Progressi nel campo del mieloma
Due nuove approvazioni dalla FDA, i principali risultati del convegno IMS 2024 e gli aggiornamenti sui programmi e le iniziative dell’IMF
Due nuove approvazioni dalla FDA, i principali risultati del convegno IMS 2024 e gli aggiornamenti sui programmi e le iniziative dell’IMF
Dr. Joseph Mikhael Direttore Medico IMF
Il ritmo dello sviluppo dei farmaci e dei progressi contro il mieloma è stato nel 2024 davvero senza precedenti, con una cascata di approvazioni di farmaci, sperimentazioni cliniche di fase III, studi epidemiologici, scoperte scientifiche e riduzioni delle disparità sanitarie. Cercando di tenere aggiornati i lettori di Myeloma Today, l’elenco degli argomenti di attualità sembra non finire mai e la cosa mi piace!
La FDA approva due nuove terapie quadruplette
Negli ultimi mesi, due nuove diverse “quadruplette” (combinazioni di 4 farmaci) hanno ricevuto approvazione per il mieloma multiplo di nuova diagnosi (NDMM). A luglio, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato la combinazione di Darzalex Faspro® (daratumumab ialuronidasi-fihj) + Velcade® (bortezomib) + Revlimid® (lenalidomide) + desametasone [DVRd] come terapia iniziale per i pazienti idonei al trapianto. A settembre, la FDA ha approvato la combinazione Sarclisa® (isatuximab-irfc) + Velcade + Revlimid + desametasone [Isa-VRd] per i pazienti non idonei al trapianto.
Le approvazioni di DVRd e Isa-VRd sono importanti per molte ragioni. In primo luogo, i farmaci usati nella terapia di prima linea hanno un effetto a lungo termine, poiché la prima remissione risulta solitamente la più lunga. In secondo luogo, viene confermata la complessa biologia del mieloma, che possiamo controllare meglio con più farmaci a meccanismi di azione diversi. Inoltre, con tassi di risposta ben superiori al 90%, credo che questo significhi anche che i pazienti affetti da mieloma potranno godere di una vita migliore e più lunga. Questo ci avvicina sempre di più a trasformare in realtà la visione dell’IMF, che è quella di un mondo dove ogni paziente affetto da mieloma possa vivere appieno la propria vita, senza essere gravato dalla malattia.
Oltre a queste importanti recenti approvazioni, lo scorso settembre a Rio de Janeiro, in Brasile, si è tenuto il convegno annuale dell’International Myeloma Society (IMS). Occasione che ha visto la presenza dI “Who's Who” per il mieloma. Abbiamo discusso le tendenze più promettenti nella ricerca sul mieloma e nella pratica clinica. In breve, i punti salienti sono stati i seguenti:
1. Le terapie quadruplette (combinazione di 4 farmaci) nella terapia di prima linea stanno portando benefici a un numero sempre maggiore di pazienti affetti da mieloma. Il vantaggio in termini di sopravvivenza globale (OS) delle quadruplette rispetto alle terapie a tre farmaci è stato dimostrato in diversi studi clinici. Le terapie quadruplette sono destinate a rimanere, tanto per i pazienti idonei al trapianto quanto per quelli non idonei.
2. Il dosaggio dei farmaci è assolutamente fondamentale, soprattutto nei pazienti più anziani o fragili. Per esempio, la dose di desametasone deve essere scelta con attenzione e può essere ridotta gradualmente, Velcade può essere somministrato una volta alla settimana e per una durata limitata, inoltre dosi più basse di Revlimid possono essere consigliabili.
3. La malattia minima residua (MRD) viene utilizzata come approccio guidato alla terapia del mieloma. Ciò è molto importante perché vogliamo utilizzare questo strumento in modo efficace per ottimizzare la terapia. La possibilità di ridurre la durata delle terapie è davvero interessante. Tuttavia, questo strumento non è ancora pronto per l’uso clinico, poiché abbiamo bisogno di ulteriori prove dalle sperimentazioni in corso.
4. L’esperienza diretta nel mondo reale con le terapie con cellule CAR-T contro il mieloma sta dimostrando risultati ancora più affascinanti nella recidiva precoce. È chiaro che l’uso delle
CAR-T nella terapia in fase precoce produce una maggiore efficacia rispetto alla terapia in fase avanzata.
5. I numerosi nuovi approcci all’immunoterapia nel mieloma includono la “terapia con cellule CAR-T allogeniche”, in cui i linfociti T vengono raccolti da donatori sani e non da pazienti affetti da mieloma.
6. Altre opzioni per la doppia terapia di mantenimento includono l’aggiunta di Darzalex a Revlimid. Esiste una forte tendenza ad approfondire la risposta nelle prime fasi di mantenimento. Stanno emergendo dati che consentono di valutare l’interruzione di Revlimid in base allo stato della malattia minima residua.
7. La reintroduzione di belantamab mafodotin come agente di trattamento per i pazienti con mieloma. Si tratta di un agente molto efficace e che ha datoi prova di sé in uno studio clinico tripletta vs tripletta. È facile da somministrare. Speriamo di reintrodurlo nell’uso clinico nel 2025.
Comitato consultivo scientifico dell’IMF
Il Comitato consultivo scientifico dell’IMF è composto da ricercatori di fama mondiale attivi nel campo del mieloma che si sono distinti in modo significativo per il contributo reso nel miglioramento dei risultati per i pazienti, nella guida di progressi di ricerca sul mieloma e nel sostegno alla missione e visione dell’IMF. Per saperne di più sul Comitato consultivo scientifico appena costituito, è possibile leggere il messaggio di Yelak Biru a pagina 2 di questa edizione di Myeloma Today.
Il Comitato fa parte di quello che spesso descrivo come il superpotere dell’IMF, le 3 C: l’IMF è Collaborativo, Creativo e Completo. Stiamo utilizzando tutte e tre le C riunendo questi esperti di mieloma per promuovere la missione dell’IMF volta a curare il mieloma e realizzare la visione dell’IMF di un mondo in cui ogni paziente con mieloma possa vivere la vita al meglio, senza essere gravato dalla malattia.
Iniziative internazionali dell’IMF
In collaborazione con esperti di mieloma provenienti da Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico e Uruguay, l’IMF ha recentemente fondato il Latin American Myeloma Network (LAMN). L’obiettivo di questa nuova rete latinoamericana per il mieloma è realizzare nel continente quanto segue:
Sostegno alla diagnosi precoce del mieloma
Accesso a maggiori informazioni sul mieloma in lingua spagnola e portoghese
Aumento dell’accesso alle terapie per il mieloma
Creazione di dati sul mieloma in America Latina
Realizzazione di sperimentazioni cliniche in America Latina
Sviluppo e sostegno di iniziative di collaborazione in tutta l’America Latina
Rilevanza del lavoro dei ricercatori latino-americani sul mieloma all’interno della comunità scientifica internazionale
Il primo convegno della LAMN si è tenuto a Rio de Janeiro, in Brasile, al termine dell’incontro annuale dell’IMS. Giovani ricercatori provenienti da ogni paese hanno presentato progetti e collaborazioni che la LAMN dovrà valutare e prendere in considerazione. La LAMN lancerà inoltre presto il primo studio clinico per i pazienti con mieloma recidivato. Molte altre attività di ricerca, formazione e advocacy sono in fase di pianificazione. La LAMN è un’iniziativa creata dall’IMF che trae ispirazione dall’analoga Asian Myeloma Network (AMN).
Istituita dall’IMF nel 2011, l’AMN è la prima rete del suo genere nella regione e riunisce da esperti di mieloma provenienti da Cina, Hong Kong, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia e Vietnam. L’AMN fornisce formazione ai medici e ha creato un database unificato per valutare l’incidenza del mieloma in Asia come base per definire strumenti e strategie di gestione del trattamento specifici per regione. L’AMN conduce sperimentazioni cliniche collaborative che consentono ai pazienti affetti da mieloma di accedere alle più recenti terapie. L’AMN supporta i pazienti
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e i partner di cura in tutto il territorio asiatico con materiali didattici nelle lingue locali. Il convegno AMN 2024 si è svolto a ottobre a Seul, in Corea del Sud, e maggiori informazioni sono disponibili nell’edizione invernale di Myeloma Today.
Incontri ed eventi formativi dell’IMF
La scienza del mieloma avanza a velocità sostenuta e l’IMF ha il privilegio di fornire in tempo reale ai pazienti e ai loro partner di cura le informazioni critiche sui progressi compiuti. Una delle più grandi gioie della mia carriera è rendere comprensibili e accessibili a tutti concetti anche complessi. Questo è un obiettivo principe dell’IMF, come dimostrato dal numero e dalla varietà di eventi formativi organizzati di recente per i membri della comunità del mieloma. Sono davvero troppi per elencarli qui, quindi citerò solo due dei nostri programmi di punta: il Patient & Family Seminar (PFS) e il Regional Community Workshop (RCW).
I programmi PFS e RCW includono congiuntamente oltre 12 incontri in presenza e virtuali concepiti per istruire, ispirare e connettere. Grazie alle informazioni all’avanguardia fornite in uno stile interattivo e moderno, i partecipanti ai seminari e ai workshop educativi dell’IMF acquisiscono una vera comprensione dei più recenti e significativi sviluppi nel mieloma. Pazienti e partner di cura possono inoltre condividere tra loro i rispettivi percorsi con il mieloma e trovare ispirazione nelle esperienze e nella capacità di recupero degli altri.
Infine, gli eventi formativi dell’IMF sono promemoria fondamentali del fatto che abbiamo bisogno gli uni degli altri. Abbiamo bisogno di creare connessioni in un modo difficile da descrivere. La nostra comunità, la nostra famiglia, mi riempie di orgoglio e mi motiva costantemente. Per maggiori informazioni sui programmi PFS e RCW visitare myeloma.org, oppure chiedere semplicemente a Myelo! (Per conoscere Myelo, in questo numero di Myeloma Today verranno fornite maggiori informazioni sul chatbot IA dell’IMF).
Iniziative dell’IMF per l’equità sanitaria
L’IMF resta impegnato a favore dell’equità sanitaria, come dimostrato dal nostro programma M-Power, l’iniziativa nazionale volta a migliorare gli esiti a breve e a lungo termine dei pazienti affetti da mieloma nelle comunità nere. Il mieloma è il tumore del sangue più comune negli individui di origine africana. I pazienti neri hanno il doppio del rischio di sviluppare il mieloma rispetto ai pazienti bianchi e la diagnosi avviene spesso più avanti nel decorso della malattia. La mortalità per mieloma è doppia nei pazienti neri, che hanno meno accesso alle cure. L’iniziativa M-Power sta abbattendo le barriere dell’equità sanitaria e aumentando la consapevolezza del mieloma e sono particolarmente entusiasta dei progressi che stiamo realizzando.
Con la continua espansione del programma M-Power, stiamo avendo un impatto sulle comunità di tutto il Paese per aumentare la consapevolezza, ridurre i tempi di diagnosi e migliorare l’accesso a cure ottimali. L’impegno della comunità M-Power dell’IMF
ha formato partnership negli Stati Uniti con le città di Atlanta, Baltimora, Charlotte, Detroit, New York City, Tampa e Richmond.
Nel giugno 2024, M-Power è tornata a New York City per celebrare la ricorrenza del Juneteenth e ospitare un evento dal vivo in collaborazione con il Memorial Sloan Kettering Cancer Center e l’Abyssinian Baptist Church. Tra i relatori c’erano Yelak Biru (Presidente e CEO dell’IMF) e la Dott.ssa Urvi A. Shah (Memorial Sloan Kettering Cancer Center), che hanno discusso del legame tra alimentazione, sangue e cancro. Nell’ottobre 2024, Richmond è diventata l’ultima città in ordine di tempo ad aderire all’iniziativa M-Power e l’IMF vi ha tenuto il nostro primo incontro comunitario.
Uno dei tanti aspetti dell’iniziativa M-Power è la partnership dell’IMF con la National Medical Association (NMA) e il Cobb Institute, il braccio di ricerca della NMA. Insieme, puntiamo a promuovere una comunità di medici specializzati nel mieloma nella popolazione afroamericana. Sebbene il 14% della popolazione degli Stati Uniti sia afroamericana, solo il 6% dei medici è afroamericano e la ricerca ha dimostrato che i pazienti traggono beneficio se il personale medico che li assiste condivide la stessa origine. Il programma Medical Student Scholars for Health Equity in Myeloma seleziona i candidati più promettenti delle minoranze, compresi quelli provenienti da università storicamente afroamericane (in inglese Historically Black Colleges and Universities, o HBCU), affiancandoli a esperti nel mieloma per progetti dedicati alle disparità sanitarie correlate al mieloma.
Alla conferenza annuale NMA dello scorso agosto, tenutasi a New York City, studiosi e mentori si sono riuniti per una sessione speciale che ha permesso agli studenti di presentare il loro lavoro. Due dei progetti del 2024 sono già stati accettati per la presentazione a dicembre al convegno annuale dell’American Society of Hematology (ASH), uno dei principali meeting per gli specialisti del mieloma, con la studentessa Semegne Hiruy, seguita da Manisha Bhutani (Levine Cancer Institute, Charlotte, North Carolina), che ha ricevuto un Abstract Achievement Award (Riconoscimento per i risultati in astratto)! L’impegno degli studenti borsisti per l’equità sanitaria è fonte di ispirazione e mi fa ben sperare per il futuro della professione medica. Programmi come questo fanno parte delle soluzioni a breve e a lungo termine dell’IMF contro le disuguaglianze sanitarie.
Diversi interessanti studi clinici in corso forniranno prevedibilmente nuove terapie per i pazienti affetti da mieloma, come le terapie a base di cellule CAR-T di nuova generazione e gli anticorpi bispecifici. Continuando a raccogliere informazioni importanti dallo studio clinico iStopMM (Iceland Screens, Treats, or Prevents Multiple Myeloma) in corso in Islanda, impareremo di più sui vantaggi potenziali dello screening del mieloma in una fase precoce della progressione. Per inciso, ho avuto il privilegio di incontrare il team di ricerca iStopMM a Reykjavík durante la Iceland Cycling Expedition (ICE) dell’IMF, un’incredibile esperienza di vita in bicicletta attraverso l’Islanda con altri medici specializzati in mieloma, pazienti e partner di assistenza.
Tra le altre notizie entusiasmanti riguardanti gli studi clinici, potremmo presto assistere al possibile ritorno di Blenrep® (belantamab mafodotin), un anticorpo monoclonale inizialmente approvato dalla FDA come terapia monoagente per i pazienti affetti da mieloma multiplo recidivante o refrattario (RRMM), ma successivamente ritirato dal mercato. Il ritiro del Blenrep non implicava che il farmaco fosse inefficace. Il blenrep ha infatti dimostrato superiorità rispetto alla combinazione Pomalyst® (pomalidomide) + desametasone [Pd], ma non in misura sufficiente per mantenerne l’approvazione.
Lo sviluppo del Blenrep è proseguito, incorporando le lezioni apprese dall’esperienza precedente. Lo studio clinico di fase III DREAMM-7 ha confrontato il Blenrep in combinazione con Darzalex + Velcade + desametasone [DVd] rispetto a DVd senza il Blenrep, con la combinazione basata su Blenrep che ha dimostrato una risposta più profonda e duratura e una PFS significativamente migliore rispetto al gruppo di controllo.
Lo studio clinico di fase III DREAMM-8 ha confrontato la combinazione di Blenrep + Pd [BPd] con la combinazione di Velcade + Pd [PVd] in pazienti con RRMM dopo una sola precedente linea di terapia. La combinazione basata su Blenrep ha superato il gruppo di controllo in termini di tasso di risposta, durata della risposta e PFS.
Le implicazioni dei risultati di questi due studi clinici randomizzati sono significative e Blenrep è ora pronto a rientrare nel panorama dei trattamenti per i pazienti con RRMM dopo una sola linea di terapia precedente. Le approvazioni regolamentari sono ancora in attesa.
Guardando avanti, vedo all’orizzonte nuovi progressi nel campo del mieloma e sono ottimista su ciò che il futuro ci riserva. Non vedo l’ora di condividere con voi le ultime novità nella prossima edizione di Myeloma Today MT
Visitate videos.myeloma.org per la presentazione del Dr. Mikhael sui principali risultati della ricerca trattati durante il convegno dell’International Myeloma Society (IMS, Società Internazionale per il Mieloma) in Brasile. Restate informati sui principali sviluppi nel campo del mieloma! Iscrivetevi sul sito subscribe.myeloma.org per ricevere la pubblicazione Myeloma Today e la newsletter settimanale Myeloma Minute e contattate la InfoLine IMF per dubbi e domande sul mieloma. Le linee telefoniche sono raggiungibili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 (ora del Pacifico) al numero +1.800.452.CURE negli Stati Uniti e in Canada e al numero +1.818.487.7455 nel resto del mondo. Per inoltrare elettronicamente eventuali domande, inviare un’email all’indirizzo InfoLine@myeloma.org.