N U OVA RI VISTA DI C OU NSE L IN G F ILO SOF ICO, N. 16 , 2 0 20
L’austeritas e l’inautenticità dell’esserci comunicativo Alberto Peretti1
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’emergenza sanitaria è stata ed è ancora soprattutto un’emergenza comunicativa. Non è il caso di ripercorrere il continuo e ossessivo delirio mediatico che ha improntato le diverse fasi dell’epidemia. Delirio che ha coinvolto praticamente tutti i canali comunicativi e le diverse emittenti. In una babele di notizie – vere, false, presunte tali – che ha prima incagliato, poi incanaglito, in ultimo reso praticamente impossibile un’interpretazione equilibrata e ragionevole di quanto è successo e ancora sta accadendo. Per portare un contributo alla comprensione di ciò che chiamo una drammatica “emergenza comunicativa”, mi servo di due apparati concettuali: l’analisi che San Tommaso fa del termine “austeritas”, e quanto in “Essere e Tempo”, nel cap. V, Heidegger ha elaborato circa ciò che mi piace definire “l’inautenticità dell’esserci comunicativo”. Il temine “austerità” evoca severità e rigore di vita, ma è stato utilizzato in una particolare accezione da Tommaso d’Aquino, in quell’opera capitale per il mondo medievale e per la cultura occidentale che è la Summa Thelogiae.
1 È filosofo del lavoro. Dal 1990 si occupa di formazione e di consulenza organizzativa, con particolare attenzione ai temi della comunicazione, dell’etica del lavoro e della valorizzazione della persona in ambito professionale. Ha collaborato con centinaia di organizzazioni, private e pubbliche. Nel 2003 apre uno studio di Counseling Filosofico, specializzandosi in problematiche relative alla dimensione lavorativa. Dal 2001 è docente di Filosofia del Lavoro e delle Organizzazioni presso la Scuola Superiore di Counseling Filosofico di Torino. Nel 2015 fonda e coordina Genius Faber, società di consulenza strategica specializzata nella valorizzazione dell’italianità lavorativa e del lavoro made in Italy.
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