BOMA 1 6 2· giorno dell'occupazione nazista
Anno JI· - N . 2 - 20 febb _.., rai o 1944 I foscisii repubblicani nel giudizio Dello Costa
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' · P.erlurbatori singolarissimi della pace interna dei paesi e delle città sono quegli sciagurati , che organizza i in specie ai as· sociazioni di rapinatori e ·di ladroni , finge1tdosi tutori della giustizia , ·(vedi profanazione della parola!; vnwzo perpetrando le v iit nefande ingiustiz.ie, furti, e'Si'o.rsioni, e persino ferimenti e omicidi~ ·
(Dall'Omelia di Natale).
'Una democrazia ,rappresentativa, espressa dal suffragio universale, fondata sull'uguaglianza dei diritti e dei doveri, e animata dallo spirito di fraternità, che è fermento vitale della civiltà cristiana: questo deve essere il regime di domani
DOPO ll CONGRESSO DI BARI La criminosa aggressione ·di S.PaoloI Patii del Laterano violati da Mussolini e da Hitler
Le condizioni della
rinasci_ta ,Noi siamo stati e siamo tutt'ora fermamente p ersuasi che esigenza j ondamentale per il supre mo interesse - del nostro paese è d'f; gradua.- e nel tenff.po la soluzion e dei problemi politici che le ultim e tragiche vicende hanno posto. Primç, e pregiudiziale finalità, la lib erazione del suolo e della vita nazionale dal na:ismo ·e dal fascismo mediante la par·t·ecipazione diretta del popolo italiano alla guerra a fianco degli alleati. Presupposto a 1cw necessario è il r:comporsi dell'unità spirituale della nazione intorno a questa v a.Zontà di rinascita, e condizion e indispensabile pèr real izzare tale unità è la formazione di !fn governo, libero da ogni respon<abilità del regim e fasci:.·ta e della guerra, munito di tutti ' i poteri atti a garantire contro 015ni ritorno la libertà e la sovranità del pop olo i;aliano, e potenziare lo sforzo d i liberazfon e, ed iri-::iare la ricostruzione morale e materiale d el paese. 1 Ogn i direttiva di politica cowtin gente, .ed ogni azione d i governo devono essere domi1~a te e condizionate dalla solenne riserva del diri•to ina.'ienabile del po po 1 italiano di decidere, a liberazion e avvenuta, sulla forma di regime e di governo ch e ef.{li intenda darsi . Anche il Congresso di Bari ha riaffermato . chiaramente questa linea di condo ta ed ha dato prova . di meditato equilibrio iion acce•t 'ando la p~opo sta ·avanzat'a (a quanto risulterebbe dalle informazioni radio) da rappresentanti dei parfti soc'al istri, comunista e d'azion e, tendente et .d are subito al congresso ed alla giunta carattere e funzioni di parlamento e di governo extra-costituzionali. E' innegab :le che una tale propos;a, i~vestendo nel suo impazfonte spirito rivoluz:onario, il_. prob!ema centrale della nostra crisi politica, ne avrebbe precipitato d i fatto la so!uzione in nome di una minoranza quale può d irsi l'Italia ra.ppresentata al congresso di ' Bari. Il che avrebbe d i fa tto significU!to, al di là di ogn~ consiqerazione, un perpetuarsi d i u na mentalità e di zina prassi anti-democrat:che le quali d ebbono esser e, per unan ime consenso, superate per sempre. Dai p receden ti atteggiamenti e sovratt1J•t to dalla intervista · Baddglio dell'ottobre, poteva ded ursi ch e anch e governo e m onarch ia si f assero resi conto della sostanziale legittimità della. inip ostazione data , dal C.L .N. nei suoi ordini del giorno. E da una tale disinteressat a -.ccnnp.rensione la soluzione d ella ·crisi del prossimo avvenire 'sarebbe stata facilitata. vari sintomi di attività politica per una difesa a qualunque costo del re Vittorio E 11tanztele III, e la recente. intervista di Badoglio alla <c R euter », segnano un reciso passo indietro ed unct netta. presa di
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posizione a servizio di interessi r',ia . .amministrwzione da risolparticolari di persone e di ceti, versi con le elezioni gen erali, che astraggono dalla r ealtà poinsi~me con un eventuale éamlitica e rnorale nella qual.e noi biamento ministeria!e. Italiani già or.a viviamo in conParal.'elamen te, movimenti a cordi.a, se · non liberamente esfondo nwnarchico e capita!i; pressa, certo .con~~apevole ed sta tentano n uovi pasticci strae ffe ttiw. namente concordi n el contrastare la volontà ·p~ polare che Badoglio si i!. improvvisanell'Italia l ;berata ed in quella m en te eretto arbitr:o df!lla forancora schiava si manifesta p er mazione d i un nuovo govern o indubbi segni di una sempre e del giudizio sulla capacità e legittimità rapprewntativa deii . più consape'Vole volontà di ripartiti ch e fanno . capo al C.L. . nasc~ta. N.. abbandonando disinvo ' tliQuesti fatti vanno 1wtati p er mente il suo precedente pro pola individuaz.ione delle responsabilità . nelle vicende future e . sito di lasciw·e il potere, non ne!lo sviluppo, della crisi poliappena gi u nto a Roma. P retetica e p er la valutazione degli se, l'una e l'altra, che p otrebbero semplicemente essere ri- 'atteggiamenti che un .tale svicondc-tte alla d eficente sensibiluppo potrà chiedere ai part:ti ferma11']en te d ecisi a di[endere lìtà vo!itica dell' uomo, se non ilicquistassero :v alore be;,, più sila libertà. Ed in questa atmosfera è ingnificativo da quanto egli ha n errabile che acc u ·sta dsalto e aggiunto subito dopo, tentan1;alore af'lche a,t tua'e la concordo di ridurre la profonda crisi costituzionale ch e t ravaglia il de affermazione uscita dal conpaese alle proporzioni ed al ca.gresso di Bari. G. R.. mttere di urm crisi ili ordina-
La cronaca del Congresso La seduti inaugurale del con gresso si è tenuta il 28 gennai o al t eat ro Piccinini. In una atmosfera di alto patri ottismo i èongressisti pervenuti con ogni mezzo hanno iniziato i lavori. li segretario del comitato di liberazione di Bari ha rivolto un saluto ai COI]gres.sisti ; Alb erto Cianca, eletto pres'.dente del congresso, ha invitato i cong'ressisti ad una con sapevole. disciplinata di scus sione perchè solo da. essa egli h<i, detto possono scaturire ri sultati positivi. Si è levato poi Benedetto Croce. Dopo aver. descritto la dolorosa situazione de gli italiani in un ventenni-o di tiran nide fascista, ha preso posizione netta e 'Precisa nei ri guardi di Vittorio Eman uele lII.
sta sul trono noi non potremo dare alla lotta il nostro contributo, il fascismo ci r:mane attaccato addoss o, non possiamo respira re e vivere, no n possiamo contribuire alla rina- . . scita dell'ltal:a. Il congresso ha rip r eso la çliscus. ione nel pomeriggi o del 28 e 11c!ia matti nat a .,,deI 29. Ha parlato" più volte' il rappresent ante dell a Democrazia critsiana on. Gi ulio Rodinò, opponen dosi alla proposta di alcuni part:ti favorevoli alla imme,di ata costituzi one da parte del Congresso di un nuov o Governo nazionale. Il punto di vista di Rodinò è stato infine accettato dalla maggioranza. Alfa fine dell a discu ssione è stato dpprovato all'unanimità in seguito a vota z i on~ unin ominal e dei congressisti, il seguente
La ferm a protesta della S. Sede contro il vile ol traggio al dir:itto delle ge n ti . e all'opera caritativa · della Ch iesa La proditoria aggressione perpelrata dagli sgherri repubblicani nell ' Ahbazia di S. Paolo ha suscitato un 'fre mito d'indignàzio1J1e e . di esecra~fon e in tntti gli spiriti. Luce fos ca è quella che circonda questo' crimine e · che ha lamp eggiato sinistramente per tutto il ·mondo. La Santa Sede ha levato solenne I'( pubblica prutesta ell e ha echeggiato ovunque tra i figli della Chiesa e que l che hanno i i1o il senso del diritto e della civiltà. La stampa fas ist;J. di Roma, insieme alla· ra::io, hanno voluto rpagire po,e;r,iz2anr:o con il giornale vati ~aho nel te,:tatfro di giustificare il fatto, ma le sue argomentazion•i si s no riv . la e miseramente contraddittorie, false e bassamente ridicole. Circa la questione di merito si è vofoto negare che gli edifici della Patriarcale Basili, a di S. Paolo godano dei diritti di extraterritorialità, e qui i giornali hanno fatto ricorso (molto e trqppo comodamente) ad una niota dell'agenzia « La c orrisponidenza» la quale per « c iarijìcare » la fosca faccenda aveva « richiamato i documenti che tiguardano là BasilicCI; é la sua posizione giuridica, e le norme di diritto in~ ternazionale che vi si riferiscono », concludend o, con i documenti alla mano, doversi parlare non di extraterrito ·ialità, ma bensì e semplicel}1ente di immunità diplomatica. Ma quei documenti, fra cui -l'art. 13 del Trattato Lateranense non erano stati ._Fitati f edelm enrte dall estensore del.f?, nota il quale, inoltre, non ebbef.a notare che in altra parte del Trattato si partiva espressamente di
polo italiano di dichiarare tale preliminare esigenza; dichiara la necessità di pervenire alla costituzione di un govern10 straordir.Jario con pie11i po ·er.i per il mon legame che ci uni sce all e naziomento di eccezione, con i rappreni unite - ha dette Croce - è sentanti di tutti i partiti convenuti pi[1 forte di tutti i legami dei trattati al congresso che abbia i compiti di e delle alleanze perchè è una propoter~ziare al massimo lo sforzo belORD I NE DEL GIORNO mess a di carattere morale e rei' g:olico della nazione, di avviare a solu' , zione i problemi economici con so da 11oi religiosament e accolta e Il Cot~gresso l'appoggio delle masse popo:ari c.l noi sappi amo che quest a volta non accadrà che gli alleati dapprima ' proudita e approrata la relazione di cui benessere intende dedicarsi e di predisporre con garanzia dì .piena di ghi di promesse si rifiu ' assero poi Arangio Ruiz sulla politica interna; di manten erle. Questa volta sono uritenuto' che le attuali condizioni Ubertà la convocazione dell assemblea costituente che dovrà essere nite la nostra sorte a J a sorte della del paese non consentono l'ifnme. umanità. diata solu:ione della questioroe co- riunita appena finita la guerra; Noi dobbiamo però riconos:cere che , stituzionale italiana; delib era la politica alleata nei riguardi dei che però pres'lpposto innegabile la costituzione di una Giunta Eseproblemi italiani è unilat erale: · la per la ricos'ruzione morale e mate- cutiva Perman ente della quale siano questione per noi di importanza cariale della vita na:ionale è l'abdicachiamati a far parte i rappresentanpitale è per loro invece secondaria. zione immediata dd re responsabile ti dei partiti costituenti il Comitato E cosl essi pensano di ritardare l'adelle sciagure del paese; di Libetaziorve Nazionale per predidempimento pieno della loro proche questo congresso, .espressione sporre d accordo con il Comitato messa che era lo sradicamento del Centrale e con le figure più rapprevera e unica della volon•tà e delle fasc ismo ·e Ì'all on tanamento dalla visentative dell'antifascismo le condita politica del le persone con il fa- · forze della nazione, ha il diritto e il dovere ·in rappresentanza del · po~ . zioni necessarie agli scopi suddetti. scismo .leg.ate. Ora sino a che il re '
APPELLO AI ROMANI ROMANI:-! Preparatev.~. Non lasciatevi cogliere dai facili ottimismi o dagli . ingiustificwti pessimismi. Non lasciatevi influenzare dalla stampa na'z~fascista ch e esalta · inesisten:t•i vittorie tedesche n ella piana pontina. Se..jl successo iniz iale non fu quello sperato,, la partita è sempre aperta. Churchill ha detto che lo sbarco ad Anzio è riuscito e che la testa di ponte viene ogni giorno rafforzata. ROMANI! I tedeschi
hanno
piazzato 36 cannoni n ellà z ona
dell' Abbàzia di Montecassino. Si fanno scudo dei monumenti storici. A Castelgandolfo i Comandi tedesch i si sono installati a pochi m etri dalla Villa Pontificia sotto la protezion e di batterie . antiaeree. Questa vigliaccheria ha 13·ià costato la vita et centinaia d i innocenti ; hd portato alla distruzione d ell'insigne Abbazia di Montecassino! ROMANI ! · Preparatevi a difendere la vita dei v ostri figli e le gloriose vestigia della vostr.a storia;
Il pres · de nte del congresso Alberto Cianca ha sott olineato l'importanza · politica e morale della votazione. La giunta esecutiva è compo. sta da Arangio Ru iz per il par'tito liberale; Pietro Calascia per il partito d' azl'c ne; Raffaele Jervolino per la de ni:ocrazia cristiana; Paolo Tedeschi per il partito comunista; t)reste Longobardi ·per il partito socialista; Francesco Ceranna per la democrazia del lavoro. A chiusura del congresso ha parlato il Conte Sforza il . quale dopo aver espresso il 'c ompiacimento per i ri sultati del congresso ha messo ln rilievo. la portata dell'ord:ne del giorno. Non è per rancore o per odio· che noi vogliamo la scomparsa del r e, è perchè senza l'eliminazione dei wlpevoli supre mi non potremo sedere al tavolo d lla pace con fron te alta e trattare. da pari a pari con le potenze alleate. Il mon~o ha capito che non si avrà pace se si c. eeran no an cora regimi totalitari incitanti all'odi o. Noi ital'ani coopereremo a que sta nuova mentalità se pren deremo a gui da della nostra politica estera la fo rmu a che io proposi al Congre sso di M ' ntevi deo nel 1942 : « li popolo italiano, 'io dissi, è pronto' ad og ni collab crazi r: ne ed anche a giusti sacrifici ma ad una con- _ dizion'e: che non si decida su problemi ital iani veri e prop ri ma su lati italiani di' problemi europei». 0
extraterritorialità proprio a . propoche firmò Patti Lateranensi ? sito della basilica di S. Paolo. QueMa è lo stesso articolista che ste inesattezze furono rilevate dala distanza di sole 24 ore condanna l'« Osservatore Romano» ed , allora la sua tesi quando inneggia a « queli giornali girarofto al largo, con mol- · la Concil.azione che trovò - egli ta, a1Z1zi troppa disinvoltura e smenscril.J e - · e trouerà ancora sincero tirono la loro stessa tesi pochi giorrispe.t'o da noi, ma che deve anchè ni dopo quando, riferendo dd dantrovare leale · reciproca osserva1'za ni subìti dalla Villa di Propaganda dall'altra parte». · Fide di Castel Gandolfo durante un * * * bom,bardamento, parlarono tranquilLa questione di merito' stancrn lamervte deli' extraterritorialità di presto i giomc.l,sti fas ~ is ti i quaU quella zona la quale, manco a farlo a· posta, ha una posizione giuridica non si sentirono più di compet.ere· com la « co.7s .. eta maestria dell anproprio uguale a quella della Basitico e insigne giornale » e si butta.:; lica di S. Paolo . . rono sulla questione di fatto·. L'e qu:voco che la « Corrisponden· La polizia repubblicana, scrissero, za» vole1;a creare tra extraterritorialità e immunità (al singolare) a- ha arrestato a S. Paolo ufficiali ita~ vrebbe dovuto servire per giustifi- liani disertori, renitenti alla leva· care l'azione della polizia repubbli- italiana e alcuni · ebrei, tutti persecana, e, a questù, dove.vano ccncorre- guiti dalla giustizia dellò Stato, e . re le citazioni, largamervts sfruttate ·vi ha trovato. armi, materiale e cospicui ri,'ornimenti. «Questa. è la' dalla stampa fascista, di un Manuarealtà di fronte alla quale perde ole di diplomazia ecclesiastica. Ma anche qui can:onate tremende. Le gni valore la questione dell'extracitazioni in certi punti erano state ierritorialità e quella della forza viva ». (Essi però hanno taciuto "cirtradotte non fedelmente dal fran ceca le bLstemmie; le minaccie ai mose, in altri passi con omissioni f"te naci e le « altre cose che .vogliamo ne alteravano il senso, il quale riomettere» - come scrive « L'Ossersultava naturalmente adatto per devatore Romano » - · perchè troppo , rivare la giustif{çazione volutamenturni). · te arbitraria. , Ora, può la Sarvta Sede ritenere Il giornqle della Satzita Sede rnise giustamente pers guite dalla giusti·in rilievo queste incongruenzè tra zia sessantasei persone arrestate il testo o:iginale e la traduzione, e a s.·lePaolo? Non si tratta piuttosto la stampa fascista, dovutamente di perseguitati dall'odio di parte ? scornata, dovette battere iro ritirata. Infatti gli ufficiali accusati di diserzione sono inve:e dei patrioti che non vogl:ono mancare al loro giu- . Intanto era stato toccato un'altra ramento di soldati e rron inteçdono ·tasto che anJch'esso però non ha arruolarsi in bande armate che opesuonato troppo bene. Vi h.a insistito rano contro la patria. E c~sì i reniin modq speciale lo spampanato au- tenti alla leva s i rifiutano semplicetore di corsivi di un giornale del mente di presentarsi per il servizio mattino. I casi sono du e, si è scr:t- nelle formaziorvi fasciste la qual co- to: O la Santa Sede ric,anosce la :Sa, nella miglio:e delle ipotesi, sirepubblica sociale e con essa rin- gnifica essere destinati a passare a" rvova patti e accordi e allora potrà gli ordir.i dei tedeschi per «snidachiedere r~spe tto a questi impegni r é », percuotere e fucilare i propri dal governo repubblicano. Oppure: connazionali, a far da battistrada nelle operazioni di saccheggio dei la Santa Sede riconas ·e legittimo il · governo regio ed allora è a quel beni della nazioroe, lavorare come governo che è bene chiedere rispet- schiavi a scavar trincee al fronte o nell'industria di Germania, quando to ai patti e agli accordi ed ogni rinon si aebba morire 'di fame o di chiamo deve essere rivolto al gomitraglia nei càmpi di conceTIJfraverno di Brindisi « responsabile anche di quàrvto possa avvenire a Ro- mento. E gli ebrei? Sono anch'essi ma ». « La pratica... riguarda quindi perseguit1ti in ragione delle leggi Badof'. liO '>>. Ciò è semplicemente razz'ste. contro le quali la Santa Semostruoso e sommamente ridicolo de ha sempre protesta.fa con tanto anche peréhè significa autodichia- vigore. Passiamo al . materiale bellico : rarsi fuori legge; che questo corrisponda alla realtà delle cose nes- spavenb samente pericoloso I Tre pisuno lo contesta, ma che proprio stole, un fucile mitragliatore ed alsiano gli stessi fascisti ad autocon- tre varie munizioni. Secondo il cof essarsi 4~i banditi è almeno uro po- municato Ste'ani sono stati trovati un generale, -quattro a[tri ufficiali e co strano. In verità t articoZ:sta avverte di capire che « forse questa alcuni carabinieii; quirvdi se il numero delle armi· fosse stato anche non ·è l'opinione dei giuristi » e riil doppio' nessuno .se ne sarebbe corda che aveva premesso che tale appariva la procedura a lui «come meravigliato. al più digiuno di si'lldi di diritto ». A quale terribile funzione potevaE' necessario ricor.dare che, in no poi essere destinati i quattro autocarri, i 41 copertoni (e non trequesto caso, le obbligazioni dello Stato itcZ:ano sono automat:camente cénto), i quattrocento (e non sei·assunte dall'Autorità di occupazione, mila) li.tri di benzina e i rifornimenti alime/lltari circa i quali i giornali un 'ca vera ed integrale responsabile dei fatti di · San Paolo? E' il ca- harono fatto tanto scalpore ? Rispon. so di ricordare che se anche la didmo ponendo ,altre domande. Il per:Sonartà giuridica internazionale Vatic'ano come avrebbe p_otuto metdel governo repubblicano è assai tere a disposizione del Governatoproblematica o inesistente, quel go- . rato dell'Urbe colonne di autocarri verno ha' pur per capo una per- per rifornire di grano i romani? Come avrebbe potuto ospitare e sona fisfca che è proprio quella
BOICOTTAGGIO Cattolici romani, ricordate! il Messaggero i( Giornale d:Italia . il Piccolo il Popolo di Roma - la Tribuna hanno fatto causa comune con la banda d egli svaligia!or~ d i S . Paolo, hanno difeso ed esa.ltato gli aggressori di frati, i violatori di conventi, gli invasori d i territori P(>nti fici. · Boicottate questi giornali: sono nemici dell'Italia e del papato, sono strumenti della teppa repnbblicana. Non abbiate la memoria corta. ' Questi giornali devono scomparire tutti' Dei loro titoli dovrà restare solo un ricordo di in/a mia. I loro redattori non devono aver diritto d i cit tadinan za nella nuova Italia.
IL · i>OCcor~ere quindièimila sf.ollati 121el~a Viila r,/i · Castelgandolfo? ·come potrebbe traspo, tr;.rne altri dai Ca'sìelli Romani in Vaticano, come avviene in questi g:omi, con )automezzi suoi e quivi prestare lo;o anche i primi confodi alime121. a, i? Come avrebbe potu o e potrebb" .fare tutto qlfes.' o se non a11esse avuto riserve di ma;chine, di caruurante e di alimenti? E come potrà al mo' inento .in cui · a Roma la crìsi raggiungerà ii mass.mo porta; e il -s-o aiuto a tanti bisognosi e sofferenti? Tacere, mis~on,1os ere quest or-era della Santa Sede, ·e per di p.ù tentare di gettarvi sopra luci sinistre o con:1astarla, eqmvale anche comp.ere un criminc..le attentato contro il popolo romano.
POPOLO
LA DEM;QCRAZIA CRISTIANA AL . LAVORO
BSSERUATHRIO
' « Il Sindacato obbligatorio è un. v olt;t al probl erna delJ.e AssociazioIl Comitato Centrale della Demoper la maternità soprannaturale, ente autarchieo dillo Stato. E' auni libere. Queste soùo state viste spetta un- diritto sull'educazione, bicra.ia Cristiana ha costituito nutarchLo in quanto ha la capacità di come complemento indispensabile merose Commissioni di studio ilk sogna riconoscerle l'autorità di impartir e l'insegnamento religioso a ca.·i. ate di appro, ondire l'esame --.,detuminare la propria azione diretall' azione .del Sindacato unico. Evita al raggiungimento degli scopi tata in sede di Sindacato unico ogni coloro che voTontariamente si· sono dei problemi costituzionali, sinda·cali, s . olastLì, economi.i, indasuoi prop{i, ewtro i limiti segnati . azione tendente . a far prevalere incorporati nella società dei fedeli stri, li, agri, oli, ecc. dalla legge dello Stato che lo orgae pure di · istitu ire qualsiasi tipo d.i presso i singoli iscritti concetti ed Queste Commissioni si sono imideolc·gie di pa rte, è apparso indi- . scuola per la loro formazione innizza. E' un ente dello Stato in tellettuale e morale. · mediatamente poste al ' lavoro, aquanto ripete la sua ~rigine da una sp e nsabile trç>Vare la sede ove tale legge dello Stato, che lo istituisce, azione pos s a svolgersi; questa sede Lo Stat.o, rispettandone la Jibèrtà; nalizzani:. o i problemi più urgenti ne fissa la competenza, ne regola i ·non si sostit ui sce alla famiglia, ma e fiss:.ndo detfogliatamerote il punnon può essere che l'Associazione to di vista programmatico deila difende . e tutela l'iniziativa privata. libera, che ogni corrente politica rappo rti istituzionali con altri enti ne integ ra l'insufficienza, ne s upp liDemo~razia cristiana su tutte le può · costituire e le cui funzioni sopubblici». Quale lo scopo dell operazione di sce la carenza. ·Lo Stato può e deve princif..ali questioni del domani. Affermata la natu r a giuridica del no di.maViima c0sì definite: S. Paolo? i.st itu :re sc u ole per formare il cittasuo tempo, daremo le con.luSindacato, di conseguenza ne · venA 1() prcmuovcre corsi di cultura Certe frasi della stampa fas ista dino, ma senza ledere, con un dog: sioni di questi studi collettivi. Per · gono la un_ità della rapp r esentanza sociale e sindacale per educàre i la,ci . fanno volgere il pensiero in altre matismo cieco e settario e con u n e la . obbligatorietà della iscrizione. ora ci limitiamo a qualche cronav oratori a cànoscere i loro problemi direzioni: lamentando il mancato conformismo servile, la formazione La 'Commiss:one ha a lungo dica sommaria del lavoro di alcune ed i loro interessi e per prepararli ricònosc:71iento ddla repubblica sointe ll ettuale e spirituale dell'uomo. c ammissioni. scusso su tali caratteristiche che inseno al a sostenerli e difenderli in Ciale da parte della Santa Sede, si un:t à dell'educazione non significa vestono una delicata questione mo- r Sindacato obbligatorio; è fatto ·osservare «come certe . diuniformità della s·cuola. La scuola raie e giuridica. 2) promuovere iniziatiJJe di assiplomatiche esitanze, certi prudenti statale dowà essere decentrata, non Se la rappresentanza è uni·ca, i stenza e di. assicurazio n'e; calcoli, concorrano alle volte a Il nostro partito ha provveduto a solo buro•c raticamente, ma anche vantagg i di essa r~ggiungono la to3) proporre liste per le elezioni creare le più paradossali e peri'.:ocost.tuire appos.ta Commissione con is titu zionalm en t e (c :;muni, provin- . taUà degli appartenenti alla pro.;lle varie car.:che elettive del Sindalose situaziori ! ». Pericolosè per il mandato di studi are e preparare cie, regioni); posta qu indi sotto il 'fes sicne ed eccò al lora l'obbligo cato obbligatorio; chi? Naturalmente per la Santa Senon · solo i 1lineament i di un nuovo controllo degli en ti locali, che s ono morale che tutti investe, di parteci4) conJ:orso allo studio ed alla d e. Dunque l'operazione di S. Paolo 9rdiname,nto costit uz ionale de l Paepiù diretta espressione dei padri di pare ai dover-i verso il s:ndacat o. sistemi di organizzaatluazione di LlJJeva lo scopo di intimidire il J! atise, ma altresì di avvisare ai mezzi · Primo fra questi doveri è l'iscrifamig:ia. Larga autonomia dev e esziòne ptod ttiva che portan'"a ·a lacano al fine di estorcergli l'ambito più opportuni per ris olve re ade guasere rico1Lsc,uta alle Univers ità. Lo zione. voratore ed il tecnico a partecipare, riconoscimento della repubblica so-. t<unente i più urgen ti prob lemi di Stato d rwrà' favorire al mass im o la E nelle sue conclu sioni la Comin co.1di ioni ra itarie, , lOl qapitale ciale dal quale le deriverebbe· un governo seg uenti afla liberazione d.i gratuità per i non abbienti dell-inm issi c ne afferma: e {.'mpren:iitore; prestigio che o.fJrirebb e ·speculazioRoma. Di essa son o stati ch:amati segnameilto primario e med:o; sta«Il Sùvdacato rappresenta obbli5) concorso allo studio ed alla ni assai redditizie ? In questo caso a far patte i miglio ri el ementi del bilire il gravame de ll e tasse scolatti coloro che . eserga:o iamer.te t attuazione di sistemi di organizzai tedeschi avrebbero dato il loro nostro campo, pa.itici, giuris ti e sosti çhe in rapporto diretto col redcitano la fun ·ione prodpttiva ·. orgazione in agri,oltura c.h e potenziano con1senso all inhiativa per sfruttare ciologi, dito del padre di fam iglia e ind retnizzata nel Sindacato. Tutti i lavola posizione dei lavoratori coltiva- . to col numero dei fig li e la loro caanch'essi questo prestigio? Si sono La Comm'ssione che ha tenuto rato; i sono tenuti al · pagamento dei· tori; invece associati ad una impresa che nun1erose S.edute e che al tre ne terpcità; agevolare con aiuti economi cor:t ibuti sinda ali n•eLa misura e 6) studio dei problemi dell'emimani.f esterebbe semrliCemente il lirà fino all'esaurimento del suo come( i non abb:enti, se meritevoli, a nella forma fissata dal Sindacato s11 graziane; ' .v ore dell'Asse pet l'atteggiamento pito ha già preso le s u e conclusiocontinuare gli studi.. · accordo col ·Min .stero delle Finali7) studio delle condizioni sociadella Sa·;ta Sede verso il governo ni circa il modo e i limiti di f orLo Stato deve permettere, e anzi ze·: essi debbono rispettare , i c.onper mili dei lavoratori e iniziative O invece i tedes;td di Mussolini? mazioi1e del nu ::;·vo g ::; verno che ~1>s:stere e favorire la scuola privatratt. colletiù i stipulati dal Sindagliorarle .; avrebbero spinto i fasCisti a questo second o il• deliberato del Comitafo . catò_ che li v:ncolano direttamen1.'e ». ta (o - pitt propriamente - 'non 8) con1sulenza nelle questioni ' a'.to in:ons.i.lto per · raxogliere i ' di · liberazione n~zionale dovrà s!Jtale), senza però lederne la liNat ura.lm ente, se per tutti esis t e sindacali individuali. frut i di uno s racco clamoroso che costifuirsi con poteri eccez ionali, bert à di scegli ere °insegnanti, pro- · l'obb l: go di essere iscritti, tutti deavrebbe sqw::.lifi.ccfo c.ncor più l« alnonchè sul'. e funz ioni che ad esso grammi ' e testi, invece concorrendo v on o poter co ncorrere alla elezione leatlJ » di cui sembra abbiano intenspetteranno, sia per affrontare e sucou ia famigiia a con trollar e la cadeg l.i organ ismi di r ettivi del Sindazione di sbarazzarsi? perare ade guatamente le es:genze pacità e la d ' gnità degli insegnanti cato. El ezioni che sono previste di E' di.ffìcile dire quali di questi del periodo di emergenza, sia per privati: per giustizia distributiva esl e li grado, secon do che Si tratti di La Com missi o ne per lo studio po:;o .nobili propositi fossero p LÌ. viprepàrare la Costituente che dovrà so concorrerà a fornire alla scuola organ:smi locali · e provinciali, od delle ques ti c n · scolastiche ha anzicjni alla vò ontà dei capi responsaa su·a . volta fis·sare i termini della privata i mezz i per rendere effettiva urga11is.mi ·regionali e nazionali. tutto esamina to i princ.pii genera· bili; comunque, 111on sono pe'r :;ulla nuova cos tit uzione. ' la sua libertà. L'esame di Stato as Per quant o riguarda le funzioni li: sulla nat ur a e la funzione delin contrasto con il costume briganA que sto rigua·rdo i lavori de ll a sicura parità di trattamento, per ·il del Sind acato la Commissione h a l'inseg n ame n to, sui rapporti della tesco dei due dittatori e dei loro Commissione ven'g on o cirientati al . manifestato l'opini011e che esse siaconseguimento dei titoli legali, agli scuola con la famiglia, la Ch .esa, lo degni collaboratori. . fine di assicurare alla Nazione una studenti delle sèuole pubbl ich e e no in parte dì carattere esclusivo. Stato. Non è da es:ludersi che quello di. auten tica sovranità popolare, una E tra queste sono state indicate : L'educazione, come. compimento private. S. · Paolo costituisca solo il primo sald a rappresentanza po liti ca e un a) la rappresentanza nella sti" della g e ne raziQne, è un diritto naLa scuola neutra e Ia:ca è assurcolpo del genere. Npn valeva la pe-. ·governo Stabile e sicuro c.he sia vepulazion<: dei ccntratti collettivi e turale dei genitori; quindi inviolada, n on potendo !'educazionè essere na di rfrelarsi an ora una iolh di ramente il governo della democrala sorveglianza sulla loro esecubile e ;nalienab]e: per cui bisogneind~fl'ere:1te di fr~·n.te ai .su~remi fronte al mondo intero . dei fuori zia e della libèrtà. zio1~e; . rà rafforzare :a fi occa cosc.enza eduprovlem1 dello spmto,. e rngiusta,. lçgge per ottenere dei risi.ltati coI JiiSti!tati del lavoro "della .Comb) rappresentanza della categoca ti va della famig ia e orientare i .../ perchè. le~e !l dir ;tt o ch e hann ~· 1 / sì miseri. ComUTll'J"e la Santa Sede, missione vengono v olta per volta ria nel Consigl{o del Lavoro e delgenitori circa il pratico c cmpimengui.ton d1 estgt~e che lo ~tato coni sa:erdoti• e i religiosi non abbantrasmessi alla Commissione cen traZa produzione; ' 1 ' to del loro d ·were. Qu"ndi la sc uola, c_o~ra a ed?care l. loro figli nella redoneranno davvero le loro opere di.le provvisoria del partit o per le ope) rappr . sentanza d,ella catet!pistitu ·ta da qu 1ls ' asi ente, è un auligione dei ~pa~·· 1• • • rette a difendere e a co111fortare i portune tempestive del.beraz ioni. ria nella g :, stione delle imprese. sili are d Ila f m ' glia; 11: n ha un poLa Comm1ssH;me ha, pm stu~1at o perseguitati e i sofferenti. . La C omm·ssione ha pu re riaffertere orig· n ar! o, ma so.Jo delegat o I~ recente,. stona e I attuai.e s1tu~. E qui viene a proposi° o un~ pre111ata la opportuni'à del funzion adalla . famigl a, che essa a°ttta, intez101:e , d 1 I·nS ' g_nam <nb pnvato 111 cis~12ione. Durante l'l polemra, la mento della Mag:sfratura· del Lavogra e supplisce. Ne deriva la Jiberl'.aLa:. F~tto. capitale., per questa stostampa fascista ha rimpro1:erato alli prcblema s"ndacale è stato ogro come organo supremo preposit o tà della scuola cioè ;1 dritto della ria, hstituzwne d2'1 E.N.1.M.S. (Ente getto di partico!ari s'.udi da parte di l'« Osserratore Romano» ed ai Moa risolvere in sede di appello le efamigli~ di sc~g:iere, s orveg:iare e J".azionale ~er l'inseg1:amento m euna speciale Commissione. naci di S. Paold. di « aver diment;ventuali vertenze, mentre ha esclucon trollare la scuola a cui destina i :li o e supen c: r e) nel gmgn o 1938 . . ,La--· Democrazia Oristiana ha una cato che in data 7. gennaio di quesa, almen o pe r il momento, la utilipro wi figli. . La nece~ s it~ _d'. co ntrollare effetbst'am~o ·v en:vano rese pubbliche, atsuà' gl q,riosa s oria in tema · di s ·nctatà deWarbitpto cbb'.igatorio. l" oichè, come alla fam iglia per la V·amente l'a'.t1v1ta del!~ molte ~cuocalismo e i suoi uomini hanno al lotraverso la stampa le severe dispoParticolare attenzione ,è stata ripatern' t à nah,rale. così alla Chiesa le non regie (paregg ate, pa tific asizioni che la Co"'JZref!azicne dei Rero att ivo decenni di vita. vissuta .in . ' · te, autorizza ~ e) g·iustificava I a forligiosi aveva impartito ai capi relimezzo alle masse opera'e. La Con.mazin·nf' di un onrnnismo centrale. giosi, ecc., per i ietare in modo asfe derazi one bianca dei .l avoratori, le S I N D 1} C A L I S MO perchè quelle sc uole erano orm ai , soluto la permanenza, an:;he tempoUnion°i del lavoro e ie Leghe · bianpiù che trascurate, abband onate dal ranea,. di persone estra ~ e: e nella s eche loc ali sono ben vive nella menMin ' stero e dai Pr cvvedi tc ri. Ma dç dei conve11'i ·e 1 dei monasteri, te . di quanti hanno vis suto il peri ogià la forma zione della direz ione ecc.»" Ebbene e'iò che, a questo rido pre-fascista e con gli organismi d ell'Ente, con un commissario di g uardo, la $tampa QJJeVa reso pU~ non sono dimenticati gli uomini ch e C ome abb ' am o già scritt o StrUe ~la delle Enci clich e sociali e de i n omina gove ri1at iva e co n u n conbli00 si po'ern, anzi si, doveva, dialla luc e dei princip ii sociali cristiaprece àe nti n stre n ote sul pr obl ema dòci.nne n'.i p on'.:fi ci e le d rettiv e s igli o di ammini st razi.one e un comenticare, perchè quelle disposizioni-, hanno dato le lGr 'ì· ni'gli ori enersindacale, conviene abbandonare or: d ~ ll ' Azione C attolica, i lav oratori mitato teci1ico di nom·n a min :steri ani non fur ènp mai date dalla Congiè in difesa delle classi lavoratrici. mai ogni · di sc us si c ne po:em :ca coi cristiani si or.gan.zz ar ~ no ·nel.a Con le s u proposta del commissario , ri gregazione dei' Religi 0si, ma furono Cmi il . riforn ) della libertà, gli p o chi avv·ersari ch e vorre b '~ ei- o .rìfe der a~ L· ne it aii ana , d ei lavoratori , ve lava que1 principi o più arbitrati o semplicemente inve121tat.e . di sana or ganismi sindacali· non sol.tanto ins us'ci tare un passat o , c ondannat o cui aderiron o bran che im p·crtanti che u ni t a r ~ o che prevaleva in tutti i pianta dall'Agewia «La Corrispohte n dono riprendere le lorò an tich e dada c oscienza del p opolo itaJ: ane, de ll'industria, ·e s"opratutto le masse campi de ll attiv'i à nazionale; p o\, in dçnza »; e .i giom 0 li, riportandole, ' Lbere funzi oni, ma mirano :i realizagricole nella loro maggioranza.. Vog liamo, cioè, esami nare, sia puun s olo anno FE.N.1.M.S. prop ::né!ndo non fec ero altro .che pubblicare cozare alcuni degli ant:<;hi · p ostu.!ati ln co nc orso colla Confe d erazion e re a tit olo di st udi o e preparazi one e il ·M inistero. concedendo la parifìse false, come han fatto in questi desfnati ad acc•re scere le capacità di . fra i d :: m ocratici cristian', le diretti d él lav oro, cercando di elimin are in caz ic·ne a circa ottocen'.o scuole, di rriomi ripa ·taT!ldo le documenta; ioconquista delle classi lavoratrici. 4u anto p ossibi le i disagi della plupiù sagg ie e con veni e nti s ulle cui molte te n ute da pr ivati gestori, ~i della stessa Agenzia a proposito Tra que s ti postulat i è il proble- ve ralità di org ani zzazione, la Con equali l'organi zz2zion e s:ndacale del-, fl.eprimevano . tu tta la scuola privata déi fatti di S. Paolo. ma dell ' unit à. . , . d'erazion e cr sti r na (b·anca} interle classi lavoratric i potrà operare italiana così gravemente che l'anno Non · vi è lav or at ore che non s enta ven n e p elle maggi c•ri battaglie pe r nell'auspicat o reg ime di libertà e SPgu nte s i d ovette bi ocare ogni ril'in disoe1isab.i lità dell'unità sindaca1e c.onqtti s te J?iù imp ortanti s ul ter.de1i1oc ra zia iì1. Italia, ·d opo la fine chiesta d. n uov e parificazioni o p a-
problemi costituzionali
problemi scolastici
I problemi sindacali
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L'ES·P ERIENZi PRE·FASCISTA.
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''Senza discussioni,, '
Badogl:ò, ,nel suo pro:lama lan- ,· raia. cic.to in occasione della restituziob) Perchè l' unità sia poss ibile . è ne al Govern o' iflliano déi ten ito.·i necessarie ch e i!l Sindacat o sia solm çridion li fìncra amministrati daltanto organo tecni°co, come e.s ci usi·Z:Amg ot (dieci miLoni d'ital:ani), ha va1nente te cn ic h e devono essere , le animon1;to .c he la vita civile deve. risu e fu nzioìJ Ì. · prendere «senza dis :ussioni ». c) L' uni tà sin dacale. s ar à re aliz' . . zata soltanto se i cosidetti partiti di Beniss~mo, s e· per discussioni s'inrna.ssa, s1orrnno anteporre i reali int ende miserabili. beghe di parUi, teress·i d ei lavoratori · ad ogni altra nuova deniagogia, ·rinascente ciarconsid erazione particolaristica o latanismo di cui non maro ano sincon t ingente . . t omi inquietanti in un momento nel Ma accanto al problema de ll'uniquale la volor;.tà def li italiani deve essere tesa ad un solo obbiettivo: · tà, n dn men o imp ortante è il prob lema del ricon osc'mento giuridico la cacci1ta dei nazi-fascisti che sacdell'organizzazi one sin dacale.' c: eggian10, depredan·o e martoriano E' vero che in regime fascista ai f ltalia occupata. · I
Ma se il « senza discussioni» è una tarda eco di quello stile fascista, di quella presuntuosa ed intrattabile infallibil.tà d~l'e alte gerarcliie che ha condotto l'Italia a rato. li, se il divieto. di d.i scutere ha il fine di compiere salvataggi impossibili di uomin i .d el passato regime o di: compli :i di quel regime, pensiamo che il monito dovrà ,cadere nel vuoto. Siamo certi çhe nessufV:a far.: za potrà reprimere la volontà dell'Italia n uoJJa di fa,za finita èon il passato, di eseguire operazioni anche chirurgiche al fine di ridonare la salute ad un organismo corrotto.
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Sin'dacati t utti i c•risma er ano concessi, ma le inn egab'li . caratteristiche di sindacalismo coatto e di strumeilto asservito al partito politi co imp erante, tutt o proprio di quel m oviment o, autorizzaùo a nettamente ct:stin ~ ti e re quel riconoscimento, da quello che si auspicano . di ottenere le nuove o rg ani zzazio ni s indacali. L'antico p os ttilato della scuola sociale dei democratici cri stia ni è stat o pertan to oggetto di atteÌ1t o studi o . Nelle sue · conclusioni provvis o~i'e la Co1i1inissione così ha prevista la iiatura gi uridica del Sindacato:
della guerra e l'avve11t o della p ace dignit osa per i p op oli oppressi. Questo e sam e, da]· pun to di vistà italian o, · n o n può trascurare Ja.. sic tuazi one s:ndacale, chiamiamol.a co.sl per int en der ci ·megli o, prefa- ' sci sta. · No n si può ne gare ch e coll'affet1nar si d el partito soc ·al ista in Iia lia sul ' terreno politic o, llll i1 ~ tevole im . p uls c s:<l stat o dato anch e 'al, movi" , ment o per l' organizzaziG:me sindacaJe specie fra l e masse o p·eraie industriali e dei serviz i pubblici, · con se6 uen do a favore di essa, particolarmente n el peri o d o dal 1901 al 1915, e nell 'immedia to d op o guerra, n.otevuù conqui ste ~conomiche e socia.li, favo rit e dal Go verno J:berale dem o cradco, e so.stenut e dal movi m ento cristian o s oci al e. · Convie n e anche ag giungere, per la stor ia, ch e se il part:to so ciali st a, nelle sue dLverse gradazioni, non avesse volut o impr'mere u n caratt ere antir eli gio so ' ed anticlericale allo st essv m oviment o sindac ale. (malamente mascherat o da una pretesa ne utralità politica, e da _d.emagog iche quanto infond ate accuse di reaz ione e di crumiragg iQ contro il cle ro e le ma sse p opolari cri st ia ne ) l' unità sindacale fra le classi lavor atrici italiati e avr ebbe p otuto -ragg i u_ngersi. " Ma ciò n o n fu, e non s i reali zzò neppure in gra n parte · ·d' Europa. Perciò anch e in Italia, s otto la g ui ~
re n o sindacale· ed economico, agend o altresì s ugl i sviluppi della le gislazi '. ne s oc .ale, sp·e cia.Jmente coll'a ppoggio del Partito pop olare it alian o, 'e l'azi one nel Parlamento e nel G overno. Ques te premess e s on0 necessarie, .n on per rhi.cc : nde re · r ~ c rim : n\\z ; oni d olorose, p urtroppo sc on'.ate tragicamen te al vaglio di tllla d Jminazione ultr avrn trn:iale di s ~ ff ere nze , ma p er ric orda re ai più giovani situaz'oni ed esper:enze a traverso l e qual i fu neces s ario passare p-er affe rma're inierame nt é il pens rero e la. dottri n a cristia na social e· e tradu rli, ne i lim iti del!e possib:lità u ma ne che n -n sono mai scevre · di er rori, in realtà p os_it iva di oper e. L' esperìenz a fascista; almen J• l o cr ed:amo, e ci · sono .dati e fatti p ositivi che ci in ducon o ad essere fiduci o si, il r ic or do del passato e d elle omissi on i d a tutti commesse, sopratutto le me dit azioni che. la prova d el dolore e della · ingiusta op p re ssione p rod uco116 e affinano, hanno reso p iù rifles sivi g·li elementi migliori del sindacali smo lib ero, s ul prob lem a dell a leale collaborazione fra le m aggiori correnti politic h e e social i per il raggiung.. mento di una com pleta e duratura: unità del movi men to .sindacale. I d emocratici cristiani partecipano a que ste med ·t azioni e propos iti, e, nel p ros s imo nu mero, ne qiremo le rag ioni. .I L SINDACALISTA
La presenza di Gentile a Firenze ha già maturato frutti prelibati. Ac,;oppiatosi con i resti della redazione del «Frontespizio», ha, promosso - pilota Bama Occhini - un nuovo giornale, dal serio nome di « Jtalia e CiJJiltà », il quale si è assunto il compito di testimdniare pubblica11Lente che al P.F.R. ed alla Repubblica sociale aderis ano non solo scagnozzi rc-zzi e vilLni, ma barbe ài letterati, di filosofi, di accademici. Ii prelodato Gmtile ha J)eTgato il /.li .mo articolo, t attando con grande competenza teoricà u.n argomento che nella realtà pratica de"la sua vita . non si è mai preso la briga di considerare : cioè « la questiohe morale». L'abbonamento ati:nuale costa lire 40.
Da Motta di Livcnza (Treviso) ci riferiscono dell'atthità che cdlà svolgono i funziona~i deÌla . s,'ollata Confederazione Lavoratori · dell Indus tri11. Poichè l'inq.u adramento sindacale è an1;ora da riprendere dagli inizi e nessuno ha vor Zia di farlo giustificandosi con l attendere la unifica:ione confe:erd'e, . gli scrupolosi impiegati, non intenden•do d'altra parte rimanere fn ozio entro gli 11 ffici, trascorrOH6 le intere giornate nel lo~a!e caffè dove è stata impiantata una 've·a e propria bisca. L'ord·111e e l'ed1.ìcatione regnano così sovrani che poli:)i.a e tedeschi sono dovuti non wn sola volta intervenire, effettuc:ndo anche la chiusura coattiva del posto di raduno. Cli o ·e"'Ì del ind stria rossono {Jerò restar tranquilli, .perchè i contributi sindacali v errann~ egualmente, - cioè nonosiante ogni assenza di attività di uffici . - messi in riscoss'one, in misura a111zi maggiorata per sovre i ·e rll ? enormi s ese dell'ossigeno per gli agonizzanti or.i;anizzatori fascisti. · L'O SSERVATORE
______,
DELIZI.E .TEUTOftlCHE ·_· .·
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·Ho av ut o modo d'avvicinare in questi g 1orni alcun e persone l'bera, t e da « Regina Coeli » e .d i coi10scere per foro mezzo a~cun1 parti colari su l trattamento verarn e·nte came ra tesco ris·ervat o ag li itali ani dai .nazisti. · Il prim o, Ùn ve cchi o di circa 60 anni , accusato, per venqetta pers9. na le da un fascista, ass ieme ad a l~ tre persone, di pr op aganda ,a nt inazista· e-d . ascolto di . radio alleate, do,. po aver a vuta · Ja éasa svaligiata (il verbale ct:rà· ·perqui sita), sott o gl°i c echi sgomenti della mo glie e del - . la .figlia. fu tra sc inato via. Fu sott oposto .ad i.111 interrogatorio, che non si 'può chiam ar e·· che bestiale: percl1è costre.tto per du e ore a rimareggiamenti: mentre l'E.N .l.M ..S. non nere a braccia ap erte e, ad ogni s eriusciva a elevare l e sc uole che dig1,10 di sta.nchezza, . un a sent: nell a r ettamen te ges tiva al d isop ra d ell e era inca ricata di battere . le ·mani, più m odeste tra le non re.gie ; e fi con il plci o del fucil e; i ca°pelli nalmente esso offriva motiv·o di crigli venivano ritorti e poi strappati; tica per la mi s ura delle varie tasse la stessa . cosa per la barba; fu coiJ cui grav ava s ulla sqwla privata . s chiaffeggiato e colpito · c°on una e per il 1·apporto' d'interesse finan ver.ga in più parti e'd ancor a pun" ziari o che coll?a:ttribuz ' one dfrett a si zecchiat o con l e baionette dei fust?biliva tr a E.N. l.M.S. e gestori. cili. Non ::·stm t e quPst o, si reputa conUn loro compagno, al qual e- fuven ient e mantenere un ente ch e rono trovati d ei manife sti ni, fu sfico ordin i e ccntr olli tutto il comgurato addirittura, poi ; sven ut o, leplesso d elle S·cuole. n on . ~egie. Ma gato man i e piedi uniti , fu portato che sia libero, pur o e atti"vo come vi a come una valigia . ed alc une ore '!'E.N.LM.S. non fu. Q tiestò ente dodopo fucilat o . 1rebbe perciò esser e cos tit uit o in L' alt ro, un ra g azzo di 16 anni, parte d<t funz ic nari ·m in isteriali e in pres o con altri coetane i in una via p arte d a una rappresentanza eletti va. affolfafissima mentre faceva sch erdelle sc uole ·non r eg ie ; -e dovrebb e za-nd o ad ; u n Suo compagno un g eessere alimentato da un contributo sto rni1ia cci oso e prhro d'intenzione, stata le, 1.nrntre i provent i delle tasaccu sat o di o:tragg iq alle F. A. te·Se ve r sate da"Je varie scuole andreb- ' de sch e. fu . anche lui ma ss acrato dai b ero all 'er ario. Urge in .{rn primo tèmp 13 . operare una r evisione s evera · su oi àg~tz z i ni, che gli produssero dei lividi al v is o aJ1cora ben visibi- · delle p arifi·cazi oni e dei pareggiamenIi ,. a d:s.tanza di due mesi, e gli rupti già çonce s sa: · anzi sarà probab :1p ero de i d e nti. rne.1te opp o rtuno di revocare tali concessi on i agli istituti di privat a T utto q Lt es to avviene, mentre, gigestione, riserva ndol'e a quelli retti ra n do p er l e strade, si se nte ancod a Ml ente m orale. Così si avanza ra qualch e fi evola voce, come con la proposta di ab olire la d is tin zioi.tll sospiro ·cli nostalgfa, c hiam~re ni< tr .l . s cuole pare gg iate e parific aqualche b iondastro te desco « c amek, 'Jbb lig and o anch e le s cuole del rata »,. e c?è ancora qu alcuno che si s eco nd o .tipo a forn're al loro p·er- . f a ma gari vender e a prezzi di nierso nale stabi le un regolare stato giucato nero qualche pa,c ch étto di « :Laridico, ch e solo può d are a q,ue l ferme » o magari ·ai « Milit », rub ~fe , personale attività, dign itosa libertà, ai ·dep ositi dei s oldati, fatti si s acficeda sistemaz io n e. fì.care sui cam p i di Ru ss ia. 0
l e e la Commissione della Dem ocrazia cr:stiana h a premesso a.i iuoi . lavori alcune chiare affermazjoni: a) L' unità slndacale è elemento ,. di p oten za per l'organiz z azione ope-
Con altro tono di quello di «Civiltà Itali. a », ma con ·identica volontà di aderire . al fascismo repubblicano in fun zione di una professione di fede reliµ,iosa.. ha visto la. luce un giomaletlo dal titolo <~ L'lialia catto:i.a », i•enduto nelle edicole norvostante sia fuùri della legge, essendo privo di ogni indicazione di rito per individuare città di edizione e luogo di stampa. L'articolo di fondo del primo numero è un m1s,o di passabili motivi àa predica e di frasi obbligate della dolcissima « Stc ·ani ». E' firmato « Don Ettore »: se qualcuno conosce costui lo saL ti da rarte nostra · e si compiaccia per la bella fatica. da lui intrapresa.
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PROBLEMI . MORALI E·TECNICI ·DELLA RICOSTRUZIONE La .riforma · Jel costumP. politico
limenti che li accompagn11no. Da rimuovere e da sconvolgere non con la lenta e contrastata spinta delle dot rin e e dei movimenti sociali, ma con la efficacia abbrei1ia'trice del fatto. Perchè una g uerra c~rne questa, che a 111ec.suno r:sparmfa nessuna sofferenza, non potrà non unire do• po m;ere didso. La stessa co mune sofferenza,, l'incontro forzato di uo" m .'ni di diverse condizior~i sociGli colpiti tutti dalla sciagura, l'identic? n.:odo di re1gire . agli si essi colpi, «ovran.no pure insegnare qualcosa.
LA GRANDE ANIMA DEL CLERO ITALIANO
M:iracoli di caritò ebanda Cat·cagno
Demagogia repubblicana
« Almeno per cinqua;1.t'an11i in Italia ncn si. potrà più fare dell'anticlericalismo » : così ha dichiarato · uno dei · tarn:i che hanno trovato liel cle,ro in questi témpi di eccezione una E' s tat o approvato, al cosidetto _.:_ per non pochi inaspettata ..'...... · Quartier g en,rale (d i quale esercìconìprà1sione ed un aiuto genero. t u?) il disegno di le gge su-Ila se d imo d:llo stesso pu11to di v ista. Ogni Con un sistema democratico noi sissimo, di ogni gen·ere. Q uello che cente soè ializzazione. prim ipio di superio: ità, di .una nfl<:erc;:iamo di costruire uno Stato depiù s tupisce i frai elli che prima pomocrati_ o, ma non · dob uiamo na-· zio ,. e, della classe.. del proletaria.co O nulla CO/~:J Scevanò del:a C Jziesa - An che la sociali z.z azione h ani10 tiriato, anche del proletariato_, è ccr.~conçierci che è altrettanto necessae dei Sa ,erdoti è la ' semplicità con rato fu or i i neo fasc ist i repubblicapa.,e solt. nto di divide re. Il senti.rio il s .·iit:mer;tfo democratico, e che cui questi affrontano -· senza il min i in un ultimo e· disperato t entatim ento democra-ico unisce, e noi la demo:·razia non potrà fun .:io11a;e nimo calcolo od intere.He - le si, ..-o di ère arsi ·una ' be1remerenza sO:. siamo convinti che è buon•o tutto non sarà sufficientemente ·diffuso .tlzazioni più pericolosè per alleviare ci'ale di fronte alle masse lavòrat riciò che unis~e, ma ciò che di11ide è i l ;entimento ·d enw: rati. o. E' chiaci. M a forse sa rebbe più g:usto dir e · lè oene ed i disagi che la materiali· Dopo l:L tempesta e il naufragio i l'O che questo n•on è uno dqi pro- male, e causa di mali. tà ·de,lla guerra e più ancora la catper co_nfermar e una :vo lta ancora superstiti passeggeri della - nave, blemi concreti da risolvere in modo iilJeria di nemici (stranieri o connache sott o il' n ome d i Mussolini ' e · la quelli delle classì di lusso e quelli ·::· -: + ·!:· · dire:to ed immeé'iato, t .. ttavia rizionali) JJanrw moltiplicando sul letdi terza classe, avvertiranno che co- , e ti cli ett~ de l fa scis mo si può affero;parmierà deLsio ni la con in.ione to di dolori della martoriata nostra sa vudl dire ·viaggiare tutti sulla ~ mare e soste ne re, non diciam o cerE' inattuale parlare di sentimne.:.he avremo una vera e non illusoria Italia. Dai conventi che si sono ato reali zzare, t utt o quejlo che si stessa. nave e se vo• g liamo spirngere to ;i Oggi, da noi, tute le voci tacdemocra_ia . non w r"to nella n.is .. ra perti a chi non ha voluto· tradire o v uole, in virtt1 del noto princip io o :tre l'a/;egoria, possiamo immagiciono e si Incontrano tra loro sol· n:ella q;;ale riforme democnitiche a chi per rnon essere 'della razza della «rettilinea pol)iica ». nare che,. s barcati in un'isola desertanto, ir. J sordina, quelle di coloro saranno at,tuate, quanto nella m ·sum edesima dei dominanti sarebbe ta, la piccola società nella quale si • · Il rifo rm atore rep ubblicano, che che cercCln. fa fo rmula;' domani saxa nella quali · il u1 ti /n ento deu.o dovuto languire nei campi di ; concrg!lnizze:a. :no, a1!rà f orli qqratte~i p ag ato dal capi.ali s mo n~i-l ontani anranno forse tutte inadeguate e scar-,;r.atico ·anim erà la rnostrn com·ivencentramento, alle guide per valicade mocratici. n i d el d c,.p o guerra . man te nuto dal casam ente esprcss ve per ,a l11nga de· .w . 'Quelle sono la lettera, questo lo re le frontiere ve1 s o Paese tempop ifa l:sm o J1el su o affermars i al p otesue:udine. Se oggi mai1ifestazioh.ì si' Ora, noi abbiamo, alla bi1se della .spiiito t ella de m ocra" ia . Chi 1. on raneamente più civile, il clero itare, · d o mi nato d al ca p.tal is mo nell a . pos sono w )ie e, 1 uon "se.Lfirru~n!i no st. a oJ :io ne poUù.a, un'altra cw1os?, l~ l e tte r a,~ Nla chi pratica !ia1110 è tutto impegnato in una gransu a'ttività ·e n ell a s ua politica, d opo mani estano, ma piuttosto risent.coirvimicnc non: polÌtica ; · che 'qi1é.lo spzn r . de offensiva di carità, che non potrà v~nt'anni d : g ,1ve rn o assòluto, s.i ac m edi. Tutttl.. ia queil1 L ofivergenza sta attiiudine a rispettare- ruomo nel non avere- felici ripercussioni nelcorge ed è la c o·sidetta Corri· di idee e di aspira:ion1~ di/rnb·=rati' cittadino, questa v era spregiudical'avvenir.e relgioso d'Italia. Tutte le spondenza repubblicana che lo afche che fino .·a si può ai-1.erti. e, in - tezza che è il sentirnento democra· La democrazia non è basata sulla ferma - · ch e s ul pian o politic o ed . repressioni (di z.na sola dio ,esi 34 certa misura indipenden.. i da protièo . rw lfa _p1;.ò .is;;irarfa m eglio che Sacerdoti soroo stati contemporaneajlietà per l'uo m o comun e, nè .s .. lla econ o mic o la rnagg .or forza delle grammi politici, fa _s,cerare 'una fio il cristiane.sirn,o. I nostri con.correnmente in arres o) non hanno che jìlantro; ia, perchè questi sentiinenclas si capitaLstiche r.esce a domirita ·di se. timento democratièo. Se, ti converranno che ll/Z' sentim ento di accresciuto impegno ed ardore. ii' non fio ris. ono sul terre .. o della come possiamo constata e, una so. tal ge1JJere è, per ogni cristiano; ra- , nare, v_ol gendo così a suo es clusivo · Tal e . storia, che non verrà mai .u gua1)ianza. 1 anto meno s- ll o_io vantaggi o, tu. ta l'azione dello Stato, cietà può ess ;re . p ù ricca di questo dicato in un terreno assai più · proseri. ta a dove ree pggi dobbiamo li• di dasse, perchè an che questo nasent:m ento che un'altra, ecj. esso pu ò · Ma ' al.ora e la tant o vantata polif endo che quello di qualsiasi filomitarci soltarito ad accennarla. I mo.s ce da un1;i in egua- lù.nza che .si è abbondare in· 1m mo men o più · ehf sofìa. Se diciamo loro che 'queste ra - .' uca ·sc c(ale del « regime»,. e il suo tivi san chiari. · · ./.asc iata div en tare pro_onda. Il senin un altro, 11011. c' è mc tivo di neaffenna'to e str u1nbalzato « andare dici pe:zet. ano fino ad un ten e110 1im ento dem ocratico è fondato piutga~e un fon ::.'amerdo dli speranza verso il p o p olo ». e la ·stia proclanel quale la comàne fìlia 2ione dit osto sul r.sp: tto. Sulla éonvinzione ch i , insiem e ad un• ordina m rnto del!Jazio ne di « una ' piti alta 'giustizia » i·ùn è cons.'derata ·Cb me una realtà1 Com'erma a questo favor evole che le distin~ ioni e q1.<aliJ1.W Lioni mo ratico avrtmo in Jt atia un increper tut'te le categ orie d ell a naz;one, conv.e uanno che non è rossiuile giuiilzio viene a da; la il tentativo .s'o ~iali di ce1;•so, di la i, o, o, di c~ l m en 'o di s pitit<' dem ocrati'co. A chi i:he cosa haun ~ rapp r eserìtàto se penetrare ad una pro_'ondità magche ui1 gruppetto di preti dalle cartura hanno un!l ·importanza irri~ o . ia fos se s :ettiro circa l 2 possi bilità di non un d ema gogico vaniloquio fat gio · e, ·crnc!ze . se per avJJentura non te poco chiare, sotto la guida di un di fron .e a fa senif..ll.e · U1r.a ..ità, e crer:. re condi.zioni fai-o e. oz.; alla to per ingamia re · ed asservi re le vogl n1•J s eguirci su questo terreno. canonico di Temi s o-speso a divini s che. t ,dto i iò che gli uorr.ini hanno graduale d.ffusic ne e affn m n ion ' m asse a quegli int eress'i che, come N.oi d 'o.l:ra parte siamo· .pror:ti a ed in · combut!a con il soUo Si; o i n comune è assa: più ,mportanit.; ài: (i questo s.:iri o, per niaw an za di o r.a si dichiara, st avano d ietrp lo co11 i·e11i e coa. loro ch3 le realizzaContri e con un ameno signore che ciò che li di f/e en i2. il se.1ti;r;e.. to una 11.rvJa tra :"izione o per ~ Uro, si Stato (fa sci sta} e si imp one vano ai zio1if della dem ocrazia e la diffusio . fa seguire alla fi rma ii titolo di . .detno ': : rati~ b ·si c..lin:e::ta · aell; conpotrebbe osservaré che la misura svoi uomini (fasci sti)? ne del sentimento de mo =ratico, cb« Cameriere di Cappa e Spada ·di v fo zione che quelle distimioni hm~ di ciò che sta succedendo nel monE quando la stessa Corrisponden- · Si1a Santità », Tl!e furcrw nellu. storia, così rW)Z savanno fac endo di po,nci n . lla s :;cietà..un v . lore puramendo è tale da rìmu,o;:e ·e nel proza ag g iung e c h e « og ni parità giuriràn1:';0 che wia -funzio ne della misularizzare i cattolici italiani v erso lii 1e 'tecnico. Ch e, se è ovJJio che confòru' o non. sòlo t::l" istiL ti, ma. ap dica slabii:ta attrave1 S(J un meccara 'del sentimento cristiano nella ~o cosìdeda fas . istica Repubblica Sofer is ano ' ur»o s e i 1n o e i a favi e presso a loro .le co11 c:e2ioni e i sen njsmo sindac ale fra le · cat egorie è à :età, indice e paragone di esso. ciale. "chNJ:te;e ai tap.po ti I Ormpli tra i res:l v an a dalla nia ggior f orza de!.le Se av essimo la possibilità · ristam.dita'dwi, non c"è n,css .. na ragio ne c1assi capitali ~ t i che », no n fornisce, peremmo r;.oi i numeri di « Crociache · es;c;e, esse, sole , c;e.Ji a<.o d'a. e for s e, la . miglior s mrntita :\' tutta ta Italica» - che a R oma giungono .u na imp onta ' P ciale, un ton10 muqu ella s o v.rastr utt ura si ndac ale e butevo.e, uno. stili al oro a, teg, i1rocraLca, nonchè a t u to quel lo sta- ' in esigua quaflltità - perchè fosse dato .a tutti di conoscere -a qual pun.mento rvciproco Questo sentimento tali smo a u '.or it a ri 'o e d accentrator e, o di scipit szza e di impudenza porti Oli Alleati hanno ridato agli italiani del Mezzogio rè una costi nt c: nell : r . la .ioni so. iad 1e ' per v ent·an ni 111 d ominato l'Jla vi:inanzà di : Roberto Ra. inacc,i, li:' Sem::'ll au esta virile q ,,: alità, la no l'autogoverno. E' la nUO'V.a I talia, senzn saluti romani, · taÌi a? · · che di ques: o conce;tino è non cedemo.razia ~ è ·un.a 1o m ...la E' un. senza cciinicie ne.re, senza occhi sbarra.ti, senza profili P ropri o co sì: d ie tro il com odo l:lto mecenate e dil ettore d 'orchefcLto che noi. ve: i:i1r. o i pie Ud izi p "ave nto del ~ fas : is m o , per ·venti et? sarei. 5tra. ·:;o ·idi pe ·dere t lli fa ia lo(<Y . errivil'e an 1i le class i cap ital is te s: sono imEppure gli anglo .am.ericctni sono sbarcciti i.n Italia efjì ~ ac, a s'1lo raramen ée. Sunp. e; di La chìara ·parol:l del Vescovo .di p o,s~e all o S.a to, ne ' h an no dominaI • • into e ·per un 11;01,-;e,.to, soltanto conie nennci .. Cremona, pubblicata an•che nello · U la . poli' iq, t1 " h ann ) pagato gli di 'fronte c<lla morte. ' séorso numero del « Popolo»; ci diVi è un altro esercito che è in,vece entrato in I talia u omini, n e han no isp.i ra to le idee. s1~ensa da lunghi · dis::orsi: non c/'ecome· amico, come amico f edel~ ed eterno, l' eserci'to na- ,. .Adess o fin a: mente i neo-fasc isti diamo del resto che · siano molti si acc o rg no di tutto que sto e vozista. E' già da anni 'Sul nostro suolo ed in luogo dell'a.uquelli che don Calcagno riesce a · Per ai;ere un ff ea di quanto sia gliono camb :ar rotta . convertire alle visioni fa scìste della to, a o"Verno degli italinni, prefèrisc.e gli << spazi vi·tah ll raro e prezioso i; s en -.·m . nt:; ìtemoIl men o ch e si p oss a dire è ch e presen ·e realtcì italiana... Ci preme crati . o, basta per e en.pio ri. ettere della Grande Geniw.nia. Eppure r .'conosce un autògo'Ver~ t ropp o tard:. Pr.m a. di tutt o pers olo rileva · e Lin:i nota · che raffiora :.1.l fat: o e.i.e, an ;/. e per 1..omi11i di no: l'.au.togoJerno dei tedeschi, · l'autogo"Verno di chi ric h~ ne ss un o, che !l'··n s!a · vendut o, in ·quasi tutti gli articoli del « cattopr;~c 'pii d m ccr~ 1 ici, il termini « povendiw a sè il diritto di opprimere e non riconosce ad pot rà m ai c rrde rvi; ma poi, e so~ lico » settimanale; a ·che pr o', chiepolo-» e d :rÌ/Jati rituzgono, nell uso prat utto, perch è il cambiamen t o di dono questi signori ai loro confraalcun popolo diritto di essere libero . che essi n : faw o e nel sen•so che r<,tta avverrà, si a tene certi, ma 1w n telli non f ascisti repu bblicani, a che danno loro, una in_ essione deter o_ _ _ _ _ _ _ __;,__ co n voi nè per me~ih v os tro. pr o' prestatfj aiut o agli ebrei, agli fC. Ora, s ; gli i: tit .J.ti l sd~i <;'ella .d emo razia pong no estr.nsecamen.i e le condiZiuni per un governo pop o'.are, il se fu •. e.1to '· emo ia.i o ·ll1zoli che ognuno sia e si senta po'RifCF1:1lle . polo . Cos l · ,ate o i; lavcrat i i, così que. le di igeniti, e così gli uoi .s f i f u ·z i e; n .a · l i mini t;ll go , et.r.o. Il L0.1.L e:to uz:ta.riç di popo!o r' orrà tende re ad as.so:·bire le d st:nzioni di classe: Non. .cl~ssi, ma popolo. La l. g :. la ione Tra i pr o b lem i fon damenra li per Se nza sce J1d er e a d e tt ag li, ch e gi o nale. Le oarole ch e in prop os it o Vorre mo ci o è vedere i comuni .de mo ~rat:ca sul lavoro pctrà livellauna r inas cita d ella v it a pqUica e iJL: n ci sa rebbe r o con s e ntiti in qu escrivev a m olti anni or sono il SaSJttratti, entro i limiti delle leggi, .re sul piano economico, ma · il servtiammi n:stra ti va d el n ost r o paese, u, ta se d e, lHsterà nol fl . e come il delan dr a n on h ann ) perduto nul la d el a qua! s' asi .interven '. o d eHo Stato men.to · democrat-. o dovrà operare no d ei più urge nti è senza dubbi o ce ntram en to .sia l' ui1 ca s.trada per la lo r o attualit à. «·La Lo mbardi a, per rutt o quanto riguarda gli · in te,que'.l assor. imento · s . . l r.iaw n;.oraquell o del dec ent rameJ1t o. raggiu nger e la mè ta cui d eve ten'd e~ cr1veva egli, è u n a re gione che ta ressi loc al i; n on già c h e lo Stato: .ze: In un nwdò tal e per cui non abPrc bl ema tL·n nu ovo che, d iscus re un ordinam ent o Li emoc ratic o e pa rte d el g:rupp ) d el'I' Europa cendebba abband ':'uare com pletament e .bl;i più si _rni)cato una es,J; essio .e, so fra' scetticismi ed o pposi z:m1i, se cioè l'educa.z iòne d ei ci t tadini all a tr ale e somig-lia çerto. p:ù al Bel gio le amministrai 'oni com unali, ma il ,pe,raltro così g on.~·'ìa di senso derr.ano n d el t utl< i g iu st ificati tu tt avia vita pubblica. edu.ca zione che, un a ch e alla Ca12b r :a, ondè difficile è· suo i nterv ento sià solament.e lim ita' g ògico, come «·andare verso il pocomprensibili, nelle prime ,t o rnat e t"Olta ra ggiu nt a, è arr a sic ura della più che n J n semb ri applicare a tutlo .ti c,1so d i peric olo p er l'ordin e 1iqlo ». Non si JJa dove si è, e là d el ,parlamento ita lia nn. rit o rna og libertà e dell a p otenza .di u na nate le regi :}Jli ita li ane e a p opolazi opu.i \llicv o al caso di i1ia dempimen-d ove si vu ole anéClre non · si è angi alla r ibalt a e t rova fa ut ori c o nzio ne. ni tan to d verse d ell e le gg uni c h e to du;li ')bbl'ghi imp osti da ll e le ggi. .cora. E, di sfuggita, in tem a di convi nti cio :is i ! u tU gli ita li ani. Decentram e nto , du nqu e, se nz'aled u g ual i». Ed a dim ~ st razione del In q nes to m o do éi sembra verreb . t1afJa io .~ i di alt. al tà, ri ordia mo \rc ; ma no i t emiamo .che si intend a suo assert o ci tava . alcun e l eggi spebe esaud ita l'a spirazione di tutti gli cl ra rappr:s mtazion ? parodistica ri sol v.e r e il pr oblema co n l ' improv~ cia li pr om ul ga t e p er salv aguardar e Italiani d esi d : r e si, scp ratt utto, di liLa ! rj ste esp er ienza d i v enli a nni di se1;1tim · n.to _demoàa:ico: Z·uso ufvis are a\;a megl' o u n prog etto di parti col ar i in e r essi e per d is cipl ibertà. Nè è a temere ·ch e ble sisteficiale della p:ircla « camu_ta ». di g ove rn ~ fasci sta , accentrator e lEgge ch e so sti tui sc a po c hi a rti coli nare parti c lari is titut i di alc une re ma, n '.)n , per mettendo ·il concl!ntraquant o plÌò esser J·o u n gov·erno tia qu ell i che Té'g J· n o rgg i J'amnli'nigioni : Un cltro esemrio. Se ·an.ali :ziamo ment o nell.e mani dell o Stat o di tut ra nn:co, ci ha fatt o, p ur tro pp o tristrazicne i: o munal e. No i p oss: amo fare lo stesso e senl'at:eggic mento di chi socialmente te le for ze v•ive . d ella n azi o ne, fini sta ment e c onsapev o li d ei gravissimi Il prob'.ema, co me g ià alll mon iva za ci tare le d i'; p s'zi n i tuttora viJza o è di ·più verso chi ha o è di sc a per essere pre gi udi zievole ald anni ch e l'accen t ram ent o pro du ce. J'Ar ab'a. è co mpl és so e g r av iss imo, [.'.enti sulla d: sciplina d e: le trazz er e .meno, finire mo p er trovarlo pro, onl'avv·enire d elfa patria nel m o ment o Le tra giçhe vicend e di questi ul perch è il decentra1henio d eve essesici liane ·e dei t rattur: sardi, senza damente viziato, magari nel va,·co d el pe.r icolo. ti mi me si ci fann o apparire profere cocrd'nato ad un o scop o e deve 1lf erirci al le disposizi on i relatve al p iù segre':o dell1 cos ieÌra, da un Ad un a simile obiezione, confortalico il p e nsier o di co loro' che sin e' t e ndersi a t utt e le attività d ella la liquid azi - ne degli u si civici, ci lisenso di ·s:z perio it'.l che è L1' 1w :, ati dal r ece·nte lumin oso esempio fordal 1860 amm o n iva n o che « l'accen- - vita lo cal e, dalla finanza all'istruz iomite r em o ad acc e nna re ad u n prov.zione stessa del sentim ento emo .. ni toci d all'Inghilterra, potremo ritrament o, lungi d al.l ' ess ere favorev one, dal la sicu r.ezz a pubblica all' asv ed ' m ento assai più r ecrn te, J.e di · crati~ o. Non diciamo del sen timenspond er e co n il Saredo che « il gior.le ·alla d ife~a ed all a in dip e nd enz a sistenza. sp osizi0o ni r ig uardant i il lat ifon d o t o . cristi · no per non andare più lonno ·i n cui la coscienza u niversale n azi c n ale, la mett e in vece in pe ric oÀus pic jiiamo · qu :ndi u n d ecentr asici lian o. tamo del ne essario. Il po . ero che del !a nazi one giudkas se necessaria lo, pe·r èh è, esa ur en do le forze e i ment o ma n o n vog li am o provve di·piv e una vifo misera i n ambiente un a.'g uerr a, essa forni rà tali forze d a mez zi dell o Stato, le ind eboli sce e I e m e.n ti affr etta ti. mi ·e -a: ile è rappre ·entato con;e u sorpassare tutt e quell e che può d aprepara così, co me facile pr ed a, alEd è bene precisare s ub it o che, Connesso con l'is ' it uzione dell'Enno stran o e sco1zrertante animale; re la centralità». l'ass ol ut ism o intern 'f ed alla d omi se per de centramento inten d iamo, t~ « regi one » è il prob lema della aJ'o ·e ·aio che t rontoh minacciose na zion e st ran ' era ». ' ne l sens oi più ampio de ll a parola bolizione o Ii1 eno dell ' Ente « provinrichieste ~ avvertito co m e si .avverte Nes s un o, ch e sia in bu ona fede , ta nto dec ent ram ent o burocratico cia»>. Noi non cre di am o · c he gravi ìl rùmore pauroso di una m area clte p uò esse re o ggi convinto fa ut or·e CONTRIBUENTI :'· non pagate · le tasse! quanto d ecentrame111:0 istitu zionale, d iffico ltà si opponga no all'abolizio.sale dal . basso; il dip ende11te ché, dell'accentrament o; n è possono ogè su que st 'ultim o ch e in te ndiam o ne · dell e am mi ni st razioni proy inciali si ca··is ~ e è l in' e ·io re . del suo suSTUDENTI : dis~rtate le scuole ! gi av ere eco le vo ci c ont rari e al d eins istere . ) (l a p rovincia dovrebbe sempre riperio-_..e, e. via di ~ endo. Così i rapcent ram ento levatesi ne'! prim o par· Come già si è accennat o su quec manere come ci r cos cri zio ne ammip o- ti so ·i' li, t :dti es:e iori, s civoÌMPIEGATI : attenti alle retate~ lament o ita liano, voci d ett ate dal tiste. colon~ne, ci se mbra che sia o rnistrativa).; in ogni mod o, qualun ~ lano inavve·t'trmente, impl'.c.'tamen- 'i11Òre c h e que st 'ultimo sistema riuma i giunto i l m o men to d i ins erire qu e s ia la sol uzion e d el prob lema, RAGAZZE : disdegnate di guardare in t e, verso giudizi morali di superiosc isse preg ·udizievole all ' unit à d ' It ane l n ostro ·ordiname nt o un altro enun punto è essen ziale e va manterità. Il pre -b .di ·io so···iale de forma lia · all ora appena compiuta, laccio i tedeschi. ·t e, la cui istituzi ne già vagh egg iata nute: agli 'e nti lo cali , quali che .siae soava abissi; è l'antitesi della de· Ma no n è solo d all a cons ideraziotìd 1861. naufragò s u ~· ]j scog li del no, d ov rà , esse re concessa amplis s imocrazia. METROPOLITANI : date ai tedeschi inne dei danni prodotti dall'accen tra-
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riorità., Come, 'per questo motivo, avversiamo · le i de ologie naziona!i cM tn ite su questa 'p regiudiziale psicologica, così, per lo stesso motivo, le ideologie sociali èhe parto;
me.nt o che n o i s iamo indotti ad .auspi_care un s ' stema d ecentrafo; qu e ~ s ta. asp irazio(J e è determin ata soprat utt o da lla convin zicne che esso prese nt i vant aggi p osit ivi e . in!1egabi lL ' . .
tem uto att entat a all'unit à d'Italia: la n:gione. P,;r quant o s ia no o rlllai t rascorsi 0ltrl! 80 anni, pure bi'sogna ri con osc e t:e che an cora ogg i ragi o ni territoriali, e.tniche, storiche ed econoc miche cons:g lian o un q divi s ione re-
'ma auton omi a. • .S pedalmente P·eT. i co mun i, c he costi tui s cono le cellule es senziali della n az io ne, noi v edremmo volentier i attuala una ri for ma ispi rata ai pri n c:pii che r·egola n o i coniuni 'd egli Stati Uniti.
dicazioni sbagliate. ITALIANI NON GIURATE .
antifascisti ricercati, ai r ellitenti dalle chiam ate mi l it~ri I Siete certi che · ne avrete dei b .e nefici? ,
Ecco scoperto il credo di don Ca/.-. cagno e C. : l'affare. Essi non hanno . esitato a costituire · una banda specializzata agli ordini ·del grange-:rarca di Cremona, avendo stimato più redditizio lavorare per i fascisti. e per i « cari allea.ti ». Oltrechè venaa. quindi, anc,he 'piuttosto scemi. Salvo naturalm.ente il carattere. L'INNOMINATO
· Un lettore ci clùede' in quali ca- · noniche sanzioni incorrerebbe se u~ .sasse co1D il .fas.ista . don Calcagno convincenti m etodi fas cisti. Rispon• diamo che è deUto di sacrilegio l'infliggere ingiuria ·real e ad u,n. chierioo ( can. 119) e che il privile~ gio non · viene perduto dal 'ehiericOi· se non. irs seguita a riduzione all'cr · stato laicale o, a priva;ione perpe- · tua dal diritto di 11sctre l'abito eccle;., s'iastico · (can. 125) .. Ci sembra però che . a sconsigl:are la matteottizzazione -di don: Calcagno o di chicchessia debban operare, prima 'an'-' cara che m otivi carwnici, consideraZlo/lll morali ed il rispetto della · legàlità e dell ordine, présupposto necess2rio p·e r un antif aseismo costruttivo. , . Quanào sarà il' momento, la . giu~ · stizia si oic cuperà anche di Farinac-: Cl dei Sll(Ji ... - molto pOCO reverend~ calcagni. (N. d. R .) .
e
:Mons.
Solero?
L'll febbraio f?Eiar ha trasmesso , uiza cospicua btoda rettoricà su Ro~ nia e. sui suoi destini imm arcescibili,( cf r. Istituto 'di Studì Romani). a~ ratore, a detia dello speaker dell' Eiar, sarebbe stato 1m certo mon.- . signor Sol e;o. Abhiamo mobilita.fa t1ìtte le roostre conoscenze· (non iridi/ferenti in fatto di . s~cre~tie ),, ab ~ bianfo cansult.~to tuttL gli ann . ali eccledastLi, ma non siamo rius'::iti . a ' scbprire l'esistenza qi un monsi'g iior Sol ero. · · 'R eali'à o fanicsia;i A ·meno che: Ti!Q fi si tratti ' di qualche QSCUTO neofita délla banali .Calcagno~ possiarrw assicurare i · nostri ·lettori che non ff! un monsignore ' a passare l'll febbraio daran,ti .al 1[1-icrofono dellq, mpnzÒgnà quotidia.ria. Si. tratta di u/11 falso . Mons. Solere non esiste, e se pÙ caso esistes~~ gl~ da remmo iL ·' consiglio di aver diligen!e cura . ili , farsi considerare come nc.,n e s~~ stente.
Questioni unouisliche (e ·non solo linguisti che) ·Negli Stati Uniti l'atti~ftà · ministeriale è detta attiJJità dell'« Admi-. n ist rati o n ».'
l i1 Inghilterra l'attività ministeriale, è attività del « Governn1ent ». · Due parole per indicare la stessa· cosa. N el comunicato con il quale gli Alleati hanno reso noto la restitu-' zione al Goremo italiano della sovranità sa · die::i mi.ioni diJtàl.ani; gli Alle;iti stessi hanno fatto due prec_isazioni: anzitut. o è detto che devono essere eliminati dalle · cariche tutti coloro che e. ano. co mprom essi con il . passato regime; in se~ condo luogo si pre~isa che il ritorno al g01Jerno di Badoglio di questi territori non significa che 15Adm in·is tr atio n non d ! bba essere cambiata dopo la liberazione di Roma, essendo irBtenzione di fidare all'Italia . un regim e democratico. Indubbiamente qui Ad mini straHon 'è sinonimo di Gov.e"rnment. Altrimenti che significato avrebbe questa precisazione ;i Infatti l' Amministrazione (in senso letterale, seeoncj.o la 11Josira terminologia giuridica) è già mu tata con la cessione al Governo di Brindisi dei territori meridionali. Ci.e cosa resta da, cam bia ·e do;: o roccupa'ì:ione di Roma.,;i 1l Governo. Questo mutam ento s'impone se si vuole che l'Italia abbia un nuopo regime democratico. Ed il momento è già fissato: la liberazione di Roma. Del resto, lo stesso co municato alleato pre::i sa che il . trapasso di potere delle provincie m eridionali non impegna gli Al. eati nei confronti del Governo di Ba-.'o'glio. Checchè ne· pervsi Vito R eali.
''Se.e/e permanente,, Il Duce ha- stabilito che il nuovo Vice-Segretario del Partito, Pizzirani (un naufrago della banda Pollastrini-Bardi), abbia « sed e perma" ne nte » in Roma. Ma dove ;i Roma è grande! In via Veneto ;i A R e.gina coeli;i Al' fo:te Braschi? Al Campo Vera1vo;i Certo che in qualcuno di questi alberghi il predetto · Pizzirani potrà trovare una « permanente» sistemazione.
I L
POPOLO
Il sacrificio del nostro Vuillermin
come furono assassinali gli ostauui di sauona Ile iene Abbiamo gid comme11tato 11efl'11ltimo 11J11mero i tragici fulti di Savona e l'eroico martirio dcl nostro Vui/lermill. Siam o ora in graào di dare ulteriori pa.rticvlari s.illc im· prese delle iene mussoli11iane. La sera dcl 2J dicembre scoppiav,a ima bomba in una trattoria di Savo11a, sita nei pressi della stazione causa11do la morte di tre mili/i
fascisti.
Imm ediatamente dopo tate fatto, .il prefcllo rep11bblicano di SuJJona, Filippo ltlirabelli sen;a attendere
prete. Lo stesso se11iorc Pre11itera risp()se : « Abblamo [liù. regolati noi i vostri co11ti anche con Dio >. I co/1dannati voleva1w allora offrire i loro pelli alla scarica ma con insulti e brutaliUi furono costretti a volgere la schiena ed a ricevere co.~l la morte come i peggiori malfatto ri. Hssendo due delle vi'time wicora vive, u11 membro del plotone le fi11l cun ril,oll'erate alla nuca scaricando poi la rivoltella· a tamburo su.gli al· tri cadaveri. Co11s11mato il delitto si chiese al-
l'autista del f11rgo1rc morfoario dcila di ta del Buono di caricare i corpi e di fron:e alla sua resistenza gli fi.rono fatte minacce con le armi se non avesse W.• Jato i militi alla carica~io11e.
1 cadaveri furono portati .all'obito rio del Cimitero di Savona, e buttati in terra uno oddo,çso all'altro. Sollwdo l~ mattina del giomo 29 le disgra ~iate famiglie furo no avvertite dell'eccidio e ddla presen:w dci corpi al ·cimitero onde ' pfOVl!~ desscro alla sepoltura. Particolare si11tomatico: .sui cad~-
veri tutto era sl<tto asportato: oro· logi, cutc11e, a1wlli, portafogli e portamonete. Qual pena l'otrà mai pur1ire quc· sti bruti.~ Come polrJ l'Italia espiare simili delitti delle bc/1 'c di !l/11.çsoli11i?
Contro chi combattono i partigiani iugoslavi? Combattono CO/Jlro i tedeschi, ma non solo contro i tedeschi. Secondo documentate statistiche, nella Slovenia ratro/ica i vartigiani hw~ ·:o 11cci.ço d11 e:e11tu tedeschi e q11i11di imi/a s/01:eni appartenenti alfa classe diri 1>e11!e del Paese. Migliaia di catfo!ici ,w110 cad1di martiri della /oro idea. Non, ultimo il Vice Presidc11/e di Pax Roma11a ing. Antonio Tepcz.
che venisse espedifa alcu114 indagi-
ne, convocava alla sede del fase.io il Questore, il segretario del /Mcio, un capitano dci carabinieri e due componenti della squr;;dra politica della milizia cd insisteva percM si desse una c pu11izione 1 esemplare e cioè si mimdassero a morie a/cime perso1w rappresentative della popolazione. Fu rapidamente combitiata una lista di sette vittime che vennero cosl desigllate ad e.ssere immolate per i:n crimine a cui, come t1edrcmo, esse era110 rimast e del tutto estranee. Essi era110 due noli professioni· sii di Savona: lavvocato Marchese Aste11go di 58 amri, l'avvo~alo Renato Vuillcrmin, valoroso capì.tano degli Alpini defl a.tra guerHI, due giovani soldati che si erano allontaT11.l.ti dalla a~·erma dopo l'armistizio, un contaditio, un operaio, un falegname sospetti di resisten:w al fascismo. ~ Di questo gruppo era as~·ui facile dispo1re perchè ad eccezione dell'av vocato Vui!lermin, erano ti.tti in carcere da varie settimane per motivi politici. Si provvide pertanto a 1ar arrestare l avvocato V.uillermin a Finale Ligure il giomo di Natale me11tre egli si trovava in chiesa per le Sacre Funzioni (tanto è t1ero d1c gli furono sequestrati ù1
'k~~~,~~) /t=/!J:ioda 1::1cQ~~cs~u~a su~ Savona con forwg ramma a quella di Genova dispofllCVa l'immcd.ato trasfe rimento a ~avo11a dell'a 1>voca· to Astel/go, detenuto da duè mesi mille carceri genovesi dj /lfarassi. Il prefetto di Savona in pari tempo nominava con suo decreto di gf'(IJl.de urgerua un cosideUo e tribunale i speciale mi..itare> e questo .JJerò 11011 ,ti curar'a nè di i11tcrro.s.ure i dete1wti ormai già dcsig11ati all a m1Jrle, 11è di escutere alcwi testimo11io di accusa o di tlifcsa 11è di. sentire, alcun avvocato. sia pure no11U.11ato di. ufficio. " Rùmile a .Savona iuttc le vittime, esse f11ro110 prelevate dal carcere la mattilla del giomo 27 alle ore quat· tro e co11dotte, ammanettate e incatenate W pietli, presso il comando· della lllili:i{l a mez:w di u11 furgon<e della Polizia. Jn tale furgone che si t1allcn11e per due ore in mi t1icolo di fia11co al palazzo del co· mando esse attesero lutto questo tempo senza avere la mù1ima idea delUI ,çorte che stava tragicameutc i11combcndo sulle loro vite. B uel fratlemro il famoso tiibmialc che n011 a1>eva visto nè ascoltato 11cssuno redigeva e sottoscriveva la co11da11na di morte per tutti e sette da eseguirsi immediatamente. Alle ·ore sei veniva dato ordi11e al f11rgo11e di portare i detc1111ti al Forte S. Angelo, nelle prossimilù. di Savona, Durante il tragitto qualcu110 degli arrestati ebbe ad esprimer e qualche timore per ciò elle stava succedendo, al elle l'a1,vocato Asten/IO serenamente rispo11dcva di sta· re tra11q11illi, perchè nessun tribu11alc per quanto illegale, avcra miti co11da1111ato a morte dei cittadini. se1t:a interrogarli,.11è co11testare alcuna imp11ta::io11e, nè comunicare alcuna sentenza. c Ci fara11no 1wo1>c angheria. e violenze, asseriva l'AstcPCO e poi ci chiudera11110 nel Forte per te11crci isolati, ma 1101• c'è pericolo di af/ro ,. A11clic q11a11do l'm111or:ato V11ìl/ermin 11otò co11 sfopore che il camion della Poli::ia era. seguito da 1111 furgo11c mortuario, l'avvocato Astengo insist~ nel rassicurare i S'1oi compagni. Giunti al Forte, i detenuti furono portati s11lla s,:ianata, dove giù. .si tro11a1•a il plotone di 'esccu1io11e cofl/PO.S/o di p<uecchi militi fra cui cinque al/ici1i ufficiali. La .scena era cosi tremenda elle gli stessi carabi11it'ri di scorta si rifiutarono di slegare e si allontanaro110 co11 raccapriccio per 11011 assistere all'eccidio. L'a1111ocato Astc11go sdegnato gridtJ: •Vigliacci. i. SietiJ proprio degli assussi11i é l'i maccl:fatc del più orribile delitto che si possa immaginare. Noi tla da c mesi non sappiamo niente di cosa succede fuori 1. Al che il scniore Previtera di Cala11ia rispo~e che ben gli sta1>a e che così ce.li pa~a"a venti anni di propa· gapda antifascista. L'av1>ocato Vu ll ermill osservò sere11amenle che se volc1>a110 amma::::arli non potevano negar loro i con.forti della fe de, e chiese fermamente l'assistenza di u11
Fatti e. misiatti del nazifascismo Retrovie La radio e i giornali ci :ilfen•:rn'lP quotidianamente che • il popolo i1ali ano :irde da l des:derlo di combattere a fiam::o degli alleati g:e rm:t1Jici:t e che le • masse operaie si schierano fiduciose sotto le insegue dell:i Repubblica Sociale,. Le faeci:ite delle nostre case scompaiono sotto una copertura di cartel loni nrnlticolorì in cui si invocano i vivi e i morti , si fa sc~n d ere Garibaldi d:il .Gianicolo, si parafrasa N:ipoleone alle Piramidi. Lus:nghc, n>in:i.ccie, grossol:ine meuzcgne, tutto è 'Posto i11 opera per 11untellare il iraballant~ edificio del regime. La resistenu :i.ttiv:i. e p:iss!va opposta d:d popolo romano al f3 scisti e ai loro padr'oni tedesc hi è la migliore risposh a quesh propapnda; pure vi è qua!cuuo, pochi In ver'ità, che abboccano all'amo. Sono i cervelli mediochi, le meize coscien7.e, i dubbi osi, i c hen pensanti i. ossessionati da!l o spettro del bolscevismo.
poi dei cciv'ili > di ogni età e di ogni ·cond:zio ne sociale: sfollati . di Capua, di Isernia, di Campobasso, quegli sfol!ati per cui la carità mondana di gerarchi e giornalisti allestisce serate b en~fic he sotto il pa· tr<x:inio delle :iutorit:l germaniche; possidenll di camp:tgna, contadirii. pr,;oti, operai d1e i ted<"schl al momento di rit!rarsi han caricato sui loro autocarri e chiusi i11 campi di concentramento, ta:volia perfino !lelle ca rcer i, costringendoli al pi ù duri lavori, spogliandoli dei da111ri che avev:ino in dosso. Appena messi in libertà, costoro son r!flu:t i ver· so le linee, colla speranza di tornare a cas:i loro, ma col terrore di ritrovarla distrutta, poich~ il saccardo in ritir:ita non lascia dietro :i s-!: che distruzioni e rovine,
Si tratta di una massa immensa, gente c fuori legge>, spesso senza un so!do in hsca, spesso b.C<'U e scalza, che si addens~ in regioni gii desolate dal bombardamenti aerei, già spoglial,;o dalle requ!sizioni a dalle razzie dell:i W e hr m~c ht. La storia riv1;iler1. un giorno g li umili a nisml e gli oscuri sacrlfid dei contadini delle retrovie, eh~ ' Per tutti costoro un soggiorno nelle immedi:ite retrovie dcl fronle quesli sbandati hanno offert o frJ. teruamente il pane, Il rlco\·ero sarebbe lgien·.:o e salutare. Ciii scrispesso un mantello per coprirsi. ve ha "lssuto per un mese in un villaggio della zona di opers.zloni In quest:t gua dl solidarietà uma non a11.:ont • rastrellato :t dal tcde111 e cristiana, il clero ha scr!tt 3chi ·e può parlarne con cono~cenza pagine amm·revoll. Bls"gna ric on~ di cau~a. • r~ che, imi vill•J'Ji delle r etrovl~, !\ più d<"lle voltenoneslstetracciadi Via via che l~ guerr:1 incalza e si un:l pu bblica am mlnfs' razione poia1wlcina col suo ritmo inesorabile, chè l podestà o sono fuggiti, o sol'Impalcatura del re)!:irue crolla ml110 sll!i tratti In ar resto e\ pochi serev olmente e il popc lo italiano ririmasti in .::ar!ca non possono fare trova se stesso. Nelle relrov:e nesaltro che trasmettere gli ordini dei s uno par13 più di fascismo. I gerarcumandl di tapJ?a tedeschi. Le canochi, i redattori dei qu otidiani, I galniche sono divenute quindi un cenlon:itl de\11 Miliz:i Repubblicani tro dì raccolh; il parroco è ormai che a Roma tuonano e fuhn!nan o la sola gui da, il sn\o conslgl!ere del contro 11 dem<:>plulocruia, si guarsuo popolo e quasi sempre i lui f3 dano bene dall'arrischiarsi dove si l~J'h) l'organ'zuzl- ne del11 reslstenra la guerra sul serio, Aggiung'amo ia ai tedeschi e dell'asslstenza agli a loro attenuante che i tedeschi $0csbandali 1. 110 l primi a n'ln volerli fra l piedi. Chi scrive ha udito un prete riI battaglioni fascisti in zom1 dl ocordare, commenhndo il Vangtlo in per:izionl vengono utilizzati tutt'al una chiesa aff 11lata, che chiunque plÌI per scaricar materiale e scavar bussi alla nostra porta chied~ndo un trincee. ricovero. sla esso Italiano, Inglese e Nei centri più importanti qualche nrng:iri ottentotto è un nostro fraspar ut o nucleo di confidenti e Intello in Cristo e abb':tmo il dovere for matori dei tedeschi è già Indidi assisterlo e di ospit arlo. Egll stesviduato e condannato dalla cosdenso aveva pag:tlo di person1, nasconu popolue. Nei piccoli p:iesl e neldendo per vari giorni u11 canadese le campagne, tra quel rur:tli che · nella sua canonica, col rischio- se vc11!i anni di regime non sono rlui \~deschi lo avessero scoperto ~cìt i a inquinare, vi è 1111 solo sendell'immediata fuc lla7.lone. timento e nu solo des iderio: che i tedesd1i se ne vadano al p~ ìi presto. Nei v!llaggi di 1nnntaii:ua la popolazione si è già allestita ricoveri in ca. Negli anni scorsi si è htb 1anla vcrne, grotte, fieuili e capanne di brutta lt'tteratura, st s::no scrl '. te inClTho nai 9a sfug1dre alle • raule > torno ai rurali tmte frasi Ji manìeoperate d:ii germanici quando hanr1, che ho vol ut:i.m,..nte d omi nato la
:~~i~~o~~ 11~~s~;a~~=n~oal~~u~:~ ~j 10
0
~:7~ \!1~~~~0 ~~~~/r~~ 1 u~ii: :C:u~el:: 1
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1
momento dt'lla ritin.ta. Nessuno si illud,.. che tli anglonssoni porter:mno con s.! il benes-
g.merosa e cristi:rna osp!talit:l. della gente di Abruzzo e di Ciociaria. Troppi nomi ml tornano In meute:
che le ultime vestigi~ del fa scismo croll eranno al seguilo dell'ultima auhlblinda in rui:a ver~o H '.!ord.
non menz;onano neanche, e che da mesi accoglie 11elle sue casette semidiroccate ve nti giovani italiani
~~~0 ec~~~~ocnh~a%~c~~0 1~~~i s~ 1~~l~:
Ma l sentim~nti di qu elle popoh7.k1 ni 110 11 si lim itano a 1111 platonico attegg!amento di attesa e .di speranu. Ne!le retrovie, sopr:ihullo nell e
:1~~e f!l\am~n~ai~~:g;Jiar~~~e~~~10t 1 :~ti~
gli:i.ìa di ufficiali e scldall che. sfu g:gendo alle blandizie e alle minacce dd tedeschi e dei loro accolltl, a-
~~~~~~~c~ie ui~ 1 ;;~la~g~~ cche~t~e ~~~~: ~~~~~i~i ~iue~a~~:ro~~ ~~!s~~:i~~~o:~
se fraternamente nella sua Clnonica e si offese 1 sentir parine di compensi e per celebrare una 1\lessa
~;ndtct'uet~~ò 1 c~~ 0~i~c~r~~~h~~~ i ~a;ri ~i
LR.I. e I.M.I. Un decreto dcl e Duce > della Revubblica 1>0Cìale stalili.sce, ù1 rapporto ai nuovi piani di sociali:::iazio111', u11 radical:! riordi11a111e11to dei due gra11di istituti/rie /mi. Jl uuovo ussetto duto a questi orgu nism', C'n il cr.'sma repubblicano, i: u11 esempio de/!e ddiiic del biza11>linismo buro:ratico che sempre si sposa alle soci. liz-iuzioni statali. U1t labirirJ/o di Or/lanì.smi nei quali 1w11 è facile veder chiaro. Ci siamo s'or ati di studiare a11aliticame11te .il nuova pia110, e siamo ili grado di. fomirc ai Tettori un quadro sempLficato d-1 nuovo f/SSCf· to /ri-lmi. Al Quarlicrc ~er1cra/e delle fone non più operanti su alcu11 fro11tc, è .~tato escogitato lln 1movo organismo detto fa it11to di Gestione e Fi11a11ziamc11to COIL sede permanente (cfr. Pizzirani) in Roma: l'lsatuto di Gestio ne e l'inan iiamcnto comprende l'lri e l'/111i, che sono appunto due sezioni d,·ll'Jstituto. Ogni se:ionc dcil'lstituto di Gestione e Firrnnzi:1.me11to Ila ut/JQ. sotlosezione di Masticadone e di Depauperamento, le quali, ulla lor volta, -co111pre11do110 varie Commissioni di Grassazio ne e Svaligiamento. Il Vice-Pre1;id:11te della Sezion..: di Gestione è di diri1to Prcsidc1Nc dello :Sottosezione dl r.Yastfraòine. 111e11t're {{ (lù:e-P'resf. dente della sc:io11e di fin anziamento è, pure di diritto; Presidente della sottosezi~11e tfi Depauperamento. fooltre, ogm membro direttivo del· la se1io1u,1 di Gestione e Finanziamento fa parte, 11011 perii di diritto, d ·Ue Commissioni di G•assazione e di Sva!lglJmento sia dell'/ri che del- . l'/mi. IJi t mpo ù1 t empo, il rappres ·ntant " d l pa•tito, può riunire tutte le Commissioni e Sezioru' di Gestione e finanziamento 11el Comitato generale di Fucilazione e Squagliamento. Vi ~ illfi11e 1111 orga11ismo supremo 11011 collegiale, cl:c la legge 11011 pr.:vcdc es li ifamc11te ma cl•e h.· scia però ùttra e ·ere dli111el i ente letto·e: si tratta del Cori!i lio Supremo di G~~tione e Finmziarnento, che si chiamerà Consiglio di lnu· mazione e Seppeltimen'.o e che, dopo la libcrazio11e di Roma, .s!lrà presieduto da 1m rappresc11tll11.'e del Go1>emo d'Italia. Ch!uii?
CINISMO /ii
un'Italia massacrata, disonora·
tu cd affamata dal fuscismo, vi tl Morto elle, 11ovello Conte Ugoli110, solle1•a il capo dal suo infcrnale J:asfll sa11g11i1rclc11fe, per emette-
1111
. re sc11tti11~c di morte e per far sì che 11uo1•0 sangue scorra copioso. Il Morto pubblica ogni mese leggi 11 decreti, e, 11e/l'orre11da tragedia
che lo circonda, si preoccupa persidi riformare gli ordini cavallercschi. Si prca11111111cia prossimo 1111 prov-
110
~;::;,;.~:ulo
elle istituisce i seguenti
,enle faci le fino a una cerl:I epoca: 11 n.a il r:trforiarsi della difesa frde• sca e le nevicate invernali l'h:tnno resa quasi disperal1. Pure ' 'I è chi
di notte, per miglla e miglia, altrav,;orso un sentierob~i m~~tagna be ac~f~~!a\~~~o;~rciu~io. racc e ci eueUlllili eolsodi fr:t .tanto infuriare di g uerra. -Ma li rievoco con emozione .perchè, dopo lunghe settim:ine
J) Collare della Sacrosan!a Autolettiga {rise1vato agli ex capi di Go11cmo che lusci1w il potere su una autolettiga della Croce Rossa). 2) L'Aquila di Qui~ling (da co11ferirsi ai ri1111cgati di provata fcl/01ria).
ci,;o e neni, i campi mlnatl e l fuciii mitragliatori delle pattuglie gerntaniche per giungere alla mèta. A
mascheratura partìgi:ina, oltre ogni belletto di propaganda, l'autentico \·olio di questo nostro popolo che,
3) l.'Ordine di Bagnasciug:i (di esso po1;sct10 essere i11sig11iti solo strateghi di a/tissimo . raf/go), 4) I.e fronde di cipreuo con te-
~.~:~~~~o 1 /'.fi~~ea:,io~l~P::~~P 1 ;·!~ati':.~~
:: 11~~o~~:1:r\~t~r~lf~T:::arg~~l~~~ ;:~ ~~ dp~~~:~s:od~is~:;~~~:;,t~,lt~~ ~:~i 11
~fs;~r~0~ii~:ff~;f:~;0e::s~s~~i ~~~!;: ~;11~:e f~~~~o~~r;~t~ol~~~~\::1~ ~~~~~
di concentramtnto e disertori d~! molte vile 1. bathglioni e repubb licani >. VI sono .
··La banda deli'lslilulo di Sludi Romani Per oggi parliamo solo di lrtJ perle, professore (anche lui) dt:l d1· sonaggi ili cerca di autore : swaziato St.ud iu1n Urbis, ha 11cgli prof. Cal/o Galassi·Paluzzi; 11//imi tcmpr. rivc/utu u/l so/o desi· prof. GilJlio Quirirro Giglioli; derio: re11dcrc perma~utc la mo. prof. Carlo Cccchelli. .slra della romanità, E' 111t'idea feFerventi apostoli della politica conda, e abbiamo jidu.::ia cht resti· dell'aJ1tarchia, ha11110 scoperto mi1w permal!e11ti, ji110 <1lla resa dei. niere d'or() net Foro romano 1i nel:,e;1j~ ::r;~~~rdo e le traccie di qucle Catacombe. L'Istituto 11a.::io11uJe delle ricerche dimenticò di rilasciaCARLO CECCllELU: pitecantro.re ad essi 1m brevetto di Ù/VC!rtori con la motiva.::io11e: cSa111t0 cavar po della banda, spirilo mite e catacombale. No11 saprebbe uccidere u oro dalle pietre (vecchie) :io . rn1 mosca, ma 11011 seppe resistere CAtnn (iil/,ASSI-PALUZZI è il . alla sirena, al seducente ilwito dcl rwto ùit;atore ,: fondatore della imDuce 11.·sail!ere 1111a serie di arti,.. pre.~u: ha iudr1strialinato lo ~·pir:to coli sul « Corriere della Sera :t per di Rom.a, il .mo destino fatale, l ardimostrare lu p11rc::::a della r'a::za ate, lll lmgua, la storia, le colonire e rbrn, di cui egli è uoo dci più apol· i s.'11111lacri, trasfondendo il tutto in linci e~·emp/ari. !Ja scien ziato puro, schede, sellcdfoc, libri, libretti, li· 11on partecipò al/a tlivisio11e dci be·· broni, dilio11ari, conferenze, co11cer11i rubali af.'.li ebrei; si limitò a diti, passeggiale archeologiche, ecc. mostrare che costoro 11011 erano deAssiso su uno dci sette colli fatali, 1mi di P?SS!'dere. E', in somma, il Cl2-" lo ha trasformato da asflo della pleral/erist1co /es.so collo e raziocini!· be il'IJ u11a· l)omus Aurea, in un Mizan!c. nistero fo rmi;ola11te di impiegali, Ma pcrc}'.è ricordare questi spre.. ili cui rotea1>ano pcr111a11e11tcmenle gevoli cortigiani? 1 Percllà la cortigia11 eria Ila ori;:.: :::rJ/l fi sco11fi11r1ti. Sommersa la J..'uma cd il tutto a spese del povero con· m11.ssoli11ia11a, la ba11du Ila già ilwentrib1w1/'l.e ilaliano. I miUoni elle da Pala::o l'ene.::ia 11eniva110 rovesciati nelle ll1scJie di questo Cassfodoro nali e vesti di preluti, bazzicando tiella roma11itd fascistu servivano c- sacre~tie ed esercizi spi•ituali, i regregia111e11te per dimostrar.: che /il/i della rom.ani'il tenta110 l'Al!o Ale.:<Jnale, malgrado 11011 sa- tlisperati s~tvo tuggi,fascista rggrappaado~ pesse 11epp11re d!!clùtarc rosa rosae, alla e Roma ollde bristo è romano 1. era 1111 Cesare redivivo, era UI più Molta fu rbizia ma poca .fa11tasia. Le sublime i11carnu:io11e della tati~ità, teste di questi naufraghi vanno cacIl capo ba11da dell'Istitu to 1ti Stu- ciate sott'acqua 01mi volta che ten di !?omani, noto aguzzi110 dci suoi tano di sol/erarsi dal loro gorgo. dip(//dc11ti cui erano gettale piccole CARLO MARTE LL O briciolt: delle sue sco11fi1Mle prebende, ebbe pun:, gratis, una catt edra all'Unil'ersifà di Roma. Nulla di mal,:, se ai chierici dello Sh1dium Urbis egli avesse impartite leUoni 11011 di antiehi!ù romaue. ma di 1110de-u 'td , a:iew'ali. Capitalhrntorc dello spbito di Roma, me11te vulcaGli ufficiali effettivi che n.011 st 1rica che attl>va tisogrw di dettare ~.J11 0 ancora tras 'eri'i 11e l'Alta Italettere, lettere e lettere alla stenolia hamw rice1>uf,; una circolare sengrafa perfino q11a11do, 11uovo Popza firma, i.r1 du.'a 21 gennWo, r.ol peo, -~i immergeva nei tiepidi bagni timbro del <Comando della Città dr:lfa sua Domus Aurea, curò la Ape· tu », r.he dopo avere ricoT1/ato p11bblirazio11e di 11arie rolleiioni di le disposizioni emanate i1' propo,'ll·· 110/umi ilt cui la cortigianeria facclo dalle m1torità germanich e, prr>r1a slov11iare ogni reliquia di scie1iscgue frstualmcr1le così: 1u. Cor~fidiamo ch<J tutta ques 'a .: B' pc1tanto r1 c;essariu ml'tler& caria sto_mpata po•sa ne; prossimi in rc;;ol:t co11 i comu11i:ati .~tessi ùivemi serl'irc aJ accendere il}uova eviture atti di for:a o rappr<!ro 11e!lc case dei poveri di Roma. saglia che potrebbero colpire non Q11a11/o alla fe '!,11/l: sard sufficiente so!ta11/o l'ufficiale, ma anche la fa· la r<.:l'isio11e de' bilanci dell'Istituto miglill', il che sarebbe som mament è di Studi Romani. sriacevol.: >. GIULIO QUIRINO G/GLIOU: or/l . lan tich<Jnecco dq lo·a di essei gu11i::utore d Il-. ,Uo,.t•a ddla r<;m"' • c<u•I ,..,/ / ,,-- ., ;.,_f'cr/ 1.,- <•mtf"V ""'""''" nitd, ~ 1111 semplice capo reparto dcl l'epcl.i e bambi11i; il tira11110 ver.<;a romarwsimn industrializzato, FasciJa ·rim e ipocrite s~ llc proprie 11itstu· w1tcmarciu, consigliere nazionati.111c; Nerone in veste di 1'a1tufo ...
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~7;,)~~;~:i"t~~~i:r~~: ~0::1~; ~~~~;
nome di quel vecchio ciociaro che mi guidò, assieme 3i m'ei compagni,
7Tlarlellate sulla testo
schio t crisawem; (per coloro che hanno 'il coraggio di assumere iucarkhi dal Go11crno repubblicano).
~~i~11~u :t~i;;;~ :r:J~~~o~:· dt c::~~~
NERONE IN VESTE DI TARTUFO
QUESTIONI MIL1TARI
Stato Maggiore e Fascismo Chi guardi, con senso di profondo e kgittimo dolore, al baratro in1111enso nel quale il fascismo ha prcclpitlto la n n i ne, non può fa re a meno di chiedasi se in Italia eslste\·:t unJ Stato 1\\aggiore conscio della sua alfa missione, delle sue gr:iudi responsabiH,à, 1;i pen:hè esso non ha n1:1.i re:ig. to di fronte agli evidenti errori, che !I fascismo ed H suo capo andavano commettendo in venti :inni di triste dominuione :ti dann i dell'efficlenza militare della patria. Lo Stato Maggiore ltal:ano, che, duran:e la co11tbgnzìone mond!ale, avev:t dato Innegabile prova delle sue capacità, speciamlente agll ordini di un grande capo, il Gene'.:' raie Luigi C3dornl, e di ufficiali da lui accuratamente scelil 1;i preparati, avev:t arfront:tto egreg·amente i problemi dell1 smo bilitazione e del passaggio delle forze umate dal piede di guerra a quello di pace; problemi, questi, di difficile riso!u· zlone, r!.:hiede11li un enorme ed ordinato lavoro, per realizzare quella trasformazione, che quattro anni di i;uerra avevano suggerito ed imposto. In questo pt'riodo critico di trapasso, lo Stato Magg:ore fu colto dal1':11•1·,;onto al potere del fasci smo, che, a poco a poco, si infiltrò in tutte le forze arm1te, ne prese il controllo, sottraendolo agli organi competenti e responsabili, mai contrastato iu ques_t'opera deleteria da chi avrebbe pctuto e do\•uto .esprimere il suo dissenso. Sono noti a tutti i sistemi adothti dal fascismo per formarsi un eSt'rcllo a lul l:gio; per la selezione dcl quadri di tutte le forze annate, elimiJ12ndo coloro che non si r~te nevano fa\•Ore\•oli al regirue, Per ottenere l'avanzamenio di fatto era neces..aria la tessera del parlilo; molti 1rll ufficiali che si :illontanavauo o d eran'o allontanati dal servllio att!vo, e fra ·questi si notava. no l mlf:'llorl. L'lslituzione della ml· lizia fu un grlvt' coipo per il mor:ile degll ufficiali, i quali videro In esn un gnve pericolo per l'esercito, che veniva depauperato di arma111ento e di equipaggiamento a profitto di questa milizia di partito. Ne ris ultò che l'ambienle militare, anche per provvedimenti burocratici
"d unminislraf\-.l, adoth! i d:i mini ~ st ri e sottosegretui i quali non osaronù l\ibellar si a Mussolinl, s\....trasformò 1 totale beneficio di! I fascismo. In tali condizlonì, lo Stato AbggiCrè G,;onernle, che, come ogrurno sa, <:! la, più genuina e pre:dosa creatura dell'es,..rcilo, sl andava rinnovando con elementi Infeudali al fascismo, molto inferior i per ci.ratiere, 9er titoll, per studi e per !pratica a quelli già es~tenti; e, qu1ndo, per decreto del capo del governo, purtroppo anche ministro delle Forze Armale, si r:dusse la funzione dd Capo dello Stato Mag· glore G,;ouerale ad organo di pura consulenza tecnica (spesso non consultato), si inferse Il più g rave colp(1 allo Stato M~ggl o re cd al suo presllgio, si misero le forze armate in completo dominio del partito e del suo capo, si sanzionò cosi I ~ irrep:irabile rovina di esso. Ecco pcrchè lo Stato Maggiore fu complet:tmeni<" passh·o in tutte le tristi l'i.::ende, nelle fu.:rre di Etl o p~a e di Spagnl, che iu costretto, spec.e ht secoudl, a subire; ecco perch~, nella preparazione della guerra, che l'ltalb, a fianco della Germania, doveva sos!enere, lo St2to Maggiore, non potè esplicare quell'9ztone che sarebbe stata necessarb. E d~chl ara t:l la guerra, lo Stato Maiglo re non potè ~ssere che l'es ~ cutore più o 111eno passivo. dei piani escogitati dal genio tattico. logistlco e st r:i.tegico di Benito Mussolini, ex caporale dei berug:lieri e comandante su1ire n10 delle fcrze armate d'llall 2. Il male, che i\\ussolini ed il fascismo, con la loro incompetenza ed imponderalezn, hlnno fatto all'Italia non poteva essere maggiore, e le dolorose vicende che si sono svolte da quell'lnf3usto to giugn o 1940 ad oggi, e che no11 sono purtroppo terminate, sono state prodotte in gran parte dall'avere tolto al lo Stato Maggiore !a sua vera fu nzione, quella della preparazione e della condotta della guerr:t, devoluta invece, per supina acqu!escenz:t dei poteri costiluitl, l Mussolini ed alla sua banda.
MILES