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Wedding time
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Michele Abriola · Michele Andreossi · Mariagrazia Beruffi · Nunzio Bruno · Iuri Camilloni Alessandro Castiglioni · Joanne Dunn · Deborah Lo Castro · Matteo Michelino · Marco Miglianti · Simone Miglietta Fabio Mirulla · Adam Riley · Gianmarco Vetrano · Daniele Vita
Cities - Wedding Time Realizzato da Concept Copertina Produzione e pre-editing Photo editor Editing finale Grafica
Settembre 2019 ISP - Italian Street Photography Angelo Cucchetto Adam Riley Autori ISP Graziano Perotti Angelo Cucchetto e Graziano Perotti Studio grafico Stefano Ambroset
© Tutte le foto appartengono ai rispettivi autori
Indice
Storie Mariagrazia Beruffi Nunzio Bruno Marco Miglianti Simone Miglietta Daniele Vita
La Boda Nei nostri sguardi Jr & Randy forever Love me tender Strange Days
4 6 16 26 36 46
Portfolio Michele Abriola Joanne Dunn Fabio Mirulla Adam Riley Gianmarco Vetrano
Catching a moment Strangers in Paradise My Weddings Street photo weddings Weddings visions
Conc ept series Michele Andreossi Iuri Camilloni Alessandro Castiglioni Deborah Lo Castro Matteo Michelino
Off Stage Moments Hot Spots B-side wedding Unconventional
56 58 68 78 88 98
108 110 120 130 140 150
Matrimoni, cerimonie: la Fotografia di genere in Italia ha una lunga storia, e anche evoluzioni delle tendenze che, dopo essere passati dal reportage, oggigiorno mirano ad uno stile internazionale che mantenga il focus sui protagonisti, spesso però chiamati ad interpretare come attori una “commedia Umana” divertente, sofisticata e con accenni alla Street Photography e alla fotografia nord Europea nelle atmosfere e nell’ironia di certe ambientazioni e scene. Ecco quindi che come secondo volume della collana autoriale speciali di Cities, lanciata quest’anno con il primo volume dedicato alla fotografia analogica Back to the past, ISP in collaborazione con ANFM e Photographers.it propone Wedding Time. Il volume presenta i lavori di 15 professionisti del Wedding, selezionati tramite una call su photographers.it nei mesi scorsi e/o su chiamata diretta. Abbiamo diviso il volume in tre sezioni, perché alcuni Autori hanno preferito inviarci storie singole, altri dei portfolio generali e alcuni ci hanno proposto delle serie concettuali, basate su dei precisi focus, per cui alla fine quello che vi presentiamo è un excursus completo che speriamo vi possa aiutare a capire come la Fotografia di Matrimonio oggigiorno sia diventata una reale Fotografia autoriale, svolta certo su committenza ma che offre la possibilità di realizzare una fotografia personalizzata nello stile e declinata secondo diverse sfaccettature, dalla street al ritratto al reportage ad una fotografia iconica e molto creativa. Buona visione!
Angelo Cucchetto
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Quando Angelo mi ha contattato per propormi questa iniziativa ne sono rimasto colpito, sappiamo bene che per tanti anni la fotografia di matrimonio è stata considerata di serie b, ma negli ultimi anni, anche grazie ad ANFM, i fotografi italiani sono punto di riferimento nella fotografia mondiale di cerimonia e ritratto e non solo per gli innumerevoli premi vinti ma anche e soprattutto per la creatività e la produzione artistica di wedding che produciamo ogni giorno, per noi ormai elementi spesso scontati ma che fanno parte ormai del dna di un Fotografo di Matrimonio. Come associazione pensiamo che non esista un genere di fotografia legata alla cerimonia ma che fotografi diversi, con stili e personalità distanti, si prestino ad operare in modo autoriale in questo mercato. Grazie ancora Angelo per questa opportunità.
Marco Miglianti
La Boda Mariagrazia Beruffi
Uno degli eventi più importanti per le famiglie in Spagna è sicuramente la “boda”, il matrimonio. La festa delle nozze, che per sposi, parenti e amici impegna in preparativi interminabili, rappresenta una sorta di “climax” della vita di ognuno perché durante i festeggiamenti prende forma e si rivela tutto ciò che è spesso sommerso dalla routine quotidiana. Passerella dove bisogna sfoggiare il vestito più bello e confermare il proprio stato sociale durante la cerimonia, diventa poi come per magia anche il palcoscenico delle passioni e dei sentimenti più intimi. Complici i fiumi di alcol, l’ostentazione ed il perbenismo iniziale si trasformano magicamente in trasgressione, ambiguità, allusioni erotiche ed un desiderio sfrenato di libertà che colpisce ancora di più nella bigotta e per tanti secoli cattolicissima Spagna.
Mariagrazia Beruffi Vive tra Brescia, città natale, e Trieste. Dopo un periodo di insegnamento di lingue straniere ha iniziato un percorso di grafica che l’ha avvicinata alla fotografia. Da subito il suo interesse si è rivolto non tanto alla tecnica quanto alla scoperta dei grandi autori classici e contemporanei e soprattutto all’atto fotografico come esperienza di vita. La sua è una fotografia del reale ma molto istintiva, imprevedibile e soggettiva. Anche se dettata da un interesse specifico verso una situazione, fatto o stato particolare non vuole essere reportage o documento. Nasce invece da incontri casuali che, pur nella loro fugacità, si tramutano spesso in esperienze di condivisione. www.mariagraziaberuffi.com
Nei n ostri sguardi Nunzio Bruno
Il matrimonio, l’amore coronato dal rito e sancito dalla legge, costituisce uno degli archetipi umani più radicati. È una tappa della vita che è ritenuta fondamentale dalla maggior parte delle persone. Il matrimonio però è un rituale che ha un certo numero di elementi fissi, di protagonisti e di comparse che potrebbero far cadere i fotografi nella ripetizione, nel cliché. Oppure, spingerli a trovare nuove soluzioni, cercare di coniugare la ricerca estetica, la partecipazione emotiva, con l’esigenza di documentazione di un reportage. Nell’album fotografico premiato dall’Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti nel 2019, Nunzio Bruno ha percorso decisamente questa strada. L’album è il risultato di un meticoloso montaggio degli scatti effettuati nel luglio del 2018 per il matrimonio di Davide e Nicola alla Commenda di San Calogero, in Sicilia. Questo lavoro va osservato come un corpo unitario piuttosto che come un insieme di pezzi diversi. Nunzio Bruno ha orchestrato la sequenza secondo due elementi fondamentali: la composizione e il ritmo. Si tratta di un sistema di contrappunti, a doppia pagina, dove le fotografie parlano tra loro, lo sguardo delle persone ritratte costruisce un legame narrativo tra gli episodi, insieme con una corrispondenza costante tra gli elementi formali. Il bianco e nero costituiscono il “battere e levare” delle pagine, in un incalzare elegante, netto e coinvolgente. Le foto dell’album sembrano scattate quasi per gioco, sull’onda di un’emotività che si lascia coinvolgere da ciò che è ritratto. Questa vivida naturalezza nasconde una rigorosa ricerca compositiva sensibilissima all’organicità dell’immagine. Allora l’abito da sposa risponde alle luci che filtrano dal pergolato, la schiena della damigella china davanti al muro sembra la studiata posa di una danzatrice e la bambina che randella con il grissino il piccolo invitato pare uno scatto pubblicitario.
Nunzio Bruno Vuole sparire dietro la macchina fotografica, la sua presenza sembra quella di un timido invitato dotato di un potente spirito d’osservazione. Ma l’autore non scompare piuttosto è il mezzo fotografico che è destrutturato a favore della potenza dello sguardo. L’album di Nunzio Bruno è fatto da sguardi che s’incontrano, un album dove il “guardare” del fotografo è un esplicito partecipare, essere insieme. Allora la bellezza dell’evento, la forza emotiva della cerimonia, i caratteri propri degli sposi coinvolgono totalmente l’osservatore. Chi sfoglia l’album certo prova il grande piacere estetico dell’opera formalmente perfetta, tuttavia rimane dolcemente invischiato nella magia del momento, negli attimi semplici della torta imboccata, tra i sorrisi e i piedi nudi delle invitate. In questo album di Nunzio Bruno, la bellezza scintilla con il fuoco positivo della vita piena, con le fenditure della luce, dentro un pulsante movimento d’esistenza che ha tutto il piacere dell’arte e la gioia di una festa immortalata per sempre. www.nunziobruno.it
Jr & Ran dy forever Marco Miglianti
Su questo matrimonio c’è tanto da raccontare, sia per come è arrivato a me che per il matrimonio, uno dei primi matrimoni tra omosessuali in Italia e il primo a Ischia. Mi chiama un amico e chiede se sono disponibile, non avrei dovuto farlo, ma visto il matrimonio, gli sposi e quello che voleva dire poter pubblicare quella storia d’amore in quel momento storico in Italia (dove erano in tanti a opporsi ai matrimoni arcobaleno) ho deciso di propormi per il servizio, posticipando di alcuni giorni la mia partenza per l’india dove avrei tenuto un seminario alla wedding fraternity indiana. Ci siamo conosciuti la sera prima ed è stato subito un bel feeling, loro erano spaventati da quello che sentivano dire sull’Italia, dall’omofobia dilagante. Nel giorno del matrimonio, invece, la vera sorpresa è stata, oltre alla loro emozione reale, al loro amore, alla loro ricerca di contatto fisico, la bellezza degli ischiani che li hanno applauditi e ammirati durante tutta la giornata. Uno dei matrimoni dove più mi sono emozionato. La mattina dopo il volo per l’india, dove nel mio seminario ho deciso di stravolgere la mia presentazione, per presentare un estratto di queste fotografie. Come qualche amico mi fa notare dal punto di vista fotografico non è forse il mio servizio migliore, ma è uno di quelli dove più si vede me stesso e quello che amo fare in Fotografia.
Marco Miglianti Nasce in Maremma circa 50 anni fa. Persona concreta, schietta, aperta e sincera, forse troppo. Si avvicina alla fotografia molto tardi, intorno ai 25 anni con un semplice corso base al dopolavoro dei ferrovieri di Grosseto, da li la scoperta che poteva raccontare quello che vedeva senza il limite della manualità (innamorato della pittura ma davvero negato per praticarla). Diventa suo malgrado conosciuto per la fotografia di ritratto e un’amica lo invita a fotografare il suo matrimonio, per lui una cosa strana, ma non riesce a disimpegnarsi. Scopre che in quel giorno succede di tutto, ci sono i ritratti, le emozioni, i momenti, i paesaggi, scopre che in quello che lui definisce uno dei giorni più falsi nella vita delle persone alla fine escono le emozioni più vere e chi si è realmente, se si sa osservare. Da lì la curiosità di riprovarci, avanti con la seconda coppia di amici e in 6 mesi si butta e diventa un fotografo professionista, dal 2003 a oggi ha realizzato oltre 700 matrimoni in tutta Italia e non solo, oltre a seminari e workshop. Ha vinto anche molti premi nazionali e internazionali. Dal 2001 Presidente di ANFM, associazione nazionale fotografi professionisti. “Della mia fotografia posso dire che è una fotografia semplice, narrativa, cerco la luce naturale e l’interazione dei soggetti, tra di loro e nel luogo, cerco le emozioni, le loro mani, cerco di raccontare dei frame che saranno la base per i ricordi di chi fotografo, questo non solo nel matrimonio ma anche nel ritratto, ogni persona come unica, fuori dagli stereotipi.” www.marcomiglianti.it Marco Miglianti - Jr & Randy forever
Love me ten der Simone Miglietta
Ospiti da tutto il mondo, persone di 20 nazionalità differenti si sono ritrovate in Umbria, alla Badia di Orvieto, per il matrimonio di due giovani ragazzi. Le origini di questa abbazia risalgono a circa 1500 anni fa, e da circa 100 anni la sua vita è passata da quella di un edificio religioso a una struttura ricettiva. E’ un posto magico e incantevole dove si celebrano e festeggiano matrimoni di alto livello. Fotografare un matrimonio è ogni volta un grande privilegio: entrare nella vita delle persone, di perfetti estranei, in un giorno di così speciale festa e commozione e raccontarli. Il lavoro emotivo che fa ogni fotografo di matrimonio su sé stesso è sfinente. Devi essere empatico, capire e studiare ogni componente della famiglia in pochi minuti, capire perché come e quando poter scattare una fotografia. Essere il loro terzo occhio, per dargli la possibilità di rivedersi in futuro per come erano e come sono, in una macchina del tempo sempre a loro portata di mano. Tutto ciò però, secondo la sua propria chiave di lettura ironica e al contempo romantica di un matrimonio.
Simone Miglietta Nasce a Firenze nel 1983. Sin da ragazzino è affascinato dalle arti visive e dalla musica, influenzato anche da quello che è un monumento a cielo aperto, la sua città natale. La fotografia entra di prepotenza nella sua vita nel 2005 quando ritrova in casa una vecchia reflex Nikon. Da lì’ inizia a fotografare qualsiasi cosa, e con l’avvento del digitale segue i primi corsi di fotografia. Si appassiona al ritratto e alla straight photography fino a quando nel 2014 scopre il reportage all’interno del matrimonio. Prova così ad addentrarsi in questo campo facendo la gavetta e rendendosi conto che da un matrimonio si possono creare storie con immagini molto forti che vanno oltre i soliti cliché. Nel 2015 apre la sua attività come fotografo professionista di matrimonio. Frequenta corsi e workshop del genere con master nazionali e internazionali. Il suo stile in continua evoluzione cerca sempre di richiamare a se’ tratti della straight photography cercando di immortalare l’aspetto più ironico quanto più intimo di un matrimonio. www.simonemiglietta.com
Stran ge Days Daniele Vita
Nello sguardo di Daniele Vita la fotografia matrimonialista è intesa come documento antropologico. La struttura di narrazione del portfolio pone gli sposi non come soli attori della giornata, ma li inserisce in un quadro più ampio dove al suo interno prendono spazio altri attori, ovvero i partecipanti alla festa. Un bacio mosso e fuori fuoco, dove i visi non sono riconoscibili apre il portfolio: un’immagine tecnicamente errata dal potere evocativo che ci porta dentro la loro intimità, racconta la passione e si colloca in uno spazio atemporale dove non vi è passato, presente e futuro. Quasi un tempo magico, come quello che ritroviamo nell’immagine dove lo sposo aspetta la sposa scendere dall’autobus tra pioggia e nebbia, una fotografia di attesa, surreale e fiabesca. Seduta su una panca all’interno di una chiesa vediamo una donna, tiene in braccio una bambina dormiente vestita di bianco, sicuramente dal colore dell’abito percepiamo che si tratta di una damigella, troppo piccola per portare gli anelli all’altare. Accanto un altro bambino, il fratello appoggiato alla spalla della madre distaccato dalla festa, annoiato, quasi dormiente anche lui. Nella fila secondaria gli adulti seguono con lo sguardo l’altare come la madre in primo piano, mentre un bambino gioca con dei bastoncini. Un’immagine dalla struttura semplice che allo stesso tempo racconta molto di quello che succede in un matrimonio. Nel finire del reportage una sposa entra in un cerchio di candele, un cerchio di fuoco, un’immagine che nuovamente porta con sé del mosso, il vestito sembra una scia di ingresso verso l’inizio di un nuovo ciclo della vita.
Daniele Vita Nasce a Vetralla il 5 Marzo del 1975. Interrompe gli studi di sociologia e antropologia per dedicarsi pienamente alla fotografia, ed il primo lavoro retribuito è la documentazione di uno spettacolo teatrale nel carcere femminile di Rebibbia, per diversi anni documenta il teatro, da quello sociale nei penitenziari, per i diversamente abili a quello contemporaneo.?Inizia la sua personale ricerca nella fotografia di matrimonio, dove il tema antropologico è sempre molto presente. Negli anni ha vinto premi quali il Toscana Foto festival nel 2008, il premio Castelnuovo Fotografia nel 2014 e Crediamo ai tuoi occhi nel 2019. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali, San Pietro Scheraggio presso gli Uffizi di Firenze per i Fratelli Alinari, al CIFA di Bibbiena, al Festival Internazionale di Roma, al Mia, Milano Image Art Fair, “Rovine”, a Palazzo Altemps di Roma, alla Fabbrica del Vapore di Milano e al Med Photo Fest in Sicilia. Di recente pubblicazione il libro “la Settimana Santa in Sicilia”. È rappresentato dall’agenzia Gtartphotoagency www.danielevita.com - www.vitawedding.it Daniele Vita - Strange Days
Catc hin g a momen t Michele Abriola
Ci è stato detto fin dall’infanzia che esiste una “carica positiva” e una “carica negativa” in natura. Tutto molto freddo, scientificamente provato, per nulla dogmatico. Eppure i nostri professori, spesso, dimenticano di parlarci della “carica umana”, sembrerebbe un concetto semplice da spiegare e tuttavia non lo è affatto. Senza dubbio questo lato umano è presente in volti, luoghi, ricordi, sono scorci di vita, frammenti di spazio-tempo, momenti che sanno di infinito, sbocchi di vitalità, pulsazioni di sentimento. Elementi che hanno da sempre attirato fortemente la mia attenzione nei confronti di una fotografia non convenzionale, ma che affonda le radici in un linguaggio classico. E’ spesso il “tempo” che prepotentemente entra in gioco nella mia fotografia attraverso l’illusione di poterlo dilatare al punto tale da rendere fluido ciò che è statico, e lo “spazio”, invisibile ad occhio nudo, ma che una fotografia è in grado di materializzare.
Michele Abriola Sono nato a Potenza nel 1970. è intorno agli inizi degli anni ottanta che la fotografia delicatamente e lentamente inizia ad interessarmi. A quel tempo, adolescente, amavo frequentare di tanto in tanto la bottega fotografica di uno zio, tra i primi fotografi della città e fondatore della prima agenzia di fotogiornalismo lucana. Il mondo della fotografia era avvolto da una magia unica e da un mistero che era possibile respirare, toccare e persino vedere chiaramente in un piccolo sgabuzzino, al BUIO. Era un luogo dove le fotografie lentamente prendevano forma ed ogni rullo era come un piccolo scrigno ricco di tesori da scoprire. Libri fotografici, riviste come LIFE ed il lavoro di fotogiornalista di mio zio, rappresentavano la mia finestra sul mondo, “ascoltavo” con gli occhi racconti di luoghi lontani. Su questo terreno è nata la mia vita fotografica, in continua trasformazione ma con radici che affondano in un linguaggio classico. Ho lavorato molti anni in una multinazionale americana, ho viaggiato molto e fotografato luoghi e persone diverse in occasione delle mie missioni di lavoro. Nel 2008 ho scelto di cambiare qualcosa nella mia vita, da quel momento è iniziato il mio lavoro di fotografo professionista. www.catchingamoment.it
Stran gers in Paradise Joanne Dunn
Perché la fotografia di matrimonio? Per Catturare quei momenti deliziosi, per sempre. Il matrimonio è uno degli eventi più preziosi della vita, pieno di momenti emotivi, significativi e schietti. Eppure questo giorno può diventare molto stressante e confuo nel ricordo. La fotografia di matrimonio professionale può mantenere freschi i ricordi e permetterti di tornare alla magia di quel giorno. Può anche catturare i momenti che hai perso. Joanne Dunn sa bene che ogni matrimonio è unico. Alcuni sposi prendono esempio dagli editoriali di moda e vogliono un servizio fotografico “fashion”. Altri vogliono essere disturbati il meno possibile. La maggior parte delle coppie ha genitori che sperano in qualcosa di un po ‘classico’. Come team, Joanne può offrire un servizio che rende tutti felici con una ragionata ed attiva regia.
JoAnne Dunn JoAnne è una fotografa riconosciuta a livello internazionale, che ha lavorato ed esposto nel Regno Unito, in Italia e in Sudafrica. È diventata una delle fotografe di matrimonio più famose in Italia grazie al suo approccio davvero unico: tutto focalizzato sui protagonisti. Sa che una profonda connessione con gli sposi è fondamentale e fadi tutto per conoscere i suoi clienti al fine di offrire esattamente ciò che speravano. L’approccio intimo e individuale di JoAnne alla fotografia di matrimonio non è per tutti i gusti. È conosciuta per rifiutare matrimoni se ritiene che il suo approccio non corrisponda ai desideri dei suoi clienti, o se non ha sentito una profonda connessione con loro, a testimonianza della sua professionalità e integrità come artista. JoAnne comprende che non è facile far entrare qualcuno nel tuo mondo e nel tuo cuore. Ma la ricompensa saranno immagini così personali che solo il cliente stesso avrebbe potuto essere in grado di pensarle. www.joannedunn.it
My Weddin gs Fabio Mirulla
Il portfolio presentato ha una linea guida: il divertimento e l’umorismo. Il matrimonio è un esperimento antropologico unico nel suo genere: non esiste un qualcosa di definito ma ognuno porta all’interno di questo evento la sua versione idealizzata della giornata. La voglia di stare bene e di divertirsi però accomuna tutti, quindi sicuramente si tratta di un punto da sfruttare per trovare una chiave di lettura comune ma ogni volta differente e originale. In Italia esiste una concezione piuttosto diffusa che la fotografia di matrimonio sia un genere fotografico quasi di serie B: chiunque con una macchina fotografica può realizzarla e senza grossi sforzi. Probabilmente questa idea è un po’ il risultato della diffusione (soprattutto negli anni 90) di alcuni fotografi professionisti “di paese” che realizzavano servizi in un ambito locale senza contaminazione dall’esterno e di altri generi fotografici. Oggi, soprattutto grazie al confronto quotidiano, dato dalla nascita di associazioni nazionali ed internazionali dedicate ai fotografi matrimonialisti, questo genere sta andando a definirsi sempre di più. I professionisti in questo settore arrivano a distinguersi con un proprio linguaggio e con uno stile ben definito.
Fabio Mirulla Sono nato nel 1986 in Toscana, in un piccolo villaggio in mezzo tra Firenze, Arezzo e Siena, dove tuttora vivo con mia moglie. Ci siamo conosciuti a Siena mentre studiavamo all’università e, anche se può sembrare strano per un fotografo, mi sono laureato in archeologia. Adoro l’arte, di ogni tipo, dall’uso della luce nei quadri del XVII° secolo al modo in cui gli artisti moderni vedono il mondo attraverso le loro opere. Adoro viaggiare, specialmente con la mia Mini d’epoca e la mia Vespa alla scoperta di nuovi posti meravigliosi intorno a me, quei punti che non sempre sono nelle mappe stradali e sconosciuti alla maggior parte delle persone. Mi piace leggere fumetti di supereroi e guardare cartoni animati, credo che non si possa essere mai troppo vecchi per farlo... Ho iniziato a realizzare matrimoni nel 2005 e adoro quello che faccio. Mi diverto sempre a scattare e spero di essere in grado di trasmetterlo. Immagino che la curiosità mi porti a cercare nuovi punti di vista ed è stupendo incontrare persone da tutto il mondo e vivere le loro storie anche solo per un giorno. Dire che è solo un lavoro sarebbe superficiale e poco veritiero: è una parte fondamentale della mia vita attraverso con cui posso esprimere un pensiero in maniera creativa. www.fabiomirulla.com
Street photo w eddin gs Adam Riley
I matrimoni sono il luogo perfetto per la fotografia di strada, tutti si aspettano che tu scatti foto comportandoti come se non fossi presente. C’è sempre qualcosa da fare e le persone intorno a te si perdono nel momento. Non mi sento mai a disagio nel fare una foto, anche se gli ospiti si chiedono perché mi entusiasmi dei “momenti non tradizionali” come qualcuno che cade in un cespuglio! La maggior parte delle immagini di matrimonio che vedi nelle riviste / online sono identiche le une alle altre, cloni di coppie felici illuminate dal sole, mi annoiano. Io preferisco cercare i momenti “veri” del matrimonio, l’inosservato e il non visto. La maggior parte delle mie immagini preferite non ha una sposa o uno sposo, di solito è un ospite che fa qualcosa di insolito, o i bambini presenti. Solitamente non uso il flash, preferendo la luce naturale per aiutarmi a costruire una storia il più visivamente vicina alla quotidianità. Mentre la giornata avanza e le danze iniziano, scatto con il mio 25mm o 35mm per avvicinarmi all’azione e catturare l’energia. Iniziare la giornata alle 10 e terminare alle 1 del mattino successivo ti lascia molto tempo per scattare. In realtà il duro lavoro inizia dopo, con editing e postproduzione!
Adam Riley Vivo a Manchester, in Inghilterra, con moglie e due figli. Ho scattato matrimoni a tempo pieno per oltre 8 anni. Li ho sempre affrontati in modo naturale, con foto di gruppo minime e senza momenti scenici. Ho iniziato ad essere attratto dalla fotografia di strada quando ci siamo sposati in Italia nel 2010, e quando sono stato in Vietnam, 5 anni fa, ho iniziato ad occuparmene seriamente. Ogni anno organizzo un viaggio in ottica street Photography all’estero con un collettivo che ho aiutato a formare, the8street (www.the8street. com) e ci spingiamo a vicenda per creare un lavoro migliore. Le mie immagini di strada e di matrimonio hanno iniziato naturalmente a fondersi e negli ultimi 3-4 anni le mie fotografie di matrimonio hanno assunto un aspetto molto più simile a quello della fotografia di strada. Mi avvicino al matrimonio allo stesso modo, cercando costantemente momenti, lavorando sulla scena quando qualcosa mi interessa. www.adamrileyphotography.com
Weddin gs vision s Gianmarco Vetrano
Ognuno di noi credo ha una domanda ricorrente che si fa per tutta la vita. La mia, sin da quando ne ho memoria è sempre stata: “cosa significa essere libero?” Questa è la premessa che spiega gran parte delle scelte della mia vita. Fare il fotografo credo sia stata solo una delle possibili risposte che avrei potuto darmi e che è riuscita a saziare il mio innato e ancestrale bisogno di libertà. Esprimendo me stesso attraverso un’immagine mi sembra di riuscire a sottrarmi a quella condizione coercitiva che il mondo ci mette davanti nel momento in cui nasciamo, la realtà. Il mio mirino diventa così il buco della serratura da dove sono libero di guardare il mondo nel modo che voglio. La sfida più grande è stato trasferire la mia visione in un ambito fotografico storicamente e socialmente più tradizionale come quello del matrimonio. Per far ciò, oltre a una ferrea forza di volontà, è stata necessaria per me un opera di selezione della mia clientela tale da permettermi di poter operare nel modo che voglio, tenendo sempre a mente che l’unica libertà che abbiamo è di guardare sapendo di stare guardando.
Gianmarco Vetrano Fotografo dal 2007. In questi anni ha avuto l’opportunità di conoscere molta gente e visitare disparati luoghi. Ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, le sue fotografie sono state pubblicate sulle migliori testate, ed ha avuto la possibilità di realizzare molte mostre fotografiche apprezzate da pubblico e critica. Fa parte di alcune delle più prestigiose associazioni di categoria, come ANFM, da cui è stato insignito di menzioni e premi per i suoi lavori fotografici tra cui nel 2017 il terzo posto “Album dell’anno ANFM”. Nel 2018 è giudice del medesimo concorso. Nel frattempo oltre all’opera fotografica Gianmarco porta avanti progetti personali e workshop. www.gianmarcovetrano.it
Off Stage Michele Andreossi
La serie di immagini che vengono proposte in questo portfolio vogliono raccontare ciò che di più straordinario e normale accade nel dietro le quinte del confezionamento di un album di matrimonio. Queste riportate, sono immagini lontane dalle pose e dai bei sorrisi, sono immagini che vogliono ritrarre indistintamente l’autenticità degli sposi e loro invitati nella loro più naturale umanità, cogliendone il loro carattere distintivo e la loro fragilità, nonché i momenti più veri di una giornata così speciale dove tutto è imprevedibile,dove tutto è così normale. Michele Andreossi, l’artefice di queste immagini, non è un fotografo professionista, come dice lui, ha solo la fortuna di esser preso sul serio da alcuni rispettabilissimi Fotografi di matrimonio, i quali gli chiedono spesso di essere al loro fianco in supporto a questi fantastici ma faticosi eventi. Michele, cerca di avere un occhio attento ai dettami del fotografo rispettando i canoni e stili fotografici imposti, ma si concede anche il privilegio di poter spaziare, divertendosi, tra lo stile di tipo street e reportagistico, lasciando al Fotografo le foto di commissione. Michele, vigila sui momenti di distrazione dei presenti o sui momenti che precedono la foto posata, cercando di passare inosservato e cogliendo i momenti più autentici. Certo, le foto corrette dove tutti sono belli ed impostati ci devono essere, ma è proprio lì, nell’attimo che precede, che escono le foto migliori. Migliori per me, dice Michele, ma non sempre per gli sposi. Immagini che non andranno mai a finire sull’album, ma che raccontano quello che di più autentico noi siamo. Parte di queste immagini è stata esclusa dal confezionamento degli album, perché colgono le imperfezioni del soggetto o perché mostrano situazioni non confacenti al ruolo di sposi e quindi di protagonisti della giornata. Quindi buona parte sono state relegate nel vasto mondo delle chiavette USB consegnate agli sposi, grezze, senza alcuna post produzione ed in bassa risoluzione, perciò, condannate all’eterno oblio in un mondo buio ed escluso agli occhi di chi ne è protagonista. Questa è l’unica chance per queste immagini, forse la migliore che potevano trovare! Finalmente hanno l’opportunità di riemergere verso la luce ed essere ammirate con la giusta attenzione da un numero di occhi maggiore di due, (quelli del fotografo), e soprattutto di essere finalmente stampate!
Michele Andreossi Classe 1974, vivo a Monfalcone in provincia di Gorizia, Friuli Venezia Giulia. Di professione Perito Agrario. Considero la macchina fotografica come l’estensione del mio percepire. Nei miei viaggi, un’opportunità in più per conoscere e farsi conoscere, per esplorare e coglier l’essenza dell’umanità, per comprender meglio i luoghi e le cultura delle genti che li popolano. La luce in fotografia è l’elemento più importante così come lo è l’animo nelle persone umane. Il mio intento è cogliere al meglio entrambi questi aspetti e fonderli in un’unica immagine. www.facebook.com/michele.andreossi
Momen ts Iuri Camilloni
La fotografia di matrimonio per me è il momento. Il matrimonio è un momento generale importante nella vita di due persone, ma in realtà è fatto di momenti singoli, attimi di vita che insieme rappresentano un affresco importante, ma che anche singolarmente devono trasmettere emozione, pathos e devono essere iconici, come d’altronde lo deve essere la fotografia di strada. Ecco perché privilegio sempre il bianco e nero, per me il mezzo migliore per trasmettere quello che sento quando realizzo un Wedding Reportage .
Iuri Camilloni Fotografo freelance nato a Chiusi (Siena) il 25 agosto 1979. La passione per la fotografia nasce insieme a quella per i viaggi e dal desiderio di conoscere, esplorare. Credo che non ci sia cosa più bella del viaggio ovunque e comunque, è nel viaggio che abita la libertà, di perdersi, di ritrovarsi e di sentirsi a casa. La fotografia... insieme ai miei sensi è il mezzo che utilizzo per completare i miei più grandi interessi, scoprire, osservare, immaginare e raccontare. La mia fotografia spazia dal reportage, alla moda e al wedding, cercando di lasciare inalterata la mia visione di strada dove tutto confluisce per far si che tutti quei momenti non vadano perduti per sempre nel tempo. www.iuricamilloni.it
Hot Spots Alessandro Castiglioni
Ogni matrimonio è diverso, ogni coppia di sposi è diversa, ogni invitato è diverso. Osservarne i caratteri e coglierne ogni sfumatura è il miglior approccio per raccontare, attraverso le immagini, l’unicità di quel giorno e di tutti i suoi protagonisti nella loro naturale spontaneità, senza congelarli nella posa ma muovendosi tra loro con garbo e leggerezza. Venti/trenta fotografie. Momenti di sacralità, di amore ma anche di festa ed ironia. Momenti in cui le emozioni degli sposi e quelle di parenti e amici, fanno i conti con le urgenze pratiche, dal trucco ai vestiti, fino agli ultimi dettagli, e non chiedono altro che di essere colte nell’attimo giusto. Vari corpi macchina, dalla reflex Canon alla Leica a telemetro, fino alle mirrorless. Ottiche fisse, a volte anche vintage, per ottenere sfocati selettivi, garantendo al contempo la possibilità di lavorare a mano libera anche a lume di candela grazie ai loro diaframmi apertissimi. Canon dream lens con f/0,95 assicura sfocati da favola, gli Zeiss regalano la loro famosa resa “Pop 3D”, fatta di colori accesi e saturi. E poi la musica, per rendere ancora più vive le immagini. Ad ogni scatto è associato il titolo di una canzone, la sua colonna sonora.
Alessandro Castiglioni Sono nato a Magenta nel 1973. Ho una laurea in design in un cassetto. È poco usata, praticamente nuova, dal momento che molto presto ho scoperto che la mia passione era viaggiare. Viaggiare, scoprire, osservare e fotografare. E così ho fatto, in quasi ogni parte del mondo, tornando a casa ogni volta con le immagini dei miei incontri con la natura, con la realtà e soprattutto con le persone. L’ho fatto per me e per le riviste che, viaggio dopo viaggio, avevano deciso di fidarsi del mio occhio. Ho fotografato con piacere e altrettanto successo anche tante altre cose, animate e inanimate, in studio come in esterno, ma non c’è niente da fare: nulla m’appassiona più del raccontare storie per immagini fatte di volti, di gesti e di emozioni vere. È per questo che da parecchi anni anche un matrimonio può diventare per me l’anima di un reportage, e mi piace pensare che quel reportage possa diventare l’essenza del ricordo di un giorno speciale, riflesso nei volti delle persone che l’hanno vissuto e che io ho fotografato. Guardandomi intorno con curiosità, come fossi in un paese lontano. www.alessandrocastiglioni.com
B-side w eddin g Deborah Lo Castro
Il matrimonio, soprattutto al Sud, sia esso civile o religioso, rappresenta l’Evento per la vita di molte persone. Alcuni – e l’immaginario va subito alle spose – lo vivono come un vero e proprio sogno che si realizza, idealizzato e organizzato mesi prima nei minimi dettagli. Il fotografo, anch’esso parte in causa per la perfetta riuscita dell’evento, sarà chiamato a documentare e rendere eterni i ricordi che verranno poi tramandati nel tempo. Proprio in questo scenario e grazie al suo approccio Deborah Lo Castro ha maturato una ricerca fotografica che distoglie per un attimo l’attenzione dai protagonisti indiscussi della giornata. B-side è un progetto che Deborah porta avanti da quando ha iniziato a fotografare i matrimoni e punta a documentare il lato B delle nozze, cioè quello non necessariamente connesso agli sposi e alla ristretta cerchia che li circonda; il suo sguardo attento si focalizza infatti sui personaggi spesso in secondo piano, che incrociano il passaggio della coppia vuoi per una casualità, vuoi perché, in qualità di vicini, attendono pazientemente affacciati al balcone per inviare un affettuoso augurio. Ecco che la monotonia di una calda giornata estiva viene improvvisamente interrotta: i turisti invaderanno la scena per immortalare con lo smartphone gli sposi, un momento da aggiungere così ai ricordi delle proprie vacanze; il vicinato si accalcherà in strada per assistere all’uscita della sposa; anziani intenti a godere della frescura all’ombra degli alberi porgeranno un sorriso ed una frase scherzosa e ben augurante all’indirizzo degli sposi; automobilisti e ciclisti non mancheranno di urlare i loro migliori auguri avendo cura di non rallentare; una suora si volta ad ammirare il ricco abito di una giovane sposa, entrambe in cammino verso direzioni opposte. Scatti di incontri casuali e persone sconosciute che, spesso, rientrano nella selezione degli sposi per essere affiancati alle foto più belle dell’album dei ricordi. Nelle immagini del progetto B-Side gli spettatori diventano inconsapevolmente protagonisti, volti sconosciuti che per la coppia diventeranno importanti.
Deborah Lo Castro Siciliana di origini lucane, la mia base è tra l’Etna e il mare ma ho sempre la valigia pronta per i viaggi. Ho iniziato a scattare foto da bimba immortalando i ricordi di famiglia con la vecchia analogica di papà da cui ho ereditato la passione per tutte le forme d’arte e musicali. Dalla mamma ho preso invece un lato più razionale che mi ha indirizzata durante le prime fasi di vita a intraprendere studi di natura scientifica, prima con la laurea in geologia e successivamente con il dottorato di ricerca in vulcanologia. Proprio alla fine del dottorato, nel 2009, la mia parte creativa ha finalmente vinto la lotta interna tra le due parti contrastanti di me, manifestandosi sotto forma di amore puro e incondizionato per la fotografia. Ho iniziato così a frequentare diversi corsi e workshop e ho capito che quello che amavo era raccontare le persone e le loro storie. Dal 2013 sono una fotografa professionista e continuo a raccontare la gente, soprattutto durante i matrimoni, attività nella quale mi sono ormai affermata. www.deborahlocastro.com Deborah Lo Castro - B-side wedding
Unc on ven tion al Matteo Michelino
A oltre 180 anni dalla sua nascita, la fotografia di matrimonio ha qualcosa di nuovo da dire? La fotografia di matrimonio è fatta di capitoli precisi: preparazione, uscita da casa, cerimonia, foto di coppia, festa. Scatti importantissimi, fondamentali, in uno storytelling autentico ed emozionale. Il racconto che ogni coppia desidera. Ma come diceva Khamarov: “Le cose migliori sono quelle inattese” ed è quindi restando in allerta tra un capitolo e l’altro, che nuove visioni possono sorprenderci e coinvolgerci. Questo portfolio è dedicato alla decontestualizzazione dagli scenari tipici e prevedibili del Wedding. É la ricerca di un’interazione imprevista e imprevedibile con la città, che fa da cornice ai primi passi da marito e moglie. L’abbraccio sincero e spontaneo di sconosciuti che condividono, senza intenzione, alcuni attimi di vita con gli sposi. Una Wedding Photography che ha un’anima Street, nel momento in cui abbandona la sequenzialità e scatta in libertà. Una fotografia di matrimonio che sfida le convenzioni e rinnova uno stile classico. Il mondo è cambiato, le fotografie sono diventate un linguaggio universale. Gli sposi desiderano un approccio fresco, contemporaneo e personale, che possa distinguersi da tutto ciò che è ordinario e scontato. Una fotografia oggi non è una semplice immagine, è una storia, uno strumento di condivisione. Gli scatti di questo portfolio nascono per questo motivo: portare gli sposi fuori dai soliti scenari, in un’ambientazione atipica e non convenzionale e raccontare nuove storie, uniche e personali, al passo coi tempi. Ogni scatto ha in sé una potenza espressiva propria e punta ad essere una storia nella storia. L’obiettivo di queste fotografie non è creare poemi fotografici, ma poesie fotografiche: attimi essenziali, pezzi unici e irripetibili.
Matteo Michelino La fotografia fa da sempre parte della vita di Matteo. La sua famiglia ha in gestione uno Studio Fotografico da oltre mezzo secolo. Lui cresce tra la camera oscura e il bancone della bottega. Ancora adolescente, accompagna il papà ai matrimoni e inizia un percorso di formazione. Si iscrive all’Istituto Superiore di Arti Visive dove ottiene il titolo di Fotografo Professionista. In questo periodo sperimenta molti stili e si innamora della Street Photography. Affamato di storie e umanità, vive con dito e animo sul pulsante di scatto per dare voce a narrazioni che altrimenti andrebbero perdute. Poi accade quello che mai avrebbe pensato potesse succedere: si riavvicina al mondo dei matrimoni, con una rinnovata consapevolezza, deciso a portare con sé i pilastri della Street Photography: tempismo, ironia, ricerca dell’attimo decisivo, umanità. Dopo anni di ricerca, studio ed esperienza sul campo, dà vita a un progetto che sintetizza in modo irriverente e contemporaneo questi due generi all’apparenza così distanti e crea “Street Wedding Photography”. Street Photography e Wedding Photography insieme, in un abbraccio inconsueto e all’apparenza improbabile che, guardato senza pregiudizio, regala grandi sorprese. www.streetwedding.it Matteo Michelino - Unconventional
Cities - Wedding Time Realizzato da Concept Copertina Produzione e pre-editing Photo editor Editing finale Grafica
Settembre 2019 ISP - Italian Street Photography Angelo Cucchetto Adam Riley Autori ISP Graziano Perotti Angelo Cucchetto e Graziano Perotti Studio grafico Stefano Ambroset
© Tutte le foto appartengono ai rispettivi autori
Indice
Storie Mariagrazia Beruffi Nunzio Bruno Marco Miglianti Simone Miglietta Daniele Vita
La Boda Nei nostri sguardi Jr & Randy forever Love me tender Strange Days
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Portfolio Michele Abriola Joanne Dunn Fabio Mirulla Adam Riley Gianmarco Vetrano
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Conc ept series Michele Andreossi Iuri Camilloni Alessandro Castiglioni Deborah Lo Castro Matteo Michelino
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