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I personaggi

Sant’Antonio

Voce di fra’ Graziano

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Voce dell’eretico Bonsillo

Voce del segretario del conte Olbizzi

Voce di un penitente

Voce di una madre

Voce del pazzo

Voce di Gesù Bambino

Voce del conte Tiso

Voci del popolo

Scena I

Ove si narra dell’infanzia di Fernando e di come strinse un patto con gli uccelli del campo

Scena II

Ove si narra del suo amore per la conoscenza e del proposito di farsi monaco

Scena III

Ove si racconta l’incontro con cinque frati francescani in viaggio verso le Terre d’oltremare in cui trovarono la morte

Scena IV

Ove si parla dell’improvvisa decisione di vestire il saio francescano e partire per il Marocco a predicare il Vangelo, della malattia e del naufragio in Sicilia

Scena V

Ove si parla degli errori commessi, del sogno di incontrare Francesco, della solitudine e dell’incontro con frate Graziano

Scena VI

Ove si parla della vita silenziosa all’eremo di Montepaolo e della prima predica tenuta da Antonio a Forlì

Scena VII

Ove si narra della discesa di Antonio a Rimini, della predica ai pesci e del miracolo della mula

Scena VIII

Ove si parla del miracolo accaduto in Firenze per il quale il cuore di un ricco avaro fu trovato chiuso nella sua cassaforte e del prodigio di Padova quando un bimbo annegato fu restituito vivo alla madre

Scena IX

Ove si narrano le mirabili prediche tenute da Antonio in Francia nelle cattedrali e nelle piazze

Scena X

Ove si narra del miracolo avvenuto a Ferrara quando un bimbo di pochi mesi prese la parola ammonendo il padre del suo errore

Scena XI

Ove si raccontano i prodigi avvenuti alle anime cui frate Antonio amministrava il sacramento della penitenza

Scena XII

Ove si narra del miracolo avvenuto a Padova in cui il Santo riattaccò un piede a uno sventurato che voleva uccidersi

Scena XIII

Ove si parla del miracolo del pazzo furioso che Antonio liberò dal male avvincendolo con la corda che portava ai fianchi e comandandogli di predicare

Scena XIV

Ove si narra della apparizione ad Antonio del Bambino Gesù e del noce di Camposampiero su cui il Santo fece costruire un piccolo eremo

Scena I

Ove si narra dell’infanzia di Fernando e di come strinse un patto con gli uccelli del campo

(La statua di sant’Antonio prende vita e mostra una mano chiusa, poi indica la luce, quindi la croce e infine le labbra)

Lux… crux… vox… nux… croce… luce… voce… e… (mostra una noce) noce!

C’è la mia vita in queste parole, tutta una vita in quattro parole: (lancia in aria la noce e ci gioca) gli amici, i giochi, i libri, le scuole, notti di pioggia e giorni di sole, viaggi a piedi, tempeste sul mare, febbri, guerre, gente che muore, ciliegie mature e gigli in fiore, pianure di neve e primavere, città, miracoli, lingue straniere, bambini, vecchi, canti e preghiere. Sta tutto qui dentro, come in una noce sta chiusa una pianta che cresce veloce. Gli uccelli si posano allora sui rami e cantano, volano, beccano i semi…

Ne conoscete i nomi? (nomina alcune specie di uccelli)

A sette anni mi successe un fatto.

Mio padre aveva detto:

Sant’Antonio ha annunciato la Verità del Vangelo, diffondendola nei sermoni tra i suoi contemporanei «come rugiada che discende dal cielo e reca sollievo alla terra assetata».

Così, ascoltando la Parola di Dio proclamata e celebrata nella Chiesa, l’uomo non trova soltanto il senso pieno del suo agire, ma ritrova anche sé stesso e la luce che gli porta il dono della pace interiore.

San Giovanni Paolo II

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