istuff magazine

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SOMMARIO

foto

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iPad Mini

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David Marsili Fondatore di iStuff lancia nuovi imprenditori

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Beats Executive

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iHealt

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Pokket Mixer

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Kakkoii WOW

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iD America

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X Doria

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Un’alta mela

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Ecco alcuni giochi che abbiamo provato per voi per iPhone, iPod e iPad

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Ecco alcune applicazioni selezionate e provate per voi

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Spike Case

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iStuff Concierge

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Armani / iStuff

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iCarta 2

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iStuff intervista DJ Albertino

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Le cover più cool


Un’altra mela Ho iniziato a vendere Apple all’inizio degli anni novanta, Steve Jobs era stato allontanato dall’azienda e quell’idea, nata qualche anno prima in un garage, sembrava una bella storia con un finale scontato, in cui le logiche commerciali e la miopia del mondo reale avevano vinto sulla passione. Vendere Apple in quegli anni era una quotidiana lotta contro i luoghi comuni, era una scelta coraggiosa, che mi ha permesso di condividere una passione con persone speciali, molti clienti e qualche compagno di avventura, tutti accomunati dalla visione di un futuro che era molto vicina a quello che ora teniamo fra le mani. I negozi in cui ho lavorato e quelli che ho aperto poi, avevano una forte personalità e diventavano dei veri e propri club, dei punti di ritrovo, delle carbonerie, qualche volta. Erano anni quelli in cui i rivenditori lavoravano con Apple, fianco a fianco, lottando nella propria piccola quota di mercato, consapevoli di un potenziale enorme, ma anche di come quell’idea fosse destinata a non essere per tutti, vuoi per il posizionamento nel mercato, vuoi per il confronto con colossi come IBM e HP, oltre che con tutti i PC assemblabili a basso costo. Apple aveva un bisogno fortissimo di quella prima linea costituita da chi, quotidianamente faceva una vera e propria opera di evangelizzazione e la chiamava proprio così, tanto che io sono stato anche un Apple Evangelist, in contatto con Guy Kawasaki e con quel team che aveva proprio lo scopo di raccontare al mondo quale fosse il vantaggio competitivo che la piattaforma Apple dava in quegli anni. Si viveva la sensazione di lottare anche per delle idee e per farle sopravvivere a logiche commerciali che volevano soffocarle; la sensazione di andare contro corrente, di pensare in maniera differente, come diceva la famosa campagna che ha segnato l’inizio della salita di Apple, con il ritorno di Steve Jobs. In quegli anni di evangelismo abbiamo fatto cose straordinarie e condiviso, fra lavoro e passione, un momento di reale evoluzione e costruzione. Era il momento dei primi cellulari che permettevano di collegarci ad Internet, dei primi wireless, dei computer che uscivano dagli scatoloni beige o grigi e iniziavano a prendere colore e forma. Era una continua ricerca di prodotti che impreziosissero la nostra vetrina e che ci regalassero una nuova emozione. Forse è vero che l’inizio di ogni storia d’amore è il momento più bello e la costruzione e il progetto sono la parte più eccitante di ogni cosa che affrontiamo nella vita, sicuramente lo è stato per me. Cosa è cambiato da quegli anni. Io vent’anni dopo mi ritrovo ancora a guardare avanti ed è stato il motivo per cui ho scavalcato il bancone del mio negozio e ho iniziato a correre libero. È una metafora un po’ forte, me ne rendo conto, però rimanere fermi su se stessi, spesso, porta a non avere una visione completa delle cose e tutto questo rincorrere Apple e la sua irrefrenabile crescita mi aveva portato a perdere di vista le cose più importanti e, quasi, dimenticare che tutto quello che si costruisce deve avere le fondamenta intrise di passione. Se nei primi anni ero come Indiana Jones, o, anche se meno avventuroso, comunque un archeologo alla continua ricerca di novità ed emozioni, alla fine della mia avventura ero diventato un pigro frequentatore di musei e gallerie d’arte. Lo so, continuo con le metafore azzardate, uscendo dalla metafora

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intendevo rappresentare la differenza fra guardare dei listini e passare le notti su internet per cercare qualcosa di straordinario da vendere, oppure prendere e andare a sgomitare nelle fiere e negli eventi, in giro per il mondo, alla ricerca di quella cosa che avrebbe sorpreso i clienti e fatto innamorare gli amici. Sono rari i posti in cui questo spirito è sopravvissuto, ma lo si percepisce appena ci si mette piede, perché la passione è qualcosa che non si può standardizzare o mettere in fila e comandare. La passione è un po’ disordinata e molto colorata, qualche volta rumorosa, ma ci regala emozioni, sorrisi e stupore. David mi ha parlato di iStuff quando era, ancora, solo un’idea. Sono passati molti anni e sono cambiate moltissime cose, ma quando lo vado a trovare mi stupisco un po’ ogni volta, fra sorrisi ed emozioni in quel suo posto così fuori dagli schemi e dentro le mie passioni.

Fabrizio Re Garbagnati Creatore di mac@work


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David Marsili creatore del marchio iStuff lancia nuovi imprenditori con il suo franchising La storia. Luca era dipendente di un iStuff Milano. Ora la Mela morsicata è il “suo” business. Da dipendente a piccolo imprenditore. Tra le migliaia di giovani under 35 che hanno deciso di mettersi in proprio in questi ultimi mesi con le società a 1euro c’è anche Luca Riboni, 26 anni di Desio. Tre anni di studi universitari sul marketing all’università Bicocca di Milano e altrettanti da dipendente di un negozio di accessori super tecnologici dedicati ai prodotti Apple. Poi il salto: aprire in franchising un negozio della stessa catena a Como. Lavorando come dipendente, infatti, si rende conto che la crisi economica non incide sul mercato che ruota intorno ai prodotti della Mela morsicata che, invece, continua crescere. Arriva così la decisione di rischiare e, approfittando della possibilità della società semplificata, lo scorso novembre Luca inaugura il suo negozio. A 26 anni il gran salto: da dipendente a imprenditore. Come mai ha deciso di rischiare, tanto più in un momento di crisi come questo? L’idea mi è venuta dopo aver lavorato come responsabile commerciale per iStuff per circa tre anni. Avendo constatato che il prodotto era vincente, ho pensato che potesse essere un’ottima opportunità avviare un’attività tutta mia a Como, città per la quale ho sempre nutrito affetto e nella quale, con mio grande stupore, un negozio come il mio non esisteva.

Luca Riboni e tutto lo staff all’inaugurazione di iStuff Como

faticosi è sempre utile e gradito, ma anche perché, se riuscissi a fare assunzioni, sarebbe un’ulteriore conferma che l’attività è sulla buona strada. La sua esperienza la consiglierebbe ai suoi coetanei, vista la mancanza di lavoro? Certamente si, e lo sto già facendo con i miei amici. Se si hanno le possibilità e l’idea buona, il mio consiglio è provarci. Meglio aver provato e fallito, piuttosto che non aver mai provato e vivere di rimorsi.

Che peso ha avuto in questa decisione, la nuova società semplificata? Indubbiamente questa agevolazione ha contribuito non poco a farmi iniziare questa avventura. La sola idea di poter investire del denaro in opere quali ristrutturazioni e arredamento, e non nel capitale sociale come avviene per una srl ordinaria, mi ha permesso di iniziare l’attività molto più velocemente e con meno dispendio di risorse. I suoi genitori come hanno preso questa decisione? Hanno creduto molto in me sin dall’inizio e mi hanno spinto a provarci subito, aiutandomi anche economicamente perché ho deciso di aprire la società mettendoci un po’ di capitale. Devo tutto a loro e sono molto contento di aver realizzato qualcosa di mio con il loro aiuto. Dopo il liceo scientifico ha studiato tre anni di marketing all’università. Sono serviti per il lavoro? Si, soprattutto l’università. Gli studi sulle dinamiche commerciali mi sono ritornati utili quando ho dovuto impostare la campagna pubblicitaria per l’apertura del punto vendita, la struttura del negozio e la disposizione della merce, la gestione nonché tutto ciò che vi gravita intorno come le scadenze e ipagamenti, la gestione del magazzino e il marketing pubbblicitario. Ha in programma, in futuro, di assumere dipendenti? Speriamo, non solo perché un aiuto nei momenti più

iStuff Como - Via Cinque Giornate, 40 - Tel. 031 4491146

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iCarta2

Il porta carta igienica con speaker integrati per iPhone 5 iCarta 2 è la nuova versione di un accessorio già presentato qualche anno fa e che ora si rinnova nel design e nelle funzioni. Di cosa si tratta? Innanzitutto di un porta carta-igienica classico, logicamente da montare sulla parete del bagno. Al di là della sua funzione primaria, iCarta 2 offre uno stand per iPhone 4/4S (si può utilizzare anche l’iPhone 5 usando un apposito adattatore acquistabile a parte) utile per poggiare il dispositivo mentre si è in bagno. In alternativa, iCarta 2 funziona anche tramite collegamento Bluetooth: una volta acceso, è sufficiente associare l’iPhone (compreso l’ultimo modello) e da quel momento in poi ci si può godere la propria musica preferita tramite i due speaker integrati nell’accessorio.

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Il primo icarta uscì nel 2006 e divenne famoso proprio durante un keynot di Steve JOBS che fece vedere in foto il prodotto speigando cosi l’evoluizone dell’ipad e delle aziende produttrici.

La confezione, di colore azzurro e con tutte le indicazioni sul dispositivo, contiene al suo interno l’apparato centrale formato dallo speaker e dallo stand, e tutto il kit per montare il porta carta igienica e collegare poi il tutto alla parete. Le quattro batteria vanno inserite nell’apposito vano posto sulla parte frontale. Il pannello superiore, oltre allo stand per iPhone (stand che, ripetiamo, serve solo per poggiare il dispositivo, non per ricaricarlo o collegarlo alle casse), contiene il tasto power per accendere il dispositivo e i due tasti volume, uno per aumentare e l’altro per diminuire il livello.

La qualità dei materiali è buona: si tratta di plastica rigida di colore bianco, che nulla ha da invidiare ad altri... accessori simili! Una volta collegato iCarta 2 alla parete e inserite le batterie, possiamo collegare l’iPhone via Bluetooth: effettuata la connessione, basterà lanciare un qualsiasi brano, podcast o audiolibro su iPhone per ascoltarli direttamente dei due speaker dell’accessorio. Come accennato in precedenza, la qualità dell’audio è molto buona. La qualità del suono è buona e il volume è più che sufficiente, visto anche il luogo dove viene utilizzato iCarta 2. Per funzionare, iCarta ha bisogno di 4 batterie AA che assicurano circa 20 ore di riproduzione audio. Insomma, un accessorio insolito per utenti che non possono mai fare a meno della tecnologia... iCarta 2 è disponibile da iStuff al prezzo di 99€.

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Concierge

L’assistenza per il tuo iPhone Di cosa vi occupate generalmente al istuff concierge? Siamo qui per risolvere i più comuni problemi che capitano ai prodotti Apple, iphone, ipad o computer. Quali sono gli interventi effettuati più spesso? Per quanto riguarda gli iphone o ipad sono: sostituzione batterie, schermi, tasto home, risoluzione problemi di ricezione, aggiornamenti ecc. Per i computer Mac solitamente aggiornamenti del sistema operativo, upgrade memoria ram, ripristino password smarrite…. Poi un capitolo a parte, merita la personalizzazione dell’iphone 4-4s In cosa consiste? Nella sostituzione sia dello schermo che del vetro posteriore con uno colorato a scelta tra quelli disponibili. E’ una richiesta molto frequente poiché come già spiegato non consiste nell’applicazione di cover colorate, ma in vero è proprio cambio di colore dell’iphone. Una operazione che necessita di 30 – 35 minuti per essere effettuata. Ma è possibile anche per il nuovo iphone 5? Si, addirittura la personalizzazione per l’iphone5 è ancora più efficace. Viene sostituita completamente la scocca in alluminio originale con una colorata!!

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Ma a proposito dell’iphone 5 cosa ne pensi a livello tecnico, è un degno sostituto del predecessore? Parlando da tecnico dico subito che questo iPhone è diverso. È più leggero, più sottile e con un display più ampio rispetto alle edizioni precedenti. Ma dal mio punto di vista il cambiamento più importante è che l’iPhone 5 è l’iPhone più riparabile mai creato: una volta superate le viti anti-cliente di guardia all’ingresso, create appositamente da Apple, l’iPhone 5 è facile da aprire e facile da riparare. Quindi per quello che riguarda l’aspetto “riparabilità” è differente dai vecchi iphone? Si, ed è una differenza evidentissima se paragonata all’iPhone originale, uscito nel 2007, progettato per non essere riparato: cambiare la batteria richiede 21 passaggi e un saldatore . Successivamente con l’uscita del 3G e del 3GS, una piccola svolta: accedere è più semplice rispetto ai modelli precedenti: qualche decina di minuti per la sostituzione di uno schermo rotto, una soluzione semplice ad un problema comune. Purtroppo, la sostituzione delle batterie esaurite è ancora difficoltosa. Così, il progetto cambia di nuovo. L’ iPhone 4 e l’ iPhone 4S si presentano con un progetto back-to-front, cioè per lo smontaggio si procede dal retro verso il frontale. Apple ha quindi invertito il problema di progettazione: il display è davvero difficile da raggiungere. Conclusione: o la batteria era di facile accesso e lo schermo era difficile da cambiare, o lo schermo è facile cambiare e la batteria è di difficile accesso. Questo è quello a cui Apple ci ha abituato e ci aspettavamo lo stesso per l’iPhone 5. Ma, fortunatamente non è cosi. Quindi ci troviamo di fronte ad Un nuovo tipo di iPhone? Si perché i progettisti hanno ripristinato la progettazione front-to-back . Il pannello frontale, l’unico elemento ancora fatto di vetro e suscettibile a rottura, è la prima cosa da smontare. Così da intervenire rapidamente, in caso di caduta del telefono, per la sostituzione dello schermo. Ma ancora: la batteria è anch’essa facilmente accessibile. Per la prima volta nella sua storia, Apple è riuscita a fare un telefono sia con un display che una batteria veloci da sostituire. In più con un’analisi approfondita della scheda logica si nota che i piccoli e delicati chip sono ricoperti da un sottile strato di resina epossidica. Questo dovrebbe proteggerli quando per sbaglio capita di lanciare il telefono dall’altra parte della stanza. Il pulsante home, che si guasta spesso in iphone 4-4s, è più semplice da sostituire. Anche il connettore Lightning, che sarà oggetto di ripetute sollecitazioni, è fissato con 4 viti, due in più rispetto al connettore dock dell iPhone 4S. Insomma hanno progettato questo nuovo telefono cellulare per essere più robusto e riparabile.

Ma ritieni che l’aspetto “riparabilità” sia importante per Apple che concentra tutti i suoi sforzi alla progettazione di prodotti d’avanguardia ma che non si impegna in prima persona a riparare i suoi telefoni? Certo, con l’iphone 5 abbiamo la dimostrazione che Apple può fare entrambe le cose. E, per di più, il nuovo design irrobustito sarà altrettanto vantaggioso per il consumatore che per Apple. I telefoni si rompono. Le batterie si esauriscono. Le quattro riparazioni più frequenti su iPhone 4/4S sono il gruppo dello schermo, la batteria, il pannello di vetro posteriore, e il tasto home. Ma per Apple il tempo è denaro. E’ una questione di costi: i tecnici, lo stock dei pezzi di ricambio, manodopera Genius Bar, e, inoltre, possibili clienti insoddisfatti. Tutto questo non è nel suo stile, Apple punta ad una soluzione ultra-rapida e ad una fidelizzazione fin troppo spinta, motivo per cui tende a sostituire iPad – iPhone invece di ripararli. Diciamo che Apple ha imparato dagli errori di progettazione del passato in questa generazione di iPhone. Ci piacerebbe vedere più evoluzione verso l’affidabilità di altri prodotti Apple, come l’iPad e il MacBook Pro con display retina. Dopo tutto, la progettazione per la durata è un bene per l’ambiente, il cliente, e per Apple. Ma tornando alla personalizzazione dell’iphone 5, è una operazione complicata come quella del 4-4s? Si, anche se aumenta la riparabilità in generale la sostituzione dell’intera scocca è un’operazione che richiede preparazione ed attenzione. Un po’ più lunga, ma seguendo la corretta procedura, e con un po più di tempo a disposizione è assolutamente sicura. Ultimi consigli per godercfi al meglio il nostro gioiellino? Che sia iPad o iPhone proteggerlo bene con cover adeguate e di qualita, noi li ripariamo, ma se non si rompe è meglio!! E poi backup sempre, casco allacciato e luci accese anche di giorno….


Compatible for

MY PHONE è una mini cornetta bluetooth per cellulari, dal sapore vintage e pop! Leggerissima e dotata di laccetto in tinta, quindi adatta per essere appesa al collo come un vero gioiello. Nell’ ampia gamma colori ci sarĂ sicuramente la tua! Sei pronto per stupire? MY PHONE is a mini bluetooth mobile phone, vintage and pop style! Light and with color lace to hang on the neck like a jewel. In the wide range of colors will be definitely yours! Are you ready to amaze?



iStuff intervista

Albertino Albertino, la tecnologia e le sue continue innovazioni hanno cambiato la professione del dj? Son cambiati i tempi; insomma io non voglio fare il nostalgico, quello che insiste sul fatto che era più bello prendere in mano un disco e avere la manualità del vinile, però devo dire che se vuoi essere sempre al passo con i tempi devi stare attento ai cambiamenti e la tecnologia, a disposizione di chi fa il nostro lavoro, ci ha aiutati. In che modo? Sicuramente negli spazi presi al trasporto, alle valige, etc, se pensi che una semplice cartella oggi può tenere un archivio che prima occupava una intera stanza di vinili questo è sicuramente un gran passo in avanti!!!. È una cosa mentale, ci si deve adeguare. Io praticamente ho fatto tutti i cambiamenti, sono un veterano, sono passato dal vinile al cd per arrivare alla chiavetta. Voglio dire oggi lavoro con la chiavetta!. Preferisci il vinile o la chiavetta archivio? Sinceramente io mi trovo molto bene anche adesso, forse meglio adesso. La tecnologia oggi ti aiuta molto, gli strumenti ti aiutano e penso anche che abbia reso accessibile il lavoro di dj a chiunque. Non è il mio caso, io due dischi li so mettere, ma oggi chiunque può fare questo lavoro in questo momento. Mi trovo bene! E il rapporto di Albertino con la tecnologia in privato? Come tu ben sai, appartengo ad una generazione che non è cresciuta con

il computer, i telefonini, per cui cerco di stare al passo. Credo di essere allineato con uno che sa usare la tecnologia mediamente bene, non sono un sonnambulo, non faccio cose particolarmente difficili, ma sono un creativo ed ho persone che riescono a sviluppare con cose che magari mi vengono in mente. Mentre Albertino in privato usa tantissimo la tecnologia del quotidiano, l’iphone, il mac, e credo che non ci sia stato negli ultimi anni un oggetto che abbia comprato e che abbia usato così tanto. Tutta questa tecnologia richiede anche spesso un sacco di tempo di organizzazione di quello che ci butti dentro, la mial, il back up, la rubrica, l’aggiornamento, mi ritrovo molto spesso a dedicare tanto tempo a questo, però poi l’utilizzo ed è veramente una figata. Non saprei, forse siamo anche un po’ schiavi di sta roba. Non c’è troppa velocità con questa tecnologia? Ma cazzo cambiate modello ogni sei mesi!!! La gente è vittima, il cavetto, poi l’altro cavetto ancora , purtroppo si, siamo messi un po’ sotto pressione da questi continui aggiornamenti. Devi considerare però che oggi il telefonino contiene quello che una volta stava in una borsa intera: l’agenda è il telefono, l’orologio è il telefono, il registratore che stai usando è il telefono, la musica è il telefono. Se ci pensi bene prima avevamo dieci oggetti che oggi stanno tutti dentro ad un unico oggetto, portarsi il carica batterie non è questo grande sforzo…

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Cosa ne pensi del rapporto dei giovani con la tecnologia? stanno sempre lì a cazzeggiare … Un pochino si, loro sono la generazione nata con la tecnologia. Mia figlia di dieci anni e mia figlia di 18 usano il computer meglio di quanto lo faccia io, forse un po’ troppo! Pensa all’i-phone, è nato su persone di quell’età li, non per gli adulti. Loro lo usano istintivamente, noi facciamo ragionamenti troppo contorti per arrivare a ragionamenti che sono molto più semplici. Comunque no, non mi spaventa la loro dimestichezza nell’utilizzo della tecnologia, ma la finestra sui social network è un’apertura su cose che magari non dovrebbero vedere. Questo mi spaventa di più, soprattutto la piccola, è un po’ troppo avanti in questo. Vedo l’utilizzo che fa mia figlia di facebook ed è un utilizzo di chi ha bisogno di mostrarsi al mondo. Oggi i ragazzi sentono il bisogno di far sapere a tutti che esistono, che hanno fatto una cosa, che hanno partecipato ad un evento, che hanno comprato un cappellino nuovo.

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Oggi la gente passa troppo tempo davanti ai social network e c’è l’imbarbarimento della realtà che viene sostituita dall’etere, sei d’accordo? Il virtuale che sostituisce la realtà è una cosa molto triste, inizia ad essere veramente un problema. Facebook e un po’ tutti i social sono come dei grandi condomini, delle piazze sulle quali ti affacci, dove la gente ti vede e tu mostri quello che sei. Questa gente però può premiarti, criticarti, fare complimenti e tu dovresti essere già pronto ad afferrare il colpo. Di conseguenza, anche questa potrebbe sembrare un frase del tipo “si stava meglio prima”, ma chiudersi in una stanza chiusa, davanti ad un computer non saprei… Si stava meglio quando si stava peggio? È uno spreco per questi ragazzi stare chiusi in camera, io stavo in mezzo alla strada. È una scuola differente? Certo che lo è! Io direi a questi giovani di viaggiare, di andare in giro, anche con pochi mezzi a disposizione è possibile farlo. Non si può rinunciare al confronto reale con gli altri, questo è mostrarsi e mettersi in discussione veramente, solo così si diventa più forti e tolleranti. Facebook è troppo invadente, utile sul piano professionale, ma per altri utilizzi mi interessa decisamente meno.

Social network preferiti?. Mi piace twitter, facebook non l’ho mai usato. Ho un account certo, difficilmente però scrivo qualcosa, ci sono altre persone che lo seguono per me. E’ uno strumento professionale, anche twitter lo è, però è molto più divertente, la community di twitter è più spassosa, più vicina a me come tipologia di gente. Io sono un personaggio pubblico, uso i social come strumento della mia professione e twitter è una sorta di sintesi della radio. Se vedo una roba che mi diverte faccio una foto, lascio un commento, magari un po’ provocatorio, ironico o sarcastico si, ma lo faccio per vedere le reazioni degli altri; di certo non scrivo mai cose troppo personali, lascio da parte la mia privacy. Certamente però twitter è quello che mi piace di più. Impatto dei social network sulla radio? Noi, come Radio intendo, oggi abbiamo integrato la trasmissione con l’ingresso di tutti i social. Cerchiamo di farlo in tempo reale e tutto quello che facciamo lo visualizziamo in tempo reale sui nostri social. Questo è un aspetto molto interessante dal punto di vista della multimedialità, c’è un’interazione pazzesca con gli ascoltatori. Loro ci rimandano di continuo un contenuto, magari sotto forma di grafico su una cazzata che abbia-


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mo appena detto. E loro lo vedono, anche gli altri lo vedono e si sentono veramente protagonisti di questo strumento fantastico che è la radio. È un modo di interagire che va al di là del semplice sms, è molto più figo, perché se dico una battuta, dopo un minuto un ascoltatore da casa mi manda la visualizzazione di quello che ho detto ed è una roba straordinaria. Spesso si tratta di un semplice lavoro grafico, magari fatto anche in maniera estremamente chip, altre volte, invece, resti sorpreso perché sono lavoro fatti da Dio!. Questo è fighissimo. L’altro giorno, per esempio, dopo l’annuncio fatto dal Papa di lasciare il Pontificato, un ascoltatore mi ha mandato quest’immagine di me con l’abito papale. È pazzesco, immediatamente il mio volto è stato sostituito a quello di Benedetto XVI, e la cosa mi ha divertito molto. L’ho retwittata immediatamente, l’abbiamo messa sui nostri social e quello che abbiamo condiviso è stato non solo Albertino quanto è pirla, ma anche l’ideatore del grafico si è sentito coinvolto, perché l’ha fatta lui. Non prendi i meriti, ma condividi e tutti si sentono partecipi. Grazie Albertino! è stato un piacere. di David Marsili


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iD America propone nuove soluzioni

protettive per iPhone 5

Linea Born in The New York

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La linea Born In The New York è formata da due tipologie di custodie: la prima è trasparente, la seconda è sempre trasparente ma con un effetto opaco. Entrambe sono realizzate in plastica rigida, hanno un’unica grande apertura sul retro e sul lato, e assicurano una buona protezione all’iPhone 5. Un’altra particolarità di questa linea è data dalla presenza di due pezzi, uno frontale e l’altro posteriore, che devono essere inseriti separatamente: questo assicura un più semplice inserimento dell’iPhone, ma soprattutto anche una più veloce e semplice estrazione del dispositivo. Entrambe le custodie sono ultra-sottili e sono disponibili su iStuff al prezzo di 19,99€.

Linea Cushi La linea Cushi è invece formata da pellicole protettive per la parte posteriore dell’iPhone 5. I materiali utilizzati sono davvero ottimi e danno una sensazione piacevole e morbida al tatto. La base di queste pellicole è pensata appositamente per attaccarsi e staccarsi senza difficoltà dall’iPhone e, soprattutto, senza lasciare aloni. I modelli disponibili sono diversi, e possono essere acquistati da iStuff al prezzo di 14,99€.


Le nuove custodie X-Doria per iPhone 5 X-Doria si è sempre contraddistinta per la realizzazione di cover molto particolari, come dimostrano i nuovi modelli “Dash” e “Engage Form”.

Dash Partiamo dalle custodie Dash. Queste custodie sono realizzate in policarbonato lucido, con la parte posteriore ricoperta da un materiale soffice al tocco e con una serie di puntini scavati leggermente le case. Sul bordo troviamo il logo X-Doria, mentre la parte davvero originale di queste custodie è la trasparenza sul retro (l’iPhone è sempre coperto, ma da plastica trasparente), che parte dalla mela morsicata e arriva fin quasi alla base dell’iPhone 5, facendo leggere proprio la scritta “iPhone”. Molto generosa è anche l’apertura per fotocamera e flash LED, tanto da far intravedere anche il doppio effetto vetro-alluminio tipico del nuovo smartphone Apple. Ottima la scelta di lasciare un’ampia e unica apertura in basso (per ingresso cuffie, speaker e connettore Lightning) e in prossimità dei tasti volume e vibrazione. Le custodie X-Doria Dash sono disponibili nelle colorazioni Oro e Argento, Nero e Grigio. Il prezzo è di 35,00 €.

Engage Form HC Abbiamo poi il modello Engage Form HC. La custodia è realizzata in plastica rigida e si contraddistingue per la trama 3D in stile nido d’ape posta sul retro. Una volta inserito l’iPhone 5, l’effetto è molto particolare: o si ama, o di odia. Come per la Dash, troviamo un’unica apertura per la parte inferiore e per i tasti volumi sul bordo. Sempre molto ampia anche l’apertura in prossimità della fotocamera. Il prezzo di questa custodia è di 25,00 €.

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APPQUIZ Trasforma il tuo iPhone, iPod touch o iPad in una macchina quiz completamente interattiva, con i mini giochi e altre 1000 domande diverse! L’applicazione Quiz è il più avanzato gioco interattivo mai creato. Adatto ad un testa a testa fra due o 4 giocatori, è capace di soddisfare il vostro carisma da presentatore quiz. È un modo diverso di trascorrere le classiche serate in famiglia o con gli amici, con un taglio decisamente techno!

APPFISHING

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Basta con I soliti giochi! Da oggi non c’è più bisogno di andare a pescare, perché la pesca entra a casa tua! Trasforma il tuo smartphone con l’ultima e nuovissima esperienza della fishingapp. Scarica gratis l’applicazione, scegli la canna che preferisci e utilizza il dispositivo per effettuare il lancio! È una simulazione reale della pesca che consente di prenderne tutta l’emozione e portala ad un nuovo livello con la Rod App fidhing. da veri esperti!

APPRACER L’applicazione Racer è in stile ‘buggy fuoristrada’ [e collabora con la periferica ergonomica (come quello usato con la Appcopter)] che trasforma il vostro iPhone o iPod Touch e una selezione di smartphone Android nel dispositivo più intuitivo RC mai creato! È sufficiente collegare la periferica al dispositivo multimediale e utilizzare le DPAD (controllo tradizionale telecomando) o costruito in accelerometro per controllare i movimenti del buggy. Scarica l’applicazione e guida la macchina digitale con il tuo telefonino o touch da usare come telecomando. [L’unità periferica è caricata utilizzando un caricabatterie USB per cui non sono necessarie batterie].


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Giochi

Divertenti esperienze digitali selezionate per voi Piante Contro Zombi Il titolo che ha cambiato per sempre il modo di avvicinarsi ai videogiochi.

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Per chi non lo conoscesse si tratta di un tower defense dove impersoneremo Dave Il Pazzo, uno strano individuo alle prese con orde di zombi che minacciano la sua abitazione: starà a noi dover mettere in atto una serie di misure difensive per fronteggiare i nemici, che saranno sempre più numerosi ed affamati. Le nostri armi saranno delle piante, da piazzare nel nostro giardino (o sul tetto, dipende dai livelli) e che infliggeranno danni più o meno importanti agli zombi. Il gioco è ben strutturato e richiede un sapiente uso delle risorse a nostra disposizione, costituite essenzialmente dal sole, che rappresenterà la moneta che andrà raccolta durante le fasi di gioco e poi “investita” nell’acquisto di nuove e sempre più potenti piante. Diverse le modalità di gioco presenti fin da subito (e altre sbloccabili al raggiun-

gimento di certi obiettivi): si va da quella storia dove i livelli si susseguiranno fino allo scontro finale, con diverse ambientazioni ed intermezzi divertenti a quella sopravvivenza, dove i più smanettoni troveranno pane per i propri denti con ondate infinite di zombi, che si esauriranno solo con la nostra sconfitta. Il punto di forza di Piante contro Zombi è la chiave ironica che caratterizza tutti i personaggi (con tante citazioni famose più o meno velate) e la curva di apprendimento mol-

to graduale, che consentirà anche ai neofiti di raggiungere molto presto i livelli più impegnativi. Disponibile su AppStore in due versioni: quella standard per iPhone ed iPod Touch a 2,69 Euro (richiede iOS 4.3 o successivi) e quella HD, ideale su iPad con schermo Retina, a 5,99 Euro. (link: https://itunes.apple.com/it/app/ id350642635 )

pletamente touch, senza interfaccia: toccando un punto qualsiasi Lili camminerà in quella direzione, con un doppio tap correrà e trascinando il dito si muoverà la visuale a 360 gradi attorno al personaggio. L’interazione con gli abitanti dell’isola di Geos avverrà con dialoghi - solo in lingua inglese - divertenti e mai banali, e consentirà anche l’acquisto di oggetti e potenziamenti necessari per superare

le fasi più impegnative del gioco. E’ sicuramente un titolo che gli amanti delle avventure grafiche (con elementi di gioco di ruolo) devono acquistare a scatola chiusa ma che tutti possono apprezzare per la sua immediatezza. Disponibile su Appstore in versione universale a 2,69 Euro (richiede iOS 5 o successivi). (link: https://itunes.apple.com/app/lili/ id560692867 )

Lili Un’avventura (in lingua inglese) che sfrutta le potenzialità grafiche dei nuovi modelli di iPhone. Il gioco è ambientato in una bellissima isola lussureggiante, dove la protagonista Lili dovrà cercare alcuni fiori magici per una studio scientifico ma scoprirà ben presto che l’isola è abitata da una razza indigena che è sottoposta alla tirannia di alcune entità chiamate Spiriti. In diverse occasioni sarà necessario ricorrere ai combattimenti, ovvero dei mini giochi dove dovremo utilizzare i fiori magici ed evitare le spine e le bombe evocate dagli spiriti. Come detto nel titolo, la grafica di Lili è veramente di alto livello, grazie all’Unreal Engine, e trascorreremo tantissimo tempo a girovagare senza una meta apparente nelle ambientazioni tropicali, guardandoci attorno alla ricerca di qualche tesoro nascosto o bonus. Per muoverci nei livelli abbiamo a disposizione un metodo com-


Reckless Racing 2 L’erede del miglior gioco di corse arcade si rifà il look. Corse selvagge senza esclusioni di colpi: questo è lo spirito di Reckless Racing 2, fortunato seguito dell’omonimo primo capitolo. I miglioramenti più evidenti sono quelli grafici, con tante vetture davvero ben realizzate ed effetti grafici molto ricercati, grazie all’utilizzo di ombre, riflessi ed effetti particellari come fumo e detriti. La visuale di gioco è quella dall’alto, con prospettiva isometrica, che consente di avere una buona percezione delle traiettorie da impostare ed eventuali scorciatoie da utilizzare (che saranno fondamentali per battere gli avversari più accaniti). Lo stile di gioco prevede una guida molto aggressiva e sporca, con facili derapate e sovrasterzi infiniti, e l’alternanza di diverse superfici (tra asfalto, terra, fango, sintetico, cemento) metterà a

dura prova le nostre doti di guida: ma in molti casi per battere il cronometro non sarà solo necessaria la potenza ed il “dito” pesante ma un approccio più preciso e controllato. Dopo una prima fase di conoscenza delle vetture (che si potranno personalizzare nell’aspetto e nelle caratteristiche tecniche) e delle piste, Reckless Racing 2 dà il meglio di sé nelle sfide multigiocatore, con la possibilità di creare stanze in cui sfidare i propri amici o - se lo vogliamo - aggregarci ad una partita già

in corso. Il sistema di controllo della vettura prevede la più completa libertà: si va dai classici tasti gas/freno e destra/sinistra su schermo, al supporto dell’accelerometro (con regolazione della sensibilità) fino ad arrivare ad un “volante” virtuale. Reckless Racing 2 guadagna tanto realismo e complessità rispetto al suo precedessore ma perde un po’ del suo aspetto irriverente, tipico del Profondo Sud degli Stati Uniti. Disponibile su AppStore in versione universale (per iPhone ed

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Final Freeway Il sogno di sfrecciare su un bolide rosso incuranti del traffico! Se avete qualche anno sulle spalle sicuramente avrete trascorso ore ed ore in uno di quei luoghi - ormai scomparsi - chiamate sale giochi, tra cabinati e flipper. E uno dei titoli più in voga per tanto tempo è stato Out Run di Sega: Final Freeway si ispira a questo gioco, essendone praticamente un clone per le attuali piattaforme mobili. Saremo alla guida una fiammante vettura rossa (rassomigliante ad una Ferrari) e correremo per strade a più corsie in mezzo al traffico ed il nostro obiettivo sarà quello di raggiungere i checkpoint prima dello scadere del tempo con la difficoltà che crescerà all’approssimarsi della fine del percorso. Grafica e comportamento delle vettura sono paragonabili al titolo originario in arcade: velocità fre-

netica e derapate, con il pedale del freno che è quasi un accessorio, specialmente se vogliamo finire il livello in tempo! I controlli sono personalizzabili nel menù opzioni e vanno incontro alle esigenze di chi preferisce l’uso dell’accelerometro o dei tasti direzione da tappare sullo schermo, così come il livello di difficoltà generale. Un plauso alla colonna sonora (tre tracce, selezionabili prima di ogni partita) che ci riporta indietro

nel tempo: insomma è un titolo che fa leva sul fattore nostalgia degli appassionati di videogame. Scaricabile da Appstore. (link: https://itunes.apple.com/it/app/ final-freeway-coin/id553871826 ) sari per superare le fasi più impegnative del gioco. E’ sicuramente un titolo che gli amanti delle avventure grafiche (con elementi di gioco di ruolo) devono acquistare a scatola chiusa ma che tutti possono apprezzare per la sua imme-


Sky Burger Creare un hamburger non è mai stato così divertente! Lavorare in un fast food non è semplice e le esigenze del pubblico (per lo più af- famato) sono pressanti. In Sky Burger dovremo realizzare il panino richiesto dal cliente nel modo più veloce e preciso possibile: il tutto si basa sul sensore di movimento (l’accelerometro come ab-

cercare di impilare più ingredienti

e nemmeno una conclusione: è un

biamo imparato a chiamarlo) con-

possibili, evitando quelli non “gra-

gioco mordi e fuggi, più andremo

tenuto nei nostri dispositivi mobili

diti” dal cliente e cercando di com-

avanti e più accumuleremo soldi

Apple e alla nostra prontezza di ri-

pletare il panino il più velocemente

dai nostri clienti. Scaricabile gratu-

flessi. Partiremo - dopo aver rice-

possibile per guadagnare le mance

itamente dall’AppStore: un recente

vuto l’ordinazione - con la base del

dei clienti. Il gioco non ha un vero

aggiornato lo ha reso pienamente

panino e con i vari ingredienti che

e proprio obiettivo da completare

compatibile anche con iPhone 5.

cadranno dall’alto; dovremo quin-

in quanto non ci sono livelli di dif-

(link: https://itunes.apple.com/it/

di spostarci a destra o sinistra per

ficoltà nel vero senso del termine

app/sky-burger/id311972587 )

risultati. Il fattore “dipendenza” è

sale e dà il meglio di sé sull’ampio

proprio dato dal fatto che aumen-

schermo dell’iPad. Richiede iOS 4.3

tando la nostra esperienza mag-

o successivi.

giore sarà il bonus a fine livello. Il

(link: https://itunes.apple.com/it/

gioco è gratuito ma prevede diversi

app/diamond-dash/id461402734 )

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Diamond Dash il puzzle game per eccellenza Avrete presente quei giochi semplici, le cui regole non devono essere spiegate e dove una partita tira l’altra, in una spirale che vi porterà presto alla dipendenza? Ecco, questo è Diamond Dash, un puzzle game classico, senza fronzoli e dove le partite durano al massimo 60 secondi, nei quali dovremo tappare col dito sui gruppi di tre o più tessere dello stesso colore per farli scomparire. La competizione non avviene solo contro sé stessi, nel cercare di migliore il punteggio, ma contro i propri amici attraverso l’integrazione con i social network, con sfide settimanali e pubblicazione dei

in-app purchase che consentono di aggiungere poteri magici che consentiranno maggiori combo. L’applicazione è in formato univer-

Articolo di Matteo Moruzzi “il Moruz”


Megaphone by

Amplificatore passivo in ceramica per iPhone. La forma è disegnata per amplificare ed ottimizzare al meglio l’uscita del suono. L’amplificatore poggia su una sottile struttura in legno che consente all’oggetto di fluttuare dal tavolo. Questo al fine di aumentare le vibrazioni dell’oggetto in fase di utilizzo ed ottimizzare le emissioni del suono. Pensato per l’iPhone è l’ideale per ascoltare la musica senza le cuffie, per audio-conferenze per sentire la persona al telefono come se stesse parlando nella stessa stanza. Compatibile con iPhone 2G, iPhone 3G/3GS, iPhone 4/4S iPhone 5, iPod Touch (dalla seconda generazione in poi) con custodia.

Plug and Play


App

Le App selezionate per voi MultAlt Multato? Scopri se puoi fare ricorso con MultAlt

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MultAlt è un’app realizzata dallo sviluppatore italiano Francesco Capurso ed è in grado di svelarci una serie di informazioni utili riguardanti una multa presa circolando in macchina, scooter, ecc.. Nello specifico ci informa se le multe e le cartelle Equitalia sono illegittime e, quindi, da annullare, oltre a mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari per farlo da solo. Questa applicazione chiarisce tutti i tuoi dubbi su se, quando, come e a chi contestare la tua multa e la tua cartella, in modo che non dovrai più fare lunghe ed estenuanti ricerche sul web dall’esito incerto o magari affidare le tue domande a blog di scarsa attendibilità. Inoltre, con un semplice clic, hai immediatamente la

possibilità di sapere se la multa che ti stanno contestando è illegittima, in modo che tu possa verbalizzare subito le tue ragioni o, trovandola sul parabrezza della tua auto, tu possa fare subito, per esempio, le fotografie allo stato dei luoghi da allegare al ricorso

che andrai a presentare per chiederne l’annullamento. Il prezzo dell’applicazione è di 1,79€.disponibile gratuitamente su App Store.

Backwards Cam Editing video con Backwards Cam Questa applicazione consente di caricare qualsiasi video presente sul nostro dispositivo e riprodurlo al contrario. Potremo registrare un video nuovo o caricarne uno già esistente nella nostra libreria, ed il tutto avverrà in modo completamente automatico. A nostra disposizione troveremo anche 6 brani da utilizzare come soundtrack, ma nessuno ci vieterà di utilizzare i nostri brani musicali preferiti salvati nella libreria del dispositivo, potremo scegliere la velocità del movimento tra 3 differenti impostazioni (x0.7, x1.0 e x1.3) ed editare i contenuti rimuovendo parti poco interessanti del filmato. Infine, il tutto potrà essere condiviso su YouTube, Facebook, Twitter oppure via email. L’app è disponibile al prezzo di 1,79€.

Duolingo Imparare le lingue può essere molto importante per un futuro lavoro, per fare nuove amicizie, per poter visitare il mondo e tanto altro ancora. Tante le applicazioni disponibili su App Store che possono fare al caso nostro ed iPhoneItalia ne ha già segnalate tantissime. Alla lunga lista si aggiungere ora una nuova e gratuita app che vi consentirà di imparare l’inglese divertendovi con il vostro

iPhone. “Senza pubblicità o parcelle nascoste”, basta scaricarla e seguire i vari livelli disponibili. Una volta avviata bisogna semplicemente creare un account (potete decidere se associarlo al vostro account Facebook o Twitter) ed iniziare con le varie lezioni disponibili. Dall’italiano, al momento, è possibile imparare “solo” l’inglese. Come già detto, si tratta di un’app gratuita, senza alcuna pubblicità o costi aggiuntivi per l’utilizzo, ma necessita comunque di una connessione ad internet attiva.


yuilop Telefona gratis con yuilop yuilop - Telefonare gratis & SMS gratis è il nome dell’applicazione realizzata e pubblicata su App Store da Yuilop SL. Avete presente WhatsApp...? Be, da un lato Yuilop potrebbe essere anche meglio. Per chi ancora non lo sapesse, questo fantastico software consente di scambiarsi messaggi e chiamate gratuite tra utenti Yuilop... ma non solo. Gli autori hanno implementato anche un sistema che consente di guadagnare “Energy”. Per aggiudicarsi questi “punti energia” non bisogna fare altro che visionare -a vostra scelta e solo se volete- alcuni video pubblicitari riguardanti altre apps, invitare i vostri amici ad utilizzare l’omonima app oppure semplicemente scambiandosi SMS tra utenti Yuilop. Gli Energy

verranno accumulati sul nostro account e potranno essere utilizzati per inviare SMS gratuiti, effettuare telefonate verso cellulari e numeri fissi che non utilizzano Yuilop. Infatti, accedendo alla sezione “Contatti” dell’app in questione, visualizzerete a fianco di ogni numero i minuti ed SMS rimanenti da inviare agli utenti che

NON utilizzano Yuilop. Mentre, tra utenti Yuilop non ci sono limiti. Ovviamente, per poter funzionare il tutto, il dispositivo deve essere necessariamente collegato ad internet, indipendentemente se wifi o 3G. L’applicazione è disponibile gratuitamente su App Store.

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One Second Everyday Impara l’inglese con Duolingo Ti piacerebbe creare un video che includa un secondo di ogni giorno della tua vita da ora in avanti? Per tutti gli appassionati di ricordi e di video da assaporare anche dopo anni dalla loro realizzazione, allora One Second Everyday è l’app ideale. In pratica, One Second Everyday consente di creare un video composto dai frammenti di un secondo registrati in una serie di giorni della vostra vita. Frutto di un progetto nato su Kickstarter, questa applicazione è ora realtà e promette di essere un must have per molti utenti. L’applicazione accede a tutti i video attualmente presenti nel rullino fotografico e ordinati in base alla data. In alternativa, è possibile registrare un secondo della vostra giorna-

ta direttamente dall’applicazione. Per quanto riguarda i video da caricare dal rullino, l’app consente di scegliere il frammento del filmato che si vuole memorizzare in One Second Everyday per futuri utilizzi. Si potranno così realizzare video di un intero anno, di un mese, di una settimana… o anche di più anni! Tutto dipende dalla vostra volontà di andare avanti nel registrare video ogni giorno della vostra vita (o quasi). Più

video realizzerete, migliore sarà il risultato. Per aiutarvi in questo compito, l’app dà la possibilità di ricevere notifiche giornaliere che vi ricorderanno di dover registrare il filmato. Una volta che il filmato dell’intervallo di tempo desiderato sarà pronto, potrete condividerlo su Facebook, Vimeo e YouTube o salvarlo nel Rullino in iOS. Il costo è di 0,89€.



Beats Executive Il meglio del meglio Le Beats sono diventate ormai le cuffie “alla moda” per antonomasia, soprattutto perchè sono le preferite di calciatori e star della musica e del cinema. Con queste cuffie avrete la migliore qualità possibile per ascoltare la musica dei tuoi iPhone, iPad e MacBook. Se poi cercate cuffie per la massima qualità di ascolto per un impianto hi-fi, allora si entra in un altro territorio e vi sono in commercio alternative molto più costose capaci di far rendere al massimo questo tipo di impianti. Progettate per il massimo comfort e privacy, grazie alla cancellazione del rumore, le Executive sono perfette anche per ascoltare un film o l’audio di un gioco. La qualità è simile alle Beats Studio: suono dettagliato e forte, ideale per chi ascolta musica pop e rock, ma anche per chi ama la musica acustica. I bassi sono perfetti e “pompati” nel modo giusto: qui si va sul gusto personale, ma una buona resa dei bassi è elemento indispensabile per promuovere delle cuffie, e le Executive sono tra le migliori in assoluto sotto questo punto di vista. Tra l’altro, a differenza delle Bose, che forse esagerano con la resa dei bassi dando quasi la sensazione di, passatemi il termine, “soffocare” le orecchie nei toni più bassi, le Executive gestiscono meglio il suono. Se ascoltate musica classica o jazz, la qualità è leggermente inferiore, mentre l’ascolto di un film è un’esperienza unica usando questo tipo di cuffie. Per ascoltare l’audio sono presenti due cavi jack, uno classico, l’altro con microfono e controller. La qualità per entrambi è la stessa, con materiali che già al tatto sembrano perfetti e durevoli nel tempo. Anche le finiture sono curate in ogni minimo dettaglio. Il controller serve a gestire il player multimediale, per mettere in pausa un brano o passare a quello successivo, o a rispondere/ rifiutare una chiamata. Il microfono è di buona qualità. Peccato per le batterie, dato che senza di esse non potremo utilizzare le cuffie. Le Beats Executive sono disponibili da iStuff al prezzo di 300€.


iHealt

Il misuratore di pressione

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Il misuratore da braccio iHealt è un prodotto consumer e non professional. Prima di utilizzare questo accessorio, è bene installare su iPhone l’app gratuita iHealth MyVitals (presto sarà aggiornata con l’introduzione della lingua italiana), con la quale poter gestire tutte le nostre misurazioni e creare uno storico delle stesse. In pratica, iHealt è un misuratore di pressione wireless da polso, realizzato con un design davvero curato e moderno: la fascia si conforma perfettamente a qualsiasi tipo di braccio, mentre il monitor vero e proprio è di colore bianco, con in trasparenza il LED che mostra se il collegamento Bluetooth è attivo o meno. Sulla parte anteriore troviamo il connettore per ricaricare l’accessorio, mentre sul retro è presente il tasto di accensione/spegnimento. Il funzionamento è semplice: lanciamo l’app, creiamo il nostro profilo, clicchiamo su Start e avvogliamo il BP7 al polso sinistro. Basta quindi seguire le indicazioni che compaiono sull’app per effettuare la misurazione della pressione. Abbiamo comparato le misurazioni effettuate con il BP7 con quelle effettuate, nello stesso arco di tempo, con un misuratore classico e le differenze sono minime. Insomma, il BP7 è affidabile per misurazioni domestiche e per tenere traccia della propria salute: l’app, infatti, registra ogni misurazione e mostra un grafico con eventuali sbalzi di pressione. Inoltre, in base alla nostra statura e peso, l’app di indica con un apposito avviso se la pressione rientra nella norma oppure no. Il prezzo è di 95€, disponibile presso Unieuro, Mondadori ed Expert.

Pokket Mixer Il tuo mixer portatile POKKET MIXER è un particolare mixer passivo per Dj che si interfaccia con l’iPhone. Grazie a questo accessorio, il Dj può collegare il suo iPhone e gestire al meglio i brani Mp3 salvati sul dispositivo, modificando volumi ed equalizzazioni. POKKETMIXER si collega all’iPhone tramite cavo jack e non richiede alcun tipo di installazione. Per chi è alla ricerca di un mixer passivo da portare sempre dietro, questa è una valida soluzione. Il prezzo è di 99€, disponibile nei migliori negozi di accessori.


Kakkoii WOW Lo speaker che sta spopolando in Giappone! Si sa, iStuff è tra i migliori negozi in Italia a vendere accessori molto particolari per i nostri amati iPhone. Questa volta, in esclusiva, arriva da Giappone un particolare speaker bluetooth chiamato WOW. Come da titolo, arriva in esclusiva iStuff il nuovo speaker che spopola in Giappone, il WOW. Prodotto da una azienda giapponese chiamata Kakkoii, che significa “fico”, “cool”, il WOW è un bellissmo e particolare speaker bluetooth che ci accompagnerà in qualsiasi momento della giornata, da casa a lavoro, ma anche al parco e così via. Il design è veramente molto interessante, infatti se lo utilizziamo in casa, per esempio, sembrerà far parte dell’arredamento, e non un dispositivo elettronico. Il prezzo è di 79,99€.

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iPad Mini Conosciamo Meglio l’iPad Mini a pochi mesi dalla sua Uscita ufficiale in un meraviglioso viaggio a 360°.

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INFO Modello Altezza Larghezza Profondità Peso

Modello Altezza Larghezza Profondità Peso

Wi-Fi 200 mm 134,7 mm 7,2 mm 308 g

Wi-Fi + 3G 200 mm 134,7 mm 7,2 mm 312 g

Diciamocela Tutta di sicuro l’iPad Mini è stato il Prodotto Apple più amato del 2012 e anche le vendite lo hanno confermato superando ogni record. Posto questo ovviamente non tutti ad oggi conoscono pregi e difetti di questo leggendario idevice. Infatti l’anno appena trascorso è stato uno degli anni più proficui sia sul gradimento verso i prodotti Apple sia al ritorno economico per l’azienda di Cupertino addirittura uno dei più positivi da 5 anni a questa parte. Noi di iStuff vi faremo un’analisi dettagliata di tale dispositivo illustrandone sia pregi che difetti e consigliandovi se vale la pena acquistarlo oppure no. L’iPad Mini lanciato nel mese di novembre è stato senza alcun dubbio un idevice azzeccato sotto molti aspetti in quando e riuscito ad inserirsi in quella fetta di mercato in cui prima dominavano i tablet e mini tablet della concorrenza mentre adesso tutti vanno matti per questo nuovo idevice e già molte voci e rumors parlano addirittura di una sua evoluzione a breve. Beh l’iPad Mini e senza dubbio uno dei tablet più piccoli e maneggevoli esistenti al mondo e presenta uno schermo con una diagonale di 7,9 pollici,

unica pecca a nostro parere e non possedere una risoluzione Retina gap che potrebbe essere colmato presto dall’iPad Mini 2 retina di prossima uscita. Anche lo spessore è a favore della mini tavoletta di Apple infatti tale idevice e Spesso solo 7,2 mm e pesante 310 grammi. L’iPad Mini è realizzato come gli altri iPad in alluminio e vetro, ma ha una cornice attorno allo schermo più sottile ed è progettato per stare in una mano. Anche l’ interno è ben dotato infatti possiede un processore A5 dual-core di ultima generazione tra i più veloci esistenti sul mercato. Secondo Phil Schiller, Vice presidente di Apple, a livello di potenza, l’iPad mini ha performance equiparabili o migliori dell’iPad 2 e la stessa autonomia di 10 ore insomma il massimo rendimento con un minimo spreco. Anche il comparto foto video non è da meno dei precedenti prodotti Apple in quanto ha una videocamera frontale FaceTime HD e una videocamera iSight da 5 megapixel sul retro capace anche di registrare filmati in full HD a 1080p con stabilizzazione dell’immagine. Entrambe le fotocamere hanno un sensore BSI (backside illumination) utile in ambienti soprattutto


se scarsamente illuminati. Altra novità da non trascurare è senza dubbio l’utilizzo del nuovo connettore Lightning, più piccolo, “intelligente” e resistente del precedente connettore a 30 pin: inoltre sono disponibili adattatori per il collegamento di fotocamere, schede SD e dispositivi video VGA o HDMI. La connettività Wi-Fi e anch’essa di primo ordine e supporta i protocolli a/b/g/n, fino a una velocità di 150 Mbps. È disponibile anche un modello “WiFi + Cellular” che ha anche la connettività cellulare, ed è “pronto per le reti di tutto il mondo grazie al supporto integrato per gli standard dei network wireless ultraveloci, inclusi LTE e DC-HSDPA”, compatibilità degli operatori locali di telefonia mobile permettendo ovviamente. Le capienze sono sempre tre: 16, 32 e 64 GB e i colori due, gli stessi dell’iPhone 5 ovvero: nero e ardesia o bianco e argento. Dopo aver fatto questa veloce carrellata delle caratteristiche più salienti di questo meraviglioso iPad passiamo ora invece se ne vale la pena acquistarlo oppure no. Ovviamente molti sono i punti a favore di questo idevice come sottolineato prima e anche il prezzo molto più abbordabile rispetto ad atri prodotti della concorrenza e un punto a favore della tavoletta di Cupertino. Ovviamente oltre a tutti i pregi qualche punto negativo c’è comunque come ad esempio la mancanza di un display retina di ultima generazione ma come detto pocanzi e tuttavia un punto che presto Apple potrebbe correggere mondando un display retina nella nuova versione del prodotto. Noi ovviamente per quando fin qui detto ne consigliamo vivamente l’acquisto e con esso anche i numerosi accessori che vi ci possono abbinare e che completano ancora di più questo fenomenale dispositivo. Ovviamente potrete trovare un vario e vasto assortimento di accessori e smart cover presso i nostri punti vendita autorizzati dislocati in tutta Italia. La nostra riflessione su tale dispositivo e molto buona anche se per l’uso che noi stessi ne facciamo preferiamo l’iPad classico ma ciò non toglie che questo dispositivo ha rivoluzionato il mondo e in questo Apple non è seconda a nessuno. Vi ricordiamo inoltre di rimanere aggiornati sulle tante novità che ogni giorno vi proponiamo per i vostri idevice seguendoci sul sito internet ufficiale o sui vari social network in cui siamo presenti. Scritto da Giuseppe Pergola

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Il Dock è morto?

Ecco i migliori speaker wireless per iPhone 5 Con l’iPhone 5 assisteremo anche ad un radicale smantellamento nel mondo delle dock station audio, dato che il nuovo connettore Lightning e le sue ridotte dimensioni non si prestano ad essere utilizzati al meglio con i classici supporti e relativi dock. Insomma, il futuro degli speaker sarà sempre più wireless. E’ vero, si può sempre usare l’adattatore per continuare a sfruttare gli accessori in vostro possesso, ma è chiaro che la scelta di Apple va letta anche come la volontà di spingere sempre più la tecnologia AirPlay, o wireless in generale, molto più comoda e funzionale. Quali sono, quindi, le migliori soluzioni per chi possiede un iPhone 5?

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Noi di iStuff abbiamo scelto questa Azienda: Jawbone, una tra le aziende più innovative a livello mondiale, con il suo portfolio di prodotti del tutto esclusivi, distribuiti in esclusiva da Audiogamma a partire dall’ultima settimana di Settembre. Fondata da due universitari sella Stanford University ed attualmente con sede in San Francisco, Jawbone è tra le 50 aziende mondiali più innovative degli ultimi anni, vantando il diciottesimo posto in classifica, mentre in UK detiene il 20% di mercato delle vendite dei prodotti audio wireless. Jawbone, da sempre vicina ai prodotti Apple e addirittura nel keynote dell’azienda californiana alla presentazione dell’ultimo iPhone5, progetta e realizza da sempre dei dispositivi di mobile audio wireless, tecnologicamente all’avanguardia, e con un design sofisticato, ma soprattutto estremamente facili da utilizzare. I suoi auricolari bluetooth ERA e ICON sono stati premiati e riconosciuti in tutto il mondo, come i migliori in assoluto, utilizzando la tecnologia sviluppata per il mercato militare, Noise Assassin, in grado di discriminare accuratamente la voce umana dal rumore di fondo ambientale. Recentemente Jawbone, ha immesso sul mercato due prodotti innovativi, che permettono il trasferimento della musica senza fili grazie al bluetooth, da dispositivi Apple, Android e in generale da qualsiasi apparecchio o computer dotato di questa tecnologia (bluetooth v.2.1). Si chiamano Jambox e Big Jambox e sono dei “semplici” parallepipedi, il primo estremamente compatto, mentre il secondo più generoso, disponibili in vari colori, e in grado di sonorizzare anche un’intera stanza, ricevendo la vostra

musica preferita in modo wireless o cablato. Il “piccolo” Jambox, è un sistema di altoparlanti portatile davvero molto compatto. Grazie alla batteria integrata (10 ore di autonomia in riproduzione) ed alle sue dimensioni -grande come il palmo di una mano- è di facile trasportabilità: in viaggio, in aereo, in macchina, in vacanza, oppure semplicemente appoggiato su una mensola. Si potrà così, sia ascoltare della musica, che parlare in viva voce grazie alla tecnologia bluetooth. Jambox si distingue nettamente dalla concorrenza anche per l’innovativo software di cui è dotato, capace di offrire nuove funzionalità e costanti aggiornamenti. All’accensione si rimane subito impressionati dalla sintesi vocale offerta, configurabile a piacimento dall’utente tramite il programma proprietario MyTalk, gratuito per i clienti che registrano il prodotto online. La qualità dei materiali impiegati è eccellente e del tutto esclusiva. Esternamente è costituito da 3 elementi: una griglia centrale in acciaio che nasconde e protegge gli altoparlanti (la cui fantasia varia in base al colore del modello), e due basi in gomma dura che lo proteggono dagli urti e ne limitano le vibrazioni. La base superiore ospita i comandi principali, quali il volume e il vivavoce. Disponibile nelle quattro colorazioni rosso, nero, blu e grigio con dimensioni 151x40x57mm (lxpxa) Il “grande” Big Jambox -introdotto questa estate- è una variante di dimensioni più generose del Jambox. Si avvale anche lui di una batteria integrata (15 ore in riproduzione), che gli permette di essere facilmente posizionato ovunque. All’occorrenza è possibile spostarlo in un altro ambiente, oppure tramite la pratica borsa da trasporto (opzionale) portarlo con sé in vacanza o nella seconda casa al mare o in montagna. Si potrà –così come si fa con Jambox- ascoltare musica, e parlare in viva voce al telefono. Anche per il Big Jambox è riservata tutta una gamma di opzioni d’uso e la costante possibilità di aggiornamento tramite “MyTalk”. Come il Jambox anche il Big Jambox è costituito da 3 elementi: una griglia centrale in acciaio che nasconde e protegge gli altoparlanti e due basi in gomma dura che lo proteggono dagli urti e ne limitano le vibrazioni. La base superiore ospita i comandi principali, quali il volume, il salto traccia, play/pausa e il vivavoce.



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