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CASO 2 | ALTEA
Visita Clinica Ed Esami Collaterali
• Soggetto sottopeso (BCS 2/5);
• ipertensione grave (pressione sistolica: 189 mmHg).
Screening parassitologici
Esame Per la ricerca di Esito
Test sierologici Malattie da zecche Negativi
ELISA1 quantitativo Leishmania spp. Positivo
PCR2 da midollo osseo Leishmania spp. Positivo
Esame ematobiochimico
E Delle Urine
1 ELISA = Enzyme-Linked Immunosorbent Assay
2 PCR = Polymerase Chain Reaction
Ecografia addominale
• Nefromegalia e nefropatia bilaterale;
• epatomegalia ed epatopatia diffusa;
• splenomegalia e splenopatia diffusa. DESTRO
SINISTRO
↑ valore aumentato rispetto al controllo precedente
↓ valore diminuito rispetto al controllo precedente
= valore inalterato rispetto al controllo precedente
Reni: aumentati di dimensioni, con diffusa iperecogenicità parenchimale e pelvi lievemente distesa da contenuto anecogeno.
Fegato: aumentato di dimensioni con margini arrotondati, parenchima diffusamente iperecogeno a trama fine in assenza di lesioni focali.
Milza: moderatamente aumentata di dimensioni, con parenchima nei limiti per ecostruttura ed ecogenicità.
Midollo osseo: sia sul fondo dei preparati che in sede intracellulare, si osservano frequenti amastigoti di Leishmania spp.
La citologia da agoaspirato del midollo osseo conferma la positività alla Leishmania
Esame citologico EVOLUZIONE
A due settimane dalle dimissioni:
• miglioramento dell’appetito e lieve aumento di peso.
A 60 giorni dall’inizio della terapia:
• miglioramento dei parametri infiammatori e renali al controllo ematochimico e delle urine (Tabella);
• esame citologico (midollo osseo) negativo, ma PCR (midollo osseo) positiva per Leishmania spp., nonostante la carica parassitaria risulti notevolmente diminuita rispetto al momento della diagnosi;
• si decide di continuare la terapia con allopurinolo (10 mg/kg/PO/BID) e di sostituire la miltefosina con antimoniato di N-metilglucammina (50 mg/kg/SC/BID/28
Diagnosi
LCan, in forma viscerale, con compromissione della funzionalità renale.
Trattamento
• Ospedalizzazione e farmaci antiemetico (maropitant, 2 mg/kg/SC/die) e antipertensivo (amlodipina, 0,2 mg/kg/PO/die);
• dieta ipoproteica-ipofosforica; giorni), vista la riduzione della carica parassitaria e la normalizzazione dell'azotemia.
• associazione di farmaci anti-leishmania quali miltefosina (2 mg/kg/PO/die/28 giorni) e allopurinolo (10 mg/kg/PO/BID).
Dopo 5 giorni, il cane viene dimesso con il consiglio di integrare la terapia prescritta con un antiaggregante piastrinico (clopidogrel, 1 mg/kg/ PO/die) ed un alimento complementare a base di PEA-um (palmitoiletanolamide ultra-micronizzata) e silimarina.
A 90 giorni dalla diagnosi:
• recupero del peso corporeo ideale (22 kg);
• parametri infiammatori rientrati nei range di normalità, e parametri di funzionalità notevolmente migliorati (Tabella);
• citologia e PCR da midollo osseo risultano negativi.
Si sospende l’antimoniato di N-metilglucammina e viene introdotta una terapia farmacologica per la proteinuria (enalapril 0,5 mg/kg/PO/BID); si mantengono allopurinolo (per tenere bassa la carica parassitaria), amlodipina, clopidogrel, dieta ipoproteica-ipofosforica e alimento complementare a base di PEA-um e silimarina (per supportare la funzionalità renale).