InTernI AnnuaL 20 contract 13 progetti, prodotti e tendenze Designs , pro duc t s an d tren ds
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InTernI AnnuaL 20 contract 13
progetti, prodotti e tendenze Designs , prod uct s and trends
allegato a/supplement t o interni N° 11 novembre / no vember 2013
INdice/contents I.A EDiToriaLe
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una strada perseguibile A feasible path di/b y G ild a Bo jardi
INteriors&architecture 8
COVER
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cantiere globale
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new town in asia
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l’expo 18 mesi prima
32 34
consonni international contract vimar
GLOBAL building site di/b y ALESSANDRO RO CCA New Town in Asia di/b y valentina cro ci Expo, 18 months and counting di/b y ALESSANDRO RO CCA
eco-architecture 36
COVER
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ecocittà e benessere
Ecociti es & w elln ess di/b y patrizia catalano
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una scuola a misura di bosco
50
progetti green
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A school fit for th e w oods di/b y barb ara bred a Gr een pr oj ects di/b y danil o signorel
lo
gruppo pozzi materials
Coper tina: Un det taglio del soffit t o di Al Hamra Luxur y Complex a Kuw ait City . Il proget t o di interior de sign è del l o s t udio Duccio G ra ssi Ar chite ct s. I rive stimenti sono in pietra Jura di Savema , il sis tema di il l uminazione dise gna t o da Duccio G ra ssi è di Pslab . F ot o di Andrea Mar tiradonna . Co ver: det ail of the ceiling of the Al H amra L u x ur y Complex in K uw ait City . Interior design b y the studio D u ccio G rassi Ar chite cts. T he f acings are in Jura st one By Savema , while the lighting system designed b y D u ccio G rassi is produ ced b y Pslab . Pho t o Andrea Mar tiradonna .
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COVER SUPERFICI
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abet laminati cleaf cosentino
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COVER MATERIALI LEGNO
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ilva itlas maligno
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COVER MATERIALI MARMO
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super suite
S up er S uit e di/b y ANNA CHIARA FERRETTI
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margraf
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COVER CERAMICA
80 82 84
marazzi ceramica sant’agostino mosaico+
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office 86
COVER
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leggero è l’ufficio
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The office is ligh t di/b y ale ss andro BINI
la democrazia dello spazio S pa tial democra cy di/b y rober t valden
INsight / News 98
COVER
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la torre dell’emiro
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The Emir’s tower di/b y ale ss andro bini
stewart gardner museum, boston
Stewart Gardner Museum, Boston di/b y olivia crema scoli
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modulari e flessibili
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tecnosuperfici vittoriane
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rimini fiera
Modular and flexible di/b y danil o signorel l o Victorian technosurfaces di/b y Ale ss andro Bini
arredo 116
COVER
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aster clei gaber kastel living modulnova pedrali scavolini varier zambo group
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OUTDOOR
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emu gibus unopiù
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INFISSI E SERRAMENTI
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3elle bertolotto eclisse erco ferrerolegno olivari I.A service
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traduzioni TRANSLATIONS di/b y STEVE PICCOLO /
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indirizzi FIRMS DIRECTORY di/b y ADALISA UBOLDI
Edifici sempre più articolati, strutture in grado di garantire un’elevata qualità della vita grazie a nuovi materiali, tecnologie domotiche e criteri ecosostenibili. Anche per il settore contract
ARREDO CUCINE 142
siematic ARREDO BAGNO
144 146 148 150 152 154 156 158 160
arblu armando vicario deltacalor fantini geda hatria scarabeo teuco zucchetti
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ILLUMINAZIONE
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luci sul brenta
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ge lighting
L igh ts on the Bren ta di/b y ale ss andro bini
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l o s t udio nor ve ge se S nøhet ta ha vint o il concorso per la realizzazione del centro internazionale di ar te rupe stre di montigna c-la sca ux . l ’edificio si inserisce discret amente nel pae s aggio , scom parendo q uasi al la vis ta. The Nor we gia n s tudio Sn øhe tta Desig n wo n the compe titio n f or the co ns truc tio n of the Interna tional Center of Cave Ar t at Montigna c-L asca ux . The buildi ng is discree tl y inser ted i n the la ndsc ape , pra ctic al l y vanishi ng from view .
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EDiToriaLe
U
na nuova monografia dedicata al mondo del contract, un volume ricco di tematiche che affrontano le diverse sfaccettature di questo articolato settore. Prima di tutto una visione di cosa sta accadendo nel mondo. I grandi studi di architettura sono più attivi che mai: dalla vecchia Europa passando per il continente asiatico, le Americhe e oltre, aumentano le città che si affidano a grandi studi di progettazione per ripensarsi. E se la città verticale è oramai una realtà di fatto, quel che emerge da una ricerca dei progetti in fieri, da qui al 2017, è che le committenze puntano a riqualificarsi attraverso edifici sempre più articolati, dove ciò che conta è l’alta qualità del vivere urbano, sia che si tratti di un edificio pubblico, che di un waterfront, piuttosto che di un complesso residenziale. Virtuosismi progettuali che si declinano anche nella progettazione di intere città: questo succede soprattutto in Oriente dove si lavora su aree in grado di ospitare fino a 500mila persone. Impressionante, ma certamente un’opportunità da non perdere, per tutti coloro che sono attori in questo settore. A queste visioni su ampia scala, si
aggiungono tematiche specifiche, come il recupero di vecchi edifici, i nuovi prefabbricati ecosostenibili, le applicazioni di nuovi materiali in campo edile, le nuove tecnologie applicate nel campo della domotica, che controllano e rendono sempre più sicuri gli spazi in cui viviamo. Uffici: cambia il concetto di spazio di lavoro, meno verticista e sempre più aperto e confortevole quasi come un appartamento domestico; mall e grandi catene distributive: ovvero il futuro degli spazi commerciali è su larga scala. Architettura e luce: il progetto illuminotecnico sta prendendo sempre più spazio al punto che, forse un domani, ci dovremo preoccupare di come rendere più comunicative le architetture durante il giorno perché, oramai, l’oscurità è complice degli architetti che creano corpi luminosi, vere e proprie macchine scenografiche di grande suggestione. Gilda Bojardi
Immag ine del la Li brar y and L earn ing Center ( LL C), pol o centrale del nuo vo campus del la Un ivers ity of Econom ics & Bus ine ss d i Vienna , proget t o Zaha H ad id Ar ch ite ct s , in corso d ’opera .
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Una straDa PerseguiBiLe
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acronimo di home office pe ople environment , hope cit y, proget t o obr s tudio , è il nuo vo hub del l ’inf orma tion te chnol og y afric ana in ghana . sei grandi t orri che ospiteranno f abbriche e magazzini, universit à e osped ali, aree re sidenziali e s trut ture per il tempo libero . Standing f or “home office pe ople environment ,” HOPE Cit y, a proje ct by OBR , is the new Afric an hub of inf orma tion te chnol og y, in G hana . Six large t ower s t o cont ain f act orie s and w arehou ses, univer sitie s and ho spit al s, re sidential area s and f acilitie s f or lei sure time .
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InTerIors &ArcHITecTure spazi multifunzionali comuni e aperti verso il paesaggio, elevata tecnologia e comfort sostenibile per l’edificio del futuro. che si deforma, si fa texture, diaframma incorporeo, pixelscape, ricamo. qualcosa che non ha più nulla a che vedere con la struttura, l’organizzazione interna e la funzione Shared and multifunctional spaces, open to the landscape, high technology and sustainable comfort for the building of the future. Which shifts its shape, becomes texture, an ethereal diaphragm, a pixelscape, an embroidery. Something that no longer has to do with structure, internal organization and function
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10 / insight
CanTIere GLoBaLe L’apertura verso l’esterno, la molteplicità funzionale, l’interazione sociale, l’enfasi degli spazi comuni, una nuova priorità del paesaggio, sono gli elementi emergenti dell’architettura di domani, le direzioni di un nuovo International Style che si misura sulle condizioni e sugli obiettivi di oggi: turbo capitalismo, alta tecnologia, comfort sostenibile e spazi urbani a misura d’uomo di Alessandro Rocca
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 11
Un S t udio , Sco t t s T o wer, 231 appar tamenti, di c ui 128 monol oc ali, con terrazze verdi, giardini pen sili e l ogge; Singapore , 2010 – in progre ss.
F
uturopolis: l’architettura dei prossimi anni si apre alla città. Dopo i monoliti modernisti indifferenti al contesto che hanno esportato il modello Manhattan in tutto il mondo, dopo i contenitori sigillati degli anni duemila ispirati dai “big box” di Rem Koolhaas e dalle logiche autistiche degli shopping mall – mondi chiusi con grande ricchezza e varietà di interni – gli edifici di domani puntano a incrementare lo scambio con l’esterno, ad ampliare la molteplicità funzionale e a stimolare l’interazione sociale. Un approccio nuovo che non coincide esattamente, per fortuna, con i diktat della sostenibilità e che mantiene viva la voglia di cercare nuove forme, nuovi effetti, nuove situazioni spaziali. Tuttavia il risparmio energetico, almeno a livello di pensiero diffuso e condiviso, c’entra eccome, questa è la ragione di fondo a cui si deve una maggiore permeabilità degli spazi. Perché è sempre più chiaro che i consumi energetici del controllo ambientale si riducono di molto se si cede un po’ di sovranità e si accettano i rischi e i benefici di un interscambio con l’esterno. Quindi aria condizionata sì, ma non solo: pareti ombreggiate, logge aperte, soggiorni indoor/outdoor, piazze semicoperte, porticati che attraversano gli edifici, e molti altri artifici che esercitano un controllo climatico per via naturale e che, a volte, incrementano l’integrazione nel contesto urbano, migliorano l’effetto scenografico e anche, almeno si spera, la condizione psicologica di chi vive e lavora in quegli spazi. Questa specie di rivoluzione è dolce, cioè incorpora e rielabora tutti i temi e le immagini degli ultimi anni, ma è anche radicale, perché cambia la progettazione di molti aspetti dell’edificio: il rapporto con la strada, la lobby di ingresso, lo sviluppo volumetrico, le facciate che si abbelliscono di logge panoramiche, giardini, pensili, terrazze mozzafiato. All’alba del modernismo la città era un paesaggio quantitativo, il mare di luci di Los Angeles inquadrata da Beverly Hills, lo spericolato
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skyline di New York, la distesa dei tetti parigini dalla sommità della Tour Eiffel e poi dal belvedere di Beaubourg. In questo servizio appaiono altri paesaggi urbani dalla biodiversità completamente differente: non più Parigi ma la banlieue di Boulogne Billancourt e Nanterre, e poi Kuala Lumpur, Beirut, Città del Messico e Varsavia, dove Daniel Libeskind sceglie di rappresentare il suo grattacielo a confronto con un colosso dell’architettura stalinista. Un’altra indicazione precisa che si può trarre da questa antologia, è la nuova creatività che investe gli spazi semipubblici, le lobby, gli atrii, tutte quelle aree di transizione tra pubblico e privato che per decenni sono state trascurate e che spesso hanno rappresentato il tallone di Achille di nuove architetture inserite in modo brutale in contesti che rispondevano ad abitudini e misure troppo diverse. Piazze e musei tendono ad assomigliarsi: le lobby di ingresso dei musei, dall’M9 di Sauerbruch e Hutton al Tianjin Museum di Steven Holl, diventano spettacolari piazze coperte non così diverse dai nuovi spazi urbani, come la New Street Station di Birmingham o dalla piazza/atrio nella Green Valley di Shangai. Un altro aspetto fondamentale riguarda l’evoluzione della facciata che è sempre di più un elemento autonomo e sempre più strategico rispetto a due temi essenziali: il controllo climatico e lo sviluppo dell’immagine dell’edificio, che appare sempre più vicina agli effetti della computer graphic. Estetica digitale, quindi, smaterializzazione, eliminazione degli effetti di peso e materiale e potenziamento della pura immagine. Il volto dell’edificio si deforma, come nella Corte verde di Cino Zucchi, oppure si fa segnale, texture, diaframma incorporeo, pixelscape o ricamo, comunque qualcosa che non ha più nulla a che vedere con la struttura, con l’organizzazione interna e con la funzione, e che si riferisce invece alla comunicazione tra interno ed esterno intesa in termini di scambio energetico ma anche in termini di costruzione dell’immagine, di penetrazione comunicativa, di scenario urbano.
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1. Dominique Perra ul t, re cu pero e nuo vo design del le tre t orri per uffici di Pont de S èvre s (1975), Boul ogne Bil lancour t, 2007-15. 2. Park , G ioia ot t o, rif aciment o del re si dence Por ta N uo va, cos truit o da Marco Zanuso nel 1973, tra sf orma t o in un pala zzo per uffici di ol tre 7000 mq , in via Mel chiorre G ioia a Milano , 2012-13. 3. S oa, Mar Mikhael T o wer, edificio a uso mis t o, 7200 metri qu adri su 21 piani a Beirut , fine la vori 2014. 4. O le S cheeren, Angka s a R aya, t orre di 268 metri di al te zza, 165.000 metri qu adri, a K uala L um pur, di fronte al le Petrona s T o wers di C es ar Pel li, 2011 – in cos tru zione .
1.
2.
CITTà cHe saLeFacciate sensibili che vibrano alla luce, finestre
in lunghezza e in verticale, cornici decorative, affacci spericolati, terrazze, corti trasparenti, corridoi sospesi, piscine proiettate sui tetti: vertigini. La città come scenario interattivo, come paesaggio da guardare ma anche come spazio aereo accessibile, da occupare e da vivere
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InDoor / ouTDoor
Piazze come giardini, atrii come incroci stradali, nuovi livelli e vedute urbane: l’architettura si mostra sempre più attenta allo spazio di transizione tra interno ed esterno, tra pubblico e privato, che è decisivo per il successo di un nuovo edificio, per la trasformazione del contesto e per la costruzione di una nuova idea di città
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1. Snøhet ta, Mut trah Fi sh Market , Mu scat, Oman, 2010 - in pr ogre ss. 2. Ole Scheeren, Du o Tower s, Singap ore; una t orre c ontiene 600 app ar tamenti, l ’al tra è per u ffici e un alberg o, la c ostruzi one è pr ogra mmata tra il 2013 e il 2017. 3. Ho k c on Bur o H app ol d, Pr oget t o Cm r, De Co la Associati, Eupr o; R i.Med – C entr o per le Biote cn ol ogie e la R icerc a Biomedic a, Carini, Paler mo, inizi o la vori nel 2014. 4. Odile De cq , Homo Ere ctu s Fossil s Mu seu m, 24.000 metri qu adri di esposizi one ge ol ogic a e pale ont ol ogic a, N anjing, 2012-14.
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1. Schmid t H ammer La ssen, una piazza/ atrio ne l Green Valley Development , nuo vo qu ar tiere urb ano su un’ area di 50 et tari a Shan gai, 2013-15. 2. Ken go Kuma , l’in gre sso a l nuo vo V&A (Vict oria and Alber t Mu seum) di Dundee , la co struzione è pre vista tra i l 2013 e il 2015. 3. La piazza coper ta davanti a M9, il mu seo disegna t o da Sauerbruch e H ut t on a Mestre; la co struzione è pre vista tra i l 2014 e il 2016. 4. Alej andro Z aera -Po lo ( Azp a), lo spazio pubb lico de lla N ew S treet Station, Birmin gham, 2011 – in pro gre ss.
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LoBBy
Lo spazio dove si organizzano i flussi di persone e di informazioni, diventa il biglietto da visita di una nuova architettura, il volto che ne definisce il carattere architettonico e fissa l’indice di accoglienza, il livello di permeabilità con l’esterno, la fluidità e la libertà di movimento e di accesso all’interno dell’edificio
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ImmaTerIaLe Nel mezzo dell’era digitale il design
delle facciate si trasforma, alleggerisce le masse e i volumi, il peso delle costruzioni non si avverte più, le strutture sono nascoste sotto superfici di comunicazione, datascape che registrano il flusso di informazioni tra interno ed esterno, sia dal punto di vista tecnico, clima e luce, che dal punto di vista culturale e spettacolare 3.
1. Cino Zu cchi, la Cor te verde di corso Como 31 , appar tamenti su 5000 metri qu adri, nel nuo vo qu ar tiere di por ta N uo va a Milano , 2006-13. 2. S nhøet ta, due t orri del nuo vo s vil uppo urb ano di F jord city a V isma , O sl o; la cos tru zione è previs ta entro il 2014. 3. Steven H ol l , la Queens L ibrar y è una nuo va biblio te ca pubbli ca di 2000 metri qu adri a N ew York , 2010-14. 4. Dominique Perra ul t, ampliament o del l ’istitut o di me ccani ca del la é cole pol yte chnique fédérale , L os anna , 2011-15. 5. O br, Kgk commer cial Cl us ter, busine ss center suddiviso in qu at tro edi fici, per una super ficie t otale di 45. 000 metri qu adri, nel J aipur Interna tional Airpor t, India , 2013-14.
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1.
LanDscaPe
Paesaggi preziosi, da salvaguardare, e paesaggi nuovi, da inventare, dentro e ai limiti della città. Dopo le teorie di Gilles Clément e dopo il successo della high-line di New York, il paesaggio si abita e si vive in modo nuovo, neoromantico. Biodiversità, natura spontanea e design contemporaneo sono le tre linee guida che cambiano il senso e la forma di luoghi topici della città come il giardino pubblico e il parco urbano 4.
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3.
1. Paol o Venturel la , Solar L oo p è una scul tura speriment ale f ot ovol taic a che può e ssere col l oc ata in parchi, giardini e situ azioni urb ane , in progre ss. 2. Mad , H uang shan Mount ain Vil la ge , com ple sso di a ppar tamenti, albergo e ser vizi turi stici sul Taiping L ake , sit o panoramico pro tet t o d al l ’U ne sco; 2009-14. 3. I Jardin s de l ’Arche , disegna ti dal l o studio it al o-france se Aw p, sono 71 .000 metri qu adri di verde al la Défen se, Parigi; 2011-2014. 4. N or therl y Island è un parco di 36 et tari nel la go Michigan, di fronte a C hic ago , con un den so programma di a t trezza ture mu seali e per il tem po libero; proget t o di S tudio G ang, realizzazione pre vista entro il 2015.
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IconIc LanDscaPe
Lo skyline mette in evidenza l’accostamento accidentale, la pluralità delle epoche e dei soggetti, gli infiniti volti di una città. Lo skyline espone, della città, gli highlight e i landmark, le architetture che ne diventano il marchio di riconoscibilità e nei casi migliori, il simbolo che le rappresenta nel mondo 1.
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2.
3.
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1. Lo s tudio Fr-ee ha proget tat o l’acqu ario di C it tà de l Messico ne l dina mico qu ar tiere di Po lanco , 2012-in progre ss . 2. Danie l Libe skind , Zlota 44 è una t orre di 54 piani con 266 appar tamenti ne l centro di Vars avia, 2005-14. 3. J2 è un co mplesso di tre t orri re siden ziali con 1840 appar tamenti a Jersey C ity dise gna t o d allo s tudio newy orche se HWKN (H o llwich K ushner) , 2013 – in progre ss . 4. Lo s tudio sp agno lo H erreros Arquite ct os ha vint o il concorso per i l Munch Museu m, a O s lo; si pre vede che l’edi ficio s arà co mplet at o ne l 2018. 5. Studio G ang, S o lar Car ve T o wer, 17.000 metri qu adra ti per u ffici e sp azi co mmercia li affaccia ti su lla H igh-Line di N ew York; fine c antiere pre vist o entro i l 2013.
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New TownS In AsIa di Valentina Croci
L
a nostra società sta vivendo la più rapida fase di urbanizzazione della sua storia. Nel 2030 più del 60% della popolazione vivrà in città la cui maggioranza si troverà in Asia e Sud America, ovvero nelle aree di crescita economica a due cifre. Nuovi organismi multifunzione, perfino da un milione di abitanti, stanno sorgendo ex-novo nei pressi dei più importanti hub aeroportuali o delle nuove capitali economiche dell’Asia. La progettazione di città di nuova fondazione comporta una gestione straordinariamente difficile del piano economico di sviluppo e delle risorse, sia in fase di costruzione sia nella vita del complesso
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urbano. Sostenibilità in senso lato, dunque, da progettare a livello di scala urbana, singoli edifici, ma anche modi di vivere dei futuri abitanti. Ne parliamo con James Brogan, responsabile dello sviluppo e supervisione strategica dello studio multinazionale KPF, specializzato in real estate e urbanistica di nuova fondazione, presente alla mostra “Urban Ecologies #3” presso lo Spazio FMG di Milano. KPF è stato uno dei primi studi stranieri ad approcciare in Asia il tema delle città di nuova fondazione. Al momento hanno in corso il progetto di Meixi Lake nei pressi di Changsha in Cina su una superficie di 6,5 kmq. Organizzato con
una grande varietà di tipologie edilizie, laghi e canali interni navigabili, il progetto ambisce a stabilire un paradigma nell’equilibrio tra uomo e natura. E Songdo, nei pressi di Incheon International Airport di Seoul su una superficie di 8 kmq, che ambisce ad assumere un ruolo primario nel business internazionale. È la più vasta operazione immobiliare gestita da un privato. “Rispetto a dieci, quindici anni fa, i progetti contemporanei si dimostrano più attenti allo sfruttamento delle risorse e alla qualità del territorio. Essere sostenibili a questa scala
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Città che ospitano centinaia di migliaia di abitanti. Investimenti da capogiro finalizzati a creare poli del business internazionale. Accade in Asia dove la progettazione, dalla scala urbana a quella architettonica, può sperimentare l’inimmaginato
Meixi L ake nei pre ssi di changsha in cina del l o s tudio K PF (Kohn Pedersen F ox Associa te s) vuole e s primere l ’equilibrio tra uomo e na tura . S i organizza con una grande variet à di ti pol ogie edilizie , la ghi e c anali interni na vigabili. G li o t t o qu ar tieri re sidenziali sono do tati di un vil la ge center che s vol ge tut te le funzioni. istituzionali, cul turali e commerciali. Pagina a fianco , il master plan di Meixi L ake , situ ata nei pre ssi di C hangsha in C ina su una su perficie di 6,5 kmq . C on la consulenza inge gneris tic a di Aru p.
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26 / INteriors&architecture
Songdo sorge a sud Se oul vicino al l ’Inche on Interna tional Airpor t. Il proget t o del l o studio K PF occup a una super ficie di 8 kmq per 80 mila occup anti. Pre sent a una net ta al ternanza tra aree verdi e centri ad al ta den sità do tati del sistema smar t softw are di Cisco , per la ma ssima connet tivit à tra gli abit anti. Il complet ament o previ st o per il 2015 ed è la più vasta operazione immobiliare ge stit a da un priv at o.
significa, prima di tutto, meno consumo di suolo, energia e materiali”. Il modello architettonico verticale ad alta densità è da anni dominante, tuttavia oggi è progettato all’insegna della multifunzionalità, intesa come coesistenza tra diverse funzioni e servizi. Il grattacielo diventa un grande essere vivente con organi differenziati che contribuiscono tutti all’equilibrio complessivo. “Affrontare la densità significa non solo risolvere le problematiche strutturali dell’edificio ma, più in generale, le attività, ad esempio, come l’elemento verticale si raccorda alle infrastrutture viarie e ai servizi della città, prerequisiti all’efficienza del costruito. La progettazione delle nuove città si gioca nel rapporto tra velocità e densità, ovvero tra centro e quartieri limitrofi, città e mondo. Tale
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rapporto ha una ricaduta non solo nei trasporti o nei servizi, ma anche in ‘efficienza intellettuale’, la capacità delle persone di ottimizzare e fare più cose”. Le nuove città inoltre sorgono in terreni vergini e sono un’opportunità straordinaria per progettare un modello energetico efficiente. Le new town contemporanee sono delle città globali, pensate per acquisire potere economico e intercettare capitali globali e developer internazionali. Differiscono dai modelli dell’epoca modernista perché convivono con il cambiamento, la globalizzazione e lo “sprawl urbano” (la città diffusa). “I grandi progetti del modernismo come Chandigarth di Le Corbusier o Brasilia di Lúcio Costa, sono stati eroici ma fallimentari perché hanno proposto un approccio meramente
funzionale e indifferenziato. La città, invece, va intesa come una densità multistrato con scale e texture differenti. È importante progettare un lessico variabile che si adatti a differenti proporzioni e condizioni urbane quasi componendo un collage”. In Cina sono sorte quasi cinquanta città da oltre un milione di abitanti, spesso abbattendo il vecchio per il nuovo. E poiché si tratta di una popolazione di pendolari, uno dei problemi principali è connettere le nuove strutture a precedenti centri abitati. Il Governo cinese sta promuovendo progetti pilota, tra i coinvolti anche KPF, per testare modelli di sviluppo futuribili. In India c’è un differente legame con la tradizione e pertanto nuove città si affiancano a quelle storiche,
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Del l o s tu dio F os ter & P ar tners , Mas dar City è col l o cata in prossi mit à di Abu Dhabi su una su per ficie di 6 k mq per 300 mila abit anti. Il proget t o si inseris ce in un piano più a mpio per l ’utilizz o di energie rinno vabili e si b as a su prin cipi inse diativi di tra dizione arab a (stra de e cor ti o mbre ggia te e pat tern tra dizionali) che favoris cono la cir colazione an che pedonale . cias cun bl o cco cos truit o è a un massi mo di tre minuti a piedi. I due nu clei urb ani sono su ddivisi da un par co lineare .
come sta accadendo a Nuova Delhi. In essa si stanno studiando sistemi sotterranei per la distribuzione dell’energia, le fognature e i sistemi di discarica e tutte le condutture idrauliche. Infrastrutture sotterranee da coordinare in un unico progetto. “Nella progettazione di nuove città il punto di partenza è il paesaggio e l’accesso all’acqua, perché da quello dipende l’autosufficienza del sistema. Dopodiché, si inizia a pianificare un modello di sostenibilità economica e un business plan con investimenti progressivi: si
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parla di centinaia di miliardi di dollari ripartiti su una molteplicità di investitori. Per convincerli, KPF realizza un vero e proprio manifesto”. Da quindici anni KPF sta eseguendo esperimenti embrionali a Tokio, Hong Kong e Shanghai per monitorare la trasformazione degli stili di vita e dei bisogni della collettività. Perché il compito più difficile nel progettare le nuove città è “costruire” i loro abitanti. La Cina viaggia a ritmi velocissimi che hanno portato a errori imprevedibili, ad esempio: “la nuova zona di
Shanghai, edificata nel 1985, ha sottovalutato la dimensione pedonale della città, inficiando in parte la qualità della vita. Flessibilità e capacità del progetto di assorbire il cambiamento sono le precondizioni di un intervento efficace. Così come la facoltà di assimilare i contrasti presenti nelle culture del sud est asiatico: tra vecchio e nuovo, orientale e occidentale. Ciò nondimeno, la Cina è il luogo dove si progetta l’architettura futura e si possono esperire i cambiamenti della società”.
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18 mesI a ExPo 2015 di Alessandro Rocca
E
Vie d’acqua, paesaggi agricoli e naturali, spazi espositivi, mercati, teatri e una marea di ristoranti etnici. Il tema, “Nutrire il pianeta”, collega una questione universale come l’ecologia all’eccellenza della nostra cucina e dell’alimentazione mediterranea
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xpo 2015 sembra proprio che abbia ormai imboccato la dirittura finale. In luglio è stato raggiunto il quorum delle adesioni internazionali necessarie che garantisce il pieno riconoscimento dell’ente regolatore, il Bureau International des Expositions. La soglia fatidica è fissata a 131 e l’onore di tagliare questo traguardo è toccato alla Grecia, e la sua adesione è indubbiamente un segnale di ottimismo che arriva da un Paese europeo alle prese con le ben note difficoltà finanziarie. Il cantiere procede, i tecnici di Expo assicurano che le tabelle di marcia sono sostanzialmente rispettate: dopo la bonifica, si lavora alacremente alla costruzione dell’immensa platea di cemento armato che coprirà, almeno in buona parte, i circa 170 ettari dell’area compresa tra la tangenziale Nord e la Fiera di Rho Pero. In questa fase, restano ancora sconosciuti i padiglioni nazionali che ciascun Paese progetta e costruisce con grandi margini di autonomia, mentre è ormai
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I giardini d ’acq ua s aranno una del le pre senze am bient ali pe c uliari del l ’Expo milane se , che intende l ’acq ua come element o dis tintiv o del la pian ura irrig ua l om bard a, del la s ua fer tilit à e del s uo pae s aggio . in al t o. Un’imma gine del proget t o del le vie d ’acq ua, del l o s t udio milane se B arre ca & L a Varra , che inte gra i n uovi bacini e c anali di Expo al sis tema milane se , con un percorso cicl opedonale che scende fino al la Darsena , nel centro di Milano . a la t o. Il masterplan, dopo l ’inp ut iniziale del gr uppo Boeri, H erz og e Burdet t, è s tat o pre so in conse gna d a uno s t udio te cnico interno di Expo , do ve la vorano architet ti milane si come Mat te o G at t o, C iro Mariani, G ianl uca Lugli, Marco C hiodi. so t t o. Un’imma gine del la grande piazza d ’acq ua circond ata da gradina te , che p uò ospit are fino a 20 .000 spet tat ori, per giochi d’acq ua, f uochi piro te cnici, concer ti e spet tacoli s u pal chi gal le ggianti, ins tal lazioni, eventi temporanei.
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sopra . Due imma gini del cl us ter C ereali & tuberi, con i p adiglioni di pae si afric ani, su dameric ani e me diorient ali e una mos tra del l ’agricol tura; il proget t o è di due docenti del Polite cnico di Milano , Ale ss an dro R occ a e F ranco Tagliabue . so t t o. U n’imma gine del le s trut ture che , diffuse per tut ta l ’area del l ’Expo , offriranno sp azi per la ris t orazione , il commercio e per tut ti i ser vizi ai visit at ori e ai p ar te cip anti. Aggiu dic at o per concorso , il proget t o è del l o s tu dio milane se O n S ite . pagina a la t o. U na ve dut a del Padiglione Italia; il concorso è s tat o vint o dagli architet ti del l o s tu dio romano N eme si, il l oro proget t o ha un cos t o previs t o di qu arant a milioni di euro .
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definitivo l’impianto generale nonostante le polemiche, agitate soprattutto da chi, come gli architetti Vittorio Gregotti ed Emilio Battisti, sostenevano l’idea di una Expo diffusa con un forte coinvolgimento della realtà urbana milanese. Concepito dal team internazionale composto da Stefano Boeri, dall’architetto svizzero Jacques Herzog e dall’urbanista londinese Richard Burdett, il masterplan di oggi mantiene l’impianto a cardo e decumano, il forte impegno sul sistema delle acque e si misura con la novità del tema: Nutrire il pianeta. Energie per la vita. Una sfida che porta in primo piano tutti gli aspetti della catena alimentare, dall’agricoltura alla ristorazione. Il primo elemento di novità sembra quindi essere
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l’accento sul paesaggio, sugli spazi esterni che devono ricreare ambienti di forte naturalità mescolando la tradizione lombarda, rappresentata dall’antica cascina Triulza restaurata e mantenuta all’interno del recinto espositivo, con le nuove tecniche del giardino contemporaneo. La seconda novità sono i cluster, quartieri tematici progettati da una squadra di docenti del Politecnico di Milano su catene alimentari e ambienti specifici – cereali e tuberi, riso, caffè, cacao, spezie, frutta e legumi, biomediterraneo, zone aride, isole. I piccoli padiglioni dei cluster ospiteranno alcune partecipazioni nazionali mentre negli spazi esterni ci sarà posto per mostre tematiche, ristoranti, mercatini e spazi per eventi.
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sopra , il ris t orante L iber tè e la “s al le de jeux ” del Casinò R oyale di evian le s b ains in fran cia. nel proget t o del l ’ar chitet t o chris t ophe herber t per il gruppo d anone , consonni si o ccup a del la ris trut turazione de gli ambienti compre si gli inter venti di controssoffit ti e p areti in car t onge sso , finiture murali, f ornitura di arredi e finiture d ’interni. a sinis tra , una camera e un b agno del raha t pala ce di alma ty , proget t o che consonni sta s vil upp ando in kazakhis tan per marrio t. si tra t ta di un inter vent o che comprende ris trut turazione e rinno vament o di cir ca 300 camere e del le aree comuni. il de sign s arà realizza t o in col laborazione con l o s tudio s amuel cra tions di ginevra e la conse gna è previs ta per il 2014. In al t o a sinis tra , una del le camere del l ’ho tel T he Chedi di anderma t t in s vizzera , ai piedi del l ’imponente vet t a del G emss t o ck nel la val le di O rsera . Consonni f ornis ce tut ti gli elementi di l oose furniture sia del le camere sia de gli app ar t amenti del la s trut tura . Il cliente è il gruppo ora s com di propriet à egiziana ma con sede ad Al t orf in S vizzera .
l’architetto Tristan Auer di Parigi, gli italiani Cibic&Partners, Luca Scacchetti, Alessandro Mendini e Carlo Colombo) alle catene alberghiere (Sheraton, Hyatt, Ramada, Radisson, Hilton, NH Hotels, Meridien, Golden Tulip, Rocco Forte, Kempinsi). Un esempio di made in Italy affermato e apprezzato nel mondo che unisce alla tecnologia industriale e alla ricerca continua la maestria e la cura artigianale degli ebanisti canturini che compongono il reparto falegnameria.
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34 / product design
Lorem tutto sotto controllo by Vimar IPsum Nella ristrutturazione dell’hotel firenze number nine, in un antico palazzo rinascimentale, vimar ha fornito il sistema di building automation well-contact plus corredato dalla serie civile eikon evo
Building automation
sopra , pla cc a Eik on Ev o in al l uminio bianco t otal e. al c entro , in al t o, Pla cc a Eik on Ev o in al l uminio n ero t otal e. SOTTO, l et t or e di c ard A tra spond er con pla cc a Eik on Ev o IN ALLUMINIO NOBILITATO. In al t o a d estra , T ouch scr een tr e moduli con pla cc a Eik on Ev o IN ALLUMINIO ANODI ZZATO e, SOTTO, pla cc a Eik on Ev o in al l uminio bril lantE . Ne l la p agina a cc ant o, du e ambi enti d el l ’ho t el fir en ze numb er nin e n el cuor e del la cit tà antic a, a du e passi d a S ant a Maria N ov el la , da s an l or en zo e dal l e capp el l e medic ee. l ’ho t el è ospit at o al l ’int erno di un antico p ala zzo rina scim ent al e.
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S
i dice che spesso siano i dettagli a fare la differenza. Quando poi il “dettaglio” riveste anche importanti funzioni per il benessere, la sicurezza e il comfort, la differenza si trasforma in valore aggiunto. Da quasi 70 anni è questa la mission di Vimar che dalla sua fondazione, nel 1945, a oggi ha portato l’impianto elettrico da semplice punto luce a impianto domotico, trasformando la tecnologia in prezioso alleato del comfort: dal sistema domotico By-me per automatizzare la casa gestendo in modo integrato clima, sicurezza e benessere, a Well-contact Plus e Callway, sistemi dedicati rispettivamente alla gestione e automazione di qualsiasi tipo di edificio e alla comunicazione all’interno di strutture ospedaliere, a Netsafe pensato per cablaggi strutturati. Cinque sono le differenti serie di placche e interruttori per dare luce a ogni ambiente e ampia l’offerta di spine, prese, adattatori e accessori per l’illuminazione prodotte e brevettate dall’azienda di Marostica.
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Tra le ultime forniture per il contract, quelle per l’Hotel Firenze Number Nine. Well-contact Plus è il sistema di building automation fornito, corredato dalla serie civile Eikon Evo. Sviluppato su standard KNX, Well-contact Plus permette un controllo costante del comfort e della sicurezza di ogni singolo ambiente: luci, temperatura, ingressi, uscite sono programmabili e controllabili attraverso il software del sistema, mentre in ogni camera clima e illuminazione sono gestibili localmente grazie ai touch screen a tre moduli. Card a trasponder sono funzionali alla maggior parte delle azioni svolte da clienti e personale interno: la programmazione varia secondo l’utenza (il personale o il cliente) che con la tessera ha accesso esclusivamente alla propria camera o alle aree comuni. Inoltre, lampade di segnalazione E-way, sempre di Vimar, nelle aree comuni illuminano i percorsi da seguire in caso di necessità (black out o situazioni di pericolo).
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16 suppor ti in le gno , dispos ti a el lisse , f ormano la s trut tura a ce stel l o a v vit at o a spirale nel ciel o del la Pyramidenk ogel , R ealizza ta d a Rubne r Holzb au , su proget t o del l o Studio di Architet tura K la ura , K aden + Par tners , a K eut scha ch am S ee in Carinzia . 16 wooden suppor ts arranged in an el lipse f orm the b asket struc ture spiraling a gainst the sky of the Pyramidenk ogel , buil t by Rubne r Holzb au , designed b y the archite cture studio K la ura , K aden + Par tners a t K eutscha ch am S ee in C arinthia .
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Eco-ArcHITeTTure città ed edifici come luoghi di civiltà e benessere. Infrastrutture, smart home e riqualificazione del paesaggio per ambienti più vivibili capaci di rispondere ai bisogni reali di chi li abita e di chi ne fruisce i servizi Cities and buildings as places of civilization and wellness. Infrastructures, smart homes and landscape renewal for more livable environments, capable of responding to the real needs of those who live in them and make use of their services
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Infrastrutture, edifici intelligenti, riqualificazione del paesaggio urbano, balneabilità in centro città. Succede a Copenhagen, che quest’anno – non a caso – è stata designata come la città “dove si vive meglio al mondo” (Monocle 2013)
Ecocittà & benessere di Patrizia Catalano foto di Henry Thoreau
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a la t o. la ro yal librar y, inne stata nel corpo del l ’ antic a biblio te ca reale di C openha gen, del l o s tudio schmid t hammer la ssen. Al l ’interno , un grande affre sco del pit t ore scul t ore e scrit t ore d ane se per kirkeb y de cora il punt o di conne ssione tra i due sp azi. Qui so t t o. un’ins tal lazione a islands br
ygge
In b asso . una vedut a panoramic a del la nuo va Pla yhouse , dise gn Ata d al l o s tudio l undgard & tranberg Archite ct s. pagina a la t o. la nuo va sede del la N ykredit , del l o s tudio schmid t hammer la ssen archite ct s. Di fronte l ’H ead quar ters del l o s te sso gruppo , un la voro del 2001 sempre a firma del l o s te sso s tudio schmid t.
C
openhagen, luglio 2013. Stando alle previsioni del tempo la città avrebbe dovuto offrire temperature e clima simili a un nostro marzo. Nella realtà dei fatti il caldo semi tropicale spinge i bravi cittadini della capitale ad approfittare abbondantemente della felice posizione della città, una specie di Venezia contemporanea, solcata da innumerevoli canali, molti dei quali balneabili. Flanellando lungo l’acqua che divide il centro storico dalla città nuova, giù per l’islands Brygge, è tutto un piacevole susseguirsi di tuffi, costumi da bagno e prendisole, che trovano il loro punto focale negli Harbour Baths, una specie di lido galleggiante molto attrezzato disegnato dal mitico studio BIG. Nota bene: di fronte, dall’altra parte del canale si trovano le sedi della più importante Banca Danese, tra cui il famoso Kristallen, opera dello studio Schmidt Hammer e Lassen. Siamo cioè nel pieno centro di una città assai democratica, la cui amministrazione (udite udite) ha come primario obiettivo la felicità dei cittadini. Siamo dalle parti di Utopia, e, venendo dall’Italia, sembra di trovarsi in uno di quei racconti dove il protagonista, partito
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con un pallone aerostatico, approda in una specie di paese delle meraviglie abitato dagli Antipodi. Così ci troviamo in una città dove non esiste corruzione, dove ogni centesimo sottratto alle tasche dei contribuenti viene reinvestito in servizi e facilities per i cittadini. In questo modo l’architettura torna a essere quella che vitruvianamente avrebbe sempre dovuto essere, un luogo di civiltà e di benessere, dove gli investimenti economici, per prosperare, si sposano con la ricchezza e l’intelligenza delle soluzioni urbanistiche, con la qualità della vita delle persone. Gli ultimi quindici anni sono stati strategicamente fondamentali per lo sviluppo urbano, grazie alla trasformazione delle zone industriali e portuali in quartieri accessibili e estremamente piacevoli dove vivere. Sfruttando il particolare rapporto con l’acqua della città, per esempio, nuovi quartieri, e stiamo parlando di social housing, come Sømaræd, offrono ai propri abitanti la possibilità di nuotare sotto casa. Ma tutto questo non avrebbe senso se la prima preoccupazione degli amministratori danesi non fosse stata di trasformare Copenhagen nella
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Sostenibilità il nuo vo qu ar tiere di Øre stad so t t o il se gno del la qu alit à architet sopra . il comple sso del la 8 house , di s tudiobig.
t onic a.
a la t o. un det taglio del firma t o big/ jds .
ain,
in b asso . uno scorcio
gara ge del comple sso re sidenziale mount
DELL ’HOTEL bel la sky , opera del l o s tudio 3xn.
nel la p agina a la t o. in tra sparenza un det taglio del la concer t hal l di jean nouvel vis ta dal l ’interno del la nuo va sede del la televisione di s tat o d ane se .
capitale europea del Green, con l’obiettivo di rendere la città totalmente libera da emissioni di CO2 entro il 2025. Già ora non è male, visto che da qualunque punto della città è possibile muoversi utilizzando una fitta rete di piste ciclabili, ponti ad uso esclusivo e strade dedicate. Così la bicicletta (e i pattini a rotelle) sono diventati il principale mezzo di trasporto dei cittadini. Tant’è che esistono solo due linee di metropolitana, che di fatto corrono affiancate e si dipartono solo per brevi tratti. In qualsiasi stazione è possibile salire e scendere con la propria bici, grazie anche a comodi ascensori che connettono direttamente le piattaforme di partenza con le strade di superficie. Insomma, pare che la città sia stata dichiarata come la più vivibile del mondo. Oltre alle zone
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cobe/transf
a la t o. una vedut a generale del la golden librar y, proget tata d al l o s tudio orm. A cia scun piano corrisponde una divers a funzione: ris t orazione , biblio te ca per b ambini, adul ti e gio vani. sopra . un det taglio Del la biblio te ca: la z ona s tudio dedic ata agli adole
scenti.
so t t o. un’ al tra vis ta d ’insieme del corpo dedic at o al la let tura nel l ’et à media . in primo piano , una lamp ad a dise gna ta d a cobe/transf orm. nel la p agina a LATO : una vedut a interna del la golden l del nuo vo corpo con la ve cchia s trut tura .
progetto sociale
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ybrar y, proget t o che mos tra l ’inne st o
balneabili sono stati realizzati e impiantati una serie di grandi e nuovi parchi dove è possibile percorre sentieri pedonali, molto wild, immersi nel verde di scelte non banali, attente per esempio a implementare la biodiversità sia delle specie animali che vegetali. La città cresce al ritmo di 1000 unità al mese e prevede entro il 2025 di aumentare la popolazione del 20%. Ma i danesi non stanno con le mani in mano (si annoierebbero) e così costruiranno a nord della città, nella zona del vecchio porto, un quartiere, Nordhavn, previsto per 40.000 abitanti, con in più la creazione di 40.000 posti di lavoro. Lo slogan, anzi, l’assioma, su cui si basa la strategia di intervento dell’amministrazione è semplice quanto efficace: “urban life before public space, public space before buildings…”. Grazie a questo, l’integrazione tra le nuove architetture e gli spazi esterni è coltivata e progettata con grande attenzione, basandosi sui bisogni reali (che comprendono anche il piacere, la socializzazione e il tempo libero) dei futuri abitanti. E stiamo sempre parlando di social housing. Che per altro è pianificato dal comune e affidato alla matita dei più grandi architetti danesi, come lo studio BIG per esempio, che ne fanno un motivo di orgoglio professionale. Le case popolari (così si chiamano da noi), vengono integrate in un tessuto residenziale misto, non più di 30 unità per volta, dove, per evitare qualsiasi tipo di ghettizzazione, sono affiancate a tipologie di proprietà assai differenziate, come cooperative o singoli proprietari.
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Ludic STyLE
in al t o. il bl ue planet , nuo vo a cqu ario di copenha gen, dise gna t o d al l o s tudio 3xn e ina ugura t o nel 2013. sopra . immagin I del percorso interno al l ’acqu ario . a sinis tra . un det taglio del diorama dei pe sci tropic ali pagina a la t o. uno scorcio del che a t tra vers a la vasc a.
tunnel
sub acque o
si ringraziano per il suppor t o e la realizzazione al la produzione , ho tel bel la sky e l ’ufficio per il turismo d ane se . per inf o, www .visitdenmark .com.
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In tutta questa febbre di rinnovamento urbano una parte cospicua è ovviamente riservata agli interventi dedicati alla cultura e al tempo libero. Tra le novità degli ultimi anni brillano la nuova Concert House disegnata da Jean Nouvel, una straordinaria architettura, un cupo cubo blu che si apre all’interno attraverso soluzioni architettoniche di alta sartoria, che riportano il lavoro dell’architetto a una cura maniacale per i dettagli. Nel cuore di questo spazio anomalo una magnifica sala da concerto, interamente rivestita in legni pregiati, che sembra essere stata progettata davvero in altri tempi. Oltre a questo l’Opera House dello studio danese Henning Larsen, innaugurata nel 2005 e, simmetricamente disposta con un magnifico affaccio sul principale canale della città, la nuova Play House, che integra felicemente lo spazio esterno (la lobby) con l’edificio principale. Ultimo ma non ultimo, fresco di fabbrica, il nuovo acquario, the Blue Planet, dei 3XN, che rischia di diventare davvero la nuova icona dell’architettura danese.
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sight
46 / insight/ LeGno
Una ScuoLa a mIsura DI Bosco foto di Gunter Richard Wett testo di Barbara Breda
progetto di CEZ CALDERAN ZANOVELLO ARCHITETTI
Una foresta di alberi scortecciati e non, caratterizza la scuola elementare dr Joseph Rampold, a Vipiteno, in Alto Adige. E testimonia l’attenzione di questa regione per la qualità architettonica degli edifici destinati a uso sociale
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una Vista del fronte orient ale del la scuola , su cui aff acciano le a ule .
V
ipiteno è una cittadina alpina dell’Alta Valle d’Isarco, situata pochi chilometri a sud del Passo del Brennero che storicamente presentava, ai margini della palude a sud della città, una singolare concentrazione di edifici monumentali: la chiesa Parrocchiale, la Casa della Commenda e la Chiesa di Santa Elisabetta. Oggi le case si sono avvicinate, la palude è stata sostituita dal verde dei campi, ma il livello della falda freatica si trova ancora ad appena un metro sotto il terreno e, come una zattera priva di peso, la nuova scuola elementare di lingua tedesca degli architetti Calderan e Zanovello pare sospesa sui prati ai limiti dell’abitato. Frutto della vittoria di un concorso bandito dal Comune di Vipiteno nel 2002, l’edificio è stato
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Det taglio dei tronchi in corrispondenza del l ’ingre sso princip ale .
progettato per ospitare tre sezioni con un totale di quindici aule normali e oltre 350 bambini. Il nuovo intervento si relaziona all’intorno e si rapporta alle altezze delle abitazioni vicine pur riprendendo, nell’estensione dei fronti, le proporzioni delle costruzioni che circondano la Parrocchiale: il portico del cimitero e le mura di difesa della Commenda. L’interessante articolazione delle geometrie dell’edificio è celata da una fitta scansione di tronchi d’albero, che ne lascia affiorare le forme al variare della luce. Il concetto della loro
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disposizione, così come il trattamento superficiale, determina un singolare rapporto tra interno ed esterno. La partitura regolare in tronchi scortecciati che delinea il perimetro dell’edificio lascia apparire e scomparire la sequenza geometrica di pieni e vuoti, mentre sul lato est, di fronte alle aule di insegnamento, il ritmo si interrompe e i tronchi, questa volta con la corteccia intatta, si dispongono liberamente nello spazio a formare un bosco artificiale tra la scuola e l’intorno. Ciò che si intuisce solo con sguardo attento attraverso le “maschere” delle facciate, si distingue, invece, una volta entrati nel foyer d’ingresso, da cui è possibile una chiara lettura della disposizione degli spazi interni. Utilizzato quotidianamente
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come una piazza generosamente illuminata dalle grandi vetrate rivolte sul cortile per i bambini più piccoli, nel foyer convergono – o affacciano – gli ampi percorsi e le principali funzioni scolastiche. Il volume che ospita il cortile dell’aula per la musica sembra galleggiare nello spazio, separato dai ballatoi del piano superiore da fughe a tutta altezza e con appoggio eccentrico su una sola gigantesca colonna. L’attenzione prestata all’organizzazione degli spazi comuni trova conferma nella qualità della progettazione delle aule. Rivolte ad est in modo da garantirne un’ottimale illuminazione durante le ore di lezione, questi ambienti – dove i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo scolastico – sono caratterizzati da materiali
semplici che, “didatticamente” rivelano la logica costruttiva dell’insieme. Le pareti in calcestruzzo armato lasciato a vista mostrano il funzionamento statico dell’edificio, mentre il legno di betulla è utilizzato sia nella realizzazione dei setti divisori (che fungono al contempo da arredo fisso bilaterale, guardaroba sui corridoi e armadietti per le aule), sia per i pannelli di rivestimento per la regolazione acustica. La ricercata definizione di ogni dettaglio e il pieno controllo dei materiali conferiscono sostanza a un progetto capace di rispondere puntualmente al programma funzionale e di soddisfare le esigenze, non meno importanti, dell’architettura.
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La bib liote ca con nicchia per
la let tura a gget tante sui pra ti.
a lat o, L’au la per la music a, interamente rive acus tici in legno .
stit a con p anne lli
pagina a fianco . Il vo lume de l cor ti le de ll’au la per la music a, vis t o d al f oyer di ingre sso (sopra) , e d al corridoio de l primo piano .
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Progetti green di Danilo Signorello
La sede del centro sieroterapico di Milano e Villa Nesi a Ivrea sono due architetture sensibili ai temi della sostenibilità. A partire dai materiali Marazzi Tecnica e dalle soluzioni marazzi engineering scelti per pavimenti e rivestimenti
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e nuove frontiere dell’architettura sostenibile e l’attenzione progettuale attenta al risparmio energetico e alla emissione di CO2 accomunano due progetti molto diversi tra loro per tipologia costruttiva e destinazione d’uso. Giochi di trasparenze e di luci per poter vedere al di là della struttura e solai inclinati che trasmettono, anche a chi si trova ai piani inferiori, la sensazione di essere in un attico, caratterizzano il progetto di Dante O. Benini & Partners Architects per il Centro Sieroterapico di Milano: 15 mila metri quadrati in un’area dismessa e recuperata nel cuore dei Navigli. Una “pelle” ventilata rosso vivo ad alta tecnologia e un progetto mirato garantiranno invece la classificazione energetica A+ a Villa Nesi, vecchia
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palazzina residenziale a Ivrea destinata a spazi commerciali al pian terreno e a uffici e residenze ai livelli superiori, progetto di ristrutturazione di Archisbang Lab + Ing. Roberto Perino. Dato che in un progetto di architettura sostenibile non si può prescindere dai materiali, i due progetti sono legati anche dalla scelta di rivestimenti e pavimentazioni. Il pavimento galleggiante Marazzi Engineering (che garantisce flessibilità progettuale, rapidità di esecuzione, costi contenuti, elevati livelli di personalizzazione estetica) si è adattato con estrema flessibilità alla struttura architettonica del Centro Sieroterapico milanese, permettendo di creare, sotto la superficie di calpestio, un volume tecnico continuo in cui alloggiare tutta l’impiantistica: elettrica, idraulica,
di telefonia e trasmissione dati, di climatizzazione e di sicurezza. Le proprietà riflettenti del gres cristallizato SistemA di Marazzi Tecnica (disponibile nei formati 30x60, 60x120, 60x60 cm), utilizzato come finitura, hanno poi esaltato i giochi di luce creati dalle ampie vetrate. L’iconica facciata ventilata del progetto di Ivrea è stata realizzata utilizzando SistemA Rosso Lux nel formato 60x120 cm, gres porcellanato cristallizzato che permette tridimensionalità e profondità di colore. Certificato Ecolabel e Leed, è disponibile in 18 toni cromatici diversi o in un colore a richiesta. Un recupero ironico e provocatorio sia per la scelta cromatica sia per il “grande occhio” che funge da belvedere e accentua il distacco della palazzina dal vissuto architettonico della città.
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il paviment o gal le ggiante di marazzi engineering CON FINITURA IN GRES CRISTALLIZZATO SISTEMA DI MARAZZI TECNICA ris al ta croma tic amente nel CANDORE DEGLI INTERNI del centro siero terapico di milano proget tat o da Dante o . Benini & Par tners Archite ct s. A sinis tra , la s trut tura cara t terizza ta dal la f accia ta vetra ta e d al l ’ampia coper tura inclina ta.
sopra , la f accia t a d al la sol uzione iconic a e spiazzante di Vil la ne si a i vrea , proget t o di re cupero di archisb ang lab + ing. rober t o perino . a de s tra , un det t aglio del la pel le ventila t a realizza t a con sis tem a di marazzi te cnica .
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52 / product design
eco-innovazioni by GruPPo PozzI
Sostenibilità
la poltrona doubleseat e Hybrid gondola di gruppo pozzi sono la dimostrazione che è possibile realizzare design di qualità nel rispetto dell’ambiente
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ruppo Pozzi opera nel retail e travel retail da oltre 20 anni, nel corso dei quali ha saputo creare ambienti ed esperienze di acquisto mixando creatività, nuove tecnologie e attenzione alla sostenibilità ambientale. Forme è la divisione creativa del gruppo nata per dare vita a soluzioni in grado di integrare il design e la tecnologia con materiali innovativi e sostenibili. È nata da questi presupposti Doubleseat (design Simone Carminati), della linea Saxum, poltrona a sedute contrapposte ricavata esclusivamente da materiali in lastra (dal cartone, al legno all’acrilico). La sovrapposizione di layer concentrici dona al prodotto il particolare effetto stratificato dal forte impatto visivo. Sempre sull’onda green, Hybrid Gondola nasce da un’idea di Nicolas Lougarre de l’Oreal Paris. Focalizzato sul risparmio energetico, il progetto sfrutta parte della luce interna al punto vendita per alimentare le gondole, riducendo del 18% il consumo di energia. Anche i fornitori di materie prime sono stati selezionati secondo criteri che valutano sostenibilità ambientale e sociale della filiera. Basta poco per eco-innovare, prendendosi cura dell’ambiente senza trascurare design e innovazione.
S opra , Hybrid gondola è in grado di ridurre del 18% il consumo di corrente grazie a una serie di piccoli pannel li f ot ovol taici c he sfrut tano la l uce interna al punt o vendit a per produrre energia . a de stra , na t o d a un’idea di nicola s L ougarre de l ’O real paris , gruppo po zzi ha inge gnerizza t o e cura t o il de sign del la prima Hybrid gondola , in al le stiment o nei princip ali aeropor ti europei. nel la p agina a cc ant o, double sea t è la pol trona , proget tata d a S imone Carmina ti, a sedute contrappos te ric avata e scl usiv amente da materiali in la stra . è s tata premia ta nel 2011 ai red do t de sign a w ard con la Honourable mention.
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bianchi, gial li, arancioni, rossi, marroni, verdi, azzurri. con d yna st one col or di mapei , Aggre ga ti cementizi col ora ti, è possibile realizzare superfici a paviment o con la te cnic a del terrazz o al la veneziana . Whites, yel l o ws, oranges, bro wns, greens, bl ues. With D ynast one Col or, the col ore d con crete aggre ga tes b y Mapei , it is possible t o make fl oor surf aces using the Venetian terrazz o te chnique .
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SuPerFIcI rivestimenti e finiture superficiali Suscitano emozioni e sollecitano i sensi. che si tratti di Decori e texture Realizzati con tecnologie digitali e 3d, di trame che riproducano le venature del legno per un effetto “natura” o di pelli tecnologiche per indoor e outdoor Coverings and finishes stimulate emotions and impact the senses. Decorations and textures made with digital and 3D technologies, patterns that reproduce the grain of wood for a “nature” effect, technological skins for indoor and outdoor applications
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56 / product design
Abet Laminati, una tra le più importanti realtà produttrici di laminati plastici decorativi, propone L’eclettica parade Collection, ideata da giulio iacchetti ed elaborata in digitale
Superfici
laminati decorati by ABeT LamInaTI
nel le imma gini, al cune varianti del la p arade col le ction che è cos tituit a d a due gruppi di de cori: il primo deriv a d al l o s tudio di 6 diversi moduli elabora ti tramite un f or te approccio digit ale; il se condo d a dise gni realizza ti a mano libera , in se guit o digit alizza ti e tra t tati in modo da complet are la grafic a di un intero p annel l o di lamina t o. sopra , Tavol o d a riunione per s tudio profe ssionale realizza t o su dise gno con il de cora tiv o Pae semio B/W. nel la p agina a cc ant o, Bigfish table , proget tat o da G iulio Iacchet ti con V it t orio V enezia per la s ala riunioni di Domus Academy /N ab a, realizza t o con il de coro F ishbone (f ot o di Max R ommel) .
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ata a Bra alla fine degli anni Cinquanta, l’azienda piemontese ha arricchito nel tempo il proprio catalogo con collezioni differenti per caratteristiche tecniche e particolarità estetiche che devono la loro originalità anche alla collaborazione con designer di fama internazionale. Abet Laminati fin dagli inizi ha voluto relazionarsi con la cultura contemporanea contribuendo alla diffusione del made in Italy. Fondamentale in questo senso, il sostegno alla nascita di Alchimia sul finire degli anni Settanta e poi di Memphis nei primi anni Ottanta. Abet Laminati ha costantemente lavorato sull’immagine dei prodotti attraverso la ricerca di decori e texture in grado di incuriosire, ispirare e suscitare emozioni: è così che il laminato ha assunto una vera e propria identità. In più di mezzo secolo di storia, l’azienda ha investito risorse in ambito tecnologico e creativo, distinguendosi negli anni grazie anche ai prestigiosi riconoscimenti ottenuti quali il Compasso d’Oro e il premio Europeo di Design. Tra le molte scelte compiute che hanno portato Abet Laminati al successo in oltre 80 Paesi del mondo, decisiva negli anni Novanta quella di produrre pannelli in stampa digitale, innovativa tecnica che permette di concretizzare le più svariate creatività: per i progettisti non ci sono limitazioni all’estro. La Parade Collection, disegnata da Giulio Iacchetti ed elaborata proprio in digitale, conferma la solidità del rapporto che lega la filosofia aziendale al design. Parade è composta da 12 decori, ciascuno declinato in tre varianti colore. 36 alternative che danno al designer la possibilità di realizzare progetti diversi, sia per privati, sia per il settore contract.
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58 / product design
texture emozionali by CLeaF
Superfici Ricerca, sperimentazione e tecnologia guidano cleaf nella produzione di nuove texture, colori, effetti tattili ed emozionali per le superfici destinate all’interior design
S opra , Azimut è una superficie ispira ta al la texture viv ace del le gno di cedro de capat o e consuma t o dal tempo . Vasta la gamma di col ori op achi e tinte unite che sp aziano d al bianco o t tico al nero pe ce . a de stra , omogenea e leviga ta al tat t o, Yosemite re cupera una tridimensionalit à nuo va. I rifle ssi di l uce es al tano il dinamismo e il mo viment o del le vena ture .
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n questi ultimi anni la superficie ha assunto un ruolo sempre più importante e decisivo nella progettazione architettonica e nell’interior design. Per questo motivo texture, colori e effetti tattili di forte impatto emozionale, che da sempre hanno caratterizzato la ricerca Cleaf, sono oggi divenuti elementi di ancora più forte distinzione e eccellenza dell’azienda. Grazie alla collaborazione con architetti, designer e interior decorator, la superficie è stata infatti reinterpretata come nuovo strumento per suscitare emozioni e sollecitare i sensi. Tra il 2012 e i primi sei mesi del 2013 oltre 15 progetti per hotel, spa, showroom e residence hanno preso vita grazie ai prodotti Cleaf: pareti, arredi, boiserie e complementi con finiture 100% made in Italy. Superfici, semilavorati, sistema porte e bordi rappresentano i principali settori di attività nei quali ricerca, sperimentazione e tecnologia sono linee guida tracciate dal Cleaf Research Lab, laboratorio sperimentale in continuo fermento. Tante le superfici proposte: dalla nuova e sensuale Yosemite, alla calda e avvolgente Azimut; dalle conosciute Matrix, Shanghai e Surf e i loro particolari rilievi tridimensionali, a Tranché, ottenuta grazie a una lavorazione artigianale e irregolare del legno; da Spigato, una superficie legata alla moda e al motivo classico del tweed a Kristall, prodotto che esplora il mondo stupefacente di luci, bagliori e riflessi.
matrix, sopra , rimand a al mondo del le gno inte so come ma teriale organico , ele gante e sofis tic at o. L a par ticolare incisione dona al la superficie la tat tilit à e le vibrazioni tipiche di que st o materiale . a sinis tra , Kris tal l è la nuo va superficie che rivela rifle ssi e b agliori ina spet tati, at tra verso cromie dal bianco ai grigi c aldi e freddi fino al bl u no t te . garantisce una elev ata re sis tenza a graffi, macchie e umidit à. a fianco , si ispira al la mod a spiga t o reinterpret ando il motiv o cla ssico tweed . la texture è disponibile in diverse varianti croma tiche in un p at tern ge ometrico con riga tura dia gonale a contra st o chiaro scuro .
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Dekton è la nuova superficie ultracompatta BREVETTATA che permette ad architetti e designer di realizzare molteplici progetti grazie alla sua versatilità
SFiDe TecnoLogicHe by CosenTIno SuPerFIcI
Dekt on b y Cosentino è un’inno vativ a superfi cie ul tra comp at ta che ina ugura una nuo va cate goria di materiale . è perfet ta per i rive stimenti di sp azi sia e sterni sia interni, possie de e ccel lenti cara t teris ti che me ccani che , offre diverse decorazioni, infinite possibilit à di design e d è pro dot ta in gran di f orma ti. L e sue appli cazioni sono diverse: la su a impermeabilit à la ren de una superfi cie ideale per i p avimenti e i rive stimenti dei b agni; le e s cl usive cara t teris ti che te cni che ne f anno un ma teriale in dicat o per le cu cine (per usi sia dome sti ci che profe ssionali) così come per gli arre di e per le f acciate esterne; la b assissima porosit à, inve ce, la ren de a dat ta per pis cine , giar dini e sp azi al l ’aper t o mol t o e spos ti. L a gamma dei col ori Dekt on è per ora disponibile in 12 referenze , ra ggrupp ate in tre col lezioni - S oli d Col le ction, N atural Col le ction e T ech Col le ction – che si i dentifi cano con i corrispet tivi ma teriale na turali. col ori soli di, pietra na turale , ar desia , cement o e ruggine sono al cune del le finiture e dei col ori che contra ddistinguono que sta inno vativ a superfi cie .
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l Gruppo Cosentino è un’azienda multinazionale che produce e distribuisce superfici innovative per il mondo del progetto. Cosentino immagina e anticipa soluzioni di design tramite i marchi brevettati di riferimento nei rispettivi segmenti: Dekton, Silestone, Eco e Sensa. Sono superfici in quarzo, con materiali riciclati, di grande formato ultracompatto e in granito protetto, utilizzate per la creazione di spazi sia domestici che pubblici. Dekton è la nuova superficie realizzata con la tecnologia PST (Particle Sintering Technology), sviluppata esclusivamente da Cosentino, che combina innovazione tecnologica e design e che arricchisce la già ampia gamma di materiali di qualità dei marchi del Gruppo per andare incontro alle esigenze dei consumatori e dei professionisti. Con un investimento pari a 128 milioni di euro e 22 mila ore di ricerca per la creazione e il lancio, Dekton rappresenta la più grande sfida tecnologica e commerciale che il Gruppo Cosentino abbia mai portato avanti sino ad ora. É il nuovo brand creato
con l’obiettivo di diventare uno dei leader mondiali nel mondo dell’architettura e del design, sia per l’ambiente indoor che outdoor. Dekton è una miscela sofisticata di materie prime, utilizzate per produrre materiali in vetro, porcellana e superfici in quarzo. La decorazione delle superfici riguarda l’intera massa e può riprodurre, con un elevato livello di qualità, qualsiasi tipo di materiale. Queste caratteristiche e il grande formato fanno sì che si adatti alla creatività e alla versatilità dell’architettura moderna. Inoltre è dotata di caratteristiche tecniche quali: l’elevata resistenza alle macchie, l’alta resistenza a graffi, urti e abrasioni, la stabilità dimensionale e la resistenza alla compressione, l’elevata resistenza al calore e agli shock termici, gelo e disgelo, la resistenza UV e la stabilità del colore. Offre quindi ad architetti e designer infinite possibilità di impiego, sia per superfici verticali che orizzontali. Dekton è una pelle tecnologica che connette gli ambienti interni ed esterni dando continuità.
nel le imma gini, diversi proget ti di architet tura e de sign, realizzaB ILI con dekt on, il materiale ULTRACOMPATTO br Evet tat o CHE si c ara t terizza per la l unga dura ta e la bass a manutenzione , QUINDI IDEALE anche per gli sp azi e sterni.
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pioppo , tiglio e a yous sono le tre e ssenze che compongono alpilignum, trancia t o di le gno mul tilaminare de cora tiv o di alpi . S f oglia t o, tint o per immersione e poi ricompos t o consente personalizzazioni e offre variet Ă e stetiche il limit ate . Po plar, linden and a yous are the three woods tha t go int o Al pilignum, the de cora tive mul tila yer sheared wood b y Alpi . Peeled like veneer, st ained by immersion and then reassembled , it offers unlimited o ppor tunities f or personaliza tion and aesthetic varia tions.
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LeGno materiale nobile e antico, evoca immediatamente il contatto con la natura di cui rappresenta il vigore e la vulnerabilitĂ allo stesso tempo. lavorato e modellato secondo artigianalitĂ quasi perdute e processi tecnologici innovativi A noble, ancient material that immediately suggests contact with nature, with all its vigor and all its vulnerability. Worked and shaped with nearly forgotten crafts techniques and innovative technological processes
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legno
come il velluto
by ILva
L’ultima proposta dei Laboratori Ivm Chemicals è ILVAVelvet Diamond, finitura che rende la superficie del legno vellutata, gradevole al tatto e Resistente a graffi e abrasioni
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by KaStel
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a anni Ilva by Ivm Chemicals, storico brand di vernici per legno, collabora con designer e architetti per sviluppare finiture che sappiano interpretare le esigenze di personalizzazione dell’arredamento. Da queste collaborazioni è nata l’esigenza di realizzare un prodotto che andasse oltre la semplice percezione estetica e del colore e arrivasse a un’esperienza tattile. È nata così Ilva Velvet Diamond, una finitura che trasforma il legno in una superficie vellutata dalla elevata resistenza ai graffi: un diamante di velluto. La nuova finitura permette di vivere un’esperienza sensoriale inedita e originale, conferendo agli elementi verniciati un particolare effetto morbido e soffice al tatto, donando un tocco decorativo, sia visivo sia tattile, unico. Le finiture a effetto soft touch sono state fino a oggi riservate a pochi elementi d’arredo: la loro limitata “durezza” superficiale non le rendeva infatti idonee ad applicazioni che richiedevano caratteristiche di elevata resistenza a rigature, graffi e abrasioni. Con Velvet Diamond finalmente è possibile applicare questo tipo di finitura anche ad arredi e complementi
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che vengano particolarmente sollecitati come mobili, profili, porte, parti piane e accessori per la casa e che, per questo motivo, richiedono un’adeguata tenuta a rigature e scalfitture. I Laboratori Ricerca & Design di Ivm Chemicals sono alla continua ricerca dell’eccellenza e dell’innovazione per interpretare e anticipare le esigenza e i trend del settore dell’arredamento con particolare riferimento al contract, consapevoli che il mercato è cambiato e richiede continuamente soluzioni personalizzate, innovative, nel rispetto dell’ambiente.
Ideale per il set t ore contra ct, vel vet diamond offre U N ade g uat o grado Di pro tez ione e re s istenza al l ’abra s ione a s uperf ic i in le gno che veng Ano p ar t icolarmente sol le c itate come ad esemp io p ian i scr ivan ie o tavol i per s ale r iun ion i. nel la p ag ina a cc ant o, VELVET DIAMOND È UNA F IN IT URA CHE TRASFORMA IL LEGNO IN UNA S UPERF IC IE VELL UTATA GRADEVOLE AL TATTO e al la v ista IDEALE in q uest o c aso per bo iser ie d ’arredo .
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MaTerIaLI
passione legno by ITLas
LA natura e il rispetto per l’ambiente SONO diventatI parte integrante di uno stile di vita che ricercA benessere e comfort. da questa filosofia nascono a cordignano, nel trevigiano, i pavimenti e i rivestimenti itlas
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sopra , R overe cera t o miele del la col lezione le gni del doge rive ste uno sho wroom di pordenone: pra tico e vel oce d a pos are , stabile e re sis tente , è ideale per spazi pubblici. in al t o a de stra , olmo sp azz ola t o a cc adue o, col lezione Tavole del piave , in una del le s tanze del relais cà del poggio a s an pietro di felet t o ( T v).
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in dagli albori, oltre 30 anni fa, Itlas ha fondato la propria attività sul rispetto dell’ambiente e della salute dell’uomo. Da allora non ha mai tradito questa scelta, ottenendo nel 2007 la certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification). La certificazione FSC-COC (Forest Stewardship Council - Chain of Custody) è arrivata tre anni dopo nel 2010, mentre già nel 2009 le tre collezioni di punta dell’azienda di Cordignano (Tv), Assi del Cansiglio, Tavole del Piave e Legni del Doge, si erano viste riconoscere dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani l’attestazione “100% Made in Italy Certificate” che ne garantisce la produzione interamente in Italia con materiali di qualità e prima scelta e una lavorazione tipica artigianale. Risale all’aprile di quest’anno la certificazione del Sistema di
Gestione Ambientale, conforme alla UNI EN ISO 14001. Cicli di verniciatura a base d’acqua riducono la presenza di solventi pericolosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente, prodotti complementari utilizzati, come le colle viniliche, sono a garanzia della salute di operai specializzati e artigiani prima e del consumatore dopo, tutta la filiera produttiva è sottoposta a severi controlli riguardo le emissioni di formaldeide. Una sensibilità green a tutto tondo che si accompagna a prodotti di qualità per il residenziale e per il contract. Cinque le collezioni offerte. Assi del Cansiglio (assito prefinito a tre strati) è in legno di faggio, lavorato artigianalmente con finiture di pregio. Trattato con vernici naturali a base d’acqua, è disponibile in otto diverse finiture. Con questo progetto, Itlas si è impegnata a
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sopra , per l ’audit orium del la c antina antinori di firenze , de sign archea a ssocia ti, è s tat o utilizza t o un ro vere finitura personalizza ta del la col lezione tavole del piave (f ot o di le onardo fino t ti) . a de stra , il ro vere t orchia t o del la col lezione tavole del piave arred a con ele ganza e discrezione gli sp azi di una gioiel leria a mant ova. nel la p agina a cc ant o, l ’architet t o gonç al o b yrne , per al cuni app ar tamenti del proget t o mer vil le - c as a nel parco al lido di je sol o, ha scel t o i p avimenti teak na tura del la col lezione tavole del piave .
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fornire risposte sempre più concrete alla gestione forestale sostenibile, producendo un pavimento a chilometro zero, 100% italiano e attento alla salute di chi lo utilizza. Tavole del Piave (assito prefinito a tre strati), di grandi dimensioni, è destinato a pavimenti, controsoffitti e rivestimenti. Lo strato in vista è in legno nobile, la controfaccia di bilanciamento in legno massiccio di abete e l’anima centrale in compensato di betulla. Disponibile in diverse specie legnose e finiture. Legni del Doge (parquet prefinito a due strati) è composto da un’essenza nobile in legno massiccio e da un supporto in multistrato di betulla con incastri calibrati maschio-femmina sui quattro lati. Diverse specie legnose e finiture sono disponibili a catalogo. Cinque Millimetri è una vera e propria “pelle” di legno nobile di rovere francese in nove finiture di tendenze e in tavole diverse per rivestire qulsiasi superficie. Pratico e facile da applicare per rispondere a un mercato sempre più esigente come, per esempio, quello del contract. Grandi Classici nasce dall’idea di ritorno al passato, alla tradizione, al gusto raffinato e
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intramontabile delle pavimentazione in legno di una volta. Un progetto realizzato studiando e riscoprendo i decori delle dimore storiche europee: dalla spina antica a quella ungherese, dalle composizioni Chantilly e Chevron alle nobili Versailles. Una linea di pavimenti che richiama i fasti del passato, ma che recupera e rivisita in chiave moderna alcune pavimentazioni della seconda metà del ’900 francese dal gusto deciso. Prodotti che, nel rispetto per l’ambiente, recuperano la tradizione artigianale italiana arricchita dalla moderna tecnologia industriale di lavorazione per fondersi e confondersi con la natura, per un benessere che sta diventando sempre più stile di vita.
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custom made
by MaLIGno IndusTrIa ARRedamenTI
LeGno
l ’Heyd ar Aliyev Centre di B aku in Azer baij an ha re centemente su bit o un re stauro firma t o da Z aha Hadid . Gli interni sono stati cura ti d a Th ierr y Beil lev aire del l o Studio Crea tive Ar chite cture & U r banisme e Mali gno Indus tria Arred amenti ha realizza t o gli arredi.
L’AZIENDA DI PEVERAGNO sa catturare l’intima natura del legno e renderla una materia viva e plasmabile per realizzare progetti internazionali
il S op hia Countr y Cl u b di S op hia Antipolis/Bio t in F ran cia: U na realizzazione imponente commissiona ta d a un impor tante f ondo di inve stiment o internazionale , il gruppo Benson El lio t, su pro get t o del l o s tudio Crea tive Ar chite cture . Mali gno si è o ccupata del la realizzazione di 156 camere (di cui 20 suite /camere privilè ge), l ’area ris t orante e la R egain Heal t h S pa.
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a sinis tra , dal l ’al t o, IL nuo vo Carpet Museu m di Baku . Il muse o aprirà nel corso del 2013. Maligno è impe gna ta Con l o s tudio a us tria co di ar chitet tura H off mann - Janz nel la realizzazione de I SUOI interni. U n app ar tament o a nizza , in fran cia, in un co mple sso re sidenziale di pre gio arred at o su misura dal l ’aziend a pie monte se . maligno ha realizza t o gli interni del l ’area bar, del living e la z ona let tura del nuo vo Azer baijan Dipl o mati c Acade my, se guendo il proget t o del l o s tudio a meri cano N oa Ar chite ct s di Bethe sd a.
L’
azienda di Peveragno (Cuneo), fondata da Salvatore Maligno nel 1947, è un’ebanisteria proiettata nel futuro, una solida realtà in cui i valori artigianali sono applicati a progetti internazionali su scala industriale, completamente custom made. Maligno Industria Arredamenti è una realtà che sa coniugare passato e presente con stile e coerenza, sinonimo di passione, di qualità tecnica abbinata a un profondo vissuto emotivo e di una progettualità in continua evoluzione. I mobili, ideati in collaborazione con importanti studi di
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architettura per progetti internazionali, partono sempre da un pensiero creativo e dall’abilità manuale che lo realizza. I cicli produttivi attuali sono stati rivoluzionati dalla tecnologia che ha consentito di quintuplicare la produzione, abbreviando i tempi di lavorazione e semplificando molte operazioni. Il custom made di Maligno Industria Arredamenti nasce dalla volontà di soddisfare ogni tipo di richiesta e personalizzazione di architetti, designer e della committenza più esigente.
Lo stile di Maligno Industria Arredamenti è il marchio distintivo di numerosi colossi, tra cui Lavazza, ltalgelatine, Dimar, Gruppo Pasteur, EDF France, Peugeot Italia e Mediaset. Tra le ultime prestigiose realizzazioni: il teatro dell’Opera di Baku, capitale dell’Azerbaijan (progetto interior Maurizio Favetta) e, sempre a Baku, i 32.000 metri quadri del Carpet Museum, oltre agli hotel Riviera dei Fiori a San Lorenzo al Mare (IM) e il Palais Stephanie di Cannes.
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LEGGERI COME FOGLI DI CARTA, FRAMMENTI DI MARMO E ALTRE PIETRE NATURALI HANNO CONTRIBUITO A REALIZZARE QUESTA INSTALLAZIONE IN OCCASIONE DELLA SCORSA EDIZIONE DI MARMOMACC, LA FIERA INTERNAZIONALE DELLA PIETRA, DEL DESIGN E DELLA TECNOLOGIA. Light as sheets of paper, fra gments of marb le and o ther na tura l st ones ha ve gone int o this inst allation f or the latest edition of Marmomacc, the interna tiona l f air of st one ma teria ls, design and te chno log y.
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Marmo Gli antichi greci chiamavano con questo nome tutte le rocce levigate che luccicassero (dal verbo marmairo, brillare). bianco, traslucido o ricco di venature cromatiche, a questo materiale sono associate da sempre caratteristiche estetiche e di funzionalitĂ The ancient Greeks used the term for all polished, gleaming stones (from the verb marmairo, to shine). White, translucent or patterned with colored grain, this material has always been associated with high levels of aesthetic impact and functional quality
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Super suite Cosa può desiderare progetto di rebosio + spagnulo testo di Annachiara Ferretti chi può permettersi tutto? Il massimo dell’eccezionalità. La Roman Penthouse, l’appartamento appena inaugurato al Regina Hotel Baglioni di Roma (il top in città, ma non solo) raccoglie il meglio dell’artigianalità e della qualità dei materiali, primo fra tutti il marmo. Sotto la regia di uno studio appassionato del bello
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n sogno per i più. Una magnifica opportunità per qualche privilegiato che si può permettere di risiedere anche solo per una notte nella Roman Penthouse del Regina Hotel Baglioni , inaugurata lo scorso maggio e accessibile ai potenti del mondo alla modica cifra di 14mila euro a notte. Sorprende? Eppure c’è mercato, e il concierge dell’hotel ci spiega che a Roma, e non solo nella capitale, c’è necessità di attrezzarsi con proposte al top, e la Roman Penthouse ora è la numero uno in città. Preziosità, tecnologia, alto artigianato e la capacità da parte degli architetti di creare una struttura che esprime il meglio del made in Italy. L’appartamento, all’ultimo piano dello storico hotel di via Veneto, gode di un affaccio su tutti e quattro i lati: in due parole, domina Roma. Marmi in nero Marquina con intarsi in color giallo Siena e cornici in pietra grey, boiserie e camini in statuario, porte e arredi su misura, realizzati in legni pregiati e in velluti e sete al top della qualità. Bagni attrezzati come spa e spa inserita in una bellissima veranda, terrazze e giardini pensili, per non tradire il gusto della romanitudine. La firma del progetto è degli architetti associati Igor Rebosio e Federico Spagnulo di R+S associati, uno studio milanese che da anni collabora con i luxury hotel della catena Baglioni: Milano, Venezia e Roma appunto. La filosofia è quella dell’alta sartorialità chiavi in mano ad alto tasso di lusso e tecnologia integrata.
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La verand a con vasc a Zucchet ti K os . acc ant o, uno dei corridoi de lla suite , paviment o in marmo po licromo di Mongardini , por te e boiserie di gab ana arred amenti . S ot t o. un det tag lio di uno dei s alot ti de lla suite . arredi gab ana arred amenti , ab at-jour fleur l uxur y living , lampad a a soffit t o vetreria vis t osi . ne lla pagina a lat o. l’ingre sso ne lla roman penthouse . il paviment o è in marmo po licromo e comprende un int arsio f at t o a mano . il proget t o domo tico de ll’appar tament o è di VDA .
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Lorem IPsum
Un materiale che unisce bellezza e funzionalità. Lavorato dall’uomo, può prendere qualsiasi forma, continuando a raccontarne la storia
senza tempo Marmo
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by Margraf
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ra l’alba del 900 quando l’Industria Marmi Vicentini (fondata nel 1906) iniziava a fornire materiali e competenze per realizzare edifici come la sede della Banca Commerciale Italiana a Milano e il palazzo della Borsa di Genova. È stata poi la volta, sempre nel corso del secolo scorso, della stazione Santa Lucia e del Casinò Municipale a Venezia, di Coca Cola Bulding e Ibm Tower ad Atlanta negli Usa, della Canary Wharf Main Tower di Londra. Nel Terzo Millennio ecco il New Beijing Airport Terminal 3 in Cina, il Metropolitan a Manhattan e il Giardino d’Inverno a Mosca. Oggi, Margraf, con sede a Chiampo, nel Vicentino, continua ad affiancare architetti di fama internazionale in progetti di prestigio. La realizzazione più recente è il Double Tree by Hilton a Zagabria, primo albergo aperto in Croazia dalla catena americana: dal marmo Grigio Tao di lobby, aree comuni e ascensori, al marmo Botticino Semiclassico che riveste i bagni comuni, al marmo Nero Marquinia dei bagni di camere, appartamenti e finiture delle porte. In Italia, i marmi Margraf vestono l’Uptown Palace di Milano, moderno hotel di design del gruppo francese Accor. I 200 metri quadrati della hall sono rivestiti in Playa Stone, pietra arenaria beige con venature grigio-marroni, con inserti in Ebano, limestone marrone, color tabacco dalla colorazione uniforme. Un materiale antico che ha incontrato moderne tecnologie estrattive, di lavorazione e infine il design senza perdere quella eleganza classica che lo rende trait d’union tra passato e futuro. Un futuro che per Margraf deve essere green, tanto che l’azienda ha deciso di dotarsi di tecnologie che l’hanno resa autonoma dal punto di vista energetico, sia attraverso impianti di celle fotovoltaiche sia attraverso impianti di filtrazione per il riutilizzo continuo dell’acqua destinata a riscaldamento e raffrescamento.
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Ant . Igendel ips am nulp a al itat iur, off ic iis mol ore , eum idus e os t dol ore st, cum al ita s imusc ia vol upt ae. Adi diore , officid elic tus pro v itas dol orupt a vol orum qu id eum qu am non con con pl ab inc tum al itatet as id ul l aut l ab idel ign imil itatur, ut unt i repro bl aud ae od ionsed ita ips a acc aere ss it il icatur, vol ore ct ore s mint . Exerfer ch il l and and i qu iate se cone
S opr a, l a h al l del l ’U pt o wn Pal ace d i Mil ano ve st ita in Pl aya St one con inser t i in Ebano . il de coro ge ometr ico d i que st o m armo cre a un a cont inu ità v is iva e s t il ist ica con il pav iment o del l ’U p Cafè , il bar interno . A de str a, il por tale del l a z on a ascensor i è r ive st it o con m armo Emper ador Dark l uc ido , a pav iment o ancor a Pl aya St one col or be ige con ven ature gr ig io-m arron i. N el l a pag in a acc ant o, in al t o, un a del le aree comun i del Double T ree d i Za g abr ia. a Pav iment o m armo gr ig io tao m argr af. in b asso , un b agno con t op e pav iment o in m armo nero m arqu in ia.
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de sign p atricia urquiola per mutina , basrelief è una col lezione realizza ta ar tigianalmente da un imp ast o di argil le in gre s porcel lana t o trafila te . disponibile in tre p at tern da rive stiment o e uno d a paviment o, in t oni na turali e neutri. Designe d by Patricia Urq uiola f or Mutina , Basrelief is a han dmade col le ction of dra wn porcelain st onew are . Available in three pat terns f or f acings an d one f or fl oors, in na t ural an d ne utral t ones.
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CeramIca prodotto made in Italy per eccellenza, nasce dalla creativitĂ , dalla tradizione e dalla cultura industriale italiana per soddisfare le esigenze di progettisti, designer e architetti. alta QualitĂ nel solco della sostenibilitĂ ambientale A product Made in Italy par excellence, the result of creativity, tradition and Italian industrial culture, to meet the needs of designers and architects. High quality matched by environmental sustainability
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gres tecnici
by MarazzI
Da sempre Marazzi studia e propone nuovi ambiti applicativi della ceramica e del gres, mettendo a disposizione di architetti e progettisti prodotti dalle elevate caratteristiche tecniche, estetiche e di design
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apacità di innovazione, creatività e design, tradizione e cultura, amore per la ceramica, attenzione all’ambiente. Sono questi i pilastri sui cui poggia la filosofia aziendale di Marazzi che con oltre 5.500 prodotti (tra gres porcellanato, gres cristallizzato, monocottura, oltre a mosaici, marmo, graniti e pietre naturali in diversi formati, colori, spessori e superfici) risponde alle esigenze dell’abitare, dell’architettura e del design contemporanei. Qualità per Marazzi significa qualità di prodotto associata alla sostenibilità ambientale: per questo l’azienda modenese ha contribuito a fare della ceramica una produzione a ciclo chiuso. Durante l’intero processo produttivo, infatti, dall’estrazione delle materie prime all’utilizzo finale delle piastrelle, è stato sviluppato un sistema di raccolta e utilizzo degli scarti di produzione, delle acque di lavorazione, delle materie prime contenute e del calore generato.
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Multiquartz20, novità di casa Marazzi, nasce da questi presupposti, con un contenuto di materiale riciclato dal 23 al 25%. Si tratta di un gres porcellanato smaltato, decorato con tecnologia ink-jet, dello spessore di 20 mm. Superficie matt, formati 60x60 cm rettificato e naturale, nei colori White, Beige e Gray ne fanno il prodotto ideale per uso esterno: camminamenti, terrazze, viali, giardini, porticati, strutture commerciali come hotellerie, hospitality e aree industriali. Può essere posato su erba, sabbia, ghiaia, a colla o con posa sopraelevata.
Mul tiqu ar tz20 consente un’ ampia variet à di pos a. quel la su ghiaia , sopra , è pra tic a, vel oce , di de sign, f acil mente a movibile e garantisce il drena ggio del le a cque pio vane grazie al l ’assenza di giunti di superficie .
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per una terrazza , qui so t t o , è preferibile la pos a a col la su ma sset t o , ad at t a anche per p assi c arrabili in e s terno per la elev at a re sis tenza offer t a ai c arichi dinamici e concentra ti. la pos a sul l ’erb a, in b asso due e sempi per un p atio e un vialet t o , è vel oce , la pia s trel la rimane f acilmente rimo vibile oppure riposizionabile , ina t t acc abile d a muffe e a genti chimici.
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MaTerIaLI
versatile ceramica by Ceramica Sant’AgosTino Con Concept, l’azienda emiliana apre nuove scenari della materia, confermando il ruolo di leader nella ricerca di prodotti di qualità capaci di interpretare le tendenze dell’architettura e del design
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IN QUESTE PAGINE, IMMAGINI DI CONCEPT, COLLEZIONE in gr es por cellanato, INNOVATVA VER SATILE E dal f or te contenuto tecnologico, ch e tr ae ispir azione dalle pavimentazioni in r esina applicate ar tigianalmente. SOPR A, SPAZIO COMMER CIALE CON PAVIMENTO R EALIZZATO CON CONCEPT.
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Le tinte b ase de lla co llezione CONCE PT – White , C ream, Pear l, Grey , Dark e Beige – sono c ara t terizza te d a t ona lit à fredde , studia te per com plet are la vasta gamma di pro pos te che , da diversi anni, l’aziend a dedic a al mondo de l contra ct e de l de si gn. IN QUESTA PAGINA , PAVIMENTAZIONI REA LIZZATE CON DIVERSE FINITURE DI CONCE PT : ACCANTO, BEI GE LU X; SOTTO, CREAM LU X; IN BASSO , WHITE LU X.
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ualità, innovazione, alta tecnologia e rispetto per l’ambiente. Sono questi i valori che hanno fatto di Ceramica Sant’Agostino una realtà leader nel settore ceramico, forte di una storia di quasi 50 anni, ma decisamente proiettata nel futuro. La sua attività ha inizio nel 1964 a Ferrara, in un distretto produttivo extraceramico: una scelta in controtendenza che si rivela vincente e che consente all’azienda di sviluppare negli anni una forte autonomia progettuale e una visione originale e innovativa in termini di ricerca e di prodotto. Oggi l’azienda emiliana è una realtà trasversale in grado di rispondere alle più svariate esigenze della progettualità contemporanea, con uno stile inconfondibile e apprezzato in tutto il mondo. Perfetto esempio della produzione di Ceramica Sant’Agostino è la collezione Concept, un gres porcellanato ispirato alle pavimentazioni in resina applicate artigianalmente, disponibile in cinque formati (60x120 - 60x60 - 30x60 45x90 - 20x60 cm) e sei colorazioni base (cream, white, dark, grey, pearl e beige). Realizzate in Digital Technology, le lastre della collezione si caratterizzano per una superficie strutturata (particolarmente lucida e morbida al tatto) che richiama gli effetti del pavimento “monolitico” spatolato di fattura artigianale, unendo caratteristiche estetiche non ordinarie alla grande praticità d’uso e all’inalterabilità nel tempo.
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sempre+green by MosaIco+ Area25 e Crono sono le due collezioni di Mosaico+ realizzate in vetro sinterizzato riciclato al 95%. La sinterizzazione del vetro, rispetto alla fusione, consente di ottenere un risparmio energetico dell’85%
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A de str a, un ambiente docci a rive stit o con te ssere del l a col lezione concer t o nel col ore verde . a paviment o l a col lezione Are a25: 22 i col ori a catal ogo per un prodo t t o di spe ssore 6 mm e f orm at o 50 x50 mm mont at o su rete in fibr a di vetro a f orm are un f oglio 318x318 mm. In b asso , le ge ometrie sf accet tate di N ova ani prospet tici differenti. suggeriscono pi a sinis tr a, il de sign fil ante e arro t ond at o di Pul s ar cre a inve ce tr aiet t orie e morbidi intre cci. nel l a pagin a acc ant o, un rive stiment o a parete , pre sso il s al vat or vil l as kyperi are a di parg a in gre ci a, ot tenut o con l a col lezione vetrin a che per l a su a vers atilit à è p ar ticol armente indic ata per gli ambienti contr act.
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cegliere di percorrere la strada della ecosostenibilità per Mosaico+ non è semplicemente una “moda” per stare al passo con un trend dominante. È una filosofia aziendale che si rispecchia in prodotti realizzati con materiali riciclati fino al 95%. Sempre con una qualità elevata e caratteristiche tecniche e prestazionali di alto livello. Le collezioni Area25 e Crono rappresentano al meglio questa sensibilità green. Entrambe sono infatti prodotte in vetro sinterizzato ottenuto dalla macinazione e compressione del vetro riciclato. Rispetto alla fusione del vetro, questa tecnica consente un risparmio energetico dell’85%. Composta da 22 colori anche nella finitura Grip R12, classe A+B, ideale per Spa, piscine, spazi
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residenziali o commerciali che richiedono alti livelli di antiscivolosità, Area25 è disponibile in tessere quadrate (spessore 6 mm e formato 50x50 mm) montate su rete in fibra di vetro. Crono, Giugiaro Design, è una collezione di tessere tridimensionali per dare vita a texture dai mutevoli effetti. Densità di colore e geometria di forme caratterizzano i due moduli base Pulsar e Nova disponibili in 10 colori a tinta unita e in pattern e geometrie personalizzabili. Con oltre 100 tonalità a tinta unita nella finitura lucida e opaca, Vetrina permette di realizzare rivestimenti che riproducono tutto il fascino del mosaico vetroso. Il piccolo formato delle tessere (10x10 mm) crea un modulo dalla trama particolare e dall’attraente tattilità.
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nuo vi l uoghi dedic ati al l ’ufficio e interpret azioni del l o sp azio: que sti i temi del proget t o “ufficio d a abit are ” di jean nouvel al l ’ul timo s al one del mobile . in col laborazione con te cno , l ’architet t o france se ha crea t o un ambiente di la voro che si chiude o si apre sugli uffici adia centi a se cond a del le e sigenze . New pla ces f or the office , new i nterpret atio ns of space: these are the theme of “Proje ct: the office f or livi ng ” by J ea n Nouvel at the la test Sal o ne del Mobile . In col labora tio n with T ecno , the F re nch archite ct has crea ted a work e nviro nment tha t cl oses or ope ns o nt o adj ace nt offices, depe ndi ng o n the needs of the mome nt.
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UffIcIo nuovi spazi di lavoro come luoghi in grado di trasmettere ispirazione ma anche piacere di viverli. Liberi dalle regole tradizionali, permettono di comporre il proprio ambiente secondo le proprie esigenze, tra giochi di luci e riflessi New spaces for work seen as places capable of transmitting inspiration, but also pleasure in their use. Free from traditional rules, the allow you to create your own environment to meet your needs, amidst games of light and reflections
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LeGGero è l’uFFIcIo di Alessandro Bini
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Modelli organizzativi non convenzionali e incremento costante di tecnologie digitali determinano un impatto sempre più tangibile sulla configurazione fisica degli spazi di lavoro. Ecco cosa sta succedendo
Ufficio in un c apannone ind ustriale . le pos tazioni godono di sp azio e l uce , s ul sopp al co anche un’ area relax. tra gli arredi, sedie e c asset tiere Vitra , libreria s ul sopp al co di kar tel l , at trezzi te chnog ym. L e f ot o di q uest o ser vizio sono di S averio L omb ardi Val la uri e sono s tate sc at tate al la mos tra “Proget t o: ufficio d a abit are ”, firma ta dal l ’architet t o france se Jean N o uvel , per il S al one del Mobile 2013.
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l ragionier Attilio entrò in azienda i primi mesi del 1946. Come dote portava una matita, una penna stilografica e un regolo calcolatore, di quelli complicatissimi a quattro o cinque scale. Tutto infilato nel taschino della giacca. Di suo, l’azienda, gli diede una scrivania, col lato destro poggiato a una parete, sotto alla finestra e una addizionatrice a manovella, di fatto una pascalina. Il ragionier Attilio uscì dall’azienda nella seconda metà degli anni Ottanta. Nel corso del tempo alla pascalina erano subentrate, prima, una Olivetti Divisumma, che faceva tutte e quattro le operazioni e, essendo elettrica, non aveva più la manovella, poi, una Logos, con lo schermino coi numerini verdi. La scrivania era sempre quella, nella medesima posizione – una buona posizione – la matita sostituita da altre sue sorelle, identiche, dalla punta dura e affilata; la penna stilografica, da una Bic blu. Così era il lavoro: il ragionier Attilio – estate e inverno – aveva sempre la cravatta. Si alzava solo per andare nello studio del Dottore (altrimenti
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detto: titolare, dai colletti bianchi, padrone, dalla classe operaia). Immancabilmente, partiva per queste brevi trasferte con due strisciate tra le mani; una lunga una decina di centimetri, con i totali generali, una di un paio di metri, con tutti i subtotali. Così era il lavoro, da quando la produzione si accorse di aver bisogno di essere affiancata da un ufficio, per documenti d’ordine, di uscita, di contabilizzazione. C’erano scrivanie – sistemate in bell’ordine – dominate da quella del capoufficio. Una classe: i banchi e la cattedra. Gli uffici sempre identici, ovunque e per secoli, da quelli del Banco San Giorgio di Genova del XV secolo, a quelli della burocrazia della russia zarista, per finire con quelli del ragionier Attilio. Qualcosa di nuovo c’è stato, in un passato recente, prodromico della vera rivoluzione di questi ultimissimi tempi: gli open space. In realtà, da un punto di vista morfologico – e al di là delle mere apparenze - si è trattato di una evoluzione incompiuta: cadeva qualche muro, sì, ma restava inalterata la composizione della bolla primaria, scrivania, poltroncina, telefono, attrezzi e
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ammennicoli vari, che definiscono il posto di lavoro. L’eziologia è invece più interessante e dichiara l’avvento di un nuovo tipo di lavoro caratterizzato da alto grado di complessità. Probabilmente, l’open space nasce sull’esperienza delle war room, le sale dove venivano coordinate le attività militari di una determinata area geografica, durante la seconda guerra mondiale (il che non era compito banale e richiedeva l’intervento contemporaneo di parecchie figure), per poi propagarsi ad altre occupazioni, più pacifiche, ma comunque complesse e articolate. Lo spazio si conforma all’attività lavorativa svolta al suo interno. Occorre comunicare, discutere. Bene, si abbattono pareti, si semplifica il tragitto tra una bolla e l’altra, aumentano i luoghi destinati agli incontri, alle riunioni. Da un’organizzazione per funzioni, impermeabili tra loro, si passa a una strutturazione per flussi lineari con minori interruzioni di continuità. Il terzo step è dei giorni nostri. Ed è qui – oggi – che sta cambiando veramente il lavoro e con
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la propos ta di un sis tema ad at t o a edifici per uffici highte ch. L a piant a, in app arenza s tatic a e ripetitiv a è in real tà libera , le p areti sono mobili e smont abili. O gnuno può riconfigurare e riappropriarsi del proprio pos t o di la voro . pagina a fianco . mobili di epoche diverse si me scolano tra l oro e con ogget ti venuti d a al tri universi. tra gli al tri, S edie e chaise gial le di Marc N ewson per cappel lini , pol troncine rosse di Philippe s tarck per kar tel l . L o scenario aper t o permet te a cia scuno di e sprimersi e di sce gliere il proprio ambiente di la voro: isolarsi d al vicino o a v vicinar visi; sedersi sul la scriv ania ma anche coric ar visi. a la t o, la scriv ania Stand ard bs de sk cur ved varia tion, con Metropole C hair n. 305, di Jean Prouvé . Anni Qu arant a.
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in que ste imma gini, l ’ufficio al le stit o in un appar tament o do ve è possibile vivere , esprimersi a t tra verso gli ogget ti e la vorare in una cornice pia cev ole che conser va la l ogic a funzionale del l ’ufficio ma che non suscit a gli s te ssi rifle ssi. tra gli arredi, Pouf di Kastel , libreria di Caimi, tavoli unifor e te cno , sedie vitra .
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lui lo spazio per svolgerlo. Probabilmente, ma siamo davvero all’inizio, sta cambiando il concetto stesso di lavoro. Siamo passati da un’organizzazione per funzioni a una per flussi lineari, di qui ci stiamo dirigendo – a rapidi passi – verso una struttura a rete neurale. La velocissima diffusione di tecnologie dell’informazione e comunicazione ridisegna gli spazi, gli orari e gli strumenti di lavoro. La bolla diventa mobile: ognuna di esse entra a far parte di un sistema interconnesso nel tempo e nello spazio, si generano insiemi e sottoinsiemi, non necessariamente omogenei, non necessariamente costanti. Di più, la bolla si smaterializza, perde – piccola o grande, densa o rarefatta che sia - la consistenza fisica che l’aveva connotata per secoli. Jean Nouvel, nella sua mostra Progetto: ufficio da abitare, organizzata al Salone del Mobile, esplora le possibilità del costruito attraverso il rifiuto degli spazi clonati, alienanti, standardizzati e seriali degli uffici di oggi e suggerisce quattro nuove strade da percorrere verso formule di aggregazione alternative. La prima, un appartamento classico, nel centro città, in cui tutto è rimasto immutato: saloni, camera, cucina eccetera. In questo luogo di lavoro e di rappresentanza, si svolgono diverse attività in un’atmosfera calorosa e intima. Nell’appartamento
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è possibile vivere, esprimersi attraverso gli oggetti e lavorare in una cornice piacevole che conserva la logica funzionale dell’ufficio ma che non suscita gli stessi riflessi. La seconda situazione presentata è l’espressione di una tendenza che si va sempre più affermando: lavorare a casa propria. Di giorno la casa si trasforma in ufficio, di sera e nei giorni festivi ritrova le sue funzioni domestiche. I mobili da ufficio si adattano alle mansioni della vita familiare e viceversa, A seguire uno spazio aperto, all’interno un sistema di mobili industriali che si compongono, si accatastano, si smontano e si rimontano e che rompe con il totalitarismo e la ripetitività degli uffici di oggi. Lo scenario aperto permette a ciascuno di esprimersi e di scegliere il proprio ambiente di lavoro: isolarsi dal vicino o avvicinarvisi, sedersi sulla scrivania ma anche coricarvisi. Quarta ambientazione, un capannone, semplice contenitore in lamiera tipico delle periferie urbane di tutto il mondo. Un cubo vuoto che offre una grande libertà di arredo. La singolarità spaziale consente qualsiasi forma di appropriazione e di differenziazione. Suggerise e ammette soluzioni specifiche, non sistematiche e totalmente flessibili.
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Assenza di gerarchie, attenzione alle necessità di chi lavora che va oltre la semplice postazione d’ufficio. Il ludico entra nei luoghi di lavoro grazie a un’accurata distribuzione degli spazi. E a un senso del bello che non guasta progetto di studio schmidt hammer lassen
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foto di Henry Thoreau testo di Robert Walden
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Nel l ’immagi ne gra nde . la re ceptio n del l o s tudio , de gli architet ti danesi. sul la de stra , il de sk i n acciaio e sul l o sf o ndo il gu ard arob a sep ara t o d a u na semplice s trut tura i n vetro . acc ant o. il gra nde sc al o ne in ferro tra t tat o, che co nduce nel la z o na riser vata al la voro del l o s tudio di proget tazio ne che co ntempla u na ve nti na di col labora t ori.
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el quartiere di Islands Brygge, a sud di Copenhagen e confinante con la grande area di Ørestadt, cuore della trasformazione residenziale della città, in una via molto tradizionale, begli edifici, architettura tipicamente danese, mattoni rosso scuro e piccole finestre a riquadri bianchi, e in una casa molto fané, si trova uno dei quattro studi di Schmidt Hammer Lassen, noto gruppo di architetti scandinavi. Il maggiore tra questi si trova in realtà a Aarhus, la seconda città danese ma la prima e più popolosa dello Jutland, città d’origine dello studio, e candidata meritatamente a divenire capitale della cultura nel 2017. Basti vedere il suo magnifico museo d’arte
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contemporanea, uno dei primi progetti dello studio, arricchito da una grande e percorribile installazione, the Rainbow Panorama, progettata dall’artista danese Olafur Eliasson. Lo studio occupa tre piani dell’edificio, due fuori terra e uno interrato, dove sono collocati i servizi per il team di architetti che collabora quotidianamente con i soci fondatori. Un grande tavolo dove consumare i pasti tutti assieme, senza distinzioni di gerarchie e tutt’intorno la cucina a vista, dove ciascuno può prepararsi ciò che desidera per colazione. Questa, dell’assenza di gerarchie, di una vocazione democratica del progetto in tutte le sue
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Non bisogna chiedere dove siano gli studi privati degli architetti: in nessun luogo e in ogni luogo del grande spazio bianco
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fasi, è una vera ossessione, un leitmotiv che ricorre sia nell’organizzazione degli spazi dello studio che in quella delle loro architetture. E non è solo uno slogan. Lo si capisce subito entrando in Njalsgade 17. Total white, la luce la fa da padrona, in ogni senso. Tutto il piano terra è dedicato all’accoglienza, grandi spazi molto luminosi, dedicati ai momenti di incontro e di scambio di idee tra le persone che compongono lo staff e il mondo esterno. Si viene avvolti immediatamente in una nube di cortesia, efficienza e curiosità, messi a proprio agio dai sorrisi dei giovani designer impegnati in un modello di progettazione che pone la discussione degli obiettivi e delle finalità culturali dell’architettura al centro del loro lavoro. Già, perché lo studio Schmidt Hammer e Lassen è famoso in tutto il mondo per la realizzazione di grandi strutture culturali, come art gallery, educational complex, library ( certo in Italia non avrebbero di che fare...). E tra queste brilla l’estensione della Royal Library, un nero blocco compatto che si affaccia sul principale canale della città, inaugurato nel 1999. Estensione della preesistente biblioteca nazionale, rappresenta forse il manifesto più chiaro della loro
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idea di architettura. Luce, democrazia degli spazi, attenzione ai bisogni delle persone che usano questa struttura, e un ottimo rapporto tra arte e progetto, che si concretizza in questo caso nella collaborazione con il grande pittore Per Kirkeby, a cui viene affidato l’incarico di decorare il cielo dell’elemento sospeso che connette la parte antica con il nuovo progetto. Di notte dunque, passando in automobile sotto la struttura illuminata si può ammirare il lavoro di Kirkeby, sospeso tra terra e cielo dalla sapiente collocazione del team danese. All’ingresso, ad accogliere i visitatori nelle belle giornate, una lunga fila di sedie a sdraio dove è possibile sostare, prendere il sole o leggere un giornale. Tornando allo studio, infine, una grande scala in ferro porta all’ultimo piano, dove in un grande open space, si trovano i tavoli da lavoro dei progettisti. Non bisogna ovviamente chiedere dove siano gli studi privati di Schmidt Hammer e Lassen, tanto la risposta è scontata. Basta uno sguardo della responsabile della comunicazione sulla piazza di lavoro: in nessun luogo e in ogni luogo del grande spazio bianco.
sopra . a sinis tra , l ’ingre sso , un l uminosissimo spazio dipint o di bianco . Al centro e sui la ti, pla stici e f ot o di proget ti. sopra , un al tro scorcio del la sc ala in ferro al centro del l o s tudio: In b asso a sinis tra , si intra vede la z ona mens a, con i grandi tavoli per il pranz o. pagina a la t o. due imma gini del l o sp azio di la voro . T ut te le pos tazioni hanno un aff accio diret t o verso l ’esterno , godendo così del la l uce na turale che entra dal le grandi fine stra ture in ferro tra t tat o.
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è previs ta per il 2014 la fine la vori di soho peak s proget tat o d a zaha hadid tra il centro di pe chino e il Beijing Capit al Interna tional Airpor t. pareti cur ve e linee arro t ond ate de stina te ad a ccogliere uffici e sp azi commerciali. è previst a per il 2014 la fine la vori di soho peak s proget tat o d a zaha hadid tra il centro di pe chino e il Beijing C apit al Interna tional Airpor t. pareti cur ve e linee arro t ond ate destina te ad a ccogliere uffici e sp azi commerciali.
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InsIGHT Trasparenze, giochi di luce naturale, elevata tecnologia e attenzione all’ambiente accomunano tra loro progetti architettonici diversi per sensibilità creativa e destinazione d’uso Transparency, games of natural light, high technology and care for the environment are the shared features of architectural projects based on different creative sensibilities, for different uses
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Interni ANNUAL CONTRACT 2013 / 101 col le gament o tra il mal l e la T o wer Main l obb y con gli elementi il l uminanti idea ti d a Duccio G ra ssi Archite ct s , così come il rive stiment o in pietra e tagli di l uce .
La Torre DeLL’emIro
foto di Andrea Martiradonna testo di Alessandro Bini
progetto di Duccio Grassi architects
La città nella città: un sinuoso edificio, alto circa 413 metri, con il suo color sabbia, svetta nel cielo di Kuwait City. Ospita circa 70 piani di uffici, uno shopping center, un multisala cinematografico e, sulla terrazza panoramica, un ristorante e una spa
L’
incarico: progettare gli interni del mall e di tutte le aree comuni dell’ Al Hamra Tower di Kuwait city. La prima premessa è che si tratta di uno degli edifici più prestigiosi e rappresentativi del Golfo Persico; la seconda è che la committenza desiderava qualcosa di diverso è formalmente più “evoluto” rispetto ai classici centri mediorientali di quel tipo. La terza, è che tra gli shareholders della struttura ci stava la famiglia dell’Emiro, di quelli che se devono costruire un pollaio, ci mettono le pareti in laminato d’oro, con le finestrine di onice. “Non un’impresa facile – conferma Duccio Grassi, autore dell’intervento – poiché in questi Paesi, il concetto di opulenza coincide con quello di bellezza”. Dunque, la fatica vera è stata quella di evitare ogni trionfalismo decorativo procedendo con elementi secondari (se così si possono
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chiamare), come luce e geometrie, capaci di caratterizzare gli ambienti – peraltro vastissimi – senza ricorrere a trionfi di marmi, ottoni, archi e cupole. Così è stato fatto per il collegamento tra l’atrio principale e il centro commerciale realizzato con elementi illuminanti diagonali in acciaio inox, appositamente studiati e realizzati e posti all’altezza di 12 metri. Gli stessi tagli diagonali forniscono il leitmotiv di tutti i livelli del centro commerciale, intarsiati con toni differenti nel marmo dei pavimenti e negli elementi delle controsoffittature. Caratterizzante lo shopping mall il grande ascensore, racchiuso, per cinque piani, in una gabbia ellittica coperta di led la cui luminosità degrada verso il centro. Un enorme struttura lenticolare considerata l’icona del centro commerciale.
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Qui sopra , To wer S ky l obb y, tappe to Stepevi apposi tamen te realizza to; div ano Moon System, tavolini F at Fat e pou f Fat S o fa di B&B Italia ; l uci Beat L igh t Fat, di Tom Dixon e vasi S ahara di Gandia Bla sco . N el l ’al tra foto, sospensioni di
N il uf ar , Milano; ancora vasi S ahara .
Qui a de stra , in fo Poin t in onice re troil l umina to proge ttato d a Duccio G ra ssi Archi tects così come il rive stimen to in pie tra e tagli di l uce .
Due parole, infine, sulla struttura, all’interno della quale, lo studio Duccio Grassi è intervenuto anche con la progettazione o la scelta degli elementi d’arredo, made in Italy. La torre Al Hamra ha una pianta quadrata leggermente stondata, con lati di 60 metri e un nucleo centrale per il vano degli ascensori e delle scale. Attorno a questo nucleo la struttura della torre sale avvitandosi in senso antiorario come una spirale. Fino al settantesimo piano la facciata esterna mostra una torsione da ovest a est di oltre 130 gradi. Per questa ragione ogni piano è diverso dagli altri. Dal settantesimo al settantasettesimo piano la sezione in pianta si assottiglia. Sulla facciata meridionale, circa un quarto della superficie rimane sempre libero. Qui, infatti, su
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entrambi i lati del nucleo, si estendono i cosiddetti muri d’ala, che appaiono come superfici ritorte con un’inclinazione che in alcuni punti raggiunge anche i 10 gradi. Una facciata di vetro avvolge l’intera struttura di ben 412 metri che domina il Golfo Persico. Completata nel 2010, i suoi 77 piani ospitano negozi e uffici per un totale di 98 mila metri quadrati.
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To wer Main l obb y, fini ture , rive stimen ti e arredi in proge ttati da Duccio G ra ssi Archi tects.
terni
L e panche in onice e le la mpade scul tura in metal l o, di Met alarch , sono apposi tamen te proge ttate per l o sp azio . Il con trosoffi tto dei vol u mi in terni al mal l è in Barrisol con tagli di l uce realizza ti da Pslab , Beiru t, Al l ’estre ma de stra , l ’esterno del
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l ’Al H amra L uxur y C o mplex.
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sight
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Una ricchissima e cosmopolita dama americana, con una delle collezioni d’arte più importanti al mondo, ha fatto della sua casa un museo. Che oggi è stato ampliato, con intelligente segno contemporaneo e con effluvi di luce naturale, da Renzo Piano Building Workshop.
STewarT GarDner Museum, Boston di Olivia Cremascoli
la vasta cor te del l ’is abel la Stew ar t gardner museum di bos t on, ricc a di fiori, arbus ti e piante anche e so tiche , al terna te a trif ore , capitel li, pl urimi frammenti di scul ture e azule jos more schi. Anders Z orn, is abel la Stew ar t G ardner in V enice , 1894, olio su tela .
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il tunnel di cris tal l o tempera t o che col le ga la p ar te antic a con quel la contemporanea del l ’is abel la Stew ar t gardner museum di bos t on (ma ss achuset t s) f ot o di dorli burge
T
ra i plurimi e alquanto ragguardevoli musei di Boston, la sofisticata capitale del Massachusetts (www.massvacation.it), quello che negli ultimi tempi ha fatto più parlare di sé è lo Stewart Gardner (www.gardnermuseum. org) di Fenway, quartiere ormai definito ‘cultural district’ in quanto detiene sotto la sua egida anche il notevolissimo Museum of Fine Arts. Inaugurato nel 1903 su progetto di Willard T. Sears (1837– 1920) quale casa-museo, e ampliato nel 2012 a centro policulturale su progetto di Renzo Piano ed Emanuela Baglietto, quest’impressionante architettura d’epoca e al contempo contemporanea, fu voluta da Isabella Gardner, una cosmopolita e colta americana che pare uscita dalle pagine di Henry James (The Bostonians, 1885), la quale, volendo sempre godere della vista della sua collezione d’arte – 2.500 opere firmate tra gli altri da Tiziano, Botticelli, Giotto, Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Michelangelo, Giorgione, Della Robbia, Goya, Rembrant, Vermeer, Degas, Manet, John Singer Sargent, e persino il primo Matisse acquistato da un collezionista americano – ha ben pensato di farsi costruire, in una zona
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nuova della sua città d’adozione, un’articolata abitazione-museo che riprendesse in tutto e per tutto (stile, materiali, arredi) il veneziano palazzo Barbaro (XV secolo), dall’ampia corte a giardino. D’acchito potrebbe richiamare alla mente le stravaganze di un’altra ricchissima newyorchese amante dell’arte e di Venezia, Peggy Guggenheim, ma c’è però da specificare che Isabella Stewart Gardner (New York City, 1840 – Boston, 1924), per quanto eccentrica, era più morigerata e lungimirante: per tutta la vita moglie di un uomo d’affari, filantropa patrona delle lettere e delle arti, tra gli scopi fondativi del suo palazzo-museo c’era poi anche “l’educare e lo svagare il pubblico” e se, mentre era in vita, lo apriva poche settimane all’anno, durante le fioriture, a un prezzo simbolico (un dollaro), nelle sue volontà testamentali ha voluto che fosse quotidianamente fruibile e che ampliasse la sua vocazione a centro policulturale, come d’altronde
lo era privatamente stato sin dal suo debutto, che aveva visto in loco la Boston Symphony Orchestra. E, nel 2005, sono stati stanziati ben 183 milioni di dollari per rinnovare e ampliare l’Isabella Stewart Gardner museum con una nuova ala progettata da Renzo Piano Building Workshop (in collaborazione con Stantec – Burt Hill di Boston), che s’incunea nella così battezzata ‘collana di smeraldo’, la Frederick Law Olmsted emerald necklace, intitolata al celebre architetto paesaggista americano, cioè una ‘catena’ urbana di 445 ettari costituita da parchi, giardini e vie d’acqua tra Boston e la contigua frazione di Brookline, quartier generale dei Kennedy. La nuova ala (70mila mq), progettata dallo studio Piano – che ha previsto un auditorium da 300 posti; la Special exhibition gallery, flessibile spazio espositivo destinato a mostre temporanee; un’ampissima serra vetrata (la Gardner amava moltissimo i fiori); aule utilizzabili per workshop e laboratori d’arte; una caffetteria
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vis ta al crepuscol o del la nuo va ala , proget tata d a renz o piano building w orkshop , del l ’is abel la Stew ar t gardner museum di bos t on. Fot o di © N ic L ehoux. V isibile sol tant o d a s trad a, la nuo va serra con i semenzai d al le super fici inclina te .
con cucina e un museum shop; un’ampia living room, cioè un ambiente a salotti dove ci si accomoda per approfondire le curiosità nei confronti del museo; infine, due appartamenti per gli artisti-in-residenza, di cui citiamo, per lo scorso anno, gli italiani Luisa Lambri e Stefano Arienti – appare una sorta di inno alla gioia, trasparente e irradiato da luce naturale, verdeggiante e ricco di cromie e di arredi di design, rispetto alla pre-esistenza, che, dati gli stilemi, è parecchio caratterizzata da uno esprit gotico, vista anche la specifica vocazione dell’architetto progettista dell’epoca. La nuova ala contentemporanea ha peraltro anche già ottenuto il Leed Gold (Leadership in Energy & Environmental Design), vale a dire il massimo riconoscimento da parte del sistema di certificazione sulla sostenibilità degli edifici dell’US Green Building Council. La nuova ala – realizzata in vetro trasparente e rame ossidato che conferisce una tonalità verderamata, peculiare di Boston, alla struttura architettonica – è costituita da quattro distinti volumi; il complesso è poi collegato da una scalinata ‘monumentale’ che, per le sue proporzioni, ricorda quelle rinascimentali. I pannelli di vetro
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circostanti e la scala, incardinati in supporti minimali (che rimandano alle ombre, visivamente suggestive, degli ‘esoscheletri’ e dei frangisole esterni), ripropongono all’infinito il concetto progettuale di base: una percussione cristallina di trasparenze riverberanti, che permettono un contatto visivo con la parte originale del museo, d’ispirazione rinascimentale, da qualsiasi punto lo si guardi. Per ciò che invece concerne l’arredo, i produttori europei di design hanno avuto la meglio: da iGuzzini Illuminazione a Prandina, da Vitra e Fritz Hansen a Cappellini. Inoltre, una nuova e rigogliosa ‘tettoia’ di alberi estende il paesaggio di felci della Frederick Law Olmsted emerald necklace fino all’interno del perimetro museale, attirandolo attraverso i nuovi spazi del piano terra dell’ala contemporanea. Gruppi di carpini e di pini abbracciano il tunnel di cristallo
proget tati d a s t oss landsc ape urb anism di bos t on, uno dei tre nuo vi giardini del gardner museum che , durante i me si e stivi, estende l ’area del la c affet teria (sedute di vitra ). fot o di dorli burge . la nuo va ala del gardner museum è col le ga ta da una sc alina ta tra sparente e monument ale , che , per proporzioni, ramment a quel la di un p alazz o rina sciment ale . Fot o di © N ic L ehoux.
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Colori brillanti (verdi e rossi vermigli), scale monumentali ma leggere, Un teatro che ricorda quelli shakespeariani, arredi di design a pioggia: la joie de vivre s’impone nel contemporaneo
dal l ’al t o e d a sinis tra: la R ichard E. Fl oor L iving R oom, ricc a di libri, catal oghi e suppor ti elet tronici, cioè un l uogo di relax, d’ispirazione , di consul tazione e d ’apprendiment o per i visit at ori. div ani di cappel lini . il cafe g, caffet teria con cucina (l o C he f e patron è Peter C ro wley , la urea t o di T he C ulinar y Ins titute o f Americ a), aper ta sino al le 16 e il gio vedì. fino al le 20 . arredi di fritz hansen e l uci a sospensione di prandina . Fot o di © N ic L ehoux.
che collega il vecchio edificio al nuovo, peraltro contribuendo a modulare l’intensità della luce naturale e indicando, attraverso un folto paesaggio, la strada per accedere al palazzo. Tre sono i nuovi spazi a giardino progettati da Stoss Landscape Urbanism di Boston: un primo quale estensione, durante i mesi estivi, dell’adiacente caffetteria; un secondo per piccoli gruppi di ‘educational’ all’aria aperta; un terzo per le installazioni paesaggistiche flottanti. E fino al 2 settembre, alla Hostetter Gallery, c’è la mostra ‘Composite Landscapes: Photomontage and Landscape Architecture’, che è anche un omaggio alla gran dama proprietaria.
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la Calder w ood H al l , la s ala concer ti ver tic ale (6.000 mq) dai 300 pos ti a sedere . Per curare al meglio gli a spet ti te cnico-proget tu ali (risonanza del suono ), R enz o Piano building w orkshop s’è av val so di Yasuhis a T oyota, inge gnere di N aga ta Acous tics .
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moduLari e fLessIbili di Danilo Signorello
nel proget t o Smal l Expl or er s kind ergar t en , del le rumene alexandra timp au e b arb ara benco va, Materiali na turali e ambienti l uminosi accol gono arredi che a sse cond ano l ’and ament o sinuoso dei moduli. nel la p agina a cc ant o in b asso , le due tipol ogie di modul o (connet t ore a tre snodi e s tanza circolare) possono e ssere combina te in infinite varianti permet tendo di realizzare s trut ture sempre diverse .
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La quinta edizione di instant house, concorso che seleziona progetti che propongono nuove modalità dell’abitare e della socialità urbana, richiedeva la progettazione di una scuola dell’infanzia. ecco i tre progetti vincitori che saranno esposti, in occasione di made expo 2013, alla fiera di rho dal 2 al 5 ottobre
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cla ssi aree comuni cla ssi
cucina e mens a
area inse gnanti cla ssi
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ingre sso e zona armadiet ti
ono delle vere e proprie “soglie abitabili”, edifici in cui i confini tra dentro e fuori e tra gli ambienti all’interno rimangono sfumati, evanescenti, labili, definiti soltanto dalla loro funzione e dal contrasto tra i singoli padiglioni e il verde circostante. Si tratta dei tre progetti vincitori della quinta edizione di Instant House, concorso promosso da FederlegnoArredo in collaborazione con DAStU (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani) e Politecnico di Milano nell’ambito di MADE expo 2013. Instant House @ School, tema di questa edizione del concorso, richiedeva la progettazione a Milano, in via Ugo Betti, di una scuola dell’infanzia per bambini dai 3 ai 6 anni capace di coniugare rigore economico e costruttivo e sostenibilità economica e sociale. Ad aggiudicarsi il primo premio sono state Alexandra Timpau e Barbara Bencova della Technical University of Cluj-Napoca (Romania) con “Small Explorers Kindergarten”: il progetto è articolato in un susseguirsi di moduli abitativi che
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S opra , open and linked kindergar ten , del vietnamit a T rinh Phuong Quan, ricord a la mano di un b ambino su una tavol ozza di col ori. la mano è l o s trument o us at o per e spl orare il mondo , rappre sent a la curiosit à e la crea tivit à. a sinis tra , i col ori di ognuno dei sei bl occhi sono ispira ti ai col ori del la cit tà, dei suo p alazzi e del le sue architet ture per f are del la s trut tura -scuola un ponte ideale tra i b ambini e il qu ar tiere .
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avvolgono il bambino e ne plasmano la formazione in un processo di esplorazione tra natura e architettura. Al secondo posto, Trinh Phuong Quan dell’HCMC University of Architecture di Ho Chi Minh City (Vietnam): “Open and Linked Kindergarten” è risolto nella metafora del fiore e dei petali, modulando gli spazi didattici tra volumi dalle forme organiche e aree aperte. Infine, terzo premio a Iva Markovic e Jovana Petrovic della Belgrad University (Serbia): “Instant School” ricerca un’interazione tra ambienti interni e aree verdi che possa portare i bambini a un contatto con la natura sempre più stretto e per loro
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affascinante. Ciò che accomuna i tre progetti è quindi la ricerca della modularità, della flessibilità, della frammentazione dello spazio. Le tre architetture si ispirano alla natura e alle forme organiche, nel tentativo di diventare un ponte tra i piccoli ospiti e il quartiere, in una interazione continua tra bambini, genitori, vicinato, processi educativi e paesaggio. Spazi continui in contatto con la natura, dentro la natura, ma allo stesso tempo protetti e riparati, pensati per estendere al di fuori le funzioni interne, ma anche per suggerirne di nuove.
nel proget t o Ins t ant S chool , del le serbe iva mark o vic e jo vana petro vic , il mo viment o dinamico del la s trut tura è o t tenut o tramite l ’al ternanza , in differenti f orme e al tezze , del l o sp azio . a centro p agina , nel l ’area -gioco z one dedic ate , cara t terizza te d a una f orma circolare , sono realizza te con ma teriali diversi e in l uoghi differenti per le a t tivit à l udiche dei b ambini.
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TecnosuPerFIcI vITTorIane foto di Jake Fitzjones testo di Alessandro Bini
progetto di Alison Brooks Architects
un ampliamento di impatto scultoreo per la conversione di una residenza londinese, utilizzando materiali innovativi e di alto contenuto tecnologico
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Qui a fianco , l ’ampliament o proget tat o d a Alison Brooks Archite ct s sul la t o pos teriore di una re sidenza priv ata a N ord di L ondra pre sent a una f accia ta ventila ta realizza ta con la te cno-superficie DuPont™ Corian® . Al piano terra , la z ona cucina/s ala d a pranz o open sp ace a cce ssi bile d al giardino . Al piano superiore , l ’ampliament o sospe so del l o sp azio comune con aper tura sul terrazz o sul quale poggia parzialmente il grande ufficio u bic at o a livel l o del giardino . Qui so t t o, la comple ssit à del la ge ometria di que st o edificio richiedev a un ma teriale di rive stiment o mol t o piat t o, dal le dimensioni s tabili e in grado di e ssere taglia t o in f orme pre cise . N el l ’al tra p agina , in basso , a de stra , i pannel li utilizza ti offrono una f accia ta impermea bile c ara t terizza ta d a f ascino e stetico e funzionalit à dura tura . A sinis tra , det taglio del la f accia ta ventila ta ad al te pre stazioni.
C
orreva l’anno 1860. L’impero, sotto la guida di Alexandrina Victoria del Regno Unito, si espandeva liquido come una medusa, fino a conquistare le Indie e oltre, là dove sorge il sole. A Londra – zona nord – un facoltoso esquire inaugurava la sua nuova residenza con un brindisi all’Imperatrice e alle sue “magnifiche sorti e progressive”. Dopo 153 anni di onorato servizio, l’austero villone esiste ancora, oggi dominato da una singolare struttura, completamente nuova. Ed è davvero singolare, perché, in modo tutto suo, nonostante la forma trapezoidale a otto lati e il materiale – un composito avanzato dalle prestazioni fantascientifiche, Corian di DuPont – l’ampliamento, poggia al fianco dell’antico muro con la stessa naturale forza protettiva di una garitta metallica a guardia di una fortezza. Progettata dallo studio Alison Brooks
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Architects, vincitore, nel 2008, dello Stirling Prize, la struttura è una proiezione angolare di forme dinamiche e piane, progettata per migliorare e aumentare lo spazio della proprietà: una cucinasala da pranzo open space accessibile dal giardino attraverso porte scorrevoli in vetro, e, al piano superiore, una ampliamento sospeso dello spazio comune con apertura sul terrazzo sul quale poggia parzialmente un grande studio ubicato a livello del giardino. L’ufficio ha inoltre una sua entrata propria dal patio sul davanti della casa. Divertente apprendere che gli architetti, nel loro lavoro, hanno fatto di tutto – riuscendo – per conservare la posizione di un albero di noce di 150 anni protetto dal Tree Preservation Order e di un collettore fognario vittoriano che correva attraverso il giardino del retro, ma a parte questo la fase progettuale, raccontano, è stata semplice da gestire.
La forma trapezoidale a otto lati dell’ampliamento laterale, si appoggia sul terreno grazie a muretti per evitare le radici dell’albero. Ogni piano dello schema è completamente vetrato o interamente solido e questo disegno genera un’architettura senza massa ne peso, quasi la superficie ripiegata di un origami. Per la realizzazione sono stati utilizzati in totale 260 metri quadri di DuPont™ Corian® nel colore Blackberry Icem, dapprima sagomato e poi tagliato sul posto in pannelli individuali, installati usando un sistema adesivo specificamente formulato per sistemi di fissaggio in alluminio, a creare la struttura impermeabile. I ritagli inutilizzati del materiale sono stati usati in seguito per attività di formazione, sponsorizzazioni o altri progetti creativi come la donazione di materiale per la realizzazione di una nuova insegna del Centro di Sclerosi Multipla.
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FIere
iL Bello DeLL’osPitaLità by RImInI FIera
Dal 2 al 5 febbraio 2014, riflettori puntati su ristorazione, ospitalità e intrattenimento: alla seconda edizione di Rhex Rimini Horeca Expo in mostra il meglio del comparto HotellerieRestaurant-Cafè
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al cune imma gini del la scors a edizione di R hex, fiera che ha f at t o re gis trare 53 mila visit at ori profe ssionali, 7 mila busine ss meeting con buyers pro venienti d a tut t o il mondo e 357 giornalis ti a ccredit ati.
I
nuovi trend della ristorazione, dell’ospitalità e dell’intrattenimento saranno in mostra alla seconda edizione di Rhex - Rimini Horeca Expo (dal 2 al 5 febbraio 2014) dedicata al comparto Hotellerie-Restaurant-Cafè (HoReCa), nato lo scorso anno dalle esperienze rafforzate e unite di Sia Guest e Sapore. Otto le anime della manifestazione: Seafood & Processing MSE (unica fiera italiana incentrata sul prodotto ittico), Selezione Birra & Beverage, Food & Frigus (che segna il ritorno del settore del freddo e del surgelato), Specialità Regionali vino & olio extra vergine di oliva, Contract & Design, Cooking & MiseEnPlace, Hotellerie & Wellness, Tecnologie & Servizi. Si tratta di sezioni che si compenetreranno e spazieranno dal mondo della ristorazione a quello dell’ospitalità, passando attraverso le ultime tendenze del design e del contract, unendo prodotti, iniziative culturali, show cooking, concorsi, mostre, degustazioni, dibattiti, convegni, tavole rotonde, business meeting internazionali. Sono attesi grandi nomi del design e dell’architettura internazionale, chef stellati, ospiti d’eccezione per esaltare l’arte del gusto e del made in Italy. L’edizione 2014 di Rhex - Rimini Horeca Expo avrà un carattere ancora più internazionale esaltando l’attrattiva del made in Italy: è prevista infatti la presenza di numerosi buyers stranieri che metteranno in mostra il meglio dei comparti del “fuori casa”, proponendo vere e proprie eccellenze.
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pezz o s t orico del la col lezione zano t ta, l ’at tacc apanni sciangai, de sign De Pas , D’Urbino , L omazzi, è un gioco di f orme nel l o sp azio . richi udibile , è disponibile in f aggio na t urale o vernicia t o nero opp ure in ro vere na t urale , tint o wengé , grigio o bianco . A hist oric pie ce from the Z ano t ta col le ction, the S ci ang ai co at r ack designed b y De Pas, D’Urbino , L om azzi is a g ame of f orms in sp ace . It c an be cl osed and comes in n at ur al bee ch, bl ack p ainted bee ch or n at ur al , wenge -st ained , gr ay or white o ak .
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ArreDo Elevato contenuto tecnologico e di design, cura per i dettagli, funzionalitĂ e praticitĂ , comfort estremo, tradizione artigianale ed eccellenza industriale caratterizzano il successo dei prodotti made in Italy High-tech and design content, attention to detail, functional quality and practicality, extreme comfort, the crafts tradition and industrial excellence lie behind the success of products Made in Italy
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La qualità del design by AsTer cucIne
Radici nella tradizione del made in Italy e sguardo proiettato sul mondo hanno portato l’azienda marchigiana a fornire i propri prodotti per progetti di contract prestigiosi. Tra i più recenti The Printing House e Mercedes House a New York
S opra , Mercede s H ouse , C lint on Park - N ew york , uno de gli inter in vis ta realizza ti nel la metropoli americ
venti re sidenziali più ana ne gli ul timi anni.
a de stra , il pre gev ole inter vent o di riconversione del la più grande s tamperia di new ha f at t o di the Printing H ouse un comple sso re sidenziale e scl usiv o nel cuore di manha
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York t tan.
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pirito imprenditoriale dinamico e antico “saper fare” animano da oltre 30 anni la storia di Aster che esporta in tutto il mondo il design made in Italy delle cucine e non solo. Orientamento all’export, flessibilità produttiva e servizio al cliente hanno reso l’azienda marchigiana protagonista anche nel panorama contract. In sinergia con F.lli Del Prete, azienda madre fondata nel 1966 e attiva all’interno del Gruppo, Aster ha sviluppato infatti una business unit dedicata al contract, fornendo progetti completi dalla cucina alla camera da letto, dal soggiorno all’ufficio, dalle armadiature alle boiserie. Un general contractor di nuova concezione che accompagna il cliente lungo tutto il processo: analisi dei disegni e delle caratteristiche del progetto, budgeting, realizzazione di prototipi, produzione, supporto logistico, assistenza tecnico produttiva durante e dopo l’installazione. Sul fronte del prodotto, design e qualità sono i due valori irrinunciabili: l’aggiornamento costante sui trend e gli elevati standard qualitativi di materiali, finiture e soluzioni tecniche sono frutto del controllo costante e accurato della filiera produttiva completamente interna in grado di coniugare efficienza industriale e approccio sartoriale tipico delle maestranze artigianali. I risultati di questa filosofia sono visibili nelle realizzazioni firmate dal brand in tutto il mondo. Tra le più recenti si segnalano per eleganza e prestigio quelle di The Printing House e Mercedes House, entrambe a Manhattan (NYC) negli Stati Uniti.
in al t o, una libreria proget tata e realizza ta su misura per un edificio al 210 di Central Park South a new york . al centro , L a cucina domina arred a un comple sso re sidenziale nel qu ar tiere di C irclevil le a N ew york . in b asso , le ampie vetra te aper te sul l o skyline del la grande mela di un’ abit azione in main s treet 1 arred ata con la cucina contempora di a ster cucine .
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modulare lo spazio by CLeI arredo
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Moltiplicare il valore dello spazio è la filosofia di clei, che realizza programmi modulari e versatili e sistemi trasformabili per arredamento domestico, case vacanza e residence business
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o spazio non basta mai! Soprattutto oggi che le abitazioni sono diventate sempre più piccole: una recente indagine di Immobiliare.it spiega come negli ultimi 20 anni le case degli italiani si siano ridotte in media di una stanza, con una perdita fino a 20 mq di superficie soprattutto per gli appartamenti di città, dove si punta a ridurre lo spazio superfluo come lo studio o il secondo bagno, mentre la cucina viene sempre più spesso inglobata in altri ambienti. Lo spazio quindi deve essere ben organizzato ed equilibrato. La richiesta di programmi modulari e versatili per l’arredamento domestico, oltre che per case vacanza e residence business, è destinata ad aumentare. Clei, da 50 anni, moltiplica il valore dello spazio e consente di avere una stanza in più negli ambienti Living e Young. Anche gli operatori contract scelgono Clei per progettare gli spazi in maniera modulare e ottimale. Due gli esempi recenti: la Green Kinder House a Made Expo 2012 con tre posti letto, divano e mobile Tv in 31 mq e un appartamento campione in un grattacielo romano. Per arredare il monolocale di Eurosky Tower, il primo grattacielo ecosostenibile residenziale di Roma Eur (28 piani per 120 metri di altezza), l’azienda di Carugo è stata scelta per la varietà di sistemi trasformabili e polifunzionali offerta. Due i prodotti utilizzati: Swing e Home Office Integrato. Il primo è un sistema che integra il divano con un letto a scomparsa: pochi semplici movimenti e la zona giorno si trasforma in zona notte. Il secondo è una colonna armadio attrezzata da postazione lavoro per pc: le ante inferiori contengono uno spazio dedicato all’alloggio della tower, l’anta centrale con apertura a ribalta diventa piano scrittoio. La parete è completata da due cassetti bassi con funzione anche di piano d’appoggio e da alcune mensole.
Sopra , due scorci del la green Kinder Hou se, piccola c asa su due piani a impat t o zero , disegna ta d a Massimiliano mand arini e pre sent ata durante l ’edizione 2012 di made expo . di Clei i sistemi d ’arredo mul tifunzionali. N el la green kinder hou se, la zona giorno è arred ata con swing, div ano con peni sola scorrev ole in tre po sizioni c he na sconde un contenit ore sot t o la sedut a e si tra sf orma in let t o matrimoniale sempre pront o. nel la p agina a cc ant o in al t o, il monol oc ale tipo del la euro sky t ower di roma eur arred at o con swing, qui nel la ver sione con il let t o matrimoniale chiuso c he divent a parete con men sola al le spal le del div ano . nel la p agina a cc ant o in b asso, un al tro ambiente del la euro sky t ower con Home Office inte gra t o (nel la f ot o, a de stra vicino al la tend a in ver sione chiusa). la col onna armadio è a t trezza ta come po stazione la voro per pc .
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come tu mi vuoi... by GaBer
ArreDo le sedie dell’azienda veneta gaber sono versatili e trasformiste per adattarsi a qualunque esigenza d’arredo. senza mai rinunciare al design e al comfort
Sl ot signific a fe ssura e aper tura . proprio d al taglio sul l o schienale , ergonomico e funzionale , la sedia sl ot, proget tata d a FAVARETTO &PARTNER S, prende il suo nome . Impilabile , ver satile , mane gge vole ed ele gante , è ad at ta a mol teplici l uoghi con e sigenze e c ara t teri stiche mol t o di ver se, dal contra ct al l ’ufficio a gli ambienti dome stici. la sedia è compo sta d a una mono scocc a in polipropilene , disponibile in numero se col orazioni, con in ser t o in polic arbona t o tra sparente . L a strut tura di so ste gno in met al l o croma t o o vernicia t o è propo sta in di ver se varianti: 4 gambe con o senza bra cciol o, slit ta con o senza bra cciol o, base gire vole con e senza ruo te oppure su b arra .
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ha vint o il red Dot Design 2013 la sedia p anama , DESIGN ste fano s andonà (a de stra) , che rile gge con re spiro contemporane o la cla ssic a sedia di p aglia . il gioco crea tiv o è s tat o q uel l o di sos tit uire i materiali tradizionali con q uel li inno vativi, come la pla stic a, senza rin unciare al cal ore del le gno per dise gnarne la s tr ut t ura . grazie al le mol teplici versioni, Panama è p ar ticolarmente ad at ta agli ambienti contra ct, sia indoor e o utdoor (in q uest o caso con gambe in te cnopolimero ). le ggera e s uper con for tev ole , è disponibile in bianco , nero , verde opp ure rosso .
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Una monoscocc a in polipropilene che si pre sta a e ssere rive stit a interamente: è la sedia more dise gna ta d a Favaret t o& Par tners (a sinis tra) . G razie al la semplice applic azione di un rive stiment o trap unt at o (sopra il det taglio ) more pass a d al giardino al l ’interno con e strema vers atilit à, che mos tra anche nel la gamma del le s ue versioni. può a vere , in fat ti, gambe in met al l o o in le gno , base girev ole con q uat tro o cinq ue razze ma anche ro tel le . More è s tata seleziona ta per il premio yo ung&de sign al s al one del mobile 2013 e per l ’Interior Inno vation Aw ard 2013 a C ol onia – G ermania .
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istoranti, scuole, mense. E, ancora, uffici, aeroporti e caffè. Sono davvero molti i luoghi dove i prodotti di Gaber – azienda trevisana pluripremiata con numerosi riconoscimenti internazionali dedicati al design – hanno trovato la loro collocazione con estrema facilità. L’obiettivo è quello di creare contesto e atmosfera ideali per qualunque situazione, sia di lavoro o di studio, sia ludica o di convivialità. Anni di esperienza nel settore della progettazione di manufatti plastici, hanno infatti consentito a Gaber di inserirsi con successo in un mercato internazionale assai competitivo, proponendo prodotti che si distinguono per design e qualità formale. Il catalogo offre un’ampia offerta di modelli: dalle sedie agli sgabelli (entrambi anche nelle versioni imbottite e impilabili), dai tavoli da pranzo ai tavolini di servizio, consolle comprese. Tutte le creazioni di Gaber scaturiscono dalla passione e da scelte stilistiche che fanno della flessibilità – caratteristica irrinunciabile quando si opera in ambito contract – un obiettivo prioritario. Un risultato possibile grazie anche al fatto che i prodotti sono seguiti sin dalla “nascita”: dalla progettazione alla produzione del pezzo singolo, sino al suo assemblaggio. Questo iter garantisce la possibilità di ottenere un prodotto estremamente curato, dove resistenza e comfort si sposano con le esigenze estetiche e funzionali. Alla grande capacità creativa che contraddistingue il team di lavoro dell’azienda veneta si affianca un elevato know-how delle tecnologie produttive più nuove (produzioni di stampi e stampaggio delle materie plastiche), frutto di una continua attività di ricerca sul campo, che non trascura la lavorazione di legno, metallo e materiali per imbottiti. Molte le novità presentate in occasione del Salone del Mobile 2013: in queste pagine le collezioni di sedie.
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sedersI è un’arte by KaStel Per aspettare, fare conversazione, discutere in riunione o semplicemente per rilassarsi, c’è chi progetta e produce sedute per ogni tipo di esigenza per far sentire tutti a proprio agio
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come Kastel, come l’iniziale del nome di tutti i prodotti dell’azienda di San Vendemiano (Tv). Un segno distintivo che è sinonimo di unicità e originalità nel settore dell’arredo, con produzioni diversificate di sedute per ufficio, collettività, casa e attesa. Comfort che si fa design in un’analisi attenta e a 360 gradi di ogni elemento che rende unica una seduta: ergonomia, rapporto spazio e forma, selezione dei materiali, scelta dei colori. Kastel studia le caratteristiche sociali ed economiche del mercato delle sedute (necessità, esigenze, tendenze) e individua il tipo di prodotto ideale che risponde a queste richieste per mettere a disposizione del cliente quanto di meglio possa soddisfarne le esigenze in termini di comfort, affidabilità e design. Tante le referenze nel settore del contract: Abu Dhabi Commercial Bank negli Emirati Arabi, BNP Paribas in Francia, Hotel Four Seasons di Montalcino (Si), Hotel Hilton di Milano, sedi de L’Oreal a Hong Kong, in Grecia e
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KOCCOLA È DISPONIBILE NELLA VERSIONE SCHIENALE BASSO, KOCCOLA PLUS CON SCHIENALE ALTO. NELLE VERSIONI MONO E BICOLORE, CON PIEDINI OPPURE RUOTE. NELLA PAGINA ACCANTO, KUADRA TOP È UNA POLTRONA FORMATA DA MODULI INTERCAMBIABILI, COMPONIBILI E AGGANCIABILI.
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126 / product design so t t o, IL PROGRAMMA KALEIDO, design arch it et t o f ranco driusso , È FORMATO DA VARI MODULI CH E CONS ENTONO SO LUZION I AN GOLARI O LIN EARI, N ELLE VERSION I DI RIVEST IMENTO MONO E BICO LORE. N ELLA PAGIN A ACC ANTO, KALEA OFF RE DIFF ERENT I SO LUZION I DI F IN ITU RE E T ELAIO, CON SCOCC A IN POLIPROPILEN E MONOCO LORE E BICO LORE, VERSION E CON SEDILE IMBOTT ITO O SCH IEN ALE E SEDILE INT ERAMENT E IMBOTT ITA.
a Montreal in Canada, Presidenza del Consiglio Associati Architects che cura la direzione artistica dell’azienda veneta), programma dei Ministri a Roma, sede della Rolls Royce in componibile per spazi attesa, conversazione e Gran Bretagna soltanto per citarne alcune. incontri, formata da diversi moduli, per soluzioni In queste pagine sono presentate alcune collezioni: Kuadra Top, poltrona per zone attesa, angolari o lineari nei rivestimenti mono e conversazione e incontro, formata da un modulo bicolore; infine Kalea, sedia in polipropilene impilabile multiuso mono e bicolore, con sedile intercambiabile, componibile e agganciabile; Koccola, poltrona per zona attesa, conversazione imbottito o interamente imbottita. Kastel è un’azienda certificata ISO 9001. I e riunione, disponibile nelle versioni mono e modelli sono certificati secondo le normative bicolore, con piedini o ruote; Koccola Plus, poltrona mono e bicolore con schienale alto per europee EN 1335 DL 81-2008 e EN 13761. zone attesa, relax e conversazione; Kaleido (frutto della collaborazione tra Kastel e Driusso
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Un sistema imbottito dalle volumetrie discrete cui abbinare complementi dal segno piÚ forte: anche nel contract l’azienda comasca progetta e realizza arredi che si adattano e definiscono, al tempo stesso, lo spazio
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armonia formale by LIvInG Divani
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rmonia nelle proporzioni e lusso understated sono il segno distintivo degli imbottiti Living Divani. La collaborazione con Piero Lissoni, art director e designer, ha contribuito negli anni a definire stilisticamente discrezione e neutralità formale, leggerezza e dinamicità di ogni pezzo. Sedie, poltroncine, letti, tavoli e tavolini, librerie, tappeti e una collezione outdoor costituiscono l’offerta living a 360 gradi dell’azienda comasca, firmata, oltre che da Piero Lissoni, da Arik Levy, Francesco Rota, Claesson Koivisto Rune, Harry&Camila, Junya Ishigami per citare soltanto alcuni dei designer coinvolti. Una proposta pensata anche per il contract, dove qualità, performance tecniche e customizzazione hanno fatto di Living Divani un’azienda presente a livello mondiale in tutti i settori: uffici, banche, aeroporti, hotel, spazi di attesa, musei, ristoranti e showroom. Molteplici le possibilità di forniture: imbottiti in serie di grande vesatilità e adattabilità con ampia scelta di combinazioni e rivestimenti; personalizzazione di prodotti a catalogo; sviluppo di soluzioni su misura in termini di ricerca formale e materica. Nel 2012, come riconoscimento del percorso di eccellenza, Living Divani ha fatto il suo ingresso in Altagamma, fondazione che riunisce le imprese
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italiane di reputazione internazionale che operano nella fascia più alta di mercato, facendo conoscere la cultura e lo stile italiano sia nella gestione d’impresa sia nel prodotto, distinguendosi per innovazione, qualità, servizio, design e prestigio.
Dise gna ta da Piero lissoni, bo x è una col lezione f orma ta da pol trona (so pra , nel bar del l ’ho tel paxt on di parigi, e a destra) e divani, fissi e com ponibili. o derabile L a versione in te ssut o è interamente sf e dis ponibile anche con b alza . nel la pagina a cc ant o, dal l ’al t o, se dute del la col lezione extra soft , design piero lissoni, nel s al one del Casinò di s aint vincent; bubble rock , sem pre design piero lissoni, con rive stiment o in pel le o te ssut o (in que st o c aso interamente sf o derabile); in una suite del l ’ho tel bora di R adolf szel l (GERMANIA ), pol troncine del la col lezione kiru , design gio pat o & coombe s , rive stite sol o in te ssut o, sf o derabile tramite vel cro a s tra ppo.
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cucine & PROGETTI by MoDuLnova
Ipsus07 è il nuovo edificio residenziale nel quartiere Clapham South di Londra cui l’azienda friulana ha fornito il programma cucina Light per arredare le 41 unità abitative
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Nel la p agi na acc ant o, in al t o, u na vis ta del giardi no di ispos 07: intimo e ra ccol t o è u n’oasi di sile nzio e relax pos t o tra le due ali del l ’edificio . In basso , u na vis ta del la f accia ta nosciut a co n la s trut tura circolare co come “the drum” , ingre sso che co nduce a u na serie di prof o ndi tu nnel complet ati dura nte la se co nda guerra mo ndiale .
grazie al l ’estrema modularit à, light permet te di orga nizzare l o sp azio cuci na in maniera fu nzio nale , sce glie ndo tra u n’ampia gamma di fi niture . sopra , u na versio ne li neare i n cui la l uce ntezza del bia nco vie ne e s al tata d al la boiserie e d al le me nsole i n ro vere c arbo ne. a de stra , una sol uzio ne del programma light a isola co n un prol ungame nt o che permet te a ci nque perso ne di pra nzare comod ame nte: estrema compo nibilit à e differe nti fi niture u nite a fu nzio nalit à e orga nizzazio ne del l o sp azio .
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nnovative nei materiali e nel sistema produttivo, dal design creativo ed essenziale, le cucine Modulnova sono progettate e realizzate con la massima cura per dettagli, rifiniture, accessori e montaggio. Lo stile dell’azienda friulana, raffinato ed essenziale, concilia sobrietà delle forme e razionalità nell’organizzazione degli spazi per soddisfare le esigenze di funzionalità e praticità dell’abitare quotidiano. Una gamma di prodotti completa, contraddistinta dalla ricerca dell’eccellenza nell’uso dei materiali e dalla flessibilità totale nella personalizzazione di ogni spazio abitativo. Una filosofia che ha portato recentemente
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alla fornitura di 41 cucine della linea Light, programma che unisce le caratteristiche di estrema componibilità e diversità delle finiture alla funzionalità e all’organizzazione dello spazio, per un edificio residenziale nel quartiere di Clapham nella zona sud ovest di Londra. Per Ipsus07, questo il nome dell’iconico edificio londinese, Modulnova (in collaborazione con DSL, rivenditore esclusivo per la capitale britannica) ha fornito il modello Light in differenti layout per adattarsi alle esigenze progettuali delle singole unità abitative. Top dal sottilissimo spessore, profili in metallo che rifiniscono la parte superiore dell’anta, nuova
lavorazione a folding per fianchi e schienali, utilizzo di nuovi materiali polimerici con effetto matt, in una vasta gamma di colori. Inoltre, un sistema di penisole a sbalzo che permette di creare ampie superfici che sembrano sospese. Per i piani di lavoro, Modulnova si è avvalsa della collaborazione di Stone Italiana, mentre gli elettrodomestici sono tutti Siemens,
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FunzionaLitÀ e DesIgn by PeDraLI Pedrali, che nel 2013 festeggia il 50° anniversario della fondazione, progetta e realizza soluzioni d’arredo sposando una filosofia che unisce tradizione e innovazione, eccellenza ingegneristica e genio creativo
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In al t o, Per l ’aut ogr il l vil l ore si est a L aina te , pedral i ha f orn it o arred i per le aree r ist oro e i r ist orant i: nel la f ot o, le pol tronc ine gl iss l ounge , de sign cla ud io dondol i e marco pocc i. qu i so pra , la sed ia f r ida, dis eg n ata da O do f iora vant i, in e ssenza d i ro vere .
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a qualità richiesta a un arredo per il contract contemporaneo è di essere durevole e di design, cioè di saper fondere ricerca tecnologica e innovazione creativa. E il risultato finale non va mai dato per scontato. Il modello produttivo di Pedrali si basa sull’idea di poter realizzare tutti i pezzi della collezione internamente. Sedie, sgabelli, tavoli, lampade e complementi realizzati in materie plastiche, metallo e legno vengono infatti prodotti negli stabilimenti dell’azienda a Bergamo e Udine. Una filosofia aziendale che ha permesso a Pedrali di ottenere la fornitura per due importanti progetti: l’Autogrill Villoresi Est a Lainate, sull’autostrada Milano Laghi, e il Museo della storia degli ebrei di Polonia a Varsavia. Per il primo progetto, curato dall’architetto Giulio Ceppi dello Studio Total Tool in partnership con Starching e Geoenergia, Pedrali ha fornito le sedie Frida, Young, Gliss Lounge e i tavoli Inox e Dream.
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a sinis tra , uno de gli ambienti del muse o del la s t oria de gli ebrei di pol onia a vars avia arred at o con la sedia Enjo y, de sign cla udio dondoli e marco pocci: una sedut a pieghev ole in polipropilene che , una vol ta chius a, occup a uno sp azio di soli 95 mm.
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l Museo della storia degli ebrei di Polonia, a circa un chilometro dal centro della capitale, nasce su progetto dello Studio Lahdelma & Mahlamäki, in collaborazione con Kurylowicz & Associates e Grupa Plus per il design d’interni. Inaugurato nell’aprile di quest’anno, presenta spazi ispirati ai libri dell’Antico Testamento, mentre le forme della hall richiamano i fenomeni della natura. La hall principale è uno degli ambienti più importanti nell’architettura dell’edificio: uno spazio puro e silenzioso che presenta il museo ai visitatori. Pedrali ha fornito per arredarne gli ambienti la sedia pieghevole Enjoy e la sedia girevole Gliss.
sopra , la sedia girev ole gliss (scocc a in polic arbona t o tra sparente , base in a cciaio ino x l ucid at o, col onna in a cciaio croma t o) sempre per il muse o pola cco di cui è visibile , a sinis tra , la f accia ta.
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la celebre azienda di cucine estende la sua offerta a tutta la casa, dal living al bagno, offrendo soluzioni modulari, compositive, ma soprattutto complete, perfette per il contract
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by ScavoLInI
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nel la p agina a cc ant o, DALL ’ALTO, cucina e z ona living realizza ti con il sis tema liberamente . sopra , ampia e d ele gante composizione a s vil uppo continuo che si apre sul la z ona living. le ante del le b asi sono Impial la ccia te in R overe versus col or Tab acco e la col onna elet tro dome stici e dispens a è la cc ata l uci da Bianco Pre stige . soggiorno col le ga t o al re st o del la cucina conno tat o da piano e pensili con finitura Bl u b al tico l uci do e da b asi in G hia ccio l uci do.
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ome per la cucina, settore in cui è il riferimento da più di 50 anni, anche per gli ambienti living e bagno Scavolini garantisce affidabilità e competenza progettuale, made in Italy, funzionalità, sicurezza, ergonomia, materiali di altissima qualità e design all’avanguardia. Grazie all’ampia scelta di stili, colori, finiture e configurazioni si possono realizzare molteplici soluzioni progettuali – per la cucina, per la zona giorno e per l’ambiente bagno con il marchio Scavolini Bathrooms – a seconda delle diverse esigenze del cliente. La proposta di soluzioni modulari completi consente a Scavolini di investire nel settore contract, sia in Italia che all’estero, in modo sempre più competitivo. Nell’ambito del settore residenziale, il committente richiede soluzioni “chiavi in mano”, già fornite quindi di tutti gli arredi, disponibili in numerose misure e finiture, con meno fornitori e referenti possibili, ottimizzando così tempi e risorse. Il contract richiede quindi soluzioni ah hoc e programmi di
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in que sta pagina , dal l ’al t o, composizione a penisola realizza ta con il sis tema cucina moo d, design S il vano Bars acchi, con s trut tura in R overe Moro e ante dei pensili e del mobile sospe so in Bl u Ala ska la cc at o e di basi e col onne in decora tiv o L arice Z olfino . composiz Ione living in finitura l uci da col or Avorio . realizza ta con elementi componibili del sis tema liberamente
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arredo estremamente personalizzabili. Di conseguenza serve un servizio avanzato nelle fasi di progettazione, montaggio ma anche post vendita. Richieste che Scavolini può assecondare. L’azienda oggi garantisce ampie forniture per lussuosi complessi residenziali di tutto il mondo arredati con cucine, bagni e ambienti living Scavolini. Riuscire in un settore così complesso non è facile, persino per una marca molto conosciuta: servono grandi risorse, uno straordinario impegno e soprattutto, la certezza di infondere la più totale fiducia. La qualità della produzione, la notorietà del marchio e l’efficiente organizzazione consentono quindi a Scavolini di operare anche nel settore del contract. Una realtà nel mondo in costante sviluppo, che pone l’azienda ai primi posti per capacità e attività di esportazione.
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ambienti b agno completi di sc avolini b athrooms . nel la p agina a cc ant o, dal l ’al t o, quel l o realizza t o con mobile del la col lezione Aquo propos t o nel la finitura la cc ata op aca col or V isone . L avabi in appoggio in mineralmarmo e Vasc a Tai in C ris talplant . ambiente b agno complet o di bo x doccia e s anit ari, realizza t o con elementi del la col lezione H abi cara t terizza ta d a un la vabo free standing in mineralmarmo O ne , abbina t o a gli elementi a giorno in a cciaio ino x tra t tat o effet t o pel tro , con ripiani la cc ati op achi e t op in Marmo Bianco .
a la t o, ambiente b agno complet o realizza t o con mobili del la col lezione R ivo. Basi in de cora tiv o L arice Z olfino con la vabo Stead y a seminc asso inte gra t o in C ris talplant . so t t o, bagno con elementi del la col lezione L agu , nel la finitura la cc at o l ucido col or G rigio T it anio , con ant a c ara t terizza ta d a gola ver tic ale . L avabo in appoggio in mineralmarmo su b ase sospe s a. tut te le col lezioni b agno di sc avolini sono proget tate d a Studio Castiglia Associa ti.
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Il corpo umano è al centro delle creazioni dell’azienda scandinava che realizza sedie e poltrone di alta qualità E dal design contemporaneo. si adattano a qualsiasi ambiente, sia domestico che contract
Sedute benefIche by VarIér
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la sedia dining Invite , de sign Ola v Eldø y, si c onn ota per il sedile cur vat o, l o schienale erg on omic o e il sis tema b asculante inte gra t o che a cc ompagna nei m ovimenti, inc ora ggiand o c osì una sedut a d ol cemente a t tiv a. è una sedia vers atile , disp onibile in pel le o te ssut o, che si ad at ta ad ogni ambiente: dal la s ala d a pranz o, al l o spazi o di la vor o o AL ris t orante . L a s trut tura è disp onibile in varianti a cciai o cr omat o o s atina t o e quercia .
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Ant . Igendel ips am nulp a al itat iur, off ic iis mol ore , eum idus e os t dol ore st, cum al ita s imusc ia vol upt ae. Adi diore , officid elic tus pro v itas dol orupt a vol orum qu id eum qu am non con con pl ab inc tum al itatet as id ul l aut l ab idel ign imil itatur, ut unt i repro bl aud ae od ionsed ita ips a acc aere ss it il icatur, vol ore ct ore s mint . Exerfer ch il l and and i qu iate se cone
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ata nel 2006, Variér, azienda norvegese che produce sedute ergonomiche, per casa e ufficio, e poltrone relax, è stata fondata da alcune persone che precedentemente lavoravano all’interno di un grande Gruppo scandinavo e che hanno acquisito sia i diritti di alcuni prodotti in cui credevano fermamente che quelli del personale addetto all’intera catena produttiva. Da allora la gamma è stata ampliata e oggi si compone di 30 differenti modelli di sedute distributi in 40 Paesi del mondo. La sede centrale e la produzione si trovano a Haahjem, nei pressi della Costa dei fiordi, nel nord ovest della Norvegia. L’azienda ha inoltre uno showroom a Oslo e filiali in Germania, Italia e Stati Uniti. Variér propone sedute di alta qualità, dal design contemporaneo tipicamente scandinavo e che si connotano per ergonomia, funzionalità e sostenibilità. Offrono infatti un’esperienza di seduta unica, sia per il relax che per il lavoro. Una seduta Variér infatti permette di muoversi anche
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da seduto, garantendo un corretto supporto della schiena e del corpo in generale. L’azienda ha coniugato estetica ricercata, materiali naturali e duraturi e processi produttivi ecocompatibili, garantendo prodotti che generano benessere. Le sedie Variér sono infatti una soluzione ottimale per chi desidera una posizione di seduta naturale ed attiva, grazie alla progettazione basata su una profonda conoscenza del corpo umano e delle sue esigenze. I prodotti Variér – sedie da tavolo, da scrivania o operative e poltrone reclinabili – rispondono a qualsiasi tipo di esigenza, sia in ambienti privati che contract.
La nuo va pol tron a RECL INER KO KON , proget tata da THOM AS PEDERSEN , dal le l inee sempl ic i e pul ite t ipiche del de s ign sc and in avo, accogl ie il corpo ‘come un n ido’ e sodd isf a il bisogno d i conf or t e bene ssere . G r az ie a un me cc an ismo n ascos t o, può e ssere re cl in ata f ino a tro vare l a pos iz ione di perfet t o rel ax. Il piccol o cusc ino del pogg iate sta aument a l a comod ità del l a pos iz ione . Ko kon inol tre ruo ta a 360 gr adi e se gue dol cemente il corpo in ogn i suo mo v iment o. I br acc iol i e l ’imbo t t itur a sos tengono il corpo e l a sch ien a es at tamente do ve ser ve , s ia in pos iz ione sedut a che sdr aiata. gr az ie al de s ign cl ass ico , al l a f orm a comp at ta e al l a f ac il ità d i ut il izz o, può e ssere us ata in c as a come in sp az i pubbl ic i.
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un servIzIo affIDabIle by ZamBo GrOuP
OuTooR di prestigio partnership consolidate, tecnologie avanzate e prodotti di qualità, sono le garanzie che zambo group, realtà del settore arredo by Emu Il contract è un settore e refrigerazione , offre strategico per l’azienda per la realizzazione chedi ha dato vita a progetti commerciali, connubi alberghieri e industriali di respiro internazionale
ArreDo
in que sta pagina , dal l ’al t o, la cor te del la Ma sseria B agnara re sor t &s PA,in pro vincia di tarant o, al le stit a con tavolini qu adra ti in met al l o round , de sign C hris t ophe Pil let , e pol troncine iv y, conno tate da sedut a e schienale in maglia met al lic a di la miera s tira ta. nel la p agina a cc ant o, let tini d al de sign lineare hol l y nel la piscina del l ’H otel Cas aDelMar in C orsic a. Dotat o di s trut tura in al l u minio e ruo te a sco mpars a, hol l y, idea t o d a paola na vone , è so vrapponi bile . il tel o è realizza t o in Emu-T ex, materiale re sis tente a gli a genti a t mosferici e idrorepel lente .
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sopra e N ELLA PAGIna ACCANTO, IL FOO D STORE P & V DI PALER MO. ZAMBO GRO UP S I è O CCUPATO DELLA Pro gettazio ne, DELLA gestio ne DEL cantiere E DELLA for nitura arre di ed impianti tecno lo gici. nelle immagini in basso , lo s tore e bistrò EAT’S a CO NEGLIANO (TV) per il quale zambo gro up ha gestito il cantiere e for nito gli arre di.
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ambo Group opera dal 1986 nei settori dell’arredamento e della refrigerazione commerciali, alberghieri e industriale. Decennali ed esclusivi rapporti con aziende fornitrici di riferimento nel proprio settore, garantiscono qualità, design e tecnologia di massimo livello. Zambo Group è in grado di offrire un servizio affidabile e un prodotto di qualità. Grazie ad oculati investimenti, al continuo sforzo nella ricerca e sviluppo di prodotti e servizi sempre più attenti alle esigenze del committente e al livello qualitativo delle risorse umane, delle attrezzature e dei prodotti utilizzati, sono stati raggiunti risultati
di significativa rilevanza. La politica aziendale è costantemente orientata al miglioramento attraverso il controllo dei processi aziendali, la gestione delle situazioni non conformi, il perseguimento della prevenzione, la crescita del personale aziendale, il rispetto delle norme che regolamentano il settore, nonché una rigorosa strategia di approccio al fornitore, in grado di garantire rapporti stabili e continuativi. Rivolgendo una particolare attenzione alla sicurezza sul luogo di lavoro, al rispetto dell’ambiente, all’innovazione, alla formazione del proprio organico e alla ricerca di nuove soluzioni sia tecniche che estetiche, Zambo Group è riuscita a realizzare una realtà operativamente flessibile. L’efficienza dei controlli qualitativi nei punti chiave delle varie fasi di lavorazione e la conseguente affidabilità del prodotto finito consentono di garantire la soddisfazione del cliente. Il desiderio e la ricerca di un continuo miglioramento hanno portato Zambo Group a raggiungere importanti obiettivi, quali la certificazione UNI EN ISO 9001:2000 nel 2002, l’informatizzazione e ristrutturazione interna e il potenziamento del proprio organico.
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il palazz o situ at o nel l ’U pper East S ide di Manha t tan, new york è s tat o proget tat o d al l o s tudio di architet tura C etra/ R udd y che ha al le stit o i 39 appar tamenti di l usso con ele ganti cucine S ieMatic Bea ux Ar t s.02, de sign mick de giulio . la S ol uzione a isola L acc ata op aca col ore bianco l ot o è do tata di un’ Impor tante z ona co t tura in a cciaio nichela t o con ante profila te .
ArreDocucIna
International project by SIeMaTIc La grande esperienza nella produzione di cucine nel segmento Premium e il successo del marchio in oltre 60 paesi del mondo, ha portato SieMatic a sviluppare sempre più il settore contract
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88 appar tamenti di pre sti gio del la R ezidence Ka v Ĉí Hor y di pra ga sono do tati di cucine SieMatic S ho wfla t c he si conno tano per l ’assenza di mani glie . sot t o, una Sol uzione a isola L acc ata l ucid a col or gri gio tar tuf o, con bancone in le gno di tea k e Piano di la voro St one Design in arde sia bor go gna opaca. la Z ona la vaggio è do tata di ante scorrev oli con men sole il l u mina te retro stanti.
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razie alla sua ampia gamma di prodotti e programmi esclusivi, soluzioni progettuali individuali, oltre a grande competenza e affidabilità, SieMatic vanta ad oggi centinaia di realizzazioni contract da Monaco a Mosca, da Dallas a Dubai, da cucine basiche a lussuose, da investimenti di 0,5 a 500 milioni di euro. Il valore del brand e il suo vasto network composto da filiali, importatori e rivenditori presenti a livello internazionale sono infatti particolarmente apprezzati dai suoi partner contract. SieMatic dispone di una divisione apposita chiamata “Kitchen Project Management” il cui team è in grado di offrire un servizio completo, altamente professionale. Il sistema comprende numerosi servizi, tra cui progettazione eseguita da designer competenti, presentazione del progetto con rendering sofisticati, logistica e coordinamento sul posto, montaggio puntuale eseguito da esperti montatori e servizio post-vendita. Tutto ciò è reso possibile dall’organizzazione di SieMatic presente ovunque. Mentre tutte le cucine SieMatic vengono prodotte esclusivamente nello stabilimento di Löhne, in Germania. La chiave del successo dell’azienda nel contract business è dato anche dalla differenziazione della sua proposta e dal valore aggiunto delle sue cucine. SieMatic garantisce sempre altissima qualità dei materiali, lavorazione accurata e stretti controlli durante e dopo il processo produttivo. Dalla fondazione nel 1929, SieMatic si è impegnata a perfezionare la qualità delle sue cucine e ad ampliare costantemente la gamma, per sviluppare sempre nuove soluzioni.
cucina SieMa tic S2 K G al l ’interno di una del le 15 vil le del la Sierra Blanc a del Mar, uno dei più pre sti gio si pro get ti di Mar bel la , spagna . si tra t ta di una sol uzione a i sola in la mina t o op aco , senza mani glie , col or bianco l ot o, con Piano di la voro St one Design in granit o nero d a 4 c m di spe ssore Pen sili a ri bal ta con aper tura elet tronic a.
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Benessere in doccia by ArBLu
Aperta all’innovazione e attenta alle nuove dinamiche dell’abitare, l’azienda friulana realizza prodotti per l’universo doccia caratterizzati da design contemporaneo, funzionalità ed elevati standard di sicurezza
ArredobaGno
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rogettare, produrre e commercializzare soluzioni di design per la stanza da bagno è da sempre la mission di Arblu. Da oltre 20 anni, l’azienda di Fontanafredda (Pn) interpreta i desideri di chi cerca uno spazio intimo ed esclusivo, realizzando cabine doccia, piatti doccia e accessori, box doccia e colonne doccia multifunzione che sappiano coniugare armonia ed energia, benessere fisico e spirituale, estetica e funzionalità. Attenta alle nuove dinamiche dell’abitare e alle esigenze di migliorare la qualità della vita, Arblu è all’avanguardia nell’ideazione di concept, nella ricerca dei materiali, nelle lavorazioni di qualità e nelle soluzioni di installazione per trasformare anche gli spazi più difficili in angoli di assoluto benessere. La cura posta nella scelta dei materiali è garanzia
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a sinis tra , il bo x doccia sep aret ot t o pl us nel la versione con col onna doccia ond a che funge da sos te gno al la p arete in cris tal l o (spe ssore 8 mm e al tezza 209 cm) , grazie a un bra ccio tele scopico in T ecnobl u che al l oggia il soffione croma t o. a centro p agina , priv o di telaio il bo x doccia o t t o stand ard ha profili minimal in al l uminio argent o l ucido . Il piat t o doccia è trend y in pietrabl u. compos t o da minerali e re sine , è re sis tente e pia cev ole al tat t o. in b asso , il bo x doccia o t t o premium senza telaio , dai profili in al l uminio nel la finitura argent o l ucido . il cris tal l o tempera t o (spe ssore 8 mm) è disponibile nel le finiture tra sparente , grigio europ a, extra light e s atina t o. nel la p agina a cc ant o, la col onna mul tifunzione duna ria ssume de sign e pra ticit à nel le sue linee sinuose . soffione a pioggia e Qu at tro get ti orizz ont ali C over per ma ss aggi rila ss anti o energizzanti. in bianco l ucido , grigio met al lizza t o, nero , rosso , grigio antra cite e wengé .
dell’elevata qualità dei prodotti. Arblu lavora e collabora infatti solo con fornitori selezionati e certificati che si avvalgono di un sistema di gestione per qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2000 e che utilizzano solo materiali di prima scelta, come ad esempio i cristalli temperati rispondenti ai requisiti della normativa UNI EN 12150-1 relativa ai vetri di sicurezza temprati termicamente. Una filosofia aziendale che ha portato l’azienda a operare in Italia con 2.500 punti vendita e a essere presente in Europa, Medio Oriente e Nord Africa.
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mIscelatori dI qualItà
by armando Vicario
Da oltre quarant’anni Nel settore rubinetteria Con professionalità Ed esperienza, armando vicario con prodotti Di design e made in italy
ArreDoBaGno
miscela t ore per la vabo con bocc a di erogazione del l ’acqu a a c asc ata del la col lezione a cqu a che comprende anche miscela t ori a inc asso , per vasc a e la vabo e a p arete . la c ar tuccia e il limit at ore di por tata consent ono di o t timizzare i consumi, evit ando spre chi.
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ituata a Gozzano, località alle porte del Cusio (NO), Armando Vicario opera da anni nella produzione di rubinetteria per cucina e bagno con una gamma articolata di prodotti di alta qualità che va dai moderni miscelatori monocomando dal design giovane e funzionale alle più classiche linee dal gusto rétro. La grande esperienza maturata in oltre quarant’anni di lavoro, le avanzate tecnologie produttive e i due moderni stabilimenti che occupano una superficie di 10.000 metri quadrati, hanno permesso di ottenere un costante e crescente successo su tutti i mercati nazionali
ed esteri. Tutto questo a riconoscimento di un prodotto di sicura qualità, progettato e prodotto interamente in Italia da personale qualificato. Un rubinetto Armando Vicario è infatti un prodotto originale, dal design made in Italy, frutto di anni di ricerca, sinonimo di qualità e sicurezza per il cliente o per il committente di progetti nazionali e internazionali, sia nel settore residenziale che hospitality. Inoltre l’azienda è attenta alla sostenibilità e in particolare al risparmio dell’acqua dei suoi prodotti, producendo riduttori di flusso, rubinetteria termostatica, rubinetti aerati e miscelatori a basso consumo che, insieme ad un
utilizzo idrico attento e razionale, garantiscono un considerevole risparmio di acqua potabile fino al 20-30%. Tutta la produzione Armando Vicario è realizzata in ottemperanza delle più severe norme di controllo vigenti nei più importanti Paesi europei. Il ciclo produttivo prevede severi controlli in ogni sua fase al fine di ottenere un prodotto sicuro in grado di miscelare acqua per anni senza problemi. Esperienza, serietà e professionalità sono le caratteristiche su cui si basa il lavoro aziendale e in questi anni hanno permesso di crescere e ottenere grandi successi di vendita, sia nel settore privato che contract.
Nel le imma gi ni in al t o, due miscela t ori mo nocoma ndo , rispet tiv ame nte per vasc a free standing e per la vabo del la col lezio ne c aso , co nnotata dal la le ggerezza di f orme arro t o ndate che co ntra sta co n il taglio net t o di li nee ret te . l ’aera t ore a scomp ars a co nse nte di ma nte nere le corposit à del get t o a cce ntu ando la purezza del de sig n. la col lezio ne compre nde tut te le varia nti prodo t t o, dispo nibili i n diverse al tezze . a si nistra , il miscela t ore per la vabo a i ncasso del la nuo va serie wi ng, che si co nnota per il de sig n sobrio:che co niuga L inee moder ne, cur ve de cise e f orme cla ssiche .
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calore a regola d’arte by DeLTacaLor Creare prodotti dall’elevato contenuto tecnologico e di design per il mondo del progetto. Questa la filosofia dell’azienda lombarda che a MadeExpo 2013 presenta la novità Stendy Elegance
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con i p annel li aper ti, stend y ele gance ( DISPONI BILE nel le versioni con funzionament o IDRAULIC o, elet trico E MIST o) divent a un c apiente s tendi a sciuga biancheria d al de sign minimale .
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a de stra , TR IS è CARATTER IZZAT O DA tre corn ici rad iant i in a cciaio che inqu adran o le s al v iet te; una vol ta aper t i, i modul i central i bas culant i permet t on o di stendere comodamente ab it i e b ian cher ia.
s opra , t owel box è una pr oposta de cora t iva PLU G AND PLA Y che s odd isf a le e s igen ze d i ch i r icer ca de s ign, fun zional ità e or iginal ità in un un ico pr odot t o. Sot t o, Dr yer inte gra al la b ase un term ovent ila t ore e stremamente s ilen zioso, dotat o di un’ alet ta per or ient are il get t o del l ’ar ia cald a vers o l ’al t o, garantend o una perfet ta asciugatura de i capi.
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eter Jamieson, Studio Dell’Acqua Bellavitis, Marco Zito, My Italian Design sono alcuni dei designer chiamati a interpretare la filosofia Deltacalor: innovazione tecnologica, funzionalità, sperimentazione, qualità e, ovviamente, design nella progettazione di radiatori d’arredo e scaldasalviette per un calore al servizio dell’uomo e delle sue emozioni. L’ampia produzione dell’azienda di Calolziocorte (Lc) si articola nelle collezioni Ideas, Hit, Warm ed Electric Solutions: la ricerca estetica incontra la funzionalità, supportata da tecnologie di scambio termico rispettose dell’ambiente, in linea con le più recenti norme sul risparmio energetico. Grazie a un’attività di R&D costante su materiali, forme, finiture e processi di lavorazione, Deltacalor si distingue nel panorama internazionale come fornitore attento e puntuale, con soluzioni custom per prestigiosi progetti contract, oltre che per importanti brevetti di prodotto. L’ultima proposta firmata Deltacalor è Stendy Elegance e sarà presentata a MadeExpo 2013. Appartenente alla collezione Ideas ed evoluzione dello scaldasalviette
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Stendy, Stendy Elegance è un prodotto multifunzione: chiuso è uno scaldasalviette dal design pulito, elegante e minimale, aperto diventa uno stendi asciuga biancheria dal design comunque leggero grazie alla possibilità di ribaltare a squadra i pannelli diffusori (due o tre secondo le dimensioni). È disponibile in due dimensioni; nelle versioni con funzionamento idraulico, elettrico con termostato digitale e misto; bianco, cromo e nelle finiture Deltacalor Pastels, Intense, Brush, Metal e Pearl. Oltre che Stendy Elegance, alla linea Open, nuova generazione di scaldasalviette dal sistema di apertura e chiusura che li trasforma in oggetti multifunzionali di valore estetico assoluto, appartengono anche Dryer, scaldasalviette elettrico “3 in 1” che diventa un pratico stendino asciuga biancheria; Tris, termoarredo di design idraulico e modulare, firmato da Peter Jamieson; Towel Box, sempre design Peter Jamieson, innovativo scaldasalviette elettrico che ridisegna i confini del calore. Una vera e propria cornice radiante dall’estrema purezza formale.
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Il soffione a soffitto acqua zone dream, La versione built in del pannello doccia acquapura e la collezione mint sono le tre novità di fantini rubinetti per il bagno contemporaneo
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Giochi d’acQua by FanTInI
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a de stra , il pannel l o doccia acqu apura versione buil t in (de sign franco s argiani): per contenere al minimo l ’ingombro e sterno è s tat o concepit o a seminc asso d a parete (rimane s tacc at o d al muro di soli 3,6 cm per al l oggiare l ’il l uminazione perimetrale a L ed ). N el la p agina a cc ant o, a sinis tra in al t o, acqu a zone dream è il soffione a soffit t o (53x53 cm) di nuo va generazione con comandi elet tronici e sei diversi mood di a cqu a e l uci. de sign franco sargiani. de sign di angelet ti & ruzza per mint nel la versione tre f ori per la vabo (in al t o), e a muro sempre per la vabo (a la t o).
L’
acqua è protagonista assoluta per Fantini, fa parte del Dna dell’azienda. Situata a Pella, paesino sulle sponde del lago d’Orta, Fantini progetta e realizza gli strumenti necessari per poter godere della piacevolezza dell’acqua e per trarne benessere: rubinetti, soffioni doccia, colonne e pannelli doccia. Invenzione, disegno e tecnica procedono insieme durante l’ideazione e la realizzazione del prodotto: elementi inseparabili della fase creativa, tesi alla ricerca della perfezione, con un gioco di squadra che tende a creare un prodotto che possa contribuire a migliorare la qualità
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della vita. Nel tempo, l’azienda ha saputo assumere una dimensione internazionale, spiccando il volo dal piccolo lago d’Orta verso il resto del mondo: particolarmente importante l’apertura nel 2011 a New York della sede Fantini Usa, con showroom e uffici disegnati da Lissoni Associati, nel prestigioso A&D Building, frequentata location nell’ambito del design internazionale. Oggi l’azienda sviluppa un circuito distributivo internazionale in oltre 50 Paesi del mondo, sotto tutte le latitudini: i migliori risultati in Francia, Germania e Svizzera per
quanto riguarda l’Europa, negli Stati Uniti e in alcuni Paesi dell’Est asiatico tra cui l’India. E gli orizzonti Fantini sono aperti anche sul fronte della responsabilità sociale, come conferma l’importante progetto “100 Fontane Fantini for Africa”, iniziativa di Corporate Social Responsability per garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni più povere del Burundi. Tra le novità, la versione Built In del pannello Acquapura, il soffione doccia Acqua Zone Dream (entrambi design Franco Sargiani) e la collezione Mint (design Angeletti & Ruzza).
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fashIon style by GeDa La cura per il dettaglio di matrice artigianale, e le potenzialità di una moderna industria si uniscono in un felice connubio, da cui nascono i prodotti geda: ricercati, pratici e tecnologicamente all’avanguardia
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L’
azienda friulana fortemente orientata alla ricerca sotto l’aspetto funzionale estetico e dei materiali, firma elementi per bagno e cucina dal design originale e innovativo. La storia di Geda la raccontano i suoi prodotti, armonica fusione di una concezione dal sapore artigianale e di un’attenta e incessante ricerca di forme, materiali e tecnologie. Si tratta di progetti frutto di evolute sinergie tra architetti, designer e tecnici volti a esaltare e valorizzare il proprio made in Italy in un mercato in continua espansione. Indissolubilmente legata a un elemento primordiale quale l’acqua, Geda sposa la scelta dell’ecosostenibilità, applicata in tutta la linea produttiva. L’azienda infatti, nell’ottica di ridurre i
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consumi, ha concepito un percorso di produzione che, mantenendo ai livelli più elevati qualità ed estetica, tiene conto delle necessità ambientali e del risparmio delle risorse. Oltre alla Certificazione per il Sistema di Gestione per la Qualità, l’azienda friulana ha infatti ottenuto anche la Certificazione per il Sistema di Gestione Ambientale. Geda Contract è la divisione dedicata alla realizzazione di progetti nazionali e internazionali di tutti i settori, dal privato alla grande impresa, dimostrandosi partner competente e affidabile, in grado di venire incontro alle diverse esigenze del cliente o del committente di progetti nazionali o internazionali con le tre linee di rubinetteria e l’ampia gamma di complementi doccia.
dal l ’al t o, Set per la vabo 2 f ori compo st o d a bocc a erogazione senza sal terel l o e comando remo t o t op e due Miscela t ori monocomando la vabo , ri spet tiv amente a inc asso e senza sal terel l o del la col lezione H ITO CIN QUANTUNO .
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Miscela t ore monoco mando la vabo rialza t o senza s al terel l o e piant ana la vabo del la col lezione hit o qu arantuno .
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vestire il bagno Abito, nuovo concetto di stile su misura dove design e sartorialità si incontrano, e HappyHour, che vede il lavabo protagonista nelle diverse ore della giornata, sono le novità dell’azienda di Teramo
by HaTrIA
ArreDoBaGno
sopra , abit o è una col lezione di s anit ari, sospe si o in appoggio , na ti d al l ’idea di uno s tile su misura , come un abit o d a ve s tire per ogni occ asione . nel la p agina a cc ant o , R ighe oro (a sinis tra) e Incrocio bianco (a de s tra) sono due dei de cori c arena bianc a per s anit ari del la col lezione abit o . nel la p agina a cc ant o in al t o , due la vabi del proget t o happ y hour. a sinis tra , 11:15 so t t opiano; a de s tra , 07:00 da appoggio .
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zienda del Gruppo Marazzi, Hatria è specializzata nella produzione di sanitari in ceramica per il bagno contemporaneo. Dagli stabilimenti di Teramo escono lavabi di ogni tipologia e forma, vasi e bidet a terra e sospesi, piatti doccia, accessori per il bagno, mobili, mensole, portasciugamani. Hatria recupera e interpreta i contenuti della tradizione nel settore dei sanitari, un patrimonio di abilità artigianali che si fondono e si completano con la tecnologia più innovativa. Non solo. La gamma di prodotti per il bagno di Hatria è in continua evoluzione anche grazie alla collaborazione e alla creatività dei grandi protagonisti del design. Daniel Debiasi e Federico Sandri hanno disegnato Abito, un nuovo concetto di abitare dove design e sartorialità si incontrano per cucire su misura un nuovo “abito” per il bagno contemporaneo. Uno stile che nasce dall’incontro di trame tessili con la superficie ceramica nei decori carena bianca (Incrocio bianco, Righe oro e
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Onde grigio) e carena nera (Righe oro). HappyHour è invece un progetto che ha per protagonista il lavabo: sottopiano o in appoggio su mensola, si caratterizza per bordi sottili, compattezza ma, allo stesso tempo, rotondità e morbidezza. Disponibile nelle forme cerchio, quadrato, ovale, ogni lavabo associa il proprio design alle diverse ore della giornata.
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Con bucket, disegnato da giovanna talocci per scarabeo ceramiche, il lavabo diventa protagonista in bagno. spiritoso, ironico, allegro, ma anche funzionale e pratico
freschi decori by ScaraBeo
L’ogget t o simbo lo de l gioco e de lla leggerezza , il se cchie llo, si tra sf orma in comp lement o per i l bagno rendendo l’ambiente giocoso e a llegro . t otal white , de cori ge ometrici o ironici, come i pe scio lini che nuo tano o i l cane stro per i l basket , cara t terizzano la co llezione bucket dise gna ta d a gio vanna talocci. il manico de l se cchie llo funge d a por ta asciugamano sia ne lla versione con at tacco a p arete sia in que lla d a appoggio .
Arredobagno
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uando qualità e passione per l’antica artigianalità italiana incontrano affidabilità, funzionalità e design frutto di un’industrializzazione ai più alti livelli, non possono che nascere prodotti immediatamente riconoscibili e apprezzati in tutto il mondo in quanto appartenenti alla grande tradizione del made in Italy. Scarabeo Ceramiche rientra nel novero delle aziende che hanno reso illustre l’industria italiana legata alle tradizioni artigianali, in questo caso quella della ceramica che si è sviluppata nel territorio di Civita Castellana, nel Viterbese. Il patrimonio di conoscenze e di abilità
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produttiva hanno consentito all’azienda di Fabrica di Roma di fornire, nel settore del contract, lavabi d’arredamento e sanitari per bagni al The Palm e The Loft di Dubai, al Crown Casinò Hotel di Melbourne, e di vincere, con il lavabo Bucket, il Design Plus Award 2013, asegnato dal Consiglio Tedesco per il Design e dalla Camera di Commercio Tedesca. E nel corso del 2013 il lavabo è stato protagonista in bagno proprio con la collezione Bucket disegnata dall’architetto Giovanna Talocci. L’ampia scelta di decori ironici o geometrici e le linee fresche la rendono ideale per spazi pubblici come palestre, ristoranti, locali, scuole. Il manico del secchiello diventa un porta-asciugamano sia nella versione con attacco a parete sia in quella da appoggio.
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158 / product design
Progetti globali
Arredobagno
Competenza, prodotti made in Italy, tecnologie innovative e customizzazione al servizio del mondo dell’architettura e del design: questi i plus della contract division di teuco
IN al t o, Area d i ser vizio Vil l ore si Est, situ ata l ungo l ’Aut os trad a de i L agh i A8 e proget tata da Gi ul io Cepp i di T otal T ool in team con Star ch ing e G eoEnerg ia. TEU CO HA idea t o GL I arred i TOTALME NTE CUSTOM GRAZ IE AL DURAL IGHT , BREVETTO DELL ’AZ IENDA, PER TUTT I gl i ambient i bag no. sopra , le al bere , opera ar ch itet t onica pol ivale nte d i R enzo Piano, CHE HA VISTO PROTAGO NISTi DE I 286 BAG NI le vasche , i la vabi e i sanitar i sospe si del la col lez ione Wilmo t te , i piat t i do ccia in acr il ico Perspe ct ive e i t op in mul t istra t o perso nal izza t i, TUTT I FIRMAT I TEU CO.
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by Teuco
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nnovare ed evolversi guardando sempre in avanti è la filosofia aziendale che ha portato Teuco ad essere oggi una delle più solide realtà produttive mondiali nel settore dell’arredobagno sempre aperta a nuovi ambiti progettuali. Nasce così il “total look Teuco” con collezioni esclusive, complete e trasversali rigorosamente made in Italy – composte da vasche e box doccia, piatti doccia, lavabi, sanitari, mobili e rubinetteria – firmate da nomi noti dell’architettura e del design internazionale. Il dialogo aperto e costante con tecnologie esclusive e ricerca nei materiali permette all’azienda di essere sempre in grado di fornire alla committenza le migliori risposte progettuali per i luoghi dell’abitare e dell’ospitare. Tutto ciò è possibile grazie alla forza della Teuco Contract Division, che consta di uno staff altamente professionale, e a quella di un’azienda che segue internamente tutto il processo produttivo, soddisfando qualsiasi tipo di scenario anche grazie al Duralight, materiale brevettato da Teuco. Tra gli ultimi interventi nel settore contract: la partnership con Autogrill per la realizzazione
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di ben sei progetti tra i quali l’area di servizio Villoresi Est, che vede Teuco quale best player di settore al fianco del primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia. La collaborazione al progetto Le Albere, ambiziosa opera architettonica polivalente firmata da Renzo Piano. Per questo primo esempio di riqualificazione urbana in Trentino, che sarà ultimato entro la metà del 2014 e ospiterà anche un polo culturale multifunzionale e il MUSE, Teuco, con il suo consolidato know-how, è stata scelta per arredare i 286 bagni del prestigioso progetto residenziale. L’interior design delle stanze da bagno dei 46
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appartamenti da 400 mq ciascuno dell’imponente progetto Trump Towers di Pune, in India, che conferma l’azienda come ambasciatrice del design made in Italy nel mondo. Infine, l’esclusiva fornitura di Teuco per gli ambienti bagno della residenza I Giardini Sospesi di Varese, che, sorta su un’ex area industriale riqualificata, rappresenta un progetto innovativo in Italia per l’accurata sintesi fra equilibrio estetico, funzionalità, comfort tecnico e sostenibilità. Matteo Nunziati, che ha firmato gli interni dei 75 appartamenti, ha scelto come partner grandi eccellenze del made in Italy come appunto Teuco.
IN ALTO, le due e leg anti torr i ultr amoder ne che r idef inisc ono lo sky line d i Pune, in India. matteo nunziati, che s i è occu pato de ll’inter ior de sig n de i 46 appar tamenti h a sce lto per i bag ni la collez ione Suit, DA LUI F IRM ATA PER TEUC O. sopr a, bag ni de lla nuova re side nza I Gia rd ini Sospesi di Vare se , ARRED ATI CON IL mobile de lla collez ione Suit, i piatti, i lavabi e i sanitar i sospesi de lla collez ione Wilmotte e le ch iusure Clap.
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Una proposta bagno completa che unisce la cura sartoriale dei dettagli alla produzione industriale. Un servizio flessibile, attento ed aggiornato per il settore contract. La collezione savoy ne è un esempio
Progetto aD hoc by zucchetti ArreDoBaGno
Savoy, firma ta d a Mat te o T hun e Ant onio R odriguez per zucchet ti è una col lezione complet a di rubinet teria e a cce ssori che reinterpret a l ’idea cla ssic a di ele ganza , ma con un’ al l ure at tu ale , pen sata princip almente per il mondo del contra ct. Cara t terizza t o d a f orme primarie e pure , Savoy è un proget t o unico per ver satilit à e po ssibilit à di cu st omizzazione . N umero se finiture e sol uzioni de cora tive per le manopole e i ro soncini con sent ono propo ste e stetic amente mol t o diver se: minimali e di de sign se in finitura cromo abbina ta al la superficie bianc a o nera , cla ssiche ma contemporanee in bordea ux, bl u ol tremare o verde bo t tiglia , raffina te ed ele ganti se in t otal cromo o nickel l ucido . L a manopola cilindric a è di sponibile la cc ata e croma ta, mentre il ro soncino di b ase ha due varianti, li scio o la vora t o. L a superficie può e ssere inol tre per sonalizza ta con l oghi (come quel l o di una c atena alberghiera per e sempio ), con le tradizionali iniziali H (ho t) e C (cold ) e/o con scrit te ad hoc crea te per il cliente . è inol tre Disponibile una serie di a cce ssori complet a che va d al por ta sal viet te a gli appendiabiti.
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l Gruppo Zucchetti.Kos protagonista nel mondo del bathroom design, da molti anni è interprete di numerose realizzazioni architettoniche in tutto il mondo ed è oggi un punto di riferimento nel panorama internazionale del contract. È infatti in grado di offrire una proposta bagno completa, che unisce la cura sartoriale dei dettagli alla produzione industriale. Oltre a rubinetteria, lavabi, vasche, box doccia di ultima generazione, accessori e complementi, la collezione è stata ampliata anche con prodotti per l’outdoor. Da quasi 10 anni esiste all’interno dell’azienda una Divisione Contract, guidata da Marco Zucchetti, che segue da vicino tutti i progetti, dall’hotellerie al residenziale, dalle spa al settore nautico. Un servizio che va ben oltre la semplice fornitura di prodotto. La necessità di misurarsi con esigenze estetiche e funzionali a volte diverse da quelle del mercato della produzione in serie, è un’opportunità di miglioramento e aggiornarnamento continuo. Zucchetti.Kos affianca soluzioni custommade, in conformità con le più aggiornate normative nazionali e internazionali ad un servizio
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completo di assistenza e consulenza tecnica pre e post vendita rivolto a progettisti, designer e committenti. Solo negli ultimi 5 anni Zucchetti.Kos ha fornito circa 200 hotel in tutto il mondo con i suoi prodotti. Recentemente, oltre a forniture per importanti e prestigiose strutture alberghiere, sono stati sviluppati grandi progetti di real-estate come il complesso residenziale City Life a Milano o il nuovo building 241 di Fifth Avenue a Manhattan, New York. La collezione Savoy, ideata da Matteo Thun e Antonio Rodriguez per Zucchetti è nata proprio per il settore del contract, grazie alla sua versatilità che permette di personalizzare il progetto. Le sue linee classiche e allo stesso tempo contemporanee sono infatti adatte ad ambienti molto diversi tra loro. Premiata con il Good Design Award e Design Plus, Savoy è già stata inserita nei progetti di molte strutture e sarà presente all’interno degli appartamenti 4@1 Home del progetto Residenze Porta Nuova a Milano. Per Zucchetti.Kos il contract rappresenta sempre più un’importante attività parallela e complementare alla distribuzione retail.
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Inno vat iva e v is ionar ia, la col lez ione crocco (diminut ivo d i croccod ile) , dise gna ta d a Ni gel co ate s per slamp , r idise gna l ’atmosfera d i un amb iente graz ie al l ’effet t o ina spet tat o e a ud ace . Inno vat ive and vis ionar y, the Cro cco col le ct ion (shor t f or cro cod ile) des igned b y Ni gel Co ates f or S lamp redes igns the a tmosphere of a sp ace thanks t o its unexpe cted , dar ing impact.
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ILLumInazIone progettare con la luce vestendo un’architettura, dando forma a un’idea o sfumando i dettagli progettuali. Nuove scenografie illuminotecniche possono cambiare il volto di un ambiente come di uno spazio verde To design with light, dressing architecture, giving form to an idea or smoothing out design details. New technical lighting scenarios can change the face of a room or a green area
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Nuove scenografie illuminotecniche per una villa immersa nel verde sulle rive del fiume, trasformata in uno showroom. Un capolavoro dello stesso autore de La Fenice
Luci sul Brenta progetto di simone micheli
di Alessandro Bini
IN QUESTA PAGINA. Vista del l o sho wroom R UBENSL UCIANO con par eti fl uide ver niciate l ucido bianco d i Mobilf ar e sedute d’attesa a pozz etto in mater ial e pl astico bianco. a ter r a il l astr icato in pietr a del XIX secOLO. co n disegno geom etr ico a rom bi. A soff itto, f ar etti a incasso or ientabil i a l uce l ed d e iGuzzini . A destr a, cancel l ata d’ingr esso in f erro battuto di vil l a gr itti - mar ch ini, f ar i a incasso a l uce l ed a soff itto e mini f ar etto or ientabil e a l uce l ed a incasso a par ete de iGuzzini .
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l complesso monumentale di villa Gritti-Marchini è composto da una residenza padronale con barchessa, quest’ultima realizzata nel secondo decennio dell’Ottocento dall’architetto Gian Antonio Selva. L’ordine dorico sintetizzato e rielaborato scandisce la possente facciata ripartita da sette arcate a tutto sesto simmetriche rispetto al portale palladiano centrale con frontone liscio a stucco veneziano decorato da medaglioni in affresco e sormontato da un ampio timpano. La barchessa come scuderia della villa,
ospitava i cavalli da corsa di razza che sono anche affrescati nei riquadri di pitture equestri sul prospetto. L’architetto Selva ha qui riproposto le medesime capriate di un altro suo più famoso progetto: l’ex teatro La Fenice di Venezia. L’impianto architettonico della villa risale al 1500, le prime modifiche interne ed esterne, al 1800 ma è nel dopoguerra che la villa assume il suo attuale aspetto. Recentemente sono state condotte attività di consolidamento, restauro e adeguamento normativo tali da esaltarne e conservarne il carattere tipologico.
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qui so t t o, sho wroom “la suite ” al se condo piano , ra cchius a d a pareti in eps re sina t o bianco l ucido di Mobilf ar , grande tavol o meeting circolare corred at o d a set te sedute girev oli a po zzet t o di Alia s . in b asso , antib agno con la vabo in porcel lana bianc a di S imas in appoggio su mensola la cc ata l ucid a nera .
La regia illuminotecnica accende i fari su un’operazione di interior design firmata dall’architetto Simone Micheli per i nuovi uffici e showroom dello studio Rubensluciano a confronto con le antiche memorie che sono state restaurate e implementate dalle nuove forme e dai materiali di ultima generazione. All’esterno sono state individuate con precisione le posizioni dei corpi illuminanti per valorizzare in maniera rispettosa il senso percettivo dei volumi di questo interessante edificio, con l’intento di non trasformarlo in un albero di Natale. La posizione e la giusta forza delle fonti luminose scelte donano all’edificio un alone di mistero, evitando stereotipate formule. Candore e trasparenza ad alta definizione permettono di leggere le antiche presenze: i collegamenti verticali, i parapetti in cristallo e l’ascensore completamente vetrato sono gli elementi
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di una nuova architettura digitale, liquida e leggera in antitesi alla matericità dei dettagli lapidei e delle volte affrescate a cassettoni e lacunari sempre visibili e ammirabili. Così è stato possibile far risplendere il lastricato in pietra con disegno geometrico a rombi annegandolo in un niveo pastellone alla veneziana dove si appoggiano i sottili pilotis bianchi che sostengono aerodinamici soppalchi balaustrati – su tutto il perimetro – da un nastro di cristallo che ne ricalca i profili curvilinei. Quinte verticali ad angolo curvo filtrano i flussi e le varie funzioni dislocate con passo regolare tra i moduli laccati bianchi delle bancaline e delle armadiature. L’apollineo rigore di forme pure è confermato nella scelta dei piani di lavoro con struttura hit- ech metallica e piani di lavoro in laminato bianco e dalle forme organiche delle sedute nelle zone d’attesa.
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Lorem IPsum
ospitalità sostenibile ILLumInazIone
by GE LIghTING
Lo storico hotel Adlon Kempinski di Berlino riduce le PROPRIE emissioni di CO2 attraverso una nuova soluzione di illuminazione LED
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E Lighting, ideatore di molte delle principali tecnologie di illuminazione per il mercato professionale – incluso il primo led a luce visibile 50 anni fa – è stato scelto dallo storico Hotel Adlon Kempinski per le sue lampade retrofit led che hanno sostituito l’illuminazione precedente generata da lampade alogene. L’hotel Adlon, inaugurato nel 1907 e punto di riferimento in Germania, ha come obiettivo quello di diventare uno dei principali hotel in termini di sostenibilità e rispetto ambientale. Un “Green Inspiration Team” specializzato studia constantemente come ridurre le emissioni di CO2 e di conseguenza l’impatto sull’ambiente. In linea con questa iniziativa l’hotel era alla ricerca di una soluzione per sostituire le lampade alogene nelle 382 tra camere e suite con soluzioni di illuminazione led efficienti e ridurre fino all’80% il consumo di energia. “Per noi erano di particolare importanza due requisiti di qualità – commenta Thorsten Kluge, direttore tecnico dell’hotel Adlon Kempinski – da un lato le nuove lampade dovevano convincerci di poter offrire una qualità di luce superiore,
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l ’Adl on Kempins ki di Berlino , uno dei più impor tanti al berghi in tut t o il mondo , h a scel t o le l ampade retrofit LED di GE L ighting per sos tituire l a pre cedente il l umin azione con l ampade al ogene . L ’Adl on vuole divent are uno dei princip ali ho tel in termini di sos teni bilit à e rispet t o ambient ale . Dal l ’inizio del l ’anno sono s tate ins tal l ate in tut t o l ’ho tel un t otale di 7 .000 l ampade LED di GE lighting consumo che consent ono un a riduzione del energetico di 140 .000 kW/h al l ’anno , l ’80% in meno rispet t o al l ’il l umin azione pre cedente , riducendo quindi anche le emissioni di CO 2 del l ’ho tel .
adattandosi perfettamente all’atmosfera dell’hotel, dall’altro eravamo alla ricerca di un prodotto compatibile all’impianto attuale con trasformatori a bassa tensione, al fine di mantenere i costi a un livello accettabile. Abbiamo trovato tutte queste caratteristiche nella lampada MR16 7W led di GE Lighting e abbiamo deciso di optare per questa soluzione”. Dall’inizio dell’anno sono state installate in tutto l’hotel un totale di 7.000 lampade led di GE che consentono una riduzione del consumo di 140.000 kW/h all’anno. Il risparmio energetico arriva fino all’80% rispetto all’illuminazione con lampade alogene utilizzata precedentemente, riducendo quindi anche le emissioni di CO2 dell’hotel. Inoltre, le lampade led di GE hanno una lunga durata, pari a 25.000 ore, ossia cinque volte maggiore della soluzione di illuminazione precedente. Questi fattori comportano anche un notevole risparmio sui costi di manutenzione per l’hotel. Per questo le spese sostenute per il nuovo impianto saranno totalmente ammortizzate entro un anno.
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SHELL, design CRS Paola L enti , è un pouf con riv estim ent o fi sso in cord a intr eccia ta a mano dir et tament e su lla strut tura in po liur etano ind ef ormabi le. in vetro e acciaio , cr ystalpoo l di piscine la ghet t o comp leta l’iconic a compo sizion e. f ot o S ergio Ch imenti. Shel l , de signed b y CRS Paola L enti, is a ha sso ck with a fixed cove r in co rd wo ven b y hand di rectl y on the nondef o rmable pol yu rethane st ru ctu re. In gla ss and steel , Crystal pool by Piscine L aghet t o com plete s the i coni c com po sition. Pho t o Se rgio Chimenti.
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OuTDoor vivere e arredare il verde come una stanza a cielo aperto. tante le soluzioni dal parco storico al giardino privato, dal bordo piscina al verde urbano. all’insegna di materiali innovativi declinati secondo il gusto classico o ispirati al piÚ moderno design Living and decorating green spaces, like rooms in the open air. There are many solutions, from the historic park to the private garden, poolside settings and urban greenery. Using innovative materials with a classic flavor, or inspired by the most modern design
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collezioni di design
Il contract è un settore strategico per l’azienda che ha dato vita a connubi di respiro internazionale
by Emu
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let tini d al de sign lineare hol l y nel la piscina del l ’H otel Cas aDelMar in C orsic a. Dotat o di s trut tura in al l u minio e ruo te a sco mpars a, hol l y è so vrapponibile . il tel o è realizza t o in Emu-T ex, materiale re sis tente a gli a genti a t mosferici e idrorepel lente .
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ondata nel 1951 in Umbria, grazie al patrimonio di conoscenze e abilità locali acquisite nella lavorazione del metallo, nonché al sapiente uso della tecnologia, Emu diventa tra gli anni Ottanta e Novanta azienda di riferimento del settore dell’arredo da esterno. La produzione degli arredi in metallo è fortemente radicata nello stabilimento di Marsciano, che copre circa 70.000 mq e occupa circa 150 dipendenti. La qualità degli arredi è garantita dalla produzione made in Italy e dall’impegno nel settore della ricerca tecnologica, con lo studio costante dei materiali e delle tecniche produttive. Grazie alla diversificazione delle sue linee e alla importante capacità produttiva, Emu copre una fascia di mercato estremamente ampia, che va dalla grande distribuzione ai segmenti più alti del mercato. Le linee di prodotto – che comprendono sedute, tavoli, lettini, strutture relax, salotti e accessori – sono disponibili in vari materiali – dal metallo all’alluminio, dal wicker al Teak – e riescono a soddisfare ogni esigenza di prezzo e design. Il contract è un settore strategicamente molto importante per l’azienda, sia in Italia che all’estero. Numerosi hotel di prestigio hanno infatti scelto Emu per arredare gli spazi e le terrazze: il gruppo dei Colony Hotels in Costa Smeralda, The Gray del Sina Hotels e Park Hyatt a Milano, Exedra a Roma, Granducato a Firenze e Hotel dei Dogi a Venezia del gruppo Boscolo Hotels, fino alle più recenti realizzazioni, quali la catena Nh Hotels, il Meydan Beach Club di Dubai Marina, Le Meridien di Istanbul e l’Atlantica Leisure di Cipro. Importante anche la presenza all’RBC Design Centre di Montpellier, alla reggia sabauda di Venaria Reale e l’arredo dei ristoranti Le Saut du Loup ed Ephémère a Parigi. Grazie alla politica aziendale e alla qualità e all’ampia gamma dei suoi prodotti, Emu è così diventata un punto di riferimento a livello internazionale per il contract di prestigio.
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dal l ’al t o, headqu ar ter DI T NT a H oofddorp (O la nda), ALLE ST ITO CO N LE SEDUTE e i tavol i DELLA COLLE ZIO NE R e-T rouvè , F IR MATA Patr icia U rqu iola: arred i in met al l o che ev o caNO f or me del passat o E real izzata gra zie al le p iù a vanzate te cnol og ie. la cor te del la Masser ia Bag nara re sor t &sPA,in pro v incia di tara nt o, al le st ita co n tavol ini qu adra t i in met al l o rou nd, de sig n Chr ist ophe Pil let , e pol tro ncine iv y, proget tate d a paola navo ne, co nnotate da sedut a e sch ienale in magl ia met al l ica d i la miera st ira ta.
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il palazzo del sole by GIBus
Tolo Gc, la nuova tenda a caduta verticale brevettata da Gibus, è stata scelta per oscurare le finestre continue di un edificio industriale di Rimini
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TOLO GC è un o dei nu ovi cinque m ode lli di Tend a a Cadu ta pr ogettati e rea lizza ti da Gibus in collab orazi one con Eu geni o Farina . IN QUESTA PAGINA . Dotata di cass one tto reversibi le e di a lcuni accor gimen ti tecni ci breve ttati, che a gev olan o il lavor o de ll’ins tallatore , TOLO GC s corre con i l fr on tale lun go i cavi di a cciaio che collegan o il cass one tto ai piedini ma gne tici di fiss aggio a pare te o a pavimen to. Que sti u ltimi tra tten gon o, insieme al cavo di a cciaio, il fr on tale de lla tend a completamen te abb ass ata, re sis tend o in maniera si gni ficativa alle s ollecitazi oni de l ven to. L’us cita posteri ore de l telo dal cass one tto, consen te a l tessu to di aderire ma ggiormen te a lla super ficie ve tra ta, ri Du cend o u lteri ormen te l’in gre ss o di lu ce e calore . Oltre a l mode llo GC (guid a cavo), la linea TOLO con temp la altri 4 m ode lli: CL (cadu ta libera) con fr on tale za vorra to che s cende senza guide and and o ad a ggan ciarsi ai piedini ma gne tici; GA (guid a allumini o) con fr on tale che s cende lun go guide in a llumini o fiss ate a p are te o in ni cchia; BP (bra ccetto pare te) e BG (bra ccetto su guid a) con bra ccetti teles copici in a llumini o fiss ati a pare te o su guide in a llumini o.
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a sinis tra , le fine stre di una del del la p alazzina di rimini complet oscura te d a TOLO GC . so t t o, un p ar ticolare del a c adut a ver tic ale brevet
le f accia te amente
la nuo va tend a tata d a gibus .
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al 1987 Gibus produce e vende tende da sole e pergole. Oggi è un’azienda di riferimento per il settore in Italia: offre un servizio completo di preventivazione, progettazione, vendita, installazione e assistenza post-vendita attraverso una rete capillare di rivenditori, tra cui spiccano circa 300 partner specializzati Atelier Gibus che vantano assortimenti esclusivi, ottima conoscenza e professionalità, anche grazie ai numerosi corsi di aggiornamento e formazione. L’assortimento è molto vasto e comprende: tende a caduta, tende a bracci, coperture laterali, vetrate frangivento, cappottine e soprattutto strutture autoportanti con coperture solari a impacchettamento (pergole e isole). Da qualche anno Gibus ha intrapreso un’intensa campagna di comunicazione integrata che parla della “Stanza del Sole”, un nuovo concetto di vita all’aria aperta al riparo dal sole, in un “vero e proprio ambiente domestico... fuori casa”. Recentemente Gibus si è occupata del progetto di una palazzina con 17 uffici a Rimini. La società proprietaria dello stabile, caratterizzato da pareti in mattoni a vista, tipici dei vecchi edifici industriali, cercava una soluzione di design per oscurare le finestre continue che caratterizzano la facciata maggiormente esposta al sole. Il problema era legato alla presenza di infissi in alluminio che
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surriscaldandosi al sole rendevano impossibile il posizionamento di postazioni di lavoro in prossimità delle finestre. L’intervento è stato curato dal rivenditore Atelier Gibus Latendasole di Rimini, che ha proposto e installato la nuova tenda a caduta verticale Tolo Gc brevetatta da Gibus. Era indispensabile che la tenda fosse esteticamente adatta per il tipo di facciata, oltre che facile da montare e mantenere, vista l’elevazione
dell’installazione. Il telo scelto è Soltis92, un tessuto filtrante spalmato in PVC, ombreggiante ma allo stesso tempo luminoso, grazie alla microforatura che lo caratterizza, oltre che facilmente lavabile e resistente agli agenti atmosferici. Le 17 Tolo Gc sono state installate a tutta altezza (l1,90x3,10h m) in contiguità. Sono inoltre motorizzate Somfy e dotate di telecomando Smoowe e sensore anemometrico per la chiusura in caso di forte vento.
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a cIelo aperto by UnoPI첫 Strutture e arredi per giardini, terrazze, cortili interni, portici: unopi첫 offre una gamma di collezioni ampia e diversificata per tipologie, stili e materiali, da quelli di design a quelli pi첫 classici, oltre a una ricca gamma di complementi e di sistemi di illuminazione integrati
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a sinis tra , uno scorcio del la terrazza l unae unopiù del Grand Ho tel Melia Vil la Agrippina a R oma arred ata con tavoli e pol troncine del la col lezione sunla ce: strut tura in al l uminio e ri vesti ment o in fibra sintetic a WaPro L ace . a centro p agina , Da sinis tra , pol trona col lezione le s arcs con s trut tura in teak e tubolare di al l u minio ri vestit o in fibra a crilic a 100% te mpo te st; divano con sc hienale al t o e tavol o b asso york in teak . in b asso , una del le terrazze di p alazz o bel trade a milano arred ata con la per gola Julienne a ut opor tante in pino nordico i mpre gna t o, nel la versione bianc a, e con tavoli e sedute del la col lezione Experience . nel la p agina a cc ant o, vista d al l ’al t o del Gr an d Hot el Melia Vil la Agrippina di R oma e , in b asso , pol trona mamy in fibra sintetic a di waprola ce intre ccia ta a mano e cuscini sf oderabili in a crilico 100%.
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reare sogni per il tempo libero è la filosofia che da oltre 30 anni guida le scelte di Unopiù, azienda italiana impegnata quotidianamente nell’arricchimento della gamma di prodotti per l’esterno che si distingue per la qualità del disegno, il pregio dei materiali e la durevolezza nel tempo, per vivere l’outdoor a 360 gradi. Unopiù è l’unica azienda al mondo a proporre una vasta collezione di arredi e strutture, declinata in una molteplicità di funzioni, stili e materiali: oltre 2 mila articoli che comprendono tutti gli elementi necessari per l’arredo dello spazio esterno (dalle sedute alle architetture, dai lettini alle diverse composizioni per il lounge, dai carrelli ai tavolini d’appoggio, fino all’illuminazione). Articoli studiati per vivere in qualsiasi contesto, con la qualità propria dell’uso residenziale e la resistenza tipica di quello ricettivo.
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Nel 2013 la gamma Unopiù si è arricchita con alcune famiglie di grandi sedute, caratterizzate da nuove combinazioni di materiali, ampia componibilità e cuscinature con una vasta proposta di finiture e colori. Per Unopiù le esigenze del cliente sono al primo posto: il costante controllo dei processi produttivi e la grande attenzione alla qualità dei materiali e dei prodotti caratterizzano l’attività dell’azienda, per soddisfare le aspettative di chi esige bellezza, accuratezza dei dettagli e durata nel tempo. Tra le più recenti forniture, la terrazza Lunae Unopiù del Grand Hotel Melia Villa Agrippina a Roma, dove, all’ombra delle innovative e funzionali pergole Shelter, le diverse zone relax ospitano poltrone e sedie Patio, dalla collezione York divani nell’elegante versione schienale alto, poltrone e tavolinetti della raffinata linea Les Arcs, sedie e tavoli in fibra WaProLace della linea Sunlace. Completano la terrazza le poltrone della nuovissima collezione Mamy, arricchite dai vivi colori della cuscineria Colour Collection Unopiù. Per il W Hotel di San Pietroburgo solo arredi della collezione Synthesis (sedie, poltroncine e tavolinetti) per godere dalla terrazza della magnifica vista e del panorama sui tetti della città. In questo progetto esclusivo, domina il legno, dagli
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arredi Unopiù alla pavimentazione in listoni, alla struttura del bar. Infine, la zona piscina tra le palme e il verde dello Sciacca Forte Crest, è stata arredata con i lettini della collezione Atlantis. I 37 negozi monomarca Unopiù in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Slovenia, Germania, Marocco assicurano la possibilità di visionare l’ampia gamma di prodotti e di dialogare con personale di elevata professionalità in grado di fornire consigli tecnici e progettazione personalizzata. Un sito internet continuamente aggiornato e arricchito consente di avere una chiara visione di tutta la gamma prodotti, con chiare indicazioni relative ai materiali, le misure, le finiture e i prezzi. La sezione architetti comprende i modelli 2D e 3D scaricabili on-line (www. unopiu.it), uno strumento di lavoro completo ed articolato, per una consultazione semplice ed efficace a sostegno di tutti i professionisti del settore. I 37 Store Manager e i tre Area Manager della sede centrale
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sono a disposizione di ogni professionista che richieda preventivi personalizzati e per gestire con professionalità e competenza ogni richiesta di progetto, in questo supportati dall’ufficio Progettazione Contract Unopiù che, per le richieste di maggior impegno è in grado di realizzare spazi unici e distintivi: una progettazione tailor made in cui project management e logistica sono perfettamente integrati per assicurare la massima affidabilità e precisione delle prestazioni. Dopo 30 anni di esperienza la filosofia di fondo è rimasta sempre la stessa: arredare l’outdoor come se fosse parte integrante della casa, dare vita a spazi di relax dal segno unico dove sentirsi piacevolmente in vacanza ed allo stesso tempo perfettamente a proprio agio come nel giardino di casa.
in al t o , vedut a del la z ona piscina del l o scia cc a f or te cre s t, arred at a con i let tini del la col lezione Atlantis in al l uminio , rive s timent o in PVC (70%) e polie s tere (30%) . S opra il rendering t o t al white di uno de gli ul timi proget ti s vil upp ati per un no t o brand alberghiero . L et tini del la col lezione S unla ce , scherma ture e fioriere C aprice , Isola Eden, ombrel l oni S unny e F an. nel la p agina a cc ant o , in al t o , sedie del la col lezione s ynthe sis in teak e fibra sintetic di w aprola ce intre ccia t a a mano . possono e ssere corred ate d a cuscini in te ssut o acrilico 100% tempo te s t. nel la p agina a cc ant o , la terrazza del w ho tel di s an pietroburgo arred con la col lezione s ynthe sis: nel la f ot o , pol troncine e t av oli in teak per un ambiente t ot al w ood .
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f orma t o d a tre edifici, il comple sso se green busine ss p ark di milano se gra te è do tat o in f accia ta del sis tema b ase per fine stre Schüco aw s 65 che migliora l ’isolament o termico . disponibile a richie sta con ante complanari o ad aper tura verso l ’esterno . Formed b y three buildings, the S egreen Business Park com plex at S egra te in Milan has fac ades with the Schüco AW S 65 basic windo w system, t o im pro ve thermal insula tion. Available with co planar panels or outw ard o pening, u pon re quest .
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InFIssI&SerramenTI porte, finestre, maniglie non hanno soltanto la funzione pratica di contribuire a separare o unire due spazi. diventati elementi d’arredo e di design, conferiscono carattere e personalità a ogni ambiente, pubblico o privato Doors, windows, handles do not function only to separate or unite two spaces. They have become true features of decor and design, adding character and personality to every setting, public or private
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Estetica e funzione by 3 elle
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Dal 1908, l’azienda di Imola elabora progetti caratterizzati da un’alta valenza estetica e funzionale. L’obiettivo è l’armonia tra il prodotto e il suo utilizzo nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita
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a natura e la storia ci insegnano una lezione importante: quando le condizioni dell’ambiente cambiano drasticamente, gli organismi viventi imparano a collaborare per adattarsi al nuovo equilibrio naturale e trovano nuove opportunità di crescita”. Le parole di Giuliano Dall’Osso, presidente di 3elle sintetizzano la mission del gruppo per il futuro: migliorare la risposta al mercato con un nuovo assetto societario e offrire un ampio range di prodotti nuovi. Del resto l’azienda di Imola precorre il futuro da oltre un secolo, sempre alla ricerca di nuove possibilità di sviluppo, per diventare punto di riferimento nel settore dei serramenti in legno. Dal 1908, 3elle ha dimostrato la capacità di saper coniugare tradizione e innovazione, dando risposte
adeguate alle esigenze dell’abitare. Ampia la gamma dei prodotti: porte interne in legno e in laminato, porte blindate, serramenti esterni (finestre, sistemi, oscuramenti in legno e in alluminio, serramenti in alluminio, involucri edilizi). L’utilizzo delle più avanzate tecnologie, l’elevata qualità delle materie prime, i controlli estesi alla catena dei valori garantiscono un abbinamento prodotto/ servizio orientato alla soddisfazione massima dell’utente finale. In quest’ottica si pone una delle ultime importanti forniture per un progetto di contract come F2 - Il cubo di luce. Il nuovo centro direzionale ecosostenibile di Imola (Bo), progettato dallo studio di architettura A2 Studio degli architetti Antonio Gasparri e Andrea Ricci Bitti, è un vero e
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in que sta doppia p agina , F2 - Il cubo di l uce è il nuo vo centro direzionale ecosos tenibile proget tat o a Imola da a2 s tudio de gli architet ti ant onio ga sparri e andrea ricci bit ti. al proget t o f2 -cubo di l uce 3el le ha contribuit o proget tando e fornendo le vetra te di faccia ta che creano una p arete ventila ta che favorisce l ’isolament o termico del l ’edi ficio .
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PorTe e InFIssI
proprio cubo di luce dai mille riflessi che catturano l’occhio con la complessità dei dettagli, della superficie in rilievo, dei motivi geometrici che si ripetono in modo casuale e del portale rosso che si impone sul tono neutro dello sfondo. Al progetto, 3elle ha contribuito con la realizzazione e la fornitura dei vetri per la facciata ventilata. I vantaggi di questa tipologia di facciata, detta anche “a doppia pelle” e contraddistinta da un elevato comfort ambientale, sono l’ottimale sfruttamento passivo dell’energia solare e bassi consumi di energia. Le lastre, sovrapposte tra loro sfalsate di circa 20 cm, producono un effetto scenografico suggestivo e riducono l’abbagliamento interno, senza impedire il passaggio dell’aria.
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a de stra in al t o, fine stra Oscil l o scorrev ole in le gno la cc at o bianco più vetroc amera con veneziana interna oscurante mot orizza ta. In b asso , det taglio ant a in pv c col or bianco neve e finitura le gno . qui so t t o, fine stra in al l uminio finitura ino x più frangisole oscurante mo t orizza ta con funzione di sicurezza . nel la p agina a cc ant o, dal l ’al t o in senso orario , par ticolare scorrev ole R ot ola ant a in le gno , sciv ola ant a in le gno e in vetro del la col lezione por te treal cubo; par ticolari del la por ta sirio , col lezione terra e fuoco , ant a sp azz ola t o fumè e na turale . nel la p agina a cc ant o, in b asso , par ticolare ant a sp azz ola t o la cc at o bianco con serra tura ma gnetic a del la por ta sirio , col lezione terra e fuoco .
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Lorem IPsum
tra moda e design by BerToLoTTo
PorTe
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collezioni innovative con progetti artistici speciali. bertolotto proprone le sfoderabili, casa zen e costellazioni per personalizzare gli ambienti, sia domestici che contract
zienda tra i leader mondiali nella progettazione, produzione e commercializzazione di porte per interni, Bertolotto è sempre più attenta alle esigenze del contract. Propone infatti ricercate linee personalizzabili che possono soddisfare le esigenze di clienti e progettisti, sia di case private che di spazi pubblici. Elio Garis ha firmato le collezioni Casa Zen e Costellazioni. La prima nasce da un progetto artistico speciale. Ciascun modello è infatti un pezzo unico: la sabbia colorata (bianca, rossa, blu, marrone, nera, arancione o verde) prende vita sotto la creazione manuale di Elio Garis che la trasforma in un pezzo esclusivo. Bertolotto offre la
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possibilità di realizzare intere pareti con moduli di diverse dimensioni e progetti su misura personalizzati: uno stile materico che arricchisce la porta trasformandola in un’opera d’arte. Incisioni essenziali e geometriche caratterizzano invece la collezione Costellazioni, che si ispira alle stelle, da cui prendono il nome i modelli (Altair, Cassiopea, Auriga, Pegaso, Andromeda, Vega). Per ciascun modello è disponibile Individual, ovvero la possibilità di scegliere la porzione del decoro che meglio si adatta al proprio gusto. Bertolotto lo riproduce su porte o pareti scorrevoli con pannelli modulabili. Tutti i modelli vengono realizzati su misura e possono essere realizzati anche sistemi di
rivestimenti modulari per pareti. Infine, l’esclusiva linea di porte Le Sfoderabili nasce dalla sinergia di due solide aziende di design e moda. Bertolotto con il marchio BIhome propone modelli che prevedono il rivestimento del pannello con tessuti Brooksfield. Texture nuove, ricercate e dagli stili diversi – New York, Londra, Bali – vengono incorniciate da un telaio in alluminio, come fosse una sorta di quadro. La particolarità di questa collezione è la possibilità di sostituire e cambiare il rivestimento in tessuto in modo facile e veloce. Le Sfoderabili sono quindi l’ideale per chi ama rinnovare spesso gli ambienti, per chi vuole personalizzarli e renderli unici.
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in al t o, parete del la col lezione cos tel lazioni che propone por te a b at tente , a scomp ars a e scorrev oli con binario Plana del la linea BIhome . le por te vengono incise al pant ograf o su uno spe sso s tra t o di MDF , S ucce ssiv amente vengono la cc ate con finitura op aca a tre mani di vernicia tura o l ucid a al polie stere con o t t o mani per un perfet t o effet t o spe cchio . sono disponibili anche le versioni con dise gno inciso su cris tal l o e blind ata de cora ta. S opra e a sinis tra , pareti del la col lezione L e S f oderabili che si de clina in por te a b at tente e scorrev ole bihome , realizza te In col laborazione con Brooksfield . nel la p agina a cc ant o, parete e por ta Cas a Z en, che può e ssere realizza ta anche in vetro fuso . L a col lezione di por te è disponibile in versione a b at tente , a scomp ars a e scorrev ole bihome .
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Syntesis collection di eclisse è la soluzione pratica e di design che risponde alle esigenze di funzionalità , spazio e comfort richieste dalla moderna progettazione architettonica
Porte
sul filo del minimalismo by EcLIsse sopra , synte sis col le ction nei tre differenti model Da sinis tra , Synte sis L uce b at tente , Synte sis L uce scorrev ole e s ynte sis line scorrev ole .
li.
L a sol uzione t otal white di que ste f ot o e s al ta la c apacit Ă mimetic a e di scomp ars a al la vis ta del la por ta, sia nel la sol uzione scorrev ole sia in quel la a b at tente . synte sis col le ction permet te anche la tinte ggia tura del la por ta nel l o s te sso col ore del la p arete oppure il de coro nel l o s te sso mo tiv o. A de stra , il bat tiscop a ra so muro , mont at o con superficie a fil o, scorre a livel lo del muro senza sporgere e gli arredi possono essere appoggia ti diret tamente sul la p arete .
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ella moderna progettazione architettonica, la gestione dello spazio riveste un ruolo importante. Spesso, soprattutto nel contract, ci sono ambienti che richiedono soluzioni mirate nella gestione di spazi e arredi. Eclisse, con i suoi controtelai, vuole rispondere a entrambe le esigenze permettendo di sfruttare al meglio lo spazio e proponendo porte scorrevoli che si rivelano vere e proprie soluzioni d’arredo. L’obiettivo dell’azienda veneta è quello di sviluppare, attraverso l’innovazione continua, controtelai robusti, ispezionabili, facili da installare e belli da vedere. Syntesis Collection è la linea di controtelai e porte a battente filo muro progettata per rendere il serramento invisibile oppure per farlo diventare oggetto di design e d’arredo. Syntesis Luce è l’unico telaio per porte a scomparsa senza stipiti o coprifilo che permette l’inserimento di termostati, prese e
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scatole elettriche. Syntesis Line scorrevole è invece un controtelaio per porte a scomparsa senza finiture esterne: la porta può essere colorata nella stessa tinta delle pareti o decorata allo stesso modo per una perfetta mimetizzazione. Syntesis Line battente è la soluzione per installare porte a battente filo muro senza stipiti o coprifili, disponibili in versione grezza con primer per poter essere dipinte e nascondersi alla vista. La collezione offre un sistema in grado di far dialogare tecnologie e sistemi differenti (pareti, porte, battiscopa e punti luce), garantendo ampia libertà progettuale. Un minimalismo che non rinuncia alla funzionalità delle soluzioni, a una tecnologia brevettata e all’aspetto estetico. E così anche in un piccolo ambiente lo spazio è moltiplicato.
syn t es is l in e scorrev ole ant a singola: in que s t o c aso è s t at a scel t a una sol uzione che met te in ris al t o la por t a c andid a sul la p arete col ora t a. U na sol uzione moderna , per creare ambienti minimali e per chi ama arred are per so t trazione . L ’assenza di finiture es terne f av orisce l ’inte grazione del la superficie scorrev ole . sopra , “S pazi di e spre ssione ” è la rappre sent azione visiv a, realizza t a ne gli sp azi del lanificio p aolet ti a f ol lina ( T v) d al f o t ograf o Enrico dal z o t t o , di tre simboli come indus tria , ar te e ar tigiana t o a ccomuna ti dal le game con il territ orio .
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Minimal Tech by erco Serramenti
Shade è la collezione di finestre di Erco che entra nel mondo del progetto di design con leggerezza e con un occhio di riguardo all’ambiente
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n serramento di qualità nasce per durare nel tempo e per rispondere alle esigenze del cliente. A questa filosofia Erco, dal 1958, anno di fondazione, non ha mai derogato. L’azienda di Casnate (Co) fin dalle sue origini ha interpretato il saper fare italiano con determinazione, passione e tenacia, continuando a produrre nel luogo di origine con una ricerca dell’eccellenza e un desiderio di sperimentare soluzioni sempre all’avanguardia che l’hanno condotta oltre i confini locali, per affermarsi sul mercato nazionale e internazionale. Nello stabilimento di Casnate vengono prodotti da sempre serramenti curati nei minimi dettagli, evoluti tecnologicamente e di qualità. Con Shade l’azienda ha deciso di percorrere la strada del design, inteso come sintesi ideale di forma e funzione. Studiato da Giuseppe Bavuso, Shade è una collezione di finestre e porta-finestre che diventa a tutti gli effetti elemento architettonico. Caratteristica principale è la carenatura in estrusi di alluminio associati alla struttura interna in pvc.
Sul lato esterno, Shade si presenta come una lastra continua di vetro fluida e visivamente uniforme. Può essere realizzata in luce complanare o con imbotte da 5, 9 o 15 cm. Dall’interno la piacevolezza dell’effetto raso muro viene esaltata dalla totale scomparsa della ferramenta; le veneziane sono racchiuse in un’anta in vetro ispezionabile e si muovono grazie a meccanismi alimentati anche a energia solare. Il telaio è disponibile in diverse finiture (Corian, vetri laccati, essenze di legno) per personalizzare e caratterizzare gli ambienti. Il cuore di Shade è in pvc sistema Eco Clima 82 Evolution concepito per soddisfare le normative energetiche più avanzate. Erco è infatti partner di CasaClima dal 2009.
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nel la p agina a cc ant o in al t o, Il sis tema di oscurament o di shade interno al l ’ant a in vetro ispezionabile è aliment at o elet tric amente tramite un tele comando , con possibilit à di aliment azione anche a l uce solare . sopra , Al l ’esterno le fine stre del la col lezione S hade sono c ara t terizza te d a f orme fl uide e unif ormi, grazie al la la stra continu a di vetro e al la possibilit à di rive stire il perimetro del l ’imbo t te con una finitura in monoe struso di al l uminio . qui a de stra , il telaio interno è disponibile in diverse finiture ( Corian, vetri la cc ati, essenze di le gno ) per permet tere la ma ssima personalizzazione . Acc ant o, det taglio del la finitura e sterna in al l uminio .
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passione italiana by FerreroLeGno
Qualità artigianale e moderna tecnologia caratterizzano i prodotti dell’azienda piemontese. Scenario è l’inedito sistema di porte scorrevoli in vetro e alluminio che sarà presentato a MadeExpo 2013 con la collezione Zero di porte rasomuro in noce, rovere naturale e laccate
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sperienza, dedizione e passione animano da oltre 60 anni FerreroLegno. Esperienza che ha permesso di realizzare un prodotto frutto della costante ricerca della qualità artigianale unita alla precisione della moderna tecnologia. Dedizione che ha convinto che costruire porte solide non è sufficiente: occorre fornire un servizio che precede, accompagna e segue il prodotto (per questo motivo, consulenti e rivenditori qualificati rappresentano l’ideale anello di congiunzione tra la casa madre e le diverse realtà locali). Passione per i materiali con cui vengono realizzate le porte: dal legno al vetro all’alluminio la cura del dettaglio è maniacale per un’installazione sempre facile e veloce. Senza dimenticare l’attenzione all’ambiente: legno proveniente da foreste gestite in modo corretto e responsabile, livelli minimi di emissione di formaldeide, verniciature ad acqua, energia proveniente da fotovoltaico. Una capacità di porsi obiettivi sempre nuovi che si è tramandata nelle generazioni che hanno guidato l’azienda di Magliano Alpi, nel Cuneese, connotando ogni scelta da quando FerreroLegno era un semplice laboratorio artigianale sino ad oggi che è diventata realtà leader nel settore delle porte d’arredo. Nel contesto dell’abitare contemporaneo la porta rappresenta un plus progettuale, non solo funzionale ma anche estetico, che contribuisce all’unicità di un ambiente. Cosi è per Scenario, ultima novità firmata FerreroLegno che sarà presentata in anteprima a MadeExpo 2013: un sistema di porte scorrevoli in vetro, abbinabili anche a pannelli fissi, declinato nella versione Tutto vetro (scorrevole a parete, a soffitto esterno muro) e Vetro contornato da profilo in alluminio (scorrevole a parete, a soffitto esterno muro, a soffitto incassato). In fiera sarà presentata anche Zero, appartenente alla linea Exit: si tratta di una collezione di porte rasomuro studiata per rispondere all’evoluzione delle esigenze estetiche e architettoniche, soluzione d’eccellenza curata nella qualità e nei dettagli. Disponibile nelle versioni sia a tirare sia a spingere, è dotata di serratura magnetica di serie e cerniere invisibili registrabili su tre assi per assicurare una perfetta complanarità alla parete.
la por ta ra somuro zero nel la versione a tut ta al tezza (80 x270 cm) con finitura in noce nazionale na turale , A F il o complet amente inte gra t o nel muro . disponibile anche in ro vere na turale , la cc ata l ucid a e op aca oppure grezza personalizzabile
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nel la p agina a cc ant o , il vetro è pro t agonis t a a ssol ut o di scenario , qui propos t o con due ante scorrev oli e due p annel li fissi, profil o in al l uminio la cc at o nero e cris t al l o grigio s atina t o .
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Dal 1911 a Borgomanero, Olivari produce maniglie ricercando il massimo della qualità e affidandosi alla creatività dei migliori designer e architetti. Nina, Chelsea, Lucy e Globe sono le ultime novità
SerramenTI
A portata di mano by OLIvarI
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ttenzione per i dettagli, ricerca dell’innovazione, passione per il lavoro. Sono le parole-chiave per comprendere l’universo Olivari, storica azienda che definire soltanto “produttrice” di maniglie sarebbe riduttivo. 102 anni di storia all’insegna della massima qualità affidata alla genialità e alla creatività dei migliori architetti e designer: Gio Ponti, Franco Albini, Ignazio Gardella, Luigi Caccia Dominioni, BBPR, Joe Colombo, Giorgetto Giugiaro, Alessandro Mendini, Vico Magistretti, Massimo Iosa Ghini, Rodolfo Dordoni, Piero Lissoni, Shigeru Ban, Steven Holl, Toyo Ito solo per citarne alcuni. Collaborazioni che hanno permesso all’azienda di spiccare il volo da Borgomanero nel Novarese, dove hanno sede da sempre gli stabilimenti produttivi, verso tutto il mondo, arredando con le proprie maniglie case, ville, residence e grandi alberghi. I progetti più recenti sono firmati da quattro maestri del design internazionale. Nina, caratterizzata da un volume assottigliato per sottrazione della materia, nasce dall’estro di Daniel Libeskind; a Jean Nouvel si deve Chelsea un pezzo scultoreo, ironico, dalle forme tattili arrotondate e calde, disegnata per un hotel di Chelsea e ora in produzione in porcellana; Patricia Urquiola ha creato Lucy dai volumi ricercati sia nelle dimensioni sia nelle proporzioni; e poi Globe, di Stefano Giovannoni, pratica (garantisce una buona presa), piacevole al tatto, dal piglio giovanile. Tanta la strada percorsa nel corso di un secolo. Tanta da percorre ancora lungo un terzo Millennio che è appena cominciato.
S opra , g lobe , dise gna ta d a s tef ano gio vannoni, è disponibi le ne lla versione por ta con roset ta e bocchet ta, per cremone se , per DK e DK di sicurezza . R ea lizza ta in o t t one ne lle finiture C roma t o, C roma t o op aco , S uperniche l s atina t o. qui a cc ant o, Luc y, de sign p atricia urquio la, disponibi le ne lle finiture Croma t o e Croma t o op aco , rappre sent a un’ armonios a sinte si f orma le tra de sign e funziona lità. a de stra , il vo lume a sso t tig liat o per so t trazione di ma teria di nina dise gna ta d a Danie l Libe s kind . disponibi le N elle finiture croma t o, croma t o op aco , s atina t o. ne lla pagina a cc ant o, il de sign scu lt ore o e minima le di C he lsea proget tata d a jean nouve l. disponibi le nei t oni de l bianco e de l nero lucido o op aco .
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I.A EdiToRial A feasible path p. 6 A new monograph on the world of contract, a volume packed with themes to address the many different facets of this complex sector. First of all, an overview of what is happening in the world. The major architecture studios are more active than ever: from old Europe to Asia, the Americas and beyond, more and more cities are turning to renowned names to rethink their image and organization. While the vertical city is a reality by now, what is emerging in the projects in progress, from the present to 2017, is a focus on increasingly variegated buildings, where what counts is the high quality of urban living in public facilities, waterfront properties and residential complexes. Feats of design and construction that spread to the creation of entire cities, above all in the Orient, where work is underway on areas capable of containing up to 500,000 persons. Impressive, and an opportunity not to be missed for everyone who operates in the contract sector. These wider overviews are joined by specific themes, like the recovery of historic buildings, the new ecosustainable forms of prefabrication, applications of new materials in construction, new technologies in the field of home automation, control and security in spaces for living and working. Offices: the concept of the workspace is changing, reflecting a less rigid hierarchy, becoming more open and comfortable, almost like a domestic apartment. Malls and large retail chains: the future of commercial spaces. Architecture and light: technical lighting design is gaining more space, and perhaps one day we will have to pay closer attention to how to make architecture communicate more effectively in the daylight, because darkness has now become the accomplice of architects who create luminous volumes, true theatrical machines of great (nocturnal) visual impact. Gilda Bojardi - Caption pag. 6 Image of the Library and Learning Center (LLC), the focal point of the new campus of the University of Economics & Business of Vienna, designed by Zaha Hadid Architects, now under construction.
INteriors&architecture Global worksite p. 10 by Alessandro Rocca
Opening towards the outdoors, functional multiplicity, social interaction, emphasis on shared spaces, a new accent on landscape: these are the emerging factors in the architecture of tomorrow, the directions of a new International Style that comes to terms with the conditions and objectives of the present: turbo capitalism, high technology, sustainable comfort and urban spaces on a human scale. Futuropolis: the architecture of the years to come opens to the city. After the modernist monoliths indifferent to the context that have exported the Manhattan model all over the world, after the sealed containers of the 2000s based on the “big boxes” of Rem Koolhaas and the autistic logic of the shopping mall – closed worlds with great variety inside – the buildings of tomorrow focus on boosting indooroutdoor interaction, expanding functional multiplicity and stimulating social relations. A new approach that does not exactly coincide, luckily, with the dictates of sustainability, keeping the desire to seek new forms, effects and spatial situations alive. Nevertheless energy saving, at least at the level of widespread, shared thinking, remains a crucial factor, which is the main reason behind the greater permeability of spaces. It is increasingly clear that the energy consumed by environmental control can be greatly reduced by sacrificing a bit of seclusion and accepting the risks and benefits of exchange with the outside world. There is still air conditioning, but it is supplemented by shaded walls, open loggias, indoor/outdoor living areas, semi-sheltered plazas, porticos that cross buildings and many other devices for natural climate control that also increase the integration with the urban context, improving the setting and, it is hoped, the psychological wellbeing of the people who live and work in the buildings. This is a sort of gentle revolution, incorporating and reworking all the themes and images of recent years, but it is also radical because it changes the design of many aspects of the building: the relationship with the street, the entrance lobby, the volumetric organization, facades adorned with panoramic terraces, roof gardens for breathtaking views. At the dawn of modernism the city was a quantitative landscape, the sea of lights of Los Angeles seen from Beverly Hills, the daring skyline of New York, the expanse of Parisian rooftops from the top of the Tour Eiffel and then the belvedere of the Beaubourg. In this article other urban landscapes appear, with a completely different biodiversity: no longer Paris, but the banlieue of Boulogne Billancourt and Nanterre, and then Kuala Lumpur, Beirut, Mexico City and Warsaw, where Daniel Libeskind chooses to put his skyscraper into a relationship with a colossus of Stalinist architecture. Another precise indication that can be gleaned from this anthology is the new creativity that is going into semi-public spaces, lobbies and all those areas of private-public transition that have been neglected for decades and often represented the Achilles’ heel of new works of architecture, brutally inserted in contexts marked by all too different habits and scales. Plazas and museums tend to resemble each other: the entrance lobbies of museums, from the M9 of Sauerbruch and Hutton to the Tianjin Museum of Steven Holl, become spectacular sheltered squares, not so different from the new urban spaces like the New Street Station of Birmingham or the plaza/atrium in the Green Valley of Shanghai. Another fundamental aspect has to do with the evolution of the facade, an increasingly independent and strategic feature with respect to two essential themes: climate control and image development, which is getting closer and closer to computer graphics effects. Digital aesthetics, dematerialization, elimination of the effects of weight and material, enhancement of pure image. The face of the building is deformed, as in the Corte Verde of Cino Zucchi, or becomes a signal, a texture, a disembodied diaphragm, a pixelscape or embroidery, in any case something that no longer has to do with structure, internal organization and functions, focusing instead on the communication between inside and outside, seen in terms of energy exchange but also in terms of the construction of the image, communicative penetration, urban scenario. - Caption pag. 11 UNStudio, Scotts Tower, 231 apartments, including 128 studios, with green terraces, roof gardens and loggias; Singapore, 2010 – in progress. - Caption pag. 12 1. Dominique Perrault, recovery and new design of the three office towers of Pont de Sèvres (1975), Boulogne Billancourt, 2007-15. 2. Park Associati, GioiaOtto, renovation of the Porta Nuova Residence built by Marco Zanuso in 1973, transformed into an office building of over 7000 m2, on Via Melchiorre Gioia in Milan, 2012-13. 3. SOA, Mar Mikhael Tower, mixed-use building, 7200 m2 on 21 levels in Beirut, to be completed in 2014. 4. Ole Scheeren, Angkasa Raya, tower 268 meters in height, 165,000 m2, in Kuala Lumpur, facing the Petronas Towers of Cesar Pelli, 2011 – under construction. RISING CITY. Sensitive facades that vibrate with light, oblong and vertical windows, decorative frames, daring overhangs, terraces, transparent courtyards, suspended corridors, swimming pools protected on roofs: vertigo. The city as an interactive scenario, a landscape to observe, but also as accessible airspace, to occupy and inhabit. - Caption pag. 14 INDOOR / OUTDOOR. Squares like gardens, lobbies like intersections, new levels and urban views: architecture pays closer attention to spaces of indoor-outdoor, public-private transition, decisive for the success of a new building, for the transformation of the context and the construction of a new idea of the city. - Caption pag.15 1. Snøhetta, Muttrah Fish Market, Muscat, Oman, 2010 - in progress. 2. Ole Scheeren, Duo Towers, Singapore; one tower contains 600 apartments, while the other is for offices and a hotel. Construction is slated for 2013-17. 3. Odile Decq, Homo Erectus Fossils Museum, 24,000 m2 of geological and paleontological exhibits, Nanjing, 2012-14. 4. HOK with Buro Happold, Progetto Cmr, De Cola Associati, Eupro; Ri.Med – Center for Biotechnologies and Biomedical Research, Carini, Palermo, work slated to begin in 2014. - Caption pag. 16 1.Schmidt Hammer Lassen, a plaza/ atrium in the Green Valley Development, the new urban district with an area of 50 hectares in Shanghai, 2013-15. 2. Kengo Kuma, entrance to the new V&A (Victoria and Albert Museum) of Dundee; construction slated for 2013-15. 3. The covered plaza in front of M9, the museum designed by Sauerbruch and Hutton in Mestre; construction slated for 2014-16. 4. Alejandro Zaera-Polo (AZPA), the public space of the New Street Station, Birmingham, 2011 – in progress. - Caption pag. 17 The LOBBY, the space where flows of persons and information are organized, becomes the calling card of a new work of architecture, the visage that defines its character and establishes its degree of welcome, of permeability with the outside, of fluidity and freedom of movement and access. - Caption pag. 19 IMMATERIAL. With the digital age in full swing the design of facades is transformed, lightening up masses and volumes. The weight of the construction is no longer perceptible, with structures concealed beneath communicating surfaces, datascapes that record the flow of information between inside and outside, both in technical terms of climate and light, and in terms of culture and spectacle. 1. Cino Zucchi, the Corte Verde of Corso Como, 31 apartments, 5000 m2, in the new Porta Nuova district of Milan, 2006-13. 2. Snøhetta, two towers of the new Fjordcity urban development at Visma, Oslo; construction slated for completion in 2014. 3. Steven Holl has designed the Queens Library, a new public facility of 2000 m2 in New York, 2010-14. 4. Dominique Perrault, addition to the Institute of Mechanics of the Ecole
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Polytechnique Fédérale, Lausanne, 2011-15. 5. OBR, KGK Commercial Cluster, a business center subdivided into four buildings, for a total area of 45,000 m2, at Jaipur International Airport, India, 2013-14. - Caption pag. 20 LANDSCAPE. Precious landscapes to conserve, and new landscapes to invent, inside and outside the city limits. After the theories of Gilles Clément and the success of the High Line in New York, the landscape is inhabited and experienced in a new, neo-romantic way. Biodiversity, spontaneous nature and contemporary design are the three guidelines that change the meaning and form of places in the city, such as public gardens and urban parks. - Caption pag. 21 1. Paolo Venturella, Solar Loop is an experimental photovoltaic sculpture that can be placed in parks, gardens and urban situations, in progress. 2. MAD, Huangshan Mountain Village, a complex of apartments, a hotel and tourism services on Taiping Lake, a panoramic site protected by UNESCO; 2009-14. 3. The Jardins de l’Arche, designed by the Italo-French studio AWP, 71,000 m2 of greenery at the Défense, Paris; 2011-2014. 4. Northerly Island is a 36-hectare park on Lake Michigan, facing Chicago, with a variegated program of museums and facilities for leisure time; project by Studio Gang, slated for completion by 2015. - Caption pag. 22 ICONIC LANDSCAPE. The skyline displays accidental juxtapositioning, multiple eras and subjects, the infinite faces of a city. It exhibits the city’s highlights and landmarks, the works of architecture that become its trademark of recognition and, in the best of cases, the very symbols that represent the city in the world. - Caption pag. 23 1. The studio Fr-ee has designed the aquarium of Mexico City in the dynamic Polanco district, 2012- in progress. 2. Daniel Libeskind, Zlota 44 is a 54-storey tower with 266 apartments in the center of Warsaw, 2005-14. 3 J2 is a complex of three residential towers with 1840 apartments in Jersey City, designed by the New York-based studio HWKN (Hollwich Kushner), 2013 – in progress. 4. The Spanish studio Herreros Arquitectos won the competition for the Munch Museum in Oslo; to be completed in 2018. 5. Studio Gang, Solar Carve Tower, 17,000 m2 meters for offices and commercial spaces, facing the High Line in New York; to be completed by the end of 2013.
New Towns in Asia p. 24 by Valentina Croci
A city for hundreds of thousands of inhabitants. Major investments to create international business poles. It’s happening in Asia, where design, from the urban to the architectural scale, is experimenting with unimaginable things. Our society is going through the fastest phase of urbanization ever. In 2030 over 60% of the population will live in cities, mostly in Asia and South America, areas of double-digit economic growth. New multifunctional organisms, even for one million inhabitants, are rising from scratch near the most important airport hubs and the new economic capitals of Asia. The design of the foundation city involves extraordinarily difficult challenges in terms of economic development and resources, both for construction and for life in its wake. Sustainability in the wider sense of the term, to be designed from the urban scale to that of single buildings, but also in ways of living of future inhabitants. We talked about this with James Brogan, director of development and strategic supervision of the multinational studio KPF, specializing in real estate and urban planning for new settlements, at the exhibition “Urban Ecologies #3” at Spazio FMG in Milan. KPF was one of the first foreign studios to approach Asia regarding foundation cities. At the moment, they are working on the Meixi Lake project near Changsha in China, for an area of 6.5 km2. Organized with a great variety of building types, lakes and navigable canals, the project tries to set a paradigm of man-nature relations. And Songdo, near the Incheon International Airport of Seoul, in an area of 8 km2, with the goal of playing a leading role in international business, is the largest real estate operation managed by private interests. “With respect to ten or fifteen years ago, contemporary projects pay more attention to resources and the quality of the territory. Being sustainable on this scale means first of all less consumption of ground area, energy and materials.” The high-density vertical architectural model has been dominant for years, but today it is designed with multifunctional results in mind, meaning the coexistence of different functions and services. The skyscraper becomes a large living being with differentiated organs that all contribute to the overall balance. “Coping with density means not just solving the structural problems of the building, but also, more in general, addressing the activities; for example, how the vertical element is connected to circulation infrastructures and the services of the city, requirements of efficiency of edification. The design of new cities is based on the relationship between speed and density, i.e. between the center and the suburbs, the city and the world. This relationship has an impact not just on transport and services, but also in terms of ‘intellectual efficiency,’ the capacity of persons to optimize and do more things.” The new cities stand on virgin territory, and offer an extraordinary opportunity to design an efficient energy model. Contemporary new towns are global cities, conceived to attain economic power and to intercept global capital and international developers. They differ from the models of the modernist era because they coexist with change, globalization and urban sprawl. “The major projects of modernism, like Chandigarh by Le Corbusier or Brasilia by Lúcio Costa, were heroic failures because they took a merely functional, uniform approach. The city, instead, should be seen as multilayered density, with different scales and textures. It is important to design a variable vocabulary that adapts to different proportions and urban conditions, almost like a collage.” In China almost fifty cities have been built with over one million inhabitants, often by demolishing old settlements and replacing them. Because this is a population of commuters, one of the main problems is how to connect the new structures to previous residential centers. The Chinese government is promoting pilot projects, also involving KPF, to test future development models. In India there is a different link with tradition, so new cities are made alongside historic ones, as is happening in New Delhi. Here underground systems are being studied for distribution of energy, sewers and disposal systems, especially for water. These underground infrastructures have to be coordinated in a single design. “In the design of new towns the starting point is the landscape, and access to water, because the self-sufficiency of the system depends on it. Then one starts to plan a model of economic sustainability, and a business plan with progressive investments: it is a matter of hundreds of millions of dollars, divided among multiple investors. To convince them, KPF makes a true manifesto.” For fifteen years KPF has been conducting embryonic experiments in Tokyo, Hong Kong and Shanghai, to monitor the transformation of lifestyles and the needs of the community. Because the hardest part of designing new towns is the ‘construction’ of their inhabitants. China moves forward at a torrid pace, leading to unpredictable errors. For example: “the new zone of Shanghai, built in 1985, underestimated the pedestrian dimension of the city, partially damaging quality of life. Flexibility and the capacity of the project to respond to change are needed for any effective intervention. Projects have to be able to absorb the contrasts that exist in the cultures of Southeast Asia, between old and new, oriental and occidental. Nevertheless, China is the place where the architecture of the future is being made, and where we can experience ongoing changes in society.” Caption pag. 25 Meixi Lake near Changsha in China, by the studio KPF (Kohn Pedersen Fox Associates), sets out to express a sense of balance between man and nature. It is organized with a great variety of building types, lakes and navigable canals. The eight residential neighborhoods have a village center for all the institutional, cultural and commercial functions. Facing page: the masterplan of Meixi Lake, located near Changsha in China, in an area of 6.5 km2. With engineering consulting by Arup. - Caption pag. 26 Songdo is in Seoul, near the Incheon International Airport. The project by the studio KPF occupies an area of 8 km2, for 80,000 inhabitants. The development offers clear alternation of green areas and high-density settlements, outfitted with the Smart software system by Cisco, for maximum connectivity among inhabitants. Slated for completion by 2015, this is the largest real estate operation managed by private interests.Caption pag. 27 By the studio Foster & Partners, Masdar City is located near Abu Dhabi in an area of 6 km2, for 300,000 inhabitants. The project is part of a larger plan for the use of renewable energies, based on settlement principles from the Arabian tradition (shady streets and courtyards, traditional patterns) that also encourage pedestrian circulation. Each constructed block is at a maximum of three minutes on foot from the next. The two urban nuclei are subdivided by a linear park.
Expo, 18 months and counting p. 28 by Alessandro Rocca
Waterways, agricultural and natural landscapes, markets, theaters and an avalanche of ethnic restaurants. The theme “Feeding the Planet” connects a universal question like that of ecology with the excellence of Mediterranean cuisine. Expo 2015 seems to be headed for the home stretch. In July the quorum of international participation was reached, guaranteeing full recognition on the part of the Bureau International des Expositions. The threshold is set at 131 and the country that tipped the scales was Greece, a signal of optimism from a European country known for its financial troubles. The worksite is in progress, and the Expo technicians promise to keep things on schedule: after reclamation, work is underway on an immense plateau of reinforced concrete that will cover much of the 170 hectare area, between the northern ring road and the Milan Fair at Rho Pero. In this phase, the national pavilions to be designed and built by each country have not been publicized, though the overall layout
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 195 is definitive in spite of the criticisms voiced by the architects Vittorio Gregotti and Emilio Battisti, among others, in support of a diffused Expo to more fully engage the city itself. Planned by an international team composed of Stefano Boeri, the Swiss architect Jacques Herzog and London-based urban planner Richard Burdett, today’s masterplan for the Expo conserves its cruciform layout and its focus on the system of waterways, coming to grips with the theme: Feeding the Planet. Energies for Life. A challenge that puts the spotlight on all the aspects of the food chain, from agriculture to restaurants. The first new aspect seems to be the landscape accent, for outdoor spaces that have to recreate very natural environments, mixing the Lombard tradition, represented by the historic Cascina Triulza, restored and kept within the event grounds, with new contemporary gardening techniques. The second new development is that of the clusters, theme areas designed by a team of professors from the Milan Polytechnic, on specific environmental types – cereals and tubers, rice, coffee, cacao, spices, fruits and vegetables, bio-Mediterranean, arid zones, islands. The small pavilions of the clusters will contain national contributions, while the external spaces will be for theme exhibitions, restaurants, markets and events.Caption pag. 29 Water gardens will be among the most striking environmental presences at the Milan Expo, seeing water as the distinctive feature of the Lombardy plains, with their fertility and landscape. Above: an image of the waterways project, by the Milan-based studio Barreca & La Varra, to integrate the new lakes and canals of the Expo with the Milanese system, in a bicycle and hiking route that reaches the Darsena, in the center of Milan. To the side: the masterplan, after the initial input of the group Boeri, Herzog and Burdett, has been taken over by an in-house technical team of the Expo, including Milanese architects like Matteo Gatto, Ciro Mariani, Gianluca Lugli, Marco Chiodi. Below: image of the large water plaza surrounded by steps, capable of hosting up to 20,000 spectators for water games, fireworks, concerts and performances on floating stages, installations and temporary initiatives. Caption pag. 30 Above: two images of the Cereals & Tubers cluster, with the pavilions of African, South American and Middle Eastern countries, and an agriculture exhibition; the project is by two professors from the Milan Polytechnic, Alessandro Rocca and Franco Tagliabue. Below: an image of the structures scattered around the whole Expo area to offer spaces for refreshment and commerce, and services for visitors and participants. The winning entry in a competition, the project is by the Milan-based studio On Site. Facing page: view of the Italian Pavilion; the competition was won by the architects of the Roman studio Nemesi. Expected cost: 40 million euros.
AT THE HIGHEST LEVELS p. 32
by ConsonnI InTERnaTIonAL coNTRacT Consonni International Contract works on global management of projects of construction, restructuring and renovation of the most prestigious international hotels. Constant collaboration between the designer, contractor and client represents the ideal condition for productivity in any type of architectural undertaking: restructuring, new construction or interior decorating. This condition is a necessary focal point because all too often, in today’s world, there are bitter disagreements, contrasting perspectives, confusion of roles. To conceive, develop and design for contract means operating in full respect for the standards of the major hospitality chains. Offering a range of different solutions, from the most classic to the most innovative design, all the way to interventions in the technological avant-garde. Consonni International Contract, created in the context of Gruppo Consonni, has the mission of completing projects on a very high level for hotels, private residences and yachts, coordinating the dynamics of cooperation among different players, creating a link among the parties that remains solid even after the warranty period is over. The management of the commission is global: surveys and design studies, creation of prototype rooms, testing of the accuracy of the design, production of the furnishings, preparation of the spaces, shipping, installation and post-sales assistance.. The collaborations are all on the highest levels, from international design studios (Samuel Creations of Geneva, Arch. Tristan Auer of Paris, the Italian architecture studios Cibic&Partners, Luca Scacchetti, Alessandro Mendini and Carlo Colombo) to hotel chains (Sheraton, Hyatt, Ramada, Radisson, Hilton, NH Hotels, Meridien, Golden Tulip, Rocco Forte, Kempinsi). An example of the success of Made in Italy, appreciated all over the world, combining industrial technology and ongoing research with the woodworking and cabinetmaking skills of great craftsmen from Cantu. - Caption pag. 33 Upper left, one of the rooms of the chedi hotel in andermatt, switzerland, below the impressive peak of the gemsstock in the orsera valley. Consonni has supplied all the loose furniture in the rooms and apartments of the facility. The client is the orascom group, with egyptian ownership but with headquarters in altorf, switzerland. Left, a bedroom and bath in the rahat palace of almaty, a project consonni is developing in kazakhstan for marriot. The intervention includes the restructuring and renovation of about 300 rooms and common areas. The design will be done in collaboration with the studio samuel creations of geneva, for delivery in 2014. Above, the libertè restaurant and the “salle de jeux” of the casinò royale of evian les bains in france. In the project by the architect christophe herbert for the danone group, consonni concentrates on the restructuring of the rooms, including suspended ceilings and plasterboard walls, facing materials, furnishings and interior finishings.
EVERYTHING’S UNDER CONTROL p. 34 by Vimar
In the restructuring of the hotel firenze number nine in an old renaissance palace, vimar has supplied the well-contact plus building automation system, using the eikon evo series. We often hear it said that details make the difference. When the “detail” also has important functions for wellbeing, security and comfort, the difference becomes added value. For almost 70 years this has been the mission of Vimar, which since its founding in 1945 has taken the electrical system from simple switches and sockets to home automation, transforming technology into a precious ally of comfort: from the By-me domotics system to automate the home, for integrated management of climate, security and wellness, to Well-contact Plus and Callway, respectively systems for management and automation of any type of building, and for communication in side health care facilities, to Netsafe, a system for structured cabling. Five different series of plates and switches are offered to bring light to every space, along with a wide range of plugs, sockets, adaptors and accessories for lighting, produced and patented by the company based in Marostica. One of the firm’s latest contract projects is for the Hotel Firenze Number Nine. Well-contact Plus is the building automation system supplied, combined with the Eikon Evo series. Developed based on the KNX standard, Well-contact Plus permits constant control of comfort and security in every single space: lights, temperature, entry, exit can be programmed and monitored thanks to the system software, while in each room climate and lighting can be controlled individually thanks to a three-module touchscreen. Transponder cards are used for most of the actions performed by clients and in-house staff: the programming varies according to the use (personnel or client). Cards offer access only to one room and the common areas. Furthermore, E-way signal lamps, also by Vimar, are placed in the common areas, to light the way in case of emergency (blackouts or situations of danger). - Caption pag. 34 Above, the eikon evo plate in total white aluminium. Center, above, the eikon evo plate in total black aluminium and, below, transponder card reader with eikon evo plate in faced aluminium. Upper right, three-module touchscreen with eikon evo plate in anodized aluminium and, below, eikon evo plate in polished aluminium. On the facing page, two spaces in the hotel firenze number nine, in the heart of the historical center near santa maria novella, san lorenzo and the medici chapels. The hotel has been created in a renaissance palace.
Eco-architecture Ecocities & wellness p. 38 by Patrizia Catalano photos Henry Thoreau
Infrastructures, intelligent buildings, urban landscape renewal, swimming in the city center. It’s all happening in Copenhagen, which this year – not surprisingly – has been named the “world’s most livable city” (Monocle 2013). Copenhagen, July 2013. According to the weather reports, the temperature and climate should be like March in Italy. Actually, the semi-tropical weather prompts the citizens of the capital to take advantage of its great location, a sort of contemporary Venice with canals, many of which are clean enough for swimming. Strolling along the water that divides the historic center from the new city, down the Islands Brygge, one encounters a
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pleasant sequence of diving swimmers, bathing suits and sun, with their focal point at the Harbour Baths, a sort of floating waterfront, fully equipped, designed by the legendary studio BIG. Nota bene: facing us, on the other side of the canal, are the headquarters of the most important Danish bank, including the famous Kristallen, by the studio Schmidt Hammer Lassen. In other words, we are right in the center of a very democratic city, whose administration (hear ye hear ye) concentrates on the happiness of its citizens. We are in a place of Utopia, and coming from Italy it feels like being in one of those stories where the protagonist, setting off in a balloon, reaches a kind of wonderland. We find ourselves in a city where there is no corruption, where every cent taken from the pockets of taxpayers is reinvested in services and facilities. In such a context, architecture gets back to its Vitruvian essence, a place of civilization and wellbeing, where economic investments, to have success, interface with the intelligence of urban planning solutions to improve quality of life. The last fifteen years have been fundamental for urban growth here, thanks to the transformation of industrial and waterfront zones into accessible, extremely pleasant settlements. Taking advantage of the city’s special relationship with the water, for example, new neighborhoods containing social housing, like Sømaræd, offer their inhabitants the possibility of swimming near their homes. But all this would make no sense were the main thrust of the administrators not directed towards the transformation of Copenhagen into the European Green Capital, with the goal of making the city completely free of CO2 emissions by 2025. Much has already been done, since from any point in the city it is possible to move around by using a dense network of bicycle paths, with special bridges and roads. Bikes and roller skates have become the main means of transport. There are only two subway lines. At any station you can get on or off the trains with your bike, also thanks to handy elevators for direct connection between the platform and the street. In short, the most livable city on earth, they say. Besides the swimming facilities, new large parks have been built with very wild trails for hiking, immersed in greenery, based on choices that increase biodiversity of animal and plant species. The city grows at a pace of 1000 units per month, and by 2025 the population should increase by 20%. But the Danes are never idle, so to the north of the city, at the old port, they are building a neighborhood, Nordhavn, planned for 40,000 residents, alongside the creation of 40,000 jobs. The slogan, or the axiom, of the administration’s strategy is a simple one: “urban life before public space, public space before buildings…” Thanks to this, integration of new works of architecture and outdoor spaces is cultivated and designed with great care, based on real needs (which also include pleasure, socializing, free time) of the future inhabitants. And remember, this is social housing, planned by the city and entrusted to the talents of the best Danish architects, like the studio BIG, for example. The subsidized houses are inserted in a mixed residential fabric, no more than 30 units at a time, where to avoid the creation of ghettos very different housing types are placed side by side, from cooperatives to single-family properties. In all this feverish urban renewal an important part is played by projects for culture and free time. Among the new constructions of recent years, stand-outs include the new Concert House designed by Jean Nouvel, an extraordinary work of architecture, a dark blue cube that opens inside with finely tailored solutions, where the architect’s work includes maniacal attention to detail. In the heart of this unusual space a magnificent concert hall is entirely clad in fine wood, truly seeming like a work from days gone by. There is also the Opera House by the Danish studio Henning Larsen, opened in 2005, symmetrically positioned with a great view of the main canal of the city, and the new Playhouse, which successfully interfaces external space (the lobby) with the main building. Last but not least, visitors can enjoy the new aquarium, the Blue Planet, by 3XN, which might just become the new icon of Danish architecture.Caption pag. 39 To the side: the Royal Library, grafted onto the volume of the old library facility in Copenhagen, by the studio Schmidt Hammer Lassen. Inside, a large fresco by the Danish painter, sculptor and writer Per Kirkeby decorates the point of connection between the old and new spaces.Below: an installation at Islands Brygge. Bottom: a panoramic view of the new Playhouse, designed by the studio Lundgard & Tranberg Architects. Facing page: the new Nykredit building by Schmidt Hammer Lassen Architects, facing the headquarters of the same company, a work from 2001 by the same studio. - Caption pag. 40 Sustainability The new Ørestad district, of outstanding architectural quality. Above: the 8 House complex by the BIG studio. To the side: detail of the garage of the Mountain residential complex, by BIG/JDS. Below: view of the Bella Sky hotel, by the studio 3XN. Facing page: detail of the concert hall by Jean Nouvel, seen from inside the new facility of the Danish state television network. - Caption pag. 43 Social design To the side: overall view of the Golden Library, by COBE and Transform. Each level corresponds to a different function: dining, children’s, adult and young people’s libraries. Above: detail of the library; the zone for teenagers. Below: another view of the volume of the adult reading room. In the foreground, a lamp designed by COBE/Transform. On the facing page: interior view of the Golden Library, a project that displays the grafting of the new volume onto an old structure. - Caption pag. 44 Caption pag. 40 Ludic style Above: the Blue Planet, the new aquarium of Copenhagen, designed by 3XN and opened in 2013. Above: images of the itinerary inside the aquarium. Left: detail of the tropical fish diorama. Facing page: view of the underwater tunnel. Thanks for the support of Bella Sky Hotel and the Danish Office for Tourism. For info: www.visitdenmark.com.
A school fit for the woods p. 46 photos Gunter Richard Wett text Barbara Breda project Cez Calderan Zanovello Architetti
A forest of trees, some stripped of their bark, for the Dr Joseph Rampold elementary school in Vipiteno, Alto Adige. A demonstration of this region’s focus on architectural quality in buildings for social uses. Vipiteno is an Alpine town in the upper Isarco Valley, a few miles south of the Brenner Pass. The town is a singular concentrate of monumental buildings: the parish church, the “Casa della Commenda”, the church of Santa Elisabetta. Today the houses are closer together, the nearby swamp has been reclaimed for green fields, but the water table is still very high. Like a weightless raft, the new German-language elementary school by the architects Calderan and Zanovello seems to float on the meadows at the edge of the settlement. The result of a competition held in 2002 by the municipality of Vipiteno, the building is designed to host three sections, with a total of 15 normal classrooms and over 350 children. The new project establishes a relationship with its surroundings and with the height of the neighboring homes, while also reflecting, in the size of the facades, the proportions of the constructions around the parish church: the portico of the cemetery and the defense wall of the Commenda. The intriguing geometric organization of the building is veiled by a dense rhythm of tree trunks that allow the forms to surface with the variation in the light. The concept of their arrangement, like their surface treatment, sets a particular indoor-outdoor relationship. The regular pace of stripped trunks of the perimeter of the building offers glimpses of the geometric sequence of full and empty zones, while on the eastern side, facing the classrooms, the rhythm is interrupted and the trunks, this time with their bark, are arranged freely in the space to form an artificial forest between the school and the surroundings. What can only be glimpsed through the ‘masks’ of the facades becomes clear after entering the foyer, which offers a view of the arrangement of the internal spaces. Utilized on a daily basis as a well-lit plaza with large glazings facing the courtyard for the smaller children, the foyer connects to the large circulation spaces and the main scholastic functions. The volume containing the courtyard of the music room seems to float in space, separated by the balconies of the upper level by full-height gaps, with the eccentric support of a single giant column. The care that has gone into the spatial organization of common areas is reflected in the design of the classrooms. Facing east to guarantee proper lighting during classes, these spaces – where the children spend most of their time – feature simple materials that ‘didactically’ reveal the overall compositional logic. The exposed reinforced concrete walls display the structural functioning of the building, while birch wood is used to make the dividers (offering wardrobes and storage spaces on both sides) and for the acoustic paneling. Great attention to detail and full control of the materials add substance to a project that responds perfectly to functional needs and questions of architectural image. - Caption pag. 47 View of the eastern facade of the school, with the classrooms. Detail of the trunks near the main entrance. - Caption pag. 49 The library with a reading niche extending towards the meadows. The music room, entirely clad in wooden acoustic panels. Facing page: the volume of the music court, seen from the entrance foyer, and from the first floor corridor. View of the internal courtyard for the younger children.
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Green projects p. 50 by Danilo Signorello
The headquarters of the Centro Sieroterapico in Milan and Villa Nesi in Ivrea are two works of architecture that focus on the themes of sustainability. Starting with materials by Marazzi Tecnica and the Marazzi Engineering solutions selected for the floors and facings. The new frontiers of sustainable architecture and design for energy savings and reduction of CO2 emissions can be seen in two projects for very different construction typologies and uses. Games of transparency and light to see beyond the structure, inclined slabs to convey the sensation, even from the lower levels, of being in an attic: these are the characteristics of the project by Dante O. Benini & Partners Architects for the Centro Sieroterapico in Milan: 15,000 m2 in an abandoned, renovated area in the heart of Milan’s canal zone. A red, living, ventilated high-tech “skin” and strategic design choices guarantee A+ energy classification for Villa Nesi, the old residential building in Ivrea regenerated for shops on the ground level and offices and residences on the upper floors, in a project by Archisbang Lab + Eng. Roberto Perino. Given the fact that sustainable architecture is to a great extent a question of materials, the two projects also focus on the choice of facings and floorings. The floating floor by Marazzi Engineering (which ensures design flexibility, rapid installation, limited costs and high levels of aesthetic personalization) adapts perfectly to the architectural structure of the Centro Sieroterapico, making it possible to create below the floor surface a continuous technical space for physical plant systems: electrical, plumbing, telephony and data transmission, climate control and security. The reflecting properties of the SistemA crystallized stoneware of Marazzi Tecnica (available in the formats 30x60, 60x120, 60x60 cm), used as the finish, enhance the lighting effects produced by the large glazings. The iconic ventilated facade of the project in Ivrea has been made with SistemA Rosso Lux in the format 60x120 cm, crystallized porcelain stoneware that permits three-dimensional effects and color depth. With Ecolabel and LEED certification, available in 18 different colors or special tones upon request. An ironic, provocative reinterpretation in terms of color choices and the “large eye” that functions as a belvedere, accentuating the detachment of the building from the architectural experience of the city. - Caption pag. 51 The floating floor by Marazzi Engineering with SistemA crystallized stoneware finish by Marazzi Tecnica stands out for its color in the pale interiors of the Centro Sieroterapico in Milan, designed by Dante O. Benini & Partners Architects. Left, the structure gets its character from the glass facade and the large sloping roof. Above, the facade of the iconic, surprising design solution of Villa Nesi in Ivrea, a renovation project by Archisbang Lab + Eng. Roberto Perino. Right, detail of the ventilated skin made with SistemA by Marazzi Tecnica.
ECO-INNOVATIONS p. 52
by GruPPo PozzI
The doubleseat armchair and hybrid gondola by gruppo pozzi demonstrate that it is possible to make high-quality design and respect the environment at the same time. Gruppo pozzi has operated in the fields of retail and travel retail for over 20 years, during which it has learned to create environments and shopping experiences that blend creativity, new technologies and a focus on environmental sustainability. Forme is the creative division of the group, founded to generate solutions that combine design and technology with innovative, sustainable materials. These are the premises behind Doubleseat (design Simone Carminati), from the Saxum line, an back-to-back tandem made exclusively from sheet materials (from cardboard to wood to acrylic). The concentric layering gives the product a particular stratified effect of great visual impact. Also with an eye on ecology, Hybrid Gondola comes from an idea of Nicolas Lougarre of L’Oreal Paris. To save energy, the project uses part of the interior lighting of the retail space to power the gondolas, reducing energy consumption by 18%. Suppliers of raw materials are also selected according to criteria of environmental and social sustainability of the production chain. So eco-sustainability is a matter of steps, caring for the environment without neglecting design and innovation.Caption pag. 53 Above, the hybrid gondola is able to reduce energy consumption by 18% thanks to a series of small photovoltaic panels that use the light inside retail spaces to produce energy. Right, based on an idea of nicolas lougarre of l’oreal paris, gruppo pozzi has engineered and designed the first hybrid gondola, installed in europe’s main airports.On the facing page, doubleseat is the tandem chair designed by simone carminati, with back-to-back positions, made exclusively from sheet materials. Winner of an honorable mention at the red dot design awards 2011.
Materials DECORATED LAMINATES p. 56 by ABeT LamInaTI
Abet Laminati, one of the most important manufacturers of decorative plastic laminates, offers the eclectic parade Collection, created by Giulio Iacchetti using digital processes. Founded in Bra at the end of the 1950s, this Piedmontbased firm has enriched its catalogue over time with collections that have different technical characteristics and aesthetic features, whose originality is also the result of collaboration with internationally acclaimed designers. From the outset, Abet Laminati has established relations with contemporary culture, contributing to the spread of Made in Italy. The company provided fundamental support for the birth of Alchimia towards the end of the 1970s, and then of the Memphis group in the early 1980s. Abet Laminati has constantly worked on the image of products through research on decorations and texture created to intrigue, inspire and prompt emotions: in this way, laminates have taken on a true identity. In over half a century of history, the firm has invested in technology and creativity, standing out over the years thanks to prestigious honors, like the Compasso d’Oro and the European Design Award. Among the many choices that have brought Abet Laminati success in over 80 countries around the world, the decisive one came in the 1990s, that of producing panels with digital printing, an innovative technique that offers concrete possibilities for the widest range of creative expressions, placing no limits on the imagination of designers. The Parade Collection designed by Giulio Iacchetti using digital processing confirms the bond between the corporate philosophy and design. Parade is composed of 12 decorations, each with three color variants. 36 alternatives that offer designers a chance to create different projects, for private clients or for the contract sector. - Caption pag. 56 In the images, variations of the parade collection, composed of two groups of decorations: the first comes from the study of 6 different modules developed with a forceful digital approach; the second features freehand designs transferred to digital and treated to extend the graphics to an entire laminate panel. Above, meeting table for professional studios, custom made with the paesemio b/w decoration. On the facing page, the bigfish table designed by giulio iacchetti with vittorio venezia for the meeting room of domus academy/naba, done with the fishbone decoration (photo max rommel).
Emotional textures p. 58 by CLeaF
Research, experimentation and technology guide Cleaf in the production of new textures, colors, tactile and emotional effects for interior design surfaces. Over the last few years surfaces have begun to play a more important and decisive role in architectural and interior design. This is why textures, colors and tactile effects of great emotional impact, always the focus of Cleaf’s research, are now even stronger elements of distinction and excellence for the company. Thanks to collaboration with architects, designers and interior decorators, the surface has been reinterpreted as a new tool to stimulate the senses and to create atmosphere. In 2012 and the first half of 2013 over 15 projects for hotels, spas, showrooms and residences have featured products by Cleaf: partitions, furnishings, panels and complements, with finishes 100% Made in Italy. Surfaces, semi-finished parts, border and door systems represent the main sectors of activity in which research, experimentation and technology are the guidelines traced by the Cleaf Research Lab, an experimental division in constant evolution. The company offers many different surfaces: from the new and sensual Yosemite to the warm, enveloping Azimut; from the well-known Matrix, Shanghai and Surf with their particular three-dimensional reliefs, to Tranché, obtained thanks to fine, irregular crafting of wood; from Spigato, a surface connected to fashion with a classic tweed motif, to Kristall, a product that explores the amazing world of lights, glows and reflections. - Caption pag. 58 Above, azimut is a surface inspired by the lively textures of treated cedar wood worn by time. In a vast range of matte and solid colors, ranging from optical white to pitch black. Right, homogenous and smooth to the touch, yosemite offers a new three-dimensional sensation. The reflections of light bring out the dynamism and movement of the grain. - Caption pag. 59 Matrix, above, references the world of wood seen as an organic, elegant and sophisticated material. The particular engraving gives the surface the tactile quality and vibrations
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typical of this material. Left, kristall is the new surface that reveals unexpected reflections and glows, through hues from white to warm and cool grays, all the way to midnight blue. Highly resistant to scratching, stains and moisture. To the side, spigato focuses on fashion, reinterpreting the classic tweed motif. The texture comes in different color variations, with a geometric pattern of diagonal lines in a dark-light contrast.
TECHNOLOGICAL CHALLENGES p. 60 by CosenTIno
Dekton is the new ultracompact surface patented, that permits architects and designers to make multiple projects, thanks to its versatility. Gruppo Cosentino is a multinational corporation that produces and distributes innovative surfaces for the world of design. Cosentino imagines and forecasts design solutions through trademarks of reference in their respective market segments: Dekton, Silestone, Eco and Sensa. Surfaces in quartz, made with recycled materials, large-format ultracompact surfaces and protected granite, used for the creation of both domestic and public spaces. Dekton is the new surface made with PST (Particle Sintering Technology), developed exclusively by Cosentino, that combines technological innovation and design, adding to the already wide range of quality materials of the group’s brands, to meet the needs of consumers and professionals. With an investment of 128 million euros and 22,000 hours of research for the creation and launch, Dekton represents the biggest technological and commercial challenge Gruppo Cosentino has ever approached. It is the new brand created with the goal of becoming an international leader in the world of architecture and design, for both indoor and outdoor applications. Dekton is a sophisticated mixture of raw materials, used to make surfaces in articles in glass, porcelain and quartz surfaces. The decoration of the surfaces applies to the entire mass and can reproduce, with high levels of quality, the image of any type of material. These characteristics and the large format make it idea for the creativity and versatility of modern architecture. Furthermore, the surface has the following technical characteristics: high resistance to stains and scratching, impact and abrasion, size stability and resistance to compression, high resistance to heat and thermal shock, including freezing and thawing, as well as to UV rays, for good color permanence. The material therefore offers architects and designer infinite usage possibilities, for both vertical and horizontal surfaces. Dekton is a technological skin that connects indoor and outdoor spaces, for a sense of continuity. - Caption pag. 60 Dekton by cosentino is an innovative ultracompact surface that ushers in a new category of materials. It is perfect for the cladding of both outdoor and indoor spaces, offering excellent mechanical characteristics, a range of different decorations, infinite design possibilities, in large formats. It has many different applications: it is waterproof, making it an ideal surface for floors and facings in bathrooms; the exclusive technical characteristics also make it perfect for kitchens (in the home and in professional settings), or for outdoor furnishings and facades. Its low level of porosity also makes it a great choice for swimming pools, gardens and exposed outdoor spaces. The dekton color range now offers 12 references, grouped into three collections - solid collection, natural collection and tech collection – identified with corresponding natural materials. Solid colors, natural stone, slate, cement and rust are just some of the finishes and colors in which dekton is produced. - Caption pag. 61 In the images, different projects of architecture and design that can be made with dekton, the ultracompact patented material that stands out for durability and easy maintenance, making it ideal also for outdoor spaces.
Like velvet p. 64 by ILVA
The latest proposal from Laboratori IVM CHEMICALS is ILVAVELVET DIAMOND, a finish that makes the surface of wood VELVETY, pleasing to the touch and RESISTANT to scratching and abrasion. For years Ilva by Ivm Chemicals, the historic brand of finishes for wood, has collaborated with designers and architects to develop finishes that interpret the needs of personalization of decor. These collaborations have raised the issue of the creation of a product that goes beyond mere aesthetic and color perception, creating a true tactile experience as well. The result is Ilva Velvet Diamond, a finish that transforms wood into a velvety surface that stands up to wear and scratching: hence the name. The new finish offers an unusual, original sensory experience, giving varnished pieces a particular effect that is soft to the touch, adding a uniquely decorative visual and tactile aspect. Finishes with a soft touch effect have been limited, until now, to just a few furnishing elements: their limited surface “toughness” made them hard to use for applications that require a high level of resistance to scratching and abrasion. With Velvet Diamond it is finally possible to apply this type of finish to furnishings and complements that get hard wear and use, such as cabinets, casements, doors, flat parts and accessories for the home, all items that have to resist marking and scratching. The Research & Design laboratories of Ivm Chemicals constantly pursue excellence and innovation, to interpret and forecast needs and trends in the furnishings sector, with particular focus on contract, aware that the market has changed and continuously demands personalized and innovative solutions that respect the environment. Caption pag. 65 Ideal for the contract sector, velvet diamond offers a high level of protection and resistance to abrasion on wooden surfaces under particular stress, such as desktops or tables for meeting rooms. On the facing page, velvet diamond is a finish that transforms wood into a velvety surface, pleasing to the touch and the eyes, and ideal – as in this case – for decorative wood paneling.
PassIon for wood p. 66 by ITLaS
Nature and respect for the environment are integral factors of a lifestyle in pursuit of wellbeing and comfort. This is the philosophy behind the floors and facings of Itlas, the company from Cordignano, in the Treviso area. From the outset, over 30 years ago, Itlas has based its activity on respect for the environment and human wellbeing. The company has never strayed from this path, and in 2007 it obtained PEFC certification (Programme for Endorsement of Forest Certification). FSC-COC (Forest Stewardship Council - Chain of Custody) certification came three years later, in 2010, while already in 2009 the three main collections of the company from Cordignano (TV), Assi del Cansiglio, Tavole del Piave and Legni del Doge, received the “100% Made in Italy Certificate” from the Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani, guaranteeing production entirely in Italy with high-quality materials and typical fine craftsmanship. This year, in April, the firm received Environmental Management System certification, in compliance with UNI EN ISO 14001. Cycles of varnishing with water-base products reduce the presence of solvents that are dangerous for human health and the environment, and the complementary products utilized, like vinyl glues, guarantee the health of specialized workers and crafsmen, first, and of consumers, later. The whole production chain is subjected to severe controls for formaldehyde emissions. An all-around green sensibility that accompanies the quality products for the residential and contract sectors. The firm offers five collections. Assi del Cansiglio (prefinished three-layer planking) comes in beech, worked by hand for an elegant look. Treated with natural water-base varnishes, it comes in eight different finishes. With this project Itlas offers concrete solutions based on sustainable forestry management, producing zero-km flooring that is 100% Italian and healthful for users. Tavole del Piave (prefinished three-layer planking), in large sizes, is for floors, suspended ceilings and facings. The visible layer is in fine wood, the back layer in solid fir, and the central core in birch plywood. Available in different wood species and finishes. Legni del Doge (two-layer prefinished wooden flooring) is composed of a noble solid wood and a support in birch plywood, with interlocks on four sides. The catalogue features different wood species and finishes. Cinque Millimetri is a true “skin” of fine French oak, in nine trend finishes, and with different boards to cover any surface. It is practical and easy to install, to respond to the needs of an increasingly demanding market like that of contract. Grandi Classici comes from the idea of a return to the past, to tradition, to the refined, timeless taste of the wood flooring of bygone days. This project is based on study of the decor of historic European estates: from the antique herringbone patterns of Hungary, to the Chantilly and Chevron compositions at Versailles. A line of floors that evokes the glory of the past, while reinterpreting certain striking floors from the second half of the 1900s in France in a modern key. Products that respect the environment and recover the Italian crafts tradition, enhanced by modern industrial technologies, to blend with nature for a sense of wellbeing that is becoming a must for today’s lifestyles. - Caption pag. 67 Above, honey waxed oak from the legni del doge collection in a showroom in pordenone: practical and easy to install, stable and strong, ideal for public spaces. Upper right, brushed accadueo elm, from the tavole del piave collection, in one of the rooms of the relais cà del poggio at san pietro di feletto (tv). Caption pag. 68 Above, for the auditorium of cantina antinori in florence, design archea associati, a personalized oak finish has been used, from the tavole del piave collection (photo leonardo finotti). Right, the torchiato oak from the tavole del piave collection adds elegance and discretion to the spaces of a jewelry store in mantua. On the facing
09/09/13 19.25
Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 197 page, the architect gonçalo byrne, For some of the apartments in the project merville - casa nel parco at lido di jesolo, has chosen the teak natura floors from the tavole del Piave collection.
CUSTOM-MADE p.70
by MaLIGno InDusTrIa ARReDamenTI
wide variety of installation methods. Installation on gravel, above, is practical, speedy and elegant, easy to remove, and guarantees drainage of rainwater thanks to the absence of surface joints.Caption pag. 81 For a terrace, below, installation with glue on screed is recommended, also suitable for outdoor driveways, due to its strength to stand up to dynamic and concentrated loads. Installation on grass – below, two examples for a patio and a walkway – is very quick. The tiles can be easily removed or repositioned, and resist mildew and chemicals.
The company from peveragno has known how to capture the inner nature of wood, making it a living, malleable material for the creation of international projects. The company from Peveragno (Cuneo) founded by Salvatore Maligno in 1947 is a cabinet maker’s shop projected into the future, a solid reality in which fine craftsmanship is applied to international projects on an industrial scale, completely custom-made. Maligno Industria Arredamenti combines past and present with style and consistency, based on passion and technical quality joined by a deeper focus on emotional impact and constantly evolving design prowess. The furnishings produced in collaboration with leading architecture studios for international projects, always start with a creative impulse, and the manual skill of those who make them. Today’s production cycles have been revolutionized by technology, permitting a fivefold increase in production while shortening turnover times and simplifying many operations. The custom-made of Maligno Industria Arredamenti comes from the desire to respond to any type of request on the part of the most demanding architects, designers and clients. The Maligno Industria Arredamenti style is the distinctive feature of the facilities of many large firms, including Lavazza, ltalgelatine, Dimar, Gruppo Pasteur, EDF France, Peugeot Italia and Mediaset. Among the latest prestigious projects: the Opera House of Baku, capital of Azerbaijan (interior design by Maurizio Favetta) and, also in Baku, the 32,000 square meters of the Carpet Museum; the Riviera dei Fiori Hotel at San Lorenzo al Mare (IM), and the Palais Stephanie in Cannes. - Caption pag. 70 The heydar aliyev centre in baku, azerbaijan, was recently renovated in a project by zaha hadid. The interiors were done by thierry beillevaire of the studio creative architecture & urbanisme, and maligno industria arredamenti produced the furnishings. The sophia country club of sophia antipolis/biot In france: an impressive project commissioned by an international investment fund, the benson elliot group, and designed by the studio creative architecture. Maligno provided furnishings for the 156 rooms (including 20 privilège rooms and suites), the restaurant area and the regain health spa. - Caption pag. 71 Left, from top, maligno worked with the austrian architecture firm hoffmann - janz on the interiors of the new carpet museum of baku. The museum will open during the course of 2013. An apartment in nice, france, in a luxury residential complex custom furnished by the piedmont-based company. Maligno has done the interiors of the bar, living and reading areas of the new azerbaijan diplomatic academy, based on a design by the american studio noa architects of bethesda.
vErsATILE cErAmIcs p. 82
Super Suite p.74
Area25 and Crono are the two collections of Mosaico+ made in sintered 95% recycled glass. Sintering instead of fusing glass leads to 85% energy savings. The choice of ecosustainable procedures, for Mosaico+, is not just a matter of passing fashions. It is a true corporate philosophy, reflected in products made with up to 95% recycled materials. Always with great quality and a high level of technical and performance characteristics. The Area25 and Crono collections are the best examples of this green sensibility. Both are produced with sintered glass, obtained by grinding and compressing recycled glass. With respect to fusing, this technique leads to energy savings of 85%. Composed of 22 colors, also in the Grip R12 finish, class A+B, ideal for spas, swimming pools, residential or commercial spaces that require high levels of skidproofing, Area25 is available in square tiles (thickness 6 mm, format 50x50 mm) mounted on a fiberglass screen. Crono, by Giugiaro Design, is a collection of three-dimensional tiles to create textures with mutable effects. Color density and geometric forms characterize the two basic models, Pulsar and Nova, available in 10 solid shades and custom pattern or geometric designs. With over 100 solid tones, in matte or glossy finish, Vetrina makes it possible to create facings that reproduce all the charm of glass mosaic. The small size of the tiles (10x10 mm) creates a module with a particular weave and an appealing tactile character. - Caption pag. 85 Right, a shower zone faced with tiles from the concerto collection, in green. On the floor, the area25 collection: 22 colors in the catalogue, for a product 6 mm thick, in 50x50 mm format, mounted on fiberglass screen to form a sheet measuring 318x318 mm. Lower right, the multifaceted geometrics of nova suggest different planes of perspective. Left, the rounded weave design of pulsar creates soft patterns and trajectories. Facing page, a wall covering at the salvator villas kyperi area in parga, greece, done with the vetrina collection, ideal for contract applications due to its versatility.
project Rebosio + Spagnulo text Annachiara Ferretti What might those who can afford everything really want? The most exceptional thing possible. The Roman Penthouse, the suite just opened at the Regina Hotel Baglioni in Rome (the city’s top facility), contains the best in crafts and quality materials, especially marble. Orchestrated by a studio devoted to beauty. A dream, for most of us. A great opportunity for a privileged few who can afford to reside, if only for one night, in the Roman Penthouse of the Regina Hotel Baglioni, a suite opened in May and offered to the rich and powerful at the modest price of 14,000 euros per night. Surprising? Well, there seems to be demand for this sort of thing. The hotel concierge explains that in Rome, and elsewhere too, hotels have to have top-of-the-line proposals. And the Roman Penthouse is now the best in the city. Precious materials, high technology, fine craftsmanship and the ability of the architects to create a structure that expresses the best of Made in Italy. The apartment on the upper level of the historic hotel on Via Veneto offers views on all four sides, overlooking the city of Rome. Black Marquina marble with Siena yellow inlays and frames of gray stone, panels and fireplaces in statuary marble, custom doors and furnishings made with fine wood, velvet and silk of the highest quality. Bathrooms outfitted like spas, spas inserted in a beautiful veranda, terraces and gardens, in perfect Roman style. The project is by the architecture firm of Igor Rebosio and Federico Spagnulo, R+S Associati, a Milan-based studio that has worked with the luxury hotels of the Baglioni chain for years: in Milan, Venice and Rome. The philosophy is tailor-made turnkey luxury, packed with built-in technology. - Caption pag. 75 The veranda with Zucchetti Kos tub. To the side, one of the corridors of the suite, with floor in multicolored Mongardini marble, doors and panels by Gabana Arredamenti. Below: detail of one of the living areas of the suite. Furnishings by Gabana Arredamenti, lamp by Fleur Luxury Living, ceiling lamp by Vetreria Vistosi. Facing page: the entrance to the Roman Penthouse. The floor in multicolored marble includes handmade inlay work. Domotics design by VDA.
Timeless p. 76 by Margraf
Marble is a timeless material that combines beauty with functional quality. Worked by man, it can take on any form, continuing to narrate history. At the start of the 1900s, Industria Marmi Vicentini (founded in 1906) began supplying materials and expertise for the construction of buildings like the headquarters of the Banca Commerciale Italiana in Milan and the Bourse of Genoa. These important works were followed, during the course of the century, by the Santa Lucia station and the Casinò Municipale in Venice, the Coca Cola Building and the IBM Tower in Atlanta, Georgia, and the Canary Wharf Main Tower in London. In the new millennium the company has worked on the New Beijing Airport Terminal 3 in China, the Metropolitan in Manhattan and the Winter Garden in Moscow. Today Margraf, based in Chiampo, near Vicenza, continues to collaborate with internationally acclaimed architects on prestigious projects. The most recent commission is the Double Tree by Hilton in Zagreb, the first hotel in Croatia opened by the American chain: from the Grigio Tao marble of the lobby, common areas and elevators, to the Botticino Semiclassico for the common rest rooms, and the Black Marquinia of the guestroom baths, the baths in the suites and the finishing of the doors. In Italy Margraf marbles are featured in the Uptown Palace in Milan, a modern design hotel of the French Accor Group. The 200 square meters of the hall are clad with Playa Stone, a beige sandstone with gray-brown grain, with inserts of Ebano, the brown limestone with a uniform tobacco color. An ancient material that meets up with modern technologies of quarrying, working and design, without ever losing its classic elegance as a trait d’union between past and future. A future that has to be green, in Margraf’s view, so the company has decided to invest in technologies that make it independent in terms of energy, thanks to photovoltaic systems, as well as filtration plants for continuous recycling of water for heating and air conditioning. - Caption pag. 77 Above, the hall of the uptown palace in milan, faced with playa stone with ebano inserts. The geometric pattern of this marble creates visual and stylistic continuity with the floor of the up cafè. Right, the portal of the elevator zone is faced with emperador dark lucido marble, while the floor is again in beige playa stone with gray-brown grain. On the facing page, above, one of the common areas of the double tree in zagreb. On the floor, grigio tao marble by margraf. Below, a bathroom with top and floor in black in marquinia marble.
TECHNICAL STONEWARE p. 80 by MarazzI
Marazzi has always developed and offered new application areas for ceramics and stoneware, providing architects and designers with products that have excellent technical, aesthetic and design characteristics. Capacity for innovation, creativity and design, tradition and culture, love of ceramics, a focus on the environment. These are the pillars of the corporate philosophy of Marazzi, which with over 5500 products (including porcelain stoneware, crystallized stoneware, single-fired ceramics, mosaic tile, marble, granite and natural stones in different formats, colors, thicknesses and finishes) responds to the needs of contemporary living, architecture and design. For Marazzi, quality means fine products and environmental protection: this is why the company from Modena has contributed to make ceramics into a closed production cycle. Throughout the manufacturing process, from the mining of the raw materials to the final installation of the tiles, a system has been implemented for collection and use of production scrap, water, raw materials and generated heat. Multiquartz20, a new Marazzi entry, is based on these premises, with recycled material content of 23 to 25%. It is a glazed porcelain stoneware, decorated with ink-jet technology, with a thickness of 20 mm. The matte surface, in the format 60x60 cm, rectified and natural, in the colors White, Beige and Gray, make this an ideal product for outdoor use: walkways, terraces, paths, gardens, porches, shops, hotels, industrial areas. The material can be installed on grass, sand and gravel, with glue or raised.Caption pag. 80 Multiquartz20 permits a
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by CeramIca SanT’AGosTIno
With concept, ceramica sant’agostino opens up new scenarios for ceramic materials, confirming the company’s role as a leader in the pursuit of quality products capable of interpreting new trends in architecture and design. Quality, innovation, high technology and respect for the environment. These are the values that have made Ceramica Sant’Agostino a leader in the ceramics sector, with a history of almost 50 year but a strong focus on the future. The firm was founded in 1964 in Ferrara, in a production district not known for ceramics: a choice against the current that has turned out to be a winning move, allowing the company to develop great design autonomy and an original, innovative vision in terms of research and production over the years. Today the Emilia-based company crosses boundaries to respond to the widest range of needs of contemporary design, with a recognizable style that is appreciated all over the world. One perfect example of Ceramica Sant’Agostino’s output is the Concept collection, a porcelain stoneware inspired by resin floors installed by hand, available in five formats (60x120 - 60x60 - 30x60 - 45x90 - 20x60 cm) and six basic colors (cream, white, dark, gray, pearl and beige). Made with digital technology, the sheets of the collection stand out for their structured surface (particularly glossy and soft to the touch) similar to the effects of “monolithic” floors troweled by hand, combining extraordinary aesthetic characteristics with great durability and practicality of use. - Caption pag. 82 On these pages, images of concept, the innovative, versatile porcelain stoneware collection with a high level of technological content, inspired by resin floors applied by hand. Above, a commercial space with flooring done with concept. - Caption pag. 83 The basic colors of the concept collection – white, cream, pearl, gray, dark and beige – are cool tones developed to complete the wide range of offerings the company has devoted to the world of contract and design for many years now. On this page, floors made with different concept finishes: to the side, beige lux; below, cream lux; bottom, white lux.
FOREVER GREEN p. 84 By mosaico+
Office The office is light p. 88 by Alessandro Bini
Unconventional models of organization and the constant increase in digital technologies have an increasingly tangible impact on the physical configuration of workspaces. Here’s what’s happening. The accountant Attilio entered the company in the early months of 1946. He brought with him a pencil, a fountain pen and a slide rule of the most complex variety, all in his jacket pocket. The company, in turn, gave him a desk, with its right hand side up against a wall, under the window, as well as an adding machine with a crank, like a Pascal calculator. The accountant Attilio left the firm in the second half of the 1980s. Over the years the calculator had become an Olivetti Divisumma, which did all the operations and, since it was electric, no longer had a crank. Then it became a Logos, with a little screen showing green numbers. The desk was still the same, in the same place – a nice position – and the pencil had been consumed, followed by a long line of identical, well-sharpened replicas; the fountain pen had given way to a Bic ballpoint. Such was work: Attilio, summer or winter, always wore a necktie. He stood up only to go to the office of the ‘Dottore’ (as the white-collar workers said – the blue-collars called him the ‘boss’). On each of these sorties he clutched two adding machine tapes: a short one with the general totals, and a long strip with all the subtotals. Such was work, ever since production realized it needed the support of an office, for orders, shipping papers, accounting. There were desks – arranged in perfect order – gravitating around the bigger desk of the office manager. Like school: rows of students and one teacher. Offices were always identical, everywhere, for centuries, from the Banco San Giorgio of Genoa in the 15th century to those of the bureaucracy of Czarist Russia, all the way to the office of Attilio. Then something new did come along, in the recent past, a harbinger of a real revolution taking place today: open-plan offices. Actually, in morphological terms – and beyond mere appearances – this was an incomplete evolution: some partitions got knocked down, but the composition of the main unit of office work, the desk, chair, telephone, equipment and various items, remained the same. But the etiology is more interesting, pointing to the advent of a new type of work marked by a higher level of complexity. The open-plan office probably emerged from the experience of war rooms, the spaces for coordination of military activities in a given geographical area, during World War II (operations requiring the simultaneous contribution of a number of different figures), and then spread to other more pacific but nevertheless complex occupations. The space adapts to the work activities it contains. Communication and discussion are needed, so walls are removed, the path from one desk to another is simplified, and more zones are set aside for meetings. From an organization by separate functions, the shift is toward linear work flow with fewer interruptions. The third step is happening right now. And it is here, today, that work and its spaces are really changing. Probably we are just at the start, since the very concept of work seems to be evolving. We have moved from an organization based on separate functions to one of linear flow, from which we are quickly moving towards a structural like a neural network. The very fast spread of information and communication technologies redesigns spaces, schedules and tools of work. The personal work position becomes mobile: each unit becomes part of a system interconnected in time and space, generating sets and subsets, not necessarily homogeneous, not necessarily constant. The unit even dematerializes, losing the physical consistency it had kept for centuries. Jean Nouvel, in his exhibition “Progetto: ufficio da abitare,” organized at the Salone del Mobile, explores the possibilities of construction through the rejection of cloned, alienating and standardized spaces of today’s offices, suggesting four new paths towards alternative formulas of aggregation. The first is a classic apartment in an urban center, where everything has remained the same: living areas, bedrooms, and so on. In this place of work and representation, different activities happen in a warm, intimate atmosphere. It is possible to live in the apartment, to express yourself through objects, to work in a pleasant situation that conserves the functional logic of the office but does not stimulate the same reactions. The second situation is the expression of a rising trend: working at home. By day the house is transformed into an office, while in the evening and on days off it restores its domestic functions. Office furnishings adapt to family life and vice versa. Next comes an open space inside a system of industrial furnishings that combine, cluster, break up and reassemble, banishing the repetitive dictatorship of today’s offices. The open scenario allows everyone to express themselves and to choose
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198 / INservice TRANSLATIONS their own workspace: isolated or in contact, at a desk, standing up, even lying down. The fourth setting is a shed, a simple sheet-metal container typical of the urban outskirts of the world. An empty cube that offers great furnishing flexibility. The singular space permits any form of appropriation and differentiation. It suggests and accepts specific, non-systematic, totally flexible solutions. - Caption pag.89 Office in an industrial shed. The workstations get space and light, and there is also a lounge on the loft. The furnishings include Vitra chairs and filing cabinets, a bookcase on the loft by Kartell, Technogym equipment. The photos for this article are by Saverio Lombardi Vallauri, and were taken at the exhibition “Progetto: ufficio da abitare” by the French architect Jean Nouvel, for the Salone del Mobile 2013. - Caption pag. 91 A system for high-tech office buildings. The plan, which seems static and repetitive, is actually free; the walls are mobile and can be reconfigured. Workers can organize their own everyday situations. On the facing page: furnishings from different eras mingle with objects from other worlds. Yellow chairs and chaise longue by Marc Newson for Cappellini, red chairs by Philippe Starck for Kartell. The open scenario lets individuals express themselves and choose their own work environment: isolation or socializing, sitting, standing or even lying down. To the side, the Standard BS Desk in the curved variation, with Metropole Chair n. 305, by Jean Prouvé. 1940s. Caption pag. 92 In these images, the office set up in an apartment, where it is also possible to live, express oneself through objects and work in a pleasant setting that conserves the functional logic of the office without prompting the same reactions. Among the furnishings, hassock by Kastel, bookcase by Caimi, Unifor and Tecno tables, Vitra chairs.
Spatial democracy p. 94 by Robert Walden photos Henry Thoreau project by Schmidt Hammer Lassen
Elimination of rankings, and a focus on the needs of workers that goes beyond simple office space. Play enters the workplace thanks to painstaking layout. And a welcome sense of beauty. The well-known Scandinavian architecture group Schmidt Hammer Lassen has one of its four studios in the Islands Brygge district south of Copenhagen, bordering on the large Ørestadt area, the heart of the city’s residential transformation, on a very traditional street with fine, typically Danish buildings of dark red brick with small white multipane windows. Their largest studio is in Aarhus, the second Danish city, but the first and most populous of the Jutland, the group’s city of origin and a deserving candidate to become the European Cultural Capital in 2017. Just consider its magnificent contemporary art museum, one of the studio’s first projects, enhanced by a large installation, the Rainbow Panorama, created by Danish artist Olafur Eliasson. The studio occupies three levels of the building, two above ground and one basement, containing the services for the team of architects who work on an everyday basis with the founding partners. A large table for eating meals together, without distinctions of rank, in an open kitchen where all the members of the staff can prepare their own food. This absence of hierarchy, this democratic approach to the project in all its phases, is a true obsession, a leitmotiv that returns in the spatial organization of the studio and in all their works of architecture. And it is not just a slogan. This can immediately be perceived when entering Njalsgade 17. Total white, ruled by light, in every sense of the term. The ground level is a place to welcome visitors in large luminous spaces, for moments of gathering and exchange of ideas between the staff and the outside world. One is immediately wrapped in a cloud of courtesy, efficiency and curiosity, made comfortable by the smiles of the young designers engaged in a working approach that makes discussion of objectives and cultural aims of architecture the central focus. This is because the studio Schmidt Hammer Lassen is famous all over the world for the creation of large cultural facilities like art galleries, educational complexes and libraries. One such outstanding project is the addition to the Royal Library, a compact black block facing the city’s main canal, opened in 1999. An extension of the existing national library, it is perhaps the clearest manifesto of their idea of architecture. Light, democracy of spaces, attention to the needs of the people who use the structure, and an excellent relationship between art and architecture, made concrete in this case by collaboration with the great painter Per Kirkeby, assigned the task of decorating the ceiling of the suspended element that connects the old library to the new addition. At night, passing by car below the lit structure, you can observe Kirkeby’s work suspended between earth and sky. At the entrance, visitors are welcomed on sunny days by a long row of lounge chairs where it is possible to relax, catch some rays or read the paper. Getting back to the studio, a large iron staircase leads to the upper level, where a large open zone contains the designers’ work tables. There is clearly no need to ask where the private offices of Schmidt, Hammer and Lassen are located. The answer is simple: nowhere and everywhere in the big white space. - Caption pag. 95 In the large image, the reception are of the studio of the Danish architecture firm. To the right, the steel desk, with the wardrobe separated by a simple glass structure in the background. To the side, the large staircase in treated iron leading to the zone.
INsight / News The Emir’s tower p. 100
photos Andrea Martiradonna text Alessandro Bini project Studio Duccio Grassi Architects The city in the city: a sinuous building, 413 meters high, with the color of sand, looms over Kuwait City. It contains about 70 levels of offices, a shopping center, a multiplex cinema and, on the panoramic terrace, a restaurant and spa. The commission: design the interiors of the mall and all the common areas of the Al Hamra Tower in Kuwait City. This is one of the most prestigious image buildings of the Persian Gulf. The client wanted something different, formally more “evolved” than the classic Middle Eastern shopping centers. And the shareholders include the family of an Emir, the kind of client that would build a chicken coop with gold-plated walls and onyx windows. “This was no easy task – Duccio Grassi, creator of the project, admits – because in those countries the concept of opulence coincides with that of beauty.” So the real effort was to avoid any decorative triumphalism, proceeding with secondary elements (so to speak) like light and geometry, to give the vast spaces character without the pomp of marble, brass, arches and domes. Thus the approach to the connection between the main lobby and the shopping center, done with diagonal lighting fixtures in stainless steel, custom made and positioned at a height of 12 meters. The diagonal cuts supply the leitmotiv of all the levels of the shopping mall, inset with different tones in the marble floors and the suspended ceilings. The mall stands out for its large elevator, enclosed for five floors in an elliptical cage covered with LEDs whose brightness fades towards the center. An enormous lenticular structure that becomes the icon of the shopping center. The structure inside which Studio Duccio Grassi has intervened with interior design and the choice of furnishings made in Italy, is the Al Hamra Tower. It has a slightly rounded plan with sides of 60 meters and a central nucleus for the elevator shaft and stairwell. Around the nucleus, the structure of the tower ascends, twisting counterclockwise like a spiral. Up to the 77th floor, the external facade turns, from west to east, by over 130 degrees. This is why every level is different from the next. From the 70th to the 77th, the plan becomes slimmer. On the southern facade, about one fourth of the surface remains free. Here, on both sides of the nucleus, the so-called wing walls appear as twisted surfaces with a slope of as much as 10 degrees at certain points. A glass facade wraps the whole structure, with its height of 412 meters, overlooking the Persian Gulf. Completed in 2010, its 77 levels contain stores and offices for a total of 98,000 square meters. - Caption pag. 101 Connection between the mall and the Tower Main Lobby, with the lighting fixtures created by Duccio Grassi Architects, like the stone facing and the openings for light. - Caption pag. 102 Above, the Tower Sky Lobby, with custom Stepevi carpet; Moon System divan, Fat Fat tables Fat Sofa hassock by B&B Italia; Beat Light Fat lamps by Tom Dixon and Sahara vases by Gandia Blasco. In the other photo, suspension lamps by Nilufar, Milan; other Sahara vases. Right, the Info Point in backlit onyx, designed by Duccio Grassi Architects, like the stone facing and light openings. Caption pag. 103 Tower Main Lobby, finishes, coverings and interior furnishings designed by Duccio Grassi Architects. The onyx benches and sculptural metal lamps, by Metalarch, have been specially designed for the space. The suspended ceiling of the internal volumes of the mall is in Barrisol with light cuts made by Pslab, Beirut. Extreme right, exterior of the Al Hamra Luxury Complex.
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Isabella Stewart Gardner Museum, Boston p. 104 by Olivia Cremascoli
A wealthy, cosmopolitan American lady, with one of the world’s most important art collections, made her home into a museum. Today it has been expanded with an intelligent contemporary addition, flooded with natural light, by the Renzo Piano Building Workshop. Among the many remarkable museums in Boston, the sophisticated capital of Massachusetts (www.massvacation.it), the hottest topic of late has been the Isabella Stewart Gardner (www.gardnermuseum. org) at the Fenway, which has become a ‘cultural district’ since it also contains the outstanding Museum of Fine Arts. Opened in 1903, designed by Willard T. Sears (1837–1920) as a home-museum, and expanded in 2012 to become a multicultural center, in a project by Renzo Piano and Emanuela Baglietto, this impressive period piece, now with its contemporary addition, was created by Isabella Gardner, a cosmopolitan, cultured American who might have come out of the pages of Henry James (The Bostonians, 1885), who wanted to always enjoy the sight of her art collection – 2500 works by the likes of Titian, Botticelli, Giotto, Raphael, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Michelangelo, Giorgione, Della Robbia, Goya, Rembrant, Vermeer, Degas, Manet, John Singer Sargent, and even the first Matisse purchased by an American collector – and thus decided to build, in a new area of her adoptive city, a home and museum that would be completely based (in style, materials and furnishings) on the Venetian Palazzo Barbaro (15th century), with a large garden courtyard. While this might bring to mind the extravagance of another very wealthy American lover of art and Venice, Peggy Guggenheim, we should note that Isabella Stewart Gardner (New York City, 1840 – Boston, 1924), though eccentric, was more moderate and farsighted: a lifelong wife of a businessman, a philanthropist and patron of literature and the arts, she saw one of the main aims of her house-museum as that of “educating and entertaining the public.” During her lifetime the museum was open for just a few weeks each year, at a symbolic price (one dollar), and in her will she stipulated that it should be open every day and be expanded into a multicultural center, as it had been on a private basis ever since its debut, with the participation of the Boston Symphony Orchestra. In 2005 funds were set aside, 183 million dollars, to renew and expand the Isabella Stewart Gardner Museum with a new wing designed by the Renzo Piano Building Workshop (in collaboration with Stantec/Burt Hill of Boston), set into the so-called Emerald Necklace of Frederick Law Olmsted, the renowned American landscape architect, an urban ‘chain’ of 445 hectares composed of parks, gardens and waterways between Boston and neighboring Brookline. The new wing (70,000 m2) designed by Piano – with a 300-seat auditorium, a special exhibitions gallery, a large greenhouse (Gardner loved flowers), rooms for workshops, a cafe with kitchen and a museum shop, as well as a large living room and two apartments for artists-in-residence, including last year’s guests, the Italians Luisa Lambri and Stefano Arienti – is like an ode to joy, transparent, flooded with natural light, greenery and various hues, featuring design furnishings, while respecting the existing facility, which given its stylemes expresses a gothic spirit, thanks to the specific approach of the original architect. The new contemporary wing has also gained LEED Gold certification (Leadership in Energy & Environmental Design), the highest rank of sustainability rankings of buildings of the US Green Building Council. The new wing in transparent glass and oxidized copper, for that green tone typical of Boston, is composed of four distinct volumes. The complex is connected by a ‘monumental’ staircase that due to its proportions is a reminder of the Renaissance. The surrounding panes of glass and the staircase, set into minimal supports (which reference the visually impressive shadows of the ‘exoskeletons’ and the external sunscreens), infinitely reflect the basic design concept: a crystalline percussion of reverberating transparencies to permit visual contact with the original part of the museum from any vantage point. Where the furnishings are concerned, the nod has gone to European design companies: from iGuzzini Illuminazione to Prandina, Vitra to Fritz Hansen and Cappellini. A new, flourishing ‘shelter’ of trees now extends the fern-laced landscape of the Frederick Law Olmsted Emerald Necklace inside the museum perimeter, drawing it towards the new ground floor spaces of the contemporary wing. Groups of hornbeams and pines embrace the glass tunnel that connects the old and new buildings, contributing to attenuate natural light intensity and indicating, through the landscape, the path for access. Three new garden spaces have been designed by Stoss Landscape Urbanism of Boston: the first is an extension, during the warm months, of the adjacent cafe; the second is for small ‘educational’ groups; the third is for floating landscape installations. Until 2 September, at the Hostetter Gallery, visitors could enjoy the exhibition ‘Composite Landscapes: Photomontage and Landscape Architecture,’ which was also a tribute to the original lady of the house. - Caption pag. 104 The vast courtyard of the Isabella Stewart Gardner Museum of Boston, full of flowers, shrubs and also exotic plants, alternating with triforia, capitals, sculptural fragments and Moorish azulejos. Anders Zorn, Isabella Stewart Gardner in Venice, 1894, oil on canvas. - Caption pag. 105 The tempered glass tunnel connecting the old and new parts of the Isabella Stewart Gardner Museum of Boston (Massachusetts). Photo by Dorli Burge. - Caption pag. 106 View at dusk of the new wing, designed by the Renzo Piano Building Workshop, of the Isabella Stewart Gardner Museum in Boston. Photo by © Nic Lehoux. Visible only from the street, the new greenhouse with its sloping seedbeds. Designed by Stoss Landscape Urbanism of Boston, one of the three new gardens of the Gardner Museum, which during the summer extends the area of the cafe (seating by Vitra). Photo by Dorli Burge. The new wing of the Gardner Museum is connected by a transparent, monumental staircase whose proportions are like those of a Renaissance palace. Photo by © Nic Lehoux.Caption pag.107 From top and from left: the Richard E. Floor Living Room, full of books, catalogues and electronic media, is a place of relaxation, inspiration, research and learning for visitors. Divans by Cappellini. The Cafe G, also for dining (the chef is Peter Crowley, trained at the Culinary Institute of America), open until 4 PM and until 8 PM on Thursdays. Furnishings by Fritz Hansen, suspension lamps by Prandina. Photo by © Nic Lehoux. The Calderwood Hall, the vertical concert hall (6000 m2) with 300 seats. For the acoustic design, Renzo Piano Building Workshop called on Yasuhisa Toyota, an engineer of Nagata Acoustics.
Modular and flexible p. 108 by Danilo Signorello
The fifth edition of Instant House, the competition that selects projects which propose new ways of urban living and socializing, called for the design of a kindergarten. Here are the three winning projects, which will be exhibited, during MADE Expo 2013, at the fair in Rho, from 2 to 5 October. They are true “inhabited thresholds,” buildings where the borders between inside and outside and between interiors are blurred, mutable, defined only by functions and the contrast between individual pavilions and the surrounding greenery. The competition is promoted by FederlegnoArredo in collaboration with DAStU (Department of Architecture and Urban Studies) and the Milan Polytechnic, in the context of MADE Expo 2013. Instant House @ School, the theme of this edition of the contest, called for the design, in Milan, on Via Ugo Betti, of a day school for children from 3 to 6 years of age, combining economic and constructive rigor with social and financial sustainability. First prize went to Alexandra Timpau and Barbara Bencova of the Technical University of Cluj-Napoca (Romania) for “Small Explorers Kindergarten”: the project is organized in a sequence of modules that surround children, shaping education in a process of exploration of nature and architecture. Second place was for Trinh Phuong Quan of the HCMC University of Architecture of Ho Chi Minh City (Vietnam): “Open and Linked Kindergarten” is based on the metaphor of a flower and its petals, creating education spaces in volumes with organic forms and open areas. Finally, the third prize was assigned to Iva Markovic and Jovana Petrovic of the University of Belgrade (Serbia): “Instant School” seeks interaction between interiors and green spaces that put children into contact with nature, in a fascinating relationship. The three projects share a focus on modular design, flexibility and fragmentation of space. These works of architecture are inspired by nature and organic forms, in an attempt to build a bridge between the young students and the neighborhood, in ongoing interaction between children, parents, neighbors, educational processes and landscape. Continuous spaces in contact with nature, inside nature, but at the same time protected and sheltered, conceived to extend beyond their internal functions, while suggesting new ones. - Caption pag. 108 In the project Small Explorers Kindergarten, by the Romanians Alexandra Timpau and Barbara Bencova, natural materials and luminous spaces contain furnishings that match the sinuous shape of the modules. On the facing page, below, the two module types (three-joint connector and circular room) can be infinitely combined to create always different structures. - Caption pag. 110 Above, Open and Linked Kindergarten, by the Vietnamese designer Trinh Phuong Quan, reminds us of the hand of a child on a palette of colors. The hand is the tool used to explore the world, and represents curiosity and creativity. Left, the colors of each of the six blocks are based on those of the city and its buildings, to make the school structure an ideal bridge between children and the neighborhood. - Caption pag. 111 In the project Instant School, by the Serbs Iva Markovic and Jovana Petrovic, the dynamic movement of the structure is obtained by means of alternation of the space in different forms and heights. 111Center, in the play area dedicated zones, marked by a circular form, are made with different materials in different positions, for the children’s activities.
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 199 Victorian technosurfaces p. 112 photos Jake Fitzjones text Alessandro Bini project Alison Brooks Architects
An addition of sculptural impact for the conversion of a London residence, using innovative materials and high-tech content. Back in 1860 the Empire, with Alexandrina Victoria at the helm, expanded like a liquid jellyfish, conquering the Indies and beyond, where the sun rises. In the northern part of London, a wealthy esquire opened his new residence with a toast to the Empress and her “magnificent and progressive prospects.” After 153 years of honorable service, the austere villa still stands, though now it is dominated by a singular, completely new structure. It is truly unique because, in its own way, in spite of the trapezoidal form with eight sides and the material – an advanced composite with wondrous performance, Corian by DuPont – the addition rests against the old wall with the same natural protective force of a metal garitte of a fortress. Designed by Alison Brooks Architects, winner of the Stirling Prize in 2008, the structure is a corner protection with dynamic and flat forms, designed to improve and increase the space of the property: a kitchen-dining area accessed from the garden through sliding glass doors and, on the upper level, a suspended addition of common space, opening to the terrace on which a large studio at the garden level partially rests. The office has its own entrance from the patio in front of the house. It is worth noting that the architects have done everything possible to conserve the position of a 150-year-old walnut tree, protected by the Tree Preservation Order, and a Victorian drain that crossed the back garden. Apart from these difficulties, the design phase was quite simple. The trapezoidal eight-sided form of the lateral addition rests on the ground thanks to small walls, to avoid touching the roots of the tree. Every level is completely glazed or completely solid, and this design generates an architecture free of mass or weight, almost like the folded surface of an origami. A total of 260 square meters of DuPont™ Corian® in the Blackberry Ice color has been used, first shaped, then cut at the site into individual panels installed using an adhesive system specifically developed for aluminium, to create a waterproof structure. The unused scraps of the material were later recycled for training activities, sponsorships or other creative projects, such as the donation of material for the creation of a new sign for the Multiple Sclerosis Center. - Caption pag.113 To the side, the addition designed by Alison Brooks Architects on the back of a private residence in North London, with a ventilated facade built in the techno-surface DuPont™ Corian®. On the ground floor, the kitchen-dining area, accessed from the garden. On the upper level, the suspended addition of the common space opening onto the terrace, on which the large office at garden level partially rests. Below, the complexity of the geometry of this building required a very flat facing material, with stable sizing and ready to be cut into precise forms. On the other page, lower right, the panels offer a waterproof facade with aesthetic appeal and durable functional quality. Left, detail of the high-performance ventilated facade.
The beauty of hospitality p. 114 by RImInI FIere
From 2 to 5 February 2014 Rimini Fiera puts the spotlight on dining, hospitality and entertainment: at the second edition of Rhex - Rimini Horeca Expo, the best of the Hotellerie-Restaurant-Café sector. New trends in dining out, hotels and entertainment will be on display at the second edition of Rhex - Rimini Horeca Expo (2-5 February 2014), on the Hotellerie-Restaurant-Cafè (HoReCa) sector, a fair that began last year thanks to the combined experience of Sia Guest and Sapore. The event is divided into eight theme areas: Seafood & Processing MSE (the only Italian fair in this sector), Selezione Birra & Beverage, Food & Frigus (marking the return of the refrigeration and frozen foods sector), Regional Specialties (including wine and extra virgin olive oil), Contract & Design, Cooking & MiseEnPlace, Hotellerie & Wellness, Technologies & Services. This sections will interpenetrate, ranging from the world of dining to that of hospitality, passing through the latest trends in design and contract, combining products, cultural initiatives, show cooking, competitions, exhibitions, tastings, debates, conferences, round tables and international business meetings. Big names in international architecture and design will be on hand, along with award-winning chefs and special guests, to celebrate the art of taste and Made in Italy. The 2014 edition of Rhex - Rimini Horeca Expo will be even more international than before, enhancing the appeal of Made in Italy: many foreign buyers will attend, as well as exhibitors showing the best from the “outside world.” Caption pag. 115 Images of the last edition of Rhex - Rimini Horeca, the fair that welcomed 53,000 professional visitors, 7000 business meetings with buyers from all over the world, and 357 specialized journalists.
Furnishings Design quality p. 118 by AsTer cucIne
Roots in the tradition of made in italy, with an observant eye on the world, enable Aster Cucine to supply products for very prestitious contract projects. Among the most recent, the Printing House and the Mercedes House in New York. Dynamic entrepreneurial spirit and ancient “know-how” have been key factors in over 30 years of history for Aster, a firm that exports design Made in Italy, in the form of kitchens and more, all over the world. This export orientation, productive flexibility and outstanding service make the Marches-based company a protagonist on the contract scene as well. In tune with F.lli Del Prete, the mother company founded in 1966 and active inside the Group, Aster has developed a business unit for contract, providing complete projects, from the kitchen to the bedroom, the living room to the office, the closets to the paneling. A general contractor with a new concept, to accompany clients every step of the way through the process: analysis of drawings and project characteristics, budgeting, making of prototypes, production, logistical support, technical assistance during and after installation. Design and quality are the two indispensable values: constantly updated to stay in step with trends, and to raise the already high standards of materials, finishes and technical solutions, based on constant, painstaking control of the entire production cycle in-house, combining industrial efficiency with a tailor-made approach of fine craftsmanship. The results of this philosophy can be seen in the projects of the brand all over the world. Among the latest works, the Printing House and the Mercedes House, both in Manhattan (NYC), stand out for their elegance and prestige .Caption pag. 118 Right, the conversion of the largest printing facility in new york makes the printing house into an exclusive residential complex in the heart of manhattan. Caption pag. 119 Above, a bookcase designed and made to measure for a building at 210 central park south in new york. Center, the domina kitchen is featured in a residential complex in circleville, new york. Below, the large windows open to the skyline of the big apple, in a residence at one main street, with the contempora kitchen by aster cucine.
SPACE MODULATION p. 120 by CLeI
Multiplying the value of space is the philosophy of clei, which makes modular and versatile programs and transformable systems for the home, vacation homes and business residences. Space never suffices! Especially today, as homes get smaller and smaller: a recent survey conducted by Immobiliare.it reports that over the last 20 years Italian homes have shrunk by an average of one room, with a loss of up to 20 m2 of floorspace, especially in cities, where auxiliary spaces like studies or second bathrooms are eliminated, while the kitchen is incorporated in other rooms on a regular basis. So space needs to be well organized and balanced. The demand for modular and versatile furnishing programs for apartments, vacation homes and business residences cannot help but increase. For 50 years now Clei has multiplied the value of space, making it possible to gain an extra room in Living and Young environments. Contract operations also choose Clei to design spaces in a modular, optimized way. Two recent examples: the Green Kinder House at Made Expo 2012 with three beds, a sofa and a TV room in just 31 m2, and a model apartment in a Roman skyscraper. To furnish the studio apartment in the Eurosky Tower, the first ecosustainable residential tower at Roma Eur (28 floors, 120 meters in height), the company from Carugo was chosen for the variety of its transformable systems and multifunctional offerings.
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Two products have been used: Swing and Home Office Integrato. The first is a system that combines the divan with a hideaway bed: a few simple movements and the living area is transformed into a bedroom zone. The second is a wardrobe column equipped with a PC workstation: the lower doors contain a space for the computer tower, while the central fold-back door becomes a desktop. The wall is completed by two low drawers that also function as counters, and several shelves. - Caption pag. 121 Above, two views of the Green Kinder House, a small two-storey zero-impact home designed by Massimiliano Mandarini and presented at the 2012 edition of Made Expo. The multifunctional furnishing systems are by Clei. In the Green Kinder House, the living area is furnished with Swing, a divan with sliding three-position peninsula that conceals a cabinet under the seat and offers the possibility of transformation into a double bed always ready for use. On the facing page, above, the model studio apartment of the Eurosky tower in Roma Eur, furnished with Swing, seen here with the double bed closed to create a partition with shelf at the back of the divan. Facing page, below, another space in the Eurosky tower with home office integrato (in the photo, to the right, near the curtain in the closed version). The wardrobe column is outfitted to function as a pc workstation.
AS YOU LIKE IT p. 122 by GaBer
The chairs by the veneto-based company Gaber are versatile and can transform to adapt to any decor. Without ever sacrificing design and comfort. Restaurants, schools, dining halls. Or offices, airports, cafes. There are many places where products by Gaber – the Treviso-based firm that has won many prestigious international design prizes – can very easily be utilized. The goal is to create an ideal context and atmosphere for any situation, from work to study, play to socializing. Years of experience in the field of design of plastic objects permit Gaber to successfully approach a very competitive international market, offering products that stand out for their design and formal quality. The catalogue includes a wide range of models: from chairs to stools (both in padded and stackable versions), dining tables to service counters, including consoles. All the Gaber creations come from passion and stylistic choices that make flexibility – an indispensable term for companies working in the contract sector – a very high priority. This is also possible because the products are controlled “from birth”: from design to production of each individual part, all the way to assembly. This path guarantees products that are made with extreme care, where durability and comfort are combined with aesthetic and functional needs. The great creative talent of the in-house design team is flanked by a high level of know-how regarding the latest production technologies (production of moulds and shaping of plastic materials), based on ongoing research that also covers the crafting of wood, metal and upholstery materials. The company presented many new products during the Salone del Mobile 2013: the collections of chairs are seen on these pages. - Caption pag. 122 Slot means an opening, a crevice, as in the slot of the back, an ergonomic and functional feature of the chair designed by Favaretto&Partners. Stackable, versatile, practical and elegant, the model is ideal for a very wide range of needs and characteristics, from contract to the office to the home. The chair is made with a polypropylene monocoque available in many colors, with a transparent polycarbonate insert. The support structure in chromium-plated or painted metal comes in several variants: 4 legs with or without armrests, runners with or without armrests, swivel base with or without wheels, or bar mounted. - Caption pag. 123 Winner of the Red Dot Design Award for 2013, the panama chair designed by Stefano Sandonà (right) offers a contemporary reinterpretation of the classic straw chair. The creative game replaces traditional materials with innovative ones like plastic, without sacrificing the warmth of wood for the structure. Thanks to its multiple versions, Panama is particularly suitable for contract applications, both indoors and outdoors (with technopolymer legs, in the latter case). Light and extremely comfortable, available in white, black, green or red. A polypropylene monocoque model ready for complete covering: the More chair designed by Favaretto&Partners (left). Thanks to the simple application of a quilted cover (detail above) more can pass from the garden to the interior of the home with great versatility, also reflected in its wide range of versions, with legs in metal or wood, a swivel base with four or five spokes, and optional wheels. More has been nominated for the Young&Design prize at the Salone del Mobile 2013, and for the interior innovation award 2013 in Cologne, Germany.
The art of sitting p. 124 by KaSTeL
To wait, to converse, to have a meeting or just to relax, Kastel designs and produces seating for all types of needs. Because making people feel good when they are sitting is a true art. K as in Kastel, as the initial of the name of all the products of the company from San Vendemiano (Tv). A distinctive sign that is a synonym for uniqueness and originality in the furnishings sector, with diversified production of seating for offices, collective spaces, homes and waiting areas. Comfort that becomes design in a careful 360-degree analysis of all the featuers that make a seat unique: ergonomics, space-form relationship, selection of materials, choice of colors. Kastel studies the social and economic characteristics of the seating market (needs, trends) and identifies the ideal type of product to respond to them, offering clients the best solutions for comfort, reliability and design. The firm has plenty of good references in the contract sector: Abu Dhabi Commercial Bank in the Arab Emirates, BNP Paribas in France, Hotel Four Seasons in Montalcino (Siena), Hotel Hilton in Milan, the L’Oreal facilities in Hong Kong, Greece and Montreal, Canada, the Presidency of the Council of Ministers in Rome, the Rolls Royce headquarters in Great Britain, and many others. On these pages we see some of the collections: Kuadra Top, the armchair for waiting, conversation and meeting areas, formed by an interchangeable module for easy attachment; Koccola, the chair for waiting, conversation and meeting rooms, available in one and two-tone versions, with feet or on wheels; Koccola Plus, the one or two-tone chair with high back for wating, relaxation and conversation zones; Kaleido (the result of the collaboration between Kastel and Driusso Associati Architects, art directors of the Veneto-based firm), the component program for waiting, conversation and meeting spaces, formed by different modules, for corner or linear solutions, with one or two-tone cover; finally comes Kalea, the stackable multiuse chair in polypropylene, in one or two tones, with padded seat or overall unholstery. Kastel has ISO 9001 certification. The models are certified in compliance with European standards EN 1335 DL 81-2008 and EN 13761. - Caption pag. 125 Koccola comes in the low-back version, or in the Koccola plus version with high back. With single or double color scheme, on feet or wheels. On the facing page, Kuadra top is a chair composed of interchangeable modules that can be combined and fastened together. - Caption pag. 126 Below, the Kaleido program, designed by the architect Franco Driusso, is formed by different modules to permit corner or linear configurations, in one and two-tone versions. On the facing page, Kalea offers different finishing and frame solutions, with chassis in one or two-tone polypropylene, padded seat or entirely upholstered seat and back.
FORMAL HARMONY p. 128 by LIvIng DIvanI
An upholstered furniture system with discreet forms and volumes, combined with complements with a more forceful image: also for the contract market, living divani designs and produces furnishings that adapt to space, defining it at the same time. Harmony of proportions and understated luxury are the main traits of upholstered furniture by Living Divani. The collaboration with Piero Lissoni, art director and designer, has contributed over the years to generate a stylistic approach of discretion and neutral forms, lightness and dynamism in every piece. Chairs, armchairs, beds, tables, small tables, carpets and an outdoor collection are the facets of the overall offerings of this Como-based firm, created by outstanding designers like Piero Lissoni, Arik Levy, Francesco Rota, Claesson Koivisto Rune, Harry&Camila and Junya Ishigami, just to name a few. A range of products also conceived for contract, where quality, technical performance and customizing have made Living Divani a worldwide presence in all sectors: offices, banks, airports, hotels, waiting areas, museums, restaurants and showrooms. There are multiple supply options: upholstered furniture series of great versatility and adaptability, with a wide range of combinations and coverings; personalization of products from the catalogue; development of custom solutions in terms of formal and materic research. In 2012, to acknowledge its path of excellence, Living Divani entered Altagamma, the foundation of internationally renowned Italian companies that operate on the high end of the market, spreading the word about Italian
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200 / INservice TRANSLATIONS culture and style in terms of corporate management and products, and standing out for innovation, quality, service, design and prestige. - Caption pag. 129 Designed by Piero Lissoni, Box is a collection composed of an armchair (above, in the bar of the hotel paxton in paris, and to the right) and both fixed and component sofas. The fabric version has a completely removable cover, also available with flounce. On the facing page, from top, seats from the Extrasoft collection, design Piero Lissoni, in the hall of the Casino of Saint Vincent; Bubble Rock, also by Piero Lissoni, with leather or fabric cover (in this case entirely removable); in a suite of the Bora Hotel in Radolfszell (Germany), chairs from the Kiru collection, design Giopato & Coombes, covered only in fabric that can be removed thanks to velcro fasteners.
Decor kitchens p. 130 by MoDuLnova
Ipsus07 is the new residential building in the Clapham South area of LONDON, WHERE MODULNOVA has supplied the LIGHT kitchen program to furnish the 41 apartments. Innovative in terms of materials and production system, with creative, essential design, Modulnova kitchens are designed and produced with the greatest attention to details, finishes, accessories and assembly. The style of the Friuli-based company is refined and terse, combining sober forms with rational spatial organization to satisfy all needs of practicality and functional quality in everyday living. A complete range of products marked by the pursuit of excellence in the use of materials, and total flexibility for the personalization of all habitat spaces. The philosophy recently led to the supply of 41 kitchens from the Light line, a program that combines extreme flexibility of components with different finishes and functions for the organization of space, for a residential building in the Clapham zone, in southwestern London. For Ipsus07 – the name of the striking building – Modulnova (in collaboration with DSL, the exclusive dealer for the British capital) has supplied the Light model with different layouts to adapt to the design needs of the individual apartments. Very slender worktops, metal borders along the upper part of the doors, new folding techniques for the sides and backs, the use of new polymeric materials with a matte effect, in a vast range of colors. Furthermore, a system of cantilevered peninsulas makes it possible to create large surfaces that seem to be suspended. For the worktops, Modulnova has collaborated with Stone Italiana, while the appliances are all by Siemens. - Caption pag. 131 On the facing page, top, view of the garden of Ipsus07: an intimate oasis of silence and relaxation, between the two wings of the building. Below, view of the facade with the circular structure known as the “drum”, an entrance that leads to a series of deep tunnels completed during the second world war. Thanks to its extremely modular design, light permits organization of the kitchen space in a functional way, while offering a wide range of finishes. Above, a linear version where the glow of white is enhanced by the boiseries and shelves in charcoal oak. Right, an island solution from the light program, with an extension that makes it possible for up to five persons to dine comfortably: extreme modular flexibility and different finishes combined with functional quality and spatial organization.
Functional quality and design p. 132 by PeDraLI
Pedrali, celebrating its 50th anniversary in 2013, designs and produces furnishing solutions, based on a philosophy that combines tradition and innovation, engineering excellence and brilliant creativity. The qualities required today for contemporary contract furnishings are durability and design, a combination of technological research and creative innovation. The final result should never be taken for granted. The Pedrali production model is based on the idea of making all the pieces of the collection completely in-house. Chairs, stools, tables, lamps and complements in plastic materials, metal and wood are manufactured in the company’s plants in Bergamo and Udine. This corporate philosophy has permitted Pedrali to supply furnishings for two important projects: the Autogrill Villoresi Est at Lainate, on the Milano Laghi motorway, and the Museum of the History of Polish Jews in Warsaw. For the first project, coordinated by the architect Giulio Ceppi of the studio Total Tool in partnership con Starching and Geoenergia, Pedrali has supplied the Frida, Young and Gliss Lounge chairs, and the Inox and Dream tables. - Caption pag. 132 Top, for the Autogrill Villoresi Est at Lainate, Pedrali has supplied furnishings for the refreshment and restaurant areas: in the photo, the Gliss lounge chairs, design Claudio Dondoli and Marco Pocci. Above, the Frida chair designed by Odo Fioravanti, in oak. - Caption pag. 133 The Museum of the History of Polish Jews, about one kilometer from the center of the capital, has been designed by the studio Lahdelma & Mahlamäki, in collaboration with Kurylowicz & Associates and Grupa Plus for the interiors. Opened in April this year, the museum has spaces that are inspired by the books of the Old Testament, while the forms of the hall evoke the phenomena of nature. The main hall is one of the most important zones in the architecture fo the building, a pure, silent space that introduces the museum to visitors. Pedrali has supplied the Enjoy folding chairs and the Gliss swivel chair for these spaces. Left, one of the spaces of the museum of the history of polish jews in Warsaw, furnished with the Enjoy chair, design Claudio Dondoli and Marco Pocci: a folding polypropylene seat that occupies a space of just 95 mm when closed. Above, the Gliss swivel chair (chassis in transparent in polycarbonate, base in polished stainless steel, column in chromium-plated steel), also for the museum inPoland, whose facade can be seen on the left.
ToTaL ProJEcT p. 134 by ScavoLInI
The famous kitchen manufacturer extends its offerings to the whole house, from the living area to the bath, with modular and above all complete solutions that are perfect for the contract market. As in the kitchen, the sector where it has been a reference point for over 50 years, in the living room and bathroom Scavolini guarantees reliability and design expertise, Made in Italy, functional quality, safety, ergonomics, very high quality materials and avant-garde design. Thanks to the wide choice of styles, colors, finishes and configuration, it is possible to make multiple design solutions – for the kitchen, the daytime area and the bath environment, with the Scavolini Bathrooms brand – to meet the widest range of needs of clients. The proposal of complete modular solutions permits Scavolini to invest in the contract sector, both in Italy and abroad, in an increasingly competitive way. In the residential sector, clients require ‘turnkey’ solutions that supply all the furnishings, in many sizes and finishes, to deal with as few suppliers as possible, optimizing timing and resources. Contract therefore calls for ad hoc programs of highly customized furnishings. The implies advanced service in the phases of design, assembly and post-sales. All areas in which Scavolini stands out. Today the company handles major projects for luxurious residential complexes around the world, outfitted with Scavolini kitchens, baths and living areas. Achieving success in such a complex sector is no easy task, even for a very well-known trademark: it requires major resources, extraordinary commitment and, above all, the ability to establish relationships of total trust. The quality of the production, the reputation of the brand and its efficient organization allow Scavolini to operate with success in the contract sector. A worldwide reality that is constantly growing, placing the company in the upper ranks for production capacity and export activity. - Caption pag. 135 On the facing page, kitchen and living area decorated with the Liberamente system. Above, a large, elegant composition in a continuous arrangement that opens to the living area. Bases with versus tobacco color veneer, appliance/pantry column with glossy white prestige lacquer finish. Below, living room connected to the kitchen, with worktop and hanging cabinets in the glossy baltic blue finish, and bases in glossy ice color. On this page, from top, peninsula composition made with the Mood kitchen system designed by Silvano Barsacchi, with dark oak structure and the doors of the hanging cabinets in alaska blue lacquer; bases and columns in zolfino decorative larch. Below, living room composition in glossy ivory finish, made with components from the Liberamente system. - Caption pag. 137 On this page and the facing page, complete bath environments from Scavolini Bathrooms. From the top, bath with cabinet from the Aquo collection, in the matte mink lacquer finish. Countertop washstands in mineralmarmo, tai tub in cristalplant. Below, complete bath environment with shower stall and fixtures, made with pieces from the Habi collection, with the one mineralmarmo freestanding washbasin, combined with open stainless steel units with a pewter treatment. Matte lacquered shelves, white marble top. To the side, a bath environment made entirely with furnishings from the Rivo collection. Bases in zolfino decorative larch, with steady semi-built-in washstand in cristalplant. Below, bath with pieces from the Lagu collection, in the titanium gray glossy lacquer finish, with vertical grooves for the doors. Countertop washstand in mineralmarmo on hanging base. All the Scavolini bath collections are designed by Studio CastigliaAssociati.
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Beneficial seating p. 138 by Variér
The human body is the central focus of the creations of this scandinavian company that makes high-quality seating with contemporary design to adapt to any context, from the home to major contract applications. Variér, the Norwegian company that produces ergonomic seating for the home and office, was founded in 2006 by several persons that had previously worked inside a large Scandinavian firm and had acquired the rights for certain products in which they believed strongly, along with the personnel required for the entire chain of production. Since then the product range has expanded, and the company now makes 30 different seating models, distributed in 40 countries around the world. The headquarters and production plant are in Haahjem, near the fjord coast in northwestern Norway. The firm also has a showroom in Oslo and affiliates in Germany, Italy and the United States. Variér offers high-quality seating with typically Scandinavian contemporary design, products that stand out for ergonomics, functional quality and sustainability. A unique seating experience, for relaxation or for work. A Variér chair allows people to move even in a sitting position, providing correct support for the back and the body as a whole. The company combines refined aesthetics, natural long-lasting materials and ecocompatible production processes, guaranteeing products that generate wellbeing. Variér chairs are an optimal solution for those who want a natural, active sitting position, thanks to design based on profound knowledge of the human body and its needs. Variér products – dining chairs, desk chairs, operative furnishings and recliners – respond to any type of needs, for both private and contract environments. - Caption pag. 138 The Invite dining chair, design OlavEldøy, stands out for its curved seat, ergonomic back and built-in rocking system that accompanies movements, encouraging a gently active way of sitting. It is a versatile chair, available in leather or fabric, which adapts to any environment: from the dining room to the workspace to restaurants. The structure comes in chromium-plated or satin-finish steel and oak. - Caption pag. 139 The new Kokon recliner designed by Thomas Pedersen, with the simple, clean lines typical of scandinavian design, welcomes the body ‘like a nest’ and provides full comfort and wellbeing. Thanks to a hidden mechanism it can recline, to find the perfect position for relaxation. The small headrest cushion increases the comfort of the position. Kokon also rotates by 360 degrees and gently follows the body in every movement. The armrests and padding support the body and the back exactly where support is needed, in both sitting and lounge positions. Thanks to its classic design, compact form and ease of use, this model is perfect for both the home and public spaces.
RELIABLE SERVICE p. 140
by ZamBo GrOuP
Established partnerships, advanced technologies and quality products are the guarantees that zambo group, operating in the sector of furnishings and refrigeration, offers for the creation of commercial, hotel and industrial projects. Zambo Group has operated since 1986 in the sectors of furnishings and refrigeration for commercial, industrial and hospitality complexes. Ongoing and exclusive relations with suppliers of reference in their sectors help to guarantee quality, design and technology at the highest levels. Zambo Group can offer reliable service and products of outstanding quality. Thanks to strategic investments, continuous research and development of products and services to respond to the needs of clients, and the high level of qualification of human resources, equipment and products utilized, the firm has achieved excellent results. The corporate policy is constantly oriented towards improvement through the control of processes, the management of special situations, the pursuit of prevention, the growth of corporate personnel, compliance with regulations, and a rigorous strategy of approach to the supplier, for stable, ongoing relations. Paying close attention to safety in the workplace, respect for the environment, innovation, training of the in-house team and the pursuit of new technical and aesthetic solutions, Zambo Group has been able to achieve very flexible operative standards. The efficiency of quality controls in key points of the various phases of work, and the resulting reliability of products, are guarantees of client satisfaction. The drive towards continuous improvement has led Zambo Group to achieve important goals, including UNI EN ISO 9001:2000 certification in 2002, in-house computerization and restructuring, and the upgrading of the corporate organization. - Caption pag. 141 Above and on the facing page, the p&v food store in Palermo. Zambo Group worked on the design, the worksite supervision and the supply of furnishings and technological systems. In the images below, the Eat’s store and bistro in Conegliano (TV), for which Zambo Group supervised the worksite and supplied the furnishings.
InTERnATionaL ProJecT p. 142 by SIeMaTIc
Extensive experience in the production of kitchens in the Premium segment, and the success of the brand in over 60 countries around the world, have led SieMatic to focus more resources on the contract sector. Thanks to its wide range of exclusive programs and products, individual design solutions and great expertise and reliability, SieMatic has a portfolio of hundreds of contract projects, from Munich to Moscow, Dallas to Dubai, for both basic and luxury kitchens, representing investments ranging from 0.5 to 500 million euros. The value of the brand and its vast network composed of affiliates, importers and dealers on an international level are particularly appreciated by its contract partners. SieMatic has a special “Kitchen Project Management” division whose team offers complete, highly professional service. The system includes many services, from expert design to project presentations using sophisticated renderings, from logistics and coordination on site to precise installation by experts and post-sales assistance. All this is made possible by the widespread presence of the SieMatic organization. All the SieMatic kitchens, however, are exclusively produced in the plant in Löhne, Germany. The key to the success of the company in contract business also comes from the diversification of its offerings and the added value of its kitchens. SieMatic always guarantees the highest quality of materials, fine workmanship and strict control during and after the production process. Since its founding in 1929, SieMatic has concentrated on perfecting the quality of its kitchens, while constantly expanding its range to develop new solutions. - Caption pag. 142 The building located on the Upper East Side of Manhattan, in New York, is designed by the architecture firm Cetra/Ruddy and features 39 luxury apartments with elegant Siematic beauxarts. S2 Kitchens, designed by Mick De Giulio. The Lotus white matte painted island solution has a large cooking area in nickel-plated steel with bordered doors. 88 Prestigious apartments in the rezidence Kavĉí Hory in Prague are equipped with Siematic showflat kitchens, which stand out for the absence of handles. Below, an island solution with truffle gray glossy lacquer finish, teak counter and stonedesign worktop in matte burgundy slate. The washing area features sliding doors with lit shelves behind them. The siematic S2 kg kitchen in one of the 15 Villas of Sierra Blanca del Mar, one of the most prestigious projects in Marbella, Spain. An island solution in matte laminate, without handles, in the lotus white color, with stonedesign worktop in black granite, 4 cm thick, and foldback upper cabinet doors that open electronically.
Wellness in the shower p. 144 by ArBLu
Open to innovation and new living dynamics, Arblu makes products for the shower featuring contemporary design, functional quality and very high safety standards. To design, produce and market solutions for the bath has always been the mission of Arblu. For over 20 years, the company based in Fontanafredda (PN) has interpreted the desires of those in search of an intimate, exclusive space, making shower stalls, shower platforms and accessories, shower cabins and multifunctional columns that combine harmony and energy, physical and spiritual wellbeing, aesthetics and functional quality. Paying attention to new residential dynamics and needs, to improve quality of life, Arblu is in the avant-garde when it comes to invention of concepts, research on materials, quality workmanship and installation solutions, to transform even the most problematic spaces into corners of absolute wellness. The care that goes into the choice of materials is a guarantee of high product quality. Arblu works only with selected, certified suppliers, with a quality management system based on UNI EN ISO 9001:2000 standards; only the finest materials are chosen and used, such as tempered glass conforming to the UNI EN 121-50-1 regulations on thermally tempered safety glass. This philosophy has led to success: the company now operates in Italy with 2500 points of sale, and is also a presence on the market in Europe, the Middle East and North Africa. - Caption pag. 145 Left, the Separet Otto Plus shower cabin in the version with Onda shower column, which functions to support the glass wall (thickness 8 mm, height 209 cm), thanks to a telescopic arm in tecnoblu that contains the chromium-plated head. Center, without a frame, the Otto Standard shower stall has minimal borders in shiny silver-finish aluminium. The shower platform is the trendy model in pietrablu. Composed of minerals and resins,
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 201 it is strong and pleasing to the touch. Below, the Otto Premium frameless shower stall, with aluminium sections in the shiny silver finish. Made with tempered glass (thickness 8 mm), it comes in the finishes transparent, europa gray, extra light and satin. On the facing page, the Duna multifunctional column sums up design and practicality in its sinuous lines. Rainfall shower head and four horizontal spigots for relaxing or energizing massage. Cover in glossy white, metallized gray, black, red, anthracite gray and wenge.
QUALITY MIXERS p. 146 by ARmaNDo Vicario
With over forty years of professionalism and experience in the faucet sector, Armando Vicario offers design products made in italy. Located in Gozzano, a town near Cusio (NO), Armando Vicario has produced faucets for the kitchen and bath for many years, with a wide range of high-quality products including modern singlecontrol mixer faucets featuring fresh, functional design, and more classic lines with a retro image. The extensive experience gained in over forty years of work, advanced production technologies and two modern plants for an area of 10,000 square meters make it possible to achieve constant, growing success on all national and foreign markets. All this as a result of products of solid quality, entirely designed and produced in Italy by qualified personnel. An Armando Vicario faucet is an original product, with refined Italian design, the result of years of research, a synonym for quality and security for clients or contractors of national and international projects, in both the residential and the hospitality sectors. The company focuses on sustainability and, in particular, limited use of water resources in its products, manufacturing flow restrictors, thermostatic faucets, aerated units and low-consumption mixers, which together with rational water use can guarantee savings of potable water of 20-30%. All of Armando Vicario’s production complies with the strictest regulations of the most important European countries. The production cycle calls for severe controls in every phase, to obtain a safe product capable of mixing water for years without creating any problems. Experience, commitment and professionalism are the main values of the company, permitting it over the years to grow and to achieve great success on the market, both for private customers and for the contract sector. - Caption pag. 146 Washstand mixer faucet with cascade tap from the Acqua collection, which includes built-in mixers, tub and washstand models, and wall-mounted faucets. The cartridge and the flow limiter optimize consumption and avoid waste. - Caption pag. 147 For freestanding tubs and washstands, the faucets in the Caso collection stand out for the lightness of rounded forms, in contrast with straight lines. The vanishing aerator maintains robust flow which accentuated the purity of the design. The collection includes all product variations, available in different heights. Left, the built-in washstand mixer faucet from the new Wing series, which stands out for its sober design combining modern lines, forceful curves and classic forms.
The art of warmth p. 148 by DeLTacaLor
To create products of high technological and design content for the world of architecture. This is the philosophy of deltacalor, which presents the new stendy elegance at madeexpo 2013. Peter Jamieson, Studio Dell’Acqua Bellavitis, Marco Zito and My Italian Design are just some of the designers summoned to interpret the Deltacalor philosophy: technological innovation, functionalism, experimentation, quality and, obviously, design in the creation of decor radiators and towel warmers, for warmth at the service of human beings and their emotions. The large production of the company from Calolziocorte (LC) is divided into the collections Ideas, Hit, Warm and Electric Solutions: aesthetic research meets functional quality, sustained by thermal exchange technologies that protect the environment, in line with the latest regulations on energy savings. Thanks to constant R&D activity on materials, forms, finishes and working processes, Deltacalor stands out on the international scene as a painstaking, punctual supplier, with custom solutions for prestigious contract projects, as well as for its important product patents. The latest Deltacalor offering is Stendy Elegance, which makes its debut at MadeExpo 2013. Part of the Ideas collection and an evolution of the Stendy towel warmer, Stendy Elegance is a multifunctional product: when closed it is a towel rack with a clean, elegant, minimal design; when open, it becomes a laundry rack, with a design that remains light thanks to the possibility of moving the diffusion panels (two or three, depending on the size). Available in two sizes; in the versions with hydraulic functioning, electric with digital thermostat, and mixed; white, chrome and Deltacalor Pastels, Intense, Brush, Metal and Pearl finishes. Besides Stendy Elegance, the Open line, the new generation of towel warmers with an opening and closing system that transforms them into multifunctional objects of great aesthetic value, also contains Dryer, the electric “3 in 1” towel warmer that becomes a practical laundry rack; Tris, the decor radiator with a hydraulic, modular design by Peter Jamieson; Towel Box, also by Peter Jamieson, the innovative electric towel warmer that reinvents the boundaries of heat. A true radiant frame, of great formal purity. - Caption pag. 148 With the panels open, Stendy Elegance (available in hydraulic, electric or mixed versions) becomes a handy laundry dryer with a minimal design. - Caption pag. 149 Above, Towel Box is a decorative plug and play proposal that responds to the needs of those who want design, functional quality and originality in a single product. Below, Dryer has a very quiet thermoventilator in its base, with a wing to direct the warm air upward, for perfect drying of laundry. Right, tris features three radiant steel frames that surround the towels; when open, the central mobile modules make it easy to hang wet laundry.
Water games p. 150 by FanTInI
The acqua zone dream ceiling shower head, the acquapura shower panel in the built-in version, and the mint collection are three new proposals from fantini rubinetti for the contemporary bath. For Fantini, water is the absolute protagonist, part of the company’s DNA. Located in Pella, a town on the banks of Lake Orta, Fantini designs and produces the tools needed to enjoy water and gain all its benefits: faucets, shower heads, shower columns and panels. Invention, design and technique advance together during the phases of design and production of the pieces: inseparable factors in the creative process, in pursuit of perfection, based on teamwork to generate products that can make a concrete contribution to improve quality of life. Over time the company has taken on international status, keeping its roots at Lake Orta while exploring the rest of the world: one important step in this evolution is the opening, in 2011 in New York, of the headquarters of Fantini USA, with a showroom and offices designed by Lissoni Associati in the prestigious A&D Building, a leading location for international design. Today the company has developed an international distribution circuit in over 50 countries, at all latitudes: the best results are in France, Germany and Switzerland, for Europe, and in the United States and certain Asian countries, including India. The horizons of Fantini are also open in the area of social responsibility, as confirmed by the important project “100 Fontane: Fantini for Africa,” an initiative of Corporate Social Responsability to guarantee access to water for the poorest people of Burundi. New products include the built-in version of the Acquapura panel, the Acqua Zone Dream shower head (both designed by Franco Sargiani) and the Mint collection (design Angeletti & Ruzza). - Caption pag. 151 Right, the Acquapura shower panel in the built-in version (design Franco Sargiani): to keep the external bulk to a minimum, the unit is designed for semi-insertion on the wall (it remains separated from the wall by just 3.6 Cm to contain perimeter led lighting). On the facing page, upper left, Acqua Zone Dream is the ceiling shower head (53x53 cm) of the new generation, with electronic controls and six different water-light moods. Design Franco Sargiani. To the side, design by Angeletti & Ruzza for Mint in the three-hole washstand version (above) and the wall-mounted version, also for washstands (below).
FASHION STYLE p. 152
Made in Italy in a constantly expanding market. Inseparably linked to the primordial element of water, Geda focuses on ecosustainability, applied throughout its production line. To reduce consumption the company has created a production process that maintains the highest levels of quality and aesthetics, taking environmental necessities and resources into account. Besides Quality Management System Certification, the Friuli-based firm has also obtained Environmental Management System Certification. Geda Contract is the division devoted to national and international projects in all sectors, from private clients to large corporations, offering expert, reliable partnership to meet the widest range of client needs, with three lines of faucets and a wide range of shower complements. - Caption pag. 152 From the top: double-hole washstand faucet set featuring tap without pop-up drain and remote top control, and two mono-control mixer faucets, respectively built-in and without pop-up, from the Hito Cinquantuno collection. - Caption pag. 153 Raised mono washstand mixer without pop-up and washstand post faucet from the Hito Quarantuno collection.
Dressing the bath p. 154 by HaTrIA
Abito, a new habitat concept where design meets fine tailoring, and happyhour, where the washstand is the protagonist at different times of day, are the new developments from Hatria. A company of the Marazzi Group, Hatria specializes in the production of ceramic fixtures for the contemporary bath. The plant in Teramo produces washstands of all types and forms, toilets and bidets to mount on the floor or the wall, shower platforms, bath accessories, cabinets, shelves and towel racks. Hatria recoups and reinterprets the contents of the tradition of the bath fixture sector, a legacy of skilled craftsmanship that blends with and completes the most innovative technology. Hatria’s cutting-edge technologies lay the groundwork for the development of a range of products for the bath in continuous evolution, also thanks to the collaboration and creativity of outstanding designers. Daniel Debiasi and Federico Sandri have created Abito, a new habitat concept where design and tailoring meet to generate new “clothing” for the contemporary bath. A style that comes from the encounter between textile patterns and the ceramic surface, in the decorations for the white version (Incrocio Bianco, Righe Oro and Onde Grigio) and the black version (Righe Oro). HappyHour, on the other hand, is a project in which the leading player is the washstand: under the counter or resting on a shelf, it stands out for slender borders, with forms that are compact, rounded and soft at the same time. Available in circular, square or oval shapes, each washstand’s design is associated with different times of the day. - Caption pag. 154 Above, Abito is a collection of hanging or floor-mounted fixtures, based on the idea of a custom style, like a dress for any occasion. On the facing page, Righe Oro (left) and Incrocio Bianco (right) are two of the Carena Bianca decorations for the bath fixtures of the Abito collection. On the facing page, top, two washstands from the Happy Hour project. Left, 11:15 below-counter model; right, 07:00 countertop model.
FRESH DECOR p. 00 by ScaraBeo
With Bucket, designed by Giovanna Talocci for Scarabeo Ceramiche, the washstand becomes the protagonist of the bathroom. Witty, ironic, cheerful, but also functional and practical. When quality and passion for fine Italian craftsmanship meet up with reliability, functional quality and design, thanks to very advanced industrialization, the resulting products cannot help but be immediately recognizable and appealing all over the world, as part of the great tradition of Made in Italy. Scarabeo Ceramiche is one of the companies that have made Italian industry linked to artisan traditions a worldwide success – in this caes, the tradition of ceramics developed in the territory of Civita Castellana, near Viterbo. This legacy of know-how and production has permitted the company from Fabrica di Roma to supply, in the contract sector, decor washstands for the bathrooms at The Palm and The Loft in Dubai, and the Crown Casinò Hotel in Melbourne, and to win – with the Bucket washstand – the Design Plus Award 2013, assigned by the German Design Council and the German Chamber of Commerce. During the course of 2013 this washstand has become the leading figure of the Bucket collection, designed by the architect Giovanna Talocci. The wide choice of ironic and geometric decorations, and the fresh lines, make it ideal for public spaces like gymnasiums, restaurants, venues and schools. The handle of the bucket becomes a towel rack, in the wall-mounted and countertop versions. - Caption pag. 156 A symbol of play and lightness, the Bucket is transformed into a bath fixture, to create a cheerful, carefree environment. Total white, geometric or ironic decorations, like swimming fish or a basketball hoop, for the Bucket collection designed by Giovanna Talocci. The handle of the Bucket functions as a towel rack in both the wall-mounted and countertop versions.
gLOBAL PROJECTS p. 158 by Teuco
Expertise, products made in italy, innovative technologies and customization at the service of the world of architecture and design: the advantages of working with the teuco contract division. Innovation and evolution, always with an eye on the future, are key terms in the corporate philosophy that has made Teuco one of today’s most reliable and productive realities in the bath furnishings sector, always open to new design territories. The result is the “Teuco total look” based on exclusive, complete and versatile collections, rigorously Made in Italy – composed of tubs and shower stalls, shower platforms, washstands, fixtures, furnishings and faucets – created by outstanding names in international design and architecture. The open, ongoing dialogue with exclusive technologies and research on materials allows the company to always provide the best design response for residential and hospitality facilities. This is possible thanks to the force of the Teuco Contract Division, with its highly professional staff, and the efficiency of a company that monitors the entire production process in-house, adapting to any type of scenario, also thanks to Duralight, the material patented by Teuco. Recent projects in the contract sector include the partnership with Autogrill for six facilities, including the Villoresi Est rest area, where Teuco operates as best player of the sector, side by side with the world’s leading supplier of refreshment and retailing for travelers. Another important achievement is the collaboration on the Le Albere project, the ambitious multifunctional architectural work created by Renzo Piano. For this outstanding example of urban renewal in the Trentino region, slated for completion in mid-2014, to contain a multifunctional cultural center and the MUSE, Teuco – with its established know-how – has been selected to furnish the 286 bathrooms of the prestigious residential project. The interior design of the bathrooms of the 46 apartments, each with an area of 400 m2, in the impressive Trump Towers project in Pune, India, confirms Teuco’s role as an ambassador of design Made in Italy around the world. Finally, Teuco outfits the bathrooms in the I Giardini Sospesi residential complex in Varese, an innovative project in a former industrial area, and one that stands out for its fine balance of aesthetics, functional quality, technical comfort and sustainability. Matteo Nunziati, designer of the interiors of the 75 apartments, has chosen partners from the most excellent exponents of Made in Italy, including Teuco. - Caption pag. 158 From the top, the Villoresi Est rest area on the Autostrada Dei Laghi a8, designed by Giulio Ceppi of Total Tool, in collaboration with Starching and Geoenergia. Teuco has supplied totally customized furnishings using duralight, the company’s patented material, for all the bath environments. Above, Le Albere, the multifunctional architectural complex by Renzo Piano. The bathrooms in the 286 residential units feature tubs, washstands and wall-mounted fixtures from the Wilmotte collection, perspective acrylic shower platforms and personalized tops, all by Teuco. - Caption pag. 159 From the top, the two elegant ultramodern towers that update the skyline of Pune, India. Matteo Nunziati, interior designer of the 46 apartments, has chosen the suit collection of his own design, produced by Teuco, for all the bathrooms. Above, bathrooms in the new I Giardini Sospesi residential complex in Varese, furnished with cabinets from the Suit collection, platforms, washstands and hanging fixtures from the Wilmotte collection, and the clap enclosures.
by Geda
Ad hoc design p. 160
The attention to detail of a fine craftsman and the potential of modern industrial production combine in the creation of the products of geda: refined, practical, technologically advanced. The Friuli-based company conducts intensive functional and aesthetic research for products and materials, creating furnishings for the bath and kitchen with original, innovative design. The story of Geda is told by its products, the harmonious fusion of a crafts concept with careful, incessant study of forms, materials and technologies. The projects are the result of highly evolved synergies between architects, designers and technicians, enhancing the value of
A complete bath proposal that combines fine tailoring of details with industrial production. Flexible, painstaking and up-to-date services for the contract sector. The Savoy collection. The Zucchetti.Kos group is a protagonist of the world of bathroom design, and for many years it has been active in major architectural projects all over the world. Today it is a reference point on the international contract scene. The firm offers complete bath furnishings, combined with painstaking attention to detail and high-quality industrial production. Besides
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by ZuccHeTTI
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202 / INservice TRANSLATIONS the faucets, washstands, tubs and shower stalls of the latest generation, the accessories and complements, the collection has also been expanded to include outdoor furnishings. The company has had a Contract Division for almost ten years, guided by Marco Zucchetti, which closely monitors projects, from hotels to residential complexes, spas to the nautical sector. The service extends well beyond the mere supply of products. The need to come to grips with aesthetic and functional needs that may differ from those of the market of serial production is an opportunity for constant improvement and upgrading. Zucchetti.Kos combines custom solutions that comply with the latest national and international standards with a complete service of technical consulting and assistance, before and after sale, aimed at both designers and clients. Over the last five years Zucchetti.Kos has supplied about 200 hotels all over the world with its products. Recently, besides the work with important, prestigious hotels, the company has developed major real estate projects, like the City Life residential complex in Milan and the new building at 241 Fifth Avenue in Manhattan, New York. The Savoy collection, designed by Matteo Thun and Antonio Rodriguez for Zucchetti has been created precisely for the contract sector, thanks to its versatility that permits flexible customization. Its simultaneously classic and contemporary lines fit into a wide range of different types of decor. Winner of the Good Design Award and Design Plus, Savoy has already been inserted in many facilities, and will be included in the 4@1 Home apartments of the Porta Nuova residential project in Milan. For Zucchetti.Kos, contract represents – to an increasing extent – an important activity, parallel and complementary to retail distribution. - Caption pag. 160 Savoy, designed by Matteo Thun and Antonio Rodriguez for Zucchetti, is a complete collection of faucets and accessories that reinterprets the classic idea of elegance, but with a timely allure, conceived mainly for the world of contract. Based on pure, basic forms, Savoy is unique for its versatility and way of adapting to customization. The many finishes and decorative solutions for knobs and fittings permit a wide range of image offerings: minimal design for the chrome finish combined with white or black surfaces, classic but contemporary in in bordeaux, ultramarine blue or bottle green, refined and elegant in total chrome or shiny nickel. The cylindrical knob comes with lacquer and chrome finish, while the basic circular fittings have two variants, smooth or worked. The surface can also be customized with logos (of a hotel chain, for example), the traditional initials h (hot) and c (cold) and/or with special inscriptions created for the client. A complete series of accessories is also available, from towel racks to robe hangers.
Lights on the Brenta p. 164 project Simone Micheli by Alessandro Bini
The monumental complex of Villa Gritti-Marchini is composed of a residence with a barchessa, the latter built in the 1810s by the architect Gian Antonio Selva. The reworked Doric order adds character to the impressive facade, divided into seven arches, symmetrical to the central Palladian portal with its smooth Venetian stucco fronton, decorated by fresco medallions and topped by a large tympanum. The barchessa, as the villa stables, contained race horses that are also shown in the paintings on its elevation. The architect Selva used the same trusses applied in another one of his famous projects, the former La Fenice theater in Venice. The architectural layout of the villa dates back to the 1500s, while the first internal and external modifications were made in the 1800s. Its present image was established in the period after World War II. Recently the structure has been reinforced and restored, meeting new standards while enhancing and conserving its typological character. The technical lighting puts the spotlight on an interior design operation done by the architect Simone Micheli, for the new offices and showroom of the studio RubensLuciano, coming to terms with the historic memories that have been restored and implemented by the new forms and materials of the latest generation. Outside, the positions of the lighting fixtures have been precisely identified to respectfully enhance the perception of the volumes of this interesting building, avoiding the pitfall of turning it into a Christmas tree. The location and force of the selected light sources give the building a halo of mystery, avoiding stereotypes. Pale hues and high-definition transparency offer an interpretation of antique presences: vertical connections and parapets in glass, with a completely glazed elevator, are the features of a new digital, liquid, light architecture, in contrast with the material substance of the stone details and the frescoed, coffered ceiling vaults. It has thus been possible to bring the stone paving back to its original splendor, with its geometric design, placing it inside a white Venetian that supports the slender white pilotis that support aerodynamic lofts with railings – along the whole perimeter – made of a glass ribbon that follows the curved profiles. Vertical curved corner wings filter the flows and functions at a regular pace between the white lacquered modules of the counters and wardrobes. The rigor of pure forms is confirmed in the choice of worktops with a metal high-tech structure, and work counters in white laminate, as well as the organic forms of the seating in the waiting areas. - Caption pag. 164 In this page. View of the RubensLuciano showroom, with the 19th-century geometric stone flooring. On the ceiling, adjustable LED built-in spotlights by iGuzzini. On the right, the entrance gate in wrought iron of Villa Gritti-Marchini; built-in LED ceiling spotlights and adjustable LED mini-spots on the walls by iGuzzini. - Caption pag. 165 Below, the “La Suite” showroom on the second floor, enclosed by resinated EPS walls in glossy white by Mobilfar, with a large circular meeting table and seven swivel chairs by Alias. Below, bathroom antechamber with white porcelain washstand by Simas resting on a glossy black lacquer counter.
SUSTAINABLE HOSPITALITY p. 166
by GE LIghtInG
The historic ADLON KEMPINSKI HOTEL of Berlin reduces its CO2 emissions thanks to a new LED lighting solution. GE Lighting, which has invented many of the leading lighting technologies for the professional market, including the first visible-light LED 50 years ago, has been selected by the historic Adlon Kempinski Hotel for its retrofit LED lamps, to replace the previous halogen fixtures. The Adlon, opened in 1907 and a reference point in Germany, has the goal of becoming one of the leading hotels in terms of sustainability and respect for the environment. A specialized “Green Inspiration Team” constantly works on ways to reduce CO2 emissions and, as a result, environmental impact. In line with the initiative, the hotel was seeking a solution to replace the halogen lamps in 382 rooms and suites with efficient LED lighting solutions, with the goal of an 80% reduction in energy consumption. “Two quality requirements were particular important for us – says Thorsten Kluge, technical director of the Adlon Kempinski – namely that the new lamps had to convincingly offer better lighting quality, adapting to the atmosphere of the hotel, while also offering a product that would be compatible with the present low-tension system of transformers, to keep costs down to an acceptable level. We found all these characteristics in the MR16 7W LED bulbs by GE Lighting, so we decided to opt for this solution.” From the start of the year a total of 7000 GE LED lamps have been installed in the hotel, for a reduction of energy consumption of 140,000 kW/h per year. The energy savings reach a level of 80% with respect to the halogens used in the past, also reducing the CO2 emissions of the hotel. Furthermore, the LED bulbs by GE have a long life, equal to 25,000 hours, five times longer than the previous lighting solution. These factors also lead to remarkable savings in maintenance costs. The expenditures for the new system will be totally absorbed during the course of the first year. - Caption pag. 167 The Adlon Kempinski of Berlin, one of the world’s most prestigious hotels, has chosen the led retrofit bulbs by GE Lighting to replace the previous lighting using halogens. The Adlon wants to become a leader in terms of sustainability and respect for the environment. From the start of the year, throughout the hotel a total of 7000 GE led bulbs have been installed, for a reduction of energy consumption of 140,000 kw/h per year, or 80% with respect to the previous lighting solution, which also means a reduction in the hotel’s co2 emissions.
Design collections p. 170 by Emu
Contract is a strategic sector for the company, leading to international collaborations. Founded in 1951 in Umbria, thanks to a heritage of local skills and knowledge of the working of metal, and innovative use of technology, in the 1980s and 1990s Emu became a company of reference in the outdoor furnishings sector. The production of metal furniture has deep roots at the Marsciano plant, with an area of about 70,000 m2 and about 150 employees. The quality of the furnishings is guaranteed by production Made in Italy and advanced technological research, with constant study of materials and production techniques. Thanks to
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diversification of product lines and outstanding production capacity, Emu covers a very wide segment of the market, ranging from major retail to the high-end distribution. The product lines – which include seating, tables, cots, relaxation structures, living areas and accessories – come in a range of materials, from metal to aluminium, wicker to teak, to respond to all kinds of needs in terms of pricing and design. Constract is a very important sector for the company’s strategy, both in Italy and abroad. Many prestigious hotels have chosen Emu to furnishing outdoor spaces and terraces: Colony Hotels in Costa Smeralda, The Gray of Sina Hotels and the Park Hyatt in Milan, the Exedra in Rome, the Granducato in Florence and Hotel dei Dogi in Venice of the Boscolo Hotels group, all the way to more recent projects for the NH Hotels chain, the Meydan Beach Club at Dubai Marina, Le Meridien in Istanbul and the Atlantica Leisure in Cyprus. The presence at the RBC Design Centre of Montpellier, the Venaria Reale and the furnishings of the restaurants Le Saut du Loup and Ephémère in Paris should also be mentioned. Thanks to corporate policy and the wide range of products, Emu has become an international reference point for prestige contract. - Caption pag. 170 The Holly cots with linear design for the swimming pool area of the hotel Casadelmar in Corsica. With aluminium structure and hideaway wheels, Holly can be stacked for storage. The sheeting is in Emu-tex, a material that stands up to atmospheric agents and repels water. - Caption pag. 171 From the top, the headquarters of tnt at Hoofddorp (Holland), furnished with seating and tables from the Re-trouvè collection designed by Patricia Urquiola: metal furnishings that evoke forms from the past, produced with the most advanced technologies. The courtyard of the Masseria Bagnara Resort&Spa, in the province of Taranto, furnished with the Round square tables designed by Christophe Pillet, and the Ivy chairs by Paola Navone, with seat and back in expanded metal plate.
IL PaLaZZo DeL soLe p. 172 by GIBus
Tolo gc, the new vertical curtain patented by gibus, has been selected to screen the continuous glazings of an industrial building in rimini. Gibus has been producing and marketing sun curtains and awnings since 1987. Today it is a reference point for this sector in Italy, offering complete services from estimates to design, sales, installation and post-sales assistance, through a network of dealers including about 300 Atelier Gibus specialized partners that offer exclusive assortments and a high level of professional know-how, also thanks to frequent training programs and updates. The range of products is vast, including: drop awnings, arm awnings, lateral screens, windbreaker glazings, bonnets and above all self-supporting structures with folding sunshades (pergolas and islands). Over the last few years Gibus has launched an intense communications campaign based on the concept of the “Sun Room,” a new idea of outdoor living in the shade, a “true domestic environment... outside the home.” Recently Gibus has worked on the project of a building with 17 offices in Rimini. The owner of the facility, with exposed brick walls typical of old industrial buildings, was looking for a design solution to screen the continuous glazings of the facade with the greatest exposure to sunlight. The problem was connected with the presence of aluminium casements that could overheat in the sun, making it impossible to position desks near the windows. The project was handled by Atelier Gibus Latendasole of Rimini, which suggested and installed the new Tolo Gc vertical curtains patented by Gibus. It was indispensable that the curtains be aesthetically suited to the type of facade, and also easy to install and maintain, given the height of the facility. The selected material is Soltis92, a coated filtering fabric in PVC, which offers shade but also remains luminous, thanks to its microperforation; the material is also washable and stands up to atmospheric agents. The 17 Tolo Gc curtains are full-height units (l1.90x3.10h m) placed in a contiguous arrangement. They come with Somfy motors, the Smoove remote control and anemometric sensors for closure in case of strong winds. - Caption pag. 172 Tolo GC is one of the five drop curtains designed and produced by Gibus in collaboration with Eugenio Farina. It comes with a reversible housing and patented technical solutions to facilitate installation. Tolo gc slides with its front along the steel cables that connect the housing to the magnetic feet for attachment to the wall or floor. The feet clasp, together with the steel cable, the front of the completely lowered curtain, to resist wind thrust. The rear position of the fabric where it emerges from the housing makes it adhere more closely to the glass surface, further reducing the entry of light and heat. Besides the GC (Guida Cavo) model, the Tolo line includes 4 other versions: CL (Caduta Libera) with ballasted front to descend without guides and attach to the magnetic feet; GA (Guida Alluminio) with a front that descends along the aluminium guides attached to the wall or in a niche; BP (Braccetto Parete) and BG (Braccetto su Guida) with telescopic arms in aluminium, attached to the wall or on aluminium tracks. - Caption pag. 173 Left, the windows of one of the facades of the building in rimini, completely shaded by Tolo GC. Below, detail of the new vertical drop curtain patented by Gibus.
IN THE OPEN AIR p. 174 by UnoPIù
Structures and furnishings for gardens, terraces, patios, porches: Unopiù offers a wide range of collections of different types, styles and materials, from contemporary to classic design, as well as a fine selection of complements and built-in lighting systems. Creating dreams for free time is the philosophy that has guided the choices of Unopiù for over 30 years, as an Italian company working on an everyday basis to enhance its range of products for outdoor living, which stand out for the quality of the design, the fine materials and durability, offering a 360-degree outdoor living experience. Unopiù is the only company in the world that offers a vast collection of furnishings and structures, addressing multiple functions with different styles and materials: over 2000 items, including all the elements necessary for the furnishing of outdoor space (from seating to architectures, cots to different lounge compositions, trolleys to tables to lighting). Articles developed to work well in any context, with the quality of residential furnishings and the typical strength of products for the hospitality sector. In 2013 the Unopiù range has been enriched by families of large seats, featuring new combinations of materials, ease of composition and cushioning in a wide range of finishes and colors. For Unopiù the needs of the client are the first priority: constant control of production processes and great attention to the quality of materials and products are integral parts of the company’s activity, to respond to expectations of beauty, refined detailing and durability in time. Among recent projects: the Lunae Unopiù terrace of the Grand Hotel Melia Villa Agrippina in Rome, where in the shade of the innovative and functional Shelter pergolas, the various relaxation zones contain Patio chairs and armchairs, divans from the York collection in the elegant high-back version, armchairs and small tables from the refined Les Arcs line, chairs and tables in WaProLace fiber from the Sunlace line. The terrace also features chairs from the very new Mamy collection, enhanced by the lively cushion colors of the Colour Collection Unopiù. For the W Hotel in St. Petersburg, only furnishings from the Synthesis collection (chairs, armchairs and small tables) to enjoy the magnificent view of the city from the terrace. In this exclusive project wood is the main material, from the Unopiù furnishings to the wooden deck to the structure of the bar. Finally, the swimming pool zone amidst the palms and greenery of the Sciacca Forte Crest has been furnished with cots from the Atlantis collection. The 37 exclusive Unopiù stores in Italy, France, Spain, Switzerland, Slovenia, Germany and Morocco offer a chance to see the vast range of products and to interact with highly professional staff capable of supplying technical advice and personalized design consulting. A constantly updated website provides a clear overview of the whole product range, with specific indications on materials, measurements, finishes and prices. The architects’ section includes 2D and 3D that can be downloaded (www. unopiu.it), for a complete, detailed working tool that is easy to use and effective in its support of all sector professionals. The 37 Store Managers and three Area Managers at the headquarters are available for all professionals interested in personalized estimates and an expert response to all design and project needs, supported by the Unopiù Contract Design division, capable of creating unique, distinctive spaces for larger orders: tailor-made design in which project management and logistics are perfectly integrated to ensure maximum reliability and precision. After 30 years of experience, the basic philosophy has remained the same: outdoor furnishings as an integral part of the home, creating relaxing spaces with a unique look in which to feel like you are on vacation, but also perfectly at home, as if you were in your own private garden. - Caption pag. 175 Left, view of the Lunae Unopiù terrace of the grand hotel Melia Villa Agrippina in Rome, furnished with tables and chairs from the Sunlace collection: structure in aluminium, covered in waprolace synthetic fiber. At the center, left, armchair from the Les Arcs collection with structure in teak
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 203 and aluminium tubing, covered in 100% tempotest acrylic fiber; right, York divan with high back and low table in teak. Below, one of the terraces of Palazzo Beltrade in Milan, furnished with the self-supporting Julienne Pergola in treated nordic pine, and tables and seats from the Experience collection.On the facing page, view from above of the grand hotel Melia Villa Agrippina in Rome and, below, the Mamy chair in handwoven waprolace synthetic fiber with 100% acrylic removable cushion covers. - Caption pag.177 Top, view of the swimming pool zone of the Sciacca Forte Crest, furnished with cots from the Atlantis collection in aluminium, covered with pvc (70%) and polyester (30%). Above, the total white rendering of one of the latest projects developed for a well-known hotel chain. Cots from the Sunlace collection, Caprice planters and screens, Eden island, Sunny and Fan umbrellas. On the facing page, top, chairs from the Synthesis collection in teak and handwoven waprolace synthetic fiber. They can be supplied with cushions in 100% tempotest acrylic fabric. On the facing page, the terrace of the W hotel in St. Petersburg, furnished with the Synthesis collection: in the photo, chairs and tables in teak for a total wood environment.
three different models. From left, Syntesis Luce Hinged, Syntesis Luce Sliding and Syntesis Line Sliding. The total white solution in this photo brings out the capacity of the doors to blend in and to vanish from view, in both the Sliding and Hinged versions. The Syntesis collection also permits painting of the doors in the same color as the wall, or decoration with a shared motif. Right, the flush-mounted baseboard runs along the wall without protruding, so furniture can be placed directly against the wall. - Caption pag. 187 Syntesis Line Sliding single door: in this case a solution has been selected that highlights the pale door against the colored wall. A modern solution to create minimalist spaces, for those who see decor as a process of subtraction. The lack of external finishing encourages integration of the sliding surface. Above, “Spaces of Expression” is the visual representation created in the sapces of Lanificio Paoletti in Follina (TV) by the photographer Enrico Dal Zotto, of three symbols like industry, art and crafts, which all share a connection with the territory.
Aesthetics and function p. 180
by Erco
By 3elle
Since 1908, 3elle has created projects marked by high levels of aesthetic and functional value. The goal is harmony between the product and its use, respecting the environment and quality of life. “Nature and history have an important lesson to teach us: when environmental conditions drastically change, living organisms learn to cooperate, to adapt to the new natural balance and to find new growth opportunities.” These are the words of Giuliano Dall’Osso, president of 3elle, to sum up the mission of the group for the future: to improve response to the market with a new corporate structure, and to offer a wide range of new products. The company from Imola has been pursuing the future for over one century, always in pursuit of new development possibilities, to become a point of reference in the field of wooden window frames. Since 1908 3elle has demonstrated its ability to combine tradition and innovation, offering suitable responses to the needs of living. The firm offers a wide range of products: interior doors in wood and laminate, security doors, external frames (windows, systems, shutters in wood and aluminium, exterior enclosures). The use of the most advanced technologies, the high quality of the raw materials, and extensive controls throughout the chain of production guarantee a product/service combination oriented towards maximum satisfaction of end users. This is the perspective in which to examine the latest important contract projects, like the “F2 - Il cubo di luce”. The new ecosustainable business center in Imola (Bo), designed by the A2 Studio of the architects Antonio Gasparri and Andrea Ricci Bitti, is a true cube of light with a thousand reflections, that catch the eye with complex details, relief surfaces and geometric motifs that repeat in random patterns, along with a red gate that stands out against the neutral tone of the backdrop. 3elle has contributed with the production and supply of glass for the ventilated facade. The advantages of this type of facade, also known as a “double skin” and marked by a high level of environmental comfort, are optimized passive use of solar energy and low energy consumption. The panes, staggered to overlap by about 20 cm, produce a striking theatrical effect and reduce glare inside, without preventing the passage of air. On these two pages, F2 - Il Cubo di Luce is the new ecosustainable business center designed in Imola by the A2 studio of the architects Antonio Gasparri and Andrea Ricci Bitti. For the F2 - Cubo di Luce project, 3elle has contributed by designing and supplying the glass for the facade; the panes create a ventilated wall that favors thermal insulation of the building. - Caption pag. 183 Upper right, the Oscillo sliding window in white painted wood plus chamber glass, with internal motorized venetian blind. Below, door detail in snow white pvc and wood finish. Below, window in aluminium with stainless steel finish plus motorized darkening sunscreen with security function. On the facing page, clockwise from top, detail of Rotola sliding wood door, Scivola door in wood and glass, from the Trealcubo doors collection; details of the Sirio door, Terra e Fuoco collection, smoked and natural brushed finish. On the facing page, below, detail of brushed white lacquer panel with magnetic latch of the Sirio door, Terra e Fuoco collection.
BETWEEN DESIGN AND FASHION p. 184 by BerToLoTTo
Innovative collections with special artistic projects. Bertolotto proposes Le Sfoderabili, Casa Zen and Costellazioni to personalize both domestic and contract spaces. A world leader in the design, production and marketing of doors for interiors, Bertolotto has always paid close attention to the needs of the contract market. The company offers refined and customized lines to respond to the demands of clients and designers, both for private homes and public spaces. Elio Garis has created the Casa Zen and Costellazioni collections. The first is the result of a special artistic project. Each model is a unique piece: the colored sand (white, red, blue, brown, black, orange or green) comes alive in the creative hands of Elio Garis, who transforms it into an exclusive one-off. Bertolotto offers the possibility of making entire walls with modules of different sizes, as well as fully customized projects: a materic style that enhances doors, transforming them into artworks. Essential geometric engravings are the feature of the collection Costellazioni, inspired by the stars, also in terms of the names of the models (Altair, Cassiopea, Auriga, Pegaso, Andromeda, Vega). Each model offers the Individual option, or the chance to choose the portion of the decoration that best suits needs and tastes. Bertolotto reproduces the motif on sliding partitions with modular panels and doors. All the models are made to measure, and modular wall facing systems can also be produced. Finally, the exclusive Le Sfoderabili line of doors comes from the collaboration between two outstanding manufacturers of design and fashion. Bertolotto, with the BIhome brand, offers models that feature covering for the panels using Brooksfield fabrics. New, refined textures, in a range of styles – New York, London, Bali – are framed by aluminium, almost like a painting. This collection stands out for the possibility of replacing and changing the fabric covers in a very easy, quick way. The models of Le Sfoderabili are thus ideal for people who like to frequently change their decor, personalizing spaces and making them unique. - Caption pag. 185 Above, partition from the Costellazioni collection, including hinged, vanishing and sliding doors with the plana tracks from the bihome line. The doors are etched using a pantograph on a thick layer of mdf, and then lacquered with three matte coats or eight glossy polyester coats for a perfect mirror effect. Versions are also available with the design etched on glass, along with decorative security doors. Above and left, walls from the collection Le Sfoderabili, including hinged and sliding bihome doors, made in collaboration with brooksfield. On the facing page, Casa Zen partition and door, also available in cast glass. The collection of doors features hinged, vanishing and bihome sliding models.
ON THE EDGE OF MINIMALISM p. 186 by EcLIsse
The Syntesis Collection by Eclisse is the practical design solution for all needs of functional quality, space and comfort in modern architectural design. In modern architecture space management plays a major role. Often, especially in the contract sector, there are rooms that require strategic solutions for management of layout and decor. Eclisse, with its counterframes, responds to both aspects, for optimized use of space thanks to sliding doors that are also true furnishing solutions. The goal of the Veneto-based firm is to develop sturdy counterframes through ongoing innovation, units that can be opened for maintenance, are easy to install and have a striking image. The Syntesis Collection is the line of counterframes and flush-mounted hinged doors designed to make the frame invisible, or to make it become a feature of the decor. Syntesis Luce is the only vanishing doorframe without jambs or wiring covers, permitting insertion of thermostats, sockets and other electrical gear. Syntesis Line sliding is a counterframe for vanishing doors without external finishing: the door can be given the same color as the walls, or decorated in the same way to blend perfectly into the setting. Syntesis Line hinged is the solution for installation of flush-mounted hinged doors without jambs or wiring covers, available in the raw version with primer, to be painted and concealed from view. The collection offers a system capable of making different technologies and features establish a dialogue (partitions, doors, baseboards, electrical sockets), guaranteeing great design freedom. A minimalism that maintains great functional quality, using patented technology and fine design. Even in small rooms, the collection makes it possible to multiply space. - Caption pag. 186 Above, the Syntesis collection with its
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MINIMAL TECH p. 188 Shade is the collection of windows by erco that enters the world of design with lightness and an eye on the safeguarding of the environment. Quality window frames are made to last in time, and to respond to the needs of clients. This has always been the philosophy of Erco, since its founding in 1958. The company from Casnate (Co) has continued to interpret Italian know-how with determination, passion and tenacity, producing in its place of origin in pursuit of excellence, while experimenting with the most advanced solutions in order to expand into national and international markets. The Casnate plant produces technologically evolved, highquality window frames with painstaking care, as always. With Shade the company has decided to enter the world of design, seen as the ideal synthesis of form and function. Created by Giuseppe Bavuso, Shade is a collection of windows and glass doors that become bona fide architectural features. The main characteristic is the aluminium fairing associated with the internal PVC structure. On the outer side, Shade appears as a continuous, fluid, visually uniform pane of glass. It can be made in coplanar spans or with insets of 5, 9 or 15 cm. From the inside, the pleasing flush wall effect is enhanced by the total concealment of the hardware; the blinds are contained in a glass hatch that can be opened for maintenance, and move thanks to mechanisms powered by solar energy. The frame comes in different finishes (Corian, lacquered glass, fine wood) to personalize and decorate spaces. The heart of Shade Eco Clima 82 Evolution system PVC, to comply with the most advanced energy standards. Erco, in fact, has been a CasaClima partner since 2009. - Caption pag. 189 On the facing page, top, the internal blinds system of Shade can be accessed for maintenance; it has a remote control, and can be driven with solar energy. Above, from the outside the windows of the Shade collection stand out for their fluid, uniform look, thanks to the continuous glazing and the possibility of covering the perimeter of the insets with a finish in mono-extruded aluminium. Right, the internal frame is available in different finishes (corian, lacquered glass, fine wood) to permit maximum personalization. To the side, detail of the external aluminium finish.
ITALIAN PASSION p. 190 by FerreroLeGno
Crafted quality and modern technology are the earmarks of the products of Ferrerolegno. Scenario is the original system of sliding doors in glass and aluminium that will be presented at Madeexpo 2013, with the Zero collection of flush-mounted doors in walnut, natural oak or lacquer finish. Experience, dedication and passion are found throughout the over 60 years of history of FerreroLegno. Experience that makes it possible to create products that are the result of constant research on craftsmanship, together with the precision of modern technology. Dedication that means awareness that making solid doors is not enough: it is also necessary to provide service that comes before, accompanies and follows the product (this is why qualified consultants and dealers represent the ideal link between the mother company and the various local operations). Passion for the materials with which the doors are made: from wood to glass to aluminium, the attention to detail is maniacal, for always fast, easy installation. The environmental focus is also important: wood from certified forestry, minimum levels of formaldehyde emission, water-based finishes, photovoltaic energy systems. A capacity to always set new goals, passed down from one generation to the next at the helm of the company from Magliano Alpi, near Cuneo, marking every choice from when FerreroLegno was a simple crafts workshop, to the present when the firm has become a leader in the sector of decor doors. In the context of contemporary living the door represents a design plus, not just functional but also good looking, contributing to make spaces unique. This is true of Scenario, the latest creation by FerreroLegno, slated for presentation at MadeExpo 2013: a system of sliding glass doors, also combined with fixed panels, in the Tutto Vetro version (sliding on the wall, or on the ceiling outside the wall) and the Vetro version, bordered by an aluminium section (sliding on the wall, on the ceiling outside the wall, or built-in to the ceiling). At the fair, the company will also present Zero, belonging to the Exit line: a collection of flush-mounted doors designed to adapt to evolving aesthetic and architectural needs, for excellent solutions of great quality, developed down to the smallest details. Available in both pull and push versions, Zero has a magnetic latch and invisible hinges registered on three axes to ensure perfect matching with the wall. - Caption pag. 191 The Zero flush-mounted door in the ful-height version (80x270 cm) with natural domestic walnut finish, completely built into the wall. Also available in natural oak, glossy and matte lacquer, or left plain for custom finishing. On the facing page, glass is the absolute protagonist of scenario, seen here with two sliding panels and two fixed panels; border in black painted aluminium and gray satin-finish glass.
Within reach p. 192 by OLIvarI
Since 1911 in Borgomanero, Olivari has produced handles, seeking maximum quality and relying on the creativity of the best designers and architects. Nina, Chelsea, Lucy and Globe are the latest new creations. Attention to detail, research and innovation, a passion for work. These are key words to understand the world of Olivari, the historic company that cannot simply be defined as a “producer” of handles. 102 years of history marked by maximum quality, entrusted to the brilliant creativity of the finest architects and designers: Gio Ponti, Franco Albini, Ignazio Gardella, Luigi Caccia Dominioni, BBPR, Joe Colombo, Giorgetto Giugiaro, Alessandro Mendini, Vico Magistretti, Massimo Iosa Ghini, Rodolfo Dordoni, Piero Lissoni, Shigeru Ban, Steven Holl, Toyo Ito, just to name a few. These collaborations have allowed the company to set off from Borgomanero, near Novarese, where the production plants have always been located, and branch out into the world, supplying handles for houses, villas, residences and large hotels. The most recent projects are by four masters of international design. Nina, with a volume slimmed by subtraction of material, comes from the precision of Daniel Libeskind; Jean Nouvel has created Chelsea as an ironic sculptural piece, with rounded, warm, tactile forms, first made for a hotel in Chelsea and now in production, in porcelain; Patricia Urquiola has designed Lucy, whose forms are refined in terms of sizing and proportions; Globe, by Stefano Giovannoni, is practical (to get a good grip) and pleasing to the touch, with a youthful spirit. The company has come a long way over the course of one century. And its travels will continue, through the third millennium that has just begun. - Caption pag. 193 Globe, designed by Stefano Giovannoni, is available in the door version with rosette and keyhole plate, for window handles, dk and security dk. Made in brass, in the finishes chrome, matte chrome, brushed supernickel. To the side, Lucy, design Patricia Urquiola, available in chrome and matte chrome finish, represents a harmonious synthesis of design and functional efficiency. Right, the volume, slimmed by subtraction of material, of the Nina handle designed by Daniel Libeskind. Finishes: chrome, matte chrome, brushed. On the facing page, the sculptural minimal design of Chelsea, created by Jean Nouvel. Available in tones of white and glossy or matte black.
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Ragione sociale/Company name: La Lavorazione del Legno soc. Coop. 3 elle Presidente/Chairman: Giuliano Dall’Osso Amm.Del./Managing Director: Dott. Davide Brentani Dir. Comm./Sales Manager: Rag. Enzo Palazzi Tipologie produttive/ Production Lines: Serramenti interni ed esterni in legno, in alluminio e in PVC, facciate continue puntuali in vetro. Esportazione/Export: 10% Pubblicità/Advertising 2013: Uff. Comunicazione&Immagine: Roberto Ceroni, r.ceroni@3elle.it 3elle Via P. Togliatti, 93 40026 Imola (BO) Tel. +39 0542 630111 Fax. +39 0542 630211 www.3elle.it, 3elle@3elle.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Abet Laminati Spa Presidente/Chairman: Bruno Mazzola Amm.Del./Managing Director: Sabino Scarzello Dir. Comm./Sales Manager: Luciano Luci Tipologie produttive/Production Lines: Laminato Print, Laminato Print HPL, Stratific to Print HPL, Tefor®, MEG, Foldline, pRaL® Designers: Alessandro Mendini, Paola Navone, Karim Rashid, Konstantin Grcic, Giulio Iacchetti Pubblicità/Advertising 2013: Manuela Arcidiacono, David Terzano P.r 2013: A cura dell’azienda: Federica Ferraris Bottigli Abet Laminati Spa Viale Industria, 21 12042 Bra (CN) Tel. +39 0172 419111 Fax +39 0172 431571 www.abet-laminati.it abet@abet-laminati.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Arblu Srl Presidente/Chairman: Pier Giorgio Presotto Dir. Comm./Sales Manager: Per l’Italia Raoul Camol Tipologie produttive/Production Lines: Cabine doccia-colonne multifunzione-piatti doccia e accessori bagno box multifunzione
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Esportazione/Export: 30% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Bloom Comunicazione -Porcia- (PN) Arblu Srl Via Fossaluzza, 5 33074 Fontanafredda (PN) Tel. +39 0434 5997 Fax +39 0434 599759 www.arblu.it, info@arblu.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Vicario Armando & C. Srl Amm.Del./Managing Director: Armando Vicario Dir. Comm./Sales Manager: Dott.ssa Rossana Vicario Tipologie produttive/Production Lines: Rubinetteria da cucina e da bagno Designers: Alessandro Veralli, AV Design Pubblicità/Advertising 2013: 70% Europa, 20% Asia, 10% Nord America Vicario Armando & C. Srl Via De Gasperi, 49 28024 Gozzano (NO) Tel. +39 0322 93405 Fax. +39 0322 956451 Stabilimento Via ai Prati, 30 28024 Gozzano (NO) Tel. 0322 917445 www.vicarioarmando.com info@vicarioarmando.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Aster Cucine Spa Presidente/Chairman: Gennaro Del Prete Amm.Del./Managing Director: Mirko del Prete Dir. Comm./Sales Manager: Paolo Zonghetti Tipologie produttive/Production Lines: Cucine e arredamento contract Designers: Lorenzo Granocchia Esportazione/Export: 80% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Omnia Comunicazione Bellocchi Fano (PU) Aster Cucine Spa Via Ferraro Manlio s.n. 61122 Pesaro (PU) Tel. +39 0721 281276 Fax +39 0721 282280 www.astercucine.it aster@astercucine.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Bertolotto Porte Spa Presidente/Chairman: Claudio Bertolotto Dir. Comm./Sales Manager: Claudio Bertolotto Tipologie produttive/Production Lines: Porte per interni in stile classico, moderno, di design, complementi d’arredo, sliding e divisori in vetro e alluminio. Designers: Elio Garis, Arch. Gianni Arnaudo, R&D Bertolotto. Esportazione/Export: 35% sul fatturato Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Katarina Cermakova Bertolotto Porte Spa Circ. G. Giolitti 43/45 12030 Torre San Giorgio (CN) Tel. +39 0172 9128 Fax. +39 0172 912811 www.bertolotto.com staff@bertolotto.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Ceramica Sant’ Agostino Spa Presidente/Chairman: Ennio Manuzzi Amm.Del./Managing Director: Mauro Manuzzi Dir. Comm./Sales Manager: Piero Fabbri Tipologie produttive/Production Lines: Pavimenti e rivestimenti in ceramica. Designers: Cini Boeri, Ludovica & Roberto Palomba, Philippe Starck Esportazione/Export: 60% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Looping Srl (Milano) Ceramica Sant’Agostino Spa Via Statale, 247 44047 Sant’ Agostino (FE) Tel. +39 0532 844111 Fax. +39 0532 846113 www.ceramicasantagostino.it info@ceramicasantagostino.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Cleaf Spa Presidente/Chairman: Luciano Caspani Amm.Del./Managing Director: Alessandro Carrara Dir. Comm./Sales Manager: Alessandro Carrara
Tipologie produttive/Production Lines: pannelli nobilitati, laminati e bordi per il settore dell’arredamento e dell’interior design. Esportazione/Export: 30% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising 2013: Oikos Associati Visual Communication (Monza) Pr. 2013: Oikos Associati Visual Communication (Monza) Cleaf Spa Via Bottego, 15 20851 Lissone (MB) Tel. +39 039 20741 Fax +39 039 2017820 www.cleaf.it, info@cleaf.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Clei Srl Presidente/Chairman: Italo Colombo Amm.Del./Managing Director: Enzo Colombo Dir. Comm./Sales Manager: Eugenio Foresti Tipologie produttive/Production Lines: Sistemi multifunzionali e trasformabili Living e Young per moltiplicare il valore degli spazi. Designers: Pierluigi Colombo+ Massimo Facchinetti+R&D CLEI Esportazione/Export: Europa+USA 52% del fatturato Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda Pr. 2013: Banfi & Minell Comunicazione (Milano) -Barbara MinelliClei Srl Via G.Marconi 22060 Carugo (CO) Tel. +39 031 761666 Fax +39 031 762346 www.clei.it, info@clei.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Consonni International Contract Srl Presidente/Chairman: Gianluca Bolla Amm.Del./Managing Director: Marco Consonni Dir. Comm./Sales Manager: Gian Luca Colombo Tipologie produttive/Production Lines: Custom made products for hospitality, yachting and private villas Esportazione/Export: 90% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Ghenos (Milano) Consonni International Contract Srl Via Rienti, 27 22063 Cantù (CO) Tel. +39 031 706393 Fax. +39 031 705665
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 205
www.consonni.it, info@consonni.it In Italia: Nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Cosentino Sa Presidente/Chairman: Francisco Martinez Cosentino Dir. Comm./Sales Manager: Eduardo Martinez Cosentino, Pedro Parra Uribe Tipologie produttive/Production Lines: Superfici in quar o (Silestone) Superfici ult acompatte(Dekton), Superfici in m teriale riciclato (Eco by Cosentino) Pietra naturale (Sensa by Cosentino, Scalea by Cosentino) Esportazione/Export: Più dell’85% del fatturato proveniente dai mercati internazionali Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda Pr. 2013: Viviana Feo vfeo@cosentinogroup.net Cosentino Sa Ctra Baza-Huércal Overa Km. 59 04850 Cantoria, Almerìa (E) Tel. +34 950 444175 Fax +34 950 444 226 www.cosentinogroup.net info@cosentinogroup.net In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Deltacalor Srl Amm.Del./Managing Director: Giovanni Pastorino Dir. Comm./Sales Manager: Paolo Pastorino Tipologie produttive/Production Lines: Scaldasalviette e radiatori decorativi Designers: Peter Jamieson, Marco Zito, Studio dell’Acqua Bellavitis, My Italian Design Esportazione/Export: 80% sul fatturato Pubblicità/Advertising 2013: The Family Network (Bologna) P.r 2013: Studio Roscio (Milano) Deltacalor Srl Via Mazzini snc 23801 Calolziocorte (LC) Tel. +39 0341 644995 numero verde 800 066319 www.deltacalor.com info@deltacalor.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
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Ragione sociale/Company name: Eclisse Srl Presidente/Chairman: Luigi De Faveri Amm.Del./Managing Director: Luigi De Faveri Dir. Comm./Sales Manager: Fabrizio Zaccaron Tipologie produttive/Production Lines: Controtelai per porte a scomparsa, telai per porte a battente, accessori Designers: R&D Eclisse Esportazione/Export: 42% Pubblicità/Advertising 2013: Fabiana De Luca P.r 2013: Fabiana De Luca Eclisse Srl Via Sernaglia, 76 31053 Pieve di Soligo (TV) Tel. +39 0438 980513 Fax +39 0438 980804 www.eclisse.it, eclisse@eclisse.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Emu Group Spa Presidente/Chairman: Dr. Ernesto Musumeci Amm.Del./Managing Director: Ing. Fabrizio Imelio Dir. Comm./Sales Manager: Per l’Italia: Dr. Renato Festa Export: Bettina Pudwell Tipologie produttive/Production Lines: Arredi outdoor in metallo, wicker, teak. Designers: Arik Levy, Jean Nouvel, Jean Marie Massaud, Christophe Pillet, Patricia Urquiola, Paola Navone, Carlo Colombo, Studio Chiaramonte-Marin, Aldo Ciabatti, Paul Newman Esportazione/Export: 65% Pubblicità /Advertising 2013: Studio Più International Srl Marsciano (PG) P.r 2013: Studio Più International Srl -Marsciano- (PG) Emu Group Spa Zona industriale 06055 Marsciano (PG) Tel. +39 075 874021 Fax. +39 075 8743903 www.emu.it, info@emu.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Erco Srl Presidente/Chairman: Antonio Corengia Amm.Del./Managing Director: Antonio Corengia Dir. Comm./Sales Manager: Antonio Corengia
Tipologie produttive/Production Lines: Serramenti per esterno Designers: Giuseppe Bavuso Esportazione/Export: 10% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Alam per Comunicare (Milano) Erco Srl Via Adda, 12 22070 Casnate (CO) Tel. +39 031 452143 Fax. +39 031 564087 www.ercofine tre.it info@ercofine tre.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Fratelli Fantini Spa Amm.Del./Managing Director: Daniela Fantini Dir. Comm./Sales Manager: Daniela Fantini Tipologie produttive/ Production Lines: Rubinetti, miscelatori, colonne doccia, soffion doccia. Designers: Mercatali&Pedrizzetti, Angeletti&Ruzza, Enzo Mari, King&Miranda, Franco Sargiani, Matteo Thun & Antonio Rodriguez, Rodolfo Dordoni, Piero Lissoni, Naoto Fukasawa. P.r 2013: Isabella Morelli Pr&PressOffic press@fantini.it Fratelli Fantini Spa Via M. Buonarroti, 4 28010 Pella (NO) Tel. +39 0322 918411 Fax. + 39 0322 969530 www.fantini.it, fantini@fantini.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: FerreroLegno Spa Presidente/Chairman: Giuseppe Ferrero Amm.Del./Managing Director: Ilaria Ferrero Dir. Comm./Sales Manager: Daniele Boschiazzo Tipologie produttive/Production Lines: Porte, pareti scorrevoli Esportazione/Export: 15% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Studio Roscio (Milano) FerreroLegno Spa SS. 28 del Colle di Nava, 26 12060Magliano Alpi (CN) Tel. +39 0174 622411 Fax. +39 0174 622430 www.ferrerolegno.com info@ferrerolegno.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Gaber Srl Tipologie produttive/Production Lines: Complementi d’arredo Gaber Srl Via Schiavonesca 75/1 31030 Caselle di Altivole (TV) Tel. +39 0423 915521 Fax +39 0423 919417 www.gaber.it, info@gaber.it In Italia: Nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: GE Lighting srl Presidente-Amm.Del./ Chairman-Managing Director: Simon Greenwood Dir. Comm./Sales Manager: Gianluca Ragaglia Tipologie produttive/ Production Lines: Lampade, Apparecchi di illuminazione Indoor e Outdoor, componenti Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.R. 2013: Sec - Milano GE Lighting srl Via Paracelso 16 20864 Agrate Brianza (MB) Tel. +39 02 37027700 Fax +39 02 66017414 www.gelighting.com, csitaly@ge.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Geda Srl Presidente/Chairman: Stefano Macchion Amm.Del./Managing Director: Stefano Macchion Dir. Comm. Italia/Sales Manager: Stefano Macchion Tipologie produttive/Production Lines: Rubinetteria, Complementi doccia Designers: Stemac Esportazione/Export: 30% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda Pr. 2013: Bloom Comunicazione -Porcia- (PN) Geda Srl Via Maestri del Lavoro, 16/18 33080 Porcia (PN) www.gedanextage.com info@gedanextage.com
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Tel. +39 0434 923077 Fax +39 0434 591923 In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Gibus Spa Presidente/Chairman: Virgilio Pagnini Amm.Del./Managing Director: Gianfranco Bellin Dir. Comm./Sales Manager: Gianfranco Bellin Tipologie produttive/Production Lines: Tende da sole, pergole e strutture ad isola autoportanti Designers: Lorenzo Danieli (Resp. UT), Eugenio Farina (Designer Freelance) Esportazione/Export: 25% Pubblicità/Advertising 2013: Santacroce DDC -Noventa Padovana- (PD), Centro Media ZenithOptimedia (Milano) P.r 2013: Silvia Minozzi Gibus Spa Via Einaudi, 35 35030 Saccolongo (PD) Tel. +39 049 8015392 Fax +39 049 8016139 www.gibus.it , www.design.gibus.it www.lastanzadelsole.it, gibus@gibus.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Gruppo Pozzi Srl Presidente/Chairman: Maurizio Pozzi Amm.Del./Managing Director: Ruggero Andrea Pozzi Dir. Comm./Sales Manager: Marco Piovani Tipologie produttive/Production Lines: ambienti retail Designers: Carminati Simone Davide Esportazione/Export: 30% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Francesca Concina Gruppo Pozzi Srl Via Amendola, 8 20060 Pozzo d’Adda (MI) Tel. +39 02 90981372 Fax +39 02 90981380 www.gruppo-pozzi.com info@gruppo-pozzi.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
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Ragione sociale/Company name: Hatria Spa - Marazzi GroupPresidente/Chairman: Alessandro Poletto Amm.Del./Managing Director: Maurizio Francalanci Dir. Comm./Sales Manager: Nicola Bussoli Tipologie produttive/Production Lines: sanitari in ceramica sanitaria, lavabi, piatti doccia in ceramica e heavycril, complementi d’arredo bagno Designers: Daniel Debiasi, Federico Sandri Pubblicità/Advertising 2013: Maximize P.r 2013: Studio Monika Carbonari (Padova) Hatria Spa - Marazzi GroupViale Virgilio, 30 41123 Modena Tel. +39 059 384350 Fax +39 059 384212 www.hatria.com venditeitalia@hatria.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: IVM Chemicals Srl - Ilva Presidente/Chairman: Ing. Massimo Milesi Amm.Del./Managing Director: Dott. Marco Corradi Tipologie produttive/Production Lines: Vernici per legno Esportazione/Export: 60% sul fatturato P.r e Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda IVM Chemicals Srl - Ilva Viale della Stazione, 3 27020 Parona (PV) Tel. +39 0384 25441 Fax +39 0384 252054 www.ivmchemicals.com www.ilva.it, ivm@ivmchemicals.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Itlas Spa Presidente/Chairman: Patrizio dei Tos Dir. Comm./Sales Manager: Alessandro Di Bernardo Tipologie produttive/Production Lines: Assi del Cansiglio (assito prefini o a 3 strati), tavole del Piave (assito prefini o a 3 strati), legni del
Doge (parquet prefini o a 2 strati), cinque millimetri (rivestimento in legno) Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda Itlas Spa Via del Lavoro, 35 -Z.I 31016 Cordignano (TV) Tel./Fax. +39 0438 368040 www.itlas.it, info@itlas.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Kastel Srl Presidente/Chairman: Mario Santin Amm.Del./Managing Director: Antonio Ricci Dir. Comm./Sales Manager: Filippo Santin Tipologie produttive/Production Lines: Poltrone per l’uffici , collettività, casa e attesa Designers: Driusso Associati, Activa Design Esportazione/Export: 60% Estero 40% Italia Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda-Filippo Santin Pr 2013: Simona Stroppiana Kastel Srl Via Friuli, 35-37 31020 S. Vendemiano (TV) Tel./Fax +39 0438 401380 www.kastel.com kastel@kastel.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Living Divani Srl Presidente/Chairman: Renata Pozzoli Dir. Comm./Sales Manager: Carola Bestetti Tipologie produttive/Production Lines: Divani e imbottiti Designers: Piero Lissoni, Ckr, Piergiorgio Cazzaniga, Harry&Camila, Shiro Kuramata, Arik Levy, Francesco Rota, Victor Carrasco, Matthias Hickl, Junya Ishigami, Nathan Yong, Victor Vasilev, Michele Cazzaniga, Mario Ferrarini, Giopato&Coombes, Studio Juju, David Lopez Quincoces, (A+B) Dominoni, Quaquero. Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Alessandra Bosaglia Living Divani Srl Strada del Cavolto 22040 Anzano del Parco (CO) Tel. +39 031 630954 Fax. +39 031 632590 www.livingdivani info@livingdivani.it
In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Maligno Srl Presidente/Chairman: Andrea Maligno Dir. Comm./Sales Manager: Riccardo Dattrino Tipologie produttive/Production Lines: arredamento su misura Esportazione/Export: 82% Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Ogs Srl (Milano)-Marilena Puppi Maligno Srl Via degli Artigiani, 48 Fraz. S. Margherita 12013 Peveragno (CN) Tel. +39 0171 346454 Fax +39 0171402201 www.malignogroup.com info@malignogroup.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Marazzi - Marazzi Group Srl Presidente/Chairman: Christopher Wellbourne Amm.Del./Managing Director: Mauro Vandini Dir. Comm./Sales Manager: Gianni Mattioli Tipologie produttive/Production Lines: Gres porcellanato, gres cristallizzato, gres tecnico, monocottura, mosaico, marmo, graniti Pubblicità/Advertising 2013: Maximize P.r 2013: Studio Monika Carbonari (Padova) Marazzi - Marazzi Group Srl Viale Virgilio 30 41123 Modena Tel. +39 059 384111 Fax +39 059 384303 www.marazzi.it, info@marazzi.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Margraf Spa Tipologie produttive/ Production Lines: Lavorazione del marmo a 360°, dall’estrazione del blocco in cava alla produzione di lavorati finiti Pubblicità/Advertising 2013 A cura dell’azienda Margraf Spa Via Marmi, 3 36072 Chiampo (VI) Tel.+39 0444 475900 Fax. +39 0444 475947
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Intern i ANN UAL CONTR ACT 2013 / 207 www.margraf.it, info@margraf.it In Italia: Nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Modulnova Srl Presidente/Chairman: Dario Presotto Amm.Del./Managing Director: Giuseppe Presotto Dir. Comm./Sales Manager: Dario Presotto Tipologie produttive/Production Lines: Cucine, bagni e soggiorni Designers: Andrea Bassanello Pubblicità/Advertising 2013 A cura dell’azienda Modulnova Srl Via E. Gabbana, 87 33080 Prata di Pordenone (PN) Tel. +39 0434 425425 Fax +39 0434 425400 www.modulnova.it info@modulnova.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Mosaico+ Srl con socio unico Presidente/Chairman: Sergio Sassi Amm.Del./Managing Director: Veronica Squinzi Dir. Comm./Sales Manager: Veronica Squinzi (ad interim) Marketing: Eleonora Moriconi Tipologie produttive/Production Lines: Mosaico in vetro, pasta di vetro, vetro sinterizzato, metallo, legno e pietra naturale per rivestimenti e pavimenti. Designers: Carlo Dal Bianco, Giugiaro Design, Francesco Lucchese, Ikos Esportazione/Export: 70% sul fatturato annuo Pubblicità/Advertising 2013 A cura dell’azienda P.r 2013 Fabio Luciani Comunicazione d’Impresa (FI) -Laura ChiniMosaico+ Srl con socio unico Via S. Lorenzo, 58-59 42013 Casalgrande (RE) Tel. +39 0522 990011 Fax +39 0522 990099 www.mosaicopiu.it info@mosaicopiu.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Olivari B. Spa Presidente/Chairman: Antonio Olivari Amm.Del./Managing Director: Antonio Olivari
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Dir. Comm./Sales Manager: Giovanni Olivari Tipologie produttive/Production Lines: Maniglie per porte e fine tre Designers: Gio Colombo, Caccia Dominioni, Ignazio Gardella, Marcello Piacentini, Enzo Mari, Vico Magistretti, Patricia Urquiola, Jean Nouvel, Daniel Libeskind, Stefano Giovannoni, Ora-ïto, Piero Lissoni, Rodolfo Dordoni, Peter Marino. Esportazione/Export: 35% del fatturato Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Clara Buncristiani Pr&Communication Studio (Brescia) Olivari B. Spa Via Matteotti, 140 28021 Borgomanero (NO) Tel. +39 0322 835080 Fax. +39 0322 846484 www.olivari.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Pedrali Spa Presidente-Amm. Del./ Chairman-Managing Director: Giuseppe Pedrali Dir. Comm./Sales Manager: Monica Pedrali Tipologie produttive/Production Lines: Sedie, tavoli, complementi d’arredo e articoli per l’illuminazione realizzati in materiale plastico, metallo, imbottito e legno. Designers: Adriano Balutto, Alberto Basaglia e Natalia Rota Nodari, Alessandro Busana, Michele Cazzaniga - Simone Mandelli Antonio Pagliarulo, Claudio Dondoli - Marco Pocci, Odoardo Fioravanti, Enrico Franzolini, Cristian Gori, Patrick Jouin, Daniele Lo Scalzo Moschieri, Maurizio Manzoni - Roberto Tapinassi, Jorge Pensi, Marco Piva, Marc Sadler, Roberto Semprini, Pio e Tito Toso. Esportazione/Export: 75% sul fatturato annuo P.r. Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda (press@pedrali. it) Pedrali Spa Sp 122 Mornico al Serio 24050 Bergamo Tel. +39 035 83588 Fax +39 035 8358888 www.pedrali.it, info@pedrali.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Rhex Rimini Horeca Expo Presidente Rimini Fiera/Chairman Rimini Fiera: Lorenzo Cagnoni Direttore Business Unit Rimini Fiera/Business Manager Unit Rimini Fiera: Patrizia Cecchi Project Manager Rhex: Nicola De Pizzo
Tipologie produttive/Production Lines: Ristorazione, Ospitalità, Intrattenimento. Pubblicità/Advertising 2013: Barabino & Partners P.r e Media Relation 2013: Barabino & Partners Agenzia Creativa: Relè-Tassinari/Vetta Rimini Fiera Via Emilia, 155 47921 Rimini Tel. +39 0541 744111 Fax. +39 0541 744200 www.riminifie a.com Facebook: https://www.facebook.com/ PionieriGusto Twitter: https://twitter.com/RhexRimini Contatti per gli espositori: n.depizzo@riminifie a.it Rhex-Rimini Horeca Expo (dal 2 al 5 febbraio 2014)
Ragione sociale/Company name: Scarabeo Ceramiche Srl Presidente/Chairman: Giovanni Calisti Amm.Del./Managing Director: Giovanni Calisti Dir. Comm./Sales Manager: Angelo Proietti Tipologie produttive/Production Lines: Lavabi e sanitari in ceramica Designers: Giovanni Calisti, Giovanna Talocci, Massimiliano Braconi, Chiara Valeri. Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda Scarabeo Ceramiche Srl Loc. Pian del Trullo 01034 Fabrica di Roma (VT) Tel. +39 0761 540028 Fax +39 0761 540286 www.scarabeosrl.com info@scarabeosrl.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Scavolini Spa Presidente/Chairman: Valter Scavolini Dir. Generale/General Manager: Vittorio Renzi Dir. Comm./Sales Manager: Fabiana Scavolini Tipologie produttive/Production Lines: Cucina, Bagno, Living Esportazione/Export: 15% Designers: Ora-ïto, Michael Young, King&Miranda Design, Giugiaro Design. Pubblicità/Advertising 2013: Komma P.r 2013: Studio Roscio (Milano) Scavolini Spa Via Risara 60/70 – 74/78 61025 Montelabbate (PU) Tel. +39 07214431 Fax. +39 0721 443402
numero verde 800 814815 www.scavolini.com contatti@scavolini.com In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: SieMatic Moebelwerke GmbH & Co. KG Amm.Del./Managing Director: Ulrich Siekmann Dir. Comm. Italia/Sales Manager: Patrizia Lunghi (SieMatic Italia) Tipologie produttive/Production Lines: mobili per cucina in laminato, laccato, impiallacciato, acciaio. Collezioni moderne e classiche. Designers: Centro Tecnico SieMatic/ Mick De Giulio per Collezioni BeauxArts Esportazione/Export: 70% sul fatturato Pubblicità/Advertising 2013: Agenzia MW Media GmbH (Colonia) SieMatic Moebelwerke August Siekmann Strasse 1-5 - D 32584 Löhne (DE) Tel. +49 5732670 Fax +49 5732 67297 www.siematic.com SieMatic Italia Via Cesare Battisti 20/10 20078 San Colombano al Lambro (MI) Tel. +39 0371 200659 Fax +39 0371 956854 www.siematic.it, info@siematic.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Teuco Guzzini Spa Presidente/Chairman: Andrea Sasso Amm.Del./Managing Director: Enrico Bracesco Dir. Comm./Sales Manager: Paolo Saggiorato Tipologie produttive/Production Lines: vasche idromassaggio, docce e sistemi benessere, minipiscine, arredo bagno: lavabi, sanitari, piatti doccia, mobili contenitori e rubinetteria. Designers: Angeletti Ruzza, Carlo Colombo, Massimo Iosa Ghini, Nilo Gioacchini, Fabio Lenci, Matteo Nunziati, Giovanna Talocci, J.M. Wilmotte Esportazione/Export: 41% sul fatturato Pubblicità/Advertising 2013: AdmCom Via A. Canova 13 40138 Bologna Tel. +39 051 531580 www.admcom.net P.r 2013: Studio Roscio (Milano) Teuco Guzzini Spa Via Virgilio Guzzini 2 62010 Montelupone (MC) Tel. +39 0733 2201 Fax +39 0733 220391 numero verde 800 270270
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www.teuco.it, teuco@teuco.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Unopiù Spa Amm.Del./Managing Director: Marco Dolcino Dir. Comm./Sales Manager: Giorgio Carlotto Tipologie produttive/Production Lines: Strutture e arredi da esterno in materiali vari: alluminio, ferro, teak, fib a sintetica, pietra, cotto, pino. Designers: Ferruccio Laviani, Michele De Lucchi, Marco Acerbis, Sandro Meneghello&Marco Paolelli, Matteo Thun, Alessandro Andreucci&Christian Hoisl Esportazione/Export: 50% del fatturato Pubblicità/Advertising 2013: Ufficio media in erno all’azienda P.r 2013: Maurizio Makovec Unopiù Spa S.S. Ortana km 14,500 01038 Soriano nel Cimino (VT) Tel. +39 0761 7581 Fax +39 0761 758555 www.unopiu.it, info@unopiu.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Variér Furniture Srl Presidente/Chairman: Angelo Mandrini Amm.Del./Managing Director: Angelo Mandrini Dir. Comm. Italia/Sales Manager: Angelo Mandrini Tipologie produttive/Production Lines: Sedie ergonomiche e poltrone relax Designers: Peter Opsvik, Olav Eldoy, Thomas Petersen Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda Variér Furniture Srl Via C. Battisti, 5 28040 Dormelletto (NO) Tel. +39 0322 497292 Fax. +39 0322 497339 www.varier.it, info@varier.it In Italia: nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information
Ragione sociale/Company name: Vimar Spa Tipologie produttive/Production Lines: Serie Civili, Sistemi Home Building Automatiom, Videocitofonia, Controllo Accessi, TVCC
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Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Gagliardi&Partners (Padova) Vimar Spa Viale Vicenza 14 36063 Marostica (VI) Tel. +39 0424 488600 Fax +39 0424 488188 www.vimar.com In Italia: nei migliori negozi del settore. Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita Foreign countries: Contact the Company for information.
Ragione sociale/Company name: Zambofrigo Srl Amm.Del./Managing Director: Stefano Zambusi Dir. Comm. Italia/Sales Manager: Mauro Zambusi Tipologie produttive/Production Lines: Impianti di refrigerazione e climatizzazione, arredo contract Designers: Arch. Simone Micheli (FI), Studio Abaco Associati (Salzano), Arch. Michele Toro (VE) Zambofrigo Srl - Via Brunacci 14 30174 Marghera (VE) Tel. +39 041 920688 Fax. +39 041 937369 - Via Roma 5 30021 Caorle (VE) Tel/Fax +39 0421 212336 www.zambofrigo.com info@zambofrigo.com
Ragione sociale/Company name: Zucchetti Rubinetteria Spa Presidente/Chairman: Carlo Zucchetti Amm.Del./Managing Director: Elena Zucchetti Dir. Comm./Sales Manager: Alessandra Fagotti Tipologie produttive/Production Lines: Rubinetteria, accessori bagno, vasche, cabine doccia e complementi bagno di design. Designers: Matteo Thun e Antonio Rodriguez, Ludovica+Roberto Palomba, William Sawaya, Barbara Sordina, Raul Barbieri Esportazione/Export: 55% del fatturato Pubblicità/Advertising 2013: A cura dell’azienda P.r 2013: Consuelo Savoini Zucchetti Rubinetteria Spa Via Molini di Resiga, 29 28024 Gozzano (NO) Tel. +39 0322 954700 Fax +39 0322 954823 www.zucchettikos.it In Italia: Rivolgersi all’azienda per informazioni sui punti vendita. Foreign countries: Contact the Company for information.
ALIAS Spa Via delle Marine 5 24064 GRUMELLO DEL MONTE BG Tel. 0354422511 Fax 0354422590 www.aliasdesign.it info@aliasdesign.it ARUP Srl C.so Italia 13 20122 MILANO Tel. 0285979301 Fax 028053984-867046 www.arup.com arup.italia@arup.com B&B ITALIA Spa Strada Provinciale 32, n.15 22060 NOVEDRATE CO Tel. 031795111 Fax 031791592 www.bebitalia.com info@bebitalia.com BARRISOL - Italia Via Marconi 16 35043 MONSELICE PD Tel. 0429784783 Fax 0429700724 www.barrisol.com CAIMI BREVETTI Spa Via Brodolini 25/27 20834 NOVA MILANESE MB Tel. 0362491001 Fax 0362491060 www.caimi.com info@caimi.com CAPPELLINI CAP DESIGN spa Via Busnelli 5 20821 MEDA MB Tel. 03623721 Fax 031763322 www.cappellini.it cappellini@cappellini.it CERAMICHE MUTINA srl Via Ghiarola Nuova 16 41042 FIORANO MODENESE MO Tel. 0536812800 Fax 0536812808 www.mutina.it info@mutina.it CRS PAOLA LENTI srl Via Po 100/a 20821 MEDA MB Tel. 0362344587 Fax 036271204 www.paolalenti.com info@paolalenti.it DASKONZEPT Berntorgasse 16 CH 3600 THUN Tel. +41 33 2255575 Fax +41 33 2255576 www.daskonzept.ch info@daskonzept.ch DUPONT™ CORIAN® Via Piero Gobetti 2/c 20063 CERNUSCO SUL NAVIGLIO MI Tel. 800876750 Fax 0292107755 www.corian.it
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ANNUAL CONTRACT 2013 ALLEGATO a/SUPPLEMENT TO INTERNI N° 636 NOVEMBRE/NOVEMBER 2013
direttore/editor GILDA BOJARDI bojardi@mondadori.it art director CHRISTOPH RADL caporedattore centrale central editor-in-chief SIMONETTA FIORIO simonetta.fiorio@mondadori.i a cura di/edited by PATRIZIA CATALANO interniv@mondadori.it contributi redazionali editorial contributors ALESSANDRO BINI BARBARA BREDA STEFANO CASINI VALENTINA CROCI ANNACHIARA FERRETTI ANTONELLA GALLI ALESSANDRO ROCCA DANILO SIGNORELLO HENRY THOREAU MATTEO VERCELLONI Robert Walden testi produzione/production texts
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ARNOLDO MONDADORI EDITORE 20090 SEGRATE - MILANO Italian International Design INTERNI ANNUAL CONTRACT Novembre/November 2013 via D. Trentacoste 7 20134 Milano Tel. +39 02 215631 Telefax +39 02 26410847 www.internimagazine.it Allegato a/supplement to INTERNI la rivista dell’arredamento n. 636 Novembre/November 2013 Dir. Resp./Editor Gilda Bojardi
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