. C’è chiaramente ancora un problema di sovraccapacità strutturale, anche se più equilibrata ora, e che spinge i prezzi verso il basso – con rischi sia per i vettori e bcos / spedizionieri. I tassi a breve termine sul numero due del percorso – Far East Asia per il Nord Europa – in realtà sono diminuite del 24% nel 3 ° trimestre. “Detto questo, si deve ritenere che è più di una stabilizzazione, o appiattimento, come dovrebbe essere visto nel contesto di una salita a più lungo termine. Le medie di mercato per 40′ ha colpito un minimo di 662 dollari nel mese di aprile eD era salito a 1500 dollari entro la chiusura del mese di settembre su questa rotta. Così, la caduta non è così grave per i vettori come può sembrare. Tuttavia, se continua su questo trend è un altro discorso. Questo potrebbe essere un buon auspicio per un periodo molto impegnativo per il 2017 per vettori e, quindi, un momento rischioso per i caricatori che devono avere la capacita’ di prevedere nelle loro catene di fornitura. ” Sul lato positivo per i vettori, le note CEO di Xeneta che hanno riportato bassi tassi di mercato sono aumentati in modo spettacolare dal 1 ° trimestre, salendo da 258% rispetto alla fine del trimestre e l’inizio del 4 ° trimestre. Tale curvapare si sia stabilizzato in Q3, ma resta una traiettoria verso l’alto. I dati e le tendenze sono complesse, Berglund ammette, ma il feedback dalla rete di spedizionieri globali Xeneta è forse più semplice da decifrare. Egli spiega che i grandi caricatori di volume cercano contratti a lungo termine stanno segnalando i vettori che non sono disposti a negoziare vicino alla estremità inferiore del mercato attuale, in cui molti dei contratti a lungo termine stanno diminuendo. “Questo dovrebbe sventolare una bandiera rossa di avvertimento ad ogni gara / fare offerte per i nuovi tassi a lungo termine nel mese di gennaio, secondo una norma europea, e il prossimo maggio, lo standard degli Stati Uniti,” dice. Questo fa si’ che i vettori che abbiano una aspettativa che il mercato continuerà a salire. “Dai nostri dati possiamo vedere come i tassi molto più a lungo termine sono aumentati attraverso Q2 e Q3. Per esempio, il costo di spedizione di un container da 40 ‘per l’Estremo Oriente per instradare Nord Europa è aumentata da un minimo di 361 dollari nel mese di aprile a 965 dollari il 30 settembre, un aumento del 168%. Con questo in mente i caricatori probabilmente non dovrebbero aspettarsi gli stessi contratti a basso prezzo nel 2017, come hanno assicurato nel 2016. ” Berglund aggiunge l’avvertenza che è “troppo presto” per prevedere con precisione il mercato per il 2017, però, citando l’imprevedibilità di un segmento che cambia quasi ogni giorno. Il CEO Xeneta sostiene che l’unico modo per entrambi gli spedizionieri e vettori di tenere il passo con questi sviluppi dinamici, e ottenere i migliori prezzi per i carichi, è quello di utilizzare il business intelligence e strumenti analitici. “Xeneta offre agli utenti una visione in tempo reale senza pari dei prezzi, cosa che non era possibile in precedenza con, informazioni relative ai tassi storica statica”, conclude. “In questo modo tutte le imprese attraverso questo link chiave della catena logistica per valutare le proprie prestazioni rispetto al mercato più ampio, e quindi negoziare tariffe che offrono un valore ottimale. “Questo mercato si muove incredibilmente veloce, ma con i dati giusti il processo decisionale può sempre stare un passo avanti.”

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Roma: nasce Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, Guido Grimaldi presidente dell’associazione

Roma, 17 Ottobre 2016 – Si è svolta a Roma l’Assemblea Costituente dell’A.L.I.S., Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, presso la Sala S. Andrea degli Scozzesi, sita in Via delle Quattro Fontane 161 che sarà poi dove l’Associazione avrà anche sede. All’evento era presente l’eccellenza dell’autotrasporto italiano, tra cui i soci fondatori dell’A.L.I.S. i quali sono stati accolti dal Direttore Generale, Marcello di Caterina, il quale ha illustrato gli obiettivi dell’associazione al pubblico presente. Durante l’assemblea, i soci hanno eletto Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Commercial Director del Gruppo Grimaldi, alla carica di Presidente dell’associazione. Durante l’Assemblea è pervenuto il messaggio di augurio della Sen. Simona Vicari, Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e i Trasporti, la

quale ha espresso apprezzamento all’iniziativa confidando in una proficua collaborazione dell’Associazione con il Suo dicastero. La costituzione dell’assemblea trae origine dalla volontà dei soci di favorire lo sviluppo del trasporto intermodale che sia ecosostenibile, oltre a sviluppare sistemi di monitoraggio finalizzati alla ricerca di soluzioni tecniche che consentano riduzioni nelle emissioni di gas nocivi, in particolare di CO2, nell’ambiente. L’A.L.I.S. si propone di rappresentare e tutelare le imprese aderenti nei rapporti con le istituzioni e le amministrazioni, nonché con le organizzazioni economiche, politiche, sociali e sindacali. In questa ottica, l’associazione si occuperà di rappresentare e tutelare gli associati in questioni di interesse generale e particolare. La nomina alla Presidenza dell’associazione di Guido Grimaldi rappresenta un riconoscimento al decisivo impegno profuso dallo stesso per la promozione dell’intermodalità per il trasporto merci nell’area euro-mediterranea. Guido Grimaldi, con un interessante intervento, ha dato risalto alla prestigiosa iniziativa della quale

si dichiara felice di rappresentare in qualità di Presidente: “ALIS si pone grandi obiettivi macroeconomici che io sposo in pieno quali: 1. L’internazionalizzazione dell’Italia attraverso la maggior competitività dell’intermodale 2. La continuità territoriale con le grandi Isole. Talune volte le nostre isole sono infatti più importanti di tanti Stati e Nazioni e quindi bisogna offrire un servizio competitivo per le Isole; 3. Riscatto del Mezzogiorno perché l’Italia non potrà crescere se non cresce il Mezzogiorno; Una strada da percorrere per raggiungerlo è il contributo e la sfida del cabotaggio continentale, come le linee che esistono dal Mezzogiorno al Nord Italia sull’asse Tirrenico ed Adriatico. Cabotaggio continentale quindi che riducendo i costi nel trasporto riduce così il gap tra il Nord ed il Sud Italia; 4. Riduzione di emissioni di CO2 che le Aziende garantiscono all’ambiente mediante l’impiego dell’intermodalità quale soluzione logistica.” sono le parole di Guido Grimaldi che è intervenuto con un interessante intervento dando risalto alla prestigiosa iniziativa della quale si dichiara felice di rappresentare in qualità di Presidente. Le Aziende che hanno partecipato come Aziende fondatrici dell’A.L.I.S. sono 40 e rappresentano il gotha e l’eccellenza del trasporto italiano, con una forza lavoro di oltre 100.000 persone.

Containers: tra Asia ed Europa il treno aumenta a dismisura. Hanjin docet? Napoli, 22 ottobre 2016 – Ripubblichiamo integralmente un nostro articolo del 3 settembre scorso. A parte le statistiche,che dimostrano un ulteriore aumento nella movimentazione delle merci sulla tratta ferroviaria Euroasiatica, la rotta ferroviaria attrae sempre di piu’ quei Paesi attraversati da tale sistema di trasporto. Anzi,contrariamente a quello che avviene nel settore marittimo dove la concorrenza e’ agguerritissima tra i numerosi player che tendono a monopolizzare i flussi dei traffici trdizionali tra i continenti, nell’ambito di quello ferroviario la concorrenza e’ quasi inesistente: vige l’interesse di aiutare, anche in joint, il passaggio della linea ferroviaria nel Paese confinante per rendere possibile il proseguimento della strada ferrata. Anche a livello dei governi interessati: per non essere esclusi dalla globalizzazione industriale e commerciale per quei Paesi non bagnati dal mare. Stesso discorso viene fatto per gli ingenti investimenti ocorrenti alla costruzione di nuovi porti o ampliamento di quelli vecchi sul mare. Treno tra cina e europa Pechino, 3 settembre 2016 – “Dal 2014 al 2015, il numero di contenitori trasportati attraverso i treni merci Cina-Europa è aumentato del

430 per cento”, ha affermato un operatore del settore. Nel corso degli ultimi sei anni, il personale incaricato della Cina-Europa per il servizio treno merci è aumentato di tre volte nell’ operazione tra Asia, ex CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) le regioni e l’ Europa. Il trasporto ferroviario tra la Cina e l’Europa prima del 2011 non è stato così conveniente come lo è oggi. Un viaggio di sola andata tra la Cina e l’Europa occorrono 40 giorni, a causa di linee ferroviarie incompleti e volume di merci ancora inadeguate. La FELB (Far East Land Ponte Ltd.) ha iniziato la propria attività in linee ferroviarie tra la Cina e l’Europa nel 2007. FELB, attraverso il suo manager Shan Jing ha detto che ”il sistema di trasporto ferroviario non era ben organizzata fino a quando il non e’ partito il progetto di servizio treno merci Cina-Europa”. Ora, i treni trans-continentali gestite da FELB partono principalmente da Shenyang, Suzhou, Changsha, per lasciare la Cina attraverso la Manciuria. Ogni settimana, tre o quattro treni arrivano in città europee come Varsavia, Duisburg e Amburgo. Shan ha detto ”il servizio treno merci Cina-Europa fornisce anche un mezzo conveniente per gli altri paesi asiatici come il Giappone e la

Corea del Sud che le loportano le loro merci verso l’Europa. Nel frattempo, FELB sta sviluppando percorsi di trasporto all’interno dell’Europa al fine di includerepiu’ sempre l’Italia nella rete operativa del servizio ferroviario eurasiatica. Ora, le linee ferroviarie per treni container sono stati successivamente aperti da 16 città in Cina, per arrivare 12 città europee tra cui Duisburg, Amburgo in Germania, e Madrid in Spagna. Nel 2015, i treni merci Cina-Europa hanno realizzato 815 viaggi, con un aumento anno su anno del 165 per cento. Per Thomas Kowalski, direttore delle operazioni di trasporto multimodale di Deutsche Post DHL Gruppo, la linea ferroviaria che collega la Cina e l’Europa ha ampliato attività di DHL. “Si aprono nuove opportunità per DHL nella regione dell’ Asia-Pacifico”, ha detto. Il volume del trasporto delle linee ferroviarie eurasiatici è aumentato costantemente dal suo funzionamento. Si stima che il volume sarà superiore a 1 milione di container standard entro il 2030, secondo Kowalski. UN POTENZIALE INESPLORATO Ciò che rimane una sfida per il servizio di trasporto merci eurasiatica è

che il viaggio di ritorno verso est i carichi sono parzialmente vuoti o addirittura vuoti. Tuttavia, la situazione è in via di miglioramento: 265 treni di ritorno, pari al 48 per cento dei treni in partenza, hanno trasportato merci in Cina nel 2015, segnale di deciso incremento rispetto ai 28 treni nel 2014. Kowalski ha detto tale fenomeno è dovuto anche allo squilibrio commerciale tra Cina ed Europa. Ha detto che i contenitori vuoti potrebbero essere evitati attraverso la realizzazione di prodotti da aree limitrofe d’Europa come la Russia e il Kazakistan. Le misure dovrebbero essere adottate per rafforzare il coordinamento della logistica in Europa e garantire l’effettivo sdoganamento dei treni merci Cina e l’Europa. Shan ha detto che grazie a nuove infrastrutture stradali, i paesi lungo la linea ferroviaria eurasiatica possono promuovere ed incrementare la capacità di trasporto di treni merci eurasiatiche attraverso il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria. L’ AIIB (Infrastruttura Asian Investment Bank) sta giocando un ruolo in questo senso. Inoltre, la commercializzazione del servizio di treni merci eurasiatici dovrebbe essere ulteriormente promossa attraverso la creazione di più uffici in Europa.


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