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Una nuova sede per continuare a crescere E. De Vecchis

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MECCANICA DI PRECISIONE

Nel 2023 Mec-Nova si trasferirà in un nuovo stabilimento, dove potrà assecondare una fase di crescita incalzante. Un’evoluzione rafforzata dagli investimenti nel reparto di fresatura e dall’ingresso in nuovi settori.

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di Eva De Vecchis

Una nuova sede per continuare a crescere

I lavori in corso per la costruzione del nuovo stabilimento Mec-Nova in Val Trompia

Mec-Nova è un’officina meccanica di precisione conto terzi, specializzata nella produzione di componenti meccanici torniti e fresati in serie su commessa e disegno del cliente. Durante il 2022, anno pur pieno di incertezze dovute all’aumento dei costi energetici, allo scoppio della guerra in Ucraina e alle difficoltà di approvvigionamento dei componenti, l’azienda bresciana ha vissuto un periodo di crescita e di investimenti che, nell’estate del 2023, porteranno al trasferimento nella nuova sede. Grazie a 5.600 m2 l’azienda potrà installare più macchinari, investire nella crescita del reparto di fresatura e continuare il processo di inserimento in nuovi

settori di sbocco. Ne abbiamo parlato con Silvia Novali, uno dei soci di Mec-Nova.

Silvia Novali, il 2022 si è rivelato un anno ancora più complicato del previsto. L’aumento del prezzo dei metalli, la guerra scoppiata in Ucraina e le conseguenze del Covid rendono il periodo attuale molto incerto. Mec-Nova come ha trascorso questo anno? E quanto questi eventi hanno influito sull’attività e sui progetti dell’azienda?

Non è stato un anno semplice. Nonostante questo, il nostro fatturato è cresciuto in modo importante: chiuderemo l’anno con un fatturato in incremento del 20% circa rispetto al 2021. Stiamo facendo investimenti importanti in nuovi macchinari, in personale e abbiamo scelto, seppure in un anno difficile, di costruire un nuovo stabilimento per trasferirci il prossimo anno in una nuova sede. Lo stabilimento sarà a soli 2 km di distanza da quello attuale: abbiamo trovato un’area libera in Val Trompia, dove abbiamo demolito lo stabilimento esistente e ricostruito un nuovo capannone industriale. Il progetto finale prevede una superficie di 5.600 m2 distribuiti su un solo piano e non più su due, come ora, con una potenzialità massima fino a tre volte il numero di macchine che contiamo oggi.

Come siete riusciti a gestire l’aggravio dei costi?

Grazie a un controllo di gestione su base mensile che abbiamo fortemente implementato a inizio anno. L’analisi dei nostri costi di energia, trattamenti termici e superficiali che gestiamo in outsourcing e utensileria ci ha visto costretti ad applicare una maggiorazione percentuale sui prezzi di vendita di alcuni codici. I nostri clienti ci hanno riconosciuto buona parte della richiesta di maggiorazione e questo ci ha permesso di lavorare senza subire contraccolpi dal punto di vista finanziario. Per quanto riguarda l’aumento di costi di materie prime abbiamo gestito la crisi con largo anticipo contrattualizzando i prezzi e i lotti per tempo, approvvigionando tutti i materiali necessari e gestendo con i nostri clienti le situazioni più critiche in termini di costo e reperibilità. Il mercato delle materie prime e dell’energia inizia a dare segnali di ridimensionamento ma siamo ancora lontani dalle dinamiche pre pandemia, la situazione rimane per ora critica nel campo degli utensili la cui reperibilità e il cui livello di prezzo rimane ancora di difficile gestione.

Mappa del nuovo stabilimento Mec-Nova in costruzione in val Trompia I settori della meccanica a cui vi rivolgete come stanno reagendo a questo periodo complicato, che ha visto comunque una crescita della domanda?

Tra i nostri clienti non rileviamo segni di cedimento, tanto che per il primo semestre 2023 non abbiamo alcuna previsione di rallentamento. Ad oggi siamo a saturazione completa nel reparto di tornitura e abbiamo invece possibilità di inserimento di nuovi codici nel nuovo e dinamico reparto di fresatura. Abbiamo già acquistato nuovi torni che saranno consegnati nel nuovo stabilimento e potranno essere operativi dal prossimo autunno così da avere nuove ore mandrino disponibili anche nel reparto di tornitura.

Meccanica di precisione La fresatura è un reparto che vi ha dato crescenti soddisfazioni negli ultimi tempi: anche quest’anno è stato così?

Componenti torniti e fresati in acciaio inox

Componenti fresati

Il reparto di fresatura è un reparto giovane e in crescita: in tre anni siamo passati da un reparto che contava su tre centri di lavoro a uno che lavora con dieci centri di lavoro, otto centri con quarto asse e due con quinto asse e automazione integrata per il carico/scarico del pezzo. È un reparto che oggi ci permette di lavorare con centri di lavoro

Silvia Novali, Mec-Nova: “Il progetto finale del nuovo stabilimento prevede una superficie di 5.600 m2 distribuiti su un solo piano, con una potenzialità massima fino a tre volte il numero di macchine che contiamo oggi”

Particolare tornito in alluminio

verticali, macchine leggere per lavorazioni di asportazione truciolo poco gravose poiché i centri sono posti al secondo piano. Nel nuovo stabilimento avremo più spazio e la possibilità di lavorare al piano terra, valuteremo quindi l’opportunità di aprirci al mercato delle lavorazioni di fresatura per componenti più grandi e più complessi.

Componenti per settore oleodinamico Lo scorso anno avevate in previsione la certificazione UNI ISO 45001 “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro”, la formalizzazione del Modello 231 e un’intensa campagna di marketing strategico. È stato possibile portare avanti tutti questi progetti?

Non tutti. Abbiamo concluso il lavoro sul Modello 231 mentre il progetto della certificazione Uni Iso 45001 lo abbiamo sospeso. Essendo strettamente legato all’ambiente di lavoro, lo andremo a realizzare una volta trasferiti nella nuova sede.

Quale pensa potrà essere la situazione della meccanica ad alta precisione nel corso del prossimo anno?

Non ho una visione così generale. Per quanto ci riguarda, negli ultimi otto anni il nostro incremento di fatturato è venuto da richieste avanzate dai nostri clienti. Ora stiamo vivendo un momento di grande sviluppo, nel nostro piccolo sono certa che abbiamo ampie possibilità di crescita, anche perché finora abbiamo limitato il nostro raggio d’azione a pochi settori. Il limite più grande sta probabilmente nella ricerca di manodopera. Il nostro lavoro richiede operatori altamente specializzati e con competenze specifiche, si tratta di figure molto difficili da trovare e da formare. La crescita ci mette di fronte alla continua ricerca di personale: abbiamo avviato delle collaborazioni con gli istituti tecnici, ma ci rendiamo conto che la base demografica è diminuita e nella nostra zona ci sono alcune grandi realtà industriali che assorbono una buona parte delle risorse umane. Confidiamo che le risorse della nostra zona possano trovare attrattività in un’azienda in forte espansione come la nostra che sta investendo sul futuro con un nuovo stabilimento e nuovi macchinari.

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