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Non esistono ragazzi cattivi
Kayros nasce nel 2000 per iniziativa di don Claudio Burgio e di alcuni amici che hanno a cuore l’educazione dei giovani. Ospita adolescenti e giovani maggiorenni (14-25 anni) con procedimenti penali e provvedimenti amministrativi e civili in corso. L’accoglienza avviene in comunità residenziali e appartamenti per l’autonomia a Milano e a Vimodrone. A ogni giovane viene proposto, in rete con i servizi pubblici, un percorso personalizzato che punta al reinserimento sociale autonomo e responsabile.
Kayros in greco significa tempo opportuno, momento favorevole. Vivere il kairos vuol dire lasciarsi educare dagli avvenimenti rinunciando alla tentazione di “istruire” Dio su come dovrebbero andare le cose. È l’occasione per giudicare la propria vita e mettere in gioco la libertà, per misurarsi con una proposta educativa che valorizzi i talenti, nella consapevolezza che – come recita la frase-simbolo della comunità – “non esistono ragazzi cattivi”, ma bisognosi di un luogo accogliente dove crescere e di adulti che li stimino e li accompagnino, coinvolgendosi con loro. È la qualità delle relazioni la risorsa primaria dell’intervento educativo.
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Nella comunità e negli appartamenti collegati vivono 50 giovani e operano 30 educatori, professionisti in varie discipline e 60 volontari.
Sono tante le occasioni offerte per “ripartire”: laboratori di arte espressiva (teatro, musica, cinema, scrittura creativa) e di orientamento professionale (cucina, manutenzione, serigrafia, ciclofficina) e iniziative culturali aperte al pubblico su temi educativi e di attualità con testimonianze dei ragazzi e di ospiti, eventi sportivi, momenti formativi rivolti a genitori, insegnanti, educatori.
Ogni settimana si svolge la koiné, un momento assembleare in cui i ragazzi possono raccontare e condividere le loro esperienze.
Nel quartiere San Siro di Milano, Kayros ha attivato dal 2022 uno spazio di aggregazione (in collaborazione con alcuni rapper della zona) rivolto in particolare agli adolescenti, che promuove iniziative legate alla musica, allo sport, alla formazione e all’aiuto allo studio.
I giovani della comunità insieme a don Burgio portano nei teatri, nelle scuole e negli oratori la testimonianza teatrale Non esistono ragazzi cattivi, in cui mettono in scena i loro vissuti attraverso canzoni di cui sono autori e il racconto delle loro storie. Inoltre nelle scuole vengono curati progetti di prevenzione del bullismo e per l’educazione alla legalità rivolti a studenti, insegnanti e genitori.
Nella sede di Vimodrone è attivo uno sportello di ascolto per adolescenti e un gruppo di mutuo aiuto per genitori in difficoltà con i figli.
I RAGAZZI NON SONO VASI DA RIEMPIRE MA FUOCHI DA ACCENDERE!
I RAGAZZI NON SONO VASI DA RIEMPIRE MA FUOCHI DA ACCENDERE!
Portofranco nasce a Milano nel 2000. In seguito, attraverso un legame diretto con la realtà milanese ma anche autonomamente, sono nati gli altri centri che ora costituiscono Portofranco Italia, una rete di quarantotto centri presenti su tutto il territorio nazionale.
All’origine di questa realtà vi è la passione educativa di don Giorgio Pontiggia, il suo desiderio di incontrare i ragazzi, la sua convinzione che solo condividendo un bisogno si può incontrare in modo libero l’altro perché «la persona non coincide con il bisogno, ma emerge nel bisogno che ha».
Don Giorgio si era reso conto che i ragazzi e le ragazze non erano presi sul serio, tanto che erano lasciati soli ad affrontare l’impegno della scuola, la fatica dello studio. A partire da questo provocò gli adulti dicendo loro: «Proviamo ad affrontare insieme il bisogno che hanno i ragazzi. Iniziamo a incontrare la persona, ma incontrando la persona non sappiamo cosa viene fuori; può venire fuori di tutto lentamente: una coscienza di sè, del perché sei al mondo…».
Il metodo per aiutare studenti e studentesse in difficoltà è quello del rapporto personale; ogni ragazzo, ogni ragazza ha bisogno di uno sguardo ed è grazie a quello sguardo che sa affrontare i suoi problemi e trovare un sostegno dentro il suo cammino scolastico e umano.
Questo metodo si è diffuso in tutta Italia e da subito, grazie all’azione gratuita di oltre 4.000 volontari, si è rivelato effica- ce: chi ha usufruito di Portofranco ha incontrato persone che si sono prese cura del suo bisogno come si manifestava, tanto che spesso il bisogno dello studio ha aperto altri bisogni fino a quello del senso del vivere.
Portofranco è una realtà di amici che gratuitamente danno il loro tempo ai ragazzi e alle ragazze che hanno lacune nello studio e li coinvolgono nella loro amicizia, in cui trovano uno spazio di libertà: come molti di loro dicono, «Portofranco è una casa, un luogo» dove è possibile fare un percorso umano, un percorso nel quale, attraverso la condivisione del bisogno scolastico, uno studente o una studentessa può ritrovare la sua vera umanità, può scoprire il suo valore.