Portfolio

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ISABELLA LUZI CV e Portfolio

isabella.luzi@outlook.it +39 320 75 90 786


ISABELLA LUZI Aspirante architetto

Nata a Pesaro, 11 Maggio 1994 Residente in Viale della Vittoria 155, Pesaro Domiciliata in Via Gaspare Aselli 15, Milano isabella.luzi@outlook.it +39 320 75 90 786

ISTRUZIONE Settembre 2017- Febbraio 2018

FACULTÉ D’ARCHITECTURE LA CAMBRE HORTA ULB Programma Erasmus, Bruxelles, BE

Settembre 2016 - Adesso

POLITECNICO DI MILANO

Ottobre 2013 - Settembre 2016

POLITECNICO DI MILANO

Laurea Magistrale in Architettura, Milano Scuola di architettura Civile, Progettazione Architettonica Laurea Triennale, Milano

Settembre 2008- Luglio 2013

LICEO CLASSICO T. MAMIANI Diploma, Pesaro

ESPERIENZE LAVORATIVE 29 Febbraio- 19 Marzo 2016

TIROCINIO FORMATIVO DI 150 ORE Allestimento della mostra: “ Progetti per Brera. Per il consolidamento e ampliamento dell’ Accademia di Belle Arti di Brera”

Novembre 2015- Marzo 2016

.Redazione del catalogo TUTORATO PRESSO IL POLITECNICO DI MILANO

Servizio di orientamento studenti all’ interno del campus universitario Politecnico di Milano, Area Comunicazione e Relazioni Esterne, piazza Leonardo da Vinci, 32


WORKSHOPS E CONCORSI 28 Novembre-3 Dicembre 2017

WORKSHOP MICROMEGASLAB In collaborazione con l’UNiversità di Architettura diMEIJI, Tokyo Analisi territoriale della città di Bruxelles ed elaborazione del masterplan dell’area di progetto

Novembre-Dicembre 2015

ATMOSPHERES 2016 Learning from “Campus Sostenibile” Ideazione e disegno di pannelli componibili Organizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con il Fuori-Salone del Mobile 2016

Luglio-Agosto 2014

RI-FORMARE MILANO Progetti per le aree e gli edifici in stato di degrado e abbandono. Riqualificazione del quartiere QT8, Milano Organizzato dal Politecnico e dalla Triennale di Milano

COMPETENZE INFORMATICHE Autodesk AutoCAD SketchUp Adobe Creative Suite(Photoshop, Illustrator, InDesign) Office (Word, PowerPoint, Excel)

ORGANIZZATIVE Capacità di coordinamento apprese lavorando in squadra durante tutte le fasi di progetto sviluppatosi nei laboratori accademici

SOCIALI Buone competenze relazionali acquisite lavorando in un ambiente nuovo e multiculturale durante il periodo di studi in Italia e all’estero. Abilità nei processi di comunicazione e nei rapporti interpersonali.

LINGUISTICHE

Italiano, madrelingua Inglese, livello B2 Francese, livello C1


Contenuti Questo portfolio contiene una raccolta di lavori svolti durante il periodo di studio al Politecnico di Milano e all’ UniversitÊ La Cambre Horta di Bruxelles. I progetti sono stati selezionati per sottolineare le diverse scale di intervento con le quali mi sono potuta confrontare nelle successive fasi di studio. Esplorazioni dello spazio, tempo e delle relazioni sociali con attenzione al contesto esistente e all’interazione con esso.


01

OPEN FABLAB

02

CITTÁ SPAZIO PUBBLICO

03

IL GIARDINO IN MOVIMENTO

04

FabLab, spazio per startup e residenze, Bruxelles

Complesso museale, riqualificazione dell’ex scalo Sempione, Milano

Atelier e residenze, riqualificazione area industriale, Varedo

UN POLO TECNOLOGICO PER MAGENTA Complesso tecnologico, residenziale e industriale, Magenta

05

CENTRO PER LA CULTURA E L’ACCOGLIENZA Centro di seconda accoglienza, Baggio, Milano



01 OPEN FABLAB Anderlecht, Quartiere di Bruxelles, Belgio Residenze e FabLab. Riqualificazione di un’ area industriale MicromegasLab, a.a. 2017-2018 Proff. Simon Alain, Deprez Eve Progetto di riqualificazione per un’ ex area industriale situata ad Anderlecht, quartiere a sud ovest di Bruxelles lungo il Canale artificiale che attraversa la città e vicino al fiume Senna. La nuova programmazione è volta alla proposizione di soluzioni pragmatiche ed intelligenti per i problemi legati alla gestione del territorio con il fine di ottenere impatti utili per coloro che lo utilizzano. Tema centrale è un community center che ospiti sia un polo lavorativo ( fab lab, spazio per cooperative), sia residenziale. Un luogo di qualità che favorisca le attività urbane e corrisponda ad un bisogno reale. Per tutto il complesso si è optato per un approccio non invasivo operando all’interno degli edifici esistenti e progettando minimi interventi lasciando inalterata la struttura portante attualmente ben conservata. Spazi ibridi e aperti, adattati alla complessità e alle problematiche urbane contemporanee. In particolare per quanto riguarda l’edificio più grande a sud est dell’area si è scelto di demolire le successive aggregazioni che si sono accumulate con il passare degli anni lungo il suo perimetro e di svuotarne una parte creando così un nuovo passaggio che colleghi l’ingresso principale del complesso con una grande corte interna sulla quale si affacciano anche altre costruzioni. L’edificio accoglie il fab-lab con punto informazioni all’ingresso, e un’area di coworking; uno spazio per le start-up con a disposizione un’area di lavoro comune ed uffici privati; un’area adibita a caffetteria. Gli spazi sono organizzati secondo fasce funzionali orizzontali in cui sono contenuti i servizi e i depositi necessari. Gli studi chiusi e dotati di maggiore privacy, sono organizzati in blocchi modulari componibili e smontabili che si inseriscono nella maglia dei pilastri.


17.3 2.50

2.50

2.50

2.50

1.80

2.82

5.17 4.80

1.43

16.20

4.80

2.50

A’

Level +1

17.3 1.80

7.60

4.72

4.80

16.20

11.40

3.20

30.3 6.9

6.9

6.9

2.4

60.55

6.50 5.80 5.80 5.80 2.04

7.54

1.74

7.54

1.74

7.54

1.68

7.54

7.54

15.08

7.54

6.7

A

5.80 8.57

7.54

B’

7.54

B

Level 0 Scale 1:250

Project buildings

Sopra: pianta dell’edificio ospitante FabLab, spazio per start-up e caffetteria Pagina seguente dall’alto: prospetto NO; sezione longitudinale; prospetto NE


Prospect NO 1:250

Section BB’ 1:250

Prospect NE 1:250



A lato: vista del corridoio interno con struttura esistente In alto: piante degli studi flessibili




RELAZIONE CON IL SUOLO

03

SCALA 1:500

POLITECNICO DI MILANO ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I a.a. 2016/17 collaboratori:

Prof. Massimiliano Roca Prof. Giancarlo Allen Prof.sa Anna Arioli

Arch. Andrea Fradegrada Arch. Flavio Vida Arch. Sandra Maglio Arch. Giovanni Munafò Arch. Simone Natoli

Arch. Francesca Orlandi Arch. Paola Renda Arch. Viola Ronzoni Arch. Alisia Tognon

ISABELLA LUZI FRANCESCA URBINATI

CITTA' SPAZIO PUBBLICO Progetto per un nuovo Urban Center


02 CITTÁ SPAZIO PUBBLICO Milano Complesso Museale, riqualificazione dell’ex scalo Sempione Laboratorio di progettazione architettornica I, a.a. 2016-2017 Prof. Roca Massimiliano Progettazione di un nuovo polo attrattivo sul tracciato dell’ex scalo Sempione, zona Pagnao, con l’inserimento di un nuovo edificio in relazione con parco Vergani a nord e con un nuovo spazio aperto a sud. Il nuovo edificio si pone come obiettivo la ricerca di una connessione est-ovest con la città disponendosi lungo il perimetro dell’isolato su via Burchiello, in continuazione con il costruito esistente. Si va a formare così un nuovo nodo, identificatosi con lo spazio aperto a sud dell’edificio, che si inserisce nel sistema di piazze che collega Pagano-Castello, e la creazione di un bordo veso parco Vergani. Quest’ultimo infatti, non disponendo a sud di un limite coerente e ben definito, ritrova, con il nuovo fronte dell’edificio, una quinta scenica ben organizzata. Il costruito si compone di due edifici paralleli di diverse altezze marcati dalla successiva ripetizione di pilastri in cemento armato che scandiscono le lunghe facciate vetrate. Strutture portanti sono le isole interne che organizzano lo spazio e contengono i servizi e i sistemi di risalita. L’edificio principale, alto tre piani più uno interrato, ospita a livello stradale una caffetteria, uno spazio per esposizioni temporanee e bookshop. Ai piani superiori sono presenti altre sale per mostre permanenti e semipermanenti, aule workshop e video, sale conferenze e spazi per l’amministrazione. All’ultimo piano la biblioteca e aule studio. L’edificio più a sud ospita invece al piano terra uno spazio per esposizioni e al primo piano un ristorante. I due edifici sono collegati a livello -1 da uno spazio pubblico aperto, un diaframma che permette l’incontro e il passaggio tra le due aree.


A

C

POLITECNICO DI MILANO ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I a.a. 2016/17 collaboratori:

Prof. Massimiliano Roca Prof. Giancarlo Allen Prof.sa Anna Arioli

Arch. Andrea Fradegrada Arch. Flavio Vida Arch. Sandra Maglio Arch. Giovanni Munafò Arch. Simone Natoli

Arch. Francesca Orlandi Arch. Paola Renda Arch. Viola Ronzoni Arch. Alisia Tognon

POLITECNICO DI MILANO ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTR LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I a.a. 2016/17 collaboratori:

Prof. Massimiliano Roca Prof. Giancarlo Allen

Prof.sa Anna Arioli ISABELLA LUZI FRANCESCA URBINATI

CITTA' S

Arch. Andrea Fradegrada Arch. Flavio Vida Arch. Sandra Maglio Arch. Giovanni Munafò Arch. Simone Natoli

Arch. Francesca Orlandi Arch. Paola Renda Arch. Viola Ronzoni Arch. Alisia Tognon

A

C

A

C

POLITECNICO DI MILANO ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I a.a. 2016/17 collaboratori:

Prof. Massimiliano Roca Prof. Giancarlo Allen Prof.sa Anna Arioli

A

Arch. Andrea Fradegrada Arch. Flavio Vida Arch. Sandra Maglio Arch. Giovanni Munafò Arch. Simone Natoli

Arch. Francesca Orlandi Arch. Paola Renda Arch. Viola Ronzoni Arch. Alisia Tognon

POLITECNICO DI MILANO ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTRUZ LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I a.a. 2016/17 collaboratori:

Prof. Massimiliano Roca Prof. Giancarlo Allen

ISABELLA LUZI Prof.sa Anna Arioli FRANCESCA URBINATI

CITTA' SP

Arch. Andrea Fradegrada Arch. Flavio Vida Arch. Sandra Maglio Arch. Giovanni Munafò Arch. Simone Natoli

Arch. Francesca Orlandi Arch. Paola Renda Arch. Viola Ronzoni Arch. Alisia Tognon


04

04

SCALA 1:200

B

SCALA 1:200

Sezione BB’ A’

C’

Sezione CC’ Pianta piano primo

B’

RUZIONI

SPAZIO PUBBLICO Progetto per un nuovo Urban Center

ISABELLA LUZI FRANCESCA URBINATI

CITTA' SPAZIO PUBBLICO Progetto per un nuovo Urban Center

B A’

C’

Pianta piano terra Pianta piano secondo

B’

04

05

SCALA 1:200 B

SCALA 1:200

A’

C’

Prospetto Nord

ZIONI

PAZIO PUBBLICO Progetto per un nuovo Urban Center

ISABELLA LUZI FRANCESCA URBINATI

CITTA' SPAZIO PiantaPUBBLICO piano primo

Progetto per un nuovo UrbanPianta Center piano primo

B’ B A’






L’infiltrazione sinuosa del giardino


03 IL GIARDINO IN MOVIMENTO Varedo, Comune di Monza e Brianza Residenze, atelier e spazi per l’artigianato. Riqualificazione dello stabilimento ex SNIA Viscosa Laboratorio di Progettazione Urbanistica, a.a. 2016-2017 Proff. Infussi Francesco, Mazzoleni Paolo, Donadoni Ettore Da una prima analisi territoriale è subito visibile la vastità delle dimensioni di questa area, tra spazio aperto e spazio costruito, in contrapposizione con quella che è la forte interclusione della stessa. Infatti un muro perimetrale continuo racchiude 800000 mq circa di superficie, attualmente in stato di degrado ed abbandono, una volta sede della fabbrica SNIA Viscosa. Il contesto in cui il progetto si inserisce è caratterizzato da una saturazione del territorio a bassa densità con conseguente formazione di microporosità, per lo più non fruibile. La presenza di emergenze naturali limitrofe è stata il fondamento per il ripensamento dello spazio aperto vegetale. In ultimo, non volendo cancellare la memoria di questo luogo, la progettazione del costruito è stata eseguita prestando particolare attenzione a quelle che sono le qualità storiche e architettoniche degli edifici esistenti. Il giardino in movimento assume il ruolo principale dell’intero progetto. Idea di creare uno spazio aperto, in parte fruibile, di natura insolita, con a capacità di modificarsi nel tempo, secondo le logiche della diffusione e colonizzazione che sono le sue specifiche. Le infinite possibilità di configurazione rendono il giardino ispirato a Gilles Clement uno spazio flessibile, modificabile ed in grado di adattarsi in qualsiasi ambiente. Inoltre il basso costo di manutenzione lo rende perfettamrente gestibile dalla realtà comunale della cittadina. Offre spazi differenti, che variano dalla intima radura circondata da alberi, sino al piu fitto ed intricato sottobosco. Per la sua natura di colonizzatore, il giardino, occupando inizialmente la parte sud dell’area, si appropria degli spazi spostandosi verso nord, infiltrandosi tra gli edifici esistenti ed erodendo gli stessi, in maniera tale da crearsi una strada che si allunga fino a lambire la città. Solo in alcune parti il giardino si regolarizza assumendo un aspetto più urbano e quindi più fruibile dall’uomo.




Partendo dalla maglia strutturale esistente si è ricavato un modulo 7m x 7m, matrice per la progettazione. Si genera un patchwork tra spazi aperti, vegetali e minerali, e blocchi costruiti. Il modulo edificato è inteso come elemento componibile che si incastra nella struttura preesistente.

Suddivisione dei grandi corpi di fabbrica in elementi modulari secondo la maglia strutturale esistente. La composizione di queste ‘stanze’ è dettata da due oparazioni: -strutturazione di uno spazio distributivo centrale flessibile; -erosione perimetrale come invasione dello spazio aperto.


I vuoti del piano terra dell’edificio sono organizzati come spazi aperti minerali di connessione con il giardino limitrofo. Essi consentono l’accesso all’edificato e soste di condivisione. Questa natura minerale è interrotta puntualmente da fratture che permettono l’infiltrazione di elementi vegetali.

L’edificio esistente viene rialzato di due piani e svuotato centralmente creando una corte coperta che verrà poi suddivisa in quattro spazi aperti, due di natura vegetale e due minale. La volontà è quella di creare un giardino d’inverno.



04 UN NUOVO POLO TECNOLOGICO PER MAGENTA Magenta, Comune di Milano, Lombardia Progettazione di un polo tecnologico, industriale e residenziale Laboratorio di Urbanistica, a.a. 2015-2016 Proff. Terenzi Alessandra, Acuto Federico L’analisi del territorio di Magenta e Magentino ha portato a recepire elementi caratterizzanti il luogo sotto il punto di vista delle infrastrutture, del tessuto urbano, della connotazione paesaggistica e dell’impatto economico riguardanti Lombardia e Piemonte. Si sono analizzati nuclei indipendenti quali le cittadelle industriali disclocate lungo le infrastrutture, come nel caso dello stabilimento produttivo Saffa. L’area di progetto presa in esame è collocata tra due importanti vie commerciali storiche: la S.S.11 e il Naviglio Grande, entrambi generanti interscambi. Per quanto concerne l’accessibilità al polo, sono presenti diversi programmi infrastrutturali. In questo progetto, abbiamo scelto di integrare tre vie d’accesso che permettono la fruibilità del luogo e quindi: la viabilità a traffico alterno di mezzi pesanti accedendo dalla S.P. 225, un passaggio a traffico limitato interno all’area servente il complesso situato lungo l’asse del Naviglio e una via carrabile che collega poli di accesso opposti nord-sud all’area progettuale. Vocazione principale del luogo di Saffa è quella industriale. In merito a ciò si è pensato di rinnovare questa sua identità. Inizialmente si è tenuta in considerazione l’appartenenza dell’area a due comuni diversi, Boffalora Ticino e Magenta, per le quali il rispettivo PGT fornisce diverse indicazioni . L’amministrazione del primo comune prevede un’area (la più a nord) a carattere prettamente industriale, come estensione dell’esistente; la seconda invece si rivolge maggiormente alle esigenze di Magenta rivolgendosi alla domanda di residenze al fine di incremento di reddito e un dislocamento dei servizi comunali a favore di Ponte Nuovo. Inoltre interessante è stato il primo studio sull’economia dal quale si è constatato come a Magenta sia preponderante la presenza degli occupati rispetto gli addetti, a fronte di ciò la decisione rispecchiabile funzionalmente è stata la progettazione di un polo tecnologico che racchiudesse sufficienti posti ad assolvere la richiesta di Magenta.




Residenziale Attrezzature pubbliche Commerciale Terziario Industriale


L’ impianto si compone di un’area residenziale sul Naviglio con servizi ed uffici collocati all’interno degli edifici storici riqualificabili; un’area commerciale e di laboratori (materiali edili derivanti da riciclo, domotica) sull’asse di prosecuzione del villaggio Saffa in espansione verso il territorio di Boffalora; una zona di carattere industriale (produzione prototipi studiati nel polo tecnologico) nella parte Nord dell’area di progetto.



05 CENTRO PER LA CULTURA E L’ ACCOGLIENZA Baggio, quartiere di Milano Centro di seconda accoglienza per immigrati Laboratorio di progettazione architettonica III, a.a. 2015-2016 Prof. Biagi Marco Oggetto di studio è l’ area appartenente alla Caserma di Santa Barbara, antistante all’ ex opsedale militare e una volta luogo di esercitazioni militari. La vicinanza al Parco delle Cave ed un possibile collegamento ad esso ha portato il progetto a mantenere gran parte dello spazio a verde pubblico circondato da edifici che sia richiamano il preesistente recinto chiuso della caserma sia, attraverso la presenza di pilastri e setti al piano terra, creano una sorta di filtro e di invito all’ area. L’intero complesso è stato concepito come centro di seconda accoglienza per immigrati al fine di integrarli nella società. A tale scopo gli ex magazzini a sud ovest dell’area sono stati riqualificati in modo da ospitare aule studio( della lingua, della costituzione..), inoltre sono state progettate residenze per brevi periodi. Presente nel complesso anche una biblioteca in asse con la caserma inquadrata da due lunghe passerelle modulari (che ospitano sale riunioni, aule studio e spogliatoi nei pressi dei campi sportivi), una delle quali mette in diretta relazione l’intero isolato con il limitrofo Parco delle Cave.



Dall’alto: particolare assonometrico della passerella modulare che attraversa il parco; pianta delle coperture; pianta piano primo



Pagina precedente: assonometria della biblioteca Dall’alto: propetto e sezione della biblioteca e delle passerelle ai lati.


isabella.luzi@outlook.it +39 320 75 90 786


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