Una pubblicazione dell’International Myeloma Foundation
Nuovi dati dagli studi clinici DREAMM-7 e DREAMM-8
Le analisi provvisorie degli studi clinici sulle terapie di combinazione con Blenrep® (belantamab mafodotin-blmf),
Una pubblicazione dell’International Myeloma Foundation
Nuovi dati dagli studi clinici DREAMM-7 e DREAMM-8
Le analisi provvisorie degli studi clinici sulle terapie di combinazione con Blenrep® (belantamab mafodotin-blmf),
La FDA rilascia due nuove approvazioni e studi clinici promettenti fanno ben sperare per il futuro
Dr. Joseph Mikhael
Direttore Medico IMFLa velocità di cambiamento nell'ambito del mieloma è incredibile! Nuove approvazioni stanno ampliando le opzioni terapeutiche, i dati della ricerca si dimostrano molto promettenti e il numero di professionisti formati sul mieloma è in continuo aumento. Ma soprattutto, i pazienti affetti da mieloma vivono più a lungo e in modo più appagante.
Mai prima d'ora abbiamo assistito a una così grande attività nell'ambito del mieloma. Cerchiamo di fare tutto il possibile per affrontare questa terribile malattia e vorrei cogliere l’occasione per fare brevemente il punto sul passato, il presente e il futuro del mieloma.
Quando, più di 20 anni fa, ho iniziato a lavorare su questa malattia, i farmaci disponibili erano pochissimi. Oggi ne abbiamo quasi venti e il ritmo di sviluppo di nuovi farmaci è sempre più rapido! Recentemente, diversi studi clinici molto importanti hanno riportato dati che influenzeranno sicuramente il trattamento del mieloma.
Farmaci e terapie quadruple negli studi clinici
Come riportato nell’edizione Inverno 2024 di Myeloma Today, dati i risultati dello studio clinico di fase III ISKIA e degli studi clinici PERSEUS, le terapie di combinazione con utilizzo di quattro farmaci diventeranno presto il nuovo standard di cura nel trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi, idonei al trapianto autologo di cellule staminali.
Lo studio ISKIA ha dimostrato che l’aggiunta di Sarclisa® (isatuximab-irfc) alla combinazione Kyprolis® (carfilzomib) + Revlimid® (lenalidomide) + desametasone [Isa-KRd] come terapia di induzione prima del trapianto autologo e di consolidamento dopo il trapianto ha aumentato sensibilmente i tassi di negatività della malattia minima residua in ogni fase del trattamento, compresi i pazienti con malattia ad alto rischio, rispetto alla sola terapia KRd.
I risultati primari dello studio clinico di fase III PERSEUS di Darzalex® (daratumumab) + Velcade® (bortezomib) + Revlimid + desametasone [D-VRd] in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto autologo di cellule staminali hanno dimostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione (PFS) e una maggiore profondità di risposta nei sottogruppi rilevanti rispetto alla sola terapia VRd. Tali dati supportano l’uso di D-VRd seguita da una terapia di mantenimento con Darzalex + Revlimid [D-R] come nuovo standard di cura per i pazienti affetti da mieloma
multiplo di nuova diagnosi idonei al trapianto autologo di cellule staminali rispetto a VRd in monoterapia seguita da terapia di mantenimento con Revlimid.
I dati dello studio clinico IMROZ con Sarclisa in combinazione con VRd [Isa-VRd] in pazienti che non intendono procedere al trapianto saranno presto pubblicati e attendiamo con ansia risultati positivi.
A pagina 3 di questa edizione di Myeloma Today viene riportato un aggiornamento su due studi con Blenrep® (belantamab mafodotin-blmf), un farmaco che speriamo sarà presto disponibile per i pazienti.
Le novità al momento più interessanti nel campo del mieloma sono le due nuove approvazioni rilasciate dalla Food and Drug Administration (FDA, Agenzia per gli alimenti e i medicinali) statunitense per l’uso in prima linea di terapie che utilizzano il recettore antigenico chimerico delle cellule T.
Il 4 aprile, la FDA ha approvato Abecma® (idecabtagene vicleucel o “ide-cel” in breve) per il trattamento del mieloma recidivante o refrattario nei pazienti che hanno già ricevuto due o più precedenti linee di terapia, compresi un agente immunomodulante, un inibitore del proteasoma e un anticorpo monoclonale anti-CD38. Tale approvazione si basa sui dati dello studio clinico di fase III KarMMa-3, che ha dimostrato una PFS di circa 13 mesi nel braccio Abecma dello studio rispetto ai 4 mesi del braccio di controllo con regimi standard. Abecma era stato precedentemente approvato dalla FDA per l’uso nel mieloma dopo almeno 4 precedenti linee terapeutiche.
Lo scorso 5 aprile, la FDA ha approvato Carvykti® (ciltacabtagene autoleucel o “cilta-cel” in breve) per il trattamento di pazienti affetti da mieloma recidivante o refrattario sottoposti ad almeno una precedente linea terapeutica, incluso un agente immunomodulante e un inibitore del proteasoma, e che sono refrattari al Revlimid. Carvykti è la prima e unica terapia mirata all’antigene di maturazione delle cellule B approvata per il trattamento dei pazienti affetti da mieloma alla prima recidiva.
La nuova approvazione della FDA è basata sui dati di CARTITUDE-4 uno studio clinico di fase III. Nel braccio Carvykti dello studio, la PFS non è stata raggiunta a 24 mesi rispetto alla PFS di 12 mesi con Pomalyst® (pomalidomide) + Velcade + desametasone [PVd] o Darzalex + Pomalyst + desametasone [DPd] in pazienti con mieloma recidivato e refrattario a Revlimid, sottoposti a 1–3 precedenti linee di terapia. Carvykti era stato precedentemente approvato dalla FDA per l’uso nel mieloma dopo almeno 4 precedenti linee terapeutiche.
(continua a pagina 4)
Dati promettenti dagli studi clinici DREAMM-7 e DREAMM-8 sulle combinazioni belantamab mafodotina-blmf
Il mieloma multiplo è un tumore che colpisce le plasmacellule presenti nel midollo osseo, i leucociti che producono gli anticorpi. Le plasmacellule cancerose prendono il nome di cellule mielomatose. Tutti i pazienti affetti da mieloma esprimono sulla superficie delle cellule del mieloma l’antigene di maturazione delle cellule B, una proteina coinvolta nella crescita e nella sopravvivenza di queste cellule cancerose. Blenrep® (belantamab mafodotin-blmf) è un coniugato anticorpo-farmaco, una nuova classe di farmaci per il mieloma. Si tratta della combinazione tra un anticorpo monoclonale e la monometil auristatina F, un farmaco in grado di uccidere le cellule mielomatose. La porzione di anticorpo monoclonale di Blenrep è progettata per trovare e legarsi all’antigene di maturazione delle cellule B, consentendo in questo modo a Blenrep di entrare nella cellula del mieloma. Blenrep rilascia poi la monometil auristatina F che provoca la morte della cellula. Il programma dello studio clinico DREAMM ha prodotto un’analisi provvisoria dello studio DREAMM-7 nel febbraio 2024 e un’analisi provvisoria dello studio DREAMM-8 nel marzo 2024. Entrambi gli studi hanno prodotto risultati positivi.
Combinazione con Blenrep rispetto a DVd I dati dell’analisi provvisoria dello studio clinico di fase III DREAMM-7 su Blenrep in combinazione con Velcade® (bortezomib) e lo steroide desametasone [Vd] nel trattamento di seconda linea e successivo del mieloma multiplo recidivato o refrattario sono stati presentati alla serie plenaria dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO, Associazione Americana di Oncologia Clinica) lo scorso 6 febbraio 2024.
La combinazione con Blenrep ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo, quasi triplicando la sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) rispetto alla terapia combinata Darzalex® (daratumumab) + Vd [DVd] nei pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario.
La combinazione con Blenrep ha mostrato una riduzione del 59% del rischio di progressione della malattia o morte rispetto a DVd. Con un follow-up mediano di 28,2 mesi, la PFS mediana è stata di 36,6 mesi con la combinazione con Blenrep rispetto a 13,4 mesi con DVd. L’effetto PFS è stato osservato in tutti i sottogruppi di pazienti, compresi quelli refrattari a Revlimid® (lenalidomide) e quelli con citogenetica ad alto rischio. Il profilo di sicurezza e tollerabilità della combinazione con Blenrep è risultato coerente con il profilo noto dei singoli agenti.
Come ha osservato lo sperimentatore principale di DREAMM-7, la Dr.ssa María-Victoria Mateos, (membro dell’IMWG e
responsabile dell’Unità di Mieloma e Sperimentazione Clinica, Dipartimento di Ematologia e Professore di Medicina presso l’Università di Salamanca, Spagna): “Le terapie contro l’antigene di maturazione delle cellule B stanno contribuendo a migliorare gli esiti dei pazienti affetti da mieloma multiplo e la possibilità di disporre di un’opzione pronta all’uso, come belantamab mafodotin, che può essere somministrata nei centri comunitari di trattamento oncologico, strutture in cui viene trattata la maggior parte dei pazienti, ha il potenziale di trasformare il modo in cui trattiamo il mieloma durante o dopo la prima recidiva”.
Combinazione con Blenrep rispetto a VPd
In data 7 marzo 2024 sono stati resi noti i risultati positivi dell’analisi provvisoria dello studio clinico di fase III DREAMM-8 su Blenrep in combinazione con Pomalyst® (pomalidomide) + desametasone [Pd], rispetto a Velcade + Pd [VPd] come trattamento di seconda linea e successivo per i pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario. Questo studio clinico ha raggiunto il suo endpoint primario di PFS in un’analisi provvisoria prestabilita ed è stato aperto in anticipo in base alla raccomandazione di un Independent Data Monitoring Committee (IDMC, Comitato indipendente di monitoraggio dei dati).
La combinazione di Blenrep ha prolungato significativamente il tempo alla progressione o al decesso rispetto a VPd. Questa prima analisi ha osservato un trend positivo anche in termini di sopravvivenza globale (OS) con la combinazione con Blenrep. Lo studio prosegue con il follow-up per la OS. Il profilo di sicurezza e tollerabilità della combinazione con Blenrep è risultato coerente con il profilo noto dei singoli agenti. MT
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Le due nuove approvazioni ampliano le indicazioni preesistenti e rendono queste importanti terapie con cellule CAR-T disponibili ai pazienti già nelle prime fasi del loro percorso terapeutico. Questi sviluppi hanno seguito da vicino la recente valutazione dell’Oncologic Drug Advisory Committee (ODAC, Comitato consultivo sui farmaci oncologici). L’incontro dell’ODAC ha riunito esperti, ematologi, aziende farmaceutiche e pazienti affetti da mieloma. L’IMF è stata ben rappresentata dalla nostra leadership e dai pazienti affetti da mieloma che sono intervenuti durante i lavori.
Nuovi dati in arrivo
Se i nuovi sviluppi in corso oggi sembrano già impressionanti, preparatevi a farvi stupire ancora di più in futuro! Nei prossimi mesi sono attesi nuovi dati da decine di studi clinici su terapie con cellule CAR-T, anticorpi bispecifici, nuove combinazioni di farmaci e persino nuovi modi per colpire e trattare il mieloma. Molte sono ancora le sfide che i pazienti e i loro cari continuano a dover affrontare nel corso della loro esperienza con il mieloma, tuttavia posso affermare con fiducia che lo stato attuale nella ricerca sul mieloma è estremamente positivo. MT