ISLANDS V I A G G I
VADO a
Vivere
al Sole Caraibi
Baleari
Le ville pi첫 esclusive
Palma da sogno
Kekoa Publishing 1
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SOMMARIO i s l a n ds v i a g g i
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N U MER O 3
IN COPERTINA
Uno splendido pontile nell'oceano indiano Foto: Beboy - Archivio Fotolia
INGHILTERRA p. 20
PORTO RICO p. 34
EDITORIALE
Chi non ci ha mai pensato? ra mollo tutto e me ne vado a vivere su un’isola tropicale!Basta con il lavoro in ufficio o i colleghi rompiscatole, il traffico delle grandi città e le facce da galera dei nostri politici che la tv ci propina giorno e notte. Sogno la mia isola delle meraviglie, con palme giganti, un mare limpido e trasparente che bagna una sabbia di seta bianca mentre me ne sto a bere un mojto ghiacciato nel piccolo bar che ho aperto in riva al mare… Ma come si fa? Chissà quanti capitali ci vorranno? In questo numero ci siamo posti le stesse domande ed abbiamo raccolto le storie di chi ci ha provato e, in qualche modo, ci è anche riuscito. Allora divertitevi anche voi a leggere questi racconti entusiasmanti e chissà se anche qualcuno dei nostri lettori prima o poi ci manderà una e-mail per raccontarci la sua “migrazione” verso un'isola tropicale. A parte questa fantastica storia di copertina e i tanti articoli che troverete in questo numero, in redazione ancora ci gongoliamo a leggere dalle statistiche della Apple che Islands Viaggi è la rivista di turismo più letta su iPad. Ancora grazie quindi ai nostri fantastici lettori nella speranza di avervi regalato anche questo mese un giornale da sogno!!! Francesco Maria Avitto
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francescoavitto@islandsviaggi.it
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BEQUIA p. 29
NEW YORK p. 12 anguilla p. 16
HONG KONG p. 14
PALMA DI MAIORCA p. 54
BVI p. 10
hawai‘I p. 40
BONAIRE p. 22 FIJI p. 18 ISOLA DI PASQUA p. 8
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COVER
COME TRASFERIRSI SU UN'ISOLA
Bequia, Vieques, Maui e le nostre migliori destinazioni per un radicale e affascinante cambiamento di vita. Il racconto e le esperienze di chi lo ha fatto davvero.
Iniziare un business
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Aveva preparato le valigie per rimanere una settimana. Quello che Marc non sapeva è che quel viaggio a Vieques, in Porto Rico, avrebbe finito per cambiargli la vita.
Salpa via, da solo
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Come molti neosposini Rick e Suza Goltz si sono imbarcati su uno yacht per la luna di miele. Solo che la loro è durata 14 anni...
Palma da sogno
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Quello che ancora non sapete della Regina delle Baleari, capace di offrire ben oltre che splendide spiagge e acque cristalline.
OGNI GIORNO articoli e foto meravigliose dalle isole più affascinanti del mondo. Seguiteci sempre anche sul nostro sito www.islandsviaggi.it e non dimenticate di accedere alla web tv dove troverete le più belle videoguide di viaggio.
Caraibi, Ville da sogno
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Una villa tutta a tua disposizione. Questa è la libertà che ci piace... RUBRICHE
8 Get Here 10 Stay Here 12 Move Here 14 First Person 16 Top Resort 18 Top Destination 20 Travel Tales 22 Taste
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ISLANDS V I A G G I
Edizione italiana www.islandsviaggi.it
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Carol Johnson Eddy Patricelli Robert Stephens Audrey St. Clair Steve Spears Cams Webb Kathleen M Kiely Destini Rodriguez Jad Davenport, Sarah Greaves-Gabbadon, Amanda Jones, Brooke Morton, Jen Judge, R. Ian Lloyd, Tony Perrottet, Ann Vanderhoof, Alison Wright Jennifer Pileggi Lori Barbely Zach Stovall, Jon Whittle
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Rapa Nui
La terra dei giganti
I Moai, questo è il loro nome, hanno una storia misteriosa alle loro spalle. Ancora oggi il loro significato è poco chiaro, così come è poco chiara la modalità del loro trasporto dalle cave sino alla costa, dove venivano effettuate le rifiniture. La teoria più accreditata è quella secondo cui sarebbero stati trasportati in posizione eretta e questa ipotesi coincide anche con la tradizione orale, secondo cui questi molossi dovevano raggiungere la loro destinazione camminando.
ATTUALMENTE se ne contano circa 1.000 sull'isola, senza considerare quelli incompleti presenti soprattutto nella cava di Rano Raraku, dove vi è la statua più alta, circa 21 metri, che - ahimè - è rimasta anch'essa incompiuta. Se per voi le ore di volo per raggiungere quest'isola misteriosa sono troppe... potete cavarvela con un volo diretto per Londra dove al British Museum potrete osservare il moai Hoa Hakanania'a.
fotolia
RAPA NUI
Con il loro aspetto austero, labbra serrate e mento orientato verso l'alto, questi giganti monolitici, ricavati dal tufo vulcanico, sono il simbolo inequivocabile dell'isola di Pasqua. Alti dai 2,5 fino a 10 metri possono raggiungere un peso di circa 86 tonnellate.
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j on whittle
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Scenario regale
La vista da questo portico potrebbe essere la migliore dei Caraibi. POSIZIONE STRATEGICA Questo splendido panorama su Tortola ha da sempre affascinato molte persone, persino i pirati ne erano attratti. E questo è, ancora oggi, il luogo in cui si vendono più case, soprattutto a chi è disposto a spendere circa 9.000 euro a settimana per alloggiare nella stanza panoramica del Frenchman Resort. La villa da cinque camere risiede lassù, come un enorme trono regale affacciato sul canale di Sir Francis Drake. La vista a 300 gradi è visibile dalla piscina di design, dalla palestra, dal giardino e dall’amaca. Passeggiando lungo la strada panoramica, ho contato nelle vicinanze una decina di spiagge, è stata una conta molto veloce…perché niente alle BVI può battere un cocktail in veranda. di tony perrottet
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MOVE HERE
NEW YORK
E luce fu
Luminosa, brillante e caotica, Times Square, nell'isola di Manhattan, è sicuramente uno dei simboli della città di New York, nonché tappa obbligata per chi approda nella Grande Mela
FOTOLIA
SPECTACULARS, il nome non a caso rende l'idea e si riferisce ai numerosi e spettacolari cartelloni pubblicitari, animati e digitali, che hanno reso Times Square famosa in tutto il mondo. Passeggiare al suo interno è qualcosa di indescrivibile: luci, colori, suoni, traffico pedonale e artisti di strada di ogni genere si mescolano come ingredienti perfetti per una ricetta vincente. Per chi è in cerca di fama ed ha la pazienza di mettersi in fila, può avere qualche secondo di gloria comparendo nel maxi-schermo al centro della piazza. Tutto è possibile, siamo a New York. CURIOSITà Durante i festeggiamenti di Capodanno migliaia di persone si riuniscono proprio a Times Square per osservare la discesa della tradizionale sfera di cristallo dalla sommità dello storico edificio One Times Square. Potrebbe essere un'idea!
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ho n g k o n g
Miele sui tetti di Hong Konk
È uno dei motivi del ronzio che c’è in questa città.
Non avevo mai visto un alveare fino al 2009. Ero in Svezia, sotto
la neve, quando mi sono imbattuto in due scatole. Un amico mi spiegò cosa fossero: arnie ovvero alveari artificiali. Quando sono tornato a casa, ho letto che molte persone negli ambienti urbani, come Parigi, allevano api. Ho pensato, wow, dovrei farlo anche io.
Sono andato a vedere parecchi tetti. Ma la maggior parte erano
troppo vicini alle abitazioni. Sui tetti terrazzati si stendono i vestiti ed, alcuni, sono proprio di fronte a
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stanze o bagni. Non credo che ai residenti piaccia avere degli alveari vicino alle loro finestre. Così ho trovato un tetto in un’area industriale.
Non uso nessuna attrezzatura protettiva. Maneggiare gli
alveari senza tuta è per me una forma di rispetto per queste creature. Se metto i guanti e la retina, la mia vista potrebbe essere ostruita e potrei accidentalmente schiacciare delle api. Sono stato punto 25 volte.
Quando lavori con le api, devi muoverti lentamente. Non puoi distrarti. é in contrasto con la vita di città. é terapeutico. Mi connetto con la natura. é come una fattoria, ma su un tetto. Non sento il traffico o la gente. Solo le api. Non proviamo ad ucciderci a vicenda. Ci piacciamo. Il tetto è sicuro. Intendo per le api. Siamo lontani da pesticidi e l’isolamento permette alle api di volare e fare quello che gli riesce meglio: produrre miele. Ci sono arnie ovunque a New
E’ come una fattoria, ma su un tetto. Non sento il traffico o la gente. Solo le api. Ci piacciamo.
York. Devi solo sapere dove guar-
dare. Li ho visti a Chinatown, nei parchi, sulle terrazze dei club letterari. Se puoi farlo a New York, puoi farlo ovunque, anche ad Hong Kong. Le persone sono affascinate da tutto ciò. Un uomo d’affari ha
partecipato recentemente ad un mio workshop e adesso vuole investire restando però “con i piedi per terra”. Sempre se, allevare api su un tetto, può essere descritta un’attività “con i piedi per terra”. celeste moure
courtesy hk honey
Non potete SOLO visitare Hong Kong. È una città talmente coinvolgente. C’è vita notturna. Shopping. Il quartiere degli affari. Il designer di Londra Michael Leung si è trasferito qui per la grande energia che questa città è in grado di trasmettere. Ma tre anni fa, si è trasferito “in alto”, nel vero senso della parola. Ha avviato un business di apicoltura, la HK Honey, in cima ad Hong Kong.
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Sp e cial e L u x u r y R e s o r t a cu r a d i K e k o a P u b li s h ing
Top
Resor t
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A lcun e v o l t e i s o gni s i a v v e r an o
CAP JULUCA, ANGUILLA Nella splendida isola di Anguilla, l’isola sottovento più a nord dei Caraibi orientali, sorge il Cap Juluca, definito e premiato per essere uno tra i rifugi più romantici al mondo, il luogo ideale dove poter trascorrere una vacanza all’insegna del lusso e dell’ eleganza. Perfetto per una luna di miele! Il resort, il cui nome deriva dalla parola Juluc, il Dio dell’Arcobaleno per gli indiani Arawak nativi dell’isola, si affaccia sulla splendida Maundays Bay, una lunga spiaggia di sabbia finissima lambita da acque calme e cristalline dove potersi immergere in totale relax. Dalle camere, suite o ville - tutte rigorosamente con terrazze o verande vista mare - è possibile raggiungere la spiaggia con un piccolo sforzo… non più di trenta passi… nel vero senso della parola! E dopo questa “faticosa” passeggiata il consiglio è quello di rinfrescarvi con un favoloso cocktail al Blue, il ristorante e bar situato direttamente sulla spiaggia. Magnific! Ma se di ristoranti vogliamo parlare allora è d’obbligo citarli tutti. Chi non ha ancora sentito parlare della cucina Eurobbean? Sì avete capito bene. Al rinomato Pimms, il ristorante in stile moresco a pochi passi dal mare, è possibile gustare squisiti piatti fusion, un mix perfetto di sapori europei e caraibici. Un consiglio? Antipasto a base di aragosta anguillana o filetto di Black Angus. Ahhh dimenticavo… se siete in cerca di una serata davvero speciale potete riservare la Wine Room, oppure organizzare una cena a lume di candela in spiaggia e, soprattutto per chi è in viaggio di nozze, è sempre possibile richiedere il servizio in camera! Se invece amate l’ intrattenimento vi consiglio di dare un’occhiata a Spice, il bar & lounge del resort. Con la sua atmosfera Marocco-casual e i suoi ottimi spuntini vi regalerà serate indimenticabili. E poi ancora musica caraibica suonata dal vivo al Maundays Club, per trascorrere piacevoli momenti, ovviamente fronte mare, sorseggiando raffinati drinks. Oltre al benessere del vostro stomaco, il Cap Juluca ha pensato anche a quello della vostra mente e del vostro corpo con una serie di rituali del benessere impreziositi dall’utilizzo di fiori dell’isola, essenze ed erbe esotiche. Chi non riesce a fare a meno dello sport in vacanza, può sempre scaricare la tensione con una partita a tennis o a croquet, oppure cimentarsi con il Kayak, il catamarano, lo snorkeling, il windsurf o lo sci d’acqua. Aprite le orecchie… qui ci sono maggiordomi specializzati in vari servizi come fare e disfare le valige, organizzare serate speciali e stirare… un sogno che diventa realtà. Chissà se riuscirò a farne entrare uno nella mia valigia! ↗
Per informazioni, il rappresentante per l'Italia: GET tel. 02 33105477 get@graceexecutive.com www.capjuluca.com
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Sp e cial e L u x u r y DEST I N A T I O N a cu r a d i K e k o a P u b li s h ing
Top
Destination
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L' I SO L A C HE C ' è
MATANGI PRIVATE ISLAND RESORT - FIJI Fuori c’è un tramonto spettacolare, le isole di Qamea e Taveuni sembrano molto più vicine. L’ aragosta grigliata aveva già rallegrato le mie papille, ma quando hanno cominciato a massaggiarmi con zucchero e papaia, ho davvero iniziato a toccare il cielo con un dito! Dev’essere stato il profumo di questi oli ed il tocco di queste mani che mi hanno fatto cadere nell’oblio, ma sta di fatto che ho subito e definitivamente perso il contatto con il tempo. Le massaggiatrici balinesi ed il massaggio tradizionale thailandese al Wat Po sono state esperienze top. I maestri ayurvedici indiani semplicemente superbi, ma queste matrone fijiane davvero non le batte nessuno! Sarà merito della location? La bure ad un passo dall’oceano permette agli ospiti di trarre il massimo beneficio dal massaggio e dalle proprietà curative della natura: la risacca del mare, l’impareggiabile panorama ed i prodotti esclusivi di produzione totalmente ed assolutamente fijiana. È decisamente la natura rigogliosa dell’isola, la vita che non riesce a contenere neanche per un secondo la sua esuberanza, che rende tutto più buono qui. Lo chef, per esempio, prolunga l’estasi iniziata alla spa sublimando i sapori delle materie prime che crescono spontaneamente sull’isola. Matangi, come le altre isole dell’arcipelago, ospita una varietà di frutti tropicali e di ortaggi locali come l'albero del pane, il taro e, naturalmente, l’ immancabile e famosissima Kava. Dopo aver scelto dal menu l’agnello neozelandese cucinato alla maniera fijiana, la Kava è esattamente quello che ci vuole! All'interno della Bure principale, nella magnifica sala da pranzo "Vale-Ni-Kana", oltre al palato è anche l'occhio a godere grazie alla magnifica vista sulla laguna. Per chi è in cerca di un aperitivo e di una piacevole conversazione con gli altri ospiti o con i padroni di casa: la famiglia Douglas, consiglio la piscina e l’overwater bure. Mentre le bollicine francesi risalgono i calici, Mr. Douglas padre ci conquista con il racconto dei suoi trascorsi qui: aneddoti sulle isole Fiji, su Matangi Island (la casa della sua famiglia da cinque generazioni) e sui fondali che la circondano. Viene voglia di cambiare vita e stabilirsi qui con loro. Matangi Private Island è la dimostrazione che si può vivere (molto comodamente) su un’isola del Sud Pacifico senza dover rinunciare a nessuno dei più moderni comfort o tecnologie. Se non potete proprio rinunciare a rimanere in contatto con il resto del mondo, vi assicuro che non troverete facilmente una postazione wi-fi più bella e coreografica di questa... fidatevi! Qui non ci sono auto, niente strade, niente villaggi e, soprattutto, nessun rumore molesto, solo il canto degli uccelli e un lussureggiante giardino tropicale che, oltre a fare da cornice a questo splendido Resort, dispensa generosamente il profumo di orchidee selvatiche, frangipani, ibisco e zenzero. Un consiglio: se volete godere di un’intera giornata in totale libertà ed avere una spiaggia a vostra completa disposizione andate a Horseshoe Bay, citata da Patricia Schultz nel suo libro "I mille posti da vedere prima di morire". A corollario di questo piccolo paradiso terrestre, non mancano gli impareggiabili fondali. A breve distanza dal Resort si trova addirittura uno dei siti di immersione più famosi di tutto l’arcipelago: il Great White Wall, il grande muro bianco. Non vi è venuta voglia di prendere il primo volo e raggiungermi? ↗
Per informazioni, Terranova Travel Boutique www.thetravelboutique.it info@thetravelboutique.it tel: 011.19950691
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r e g n o u n i to
Appartamento sottoterra
Mangiano fiori e riutilizzano ogni cosa (sì, anche quello). Posso farcela per un giorno? d i Rob e r t st e p h e n s
In questo luogo segreto, la zappa è stata il mio biglietto d’ingresso. Usarla era la cosa più cortese che potessi fare. Ma adesso voglio ridarla indietro. Prima di tutto, lavorare in un campo di patate ai confini occidentali del Galles è stato divertente…abbastanza divertente! Ero completamente sporco dalla testa ai piedi quando, scherzando, ho chiesto a tre residenti di una comunità fuori dal mondo, conosciuta come Brithdir Mawr, dove fossero le piante delle patatine fritte. È passata ben un’ora e circa 57 minuti. Ho smesso di far finta di divertirmi. E… ops, per caso ho appena distrutto un’altra pianta di patate? Fino all’altra notte non avrei mai immaginato che avrei fatto del giardinaggio in un nascosto eco-villaggio. Dopo aver fatto il check-in in un vecchio albergo in pietra di Newport, Danielle, l’addetta al front-desk, mi accompagna per un giro turistico. Aveva un vestito color terra e un sorriso smagliante. Quando le ho chiesto dove vivesse, con un sorriso del tipo “aspettavo me lo chiedessi”, mi risponE’ essenzialmente come de “a qualche chilometro da qui, a Brithdir in La Casa nella Prateria Mawr.” ma con tante piccole case “E’ per caso un borgo o una città costiera?” e grandi compost toilets. “Beh, la chiamerei unica”, mi risponde. Unica? Proprio quel giorno avrei mangiato alghe per colazione. Così gli chiedo come Raccoglierli dalla terra. Lo sguardo di mio trovare questo posto, questa Brithdir Mawr. padre quando trovò nella terra piselli e fa“E’ solo su invito” risponde e poi ancora “sai giolini e quando alla sua domanda di cosa ci usare una zappa?” facessero lì gli risposi “Quindi… questa non “Una zappa? Ovviamente!” gli dico. è erbaccia?” (ha funzionato solo una volta). Odio le zappe. Mi fa ricordare le estati cam- Ma voglio vedere Brithdir Mawr, anche se pagnole nel Michigan. La noia di zappare in- questo potrebbe portarmi a zappare. Così in torno agli ortaggi che nemmeno mangiavo. mattinata, mi infilo un paio di jeans rovinati 20
e seguo le istruzioni di Danielle: guida sulla strada sterrata, supera le pecore, parcheggia affianco ad una bici che trovi sull’erba e suona il clacson due volte. Dietro una parete di alberi cammino in uno spiazzo di 34 ettari. Ci sono capre, legna da ardere e cottage ricoperti di zolle di terra (una con delle piante di vite sul tetto). È chiaro che queste persone non usano i taglia erba o la lacca per capelli. Danielle, che ha 33 anni ma ne dimostra 22, esce fuori da una abitazione ed esclama: “ce l’hai fatta! L’ora del tè è tra due ore.” Poi, togliendosi i guanti, annuncia con fierezza che ha appena cambiato i compost toilets. Mi fa anche vedere a cosa assomiglia “quella cosa” dopo essersi mischiata con la segatura e prima di essere cosparsa nei campi di fieno. Quello che voglio davvero vedere è dell’igienizzante per mani. E spero vivamente che non sia lei quella che mi verserà il tè. Danielle mi presenta alle altre 16 persone che vivono a Brithdir Mawr, che è praticamente La Casa nella Prateria con tante piccole case e grandi compost toilets. L’ età vai dai 2 ai 60 anni. C’è un tizio gallese, un bel po’ di gente inglese e Danielle che ha origini canadesi. “Ci sosteniamo a vicenda” dice Ben, un intelligente ragazzo di mezza età che ha creato una lavatrice partendo da una turbina per acqua e un secchiello. “Alcuni lo chiamano alternativo. Ma questo è il modo secondo cui tutti vivevano un tempo”. Mi piace vivere in modo pulito. Non sono sicuro come docce di 15 secondi e stivali incrostati di feci possano andare. Resto in una legnaia con Adrian, 45 anni, trasferitosi qui da Nottingham. “Quando uno di noi si ammala, ci ammaliamo tutti” dice mentre allontana il fumo della mia sigaretta. Mi racconta che era stata la sua ragazza ad averlo trascinato qui quattro anni fa. Quando si sono lasciati, lei se n’è andata
J O N W H I T T L E ; L AT O O P P O S T O : I S T O K
travel tales
Animali multiuso e lui invece è rimasto. Il conflitto non trova posto qui. “Se c’è una disputa abbiamo tutti i picconi” scherza Adrian. “In realtà, abbiamo delle riunioni. Non abbiamo mai cacciato nessuno, tranne un ragazzo che mangiava cinque volte di più di tutti gli altri. Qui non funziona così”, non quando l’unico cibo non del posto è il riso proveniente dalla cooperativa e le barrette di cioccolato dall’immondizia dietro alla cooperativa. “Controlliamo sempre che non siano scadute” afferma Pete, un gallese di 28 anni. (Poco prima, avevo visto Pete camminare e mangiare un fiore arancione con una larva attaccata su uno dei petali. Non sono sicuro se fosse per piacere o per necessità). Devo ammettere che il posto è sereno. Almeno lo è stato finché Danielle, mentre mi guidava attraverso il giardino, non iniziò ad urlare, “I miei fagioli!” Dietro di me solo delle buche della forma delle mie scarpe e,
probabilmente, un mese di insalata di fagioli diventata purè. Qui è quando mi dà la zappa e mi porta nel campo di patate… e dove inizia il sogno. A volte, quando sono a casa dico a mia moglie che, per testare il nostro matrimonio, dovremmo provare a “vivere alla meglio” in un luogo incontaminato, senza orari e senza le sicurezze del mondo moderno. Insomma…in un posto romantico. Tranne ora, però, in cui realizzo che dovremmo avere degli attrezzi da giardino. Sento un suono. Il tè è pronto. Paul, un ragazzo di 14 anni residente a Brithdir Mawr, bofonchia “é ora.” Niente mi fa capire che gli piace il lavoro nei campi. Butto la terra su una pianta di patate morta e mollo, felice, la mia zappa nel concime. Il romanzo è finito.
CAPRE Si trovano ovunque nel mondo, non necessariamente per la carne ma per questo: l’erba che mangiano si trasforma in pentoloni di latte e in una tonnellata di feci (letteralmente, una tonnellata per capra) ogni anno. Alcuni dicono sia il miglior fertilizzante. MUCCHE DA LATTE In alcuni eco-villaggi, il latte delle mucche non pastorizzato non solo viene consumato, ma anche mescolato con la farina e diluito in acqua. L’intero mix viene spruzzato sui campi e sulle aree bagnate come repellente contro gli insetti e per uccidere le loro uova. PAPERE L’amico pennuto conosciuto come papera di Campbell viene allevata per il suo grande numero di uova prodotte, più di 300 l’anno. È un grande contributo in un posto come Brithdir Mawr. Come bonus, le papere trovano e mangiano le larve nei campi. “È una situazione stupenda”, ha detto uno dei residenti, “fino a quando non mangiano anche la lattuga”.
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bo n a i r e
eddy patricelli
taste
Zuppa di Iguana Il piatto forte di Bonaire richiede una mente aperta, un pizzico di fortuna e un bel po’ di coraggio d i E D D Y P A T RI C ELLI 22
E’ tutto esaurito…già! Poco dopo un’ora dall’apertura per il pranzo, in una calda giornata a Bonaire, la zuppa più rinomata del Rose Inn, a base delle lucertole più famose dell’isola, è esaurita. Una dozzina di gente del posto siede nelle vicinanze. Gocce di sudore scivolano dalle loro fronti mentre assaporano, in questa calda giornata estiva, zuppa bollente. Non è praticamente rimasto nulla per me. Aspettate… Cosa mi ha appena detto il cuoco? Se
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bo n a i r e
preferisco una scodella piccola o le rimanenze della zuppa dal fondo della pentola? Um… “Fidati.” Per giorni, la mia amica del posto Andreina, ha insistito dicendomi che la zuppa di iguana del Rose Inn è un must per i viaggiatori. Adesso, una donna dietro la cassa, prende dal calderone quel che ne rimane e si dirige verso di noi. Gli avanzi del brodo scivolano su un lato ricoprendo le verdure. “Vieni, ce la sta portando.” Andreina mi guida verso delle sedie di plastica sbiadite posizionate sotto un tendone rovinato. Sotto la sua ombra, la tazza di zuppa sembra avere un aspetto delizioso. Senza squame. Yum. “Hai appena bevuto il brodo” mi dice Andreina. Il brodo è molto semplice: cipolle, carote e noodles fatti in casa. Il sapore ricorda la zuppa di pollo. Buona…ma inizio a sudare. Anche se oggi fa molto caldo, la zuppa è esaurita? Non riesco a capire… “Le iguane hanno due peni”, mi dice Andreina arrossendo. “Scusa?” “La zuppa si dice offra molti benefici per il corpo, soprattutto a letto”, continua Andreina indicando con lo sguardo un tavolo di uomini del luogo con i loro piatti di zuppa vuoti. Questa non è la prima volta che mi capita 24
Infusi per la camera da letto ZUPPA DI DURIAN E POLLO
Gli hotel malesiani proibiscono agli ospiti di portare questi frutti spinosi al loro interno. Allora com’è possibile che questa zuppa accenda il romanticismo? Si dice che il durian serva proprio a questo. Sono consigliate mentine per l’alito. Stinningskaldi
Non è una zuppa ma una birra dell’Islanda fatta con l’angelica, una pianta medicinale che sembra migliori il flusso sanguigno. Una birra salutare…almeno! ZUPPA DI NIDO DI RONDINE
No, non il nido di pagliuzze dell’albero nel vostro giardino. Questa antica zuppa utilizza la saliva solidificata dei nidi di rondine, esportata da Sumatra. Il costo? Circa 70 euro a tazza… per le sue proprietà afrodisiache. Ma ci chiediamo: ne vale la pena?
di sentire affermazioni simili. Ho sentito di piante miracolose sulle montagne e di conchiglie con strane proprietà. Andreina mi racconta che il popolo di Bonaire mangia le iguane da sempre. E che la maggior parte del cibo dell’isola è importato. Le iguane sono uno dei pochi alimenti di base del posto. Alimenti economici. “Cibo nato per necessità?” Chiedo.
“A volte. Ma prova la carne.” Mi ordina. “Poi decidi.” Prendo alcuni pezzi molli con il cucchiaio. Sanno di… ossa. E ancora ossa in ogni pezzo. “Buono vero? Sa di pollo?” “Umm… Sì è vero”, rispondo, sebbene non lo pensi davvero. “Mi dispiace solo che non è il momento dell’anno per provare le loro uova” dice. “Uova?” “Sono una prelibatezza!” “E la popolazione di iguane?” “In realtà, sta diventando un problema.” Andreina mi parla di una società che protegge le iguane e come gli sviluppi dell’isola minaccino la specie. “Sui bordi delle strade ci sono cartelli per avvertire degli attraversamenti delle iguane”. é un’insegna buffa da immaginare. Ma sono più sorpreso che cacciare le iguane per necessità sia illegale. Ho sentito che non lo è ad Aruba. Qui vicino c'è una riserva di 400 asini ed anche di iguane. “Tradizione” afferma Andreina. È una “dura” tradizione da mandare giù. Forse sono i miei avanzi, ma le ossa sono in ogni pezzo. Le squame sono dure, non è come la pelle del pollo. Mi ricordo di Iggy, l’iguana che mio fratello aveva quando era piccolo. Mi ha insegnato molte cose su di loro: hanno un terzo occhio, possono cadere da 15 metri senza ferirsi, i maschi difendono le femmine quando attaccati e possono nuotare addirittura sott’acqua. “Cosa ne pensi?” chiede Andreina. Alla sua domanda mi sento “in trappola” come molte iguane di Bonaire. È stata molto gentile con me, sono combattuto. La ringrazio e rimando le chiacchiere sulla zuppa di iguana al giorno dopo. Meglio dormirci sopra!
D A L L’ A LT O : E D D Y PAT R I C E L L I ; I M A G E M O R E / A G E F O T O S T O C K
È come la zuppa di pollo. Ma inizio a sudare. La zuppa bollente è esaurita? Non riesco a capire.
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di Christine ciarmello
come trasferirsi su un'isola Bequia, Vieques, Maui e le nostre migliori destinazioni per il tuo prossimo trasferimento aprire un piccolo hotel
lavorare su una spiaggia
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p. 34
bequia, st. vincent e le grenadines 26
il primo passo
salpare via
p.40
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zach stovall
Non appena le figlie di Heather Evans (i nomi sono quelli scritti sul muro), hanno finito la scuola, lei ha abbracciato un nuovo sogno: il Sugar Reef a Bequia.
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COME trasferirsi su un'isola
Aprire un piccolo hotel BEQUIA, ST. VINCENT E LE GRENADINE
zach stovall ; inserto : S ofi B aumgardner
Non c’è biancheria. Nessuna cucina. Gli ospiti per arrivare impiegano tre giorni. Non era nei piani di Heather Evans quello di gestire un piccolo hotel e tantomeno non avrebbe mai pensato che per farlo sarebbe stato necessario trasportare la sua cucina su per una collina. Cinque anni fa, la 49enne impiegata in una banca d’investimento, si era quasi trasferita a Bequia. Qui, aveva iniziato a godersi il sole e tanti bei libri, come era nei suoi piani. Ma, nel 2012, i suoi occhi si sono addormentati sulle loro pagine. Una piccola pensione era in affitto. Che cosa affascinante… Appena otto stanze. L’ oceano fuori dalla porta d’ingresso. Aveva bisogno di un pò di lavori, ma Heather ha subito visto del potenziale nella struttura: lanterne che ondeggiano nella brezza, bici di cortesia per gli ospiti… Tutto vicino alla sua casa a Bequia, una piccola isola dei Caraibi di cui si era innamorata durante una vacanza nel 2003 e che aveva visitato fino al 2009 quando poi, con suo marito Emmett e le sue due figlie più giovani, decise di trasferirvisi. Adesso, con le figlie in vacanza, la sua casa è vuota. L’impianto di riscaldamento dell’acqua potrebbe rompersi in qualsiasi momento, i computer rovinarsi per la salsedine e il problema delle formiche nella stanza numero dodici? Rientra tutto nella norma qui. Ma questo è un piccolo hotel di sole otto stanze su una proprietà di ben 25 ettari…ed è davla protagonista: vero grazioso. Heather Evans, 54 anni E c’è anche un ristorante! da: Brooklyn, New Voleva veramente occuparsi di tutto York questo? Era venuta sull’isola per rallentare perché si è trasferita: per e rilassarsi. La sua vecchia vita a New York semplificare la sua aveva grosse spese: quattro bambini a scuola vita e leggere libri… privata, un tutor e una villetta a schiera. almeno così pensava. situazione “Siamo stati consumisti negli States - mi finanziaria: rispardice Heather - qui non lo siamo. Mangiamo mi della pensione e a casa. Non ci sono costi per il riscaldamento. ricavi dalla vendita della sua casa di città. Una visita del dottore costa circa 28 euro. La
cosa speciale di Bequia è che non c’è nulla da comprare.” Fatta eccezione però per un contratto di affitto per un piccolo hotel e un ristorante. La proprietà richiedeva una ristrutturazione e l’utilizzo dei risparmi della sua pensione. Un piccolo e pittoresco hotel e un ristorante sulla tranquilla Bequia? Poteva occuparsi di tutto questo? Certamente era una New Yorker dopotutto. Aveva faticato per ore e ore in una banca d’affari a Wall Street e cresciuto quattro figlie a Brooklyn. Sì lo poteva fare. Ha presentato un business plan e si è occupata dell’affitto. Ha ottenuto il suo hotel. Ma adesso che si fa? Ha passato una settimana nella proprietà per abituarsi all’idea. Ha intervistato i primi ospiti, parlato con professionisti del settore alberghiero e cercato con cura un nome, assicurandosi che l’indirizzo web fosse disponibile. Si è improvvisata interior designer e il suo “nuovo” sogno di aprire un piccolo hotel con ristorante, stile Caraibi anni ’50 e ’60, si è avverato. Data di apertura prevista: 26 Dicembre, solo nove mesi di tempo per riuscire a far tutto. Arriviamo a novembre. Lo chef che Heather aveva 29
trovato si è ritirato. Le lenzuola e gli elettrodomestici che aveva ordinato sono bloccati alla dogana di St.Vincent e le Grenadine. Le porte non sono state montate, lasciando spazi aperti verso l’esterno. Quel piccolo dipinto che è stato completato, è del colore sbagliato. “Cosa ho fatto?” La domanda si è riproposta a Heather per mesi. L’ex banchiera che ha chiamato la crisi del 2008 “il più grande disastro finanziario di sempre”, adesso si chiede se si sia imbarcata verso la sua rovina. “Il posto era pieno di escrementi di pipistrello. Ogni sera trovavo una scia di escrementi appena fatti, pipì e gusci di mandorle sul pavimento. Ed ancora, le vecchie mattonelle sul pavimento avevano uno strato di sporcizia che non si toglieva, anche dopo aver sperimentato tutti i prodotti chimici possibili.” Nel frattempo, l’inaugurazione si avvicinava. Il sito, nuovo di zecca, che Heather aveva creato per il suo Sugar Reef a Bequia aveva iniziato a raccogliere le prime prenotazioni. In meno di un mese, il primo ospite del Sugar Reef, sarebbe arrivato. LEZIONI Ma Heather è stata tenace. Le porte alla IMPARATE fine sono state sistemate. I pipistrelli cacciati. ► STATE ATTENTI AD Un pittore ha trattato le mattonelle sporche UN PICCOLO HOTEL CON RISTORANTE con acido muriatico e Mop & Glo. (“Chi Entrambi sono due l’avrebbe mai detto?” dice Heather). Un sfide separate, che giorno prima dell’apertura, quando stava combinate posso risultare pericolose. trasportando la sua cucina personale su per Heather è finita a supervisionare mag- la collina, il miracolo di Natale: le lenzuola e giormente il ristorante, gli elettrodomestici erano stati rilasciati dalla la cosa più difficile, in dogana. L’albergo ha aperto in tempo. cui spende più tempo. Adesso, dopo più di un anno, la sua gior► ABBRACCIA nata lavorativa si è ridotta da 16 a 12 ore. Ha INTERNET È uguale per tutti. Un a malapena una semi-pensione. Ma non ha sito di un piccolo rimpianti. hotel può attirare “Quando le mie figlie sono andate in tante prenotazioni quante quello di un vacanza dovevo fare qualcosa.” hotel più grande. Questo “qualcosa” significava garantire Heather ha lanciato più aiuto al ristorante, un lavoro che Heather una campagna su Google Adwords, e considera più stimolante del gestire il suo controllato le prestazioni giornalmente. piccolo albergo. Ha anche imparato a fare il tè nella ► ASCOLTA I CONSIGLI Partecipa alle con- maniera inglese dopo che un ospite inglese ferenze del settore e incontra consulenti.. – alcuni sono americani – l’ ha ripresa. No, gestire un albergo ai caraibi, seppur ► PREPARATI Supervisionare un piccolo, non è sole e un buon libro. Ma ci piccolo hotel di sucè riuscita. La lezione? “Non posso passare cesso non equivale a tanto tempo a leggere.” come farlo > stare in pensione. 30
zach stovall
Le porte non sono state montate… escrementi di pipistrello… mattonelle sporche… “Cosa ho fatto?”
“Se solo aveste visto questa stanza come era all’inizio di tutto”… Heather e suo marito Emmett (in alto) hanno saputo guardare lontano.
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Dove farlo:
Se lo fate:
bahamas Facilmente raggiungibili, uno dei luoghi preferiti dalle celebrità, 1.4 milioni di turisti nel 2012…e tante conchiglie. repubBlicA DOMINICANA Vanno tutti verso Punta Cana. La vicina Samana chiama. aruba Visitatori fedeli, grandi hotel e la vostra alternativa? Bon bini.
seguire Meglio far esplorare prima le nuove frontiere dai migliori brand del lusso. Aspettate che siano costruite le infrastrutture e che ci siano collegamenti aerei. Poi seguite. Cercate on-line anche i dati dei turisti sull’isola e le tariffe degli hotel. CREARE UNA RETE Partecipate all’Hotel, Motel + Restaurant Show al New York International Gift Fair (il preferito di Heather). comprare Trovate gli hotel in vendita su cbre.com/regions. Date un’occhiata anche alle foto. Saranno di aiuto per il vostro sito.
ko chang, thailandiA
I turisti crescono sempre di più. I piccoli hotels sono popolari. E così lo sono i tour con gli elefanti. bali Aman ha cinque resorts in Indonesia e potrebbe aggiungerne un secondo a Bali, che si sta riprendendo.
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j on whittle
come aprire un piccolo hotel
REPUBBLICA DOMINICANA
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COME trasferirsi su un'isola
Iniziare un Business vieques, porto rico
Marc prepara le valigie per stare una settimana. Andrà a finire come nei film: con il classico viaggio dopo la laurea in grado di cambiargli la vita? Non è stato proprio così, almeno non subito. Il suo percorso per ambientarsi ai Caraibi durerà 12 anni, con alcuni giri durante la strada e una sola fermata. Senza specificare se fosse stata una decisione sua o del suo amico, Marc mi racconta che, durante quel primo viaggio, dovette tornare indietro sull’isola dopo sole tre settimane. Si era già innamorato del posto. L’amore è spesso la forza portante dietro ogni nostra più grande decisione, specialmente nei giovani adulti. 34
Matrimonio. La macchina che non ci possiamo permettere. Trasferirsi su un’isola carica di palme e con un tranquillo lavoretto al mercato. Così Marc ritorna in Texas quanto basta per vendere alcune delle sue cose e racimolare tutto il contante possibile…circa 3,000 dollari (poco più di 2,000 euro) e poi vola a Vieques, ma questa volta sa come pronunciarlo e trova subito lavoro in un hotel. La verità è che i primi tempi non sono stati tutto rose e fiori. Dopo meno di un anno, la tentazione di ritornare negli Stati Uniti si era fatta sentire, soprattutto perché aveva trovato difficoltà nell’adattarsi ai ritmi isolani. Ma decide di restare e senza nemmeno realizzarlo, sta lentamente diventando un espatriato. “Quello che mi piaceva di più era girare in bici sull’isola.” Afferma Marc, adesso 42 anni. “Guardavo i colori dell’acqua e cercavo nuovi posti. Stare all’aria aperta, scoprire nuove bellezze era per me qualcosa di meraviglioso”. Sì, lo scenario IL PROTAGONISTA: Marc De Lucia, 42 anni che aveva tanto colpito Marc prima o poi DA: Austin, Texas perché si è trasfeavrebbe dato i suoi frutti. Il lavoro all’hotel (adesso chiamato rito: un amico lo aveva invitato a visitare Bravo Beach) lo portò a lavorare con la l’isola dopo il college; Evamer Cottages, un’azienda che affitta l’ambiente tropicale lo ville per vacanze sulla costa nord dell’isola. ha persuaso a fare un cambiamento. Ottiene così una carta per residenti, che gli SITUAZIONE permette sconti e il diritto di salire sulla FINANZIARIA: è andato nave per Porto Rico anche quando è piena. a Vieques con 3,000 dollari (circa 2,300 (Da residente di Porto Rico, territorio non euro) e un lavoro molto incorporato negli USA, non può più votare approssimativo.
zach stovall
Marc De Lucia non ha mai sentito parlare di Vieques fino a quando un suo amico non l’ha invitato su questa piccola isola portoricana. Era il 1999 nel mese di agosto. Marc si trovava ad Austin, in Texas, pensando dove lo avrebbe portato la laurea. Forse verso un letto e una spiaggia a… Vieques? Non è per caso il posto che la marina militare usa ancora come bersaglio di riferimento per le bombe? “Sto arrivando.” Risponde Marc al suo amico.
Marc ha comprato la sua prima tavola da SUP 12 anni dopo essersi trasferito a Vieques, senza sapere che avrebbe dato avvio ad un business. 35 31
Non esistono semafori, sono i cavalli e il colore dell’acqua a far fermare la gente.
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Si è trasferito con pochi soldi dopo aver visto suo padre perdere pensione e risparmi. alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti). E così la strada dal college al business si apre, per caso, nel 2012. Accade quando Marc trova un affare su Facebook. Uno dei suoi amici di Vieques stava per lasciare l’isola (era uno di quelli che i cittadini locali chiamano “bomb boy”, un esperto venuto apposta per disinnescare le bombe lasciate dalla marina militare prima della fine dei test). L’ amico non vuole portarsi dietro la sua tavola da SUP e scrive di volerla vendere a 750 dollari, ovvero circa 600 euro. “Non avevo i soldi per comprarmi una barca”- racconta Marc -“allora ho pensato che la tavola da SUP potesse essere una buona soluzione per andare qualche miglio al largo e fare delle immersioni sugli scogli per poi ritornare in 10 minuti. Mi ha anche permesso di vedere parti dell’isola che non avrei mai potuto vedere altrimenti.” La tavola da SUP gli aprì molto di più che dei bei scenari. I turisti vedendo Marc alle prese con la sua tavola, gli chiedono di provare. Marc intravede un possibile business. Sei mesi dopo, ne compra un'altra e inizia a fare dei SUP lezioni tour per 50 dollari a persona, circa 40 euro. imparate Va così alla grande che a dicembre compra ► DARE TEMPO una terza tavola. Alla fine dell’inverno ha Ci vuole circa un anno per adattarsi al ritmo ben sette tavole da SUP e un giro di affari di una piccola isola. che lui descrive “redditizio”. Va a finire che La vostra mente e il Marc è considerato uno del posto su un’i- vostro corpo hanno bisogno di essere sola di cui non riusciva nemmeno a pronun- coinvolti. ► aDATTARE ciare il nome. Marc ammette che il fatto di essersi tra- IL BUDGET Nei Caraibi, calcolate sferito a Vieques, con poco denaro e poche i vostri introiti annuali opportunità lavorative, è dipeso dalla sua su una base di otto capacità di “cogliere l’attimo”. Capacità mesi. Gli affari sono più lenti tra Agosto e acquisita crescendo e soprattutto dopo aver Novembre. visto suo padre perdere il lavoro, la pensione ► PRETENDERE LE VERDURE e tutti i risparmi di una vita. Non date per scontati “Ho pensato... perché aspettare tutta la i pomodori e la lattuga. vita per qualcosa che non ti darà mai una Al supermercato, si vedono una volta ogni garanzia?” tanto e spariscono Potreste dire che sta vivendo un sogno velocemente. al contrario. Si è trasferito sull’isola prima ► DIMENTICARE di iniziare una carriera ed ora pianifica di LA MACCHINA E’ meno costoso comvoler comprare una casa negli Stati Uniti prare una macchina dove poter passare l’estate. Nel frattempo, la di seconda mano piccola isola con cavalli e strade malconce è sull’isola che trasportare la propria. Ricordate, diventato il suo buono pasto, la sua passione le macchine diventano sporche e piene di sale. e la sua casa. come farlo > 37
come iniziare Dove farlo: samoa americane Il
cercate immigrati
I luoghi con una percentuale alta di immigrati hanno bisogno di servizi. E gli immigrati si aiutano tra di loro.
ASSUMETE GENTE DEL POSTO I governi sono solitamen-
te favorevoli verso chi investe sul paese, offrendo lavoro.
fatevi coiNvolgere
Il modo migliore per incontrare gente e guadagnare fiducia è fare volontariato. Pulite le spiagge. Adottate cani randagi. Partecipate a programmi per bambini. Vi farete molti amici.
j on whittle
turismo è agli albori qui. Usano i dollari americani e le attività acquatiche sono molto popolari. St. John Si parla inglese e si paga in dollari. Più della metà dell’isola è un parco nazionale. Cozumel C’è un forte boom di imprenditori americani. Norme per i visti flessibili. Florida keys Facile da esplorare. Patria di più di 50 negozi per sub. Guam 1.2 milioni di visitatori l’anno ed è stata descritta come un parco giochi per i giapponesi.
Se lo fate:
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samoa americane
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COME trasferirsi su un'isola
Il suo prossimo passo Un inizio frammentato porta ad un finale incerto. Questo trasferimento è ancora in corso MAui, Hawaii
È così. O meglio…dovrebbe essere così. Sono uscito fuori dall’aeroporto di Kahului, a Maui, e ho iniziato un nuovo capitolo della mia vita. Il posto è proprio questo, tra la brezza dell’oceano e dove dovrebbero cadere dal cielo caramelle gommose all’ananas dandomi il benvenuto a casa. Ma il marciapiede non è ricoperto da caramelle. Il mio sogno non è svanito ma, in tutta la mia vita, non sono mai stato così preoccupato. Il biglietto aereo per Maui era di sola andata. Sono a 4.000 chilometri da Portland, in Oregon, il posto che ho sempre chiamato casa. Maui dovrebbe essere la mia nuova casa, a partire da adesso. Ma la dura verità è che non ho idea di dove andrò a dormire questa sera. Maui era nel mio mirino da quando ho iniziato a surfare da giovane. Da allora la parola “Maui” era sinonimo di sabbia e onde…quelle che ho sempre ammirato sulle riviste di viaggio. A 30 anni, l’amore per questa terra non era svanito, anzi era cresciuto così tanto da farmi decidere di passare un mese sull’isola. Storia di Josh sampiero Foto di jon whittle 40
The surf draws seekers to Maui, but only those who find more will stay. 41
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Tutto questo per vedere se il mio era solo un sogno da rispolverare di tanto in tanto o poteva trasformarsi in qualcosa di reale, magari in un impegno a lungo termine. Restare sul suolo americano avrebbe accelerato il cambiamento. Avere una connessione internet mi avrebbe permesso di continuare a scrivere i miei articoli (un lavoretto saltuario) e parlare inglese come la gente del posto mi avrebbe aiutato a trovare la mia strada. Dovunque essa sia. Un pick-up mi sta aspettando nel parcheggio dell’aeroporto. So anche dove fare surf. Quello che ora mi manca è un letto. Ma la notte non arriverà prima di otto ore. Quindi decido di dirigermi verso la spiaggia vicino Paia. Qui è dove incontro il sindaco. “Da dove vieni?” mi domanda con una voce 42
accogliente. “Sono appena arrivato dall’Oregon” rispondo. Con un fare molto amichevole, mi racconta che lui è qui sull’isola da 25 anni. Il suo nome è Rob, ma la gente del posto lo chiama il sindaco di Ho’okipa Beach Park. Quando gli dico che vorrei trasferirmi qui a Maui, e che rimarrò più di cinque notti, si siede e mi chiede dove avrei alloggiato. “Non lo so” rispondo…Ma credo che abbia già avuto una conversazione simile prima. “Nessun posto in cui stare? ” mi domanda ridendo “dovresti andare da Mana Foods.” “Ho sentito parlare del Mana Foods… ma è un supermarket? Ho bisogno di un letto, stasera.” “Vai. Sulla bacheca troverai quello di cui hai bisogno.” mi dice.
Sono un tipo da terraferma che cerca una doccia e un materasso, un divano o anche un po’ di paglia.
Potrebbe essere questa la mia casa con mamme appassionate di yoga, surfisti ed hippies di mezza età?
In meno di un’ora sono davanti al Mana Foods… in cerca della mia nuova casa all’entrata di un supermercato. Ma il sindaco aveva ragione. Infatti mi trovo di fronte ad una vera e propria bacheca di annunci, dove nel mezzo di pubblicità per lezioni di yoga e giardinaggio, trovo un foglio scritto a mano per una baracca rustica in affitto. Sì avete capito bene…una baracca rustica! Low cost. Vicino alla natura. Già mi immagino a rinfrescarmi con l’acqua del ruscello, a masticare lilikoi e su Skype con mia mamma ed un pappagallo sulla spalla. Mi decido e chiamo. Dall’altra parte c’è un risponditore automatico, non una segreteria. Allora lascio un messaggio, evitando di dire, a chiunque stia ascoltando dall’altra parte, che vengo dalla terraferma, che sono ustionato e in cerca di un materasso (o un divano letto, o un pò di paglia). Poi entro e decido di comprare un paio di infradito a cinque dollari, pensando che forse Maui comincerà a sembrarmi casa solo dopo averle indossate. Sulla strada del ritorno verso la spiaggia, inizio a pensare come sistemare la tavola da surf dietro al mio pick-up con cambio manuale e senza sedili reclinabili. Il mio telefono squilla. È una chiamata locale, accosto. “Hai chiamato per il capanno?” dice un uomo. Fatemi dire una cosa: Maui è come un ritrovo di hippies. Ci sono anche tanti surfisti che vagano, ma sono sicuro che ogni grande fan di Willie Nelson l’abbia seguito qui ed abbia aperto la propria fattoria organica partendo da un capanno rustico. Sono ancora qui sia gli hippies che i capanni. Chiedo al tizio se posso subito vedere il capanno. E in men che non si dica mi ritrovo a slittare su un sentiero fangoso, a schiacciare insetti ed a scansare via l’umidità. Pensate al termine “rustico”. Pensate 43
C’è prima un intoppo, poi Zio Allen apre le sue porte. 44
separatamente al termine “capanno”. Ed ora immaginateli insieme. Ecco, così. “L’ affitto è di 600 dollari al mese mi dice, il corrispettivo di circa 450 euro. “Elettricità inclusa?” chiedo. “Sì. Ma non c’è elettricità nel capanno”, mi risponde ridendo. Prima di arrendermi ad una notte nel pick-up, trovo un wifi a Paia ed entro su Craiglist, dove trovo un annuncio interessante per una ohana. Sulla costa nord, dove gli hotel sono sparsi e gli ispettori di proprietà chiudono un occhio con i residenti, le ohanas sono ovunque. Un’ohana arredata con una camera da letto oscilla tra i 900 e i 1,200 dollari al mese, il corrispettivo di circa 670-900 euro. Nell’ entroterra l’affitto, per un’ohana per famiglie, è paragonabile ad un affitto per una casa negli Stati Uniti. L’unica cosa è che bisogna vivere vicino al proprietario di casa. Non mi era mai capitato finché non ho preso un appuntamento per incontrare Allen Tabisola e per vedere la sua ohana. A Maui, Allen costruisce da solo i suoi fucili subacquei e caccia maiali selvatici. Mentre visitiamo la sua ohana, mi dice di chiamarlo “Zio Allen”. È così simpatico che dopo mezz’ora gli chiedo se posso trasferirmi…oggi. Zio Allen mi da una chiave e
mi fa una ramanzina. “Non vogliamo problemi e nessuno che fa casino mi dice e poi ancora - e ricordati di parcheggiare la tua macchina fuori dal cancello, assicurandoti che non blocchi la strada”. Questi messaggi, imbelliti con il suo gigante arco tra le mani, mi fanno sentire come se fossi 15 anni più giovane. Già, in fin dei conti è una bella sensazione… no? Quella sera, mi ritrovo nella mia ohana a guardare un surf report quando squilla il telefono. “Hey! Cosa fai lì?” È Zio Allen. Comincio a balbettare “N-niente” quando mi interrompe e mi dice “Vieni qui a casa!” Ho parcheggiato sul prato? La musica nelle mie cuffie è troppo alta? Cammino verso il portico aspettandomi una sgridata quando Zio Allen apre la porta. “Aspetta qui” mi dice. Dopo pochi minuti torna con una pentola di ahi tagliato a tocchetti ed immerso nella salsa di soia. È il piatto locale meglio conosciuto come ahi poke. Questo posto, a 100 metri dal Pacifico e ad anni luce da Portland, inizia a sembrarmi casa. Nei giorni seguenti, smetto di guardare i surf report on-line ed opto per andare a surfare un pò. Passo le serate in veranda con Zio Allen. Occasionalmente il telefono squilla, è lui che mi chiede di scaricare tronchi di mango per il suo negozio di legname. Ma solitamente vuole solo darmi qualcosa da mangiare e farmi sentire a casa. Un mese dopo sono ancora a Maui e non sono sicuro se sarà ancora la mia casa tra un mese. L’ ohana è temporanea. Il surf a volte mi porta via tanto tempo. Ma non posso immaginare di andarmene. Sto vivendo affianco ad un hawaiano che chiamo “Zio”. Sono diventato amico con il sindaco della spiaggia. E sebbene non abbia ancora visto le caramelle gommose all’ananas cadere dal cielo, la vita a Maui sta diventando molto dolce.
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È una casa da 270 mq in un piccolo villaggio. Non è per quelli che oziano in spiaggia. (€ 1.3 MILIONI)
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L’interno è di circa 200 mq. L’esterno è vista oceano, alberi da frutta, passeggiate sulla spiaggia o golf. (€ 750.000)
PER chi inizia
Il prezzo potrebbe sembrare alto per chi compra per la prima volta, ma a questa cifra non troverai di meglio. (€ 450.000)
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migliori isole su cui vivere per... Belize Le nuove case hanno
prezzi che attraggono i nuovi arrivati e la lingua è facile: inglese. filippine Sono disponibili visti per lunghi periodi. Stress e costo della vita sono bassi. malta Le tasse di proprietà sono pari a zero e ci sono molte fattorie da ristrutturare. CIpro Un visto può essere preso dimostrando di avere una rendita di 5,600 € l’anno per i pensionati. roatan Gli isolani guardano con piacere gli espatriati americani. Molte le opportunità di volontariato.
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Cambiamenti non impegnativi POrto Rico Il lato ovest
dell’isola è sicuro ed accessibile e si trovano espatriati provenienti da molti Paesi soprattutto americani. hawai‘i Fate un giro di prova per controllare la situazione abitativa. Anche per un anno, cosa c’è di male? penanG La sanità è di ottimo livello e c’è un ufficio immigrazione molto funzionale.
repubblica dominicana
Voli non troppo costosi e case convenienti ovunque. Grand Turk L’atmosfera ne vale le tasse di permesso (circa 750 € per prendere la residenza; e 1,800 € per lavorare come editore)
Ricominciare da capo hvar Il sole di quest’isola
Croata non è più nascosto. È tra le isole europee più economiche. nuova zelanda I quattro milioni di persone sono sparse su un’area che è la metà della California. Lombok Se vi siete persi la prima ondata di espatriati per Bali, la seconda è verso questa parte dell’Indonesia. tuvalu Vicino le Fiji, ma molto più lontano. Ai residenti interessa fare nuove amicizie, non il benessere. palau Il quarto posto al mondo meno popolato. Ha forti legami con l’America, come i dollari.
Tirare su famiglia maui Le Hawaii hanno le aspettative di vita più lunghe d’America (81 anni) e uno dei più bassi tassi di criminalità. giappone Vicino al top del Global Peace Index. Basta che non cadiate nelle 60 ore lavorative settimanali. bahamas I bambini crescono in una miscela di culture senza essere troppo lontani dalla loro. fiji Su queste isole la famiglia è davvero al primo posto e l’inglese è parlato ovunque (anche nelle scuole). usvi Escursioni per vedere i nidi di tartarughe. Snorkeling ogni giorno. I compiti si fanno nelle scuole pubbliche.
zach stovall
Andare presto in pensione
turks and caicos 47
COME trasferirsi su un'isola
Salpa via, da solo isole del mondo
Un anno a navigare nei Caraibi. Questo è il massimo della crociera per la maggior parte delle persone. Ma per Rick, 41 anni al tempo, e Suza, 40, è solamente un riscaldamento. Siamo nel 1999. Sono andati in pensione presto dalle loro posizioni di ingegneri al Kennedy Space Center a Cape Canaveral, in Florida. Hanno compilato una lista nozze, fatto il giuramento di matrimonio e dopo dieci anni di pianificazioni e due gatti, sono partiti. In giro per il mondo con una barca di 13 metri. “Il primo anno abbiamo cercato di abituarci a vivere sull’acqua.” Dice Suza. Così il Mar dei Caraibi diventa la loro piscina. Il
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tutto prima del wi-fi. L’attrezzatura moderna contenente le mappe nautiche di tutto il mondo al costo di circa 180 euro, non esisteva nel 1999. Rick e Suza devono comprare carte nautiche a 10 euro l’una. Solo per andare dalla Florida a Trinidad, hanno bisogno di 100 carte, per un totale di circa 1,000 euro. “Il nostro piano prima di partire era I PROTAGONISTI: quello di vivere con circa 22,000 euro Rick Goltz, 55 anni Suza Goltz, 54 anni l’anno”, dice Rick. DA: Cape Canaveral, Ma la crociera nei Caraibi è stata, per Florida loro, solo una prova prima di intrapren- PERCHé SI SONO dere il loro vero viaggio alla volta del Sud TRASFERITI: Per godere America e del Pacifico. la tranquillità Ogni volta che tiravano su l’ancora, del mondo, soli. dovevano percorrere circa 600 miglia SITUAZIONE FINANZIARIA: nautiche prima di raggiungere la tappa Risparmi successiva, almeno cinque giorni e cinque della pensione. notti. Il più grande tratto tra due terre è dalle Galapagos alle Marchesi. La rotta è di circa 3.000 miglia. Ci vogliono 23 giorni di navigazione in un oceano senza orizzonte e, in effetti, è stata una delle prove più dure affrontate dalla coppia durante la loro luna di miele. “Ne ho avuto abbastanza dopo soli 17 giorni”, dice Suza riferendosi alla traversata durata circa un anno. “Niente può prepararti a tutto questo tempo in mare e con una sola persona.” Ma Rick e Suza avevano un obiettivo comune: riuscire a raggiungere splendide isole. Lankawi, Chuuk, Hiva Oa, Chagos…isole di cui solo un paio di loro amici avrebbe saputo pronunciarne il nome. Hanno
zach stovall ; courtesy rick and suza goltz
Come molti neo-sposini, Rick e Suza Goltz si sono imbarcati per la luna di miele. Ma la loro è durata ben 14 anni e solo quest’estate sono tornati in Florida. “Vivendo su uno yacht di 13 metri sembrava a volte di vivere in un libro per bambini…isole e settimane passate soli nell’oceano. Ma ci sono stati anche periodi differenti da questo. Alle volte era come vivere in una lavatrice.” Ci racconta Suza. Sì, hanno delle belle storie da raccontare.
Il mondo è piÚ piccolo da quando Rick e Suza si sono imbarcati nel 1999 senza Facebook, smart phone o dei piani per un ritorno a casa. 49
Z A C H S T O VA L L ; C O U R T E S Y R I C K A N D S U Z A G O LT Z
(In senso orario da sinistra):Â Superando la pioggia, canoa nel Borneo, snorkeling alle Maldive, esplorando il Sud Africa, ormeggiando alle Bahamas.
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Avrebbero potuto fare manovra per evitare la tempesta, ma il timone si rompe. passato sei anni a Kwajalein nelle isole Marshall. I venti sembravano cospirare contro la loro traversata verso le Fiji – si sono arresi due volte. Chissà cosa sarebbe potuto succedergli alle Fiji? Forse Rick avrebbe sviluppato una forte dipendenza nei confronti della kava o avuto una rissa con un direttore. Ci dev’essere stato qualcosa, perché sembra che la coppia sappia schivare gli eventi negativi…molto negativi…continuate a leggere e vi renderete conto. Vicino Papua Nuova Guinea appare improvvisamente una forte tempesta. Avrebbero potuto provare a girarci intorno, peccato che il timone si rompe. Rick riesce ad aggiustarlo, evitando il peggio. In Thailandia Rick e Suza decidono di unirsi ad un raduno organizzato per navigare sulle coste dell’Africa, ma alla fine optano per una rotta molto più lunga. Dopo alcuni giorni scoprono che dei pirati avevano catturato alcuni dei naviganti durante il raduno. “Non ci siamo mai pentiti di aver aggiungo altre 10.000 lezioni miglia al nostro viaggio” afferma Rick. imparate “Infatti, in questo modo abbiamo avuto ► DIMENTICARE l’occasione di visitare le Maldive, le isole LA VELOCITà Le cose si muovono Chagos e il Madagascar.”La luna di miele molto lentamente in è consistita nel godersi appieno tutte mare. Non c’è posto per il multitasking. queste splendide isole, visto che la vita a Non potete leggere bordo, specialmente durante la navigaun giornale on-line zione, consuma più tempo di quello che e ordinare una pizza. possiate immaginare. Rick e Suza sono un Quando siete su una barca, dite cose tipo equipaggio a tempo pieno. Ecco perché il “Ok oggi faremo il sesto volume de “La Storia della decadenza bucato” o “No, non e caduta dell'Impero Romano” non è mai abbiamo acqua per quello.” stato letto da Suza durante questi anni. ► ANDARE IN BARCA Alla fine della loro luna di miele, al rientro E’ UNO SPORT in Florida, Rick e Suza affermano di aver ALL’ ARIA APERTA È quasi come il vissuto una delle esperienze più incredibili campeggio. Quando della loro vita e che non la scambierebbero piove, ci si bagna. con nessuna altra cosa, per nulla al mondo. Quando fa caldo, si suda. Ogni volta che Si sono avvicinati ad isole accessibili solo abbiamo tirato su con una barca. Possono descrivere, come un’ancora nel Pacinessun altro, i migliori posti al mondo fico, ci aspettavano cinque giorni e cinque per fare snorkeling. Ma non lo rifarebnotti in mezzo al mare. bero. Sono pronti per dormire in letti che ► cambiamenti non dondolano ed a leggere qualcosa di Quando siamo ritornati dopo 12 anni, diverso oltre alle cartine nautiche… come a malapena abbiamo ad esempio quei libri sull’Impero Romano. riconosciuto alcuni E soprattutto sono pronti a raccontare stoporti dei Caraibi. Non aspettate. Andate ora. rie su un meraviglioso viaggio di nozze. 51
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PALMA DA sogno
{Quello che ancora non sapete della Regina delle Baleari} 54
FOTOLIA
di ANTONELLA ANDRIUOLO 55
PALMA DI MAIORCA
orella maggiore dell'isola di Minorca, Palma di Maiorca rappresenta una destinazione suggestiva e affascinante. Circa 6 milioni di visitatori ogni anno ne sono convinti: Palma può offrire ben oltre che splendide spiagge bianche e acque cristalline (anche se noi di Islands crediamo sia sempre un buon inizio!). Un clima temperato, che accompagna tutte le sue stagioni, e una brezza mite, che accarezza i paesaggi scogliosi accesi nel porpora del crepuscolo, fanno di questa Terra del Mediterraneo una meta unica, che perfettamente calibra relax e movida. Una storia, quella di Maiorca, che racconta di insediamenti dal passato antico: pare che i romani, guidati dal console Quinto Cecilio Metello, fondarono qui la loro prima colonia già a partire dal 123 a.C. Una storia che narra di battaglie, imperi d'Aragona, piraterie turche e magrebine che ne influenzarono l'urbanistica. Il castello trecentesco del Belvedere domina la città; sentinella senza tempo ha assistito alla sua trasformazione e vigila, ancora oggi, sull'affaccendarsi scalpitante e allegro della popolazione locale. Passi vibranti che riecheggiano tra i vicoli della Città Vecchia. Nell'aria dolcemente si sciolgono gli aromi portati dal vento della Serra de Tramuntana, patrimonio dell'umanità per l'UNESCO, dove i terrazzamenti e gli interventi idrici hanno permesso all'agricoltura e alle essenze della costa del Mare Nostrum, di svilupparsi fiorentemente anche lungo il dorso scosceso di un ampio rilievo montuoso. Perdiamoci allora tra la Cala Mondrago e quella del mago, tra i percorsi di trekking e le piste ciclabili, circondate da mandorli in fiore, di Manacor e Llucmajor. Ma anche nelle feste della tradizione e nei gustosi piatti tipici che allettano il palato, immersi nella cornice di una natura primordiale e lussureggiante. E capiremo, così, quanto Miró amava di quest'isola: quell'esplosione, inaspettata, folle e intensa, di “poesia e luce”.
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MAIORCA PALMA
IBIZA CABRERA MINORCA
FORMENTERA
SUI PASSI DELLA STORIA
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Castello di Belvedere Edificato nel 1300 da Giacomo II, come residenza estiva dei re di Maiorca, venne solo in seguito adibito a prigione. È considerato un esempio originale di castello in stile gotico (catalano) a pianta circolare. La torre ha il nome dell'Homenaje che, nelle intenzioni di chi la progettò, doveva rappresentare l'ultima difesa in caso di attacco nemico. Nomen omen, rappresenta uno dei monumenti da non perdere: dalla sommità, infatti, si gode di un panorama eccezionale di Palma e della sua baia. Cattedrale di Santa Maria È il monumento per antonomasia di Palma. Dopo la conquista della città da parte di Giacomo I d'Aragona, agli inizi del XIV secolo, iniziò la costruzione della chiesa dove sorgeva la più grande moschea araba della città. I Vandali, infatti, penetrarono nelle isole nel 426 d.C. e vi rimasero per cento anni venendo
cacciati dai bizantini. Successivamente, vi furono trecento anni di occupazione musulmana. Il luogo di culto venne consacrato solo nel 1601, ma i lavori continuarono anche dopo quando, per i danni causati da un terremoto, venne rifatta la facciata. L'interno, con tre navate, è illuminato da un rosone di 12 metri, il più grande al mondo per diametro. Famoso è anche il Baldacchino di copertura dell'altare: di forma ottagonale, è un capolavoro firmato dal celebre architetto Gaudí. Palazzo dell'Almudaina Se siete arrivati alla Cattedrale, questo non potete non notarlo: ad un soffio di distanza, spiccherà in tutto il suo splendore di lusso e contaminazioni orientali. All'interno dell'edificio si possono ammirare degli arazzi fiamminghi del XVII secolo e la Cappella di S. Ana che presenta un bel portale romanico. È inoltre dimora ufficiale del Re di Spagna durante i soggiorni sull'isola.
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PALMA DI MAIORCA
LUSSO AUTENTICO Se di Palma avevate un'immagine un po’ spartana, in cui a primeggiare sono solo natura, arte e divertimento on the road, siate pronti a ricredervi. In quest'isola, calda ed ospitale, si sta sempre di più affermando un rinnovato (e sofisticato) concetto di eleganza, che si esprime al meglio anche nell'arte dell'accoglienza. Ne è prova il Can Cera Hotel, un hotel di lusso che si propone di “farvi sentire come a casa”. Situato nel centro storico di Palma, la sua posizione strategica permette di raggiungere rapidamente i maggiori punti d'interesse, senza dover rinunciare a tutti i comfort di una vacanza all'insegna del relax. Questo grazie anche ad una fornitissima spa in cui sono eseguiti i trattamenti di bellezza più esclusivi. Il resto degli ambienti, invece, un vero e proprio inno ad un arredamento fatto di linee pulite, ma che richiamano la tradizione.
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Le spiagge
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MYKONOS
PALMA DI MAIORCA
Vita d'(a)mare “Se per voi ‘vacanza’ vuol dire divertimento senza eccessi, avete fatto bene a venire a Maiorca”. Maria fa la tassista qui da oltre vent'anni. Palma è la sua casa, il suo lavoro ma, soprattutto, la sua famiglia: “Sull'isola la vita non è male, sapete? Qui l'inverno praticamente non lo abbiamo e con mio marito e mio figlio cerchiamo sempre di andare in spiaggia e organizzare barbecue in giardino”. Mentre guida le curve sinuose delle strade di Palma, Maria non ha dubbi. Lei, alle spiagge arcinote, preferisce le piccole calette nascoste, quelle che restano protette dalla natura e dall'ombra degli alberi. “Portals vells è uno dei miei luoghi del cuore - confessa - se ci andate in giugno o in settembre potrete apprezzarne lo spirito più autentico”. Seguiamo il consiglio e giunti a Portals vells non possiamo far altro che constatare quanto Maria avesse ragione. La sabbia finissima di questa baia conduce il visitatore dolcemente al mare. Pochi ombrelloni, qualche sedia a sdraio e la possibilità di fare un pisolino o una passeggiata nella pineta circostante rendono la location perfetta. Portals vells è infatti una spiaggia che, solitamente, viene raggiunta in barca e non è raro vedere dei piccoli tender avvicinarsi alla costa. Se poi siete colti da un insolito languore, non preoccupatevi di quest'aria un po’ selvaggia. Maria, infatti rassicura: “Dando le spalle alla montagna e guardando il mare vi ritroverete sulla sinistra un piccolo ristorantino”. Si può mangiare dentro o all'aperto, ma di una cosa potete stare sicuri, i migliori piatti di pesce appena pescato sono serviti tra questi tavoli.
S'Arenal: la spiaggia più lunga
È la spiaggia più lunga di Palma di Maiorca: ben 4.700 metri. È frequentata soprattutto da turisti tedeschi che la apprezzano per la sabbia sottile e per il mare quasi sempre calmo. Questa località, dove è nato anche un centro turistico, ha ottenuto per diversi anni consecutivi il riconoscimento della bandiera blu per la purezza delle acque.
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L'allegria di Can Pastilla
Can Pastilla è un'area ad est dell'isola. Vivace ed allegra è una zona ricca di ristoranti, alberghi e bar, vitale sia di giorno che di sera e adatta alle famiglie, ma anche a chi ama la movida notturna. Qui è possibile assaggiare la sobrasada, un salume di color rosso che si mangia con pane tostato.
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Sapori isolani
Le Grotte del Drago
Le Grotte del Drago sono uno dei tanti capolavori della natura che Maiorca ha da offrire. L'acqua ha scavato un lago sotterraneo che ha reso questo posto unico al mondo. Formazioni calcaree di stalattiti e stalagmiti offrono un'atmosfera surreale, sospesa tra sogno e realtà. Da vedere anche le Grotte di Hams, le Grotte di Artà e le Grotte di Campanet.
Maiorca e i suoi parchi
Prova tangibile che a Palma di Maiorca la natura, in tutte le sue forme, ricopre un ruolo di primissimo piano sono i parchi. Tra i più belli vi sono, senza dubbio, quello dell'arcipelago di Cabrera, che gode di un ecosistema ancora incontaminato, la Riserva di Albufera e la Riserva di Mondragò.
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La Bodeguilla
Proprio nel centro di Palma, è un ristorante gestito da due fratelli e reinterpreta in chiave moderna la cucina tradizionale, abbinando una ricchissima carta di vini locali e internazionali. L'atmosfera moderna e ricercata del locale ben si abbina allo storico vicolo in cui si trova (C/ Sant Jaume, 3).
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Revetla de les Verges
La sera del 20 ottobre le vie si riempiono di gruppi di giovani che, fedeli all’antica tradizione di suonare una serenata notturna alle ragazze ancora da maritare, si radunano per cantare e degustare le tradizionali frittelle. La ricetta più antica per realizzarle è quella a base di patate.
La storia
Nella terra del gusto
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Grazie alla sua natura di isola, Palma di Maiorca ha conservato negli anni un'antica tradizione culinaria che la rende unica anche rispetto alla Spagna. Lo sapevate ad esempio che, nella vicina isola di Minorca, è nata una delle salse più utilizzate al mondo? La maionese infatti prende il suo nome proprio dalla capitale dell'isola: Mahon. Tra i primi piatti più apprezzati della tradizione spiccano le melanzane ripiene alla minorchina, con carne e pesce, ma anche le famose zuppe di piccole e saporite aragoste pescate nel mare circostante. Come in ogni cucina che si rispetti, non potevano mancare dolci caratteristici come le panellets, piccole palline preparate con mandorle, zucchero e uova a cui vengono aggiunti pinoli e cioccolato. Se siete in cerca di una buona colazione per affrontare la giornata, sappiate che la migliore delle Baleari è considerata quella con la “ensaimada”, una pasta dolce a forma di spirale, servita con una leggera spolverata di zucchero a velo. Dai piatti principali ai dolci, il menù messo a disposizione dall'isola è davvero ricco ed interessante. Alcuni esempi? Basta scorrere velocemente i nomi di pietanze come “il riso brut”, riso cotto con verdure e legumi, il cuscussó - dolce di natale dalle chiare origine arabe - e il pudding d'origine britannica. Per assaggiare davvero la cucina contadina dell'isola, bisogna evitare le location più turistiche e cercare le cosiddette "bodegues", antiche osterie dove gustare gli autentici piatti della tradizione. Per gli amanti delle zuppe (sopes) invece, i luoghi ideali dove sedersi a tavola sono i "cellers". Spesso posizionati al centro dell'isola, soprattutto intorno a Palma de Maiorca, rappresentano il luogo privilegiato per la degustazione della zuppa in cui si mescolano sapientemente pane e varie verdure locali. Ma ogni cucina che si rispetti ha bisogno dei suoi vini per accompagnare piatti dalla forte territorialità. Il “rosso” più famoso dell'isola è estratto dalle vigne del comune di Binissalem, mentre un buon rosato è quello di Llevant. Salendo di gradi troviamo la ginebra di Minorca, noto liquore locale che insieme al “Palo”, aperitivo ottenuto da zucchero caramellato e dall'infusione di piante aromatiche ed erbe di Maiorca ed Ibiza, sono la ciliegina sulla torta di un'offerta che il palato difficilmente dimenticherà.
La Festa de Melo
È il cocomero in tutte le sue possibili declinazioni il protagonista di questo appuntamento annuale che, a fine settembre, celebra la chiusura della stagione del raccolto. Il festival si tiene nel caratteristico comune interno di Vilafranca de Bonany, noto per il suo mulino del XV secolo.
Liquore di arance
Da secoli, il profumo dei fiori d'arancio della valle di Sóller, a Maiorca, impregna le zone ortofrutticole di questa suggestiva località posta tra i monti della Sierra de Tramuntana. Qui si produce un liquore che, centellinato da solo o miscelato, rievoca la bellezza delle terre dove nasce.
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Birdwatching
ANTICHE ORIGINI Il nome Baleari deriva dalla parola greca “balear” (dardo) e furono i romani ad assegnarlo a queste isole in riferimento alle micidiali fionde utilizzate dagli antichi abitanti dell'isola. Quando i cartaginesi occuparono l'isola, nel VII secolo a.C, cominciarono a reclutare gli isolani e le loro fionde da opporre alla potenza di Roma. La tenacia e l'efficacia di queste armi fu tale che i Romani dovettero aspettare ben oltre 20 anni dopo la distruzione di Cartagine, avvenuta nel 146 a.C., per riuscire a sottometterle. Con l'ascesa dell'impero turco nel XVI secolo, le Baleari diventarono un baluardo dell'impero spagnolo in rapida espansione. Ancora oggi, le torri di guardia "le talaies" sono presenti dovunque nelle isole, testimoniando l'importanza di vigilare contro le incursioni dei corsari musulmani in cerca di bottino e schiavi. Nella seconda metà del XVIII secolo, i mercati di Maiorca ripresero a trarre benefici dalla posizione strategica dell'isola. Molti dei palazzi che abbelliscono la campagna risalgono a questo periodo. Nella loro architettura ispirata allo stile italiano si può intravedere lo stretto legame tra Maiorca e l'Italia. È solo verso la metà del XIX secolo che i turisti stranieri cominciarono a scoprire le meraviglie delle Baleari.
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Birdwatching a Sa Dragonera Ad ovest di Maiorca c'è un'isola che in passato ha rischiato di essere completamente stravolta dall'edilizia selvaggia ma che, oggi, è diventata un Parco Naturale comprendente le isole di Pantaleu, l’isola Mitjana ed Els Calafats. Sa Dragonera è un piccolo isolotto, lungo quattro chilometri e largo circa 700 metri, caratterizzato da un paesaggio duro e scosceso rimasto inal-
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terato nel tempo. L'isola offre itinerari, percorribili sia in bici che a piedi, che lasciano davvero senza parole tutti gli amanti del birdwatching. L’ atmosfera solitaria e misteriosa del luogo si abbina ad una ricca varietà di uccelli che difficilmente si può incontrare in altre zone. Qui si possono ammirare falchi pescatori, cormorani, gabbiani e tantissimi altri uccelli acquatici, oltre
a vari tipi di rapaci. Per arrivarci è necessario prendere un traghetto: il servizio di trasporto è gestito da Crucero Margarita, che opera in orari coordinati con gli orari di apertura del Parco Naturale. Un avvertimento: è essenziale informarsi sull’orario del viaggio di ritorno per evitare di perdere l’ultimo traghetto disponibile e restare su un’isola praticamente deserta.
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Un motivo in pi첫
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Itinerari da favola
Il Golf sull'isola del silenzio Il mare, il relax, la storia e la buona cucina sono già motivi abbastanza validi per recarsi in visita a Palma di Maiorca. Per gli amanti del golf, però, di motivi c'è ne sono qualcuno in più. L'isola è un paradiso con ben diciotto percorsi, apprezzati da personaggi dello spettacolo come Michael Douglas e Jack Nicolson, dagli allenatori di calcio Benjamin Toschak e Johan Cruyff e dalla principessa
Brigitte di Svezia. Il periodo ideale per la pratica di questo nobile sport è in bassa stagione anche se, date le eccellenti condizioni climatiche delle isole Baleari, è possibile giocare in qualsiasi momento dell'anno. Tra i tanti campi da golf presenti sull’isola, è impossibile ignorare il “silenzioso” Golf Club Canyamel, a 70 km da Palma e a 64 Km dall’aeroporto.
Qui, grazie alla mancanza di costruzioni limitrofe e all’assenza di qualsiasi installazione che possa produrre rumore o molestia per chi pratica questo sport, si gode di una pace e di una tranquillità difficilmente riscontrabile in altri club europei. Il campo da golf da diciotto buche, di categoria internazionale, è adatto sia a giocatori esperti che ai principianti.
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Trekking a Cabo Formentor Per chi ha voglia di camminare in direzione orizzontale, obliqua o verticale, gli itinerari più belli sono concentrati nella parte settentrionale dell’isola, dove si erge la Serra de Tramuntana con cime, come il Puig Majorche che raggiungono anche i 1.450 metri di altezza. Si viene così a contatto con una natura a tratti selvaggia che emana profumi inebrianti soprattutto d'estate. Con una bella escursione di una giornata, si può raggiungere lo splendido punto panoramico di Cabo Formentor (circa 50 km da Sa Coma). È consigliato arrivarci in mattinata per godere, in tranquillità, della bella passeggiata che raggiunge questo sperone di roccia a picco sul mare. Proseguendo sulla strada oltre Cabo Formentor si può raggiungere la spiaggia di Cala Pi, circondata da antichi pini. Per concludere la giornata, lungo la strada del ritorno, si può rimanere brevemente a Porto Pollensa ed Alcudia, cittadina poco distante dal mare con belle piazzette e tipiche abitazioni.
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IL TOP DEI CARAIBI
Ville da sogno BVI
Diventate dei VIP con una spiaggia privata
GIa m a i ca
Avrete sia privacy che azione
Po rto R i co
Vivere all’esterno… comodamente
A n g u i LL A
Con i vostri maggiordomi personali
Bequia
Essere delle rockstar con uno chef personale
Una villa o un resort. Ma realmente, qual è la differenza? Prova questo: una villa tutta a tua disposizione. I letti, il bar, il prato, la piscina e ogni pezzo di arredamento. Sdraiatevi su tutte queste cose. Questo è il tipo di libertà che ci piace…e dividere il costo con un paio di amici non è male! Queste sono le ville preferite dai nostri esperti – quelle che hanno visitato ed hanno esaudito i loro sogni.
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VI L L E DA SO G N O
Vivere in grande Bequia
Il maggiordomo e lo chef sono a nostra disposizione. Il giardiniere sceglie fiori freschi ogni mattina e li mette persino nel bagno. La donna delle pulizie fa il bucato ogni giorno. Siamo a soli 100 metri dalla spiaggia. In questa villa da sei camere, che si affaccia sui tramonti della Lower Bay a Bequia, ci siamo solo io e la mia ragazza. Se avessimo invitato altre cinque coppie (la prossima volta, lo prometto), avremmo pagato meno di 150 € a coppia per vivere come delle rock star ad Amitabah. I miei amici penserebbero che io sia un genio e per questo mi sentirei un eroe. Da 6,000 € a settimana. grenadine-escape.com – ZACH STOVALL 74
Da 70 €
a notte per persona –
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zach stovall
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Una doccia di felicità porto rico
Questa villa a Vieques, da tre stanze da letto, porta il living esterno su un altro livello. La spiaggia è vicina, bisogna davvero andarsene?
non so cosa sia, di una doccia all’esterno, che ami così tanto. Forse è la sensazione di farsi il bagno sotto la pioggia, l’effetto delle palme che ondeggiano o più semplicemente la vista libera da mattoni. Ecco perché voglio trasferirmi nel Bungalow 180, una moderna area di cemento e legno massiccio. Ogni stanza ha la sua doccia all’esterno e delle persiane scure che spariscono lungo il muro per creare un enorme spazio living all’aperto. Dopo aver pagaiato ed essermi rilassato sulla spiaggia, dopo le avventure con la Jeep e pomeriggi passati a bere birra fredda sul Malecon, il lungomare della città, alla fine torno sempre a nuotare nella mia piscina. La parte migliore: una doccia calda in mezzo ad un concerto di rane coqui prima di andare a dormire e la mattina quando Vieques si sveglia. Da 2,460 ¤ a settimana. flipkey.com — zs
Da 58 €
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Da Dallas/Fort Worth 4:40
Da Philadelphia 3:40
Da Miami 2:30 Volo per GRAND CAYMAN Vieques 25 min.
• San Juan
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LO SAPEVATE CHE? Porto Rico è la casa del Sirajo gobi. Questo pesce colorato ha delle pinne pelviche che gli permettono di scalare le cascate. Li trovate a El Yunque, l’unica foresta tropicale negli Stati Uniti.
los arcos Gli interni sono in pieno stile spagnolo a Los Arcos, la cui maestosa vista nella costa sud è incomparabile. Fate voi i calcoli: tre coppie, in tre stanze da letto, per soli 165 € a coppia per notte. Flipkey.com
zach stovall ( 2 )
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VI L L E DA SO G N O
Piacevoli sensi di colpa ANGUILLA
Le ville sono ovunque qui – forse perché “Villa ad Anguilla” suona bene. O forse perché la vista è come questa.
ho un salutare senso del diritto. Quando si tratta di viaggiare, nessun lusso è di troppo. E così, durante molti dei miei soggiorni in eleganti ville, mi sono sicuramente sentita una privilegiata... ma mai colpevole. Almeno non fino a quando sono entrata a Villa Kishti, con la sua piscina a sfioro, la vasca idromassaggio e una palestra...anche l’oceano sembrava messo qui solo per me. In una suite da quattro camere da letto, più grande del mio appartamento, ci sono finestre che partono dal pavimento e arrivano al soffitto ed un sapiente uso di specchi mi fa sentire circondata dai Caraibi su ogni lato...anche in bagno. Mi sento indegna. Al tramonto, dopo che la domestica accende nella sala dozzine di candele ed il tuttofare il fuoco, mi viene servita la cena nella bellissima terrazza...solo per me! Mi sento imbarazzata ad essere qui...ma ne sono grata. Da 16.900 ¤ a settimana. villakishtianguilla.com
sarah greaves-gabbadon
Da 295 €
a persona per notte –
UCCELLO DEL PARADISO Otto posti in questo rifugio esotico – quattro suite connesse da una piscina a serpentina– per 220 € a persona per notte, inclusa una macchina in affitto. Da 12,000 € a settimana Anguillabird.com
LO SAPEVATE CHE? Travel Channel ha incoronato Anguilla per le sue bellissime spiagge. Sebbene quest’isola delle Piccole Antille sia solo di 125 km quadrati, ha ben 33 strisce di sabbia bianca come la neve – tutte aperte al pubblico.
Da Charlotte 3:35
Da New York 3:58
Da Miami 2:55
• St. Maarten
Traghetto per Anguilla: 25 min.
D A L L’ A LT O : C O U R T E S Y V I L L A K I S H T I ; COURTESY CHRISTIANGOMEZ.COM
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VI L L E DA SO G N O
Dove ogni desiderio è già esaudito st. barts
La bella vita a La Petite Sereine di St. Barts include feste sul prato, concierge 24 ore su 24 e una villa chic dove, architetti e un team di design, hanno lavorato per capire i vostri bisogni… meglio di quanto non lo facciate voi stessi.
Da 570 €
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VILLA DKD Stesso quartiere, stessi servizi, atmosfera diversa. Questa stanza con due letti porta l’esterno all’interno, con camere da letto open-air e pareti in pietra come lo sfondo della piscina. È un lusso intimo per due coppie a soli 170 € a persona per notte. Da 4,700 € a settimana. Sibarth.com/dkd LO SAPEVATE CHE? A causa del suo clima arido e del terreno roccioso, St. Barths non divenne mai patria delle piantagioni di canna da zucchero e della schiavitù. La maggior parte dei residenti di una certa età sono discendenti di pescatori Bretoni e Normanni.
courtesy la petite sereine
già mi immagino tra le colline di st. barts nel quartiere chic di Pointe Milou durante una festa in giardino... dopotutto il prato all’inglese de La Petite Sereine è un sogno. Sarebbe perfetto se solo avessi più ghiaccio…e champagne! Fortunatamente l’affitto include accesso alla concierge della Sibarth, pronto ad esaudire ogni bisogno. Fiuu! Questa villa è un sogno. È nella natura umana pensare che ci manchi sempre qualcosa, anche quando siamo circondati da un ambiente meraviglioso. Ma qui, i desideri sono anticipati e questo bisogno di volere sempre di più è molto raro. Prendete Tutte e cinque ad esempio la mattina: lo chef per le camere da colazione prepara croissant mentre letto hanno entrate Esterne gli ospiti sorseggiano un espresso ed ammirano Lorient Bay. Questa villa, separate. finita nel dicembre 2012, appartiene a una nuova serie di villette con un innovativo tipo di privacy. È un posto molto tranquillo. Le cinque camere da letto hanno entrate esterne separate e lo spazio living si erge su due livelli, ognuno con piscina. Chiudete le porte scorrevoli e la sala all’aria aperto diventa un cinema. E se il meteo o l’umore lo suggeriscono, la cena si sposta nel giardino. È tutto creato in modo tale che, a fine giornata, realizzerete di non aver bisogno di niente. Da 37.600 ¤ a settimana. sibarth.com/lps — BROOKE MORTON
VI L L E DA SO G N O
Decisioni difficili
ISOLE VERGINI BRITANNICHE Di fronte alla decisione tra una villa come la 100 Pont Bay o un resort, la villa vince. Non resisto ad un personal chef e ad un frigo fornito.
parlando dei veri problemi della vita: quale piscina dovrei scegliere? Quella più vicina all’oceano… no, aspettate, quella più in alto perché ha sicuramente una vista migliore. Qui alla 100 Pond Bay, a Virgin Gorda, queste sono le scelte che siete obbligati a fare. Fortunatamente mi hanno aiutata. Samuel McSheene, il manager della villa, è disposto ad incontrarmi ogni mattina (se lo voglio) per aiutarmi a
decidere se fare snorkeling o dedicare una giornata al relax a bordo piscina; o anche se volessi una Kalik e fare un picnic sulla spiaggia (una delle due dell’isola con accesso privato) o degli spiedini di gamberetti in terrazza e una piña colada fatta con il rum Pusser locale. Sono così contenta che a breve sarà qui specialmente quando, mentre esamino la lista dei servizi, mi vengono in mente domande del tipo “Cos’è un cocktail da
Da € 150
a persona per notte –
12 posti letto
piscina?”. Senza dubbio ho trovato la villa dei miei sogni. Da ognuna delle sei camere da letto, oltre ad esserci una vista mozzafiato, c’è anche il rischio di trovarsi di fronte all’ennesima difficile decisione.
Eccone una a cui non verrò mai a capo: se usare o meno abitazioni separate per un equipaggio di volo.. Da 12.000 ¤ a settimana. mclaughlinanderson.com
AUDREY ST.CLAIR
I N A LT O : C O U R T E S Y 1 0 0 P O N D B AY I N B A S S O D A S I N I S T R A : C O U R T E S Y S T. B E R N A R D ’ S H O U S E ; C O U R T E S Y S O L Y S O M B R A ;
ALTRE TRE MAGNIFICHE VILLE ALLE ISOLE VERGINI BRITANNICHE St. Bernard’s Hill House In cima a questa collina, di 3 ettari, si ergono quattro padiglioni (per un totale di cinque camere da letto) circondati da buganville, alberi ad alto fusto e palme. Tutto per garantire il massimo della privacy. Dividete la proprietà in 10 per una riunione di famiglia…in paradiso, e tutti contribuiranno per i 290 € a notte. Prenotate il padiglione principale per la sua posizione unica su Sopers Hole, con una serie
Sol y Sombra Due cancelli indonesiani vi danno il benvenuto in questa villa da quattro camere. Invitate altre quattro coppie e potrà essere vostra per meno di 300 € a coppia per notte. Teak thai e mogano lavorato a mano riempiono gli interni, dove non incontrerete il personale tranne la seconda sera, quando potrete godere di una cena gratuita servita da uno dei migliori chef di Virgin Gorda. Da 9,400 € a settimana. mclaughlinanderson.com - AS
di yacht di lusso che vanno e vengono. E dalla piscina potrete vedere la Smugglers Cove e a volte anche i fenicotteri rosa. Per una maggiore intimità, un sinuoso passaggio per il giardino tropicale vi condurrà all’Oriental Cottage, appena più in là dal padiglione principale. Compreso nel prezzo uno chef. A 20,600 € a settimana. mclaughlinanderson.com Sugar Mill A 400 € a coppia per notte, questa struttura è una delle migliori a Virgin Gorda. Questa moderna villa da due suites, due piscine e due cucine è perfetta per una o due coppie. Scegliete tra le suites Garden o Rooftop – entrambe con terrazze in pietra, ottime per una cena barbecue sull’enorme grill. Non dimenticate di esplorare cosa c’è dietro il Sugar Mill, affascinanti rovine risalenti al XIX secolo della vecchia piantagione di zucchero di Nail Bay. Da 2,780 € a settimana. villasofdistinction.com
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Volo per Tortola: 50 min. poi traghetto per Virgin Gorda: 30 min. • San Juan
LO SAPEVATE CHE? Anche se, per i viaggi ai Caraibi il picco di stagione è da dicembre a maggio, se volete avere l’acqua più limpida per le immersioni ed i prezzi migliori, andate nelle Isole Vergini Britanniche da aprile ad agosto.
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Amarsi da lontano GIAMAICA
Al Flower Hill da cinque camere da letto – uno dei luoghi più esclusivi della Giamaica – l’amore fiorisce per le coppie… tutte le coppie.
Da 170 €
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gli opposti si attraggono, ma quando una coppia con interessi diversi va in vacanza… non molto. La parte negativa durante il mio ultimo viaggio nei Caraibi con la mia dolce metà, includeva una discussione su una crociera al tramonto e una cena per due interrotta quando me ne sono andata irritata e nemmeno ricordo per cosa. Ecco perché la prossima volta prenderò in considerazione questa villa. Cerco tranquillità e privacy; lui invece preferisce restare in movimento. Un soggiorno al Flower Hill da cinque camere da letto, che include accesso alla proprietà dell’Half Moon Mio marito può giocare a beach volley, mentre io mi godo la sauna fatta di legno di cedro.
Resort, a soli cinque minuti di distanza, soddisferà entrambi. Mentre giocherà a beach volley, io mi rilasserò nella spa della villa, passando del tempo nella sauna fatta di legno di cedro. Potrei farmi un bagno nella nostra avvolgente veranda, mentre mio marito potrà far uscire il ragazzo che è in lui con il calcio balilla, o mettersi a guardare lo sport sulla tv da 85 pollici nella stanza dei divertimenti della villa. Quando avrai bisogno di riprendere i contatti con l’ufficio e con il resto del mondo, c’è sempre il wi-fi gratuito. Inoltre la piscina privata mi aspetterà quando, inevitabilmente, avrò bisogno di allenarmi. Sebbene io e mio marito abbiamo stili di vacanza diversi, il Flower Hill ci permetterà di goderci il meglio di entrambi – e di tutti e due. Da ¤ 12.000 ¤ a settimana. jamaicavillas.com - SGG
Fairway Manor Sette camere da letto, nove bagni e uno staff esperto di cinque persone per assistere fino a 14 ospiti. Uno staff in grado di soddisfare gli esperti golfisti e i loro cari. Il Fairway Manor ha qualcosa per tutti. (per soli 75 € a persona per notte). Mentre gli amanti del golf potranno perfezionare il colpo all’Half Moon Resort (dove sono inclusi: quota associativa, green fee illimitate, sconti sull’affitto della macchina e lezioni) o in altri due campi situati nelle vicinanze, i non-golfisti potranno godersi la piscina a sfioro della villa e la vasca idromassaggio, tutto questo mentre contemplano l’oceano. Oppure potranno guidare giù per la collina verso il resort, dove troveranno di tutto, inclusa la Fern Tree spa da 6.000 mq, un centro equestre, un kids club e la famosa costa a forma di mezzaluna. Da 7,500 € a settimana. jamaicasvillas.com Fortlands Point Forse non lo siete, ma potete vivere da milionari per 80
una settimana (o tre) in questa villa fronte-mare, forse una delle migliori in Giamaica. Anche se si trova su quella che i residenti chiamano la Millionaire’s Row, una striscia sul mare decorata da enormi ville, non pensate di non potervela permettere. Immersa su un ettaro di terra, ha sette camere da letto con 14 posti letto. Tantissimo spazio (1.300 mq) per un ritrovo di famiglia, ma anche numerosi angoli per la tanto desiderata fuga in cerca di relax. Tutto questo ad un prezzo accessibile: 138 € a persona per notte. Dalla sua posizione unica sulla punta della penisola, potrete ammirare la Discovery Bay nel Mar dei Caraibi. Passate la giornata sulla spiaggia, in kayak, giocando a squash nel campo privato o, se dovete, smaltite il famoso pollo dello chef nella sala fitness. Con l’arrivo della sera, riunite tutti con una cena all’aperto per ammirare il bellissimo panorama. Da 13,600 € a settimana. jamaicavillas.com SGG
Da Chicago 4:03
Da New York 3:45
Da Miami 1:30
• Montego Bay, Giamaica
LO SAPEVATE CHE? La Giamaica è una delle destinazioni più famose nei Caraibi per le ville in affitto, si contano circa 1.110 case. Da cottage intimi a super-ville, avrete l’imbarazzo della scelta.
COURTESY LINDA SMITH PER FLOWER HILL; in basso : C O U R T E S Y L I N D A S M I T H P E R F O R T L A N D S P O I N T
ALTRE BELLISSIME VILLE IN GIAMAICA
VI L L E DA SO G N O
La risposta è “sì” ed ora chiedi BAHAMAS
La definizione di felicità: due ville lusso da tre camere da letto al Cove on di Eleuthera su una spiaggia privata ed un maggiordomo personale.
Da 218 €
a persona per notte –
COURTESY ERIKA GOLDRING
12 posti letto
chiedetemi di condividere e risponderò certo, a meno che non si tratti del mio asciugamano da spiaggia. Quando si tratta di meditare nello scroscio delle onde, oziare sulla sabbia bianca e studiare le nuvole, do del mio meglio…da sola o con chi condivide il mio stesso ritmo. Quindi ringrazio il cielo di essere capitata qui. Le ville Donecio e Savoie, da tre stanze, offrono piscine private, servizio personale e sì, una spiaggia solo per te. Potrete scatePotete narvi o, come me, mantenere un livello scatenarvi o di entusiasmo da biblioteca. Con questa mantenere spiaggia sono tentata a fare la naufraga, un livello di fare snorkeling come se la cena dipenentusiasmo da desse da quello. È possibile scatenare la biblioteca. fantasia solo se guardo dritto nel mare e non queste luccicanti ville, dove, gli innumerevoli extra sono difficili da dimenticare e c'è qualcuno che ha già pensato a tutto...solo per voi. Ad esempio se mi sono dimenticata di mettere in valigia qualcosa da leggere o il caricabatterie dell’iPad, il maggiordomo Kezang Dorji li farà apparire. Lo stesso con le pagaie, gli accappatoi, o beh, con qualunque altra cosa. “La risposta è sì, ed ora chiedi.” Dice Kezang. Se lo desidero, mi cucinerà una cena a base di aragosta e la servirà sulla terrazza. Quindi, se chiedete con garbo, potrei condividere la torta al rum con voi perché, cari miei, Kezang può portarcene ancora. Da 18.500 ¤ a settimana. Thecoveeleuthera.com - BM
NESSUNO IN VISTA In questa villa, situata lungo una striscia di sabbia rosa, potrebbe esserci un cartello con scritto su “state alla larga”. Un luogo così isolato che, se incontrate qualcuno, potete dire di aver avuto una giornata movimentata. Il pacchetto con due proprietà gemelle fino a 26 persone (include cibo, bibite ecc.) Da 88,500 € a settimana. Threebeesvilla.com LO SAPEVATE CHE? Grand Bahama è spesso chiamata “Big Island”, ma è Andros quella più grande con i suoi 5.900 km quadrati. Ma il più grande sistema di grotte sotterraneo è su Grand Bahama, nel Lucayan National Park. Solo per sub esperti.
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