presto e tu torni a star bene, come sei stato fino a poco tempo. Io benissimo, solo dolente perché Don Giacomo è ammalato con febbre tifoidea, febbre alta fino 40 e mal di capo da morire. Prega per lui e speriamo che la Ss. Vergine gli dia la salute. Qui il tempo è buono, oggi bel sole e ce ne vorrebbe almeno per un mese. Conservati la salute e vogliami sempre bene, aff.ma Nelina (f. 266, c. 46)
596. Caltagirone, 2 marzo 1931716 Carissimo, Vedi come ci stiamo scrivendo spesso. Ieri ho ricevuto la tua cartolina allarmata per la tempesta avvenuta in Sicilia, punto principale Palermo. Veramente qui come ti ho scritto nelle mie vi fu un temporale che io chiamerei coda di ciclone, ma vi furono le cugine Sturzo che non sentirono nemmeno i tuoni perché già a letto. Teresa Pompallona che è a Palermo mi scrive stamani “fortunatamente siamo tutti salvi dalla terribile tempesta”. Non ho i giornali di questi giorni, spero procurarli e mandarteli. Qui quello che ha danneggiato le campagne è la continuata pioggia e mi pare di avertelo scritto. Stiamo bene tutti, e anche Don Giacomo, dopo 12 giorni di febbre a 39/2 e 40, oggi è senza febbre, ti manda ad ossequiare come tutti i parenti e amici. Il Marchese Nicastro vorrebbe sapere quale fu la banca che al 1887 surrogò la Cosmopolita e che ora risponde dei diritti e doveri di quella. Ossequi anche da parte sua. Oggi bella giornata, ma ventosa e figurati nella nostra casa come si sente e come entra. Abbiti sempre riguardi specie ora che cominciano i venti di tramontana. Ossequi alle padrone di casa e tu prendi un abbraccio Nelina (f. 266, c. 47)
597. Caltagirone, 25 marzo 1931717 Carissimo, Ricevo la tua del 21 e oggi 25 rispondo subito. È una bella giornata e la campana del Carmine suona a festa per l’Annunziata. Sto benissimo e anche Mario sta bene: lui 716 717
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Cartolina postale. Cartolina postale.
vuole che io vada a passare qualche giorno da lui mentre io lo desidero qui nella nostra casetta tutta in ordine e abbastanza confortevole. Dice che verrebbe dopo Pasqua, ma io non voglio più tirarlo qui e quindi vedrò. Per i sandali mi sono informata; qui non è possibile perché sono tagliati dalle macchine, proverò di scrivere a Giovanni e farmeli mandare a Roma per poi spedirteli io. D’altra parte è roba inglese… I parenti tutti ti ossequiano come anche gli amici. Hai ricevuto gli appunti della banca inglese? Le notizie premono al vecchietto M. Nicastro. Salutami tutte le amiche e tu abbiti i più affettuosi abbracci. Don Giacomo ti ossequia e ringrazia devotamente, egli è già al lavoro Nelina (f. 266, c. 48)
598. Caltagirone, 9 aprile 1931718 Carissimo, Ho ricevuto la tua del 3 ieri e rispondo subito mandando la cartolina che desideri. Godo che stai bene. Io ho passato una buona Pasqua in compagnia delle care amiche che non mi lasciano sola. Sto benissimo; aspetto le misure esatte per farti i sandali, ti spedirò altri sei colletti e spero che ti stiano bene. Tutti ti salutano mentre ti abbraccio Nelina Questa la mando in busta per non farla macchiare. (sc. 518, f. 143a, c. 2)
599. Londra, 10 aprile 1931719 Carissima sorella, Ho ricevuto la tua cartolina del 6. Penso che a quest’ora il caro fratello è con te. Io sono con voi in spirito e prego per voi. Sto bene: oggi giorno caldo; ma domani può ben cambiare. La mia misura delle scarpe è n. 39 (alla francese). Ti mando una figura presa dalla suola esterna della scarpa destra. Andrà bene? 718 719
Cartolina illustrata. Minuta di lettera.
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Bisogna che siano i sandali ben leggieri, non importa se durano poco. Qui ci mettono le gomme sotto le suole e così durano molto. Ho ricevuto ieri sera l’attesa cartolina di Mario. Mi fa meraviglia che non ha ricevuto le mie solite. Gli scrivo sempre regolarmente; e gli ho scritto il 28 e 31 marzo, il 4, 6, 9 aprile. Un abbraccio di cuore ad entrambi. Vostro Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 365)
600. Caltagirone, 12 aprile 1931720 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua del 7. Più volte ti ho scritto di mandarmi la misura che qui te li fanno e indovinandoli te ne farò fare quanti ne vuoi dei sandali. Mandala qui che se io non mi ci trovo lascio incaricato qualcuno. Sto bene e in via di rassettamento. Monsignore non è venuto perché ha avuto un raffreddore, ma ora sta bene. Attendo pure qualche notizia della banca che vuole il Marchese il quale ti ringrazia e ossequia. Tutti i parenti e amici ti ossequiano, io ti abbraccio, aff.ma Nelina (f. 266, c. 49)
601. Roma, 16 aprile 1931721 Carissimo, Appena giunta eccomi a darti mie nuove. Ho fatto un ottimo viaggio in compagnia dei Favitta. Mi sono fermata due giorni da Marianna e tutti i parenti di Catania ti salutano. Non so se la risposta per i sandali e quella per il Marchese N[icastro] me l’hai mandata giù, vuol dire che io incaricherò qualcuno, ma voglio saperlo. Mario oggi dovea fare una conferenza a Catania, io non potei aspettare perché non avrei potuto avere il vagone letto. Scrivimi tue notizie, qui vi è Venerina che ti ossequia con Nino il quale ha preso la seconda laurea e fra breve andrà a raggiungere suo padre che l’aspetta con ardore. Un abbraccio e gli ossequi dei padroni di casa Nelina (f. 266, c. 50) 720 721
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Cartolina postale. Cartolina postale.
602. Londra, 17 aprile 1931722 Carissima Nelina, Se sei partita da Caltagirone questa ti raggiungerà per darti mie notizie. Grazie a Dio sto bene. Ho ricevuta la tua. Spero che il raffreddore di Mario sia andato via e che egli abbia fatto la progettata visita. Salutami parenti e amici. Qui tutti ti salutano e ricordano con affetto. Ti ho mandato la misura dei sandali. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 366)
603. Roma, 22 aprile 1931723 Carissimo, Ricevo le tue cartoline cioè la lettera del 10 e quella del 14. Spero che avrai ricevuto la mia del 16 scritta da qui appena arrivata. Sto benissimo ed ho trovato graziosa la mia stanzetta. Stamane ricevo una lettera di Giovannino da Genova che vuole le misure e ti farà fare i sandali. Io credo sia da preferire quest’ultimo stante che non sono più sul luogo. Con Mario non ci vedemmo più e nemmeno potei ascoltare la conferenza a Catania su S. Agostino perché i posti erano presi. Spero che verrà per la Visita ad limina e rivederci un po’ più a lungo qui. Gabriella con suo marito ti ossequiano, Michele e famiglia ti salutano, io ti abbraccio con vivo affetto. Immagino che oggi o domani riceverò una tua cartolina, ma che non risponderò subito perché ho scritto oggi. Nelina (f. 266, c. 51)
604. Londra, 23 aprile 1931724 Carissima Nelina, Speravo oggi ricevere la tua solita cartolina. Forse verrà stasera. Son in pensiero perché Mario non mi scrive. L’ultima sua è del 14 di questo mese. Poi silenzio. In questi Cartolina illustrata sped. a Caltagirone e girata a Roma. Cartolina postale. 724 Cartolina postale sped. a Roma. 722 723
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giorni io non fo che pensare a lui e pregare per lui. Egli è veramente un santo, e soffrirà con fortezza tutte le avversità.725 Desidero sapere come sta; quando verrà a Roma. Forse qualche tua cartolina si sarà smarrita, come pure una mia cartolina a lui diretta si è pure smarrita. Attendo con ansia la posta che mi porti vostre notizie. Sto bene, benché in questi giorni il pensiero del caro fratello mi ha fatto soffrire. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 367)
605. Londra, 25 aprile 1931726 Carissima, Ricevo la tua del 22 c.m. Godo che stai benissimo. Ho ricevuto notizie da Mario che è stato ad Enna e perciò ha tardato a scrivermi. L’ho pregato che altra volta mi mandi una qualsiasi cartolina illustrata con un sto bene e mi basta. Io sto bene: il disturbo dei giorni scorsi è passato del tutto. Ringrazia Giovannino per i sandali. Credo che sia meglio il numero 39½ invece di 39. Tante cose a Venerina e il nipote. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 368)
725 Mario Sturzo era stato richiamato dal S. Offizio l’8 aprile 1931 per le sue pubblicazioni filosofiche. Il 19 aprile dello stesso anno nell’«Osservatore Romano» usciva un comunicato del S. Offizio che riportava la ritrattazione di Mario: «Io sottoscritto intendo ritrattare, come di fatto ritratto colla presente, tutto ciò che ho scritto e pubblicato nei libri, nella Rivista di autoformazione e nella Rivista La Tradizione di Palermo contro la dottrina cattolica e contro ciò che la Santa Sede e i Sommi Pontefici, specialmente negli ultimi tempi, hanno inculcato, raccomandato e comandato per lo studio della Filosofia Scolastica nei Seminari, in conformità anche del canone 1366». «Il colpo fu grave – osserva De Rosa – per Mario, almeno sul momento; ma fu grave soprattutto, perché privava la cultura cattolica di una voce nuova e anticonformista, e negli anni Trenta non si può dire che la ricerca filosofica nel mondo cattolico brillasse per originalità e che si avesse cura di uscire di trincea per cercare qualche, sia pur cauto, ammodernamento» (Introduzione al Carteggio, p. XVII). «Il vescovo – scrive Cataldo Naro – pagò il prezzo dello scontro, che negli anni Trenta apparve in tutta evidenza, tra i neoscolastici della Cattolica di Milano e gli idealisti» (C. Naro, Mario Sturzo, le Chiese di Sicilia e il mondo moderno, in Mario Sturzo. Un vescovo a confronto con la modernità, cit., p. 32). Cfr. anche la lettera di Mario a Luigi del 28 aprile 1931 (II, p. 468, n. 878). 726 Cartolina postale sped. a Roma.
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606. Roma, 25 aprile 1931727 Carissimo, Io ho scritto regolarmente e spero che la mia solita cartolina sia arrivata. Anche io sono in pena per l’amato fratello perché penso chi sa come ne deve essere affranto. Ma lui è tanto forte di animo che saprà superare anche questo. Spero che la sua salute non ne debba risentire, stava tanto bene quando andai a salutarlo! Io ho scritto appena arrivata, ma non mi ha risposto forse perché io avevo scritto che appresso gli mandavo l’indirizzo di una pensione. Ora ho scritto e spero che mi risponda. Te stai tranquillo. Iddio manda le cose a misura della forza morale e della perfezione che si possiede, ne sono le prove. Saprà però ben ricompensare un giorno nella patria beata ed il caro fratello è veramente un santo. Salutami tutte le amiche e tu prendi un abbraccio affettuoso Nelina (f. 266, c. 52)
607. Roma, 27 aprile 1931728 Carissimo, Oggi sono 7 giorni che non scrivi poiché l’ultima è del 20. Sto in pena tantoppiù che so che soffri un po’ di stanchezza. Perché non scrivi? Perché non cerchi di partire prima del solito per la tua villeggiatura? Le Monache per la Messa si adatteranno, certo che prima di tutto la salute, mio caro. Io sto benissimo e per me posso andare ovunque, pensi solo al tuo comodo e al tuo piacere sulla scelta del luogo. Possiamo tornare anche al medesimo. Scrivimi, non mi fare stare in pena e dimmi la verità, tu sai come la tua salute è per me la vita. Qui incomincia il caldo, ma dopo tanta pioggia o freddo si sopporta con piacere. Se la tua arriva tardi io non rispondo subito, questa vale come risposta. Spero che arrivi poiché altrimenti come cosa devo pensare ad uno smarrimento. Salutami le padrone di casa, Miss Bertha. Un abbraccio Nelina (f. 266, c. 53)
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Cartolina postale. Cartolina postale.
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608. Londra, 28 aprile 1931729 Carissima sorella, Mario mi ha scritto che sta bene, che lavora e che il suo spirito è tranquillo e come sempre fiducioso in Dio. Io aspettavo oggi la tua solita cartolina, ma da Roma ritarda più che da Caltagirone. Ti scrivo questa per dirti che sto bene, non ostante che il tempo ancora è freddo e piovoso, con grandi acquazzoni. Forse quest’anno ho intenzione di andare a Nauheim, non sono ancora deciso del tutto, ma potrà darsi, e poi di là arrivare in Baviera e forse in qualche altro posto di là vicino. Vedrò. Certo che prima di Nauheim arriverò in Francia, al solito Avenir, credo verso la fine di giugno. Non sono ancora certo di nulla. Vorrei sapere se Mario ha intenzione quest’anno, dopo la visita ad limina di fare qualche viaggetto verso l’Alta Italia, Torino per esempio. Perché non va a vedere la S. Sindone? E anche tu ci potresti andare. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 370)
609. Londra, 2 maggio 1931730 Carissima sorella, Ho ricevuto la tua del 3. Godo che stai bene, penso che appena ti decidi per la villeggiatura me lo fai sapere. Ho fatto fare le ricerche desiderate dal Marchese Nicastro. A Londra non c’è traccia di una Cosmopolitan Bank (Banca Cosmopolita). Il sig. Thomas Paget, che è nominato nella carta del Marchese, nel 1881 era membro della Casa Bancaria Pagets’& Kirby detta anche Leicester Bank con sede a Leicester. Questa banca dopo il 1864 fu della Paget and C. di Leicester, e nel 1895 fu assorbita dalla Lloys Bank Ldt. Se mi mandi altre indicazioni pregherò persona che faccia delle migliori ricerche. Sto bene, ma col tempo incostante sono raffreddato; ma senza febbre. Da settembre che non avevo raffreddori. Tutti ti salutano. Oggi ho avuto notizie del caro fratello. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 371)
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Cartolina postale sped. a Roma. Cartolina postale sped. a Roma.
610. Londra, 9 maggio 1931731 Carissima, Ho avuto la tua del 5 di questo mese. Godo che stai bene e pensi alla villeggiatura. Io comincerò a scrivere per sapere dove andrò ad alloggiare nelle vacanze. Non ho ancora ricevuto i sandali e ne avrei bisogno. Il raffreddore va a finire. Un abbraccio di cuore Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 373)
611. Londra, 13 maggio 1931732 Carissima sorella, Il raffreddore sembra di già passato e spero non ritorni; oggi bella giornata, ma stasera freddo umido. Ti saluta assai la moglie del pittore. Ricevo in questo momento la tua cartolina dell’11 c.m. Sono molto belle le cartoline antoniane733. Se, come spero, l’affare del mio libro per musica va avanti, verso i primi di luglio andrei a Vienna direttamente. Lì mi fermerei cinque o sei giorni, altri sei o sette li passerei nel viaggio tra Vienna e Nauheim, sì da potere incominciare la cura verso il 18 luglio fino al 6 agosto, e poi per l’8 o 9 agosto fino ai primi di settembre andrei al mare. Per ora tutto in progetto e nulla di preparato. E tu che cosa intendi fare? E farà Mario una buona villeggiatura finalmente? Spero di sì. Tanti saluti da tutti. Salutami gli amici e se scrivi a Caltagirone ricordami ai parenti e alle persone di casa. Un abbraccio, tuo Luigi Il 19 di questo mese sono 37 anni di sacerdozio. Il tempo vola, e Dio ci chiama. Prega per me assai734. (sc. 728, f. F/1/4, c. 375)
Cartolina postale sped. a Roma. Cartolina postale sped. a Roma. 733 In quell’anno ricorreva il VII centenario della morte di S. Antonio da Padova. 734 «…Fra quattro giorni saranno 37 anno di sacerdozio; e prego il Signore che abbia pietà del suo indegno ministro. Aiutami con le tue preghiere» (Luigi a Mario, 15 maggio 1931, II, p. 475, n. 888). 731 732
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612. Londra, 20 maggio 1931735 Carissima Nelina, Né ieri né oggi ho ricevuto la tua solita cartolina. Sarà ritardo postale. Sto bene. Il raffreddore passato. I sandali non sono ancora arrivati. Msr Muir ti manda tanti saluti. L’ho vista domenica. Tanti saluti a tutti. Io ti ho scritto il 1, 4, 7, 9, 13 e 16 maggio. Spero le avrai ricevute regolarmente, un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 377)
613. Caltagirone, 21 maggio 1931736 Carissimo, Ogni anno sbaglio e prendo come ricorrenza della tua presa di Messa il 21 maggio. Ad ogni modo valgono lo stesso le preghiere e il ricordo. Sto bene, il mal di gola mi è perfettamente passato. Il tempo incomincia ad essere bello e invita ad andare in campagna; i bachi son già in coltivazione e così vado spesso a S. Bartolomeo, aspetto per un po’ di giorni Venerina. Quest’anno tutto è andato maluccio e credimi che non so come fare e per la campagna e per tutto. Avete cambiato casa? Quando andrete? E per la Messa come farai? È lontano la chiesa dalla nuova abitazione? Stai attento sempre per gli auto. Vincenzino, il fratello di Teresa per miracolo è vivo per essere andato sotto una macchina a Palermo, è stato 17 giorni in pericolo di vita e solo oggi che si può dire fuori pericolo. Salutami le amiche, un abbraccio Nelina (f. 266, c. 59)
614. Londra, 28 maggio 1931737 Carissima, Stamane ho ricevuto i sandali, che vanno benissimo e sono come li desideravo. Un altro paio più in là sarebbe desiderato. Sto bene. Ho ricevuto ieri la tua del 22 c.m. e Cartolina postale sped. a Roma. Cartolina postale. 737 Cartolina postale sped. a Roma. 735 736
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godo che stai benissimo. Mi piacerebbe sapere se quest’anno avresti bisogno di una cura di acque, come a Montecatini o Fiuggi o Vichy, di quel tipo. Che te ne dice il medico, come va il tuo solito acido?, passato? O va e viene come al solito? Io ancora sono in aria per il mio programma, perché non so se il musicista che dovrei incontrare resterà a Vienna o andrà a Parigi verso la fine di giugno. Me lo scriverà più in là. La prima parte gli è piaciuta, non so le altre parti che le ha ricevute giorni fa, tradotte in tedesco dalla tua amica che è stata gentilissima. Anche la traduzione inglese va avanti e sarà finita a giugno. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 380)
615. Londra, 2 giugno 1931738 Carissima, Ti ho scritto 3 giorni fa, ancora non ho ricevuto la tua solita, ma ti scrivo questa per dirti che sto bene. Oggi un po’ di caldo. Salutami tutti gli amici e mandami qualche giornale di costà. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 382)
616. Londra, 5 giugno 1931739 Carissima sorella, Ho ricevuto la tua del 1 del mese; godo che stai benissimo. Qui vi sono stati dei temporali, ma in Londra non fanno impressione. Anche oggi ve n’è stato uno. Sono così rari che quasi piacciono. Ti scrissi che desideravo (no subito) ma fra qualche mese, un altro paio di sandali come quelli che ho ricevuto, che sono buoni. Spero di poterli avere. Salutami tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi Sono ormai sul finire dei lavori ed ho tanto da fare per questi altri 25 giorni. (sc. 728, f. F/1/4, c. 384) 738 739
Cartolina illustrata sped. a Roma. Cartolina postale sped. a Roma.
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617. Roma, 5 giugno 1931740 Carissimo, Ho ricevuto tutte le tue e ti ringrazio sempre del tuo affetto. Sto bene ed anch’io preparo la mia villeggiatura. Ti mando le cartoline di S. Antonio, sono 12 queste di Mario Zampini, ti piacciono? Ricevesti la cartolina che ti partecipava il fidanzamento di Tina P.? loro ti ossequiano tanto. Tutti ti salutano, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 266, c. 54)
618. Londra, 8 giugno 1931741 Carissima, Le cartoline per il Centenario Antoniano mi sono piaciute assai. Tanti auguri alla Sig.na Tina P. per il fidanzamento e a tutta la famiglia. Io sono ancora in aria per il mio programma di vacanze; e vedi che occorre farlo all’ultima ora. Il che non è dei miei gusti. Il tempo è ancora fredduccio sicché io mi stanco molto. Ma pochi giorni ancora. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f F/1/4, c. 385)
619. Londra, 11 giugno 1931742 Carisssima sorella, Quando ti scrissi, lunedì, pensavo di farti cenno del terremoto, ma poi mi sfuggì. Io lo sentii perfettamente e compresi che era terremoto; ma non sentendo nessun rumore né in casa né fuori, mi persuasi che era stato il treno che passa vicino. I giornali han fatto chiasso perché in Inghilterra non ve ne sono stati mai di simili, in cento anni. Ma fu un terremoto usuale per noi siciliani, di quelli un po’ più leggieri. Ringraziamo il Signore. Cartolina illustrata. Cartolina illustrata sped. a Roma. 742 Cartolina postale sped. a Roma. 740 741
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Pare finalmente che ho trovato un prete che mi rimpiazzerà dal 28 o 30 di giugno; o forse prima. Non è ancora stabilito. Comunque sia, io conto il 1 luglio essere a Parigi, al solito Hotel de l’Avenir. Se poi debbo andare o no a Vienna per la musica si vedrà. Cose un po’ lunghe. Un abbraccio di cuore. Sto bene, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 386)
620. Londra, 15 giugno 1931743 Carissima, Ti ringrazio degli auguri anticipati. Ricordami alla B. quando andrai da lei. Ieri c’è stato un vento terribile, ma per fortuna qui nessun danno; in altre parti temporali e inondazioni. Oggi la giornata è discreta. Sto bene. Finalmente ho combinato con il prete che verrà a surrogarmi dal 28 o 29 di questo mese. Salutami tutti e se scrivi anche le persone di casa, amici e parenti di Caltagirone, tuo sempre Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 387)
621. Londra, 18 giugno 1931744 Carissima sorella, Oramai tutto è a posto ed io potrò lasciare Londra il 1 luglio. Andrò al solito Avenir per una settimana. Vorrei una piccola guida di Germania in italiano, credo che ve ne saranno costà. Se Giovannino non risponde per i sandali, lascia stare. Credo che faresti bene a scrivere a Madame de Quirielle (ricordi l’indirizzo?) e dare tue notizie che essa desidera avere. Tu sai come Ella è gentile. Quest’anno il Comm.re C. è a Parigi e credo che si fermerà là per parecchio tempo. Se scrivi a Caltagirone salutami amici e parenti. Mons. Fondacaro mi scrive che quest’anno Monsignore andrà con lui a Gela per le vacanze. Finalmente si decide di riposare un poco e cambiare aria. Spero che anche tu avrai buona villeggiatura. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 388) 743 744
Cartolina illustrata sped. a Roma. Cartolina postale sped. a Roma.
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622. Londra, 21 giugno 1931745 Carissima sorella, Ieri sera mi arrivò la tua cartolina di auguri. Grazie assai. Oggi un giorno tiepido: così la mia festa è passata bene, e le mie padrone di casa e la tua amica di Hyères se ne sono ricordate con molto affetto. Sto bene. Io non rassetto la stanza poiché la casa va ad affittarsi; ma poiché la casa si chiude, resta la cameriera che va e viene. Non bisogna far tarlare i vestiti, né lasciare le carte in disordine e poi sbrigare le ultime faccende, vedere gli amici. Tante cose da fare. Ma in questi giorni mi sento veramente meglio. E il medico dice che con il caldo e il mare e il riposo tutto si rimette a posto. Vedi di farmi avere una bottiglia del solito Borogliceride al timolo, e una copia della solita Imitazione di Cristo di Desclée. Salutami e ringraziami il Signor F. e la Signora così gentili nell’invio degli auguri. Tante cose a tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 389)
623. Londra, 12 settembre 1931746 Carissima, La tua dell’8 mi è arrivata il 10 sera, rapidamente; ed hai fatto bene a indirizzarla qui a Gl. Terr. Godo che stai bene e che il gran caldo è passato. Qui la temperatura si è migliorata, ma oggi piove. Sto bene ed ho appetito; cosa che non avevo affatto laggiù al mare. Spero che lo stare a Roma non ti abbia a fare male. Hai fatto vedere il dente? Curati prima di ripartire per laggiù. L’ultima cartolina di Mario è del 3 settembre, spero ricevere una oggi o stasera. Salutami tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi
Cartolina postale sped. a Roma. Cartolina postale sped. a Roma. Nelina passò i mesi di luglio e agosto col fratello nel solito modo degli anni precedenti con una vacanza a Bad Nauheim e successivamente a Toulon-Salins d’Hyères. «Sono arrivato a Parigi – scriveva Luigi a Mario il 1° luglio 1931 – dopo un ottimo viaggio, e qui ho trovato Nelina, che era arrivata tre ore prima. Stiamo bene e ti mandiamo i più fervidi saluti fraterni, e ringraziamo Dio che ci concede la consolazione di rivederci» (II, p. 505, n. 927). 745 746
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Ho letto che il canonico Giacomo Sagone747 è volato al cielo, ed ha avuto funerali imponenti. È una perdita per Caltagirone. Ho letto pure che il sac. Carmelo Scalia è stato fatto vicario generale a Catania e Prelato Domestico di S. S.tà748. (sc. 728, f. F/1/4, c. 390)
624. Roma, 16 settembre 1931749 Carissimo, Ricevo la tua mentre preparo tutto per la prossima partenza. Sto benissimo, il dente non fa bisogno di curarlo poiché è sempre causa un po’ di acido urico. Ti ossequiano tutti, io anticipo la partenza per affari di casa. I gabellotti di Altobrando non vogliono pagare e vogliono andar via e quindi ricorsi, ed il giardino non so se per l’irrigazione o il caldo ha subito danni ecct., figurati con quanta gioia ritorno laggiù. Conservati la salute e vogliami sempre bene, aff.ma Nelina (f. 266, c. 55)
625. Caltagirone, 28 settembre 1931750 Carissimo fratello, Rispondo alla tua del 22. Grazie della ricetta ma che per il momento non ne ho bisogno, il raffreddore è passato e sto bene. Non ti preoccupare che non mi affatico, questa volta prendo con filosofia tutto poiché è inutile prenderla sul serio, sono cose che capitano a tutti avendo campagne. Spero però di aggiustare presto ogni cosa. Ancora Mario non è venuto, spero che non tardi troppo, il tempo è buono, fresco e potrebbe fare delle lunghe passeggiate. Ringraziami tanto il Dottore e offri i miei auguri pel suo onomastico.
747 Il canonico Giacomo Sagone era molto in vista a Caltagirone, impegnato per diversi anni ad aiutare tutti quei giovani calatini che intendevano proseguire gli studi e non ne avevano i mezzi. 748 Carmelo Scalia (1885-1936), fu vicario generale di Catania dal 1931 al 1936. «Fu uno studioso attento del marxismo e con le sue pubblicazioni mirò ad opporre a esso “la sana e vitale concezione della sociologia cristiana”» (G. Di Fazio, ad vocem, in DSMCI, III/2, p. 781). 749 Cartolina illustrata. 750 Cartolina postale.
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Qui i parenti e amici ti ossequiano, cercherò di parlare al marchese e poi risponderò. Prendi un fraterno abbraccio Nelina (f. 266, c. 56)
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Caltagirone, 7 ottobre 1931751
Carissimo fratello, Grazie della tua del 2. Godo che stai bene e che la temperatura è mite. Qui di nuovo buon tempo, belle giornate. Io però qui esco poco, non so dove andare poiché tutti sono ancora a villeggiatura e poi la trapassata di Turiddu Fanales mi tiene in lutto in questi giorni. Egli è dipartito la notte della passata domenica per il lunedì, quasi repentinamente. Povero uomo! Dopo aver avuto la consolazione di vedere guarita la moglie che da 13 anni guardava il letto… Alti giudizi di Dio, sempre Adorabile. Ho già fatto celebrare due Messe all’Arcangelo S. Raffaele non pensando che la sua festa fosse il 24. In settimana verrà Mario per un’altra visita e così ho il piacere di rivederlo. Tutti ti salutano, abbracci, aff.ma Nelina (f. 266, c. 57)
627. Caltagirone, 10 novembre 1931752 Carissimo, Ricevo la tua del 6 spero che la presente la ricevi regolarmente. Io sto benissimo e mi duole che tu senti un po’ di stanchezza; non lavorare molto, riposati e non continuare la cura se ti senti così. Abbiti riguardo. Ancora non ho ricevuto nulla e mi ringrazierai il tuo Dottore della sua gentilezza ossequiandolo. Appena avrò pronti i fazzoletti ti spedirò tutto. Il tempo è ancora mite, vi è stato un temporale e poi bel tempo. Se hai bisogno di qualche altra cosa scrivilo che te lo spedirò. I parenti e gli amici ti salutano, io ti abbraccio con affetto Nelina (f. 266, c. 58) 751 752
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Cartolina postale. Cartolina postale.
628. Londra, 3 ottobre 1932753 Carissima sorella, Ho ricevuto la tua del 29 settembre. Che desiderio di rivedere una vendemmia dopo tanti anni. Non dimenticai a Hyères la cinghia di cuoio della valigia, ma l’ho qui con me. Hai visto che ciclone in tutta la Costa d’Azzurro da Marsiglia a Nizza? Ma i giornali non parlano di Hyères. Sto bene. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 391)
629. Caltagirone, 20 gennaio 1933754 Carissimo fratello, Ho ricevuta la tua di ritorno a Londra, godo che stai bene e che il raffreddore non è andato avanti. Io benissimo, il tempo qui è migliorato e son venute quelle belle giornate limpide di sole, un po’ fredducce però. Madame de Quirielle m’ha mandata una cartolina e mi ha fatto tanto piacere nel leggerla. Oggi l’anniversario di S.r Giuseppina e il 24 quello di Papà, quanti ricordi in questo mese di gennaio! Stiamo uniti nella preghiera e nel ricordo dei cari trapassati che ci hanno preceduto. Stamani sono stata nella chiesa del Collegio, se sapessi come il cappellano D. Greco sta scrostando tutta la chiesa per far uscire il dipinto! Si vede che dovea essere bella! Ti ossequia tanto. Salutami le amiche mentre ti abbraccio affettuosamente. Nelina (f. 320, c. 35)
753 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Non risulta essere presente nell’Archivio Sturzo tutta la corrispondenza che va dal novembre ’31 all’ottobre ’32. I due si incontrarono nuovamente nell’estate del ’32 754 Cartolina postale sped. a Londra al nuovo indirizzo di Chepstow Villas n. 32, W 11. Lettere e cartoline dalla n. 629 alla n. 858, salvo diversa indicazione, furono indirizzate da Nelina a questo nuovo indirizzo.
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630. Caltagirone, 7 marzo 1933755 Carissimo, Ricevo a momenti la tua. Con sommo dolore sento la morte del tuo amico, il padre di Maria Teresina (credo). Povera famiglia, fai le condoglianze per me756. Che destino tutti quelli che hanno lavorato in quella casa editrice! Io sto benissimo, dicevo che un po’ di riscaldamento ed un po’ di fresco (credo) mi causarono un po’ di dolore alla testa e al viso, ma durò una sola notte. Mario è a Gela dove ha trovato tiepore, qui anche belle giornate. Oggi sono stata a fare una passeggiata a S. Pietro che era bello, suggestivo. Un abbraccio Nelina (f. 480, c. 40)
631. Caltagirone, 15 marzo 1933757 Carissimo, Ricevo la tua dell’11. Leggo che stai bene ma sempre addolorato per la morte del tuo buon amico. Veramente hai ragione! Era un vero amico, un fratello! E così il buon Dio ti spoglia anche dei buoni amici che non è tanto facile ritrovarne. Egli nella sua Divina sapienza permette ciò affinché sii solo e tutto per lui! Che il buon Dio ti dia la forza della rassegnazione e ti conforti nel suo Divino Amore. Io sto bene, qui il tempo è levante, umido e pare che resterà per la prossima primavera. Un abbraccio Nelina (f. 480, c. 59)
Cartolina postale. Il riferimento è alla morte di Francesco Luigi Ferrari avvenuta a Parigi il 2 marzo di quell’anno. Luigi era andato a trovarlo nella prima decade di febbraio. Su Ferrari si rimanda a M. G. Rossi, ad vocem, in DSMCI, II, pp. 201-205 e a S. Trinchese, L’Internazionale democratico-cristiana attraverso la corrispondenza di F. L. Ferrari, in Universalità e cultura nel pensiero di Luigi Sturzo, cit., pp. 339-358 per una ulteriore bibliografia. 757 Cartolina postale. 755 756
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632. Londra, 28 aprile 1933758 Carissima sorella, Ebbi il giornale e poi la tua cartolina del 24 c.m. Sto bene e mi sento meglio quando fa caldo. Il freddo dei giorni passati mi dava alle ossa. Ieri ed oggi bel tepore. Aspetto quello di luglio che conto passare a Losanna o in qualche altro posto vicino sul lago. Ma la prima tappa sarà a Losanna verso il 4 o 5 luglio. Non mi fermerò in Francia. Oramai sento il bisogno di cambiare aria. Ancora non si parla di passare nella nuova casa. Forse a fine maggio o ai primi di giugno. Certo io andrò in quei giorni via. Penso di andare dai Benedettini di Buckfast. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 392)
633. Losanna, 21 agosto 1933759 Carissimo fratello, Sono le sei meno un quarto e piove leggermente, penso che la pioggia la troverai a Paris perché mi pare che viene dal Jura. Mi sento così sola che non vedo l’ora che arriva domani per ripartire. Lausanne è bella con la tua compagnia. Questa volta più che le altre la tua partenza mi ha attristata forse perché penso chi lo sa se un altro anno possiamo rivederci? La vita diventa ogni giorno più difficile e non si può più fare quello che si è fatto. Tu pensa a conservarti la salute, e pensi un po’ per il tuo avvenire che può essere anche un po’ più difficile poiché è buono pensare per gli altri, ma è giusto pensare per se stessi non sapendo quanta vita Iddio ci concede. Non dubitare che con Mario penseremo a sistemare tutto per la parrocchia di M. SS. del Ponte. Mentre ti scrivo si sente qualche tuono lontano e mi pare venga dalla Francia, l’avrai te, caro fratello prego per te che Iddio ti guardi. A momenti entra la cameriera ed io ho domandato se la M.lle le avesse dato qualche cosa, e mi ha detto non ancora. Il mio biglietto dura 13 giorni ed è costato 108.10 più di quanto son venuta. Di qui tutto costa più caro. Si parte alle 11 e 34. Così non potendo andare oggi alle lac [sic] andrò domattina a salutarlo, avrò tempo per la passeggiata, colazione e partenza.
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Lettera. Nelina e Luigi si incontrarono in Svizzera e trascorsero tutte le vacanze nei pressi di Losanna.
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Oggi ho finito di fare le valigie e sono un po’ stanca e poi piove e il temporale è qui. Alla tanto cara e buona amica Miss Pritchard tante cose affettuose per me, io penso in lei una cara parente. Te mio caro abbiti un abbraccio affettuoso e prega per me. Ti scriverò da Roma Nelina (f. 316, c. 9)
634. [Londra] Buckfast, 29 agosto 1933760 Carissima, Ricevo qui la tua del 25. Godo che stai bene. Anch’io bene. Qui il tempo assai bello. Sto seduto all’aria aperta, passeggio lungo il fiume ch’è bellissimo, tutto ombre e alberi. Le padrone di casa torneranno domenica. Questa te la spedisco su a casa perché penso che tra venerdì e sabato sarai a Caltagirone. Ricordami ai parenti, amici e persone di casa. Prego per tutti voi, per te specialmente. Spero ricevere notizie di Mario. L’ultima sua è del 20. Ti abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 394)
635. Caltagirone, 11 settembre 1933761 Carissimo fratello, Ricevo la tua del 4, godo che costì fa caldo con dolore dei Londinesi ma con beneficio di quelli che soffrono il freddo. Qui di giorno piuttosto caldo, ma la sera è freschina con mia consolazione, e così siamo contenti tutti. Sto bene per quanto ho cambiato dalle lunghe passeggiate con lo stare molto in casa. Meno male che la casa mi dà sempre da fare. Ancora non mi è arrivata la radio che ho commissionata. Non ho veduto Monsignore e non ho potuto dargli il regaluccio. Spero che verrà presto e chi lo sa se non viene a stare un po’.
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale.
Salutami le padrone di casa, le amiche tutte, tu conservati in buona salute. Un abbraccio Nelina (f. 316, c. 15)
636. Londra, 8 ottobre 1933762 Carissima Nelina, Ricevo la tua del 4 c.m. Non ricordo perché omisi di dirti che sto bene nella mia del 28. Ho avuto il solito raffreddore. Il dottore dice che è stata una leggiera influenza, che non ha avuto l’abilità di farmi salire la febbre. Così sono stato due giorni in casa. Oggi sono andato a dir messa, ma ho preso il taxi. Il tempo è mite. L’indirizzo di Miss Norah Lytthelton è Overstrand, Cromer (Norfolk). Aspetto le fotografie di S. Bartolomeo. Passando da Roma ti occupasti dei libri che io desideravo spediti? E gli altri? Li fai mandare a Mario? Che si dice della Parrocchia del Ponte? Ricordati di far dire la S. Messa il 24 ottobre per S. Raffaele Arcangelo. Ho letto che la Chiesa di Valle di Pompei sarà ampliata sopra un bel progetto. Ho mandato la mia offerta. Salutami tutti, un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 395)
637. Caltagirone, 13 ottobre 1933763 Carissimo fratello, Ricevo a momenti la tua dell’otto. Meno male che il raffreddore è stato da poco, e guardati bene. Qui ancora caldo e già mi stanca, in ogni modo bene. Oggi si finisce la vendemmia di Panocristofaro, che traffico sporco! Finalmente ti mando le fotografie di S. Bartolomeo e della nostra casetta. Quella della stanza rimessa a nuovo è venuta bene, ma capisci sono state prese da un dilettante e quindi senza arte, così naturalmente. Puoi ammirare il tappeto uso Smirne lavorato nelle lunghe sere d’inverno. Tutto, coperte, sedie, canapè sono in celeste, anche 762 763
Cartolina postale sped. a Caltagirone. Lettera.
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lo zoccolo. Pei libri quando un’altra volta andrò a Roma te li spedirò io. Farò dire la Messa, non dubitare. Salutami le amiche e prendi un abbraccio affettuoso Nelina (f. 316, c. 88)
638. Caltagirone, 20 ottobre 1933764 Carissimo fratello, Ricevo la tua del 15 e rispondo subito; alla penultima non ho risposto perché si dovette intrecciare con la spedizione delle fotografie. Con piacere sento che stai bene, anch’io bene e poi il tempo ormai incomincia a raffreddare e per me è una cosa magnifica. Non ho avuto ancora tempo di cercare il libro che tu mi scrivesti per Miss Lytthelton, ma lo farò subito. Guardati sempre delle diverse temperature che potrebbero farti prendere un altro raffreddore. Qui invece io trovo ancora ambienti caldi, mentre a casa tengo tutto aperto. Vedi come è diverso il mondo. I parenti ti salutano, le persone di casa vogliono esserti ricordate e ti baciano la destra. Conservati in buona salute e vogliami sempre bene Nelina (f. 316, c. 94)
639. Caltagirone, 3 novembre 1933765 Carissimo fratello, Spero che avrai ricevuto le mie cartoline e di Piazza e di Caltagirone. Sto bene ed il fresco è incominciato con vento forte. Oggi ho passato tutto il giorno a Boschigliolo ove tutti ti salutano. Paolo forse sposerà in febbraio. Il libro di cui mi parli non mi ricordo di averlo posseduto mai, purnondimeno cercherò fra i miei libri. Mentre ti scrivo sento cavalleria Rusticana dall’Argentina, che si sente come se il teatro fosse in camera. Veramente è una radio molto buona, ma caretta, oltre le £ 1.000.
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Cartolina postale. Cartolina postale.
Nel giorno di tutti i santi è morto il Dott. D’Antona; era troppo malandato poverino! Se credi, fai le condoglianze al Parroco D’Antona. Avea 74 anni, ma era da molto tempo ammalato. Ho scritto per il libro, ma ancora non mi è arrivato, così tardo a scrivere a miss Lytthelton che mi saluterai. Salutami tutte le amiche e credimi sempre, aff.ma Nelina (f. 317, c. 6)
640. Caltagirone, 8 novembre 1933766 Carissimo fratello, Ho la tua del 2, giorno in cui siamo stati tutti uniti nella preghiera pei nostri cari che a quest’ora godranno tutti la visione beatifica di Dio. Come saremo felici quando tutti riuniti lassù vi resteremo eternamente. Pregate per me, cari e santi fratelli, non vorrei restarne lontana. Sto bene e godo che anche tu stai bene. Spero che l’inverno non ti abbia a farti male e guardati dai raffreddori. Oggi qui nebbia fitta, fitta, sembra Londra (credo); finora abbiamo avuto giornate autunnali splendide, ma l’inverno viene a tenerci tristi. In questi giorni la mia radio non suona, non so cosa sia successo ed aspetto la persona per vederla. Mi sento sola, isolata mentre la radio riempie la casa. Gli amici ti salutano incluso il tuo amico d’infanzia. Le persone di casa, i parenti tutti ti ossequiano, io ti abbraccio affettuosamente. Saluta le amiche tutte, ancora non mi è arrivato il libro di giorno in giorno Nelina (f. 317, c. 13)
641. Caltagirone, 24 novembre 1933767 Domani S. Caterina e spero che le mosche vadano via. Già io tengo ancora le stuoie calate per non farli entrare. Stanotte vento furioso con acqua abbondante, bene per le nostre povere campagne. Spero che avrai ricevuto il Messaggiero Siciliano che ti ho spe766 767
Cartolina postale. Cartolina illustrata.
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dito al posto della cartolina, esso ti dà notizie Calatine. Sto bene, ti ringrazio del libro che mi hai spedito e spero che arrivi. Aspetto le norme per i pacchi da spedire alle amiche (torrone?). Salutami tutti e tu prendi gli ossequi dei parenti ed amici, un abbraccio della tua sempre Nelina (f. 317, c. 32)
642. Caltagirone, 26 novembre 1933768 Un pensiero affettuoso e gli auguri più sentiti. Grazie delle tue preghiere, anche io ho fatto la S. Comunione per te, che il buon Dio ci lasci sempre uniti con lui in Cielo. Salutami le amiche, sto bene e ti abbraccio Nelina (f. 317, c. 39)
643. Caltagirone, 4 dicembre 1933769 Carissimo, Ricevo la tua del 29, vedi con quanto ritardo! Vi è stata un’alluvione e tutti i treni sono stati interrotti. Qui vento inaudito e acqua torrenziale, ma siamo sempre in collina. Sto bene, a me la nebbia piace e ne abbiamo una grande abbondanza. Presto ti spedirò raccomandata il collo che avevo dimenticato solo per non aver trovato buona stoffa. Un abbraccio Nelina (f. 317, c. 44)
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Cartolina illustrata. Cartolina illustrata.
644. Caltagirone, 19 dicembre 1933770 Carissimo, Qui freddo, pioggia, tuoni, gragnola, poveri giardini! Penso che il freddo che devi sentire te e sto in pena. Io di questi giorni mercé il tuo buon cuore la passo con la radio che penso di trattenere definitivamente poiché la ho avuto in prova. Sto bene, solo dolente poiché vi è molto grave la mia buona Teresa se te ne ricordi. Stamane è partita per Palermo la sorella Giacomina per andarla ad assistere. Prega per la sua bell’anima. Monsignore dovea venire stamane, ma il tempo lo ha impedito. Fin da ora faccio i miei fervidi auguri per le prossime feste e stiamo uniti col pensiero e col cuore. Un abbraccio Nelina (f. 317, c. 66)
645 Caltagirone, 2 gennaio 1934771 Carissimo, Siamo di già al 934… Come il tempo vola! E s’invecchia. Sono le otto e sento per mezzo della radio che ieri costì vi è stata la nebbia così detta di Londra ed ha causato danni per diragliamenti di treni. Caro fratello, ti raccomando di non uscire quando vi è cotesta nebbia, sto tanto in pensiero. Io sto benissimo, il raffreddore è del tutto passato ed ora esco. I parenti tutti ti fanno dire un mondo di affettuosità e auguri pel nuovo anno. Ringrazia per me le tue padrone di casa per l’augurio profumato che mi hanno mandato. Oggi il tempo è migliorato e speriamo che venga un po’ di tepore e così Mario finalmente venga qualche giorno. Salutami la Sig. Rita, ho ricevuto una sua letterina, un’altra di Miss Lytthelton. Ossequiami M. Rosa. Anche a me il C. Caruso ha detto che le scene della tetralogia sono state ben riuscite. Mentre scrivo sento Beethoven (Coriolano) si sente benissimo Roma. Un abbraccio affettuoso Nelina (f. 318, c. 22)
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Cartolina postale. Cartolina postale sped. a Londra e girata a Parigi (Hotel de l’Avenir).
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646. Caltagirone, 9 febbraio 1934772 Carissimo fratello, Ricevo la tua del 5 e rispondo subito. Da tre giorni primavera di quella limpida, tranquilla, splendida. Sulla nostra terrazza sembra estate ed oggi l’ho passata tutto il giorno lassù financo ho pranzato nella stanzetta che emette nella terrazza. Caltagirone in queste belle giornate è meravigliosa. Di stufe ce ne ho una, ma quest’anno non l’ho adoperata perché la vollero imprestata ove faceva più freddo che in casa nostra. Ho passato l’inverno con la conca e con gli scaldini come ai tempi antichi. Ma io poi soffro meno il freddo che il caldo e quindi sto bene. Le arance ancora non li raccolgono, quando sarà l’ora spero spedirle alle due amiche. Le grandine quest’anno li hanno in certo modo risparmiate. Salutami tutti, un abbraccio Nelina (f. 320, c. 45)
647. Caltagirone, 22 febbraio 1934773 Carissimo, Questa si intreccerà con la tua prossima ma spero che avrai ricevuto i due giornali e quello che parlava della “Cecilia” di Refice774. L’altra sera l’abbiamo avuta per trasmessa alla radio. Certo ha bei cori, ma senza vedere la scena non si prende bene. Stasera mentre scrivo sento dalla Scala “Mosè” di Perosi. Avendolo visto al teatro Regio dell’Opera anche attraverso la radio si gusta, poi è una bella musica questa. Posso dirti che alla radio si gusta molto la musica di Wagner, forse perché dall’apparecchio non sfugge nemmeno una nota e poi perché la musica di Wagner, i concerti di Beethoven ect., sono le musiche classiche. Oggi ho ricevuto una visita di Nino e la zia Peppina se te ne ricordi, ti ossequiano tanto. Venerina anche ti ossequia, essa è stata tre mesi a Roma, dice di aver fatto una sciocchezza lasciare la capitale per starsene a Palermo. Veramente chi può vivere a Roma sbaglia lasciarla. Cartolina postale. Cartolina postale. 774 Licinio Refice (1883-1954). Sacerdote e musicista; studiò musica a Roma. Nella stagione 1933-34, al Teatro dell’Opera venne rappresentata la sua opera Cecilia ed ebbe molto successo. 772 773
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Sto benissimo, Mario non so quando verrà, quest’anno non è ancora venuto. Salutami tutte le amiche e tu prendi un abbraccio Nelina (f. 320, c. 2)
648. Caltagirone, 3 marzo 1934775 Carissimo, Ti ho spedito il Popolo di Roma con la recensione di L. Colacicchi. Vedo che anch’io potrei farne, poiché quello che ti scrissi dopo averla ascoltata confronta un po’… riderai… Sto benissimo, malgrado ancora stiamo in pieno inverno; ieri il nevischio era sulle tegole ed io lo vidi verso le 8 alzandomi. Oggi è più mite, le arance finalmente li ho vendute e quando si raccoglieranno te le spedirò. Il tempo dappertutto li ha danneggiate, pazienza! Mi auguro che starai bene e che la primavera non ti dia fastidio. Speriamo che venga la primavera al venire delle rondini. Ho ricevuto la Petite Histoire, mi fa tanto piacere leggere Lenôtre. I saluti dei parenti ed amici, anche le persone di casa ti baciano la destra. Vincenza di tanto in tanto viene ed è sempre affezionata. Teresa continua nel martirio della sua malattia, prega per essa. Salutami le amiche e prendi le cose più affettuose Nelina (f. 320, c. 6)
649. Caltagirone, 28 marzo 1934776 Carissimo, Spero che avrai ricevuto la mia. Sto bene, ricevo i tuoi auguri per Pasqua che ricambio a te e alle amiche di cuore. Ti spedirò domani un pacco di arance che sono di Silvio, i nostri ancora non li raccolgono che dopo Pasqua e li spedirò a Miss Motto. Conservati in salute e vogliami sempre bene. I parenti e le amiche ti offrono auguri, un abbraccio Nelina (f. 320, c. 23) 775 776
Cartolina postale. Cartolina illustrata.
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650. Caltagirone, 5 aprile 1934777 Carissimo, Ho ricevuto le tue due cartoline 28 e 31. Godo che stai bene, malgrado il freddo; qui la Pasqua è stata col tizzone, il giorno appresso lunedì una magnifica giornata e feci una passeggiata coi Favitta. Tutta le gente si era riversata nell’ex Viale dei Villini (Via Principessa Maria), sembrava già venuta l’estate, il giorno appresso umido, acqua e così continua il mese di aprile. L’altro giorno ho fatto spedire il pacco delle arance, spero che arrivino buoni e quasi non vorrei spedire gli altri poiché quelli della Russa colle grandinate sono non perfettamente sani. Ad ogni modo li sceglierò. Mario ancora non viene, che seccatura! Comprendo che il tempo non è bello, speriamo quando si rimetterà. Grazie degli articoli tanto simpatici di Lenôtre. Hai ricevuto il giornale? Ho scritto all’amica Berta alla quale ho inviata la diagnosi di Luigi G. per l’udito. Spero che potrà farla vedere a qualche specialista. Tutti i parenti ti ossequiano, le persone di casa ti baciano la destra. Prendi i miei sempre affettuosi abbracci Nelina (f. 320, c. 27)
651. Caltagirone, 10 aprile 1934778 Carissimo fratello, A me pare di avere scritto regolarmente, forse qualche cartolina con le feste è andata smarrita. Sento che hai un po’ di influenza e figurati la mia angustia e per ora e per quando ti alzerai in cotesto umido paese. Stai in cautela molto e non prenderti preoccupazioni per la messa della mattina. Due giorni in più di cautela liberano da una ricaduta. Prego tanto per te, carissimo fratello, che il buon Dio ti conservi sempre sano. Manderò ad accendere una lampada a S. Gioacchino. Intanto scrivimi, non mi lasciare priva di tue nuove. Hai ricevuto le arance? Credo che esse arriveranno tutte guaste, quest’anno la grandine li ha distrutte, tanto che non potrò spedire che un piccolo pacco a miss Motto e credo che le arriveranno guaste. Ti mando come raccomandata una scatola di pastiglie Valda, questi sono buoni per la tracheite, prendile, io ne ho presi tante, non fanno male. Mario dopo le riunioni di Catania verrà qui, spero.
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Cartolina postale. Cartolina postale.
Col pensiero e col cuore resto a te vicino, come vorrei esserlo in persona. Ringrazia di vero cuore le tue padrone di casa per le cure affettuose e premurose che ti prodigano e salutameli caramente. Non farmi mancare nuove mentre ti assicuro che sto bene. Abbraccioti affettuosamente Nelina (f. 320, c. 38)
652. Caltagirone, 21 aprile 1934779 Carissimo, Oggi natale di Roma, festa, una giornata di estate o meglio primavera avanzata come quando nel mese di maggio e giugno si andava alla fontana della pietra… che poesia!… Caltagirone è ridente, le campagne pel momento si presentano meravigliose, tutto è ridente. Ho la tua fra le mani, quella del 16, spero che questa ti trovi rimesso del tutto; prego sempre per la tua salute. Io sto bene, esco spesso; ieri sono andata dalle cugine in Villa S. Maria di Gesù, ti salutano tanto, anche le suore ti ossequiano, spero che le arance siano arrivate buone e non guaste, e il caciocavallo? Ricordami alle tue padrone di casa, dille che io sono gratissima di quanto hanno fatto a te durante l’influenza e offro i miei cordiali saluti. Teresa ti ringrazia di cuore, ma ha voluto rimandare la diagnosi. Mario dice che verrà la settimana entrante, non ci credo quasi più. Con affetto ti abbraccio Nelina (f. 320, c. 57)
653. Caltagirone, 28 aprile 1934780 Carissimo fratello, Ricevo la tua del [sic] e godo che stai bene. Io bene come ti scriverà Mario che è stato qui per 24 ore… troppo poco. Ma il caro fratello è fatto così, lui sta bene quando lavora o non quando sta in ozio… Siamo un po’ tutti così. 779 780
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Ho scritto a Miss Marshall e così avrai avuto mie nuove. Spero che avrai ricevuto il caciocavallo e che ti sia piaciuto. Abbiamo avuto giornate di vento con pioggia poca acqua mista a sabbia, il cielo era tutto giallo. Oggi bella giornata piena di sole che fa pensare alle belle giornate romane di primavera. Vedi se puoi allontanarti un pochino da cotesto freddo umido o almeno abbiti riguardi. Come sta Miss Barbara? Saluti a lei e a tutte le amiche e spero che Miss Motto abbia ricevute le nostre arance di Russa. Tutti i parenti ti salutano e domandano di te. Riceviti i miei più affettuosi abbracci Nelina (f. 320, c. 1)
654. Caltagirone, 19 maggio 1934781 Carissimo, Ho la tua del 14 oggi 19. Come vedi sono cinque giorni. Godo che stai bene e vi sono state due giornate splendide, così i forestieri che vi si trovano possono avere l’impressione bella della grande metropoli. Io bene come sempre. Torno di fare una visitina alla buona Teresa che è molto sciupata, ma mi sembra che possa rimettersi. Essa ti ossequia e si raccomanda alle tue orazioni. Oggi l’anniversario del tuo Sacerdozio, ho pregato per te e domani farò la S. Comunione. A S. Gioacchino ho acceso la lampada e manderò un’offerta non dubitare, come ho mandato la tua offerta pei poveri di S. Vincenzo. Mi hanno detto che non fanno più resoconto e perciò non te lo mandano. Ti ringraziano e ossequiano. I parenti e gli amici ti salutano, le persone di casa ti baciano la mano. Vincenza poveretta è a letto con una bronchite. Io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 320, c. 16)
655. Caltagirone, 23 maggio 1934782 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua del 18 e spero che a quest’ora avrai ricevuto la lettera con il vaglia per il Dottore Negus e i ringraziamenti di Luigi Galvano. Poveretto, speriamo che
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Cartolina postale. Cartolina postale.
giovi l’ordinazione. Io sto bene anzi ieri vidi il Dott. Buscemi e mi feci misurare la pressione, buonissima 135. In quanto a cure di acque, una volta mi disse Montecatini perché sentivo un po’ di dolore al fianco destro, ma ora sto bene e non penso a cure, prendo ogni tanto qui i sali. Poi non ho soldi quest’anno per viaggiare e quindi ne farò una breve credo, o meglio di brevi giorni. Con piacere sento che forse ti occuperai della tetralogia. Ho ricevuto le Petite Histoire, sono così divertenti… grazie. Oggi la festa di S. Rita; se sapesti come S. Chiara si è rinnovellata con la devozione a questa santa. Il Can.co Caruso ci lavora davvero. Ho pregato per te, per noi tutti stamane nella Comunione. Il sei giugno sposerà Paolo con Gaetanella, probabilmente ne riceverai partecipazione, telegraferai. Salutami le amiche e prendi i miei abbracci Nelina (f. 320, c. 26)
656. Londra, 31 maggio 1934783 Carissima Nelina, Ti acchiudo la risposta del Dottore. Non ho creduto fare interpellare lo specialista D.r Negus poiché la materia riguarda la medicina generale e non la specialistica. Non mi pareva dovere pagare altro consulto, né fare un torto al Dottore di mostrargli di non avere fiducia in lui per una risposta così ovvia. Sto bene. Il mese di maggio è passato e oramai viene la desiderata estate. Per me tarda a venire, ma verrà. Tutti ti salutano e mi domandano di vederti qui. Ma ciò non è possibile per ora. Se si darà la Tetralogia (Angeli e Adamo) allora spero che tu verrai. Salutami tutti, e a Vavà Barletta farai per me gli auguri dell’onomastico. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 399)
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657. Parigi, 22 giugno 1934784 Sono qui per qualche giorno. Sto bene. Grazie degli auguri per S. Luigi. Ho ricevuto i confetti dei novelli sposi. Gli auguri di Albino. Tante cose a tutti un abbraccio di cuore Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 400)
658. Parigi, 26 giugno 1934785 Carissima Nelina, Ricevo qua la tua del 20. Anch’io spero che il caldo non ti farà male. Io ancora non so cosa farò quest’anno. Te ne scriverò fra qualche giorno, appena avrò avuto delle risposte che aspetto. Sto bene. Quando questa ti arriverà io sarò già di ritorno. M.a de Quirielle è in viaggio. Un abbraccio di cuore tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 401)
659. Londra, 16 luglio 1934786 Carissima Nelina, Il 12 siamo stati insieme a pregare per la cara sorella, oggi per la festa della Madonna del Carmine. Desidero avere due abitini del Carmelo. Finalmente ho ricevuto il giornale e la tua del 10. Ripeto l’indirizzo dove andrò: Hotel Prieuré de Lamalgue, 5051, Littoral Frédéric Mistral, Le Mourillon, près Toulon. Io ci andrò il 4 agosto, poiché il prete che mi rimpiazza arriva qua verso la fine della prossima settimana. Tu mi scriverai a Londra sino a tutto luglio, poi al suddetto indirizzo. Tutti qui si preparano per le vacanze. Solo la Signora Berta non pensa a lasciare Londra che per qualche settimana, andando presso qualche amica nella campagna o al mare, ma sempre in Inghilterra.
Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 786 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 784 785
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Il caldo di Londra è stato assai buono per me; ora ci sono venti umidi e non vedo l’ora di andare al mare. Sto bene. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f F/1/4, c. 402a)
660. Caltagirone, 18 luglio 1934787 Carissimo, non so capire come non ricevi le mie cartoline mentre io regolarmente rispondo alle tue cartoline. Ti ho mandato anche un giornale dove vi era un articolo di Ciccio. Sto molto bene, il caldo c’è, ma la sera per lo spesso è fresco così si compensa. Albina stamane ha ricevuto i tuoi ringraziamenti e mi disse pure che tu non ricevi le mie solite cartoline, ciò mi stupisce, io non ho mancato di scrivere, non so i giorni poiché non li segno, so semplicemente che rispondo quasi subito ogni volta. Voglio augurarmi che li abbia ricevuti tutti in una volta. Salutami le amiche, le padrone tue di casa dove andranno quest’anno? Ci prepariamo alla festa di S. Giacomo ed il paese è in movimento. Un abbraccio affettuoso Nelina Può darsi che io abbia scritto Roma invece di Londra. (f. 321, c. 57)
661. Caltagirone, 24 luglio 1934788 Carissimo, Siamo in piena festa di S. Giacomo e con un caldo africano sul serio. È terribile. Io sto bene, ma credimi che il caldo mi rende spossata. Sto in casa, ma al pomeriggio vado in campagna per respirare, tornando poi apro tutto, porte e finestre e così sto sulla terrazza fino la mezzanotte. Ieri sera la villa mostrava un magnifico spettacolo, tutta illuminata con globi veneziani. Cercherò la tua musica e i tuoi libri. Penso il tuo da fare degli ultimi giorni e 787 788
Cartolina postale. Cartolina postale.
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mi angustio, ma prendili con calma. Anch’io qui mi dibatto con tanti noiosi affari. Tutti ti salutano e quasi tutti qui vanno alla campagna. Abbraccioti con vivo affetto Nelina Ricevesti il giornale? (f. 321, c. 58)
662. Roma, 17 settembre 1934789 Carissimo, Ricevo la tua da Barcellona, dopo quella di Paris. Anche io rimasi sconfortata, dolente di lasciarti così rapidamente, senza avere il tempo di pensare alla dura separazione. Certo che da Barcellona e Italia il migliore viaggio è per mare. Ho scritto subito alla Signora Ruiz per ringraziare delle tante cortesie. Che persona amabile! Barcellona mi ha lasciato un ricordo così bello che volentieri rifarei il viaggio per vederla ancora una volta. Anche qui molti preferiscono Barcellona a Madrid. Il dente va curandosi bene e un dì farò la capsula d’oro. Ti salutano gli amici che ho trovato, l’indirizzo di Armida è Armida Gehriger Schönbülrestrasse 22 Zurich, come vedi è già sposa e da un mese madre di un bel bambino. Se lo avessi saputo l’anno scorso avrei potuta andarla a trovare a Zurich. Abbracci Nelina Il libro mandaglielo che le farà piacere, io ce ne ho parlato. (f. 463, c. 63)
663. Londra, 5 ottobre 1934790 Carissima, Ho la tua del 2 c.m. e quella di Mons. dell’1 arrivate insieme stasera. Sto bene. 789 Cartolina postale. Nell’estate del ’34 Nelina e Luigi si incontrarono a Tolone e da lì proseguirono per Barcellona e Madrid. 790 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.
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Leggo con dispiacere le notizie della Spagna. Speriamo che si calmeranno791. Preghiamo Dio. Un abbraccio di cuore tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 404)
664. Caltagirone, 14 ottobre 1934792 Carissimo, Ho la tua fra le mani (g. 16), io scrivo subito appena ho la tua fra le mani. Sto bene, dopo avere risentito il cambiamento di vita fra la città e la montagna, sto veramente bene. È quistione di abituarsi. Ho ricevuto l’articolo di Lenôtre, grazie. Il tempo è buono ancora qui, vi è stato un po’ di freddo e poca acqua da noi. Mario sta benissimo mi dice stamane l’ing. F[oti]793, che viene da Piazza. Non scrive perché (credo) gli annoia a scrivere. I parenti ti salutano, io saluto le amiche e abbraccio te Nelina (f. 322, c. 55)
665. Caltagirone, 20 ottobre 1934794 Carissimo, Ho ricevuto ieri la tua del 15 e rispondo con un giorno di ritardo. Mi duole leggere che sei raffreddato, stai in guardia, non esporti con i primi freddi. Qui oggi pioggia a dirotto e ci voleva specie alla Russa. Appena il tempo si rimette andrò con l’ing. per il collaudo del palmento. Ancora Mario non è venuto, né io sono andata. Certo è una bella passeggiata, ma costa molto. Salutami le padrone di casa e Miss Motto. Non ho ricevuto nulla da Ruiz. Un abbraccio Nelina (f. 322, c. 56) 791 Sui problemi spagnoli, i successivi sviluppi e la posizione di Sturzo cfr. F. Malgeri, Sturzo e la Spagna negli anni Trenta, in Universalità e cultura, cit. pp. 403-415 con aggiornata bibliografia alla nota 1 di p. 403. 792 Cartolina illustrata. 793 Sebastiano Foti, nipote di Luigi e futuro sindaco di Caltagirone nel secondo dopoguerra. 794 Cartolina illustrata.
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666. Caltagirone, 24 ottobre 1934795 Carissimo fratello, Ricevo la tua del 18 e rispondo subito. Meno male che il tuo raffreddore è passato, però se tutti i raffreddori si dovessero chiamare (secondo il sistema londinese) influenza, qual è la vera? Spero che non ne dovreste prendere più tutto l’inverno. Io bene, oggi vado alla Russa, il tempo è messo male. Oggi ho mandato per la Messa all’Arcangelo S. Raffaele e ho pregato che ti protegga sempre. Il giorno che il nostro Sovrano fu a Catania per una giornata di acqua, ma che acqua…Se il tempo si mantiene buono, fra giorni farò una gita ad Altobrando perché si deve fare un magazzino. Salutami tutte le amiche, un abbraccio Nelina Torno dalla Russa ove fa un caldo d’estate bello assai. (f. 322, c. 61)
667. Caltagirone, 31 ottobre 1934796 Carissimo, Oggi ultimo giorno del mese dedicato alla SS. V. del Rosario. Al Gesù (collegio) si è celebrato tutto il mese e gli ultimi 10 giorni ha predicato D. Carlo Bargiggia, è tanto pio e tanto bravo il rettore del Seminario. Ho pregato tanto per te, per voi, cari fratelli, che mi volete tanto bene. Che la Vergine SS. vi protegga sempre e vi conservi a lungo al mio affetto. Sto bene, il tempo è molto mite, sembra ancora temperatura di estate. Mario non è ancora venuto, dice che ha avuto una leggiera tonsillite, ma ora sta bene. Credo che verrà dopo i morti, poiché ha il pontificale dei Santi. Il mese che entra ci tiene ancora più uniti nella memoria dei cari trapassati che preghino e intercedino per noi. Salutami tutti, domanda e fai tante cose a Barbara, i miei ossequi a tutte e due. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 323, c. 5)
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Cartolina postale. Cartolina postale.
668. Caltagirone, 3 novembre 1934797 Carissimo fratello, Ricevo la tua ultima, godo che stai bene, ma colle andate di freddo di costì bisogna che ti guardi bene. Qui siamo ancora in principio di autunno con un tempo meraviglioso; io credo che a Barcellona nel tempo che eravamo noi, la temperatura o meglio, il vento era più fresco. Qui non spira che un’auretta gentil. Veramente è tempo di stare in campagna, ma come vedi, io ci vado raramente. Sto bene e posso alzarmi ancora più prestino onde andare in chiesa la mattina. Il giorno dei morti ho fatto la Comunione pei cari trapassati pregando per loro e raccomandandoci alla loro protezione. Sicuramente saranno nella patria beata. Qui influenza non ce n’è, forse perché il tempo è mite. Mario mi scrive che sta bene e che presto verrà. Salutami le amiche e mi auguro che Barbara si sia rimessa. La mia amica Favitta con la famiglia passeranno a Catania l’inverno. I parenti ti ossequiano, io ti abbraccio Nelina (f. 323, c. 6)
669. Caltagirone, 13 novembre 1934798 Carissimo, Ricevo la tua dell’8 e tu credo, avrai ricevuto quella che l’otto ha scritto Monsignore. Egli quel giorno è stato qui a pranzo ed invece di scrivere io scrive lui. Sta bene, un po’ sciupatino per la febbre della tonsillite. Io lo pregai di restare un po’ qui, ma non volle dicendo che amava mettersi al lavoro. Io sto bene, in questi tempi vado spesso in campagna, l’altro ieri ad Altobrando che non conoscevo. Forse te lo scrissi l’altra volta, mi è sembrato un luogo pittoresco, un po’ a presepe… terreno roccioso e pietroso più che Fontanapietra. Era una giornata d’autunno molto mite, senza vento e nuvoloso ma caldo. Stai guardingo per il freddo, non prendere delle ricadute d’influenza. Leggo che costì vi sono state 72 ore di pioggia, povero te, quanta umidità, alla Russa ancora non piove come in estate.
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Cartolina postale. Cartolina postale.
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Salutami le padrone di casa, le amiche tutte le ricordo con piacere. Un abbraccio e i più affettuosi saluti dai parenti ed amici Nelina Mi hanno detto che G. Nicastro si è fidanzato, meglio tardi che mai. (f. 323, c. 25)
670. Caltagirone, 20 novembre 1934799 Carissimo, Stavo già in pena poiché non avevo tue nuove da più giorni. Godo che stai bene come lo sono anch’io. Freddo ancora non è qui cominciato, però da più giorni siamo sotto una cappa di nebbia, sai, quella di levante fitta fitta… Oggi pioggia. La settimana passata vi è stato un ciclone ai boschi e precisamente Ogliastro e forse Ogliastrello, ma a Ogliastro ha sradicato alberi, ne ha sbancati moltissimi per circa £ 100.000 di danni. Fortunatamente, così vicino da noi è passato senza danneggiare nulla… grazie a Dio. Domenica si è fatta l’inaugurazione di una lapide sotto il piano del Collegio a p. Innocenzo Marcinò e hanno messo il nome alla via che conduce ai Cappuccini800. Poi alle 5 ant. nella chiesa del Collegio Ciccino Spadaro parlò molto bene del santo uomo. Hai letto la vita ultima scritta che è molto meglio della prima? La vorresti? La stessa domenica è passata all’altra vita la povera Teresa munita dei conforti di religione e assistita dai parenti. Veramente ha sofferto molto e speriamo che Iddio di misericordia l’accolga presto nella patria beata. Scriverò domani per il libro. Ma forse vorrai leggerlo prima, speriamo che non si sia smarrito, l’indirizzo era scritto giusto. Salutami tutti, un abbraccio Nelina Ho ricevuto una cara lettera della Sig.ra Ruiz. (f. 323, c. 27)
Cartolina postale sped. a Londra e girata a Parigi (Hotel de l’Avenir, 65 rue Madame). Fu ministro provinciale e generale dei Cappuccini; nacque nel 1589 e fu anche professore di filosofia e teologia. Morì a Caltagirone nel 1665. 799 800
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671. Caltagirone, 29 novembre 1934801 Carissimo, Godo che stai bene e che hai per un po’ cambiato aria. Peccato che non vi è nemmeno sole ove sei stato, come lo abbiamo noi da due giorni802. Auguro che ti sarai divertito al sentire il concerto di Milhaud. Ieri sera dall’Augusteo ho sentito musica Perosiana diretta dallo stesso autore, si sentiva una meraviglia. Sto bene e ti ringrazio degli auguri; non lavorare molto a tavolino, cerca di fare moto e riposare il tuo cervello. Ringrazio il maestro dei saluti e che ricambio anche per la signora. Ricordo ancora tutte le loro gentilezze. Salutami Miss Berta e tutte le amiche che ricordo sempre. Una abbraccio di cuore Nelina (f. 323, c. 28)
672. Caltagirone, 5 dicembre 1934803 Carissimo, Ricevo la cartolina da Londra, godo del tuo benessere, anche io bene; oggi bellissima giornata e sto per andare a S. Bartolomeo per far piantare una pianta di glicine che mi ha mandata Mario. Egli sta anche bene. Mi ha scritto Venerina e ti ossequia. La sorella di Teresa ti ringrazia della Messa e delle condoglianze. Un abbraccio Nelina (f. 323, c. 26)
673. Caltagirone, 7 febbraio 1935804 Carissimo fratello, La tua del primo è arrivata colla posta delle 12, stavo già in pena, impiega 6 giorni una cartolina! Sto bene, il freddo in questi giorni è cessato e sembrano giorni di Cartolina postale. Luigi era stato qualche giorno a Parigi. 803 Cartolina illustrata. 804 Cartolina postale. 801 802
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primavera. Non ti angustiare per me, il freddo in casa è più terribile quando tira vento, quest’anno non ce n’è. Stanno raccogliendo le arance e spero spedirne un pacco a Miss Motto. L’ultima grandinata li toccò per un quarto, ma è frutto ottimo. Stamane è passato a miglior vita Peppino Di Bernardo, uno dei fratelli. In tre giorni, ma lui soffriva di cuore e di diabete, fai le condoglianze. Ieri ho ricevuto una lettera di M.me Milhaud. I parenti e amici tutti ti fanno dire tante cose affettuose. Salutami le amiche e tu prendi un abbraccio dalla tua aff.ma sorella Nelina Hai ricevuto i giornali? (f. 324, c. 31)
674. Caltagirone, 16 febbraio 1935805 Carissimo, Stamane ho ricevuto la cartolina del 12, questa molto presto, in quattro giorni. Ho ricevuto più tardi la busta con l’articolo di Lenôtre. Peccato morire uno scrittore così simpatico! Leggevo sempre con piacere i suoi articoli, i suoi libri. Siamo fatti tutti per la morte caro fratello! Godo che stai bene e guardati premurosamente sempre per il freddo. Oggi qui una giornata che sembra piena primavera. Le arance li hanno finite di raccogliere e ieri ne ho spedito a Miss Marshall una cassetta. Per ferrovia non se ne può spedire perché non vi è linea diretta per Londra ed è una cosa che è stata sempre, quindi più non se ne può spedire. Salutami tanto la medesima e le altre amiche, vuol dire che a Miss Motto li darete voi. Mario fra giorni andrà a Gela, meno male, si leva un po’ di quel freddo insopportabile, ma che lui scrive “ci godo”. Tutti gli amici ti salutano, i parenti anche e Albina ti ringrazia dei francobolli. Un abbraccio Nelina (f. 324, c. 38)
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Cartolina postale.
675. Caltagirone, 31 marzo 1935806 Carissimo fratello, mai come questo mese ho inviato tante cartoline tutte belle che ti facevano vedere le cose più salienti di Palermo. Mi duole che si siano smarrite e che tu ti sei tanto angustiato per me. Non ho aspettato le tue risposte che tu mandavi a casa e che noi per le vie interrotte siamo stati fermi a Palermo un mese, non due come tu credi. Ti ho scritto pure da Messina dopo il viaggio in macchina lungo la costa. Non devi angustiarti quando non ricevi notizie, devi pensare che vi possono essere smarrimenti che non so perché poi da qui non succede mai. Sto benissimo e spero che avrai ricevuto la mia del 27 o 26 che scrissi appena arrivata qui. Ho trovato che alla cattedrale si predicano gli esercizi da due vescovi, quello di Patti e quello di Caltanissetta. Oggi è venuto mons. Baranzini che ha predicato benissimo. Io però non ci sono andata perché la folla è stata tale e tanta da far confondere e da non far sentire bene. Però è da esserne contenti per il bene che vi è stato. Anche agli uomini hanno predicato, e stanotte alla mezzanotte vi sarà la comunione per gli uomini. Salutami tutti, un abbraccio Nelina (f. 324, c. 69)
676. Caltagirone, 6 aprile 1935807 Ti mando la presente. È una poesia di un certo Gangitano, marito di Rita La Lumia di Canicattì. Egli ha piacere di fartela leggere. Me la diede a Palermo. Ho ricevuto oggi la tua cartolina e stavo già in pena, sono passati 10 o 11 giorni dall’ultima tua scritta che fu del 25 marzo. Sto bene, Mons. dice che sto benissimo, dopo Pasqua spero venga. Salutami i tuoi amici, un abbraccio Nelina (f. 324, c. 71)
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Cartolina postale. Cartolina illustrata con il testo della poesia Ave Maria! di Luigi Gangitano Licata.
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677. [Nottingham], 2 luglio 1935808 Carissima Nelina, Ricevo la tua del 26 giugno. Mi dici che la tua villeggiatura sarà breve. Io ti consiglio di sistemare tutto avanti di lasciare la casa, e poi stai tranquilla è forse quella villeggiatura di cui avrai bisogno. Hai consultato per i bagni? Forse sarà meglio consultare sul posto. Sto bene. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 405)
678. [Nottingham], 10 luglio 1935809 Carissima Nelina, Stamane ho celebrato la S. Messa insieme per Margherita e per M.na Cona. Ho scritto a Nino le mie più vive condoglianze. Mi sono venuti tutti i ricordi d’infanzia delle zie e cugine e le cugine della Chiesa del Carmine etc. Sto bene, comincio a preparare la partenza. Ho tante cose da fare. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 406)
679. [Nottingham], 17 luglio 1935810 Carissima, Ho ricevuto la tua dell’11 c.m. Penso come sei occupata con tante cure per le campagne. Quando ero bambino non sognavo altro che campagne, ora le vedo in sogno solamente. Sto bene. I giorni passano veloci, quasi senza accorgermene. Tanti saluti a parenti ed amici. Sto bene. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 407) Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 810 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 808 809
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680. Parigi, 4 agosto 1935811 Carissima, Speravo avere qui tue notizie; ma la posta di Londra mi porta solo un giornale. Sto benissimo. Spero partire stasera e domani rivedere il bel mare mediterraneo. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi Ricevo la tua del 30. Spero che il nastro del motore si aggiusti presto sì che tu possa partire per le tue vacanze. (sc. 728, f. F/1/5, c. 408)
681. Parigi, 12 settembre 1935812 Carissima sorella, Penso quale angustia hai avuto senza il mio telegramma. Non comprendo come non l’abbia ricevuto M.me Lajoye. All’ufficio telegrafico mi hanno detto che probabilmente essa non sarà stata in casa, e il telegramma sarà rimasto in giacenza. Può essere. Stamani ti ho telegrafato anche posta restante. Spero che già hai avuto mie notizie. Io sto bene. Ho fatto un ottimo viaggio. Subito passai in 2.a classe, ed ebbi un buon posto fino a Parigi. Ieri ed oggi sono andato alla Cometa 1811 [sic] ricordando te e le tue preferenze. Parigi senza di te è assai vuota; e non vedo l’ora di sbrigarmi e di partire per Londra. Sono all’Hotel de l’Avenir a due passi dal Perreyue, dove non sarà possibile più tornare perché col 1° ottobre è obbligatoria la pensione; e per me è impossibile mangiare in quel restaurant. Qui a l’Avenir non vi è restaurant, così non c’è questo pericolo. Una stanza a 1° piano due finestre sulla strada e bagno, 30 franchi. Non c’è male. Fin oggi non mi è arrivata la tua cartolina della prima sera, è così difficile il servizio postale qui. Mario mi scrive che la sua era una idea del momento, che forse non si effettuerà, e che noi abbiamo dato un senso sbagliato. Meglio così. È arrivata qui per te una raccomandata da Caltagirone, ma l’ufficio postale ancora non me l’ha data. Tornerò oggi. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Lettera su carta int. Hotel de l’Avenir, Paris. Nelina e Luigi, al solito, passarono il mese di agosto insieme a Le Mourillon presso Tolone. «A momenti è arrivata Nelina un po’ fatigata dal viaggio, ma molto bene. Ti saluta e ti abbraccia insieme con me. Com’è benigno il Signore che ci dà questa consolazione di rivederci» (Luigi a Mario, 16 agosto 1935, IV, p. 67, n. 1625). 811 812
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Cara sorella, spero che l’incidente del telegramma non ti abbia turbato assai. Io andai a farlo subito appena arrivato, alle 10,20. Spero che l’indirizzo datomi dal Prof. Roubiès fosse questo. Non posso pensarci senza soffrire a un tale antipatico incidente. Pazienza. Ora divertiti a Roma e salutami tutti. E spero che passerà l’acidità causata dai cibi non adatti. Un abbraccio, cara sorella, affettuosissimo dal tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 408a)
682. Parigi, 14 settembre 1935813 Carissima Nelina, Ricevo la tua cartolina da Montecarlo e godo assai che stai bene e ti sei divertita. Spero che l’increscioso incidente del telegramma non ti abbia fatto soffrire assai. Sono stato tanto in pensiero. Il ritardo fino alle 9 di sera è irresponsabile. Io sto bene, e sto sbrigando tutto per partire lunedì o più tardi martedì. Barbara mi ha scritto sull’affare della casa, dolente assai del disturbo datomi durante i bei giorni di vacanza; e sperando che tutto si accomoderà a novembre. La zia dopo l’operazione è molto stanca ed ha bisogno di riposo senza preoccupazioni di sorta. Te ne scriverò quindi verso la fine di novembre. Ti acchiudo la lettera arrivata qui ieri sera. Aspetto con ansia tue notizie. Spero averle stasera; non mi preoccuperò del ritardo visto l’esempio di Nice. Qui poca gente; gli amici che ho visto ti salutano specialmente M.me Antoine. Le figlie sono ancora fuori in vacanza. Oggi andrò per il necessaire. Non ho ancora avuto tempo. Qui le sere e le notti sono fredde, e costà? Farà certo un bel caldo. Ma io non soffro e sto bene. Salutami tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 408b)
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Lettera.
683. Londra, 23 settembre 1935814 Carissima, Ricevo la tua del 20. Ti scrissi a Caltagirone pensando ch’eri di già in viaggio. Godo che hai potuto curarti il dente. Sto benissimo. Qui di tanto in tanto il sole si fa vivo. Ho già acceso il fuoco nella mia stanza. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 409)
684. Londra, 1° ottobre 1935815 Carissima, Eccoci al mese di ottobre. Non dimenticare di dare la nostra offerta a Maria di Pompei, al Collegio. Sto bene, ma qui il tempo è tanto piovoso ed oscuro, con del sole di tanto in tanto. Ho cominciato la cura, credo mi fa bene. Io ti consiglio di cominciarla subito. Il dottore di qui mi ha detto che male non ne può fare; egli crede che neppure farà gran bene. A ogni modo, provare non nuoce. Tutti ti salutano, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 410)
685. Londra, 6 ottobre 1935816 Carissima, Non ho ricevuto la tua solita. Penso arriverà domani. Sto bene. Ti penso sempre. Hai cominciato la cura? Io sì, e vedo che giova. Tutti ti salutano. Mario ha ripreso a scrivermi più a lungo. Vuol dire che gli occhi vanno meglio. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 411)
Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 816 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 814 815
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686. Caltagirone, 22 ottobre 1935817 Carissimo fratello, Ho regolarmente la tua del 18 in mano e mi meraviglio come tu ricevi la mia dell’11 e del 14 contemporaneamente. La mia portinaia mi assicura che va alla posta centrale ad imbucare le cartoline. Finalmente qui piove e tira il solito vento che mi fa fuggire dalle stanze a ponente e mezzogiorno. Intanto l’acqua era desideratissima, tanto da non farci avere paura del temporale notturno e diurno. Sto bene. La cura la tollero, forse non farà nulla dato che la tollero io… Da Mario ancora non sono potuta andare, prima la vendemmia, ora lui ritiro pei chierici, pei preti ecct., non ho voluto disturbarlo. Spero che il tempo torni mite per andare a Piazza Armerina. Godo che stai bene e che il tempo è mite costì, così l’inverno tarderà a venire. Ho fatto incominciare il gilet e spero che Gina lo faccia bene. Ora è il tempo che la sera, raccolti intorno la radio, si legge e si lavora… Salutami le amiche tutte, che si ricordano di me. Io li ricordo con tanta simpatia tutte e non dimentico le cortesie ricevute durante il mio lontano soggiorno costà. I parenti e amici ti salutano affettuosamente Nelina (f. 326, c. 38)
687. Caltagirone, 20 novembre 1935818 Carissimo fratello, Torno da Piazza Armerina, ho fatto il viaggio in treno; partii domenica alle 5,45 di sera ed arrivai alle otto meno un quarto. Mi piace tanto farlo di sera per quanto quel trenino cammina piano piano. Oggi (mercoledì) sono partita alle 2,45 e sono arrivata alle 17½. Sono andata in compagnia dell’ing. F. con lui son tornata. Monsignore sta molto bene, lavora come un giovane; io sono stata bene e mi è piaciuto stare tre giorni in compagnia del santo nostro fratello. Trovo qui la tua cartolina e mi meraviglio come non ricevi regolarmente, io rispondo subito quanto tu mi scrivi. Non faceva tanto freddo e veramente è un’aria più buona quella di Piazza.
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Cartolina postale. Cartolina postale.
Conservati in salute. È morta Donna Maddalena Contorbi, essa pregava sempre per te. È morta tranquillamente, come la vita che avea menato e con tutti i conforti di religione. Se vuoi fare le condoglianze a Valdino. Salutami tutti e abbraccioti Nelina (f. 326, c. 53)
688. Londra, 1° gennaio 1936819 Il primo augurio del nuovo anno a te, carissima Nelina. Sto bene. Un abbraccio Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 412)
689. Londra, 8 gennaio 1936820 Carissima, La cartolina diretta a Miss Marshall non fu tassata. Essa ti ringrazia e ti saluta affettuosamente insieme alla nipote. Sto bene. Ho ricevuto una assai gentile lettera dal Signor Buglia, a cui spedii il libro. Qui è piovuto tanto e dopo tre giorni asciutti oggi torna a piovere; nel basso il Tamigi è straripato. Non dove sto io, che è in alto e lontano. Salutami tutti. Un abbraccio Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 413)
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Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.
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690. Caltagirone, 14 febbraio 1936821 Carissimo, La tua dell’otto è qui dopo 6 giorni, quindi lo stesso sarà per le mie cartoline. Godo che stai bene e guardati dal freddo; qui la “bedda nebbia” ti ricorda la mamma… allora il tempo è mite dopo qualche giorno di freddo ponentino. Peccato che non sei andato a godere il freddo della neve, a me sarebbe piaciuto. Ieri è passato a miglior vita il Canonico Interlandi822, poverino, soffriva di cuore, è stato grasso al cuore, dicono. Era andato per riposarsi a Catania dalla sorella ed è morto lì. Stamane vi sono stati i funerali molto solenni, è stato pianto davvero. Sto bene. La bomboniera di Paolo è qui, se la vuoi spedita dimmelo, mentre ringrazia Paolo, ci tengono [Nelina] (f. 327, c. 10)
691. Caltagirone, 4 marzo 1936823 Carissimo, Ricevo la tua e a momenti finisco di lavorare il gilet che, credimi, è venuto come se fosse stato lavorato a macchina. Stai attento a non farti venire l’influenza, tienti più forte; accenderò tutti i giorni la lampada a S. Gioacchino e farò una promessa affinché guardi tutti, amici e parenti dall’influenza, che è un male tanto insidioso. Mentre ti scrivo, la mia piccola radio mi fa sentire un bel disco, Casta Diva, un disco bellissimo. Oggi vento di levante fortissimo, ma non piove ancora, peccato perché vi sarebbe una campagna promettente, penserà Iddio! Sto bene, anzi mi accorgo che vado ingrassando, tanto che peso due kg di più dell’estate, ciò non mi piace. Ti mando questi stampati arrivati qui. Salutami le amiche e tu ricevi un forte abbraccio Nelina (f. 327, c. 17)
Cartolina illustrata. Cfr. nota 33. 823 Cartolina illustrata. 821 822
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692. Caltagirone, 3 aprile 1936824 Carissimo, Ricevo la tua del 30 e siamo al quarto mese dell’anno. Come il tempo vola! La pioggia è venuta un po’ a confortare i lavoratori, speriamo che continui e che Pasqua si faccia col “tizzone”. Io sto benissimo, domani è la fine del ritiro e faremo il precetto pasquale. Il Canonico Calì ha predicato bene, e, poveretto ha lavorato molto in questi giorni. Egli ti saluta. I parenti ed amici ti fanno gli auguri per la Buona Pasqua. Ricevi i miei abbracci più affettuosi Nelina (f. 327, c. 39)
693. Caltagirone, 30 aprile 1936825 Carissimo, Oggi S. Caterina da Siena, giorno tanto caro per noi nei nostri anni giovanili ed ora tanti ricordi. Sono stata nella chiesa del Collegio ove si onora la Ss. Vergine di Pompei ed incomincia di già la novena per la festa dell’otto maggio. Il tempo qui è più fresco e stanotte è piovuto, di quella pioggia fissa, minuta e continua; oggi fresco quasi d’inverno, ma pare che esca il sole. La primavera sarà fresca, meno male, prima che poi viene il caldo, caldo… L’altro ieri è morta cristianamente la Duchessa Crescimanno, madre della Baronessa Ines Penna. Lei pativa di una bronchite cronica e così è finita chiedendo lei stessa tutti i conforti cristiani. Se tu vuoi le condoglianze mandi un biglietto, c’è parentela con Paolo. Io sto sempre bene, grazie a Dio e faccio ancora la cura omiopatica, che ce ne era per sei mesi. A quest’ora avrai ricevuto la mia cartolina che scrissi con ritardo, ma avrai ricevuto pure la lettera. Mario è ancora in S. Visita e domenica sarà in sede, mi scrive a momenti. Curati la salute, ricordami alle amiche e vogliami sempre bene Nelina (f. 327, c. 60)
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694. Parigi, 30 luglio 1936826 Arrivato benissimo, ripartirò presto. Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 414)
695. Roma, 11 settembre 1936827 Carissimo, Ricevo e sempre in regalo la tua seconda dell’8 c.m. Dovea proprio essere così, ritardo nel recapito. Questa è la quinta cartolina che scrivo, come vedi, quante ne hai scritte te cioè, te quattro. Sto benissimo, io conto ripartire o domenica o lunedì. Non vedo l’ora di andare a rivedere l’amato fratello, che mi ha scritto lui stesso. Di questi tempi anche lui desidera della cioccolata che dovrò comprargli. P. Pietro ti ringrazia e si raccomanda alle tue preghiere. Il tempo ancora caldo, senza pioggia, però è sopportabile. Scrivimi ora a casa poiché qui non riceverei più. Guardati da questo freddo e non raffreddarti te ne prego e scrivimi come stai. Tutti quelli che ho visto ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 328, c. 89)
696. Caltagirone, 20 settembre 1936828 Carissimo, Ricevo l’appendice del giornale e te ne ringrazio. Leggo che stai bene con piacere malgrado il freddo che hai avuto. E a Londra come ti trovi? Che temperatura hai trovaCartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina postale intestata: “Roma. Grande Albergo Minerva”, sped. a Parigi (Hotel de l’Avenir, Rue Madame 65). Il mese di agosto del ’36 lo passarono insieme e Le Mourillon presso Toulon. 828 Cartolina postale. 826 827
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to? Qui ancora caldo, ma non troppo e si sta bene, però il tempo pare si prepara per la pioggia. La settimana entrante si vendemmia alla Russa. Non sono ancora andata a vedere Monsignore perché gli ho scritto se vuole che vada io o che venga lui. Concettina Fanales ti ringrazia del tuo pensiero per le Messe, essa è a letto con febbre alta, pare malariche, perché andò a giorni a S. Mauro per la raccolta delle mandorle, figurati a 90 anni!! Intanto il vescovo non è ancora tornato dalla villeggiatura di ben due mesi, ma appena torna parlerò per la sanatoria e vedremo. La tua cartolina a Ciccio non è arrivata e ne è tanto dolente mentre te ne ringrazia ossequiando. Sto bene, continuo a star bene come quando ero al mare. Il dott. Alessandrini mi ha scritto una cura, ma io ho timore delle cure che a me fanno più male che bene e se non subito anche dopo. Vedrò. I parenti ti salutano, gli amici pure mentre io con vivo affetto ti abbraccio Nelina (f. 328, c. 86)
697. Caltagirone, 26 settembre 1936829 Carissimo fratello, Ieri ho ricevuto una cartolina di Miss Marshall e così ho avuto tue nuove, oltre dalle tue due ultime cartoline. Sento con piacere che state tutti bene, anch’io sto abbastanza bene e occupata per la vendemmia della Russa. Anche Mario ieri mi scrisse che ora sta bene e speriamo che l’influenza non debba più ritornare. Qui il tempo è ancora caldo, ieri un temporalone lontano, dico lontano perché noi abbiamo visto solo un vento da uragano e niente acqua. Oggi il cielo nuvoloso, un caldo di scirocco. Concettina Fanales a S. Mauro prese le febbri, forse di malaria, e ora è abbattutissima e quasi non comprende tanto. Il vescovo non è ancora tornato, vedremo quello che si può fare per le Messe. I parenti ti salutano. Non son potuta andare ancora a Piazza perché ora vi è la vendemmia, ma appena finita vi andrò. Ricordami alle amiche, salutameli con affetto. Tu prendi i più affettuosi abbracci dalla tua sorella Nelina (f. 328, c. 90)
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Cartolina postale.
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698. Caltagirone, 12 ottobre 1936830 Carissimo fratello, A questa tua del 6 alla ultima tua del 30 son passati 11 giorni e per arrivare qui 6. Stavo cominciando ad angustiarmi. Godo che stai bene e mi auguro che l’inverno lo passerai bene per quanto si annunzia freddissimo. Io abbastanza bene e pel momento anzi, per un mese farò la cura prescrittami dal dott. Alessandrini. Mario mi scrive che sta bene e che verrà lui a casa se non vado io. Figurati, io che lo voglio far venire non vado sicuramente. Dopo un po’ di freddo e qui senza pioggia sempre, oggi una giornata vera di ottobre, bellissima. Io sono stata raffreddata, ma ora è completamente passato. Farò a Filippo e Angelina le tue condoglianze, per le Messe, credo che non sarà più possibile una dispensa poiché vi è una eredità, per quanto non vistosa. Ad ogni modo quando verrà Monsignore parleremo. La tua cartolina a G. è stata recapitata ora. I libri sono arrivati a destinazione con tanti ringraziamenti. A Mario ho mandato la tua lista, ma non so se te li ha fatti spedire. Conservati in salute e non farti venire l’influenza, usa la pelliccia e così lo finisci quest’anno. Tutti i parenti ti salutano, io ti abbraccio con vivo affetto, salutando le amiche Nelina (f. 328, c. 91)
699. Caltagirone, 15 ottobre 1936831 Carissimo fratello, Oggi 15, un mese che sono tornata in casa a riprendere la mia solita vita. Mi sembra già un anno che ci siamo visti e non mi viene di credere che è passato un mese e giorni… Ho portato l’obolo a S. Gioacchino e farò dire la Messa per S. Raffaele Arcangelo il 24. Il raffreddore è passato, ora mi resta un solletico alla gola, ma mi passerà con le pasticche Valda. Farò pure la tua inalazione. Ieri sono stata a Passocristofaro a pranzo da Marietta Cantì che gentilmente mi vollero. La giornata era una di quelle nuvolose, ma non fredde. Oggi invece è un levante terribile, vento da far paura. Credo che nevicherà su l’Etna.
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Cartolina postale. Cartolina postale.
Ancora non piove ed è una pena dover innaffiare tuttora i giardini. Tienti sempre in cautela per il freddo di questo inverno. Salutami le amiche, amami sempre tua aff.ma Nelina (f. 328, c. 103)
700. Londra, 26 dicembre 1936832 Natale. Avanti la grotta, insieme con te. Sto bene, un abbraccio. Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 415)
701. Caltagirone, 3 gennaio 1937833 Carissimo, Grazie dei tuoi auguri e delle buone tue notizie. Anche in bene, abbiamo avuto due notti e un giorno di acqua tranquilla e persistente, l’aria è tiepida, insomma bel tempo per le campagne. Monsignore sta bene, fu un semplice raffreddore. Don Giacomo invece è stato più di un mese a letto con l’influenza che prima l’ebbe allo stomaco ed ora al petto. Oggi però è alzato e speriamo che presto possa tornare al lavoro. Il pacco credo che a quest’ora sarà arrivato poiché ieri ho ricevuto l’avviso del passaggio di Chiasso (frontiera). Spero che esso sarà di tuo gusto. Saluto tutti e a te un abbraccio affettuoso Nelina (f. 329, c. 12)
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Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata.
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702. Caltagirone, 9 gennaio 1937834 Carissimo fratello, Ricevo la tua cartolina e godo che l’anno nuovo ti ha trovato in buona salute. Io bene, malgrado il freddo intenso di questi giorni e la nevicata. Il 5 dopopranzo fu una mezza giornata di neve e il paese era veramente pittoresco. Monsignore fortunatamente è arrivato per pranzare qui, così rimase anche la sera e ripartì il 6 mattino. Sta veramente bene, credimi, non gli danno gli anni che purtroppo vanno aumentando. Sia ringraziato Iddio! Ieri ho ricevuto una lettera della Baronessa Di Giura, la quale mi dice che l’anno 1937 [sic] per lei è stato angustiato perché ha dovuto subire l’operazione all’occhio sinistro e in primavera forse dovrà subire quello destro. È passata da una clinica all’altra, ma l’operazione è riuscita perfetta. Questo è stato il motivo del suo silenzio e manda tanti auguri e saluti. Pel momento non abita al villino, ma in casa di amiche in Via del Tritone n. 46. Domani 10 e poi 20 e 24 staremo uniti a piè dell’altare coi nostri cari trapassati. Che il buon Dio ci conceda la grazia di riunirci tutti lassù, nella beata patria, voi aiutatemi colle vostre preghiere. Amici e parenti sempre ti ricordano e ti inviano molti auguri e saluti. Io saluto le amiche e a te affettuosità infinite Nelina (f. 333, c. 15)
703. Caltagirone, 11 gennaio 1937835 Carissimo, Ieri ho ricevuto la tua del 5 e la letterina tanto affettuosa di Miss Cecilia Marshall. Mi è tornata essa graditissima e le nuove della vostra festicciola di Natale mi hanno fatto un gran piacere. Godo che in casa state tutti bene. Qui oggi freddo intenso e anche un po’ di nevischio. Sto bene, ma con questo freddo non esco tanto, preferisco la mia stanzetta, la radio, il calduccio. Monsignore è stato a Palermo a fare una conferenza. Mi pare un po’ troppo alla sua età andare così facilmente a fare conferenze. I parenti, gli amici tutti ti ossequiano. Ringraziami Miss Marshall della letterina e i miei ossequi. Prendi un abbraccio affettuoso Nelina (f. 329, c. 17)
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704. Caltagirone, 19 gennaio 1937836 Carissimo, Ricevo la tua del 15. Godo che stai bene e raccomando io a te di averti riguardo per la influenza che costì corre. Qui la gente è tutta raffreddata, forse si chiamerà influenza, ma noi, grazie a Dio, non ne abbiamo avuta, forse perché io scanso di far visite ove sono influenzati, non vado al cinema ovvero perché qui è di una forma lieve. S. Gioacchino, a cui da sempre dò la mia promessa, ci guarderà. Monsignore sta benissimo e come un giovane va da un paese all’altro a far conferenze. Sia lode a Dio! Venerina mi scriveva ieri che a Palermo fa molto freddo e diceva non è possibile che venga Monsignore, mentre quello avea passato i giorni più freddi lì. Ieri sera alle 19 e 5 vi fu una leggiera scossa di terremoto, io non l’ho avvertita perché in quel momento mi muovevo; speriamo che non ne venga altre. Ho ricevuto lettere delle amiche di Londra e anche del dottore, ringrazio tutti delle gentili espressioni e dell’invito che mi fanno di venire costà. Saluto tutti cordialmente. Don Giacomo ora sta bene e ti ossequia devotamente, come tutte le persone di casa. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 320, c. 19)
705. Caltagirone, 27 gennaio 1937837 Carissimo fratello, Ricevo la tua del 23 e rispondo subito affinché tu rispondendo come faccio io non passi troppo tempo ad avere tue nuove. Qui caldo si può dire, giornate piene di sole e di cielo sereno che ha fatto di già dimenticare l’inverno. Però l’inverno deve ancora continuare, poiché sarebbe un male non veder piovere, mentre la campagna promette molto. Io sono ancora col pensiero della vendita dei giardini… molto a rilento quest’anno! Sto bene; ieri passai un giorno in campagna dai Gravina, faceva caldo da stancarmi, mi dispiacerebbe molto se l’inverno passasse così presto. Certo che il gran freddo mi farebbe male, ma il caldo non lo sopporto. E tu, caro fratellino, che vorresti il caldo devi soffrire tanto il freddo. Curati te ne prego e se il dolore è come quello che soffrivi a Roma, perché non fai la cura di Marchiafava? Sto in pena e prego il buon Dio che ti faccia
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rimettere presto e del tutto. Forse l’influenza, come mi scrivesti che la passasti all’impiedi, non curata, perciò come vedi ti ha lasciato lo strascico. Dove andresti per riposarti? Mi pare che dovunque fa freddo intenso quest’anno! Benedetta la Sicilia! Non fa mai quel freddo che si sente ovunque. Ieri fecimo qualche fotografia che se vengono bene te ne mando una con i piccini di Mina e di Paolo. Salutami le amiche, te prendi gli ossequi di parenti e amici, un abbraccio affettuoso della tua Nelina (f. 329, c. 29)
706. Caltagirone, 2 febbraio 1937838 Carissimo fratello, Come puoi dire che le mie cartoline si son fatte rare? Io come mai, rispondo al momento che arriva la tua. La tua del 28 è arrivata ora ora e rispondo, come dell’altra del 23 ho risposto subito subito. Sto bene, ma sto in pena per te e desidero sempre tue nuove. Bada che la dieta ti farà male, quando questa è prolungata e come la vuoi fare tu. La debolezza quando è troppa non si supera nelle malattie. Prego per te. Dunque raccomando a te di saperti curare e non trascurare. Qui da tempo caldo e bel sole, siamo passati al vento di ponente e tramontana con pioggia dirotta. Buon per le campagne, non so per le arance che ancora non ho venduto. Salutami le amiche, prendi gli ossequi dei parenti ed amici e un caldo abbraccio dalla tua Nelina (f. 329, c. 45)
707. Caltagirone, 6 febbraio 1937839 Carissimo, Ricevo a momenti la tua del primo febbraio. Con piacere leggo che stai meglio e spero presto bene del tutto. Io bene, grazie a Dio, per quanto anche qui vi è l’influenza, 838 839
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non grave però, solo qualche caso. Stamane è morto il barone Carlo Chiarandà, mentre ieri mi giunse dolorosa la notizia dell’improvvisa morte del Comm. Briuccia840. Avea avuto l’influenza, non so se in seguito a questa. Che pena mi ha fatto! Speriamo che il buon Dio lo accolga nel suo beato regno. La salma è stata trasportata a Palermo. Monsignore sta bene; qui il tempo è bello, meno male è piovuto abbastanza. Guardati e riposati, io ti sto vicina col pensiero e con la preghiera. Ringrazia per me le tue padrone di casa e i miei ossequi. Abbracci Nelina (f. 329, c. 46)
708. Londra, 9 febbraio 1937841 Carissima sorella, Ricevo la tua del 6. Che dispiacere a sentire della morte del Comm. Briuccia. Domani dirò la S. Messa per la sua anima. Oggi si è qui e domani non si è più. Che Dio abbia misericordia di tutti noi. Manda le mie condoglianze alla famiglia Chiarandà e ai figli di Briuccia. Io ora sto bene: sono rimasto un po’ debole, si comprende, dopo quasi tre settimane di disturbi. Qui piove che non finisce. Ogni tanto si vede il sole e certe sere le stelle brillano di una luce magnifica e poi torna a piovere. L’epidemia dell’influenza va a finire. Tanti saluti a parenti, amici e persone di casa. Un abbraccio di cuore. Tuo Luigi (sc. 831, fasc. 112A, c. 5)
709. Caltagirone, 10 febbraio 1937842 Carissimo, Ricevo la tua del 5 appena tornata dalla predica. Quest’anno il quaresimale si predica nella chiesa del Gesù (Collegio) perché la Cattedrale si sta ripulendo. Verrà fatta in colore oltre al bianco al posto del verde e del giallo chiaro e scuro. Viene abbastanza bene. Cfr. nota n. 156. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 842 Cartolina postale. 840 841
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Il predicatore è un bravo francescano, non so ancora il nome. Veramente la chiesa è piccola, ma speriamo sia grande il frutto. Godo leggere che stai meglio e che presto spero leggere del tutto ristabilito. Io, grazie a Dio sto bene. Monsignore dice l’ingegnere Foti lo ha trovato benissimo. Qui c’è pure l’influenza, ma non grave; speriamo che quella non venga. Salutami Miss Norah e le altre amiche ed auguro a tutti ottima salute. A te tante cose per conto dei parenti e amici e la mia affettuosità Nelina (f. 329, c. 57)
710. Caltagirone, 13 febbraio 1937843 Carissimo, Ricevo la tua e farò le condoglianze alla famiglia Briuccia a nome tuo. Che dispiacere generale è stata la scomparsa dell’ottimo Commendatore! Veramente come tutto passa in un momento e il domani non è in nostro potere. Io, grazie a Dio sto bene, fin ora niente raffreddore e influenza. Veramente qui da noi è di una forma leggiera. Tu, caro fratello, pensa a rinforzarti e mangiare un po’ di più. Dovresti fare pure delle ignezioni rinforzanti; Monsignore dopo la sua influenza ha fatto una buona cura di ignezioni. Quando finisce costì l’influenza manderò l’elemosina a S. Gioacchino. Quel benedetto rettore leva e mette ogni momento il quadro e ancora non ha trovato il posto più adatto. Sono io sempre dietro a farlo appiccicare. Quest’anno la predicazione come ti scrissi è al Gesù, piccola chiesa per la gente che vuole sentire il nostro bravo predicatore. Tutti, parenti e amici ti mandano a salutare. Salutami le amiche e curati bene. Un abbraccio Nelina (f. 329, c. 61)
711. Caltagirone, 18 febbraio 1937844 Carissimo, Sono con la tua del 14 in mano. Godo che stai bene e spero che presto ti rimetterai completamente. Io bene, fino ad oggi niente raffreddore; anche le persone di servi843 844
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zio e di casa tutti bene e ti ossequiano devotamente. Ciccino ti ha mandato le sue pubblicazioni e aspettava un tuo rigo. Io dirò quanto mi scrivi. Pel momento sono alle prese con i giardini, c’è un po’ di movimento. Oggi piove a ponentate forti, e poi schiarite, buono per i nostri campi. Oggi ho avuto a pranzo i bambini dell’Ing. Foti, sono tanto carini ed ora è nato il terzo che si chiama Massimo. Ti hanno dato la partecipazione? Hai risposto? Curati bene e guardati sempre da fare disordini. L’altro giorno sono andata alla Russa, sembrava l’estate già avanzata, ma era una bellissima giornata senza l’ombra del vento. Salutami tutte le amiche; ho ricevuto una lettera dalla Sig. Ruiz poveretta. Un abbraccio Nelina (f. 329, c. 62)
712. Caltagirone, 24 febbraio 1937845 Carissimo, Ricevo la tua del [non è indicata la data] e godo che stai bene e che hai ripreso il lavoro usuale. Quanti ne sono morti d’influenza! Ma anche nella nostra cara patria ve ne sono state vittime del detto male, massimo nell’Alta Italia. Ora qui da noi è finito, malgrado il tempo sia freddo e umido. Io, grazie a Dio sempre bene, niente raffreddore, un po’ lo sono state le cameriere, ma semplici raffreddori e ora stanno bene. Ti piacciono le nuove cartoline? Un’altra volta ti mando due fotografie fatte a Boschigliolo, una sono sola io, nell’altra siamo tutti insieme coi Gravina, i bambini di Mina e quelli due di Paolo. Conservati in salute, lavora poco e vogliami sempre bene. Un abbraccio Nelina (f. 329, c. 82)
713. Caltagirone, 24 febbraio 1937846 Carissimo, Ricevo la tua del 9, stavo già in pena per il tuo ritardo. Godo che stai bene, come ti assicuro di Monsignore e di me. Lui è partito lunedì, ma stava benissimo ed ha
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fatto una conferenza per S. Tommaso nella sacrestia grande del Rosario ove intervenne un buon pubblico. Oggi sono stata a S. Bartolomeo, pareva una avanzata primavera, è una giornata limpida e bella. L’altro giorno sono andata a Catania a sentire la Butterfly, andammo alle sei antimeridiane per far ritorno alle 2½ e così metterci a letto subito. Non mi sono stancata per nulla, anzi ho dormito benissimo. Una buona produzione con artisti affatto nuovi. Lunedì incominciano i santi esercizi predicati dal quaresimalista P. Balestrieri che predica abbastanza bene. Sempre folla nelle sue prediche; speriamo vi sia copioso frutto. Sere fa ha tenuto al Circolo di cultura una conferenza su S. Francesco. La sala era pienissima e fu applaudito. Questa la dirigo al tuo indirizzo sicuro che sarai di già tornato; guardati dal freddo della primavera che immagino più fredda per i venti. Tutti ti salutano, alle mie amiche i miei affettuosi saluti e a te un forte abbraccio Nelina (f. 329, c. 88)
714. Caltagirone, 17 marzo 1937847 Carissimo, Con piacere ho ricevuto la tua ultima che mi parla del tuo ritorno costà848. Avendo letto tutto il mal tempo delle coste francesi stavo in pena. Lì tanto diluvia e da noi si sente sempre la mancanza dell’acqua. Questo inverno ce n’è stata, ma non molto dopo la siccità dell’anno scorso. Il tempo qui sereno e senza quasi vento, cosa che mi fa svegliare la notte quasi a sentire la nostalgia del rumore. Sto bene, in questi giorni Don Carlo predica il ritiro alle dame di Carità e quindi si va all’Immacolata ogni giorno. Monsignore mi ha scritto stamane che sta benissimo, deve fare un po’ di riposo agli occhi poiché lui quando si mette a scrivere ci si dà tutto e si rovina ogni volta. Conservati la salute, guardati dal freddo che ancora costì si deve far sentire. Don Giacomo sta bene, si è rimesso del tutto e ti ossequia. Tutte le persone di casa, gli amici, i parenti ti salutano, io ti abbraccio con tutto il cuore Nelina (f. 329, c. 101)
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Cartolina postale. Luigi era stato nelle due prime settimane di marzo a Parigi e Bruxelles.
715. Caltagirone, 22 marzo 1937849 Carissimo, Questa ti arriva negli ultimi giorni che precedono la S. Pasqua e così fin da ora ti auguro la buona Pasqua. Certamente saremo uniti a piè dell’altare in ispirito e nella preghiera. Godo che stai bene e anche io e Monsignore, grazie a Dio benissimo. Qui il tempo comincia a preoccupare per la mancanza di pioggia. Anche quest’inverno è stata poca e continua la siccità. Pregate anche voi che ne avete in abbondanza di venire da queste parti un po’. Ricordami alle amiche tutte augurando buona Pasqua. Sono vicina alla mia piccola radio sempre precisa e carina. Un apparecchio riuscitissimo. Certo che non si possono prendere tutte le stazioni, ma ciò poi non mi interessa tanto. Conservati in salute e amami Nelina (f. 329, c. 104)
716. Londra, 27 marzo 1937850 Carissima, Ricevo la tua con gli auguri che ti rinnovo di cuore. Ieri abbiamo avuto gran freddo e pioggia con neve. Oggi meglio. C’è un po’ di sole malato. Tutti ti salutano e ti mandano affettuosi auguri. Godo che la tua radio continua a servirti bene. A me stanca qualche rara volta che voglio sentire qualche cosa, come domenica scorsa la Passione di Bach (quella Secondo Matteo), che cosa divina. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 416)
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Cartolina postale. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.
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717. Caltagirone, 27 marzo 1937851 Carissimo, Suonano le campane mentre ricevo la tua affettuosa cartolina. Ancora una volta rinnovo gli auguri per la Pasqua. Domani sarò in compagnia dei cugini Gravina che ti ossequiano, come anche tutti i parenti e amici che sono venuti a farmi gli auguri. Il tempo qui sempre secco e freddo, speriamo che piova domani, perché è buon augurio Pasqua con il tizzone. Offri i miei auguri alle amiche e tu prendi le mie affettuosità Nelina (f. 330, c. 1)
718. Londra, 6 aprile 1937852 Carissima, Ricevo la tua del 1°. Godo che vai spesso in campagna. Come deve essere bella. Qui abbiamo giorni tiepidi e nebbiosi che fanno noia. Sto bene. Tutti ti salutano e mi domandano perché non vieni in Inghilterra per le feste. Ma c’è troppa folla. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 417)
719. Caltagirone, 6 aprile 1937853 Carissimo, Ricevo la tua del 1° aprile. Godo che stai bene e che un po’ di tepore è venuto a sollevarti. Qui sempre tempo buono e l’acqua la vediamo cadere a stille, specie a Caltagirone. Sono ormai due anni che non abbiamo i soliti acquazzoni, venti, nebbie. Ma mi Cartolina postale. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 853 Cartolina illustrata. 851 852
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dicono che le campagne sono buone e dalla parte di Altobrando buonissime. Oggi s’incomincia a fabbricare lì un magazzeno e quindi spese, ma è necessario. Anche io aspetto il caldo per muovermi e spero vedere l’esposizione e all’andata e al ritorno. La Sig.ra Conca che ormai sta a Torino, mi aspetta al passaggio di là. Ho avuto una cartolina dalla Sig. Belletti e mi dice che verrà a farmi una visitina, forse andrà per il carosello a Napoli. Tutti ti salutano, io ti abbraccio di cuore Nelina (f. 330, c. 16)
720. Caltagirone, 11 aprile 1937854 Carissimo, Appena ricevo la tua del 6. Sto bene ed ho passato oggi la giornata a Boschigliolo. Tutti ti salutano. Abbiamo avuto della pioggia e così le campagne si sono riprese. Oggi una bella giornata tiepida e in campagna pareva una vera primavera. Se Londra fosse a Parigi verrei a godere le feste per l’incoronazione del Re855. Salutami le amiche e tu prendi un forte abbraccio dalla tua sempre aff.ma Nelina (f. 330, c. 35)
721. Caltagirone, 16 aprile 1937856 Carissimo fratello, Eccomi a te dopo la tua del 6 c. m. Godo che stai bene, anch’io benissimo finché viene il caldo. La primavera è meno bella dell’inverno. Le campagne sembrano belle perché è piovuto e continua a poco. Le arance li hanno già raccolte, ma quest’anno perché troppo tardi e perché c’è stata un po’ di nera non sono da spedirli. Così vorresti andare a luglio alla spiaggia, ma mi pare che luglio non è caldo quanto agosto non è vero? Per me quest’anno potrei fare la villeggiatura anche così, non ho tanto da fare, in tutti i casi potrai cominciare come l’anno scorso. Cartolina illustrata. Avvento al trono di Giorgio VI dopo l’abdicazione di Edoardo VIII. 856 Cartolina postale. 854 855
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Monsignore verrà verso il 5 maggio che incomincia il Congresso Eucaristico. Veramente il nostro Vescovo sta lavorando molto per la preparazione. Che il buon Dio ci benedica e benedica la nostra Sicilia857. Salutami le amiche e auguro un buon divertimento per l’incoronazione del Re. Io vi sieguo per radio. Tutti ti salutano, io ti abbraccio, aff.ma Nelina (f. 330, c. 37)
722. Caltagirone, 22 aprile 1937858 Carissimo, Il freddo o fresco fa anche qui di questi giorni; si sente di più perché c’è vento. Però si esce lo stesso; ieri fui a pranzo dai Gravina oggi sono dalla Sig. Angelina L. È sempre primavera, però temo che sarà così il tempo per il Congresso e allora addio Villa e Messa alla Villa! Veramente c’è un preparativo immenso. Costà avete quello per il Re e noi l’abbiamo per il Re dei Re. Speriamo che il buon Dio ci benedica e allontani dei mali. Sto bene, tutti ti ossequiano e domandano della tua salute. Spero che starai veramente bene e che i venti freddi non debbono farti male. Il ponente o Mistral è un capo di questi tempi. Salutami tutte le amiche e guardati la salute. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 330, c. 43)
723. Londra, 27 aprile 1937859 Carissima, Sono unito con voi nelle preghiere di propiziazione per il Congresso Eucaristico che è per me una consolazione spirituale ineffabile. Sto bene. Dopo tre giorni caldi di nuovo i venti freddi. Ma grazie a Dio sto veramente bene, tante cose a tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 418) Il congresso eucaristico si tenne dal 5 al 9 maggio. Cartolina postale. 859 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 857 858
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724. Caltagirone, 27 aprile 1937860 Carissimo, La tua del 22 è arrivata stamane in regola. Se ricevi con ritardo è causato dalla folla che arriva costì per le feste. Saranno lunghi i festeggiamenti? E immagino come i Londinesi sono entusiasti per tutte le feste. Noi qui siamo in preparativi per la festa del Congresso e si prevede entusiasmo e devozione. Sto bene, oggi andrò alla Russa a fare una bella gita, penso a te. Salutami le amiche, guardati la salute e amami come ti amo e ti penso sempre con grande affetto Nelina (f. 330, c. 45)
725. Londra, 3 maggio 1937861 Carissima, Questa ti arriva in piene feste Eucaristiche. Sono unito con voi. Celebro la S. Messa secondo le intenzioni dei Congressisti e per il maggior bene nostro, di Caltagirone e della Sicilia. Ho scritto a Mario, ma penso sarà con te. Vi abbraccio insieme nel S. Cuore di Gesù Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 419)
726. Caltagirone, 8 maggio 1937862 Carissimo, Vengo e rispondo alla tua del 3. Stiamo bene con il caro fratello venuto per prendere parte, ma poco, al Congresso. Ha fatto una magnifica conferenza nella chiesa di S. Giuseppe, con gli alto-parlanti in P. Municipio gremitissima. Non ti dico l’entusiasmo, la folla, le sfarzose illuminazioni. Caltagirone si sta facendo veramente onore. Cartolina illustrata. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 862 Cartolina illustrata. 860 861
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I Prelati ne sono entusiasti della nostra patria, che quando si entusiasmano sono bravi assai. Oggi vi sarà un’accademia all’Immacolata con buona musica. Stanotte la S. Messa e l’Adorazione per gli uomini e domani la grande Processione col SS. Sacramento. Tutti ti ricordano, ti ossequiano, io con affetto Nelina (f. 330, c. 47)
727. Londra, 10 maggio 1937863 Carissima, Penso che le feste non ti abbiamo dato agio a scrivermi o la posta è in ritardo. Sono stato unito con voi nelle preghiere. Sto bene. Il tempo variabilissimo. Spero avrete avuto buon tempo per la Messa al Giardino Pubblico. Salutami tutti, un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 420)
728. Caltagirone, 25 maggio 1937864 Carissimo, Ho la tua del 21 con il francobollo dei nuovi Reali. Immagino le feste che vi sono state! Sempre però con il cattivo tempo immagino. Qui il tempo è bello, solo due giorni di scirocco che hanno fatto un po’ male alle campagne, ma però è sempre un buon raccolto. Ieri sera sono stata al battesimo del terzo figliolo di Teresa Galvano Barletta. Il padrino è stato l’ing. S. Fragapane. Egli ti saluta e tutti ti ossequiano. Oggi siamo stati nella nuova chiesetta dell’Ospizio Infanzia Abbandonata Escurialis ove la Sig. V. Ingrassia ha ottenuto di trasportare le spoglie dei genitori. La chiesa è venuta bella. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 330, c. 75)
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Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata.
729. Londra, 1 giugno 1937865 Carissima, Per dirti che sto bene. Vedo che son passati molti giorni che non ti scrivo. Passa il tempo velocissimo. Ora è tardi per la posta stasera. Ma basta un rigo. Ti abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 421)
730. Londra, 16 giugno 1937866 Carissima, Pensavo che il libro del Veggian fosse in casa (e non fra quelli a Roma). È uno di quei libri che non sono più in vendita e non è possibile averne copia. Proprio mi servirebbe867. Ma che farci! Sto bene. I concerti di Toscanini un successo, anzi il successo della stagione. Qui è tornato l’umido fredduccio, che tormenta. Tutti ti salutano. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 422)
731. Parigi, 20 luglio 1937868 Arrivato benissimo. Abbraccioti. Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 423)
Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 867 T. Veggian, Il movimento sociale cristiano nella seconda metà del XIX secolo. Cenni storici, Stab. Tip. San Giuseppe, Vicenza 1899. «Il Veggian non è più in commercio; fu esaurito trent’anni fa quando uscì o forse non esaurito per vendita ma buttato al macero. Ricordo che ci sono notizie che mi servono e che dovrei molto cercare per averle. Dovrebbe essere tra i libri che si trovano a Roma, se non fu disperso» (Luigi a Mario, 28 giugno 1937, IV, p. 209, n. 1840). 868 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 865 866
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732. Torino, 23 agosto 1937869 Arrivata benissimo. Saluto. Nelina (f. 331, c. 88)
733. Buckfastleigh, 12 settembre 1937870 Carissima, Ho ricevuto la tua del 6 c.m. Godo che stai bene. Ho mandato a Foti una cartolina di congratulazione. Ho scritto alle Ceramiche. Spero che il mare di Ostia ti farà bene. Qui in campagna è tranquillo; il tempo bello benché un po’ freddo. Il mio ospite mi ha voluto accendere il fuoco. Ma si gode il sole. Tante cose al Cugino e famiglia, ad amici e parenti. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 424)
734. Londra, 15 settembre 1937871 Carissima, Sono qui di ritorno. La campagna mi ha fatto bene. Non mi manca cura e assistenza. Sto bene. Domani riprendo il mio servizio dalle Suore Missionarie. Ho avuto la tua del 9. Penso che stasera arrivi a casa. Tante cose agli amici e parenti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 425) 869 Telegramma. Si incontrarono alla fine di agosto a Parigi. Ma il 2 settembre Luigi era già a Londra. «La visita di Nelina assai breve quest’anno. Così vuole Dio» (Luigi a Mario, 2 settembre 1937, IV, p. 310, n. 1862). 870 Cartolina illustrata sped. a Roma. Luigi si trovava in una abbazia benedettina fuori Londra per gli esercizi spirituali. 871 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.
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735. Londra, 21 settembre 1937872 Carissima, Ho ricevuto la tua del 15 da Roma. Già sarai a casa. Attendo tue notizie. Io sto bene, grazie a Dio. Oggi freddo. Già comincia. Ma non ci soffro. Tante cose a tutti, parenti ed amici e alle persone di casa. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 426)
736. Londra, 9 ottobre 1937873 Carissima, Ho ricevuto la tua del 4 c.m. Godo che D. Giacomo si sia rimesso. Spero che abbia cura a non ricadere. Leggo che a Roma e in Toscana vi è stato una specie di ciclone. Spero non arrivi in Sicilia. Tutti ti salutano affettuosamente. Mario mi scrive che è un po’ raffreddato. Io grazie a Dio sto bene. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 427)
737. Caltagirone, 17 ottobre 1937874 Carissimo, Ricevo la tua del 13. Godo che stai bene, anch’io bene. Qui è incominciato il freddo di levante, forse nevica su l’Etna. Non sapevo della morte del nostro tanto buon amico Baranzini, ho scritto subito, come anche a Miss Simonson le mie parti. Con piacere ho appreso che Musco morì coi conforti di N. S. Religione, che il buon Dio lo benedica e lo porti presto con sé in Cielo. Era poi tanto di buon cuore! E così caro fratello, anche
Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 874 Cartolina illustrata. 872 873
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noi ci avviciniamo verso la patria beata, che il Signore ci assista. Preghiamo l’un per l’altro e stiamo uniti sempre a piè dell’altare. Con affetto, salutami le amiche Nelina (f. 332, c. 45)
738. Londra, 4 novembre 1937875 Carissima, La tua ultima è del 24 ottobre. Poi silenzio. Ieri mi è arrivata la cartolina di Mario del 30 ottobre e mi dice che tu stai bene. Perché non scrivi? o la tua cartolina solita si è smarrita? Io sto bene e spero leggere tue notizie stasera o domattina. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 428)
739. Caltagirone, 19 novembre 1937876 Carissimo, Sono in pieno disordine perché gli operai hanno invaso per metà la casa. Che polvere, che sterriccio, ma mi ci diverto e ci sto benissimo. Se non fosse per quello che si spende io farei tante belle innovazioni. Il tempo, grazie a Dio, si mantiene discreto e senza pioggia, però ci vorrebbe per le campagne. Prega Iddio che mi faccia terminare le terrazze senza pioggia. Mando questa scritta e l’altra senza scritto, spero che li riceverai. Se poi ne vuoi d’altre le mando. Mando pure il Messaggero Siciliano, vedrai il minuscolo Giacomino Di Gaspare. Salutami le amiche e tu prendi i miei più affettuosi abbracci Nelina (f. 332, c. 74)
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Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata.
740. Caltagirone, 22 novembre 1937877 Carissimo, Grazie degli auguri che ricambio a te con tutto il cuore. Godo che stai bene come lo sono anch’io. Ancora con la casa sottosopra perché i lavori non son finiti. Il tempo è più che autunnale quasi estivo, pel momento che continui per pochi giorni finché finiscono i lavori sulle due terrazze. Darò subito quanto vuoi per la venuta del Vescovo, dicono che è veramente dotto e santo, quello che ci voleva per la nostra Diocesi. Speriamo che anche il tempo sia buono il 5 dicembre, giorno dell’entrata in sede. Farò le condoglianze alla Sig. Rina, li accetterà molto poverina. Le Gravina sono ancora a Roma, mentre Michele è qui cogli operai nella casa di Caltagirone. Vi è anche Mina coi bambini a Roma e Romanina comincerà ad andare alla scuola. I parenti ed amici ti offrono i loro auguri e saluti, anche le persone di casa ti ossequiano devotamente. Abbracci affettuosi Nelina (f. 332, c. 75)
741. Londra, 25 novembre 1937878 Carissima, Ti rinnovo i più vivi affettuosi auguri. Sto bene; un po’ affaticato dai primi freddi. Ho ricevuto la tua del 19 c.m. e la cartolina a parte che darò a chi la desiderava. Non ho ancora ricevuto il Messaggero Siciliano. Spero che il tempo sia buono ancora per i lavori che fai fare nella casa e un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 429)
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Cartolina postale. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.
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742. Caltagirone, 29 novembre 1937879 Carissimo, Ricevo la tua del 25 sera. Godo che stai bene e guardati dal freddo, mi fai stare in pena. Anche qui un’ondata di freddo di neve perché credo che nevica su l’Etna. I lavori sulle terrazze domani sera finiscono e poi resta la ripulitura della scala e le due soffitte sotto le terrazze. Meno male che le piogge non sono ancora incominciate e così nessun danno nelle stanze. Domenica avremo il vescovo nuovo e così feste e gioia religiosa. Ho fatto pervenire le £ 100 per conto tuo e ti ringraziano. Salutami le amiche e credimi tua Nelina Il Messaggero è stato spedito con le cartoline. Si sarà smarrito (f. 332, c. 79)
743. Londra, 5 dicembre 1937880 Carissima, Non aspetto la tua cartolina per darti mie notizie. Penso oggi alla festa dell’arrivo del Nuovo Vescovo. Spero che il tempo sarà buono. Mandai i miei omaggi per mezzo di Mons. Caruso. Sto bene. Ieri la prima neve con pioggia. Oggi sereno e freddo asciutto. Tutti ti salutano. Sento, in fantasia, suonare le campane dell’Immacolata. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 430)
744. Caltagirone, 11 dicembre 1937881 Carissimo, Ti scrivo mentre si pulisce l’intera casa dopo tutti i lavori fatti. Lascio a te immaginare la polvere e il traffico indiavolato. Stamane vi era la comunione delle Dame Cartolina illustrata. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 881 Cartolina postale. 879 880
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dell’Immacolata, ma io non son potuta andare perché gli operai erano in tutte le stanze chi per una cosa chi per un’altra. Tutta questa premura di pulire è perché Monsignore vuol venire per vedermi e per rendere visita al nuovo vescovo. Stamane funzionava il Vescovo ed io ne son rimasta doppiamente dolente. Ancora non l’ho veduto da vicino. Sto bene, ma un po’ stanca, ma ora mi riposerò. Guardati dal freddo, caro fratello non prendere l’influenza ti raccomando. Qui tengo tutti i balconi aperti sia per la polvere ma anche perché sono bellissime giornate. Tutti ti salutano, io ti abbraccio con affetto Nelina (f. 332, c. 80)
745. Londra, 20 dicembre 1937882 Fraterni auguri per l’onomastico e le feste natalizie. Sto bene. Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 431)
746. Caltagirone, 13 gennaio 1938883 Carissimo, Ricevo la tua del 7. Godo che stai bene, anche io bene ed ora il tempo è bello, giornate primaverili. Ieri ho assistito al matrimonio della prima figliuola di Mariuccia B. coll’ing. Ugo Di Martino dell’alta Italia. Così ho avuto il piacere di avvicinare la Marchesa e il Marchese di Calboli e tante altre persone di Gela. Tutto è riuscito magnificamente bene ed abbiamo passato quattro ore liete. Monsignore è passato da qui proprio il giorno della neve e immagina che freddo quel giorno! L’indomani malgrado la neve volle partire per Piazza e poi mi ha scritto che è stato tutto reumatizzato, ma sfido io! Ora non mi ha più scritto e spero che stia bene. Lui fa come farebbe un giovane. 882 883
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Conservati la salute, guardati dal troppo freddo e vogliami sempre bene. Un abbraccio, tua Nelina P. S. Le persone di casa ti ossequiano, specie D. Giacomo che sta bene. (f. 333, c. 22)
747. Londra, 18 gennaio 1938884 Carissima, Ricevo la tua del 13. Anche Mario mi ha scritto. Che gusto andarsene a Piazza con la neve. Sto bene. Tante cose a tutti; i miei auguri ai B. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 433)
748. Londra, 21 gennaio 1938885 Carissima sorella, Puoi farmi il favore di cercarmi se trovi un mio libretto sulle Unioni Professionali pubblicato nel 1901886. Ricordo di averne avuta una copia rilegata quando ero a Roma. Forse si trova presso di Mario. Sto bene. Un abbraccio di cuore tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 434)
Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 886 L’organizzazione di classe e le unioni professionali, Società italiana cattolica di cultura, Roma 1901. È questo uno dei principali interventi di Sturzo sul problema dell’organizzazione delle unioni professionali cattoliche. Cfr. Bibliografia degli scritti di e su Luigi Sturzo, cit., p. 9. 884 885
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749. Caltagirone, 1 febbraio 1938887 Carissimo, Ho cercato anch’io il tuo libro, ma non ho trovato che “Sintesi Sociali”. Stamane Monsignore mi dice che lo ha trovato e te lo ha spedito, meno male! Sto bene, Angelina continua tra gli alti e bassi. L’altro ieri è morta la madre di Peppino Alessandro, io sono andata ai funerali. È morta pure la madre del Dott. S. Fragapane, tutte vecchiette sugli ottanta. Oggi bella giornata dopo un furioso vento e costì? Ho sentito nella radio dei danni causati da un ciclone e tu eri fuori? Me lo avevano detto che eri stato fuori Londra, la gente sa tutto. Tanti saluti da tutti e abbracci dalla tua sempre affezionatissima Nelina (f. 333, c. 27)
750. Londra, 6 febbraio 1938888 Carissima, Ho ricevuto il libro da Mons. Fondacaro, grazie. Tante cose ad Angelina Fanales. Prego sempre per lei. Le mie condoglianze al D.r Fragapane e famiglia, al Notaro etc. a Peppino Alessandro. Qui a Londra i cicloni si sentono lontani. Io capii che c’era stato un piccolo terremoto, ma poi pensai ch’era il vento. I giornali segnalarono il terremoto. Sto bene. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 437)
751. Caltagirone, 13 febbraio 1938889 Carissimo, Ho ricevuto la tua del 6, rispondo con un giorno di ritardo e mi perdonerai. L’andare e venire dai Coniglio, ove Angelina è sull’ultimi giorni di vita, mi ha fatto traCartolina illustrata. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 889 Cartolina postale. 887 888
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scurare il mio dovere di rispondere subito. Avrei voluto pure dirti della spedizione della cassetta delle arance, ma ancora non ho avuto il bene di stare da Catania, spero domani. Li riceverai con ritardo ma spero buoni e non guasti. Sto bene e godo che tu stai pure bene. Fa freddo, ma il sole si vede spesso e le nostre stanze inondate, non fa freddo. Suor Maria Coniglio si raccomanda alle tue orazioni; è venuta per vedere l’ultima volta la mamma, ma non è rimasta. Le regole non comportano tanto. Salutami le amiche che ricordo sempre con affetto e tu prendi i miei più affettuosi abbracci fraterni Nelina (f. 333, c. 32)
752. Caltagirone, 4 marzo 1938890 Carissimo, A momenti mi arriva la tua del 27, cioè in cinque giorni. Godo che stai bene, io un po’ raffreddata e per andare dalle Coniglio sono uscita in carrozza chiusa. La povera Angelina è volata al cielo domenica mattina a tre. Quanto ha sofferto! Manderai le condoglianze a Carlo, Suor Maria è partita ieri per Acireale Collegio S. Rosalia. Giacomino partirà domani per Palermo via Calatafimi 133. Ed ora restano soli Carlo e Bebè, in otto mesi se sono andati due. Non so ancora chi predica la S. Quaresima perché non sono uscita, mi pare uno di S. Cataldo. Stamane vento forte (forse maestrale) di quello che fa raffreddare le nostre stanze. Quest’inverno invece è stato il levante e tramontana ed io ho acceso di rado la stufa. Ho ricevuto la bella lettera di Miss Cecilia e l’ho letta a Michele il quale ti ossequia. Ringraziami la Signora e tu prendi i miei affettuosi abbracci Nelina (f. 333, c. 51)
753. Londra, 11 marzo 1938891 Carissima, Ho ricevuto la tua del 4. Ho detto una Messa per l’anima di Angelina. Ho scrit890 891
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Cartolina illustrata. Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.
to a Giacomino e a Suor Maria. Sto bene. Qui la temperatura è quasi estiva. Avremo il freddo poi. Tutti ti salutano. Un abbraccio dal tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 439)
754. Caltagirone, 16 marzo 1938892 Carissimo, Come vola il tempo! Ieri ho ricevuto la tua dell’11, ma quante cartoline ti mandò il Can. M. Caruso? È bella questa vetrata però messa così in alto, ove era la finestra si perde l’effetto. Godo che il tempo costì è quasi estivo, anche noi abbiamo avuti dei giorni di primavera, ma ora un po’ di pioggia e freddo freddo. Sto bene. Anche D. Giacomo si è rimesso. Vi è stato Silvio Milazzo893 molto male, ma ora va rimettendosi mano mano perché ha subito un’operazione di un ascesso sopra il fegato. In quest’anno penso con nostalgia il mare, a me giova tanto la villeggiatura al mare, per quanto non faccia più bagni. Ieri abbiamo finito il ritiro spirituale che alle Dame di carità ha predicato un padre delle Missioni di S. V. dei Paoli. Veramente fatti bene per quanto brevi. Ricordami alle amiche tutte. Stasera si apre il Massimo di Catania con Sigfrido diretto dal maestro Santini, te lo ricordi? Abbraccioti Nelina (f. 333, c. 69)
Cartolina postale. Sturzo aveva fatto da padrino nel 1903 a Silvio Milazzo. Con Mario Scelba era stato giovane attivista del Partito popolare calatino. Fu tra coloro che già nel ’41, organizzarono segretamente a Caltagirone riunioni nelle quali si discusse della eventuale costituzione di un futuro partito di ispirazione cattolica. Fu tra i protagonisti del primo decennio della regione siciliana. Cfr. M. Pennisi, ad vocem, in DSMCI. Aggiornamento 1980-1995, Marietti, Genova 1997, pp. 375-377. Per la sua corrispondenza con Sturzo nel secondo dopoguerra cfr. L. Sturzo, Carteggi siciliani nel secondo dopoguerra. Corrispondenza con i primi quattro presidenti della Regione Siciliana: G. Alessi, F. Restivo, G. La Loggia, S. Milazzo, a cura di V. De Marco, 2 voll., S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 1999. 892 893
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755. Caltagirone, 23 marzo 1938894 Carissimo, Ho la tua del 18. Godo che stai bene, anch’io bene. Silvio ti ringrazia, egli continua con un po’ di pleurite umida anzi, l’altra notte gli estrassero del siero. Speriamo che la gioventù trionfi. Gigi ti ossequia e ringrazia molto delle preghiere che fai. Domani vado a passare una giornata alla Russa, il tempo è buono, vi è stata la pioggia e le campagne promettono, speriamo. I parenti tutti ti ossequiano, anche molti amici ti salutano. Ricordami alle amiche e prendi i miei più affettuosi abbracci Nelina (f. 333, c. 73)
756. Caltagirone, 3 aprile 1938895 Carissimo, La tua del 30 arriva il 3 in quattro giorni. Godo che stai bene, anch’io bene e qui caldo da estate. Credo che tornerà il freddo, pel momento le campagne sono bellissime. Silvio migliora lentissimamente della sua pleurite. Gigio ti ringrazia e ossequia unito a tutti di famiglia. La nostra casa con queste belle giornate è un incanto, piena di sole e i ristauri sono quasi completamente asciutti, ma pel momento non faccio altro dovendo pensare alla nuova pompa per la Russa. Si sta sempre con nuove spese da fare. Salutami le amiche e tu prendi i miei più affettuosi abbracci Nelina (f. 334, c. 2)
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757. Londra, 5 aprile 1938896 Carissima, Ricevo la tua del 28 marzo. Ti scrivo in fretta per prendere la posta. Sto bene. Il tempo è tornato fresco. Tutti ti salutano. A parenti e amici ricordami con affetto, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 440)
758. Caltagirone, 14 aprile 1938897 Carissimo, Buona Pasqua, auguri fervidi. Stamane ho fatto la S. Comunione ed ho pregato assai per te. Sono stata nella chiesa di S. Giacomo perché a S. Giorgio non arrivai in tempo. Sto bene, qui fa freddo di nuovo come d’inverno. Pasqua col tizzone… Quando saremo in Cielo chi sa che festa!!! Prega per me e ricordami alle amiche. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 334, c. 18)
759. Londra, 23 aprile 1938898 Carissima, Non ho ricevuto la tua solita; sto bene non ostante il freddo di questi giorni, ho un po’ di nevralgia alla testa, ma passerà. Stamane S. Giorgio, ho detto la Messa per la nostra Parrocchia. Salutami tutti amici e parenti e persone di casa. Un abbraccio di cuore tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 441) Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. Cartolina postale. 898 Cartolina illustrata. sped. a Caltagirone. 896 897
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760. Londra, 28 aprile 1938899 Cara Nelina, Ricevo la tua del 28 c.m., pensavo che stavi poco bene. Spero che la tua cameriera andrà meglio. Tanti saluti a Vincenzo e alle persone di casa. Tutti ti salutano. Sto bene. Aspetto il caldo che tarda a venire. Ieri ho avuto in camera un’ora di sole. Meno male. Ricordami ai parenti ed amici. Penso che Silvio ora starà bene. Che si abbia cura. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 442)
761. Caltagirone, 10 maggio 1938900 Carissimo, Godo che stai bene, anch’io bene. Gina continua e la cura è lunga, speriamo si guarisca del tutto, almeno da poter lavorare. Non è in casa mia attualmente ed ho ripreso Concettina. Delle feste ovvero manifestazioni per la Madonna di Con... se ne faranno tanti. Io non sono al giorno perché occupata in casa. Abbiti i miei abbracci Nelina (f. 334, c. 32)
762. Londra, 4 giugno 1938901 Carissima, In tre giorni ho la tua del 1 giugno. Domani Pentecoste. Stiamo insieme nel fervore di preghiera allo Spirito Santo che c’illumini e ci accenda di carità. Sto bene: il
Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata. 901 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 899 900
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tempo un po’ mite. Godo che Gina è guarita. Tante cose a Silvio. A tutti parenti e amici il mio pensiero costante e affettuoso. Credimi sempre tuo Luigi Sono tanto preso che credo che le mie vacanze non comincino che per S. Giacomo. (sc. 728, f. F/1/5, c. 445)
763. Bruxelles, 26 agosto 1938902 Carissima Nelina, La tua solita ancora non mi è arrivata. Farà un lungo giro per arrivarmi. Sono stato all’Aja ospite di un collegio di Padri gesuiti, che sono stati con me amabilissimi. Ora sono qui. Una bella famiglia: padre e madre, 10 figli, dei quali uno gesuita e una Dama del Sacro Cuore. La più piccola ha 17 anni. Una bella villa e molta cordialità. Penso a te che hai caldo: io un po’ di aria fresca. Non è certo Toulon903. Sto bene, un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 449)
764. Caltagirone, 2 settembre 1938904 Carissimo lontano fratello, Ricevo la tua del 27. Grazie del pensiero affettuoso e delle tue preghiere. Credo che in questi giorni tutti siamo stati in comune preghiera e per lo stesso fine. Sia ringraziato il Cielo che è stato misericordioso verso tutti. Oggi poi nella supplica alla SS. Vergine di Pompei sono stata a voi unita ed ho pregato tanto per tutti e tre. Grazie, caro fratello, che mi scrivi spesso così sto più contenta nella dura lontananza. Oggi dopopranzo sono stata alla Russa ove si vendemmia. Come era bello il pomeriggio lì! Ieri qui vi fu un furioso temporale, ma alla Russa non vi fu una goccia Cartolina postale sped. a Caltagirone. Quell’estate non si incontrarono. 904 Cartolina postale. 902 903
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d’acqua, però è piovuto qualche giorno prima. Le olive quest’anno si scorgono sugli alberi, erano tre o quattro anni che non se ne vedevano, anche le arance si vedono e sono già grossi. Godo che costì è tiepido ancora e mi auguro sia così tutto il mese e ancora l’altro. Sto bene, sento però che debbo cambiare un po’ l’aria e dopo il traffico della vendemmia rassettando altre cose mi recherò nella nostra bella eterna città. Salutami le amiche che ricordo sempre con affetto e tu prendi tutto il mio fraterno affetto Nelina (f. 335, c. 66)
765. Caltagirone, 4 settembre 1938905 Carissimo, Sono le 2½ p.m. ritorno dal matrimonio di Angelica Alessandro e Gaetano Carfì celebratosi nella chiesa di S. Giacomo. Una bella e commovente cerimonia. Peppino ti ossequia. Sto bene, l’aria è più fresca malgrado non abbia ancora piovuto. I colli son pronti ma temo che siano anch’essi leggieri. Debbono essere inamidati più forte. La mancanza della pioggia fa ritardare tutto. Divertiti e allunga la tua villeggiatura. Un abbraccio906 Nelina (f. 335, c. 67)
766. Caltagirone, 10 settembre 1938907 Carissimo, E così sei di nuovo tornato al lavoro un po’ troppo presto. Godo che stai bene, anch’io bene. Ho fatto aggiustare tutte le aperture per avere meno freddo nell’inverno. Già l’aria è molto rinfrescata, ma è sei mesi che qui non piove.
Cartolina illustrata sped. a Londra al 104 c. Hereford Road w 2 – presso Mrs Pritchard. Appunto di Luigi sul retro illustrato della cartolina: «9/9-38. La tua amica ha sospeso per ora la gita a Cannes, in attesa di un periodo più tranquillo. Sto bene». 907 Cartolina illustrata sped. a Londra al medesimo indirizzo. 905 906
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Monsignore mi manda a dire che appena rinfresca di più il tempo verrà forse a stare un po’ di giorni. Lo spero prima che mi muova io. Salutami le amiche e scrivimi quando saranno costì le tue padrone di casa. Un abbraccio908 Nelina (f. 335, c. 68)
767. Glasgow, 14 settembre 1938909 Carissima, Ho ricevuto la tua del 10: hai fatto bene a riparare le aperture per evitare i venti freddi dell’inverno. Qui sono tutti legati a giorno, ma vi è il fuoco del camino. Sto bene. Da ora in poi scrivimi al mio indirizzo. Godo che Mario verrà a vederti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 450)
768. Caltagirone, 19 settembre 1938910 Carissimo, In quattro giorni ho avuto la tua. Godo che stai bene, anche io bene. Oggi finalmente si sono sentiti i primi tuoni e così è venuta la pioggia, un po’. Ancora non si è finito di raccogliere le mandorle, poi verrà la vendemmia. Spero, ora che la temperatura si è abbassata che Mario venga un po’ di giorni. Don Giacomo sta benino. Gina venne subito al servizio perché sta bene e non la trovarono di dover andare al convalescenziario. Tutti ti ossequiano, io ti abbraccio Nelina (f. 335, c. 69)
908 Appunto di Luigi a lato dello scritto di Nelina: «14/9-38. Ti ho scritto di non aver fretta. È meglio attendere». 909 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone. 910 Cartolina postale.
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769. Caltagirone, 23 settembre 1938911 Carissimo fratello, Ieri venne Mario a farmi una visitina di 5 ore, solo per pranzare. Sta bene e lavora a tavolino come può lavorare una persona ancora giovine. Io bene, la vendemmia comincerà la settimana entrante. Alla Russa è da maggio che non piove, se fosse piovuto sarebbe un buon raccolto. I parenti e gli amici ti salutano. Gigia con sua figlia sono partiti per un viaggio turistico in Germania Vienna Budapest ecct. Mi sarebbe piaciuto fare un viaggetto in compagnia, non so se mi avrebbe stancato. Salutami le amiche e prendi le cose più affettuose dalla tua aff.ma Nelina (f. 335, c. 70)
770. Caltagirone, 28 settembre 1938912 Carissimo, Ho ricevuto la tua cartolina del 23. Sicuramente si sarà smarrita una cartolina poiché io rispondo subito a ogni cartolina. Certamente che la mia amica non si muove con tutto questo movimento, sarebbe non fare una buona villeggiatura. Con ansia si ascolta la radio nelle ore delle notizie, i discorsi, e il mio pensiero corre a te, caro fratello. Sento che stai bene e mi auguro che tutto si tranquillizzi presto onde stare più tranquilla io913. Come stanno le mie amiche? Salutamele tutte e dille che col pensiero e col cuore vi sto tanto vicino. Prego la Madonna di Pompei che il primo ottobre, che comincia il mese della Vergine SS. di Pompei, ci protegga e aiuti. Giovedì comincia la vendemmia, ieri vi fu un’acqua torrenziale senza lampi e tuoni. Anche le olive sono discretine, almeno avremo l’olio per la casa e per Mario che ne sciupano molto. Riceviti i miei più caldi abbracci Nelina (f. 335, c. 72)
Cartolina illustrata. Cartolina postale. 913 Nelina scriveva alla vigilia della Conferenza di Monaco del 29 settembre 1938. 911 912
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771. Londra, 1 ottobre 1938914 A Nelina. Tutto ottobre resteremo uniti nella preghiera per il S. Mese a Maria SS. del Rosario. Io ho per le mani un lavoro che mi occuperà più di due mesi pieni. Spero così prendermi qualche po’ di vacanze a Dio piacendo per Natale. La tua amica ha ripreso l’idea di andare alla Côte d’Azur Luigi (f. 335, c. 71)
772. Caltagirone, 6 ottobre 1938915 Carissimo, Ricevo la tua del 1° ottobre. La domenica, come ti ho scritto, alla supplica ho pregato per tutti noi, per le amiche ed ho ringraziato la V. Ss. che ci ha protetti in questa angustia crisi. Il mondo intiero ne era preoccupato e con ragione. Come si poteva pensare a una nuova guerra senza avere i brividi? Ne sia ringraziato Iddio!916 Sto bene, in piena vendemmia e traffico che la medesima porta. Spero quando ho rassettato tutto passare qualche giorno fuori e debbo curarmi i denti. Spero che l’uragano che ha imperversato l’Inghilterra non sia stato molto forte a Londra. Qui anche l’abbiamo avuto e con acqua torrenziale che però non arrivò alla Russa. Conservati la salute e non lavorare molto a tavolino. Salutami le amiche, anche quella che pensa andare nella Francia meridionale, che bei posti! I parenti ti salutano. Paolo stamane mi ha telefonato che gli è nato un altro maschietto. La Baronessa Penna ne è contentona, si chiamerà Francesco. Perdona se scrivo con ritardo, ma ho tanto traffico. Abbraccioti Nelina (f. 336, c. 35)
Minuta. Cartolina postale. 916 Il riferimento è al dopo Conferenza di Monaco. 914 915
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773. Caltagirone, 10 ottobre 1938917 Carissimo, Ho la tua del 6 ed è arrivata ieri in tre giorni, vedi come arriva presto la posta e se non arriva qualche volta è perché non imbucata a tempo. Godo che stai bene e occupato; mi duole il “molto”; non lavorare molto a tavolino, certo non fa bene. Io sono alla fine della vendemmia, e meno male. D. Giacomo di questi tempi sta bene. Ora fra una quindicina di giorni si occuperà delle olive che non sono molti, ma meglio di niente. Io potrei pigliarmi le mie vacanze nella seconda quindicina di novembre, vedremo. Quest’anno credo che parecchi di qui passeremo l’inverno a Roma, quanto mi piacerebbe! Vi potrò stare un mesetto anch’io. Sto bene e qui le amiche mi fanno sempre compagnia. Monsignore sta bene. Oggi vi sarà il battesimo del bambino di Paolo che si chiamerà Francesco, così passerò una bella serata. Siamo nel bel mese di ottobre e speriamo che la V. di Pompei ci assista sempre e ci dia la tranquillità tra i popoli. Salutami le amiche tutte e tu prendi le mie affettuosità e gli ossequi di parenti e amici Nelina (f. 336, c. 36)
774. Caltagirone, 25 ottobre 1938918 Carissimo, Come questa data è lontana e vicina al mio pensiero! Prego sempre per te specie in questo mese consacrato alla V. SS. del Rosario. Sto facendo i dieci giorni consecutivi cioè vado la sera a dire il rosario, sentire la predica e prendere la benedizione. Predica il nuovo direttore di S. Agostino, un vecchietto siciliano, molto pratico e breve…Sto bene, e penso dentro novembre curarmi i denti. È già partita la Baronessa S. Marco la quale farà fare l’ultimo anno di scuola a sua figlia alla Trinità dei Monti, forse partiranno le Gravina. Gaetanella e Paolo sono lì e così non mi mancherà compagnia, anche i Penna passeranno l’inverno a Roma. La mia amica è poi partita per la Côte d’Azur? Salutami le amiche tutte e tu prendi le mie affettuosità Nelina (f. 336, c. 21) 917 918
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Cartolina postale. Cartolina postale.
775. Caltagirone, 2 novembre 1938919 Carissimo Luigi, Rispondo subito alla tua del 29, in quattro giorni giunta. Sto bene e con piacere sento che ti sei del tutto rimesso. L’indirizzo di Maria è: Maria Paternò Castello di Bicocca. Piazza Stericosa. Povera Maria a soli 41 anni vedova… È molto addolorata. Io ho già fatto le condoglianze e Mario ha pure scritto, gradirà pure i tuoi. Oggi la commemorazione dei cari defunti. Sono stata alla chiesa del Purgatorio per la Messa e comunione. Scriverò a Miss Bertha. Saluta le amiche mentre ti abbraccio di cuore Nelina (f. 336, c. 39)
776. Caltagirone, 8 novembre 1938920 Carissimo, Ho ricevuto la tua del 3 in 5 giorni, oggi 8. Mi duole tanto leggerti sofferente e certamente è il tempo dei raffreddori. Io grazie a Dio bene, un po’ l’acidità mi tormenta, forse il cambiamento di tempo. In questi giorni sereno e caldo, fuma l’Etna, sono stata a S. Bartolomeo e si vedeva benissimo. La settimana scorsa quando giovedì sera mi misi a letto verso le 11 e tre quarti dopo essermi addormentata mi sentii scuotere, sarà stato l’Etna che cominciava a fumare. La campagna dopo un po’ di pioggia con queste belle giornate sembra un paradiso ed io quando ne godo un po’ penso a te, caro fratello, che non hai il nostro bel sole. Le olive si stanno raccogliendo. Don Giacomo è raffreddatissimo, con affanno, purnondimeno stamane se ne è andato alla Russa. Anche qui la gente è tutta raffreddata. Le mie due cameriere sono state raffreddate, ma non si sono messe a letto; io no grazie a Dio. Spero che S. Gioacchino ti preservi dalla vera influenza. Io sempre prego per te, il prete del collegio mi deve sempre sentire dire di predicare e parlare di S. Gioacchino. Salutami le amiche e augura a tutti per me di star bene. I parenti ed amici ti salutano, io ti abbraccio Nelina (f. 336, c. 40) 919 920
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777. Caltagirone, 12 novembre 1938921 Carissimo, Ho ricevuto la tua dell’otto ieri 11. Godo che stai meglio e che avete l’estate di S. Martino. Anche qui fino all’altro ieri estate perfetta, oggi è cambiato con un levante uso nostro. Sto bene e spero presto partire. Non ho scritto ancora a Berta, ma lo farò. L’eclisse di luna fu bella assai e dai nostri balconi si godette come in una sera d’estate. Curati bene, mangia un po’ di più poiché la influenza lascia deboli, mi pare. Salutami le amiche e spero che anche loro stiano bene ora. Ti scriverò quello che farò, tu scrivi sempre qui. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 336, c. 41)
778. Roma, 6 dicembre 1938922 Carissimo, Appena arrivo nella sempre eterna e bella Roma invio un affettuoso saluto. Il viaggio è stato ottimo ed io sto bene. Qui l’aria è tiepida, come da noi, anzi ieri faceva il primo freddo anche a Catania. Scrivimi Hotel Imperiale Via V. Veneto Roma. Saluti alle amiche, abbracci Nelina (f. 336, c. 89)
779. Roma, 9 dicembre 1938923 Carissimo, Ricevo a momenti la tua. Godo che stai bene. Io dopo che son partita mi sento benissimo, niente acidità, niente dolorini, mi sento come anni addietro. A me l’aria di
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Roma, la vita di albergo mi giova. Questo è un Hotel tranquillo, pulito, centrale oltre ogni dire e ci si sta a meraviglia. Ho la chiesa dei Cappuccini di fronte con Messe fino a mezzogiorno, ciò che fa per me. Ora vado da Sampognaro (dentista) vedremo per quanto mi tratterrà; certo che mi piacerebbe far le feste più lontano ma più vicino a te. Il mal tempo o meglio il cielo grigio qui non fa effetto, col riscaldamento si sente caldo e io vado in cerca d’aria. Abbracci924 Nelina (f. 336, c. 90)
780. Londra, 10 dicembre 1938925 Fammi sapere qual è il tuo programma. Se con questo tempo intendi fare una più lunga gita o restare a Roma a goderti le feste natalizie in compagnia di parenti e amici che sono costà. Sto bene Luigi (f. 336, c. 89)
781. Roma, 14 dicembre 1938926 Carissimo Luigi, Sono qui dal giorno 6 ormai otto giorni. Son venuta per i denti, ma nella mia bocca, dice il Sampognaro, c’è poco da fare, bisognerebbe estirpare (di sopra) i denti che restano e far l’apparecchio. Io veramente non mi sento di cominciare fin da ora a non sentire più il gusto e così aspetterò che se ne vadano da sé e poi ci penserò. Per le mie replicate coliche di acidità il Dott. C[aronia] mi ha prescritto una cura: il Neutralon Schirnig con belladonna che ho incominciato ieri prima dei pasti e il Taka-Diastase Pepsina e Stricnina dopo i due pasti. Spero che tollero l’uno e l’altro e così vorrei provare almeno per una diecina di giorni la cura. Il mio programma era di stare fuori un mesetto e se tu pensavi e potevi muoverti passare almeno le ultime feste in compagnia. Sabato scorso ebbi qui i ripetuti dolori ai 924 Nella parte illustrata della cartolina Luigi appunta: “14/XII. Fammi sapere presto quel che pensa il dentista. Certo è noioso viaggiare durante i giorni prima di Natale, data la folla enorme dei viaggiatori”. 925 Minuta scritta sulla cartolina di Nelina del 6 dicembre 1938. 926 Lettera.
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fianchi che girano dalla bocca dello stomaco alle spalle con acidità fino al vomito e così chiamai il Dott.re che dice dipendente non dal fegato ma gastriche. Ora mi sento bene cioè, subito passate le coliche mi sento bene. L’indomani (domenica) con i Gravina sono stata a sentire l’Arlesiana di Cilea, bella musica! Vediamo come mi porta la cura, tu mi scrivi intanto il tuo programma e deciderò. Tutti ti salutano mentre io ti abbraccio di cuore Nelina P. S. Io credo che il caldo dell’Avenir non mi faccia sentire tanto il freddo di fuori. (f. 336, c. 91)
782. Roma, 17 dicembre 1938927 Carissimo, Ho ricevuto la tua ultima cartolina. Godo che stai bene e che costì non fa poi tanto freddo. Io benino, non ho avuto altri dolori e spero di non averne. L’esame delle urine al solito, non presentano nulla. Se continuo così dopo Natale prenderò il coraggio a due mani per sfidare il freddo, ma sempre scriverò prima, tu lo sai che io risolvo le cose all’ultimo momento. Intanto ti auguro le buone feste ed ho fatto mandare i pacchi come ogni anno. Spero che arrivano a tempo. Stai tranquillo per me, qui ci sono tanti parenti, amici che ti ossequiano Nelina (f. 336, c. 92)
783. Londra, 20 dicembre 1938928 Carissima Nelina, Ho parlato con il mio dentista e gli ho letto la tua lettera. Egli approva la cura, per quanto la sua esperienza del Neutralon non gli abbia dato risultati sicuri. In ogni caso, se le coliche riprendono, egli consiglia di fare prendere la fotografia con i raggi x, per
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Cartolina postale. Minuta.
vedere se vi sia qualche ulcere nell’intestino. Se il dolore che hai sotto la spalla è dal lato destro, egli sospetta che venga dal fegato. Sarà bene anche osservare il rene. Secondo lui, l’acidità non potrebbe portare a delle coliche di tanto in tanto. Qui il freddo è intenso. Siamo già a 6 sotto zero e avremo anche più freddo. L’acqua è gelata nei tubi e difficilmente se ne ha corrente nelle case. In queste condizioni, fino che non ritorna il tempo normale, io non consiglio di muoverti, dato che Roma è una delle città meno fredde. Figurati che a Berlino è 14 sotto zero e Parigi 10 o 11 sotto zero. Attendo tue notizie al mio solito indirizzo perché io per ora non mi muovo. Sto bene, grazie a Dio. Rinnovati auguri. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 452)
784. Roma, 22 dicembre 1938929 Carissimo, Ieri ho ricevuto la tua; prima ho letto l’ondata di freddo a Londra e sto in pena per te. Qui piove, piove e non si può uscire che in taxi. Sto benissimo; per me i denti non hanno nulla da vedere con l’acido che mi ha prodotto le coliche. Ora sto bene, ma non per la cura che a parere mio non tollero, ma per un cucchiaino di cognac che per istinto prendo prima dei pasti. Poi l’aria di Roma, il moto, la vita di albergo ove i cibi sono sani. Sto curando un dente che serve di appoggio e per questa volta non faccio altro. Vedremo la settimana entrante se il freddo sosta un po’ mi fa decidere fare una settimana in su. Buon Natale, auguri a tutte le amiche. Staremo uniti ai piè di Gesù Bambino. Tua aff.ma Nelina (f. 336, c. 93)
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Cartolina postale.
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Londra, 25 dicembre 1938930
Cara Nelina, Buona fine e buon principio. Ti avevo scritto che il cattivo tempo sarebbe durato: ma stanotte la temperatura si è alzata ed è cominciato il disgelo. Così tra due o tre giorni speriamo essere ritornati al normale. Ora cerco un prete che mi surroghi al Convento sì da essere libero i primi della settimana ventura. Ma tu rispondimi qui. Se non ci sono, la tua lettera mi raggiungerà. Sto bene [Luigi] (f. 336, c. 94)
786. Roma, 25 dicembre 1938931 Carissimo, Ho ricevuto la tua lettera del 20. Grazie del tuo affetto e premura. Certamente con questo freddo che anche qui è intenso, non sarebbe prudente viaggiare. Io come ti ho scritto, sto bene, qui mi sono rimessa e quello che mi è giovato finora è stato il cognac. Mi sento molto più forte, giro Roma senza stancarmi tanto, al mio solito, non ho avuto coliche, spero che continuo così. Mi duole se l’inverno non mi farà andare più oltre e bisogna che mi muova in estate. Intanto aspetto che il 3 gennaio il dentista torni per mettermi la capsula e mentre mi farò vedere da Alessandrini. Salutami tutti mentre rinnovo gli auguri e con affetto ti abbraccio Nelina (f. 337, c. 36)
787. Roma, 30 dicembre 1938932 Carissimo, Ieri sera mentre uscivo ho ricevuto le tue del 25 e 27 insieme. Con tutti gli auguri che si fanno, la posta ritarda. Qui freddo di tramontana, non so se a Londra sia lo Minuta. Cartolina illustrata. 932 Cartolina postale. 930 931
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stesso, il vento lo fa sentire e sono sempre titubante di muovermi. Sto bene, non ho più avuto di quei fenomeni di acidità, non ho consultato ancora altri perché al mio solito, mi sembra inutile, so curarmi da me. Sono titubante a sfidare altro freddo, perché capirai sono ormai vecchia e andare svelta per le vie non la faccio tanto. I Gravina sono tutti influenzati perciò non ci vediamo. Guardati dal freddo, non prendere influenze e vai in campagna. Scriverò ancora mentre faccio gli auguri più sentiti pel nuovo anno e speriamo che entri con migliori auspici. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 337, c. 37)
788. Roma, 1° gennaio 1939933 La prima cartolina a te, il primo saluto del 1939. Che l’anno entri apportatore di pace e di tranquillità e che il buon Dio ci faccia la grazia di santificare le anime nostre. Stanotte ho assistito alla funzione in S. Claudio, vi è stato il cardinale Borgoncini Duca per l’ora di adorazione, poi la S. Messa, ed io ho fatto la comunione, e così siamo stati uniti in ispirito. Qui freddo, ma comincia a rialzare la temperatura. Saluti Nelina (f. 337, c. 38)
789. Roma, 3 gennaio 1939934 Carissimo, Incerta del tempo o meglio della temperatura che avrei trovata, non son partita fino oggi 3 ore p.m. Se stasera ricevo cartolina che mi dice “tempo buono in campagna” partirò domani giorno 4 di sera, altrimenti per questa volta rassegniamoci e rimettiamo a miglior tempo ogni cosa. Ossequi ai tuoi amici e grazie Nelina (f. 337, c. 39) 933 934
Cartolina postale. Lettera.
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790. Londra, 4 gennaio 1939935 Ricevo la tua del 1°. Godo tanto che stai bene. Anche io sto bene. Spero avere tue notizie al mio arrivo. Se non ti senti di sfidare il freddo sarà per un’altra volta. Qui si annunzia l’influenza che verrà dal nord, almeno così dicono i giornali. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (f. 337, c. 38)
791. Parigi, 6 gennaio 1939936 Carissimo fratello, Come vedi sono qui dopo che tu scrivesti che il tempo era normale, ed io avevo scritto “il tempo è buono qui (Roma) mi muoverò?”. Siccome non abbiamo un cifrario ecco tutto. Ad ogni modo, io mi sentivo bene e risolvetti in un momento di partire così che non potei scambiare il denaro a Roma e volendolo scambiare alla frontiera mi fecero scendere a Bardonecchia, ove ho passato 6 ore. Lì ho goduto la neve e vedere sciare. Poi il passaporto non era vistato dal Consolato e quindi dovetti farlo vistare e vollero sapere dove scendevo a Parigi. Quindi tutto questo porta che si sa della mia e tua venuta. Se credi imprudente venire tu qui, continuerò ad avere coraggio e venire io. Ma c’è influenza costà, in casa tua? Io ho dichiarato di stare 10 giorni, ma ne posso di meno perché stupidamente dissi che dovevo scambiare £ 2.000 e allora me ne fecero passare appena mille, l’altra le ho dovute spedire a Roma. Quindi non ho che meno di 2.000 franchi e di questi debbo farmi il viaggio di ritorno, non avendo potuto fare quello di gita e ritorno la sera di mercoledì che mi risolvetti (al mio solito) di partire. Risolvi tu il da fare e faremo. Sono qui, ma non c’è camera e penso andare al Paris Dinar così mangio in casa per non prendere fresco. Per domenica qui troveresti la camera, ora è tutto completo. Ossequi alle Signore e a te un forte abbraccio Nelina (f. 337, c. 40)
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Minuta di risposta scritta sul recto della cartolina di Nelina del 1° gennaio ’39. Lettera su carta int. “Hotel de l’Avenir”.
792. Roma, 13 gennaio 1939937 Carissimo, Arrivo a momenti e dopo un ottimo viaggio938. Sono stata con una signora inglese che non ci capivamo affatto. Dolente solo del contrattempo del mantello lasciato per stordimento, e per la telefonata fatta fare a una madame che accompagnava qualcuno dei suoi. Fu poi fatta? Dopo me ne sono pentita e angustiata oltre ogni dire. Se il mantello che è marron misto puoi farlo mandare dichiarando che è usato e poi c’è l’etichetta della Rolli Torinese, lo fai spedire, altrimenti lo regali o te lo tieni per coperta. Intanto perdonami e dammi tue notizie. Tante cose a madame de Quirielle e tu prendi un mio abbraccio Nelina (f. 337, c. 41)
793. Parigi, 14 gennaio 1939939 Carissima, Lieto del tuo buon arrivo a Roma. Trovato il tuo mantello, te lo farò inviare lunedì a Caltagirone, perché non lo avresti prima di giovedì o venerdì. Sto bene. Salutami amici e parenti. La tua rapida visita mi ha confortato; ma è passata troppo presto. Spero altra volta sarà più lunga e con minore freddo, per quanto in questi giorni la temperatura è stata buona. Stasera piove. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 453)
Lettera sped. a Parigi, su carta int. “Hotel Imperial”- Roma. Luigi e Nelina si videro a Parigi per pochi giorni. «Nelina è già a Roma – scriveva al fratello Mario il 15 gennaio –, dopo un ottimo viaggio; io sono sulle mosse del ritorno. Così la visita improvvisata è finita in sei giorni. Ne ringrazio Iddio» (IV, p. 310, n. 1989). 939 Cartolina postale sped. a Roma. 937 938
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794. Roma, 16 gennaio 1939940 Carissimo, Penso che a quest’ora sarai a Londra e bene. Io partirò mercoledì o al più tardi giovedì sera. Scrivimi a Caltagirone, così avrò notizie appena arrivo. Sto bene abbastanza. Le Favitta son ripartite stamane, ti ossequiano. Il tempo qui è tiepido, per non dire caldo, non sembra il cuore dell’inverno. Roma è un sorriso. Salutami tutti, un abbraccio di cuore Nelina (f. 337, c. 42)
795. Caltagirone, 21 gennaio 1939941 Carissimo, Ieri sera sono qui giunta, dopo un ottimo viaggio. Sto bene, qui ho trovato belle giornate piene di sole, però sentivo meno freddo altrove perché tutto riscaldato e non a Catania e qui dove il sole splende. Mi acclimaterò presto perché la nostra casa piena di sole si riscalda, le stufe fanno il loro ufficio. Sia ringraziato Iddio che ci ha dato la grazia di rivederci e che la buona salute ci accompagni. Monsignore sta bene, qui i parenti tutti bene e ti salutano. Il mantello fu spedito dall’Hotel Dinar? Arriverà esso? Se no fai come ti ho scritto, sarebbe peccato se si smarrisse. Salutami tutti, un abbraccio di cuore Nelina (f. 337, c. 43)
796. Caltagirone, 25 gennaio 1939942 Carissimo, Ho ricevuto la tua cartolina e godo che stai bene e che hai fatto un ottimo viaggio. Sto bene anch’io, ma infreddolita perché gli ambienti non sono riscaldati. Stamane Cartolina illustrata. Cartolina postale. 942 Cartolina illustrata. 940 941
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ho ricevuto il mantello, grazie infinite e dimmi quanto si è speso per la spedizione che manderò l’equivalente. Esso è arrivato in pochi giorni, grazie. I parenti, amici ti salutano e ossequiano e con infiniti abbracci credimi sempre aff.ma Nelina (f. 337, c. 44)
797. Caltagirone, 30 gennaio 1939943 Carissimo, Ricevo la tua del 23. Io scrissi da Roma il 16, poi un po’ di preparazione per la partenza e poi le ultime commissioni e così appena arrivata qui scrissi da Caltagirone il 21. Poi ho scritto appena arrivato il mantello, in 10 giorni, presto. Grazie ancora una volta della tua premura. Non ho visto ancora le cugine Sturzo, ma le vedrò lunedì. Sto bene, mi vado acclimatando e sento meno freddo. Farò qualche cura. Un abbraccio Nelina (f. 337, c. 45)
798. Caltagirone, 1° febbraio 1939944 Carissimo, Ricevo la tua ultima che mi dice che stai bene, ma che hai la voce abbassata. Spero che la presente ti trovi già con la voce rinvenuta. Mi ringrazierai madame Poignat per il mantello e me la saluti tanto. Io sto bene, oggi sono stata a S. Bartolomeo, era tiepido ma un po’ umido per l’acqua che è caduta in abbondanza. Penso ancora la mia breve dimora al Dinar con quel bel calduccio e con la tua compagnia tanto dolce e affettuosa. È stato un sogno non una realtà! Ed ora siamo tanto lontani! 943 944
Cartolina illustrata. Cartolina illustrata.
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Scrivimi, dimmi come stai, parlami del freddo di costì, salutami tutte le amiche. Albino ha ricevuto la tua ma non ha trovato i francobolli. Ti ringrazia, come anche le cugine delle £ 50. Un abbraccio Nelina (f. 337, c. 46)
799. Londra, 10 febbraio 1939945 Carissima Nelina, Ti avevo scritto che oggi non avrei mandato altra cartolina se stavo meglio, come sto; ma la notizia della morte del Santo Padre mi ha riempito di dolore, pur considerando che santa morte è stata la sua, e te ne scrivo per reciproco conforto, pregando per la sua anima, che Dio l’accolga in cielo946. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 454)
800. Caltagirone, 19 febbraio 1939947 Carissimo fratello, La tua del 16 c.m. è arrivata stamane, prima che mi recassi ad ascoltare la Messa di precetto. Essa mi ha molto addolorata e subito ho portato alla V. SS. di Pompei, al Collegio, l’offerta per la tua completa guarigione. Presto manderò l’offerta a S. Biagio che unirò a quella che mando tutti gli anni per me. Ti ricordi che la santa anima della mamma promise di mandarla tutti gli anni? Così continuo a fare io, e non ho avuto più mal di gola. Mi auguro che questa ti trovi in via di completa guarigione. Come ringraziare le tue padrone di casa, il Dottore per le cure affettuose e diligenti? Vorrei poter essere vicina per esternare tutta la mia riconoscenza. Siamo troppo lontani e nell’impossibilità di far quanto vorrei.
Cartolina postale sped. a Caltagirone. Quel giorno era morto Pio XI, alla vigilia di un importante discorso che avrebbe dovuto tenere l’11 febbraio a tutti i vescovi italiani convenuti a Roma in occasione del decennale della Conciliazione. 947 Lettera. 945 946
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Spero procurarmi il piacere di far spedire una cassetta di arance, quando li raccoglieranno, e sarà in marzo, allora saranno più dolci. Intanto tu porgi i miei più sentiti ringraziamenti e i più distinti ossequi anche al Dottore. Tu, caro fratello, tienimi sempre presente poiché col pensiero e col cuore sono al tuo capezzale. Io sto bene, grazie a Dio, l’influenza che tutto il paese ha avuto in casa nostra fin’oggi non è entrata. A Mina Spadaro è nato un bel bambino che si chiama Michelino, così ha voluto suo padre. Tutti ti mandano a fare auguri per la tua guarigione e ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina P. S. Curati bene e presto, incomincia una cura ricostituente mentre cerca di mangiare un po’ di più. (f. 337, c. 47)
801. Caltagirone, 21 febbraio 1939948 Carissimo fratello, Appena il 19 ricevei la tua cartolina ho scritto una lettera a Miss Marshall che valeva per la nipote che ringrazio ancora una volta immensamente. Godo leggere che tutto è passato e che la convalescenza è normale. Ho compiuto le tue promesse mandando le offerte. Sia ringraziato Iddio e la SS. Vergine di Pompei. Monsignore sta bene, non viene per il cattivo tempo. Oggi della grandine mista all’acqua fredda. Io sono stata a pranzo da Carlo Coniglio che ti saluta. Sto bene, spero che l’influenza per quest’anno mi dimentichi. Poi mi scriverai se la lettera è stata recapitata. Ossequiami il Dottore, ancora non ho incominciato nessuna cura, ma in primavera la farò. Spero la volta ventura leggere buonissime nuove della tua salute, di quella delle tue padrone di casa che ossequio distintamente. Salutami le amiche mentre ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 337, c. 48)
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Cartolina postale.
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802. Caltagirone, 17 marzo 1939949 La tua del 14 è giunta stamane regolarmente. Godo che stai benino e prego il buon Dio che ti mantenga in salute. Io bene, nessun raffreddore fino ad oggi. Le mie cameriere si sono rimesse presto dal loro raffreddore. Don Giacomo alla Russa sta bene. Tutti ti ossequiano baciando la destra. Qui fa freddo intenso e si sente di più per la mancanza del caldo di Parigi. Lì veramente il freddo di fuori che è intenso non si sente per l’alta temperatura interna. Qui da noi che dovremmo non sentire il freddo perché in Sicilia, lo soffriamo di avanzo. Credimi che non so muovermi dalla mia stanzetta da pranzo (stanza di soggiorno). Monsignore è stato raffreddato, ma ora sta bene. Salutami le padrone di casa; ancora le arance non si raccolgono. Un abbraccio Nelina (f. 337, c. 63)
803. Caltagirone, 23 marzo 1939950 Carissimo, La tua del 18 è arrivata a momenti giorno 23, come vedi. Godo che stai bene e che tolleri il freddo. Qui freddissimo in questi giorni. Marzo è stato tutto freddo e aspettiamo aprile con l’augurio di un tempo mite. Monsignore sta bene, in tutto ha avuto una febbre, i suoi decimi non passano il 37. Io ho anche pagato il tributo e sono stata due giorni a letto raffreddata con solo 12 ore di febbre che non arrivò ai 38. Sto bene ed oggi esco. Io rispondo esattamente alle tue cartoline, se non arrivano vuol dire che ritarda la posta. Ancora non si raccolgono le arance e sono seccata. Salutami le tue padrone di casa, le altre amiche. Filippo sta meglio, ti saluta. Un abbraccio Nelina (f. 337, c. 65)
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Cartolina illustrata. Cartolina illustrata.
804. Caltagirone, 29 marzo 1939951 Carissimo, Stavo in pena, la tua ultima è del 18! Comprendi 10 giorni… Sto bene, il mio raffreddore è passato. Anche qui freddo freddo, ma oggi con qualche po’ di sole. Spero che a quest’ora avrai ricevuto la mia cartolina con il trascritto del latino che è sotto quella figura di S. Tommaso. Non c’è altro quadro in camera da studio. Scrivimi se è quello il quadro. Monsignore mi scrive stamane che sta bene e che lavora. I parenti tutti ti salutano, come anche gli amici. Salutami le amiche e se è possibile manderò le arance, vedremo. Conservati in salute mentre ti abbraccio di cuore Nelina (f. 337, c. 82)
805. Londra, 29 marzo 1939952 Carissima, Ricevo insieme le tue del 13 e del 23 corrente mese. Il bollo postale di Caltagirone è 13 così ha perduto tempo qui all’arrivo. Il diploma è col mio nome dell’Accademia Divi Thomae (S. Tommaso). Credevo che fosse in un quadro nella mia stanza. Mi dispiace se si è perduto, o forse è nel mio tavolo. Se non lo trovi non darti pena. Sto benino, dato il gran freddo. Appena verrà il sole starò bene del tutto. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 455)
806. Caltagirone, 2 aprile 1939953 Carissimo fratello, La tua del 29 è arrivata col primo, molto regolarmente. Certo che il freddo quando si è avuta l’influenza non fa bene. Mi auguro che presto finisca. Anche qui di Cartolina illustrata. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 953 Cartolina illustrata. 951 952
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nuovo vento di levante, umido, nebbia e ogni ben di Dio, ma siamo nella settimana santa ed è sempre cattivo tempo. Ho ancora l’idea delle arance per tutto il lavoro che si deve fare prima, mi dispiace tanto. Sto bene, anche Monsignore sta bene, mi ha scritto stamane. Spero che le mie ti arrivino presto, come le tue. Salutami le amiche, conservati in salute, amami come ti ama la tua lontana sorella Nelina (f. 337, c. 95)
807. Londra, 3 aprile 1939954 Carissima, Questa per i più vivi auguri Pasquali. Dopo il 18 ti ho scritto il 23 e il 29 marzo. Vedo che la posta non è puntuale. Bisogna avere pazienza. C’è tanta gente che scrive lettere e i postini sono sempre carichi. Sto bene: ancora qualche residuo di raffreddore, ma con questi tempi freddi non c’è che fare. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 456)
808. Caltagirone, 12 aprile 1939955 Carissimo, Ricevo la tua dell’8 c.m. Spero che i miei auguri ti siano arrivati a tempo mentre il giorno di Pasqua siamo stati uniti a piè dell’altare di Gesù Risorto. Che il buon Dio ci assista sempre finché un giorno andremo a goderlo lassù tutti riuniti. Sto bene e pare che il tempo vada rimettendosi in buono. Il giorno di Pasqua lo passai con i cugini Gravina i quali ti fanno dire tante cose. Filippo Fanales sta bene si è rimesso abbastanza bene e ti manda a salutare. Stasera sento Manon di Massenet alla radio data da Beniamino Gigli al Teatro dell’Opera. Bellissima. Un abbraccio Nelina (f. 337, c. 99) 954 955
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata.
809. Caltagirone, 19 aprile 1939956 Carissimo, Oggi 19 ricevo la tua del 13, sei lunghi giorni! Stavo per scrivere perché in pena pel lungo silenzio. Non badare ai decimi, quest’anno la gente che ha avuto l’influenza si lamenta dello strascico di decimi. Tu poi l’hai avuta con l’ascesso. Dovresti cambiare aria. Io benissimo. Monsignore bene mi scrive; non è venuto per il tempo che ancora non si è sistemato. L’altro giorno caldo di scirocco, oggi freddo umido; chi è sensibile non può star bene ancora. Caro Gigi, io ti penso sempre e ricordo la mia breve visitina invernale, veramente quella corsa mi divertì un mondo. Tutti ti salutano. Albino ha ricevuto la tua raccomandata, le cameriere ti baciano la mano io ti abbraccio Nelina (f. 337, c. 104)
810. Caltagirone, [23] aprile 1939957 Carissimo, Rispondo con ritardo alla tua perché avevo scritto un giorno prima che mi arrivasse la tua del 18. Spero l’avrai ricevuta e letto che io sto bene abbastanza. La primavera tarda a venire però l’altro giorno andai con Michele alla Russa e lì era un vero paradiso terrestre. Com’era tiepida l’aria e profumata! Peccato che non c’è casa, ma vi andrei per una quindicina di giorni. Tu, povero fratello, hai ancora molto freddo costà, benedetto paese che non avete mai tepore. I parenti tutti ti ossequiano. Filippo continua a star bene e ti saluta affettuosamente. Salutami le amiche abbracciandoti con affetto Nelina (f. 337, c. 105)
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Cartolina illustrata. Cartolina illustrata.
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811. Londra, 23 aprile 1939958 Carissima Nelina, Oggi S. Giorgio ho detto la S. Messa per la nostra Parrocchia e per i parroci e i parrocchiani defunti. Sto bene. Sono dieci giorni che la febbretta non è tornata. Tutti ti salutano. Anch’io penso alla tua rapida visita. Chissà quando un’altra più lunga? Tante cose a parenti e amici. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 457)
812. Londra, 28 aprile 1939959 Carissima Nelina, Ricevo la tua e rispondo subito. Godo che stai bene: spesso penso alla Russa, ma credo che non potrei tollerarla a lungo abituato ora a questi climi. Anche oggi vento freddo; ma ho letto che sta per arrivare un’ondata di caldo. Sia ringraziato Dio in ogni caso. Sto benino e lavoro, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 458)
813. Caltagirone, 2 maggio 1939960 Carissimo fratello, Ecco la tua del 28 che mi toglie di angustie pel tuo ritardo o meglio perché io vorrei sempre tue nuove il tempo mi sembra lunghino. Vorrei leggere sto benissimo, ma le influenze lasciano estenuate, almeno così dice la gente che l’ha avuta sul serio. Ma spero
Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 960 Cartolina postale. 958 959
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che il buon tempo ti abbia a rimettere del tutto bene e così mi scrive Monsignore, il quale vorrebbe venire a farmi una visitina, ma non trova ancora un giorno buono. Ieri abbiamo avuto un vento ciclonico. Venerdì vi era anche vento forte, ma coi Coniglio sono stata ad Acireale e Suor Maria Coniglio ti ossequia e non ti dimentica nelle sue preci. I parenti tutti ti ossequiano e anche gli amici. Salutami le amiche che sempre ricordo, a te un forte abbraccio Nelina (f. 337, c. 106)
814. Caltagirone, 17 maggio 1939961 Rispondo subito alla tua del 13 arrivata in 4 giorni. Sto bene, il tempo oggi pare che si rimette, l’altro ieri abbiamo avuto un forte temporale e nebbia, sembrava l’inverno, oggi scirocco. Speriamo che la nuova luna debba farsi buona. Non mi fo meraviglia che nelle tue condizioni tieni ancora il fuoco, mentre qui della gente tiene gli scaldini… ironia!… Se sapessi, caro fratello, come vorrei sentire che non soffri con cotesto benedetto clima e potresti cambiare aria. Prego per te e lo farò di più il 21, giorno della tua presa di Messa. Ricordi che festa fece la mamma e papà! Come siamo lontani da tante belle cose! Ti mando l’altare della chiesa del Collegio dove vado spesso io. Salutami tutte le amiche mentre ti abbraccio Nelina (f. 337, c. 113)
815. Caltagirone, 22 maggio 1939962 Carissimo, Ieri ho pregato tanto tanto per te ed ho fatto la S. Comunione. Che il buon Dio ti conservi a lungo in buona salute e ti colmi di sue benedizioni. Qui vento di tramontana ponente, levante, credimi che tutti ancora portiamo la roba d’inverno. Non so quando verrà l’estate perché ormai primavera non ce n’è stata e non ne verrà. Io bene, 961 962
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Monsignore con questo tempo non vuol venire e sono 6 mesi che non ci vediamo, sta bene, mi assicura l’ing. Foti che va spesso. Salutami tutti, mentre ti abbraccio con affetto Nelina (f. 337, c. 114)
816. Caltagirone, 27 maggio 1939963 Carissimo, Torno a casa dopo essere stata alla cattedrale e trovo la tua. Sento con piacere che avete costì un po’ di calduccio, qui ancora “aria temperata fredda”, la primavera non verrà per questo anno, bisogna aspettare l’estate. Sto bene, anch’io ho avuto un po’ di male alla guancia sinistra, ma con l’acqua fredda mi è passato, sto bene. Non pensi al mare quest’anno? Io ho tanto desiderio di respirare l’aria del mare, vedremo come passare l’estate. Anche alla mia Gina farebbe bene il mare. Salutami le amiche, dì loro che non le dimentico mai. Abbracciandoti Nelina (f. 337, c. 115)
817. Caltagirone, 2 giugno 1939964 Carissimo, Ricevo la tua in quattro giorni, regolare. Il giorno 31 qui fece una giornata di fitto inverno con la nebbia vera caltagironese e con un vento da bufera. Oggi abbiamo il sole e un po’ di tepore, non ci par vero! Ancora si esce con i vestiti di mezzo inverno. Anche io, come ti ho scritto, quest’anno desidero una villeggiatura al mare e nel mese di luglio credo mi sarebbe più possibile lasciare con i primi di agosto. Vedremo. Non so ancora dove andarlo a trovare, ma lascio inoltrare giugno onde poter decidere. Gli amici di S. Remo mi hanno invitato ospite da loro. Pel momento sono tutte belle vedute. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 338, c. 5) 963 964
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818. Londra, 5 giugno 1939965 Carissima Nelina, Speravo stamani ricevere la tua solita cartolina. Ti scrivo questa per non farti stare in attesa. Sto meglio. Il bel caldo è venuto da due giorni e mi ristora. Spero che continui. La gente si predispone di andare in campagna o al mare. Io sto combinando con un convento di suore per passare due settimane al mare, durante luglio. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 460)
819. Caltagirone, 8 giugno 1939966 Carissimo, Ricevo la tua del 5. Sono sicura che la mia l’avrai presa appena imbucata la tua perché io rispondo subito. Godo che costì fa caldo, qui ancora abbiamo freschino, magari quest’anno il caldo resterebbe a voi e a noi un po’ di fresco. Sento che combinerai con delle suore, io non so che combinare ancora, stiamo a vedere. Sto bene, Monsignore non è ancora venuto, ma spero l’entrante settimana. Tu fai bene a risolvere la tua villeggiatura perché altrimenti non arrivi a farla. Salutami tutti, un abbraccio di cuore Nelina (f. 338, c. 10)
820. Caltagirone, 12 giugno 1939967 Carissimo, In tre giorni è giunta la tua del 9. Quest’anno il vero caldo ancora non è venuto, speriamo che venga, almeno al mare. Fai bene ad andare presto e dovresti starvi molto. Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata. 967 Cartolina illustrata. 965 966
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Io bene, ieri il povero Filippo Fanales ha reso la sua anima a Dio munito di tutti i conforti religiosi domandati da lui con tanta fede. Oggi sono stata ai funerali. In settimana andrò a vedere Monsignore, lui è stato raffreddato, anche il cameriere e il cuoco. Salutami tutte le amiche, a te un abbraccio Nelina (f. 338, c. 21)
821. Londra, 14 giugno 1939968 Carissima, Ieri ho ricevuto la tua dell’8 c.m. Qui dopo tre giorni di caldo, siamo stati per quasi una settimana assiderati da venti freddi. Oggi meglio. Oramai ho fissato la stanza del convento al mare; 1ì bisogna pensarci almeno due mesi prima. Ma l’agosto l’avrò libero, se sarà tranquillo, il che non si sa. Sto bene, un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 461)
822. Londra, 17 giugno 1939969 Carissima Nelina, Oggi ho detto la S. Messa per l’anima di Filippo Fanales, ti prego di fare le mie condoglianze alla famiglia. È un conforto senza pari ch’egli ha avuto un trapasso confortato dai Santi Sacramenti e dalla fede nella Misericordia di Dio. Sto bene. Tutti ti salutano. Oggi un po’ di caldo è annunziato dai giornali; speriamo che arrivi. Tanti saluti a tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 462)
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone.
823. Caltagirone, 21 giugno 1939970 Carissimo, Torno dalla chiesa di S. Agata ove ho ascoltata la S. Messa e fatta la comunione per te. Nella mia pochezza ho pregato tanto per te, affinché Iddio ti protegga e assista sempre. S. Luigi era posto nell’altare maggiore. Tanto carina quella chiesa! Sto bene, andrò io a Piazza verso la fine della settimana perché vedo che Monsignore si annoia muoversi, però mi scrive stamane che sta bene e pieno di lavoro. I Fanales ti ringraziano e salutano. Anche il Dott. Carfì domenica ha lasciato questa valle di lacrime per volarsene al Creatore. Lui non faceva altro che prepararsi a ben morire ed ha parlato fin l’ultimo momento. Dovea compiere la bella età di 84 anni. Un abbraccio, tua Nelina (f. 338, c. 22)
824. Caltagirone, 25 giugno 1939971 Il caldo aspettava S. Giovanni per venire di botto. Mi pare di essere a Hyères quando si sudava terribilmente. Ne è già tempo e bisogna sudare. Sto bene e per mancanza di compagnia non sono ancora andata a Piazza. Oggi ho veduto il Vicario Fondacaro che è venuto per un battesimo di nipotina e mi dice che Monsignore sta bene. Conservati la salute, salutami le amiche, anche Miss Motto. Qui tutti ti salutano, io ti abbraccio affettuosamente Nelina (f. 338, c. 44)
825. Caltagirone, 30 giugno 1939972 Carissimo, Godo che stai bene, anch’io lo stesso. Il tempo è tornato fresco e non sembra che domani comincia il mese di S. Giacomo. Dirò a Maretta C. e famiglia le tue condoCartolina illustrata. Cartolina illustrata. 972 Cartolina illustrata. 970 971
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glianze. I Fanales ti ringraziano. Quando andrai al mare? Come lo desidero anch’io! Ma chi lo sa quando potrò lasciare. Ieri Don Giacomo con un attacco di appendicite è stato molto grave, ora il dolore è cessato, ma ancora non può prendere niente e figurati in questo momenti di raccolto. Salutami tutte le amiche e tu prendi un affettuoso abbraccio Nelina (f. 338, c. 49)
826. Caltagirone, 14 luglio 1939973 Carissimo, Leggo la tua del dieci, spero che troverai un’aria più tiepida. Noi caldo, ma non superlativo, come è solito venire in questo mese. Meno male, a me il caldo troppo mi stanca, però mi sento abbastanza bene. Vado spesso in campagna, ieri sono stata alla Russa e non faceva gran caldo. Il Prof. Battiati era l’ultimo della famiglia e la casa e i suoi beni sono rimasti al Vescovo e alle Giuseppine. Mi dicono che sia morto anche Mario Carfì a 61 anni. Così vanno sparendo gli amici. Sono stata a Piazza ed ho trovato Monsignore benissimo, forse te l’ho già scritto. In questi giorni sono senza radio perché tutto ad un tratto non mi ha funzionato più, forse qualche condensatore scollato. Vedremo se arriveranno ad aggiustarmela. Figurati senza la radio come mi trovo, mi sembra di essere in una solitudine. Come ti vorrei essere vicina, caro fratello! Ieri è stato l’anniversario della morte della cara nostra sorella, chi sa se a quest’ora non sarà lei in paradiso. Tante cose a tutte le amiche mentre ti abbraccio Nelina (f. 338, c. 49)
973 Cartolina postale sped. a Londra e girata a “St. Anthony’s Convent, 18 Beatrice Avenue Shanklin, Isle of Wight”. Luigi aveva scelto quell’anno il mare d’Inghilterra. «Qui – scriveva al fratello il 12 luglio – quiete e silenzio; in un convento di Suore, sopra una collina che guarda il mare e un verde magnifico di alberi e di campi. Sia lodato Dio: è un po’ fresco: non pretendo trovare il bel caldo di Gela» (IV, p. 341, n. 2034).
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827. Caltagirone, 30 luglio 1939974 La tua del 26 in quattro giorni è qui. Godo che stai bene e che ti muovi. Io sono qui ad accudire ai lavori agricoli, sono un agricoltore (riderai). Domani è l’ultima festa del Santo Patrono e martedì passa di sotto ai nostri balconi. Ieri assistetti al matrimonio della prima figlia di B. Randazzo con il sottosegretario al Comune di qui. Lui è di Licata, un bravo giovane. Tutti ti mandano a salutare. Don Giovanni col suo braccio sta meglio ed è tornato al servizio dove Monsignore lo aspettava con ansia. Don Giacomo sta bene, ma sempre, io credo, deve operarsi. Gina avrebbe bisogno di una villeggiatura, vedremo, ma non vuole lasciarmi a casa. Titta Fanales, Maria Favitta ti ringraziano degli auguri. Io ti abbraccio Nelina (f. 339, c. 7)
828. Londra, 31 luglio 1939975 Carissima, Ricevo la tua del 26. Mi duole tanto della sofferenza di D. Giovanni e spero che andrà bene. E come fa Mario senza servizio? Sto bene. Partirò presto per la campagna. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 465)
829. Caltagirone, 3 agosto 1939976 Carissimo, Rispondo subito, subito. Godo che stai bene, anch’io bene. Il caldo è tornato come prima e si sta di giorno ermeticamente chiusi, si apre sull’imbrunire e si sta fino la Cartolina illustrata sped. a Londra e girata a “St. Mary’s Abbey, Buckfast, South Devon”. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 976 Cartolina illustrata sped. a Londra e girata a “St. Mary’s…”. 974 975
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mezzanotte. Don Giovanni è ripartito e dice che sta meglio, del resto è il braccio sinistro. Lui è sempre precipitoso, lo stesso di prima, non pensa che è più vecchio. Per la radio non so dirti nulla, è andata a Catania e ne ho una che lo stesso Titti Caruso mi ha mandato dal negozio. È buona. Tutti ti salutano, anche le persone di casa ti ossequiano. Saluto le amiche e a te auguro buona villeggiatura. Abbracci Nelina (f. 339, c. 8)
830. Buckfast, 4 agosto 1939977 Carissima Nelina, Qui bellissima campagna e riposo spirituale. Manca il caldo e il sole (ieri un poco di sole ma freddo). Per due notti è piovuto. Grazie a Dio sto bene. Tanti auguri a B. Randazzo. Godo che Don Giovanni è ritornato a Piazza. A Miss Marshall è morta una delle sorelle, Mrs Rosamund Lacother, in seguito ad operazione. Mandale un biglietto di condoglianze. Tanti saluti a tutti. Scrivimi a Londra. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/4, c. 466)
831. Taormina, 5 agosto 1939978 Da questi luoghi incantati mando un affettuoso saluto. Mi auguro che stai bene come lo sono anche io. Divertiti in campagna e scrivimi. Un abbraccio Nelina (f. 339, c. 9)
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina illustrata sped. a Londra e girata a “St. Mary’s…”.
832. Caltagirone, 14 agosto 1939979 Carissimo, Leggo a momenti nella tua cartolina che sei tornato a Londra e che giusto alla partenza hai lasciato il sole. Forse l’autunno sarà buono costà, stante che tutta l’estate è stata cattiva. Io bene e come ti scrissi, penso di andare a passare un po’ di giorni al mare appena mi sbrigo. Continua il tuo riposo a Londra e se hai un po’ di caldo godilo nei bei parchi. Tutti ti salutano, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 339, c. 26)
833. Londra, 23 agosto 1939980 Carissima, Ebbi la tua del 14. Vedo che son passati quattro giorni senza risponderti. Sono stato tanto preso con il lavoro da non accorgermi che sono passati tanti giorni. Sto bene. Abbiamo avuto del caldo e poi un gran temporale. I parchi sono bellissimi e tutti in fiore. Tutti gli angoli di Londra sono fioriti. Tutte le amiche ti salutano. Spero sarai già al mare. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 468)
834. Londra, 29 agosto 1939981 Carissima, Ti ho scritto ieri a Caltagirone. Sto bene. Uniti nelle preghiere a Dio che si fanno in tutto il mondo per la pace e col pensiero a te e a Mario e a tutti i parenti e amici. Cartolina illustrata. Cartolina postale sped. a Caltagirone e girata a Taormina. 981 Cartolina postale sped. a Taormina e girata a Caltagirone. 979 980
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Tanti saluti da tutti qui che ti pensano e parlano di te. Prendi bel sole e mare fin che ne hai tempo. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 469)
835. Londra, 7 settembre 1939982 Carissima sorella, L’ultima che ho ricevuto da te è senza data, ma col bollo del 25 agosto (così pare) da Taormina al mare. Ti ho scritto il 23 e 28 a Caltagirone; il 29 agosto a Taormina al mare; il 1° settembre a Caltagirone, il 3 settembre a Taormina; ieri 6 settembre a Caltagirone. Sto bene. Penso a voi e prego per voi. State tranquilli per me. Il nostro bene è la volontà di Dio: del resto mi ho cura e col tempo caldo la salute è buona. Forse andrò in campagna, almeno per qualche tempo. In tal caso ti manderò il mio indirizzo. Domani la festa della Bambina, quanti ricordi d’infanzia e di Seminario. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 470)
836. Londra, 14 settembre 1939983 Carissima sorella, Ho ricevuto la tua del 3 settembre. Sto bene. Fra giorni tornerò all’Abbazia benedettina. Te ne scriverò per darti il mio nuovo indirizzo. Albert Seigneur, il figlio di M.me Seigneur, sposa a fine del mese. Mandale una cartolina di auguri, tu devi avere l’indirizzo. Certo essa gradirà i tuoi auguri. Io ho già scritto. Le tue amiche ti mandano tanti saluti. Preghiamo che Dio ci assista e ci consoli presto. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 758, f. F/1/5, c. 472) 982 983
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone.
837. Buckfast, 22 settembre 1939984 Carissima sorella, Ricevo la tua del 13 c.m. L’altra tua ricevuta era del 3. Io ti ho scritto in questo settembre 9 volte e questa è la 10.ma cartolina. Ma bisogna avere pazienza: tutte le cartoline illustrate sono state fermate (ed io non lo sapevo) e le altre arriveranno o sono arrivate. Sono qui da mercoledì. Sto bene. Qui è bella campagna, un po’ umida, ma quando c’è il sole è un incanto. Tutte le tue amiche ti salutano. Preghiamo Dio assai che ci metta la sua mano e ci dia la sua pace. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 474)
838. Buckfast, 27 settembre 1939985 Carissima sorella, Speravo stamane ricevere la tua cartolina, ma la posta è oggi più lenta e non c’è che avere pazienza. Mario mi scriveva il 14 settembre che non aveva ricevuto mie cartoline fin dal 29 agosto, eppure io gliene avevo mandate tante. Sto bene in questa campagna assai bella, benché un po’ fredda. Del resto lavoro come al solito, vi penso e prego per voi e per tutti. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 475)
839. Buckfast, 30 settembre 1939986 Carissima sorella, Sono ancora qui, in questa bella campagna, molto tranquilla. Sto bene, solo in pensiero per voi. L’ultima tua cartolina che ho ricevuto è del 14 di questo mese e una da Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 986 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 984 985
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Mons. Fondacaro che è del 16. Spero che a quest’ora avrai ricevuto mie notizie. Così non starai preoccupata per me. Preghiamo Dio giorno e notte che ci assista e ci dia la sua grazia, sì da potere fare intieramente e con gioia la sua santa volontà. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 476)
840. Teignmouth, 5 ottobre 1939987 Carissima sorella, Arrivo qui, e il mio primo pensiero è a te e a Mario. Qui vi è l’Esposizione ogni giorno dalla mattina alla sera e 42 monache benedettine che pregano. Sto bene. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 477)
841. Teignmouth, 11 ottobre 1939988 Carissima sorella, Spero che qualcuna delle mie tante cartoline ti sia finalmente arrivata. La tua ultima che io ho è ancora quella del 13 settembre. Mi rendo conto delle difficoltà della nostra corrispondenza ed offro a Dio questo sacrificio. Sto bene. Prego, lavoro e penso a te e a Mario; con voi sono sempre unito nella preghiera. Tante cose ai parenti, amici e persone di casa. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 478)
987 Cartolina postale sped. a Caltagirone. Scriveva dall’abbazia delle benedettine di S.t Scolastica Abbey, Teignmouth (Devon). 988 Cartolina postale sped. a Caltagirone.
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842. Teignmouth, 16 ottobre 1939989 Carissima Nelina, Ho ricevuto prima la tua del 22 e poi quella del 20 settembre. Mi è sembrato rivederti in persona. Spero che anche le altre mie cartoline ti siano arrivate. Sto in un bel posto tranquillo. Lavoro e prego com’è il motto benedettino. Sto bene. Un abbraccio, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 479)
843. Teignmouth, 23 ottobre 1939990 Carissima Nelina, Ho avuto le tue del 27 settembre e del 3 ottobre. Così la corrispondenza diviene più regolare. Spero che tu hai ricevuto le mie da Buckfast e da qui. Abbiamo dei giorni tiepidi e delle belle ore di sole. Qui è pieno di merli, tordi, pettirossi. Nel colle vicino ci sono dei pollai con molte galline. I galli mi svegliano la mattina e mi piace vedere le vacche pascolare. È una bella campagna. Sto bene. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 480)
844. Teignmouth, 30 ottobre 1939991 Carissima Nelina, Ho avuto la tua dell’11 di questo mese, inviatami a Buckfast. Spero che avrai ricevute le mie cartoline che ti ho inviate da questa Abbazia di S.ta Scolastica. A vedere queste monache vestite come le zie del SS.mo Salvatore e trovarmi in un bel punto vento-
Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 991 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 989 990
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so, mi pare di esserti vicino di casa. Di qui ti ho scritto il 5, l’11, il 16, il 23 e oggi: cinque cartoline. Tante cose a parenti e amici. Ci ricorderemo dei nostri cari giovedì prossimo. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 481)
845. Teignmouth, 9 novembre 1939992 Carissima sorella, Tornato qui trovo la tua cartolina del 18 ottobre, i saluti del 25 e la sera appresso ricevo quella del 30. Così tre insieme. Godo che stai bene. Ti prego di fare arrivare i miei auguri e le più vive congratulazioni alla Sig.ra Maria Favitta Principessa Pignatelli Aragona e alla Sig.ra Favitta. Oggi il tempo si è rimesso; abbiamo avuto vento come sul Ponte di S. Francesco. Questa spero ti arriverà in tempo con gli auguri del compleanno. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 482)
846. Teignmouth, 15 novembre 1939993 Carissima sorella, Ho ricevuto la tua del 4 c.m. Così le cartoline si fanno più vicine. Godo che stai bene. Io da qualche giorno soffro un po’ di debolezza. Sono a riposo e qui mi hanno tutte le cure come se fossi a Londra. Ma è cosa passeggera. Ti scriverò di nuovo fra giorni. Forse avrò lavorato a tavolino un po’ troppo. Di nuovo auguri per il 26. Un abbraccio fraterno, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 483) 992 993
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone.
847. Teignmouth, 22 novembre 1939994 Carissima Nelina, Sto meglio, ma il dottore ancora non permette di dire la messa, e qui bisogna ubbidire al medico. Ho così tempo a pensare e a pregare. Sono unito con te e Mario nel Signore. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 484)
848. Teignmouth, 27 novembre 1939995 Carissima sorella, Oggi mi sono alzato per 6 ore continue. Il dottore mi dice che devo stare a riposo ancora questa settimana e tutto sarà passato. Mi raccomanda di mangiare un po’ di più. Nessuna medicina e nessuna cura. Come la notizia che io stavo poco bene è arrivata a Londra un amico zelante ha scritto sopra un settimanale cattolico di pregare per me. La cosa non mi è dispiaciuta perché le preghiere sono sempre un aiuto spirituale, ma se la notizia si diffonde si può dare che arrivi anche costà. Perciò te ne scrivo, per non allarmarti. Scrivilo anche a Monsignore, così mi eviti di fare un’altra cartolina su questo argomento. Saluta tutti di cuore. Un abbraccio dal tuo Luigi (sc. 728, f. F/1/5, c. 485)
849. Teignmouth, 4 dicembre 1939996 Carissima Nelina, Stamane mi arriva la tua del 18 novembre e godo al saperti bene: grazie degli auguri e più che mai delle preghiere. Io sto un po’ meglio; il riposo e il cibo mi vanno rafforzando e spero presto riprendere la mia solita vita. Non pensare a me. Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale sped. a Caltagirone. 996 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 994 995
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Qui ho avuto tutte le cure, come se tu fossi stata presente. Penso all’Immacolata, al bel suono delle campane di S. Francesco, e anche al freddo di questi giorni di dicembre e della Novena, che fo’ insieme con te. A tutti, parenti e amici, persone di casa, il mio pensiero affettuoso, tuo Luigi (sc. 728, f. F/71/5, c. 486)
850. Teignmouth, 11 dicembre 1939997 Carissima Nelina, Ho ricevuto la tua del 23 novembre. Fai bene a dedicarti ai lavori di casa. Spero che la tua cameriera sia già guarita. Prego per lei che il Signore le dia la salute e le mantenga la sua grazia. From vuol dire da, cioè chi spedisce, per saperlo così la censura di qui; non si deve ripetere nell’indirizzo. Sto meglio e fra giorni ritornerò a Londra. Qui troppe scale e troppe salite mi stancano e non posso prestare il servizio che le monache desiderano da me. Quando starò del tutto bene vedrò se potrò ritornare. Salutami parenti e amici. Come va Don Giacomo quest’anno? Un abbraccio di cuore, tuo Luigi P. S. Poiché le lettere arrivano in ritardo ti comincio da ora a fare gli auguri per il S. Natale. (sc. 728, f. F/1/5, c. 487)
851. Caltagirone, 28 dicembre 1939998 Carissimo, Ricevo la tua cartolina del 18, dopo 10 giorni. Godo sentire che stai benino e che presto riprenderai il lavoro. Ti prego di prenderlo a poco, mentre il cibo prendilo in più e il riposo continualo. Costì credo starai meglio che altrove. Cerca d’ingrassare un po’ di più; io qui a Caltagirone ingrasso, forse perché non ci si muove tanto.
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Cartolina postale sped. a Caltagirone. Cartolina postale.
Io penso sempre a te, caro, ed oh! Come vorrei esserti vicino, mio carissimo. Penso costà che gli amici ti attornieranno di cure ed affetto e tu ci starai meglio. Dirai tante cose alle amiche per me, avrei voluto mandare qualche pacco di dolci, ma non so se vale la pena e se dovessi spendere molto, e poi lo ricevereste? Tu non me ne parli. Stamane abbiamo seguito dalla radio il corteo Pontificio e la visita del Papa al Re Imperatore. Sembrava di essere a Roma. Che essa sia foriera di pace! Manderò quanto vuoi al Seminario presto, con i tuoi saluti. Parenti e amici tutti chiedono tue nuove e ti salutano con i migliori auguri pel nuovo anno. Le feste le ho passate coi Gravina. Penso come ora è un anno mi preparavo a partire per venire a trovarti. Penso la neve che incontrai, la gioia nel rivederti, la felicità nel trovarmi teco! Ho ricevuto una letterina di Ele B. che mi partecipava il suo fidanzamento col Sig. Altemps. È contentissima e alla metà di gennaio andrà a Roma ove spera trovarmi, ma io quest’anno non so se mi muoverò. I lavori in casa son finiti, tutto è rassettato ed io tornata nella quiete. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 340, c. 1)
852. Caltagirone, 23 aprile 1940999 Carissimo, Questa arrivata a momenti è dopo nove giorni. Stavo in pena perché era da quella del sette che non ne ricevevo. Io sto bene, e ancora non mi risolvo di cambiare aria. Vorrei andare a Roma come potrei andare a Catania da Marianna, ma qui sempre c’è occupazione ora per una cosa, ora per un’altra ed a me riesce difficile risolvere di allontanarmi. Don Giacomo sta benino, ma ancora Lino non si risolve a fare l’operazione perché dice che deve non avere più dolori prima di operarsi. Spero che non sia un portare le cose per le lunghe. Anche io desidero il mare azzurro di Toulon e voglia Iddio che venga la pace e la tranquillità per poter ripetere quelle belle passeggiate. Prego sempre la SS. Vergine di Pompei che ti guarisca perfettamente. Alla gentile Miss Cecilia dirai tante cose per me e spero poter mandare un’altra volta le mie arance. Il giardino è tutto bello fiorito, mi dicono, e domani spero poter fare una bella passeggiata fin là. Prego sempre per te, caro, e ti resto vicino col pensiero e col cuore uniti a piè di Gesù. Aff.ma Nelina (f. 340, c. 49)
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Cartolina postale.
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853. Caltagirone, 29 aprile 19401000 Carissimo, Sempre 9 giorni impiega la tua cartolina. Godo che stai benino e mi duole del forte raffreddore. Qui la gente è pure raffreddata, io veramente no, sto bene. Penso però a farmi una villeggiatura, ma non so quando perché ho sempre da fare ora una cosa ora un’altra. Ieri (domenica) fui a pranzo da Mina Mariadelconte, eravamo tutti cioè i Gravina, San Marco ed io. Sono così buone che non mi dimenticano mai. L’ultimo bambino (Michele) è molto carino, assomiglia a Mina. Domani S. Caterina da Siena, ti ricordi la festa che si faceva a mamma? Quando si è piccoli e giovani come tutto incanta, commuove e affascina. Oramai siamo vecchi e solo le cose che ci avvicinano a Dio ci confortano. Dopo i 15 sabati al Collegio, fanno la novena preparatoria alla festa dell’otto maggio. Che la SS. V. di Pompei mi esaudisca. A Don Giacomo ancora non fanno l’operazione, deve rimettersi un po’. A Miss Berta dì che la ricordo sempre e la ringrazio abbracciandola, a Miss Cecilia tante affettuosità, a te un abbraccio di cuore Nelina (f. 340, c. 50)
854. Caltagirone, 14 maggio 19401001 Carissimo, Ho ricevuto la tua del 30 con ritardo e cioè domenica. Ieri sono andata a fare una visita a Monsignore. Sta bene, il polso e la mano sinistra a me è sembrato meglio, tanto che non gli duole e muove più facilmente le articolazioni. Speriamo che il caldo che già stamane si fa sentire glielo debba fare sciogliere del tutto. Ieri fu una bella passeggiata per la via che conduce a Piazza. Stamane spedirò le £ 100 a Milano. Spero che a quest’ora avrai ricevuto la réclame del “sole di alta montagna”. Ti sto vicino col pensiero, col cuore e con la preghiera mi stai sempre presente e ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 340, c. 51)
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Cartolina postale. Cartolina postale.
855. Caltagirone, 17 maggio 19401002 Carissimo, La tua del 7 è arrivata il 15 in sette e otto giorni, più presto che le altre. Godo che stai benino e che il maggio costà è tiepido. Qui dopo qualche giorno di bel sole imperversa una pioggia continuata notte e giorno che certo le campagne soffrono. Ma quel che Iddio fa è sempre buono e speriamo che il bel tempo venga presto. Io sto bene, Don Giacomo stava benino abbastanza anzi lunedì è venuto a farmi visita, però forse la scala lunga un po’ di strapazzo gli ha causato ancora dolori e attacchi di appendicite. Certo che prima che questi dolori passano non potrà operarsi. Intanto in mancanza di lui vado io spesso alla Russa che in sostanza mi giova in salute. Attendo tue nuove e spero che l’influenza che ha avuto la tua padrona di casa non arriva a te. Anche qui si prega per la pace e speriamo che non tardi a venire. Salutami le amiche mentre ti abbraccio di cuore Nelina (f. 340, c. 54)
856. Caltagirone, 30 maggio 19401003 Carissimo, A momenti ho la tua fra le mani e sono un po’ risollevata, stavo tanto in pena senza tue nuove! L’ultima tua era del 7 c.m. Godo che stai benino e figurati come ti sto vicina… Risposi subito alla tua del sette e spero che l’avrai già ricevuta. Scrissi pure in lettera mandando la “réclame” del sole di montagna l’hai ricevuto? Io sto bene, il caldo è già incominciato, le campagne qui sono belle veramente. Non scrissi per il 19 perché di questi tempi non si pensano tanti dati e faccio ora i miei auguri. La chiesa del SS. Salvatore è sempre al culto aperta e ancora vi celebra il Can.co Sagone. Monsignore sta bene, a vederlo poi sta benissimo, ancora ha un po’ la mano gonfia, ma meglio di come è stato. Don Giacomo aspetta che presto gli facciano l’operazione, si è molto dimagrito perché mangia pochissimo per timore dei dolori. Egli si raccomanda alle tue preghiere e ti ossequia. I parenti tutti e amici ti ossequiano, io ti abbraccio Nelina (f. 629, c. 2)
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Cartolina postale. Cartolina postale.
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857. Caltagirone, 5 giugno 19401004 Carissimo fratello, Appena ricevo la tua scrivo subito e come vedi la tua è arrivata in 15 giorni. Godo che stai benino e sempre prego per la tua salute. Io bene, starei meglio se mi fossi mossa, ma quest’anno con la malattia di Don Giacomo non ho potuto fare una scappatina. Egli sta benino, è diventato molto magro e sabato, giorno 8, gli faranno l’operazione dell’appendicite. Prega il buon Dio che tutto vada bene e che si rimetta in buona salute. Poverino, sono due mesi e mezzo di privazioni perché ha preso assai poco cibo per ridurre la sua pancia. Lo stesso manda i più rispettosi ossequi. Scriverò subito a Monsignore per il tuo permesso, ma mi meraviglia come le lettere di Mario ti arrivano così di rado! Credevo che le mie non ti arrivassero presto, mentre vedo che relativamente ti arrivano regolarmente. I parenti tutti, amici e servitù ti ossequiano e domandano spesso tue notizie. Salutami Miss Cecilia Marshall e le altre amiche. Io ti sto sempre vicino e a piè di Gesù, tua Nelina (f. 629, c. 4)
858. Caltagirone, 18 agosto 19401005 Carissimo fratello, Quale è stata la mia gioia nel rivedere i tuoi amati caratteri, non puoi immaginarlo! Mi sembrava di non vederci bene, di non riconoscerli quasi, perché credevo un sogno e non una realtà. Sia ringraziato Iddio e la Vergine del Ponte, alla quale ho pregato molto. Qui c’è un ripristino di detta devozione, ed il prete cappellano vuole iniziare la pratica per edificare la chiesa più grande, e allora ho fatto una buona promessa. Godo leggere che stai bene e che hai tanto lavorato per il libro (Vita soprannaturale)1006. Anche io sto bene e tranquilla, per quanto quest’anno non ho cambiato aria per nulla. Vado però spesso in campagna, anche alla Russa. Mario sta benino abbastanza, mi scrive spesso in mancanza delle tue. I parenti tutti chiedono tue nuove e con Cartolina postale. Lettera verificata dalla censura. 1006 Si tratta del libro La vera vita. Sociologia del soprannaturale che uscirà prima in inglese negli Stati Uniti nel 1943. Cfr. Bibliografia degli scritti di e su Luigi Sturzo, cit. pp. 20-21. 1004 1005
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gli amici salutano devotamente. Le persone di casa ti baciano la destra, io ti stringo forte al seno, tua Nelina Salutami le amiche. (f. 629, c. 7)
859. Caltagirone, 5 ottobre 19401007 Carissimo, Che gioia ricevere tue lettere! Però io risposi all’ultima tua del 5 ma che a me arrivò il 18 agosto. Risposi subito e Mario mi scrisse che avea scritto anche lui, perché non arrivano? Però io spero che già l’abbia ricevuta dopo che tu hai scritto vuol dire dopo il 10 settembre. Qui fa ancora caldo, non è piovuto che gocce d’acqua, almeno qui da noi, nelle nostre terre che reclamano pioggia. Sto bene e col pensiero sempre rivolto a te. Sono stata nella chiesa del S. Patrono tenuta ancora aperta ed ho pregato tanto per la pace. Speriamo che Iddio sostenga tutti e ci aiuti a conseguire una vera pace. I parenti tutti ti salutano e domandano tue nuove anche le persone di casa. Don Giacomo si è del tutto rimesso ed ha accudito alla vendemmia che quest’anno è stata scarsa. Salutami le amiche che si ricordano di me mentre ti abbraccio vivamente Nelina (f. 629, c. 10)
860. Caltagirone, 6 gennaio 19411008 Carissimo fratello, Col pensiero e col cuore ti sono sempre vicina e ti sieguo in tutti i momenti del giorno. Come vorrei rivederti e stare un po’ teco!!! Siamo troppo lontani per pensare ciò e Cartolina postale sped. a Lisbona (Care of Post Box 506). Cartolina postale sped. a Brooklyn presso la famiglia Bagnara e girata a Jacksonville in Florida (St. Vincent’s Hospital) dove Luigi si era trasferito nel dicembre 1940. «Jacksonville, una città di duecentomila abitanti, situata sul fiume Saint Johns, di fronte all’oceano Atlantico, nella parte settentrionale della Florida, quasi ai confini con la Georgia» (F. Malgeri, Luigi Sturzo, cit., p. 241). Sulla sua attività giornalistica e intellettuale in America in riferimento ai problemi italiani cfr. V. De Marco, Tempore belli. Sturzo, l’Italia, la guerra (1940-1946), S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 1995. 1007 1008
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rimettiamo nelle mani della Divina provvidenza ogni cosa. Sto bene; il freddo qui è abbastanza intenso, almeno per noi che non siamo abituati a tale temperatura. Costì come va? Mi auguro che stai bene e già acclimatato. Salutami i padroni di casa e offri i miei più fervidi auguri. A te i più vivi e fraterni auguri pel nuovo anno che auguriamoci di pace e di tranquillità. Un abbraccio di cuore Emanuela (f. 629, c. 12)
861. [Jacksonville], 6 febbraio 19411009 Abbiamo ricevuto quasi contemporaneamente la lettera del 30 novembre e la cartolina (per posta aerea) del 6 gennaio, e pensi quale gioia per tutti. Godiamo assai che Lei sta bene. Noi tutti stiamo bene. Qui certo fa freddo, è tollerabile; Lei sa che qui ci sono punti di mare molto miti come la Côte d’Azur o come Grado, anche in gennaio. Così si può fare qualche buona e lunga villeggiatura. La corrispondenza è facile, anche perché dappertutto vi sono linee aeree. I miei figli hanno fatto gli esami del semestre e sono tutti passati, questo è consolante per noi. Mary deve fare la tesi del diploma di laurea. Intanto fa delle supplenze di insegnamento nelle scuole cattoliche di qui. Così, ringraziando a Dio, si tira avanti e si ha la gioia di potere avere qualche fuori ospite in casa, che tornerà qui dopo la villeggiatura. Tutti preghiamo sempre per lei, per Monsignore e che il Signore ci consoli e la vergine di Pompei e San Giacomo ci proteggano. Accetti i nostri più sinceri ossequi e ci creda [Luigi] (f. 629, c. 13)
862. Caltagirone, 11 febbraio 19411010 Cara Carmela,1011 Ricevetti a suo tempo la tua lettera di auguri per il mio compleanno e non ho ancora risposto. Veramente ho fatto passare molto tempo a ringraziarti ma ora una cosa 1009 Minuta su carta int. “Mazzini Society” 1775 Broadway, New York City”. Nell’incipit: “A Nelina a mezzo C. Bagnara”. La “Mazzini Society” era un’associazione laica antifascista che raccoglieva esuli italiani che vivevano in America. Sturzo venne invitato ad aderirvi da Carlo Sforza, ma preferì starne fuori per ragioni di coerenza. 1010 Cartolina postale sped. a M. Carmela Bagnara, 1776-72 Street, Brooklyn, New York. 1011 Le lettere di Nelina indirizzate a Carmela Bagnara si intendono indirizzate a Luigi.
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ora un’altra mi hanno fatto passare tutto questo tempo. Grazie che ti sei ricordata di me nel dì 26 novembre, ma ormai son vecchia e non penso più a questi auguri. Sto bene e godo che te e tutti i tuoi state bene. Spero che la tua Mary abbia presto il posto di insegnamento. Tu conservati in salute perché la mamma soprattutto è necessaria nella casa. Salutami tutti i tuoi di casa e credimi con affetto Nelina (f. 629, c. 17)
863. Caltagirone, 6 aprile 19411012 Cara Carmela, Ho ricevuto una tua del gennaio (dopo quella di febbraio). Veramente non ho veduto la Superiora dell’Ospedale e così non ho potuto sapere ove è stata destinata Suor Vincenza. Sento con piacere che state bene e vi auguro la buona Pasqua dove penso sarete tutti riuniti. Saluti ai tuoi figlioli e a voi un abbraccio Nelina (f. 629, c. 24)
864. Caltagirone, 10 maggio 19411013 Cara Carmela, Ricevei la tua del 27 marzo e veramente rispondo con ritardo, ma avevo inviato una cartolina di auguri per la S. Pasqua. Scrivendo ora, le mie notizie sono più fresche. Sto benissimo, giovedì scorso sono stata a far visita a Monsignore, il quale per una ignezione supporuta è stato circa 20 giorni a letto; ora sta benino, però soffre una forte atonia di stomaco. Speriamo che la primavera lo rimetta del tutto bene. Godo leggere le notizie delle tue buone figliole, sono tanto carine! Anche le notizie del tuo cagnolino ho letto con piacere. Io non ho più nessun animale, tantoppiù che ho rimesso a nuovo la casa. Ti ricordi i miei bei gatti? Nemmeno quelli più, la pulizia soprattutto amo e non voglio nessuna preoccupazione di sorta, se ne hanno già tante nella vita che non bisogna procurarsene delle altre. 1012 1013
Cartolina illustrata sped. a M. Carmela Bagnara. Lettera.
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Mi piacerebbe fare un viaggetto fino costà, ma per ora non è possibile. Ti ricordi le Sig. Gravina? Fra non molto sposerà l’ultima, Angelina, col Prof. Salvatore Maiorana, figlio del fu Giuseppe. Sono tutti tanto contenti. Come anche è nata una bella bambina alla Sig. Ele Belloni sposata Altemps. Non so se ti ricordi di tutta questa gente, col tempo passano dalla memoria. Ancora abbiamo pioggia e cattivo tempo, ma speriamo che il caldo non tardi a venire. Salutami le figliole e tutti i tuoi di casa. Aff.ma Nelina (f. 629, c. 25)
865. Caltagirone, 30 giugno 19411014 Cara Carmela, Ho letto il telegramma ove parlava della laurea in lettere conseguita dalla tua Maria. Ne godo tanto, così per questa figliola sei già tranquilla, e mi auguro sia presto lo stesso per le altre. Godo anche leggere che state bene, malgrado nella tua lettera del 12 c.m. scrivi che hai sofferto un’affezione ai bronchi e dolori lombari, saranno questi provenienti di acido urico, non è vero? Spero in un’altra leggere che ti sei rimessa molto bene. Noi bene; io, malgrado non mi muova da qui or è un anno e forse più, sto benissimo. I parenti e quelli che ti ricordano mandano tanti saluti affettuosi. Salutami le figliole, con tuo marito prendi i miei più cordiali ossequi Nelina (f. 629, c. 27)
866. Jacksonville, 27 luglio 19411015 Abbiamo ricevuto la sua cartolina del 6 aprile e poi la lettera del 10 maggio. Ogni volta che ci arriva un suo scritto è una festa per noi tutti. Godiamo assai che Lei sta bene. Ci ha dispiaciuto che Monsignore è stato a letto per 20 giorni (e poscia ha sofferto una forte atonia di stomaco). Desideriamo al più presto notizie di lui. Pensa come preghiamo per la sua salute e che Dio lo consoli in tutto e per tutto. 1014 1015
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Lettera. Appuntato da Luigi: “Risposto a mezzo Fondacaro, 24/8”. Minuta su carta int. “St. Vincent’s Hospital Jacksonville, Florida”. “A Nelina presso Carmela”.
Noi stiamo tutti bene, senza eccezione. Telegrafai a Monsignor Fondacaro la notizia della laurea di mia figlia Maria all’Università di Fordham in New York, diretta dai gesuiti perché pensavo che le avrebbe fatto piacere. Maria ebbe il diploma dall’Arcivescovo. Quel giorno fu una festa per noi tutti. Ora Maria cerca un posto di insegnamento. Confidiamo nella protezione della SS.ma Vergine. Maria è stata in campagna. Certi giorni sono rimasta io sola con Giacomo (lo chiamiamo Jack). Ora sono quasi tutti di ritorno e in settembre speriamo di essere di nuovo tutti in casa mia. Il mese di agosto qui fa molto caldo, ed è meglio passarlo vicino al mare. Attendiamo sue notizie e quelle di Monsignore. Ci raccomandi tutti al Signore [Luigi] (f. 629, c. 26)
867. Caltagirone, 12 agosto 19411016 Cara Carmela, Ricevo a momenti la tua del 29 luglio con dentro la fotografia di tua figlia laureanda. Faccio le più vive congratulazioni a Mary e gli auguri di trovare presto il posto desiderato. Deve essere una brava e buona figliola, si vede dal suo viso sorridente e carino. Che Iddio benedica tutta la famigliola che così bene hai saputo educare. Godo che state tutti in buona salute e che per il momento la passate al mare. Anch’io avrei avuto tanto desiderio di andare al mare quest’anno, ma ho creduto opportuno non muovermi da casa, dove tutto sommato si sta tranquilli e l’estate non è disprezzabile. Sto bene. Vado spesso in campagna ora per le pompe dell’acqua che hanno bisogno del meccanico, ora per far fare la conserva di pomidoro, e così si passa il tempo. Le amiche e i parenti poi non mi lasciano affatto sola e così il mio pensiero si distrae. Ho due ragazze dell’orfanotrofio S. Luigi come cameriere, una, la Gina, or compie nove anni che sta con me. Tutte e due sono di accordo, volenterose e buone e molto affezionate meco. Scelgo sempre ragazze affinché la casa non invecchi. In settembre ci sarà il matrimonio della Sig.na Angelina Gravina col Prof. Salvatore Maiorana, non so se tu ricordi queste signorine. Faccio dopo un mese gli auguri pel tuo onomastico, ma tu compatirai, poiché ora una cosa ora un’altra, tante volte le date scappano. Grazie del pensiero che hai avuto nel mandarmi la fotografia. Fai gradire a tutti i tuoi i miei saluti, i miei rallegramenti, gli auguri più fervidi. Quest’anno anche qui la frutta è scarsa. Viceversa l’uva sembra carica sulle viti e le olive anch’esse cariche, se piovesse! Qui è tanto che non cade una goccia d’acqua e si
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Lettera. Sul bordo a mano da Luigi: “22/IX/41, air mail a mezzo C. Bagnara”.
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desidera. Speriamo che Iddio mandi l’acqua, la pace e la tranquillità in tutto il mondo, e con questo ti saluto affettuosamente Nelina (f. 629, c. 30)
868. Jacksonville, 22 settembre 19411017 Che gran piacere a ricevere la sua lettera del 12 agosto; è stata una festa per tutti, specialmente per i suoi auguri a me, alla mia famiglia e ai miei figli. Mary ha avuto già un posto in una scuola cattolica. È il primo passo. Giacomo spera di fare gli esami finali a gennaio-febbraio. Oramai i figli sono cresciuti e avevamo pensato di prendere un altro appartamento in affitto e lasciare questo che è nostra proprietà. Ma all’ultimo ora non si poté combinare. So che fu dato a Monsignore il nuovo indirizzo, la prego di avvertirlo che mi faccia scrivere ancora a 1776, 72 Street Brooklyn. Per l’avvenire non sappiamo; l’avvenire è nelle mani di Dio. Siamo contenti a sapere che lei ha due buone cameriere e sempre la Gina è con lei: essa è molto affezionata. La prego di presentare gli auguri da parte di tutti alla Sig.na Angelina Gravina per il matrimonio con il Prof. Maiorana. Qui si sente che l’autunno è già venuto. Nel Sud è ancora quasi estate e la temperatura si mantiene tra 21 e 26 centigradi, e nelle giornate belle si può stare con le finestre aperte sulla riva dalla mattina alle 6 fino alle 10 di sera. Dicono che anche ottobre è molto bello, ma più fresco. Già tutti desiderano il fresco, solo qualcuno desidera sempre il caldo. Durante il Santo mese del Rosario saremo uniti ai piedi della SS.ma Vergine del Rosario di Pompei, sotto la cui speciale protezione siamo tutti. Così le preghiere ci rendano uniti nella fiducia che Dio userà a tutti misericordia e ci darà la pace. Facciamo anche speciale intenzione nelle nostre preghiere per Monsignore, mandando fin da ora i nostri fervidi auguri per il suo prossimo 80° anno. Che il Signore benedica lui e la sua diocesi [Luigi] (f. 629, c. 31)
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Minuta di lettera su carta int. “St. Vincent’s…”. “A Nelina a mezzo della Sig.ra Bagnara”.
869. Caltagirone, 22 ottobre 19411018 Cara Carmela, Ieri 21 ottobre ho ricevuto la tua del 24 settembre e rispondo subito, perché l’ultima mia fu spedita al nuovo indirizzo e quindi non l’avrai ricevuta. Mi dispiace, perché mi congratulavo per il posto che tua figlia Mary ha già ottenuto. Auguro che sia così per le altre due quando arriverà il loro turno. Godo molto che state tutti bene, lo stesso posso assicurare di me. Il tempo qui, dopo una ventata di freddo e acqua è tornato caldo. Da tre giorni l’Etna fuma meravigliosamente e quindi avremo di nuovo caldo, non ci vorrebbe la mancanza di pioggia per le campagne, ma quel che fa Iddio è ben fatto. Ieri fui a Piazza a far visita a Monsignore. Egli sta poco bene con lo stomaco ed è molto debole, perché mangia poco, ma dice lui, non può più di quello che mangia mettere dentro. Ora scriverò che il vostro indirizzo è sempre il primo, ma temo che abbia già scritto al nuovo. La Sig.na Gravina ringrazia degli auguri e a tutti ossequia con tanto affetto. Salutami tutti affettuosamente e credimi tua, aff.ma Nelina (f. 629, c. 33)
870. Caltagirone, 8 novembre 19411019 Cara Carmela, Le vostre notizie mi hanno molto consolata e mi auguro che questa vi trovi tutti bene. Io grazie a Dio, sto molto bene e anche Monsignore sta benino. Il tempo è freddo, buono per le olive che mettono olio di più, e ce n’è di bisogno per tutti. Mi verrebbe la voglia di andare alla Russa per la raccolta dei medesimi, ma non so decidermi a stare molto in campagna. Io amo di più la villeggiatura nelle grandi città e mi giova di più, però in questo momento non mi pare possibile, si vive meglio nei nostri centri. Il matrimonio della Sig.na Angelina è stato fissato per il 27 dicembre prossimo. Intanto io faccio gli auguri pel 26 di questo mese e pregherò per tutti tutti voi. Che il buon Dio ci doni la pace tanto desiderata e la perenne tranquillità. Salutami tutti di famiglia e tu gradisci tante affettuosità Nelina (f. 629, c. 34)
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Lettera. Lettera.
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871. Caltagirone, 26 novembre 19411020 Cara Carmela, Scrivo per posta aerea e quindi non posso scrivere in foglio listato a nero. Ho ricevuto il vostro telegramma affettuoso e ringrazio tanto tanto1021. Ho assistito fin l’ultimo l’amato fratello raccogliendone l’ultimo respiro. Egli non ha avuto agonia, sono stati 24 ore di assopimento calmo, tranquillo, paradisiaco. Non sembrava stare in una stanza di moribondo, ma in una chiesa ad assistere ad una bella funzione. Più di tutti lo ha assistito uno dei suoi primi segretari, Magno, con una dolcezza e un affetto da figliolo. Le dimostrazioni di stima e di ossequi sono stati a Piazza generali, solenni, commoventi, non potevano fare di meglio. Anche qui è stato lo stesso perché Monsignor Vescovo ha voluto pontificare ed hanno assistito tutte le autorità, collegi, confraternite. Egli dall’Alto ci assisterà per noi rimasti orfani su questa terra. Sto bene, malgrado le dolorose emozioni avute. Tutto il suo lo ha lasciato al Seminario di Piazza Armerina restando io usufruttuaria. Pel momento il nostro Vescovo funziona da Amministratore Apostolico delegando Mons. Fondacaro. Speriamo che facciano un Vescovo zelante e apostolo, onde continuare le tracce del nostro Santo fratello1022. Oggi 26 faccio i più sentiti auguri, saluto tutti e tu prendi i miei ringraziamenti e saluti Nelina (f. 629, c. 36)
872. Jacksonville, 25 gennaio 19421023 Ringraziamo Dio: abbiamo ricevuto sua lettera ventisei novembre. Noi tutti bene senza eccezione, preghiamo il Signore che ci guardi e assista. Ossequi affettuosi, saluti a tutti [Luigi] (f. 629, c. 37)
Lettera. Mario era morto il 12 novembre 1941. 1022 Successe a Mario Sturzo mons. Antonino Catarella. 1023 Minuta su carta int. “St. Vincent’s Hospital…”. “A Nelina a mezzo Croce Rossa. Letterina per Miss Bagnara”. 1020 1021
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873. [Jacksonville] 30 ottobre /3 novembre [1942]1024 Mandiamo fervidi auguri per Natale e Nuovo Anno uniti in Gesù Bambino. Tutti bene, attendiamo sue notizie. Distinti saluti. Carmela Bagnara. (f. 629, c. 44)
874. Caltagirone, 6 novembre 19421025 Carissima Amica, Ho ricevuto alla fine di ottobre la tua inviata il 13 marzo del 1942 inviata per mezzo della Croce Rossa, troppo tardi!! Meno male che avevo ricevuto in giugno vostre nuove di 4 mesi. Ed ora offro gli auguri per le prossime feste natalizie, che esse li trascorriate tranquilli e in buona salute. Io sto bene e qui abbastanza tranquilli. I parenti tutti stanno bene e mandano i suoi saluti. Alla Sig. Angelina Maiorana Gravina è nato un bambino tanto bellino. Questa estate ho trascorso diversi giorni a S. Bartolomeo ma così: due giorni e una notte e mi è sembrato tanto bello. Qui ancora fa caldo e non è piovuto affatto; speriamo che ora venga a ristorare le nostre terre feconde. Farai gradire le mie affettuosità alle tue figliole e a tutti di famiglia. Ricordatemi sempre come io faccio con voi e preghiamo per la pace dell’intiero mondo. Gradisci i miei saluti, aff.ma Nelina (f. 629, c. 50)
875. Jacksonville, 15 giugno 19431026 Glad for your good news we send our best wishes. All well with love et kisses. Affectionately. Carmela Bagnara. (f. 629, c. 52) Minuta scritta da L. Sturzo. Lettera. 1026 Minuta scritta da L. Sturzo su carta intestata “St. Vincent”. “Per Nelina firmato Carmela Bagnara. Sig.na Nelina Sturzo, Via Santa Sofia Caltagirone (Italy)”. In calce al foglio “Mandato a Carmela per spedirlo a ½ della Croce Rossa con traduzione italiana [parole illeggibili]”. 1024 1025
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876. [Jacksonville], 7 novembre 19431027 Mia cara Nelina, Ho l’occasione di scriverti e pensa con quale commozione dopo tanto tempo e tanti avvenimenti. L’ultima tua che ricevetti era del 6 novembre dell’anno scorso. Giusto un anno. Spero che questa ti troverà in ottima salute. Anch’io sto bene, non ostante gli anni e la lontananza. Continuo a stare in questo ospedale, dove ho due belle stanze e le Figlie di San Vincenzo hanno molta cura di me, perché qui il clima è mite e molto confacente alle mie condizioni di salute. Se Dio vuole, ci rivedremo un giorno. La persona che ti farà arrivare questa lettera ti dirà come potermi rispondere. Dammi notizie dei parenti ed amici. Salutami tutti affettuosamente. Dì loro che il mio pensiero è a Caltagirone, in Sicilia e in Italia; e le mie preghiere assidue sono per la pace. Un abbraccio di cuore, tuo Luigi (f. 629, c. 54)
877. Caltagirone, 14 dicembre 19431028 Carissimo fratello, A momenti mi si chiedono notizie mie dal Comando Alleato di Palermo. Le mie notizie li ho mandate parecchie volte fin da quando qui ci furono i bombardamenti. Esse sono buonissime perché malgrado tutto, sono stata bene, e fortunatamente nessun sinistro è toccato alla nostra casa, né alle campagne. Allora andai a S. Bartolomeo e poi da lì al “Paradiso” ove mi invitò il Comm. Barone Urso e famiglia. Molte gentilezze mi furono usate per ben un mese e mezzo, poi tornai colle cameriere a casa ove ora stiamo bene e tranquilli, poiché tanto gli Inglesi che gli Americani usano molti riguardi. Queste notizie, caro fratello, li ho scritti parecchie volte, anche da Catania è venuto un maggiore dell’Esercito alleato, “un americano”, a cui diedi le più ampie notizie. Io però non ho ricevuto un tuo scritto e ne sono tanto bramosa. Come vorrei volare anch’io e venire fino a te!! Ho ricevuto altre tue nuove e una fotografia tua per mezzo del Prof. Petronelli che li aveva avuti a Palermo da un tuo amico. Insomma io indirettamente ho avute tue notizie, mentre tu per quanto io ne abbia mandate e subito, non ne hai ancora avute.
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Minuta di lettera. Lettera, arrivata a Luigi il 1° aprile 1944.
Il mio pensiero è stato sempre ed è sempre rivolto a te, mentre ti abbraccio caramente Nelina (f. 630, c. 2)
878. Caltagirone, 5 gennaio 19441029 Carissimo fratello, Ricevo a momenti la tua letterina del 13 novembre e quella del 28 (cartolina), tutte e due insieme. Godo che stai benino almeno come scrivi te. Poi il 24 ti ho sentito alla radio ed il 23 ti ho spedito un telegramma di auguri, l’hai ricevuto? Se ci potessimo parlare alla radio… io sto sempre in ascolto alle 9½ (la Voce dell’America). Tengo il tuo ritratto sulla piccola radio e mi sembra di vederti al microfono per come sei stato ritrattato. Per la notte di Natale stetti ad ascoltare le Messa del Papa, sembrava trovarmi in S. Pietro ed oh! quanti ricordi! Sto bene, prego sempre per te, per la nostra amata patria, pei soldati americani, inglesi, per tutti insomma perché tutti ci apparteniamo. Manderò a Guido la lettera. Ti scrissi e forse non ti pervenne che il padre di Vavà il 23 novembre del 42 è morto dopo penosa malattia. È morto rassegnato e con tutti i conforti della religione malgrado sugli ultimi non poté più parlare. Andò parecchie volte Mons. Vescovo, quando poteva parlare, infine morì cristianamente. Delle Sturzo or sono due anni è morta Antonietta repentinamente nel febbraio del 42 e così finiamo tutti a poco a poco. Tutti gli altri parenti, amici che tu ricordi ti mandano a dire tante affettuosità. Degli amici or sono un anno e mezzo è morto, pure repentinamente, il farmacista Di Bernardi. La figlia che fa da farmacista sposerà il Tenente Palma oriundo siciliano ma che abita costà. Grazie del pensiero nell’inviarmi quanto mi scrivi. Figurati come aspetto questi pacchi che mi annunzi e che mi dispiace se Scelba se li trattiene. Ho scritto subito di darli quando lo vede a S. E. Aldisio1030 ed io poi manderò a prendermeli da Gela. Ma non ti dar pensiero per me, posso in questo periodo accomodare. Se mai qualche volta puoi spedire (ma prima devi essere assicurato dell’arrivo almeno a Roma) scatole di zucchero e delle mappine per cucina…riderai, ma non se ne trova qui. Salutami la buona Carmela e tu prendi i miei abbracci Nelina (f. 630, c. 20) Lettera. Su Salvatore Aldisio cfr. Salvatore Aldisio. Cristianesimo e democrazia nell’esperienza di un leader del movimento cattolico siciliano, a cura di G. Costa e C. Naro, S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 1999. Sul suo rapporto epistolare con Sturzo cfr. L. Sturzo-S. Aldisio, Carteggio (1924-1956), a cura di V. De Marco, S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 2001. 1029 1030
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879. Jacksonville, 21 febbraio 19441031 Scrivo a Nelina. Sto bene. Vado a Brooklyn1032. Auguri. Attesa di notizie. [Luigi]
880. Brooklyn, 2 maggio 19441033 Sono dai Bagnara. Molte cure. Notizie della famiglia Bagnara. Non so quando starò, forse tutta l’estate. Rodinò Aldisio e altri mi scrivono di tornare. Viaggio stancante per me. Qui sono più utile che a Napoli o Palermo. 50° anniversario. Varie notizie di parenti e amici. L’ultima tua lettera quella del 19 dicembre. Traduzione di miei libri La Vera Vita e l’Italia e il nuovo ordine1034. Omaggi a S. Ecc. Ho scritto a Fondacaro e Caristia1035 Luigi (f. 630, c. 3)
881. Caltagirone, 19 maggio 19441036 Carissimo fratello, Oggi sono cinquant’anni della tua presa di Messa. Quanti anni sono passati! Quanta gioia cinquant’anni or sono in casa, ove tutta l’intiera famiglia era riunita!… Appunti, su carta int. St. Vincent’s Hospital. Sturzo si trasferì nuovamente a New York, dai Bagnara, per seguire meglio lo sviluppo delle vicende italiane e il ruolo degli Stati Uniti in queste. 1033 Appunti per una lettera. 1034 Del libro La vera vita si è accennato. La prima traduzione italiana si ebbe solo nel ’47 a Roma per i tipi delle Edizioni di Storia e Letteratura. L’Italia e l’ordine internazionale venne pubblicato per la prima volta in italiano nel 1944 a Torino dall’editore Einaudi. 1035 Carmelo Caristia, giurista, docente all’Università di Catania, figura centrale nel partito popolare catanese. Cfr. G. Di Fazio, ad vocem, in DSMCI, III/1, p. 180; F. Novello, Carmelo Caristia, in Aa.Vv., Caltagirone, Sellerio, Palermo 1977, p. 261 e sgg. 1036 Lettera. 1031 1032
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Come il tempo passa e si disperde nel nulla, caro fratello. Ci restano solo le buone opere se se ne fanno, che un giorno Iddio premierà ai buoni e speriamo essere nel numero. Sento che stai bene ed è questo che mi conforta nella lontananza che ci separa. Io grazie a Dio sto anche bene e mi occupo sempre di tutto il traffico della casa con la stessa attività. Certo che il pensiero che un giorno tu possa venire mi riempie l’animo di gioia, ma prego Iddio che la tua venuta debba effettuarsi quando Iddio vorrà per il bene dell’Italia, nostra amata patria. I parenti tutti stanno bene e ti fanno dire tante affettuosità; tutte le persone conoscenti e anche estranei chiedono di sapere nuove sulla tua venuta ai quali rispondo: ancora non mi ha scritto nulla del tempo fissato. Speriamo che la tua salute e le tue forze permetteranno un giorno, appena le circostanze lo permettono, di poterti decidere… il tempo è il miglior consigliero. Qui si sta abbastanza bene per quanto tutto costi carissimo, e credo che questo sarà dappertutto, non è vero? In questi giorni ho veduto le Giudice, due delle allieve di Suor Giuseppina, di santa memoria… vecchiette come noi, ma sempre con il ricordo affettuoso alla nostra buona sorella. Spero che nella nuova dimora vi starai bene quanto nella Florida, e che di tanto in tanto mi darai notizie. Salutami la buona Carmela e le figliole, salutami se ne hai la possibilità Miss Berta e qualche altra conoscenza che trovasi costà, mentre nel darti gli ossequi dei parenti e di un gran numero di persone, ti abbraccio con vivo affetto Nelina S. E. Mons. Vescovo ti ricambia con affetto gli ossequi e benedice. Le mie cameriere ti baciano la destra con devozione. (f. 630, c. 8)
882. Caltagirone, 21 giugno 19441037 Carissimo fratello, Oggi il tuo onomastico ed ho pregato tanto per te, che il tuo santo protettore ti assista sempre e che il buon Dio ti protegga. Siamo tutti contenti che nell’Eterna città si sia entrati risparmiandola e che ora trovasi nelle mani dei nostri Alleati che fanno ed hanno fatto di tutto per alleviare le nostre angustie. Mi auguro che la tua salute sia buona e che gli anni non ti pesino tanto. Io sto bene, come lo sono stata sempre; mi occupo per la casa per le campagne dove vado spesso e con la stessa energia. Finora ringrazio Iddio, non soffro niente anzi, mi alzo più prestino da letto e spesso vado a Messa. La chiesa del Collegio o la Cattedrale è la mia chiesa; essa 1037
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pel momento è in mano ad un zelante sacerdote dove ha infervorato la divozione alla Madonna di Pompei. Si è inaugurato l’altare, quello a fianco dove c’è il quadro della deposizione della Croce e cioè di fronte all’altare della Madonna della Neve con tutto il reliquiario. Si è ripreso l’antico affresco ed è venuto bello. I parenti tutti ti ricordano con affetto ed inviano i loro saluti. Gli amici, quei pochi che vivono ancora ti fanno dire tanti ossequi come di qui così di fuori, quando si ha occasione di vederli. La tua stanzetta da dormire, se te la ricordi, è ora rifatta e in ordine per quando sarà l’ora della tua venuta. Figurati il mio desiderio di rivederti; ma voglio che tutto vada secondo le disposizioni Divine. Salutami la famiglia Bagnara e ringraziamela di quanto fanno per te. Tu hai parlato, ma io per quanto la sera resto alla radio fino le 12 di notte, non ho avuto la fortuna di sentirlo avvisare per la mattina alle 7½, è allora che corrisponde la tua conversazione. Auguri pel tuo onomastico e spero che ti sia arrivato il telegramma che ho mandato a farti a Catania, ma non so ancora se me lo hanno fatto passare. Un abbraccio Nelina (f. 630, c. 9)
883. Caltagirone, 21 luglio 19441038 Carissimo fratello, Siamo nel mese del S. Patrono S. Giacomo, quanti ricordi dolci della nostra giovine età e della nostra infanzia! Quanti dolori in questa epoca! Ma tutto passa e si disperde nel nulla, mentre le anime si temprano a maggiori sacrifici, anelanti del fine per cui fummo creati. È dalla data del 1° di aprile che non scrivi più alla tua sorella, un po’ troppo! Io risposi subito, ho scritto altre volte, ho fatto telegrafare pel tuo onomastico, non so poi se l’abbi ricevuto. Comprendo che sei pieno di molta corrispondenza, ma una cartolina mi piacerebbe riceverla. So che hai parlato alla radio ed io che tutte le sere li passo a sentire l’America, quelle sere non ho sentito l’avviso, che disdetta! I parenti e gli amici tutti ti ricordano e ti ossequiano. Spesso vado a Boschigliolo a pranzare, e Michele si mostra molto affezionato e premuroso. Paolo con Gaetanella e i tre piccoli sono tornati da Roma dopo avere passato molte notti insonni. Speriamo che anche Mina con la famiglia che trovasi nell’alto continente torni presto sana e salva. Ed ora pria di terminare ti trascrivo una preghiera che ti danno Michele e Paolo Gravina. Paolo vorrebbe occuparsi in qualche cosa, e di questi tempi è sempre bene occu1038
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parsi. Desidera avere la rappresentanza o essere eletti ditta concessionaria per i seguenti articoli: automobili e camion, macchine agricole, frigoriferi, radio. In quanto alle marche dovrebbe tenere il criterio di potere avere il mediocre tenendo presente le possibilità di acquisto nelle piazze italiane. Vedi se trovi qualche persona che potresti incaricare per tanto, e farli mettere in corrispondenza con Paolo Gravina. Se te ne interesserai, nella linea del possibile, io te ne resterei gratissima, sicura di farmi un gran piacere; così potrei testimoniare la mia gratitudine a tanti favori e gentilezze fattemi. Salutami la famiglia Bagnara, ho ricevuto lettera da Miss Marshall che mi ha fatto tanto piacere. Un abbraccio di cuore Nelina (f. 630, c. 10)
884. [Brooklyn], 14 agosto 19441039 A Nelina. Lettera Giubileo. Discorsi alla Radio. Sto benino. Bagnara mi assistono. Ricevo molti. Cerco di non affaticarmi, passeggio, pranzo. Sospesi di andare a Londra. Sicca1040 mi sconsiglia il ritorno in Italia non tanto per il viaggio quanto per le emozioni e la ressa della folla e del lavoro. Ne ho scritto a Rodinò e De Gasperi. Tutto è in aria per ora. Tornerò a scrivere [Luigi] (f. 630, c. 12)
885. [Washington], 25 settembre 19441041 Nota sempre che la corrispondenza non è sicura. Non ho ricevuto telegrammi. Ho ricevuto la cartolina del 30 luglio e poi la lettera del 21 luglio. Messaggio del 20 settembre. L’altra volta non potei andare a New York. A Washington un Collegio di suore. Bel posto. Carmela venuta e alloggiata nel Collegio. Stanco di tale viaggio, ma cambiamento d’aria. Mi occuperò per Michele e per l’altro. Lettera Fondacaro. Scriverò. [Luigi] (f. 630, c. 12) Appunti ms per una lettera. Michele Sicca, italo-americano, medico personale di Sturzo durante il suo soggiorno in America. 1041 Appunti ms per una lettera. Porta lo stesso numero del precedente documento. 1039 1040
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886. Caltagirone, 9 ottobre 19441042 Carissimo fratello, L’altro ieri ricevei la tua carissima del 14 agosto, quasi due mesi!! Spero che anche te avrai ricevuto le mie diverse lettere con diverse raccomandazioni che non ho potuto farne a meno e spero che non ti sei annoiato. Leggo che stai benino, ma vorrei leggere bene. Sabato ho sentito tutta intiera la tua trasmissione alla radio America delle 9,30 di sera. La voce si riconosceva per quanto alterata un po’, a me sembrò affaticata. Che emozione sentirti da così lontano! Non so descrivertela, posso solo dire che la mia attenzione alla voce mi fece prestare meno orecchio al discorso che veramente fu interessante. Che bella invenzione poter sentire la voce dei cari lontano! La sera passo quasi tutto il tempo vicino la mia radio, quella che mi regalasti tu, caro fratello, piccola sì, ma buona, è americana!! Sto bene, sempre occupata per la casa e le campagne, così il tempo non sembra tanto lungo. Il campanile della chiesa di S. Francesco di Assisi come la chiesa non furono bombardate, solo furono distrutti una parte il seminario e delle stanze del vescovo inclusa la cappelletta. La chiesa di S. Giacomo fu colpita nella cappella del SS. Sacramento e la porta di fronte a detta cappella; ora è in riparazione, tanto che quest’anno la festa si è fatta in chiesa. Il palazzo di Luigi La Rosa, fu colpito nella facciata della discesa del Collegio e in parte quella principale. La casa di Michele Gravina, il grande salone fino sotto e tutta la parte del Carmine. Loro abitano a Boschigliolo, e così io vado spesso a passare la giornata in loro compagnia. Ora Michele pensa di rifare il pezzo di facciata e coprire i tetti. Luigi La Rosa non pensa affatto di rifare il palazzo e sembrano le rovine di Casamicciola. D’altro, mano mano si va rimettendo a posto, e non si risente più il disastro dello scorso anno. Speriamo che il buon Dio ci metta la sua santa mano e faccia finire sì spaventosa disastrosa guerra. Ma mi pare che il castigo di Dio ancora pesa su noi e sull’Europa tutta… meritatamente… I parenti tutti ti fanno dire tante cose, come le persone di casa e gli amici. Le tue padrone di casa di Londra mi hanno scritto di nuovo e dice che stanno bene; speriamo che nessuna incursione di siluri volanti debbano danneggiare la loro casetta. Ti lascio, carissimo fratello, con la penna, mentre col cuore e col pensiero e con la preghiera resto a te vicino sempre, aff.ma Nelina P. S. Salutami la famiglia Bagnara e il dott.r Sicca. (f. 630, c. 15)
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Lettera. Annotato da Luigi: “18/XII. Auguri di Natale etc.”.
887. Caltagirone, 2 novembre 19441043 Carissimo fratello, Oggi siamo stati uniti nella preghiera e ci siamo raccomandati ai nostri cari morti, non è vero? Ho pregato tanto per quelle anime benedette che spero per la loro intercessione guadagnare anche noi il paradiso. Come sarà bello quando ci riuniremo tutti lassù in Cielo!! Come stai? spero bene e che l’inverno che quest’anno pare anticipi almeno qui da noi non ti abbia a nuocere. La nebbia, il vento, un po’ di pioggia incomincia a far diventare i giorni bui, mesti, tristi… Tutta la gente che si trova senza tetto come passerà questo inverno? Che il buon Dio abbia pietà di questa umanità così travagliata e così lontana da Lui! Io, grazie a Dio, sto bene; l’età ancora non mi dà fastidio. Sono stata tre giorni a Catania, dove la vita riprende e non si nota quasi nulla dei disastri sofferti. I parenti, gli amici di là ti fanno dire tante cose, come anche quelli di Caltagirone. Dopo la tua del 14 agosto non ho ricevuto più tue notizie, però, come ti scrissi, ho sentito la tua cara voce alla radio il 7 ottobre. Avrai saputo che il Conte Ascanio Sforza è passato a miglior vita. Egli appena si riaprì la posta, m’inviò una cartolina tanto affettuosa il 7 agosto, e mi diceva che erano vivi per miracolo. Ho telegrafato alla Contessa. Ed ora ti faccio gli auguri per le feste del S. Natale e Capo d’Anno, spero che la presente ti trovi in ottima salute e che ti giunga proprio in questi giorni. Notizie di Miss Berta ne hai? E delle tue padrone di casa a Londra come staranno? I miei saluti ai medesimi, alla famiglia Bagnara. La mia fedele Gina ti ossequia devotamente, io ti stringo forte al cuore Nelina P. S. Il 30 ottobre si sono celebrate qui le nozze della figlia di Peppino Libertini di S. Marco di felice memoria. Si è unita ad un certo Achille Giusino, ottimo giovane, nipote della moglie del fu Pasquale Gravina. Benedisse le nozze il nostro Vescovo il quale t’invia molti ossequi. (f. 658, c. 116)
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888. Caltagirone, 16 novembre 19441044 Carissimo fratello, Ieri ho ricevuta la tua del 25 settembre scorso con la tua fotografia insieme al Dott. Sicca. Forse perché vicino a quella alta figura, la tua persona sembra più piccola, più magra, stilizzata quasi! Ma che gioia rivederti e leggere i tuoi caratteri! Grazie, caro fratello, e non vorrei che lavoraste tanto perché penso che nuoce alla tua preziosa salute. Anche io avrei voluto mandarti una mia fotografia ma tu sai come sono restia a farmi fotografare, però qualche giorno lo farò. Così vedrai che anche io mi sono invecchiata. Sto bene, grazie a Dio, e lavoro, esco, faccio tutto come sempre. Michele ti ringrazia tanto del tuo interessamento e mi auguro che farai qualche cosa. Ora la famiglia di Michele si allarga e si assottiglia poiché Angelina andrà ad abitare a Catania; ha già due maschietti e fra non guari ne avrà un altro. Paolo è tornato da Roma, fortunatamente tutti salvi e andranno coi tre bambini a Scicli quest’inverno. Mina ora sono due anni partì coi tre bambini per andare a raggiungere suo marito volontario, ed ora non si sa ove si trovano, con tanta angustia dei genitori. Le Sturzo stanno bene e ti fanno dire tante cose affettuose. I due figlioli di Guglielmo specie il grande, Francesco, lavora nella sezione giovanile di Acireale. I Fanales e cioè i figlioli di Turiddu, sono uno a Napoli con la moglie, Franco è a Roma e Titto qui fa il dottore e il Capo Comunista1045. Sebastiano Foti lavora con passione nel Partito D. Cristiana e ha quattro figliuoli, Carmelina e tre maschi. Don Giacomo Di Bartolo sta bene ed accudisce ancora alle nostre campagne ma, poveretto, non ha notizie di Giovannino che da quasi cinque anni è sotto le armi. Tutti ti ricordano e mandano i più devoti ossequi. La mia Gina ormai sono 13 anni che sta con me ed è una parente; le compagne chi sta 3 anni chi quattro, ma poi sposano e via. Monsignor Fondacaro è stato a Piazza Armerina a celebrare la S. Messa sulla tomba del nostro amato fratello e stamane mi diceva che presto la salma sarà trasportata alla Cattedrale. Ti accludo un indirizzo del tenente Carlo Palazzo figlio di Carmelina Sagone, figlia del notaio Sagone, se te ne ricordi. La madre, Carmelina, è sempre ammalata d’asma e arriva spesso sull’orlo della tomba; vorrebbe rimpatriato il figliolo dopo due anni di prigionia. Io ho fatto tante raccomandazioni, ma quasi inutilmente. Ora vuole che scriva a te, io non l’avrei voluto fare per non darti tedio e perché suppongo che non puoi far nulla, ad ogni modo ho dovuto contentarla e tu farai quel che credi. Carissimo, ti lascio con la penna, col cuore e nella preghiera ti sono sempre vicina. Salutami Carmela, il Dottor Sicca e tu prendi un forte abbraccio Nelina Lettera. Giovanni Battista Fanales, detto Titto, era cugino di secondo grado agli Sturzo. Divenne senatore del Partito Comunista, morì nel 1970. 1044 1045
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P. S. A momenti ricevo la fotografia che mi manda Carmela; questo sì che sei tu e si vede che stai bene, così mi ricredo dell’impressione che avevo ricevuto l’altro ieri, quella col Dottor Sicca. Mi scrive Petrocchi il quale ti ha scritto due volte, ti fa dire tante affettuosità. (f. 658, c. 117)
889. Caltagirone, 30 dicembre 19441046 Carissimo lontano fratello, Prima che l’anno spira voglio scriverti e mandarti un saluto. Mi auguro che avrai ricevuto il telegramma che ti spedii il 23 c.m. Sono stata a te vicina col pensiero, con la preghiera e la vigilia di Natale ebbi la gioia di ascoltare la tua voce. Avevo sentito il Sindaco Fiorello La Guardia e non speravo sentire te, ma aspettavo qualche altra cosa così ristetti alla radio. Che bellezza poter ascoltare la voce di persone care da così lontano! Se tutte le invenzioni moderne portassero delle consolazioni più che dolori quanto staremmo meglio! Forse avrai inviata qualche lettera, ma io dopo quella del 25 settembre non ne ho ricevute altre. Immagino quanto devi scrivere e quanto lavorare col tuo cervello. Non ti affaticare tanto, caro fratello, guardati la salute tanto preziosa. Io sto bene, grazie a Dio, non ho sofferenze alcuna, solo che la vecchiaia si avvicina. Sono stata come avrai saputo ad Acireale per il Congresso del partito DC1047. Veramente fu molto riuscito e la mia presenza suscitò molto entusiasmo, certamente in ricordo di te. Speriamo che si faccia del bene e che gli animi si tranquillizzino per una pace tanto auspicata. Tutti i parenti, gli amici, tanta gente infine vuole essere ricordata a te. Ancora c’è qualche operaio di quelli fedeli che sperano rivederti. La maggioranza però non ti ricorda perché troppo giovane quanto tu lasciasti Caltagirone. Non so più nulla dei tuoi padroni di casa a Londra, scriverò a loro, sono tanto affettuosi! Miss Berta vive ancora? Quanto mi piacerebbe avere qualche suo scritto. Al Dott. Sicca i miei ossequi. Alla Contessa Cesarini Sforza mandai un telegramma di condoglianze, ma non ho avuto alcuna notizie. La Sig. Caronia mi scriveva che aveano ricevuto una tua letterina. Ho veduto ad Acireale il Principe Ruffo, mi sembrò molto sciupato. Non aveano notizie di un figliuolo e delle sorelle. Alla buona Carmela darai i miei saluti e sempre i miei ringraziamenti per tutto quello che fanno per renderti meno sofferente la vita all’estero. La mia Gina e la compaLettera. Era il secondo congresso del partito nella regione. Il primo si era tenuto in casa dell’avv. Alessi a Caltanissetta il 16 dicembre ’43. 1046 1047
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gna vogliono che ti scriva che ti baciano la destra rispettosamente. Io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 630, c. 19)
890. Caltagirone, 16 gennaio 19451048 Carissimo fratello, Il 6 gennaio ricevetti la tua lettera del 13 novembre e contemporaneamente la cartolina del 28 dello stesso. Risposi subito ringraziandoti tanto tanto dell’affetto che sempre mi addimostri. Io scrivo, ma ti arrivano poi le mie lettere? Il 23 dicembre feci un telegramma di auguri, ti è pervenuto? Grazie, caro mio lontano fratello, del pensiero che ti dai per me, però vorrei che non ti angustiassi per me. Qui ci arrangiamo alla meglio e si fa a meno di tante cose, siamo in guerra e non si può pretendere di stare benissimo. Pensiamo ai nostri fratelli che stanno al fronte in mezzo a tante pene e non pensiamo affatto a quello che a noi manca tante volte. Grazie a Dio la salute è buona e si tira avanti aggiustando e riaggiustando vestiti e biancheria, tantoppiù per le persone di servizio. Anzi, non fare caso se nella mia di risposta a queste tue ultime ti chiedevo stoffa per mappine di cucina, me la sono procurata (cara sì), ma l’ho trovata. Grazie di quello che mi hai spedito e che spero ricevere, perché io ho scritto all’Avvocato Scelba di mandarmele, più di tutto perché mi parlano del tuo squisito pensiero. Veramente la borsa, le calze, il giacchetto ecct. tutto, che mi farebbe comodo riceverli; spero che mi giungeranno, ma se vuoi mandarne qualche altro (e se questo non ti torna di grave incommodo) è meglio spedirlo a Venerina Orlando Via della Libertà n. 14 Palermo. Di lì mi viene più facile farmelo rimandare. Ripeto però, quando ne ho ricevuto il primo e che te ne avviserò, altrimenti non voglio che più ne mandi, non c’è ragione di darli ad altri. Appena io riceverò il primo ti scriverò, e ti dirò quello che veramente mi necessita. Voglio intanto che non ti dai molto incomodo per me; sono io che dovrei mandare a te qualche cosa, ma che cosa? Non saprei davvero; costì non ti manca nulla. Danaro? E cosa varrebbe costà? Carissimo, accetta il mio buon desiderio e chiedimi se vorresti qualche cosa che farò il possibile per mandartelo. Non ho dimenticato l’Opera di S. Vincenzo per te, ed altro che mi chiedevi sempre. Ora abbiamo i profughi di Frosinone e Cassino; si fa quel che si può per questi poveri derelitti. Che il buon Dio abbia pietà della nostra povera Italia e ci conceda presto la pace e la tranquillità. 1048
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Il 24 come il 10 sono le date della dipartita dei nostri santi genitori che speriamo andare a raggiungere quando Iddio vorrà, e che ce ne concederà la grazia. La mia Gina, che è il mio angelo in casa ti manda a baciar la destra devotamente. È come Adelgisa, s’interessa anche lei di leggere i giornali del partito e delle cose tue. I parenti tutti, gli amici ti ossequiano. Ti raccomando, quando puoi, la commissione di Paolo e Michele Gravina, appena si può fare. Prendi un abbraccio affettuoso della tua sempre, aff.ma Nelina Petrocchi mi ha scritto e ti manda ad ossequiare. (f. 730, c. 16)
891. Caltagirone, 3 febbraio 19451049 Carissimo fratello, Oggi scrivo subito dopo essermi arrivati i pacchi che con tanta premura mi hai spedito. Grazie infinite di tutto, ma più per pensiero tanto affettuoso e caro. I pacchi a Roma sono arrivati aperti e quindi non so se qualche cosa è andata manomessa; ad ogni modo scrivo quello che ho ricevuto. Un paio scarpe, un paio scendiletto, 4 fazzoletti, due camiciole e 2 paia mutande, paio uno guanti, due paia calze, un pettine, carta spilli sicurezza, una giacchetta bleu e una sciarpa bianca, saponette 3 mani, pezzo sapone, una borsa di gomma, due spazzolini e due paste dentifrici, una carta aghi e 4 rocchettini di filo più uno per le calze, questo è tutto e te ne ringrazio di cuore. Le scarpe sono adatte al mio piede, come avete fatto ad indovinare? Però non voglio che ti prendi tanto disturbo e se mai vorreste inviarmi un altro pacco dovresti farci mettere come ti ho scritto un pettinino di quelli stretti, uno di avorio e finissimo come quelli per i bambini e qualche altro come quello che hai mandato, così ci vuole per i miei capelli. Qualche altro paio di calze, che qui vanno più di lire 1.000 il paio, ma di colori (mezze tinte) queste sono troppo chiare, vanno bene per l’estate. Se può essere della carta per scrivere, che va come le calze cara assai, dei saponetti, qualche altra carta d’aghi più fini e 500 grammi di lana, ma pura lana, rosa pesco, per un corpetto di notte. Vedi come sono pretenziosa. Tutto questo se è possibile e poi è meglio inviare il detto pacco alla sede del Banco del Sud Palermo. Il direttore di qua ha scritto a Palermo che se mai dovesse arrivare un pacco dall’America con dentro o sopra scritto per la Sig.na Sturzo, la Banca di Palermo lo farà arrivare qui. Io intanto ti ringrazio infinitamente di tutto e ringrazio Carmela della premura nel comperare la roba.
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Sto bene, grazie a Dio, così i parenti ed amici, che mandano a salutare. Lunedì comincerà il ritiro spirituale per le Dame di Carità e li predicherà un francescano che dicono è un santo. Tu preghi per noi affinché faremo frutto di questo ritiro, santificando l’anima nostra. Quest’anno il vescovo ha pensato di far fare tante mute di esercizi, più che prediche di quaresima. Ieri il segretario di Mons. Vescovo mi disse che tu gli hai inviato £ 15.000, cinque per la chiesa di S. Giacomo e dieci per S. Messe. Che Iddio te ne renda merito. Dunque tutto è arrivato a posto. Spero che il tuo lavoro costì sia proficuo per la nostra povera Italia e per la sua ricostruzione. Io non so se il voto alle donne sia un bene, speriamo… Salutami Carmela e i suoi e tu prendi un forte abbraccio Nelina P. S. Gina vorrebbe mandata qualche cosetta, per esempio una camicetta di seta, mezze tinte. Se poi hai già fatto spedire qualche altro pacco, ti prego di non dartene più pena e non pensare a dare conto a quanto ti ho scritto. Grazie. Tutte le persone di casa ti ossequiano. (f. 630, c. 21)
892. Caltagirone, 11 febbraio 19451050 Carissimo fratello, Scrivo oggi con la fiducia che questa arrivi per Pasqua a te per portarti i miei auguri di pace e di letizia. Oh! Che il buon Dio ci dia la vera pace in quei giorni che Gesù porta la pace e il ramoscello di olivo. Sto benissimo, l’inverno per quanto freddissimo l’ho passato senza nessun raffreddore e tutti in casa siamo stati bene. L’altro giorno è passato a miglior vita Vincenzino Cona, il figlio di Nino Cona, se te ne ricordi, dopo cinque anni di una tremenda malattia che l’avea immobilizzato e con sofferenze terribili. È morto però da vero cristiano, rassegnato in Dio e con una serenità che preludiava la sua salvezza. Povero Nino, così vecchio un dolore così grande! E la povera zia, Angelina, colpita e sofferente anche lei. Lascia un bambino di otto o 10 anni, forse qualche anno in più, carino, il ritratto del padre e musicista anche lui. La povera Maria Aldieri resta vedova con un figliuolo, ma tanto buono! Lei lavora dando lezioni di musica e curando la biblioteca comunale che prima avea Vincenzino. I parenti tutti ti fanno auguri e tante affettuosità, tutti pensano con piacere un tuo ritorno in patria, ma io sempre dico che verrai quando Iddio vorrà e se ciò è per la sua 1050
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maggior gloria, bisogna sempre rimettersi a Lui che sa più di noi e non bisogna mai precipitare gli eventi per sé tanto ingarbugliati. Non ho ancora ricevuto il primo pacco, né il secondo e ti prego di non farne spedire altri, come vedi, non arrivano e mi dispiace che tu ti incomodi a far ciò. Intanto ti ringrazio lo stesso e vale come li abbia ricevuti, se non dovessero arrivare assolutamente. Mi dispiace per il volume che hai scritto e che dici non sono arrivati nemmeno. Però avendo stamane sentito alla radio che S. E. Bonomi ha ora ricevuto il tuo ringraziamento degli auguri che egli ti fece per il Capo d’Anno, voglio pensare che i pacchi vi impieghino quattro mesi… speriamo che arrivino. Ad ogni modo non ti preoccupare per me poiché grazie a Dio, non ho bisogno di nulla e con un po’ di buona volontà si arriva a tutto. Immagino il tuo lavoro nella vessazione di lettere da tutte le parti, ma certo non potrai rispondere a tutti e farai come fanno i nostri capi, di non rispondere qualche volta affatto. Grazie delle preghiere che per me fai incessantemente a Dio; Egli certamente ascolterà le tue sante preci e mi accorderà le grazie necessarie per la povera anima mia così disadorna di virtù e di meriti. Certo che io conto molto sulle tue preghiere e sull’intercessione dei nostri cari trapassati e che il buon Dio mi userà misericordia nel giorno del giudizio. L’altro giorno sono stata a pranzo dai Gravina a Boschigliolo e feci una bella passeggiata fino il viale dei villini, poi mi misi in carrozza. Mi sentivo ancora giovane, non mi sono per nulla stancata. Martedì andrò all’Orfanotrofio ove le suore mi hanno invitata per una recita delle ragazze. La mia Gina e l’altra ragazza pure dell’Orfanotrofio sono contenti di rivedere il loro collegio. Io li prendo sempre di là e si affezionano tanto. Vorrei notizie di Miss Marshall e Carter, non mi hanno più scritto, e Miss Berta è ancora viva? Salutami la famiglia Bagnara e ringrazia tutti delle cortesie e premure che hanno per te. Le ragazze, la portinaia che ormai sono 30 anni che sta in casa e D. Giacomo tutti ti baciano la destra, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 630, c. 22)
893. Caltagirone, 13 febbraio 19451051 Carissimo, Questa è la coda dell’altra che acclusa trovi ed è per una raccomandazione (a quel che vale). […] Io immagino le raccomandazioni che dovrai ricevere e mi duole quando ne debba fare una; d’altra parte non si può dire a tutti non posso. Speriamo che i pacchi arrivino e se arrivando ne vorresti mandare qualche altro è meglio spedirli a Paler-
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mo, o a Venerina come ti ho già scritto, o al Banco del Sud, Palermo, che è facile averli mandati qui. Di tutto infinite grazie e abbracci Nelina (f. 630, c. 23)
894. Caltagirone, 16 febbraio 19451052 Carissimo Luigi, Alla mia ultima del 13 c.m. faccio seguito della presente. Come vedi è una raccomandazione che ho fatto a S. E. De Gasperi, ma che naturalmente la mia parola non può aver tanto valore. […] Sto bene, non ho avuto notizie dei pacchi e temo che essi sono andati smarriti o manomessi, che è più facile. Di essi ti ringrazio di cuore e ti raccomando di non più spedirne. Abbraccioti con vivo affetto Nelina (f. 630, c. 24)
895. Brooklyn, 28 febbraio 19451053 Scritto a Nelina di avere inviato due pacchi coll’A. Gritti il 1° febbraio alla Sup.ra dell’Ospedale Civico di Caltagirone con trecento medicinali, strumento 1, 12 lenzuola e 24 asciugamani. [Luigi] (f. 741, c. 58)
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Lettera. Appunti per una lettera.
896. [Brooklyn], 2 marzo 19451054 Ricevuto 3 lettere, 30 dicembre, 5-16 gennaio. Dott. Sicca. Spedita lettera alla Sig.ra Olga Cr. Gr. Affare Michele Gravina, interessato un’altra persona. Radio messaggi, letti da altri perché i dischi non si son potuti fare. Pacchi. Affare taglio di abito. Circa il ritorno niente deciso. [Luigi] (f. 630, c. 18)
897. Caltagirone, 11 marzo 19451055 Carissimo fratello, Il Barone Felice Catalano che è stato designato quale segretario, credo, all’Ambasciata italiana a Washington, gentilmente mi ha fatto sapere se volevo inviare a te qualche lettera con lui, che credo arriverà più presto di quelli che ho mandato per posta. Approfitto dunque di tanta gentilezza onde inviarti più presto il mio ringraziamento per i due pacchi che mi hai voluto inviare con tanta bontà e affetto. Nella mia che ho spedito il 2 di questo mese, troverai l’elenco di quello che ho ricevuto, così potrai vedere se manca qualche cosa di quello che hai inviato, poiché i pacchi sono arrivati aperti per la dogana credo. Così mi ha scritto l’Avv. Scelba. Ti ho scritto anche in questa lettera spedita per posta. Che se vuoi mandare qualche altro pacco mettervi le cosette che ti scrivevo, ma nel contempo ti dico che non voglio tanto tuo disturbo per me. Qui si trova, carissimo sì, ma pazienza. La giacchetta di lana mi è riuscita graziosa e di misura, così le scarpe e i scendiletto. Come avete fatto a indovinarli? Di tutto un grazie di cuore, solo mi duole il tuo disturbo. Sto bene, grazie a Dio, e anche bene i parenti e le persone antiche di casa che sono per me dei parenti. Qui i buoni volenterosi lavorano per la causa buona, per quanto i promotori siano pochi e non sono aiutati dai passivi e contrariati dagli altri. Il La Rosa non vede che il separatismo come la salvezza della nostra isola1056. Titto Fanales è tutto per il Comunismo ed ha una sequela anche come medico. Poi vi
Appunti per una lettera. Lettera. 1056 Sui caratteri generali del separatismo e le idee di Sturzo in proposito cfr. V. De Marco, Sturzo e la Sicilia nel secondo dopoguerra (1943-1959), SEI, Torino 1996, pp. 35-42; alle stesse pagine si rimanda per una bibliografia più specifica e specialistica. 1054 1055
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sono gli altri partiti ed ognuno lavora per il suo; in una piccola città puoi immaginare quello che c’è. Non so se il voto alla donna sia un bene o no, in questi disorientamenti. Ci vorrebbe una intensa e assidua propaganda, ma vedo che in seno a noi mancano i propagandisti e le propagandiste, cosa succederà? Che Iddio ci assista. I parenti, gli amici vogliono essere ricordati tutti ad uno ad uno, e tutti serbano di te un affettuoso ricordo specie Giovannino Tasca e Vincenzina che attualmente vivono in Caltagirone. Perdonami se di tanto in tanto vedi arrivare nelle mie lettere qualche raccomandazione, capirai che non posso esimerne tante volte. Ieri sabato è finito il nostro ritiro spirituale e speriamo tutti di riportarne buon frutto. Certo che ci vorrebbe un rinnovellamento spirituale, specie della donna, per migliorare un po’ la sorte della povera patria nostra. Salutami la famiglia Bagnara e tu prendi i miei più affettuosi abbracci Nelina P. S. Per gentilezza del Barone Catalano col medesimo ti mando un pacco di biscotti fatti in casa dalla mia Gina. Sono leggieri e gustosi, accetta il pensiero e l’affetto. (f. 630, c. 27)
898. Caltagirone, 7 aprile 19451057 Carissimo fratello, Aspettavo per Pasqua un tuo rigo, ma non è venuto e spero che sia solo per ritardo di posta. Voglio augurarmi che i miei auguri fatti con tanto anticipo ti siano pervenuti. Non ho fatto un telegramma poiché quello che feci per Natale mi hanno avvisato che mi rimborseranno il denaro poiché il telegramma non poté passare. Ti sembrerò trascurata e senza pensiero, forse, ma è la posta che ancora non è in regola. Col diplomatico Catalano ti ho mandato un pacchetto di biscotti all’uovo e spero che li hai ricevuti. Io sto bene, e spero che anche te l’inverno lo abbi passato senza influenza. Sai che l’ultima tua cartolina è del 1° gennaio 1945 or sono tre mesi e giorni! Ma voglio augurarmi che stai bene e che il ritardo a qualche tua lettera è stato solo di posta. Sembra che la guerra sia alla fine, speriamo bene, e che il buon Dio calmi le anime tanto esacerbate e stanche. Andrai a S. Francisco? Che bellezza andrai a vedere in quei luoghi! Qui è primavera avanzata; è dal 16 febbraio che non piove, tranne qualche piccolo temporale, con pochissima pioggia e in pochi punti di campagna. Se non viene presto l’acqua si prevede un anno assai scarso di frumento, di fave e di fieno. Ma lasciamo fare a Dio. Egli è Padre di misericordia e non può lasciare i suoi figli privi del necessario. 1057
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I parenti tutti, vogliono essere ricordati a te ossequiandoti con affetto. I Gravina in questo momento sono tutti a Catania da Angelina Maiorana, ed a me mancano i parenti più affezionati dove passo le feste in loro compagnia. Ancora grazie dei due pacchetti con tutto quello che vi era dentro, tutto buono. Le scarpe poi mi stanno a pennello; quelli che mi sono fatti fare su misura non mi stanno tanto bene come questi che mi hai fatto spedire. Quanto sei buono, amato fratello, e come il tuo cuore è grande! Ti accludo un bigliettino della Contessa Cesarini Sforza; dalla morte del povero Conte, mi ha risposto ora ed ha accluso per te questo biglietto. Le persone di casa ti ossequiano devotamente, salutami la famiglia Bagnara, il Dott. Sicca e tu prendi le cose più affettuose dalla tua Nelina P. S. Stavo per spedire la presente quando mi giunse la tua del 2 marzo, in un mese circa! Meno male, la posta si va avvicinando. Non ti preoccupare se non puoi scrivere, vuol dire che qualche volta fai scrivere a Carmela. Mi duole pel Dott. Sicca, dille tante cose per me e ti accludo una Madonna del Ponte, pregherò per la sua guarigione. È tanto miracolosa. Grazie del tuo interessamento per Michele, loro sono ancora a Catania e forse vi andrò per qualche giorno. Un abbraccio di cuore. P. S. Bada che se la cosa dei Gravina va bene avanti, devi fare intestare la comunicazione a Paolo poiché è lui che vuole fare questo, il quale posso assicurarti è pieno di senno e di prudenza e di saper fare. Il padre sta dietro. Ad Angelina Maiorana Gravina è nato ieri il terzo maschio. Mina e famiglia sono ancora nell’Italia occupata. (f. 630, c. 30)
899. Caltagirone, 24 maggio 19451058 Carissimo fratello, Veramente è un pezzetto che non ti scrivo ed io stessa non so darmi ragione di come ho fatto passare tanto tempo. Sto bene però, forse sono le molte raccomandazioni che mi tocca fare a chi per un motivo e a chi per un altro, che mi rubano molto tempo. L’altro giorno ho ricevuto il pacchetto che hai spedito a Venerina; grazie moltissimo per lo zucchero e per il buon cacao che mi hai mandato. Ho ricevuto pure le due magliette e una pezzuola a spugna e credo che non vi era altro, n’è vero? Grazie di nuovo, carissimo, ma vorrei che non ti disturbassi più a spedirmi pacchetti e pensi a te un po’ di più. Qui del resto ci siamo abituati a fare a meno di tante cose… pazienza. Speriamo ora con la cessazione delle ostilità venga la pace e quella tranquillità di spirito che tanto si auspica e che è tanto necessaria. 1058
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Hai ricevuto il pacchetto di biscotti fatti in casa che t’inviai con un Segretario d’Ambasciata certo barone Catalano di Catania; saranno arrivati duri e forse non ti saranno piaciuti, ma non sapevo cosa mandarti da qui. Come sta il Dott. Sicca? Voglio augurarmi che stia bene e che il male lo abbia superato felicemente. Al medesimo darai tanti ossequi per me. Dei tuoi padroni di casa a Londra ne hai più notizie? Io non ho più ricevuto nulla. Se scrivi fai le mie parti. Il caldo incominciato in aprile va sempre più aumentando; la campagna qui è molto in anticipo e fra poco comincerà la mietitura. Nel Tavoliere (Puglie) il raccolto è andato via del tutto e il bestiame quasi muore di fame. Il buon Gesù giustamente castiga le nostre numerose colpe; speriamo che infine ci usi misericordia. I parenti tutti mandano tante affettuosità. Paolo Gravina ogni tanto mi domanda del risultato della sua domanda. Mariannina e Concettina Sturzo vogliono essere ricordate espressamente. Salutami la famiglia Bagnara e tu prendi le cose più affettuose dalla tua lontana sorella Nelina P. S. Se mai vorresti spedirmi qualche altro pacco, preferisco lo zucchero (riderai per la mia contraddizione). (f. 630, c. 32)
900. Caltagirone, 8 giugno 19451059 Carissimo fratello, A momenti ricevo la tua e rispondo subito perché immagino che da un giorno all’altro vi può essere molta differenza nell’arrivo e partenza di posta, almeno da Caltagirone. Quanto mi dolse leggere della dipartita del Dott. Sicca! Chi l’avrebbe detto mai nel vedere te e lui nella fotografia appiè della Madonnina! Lui sembra un leone e tu una mosca esile e piccola. Ma Iddio sa quel che si fa e sono alti i suoi giudizi. Sia fatta la sua santa volontà. Immagino il tuo dolore, ma la tua rassegnazione alla volontà di Dio è grande, trovando in Lui ogni conforto. Leggo che pensi tornare a luglio, che caldo! Fare un viaggio in quell’epoca e viaggiare come si viaggia. Io penso che potrai farlo in ottobre quando ho rassettato tutte le faccende che in sostanza mi tengono qui legata, nella speranza poi che si possa viaggiare un po’ più da cristiani. Certo che alla nostra età non si può affrontare un viaggio più lungo per il momento, e seduti ritti per giorni. Io lo farei volentieri per mare se si ripristinano i trasporti. Ma preghiamo Iddio che disponga le cose per il nostro meglio. Anche penso come 1059
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sistemare la casa è un problema di questi tempi con la poca sicurezza che ci è. Si sa, dopo le guerre la sistemazione è un problema. Grazie del quarto pacco che mi hai spedito e di averlo spedito alla cara Venerina, è la miglior via. Ti ho già ringraziato dello zucchero che fu una manna dal cielo. Ebbi tue nuove per mezzo della Sig. Palma, sorella del fidanzato della Sig. Di Bernardo. Tutta la famiglia ti ossequia, sono tanto affettuosi con me! Anche il tenente Dott. Palma è molto gentile verso di me. Maria forse sposerà a settembre. Non ti preoccupare per tutti quelli che ti scrivono, non si possono contentare tutti. La chiesa del Ponte poi è ancora nella buona volontà del Parroco Dieli, ma chi sa quando ne avrà il principio, noi non ci saremo più. Non ti preoccupare di mandare oggetti, qui la vita comincia a riprendere in parte la quasi normalità, se puoi, come ti scrissi, mandami un po’ di zucchero e basta. Scriverò alla buona Carmela che mi dispiace leggere di avere subito un’operazione. Speriamo che si rimetterà totalmente e faccio molti auguri. Saluti alla famiglia tutta. Michele ti ringrazia dell’interessamento e ti fa dire tante affettuosità. Abbracci Nelina (f. 630, c. 36)
901. Caltagirone, 18 giugno 19451060 Auguri onomastico. Saluti. Affettuosi baci. Nelina (f. 741, c. 19)
902. Brooklyn, 25 giugno 19451061 Ringrazioti graditissimo telegramma ringrazio anche Larosa Cassa Rurale Foti Democrazia Cristiana Parroco Dieli. Saluto parenti amici. Sto bene. Abbraccioti Luigi (f. 695, c. 69) 1060 Telegramma. 1061 Telegramma.
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903. Caltagirone, 29 luglio 19451062 Carissimo fratello, Oltre del frastuono della festa del S. Patrono, abbiamo avuto la venuta del Ministro Mario Scelba che con la Signora e figlia ho dovuto alloggiare in casa nostra1063. Nel paese è stato un grande avvenimento e le dimostrazioni sono state imponenti; era dall’epoca remota che non succedeva tanto entusiasmo, questo in sostanza era un riflesso della tua futura venuta, se Iddio vuole. Ho avuto un grande movimento in casa e mi è sembrato di tornare indietro a tantissimi anni. Che il buon Dio dia lumi e suggerimenti ai governanti affinché il nostro paese tutto torni a vita tranquilla e rassegnata ai disagi apportati dalla guerra che purtroppo non si vuol comprendere. Ho ricevuto il pacchetto con la bellissima lana, i due pacchi che mi ha portato l’Avv. Scelba, immagino che è incluso la camicetta per Gina, la quale gratissima ti ringrazia moltissimo e con rispetto. Spero che le mie lettere li riceverai regolarmente e mi auguro che questa ti trovi in buona salute. Io, grazie a Dio bene, come te ne scriverà Scelba. Qui tutti ti fanno dire un mondo di affettuosità e in questa occasione ho avuto il piacere di rivedere tanta gente antica, fra gli altri l’on.le De Cristofaro che offre i suoi ossequi. Sono stata a Catania la fine di giugno e i primi di luglio, ma prima a Taormina a visitare Caronia con la moglie. Quanto era bello il mare di Taormina! Mi sarebbe piaciuto restarvi a lungo e condurvi Gina, che ha tanto bisogno di mare. Ma ora vedo se la posso mandare a Catania per una quindicina di giorni. Sono stata a Catania in casa di Angelina Maiorana. So che i biscotti che t’inviai con il Barone (non mi ricordo il nome) non ti sono arrivati perché quello non è partito, che dispiacere! Tu mandi tante cosette ed io nulla; ma non hai bisogno di qualche cosa? Scrivimi cosa posso fare per te, caro mio fratellino che ti vorrei vicino, ma nella calma e nella tranquillità che non esiste. Salutami la famiglia Bagnara, spero che Carmela abbia ricevuto la mia lettera scrittale dopo tornata dalla clinica e mi auguro che stia benissimo. Io prego sempre per te e son sicura che tu lo farai sempre per me e che le tue sante preci sono quelle che mi sostengono e mi assistono. Abbiti un forte abbraccio Nelina P. S. Grazie della carta, saponetta, tutto insomma. (f. 630, c. 30)
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Lettera. Scelba era ministro delle Poste e Telecomunicazioni nel Ministero Parri (giugno-dicembre 1945).
904. Caltagirone, [agosto 1945]1064 Carissimo fratello, Ieri ho ricevuto la tua dell’11 giugno e oggi quella del 5 luglio, vedi che differenza! Godo che stai bene, ma mi duole che lavori tanto; frenati caro fratello, siamo ormai vecchi e non si può fare quello che si faceva una volta. Ti ho scritto il 29 luglio, dopo la partenza del ministro Scelba e famiglia che furono miei ospiti. Qui grande entusiasmo e pensano quando sarà la tua venuta, ne faranno il doppio. Scelba mi portò la stoffa, lo zucchero e tante cosettine che mi sono molto utili, anche le pillole vitamine che darò a Gina. Mi duole di averti scritto per lo zucchero, fai conto di nulla ci accomoderemo sempre. Non preoccuparti a comperare cose per qui, del resto non si potrebbe sopperire a tutto. Se mai vuoi portare qualche altro po’ di stoffa sia per la portinaia Donna Giacoma e per l’altra ragazza, un paio di metri o tre per un paletot verde o misto, se è possibile, altrimenti se costano molto, e si debbono comperare a £ 1.700 o 1.800 il metro, possiamo averli qui. Caro non sciuparlo il denaro, a Roma la vita costa un occhio, e quello che qui è abbastanza lì è miseria. Forse i giornali d’America non hanno torto, qui non si può più andare nelle campagne. La sicurezza dappertutto è un’irrisione. Sento che forse rientrerai, ma non credo che il viaggio Roma Napoli lo faresti in treno; mi dicono che s’impiega molto, e quasi quasi è più celere Reggio Calabria Napoli. Basta, io prego Iddio che ti assista e ti illumini secondo la sua Santa Volontà. Certo che viaggiare qui è molto faticoso. Nemmeno io so dirti quello che farebbe comodo a Venerina, ma lei mi scrisse che ti avrebbe scritto, attesa la tua insistenza. Forse della lana per una camicetta di un bel grigio caldo le piacerebbe. Può darsi che ti abbia scritto e non è ancora arrivata la lettera. Non ti angustiare per la gente che ti scrive, lo capiscono che non puoi rispondere a tutti. Per Guido B. lascia stare pel momento; se combini per quell’altro poi vedrai per lui. Alla buona Carmela i miei saluti e ringraziamenti per tutto quello che fa per te e che Iddio gliene renda merito. I parenti ti salutano affettuosamente, le persone di casa ti ossequiano, da me prendi più affettuosi abbracci Nelina Salutami Miss Marshall, Carter, Berta. (f. 630, c. 32)
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905. Caltagirone, 12 agosto 19451065 Carissimo fratello, Un’altra lettera dirai, un’altra raccomandazione, ma la faccio perché quel povero vecchio mi fa pena e se tu puoi fare qualche cosa è un’opera buona. […] Io sto bene e mi auguro che questa ti trovi in buona salute. Io prego sempre per te, caro fratello e desidero che il buon Dio ti illumini per il da fare. Certo che la vita in Continente in questo momento è impossibile per tante ragioni. Noi da qui, come tu da costì non possiamo tanto comprenderlo, ma chi vi si trova lo spiega benissimo. E poi (credo) che fino a tanto che non migliorano i trasporti per le materie prime, le condizioni di tranquillità non sono possibili. Io mi domando, potrò io fare un viaggio lungo in un treno scomodo? Credo che non avrò la forza, per quanto stia benino, ma non potersi sdraiare la notte per me non è possibile farlo. Ad ogni modo se Iddio lo vuole penserà lui ad assisterci ed aiutarci, rimettiamoci a lui se ciò è per il bene della patria. Mi sembra che tardando ancora andrai incontro all’inverno che col poco o nulla di riscaldamento non potrai adattarti, e forse dovresti attendere l’estate ventura, almeno al principio dell’estate o a primavera avanzata. Chi lo sa se migliorando le condizioni interne non sarebbe più proficua la tua venuta. Spero che questa ti trovi ancora costà in casa dei Bagnara che mi saluterai e ringrazierai. I parenti ti salutano con affetto, come tanti amici. Io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (f. 630, c. 37)
906. Caltagirone, 19 ottobre 19451066 Carissimo fratello, Il tuo telegramma mi fu di conforto, credo che realmente è stato un disturbo causato dalla fatica nel preparare la partenza, e mi auguro che ti rimetterai presto e perfettamente. Però pensare di metterti in viaggio proprio nel principio dell’inverno io non l’approvo; mi sembra rischiare per la tua salute freddoloso come sei. Caldo e buon tempo ne abbiamo avuto fin troppo e si attende ormai il freddo, e credo che quest’inverno sarà intenso per controbilanciare il caldo forte che abbiamo sofferto. Non è poi a dire la poca tranquillità che abbiamo e non ti vorrei in mezzo. Saprai dell’attentato contro il Ministro
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degli Esteri e i colpi di rivoltella contro l’automobile di Gronchi. Tutte cose che non dicono serenità, e tu così sofferente ne verrai ad ammalarti. Prego Iddio che disponga le cose secondo il Suo Santo volere. Io sto bene e sempre occupata per le campagne, che danno tanto da fare. D’altra parte come passerei il tempo nella mia solitudine? O meglio, come passare il tempo nei nostri paesi? Però mi sono abituata e quasi amo questa vita di casa e di movimento. Siamo nel mese di ottobre dedicato alla V. di Pompei e nella chiesa del Collegio vi è tanto fervore. Il bambino della buon’anima di Vincenzino Cona ha musicato la poesia o coroncina che fece il nostro caro fratello Mario, di santa memoria, e se sapeste come è graziosa. Pare che Nino, così si chiama, diverrà un bravo musicista. Salutami la famiglia di Carmela, prega per me e spero che il buon Dio disporrà tutto per il nostro bene. Un abbraccio di cuore Nelina P. S. Ho ricevuto tutti i pacchi che mi hai inviato e te ne ringrazio tanto. Gina è rimasta commossa nel vedere la stoffa tanto bella per lei; te ne ringrazia devotamente. Ho dato a Don Giacomo le cose per uomo che erano nell’ultimo pacco e te ne ringrazia tanto. Che Iddio ti assista sempre. Addio. Nelina. (f. 630, c. 39)
907. Caltagirone, 1 novembre 19451067 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua per aereo e te ne ringrazio di cuore. Ho ricevuto anche i due telegramma, uno da te e l’altro da Carmela che ringrazierò. Io lo prevedevo che ti saresti ammalato per la partenza perché tutti i traslochi strapazzano anche i giovani tantoppiù noi che siamo vecchi. Ad ogni modo, tutto è disposto da Dio, Egli meglio di noi sa quando tu devi rientrare in questa martoriata patria. Solo che in inverno io non saprei consigliarlo; d’altra parte anche nell’inverno tante volte si può viaggiare meglio che nelle mezze stagioni. Siamo ora in periodi di temporali, nubifragi, vento; l’altra notte sembrava che la nostra casa andasse per aria, però qui non piove ancora, è una pena!! Godo che presto ti sei rimesso e mi auguro che starai bene come prima. Io desidero tanto di rivederti e riabbracciarti, penso come nel gennaio del ’39 nel cuore dell’inverno fecimo il viaggio tra la neve e il freddo per incontrarci a Parigi, ti ricordi? Stavi tanto bene quando ti vidi arrivare! Il mio desiderio di rivederti però viene contrariato dal pensiero che vorrei che trovassi qui un po’ di tranquillità e non tutto il caos che incombe. 1067
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Speriamo in Dio, lui è padre di misericordia e non vorrà abbandonare i suoi figli che l’invocano per ottenere la tanto sospirata pace. Qui i parenti stanno tutti bene e ti fanno dire tante affettuosità. Come ti scrivevo nell’ultima mia, ma che forse riceverai dopo di questa per via mare, ho ricevuto tutti i pacchi che mi hai inviato ed ora spero ricevere la valigetta che mi hai mandato a mano1068. Quanto pena ti sei dato per me, ed io da lontano nulla posso fare, cosa posso mandarti? Aspetto il tuo ritorno e potrò compensarti in un altro modo per tutto quello che hai fatto per noi, tutto quello che vuoi. Sto lavorando la lana rosa che m’inviaste, ma come è bella!! Mi vengono dei corpetti da notte bellissimi, caldi. Ed ora non ti angustiare più ad inviarmi cose, speriamo potere fra non molto acquistare qui, quando il bisogno stringe. Nel partito si lavora, ma come mancano gli uomini che dovrebbero lavorare! C’è un’insufficienza straordinaria tantoppiù che chi avrebbe buona volontà deve o per una ragione o per un’altra essere scartato. Questa è una vera piaga, non compresa da tutti quasi. Ti lascio, caro, con la penna, a te resto vicina sempre col pensiero, col cuore e con la preghiera. Le persone di casa ti ossequiano devotamente, abbraccioti Nelina P. S. I Di Bernardo ti ossequiano tanto. Nico, tuo figlioccio, ora partirà per Roma, egli pensa di fare l’avvocato o entrare in diplomazia. La sorella sposò con il Dott. Palma e si sono stabiliti a Roma; mi scrivono sempre che mi aspettano quando ci sarai tu. Tanti saluti da Luigi La Rosa, ogni tanto viene a sfogare con me delle cose torte che vede e legge negli infiniti giornali che compera. (f. 630, c. 40)
908. Caltagirone, 10 novembre 19451069 Carissimo fratello, Credevo di averti inviato una lettera per via aerea, invece fu spedita ordinaria, me ne sono accorta quando mandando a passare quella di Carmela, misero il francobollo di £ 15 e mandarono la ricevuta. Ora questa spero ti arriverà per il nostro compleanno (26); come siamo vecchi, mio caro! 74 anni! Che il buon Dio ci usi misericordia e ti conservi ancora a lungo per il bene della patria, se il tuo lavoro è di Sua gloria e bene per la cristianità. 1068 «Ti mando col Dr Mario Volterra una valigetta bleu, che è per mia sorella Nelina (la valigetta). Ti prego di inviare la valigetta e quel che c’è dentro a mia sorella nel modo più sicuro possibile» (Sturzo a Scelba, 15 ottobre 1945, in L. Sturzo-M. Scelba, Carteggio, cit., p. 212). 1069 Lettera.
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Penso l’inverno ove già ci avviciniamo e a gran passi, e penso il tuo viaggio, sarà esso possibile? Dunque il tuo medico è partito? Speriamo che non ne abbi bisogno e che se mai ne troverai qualcuno buono anche americano. Grazie della valigetta che mi hai voluto mandare, ma che fino ad oggi non ne sono alcuna notizia. Voglio augurarmi che non si sia smarrita. Anzi, voglio raccomandarti, quando verrai in Italia, di portare poche cose a mano e che all’arrivo consegnerai numerati i colli che porti a ottime mani altrimenti andranno rubati. Che desolazione! Si ruba a man salva e dappertutto. Non ho ancora ricevuto da Venerina notizie dei pacchi di zucchero e caffè, ma spero che prima dei due mesi arriveranno. Gli altri pacchi inviati li ho ricevuti tutti, caro fratello, e mi duole il fastidio che ti ho dato. Vorrei ricambiarti tutto, ma non so cosa potere inviarti costì dove non manca nulla. Venendo in patria tutto quello che c’è è a tua disposizione e ne sei padrone appieno. Io sto bene, grazie a Dio. Figurati se non verrei subito al tuo arrivo! È solo la difficoltà dei viaggi. Il vagone letto bisogna prenotarlo mesi prima, la mancanza di sicurezza con le bande armate, la lungaggine, tutto un complesso che mi fa pensare non poco. In ogni modo rimettiamo tutto nelle mani di Dio. Egli meglio di noi disporrà ogni cosa. Preghiamo i nostri cari trapassati, loro ci aiuteranno, come ho visto nei momenti più incerti e perigliosi della invasione. Stai tranquillo, non strapazzarti, non agitarti troppo, nutriti un po’ meglio, la debolezza non si vince senza cibo sano e nutritivo. Oggi piove, sono le prime pioggerelle che vengono dopo tanta siccità e sembra facciano bello il cattivo tempo. Don Giacomo la settimana entrante va alla Russa per incominciare la raccolta delle olive; quest’anno ve ne sono ma non grande carico, meno male, eravamo ridotte senza olio ed è tanto caro. Ti lascio, carissimo, e ti accludo una lettera tanto affettuosa della Contessa Cesarini Sforza, risponderò io, non ti angustiare. I parenti ed amici ti salutano, le persone di casa devotamente ti ossequiano. Con i più affettuosi abbracci Nelina P. S. Il tuo medico ha fatto una intervista e la porta il Popolo. Tra l’altro dice che per te ci vuole come segretario un cerbero per non fare entrare troppa gente. Certo una segretaria come hanno pensato non mi pare sia adatto, e poi forse in Italia non farebbe buona impressione. Tu che ne dici? Figurati ci vorrebbe venire il Prof. Ciccino Montemagno, se te lo ricordi e mi ha interessato di scrivertelo. Anche Guglielmo Sturzo vorrebbe venire. Mi pare che lassù non sappiano tanto pensare; non parliamo poi dell’Alto Commissario per la Sicilia, è molto in decadenza1070. (f. 630, c. 42)
1070 L’ingeneroso riferimento è a Salvatore Aldisio che fu Alto Commissario per la Sicilia dall’agosto ’44 al marzo ’46.
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909. Caltagirone, 6 dicembre 19451071 Carissimo fratello, Stamane ho ricevuto la valigia con tutto quanto vi era dentro e non puoi credere la festa di tutta la casa, è stata una vera gioia per le ragazze vedersi dati i doni americani. Gina come era da prevedere, si è scelta la stoffa per il mantello e così ha dato alla compagna quello suo che non è vecchio affatto, ma certo non moderno. La Luisa in compenso ha avuto il golf marrone e così sono tutti contenti, inclusa la portinaia, e tutti ti ringraziano di vero cuore. La valigetta mi sarà molto utile per i brevi viaggi fino Catania che faccio di tanto in tanto. Volevo andarvi in questi giorni per andare ad ascoltare “Cecilia” del maestro Refice che dicono è stata riuscita, ma il tempo freddo e piovoso non me lo hanno permesso. Sto bene, ma sono vecchia e non voglio espormi a qualche malanno. E tu pensi proprio metterti in viaggio proprio d’inverno? Guardati la salute, mio caro, non siamo più giovani e affrontare dei viaggi come si faceva un giorno. Del resto, io prego sempre Iddio che ti conservi e ti dia forza per tutto quanto v’è da lavorare per la sua maggior gloria. Questa spero ti arriverà per i giorni di Natale ed io ti auguro da Dio ogni bene. La notte credo dirai le tre S. Messe; noi qui li assisteremo di dopopranzo poiché si fa così dalla guerra in poi. Non vi è entusiasmo, ma certo che non può uscire di notte dati i tempi. Perché non fai fare la tetralogia come oratorio o cinema? Sarebbe una cosa spirituale e farebbe tanto bene in questi tempi. Io una volta ho scritto a Mrs. Berta, ma non mi ha risposto. In questo Natale torno a scrivere anche ai tuoi padroni di casa. A Carmela ho scritto per via aerea, non so se l’abbia ricevuta, io ho ricevuto la sua e la ringrazio tanto, mi dava tue nuove, come me li ha date l’alto Commissario Aldisio. A Carmela la ringrazierai per la confezione della valigetta, tutto utile e buono. Intanto, carissimo fratello, il tuo disturbo è stato grande, vedi quante cose mi hai mandato, te ne ringrazio con tutto il cuore e sono contenta perché tutto è arrivato esattamente. I parenti tutti m’incaricano di inviarti i suoi auguri e gli ossequi più sentiti. Salutami la famiglia di Carmela facendo i miei auguri, mentre gradisci gli ossequi più devoti delle persone di casa e i miei più affettuosi saluti, aff.ma Nelina Cosa potrei inviare a Carmela? Se si possono spedire dei pacchi. Ti raccomando di provvederti di tutto pria di partire, poiché qui le cose costano molto care e non si trovano. Le scarpe da uomo per esempio, sono arrivate a 6 o 7 mila lire. Io di questi giorni sieguo le chiacchiere della crisi Ministeriale fino la mezzanotte. Andate a mettere di accordo i partiti. Cose da matti1072. (f. 630, c. 41) Lettera. Il riferimento è alla crisi del governo Parri che aprirà la strada al I governo De Gasperi (10 dicembre ’45 - 13 luglio ’46). 1071 1072
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910. Caltagirone, 29 dicembre 19451073 Carissimo fratello, Ricevo stamane, proveniente dall’Italia le tue due lettere 3 e 5 dicembre. Stavo in pena per il tuo silenzio, ma poi pensando al tuo lavoro indefesso mi sono rassegnata. D’altra parte, il nostro Vescovo gentilmente mi mandò a leggere una lettera tua e così le notizie non mi sono mancate. Grazie di tutto, anche a Carmela, del gentile pensiero, ma ancora non ho ricevuto nulla, né lo strumento per l’ospedale e né lo zucchero di Campilli1074, spero che arriveranno e subito ti avviserò. Quest’anno tutti scrivono da Roma il gran freddo che sentono per mancanza di riscaldamento; io credo che noi qui ne sentiamo molto di meno, perché lo scaldino basta a tenerci caldi, almeno finora. Ed è per questo anche che mi fa paura la tua andata a Roma questo inverno. Io prego sempre il buon Dio che disponga tutto per il tuo meglio. Carissimo, non lavorare così, ti indebolisce e non è il migliore mezzo per prepararsi a partire. Come ti ho scritto, e spero l’avrai ricevuta la lettera, la valigetta mi è arrivata con tutto ciò era dentro, con tanta gioia delle cameriere. Esse ti ringraziano tanto tanto e baciano la destra. I parenti tutti offrono i loro auguri, essi non mi lasciano sola in questi giorni festivi. Anche io penso che la posta aerea non funziona affatto e non ne mando più con un simile mezzo. Pazienza, riceverai questa fra un mese, ma i miei auguri sono sempre vivi e sentiti pel nuovo anno che speriamo apporti frutto di pace e di benessere. Io sto benissimo, malgrado la nostra età, però non faccio cose che possono nuocermi, come non faccio alcuna cura. Salutami Carmela e famiglia e tu prendi i miei abbracci fraterni Nelina (f. 630, c. 43)
911. Caltagirone, 11 gennaio 19461075 Carissimo fratello lontano, Spero che questa mia ti giunga sicuramente per mano del Tenente Palma e d’un suo amico conoscente. Il T. Palma, marito della Sig. Di Bernardo, sorella di tuo figlioccio Lettera. Pietro Campilli (1891-1974) fu tra i fondatori del PPI e tra i fondatori della Dc nel ’43. Fu varie volte ministro. Cfr. A. Parisella, ad vocem, in DSMCI, III/1, pp. 157-159. 1075 Lettera. 1073 1074
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Nicolino, è una brava persona e molto devota a noi. Abitano a Roma in via Lisbona 23, un bellissimo appartamento. Egli che è stato qui potrà assicurarti che io sto bene. Dunque verrai in primavera, se Iddio vuole, io lo desidero tanto, ma nello stesso tempo penso quanto dovrai soffrire nel vedere la patria nostra così distrutta e sconvolta. Nel sentire la radio e nel leggere i giornali nonché quello che si assiste tutti i giorni di rapine, delitti ecct., ci fa paventare un fosco avvenire. La vita che diventa sempre più costosa, specie nelle grandi città incita a rivolte e tutto un complesso di cose ci tengono con l’animo turbato e sospeso. Speriamo in Dio, in questo Essere così Supremo e Benigno che gli uomini (la moltitudine) ha quasi dimenticato. Fai bene, caro fratello, non sfidare il freddo di questo inverno così intenso. A Roma dicono, si muore dal freddo perché il riscaldamento non funziona, come non funziona la luce elettrica. Forse anche venire a marzo non sarà buono per te, poiché allora non ce ne sarà del tutto riscaldamento nelle case. La Signora Caronia mi scrive che quando scrive le gelano le mani. Noi qui benediciamo lo scaldino che se ci brucia la pelle delle mani non ci fa sentire freddo. Dunque Scelba ti ha trovato un alloggio fuori Porta S. Giovanni, mi sembra brutto quel posto e non sicuro 1076. Poi penso che nell’appartamento sarai solo, che brutta parola di questi tempi così calamitosi! In ogni modo se non ci starai bene, alla mia venuta provvederemo. Io spero venirti a vedere dopo il tuo arrivo, ma come si viaggia preoccupati e insicuri con tutti gli assalti ai treni. Spero farla per mare, credo che sarei più tranquilla e sicura. Ti raccomando, arrivando allo sbarco a Napoli, di stare attento per la tua roba o meglio, consegnare contati i colli a persone di fiducia che i tuoi amici dovrebbero farti trovare allo sbarco. Cerca di fare meno colli che puoi poiché a Napoli tutti raccontano che la gente salta sulle macchine e in un batter d’occhio tagliano le corde, le incerate e buttano ai compagni le valigie senza che quelli di dentro possono accorgersene. Che tempi!! Veramente l’Italia con tanti partiti non si fa nulla per rimetterla in assetto. Dopo la guerra ci voleva un governo militare e poi le elezioni prima di fare sorgere un’infinità di partiti e movimenti. Nella D.C. vedo che c’è poca gente che lavora, mentre gli altri, pur condividendo l’idea stanno a guardare dalla finestra; questo disperde le forze e dà campo agli avversari. Veramente manca la mente direttiva poiché si nota come tante cose sono fatte male e alla leggiera. E siccome la vita costa tanto cara e non si può vivere di sola aria, se ne dicono tante. Povero te, quante ne dovrai sentire! Tu sarai così saggio da non dare ascolto né per il pro, né per il contro appunto per non prendere dei granchi. Il movimento separatista in Sicilia è molto serio e dà a pensare, poiché è fuorviato. Ci vuole proprio la santa mano di Dio per mettere le cose a posto; gli strumenti sismici si muovono tuttora. Grazie, carissimo, di tutto quanto mi hai mandato; non ho ancora ricevuto quello mandato con G. Vicentini, né lo zucchero dell’Avana, arriveranno.
1076 «Scelba trovò le “due stanze in una casa di suore, senza o con pochi gradini” [come Sturzo disse di preferire] a Roma, in via Mondovì 11, poi via don Orione, presso le Canossiane. L’edificio, con un piccolo giardino, era prossimo alla via Appia, dopo Porta San Giovanni. Gli fu preparato con cura l’appartamento, in maniera molto semplice» (De Rosa, Sturzo, cit., p. 454).
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Subito porterò all’Ospedale lo strumento del povero Dott. Sicca. Pregherò e farò pregare per l’anima sua. Dovevi parlare alla radio il 27 dicembre e poi non parlasti, perché? Non ti sei sentito bene? Sono rimasta dolente. Mi voglio augurare che stai bene e che se non puoi partire a marzo, che forse non è, come dicono, tanto propizio per i viaggi nell’Oceano, lo farai in aprile o maggio, qui del resto si sta male. Non lavorare tanto, non agitarti tanto, preparati calmo e tranquillo alla partenza, altrimenti finirà come ad ottobre. Salutami Carmela che ringrazio tanto per tutte le cose che hanno fatto nella tua dimora costà, e auguro loro tanta buona fortuna. Ti lascio e ti abbraccio affettuosamente Nelina (f. 630, c. 44)
912. Caltagirone, 26 gennaio 19461077 Carissimo lontano fratello, Ricevo a momenti la tua carta del 1° gennaio con gli auguri e te ne ringrazio rinnovandoti i miei. Io ho scritto parecchie volte, non so se li hai ricevute le mie lettere o almeno spero che li riceverai. Non ho ancora ricevuto il pacchetto di Carmela, né quello di Campilli. Vicentini dice che non poté portare seco tante cose e li fece spedire al suo indirizzo, penserà poi a farmi arrivare tutto. Non ho sentito la tua voce nel dicembre perché, massimo in quel mese, la luce è mancata tutte le sere, che dispetto! Godo leggere che stai bene, come lo sono anch’io; non ho avuto in questi mesi di freddo alcun raffreddore, mentre non ho ancora acceso stufe o carbonella o elettriche. Fa freddo, ma si sta bene anche senza riscaldamento, a me basta lo scaldino che porto in tutte le stanze con me e qualche volta posandolo qua e là non lo trovo per parecchi minuti, riderai. Nelle belle giornate la nostra terrazza è un paradiso, massimo che spira il levante poiché è molto a ponente. La mia piccola radio “americana”, tuo caro ricordo, va sempre bene, però mi sembra che ci vogliono rinnovate le valvole poiché quando la luce è bassa non si sente. Spero coll’apertura dei commerci poterli avere. Se puoi ora fare qualcosa per la pratica di Paolo fallo. I parenti tutti, amici e persone di casa ti salutano, io ti abbraccio Nelina (f. 630, c. 47)
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Cartolina postale sped. a New York (2274 - 81 st. Street, Brooklyn 14).
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913. Caltagirone, 9 febbraio 19461078 Carissimo fratello, Ieri ho ricevuta la tua carissima lettera del 9 gennaio, un mese oggi. Io ti ho scritto a lungo e diedi la lettera al Dott. Palma marito ora della Sig. Di Bernardo che andavano a Roma. Lui sarebbe dovuto venire in aereo costà, ma ora pare che non parta più, ma l’affiderà ad un suo amico. Mi spiace leggere che sei stato molto raffreddato, spero che questa ti trovi del tutto guarito. Io sto bene, in casa nessuno ancora abbiamo avuto influenza. Io scanso fare visite di questi tempi, poiché la gente è tutta raffreddata. Abbiamo avuto belle giornate, primaverili davvero, oggi è ricominciato il vento, e tu sai come in casa nostra si sta quando soffia l’aquilone. Grazie dello zucchero che mi ha mandato Campilli per tuo desiderio. Ancora non l’ho ricevuto anzi, ho scritto a Scelba di trattenere tutto lui finché un comodo sicuro non si presenta. Poi ti ho scritto altre volte che ho ricevuto tutti i pacchi che mi hai inviato, anche la valigetta con tutte le robette dentro. Ricevetti per mezzo di Scelba in estate la bella stoffa bleu per un paletot con fodera e tutto, ma io mi son fatta fare un tailleur. Grazie caro fratello di tutto, tutto e ne sono commossa. Non so se tanto i salesiani quanto l’Orfanotrofio S. Luigi abbiano ricevuti i pacchi dall’America, cercherò di saperlo e farcelo sapere. Che il buon Dio ti renda merito del bene che fai per l’umanità tribolata. Ti scrivo nella lettera che ancora deve partire da Roma, che a Roma fa molto freddo e manca riscaldamento, luce, gas e la vita è estremamente cara. L’affare del riscaldamento per te è essenziale finché dura l’inverno e anche la primavera, quindi il tuo rimpatrio dovrebbe essere in un mese che confina con la vera primavera. Che Iddio ti assista sempre, questa è la preghiera che faccio sempre per te. I parenti tutti ti salutano come le persone di casa ossequiano. Salutami la famiglia Bagnara che tanto si occupa con interesse di te, e ne sono molto grata. Tu, carissimo, prendi il mio più affettuoso amplesso Nelina (f. 630, c. 46)
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914. Caltagirone, 6 marzo 19461079 Caro fratello, Gentilmente Don Principe mi manda a dire che se voglio mettere qui delle paroline lo posso. Sto bene, mi hanno voluto mettere nella lista, io non volevo affatto, ma per il nome ho dovuto cedere1080. Speriamo riescano all’intento. Tanti abbracci Nelina (f. 741, c. 79)
915. Caltagirone, 1 marzo 19461081 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua cartolina del 22 gennaio. Godo che stai bene, io pure bene e l’influenza non è ancora entrata in casa nostra e speriamo che passi da lontano. Dunque la primavera si avvicina e penso al tuo ritorno; spero almeno che con la primavera torni un po’ di tranquillità. Mi sembra tutto ancora tanto lontano! Le suore dell’Orfanotrofio hanno ricevuto una ventina di pacchi, è tanto il numero inviato? Credo che abbiano scritto per ringraziarti. All’Ospedale ancora non è pervenuto nulla, nemmeno lo strumento che dovea portare Vicentini dall’America è arrivato. Ancora non ho ricevuto lo zucchero da Cuba, malgrado credo sia già arrivato a Roma. Intanto ti ringrazio di tutto, tutto, carissimo fratello, e Iddio te ne renda merito. Ho ricevuto stamane una cara lettera di miss Marshall da Londra, tanto affettuosa e simpatica. Scrive abbastanza benino in italiano, e, poveretta, pare debbano un po’ stentare la vita per il costo. Ancora la normalizzazione dei prezzi è lungi da noi e così vi è chi si arricchisce e chi pena. Il tempo in questo febbraio è stato quasi primaverile, ma oggi pare tenda a farsi brutto, del resto ci vuole l’acqua, e sempre acqua poiché è piovuto pochissimo questo inverno. I parenti tutti ti ossequiano affettuosamente, io smetto di scrivere perché oggi, S. Albino, vado a far gli auguri alle Albine e porterò i tuoi saluti. Le persone di casa ti ossequiano devotamente, a me saluterai Carmela e famiglia, e tu prendi i miei più fraterni abbracci Nelina (f. 630, c. 48) 1079 Breve saluto in calce ad una lettera dei Salesiani di Caltagirone, a firma del direttore D. Luigi Principe, che ringraziano Sturzo per i pacchi giunti dagli Stati Uniti. 1080 Nelina era stata inserita nella lista della Democrazia Cristiana nelle elezioni di Caltagirone. 1081 Lettera.
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916. Caltagirone, 21 marzo 19461082 Carissimo fratello, Ricevo a momenti la tua cara lettera del 5 marzo che (credo) l’abbia spedita da Roma il dott. Palma suocero di Maria Di Bernardo. Godo che stai bene ed io prego sempre per la tua salute, e perché si compia in te la volontà di Dio. Figurati se vorrei rivederti presto, ma pare che Iddio non permette ancora il tuo ritorno, quale sarà il Suo fine? Non pensare ad un viaggio in un mercantile per favore. Allora perché non pensi tornare in aereo? Ovvero perché non passi da Londra; credo che di là potrà trovarsi un bel piroscafo, non è vero? Non farmi stare in pena e pensa che il tuo ritorno o meglio il tuo viaggio dev’essere fatto con le maggiori cautele e circospezione. Io sto bene come sempre, grazie a Dio, e non penso affatto andare a Roma senza che tu vi fossi già arrivato. Si viaggia ancora con troppo ritardo, vi si deve guardare a destra e a sinistra anzi, quando arrivereste a Napoli è giusto che tu consegni tutto a persone di fiducia, se ce ne sono, perché potresti perdere molte cose. Ho ricevuto il pacco da Cuba, e te ne ringrazio molto, che gentilmente mi ha portato fino Palermo il M. Scelba. Aspetto ancora quello di Vicentini collo strumento del Dott. Sicca di buona memoria. Io prego per lui sempre. Ho il numero dell’Oggi ove c’è la tua fotografia con un articolo di Confalonieri che ti conobbe a Londra. Ora ricevo con la tua lettera il giornale Post con l’articolo e la tua fotografia; tutte e due buone fotografie che mi sono piaciute, si vede che stai bene. Non ti preoccupare per me nel volermi mandare oggetti, solo prego Carmela se può comperare per Gina un costume da bagno. Quest’anno vorrei farle fare i bagni, vedremo. Se non puoi rimanere a Roma come sarebbe bello venirtene qui nella tua casetta, nella tua patria ove tanta gente ti attende col cuore. Io non so come dovrei chiuder casa e abbandonare tutto in un momento così critico quale è questo. Ad ogni modo vedremo come si può accomodare tutto e secondo la volontà di Dio. Alla buona Carmela dirai tante cose per me e quando si potranno inviare pacchi si penserà a mandare qualche cosa. Riceviti gli ossequi dei parenti tutti, delle persone di casa e i miei più affettuosi abbracci Nelina (f. 630, c. 49)
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917. Caltagirone, 28 marzo 19461083 Carissimo fratello, Oggi 28 marzo ricevo la tua del 25 febbraio, un mese circa. La lettera è stata impostata a Roma. Intanto ancora non ho ricevuto il pacco di cui mi parla e che io ringrazio anche la signora tanto gentile che me li ha fatti. Nemmeno gli oggetti per l’Ospedale sono ancora arrivati, né io so ove reclamarli. Conoscevi la persona a cui li hai affidati? Di questi tempi io non ho fiducia in alcuno ed è meglio non mandare così la merce, tranne con persone molto conosciute. Ho ricevuto, come già ti ho scritto, il pacco da Cuba e quello di Carmela, anche lo strumento del povero Dott. Sicca è nelle mie mani e lo rimetterò all’Ospedale. Vedi tu di far rintracciare la persona a cui fidasti tutta cotesta roba poiché mi dispiace che non arrivi a destinazione. Seppi della morte di S. Ecc. Rodinò, ma per non avere l’indirizzo non ho scritto. Ora vedrò come fare e scriverò alla Signora, temevo che anche essa fosse morta. Sto bene, grazie a Dio, qui siamo in piena primavera, le campagne si sono riprese e speriamo bene. Salutami la famiglia Bagnara e tu prendi un mondo di affettuosità Nelina (f. 630, c. 50)
918. Caltagirone, 5 aprile 19461084 Carissimo fratello, Come avrai saputo per mezzo del telegramma fatto dai soci del partito, la vittoria della Democrazia Cristiana è stata schiacciante. Il popolo è accorso alle urne con fede ed entusiasmo commovente; hanno vissuto due giorni di antico entusiasmo! Io, pregata e ripregata, ho dato il mio nome nella lista, non già per riuscire consigliera, ma per far sì che il nome fosse giovato alla riuscita della campagna, come di fatto è successo. Sono risultata con 1.300 voti in più del capo lista senza che abbi pregato alcuno per il voto di preferenza1085. Questo in merito a te, al tuo ricordo, all’affetto che Caltagirone ancora
Cartolina postale sped. a New York (2274…). Lettera. 1085 «Quindici giorni fa fui a Caltagirone, vidi la sig.na Nelina, sta meglio, come saprà è riuscita capolista nelle elezioni amministrative» (Scelba a Sturzo, 11 aprile 1946, Carteggio, cit., p. 260). 1083 1084
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per te nutre. Anche Piazza Armerina ha portato vittoria alla Democrazia C. come Agrigento. Sia lode a Dio e per il bene della nostra cara Italia! Ancora non ho ricevuto i pacchi per l’Ospedale e quello per me, si saranno smarriti forse nella spedizione che il Capitano ha dovuto fare da Napoli. Avrebbe potuto mandarmene un semplice avviso della spedizione fatta, nessuna notizia quindi dei pacchi, e ti prego di non spedirne più. Se tornerai potresti portarmi un’altra borsa per l’acqua calda del letto, è buono averne qualcuna in più. Io prego sempre Iddio affinché t’illumini per il da fare ovvero metta impedimento se non torna di sua gloria. Ora qui si è in movimento per la formazione della giunta e la nomina del Sindaco; veramente non c’è uno che emerge e che simpatizzi, ma vedremo. Vi sono però delle buone persone e che possono dare affidamento. Ad altri due mesi vi saranno quelli per la elezione dei Deputati e per la Costituente, quindi di nuovo il paese in movimento e, credimi, con tutta questa gente semplice ed ignorante, ci sono state delle scenette da ridere veramente. Ed ora ti faccio gli auguri per la S. Pasqua, ma forse ti troverai in viaggio ed io prego per te, carissimo fratello, che facci un ottimo viaggio e che Iddio ti assista sempre. Prima che chiuda la presente ti dico che ho scritto a Scelba di fare includere nella lista per i deputati, Salvatore Maiorana nel collegio di Militello, dico questo perché ho scritto anche allo stesso che questa mia idea l’avevo scritta a te, così ne sei a conoscenza. Per tradizione i Maiorana sono stati sempre in quel Collegio e poi una persona equilibrata, colta, tesserata ecct. Non so però se sono arrivata in tempo. Ti lascio, sempre con la penna, perché ti sto vicina col pensiero e col cuore. Salutami e ringraziami Carmela dello zucchero e del cacao ottimo, ma soprattutto del pensiero, delle cure che ti hanno prodigato. Sono stata più tranquilla per costì che per l’alloggio che dovrai avere a Roma, non so perché. Un abbraccio affettuoso Nelina (f. 630, c. 51)
919. Caltagirone, 21 aprile 19461086 Buona Pasqua. Nelina (f. 630, c. 52)
1086 Telegramma.
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920. [Brooklyn], 21 aprile [1946]1087 Scritto. Auguri. Sto bene. Pacco inviato con il cap. A. Gritti. Pacchi all’ospedale. (Quello inviato a Roma arrivato). Telegramma in poche ore. Consi[glio] com[unale] congrat[ulazioni]. Ritorno difficoltà. (Invio tre lettere). [Luigi] (f. 630, retro c. 52)
921. Caltagirone, 8 maggio 19461088 Carissimo lontano fratello, Ho ricevuto la tua del 21 aprile in soli undici giorni, non so se questa mia ha la stessa sorte, ovvero starà in viaggio un mese e più. Sto bene, grazie a Dio, e spero che questa trovi anche te in buona salute. Non lavorare troppo, caro fratello, ormai siamo vecchi, e non vogliamo crederlo. I pacchi che con tanta premura e affetto hai inviato, due per l’Ospedale e uno a me con il piroscafo “Andrea Gritti” non sono arrivati. Sono sicura che da Napoli qui avranno subito una manomissione, stante che nello scalo di Messina c’è stato tanta ruberia organizzata. Mandarli così, senza assicurarli a qualche Agenzia da noi non si fa, per non correre questo rischio. Né il capitano ha avvertito la spedizione dei detti pacchi, quindi non bisogna pensarci più, con gran dispiacere mio e dell’Ospedale. Tutto quello che mi hai mandato, come ti ho scritto altre volte, l’ho ricevuto fino il pacco da Cuba che è stato l’ultimo. Grazie di tutto, tutto, caro ed amato fratello, e vorrei che non mandaste più nulla perché mi pare che più non arriva sicuro. Se venendo e non costa caro potresti portarmi una borsa a mano per signora, da viaggio, e cioè una di quelle un po’ più grandi delle solite che si portano per visita, però a colore quasi naturale o altro colore più carino di cuoio, con diverse divisioni dentro mi piacerebbe, perché qui costano da 10 a 11 mila lire. Però se la spesa è quasi uguale, non ci pensare, ne faccio a meno. Ed ora siamo alle elezioni politiche e alla costituente. Esse saranno movimentate assai, i partiti sono troppi e vi saranno, secondo me, assai dispersioni di voti. La maggior parte è per la Monarchia, la repubblica sì qualcuno ne parla con entusiasmo, ma la gente in genere non la vede, manca l’uomo che ne piglierebbe le redini e allora esita. Pre-
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Appunti per una lettera. Lettera.
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ghiamo Iddio che ispiri ai votanti per il maggior bene dell’Italia, qualunque esso sia il responso. Caro fratello, da lontano non puoi capire cosa c’è da noi in questo momento con la penuria del pane della pasta, cibi principali per la bassa gente. E se non fosse per l’America e l’Inghilterra, come si sarebbe e come continuare fino il raccolto? Il morale di tutti è sconvolto, il fisico deperito e non si ragiona più. Speriamo che col nuovo raccolto, che pare buono fin’oggi, subentri la calma: veramente il tempo per le elezioni non mi è sembrato molto propizio, a giugno incomincia la mietitura, il caldo, tutto perché la gente è insofferente. Io non so come i nostri tante volte non capiscono le condizioni della bassa Italia. Già quante cose non comprendono i nostri!! E fanno disperdere la gente. Carissimo, ti lascio, ma ti sto sempre vicina e t’abbraccio col più fraterno affetto Nelina P. S. Stamane sono stata da Mr. vescovo il quale ti saluta e ti benedice. Egli veniva da Palermo per le riunioni episcopali. (f. 630, c. 53)
922. Caltagirone, 20 maggio 19461089 Carissimo fratello, Accompagno una diagnosi della moglie del notaro Ciffo Vincenzo. È una buona amica mia e siccome dalla malattia è rimasto che non articola bene e la voce non esce per intero insomma parla a stento o non parla, fa tanta pena! Vorrebbe fatto il favore di consultare qualche specialista, se tu ne conosci, senza badare a spesa, pur di vedere la moglie guarita, or sono 10 mesi che è così dopo la malattia. Se è una cosa che puoi fare falla se no rispondimi in modo che possa riferirlo. Sto bene ed ho letto la lettera tua inviata al vescovo. Si farà ricerca della roba, ma temo che non si trovi; potevi portarla tu! Speriamo finisca bene, preghiamo Iddio che ci assista. Questa volta le cose sono più accese e più complicate. Vi sarà molta dispersione di voti secondo me e c’è del confusionismo. Prego per te, che Iddio ti illumini per come devi fare il viaggio, quando deciderai di tornare. L’ultima mia l’ho spedita per via aerea, come faccio per questa; voglio sapere se li hai ricevute secondo regola. Ti raccomando che se ti costerà sacrifici cercare lo specialista, lascia stare e non ci pensare. Ti lascio, ma resterò sempre a te vicina pregando per te. Un saluto da tutti i parenti; a Mina Spadaro Gravina è nato un quarto bambino che forse chiameranno Luigi, 1089
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per un parente Spadaro. Le persone di casa ti ossequiano devotamente, salutami i Bagnara e tu prendi un abbraccio forte forte Nelina P. S. Ti raccomando di non metterti in viaggio in luglio se veramente dovranno fare gli esperimenti della bomba atomica. Stasera ho sentito alla radio che gli effetti si sentiranno in tutto il mondo. Poveri noi con queste invenzioni! Sto tanto in pena. (f. 630, c. 54)
923. Caltagirone, 15 giugno 19461090 Carissimo fratello lontano, Si avvicina il giorno di S. Luigi, il tuo onomastico ed oh! come vorrei essere a te vicina. Questa mia per quanto inviata per via aerea, credo ti arriverà con ritardo, ma io in quel giorno ti sono più vicina con la preghiera e col cuore. Prego Iddio affinché ti illumini per quello che devi fare in questo momento così turbolento e pieno di incognite. Che Iddio ci protegga e guidi i benpensanti ad operare con rettitudine e saggezza, ma vi è troppa cattiva gente e c’è molto da lottare! Sto bene, grazie a Dio, per quanto il caldo che incomincia mi rende meno energica. In casa nostra il caldo è un po’ troppo perché siamo in alto e le stanze si riscaldano terribilmente. Forse a te piacerebbe questo caldo, ma d’inverno si sente per la stessa ragione più freddo, specie quando c’è vento. In quanto al tuo viaggio in aereo, sto in pena, è troppo lungo, sono 24 o 30 ore non è vero? Che pena essere così lontani! Però penso che stai bene, che sei accudito con molta premura e affetto dalla famiglia Bagnara e ciò mi conforta anzi, temo che a Roma non troverai tutta questa premura e interessamento. Pensare di mettere su casa non è possibile per il gran costo degli affitti e della vita a Roma. E poi? Lasciare qui, come? A chi? Come tutto è diventato difficile di questi tempi! Mi scrive il Comm. Angelo Belloni il quale ti offre i suoi auguri per l’onomastico. Gli ti fa dire tante affettuosità e vorrebbe mettere a nostra disposizione la sua casa di Via Cavalieri di Malta. L’appartamento nel 943 fu affidato a certe monache che ora ne hanno fatto una scuola di 40 bambini. Loro sono da cinque mesi all’Albergo Ludovisi e sono stanche di far vita di albergo. Basta, mi ha fatto una letterona piena di ricordi, di scuse e di affetto. Come il tempo cambia e cambiano le cose! Oggi ho ricevuto la tua che mi hanno portata la Sig. Lupis e l’Onorevole suo marito con una cognata. Si sono incomodate a fare un viaggio abbastanza lungo ed hanno avuto tre panne. Ma è veramente una tanto brava signora! Io l’invitai a venire di matti1090
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na onde fare colazione in casa, ma sono venuti di pomeriggio, allora li invitai a rimanere da me a cena e restare la notte, ma non hanno voluto farlo. So che partirai presto, è vero? I parenti, gli amici tutti ti fanno dire tante cose affettuose. Io sto in pena per il tuo viaggio, ma spero che l’Arcangelo S. Raffaele ti assisterà e in questi giorni pregherò per te incessantemente. Un abbraccio forte Nelina Salutami Carmela e famiglia alla quale sono gratissima per quanto hanno fatto per te. (f. 630, c. 56)
924. Caltagirone, 1 luglio 19461091 Carissimo fratello, Ho ricevuto ieri le tue lettere del 18 giugno, come vedi con ritardo e rispondo subito. Sto bene, penso al tuo viaggio o in aereo o per mare e mi angustio, ma spero che il buon Dio che ti ha protetto fin’oggi ti sarà sempre padre e ti proteggerà. I pacchi per l’Ospedale anzi, tutti e tre furono portati, se in America se altrove non ho capito, alla persona che se ne dovea incaricare. Uno dei tre pacchi lo consegnarono scassato e pieno di carte e quello non lo volle ricevere. Ora i due pacchi sono a Palermo e si sta procedendo per farli arrivare qui, non so dei tanti quale mancherà. Non ti preoccupare troppo, caro fratello, e fai tutto con calma prima di partire. Grazie dei pacchi che mi hai spedito e della pasta, di tutto insomma, ma più della bella borsa rossa che mi hai inviato per il letto. Come sei buono amato fratello, come generoso! Il Sig. Favitta mi ha portato con la borsa tue care nuove e si sta prodigando per la nostra città. Manda la risposta del notaro V. Ciffo. Diriggo questa a Carmela non sapendo se tu sei già partito, così Carmela ti consegnerà questa e quella del Dottore. Povera giovine! Fa pena vederla parlare a stento, speriamo si possa trovare un rimedio. Alla cara Carmela tanti ringraziamenti per tutto quanto lei e la famiglia hanno fatto per te, e grazie ancora della camicetta che aspetto con piacere. Cerca di non strapazzarti prima di partire per non arrivare stanco con questo caldo che già incomincia. Grazie di tutto, tutto; io verrò a vederti appena quando tu sarai arrivato e potrò lasciare qui in questo momento di raccolto. Saluti affettuosi alla famiglia Bagnara, a te una stretta al cuore Nelina Portami due noci moscade servono per la cucina. (f. 630, c. 57) 1091
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925. Caltagirone, 9 luglio 19461092 Carissimo fratello, Ieri ho ricevuto le tue due ultime lettere; quella del 31 luglio [sic] mi fa intravedere la tua prossima partenza e speriamo si compia la volontà di Dio. Io sempre prego con questo fine, mi sembra il più giusto e che debba portarti del bene, d’altro non si può lusingare. Godo che stai bene, come lo sono io, malgrado il caldo eccessivo di questi giorni. Però la scelta dell’epoca del viaggio mi fa temere dei temporali, ma speriamo che il buon Dio ti protegga anche in questo. Il Cav. Ciffo e la Signora ti ringraziano per quanto hai fatto, e puoi dare subito i 20 dollari poiché il Cav. darà subito l’equivalente alle Suore. Farò presto tutte le tue commissioni e Michele ti ringrazia moltissimo del tuo interessamento e delle preghiere; dice lui che in quei momenti lo ha sorretto la preghiera e la religione. Non pensare alla macchina cinematografica di p. R., loro credono che in America tutto si va a pescare nel mare magnum. Non scrivere molto, ti sciupi, caro fratello. Hai ricevuto la risposta al tuo articolo che ti ho inviato per via aerea? Arrivano poi veramente presto le mie per detta via? La tua del 31 è arrivata ieri 8. Credo che sia l’ultima lettera che riceverai e che poi ci telefoneremo da Roma. Salutami i Bagnara e ringraziali per me di tutto quanto hanno fatto per te e anche per me. Le mie ragazze ti chiedono la benedizione, esse pregano molto per te. La portinaia vecchietta, Don Giacomo tutti ti ossequiano, io ti abbraccio affettuosamente Nelina P. S. Dei pacchi famosi dell’Andrea Gritti ne è arrivato uno solo, quello dei medicinali e quello diretto a S.r Vincenza. (f. 668, c. 31)
926. Caltagirone, 26 luglio 19461093 Carissimo fratello, Di questi tempi ho avuto notizie tue care per mezzo di persone che gentilmente si sono incommodate a venire. Godo sentire dalla loro bocca che stai bene, certo relativamente alla nostra età e alla tua debole salute. Che Iddio ti conservi a lungo al nostro affetto e per il bene della nostra povera martoriata patria. Non so più nulla sulla tua venuta in 1092 1093
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Italia, e per quanto io sarei contraria, il desiderio di rivederti mi rende un po’ egoista e ti chiedo quando ritornerai? Poi prego sempre il buon Dio che disponga di te secondo la Sua Santa volontà e mi rassegno agli eventi. Sto bene, come ti diranno gli amici tuoi che son venuti a trovarmi. Grazie di tutto quello che mi hai mandato; ho ricevuto ier l’altro il pacco dei magnifici spaghetti prima, e poi l’altro pacco con la pasta e scatole e con dentro la camiciola o sottabito bianco, che Carmela gentilmente ha voluto inviarmi. Me la ringrazierai tanto tanto. Io le ho mandato col Sig. Favitta un nécessaire in argento per lavoro ed altro. Qui di buono si trovano servizi in cristallo, porcellane, ma non ho voluto dare troppo fastidio a Favitta che viaggia in aereo. Avrei voluto mandarle una forma di formaggio pecorino, ma come azzardare a tanto? Così farai le mie scuse e darai i miei saluti. Ho accompagnato la scatolina con un biglietto di ringraziamento. I pacchi per l’Ospedale di Caltagirone sono ancora a Palermo presso le Figlie di carità di là stesso, con la prima occasione verranno qui. Come ti scrissi l’altra volta, dei tre uno fu consegnato alla persona pieno di carte e quello non volle accettarlo, però non so quale dei tre, forse il mio. Pazienza, e ti prego di non volerti più incomodare a spedire cose nel timore che non mi arrivino o che vengano manomessi. Manda (se vuoi) qualche cosa con persone sicure. I latrocini, ricatti, ed ogni specie di malefatte si commettono, specie nel nostro paese, non lo riconosceresti più. Per me stai tranquillo, mi rispettano per il ricordo di te, e poi su noi vegliano i nostri santi morti. Riceviti un abbraccio affettuosissimo Nelina (f. 668, c. 32)
927. Caltagirone, 5 agosto 19461094 Carissimo fratello, Queste due parole per accompagnarti l’articolo in risposta al tuo…vuole giocare nell’equivoco. Sto bene, spero che anche tu starai bene, non ti strapazzare nel preparare il tuo viaggio, se veramente lo farai. Io aspetto la tua decisione per farmi una piccola villeggiatura, giacché qui i lavori di campagna si succedono l’uno all’altro e si deve stare sempre presente anche stando in città. Avrai avuto mie nuove per mezzo dell’A…1095, e di altri che sono venuti a trovarmi. Io sempre prego perché Iddio ti illumini il da fare, per la tua salute. Un abbraccio di cuore Nelina Amici e parenti ti ossequiano come le persone di casa. (f. 668, c. 33) 1094 1095
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Biglietto. Angolo del foglio mancante.
928. Caltagirone, 12 settembre 19461096 Carissimo fratello, Che gioia rivedere i tuoi caratteri, ma più ancora sentire la tua dolce voce al telefono. Che magnifica invenzione è stata questa! Dunque il viaggio è stato ottimo, meno male, io pensavo l’oceano, ti ricordi quando siamo stati a vederlo l’oceano da lontano, forse ad Arcaschion [sic]? non mi ricordo bene. Io ho fatto celebrare 10 S. Messe, credo di avertene scritto e Iddio mi ha esaudito, ne sia ringraziato. Ora non vedo l’ora di riabbracciarti ma quante noie, quante seccature mi tengono qui e mi sembra di non finirla più. Venendo vorrei fare il viaggio per via aerea, che mi consigli? Per il vagone letto dovrei pensarci un mese prima almeno. Gina vuole venire ad ogni costo a Roma dalle monache troverebbe dove mettersi? io credo che non vi sarà stanzetta nemmeno per me, non è vero? Maria Di Bernardo mi ha invitata a dormire da loro e mettono a mia disposizione anche la sua macchina, ad ogni modo vedi un po’ quello che dovrò fare. Sento che stai bene, ma credo non molto e che le tue sofferenze a Roma si faranno più forti per la pressa della gente che vorrà parlarti. Abbiti riguardi, caro fratello, fai quello che appena puoi onde garantirti la salute. Io sto bene, grazie a Dio, ma certo che il viaggio mi stancherà ed è perciò che vorrò farlo in vagone letto e per abbreviarlo in aereo. Ho detto e dico a tutti i parenti ed amici che tu li ringrazi dei telegrammi ma che non puoi rispondere per telegramma o per lettera che sarebbe impossibile; è meglio ringraziare per via dei giornali. L’aria si è rinfrescata abbastanza, ma i giorni passati sono stati afosi quasi africani. Godo leggere che le Suore sono tanto buone e premurose, speriamo che i cibi dopo tutti i pudingh inglesi siano buoni e confacenti al tuo stomaco. Vavà La Rosa ti ringrazia di averlo ricordato. L’on.le tu lo conosci è uomo che quando ha un’idea vi si fissa; è la gente che non lo comprende e non ha saputo prenderlo. Il telegramma credo lo abbia scritto G. Nicastro, un’altra testa. Tutti i parenti ti salutano, tutti vogliono tue notizie ed io non ho tempo di nulla. Attendo tue notizie e tuoi consigli sul da fare. Le persone di casa ti baciano la destra, io ti abbraccio affettuosamente Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 39)
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Lettera.
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929. Caltagirone, 10 dicembre 19461097 Carissimo fratello, È la terza busta con lettera che scrivo per darla a Giovanni Di Bernardo, e così non passare per la posta. Siccome fra breve si inizieranno le ricerche dei nomi a consultori per l’autonomia siciliana, io raccomando il nome di Salvatore Maiorana, ottima persona, colta, pratica di finanze, equilibrata, ha tutti i meriti per portare un buon contributo per la sistemazione siciliana. Dì a Scelba che non si lasci persuadere dai quattro inutili che si trovano a capo a Catania. Credimi, delle persone che non capiscono nulla. Salvatore si è presentato nella lista amministrativa, ma non è riuscito perché la lista è stata silurata e lui stette alla consegna di non raccomandare il suo nome. Anche Luigi La Rosa dovrebbe entrare, come gli spettava per la costituente, ma qui non sanno fare ed è un guaio. I Qualunquisti già cominciano a muoversi e non bisogna farli ringalluzzire, bisogna presentare nomi di uomini non di cretini. Riderai, ma Scelba si fa menar per il naso dai suoi amici. Addio, conservati in salute e vogliami sempre bene Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 40)
930. Caltagirone, 10 dicembre 19461098 Carissimo fratello, Oggi ho ricevuto una tua lettera del 6 e la cartolina del 5 tutte in un’unica volta. Godo che stai bene, ma ti raccomando di non lavorare molto, abbiti riguardi. Qui cattivo tempo, nebbia, vento, freddo. Ho veduto il Marchese e la Marchesa col figliolo, mi hanno invitata a pranzo in casa Barone, tutti ti ossequiano specialmente Nenè Barletta Lacarmine che è qui presente. Darei subito i dollari al vescovo ma non ne ho che di cinque e di dieci. Del resto viene per pochi giorni Giovanni Di Bernardo e quindi potrai darli a lui, io dovetti cambiarli di taglio per il Vescovo. Ho parlato con la Superiora e siccome il tempo è cattivo non si è potuto andare sul luogo. Spero di farli sbrigare presto. Scrissi alla Signora Ferrari, salutamela e faccio auguri per il figliuolo. Il sei ti ho scritto e mi duole che la lettera fu spedita con un solo francobollo di £ 2 per distrazione, spero che abbiano pagato la multa e te l’abbiano data le tue segretarie, mi dispiacerebbe se così non fosse. 1097 1098
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Lettera. Lettera.
Ti lascio perché ho visite e voglio mandarla subito, se vuoi ne darò di 5 al vescovo. Ossequiami le suore, ti mando un po’ di ciambelline che so che ti piacciono. Un abbraccio di cuore Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 41)
931. Caltagirone, 14 dicembre 19461099 Carissimo fratello, Spero avrai ricevuto le tre lettere e quella che avevo spedito per posta e che credo avrai ricevuto multata per mancanza di francobollo regolare. Ieri sono stata all’Orfanotrofio S. Luigi per far prendere alcune fotografie, ma non di tutte le stanze perché certe buie. Ora si aspetta la relazione dell’ingegnere e che subito spedirò. Ti piace il pensiero nostro di un impianto di radiologia all’Ospedale? Attendo tua risposta. Accludo pure un sollecito per il Ministro Aldisio, trattandosi di viabilità marinara. Veramente questo dei traghetti è molto urgente e interessante per la campagna agrumaria. Sto bene, non ho più avuto disturbi e mi occupo di tante cose. Come stai? Ti fanno molto stancare, non è vero? Perché la dimissione dalla direzione del partito? Immagino la tua stanchezza. Qui c’è il monopolio dei Montemagno, ora alla Congregazione di Carità un altro Montemagno, io avrei voluto fare nominare Guglielmo Sturzo, li hanno messi da parte e mi fa male. Un abbraccio affettuoso Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 42)
932. Caltagirone, 23 dicembre 19461100 Carissimo Luigi, Ieri una cartolina di auguri, oggi una lettera. Ti vorrei stare vicina in questi giorni belli e vorrei seguire le Messe di notte nella Cappelletta delle suore, chi sa come sarà bello!
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Sto bene, non ti angustiare per me, ed io spero che anche tu starai bene, non è vero? Ieri scrissi di quella persona che verrà a trovarti, ora ti dico che non è certo un fedele, se lo vedi ti saprai regolare. Ti lascio augurandoti ogni bene, abbracciandoti Nelina P. S. Gina e Luisa ti ringraziano ancora una volta della sommetta inviata, che hanno subito impiegato nel prestito nazionale. Rispettosamente ossequiano come anche Di Bartolo e la portinaia. (sc. 518, f. 143A, c. 38)
933. Catania, 7 gennaio 19471101 Caro fratello, Come hai visto dal telegramma sono a Catania in casa di Angelina Maiorana, dove ho passato le feste. Starò tutta questa settimana e poi tornerò a casa; qui ci sto bene, forse l’aria del mare, mi sento veramente bene, grazie a Dio. Angelina è piena di affetto e di attenzione, domani verrà Michele e con lui tornerò a Caltagirone. Ho ricevuto il preventivo per l’impianto all’Ospedale della radioscopia, ma chi sa quando questo si potrà fare. È vero che gli amici hanno la volontà di fare qualcosa in tuo onore, ma raccogliere le somme è cosa non facile. Io scrissi questa mia idea a te, perché tu volevi sapere cosa avresti potuto fare, la spesa è troppa e non te la consiglio. Si deve essere altruisti e distaccati; ma anche prudenti e pensare quello che può succedere, le cose non vanno sempre bene. Questo tempo freddo mi fa temere per le arance che ancora non ho venduto e non so come andranno, speriamo bene. Non posso mandarli pel momento perché non vendendo non faccio raccogliere, vedremo. Ora ora leggo sul giornale che a Roma è nevicato, immagino le tue povere mani piene di geloni! Qui ha fatto freddo e freddo di Caltagirone, ma uno e due giorni, poi è tiepido. Guardati la salute e cautelati bene, fatti riscaldare le stanze. Qui vi è Gaetanella, la moglie di Paolo Gravina e figlia di Ines, che soffre da tre mesi dolori spasmodici allo stomaco, al fegato, ai reni e i medici non sanno dire di che cosa si tratta. Dopo le coliche si alza e anche esce, ma le coliche sono una dopo l’altra e fa ignezioni calmanti da 6 a 10 al giorno. A Parigi conosci tu qualche celebrità ovvero delle cliniche mondiali? Se è di sì scrivimi qualche cosa, le si consiglia di andare a Parigi visto che nemmeno a Roma l’anno scorso ne hanno capito nulla. Finiscono con dire “sono dolori nervosi”, però ebbe tempo addietro fatta l’operazione di colicestite e cioè tolta la cestifelia. 1101
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Ossequiami le Suore, salutami i Palma se telefonerai. Riceviti i miei abbracci affettuosi e gli ossequi dei parenti tutti Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 43)
934. Caltagirone, 19 gennaio 19471102 Carissimo fratello, Ho ricevuto le tue del 9 e del 10 corrente m. e te ne ringrazio tanto. Anch’io ho pregato per il 50° anniversario della mamma nostra e spero che ella goda da tempo la visione di Dio. Godo leggere che stai bene e prego sempre il buon Gesù che ti mantenga la forza di potere lavorare per il bene della patria. Io ho incominciato la cura che mi ha prescritto Condorelli, spero che mi giovi. Sto benino, ma ogni tanto mi viene una forte palpitazione. Saranno i disturbi che hai sofferto tu, non per nulla siamo gemelli. Condorelli mi ha detto che il cuore è sano e che dipende dall’alta pressione che è stata abituale in me, ed appunto mi ha prescritto anche una cura fisiologica. Non ti angustiare per me, mi curo e poi Gina è così affettuosa e premurosa che mi previene tutto. Essa ti ossequia devotamente. Ho ricevuto una lettera tanto affettuosa dalla Sig.ra Caronia, la quale mi dice che nel mese entrante andranno a Taormina e m’invita a fare il viaggio in loro compagnia per tornare a Roma. Se mi sento bene lo farò. Cosa fa Scelba? Intanto la vita cresce vertiginosamente e non capisco come non si arriva a frenarla. L’affare di potere avere vagoni è diventata una cosa esasperante e credo finché il governo non si disinteressa di tutto questo e lascia liberi, le cose andranno sempre più difficili. Leggo i tuoi articoli e vedo che dici la verità vera, ma quanti l’ascoltano? Non so se ancora sei dello stesso pensiero di volere mandate le carte tue, le lettere e dei libri, se è così scrivimi che li faccio imballare e poi ti avviserò per spedirli. Ancora qui il Comitato per quello che tu sai si deve formare, quindi è una cosa di là da venire. Per l’affare dell’Orfanotrofio hai avuto notizie? Mi auguro che daranno qualche cosa e così restaurare quella bella casa; l’altro giorno cadde un altro pezzo di soffitta, meno male che non vi era nessuno. Grazie per le notizie che mi dai per Gaetanella, che ho subito mandato ed aspetto risposta. So che è sempre la stessa. Intanto Michele ti ringrazia e ti ossequia, egli è stato qui a farmi visita, perché vanno un po’ a Catania in casa di Angelina. Ormai tutti i miei parenti e amici stanno più a Catania che qui, Caltagirone sta diventando un paese di altra gente.
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Ti raccomando l’affare dei gabellotti e cioè far levare la legge di potersi trattenere il frumento e darlo in denaro anche quando il contratto dice chiaro1103 che debbono pagare in frumento. Il governo o meglio gli ammassi ci perdono, perché i gabellotti non vi portano il frumento né al padrone né agli ammassi; o se ce ne portano una minima parte di quella del proprietario. Poi perché dare loro un quarto o un terzo sulla gabella? Quando furono fatti i contratti si spendeva di meno sì, ma si vendeva di meno. Cosa più torta di questa non vi può essere e sono cose che fanno esasperare gli animi dei proprietari contro il partito dominante. Quando avranno il sopravvento gli altri, riformeranno certamente su tutte le leggi torte fatte, perché non farlo i nostri? Il vescovo non mi ha ancora mandato il preventivo per la cattedrale, vedrò di farlo chiedere e poi ti scriverò. Mi sembra però curioso che non voglia interessarsene, ad ogni modo sarà longanimità. Ti lascio, caro fratello, ma con questo freddo sto in pena, guardati, copriti e se hai bisogno di qualche cosa scrivimi, ci sono sempre delle occasioni. Un abbraccio affettuoso Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 9)
935. Caltagirone, 2 febbraio 19471104 Carissimo fratello, Ricevo la tua, credo che starai bene per quanto tu non ne parli. Sono dolente di non averti fatto spedire ancora le arance che tanto desideri, ma non puoi credere come il cattivo tempo così perenne in tutto il mese abbia impedito a tutti di andare in campagna e raccogliere arance. Lo sbaglio di non aver venduto i giardini appena tornata da Roma è stato grave, secondo me, poiché non credo che potremo riprendere. Ad ogni modo oggi parlerò con qualcuno per farti spedire una cassetta senza aspettare Di Bartolo che venga e che ritorni. Col primo comodo manderò il vino vecchio. Per Giovannino non ti angustiare, lo aiuterò io per quanto posso, certo che per lui sarebbe stato adatto il posto di fattorino delle poste, ma vuol dire che si vedrà qui di farlo entrare, ma dove? Figurati, che col padre abitavano l’appartamento piccolo sotto di noi per soli £ 1.000 annue e così continuano a tenerglielo, e poi tante agevolazioni. A proposito delle case: nella nuova legge dovrebbero cercare, se ancora son in tempo, di cominciare a sbloccarli poco alla volta e cioè: le case affittate dal 1934 o 35 fino al 1940 che furono bassissime. Le nostre per esempio, sono di quelle e per tutti intiere le 1103 Dalla parola “chiaro” in poi la lettera è stata archiviata come lettera a parte senza incipit e classificata nella sc. 518, f. 143A, c. 45, mentre trattasi del secondo foglio di questa lettera. 1104 Lettera.
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case affittate non si prende che appena £ 10.000 annue, mentre quelli che riescono a mandarli via prendono in due stanzette senza comodità £ 24.000, £ 18.000, 36.000 e per le grandi 50.000. Non si ragiona affatto, come pagare le tasse che sopravverranno? A Maria Aldieri ho mandato subito la lettera, ma verrà stasera da Catania; ho scritto di telegrafarti il sì o il no subito. Vavà La Rosa e Galvano aspettano una tua risposta per la scuola di Ceramica. Il bambino dei Palma dice che è stato tanto male, hanno anche chiamato il Prof. Caronia. Ora dice che sta bene, povero piccolo! Ora verrà costì la Signora con l’altro figlio Giovanni, a me mancherà questa buona e cara amica che veniva spesso a trovarmi nella mia solitudine. Di questi tempi tutti sono a Catania. Ossequiami le Suore, mentre Gina devotamente ti bacia la destra, io ti abbraccio affettuosamente Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 37)
936. Caltagirone, 5 febbraio 19471105 Carissimo fratello, Mi auguro trovarti in buona salute, io benino, il freddo intenso, il vento, la pioggia non mi fanno uscire e non puoi credere come sono eterne le sere. Meno male che i figliuoli di Guglielmo mi vengono a trovare spesso, così rompono la monotonia. Sono tanto graziosi e buoni; Luigi, il piccolo, è un po’ più esuberante e facilmente attacca brighe, si è bisticciato con Ciccio Montemagno e così sono usciti dalla sezione giovanile, non dal partito e per conseguenza Guglielmo non va al partito e questo rimane esclusivamente monopolio Montemagno. Per le arance ho incaricato a Luciano Alba di spedirne all’indirizzo delle Suore, ma sono per te. Qui non fa altro che cattivo tempo e non so come finirà la vendita delle arance. Quest’anno se ne parlerà ad aprile per venderli, quel che è grave sono i trasporti, pazienza! Io ci contavo tanto. Il cattivo tempo poi ci fa stare con battiti di cuore. Il “Totò” del telegramma era proprio il Dott. Veterinario Montemagno, fratello del fu Canonico Montemagno, il quale oggi è stato da me e ti ossequia affettuosamente. Un abbraccio Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 29)
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937. Caltagirone, 8 febbraio 19471106 Carissimo fratello, A momenti viene Pasqualino Vacirca a portarmi la tua breve letterina e il bel pacco pieno di tante belle cose. Grazie infinite, carissimo fratello, ma perché levarteli te? Poi le spumette immagino preparate dalla suorina che ti prodiga le sue cure materne. Grazie anche a loro ed io con la Signora Di Bernardo che verrà a metà mese ti mando le spumette che fa la mia Gina, queste sono con le mandorle, ma buonissime perché c’è l’odore del limone. Ieri 7 ti ho fatto spedire una cesta di arance, immagino che saranno buone perché ho tanto raccomandato di sceglierli. Mi parli dell’ultima cartolina senza data, e non mi parli della lettera spedita o il primo del mese o il 2 (Candelora) non l’hai ricevuta? Ora non ricordo più quello che scrivevo, ma dicevo tante cose. L’ultima l’ho spedita raccomandata e questa l’invio per espresso, mi secca se non ricevi la mia posta regolarmente. Caro, verrò quando ho sistemato il giardino e credo non prima di Pasqua. Che tempo quest’inverno! Freddo, acqua, nebbia e qualche piccola grandinata, pazienza! Ho letto l’intervista di Gherardo Gherardi, simpatico, “dopo dieci minuti che ti parla ti senti vecchio tu”; caro mio, fai meravigliare la gente più giovane di te, che in realtà qualcuno sembra veramente più vecchio1107. Sia ringraziato Iddio che ti conserva in buona salute e in forze per lavorare. Caltagirone in genere è orgogliosa di aver all’Interno il Ministro paesano e speriamo faccia bene1108. Ma che tempi!! Al medesimo feci una raccomandazione tempo fa per un nipote della Di Bernardo, non ho avuto risposta e pertanto ti accludo la preghiera scritta dalla Signora. Io credo che Giovanni Di Bartolo con questo tempo non ha voglia di venire in patria, la bottiglia te la porterà la Sig.ra Di Bernardo, se ti piace potrò mandartene qualche altra. Penso il tuo scarso riscaldamento e sto in pena, qui non accendo couche [sic] solamente gli scaldini e qualche volta che vi sono visite la stufa elettrica, in camera ove abito ho 12 gradi. Gina e tutte le persone di casa ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina P. S. Nella lettera di cui ti parlo mi pare che scrivevo per l’affare dei fitti delle case. Io credo che lo alloco si dovrebbe fare dal 934 al 39 ove i fitti sono irrisori come pagare le tasse che arriveranno?... Io non prendo ne meno L. 10.000 annue e in tutti gli appartamenti perché i fitti sono di quell’epoca. Lettera. Si riferisce probabilmente ad una intervista dal titolo La guerra, l’Italia e l’intervistato, pubblicata all’estero su vari giornali in L. Sturzo, Politica di questi anni. Consensi e critiche. (Dal Settembre 1946 all’Aprile 1948), Zanichelli, Bologna 1954, pp. 144-146. 1108 Scelba era stato nominato ministro dell’Interno nel II governo De Gasperi. 1106 1107
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8 febbraio 1947 A momenti mi telefona la Superiora dell’Orfanotrofio e mi dice che lì è andato l’Ing. Francesconi che (al solito) non ha trovato il Sindaco e che vuole mandata la relazione e la pianta dell’Istituto al Genio Civile di Catania, così finirà che questi urgenti lavori non si faranno più. Io non credevo con l’urgenza che mi facesti tu dover passare tutto questo tempo e finire al Genio Civile di Catania, che non ne combina una. Poi vorrei fatto un favore: devi telefonare al Dott. Palma perché Michele Gravina mi ha telefonato da Catania, che vorrebbe avere un tubetto di pomata (pinicilina così mi pare) era quella che Maria mise nella palpebra del suo bambino. È in vendita? Non fanno caso alla spesa, ma la vorrebbero a Catania Corso Italia 27 da Angelina Majorana. Spero che non ti recherà molto disturbo fare questa telefonata, me li saluterai mi diranno quanto è la somma che deve mandare. Abbracci Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 31)
938. Caltagirone, 12 febbraio 19471109 Carissimo fratello, questa la presenta un certo Costa Giovanni di S. Michele di Ganzeria, il quale ti porta due bottiglie di vino del 42 di Passocristofaro, spero ti piacerà. Quando le Suore l’apriranno, mi pare che nel collo c’è olio, devono prenderlo con un po’ di cotone e poi fare uscire un po’ di vino. Il Sig. Costa si è sposato con una Sicula Americana che non si sente di stare a S. Michele (figurati!) e vuole tornarsene in America; dice che a lei danno il permesso ma non al marito. Questo poveretto non vuole lasciare partire sola la moglie e vorrebbe trovare una via per ottenere di andare anche lui. Se tu puoi fare qualcosa vedi un po’, immagino che di questi casi te ne capitano, povero fratello, come sarai costernato! Sto bene e ti abbraccio con vivo affetto Nelina Le spumette sono state fatte da Gina che ti bacia la destra, tutti ti ossequiano. (sc. 518, f. 143A, c. 36)
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939. Caltagirone, 25 febbraio 19471110 Carissimo fratello, Ricevo stamane due tue lettere, una per mezzo di Costa (di S. Michele) e l’altra del 22 c.m. Mi duole leggere che lavori come un cane, povero fratello mio! Ed anche io qualche volta ti sono di noia con le mie raccomandazioni. Ma come fare con la gente che ti angustia per avere fatte delle raccomandazioni? A tutti ripeto che non puoi interessartene, che non hai tempo, che tu direttamente non puoi fare nulla, ma non vi credono, ed anch’io sono stanca. Ad ogni modo cerco di non angustiarti. Per i fitti delle case dicevo di dire a Scelba, che è nella commissione, che dovrebbero sbloccare quelle affittate dal 1934 al 1939 perché furono i fitti più bassi. Se non puoi non ti angustiare. Per Guglielmo vedere di poterlo valorizzare e cioè farlo entrare nell’Ispettorato dei profughi per la Sicilia o in qualche altra occasione. Tu conosci l’onestà e l’esattezza dell’uomo per quanto non mostri il suo saper fare. Questo se puoi raccomandarlo, altrimenti fai conto di nulla. La presente te la porta il Comm. di P. S. Alongi, ottimo funzionario che viene costì e ti porta mie notizie. Conservati la salute, e non lavorare troppo. Tutti i parenti ti ossequiano, le persone di casa anche, io ti abbraccio, aff.ma Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 30)
940. Caltagirone, 4 marzo 19471111 Carissimo fratello, A momenti ho tue notizie da Stefano, il quale dice di non avere avuto tempo di farlo prima. Ieri ti ho scritto una raccomandata e spero l’abbi ricevuta; mitiga un po’ le mie impressioni. Oggi mi sento benino, ma mi sono alzata con un dolore alla gamba sinistra che non mi fa camminare bene, spero che passerà. Di te godo sentire che stai bene, e prego Iddio che ti mantenga a lungo per il bene del paese. Qui siamo in piena primavera, forse per l’eruzione dell’Etna. Speriamo che le elezioni riescano o meglio vadano alla Regione gli uomini preparati.
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Lettera. Lettera.
Stai tranquillo per me che dico la verità per la mia salute e se posso venire verrò a passare qualche mesetto costì. Ossequiami le Suore e tu prendi i miei più affettuosi abbracci Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 11)
941. Roma, 6 marzo 19471112 Affari vari: 1) Per la persona indicatami avevo compreso tutto. 2) Per le carte ti ho scritto di mandarle, con tutta cura in modo che non sia possibile lo smarrimento. Si potranno assicurare? 3) Per l’orfanotrofio e il Patronato si va avanti e spero combinar tutto in breve tempo. 4) Sono stati spediti (arrivati dall’America) un pacco per S. Agostino, uno per l’ospedale e due per le Tapinelle. Ce ne dovrebbero essere altri due per l’ospedale. Vedrò. 5) Il 15 o il 16 marzo arriverà costà l’On. Diego D’Amico deputato democristiano di Palermo, alunno di Cirincione; ora egli è Alto Commissario Aggiunto per la Sanità. Dì all’Ing. Foti di fargli le accoglienze più simpatiche; se si ferma a Caltagirone la notte occorre trovargli un buon alloggio. Dovrà visitare l’Ospedale. Parlategli del mio progetto d’impianti di diagnosi e cure elettriche e vedete dove si potrà fare. Spero che la stufa di disinfezione sia ancora in attività. Fategliela vedere etc. sì da poter ottenere fondi per l’igiene e sanità pubblica. [Luigi] (sc. 27, f. 145A, c. 10)
942. Caltagirone, [10/12 marzo] 19471113 Carissimo fratello, Ricevo questa lettera del Principe Comitini, e siccome è molto gentile con noi alla Russa, non posso fare a meno di contentarlo. Ho ricevuto le tue lettere e appena pos1112 1113
Copia dattiloscritta di appunti per una lettera. Lettera.
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so parlerò con il Foti, risponderò a quanto desideri. Sto benino e te lo può assicurare il ministro Scelba che gentilmente è venuto a trovarmi. Con il Segretario Villani ti ho mandato una valigia delle principali lettere che erano nel cassetto della scrivania; in seguito manderò tutte le altre, e le carte e saranno due casse, spero assicurarle se è possibile. Non mi è sembrato vero poterti inviare per via aerea le prime carte. Di tutte le lettere io ne distrussi qualcuna che mi sembravano allora, quando tu partisti per Londra, anonime o offensive, e fra l’altre ci fu quella che ti avea mandato il Cardinal Gasparri… feci male, ma mi sembrò mortificante, mi perdonerai non è vero? Non potresti averne la copia dal Vaticano se ti preme? Ho ricevuto una lettera di Carmela e dice che mi ha spedito un pacco di zucchero, caffè e altro. Grazie. Saluti affettuosi Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 28)
943. Caltagirone, 20 marzo 19471114 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua cartolina che mi dava notizia della ricevuta valigia. Godo che stai bene, io benino ed ho ripreso ad uscire. Ho già fatto tre casse delle tue carte e credo che li spedirò a piccola velocità assicurate per mezzo dell’Agenzia Lo Duca di Catania, mi informerò meglio prima di spedirli. Intanto sto facendo rassettare tutta la libreria, ma non ho trovato l’elenco che fece il padre di M. Fondacaro. È dei libri della libreria che tu vuoi l’elenco, o delle tue due scaffe? Vorrei finire questo lavoro prima di recarmi a Roma. Sarà sempre verso la fine di aprile, poiché le arance li raccoglieranno verso la metà di aprile. Ho ricevuto il pacco inviatomi con il Comm. Alongi e l’altro pacchetto con Politi, il quale ti ringrazia vivamente per il suo trasferimento a Noto. Carmela mi ha scritto che mi ha spedito un pacco il 15 febbraio con zucchero, pasta e altre cosette, troppo fastidio; ma intanto io non ho ricevuto ancora nulla. La Superiora dell’Ospedale ancora non ha ricevuto alcun pacco dei tanti che le hai fatto inviare, non capisco cosa succede con cotesti pacchi! Il Sindaco Foti sperava poter venire a prendere Carmelina, ma poveretto è così preso al Municipio che non trova mai tempo di potersi assentare. La sua professione va alla malora ed è molto seccato, tanto che pensa di lasciare la carica dopo le elezioni. Come non si trova un uomo che possa prendere la carica di Sindaco senza nuocere alla professione ovvero che non abbia nulla da fare.
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Lettera.
Nelle casse delle carte vorrei mettere l’indirizzo della Superiora della casa oppure indirizzarle alla Sig. Olivieri, che ne dici? Ho trovato le tue carte di musica tutte legate assieme ed elencate, li vuoi mandati oppure portati alla mia venuta? Vi sono poi un monte di giornali oltre la Croce di Costantino legate: Osservatore Cattolico, Sole, Sicilia ed altri, tutti affumicati, pieni di polvere ecct., cosa vuoi che ne faccia? Ti accludo una immaginetta che il nuovo parroco di S. Giorgio, poiché De Francisci è passato a S. Giacomo, ti invia con rispettosi ossequi. Gina e tutte le persone di casa ti ossequiano, un abbraccio dalla tua aff.ma Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 15)
944. Caltagirone, 12 aprile 19471115 Carissimo fratello, Ho ricevuto il pacco portatomi dal Comm. Piazza. Ringrazierò Carmela, mentre non ho ricevuto ancora il pacco con zucchero e altro spedito da lei il 14 febbraio, e sono due mesi. Francesconi ancora non viene, né sono arrivati i pacchi per l’Ospedale e per le altre case, nemmeno quello inviato all’Ospizio di S. M. di G. Io non capisco, l’Ing. Foti mi sembra faccia tutto all’opposto di quello che tu raccomandi, sarà di opinione diversa? La settimana entrante spedirò le casse perché in questa c’è stata il traffico dell’inaugurazione dell’acqua. So che è venuto a visitarti il genero di Albina M., ora pare deve venire a Roma suo figlio: qui parlano e sperano diversamente e poi scrivono e vengono da te, sappiti regolare. È una cosa che dà ai nervi di tutti e mi duole molto, noi non ci visitiamo più. In questi giorni ti farò spedire una cassetta delle nostre arance, e vedrai come son dolci. Dopo incomincerò la coltura del giardino lasciando tutto sistemato e spero partire. Sono in forse di condurre Gina con me; da un lato la vorrei e per il viaggio e per avere una persona mia se mai non dovessi stare bene. D’altra parte non posso dare questo disturbo ai Palma, che in sostanza hanno una casa piccola e poi il mantenimento. Io penserei andare in Albergo per essere più libera nei movimenti e tenermi vicino Gina, che ne dici? Domani avremo il Ministro Scelba per l’inaugurazione dell’acqua e sarà al piazzale della villa. Io dovrei fare da madrina, se il tempo lo permette ed io mi sento bene. Dico il tempo perché sono due giorni che le nubi mandano giù come un semolino di acqua. Spero che domani venga a catenella, pazienza se guasta la festa, ma concerebbe le campagne quasi finite. Prega Iddio anche tu che si compiace di mandarci l’acqua.
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Sento della gioia delle Suore per le nuove mucche americane, come ringrazieranno te di questo ben di Dio. Ti lascio, con gli ossequi dei parenti ed amici, persone di casa e con i più affettuosi abbracci, credimi aff.ma Nelina Grazie dell’ottimo miele! Come è buono! (sc. 518, f. 143A, c. 25)
945. Caltagirone, 20 aprile 19471116 Carissimo fratello, Appena Guglielmo mi ha detto (sabato) che tu volevi inviato il progetto, mi sono informata e Peppino Fanales parte lunedì, sarebbe stato quasi lo stesso per posta e così si è più sicuri. Questa la porta Giacomino Barletta con delle ciambelline che ti porta a nome di suo padre. Sempre molto gentile! Anche con me ed Angelica tanto affettuoso. Io non sto ancora bene e il viaggio mi confonde pensarlo. Qui ho consultato prima Titto che ha fatto eco a Condorelli, però la cura dell’uno e dell’altro non mi ha concluso nulla. Oggi ho chiamato Scelba il quale mi ha osservato e mi ha detto che non ho nulla, che secondo lui è un esaurimento nervoso. La cura di questo sarebbe prima un calmante a gocce, e quasi contemporaneamente ignezione ricostituente. Io vorrei tentare per vedere chi ha ragione e se mi giova. Se miglioro tento il viaggio, altrimenti non vorrei muovermi. Attendo il tuo consiglio. Spero che avrai ricevuto le arance della Russa e sono gli ultimi. Grazie infinite dell’uovo, bello assai. Le Suore hanno ricevuto i pacchi, manca ora quello degli strumenti, cosa ha fatto Francesconi? Brava persona, un po’ in aria. Vedi se puoi fare qualcosa per il caro Giacomino che ti raccomando tanto. Un abbraccio Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 26)
946. Caltagirone, 29 aprile 19471117 Carissimo fratello, Spero che a quest’ora avrai ricevuto le arance nostre, come spero l’abbia ricevute il dott. Caronia e Maria Palma. Questa te la porterà Luigi Galvano, che si reca a Bologna per una riunione dei Direttori d’Istituti d’Arte. 1116 1117
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Sto veramente un po’ meglio, però ancora esco poco perché mi stanco, ma anche perché ho perduto l’esercizio, credo. Di giorno sto bene, è sul mattino che mi prende un po’ di agitazione, un po’ di catarro, ma che di giorno sparisce. Credo che la cura del Dott. Scelba, calmante e ricostituente, mi debba giovare un po’ ovvero, il male ha fatto il suo corso. Faccio come tu mi scrivi venendo verso la seconda metà di maggio, ma farà caldo? Tu dove passerai l’estate? A me piacerebbe di questi tempi andare delle giornate in campagna, specie alla Russa ove fervono i lavori del giardino; il tempo è sereno un po’ troppo e comincia il caldo, ma come andare in quei posti che pare vi siano di nuovo delle bande? Come han potuto richiamarsi le forze e lasciare noi nelle condizioni di prima? Cosa fa il Ministro dell’Interno? Che non si illudi, qui bisogna non abbandonare. Le elezioni hanno fatto alzare la testa agli estremisti, che fanno un lavoro di penetrazione assidua e ben inquadrata, cosa che non sanno fare i nostri. Però il momento non bisogna farlo sfuggire, giacché gli altri partiti avversari se ne sono accorti e vogliono retrocedere. Che i nostri sappiano sfruttare il momento e non fondersi coi comunisti, per carità! Ti accludo a proposito una lettera di Salvatore Maiorana, leggila e poi incammina i tuoi per una via giusta da seguire. Il gruppo direttivo di Catania fa piangere; tutta gente che si bisticcia per arrivare, mal vista nel paese e che non attira, anzi, scosta, come anche qui; che pena vedere tanta gente che vuole appartenere al partito, ma che vede le porte serrate (lo chiamano il partito catenaccio). Poi se capita prendono della gente mal vista. A momenti ricevo un pacco dall’America (Carmela) alla quale scriverò. Oggi verrà Foti per parlare dell’Orfanotrofio S. Luigi, ancora il pacco strumenti non è arrivato all’Ospedale. I parenti ti salutano, Gina e le altre persone di casa ti baciano la destra, riceviti i miei più affettuosi abbracci Nelina Come è andato l’affare Maiorana al Ministero dell’Istruzione? Cosa fa Gonella? E Segni che disastro… (sc. 27, f. 145A, c. 18)
947. Caltagirone, 13 maggio 19471118 Carissimo mio fratello, Ricevo a momenti il telegramma di Guglielmo, e sia ringraziato Iddio dell’esito buono, come scrive il buon cugino che gentilmente si è profferto a venire ad assistere all’operazione. Come avrei voluto esserti vicina, mentre da lontano sono stata in pena! Ora vorrei notizie tutti i giorni, e prego Guglielmo a scrivermi delle cartoline. Spero veni1118
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re al più presto, nel frattempo sto riordinando tutto per lasciare la casa e tutto sistemato. Verrò con Gina e scenderò dai Palma salvo cambiare con l’albergo. Sto benino in quanto ai disturbi avuti, non posso tanto strapazzarmi, ma farò tutto con calma, solo che mi tieni informata della tua preziosa salute. Ringraziami Guglielmo, dirai che i suoi stanno bene. È così affettuosa tutta la famiglia che mi confondono davvero. Alle buone madri i miei più vivi ringraziamenti e molta riconoscenza per tutto quanto fanno per te, che Iddio li benedica! Ho tenuto e tengo la lampada accesa alla Madonna del Ponte finché ti saprò rimesso o meglio, finché starò in casa giacché partendo debbo spegnerla. Spero poter scendere fino il santuario a portare la mia offerta per la lampada votiva che ho promesso per te, scenderò a piedi e tornerò in carrozza. Ti lascio carissimo con tante cose affettuose dalla buona Sig.ra Di Bernardo, i soli che hanno saputo delle mie preoccupazioni e che si sono prestate. Le persone di casa ossequiano devotamente ed io ti stringo al seno e nei SS. CC. di Gesù e Maria, credimi aff.ma Nelina P. S. Ai Signori Caronia le cose più affettuose e riconoscenti. (sc. 27, f. 145A, c. 21)
948. Caltagirone, 24 maggio 19471119 Carissimo fratello, Voglio sperare che questa non ti trovi più a letto, ma già seduto nella poltrona e in via di piena convalescenza. L’altro ieri fui alla Madonna del Ponte a ringraziarla e portare il mio obolo per la lampada votiva; oggi a ringraziare S. Giacomo e portare anche il mio obolo, ieri a S. Rita. Spero che Iddio per le loro intercessioni debba farti guarire perfettamente. Io continuo coi miei disturbi più notturni che diurni, giacché dopo le prime quattro ore di sonno mi sveglio ora con tosse, ora con affanno e palpito e che mi fan combattere per ore, ma che alla fine nella mattinata mi riaddormento per poi alzarmi discretina. Qualunque cosa mi agita, anche momentaneamente, e mi fa quasi perdere il respiro, per subito tornare al mio solito; il viaggio mi preoccupa, ma conduco meco Gina, la quale sa farmi distrarre. C’è del nervoso? Così dice Scelba; sono disturbi circolatori? anginali? Spero di poter consultare costì qualche buon medico ovvero nessuno, se la distrazione basta, se il solo rivedere te mi conforta. Del resto siamo vecchi e se tiriamo ancora in vita è misericordia di Dio, ne sia ringraziato. 1119 Lettera. In calce appunto di Luigi: “27/5-47. Scritto lettera e data a Guglielmo per andarla a trovare dai Maiorana”.
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La Signora Caronia mi telefonò o meglio, rispose alla mia telefonata e mi disse che oggi, sabato, sarebbero partiti per venire in Sicilia, mi dispiace, così tu non hai più il conforto delle visite del Dottore, ma speriamo per pochi giorni. Io penso partire lunedì 26 per Catania ove mi fermerò da Angelina Maiorana un paio di giorni, anche per vedere se il viaggio mi disturba, e poi continuo per la volta di costà e non credo che sarà ancora presto per venirti a trovare. Tutti i parenti ti ossequiano, le persone di casa baciano la destra, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 20)
949. Catania, 31 maggio 19471120 Carissimo fratello, Sono ancora qui ove mi son sentita discretina tanto che avevo divisato partire martedì prossimo. Intanto un po’ le notizie della crisi, un po’ di agitazione per il viaggio da fare, stanotte mi sono sentita di nuovo male con palpitazione ecct. Stamane Angelina voleva farmi visitare da Condorelli, ma io ho preferito Sanfilippo, quello che è venuto da te, è tanto bravo. Mi ha osservata, trova il cuore buono, la pressione 210 e un po’ di scompenso. Mi ha prescritto una cura che lui dice, in una settimana di farmi rimettere e poter viaggiare. Io per mio conto penso di stare qui fino che mi sento benino e tornare a casa e non venire a Roma in questo momento di tempesta1121. Speriamo che le cose andranno bene, ma se vi saranno movimenti io non potrei sopportarli. Non ti angustiare per me, ti terrò informato di tutto, anzi, il Sanfilippo mi ha detto che ti scriverà lui stesso. Se dice di venire verrò, altrimenti rimandiamola a tempi migliori o se tu verresti a Taormina a villeggiare col Dott. Caronia… Telefona e fai telefonare ai Palma che pel momento non vengo. Anzi puoi dire che poi le scriverò. Salutami le Suore e tu prendi un forte abbraccio Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 19)
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Lettera. Sul margine superiore appunto di Luigi: “2/6. Scrivo di non venire, di non preoccuparsi etc.”. Si stava varando il IV Ministero De Gasperi senza la partecipazione di comunisti e socialisti.
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950. Catania, 5 giugno 19471122 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua affettuosa lettera e te ne ringrazio molto. Sto bene, la cura che mi sta facendo fare il dott. Sanfilippo, che ogni giorno lui viene e costatare, mi è giovata tanto che la notte non mi sveglio più, non ho più palpito né tosse e né ambascia. Stando così le cose io penso di partire e venire a rivederti: lunedì mi metterò in viaggio e spero che lo faccia bene. Ho deciso così poiché partire e lasciare la casa ogni volta è un lavoro, un fastidio per tante ragioni. Oggi mi trovo in corso, e sentendomi bene vengo. A Maria Palma telegraferò l’ora dell’arrivo e il giorno per trovare qualcuno alla stazione, tu intanto telefona che ho risoluto di venire. Non credo che questa mia decisione ti dispiaccia tantoppiù che è stata presa col consenso del dottore. Non ti strapazzare a parlare e ricevere col caldo, fai delle passeggiatine e prendi aria, ti farà bene. Il mare ti farebbe bene, come io credo che l’aria del mare abbia influito anche al mio miglioramento, sento la nostalgia del mare. Ringraziami le Suore delle preghiere che fanno per me, i miei distinti ossequi. Qui tutti ti salutano. Se il Prof. Maiorana si fosse presentato deputato avrebbe potuto dare un valido contributo. Come va a rilento la sua pratica! Un abbraccio di cuore Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 17)
951. Catania, 15 luglio 19471123 Carissimo fratello, Il viaggio fu ottimo, come ho telegrafato e sono ancora qui a Catania ove mi hanno trattenuto i cugini con tanto affetto. Sono stata alla plaja ove fanno i bagni e, credimi, che è una bella spiaggia, con reparti di cabina fatti abbastanza bene e c’è abbastanza decenza. Stamane con il Dott. Palma ti ho mandato un kg di biscotti, è stata una bella occasione. Non so se ti piaceranno, se sì qualche altra volta te li manderò, oppure se vuoi ciambelle scrivimelo. Il Dottor Sanfilippo mi ha trovata bene, con la pressione 150. Per le febbri avute, anche lui è di avviso che sono febbri che si prendono nel latte e nei formaggi teneri, come la gente mi diceva a Roma l’ultimo giorno. Però i miei decimi vanno a sparire, ma non è stata affatto influenza. 1122 1123
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Lettera. Lettera. Pur avendo l’intestazione “Roma”, la lettera venne scritta da Catania.
Ho rivisto quel conto ed è come dicevi tu di 180, mi dispiace di non averlo ricordato bene quel giorno. Giovedì ritorno a Caltagirone; a Gina la spedii sabato stesso e così mi faceva trovare la casa pulita e a posto. Pare che dopo la campagna in grande stile, quei Signori si siano appollaiati nei nostri boschi nuovamente, così mi hanno detto, ed è seccante. Ossequiami le Madri, te curati a mangiare di più, così mi diceva Sanfilippo per i decimi mangi un po’ di più ed elimini i formaggi teneri, però tu puoi prendere quelle che fanno dalle monache che le vacche sono buone. Non puoi credere con quanto dolore ti abbia lasciato questa volta, la tua lontananza mi pesa di più, ma sia fatta la volontà di Dio! Senti, dovresti dare un tuo libro a Nico Di Bernardo, poiché avea il mio per leggerlo ed io me lo feci dare dicendo che tu glielo avresti regalato uno. Così vorrei che ne mandassi un’altra a Salvatore Maiorana, egli è uno studioso e gli farebbe bene, poi sono così gentili con me che lo meritano, un altro a Ciccio Spadaro che gentilmente ti ha mandato le arance e poi anche a lui gioverebbe. I Caronia mi hanno invitato con Gina per agosto a Taormina, ma io non so se mi muoverò più, fa caldo. Li ringraziai dicendo che se mi avessero avvisato a tempo sarei andata; furono molto gentili con me e tu li ringrazierai. Gradisci gli ossequi di tutti e i miei affettuosi abbracci Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 24)
952. Caltagirone, 19 luglio 19471124 Carissimo fratello, Sono giunta finalmente qui nella mia solitudine, sto bene e il Dott. Sanfilippo mi ha visitata fino a giovedì mattina e cioè prima di partire e mi ha trovata bene, come mi trovò prima di partire per Roma. Tutto soddisfatto di avermi guarita. Raccomando la sua pratica a Petrocchi e vorrei che venisse contentato. Anche il De Matteis gli ha scritto una lettera molto lusinghiera; lui crede che la raccomandazione che io ho fatto al Prof. Caronia abbia prodotto quella lettera, spero sia così, mentre ti prego di parlarne al Prof. Caronia. Intanto io ti ho telegrafato, scritto da Catania; ti scrivo ancora questa, ma non ho un tuo riscontro, spero riceverlo presto. Qui sono tornata il 17 sera, non ho avuto tempo di distribuire le tue lettere, ma lo farò presto. Qui sento quasi più caldo di Roma, la nostra casa è calda, ventosa sì, ma calda. Oggi scirocco di quello che rovina le campagne; ancora si trebbia. È il caldo della festa di S. Giacomo se te ne ricordi, povero Sindaco!! Ancora non ho avuto il bene di vederlo, ma so che Francesconi non gli risponde affatto, a me sembra che quell’altro conclude meno di questo. 1124
Lettera.
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Ti lascio con la penna, col cuore sono a te vicina sempre sempre, aff.ma Nelina P. S. Vi è un certo prete di un paese verso l’Etna che si è fatto stampare col nome e cognome “segretario particolare di Don Sturzo”. Un’altra volta ti scriverò il nome che debbono dirlo, forse si chiama Torrisi ed è di Aci Catena, anzi è stato, dicono, nella clinica del Prof. Caronia. (sc. 27, f. 145A, c. 13)
953. Caltagirone, 26 luglio 19471125 Carissimo Luigi, Ho ricevuto tutte le cartoline e la lettera, grazie e godo tanto saperti bene e che incominci a sentirlo il benessere. Col caldo spero potrai godere un po’ l’aria aperta e restarvi più a lungo. Io bene, qui però la pressione si è alzata a 175, sarà l’aria, saranno le scale, saranno un po’ le occupazioni degli affari, ma però sto bene e non soffro nulla. Domani scriverò a Sanfilippo perché lui voleva saperlo. Farò fare i biscotti delle zie monache e spero poterli mandare con il Dott. Palma che è qui, il bambino cammina già solo che è bellino! Spedirò le arance e le lenticchie che desideri e domandami tutto quello che vuoi, carissimo, per me è una gioia poterteli inviare. Però i biscotti di La Bella bisogna farli inzuppare un po’ e ingrossano abbastanza. Al Vescovo ho consegnato lettera e rendita. P. Dieli ancora non è venuto, e non ho avuto tempo di far chiamare Montemagno; la festa di S. Giacomo, che è stata abbastanza grandiosa, non ha fatto fare nulla. I concerti della banda dei CC. di Roma sono stati ottimi, ne siamo tutti entusiasti. Io sono stata da Giovannino Tasca ove ho goduto la festa. Loro ti ossequiano e ringraziano della tua lettera. I parenti tutti ti ossequiano, Gina e le persone di casa chiedono di essere ricordate e baciano riverenti la mano, io ti abbraccio affettuosamente ossequiando le madri Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 12)
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Lettera.
954. Caltagirone, 28 luglio 19471126 Carissimo fratello, Come ti dirà il Dott. Palma sto bene; loro sempre squisitamente gentili con me, oggi siamo stati in macchina a S. Bartolomeo. Veramente era delizioso il fresco e al Dottore e Maria è piaciuto molto. Ti mando col medesimo, che gentilmente si è profferto, un pacco di biscotti e ciambelline, questa volta devi contentarti perché non ho trovato quella che sa fare le ciambelle; sarà per un’altra volta. Ho dato a p. Dieli la tua lettera, ora mi resta parlare col Dott. Montemagno e consegnare la lettere con il resto. Michele Gravina si è profferto lui a farti spedire una gabbietta d’arance calabresi che sono le ultime a raccogliersi. Manderò le lenticchie e se vuoi qualche altra cosa. Tutti ti salutano, io ti abbraccio teneramente Nelina (sc. 27, f. 154A, c. 14)
955. Caltagirone, 3 agosto 19471127 Carissimo fratello, Quando ti giunge la presente tu compi un anno del tuo ritorno in Italia. Come passa il tempo e come si diventa più vecchi! Odo che stai bene, ma lavori troppo, caro fratello! Risparmia un pochino la tua preziosa salute. Io sto bene, non benissimo come ti dicono chi mi viene a salutare, ma posso contentarmi. A momenti ho la tua del 31 e mi duole quando ti parlo nelle mie, di cose noiose. Io scrivo e tante volte nel momento che sono annoiata di qualche provvedimento, ma poi non ci penso più, giacché non ho nessuno attaccamento alle cose di quaggiù. Del resto, come bene tu dici, non abbiamo da fare molto e quello che abbiamo ci basterà anche con il moltiplicarsi dei pesi. Carmela mi ha raccomandato la Camilla, ma non sono riuscita a farla impiegare, c’è troppa gente a quei posti. Sono lieta sentire che le tue ex padrone di casa londinesi sono venute a visitarti; fa sempre piacere rivedere le persone che si sono conosciute. Ti ho mandate le lenticchie e delle pere di San Bartolomeo, esse si presentano belle e grosse e sembrano pere d’inverno mentre sono mature; solo che dentro si trovano
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Lettera. Lettera.
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tarlate, non so perché, però si possono mangiare e sono squisite. Hai spedito il tuo libro a Maiorana e a Spadaro? Anche uno a Michele, lui legge i vostri libri. Ora i Maiorana verranno per cambiare aria. Grazie di tutto; la stoffa l’ho ricevuta ed ho ringraziato Carmela, tanti ossequi alle madri e tu prendi le mie affettuosità col desiderio di venirti a trovare, ma quando? qui c’è sempre da fare… Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 7)
956. Caltagirone, 5 agosto 19471128 Carissimo, Per fare presto scrivo una cartolina per ringraziarti del pacco e della foderina della lente. Sto abbastanza bene e godo leggere nella tua del 2 c.m. che stai bene; il caldo ti giova perché mi dicono che costì è eccessivo. Ho ricevuto ieri sera il pacco e con Nico manderò quanto vuoi. Spero che Francesconi venga e che si possa concludere qualche cosa; proprio stamane ho parlato e mi sono bisticciata con la persona che in sostanza deve fare tutto. Speriamo che tornando Suor Vincenza si possa concludere: la Superiora è al ritiro a Napoli. Suor Giulia mi ha scritto che è venuta a farti visita. Scrivo in cartolina, volevo dire, perché ho i muratori che stanno imbiancando la cucina e fare qualche rattoppo necessario, quindi disordine in casa. Sento che i Caronia sono a Taormina, io ci andrei, ma ho tante cose arretrate, specie per le campagne, vedremo. Con questo caldo non lavorare molto, ti prego, anche qui si muore! Risponderò io a Carmela, è tanto buona ed io non so cosa posso mandarle e se si può. Ossequiami le madri e tu prendi gli ossequi dei parenti e i miei abbracci Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 4)
957. Caltagirone, 8 agosto 19471129 Carissimo fratello, Leggere che stai bene per me è una grande gioia! L’estate poi per te è la migliore stagione. Anche io sto bene, almeno mi sento bene; non posso parlarti di pressione poi-
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Cartolina postale. Lettera.
ché qui sembra la cosa più difficile a un medico andare girando con la scatola dell’apparecchio. Ad ogni modo pregherò di nuovo Scelba se viene a vederla. Oggi ho parlato con l’Ing. Foti per l’affare S. Luigi e mi ha detto che il preventivo è pronto ed era presente il Comm. Montemagno ed hanno stabilito che il detto Comm. martedì andrà a Catania onde farsi autorizzare per fare i lavori più urgenti e cioè i tetti e le soffitte. Poi continueranno per gli altri. Francesconi credo che non ha nulla da fare in questo, dato che venga (che io non ci credo) il Foti ha scritto, telegrafato senza avere mai risposta: come ti ebbi a dire è un vero inconcludente. L’Ing. mi ha detto che scriverà. Michele ti ringrazia per quello che mi hai scritto nella cartolina; lui crede che Gaetanella stia benino e speriamo continui così, ma gli sembra più che altro un isterica, forse non ha torto, ma non può essere solo quello. Mi ha detto che presto ti farà spedire le arance. Con Nico ti manderò il vino, ma tu hai detto ai Caronia che il nostro si fa aceto, forse è vero, ma non ho di meglio. Per le lenticchie l’ho detto a diverse persone, ma ancora non sono arrivata ad averle, appena me li portano te li manderò. I biscotti credo non siano riusciti perché ne trattenni uno ed è diventato durissimo. La donna che li ha fatti non so se mise tutte le uova che mandai, certo che non erano quelli delle monache nostre. Cercherò con Nico mandarti le ciambelle, vedremo, oppure con Maria quando tornerà. Ma che fanno a Palermo? mi pare che l’affare dell’agricoltura va di male in peggio e chi arriva a quei posti ha paura di perderlo, li fa diventare amici degli avversari, non ti pare? Ma che la finiscano una buona volta, i sacrificati siamo proprio noi dai gabellotti e se lasciassero la libertà di avere portato tutto il frumento della gabella in casa, gli ammassi ne avrebbero molto di più, come non vogliono comprenderlo? Caro, ti lascio, mentre sono sempre a te vicina, specie nella preghiera. I parenti, gli amici, le persone di casa ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto Nelina P. S. Ci lamentiamo tutti che la strada Catania Caltagirone è diventata intransitabile, mentre si sa che da tempo furono stanziati 40 milioni, è una cosa insopportabile come la provincia ci abbandoni, a chi rivolgerci? Leggo sul Popolo di Sicilia la repentina morte dell’On. D’Amico. Che pena mi ha fatto, era un galantuomo. La stufa che avea fatta spedire per il nostro ospedale non è arrivata. (sc. 27, f. 145A, c. 8)
958. Caltagirone, 14 agosto 19471130 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua del 9, le tue buone nuove mi tengono contenta. Sto bene e 1130
Lettera.
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quando non si soffre nulla non si bada alla pressione che si mantiene su quel livello. Con tutte le noie di ammassi, di denunzie, di concordati non posso muovermi e andare due giorni a Taormina ove i Signori Caronia mi hanno invitata. Se rassetterò tutto andrò verso il 20 per restare tre o quattro giorni. Abbiamo un caldo appiccicoso e si suda orribilmente, e le frutta stanno andando via, le mele cadono in gran quantità. Non ti ho potuto mandare le lenticchie perché ancora non ce ne sono sul mercato, quando li porteranno te li manderò. Michele ieri mi ha detto che ti ha fatto spedire una cassetta di arance, tu lo ringrazierai per lettera, è tanto buono con me, e se non mi desse l’acqua a Passocristofaro per il nostro giardinetto, potrei farlo strappare perché non ne abbiamo una goccia. Non so se tu hai ascendenza su Alessi, sarebbe buono anche richiamarlo un po’ perché non faccia tutto questo estremismo; qui la gente è molto scontenta poiché a Palermo fanno peggio di quanto si sia fatto nell’alta Camera1131. Se bisogna venire incontro a chi lavora, non bisogna andare così contro chi possiede e che deve concorrere al risanamento. Con uno che viene dall’America ti mando dei biscottini fatti da Gina, la quale vuole sapere se ti piacciono. Sono sicura che i biscotti all’uovo ti sono saputi orribili; veramente la donna che li fece non li seppe fare e dovette levare delle uova. Mando pure il vino o con La Piana l’Americano o con Nico, chi parte il primo dei due. Prendi gli ossequi delle persone di casa e dei parenti e i miei abbracci Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 2)
959. Caltagirone, 18 agosto 19471132 Carissimo Luigi, Questa la porta gentilmente l’Avv. Nicolò Di Bernardo che ti dirà che sto bene. Con un Siculo Americano ti ho mandato due bottiglie di vino e due scatole di biscotti, spero che li hai ricevuti e che siano arrivati bene. Per le lenticchie spero mandarli con Franco Palma, se li trovo. Come ti ho scritto, a mio malincuore debbo rinunziare di andare a Taormina dai Caronia per le noie che quest’anno mi ha dato il gabelloto di Altobrando che non mi ha voluto mandare frumento, ora il tempo è cambiato ed abbiamo ogni giorno temporale e quindi credo che non arriverò ad andare. Nico ti parlerà delle cose di Caltagirone, 1131 Giuseppe Alessi, primo presidente della regione Sicilia nel 1947. Egli era stato negli anni ’30 un giovanissimo e attivo esponente del movimento cattolico nisseno, un antifascista convinto, ammiratore dell’esempio e dell’insegnamento di Sturzo. La sua corposa corrispondenza con Sturzo nel secondo dopoguerra si trova in L. Sturzo, Carteggi siciliani del secondo dopoguerra, cit. 1132 Lettera.
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ma io aggiungo che a Palermo stanno facendo delle leggi agricole piuttosto esagerate, che non si fanno nel Continente, e ciò serve a fare esasperare il ceto abbiente che in sostanza ora sono i contadini che spendono di più dei Signori, perché sono loro che vendono il frumento più caro. All’On.le Alessi bisogna frenarlo, mi pare che la parola facile lo abbia gonfiato. Insomma, si fa tutto per far abbattere il partito democratico Cristiano, perché questi non hanno il senso della misura. Bisogna contentare i lavoratori, ma non bisogna deprimere i proprietari. Qui con le tasse di famiglia dovremo vendere qualche proprietà. Abbiti i miei più affettuosi saluti Nelina P. S. Dimenticavo farti osservare che l’aumento salariale, l’aumento delle tasse fa sempre più aumentare il costo della vita, dove si va a finire? Non voglio lasciare di fare osservare che la dilazione dei fitti cioè gabelle, danneggia tutti perché avendo dei gabelloti che non vanno, un povero proprietario è impossibilitato levarselo di addosso, come sono io col mio di Altobrando, che non lavora lui, ma che se lo è ridato tutto a mezzadria, mentre io quest’anno debbo comprare il frumento alla borsa nera. Ma ci lascino liberi una buona volta! (sc. 27, f. 145A, c. 5)
960. Caltagirone, 20 agosto 19471133 Carissimo fratello, Come vedi, sono a Caltagirone e non a Taormina, poiché, come ho detto, tante cose me lo hanno impedito e per tre giorni non mi sono voluta strapazzare. Ho ringraziato i Signori Caronia e spero sarà per un’altra volta. Sto bene, e mi occupo delle cose di campagna da Caltagirone, mentre Don Giacomo non sta tanto bene e credo dovrò cercarmi un’altra persona. Ho parlato con Galvano per quel lavoro del servizio da dessert e aspetto i modelli per poter ordinare, mi ha assicurato che per Natale saranno a destinazione. Per l’altro, un bel vaso si trova bello e fatto; ma basta un vaso? Ringrazia anche tu il Prof. Caronia e dille che quando andranno nuovamente me lo facciano sapere. L’Ing. Foti mi dice che ha scritto, non so se i lavori sono incominciati, ma spero che ora si sbrighino. Prendi gli ossequi delle persone di casa e i miei abbracci Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 1) 1133
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961. Caltagirone, 22 agosto 19471134 Carissimo fratello, In questo momento mi assillano le raccomandazioni di maestre e maestri, quindi non ti annoiare se ne faccio ancora una. Qui accludo un memoriale scritto dell’interessato. Con Palma ti manderò le lenticchie, quest’anno non sono tanto buone. Qui il tempo è umidiccio, si sente che si avvicina l’autunno; sto benino, anzi ora scriverò a Sanfilippo se debbo continuare la cura o sospenderla. La stufa che fece spedire il povero On.le D’Amico non è arrivata all’Ospedale. Oggi il Comm. Montemagno ti ha scritto dandoti ragguaglio di tutto, ma la pratica S. Luigi è andata a Catania al genio civile giacché Scelba nulla ha scritto al Montemagno di quanto ha detto a te. Speriamo si sbrighino, altrimenti arriveremo alle piogge senza che i tetti siano a posto. Credimi che c’è da stancarsi a combattere con tutta questa gente. Come Superiora verrà Suor Vincenza (dicono), la Suora di S. Luigi che è venuta a trovarti, in cambio di quella che vi era, che è stata un disastro. Quando ti giunge la presente, i Caronia saranno tornati e me li saluterai, sono rimasta dolente di non aver potuto scappare per andarli a trovare e passare qualche giorno a Taormina. Tante affettuosità alle Madri e a te una stretta al cuore Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 6)
962. Caltagirone, 19 settembre 19471135 Carissimo fratello, Oggi sono stata a S. Bartolomeo per raccogliere le mele e te ne mando un pacchetto riserbandomi mandarne una cesta come quella delle arance. Queste si possono mangiare subito o almeno poiché sono quasi mature. Sto bene, questa e il pacchetto lo porta una guardia municipale che gentilmente si è profferto. Gradisci gli ossequi di tutti quelli che ti ricordano e i miei più affettuosi abbracci Nelina (sc. 27, f. 145A, c. 3) 1134 1135
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963. Caltagirone, 1° ottobre 19471136 Carissimo fratello, Siamo già al primo ottobre e il cinque compie un anno quando io sono partita per venirti a trovare la prima volta. Come il tempo passa e l’eternità si avvicina! Sto bene: ho quasi sempre notizie di te ora da uno ora da un altro, questo mi consola, sentire che stai bene per me è un conforto. I lavori a S. Maria di Gesù (Orfanotrofio) si stanno facendo e speriamo che una volta incominciati si possano compire tutti. Per l’Ospedale stamani mi ha parlato il Dott. Traversa il quale ha l’impianto radiologico e quindi vede di mal’occhio quello che si vuol fare a Caltagirone. Lui dice così: sarebbe più necessario quello radiognostico perché i casi locali per questi sono molti e si manca, mentre per il primo sono più rari le necessità e poi mancano i buoni medici e chirurghi e quindi la maggior parte vanno a Catania. D’altra parte lui verrebbe a perdere molto anzi, l’unico introito. Poi lo stesso dice essere necessario che all’Ospedale ci sia un gabinetto di ricerche cliniche ecct. Insomma io ho voluto scriverti tutto questo perché in sostanza lui si raccomanda, né può manovrare quello radiologico perché non ha gli studi e la pratica. Manderò con Cimirella due bottiglie di vino di Passocristofaro e finché ce n’è è tuo. Spero mandare anche delle mele. Ho ricevuto lettere e cartoline dei Belloni i quali ti ossequiano. Michele ti ringrazia, contento che hai gradito le arance, ieri sono stata a pranzo da loro (suo onomastico), era tutta la famiglia tranne Paolo e Gaetanella, la quale è sempre la stessa, povera figlia! Tutti ti salutano, io ti abbraccio con affetto Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 12)
964. Caltagirone, 20 ottobre 19471137 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua cartolina stamane e ti ringrazio dell’interessamento per la mia raccomandazione, spero avere una buona risposta. Sono alle prese con i rassettamenti della casa, delle campagne, di tutto e quando ho finito conto venire, ma non può essere prima dei primi di novembre così spero poter passare il S. Natale con te. Il servizio per il 1136 1137
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dott. Nicoletti si sta facendo e mi auguro risulti bene. Per Caronia penso prendere un piatto come quello che regalasti ai Ruffo e un vaso, se quello solo ti sembra poco, che ne dici? rispondimi per tempo. Sto bene, grazie a Dio, ho ripreso la mia solita vita di movimento ed esco facilmente ogni giorno, anche la mattina per la S. Messa qualche volta, cosa che presto non potevo farlo da tanto tempo. Ho spedito le mele a te e al Prof. Caronia, una cesta ciascuno. Ora non so se andare all’albergo o tornare dai Palma che m’invitano con insistenza, che ne dici? Michele Gravina ti ringrazia dell’interessamento per Salvatore Maiorana, ti ossequia e speriamo arrivi a buon porto la pratica sua. Ti lascio nella speranza di presto riabbracciarti Nelina (sc. 518, c. 143A, c. 22)
965. Caltagirone, 8 novembre 19471138 Carissimo fratello, Avevo scritto alla Sig.ra Caronia che sarei partita il giorno 11 però da due giorni che la mattina appena svegliata mi esce sangue dal naso, come l’anno scorso costì a questi tempi e non voglio così fare un lungo viaggio. Titto mi dice che posso partire, ma vuole che resti ancora qualche giorno per vedere come vada. Forse col freddo, un po’ di agitazione nel preparare la partenza hanno causato ciò, d’altra parte è meglio qui che costì, e se il Signore non vuole che venga ci rassegneremo tutte e due. Non ti angustiare perché finora è stata cosa di poco conto ed io non mi sento male, vedremo. Sono alzata e non a letto come lo scorso anno e dopo uscito un po’ di sangue non ne corse più. Telefona a Maria Palma che pel momento non mi aspetti e che telegraferò o scriverò. Tanti saluti ai medesimi e infiniti ringraziamenti. Prendi un forte abbraccio, tua aff.ma Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 23)
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966. Caltagirone, 20 novembre 1947 Carissimo fratello, Ho ricevuto stamane il pacco che mi hai mandato col Canonico Polizzi, e il cestino è arrivato perfettamente sano. Quanto è carino! Grazie infinite di tutto, tutto. A Carmela mandai con il Sig. La Piana un servizio da caffè (ceramica di Caltagirone) e una pezza di formaggio grande; spero che già l’abbia ricevuta, alla medesima risponderò alle due lettere che mi hai mandato. Sto benino, il raffreddore è passato e da due giorni ho lasciato di nuovo il letto. Ancora però non mi sento a posto, questa botta è stata molto forte, più di quella dello scorso anno, non so poi perché, la pressione non era poi molto alta, ma non mi sentivo bene da qualche giorno, ed avevo mandato a chiamare il Dott. Scelba per misurarmi la pressione che da un mese non facevo rivedere, ma non venne. Quasi ora ho paura di muovermi, ma speriamo che il viaggio non mi faccia troppo male. Titto dice che fra qualche giorno posso muovermi. Del resto andrò a Catania da Angelina Maiorana e sentirò Sanfilippo e se lui crede proseguirò per Roma. Condurrò sempre la mia Gina, che è tanto affettuosa e mi ha servito con tanto affetto. Ti lascio, caro fratello, già sono le undici e vado a letto. Prega per me e vogliami sempre bene Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 17)
967. Caltagirone, 28 novembre 19471139 Carissimo fratello, Ricevo a momenti la tua lettera di auguri, grazie soprattutto delle preghiere e della S. Messa. Spero che avrai ricevuto il mio telegramma di auguri. Io ricevetti un telegramma delle tue Suore ed accludo qui un biglietto di ringraziamento, sarai cortese farglielo arrivare. Sto bene e penso partire; qui il tempo si mantiene buono, anzi, si prega per l’acqua, è un pezzo che non piove e le campagne soffrono. Conto partire lunedì e fermarmi a Catania qualche giorno, farmi visitare da Sanfilippo e chiedere il suo consiglio. Qui Titto mi dice che posso partire, vedremo, ti terrò informato. Io veramente non vorrei dare fastidio a nessuno.
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Dunque gli oggetti di ceramica sono pronti per partire, intanto Galvano l’ingegnere mi domanda l’indirizzo, io non so la tua idea, si debbono spedire in casa di ognuno oppure a te, se li vuoi vedere? Ti prego rispondere subito e chiudere nella lettera se si debbono spedire direttamente ai destinatari un tuo biglietto, e per risparmio di tempo e maggiore sicurezza spedire tutto all’Ing. Galvano. Che spedirebbe subito ogni cosa. Spero che resteranno contenti, da parte mia ho fatto del mio meglio nella scelta. Riceviti i miei rinnovati auguri e abbracci Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 16)
968. Catania, 18 marzo 19481140 Viaggio ottimo, abbracci. Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 15)
969. Catania, 19 marzo 19481141 Carissimo fratello, Ieri appena qui giunta ho telegrafato ed ora eccomi a te. Spero che questa ti trovi rimesso dal disturbo viscerale e molto più riposato. Curati, mio caro, e non sciuparti la salute perché nessuno può ridarla. Il mio viaggio è stato ottimo e in buona compagnia tanto da non vederlo passare; siamo arrivati in orario e Angelina si è fatta trovare alla stazione. Qui vi sono Michele e Carmelina arrivati dall’altro ieri, ed ora resteranno per un bel po’. Certo che M. è rimasto male e anche Salvatore, giacché quest’ultimo veramente è stato trattato male, lui è un vero signore. È una famiglia tanto brava e ordinata, tutta per i suoi bambini, tranquilla e affettuosa, e poi una persona rispettabilissima e colta. In questo momento passano camion di persone provenienti dai paesetti che vanno in piazza Università a sentire la parlata che farà Togliatti. Da queste finestre si vede tutto il passaggio1142. Mi donasti tutte e quattro le tessere ed io poi le dimenticai nella borsa, però domani spedisco quelli di Petrocchi ringraziandolo. 1140 Telegramma. 1141 1142
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Lettera. Si era in piena campagna elettorale per le elezioni politiche del 18 aprile.
Lunedì mandai Gina a Caltagirone per ripulire la casa, poi, forse, dopo Pasqua andrò io. Domani vedrò Sanfilippo al quale oggi ho fatto gli auguri per l’onomastico. Il tempo qui è bello e spero di trovarlo buono anche a Caltagirone. Ricordami nelle tue preghiere, riceviti gli ossequi di tutti qui di casa, i rispettosi ossequi di Gina, un abbraccio Nelina Domenica, lunedì, martedì e mercoledì vi è un ritiro spirituale qui alla parrocchia e con Angelina andremo a farlo per poi farci il precetto. (sc. 518, f. 143A, c. 14)
970. Catania, 26 marzo 19481143 Carissimo fratello, Ricevo la tua del 22, sento con dolore che sei di nuovo sofferente e che non puoi evitare le telefonate, ma vedi come puoi fare, certo che così non puoi continuare. Mi son pentita di essere partita. Nell’assenza di Caronia potresti chiamare Traversa Arnaldo, egli mi raccomandò di prendere un appuntamento, tu non me lo potesti dare. A me sembra come suo padre nella prescrizione dei farmaci ed è molto prudente nelle dosi, fattelo venire, è sempre un amico. Non ho potuto vedere Sanfilippo per darti notizie della Gelotamina, vedrò se posso telefonare e trovarlo. Intanto non continuare a fare dieta e se è necessario chiama un buon medico e fatti preparare bene il letto, la biancheria e tutto. Io martedì torno a Caltagirone, non mi hanno fatto scappare e malgrado son state dispiaciute, son sempre Signori. A momenti viene il Dottore Sanfilippo e mi dice che la Gelotamina puoi prenderla, però lui crede di prendere per non più di quattro giorni la ricetta che qui ti accludo. Tienimi informata e prendi i miei più affettuosi auguri per la S. Pasqua. Io tornerò a Caltagirone martedì. Un abbraccio affettuoso e tanti saluti dai buoni nostri parenti Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 11)
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971. Catania, 1 aprile 19481144 Carissimo fratello, Sono ancora qui e parto domani per Caltagirone; sono priva di tue nuove e sto in pena, spero trovarli a casa. Come va il tuo stomaco, hai provato la cura di Sanfilippo? Io mi son fatta visitare di nuovo e mi ha prescritto una cura ricostituente perché lui dice che il cuore è sano, ma stanco e l’organismo ha bisogno di essere ricostituito. Siamo vecchi mio caro, e dobbiamo pensare che i nostri giorni ormai son contati. Sono partiti stamane in aereo Angelina e Salvatore e quest’ora che scrivo saranno arrivati. Quando verranno a trovarti ricevili bene e mettiti anche bene: ringraziali per tutto quanto fanno sempre per me e vedi di far sì che la pratica possa andare bene questa volta. La lampadina o meglio la piletta piccola andava con la radio e tu la trattenesti, ma non fa nulla giacché io ne ho comperata una qui e gliel’ho fatta cambiare perché non si sentiva più. Ossequiami le Madri e tu prendi un abbraccio affettuoso coi saluti di Michele e Carmelina Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 13)
972. Caltagirone, 4 aprile 19481145 Carissimo fratello, Venerdì in macchina sono tornata in casa dopo quasi tre mesi e mezzo. Il viaggio è stato ottimo e qui ho trovato un magnifico tempo, dopo una buona pioggia che ci voleva ed ha ristorato le campagne. Ho trovato qui le tue lettere e cartoline. Spero che la miglioria continui e che Angelina e Salvatore ti abbiano trovato in ottimo momento. Loro sono sempre così affettuosi con me, ed io vado in casa loro come se andassi in casa mia. Sto bene e spero che la cura che mi ha prescritto Sanfilippo mi giovi. Conservati la salute, quando puoi scrivi, ossequiami le Madri e tu prendi le mie affettuosità Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 12)
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Lettera. Cartolina postale.
973. Caltagirone, 3 maggio 19481146 Carissimo fratello, È un pezzetto che non vedo un tuo rigo e per quanto la gente mi viene a dire che stai bene, io stento a crederlo. Lavori troppo e così non puoi stare bene. Ad ogni modo me lo auguro e sto tranquilla. Io sto bene abbastanza; ho fatto le ignezioni che mi scrisse Sanfilippo e mi sono giovate molto, mi sento abbastanza forte, esco, dormo e in casa mi muovo abbastanza. Ho il tempo per fare tante cose in casa, specie per le campagne. Il tempo non è ancora buono, fa freddo ed ancora si esce con vestiti di mezzo tempo. Le campagne si sono abbastanza abbattute, ma speriamo in Dio che non ci abbandona. Non mi hai risposto se il tuo pigiama lo posso foderare di seta, perché vi sono molte giunte, aspetto tua risposta, del resto è per l’inverno. Sabato ti mando un pacco di ciambelle e spero che sono quelli che tu desideri. Te li porta un nipote di Nico che era in Fontanapietra. Ti accludo una immagine della SS. Vergine di Coccodomini che ti manda il parroco Marino. Io sono andata una volta alla Matrice in carrozza e sono tornata a piedi. Ho pregato per te. Le Suore di S. Luigi ti ringraziano delle £ 10.000 lire che ho dato a nome tuo a Suor Vincenza tornata da pochi giorni. I dormitori sono venuti belli assai. Vorrebbe essere tutto rifatto presto, ma vedremo. L’apparecchio ancora non è finito di arrivare all’Ospedale e il primo pezzo è ancora incassato, potresti tu fare qualche sollecito? A momenti ricevo la tua cartolina, mi duole per il dente che ti sei fatto tirare, ma stai un po’ in guardia di farteli piombare appena bucati. Ossequiami le monache e tu prendi un forte abbraccio Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 5)
974. Caltagirone, 4 maggio 19481147 Carissimo fratello, Ricevo a momenti la tua lettera con dentro una parola per Peppino Carfì. Speriamo che venga reintegrato. Il medesimo è partito per costì ieri e pensa di venirti a fare una visita: cerca di riceverlo bene, sono tanto buoni con me che lo meritano. Questa la porta il ragioniere Fiorello, figlio del mio elettricista. 1146 1147
Lettera. Lettera.
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Io sto bene, qui mi sono rimessa abbastanza, dormo bene e così mi sento più forte. Sento che ti stai un po’ riprendendo, spero che questo ti dia più forza per l’avvenire. Col Dott. Marescalchi da Piazza Armerina, che viene a Roma in macchina, ti mando una scatola di arance e i colli. Spero che ti staranno bene, forse qualcuno più largo, ma amidandoli diventeranno ben forti. Se il Dott. scende sii gentile con lui. Con un forte abbraccio credimi Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 8)
975. Caltagirone, 14 maggio 19481148 Carissimo fratello, Ricevo a momenti la tua carissima lettera e mi duole leggere che sei stato nuovamente poco bene. Però Peppino Carfì mi dice che ti ha trovato bene e ciò mi conforta. Io, grazie a Dio, sto bene, almeno non soffro nulla pel momento e spero che l’estate la passi bene perché quello che mi fa male è il freddo. Io penso di passare l’inverno a Roma, se Iddio vuole, come questo anno. Ma se tu mi vuoi in estate scrivilo che cercherò di venire. Le tessere di S. Cecilia io li avevo portati a te tutti e nel chiederti quelli di Petrocchi me li desti tutti e quattro, ed io li portai con me. Appena arrivata mi accorsi dell’accaduto e così mandai subito a Petrocchi i suoi. Spero che li abbia ricevuti, perché non mi ha più scritto. I tuoi te li mando ora con Peppino Di Gregorio. Verrà l’Ing. Galvano e lui ti parlerà di Gesualdo Caruso. Sono contenta che l’affare di Maiorana sia andato bene, loro sono ancora a Roma e non mi hanno più scritto. Scriverò a Petrocchi, è tanto gentile e affettuoso! Poi vorrei pregarti di un favore. È possibile ancora mandare sempre da Caltagirone a Catania per prendere il petrolio, la benzina, le carte e tutto per l’innaffiamento delle arance? Gina ti ossequia, io ti abbraccio Nelina Le arance te le ho mandate con un Piazzese, se ne vuoi ancora te li manderò. Hai ricevuto il gilet? I bottoni falli cambiare. (sc. 518, f. 143A, c. 10)
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Lettera.
976. Caltagirone, 17 giugno 19481149 Carissimo fratello, Ho ricevuto le due scatole e te ne ringrazio molto. Ti ringrazio immensamente per il lavoro a penna, tu sai che io ne facevo, solo che mi mancò la direzione giusta. Grazie delle commissioni che farai, del resto rispondi quello che è possibile, non ti affaticare. Non ti preoccupare di quello che gli avversari di Vavà possono dire, cercherò di rabbonirli mentre Ciccio e Mina sono in giro per l’Italia; forse verranno a salutarti. Salvatore Maiorana mi ha telefonato che tu lo hai ricevuto affettuosamente, pei biscotti penserò io. Come passerai il caldo a Roma? Povero fratello, si potrebbe andare insieme in qualche spiaggia! Io non ho avuto tempo di scrivere ai Caronia, ma lo farò presto. Spero spedirti una cassetta di arance presto; qui il tempo passa come un fulmine. Meno male che sto bene e resisto a tutto. Ho sentito dalla radio la morte dell’On.le Ferrara1150 e mi sono ricordata che era un tuo vero amico. Ne ho avuto un gran dolore ed ho pregato e pregherò per lui. Che Iddio l’abbia in sé! La giacca te la fodero di seta poiché vengono tanti giuntini, e spero che non ti dispiacerà. Le arance non potranno arrivarti per S. Luigi, come io volevo, ma spero che non tarderanno. Ti offro intanto gli auguri più fervidi pel tuo onomastico, penso che lo scorso anno eravamo vicini e questo sì lontani. Pazienza. Che il buon Dio ti colmi di sue grazie e benedizioni. Tutti, amici e parenti, persone di casa, ti ossequiano, mentre io ti stringo al seno Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 9)
977. Caltagirone, 25 giugno 19481151 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua carissima lettera e il pacco pieno di cioccolatini e albicocche squisitissime. Non posso prenderne uno senza sentire il dolore che non li hai mangiati te o almeno insieme. I dolci di scatole conosciute non li devi mai levarteli a te, possono farti del bene. Grazie sentitissime di tutto e mi duole leggere la tua stanchezza, benedette feste! Lettera. Mario Ferrara, giornalista e saggista, autore di un breve profilo biografico di Sturzo in una collana molto seguita e apprezzata (M. Ferrara, Luigi Sturzo, Formiggini, Roma 1925). 1151 Lettera. 1149 1150
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Ai parenti ed amici sto dicendo i tuoi ringraziamenti e che non pensino ad altro. Sto bene, le campagne mi danno un continuo movimento specie il gabelloto di Altobrando che per quanto ha finito la gabella, non vuole andar via. Io spero di riuscirvi, vedremo. È arrivato un altro bigliettino per te che io ho aperto per metterlo dentro la presente, scuserai. Poi non ricordo se ti ho scritto che sono venute qui due donne di Mazzarrone. Tutte due dice di averti scritto perché non hanno acqua e vorrebbero avere un aiuto per averla. Io non so altro, né voglio angustiarti, lo scrivo solo perché lo vogliono. Ora finirò la tua giacca che poi manderò col primo comodo. Le arance li hai ricevute? Siccome mi mandarono una cesta piccola, te ne potrò mandare ancora un’altra. Ti lascio perché tu hai da fare e ti rubo tempo. Conservati la salute e vogliami sempre bene, aff.ma Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 4)
978. Caltagirone, 3 luglio 19481152 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua del 28 u.m., godo che stai bene o almeno meno stanco di come sei stato e spero che cercherai un po’ di riposo, onde rimetterti in forze. E l’uscita come è andata? Ti sei raffreddato? Ti ha fatto impressione dopo due anni circa di clausura? Io sto bene, grazie a Dio, sarà anche il caldo, per quanto ancora non ce n’è. Io porto ancora il mio golfino di lana per casa. Oggi porto a S. Giorgio quanto tu mi scrivi e poi manderò quelli di Alba. Per il giardino pubblico il Sindaco mi dice di soprassedere, vedremo, te ne scriverò altra volta. Per le arance, fra poco ti manderò l’ultimo pacco dei nostri e poi vedremo. Appena tornerà Ciccio Spadaro faremo una riunione per il campanile di S. Gregorio. Come stanno i Caronia? Tanti ossequi da parte mia. Come si sta a Roma? Leggo e sento scioperi nell’alta Italia, disoccupazione che fa paura. Che il buon Dio ci assista e ci dia grazia di poter arrivare in tempo a sanare tutto o almeno in parte la povera Italia. Io qui sono in mezzo agli affari di campagna e mi prendono tutta la giornata tantoppiù che Di Bartolo sta bene, ma stonatello. Ossequiami le madri, la Sig.na Olivieri e tu prendi un forte abbraccio, tua aff.ma Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 7)
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Lettera.
979. Caltagirone, 8 luglio 19481153 Carissimo fratello, Due paroline, immagino che di questi tempi sei molto occupato e non hai manco il tempo di leggermi. Spero che la salute tua sia buona, temo che le uscite ti abbiamo a fare raffreddare. Mi scrive Ele Belloni (la duchessa d’Altemps) e mi dice che il Comm. è già tornato alla villa in Piazza Cavalieri di Malta, ma sempre grave. Se non hai ancora, per mancanza di tempo, fatto telefonare, fallo, gli sarà di conforto. Lui fu tanto premuroso con te nell’arrivo a Londra! Io, grazie a Dio, sto bene, almeno per il momento non ho nessun disturbo e mi sento più forte. Ho dovuto fare un bigliettino di presentazione per la Sig.na Messina di Noto, per il monastero che vogliono aprire (Carmelitane scalze). Non so quando verrà, ma spero che non sia presto così potrà parlarti. La gente è così insulsa, ma per un’opera buona fai quello che puoi e se lo puoi. Conservati la salute e vogliami sempre bene Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 3)
980. Caltagirone, 12 luglio 19481154 Carissimo fratello, Sento le tue notizie per mezzo di persone, ma non so se mi dicono la verità. Ciccio Spadaro mi ha detto che ti ha trovato stanco, ed io penso che lo sarai troppo. Carissimo, non ti sciupare di avanzo, lavora per Iddio, per l’Italia, per tutto quello che vuoi, ma prendi le cose pian pianino, non sciupare le tue deboli forze, te ne troverai male quando vorresti dare aiuto. Mando con Favitta le arance. Questi sono gli ultimi nostri; non sono tanto buoni, ma il succo potrai prenderlo, mangiandole come gli inglesi. Sto bene di questi tempi, solo la notte dormo un po’ agitata, almeno per la prima metà, ma sto abbastanza bene. Conservati la salute, ossequia le Madri e vogliami sempre bene Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 35) 1153 1154
Lettera. Lettera.
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981. Caltagirone, 18 luglio 19481155 Carissimo fratello, Ho ricevuto la tua dall’altro ieri (13) e l’aspettavo con tanta ansia. Credevo che dovevi essere molto stanco, per quanto la Sig.ra Caronia mi aveva scritto che stavi bene, anzi benissimo e che alla riunione eri stato il dominatore. Non ti strapazzare molto, pensi che siamo vecchi e tante cose non si possono fare più. Grazie delle risposte e mi duole che per Mirone hai avuto una brutta risposta. Il Comm. Angelo Belloni come ho scritto, è già passato nella loro abitazione, ma sta sempre grave. Fai telefonare. Telefonaci tu, perché io è poco che ho scritto e poi non farebbe niente la mia lettera, devi telefonare tu da Roma. Spero mandarti le ciambelle, ma in esse ci vuole anche lo zucchero di sopra, vuol dire che tu lo leverai poiché altrimenti si asseccano subito e diventano brutti. Aspetto la fotografia, mandala con Carlo Coniglio che io ti manderò le ciambelle dopo la festa di S. Giacomo. Vavà La Rosa ti avrà parlato della riunione che abbiamo fatto e pare in ultimo finita bene. Quando io ti scrivo delle raccomandazioni, non ti devi preoccupare, fai quel che puoi e senza troppo darti da fare; io debbo farli perché non ne posso fare a meno. Conservati la salute, preghiamo l’uno per l’altro e per i nostri morti e vogliamoci sempre bene Nelina Hai ricevuto le ultime arance? Ancor qui si esce coi mantelli perché fa fresco, non so quando incomincerà l’estate. (sc. 518, f. 143A, c. 33)
982. Caltagirone, 28 luglio 19481156 Carissimo fratello, Ieri ti ho spedito una scatola di arance fresche che mi avevano inviato, spero che ti arrivino sabato e che siano buone. Le mie ultime le avrai trovate secche. Con Carlo Coniglio ti invio un pacco di ciambelle, lo zucchero gli si deve metterlo per mantenerle fresche, altrimenti seccano col caldo, vuol dire che glielo toglierai. A Carlo darai la tua fotografia che mi hai promesso. 1155 1156
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Lettera. Lettera.
Sto benino, il caldo non mi fa tanto dormire la notte e quindi mi sento un po’ molle. È un caldo umido quello che abbiamo di questi tempi, ma già l’estate ancora deve venire. Ti accludo una raccomandazione se puoi fare qualche cosa per questo poveretto che si raccomanda con molta espressione. Ed ora riposati un pochino, non lavorare a lungo e sempre, tutti prendono un po’ di riposo, ci vuole dentro un anno e col caldo. La festa di S. Giacomo è stata molto ben riuscita e quest’anno perché è venuta di domenica va due volte a S. M. di Gesù. Che fardello! Ti lascio con un milione di affettuosità Nelina Le persone di casa ti ossequiano. Don Giacomo si è rimesso bene. (sc. 518, f. 143A, c. 34)
983. Caltagirone, 8 agosto 19481157 Carissimo fratello, Oggi è il quarto giorno di vero caldo estivo. A me ora il caldo fa bene, e difatti sto abbastanza bene. Ho ricevuto la fotografia che mi hai mandato con Vavà La Rosa e te ne ringrazio molto. Trovo che ti assomiglia bene col farti tale e quale qual sei. Godo che stai bene e auguro che il caldo ti faccia godere un po’. Io non vorrei muovermi giacché stando bene, è meglio rimanere ove uno si trova. L’inverno per me qui è bruttino, quindi penso di venirlo a passare a Roma se Iddio vuole, come lo scorso anno. Ti mando il paramento rosso poiché il violaceo non l’abbiamo o almeno, la buon’anima di Monsignore non voleva usarlo poiché non lo credeva esatto. Del resto, credo che questo non si usa molto, non è vero? In tutti i casi, te li farai fare tutti quelli che hai bisogno ed io te li pagherò, mandandomi la nota. Non ho ancora dato le £ 5.000 al Preside del Liceo perché è stato costì, ora cercherò di darglieli. Per il giardino pubblico non hanno ancora fatto nulla e quindi le £ 15.000 sono ad aspettare qualche cosa. Mi pare che Fr. non lo sente e poi non combina coll’Ass. del ramo, vedremo. Cercherò di aggiustarti presto le mutandine e mandartele. Per le camice te ne aggiusterò una allargandola e se ti piacciono ti aggiusterò le altre due. Ma sono per l’inverno? Sono per la notte? Il 26 farò il telegramma ai Bagnara; dille che non cuciono più della roba che non porti, peccato! Non capisco perché le tue telefonate in casa del Comm. Belloni non vanno; quando io ti scrissi erano pochi giorni che loro mi avevano scritto, era verso
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la metĂ di luglio e mi diceva che stava grave, ma erano giĂ tutti in Piazza Cavalieri di Malta. Ti lascio ringraziandoti di tutto, ossequiami le Madri e tu prendi i miei caldi abbracci Nelina (sc. 518, f. 143A, c. 1)
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Indice dei nomi
Adelgisa, (donna di casa di Nelina), 65-67, 7981, 85, 86, 88, 90, 91, 94, 97, 98, 100, 101, 104, 105, 109-111, 115, 116, 119, 121-124, 132, 134, 135, 139-143, 147150, 154, 155, 158, 160, 162, 164, 165, 177, 191, 197-199, 203, 223, 255, 256, 258, 487 Alba, Luciano, 523 Albaia, 224 Albertini, Luigi, 97 Aldieri, Maria, 488, 523 Aldisio, Salvatore, 9 e n, 10, 477 e n, 478, 501n, 502, 519 Alessandrini, 258, 259, 393, 394, 434 Alessandro, Angelica, 263, 424 Alessandro, Giuseppe, 253-255, 417, 424 Alessandro, Silvio, 35, 207 Alessi, Giuseppe, 485, 540 e n, 541 Alfano, (famiglia), 200 Alì, Saverio180 Alongi, (commissario), 526, 528 Altemps, (signor), 463 Amerigo, Maria, 69, 77, 140, 145, 173, 217, 233, 235 Amerigo, (sorelle), 62, 65, 76, 92, 97, 102, 105, 117, 139, 141, 222, 300 Amerigo, V., 62, 67 Amore Sebastiano, 13, 29 Anfasso, Giacomo, 62 Angelico, Gaetano, 81 Angelico, Giovanni, 69 Anichini, Guido, 234 e n Anile, Antonino, 80 e n, 105, 107 Annibaldi, 117, 118 Antoine, (madame), 386 Aquilura Sarteschi, (avvocato), 81 Ardizzone, Zino, 81, 187, 192, 199, 201, 205 Ayala, Ferdinando, 81 Azzi, (professore), 66, 75, 76, 79, 118 Azzolina, Carmelo, 37
Bach, Johann Sebastian, 403 Bagnara, Carmela, 9, 468n, 469n, 472n, 474n, 475, 477, 479, 481, 484, 485, 487, 488, 493, 495-497, 499, 500, 502, 503, 505, 507-510, 514, 516, 527-529, 531, 537, 538, 545 Bagnara, (famiglia), 9, 478 e n, 480, 482, 483, 489, 492-494, 496, 498, 506, 509, 513515, 555 Bagnara, Giacomo, 471, 472 Bagnara, Mary, 468-473 Baldi, 81, 92 Balestrieri, padre, 402 Balzani, 146 Baranzini, Arturo, 97 e n, 98, 104, 112, 118, 132, 136, 146, 149, 161, 164, 165, 411 Baranzini, Nines, 112, 119 Barbera, (padre), 277 Barclay Carter, Barbara, 159, 169n, 201n, 202, 248, 294, 372, 378, 379, 386, 489, 497 Bargiggia, Carlo, 378 Barindelli Bassi, 336 Barletta, Gesualdo, 43 e n, 44-46, 82, 85, 90, 129, 131, 136, 139, 140, 170, 290, 373 Barletta, Giacomo, 47, 54, 530 Barletta, Guido, 290 Barletta, Nico, 42 Barletta, Vavà, 66, 130, 144, 176, 177, 235, 248, 296, 331 Barletta Lacarmine, Nenè, 518 Barone, (famiglia), 518 Barrano, Giuseppe, 46 Bartolucci, Salvatore, 29 e n Battiati, Giuseppe, 242, 245-247, 452 Battisti, Umbertino, 80 Beethoven, Ludwig van, 71, 105, 209, 217, 312, 336, 367, 368 Belletti, (famiglia), 118, 119, 120, 125, 144, 147, 149, 154, 405 557
Belloni, Angelo, 68n, 70n, 73-76 e n, 77-79, 81-83, 90, 92, 97, 102, 107, 112-114, 126, 143, 146, 264, 513, 554, 555 Belloni, (famiglia), 80, 97, 101, 108, 140, 141, 144, 147-149, 158, 160, 164, 185, 198, 203, 248, 255, 259, 300, 543 Belloni, Maria, 68, 70, 71, 85, 86, 92, 100, 102, 105, 145, 257, 268, 303 Belloni, Maurizio, 156, 160, 268, 300, 303 Belloni Altemps, Ele, 275, 304, 470, 553 Benedetto XV, (Giacomo Della Chiesa), 147n Benenati, Giovanni, 29 e n Berlucca, 25, 27 Bersani, Francesco, 56 Bertha, vedi Pritchard Bianca, 67 Bianco, Francesco, 78, 83, 87, 95, 117, 147, 152, 198 Bicocca, Giuseppe, 112 Bicocca, Maria, 112, 139, 243, 253, 336 Boito, Arrigo, 204 Bonaccorso, Salvatore, 45, 46 Bonomi, Ivanoe, 489 Borgoncini Duca, Francesco, 435 Borrami, 58 Borromeo, Pietro, 54, 84 Boscarelli, Caterina, 14n, 16n Boscarelli, Maria, 14n Boscarelli, (soldato), 61 Botti, Giuseppe, 81 Botticelli, Sandro, 323 Bourne, Francis, 68n Briuccia, Giuseppe, 75 e n, 78, 79, 81, 84, 95, 99, 105, 111, 112, 118, 159, 399, 400 Brucculeri, Angelo, 296 Bucci Casari, (conte), 112, 118 Buglia, 389 Buscemi, (dottor), 373 Cagliostro, Alessandro (Giuseppe Balsamo), 105 Caiola, (avvocato), 69, 142 Calì, Antonio, 201 Cametti, 90, 108 Campilli, Pietro, 503 e n, 505, 506 Campoccia, Giacomino, 54 Campoccia, Ninetta, 246 558
Canaletto, Giovanni Antonio Canal, detto il, 324 Canci, Nino, 228 Canonici, (professore), 327 Cantella, 55 Canti, 44 Cantì, Marietta, 394 Cantinelli, (ingegnere), 106 Capizzi, Pietro, 41n Caravella, 49 Carbone, Annetta, 36 Carbone, Ulisse, 50, 51 Cardero, (commendatore), 256 Carfì, Gaetano, 424, 451 Carfì, Giuseppe, 549, 550 Carfì, Mario, 452 Carfì, Salvatore, 309 Caristia, Carmelo, 478 e n Caronia, Giuseppe, 203 e n, 213, 259, 269, 331, 431, 496, 523, 530, 532, 533, 535, 536, 538-541, 542, 544, 547, 550, 552 Caronia, (signora), 504, 533 Caruso, Francesco, 40, 312 Caruso, Gesualdo, 550 Caruso, Luigi, 29 e n, 31n, 130, 367, 373, 414, 419 Caruso, Nelo, 40 Caruso, Titti, 454 Casanova, Giacomo, 105 Cassiani, Gennaro, 87n Castagnola, 13, 15, 20, 22, 24, 26 Catalano, Felice, 491, 492, 494 Catarella, Antonino, 41n, 474n Cavalleri, Ottavio, 144n Ceccato, 89, 92, 93 Celesia, Michelangelo, 233n Cenci, Giulio, 104n Centorbi, Maddalena, 313 Cesarini Sforza, (contessa), 485, 493, 501 Cestaro, Antonio, 100n, 101n Chamberlain, Austen, 426n Chiaramonte, Umberto, 43n Chiarandà, Carlo, 57, 399 Chiavaro, 79, 80, 85, 86, 92, 101, 108, 110112, 115, 119, 148, 151, 197, 232, 307 Chiavaro, Caterina, 30 Ciampi, Giuseppe, 81 Ciancarelli, (professore), 260
Cianciabella, Giuseppe, 44 Ciacio, Elisa, 310 Ciffo, Vincenzo, 512, 514, 515 Cilea, Francesco, 432 Cimirella, 543 Cingolani, Mario, 63 e n, 115, 152, 164, 165 Cirincione, Giuseppe, 35, 527 Clementi, Gesualdo, 55 Clerici, (famiglia), 80, 144 Coccia, Ivo, 7, 73 e n, 75-77, 90, 92, 93, 9597, 99, 105, 109, 110, 114, 141, 149, 200 Cocuzza, Margherita, 28 Colacicchi, L., 369 Colapietra, Raffaele, 44n Colombi, 97 Comitini, Gaetano, 527 Compagno, Giacomo, 64 e n Cona, (famiglia), 19 Cona, Nino, 488, 499 Cona, Vincenzo, 21n, 45, 488, 499 Conca, 405 Condorelli, 521, 530, 533 Confalonieri, (giornalista), 508 Coniglio, Angelina, 37-39, 51, 53, 59, 61, 417, 428 Coniglio, Carlo Enrico, 37, 38, 51, 59, 61, 418, 441, 554 Coniglio, (famiglia), 30, 230, 417, 447 Coniglio, Maria, 37-39, 51, 53, 59, 61, 418, 419, 447 Confessore, Ornella, 63n Contini, (padre), 205 Contorbi, Maddalena, 389 Cordiel, (trasportatore), 62 Corteggiani, Giulio, 44, 50n, 60n Costa, Giovanni, 525 Costa, Giuseppe, 477n Cremona, Salvatore, 29, 30, 44, 48, 65 Crescimanno, (duchessa), 391 Crescimanno Maggiore, Ines, 82n, 152, 281 Crescimone, (famiglia), 35 Crespi, Angelo, 66 e n, 69, 78, 81, 85, 93, 95, 96, 104, 119 Crespi, (famiglia), 71, 79, 94, 330 Crespi, Rita, 74, 83, 91, 97, 102, 111, 118, 120, 129, 132, 134, 135, 146, 151, 245,
259, 266, 288, 290, 291, 300, 307, 308, 329, 367 Crispino, Maria, 42 Croce, Benedetto, 78 D’Amico, Diego, 527, 539, 542 D’Antona, Giacomo, 39, 57, 58, 125, 126, 129, 172, 185, 224, 226, 287, 310, 339, 365 D’Antona, Giuseppe, 45, 46, 365 D’Antona, M., 240 Daurche, 156 De Bono, Emilio, 73n De Bono, Pio Damaso, 31 e n, 233, 234 De Buono, O., 83n De Cristofaro, Ippolito, 496 De Filippis, 104 De Francisci, Salvatore, 529 De Gasperi, Alcide, 7, 73, 74n, 75, 77, 84, 87, 90, 97, 107, 118n, 138n, 174n, 481, 490, 524, 533n Del Giudice, Filippo, 6n, 7, 75 e n, 86, 92, 107, 175 Delmadè, 75-77 De Maddalena, 294 De Marco, Vittorio, 9n, 26n, 87n, 419n, 467n, 477n, 491n De Matteis, 535 Dempf, (famiglia), 329 De Rosa, Gabriele, 3n, 9n, 11 e n, 28n, 43n, 68n, 73n, 138n, 186n, 213n, 327n, 348n, 504n De Rossi, Giulio, 137 e n Dianisi, 64 Diaz, Armando, 256 Di Bartolo, Giacomo, 85, 100, 102, 224, 344, 345, 395, 397, 402, 411, 416, 419, 425, 428, 429, 442, 452, 453, 462, 463-467, 484, 489, 499, 501, 515, 520, 541, 552, 555 Di Bartolo, Giovannino, 134, 173, 188, 194196, 200, 248, 279, 309, 310, 323, 345, 347, 348, 355, 484, 522, 524 Di Bartolomeo, 296 Di Bernardi, (farmacista), 477 Di Bernardo, Giovanni, 518 559
Di Bernardo, Giuseppe, 62, 382, 477, 500 Di Bernardo, Maria, 508, 517, 524, 532 Di Bernardo, Nicolò, 500, 535, 538-540 Di Calboli, 415 Dieli, Salvatore, 495, 536, 537 Di Fausto, Amanto, 113 e n, 117 Di Fazio, Giuseppe, 357n, 478n Di Francisci, 296 Di Gaspare, Giacomino, 412 Di Giacomo, 132 Di Giovanni, 231 Di Giura, (baronessa), 67, 86n, 88, 94, 97, 100, 133, 140, 145, 146, 148, 149, 155, 164, 185, 268, 292, 396 Di Giura, Gerardo, 76, 81, 88, 92, 94, 100103, 105, 116n, 118, 146, 164, 208, 258, 281, 299, 341, 342 Di Giura, Giovanni, 100, 102, 111, 215, 255 Digregorio, Giacomo, 29 Digregorio, Salvatore, 32 Di Gregorio, Giuseppe, 550 Di Martino, Ugo, 415 Dimond, (notaio), 130 Di Pietro, Giuseppe, 62 Donati, Giuseppe, 73, 90 e n, 91 Dore, Giampiero, 75 e n, 79, 84-86, 88, 95, 110, 157, 160-164, 167 Dotta, Carlo, 52 Durant, Ioseph, 343 Edoardo VIII d’Inghilterra, 405n Egidi, (dottor), 149 Einaudi, Mario, 9 Enthoven, M. J., 238, 240, 248, 287, 294 Fanales, (famiglia), 3, 14, 19, 226, 238, 336, 451, 452, 484 Fanales, Angela, 29, 417 Fanales, Concettina, 238, 393, 453 Fanales, Filippo, 442, 444, 445, 450 Fanales, Franco, 484 Fanales, Gaetano, 14n Fanales, Giovanni Battista (Titto), 484, 491, 530, 544, 545 Fanales, Giuseppe, 530 Fanales, Maria, 160 Fanales, Rosina, 30 560
Fanales, Salvatore, 358, 484 Fanello Marcucci, Gabriella, 11n, 12n, 65n Farrell-Vinay, Giovanna, 169n Fattarappa, 90, 92, 133 Favitta, (famiglia), 229, 262, 266, 288, 321, 326, 341, 346, 370, 379, 438, 460 Favitta, Salvatore, 44, 108, 129, 229, 514, 516 Favitta Pignatelli Aragona, Maria, 453, 460 Felicetti, 22, 23 Ferrara, Mario, 551 e n Ferrari, Francesco Luigi, 360n Ferrero, Willy, 133 Finacchi, 280 Fondacaro, Vincenzo, 58 e n, 225, 339, 355, 417, 451, 458, 471, 474, 478, 481, 484, 528 Foti, Massimo, 401 Foti, Sebastiano, 160, 170, 173, 282, 377 e n, 388, 400, 401, 410, 448, 484, 495, 527529, 531, 539, 541 Fragapane, Saverio, 81, 408, 417 Francesconi, (ingegnere), 525, 529, 530, 535, 539 Franco, Paolino, 54 Galvano, Luigi, 310, 372, 523, 530, 541, 546, 550 Galvano Barletta, Teresina, 310, 408 Gambi, Giovanni, 90 Gangarelli, Salvatore, 39 e n Gangarelli, Sante, 39n Gangitano Licata, Luigi, 383 e n Gariglio, Bartolo, 68n Gasparri, Pietro, 6, 75n, 528 Gehriger, Armida, 376 Genocchi, Giovanni, 147 e n Geranzi, 213 Gerbino, Saverio, 31n Gherardi, Gherardo, 524 Giachero, Ferdinando, 55 Giacomazzo, Vincenzo, 44 Giacomina, Vincenza, 192 Gigli, Beniamino, 444 Giglio Tramonte, Giuseppe, 47 e n Gilardoni, Annibale, 73, 74, 79, 87 e n, 95, 96, 112, 138, 149, 174, 280 Giordani, Igino, 104 e n, 115, 116, 118, 142
Giorgio VI d’Inghilterra, 405n Giudice, 479 Giuffrida Aparo, Felice, 13 Giusino, Achille, 483 Giustini Bandini, 95 Gobetti, Piero, 68n Gonella, Guido, 531 Gooch, George P., 201n Grassi, 102 Gravina, Carmela, 54, 91, 97, 98, 100, 210, 211, 218, 260, 266, 271, 546, 548 Gravina, (famiglia), 171, 175, 177, 186-188, 192-194, 196, 197, 254, 259, 260, 275, 284, 285, 288, 290, 322, 397, 401, 404, 406, 413, 428, 432, 435, 444, 463, 464, 470, 489, 493 Gravina, Francesca, 183 Gravina, Gaetanella, 480, 520, 521, 539, 543 Gravina, Mamina, 54 Gravina, Michele, 44, 54, 68, 69, 74-76, 81, 85, 90, 92, 95-97, 100, 102, 103, 105, 106, 108, 109, 115, 118, 124, 129-132, 134, 135, 137, 139, 141, 147-149, 154, 155, 165, 167, 173, 188-190, 195, 197-199, 210, 214, 217, 252, 255, 265, 266, 271, 272, 331, 347, 413, 418, 445, 480, 482, 484, 493, 521, 525, 537-540, 543, 544, 546, 548 Gravina, Paolo, 69, 112, 113, 131, 132, 134, 137-139, 147, 148, 152, 206, 211, 215, 217, 222, 271, 273, 292, 364, 373, 390, 391, 398, 401, 427, 428, 480, 481, 484, 487, 493, 494, 505, 520, 543 Gravina, Pasquale, 483 Gravina, Romanina, 413 Gravina Majorana, Angelina, 470-473, 475, 484, 493, 496, 520, 521, 525, 532, 533, 545-548 Gravina Spadaro, Mina, 47, 124, 214-217, 398, 401, 413, 441, 480, 481, 484, 487, 491, 495, 512 Gray, Lawrence, 9n Greco, (cappellano), 359 Gronchi, Giovanni, 100n, 114, 499 Grosoli, Giovanni, 38, 58 Gueli, 321 Guzzardi, 60
Hamel, Pasquale, 26n Havar, M., 152 Hitler, Adolf, 426n Iatrini, Alfio, 168 e n Ignesti, Giuseppe, 90n Ingrassia, V., 408 Interlandi, Filippo, 29 e n, 390 Ives, (miss), 267 Kelly, 305, 307, 311 La Bella, 536 Laberthonnière, Lucien, 292 Lacother, Rosamund, 454 Laffan, Katharine, 202 Laffan, Robin G., 320 La Ferlita, 48 La Guardia, Fiorello, 485 Lajoye, (madame), 385 La Lumia, Isidoro, 122 e n, 124 La Lumia, Rita, 383 La Piana, Giorgio, 540, 545 La Rosa, Concettina, 124, 185 La Rosa, (famiglia), 245 La Rosa, Gaspare, 50 La Rosa, Gesualdo, 51 La Rosa, Luigi, 9, 10, 46 e n, 49, 70, 73, 77, 84, 85, 91, 98, 101, 106, 112, 114, 115, 119, 123, 126, 131, 134, 137, 207, 228230, 240, 245, 482, 491, 495, 500, 518 La Rosa, Nicola, 50 La Rosa, Vavà, 102, 124, 185, 225-227, 517, 523, 554, 555 Lenôtre, G., pseudonimo di L. L. Th. Gosselin, 382 Lentini, Giuseppe, 37 Leone XIII, (Vincenzo Gioacchino Pecci), 66 Levi, (avvocato), 105 Leysen von der, Nives, 72, 73 Libertini, Gesualdo, 35n, 43n, 44n, 66, 114, 139, 266, 328 Liotta, 200 Lo Carmine, Marianna, 29, 44 Lo Duca, (agenzia), 528 Lombardo, Angelo, 20, 24 Longinotti, Giovanni Maria, 58, 81, 83n, 144 e n, 152 561
Loria, 292 Lualdi, Alessandro, 233 e n, 234 Lupis, 513 Lytthelton, Norah, 164, 168, 207, 208, 215, 228, 229, 231, 250, 275, 285, 289, 294, 363, 364, 367, 400 Macari, 109 Macdonnel, 306 Maffey, miss, 248, 249 Magno, Giacomo, 474 Majorana, Angelina, vedi Gravina Majorana, Angelina Majorana, Giuseppe, 470 Majorana, Salvatore, 470-472, 510, 518, 531, 532n, 534, 535, 538, 544, 550, 551 Malandrino, Corrado, 10n Malgeri, Francesco, 3n, 4 e n, 9n, 10n, 73n75n, 79n, 80n, 113n, 118n, 137n, 377n, 467n Malgeri, Giampaolo, 87n Maltese, Albina, 183 Malvezzi, Guendalina, 141 Malvin, (maestro), 201 Mangano, Vincenzo, 75 e n, 79, 87, 90, 93, 110, 300 Mangiagalli, vedi Pick-Mangiagalli Mantica, 45 Marchetti Ferrante, Giulio, 71, 72, 85, 105 Marchiafava, (dottore), 397 Marcinò, Giovanni, 81 Marcinò, Innocenzo, 380 Marescalchi, (dottore), 550 Margotti, Giuseppe, 174n Mariadelconte, Mina, 464 Marino, (parroco), 549 Marshall, Cecily, 169n, 231, 247, 248, 264, 271, 288, 293, 294, 312, 313, 318, 319, 322, 339, 340, 372, 382, 389, 393, 396, 418, 441, 454, 463, 464, 466, 481, 489, 497, 507 Martillaro, Clelia, 69 Martini, Antonio, 317, 321 Massenet, Jules, 444 Mattarella, Bernardo, 9, 10 Matteotti, Giacomo, 97n Maurizi, 155 562
Mellini, Mariannina, 47, 54 Merciai, 115 Mercier, DesirĂŠ Marie, 152 Micheli, Giuseppe, 90 Milani, Fulvio,152 Milazzo, Concettina, 40, 42 Milazzo, Francesco, 149 Milazzo, Giuseppe, 247, 288 Milazzo, (signora), 320 Milazzo, Silvio, 288, 335, 369, 419 e n, 420, 422, 423 Milazzo, Vincenzino, 221 Milhaud, Darius, 305n, 381 Mineo, Mario, 30 e n, 98 Minzoni, Giovanni, 74 Miraglia, Alfonso, 130 Mirca, 29 Molinari, Bernardino, 103, 208, 217, 298 Montemagno, Angelo, 50, 102 Montemagno, Ciccino, 501, 523, 536, 539, 542 Montemagno, (famiglia), 19, 190, 337, 338, 519 Montemagno, Giuseppe, 64, 128, 184, 185, 523 Montes, 110 Montessori, Mario, 102, 115, 116 Monti, Vincenzo, 342n Mosumeci, 60 Motto Simonson, Anna, 184, 224, 228, 232234, 248, 266, 280, 287, 288, 294, 307, 312, 316, 320, 321, 328, 330, 334, 336, 369, 370, 372, 377, 382, 411, 451 Mozart, Wolfgang Amadeus, 336 Muglia, M., 26n Muir, (famiglia), 175, 176, 184, 200, 210, 229, 243, 255, 259, 271, 290, 296, 310, 311, 315, 331 Muir, (mister), 172, 214, 352 Muir, (miss), 172, 187, 192, 194, 216, 233, 237, 256, 271, 279, 288, 292, 300, 330 Murri, Romolo, 32, 33 Musco, Angelo, 411 Mussolini, Benito, 6, 426n Naro, Cataldo, 26n, 36n, 348n, 477n Naselli, (suora), 254, 257
Navi, (signora), 93 Negus, (dottore), 372, 373 Nicastro, Giovanni, 186, 187, 189, 194, 226, 335, 380, 517 Nicastro Mortillaro, Ottavio, 344-346, 350 Nicoletti, (dottore), 544 Nocera, Giovanni, 74 Norah, vedi Lytthelton, Norah Novello, F., 478 Oliva, Rita, 88, 126, 246, 251 Oliva, (signore), 241 Olivas,173 Olivieri, (signorina), 529, 552 Omero, 339-341 Orlandi, 71, 80, 135 Orlando, Venerina, 5n, 41, 62, 65-67, 69, 73, 77-81, 85, 86, 88, 91, 92, 94, 97-99, 101, 102, 104, 109-112, 116, 119, 121, 123125, 130, 132, 138, 139, 143, 145, 147, 151, 159, 173, 203, 210, 222, 241, 255, 264, 268, 274, 277-281, 295, 299, 305, 306, 311, 346, 348, 352, 368, 381, 397, 486, 490, 493, 495, 497, 501 Otter, (miss), 269, 270 Paderewki, Jan, 106 Paget, Thomas, 350 Palazzo, Carlo, 484 Palma, Franco, 477, 495, 500, 503, 506, 508, 521, 523, 525, 529, 532-534, 536, 537, 540, 542, 544 Palma, Maria, 530, 534, 536, 544 Palmarocchi, Roberto, 86n Palombi, 100 Pampallona, Teresa, 115, 344 Pampallona, Vincenzo, 60, 115 Paoletti, 147 Parisella, Antonio, 63n, 503n Parisi, Giacomo, 64 Parlabene, Giuseppe, 289 Pasini, Laura, 152, 209 Paternò, Maria, 429 Pecoraro, Antonino, 9, 291 e n Penna, Gaetana, 82 e n, 88, 112, 115, 116, 124, 126, 135, 200 Penna, Ignazio Francesco, 82n, 342
Penna, Ines, 200, 270, 391, 427, 520 Pennisi, Michele, 419n Perno, Antonino, 45 Perosi, Lorenzo, 97, 98, 103, 368 Pertica, Vincenzo, 48 Perticone, 54 Petrocchi, Giuseppe, 79 e n, 81, 91, 94, 105, 107, 485, 487, 535, 546, 550 Petronelli, (professore), 476 Piazza, Francesco, 98 e n, 100, 102, 274 Piccoli, Paolo, 104n Pick-Mangiagalli, R., 204 Pindemonte, Ippolito, 342n Pio XI, (Achille Ratti), 147n Pisciotta, A., 306 Pisciotta, (famiglia), 81, 94, 105, 108, 279, 297 Piva, Francesco, 3n Pizzetti, Ildebrando, 328 Poignat, (madame), 439 Poires, (suora), 261 Politi, 528 Polizzi, 545 Principe, Luigi, 507 e n Pritchard, Bertha, 349, 362, 370, 374, 424, 429, 430, 464, 479, 483, 485, 497, 502 Puccini, Giacomo, 199 Pulvirenti, Canciuzza, 51 Punzi, Salvatore, 88, 95, 164, 212
103,
152,
381, 489,
Quirielle de, (madame), 169, 256, 327, 340, 355, 359, 374, 437 Ragusa, Tommaso, 104 e n, 137-139, 147, 148, 152, 171, 192, 205, 280 Raguso, Antonino, 81, 205 Randazzo, B., 453, 454 Refice, Licinio, 368 e n, 502 Respighi, Ottorino, 298 Rinaldini, Rodolfo, 97n Rizzi, Franco, 5n Rodiano, Stefano, 98 Rodinò, Giulio, 100 e n, 116, 478, 481, 509 Romagnoli, Ettore, 342n Rose-Rayer de Corps-Billioux, Clémence (madame Rose), 231, 242, 299, 367 563
Roubiès, (professore), 386 Rovinazzi, Riccardo, 14 Ruffo della Scaletta, Rufo, 72 e n, 75, 76, 92, 112, 138n, 140, 280, 485, 544 Ruiz, (signora), 376, 377, 380, 401 Russi, 112, 115 Russo, Domenico, 101 e n, 140 Sagone, Carmela, 484 Sagone, Giacomo, 357 e n, 465 Salomone, Gioacchino, 89 Sampognaro, (dentista), 431 Sanfilippo, Domenico, 533-536, 542, 545, 547-549 San Marco Libertini, Giuseppe, 133, 232-234, 236, 265, 464, 483 San Marco Libertini, Graziella, 266, 271, 272, 428 Sant’Alfano, marchesa di, 174, 193 Santini, 419 Santucci, Carlo, 62n, 63 e n Scalia, Carmelo, 357 e n Scarfoglio, (fratelli), 83n Scelba, (dottore), 530-532, 539, 545 Scelba, Mario, 7, 10, 11n, 150, 172 e n, 174n, 419n, 477, 486, 491, 496 e n, 497, 504 e n, 506, 508, 510, 518, 521, 524n, 526, 528, 529, 542 Scillamà, Antonino, 195 Schiller, Friedrich, 292 Sclafani, Michele, 26 e n, 54 Scolo-La Rosa, Salvatore, 37 Scuderi, Marianna, 126, 243, 288, 291, 293, 295, 297, 300, 317, 318, 336, 346, 463 Segni, Antonio, 531 Seigneur, Albert, 456 Seigneur, (madame), 456 Sforza, Ascanio, 483 Sforza, Carlo, 9, 468 Shakespeare, William, 292 Sicca, Michele, 481 e n, 482, 484, 485, 491, 493, 494, 505, 508, 509 Sindoni, Angelo, 46n, 47n, 73n, 75n, 203n, 291n Silenzio, Francesco, 44 Siles, Nicola, 113 Silvestri, G., 14, 17 Simonson, vedi Motto Simonson, Anna 564
Soderini, (contessa), 44, 135, 147 Soderini, Edoardo, 125 Sonnenschein, Karl, 325 Sorgi, Tommaso, 104n Spadaro, Francesco, 380, 535, 538 Spadaro, Giuseppe, 552, 553 Spadaro, Mina, 47, 441 Spadaro Bellone, Salvatore, 42 e n, 46 Spataro, Giuseppe, 7, 65 e n, 73-79, 86-88, 90, 93, 95, 97, 100n, 104, 107, 110, 159, 174n, 255, 256 Spigarelli, 92, 95 Staderini, 99 Steed, Henry Wickham, 244 Strazzuso, Giacomo, 29 e n Sturzo, Antonietta, 477 Sturzo, Concettina, 494 Sturzo, Felice, 15n, 28n Sturzo, Giacomo, 38, 45 Sturzo, Giovannino, 14, 16, 69, 70, 125, 215, 217, 218, 224, 384 Sturzo, Giuseppe, 13 Sturzo, Guglielmo, 263, 484, 501, 519, 523, 525, 530-532n Sturzo, Francesco, 484 Sturzo, Margherita, 3, 4, 6, 12, 14, 15 e n, 16 e n, 18-21, 26 e n, 27n, 29, 30, 32 e n, 3437, 39-43, 45-48, 51, 56, 57, 59-63, 65, 68, 384 Sturzo, Mariannina, 494 Sturzo, Mario, 3, 4, 5n, 6, 8, 9, 12, 13, 15, 21, 22, 25, 27, 28, 30, 31 e n, 32, 33, 35, 36 e n, 37, 38, 41n, 42, 46, 47, 52, 58n, 67, 68, 70, 73, 77, 82, 85, 89, 93, 95, 97, 100, 102-104n, 107, 111, 121n, 122, 124-126, 128-133, 136, 137, 139, 141, 142, 145, 146, 148, 152, 156, 161, 162, 165-168 e n, 169n, 173, 175-178 e n, 179 e n, 181186n, 187-189, 191, 193, 194, 198 e n, 199, 201, 204, 207, 209, 212, 213n, 215, 216, 219, 223-225, 228, 230-232, 240, 241, 243, 244n-246, 248, 249 e n, 250253, 257, 259, 264, 266, 269-275 e n, 277, 280, 283, 288, 290, 292-295, 297-299, 303, 304, 306-311, 318, 319, 322, 323n326, 330, 331 e n, 333-336, 339, 340, 342345, 347, 348 e n, 350, 351, 356 e n-358,
360-363, 367, 369-371, 377-379, 381, 382, 385, 387, 388, 391, 393, 394, 407, 411, 412, 416, 425, 426, 429, 453, 455, 457, 458, 461, 467, 499 Sturzo, Remigia, (suor Giuseppina), 3, 4, 12, 14, 19, 20, 23, 24, 26, 28, 30-32, 37, 69, 73, 78, 115, 126, 129, 130, 132, 136, 142, 143, 158, 194, 201, 207, 210-213, 227, 228, 235-241, 243, 247-249n, 250, 269, 323n, 324, 359, 479 Sturzo Cona, Mariannina, 246, 384 Sturzo d’Altobrando, Francesco, 45 Sturzo Tamburino, Mario, 36 e n, 45 Tacchi Venturi, Pietro, 96 Tamburino Mario vedi Sturzo Tamburino, Mario Tanfani, 298 Taranto, Emanuele, 181n Tasca, Giovannino, 297, 492, 536 Tasca, Vincenzina, 492 Testa Crescimone, Antonino, 29 e n Thrasolt, Ernst, 325 Togliatti, Palmiro, 546 Tornabuoni, L., 83n Torrisi, (don), 536 Toscanini, Arturo, 328-330, 409 Tramontin, Silvio, 62n Traversa, Arnaldo, 69, 264, 268, 287, 308, 543, 547
Trinchese, Stefano, 360n Truglio, Vincenzo, 41, 55, 180 Tupini, Umberto, 140, 142, 151, 175, 177 Urso, Calogero, 476 Vaccaro, Mario, 192 e n, 282-285, 316, 325, 334, 342 Vaccaro, Vincenzo, 49, 135 Vaccaro Buongiovanni, 287 Vacirca, Pasquale, 524 Vaussard, Maurice, 327n Veggian, T., 409 e n Venerina, vedi Orlando, Venerina Verdi, Giuseppe, 71, 72 Vicentini, Giuseppe, 62 e n, 504, 505, 507, 508 Viglianesi, Gaetano, 62 Villani, Angelo, 528 Virili, (sorelle), 140, 141, 146, 148, 149, 155, 162, 196, 201, 211, 222, 254, 266, 274, 277, 279-281, 291, 294, 295, 299 Vivona, Francesco, 199 e n Volterra, Mario, 500n Wagner, Richard, 368 Zaccardi, Carmine, 111 Zampini, Mario, 354 Zino, 202
565
Indice
Nota redazionale
1
Introduzione
3
Carteggio Indice dei nomi
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Finito di stampare nel mese di aprile 2005 dalla Rubbettino Industrie Grafiche ed Editoriali per conto di Rubbettino Editore Srl 88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)